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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 14 Novembre 2014
FESTA DI SANT’ANASTASIA A MONASTERO DI LANZO  
 
Dal 14 al 17 novembre a Monastero di Lanzo si celebra la Festa di Sant’anastasia. Per il piccolo paese è il momento opportuno per rivivere le antiche tradizioni religiose, legate al culto di questa santa. Venerdì 14 novembre i festeggiamenti si apriranno con una cena a base di “Sapori di Montagna”, mentre sabato sera si proseguirà con un menu dedicato al fritto misto. Domenica la festa entrerà nel vivo con la 7ma edizione del Mercatino Artigianale Natalizio, l’apertura della mostra Immaginette e santini nella religiosità popolare presso il Municipio, la celebrazione della santa messa, con processione e bacio della reliquia. Www.comune.monasterodilanzo.to.it    
   
   
ARRIVA A POTENZA IL PRIMO FUMETTO SULLA SALUTE LILLY DISNEY  
 
Il primo fumetto Lilly Disney sulla salute “Coco e la festa di Pippo!” dedicato al diabete infantile arriva a Potenza. La giornata educazionale e la presentazione del fumetto avranno luogo sabato 15 novembre al Palazzetto dello sport Rossellino con la partecipazione dei bambini di 16 Iitituti scolastici. Complessivamente oltre 250 bambini parteciperanno al percorso ludico educativo in programma. L’iniziativa, realizzata anche grazie al contributo determinante dei dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi che hanno preso parte all’evento, si propone di spiegare che cos’è il diabete giovanile, come convivere con questa condizione ma anche come favorire stili di vita corretti che tutti i bambini dovrebbero seguire per allontanare oppure prevenire le future malattie legate a obesità e sedentarietà. Oltre all’intento ludico educativo quindi, la giornata vuole promuovere un momento di incontro per lanciare questi messaggi positivi. Contestualmente, infatti, si svolgerà anche una tavola rotonda relativa al tema, con la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni regionali e comunali, dell’Azienda Sanitaria di Potenza, delle società scientifiche di pediatria e di endocrinologia pediatrica, dei pazienti e del mondo scolastico. L´evento vedrà la presenza di circa 250 bambini delle scuole primarie e dell’infanzia del Comune e della provincia di Potenza. Nel corso della mattinata si svolgerà anche una tavola rotonda dedicata al diabete infantile, ai problemi di integrazione dei bambini a scuola e con gli amici, ma anche allo stile di vita corretto, con la partecipazione di medici specialisti, rappresentanti istituzionali, a partire dal sindaco della Città e dall´assessore alla Salute della Regione Basilicata. Grazie al supporto dei medici, della dietista e della psicologa del gruppo di lavoro Asp per le endocrinopatie dell’età evolutiva e di uno staff di animatrici, i bambini seguiranno un percorso ludico - didattico legato al nuovo fumetto Lilly Disney. Coinvolti dalle associazioni Pazienti, tra i bambini presenti ci saranno anche quelli con diabete da varie città della regione – sono 18mila in tutta Italia, oltre 1.500 nella sola Basilicata.  
   
   
FESTIVAL POESIA CIVILE, SABATO ULTIMI APPUNTAMENTI  
 
Sabato 15 novembre si conclude il Festival internazionale di poesia civile Città di Vercelli: alle ore 15 al Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli, in via D’angennes, 5, si terranno una serie di readings sui poeti premiati dal Festival tra il 2005 e il 2014; alle ore 18:30 nel Seminario Arcivescovile, in piazza S. Eusebio 10, ci sarà il reading a tema “Parole sensibili: etica e poesia”; alle ore 21, al Museo Borgogna di Vercelli, in via Borgogna 8, si terrà l’incontro di poesia e musica “Tra musica epoesia. Omaggio a Mallarmè”. Http://poesiacivile.com/    
   
   
GLI “ECOMUSEI” AL CENTRO DELLE STRATEGIE DI SVILUPPO DEL TRENTINO E DELLA SUA AUTONOMIA  
 
“Patrimonio culturale, comunità e sviluppo locale”: verterà su questi temi la discussione che sarà ospitata sabato 15 e domenica 16 novembre 2014 a Trento negli spazi del Muse su iniziativa di Provincia autonoma di Trento, Servizio Attività culturali; Scuola di Comunità, Acli; Federazione Trentina delle Cooperative; Museo delle Scienze e Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. Il programma dei lavori e gli obbiettivi dell’iniziativa sono stati illustrati oggi a Trento nell’ambito della piattaforma di Comunicazione “Cultura Informa” dal dirigente del Servizio Attività Culturali della Provincia, Claudio Martinelli). E’ intervenuto all’incontro con i giornalisti Hugues de Varine, lo storico e museologo “padre degli ecomusei”. Questi argomenti saranno affrontati nel corso di una “due giorni” che gli Ecomusei trentini hanno promosso nelle sale del Muse nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 novembre 2014. Si tratta di un’importante occasione di approfondimento dei temi che costituiscono la mission della rete degli Ecomusei, ovvero lo sviluppo locale, il coinvolgimento delle comunità e la possibilità di estendere e rafforzare la collaborazione tra i soggetti del territorio per lo sviluppo di nuovi strumenti e prospettive in grado di operare in modo concreto sulle realtà locali.  
   
   
MILANO, SUZANNE LACY GENDER AGENDAS 14 NOVEMBRE 2014 – 6 GENNAIO 2015  
 
 In attesa della riapertura della rinnovata sede di Prato, prevista per la primavera 2015, il Centro per l´arte contemporanea Luigi Pecci riparte con una nuova stagione nella sua succursale distaccata milanese, il Museo Pecci Milano, che ha sede in Ripa di Porta Ticinese 113. Con l’occasione dà il via ad una nuova linea di investigazione, dedicata a protagonisti dell´arte internazionale che abbiano svolto ricerche pionieristiche negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. Sarà Suzanne Lacy, dal 14 novembre 2014 al 6 gennaio 2015, ad aprire la serie con una mostra retrospettiva tematica, dal titolo Gender Agendas. La mostra offre per la prima volta in Europa un’ampia presentazione delle opere dell´artista di Los Angeles, conosciuta come uno degli autori che fin dai primi anni Settanta, nella West Coast, hanno compiuto un lavoro cruciale mescolando l’arte emergente con l’impegno sociale. La sua attività spazia dalle esplorazioni del corpo alle riflessioni intime, fino alla strutturazione di grandi manifestazioni pubbliche che coinvolgono decine di artisti e migliaia di spettatori. È quest´ultima la parte che costituisce il filo conduttore principale della mostra, seguendo uno dei leitmotiv della sua ricerca: l´indagine sulla condizione femminile, talvolta svolta in modo più intimo, altre volte attraverso una forte carica politica e civile, nella considerazione del potere dell’arte come strumento di lotta e di promozione di idee libertarie e progressiste. Nella mostra, curata dal nuovo direttore Fabio Cavallucci in collaborazione con Megan Steinman, vengono presentati alcuni dei lavori in cui l’artista ha toccato i temi cruciali della condizione femminile: lo sfruttamento sessuale e la violenza, l’invecchiamento e la considerazione che i media hanno della donna anziana, le questioni sociali che vanno dal razzismo alle condizioni di lavoro e di classe. Temi che, se negli anni Settanta e Ottanta erano provocatori e avanguardisti, oggi sono ancora all´ordine del giorno. L´arte diviene così uno strumento utile, da una parte per scavare più profondamente i significati e le aspirazioni personali di tutte le centinaia di anonime performer che altrimenti non avrebbero accesso ai sistemi di comunicazione, dall´altra per mettere in evidenza, attraverso l´amplificazione dei media, le tematiche dei movimenti di liberazione femminile. La mostra raccoglie i riadattamenti di alcuni tra i lavori più importanti di Suzanne Lacy. Tra questi Prostitution Notes, (1974), un´indagine sulle prostitute e sul loro sfruttamento in alcune aree di Los Angeles, basata su interviste nei bar e nei locali da loro frequentati. In Mourning and In Rage (1977) è un’opera creata quando a Los Angeles ci fu il brutale strangolamento di dieci donne per opera di un serial killer. Suzanne Lacy, insieme ad altre attiviste, si presentò davanti al municipio della città con dieci figure femminili, coperte dalla testa ai piedi con tuniche nere, ciascuna a denunciare tutti i tipi di violenza sulle donne, oltre all’omicidio, spostando l’attenzione dei mass media dalle storie specifiche delle vittime, alla cultura generale della violenza. The Crystal Quilt (1985-1987) è forse l’opera più celebre, quella con cui la Tate Modern ha deciso di aprire The Tanks, il nuovo spazio dedicato all´arte performativa nel 2012. La performance, rappresentata ora da un time-lapse di pochi minuti, si svolse nella hall di un centro commerciale a Minneapolis: 460 donne di età superiore ai sessant´anni, sedute ai tavoli disposti secondo il disegno di una grande tovaglia realizzata da Miriam Shapiro, discutevano tra loro confrontando le proprie esperienze e i propri ricordi con analisi sociologiche sul mancato utilizzo delle potenzialità della vecchiaia. Ogni dieci minuti le donne erano invitate a cambiare la posizione delle mani sulla tavola, modificando così il disegno della grande tovaglia. Alla fine della performance il pubblico, coinvolto sulla scena, scompose le forme geometriche dei tavoli, trasformando l´austero ordine in una forma caleidoscopica di colori. Non mancano poi lavori più recenti, come Full Circle (1994), una serie di monumenti in pietra dedicati a donne importanti di Chicago e Storying Rape (2012), una discussione svoltasi nella City Hall della città di Los Angeles tra importanti personalità dei media, dell’associazionismo e della politica, incentrata sulla necessità di individuare forme più efficaci di comunicazione per descrivere la violenza sessuale e porre la società di fronte al problema con uno sguardo più urgente. La mostra è arricchita da una sezione di archivio, video e cartaceo, che racconta la multiforme personalità dell’artista, attraverso i molti lavori, compresi quelli iniziali legati alle tematiche del corpo e della carne. Suzanne Lacy si manifesta così come una pioniera, che ha anticipato tanti aspetti divenuti tipici dell’arte degli anni successivi, compreso l’arte partecipativa degli anni Novanta, quella miscela di tendenze in cui il pubblico entra a far parte dell’opera, poi definite da Bourriaud "estetica relazionale". In programma anche la ripresentazione, dal 12 al 14 novembre, della celebre performance “Three Weeks in May”, realizzata per la prima volta nel 1977 nello shopping center del municipio di Los Angeles. Per tre settimane Suzanne Lacy raccolse dalla polizia informazioni sugli stupri e suoi luoghi in cui erano stati compiuti, segnalandoli con un timbro rosso Rape (stupro) sulla mappa della città. Giorno dopo giorno la mappa si tinse rapidamente di rosso, formando un’inedita geografia della violenza cittadina. L’artista volle poi mettere in evidenza, con un timbro più leggero, il terribile rapporto per cui, a ogni stupro denunciato, ce ne fossero nove passati sotto silenzio. A Milano la performance sarà replicata tre volte, anche grazie al coinvolgimento di molte associazioni legate alla difesa dei diritti delle donne: alla preview stampa (12 novembre, ore 12.00), all’opening della mostra (13 novembre, ore 19.00) e in occasione della discussione sulla violenza sulle donne organizzato in collaborazione con la Naba, la Nuova Accademia di Milano (venerdì 14 novembre, ore 11.00). Anche alla luce dei recenti dati sulle violenze domestiche in Italia la performance di Suzanne Lacy non sarà quindi un semplice riadattamento o rievocazione storica, ma un punto di domanda che riguarda tutti, non solo come spettatori, ma come cittadini. E’ prevista la realizzazione di un catalogo, primo di una serie pubblicata da Mousse, che riassume l´intero percorso di Suzanne Lacy, con un testo di Sally Tallant, direttrice della Biennale di Liverpool, un’intervista di Fabio Cavallucci all’artista, e la riproduzione di gran parte delle sue opere dagli anni Settanta ad oggi. La mostra di Suzanne Lacy a Milano è una produzione del Centro per l´arte contemporanea Luigi Pecci, promosso da Regione Toscana e Comune di Prato in accordo con lo Spazioborgogno. La produzione delle opere dell´artista è resa possibile grazie al sostegno di Franco Soffiantino. Partner tecnici Romagna Fiere, Studi d’Arte Cave Michelangelo e Castello del Trebbio.  
   
   
A IVREA PARTE YOUNG UP, UN PROGETTO PER I GIOVANI  
 
Si chiama Young Up e vuole promuovere l´autonomia sociale e lavorativa dei giovani del Canavese a rischio di esclusione sociale. Si tratta di un progetto finanziato dalla Compagnia di San Paolo, della durata di un anno, che prende spunto dal Progetto europeo “Yes Me”, innovativo percorso di formazione che ha aiutato venti giovani del Canavese a migliorare la propria competitività sul mercato del lavoro, frequentando anche stage Ict (nuove tecnologie, blog, social network). Young up si rivolge a 40 dei 170 giovani in carico ai Consorzi dei servizi sociali, con età compresa tra i 16 e i 24 anni, attualmente inoccupati o disoccupati, che hanno abbandonato i percorsi formativi. Www.comune.ivrea.to.it    
   
   
BOLZANO, ORIENTARSI IN MONTAGNA: GEODATI APERTI PER CITTADINI, IMPRESE E TURISTI  
 
Orientarsi meglio nelle aree di montagna dell’Alto Adige, localizzare più facilmente una malga o un edificio e facilitare un intervento di soccorso: sono alcuni dei risultati del progetto "Opengisdata.eu", che ha raccolto e reso accessibili i dati geografici agli utenti. Le novità sull´uso aperto dei dati sono state presentate il 10 novembre a Bolzano. L´alto Adige è decisamente avanti nell´uso libero di dati geografici: a conclusione del progetto It "Opengisdata.eu", iniziato nel 2011 e finanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), la Ripartizione provinciale Informatica, il Tis innovation park e il Consorzio dei Comuni hanno raccolto e elaborato i dati geografici in modo che gli utenti possano facilmente usarli. Sulla base dei geodati aperti le amministrazioni pubbliche e le imprese possono ora sviluppare soluzioni innovative per l´Alto Adige. I positivi effetti del progetto sono stati illustrati a Palazzo Widmann dal presidente Arno Kompatscher e dall´assessora all´informatica Waltraud Deeg. "Nel 2013 come Presidente del Consorzio dei Comuni assieme alla Ripartizione Informatica avevamo messo a disposizione del progetto già 120.000 dati geografici sotto forma di numeri civici, dati che avevano permesso di rendere disponibili diversi servizi web. Oggi come Presidente della Provincia posso presentare i risultati del progetto", ha ricordato Arno Kompatscher. Grazie alla pubblicazione di questi dati, tra l´altro, si è potuta perfezionare notevolmente la mappa altoatesina del progetto Openstreetmap: i sistemi di navigazione che la usano possono ora funzionare sensibilmente meglio in Alto Adige. Kompatscher ha sottolineato che la Giunta provinciale crede molto nel potenziale dell´open data, cioè dei dati aperti: "I dati rilevati dalla pubblica amministrazione costituiscono un enorme patrimonio di conoscenza. Renderli disponibili significa creare trasparenza attraverso un accesso libero alle informazioni. Il loro utilizzo favorisce sviluppo e innovazione." E inoltre, ha precisato il Presidente, "attraverso queste misure non si lede la privacy dei cittadini altoatesini, perché tutti i dati georeferenziati dei Comuni sono anonimi." Sul processo di digitalizzazione in corso in tutti settori della vita pubblica ma anche in quella privata si è soffermata l´assessora Waltraud Deeg: "Si tratta di accompagnare e utilizzare bene questo sviluppo, come nel caso del progetto Opengisdata.eu. Le tecnologie informatiche consentono all´amministrazione pubblica di migliorare i servizi al cittadino e alle imprese", ha detto Deeg che ha ricordato come attualmente la Provincia stia lavorando all´agenda per lo sviluppo digitale dell´Alto Adige, "in particolare con l´elaborazione del documento strategico Alto Adige digitale 2020." Un esempio degli effetti positivi che la pubblicazione di dati geografici può avere per i cittadini è il migliore orientamento in Alto Adige, perché i sistemi di navigazione funzionano bene anche nelle aree montane. Per ristoranti e hotel in queste aree significa di conseguenza che possono essere localizzati meglio, quindi un importante valore aggiunto. E un migliore orientamento significa spesso un risparmio di costi enormi, come dimostra l´esempio del Comune di Villandro in val d´Isarco, dove a causa dei problemi di funzionamento dei sistemi di navigazione gli autoarticolati spesso finivano sui sentieri e si perdevano senza poi riuscire a tornare indietro: "I vigili del fuoco volontari sono dovuti entrare in azione diverse volte per aiutare esperti autisti di camion ad uscire dai guai", ha raccontato il sindaco di Villandro nonché imprenditore nel settore software Walter Baumgartner. Con i dati geografici aperti, in futuro questo accadrà più raramente, "perché il comune è "mappato" con maggiore precisione", ha aggiunto il sindaco. Ma non è l´orientamento l´unico aspetto che viene semplificato attraverso la pubblicazione dei dati geografici: ci sono infatti effetti positivi specie nel settore turistico, dove i servizi e i dati di programmatori vengono usati per sviluppare app che propongono nuove offerte ai turisti. "I dati aperti sono vero e proprio oro digitale - ha affermato il direttore del Tis innovation park Hubert Hofer - e rappresentano la materia prima per app e nuovi programmi che semplificano la vita dei cittadini." Che la pubblicazione dei dati contribuisca a ottimizzare effettivamente le attività di business è dimostrato anche dall´azienda di trasporto locale Sasa: da giugno mette infatti a disposizione gratuitamente i dati sui collegamenti bus, sugli orari delle corse e sui percorsi.  
   
   
"PREMIO PIAZZANO" PER IL GIORNALISMO SCIENTIFICO  
 
Verrà assegnato sabato 15 a Novara, presso l´Aula Magna dell´Università "A. Avogadro" il premio giornalistico "Piero Piazzano 2014", giunto alla sua tredicesima edizione. Il riconoscimento è assegnato per la divulgazione dei temi scientifici ed ecologici e verrà conferito alla giornalista Alice Pace. La consegna sarà preceduta dal convegno "Mediterraneo. Risorsa o minaccia" con interventi di Maria Bianca Cita, scienziata e geologa dell´Accademia dei Lincea, di Khaled Fouad Allam, scrittore e politico e di Mario Giro, sottosegretario agli Esteri. L´incontro inizierà alle 9:15. Www.premiopiazzano.com    
   
   
MEI DAY AL RAVELLO FESTIVAL E MARATONA MUSICALE A EATALY DI MILANO PER I 20 ANNI DEL MEETING DELLE ETICHETTE INDIPENDENTI  
 
Mei Day al Ravello Festival e Maratona Musicale a Eataly di Milano per i 20 anni del Meeting delle Etichette Indipendenti
Il Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza festeggia venti anni di successi al Ravello Festival con l´evento "Mei Day" che si terrà il prossimo 28 dicembre. Parteciperanno tre band italiane indipendenti emergenti: i toscani Piccoli Animali Senza Espressione (Premio Mei) che hanno appena pubblicato il loro primo disco "Cerco Casa Vista Marte" (Irma Records); i romagnoli Equ (Premio Bindi) prodotti dal riminese Max Monti e il giovane cantautore Riki Anelli (Premio Lauzi) prodotto dalla storica Saar Records. Il Mei, inoltre, sempre in occasione del suo ventennale, presenterà, il prossimo 7 dicembre a Milano, ad Eataly, una Maratona Musicale con nuovi cantautori e cantautrici dedicata all´iniziativa In Treno per la Memoria ( www.Intrenoperlamemoria.it  ) destinata alle giovani generazioni per non dimenticare le deportazioni e lo sterminio.
 
   
   
LA RICERCA DELLA VERITÀ PER LA GIUSTIZIA E LA LIBERTÀ. MOSTRA DI GAETANO PORCASI.  
 
132 ter strage di capacI 92 Dal 15 al 30 novembre a Segrate, al Centro Verdi, via Xxv Aprile il ciclo di appuntamenti "La ricerca della verità per la giustizia e la libertà". Un´iniziativa del Movimento delle Agende Rosse, Gruppo “Peppino Impastato” Milano e Dintorni in collaborazione con il Comune di Segrate Sabato 15 novembre alle ore 15.00: Inaugurazione della mostra pittorica di Gaetano Porcasi con la partecipazione dell´aertista e di Giorgio Grasso critico d´arte- Centro Verdi - Via Xxv Aprile Emeroteca, piano terra. La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre: giorni e orari: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 23.00; sabato e domenica dalle 10.30 alle 23.00. Gaetano_porcasigaetano Porcasi è nato a Partinico (Pa) nel 1965. Fin da piccolo ha manifestato uno straordinario e innato talento artistico che ha arricchito, modellato e sviluppato frequentando, prima, l’Istituto d’Arte di Monreale e, successivamente, l’Accademia di Belle Arti di Palermo dove ha conseguito la laurea con il massimo dei voti. Ultimati gli studi ha insegnato presso l’Istituto Statale d’Arte di Sassari, presso il Liceo Artistico di Tempio Pausania e l’Istituto Statale d’Arte di Alghero. Tornato in Sicilia ha ottenuto la cattedra di discipline pittoriche all’Istituto Statale d’Arte di Monreale e, infine, presso il Liceo Scientifico “Santi Savarino” di Partinico dove contribuisce alla realizzazione di percorsi didattici che promuovono nei giovani cultura, legalità e impegno civile. Gaetano Porcasi ha voluto dedicare al tema delle stragi una cospicua parte della sua ricca produzione artistica: il pittore, infatti, che ha sempre mostrato grande sensibilità verso lo scontro perenne che ha visto protagonisti da un lato i poteri malavitosi della criminalità organizzata o della politica cinica e perversa che si è avvalsa dei servizi segreti deviati o della stessa criminalità, dall’altra il popolo, le figure più nobili e più rappresentative del mondo civile e religioso, i sindacalisti, i magistrati, i preti impegnati. La nostra storia è costellata di stragi perpetrate dalla criminalità organizzata sia per eliminare gruppi avversari, per intimidire la gente comune, sia per sopprimere le figure più rappresentative dello Stato che costituivano una minaccia o un intralcio per le loro attività criminose. Paradossali e inconcepibili sono state le cosiddette stragi di Stato che hanno accompagnato la storia d’Italia fin dalla sua unificazione nazionale: la strage di Bronte, la strage di Milano del 1898, le stragi più recenti delle fosse Ardeatine, di portella della Ginestra, di Capaci, di via D’amelio, dell’Italicus, di piazza della Loggia etc., etc., rappresentano uno spaccato simbolico di un mondo assurdo, feroce, disumano che, per finalità di potere e di sopraffazione, non ha rinunciato a spargere il sangue dei giusti, degli umili, dei semplici, degli inermi cittadini immolandoli alla causa del cinismo e della belluinità. Le tele sulle stragi di Gaetano Porcasi esprimono il suo sdegno contro la ferocia, l’efferatezza, il cinismo, l’insensibilità, il disprezzo per la vita umana e per i suoi bisogni essenziali dei poteri illeciti.  
   
   
VALZER DI PANCHINE: CANDELA SOSTITUISCE LIVERANI SABATO IN CAMPO ESERCITO ITALIANO, GUARDIA DI FINANZA, AERONAUTICA MILITARE E TOP C.U.P.  
 
Roma – Valzer di panchine sul campo del Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito Italiano di Roma (Via degli Arditi, 1) per la V edizione del Torneo “Un altro calcio è possibile”. Ed è proprio il caso di dirlo, perché a sostituire Fabio Liverani, assente dall’Italia per un impegno improrogabile, sarà Vincent Candela, ex calciatore della Roma e ora tra i partecipanti della nota trasmissione Rai “Ballando con le stelle”. Il difensore, che nella squadra giallorossa ha giocato per nove stagioni vincendo uno scudetto e una Supercoppa, sabato sarà alla guida della Guardia di Finanza nel quadrangolare di calcio a 11 tra le Forze Armate e una rappresentativa di seminaristi e sacerdoti dei collegi e delle università pontifici (Top C.u.p.). Obiettivo del torneo, promuovere lo sport come scuola di vita, incoraggiando tutti al rispetto per le regole, per i compagni di squadra, per gli avversari, per il proprio corpo, con l’obiettivo di riportare l’attenzione sui valori etico-sportivi insiti nel calcio, sport spesso macchiato da scandali, episodi di violenza e disprezzo delle regole. Per la prima volta nei panni di allenatore, Candela è soddisfatto: “Cominciamo così, e mi piace. Il calcio lo conosco molto bene e affronto questa esperienza con un grande sorriso. Noi abbiamo avuto fortuna e dobbiamo dare l’esempio ai più giovani, ai bambini. Sono molto orgoglioso di poter presentare l’alternativa di un calcio pulito”. Alla guida delle altre squadre, Delio Rossi (Esercito Italiano), Emiliano Mondonico (Aeronautica Militare), Felice Pulici (Top C.u.p.) Programma La conferenza stampa di presentazione, nel corso della quale interverranno i rappresentanti e gli allenatori delle squadre, avrà inizio alle 11. Dopo un light lunch, alle 14 avrà inizio il torneo, che prevede quattro partite con incontri di due tempi di gioco da 20 minuti ciascuno. In caso di parità, al termine dei minuti regolamentari si procederà ai calci di rigore. Prime a sfidarsi, Esercito Italiano e Top C.u.p; alle 14.45 l’Aeronautica Militare si confronterà con la Guardia di Finanza. Alle 16 si disputerà la finale per il 3° e 4° posto e infine, alle 16.45, si giocherà la partita finale. Alle 18 si terrà la cerimonia di premiazione. L’evento, patrocinato dalla Fondazione Giovanni Paolo Ii per lo sport e dall’associazione Effemeridi, si realizza con il contributo di Unipol Sai, Finanza Italia e Ancos. Sponsor tecnico è Zeus.  
   
   
“LA FERROVIA CHE NON C´È PIÙ" IN MOSTRA AD ASTI  
 
"La ferrovia che non c´è più". Questo il titolo della mostra allestita ad Asti nelle sale del Palazzo Gazzelli, dall’11 al 16 novembre, che attraverso 90 pannelli, 500 foto e numerosi cimeli racconta la nascita e lo sviluppo delle linee ferrate nell´Astigiano. Progetti di stazioni, stampe di dipinti e foto d´epoca delle stazioni hanno ricostruito il ciclo della vita di queste costruzioni. A concludere la mostra una serie di pannelli su progetti di riqualificazione di queste tratte che si sono succeduti dal 1999 a oggi, senza mai aver avuto un serio tentativo di realizzazione. Www.palazzogazelli.it