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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Aprile 2012
FREQUENZE TELEVISIVE: UMBRIA, POSITIVA VOLONTÀ DEL GOVERNO DI PROCEDERE TRAMITE ASTA PUBBLICO. OGGI PRIMO DIGITAL AGENDA FORUM  
 
Perugia, 11 aprile 2012 - “Quanto apparso sulla stampa relativamente alla scelta del governo di procedere all’asta per l’assegnazione delle frequenze televisive è una notizia positiva”, commenta l’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti. “Il governo infatti, dopo una pausa di riflessione sul percorso da intraprendere, sembra deciso a procedere all’assegnazione delle frequenze mediante una vendita pubblica con un azzeramento della procedura precedente. L’intento, continua Vinti, è quello di introdurre regole diverse in funzione di alcune pressioni internazionali e per un’apertura del mercato a soggetti diversi da quelli puramente televisivi. Un’ipotesi è che la banda larga (2 o 3 multiplex dei 6 totali in palio) venga aggiudicata per un periodo di tre anni fino al 2015. Sono necessarie infatti più frequenze per la banda larga, serve più spazio per internet, perché bisogna pensare al futuro. Ed è la banda larga superveloce che attira l’attenzione degli operatori del web, cioè il futuro delle telecomunicazioni. Non è secondario poi l’aspetto economico della vicenda, sottolinea l’assessore. Il bollettino di febbraio di Mediobanca ha infatti calcolato che il possibile incasso del Stato derivante dall’asta è stimabile intorno agli 1 – 1,2 miliardi di euro. Pur rimanendo convinti sostenitori del servizio pubblico non possiamo non rimarcare quanto la scelta del governo contribuisca a rendere più libero il mercato dell’informazione e della comunicazione in Italia sia sotto il profilo del pluralismo sia sotto quello delle tecnologie utilizzate”. L’assessore Vinti, a questo proposito, parteciperà domani, mercoledì 11 aprile, in rappresentanza della Giunta regionale, al primo “Italian Digital Agenda Annual Forum”, organizzato a Roma da Confindustria Digitale la quale si confronterà con il Commissario Europeo per l’Agenda Digitale Neelie Kroes e i Ministri Corrado Passera e Francesco Profumo, sul modello di governance, gli asset strategici e le azioni con le quali costruire un’economia innovativa. “L’attenzione della Regione Umbria, afferma l’assessore Vinti, è sempre rivolta allo sviluppo delle nuove tecnologie anche in considerazione della perdita di terreno dell’Italia in termini di produttività, nei confronti dei paesi concorrenti, con una riduzione anche la sua capacità di crescita. La Commissione Europea ha lanciato quasi 2 anni fa l’Agenda Digitale con l’obiettivo di dare una risposta concreta a questi interrogativi. I nostri maggiori partner europei hanno raccolto la sfida realizzando piani nazionali con obiettivi, azioni e risultati puntuali a fronte dell’immobilismo italiano. Le stime di Confindustria digitale parlano chiaro: ogni euro investito produce un beneficio superiore al doppio in termini di Pil, oltre agli effetti indiretti in termini di risparmi per la pubblica amministrazione che andrebbero attentamente considerati, visto che si è stimato un risparmio fino al 2015 pari a 50 miliardi di euro. Un obiettivo, conclude Vinti, a cui l’Umbria vuole contribuire in maniera determinante anche per creare le condizioni dell’uscita dalla crisi economica che ha messo in ginocchio il nostro sistema produttivo”.  
   
   
FVG: PRESENTATA CAMPAGNA "MENO 18, ZERO ALCOL"  
 
Udine, 11 aprile 2012 - "E´ una campagna di sensibilizzazione rivolta alla salute dei giovani, che si auspica su questo tema divenga trainante rispetto ad altre realtà della grande distribuzione", quella denominata "Meno 18, zero alcol", lanciata da Despar Nordest. Lo ha affermato l´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Molinaro, intervenendo ieri ad Udine alla presentazione dell´iniziativa che prevede il divieto di vendita, nei centri Despar, di alcolici e di superalcolici ai minori di 18 anni. Un´iniziativa innovativa, per l´assessore, "che sottolinea l´importanza e l´urgenza di far conoscere ai giovani i rischi derivanti dall´assunzione di bevande alcoliche in giovane età". E che, hanno spiegato Francesco Piani, del dipartimento Prevenzione dell´Azienda sanitaria 4 "Medio Friuli", ed il direttore generale della stessa, Giorgio Ross, è antesignana, ponendosi anche l´obiettivo di sostenere l´opportunità di far abbassare a 16 anni il limite minimo per la somministrazione e vendita degli alcolici, attualmente stabilito dalla legge italiana a 18 anni, e di adeguarlo alla tendenza in atto in altri Paesi europei. L´alcool, come le sostanze stupefacenti, ha puntualizzato Piani, provoca danni soprattutto nei giovani, specialmente se viene assunto prima del completo sviluppo cerebrale. Non solo, ma se consumato al di sotto di tale soglia d´età, può, così come le sostanze stupefacenti, più facilmente sviluppare dipendenze nell´età adulta. Dalle parole di Piani e di Ross, ma anche nell´illustrazione del progetto da parte di Fabrizio Cicero Santalena, della Despar, emergono, come ha evidenziato Molinaro, i motivi dell´adesione della Regione alla campagna, che si aggiunge, ha inoltre ricordato l´assessore, ad altre iniziative del gruppo di grande distribuzione, come "Dona per la donna", presentata di recente al presidente della Regione Renzo Tondo. "Meno 18, zero alcool" per Molinaro s´inquadra perfettamente nelle politiche istituzionali di prevenzione verso i giovani. E´ rivolta al futuro della nostra comunità, quindi ai cittadini più giovani, e di conseguenza ai futuri consumatori, mirando a favorirne la salute e la qualità di vita. Una convergenza d´intenti fra settore pubblico e privato che per l´assessore produce effetti sinergici con la scuola, le istituzioni, le famiglie ed induce i giovani a un corretto approccio con l´alcol. Si affianca, come ha ricordato Molinaro, alle molteplici azioni di sensibilizzazione alla salute svolte ed avviate dall´Azienda sanitaria n.4. Si tratta, ha concluso, di una campagna che non intende risvegliare contrapposizioni proibizionistiche ma si pone il traguardo di valorizzare la salute dei nostri giovani e dei nostri figli, riducendo la tentazione agli abusi, che spesso si accompagnano a comportamenti negativi all´interno della società. Piani ha ricordato che il mese di aprile è dedicato alla prevenzione dall´abuso di alcool e correlati e che ogni anno in Europa sono ben 60 mila i giovani morti in incidenti causati dall´alcol e dall´assunzione di sostanze stupefacenti: un dato che mette drammaticamente in luce gli effetti dell´assunzione smodata di alcol e dell´uso di sostanze stupefacenti durante la guida.  
   
   
BIF&ST 2012_ RELAZIONE FINALE  
 
Bari, 11 aprile 2012 - Lo Studio Sottorcorno, composto da liberi professionisti, si e´ occupato per il secondo anno consecutivo dell’ufficio stampa nazionale della terza edizione del Bif&st (Bari International Film Festival), manifestazione svoltasi a Bari dal 24 al 31 marzo 2012. La professionista incaricata di seguire la manifestazione, Patrizia Wachter, ha lavorato in team con Lorena Borghi, professionista con cui collabora da anni, e si è avvalsa del supporto di Leonard Catacchio. Nonostante la sempre più scarsa attenzione da parte della stampa nazionale nei confronti dei festival cinematografici – fatta eccezione per Cannes, Venezia e il festival di Roma – ci sembra che la risposta nei confronti di questa edizione del Bif&st sia stata piuttosto buona. Siamo riusciti ad avere rappresentanti di alcune delle principali testate quotidiane (La Repubblica, La Stampa, Il Messaggero, l’Unità, Il Manifesto…) e tutti i giornalisti che sono stati ospitati hanno coperto il festival con uno o più articoli o servizi. Buona anche la copertura “pre-festival” su magazine settimanali e mensili. L’omaggio a Carmelo Bene, la presenza di alcuni ospiti internazionali e la presentazione al Bif&st in anteprima di alcuni film in uscita nel prossimo mese, ci hanno dato la possibilità di concordare con la stampa nazionale pezzi di ampio respiro e non solo semplici segnalazioni (vedi Carmelo Bene su Il Sole 24 Ore, La Stampa e Alias-il Manifesto; Diaz e Le premier Homme su La Repubblica; ancora Le Premier Homme su Il Messaggero, Quotidiano Nazionale e l’Unità; Abbas Kiarostami su La Stampa; Max Von Sydow su Io Donna; John Madden e Marigold Hotel sul Corriere della Sera e Il Manifesto….). Indubbiamente prestigiose inoltre le media-partnership con Cinecittànews – che ha realizzato un “dossier festival” con diversi pezzi al giorno per tutta la durata della manifestazione – e con lo storico e seguitissimo programma di cinema Hollywood Party in onda su Radio Rai 3, che ha trasmesso quotidianamente in diretta dalla sede Rai di Bari . In generale la stampa ospitata ha molto apprezzato il clima di grande partecipazione del festival, l’atmosfera informale, il buon livello degli alberghi, l’organizzazione. A livello molto “pratico” ci sentiamo di suggerire alcuni accorgimenti che potrebbero tornare utili per un più proficuo lavoro sulla stampa: avere a disposizione una decina di giorni prima del festival un montaggio in beta di materiali video dei film in anteprima che consentirebbe un lavoro più capillare sulle Tv nazionali e locali che potrebbero realizzare servizi sul festival anche senza essere presenti. Una videolibrary con un paio di postazioni dove i giornalisti abbiano la possibilità di vedere in dvd i titoli dei vari concorsi. In questa direzione sarebbe auspicabile, per andare incontro alle esigenze di quelle tv (vedi quest’anno Iris e Rai News 24) che non hanno a disposizione una loro troupe, mettere a disposizione una troupe del festival.” Patrizia Wachter  
   
   
VENETO FILM TOUR. INIZIATIVA PER CINEMA VENETO D’AUTORE  
 
Venezia, 11 aprile 2012 - Oggi alle ore 21.00 presso il Multusala Mpx di Padova, con la proiezione di “Neve” di Diego Scano e Luca Zambolin e “Le jardin des merveilles” di Anush Hamzehian, prende il via la rassegna Veneto film tour, iniziativa promossa dalla Regione in collaborazione con l’associazione Veneto film festival che ne ha curato l’organizzazione e la Federazione Italiana Cinema d’Essai. Dopo Padova le proiezioni interesseranno le sale d’essai di Este, Belluno, Vicenza, Verona e Montebelluna. Si tratta di un ciclo di nove serate dedicato alla promozione e distribuzione di opere cinematografiche realizzate da autori veneti, prodotte da case di produzione venete o che abbiano un qualche legame stretto con il territorio regionale. “Negli ultimi anni sono aumentate sia di numero sia di qualità le opere realizzate da autori veneti o prodotte in Veneto o che trattano temi legati al territorio regionale. Si tratta di un importante risultato”, sottolinea il vicepresidente e assessore regionale alla cultura. “Un risultato determinato da un insieme di fattori – prosegue - a cui va aggiunta anche un’importante azione della Regione del Veneto che, attraverso il Fondo per il cinema e l’audiovisivo, ha riservato una particolare attenzione alle case di produzione cinematografica del Veneto. In due anni di applicazione del Fondo sono stati finanziati 18 progetti di riconosciuta qualità artistica e tecnica, che dimostrano la vivacità artistica e la professionalità del settore veneto dell’audiovisivo”. Il programma completo http://www.Regione.veneto.it/nr/rdonlyres/c6051c20-d0fe-4d63-a1d0-4f1c520f0e43/0/6382012venetofilmtour_locandina.pdf     
   
   
LE VOCI DELL´INCHIESTA 6A EDIZIONE - PORDENONE, 11 - 15 APRILE 2012  
 
Pordenone, 11 aprile 2012 - Omaggi a grandi maestri del giornalismo d´inchiesta, cinema, documentari, fotografia, protagonisti del Teatro civile: dopo i consensi ottenuti nelle prime cinque edizioni, torna da mercoledì 11 a domenica 15 aprile 2012 a Pordenone il festival "Le Voci Dell´inchiesta", tuttora l´unico esempio a livello nazionale di festival interamente incentrato sul genere dell´inchiesta (organizzazione di Cinemazero con l´Università degli studi di Udine: un progetto di Marco Rossitti, che firma anche la direzione artistica, con il coordinamento di Riccardo Costantini). L´attesa sesta edizione sarà puntellata da una serie di ricordi, ricorrenze e retrospettive (l´omaggio a Enzo Biagi, i cinquant´anni dalla morte di Marilyn Monroe, la retrospettiva dedicata al regista italoamericano Gianfranco Rosi, titolare di pluripremiati lungometraggi) ma anche ricca di spunti sull´attualità – l´anteprima del film "Diaz" con il regista Daniele Vicari, le inchieste di Ascanio Celestini, materiali inediti a un anno dal terremoto di Fukushima, il nucleare, i rifiuti, il giornalismo di guerra - e non mancherà di presentare, con registi e ospiti, i migliori e più recenti documentari d´inchiesta italiani e internazionali. Tra i numerosi eventi in programma, da segnalare un omaggio, a 5 anni dalla sua scomparsa, a Enzo Biagi, maestro di libertà giornalistica. Si presenteranno approfondimenti e incontri, oltre a una ricca retrospettiva di alcune tra le più significative inchieste televisive e cinematografiche realizzate da Biagi tra gli anni Sessanta e Ottanta: la ricostruzione - attraverso i ricordi e le testimonianze delle figlie, degli amici, dei colleghi di lavoro - della grande lezione umana e professionale del «pacato ma efficace inquisitore». Di notevole interesse, la riproposizione di alcune storiche interviste di Biagi a personaggi come Yasser Arafat, Mu´ammar Gheddafi, Pier Paolo Pasolini, la prima donna italiana malata di Aids, Margaret Thatcher, Giulietta Masina... Nella serata di apertura del festiva!, mercoledì 11 aprile, alle 20.45, Enzo Biagi ed il suo lavoro saranno ricordati in un incontro pubblico con le figlie Bice e Carla Biagi, Loris Mazzetti, capostruttura di Rai 3 e storico braccio destro di Biagi, Franco (seppi, già Direttore Generale Rai, Emmanuele Milano, giornalista, già direttore di Raiuno. L´omaggio proseguirà per tutta la durata della manifestazione. Questa edizione sarà anche l´occasione per celebrare i 50 anni della scomparsa di Marilyn Monroe, riflettendo sulla sua affascinante vita e sulla mai chiarita vicenda della sua morte. Saranno presentati interessanti documenti legati a momenti della sua storia e alle possibili cause della sua morte precoce: un omaggio che precede quello che le dedicherà il prossimo festival di Cannes. Luci ed ombre negli ultimi giorni di una diva infelice, da sempre in cera d´amore, che ha sommato tre matrimoni e una serie di relazioni sfortunate. Ancora oggi la sua morte (5 agosto 1962), archiviata dalla polizia come semplice caso di suicidio, rimane un enigma. In programma, Marilyn, Dernières Séances (Francia 2008, 90´) di Patrick Jeudy, documentario incentrato sulle tormentate quanto illuminanti confidenze che l´attrice rilasciò al proprio psicanalista Ralph Greenson, negli ultimi anni di vita, e unico vero film d´inchiesta sulla Monroe. A conferma di come dietro la più intramontabile icona femminile generata dal mito hollywoodiano si celasse una donna estremamente fragile e infelice. Il film sarà preceduto da un prezioso documento Rai del 1982 di 9 minuti, visto un´unica volta in quell´occasione, dove Monica Vitti parla del mito di Marylin Monroe e s´interroga sulla sua personalità sfuggente e problematica: un lavoro ideato dall´allora dirigente Rai Nino Criscenti per Tam Tam e realizzato in occasione dell´uscita del famoso libro del fotografo Bert Stern, che ritrae la Monroe in pose divenute celebri, in un periodo di poco antecedente la morte. Da ricordare che Monica Vitti fu applaudita interprete nel 1964 di "Dopo la caduta" il testo teatrale con cui Arthur Miller descrisse il dramma di Marilyn Monroe. L´omaggio sarà completato, sabato 14 aprile, dalla grande Festa "Marilyn evolution": i favolosi anni Cinquanta rivivranno nelle atmosfere musicali dell´epoca, una festa dove tutti coloro che sentono di incarnare in qualche modo il mito di Marilyn, potranno dar luogo alla loro personale interpretazione. Molto spazio sarà dedicato quest´anno anche al Teatro D´inchiesta, da sempre una delle arti dove si approfondisce maggiormente l´attualità. L´attore, regista e scrittore Ascanio Celestini porterà a Pordenone le sue inchieste sul nostro "piccolo Paese", con un intervento appositamente ideato e messo in scena in esclusiva per il festival. Sulla falsariga delle sue celebri "inchieste da fermo" (che hanno caratterizzato la trasmissione di Serena Dandini "Parla con me"), Celestini partirà da alcuni spunti dettati dall´attualità per tessere racconti, spigolare e approfondire aspetti del nostro presente, con analisi sempre acute e incisive. Una lettura molto personale dei più recenti fatti di cronaca nazionali per uno spettacolo che, ancora una volta, esalterà tutta l´efficacia della sua affabulazione narrativa, supportata da un ritmo vocale incalzante e quasi privo di pause. Tra i protagonisti della sezione anche Giuliana Musso e il suo "La Base", lavoro che nasce da un laboratorio di "teatro d´indagine" sulla costruzione della base americana/vicentina "Dal Molin"; sarà presente poi anche l´attrice di origini pordenonesi Chiara Stoppa e il suo "Il ritratto della salute", in cui affronta con toni ora drammatici ora ironici la sua personale storia di guarigione dal cancro. Sul fronte cinematografico, ambito che il festival affronta con un palinsesto particolarmente sostanzioso e variegato, una menzione speciale merita la rassegna dedicata all´opera del regista italoamericano Gianfranco Rosi, consacrato dai festival internazionali come una delle voci più potenti e originali del nuovo documentario d´autore. Il Cinema Di Gianfranco Rosi offrirà al pubblico la possibilità di conoscere da vicino un regista (classe 1964, nato ad Asmara) celebrato dalla critica, apprezzato e premiato in numerosissimi festival, che ha collezionato premi in tutto il mondo, ma i cui film sono difficilmente visibili. Sarà presentata la filmografia completa del regista, proposta dal festival a poche settimane dall´uscita del cofanetto che contiene tutti i suoi lavori, realizzato da Feltrinelli per la collana "Real cinema". Oltre al mediometraggio d´esordio Boatman, vedremo i due più recenti lavori: Below Sea Leve!, sconvolgente reportage su una comunità di reietti che sopravvivono in condizioni estreme in una base militare dismessa (il film ha vinto i premi Orizzonti Doc e Doc/lt al Festival del Cinema di Venezia, il Grand Prix e il Prix des Jeunes al Cinéma du Réel, il premio per il miglior film al One World Film Festival di Praga ed è nominato come miglior documentario all´European Film Awards 2009); e Ei Sicario – Room 164, colloquio shock con un killer messicano che confessa alla macchina da presa efferatezze inimmaginabili: il film ha vinto il Premio doc/it come miglior documentario italiano dell´anno. Ai momento Gianfranco Rosi - che dedica ai suoi lavori una preparazione maniacale e certosi n con tempi di lavorazione estenuanti e un risultato di altissimo profilo artistico e culturale - è impegnato nella realizzazione del suo primo film girato in Italia, il documentario "Sacro G.r.a.", sul Gran Raccordo Anulare di Roma, lungo il quale il regista ha vissuto muovendosi in camper per oltre un anno, raccogliendo le storie di chi vive intorno alla grande strada-cintura. Accanto agli omaggi, i ricordi e le retrospettive, fari puntati anche quest´anno sulla più stretta attualità, come nel caso della ricorrenza del terremoto di Fukushima, che solo un anno fa ha annichilito il Giappone e condizionato pesantemente l´opinione pubblica mondiale sulla questione dell´energia nucleare. L´11 marzo 2011 il Giappone è colpito da uno dei più violenti terremoti mai registrati. Lo tsunami che ne segue spazza e distrugge chilometri di costa e danneggia seriamente la Centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Una zona in restrizione, la "No Go Zone" di 20 Km di diametro viene immediatamente evacuata. Tre esperti di quegli accadimenti, i primi italiani a penetrare nella zona off-limits imposta dalle autorità giapponesi, si confronteranno sabato 14 aprile a Pordenone nell´appuntamento Fukushima Mon Amour:ii giornalista Pio d´Emilia (inviato in Giappone per Skytg24) e Pierpaolo Mittica (fotografo, tra i primi a entrare nella "No Go Zone") racconteranno la "storia invisibile" del terrore radioattivo in Giappone, con l´ausilio dei video e delle straordinarie immagini fotografiche realizzate sui luoghi contaminati e spopolati. L´incontro sarà preceduto dall´anteprima nazionale della nuova versione del docu-movie "Enter Fukushima", firmato da Alessandro Tesei. Il lavoro, che precede il suo lungometraggio in fase di ultimazione, riassume in 18 adrenalici minuti il percorso nella zona proibita, dove il regista è riuscito ad addentrarsi sette mesi dopo l´incidente, portandosi fino ad a 1 Km dalla centrale. Quella di Pierpaolo Mittica - fotografo umanista conosciuto a livello internazionale, diplomato nel 1990 con il Craf – non è l´unica testimonianza dell´importante ruolo del Fotogiornalismo D´inchiesta. Tra le voci di questa sesta edizione, infatti, spicca l´eccezionale partecipazione di Mario Dondero, un´autentica leggenda del fotogiornalismo internazionale. Il suo seminario sarà introdotto dalla visione di un documentario di cui Dondero è protagonista: "Macerie" è l´inchiesta filmata che Paolo Serbandini e Giovanna Massimetti hanno realizzato all´Aquila per il programma "Doc.3" (in onda su Rai3). Reporter d´eccezione è proprio Mario Dondero, che interroga, ascolta, indaga i dolori e le disperazioni di tanti cittadini aquilani. A seguire un incontro-seminario dove il grande fotografo racconterà oltre mezzo secolo di attività: il suo "sguardo ubiquo" ha documentato come nessun altro il secondo dopoguerra tanto sul piano del costume, con ritratti di grandi attori e attrici fino ai volti della gente comune, tanto su quello dei fatti epocali che lo hanno attraversato (battaglie, sommosse, rivoluzioni, processi...). Ancora la fotografia d´inchiesta, e il fotogiornalismo nei teatri di guerra in particolare, è al centro dell´incontro con altri due importanti fotoreporter del nostro tempo: Pierpaolo Cito, che per Associated Press ha testimoniato i conflitti in Montenegro e Kosovo, Etiopia, Striscia di Gaza, Territori Occupati e Israele, Iraq, Libano, Afghanistan, Libia; e il fotografo di origini friulane Romano Martinis, con all´attivo una dozzina di viaggi in Afghanistan, al quale ha dedicato originalissimi reportages che focalizzano l´attenzione sulla dura quotidianità delle popolazioni locali. Cito – che nel 2007 ha concorso come finalista al Premio Pulitzer per uno scatto del conflitto tra Israele e Hezbollah - e Martinis - già Premio Splimbergo Fotografia 2001 - saranno protagonisti di un seminario aperto agli studenti di tutta Italia presenti al festival (diverse decine nelle passate edizioni) e al pubblico interessato. Le Strade Del Documentario. Tra le sezioni più ricche del festival quella dedicata al documentario sociale e d´inchiesta, categoria a cui Le Voci dedica da sempre ampio spazio, con una (generosa) selezione dei lavori realizzati tra il 2011 e il 2012. Da segnalare il focus sui fatti del G8 di Genova - in particolare la tristemente nota vicenda Diazlbolzaneto - approfondita alla presenza di Daniele Vicari, che presenterà in anteprima, domenica 15 aprile, proprio nei giorni di uscita del film nella sale italiane, il suo film "Diaz. Don´t Clean Up This Blood" (Fandango, 2012) vincitore del premio del pubblico all´ultima Berlinale. Accanto al regista, saranno ospiti della serata anche il musicista Teho Teardo, curatore della colonna sonora, e Carlo Bachschmidt, tra gli autori del film, grande esperto italiano del "movimento nero", che al festival presenterà anche il suo documentario "Black Block", un film che intende restituire una testimonianza di chi ha vissuto in prima persona le violenze del blitz alla scuola Diaz e le torture alla Caserma di Bolzaneto. Nella sezione anche "148 Stefano. Mostri dell´Inerzia", il lavoro di Maurizio Cartolano sulla morte di Stefano Cucchi, avvenuta in´ circostanze tuttora da accertare, 6 giorni dopo il suo arresto. Nel mese di ottobre 2009, quando i fatti sono avvenuti, nei penitenziari italiani erano già morte 147 persone. Stefano Cucchi è stata la 148a: un´incidenza impressionante per un paese democratico e "civile". Evento Speciale della sezione è, invece, l´ultima fatica del maestro Werner Herzog (Stati Uniti 2011, 105´) "lnto the Abyss - A Tale of Death, a Tale of Life", un film che sprofonda in un carcere di massima sicurezza del Texas, tra i detenuti condannati a morte: il film cattura i "sospiri estremi" di un pluriomicida giustiziato con iniezione letale otto giorni dopo il colloquio col leggendario cineasta tedesco. Da segnalare, poi, la prima italiana assoluta, del documentario di Martyn Burke "Under Fire: Journalists in Combat" (Canada 2011) impressionante reportage sui "rischi del mestiere" in cui incorrono i corrispondenti di guerra, presentato al festival di Pordenone in collaborazione con l´Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia. Negli ultimi due decenni, quasi un giornalista alla settimana è stato ucciso, con un numero di morti tra gli inviati della stampa che raggiunge ormai le migliaia. Martyn Burke, documentarista e veterano dei campi di battaglia in tutto il mondo, e Anthony Feinstein, lo psichiatra che tratta con i giornalisti per guarire il trauma della guerra, approfondiscono le esperienze dei corrispondenti delle più importanti testate del mondo. Ii regista sarà ospite del festival assieme alla produttrice Laura Morton. Paesaggio Italiano è l´ulteriore sezione incentrata sull´inchiesta filmata, che riunisce quattro recenti documentari "itineranti", quattro viaggi lungo lo Stivale per fare il punto sulle storture del nostro territorio, lacerato da contraddizioni forse irrimediabili. In programma "A Nordesy, "Italy. Love It or Leave It" degli originalissimi registi Hofer - Ragazzi, già autori dell´osannato cult Improvvisamente l´inverno scorso, e "Le dimore del vento". Fiore all´occhiello della sezione l´incontro "Professione: paesologo", con un "padrino" d´eccezione, lo scrittore irpino Franco Arminio, che racconterà al pubblico la sua "paesologia", disciplina virtuosa e fantasiosa cui si dedica da molti anni. Per il secondo anno, la sezione Legality Coop (promossa assieme a Coop Consumatori Nordest) e il progetto Rifiuto – Da Locale A Globale, sviluppato assieme e con il fondamentale sostegno di Arpa – Larea Fvg, offrono una panoramica sulle questioni della legalità, dell´inquinamento e dei comportamenti eco-compatibili. Tra i titoli, la provocatoria inchiesta sull´alimentazione "Enjoy Your Meal"; in anteprima italiana al festival, dove Walther Grotenhuis ci spiega alternative etiche e dilemmi del consumo consapevole; in "L´era legale", il regista Enrico Carla immagina una Napoli paradiso della legalità, dell´ordine e della pulizia, finalmente espugnata al racket del narcotraffico, mentre - in occasione dell´uscita in Dvd per Feltrinelli - il festival presenta anche "Waste Land", candidato agli Oscar 2011 come Miglior Documentario e vincitore del Premio del pubblico al Sundance. Vik Muniz, artista di fama mondiale che si è affermato fabbricando quotatissime opere d´arte con i rifiuti, percorre un viaggio che Io riporta al nativo Brasile e alla discarica più grande del mondo, alla periferia di Rio de Janeiro. In programma anche "Polvere. Il grande processo dell´amianto", di Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller resoconto del più imponente processo penale sul tema del lavoro mai intentato in Europa, che a Torino ha trascinato sul banco degli imputati due potentissimi "signori dell´amianto". Infine, nella sezione anche "Home – La nostra terra", spettacolare e ambizioso manifesto ambientalista (nonché titanico sforzo produttivo) realizzato dal fotografo Yann Arthus-bertrand e prodotto da Luc Besson. In piazza fra la gente continuerà il lavoro d´inchiesta 2.0", sviluppato assieme all´Arpa-larea, che porterà ancora le troupe dei "giovani registi" dell´Università di Udine a intervistare i cittadini della regione sui temi del riciclo e del riuso consapevole. Un lavoro unico a livello italiano, che sta portando a risultati eccezionali, compresa la realizzazione di micro documentari nati dalle interviste al pubblico dello scorso anno. Alla voce Gli Anni Luce si collocano, poi, "Il sorriso del capo" di Marco Bechis e "Il corpo del duce" di Fabrizio Laurenti, due documentari di recentissima produzione che dagli sterminati archivi dell´Istituto Luce hanno estrapolato i materiali di repertorio con cui impostare una riflessione, peraltro attualissima, sulla cruciale interdipendenza tra l´immagine del leader carismatico e il consenso politico/ideologico. Una ´voce´ tutta al femminile per l´importante focus che il festval dedica a "Donne & Lavoro", un binomio ancora molto controverso, esplorato dallo spettacolo teatrale Libere di Cristina Comencini (al festival, lo spettacolo con Isabella Ragonese e Lunetta Savino sarà proposto in un video, sempre diretto dalla regista) e con la tavola rotonda che seguirà la proiezione, organizzata con il movimento Se Non Ora Quando di Pordenone. Da segnalare anche due impressionanti documentari internazionali sullo sfruttamento di adolescenti aspiranti top model e sulle "lavoratrici del sesso" di una sperduta isoletta del Bangladesh ("Giri Mode!´ vincitore del Premio del pubblico alla Festa del Cinema di Roma 2011 e "Bad Weather´´). In programma anche la mostra fotografica "Il lavoro delle donne" realizzata dal Circolo Fotografico "La finestra di Porcia", ospitata datili aprile al 13 maggio a Cinemazero. Ideale suggello alle tante ´voci´ di questa ricchissima edizione, la proiezione lungo tutto il festival degli spot di "Pubblicità Progresso" che, disseminati tra un appuntamento e l´altro del palinsesto, offriranno al pubblico una discreta ma costante riflessione sulle più varie problematiche sociali: una proposta - in occasione del 40 compleanno della fondazione no profit - in linea con lo spirito di una manifestazione che intende promuovere il ruolo della consapevolezza e della responsabilità individuale. A garantire la realizzazione del festival un folto gruppo di promotori: insieme a Cinemazero con l´Università degli Studi di Udine (Corsi di laurea in Scienze e tecnologie multimediali e Comunicazione multimediale e tecnologie dell´informazione; Laboratorio Remote) con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività culturali, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Pordenone, Arpailarea Fvg, Coop Consumatori Nordest, Friuladria Crédit Agricole, Gea Multiutility, in collaborazione con Rai Teche, Consorzio Universitario di Pordenone, Teatro Comunale Giuseppe Verdi, la citta complessa, pordenonelegge.It, Circolo Fotografico La Finestra – Porcia, Associazione Le arti tessili – Maniago, Snoq - Pordenone con il supporto di Moroso Spa, Sim 2. Accrediti: Per assistere al festival con prelazione del posto in sala, esistono due modalità di accredito, quello semplice (al costo di 15 euro) e quello sostenitore (30 euro). Il modulo di accreditamento è già scaricabile dal sito www.Voci-inchiesta.it  (è possibile accreditarsi anche a Cinemazero o presso la Mediateca). Per seguire il festival senza accreditamento, sono disponibili biglietti per le proiezioni pomeridiane (3 euro d´ingresso) e biglietti per gli appuntamenti serali, al costo di 5 euro. Le proiezioni mattutine sono ad ingresso libero. Lo spettacolo di Ascanio Celestini è escluso dall´accredito: il costo del biglietto è di 10€ e le prevendite saranno aperte dal primo giorno di festival (mercoledì 11 aprile) presso la cassa di Cinemazero.  
   
   
LA REGIONE PUGLIA FINANZIA LA DIGITALIZZAZIONE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE  
 
Bari, 11 aprile 2012 - Oltre un milione di Euro di fondi comunitari della Regione Puglia, per l’esattezza 1.160.600 Euro, va a finanziare il passaggio al digitale di 32 sale cinematografiche pugliesi. Il finanziamento già operativo, e cui si aggiungeranno altrettanti investimenti da parte dei gestori delle sale, consente di accogliere gran parte delle richieste pervenute alla Regione attraverso l’apposito bando. “Per i cinema a rischio di chiusura nei centri storici di molte città pugliesi-dichiara soddisfatta l’Assessore Silvia Godelli- questa è un’opportunità straordinaria, che colloca la Puglia in testa alle regioni italiane nel campo del sostegno all’innovazione e che, insieme con il progetto “D’autore”, il Circuito di sale di qualità dell’Apulia Film Commission, consentirà agli spettatori pugliesi di continuare a coltivare al meglio la passione per il cinema e per la cultura.” Le sale cinematografiche ammesse al contributo sono dislocate nelle città di Bari, Bisceglie, Castellana Grotte, Conversano, Gravina di Puglia, Mola di Bari, Monopoli, Polignano a Mare, Putignano, Santeramo in Colle, Terlizzi, Andria, Trani, Spinazzola, Ostuni, San Vito dei Normanni Foggia, San Severo, Lecce, Calimera, Casarano, Maglie, Melendugno, Tricase, Taranto, Grottaglie, Martina Franca e Massafra. Si tratta in gran parte di monosale ubicate in Comuni minori e nei centri storici, che con il passaggio al digitale abbatteranno i costi di gestione e potranno sopravvivere alla crisi del settore.  
   
   
STEEL TALES MARZORATI RONCHETTI 90 ANNI PER IL DESIGN  
 
Milano, 11 aprile 2012 - Electa pubblica Steel Tales. Marzorati Ronchetti 90 anni per il design. Molti sono gli architetti, i designer, gli artisti e i committenti che Marzorati Ronchetti ha incontrato nei suoi anni di attività e che il volume raccoglie, attraverso il racconto di Matteo Vercelloni e la grafica di Christoph Radl. Il libro si propone di raccontare attraverso il "romanzo delle cose" la vicenda di una storia imprenditoriale di successo: un esempio straordinario di un´Italia del “saper fare” attraverso la pratica di un artigianato colto che conserva la sua vocazione umanistica. Senza vincoli di scala, dall’oggetto minuto sino alla facciata di un palazzo; di genere, dall’opera d’arte all’arredo, dalla struttura architettonica al pezzo di design; l’unica costante è la non serialità delle opere. Molte sono state le collaborazioni dell’azienda con il mondo dell´arte, alcuni esempi fra gli altri: il Circo di lune di Philp Baldwin; l’Open Secret di Anthony Caro; i molti lavori eseguiti per Galerie Italienne; Annisettanta e Mandala del cantiere di Italo Rota; Rock Giant di Arik Levy; Unititled (The Fist) e Untitled (Bloody Sunday) di Piotr Uklanski. I progetti nel volume sono proposti secondo quella classificazione sartoriale che ben sottolinea il valore del “fatto a mano”, “su misura”: Small, Medium, Large, Xl, Xxl. Dalla Spun Coriolis Chair di Thomas Heatherwick (2011), ai desk del British Museum disegnati da Lord Norman Foster, (2000- 2006); dai negozi di Marni di Future Systems e poi Sybarite, al museo Macro di Roma (Odile Decq, 2010), dai raffinati interni del Tiffany Store di Milano (Strategic Store Development, 2011), fino alla taglia Xxl del Design Museum di Holon in Israele (Ron Arad Associates, 2008- 2010). All’interno di ogni categoria l’ordine dei progetti presentati è cronologico, con schede composte da testi critico- descrittivi, disegni, schizzi e un ricco apparato iconografico; un regesto completo delle opere conclude il volume. Il libro evidenzia come Marzorati Ronchetti sia una fortunata miscela tra know- how artigianale e propensione all’innovazione, un modello italiano che permette di considerare ancora oggi il complesso laboratorio di produzione del design italiano come una palestra creativa per consentire ad ogni architetto e designer di esprimersi con maggiore libertà. Pagine: 304, Prezzo: 45 euro.  
   
   
AOSTA: XIV SETTIMANA DELLA CULTURA DAL 14 AL 22 APRILE  
 
Aosta, 11 aprile 2012 - L’assessorato dell’istruzione e cultura aderisce, come ogni anno, con molteplici iniziative culturali alla Xiv Settimana della Cultura, evento proposto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’intento dell’appuntamento è di rafforzare nei cittadini la sensibilità e l’interesse verso il patrimonio archeologico, architettonico, storico, artistico e culturale della regione. Per l´occasione, quest’anno, dal 14 al 22 aprile 2012, tutte le manifestazioni, le entrate alle mostre, ai castelli e ai siti coinvolti saranno gratuite o ridotte. «L’iniziativa – sottolinea l’Assessore Laurent Viérin – è finalizzata a rafforzare nei cittadini il valore dei beni culturali, quale parte della storia della comunità, e a comunicare, in modo particolare alle future generazioni cui sono rivolte una serie di attività mirate, l’importanza che tali beni rivestono nella formazione civica di ogni individuo. La Settimana della Cultura diventa così una valida occasione per una fruizione delle testimonianze storiche, archeologiche e monumentali presenti sul territorio e un momento di completamento delle attività di ‘Restitution’, che l’Assessorato sta portando avanti con convinzione e risultati, programmate proprio per superare il concetto di ‘straordinario’ che ha sempre caratterizzato gli eventi culturali. La manifestazione promossa dall’Assessorato – prosegue Laurent Viérin – è un’ulteriore opportunità per tutti i valdostani per conoscere e riscoprire la bellezza e l’unicità del patrimonio culturale locale e si inserisce a pieno titolo nelle iniziative rivolte anche ai turisti che nelle loro mete ricercano sempre più il plus che offre la cultura». La Settimana della cultura sarà inaugurata venerdì 13 aprile 2012, alle ore 17.30, al Centro Saint-bénin di Aosta, con l’apertura al pubblico dello Spazio Innocenzo Manzetti: l’inventore e il suo Automa spazio e l’esposizione di alcune opere recentemente restaurate di Italo Mus. Il programma dettagliato delle iniziative è disponibile sul sito internet www.Regione.vda.it    
   
   
MILANO, HANGARBICOCCA: RIAPRE UNO SPAZIO INNOVATIVO CHE FARÀ PARTE DEL M.E.T.  
 
Milano, 11 aprile 2012 - "Con il rilancio dell´Hangarbicocca, Milano comincia a raccontare una città diversa. Non ci stiamo muovendo, infatti, verso un unico grande edificio dedicato all´arte contemporanea, ma stiamo costruendo una rete di luoghi con un´identità molto forte. Hangarbicocca sarà uno spazio espositivo innovativo, con una forte identità, non solo come padiglione per esposizioni di artisti di fama internazionale, ma anche come laboratorio, punto di incontro e di ricerca e spazio di intrattenimento e dibattito. Se pensiamo al ruolo che sta riacquistando il nostro Pac , al nuovo spazio dedicato all´interculturalità che sorgerà nell´area dell´ex Ansaldo e alla Fabbrica del Vapore, che sempre di più si sta caratterizzando come spazio di ricerca e di sperimentazione per i giovani, insieme al rinnovato Hangarbicocca ecco che prende chiara forma l´idea di una città che sta costruendo un museo diffuso sull´arte contemporanea, il M.e.t. Un museo che vogliamo realizzare grazie a una regia pubblica che implementi anche la rete di accessibilità e trasporti". Lo ha affermato ieri l´assessore alla Cultura Stefano Boeri intervenendo stamane alla presentazione dei rinnovati spazi dell´Hangarbicocca.  
   
   
MAPPING 3 CURATORI, 3 ARTISTI E 18 VIDEOARTISTI CECILIA - CENTRO PER LA CREATIVITÀ DI TITO (POTENZA) DAL 6 APRILE AL 17 MAGGIO – 6 APPUNTAMENTI  
 
Potenza, 11 aprile 2012 - Mapping - 3 Curatori, 3 Artisti e 18 Videoartisti - è un progetto dedicato alla videoarte, curato da Giovanni Viceconte per il Cecilia - Centro per la Creatività di Tito (Potenza), uno spazio geneticamente strutturato per ospitare produzioni ed eventi di arte contemporanea. Il progetto, attraverso i lavori di 18 videoartisti italiani, intende portare nel territorio lucano una serie di opere che mirano a promuovere un linguaggio artistico particolarmente vivace e attuale nel panorama artistico contemporaneo. È suddiviso in 6 appuntamenti per ciascuno dei quali i curatori (Giovanni Viceconte, Cecilia Guida, Mariacristina Ferraioli) e gli artisti/curatori (Devis Venturelli, Christian Niccoli, Diego Zuelli) proporranno (dal 06 aprile fino al 17 maggio) una selezione di tre lavori video, su una tematica legata ad una propria visione. La rassegna mostra un gruppo di artisti, che in maniera differente rispetto al passato, oggi si avvalgono di strumenti tecnici all’avanguardia che permettono di giungere a risultati nuovi e interessanti. Tali mezzi esaltano le potenzialità espressive e divulgative del messaggio, che offre uno sguardo alternativo su specifiche tematiche e consente di soffermarsi sul rapporto che si instaura tra autore, opera-spettatore e contesti sociali-collettivi. Mapping è pensato come una serie di tre mini-personali (tre videoproiezioni per ogni appuntamento), della durata di una settimana ciascuna, durante le quali ogni artista selezionato (Giorgia Accorsi, Patrizia Tibaldo, Emma Ciceri, Filippo Berta, Jacopo Jenna-ramona Caia, Silvia Camporesi, Antonio Patrizio, Salvatore Insana, Pascal Caparros, Giovanni Copelli, Maria Lucrezia Schiavarelli, Emanuela Ascari, Michele Tarzia, Sabrina Muzi, Donato Maniello, Dacia Manto, Stefano Scheda e Rapadura-juliana Gotilla & Izabel Rainer Harbach) condurrà il pubblico a riflettere su questioni legate alla società contemporanea nelle sue infinite relazioni e sfaccettature. Www.amnesiacarts.com    
   
   
KAMAFEI “TU SEI LA SOLA” FEAT. SUD SOUND SYSTEM IL PRIMO SINGOLO DALL’ALBUM “RISPETTO”  
 
Roma, 11 aprile 2012 - S’intitola “Tu sei la sola” e vanta la collaborazione dei Sud Sound System, il primo singolo estratto da “Rispetto”, il nuovo lavoro discografico dei Kamafei - prodotto da Live Music e distribuito Edel - uscito il 10 aprile. In “Tu sei la sola” le voci di Melegari e Dino D incontrano quelle di Terron Fabio e Don Rico dei Sss, e con loro si fondono in nome dell’unico tema destinato a restare immutabile nei tempi, l’Amore: “Ce si beddhra quando soffia lu vientu/ cu ddhri capiddhri ca te vulanu accantu/ te guardo intra all’occhi e me sentu comu nu focu ca me brucia an piettu/...Sappi che tu sei la sola/ io sento te per quello che mi dai/ ti dico che tu non sei sola anche se io non ci sono mai…!” Amore e Rispetto sono anche le motivazioni che hanno spinto i Kamafei a proporre la collaborazione ai Sud Sound System: l’amore per la propria terra, amore per le tradizioni, amore verso le persone. Rispetto nei confronti di coloro che sono riusciti a portare il dialetto salentino in giro per il mondo, facendolo diventare una vera e propria lingua che grazie alla musica viene cantato anche da chi è lontano geograficamente dal Sud Italia; rispetto per le radici, rispetto per il Tamburello ma anche per l’innovazione e l’elettronica, per i vecchi cantori e per i nuovi ascoltatori. E così, “Tu sei la sola”, come le altre 13 tracce contenute nell’album, rappresenta un fertile incrocio di linguaggi e stili dal suono ibrido e moderno, ancorato al territorio e alla tradizione salentina ma con uno sguardo aperto sul mondo. Dalla Bossa al Reggae, dal Rock, allo Ska e all’hip hop, dalla Spagna, all’Africa al Salento, il tutto supportato dal Tamburello, strumento della tradizione che s’incontra con sonorità moderne e strumenti elettrici ed elettronici. Kamafei è un composto in griko che vuol dire caldo che scorre, quel caldo che ci accompagna in ogni stagione, che nasce dagli strumenti tra l’antico e il moderno, lo stesso calore che si cerca di dare durante i concerti; è quel calore restituito dal pubblico, che ascolta e partecipa a ogni spettacolo, inteso come festa collettiva, che coinvolge come in una ronda estiva. Il collettivo salentino Kamafei è composto da Melegari, Stefano Calò, Dino D e Marco Nuzzo. Kamafei biografia Kamafei è un composto in griko che vuol dire caldo che scorre, quel caldo che ci accompagna in ogni stagione, che nasce dagli strumenti tra l’antico e il moderno, lo stesso calore che si cerca di dare durante i concerti; è quel calore restituito dal pubblico, che ascolta e partecipa a ogni spettacolo, inteso come festa collettiva, che coinvolge come in una ronda estiva. Kamafei raggiunge un altro traguardo dal titolo “Rispetto”, un nuovo lavoro discografico e un nuovo spettacolo live. Rispetto per la terra, rispetto per le radici, rispetto per la tradizione, rispetto per il tamburello, rispetto per l’innovazione, rispetto per l’elettronica, rispetto per i vecchi cantori, rispetto per i nuovi ascoltatori. Dalla Bossa al Reggae, dal Rock allo Ska e all’hip hop, dalla Spagna all’Africa al Salento, il tutto supportato dallo strumento della tradizione salentina: Il Tamburello, che s’incontra con le sonorità moderne e con gli strumenti elettrici ed elettronici. Melodie vocali attente alla tradizione ma pronte a contaminarsi e incontrarsi con gli stili moderni. Non manca nulla nello spettacolo dei Kamafei per renderlo nuovo e divertente, non dimenticando le radici della tradizione salentina che, fondendosi con nuove sonorità, si allargano a nuovi orizzonti. All’interno della musica del collettivo salentino si nota il profondo legame con la propria tradizione e la propria terra, ma anche la necessita e la voglia di scoprire la contaminazione con altre culture e altre esperienze musicali. Nello spettacolo dei Kamafei s’incontrano la spinta dalle travolgenti sonorità tradizionali salentine “ben difese” da Melegari, ben contaminate dalla passione per la Spagna e per le diverse culture Mediterranee delle corde di Stefano Calò - il tutto accompagnato dal ritmo frenetico del Tamburello - la potenza ritmica della batteria di Marco Nuzzo e le nuove melodie vocali legate al moderno stile hip hop e reggae di Dinod. L’incontro con stili musicali lontani geograficamente è sicuramente impegnativo, ma anche molto intrigante; nel rispetto della tradizione si utilizza la tecnologia, "in dosi mai eccessive", mantenendo un profondo equilibrio musicale. In questo nuovo viaggio tutto si miscela e diventa un vero e proprio stile, la pizzica tradizionale incontra e si confronta con le tradizioni del mediterraneo, legandosi ai suoni moderni e ai diversi stili del mondo d’oggi: Reggae, Dub, Hip-hop, Rock, Flamenco-dub. Più Forti Sono I Legami Veri, Vissuti Con Le Proprie Origini, E Più Ci Si Può Permettere Di Lavorarci Sopra Per Costruire Qualcosa Di Diverso, Provocatorio, Rivoluzionario Ma Credibile. I componenti di Kamafei hanno partecipato in passato, anche individualmente, a progetti importanti e sono stati presenti sui palchi della Notte della Taranta nelle edizioni orchestrate da Joe Zawinul e Mauro Pagani al fianco del noto cantore salentino Uccio Aloisi, che hanno omaggiato dopo la sua scomparsa nell’edizione del 2011 orchestrata da Ludovico Einaudi. Inoltre, sempre per la Notte della Taranta, hanno partecipato e sono stati ideatori dei progetti speciali "Salento-partenopeo", "Taranta De Spagna E De Salentu", “Dalla Pizzica al Reggae”, "Tambureddhru E Marranzano", “Kamafei Brass e Compari”. Hanno suonato, oltre che in Italia, in Francia, Belgio, Germania, Lussemburgo, Portogallo, New York, Isole di Capoverde, Spagna, Isole Azzorre, Grecia, Marocco, Israele, Normandia, Malesia e Brasile, ed hanno partecipato a numerosi festival. Stretta è la collaborazione con il festival Internazionale Sete Sois Sete Luas. Hanno partecipato al Festival Les Traversee de Tathiou in Normandia nell’Agosto del 2010 e condiviso il palco con l´Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna al Rainforest World Music festival in Malesia nel 2011 dove hanno riscosso un notevole successo, così come nel tour in Brasile sempre nello stesso anno. Nel corso degli anni si sono confrontati, hanno collaborato e/o condiviso i palchi con musicisti di grande calibro sia salentini che Italiani, ma anche internazionali: Sud Sound System, Almamegretta, Uccio Aloisi, Pino Zimba, Faraualla, Rosapaeda, ´E Zezi, Les Toubl’amours, I musicanti del Piccolo Borgo, Otello Profazio, Davide Van De Sfross, Alessia Tondo, Daniele Sepe, Mimmo Epifani, Moni Ovadia, Apres La Classe , Ipercussonici, Treble, La Jambre, Alessandro Mannarino, Caparezza, Enrico Capuano, e altri ancora. A maggio 2008 Antonio Melegari si è esibito sul palco dei Negramaro a San Siro nella sezione di Tamburelli insieme ad Antonio Castrignanò e Mauro Pagani che accompagna i Negramaro nel loro brano "Giuliano Poi sta Male". A Dicembre dello stesso anno hanno inciso l’inedito Moroloi-matre per la mostra d’arte contemporanea "Il Terzo Paradiso" di Michelangelo Pistoletto e Mama scultura sonora di Gianna Nannini. Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto è stato creato nel 2005 all´Isola di San Servolo, nell’ambito della Biennale di Venezia. Hanno preso parte insieme ai Modena City Ramblers alla manifestazione del Primo Maggio a Coppito (L’aquila), una giornata dedicata ai terremotati d´Abruzzo. Line Up Kamafei: Melegari: Voce, Fisarmonica, Tamburello; Stefano Calò: Chitarre; Dino D: Voce, Effetti, Sequenze; Marco Nuzzo: Batteria. Www.kamafei.com