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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Aprile 2015
SA DIE DE SA SARDIGNA, FESTA DAL SAPORE POPOLARE. DAL 24 AL 30 APRILE A CAGLIARI, SASSARI NUORO, ORISTANO E ALGHERO  
 
Cagliari - Film, laboratori, presentazioni di libri, rievocazioni storiche, recital, balli in piazza, visite guidate nei musei e nei luoghi degli eventi del 28 aprile 1794. L´edizione 2015 di Sa Die de sa Sardigna, elaborata a partire dall´indirizzo proposto dalla Giunta regionale incentrato su cibo e alimentazione e in tema con l´Expo, lavora sul senso della Storia e sul significato particolare della giornata. Filo conduttore, l´idea della Sardegna come terra fertile, da valorizzare e di cui aver cura. Ricco il programma (on line sul sito sadie2015.Eu e sull´omonima pagina Facebook) che mette in rete istituzioni, associazioni e scuole e che l´Assessorato della Lingua e cultura sarda ha realizzato con la Terra de Punt di Tore Cubeddu, e in collaborazione con lo sportello linguistico regionale, Laore, e l´Assessorato dell´Agricoltura. Oltre 40 gli eventi previsti nei luoghi della cultura dei capoluoghi storici delle quattro province e ad Alghero dal 26 al 30 aprile. Si svolgeranno in base al senso di alcune parole chiave (scritti, racconti, vie, ricordi, preghiere, immagini, condivisione sapori) con iniziative in sardo e catalano. “Abbiamo realizzato in tempi rapidi un programma importante, che dà un´impronta nuova a questa celebrazione” afferma l´assessore Claudia Firino. “La Regione valorizza l´idea di Sa Die quale festa popolare, dando sostegno alle iniziative nate dal basso e curandone la regia silenziosa. Abbiamo raccolto l´entusiasmo, il sentimento e la voglia di celebrare che abbiamo trovato nella gente, sostenendo chi ha avuto coraggio, belle idee e spirito di iniziativa e proponendo una reinterpretazione in chiave contemporanea della giornata”. Tra le iniziative, l´assessore Firino ha sottolineato la collaborazione con scuole e musei, i percorsi proposti da guide che racconteranno in lingua sarda luoghi ed eventi, la ricostruzione storica della giornata che avrà luogo a Sassari il 26 aprile e la celebrazione, il 28, a Palazzo Regio a Cagliari, cui seguirà la messa dell´arcivescovo Arrigo Miglio.  
   
   
SABATO 2 MAGGIO L’APERTURA DEL MUSEO DELLA PIETÀ RONDANINI DÀ L’AVVIO A EXPO IN CITTÀ: MILANO ACCOGLIE L’ULTIMO CAPOLAVORO DI MICHELANGELO NEL NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO DEDICATO DELL’ANTICO OSPEDALE SPAGNOLO, RESTITUITO ALLA CITTÀ DOPO IL RESTAURO CON L’INEDITO ALLESTIMENTO DI MICHELE DE LUCCHI. GRANDE FESTA AL CASTELLO SFORZESCO E UNA SETTIMANA DI INGRESSO GRATUITO FINO A DOMENICA 10 MAGGIO.  
 
Milano - Sarà il nuovo Museo Pietà Rondanini_michelangelo ad aprire, con una grande festa al Castello Sforzesco sabato 2 maggio, il ricco programma di iniziative ed eventi di Expoincittà, destinato ad animare la vita culturale milanese per tutto il semestre dell’Esposizione Universale. Il taglio del nastro si svolgerà alle ore 11, mentre dalle ore 14 fino alle ore 23 il Museo resterà aperto alla città e sarà ad ingresso gratuito per tutta la settimana fino a domenica 10 maggio. In concomitanza con l’avvio di Expo 2015, e dopo quasi sessant’anni trascorsi nel Museo d’Arte Antica del Castello all’interno della Sala degli Scarlioni, dove abitava in una nicchia d’autore firmata Bbpr, la Pietà Rondanini cambia casa, rimanendo sempre all’interno del Castello Sforzesco e trovando la sua definitiva collocazione nell’affascinante spazio dell’antico Ospedale Spagnolo. L’ultimo emozionante capolavoro di Michelangelo viene così ridonato a Milano in un nuovo spazio espositivo dedicato, riscoperto, restaurato e restituito alla città nel raffinato allestimento di Michele De Lucchi, capace di dare piena valorizzazione al significato espressivo e alla straordinaria potenza iconica della Pietà. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione portata avanti per quasi tre anni fra Istituzioni pubbliche e realtà private, in particolare dal Comune di Milano insieme alle Soprintendenze, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact), all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (Iscr) e al Politecnico di Milano – Centro Beni Culturali per le attività di diagnostica, monitoraggio e ingegneria. Fondamentale è stato inoltre il contributo della Fondazione Cariplo, partner istituzionale del Castello Sforzesco nel progetto di restauro architettonico e di rinnovamento museografico. Un insieme di voci e di diverse competenze che hanno saputo confrontarsi con sinergia su temi di conservazione, restauro, progettazione e ingegnerizzazione, in grado di garantire la più alta valorizzazione dell’opera e al tempo stesso la sua massima sicurezza. Per questa occasione è stata infatti progettata una speciale piattaforma antisismica e antivibrante con un basamento cilindrico super tecnologico su cui poggia la scultura. La progettazione delle strutture di protezione dell’opera è dell’azienda giapponese Thk con Miyamoto International e il piedistallo è realizzato dall’italiana Goppion. La realizzazione di questa innovativa tecnologia è stata seguita in ogni sua fase esecutiva dal Politecnico di Milano. Il tutto in stretta collaborazione anche con Arterìa che si è occupata della delicata movimentazione dell’opera e con Sabina Vedovello (Cbc) per gli aspetti conservativi in tutte le fasi del progetto. «La Pietà Rondanini cambia casa. Un trasferimento sempre all’interno delle mura del Castello, ma in realtà un grande viaggio per questo capolavoro che trova oggi la sua collocazione definitiva in uno spazio ‘ritrovato’, completamente restaurato e restituito alla città: l’antico, cinquecentesco Ospedale Spagnolo del Castello – dichiarano gli assessori Filippo Del Corno (Cultura) e Carmela Rozza (Lavori Pubblici e Arredo Urbano) –. Un allestimento che cambia completamente la percezione di questa icona dell’arte mondiale e che valorizza in modo straordinario la potenza struggente dell’opera alla quale Michelangelo lavorò fino agli ultimi giorni della sua vita. Un progetto – hanno concluso gli assessori – che non sarebbe stato possibile realizzare se non grazie all’eccezionale lavoro di squadra tra istituzioni pubbliche e private, che sta diventando il modello produttivo della proposta artistica e culturale di Milano». Il delicato e complesso percorso affrontato per dare la giusta valorizzazione alla Pietà Rondanini con un Museo dedicato giunge finalmente a compimento in un anno particolarmente importante per Milano. «Per quanto sia apparso evidente fin da subito, sorprende oggi vedere come l’incontro fra il capolavoro di Michelangelo, l’affascinante spazio dell’antico Ospedale Spagnolo e il raffinato allestimento di Michele De Lucchi crei una perfetta armonia fra architettura e opera, permettendo finalmente alla Pietà di sprigionare completamente la sua forza espressiva e di trasmetterla a coloro che la osservano», afferma Claudio Salsi, Direttore Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici. «Questo risultato non sarebbe stato possibile senza la preziosa guida dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (Iscr), che ha seguito costantemente tutte le fasi di tutela e conservazione preventiva in vista dello spostamento dell’opera, compreso lo studio dell’innovativo basamento tecnologico che sostiene la Pietà e il progetto di monitoraggio della superficie dell’opera realizzato in stretta collaborazione con il Politecnico di Milano – Centro Beni Culturali e con gli
partner istituzionale del Castello Sforzesco
altri partner coinvolti». «Il nuovo allestimento ribalta completamente la visione ad oggi consueta dell’opera: entrando i visitatori vedranno infatti la scultura di spalle e scorgeranno per prima cosa ciò che Michelangelo scolpì per ultima, la schiena della Madonna ricurva sul Cristo, rendendo ancora più intensa l’emozione per l’opera», afferma l’architetto Michele De Lucchi. «Solo girando attorno alla statua si vedrà la parte anteriore, con il Cristo cadente sostenuto dalla Madre: una prospettiva assolutamente inedita, voluta per mettere in risalto quella dimensione della scultura, incompiuta, prima impossibile da osservare nella sua completezza». «Come Istituzione impegnata da anni nel sostegno a progetti culturali, sociali e ambientali sul territorio, abbiamo deciso di offrire il nostro supporto al restauro dell’Ospedale Spagnolo, nuova sede della Pietà Rondanini, contribuendo a restituire al mondo un capolavoro», afferma Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo. «Confidiamo che in un anno straordinariamente rappresentativo per Milano, il Castello Sforzesco e la Pietà Rondanini possano davvero rendere la bellezza un veicolo universale di accoglienza, inclusione, condivisione, partecipazione, a beneficio dei milanesi e di quanti affolleranno la città». Restituire alla città un’opera straordinaria come la Pietà Rondanini nel suo massimo splendore non è solo un importante appuntamento per il mondo dell’arte, ma ha un profondo significato per Milano, che diventa città simbolo di dialogo tra arte, economia e società», dichiara Alberto Meomartini, Vice Presidente della Camera di commercio di Milano. «Questo è lo spirito di Expoincittà: creare interconnessioni tra mondi diversi, mischiare cultura, imprese, città in modo virtuoso. La rivalutazione espositiva dell’opera è infatti un tema anche economico: attirerà ancora di più turisti, investimenti, capitali. Da oggi abbiamo una nuova icona, un nuovo biglietto da visita di Milano nel mondo, un nuovo elemento di orgoglio per i milanesi e per il nostro territorio». La Pietà Rondanini e l’antico Ospedale Spagnolo Estremo capolavoro e ultima creazione incompiuta del genio toscano, la Pietà Rondanini è un’opera drammaticamente singolare, dotata di un senso che trascende la bellezza in quanto espressione dell’amore umano: racchiude infatti in un unico blocco di marmo le figure del Cristo e della Vergine, quasi fuse in un solo abbraccio. La Pietà Rondanini rappresenta il testamento spirituale del maestro, intento a scolpirne i tratti sino a pochi giorni prima della morte, avvenuta nel 1564. L’opera non finita fu infatti ritrovata nella sua abitazione romana, ma se ne persero poi le tracce per lunghi anni fino a quando ricomparve presso l’abitazione del marchese Giuseppe Rondinini (questa la denominazione corretta), raffinato collezionista romano. Nei secoli successivi visse un lungo avvicendarsi di passaggi di proprietà, quasi nell’oblio, fino a quando nel 1952 la scultura venne acquistata dal Comune di Milano ed esposta per la prima volta nel 1956 in occasione della riapertura dei Musei del Castello nel secondo dopoguerra. All’interno dell’antico Ospedale Spagnolo, con i suoi delicati affreschi, l’intensità struggente dell’opera incontra un’architettura ideale, che sembrava attenderla da tempo. In quegli spazi collegati alla sofferenza, realizzati per i soldati della guarnigione spagnola del Castello colpiti dalla peste nella seconda metà del ‘500 proprio pochi anni dopo il momento in cui Michelangelo a Roma lavorava alla Pietà Rondanini, appare come una casualità particolarmente suggestiva la scoperta che, quasi in corrispondenza con la sommità della Pietà, si scorgono, riferite a Cristo, le parole «ascese al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente», espressione di fede, a quel tempo a conforto di soldati malati. Il precedente allestimento della Pietà Rondanini firmato da Bbpr, che ha ospitato la scultura nella Sala degli Scarlioni per circa sessant’anni, troverà invece nuova destinazione con un progetto di valorizzazione in corso di definizione legato alla storia della Pietà, alle caratteristiche del Museo e alla sua importanza per Milano. L’allestimento di Michele De Lucchi All’interno della sala dell’antico Ospedale Spagnolo, l’allestimento è essenziale, per rispettare la sacralità della Pietà e indurre alla meditazione. Sulla parete opposta all’ingresso, una quinta nasconde la Porta di Santo Spirito, accogliendo la maschera funeraria e una medaglia che ritrae Michelangelo, realizzate rispettivamente da Daniele da Volterra e da Leone Leoni. Lo spazio è quasi del tutto vuoto, salvo la presenza di tre panche in rovere poste davanti all’opera, con altezze graduate per permettere una visuale completa, e di un leggio che ospita le informazioni riguardanti le sue vicende storiche. Il pavimento in legno di rovere dalla tonalità chiara dona calore all’ambiente e produce un contrasto materico che valorizza il bianco del marmo. Per salvaguardare il capolavoro da eventuali effetti legati al passaggio della vicina metropolitana e da eventuali scosse sismiche è stata inoltre realizzato, sulla base dei dati scientifici raccolti a livello internazionale dal Politecnico di Milano, un avanzatissimo sistema di protezione, integrato, da rischi sismici e da vibrazioni verticali provenienti dal terreno. Procedure di tutela e soluzioni di ingegnerizzazione, senza precedenti noti nella museotecnica, sono state affrontate in collaborazione tra Politecnico di Milano, Comune di Milano, Soprintendenza del Castello Sforzesco e Istituto Superiore di Conservazione e Restauro, che ha curato la supervisione di tutto il progetto, dall’inizio alla sua conclusione. Il sistema di illuminazione della scultura, appositamente realizzato da Artemide per il nuovo allestimento espositivo firmato da Michele De Lucchi, è studiato per evitare le ombre, mentre all’interno della sala si diffonde una luce quanto più possibile naturale che valorizza le decorazioni murali senza entrare in contrasto con la centralità della Pietà. La luce Artemide è posizionata in modo da garantire una perfetta coerenza di illuminazione tra il retro e il fronte della scultura, che si presenta al pubblico esposta di schiena. I corpi illuminanti diffondono una “luce silenziosa”, non appariscente, che mette in risalto l’intensità espressiva e drammatica della Pietà di Michelangelo. Al Castello Sforzesco una nuova caffetteria e un bookshop rinnovato Con un’offerta culturale sempre più ricca e dinamica, il Castello Sforzesco diventa ancora più accogliente grazie all’avvio di nuovi servizi per il pubblico di cittadini e turisti. In particolare, venerdì 17 aprile alle ore 19.30 inaugura la nuova caffetteria Calicantus Sforzesco nel giardino di fronte all’ingresso dei Musei della Corte Ducale. Allestita in un’architettura contemporanea, leggera e accogliente, confortevole e di design, offre un momento di ristoro e di piacevole sosta per tutta la giornata. All’ingresso dei Musei del Castello è inoltre attivo il nuovo bookshop gestito da Civita, dove l’ampia offerta editoriale e di merchandising è incorniciata in un allestimento completamente rinnovato dallo Studio De Lucchi. In occasione dell’apertura del nuovo Museo dedicato alla Pietà Rondanini, saranno disponibili la pubblicazione ufficiale Michelangelo, la Pietà Rondanini nell’Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco, edita da Officina Libraria e curata da Claudio Salsi, e la guida dedicata all’ultimo capolavoro di Michelangelo, edita da Marsilio; per la visita della Pietà Rondanini sarà inoltre disponibile una guida multimediale ricca di contenuti e immagini.
 
   
   
LAZIO: CASTELLO SANTA SEVERA: AL VIA LE PRENOTAZIONI  
 
Da oggi è possibile prenotare online sul sito della Regione la visita al Castello di Santa Severa. Il servizio di prenotazione via internet è attivo ogni giorno h. 24. Si può prenotare anche attraverso il call center al numero verde 800.00.11.33, negli orari 9:00-17:00, dal lunedì al venerdì (feriali). Il costo del biglietto è di tre euro e ogni prenotazione permette di riservare fino a un massimo di quattro posti. Il Castello di Santa Severa riaprirà al pubblico dal 25 aprile al 13 settembre 2015. Le visite al avranno una durata di circa 40´ e le prenotazioni saranno possibili fino ad esaurimento posti. L’ingresso è gratuito per i portatori di handicap e i loro accompagnatori e per le ragazze e i ragazzi fino a 18 anni. La prima domenica di ogni mese l’ingresso sarà gratuito. Ogni venerdì gli alunni e i docenti delle scuole e dei centri di formazione professionale potranno usufruire gratuitamente di visite guidate all’interno del castello e agli scavi archeologici. Per visitare il Castello è necessaria la prenotazione. Per non perdere la prenotazione bisogna presentarsi alla biglietteria per ritirare e saldare il biglietto almeno 10 minuti prima della visita.  
   
   
ASTI: COMPAGNIA TEATRALE IL NODO IN PINOCCHIO SABATO 25 APRILE TEATRO ALFIERI  
 
Un burattino e il suo grillo parlante, la vocina della coscienza che continua a farsi sentire, ogni tanto è un po’ noiosa ma spesso si rivela molto utile. Il nostro Pinocchio cresce con la voce della propria piccola coscienza e la sua strada per diventare grande è popolata da Gatti, Volpi, Fate Turchine, Mangiafuochi e Lucignoli… Per riscoprire che Pinocchio parla ancora ai bambini di oggi! Premier Show, specializzata nell’organizzazione e produzione spettacoli teatrali , in collaborazione con Dottor Sorriso, presenta con il patrocinio del Comune di Asti, Sabato 25 aprile al Teatro Alfieri di Asti due repliche alle ore 16.00 e alle ore 21.00 della divertentissima commedia “Pinocchio”, della Compagnia Teatrale Il Nodo, per la regia di Raffaello Malesci. L’apertura dello show è affidata ad una breve esibizione eseguita dalle bambine della scuola di danza Danz’asti di Ilaria Squassino. Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con i bravissimi e simpaticissimi Volontari Clown di Dottor Sorriso Onlus, che quotidianamente portano sorrisi e divertimento a tanti bambini in molti ospedali italiani. I clown saranno presenti all’evento. La Compagnia Il Nodo, con questo spettacolo tratto dalla favola di Carlo Collodi, fa rivivere al pubblico di bambini e di adulti la grande magia del famoso burattino e lo conduce per mano tra le avventure di Pinocchio. Nato dalle mani del falegname Geppetto che modellano un pezzo di legno, Pinocchio parla, cammina e si muove come un vero bambino e si rivela subito un autentico discolo. Dopo aver schiacciato il Grillo Parlante, di cui non gradisce i saggi consigli, vende l´abbecedario, che il poverissimo Geppetto gli ha comprato sacrificando la sua casacca, per andare al teatro dei burattini. Qui incontra il burattinaio Mangiafoco, che prima lo minaccia, poi gli regala cinque monete d´oro. Ma Pinocchio, invece di portarle a Geppetto, si lascia abbindolare dal Gatto e dalla Volpe nella speranza di vedere moltiplicate le monete grazie all´albero degli zecchini; i due non solo lo derubano ma lo impiccano anche. Sarà la Fata dai Capelli Turchini a salvarlo. Ma riparte col suo amico Lucignolo per il Paese dei Balocchi: qui, passati cinque mesi di continua baldoria, si trasforma in asino, come accade a tutti i bambini che vanno nel Paese dei Balocchi. Tenta di scappare via mare, ma viene inghiottito dal pescecane, nel cui ventre incontra Geppetto, il quale, messosi in viaggio per cercarlo, era stato a sua volta inghiottito parecchio tempo prima. I due fuggono dalla bocca spalancata del pescecane e si mettono in salvo. Ammaestrato dalle sue esperienze, Pinocchio mette giudizio, comincia a lavorare per mantenere Geppetto e si mette anche a studiare: ormai è diventato buono, e la conclusione è che una bella mattina si sveglia trasformato in un ragazzo in carne ed ossa. La divertentissima commedia dalla Favola di Carlo Collodi. Un grande teatro per tutta la famiglia. Regia e riduzione di Raffaello Malesci. Grafica: Danilo Furnari. Decorazioni scenografiche: Danilo Furnari. Maschere: Nadia Fezzardi. Personaggi Interpreti. Pinocchio: Fabio Tosato. Mangiafuoco: Danilo Furnari. Lucignolo: Danilo Furnari. Gatto: Danilo Furnari. Grillo Parlante: Fiorenzo Savoldi, Giorgio Mosca. Volpe: Fiorenzo Savoldi. Fata Turchina: Ilaria Cadei e con Isabella Fossati, Claudio Giacoboni, Silvia Pipa, Adriana Doato, Camilla Brami, Giorgio Mosca. Ecco il link: https://www.Youtube.com/watch?v=jkpm2dvogog#t=11  www.Premiershow.it    
   
   
PREMIO VINO DEL TERRICCIO, ECCO I LIBRI IN CONCORSO LA FINALE IL 13 GIUGNO 2015 IL PRIMO PREMIO ITALIANO AL ROMANZO STORICO AL VINCITORE LA SOMMA DI VENTIMILA EURO  
 
 E’ una selezione dei migliori romanzi storici italiani e internazionali quella che partecipa alla prima edizione del Premio Vino Del Terriccio “Il Romanzo Della Storia”, il primo riconoscimento italiano al romanzo storico. La lista completa delle opere candidate è stata annunciata oggi. Il premio, culminante nella finale assoluta il prossimo 13 giugno 2015 a Castellina Marittima, è nato per volere della tenuta Castello del Terriccio, azienda vinicola toscana tra le più prestigiose, guidata da Gian Annibale Rossi di Medelana, che presiede il Premio e ne sostiene interamente la realizzazione. “Come un genitore che vuole far apprezzare le doti del suo bambino, così gli attuali detentori del Terriccio hanno voluto farlo conoscere attraverso le sue doti migliori. Si è voluto cercare narratori con storie ambientate in terre e luoghi diversi, con odii, amori, ambizioni diverse, come certamente, anche se meno conosciuti, si sono vissuti questi luoghi”, dichiara Medelana. Il riconoscimento, diretto da Francesco Chiamulera (responsabile e fondatore di Una Montagna di Libri a Cortina d’Ampezzo), punta ad individuare la migliore opera di narrativa storica in lingua italiana, inglese o francese. “Siamo positivamente colpiti dalla grande qualità delle opere pervenute dalle case editrici”. Le opere candidate dalle case editrici italiane al Premio Vino del Terriccio e ammesse a partecipare al concorso sono le seguenti: Eraldo Baldini Nevicava sangue Proposto da Einaudi. Millo Borghini Sei gigli macchiati di sangue Proposto da Ed. La Caravella. Roberto Ciai, Marco Lazzeri 1527. L’inferno di Roma Proposto da Leone Ed. Simone Covili, Elisa Guidelli, Gabriele Sorrentino Francigena Proposto da Goware. Mathias Énard Parlami di re, di battaglie e di elefanti Proposto da Rizzoli. Beppe Guerini Lo spezial d´Ávila Proposto da Arkadia. Giulio Leoni La sindone del diavolo Proposto da Edizioni Nord. Carlo A. Martigli La congiura dei potenti Proposto da Longanesi. Angela Nanetti Il bambino di Budrio Proposto da Neri Pozza. Massimo Nava Infinito amore. La passione segreta di Napoleone Proposto da Mondadori. Alessandra Necci Re Sole e lo scoiattolo Proposto da Marsilio. Sally O’reilly La dama nera Proposto da Sonzogno. Pierluigi Panza L’inventore della dimenticanza Proposto da Bompiani. Marco Santagata Come donna innamorata Proposto da Guanda. Roberto Tiraboschi La pietra per gli occhi. Venetia 1106 d.C. Proposto da Edizioni E/o. Il Premio Vino del Terriccio è un omaggio alla grande scuola del romanzo storico, un modo per riconoscere il valore del tempo, dimensione fondamentale lungo la quale si dispiegano le vicende degli uomini e le loro azioni, attraverso un atto di amore e di generosità verso l’opera letteraria. Le Tappe. A maggio 2015 verrà annunciata la selezione operata dalla Giuria dei tre romanzi finalisti, i cui Autori saranno invitati a partecipare alla finale del Premio, il 12 e il 13 giugno 2015, presso le cantine di Castello del Terriccio, a Castellina Marittima (Pisa). Il 13 giugno la proclamazione a sorpresa del vincitore. L’autore dell’opera vincitrice della prima edizione del Premio Terriccio riceverà una somma di ventimila Euro. I due autori finalisti non vincitori riceveranno una somma di tremila Euro. La Giuria. Il Premio Terriccio vede all’opera una Giuria composta da tre assoluti esperti del settore, che valutano le opere in concorso: Niccolò Capponi, Tommaso di Carpegna Falconieri e Paolo Mieli. A Cortina. Seconda tappa del Premio sarà la magica estate ampezzana. L’autore dell’opera vincitrice terrà a Cortina d’Ampezzo, in agosto, all’interno del calendario degli incontri di Una Montagna di Libri, la rassegna protagonista della stagione letteraria di Cortina, una speciale lectio magistralis, per portare sulle vette della cultura l’occasione di far incontrare all’autore i suoi lettori. Maggiori informazioni sullo svolgimento del Premio Vino del Terriccio “Il Romanzo della Storia” e sul regolamento sono reperibili sul sito web www.Premioterriccio.it  e ai recapiti in calce a questo comunicato. Il Premio Terriccio si avvale dell’ufficio stampa Maurizio Rocchelli di Milano.  
   
   
ALLA SCOPERTA DELLE “ECCELLENZE D’IMPRESA” DEL NOVARESE  
 
Fino al 26 giugno le aziende del Novarese apriranno le porte per far conoscere i loro segreti legati ai mestieri di ieri e di oggi. La visita in azienda permetterà inoltre di conoscere il Novarese e il suo patrimonio storico, artistico e naturalistico, vivendo un’esperienza diretta con le persone, gli strumenti e i processi produttivi. Sedici gli appuntamenti in cui si potranno visitare le aziende e il territorio, con un bus in partenza da Novara o da Arona. Prezzo unico 10 euro per persona comprensivo di trasporto, visite guidate e degustazioni. Le prenotazioni vanno effettuate contattando l’Atl della Provincia di Novara, negli orari di apertura dell’ufficio (lun-ven 9-13/14-18). Www.turismo.novara.it    
   
   
“PROFESSIONE FOTOREPORTER”, FOTO DI PATELLANI A PALAZZO MADAMA  
 
Ha preso il via, con la mostra "Professione fotoreporter" la serie di eventi del vasto progetto "Neorealismo. Lo splendore del vero nell´Italia del Dopoguerra", che proseguirà sino a novembre. Si è infatti aperta giovedì 23 aprile a Palazzo Madama la mostra che celebra l’opera di Federico Patellani (Monza 1911 – Milano 1977), il primo fotogiornalista italiano ed uno dei più importanti fotografi italiani del Xx secolo, la cui produzione, realizzata nella quasi totalità per i giornali, è oggi conservata presso il Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-cinisello Balsamo. Le foto di Patellani raccontano un’Italia che cerca di dimenticare il passato recente e di ritrovare le proprie radici, di costruire un senso di appartenenza e una capacità di partecipare alla vita civile in un Paese che sta cambiando pelle, da contadino sta diventando industriale. Si potrà visitare sino al 13 settembre. Www.neorealismo.com/events/mostra-fotografica    
   
   
RASSEGNA TEATRALE MADE IN PIEMONTE  
 
Made in Piemonte, il progetto di Regione Piemonte e Unioncamere che promuove le eccellenze d´impresa piemontesi, è anche una rassegna teatrale itinerante. In programma nel Biellese: “Dies – Giorni contati´ di Stalker Teatro il 10 maggio alla Fondazione Pistoletto di Biella; “Scintille” di Teatri Cargo e “Controvento. Storia dei Fratelli Wright” di Onda Teatro a The Wool Company di Miagliano, rispettivamente 16 maggio e il 6 giugno. Il ricavato verrà devoluto all’associazione Gomitolo Rosa. Prenotazioni presso l’Atl di Biella, tel. 015/351128 – mail: info@atl.Biella.it  Www.atl.biella.it    
   
   
BOLZANO: CONFLITTO 2014-1914: LABORATORI D´ARTE PER FAMIGLIE E ADULTI IL 25 APRILE  
 
Sabato prossimo, 25 aprile, la mostra Conflitto 2014-1914 al Centro Trevi in via Cappuccini 28 a Bolzano sarà aperta in via straordinaria dalle ore 14 alle 19. L´artista David Aaron Angeli, collaboratore del Museo d´Arte moderna e contemporanea Mart di Trento e Rovereto, tiene due laboratori artistici gratuiti per famiglie e adulti. L´offerta di laboratori artistici fa parte programma di percorsi interdisciplinari di approfondimento tematico abbinato alla nuova edizione di "Nel cerchio dell´arte", "Conflitto 2014-1914" che prende spunto dall´anniversario del Primo Conflitto Mondiale per una riflessione complessiva sul tema del conflitto nell´arco temporale di un secolo. Il percorso è stato predisposto grazie alla collaborazione degli uffici del Dipartimento Cultura italiana della Provincia con il Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. L´artista David Aaron Angeli che collabora con l´area educativa del Mart, dedicando parte della sua ricerca alla didattica creativa per bambini e adulti, nella giornata di sabato 25 aprile terrà due laboratori artistici, per i quali è richiesta la prenotazione gratuita (Centro Trevi - tel. 0471 300980). Dalle 14.30 alle 16 vi sarà il laboratorio artistico "Montagne nere", per famiglie, e dalle 16.30 alle 18 il laboratorio artistico "La guerra in bianco e nero", per adulti. L´artista David Aaron Angeli, nato a Santiago del Cile nel 1982, risiede e lavora a Dimaro (Tn). In occasione dei laboratori la mostra "Conflitto 2014-1914" sarà aperta in via straordinaria dalle 14 alle 19. Info: Centro Trevi - tel. 0471 300980 www.Facebook.com/nelcerchiodellarte  e-mail: centrotrevi@provincia.Bz.it  impronta.Del.digitale@gmail.com    
   
   
LOMAZZO (CO), “PEOPLE”, DOPPIA PERSONALE DI GREGOLIN E CHIAPPA ALLO SPAZIO “UNIONE 13”  
 
 La scenografica cornice dello Spazio “Via Unione 13”, nell´omonima via, ospiterà dal 16 al 23 maggio una doppia personale di Tommaso Chiappa ed Emanuele Gregolin dal titolo “People”, organizzata dall´Associazione artistico culturale Helianto con il patrocinio del Comune di Lomazzo. All´inaugurazione, prevista per sabato 16 maggio alle ore 18.00, seguirà un reading di poesie e testi teatrali a cura degli attori della Associazione, accompagnato da alcuni brani musicali. Venti le opere esposte. Protagoniste della mostra, come si evince dal titolo, saranno le figure umane, diversamente declinate e interpretate dai due artisti. Emanuele Gregolin, affermato artista milanese, le cui opere sono ospitate in permanenza presso numerose e prestigiose istituzioni e gallerie pubbliche, ha preso parte a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Nelle opere esposte l´artista colloca le sue figure all´interno di spazi che evocano atmosfere liriche e suggestioni colte tra l´antico e il moderno: da Tizano a Freud, da Velasquez a Bacon e Picasso. Tommaso Chiappa, artista siciliano che ha legato il proprio nome alla Galleria di Luciano Inga- Pin di Milano con alcune mostre che lo hanno fatto conoscere a un vasto pubblico, sottolinea nelle sue tele alcuni temi quali l’universalità e l’anonimato di uomini e donne che sembrano vagare alla ricerca di se stesse, l’indifferenza del vivere nelle realtà caotiche metropolitane, l’incomunicabilità di individui destinati a incrociarsi senza mai incontrarsi, con soluzioni tecniche e stilistiche che vanno dall´essenzialità del monocromo al virtuosismo dei colori. La mostra potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 17.30 alle ore 19.30.  
   
   
LA PRIMAVERA DEL BORGO  
 
A Borgosesia, sabato 25 e domenica 26 aprile, ritornano la festa della primavera. In piazza Mazzini nel pomeriggio di sabato e domenica per l’intera giornata ci sarà la fiera del gusto, dedicata ai prodotti gastronomici italiani e altopiemontesi, con la partecipazione di aziende agricole ed artigiane, con produzioni tipiche selezionate a cura dell’associazionene Experience di Grignasco. Per i bambini ci saranno laboratori, animazione, scambialibro, truccabimbo, area giochi gonfiabili. Www.comune.borgosesia.vc.it