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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 07 Dicembre 2012
MILANO (MUSEO SCIENZA E TECNOLOGIA): 100% TOBEUS - FINO AL 13 GENNAIO 2013  
 
Dal 5 dicembre al 13 gennaio 2013, a Milano presso il Padiglione Olona del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia si può visitare una mostra insolita 100% Tobeus. Una flotta di macchinine di legno d’autore, realizzata a cura di Matteo Rigni. Il progetto culturale e imprenditoriale, che Matteo Ragni coltiva dal 2007, è nato come uno sfogo di un designer, che non sopportava la vista dei figli che usavano dei giochi per poche ore per poi distruggerli o non guardarli più, e si concretizza in una flotta di macchinine lavorate a mano, con il materiale giusto, un odore riconoscibile, un´indiscussa resistenza agli urti e alle sperimentazioni. Quando giunge il momento, poi, la macchinina farà una fine dignitosa, mediante riciclo o riuso. In mostra si può ammirare la prima serie di Tobeus, realizzata dallo stesso Ragni, ampliata con la serie disegnata da maestri del design e da 100 modelli disegnati da 100 designer di età ed esperienza molto diversa. E proprio da quest’ultima originale e multiforme collezione è nata 100% Tobeus con il sostegno di Alessi. Le macchinine veicolano un messaggio di design sostenibile, racchiuso in un gioco per bambini durevole e riciclabile, perché il legno è resistente e poi non si butta. Tutti i designer coinvolti sono stati costretti a contenere la propria idea di automobilina in modo che ogni macchinina, realizzata in tre esemplari, risultasse solo dalla lavorazione di due soli ceppi di legno profumato del cedro del Libano di misura sempre uguale. In questo modo non ci sono sprechi di materiale. Il catalogo della mostra è edito da Corraini. Info: www.Vimeo.com/54758176  - http://www.museoscienza.org/  - http://www.tobeus.it/  - http://www.100x100tobeus.it/  
   
   
A MILANO 12 – 17 DICEMBRE 12 TEATRO DI DIONISO , LO STUPRO DI LUCREZIA DI WILLIAM SHAKESPEARE UNO SPETTACOLO DI VALTER MALOSTI  
 
La lunga frequentazione di Valter Malosti con l’opera in versi di Shakespeare ha prodotto nelle passate stagioni piccoli gioielli teatrali come Venere e Adone, premio Associazione Nazionale Critici di Teatro 2009. Lo Stupro di Lucrezia venne pubblicato nel 1594, l’anno successivo alla stampa del poemetto gemello Venere e Adone (committente e dedicatario il medesimo Southampton). I due poemetti sembrano formare una specie di dittico simmetricamente contrappuntato, in cui la seconda tavola rovescia la prima: dallo sfondo giorgionesco del primo con conigli cani, cavalli e cinghiali si passa ad un tragico notturno, immerso in una livida oscurità caravaggesca squarciata dalla luce di una torcia. Per il grande poeta inglese Ted Hughes, autore di un visionario e misterico saggio/poema Shakespeare and The Goddess of Complete Being, questi poemetti, scritti quando i teatri londinesi eran chiusi per la peste, sono la base in cui individuare idealmente tutta la strategia poetica e i fondamenti metafisici dell’intera opera shakespeariana. La storia di come Tarquinio stupri Lucrezia, invasato di lei dopo le lodi del marito Collatino all’interno di una bizzarra gara tra generali, e di come il suicidio della vittima spinga il popolo romano a ribellarsi e a liberarsi dal giogo della tirannia monarchica era stata succintamente narrata da Tito Livio e Ovidio e poi da Chaucer. In Shakespeare la voce della donna si dilata e diviene uno dei più alti esempi di meditazione sulle conseguenze dello stupro visto dalla parte di una donna, attraverso un’ingegnosa serie di lamentazioni, introspezioni, allegorie, invettive contro il Tempo, la Notte, l’Occasione, e in una ekphrasis che è capolavoro assoluto: la descrizione di un quadro di argomento troiano memore forse di Giulio Romano e di Mantova, in cui il sacco della città diviene la sua propria violazione. Non è un caso che Lucrezia e il suo suicidio provocarono vibranti polemiche e contrapposizione sul giudizio morale da dare a questa figura esemplare all’interno del mondo cristiano, vera “causa celebre” della casistica (vedi Agostino: “ammazzando se stessa ha ammazzato un’innocente”). Shakespeare qui dispiega la sua potentissima lingua e la capacità geniale di mescolare l’orrore all’anti-tragica parodia, con una specie di equilibrio incantatore che ci inghiotte nella musica delle parole senza concederci una qualche sospensione liberatoria. Una lingua tesa, turgida che sarà resa in italiano attraverso la versione teatrale di Valter Malosti tratta e adattata dalla recente traduzione in endecasillabi di Gilberto Sacerdoti. In scena i protagonisti sono due giovani attori appena diplomati alla Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino diretta dallo stesso Malosti, Alice Spisa e Jacopo Squizzato, cui è richiesto un lavoro fisico e verbale violento ed estenuante, dentro una partitura sonora inquieta e multiforme. I corpi presentati nella loro crudezza ed evidenza appaiono come imprigionati in una sorta di ring/tribunale, un universo concentrazionario circondato da microfoni, spiati da un ambiguo narratore-voyeur che si sovrappone lentamente alla figura del marito di Lucrezia, Collatino, cui darà voce e ombre Valter Malosti. Info E Prenotazioni: T 02 8323156 | info@teatroi.Org | www.Teatroi.org Teatro i _ via Gaudenzio Ferrari, 11 _ 20123 Milano  
   
   
SALA TEATRO LITTA: SINCERAMENTE BUGIARDI DI ALAN AYCKBOURN REGIA ANTONIO SYXTY  
 
Il gioco incrociato delle coppie è al centro di Sinceramente bugiardi: già dal titolo dolcemente contradditorio della pièce traspare lo spirito britannico, l´ironico fair-play che caratterizza inconfondibilmente la scrittura dell´inglese Alan Ayckbourn. Prodotto dal Teatro Litta, diretto da Antonio Syxty, lo spettacolo racconta le vicende parallele di due coppie, che finiranno poi per intrecciarsi, intessute con il tipico gusto anglosassone dell´equivoco e del colpo di scena, tutto giocato sul filo della conversazione. La relazione matrimoniale, disincantata e vissuta, tra due dei protagonisti, Sheila e Philip, costituisce lo specchio e il contraltare di quella che unisce gli altri due personaggi, Greg e Ginny, giovani fidanzati alle prese con le scaramucce di un rapporto ancora acerbo. In questo quadro si sviluppano piccole storie di scappatelle extraconiugali, con classici sotterfugi costruiti per far scattare la molla della comicità. Dietro la leggerezza della commedia, fa pero´ capolino un fondo d´inquietudine che tinge la psicologia dei personaggi. Il teatro di Ayckbourn si caratterizza per lo humour graffiante, agile, intelligente…in una parola: moderno. Ma in Ayckbourn non manca anche una lucida e acuta analisi dei personaggi, non tanto presi a sé stanti, quanto nello sviluppo dei loro rapporti interpersonali; i protagonisti sono quasi sempre marito e moglie, ed è proprio attraverso quei coniugi intrappolati nell’istituzione matrimoniale, che sentono come prigione ma al tempo stesso fonte indispensabile di sicurezza, che Ayckbourn mette in scena il malessere sociale della media borghesia inglese. Accade così anche in Sinceramente Bugiardi, uno dei suoi più noti e acclamati successi, dove una trama di facile presa, incastri perfetti e ritmo frenetico regalano un paio d’ore di umorismo coinvolgente. Antonio Syxty è nato a Buenos Aires. Vive e lavora a Milano. Durante gli anni del liceo ha scritto un saggio sulle scritture visuali e d’avanguardia in Italia dal 1940 al 1974. Dopo aver frequentato corsi di Art and Drama negli Usa nel 1975/76 ha iniziato a realizzare numerose performance a Milano e in tutta Italia in varie gallerie e spazi culturali dal 1977 al 1984. Nel 1978 ha inventato Oh-art! una movimento artistico autobiografico con un Fan Club dedicato alla sua persona e alle sue azioni artistiche. Negli anni successivi è passato dalla art-performance al teatro svolgendo una carriera di regista di teatro, cinema, televisione e radio con esperienze di video, editing e comunicazione. Come regista ha lavorato anche per Rai e Mediaset e per il teatro nei maggiori teatri e festival italiani. Attualmente è co-direttore artistico del Teatro Litta di Milano. E’ stato regista anche per pubblicità, filmati industriali, moda, concerti musicali , convention ed eventi particolari live. Ha realizzato interventi installativi, pittorici e di immagine per molti dei suoi spettacoli. Figlio di un violinista e di una scrittrice di romanzi rosa, Sir Alan Ayckbourn inizia la carriera teatrale come assistente del direttore di scena al Festival di Edimburgo. Nel 1959 fa rappresentare i suoi primi copioni con lo pseudonimo di Ronal Allen, pseudonimo che scomparirà quando, insieme a Stephen Joseph, fonda il Victoria Theatre, una sala a pianta centrale a Stoke-on-trent. Con la compagnia stabile di questo teatro continua a recitare in ruoli di protagonista per altri due anni. Nel 1964 è regista radiofonico nella sede della Bbc di Leeds. Dal 1976 si trasferisce come direttore alla nuova sede dello Stephen Joseph Theatre dove comincia la sua attività di commediografo e regista. Le sue commedie satiriche si caratterizzano per la coralità dell’interpretazione e quasi sempre i protagonisti sono marito e moglie. E’ attraverso quei coniugi intrappolati nell’istituzione matrimoniale che sentono come prigione ma al tempo stesso fonte indispensabile di sicurezza che Ayckbourn mette in scena il malessere sociale della media borghesia provinciale inglese. Dotato di notevole intuito sociologico, il geniale autore anglosassone riesce a costruire dei personaggi assolutamente credibili, facendo attenzione a non cadere mai nella caricatura. Tra i suoi numerosi successi sono da segnalare: Absurd Person Singular (1972), Bedroom Farse (1975), Sisterly Feelings (1979), Intimate Exchanges (1982), Body Language (1990) Snake in the Grass (2002). Negli anni ’80 Ayckbourn cambia in parte il suo stile, sconfinando talvolta nel dramma trasportato da un pessimismo sempre meno dissimulato, di questo periodo sono Woman in Mind (1985), Henceforward (Il presente prossimo venturo, 1987). Www.vivaticket.it  
   
   
MILANO (MUSEO SCIENZA E TECNOLOGIA): EVENTI DI DICEMBRE  
 
Sabato 15 collegamento in diretta con il pilota che dalla Nasa guida il rover Curiosity su Marte. Sabato 15 e domenica 16 inedite visite nei depositi del Museo per vedere l’unico frammento di roccia lunare in Italia e reperti originali delle missioni Apollo. --- Milano, 3 dicembre 2012. Sabato 15 e domenica 16 dicembre sarà un weekend dedicato all’esplorazione dello spazio, in occasione dei 40 anni della conclusione del progetto Apollo che ha portato l’uomo sulla Luna. L´ultima missione Apollo17, compiuta fra il 7 e il 19 dicembre 1972, fu quella che riportò a terra la pietra lunare custodita dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, l’unica presente in Italia. Per celebrare questo anniversario il Museo propone inedite visite guidate all’interno dei depositi del Museo per vedere il frammento di roccia lunare e diversi materiali normalmente non esposti legati al progetto Apollo e ad altre missioni spaziali. Sabato 15 inoltre collegamento in diretta con l’italiano che dal laboratorio Jpl della Nasa guida il rover Curiosity su Marte. --- Evento Sabato 15 dicembre ore 18.30 Dalla Luna A Marte 40 Anni Dopo Collegamento in diretta con Paolo Bellutta, pilota di Curiosity sul Pianeta Rosso al Jet Propulsion Laboratory della Nasa. Modera Giovanni Caprara, responsabile scienza del Corriere della Seraingresso libero fino ad esaurimento posti Curiosity è il più recente fra i robot semiautomatici che fotografano e analizzano il pianeta Marte, alla ribalta anche in questi giorni per l’interesse suscitato dalle sue analisi. Progettato dalla Nasa, Curiosity ha come missione quella di prelevare campioni di terreno in diverse zone del pianeta per sottoporli ad analisi fisiche, chimiche e biologiche nel tentativo di trovare indicazioni di una qualche forma di vita. Tra le centinaia di scienziati e di tecnici che lavorano al progetto, otto hanno un ruolo del tutto peculiare: sono i "piloti" del rover, ovvero coloro che materialmente lo guidano, da Terra, comandandolo a diverse centinaia di milioni di chilometri di distanza. Una di queste otto persone è l´italiano Paolo Bellutta, che racconterà il suo lavoro e le emozioni che sta vivendo anche attraverso immagini e filmati di eccezionale qualità e valore scientifico. È prevista la proiezione di immagini ad alta risoluzione scattate da Curiosity sulla superficie di Marte (sia normali che 3D) e la proiezione di filmati. --- Visite guidate Sabato 15 e domenica 16 dicembre Inedita Visita All’archivio Del Museo Sabato ore 14.30 – 15.30 – 16.30; domenica ore 11 - 12 - 14 - 15 – 16 | attività compresa nel biglietto d’ingresso al Museo, prenotazioni il giorno stesso all’infopoint | da 9 anni | durata 45 min | max 20 partecipanti per turnoLuca Reduzzi, curatore delle collezioni Astronomia e Spazio, guiderà i visitatori all´archivio collocato all’interno dei depositi del Museo per vedere materiali legati al progetto Apollo e ad altre missioni spaziali; fra questi il frammento di roccia lunare, i manuali di addestramento degli astronauti della Nasa, i piani di volo delle missioni, le mappe di atterraggio e molto altro. La visita si svolgerà in un luogo non aperto al pubblico per vedere materiali di straordinario valore storico e scientifico solitamente non esposti. --- Attività interattive Sabato 15 e domenica 16 dicembre Esploriamo Un Pianeta Alieno Sabato 15 ore 14.30, 15.30, 16.30, 17.30; domenica 16 ore 11, 12, 14, 15, 16, 17 | attività compresa nel biglietto d’ingresso al Museo, prenotazioni il giorno stesso all’infopoint | da 11 anni | durata 45 min | max 25 partecipanti per turnoSi sperimentano le fasi preparatorie delle missioni spaziali svolte da robot. Simulando di dover raccogliere un campione di roccia su un pianeta lontano dalla Terra, si riflette su cosa è necessario sapere per la sua programmazione affinché possa spostarsi da un luogo a un altro in autonomia e in un ambiente inesplorato. --- Il programma dettagliato e aggiornato di tutte le attività del Museo (mostre temporanee, visite guidate, laboratori interattivi) sarà disponibile all’indirizzo http://www.Museoscienza.org/attivita Info: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci - Via San Vittore 21 - www.Museoscienza.org  -  info@museoscienza.It  - T 02 48 555 1  
   
   
MILANO: IL FALSTAFF DI VERDI IN MOSTRA A PALAZZO MARINO DALL’8 DICEMBRE  
 
Saranno esposti a Palazzo Marino a partire dall’8 dicembre, nello spazio antistante la mostra Amore e Psiche allestita nella Sala Alessi, i manoscritti di Giuseppe Verdi acquistati da Eni e Intesa Sanpaolo all’asta di Sotheby´s a Londra, pochi giorni orsono. I visitatori potranno ammirare le pagine manoscritte con i primi passi della composizione del Falstaff, l´opera che Giuseppe Verdi ha scritto e pensato a Milano, il telegramma di Verdi ad Arturo Toscanini per l´ottima esecuzione dell´opera alla Scala nel 1899 e la partitura dell´Ave Maria per coro dai Quattro Pezzi Sacri che il compositore intitola “Scala enigmatica armonizzata a quattro voci”. “Un ritorno importante, non solo per gli appassionati e gli studiosi, ma per tutta la città – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Stefano Boeri -. Ora dobbiamo unire le forze per conquistare il lascito Toscanini, che andrà all’asta il prossimo 19 dicembre. Lancio un appello alle imprese milanesi per riportare a Milano anche il resto dei documenti di Giuseppe Verdi”. L’annuncio dell’acquisto era stato dato nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra Amore e Psiche, dedicata alla scultura Amore e Psiche stanti di Antonio Canova, e al dipinto Psyché et l’Amour di François Gérard, organizzata da Eni in partnership con il Museo del Louvre e il Comune di Milano. I documenti saranno donati al Museo del Teatro alla Scala, casa ideale di questa straordinaria testimonianza, dove tutti i milanesi potranno ammirarli.  
   
   
ROMA (GALLERIA IL MONDO DELL’ARTE, PALAZZO MARGUTTA, VIA MARGUTTA 55): MOSTRA PERSONALE ELVINO ECHEONI - LA CABALA DEL 12 - 12/21 DICEMBRE 2012 - VERNISSAGE 12 DICEMBRE ORE 18.00  
 
La mostra di Elvino Echeoni dal titolo “La cabala del 12” sarà inaugurata mercoledì 12 dicembre dalle 18.00 alle 22.00. La mostra, a ingresso libero e in programma fino al 21 dicembre - propone un’ampia raccolta di opere nate dall’estro artistico di Echeoni che, con una mostra inaugurata il giorno del suo sessantaduesimo compleanno, ha scelto di festeggiare le sempre verdi emozioni che l’arte e la pittura continuano a donargli, ma anche di celebrare i tanti significati che la numerologia e la cabala attribuiscono al numero 12, da sempre suo personalissimo talismano. Accanto alle opere dedicate alla “Realtà Virtuale” o ai “Momenti Musicali”, ai “Tramonti” e ai celebri “Notturni”, anche i pezzi che, risultato degli ultimi mesi di ricerca e sperimentazione, sono stati ispirati dalle musiche del musicista e amico Mario Torosantucci e raffigurano i colori e le atmosfere della tempesta. Immancabili, alle pareti, i quadri in cui protagonista assoluto è il numero 12  
   
   
ROMA: ESCURSIONE GRATUITA NELLA MACCHIA DI GATTACECA E DEL BARCO  
 
Domenica 9 Dicembre si terrà un’escursione gratuita presso la Riserva Naturale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco, L’area verde è gestita dall’Amministrazione provinciale di Roma – Servizio Ambiente Dipartimento V. La visita è promossa dal Servizio Ambiente della Provincia di Roma e organizzata dall’Associazione Archeoclub d’Italia Onlus,sede Mentana-monterotondo. L’evento - nell’ambito delle iniziative intraprese per il 15° anniversario delle Aree Protette -si svilupperà tra le ore 10 e le ore 13. Visite guidate ore 10.30 e 11.30. Per la visita guidata è richiesta la prenotazione. Tel. 06-9091245 www.Archeoclubitalia.org  
   
   
ROMA (MUSEO DI ZOOLOGIA): SUA MAESTA’ IL GATTO - 7DICEMBRE / 13 GENNAIO  
 
Immagini antiche, musetti intellettuali, foto favolistiche, baffi da divi. Queste le tante facce di “Sua Maestà il Gatto” (Sa Majesté le Chat) la mostra promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico in collaborazione con il Museo Parigino a Roma, ospitata al Museo Civico di Zoologia di Roma dal 7 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013 con la cura di Cesare Nissirio e supporto organizzativo e Servizi Museali di Zètema Progetto Cultura. Un’esposizione, suddivisa in sezioni che rappresentano il Gatto nell’arte, nella pubblicità, nel teatro, nel cinema e nella letteratura, da gustare immagine per immagine e che ci riporta indietro nella romantica a volte trasgressiva Parigi dell’800 e 900, quando il gatto era quasi un’icona, una divinità, fonte di ispirazione per artisti poeti e intellettuali. Infatti è proprio a Montmartre che ha origine il mito felino, la Montmartre della vecchia Parigi, cittadella felina dove il gatto era abituale compagno di avventura dei bohèmienne, così come cita Aristide Bruant “Io cerco fortuna/attorno al gatto Nero/al chiaro di luna/a Montmartre, la sera”. Simbolo scelto anche dallo storico Chat Noir – fondato da Rodolphe Salis nel 1881 e luogo di incontro parigino per gli artisti della fine del secolo – che adottò il gatto come emblema e insegna del locale. “Indubbiamente un simbolo della Parigi bohemiènne – commenta l’Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico Dino Gasperini – ma contemporaneamente anche simbolo inamovibile di Roma, dei suoi vicoli, del suo centro storico. Un legame tra le nostre due città che ci impegna ancora di più nella tutela di questi piccoli cittadini a quattro zampe.” E “Sua Maestà il Gatto” è un omaggio a questo discreto ma presente amico dell’uomo che, nel corso della storia, è stato rappresentato e raccontato da artisti come Rivière, Willette, Maupassant, Beaudelaire, Colette fino a Erik Satie, solo per citarne alcuni. In questi due ultimi secoli Sua Maestà il Gatto è diventato dunque l’eroe dell’arte dell’illustrazione: manifesti, stampe, foto, dischi, pin, feves, riviste, cartoline postali, decoupages. Un simbolo da sempre adorato e celebrato in ogni sua manifestazione, che ha dato origine ad una ricca iconografia: umanizzato e travestito nell’Ottocento, con piume cappellini abitini sfarzosi e campanelli. O modello di immagini pubblicitarie per una tazza di cioccolato caldo o un aperitivo. Nel Novecento, com’era costume dei caricaturisti dell’epoca, è stato oggetto di presa in giro affettuosa associandolo alla griffe di un profumo o rappresentandolo ironicamente sulle cartoline postali. Il giorno dell’inaugurazione della mostra – il 6 dicembre ore 17.00 – sarà anche l’occasione per dare l’avvio agli Happy Hour che avranno come filo conduttore il tema degli animali domestici e selvatici e che inaugureranno proprio parlando del gatto domestico e selvatico. L’esposizione sarà inoltre affiancata dai lavori degli alunni del Liceo Artistico Istituto Statale d’Arte di Sorrento, omaggio alla precedente sede della mostra, Piano di Sorrento, nel Museo Territoriale della penisola Sorrentina “George Vallet”. “Gatto serafico e strano – scrive Charles Beaudelaire – nel quale tutto, come in un angelo, appare nel contempo sottile e armonioso”. E lui, Sua maestà il Gatto o, se preferiamo, Sa Majestè le Chat, è approdato, dopo un lungo girovagare dai vicoli parigini, con tutta la sua corte impertinente e misteriosa nelle Sale del Museo di Zoologia per raccontarci, col suo fare da anarchico aristocratico, cosa vuol dire vivere da gatto in un mondo di uomini. Info: Sua Maestà il Gatto - Museo Civico di Zoologia Via Ulisse Aldrovandi 18, Roma - 7 dicembre 2012 / 13 gennaio 2013 - www.Museodizoologia.it  - www.Museiincomuneroma.it  
 
   
   
NUORO (MAN): CAVALLI E CAVALIERI- 15 DICEMBRE 2012 / 24 FEBBRAIO 2013  
 
Il tema "Cavalli e cavalieri" sarà oggetto di due mostre parallele, dal 15 dicembre al 24 febbraio prossimi al Man di Nuoro. Il progetto di Lorenzo Giusti, neo direttore dell´istituzione nuorese, anticipa una delle linee del nuovo Man: la contemporanea e contestuale presenza di importanti mostre sul Novecento italiano ed internazionale affiancate da ampie finestre sugli artisti contemporanei. Per questo primo test del suo progetto Lorenzo Giusti ha scelto un tema profondamente sardo, quello dei cavalli e dei cavalieri, declinato, da un lato, dall´artista del nostro Novecento che certo più di ogni altro lo ha rappresentato, ovvero Marino Marini. All´ampia mostra di Marini (oltre un centinaio le opere esposte) viene affiancato, come progetto parallelo ma indipendente, uno sguardo sulla produzione artistica contemporanea sul medesimo tema (Cavalli e Cavalieri. Post Scriptum), con la presentazione di alcuni lavori realizzati negli ultimi anni da artisti di rilievo internazionale, di diversa generazione e provenienza: Tania Bruguera, Alberto De Michele, Pietro Mele, Anri Sala, Carolina Saquel, Nedko Solakov, Salla Tykkä. I lavori selezionati, per quanto diversi gli uni dagli altri per modalità operative, sensibilità e finalità, condividono il riferimento alle figure del cavallo e del cavaliere, soggetti ancora capaci di evocare specifiche suggestioni e di farsi interpreti privilegiati della realtà presente. "La mostra Cavalli e cavalieri - afferma Giusti, che ne è curatore insieme ad Alberto Salvadori - è la prima personale dedicata al lavoro di Marino Marini realizzata in Sardegna. Il progetto espositivo, che si avvale della collaborazione della Fondazione Marino Marini di Pistoia e del Museo Marino Marini di Firenze, nasce dalla constatazione di un diffuso ritorno di interesse, a livello internazionale, per l´opera dell´artista e da una riflessione condivisa sull´importanza cruciale del motivo del cavallo con cavaliere nella vicenda dello scultore toscano, maestro conclamato dell´arte italiana del Novecento. Un tema che, nelle sue diverse declinazioni, tocca tradizioni profondamente radicate in tutto il territorio sardo, dove, seppure indirettamente - non avendo Marini operato sull´isola - l´esperienza artistica dello scultore costituisce uno dei maggiori riferimenti, non soltanto per la celebrità del suo percorso, ma anche in virtù del suo ruolo di insegnante all´Isia di Monza, frequentata, all´inizio degli anni Trenta, dai sardi Salvatore Fancello, Costantino Nivola e Giovanni Pintori. Al Man saranno presentate quindici sculture tra le più importanti del percorso di Marino Marini e oltre cento tra disegni e opere grafiche, eseguite dall´artista tra il 1937 e il 1979 (anno che precede la morte dell´autore) e che raccontano il dispiegarsi nel tempo di un percorso creativo di grande originalità e coerenza". La mostra di Marino Marini sarà accompagnata da un catalogo bilingue (italiano ed inglese) editi da Silvana editoriale contenenti nuovi saggi dedicati agli esordi della ricerca sugli uomini a cavallo, alla figura dell´artista umanista negli anni della guerra fredda e all´uso del colore nella produzione plastica. Info e prenotazioni: Man - Museo d´arte della Provincia di Nuoro - Via s. Satta 27, 08100, Nuoro - tel +390784252110  
   
   
MILANO: “VERDI E WAGNER IN CITTÀ”. 22 DIRETTE IN CONTEMPORANEA A MILANO E 2 FUORI CITTÀ PER LA “PRIMA DIFFUSA”  
 
Il Lohengrin di Wagner si vedrà e ascolterà anche alla piscina Cozzi Tutto è pronto anche quest’anno per accendere, venerdì 7 dicembre, i riflettori sulla Prima della Scala in tutta la città. Grazie all’iniziativa “Verdi e Wagner in città”, realizzata dal Comune di Milano insieme a Edison, in collaborazione con il Teatro alla Scala, già dal 29 novembre scorso la grande musica della Prima ha coinvolto milanesi e non con letture e incontri, mostre e attività didattiche, concerti ed eventi, tutti dedicati ai due grandi geni della musica, il cui bicentenario della nascita cade nel 2013. Questa cornice ospiterà il 7 dicembre il ‘cuore’ dell’iniziativa: alle 17 di domani, infatti, il sipario del Teatro alla Scala per la Prima del Lohengrin di Wagner, diretto dal Maestro Barenboim, non si alzerà solo nella sala del Piermarini, ma anche, contemporaneamente, in 22 luoghi differenti di Milano e anche fuori i confini cittadini, coinvolgendo i Comuni di Domodossola e Limbiate che ospiteranno la proiezione nei loro teatri comunali. In città i luoghi in cui si potrà vedere e ascoltare la “Prima” sono: Zona 1: Maxischermo allestito all’Ottagono in Galleria Vittorio Emanuele Ii. Zona 2: Auditorium Ex Chiesetta Trotter, via Giacosa 46, ingresso libero fino a esaurimento posti; Casa della Carità, via Brambilla 10, ingresso libero fino a esaurimento posti; Cinema Sala Parrocchiale Santa Maria Beltrade, via Oxilia 8, proiezione su invito riservata ai Centri Socioricreativi Culturali; Piscina Cozzi, viale Tunisia 35, a cura di Milano Sport, ingresso libero fino a esaurimento posti. Zona 3: Auditorium Valvassori Peroni, via Valvassori Peroni 56, ingresso libero fino a esaurimento posti; Cinema Palestrina, via Palestrina 7, proiezione su invito riservata ai Centri Multiservizi Anziani. Zona 4: Wow Spazio Fumetto, viale Campania 12, ingresso libero fino a esaurimento posti; Teatro Oscar, via Lattanzio 58, ingresso libero fino a esaurimento posti. Zona 5: Teatro Ringhiera, piazza Fabio Chiesa/via Pietro Boifava 17, con un´introduzione all´Opera a cura del musicologo Gianpaolo Scardamaglia, ingresso libero fino a esaurimento posti; Spazio Viale Ortles, viale Ortles 69, ingresso libero fino a esaurimento posti. Zona 6: Auditorium Barrio’s, via Barona angolo via Boffalora, ingresso libero fino a esaurimento posti; Cinema Mexico, via Savona 57, proiezione su invito riservata ai Centri Multiservizi Anziani; Spazio Ex-ansaldo, via Tortona 54, ingresso libero fino a esaurimento posti. Zona 7: Auditorium Olmi, via delle Betulle 39, ingresso libero fino a esaurimento posti; Cinema Rosetum, via Pisanello 1, proiezione su invito riservata ai Centri Multiservizi Anziani. Zona 8: C.a.m (Centro Aggregativo Multizonale), via Lampugnano 145, ingresso libero fino a esaurimento posti. Zona 9: Cinema Uci Bicocca, viale Sarca 366, Proiezione su invito riservata ai Centri Multiservizi Anziani; M.i.c. Museo Interattivo del Cinema, viale Fulvio Testi 121, ingresso libero fino a esaurimento posti. Anche quest’anno torna la Prima nelle carceri: al carcere di San Vittore e di Bollate si aggiunge anche il carcere di Opera. Fuori città, invece, il Lohengrin sarà proiettato a: Limbiate: Teatro Comunale, via Valsugana 1, ingresso libero fino a esaurimento posti; informazioni: 02.99097334. Domodossola: Teatro Comunale Galletti, piazza Mercato, ingresso libero con prenotazione; informazioni: 0324.481051. Anche gli assessori del Comune siederanno accanto ai milanesi nei diversi luoghi in cui verrà proiettato il Lohengrin. L’assessore al Decentramento Daniela Benelli sarà al Cinema Beltrade, mentre l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran assisterà alla “Prima” al Cinema Palestrina. Franco D’alfonso, assessore al Commercio, sarà al Cinema Mexico, mentre Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, al Rosetum e Marco Granelli, assessore alla Sicurezza, sarà all’Uci Bicocca.