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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Giugno 2004
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XEROX PRESENTA L’INCHIOSTRO SEMICONDUTTORE E I NUOVI MATERIALI (TRANSISTORI PLASTICI STAMPATI) CHE RENDONO PIÙ VICINA LA REALIZZAZIONE COMMERCIALE DI SCHERMI TELEVISIVI E MONITOR FLESSIBILI E ARROTOLABILI  
 
Milano, 10 giugno 2004 – Xerox ha sviluppato un inchiostro semiconduttore ad alte prestazioni che permette la stampa dei canali semiconduttori di un transistor a basse temperature e in aria libera, due caratteristiche fondamentali per la produzione a basso costo. Se finora la maggior parte delle alternative sviluppate da altri produttori richiede elevate temperature di processo e atmosfere inerti, quest’innovazione realizzata dai ricercatori di Xerox rende più vicina la realizzazione commerciale di schermi televisivi e monitor per computer flessibili e arrotolabili. Oltre alla creazione dell'inchiostro semiconduttore, necessario a stampare i componenti di un circuito integrato, Beng Ong, ricercatore Xerox, ha annunciato che il proprio team del Centro Ricerche Xerox del Canada (Xrcc) ha sviluppato anche materiali adatti a stampare conduttori e materiali dielettrici. Così, con tutti e tre gli elementi necessari per la realizzazione di circuiti plastici - un semiconduttore, un conduttore e un dielettrico - è ora possibile effettuarne la stampa utilizzando tecniche a getto d’inchiostro. Aziende di tutto il mondo sono in competizione per sviluppare una tecnologia economica alternativa al silicio idonea per stampare transistor su materiale plastico flessibile con la stessa facilità con cui si stampano i giornali. La tecnologia può condurre alla produzione a basso costo di dispositivi di una certa estensione come flat panel e display flessibili, e microelettronica low-end come tag di identificazione a radiofrequenza (Rfid). Il dilemma della produzione Il traguardo che i ricercatori si sono prefissi è un metodo conveniente per produrre circuiti plastici flessibili idonei alla produzione su larga scala che abbiano due caratteristiche fondamentali: essere lavorabili in normali condizioni ambientali, e possedere tecniche di stampa compatibili. I nuovi sviluppi appena annunciati possono soddisfare entrambi questi requisiti. Secondo Ong, se i progressi della ricerca proseguono come previsto, Xerox potrebbe aver trovato gli elementi mancanti per dare finalmente vita ad applicazioni commercializzabili composte da transistori flessibili stampati. "Lo sviluppo di questi tre materiali lavorabili allo stato liquido può rendere possibile la creazione di circuiti integrati plastici utilizzando le normali tecniche di deposizione del liquido come spin coating, stampa serigrafica o a matrice, stampa offset o stampa inkjet", ha spiegato Ong evidenziando la propria convinzione che prodotti basati su materiali di questo tipo o similari saranno disponibili nel prossimo futuro. Le novità annunciate da Xerox si basano sull'esclusivo politiofene precedentemente realizzato dal team di Ong presso il Xrcc, oltre che sulla metodologia messa a punto nel Parc (Palo Alto Research Center) per stampare array di transistor su materiale plastico mediante procedimento inkjet, annunciata lo scorso autunno. Il Parc è una struttura interamente controllata da Xerox. Il problema dell'atmosfera non controllata Essere in grado di stampare in aria libera è fondamentale. Le proprietà elettriche dei semiconduttori organici realizzati con liquido degradano qualora vengano esposti all'ossigeno atmosferico: ciò rende difficoltosa la costruzione funzionale di un transistor in atmosfera non controllata. Tuttavia il politiofene semiconduttore di Xerox possiede non solo una migliore stabilità all'aria, ma anche eccellenti caratteristiche intrinseche che facilitano e velocizzano la realizzazione del semiconduttore. Le sue esclusive caratteristiche molecolari gli permettono di essere immediatamente lavorato in nuove nanoparticelle semiconduttrici strutturalmente ordinate. Tali nanoparticelle, una volta disperse in un liquido, formano un inchiostro stabile. Tale inchiostro presenta proprietà omogenee che permettono per la prima volta la stampa inkjet di transistor organici ad alte prestazioni in ambienti non controllati. Nell'ambito di una sovvenzione dell'Advanced Technology Program (Atp) del National Institute of Standards, Xerox sta collaborando con Motorola Inc. E Dow Chemical Company allo sviluppo di circuiti integrati plastici per diverse applicazioni elettroniche. Utilizzando i materiali dello Xrcc, il Parc ha messo a punto un metodo per stampare con tecnologia inkjet array a matrice attiva come circuiti backplane per display, mentre Motorola sta realizzando circuiti plastici per varie applicazioni utilizzando normali tecnologie di stampa commerciali. "Senza la condivisione dell'onere finanziario attraverso la sovvenzione dell'Atp, Xerox non sarebbe stata capace di perseguire con determinazione questo lavoro di ricerca altamente rischioso", ha dichiarato Hervé Gallaire, Presidente di Xerox Innovation Group e Chief Technology Officer della società. "L'intervento dell'Atp ha drasticamente accelerato il progresso di questa ricerca portando a importanti sviluppi su materiali e processi per questa tecnologia emergente".  
   
   
CARDNET GROUP S.P.A. CAMBIA E DIVENTA KAITECH S.P.A..  
 
Milano, 10 giugno 2004 - Kaitech S.p.a, il gruppo italiano leader nella progettazione, sviluppo, personalizzazione e produzione di Card, e delle soluzioni informatiche per la loro emissione e gestione comunica che ieri è stata iscritta presso il Registro delle imprese la delibera, presa dall'assemblea dei soci in data 14 maggio 2004, relativa alla variazione di denominazione sociale da Cardnet Group S.p.a. In Kaitech S.p.a.. Pertanto i titoli Cardnet Group S.p.a. (Cdn.mi) saranno sostituiti sul listino dai titoli Kaitech S.p.a. (Kai.mi), invariato il codice Isin. Kaitech S.p.a Kaitech S.p.a è il leader italiano nella progettazione e fornitura di soluzioni informatiche complete per l’emissione, personalizzazione, produzione e gestione di Card (Smart e Magnetic Card) e tra i principali solution provider nelle aree della sicurezza dei pagamenti elettronici (on-line e off-line). Kaitech S.p.a conta oggi oltre 70 dipendenti ed è quotato sul Nuovo Mercato della Borsa Valori di Milano dal mese di marzo 2001 (con la vecchia denominazione sociale di Pcu Italia). Tra i propri clienti vanta i principali istituti finanziari, società di telefonia fissa e mobile, enti ed organismi centrali dello Stato e la Pubblica Amministrazione. Il modello di business adottato prevede una forte integrazione orizzontale fra le controllate Cardnet Swiss (che produce card e smart card), Ipm (che sviluppa software per sistemi di pagamento) e Matica System (che produce e commercializza sistemi di personalizzazione per le card). La struttura del Gruppo è completata dalla quotata Kaitech S.p.a., che si occupa dell'attività di holding, controllo di gestione delle società partecipate e della direzione strategica a livello industriale. Mediante la fusione di B2bsolutions S.p.a. In Kaitech, oggetto della prossima assemblea convocata per il 28 giugno 2004, nascerà un Gruppo con circa 150 dipendenti e un fatturato proforma, su base 2003, di circa 30 milioni di euro. Il Gruppo derivante dalla fusione sarà in grado di offrire una gamma particolarmente completa di prodotti e servizi. Dalle soluzioni di card management, alla fornitura di servizi It a valore aggiunto, hardware e software di progettazione, storage e web services, nonché servizi di consulenza direzionale. Il potenziamento della gamma di prodotti e l’inserimento di nuovi servizi permetterà, in particolare, di attuare politiche di offerta di sistemi integrati “chiavi in mano” precedentemente non realizzabili singolarmente dai due gruppi; inoltre, ci sono notevoli aspettative di incremento del fatturato grazie a politiche di cross selling.  
   
   
BREVETTI SOFTWARE IN EUROPA: VOTIAMO PER RESTARE LIBERI  
 
Milano, 10 giugno 2004 - Il Consiglio dei ministri dell'Unione Europea ha ribaltato il rifiuto del Parlamento europeo ai brevetti software in Europa. Nella riunione del 17 e 18 maggio scorso, il Consiglio europeo dei ministri sulle Competitività, a Bruxelles, ha rigettato [0] gli emendamenti che il Parlamento europeo aveva apportato [1] all'originale direttiva. Questa avrebbe introdotto in Europa una legislazione sui brevetti software simile a quella in vigore negli Stati Uniti e in Giappone, sulla quale la Federal Trade Commission Statunitense ha già espresso critiche e riserve [2]. Il risultato del compromesso approvato dal Consiglio dei ministri è addirittura peggiore [3] della proposta originaria, perché potenzialmente permette di brevettare qualunque programma per elaboratore. Una tale legislazione sarebbe deleteria [4] per il tessuto produttivo europeo legato alle moderne tecnologie, che è costitutito in massima parte di piccole e medie imprese utilizzatrici o produttrici di software. Infatti, una forte protezione brevettuale in questo campo avvantaggia solo chi ha già registrato un gran numero di brevetti e può quindi stringere accordi di non belligeranza con le altre grandi imprese. In questo modo si creano artificialmente delle "barriere all'ingresso" per le nuove aziende, piccole o grandi che siano, limitando quindi l'offerta ed impedendo la naturale diminuizione dei prezzi dovuta alla competizione. Il software libero è particolarmente vulnerabile ad una legislazione che ammetta i brevetti software, perché le licenze libere permettono la libera copia senza vincoli. Essendo quindi incompatibili con la copertura brevettuale come normalmente adottata, i programmi liberi sono costretti ad un pericoloso slalom nel campo minato dei brevetti [5]. Grazie alle pressioni effettuate dalle associazioni di categoria [6], e dopo la lettera aperta dell'eurodeputato Marco Cappato [7], prima il ministro all'Innovazione e Tecnologia Lucio Stanca [8] e subito dopo il viceministro all'Economia e Finanze Mario Baldassarri [9] hanno dichiarato la loro posizione di contrarietà, ed il Governo italiano si è astenuto [10] dal votare la risoluzione proposta dalla presidenza irlandese, sponsorizzata da importanti multinazionali del software [11]. Il nostro governo ha quindi svolto correttamente il proprio ruolo, ma purtroppo questo non è stato sufficiente, a causa soprattutto del cambio di fronte di alcuni paesi che avevano espresso dichiarazioni di voto diverse [12]. A meno che qualcuno dei rappresentanti ritiri il proprio voto nella prossima riunione di metà giugno, il testo approvato dal Consiglio europeo di maggio sarà discusso dal nuovo Parlamento europeo nei prossimi mesi. I Cittadini Europei Possono influire su questi eventi, e Indicare Agli Eurodeputati Col Loro Voto La Propria Contrarietà Ai Brevetti Software, per una società che sia centrata sui bisogni e le libertà del cittadino, piuttosto che sugli interessi e le rendite di posizione di pochi. È per questo che segnaliamo l'impegno che diversi candidati hanno preso pubblicamente riguardo a diverse questioni, fra cui i brevetti software, sottoscrivendo un appello proposto da diverse associazioni [13]. Ed è per questo che teniamo a ricordare che gli eurodeputati Armando Cossutta (Gue, Partito dei Comunisti Italiani), Cristiana Muscardini (Uen, Alleanza nazionale), Marco Cappato (Ni, Lista Emma Bonino) hanno riconosciuto l'importanza della questione, orientando nel senso corretto le scelte dei propri schieramenti quando il Parlamento Europeo votò in proposito il 24 settembre scorso. In particolare l'eurodeputato Marco Cappato, del Partito Radicale Transnazionale, ha condotto l'organizzazione a Roma di una conferenza sui brevetti software [14], contribuendo così a diffondere la consapevolezza del rischio che il Parlamento Europeo ha di seguito sventato con il suo voto. Cappato ha successivamente pubblicizzato, assieme ad Emma Bonino, [15] la necessità di opporsi alla direttiva come originalmente concepita. Infine, mettiamo a disposizione sul nostro sito [16] Un Riassunto Del Voto Degli Eurodeputati Italiani sull'argomento, perché ognuno possa verificarne il comportamento. Altre informazioni sui brevetti software sono disponibili alla pagina http://softwarelibero.It/progetti/brevettisw/.
Riferimenti:
[0] http://swpat.Ffii.org/log/04/cons0518/  
[1] http://swpat.Ffii.org/papers/europarl0309/  
[2] http://www.Ftc.gov/opa/2003/10/cpreport.htm
[3] http://swpat.Ffii.org/letters/cons0406/text/  
[4] http://swpat.Ffii.org/analysis/sektor/  
[5] http://www.Gnu.org/philosophy/savingeurope.html  
[6] http://softwarelibero.It/news/20040514-01.shtml  
[7] http://softwarelibero.It/pipermail/discussioni/2004-may/010258.html
[8] http://softwarelibero.It/altri/prot_1069.pdf  
[9] http://softwarelibero.It/altri/mef.pdf
[10] http://www.Innovazione.gov.it/ita/comunicati/2004_05_18.shtml
[11] http://kwiki.Ffii.org/cons040518en  
[12] http://kwiki.Ffii.org/?pietras040520en
[13
] http://italy.Peacelink.org/cris/articles/art_5108.html
[14] http://www.Radioradicale.it/software_libero/software_libero.html
[15] http://softwarelibero.It/pipermail/discussioni/2003-october/008347.html
[16   http://softwarelibero.It/progetti/brevettisw/voto-maggio-2003.shtml
 
   
   
CAMBIO AL VERTICE DI UNIAUTOMATION  
 
Milano, 10 Giugno 2004 –  Alessandro Marini e Mauro Toffetti rilevano la società direttamente dai due soci fondatori Libero Sironi ed Ettore Donetti. Uniautomation, System Integrator che opera da oltre venticinque anni nel settore delle telecomunicazioni, della trasmissione dati e del networking, passa di mano. Con il coordinamento di Arcadia Financial Advisors ed il supporto dello studio legale Gitti/Pavesi, Alessandro Marini e Mauro Toffetti, sostenuti dalle rispettive famiglie imprenditoriali (Fam. Capra e Fam. Bugeja) hanno acquisito in questi giorni Uniautomation Spa direttamente dai due soci fondatori Libero Sironi ed Ettore Donetti. La società, nata nel 1977, vanta più di 25 anni di esperienza nel settore delle telecomunicazioni e conta su 75 professionisti in due sedi (Milano e Roma). Alessandro Marini e Mauro Toffetti, due manager di lungo corso nel settore It, hanno maturato significative esperienze all'interno di grandi gruppi multinazionali quali Andersen Consulting, Nestlè e Lucchini. Dopo aver fondato Lutech Spa con Raffaele Boccardo (iniziativa di grande successo nel mondo dell'Ict, vicina al Gruppo Lucchini) hanno deciso di fare il grande passo imprenditoriale con l'obiettivo di perseguire lo sviluppo della frontiera tecnologica nell'ambito dell'infrastrutture informatiche e di telecomunicazione. Con l’ingresso del nuovo management la strategia aziendale di Uniautomation si focalizza su due direttrici di sviluppo: la prima conduce a una più stretta cooperazione commerciale e finanziaria con costruttori operanti in aree tecnologicamente avanzate e convergenti, mentre la seconda è solidamente orientata al supporto di organizzazioni che richiedono soluzioni complesse supportate dalle tecnologie emergenti più innovative. In tal senso, Uniautomation rivolge la sua attenzione soprattutto alle soluzioni Wireless, alle soluzioni di telecomunicazione Ip based “Triple Play” (dati, voce, video), alla Sicurezza e alle tecnologie Storage secondo il modello dell’Information Lifecycle Management. La missione di Uniautomation è quella di contribuire al successo delle imprese e delle pubbliche amministrazioni in Italia, attraverso l'innovazione dell'infrastruttura telematica. Uniautomation rappresenta il partner ideale per le organizzazioni che intendono migliorare il loro approccio al tema delle infrastrutture telematiche, fattore di successo nei prossimi anni per tutte le imprese sensibili alle opportunità offerte Uniautomation Spa Maggio 2004 dall’informatica e dalle telecomunicazioni. «Le attuali condizioni di mercato» commentano i due manager «dal punto di vista congiunturale poco positive, offrono comunque un ampio margine di azione agli attori del mercato Ict, capaci di contribuire al successo delle imprese e delle pubbliche amministrazioni che richiedono soluzioni Ict con elevati requisiti prestazionali, attraverso l’adozione di tecnologie innovative. Uniautomation confermera’ la propria tradizione di innovatore di eccellenza supportando i propri clienti con servizi in grado di coprire integralmente, ma con profonda competenza, tutte le fasi del ciclo di vita di un servizio di telecomunicazione a valore aggiunto». Uniautomation opera da oltre venticinque anni nel settore delle telecomunicazioni e della trasmissione dati. Fornisce reti, sistemi, prodotti e servizi per soddisfare tutte le esigenze del networking e delle applicazioni relative. I campi di competenza: Network Engineering (Reti Locali e Geografiche, Wi-fi, Telefonia Ip, Application Traffic Management, Web Access Management); System Engineering (Sistemi Operativi di base, Sistemi di Database, Messaging & Groupware, Sistemi di Terminal Server, System Management); Information Security (Sicurezza Perimetrale, Rilevamento e Prevenzione Intrusioni, Accertamento Vulnerabilità, Autenticazione, Secure Content Management, Profilazione e Identity Management); Information Lifecycle Management (Storage Consolidation, Data Safety and Archiving, Networked Storage, High Availability, Business Continuity e Disaster Recovery) Uniautomation fornisce i relativi servizi di installazione e configurazione, manutenzione, consulenza, supporto sistemistico, formazione e gestione.  
   
   
LE TECNOLOGIE DI PROVISIONING IBM ACCELERANO L'AUTOMAZIONE ON DEMAND PRESENTATE LE NUOVE SOLUZIONI CHE AIUTANO A SEMPLIFICARE I PROCESSI IT E AUMENTARE LA FLESSIBILITÀ E LA PRODUTTIVITÀ AZIENDALE  
 
Milano, 10 Giugno 2004 - Ibm ha annunciato nuove tecnologie ideate per automatizzare i processi It e di business, la maggior parte dei quali viene oggi portata a termine manualmente. Le nuove soluzioni per l'automazione sono basate sulla tecnologia di provisioning e progettate per fondere i processi It con quelli aziendali ricavando una maggior produttività, costi ridotti e una più efficiente capacità operativa. La gestione di processi It complessi come il deployment di server e di software, l'allocazione di risorse storage e la configurazione di reti richiede spesso una quantità significativa di tempo dello staff It, che può rivelarsi lenta da portare a termine ed è suscettibile all'errore umano. Ibm Tivoli Provisioning Manager, un componente essenziale di tutte le nuove soluzioni di automazione, aiuta i clienti proprio a eliminare i rischi di errore umano automatizzando questi processi con il ricorso a best practice. Le tecnologie di provisioning automatizzano il modo in cui vengono rese disponibili le risorse It. Per esempio, un nuovo servizio denominato Vendor Loaner Program (Vlp) utilizza le tecniche di provisioning e le tecnologie Grid per fornire agli Isv l'accesso all'hardware necessario ad eseguire il porting di applicazioni e i relativi collaudi. Anziché consegnare fisicamente l'hardware a ogni Isv, un processo oneroso in termini di tempo che rallenta il time-to-market delle applicazioni, Vlp ricorre a Tivoli Provisioning Manager e al Grid computing per fornire un ambiente di sviluppo virtuale basato su Ibm eServer consentendo agli Isv di sperimentare le loro applicazioni in remoto secondo un meccanismo on demand. Altre soluzioni per l'automazione annunciate da Ibm sono: Provisioning di capacità storage - Le nuove funzionalità messe a disposizione da Tivoli Provisioning Manager aiutano a ridurre i livelli di costo e la complessità associati all'erogazione di capacità storage. Il software ricorre ad appositi workflow per automatizzare le procedure necessarie secondo le policy It stabilite, assicurando il rispetto degli obiettivi definiti e riducendo da interi giorni a qualche minuto il tempo occorrente per completare il processo. Questa nuova proposta, disponibile con Ibm Totalstorage Productivity Center, supporta ambienti eterogenei che comprendono dispositivi storage Ibm, Hitachi ed Emc. Provisioning di server eterogenei - Ibm ha esteso le funzionalità dedicate al provisioning di server eterogenei di Ibm Tivoli Provisioning Manager aggiungendovi il supporto di Linux Suse 8, Solaris v9, Windows 2003 e Ibm eServer iSeries. Per i clienti Ibm eServer xSeries è disponibile una nuova funzione "one-button provisioning" gestita da Tivoli Provisioning Manager che abbatte i tempi di deployment dei server xSeries: basta dunque un click del mouse per installare sistema operativo e stack software su un sistema hardware. Tivoli Provisioning Manager è inoltre un componente essenziale di Ibm Virtualization Engine (Ve), una soluzione annunciata di recente che permette ai computer di "clonarsi" moltiplicando le performance di un singolo server. Provisioning di software applicativo - Sono disponibili nuovi workflow che supportano un'ampia gamma di software e middleware applicativi come Ibm Db2, Ibm Websphere, Citrix, Hp/ux, Microsoft Active Directory Services, Microsoft Sql Server, Microsoft Exchange, Siebel e Vmware. Ibm sta collaborando con i propri Business Partner attraverso l'iniziativa Orchestration and Provisioning Automation Library (Opal) per sviluppare e condividere un vasto insieme di workflow destinati ad automatizzare gli ambienti It dei clienti mediante Tivoli Provisioning Manager. Ibm può inoltre aiutare i clienti a razionalizzare le iniziative Plm (Product Lifecycle Management) automatizzando gli ambienti di test. Insieme con Rational Test Manager, Tivoli Provisioning Manager automatizza il deployment dei test e la configurazione dei relativi ambienti, mentre Rational Robot e Tivoli Monitoring for Transaction Performance consentono di determinare automaticamente eventuali problemi in tempo reale. Compliance Automation - Per permettere ai clienti di allineare gli ambienti It agli obblighi normativi vigenti, Ibm propone soluzioni che automatizzano la gestione e la conformità della sicurezza. In particolare, nuove funzionalità di Tivoli License Manager aiutano le aziende a individuare le licenze software possedute, quelle effettivamente utilizzate e quelle che potrebbero rivelarsi necessarie. "La capacità di rispondere dinamicamente ai cambiamenti e alle richieste del mercato è essenziale per i nostri clienti", ha dichiarato Robert Leblanc, General Manager, Tivoli Software di Ibm. "L'automazione può aiutare a incrementare la reattività al business di un ambiente It allineando gli obiettivi It con quelli di business". Tutte le nuove soluzioni appena annunciate comprendono tecnologia di autonomic computing, il fondamento adottato da Ibm in tutte le sue iniziative di automazione per consentire ai sistemi informativi di gestirsi da sé.  
   
   
BSC E SPIDERWALL: UNA NUOVA PARTNERSHIP CHE FA SCOPRIRE I VANTAGGI DI UNA TECNOLOGIA TUTTA ITALIANA  
 
Brescia, 10 giugno 2004 - È stato siglato lo scorso 27 Maggio l’accordo di collaborazione tra Spiderwall e Bsc Consulting: il dispositivo altamente performante progettato e realizzato dalla società bresciana, in grado di soddisfare le molteplici esigenze legate alla sicurezza aziendale, si arricchisce così dell’esperienza e professionalità di Bsc, specialista del settore, in grado di muoversi agilmente sul mercato delle medio-grandi imprese. Una collaborazione alla quale si è giunti quasi inevitabilmente. Molteplici, infatti, sono gli elementi che accomunano le due società: l’eccellenza nel proprio core business, la costante attenzione all’innovazione, l’adozione di tecnologie evolute e la capacità di trasformarle in vantaggio competitivo per il cliente finale, il ruolo di particolare spicco ricoperto nelle zone geografiche di diretta competenza. L’esperienza maturata da Bsc nei vari campi della sicurezza (con, recentemente, un particolare focus sulle soluzioni wireless) e nella realizzazione di Vpn, nella gestione e allocazione di banda e nelle configurazioni in alta affidabilità, trova una rispondenza e un riscontro immediato nelle funzionalità dei dispositivi Spiderwall. Il rapporto diretto che si viene a creare tra chi questi dispositivi li produce e chi è in grado di percepire le concrete esigenze del cliente finale potrà portare a evoluzioni rapide, implementazioni garantite, soluzioni affidabili e precise, naturalmente prestando sempre attenzione agli investimenti. La collaborazione si preannuncia dunque vivace, e i primi risultati non tarderanno senz’altro ad arrivare.  
   
   
MDS (MASSIVE DATA SEARCH) È UNA POTENTE TECNOLOGIA CHE COMBINA SOFISTICATI SISTEMI DI GESTIONE E RICERCA, ALLA COMPRESSIONE DI GRANDI VOLUMI DI DATI  
 
Torino, 10 giugno 2004 - Mds nasce da un progetto Scai, società torinese di consulenza informatica, in collaborazione con Telvox, azienda specializzata nella realizzazione di prodotti di compressione e sicurezza, controllata da Scai. Ciò ha permesso di realizzare un motore performante ed innovativo specializzato nella gestione di grandi volumi di dati. La proliferazione di registrazioni di Log di sistema e applicativi, ad esempio, rende spesso difficoltosa un’analisi degli eventi e dei comportamenti: frequentemente, la necessità di svecchiare le informazioni, rende inutile lo sforzo sostenuto per registrarle. La salvaguardia dell’integrità e della riservatezza del dato, la crittografia asimmetrica per la ripresa in chiaro dello stesso, la rapida correlazione utente-applicazione-periodo, è la risposta agile che Mds offre nelle gestioni degli archivi di registrazione delle attività. Una tecnologia tutta italiana che può essere applicata in molteplici settori dove il mantenimento del dato è regolato da rigide normative: la gestione di tutte le problematiche connesse all’Archivio Unico Informatico (Antiriciclaggio), la tenuta dei dati da parte delle banche, Sim, Sgr, degli uffici della Pubblica Amministrazione, o la gestione dei documenti di fatturazione all’utenza. Così come, Mds può rivelarsi di grande interesse per la gestione dei dati sul traffico telefonico in caso di indagini, richieste giudiziarie e dell’utenza. Con Mds è possibile mantenere on line gli storici, per ricercare i dati in contemporanea a quelli già presenti nella Base Dati in linea alle applicazioni, senza modificare strutturalmente le applicazioni in uso. Una soluzione tecnologicamente avanzata che utilizza un potente algoritmo di compressione, frutto di una pluriennale esperienza in ricerca e sviluppo tecnologico.  
   
   
PARTNERSHIP STRATEGICA TRA WATERMARK E SSA GLOBAL  
 
Milano, 10 giugno 2004 - Watermark, società specialista ed indipendente di implementazioni Erp, e Ssa Global uno dei principali fornitori di soluzioni Erp estese e relativi servizi, hanno siglato un’alleanza strategica, valida per tutta Europa, per la vendita, il supporto e i servizi della famiglia di prodotti Erp di Ssa Baan, attuali e futuri. Il nuovo accordo estende l’estensione geografica di Watermark al Regno Unito e all’Irlanda, portando significativi vantaggi ai clienti ubicati nei paesi in cui opera la società. L’alleanza consente a Watermark di continuare a fornire i più elevati standard di servizio e supporto ai clienti già acquisiti e di offrire loro le versioni più recenti e avanzate di tutti i prodotti Ssa Global. I clienti possono quindi investire con fiducia nelle loro applicazioni Ssa Baan, con la certezza che Watermark sarà in grado di supportare i loro investimenti negli anni a venire. In base all’accordo, Watermark usufruirà inoltre del pieno supporto di Ssa Global per assistere i clienti nella migrazione alle future versioni dei prodotti. Inoltre, gli utenti con contratti annuali di manutenzione stipulati con Ssa Global possono usufruire, tramite Watermark, di upgrade gratuiti ai futuri rilasci del software Ssa Baan. “Siamo molto soddisfatti di questo accordo e lavoreremo a stretto contatto con Ssa Global per proteggere gli investimenti dei nostri reciproci clienti e per consentire loro di capitalizzare sui futuri prodotti di Ssa.” – ha osservato Wim Heijting, Chief Executive Officer di Watermark Holding B.v. In base ai termini del contratto, Ssa Global diventa parte contraente con i clienti di Watermark. Ciò significa che Ssa Global, come autore del software, ha il formale impegno di supportare i prodotti, oggi e in futuro.  
   
   
AUTODESK PRESENTA ARCHITECTURAL DESKTOP 2005: NUMEROSE LE NOVITÀ PER LA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA  
 
Milano, 10 Giugno 2004 — Autodesk, Inc., azienda leader mondiale nella produzione di software di progettazione e contenuti digitali, presenta il nuovo Autodesk Architectural Desktop 2005, l'applicazione Cad ad oggetti più diffusa nel settore architettonico. Nella recente versione, mentre il flusso di lavoro e l'interfaccia rimangono semplici e intuitivi ed il formato dei file non è stato modificato, il programma è stato ulteriormente potenziato e reso ancor più produttivo. Gli architetti che conoscono già la piattaforma Autocad possono migliorare immediatamente la propria produttività con Architectural Desktop, che rende automatiche le operazioni ripetitive relative ai dettagli costruttivi e genera rapidamente piante, sezioni, prospetti e computi. Le nuove funzionalità del prodotto consentono ai progettisti di creare, gestire e condividere più agevolmente i dati della costruzione. Integrando le nuove funzionalità della piattaforma Autocad 2005, Autodesk Architectural Desktop 2005 consente di ottimizzare il flusso di lavoro mediante una gestione più efficiente dei file di disegno. Maggiore produttività nella documentazione di costruzione Architectural Desktop 2005 consente agli architetti di aumentare significativamente la produttività nelle fasi di creazione e gestione della documentazione di costruzione. La nuova funzione Dettagli snellisce infatti il processo di creazione dei particolari costruttivi grazie ad una completa libreria di componenti di dettaglio, routine automatizzate che consentono di disegnare i dettagli con maggiore rapidità e potenti strumenti di modifica dei componenti di dettaglio stessi. Le nuove funzionalità inoltre permettono di automatizzare la gestione delle note chiave e delle annotazioni, operazioni lunghe e spesso soggette ad errori, generando pertanto maggiore precisione e risparmio di tempo. Più efficienza La gestione dei file in Architectural Desktop 2005 è stata resa più efficiente. La nuova funzione Gestione gruppi di fogli di Autocad 2005 è stata infatti integrata nel Navigatore progetto, il sistema di gestione dei disegni di Architectural Desktop, attraverso il quale i progettisti possono creare, gestire e pubblicare con facilità i gruppi di fogli poiché i prospetti, le sezioni, i dettagli, i computi, i gruppi di fogli, i richiami e le annotazioni in generale sono tutti coordinati. La stretta relazione tra la creazione e la pubblicazione dei disegni riduce la probabilità di errori nella documentazione di costruzione. Inoltre il flusso di lavoro risulta ulteriormente ottimizzato dalla possibilità di visualizzare con rapidità i concetti del design utilizzando Vizrender 2, completamente integrato in Architectural Desktop 2005. Collaborazione e supporto ottimizzati per l'integrazione di dati In accordo con la filosofia Autodesk di completa apertura, Architectural Desktop 2005 ha reso disponibili ulteriori Api per lo sviluppo da parte di terzi di applicazioni di nicchia che ne estendono l'applicabilità in settori quali l'analisi delle prestazioni delle costruzioni. Per facilitare l'integrazione dei dati, Architectural Desktop 2005 supporta i formati di file standard, tra cui Dwg e Dxf, nonché il formato aperto e sicuro Dwf che consente ai professionisti del settore edilizio di condividere i dati progettuali per una collaborazione e una comunicazione più efficienti lungo tutto il ciclo di vita dei progetti. L'applicazione è inoltre conforme agli standard Iai (International Alliance for Interoperability) grazie a un convertitore certificato Iai per Architectural Desktop 2005, che supporta Ifc (Industry Foundation Classes) 2x. Flessibilità nell’implementazione e nell’utilizzo Grazie ad opzioni di installazione più flessibili, l'implementazione di Autodesk Architectural Desktop in tutta la progettazione dell’azienda risulta molto semplificata. Architectural Desktop 2005 è completamente compatibile con la famiglia di prodotti 2004 e può essere utilizzato in ambienti misti: Architectural Desktop 2004 e 2005 possono essere utilizzati infatti nello stesso progetto, senza generare problemi di compatibilità di file.  
   
   
OPTIVIEW SERIES II IL NUOVO ANALIZZATORE INTEGRATO DI RETE CHE PERMETTE DI TRACCIARE RETI CABLATE E WIRELESS CON NUOVI SISTEMI ESPERTI DIAGNOSTICI  
 
Milano, 10 giugno 2004 - Fluke Networks ha annunciato la disponibilità dei nuovi analizzatori di rete integrati Optiview Series Ii: versione avanzata degli analizzatori Optiview già noti sul mercato. La nuova serie Optiview fornisce informazioni approfondite per ogni esigenza di monitoraggio, analisi e ottimizzazione di rete. Adatto al monitoraggio remoto o alla risoluzione dei problemi di rete in modalità portatile, l'analizzatore integrato Optiview Series Ii è un sistema completamente integrato dotato di un'interfaccia utente a touch screen, di un grande display retroilluminato, di un sistema operativo Windows Xp Professional e di sistemi esperti diagnostici. Questo nuovo modello è in grado di analizzare reti sia cablate sia wireless, ed è la soluzione ideale per coloro che desiderano mantenere il massimo controllo dei propri ambienti avendo a disposizione le tre funzionalità essenziali per un'analisi completa: rilevamento dei dispositivi, acquisizione dei pacchetti e analisi. Una nuova funzionalità dei modelli Optiview Series Ii è rappresentata dall'opzione Expert Viewer che permette di effettuare l'analisi dei file contenenti i pacchetti acquisiti semplicemente sfiorando lo schermo del sistema Optiview. I pacchetti vengono decodificati automaticamente e la funzione Expert System suddivide i problemi secondo i relativi livelli Osi, riassume l'indirizzo o il nome delle stazioni coinvolte e mostra la posizione all'interno del file di acquisizione dei frame che hanno attivato l'identificazione del problema da parte dell'Expert System. Inoltre, la funzione Expert Diagnostics offre una descrizione dettagliata dei problemi, delle cause probabili e delle azioni consigliate. Per l'utente tutto ciò si traduce in procedure di identificazione, diagnosi e risoluzione dei problemi più veloci, facili ed economiche. L'analisi delle reti cablate e wireless L'analizzatore supporta la connessione diretta a tutti i media più comunemente utilizzati come Lan 10/100/Gigabit Ethernet sia in rame sia in fibra; una funzione opzionale permette il monitoraggio combinato delle Wlan 802.11a/b/g. L'opzione wireless Optiview contiene una scheda dual-band tri-mode 802.11a/b/g. L'analizzatore permette di identificare gli accessi illegali (lista delle autorizzazioni) e fornisce uno strumento utile al rilevamento di posizione; inoltre consente di collaudare l'accesso Wi-fi protetto 802.11x/Eap, Tkip, Wep, Leap e Peap. Una combinazione esclusiva di tecniche attive e passive per il rilevamento dei dispositivi permette agli utenti di visualizzare access point, bridge, dispositivi ad hoc e client mobili collegati alla Wlan. L'analisi dei canali wireless agisce mediante una scansione continua delle reti a/b/g; i relativi report comprendono la distribuzione di client e access point per ciascun canale evidenziando i canali insicuri e indicando utilizzo del canale, forza del segnale, velocità di ricezione e tassi di errore. Con l'opzione wireless è possibile ottenere statistiche complete sull'utilizzo della rete Wlan, l'elenco dei canali per tipo di pacchetto, la percentuale di bandwidth usata, i pacchetti totali, i protocolli rilevati (inclusi conteggi di pacchetti, byte e utilizzo), nonché i maggiori generatori di traffico per canale e per protocollo. È disponibile un set completo di report di gestione e un tool che aiuta a indagare la configurazione di intere installazioni. L'analizzatore comprende infine efficaci funzionalità per l'acquisizione e la decodifica di pacchetti e permette di applicare filtri su indirizzi Mac e tipi di pacchetto (gestione, controllo, dati, beacon). Rilevamento e identificazione Vlan, filtraggio di pacchetti Gli utenti, che attualmente sono limitati da strumenti capaci di rilevare dispositivi solamente all'interno di un unico broadcast domain, possono sfruttare l'opzione Vlan Vision con la quale i sistemi Optiview consentono di configurare il rilevamento di sottoreti appartenenti a domini di broadcast esterni e visualizzarne tutti i dispositivi identificandoli secondo punto di connessione, indirizzo e configurazione. Le funzioni di monitoraggio dei sistemi Optiview Series Ii comprendono fino a sette sessioni contemporanee di controllo/accesso remoto, statistiche Rmon2 sul traffico accessibili da qualunque sistema di network management standard, e la possibilità di generare trap Snmp. L'analizzatore include anche Optiview Browser per l'accesso e il controllo di qualunque altro analizzatore Fluke Networks collegato alla rete – compresi analizzatori Wan integrati, Workgroup e ad alta e bassa velocità. Un'architettura ad alte prestazioni La sicurezza del sistema è affidata a Windows Xp Professional Operating System. Il funzionamento e l'utilizzo del prodotto sono semplificati da un grande display Svga retroilluminato da 800 x 600 dotato di un angolo di visione eccezionalmente ampio. L'interfaccia Touch Panel User, unitamente ad un display grafico, semplifica la consultazione dei problemi di performance della rete da parte dell'utente. I modelli Optiview Series Ii sono basati su un processore Intel Pentium M da 1,1 Ghz (equivalente a un Pentium Iv da 2,2 Ghz) e comprendono mezzo gigabyte di memoria e un hard disk da 40 Gb. L'autonomia delle batterie è di tre ore e mezzo, ma l'analizzatore può funzionare anche con alimentazione di rete.  
   
   
IL PROCESSORE D'APPLICAZIONE SH-MOBILE 3 OFFRE UN MIGLIORAMENTO NELLE PRESTAZIONI DI 2,3 VOLTE RISPETTO A QUELLE DELLA SERIE GIÀ ESISTENTE  
 
Milano, 10 giugno 2004 – Renesas Technology Europe ha annunciato Sh-mobile3 (Sh73180), il prossimo modello ad alte prestazioni della serie di processori d'applicazione Sh-mobile per sistemi di telefonia mobile. Il dispositivo incorpora il nuovo core Cpu Risc Sh4al-dsp a 32-bit, che offre prestazioni superiori di circa 2,3 volte rispetto ai precedenti modelli. Inoltre, il nuovo dispositivo incorpora un motore per la grafica bidimensionale e tridimensionale, un acceleratore hardware full Mpeg-4 e supporto per modulo fotocamera da 3-megapixel. Queste caratteristiche permettono di eseguire svariate tipologie di applicazioni multimediali avanzate per i telefoni cellulari di prossima generazione di alta gamma. Sh-mobile 3 offre prestazioni di 389Mips, alla frequenza di 216Mhz. Il core Cpu Sh4al-dsp, appena sviluppato, impiega la tecnologia superscalare, che permette l'esecuzione simultanea di due istruzioni, ed un'architettura pipeline a 7 livelli, per incrementare le prestazioni. A 1,8 Mips/mhz offre approssimativamente prestazioni per unità di frequenza migliore di 1,4 volte rispetto a quella dell'attuale core Cpu Sh3-dsp, che è pari a 1,3 Mips/mhz. Incluso l'aumento di frequenza, queste peculiarità garantiscono prestazioni approssimativamente migliori di 2,3 volte rispetto a quella massima dell'attuale serie Sh-mobile, che è pari a 173 Mips. Questo miglioramento nelle prestazioni permette a Sh-mobile3 di trattare l'esecuzione parallela di applicazioni multiple ed operazioni high-load utilizzando un sistema operativo general purpose come Linux, piuttosto che un sistema operativo appositamente dedicato. Inoltre, il set di istruzione di Sh4al-dsp è altamente compatibile con quello del core dell'attuale prodotto Sh3-dsp, permettendo di utilizzare programmi già esistenti e di ridurre i tempi di sviluppo del sistema. Sh-mobile3 incorpora un'interfaccia per la fotocamera che permette la connessione diretta ad un modulo fotocamera da 3-megapixel. Grazie a questa peculiarità è possibile catturare immagini ad alta risoluzione e migliorare le caratteristiche di versatilità del display, come visualizzazione con zoom elettronico e schermi sovrapposti, attraverso l'utilizzo di funzioni come Osd (on-screen display) e Hwc (hardware cursor). Il dispositivo include anche un'unità video di uscita, permettendo di connettere un sistema di telefonia mobile ad un set Tv e di visualizzare le immagini catturate con la fotocamera. Come motore per la grafica bidimensionale e tridimensionale, il dispositivo incorpora un Ip Powervr Mbx Lite prodotto da Imagination Technologies, Ltd. (Img), Uk. Questo permette di visualizzare molto velocemente immagini bidimensionali e tridimensionali realistiche e di alta qualità e consente di migliorare applicazioni sofisticate, come la visualizzazione ad elevata velocità di numerose immagini realistiche di persone o similari in movimento fluido. Inoltre, un acceleratore hardware full Mpeg-4 dà la possibilità di eseguire filmati ad alta risoluzione, caratteristica richiesta per video-mail e videotelefoni cellulari. Sh-mobile3 incorpora numerose ulteriori funzioni periferiche appositamente studiate per la telefonia mobile, inclusi un controllore Lcd, che supporta uno schermo Tft a cristalli liquidi, ed un'interfaccia per il suono. Per il dispositivo viene utilizzata un package Csp da 409-pin, delle dimensioni di 12 mm x 12 mm x 1,4 mm con pin pitch di 0,5 mm. Le spedizioni dei campioni inizieranno nel mese di luglio 2004. Un processore d'applicazione Sh-mobile (Superh Mobile Application Processor) è collegato all'Lsi baseband di un sistema di telefonia mobile ed esegue applicazioni audio, video o altre applicazioni multimediali specifiche. L'utilizzo di apposite interfacce permette la connessione a svariate tipologie di Lsi baseband; inoltre, è possibile personalizzare i telefoni cellulari o differenziare il prodotto grazie ad una funzione di acceleratore integrata, a svariate interfacce e ad un sistema di gestione dei consumi appositamente studiato per i telefoni cellulari.  
   
   
SONICWALL PRESENTA LA NUOVA SOLUZIONE DI ACCESSO WIRELESS DISTRIBUITO PER TUTTA LA PIATTAFORMA APPLIANCE DI SICUREZZA  
 
 Milano, 10 giugno 2004 – Sonicwall, Inc, fornitore leader di soluzioni integrate di sicurezza, produttività e mobilità, ha presentato oggi la nuova soluzione wireless distribuita Sonicwall che consente ad aziende di qualsiasi dimensione di realizzare reti wireless sicure, con gestione centralizzata e a costi contenuti. La nuova soluzione Sonicwall riduce i costi e le complessità che caratterizzano l'amministrazione delle reti eliminando la necessità di mantenere infrastrutture parallele e separate a supporto di servizi di produttività e sicurezza per reti wireless e cablate. La soluzione wireless distribuita di Sonicwall estende le funzioni integrate di sicurezza e produttività delle Lan wireless e cablate alle reti di medie e grandi dimensioni attraverso i nuovi punti di accesso satellite Sonicpoint 802.11a/b/g. Il dispositivo gateway di controllo Sonicwall individua, configura e gestisce automaticamente ciascun Sonicpoint, consentendo agli utenti di spostarsi all'interno di aree molte estese senza perdere la connessione e applicando le medesime policy di sicurezza. Questa soluzione, fortemente scalabile, è disponibile per tutta la generazione corrente di appliance per la sicurezza in Internet di Sonicwall, inclusi Tz 170, Pro 2040, Pro 3060, Pro 4060 ed il nuovo appliance Gigabit Sonicwall Pro 5060. Vengono raccomandati fino a due Sonicpoint per il prodotto Sonicwall Tz 170, mentre il Sonicwall Pro 5060 di classe Gigabit è in grado di supportare fino a 128 Sonicpoint collegati in rete. La soluzione Sonicpoint introduce una serie di potenti funzionalità di sicurezza che semplificano l'implementazione garantendo nel contempo un più alto grado di protezione. Tali funzionalità comprendono potenti funzioni di gestione a livello locale, una gestione globale attraverso il premiato sistema Global Management System di Sonicwall, rilevamento delle intrusioni wireless, individuazione dei punti di accesso pirata, servizi guest wireless, oltre alla possibilità di aggiungere ulteriori funzionalità di sicurezza come la protezione antivirus a livello del gateway, filtraggio dei contenuti Web ed il nuovo Sonicwall Intrusion Prevention System annunciato di recente. "La tecnologia wireless ha cambiato il nostro modo di lavorare, ma gli amministratori di rete hanno non poche difficoltà a integrarla nelle infrastrutture di sicurezza della rete esistente, "ha dichiarato Richard Webb della società di analisi Infonetics. “Finora un amministratore di rete aveva ben scarse possibilità di fornire questo tipo di garanzia globale di sicurezza all'interno di un intero edificio, soprattutto con funzioni di roaming trasparente e gestione centralizzata, senza ricorrere a costose apparecchiature di commutazione wireless. La nuova piattaforma Sonicwall è la risposta all'esigenza degli end user di una facile implementazione, unita alla gestione centralizzata di tutto il sistema di reti wireless e cablate da loro utilizzate." “Sonicwall è attualmente il solo fornitore che ha combinato i servizi di rete primari, inclusi firewall, Vpn, filtraggio dei contenuti Web, servizi di prevenzione delle intrusioni e ora la Wireless Lan, su un'unica piattaforma di sicurezza di rete,” ha affermato Joe Sykora, presidente di Fortress Network Security, un provider di servizi di sicurezza gestita, partner di canale Gold Medallion di Sonicwall. Sonicwall non teme confronti in termini di integrazione e garantisce un'eccezionale semplicità di amministrazione e un ridotto Tco, fattori estremamente importanti per i nostri utenti." Questo è un eccellente punto a favore della strategia di innovazione di Sonicwall, che offre un più elevato ritorno sugli investimenti per noi e un maggiore grado di protezione per i nostri clienti.” La nuova soluzione è supportata da una nuova versione di Sonicos, Sonicos 2.5 Enhanced, sviluppato per l'ultima generazione di appliance Sonicwall. Il punto di accesso satellite Sonicpoint fornisce una copertura wireless sicura e scalabile per qualsiasi client 802.11a/b/g e supporta lo standard Ieee 802.3af Power over Ethernet, rendendone possibile la collocazione in qualsiasi punto della rete. Un power injector opzionale, compatibile con lo standard 802.3af, rileva la presenza di un Sonicpoint e immette alimentazione nel cavo Ethernet. Inoltre, una scheda wireless dual band compatibile 802.11a/b/g fornisce un throughput a gamme estese (ad ampio spettro di frequenza) con una sensibilità di ricezione e una potenza di trasmissione estremamente elevate. "Integrando la gestione centralizzata della Wireless Lan nel gateway, Sonicwall ha introdotto ancora una volta un nuovo approccio alla sicurezza, " ha affermato Douglas Brockett, vicepresidente marketing Sonicwall a livello mondiale. “Il grande valore di questa soluzione sta nella semplicità di configurazione e di gestione e nell'integrazione della sicurezza e dei servizi per le reti wireless e cablate. Insieme alla nuova appliance per la sicurezza a elevate prestazioni Pro 5060 la soluzione wireless distribuita offrirà una potente opportunità di produttività e mobilità alle aziende di qualsiasi dimensione.” La nuova soluzione wireless distribuita di Sonicwall presenta le seguenti caratteristiche: Sicurezza assoluta. La protezione totale viene realizzata sia per le reti cablate che per le reti wireless da un unico dispositivo gateway. Gli amministratori di rete possono fornire un alto livello di protezione implementando una connettività Vpn Ipsec con la Wlan per tutto il traffico wireless. Roaming wireless trasparente. Gli utenti possono mantenere un accesso sicuro alla rete pur collegandosi in roaming e spostandosi da un Sonicpoint all'altro. Auto-provisioning. Il dispositivo gateway di controllo Sonicwall individua e configura automaticamente ciascun Sonicpoint per mezzo dell'interfaccia Ethernet. Abbattimento del Tco. Gli amministratori di rete possono evitare l'elevato Tco (Total Cost of Ownership) legato all'implementazione e alla gestione separata di una costosa soluzione wireless specifica parallela alla rete cablata. Scalabilità. I manager di rete possono estendere l'area di copertura wireless aggiungendo altri Sonicpoint alla rete man mano che se ne avverte l'esigenza. Granularità dei controlli sulle comunicazioni. Gli amministratori di rete possono applicare policy di sicurezza e produttività a tutto il traffico wireless e cablato. Rilevazione dual-band di punti di accesso pirata. Consente agli amministratori di rete di rilevare punti di accesso abusivi su entrambi gli spettri di 2,4 e 5 Ghz, chiudendo un'importante backdoor per la sicurezza. Accesso guest wireless. Le aziende possono fornire l'accesso a Internet a ospiti wireless senza compromettere l'integrità della rete grazie all'autogenerazione di account guest, che vengono configurati e autenticati separatamente dalla rete principale. Supporto di standard attuali e futuri. Questa soluzione supporta gli standard di sicurezza wireless esistenti, inclusi Wep, Wpa e Ipsec. È inoltre previsto il supporto integrato della codifica Aes per agevolare la transizione verso lo standard futuro 802.11i.  
   
   
SOFTEK RICEVE IL PRIMO PREMIO DI NETWORK COMPUTING PER LA CATEGORIA DISASTER RECOVERY  
 
Milano, 10 giugno 2004 - Softek, uno dei principali fornitori di software per la gestione dello storage per ambienti multi-vendor e multi-piattaforma, ha ricevuto il primo premio per la sua soluzione di disaster recovery dai redattori della rivista Network Computing, che l’hanno testata nell’ambito della decima edizione del premio Well-connected Awards. Il premio viene assegnato ogni anno ai prodotti e servizi più innovativi e performanti e rappresenta quanto di meglio esista nell’ambito del networking. I prodotti vengono selezionari dai redattori tecnici della rivista, che li testano e li valutano presso i Network Computing Real-world Labs. “I Well-connected Awards sono i soli premi del settore ad essere assegnati da esperti, sulla base delle prove e della valutazione dei prodotti nel mondo reale. Esaminiamo tutti i prodotti, le tecnologie e i servizi dalla stessa prospettiva dei nostri lettori.” – ha affermato Fritz Nelson, Vp e Group Publisher del Network Computing Enterprise Architecture Group. “Questo distingue il nostro concorso da tutti gli altri. I prodotti scelti per questi premi sono unici perché sono stati testati personalmente dai nostri redattori. Sono soluzioni veramente innovative, che funzionano.” La soluzione di disaster recovery di Softek valutata dalla rivista comprendeva il software Softek Replicator per la duplicazione dei dati host-based, Softek Storage Manager, il software per la gestione delle risorse di storage (Esrm) e Softek Sanview, il software per la gestione delle San (storage area network). La soluzione Dr di Softek si è imposta su altri finalisti, tra i quali Computer Associates e Veritas. “Forniamo una soluzione completa ed economicamente conveniente di disaster recovery che consente ai clienti di proteggere, da un’unica console, le applicazioni critiche in ambienti di storage eterogenei e multi-fornitore.” – ha affermato Karen Dutch, vice presidente e direttore generale Open Systems Group di Softek.- “E’ una soluzione molto interessante che bilancia le priorità applicative e i requisiti di disponibilità dei dati con il Tco, annullando nello stesso tempo i limiti imposti da sistemi hardware di tipo proprietario.”