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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Giugno 2004
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MARCONI SIGLA CON BRITISH TELECOM IL RINNOVO DI UN CONTRATTO QUADRO QUADRIENNALE DEL VALORE DI 360 MILIONI DI STERLINE PER LA FORNITURA DI SERVIZI  
 
Genova, 30 giugno 2004 - Marconi si e' aggiudicata il rinnovo del contratto quadro con British Telecom relativo alla fornitura di servizi di installazione cavi. Tale contratto, secondo stime di Bt, ha un valore di circa 360 milioni di sterline ed e' di durata quadriennale. L'accordo entrera' in vigore a partire dal primo luglio prossimo e comprende, fra l'altro, attivita' di ingegneria civile e posa di cavi sotterranei in Inghilterra. Il contratto prevedera' l'impiego da parte di Marconi di circa 320 tecnici specializzati in attivita' di field engineering e di oltre un migliaio di subappaltatori, che continueranno a fornire servizi supportando le installazioni in cavo ed in fibra nuove o gia' posate, garantendo cosi' il funzionamento della rete di British Telecom. Il Gruppo Marconi fornisce questa tipologia di servizi agli operatori di rete britannici da circa un secolo. Nel corso del 2003 il Gruppo ha installato per Bt oltre 3300 km di cavi in fibra, in rame ed altre condutture, oltre a 20.000 pali telefonici. Il personale Marconi dedicato a questa attivita' gestisce e finalizza oltre 1500 ordini alla settimana emessi da Bt. "I clienti richiedono partner affidabili in grado di fornire servizi efficienti, di alta qualita' e sicuri al cento per cento" ha commentato Mark Plato, Amministratore Delegato della divisione Marconi Value Added Services. "Il nostro staff di field engineering e' ben addestrato e competente: il rinnovo del contratto con Bt e' una conferma della fiducia che l'operatore ripone nel nostro staff e nei nostri processi, nonche' nella nostra comprovata esperienza nel supportare la loro rete".  
   
   
MARCONI SIGLA CON BRITISH TELECOM IL RINNOVO DI UN CONTRATTO QUADRO QUADRIENNALE DEL VALORE DI 360 MILIONI DI STERLINE PER LA FORNITURA DI SERVIZI  
 
Genova, 30 giugno 2004 - Marconi si e' aggiudicata il rinnovo del contratto quadro con British Telecom relativo alla fornitura di servizi di installazione cavi. Tale contratto, secondo stime di Bt, ha un valore di circa 360 milioni di sterline ed e' di durata quadriennale. L'accordo entrera' in vigore a partire dal primo luglio prossimo e comprende, fra l'altro, attivita' di ingegneria civile e posa di cavi sotterranei in Inghilterra. Il contratto prevedera' l'impiego da parte di Marconi di circa 320 tecnici specializzati in attivita' di field engineering e di oltre un migliaio di subappaltatori, che continueranno a fornire servizi supportando le installazioni in cavo ed in fibra nuove o gia' posate, garantendo cosi' il funzionamento della rete di British Telecom. Il Gruppo Marconi fornisce questa tipologia di servizi agli operatori di rete britannici da circa un secolo. Nel corso del 2003 il Gruppo ha installato per Bt oltre 3300 km di cavi in fibra, in rame ed altre condutture, oltre a 20.000 pali telefonici. Il personale Marconi dedicato a questa attivita' gestisce e finalizza oltre 1500 ordini alla settimana emessi da Bt. "I clienti richiedono partner affidabili in grado di fornire servizi efficienti, di alta qualita' e sicuri al cento per cento" ha commentato Mark Plato, Amministratore Delegato della divisione Marconi Value Added Services. "Il nostro staff di field engineering e' ben addestrato e competente: il rinnovo del contratto con Bt e' una conferma della fiducia che l'operatore ripone nel nostro staff e nei nostri processi, nonche' nella nostra comprovata esperienza nel supportare la loro rete".  
   
   
MARCONI SIGLA CON BRITISH TELECOM IL RINNOVO DI UN CONTRATTO QUADRO QUADRIENNALE DEL VALORE DI 360 MILIONI DI STERLINE PER LA FORNITURA DI SERVIZI  
 
Genova, 30 giugno 2004 - Marconi si e' aggiudicata il rinnovo del contratto quadro con British Telecom relativo alla fornitura di servizi di installazione cavi. Tale contratto, secondo stime di Bt, ha un valore di circa 360 milioni di sterline ed e' di durata quadriennale. L'accordo entrera' in vigore a partire dal primo luglio prossimo e comprende, fra l'altro, attivita' di ingegneria civile e posa di cavi sotterranei in Inghilterra. Il contratto prevedera' l'impiego da parte di Marconi di circa 320 tecnici specializzati in attivita' di field engineering e di oltre un migliaio di subappaltatori, che continueranno a fornire servizi supportando le installazioni in cavo ed in fibra nuove o gia' posate, garantendo cosi' il funzionamento della rete di British Telecom. Il Gruppo Marconi fornisce questa tipologia di servizi agli operatori di rete britannici da circa un secolo. Nel corso del 2003 il Gruppo ha installato per Bt oltre 3300 km di cavi in fibra, in rame ed altre condutture, oltre a 20.000 pali telefonici. Il personale Marconi dedicato a questa attivita' gestisce e finalizza oltre 1500 ordini alla settimana emessi da Bt. "I clienti richiedono partner affidabili in grado di fornire servizi efficienti, di alta qualita' e sicuri al cento per cento" ha commentato Mark Plato, Amministratore Delegato della divisione Marconi Value Added Services. "Il nostro staff di field engineering e' ben addestrato e competente: il rinnovo del contratto con Bt e' una conferma della fiducia che l'operatore ripone nel nostro staff e nei nostri processi, nonche' nella nostra comprovata esperienza nel supportare la loro rete".  
   
   
MARCONI SIGLA CON BRITISH TELECOM IL RINNOVO DI UN CONTRATTO QUADRO QUADRIENNALE DEL VALORE DI 360 MILIONI DI STERLINE PER LA FORNITURA DI SERVIZI  
 
Genova, 30 giugno 2004 - Marconi si e' aggiudicata il rinnovo del contratto quadro con British Telecom relativo alla fornitura di servizi di installazione cavi. Tale contratto, secondo stime di Bt, ha un valore di circa 360 milioni di sterline ed e' di durata quadriennale. L'accordo entrera' in vigore a partire dal primo luglio prossimo e comprende, fra l'altro, attivita' di ingegneria civile e posa di cavi sotterranei in Inghilterra. Il contratto prevedera' l'impiego da parte di Marconi di circa 320 tecnici specializzati in attivita' di field engineering e di oltre un migliaio di subappaltatori, che continueranno a fornire servizi supportando le installazioni in cavo ed in fibra nuove o gia' posate, garantendo cosi' il funzionamento della rete di British Telecom. Il Gruppo Marconi fornisce questa tipologia di servizi agli operatori di rete britannici da circa un secolo. Nel corso del 2003 il Gruppo ha installato per Bt oltre 3300 km di cavi in fibra, in rame ed altre condutture, oltre a 20.000 pali telefonici. Il personale Marconi dedicato a questa attivita' gestisce e finalizza oltre 1500 ordini alla settimana emessi da Bt. "I clienti richiedono partner affidabili in grado di fornire servizi efficienti, di alta qualita' e sicuri al cento per cento" ha commentato Mark Plato, Amministratore Delegato della divisione Marconi Value Added Services. "Il nostro staff di field engineering e' ben addestrato e competente: il rinnovo del contratto con Bt e' una conferma della fiducia che l'operatore ripone nel nostro staff e nei nostri processi, nonche' nella nostra comprovata esperienza nel supportare la loro rete".  
   
   
MARCONI SIGLA CON BRITISH TELECOM IL RINNOVO DI UN CONTRATTO QUADRO QUADRIENNALE DEL VALORE DI 360 MILIONI DI STERLINE PER LA FORNITURA DI SERVIZI  
 
Genova, 30 giugno 2004 - Marconi si e' aggiudicata il rinnovo del contratto quadro con British Telecom relativo alla fornitura di servizi di installazione cavi. Tale contratto, secondo stime di Bt, ha un valore di circa 360 milioni di sterline ed e' di durata quadriennale. L'accordo entrera' in vigore a partire dal primo luglio prossimo e comprende, fra l'altro, attivita' di ingegneria civile e posa di cavi sotterranei in Inghilterra. Il contratto prevedera' l'impiego da parte di Marconi di circa 320 tecnici specializzati in attivita' di field engineering e di oltre un migliaio di subappaltatori, che continueranno a fornire servizi supportando le installazioni in cavo ed in fibra nuove o gia' posate, garantendo cosi' il funzionamento della rete di British Telecom. Il Gruppo Marconi fornisce questa tipologia di servizi agli operatori di rete britannici da circa un secolo. Nel corso del 2003 il Gruppo ha installato per Bt oltre 3300 km di cavi in fibra, in rame ed altre condutture, oltre a 20.000 pali telefonici. Il personale Marconi dedicato a questa attivita' gestisce e finalizza oltre 1500 ordini alla settimana emessi da Bt. "I clienti richiedono partner affidabili in grado di fornire servizi efficienti, di alta qualita' e sicuri al cento per cento" ha commentato Mark Plato, Amministratore Delegato della divisione Marconi Value Added Services. "Il nostro staff di field engineering e' ben addestrato e competente: il rinnovo del contratto con Bt e' una conferma della fiducia che l'operatore ripone nel nostro staff e nei nostri processi, nonche' nella nostra comprovata esperienza nel supportare la loro rete".  
   
   
MARCONI SIGLA CON BRITISH TELECOM IL RINNOVO DI UN CONTRATTO QUADRO QUADRIENNALE DEL VALORE DI 360 MILIONI DI STERLINE PER LA FORNITURA DI SERVIZI  
 
Genova, 30 giugno 2004 - Marconi si e' aggiudicata il rinnovo del contratto quadro con British Telecom relativo alla fornitura di servizi di installazione cavi. Tale contratto, secondo stime di Bt, ha un valore di circa 360 milioni di sterline ed e' di durata quadriennale. L'accordo entrera' in vigore a partire dal primo luglio prossimo e comprende, fra l'altro, attivita' di ingegneria civile e posa di cavi sotterranei in Inghilterra. Il contratto prevedera' l'impiego da parte di Marconi di circa 320 tecnici specializzati in attivita' di field engineering e di oltre un migliaio di subappaltatori, che continueranno a fornire servizi supportando le installazioni in cavo ed in fibra nuove o gia' posate, garantendo cosi' il funzionamento della rete di British Telecom. Il Gruppo Marconi fornisce questa tipologia di servizi agli operatori di rete britannici da circa un secolo. Nel corso del 2003 il Gruppo ha installato per Bt oltre 3300 km di cavi in fibra, in rame ed altre condutture, oltre a 20.000 pali telefonici. Il personale Marconi dedicato a questa attivita' gestisce e finalizza oltre 1500 ordini alla settimana emessi da Bt. "I clienti richiedono partner affidabili in grado di fornire servizi efficienti, di alta qualita' e sicuri al cento per cento" ha commentato Mark Plato, Amministratore Delegato della divisione Marconi Value Added Services. "Il nostro staff di field engineering e' ben addestrato e competente: il rinnovo del contratto con Bt e' una conferma della fiducia che l'operatore ripone nel nostro staff e nei nostri processi, nonche' nella nostra comprovata esperienza nel supportare la loro rete".  
   
   
GRANELLI: EVANGELIZZAZIONE INFORMATICA E INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE PER L’INNOVAZIONE IN ITALIA FUGA DEI CERVELLI E FUTURO MINISTERO NELLE CONSIDERAZIONI DELL’EX CAPO DELLA RICERCA DI TELECOM  
 
Roma, 30 giugno 2004 - “Le nuove tecnologie digitali -- dice l'ex capo della ricerca di Telecom Andrea Granelli nella sua intervista con il Quality College del Cnr, oggi on-line sul sito www.Qualitas1998.net  -- rendono possibili miracoli e usarle realmente, per esempio per valorizzare il nostro patrimonio artistico unico al mondo, sarebbe un grande sforzo di innovazione applicata, cioè uno sforzo interdisciplinare di livello altissimo, che integrerebbe conoscenze nei campi più disparati: che è quello che noi italiani sappiamo fare meglio; e che è anche un po' il senso del discorso di Montezemelo all'insediamento come presidente della Confindustria sul ‘fare sistema’”. In Italia le imprese usano Internet e le tecnologie informatiche poco e soprattutto male: molto al di sotto delle potenzialità che esse offrono. Perché? “Sicuramente -- dice ancora l'uomo che come a.D. Di Tin.it ha letteralmente portato Internet nelle case degli italiani -- gli informatici hanno delle responsabilità. ‘Io mi faccio il sito web’: che da fatto strategico diventa meramente tecnico. In Italia c'è una bassa cultura informatica: il rapporto fra investimenti in Ict e il Pil è bassissimo, il che indica chiaramente come rispetto ai Paesi europei noi non abbiamo ancora fatto gli investimenti richiesti. D'altra parte, non si tratta appunto di un fatto tecnico: un investimento pesante in Ict richiede il ripensamento dei processi aziendali. E qui sta il punto. Abbiamo bisogno di nuovi evangelisti dell'informatica come fece Steve Jobs al lancio del Pc in America con la Apple nei primi anni ‘80. Gli evangelisti Apple se ne andavano in giro negli Usa non a fare i venditori: ma a spiegare alla gente come e perché il Pc gli avrebbe risolto tanti problemi e migliorato la vita, aprendogli prospettive nuove. Come cioè la tecnologia fosse là per aiutare l'uomo, e non per rendergli la vita più complicata, come di fatto avviene da noi”. E la fuga dei cervelli che priva l’Italia delle sue risorse più importanti? “I giovani laureati italiani fanno bene ad andare all'estero: è una cosa che c'è sempre stata e significa che sono bravi. Il punto è come creare le occasioni tanto per un loro ritorno tanto quanto attrarre anche i giovani stranieri brillanti. Cioè come rendere finalmente attrattivo il nostro Paese. Ora, non so se sarò ministro dell’innovazione -- aggiunge parlando di una scelta che molti danno per certa da parte di un eventuale Governo di centrosinistra -- : è una cosa che molti ripetono, ma non c'è nulla di deciso, anche se sarei naturalmente disponibile a dare un contributo alla Repubblica. “Ho lasciato Telecom per scelta personale – dice l’ex capo della ricerca di Telecom Italia, lasciata a gennaio a 44 anni per dedicarsi all’insegnamento universitario -- : in 7 anni ho assistito a 5 cambi di azionariato che ogni volta ti costringono a rivedere i piani industriali e le scelte. Nella vita ho fatto tante cose: il consulente, il venture capitalist, il manager e il docente universitario, attività cui oggi dedico gran parte del mio tempo. Ma l'innovazione richiede studio, che naturalmente un'attività manageriale a tempo pieno non concede. E io oggi mi sono rimesso a studiare”. E poi ancora il ruolo Stato nell’economia e quello, discusso, della consulenza di direzione. L’intera intervista è on-line sul sito della Scuola di formazione manageriale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) insieme agli interventi di altri grandi manager, docenti, imprenditori, giornalisti e uomini politici come Francesco Giavazzi, Antonio Tombolini, Leoluca Orlando, Alex Sorokin, Salvo Sottile e Antonello Perricone.  
   
   
GRANELLI: EVANGELIZZAZIONE INFORMATICA E INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE PER L’INNOVAZIONE IN ITALIA FUGA DEI CERVELLI E FUTURO MINISTERO NELLE CONSIDERAZIONI DELL’EX CAPO DELLA RICERCA DI TELECOM  
 
Roma, 30 giugno 2004 - “Le nuove tecnologie digitali -- dice l'ex capo della ricerca di Telecom Andrea Granelli nella sua intervista con il Quality College del Cnr, oggi on-line sul sito www.Qualitas1998.net  -- rendono possibili miracoli e usarle realmente, per esempio per valorizzare il nostro patrimonio artistico unico al mondo, sarebbe un grande sforzo di innovazione applicata, cioè uno sforzo interdisciplinare di livello altissimo, che integrerebbe conoscenze nei campi più disparati: che è quello che noi italiani sappiamo fare meglio; e che è anche un po' il senso del discorso di Montezemelo all'insediamento come presidente della Confindustria sul ‘fare sistema’”. In Italia le imprese usano Internet e le tecnologie informatiche poco e soprattutto male: molto al di sotto delle potenzialità che esse offrono. Perché? “Sicuramente -- dice ancora l'uomo che come a.D. Di Tin.it ha letteralmente portato Internet nelle case degli italiani -- gli informatici hanno delle responsabilità. ‘Io mi faccio il sito web’: che da fatto strategico diventa meramente tecnico. In Italia c'è una bassa cultura informatica: il rapporto fra investimenti in Ict e il Pil è bassissimo, il che indica chiaramente come rispetto ai Paesi europei noi non abbiamo ancora fatto gli investimenti richiesti. D'altra parte, non si tratta appunto di un fatto tecnico: un investimento pesante in Ict richiede il ripensamento dei processi aziendali. E qui sta il punto. Abbiamo bisogno di nuovi evangelisti dell'informatica come fece Steve Jobs al lancio del Pc in America con la Apple nei primi anni ‘80. Gli evangelisti Apple se ne andavano in giro negli Usa non a fare i venditori: ma a spiegare alla gente come e perché il Pc gli avrebbe risolto tanti problemi e migliorato la vita, aprendogli prospettive nuove. Come cioè la tecnologia fosse là per aiutare l'uomo, e non per rendergli la vita più complicata, come di fatto avviene da noi”. E la fuga dei cervelli che priva l’Italia delle sue risorse più importanti? “I giovani laureati italiani fanno bene ad andare all'estero: è una cosa che c'è sempre stata e significa che sono bravi. Il punto è come creare le occasioni tanto per un loro ritorno tanto quanto attrarre anche i giovani stranieri brillanti. Cioè come rendere finalmente attrattivo il nostro Paese. Ora, non so se sarò ministro dell’innovazione -- aggiunge parlando di una scelta che molti danno per certa da parte di un eventuale Governo di centrosinistra -- : è una cosa che molti ripetono, ma non c'è nulla di deciso, anche se sarei naturalmente disponibile a dare un contributo alla Repubblica. “Ho lasciato Telecom per scelta personale – dice l’ex capo della ricerca di Telecom Italia, lasciata a gennaio a 44 anni per dedicarsi all’insegnamento universitario -- : in 7 anni ho assistito a 5 cambi di azionariato che ogni volta ti costringono a rivedere i piani industriali e le scelte. Nella vita ho fatto tante cose: il consulente, il venture capitalist, il manager e il docente universitario, attività cui oggi dedico gran parte del mio tempo. Ma l'innovazione richiede studio, che naturalmente un'attività manageriale a tempo pieno non concede. E io oggi mi sono rimesso a studiare”. E poi ancora il ruolo Stato nell’economia e quello, discusso, della consulenza di direzione. L’intera intervista è on-line sul sito della Scuola di formazione manageriale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) insieme agli interventi di altri grandi manager, docenti, imprenditori, giornalisti e uomini politici come Francesco Giavazzi, Antonio Tombolini, Leoluca Orlando, Alex Sorokin, Salvo Sottile e Antonello Perricone.  
   
   
GRANELLI: EVANGELIZZAZIONE INFORMATICA E INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE PER L’INNOVAZIONE IN ITALIA FUGA DEI CERVELLI E FUTURO MINISTERO NELLE CONSIDERAZIONI DELL’EX CAPO DELLA RICERCA DI TELECOM  
 
Roma, 30 giugno 2004 - “Le nuove tecnologie digitali -- dice l'ex capo della ricerca di Telecom Andrea Granelli nella sua intervista con il Quality College del Cnr, oggi on-line sul sito www.Qualitas1998.net  -- rendono possibili miracoli e usarle realmente, per esempio per valorizzare il nostro patrimonio artistico unico al mondo, sarebbe un grande sforzo di innovazione applicata, cioè uno sforzo interdisciplinare di livello altissimo, che integrerebbe conoscenze nei campi più disparati: che è quello che noi italiani sappiamo fare meglio; e che è anche un po' il senso del discorso di Montezemelo all'insediamento come presidente della Confindustria sul ‘fare sistema’”. In Italia le imprese usano Internet e le tecnologie informatiche poco e soprattutto male: molto al di sotto delle potenzialità che esse offrono. Perché? “Sicuramente -- dice ancora l'uomo che come a.D. Di Tin.it ha letteralmente portato Internet nelle case degli italiani -- gli informatici hanno delle responsabilità. ‘Io mi faccio il sito web’: che da fatto strategico diventa meramente tecnico. In Italia c'è una bassa cultura informatica: il rapporto fra investimenti in Ict e il Pil è bassissimo, il che indica chiaramente come rispetto ai Paesi europei noi non abbiamo ancora fatto gli investimenti richiesti. D'altra parte, non si tratta appunto di un fatto tecnico: un investimento pesante in Ict richiede il ripensamento dei processi aziendali. E qui sta il punto. Abbiamo bisogno di nuovi evangelisti dell'informatica come fece Steve Jobs al lancio del Pc in America con la Apple nei primi anni ‘80. Gli evangelisti Apple se ne andavano in giro negli Usa non a fare i venditori: ma a spiegare alla gente come e perché il Pc gli avrebbe risolto tanti problemi e migliorato la vita, aprendogli prospettive nuove. Come cioè la tecnologia fosse là per aiutare l'uomo, e non per rendergli la vita più complicata, come di fatto avviene da noi”. E la fuga dei cervelli che priva l’Italia delle sue risorse più importanti? “I giovani laureati italiani fanno bene ad andare all'estero: è una cosa che c'è sempre stata e significa che sono bravi. Il punto è come creare le occasioni tanto per un loro ritorno tanto quanto attrarre anche i giovani stranieri brillanti. Cioè come rendere finalmente attrattivo il nostro Paese. Ora, non so se sarò ministro dell’innovazione -- aggiunge parlando di una scelta che molti danno per certa da parte di un eventuale Governo di centrosinistra -- : è una cosa che molti ripetono, ma non c'è nulla di deciso, anche se sarei naturalmente disponibile a dare un contributo alla Repubblica. “Ho lasciato Telecom per scelta personale – dice l’ex capo della ricerca di Telecom Italia, lasciata a gennaio a 44 anni per dedicarsi all’insegnamento universitario -- : in 7 anni ho assistito a 5 cambi di azionariato che ogni volta ti costringono a rivedere i piani industriali e le scelte. Nella vita ho fatto tante cose: il consulente, il venture capitalist, il manager e il docente universitario, attività cui oggi dedico gran parte del mio tempo. Ma l'innovazione richiede studio, che naturalmente un'attività manageriale a tempo pieno non concede. E io oggi mi sono rimesso a studiare”. E poi ancora il ruolo Stato nell’economia e quello, discusso, della consulenza di direzione. L’intera intervista è on-line sul sito della Scuola di formazione manageriale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) insieme agli interventi di altri grandi manager, docenti, imprenditori, giornalisti e uomini politici come Francesco Giavazzi, Antonio Tombolini, Leoluca Orlando, Alex Sorokin, Salvo Sottile e Antonello Perricone.  
   
   
GRANELLI: EVANGELIZZAZIONE INFORMATICA E INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE PER L’INNOVAZIONE IN ITALIA FUGA DEI CERVELLI E FUTURO MINISTERO NELLE CONSIDERAZIONI DELL’EX CAPO DELLA RICERCA DI TELECOM  
 
Roma, 30 giugno 2004 - “Le nuove tecnologie digitali -- dice l'ex capo della ricerca di Telecom Andrea Granelli nella sua intervista con il Quality College del Cnr, oggi on-line sul sito www.Qualitas1998.net  -- rendono possibili miracoli e usarle realmente, per esempio per valorizzare il nostro patrimonio artistico unico al mondo, sarebbe un grande sforzo di innovazione applicata, cioè uno sforzo interdisciplinare di livello altissimo, che integrerebbe conoscenze nei campi più disparati: che è quello che noi italiani sappiamo fare meglio; e che è anche un po' il senso del discorso di Montezemelo all'insediamento come presidente della Confindustria sul ‘fare sistema’”. In Italia le imprese usano Internet e le tecnologie informatiche poco e soprattutto male: molto al di sotto delle potenzialità che esse offrono. Perché? “Sicuramente -- dice ancora l'uomo che come a.D. Di Tin.it ha letteralmente portato Internet nelle case degli italiani -- gli informatici hanno delle responsabilità. ‘Io mi faccio il sito web’: che da fatto strategico diventa meramente tecnico. In Italia c'è una bassa cultura informatica: il rapporto fra investimenti in Ict e il Pil è bassissimo, il che indica chiaramente come rispetto ai Paesi europei noi non abbiamo ancora fatto gli investimenti richiesti. D'altra parte, non si tratta appunto di un fatto tecnico: un investimento pesante in Ict richiede il ripensamento dei processi aziendali. E qui sta il punto. Abbiamo bisogno di nuovi evangelisti dell'informatica come fece Steve Jobs al lancio del Pc in America con la Apple nei primi anni ‘80. Gli evangelisti Apple se ne andavano in giro negli Usa non a fare i venditori: ma a spiegare alla gente come e perché il Pc gli avrebbe risolto tanti problemi e migliorato la vita, aprendogli prospettive nuove. Come cioè la tecnologia fosse là per aiutare l'uomo, e non per rendergli la vita più complicata, come di fatto avviene da noi”. E la fuga dei cervelli che priva l’Italia delle sue risorse più importanti? “I giovani laureati italiani fanno bene ad andare all'estero: è una cosa che c'è sempre stata e significa che sono bravi. Il punto è come creare le occasioni tanto per un loro ritorno tanto quanto attrarre anche i giovani stranieri brillanti. Cioè come rendere finalmente attrattivo il nostro Paese. Ora, non so se sarò ministro dell’innovazione -- aggiunge parlando di una scelta che molti danno per certa da parte di un eventuale Governo di centrosinistra -- : è una cosa che molti ripetono, ma non c'è nulla di deciso, anche se sarei naturalmente disponibile a dare un contributo alla Repubblica. “Ho lasciato Telecom per scelta personale – dice l’ex capo della ricerca di Telecom Italia, lasciata a gennaio a 44 anni per dedicarsi all’insegnamento universitario -- : in 7 anni ho assistito a 5 cambi di azionariato che ogni volta ti costringono a rivedere i piani industriali e le scelte. Nella vita ho fatto tante cose: il consulente, il venture capitalist, il manager e il docente universitario, attività cui oggi dedico gran parte del mio tempo. Ma l'innovazione richiede studio, che naturalmente un'attività manageriale a tempo pieno non concede. E io oggi mi sono rimesso a studiare”. E poi ancora il ruolo Stato nell’economia e quello, discusso, della consulenza di direzione. L’intera intervista è on-line sul sito della Scuola di formazione manageriale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) insieme agli interventi di altri grandi manager, docenti, imprenditori, giornalisti e uomini politici come Francesco Giavazzi, Antonio Tombolini, Leoluca Orlando, Alex Sorokin, Salvo Sottile e Antonello Perricone.  
   
   
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Roma, 30 giugno 2004 - “Le nuove tecnologie digitali -- dice l'ex capo della ricerca di Telecom Andrea Granelli nella sua intervista con il Quality College del Cnr, oggi on-line sul sito www.Qualitas1998.net  -- rendono possibili miracoli e usarle realmente, per esempio per valorizzare il nostro patrimonio artistico unico al mondo, sarebbe un grande sforzo di innovazione applicata, cioè uno sforzo interdisciplinare di livello altissimo, che integrerebbe conoscenze nei campi più disparati: che è quello che noi italiani sappiamo fare meglio; e che è anche un po' il senso del discorso di Montezemelo all'insediamento come presidente della Confindustria sul ‘fare sistema’”. In Italia le imprese usano Internet e le tecnologie informatiche poco e soprattutto male: molto al di sotto delle potenzialità che esse offrono. Perché? “Sicuramente -- dice ancora l'uomo che come a.D. Di Tin.it ha letteralmente portato Internet nelle case degli italiani -- gli informatici hanno delle responsabilità. ‘Io mi faccio il sito web’: che da fatto strategico diventa meramente tecnico. In Italia c'è una bassa cultura informatica: il rapporto fra investimenti in Ict e il Pil è bassissimo, il che indica chiaramente come rispetto ai Paesi europei noi non abbiamo ancora fatto gli investimenti richiesti. D'altra parte, non si tratta appunto di un fatto tecnico: un investimento pesante in Ict richiede il ripensamento dei processi aziendali. E qui sta il punto. Abbiamo bisogno di nuovi evangelisti dell'informatica come fece Steve Jobs al lancio del Pc in America con la Apple nei primi anni ‘80. Gli evangelisti Apple se ne andavano in giro negli Usa non a fare i venditori: ma a spiegare alla gente come e perché il Pc gli avrebbe risolto tanti problemi e migliorato la vita, aprendogli prospettive nuove. Come cioè la tecnologia fosse là per aiutare l'uomo, e non per rendergli la vita più complicata, come di fatto avviene da noi”. E la fuga dei cervelli che priva l’Italia delle sue risorse più importanti? “I giovani laureati italiani fanno bene ad andare all'estero: è una cosa che c'è sempre stata e significa che sono bravi. Il punto è come creare le occasioni tanto per un loro ritorno tanto quanto attrarre anche i giovani stranieri brillanti. Cioè come rendere finalmente attrattivo il nostro Paese. Ora, non so se sarò ministro dell’innovazione -- aggiunge parlando di una scelta che molti danno per certa da parte di un eventuale Governo di centrosinistra -- : è una cosa che molti ripetono, ma non c'è nulla di deciso, anche se sarei naturalmente disponibile a dare un contributo alla Repubblica. “Ho lasciato Telecom per scelta personale – dice l’ex capo della ricerca di Telecom Italia, lasciata a gennaio a 44 anni per dedicarsi all’insegnamento universitario -- : in 7 anni ho assistito a 5 cambi di azionariato che ogni volta ti costringono a rivedere i piani industriali e le scelte. Nella vita ho fatto tante cose: il consulente, il venture capitalist, il manager e il docente universitario, attività cui oggi dedico gran parte del mio tempo. Ma l'innovazione richiede studio, che naturalmente un'attività manageriale a tempo pieno non concede. E io oggi mi sono rimesso a studiare”. E poi ancora il ruolo Stato nell’economia e quello, discusso, della consulenza di direzione. L’intera intervista è on-line sul sito della Scuola di formazione manageriale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) insieme agli interventi di altri grandi manager, docenti, imprenditori, giornalisti e uomini politici come Francesco Giavazzi, Antonio Tombolini, Leoluca Orlando, Alex Sorokin, Salvo Sottile e Antonello Perricone.  
   
   
GRANELLI: EVANGELIZZAZIONE INFORMATICA E INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE PER L’INNOVAZIONE IN ITALIA FUGA DEI CERVELLI E FUTURO MINISTERO NELLE CONSIDERAZIONI DELL’EX CAPO DELLA RICERCA DI TELECOM  
 
Roma, 30 giugno 2004 - “Le nuove tecnologie digitali -- dice l'ex capo della ricerca di Telecom Andrea Granelli nella sua intervista con il Quality College del Cnr, oggi on-line sul sito www.Qualitas1998.net  -- rendono possibili miracoli e usarle realmente, per esempio per valorizzare il nostro patrimonio artistico unico al mondo, sarebbe un grande sforzo di innovazione applicata, cioè uno sforzo interdisciplinare di livello altissimo, che integrerebbe conoscenze nei campi più disparati: che è quello che noi italiani sappiamo fare meglio; e che è anche un po' il senso del discorso di Montezemelo all'insediamento come presidente della Confindustria sul ‘fare sistema’”. In Italia le imprese usano Internet e le tecnologie informatiche poco e soprattutto male: molto al di sotto delle potenzialità che esse offrono. Perché? “Sicuramente -- dice ancora l'uomo che come a.D. Di Tin.it ha letteralmente portato Internet nelle case degli italiani -- gli informatici hanno delle responsabilità. ‘Io mi faccio il sito web’: che da fatto strategico diventa meramente tecnico. In Italia c'è una bassa cultura informatica: il rapporto fra investimenti in Ict e il Pil è bassissimo, il che indica chiaramente come rispetto ai Paesi europei noi non abbiamo ancora fatto gli investimenti richiesti. D'altra parte, non si tratta appunto di un fatto tecnico: un investimento pesante in Ict richiede il ripensamento dei processi aziendali. E qui sta il punto. Abbiamo bisogno di nuovi evangelisti dell'informatica come fece Steve Jobs al lancio del Pc in America con la Apple nei primi anni ‘80. Gli evangelisti Apple se ne andavano in giro negli Usa non a fare i venditori: ma a spiegare alla gente come e perché il Pc gli avrebbe risolto tanti problemi e migliorato la vita, aprendogli prospettive nuove. Come cioè la tecnologia fosse là per aiutare l'uomo, e non per rendergli la vita più complicata, come di fatto avviene da noi”. E la fuga dei cervelli che priva l’Italia delle sue risorse più importanti? “I giovani laureati italiani fanno bene ad andare all'estero: è una cosa che c'è sempre stata e significa che sono bravi. Il punto è come creare le occasioni tanto per un loro ritorno tanto quanto attrarre anche i giovani stranieri brillanti. Cioè come rendere finalmente attrattivo il nostro Paese. Ora, non so se sarò ministro dell’innovazione -- aggiunge parlando di una scelta che molti danno per certa da parte di un eventuale Governo di centrosinistra -- : è una cosa che molti ripetono, ma non c'è nulla di deciso, anche se sarei naturalmente disponibile a dare un contributo alla Repubblica. “Ho lasciato Telecom per scelta personale – dice l’ex capo della ricerca di Telecom Italia, lasciata a gennaio a 44 anni per dedicarsi all’insegnamento universitario -- : in 7 anni ho assistito a 5 cambi di azionariato che ogni volta ti costringono a rivedere i piani industriali e le scelte. Nella vita ho fatto tante cose: il consulente, il venture capitalist, il manager e il docente universitario, attività cui oggi dedico gran parte del mio tempo. Ma l'innovazione richiede studio, che naturalmente un'attività manageriale a tempo pieno non concede. E io oggi mi sono rimesso a studiare”. E poi ancora il ruolo Stato nell’economia e quello, discusso, della consulenza di direzione. L’intera intervista è on-line sul sito della Scuola di formazione manageriale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) insieme agli interventi di altri grandi manager, docenti, imprenditori, giornalisti e uomini politici come Francesco Giavazzi, Antonio Tombolini, Leoluca Orlando, Alex Sorokin, Salvo Sottile e Antonello Perricone.  
   
   
LE RETI WIRELESS EUROPEE NON SONO A PROVA DI HACKER. MILANO È LA CITTÀ DOVE LA SITUAZIONE È PEGGIORE  
 
Milano, 30 giugno 2004 – Rsa Security – ha promosso la prima indagine europea volta a verificare sul campo l’effettiva sicurezza delle reti wireless. I risultati di Milano e Londra erano già stati resi noti tra febbraio e maggio, mentre le indagini a Francoforte e Parigi si sono chiuse in questi giorni, consentendo un interessante confronto tra lo stato della sicurezza wireless nelle capitali del business dei quattro paesi. I dati non sono confortanti: la situazione migliore – anche se non ancora ottimale – è stata evidenziata a Londra; la peggiore, a Milano, che pure tra le quattro città prese in esame è risultata la più moderna dal punto di vista degli standard tecnologici adottati. Globalmente, è risultato che circa il 30% delle aziende prese in esame nelle quattro città si colloca ancora ai primordi in materia di protezione del traffico wireless, mentre il 38% non implementa nemmeno il livello minimo di protezione dato dalla crittografia a standard Wep (Wired Equivalent Privacy). Ciononostante, le reti wireless stanno esplodendo in tutta Europa, con la capitale britannica a fare da capofila, grazie a un incremento delle installazioni del 770% negli ultimi tre anni. Le indagini hanno rivelato che spesso le imprese che installano reti locali wireless non rispettano anche le più elementari linee guida per la sicurezza. Se, da un lato, è infatti vero che l’attuale standard di crittografia Wep non può dirsi sicuro al cento per cento, tuttavia sono ancora troppe le aziende che si trovano a uno stadio ancora precedente, non avendo configurato le proprie reti nemmeno per potersi garantire livelli di sicurezza di base. Pensiamo ad esempio alla diffusa abitudine di mantenere i parametri di default per la configurazione delle reti wireless. Così facendo, il nome e la dislocazione dell’azienda possono essere intercettati e divenire quindi facile esca per un aspirante hacker. Come emerso dalle indagini, risultavano avere impostazioni di default il 50% di di tutti i punti di accesso di Milano, il 39% di quelli di Parigi e il 33% di quelli di Francoforte. La percentuale più bassa (25%) è stata registrata a Londra. Un allarmante 72% dei punti di accesso di Milano non era inoltre protetto da alcuna forma di crittografia (il 41% a Francoforte). Migliore la situazione crittografia a Parigi e Londra, con “solo” un terzo dei punti di accesso che non ne era dotato. I principali risultati a confronto
CittàPunti di accessoNessuna protezione Wep Vpn su reti wireless non criptate Utilizzo parametri di default
Parigi 261 85 (32%) 5 102 (39%)
Francoforte 198 81 (41%) 9 65 (33%)
Milano 148 106 (72%) 2 71 (47%)
Londra 1078 368 (34%) 70 267 (25%)
“A Londra, dove la nostra indagine viene condotta ormai da tre anni, abbiamo visto crescere il dibattito sulla sicurezza delle reti wireless e, confrontando i risultati della ricerca anno su anno, notiamo un certo impatto sul livello di comprensione dei rischi da parte delle aziende londinesi. Tuttavia, nell’insieme, le reti wireless europee che mancano di una configurazione adeguata è ancora preoccupante, lasciando centinaia di aziende esposte agli attacchi degli hacker”, ha commentato Matthew Buckley, Communications Manager di Rsa Security. Le indagini hanno dimostrato una rapida adozione del più recente standard per le reti wireless, l’802.11g, che offre maggiore sicurezza, velocità e stabilità delle reti wireless. Qui, i milanesi appaiono più avanti rispetto ai colleghi europei, con una rete su tre che già utilizza la nuova specifica (1 su 7 a Francoforte, 1 su 4 a Londra e Parigi); probabilmente in dipendenza del fatto che, avendo l’Italia abbracciato più tardi il mondo wireless, siamo partiti direttamente dall’ultima generazione. Una tendenza incoraggiante, che emerge in particolare dall’indagine condotta a Londra (in misura minore negli altri Paesi europei); riguarda il numero di aziende che inizia a utilizzare le Vpn come alternativa agli ancora imperfetti protocolli di crittografia wireless. La percentuale maggiore è stata registrata a Londra, con il 19% di punti di accesso non criptati (senza Wep) che utilizza le Vpn; 11% a Francoforte, 5% a Parigi e solo il 2% a Milano. “Criptare il traffico di rete e utilizzare l’autenticazione forte per l’accesso degli utenti, dovrebbe essere un must per le aziende di tutte le dimensioni e l’implementazione di una Vpn rappresenta un modo semplice di farlo”, spiega Buckley. “Diversamente, utenti non autorizzati possono di fatto accedere facilmente alle reti wireless insufficientemente protette e, una volta dentro, possono fare ciò che vogliono. Questo tipo di attacco non solo vanifica gli investimenti globali in sicurezza compiuti dalle aziende, ma può anche danneggiarne reputazione e business”.
 
   
   
LE RETI WIRELESS EUROPEE NON SONO A PROVA DI HACKER. MILANO È LA CITTÀ DOVE LA SITUAZIONE È PEGGIORE  
 
Milano, 30 giugno 2004 – Rsa Security – ha promosso la prima indagine europea volta a verificare sul campo l’effettiva sicurezza delle reti wireless. I risultati di Milano e Londra erano già stati resi noti tra febbraio e maggio, mentre le indagini a Francoforte e Parigi si sono chiuse in questi giorni, consentendo un interessante confronto tra lo stato della sicurezza wireless nelle capitali del business dei quattro paesi. I dati non sono confortanti: la situazione migliore – anche se non ancora ottimale – è stata evidenziata a Londra; la peggiore, a Milano, che pure tra le quattro città prese in esame è risultata la più moderna dal punto di vista degli standard tecnologici adottati. Globalmente, è risultato che circa il 30% delle aziende prese in esame nelle quattro città si colloca ancora ai primordi in materia di protezione del traffico wireless, mentre il 38% non implementa nemmeno il livello minimo di protezione dato dalla crittografia a standard Wep (Wired Equivalent Privacy). Ciononostante, le reti wireless stanno esplodendo in tutta Europa, con la capitale britannica a fare da capofila, grazie a un incremento delle installazioni del 770% negli ultimi tre anni. Le indagini hanno rivelato che spesso le imprese che installano reti locali wireless non rispettano anche le più elementari linee guida per la sicurezza. Se, da un lato, è infatti vero che l’attuale standard di crittografia Wep non può dirsi sicuro al cento per cento, tuttavia sono ancora troppe le aziende che si trovano a uno stadio ancora precedente, non avendo configurato le proprie reti nemmeno per potersi garantire livelli di sicurezza di base. Pensiamo ad esempio alla diffusa abitudine di mantenere i parametri di default per la configurazione delle reti wireless. Così facendo, il nome e la dislocazione dell’azienda possono essere intercettati e divenire quindi facile esca per un aspirante hacker. Come emerso dalle indagini, risultavano avere impostazioni di default il 50% di di tutti i punti di accesso di Milano, il 39% di quelli di Parigi e il 33% di quelli di Francoforte. La percentuale più bassa (25%) è stata registrata a Londra. Un allarmante 72% dei punti di accesso di Milano non era inoltre protetto da alcuna forma di crittografia (il 41% a Francoforte). Migliore la situazione crittografia a Parigi e Londra, con “solo” un terzo dei punti di accesso che non ne era dotato. I principali risultati a confronto
CittàPunti di accessoNessuna protezione Wep Vpn su reti wireless non criptate Utilizzo parametri di default
Parigi 261 85 (32%) 5 102 (39%)
Francoforte 198 81 (41%) 9 65 (33%)
Milano 148 106 (72%) 2 71 (47%)
Londra 1078 368 (34%) 70 267 (25%)
“A Londra, dove la nostra indagine viene condotta ormai da tre anni, abbiamo visto crescere il dibattito sulla sicurezza delle reti wireless e, confrontando i risultati della ricerca anno su anno, notiamo un certo impatto sul livello di comprensione dei rischi da parte delle aziende londinesi. Tuttavia, nell’insieme, le reti wireless europee che mancano di una configurazione adeguata è ancora preoccupante, lasciando centinaia di aziende esposte agli attacchi degli hacker”, ha commentato Matthew Buckley, Communications Manager di Rsa Security. Le indagini hanno dimostrato una rapida adozione del più recente standard per le reti wireless, l’802.11g, che offre maggiore sicurezza, velocità e stabilità delle reti wireless. Qui, i milanesi appaiono più avanti rispetto ai colleghi europei, con una rete su tre che già utilizza la nuova specifica (1 su 7 a Francoforte, 1 su 4 a Londra e Parigi); probabilmente in dipendenza del fatto che, avendo l’Italia abbracciato più tardi il mondo wireless, siamo partiti direttamente dall’ultima generazione. Una tendenza incoraggiante, che emerge in particolare dall’indagine condotta a Londra (in misura minore negli altri Paesi europei); riguarda il numero di aziende che inizia a utilizzare le Vpn come alternativa agli ancora imperfetti protocolli di crittografia wireless. La percentuale maggiore è stata registrata a Londra, con il 19% di punti di accesso non criptati (senza Wep) che utilizza le Vpn; 11% a Francoforte, 5% a Parigi e solo il 2% a Milano. “Criptare il traffico di rete e utilizzare l’autenticazione forte per l’accesso degli utenti, dovrebbe essere un must per le aziende di tutte le dimensioni e l’implementazione di una Vpn rappresenta un modo semplice di farlo”, spiega Buckley. “Diversamente, utenti non autorizzati possono di fatto accedere facilmente alle reti wireless insufficientemente protette e, una volta dentro, possono fare ciò che vogliono. Questo tipo di attacco non solo vanifica gli investimenti globali in sicurezza compiuti dalle aziende, ma può anche danneggiarne reputazione e business”.
 
   
   
LE RETI WIRELESS EUROPEE NON SONO A PROVA DI HACKER. MILANO È LA CITTÀ DOVE LA SITUAZIONE È PEGGIORE  
 
Milano, 30 giugno 2004 – Rsa Security – ha promosso la prima indagine europea volta a verificare sul campo l’effettiva sicurezza delle reti wireless. I risultati di Milano e Londra erano già stati resi noti tra febbraio e maggio, mentre le indagini a Francoforte e Parigi si sono chiuse in questi giorni, consentendo un interessante confronto tra lo stato della sicurezza wireless nelle capitali del business dei quattro paesi. I dati non sono confortanti: la situazione migliore – anche se non ancora ottimale – è stata evidenziata a Londra; la peggiore, a Milano, che pure tra le quattro città prese in esame è risultata la più moderna dal punto di vista degli standard tecnologici adottati. Globalmente, è risultato che circa il 30% delle aziende prese in esame nelle quattro città si colloca ancora ai primordi in materia di protezione del traffico wireless, mentre il 38% non implementa nemmeno il livello minimo di protezione dato dalla crittografia a standard Wep (Wired Equivalent Privacy). Ciononostante, le reti wireless stanno esplodendo in tutta Europa, con la capitale britannica a fare da capofila, grazie a un incremento delle installazioni del 770% negli ultimi tre anni. Le indagini hanno rivelato che spesso le imprese che installano reti locali wireless non rispettano anche le più elementari linee guida per la sicurezza. Se, da un lato, è infatti vero che l’attuale standard di crittografia Wep non può dirsi sicuro al cento per cento, tuttavia sono ancora troppe le aziende che si trovano a uno stadio ancora precedente, non avendo configurato le proprie reti nemmeno per potersi garantire livelli di sicurezza di base. Pensiamo ad esempio alla diffusa abitudine di mantenere i parametri di default per la configurazione delle reti wireless. Così facendo, il nome e la dislocazione dell’azienda possono essere intercettati e divenire quindi facile esca per un aspirante hacker. Come emerso dalle indagini, risultavano avere impostazioni di default il 50% di di tutti i punti di accesso di Milano, il 39% di quelli di Parigi e il 33% di quelli di Francoforte. La percentuale più bassa (25%) è stata registrata a Londra. Un allarmante 72% dei punti di accesso di Milano non era inoltre protetto da alcuna forma di crittografia (il 41% a Francoforte). Migliore la situazione crittografia a Parigi e Londra, con “solo” un terzo dei punti di accesso che non ne era dotato. I principali risultati a confronto
CittàPunti di accessoNessuna protezione Wep Vpn su reti wireless non criptate Utilizzo parametri di default
Parigi 261 85 (32%) 5 102 (39%)
Francoforte 198 81 (41%) 9 65 (33%)
Milano 148 106 (72%) 2 71 (47%)
Londra 1078 368 (34%) 70 267 (25%)
“A Londra, dove la nostra indagine viene condotta ormai da tre anni, abbiamo visto crescere il dibattito sulla sicurezza delle reti wireless e, confrontando i risultati della ricerca anno su anno, notiamo un certo impatto sul livello di comprensione dei rischi da parte delle aziende londinesi. Tuttavia, nell’insieme, le reti wireless europee che mancano di una configurazione adeguata è ancora preoccupante, lasciando centinaia di aziende esposte agli attacchi degli hacker”, ha commentato Matthew Buckley, Communications Manager di Rsa Security. Le indagini hanno dimostrato una rapida adozione del più recente standard per le reti wireless, l’802.11g, che offre maggiore sicurezza, velocità e stabilità delle reti wireless. Qui, i milanesi appaiono più avanti rispetto ai colleghi europei, con una rete su tre che già utilizza la nuova specifica (1 su 7 a Francoforte, 1 su 4 a Londra e Parigi); probabilmente in dipendenza del fatto che, avendo l’Italia abbracciato più tardi il mondo wireless, siamo partiti direttamente dall’ultima generazione. Una tendenza incoraggiante, che emerge in particolare dall’indagine condotta a Londra (in misura minore negli altri Paesi europei); riguarda il numero di aziende che inizia a utilizzare le Vpn come alternativa agli ancora imperfetti protocolli di crittografia wireless. La percentuale maggiore è stata registrata a Londra, con il 19% di punti di accesso non criptati (senza Wep) che utilizza le Vpn; 11% a Francoforte, 5% a Parigi e solo il 2% a Milano. “Criptare il traffico di rete e utilizzare l’autenticazione forte per l’accesso degli utenti, dovrebbe essere un must per le aziende di tutte le dimensioni e l’implementazione di una Vpn rappresenta un modo semplice di farlo”, spiega Buckley. “Diversamente, utenti non autorizzati possono di fatto accedere facilmente alle reti wireless insufficientemente protette e, una volta dentro, possono fare ciò che vogliono. Questo tipo di attacco non solo vanifica gli investimenti globali in sicurezza compiuti dalle aziende, ma può anche danneggiarne reputazione e business”.
 
   
   
LE RETI WIRELESS EUROPEE NON SONO A PROVA DI HACKER. MILANO È LA CITTÀ DOVE LA SITUAZIONE È PEGGIORE  
 
Milano, 30 giugno 2004 – Rsa Security – ha promosso la prima indagine europea volta a verificare sul campo l’effettiva sicurezza delle reti wireless. I risultati di Milano e Londra erano già stati resi noti tra febbraio e maggio, mentre le indagini a Francoforte e Parigi si sono chiuse in questi giorni, consentendo un interessante confronto tra lo stato della sicurezza wireless nelle capitali del business dei quattro paesi. I dati non sono confortanti: la situazione migliore – anche se non ancora ottimale – è stata evidenziata a Londra; la peggiore, a Milano, che pure tra le quattro città prese in esame è risultata la più moderna dal punto di vista degli standard tecnologici adottati. Globalmente, è risultato che circa il 30% delle aziende prese in esame nelle quattro città si colloca ancora ai primordi in materia di protezione del traffico wireless, mentre il 38% non implementa nemmeno il livello minimo di protezione dato dalla crittografia a standard Wep (Wired Equivalent Privacy). Ciononostante, le reti wireless stanno esplodendo in tutta Europa, con la capitale britannica a fare da capofila, grazie a un incremento delle installazioni del 770% negli ultimi tre anni. Le indagini hanno rivelato che spesso le imprese che installano reti locali wireless non rispettano anche le più elementari linee guida per la sicurezza. Se, da un lato, è infatti vero che l’attuale standard di crittografia Wep non può dirsi sicuro al cento per cento, tuttavia sono ancora troppe le aziende che si trovano a uno stadio ancora precedente, non avendo configurato le proprie reti nemmeno per potersi garantire livelli di sicurezza di base. Pensiamo ad esempio alla diffusa abitudine di mantenere i parametri di default per la configurazione delle reti wireless. Così facendo, il nome e la dislocazione dell’azienda possono essere intercettati e divenire quindi facile esca per un aspirante hacker. Come emerso dalle indagini, risultavano avere impostazioni di default il 50% di di tutti i punti di accesso di Milano, il 39% di quelli di Parigi e il 33% di quelli di Francoforte. La percentuale più bassa (25%) è stata registrata a Londra. Un allarmante 72% dei punti di accesso di Milano non era inoltre protetto da alcuna forma di crittografia (il 41% a Francoforte). Migliore la situazione crittografia a Parigi e Londra, con “solo” un terzo dei punti di accesso che non ne era dotato. I principali risultati a confronto
CittàPunti di accessoNessuna protezione Wep Vpn su reti wireless non criptate Utilizzo parametri di default
Parigi 261 85 (32%) 5 102 (39%)
Francoforte 198 81 (41%) 9 65 (33%)
Milano 148 106 (72%) 2 71 (47%)
Londra 1078 368 (34%) 70 267 (25%)
“A Londra, dove la nostra indagine viene condotta ormai da tre anni, abbiamo visto crescere il dibattito sulla sicurezza delle reti wireless e, confrontando i risultati della ricerca anno su anno, notiamo un certo impatto sul livello di comprensione dei rischi da parte delle aziende londinesi. Tuttavia, nell’insieme, le reti wireless europee che mancano di una configurazione adeguata è ancora preoccupante, lasciando centinaia di aziende esposte agli attacchi degli hacker”, ha commentato Matthew Buckley, Communications Manager di Rsa Security. Le indagini hanno dimostrato una rapida adozione del più recente standard per le reti wireless, l’802.11g, che offre maggiore sicurezza, velocità e stabilità delle reti wireless. Qui, i milanesi appaiono più avanti rispetto ai colleghi europei, con una rete su tre che già utilizza la nuova specifica (1 su 7 a Francoforte, 1 su 4 a Londra e Parigi); probabilmente in dipendenza del fatto che, avendo l’Italia abbracciato più tardi il mondo wireless, siamo partiti direttamente dall’ultima generazione. Una tendenza incoraggiante, che emerge in particolare dall’indagine condotta a Londra (in misura minore negli altri Paesi europei); riguarda il numero di aziende che inizia a utilizzare le Vpn come alternativa agli ancora imperfetti protocolli di crittografia wireless. La percentuale maggiore è stata registrata a Londra, con il 19% di punti di accesso non criptati (senza Wep) che utilizza le Vpn; 11% a Francoforte, 5% a Parigi e solo il 2% a Milano. “Criptare il traffico di rete e utilizzare l’autenticazione forte per l’accesso degli utenti, dovrebbe essere un must per le aziende di tutte le dimensioni e l’implementazione di una Vpn rappresenta un modo semplice di farlo”, spiega Buckley. “Diversamente, utenti non autorizzati possono di fatto accedere facilmente alle reti wireless insufficientemente protette e, una volta dentro, possono fare ciò che vogliono. Questo tipo di attacco non solo vanifica gli investimenti globali in sicurezza compiuti dalle aziende, ma può anche danneggiarne reputazione e business”.
 
   
   
LE RETI WIRELESS EUROPEE NON SONO A PROVA DI HACKER. MILANO È LA CITTÀ DOVE LA SITUAZIONE È PEGGIORE  
 
Milano, 30 giugno 2004 – Rsa Security – ha promosso la prima indagine europea volta a verificare sul campo l’effettiva sicurezza delle reti wireless. I risultati di Milano e Londra erano già stati resi noti tra febbraio e maggio, mentre le indagini a Francoforte e Parigi si sono chiuse in questi giorni, consentendo un interessante confronto tra lo stato della sicurezza wireless nelle capitali del business dei quattro paesi. I dati non sono confortanti: la situazione migliore – anche se non ancora ottimale – è stata evidenziata a Londra; la peggiore, a Milano, che pure tra le quattro città prese in esame è risultata la più moderna dal punto di vista degli standard tecnologici adottati. Globalmente, è risultato che circa il 30% delle aziende prese in esame nelle quattro città si colloca ancora ai primordi in materia di protezione del traffico wireless, mentre il 38% non implementa nemmeno il livello minimo di protezione dato dalla crittografia a standard Wep (Wired Equivalent Privacy). Ciononostante, le reti wireless stanno esplodendo in tutta Europa, con la capitale britannica a fare da capofila, grazie a un incremento delle installazioni del 770% negli ultimi tre anni. Le indagini hanno rivelato che spesso le imprese che installano reti locali wireless non rispettano anche le più elementari linee guida per la sicurezza. Se, da un lato, è infatti vero che l’attuale standard di crittografia Wep non può dirsi sicuro al cento per cento, tuttavia sono ancora troppe le aziende che si trovano a uno stadio ancora precedente, non avendo configurato le proprie reti nemmeno per potersi garantire livelli di sicurezza di base. Pensiamo ad esempio alla diffusa abitudine di mantenere i parametri di default per la configurazione delle reti wireless. Così facendo, il nome e la dislocazione dell’azienda possono essere intercettati e divenire quindi facile esca per un aspirante hacker. Come emerso dalle indagini, risultavano avere impostazioni di default il 50% di di tutti i punti di accesso di Milano, il 39% di quelli di Parigi e il 33% di quelli di Francoforte. La percentuale più bassa (25%) è stata registrata a Londra. Un allarmante 72% dei punti di accesso di Milano non era inoltre protetto da alcuna forma di crittografia (il 41% a Francoforte). Migliore la situazione crittografia a Parigi e Londra, con “solo” un terzo dei punti di accesso che non ne era dotato. I principali risultati a confronto
CittàPunti di accessoNessuna protezione Wep Vpn su reti wireless non criptate Utilizzo parametri di default
Parigi 261 85 (32%) 5 102 (39%)
Francoforte 198 81 (41%) 9 65 (33%)
Milano 148 106 (72%) 2 71 (47%)
Londra 1078 368 (34%) 70 267 (25%)
“A Londra, dove la nostra indagine viene condotta ormai da tre anni, abbiamo visto crescere il dibattito sulla sicurezza delle reti wireless e, confrontando i risultati della ricerca anno su anno, notiamo un certo impatto sul livello di comprensione dei rischi da parte delle aziende londinesi. Tuttavia, nell’insieme, le reti wireless europee che mancano di una configurazione adeguata è ancora preoccupante, lasciando centinaia di aziende esposte agli attacchi degli hacker”, ha commentato Matthew Buckley, Communications Manager di Rsa Security. Le indagini hanno dimostrato una rapida adozione del più recente standard per le reti wireless, l’802.11g, che offre maggiore sicurezza, velocità e stabilità delle reti wireless. Qui, i milanesi appaiono più avanti rispetto ai colleghi europei, con una rete su tre che già utilizza la nuova specifica (1 su 7 a Francoforte, 1 su 4 a Londra e Parigi); probabilmente in dipendenza del fatto che, avendo l’Italia abbracciato più tardi il mondo wireless, siamo partiti direttamente dall’ultima generazione. Una tendenza incoraggiante, che emerge in particolare dall’indagine condotta a Londra (in misura minore negli altri Paesi europei); riguarda il numero di aziende che inizia a utilizzare le Vpn come alternativa agli ancora imperfetti protocolli di crittografia wireless. La percentuale maggiore è stata registrata a Londra, con il 19% di punti di accesso non criptati (senza Wep) che utilizza le Vpn; 11% a Francoforte, 5% a Parigi e solo il 2% a Milano. “Criptare il traffico di rete e utilizzare l’autenticazione forte per l’accesso degli utenti, dovrebbe essere un must per le aziende di tutte le dimensioni e l’implementazione di una Vpn rappresenta un modo semplice di farlo”, spiega Buckley. “Diversamente, utenti non autorizzati possono di fatto accedere facilmente alle reti wireless insufficientemente protette e, una volta dentro, possono fare ciò che vogliono. Questo tipo di attacco non solo vanifica gli investimenti globali in sicurezza compiuti dalle aziende, ma può anche danneggiarne reputazione e business”.
 
   
   
LE RETI WIRELESS EUROPEE NON SONO A PROVA DI HACKER. MILANO È LA CITTÀ DOVE LA SITUAZIONE È PEGGIORE  
 
Milano, 30 giugno 2004 – Rsa Security – ha promosso la prima indagine europea volta a verificare sul campo l’effettiva sicurezza delle reti wireless. I risultati di Milano e Londra erano già stati resi noti tra febbraio e maggio, mentre le indagini a Francoforte e Parigi si sono chiuse in questi giorni, consentendo un interessante confronto tra lo stato della sicurezza wireless nelle capitali del business dei quattro paesi. I dati non sono confortanti: la situazione migliore – anche se non ancora ottimale – è stata evidenziata a Londra; la peggiore, a Milano, che pure tra le quattro città prese in esame è risultata la più moderna dal punto di vista degli standard tecnologici adottati. Globalmente, è risultato che circa il 30% delle aziende prese in esame nelle quattro città si colloca ancora ai primordi in materia di protezione del traffico wireless, mentre il 38% non implementa nemmeno il livello minimo di protezione dato dalla crittografia a standard Wep (Wired Equivalent Privacy). Ciononostante, le reti wireless stanno esplodendo in tutta Europa, con la capitale britannica a fare da capofila, grazie a un incremento delle installazioni del 770% negli ultimi tre anni. Le indagini hanno rivelato che spesso le imprese che installano reti locali wireless non rispettano anche le più elementari linee guida per la sicurezza. Se, da un lato, è infatti vero che l’attuale standard di crittografia Wep non può dirsi sicuro al cento per cento, tuttavia sono ancora troppe le aziende che si trovano a uno stadio ancora precedente, non avendo configurato le proprie reti nemmeno per potersi garantire livelli di sicurezza di base. Pensiamo ad esempio alla diffusa abitudine di mantenere i parametri di default per la configurazione delle reti wireless. Così facendo, il nome e la dislocazione dell’azienda possono essere intercettati e divenire quindi facile esca per un aspirante hacker. Come emerso dalle indagini, risultavano avere impostazioni di default il 50% di di tutti i punti di accesso di Milano, il 39% di quelli di Parigi e il 33% di quelli di Francoforte. La percentuale più bassa (25%) è stata registrata a Londra. Un allarmante 72% dei punti di accesso di Milano non era inoltre protetto da alcuna forma di crittografia (il 41% a Francoforte). Migliore la situazione crittografia a Parigi e Londra, con “solo” un terzo dei punti di accesso che non ne era dotato. I principali risultati a confronto
CittàPunti di accessoNessuna protezione Wep Vpn su reti wireless non criptate Utilizzo parametri di default
Parigi 261 85 (32%) 5 102 (39%)
Francoforte 198 81 (41%) 9 65 (33%)
Milano 148 106 (72%) 2 71 (47%)
Londra 1078 368 (34%) 70 267 (25%)
“A Londra, dove la nostra indagine viene condotta ormai da tre anni, abbiamo visto crescere il dibattito sulla sicurezza delle reti wireless e, confrontando i risultati della ricerca anno su anno, notiamo un certo impatto sul livello di comprensione dei rischi da parte delle aziende londinesi. Tuttavia, nell’insieme, le reti wireless europee che mancano di una configurazione adeguata è ancora preoccupante, lasciando centinaia di aziende esposte agli attacchi degli hacker”, ha commentato Matthew Buckley, Communications Manager di Rsa Security. Le indagini hanno dimostrato una rapida adozione del più recente standard per le reti wireless, l’802.11g, che offre maggiore sicurezza, velocità e stabilità delle reti wireless. Qui, i milanesi appaiono più avanti rispetto ai colleghi europei, con una rete su tre che già utilizza la nuova specifica (1 su 7 a Francoforte, 1 su 4 a Londra e Parigi); probabilmente in dipendenza del fatto che, avendo l’Italia abbracciato più tardi il mondo wireless, siamo partiti direttamente dall’ultima generazione. Una tendenza incoraggiante, che emerge in particolare dall’indagine condotta a Londra (in misura minore negli altri Paesi europei); riguarda il numero di aziende che inizia a utilizzare le Vpn come alternativa agli ancora imperfetti protocolli di crittografia wireless. La percentuale maggiore è stata registrata a Londra, con il 19% di punti di accesso non criptati (senza Wep) che utilizza le Vpn; 11% a Francoforte, 5% a Parigi e solo il 2% a Milano. “Criptare il traffico di rete e utilizzare l’autenticazione forte per l’accesso degli utenti, dovrebbe essere un must per le aziende di tutte le dimensioni e l’implementazione di una Vpn rappresenta un modo semplice di farlo”, spiega Buckley. “Diversamente, utenti non autorizzati possono di fatto accedere facilmente alle reti wireless insufficientemente protette e, una volta dentro, possono fare ciò che vogliono. Questo tipo di attacco non solo vanifica gli investimenti globali in sicurezza compiuti dalle aziende, ma può anche danneggiarne reputazione e business”.
 
   
   
SWISSCOM: OBBLIGO DI REGISTRAZIONE PER I CLIENTI PREPAID  
 
Berna, 30 giugno 2004 - Lo scorso anno, il Parlamento svizzero ha deciso di introdurre un obbligo di registrazione per le carte prepaid. Secondo la legge, tutti gli operatori di telefonia mobile devono poter fornire informazioni sui clienti dei loro prodotti prepaid per almeno due anni. Dal 1° luglio 2004, chi acquista una carta prepaid presso Swisscom Mobile (Natel easy) deve farsi registrare. Sono tenuti a farsi registrare anche i clienti che hanno attivato la loro carta Natel easy dopo il 1° novembre 2002. Con questa misura le autorità intendono limitare gli abusi relativi alle carte prepaid. Lo scorso anno, il Parlamento ha deciso di introdurre, dal 1° luglio 2004, un obbligo di registrazione per tutte le carte prepaid nuove. Con decisione del 23 giugno 2004, il Consiglio federale ne ha ritardato di un mese l’entrata in vigore, spostandola al 1° agosto 2004. Swisscom Mobile ha adottato i provvedimenti necessari, e già dal 1° luglio 2004 venderà le proprie carte prepaid solo dietro registrazione. Swisscom Mobile è tenuta a conservare i dati per una durata di due anni. Su richiesta delle autorità, gli operatori di rete devono infatti essere in grado di fornire informazioni sugli acquirenti di una carta Sim. La registrazione dei clienti avviene all’acquisto di una carta Sim Natel easy. A tale scopo è necessario esibire un documento valido quale passaporto, carta d’identità o altro documento di viaggio consentito per attraversare la frontiera con la Svizzera. Oltre ai dati personali dei clienti, Swisscom Mobile deve registrare il tipo e il numero di documento prodotto. La carta Natel easy viene abilitata all’uso solo una volta che tutti i necessari dati del cliente sono stati registrati. Se un cliente tenta di effettuare telefonate con una carta prepaid non registrata, un messaggio lo invita a far registrare la propria carta Natel easy. Il 23 giugno 2004, il Consiglio federale ha deciso che i clienti prepaid che hanno fatto attivare la loro carta Sim dopo il 1° novembre 2002 sono tenuti a farsi registrare entro il 31 ottobre 2004. Swisscom Mobile intende assicurare la registrazione di questi clienti nel quadro delle disposizioni di legge, cercando di andare incontro alle loro esigenze. I clienti interessati vengono invitati tramite Sms a far registrare la propria carta Sim. La registrazione può avvenire in tutti i luoghi in cui è possibile acquisire un abbonamento Natel di Swisscom Mobile. Oltre ai dati personali dei clienti, Swisscom Mobile deve registrare anche il numero di carta Sim e il numero di cellulare. Conformemente all’ordinanza, Swisscom Mobile è tenuta a bloccare il collegamento dei clienti che non si sono registrati entro il 31 ottobre 2004. La registrazione a posteriori vale anche per i clienti prepaid che in passato si erano già registrati volontariamente presso Swisscom Mobile. Sono esclusi solo i clienti Natel easy che si sono registrati formalmente – ovvero presentando un passaporto o una carta d’identità validi - presso lo Swisscom Shop a partire dalla metà di aprile 2004. Allo stato attuale, Swisscom Mobile prevede che varie centinaia di migliaia di clienti Natel easy dovranno presentarsi per la registrazione a posteriori.  
   
   
SWISSCOM: OBBLIGO DI REGISTRAZIONE PER I CLIENTI PREPAID  
 
Berna, 30 giugno 2004 - Lo scorso anno, il Parlamento svizzero ha deciso di introdurre un obbligo di registrazione per le carte prepaid. Secondo la legge, tutti gli operatori di telefonia mobile devono poter fornire informazioni sui clienti dei loro prodotti prepaid per almeno due anni. Dal 1° luglio 2004, chi acquista una carta prepaid presso Swisscom Mobile (Natel easy) deve farsi registrare. Sono tenuti a farsi registrare anche i clienti che hanno attivato la loro carta Natel easy dopo il 1° novembre 2002. Con questa misura le autorità intendono limitare gli abusi relativi alle carte prepaid. Lo scorso anno, il Parlamento ha deciso di introdurre, dal 1° luglio 2004, un obbligo di registrazione per tutte le carte prepaid nuove. Con decisione del 23 giugno 2004, il Consiglio federale ne ha ritardato di un mese l’entrata in vigore, spostandola al 1° agosto 2004. Swisscom Mobile ha adottato i provvedimenti necessari, e già dal 1° luglio 2004 venderà le proprie carte prepaid solo dietro registrazione. Swisscom Mobile è tenuta a conservare i dati per una durata di due anni. Su richiesta delle autorità, gli operatori di rete devono infatti essere in grado di fornire informazioni sugli acquirenti di una carta Sim. La registrazione dei clienti avviene all’acquisto di una carta Sim Natel easy. A tale scopo è necessario esibire un documento valido quale passaporto, carta d’identità o altro documento di viaggio consentito per attraversare la frontiera con la Svizzera. Oltre ai dati personali dei clienti, Swisscom Mobile deve registrare il tipo e il numero di documento prodotto. La carta Natel easy viene abilitata all’uso solo una volta che tutti i necessari dati del cliente sono stati registrati. Se un cliente tenta di effettuare telefonate con una carta prepaid non registrata, un messaggio lo invita a far registrare la propria carta Natel easy. Il 23 giugno 2004, il Consiglio federale ha deciso che i clienti prepaid che hanno fatto attivare la loro carta Sim dopo il 1° novembre 2002 sono tenuti a farsi registrare entro il 31 ottobre 2004. Swisscom Mobile intende assicurare la registrazione di questi clienti nel quadro delle disposizioni di legge, cercando di andare incontro alle loro esigenze. I clienti interessati vengono invitati tramite Sms a far registrare la propria carta Sim. La registrazione può avvenire in tutti i luoghi in cui è possibile acquisire un abbonamento Natel di Swisscom Mobile. Oltre ai dati personali dei clienti, Swisscom Mobile deve registrare anche il numero di carta Sim e il numero di cellulare. Conformemente all’ordinanza, Swisscom Mobile è tenuta a bloccare il collegamento dei clienti che non si sono registrati entro il 31 ottobre 2004. La registrazione a posteriori vale anche per i clienti prepaid che in passato si erano già registrati volontariamente presso Swisscom Mobile. Sono esclusi solo i clienti Natel easy che si sono registrati formalmente – ovvero presentando un passaporto o una carta d’identità validi - presso lo Swisscom Shop a partire dalla metà di aprile 2004. Allo stato attuale, Swisscom Mobile prevede che varie centinaia di migliaia di clienti Natel easy dovranno presentarsi per la registrazione a posteriori.  
   
   
SWISSCOM: OBBLIGO DI REGISTRAZIONE PER I CLIENTI PREPAID  
 
Berna, 30 giugno 2004 - Lo scorso anno, il Parlamento svizzero ha deciso di introdurre un obbligo di registrazione per le carte prepaid. Secondo la legge, tutti gli operatori di telefonia mobile devono poter fornire informazioni sui clienti dei loro prodotti prepaid per almeno due anni. Dal 1° luglio 2004, chi acquista una carta prepaid presso Swisscom Mobile (Natel easy) deve farsi registrare. Sono tenuti a farsi registrare anche i clienti che hanno attivato la loro carta Natel easy dopo il 1° novembre 2002. Con questa misura le autorità intendono limitare gli abusi relativi alle carte prepaid. Lo scorso anno, il Parlamento ha deciso di introdurre, dal 1° luglio 2004, un obbligo di registrazione per tutte le carte prepaid nuove. Con decisione del 23 giugno 2004, il Consiglio federale ne ha ritardato di un mese l’entrata in vigore, spostandola al 1° agosto 2004. Swisscom Mobile ha adottato i provvedimenti necessari, e già dal 1° luglio 2004 venderà le proprie carte prepaid solo dietro registrazione. Swisscom Mobile è tenuta a conservare i dati per una durata di due anni. Su richiesta delle autorità, gli operatori di rete devono infatti essere in grado di fornire informazioni sugli acquirenti di una carta Sim. La registrazione dei clienti avviene all’acquisto di una carta Sim Natel easy. A tale scopo è necessario esibire un documento valido quale passaporto, carta d’identità o altro documento di viaggio consentito per attraversare la frontiera con la Svizzera. Oltre ai dati personali dei clienti, Swisscom Mobile deve registrare il tipo e il numero di documento prodotto. La carta Natel easy viene abilitata all’uso solo una volta che tutti i necessari dati del cliente sono stati registrati. Se un cliente tenta di effettuare telefonate con una carta prepaid non registrata, un messaggio lo invita a far registrare la propria carta Natel easy. Il 23 giugno 2004, il Consiglio federale ha deciso che i clienti prepaid che hanno fatto attivare la loro carta Sim dopo il 1° novembre 2002 sono tenuti a farsi registrare entro il 31 ottobre 2004. Swisscom Mobile intende assicurare la registrazione di questi clienti nel quadro delle disposizioni di legge, cercando di andare incontro alle loro esigenze. I clienti interessati vengono invitati tramite Sms a far registrare la propria carta Sim. La registrazione può avvenire in tutti i luoghi in cui è possibile acquisire un abbonamento Natel di Swisscom Mobile. Oltre ai dati personali dei clienti, Swisscom Mobile deve registrare anche il numero di carta Sim e il numero di cellulare. Conformemente all’ordinanza, Swisscom Mobile è tenuta a bloccare il collegamento dei clienti che non si sono registrati entro il 31 ottobre 2004. La registrazione a posteriori vale anche per i clienti prepaid che in passato si erano già registrati volontariamente presso Swisscom Mobile. Sono esclusi solo i clienti Natel easy che si sono registrati formalmente – ovvero presentando un passaporto o una carta d’identità validi - presso lo Swisscom Shop a partire dalla metà di aprile 2004. Allo stato attuale, Swisscom Mobile prevede che varie centinaia di migliaia di clienti Natel easy dovranno presentarsi per la registrazione a posteriori.  
   
   
SWISSCOM: OBBLIGO DI REGISTRAZIONE PER I CLIENTI PREPAID  
 
Berna, 30 giugno 2004 - Lo scorso anno, il Parlamento svizzero ha deciso di introdurre un obbligo di registrazione per le carte prepaid. Secondo la legge, tutti gli operatori di telefonia mobile devono poter fornire informazioni sui clienti dei loro prodotti prepaid per almeno due anni. Dal 1° luglio 2004, chi acquista una carta prepaid presso Swisscom Mobile (Natel easy) deve farsi registrare. Sono tenuti a farsi registrare anche i clienti che hanno attivato la loro carta Natel easy dopo il 1° novembre 2002. Con questa misura le autorità intendono limitare gli abusi relativi alle carte prepaid. Lo scorso anno, il Parlamento ha deciso di introdurre, dal 1° luglio 2004, un obbligo di registrazione per tutte le carte prepaid nuove. Con decisione del 23 giugno 2004, il Consiglio federale ne ha ritardato di un mese l’entrata in vigore, spostandola al 1° agosto 2004. Swisscom Mobile ha adottato i provvedimenti necessari, e già dal 1° luglio 2004 venderà le proprie carte prepaid solo dietro registrazione. Swisscom Mobile è tenuta a conservare i dati per una durata di due anni. Su richiesta delle autorità, gli operatori di rete devono infatti essere in grado di fornire informazioni sugli acquirenti di una carta Sim. La registrazione dei clienti avviene all’acquisto di una carta Sim Natel easy. A tale scopo è necessario esibire un documento valido quale passaporto, carta d’identità o altro documento di viaggio consentito per attraversare la frontiera con la Svizzera. Oltre ai dati personali dei clienti, Swisscom Mobile deve registrare il tipo e il numero di documento prodotto. La carta Natel easy viene abilitata all’uso solo una volta che tutti i necessari dati del cliente sono stati registrati. Se un cliente tenta di effettuare telefonate con una carta prepaid non registrata, un messaggio lo invita a far registrare la propria carta Natel easy. Il 23 giugno 2004, il Consiglio federale ha deciso che i clienti prepaid che hanno fatto attivare la loro carta Sim dopo il 1° novembre 2002 sono tenuti a farsi registrare entro il 31 ottobre 2004. Swisscom Mobile intende assicurare la registrazione di questi clienti nel quadro delle disposizioni di legge, cercando di andare incontro alle loro esigenze. I clienti interessati vengono invitati tramite Sms a far registrare la propria carta Sim. La registrazione può avvenire in tutti i luoghi in cui è possibile acquisire un abbonamento Natel di Swisscom Mobile. Oltre ai dati personali dei clienti, Swisscom Mobile deve registrare anche il numero di carta Sim e il numero di cellulare. Conformemente all’ordinanza, Swisscom Mobile è tenuta a bloccare il collegamento dei clienti che non si sono registrati entro il 31 ottobre 2004. La registrazione a posteriori vale anche per i clienti prepaid che in passato si erano già registrati volontariamente presso Swisscom Mobile. Sono esclusi solo i clienti Natel easy che si sono registrati formalmente – ovvero presentando un passaporto o una carta d’identità validi - presso lo Swisscom Shop a partire dalla metà di aprile 2004. Allo stato attuale, Swisscom Mobile prevede che varie centinaia di migliaia di clienti Natel easy dovranno presentarsi per la registrazione a posteriori.  
   
   
SWISSCOM: OBBLIGO DI REGISTRAZIONE PER I CLIENTI PREPAID  
 
Berna, 30 giugno 2004 - Lo scorso anno, il Parlamento svizzero ha deciso di introdurre un obbligo di registrazione per le carte prepaid. Secondo la legge, tutti gli operatori di telefonia mobile devono poter fornire informazioni sui clienti dei loro prodotti prepaid per almeno due anni. Dal 1° luglio 2004, chi acquista una carta prepaid presso Swisscom Mobile (Natel easy) deve farsi registrare. Sono tenuti a farsi registrare anche i clienti che hanno attivato la loro carta Natel easy dopo il 1° novembre 2002. Con questa misura le autorità intendono limitare gli abusi relativi alle carte prepaid. Lo scorso anno, il Parlamento ha deciso di introdurre, dal 1° luglio 2004, un obbligo di registrazione per tutte le carte prepaid nuove. Con decisione del 23 giugno 2004, il Consiglio federale ne ha ritardato di un mese l’entrata in vigore, spostandola al 1° agosto 2004. Swisscom Mobile ha adottato i provvedimenti necessari, e già dal 1° luglio 2004 venderà le proprie carte prepaid solo dietro registrazione. Swisscom Mobile è tenuta a conservare i dati per una durata di due anni. Su richiesta delle autorità, gli operatori di rete devono infatti essere in grado di fornire informazioni sugli acquirenti di una carta Sim. La registrazione dei clienti avviene all’acquisto di una carta Sim Natel easy. A tale scopo è necessario esibire un documento valido quale passaporto, carta d’identità o altro documento di viaggio consentito per attraversare la frontiera con la Svizzera. Oltre ai dati personali dei clienti, Swisscom Mobile deve registrare il tipo e il numero di documento prodotto. La carta Natel easy viene abilitata all’uso solo una volta che tutti i necessari dati del cliente sono stati registrati. Se un cliente tenta di effettuare telefonate con una carta prepaid non registrata, un messaggio lo invita a far registrare la propria carta Natel easy. Il 23 giugno 2004, il Consiglio federale ha deciso che i clienti prepaid che hanno fatto attivare la loro carta Sim dopo il 1° novembre 2002 sono tenuti a farsi registrare entro il 31 ottobre 2004. Swisscom Mobile intende assicurare la registrazione di questi clienti nel quadro delle disposizioni di legge, cercando di andare incontro alle loro esigenze. I clienti interessati vengono invitati tramite Sms a far registrare la propria carta Sim. La registrazione può avvenire in tutti i luoghi in cui è possibile acquisire un abbonamento Natel di Swisscom Mobile. Oltre ai dati personali dei clienti, Swisscom Mobile deve registrare anche il numero di carta Sim e il numero di cellulare. Conformemente all’ordinanza, Swisscom Mobile è tenuta a bloccare il collegamento dei clienti che non si sono registrati entro il 31 ottobre 2004. La registrazione a posteriori vale anche per i clienti prepaid che in passato si erano già registrati volontariamente presso Swisscom Mobile. Sono esclusi solo i clienti Natel easy che si sono registrati formalmente – ovvero presentando un passaporto o una carta d’identità validi - presso lo Swisscom Shop a partire dalla metà di aprile 2004. Allo stato attuale, Swisscom Mobile prevede che varie centinaia di migliaia di clienti Natel easy dovranno presentarsi per la registrazione a posteriori.  
   
   
SWISSCOM: OBBLIGO DI REGISTRAZIONE PER I CLIENTI PREPAID  
 
Berna, 30 giugno 2004 - Lo scorso anno, il Parlamento svizzero ha deciso di introdurre un obbligo di registrazione per le carte prepaid. Secondo la legge, tutti gli operatori di telefonia mobile devono poter fornire informazioni sui clienti dei loro prodotti prepaid per almeno due anni. Dal 1° luglio 2004, chi acquista una carta prepaid presso Swisscom Mobile (Natel easy) deve farsi registrare. Sono tenuti a farsi registrare anche i clienti che hanno attivato la loro carta Natel easy dopo il 1° novembre 2002. Con questa misura le autorità intendono limitare gli abusi relativi alle carte prepaid. Lo scorso anno, il Parlamento ha deciso di introdurre, dal 1° luglio 2004, un obbligo di registrazione per tutte le carte prepaid nuove. Con decisione del 23 giugno 2004, il Consiglio federale ne ha ritardato di un mese l’entrata in vigore, spostandola al 1° agosto 2004. Swisscom Mobile ha adottato i provvedimenti necessari, e già dal 1° luglio 2004 venderà le proprie carte prepaid solo dietro registrazione. Swisscom Mobile è tenuta a conservare i dati per una durata di due anni. Su richiesta delle autorità, gli operatori di rete devono infatti essere in grado di fornire informazioni sugli acquirenti di una carta Sim. La registrazione dei clienti avviene all’acquisto di una carta Sim Natel easy. A tale scopo è necessario esibire un documento valido quale passaporto, carta d’identità o altro documento di viaggio consentito per attraversare la frontiera con la Svizzera. Oltre ai dati personali dei clienti, Swisscom Mobile deve registrare il tipo e il numero di documento prodotto. La carta Natel easy viene abilitata all’uso solo una volta che tutti i necessari dati del cliente sono stati registrati. Se un cliente tenta di effettuare telefonate con una carta prepaid non registrata, un messaggio lo invita a far registrare la propria carta Natel easy. Il 23 giugno 2004, il Consiglio federale ha deciso che i clienti prepaid che hanno fatto attivare la loro carta Sim dopo il 1° novembre 2002 sono tenuti a farsi registrare entro il 31 ottobre 2004. Swisscom Mobile intende assicurare la registrazione di questi clienti nel quadro delle disposizioni di legge, cercando di andare incontro alle loro esigenze. I clienti interessati vengono invitati tramite Sms a far registrare la propria carta Sim. La registrazione può avvenire in tutti i luoghi in cui è possibile acquisire un abbonamento Natel di Swisscom Mobile. Oltre ai dati personali dei clienti, Swisscom Mobile deve registrare anche il numero di carta Sim e il numero di cellulare. Conformemente all’ordinanza, Swisscom Mobile è tenuta a bloccare il collegamento dei clienti che non si sono registrati entro il 31 ottobre 2004. La registrazione a posteriori vale anche per i clienti prepaid che in passato si erano già registrati volontariamente presso Swisscom Mobile. Sono esclusi solo i clienti Natel easy che si sono registrati formalmente – ovvero presentando un passaporto o una carta d’identità validi - presso lo Swisscom Shop a partire dalla metà di aprile 2004. Allo stato attuale, Swisscom Mobile prevede che varie centinaia di migliaia di clienti Natel easy dovranno presentarsi per la registrazione a posteriori.  
   
   
SIERRA WIRELESS PRESENTA VOQ, I TELEFONINI PROFESSIONALI CON AVANZATE FUNZIONALITÀ DI POSTA ELETTRONICA PER UTENTI BUSINESS  
 
Milano 30 giugno 2004 - Sierra Wireless annuncia Voq, la linea di telefoni professionali e l’innovativo software a valore aggiunto per utenti business. I nuovi telefoni Voq si basano sul software Microsoft Windows Mobile per Smartphone e dispongono sia di una tastiera tradizionale, sia di un’innovativa tastiera pieghevole Qwerty. La linea di prodotti Voq comprende anche altre innovazioni hardware e software che facilitano la navigazione e la raccolta di informazioni, ottimizzano la scrittura e offrono l’aggiornamento automatico della posta elettronica. Il primo modello Voq opera su reti wireless Gsm e Gprs. “I tradizionali costruttori di cellulari stanno faticando per produrre uno Smartphone che soddisfi veramente le esigenze aziendali”, ha dichiarato Dale Vile, Senior Analyst di Quocirca. “La capacità di immagazzinare e accedere alle informazioni porta pochi benefici se non può essere sfruttata al meglio, inoltre una messaggistica efficace richiede un meccanismo di immissione dati comodo e pratico. Sierra Wireless è consapevole del fatto che sono necessari approcci innovativi per affrontare questi problemi e aiutare i service provider a ottenere l’accettazione degli Smartphone e trarre così vantaggio da nuove fonti di fatturato dal settore business”. Il telefono professionale Voq è basato sul software per Smartphone Windows Mobile, che permette agli utenti di sincronizzare le loro informazioni più importanti da Outlook, navigare in Internet, ascoltare musica e personalizzare il proprio telefono con diverse opzioni. Il telefonino dispone di un processore Intel Pxa262 a 200Mhz con memoria flash integrata e dotazione hardware e software a valore aggiunto quale: Una tastiera tradizionale a 12 tasti per tutte le funzionalità del telefono cellulare e un’esclusiva tastiera Qwerty flip-open per una più semplice immissione del testo; Un modalità semplice per memorizzare, navigare e reperire le informazioni; Ricezione sicura e automatica della posta elettronica senza richiedere re-indirizzamenti dal desktop o server appositi. La soluzione e-mail supporta i sistemi aziendali standard tra cui Microsoft Exchangetm, Lotus Notestm, e Novell Groupwisetm ; Le opzioni di aggiornamento del software con avanzate funzionalità di posta elettronica e supporto per i sistema di sicurezza Virtual Private Networking (Vpn) esistenti. Queste funzionalità sono il risultato di approfondite ricerche di mercato circa le esigenze di comunicazione dei professionisti mobili. Sierra Wireless ha un attivo programma Ipr (Intellectual Property Rights) e si sta adoperando per ottenere la protezione del brevetto al fine di tutelare l’esclusività dell’hardware e del software progettati per la linea di prodotti Voq. “Sierra Wireless vanta una vasta esperienza nella fornitura di soluzioni dati wireless per utenti aziendali, e stiamo lieti di accogliere il loro nuovo telefonino basato sul nostro software Windows Mobile”, ha dichiarato Juha Christensen, Corporate Vice President della Divisione Mobile Devices di Microsoft. “Il marchio di Smartphone Voq di Sierra Wireless combina la potenza e la familiarità del nostro software Windows Mobile con un esclusivo e innovativo design”. “Sierra Wireless ha fatto un ottimo lavoro nella creazione di questa famiglia di dispositivi di elaborazione e comunicazione con un design così all’avanguardia”, ha aggiunto Ron Smith, Senior Vice President e General Manager del Wireless Communications and Computing Group di Intel. “Con le prestazioni e la potenza del processore Intel e i componenti di memoria, il telefono professionale Voq offre agli utenti business convergenza e mobilità”. “Voq si serve della nostra esperienza nel settore dell’enterprise wireless data e dei canali e delle relazioni già in essere”, afferma David Sutcliffe, Chairman e Chief Executive Officer di Sierra Wireless. “I professionisti e gli utenti aziendali necessitano di una soluzione wireless che racchiuda funzionalità voce e dati in un singolo dispositivo portatile. Stiamo investendo per espandere la nostra linea di prodotti con l’obiettivo di venire incontro a queste esigenze e lo facciamo con un’attenzione costante alla crescita e alla profittabilità”. L’azienda dispone di una rete globale di operatori wireless e pensa di commercializzare Voq con accordi di co-branding con alcuni di questi. Oltre alla collaborazione con Microsoft e Intel, Sierra Wireless è partner di Flextronics International Ltd., leader mondiale nella produzione di dispositivi wireless portatili, per la fabbricazione dei prodotti Voq. Infolink: www.Voq.com  
   
   
MILANO: ALL’INTERNO DEL PARCO SOLARI PREDISPOSTO DAL COMUNE UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Ieri la Giunta ha approvato il progetto per la realizzazione di un impianto di videosorveglianza all’interno del Parco Solari che sarà poi affidato alla Polizia Locale per monitorare il territorio e per contribuire a salvaguardare il patrimonio pubblico. Il progetto – commenta il Vice Sindaco e assessore ai Parchi e Giardini Riccardo De Corato - sarà realizzato dall’Aem, prevede una spesa di oltre 160 mila euro e si inserisce nell’ambito dei lavori di risanamento totale che hanno interessato il Parco Solari. Gli unici interventi realizzati negli ultimi 40 anni che hanno ridato nuova vita a un Parco storico della nostra città e per i quali il Comune di Milano ha stanziato 7 miliardi delle vecchie lire”. Obiettivi del progetto: miglioramento della vivibilità e fruibilità del parco; miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia degli interventi della forza pubblica; incremento della percezione di sicurezza nei frequentatori; funzione deterrente contro atti vandalici e conseguente salvaguardia del patrimonio pubblico. Progetto Il progetto di videosorveglianza presenta le stesse caratteristiche degli impianti già predisposti in altre importanti aree verdi cittadine come il Parco Sempione, il Parco delle Basiliche e il Parco delle Cave In particolare si prevede l’installazione di nove telecamere con zoom e brandeggio, cioè dotate di un obiettivo orientabile a 360 gradi che può controllare posizioni diverse e due telecamere fisse. Questo tipo di telecamera unisce una notevole affidabilità e resistenza alle condizioni ambientali ed elevate prestazioni, sia dal punto di vista ottico che meccanico e funzionale. Tra le sue peculiarità anche la velocità dello zoom che per passare da grandangolare a teleobiettivo impiega solo 4,2 secondi e la messa a fuoco automatica con esclusione manuale. Tutte le informazioni rilevate sono poi registrate in un armadio di concentrazione che consente di scaricarle nel momento in cui servissero per qualsiasi motivo alla Polizia municipale. Tempistica La predisposizione degli impianti sarà ultimata entro il mese di ottobre. Interventi di riqualificazione generale del Parco Solari In questi giorni si sono conclusi i lavori di risanamento dell’area per una spesa complessiva di 7 miliardi delle vecchie lire. I lavori hanno ridefinito completamente i percorsi e gli spazi ludico-ricreativi per consentire una più razionale frequentazione di tutto il parco. Oggetto delle opere di riqualificazione sono state l’incremento e il riordino delle alberature e dei cespugli fioriti, la sistemazione delle aree gioco, di quelle per i cani e delle pavimentazioni, la regolarizzazione dei parcheggi, l’adeguamento degli impianti tecnologici, la recinzione della piscina e la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione. Altri progetti di videosorveglianza L’amministrazione comunale ha predisposto dal ’97 ad oggi 30 telecamere nel Parco Sempione per una spesa di 3,6 milioni di euro; 20 telecamere nel Parco delle Cave per un finanziamento di 5,7 milioni di euro; 23 telecamere nel Parco delle Basiliche per un finanziamento di oltre 750 mila euro; 58 telecamere presso la Stazione centrale per un finanziamento di oltre 10 milioni di euro; 16 telecamere nel sottopasso Patroclo per un finanziamento di 1,8 milioni di euro; videosorveglianza di 30 stazioni di pompaggio e di 60 pozzi dell’acquedotto per 3 milioni di euro.  
   
   
SIERRA WIRELESS PRESENTA VOQ, I TELEFONINI PROFESSIONALI CON AVANZATE FUNZIONALITÀ DI POSTA ELETTRONICA PER UTENTI BUSINESS  
 
Milano 30 giugno 2004 - Sierra Wireless annuncia Voq, la linea di telefoni professionali e l’innovativo software a valore aggiunto per utenti business. I nuovi telefoni Voq si basano sul software Microsoft Windows Mobile per Smartphone e dispongono sia di una tastiera tradizionale, sia di un’innovativa tastiera pieghevole Qwerty. La linea di prodotti Voq comprende anche altre innovazioni hardware e software che facilitano la navigazione e la raccolta di informazioni, ottimizzano la scrittura e offrono l’aggiornamento automatico della posta elettronica. Il primo modello Voq opera su reti wireless Gsm e Gprs. “I tradizionali costruttori di cellulari stanno faticando per produrre uno Smartphone che soddisfi veramente le esigenze aziendali”, ha dichiarato Dale Vile, Senior Analyst di Quocirca. “La capacità di immagazzinare e accedere alle informazioni porta pochi benefici se non può essere sfruttata al meglio, inoltre una messaggistica efficace richiede un meccanismo di immissione dati comodo e pratico. Sierra Wireless è consapevole del fatto che sono necessari approcci innovativi per affrontare questi problemi e aiutare i service provider a ottenere l’accettazione degli Smartphone e trarre così vantaggio da nuove fonti di fatturato dal settore business”. Il telefono professionale Voq è basato sul software per Smartphone Windows Mobile, che permette agli utenti di sincronizzare le loro informazioni più importanti da Outlook, navigare in Internet, ascoltare musica e personalizzare il proprio telefono con diverse opzioni. Il telefonino dispone di un processore Intel Pxa262 a 200Mhz con memoria flash integrata e dotazione hardware e software a valore aggiunto quale: Una tastiera tradizionale a 12 tasti per tutte le funzionalità del telefono cellulare e un’esclusiva tastiera Qwerty flip-open per una più semplice immissione del testo; Un modalità semplice per memorizzare, navigare e reperire le informazioni; Ricezione sicura e automatica della posta elettronica senza richiedere re-indirizzamenti dal desktop o server appositi. La soluzione e-mail supporta i sistemi aziendali standard tra cui Microsoft Exchangetm, Lotus Notestm, e Novell Groupwisetm ; Le opzioni di aggiornamento del software con avanzate funzionalità di posta elettronica e supporto per i sistema di sicurezza Virtual Private Networking (Vpn) esistenti. Queste funzionalità sono il risultato di approfondite ricerche di mercato circa le esigenze di comunicazione dei professionisti mobili. Sierra Wireless ha un attivo programma Ipr (Intellectual Property Rights) e si sta adoperando per ottenere la protezione del brevetto al fine di tutelare l’esclusività dell’hardware e del software progettati per la linea di prodotti Voq. “Sierra Wireless vanta una vasta esperienza nella fornitura di soluzioni dati wireless per utenti aziendali, e stiamo lieti di accogliere il loro nuovo telefonino basato sul nostro software Windows Mobile”, ha dichiarato Juha Christensen, Corporate Vice President della Divisione Mobile Devices di Microsoft. “Il marchio di Smartphone Voq di Sierra Wireless combina la potenza e la familiarità del nostro software Windows Mobile con un esclusivo e innovativo design”. “Sierra Wireless ha fatto un ottimo lavoro nella creazione di questa famiglia di dispositivi di elaborazione e comunicazione con un design così all’avanguardia”, ha aggiunto Ron Smith, Senior Vice President e General Manager del Wireless Communications and Computing Group di Intel. “Con le prestazioni e la potenza del processore Intel e i componenti di memoria, il telefono professionale Voq offre agli utenti business convergenza e mobilità”. “Voq si serve della nostra esperienza nel settore dell’enterprise wireless data e dei canali e delle relazioni già in essere”, afferma David Sutcliffe, Chairman e Chief Executive Officer di Sierra Wireless. “I professionisti e gli utenti aziendali necessitano di una soluzione wireless che racchiuda funzionalità voce e dati in un singolo dispositivo portatile. Stiamo investendo per espandere la nostra linea di prodotti con l’obiettivo di venire incontro a queste esigenze e lo facciamo con un’attenzione costante alla crescita e alla profittabilità”. L’azienda dispone di una rete globale di operatori wireless e pensa di commercializzare Voq con accordi di co-branding con alcuni di questi. Oltre alla collaborazione con Microsoft e Intel, Sierra Wireless è partner di Flextronics International Ltd., leader mondiale nella produzione di dispositivi wireless portatili, per la fabbricazione dei prodotti Voq. Infolink: www.Voq.com  
   
   
MILANO: ALL’INTERNO DEL PARCO SOLARI PREDISPOSTO DAL COMUNE UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Ieri la Giunta ha approvato il progetto per la realizzazione di un impianto di videosorveglianza all’interno del Parco Solari che sarà poi affidato alla Polizia Locale per monitorare il territorio e per contribuire a salvaguardare il patrimonio pubblico. Il progetto – commenta il Vice Sindaco e assessore ai Parchi e Giardini Riccardo De Corato - sarà realizzato dall’Aem, prevede una spesa di oltre 160 mila euro e si inserisce nell’ambito dei lavori di risanamento totale che hanno interessato il Parco Solari. Gli unici interventi realizzati negli ultimi 40 anni che hanno ridato nuova vita a un Parco storico della nostra città e per i quali il Comune di Milano ha stanziato 7 miliardi delle vecchie lire”. Obiettivi del progetto: miglioramento della vivibilità e fruibilità del parco; miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia degli interventi della forza pubblica; incremento della percezione di sicurezza nei frequentatori; funzione deterrente contro atti vandalici e conseguente salvaguardia del patrimonio pubblico. Progetto Il progetto di videosorveglianza presenta le stesse caratteristiche degli impianti già predisposti in altre importanti aree verdi cittadine come il Parco Sempione, il Parco delle Basiliche e il Parco delle Cave In particolare si prevede l’installazione di nove telecamere con zoom e brandeggio, cioè dotate di un obiettivo orientabile a 360 gradi che può controllare posizioni diverse e due telecamere fisse. Questo tipo di telecamera unisce una notevole affidabilità e resistenza alle condizioni ambientali ed elevate prestazioni, sia dal punto di vista ottico che meccanico e funzionale. Tra le sue peculiarità anche la velocità dello zoom che per passare da grandangolare a teleobiettivo impiega solo 4,2 secondi e la messa a fuoco automatica con esclusione manuale. Tutte le informazioni rilevate sono poi registrate in un armadio di concentrazione che consente di scaricarle nel momento in cui servissero per qualsiasi motivo alla Polizia municipale. Tempistica La predisposizione degli impianti sarà ultimata entro il mese di ottobre. Interventi di riqualificazione generale del Parco Solari In questi giorni si sono conclusi i lavori di risanamento dell’area per una spesa complessiva di 7 miliardi delle vecchie lire. I lavori hanno ridefinito completamente i percorsi e gli spazi ludico-ricreativi per consentire una più razionale frequentazione di tutto il parco. Oggetto delle opere di riqualificazione sono state l’incremento e il riordino delle alberature e dei cespugli fioriti, la sistemazione delle aree gioco, di quelle per i cani e delle pavimentazioni, la regolarizzazione dei parcheggi, l’adeguamento degli impianti tecnologici, la recinzione della piscina e la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione. Altri progetti di videosorveglianza L’amministrazione comunale ha predisposto dal ’97 ad oggi 30 telecamere nel Parco Sempione per una spesa di 3,6 milioni di euro; 20 telecamere nel Parco delle Cave per un finanziamento di 5,7 milioni di euro; 23 telecamere nel Parco delle Basiliche per un finanziamento di oltre 750 mila euro; 58 telecamere presso la Stazione centrale per un finanziamento di oltre 10 milioni di euro; 16 telecamere nel sottopasso Patroclo per un finanziamento di 1,8 milioni di euro; videosorveglianza di 30 stazioni di pompaggio e di 60 pozzi dell’acquedotto per 3 milioni di euro.  
   
   
SIERRA WIRELESS PRESENTA VOQ, I TELEFONINI PROFESSIONALI CON AVANZATE FUNZIONALITÀ DI POSTA ELETTRONICA PER UTENTI BUSINESS  
 
Milano 30 giugno 2004 - Sierra Wireless annuncia Voq, la linea di telefoni professionali e l’innovativo software a valore aggiunto per utenti business. I nuovi telefoni Voq si basano sul software Microsoft Windows Mobile per Smartphone e dispongono sia di una tastiera tradizionale, sia di un’innovativa tastiera pieghevole Qwerty. La linea di prodotti Voq comprende anche altre innovazioni hardware e software che facilitano la navigazione e la raccolta di informazioni, ottimizzano la scrittura e offrono l’aggiornamento automatico della posta elettronica. Il primo modello Voq opera su reti wireless Gsm e Gprs. “I tradizionali costruttori di cellulari stanno faticando per produrre uno Smartphone che soddisfi veramente le esigenze aziendali”, ha dichiarato Dale Vile, Senior Analyst di Quocirca. “La capacità di immagazzinare e accedere alle informazioni porta pochi benefici se non può essere sfruttata al meglio, inoltre una messaggistica efficace richiede un meccanismo di immissione dati comodo e pratico. Sierra Wireless è consapevole del fatto che sono necessari approcci innovativi per affrontare questi problemi e aiutare i service provider a ottenere l’accettazione degli Smartphone e trarre così vantaggio da nuove fonti di fatturato dal settore business”. Il telefono professionale Voq è basato sul software per Smartphone Windows Mobile, che permette agli utenti di sincronizzare le loro informazioni più importanti da Outlook, navigare in Internet, ascoltare musica e personalizzare il proprio telefono con diverse opzioni. Il telefonino dispone di un processore Intel Pxa262 a 200Mhz con memoria flash integrata e dotazione hardware e software a valore aggiunto quale: Una tastiera tradizionale a 12 tasti per tutte le funzionalità del telefono cellulare e un’esclusiva tastiera Qwerty flip-open per una più semplice immissione del testo; Un modalità semplice per memorizzare, navigare e reperire le informazioni; Ricezione sicura e automatica della posta elettronica senza richiedere re-indirizzamenti dal desktop o server appositi. La soluzione e-mail supporta i sistemi aziendali standard tra cui Microsoft Exchangetm, Lotus Notestm, e Novell Groupwisetm ; Le opzioni di aggiornamento del software con avanzate funzionalità di posta elettronica e supporto per i sistema di sicurezza Virtual Private Networking (Vpn) esistenti. Queste funzionalità sono il risultato di approfondite ricerche di mercato circa le esigenze di comunicazione dei professionisti mobili. Sierra Wireless ha un attivo programma Ipr (Intellectual Property Rights) e si sta adoperando per ottenere la protezione del brevetto al fine di tutelare l’esclusività dell’hardware e del software progettati per la linea di prodotti Voq. “Sierra Wireless vanta una vasta esperienza nella fornitura di soluzioni dati wireless per utenti aziendali, e stiamo lieti di accogliere il loro nuovo telefonino basato sul nostro software Windows Mobile”, ha dichiarato Juha Christensen, Corporate Vice President della Divisione Mobile Devices di Microsoft. “Il marchio di Smartphone Voq di Sierra Wireless combina la potenza e la familiarità del nostro software Windows Mobile con un esclusivo e innovativo design”. “Sierra Wireless ha fatto un ottimo lavoro nella creazione di questa famiglia di dispositivi di elaborazione e comunicazione con un design così all’avanguardia”, ha aggiunto Ron Smith, Senior Vice President e General Manager del Wireless Communications and Computing Group di Intel. “Con le prestazioni e la potenza del processore Intel e i componenti di memoria, il telefono professionale Voq offre agli utenti business convergenza e mobilità”. “Voq si serve della nostra esperienza nel settore dell’enterprise wireless data e dei canali e delle relazioni già in essere”, afferma David Sutcliffe, Chairman e Chief Executive Officer di Sierra Wireless. “I professionisti e gli utenti aziendali necessitano di una soluzione wireless che racchiuda funzionalità voce e dati in un singolo dispositivo portatile. Stiamo investendo per espandere la nostra linea di prodotti con l’obiettivo di venire incontro a queste esigenze e lo facciamo con un’attenzione costante alla crescita e alla profittabilità”. L’azienda dispone di una rete globale di operatori wireless e pensa di commercializzare Voq con accordi di co-branding con alcuni di questi. Oltre alla collaborazione con Microsoft e Intel, Sierra Wireless è partner di Flextronics International Ltd., leader mondiale nella produzione di dispositivi wireless portatili, per la fabbricazione dei prodotti Voq. Infolink: www.Voq.com  
   
   
MILANO: ALL’INTERNO DEL PARCO SOLARI PREDISPOSTO DAL COMUNE UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Ieri la Giunta ha approvato il progetto per la realizzazione di un impianto di videosorveglianza all’interno del Parco Solari che sarà poi affidato alla Polizia Locale per monitorare il territorio e per contribuire a salvaguardare il patrimonio pubblico. Il progetto – commenta il Vice Sindaco e assessore ai Parchi e Giardini Riccardo De Corato - sarà realizzato dall’Aem, prevede una spesa di oltre 160 mila euro e si inserisce nell’ambito dei lavori di risanamento totale che hanno interessato il Parco Solari. Gli unici interventi realizzati negli ultimi 40 anni che hanno ridato nuova vita a un Parco storico della nostra città e per i quali il Comune di Milano ha stanziato 7 miliardi delle vecchie lire”. Obiettivi del progetto: miglioramento della vivibilità e fruibilità del parco; miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia degli interventi della forza pubblica; incremento della percezione di sicurezza nei frequentatori; funzione deterrente contro atti vandalici e conseguente salvaguardia del patrimonio pubblico. Progetto Il progetto di videosorveglianza presenta le stesse caratteristiche degli impianti già predisposti in altre importanti aree verdi cittadine come il Parco Sempione, il Parco delle Basiliche e il Parco delle Cave In particolare si prevede l’installazione di nove telecamere con zoom e brandeggio, cioè dotate di un obiettivo orientabile a 360 gradi che può controllare posizioni diverse e due telecamere fisse. Questo tipo di telecamera unisce una notevole affidabilità e resistenza alle condizioni ambientali ed elevate prestazioni, sia dal punto di vista ottico che meccanico e funzionale. Tra le sue peculiarità anche la velocità dello zoom che per passare da grandangolare a teleobiettivo impiega solo 4,2 secondi e la messa a fuoco automatica con esclusione manuale. Tutte le informazioni rilevate sono poi registrate in un armadio di concentrazione che consente di scaricarle nel momento in cui servissero per qualsiasi motivo alla Polizia municipale. Tempistica La predisposizione degli impianti sarà ultimata entro il mese di ottobre. Interventi di riqualificazione generale del Parco Solari In questi giorni si sono conclusi i lavori di risanamento dell’area per una spesa complessiva di 7 miliardi delle vecchie lire. I lavori hanno ridefinito completamente i percorsi e gli spazi ludico-ricreativi per consentire una più razionale frequentazione di tutto il parco. Oggetto delle opere di riqualificazione sono state l’incremento e il riordino delle alberature e dei cespugli fioriti, la sistemazione delle aree gioco, di quelle per i cani e delle pavimentazioni, la regolarizzazione dei parcheggi, l’adeguamento degli impianti tecnologici, la recinzione della piscina e la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione. Altri progetti di videosorveglianza L’amministrazione comunale ha predisposto dal ’97 ad oggi 30 telecamere nel Parco Sempione per una spesa di 3,6 milioni di euro; 20 telecamere nel Parco delle Cave per un finanziamento di 5,7 milioni di euro; 23 telecamere nel Parco delle Basiliche per un finanziamento di oltre 750 mila euro; 58 telecamere presso la Stazione centrale per un finanziamento di oltre 10 milioni di euro; 16 telecamere nel sottopasso Patroclo per un finanziamento di 1,8 milioni di euro; videosorveglianza di 30 stazioni di pompaggio e di 60 pozzi dell’acquedotto per 3 milioni di euro.  
   
   
SIERRA WIRELESS PRESENTA VOQ, I TELEFONINI PROFESSIONALI CON AVANZATE FUNZIONALITÀ DI POSTA ELETTRONICA PER UTENTI BUSINESS  
 
Milano 30 giugno 2004 - Sierra Wireless annuncia Voq, la linea di telefoni professionali e l’innovativo software a valore aggiunto per utenti business. I nuovi telefoni Voq si basano sul software Microsoft Windows Mobile per Smartphone e dispongono sia di una tastiera tradizionale, sia di un’innovativa tastiera pieghevole Qwerty. La linea di prodotti Voq comprende anche altre innovazioni hardware e software che facilitano la navigazione e la raccolta di informazioni, ottimizzano la scrittura e offrono l’aggiornamento automatico della posta elettronica. Il primo modello Voq opera su reti wireless Gsm e Gprs. “I tradizionali costruttori di cellulari stanno faticando per produrre uno Smartphone che soddisfi veramente le esigenze aziendali”, ha dichiarato Dale Vile, Senior Analyst di Quocirca. “La capacità di immagazzinare e accedere alle informazioni porta pochi benefici se non può essere sfruttata al meglio, inoltre una messaggistica efficace richiede un meccanismo di immissione dati comodo e pratico. Sierra Wireless è consapevole del fatto che sono necessari approcci innovativi per affrontare questi problemi e aiutare i service provider a ottenere l’accettazione degli Smartphone e trarre così vantaggio da nuove fonti di fatturato dal settore business”. Il telefono professionale Voq è basato sul software per Smartphone Windows Mobile, che permette agli utenti di sincronizzare le loro informazioni più importanti da Outlook, navigare in Internet, ascoltare musica e personalizzare il proprio telefono con diverse opzioni. Il telefonino dispone di un processore Intel Pxa262 a 200Mhz con memoria flash integrata e dotazione hardware e software a valore aggiunto quale: Una tastiera tradizionale a 12 tasti per tutte le funzionalità del telefono cellulare e un’esclusiva tastiera Qwerty flip-open per una più semplice immissione del testo; Un modalità semplice per memorizzare, navigare e reperire le informazioni; Ricezione sicura e automatica della posta elettronica senza richiedere re-indirizzamenti dal desktop o server appositi. La soluzione e-mail supporta i sistemi aziendali standard tra cui Microsoft Exchangetm, Lotus Notestm, e Novell Groupwisetm ; Le opzioni di aggiornamento del software con avanzate funzionalità di posta elettronica e supporto per i sistema di sicurezza Virtual Private Networking (Vpn) esistenti. Queste funzionalità sono il risultato di approfondite ricerche di mercato circa le esigenze di comunicazione dei professionisti mobili. Sierra Wireless ha un attivo programma Ipr (Intellectual Property Rights) e si sta adoperando per ottenere la protezione del brevetto al fine di tutelare l’esclusività dell’hardware e del software progettati per la linea di prodotti Voq. “Sierra Wireless vanta una vasta esperienza nella fornitura di soluzioni dati wireless per utenti aziendali, e stiamo lieti di accogliere il loro nuovo telefonino basato sul nostro software Windows Mobile”, ha dichiarato Juha Christensen, Corporate Vice President della Divisione Mobile Devices di Microsoft. “Il marchio di Smartphone Voq di Sierra Wireless combina la potenza e la familiarità del nostro software Windows Mobile con un esclusivo e innovativo design”. “Sierra Wireless ha fatto un ottimo lavoro nella creazione di questa famiglia di dispositivi di elaborazione e comunicazione con un design così all’avanguardia”, ha aggiunto Ron Smith, Senior Vice President e General Manager del Wireless Communications and Computing Group di Intel. “Con le prestazioni e la potenza del processore Intel e i componenti di memoria, il telefono professionale Voq offre agli utenti business convergenza e mobilità”. “Voq si serve della nostra esperienza nel settore dell’enterprise wireless data e dei canali e delle relazioni già in essere”, afferma David Sutcliffe, Chairman e Chief Executive Officer di Sierra Wireless. “I professionisti e gli utenti aziendali necessitano di una soluzione wireless che racchiuda funzionalità voce e dati in un singolo dispositivo portatile. Stiamo investendo per espandere la nostra linea di prodotti con l’obiettivo di venire incontro a queste esigenze e lo facciamo con un’attenzione costante alla crescita e alla profittabilità”. L’azienda dispone di una rete globale di operatori wireless e pensa di commercializzare Voq con accordi di co-branding con alcuni di questi. Oltre alla collaborazione con Microsoft e Intel, Sierra Wireless è partner di Flextronics International Ltd., leader mondiale nella produzione di dispositivi wireless portatili, per la fabbricazione dei prodotti Voq. Infolink: www.Voq.com  
   
   
MILANO: ALL’INTERNO DEL PARCO SOLARI PREDISPOSTO DAL COMUNE UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Ieri la Giunta ha approvato il progetto per la realizzazione di un impianto di videosorveglianza all’interno del Parco Solari che sarà poi affidato alla Polizia Locale per monitorare il territorio e per contribuire a salvaguardare il patrimonio pubblico. Il progetto – commenta il Vice Sindaco e assessore ai Parchi e Giardini Riccardo De Corato - sarà realizzato dall’Aem, prevede una spesa di oltre 160 mila euro e si inserisce nell’ambito dei lavori di risanamento totale che hanno interessato il Parco Solari. Gli unici interventi realizzati negli ultimi 40 anni che hanno ridato nuova vita a un Parco storico della nostra città e per i quali il Comune di Milano ha stanziato 7 miliardi delle vecchie lire”. Obiettivi del progetto: miglioramento della vivibilità e fruibilità del parco; miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia degli interventi della forza pubblica; incremento della percezione di sicurezza nei frequentatori; funzione deterrente contro atti vandalici e conseguente salvaguardia del patrimonio pubblico. Progetto Il progetto di videosorveglianza presenta le stesse caratteristiche degli impianti già predisposti in altre importanti aree verdi cittadine come il Parco Sempione, il Parco delle Basiliche e il Parco delle Cave In particolare si prevede l’installazione di nove telecamere con zoom e brandeggio, cioè dotate di un obiettivo orientabile a 360 gradi che può controllare posizioni diverse e due telecamere fisse. Questo tipo di telecamera unisce una notevole affidabilità e resistenza alle condizioni ambientali ed elevate prestazioni, sia dal punto di vista ottico che meccanico e funzionale. Tra le sue peculiarità anche la velocità dello zoom che per passare da grandangolare a teleobiettivo impiega solo 4,2 secondi e la messa a fuoco automatica con esclusione manuale. Tutte le informazioni rilevate sono poi registrate in un armadio di concentrazione che consente di scaricarle nel momento in cui servissero per qualsiasi motivo alla Polizia municipale. Tempistica La predisposizione degli impianti sarà ultimata entro il mese di ottobre. Interventi di riqualificazione generale del Parco Solari In questi giorni si sono conclusi i lavori di risanamento dell’area per una spesa complessiva di 7 miliardi delle vecchie lire. I lavori hanno ridefinito completamente i percorsi e gli spazi ludico-ricreativi per consentire una più razionale frequentazione di tutto il parco. Oggetto delle opere di riqualificazione sono state l’incremento e il riordino delle alberature e dei cespugli fioriti, la sistemazione delle aree gioco, di quelle per i cani e delle pavimentazioni, la regolarizzazione dei parcheggi, l’adeguamento degli impianti tecnologici, la recinzione della piscina e la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione. Altri progetti di videosorveglianza L’amministrazione comunale ha predisposto dal ’97 ad oggi 30 telecamere nel Parco Sempione per una spesa di 3,6 milioni di euro; 20 telecamere nel Parco delle Cave per un finanziamento di 5,7 milioni di euro; 23 telecamere nel Parco delle Basiliche per un finanziamento di oltre 750 mila euro; 58 telecamere presso la Stazione centrale per un finanziamento di oltre 10 milioni di euro; 16 telecamere nel sottopasso Patroclo per un finanziamento di 1,8 milioni di euro; videosorveglianza di 30 stazioni di pompaggio e di 60 pozzi dell’acquedotto per 3 milioni di euro.  
   
   
SIERRA WIRELESS PRESENTA VOQ, I TELEFONINI PROFESSIONALI CON AVANZATE FUNZIONALITÀ DI POSTA ELETTRONICA PER UTENTI BUSINESS  
 
Milano 30 giugno 2004 - Sierra Wireless annuncia Voq, la linea di telefoni professionali e l’innovativo software a valore aggiunto per utenti business. I nuovi telefoni Voq si basano sul software Microsoft Windows Mobile per Smartphone e dispongono sia di una tastiera tradizionale, sia di un’innovativa tastiera pieghevole Qwerty. La linea di prodotti Voq comprende anche altre innovazioni hardware e software che facilitano la navigazione e la raccolta di informazioni, ottimizzano la scrittura e offrono l’aggiornamento automatico della posta elettronica. Il primo modello Voq opera su reti wireless Gsm e Gprs. “I tradizionali costruttori di cellulari stanno faticando per produrre uno Smartphone che soddisfi veramente le esigenze aziendali”, ha dichiarato Dale Vile, Senior Analyst di Quocirca. “La capacità di immagazzinare e accedere alle informazioni porta pochi benefici se non può essere sfruttata al meglio, inoltre una messaggistica efficace richiede un meccanismo di immissione dati comodo e pratico. Sierra Wireless è consapevole del fatto che sono necessari approcci innovativi per affrontare questi problemi e aiutare i service provider a ottenere l’accettazione degli Smartphone e trarre così vantaggio da nuove fonti di fatturato dal settore business”. Il telefono professionale Voq è basato sul software per Smartphone Windows Mobile, che permette agli utenti di sincronizzare le loro informazioni più importanti da Outlook, navigare in Internet, ascoltare musica e personalizzare il proprio telefono con diverse opzioni. Il telefonino dispone di un processore Intel Pxa262 a 200Mhz con memoria flash integrata e dotazione hardware e software a valore aggiunto quale: Una tastiera tradizionale a 12 tasti per tutte le funzionalità del telefono cellulare e un’esclusiva tastiera Qwerty flip-open per una più semplice immissione del testo; Un modalità semplice per memorizzare, navigare e reperire le informazioni; Ricezione sicura e automatica della posta elettronica senza richiedere re-indirizzamenti dal desktop o server appositi. La soluzione e-mail supporta i sistemi aziendali standard tra cui Microsoft Exchangetm, Lotus Notestm, e Novell Groupwisetm ; Le opzioni di aggiornamento del software con avanzate funzionalità di posta elettronica e supporto per i sistema di sicurezza Virtual Private Networking (Vpn) esistenti. Queste funzionalità sono il risultato di approfondite ricerche di mercato circa le esigenze di comunicazione dei professionisti mobili. Sierra Wireless ha un attivo programma Ipr (Intellectual Property Rights) e si sta adoperando per ottenere la protezione del brevetto al fine di tutelare l’esclusività dell’hardware e del software progettati per la linea di prodotti Voq. “Sierra Wireless vanta una vasta esperienza nella fornitura di soluzioni dati wireless per utenti aziendali, e stiamo lieti di accogliere il loro nuovo telefonino basato sul nostro software Windows Mobile”, ha dichiarato Juha Christensen, Corporate Vice President della Divisione Mobile Devices di Microsoft. “Il marchio di Smartphone Voq di Sierra Wireless combina la potenza e la familiarità del nostro software Windows Mobile con un esclusivo e innovativo design”. “Sierra Wireless ha fatto un ottimo lavoro nella creazione di questa famiglia di dispositivi di elaborazione e comunicazione con un design così all’avanguardia”, ha aggiunto Ron Smith, Senior Vice President e General Manager del Wireless Communications and Computing Group di Intel. “Con le prestazioni e la potenza del processore Intel e i componenti di memoria, il telefono professionale Voq offre agli utenti business convergenza e mobilità”. “Voq si serve della nostra esperienza nel settore dell’enterprise wireless data e dei canali e delle relazioni già in essere”, afferma David Sutcliffe, Chairman e Chief Executive Officer di Sierra Wireless. “I professionisti e gli utenti aziendali necessitano di una soluzione wireless che racchiuda funzionalità voce e dati in un singolo dispositivo portatile. Stiamo investendo per espandere la nostra linea di prodotti con l’obiettivo di venire incontro a queste esigenze e lo facciamo con un’attenzione costante alla crescita e alla profittabilità”. L’azienda dispone di una rete globale di operatori wireless e pensa di commercializzare Voq con accordi di co-branding con alcuni di questi. Oltre alla collaborazione con Microsoft e Intel, Sierra Wireless è partner di Flextronics International Ltd., leader mondiale nella produzione di dispositivi wireless portatili, per la fabbricazione dei prodotti Voq. Infolink: www.Voq.com  
   
   
MILANO: ALL’INTERNO DEL PARCO SOLARI PREDISPOSTO DAL COMUNE UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Ieri la Giunta ha approvato il progetto per la realizzazione di un impianto di videosorveglianza all’interno del Parco Solari che sarà poi affidato alla Polizia Locale per monitorare il territorio e per contribuire a salvaguardare il patrimonio pubblico. Il progetto – commenta il Vice Sindaco e assessore ai Parchi e Giardini Riccardo De Corato - sarà realizzato dall’Aem, prevede una spesa di oltre 160 mila euro e si inserisce nell’ambito dei lavori di risanamento totale che hanno interessato il Parco Solari. Gli unici interventi realizzati negli ultimi 40 anni che hanno ridato nuova vita a un Parco storico della nostra città e per i quali il Comune di Milano ha stanziato 7 miliardi delle vecchie lire”. Obiettivi del progetto: miglioramento della vivibilità e fruibilità del parco; miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia degli interventi della forza pubblica; incremento della percezione di sicurezza nei frequentatori; funzione deterrente contro atti vandalici e conseguente salvaguardia del patrimonio pubblico. Progetto Il progetto di videosorveglianza presenta le stesse caratteristiche degli impianti già predisposti in altre importanti aree verdi cittadine come il Parco Sempione, il Parco delle Basiliche e il Parco delle Cave In particolare si prevede l’installazione di nove telecamere con zoom e brandeggio, cioè dotate di un obiettivo orientabile a 360 gradi che può controllare posizioni diverse e due telecamere fisse. Questo tipo di telecamera unisce una notevole affidabilità e resistenza alle condizioni ambientali ed elevate prestazioni, sia dal punto di vista ottico che meccanico e funzionale. Tra le sue peculiarità anche la velocità dello zoom che per passare da grandangolare a teleobiettivo impiega solo 4,2 secondi e la messa a fuoco automatica con esclusione manuale. Tutte le informazioni rilevate sono poi registrate in un armadio di concentrazione che consente di scaricarle nel momento in cui servissero per qualsiasi motivo alla Polizia municipale. Tempistica La predisposizione degli impianti sarà ultimata entro il mese di ottobre. Interventi di riqualificazione generale del Parco Solari In questi giorni si sono conclusi i lavori di risanamento dell’area per una spesa complessiva di 7 miliardi delle vecchie lire. I lavori hanno ridefinito completamente i percorsi e gli spazi ludico-ricreativi per consentire una più razionale frequentazione di tutto il parco. Oggetto delle opere di riqualificazione sono state l’incremento e il riordino delle alberature e dei cespugli fioriti, la sistemazione delle aree gioco, di quelle per i cani e delle pavimentazioni, la regolarizzazione dei parcheggi, l’adeguamento degli impianti tecnologici, la recinzione della piscina e la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione. Altri progetti di videosorveglianza L’amministrazione comunale ha predisposto dal ’97 ad oggi 30 telecamere nel Parco Sempione per una spesa di 3,6 milioni di euro; 20 telecamere nel Parco delle Cave per un finanziamento di 5,7 milioni di euro; 23 telecamere nel Parco delle Basiliche per un finanziamento di oltre 750 mila euro; 58 telecamere presso la Stazione centrale per un finanziamento di oltre 10 milioni di euro; 16 telecamere nel sottopasso Patroclo per un finanziamento di 1,8 milioni di euro; videosorveglianza di 30 stazioni di pompaggio e di 60 pozzi dell’acquedotto per 3 milioni di euro.  
   
   
SIERRA WIRELESS PRESENTA VOQ, I TELEFONINI PROFESSIONALI CON AVANZATE FUNZIONALITÀ DI POSTA ELETTRONICA PER UTENTI BUSINESS  
 
Milano 30 giugno 2004 - Sierra Wireless annuncia Voq, la linea di telefoni professionali e l’innovativo software a valore aggiunto per utenti business. I nuovi telefoni Voq si basano sul software Microsoft Windows Mobile per Smartphone e dispongono sia di una tastiera tradizionale, sia di un’innovativa tastiera pieghevole Qwerty. La linea di prodotti Voq comprende anche altre innovazioni hardware e software che facilitano la navigazione e la raccolta di informazioni, ottimizzano la scrittura e offrono l’aggiornamento automatico della posta elettronica. Il primo modello Voq opera su reti wireless Gsm e Gprs. “I tradizionali costruttori di cellulari stanno faticando per produrre uno Smartphone che soddisfi veramente le esigenze aziendali”, ha dichiarato Dale Vile, Senior Analyst di Quocirca. “La capacità di immagazzinare e accedere alle informazioni porta pochi benefici se non può essere sfruttata al meglio, inoltre una messaggistica efficace richiede un meccanismo di immissione dati comodo e pratico. Sierra Wireless è consapevole del fatto che sono necessari approcci innovativi per affrontare questi problemi e aiutare i service provider a ottenere l’accettazione degli Smartphone e trarre così vantaggio da nuove fonti di fatturato dal settore business”. Il telefono professionale Voq è basato sul software per Smartphone Windows Mobile, che permette agli utenti di sincronizzare le loro informazioni più importanti da Outlook, navigare in Internet, ascoltare musica e personalizzare il proprio telefono con diverse opzioni. Il telefonino dispone di un processore Intel Pxa262 a 200Mhz con memoria flash integrata e dotazione hardware e software a valore aggiunto quale: Una tastiera tradizionale a 12 tasti per tutte le funzionalità del telefono cellulare e un’esclusiva tastiera Qwerty flip-open per una più semplice immissione del testo; Un modalità semplice per memorizzare, navigare e reperire le informazioni; Ricezione sicura e automatica della posta elettronica senza richiedere re-indirizzamenti dal desktop o server appositi. La soluzione e-mail supporta i sistemi aziendali standard tra cui Microsoft Exchangetm, Lotus Notestm, e Novell Groupwisetm ; Le opzioni di aggiornamento del software con avanzate funzionalità di posta elettronica e supporto per i sistema di sicurezza Virtual Private Networking (Vpn) esistenti. Queste funzionalità sono il risultato di approfondite ricerche di mercato circa le esigenze di comunicazione dei professionisti mobili. Sierra Wireless ha un attivo programma Ipr (Intellectual Property Rights) e si sta adoperando per ottenere la protezione del brevetto al fine di tutelare l’esclusività dell’hardware e del software progettati per la linea di prodotti Voq. “Sierra Wireless vanta una vasta esperienza nella fornitura di soluzioni dati wireless per utenti aziendali, e stiamo lieti di accogliere il loro nuovo telefonino basato sul nostro software Windows Mobile”, ha dichiarato Juha Christensen, Corporate Vice President della Divisione Mobile Devices di Microsoft. “Il marchio di Smartphone Voq di Sierra Wireless combina la potenza e la familiarità del nostro software Windows Mobile con un esclusivo e innovativo design”. “Sierra Wireless ha fatto un ottimo lavoro nella creazione di questa famiglia di dispositivi di elaborazione e comunicazione con un design così all’avanguardia”, ha aggiunto Ron Smith, Senior Vice President e General Manager del Wireless Communications and Computing Group di Intel. “Con le prestazioni e la potenza del processore Intel e i componenti di memoria, il telefono professionale Voq offre agli utenti business convergenza e mobilità”. “Voq si serve della nostra esperienza nel settore dell’enterprise wireless data e dei canali e delle relazioni già in essere”, afferma David Sutcliffe, Chairman e Chief Executive Officer di Sierra Wireless. “I professionisti e gli utenti aziendali necessitano di una soluzione wireless che racchiuda funzionalità voce e dati in un singolo dispositivo portatile. Stiamo investendo per espandere la nostra linea di prodotti con l’obiettivo di venire incontro a queste esigenze e lo facciamo con un’attenzione costante alla crescita e alla profittabilità”. L’azienda dispone di una rete globale di operatori wireless e pensa di commercializzare Voq con accordi di co-branding con alcuni di questi. Oltre alla collaborazione con Microsoft e Intel, Sierra Wireless è partner di Flextronics International Ltd., leader mondiale nella produzione di dispositivi wireless portatili, per la fabbricazione dei prodotti Voq. Infolink: www.Voq.com  
   
   
MILANO: ALL’INTERNO DEL PARCO SOLARI PREDISPOSTO DAL COMUNE UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Ieri la Giunta ha approvato il progetto per la realizzazione di un impianto di videosorveglianza all’interno del Parco Solari che sarà poi affidato alla Polizia Locale per monitorare il territorio e per contribuire a salvaguardare il patrimonio pubblico. Il progetto – commenta il Vice Sindaco e assessore ai Parchi e Giardini Riccardo De Corato - sarà realizzato dall’Aem, prevede una spesa di oltre 160 mila euro e si inserisce nell’ambito dei lavori di risanamento totale che hanno interessato il Parco Solari. Gli unici interventi realizzati negli ultimi 40 anni che hanno ridato nuova vita a un Parco storico della nostra città e per i quali il Comune di Milano ha stanziato 7 miliardi delle vecchie lire”. Obiettivi del progetto: miglioramento della vivibilità e fruibilità del parco; miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia degli interventi della forza pubblica; incremento della percezione di sicurezza nei frequentatori; funzione deterrente contro atti vandalici e conseguente salvaguardia del patrimonio pubblico. Progetto Il progetto di videosorveglianza presenta le stesse caratteristiche degli impianti già predisposti in altre importanti aree verdi cittadine come il Parco Sempione, il Parco delle Basiliche e il Parco delle Cave In particolare si prevede l’installazione di nove telecamere con zoom e brandeggio, cioè dotate di un obiettivo orientabile a 360 gradi che può controllare posizioni diverse e due telecamere fisse. Questo tipo di telecamera unisce una notevole affidabilità e resistenza alle condizioni ambientali ed elevate prestazioni, sia dal punto di vista ottico che meccanico e funzionale. Tra le sue peculiarità anche la velocità dello zoom che per passare da grandangolare a teleobiettivo impiega solo 4,2 secondi e la messa a fuoco automatica con esclusione manuale. Tutte le informazioni rilevate sono poi registrate in un armadio di concentrazione che consente di scaricarle nel momento in cui servissero per qualsiasi motivo alla Polizia municipale. Tempistica La predisposizione degli impianti sarà ultimata entro il mese di ottobre. Interventi di riqualificazione generale del Parco Solari In questi giorni si sono conclusi i lavori di risanamento dell’area per una spesa complessiva di 7 miliardi delle vecchie lire. I lavori hanno ridefinito completamente i percorsi e gli spazi ludico-ricreativi per consentire una più razionale frequentazione di tutto il parco. Oggetto delle opere di riqualificazione sono state l’incremento e il riordino delle alberature e dei cespugli fioriti, la sistemazione delle aree gioco, di quelle per i cani e delle pavimentazioni, la regolarizzazione dei parcheggi, l’adeguamento degli impianti tecnologici, la recinzione della piscina e la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione. Altri progetti di videosorveglianza L’amministrazione comunale ha predisposto dal ’97 ad oggi 30 telecamere nel Parco Sempione per una spesa di 3,6 milioni di euro; 20 telecamere nel Parco delle Cave per un finanziamento di 5,7 milioni di euro; 23 telecamere nel Parco delle Basiliche per un finanziamento di oltre 750 mila euro; 58 telecamere presso la Stazione centrale per un finanziamento di oltre 10 milioni di euro; 16 telecamere nel sottopasso Patroclo per un finanziamento di 1,8 milioni di euro; videosorveglianza di 30 stazioni di pompaggio e di 60 pozzi dell’acquedotto per 3 milioni di euro.  
   
   
SICUREZZA DELLA CORRISPONDENZA: ON LINE IL CORSO ORGANIZZATO DALLA PCM  
 
 Roma, 30 giugno 2004 - Nell’ambito delle nuove politiche di sicurezza e di difesa, particolare attenzione va posta alla prevenzione del terrorismo postale. Per questi motivi, la Presidenza del Consiglio ha deciso di organizzare corsi informativi sulla sicurezza della corrispondenza per il personale che opera nei settori più direttamente coinvolti. Data l'attualità e la delicatezza della materia trattata nonchè l'alto interesse suscitato, la Presidenza del Consiglio ha deciso di mettere on line il materiale didattico utilizzato duranti i corsi, che si sono svolti alla fine dello scorso anno. Infolink: http://www.Governo.it/governoinforma/dossier/corrispondenza_sicurezza/index.html  
   
   
SICUREZZA DELLA CORRISPONDENZA: ON LINE IL CORSO ORGANIZZATO DALLA PCM  
 
 Roma, 30 giugno 2004 - Nell’ambito delle nuove politiche di sicurezza e di difesa, particolare attenzione va posta alla prevenzione del terrorismo postale. Per questi motivi, la Presidenza del Consiglio ha deciso di organizzare corsi informativi sulla sicurezza della corrispondenza per il personale che opera nei settori più direttamente coinvolti. Data l'attualità e la delicatezza della materia trattata nonchè l'alto interesse suscitato, la Presidenza del Consiglio ha deciso di mettere on line il materiale didattico utilizzato duranti i corsi, che si sono svolti alla fine dello scorso anno. Infolink: http://www.Governo.it/governoinforma/dossier/corrispondenza_sicurezza/index.html  
   
   
SICUREZZA DELLA CORRISPONDENZA: ON LINE IL CORSO ORGANIZZATO DALLA PCM  
 
 Roma, 30 giugno 2004 - Nell’ambito delle nuove politiche di sicurezza e di difesa, particolare attenzione va posta alla prevenzione del terrorismo postale. Per questi motivi, la Presidenza del Consiglio ha deciso di organizzare corsi informativi sulla sicurezza della corrispondenza per il personale che opera nei settori più direttamente coinvolti. Data l'attualità e la delicatezza della materia trattata nonchè l'alto interesse suscitato, la Presidenza del Consiglio ha deciso di mettere on line il materiale didattico utilizzato duranti i corsi, che si sono svolti alla fine dello scorso anno. Infolink: http://www.Governo.it/governoinforma/dossier/corrispondenza_sicurezza/index.html  
   
   
SICUREZZA DELLA CORRISPONDENZA: ON LINE IL CORSO ORGANIZZATO DALLA PCM  
 
 Roma, 30 giugno 2004 - Nell’ambito delle nuove politiche di sicurezza e di difesa, particolare attenzione va posta alla prevenzione del terrorismo postale. Per questi motivi, la Presidenza del Consiglio ha deciso di organizzare corsi informativi sulla sicurezza della corrispondenza per il personale che opera nei settori più direttamente coinvolti. Data l'attualità e la delicatezza della materia trattata nonchè l'alto interesse suscitato, la Presidenza del Consiglio ha deciso di mettere on line il materiale didattico utilizzato duranti i corsi, che si sono svolti alla fine dello scorso anno. Infolink: http://www.Governo.it/governoinforma/dossier/corrispondenza_sicurezza/index.html  
   
   
SICUREZZA DELLA CORRISPONDENZA: ON LINE IL CORSO ORGANIZZATO DALLA PCM  
 
 Roma, 30 giugno 2004 - Nell’ambito delle nuove politiche di sicurezza e di difesa, particolare attenzione va posta alla prevenzione del terrorismo postale. Per questi motivi, la Presidenza del Consiglio ha deciso di organizzare corsi informativi sulla sicurezza della corrispondenza per il personale che opera nei settori più direttamente coinvolti. Data l'attualità e la delicatezza della materia trattata nonchè l'alto interesse suscitato, la Presidenza del Consiglio ha deciso di mettere on line il materiale didattico utilizzato duranti i corsi, che si sono svolti alla fine dello scorso anno. Infolink: http://www.Governo.it/governoinforma/dossier/corrispondenza_sicurezza/index.html  
   
   
SICUREZZA DELLA CORRISPONDENZA: ON LINE IL CORSO ORGANIZZATO DALLA PCM  
 
 Roma, 30 giugno 2004 - Nell’ambito delle nuove politiche di sicurezza e di difesa, particolare attenzione va posta alla prevenzione del terrorismo postale. Per questi motivi, la Presidenza del Consiglio ha deciso di organizzare corsi informativi sulla sicurezza della corrispondenza per il personale che opera nei settori più direttamente coinvolti. Data l'attualità e la delicatezza della materia trattata nonchè l'alto interesse suscitato, la Presidenza del Consiglio ha deciso di mettere on line il materiale didattico utilizzato duranti i corsi, che si sono svolti alla fine dello scorso anno. Infolink: http://www.Governo.it/governoinforma/dossier/corrispondenza_sicurezza/index.html  
   
   
FTI E SSB PRESENTANO IL QUINTO OSSERVATORIO SULLE SMART CARD, SISTEMI ELETTRONICI DI PAGAMENTO E LA RETE. I DATI, LE TENDENZE E LE PROSPETTIVE DEL MERCATO ITALIANO ED EUROPEO DELLE INNOVAZIONI DEI SERVIZI BANCARI  
 
Roma, 30 giugno 2004 - L'integrazione dei sistemi elettronici di pagamento a livello internazionale, lo sviluppo di servizi bancari sempre più innovativi, le performance transazionali e di sicurezza delle nuove carte elettroniche a microcircuito sono i temi sviluppati nel Quinto Osservatorio Fti-ssb (Fti, Forum per la Tecnologia dell'Informazione; Ssb, Società per i Servizi Bancari, leader nei sistemi di pagamento, con oltre 5 miliardi di transazioni gestite nel 2003) che oggi viene presentato. La nuova edizione dell'Osservatorio, che vede anche quest'anno proseguire la collaborazione tra Fti e Ssb nella già consolidata attività di analisi sul mondo delle carte elettroniche e dei sistemi di pagamento, si conferma come strumento aggiornato ed autorevole per operatori bancari e finanziari, istituzioni, imprese e opinione pubblica sugli scenari socio-economici di questo settore. Edito da Franco Angeli, l'Osservatorio giunge quest'anno alla sua quinta edizione ed è una fotografia esaustiva e ricca dell'evoluzione dello scenario dei sistemi di pagamento in Italia e in Europa. Transazioni elettroniche di pagamento, corporate banking, e-commerce, mobile-commerce sono le applicazioni innovative trattate nell'Osservatorio e costituiscono le nuove frontiere che il sistema bancario italiano affronta, con potenzialità emergenti, nello scenario competitivo internazionale. "Una crescita inarrestabile quella delle carte elettroniche di pagamento, che diventano sempre di più lo strumento tradizionale per i pagamenti" afferma Giorgio Pacifici, Presidente Fti. "Come dimostrano i dati che presentiamo, l'Italia tende quindi ad allinearsi con quanto avviene negli altri paesi europei. Numeri e tendenze che si confermeranno con l'incremento degli standard di sicurezza che la tecnologia del microcircuito consente". Il processo di globalizzazione dei mercati e l'innovazione tecnologica su vasta scala, accompagnati dall'evoluzione dell'utilizzo degli strumenti di pagamento hanno determinato la forte crescita delle carte e dei pagamenti elettronici in tutta Europa. In particolare, in Italia sono diffuse oltre 46 milioni di carte di pagamento, delle quali oltre 24 milioni sono carte di debito e 22 milioni circa sono carte di credito. Carte che possono essere utilizzate su una rete di oltre 37 mila sportelli automatici multifunzione e in più di 800 mila punti vendita dotati di Pos. Sempre guardando al mercato italiano, nel 2003 il numero di possessori di conti on line in Italia ha raggiunto circa i 6 milioni di utenti (+ 30% della quota e-banking rispetto al 2002) e le operazioni in rete con carte di credito hanno rappresentato il 7,4% del totale delle operazioni effettuate con carte. Anche le operazioni di bonifico via Internet, pari a circa 15 milioni di operazioni, sono più che raddoppiate rispetto all'anno precedente, mentre l'uso delle carte prepagate è addirittura quintuplicato. "La creazione di un sistema dei pagamenti europeo unico è l'obiettivo ambizioso che ha già raccolto il consenso delle associazioni bancarie e delle principali banche europee determinando il rafforzamento della cooperazione a livello di sistema Europa" afferma Gian Bruno Mazzi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ssb. "Questo volume, che oggi presentiamo, ha l'aspirazione di offrire un contributo al monitoraggio e all'analisi dell'evoluzione dello scenario in cui si sviluppa e trova la sua espressione il sistema dei pagamenti europeo, all'interno del quale l'Italia gioca un ruolo così importante. Le infrastrutture, infatti, del sistema bancario italiano e del sistema Paese sono non solo allineate - ed in alcuni casi addirittura più avanzate - agli standard europei, ma sempre più spesso adottate come standard di riferimento anche da altri Paesi. Il percorso di sviluppo che pertanto si delinea prevede un progressivo adeguamento delle abitudini dei consumatori all'utilizzo di sistemi di pagamento elettronici evoluti, in grado di sfruttare efficacemente le potenzialità offerte dall'infrastruttura già oggi esistente".  
   
   
FTI E SSB PRESENTANO IL QUINTO OSSERVATORIO SULLE SMART CARD, SISTEMI ELETTRONICI DI PAGAMENTO E LA RETE. I DATI, LE TENDENZE E LE PROSPETTIVE DEL MERCATO ITALIANO ED EUROPEO DELLE INNOVAZIONI DEI SERVIZI BANCARI  
 
Roma, 30 giugno 2004 - L'integrazione dei sistemi elettronici di pagamento a livello internazionale, lo sviluppo di servizi bancari sempre più innovativi, le performance transazionali e di sicurezza delle nuove carte elettroniche a microcircuito sono i temi sviluppati nel Quinto Osservatorio Fti-ssb (Fti, Forum per la Tecnologia dell'Informazione; Ssb, Società per i Servizi Bancari, leader nei sistemi di pagamento, con oltre 5 miliardi di transazioni gestite nel 2003) che oggi viene presentato. La nuova edizione dell'Osservatorio, che vede anche quest'anno proseguire la collaborazione tra Fti e Ssb nella già consolidata attività di analisi sul mondo delle carte elettroniche e dei sistemi di pagamento, si conferma come strumento aggiornato ed autorevole per operatori bancari e finanziari, istituzioni, imprese e opinione pubblica sugli scenari socio-economici di questo settore. Edito da Franco Angeli, l'Osservatorio giunge quest'anno alla sua quinta edizione ed è una fotografia esaustiva e ricca dell'evoluzione dello scenario dei sistemi di pagamento in Italia e in Europa. Transazioni elettroniche di pagamento, corporate banking, e-commerce, mobile-commerce sono le applicazioni innovative trattate nell'Osservatorio e costituiscono le nuove frontiere che il sistema bancario italiano affronta, con potenzialità emergenti, nello scenario competitivo internazionale. "Una crescita inarrestabile quella delle carte elettroniche di pagamento, che diventano sempre di più lo strumento tradizionale per i pagamenti" afferma Giorgio Pacifici, Presidente Fti. "Come dimostrano i dati che presentiamo, l'Italia tende quindi ad allinearsi con quanto avviene negli altri paesi europei. Numeri e tendenze che si confermeranno con l'incremento degli standard di sicurezza che la tecnologia del microcircuito consente". Il processo di globalizzazione dei mercati e l'innovazione tecnologica su vasta scala, accompagnati dall'evoluzione dell'utilizzo degli strumenti di pagamento hanno determinato la forte crescita delle carte e dei pagamenti elettronici in tutta Europa. In particolare, in Italia sono diffuse oltre 46 milioni di carte di pagamento, delle quali oltre 24 milioni sono carte di debito e 22 milioni circa sono carte di credito. Carte che possono essere utilizzate su una rete di oltre 37 mila sportelli automatici multifunzione e in più di 800 mila punti vendita dotati di Pos. Sempre guardando al mercato italiano, nel 2003 il numero di possessori di conti on line in Italia ha raggiunto circa i 6 milioni di utenti (+ 30% della quota e-banking rispetto al 2002) e le operazioni in rete con carte di credito hanno rappresentato il 7,4% del totale delle operazioni effettuate con carte. Anche le operazioni di bonifico via Internet, pari a circa 15 milioni di operazioni, sono più che raddoppiate rispetto all'anno precedente, mentre l'uso delle carte prepagate è addirittura quintuplicato. "La creazione di un sistema dei pagamenti europeo unico è l'obiettivo ambizioso che ha già raccolto il consenso delle associazioni bancarie e delle principali banche europee determinando il rafforzamento della cooperazione a livello di sistema Europa" afferma Gian Bruno Mazzi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ssb. "Questo volume, che oggi presentiamo, ha l'aspirazione di offrire un contributo al monitoraggio e all'analisi dell'evoluzione dello scenario in cui si sviluppa e trova la sua espressione il sistema dei pagamenti europeo, all'interno del quale l'Italia gioca un ruolo così importante. Le infrastrutture, infatti, del sistema bancario italiano e del sistema Paese sono non solo allineate - ed in alcuni casi addirittura più avanzate - agli standard europei, ma sempre più spesso adottate come standard di riferimento anche da altri Paesi. Il percorso di sviluppo che pertanto si delinea prevede un progressivo adeguamento delle abitudini dei consumatori all'utilizzo di sistemi di pagamento elettronici evoluti, in grado di sfruttare efficacemente le potenzialità offerte dall'infrastruttura già oggi esistente".  
   
   
FTI E SSB PRESENTANO IL QUINTO OSSERVATORIO SULLE SMART CARD, SISTEMI ELETTRONICI DI PAGAMENTO E LA RETE. I DATI, LE TENDENZE E LE PROSPETTIVE DEL MERCATO ITALIANO ED EUROPEO DELLE INNOVAZIONI DEI SERVIZI BANCARI  
 
Roma, 30 giugno 2004 - L'integrazione dei sistemi elettronici di pagamento a livello internazionale, lo sviluppo di servizi bancari sempre più innovativi, le performance transazionali e di sicurezza delle nuove carte elettroniche a microcircuito sono i temi sviluppati nel Quinto Osservatorio Fti-ssb (Fti, Forum per la Tecnologia dell'Informazione; Ssb, Società per i Servizi Bancari, leader nei sistemi di pagamento, con oltre 5 miliardi di transazioni gestite nel 2003) che oggi viene presentato. La nuova edizione dell'Osservatorio, che vede anche quest'anno proseguire la collaborazione tra Fti e Ssb nella già consolidata attività di analisi sul mondo delle carte elettroniche e dei sistemi di pagamento, si conferma come strumento aggiornato ed autorevole per operatori bancari e finanziari, istituzioni, imprese e opinione pubblica sugli scenari socio-economici di questo settore. Edito da Franco Angeli, l'Osservatorio giunge quest'anno alla sua quinta edizione ed è una fotografia esaustiva e ricca dell'evoluzione dello scenario dei sistemi di pagamento in Italia e in Europa. Transazioni elettroniche di pagamento, corporate banking, e-commerce, mobile-commerce sono le applicazioni innovative trattate nell'Osservatorio e costituiscono le nuove frontiere che il sistema bancario italiano affronta, con potenzialità emergenti, nello scenario competitivo internazionale. "Una crescita inarrestabile quella delle carte elettroniche di pagamento, che diventano sempre di più lo strumento tradizionale per i pagamenti" afferma Giorgio Pacifici, Presidente Fti. "Come dimostrano i dati che presentiamo, l'Italia tende quindi ad allinearsi con quanto avviene negli altri paesi europei. Numeri e tendenze che si confermeranno con l'incremento degli standard di sicurezza che la tecnologia del microcircuito consente". Il processo di globalizzazione dei mercati e l'innovazione tecnologica su vasta scala, accompagnati dall'evoluzione dell'utilizzo degli strumenti di pagamento hanno determinato la forte crescita delle carte e dei pagamenti elettronici in tutta Europa. In particolare, in Italia sono diffuse oltre 46 milioni di carte di pagamento, delle quali oltre 24 milioni sono carte di debito e 22 milioni circa sono carte di credito. Carte che possono essere utilizzate su una rete di oltre 37 mila sportelli automatici multifunzione e in più di 800 mila punti vendita dotati di Pos. Sempre guardando al mercato italiano, nel 2003 il numero di possessori di conti on line in Italia ha raggiunto circa i 6 milioni di utenti (+ 30% della quota e-banking rispetto al 2002) e le operazioni in rete con carte di credito hanno rappresentato il 7,4% del totale delle operazioni effettuate con carte. Anche le operazioni di bonifico via Internet, pari a circa 15 milioni di operazioni, sono più che raddoppiate rispetto all'anno precedente, mentre l'uso delle carte prepagate è addirittura quintuplicato. "La creazione di un sistema dei pagamenti europeo unico è l'obiettivo ambizioso che ha già raccolto il consenso delle associazioni bancarie e delle principali banche europee determinando il rafforzamento della cooperazione a livello di sistema Europa" afferma Gian Bruno Mazzi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ssb. "Questo volume, che oggi presentiamo, ha l'aspirazione di offrire un contributo al monitoraggio e all'analisi dell'evoluzione dello scenario in cui si sviluppa e trova la sua espressione il sistema dei pagamenti europeo, all'interno del quale l'Italia gioca un ruolo così importante. Le infrastrutture, infatti, del sistema bancario italiano e del sistema Paese sono non solo allineate - ed in alcuni casi addirittura più avanzate - agli standard europei, ma sempre più spesso adottate come standard di riferimento anche da altri Paesi. Il percorso di sviluppo che pertanto si delinea prevede un progressivo adeguamento delle abitudini dei consumatori all'utilizzo di sistemi di pagamento elettronici evoluti, in grado di sfruttare efficacemente le potenzialità offerte dall'infrastruttura già oggi esistente".  
   
   
FTI E SSB PRESENTANO IL QUINTO OSSERVATORIO SULLE SMART CARD, SISTEMI ELETTRONICI DI PAGAMENTO E LA RETE. I DATI, LE TENDENZE E LE PROSPETTIVE DEL MERCATO ITALIANO ED EUROPEO DELLE INNOVAZIONI DEI SERVIZI BANCARI  
 
Roma, 30 giugno 2004 - L'integrazione dei sistemi elettronici di pagamento a livello internazionale, lo sviluppo di servizi bancari sempre più innovativi, le performance transazionali e di sicurezza delle nuove carte elettroniche a microcircuito sono i temi sviluppati nel Quinto Osservatorio Fti-ssb (Fti, Forum per la Tecnologia dell'Informazione; Ssb, Società per i Servizi Bancari, leader nei sistemi di pagamento, con oltre 5 miliardi di transazioni gestite nel 2003) che oggi viene presentato. La nuova edizione dell'Osservatorio, che vede anche quest'anno proseguire la collaborazione tra Fti e Ssb nella già consolidata attività di analisi sul mondo delle carte elettroniche e dei sistemi di pagamento, si conferma come strumento aggiornato ed autorevole per operatori bancari e finanziari, istituzioni, imprese e opinione pubblica sugli scenari socio-economici di questo settore. Edito da Franco Angeli, l'Osservatorio giunge quest'anno alla sua quinta edizione ed è una fotografia esaustiva e ricca dell'evoluzione dello scenario dei sistemi di pagamento in Italia e in Europa. Transazioni elettroniche di pagamento, corporate banking, e-commerce, mobile-commerce sono le applicazioni innovative trattate nell'Osservatorio e costituiscono le nuove frontiere che il sistema bancario italiano affronta, con potenzialità emergenti, nello scenario competitivo internazionale. "Una crescita inarrestabile quella delle carte elettroniche di pagamento, che diventano sempre di più lo strumento tradizionale per i pagamenti" afferma Giorgio Pacifici, Presidente Fti. "Come dimostrano i dati che presentiamo, l'Italia tende quindi ad allinearsi con quanto avviene negli altri paesi europei. Numeri e tendenze che si confermeranno con l'incremento degli standard di sicurezza che la tecnologia del microcircuito consente". Il processo di globalizzazione dei mercati e l'innovazione tecnologica su vasta scala, accompagnati dall'evoluzione dell'utilizzo degli strumenti di pagamento hanno determinato la forte crescita delle carte e dei pagamenti elettronici in tutta Europa. In particolare, in Italia sono diffuse oltre 46 milioni di carte di pagamento, delle quali oltre 24 milioni sono carte di debito e 22 milioni circa sono carte di credito. Carte che possono essere utilizzate su una rete di oltre 37 mila sportelli automatici multifunzione e in più di 800 mila punti vendita dotati di Pos. Sempre guardando al mercato italiano, nel 2003 il numero di possessori di conti on line in Italia ha raggiunto circa i 6 milioni di utenti (+ 30% della quota e-banking rispetto al 2002) e le operazioni in rete con carte di credito hanno rappresentato il 7,4% del totale delle operazioni effettuate con carte. Anche le operazioni di bonifico via Internet, pari a circa 15 milioni di operazioni, sono più che raddoppiate rispetto all'anno precedente, mentre l'uso delle carte prepagate è addirittura quintuplicato. "La creazione di un sistema dei pagamenti europeo unico è l'obiettivo ambizioso che ha già raccolto il consenso delle associazioni bancarie e delle principali banche europee determinando il rafforzamento della cooperazione a livello di sistema Europa" afferma Gian Bruno Mazzi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ssb. "Questo volume, che oggi presentiamo, ha l'aspirazione di offrire un contributo al monitoraggio e all'analisi dell'evoluzione dello scenario in cui si sviluppa e trova la sua espressione il sistema dei pagamenti europeo, all'interno del quale l'Italia gioca un ruolo così importante. Le infrastrutture, infatti, del sistema bancario italiano e del sistema Paese sono non solo allineate - ed in alcuni casi addirittura più avanzate - agli standard europei, ma sempre più spesso adottate come standard di riferimento anche da altri Paesi. Il percorso di sviluppo che pertanto si delinea prevede un progressivo adeguamento delle abitudini dei consumatori all'utilizzo di sistemi di pagamento elettronici evoluti, in grado di sfruttare efficacemente le potenzialità offerte dall'infrastruttura già oggi esistente".  
   
   
FTI E SSB PRESENTANO IL QUINTO OSSERVATORIO SULLE SMART CARD, SISTEMI ELETTRONICI DI PAGAMENTO E LA RETE. I DATI, LE TENDENZE E LE PROSPETTIVE DEL MERCATO ITALIANO ED EUROPEO DELLE INNOVAZIONI DEI SERVIZI BANCARI  
 
Roma, 30 giugno 2004 - L'integrazione dei sistemi elettronici di pagamento a livello internazionale, lo sviluppo di servizi bancari sempre più innovativi, le performance transazionali e di sicurezza delle nuove carte elettroniche a microcircuito sono i temi sviluppati nel Quinto Osservatorio Fti-ssb (Fti, Forum per la Tecnologia dell'Informazione; Ssb, Società per i Servizi Bancari, leader nei sistemi di pagamento, con oltre 5 miliardi di transazioni gestite nel 2003) che oggi viene presentato. La nuova edizione dell'Osservatorio, che vede anche quest'anno proseguire la collaborazione tra Fti e Ssb nella già consolidata attività di analisi sul mondo delle carte elettroniche e dei sistemi di pagamento, si conferma come strumento aggiornato ed autorevole per operatori bancari e finanziari, istituzioni, imprese e opinione pubblica sugli scenari socio-economici di questo settore. Edito da Franco Angeli, l'Osservatorio giunge quest'anno alla sua quinta edizione ed è una fotografia esaustiva e ricca dell'evoluzione dello scenario dei sistemi di pagamento in Italia e in Europa. Transazioni elettroniche di pagamento, corporate banking, e-commerce, mobile-commerce sono le applicazioni innovative trattate nell'Osservatorio e costituiscono le nuove frontiere che il sistema bancario italiano affronta, con potenzialità emergenti, nello scenario competitivo internazionale. "Una crescita inarrestabile quella delle carte elettroniche di pagamento, che diventano sempre di più lo strumento tradizionale per i pagamenti" afferma Giorgio Pacifici, Presidente Fti. "Come dimostrano i dati che presentiamo, l'Italia tende quindi ad allinearsi con quanto avviene negli altri paesi europei. Numeri e tendenze che si confermeranno con l'incremento degli standard di sicurezza che la tecnologia del microcircuito consente". Il processo di globalizzazione dei mercati e l'innovazione tecnologica su vasta scala, accompagnati dall'evoluzione dell'utilizzo degli strumenti di pagamento hanno determinato la forte crescita delle carte e dei pagamenti elettronici in tutta Europa. In particolare, in Italia sono diffuse oltre 46 milioni di carte di pagamento, delle quali oltre 24 milioni sono carte di debito e 22 milioni circa sono carte di credito. Carte che possono essere utilizzate su una rete di oltre 37 mila sportelli automatici multifunzione e in più di 800 mila punti vendita dotati di Pos. Sempre guardando al mercato italiano, nel 2003 il numero di possessori di conti on line in Italia ha raggiunto circa i 6 milioni di utenti (+ 30% della quota e-banking rispetto al 2002) e le operazioni in rete con carte di credito hanno rappresentato il 7,4% del totale delle operazioni effettuate con carte. Anche le operazioni di bonifico via Internet, pari a circa 15 milioni di operazioni, sono più che raddoppiate rispetto all'anno precedente, mentre l'uso delle carte prepagate è addirittura quintuplicato. "La creazione di un sistema dei pagamenti europeo unico è l'obiettivo ambizioso che ha già raccolto il consenso delle associazioni bancarie e delle principali banche europee determinando il rafforzamento della cooperazione a livello di sistema Europa" afferma Gian Bruno Mazzi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ssb. "Questo volume, che oggi presentiamo, ha l'aspirazione di offrire un contributo al monitoraggio e all'analisi dell'evoluzione dello scenario in cui si sviluppa e trova la sua espressione il sistema dei pagamenti europeo, all'interno del quale l'Italia gioca un ruolo così importante. Le infrastrutture, infatti, del sistema bancario italiano e del sistema Paese sono non solo allineate - ed in alcuni casi addirittura più avanzate - agli standard europei, ma sempre più spesso adottate come standard di riferimento anche da altri Paesi. Il percorso di sviluppo che pertanto si delinea prevede un progressivo adeguamento delle abitudini dei consumatori all'utilizzo di sistemi di pagamento elettronici evoluti, in grado di sfruttare efficacemente le potenzialità offerte dall'infrastruttura già oggi esistente".  
   
   
FTI E SSB PRESENTANO IL QUINTO OSSERVATORIO SULLE SMART CARD, SISTEMI ELETTRONICI DI PAGAMENTO E LA RETE. I DATI, LE TENDENZE E LE PROSPETTIVE DEL MERCATO ITALIANO ED EUROPEO DELLE INNOVAZIONI DEI SERVIZI BANCARI  
 
Roma, 30 giugno 2004 - L'integrazione dei sistemi elettronici di pagamento a livello internazionale, lo sviluppo di servizi bancari sempre più innovativi, le performance transazionali e di sicurezza delle nuove carte elettroniche a microcircuito sono i temi sviluppati nel Quinto Osservatorio Fti-ssb (Fti, Forum per la Tecnologia dell'Informazione; Ssb, Società per i Servizi Bancari, leader nei sistemi di pagamento, con oltre 5 miliardi di transazioni gestite nel 2003) che oggi viene presentato. La nuova edizione dell'Osservatorio, che vede anche quest'anno proseguire la collaborazione tra Fti e Ssb nella già consolidata attività di analisi sul mondo delle carte elettroniche e dei sistemi di pagamento, si conferma come strumento aggiornato ed autorevole per operatori bancari e finanziari, istituzioni, imprese e opinione pubblica sugli scenari socio-economici di questo settore. Edito da Franco Angeli, l'Osservatorio giunge quest'anno alla sua quinta edizione ed è una fotografia esaustiva e ricca dell'evoluzione dello scenario dei sistemi di pagamento in Italia e in Europa. Transazioni elettroniche di pagamento, corporate banking, e-commerce, mobile-commerce sono le applicazioni innovative trattate nell'Osservatorio e costituiscono le nuove frontiere che il sistema bancario italiano affronta, con potenzialità emergenti, nello scenario competitivo internazionale. "Una crescita inarrestabile quella delle carte elettroniche di pagamento, che diventano sempre di più lo strumento tradizionale per i pagamenti" afferma Giorgio Pacifici, Presidente Fti. "Come dimostrano i dati che presentiamo, l'Italia tende quindi ad allinearsi con quanto avviene negli altri paesi europei. Numeri e tendenze che si confermeranno con l'incremento degli standard di sicurezza che la tecnologia del microcircuito consente". Il processo di globalizzazione dei mercati e l'innovazione tecnologica su vasta scala, accompagnati dall'evoluzione dell'utilizzo degli strumenti di pagamento hanno determinato la forte crescita delle carte e dei pagamenti elettronici in tutta Europa. In particolare, in Italia sono diffuse oltre 46 milioni di carte di pagamento, delle quali oltre 24 milioni sono carte di debito e 22 milioni circa sono carte di credito. Carte che possono essere utilizzate su una rete di oltre 37 mila sportelli automatici multifunzione e in più di 800 mila punti vendita dotati di Pos. Sempre guardando al mercato italiano, nel 2003 il numero di possessori di conti on line in Italia ha raggiunto circa i 6 milioni di utenti (+ 30% della quota e-banking rispetto al 2002) e le operazioni in rete con carte di credito hanno rappresentato il 7,4% del totale delle operazioni effettuate con carte. Anche le operazioni di bonifico via Internet, pari a circa 15 milioni di operazioni, sono più che raddoppiate rispetto all'anno precedente, mentre l'uso delle carte prepagate è addirittura quintuplicato. "La creazione di un sistema dei pagamenti europeo unico è l'obiettivo ambizioso che ha già raccolto il consenso delle associazioni bancarie e delle principali banche europee determinando il rafforzamento della cooperazione a livello di sistema Europa" afferma Gian Bruno Mazzi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ssb. "Questo volume, che oggi presentiamo, ha l'aspirazione di offrire un contributo al monitoraggio e all'analisi dell'evoluzione dello scenario in cui si sviluppa e trova la sua espressione il sistema dei pagamenti europeo, all'interno del quale l'Italia gioca un ruolo così importante. Le infrastrutture, infatti, del sistema bancario italiano e del sistema Paese sono non solo allineate - ed in alcuni casi addirittura più avanzate - agli standard europei, ma sempre più spesso adottate come standard di riferimento anche da altri Paesi. Il percorso di sviluppo che pertanto si delinea prevede un progressivo adeguamento delle abitudini dei consumatori all'utilizzo di sistemi di pagamento elettronici evoluti, in grado di sfruttare efficacemente le potenzialità offerte dall'infrastruttura già oggi esistente".  
   
   
VIAGGIARE CON LA TECNOLOGIA AMICA DI VIAMICHELIN AVENDO SEMPRE TUTTO A PORTATA DI MANO  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Pronti per affrontare i prossimi fine settimana e le vacanze? Grazie ai prodotti e servizi Viamichelin per la mobilità, è possibile organizzare tutti gli spostamenti in modo facile e veloce, avendo tutte le informazioni a portata di mano. Basta un semplice gesto da un postazione Internet, dal proprio palmare, dal cellulare i-mode, o semplicemente dalla propria macchina e con Viamichelin ogni spostamento diventa semplicissimo. I prodotti a supporto della mobilità firmati Viamichelin possono essere acquistati direttamente on-line nella sezione “Boutique” oppure (tranne che per i prodotti acquistabili via download) nei migliori negozi specializzati. Viamichelin ...Su Internet www.Viamichelin.it Facile e intuitivo da navigare, nuova cartografia e nuove funzionalità, informazioni garantite dal know-how Michelin (oltre 100 anni di esperienza nel campo dei viaggi)… questo è, in estrema sintesi, il sito www.Viamichelin.it Pianificare un itinerario, ottenere dettagli cartografici di una particolare area e scoprire i ristoranti e gli alberghi della famosa Guida Michelin in zona, consultare notizie nella sezione “Attualità” o fare acquisti nella nuova Boutique on-line: il sito è il punto di partenza ideale per tutti coloro che devono organizzare un viaggio o un semplice spostamento… tutto gratuitamente. …sui telefoni cellulari i-mode Mappe & Itinerari e la Guida Michelin (da 1 € al mese) Quando si è in viaggio è importante avere sempre sottomano le informazioni giuste. I due nuovi servizi Viamichelin su i-mode sono pensati proprio per rispondere immediatamente ad ogni esigenza di chi è in movimento ed è quindi lontano dai consueti strumenti di informazione... Ma non dal cellulare! Che si tratti di trovare l’itinerario migliore per raggiungere una certa meta o di individuare il ristorante più indicato per una colazione di lavoro improvvisa, basta entrare nella sezione “In Viaggio” del portale i-mode di Wind, dove si trovano sia “Viamichelin Mappe & Itinerari” che la “Guida Michelin” per trovare la soluzione, in pochissimi click. Mappe, itinerari, alberghi o ristoranti preferiti possono essere tutti salvati in memoria o inviati via e-mail. …sui palmari Mappe & Itinerari (da 11,90 €) Il software per la visualizzazione di mappe e il calcolo di itinerari pensato specificamente per gli spostamenti a piedi o per brevi tragitti, grazie al quale perdersi diventa impossibile. Compatibile con Palm Os e Pocket Pc, Mappe & Itinerari è disponibile in esclusiva nella Boutique on-line di Viamichelin ad un prezzo particolarmente interessante con una collezione di 6 titoli Paese e con i nuovi titoli “Città”, scaricabili direttamente dal sito, per avere subito a disposizione le mappe delle principali città europee. La Guida Michelin (da 9,90 €) Grazie alle Guide Michelin per palmari è facilissimo avere a disposizione tutte le informazioni necessarie relative a 70.000 alberghi e ristoranti in 20 paesi europei, con interessanti indicazioni come il “Bib Gourmand” (pasti accurati a prezzi contenuti) e il “Bib Hotel” (buona sistemazione a prezzi contenuti). Le informazioni sono selezionabili con diverse modalità, da quella “classica” alle più innovative ricerche tematiche (brevi pause, occasioni importanti, …) o di prossimità. Sulla Boutique di www.Viamichelin.it sono disponibili – tramite download – 10 Guide Paese e 16 Guide Città. E in auto…. Viamichelin Gps Navigation Pack (da 299 €)
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Ovvero, come trasformare in un attimo un semplice palmare in un navigatore satellitare! Il kit include tutto il necessario per trasformare il proprio Pda in un sistema di navigazione assistita con guida vocale: il supporto regolabile per palmare, 3 sistemi di fissaggio, un ricevitore Gps via cavo o Bluetooth per viaggiare senza fili, il software di navigazione Mapsonic Italia/svizzera per Palm Os o Pocket Pc. Mapsonic Europa (199 €) Un software di navigazione compatibile con Pocket Pc e Palmos; può essere utilizzato anche su Pc portatili. Mapsonic permette il calcolo degli itinerari su oltre 100.000 città europee, con 20 livelli di zoom. Inoltre, include un motore di ricerca per parola chiave e istruzioni di guida chiare e dettagliate con indicazione dei cartelli stradali. Cd-rom per sistemi di navigazione satellitare per auto (da 59 €) Sistema Harman Becker La Guida Viamichelin Becker Europa 2004, un Cd-rom di contenuti addizionali per i sistemi di navigazione Becker con: 20.500 alberghi e 26.000 ristoranti tratti dalla Guida Michelin e13.700 località turistiche tratte dalla Guida Verde Michelin. Sistema Vdo-dayton Vdo Dayton e Viamichelin propongono Cd-rom di navigazione per la Francia e il Benelux, compatibili con i sistemi Ms, comprensivi della selezione di alberghi e ristoranti tratti dalla Guida Michelin e delle informazioni turistiche della Guida Verde Michelin. Le Guide Michelin sono anche disponibili per tutta l'Europa per i sistemi di navigazione Ms abbinati al servizio C-iq (su Cd-rom e Dvd-rom). Sistema Blaupunkt Travelpilot Dx Una collezione di 5 Cd di navigazione completi, con cartografia e Guide Michelin. I titoli disponibili sono: Italia, Francia, Germania, Benelux, Alpi.
 
   
   
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Milano, 30 giugno 2004 - Pronti per affrontare i prossimi fine settimana e le vacanze? Grazie ai prodotti e servizi Viamichelin per la mobilità, è possibile organizzare tutti gli spostamenti in modo facile e veloce, avendo tutte le informazioni a portata di mano. Basta un semplice gesto da un postazione Internet, dal proprio palmare, dal cellulare i-mode, o semplicemente dalla propria macchina e con Viamichelin ogni spostamento diventa semplicissimo. I prodotti a supporto della mobilità firmati Viamichelin possono essere acquistati direttamente on-line nella sezione “Boutique” oppure (tranne che per i prodotti acquistabili via download) nei migliori negozi specializzati. Viamichelin ...Su Internet www.Viamichelin.it Facile e intuitivo da navigare, nuova cartografia e nuove funzionalità, informazioni garantite dal know-how Michelin (oltre 100 anni di esperienza nel campo dei viaggi)… questo è, in estrema sintesi, il sito www.Viamichelin.it Pianificare un itinerario, ottenere dettagli cartografici di una particolare area e scoprire i ristoranti e gli alberghi della famosa Guida Michelin in zona, consultare notizie nella sezione “Attualità” o fare acquisti nella nuova Boutique on-line: il sito è il punto di partenza ideale per tutti coloro che devono organizzare un viaggio o un semplice spostamento… tutto gratuitamente. …sui telefoni cellulari i-mode Mappe & Itinerari e la Guida Michelin (da 1 € al mese) Quando si è in viaggio è importante avere sempre sottomano le informazioni giuste. I due nuovi servizi Viamichelin su i-mode sono pensati proprio per rispondere immediatamente ad ogni esigenza di chi è in movimento ed è quindi lontano dai consueti strumenti di informazione... Ma non dal cellulare! Che si tratti di trovare l’itinerario migliore per raggiungere una certa meta o di individuare il ristorante più indicato per una colazione di lavoro improvvisa, basta entrare nella sezione “In Viaggio” del portale i-mode di Wind, dove si trovano sia “Viamichelin Mappe & Itinerari” che la “Guida Michelin” per trovare la soluzione, in pochissimi click. Mappe, itinerari, alberghi o ristoranti preferiti possono essere tutti salvati in memoria o inviati via e-mail. …sui palmari Mappe & Itinerari (da 11,90 €) Il software per la visualizzazione di mappe e il calcolo di itinerari pensato specificamente per gli spostamenti a piedi o per brevi tragitti, grazie al quale perdersi diventa impossibile. Compatibile con Palm Os e Pocket Pc, Mappe & Itinerari è disponibile in esclusiva nella Boutique on-line di Viamichelin ad un prezzo particolarmente interessante con una collezione di 6 titoli Paese e con i nuovi titoli “Città”, scaricabili direttamente dal sito, per avere subito a disposizione le mappe delle principali città europee. La Guida Michelin (da 9,90 €) Grazie alle Guide Michelin per palmari è facilissimo avere a disposizione tutte le informazioni necessarie relative a 70.000 alberghi e ristoranti in 20 paesi europei, con interessanti indicazioni come il “Bib Gourmand” (pasti accurati a prezzi contenuti) e il “Bib Hotel” (buona sistemazione a prezzi contenuti). Le informazioni sono selezionabili con diverse modalità, da quella “classica” alle più innovative ricerche tematiche (brevi pause, occasioni importanti, …) o di prossimità. Sulla Boutique di www.Viamichelin.it sono disponibili – tramite download – 10 Guide Paese e 16 Guide Città. E in auto…. Viamichelin Gps Navigation Pack (da 299 €)
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STUDIANDO.IT: ORIENTAMENTO ALLA SCELTA DELL’UNIVERSITÀ  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Siamo alle porte della stagione estiva, e per gli studenti all’ultimo anno delle superiori è tempo di prendere una decisione: di fronte a coloro che, dopo aver superato gli esami di Maturità, vorranno iscriversi all’università, si apre uno scenario vastissimo di possibilità. Numerose sono le facoltà e pressoché infiniti i corsi di laurea, tanto che spesso risulta difficile sapersi orientare e scegliere il percorso di studi più adatto alle proprie attitudini e aspirazioni. Studiando.it, il portale per gli universitari e la formazione, fornisce un valido supporto all’orientamento delle future matricole: tutto ciò che serve per non farsi trovare impreparati e per non incappare in scelte sbagliate; sempre rigorosamente gratis. Le guide di orientamento Scelta importante : la vetrina più completa con tutte le facoltà universitarie e i corsi attivati nei vari atenei italiani dopo la Riforma Moratti. Le Accademie Militari e quelle di Belle Arti, i Conservatori e i corsi Ifts. In una parola tutta l’offerta formativa al termine delle scuole superiori. Dettagliatissime, queste guide illustrano i piani di studio dei corsi di laurea e di laurea specialistica, le caratteristiche generali e gli sbocchi professionali. Chi ben inizia…! : tutto ciò che bisogna sapere quando ci si affaccia al mondo dell’università: dalle novità introdotte dalla Riforma alle formalità burocratiche per l’immatricolazione, dai diritti degli studenti ai test d’ammissione (che tra l’altro si possono provare on line). Senza dimenticare i consigli specifici per le matricole (come affrontare il primo esame, approcciarsi ai docenti ecc). L’offerta formativa ateneo per ateneo La grande varietà di corsi di laurea e piani di studi, permessa dalla Riforma Universitaria, fa sì che ogni ateneo costituisca un mondo a parte per quel che riguarda l’offerta formativa. Non è più sufficiente dire, ad esempio, “Mi iscrivo a Giurisprudenza” per sapere con esattezza cosa si andrà a studiare. Per fortuna ci sono le Controguide di Studiando.it! Le Controguide sono dettagliati articoli dedicati alle singole università e alle città universitarie, nei quali è possibile trovare le informazioni che riguardano le specifiche realtà locali. Tra le tante categorie nelle quali sono catalogate le Controguide, ecco quelle che possono essere maggiormente utili a chi desidera orientarsi: Piani degli studi e corsi per indirizzo: i corsi di laurea effettivamente presenti nei vari atenei con i piani di studio divisi per indirizzo e curriculum, gli esempi degli esami da sostenere e i principali sbocchi lavorativi; Le strutture:cosa offre l’università: segreterie, biblioteche, aule studio, mense, laboratori ecc.; Convenzioni ed agevolazioni per studenti: perché spesso chi si iscrive non sa di poter usufruire di particolari vantaggi; Incontri: grandi personalità ed eventi: tra questi i sempre più diffusi incontri di orientamento che le università ed altri enti organizzano per gli studenti degli ultimi anni delle superiori; Cosa cambia con la riforma: le novità introdotte nelle varie università col passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. Condividere l’esperienza Molto importante, nell’ambiente universitario, è il passaparola: ed ecco che spesso, ancor più che alle fonti ufficiali, ci si rivolge ai colleghi più esperti e ai compagni di corso. Studiando.it ha quindi creato dei Forum di discussione divisi per università, per città universitaria, per facoltà e addirittura per materia d’esame. Difficile non trovare la sezione giusta per porre i propri quesiti! Infine è bene tenere presente che tutti gli studenti sono invitati a contribuire allo sviluppo del portale inserendo direttamente on line i propri articoli per la sezione Controguide: in questo modo Studiando.it raggiunge l’obiettivo di ottenere la massima diffusione capillare all’interno del territorio.  
   
   
STUDIANDO.IT: ORIENTAMENTO ALLA SCELTA DELL’UNIVERSITÀ  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Siamo alle porte della stagione estiva, e per gli studenti all’ultimo anno delle superiori è tempo di prendere una decisione: di fronte a coloro che, dopo aver superato gli esami di Maturità, vorranno iscriversi all’università, si apre uno scenario vastissimo di possibilità. Numerose sono le facoltà e pressoché infiniti i corsi di laurea, tanto che spesso risulta difficile sapersi orientare e scegliere il percorso di studi più adatto alle proprie attitudini e aspirazioni. Studiando.it, il portale per gli universitari e la formazione, fornisce un valido supporto all’orientamento delle future matricole: tutto ciò che serve per non farsi trovare impreparati e per non incappare in scelte sbagliate; sempre rigorosamente gratis. Le guide di orientamento Scelta importante : la vetrina più completa con tutte le facoltà universitarie e i corsi attivati nei vari atenei italiani dopo la Riforma Moratti. Le Accademie Militari e quelle di Belle Arti, i Conservatori e i corsi Ifts. In una parola tutta l’offerta formativa al termine delle scuole superiori. Dettagliatissime, queste guide illustrano i piani di studio dei corsi di laurea e di laurea specialistica, le caratteristiche generali e gli sbocchi professionali. Chi ben inizia…! : tutto ciò che bisogna sapere quando ci si affaccia al mondo dell’università: dalle novità introdotte dalla Riforma alle formalità burocratiche per l’immatricolazione, dai diritti degli studenti ai test d’ammissione (che tra l’altro si possono provare on line). Senza dimenticare i consigli specifici per le matricole (come affrontare il primo esame, approcciarsi ai docenti ecc). L’offerta formativa ateneo per ateneo La grande varietà di corsi di laurea e piani di studi, permessa dalla Riforma Universitaria, fa sì che ogni ateneo costituisca un mondo a parte per quel che riguarda l’offerta formativa. Non è più sufficiente dire, ad esempio, “Mi iscrivo a Giurisprudenza” per sapere con esattezza cosa si andrà a studiare. Per fortuna ci sono le Controguide di Studiando.it! Le Controguide sono dettagliati articoli dedicati alle singole università e alle città universitarie, nei quali è possibile trovare le informazioni che riguardano le specifiche realtà locali. Tra le tante categorie nelle quali sono catalogate le Controguide, ecco quelle che possono essere maggiormente utili a chi desidera orientarsi: Piani degli studi e corsi per indirizzo: i corsi di laurea effettivamente presenti nei vari atenei con i piani di studio divisi per indirizzo e curriculum, gli esempi degli esami da sostenere e i principali sbocchi lavorativi; Le strutture:cosa offre l’università: segreterie, biblioteche, aule studio, mense, laboratori ecc.; Convenzioni ed agevolazioni per studenti: perché spesso chi si iscrive non sa di poter usufruire di particolari vantaggi; Incontri: grandi personalità ed eventi: tra questi i sempre più diffusi incontri di orientamento che le università ed altri enti organizzano per gli studenti degli ultimi anni delle superiori; Cosa cambia con la riforma: le novità introdotte nelle varie università col passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. Condividere l’esperienza Molto importante, nell’ambiente universitario, è il passaparola: ed ecco che spesso, ancor più che alle fonti ufficiali, ci si rivolge ai colleghi più esperti e ai compagni di corso. Studiando.it ha quindi creato dei Forum di discussione divisi per università, per città universitaria, per facoltà e addirittura per materia d’esame. Difficile non trovare la sezione giusta per porre i propri quesiti! Infine è bene tenere presente che tutti gli studenti sono invitati a contribuire allo sviluppo del portale inserendo direttamente on line i propri articoli per la sezione Controguide: in questo modo Studiando.it raggiunge l’obiettivo di ottenere la massima diffusione capillare all’interno del territorio.  
   
   
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Milano, 30 giugno 2004 - Siamo alle porte della stagione estiva, e per gli studenti all’ultimo anno delle superiori è tempo di prendere una decisione: di fronte a coloro che, dopo aver superato gli esami di Maturità, vorranno iscriversi all’università, si apre uno scenario vastissimo di possibilità. Numerose sono le facoltà e pressoché infiniti i corsi di laurea, tanto che spesso risulta difficile sapersi orientare e scegliere il percorso di studi più adatto alle proprie attitudini e aspirazioni. Studiando.it, il portale per gli universitari e la formazione, fornisce un valido supporto all’orientamento delle future matricole: tutto ciò che serve per non farsi trovare impreparati e per non incappare in scelte sbagliate; sempre rigorosamente gratis. Le guide di orientamento Scelta importante : la vetrina più completa con tutte le facoltà universitarie e i corsi attivati nei vari atenei italiani dopo la Riforma Moratti. Le Accademie Militari e quelle di Belle Arti, i Conservatori e i corsi Ifts. In una parola tutta l’offerta formativa al termine delle scuole superiori. Dettagliatissime, queste guide illustrano i piani di studio dei corsi di laurea e di laurea specialistica, le caratteristiche generali e gli sbocchi professionali. Chi ben inizia…! : tutto ciò che bisogna sapere quando ci si affaccia al mondo dell’università: dalle novità introdotte dalla Riforma alle formalità burocratiche per l’immatricolazione, dai diritti degli studenti ai test d’ammissione (che tra l’altro si possono provare on line). Senza dimenticare i consigli specifici per le matricole (come affrontare il primo esame, approcciarsi ai docenti ecc). L’offerta formativa ateneo per ateneo La grande varietà di corsi di laurea e piani di studi, permessa dalla Riforma Universitaria, fa sì che ogni ateneo costituisca un mondo a parte per quel che riguarda l’offerta formativa. Non è più sufficiente dire, ad esempio, “Mi iscrivo a Giurisprudenza” per sapere con esattezza cosa si andrà a studiare. Per fortuna ci sono le Controguide di Studiando.it! Le Controguide sono dettagliati articoli dedicati alle singole università e alle città universitarie, nei quali è possibile trovare le informazioni che riguardano le specifiche realtà locali. Tra le tante categorie nelle quali sono catalogate le Controguide, ecco quelle che possono essere maggiormente utili a chi desidera orientarsi: Piani degli studi e corsi per indirizzo: i corsi di laurea effettivamente presenti nei vari atenei con i piani di studio divisi per indirizzo e curriculum, gli esempi degli esami da sostenere e i principali sbocchi lavorativi; Le strutture:cosa offre l’università: segreterie, biblioteche, aule studio, mense, laboratori ecc.; Convenzioni ed agevolazioni per studenti: perché spesso chi si iscrive non sa di poter usufruire di particolari vantaggi; Incontri: grandi personalità ed eventi: tra questi i sempre più diffusi incontri di orientamento che le università ed altri enti organizzano per gli studenti degli ultimi anni delle superiori; Cosa cambia con la riforma: le novità introdotte nelle varie università col passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. Condividere l’esperienza Molto importante, nell’ambiente universitario, è il passaparola: ed ecco che spesso, ancor più che alle fonti ufficiali, ci si rivolge ai colleghi più esperti e ai compagni di corso. Studiando.it ha quindi creato dei Forum di discussione divisi per università, per città universitaria, per facoltà e addirittura per materia d’esame. Difficile non trovare la sezione giusta per porre i propri quesiti! Infine è bene tenere presente che tutti gli studenti sono invitati a contribuire allo sviluppo del portale inserendo direttamente on line i propri articoli per la sezione Controguide: in questo modo Studiando.it raggiunge l’obiettivo di ottenere la massima diffusione capillare all’interno del territorio.  
   
   
STUDIANDO.IT: ORIENTAMENTO ALLA SCELTA DELL’UNIVERSITÀ  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Siamo alle porte della stagione estiva, e per gli studenti all’ultimo anno delle superiori è tempo di prendere una decisione: di fronte a coloro che, dopo aver superato gli esami di Maturità, vorranno iscriversi all’università, si apre uno scenario vastissimo di possibilità. Numerose sono le facoltà e pressoché infiniti i corsi di laurea, tanto che spesso risulta difficile sapersi orientare e scegliere il percorso di studi più adatto alle proprie attitudini e aspirazioni. Studiando.it, il portale per gli universitari e la formazione, fornisce un valido supporto all’orientamento delle future matricole: tutto ciò che serve per non farsi trovare impreparati e per non incappare in scelte sbagliate; sempre rigorosamente gratis. Le guide di orientamento Scelta importante : la vetrina più completa con tutte le facoltà universitarie e i corsi attivati nei vari atenei italiani dopo la Riforma Moratti. Le Accademie Militari e quelle di Belle Arti, i Conservatori e i corsi Ifts. In una parola tutta l’offerta formativa al termine delle scuole superiori. Dettagliatissime, queste guide illustrano i piani di studio dei corsi di laurea e di laurea specialistica, le caratteristiche generali e gli sbocchi professionali. Chi ben inizia…! : tutto ciò che bisogna sapere quando ci si affaccia al mondo dell’università: dalle novità introdotte dalla Riforma alle formalità burocratiche per l’immatricolazione, dai diritti degli studenti ai test d’ammissione (che tra l’altro si possono provare on line). Senza dimenticare i consigli specifici per le matricole (come affrontare il primo esame, approcciarsi ai docenti ecc). L’offerta formativa ateneo per ateneo La grande varietà di corsi di laurea e piani di studi, permessa dalla Riforma Universitaria, fa sì che ogni ateneo costituisca un mondo a parte per quel che riguarda l’offerta formativa. Non è più sufficiente dire, ad esempio, “Mi iscrivo a Giurisprudenza” per sapere con esattezza cosa si andrà a studiare. Per fortuna ci sono le Controguide di Studiando.it! Le Controguide sono dettagliati articoli dedicati alle singole università e alle città universitarie, nei quali è possibile trovare le informazioni che riguardano le specifiche realtà locali. Tra le tante categorie nelle quali sono catalogate le Controguide, ecco quelle che possono essere maggiormente utili a chi desidera orientarsi: Piani degli studi e corsi per indirizzo: i corsi di laurea effettivamente presenti nei vari atenei con i piani di studio divisi per indirizzo e curriculum, gli esempi degli esami da sostenere e i principali sbocchi lavorativi; Le strutture:cosa offre l’università: segreterie, biblioteche, aule studio, mense, laboratori ecc.; Convenzioni ed agevolazioni per studenti: perché spesso chi si iscrive non sa di poter usufruire di particolari vantaggi; Incontri: grandi personalità ed eventi: tra questi i sempre più diffusi incontri di orientamento che le università ed altri enti organizzano per gli studenti degli ultimi anni delle superiori; Cosa cambia con la riforma: le novità introdotte nelle varie università col passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. Condividere l’esperienza Molto importante, nell’ambiente universitario, è il passaparola: ed ecco che spesso, ancor più che alle fonti ufficiali, ci si rivolge ai colleghi più esperti e ai compagni di corso. Studiando.it ha quindi creato dei Forum di discussione divisi per università, per città universitaria, per facoltà e addirittura per materia d’esame. Difficile non trovare la sezione giusta per porre i propri quesiti! Infine è bene tenere presente che tutti gli studenti sono invitati a contribuire allo sviluppo del portale inserendo direttamente on line i propri articoli per la sezione Controguide: in questo modo Studiando.it raggiunge l’obiettivo di ottenere la massima diffusione capillare all’interno del territorio.  
   
   
STUDIANDO.IT: ORIENTAMENTO ALLA SCELTA DELL’UNIVERSITÀ  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Siamo alle porte della stagione estiva, e per gli studenti all’ultimo anno delle superiori è tempo di prendere una decisione: di fronte a coloro che, dopo aver superato gli esami di Maturità, vorranno iscriversi all’università, si apre uno scenario vastissimo di possibilità. Numerose sono le facoltà e pressoché infiniti i corsi di laurea, tanto che spesso risulta difficile sapersi orientare e scegliere il percorso di studi più adatto alle proprie attitudini e aspirazioni. Studiando.it, il portale per gli universitari e la formazione, fornisce un valido supporto all’orientamento delle future matricole: tutto ciò che serve per non farsi trovare impreparati e per non incappare in scelte sbagliate; sempre rigorosamente gratis. Le guide di orientamento Scelta importante : la vetrina più completa con tutte le facoltà universitarie e i corsi attivati nei vari atenei italiani dopo la Riforma Moratti. Le Accademie Militari e quelle di Belle Arti, i Conservatori e i corsi Ifts. In una parola tutta l’offerta formativa al termine delle scuole superiori. Dettagliatissime, queste guide illustrano i piani di studio dei corsi di laurea e di laurea specialistica, le caratteristiche generali e gli sbocchi professionali. Chi ben inizia…! : tutto ciò che bisogna sapere quando ci si affaccia al mondo dell’università: dalle novità introdotte dalla Riforma alle formalità burocratiche per l’immatricolazione, dai diritti degli studenti ai test d’ammissione (che tra l’altro si possono provare on line). Senza dimenticare i consigli specifici per le matricole (come affrontare il primo esame, approcciarsi ai docenti ecc). L’offerta formativa ateneo per ateneo La grande varietà di corsi di laurea e piani di studi, permessa dalla Riforma Universitaria, fa sì che ogni ateneo costituisca un mondo a parte per quel che riguarda l’offerta formativa. Non è più sufficiente dire, ad esempio, “Mi iscrivo a Giurisprudenza” per sapere con esattezza cosa si andrà a studiare. Per fortuna ci sono le Controguide di Studiando.it! Le Controguide sono dettagliati articoli dedicati alle singole università e alle città universitarie, nei quali è possibile trovare le informazioni che riguardano le specifiche realtà locali. Tra le tante categorie nelle quali sono catalogate le Controguide, ecco quelle che possono essere maggiormente utili a chi desidera orientarsi: Piani degli studi e corsi per indirizzo: i corsi di laurea effettivamente presenti nei vari atenei con i piani di studio divisi per indirizzo e curriculum, gli esempi degli esami da sostenere e i principali sbocchi lavorativi; Le strutture:cosa offre l’università: segreterie, biblioteche, aule studio, mense, laboratori ecc.; Convenzioni ed agevolazioni per studenti: perché spesso chi si iscrive non sa di poter usufruire di particolari vantaggi; Incontri: grandi personalità ed eventi: tra questi i sempre più diffusi incontri di orientamento che le università ed altri enti organizzano per gli studenti degli ultimi anni delle superiori; Cosa cambia con la riforma: le novità introdotte nelle varie università col passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. Condividere l’esperienza Molto importante, nell’ambiente universitario, è il passaparola: ed ecco che spesso, ancor più che alle fonti ufficiali, ci si rivolge ai colleghi più esperti e ai compagni di corso. Studiando.it ha quindi creato dei Forum di discussione divisi per università, per città universitaria, per facoltà e addirittura per materia d’esame. Difficile non trovare la sezione giusta per porre i propri quesiti! Infine è bene tenere presente che tutti gli studenti sono invitati a contribuire allo sviluppo del portale inserendo direttamente on line i propri articoli per la sezione Controguide: in questo modo Studiando.it raggiunge l’obiettivo di ottenere la massima diffusione capillare all’interno del territorio.  
   
   
STUDIANDO.IT: ORIENTAMENTO ALLA SCELTA DELL’UNIVERSITÀ  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Siamo alle porte della stagione estiva, e per gli studenti all’ultimo anno delle superiori è tempo di prendere una decisione: di fronte a coloro che, dopo aver superato gli esami di Maturità, vorranno iscriversi all’università, si apre uno scenario vastissimo di possibilità. Numerose sono le facoltà e pressoché infiniti i corsi di laurea, tanto che spesso risulta difficile sapersi orientare e scegliere il percorso di studi più adatto alle proprie attitudini e aspirazioni. Studiando.it, il portale per gli universitari e la formazione, fornisce un valido supporto all’orientamento delle future matricole: tutto ciò che serve per non farsi trovare impreparati e per non incappare in scelte sbagliate; sempre rigorosamente gratis. Le guide di orientamento Scelta importante : la vetrina più completa con tutte le facoltà universitarie e i corsi attivati nei vari atenei italiani dopo la Riforma Moratti. Le Accademie Militari e quelle di Belle Arti, i Conservatori e i corsi Ifts. In una parola tutta l’offerta formativa al termine delle scuole superiori. Dettagliatissime, queste guide illustrano i piani di studio dei corsi di laurea e di laurea specialistica, le caratteristiche generali e gli sbocchi professionali. Chi ben inizia…! : tutto ciò che bisogna sapere quando ci si affaccia al mondo dell’università: dalle novità introdotte dalla Riforma alle formalità burocratiche per l’immatricolazione, dai diritti degli studenti ai test d’ammissione (che tra l’altro si possono provare on line). Senza dimenticare i consigli specifici per le matricole (come affrontare il primo esame, approcciarsi ai docenti ecc). L’offerta formativa ateneo per ateneo La grande varietà di corsi di laurea e piani di studi, permessa dalla Riforma Universitaria, fa sì che ogni ateneo costituisca un mondo a parte per quel che riguarda l’offerta formativa. Non è più sufficiente dire, ad esempio, “Mi iscrivo a Giurisprudenza” per sapere con esattezza cosa si andrà a studiare. Per fortuna ci sono le Controguide di Studiando.it! Le Controguide sono dettagliati articoli dedicati alle singole università e alle città universitarie, nei quali è possibile trovare le informazioni che riguardano le specifiche realtà locali. Tra le tante categorie nelle quali sono catalogate le Controguide, ecco quelle che possono essere maggiormente utili a chi desidera orientarsi: Piani degli studi e corsi per indirizzo: i corsi di laurea effettivamente presenti nei vari atenei con i piani di studio divisi per indirizzo e curriculum, gli esempi degli esami da sostenere e i principali sbocchi lavorativi; Le strutture:cosa offre l’università: segreterie, biblioteche, aule studio, mense, laboratori ecc.; Convenzioni ed agevolazioni per studenti: perché spesso chi si iscrive non sa di poter usufruire di particolari vantaggi; Incontri: grandi personalità ed eventi: tra questi i sempre più diffusi incontri di orientamento che le università ed altri enti organizzano per gli studenti degli ultimi anni delle superiori; Cosa cambia con la riforma: le novità introdotte nelle varie università col passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. Condividere l’esperienza Molto importante, nell’ambiente universitario, è il passaparola: ed ecco che spesso, ancor più che alle fonti ufficiali, ci si rivolge ai colleghi più esperti e ai compagni di corso. Studiando.it ha quindi creato dei Forum di discussione divisi per università, per città universitaria, per facoltà e addirittura per materia d’esame. Difficile non trovare la sezione giusta per porre i propri quesiti! Infine è bene tenere presente che tutti gli studenti sono invitati a contribuire allo sviluppo del portale inserendo direttamente on line i propri articoli per la sezione Controguide: in questo modo Studiando.it raggiunge l’obiettivo di ottenere la massima diffusione capillare all’interno del territorio.  
   
   
IGUZZINI ILLUMINAZIONE DA CORPO ALLA LUCE CON LA TECNOLOGIA DI THINK3  
 
Milano, 30 giugno 2004 - think3, annuncia l’estensione della propria collaborazione con iGuzzini, attivo nella produzione di apparecchi di illuminazione per interni e per esterni. Il contratto prevede licenze di thinkId, la soluzione di think3 per l’industrail design, e thinkteam, la soluzione per la gestione dei dati di prodotto. Iguzzini, nata a Recanati nel 1958, è oggi a buon diritto la prima azienda italiana del settore illuminotecnico, e tra le prime cinque più importanti d'Europa. La missione di iGuzzini non è solo quella di produrre apparecchi di illuminazione di qualità quanto un impegno a 360° nel settore illuminotecnico volto a “far capire la luce”. Dall’arredo urbano, al terziario, ai musei, agli spazi commerciali, per iGuzzini da sempre è chiara la consapevolezza che la luce deve integrarsi con l’ambiente che illumina, e non invaderlo o offuscarlo. “La luce va rispettata, e deve rispettare la natura delle persone e delle cose” così sembra recitare il credo dell’azienda. In questa filosofia progettuale e produttiva la cultura dell’industrial design ha rappresentato un comune denominatore e sicuramente un elemento di distinzione. E proprio per incentivare una sempre più significativa e crescente integrazione con l’architettura, attraverso l’industrial design, fin dai primi anni hanno collaborato con i Guzzini i più famosi tra gli architetti e i lighting designers del mondo: Giò Ponti, Rodolfo Bonetto, Bruno Gecchelin, Renzo Piano, Richard Rogers, Norman Foster, Gae Aulenti, Piero Castiglioni, Jean Michel Wilmotte. “I nostri progettisti hanno pertanto l’arduo compito di interpretare le brillanti intuizioni artistiche dei creativi, dando a queste proposte stilistiche forma reale e corpo ” spiega Emidio Alfei, Cto dell’azienda, “di qui l’importanza strategica per iGuzzini di un software che si caratterizzi prima di tutto in termini di flessibilità e facilità nella gestione delle modifiche del design, senza però tralasciare la capacità di gestire gli aspetti tecnici e ingegneristici che sono essenziali per il nostro tipo di prodotti. Think3 ha dimostrato in questi anni di poter fornire una soluzione che permette di gestire con successo entrambe queste problematiche. Per questo motivo abbiamo deciso di continuare la nostra partnership con think3”. Thinkid è infatti l’unica tecnologia presente sul mercato che offre una soluzione completa e integrata 2D/3d, superfici/solidi, utilizzabile in modo sostenibile sia dai progettisti tecnici che dai designers. Rispetto a soluzioni più tradizionali, la tecnologia di think3 si diffonde molto più facilmente all’interno dell’ufficio tecnico, consentendo cosi di ridurre al minimo i tempi di implementazione, di contenere i costi e di raggiungere livelli di produttività superiori in poche settimane.  
   
   
IGUZZINI ILLUMINAZIONE DA CORPO ALLA LUCE CON LA TECNOLOGIA DI THINK3  
 
Milano, 30 giugno 2004 - think3, annuncia l’estensione della propria collaborazione con iGuzzini, attivo nella produzione di apparecchi di illuminazione per interni e per esterni. Il contratto prevede licenze di thinkId, la soluzione di think3 per l’industrail design, e thinkteam, la soluzione per la gestione dei dati di prodotto. Iguzzini, nata a Recanati nel 1958, è oggi a buon diritto la prima azienda italiana del settore illuminotecnico, e tra le prime cinque più importanti d'Europa. La missione di iGuzzini non è solo quella di produrre apparecchi di illuminazione di qualità quanto un impegno a 360° nel settore illuminotecnico volto a “far capire la luce”. Dall’arredo urbano, al terziario, ai musei, agli spazi commerciali, per iGuzzini da sempre è chiara la consapevolezza che la luce deve integrarsi con l’ambiente che illumina, e non invaderlo o offuscarlo. “La luce va rispettata, e deve rispettare la natura delle persone e delle cose” così sembra recitare il credo dell’azienda. In questa filosofia progettuale e produttiva la cultura dell’industrial design ha rappresentato un comune denominatore e sicuramente un elemento di distinzione. E proprio per incentivare una sempre più significativa e crescente integrazione con l’architettura, attraverso l’industrial design, fin dai primi anni hanno collaborato con i Guzzini i più famosi tra gli architetti e i lighting designers del mondo: Giò Ponti, Rodolfo Bonetto, Bruno Gecchelin, Renzo Piano, Richard Rogers, Norman Foster, Gae Aulenti, Piero Castiglioni, Jean Michel Wilmotte. “I nostri progettisti hanno pertanto l’arduo compito di interpretare le brillanti intuizioni artistiche dei creativi, dando a queste proposte stilistiche forma reale e corpo ” spiega Emidio Alfei, Cto dell’azienda, “di qui l’importanza strategica per iGuzzini di un software che si caratterizzi prima di tutto in termini di flessibilità e facilità nella gestione delle modifiche del design, senza però tralasciare la capacità di gestire gli aspetti tecnici e ingegneristici che sono essenziali per il nostro tipo di prodotti. Think3 ha dimostrato in questi anni di poter fornire una soluzione che permette di gestire con successo entrambe queste problematiche. Per questo motivo abbiamo deciso di continuare la nostra partnership con think3”. Thinkid è infatti l’unica tecnologia presente sul mercato che offre una soluzione completa e integrata 2D/3d, superfici/solidi, utilizzabile in modo sostenibile sia dai progettisti tecnici che dai designers. Rispetto a soluzioni più tradizionali, la tecnologia di think3 si diffonde molto più facilmente all’interno dell’ufficio tecnico, consentendo cosi di ridurre al minimo i tempi di implementazione, di contenere i costi e di raggiungere livelli di produttività superiori in poche settimane.  
   
   
IGUZZINI ILLUMINAZIONE DA CORPO ALLA LUCE CON LA TECNOLOGIA DI THINK3  
 
Milano, 30 giugno 2004 - think3, annuncia l’estensione della propria collaborazione con iGuzzini, attivo nella produzione di apparecchi di illuminazione per interni e per esterni. Il contratto prevede licenze di thinkId, la soluzione di think3 per l’industrail design, e thinkteam, la soluzione per la gestione dei dati di prodotto. Iguzzini, nata a Recanati nel 1958, è oggi a buon diritto la prima azienda italiana del settore illuminotecnico, e tra le prime cinque più importanti d'Europa. La missione di iGuzzini non è solo quella di produrre apparecchi di illuminazione di qualità quanto un impegno a 360° nel settore illuminotecnico volto a “far capire la luce”. Dall’arredo urbano, al terziario, ai musei, agli spazi commerciali, per iGuzzini da sempre è chiara la consapevolezza che la luce deve integrarsi con l’ambiente che illumina, e non invaderlo o offuscarlo. “La luce va rispettata, e deve rispettare la natura delle persone e delle cose” così sembra recitare il credo dell’azienda. In questa filosofia progettuale e produttiva la cultura dell’industrial design ha rappresentato un comune denominatore e sicuramente un elemento di distinzione. E proprio per incentivare una sempre più significativa e crescente integrazione con l’architettura, attraverso l’industrial design, fin dai primi anni hanno collaborato con i Guzzini i più famosi tra gli architetti e i lighting designers del mondo: Giò Ponti, Rodolfo Bonetto, Bruno Gecchelin, Renzo Piano, Richard Rogers, Norman Foster, Gae Aulenti, Piero Castiglioni, Jean Michel Wilmotte. “I nostri progettisti hanno pertanto l’arduo compito di interpretare le brillanti intuizioni artistiche dei creativi, dando a queste proposte stilistiche forma reale e corpo ” spiega Emidio Alfei, Cto dell’azienda, “di qui l’importanza strategica per iGuzzini di un software che si caratterizzi prima di tutto in termini di flessibilità e facilità nella gestione delle modifiche del design, senza però tralasciare la capacità di gestire gli aspetti tecnici e ingegneristici che sono essenziali per il nostro tipo di prodotti. Think3 ha dimostrato in questi anni di poter fornire una soluzione che permette di gestire con successo entrambe queste problematiche. Per questo motivo abbiamo deciso di continuare la nostra partnership con think3”. Thinkid è infatti l’unica tecnologia presente sul mercato che offre una soluzione completa e integrata 2D/3d, superfici/solidi, utilizzabile in modo sostenibile sia dai progettisti tecnici che dai designers. Rispetto a soluzioni più tradizionali, la tecnologia di think3 si diffonde molto più facilmente all’interno dell’ufficio tecnico, consentendo cosi di ridurre al minimo i tempi di implementazione, di contenere i costi e di raggiungere livelli di produttività superiori in poche settimane.  
   
   
IGUZZINI ILLUMINAZIONE DA CORPO ALLA LUCE CON LA TECNOLOGIA DI THINK3  
 
Milano, 30 giugno 2004 - think3, annuncia l’estensione della propria collaborazione con iGuzzini, attivo nella produzione di apparecchi di illuminazione per interni e per esterni. Il contratto prevede licenze di thinkId, la soluzione di think3 per l’industrail design, e thinkteam, la soluzione per la gestione dei dati di prodotto. Iguzzini, nata a Recanati nel 1958, è oggi a buon diritto la prima azienda italiana del settore illuminotecnico, e tra le prime cinque più importanti d'Europa. La missione di iGuzzini non è solo quella di produrre apparecchi di illuminazione di qualità quanto un impegno a 360° nel settore illuminotecnico volto a “far capire la luce”. Dall’arredo urbano, al terziario, ai musei, agli spazi commerciali, per iGuzzini da sempre è chiara la consapevolezza che la luce deve integrarsi con l’ambiente che illumina, e non invaderlo o offuscarlo. “La luce va rispettata, e deve rispettare la natura delle persone e delle cose” così sembra recitare il credo dell’azienda. In questa filosofia progettuale e produttiva la cultura dell’industrial design ha rappresentato un comune denominatore e sicuramente un elemento di distinzione. E proprio per incentivare una sempre più significativa e crescente integrazione con l’architettura, attraverso l’industrial design, fin dai primi anni hanno collaborato con i Guzzini i più famosi tra gli architetti e i lighting designers del mondo: Giò Ponti, Rodolfo Bonetto, Bruno Gecchelin, Renzo Piano, Richard Rogers, Norman Foster, Gae Aulenti, Piero Castiglioni, Jean Michel Wilmotte. “I nostri progettisti hanno pertanto l’arduo compito di interpretare le brillanti intuizioni artistiche dei creativi, dando a queste proposte stilistiche forma reale e corpo ” spiega Emidio Alfei, Cto dell’azienda, “di qui l’importanza strategica per iGuzzini di un software che si caratterizzi prima di tutto in termini di flessibilità e facilità nella gestione delle modifiche del design, senza però tralasciare la capacità di gestire gli aspetti tecnici e ingegneristici che sono essenziali per il nostro tipo di prodotti. Think3 ha dimostrato in questi anni di poter fornire una soluzione che permette di gestire con successo entrambe queste problematiche. Per questo motivo abbiamo deciso di continuare la nostra partnership con think3”. Thinkid è infatti l’unica tecnologia presente sul mercato che offre una soluzione completa e integrata 2D/3d, superfici/solidi, utilizzabile in modo sostenibile sia dai progettisti tecnici che dai designers. Rispetto a soluzioni più tradizionali, la tecnologia di think3 si diffonde molto più facilmente all’interno dell’ufficio tecnico, consentendo cosi di ridurre al minimo i tempi di implementazione, di contenere i costi e di raggiungere livelli di produttività superiori in poche settimane.  
   
   
IGUZZINI ILLUMINAZIONE DA CORPO ALLA LUCE CON LA TECNOLOGIA DI THINK3  
 
Milano, 30 giugno 2004 - think3, annuncia l’estensione della propria collaborazione con iGuzzini, attivo nella produzione di apparecchi di illuminazione per interni e per esterni. Il contratto prevede licenze di thinkId, la soluzione di think3 per l’industrail design, e thinkteam, la soluzione per la gestione dei dati di prodotto. Iguzzini, nata a Recanati nel 1958, è oggi a buon diritto la prima azienda italiana del settore illuminotecnico, e tra le prime cinque più importanti d'Europa. La missione di iGuzzini non è solo quella di produrre apparecchi di illuminazione di qualità quanto un impegno a 360° nel settore illuminotecnico volto a “far capire la luce”. Dall’arredo urbano, al terziario, ai musei, agli spazi commerciali, per iGuzzini da sempre è chiara la consapevolezza che la luce deve integrarsi con l’ambiente che illumina, e non invaderlo o offuscarlo. “La luce va rispettata, e deve rispettare la natura delle persone e delle cose” così sembra recitare il credo dell’azienda. In questa filosofia progettuale e produttiva la cultura dell’industrial design ha rappresentato un comune denominatore e sicuramente un elemento di distinzione. E proprio per incentivare una sempre più significativa e crescente integrazione con l’architettura, attraverso l’industrial design, fin dai primi anni hanno collaborato con i Guzzini i più famosi tra gli architetti e i lighting designers del mondo: Giò Ponti, Rodolfo Bonetto, Bruno Gecchelin, Renzo Piano, Richard Rogers, Norman Foster, Gae Aulenti, Piero Castiglioni, Jean Michel Wilmotte. “I nostri progettisti hanno pertanto l’arduo compito di interpretare le brillanti intuizioni artistiche dei creativi, dando a queste proposte stilistiche forma reale e corpo ” spiega Emidio Alfei, Cto dell’azienda, “di qui l’importanza strategica per iGuzzini di un software che si caratterizzi prima di tutto in termini di flessibilità e facilità nella gestione delle modifiche del design, senza però tralasciare la capacità di gestire gli aspetti tecnici e ingegneristici che sono essenziali per il nostro tipo di prodotti. Think3 ha dimostrato in questi anni di poter fornire una soluzione che permette di gestire con successo entrambe queste problematiche. Per questo motivo abbiamo deciso di continuare la nostra partnership con think3”. Thinkid è infatti l’unica tecnologia presente sul mercato che offre una soluzione completa e integrata 2D/3d, superfici/solidi, utilizzabile in modo sostenibile sia dai progettisti tecnici che dai designers. Rispetto a soluzioni più tradizionali, la tecnologia di think3 si diffonde molto più facilmente all’interno dell’ufficio tecnico, consentendo cosi di ridurre al minimo i tempi di implementazione, di contenere i costi e di raggiungere livelli di produttività superiori in poche settimane.  
   
   
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Milano, 30 giugno 2004 - think3, annuncia l’estensione della propria collaborazione con iGuzzini, attivo nella produzione di apparecchi di illuminazione per interni e per esterni. Il contratto prevede licenze di thinkId, la soluzione di think3 per l’industrail design, e thinkteam, la soluzione per la gestione dei dati di prodotto. Iguzzini, nata a Recanati nel 1958, è oggi a buon diritto la prima azienda italiana del settore illuminotecnico, e tra le prime cinque più importanti d'Europa. La missione di iGuzzini non è solo quella di produrre apparecchi di illuminazione di qualità quanto un impegno a 360° nel settore illuminotecnico volto a “far capire la luce”. Dall’arredo urbano, al terziario, ai musei, agli spazi commerciali, per iGuzzini da sempre è chiara la consapevolezza che la luce deve integrarsi con l’ambiente che illumina, e non invaderlo o offuscarlo. “La luce va rispettata, e deve rispettare la natura delle persone e delle cose” così sembra recitare il credo dell’azienda. In questa filosofia progettuale e produttiva la cultura dell’industrial design ha rappresentato un comune denominatore e sicuramente un elemento di distinzione. E proprio per incentivare una sempre più significativa e crescente integrazione con l’architettura, attraverso l’industrial design, fin dai primi anni hanno collaborato con i Guzzini i più famosi tra gli architetti e i lighting designers del mondo: Giò Ponti, Rodolfo Bonetto, Bruno Gecchelin, Renzo Piano, Richard Rogers, Norman Foster, Gae Aulenti, Piero Castiglioni, Jean Michel Wilmotte. “I nostri progettisti hanno pertanto l’arduo compito di interpretare le brillanti intuizioni artistiche dei creativi, dando a queste proposte stilistiche forma reale e corpo ” spiega Emidio Alfei, Cto dell’azienda, “di qui l’importanza strategica per iGuzzini di un software che si caratterizzi prima di tutto in termini di flessibilità e facilità nella gestione delle modifiche del design, senza però tralasciare la capacità di gestire gli aspetti tecnici e ingegneristici che sono essenziali per il nostro tipo di prodotti. Think3 ha dimostrato in questi anni di poter fornire una soluzione che permette di gestire con successo entrambe queste problematiche. Per questo motivo abbiamo deciso di continuare la nostra partnership con think3”. Thinkid è infatti l’unica tecnologia presente sul mercato che offre una soluzione completa e integrata 2D/3d, superfici/solidi, utilizzabile in modo sostenibile sia dai progettisti tecnici che dai designers. Rispetto a soluzioni più tradizionali, la tecnologia di think3 si diffonde molto più facilmente all’interno dell’ufficio tecnico, consentendo cosi di ridurre al minimo i tempi di implementazione, di contenere i costi e di raggiungere livelli di produttività superiori in poche settimane.  
   
   
INCONTRI BY SUPEREVA: QUALCHE DATO DI AGGIORNAMENTO  
 
Milano, 30 giugno 2004 – Di seguito alcuni dati aggiornati relativi al mondo del dating on line (fonte Redsheriff, maggio 2004) dai quali emergono alcune considerazioni interessanti: l'utilizzo di Internet quale mezzo per fare nuove conoscenze è in forte crescita tanto da essere ormai un fenomeno di massa utilizzato non solamente dai giovanissimi; il leader nei servizi di dating in Italia è Incontri by superEva http://incontri.Supereva.it/login.html  Ecco quanto emerge dalle ultime rilevazioni relative a Incontri by superEva in rapporto ai principali siti di dating on line: primo per audience, con 1.500.000 pagine viste giornaliere; oltre 50.000 visitatori unici medi giornalieri; 738542 utenti registrati con una media di oltre 1.000 utenti ondine; contemporanamente (con punte di 2.300 tra le 9 e le 18; più di 70.000 messaggi scambiati ogni giorno; 18 minuti il tempo medio di ogni sessione; - 3000 nuovi utenti registrati ogni giorno. Incontri by superEva, come servizio di dating numero 1 in Italia, fornisce anche uno spaccato fedele della composizione degli utenti che scelgono la rete per intraprendere nuove relazioni, dal quale emerge, come anticipato, che il dating è ormai un fenomeno trasversale che interessa una fascia di età molto estesa: 18,6% degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 18 e i 24 anni; 56,3 % degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 25 e i 34; 24,5 % degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 35 e o 64 anni; 0,6% ha + di 64 anni. Gli iscritti alla community Incontri sono per lo più impiegati (32,63% sul totale degli iscritti donne, 26,98% sul totale degli iscritti uomini); studenti (23,23% sul totale degli iscritti donne, 10,99% sul totale degli iscritti uomini) e liberi professionisti (15,39% sul totale degli iscritti donne, 23,16% sul totale degli iscritti uomini). Bruno Medio, maschio, 30 anni, residente a Roma; è un impiegato, ha interesse per viaggi, avventure e musica. E' diplomato ed ha una mail con hotmail.Com che utilizza su tutti i servizi a cui si registra. E' alto 1.75, pesa 73kg, ha nazionalità italiana, ha gli occhi marroni e i capelli castani. E' single e non ha figli (sarà vero ? : -) ; non ha pubblicato la foto e non ha ancora creato il proprio privé. Bruno è del segno della bilancia ed è l'utente medio di Incontri. E' abbonato con la sua carta di credito Visa con abbonamento mensile ad Incontri ma medita di passare all'abbonamento annuale. Ha un telefonino Nokia con abbonamento Vodafone (347) ma lo usa molto poco in relazione ad Incontri, non utilizza i servizi Mms. Fuma, se la cava in cucina, ama il buon vino e va spesso in palestra. Il suo sogno è portarsi a cena una tipa conosciuta su Incontri. A completamento delle statistiche, alcune informazioni di carattere generale sul funzionamento del servizio. Incontri by superEva è fruibile sia in modalità "free" che in modalità "full" ovvero è possibile navigare sul sito creando profili e facendo ricerche semplici gratuitamente oppure si può accedere, sempre tramite il sito, a una serie di servizi aggiuntivi a pagamento quali la ricerca incrociata per profili, la creazione e l'accesso alle sezioni "privè", la gestione dei messaggi per profili, l'invio di messaggi veloci tra gli utenti, la gestione di una propria lista di amici, etc. Etc.  
   
   
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Milano, 30 giugno 2004 – Di seguito alcuni dati aggiornati relativi al mondo del dating on line (fonte Redsheriff, maggio 2004) dai quali emergono alcune considerazioni interessanti: l'utilizzo di Internet quale mezzo per fare nuove conoscenze è in forte crescita tanto da essere ormai un fenomeno di massa utilizzato non solamente dai giovanissimi; il leader nei servizi di dating in Italia è Incontri by superEva http://incontri.Supereva.it/login.html  Ecco quanto emerge dalle ultime rilevazioni relative a Incontri by superEva in rapporto ai principali siti di dating on line: primo per audience, con 1.500.000 pagine viste giornaliere; oltre 50.000 visitatori unici medi giornalieri; 738542 utenti registrati con una media di oltre 1.000 utenti ondine; contemporanamente (con punte di 2.300 tra le 9 e le 18; più di 70.000 messaggi scambiati ogni giorno; 18 minuti il tempo medio di ogni sessione; - 3000 nuovi utenti registrati ogni giorno. Incontri by superEva, come servizio di dating numero 1 in Italia, fornisce anche uno spaccato fedele della composizione degli utenti che scelgono la rete per intraprendere nuove relazioni, dal quale emerge, come anticipato, che il dating è ormai un fenomeno trasversale che interessa una fascia di età molto estesa: 18,6% degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 18 e i 24 anni; 56,3 % degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 25 e i 34; 24,5 % degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 35 e o 64 anni; 0,6% ha + di 64 anni. Gli iscritti alla community Incontri sono per lo più impiegati (32,63% sul totale degli iscritti donne, 26,98% sul totale degli iscritti uomini); studenti (23,23% sul totale degli iscritti donne, 10,99% sul totale degli iscritti uomini) e liberi professionisti (15,39% sul totale degli iscritti donne, 23,16% sul totale degli iscritti uomini). Bruno Medio, maschio, 30 anni, residente a Roma; è un impiegato, ha interesse per viaggi, avventure e musica. E' diplomato ed ha una mail con hotmail.Com che utilizza su tutti i servizi a cui si registra. E' alto 1.75, pesa 73kg, ha nazionalità italiana, ha gli occhi marroni e i capelli castani. E' single e non ha figli (sarà vero ? : -) ; non ha pubblicato la foto e non ha ancora creato il proprio privé. Bruno è del segno della bilancia ed è l'utente medio di Incontri. E' abbonato con la sua carta di credito Visa con abbonamento mensile ad Incontri ma medita di passare all'abbonamento annuale. Ha un telefonino Nokia con abbonamento Vodafone (347) ma lo usa molto poco in relazione ad Incontri, non utilizza i servizi Mms. Fuma, se la cava in cucina, ama il buon vino e va spesso in palestra. Il suo sogno è portarsi a cena una tipa conosciuta su Incontri. A completamento delle statistiche, alcune informazioni di carattere generale sul funzionamento del servizio. Incontri by superEva è fruibile sia in modalità "free" che in modalità "full" ovvero è possibile navigare sul sito creando profili e facendo ricerche semplici gratuitamente oppure si può accedere, sempre tramite il sito, a una serie di servizi aggiuntivi a pagamento quali la ricerca incrociata per profili, la creazione e l'accesso alle sezioni "privè", la gestione dei messaggi per profili, l'invio di messaggi veloci tra gli utenti, la gestione di una propria lista di amici, etc. Etc.  
   
   
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Milano, 30 giugno 2004 – Di seguito alcuni dati aggiornati relativi al mondo del dating on line (fonte Redsheriff, maggio 2004) dai quali emergono alcune considerazioni interessanti: l'utilizzo di Internet quale mezzo per fare nuove conoscenze è in forte crescita tanto da essere ormai un fenomeno di massa utilizzato non solamente dai giovanissimi; il leader nei servizi di dating in Italia è Incontri by superEva http://incontri.Supereva.it/login.html  Ecco quanto emerge dalle ultime rilevazioni relative a Incontri by superEva in rapporto ai principali siti di dating on line: primo per audience, con 1.500.000 pagine viste giornaliere; oltre 50.000 visitatori unici medi giornalieri; 738542 utenti registrati con una media di oltre 1.000 utenti ondine; contemporanamente (con punte di 2.300 tra le 9 e le 18; più di 70.000 messaggi scambiati ogni giorno; 18 minuti il tempo medio di ogni sessione; - 3000 nuovi utenti registrati ogni giorno. Incontri by superEva, come servizio di dating numero 1 in Italia, fornisce anche uno spaccato fedele della composizione degli utenti che scelgono la rete per intraprendere nuove relazioni, dal quale emerge, come anticipato, che il dating è ormai un fenomeno trasversale che interessa una fascia di età molto estesa: 18,6% degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 18 e i 24 anni; 56,3 % degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 25 e i 34; 24,5 % degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 35 e o 64 anni; 0,6% ha + di 64 anni. Gli iscritti alla community Incontri sono per lo più impiegati (32,63% sul totale degli iscritti donne, 26,98% sul totale degli iscritti uomini); studenti (23,23% sul totale degli iscritti donne, 10,99% sul totale degli iscritti uomini) e liberi professionisti (15,39% sul totale degli iscritti donne, 23,16% sul totale degli iscritti uomini). Bruno Medio, maschio, 30 anni, residente a Roma; è un impiegato, ha interesse per viaggi, avventure e musica. E' diplomato ed ha una mail con hotmail.Com che utilizza su tutti i servizi a cui si registra. E' alto 1.75, pesa 73kg, ha nazionalità italiana, ha gli occhi marroni e i capelli castani. E' single e non ha figli (sarà vero ? : -) ; non ha pubblicato la foto e non ha ancora creato il proprio privé. Bruno è del segno della bilancia ed è l'utente medio di Incontri. E' abbonato con la sua carta di credito Visa con abbonamento mensile ad Incontri ma medita di passare all'abbonamento annuale. Ha un telefonino Nokia con abbonamento Vodafone (347) ma lo usa molto poco in relazione ad Incontri, non utilizza i servizi Mms. Fuma, se la cava in cucina, ama il buon vino e va spesso in palestra. Il suo sogno è portarsi a cena una tipa conosciuta su Incontri. A completamento delle statistiche, alcune informazioni di carattere generale sul funzionamento del servizio. Incontri by superEva è fruibile sia in modalità "free" che in modalità "full" ovvero è possibile navigare sul sito creando profili e facendo ricerche semplici gratuitamente oppure si può accedere, sempre tramite il sito, a una serie di servizi aggiuntivi a pagamento quali la ricerca incrociata per profili, la creazione e l'accesso alle sezioni "privè", la gestione dei messaggi per profili, l'invio di messaggi veloci tra gli utenti, la gestione di una propria lista di amici, etc. Etc.  
   
   
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Milano, 30 giugno 2004 – Di seguito alcuni dati aggiornati relativi al mondo del dating on line (fonte Redsheriff, maggio 2004) dai quali emergono alcune considerazioni interessanti: l'utilizzo di Internet quale mezzo per fare nuove conoscenze è in forte crescita tanto da essere ormai un fenomeno di massa utilizzato non solamente dai giovanissimi; il leader nei servizi di dating in Italia è Incontri by superEva http://incontri.Supereva.it/login.html  Ecco quanto emerge dalle ultime rilevazioni relative a Incontri by superEva in rapporto ai principali siti di dating on line: primo per audience, con 1.500.000 pagine viste giornaliere; oltre 50.000 visitatori unici medi giornalieri; 738542 utenti registrati con una media di oltre 1.000 utenti ondine; contemporanamente (con punte di 2.300 tra le 9 e le 18; più di 70.000 messaggi scambiati ogni giorno; 18 minuti il tempo medio di ogni sessione; - 3000 nuovi utenti registrati ogni giorno. Incontri by superEva, come servizio di dating numero 1 in Italia, fornisce anche uno spaccato fedele della composizione degli utenti che scelgono la rete per intraprendere nuove relazioni, dal quale emerge, come anticipato, che il dating è ormai un fenomeno trasversale che interessa una fascia di età molto estesa: 18,6% degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 18 e i 24 anni; 56,3 % degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 25 e i 34; 24,5 % degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 35 e o 64 anni; 0,6% ha + di 64 anni. Gli iscritti alla community Incontri sono per lo più impiegati (32,63% sul totale degli iscritti donne, 26,98% sul totale degli iscritti uomini); studenti (23,23% sul totale degli iscritti donne, 10,99% sul totale degli iscritti uomini) e liberi professionisti (15,39% sul totale degli iscritti donne, 23,16% sul totale degli iscritti uomini). Bruno Medio, maschio, 30 anni, residente a Roma; è un impiegato, ha interesse per viaggi, avventure e musica. E' diplomato ed ha una mail con hotmail.Com che utilizza su tutti i servizi a cui si registra. E' alto 1.75, pesa 73kg, ha nazionalità italiana, ha gli occhi marroni e i capelli castani. E' single e non ha figli (sarà vero ? : -) ; non ha pubblicato la foto e non ha ancora creato il proprio privé. Bruno è del segno della bilancia ed è l'utente medio di Incontri. E' abbonato con la sua carta di credito Visa con abbonamento mensile ad Incontri ma medita di passare all'abbonamento annuale. Ha un telefonino Nokia con abbonamento Vodafone (347) ma lo usa molto poco in relazione ad Incontri, non utilizza i servizi Mms. Fuma, se la cava in cucina, ama il buon vino e va spesso in palestra. Il suo sogno è portarsi a cena una tipa conosciuta su Incontri. A completamento delle statistiche, alcune informazioni di carattere generale sul funzionamento del servizio. Incontri by superEva è fruibile sia in modalità "free" che in modalità "full" ovvero è possibile navigare sul sito creando profili e facendo ricerche semplici gratuitamente oppure si può accedere, sempre tramite il sito, a una serie di servizi aggiuntivi a pagamento quali la ricerca incrociata per profili, la creazione e l'accesso alle sezioni "privè", la gestione dei messaggi per profili, l'invio di messaggi veloci tra gli utenti, la gestione di una propria lista di amici, etc. Etc.  
   
   
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Milano, 30 giugno 2004 – Di seguito alcuni dati aggiornati relativi al mondo del dating on line (fonte Redsheriff, maggio 2004) dai quali emergono alcune considerazioni interessanti: l'utilizzo di Internet quale mezzo per fare nuove conoscenze è in forte crescita tanto da essere ormai un fenomeno di massa utilizzato non solamente dai giovanissimi; il leader nei servizi di dating in Italia è Incontri by superEva http://incontri.Supereva.it/login.html  Ecco quanto emerge dalle ultime rilevazioni relative a Incontri by superEva in rapporto ai principali siti di dating on line: primo per audience, con 1.500.000 pagine viste giornaliere; oltre 50.000 visitatori unici medi giornalieri; 738542 utenti registrati con una media di oltre 1.000 utenti ondine; contemporanamente (con punte di 2.300 tra le 9 e le 18; più di 70.000 messaggi scambiati ogni giorno; 18 minuti il tempo medio di ogni sessione; - 3000 nuovi utenti registrati ogni giorno. Incontri by superEva, come servizio di dating numero 1 in Italia, fornisce anche uno spaccato fedele della composizione degli utenti che scelgono la rete per intraprendere nuove relazioni, dal quale emerge, come anticipato, che il dating è ormai un fenomeno trasversale che interessa una fascia di età molto estesa: 18,6% degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 18 e i 24 anni; 56,3 % degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 25 e i 34; 24,5 % degli utenti è nella fascia di età compresa fra i 35 e o 64 anni; 0,6% ha + di 64 anni. Gli iscritti alla community Incontri sono per lo più impiegati (32,63% sul totale degli iscritti donne, 26,98% sul totale degli iscritti uomini); studenti (23,23% sul totale degli iscritti donne, 10,99% sul totale degli iscritti uomini) e liberi professionisti (15,39% sul totale degli iscritti donne, 23,16% sul totale degli iscritti uomini). Bruno Medio, maschio, 30 anni, residente a Roma; è un impiegato, ha interesse per viaggi, avventure e musica. E' diplomato ed ha una mail con hotmail.Com che utilizza su tutti i servizi a cui si registra. E' alto 1.75, pesa 73kg, ha nazionalità italiana, ha gli occhi marroni e i capelli castani. E' single e non ha figli (sarà vero ? : -) ; non ha pubblicato la foto e non ha ancora creato il proprio privé. Bruno è del segno della bilancia ed è l'utente medio di Incontri. E' abbonato con la sua carta di credito Visa con abbonamento mensile ad Incontri ma medita di passare all'abbonamento annuale. Ha un telefonino Nokia con abbonamento Vodafone (347) ma lo usa molto poco in relazione ad Incontri, non utilizza i servizi Mms. Fuma, se la cava in cucina, ama il buon vino e va spesso in palestra. Il suo sogno è portarsi a cena una tipa conosciuta su Incontri. A completamento delle statistiche, alcune informazioni di carattere generale sul funzionamento del servizio. Incontri by superEva è fruibile sia in modalità "free" che in modalità "full" ovvero è possibile navigare sul sito creando profili e facendo ricerche semplici gratuitamente oppure si può accedere, sempre tramite il sito, a una serie di servizi aggiuntivi a pagamento quali la ricerca incrociata per profili, la creazione e l'accesso alle sezioni "privè", la gestione dei messaggi per profili, l'invio di messaggi veloci tra gli utenti, la gestione di una propria lista di amici, etc. Etc.  
   
   
OTTIMIZZAZIONE DEI SITI WEB DINAMICI, SITI IN FRAME, SITI FLASH  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Nel fronte dell’ottimizzazione dei siti web per renderli indicizzabili e posizionabili nei motori di ricerca se ne sono sentite tante. Vediamo di fare chiarezza per capire in primis cosa significa ottimizzare un sito web per i motori di ricerca, quali metodologie utilizzare, quali le reali pratiche considerate spam e penalizzate dai motori di ricerca con il bando del sito. Facciamo alcune considerazioni fondamentali su cui ragionare: 1. I motori di ricerca hanno dei limiti. Gli spider dei motori di ricerca che scandagliano la rete alla ricerca costante di nuovi siti web da indicizzare hanno dei limiti dovuti all’intelligenza dei loro software. Tali limiti allo stato attuale non permettono ai motori di ricerca di reperire correttamente le informazioni che cercano da tutti i siti web. In particolare dai siti costruiti con tecnologia flash, con i frame, con l’utilizzo di database per la generazione di pagine dinamiche. 2. I motori di ricerca non sono arroganti. Nessuna società che gestisce i motori di ricerca ha mai espresso il desiderio di imporre ai web master le regole per fare i siti web, ne tanto meno di far scegliere o abbandonare alcune tecnologie a favore di altre. Diffidate quindi dalle agenzie che propongono di rifare siti web con tecnologia html o quanto altro. Non è il mercato a rincorrere i limiti di indicizzazione dei motori di ricerca, ma sono i motori di ricerca che lavorano per aggiornare le loro capacità di carpire informazioni (Es. Google e i siti in flash) 3. I motori di ricerca hanno come obiettivo catalogare informazioni. I motori di ricerca cercando di carpire informazioni utili dai siti web associando gli stessi a delle parole chiave tramite degli algoritmi di rilevanza. Tutto ciò comporta uno sforzo in termini di hardware e software in gradi di elaborare query di ricerca su milioni di dati. Per tale motivo non sono graditi ai motori di ricerca siti o pagine che non hanno informazioni utili e che caricano inutilmente i loro data base di "sporcizia". Tra queste pagine inutili vi sono ad esempio duplicazione dello stesso sito su diversi domini (mirror page o mirror site); pagine pensate solo per i motori di ricerca per posizionamenti del sito web su tempi poco attinenti (metodologia doorway page); pagine pensate solo per riproporre rimandi ad altri siti (siti che si posizionano per rivendere advertising) 4. Lo spam nei motori di ricerca Da quanto detto, cosa è "eticamente" considerato spam dai motori di ricerca? Tutto quanto vada oltre l'obiettivo per cui esiste il motore di ricerca; indicizzare contenuti dei siti web attinenti (si veda anche articolo Motori di ricerca e spam in www.Studiocappello.it). Diffidate quindi delle agenzie che propongono come unica soluzione di visibilità la creazione di siti statici ottimizzati nel codice. Nessun motore di ricerca ha mai ribadito che, pur preferendo tale soluzione, la preferisce ad altre per non costringere i clienti ad abbandonare scelte tecnologiche (si pensi ai siti dinamici in php, vignette, etc..) Fatte queste considerazioni, vediamo di dare qualche consiglio per l'ottimizzazione dei siti in flash e in frame, tecnologie non amiche ai motori di ricerca. Siti Flash - Soluzioni: creazione di sito html ottimizzato da affiancare a quello esistente; creazione di alcune pagine di contenuto visibili ai motori. Siti Frame Soluzioni: ottimizzazione del codice dei frame per rendere le pagine visibili ai motori e permettere alle singole pagine che compongono il frame di essere indicizzate ma rimandare alla pagina che li contiene. Script reperibili in rete. Siti Dinamici: Qui il discorso è più complicato e bisogna valutare di volta in volta il tipo di tecnologia utilizzata, i limiti o le possibilità che offre questa tecnologia, gli obiettivi di visibilità che si vogliono raggiungere, la adeguata procedura di ottimizzazione del sito correlata agli obiettivi. Infolink: http://www.Webmarketingresearch.it  
   
   
OTTIMIZZAZIONE DEI SITI WEB DINAMICI, SITI IN FRAME, SITI FLASH  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Nel fronte dell’ottimizzazione dei siti web per renderli indicizzabili e posizionabili nei motori di ricerca se ne sono sentite tante. Vediamo di fare chiarezza per capire in primis cosa significa ottimizzare un sito web per i motori di ricerca, quali metodologie utilizzare, quali le reali pratiche considerate spam e penalizzate dai motori di ricerca con il bando del sito. Facciamo alcune considerazioni fondamentali su cui ragionare: 1. I motori di ricerca hanno dei limiti. Gli spider dei motori di ricerca che scandagliano la rete alla ricerca costante di nuovi siti web da indicizzare hanno dei limiti dovuti all’intelligenza dei loro software. Tali limiti allo stato attuale non permettono ai motori di ricerca di reperire correttamente le informazioni che cercano da tutti i siti web. In particolare dai siti costruiti con tecnologia flash, con i frame, con l’utilizzo di database per la generazione di pagine dinamiche. 2. I motori di ricerca non sono arroganti. Nessuna società che gestisce i motori di ricerca ha mai espresso il desiderio di imporre ai web master le regole per fare i siti web, ne tanto meno di far scegliere o abbandonare alcune tecnologie a favore di altre. Diffidate quindi dalle agenzie che propongono di rifare siti web con tecnologia html o quanto altro. Non è il mercato a rincorrere i limiti di indicizzazione dei motori di ricerca, ma sono i motori di ricerca che lavorano per aggiornare le loro capacità di carpire informazioni (Es. Google e i siti in flash) 3. I motori di ricerca hanno come obiettivo catalogare informazioni. I motori di ricerca cercando di carpire informazioni utili dai siti web associando gli stessi a delle parole chiave tramite degli algoritmi di rilevanza. Tutto ciò comporta uno sforzo in termini di hardware e software in gradi di elaborare query di ricerca su milioni di dati. Per tale motivo non sono graditi ai motori di ricerca siti o pagine che non hanno informazioni utili e che caricano inutilmente i loro data base di "sporcizia". Tra queste pagine inutili vi sono ad esempio duplicazione dello stesso sito su diversi domini (mirror page o mirror site); pagine pensate solo per i motori di ricerca per posizionamenti del sito web su tempi poco attinenti (metodologia doorway page); pagine pensate solo per riproporre rimandi ad altri siti (siti che si posizionano per rivendere advertising) 4. Lo spam nei motori di ricerca Da quanto detto, cosa è "eticamente" considerato spam dai motori di ricerca? Tutto quanto vada oltre l'obiettivo per cui esiste il motore di ricerca; indicizzare contenuti dei siti web attinenti (si veda anche articolo Motori di ricerca e spam in www.Studiocappello.it). Diffidate quindi delle agenzie che propongono come unica soluzione di visibilità la creazione di siti statici ottimizzati nel codice. Nessun motore di ricerca ha mai ribadito che, pur preferendo tale soluzione, la preferisce ad altre per non costringere i clienti ad abbandonare scelte tecnologiche (si pensi ai siti dinamici in php, vignette, etc..) Fatte queste considerazioni, vediamo di dare qualche consiglio per l'ottimizzazione dei siti in flash e in frame, tecnologie non amiche ai motori di ricerca. Siti Flash - Soluzioni: creazione di sito html ottimizzato da affiancare a quello esistente; creazione di alcune pagine di contenuto visibili ai motori. Siti Frame Soluzioni: ottimizzazione del codice dei frame per rendere le pagine visibili ai motori e permettere alle singole pagine che compongono il frame di essere indicizzate ma rimandare alla pagina che li contiene. Script reperibili in rete. Siti Dinamici: Qui il discorso è più complicato e bisogna valutare di volta in volta il tipo di tecnologia utilizzata, i limiti o le possibilità che offre questa tecnologia, gli obiettivi di visibilità che si vogliono raggiungere, la adeguata procedura di ottimizzazione del sito correlata agli obiettivi. Infolink: http://www.Webmarketingresearch.it  
   
   
OTTIMIZZAZIONE DEI SITI WEB DINAMICI, SITI IN FRAME, SITI FLASH  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Nel fronte dell’ottimizzazione dei siti web per renderli indicizzabili e posizionabili nei motori di ricerca se ne sono sentite tante. Vediamo di fare chiarezza per capire in primis cosa significa ottimizzare un sito web per i motori di ricerca, quali metodologie utilizzare, quali le reali pratiche considerate spam e penalizzate dai motori di ricerca con il bando del sito. Facciamo alcune considerazioni fondamentali su cui ragionare: 1. I motori di ricerca hanno dei limiti. Gli spider dei motori di ricerca che scandagliano la rete alla ricerca costante di nuovi siti web da indicizzare hanno dei limiti dovuti all’intelligenza dei loro software. Tali limiti allo stato attuale non permettono ai motori di ricerca di reperire correttamente le informazioni che cercano da tutti i siti web. In particolare dai siti costruiti con tecnologia flash, con i frame, con l’utilizzo di database per la generazione di pagine dinamiche. 2. I motori di ricerca non sono arroganti. Nessuna società che gestisce i motori di ricerca ha mai espresso il desiderio di imporre ai web master le regole per fare i siti web, ne tanto meno di far scegliere o abbandonare alcune tecnologie a favore di altre. Diffidate quindi dalle agenzie che propongono di rifare siti web con tecnologia html o quanto altro. Non è il mercato a rincorrere i limiti di indicizzazione dei motori di ricerca, ma sono i motori di ricerca che lavorano per aggiornare le loro capacità di carpire informazioni (Es. Google e i siti in flash) 3. I motori di ricerca hanno come obiettivo catalogare informazioni. I motori di ricerca cercando di carpire informazioni utili dai siti web associando gli stessi a delle parole chiave tramite degli algoritmi di rilevanza. Tutto ciò comporta uno sforzo in termini di hardware e software in gradi di elaborare query di ricerca su milioni di dati. Per tale motivo non sono graditi ai motori di ricerca siti o pagine che non hanno informazioni utili e che caricano inutilmente i loro data base di "sporcizia". Tra queste pagine inutili vi sono ad esempio duplicazione dello stesso sito su diversi domini (mirror page o mirror site); pagine pensate solo per i motori di ricerca per posizionamenti del sito web su tempi poco attinenti (metodologia doorway page); pagine pensate solo per riproporre rimandi ad altri siti (siti che si posizionano per rivendere advertising) 4. Lo spam nei motori di ricerca Da quanto detto, cosa è "eticamente" considerato spam dai motori di ricerca? Tutto quanto vada oltre l'obiettivo per cui esiste il motore di ricerca; indicizzare contenuti dei siti web attinenti (si veda anche articolo Motori di ricerca e spam in www.Studiocappello.it). Diffidate quindi delle agenzie che propongono come unica soluzione di visibilità la creazione di siti statici ottimizzati nel codice. Nessun motore di ricerca ha mai ribadito che, pur preferendo tale soluzione, la preferisce ad altre per non costringere i clienti ad abbandonare scelte tecnologiche (si pensi ai siti dinamici in php, vignette, etc..) Fatte queste considerazioni, vediamo di dare qualche consiglio per l'ottimizzazione dei siti in flash e in frame, tecnologie non amiche ai motori di ricerca. Siti Flash - Soluzioni: creazione di sito html ottimizzato da affiancare a quello esistente; creazione di alcune pagine di contenuto visibili ai motori. Siti Frame Soluzioni: ottimizzazione del codice dei frame per rendere le pagine visibili ai motori e permettere alle singole pagine che compongono il frame di essere indicizzate ma rimandare alla pagina che li contiene. Script reperibili in rete. Siti Dinamici: Qui il discorso è più complicato e bisogna valutare di volta in volta il tipo di tecnologia utilizzata, i limiti o le possibilità che offre questa tecnologia, gli obiettivi di visibilità che si vogliono raggiungere, la adeguata procedura di ottimizzazione del sito correlata agli obiettivi. Infolink: http://www.Webmarketingresearch.it  
   
   
OTTIMIZZAZIONE DEI SITI WEB DINAMICI, SITI IN FRAME, SITI FLASH  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Nel fronte dell’ottimizzazione dei siti web per renderli indicizzabili e posizionabili nei motori di ricerca se ne sono sentite tante. Vediamo di fare chiarezza per capire in primis cosa significa ottimizzare un sito web per i motori di ricerca, quali metodologie utilizzare, quali le reali pratiche considerate spam e penalizzate dai motori di ricerca con il bando del sito. Facciamo alcune considerazioni fondamentali su cui ragionare: 1. I motori di ricerca hanno dei limiti. Gli spider dei motori di ricerca che scandagliano la rete alla ricerca costante di nuovi siti web da indicizzare hanno dei limiti dovuti all’intelligenza dei loro software. Tali limiti allo stato attuale non permettono ai motori di ricerca di reperire correttamente le informazioni che cercano da tutti i siti web. In particolare dai siti costruiti con tecnologia flash, con i frame, con l’utilizzo di database per la generazione di pagine dinamiche. 2. I motori di ricerca non sono arroganti. Nessuna società che gestisce i motori di ricerca ha mai espresso il desiderio di imporre ai web master le regole per fare i siti web, ne tanto meno di far scegliere o abbandonare alcune tecnologie a favore di altre. Diffidate quindi dalle agenzie che propongono di rifare siti web con tecnologia html o quanto altro. Non è il mercato a rincorrere i limiti di indicizzazione dei motori di ricerca, ma sono i motori di ricerca che lavorano per aggiornare le loro capacità di carpire informazioni (Es. Google e i siti in flash) 3. I motori di ricerca hanno come obiettivo catalogare informazioni. I motori di ricerca cercando di carpire informazioni utili dai siti web associando gli stessi a delle parole chiave tramite degli algoritmi di rilevanza. Tutto ciò comporta uno sforzo in termini di hardware e software in gradi di elaborare query di ricerca su milioni di dati. Per tale motivo non sono graditi ai motori di ricerca siti o pagine che non hanno informazioni utili e che caricano inutilmente i loro data base di "sporcizia". Tra queste pagine inutili vi sono ad esempio duplicazione dello stesso sito su diversi domini (mirror page o mirror site); pagine pensate solo per i motori di ricerca per posizionamenti del sito web su tempi poco attinenti (metodologia doorway page); pagine pensate solo per riproporre rimandi ad altri siti (siti che si posizionano per rivendere advertising) 4. Lo spam nei motori di ricerca Da quanto detto, cosa è "eticamente" considerato spam dai motori di ricerca? Tutto quanto vada oltre l'obiettivo per cui esiste il motore di ricerca; indicizzare contenuti dei siti web attinenti (si veda anche articolo Motori di ricerca e spam in www.Studiocappello.it). Diffidate quindi delle agenzie che propongono come unica soluzione di visibilità la creazione di siti statici ottimizzati nel codice. Nessun motore di ricerca ha mai ribadito che, pur preferendo tale soluzione, la preferisce ad altre per non costringere i clienti ad abbandonare scelte tecnologiche (si pensi ai siti dinamici in php, vignette, etc..) Fatte queste considerazioni, vediamo di dare qualche consiglio per l'ottimizzazione dei siti in flash e in frame, tecnologie non amiche ai motori di ricerca. Siti Flash - Soluzioni: creazione di sito html ottimizzato da affiancare a quello esistente; creazione di alcune pagine di contenuto visibili ai motori. Siti Frame Soluzioni: ottimizzazione del codice dei frame per rendere le pagine visibili ai motori e permettere alle singole pagine che compongono il frame di essere indicizzate ma rimandare alla pagina che li contiene. Script reperibili in rete. Siti Dinamici: Qui il discorso è più complicato e bisogna valutare di volta in volta il tipo di tecnologia utilizzata, i limiti o le possibilità che offre questa tecnologia, gli obiettivi di visibilità che si vogliono raggiungere, la adeguata procedura di ottimizzazione del sito correlata agli obiettivi. Infolink: http://www.Webmarketingresearch.it  
   
   
OTTIMIZZAZIONE DEI SITI WEB DINAMICI, SITI IN FRAME, SITI FLASH  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Nel fronte dell’ottimizzazione dei siti web per renderli indicizzabili e posizionabili nei motori di ricerca se ne sono sentite tante. Vediamo di fare chiarezza per capire in primis cosa significa ottimizzare un sito web per i motori di ricerca, quali metodologie utilizzare, quali le reali pratiche considerate spam e penalizzate dai motori di ricerca con il bando del sito. Facciamo alcune considerazioni fondamentali su cui ragionare: 1. I motori di ricerca hanno dei limiti. Gli spider dei motori di ricerca che scandagliano la rete alla ricerca costante di nuovi siti web da indicizzare hanno dei limiti dovuti all’intelligenza dei loro software. Tali limiti allo stato attuale non permettono ai motori di ricerca di reperire correttamente le informazioni che cercano da tutti i siti web. In particolare dai siti costruiti con tecnologia flash, con i frame, con l’utilizzo di database per la generazione di pagine dinamiche. 2. I motori di ricerca non sono arroganti. Nessuna società che gestisce i motori di ricerca ha mai espresso il desiderio di imporre ai web master le regole per fare i siti web, ne tanto meno di far scegliere o abbandonare alcune tecnologie a favore di altre. Diffidate quindi dalle agenzie che propongono di rifare siti web con tecnologia html o quanto altro. Non è il mercato a rincorrere i limiti di indicizzazione dei motori di ricerca, ma sono i motori di ricerca che lavorano per aggiornare le loro capacità di carpire informazioni (Es. Google e i siti in flash) 3. I motori di ricerca hanno come obiettivo catalogare informazioni. I motori di ricerca cercando di carpire informazioni utili dai siti web associando gli stessi a delle parole chiave tramite degli algoritmi di rilevanza. Tutto ciò comporta uno sforzo in termini di hardware e software in gradi di elaborare query di ricerca su milioni di dati. Per tale motivo non sono graditi ai motori di ricerca siti o pagine che non hanno informazioni utili e che caricano inutilmente i loro data base di "sporcizia". Tra queste pagine inutili vi sono ad esempio duplicazione dello stesso sito su diversi domini (mirror page o mirror site); pagine pensate solo per i motori di ricerca per posizionamenti del sito web su tempi poco attinenti (metodologia doorway page); pagine pensate solo per riproporre rimandi ad altri siti (siti che si posizionano per rivendere advertising) 4. Lo spam nei motori di ricerca Da quanto detto, cosa è "eticamente" considerato spam dai motori di ricerca? Tutto quanto vada oltre l'obiettivo per cui esiste il motore di ricerca; indicizzare contenuti dei siti web attinenti (si veda anche articolo Motori di ricerca e spam in www.Studiocappello.it). Diffidate quindi delle agenzie che propongono come unica soluzione di visibilità la creazione di siti statici ottimizzati nel codice. Nessun motore di ricerca ha mai ribadito che, pur preferendo tale soluzione, la preferisce ad altre per non costringere i clienti ad abbandonare scelte tecnologiche (si pensi ai siti dinamici in php, vignette, etc..) Fatte queste considerazioni, vediamo di dare qualche consiglio per l'ottimizzazione dei siti in flash e in frame, tecnologie non amiche ai motori di ricerca. Siti Flash - Soluzioni: creazione di sito html ottimizzato da affiancare a quello esistente; creazione di alcune pagine di contenuto visibili ai motori. Siti Frame Soluzioni: ottimizzazione del codice dei frame per rendere le pagine visibili ai motori e permettere alle singole pagine che compongono il frame di essere indicizzate ma rimandare alla pagina che li contiene. Script reperibili in rete. Siti Dinamici: Qui il discorso è più complicato e bisogna valutare di volta in volta il tipo di tecnologia utilizzata, i limiti o le possibilità che offre questa tecnologia, gli obiettivi di visibilità che si vogliono raggiungere, la adeguata procedura di ottimizzazione del sito correlata agli obiettivi. Infolink: http://www.Webmarketingresearch.it  
   
   
OTTIMIZZAZIONE DEI SITI WEB DINAMICI, SITI IN FRAME, SITI FLASH  
 
Milano, 30 giugno 2004 - Nel fronte dell’ottimizzazione dei siti web per renderli indicizzabili e posizionabili nei motori di ricerca se ne sono sentite tante. Vediamo di fare chiarezza per capire in primis cosa significa ottimizzare un sito web per i motori di ricerca, quali metodologie utilizzare, quali le reali pratiche considerate spam e penalizzate dai motori di ricerca con il bando del sito. Facciamo alcune considerazioni fondamentali su cui ragionare: 1. I motori di ricerca hanno dei limiti. Gli spider dei motori di ricerca che scandagliano la rete alla ricerca costante di nuovi siti web da indicizzare hanno dei limiti dovuti all’intelligenza dei loro software. Tali limiti allo stato attuale non permettono ai motori di ricerca di reperire correttamente le informazioni che cercano da tutti i siti web. In particolare dai siti costruiti con tecnologia flash, con i frame, con l’utilizzo di database per la generazione di pagine dinamiche. 2. I motori di ricerca non sono arroganti. Nessuna società che gestisce i motori di ricerca ha mai espresso il desiderio di imporre ai web master le regole per fare i siti web, ne tanto meno di far scegliere o abbandonare alcune tecnologie a favore di altre. Diffidate quindi dalle agenzie che propongono di rifare siti web con tecnologia html o quanto altro. Non è il mercato a rincorrere i limiti di indicizzazione dei motori di ricerca, ma sono i motori di ricerca che lavorano per aggiornare le loro capacità di carpire informazioni (Es. Google e i siti in flash) 3. I motori di ricerca hanno come obiettivo catalogare informazioni. I motori di ricerca cercando di carpire informazioni utili dai siti web associando gli stessi a delle parole chiave tramite degli algoritmi di rilevanza. Tutto ciò comporta uno sforzo in termini di hardware e software in gradi di elaborare query di ricerca su milioni di dati. Per tale motivo non sono graditi ai motori di ricerca siti o pagine che non hanno informazioni utili e che caricano inutilmente i loro data base di "sporcizia". Tra queste pagine inutili vi sono ad esempio duplicazione dello stesso sito su diversi domini (mirror page o mirror site); pagine pensate solo per i motori di ricerca per posizionamenti del sito web su tempi poco attinenti (metodologia doorway page); pagine pensate solo per riproporre rimandi ad altri siti (siti che si posizionano per rivendere advertising) 4. Lo spam nei motori di ricerca Da quanto detto, cosa è "eticamente" considerato spam dai motori di ricerca? Tutto quanto vada oltre l'obiettivo per cui esiste il motore di ricerca; indicizzare contenuti dei siti web attinenti (si veda anche articolo Motori di ricerca e spam in www.Studiocappello.it). Diffidate quindi delle agenzie che propongono come unica soluzione di visibilità la creazione di siti statici ottimizzati nel codice. Nessun motore di ricerca ha mai ribadito che, pur preferendo tale soluzione, la preferisce ad altre per non costringere i clienti ad abbandonare scelte tecnologiche (si pensi ai siti dinamici in php, vignette, etc..) Fatte queste considerazioni, vediamo di dare qualche consiglio per l'ottimizzazione dei siti in flash e in frame, tecnologie non amiche ai motori di ricerca. Siti Flash - Soluzioni: creazione di sito html ottimizzato da affiancare a quello esistente; creazione di alcune pagine di contenuto visibili ai motori. Siti Frame Soluzioni: ottimizzazione del codice dei frame per rendere le pagine visibili ai motori e permettere alle singole pagine che compongono il frame di essere indicizzate ma rimandare alla pagina che li contiene. Script reperibili in rete. Siti Dinamici: Qui il discorso è più complicato e bisogna valutare di volta in volta il tipo di tecnologia utilizzata, i limiti o le possibilità che offre questa tecnologia, gli obiettivi di visibilità che si vogliono raggiungere, la adeguata procedura di ottimizzazione del sito correlata agli obiettivi. Infolink: http://www.Webmarketingresearch.it