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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 09 Novembre 2012
MILANO (TEATRO STREHLER): UN’ARLECCHINA GUIDA I BAMBINI ALLA SCOPERTA DEL TEATRO - A CURA DI STEFANO GUIZZI, CON FRANCESCA PUGLISI E SIMONE TANGOLO - DAL 5 AL 30 NOVEMBRE 2012 E DAL 7 AL 25 GENNAIO 2013  
 
Il rattoppato iniziamento di Arlecchina: è questo il sottotitolo della nuova edizione di Benvenuti al Piccolo. In programma al Teatro Strehler dal 5 al 30 novembre 2012 (e dal 7 al 25 gennaio 2013), ritorna il viaggio alla scoperta del mondo del Piccolo Teatro e dei suoi segreti, dedicato ai più piccoli. Il ruolo è quest´anno affidato ad una attrice, Francesca Puglisi, Arlecchina appunto, accompagnata nel suo "tour" alla scoperta del Teatro Strehler da Simone Tangolo, che ritroveremo lungo il percorso nei ruoli di maschera, archivista, scenografo, attrezzista e suggeritore. L´ideazione del viaggio "a toppe", pardon, a tappe, è di Stefano Guizzi. Ecco come l´autore spiega i ‘suoi’ Benvenuti: “Francesca, attrice giovane, riceve una lettera di convocazione per sostituire l´Arlecchino di sempre. Ci deve essere un errore. Lei di Arlecchino e del Piccolo non sa niente, è attrice, è vero, ma ha studiato a Napoli e insomma deve trattarsi di uno scambio di persona, di un refuso... Niente da fare. Sarà anche un errore del computer, ma ora è qui, e questa è la sua occasione. Così Francesca comincia il suo viaggio verso Arlecchino. Accompagnando e accompagnata dai bambini, studierà all´Archivio Storico, dove apprenderà tre parole: Teatro (e non Schermo) d´Arte (e non Per Venderti delle Cose, Bambino Mio) per Tutti (e non Per Te Da Solo Chiuso Nella Tua Bolla Con Gli Amici Immaginari che si Pubblicano). Traverserà la balconata di nascosto, spiando con i bambini i lavori in corso, sognando e tremando di essere lanciata un giorno là, su quella scena. Ma non ha ancora uno straccio di costume, non una toppa, e come si fa? Segui le toppe, Arlecchina, trova la strada della sartoria, impara come da una stampa antica nasce un bozzetto e dal bozzetto nasce il lavoro, e quale. Ad ogni svolta, un segno. Cerchi le toppe per non toppare, per non farti stoppare. Corri, Arlecchina! Il viaggio continua: la maschera! Il batocio! Con estrema cautela ma una certa speditezza ci si cala nelle viscere del teatro, vere fucine dell´arte, dove, tra reperti di gesta teatrali passate e sorprese d´ingegno artigiano, si fabbricano ancora a mano maschere e batoci. Il camerino è qua sopra, il costume è già lì, forza Arlecchina, si, ma... ‘Fermi tutti! Non so una parola del copione. Eh? In Bergamasco/veneto? Aiuto!non so nemmeno da dove si comincia. Ed ho, per dirla tutta, una gran fifa...’”. Www.piccoloteatro.org  
   
   
MILANO (TEATRO OSCAR): LA BESTIA NELLA GIUNGLA - ADATTAMENTO TEATRALE DI MARGUERITE DURAS – FINO AL 18 NOVEMBRE 2012  
 
La vita di un uomo persa nell’attesa di un evento che solo troppo tardi si scopre essere già accaduto: dal 7 al 18 novembre 2012 al Teatro Oscar di Milano, La Bestia Nella Giungla, da una novella di Henry James, secondo l’adattamento teatrale di Marguerite Duras con la traduzione di Paolo Bignamini dà il via al Progetto Donneteatrodiritti giunto alla sua quarta edizione. Una prima assoluta per la regia di Paolo Bignamini e Annig Raimondi, anche attrice insieme ad Antonio Rosti. John, il protagonista, è un “giovane gentiluomo sensibile” che trascorre la propria esistenza nella convinzione che essa verrà sopraffatta prima o poi da un evento eccezionale che lui solo potrà riconoscere. Accanto all´uomo, condivide l´attesa una silenziosa compagna, Catherine, l´unica a conoscere il segreto di questa potente incombenza. Solo dopo la morte della donna, John si renderà conto che l´evento è già accaduto e che ormai è troppo tardi per recuperare la vita gettata nell´attesa vana. Il dolore si avventerà su di lui come una bestia nella giungla. In scena, in uno spazio sospeso, neutro e quasi metafisico, rivive, in un lungo flash-back, la storia del protagonista, attraverso un testo dove si stratificano echi di scritture ottocentesche e novecentesche, da James a Duras passando per Marcel Proust. “Nel 1962 Marguerite Duras si cimenta in questo lavoro di ri-scrittura della novella inglese di Henry James The Beast in the Jungle. Nel caso di adattamenti di testi di altri autori, incisivi sono gli elementi del vissuto durassiano riscontrabili all´interno dell´opera variata – come sottolinea Paolo Bignamini traduttore e regista - : l´autrice cattura quel testo, se ne appropria, facendo da esso partorire un´originalità, un risvolto, una variazione spiazzanti”. Marguerite Duras, pseudonimo di Marguerite Donnadieu, è nata il 4 aprile 1914, a Gia Dinh, in Cocincina, l´attuale Vietnam del sud. Dopo le scuole superiori a Saigon, lascia l´Indocina e dal 1932 si trasferisce a Parigi, in Francia, dove studia diritto, matematica e scienze politiche. Nel 1943 entra nella resistenza e dal 1944 al 1950 è iscritta al Partito Comunista. Sul fronte letterario riceve notevoli gratificazioni, sia dal punto di vista della difficile critica che da quello dell´altrettanto elitario pubblico francese. La Duras ha inventato una scrittura particolarissima, piena di silenzi e di risonanze interiori. Le sue opere sono nello stesso tempo racconti, poemi in prosa e sceneggiature. In gran parte della sua produzione si assiste alla distruzione della trama e alla rivelazione della vita interiore dei suoi personaggi attraverso un lavoro di scavo. Marguerite Duras è morta nel 1996 a Parigi all´età di ottantuno anni. Ha scritto 34 romanzi e diretto 16 film. Per la pellicola "India Song", del 1975, vinse il Gran Premio Accademico del Cinema francese. --- Il progetto speciale Donneteatrodiritti (Dtd), ideato da Annig Raimondi, giunge quest’anno alla sua 4° edizione. Un progetto di rete, artistico e sociale, che parla di diritti e libertà e che quest’anno sviluppa il discorso Tra Palcoscenico e Potere al femminile, nei secoli: come il Potere ha influito sulla vita (intesa sia come ‘vissuto’, ma anche come palcoscenico propagandistico) e sulle opere di donne-autrici, militanti o comunque impegnate, scrittrici, artiste o studiose. Scrivono diari, romanzi, biografie e autobiografie, pièce teatrali, rilasciano dolorose testimonianze, diffondono il loro sapere rischiando il linciaggio, ma anche, in epoca antica, arrivano al Potere e rivoluzionano, nel bene e nel male, l’immagine della donna. Parliamo quindi di donne dell’antichità come l’imperatrice Teodora (Teodora - dal 20 al 22 marzo 2013) o come la filosofa Ipazia (Ipazia. La Nota Più Alta - dall’1 al 10 febbraio 2013), ma anche e soprattutto, giungendo a oggi, parliamo di donne che sfidano la modernità come di Elfriede Jelinek (La Regina Degli Elfi - dal 18 al 27 gennaio 2013), Marguerite Duras (La Bestia Nella Giungla - dal 7 al 18 novembre 2012) e Liliana Segre (Come Un Ermellino Nel Fango - 29 e 30 gennaio 2013). Il Progetto Donneteatrodiritti (Dtd) è creato in collaborazione con Scenaperta, Compagnia Tra un atto e l’altro, Farneto Teatro, Fondazione Cineteca Italiana, Associazione Chico Medes, Cetec (Centro Europeo Teatro e Carcere). Info: La Bestia Nella Giungla, da una novella di Henry James - adattamento di Marguerite Duras e James Lord - Traduzione Paolo Bignamini - Regia Paolo Bignamini e Annig Raimondi - Con Annig Raimondi e Antonio Rosti - dal 7 al 18 novembre 2012 - Teatro Oscar - Via Lattanzio 58, 20137 Milano - www.Pacta.org  - biglietteria@pacta.Org  - infoteatro@pacta.Org    
   
   
MUSEO DEL NOVECENTO. INAUGURATE A MILANO DUE NUOVE MOSTRE  
 
Dal 9 novembre 2012 al 3 marzo 2013, il Museo del Novecento ospiterà due nuove esposizioni: “Collezionare il Novecento. Claudia Gian Ferrari gallerista, collezionista e storica dell’arte” nello Spazio mostre e “Programmare l’arte. Olivetti e le neoavanguardie cinetiche”negli Archivi del Novecento. “Queste due mostre dimostrano quanto il Museo del Novecento sia vivo, capace di accogliere nuove collezioni e nuove opere, come quelle recentemente acquisite di Bruno Munari e di Luciano Fabro, e in grado di mettersi in gioco senza perdere la sua attenzione verso il Novecento, che è il nocciolo della sua identità - ha dichiarato l´assessore alla Cultura Stefano Boeri -. In particolare, la mostra dedicata a Claudia Gianferrari conferma il grandissimo rilievo delle collezioni civiche, il rapporto fondamentale tra queste e il collezionismo e conferma il talento di Daniel Libeskind, che ha creato un allestimento bellissimo, allo stesso tempo visibile a tutti, anche dall´esterno del Museo, e discreto, perché non ´invade´ in alcun modo l´esposizione, ma anzi è capace di svelarla suggerendo diverse prospettive. Un modo originale per contaminare moderno e contemporaneo, che vuol essere la cifra della politica culturale di questa Amministrazione, come dimostrano anche le due mostre attualmente aperte alla Gam di via Palestro e al Castello Sforzesco, dove dialogano in armonica complementarietà antico, moderno e contemporaneo". “Collezionare il Novecento. Claudia Gian Ferrari, collezionista, gallerista e storica dell’arte”, a cura di Danka Giacon, è il primo appuntamento di un ciclo di mostre dedicate a importanti collezioni e collezionisti milanesi che hanno al centro delle loro raccolte opere dell’arte del Xx secolo. Claudia Gian Ferrari, a partire dagli anni Ottanta, è stata una figura di riferimento nella scena culturale milanese attraverso l’attività della storica Galleria Gian Ferrari, ereditata dal padre, e la curatela di importanti mostre sull’arte del secolo scorso, tra le altre si rammentano quelle dedicate a Arturo Martini e al gruppo di Novecento. L’esposizione è l’occasione per presentare il considerevole nucleo di opere della collezione di Claudia che, grazie alla donazione della famiglia, entreranno a far parte delle raccolte del Museo del Novecento. Le 15 opere donate appartengono ad alcuni degli artisti più significativi del secondo dopoguerra, come Vincenzo Agnetti, Pier Paolo Calzolari, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Giulio Paolini, Gilberto Zorio. Il suggestivo allestimento realizzato da Daniel Libeskind è stato progettato per valorizzare al meglio le opere e le sezioni espositive. La mostra propone una “sala” dedicata agli artisti attivi tra le due guerre - Arturo Martini, Filippo De Pisis, Giorgio Morandi, Cagnaccio di San Pietro, Fausto Pirandello, Mario Sironi - a cui Claudia Gian Ferrari ha dedicato una vita di studi, pubblicazioni e esposizioni. Esposta anche una selezione di materiali provenienti dai documenti dell’archivio storico della Galleria Gian Ferrari che Claudia ha destinato, con un legato testamentario, agli Archivi del Novecento, e una serie di capi d’abbigliamento della gallerista donati dalla stessa al Museo della Moda - Palazzo Morando. Infine, due degli artisti contemporanei più vicini alla gallerista, Luigi Ontani e Claudio Parmiggiani, hanno contribuito ad allestire due piccole sale monografiche di particolare intensità. “Programmare l’arte”, a cura di Marco Meneguzzo, Enrico Morteo, Alberto Saibene, è invece il titolo della mostra allestita negli Archivi del Museo, dedicati proprio a Ettore e Claudia Gian Ferrari, che riprende a cinquant’anni di distanza l’esposizione che ebbe luogo nel 1962 nei negozi Olivetti di Milano e Venezia e che fu curata da Bruno Munari. L’edizione del Museo del Novecento segue la tappa veneziana, allestita presso il Negozio Olivetti di proprietà del Fai dal 30 agosto al 28 ottobre 2012. Oltre a presentare una selezione di opere di Bruno Munari, Enzo Mari, Getulio Alviani, del Gruppo N (Biasi, Chiggio, Costa) e del Gruppo T (Anceschi, Boriani, Colombo, De Vecchi, Varisco) – del quale il museo espone permanentemente oggetti cinetici e ambienti –, la mostra offre una selezione di materiali d’archivio, fotografie, testi e manifesti dell’epoca e due filmati. Ricordare a cinquant’anni di distanza la mostra che diede a questi artisti rilievo nazionale, e non solo, significa riflettere sulle possibilità di ricerca che l’Arte Programmata e Cinetica ha aperto nel dopoguerra, non solo in campo strettamente artistico, ma abbracciando grafica, architettura e design e spingendosi fino al confronto con le nuove tecnologie. Le mostre e le attività collaterali del museo sono rese possibili grazie alla sensibilità degli sponsor: Bank of America Merrill Lynch e Finmeccanica.  
   
   
PADOVA: FES​TIVAL AMBIENTAZI​ONI JR - DALL´11 NOVEMBRE QUATTRO DOMENICHE PER EDUCARE I BAMBINI ALLA SOSTENIBIL​ITÀ POSTA IN ARRIVOX  
 
Dall’11 novembre al 2 dicembre 2012 a Padova presso i Carichi sospesi Festival “Ambientazioni Junior” quattro domeniche pomeriggio di spettacoli, sane merende elaboratori di riciclo dedicati ai più piccoliper educarli alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente Padova, 5 novembre 2012 - Per sensibilizzare i più piccoli ai temi dell’ambiente, della raccolta differenziata e del riciclo e insegnare loro l’importanza di una sana alimentazione, Arci Padova promuove il festival di teatro-ambiente “Ambientazioni Junior”, proprio in occasione della settimana Unesco di educazione e sviluppo sostenibile, quest’anno dedicata all’alimentazione, e della settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Per quattro domeniche consecutive dall’11 novembre al 2 dicembre, a partire alle 16.30 presso il circolo culturale Carichi Sospesi (vicolo del Portello 12), in calendario divertenti spettacoli teatrali per bambini dai 3 agli 11 anni e laboratori di riciclo in cui inventare e creare insieme giocattoli e oggetti dando nuova vita a “rifiuti” quotidiani come giornali, tappi, bottiglie, lattine…; e a metà pomeriggio, la “merenda tutta salute”: uno spuntino genuino, biologico e di stagione proposto ai piccoli ospiti dalle aziende e cooperative sociali del territorio impegnate a promuovere l’agricoltura biologica. L’iniziativa, a ingresso libero e gratuito, è promossa da Arci Padova, Comune di Padova–assessorato all’Ambiente e circolo culturale Carichi sospesi, con il contributo di Camera di Commercio di Padova, Coop Adriatica e Cassa di risparmio del Veneto. A dare il via al festival domenica 11 novembre sarà “Natalina la contadina” della compagnia I Fantaghirò, uno spettacolo per raccontare e far conoscere ai bambini il mondo contadino, realtà spesso lontana dalla loro esperienza diretta: alle prese con i merli che mettono in pericolo il raccolto di golose ciliegie rosse, la protagonista è impegnata a mettere in salvo il meraviglioso albero di ciliegio. Domenica 18 sarà “Capitan Spaccaneve e mozzo Smilzo nel mare dei pazzi (pupazzi)” della compagnia Teatro Invisibile a divertire il giovanissimo pubblico con un viaggio fantastico attraverso mari ignoti e tempestosi per risolvere un mistero. Ma i due protagonisti finiranno spesso fuori rotta a causa delle tecniche di navigazione circensi e poco marinaresche; sarà grazie all’aiuto del pubblico che i naviganti eviteranno di calare a picco. Uno spettacolo di acrobatica, giocoleria, pupazzi, arricchito da monologhi folli che, sorridendo, faranno riflettere sulla tutela dell’ambiente. Il 25 novembre sul palco la cooperativa Jonathan con “La principessa Fiore”, una fiaba poetica e delicata che narra l’incontro della principessa Fiore con il re dei rovi e delle spine, in un castello cupo di pietra grigia. Con l’aiuto degli effetti speciali, burattini e attori, trascineranno il pubblico a giocare con i 5 sensi coinvolgendolo sul tema del rispetto della natura. Chiuderà il festival domenica 2 dicembre la “Sonata dell’acqua” della compagnia Livello quattro con la storia di una goccia d’acqua, del suo viaggio che inizia da una nuvola carica di pioggia e la porterà a conoscere cani, farfalle, topi salterini, un affascinante principe, pesci colorati, tartarughe, conchiglie vanitose, fino a raggiungere via via sempre più veloce il mare aperto. Nessuna parola recitata, solo musica classica (Chopin, Mozart, Bach…), e la tecnica del teatro a luci nere creerà effetti speciali e piccole magie. Per informazioni: Associazione Arci Padova - tel. 049-8805533 - padova@arci.It    
   
   
BUSTO ARSIZIO: PROVO A CAMBIARE SUL PALCO PER VINCERE NELLA VITA - 10, 11 NOVEMBRE  
 
Provo a cambiare sul palco per vincere nella vita Il coraggio di cambiare. Laboratorio esperienziale per persone in cerca di qualcosa. Se potessimo essere diversi? Se volessimo uscire dai nostri comportamenti abituali? Come la prenderebbero gli altri? Reagirebbero bene o male? Provare senza rischi si può! Giovanni Porta, psicoterapeuta ed attore, ha ideato un metodo di teatro terapia, che permette di provare in un ambiente protetto ad essere diversi, a cambiare in meglio il proprio modo di agire quotidiano. Il prossimo appuntamento è presso il Centro Margotta & Talea in Via Gioacchino Rossini, 3 a Busto Arsizio (Va), per un laboratorio esperienziale di due giorni il 10 e 11 novembre. “Cambiare è difficile, - spiega - molte forze ostacolano il cambiamento, prima tra tutte la paura, tanto che molte persone preferiscono non provare mai, a cambiare, non mettersi troppo in gioco, richiudersi in confini ben sicuri e rigidi, iniziare a rifiutare. Il pericolo è di nascondersi dentro vite di quieta disperazione, e accorgersi troppo tardi di non avere vissuto. Perché cambiare? Le motivazioni possono essere le più disparate. Cambiare perché i fatti lo richiedono, cambiare perché stanchi delle solite ben conosciute situazioni, cambiare per cercare di realizzare qualche sogno, qualche personalissimo obiettivo. Cambiare perché il tempo di ognuno è tanto, ma non così tanto.. Ma come faccio a cambiare? Come la sopporto tutta questa paura? Qual è il primo passo che posso fare? E se fallisco? “In un ambiente protetto non c´è da avere paura, come in una "palestra di vita" se sbaglio riprovo, non succede nulla che possa farci male - spiega Giovanni Porta - siamo liberi, liberi di pensare, di sperimentare, di agire, e poi, se lo vorremo, di portare i cambiamenti per noi positivi nella vita reale. Del resto il nostro vivere è un continuo cambiamento, nasciamo, cresciamo, interagiamo con gli altri, ci innamoriamo, facciamo figli, ci sposiamo, ci ammaliamo, diventiamo adulti e poi anziani. Pensateci. Il segreto è governare, per quello che ci è possibile il nostro cambiamento, diventare le persone che vogliamo essere. Impariamo ad agire oggi, smettiamo di stare alla finestra. Siamo noi i protagonisti del nostro agire. Provate, e scoprirete dentro di voi una forza che non pensavate di avere". Durante il laboratorio, verranno proposte esperienze che avranno a che fare con l´immaginazione, il teatro e la psicoterapia della gestalt, al fine di rinvenire motivazioni e forze interne funzionali ad affrontare il rischio di mettere in atto nella propria vita qualche desiderato cambiamento. Ad ognuno sarà data la possibilità di confrontarsi con i propri pensieri ed emozioni, in un contesto accogliente e protetto. Si consiglia un abbigliamento comodo Programma Sabato 10 Novembre 2012 Dalle ore 15 alle ore 19 Domenica 11 Novembre 2012 Dalle ore 10 alle ore 18 (pausa pranzo 13,30 -- 14,30) Info, costi ed iscrizioni: Sms a 349.7843623 - versaci.Rosa@gmail.com  
   
   
REGIONE: AL FESTIVAL DEL CINEMA IL LAZIO FILM FUND  
 
La Regione Lazio è presente alla settima edizione del Festival del Cinema di Roma con uno spazio il Lazio Film Fund, appositamente allestito all´interno del villaggio dell´Auditorium. Tutti i giorni, da sabato 10 a sabato 17, nel Lazio Film Fund si terranno convegni, presentazioni e conferenze stampa per promuovere il Fondo Regionale per il Cinema e l´Audiovisivo. “Il Festival del Cinema di Roma rappresenta un palcoscenico prestigioso e imperdibile non solo per la presentazioni dei maggiori successi cinematografici internazionali ma anche per promuovere il Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo messo in campo dalla Regione Lazio per sostenere, con 45 milioni di euro in tre anni, il mondo delle produzioni cinematografiche e audiovisive - afferma l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Fabiana Santini - Una vetrina strategica anche per le Istituzioni che possono confrontarsi e promuovere quelle opportunità hanno l’obiettivo di riportare nel nostro territorio le produzioni internazionali”. Dopo il Festival del Cinema di Cannes e dopo la Mostra Internazionale di Cinema di Venezia, il Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo arriva quindi a Roma. Tra gli appuntamenti più importanti la presentazione bilancio 2011 del fondo cinema e audiovisivo della Regione Lazio (lunedì 12 novembre dalle ore 11,00 alle 13,00); i due incontri con i produttori cinematografici russi (martedì dalle 17,30 alle 19,00) e con quelli brasiliani (giovedì 15 novembre dalle 17,30 alle 19,00). Particolarmente stimolante il convegno “All Digital, intrattenimento, cinema e distribuzione digitale nel Lazio” (mercoledì 14 novembre dalle 11,00 alle 13,00) una riflessione tra gli operatori del settore sulle azioni da intraprendere per l’atteso processo di digitalizzazione dei cinema regionali. Con l’occasione verrà presentata la pubblicazione “Festival in rete” la prima guida che mette in rete tutti i festival e le rassegne cinematografiche del Lazio (mercoledì 14 novembre dalle ore 15,00 alle ore 16,00).  
   
   
CREMONA: FESTA DEL TORRONE DI CREMONA – “TORRONE & TORRONI” - QUINTA EDIZIONE - DAL 16 AL 18 NOVEMBRE  
 
Dopo lo strepitoso successo dello scorso anno, l’edizione 2012 della grande kermesse Torrone & Torroni si presenta anche quest’anno con una ricchissima serie di appuntamenti, incontri, degustazioni e spettacoli che non deluderanno in nessun modo tutti i visitatori che raggiungeranno Cremona dal 16 al 18 Novembre prossimi. Il tema guida scelto per quest’anno sarà la Dolcezza, qualità che racchiude mille mondi e richiama tutti i nostri sensi alla piacevolezza e allo star bene. Perché a Cremona la dolcezza è di casa, col Torrone, prodotto simbolo della città e della sua storia, ma anche con l’armonia dolce dei palazzi storici, la melodia struggente dei suoi violini, e ancora, ultimo non ultimo, la zuccherina amabilità dei suoi abitanti, sempre pronti ad accogliere il turista come un amico e l’amico come un fratello.La dolcezza sbarcherà nelle suggestive piazze di Cremona con tutto ciò che ha a che fare col mondo dolce, la dolce vita, il dolce far niente. Accanto alle degustazioni a base di torrone, non solo cremonese ma proveniente da tutto il mondo, quest’anno ci sarà decisamente da sbizzarrirsi tra le tante novità, a partire dall’edizione 2012 del World Sugar Meeting che approda alla Festa del Torrone di Cremona. Tra tutte le forme di collezionismo esistenti, quella delle bustine da zucchero è una tra le più singolari, sicuramente la più dolce, che potesse esserci. E i collezionisti, che si daranno appuntamento a Cremona per mostrarle e dare vita ai loro pazzi scambi, saranno veramente tanti. Centinaia di migliaia di bustine di zucchero, alcune rarissime e preziose. In questa occasione verrà presentata la bustina da zucchero ufficiale della festa più dolce di Cremona. Tutti i golosi con un occhio all’estetica dei dolci non potranno mancare invece alla Showcake Competition, in collaborazione con Cakemania.it, un grande concorso online su Facebook (www.Facebook.com/showcakedesign) dove tutti i concorrenti potranno mandare foto e ricette delle loro creazioni che abbiano come tema la dolcezza o la musica. Le migliori verranno selezionate e i finalisti invitati a Cremona per la premiazione premiate durante i giorni della kermesse. Durante la premiazione, da non perdere sarà l’esibizione di show cooking del duo Red Carpet Cake Design, che realizzerà dal vivo una funambolica torta a forma di violino. Per immergersi poi nel cuore e nella storia di Cremona, i visitatori saranno coinvolti in un viaggio nella Cremona liutaria lungo un itinerario ad hoc, accompagnati da una guida turistica per svelare e vivere momenti di storia cittadina, curiosità e leggende. Torna anche l’appuntamento con i fumetti, in collaborazione con il Centro Fumetto Andrea Pazienza, in cui verrà affidata a dieci artisti fumettisti l’interpretazione dal vivo di altrettante canzoni che hanno fatto la storia della musica e che hanno come protagonista la dolcezza. Per chi ama la fotografia, poi, due saranno gli appuntamenti da non perdere. Il primo sarà la mostra “pHoto 2012”, il primo salone italiano di fotografia riservato ad Autori diversamente abili, che permetterà loro di interpretare e fotografare il mondo che li circonda dal proprio punto di vista e con le proprie sensazioni. E poi la mostra “Cremona la dolce”, che renderà omaggio ai titolari di attività che “producono dolcezza”, pasticcerie, ristoranti del centro di Cremona. Per gli amanti delle sfide ci sarà l’attesissima “Disfida del dolce”, che metterà a confronto, e a giudizio, alcuni rinomati pasticcieri. Ognuno di essi sfoggerà le proprie armi e le proprie tradizioni per preparare in modo originale ed elaborato il dolce tipico della loro zona di provenienza, che sarà giudicato da una giuria composta da giornalisti e da un pubblico selezionato. Sarà un esempio di sana competizione volta a promuovere le dolci specialità culinarie e, attraverso toni divertenti e brillanti, si metteranno in discussione i pregi e i difetti di ciascun dessert. Milano e Cremona si ritroveranno poi insieme per il terzo anno consecutivo, dopo il grandissimo successo delle scorse edizioni, per festeggiare il matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti. La cerimonia rivivrà in un affascinante corteo in costumi d’epoca, composto di oltre 140 figuranti. Dame, cavalieri, giullari e sbandieratori sfileranno, in preziosi abiti rinascimentali, sabato 17 novembre partendo proprio da Milano: lungo le vie del centro, dal Castello Sforzesco, da dove il corteo partirà alle ore 10.30, fino a Piazza Duomo, per poi accompagnare Bianca Maria, dopo il saluto e la benedizione del padre, nel suo viaggio verso Cremona. E poi tantissimi ospiti come Beppe Severgnini, Federico Moccia, Frankie Hi-energie mc e molti altri ancora. La tre giorni sarà un crescendo di iniziative e di sorprese, passando dalla creazione e l’installazione di una grande scultura di torrone per arrivare allo “spettacolo finale”, nella suggestiva piazza di Cremona. Non vi resta che raggiungere Cremona, dal 16 al 18 Novembre, per scoprire “dolcemente” ciò che vi aspetta  
   
   
MILANO (TEATRO LEONARDO DA VINCI): IL GIARDINO DEI CILIEGI DI ANTON CECHOV - DAL 13 AL 18 NOVEMBRE 2012  
 
Il giardino dei ciliegi è la storia di una famiglia nobile, di fine secolo, che avanza verso la rovina senza rendersene conto; possiede un giardino tutto bianco che sta accanto alla casa, e aspetta di essere abbattuto. Tutti dicono di amarlo, ma nessuno fa niente per salvarlo. Così, un ricco mercante riscatta la propria infanzia di schiavo acquistandone la proprietà. La pièce - scritta dal drammaturgo russo Anton Cechov fra il 1902 e il 1903 – fu allora presentata al pubblico come una commedia; invece oggi per la nostra esperienza di lettori e spettatori quest’opera risuona come una metafora struggente della condizione umana. La vicenda narrata simboleggia il declino di una borghesia che cede il passo al fermento della rivoluzione; mentre, silenziosa, scava in profondità la tragedia intima di un’umanità fragile e incapace di comprendere il proprio vivere. Piuttosto preferisce dimenticare, distrarsi, porgere lo sguardo altrove. Lo spazio vuoto si anima mano a mano; entrano i servi muti, preparano l’arrivo dei padroni, aprono il luogo dei bambini: la camera che racconta la difficoltà di allontanarsi dal “bel tempo passato”. La scelta è di una partitura di movimento, dove gli attori sono contemporaneamente prima servi silenti - spettatori privilegiati di un mondo che si sgretola lentamente - per poi divenire personaggi che raccontano la loro umanità leggera e decadente; figure sospese tra il passato e il presente. Dall’alto cadono veli bianchi, alberi morti che raccontano in una atmosfera poetica, la scena minima, un’epoca che si perde, la leggerezza dell’essere e la lievità recitativa. Comteatro sceglie di affrontare questo capolavoro del teatro moderno, a più di cento anni dalla morte dell’autore, nel tentativo di renderlo possibile ancora oggi. Lo spettatore viene immerso all’interno della casa, del giardino, a pochi passi da coloro che raccontano la tragedia. Presto lo spettacolo abbandona il piano della realtà per diventare baluardo dell’infanzia perduta, angolo dei giochi, luogo della memoria e della sospensione. I personaggi attraversano la scena con la leggerezza che li contraddistingue e che svela lentamente le inquietudini che ognuno di loro nasconde sotto la pelle. Partner ufficiale del progetto sarà Hero Italia, leader nel mercato delle confetture, dei succhi di frutta e dei cereali: Hero offrirà agli spettatori un goloso omaggio all’ingresso del teatro: una miniporzione in vetro di confettura alle ciliegie rosse per le signore e un minivetro alle ciliegie nere per gli uomini. Info e prenotazioni: Teatro Leonardo da Vinci – Via Ampère 1, angolo piazza Leonardo da Vinci, Milano - tel 02 26.68.11.66 dal lun al sab dalle 15.30 alle 19.30 – biglietteria@teatroleonardo.It  - www.Teatroleonardo.it  
   
   
MILANO: DOPO L’ALLESTIMENTO DI STREHLER NEL 1985, TORNA AL PICCOLO LA COMMEDIA DI EDUARDO, CON LA REGIA DI LUCA DE FILIPPO - LA GRANDE MAGIA METAFORA DELL’ITALIA CONTEMPORANEA AL TEATRO STREHLER - DAL 21 NOVEMBRE AL 6 DICEMBRE 2012  
 
Con La Grande Magia, in scena al Piccolo Teatro Strehler dal 21 novembre al 6 dicembre 2012, Luca De Filippo aggiunge un nuovo tassello all’itinerario che lo sta portando, nelle ultime stagioni, ad incontrare le commedie scritte dal drammaturgo napoletano nel periodo 1945-48. La Grande Magia è tra le commedie meno rappresentate di De Filippo, messa in scena in passato solo in due occasioni, da Eduardo stesso e da Giorgio Strehler al Piccolo Teatro nel 1985 (ripresa fino al 1999 con due tournée all’estero, a Parigi, al Théâtre dell’Odéon, e a Mosca). A chi gli chiedeva cosa aveva voluto dire con la commedia, Eduardo rispondeva che aveva voluto significare che “la vita è un gioco, e questo gioco ha bisogno di essere sorretto dall’illusione, la quale a sua volta deve essere alimentata dalla fede… Ogni destino è legato ad altri destini in un gran gioco eterno del quale non ci è dato scorgere se non particolari irrilevanti” (Il Dramma, marzo 1950). Il tema sostanziale è il rapporto tra realtà, vita e illusione: il Professor Otto Marvuglia fa “sparire” durante uno spettacolo di magia la moglie di Calogero Di Spelta per consentirle di fuggire con l’amante, e fa poi credere al marito che potrà ritrovarla solo se aprirà con totale fiducia nella fedeltà di lei la scatola in cui sostiene sia rinchiusa. Alla fine la donna ritorna pentita, ma il marito si rifiuta di riconoscerla, preferendo restare ancorato all’illusione di una moglie fedele custodita nella inseparabile scatola. Se si considera il periodo di scrittura e prima messa in scena del testo, tra il 1947 e il 1950, risalta la sua modalità coraggiosamente sperimentale, con numerosissimi riferimenti meta teatrali: Eduardo parla in modo preciso del rapporto tra il mondo del teatro e quello degli spettatori, e dei confini, invisibili ma invalicabili, tra queste due realtà complementari. Ma parla forse anche della crisi di un autore che aveva creduto di trovare la propria funzione negli anni difficili ma pieni di speranza e di entusiasmo del primo dopoguerra e si accorge che il mondo - cieco e sordo - preferisce non guardare in faccia la realtà: in particolare il teatro è considerato un’arte accessoria, non uno strumento di allerta ma solo un tranquillizzante gioco di illusione. “È un Eduardo cinico e disincantato quello che scrive La Grande Magia”, dichiara il regista. “Ci consegna l’immagine di un’Italia immobile, prigioniera di circostanze immutabili, un Paese che si lascia scivolare in un insensato autoinganno. E’ palesemente dichiarato anche il gioco del metateatro, non solo un espediente drammaturgico ma anche una intima e accorata riflessione, che è giusto ricordare al pubblico, ma che mai sovrasta la finalità principale della commedia: raccontarci una storia, appassionarci a una vicenda umana, filtrata dalla lente di una straordinaria poesia”. Www.piccoloteatro.org    
   
   
MODENA, TRE MOSTRE E UN CONVEGNO PER LA IV EDIZIONE DEL PREMIO MANZI  
 
Bologna – Con tre mostre, un convegno e altre iniziative che culmineranno nella serata per la quarta edizione del Premio Alberto Manzi, si apre al Foro Boario di Modena “Educare a pensare”, serie di appuntamenti incentrati sul tema dell’educazione scientifica. L’organizzazione è a cura del Centro Alberto Manzi composto da Regione Emilia-romagna, Università di Bologna, Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e Rai. Le mostre - All’interno del Foro Boario modenesi potranno visitare tre mostre. La prima è “Storia di un maestro”, antologica sulla figura del maestro. Quindi l’esposizione intitolata “Maestro raccontami una storia”, che esplorerà il Manzi scrittore per ragazzi attraverso postazioni-gioco sui libri più famosi: Orzowei, Grogh e Tupiriglio. Infine la mostra “Educazione e divulgazione scientifica", che si compone di postazioni interattive per esperimenti scientifici a cura del Museo di Zoologia dell´Università di Modena e Reggio Emilia, che allestisce parte della sua collezione museale; una parte della mostra è riservata ai bambini con la riproduzione in formato gigante di alcuni capitoli dell´enciclopedia "Vedere e capire", oggi introvabile. La mostra resterà aperta fino al 21 dicembre. Inaugurazione il 10 novembre alle ore 11,30, con la partecipazione di Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Cultura, Adriana Querzè, assessore alla Scuola del Comune di Modena, Aldo Tomasi, rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Il convegno - Il 21 novembre a partire dalle ore 8,30 presso la sede della facoltà di Giurisprudenza in via San Geminiano 3 a Modena, si terrà il convegno "L´avventura dell´Educazione scientifica". Scopo dell’incontro di studi è riflettere sullo stato attuale dell´educazione scientifica nella scuola di base: qualità didattica, criticità, esiti formativi anche alla luce di dati comparativi nel contesto europeo. I lavori si svolgeranno sia in plenaria che in sottogruppi per offrire maggiori occasioni di approfondimento e mettere a fuoco innovazioni, sfide e potenzialità dell´educazione scientifica oggi. Il Premio Alberto Manzi - Sempre il 21 novembre serata dedicata alla Iv edizione del Premio Alberto Manzi, che si terrà a partire dalle ore 21 presso il Teatro della Fondazione San Carlo, a Modena. Scopo del Premio è quello di stimolare l’attenzione e la riflessione delle istituzioni, del sistema educativo e della comunicazione sull’importanza dei temi sviluppati dal maestro Manzi, una delle personalità più originali della pedagogia italiana contemporanea, che per primo “ha saputo utilizzare il mezzo televisivo a fini didattici per le fasce sociali più deboli”. Nelle tre precedenti edizioni sono stati conferiti premi speciali a Piero Angela, Giovanni Minoli, Don Ciotti. Quest´anno il premio speciale andrà a Margherita Hack. Il concorso è bandito dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-romagna, nell´ambito delle attività del Centro Studi Alberto Manzi, in collaborazione con la Giunta dell’Emilia-romagna, il Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, l´Università degli Studi di Bologna-dipartimento di Scienze dell´ Educazione e la Rai. Il Premio si compone di 3 sezioni per le quali sono previsti altrettanti riconoscimenti in denaro dell’importo di 2.500 euro, destinati ad autori di opere in lingua italiana che, nel corso del triennio 2010-2012, si siano distinte nel campo della comunicazione educativa e didattica nelle seguenti sezioni: editoria scolastica e divulgativa (ebook compresi); prodotti multimediali/interattivi (siti internet, giochi educativi, app); produzione audiovisiva/documentaristica e programmi radio-televisivi. A partire da quest´anno il concorso prevede una quarta sezione didattica per le scuole di ogni ordine e grado, riservata a progetti non ancora realizzati, finalizzati all´educazione scientifica. L´obiettivo è di fornire uno stimolo sulla tematica scientifica, offrendo come spunto la vasta esperienza di Manzi in materia. La scuola vincitrice riceverà fino a un massimo di 2.500 euro, per realizzare, entro l´anno scolastico 2013-14, il progetto proposto. È scaduto il 16 ottobre il termine fissato dal bando per concorrere al Premio Alberto Manzi sulla comunicazione educativa. Sono 158 i progetti arrivati, ora l’istruttoria della Giuria composta dai componenti il Centro Manzi: Regione (Assemblea e Giunta), Università di Bologna, Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca e Rai. Innovazione, contenuto, fruibilità e sostenibilità saranno i parametri che verranno valutati per la selezione delle opere vincitrici. Entro il 21 novembre si procederà alla designazione dei vincitori delle 4 sezioni che saranno premiati nel corso della serata al Teatro San Carlo. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul portale www.Scuola.rai.it  e sul portale della Regione Emilia-romagna www.Regione.emilia-romagna.it  Il giorno 22 la notizia dei vincitori sarà pubblicata sul sito del Centro Manzi. Www.centroalbertomanzi.it .  
   
   
MILANO: TONDINI - WORKSHOP FOTO WEEKEND - DIGITALE,​CREATIVITÀ​,REPORTAGE - 24/25 NOVEMBRE  
 
Il Primo Corso (nato 20 anni fa e sempre aggiornato), Il più breve, il meno costoso, il migliore !!! 190 euro. Impara A Fotografare !! E´ creativo, utile, divertente ... In un weekend si può nuovo metodo interattivo per ogni livello di esperienza, con Angelo Tondini un professionista di valore, un reporter famoso. Nel Libro "Fotografia Tra Cronaca E Arte" Davide Faccioli, Direttore Della Prestigiosa Photology Di Milano, Giudica Tondini Tra I 10 Fotografi Italiani Viventi Piu´ Rappresentativi Cari amici, Per tutte le informazioni e l´iscrizione potete consultare www.Corsifotomilanoinviaggio.com  www.Angelotondini.com  - tel 02 34938332 (pomeriggio) - photo@focusteam.It  
   
   
SIENA (TEATRO DEI RINNOVATI): DIMMI DOVE TI NASCONDI - PRIMA ASSOLUTA DELL’ULTIM​A PRODUZIONE FIRMATA MOTUS CHE RIFLETTE SUL SENSO INTIMO DELLA CATASTROFE- SABATO 17 NOVEMBRE ALLE 21.15  
 
Per quanto tempo una catastrofe rimane viva nell’immaginario collettivo? Come può modificare credenze, abitudini, rapporti sociali, stili di vita? La crisi e i disastri posso trasformarsi in una importante opportunità di miglioramento. La costruzione di una “memoria della crisi” può essere il mezzo attraverso cui il riscatto si compie nella capacità di non ripetere gli stessi errori. E’ questo il tema su cui riflette “Dimmi dove ti nascondi”, l’ultima produzione firmata dalla Compagnia Motus, in prima assoluta, sabato 17 novembre alle 21.15, al Teatro dei Rinnovati di Siena nell´ambito della Residenza Artistica della Compagnia. Uno spettacolo con la coreografia di Simona Cieri e il soggetto di Rosanna Cieri - realizzato con il sostegno di Regione Toscana e Comune di Siena, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo e inserito nel progetto Dotline. Interpretato da Veronica Abate, Martina Agricoli, Andrè Alma, Maurizio Cannalire e Simona Gori, il lavoro traduce in danza tutta la drammaticità e la suggestione della parola “crisi” che, in cinese, si scrive mettendo insieme l’ideogramma che indica “pericolo” con quello che indica “opportunità”. Ed è così che, nell’era dell’immediatezza e della comunicazione globale, tutti i disastri che si affastellano l’uno sull’altro nei salotti delle nostre case creando una inquietante sensazione di precarietà e minaccia globale, possono rappresentare non solo un evento terribile ma anche, paradossalmente, l’occasione per imparare dagli errori in modo da non ripeterli in futuro, conservando dentro di sè una sorta di “memoria delle crisi”. <<Quando si vivono esperienze così estreme come quelle di una catastrofe di vaste proporzioni, si squarcia all’improvviso il velo di protezione che ci salva dal pensare alla precarietà e alla finitezza umana - ha spiegato Rosanna Cieri che insieme a Simona Cieri cura anche la regia dello spettacolo - tutti i punti di riferimento vacillano e le sicurezze crollano come i palazzi di via Xx Settembre all’Aquila. Di fronte alle catastrofi, al di là degli errori e delle negligenze umane, resta una parte che sfugge alle nostre possibilità di controllo, una parte di imprevisto e di contingenza, che ci pone davanti alla nostra vulnerabilità e che ridimensiona le idee di onnipotenza e di totale prevedibilità. Da questa nuova consapevolezza parte l’ispirazione per uno spettacolo che mette in scena tutti i volti della catastrofe>>. Promozione Motus P.tta Don A. Perucatti, 5 53100 Siena, Italy Tel. E Fax: 0577 286980 Mob. +39 347 1758248 www.Motusdanza.it    
   
   
PESCARA: X FESTIVAL DELLE LETTERATURE DELL’ADRIATICO - OLTRE 70 APPUNTAMENTI PER BAMBINI E ADULTI ANIMERANNO IL CENTRO STORICO - 15/18 NOVEMBRE  
 
Cinque sezioni, oltre settanta appuntamenti, due performance teatrali e un concerto sono il biglietto da visita della decima edizione del Festival delle Letterature dell’Adriatico. Dal 15 al 18 novembre 2012 Pescara vecchia proporrà incontri, tutti gratuiti, con scrittori, fumettisti, giornalisti e autori per bambini, in un vortice emotivo che si verrà a creare tra Auditorium Petruzzi, Circolo Aternino e la Casa natale di Gabriele d’Annunzio. Il Festival si aprirà il 15 novembre alle 17.00 presso il Città Sant’angelo Village con la cerimonia di premiazione del contest letterario “Love me do”. Il contest ha visto la partecipazione di 428 racconti, di cui 246 per la nuova sezione Progetto scuole. Per l’occasione sarà presentata l’antologia che raccoglie i testi vincitori, realizzata insieme al Città Sant’angelo Village, main sponsor del Festival delle Letterature. Domenica 18 novembre sarà consegnato il Premio Torri Camuzzi 2012 alla giovane Simona Molinari, una delle voci più belle del jazz e del pop d´autore italiano, che per l’occasione si esibirà in una tappa del “Sola me ne vo´ in tour” al cinema teatro Massimo alle 21.00 (prevendite nel circuito Booking Show). Da segnare in agenda due appuntamenti all’auditorium Petruzzi alle 19.00: uno con lo scrittore e poeta napoletano Erri De Luca, che incontrerà il pubblico domenica 18 novembre in una formula nuova di interazione con i lettori; e con Daria Bignardi, autrice e conduttrice televisiva, che interverrà venerdì 16 novembre. Due saranno anche le performance teatrali previste quest’anno: “Il lavoro rende liberi”, portato in scena venerdì 16 novembre alle 21,15 dal giornalista Daniele Biacchessi, vicecaporedattore di Radio24-il sole 24 Ore e interprete di teatro civile; e “Memorie di Adriano”, sabato 17 novembre, sempre alle 21,15, ad opera della compagnia abruzzese Teatro Immediato. Tra le novità di quest’anno c’è la sezione “Un grande paese”, coordinata dal giornalista Luca Sofri, fondatore e direttore della testata on line “Il Post”, in cui si parlerà di com’è diventata l’Italia e di come potrebbe diventare. Sabato 17 novembre Concita Di Gregorio sarà un’ospite di spicco. Altri nomi, selezionati tra docenti universitari e collaboratori delle principali testate italiane, sono Carlo Bonini (La Repubblica), Marco Imarisio (Corriere della sera), Mattia Feltri (La Stampa), Marco Simoni (London School of Economics), Sofia Ventura (Università di Bologna), Makkox (Il Post). Contrariamente a quanto riportato nei manifesti, non ci sarà invece Giuliano Ferrara, trattenuto all’ultimo momento da un imprevisto. La nuova sezione “Giovani e Lavoro”, realizzata insieme alla Cgil Pescara, ospiterà occasioni di riflessione sull’attualità tramite delle novità editoriali, come il libro “Morti bianche”, scritto dalla giornalista abruzzese Samanta Di Persio (prefazione di Beppe Grillo), o come “La rivolta dei migranti” di Vittorio Longhi, o il romanzo in versi di Francesco Targhetta “Perché veniamo belli nelle fotografie”, o il “diario tragicomico del giornalista precario” Antonio Loconte “Senza paracadute”. Nel 2012 viene dato più spazio alla sezione kids “Tante storie per giocare”, che, grazie alla collaborazione con la libreria Primo Moroni, dal 15 al 18 novembre propone laboratori e incontri formativi per bambini ed educatori dell’infanzia principalmente nella sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo, mattina e pomeriggio: tra gli appuntamenti si segnalano il workshop di domenica 18 alle 16.00 con il paper-engineer Massimo Missiroli, che insegnerà a costruire libri pop-up, e quello di sabato 17 alle 18.00 all’auditorium Petruzzi con Bruno Tognolini, creatore delle trasmissioni Rai “Melevisione” e “L’albero azzurro”. Per la sezione Abruzzo L.o.c. (Letteratura di Origine Controllata) sono previsti oltre 20 incontri con autori abruzzesi grazie all’interazione con alcune case editrici del territorio, mentre tra gli eventi collaterali tornano le cene letterarie, ogni sera in convenzione con alcuni locali del centro storico; gli aperitivi letterari dal 16 al 18 novembre alle 19.00 nel Circolo Aternino, quest’anno in collaborazione con la Cantina Citra Vini e preceduti da incontri tra letteratura ed enogastronomia in collaborazione con C come magazine, come quello con la sommelier Adua Villa venerdì 16 novembre alle 18; e la mostra di fumetti “Da grande”, a cura della “Scuola Internazionale di Comics” di Pescara, che animerà il Circolo Aternino mettendo a confronto i disegni dell’adolescenza di alcuni dei maggiori fumettisti italiani con quelli della maturità professionale. «Una novità interessante – spiegano l’ideatore del Festival Giovanni Di Iacovo e il direttore artistico Vincenzo D’aquino – sarà quella costituita dagli incontri frontali della sezione “La Cultura e le città”, nata per stimolare riflessioni e spunti su un rapporto nuovo tra la cultura e le istituzioni, i luoghi, le scuole, le imprese e gli abitanti di una città. Saranno tre contributi di pensiero: il docente universitario Pierluigi Sacco interverrà venerdì 16, il giornalista de “La Stampa” Massimiliano Panarari sabato 17 e il docente de “La Sapienza” Carlo Donolo domenica 18 novembre». Alcuni appuntamenti fuori sezione sono quelli con gli autori Paola Maugeri, Daniela Farnese e Filippo La Porta; durante i giorni del Festival sarà infine attiva una raccolta libri per la piccola biblioteca solidale donata da Marifarma al reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale civile di Pescara. Il Festival delle Letterature dell’Adriatico gode del sostegno del Comune di Pescara e della Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo. Main sponsor è il Città Sant’angelo Village; partner sono Progeco, Marifarma e Citra; partner tecnici La Feltrinelli e la Scuola Internazionale di Comics. Media partner del Festival sono Il Post, Il Centro, Intercity Magazine, Radio Studio 5 e C come magazine. Info e programma: www.Festivaldelleletterature.com    
   
   
FERRARA: NON ASPETTATE L´ULTIMO MOMENTO PER I REGALI DI NATALE - ALLA FIERA DI FERRARA TANTE PROPOSTE A PREZZI D´OCCASION​E - 10 E 11 NOVEMBRE 2012  
 
Non aspettate l’ultimo momento per i regali di Natale. Alla Fiera di Ferrara tante proposte a prezzi d’occasioneIl 10 e 11 novembre un weekend fra articoli da regalo, oggettistica, prodotti elettronici e informatici, enogastronomia, fumetti, cd e giocattoli E’ già partita la corsa al Natale e la Fiera di Ferrara è in pole position. Infatti, nel weekend del 10 e 11 novembre il centro fieristico ospiterà un’interessante serie di eventi nei quali trovare anche il regalo giusto per le imminenti festività. Invece di ridursi agli affannosi regali “last minute”, con un unico biglietto d’ingresso (intero Euro 8, ridotto Euro 6) sarà possibile trascorrere una piacevole giornata (anche al riparo da eventuali intemperie stagionali!) visitando e facendo shopping, a prezzi veramente convenienti. A partire proprio dal padiglione che ospiterà “Ferrara Natale!” con una vastissima esposizione di articoli da regalo, artigianato artistico, oggettistica, addobbi e luminarie natalizie, fiori e piante, prodotti enogastronomici, campionari.Gli altri padiglioni della fiera ospiteranno altre aree espositive sicuramente all’altezza delle aspettative del pubblico: la rinomata “Mondo Elettronica – fiera dell’elettronica, dell’informatica e del radiantismo”,  “Ludogames”, “Ferrara Comics & Games, mostra-mercato del fumetto usato e da collezione e del gioco”, “Mostra-mercato del giocattolo d’epoca e da collezione”, “Mostra-mercato del disco e cd usato e da collezione”. Dopo il successo ottenuto nelle precedenti edizioni, “Mondo Elettronica – fiera dell’elettronica, dell’informatica e del radiantismo” di Ferrara si appresta a vivere un nuovo intenso weekend, nel corso del quale sono attese diverse migliaia di visitatori. Prodotti di elettronica, informatica, radiantismo e piccola tecnologia in genere saranno negli stand dei numerosi espositori provenienti da tutta Italia con pezzi rari e prezzi d’occasione, anche sulle novità. La Fiera proporrà quindi un’ampia panoramica di quello che è il mondo dell’informatica (hardware e software), del digitale, della telefonia, della componentistica.  Non mancheranno, inoltre, l’elettronica di consumo, gli hi-fi e l’elettronica per auto, il modellismo dinamico, Tv-Sat, videogames, Lcd, hobbistica, accessori, Mp3, Mp4, DVD, Blu-Ray e tutto quanto concerne la tecnologia e l’elettronica, che rappresentano un universo in continuo aggiornamento e in rapida evoluzione.  Sempre nel weekend del 10 e 11 novembre novembre, la Fiera di Ferrara ospiterà anche un doppio appuntamento per gli amanti del gioco.“Ludogames”, l’appuntamento dedicato al mondo del gioco attivo in ogni sua forma e tipologia, adatto per tutta la famiglia. I visitatori potranno cimentarsi, gratuitamente grazie anche al coinvolgimento di alcune Associazioni di appassionati, tra le quali l’Accademia del gioco dimenticato, in molteplici attività/giochi: prove di tiro al bersaglio con il SoftAir, calcio-balilla (si disputerà anche un torneo nazionale), gonfiabili per i più piccoli, tornei di giochi da tavolo e di società, di carte e di miniature, videogames. Sarà inoltre allestita un’area dedicata alla fantascienza con molteplici intrattenimenti.“Ferrara Comics & Games” è la mostra-mercato del fumetto usato e da collezione e del gioco. Saranno presenti commercianti e collezionisti privati dei più celebrati fumetti, diventati veri e propri oggetti/personaggi di culto: da  Tex a Dylan Dog, da Diabolik all’intramontabile Topolino, senza tralasciare i supereroi della Marvel ma anche i più recenti manga giapponesi, i fumetti americani di ultima generazione e le graphic novel. Oltre ai fumetti, da quelli storici ai moderni, in fiera sarà possibile anche trovare figurine, gadget, action-figures, pupazzi, cartoni animati, film e tanto altro ancora, come videogames nuovi ed usati a prezzi molto convenienti. Sempre dedicato al gioco, ma per i più nostalgici alla ricerca della “chicca”, ci sarà la  “Mostra mercato del giocattolo d’epoca e da collezione” dove sarà possibile trovare e ammirare pezzi rarissimi del modellismo ferroviario, bambole antiche e giocattoli di latta, in legno, fino ad arrivare ai “mitici” robot che hanno caratterizzato gli anni Ottanta e Novanta diventando in questo nuovo Millennio veri e propri oggetti “cult”. Nella sezione dedicata al disco e al cd usato e da collezione sarà possibile acquistare, scambiare e vendere tutto ciò che interessa da vicino il mondo musicale. Oltre ai cari e “vecchi” dischi in vinile a 45, 33 e 78 giri, anche musicassette, CD e MiniCD, DVD e DIVX di ogni epoca e genere musicale: dalla lirica al jazz, dal rock al beat, dal funk al pop. Trovando anche interessanti e rare riedizioni di album. Inoltre: riviste, libri, pins, magliette dei gruppi storici, ecc.   La fiera è aperta dalle 9 alle 19 in entrambe le giornate.Per informazioni: tel. 348 9030832  info@expositionservice.it  
   
   
LA PRESENZA DELLA REGIONE PIEMONTE AD ARTISSIMA XIX  
 
La Regione Piemonte conferma la scelta della fotografia, tra i linguaggi dell’arte contemporanea, per la propria presenza ad Artissima Xix (dal 9 all’11 novembre nel Lingotto Fiere di Torino): lo stand istituzionale presenterà infatti le opere dei vincitori del concorso fotografico internazionale Openpics, lanciato in occasione del Salone del Libro nel maggio scorso. “Una vetrina artistica - commenta l’assessore regionale alla Cultura, Michele Coppola - pensata per connotare le nostre scelte culturali e per comunicare al pubblico internazionale della fiera. Artissima é una calamita straordinaria che quest´anno crea una rete eccezionale con altre istituzioni del territorio. E che genera una ricaduta sull´economia e sull´occupazione. Per la sua presenza ad Artissima la Regione - ha evidenziato Coppola - ha scelto la fotografia come linguaggio per raccontare la contemporaneità, attraverso un progetto che interessa libri e foto, con il coinvolgimento del Salone Internazionale del Libro. Sentiamo ancora più nostra questa edizione per la scelta, attraverso un bando pubblico, di Sarah Cosulich Canarutto, un direttore con un progetto di fiera strategico per l´arte contemporanea". L’idea guida del progetto Openpics è stata quella di proporre un’indagine sui legami possibili tra fotografia e narrazione. I partecipanti, circa 200 di cui il 15% stranieri, sono stati chiamati a selezionare un libro fra i 24 titoli di narrativa italiana e straniera scelti dal Salone del Libro e a realizzare un racconto fotografico ispirato al testo scelto. Nello stand sarà esposta una selezione delle immagini dei due vincitori, Federico Massimiliano Mozzano (Roma) per “Gorky Park” di Martin Cruz Smith, e Daewoong Kim (Corea) per “Seta” di Alessandro Baricco. La Regione, con Sviluppo Piemonte Turismo, presente anche una mostra fotografica dedicata alla Torino dell’enogastronomia, “Il gusto di Torino attraverso le lenti degli Instagramers”, allestita nell’ambito delle attività legate alla Biteg, la Borsa internazionale del turismo enogastronomico. L´esposizione comprende una selezione di 75 immagini tra le 58.000 istantanee realizzate dagli appassionati di Instagram che nel settembre scorso si sono dati appuntamento a Torino per la Social Media Week, in occasione del secondo Instameet Italiano.  
   
   
CULTURA. IL GRANDE CALCIO MILANESE ARRIVA A PALAZZO REALE CON “LA LEGGENDA DEL MAGO E DEL PARÒN”  
 
 Milano 1963. Mercoledì 22 maggio il Milan di Rocco vince nello stadio di Wembley la prima coppa dei Campioni della storia del calcio italiano. Quattro giorni più tardi, domenica 26, Helenio Herrera festeggia a San Siro il suo primo scudetto alla guida dell’Inter. Per celebrare quell’anno che vide per la prima volta Milano capitale del calcio d’Europa (in attesa, l’anno successivo, di scalare con l’Inter la vetta del mondo), Palazzo Reale apre le sue sale a Helenio Herrera e Nereo Rocco, cui faranno da sfondo il tessuto culturale della città di quegli anni e le altre grandi rivalità dell’epoca. “Ricostruendo le biografie straordinarie di Nereo Rocco ed Helenio Herrera, Milano rende omaggio ai protagonisti di un dualismo sportivo e sociale che ha coinvolto generazioni di milanesi e di italiani, e che ha portato la sua eco anche all´estero - ha dichiarato l´assessore alla Cultura Stefano Boeri -. Nel 1963 infatti, grazie anche ai due grandi allenatori, Milano entrava a far parte del firmamento calcistico internazionale. Quelle di Rocco ed Herrera erano due personalità diversissime eppure accomunate da una grande semplicità di approccio e intelligenza creativa. Un dualismo tra eccellenze che appartiene all´anima profonda di Milano, così come quello tra Celentano e Jannacci, la Callas e la Tebaldi, tra la Torre Velasca e il Pirellone, o tra due aziende storiche come Motta e Alemagna". “Celebrando a 50 anni di distanza Rocco ed Herrera a Palazzo Reale – ha concluso l’assessore Boeri –, Milano vuole sottolineare i legami strettissimi tra un calcio ancora lontano dagli eccessi finanziari e mediatici e i valori culturali di una città che ha fatto della generosità e dell´inventiva i suoi tratti distintivi”. Nasce nel maggio del ‘63 la Leggenda del Mago e del Paròn, due straordinari personaggi che mutarono per sempre il costume calcistico italiano e mondiale; e “La Leggenda del Mago e del Paròn” è anche il titolo della mostra che Milano ospiterà nelle sale di Palazzo Reale a partire da maggio 2013, a cura di Gigi Garanzini. Il percorso espositivo partirà da quell’anno magico, per poi snodarsi attraverso le mille suggestioni ispirate alla carriera del Mago e del Paròn. E sottolinearne, in particolare, la biodiversità. Rocco che parlava solo in triestino, divideva il suo tempo tra spogliatoio e osteria, era di robusto appetito e di ancor più pronta beva, dava del tu ai giocatori e si cambiava in mezzo a loro. Herrera che di lingue ne parlava quattro, era vegetariano, astemio, praticava lo yoga, dava a tutti del lei e non accorciava mai le distanze gerarchiche. Due modi opposti di interpretare il calcio e la vita. Due vie ugualmente vincenti per entrare nella storia del pallone e del costume.  
   
   
A ROMA A PRESENTATA MEDIMEX 2012  
 
Bari - Presso la sede della Regione Puglia in via Barberini a Roma si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Medimex - Fiera delle Musiche del Mediterraneo promossa da Puglia Sounds (il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale), che si svolgerà dal 29 novembre al 2 dicembre a Bari. Si tratta dell’unica fiera mercato musicale internazionale in Italia dedicata ai nuovi scenari del mercato musicale, a scambi artistici e commerciali, alle nuove tendenze musicali, ad occasioni di confronto tra mercato musicale regionale, italiano ed internazionale. La seconda edizione del Medimex si aprirà giovedì 29 novembre al Teatro Petruzzelli di Bari con lo spettacolo evento Meraviglioso Modugno. Da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre, gli 8000 mq di spazio espositivo della Fiera del Levante si apriranno agli oltre 1000 professionisti della musica provenienti da 20 paesi e al grande pubblico, con un articolato programma di attività: 23 showcase pomeridiani e serali che attraversano tutti i generi musicali, oltre 50 appuntamenti tra convegni, face to face(s), workshop, incontri d’autore, keynotes e bottega dell’autore con grandi nomi della musica italiana, protagonisti del music business e rappresentanti di istituzioni culturali e dei principali festival italiani ed internazionali. Nel corso della fiera si svolgeranno le cerimonie di consegna dei premi Medimex Miglior Artista italiano 2012 e Miglior Artista internazionale 2012, Pimi e Pivi. Il programma si chiuderà con la xL Special Night, organizzata dal mensile musicale di Repubblica, e con una tappa del Tenco Ascolta, dedicata alla musica pugliese. Sono intervenuti Loredana Capone - Vice Presidente Regione Puglia; Silvia Godelli - Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo Regione Puglia; Antonio Princigalli - Coordinatore Puglia Sounds; Franca Gandolfi - moglie Domenico Modugno; Luca Valtorta - direttore xL di Repubblica; Marino Sinisbaldi - direttore Radio Rai 3; Piero Gaffuri - amministratore delegato Rai Net. Queste alcune dichiarazioni dei relatori della conferenza stampa: Silvia Godelli - Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo Regione Puglia: Noi siamo convinti che per far ripartire il paese bisogna ripartire dalla cultura. È un aspetto politicamente e moralmente rilevante che ribadiamo ogni volta che presentiamo qualcosa che ci riguarda. In questi anni con Puglia Sounds abbiamo cercato di arare un territorio per incubare e sviluppare lavori e prospettive del tutto inedite del nostro paese. Grazie al Medimex, sin dalla prima edizione, abbiamo intercettato la volontà di dialogo di realtà provenienti da oltre venti paesi. In questi anni abbiamo costruito una visione in cui talenti, lavori e filiere produttive si incrociano e trovano momenti di sviluppo economico. Non è un caso che dal 2015 i nuovi nuovi fondi europei saranno assegnati per programmi di sviluppo della creatività e noi siamo candidati ad intercettare queste ulteriori risorse. Il Medimex partirà anche quest’anno da Modugno dalla sua elevazione artistica e spirituale. Loredana Capone - Vice Presidente e Assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia: Grazie al Medimex si esce dall´idea dell´evento per entrare in un contesto di legami quali sono i rapporti e le relazioni commerciali che caratterizzano una fiera. Per noi la cultura è sviluppo. Ma perché la cultura sia sviluppo bisogna puntare sulle imprese, aiutarle a renderle più robuste, sostenendone le reti, l´accesso al credito, lo start up. E´ per questo che cherchiamo di qualificare la spesa europea, incentivando e potenziando gli investimenti delle imprese che abbiano possibilità di ricaduta anche sui mercati stranieri e aiutandole ad uscire dalla microdimensione attuale che caratterizza anche questo settore. In tal modo pensiamo di dotare le imprese che operano nella cultura di quegli strumenti che permetterebbero loro di combattere la crisi che non le risparmia. Il Medimex è molto più dei numeri coinvolti, è un investimento per affermarsi come grande soggetto culturale all´interno del mediterraneo. Antonio Princigalli - coordinatore Puglia Sounds: La seconda edizione del Medimex ha incrementato di circa il 30% la presenza di ospiti internazionali. Noi intendiamo questa fiera come strumento per favorire gli scambi commerciali. Per questo siamo molto contenti della presenza di ospiti che provengono dagli Stati Uniti, dalla Russia, dalla Turchia, dal Libano, dalla Serbia, dalla Germania e da tutto il bacino del Mediterraneo. Noi vogliamo condividere la fortuna di questi 3 anni di lavoro intorno alla musica. La crescita solitaria porta a poco ma ci consideriamo un´avanguardia rispetto alle politiche di sviluppo e alla considerazione data all´intera filiera come elemento di sviluppo economico e sociale. Franca Gandolfi - vedova Domenico Modugno: Io sono onorata di essere presente anche in questa seconda edizione. Spero che il Medimex abbia un futuro importante perché l’idea alla base è fortissima e speriamo di non farcela scappare. Sono molto contenta che anche quest’anno l’inaugurazione sia affidata alle canzoni di mio marito. Piero Gaffuri - amministratore delegato Rai Net: La nostra realtà è molto attiva non solo sul web ma anche su smartphone e tablet. Negli ultimi anni la tv generalista è più orientata verso un altro genere di offerte, noi – svolgendo un ruolo tipicamente di servizio pubblico – ci occupiamo molto di cultura e di valorizzazione del territorio. Nel corso del Medimex avremo uno stand e un nostro web tv staff coordinato da Federica Gentile. Inoltre abbiamo attivato un sito specifico www.Medimex.rai.it. Luca Valtorta - direttore Xl di Repubblica: Il nostro giornale ha un rapporto estremamente articolato con Puglia Sounds. Il nostro interesse primario è lo scouting, cercare di sviluppare la nuova scena italiana di qualità che non trova spazio nei grandi media. Nel nuovo cd in edicola abbiamo coinvolto 19 gruppi pugliesi. Il criterio è quello di cercare di mostrare tutte le sfaccettature della scena musicale pugliese. Dare spazio alle cose anche nella stessa puglia si conoscono meno (elettronica, rock). Quest’anno chiuderemo la seconda edizione con una Xl special night presso il Teatro Kismet. La nostra necessità, attraverso il giornale e gli eventi che organizziamo, è quella di dare spazio ad una generazione dimenticata. Marino Sinbaldi - direttore Radio Rai 3: Siamo molto contenti che quest’anno Radio 3 non sia l’unica realtà della Rai ad essere media partner di questo evento, capace di una proposta artistica e culturale che rigaurda diversi aspetti della nostra azienda. Il medimex ha al centro della sua discussione il tema del mediterraneo, che credo sia tema cruciale dei prossimi anni. Inoltre questa fiera indaga il nodo tra cultura, territorio ed economia in un momento in cui siamo molto preoccupati della fase di regressione che vive il nostro paese nell’interesse generale sul tema culturale. A livello locale esistono luoghi (come la Puglia) dove il tema è messo all´ordine del giorno. Queste sono occasioni importanti da raccontare e lo faremo attraverso le nostre trasmissioni “storiche” in diretta da Bari.  
   
   
CASALE MONFERRATO, TORNA BOOKSALECROSSING  
 
Torna, dopo il grande successo delle edizioni precedenti, Bookasalecrossing. Sabato 10 novembre, dalle ore 9, il personale della Biblioteca civica sarà in piazza Mazzini a fornire informazioni ai passanti e a distribuire libri e materiale pubblicitario. L’iniziativa, partita nell’ottobre 2008, con la registrazione di circa mille volumi che iniziavano il loro viaggio, oggi dispone di ben 20.251 volumi: il tutto grazie al contributo dei cittadini casalesi che continuano a donare i propri libri introducendoli nei box dedicati. Www.comune.casale-monferrato.al.it