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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 10 Aprile 2015
ASTI: AL TEATRO ALFIERI LA COMPAGNIA TEATRALE PRESENTA “IL NODO IN PINOCCHIO” LA DIVERTENTISSIMA COMMEDIA DALLA FAVOLA DI CARLO COLLODI  
 
Un burattino e il suo grillo parlante, la vocina della coscienza che continua a farsi sentire, ogni tanto è un po’ noiosa ma spesso si rivela molto utile. Il nostro Pinocchio cresce con la voce della propria piccola coscienza e la sua strada per diventare grande è popolata da Gatti, Volpi, Fate Turchine, Mangiafuochi e Lucignoli… Per riscoprire che Pinocchio parla ancora ai bambini di oggi! Premier Show, specializzata nell’organizzazione e produzione spettacoli teatrali , in collaborazione con Dottor Sorriso, presenta con il patrocinio del Comune di Asti, Sabato 25 aprile al Teatro Alfieri di Asti due repliche alle ore 16.00 e alle ore 21.00 della divertentissima commedia “Pinocchio”, della Compagnia Teatrale Il Nodo, per la regia di Raffaello Malesci. L’apertura dello show è affidata ad una breve esibizione eseguita dalle bambine della scuola di danza Danz’asti di Ilaria Squassino. Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con i bravissimi e simpaticissimi Volontari Clown di Dottor Sorriso Onlus, che quotidianamente portano sorrisi e divertimento a tanti bambini in molti ospedali italiani. I clown saranno presenti all’evento. La Compagnia Il Nodo, con questo spettacolo tratto dalla favola di Carlo Collodi, fa rivivere al pubblico di bambini e di adulti la grande magia del famoso burattino e lo conduce per mano tra le avventure di Pinocchio. Nato dalle mani del falegname Geppetto che modellano un pezzo di legno, Pinocchio parla, cammina e si muove come un vero bambino e si rivela subito un autentico discolo. Dopo aver schiacciato il Grillo Parlante, di cui non gradisce i saggi consigli, vende l´abbecedario, che il poverissimo Geppetto gli ha comprato sacrificando la sua casacca, per andare al teatro dei burattini. Qui incontra il burattinaio Mangiafoco, che prima lo minaccia, poi gli regala cinque monete d´oro. Ma Pinocchio, invece di portarle a Geppetto, si lascia abbindolare dal Gatto e dalla Volpe nella speranza di vedere moltiplicate le monete grazie all´albero degli zecchini; i due non solo lo derubano ma lo impiccano anche. Sarà la Fata dai Capelli Turchini a salvarlo. Ma riparte col suo amico Lucignolo per il Paese dei Balocchi: qui, passati cinque mesi di continua baldoria, si trasforma in asino, come accade a tutti i bambini che vanno nel Paese dei Balocchi. Tenta di scappare via mare, ma viene inghiottito dal pescecane, nel cui ventre incontra Geppetto, il quale, messosi in viaggio per cercarlo, era stato a sua volta inghiottito parecchio tempo prima. I due fuggono dalla bocca spalancata del pescecane e si mettono in salvo. Ammaestrato dalle sue esperienze, Pinocchio mette giudizio, comincia a lavorare per mantenere Geppetto e si mette anche a studiare: ormai è diventato buono, e la conclusione è che una bella mattina si sveglia trasformato in un ragazzo in carne ed ossa. Teatro Alfieri Sabato 25 Aprile 2015 Ore 16.00 – Ore 21.00. Regia e riduzione di Raffaello Malesci; Grafica: Danilo Furnari; Decorazioni scenografiche: Danilo Furnari; Maschere: Nadia Fezzardi. Personaggi Interpreti: Pinocchio: Fabio Tosato; Mangiafuoco: Danilo Furnari; Lucignolo: Danilo Furnari; Gatto: Danilo Furnari; Grillo Parlante: Fiorenzo Savoldi, Giorgio Mosca; Volpe: Fiorenzo Savoldi; Fata Turchina: Ilaria Cadei; e con Isabella Fossati, Claudio Giacoboni, Silvia Pipa, Adriana Doato, Camilla Brami, Giorgio Mosca. Link al video dello spettacolo: https://www.Youtube.com/watch?v=jkpm2dvogog#t=11  www.Premiershow.it    
   
   
RECCO: “EN PLEIN AIR” A VILLA DUFOUR QUARTA EDIZIONE ORTAGGI E FRUTTI DA COMPORRE E DA DIPINGERE12 APRILE 2015  
 
Considerato il successo di pubblico della proposta nelle precedenti edizioni, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Recco, nell’ambito della ormai tradizionale apertura straordinaria della ottocentesca Villa Dufour, propone la quarta edizione della manifestazione En plein air a Villa Dufour quest’anno articolata cogliendo il tema della imminente Expo di Milano dedicata al tema del cibo nelle sue più ampie declinazioni: si scoprirà il “bello” dell’orto, il “buono” dei fiori. Grazie alla disponibilità dei proprietari, per il settimo anno consecutivo, Villa Dufour sarà eccezionalmente visitabile nella domenica del 12 aprile, e come nelle due edizioni precedenti, sarà lo scenario in cui tutti i visitatori gratuitamente avranno la possibilità di sperimentare la pittura ad acquerello e l’opportunità di provare a cimentarsi nel dipingere l’angolo preferito dello storico giardino liberamente o sotto la guida di un affermato acquarellista come Andrea Musso. La novità di questa edizione sarà la possibilità di essere guidati all’osservazione e riproduzione, in particolare, dei frutti della natura, ortaggi e frutti, che Liliana Ghisalberti e Gin Rebaudi dell’Edfa-ente Decorazione Floreale Amatori di Genova dimostreranno come trasformare in una composizione artistica. Alle esercitazioni pratiche assistite si alterneranno due incontri dedicati alla scoperta delle qualità non solo estetiche di ortaggi e frutti. La biologa nutrizionista Benedetta De Marchi illustrerà le qualità di questi prodotti per una sana alimentazione mentre lo show cooking organizzato dal ristorante “Manuelina” farà scoprire quali fiori, e come, sono commestibili. Domenica 12 aprile 2015 dalle ore 10.00 alle 19.00 Dipingere in giardino- Accesso libero per adulti e bambini per dipingere con materiali propri dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00 Visita all’interno della villa con Esposizione di acquarelli di Andrea Musso Fiori coltivati e fiori selvatici (realizzati negli anni ’80 per la rivista “Airone”). La spesa al mercato per una composizione artistica. Introduzione alle tecniche di composizione floreale a cura di Liliana Ghisalberti e di Gin Rebaudo dell’Edfa-ente Decorazione Floreale Amatori alle ore 10, ore 15. I frutti dell’orto per dipingere nature morte. Esperienza di pittura ad acquerello “en plein air” insieme ad Andrea Musso iscrizione max 30 persone (carta, matite e acquerelli forniti) ore 11, ore 16 . Un giardino e un orto per nutrirsi Conversazione di Benedetta De Marchi, biologa nutrizionista Introducono Enrico Fantoni, Villa Dufour- Dario Capurro, Sindaco di Recco- Caterina Peragallo, Assessore alla Cultura del Comune di Recco. Ore 12 Il giardino in tavola Show coking a cura del ristorante “Manuelina”. Ore 13 Villa Dufour - Mulinetti, Recco. Sorta tra il folto verde degli uliveti, la villa fa parte di una significativa serie di dimore “signorili”, edificate nella zona tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento: in molti casi costruite per notabili locali, esse furono tuttavia più frequentemente destinate a quei villeggianti che, provenienti dai grandi centri urbani - Genova e non solo - erano attratti da una cornice naturalistica particolarmente suggestiva, ritenuta “deliziosa” anche per l’eccezionale mitezza del suo clima durante la stagione invernale. Eretta dalla famiglia Mortola nel 1894 e poi passata ai Dufour, ai cui eredi tuttora appartiene, la costruzione, circondata da un giardino a terrazza sul mare prospiciente il promontorio di Portofino, documenta la straordinaria fortuna del linguaggio eclettico nell’architettura tra i due secoli, linguaggio che accomuna l’edilizia cittadina genovese a quella destinata alla villeggiatura e allo svago. A Villa Dufour alla sobrietà dell’esterno si contrappongono i notevoli decori del suo interno, fortunatamente conservati e ora accuratamente restaurati: i pavimenti in graniglia "alla genovese"; i soffitti, impreziositi da stucchi e dipinti a tempera neosettecenteschi; i mobili neorinascimentali per le sale da pranzo e del biliardo, tutte significative testimonianze della eccellenza di una produzione artigianale, verosimilmente in prevalenza genovese, ma soprattutto del gusto e dei modi dell´abitare della grande borghesia tra Otto e Novecento. Il giardino- Attraverso un imponente cancello si accede alla villa grazie ad un viale con alti palmizi sul lato mare e costeggiando il muraglione ricoperto da bouganville che sostiene il soprastante giardino di cui, percorsa la curva con cui si conclude il viale, ci sorprende il distendersi verso il mare con una spettacolare vista panoramica, incorniciata dalle palme, della costa dal Promontorio di Portofino e Camogli a Genova. Sotto i pini si distribuiscono camelie, glicini, bouganville e rose e sul fondo alti carrubi. Alle spalle della villa persiste la zona dell’aranceto e dell’orto come era ancora tradizione nell’impianto delle ville ottocentesche al cui decoro originario sono da riferirsi anche alcuni elementi di corredo architettonico con panchine e un ponticello realizzato a finto legno in cemento, ma anche un piccolo ninfeo e una scala in cui il cemento imita la superfici delle grotte.  
   
   
PARMADANZA 2015, EMOZIONI SUL PALCO E DIETRO LE QUINTE  
 
Otto compagnie, dieci titoli e dodici spettacoli al Teatro Regio di Parma, dal 9 Aprile al 9 Maggio 2015. Alessandra Ferri, insieme a Herman Cornejo e Bruce Levingston, inaugura Parmadanza con la prima assoluta di Trio Concertdance. La Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei porta per la prima volta in scena Tosca X e presenta Traviata in un incontro nuovo e vibrante tra danza e opera. In programma Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, con due serate: il tritticco Sentieri – Vertigo – Rain Dogs e Don Q., Don Quixote de la Mancha; Carolyn Carlson è protagonista in scena con la sua Compagnia in Short stories; il circo coreografico de L’eolienne danza in equilibrio sui capolavori della pittura in Marie-louise; la Compagnia Virgilio Sieni Danza dà corpo alla Passione in Dolce vita; Balletto di Roma con Il lago dei cigni, ovvero Il canto riscrive il capolavoro classico che il Balletto dell’Opera di Kiev presenta nella versione coreografica classica. Completa il programma La danza dietro le quinte, l’emozionante occasione di ammirare ensemble internazionali e celebri ballerini al lavoro nelle classi quotidiane.  
   
   
ANDRáS SCHIFF E LA CHAMBER ORCHESTRA OF EUROPE TORNANO A LUGANO FESTIVAL  
 
Dopo il Concerto Spirituale del Venerdì Santo, il 10 aprile entra nel vivo Lugano Festival, nella consueta sede del Palazzo dei Congressi, con il ritorno di alcuni ospiti straordinari, già applauditissimi nelle edizioni precedenti. Si tratta del pianista e direttore ungherese András Schiff e della Chamber Orchestra of Europe, impegnati in un programma che accosta l’ultima delle sinfonie mozartiane, la Jupiter, al Concerto per pianoforte n. 3 di Bartók e al Concerto Bwv 1053 di Bach. L’appuntamento con cui Lugano Festival apre la serie dei concerti primaverili al Palazzo dei Congressi ha un respiro più che mai europeo. Da ben quindici diverse nazioni del vecchio continente provengono infatti i professori della Chamber Orchestra of Europe, prime parti di altre importanti orchestre o solisti, che periodicamente lavorano insieme, collaborando con giganti come Harnoncourt, Rostropovič e, in questo caso, Sir András Schiff. Lo stesso Schiff, formatosi tra la nativa Ungheria e l’Inghilterra, è ammirato come uno dei più raffinati interpreti della grande musica mitteleuropea, da Bach a Schubert, da Beethoven a Bartók. A questa internazionalità degli interpreti corrisponde il respiro autenticamente europeo del programma scelto, che accosta tre grandi quali Bach, Bartók e Mozart. Il pubblico di Lugano Festival potrà ammirare Sir András Schiff nella duplice veste di solista al pianoforte e di direttore, nel Concerto in mi maggiore Bwv 1053 di Bach, concepito da principio, pare, per strumenti a fiato – in una versione che non ci è pervenuta – e poi trasformato in una pagina per tastiera e orchestra. Tra i Concerti per pianoforte di Bartók, sarà il Terzo ad essere presentato a Lugano: un lavoro tardo, che il compositore ungherese, minato dalla leucemia, non riuscì a terminare, tanto da richiedere, come altre sue pagine, l’intervento post mortem dell’amico Tibor Serly. Un lavoro in cui emergono le lacerazioni che abitavano l’animo di Bartók, stretto fra la nostalgia per la terra natale, l’Ungheria, abbandonata per l’infuriare della follia nazista, il disorientamento di una nuova vita negli States in cui, a differenza di altri grandi esuli, non fu mai veramente capito ed apprezzato, e l’angoscia per una malattia che non gli avrebbe dato scampo. La seconda parte del programma vede Schiff sul podio per dirigere la Sinfonia in do maggiore n. 41 Jupiter, l’ultima firmata dal genio di Mozart. Anche se il titolo è un’aggiunta postuma non riferibile all’autore, appare ancora oggi alquanto azzeccato, per esprimere il carattere olimpico di questa pagina, possente e luminosa, piena di vita ma anche meravigliosamente in equilibrio dentro le auree proporzioni del Classicismo viennese. Una summa gioiosa e gloriosa della parabola musicale mozartiana, che fa da contraltare al Concerto di Bartók, sintesi dolente e drammatica delle inquietudini non solo del suo autore, ma di tutto il primo Novecento. Www.luganofestival.ch    
   
   
RAVENNA JAZZ 2015, 42A EDIZIONE, 2-11 MAGGIO 2015  
 
Ravenna Jazz 2015, con la sua ricca sfilata di vocalist, avrà molto da dire (e da far ascoltare) in tema di jazz cantato. Scorrendo il cartellone della 42a edizione del festival, in scena dal 2 all’11 maggio, c’è da diventare ebbri di canto: Dee Dee Bridgewater con China Moses, Dianne Reeves, Gregory Porter, Sarah Jane Morris, Cristina Donà, Jennifer Maidman, Mina Agossi, le tre Blue Dolls, senza trascurare l’imponente massa corale del “Pazzi di Jazz” Young Project (che coinvolgerà anche Paolo Fresu). Concentrata nel giro di dieci intensi giorni, questa parata di star trasformerà il festival ravennate in una specie di interminabile notte degli Oscar del jazz vocale. Ma anche sul fronte del jazz puramente strumentale Ravenna Jazz 2015 ha in mano carte vincenti come Arturo Sandoval, Francesco Bearzatti con martux_m, Alessandro Scala con Flavio Boltro. Il notevole successo della precedente annata spinge Ravenna Jazz a proseguire nella sua ritrovata magniloquenza: ben 10 giorni fitti di appuntamenti, con concerti serali al Teatro Alighieri, i live di “Ravenna 42° Jazz Club” in vari club della città e dei dintorni (il Mama’s Club, il Teatro Socjale di Piangipane, il Cisim di Lido Adriano), oltre ai concerti ‘Aperitifs’ che si terranno ogni pomeriggio in numerosi locali cittadini. Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-romagna, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e con il patrocinio della Siae. I concerti principali del festival, al Teatro Alighieri (con inizio sempre alle ore 21), chiameranno a raccolta le più prestigiose voci del jazz statunitense, a partire dalla data inaugurale, sabato 2 maggio, con la leggendaria vocalist Dee Dee Bridgewater, al cui fianco ci sarà l’altrettanto portentosa voce di sua figlia, China Moses: “Just Family” è l’inevitabile titolo di un programma che attraversa le generazioni e gli stili musicali. Sarà parecchio stimolante ascoltare, solo pochi giorni dopo, un’altra grande star del canto afro-americano, Dianne Reeves, che presenterà il repertorio R&b, latino e pop del suo più recente album, Beautiful Life (venerdì 8): la più aurea tradizione del canto jazz in un sontuoso incontro con le musiche popolari. Sul fronte delle voci maschili ecco Gregory Porter, che arriverà a Ravenna domenica 10: il più sensazionale cantante emerso nella black music degli ultimi anni completerà il quadro sulla più esaltante vocalità afro. Cresciuto coltivando il mito di Nat King Cole, Porter ha poi fatto confluire blues e gospel nell’alveo delle strutture della jazz song: la sua voce vibrante ed espressiva ha fatto il resto. La serata di giovedì 7, con “Soupsongs”, l’omaggio alla musica di Robert Wyatt eseguito dal gruppo della trombonista inglese Annie Whitehead, sarà invece una specie di tour vocale europeo con ben tre cantanti di primissimo piano in front line: l’italiana Cristina Donà e le britanniche Sarah Jane Morris e Jennifer Maidman. Musica solo strumentale, e assolutamente travolgente, si ascolterà sabato 9, con il sestetto di Arturo Sandoval, la più vigorosa tromba del latin jazz. Le voci spiccano anche nel cast artistico dei concerti di “Ravenna 42° Jazz Club”. Il primo degli appuntamenti nei club ravennati (tutti con inizio alle ore 21:30) sarà infatti con l’adorabile swing delle Blue Dolls (domenica 3 maggio al Teatro Socjale di Piangipane). Canzoni ripescate dai radio days italiani, costumi e movenze sceniche sapientemente impostate. Le tre Blue Dolls (ovvero le vocalist Viviana Dragani, Angelica Dettori e Flavia Barbacetto) stuzzicano l’ascoltatore con una serata vintage Doc. Sarà poi il conturbante impatto emotivo della cantante franco-africana Mina Agossi a chiudere le serate nei club e anche il festival, lunedì 11, ancora al Socjale. Angelica e demoniaca, sorta di Jimi Hendrix della voce, Mina Agossi, con la sua vocalità palpitante di ritmi e timbri imprevedibili, inietta nelle canzoni che interpreta tutta la sua variegata esperienza: le origini africane, l’amore per il rock, una teatralità innata. Gli altri due appuntamenti nei club ravennati saranno invece nel segno del jazz strumentale. Lunedì 4 al Cisim di Lido Adriano si ascolterà un omaggio jazz-hi-tech al capolavoro A Love Supreme di John Coltrane: ad officiare il ‘rito’ saranno il sassofonista Francesco Bearzatti e la crew del guru dell’elettronica martux_m. Il quartetto del sassofonista Alessandro Scala, impreziosito dalla presenza di Flavio Boltro alla tromba, applicherà coinvolgenti groove e sonorità ricche di effetti alla fondamentale cultura hardboppistica di questi due solisti (mercoledì 6 al Mama’s Club). Dopo gli esaltanti numeri della precedente edizione (con oltre 4000 spettatori), torna anche quest’anno il concerto a ingresso gratuito “Pazzi di Jazz” Young Project, che si svolgerà il martedì 5 (ore 21) nella spettacolare scenografia del palcoscenico galleggiante allestito sul Canale Corsini “Candiano” (Darsena di Città). Una produzione originale della quale saranno protagonisti ben 250 giovanissimi musicisti tra orchestra, percussioni e cori: studenti delle scuole ravennati che hanno preso parte all’iniziativa didattica “Pazzi di Jazz”, diretti da Tommaso Vittorini, Ambrogio Sparagna e Alien Dee, ai quali va aggiunta la tromba di Paolo Fresu. Ravenna Jazz conserva al suo interno anche lo storico appuntamento coi seminari di “Mister Jazz”, che quest’anno si integrano con le attività didattiche di “Pazzi di Jazz” e del festival Crossroads sotto il nuovo marchio “A Jazz Education”. A Ravenna si potranno seguire ben tre workshop. Il primo, tenuto da Alien Dee, sarà dedicato all’approfondimento delle tecniche dello human beatbox: “The Alien Beatbox” si terrà al Cisim sabato 2 e domenica 3 maggio (ore 10-13, 15-18). Verrà poi il seminario “Trova la tua voce” affidato a Francesco Bearzatti: un corso di improvvisazione aperto a tutti gli strumenti (al Cisim, lunedì 4, ore 10-13 e 15-17). Un ulteriore workshop di approfondimento delle tecniche dell’improvvisazione jazzistica rivolto ai praticanti di qualunque strumento musicale sarà “Trumpet Therapy” con Flavio Boltro (mercoledì 6 al Mama’s Club, ore 10-13, 15-17). Al fianco dei grandi live nei teatri e nei club, Ravenna Jazz 2015 ripropone anche quest’anno i concerti ‘Aperitifs’: appuntamenti pomeridiani, sempre a ingresso gratuito, che si terranno nei locali più alla moda del centro cittadino, naturalmente all’ora dell’aperitivo (inizio sempre alle 18:30). Confermata anche la curiosa formula, che è quasi una sfida gettata ai musicisti: quella di esibirsi in solo, talvolta con strumenti assai anomali per questo tipo di performance e spesso con progetti ideati appositamente per l’occasione. Esempio perfetto del tocco di piacevole follia musicale che sta alla base degli ‘Aperitifs’ è il primo appuntamento della serie, il solo di Marcello ‘Jandu’ Detti intitolato “Trombon’n’ Bar”, che vedrà il musicista romagnolo imbracciare una pittoresca strumentazione: trombone, basso tuba, tromba a coulisse, conchiglie giganti (sabato 2 maggio al Fellini Scalino Cinque). Seguiranno le percussioni esotiche di Marco Zanotti: il suo “Kanimambo” accosta musica etnica e improvvisazione (domenica 3 alla Pasticceria Ferrari). Lunedì 4 toccherà quindi al polistrumentista Alfredo Nuti Dal Portone, il cui “Frantumi di musiche dal mondo” promette appunto suoni della più varia provenienza geografica, passati nel vortice di una centrifuga musicale (Antica Bottega di Felice). Martedì 5 ci si sposta ai Furfanti per le “Storienote” del cantautore e chitarrista Andrea Grossi. Arriverà quindi il “Piano Solo con parole” di Giacomo Toni: ancora cantautorato, ma decisamente iconoclasta (mercoledì 6 al Cabiria Wine Bar). Giovedì 7 il Due Dame ospiterà il tastierista e violinista Dimitri Sillato, con le creazioni sonore estemporanee del suo “Rooms and Time”. Le percussioni etniche, questa volta addizionate di elettronica, torneranno venerdì 8 al Caffè degli Ariani con il pandeiro di Gian Luigi ‘Bubi’ Staffa. Un vero e proprio ‘arsenale’ di chitarre sarà quello che ‘Don’ Antonio Gramentieri porterà sabato 9 alla Pasticceria Ferrari, per un incontro tra sound americano e orgoglio musicale romagnolo. Un’altra chitarra ma assai peculiare, l’ukulele, sarà protagonista dell’Aperitif swing-latino con Christian Lisi e il suo “Song for Ukulele” (domenica 10, Taberna Boaria). L’ultimo brindisi si terrà lunedì 11 alla Pasticceria Ferrari con il fisarmonicista e tastierista Enrico Pelliconi: “Jazz & Folk: viaggio per due tastiere” ha inscritto nel titolo il suo contenuto musicale. Website: www.Erjn.it    
   
   
BOLZANO: RECORD DI VISITATORI ALLO "SHOW DEI PULCINI"  
 
L’edizione di quest’anno dello “Show dei pulcini”, aperta al Museo di Scienze Naturali sino al lunedì di Pasquetta, ha fatto registrare un afflusso record di 18.636 visitatori, il doppio dell’edizione del 2011. L´edizione di quest´anno dello "Show dei pulcini", aperta al Museo di Scienze Naturali sino al lunedì di Pasquetta, ha fatto registrare un afflusso record di 18.636 visitatori, il doppio dell´edizione del 2011. Naturalmente la parte del leone tra i visitatori è stata rappresentata dai bambini e dalle scolaresche che hanno approfittato dell´opportunità per visitare la struttura museale di via Bottai a Bolzano. Va sottolineato che, come di consueto, è stata dedicata una particolare attenzione alla salute dei pulcini i quali, al termine dell´esposizione, sono stati donati ad alcuni masi altoatesini. Nel frattempo il Museo di Scienze Naturali rimane chiuso per lavori di manutenzione sino all´11 aprile. La struttura riaprirà i battenti a partire da domenica 12 aprile e dal 21 aprile sarà nuovamente accessibile al pubblico la mostra fotografica itinerante di Florian Schulz sulle migrazioni degli animali e sui corridoi naturali nel Nordamerica, con riferimento alla situazione alpina, "Liberi e selvaggi".