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SABATO

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Notiziario Marketpress di Sabato 15 Maggio 2004
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EMILIA ROMAGNA / IL MITO DI PARMA. A SALA BAGANZA (PR) FINO AL 27 GIUGNO 2004 UNA MOSTRA RACCONTA IL PASSATO, IL PRESENTE E IL FUTURO ATTRAVERSO LO SGUARDO E LA MAESTRIA DI 33 ARTISTI PARMENSI CHE SULLA RICERCA DEL MITO DELLE PROPRIE FIGURE HANNO BASATO LE LORO OPERE PER "MYTHOS E MITO"  
 
Prendi un gruppo di artisti e mettili al lavoro. Prendi un soggetto affascinante su cui riflettere. Poi, prendi un luogo suggestivo esponi le loro opere e il gioco è fatto. Risultato? Una mostra entusiasmante, un percorso a ritroso alle radici del mito, fino alle moderne icone che hanno segnato epoche storiche e movimenti culturali. Dalle Parche ai miti pop, dalla Torre di Babele ai simboli americani: "Mythos & Mito" è un'esposizione d'arte contemporanea a opera di artisti di Parma e provincia, una trentina tra pittori e scultori. Il percorso artistico si snoda attraverso mito antico e mito moderno, chiamando a raccolta figure in parte umane, in parte sacre a cui l'uomo ha dato forma per rappresentare il divino. Per avvicinarsi a un dimensione ultraterrena. Si parte dalla Grecia antica, metafisica e immaginaria, per arrivare all'America dei giorni nostri attraverso espressioni creative originali, sia per contenuti sia per l'estetica della forma. Ci sono la ricerca della simbologia astratta sul potere, l'emblema della rinascita e una ricerca personale del sacro Graal. Le leggende del bosco e i mascheramenti animaleschi. Il mito ironico della velocità e la regressione della specie come mitologia in negativo. Le opere sono oltre cento, quasi tutte inedite. Per visitare la mostra (8 maggio - 27 giugno), basta raggiungere la Rocca Sanvitale di Sala Baganza (PR), che, di recente, ha aperto le proprie sale al pubblico dopo prestigiosi e accurati restauri. Un patrimonio da ammirare per lo splendore architettonico, la bellezza delle decorazioni e degli affreschi manieristici. Visite guidate alle stanze e agli affreschi si possono prenotare all'Ufficio turistico. Intorno alla rassegna d'arte parmigiana contemporanea, organizzata dal Comune di Sala Baganza, ruotano una serie di iniziative collaterali d'interesse: serate musicali, come il concerto di Camattini con l'Ensemble di musica leggera da camera "Ormeggi", proiezioni di video, rappresentazioni teatrali e incontri. A fare da filo rosso, naturalmente, il mito. La progettazione grafica del logo della manifestazione è stata affidata agli studenti delle ultime classi dell'Istituto d'Arte Paolo Toschi. Orari: tutti i giorni escluso il lunedì. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Festivi e prefestivi dalle 10 alle 19.Per informazioni: www.comune.sala-baganza.pr.it  
   
   
VAL D’AOSTA / A PILA FIDO SARÀ SEMPRE CON VOI  
 
I fedeli amici della vostra vita, da quest’estate, diventeranno anche i compagni delle vostre gite. Grazie alla Società degli impianti a fune di Pila potrete trasportarli, gratuitamente, in quota sulle seggiovie. Sistemati al vostro fianco, in speciali ceste, guadagneranno quota agevolmente, in totale sicurezza per voi e per loro. Un’opportunità che Pila, una delle stazioni di soggiorno più panoramiche della Valle d’Aosta, nell’intento di soddisfare le esigenze della sua clientela, offre a tutti gli amanti degli animali. Informazioni: Società Impianti a fune di Pila: tel. 0165 521148, e-mail info@pila.it  Infolink: www.pila.it  
   
   
ALTO ADIGE / TREKKING NOSTALGICO IN VALLE AURINA DAL 5 GIUGNO AL 23 OTTOBRE  
 
L'escursionismo sta cambiando. Si evolve, come tutti gli sport di successo, non cambia pelle, ma indossa abiti originalissimi. Adesso va di moda il "Trekking nostalgico". Cos'è? Per impararlo, lasciarsi avvincere dalla novità, tra sport e avventura, tra impegno fisico e rilassanti tavolate della tradizione, non c'è altro da fare che andare nelle Valli di Tures e Aurina, l'affascinante complesso alpino sudtirolese che attrae eserciti di vacanzieri non solo per le sue meraviglie naturali di terra e d'acqua, ma anche per l'enorme offerta sportiva, di vita all'aria aperta e di wellness. Dal 5 giugno al 23 ottobre 2004 l'avventura tocca traguardi mai raggiunti prima. Il "Trekking nostalgico" lega con un fil rouge tradizione e attualità, applicando le moderne tecniche dell'escursionismo sui terreni della tradizione "romantica". Di giorno si percorrono gli antichi sentieri battuti solo dagli audaci contrabbandieri e dal passaggio del bestiame, oltre ai passaggi d'alpeggio previsti dalla specialità, sempre più in alto, fino ai ghiacciai del parco naturale delle Vedrette di Ries, al cospetto di scenari che danno il senso dell'eternità. Di sera ci si riposa nelle caratteristiche malghe d'altura: qualche piccola rinuncia alle comodità di città che però vale sicuramente il profumo del fieno su cui ci sdraieremo, la calda e sincera accoglienza del contadino e soprattutto i suoi menu, basati sulle bontà locali, curate personalmente, secondo regole immutabili. La "carta" dell'avventura prevede: da 1 a 7 pernottamenti in pensione o in hotel; 5 pernottamenti con le caratteristiche del bivacco in baita privata; 6 tour selezionati nel parco naturale delle Vedrette di Ries; colazione contadina con prodotti locali fatti in casa; 1 cestino merenda per ogni giorno di escursione; cena con tipiche pietanze tirolesi accompagnati da vino altoatesino. Prezzi: 570 euro a persona, comprensivi di vitto e alloggio.Infolink: www.tures-aurina.com/trekking  - Dolo Alp www.dolo-alp.com  - Area Vacanze Valli di Tures e Aurina Südtirol / Alto Adige www.tures-aurina.com  
   
   
EMILIA ROMAGNA / "SE VUOI AIUTARMI, NON TOCCARMI": SOS ANIMALI  
 
Non sempre siamo in grado di riconoscere quando un animale è in difficoltà. Quando ha bisogno del nostro aiuto ed è necessario un tempestivo soccorso. Pur se animati dalle più nobili intenzioni rischiamo, se ignoriamo, di causare danni irrimediabili a chi vorremmo, invece, assistere e proteggere. Ecco perché è stato avviato con grande successo il programma "Sos animali selvaltici", un'apprezzabile iniziativa attivata in collaborazione tra il Consorzio Parco Regionale Boschi di Carrega e il Servizio Risorse Naturali Fauna Selvatica e Ittica della Provincia di Parma. Ad esempio, un errore che si rivela fatale è soccorrere un cucciolo di capriolo quando sembra abbandonato. La madre, di solito, non è lontana, pascola nei paraggi. Cercare di avvicinarlo e di toccarlo significa interferire con il suo odore, unica difesa contro i predatori. La madre non riconoscendone più l'odore, finirà per abbandonarlo davvero rendendo necessario un intervento lungo e complicato presso il Centro Recupero Fauna dei Boschi di Carrega, diretto dalla biologa Margherita Corradi, direttrice dei Boschi di Carrega, con la collaborazione del veterinario Carmelo Musarò e di motivati collaboratori, anche volontari. Stesso discorso, coinvolge gufi e civette, ricci, cuculi, poiane e altri ancora. Soccorrere un animale selvatico perché sembra in difficoltà può causargli problemi enormi, infliggendogli lo stress della cattura, della reclusione e di una nutrizione non adeguata. Ecco perché è fondamentale sapere quando è il caso di intervenire. II Centro "Sos Animali" è aperto al pubblico tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 17 alle 19.30, da giugno ad agosto e la domenica pomeriggio, per fornire informazioni su come comportarsi quando si avvista un animale selvatico che sembra in difficoltà. Un decalogo, poi, aiuta a conoscere meglio gli abitanti del bosco, suggerendo quale sia il comportamento più opportuno per non causare danni. Ma anche il modo corretto di alimentare un cucciolo per non imporre cure che non necessita. E' possibile ricevere il decalogo inviando una e-mail a: parco.carrega@libero.it  Per avere maggiori informazioni, è possibile telefonare ai numeri 338.6817435 0521.833440 oppure Associazione Volontari Parco, tel. 0521.809789 (ore pasti). Per i rapaci - Parco fluviale dello Stirone, tel. 339.6302762. Per altri tipi di uccelli (passeri, rondini, tortore, gazze, rondoni): Lipu di Parma, tel. 0521.273043.  
   
   
TRENTINO / L’OSTERIA TRENTINA È TIPICA. QUANDO USCIRE A PRANZO E A CENA DIVENTA L’OCCASIONE PER CONOSCERE DA VICINO LE LOCALITÀ, LE USANZE E LA CULTURA  
 
Chi cerca la cucina tipica trentina, con i suoi ingredienti poveri ma saporiti, la può trovare in uno dei locali (ristoranti, trattorie, agritur, rifugi, osterie) con il marchio “Osteria Tipica Trentina”. Qui avrà la certezza di poter gustare un menu, che dal primo piatto al dessert e ai vini, è di origine rigorosamente locale. Il locale con questo marchio deve prevedere nel suo menu l’offerta di vini bianchi e rossi di origine trentina, così come di vini da dessert, spumanti e almeno 10 etichette diverse di grappa; anche l’acqua minerale proposta ai tavoli deve essere trentina. Si potranno gustare almeno 5 diversi tipi di formaggio, due salumi, olio extravergine, pesce, miele e confetture, frutta e piccoli frutti tutto rigorosamente prodotto in terra trentina. L’offerta dei menu è legata alla stagionalità dei prodotti e la stessa carta del menu deve riportare il marchio (costituito da un piatto fumante, un calice e le montagne) e gli elementi che identifichino la provenienza. Anche l’accoglienza deve essere curata nei dettagli, il personale di sala deve essere in grado di presentare e illustrare i prodotti e la ricetta utilizzata per la preparazione del piatto. Il tutto con discrezione e cordialità. Finora sono 46 le strutture che hanno aderito a questo progetto, frutto dell’impegno dei ristoratori e degli albergatori trentini, dei produttori, della Provincia Autonoma di Trento, nato circa un anno fa e simboleggiato da un marchio che viene concesso con molto rigore, quando cioè un locale risponde al rigido disciplinare di qualità che tiene conto di buone pietanze e di buoni vini, ma anche di atmosfere accoglienti e sincere, di un servizio adeguato e puntuale e di prodotti dalla genuinità certificata.  
   
   
TRENTINO / RISCOPRIRE LA PITTURA DEI BASCHENIS. FINO AL 2 GIUGNO, OGNI MERCOLEDÌ, PRENDE IL VIA UN’INSOLITA ESCURSIONE NELLE VALLI GIUDICARIE TRA I LUOGHI CANTATI DAL POETA TRENTINO PRATI  
 
“Prati… e le chiese dipinte” è il titolo del suggestivo itinerario che condurrà alla scoperta del Lomaso, un territorio lambito dal fiume Sarca formato da caratteristici villaggi agricoli disposti su terrazzamenti morenici, dove due secoli fa è nato il poeta romantico Giovanni Prati. Un percorso all’indietro nel tempo, scandito da musica, storia e arte, che regalerà una continua altalena di emozioni. Ogni mercoledì pomeriggio, con partenza ad ore 14 da Ponte Arche, un pullman si metterà in viaggio, per circa tre ore, attraverso gli usi e i costumi presenti e passati di alcuni borghi nei dintorni di Comano Terme, illustrati in maniera originale da una cantastorie. Un percorso animato che prende spunto dai versi del Prati, durante il quale abili attori in costume daranno vita ad alcuni momenti teatrali, incentrati prevalentemente sulla vita e la produzione dei pittori Baschenis. Una dinastia di artisti girovaghi originari del bergamasco, che tra il XV ed il XVI si sono succeduti nella decorazione di numerose chiese trentine, con uno stile semplice, caratterizzato dall’uso di colori vivaci. Teatro del primo di questi spettacoli sarà la chiesa dell’Assunta a Dasindo, dove recentemente sono stati ultimati i restauri degli affreschi di Simone II Baschenis: un edificio del XII secolo di alto valore storico e artistico, che conserva i resti di strutture paleocristiane e medievali, oltre ad un organo costruito nel 1834. A Bono musica e recitazione accompagneranno la visita alla chiesetta di San Felice, decorata dai medesimi pittori e immersa nel verde della campagna, mentre a Rango, piccolo borgo del Bleggio e tappa conclusiva, si potrà passeggiare attraverso i caratteristici portici, gli androni e le corti. Si tratta di un territorio molto conosciuto per la coltivazione delle noci, diffusa già nel Rinascimento e di cui verrà offerta una golosa degustazione. È necessaria la prenotazione. Info: 0465.702626  
   
   
TRENTINO / SUGLI ALTIPIANI LO SCI CON LE ROTELLE. DOMENICA 16 MAGGIO TORNA A FOLGARIA IL "GRAN PREMIO ITALIA" DI SKIROLL CON AL VIA I PIÙ FORTI SPECIALISTI ITALIANI  
 
L’abbinamento skiroll con gli Altipiani trentini ha una storia consolidata, favorita e sviluppata grazie a un territorio particolarmente adatto alla pratica dello sci con le rotelle. I continui saliscendi, il verde incontaminato, il susseguirsi di panorami e l’emozionante cornice di natura e storia hanno fatto sì che lo skiroll trovasse proprio a Folgaria, Lavarone e Luserna il luogo ideale dove campioni e semplici appassionati potessero allenarsi e divertirsi. Non è dunque un caso che da due anni a Folgaria si disputi una delle manifestazioni più importanti a livello nazionale, vale a dire il "Gran Premio Italia" che verrà riproposto domenica 16 maggio. Lo skiroll, specialità nata come allenamento estivo per i praticanti dello sci di fondo, nell’ultimo ventennio si è dato una propria identità. Ora non può più essere considerata una pratica complementare dello sci nordico, tant’è che dal 1979 esiste una federazione autonoma, con tanto di campionati nazionali e internazionali. Uno di questi appuntamenti è proprio il “Gran Premio Italia”, valido anche per l’assegnazione del trofeo Massimo Larentis, una gara di carattere nazionale che vedrà al via alcuni tra i più forti specialisti italiani dello sci con le rotelle come Alfio di Gregorio e Alberto Pertile, ma anche alcuni campioni dello sci invernale. Basti pensare che lo scorso anno c’erano al via Sabina e Fulvio Valbusa e Pietro Piller Cottrer. La particolarità della competizione, organizzata dal Gronlait Orienteering team, sta nel fatto che il percorso di gara è tutto in salita. Dieci impegnativi chilometri che porteranno gli atleti da Guardia di Folgaria ai 1610 metri di Passo Coe, costeggiando le possenti abetaie che dominano quella zona degli altipiani. Sono previste anche una serie di gare giovanili, chiaramente su un percorso ridotto, che faranno del 16 maggio un’intensa giornata all’insegna dello skiroll.Infolink: www.gronlait.net