Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


VENERDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5
Notiziario Marketpress di Venerdì 13 Dicembre 2013
FIRENZE, UFFIZI: GLI ARTISTI DELLE VENEZIE NEI DISEGNI DEL GABINETTO DISEGNI E STAMPE LA MOSTRA RESTERÀ VISIBILE FINO AL PROSSIMO 9 FEBBRAIO 2014  
 
 Si inaugura il 13 dicembre della Sala Edoardo Detti del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi – sotto la direzione di Marzia Faietti e di Giorgio Marini – la mostra “Una novella patria dello spirito. Firenze e gli artisti delle Venezie nel primo Novecento”, che resterà visibile fino al prossimo 9 febbraio 2014. Attingendo alle aree meno note della propria ricca collezione il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, in collaborazione con la Fondazione Coronini Cronberg di Gorizia e la Soprintendenza di Trieste, ha inteso dar corpo a un progetto che indaga la speciale attrazione esercitata dalla città di Firenze su molti artisti veneti, friulani e giuliani nei primi decenni del Novecento, quando il capoluogo toscano rappresentò per molti aspetti la sintesi più compiuta della cultura italiana, e non solo figurativa e letteraria. Ne emerge il ruolo centrale di Firenze anche rispetto alle vicende del recupero dell’incisione in Italia all’inizio del secolo scorso, quell’arte del “Bianco e Nero” che proprio allora andava ricevendo nuovo impulso grazie anche a molti di questi artisti. Attirati dal fascino del glorioso passato d’arte della città, essi contribuirono alla sorprendente vitalità di una stagione particolarmente felice per l’incisione: basti citare la Scuola d’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti, guidata da Carlo Raffaelli e poi da Celestino Celestini che, raccogliendo l’eredità di Fattori, avviò nel 1912, prima in Italia, corsi ufficiali, o la Prima Esposizione Internazionale di Bianco e Nero (1914), e ancora la Seconda Esposizione Internazionale dell’Incisione Moderna (1927), esperienze tutte che fecero di Firenze, per alcuni lustri, l’autentica capitale dell’incisione in Italia. Scrive il Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini, nel catalogo che accompagna la mostra: “Se a Firenze si va ad approfondire un fenomeno artistico, anche il più singolare, è raro che non lo si trovi rappresentato in ampiezza, per quanto attiene alla misura, e in eccellenza, per quanto attiene alla qualità. E così quando Marzia Faietti e Giorgio Marini, titolari della direzione e della vicedirezione del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, d’intesa con i colleghi di Trieste e Gorizia, hanno incrociato, con tecnica combinatoria tanto audace quanto raffinata, il tema della “rinascita dell’incisione” a Firenze con i segmenti di biografie di intellettuali e artisti di origini giuliane, ecco che ne è scaturita una visione nuova e pregnante di un movimento artistico finora percepito solo in filigrana e per frammenti, così da dar luogo a una mostra e al catalogo che l’accompagna”. La città viveva la stimolante fioritura delle riviste storiche d’inizio secolo accogliendo un gruppo di intellettuali che dalle regioni non ancora “redente” vi convergevano seguendo il richiamo di una comune cultura “italiana”. Ai nomi più noti di Saba, Slataper, Stuparich o Michelstaedter tra i letterati, fanno riscontro quelli dei giovani artisti loro conterranei che vi inseguivano la ricerca di un’identità culturale, trovandovi in alcuni casi una nuova patria d’elezione. Il più emblematico resta quello di Giannino Marchig ma vanno ricordati anche Rietti, Croatto e Sbisà, cui si aggiunsero i trentini Disertori e Cainelli, e ancora Bianchi Barriviera e Balsamo Stella dal Veneto. La maggior parte di essi trascorse a Firenze gli anni fondamentali della propria formazione, con la conseguenza che molte delle loro opere furono acquisite direttamente alla loro epoca, mentre altre sono frutto di acquisizioni anche molto recenti. Per la storicizzazione di quest’avventura artistica, lontana da noi ormai un secolo, una volta di più si conferma dunque cruciale il ruolo del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, la cui raccolta è universalmente celebre per l’antica storia e per la continuità dei suoi sviluppi, soprattutto per l’arte del Rinascimento, ma assai meno per i suoi materiali novecenteschi. Il percorso muove attraverso 66 opere su carta, tra disegni e stampe, che rivelano come nella dimensione intima della lastra o del foglio questi artisti abbiano saputo sintetizzare in maniera mirabile i temi del ritratto, della figura e del paesaggio. Pur con percorsi diversi, tutti trovarono nella speciale valenza “segreta”, lenta e di meditata pazienza della pratica incisoria uno strumento consono a esprimere un loro personale “sentimento del tempo”, per molti ancora sotto gli influssi delle poetiche simboliste.  
   
   
A TARANTO NOTTE DELLA VITA E DEL SACRO  
 
 La Notte della Vita e del Sacro è la notte in cui tornare a noi, nel cuore della città vecchia, tra le storie di un passato con cui fare i conti e che dobbiamo ricordare e un futuro da progettare insieme. E’ l’invito dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni che insieme alla Curia Arcivescovile e l’Arcivescovo Mons. Filippo Santoro, ha reso possibile la prima edizione dell’appuntamento che animerà l’isola antica di Taranto a partire dalle 18.00 di sabato 14 dicembre. Spunti di riflessione, teatro, musica, enogastronomia, ma anche tanta storia e tradizione, che dal pomeriggio di sabato renderanno vivi luoghi simbolo della religiosità e della comunità tarantina, come la Cattedrale di San Cataldo, il Mudi (Museo Diocesano), le Chiese di San Domenico, Sant’agostino e San Michele e le Piazze Duomo, Costantino e San Francesco. Abbiamo chiamato a raccontare la Taranto delle grandi potenzialità associazioni, movimenti, istituzioni culturali di rilievo del territorio – dice Nardoni – e abbiamo voluto che a raccogliere la sfida di una narrazione all’esterno di questo enorme patrimonio ci fossero intellettuali di fama nazionale come Paolo Mieli, presidente di Rcs, il giornalista Luca Telese e il poeta Davide Rondoni. Così la sfida diventa la stessa Taranto che dalla crisi (di valori, ambientale, economica e produttiva) deve ripartire provando a mettere da parte per una volta il disfattismo di questi giorni e ritrovando la speranza tra le cose per lei sacre: dalla vita appunto, sino alle grandi occasioni di sviluppo, occupazione e benessere che possono giungere dalla riqualificazione del centro storico, dalla tradizione eno-gastronomica e marinara, passando per le potenzialità turistiche e di innovazione. Come anticipato il via alla serata sarà affidato alla conversazione su “Taranto: dalla crisi alla speranza”, che a partire dalle 18.00 di svolgerà nell’ex Scuderie di Palazzo Episcopio. La conversazione che sarà moderata dal giornalista Rai e caporedattore di Rai 3, Attilio Romita, ha previsto anche l’intervento dell’Assessore Nardoni e le conclusioni dell’Arcivescovo di Taranto, Mons. Filippo Santoro. Subito dopo, a partire dalle 19.30, in contemporanea prenderanno il via il percorso artistico e quello dei sapori. Nelle postazioni artistiche si succederanno presentazioni di volumi dedicati al patrimonio enologico pugliese, piece teatrali a cura del Crest, mostre e letture a cura del circolo fotografico “Il Castello”, della Confranternita dell’Addolorata e del Touring Club di Taranto, nonché momenti musicali con il Trio Armoiensemble e l’Orchestra Ico della Magna Grecia. Da segnalare alle 19.45 in Cattedrale l’intervista a Polo Mieli che presenta il suo ultimo volume edito da Rcs “I conti con la storia”. L’autore intraprende un viaggio coraggioso e appassionato nella memoria intermittente, con la convinzione che, se saremo capace di fare i conti con la storia senza preconcetti o pregiudizi, ci imbatteremo in non poche sorprese e forse saremo in grado di “ritrovare una base comune da cui avventurarci nella ricerca del nostro passato” Nuove dottrine e nuovi radicalismi sono entrati in campo – dice Mieli – e si sono mescolati con quel che rimaneva delle vecchie fedi; tutte insieme poi hanno viziato l’aria, rendendo impossibile agli analisti e ai raccontatori del passato di prendere il fiato necessario per un’impresa che potesse dirsi di grande respiro”. Alle 20.30 al Museo Diocesano Davide rondoni e Luca Telese in un singolare dialogo su “Gesù un racconto sempre nuovo”. Per il percorso dei sapori nelle Piazze Duomo, Costantino e San Francesco sarà possibile gustare prodotti tipici natalizi e avventurarsi in un programma di degustazioni guidate con Slow Food e la rete dei micro-birrifici artigianali tarantini. Degustazioni di vini pugliesi a cura di Puglia in Rosè. La Notte della Vita e del Sacro è anche su Facebook (Facebook.com/vitaesacro), Instagram (Instagram.com/vitaesacro) e Twitter (twitter.Com/vitaesacro).  
   
   
TURISMO. LE PRO LOCO PER PEDEMONTANA E COLLI VENETI  
 
Il sistema veneto delle Pro Loco è un motore strategico per la valorizzazione e la promozione turistica del territorio della Pedemontana e dei Colli della regione. E’ quanto ribadito a Villa Tacchi, dove l’assessore regionale Marino Finozzi ha promosso un consulto con le associazioni Pro Loco interessate e le loro organizzazioni provinciali e regionale. Questo tematismo turistico locale, inserito a pieno titolo anche nella recente riforma del sistema turistico regionale, coinvolge il territorio di 4 Province e di 152 Comuni, rappresenta il più straordinario sito enologico del mondo, è ricco di storia, arte, cultura e eccellente gastronomia. Per farlo conoscere e per organizzarne l’offerta la regione ha predisposto un progetto che è stato finanziato con contributo statale. “E’ una grande opportunità per questa area – ha ribadito Finozzi – che è una opportunità aggiuntiva anche per i turisti. La pedemontana ha moltissimi motivi d’interesse attraverso i quali rivolgere le proposte di ospitalità: non solo l’offerta tradizionale, ma anche l’enogastronomia, l’escursionismo soprattutto quello finalizzato alla pratica dello sport che in queste zone trovano ampia diffusione come il trekking, il cicloturismo, l’equitazione, il volo libero, il golf e molto ancora. Importante e significativa è anche l’offerta culturale – ha ricordato l’assessore – grazie alla presenza delle tante e bellissime Ville Venete disseminate lungo tutto l’arco pedemontano e collinare. Altre opportunità si richiamano al progetto di valorizzazione degli itinerari della grande guerra, tema di estrema attualità considerato che nel 2015 ricorrerà il centenario di quell’evento bellico con le iniziativa per la riscoperta in chiave turistica di un territorio che è stato teatro di tante battaglie”. Finozzi ha concluso auspicando la condivisione e la partecipazione attiva allo sviluppo di un’area in passato a vocazione industriale, ma oggi in grado di cogliere nuovi obiettivi dal valore economico non indifferente e di creare reddito per un territorio che ha unicità di livello mondiale.  
   
   
“LE SACRE DIMORE” PARTE LA TRE-GIORNI VERSO IL GRAN FINALE VENERDÌ 13 DICEMBRE BASILICA DI SAN LANFRANCO - PAVIA  
 
Spinta dagli applausi del pubblico e dai consensi delle località visitate, la rassegna “Le Sacre Dimore” – vero ‘Gran Tour’ musicale delle chiese lombarde proposto dall’Associazione Pietro Mongini – si prepara a concludere la sua 6a edizione nel lungo weekend del 13-14-15 dicembre. Ad aprire la tre-giorni è la tappa in programma Venerdì 13 dicembre, alle ore 21.00, nella Basilica di San Lanfranco a Pavia. La festività di santa Lucia proporrà dunque questo concerto caratterizzato dalle musiche di importanti sinfonisti del Settecento lombardo, quali Sammartini, Fioroni e Lampugnani, accanto a brani di Bach e Gluck. A interpretarli sarà l’ Ensemble barocco “Il Demetrio”, con i violini Elisa Bestetti e Maurizio Schiavo, Antonio Papetti al violoncello e Danilo Costantini al clavicembalo. Sabato 14 e Domenica 15 toccherà alle tappe di Bernate Ticino e Morimondo chiudere questa 6° edizione di “Le Sacre Dimore”, ideate e organizzate da Rosantonia Baroni e con la direzione artistica del M° Adriano Bassi. La manifestazione si inserisce nell’ambito della rassegna “Aequationes” Verdi, Milano e la Lombardia in Italia e nel Mondo verso l’Expo Milano 2015, patrocinata dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni Verdiane presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, da Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano, Expo Milano 2015.  
   
   
CULTURA - DUE GIORNI DI EVENTI MUSICALI, IL 14 E IL 15 DICEMBRE, PER CELEBRARE IL NUOVO AUDITORIUM "SPIRA MIRABILIS" DI FORMIGINE (MO). SABATO LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE CON L´ASSESSORE REGIONALE ALLA CULTURA, MASSIMO MEZZETTI  
 
Bologna - Inaugura a Formigine (Mo) sabato 14 dicembre il nuovo Auditorium “Spira mirabilis”, la prima vera sala da concerto ad essere costruita nel modenese dopo gli anni Trenta. La struttura nasce dalla rivisitazione e dall’ampliamento dell’aula magna della scuola primaria “Carducci” di via Pagani, inaugurata nel settembre 2012, per farne una struttura d’eccellenza per tutti i formiginesi e disponibile a realtà non solo del territorio comunale. La realizzazione è stata possibile grazie ai contributi ricevuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dalla Regione Emilia-romagna, per un totale di circa 960.000 euro. L’auditorium è stato intitolato alla “Spira mirabilis”, la formazione musicale senza il direttore che ospita a Formigine dal dicembre 2007 giovani musicisti professionisti provenienti da ogni parte del mondo per studiare insieme ed offrire alla comunità il frutto di questo lavoro. Oltre 50 le esecuzioni sinfoniche a Formigine, ognuna delle quali ha visto la presenza di molte centinaia di spettatori. Il complesso ha una superficie totale di 850 mq circa ed accoglie 384 posti a sedere (304 in platea più 80 in galleria). La dimensione del palco è di 62 mq, gli spazi accessori (foyer, guardaroba, servizi) sono di 320 mq, l’area artisti (due spogliatoi, due camerini, atrio d’ingresso al palco) è di 103 mq, oltre alla cabina di regia separata. Tra le caratteristiche tecniche, spiccano la camera acustica del palco progettata per un’ottimale diffusione del suono, pareti laterali rivestite da pannelli fono-riflettenti in legno, parete di fondo e tendaggi fono-assorbenti, soffitto in cartongesso a onde convesse, pavimento del palco con intercapedine sviluppato per il controllo acustico delle basse frequenze, sistema di ventilazione e raffrescamento integrato nelle sedute e dimensionato per evitare interferenze nella diffusione sonora. L’edificio è stato realizzato secondo i più moderni criteri sul risparmio energetico (classe A) e nel rispetto della nuova normativa antisismica di recente approvazione. Per quanto riguarda la gestione, essa rimarrà in seno all’Amministrazione comunale in questa prima fase sperimentale per l’intero anno 2014. È in fase di elaborazione il tariffario per gli affitti a terzi. La cerimonia ufficiale di inaugurazione si terrà sabato 15 dicembre alle 9.30, alla presenza del sindaco Franco Richeldi, del vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Massimo Giusti e dell’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti. Alle 12, alle 17 e alle 21 la Spira mirabilis eseguirà la Sinfonia n. 8 in Fa Maggiore di Ludwig van Beethoven (prenotazione obbligatoria fino al 12 dicembre ai numeri 059 416135/244). Alle 18.30, verrà proiettato il film-documentario “La Spira” di Gerald Caillat. Domenica 15 dicembre, dalle 11, mattinata dedicata a tutti i bambini con il Coro infantile “I Menestrelli”, la Spira mirabilis e l’Associazione Il Flauto Magico. Alle 16.30 si terrà un concerto Gospel e, alle 18, la Corale formiginese eseguirà le più belle musiche per coro scritte da Giuseppe Verdi e carole natalizie. Infine, alle 21 la Spira mirabilis presenterà “Quartetto Italiano. Una lezione di stile”; seguirà la proiezione del film documentario di Nino Criscenti: la storia di uno dei più importanti gruppi da camera italiani del Novecento, esempio di passione, sacrificio e dedizione totale alla musica.  
   
   
L’UOMO E LA MONTAGNA. ESCURSIONI NEL CONTEMPORANEO DA UN´IDEA DI MARIO ZANETTI OPERE FRANCESCO CITO, LUCIA COVI, MICHELE MIORELLI, STEFANO ISIDORO RADOANI E ANTONIO STAGNOLI CON CIRO ROBERTO CIPOLLONE. BONDO DOMENICA 22 DICEMBRE 2013 – DOMENICA 2 FEBBRAIO 2014  
 
 Bondo (Tn) – La fotografia di Francesco Cito, Lucia Covi, Michele Miorelli e Stefano Isidoro Radoani insieme ai disegni di Antonio Stagnoli e alla scultura di Ciro Roberto Cipollone saranno in mostra da domenica 22 dicembre 2013 a domenica 2 febbraio 2014 nell’antica chiesa di San Barnaba a Bondo (Tn), per l’evento culturale “L’uomo e la montagna. Escursioni nel contemporaneo”. Il progetto culturale è a cura del giornalista e critico di fotografia Giovanni Pelloso e di Mario Zanetti, ideatore dell’evento e animatore dello Studio d’Arte Zanetti di Bagolino (Bs) – fucina di idee e di progetti dedicati alla valorizzazione del territorio e della sua cultura – spazio espositivo dove per l’intera durata dell’evento sarà esposta una selezione delle opere degli artisti coinvolti. “L’uomo e la montagna. Escursioni nel contemporaneo” si inserisce in un progetto culturale rivolto alla scoperta dell’arte e della cultura come mezzo di interazione tra territori e comunità, concepito con l’obiettivo di sostenere la profonda e concreta riscoperta del territorio alpino, tendenza sempre più attuale che lo Studio d’Arte Zanetti interpreta con percorsi artistico culturali di respiro internazionale, studiati per la valorizzazione e la promozione del territorio locale. Come sottolinea Zanetti infatti “La bellezza è cura, è manutenzione, è creazione che non si contrappone a ciò che dobbiamo conservare e valorizzare. Gli italiani, devono essere orgogliosi e consapevoli custodi di un patrimonio che non ha eguali. La bellezza è la principale specificità che il mondo riconosce all’Italia, lì stanno le nostre radici e lì si deve puntare. Scommetterci non è un vezzo ma la chiave per disegnare un futuro oltre la crisi.”. Protagonista dell’esposizione, che inaugura sabato 21 dicembre alle 17.30 nell’antica chiesa di San Barnaba a Bondo, è la montagna, con le sue vallate, i torrenti e le cascate, i sentieri, le unità rurali e i villaggi. Giuseppe Bonenti, sindaco di Bondo spiega che “l’evento culturale, organizzato grazie alla collaborazione con lo Studio d’Arte Zanetti, traccia un percorso di riscoperta dell’identità alpina, intesa come adattamento dell’uomo alla montagna e legame tra il territorio e le comunità che da millenni vi risiedono. Come è emerso nel convegno sull’economia rurale tenutosi a Bondo lo scorso giugno, si devono inoltre ricreare quei ponti tra territori affini e la cultura può essere un mezzo di contatto privilegiato”. Come sottolinea Giovanni Pelloso “gli autori in mostra offrono un tempo della visione e della riflessione”. Il fotoreporter Francesco Cito nei suoi scatti realizzati tra le Dolomiti del Trentino “si concentra” – come spiega Pelloso – “sull’uomo, rendendo testimonianza dell’azione del consumatore, più o meno consapevole, dell’alpe. Il bianco e nero della fotografia consente di distinguere alcune presenze: sono le sagome di uomini e di donne che solcano la dura terra, ma sono anche le tracce evidenti e minacciose dello sfruttamento delle risorse e delle ferite inferte a un ecosistema complesso e fragile”. Lucia Covi coglie invece con le sue opere frammenti di natura, la forma e il colore della materia, temi cari alla sua ricerca artistica: ecco dunque particolari di alberi e corsi d’acqua, distese di neve e solitari fienili in cui sembra regnare “un sublime silenzio”. Anche le altre opere fotografiche presenti in mostra indagano il rapporto fra uomo e montagna, scegliendo ogni volta un diverso punto di vista: Michele Miorelli analizza il dialogo attuale con la natura e il rapporto tra l’ambiente e chi lo abita, tramite immagini di antichi mestieri e tradizioni con il fine di “comprendere quanto il nuovo millennio contempli ancora una cultura del dialogo con la natura, nella convinzione che questo rapporto, per la sopravvivenza stessa dell’uomo, non possa risolversi nella separazione, nell’isolamento, nell’esperienza dell’aggressione e del dominio“. Agli spazi aperti, alle distese infinite, tra creste e ghiaioni, guarda con l’occhio del cartografo Stefano Isidoro Radoani”, spiega Pelloso. Il lavoro del fotografo trentino diventa un racconto per immagini, che dalle catene montuose scende fino alle vallate. “In lui risiede il desiderio di esplorare e di documentare il territorio complessivo, di selezionare e di classificare, di offrire un’occasione di conoscenza, di tradurre l’essenziale e di evidenziare in forma fotografica qualità e quantità, le relazioni della realtà indagata, la memoria di un presente oggi più che mai fragile” analizza il critico. Nei volti severi e nelle mani segnate dalla fatica disegnati da Antonio Stagnoli, maestro 91enne decano degli artisti bresciani, si legge lo sforzo e la tenacia di un popolo di lavoratori che da sempre lotta per addolcire il territorio montano, impervio e faticoso. Ciro Cipollone, con le sue sculture create grazie a materiali di recupero, si concentra sui valori del riutilizzo dei materiali cari alla civiltà contadina, che si caratterizza per la conservazione, la salvaguardia e la ricerca dell’equilibrio tra l’attività umana e la tutela ambientale. Durante l’inaugurazione la mostra sarà presentata dal giornalista Giovanni Pelloso e dal poeta Mario Antolini Muson. Sono previsti inoltre gli interventi di Giuseppe Bonenti Sindaco del Comune di Bondo, Leonardo Bonenti Assessore alla Cultura del Comune di Bondo, Tiziano Mellarini Assessore alla cultura, cooperazione, sport e protezione civile della Provincia Autonoma di Trento, Patrizia Ballardini Presidente della Comunità delle Giudicarie, Don Celestino Riz Parroco di Bondo, Mario Zanetti Studio d’Arte Zanetti. Per tutta la durata dell’evento si susseguiranno incontri tematici, concerti e presentazioni che coinvolgeranno il pubblico locale e i turisti che trascorreranno sul territorio le festività natalizie.  
   
   
CINEMA; SABATO PRESENTAZIONE BANDO GIOVANI TALENTI IN BASILICATA  
 
La Regione Basilicata da tempo considera il cinema, e in genere l’industria dell’audiovisivo, come un asset culturale e industriale su cui far crescere il territorio. La nascita della Lucana Film Commission si colloca all’interno di questa policy La crescita del territorio è un obiettivo di Eni S.p.a., che ha una significativa presenza nel territorio lucano. Su questo tracciato si colloca l’iniziativa Giovani Talenti in Basilicata, proposta da Open T s.R.l., che da tempo opera nella regione Basilicata a supporto di eventi di particolare valore, in collaborazione con la Lucana Film Commission e con il sostegno di Eni S.p.a. Giovani Talenti in Basilicata vuole dare l’opportunità a giovani videomaker e/o sceneggiatori di arricchire le loro conoscenze riguardo i codici di scrittura, i format e i linguaggi nei nuovi ambienti digitali, web e di internet. Così come intende dare loro tutti quegli elementi economici per muoversi in un mercato in forte mutazione e nel quale incominciano ad operare nuovi player, anche internazionali. L’obiettivo è far crescere professionalità capaci di operare nell’ideazione, progettazione, realizzazione e commercializzazione di prodotti audiovisivi il cui consumo cresce negli spazi che gli danno le tecnologie digitali e i collegamenti a larga banda. Professionalità che siano in grado di competere a livello nazionale e internazionale. Per questa ragione, verrà prodotto un bando per un corso di formazione full immersion, al termine del quale i risultati di maggior rilievo verranno premiati e diffusi. La giuria che sceglierà i candidati al corso e al premio sarà composta da: Enrico Menduni, professore ordinario, Università degli Studi Roma Tre, e regista; Gaetano Cappelli, scrittore; Federico Favot, autore e sceneggiatore di fiction televisive, cinema e web series; Mariella Poli, Senior Adjunct Professor, California College of Art, San Francisco; Nicoletta Iacobacci, Head of Strategy and Future Media presso Ebu (European broadcasting Union), Ginevra; Isabel Roussinova, attrice, autrice e produttrice, Ars Millennia, Roma. Alla conferenza stampa fissata per sabato 14 dicembre, alle ore 12, nella sala Mediafor della Regione Basilicata, parteciperanno: Lucia Nardi – Eni S.p.a.; Alberto Versace – Presidente Sensi Contemporanei; Franco Rina e Paride Leporace – Lucana Film Commission; Enrico Menduni – Università Roma Tre; Gianni Celata – Open T. S.r.l.  
   
   
CONCERTO DI NATALE “SWING” PER IL 13° ANNO CONSECUTIVO VINICIO CAPOSSELA IN CONCERTO AL FUORI ORARIO CON LA PARTECIPAZIONE SPECIALE DELLE SORELLE MARINETTI 25 E 27 DICEMBRE ORE 22.30 - TANETO DI GATTATICO (RE)  
 
Anche quest’anno Vinicio Capossela porterà il suo particolarissimo Concerto di Natale in esclusiva nazionale al circolo Fuori Orario di Taneto di Gattatico il 25 e il 27 dicembre. Lo straordinario locale con il treno dentro, affacciato alla linea ferroviaria, ospita per il 13° anno consecutivo il poliedrico artista che per la festa delle feste torna a casa, nella sua “brumosa Emilia”, per celebrare un rito iniziato nel 2000 e ormai entrato nella tradizione. Uno spettacolo tradizionale, dunque, ma mai uguale a se stesso e pieno di sorprese: quest’anno il Concerto di Natale sarà “Swing”, ad accompagnare sul palco il cantautore, ci saranno infatti le Sorelle Marinetti, trio vocale che in perfetto falsetto rende omaggio al trio Lescano riprendendo la tradizione swing italiana degli anni ‘30 e ’40, con l´eleganza , l´ironia e la classe che lo ha reso celebre. Tra brani natalizi rivisitati, brandi celebri del cantautore, travestimenti e improvvisazioni, immancabili sul palco la vedette del burlesque Cleo Viper e i giochi di prestigio del mago Christopher Wonder, «il mago più straordinario del mondo» - come lo ha definito Capossela - «che non ha mai lesinato lo stage diving sulla folla, legato in una camicia di forza piena di neve finta e canditi, nel suo numero più stupefacente: la human pignata!». E continua: «Per festeggiare il numero della fortuna quest´anno il concerto si ammanta dei soliti lustrini, fiumi di birra, neve finta, swing e musica da Louis Prima ai Pogues, dagli standard Natalizi alle canzoni antologiche, una serata da balli abbracciati, cucci e spintoni. Non mancate, fate 13 con noi, e buona fortuna!» Vinicio Capossela e il Natale - Lunga è la tradizione che lega Vinicio Capossela alle festività dicembrine e ai culti popolari e tradizionali dell’inverno: «Abbiamo tradizioni bellissime. Babbo natale, come portatore di doni, vestito come la coca cola è arrivato per ultimo. Prima ci sono i saturnali, le feste dei folli, San Niccolò o Santo Nicola. Prima di Bing Crosy, zampogne, pive, cantate. Leggende, le corse degli asini, i falo’ di Sant’antonio Abate. I riti contadini. » ha dichiarato. Negli anni Capossela ha scritto tre fiabe radiofoniche - “Racconto di Natale” (2001), “I cerini di santo Nicola (2002)” “Il gigante e il mago” (2009) – ha cantato cover natalizie, canzoni per le feste, ma soprattutto non ha mai mancato l’appuntamento per la ricorrenza delle ricorrenze, il Concerto di Natale al mitico Fuori Orario di Taneto (Re), il luogo dove il cantautore sostiene affettuosamente di avere i suoi «peggiori amici» di sempre, che è come Dublino per i Pogues. Il locale con il treno dentro da 13 anni a questa parte, ogni 25 dicembre, ha visto esibirsi Vinicio Capossela insieme a grandi musicisti e jazzisti come Achille Succi, Michele Vignali, Enrico Lazzarini, Giancarlo Bianchetti, Mirco Mariani, Glauco Zuppiroli, Mauro Ottolini, Teo Ciavarella, Vincenzo Vasi, Asso Stefana, Zeno De Rossi, Eusebio Martinelli. Ad affiancarli, di volta in volta, cori di bambini, cori di Gospel, ensemble vocali classici come il Coro degli Apocrifi. Ma anche reginette del burlesque come Drazilla e Cleo Viper e il rock´n´roll mago Christopher Wonder che dal cilindro estrae una spericolata versione di "Fairytail Of New York" per chiudere la serata. Uno spettacolo mirabolante che ogni anno riserva nuove meraviglie. Info prezzi su http://www.Arcifuori.it  Vinicio Capossela è reduce in questi giorni dal successo di Indebito, il film documentario scritto con Andrea Segre, presentato nel 2013 in anteprima al festival di Locarno e al festival di Internazionale, e proiettato al cinema il 3 dicembre scorso con un´uscita evento unica che ha registrato un record di botteghino ( miglior media copia della giornata) e ha amplificato l’interesse del pubblico per il film, che continuerà ad essere distribuito nelle sale che ne faranno richiesta. Per questo lunedì 9 dicembre debutterà il sito www.Indebitoilfilm.it  destinato a fare da tramite tra le richieste del pubblico e l’offerta degli esercenti che decideranno di proporre il film nella propria città. Www.viniciocapossela.it    
   
   
ANGELO BRANDUARDI “IL ROVO E LA ROSA – CONCERTO 2014” IL 13 DICEMBRE 2013 LA DATA ZERO DEL TOUR A LAIVES (BZ)  
 
Venerdì 13 dicembre, dalle 21, Angelo Branduardi sarà sul palco del Teatro San Giacomo di Laives (Bz) per l’anteprima ufficiale del suo nuovo tour “Il Rovo e la Rosa – concerto 2014”, distribuito da International Music. Lo spettacolo sarà l’occasione per ripercorrere in un’unica serata, in un concerto intenso ed evocativo, la storia musicale di Branduardi con i suoi indimenticabili successi, e per presentare dal vivo il nuovo lavoro discografico “Il Rovo e la Rosa -. Ballate d’amore e di morte”, pubblicato lo scorso 29 ottobre (Lungomare/universal Music Italia). Un nuovo gioiello della produzione musicale del grande cantore-menestrello, i cui brani sono liberamente ispirati alle ballads del periodo elisabettiano e che, come spiega lo stesso Branduardi, costituisce una saldatura tra la sua produzione più pop ed il lavoro di ricerca sulla musica antica: “Un lavoro di distruzione e ricostruzione, non solo musicale ma anche a livello del testo, per riportarli ad una versione filologica e nello stesso tempo inedita”. Dopo la data zero di Laives, da gennaio 2014 prenderà il via il tour europeo che culminerà con il concerto del 7 febbraio all’Olympia di Parigi, mentre dal 18 febbraio “Il Rovo e la Rosa – concerto 2014” toccherà i palchi dei principali teatri italiani. Queste le prime date annunciate: 18 febbraio Milano (Teatro Nazionale), 22 febbraio Savona (Teatro Chiabrera), 6 marzo Belluno (Teatro Comunale), 15 marzo Bassano del Grappa (Teatro Jacopo Da Ponte), 29 marzo Roma (Auditorium Conciliazione). Www.angelobranduardi.it  - www.Angelobranduardi.it/rovoerosa  - www.Facebook.com/branduardiofficial    
   
   
AOSTA: SALMO MIDNITE TOUR  
 
L’assessorato dell’istruzione e cultura propone, nell’ambito della Saison Culturelle, il concerto Midnite Tour, del rapper Salmo, che avrà luogo venerdì 13 dicembre 2013, alle ore 21, al Teatro Splendor di Aosta. Quando il rapper Salmo ha annunciato il Midnite Live Session Tour la curiosità è stata tanta: sul palco non ci sarebbe stato solo il “suo” dj a mettere le basi, ma anche una vera e propria live band con gli strumenti in mano. Oltre al fidato Ignazio Pisano, in arte dj Slait, si esibiranno pertanto i componenti delle band in cui Salmo ha militato in passato: Marco Maneddu al basso, Claudio Cossu alla chitarra e Gabriele Deiana alla batteria. Un tour interamente “suonato”, dunque, assoluta novità nel panorama hip-hop in Italia, una scelta innanzitutto stilistica e musicale con una produzione di alto profilo. Ancora una volta il 29enne sardo scommette sulla sua attitudine trasversale che contamina l’hip-hop con il rock più aggressivo. Si rivela capace di rivoluzionare i canoni del rap e di mixare alla perfezione diverse sonorità, rap, elettronica, sfumature reggae. Decine di milioni sono le visualizzazioni del canale Youtube di Salmo che ha visto in primo piano Russell Crowe, il singolo che ha lanciato Midnite. Il nuovo disco del rapper Salmo, Midnite, prodotto dall’etichetta indipendente Tanta Roba (label di Dj Harsh e Gué Pequeno dei Club Dogo) è uscito nel mese di aprile scalando la classifica ufficiale F.i.m.i. (Federazione Industria Musicale Italiana) fino alla posizione numero uno nella top ten degli album più venduti in Italia dopo una settimana dall’uscita. Risultato che bissa il primo posto della classifica album di iTunes. La Saison Culturelle 2013/2014 è realizzata dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta col patrocinio della Fondazione Crt Cassa di Risparmio di Torino. Il biglietto è unico € 15. Lo spettacolo è incluso unicamente nell’abbonamento Tuttomusica. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta Attività culturale, musicale, teatrale ed artistica, n. Verde 800141151, 0165 32778, 0165 273185  
   
   
TORINO IL MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI RIAPRE AL BASICVILLAGE  
 
 Torino – Il Museo Regionale di Scienze Naturali “riapre” al Basicvillage, in corso Verona 15/C. Dopo la temporanea chiusura della storica sede di via Giolitti 36, l’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e il Gruppo Basicnet hanno dato vita a un progetto congiunto che vede la nascita del primo Temporary Musem di Scienze cittadino. Da venerdì 13 dicembre, questo nuovo spazio – un grande loft frutto della riconversione di un vecchio edificio industriale, oggi Basicvillage – aprirà al pubblico e ospiterà una serie di esposizioni curate dal Mrsn, accanto a un approfondimento culturale permanente, dedicato alla Rivoluzione Informatica e realizzato da Basicgallery, archivio storico di Basicnet. La prima esposizione del Mrsn è “Hi-tech: un cuore di pietra”, in programma fino al 16 febbraio 2014. Nel corso del 2014 saranno esposte presso il Temporary Museum, con programmazione bimestrale, nuove mostre che coinvolgeranno tutte le sezioni del Mrsn. “Questa nuova collaborazione rafforza la partnership di successo avviata negli ultimi anni tra Regione Piemonte e Basicnet nella produzione di contenuti culturali, come dimostrato da Steve Jobs: 1955-2011 (1° dicembre 2011 – 15 aprile 2012) e La fine del Mondo (18 dicembre 2012 – 5 marzo 2013), mostre realizzate da Basicnet al Museo di Scienze” commenta l´Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Michele Coppola. “La presenza del nostro Museo al Basicvillage – così significativa per l´attività e la visibilità del museo in questo delicato momento – dà continuità a un rapporto tra pubblico e privato che diventa un modello di riferimento per il territorio”. “Con il Temporary Museum, Natura e Tecnologia ancora una volta si incontrano” osserva Marco Boglione, Fondatore e Presidente del Gruppo Basicnet. “L’evoluzione dell’uomo è strettamente legata alla memoria. Da sempre le grandi innovazioni sono state ispirate dall’esigenza fondamentale di trasferire la conoscenza. Per questa ragione, mi piacerebbe che la collaborazione con il Museo Regionale di Scienze Naturali potesse essere utile ai giovani”. Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, è stato istituito nel 1978 dalla Regione Piemonte con lo scopo di salvaguardare e valorizzare un patrimonio scientifico unico in Italia. Si tratta delle collezioni storiche naturalistiche dei Musei universitari torinesi integrate con esemplari acquisiti dal Museo regionale a partire dagli anni ottanta del Novecento e confluiti nelle sezioni di Botanica, Entomologia, Mineralogia-petrografia-geologia, Paleontologia e Zoologia. Nelle sale dello storico Museo di Zoologia accanto a esemplari appartenenti a specie estinte di eccezionale valore, come l’alca impenne, il tilacino, l’emù nero, il leone di Barberia e il quagga, sono esposti reperti di grande pregio che permisero a Emilio Salgari di osservarli e descrivere nei suoi celebri romanzi. Di forte suggestione è l’Arca allestita nel 2000 dall’architetto Andrea Bruno con l’imponente scheletro di balenottera spiaggiata a metà Ottocento a Bordighera accanto a reperti provenienti dalle collezioni dell’Università di Torino. Una significativa selezione delle collezioni mineralogiche del Museo è esposta al piano terreno: le più belle dolomiti mai uscite dalle miniere di Traversella, il più grande monocristallo di magnetite del mondo, conformazioni di cristalli di berillo varietà acquamarina nonché pezzi unici e affascinanti per qualità e dimensioni. La straordinaria diversità del mondo naturale e quello sull’evoluzione darwiniana sono il cuore delle nuove sale espositive permanenti inaugurate nel marzo 2013 dove “Lo spettacolo della natura. Storie di scienza e di mondi da conservare” presenta le collezioni, insieme alle più moderne conoscenze e alle attività di conservazione in un percorso espositivo caratterizzato da un allestimento interattivo e multimediale. Www.mrsntorino.it    
   
   
IL MUSEO FERROVIARIO DI PIETRARSA (NA) APRIRÀ ANCHE NEI WEEK END  
 
 Dal 14 dicembre il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa (Napoli) sarà visitabile anche il sabato e la domenica. La novità fa parte del piano della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, il cui fiore all’occhiello è proprio la prestigiosa area museale, per la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio storico, tecnico, ingegneristico e industriale del Gruppo Fs. Per facilitare l’arrivo al Museo, da domenica 15 dicembre, con l’entrata in vigore dell’orario ferroviario invernale, saranno potenziati i collegamenti con i treni regionali che, in coincidenza con l´arrivo delle Frecce a Napoli Centrale, garantiranno circa ad ogni ora la prosecuzione alla volta della stazione di Pietrarsa - San Giorgio a Cremano, ubicata di fronte all’area museale. Il nuovo orario di apertura sarà il seguente: venerdì, sabato e domenica dalle ore 9 alle ore 16 (con pausa del servizio di biglietteria dalle ore 13 alle 13.30). Il giovedì l´apertura avrà luogo solo su prenotazione per grandi gruppi. Domenica 15, giornata inaugurale del nuovo ciclo, l’ingresso sarà interamente gratuito. Negli altri giorni, il prezzo di ingresso è di € 5,00 (intero) e di € 3,50 (ridotto per gli adulti oltre i 65 anni, per i ragazzi tra 6 e 18 anni, e per tutti i visitatori in caso di parziale chiusura o inagibilità di alcuni padiglioni in caso di convegni o lavori di restauro). L´ingresso è gratuito per minori sotto i 6 anni, oltre che per tutti i visitatori diversamente abili ed il loro accompagnatore. Saranno a disposizione dei visitatori delle guide che illustreranno percorsi e contenuti del Museo. Con i suoi 36mila metri quadrati complessivi di cui 14mila coperti, il Museo di Pietrarsa è una delle maggiori aree espositive del Paese e uno dei principali musei ferroviari del mondo. Al suo interno la riproduzione fedele della Bayard, la locomotiva che trainò il treno inaugurale della prima tratta ferroviaria Napoli Portici del 1939; 25 locomotive a vapore; 6 locomotive elettriche; 12 rotabili tra automotrici elettriche/nafta (le cosiddette “ Littorine”), diverse tipologie di carrozze (postale, detenuti, centoporte) tra cui la sontuosa carrozza n° 10 dell’ex Treno Reale (oggi treno Presidenziale); 5 locomotive diesel; 25 modelli in scala di treni/carrozze/ plastici di stazioni ferroviarie; lo spettacolare plastico “Brunetti” meglio noto come plastico del “Trecentotreni”.  
   
   
LASTRA A SIGNA: LA CANTATA DEI PASTORI “IL CANTO DI RAZZULLO” DA LA CANTATA DEI PASTORI DI ANDREA PERRUCCI SABATO 14 DICEMBRE AL TEATRO DELLE ARTI.  
 
 I pastori della tradizione natalizia napoletana sul palcoscenico del Teatro delle Arti, sabato 14 dicembre alle 17, con “Il canto di Razzullo”, da La Cantata dei pastori di Andrea Perrucci. Lo spettacolo è messo in scena da l´associazione "Il Torchio". A raccontare il viaggio di un cantore che ha reso familiari versi antichi e sconosciuti, saranno Michele Febbraio e Fabio Cocifoglia, che è anche il regista dello spettacolo, ideato da Teresa Megale in omaggio al museo “Enrico Caruso”, con musiche di Federico Ambrosio. La Cantata dei pastori, legata alla tradizione della Natività, è stata scritta nel 1699 dal gesuita palermitano Andrea Perrucci e, mentre rappresenta un unicum nel panorama teatrale barocco italiano, viene ora proposta in forma ridotta e originale, con musica, canti dal vivo e sculture presepiali. L’assessore alla Cultura Marco Capaccioli evidenzia come, con <questo spettacolo, il Comune di Lastra a Signa e il museo “Enrico Caruso” intendano rendere omaggio alla cultura di origine del tenore napoletano cui il museo è dedicato, nel 140° anniversario della nascita. L´iniziativa rientra nel progetto “Il sapore della conoscenza”, che indaga sulla interdisciplinarietà delle tematiche culturali, sociali, economiche, filosofiche e produttive, aggregando cultura e marketing territoriale, quali elementi cardine per l´affermazione di un territorio>. Ingresso libero  
   
   
SABATO 14 - MERCOLEDÌ 18 DICEMBRE ALLA MEDIATECA REGIONALE PUGLIESE A BARI “9,5 MM - A PROVA DI FUOCO”  
 
 A novant´anni dalla prima sbirciatina in quell´obiettivo che rubava frammenti di vita domestica e privata all´oblio, l´Associazione culturale Frammenti responsabile dell´Archivio di Cinema familiare regionale Oggetti Smarriti, realizza attraverso tavole rotonde, lezioni frontali, proiezioni ed esposizioni museali, 9.5mm - a prova di fuoco, festival sul formato ridotto che aprì la strada al cinema amatoriale. Quando nel mondo del cinema si parla di 9,5 mm (detto anche Bioframe) si fa riferimento ad un formato cinematografico prodotto dalla ditta francese Pathé, che negli anni venti lo lanciò sul mercato con il nome di Pathé Baby ma, andando avanti negli anni, la pellicola ha continuato a vivere nel cinema e come dimenticare infatti i frammenti romantici censurati di “Nuovo Cinema Paradiso” oppure la scena del cinema in fiamme in “Bastardi senza gloria”. Come l’araba fenice che rinasce dalle ceneri, il cinema che si rinnova dalla tradizionale pellicola infiammabile del film nitrato utilizzato per i 35 mm, chimicamente identico alla cosiddetta “polvere da sparo senza fumo”, attraverso la ricerca del nuovo, è il tema al centro della rassegna “9,5 mm - a prova di fuoco”. Finanziata dall’Apulia Film Commission (attraverso i Fondi Po Fesr Puglia 2007-2013), l´iniziativa è organizzata da Frammenti, associazione culturale che si impegna per la salvaguardia e la fruibilità del patrimonio audiovisivo e, con il progetto Oggetti smarriti, già vincitore del bando regionale pugliese Principi attivi, è sempre attiva nella raccolta e digitalizzazione dei fondi filmici privati, e nella promozione della cultura cinematografica e della sua conservazione. Programma Sab. 14 - Merc. 18 Dicembre 2013 Mediateca Regionale Pugliese – Via Zanardelli, 32 – Bari. Sabato 14 Dicembre 18,00 - tavola rotonda 9,5 mm - Il ruolo delle Cineteche e degli Archivi nella conservazione dei film in formato ridotto e quadro generale del patrimonio in Italia. Interverranno: Reto Kromer - restauratore e conseratore; Anne Gourdet-mares - Cinémathèque Française e Pathè; Claudio Santancini - The Austrian Film Museum; Silvia Casagrande - Filmoteca Navarra; Irela Nunez - Cineteca Nazionale; Gaetano Martino - Cineteca Lucana; Mirko Santi - Camera Ottica e Crea Università di Udine; Marco Seregni - Cineteca Italiana di Milano. Domenica 15 Dicembre 10,30 - proiezione del film El Perro Negro - Stories from the Spanish Civil War di Peter Forgacs (Hungary, 2005) durata 84´. Lunedì 16 Dicembre 10,30 - lezione frontale 9,5 mm - Fonti storiografiche tecniche di recupero del Pathè baby in Italia. Mirko Santi - Homemovies Camera Ottica e Crea Università di Udine; Marco Seregni - Associazione Homelette e la Cineteca Italiana di Milano. Martedì 17 Dicembre 10,30 - tavola rotonda 9,5 mm - Lo stato di conservazione in Europa. Silvia Casagrande - Filmoteca Navarra; Claudio Santancini - Wien Film Museum discutono della fase di recupero delle pellicole di pathè baby e mostrano i risultati del lavoro negli ultimi anni. Mercoledì 18 Dicembre 18,00 - proiezione del film Karagoez Catalogo 9,5 mm Gianikian e A. Ricci - Lucchi. (Italia, 1983) durata 53´. Negli spazi della Mediateca regionale sarà, inoltre, allestita la mostra temporanea sulla storia del formato 9.5mm a cura della Cineteca Lucana. Saranno esposti proiettori, cineprese Pathè Baby manuali e a motore, pubblicazioni periodiche e reclame dell’epoca che ripercorrano l´excursus di questo formato ridotto nei decenni che lo videro protagonista. Contemporaneamente sarà proiettata in loop una selezione di film in 9.5mm.  
   
   
DIRITTI AL FUTURO: LA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 DEL FONDO SOCIALE EUROPEO SCOMMETTE SUI GIOVANI  
 
Firenze – La nuova programmazione del Fondo sociale europeo scommette sui giovani. Sarà questo il tema al centro della nuova stagione di fondi europei per gli anni 2014-2020. Se ne parla, venerdì 13 dicembre, a Livorno nel corso dell´evento annuale del Programma operativo regionale del Fse 2007-2013, che si terrà a partire dalle 9.30 alla Camera di Commercio, in piazza del Municipio 48. Un´occasione per fare il bilancio di sette anni di attività e per tracciare le linee degli interventi futuri, sempre più focalizzati a sostegno dell´autonomia e dell´occupazione dei giovani. Introdurranno i lavori l´assessore regionale alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini e la vicepresidente e assessore alla scuola, università e ricerca Stella Targetti. Fra gli interventi in programma, anche quello di Nicolas Gibert-morin, della Commissione europea, direzione generale occupazione affari sociali e inclusione. La prima sessione sarà l´occasione per fare illustrare i principali risultati del Programma, punto di arrivo, ma anche di partenza, in vista del nuovo ciclo di programmazione. La seconda sessione sarà dedicata a uno degli ambiti prioritari d´intervento del Programma 2014-2020 e cioè, appunto, il sostegno ai processi di autonomia dei giovani. Saranno illustrati gli interventi che la Regione Toscana ha messo e mette in atto grazie al Fondo sociale europeo, anche in vista della nuova programmazione, per favorire l´accesso dei giovani nel mercato del lavoro, attraverso un´adeguata qualificazione professionale, mediante l´integrazione tra scuola, formazione, università e mondo del lavoro, nonché sostenendo processi di autoimprenditorialità.  
   
   
ARTIGIANATO - COOPERAZIONE SARDEGNA-MAROCCO, IN MOSTRA A CAGLIARI ECCELLENZE TESSILI  
 
Un’ulteriore conferma del ruolo d’eccellenza della Regione Sardegna e delle amministrazioni locali isolane nella valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale e nella cooperazione internazionale. Sono stati presentati dall’assessore regionale dell’Artigianato, Luigi Crisponi, e dalla direttrice generale della Presidenza, Gabriella Massidda, e saranno in mostra sino a giovedì 19 dicembre alla Bottega Santa Croce (ex Isola) di Cagliari (in via Santa Croce 39), i manufatti prodotti e i risultati raggiunti nell’ambito del progetto di cooperazione "Sviluppo dei saperi artigianali e integrazione dei sistemi produttivi in Marocco e in Italia". Recuperare gli antichi tesori tradizionali e le abilità custodite nel tempo ed elaborare nuove forme di promozione del patrimonio del fare esaltando la ricchezza del territorio che lo produce sono gli obiettivi che hanno dato vita al progetto, finanziato dal Programma di sostegno alla Cooperazione regionale e realizzato dalla presidenza della Regione in partenariato con il ministero dell’Artigianato del Regno del Marocco. Sardegna Capofila Progetto. "La Regione ha realizzato e sta realizzando una serie di attività nel settore artigiano – ha affermato l’assessore Crisponi - capaci di mettere in luce una Sardegna autentica che crea sviluppo economico riscoprendo, nel contempo, le sue tradizioni identitarie e secolari ma aperte alla modernità e all’originalità". "La Sardegna – ha spiegato la direttrice Massidda - capofila del progetto insieme ad altre nove regioni, ha creduto fino in fondo in questa sinergia che mira al mantenimento dell’arte del sapere cercando di coniugare le conoscenze reali, storiche, fattuali con la prosecuzione del tempo dando un valore aggiunto di contemporaneità, cosicché i saperi tradizionali diventino potenzialità per i nostri giovani". Artigianato, Cooperazione E Solidarieta´. Nel quadro del progetto in collaborazione con alcune cooperative femminili marocchine e associazioni di migranti marocchini residenti in Sardegna sono stati realizzati dei laboratori progettuali, grazie anche al contributo di alcune realtà artigianali sarde e alla partecipazione delle facoltà di architettura delle Università di Cagliari e Sassari. Il pubblico della mostra potrà ammirare i risultati di tali attività, frutto di un lavoro a più mani, di sinergie e incontri tra mondi differenti. In questa occasione, il pubblico potrà fare offerte per l’acquisto di ognuno dei pezzi esposti e il ricavato sarà donato all’associazione Sos Villaggi dei bambini, con cui si è collaborato nel quadro del progetto. Tra le attività poste in essere nell’ambito del progetto vi è la realizzazione dell’Archivio dei saperi artigianali del Mediterraneo (www.Mediterraneancraftsarchive.it), consultabile durante il periodo della mostra da una postazione internet dedicata. Distretto Del Tappeto. La presentazione è stata occasione per l’assessore Crisponi per parlare anche di un’altra iniziativa di valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale di imminente realizzazione: "Abbiamo approvato nell’ultima seduta di Giunta una delibera intitolata "Trame dell’identità di Sardegna" – ha detto - e, nella prossima riunione, presenterò un altro provvedimento che la completerà dal punto di vista attuativo, istituendo il "Distretto del tappeto sardo", una rete fortemente identitaria e aggregante, che coinvolga i centri dove è presente e si sviluppa la produzione del tappeto, integrando l’intera filiera artigiana, l’ambito di riferimento è regionale ma la vendibilità internazionale. Un’iniziativa – ha aggiunto Crisponi - intesa a promuovere, salvaguardare e valorizzare le risorse tessili che rientra tra le azioni strutturali e promozionali di settore".  
   
   
AOSTA, CORSO BASE PER SARTE CUCIRE STOFFE E RELAZIONI - 2014  
 
L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali informa che saranno avviati anche nel 2014 i corsi base per sarte, appuntamento atteso e di grande interesse che negli anni precedenti ha visto una costante e numerosa partecipazione da parte di molte donne valdostane sia giovani che meno giovani. L’iniziativa Cucire stoffe e relazioni, contiene in sé una valenza socio-culturale perché i corsi pratici sono anche luogo di aggregazione in cui sperimentare e valorizzare le proprie capacità e competenze oltre che apprendere le tecniche sartoriali. I corsi sono rivolti a chi intende imparare, attraverso un metodo semplice, a confezionare capi di abbigliamento e accessori per l’arredamento o a riparare e ammodernare capi già confezionati. Ai corsi può accedere anche chi è già in possesso di conoscenze di modellistica e confezione, poiché le lezioni saranno personalizzate in base ai requisiti pregressi dei partecipanti. La Struttura politiche sociali dell’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali e la società consortile Projet formation, che collaborano per la gestione del progetto, hanno previsto una sessione di corso che si svilupperà tra gennaio e maggio, con lezioni della durata di 3 ore ciascuna per due volte a settimana. Ogni partecipante potrà scegliere sede e orario tra quelli proposti all’atto dell’iscrizione. Le sedi saranno dislocate ad Aosta, Pollein, Saint-pierre, Aymavilles, Saint-christophe, Saint-vincent, Châtillon e Hône. «Nel riproporre questa iniziativa s’intende favorire – precisa l’Assessore Fosson – la nascita di nuove relazioni interpersonali, anche tra persone fragili e a rischio esclusione sociale, anziani attivi, giovani donne immigrate insieme ad appassionati del settore attraverso l’impiego del proprio tempo libero in un’attività manuale creativa e produttiva». Le iscrizioni dovranno essere presentate, a partire dal 16 dicembre 2013, presso gli uffici del consorzio Projet formation in loc. Autoporto, 14/U a Pollein. Per informazioni si può chiamare il numero 0165 43851