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Notiziario Marketpress di
Giovedì 07 Ottobre 2004 |
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L'UE FINANZIA UN NUOVO TRATTAMENTO ANTITUMORALE |
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Bruxrelles, 7 ottobre 2004 - Lo studio di un rivoluzionario trattamento antitumorale, noto come Bnct (Boron Neutron Capture Therapy), è passato dalla fase I alla fase Ii: lo hanno annunciato i ricercatori nel corso di una conferenza stampa organizzata ad Amsterdam dal Ccr della Commissione europea. Gli scienziati hanno tuttavia ammesso che la Bnct - in grado di offrire un'opportunità unica per una terapia altamente selettiva e mirata, grazie a nuove tecniche basate sulla fisica nucleare e l'oncologia avanzata - richiede ulteriori ricerche. La Bnct, una forma di radioterapia mirata al tumore, è potenzialmente in grado di uccidere in modo selettivo le cellule tumorali inserite nel circostante tessuto sano, senza danneggiare quest'ultimo. Si spera che la ricerca sulla Bnct permetta di sviluppare nuovi trattamenti antitumorali in grado di prolungare la vita dei pazienti affetti da tumori cerebrali avanzati. Questo innovativo trattamento, che può attualmente essere sperimentato solo usando i reattori nucleari di ricerca, viene sviluppato in Europa con l'Hfr (High Flux Reactor) dell'istituto per l'energia del Ccr a Petten (Paesi Bassi). Il lavoro, finanziato nell'ambito del Quinto programma quadro (5Pq) dell'Ue, viene portato avanti da un partenariato di ricerca cui partecipano ospedali universitari in Francia, Germania, Giappone, Italia, Ungheria e Usa. 'Si tratta del primo trattamento medico effettuato in un reattore nucleare, un insolito ambiente non solo per i pazienti ma anche per lo staff medico', ha detto nel corso della conferenza stampa il dottor A Witty, dell'università di Essen (Germania). La Bnct si basa sulla capacità dell'isotopo di boro 10B non radioattivo di reagire con un fascio di neutroni e produrre due particelle ad alta energia, il cui elevato effetto biologico risulta letale per le cellule cancerogene, ma minimo per quelle sane. Fino ad oggi sono stati sottoposti al trattamento con l'Hfr 27 pazienti affetti da glioblastoma, la forma più aggressiva di tumore cerebrale primario. 'Anche se nessuno è sopravvissuto', ha detto il professor Wolfgang Sauerwein, 'lo stadio clinico da me testato ha stabilito che il metodo usato è sicuro, e ha permesso di definire i limiti di sicurezza e il dosaggio'. I pazienti, ha spiegato Sauerwein, erano stati scelti per lo stadio avanzato della loro malattia e per aver già tentato senza successo la radioterapia convenzionale. Dopo aver provato che il metodo è sicuro, Sauerwein e il suo staff stanno adesso lavorando sull'efficacia della tecnica, sulla messa a punto di farmaci e sulla definizione di standard internazionali di sicurezza e qualità. Per informazioni Bnct: Dr Sauerwein E-mail: w.Sauerwein@uni-essen.de O Dr Raymond Moss E-mail: raymond.Moss@jrc.nl |
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CENTO “EPICENTRI” DI PREVENZIONE PER IL CUORE |
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Roma, 7 ottobre 2004 - In occasione del 2004 Anno del Cuore Heart Care Foundation (la Fondazione dei cardiologi ospedalieri per la lotta alle malattie cardiovascolari), in collaborazione con il Conacuore (Coordinamento Nazionale delle Associazioni del Cuore) premiano a Roma. Le Citta' del Cuore giovedì 7 ottobre presso la Sala Cola di Rienzo Comando Corpo di Polizia Municipale Piazza della Consolazione,4 L'iniziativa ha interessato un centinaio di città italiane, con lo scopo di farne dei piccoli “epicentri” di prevenzione cardiovascolare e di diffusione delle salutari abitudini di vita salvacuore. Grazie alla collaborazione delle associazioni di volontariato aderenti a Conacuore con gli Enti locali e le Aziende sanitarie cittadine, le popolazioni sono state coinvolte con svariati eventi, come “camminate del cuore”, misurazioni in piazza di alcuni fattori di rischio quali colesterolo, glicemia e pressione, conferenze e dibattiti pubblici, distribuzione di materiale informativo, tra cui la Carta del rischio cardiovascolare, lo strumento messo a punto dall’Istituto Superiore di Sanità e dai cardiologi dell’Anmco ed in grado di predire – valutando diversi parametri quali sesso, età, fumo, diabete, pressione, colesterolo - la possibile insorgenza di un episodio cardiovascolare nei successivi dieci anni di vita. Così le città si sono trasformate in veri e propri “tam-tam del cuore” che per tutto il 2004 hanno ricordato agli italiani che molto possono fare per aiutare il loro “motore” a non andare fuori giri, confermando i recenti dati statistici secondo i quali ben 3 casi su 4 di infarto potrebbero essere evitati adottando alcune basilari regole di prevenzione. E cercando di arginare un altro sconfortante dato che vede tali malattie responsabili di quasi la metà dei decessi nel nostro Paese (250.000 morti all’anno, 44% della mortalità). Sono cifre che fanno di questa famiglia di patologie – e di gran lunga – il primo killer delle società occidentali. Eppure esso non viene ancora percepito dagli italiani in tutta la sua devastante portata. Le “città del cuore” hanno costituito uno dei numerosi eventi del 2004 Anno del Cuore, Campagna condotta da Alleanza del Cuore (la sigla che riunisce rappresentanti del volontariato e principali Società scientifiche di settore) e Ministero della Salute. “Fino ad oggi la cultura sanitaria italiana è stata di tipo ‘riparativo’ - sostengono Franco Valagussa e Gianni Spinella, presidenti di Heart Care Foundation e Conacuore – questa iniziativa è stata pensata e voluta per cominciare a giustapporre a questo tipo di cultura quello della prevenzione. Quando si radicherà la cultura sanitaria preventiva si può ritenere che le ripercussioni su mortalità, morbilità e disabilità si faranno sicuramente avvertire. Controllare periodicamente la salute cardiaca dovrebbe diventare un’abitudine non solo dei cardiopatici”. I rappresentanti delle associazioni dei cardiopatici, accompagnati da alcuni dei sindaci delle città interessate, riceveranno la “targa di Città del Cuore” a testimonianza dell’impegno profuso in questa opera di sensibilizzazione. Alla cerimonia interverranno inoltre i presidenti dei Parlamentari del Cuore – gruppo trasversale che conta oltre 200 aderenti - alla Camera ed al Senato, on.Li Marida Bolognesi e Michele Bonatesta. |
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DOPO AGOSTINO, UN NUOVO GRANDE EVENTO CULTURALE IN DUOMO C’È ANCORA LA FESTA? |
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Milano, 7 ottobre 2004 - Il nostro tempo appare sempre più piatto, omogenizzato. I giorni trascorrono uguali senza particolari attese. Senza memoria, al punto di poter affermare provocatoriamente: fine della domenica? Fine della festa? Fine di un pezzo della nostra cultura, non solo religiosa? Forse, più che una provocazione, è una seria preoccupazione. Di più: è il caso serio dei cristiani. Ma anche dei non credenti che riconoscono il contesto della festa come tempo della differenza, tempo della tradizione. E allora che fare? Studiare, dibattere, capire la sempre più bassa partecipazione sociale alla domenica, alla festa. Capire quale può essere il senso della festa nella società della globalizzazione. Capire se i riti della vita economica possono conciliarsi con i ritmi della vita spirituale. Capire se la parola festa può essere il luogo per un dialogo tra religioni. Anche da questi temi muove l’incontro di giovedì 7 ottobre alle 21 nel Duomo di Milano, un importante evento - moderato da Massimiliano Finazzer Flory - per pensare, insieme con Enzo Bianchi, priore della Comunità monastica di Bose e docente di Teologia biblica e patristica, e Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della Persona presso l’Università Vita Salute San Raffaele. L’incontro verrà introdotto da Mons. Luigi Manganini. Duomo di Milano, altare maggiore giovedì 7 ottobre 2004 - ore 21 introduce: Mons. Luigi Manganini intervengono: Enzo Bianchi, Roberta De Monticelli modera: Massimiliano Finazzer Flory Ingresso Libero Per informazioni: 349.0908883 Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano 02.877048 |
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BENÉ – SENTIERI DI BENESSERE NASCE LA FIERA SPECIALIZZATA IN BENESSERE: LUOGO DI INCONTRO PER GLI OPERATORI E DI ORIENTAMENTO PER IL PUBBLICO. FIERA DI VICENZA, 18 – 21 OTTOBRE 2004 |
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Vicenza, 7 ottobre 2004 - Dal 18 al 21 ottobre 2004 si terrà in fiera a Vicenza la prima edizione di Bené – sentieri di benessere, la fiera specializzata sul mondo del benessere. La manifestazione nasce da una concezione del benessere inteso in senso psico-fisico, di equilibrio tra forma fisica e benessere interiore, come raggiungimento di serenità ed equilibrio, armonia con sé e con l’ambiente. Star bene significa dunque vivere appieno, cercando un percorso, da personalizzare, per arrivare al benessere. Bené prevede sette sentieri che si intrecciano secondo la sensibilità di ciascuno: i Luoghi, i Metodi e Trattamenti, i Prodotti, il Wellness Design, le Attrezzature, l’Alimentazione, lo Sport, aree di fatto confinanti e inscindibilmente connesse che in questa fiera si mostrano nelle loro relazioni e collegamenti. Bené sarà visitabile da giovedì a domenica dalle ore 9,30 alle ore 18,30 (ingresso € 9, gratis i ragazzi fino ai 14 anni); il venerdì e il sabato sarà aperta fino alle ore 24. Nella visita a Bené partiamo dai “Luoghi” per conoscere dove rigenerarsi nel corpo e nello spirito: complessi termali, beauty farm, hotel del benessere, centri benessere, Day Spa. Gli utenti interessati troveranno la soluzione che fa al caso loro, per una settimana in un luogo di villeggiatura oppure per un’ora di relax in città. Viene così rappresentato il settore specifico del “turismo del benessere”, nuovo trend degli ospiti italiani ed europei, in particolare, che preferiscono sempre più i soggiorni, le terapie e i trattamenti finalizzati al Bien Etre e alla Remise en Forme. Alla ricerca delle diverse definizioni di benessere, Bené presenta l’area dei “Metodi e Trattamenti”, dove si confrontano stili di vita e culture diverse, sapienza popolare e studi moderni, in una panoramica delle diverse arti, tecniche e scuole seguite dagli specialisti. Shiatsu, ayurveda, talassoterapia, reiki, aromaterapia, hot stone massage, solo per citarne alcuni, formeranno una vetrina, da vedere e da provare, che sarà di certo apprezzata dal visitatore sensibile alla tematica che tende ad informarsi ed aggiornarsi costantemente creandosi un personale percorso di benessere. Legata a questa sezione, c’è quella dedicata ai “Prodotti”, un excursus tra ritrovati delle antiche tradizioni e dei laboratori di ricerca per la cura, il benessere e la bellezza. Di interesse per il settore delle linee professionali, ma anche per l’incontro con i consumatori, che cercano le proposte per proseguire a casa i benefici dei trattamenti. Nello stile di vita improntato alla ricerca del benessere, il gusto del bello e del dettaglio estetico sono in primo piano. Non poteva così mancare l’area del “Wellness Design”, per una progettazione accurata dello spazio, che diventa il contesto dei momenti di relax. L’attenzione si concentra su suoni, forme, colori, materiali e uso sapiente della luce, per far comprendere come gli ambienti comunichino sensazioni e contribuiscano a creare lo stato di benessere. Diverse installazioni stimoleranno i visitatori: “Design Progettazione Benessere”, “Memorie Sensoriali”, “Casa dei 5 Elementi”, “Luce e Benessere”, “Casa Zen”. L’area dedicata alle “Attrezzature” mette in mostra macchine che creano le condizioni per ritrovare benessere, spesso riproducendo le sensazioni di piacere delle oasi naturali. Saune, solarium, piscine, bagni turchi, e tutti gli arredi e le apparecchiature al servizio della cura del corpo per i trattamenti estetici e la prevenzione. Attrezzature che trovano posto nei centri specializzati, sempre alla ricerca delle soluzioni d’avanguardia, ma che si rivolgono anche al mercato domestico e alle piccole utenze che tendono ad offrire sempre più servizi aggiuntivi legati al benessere degli ospiti. L’”alimentazione” rappresenta forse uno dei più immediati riferimenti alla salute, un modo di prendersi cura di sé, e di ritrovare la forma fisica. I consumatori si dimostrano sempre più sensibili alla qualità del cibo e curiosi verso nuovi stili alimentari. A Bené verrà creato un “Parco Alimentare Biologico di Qualità” per meglio comprendere il concetto di sana e corretta alimentazione e il detto “noi siamo quello che mangiamo”. A Bené sarà attivo inoltre il Ristorante del Benessere: un incontro tra creatività e leggerezza, avvolti da un’ambientazione scenografica di grande suggestione, per il piacere di vivere emozioni…mangiando. E in uno stile di vita equilibrato non può mancare l’attività fisica, in sé fonte di piacere e di benessere, rappresentata nella sezione “Sport”, cercando di conoscere come mantenersi in forma attraverso la gioia del movimento o la ricerca di un corpo armonioso. Sabato 20 e domenica 21 avrà luogo la 1^ “Bené Spin Bike Aerobic – Fitness Convention” Difficile stimare l’indotto di tutto l’intero settore del benessere che impiega decine di migliaia di operatori. Un settore dinamico in cui la domanda è in costante crescita, in linea con l’andamento dei consumi sostenibili e di qualità. Il trend positivo sembra motivato da questo nuovo bisogno di oggi che fa della ricerca del benessere un vero e proprio stile di vita: di qui un diverso concetto di turismo, il desiderio di un’alimentazione intelligente, una nuova idea di divertimento. Si tratta di consumi in evoluzione, che stanno interessando fasce di popolazione nuove, come i giovani, sempre più attenti alla cura di sé, e il pubblico maschile, nuovo “consumatore di benessere”. Al centro c’è sempre l’uomo, alla ricerca di equilibrio interiore e di sintonia con il mondo. Sembra perciò naturale che nasca una fiera che rappresenta il mondo del benessere nel suo complesso, dando specificità alle diverse aree. Ed è proprio questo il valore aggiunto della nuova fiera vicentina, il voler essere organica e mirata mantenendo il focus esclusivamente sull’argomento benessere. |
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TECNARGILLA 2004, SUPERATA LA SOGLIA DELLE 30.000 PRESENZE +1,8% L’AFFLUENZA NEI 5 GIORNI DI MANIFESTAZIONE. IN AUMENTO SOPRATTUTTO GLI OPERATORI STRANIERI (+2,5%) CHE SFIORANO LE 11.000 UNITÀ |
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Rimini, 7 ottobre 2004 - Si è conclusa con successo ieri sera a Rimini, la 19° edizione di Tecnargilla, la maggiore manifestazione mondiale dedicata alle tecnologie e alle forniture per l’industria ceramica e del laterizio, organizzata da Rimini Fiera S.p.a., in collaborazione con Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine Attrezzature per Ceramica). L’affluenza di pubblico ha raggiunto le 30.241 presenze, contro le 29.689 di Tecnargilla 2002 (la rassegna è biennale), segnando un aumento del l’1,8%. In crescita sia il numero di visitatori italiani (19.277, +1,5% sul 2002) – che di operatori stranieri, pari a 10.964 presenze (+2,5%). Di particolare importanza, il sensibile incremento del numero di paesi di provenienza dei visitatori stranieri, passati dagli 84 del 2002 ai 109 di questa edizione, a conferma della rilevante capacità di attrazione di una rassegna che si consolida ad ogni appuntamento come la vetrina di riferimento per l’intera industria ceramica mondiale. Tra le nazioni più presenti figurano, nell’ordine: Spagna, Turchia, Iran, Cina, Germania, Brasile, Russia, Portogallo, Tailandia, Polonia, Egitto, India, Francia, Argentina e Messico. Dati che trovano conferma se si considerano i paesi in cui l’industria italiana delle macchine per ceramica, leader mondiale, sta incontrando le maggiori soddisfazioni in termini di export, o, in altri casi, nazioni che già dispongono di un’industria ceramica locale “matura” e ben sviluppata. Da parte dei visitatori vi è stato il generale gradimento non solo per la funzionalità del modernissimo quartiere fieristico riminese, ma soprattutto per la qualità e la completezza delle proposte tecnologiche in tema di innovazione di processo e di prodotto presentate dagli espositori. Molto apprezzato anche il generale ottimo impatto scenografico degli allestimenti negli stand. Il carattere di assoluta internazionalità della manifestazione si è riflesso peraltro anche sul fronte degli espositori stessi: su 773 aziende presenti, 292 erano straniere, pari al 37,8% del totale - in pratica tutti gli operatori internazionali coinvolti nella fornitura di macchinari, materie prime, beni e servizi all’industria ceramica e del laterizio. L’aspetto più positivo della rassegna è stato, comunque, la grande soddisfazione degli espositori che hanno segnalato sia un maggior numero di visite ricevute, anche da parte di nuovi potenziali clienti, che soprattutto la professionalità e la qualità degli operatori presenti, tra i quali, tutti i maggiori produttori italiani e stranieri. Sottolineato dagli espositori l’elevato interesse dimostrato per le novità tecnologiche presentate, elemento che rafforza il generale nuovo ottimismo con cui gli imprenditori del settore guardano al futuro. L’industria italiana delle macchine per ceramica, reduce da 3 anni di contrazione dei volumi di fatturato, prevede infatti di chiudere il 2004 interrompendo la tendenza negativa e assestandosi su un giro d’affari complessivo pari a circa 1.405 milioni di euro, in lieve crescita sul 2003 (+0,2%), mantenendo la quota ricavata dalle esportazioni in tutto il mondo al 70% del fatturato totale. Il prossimo appuntamento con la ventesima edizione di Tecnargilla è stato infine confermato per il 2006. I Numeri Di Tecnargilla 2004 | Tecnargilla 2002 | Tecnargilla 2004 | Var. % 2004/2002 | | | | | Superficie espositiva lorda | 80.000 | 83.000 | +3.75% | | | | | Espositori totali | 801 | 773 | -3.49% | di cui italiani | 557 | 481 | -13.64% | di cui stranieri | 244 | 292 | +19.67% | provenienti da | 31 paesi | 34 paesi | | % stranieri su totale | 30,5 | 37,8 | | | | | | Visitatori totali | 29.689 | 30.241 | +1.86% | di cui italiani | 18.992 | 19.277 | +1.50% | di cui stranieri | 10.697 | 10.964 | +2.50% | provenienti da | 84 paesi | 109 paesi | | % stranieri su totale visitatori | 36,0 | 36.3% | | |
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EUTRON SPONSOR A EGOVERNMENT CONFERENCE 2004 PORTA LE PROPRIE SOLUZIONI VICINO ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE |
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Treviolo (Bg), 7 ottobre 2004 – Eutron annuncia la propria partecipazione in veste di sponsor alla terza edizione di eGovernment Conference 2004 (Roma, 28 Ottobre - Grand Hotel Parco dei Principi), l’evento creato per aggiornare i responsabili della Pubblica Amministrazione italiana sugli sviluppi e le tendenze in campo eGovernment in Italia e in Europa. Il programma della manifestazione, vedrà l’avvicendarsi di analisti e consulenti focalizzati sull’eGovernment, che porteranno la loro testimonianza e presiederanno le varie sessioni della giornata. I temi principali che saranno affrontati durante la conferenza saranno, tra gli altri: le opportunità in Italia per i Governi locali e la Sanità; l’impatto delle strategie di eGovernment sulla modalità di disegno e gestione dei progetti Ict nella Pa; il ruolo dei sistemi aperti; l’introduzione d’infrastrutture di comunicazione ad alta capacità quale elemento abilitante e catalizzatore. Eutron sarà presente con la propria linea di soluzioni dedicate alla pubblica amministrazione e, annuncerà in anteprima il nuovo Picodisk Crypto X, un token Usb 2.0 ad alta velocità con memoria fino a 2Gb che garantisce la protezione dei dati con critografia Aes a 256 bit. Si tratta del migliore device per il back up dei dati riservati; è semplice da utilizzare e garantisce la riservatezza delle informazioni confidenziali. Inoltre permette la gestione sicura dei file crittografati e protetti con password, offre la possibilità di memorizzazione e trasferimento di dati multimediali, può essere utilizzato come sistema di archivio e utilizzo di dati contabili, file Cad, Word, Excel, immagini, Mp3 ecc. E come mezzo di trasferimento di dati tra Pc desktop, e notebook. Realizzato in materiale termoplastico è resistente agli urti, all’acqua e alla polvere e consente di riscrivere i dati fino ad un milione di volte. Picodisk Crypto X è il massimo anche in termini di portabilità, misura soltanto 62x17x7 mm ed è disponibile nelle versioni da 256Mb – 512Mb – 1Gb – 2Gb. La particolarità che lo contraddistingue è il sistema di “Crittografia on-the-fly”: l’utente non si rende praticamente conto che i dati sono protetti e può interagire con essi così come farebbe normalmente; tutte le operazioni di crittografia dei dati vengono eseguite automaticamente in memoria dal driver. Inoltre è possibile impostare un sistema di backup protetto; nel pannello di gestione di Picodisk Cryptox è inclusa la possibilità di creare un’immagine crittografata della memoria che garantisce il completo ripristino dei propri dati anche in caso di smarrimento del dispositivo. La modernizzazione della pubblica amministrazione centrale e locale prevede l’adozione di strumenti concreti per fronteggiare le carenze di sicurezza e le violazioni della privacy. Eutron ha sviluppato soluzioni adatte a fronteggiare le problematiche della sicurezza in ambito informatico, in particolare la linea Cryptocombo si è affermata come valida alternativa alle Smart Card soprattutto nei progetti di e-Government che richiedono dispositivi conformi alle normative vigenti. Grazie ai prodotti Combo Eutron è in grado di offrire una linea completa di dispositivi per l’autenticazione che si presentano come un'assoluta novità tecnologica, unica sul mercato. Si tratta di token di sicurezza di nuova generazione che combinano le funzionalità di una smartcard e di un lettore per smartcard in un device altamente compatto. Cryptocombo si rivolge alle aziende della Pa che necessitano di uno strumento per l’autenticazione forte degli utenti, la firma digitale e la crittografia dei dati, la memorizzazione sicura di certificati digitali e qualsiasi applicazione in cui sia richiesta l'identificazione certa degli utenti. La presenza di un'area di memoria di dimensioni significative consente di raggiungere traguardi di portabilità finora ritenuti impossibili; in un unico dispositivo si possono memorizzare non solo le credenziali di accesso degli utenti, ma anche qualsiasi componente applicativa necessaria per l'accesso ai servizi offerti. Rapportata ad altri device hardware per l’autenticazione dell’utente, Crypto Combo è una soluzione di sicurezza personale particolarmente versatile; rispetto alle comuni Smart Card crittografiche, risulta infatti estremamente facile da utilizzare e si presenta come il dispositivo ideale all'interno di soluzioni con forti requisiti di portabilità. |
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ZAC 4, IL SALONE DELL’ORIENTAMENTO 14-16 OTTOBRE 2004, PALAZZO ESPOSIZIONI DI PAVIA |
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Pavia, 7 ottobre 2004 - Zac, il Salone dell’Orientamento, dedicato a Giovani, Formazione, Lavoro e Tempo libero, giunto quest’anno alla sua quarta edizione, si terrà dal 14 al 16 ottobre, al Palazzo Esposizioni di Piazzale Europa a Pavia. Lavoro, sfida di una vita. Zac, il Salone dell’Orientamento, dedicato a Giovani, Formazione, Lavoro e Tempo libero, è diventato un appuntamento consueto per tutti coloro che vogliono inseririsi nel mondo del lavoro e della formazione conoscendo tutte le possibilità e le occasioni che il mercato offre. Il salone giunge quest’anno alla sua quarta edizione, che si terrà dal 14 al 16 ottobre, a Pavia, presso il Palazzo Esposizioni di Piazzale Europa. L’evento è promosso da Paviamostre, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pavia, con il patrocinio della Provincia di Pavia, della Regione Lombardia, della Commissione Europea, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. I colori della stella di Marco Lodola, che ha rappresentato il simbolo dell’orientamento fin dalla prima edizione, pensato come la stella polare che guidava in passato le navi degli esploratori nella notte, rappresenta in pieno la mission di Zac. Zac 4 è un contenitore snello e diversificato, autorevole ma informale, indirizzato soprattutto ai giovani, con la finalità di fornire un quadro chiaro e veritiero della realtà della formazione e del lavoro. Presso il Palazzo delle Esposizioni di Pavia saranno allestiti stand di aziende, scuole, istituti e collegi universitari, centri professionali e associazioni di categoria. I visitatori potranno curiosare, chiedere informazioni e avanzare le proprie candidature per le ricerche di personale in corso. Molto spazio sarà dato alle novità che hanno cambiato il mondo della scuola, e alle nuove prospettive che si aprono in seguito alla riforma. Sarà possibile inoltre sostenere colloqui di lavoro, consultare banche dati negli stand interattivi alla ricerca di opportunità, parlare con “cacciatori di teste”, conoscere le occasioni di studio e di lavoro all’estero, orientarsi nel mondo della formazione professionale e dell’offerta di master post laurea. In programma anche corsi, lezioni e momenti di incontro per rispondere a ogni domanda e dubbio e per scoprire alcuni segreti per affrontare al meglio la sfida del lavoro. Zac4 sarà aperto dalle 9,00 alle 14,00 il giovedì e il venerdì, il sabato dalle 9 alle 18. Le prime due mattinate raccoglieranno gli interventi degli esperti proposti dagli enti e, in contemporanea, in una seconda sala, si svolgeranno le presentazioni delle attività di espositori o altri soggetti che intendono incontrare i ragazzi. Infine, per un maggior coinvolgimento delle scuole di tutta la provincia, quest’anno è stato potenziato il servizio dei pullman che trasportano i ragazzi da tutta la provincia. Oltre agli stand dedicati al tempo libero, nel pomeriggio di sabato, sono previste esibizioni di scuole e istituti professionali. Sabato 16 ottobre Zac presenterà un incontro-tavola rotonda incentrato sulla riforma della scuola. Nell’ambito di Zac4, il mondo della scuola avrà uno spazio molto importante soprattutto alla luce della nuova legislazione che apporta importanti novità al sistema d’istruzione e al rapporto tra giovani e lavoro. Per questo motivo gli organizzatori di Zac hanno deciso di fissare per sabato mattina una tavola rotonda di approfondimento dedicata alla legge 28 marzo 2003, n. 53, nota ormai come riforma Moratti, e alle sue prospettive educative e professionali. L’incontro, in programma alle ore 9.30, sarà introdotto e moderato dalla professoressa Lazzaroni del Centro Servizi Amministrativi di Pavia, con interventi di Pietro Modini, Dirigente del Csa Pavia, Vittorio Poma, Assessore alla Formazione e Lavoro della Provincia di Pavia e Maria Assunta Cescon, direttore del Cfp di Pavia. Saranno presenti altre autorità e potranno intervenire e partecipare al dibattito gli insegnanti, i genitori e gli studenti, parte in causa di questa riforma e quindi principali interlocutori di questo momento di approfondimento. Infolink: : www.Miapavia.com/zac |
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LOS ANGELES AUTO SHOW: - GLI STUDI DI PROGETTAZIONE AUTOMOBILISTICA CREANO L’”ULTIMA AUTO DI LOS ANGELES – THE ULTIMATE LA MACHINE” PER LA SFIDA DI DESIGN DEL SALONE AUTOMOBILISTICO DI LOS ANGELES |
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Los Angeles, 7 ottobre 2004 - Los Angeles è famosa per gli eccessi e il glamour, una città dove l’immagine è tutto. Nel settore delle auto ha inoltre il privilegio di essere considerata il centro leader per il design creativo e i trend di mercato, sede di una delle principali concentrazioni di studi di progettazione automobilistica. E’ pertanto perfettamente comprensibile che il Salone dell’Auto di Los Angeles ponga l’accento sul talento creativo della California del Sud nel suo tema per l’edizione 2005: “Design Los Angeles”. Quale modo migliore per mostrare la creatività dei designer di una sfida di progettazione fra studi in cui questi ultimi possano esprimere il loro modo di concepire l”Ultima Auto di La" attraverso presentazioni in 2-D? Nonostante debbano già competere quotidianamente sul mercato, il concorso è la prima manifestazione in cui gli studi di progettazione della California del Sud si troveranno l’uno contro l’altro in una gara di design. Gli studi che prenderanno parte alla competizione sono: Gruppo Bmw/designworks Stati Uniti; California Advanced Product Creation (Ford); Calty Design Research (Toyota); 5350 Industrial Concepts (General Motors); Honda Research & Development; Hyundai & Kia Design and Technical Center; Mazda Research & Development; Mercedes-benz Advanced Design of North America; Mitsubishi Research & Design of North America; Pacifica Design Center (Daimlerchrysler); Volkswagen/audi Design Center California. La concentrazione di studi di progettazione nella California del Sud aiuta i produttori di automobili a sfruttare a proprio favore l’influenza sui trend della regione. Secondo Joel Piaskowski, capo progettista di Hyundai/kia Motors Design and Technical Center, il Sud della California è il luogo dove il design si incontra con i desideri dei consumatori. "Los Angeles è l’epicentro della progettazione automobilistica”, afferma Piaskowski. “Uno degli obiettivi degli studi di progettazione californiani è quello di fornire sempre nuovi concetti di auto ogni anno in modo da dare un’idea di come sarà il mercato americano in futuro o di quali pensiamo saranno i nuovi trend di mercato o del design. Questa competizione (La Design Challenge) offre un’ulteriore possibilità agli studi professionali di mostrare i possibili trend del futuro”. Freeman Thomas, responsabile della progettazione di prodotti avanzati al Pacifica Advanced Design Studio di Daimlerchrysler condivide quanto affermato da Piaskowski. “Il Gruppo Chrysler osserva costantemente quanto accade nel panorama californiano in continua evoluzione. La California è la Mecca culturale dell’automobile”, spiega Thomas. “Creare l’Ultima Auto di La è una delle nostre specialità”. Una commissione di eminenti giudici selezionerà il vincitore sulla base di alcuni criteri fra i quali: le caratteristiche e lo spirito di Los Angeles, la risposta su strada e l’aspetto generale, il sex appeal, la funzione e gli optional. L’unica regola imposta è che le presentazioni in 2-D dovranno essere di un veicolo su strada. Il vincitore sarà annunciato la mattina del 6 gennaio. La stampa riceverà un Cd-rom contenente immagini di tutti i progetti partecipanti, informazioni generali sugli studi in gara e altre informazioni preziose sul settore della progettazione a Los Angeles. Altre immagini saranno inoltre disponibili e facilmente scaricabili dal sito web della manifestazione: Laautoshow.com. I progetti potranno essere apprezzati all’interno del Convention Center di Los Angeles durante tutta la durata del Salone dell’Auto. I giorni 5 e 6 gennaio il Salone dell’Auto di Los Angeles sarà aperto alla stampa. La manifestazione aprirà quotidianamente al pubblico dal 7 al 16 gennaio 2005. Per ulteriori informazioni, si consiglia di visitare il sito web: Laautoshow.com. Infolink: http://www.Laautoshow.com |
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LE NUOVE SLK 55 AMG E CLS 55 KOMPRESSOR AMG: DINAMISMO ED INDIVIDUALITÀ AI MASSIMI LIVELLI |
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Roma, 7 ottobre 2004 - Amg: tre lettere inconfondibili che in tutto il mondo sono sinonimo di avanguardia tecnologica, dinamismo ed esclusività. Mercedes-amg è in grado di soddisfare le aspettative della clientela più esigente, esprimendo al tempo stesso grande impatto emotivo ed altissime prestazioni. Mercedes-amg Gmbh è specializzata nella produzione di vetture ad alte prestazioni e di grande fascino. La sua esperienza in tal senso si esprime oggi con 16 modelli di derivazione Mercedes, come le nuove Slk 55 Amg e Cls 55 Kompressor Amg, e con speciali prototipi realizzati in esemplare unico. Questa particolare divisione del Gruppo Daimlerchrysler ha sede ad Affalterbach, nei pressi di Stoccarda, e segue tutti i processi di sviluppo relativi ad autotelaio, motore, trasmissione, sospensioni, freni, elettronica, aerodinamica, allestimento interno e design, fino alla definizione finale dell'intera vettura. Mercedes-amg Gmbh inoltre porta avanti in modo autonomo tutta una serie di attività di marketing e di vendita. Da quando, il 1 gennaio 1999, è entrata a far parte di Daimlerchrysler Ag, questa società altamente specializzata ha avuto modo di accedere alla risorse tecnologiche del Gruppo e di trarre vantaggio dalla sua forte presenza in tutto il mondo. Le nuove Amg sono inserite fin dall'inizio del loro ciclo di vita nei programmi della Casa Madre e, come ogni Mercedes-benz, passano attraverso tutte le fasi di sviluppo fino alla produzione di serie. Tutte le componenti delle Mercedes-amg, fatta eccezione per le sofisticate dotazioni specifiche di questi modelli, sono collaudate utilizzando le attrezzature di prova ad alto contenuto tecnologico ed i centri prove di Daimlerchrysler Ag. Mercedes-amg dispone anche di un proprio centro prove al Nurburgring, che è la base logistica per effettuare gli speciali programmi di sviluppo Amg ed i collaudi sull'Anello Nord del famoso circuito tedesco, universalmente noto come il più impegnativo del mondo. Qualità ed assistenza secondo gli alti standard Mercedes-benz Durante le fasi di sviluppo e di produzione, ogni modello Amg deve superare gli stessi standard di qualità di ogni altro veicolo contraddistinto dalla Stella Mercedes. Poichè ogni Amg è una Mercedes-benz in tutto e per tutto, tutte le vetture che portano questo marchio possono contare sull'ampia formula di garanzia e sui servizi di assistenza post-vendita della Casa tedesca. I severi standard adottati si traducono in importanti benefici in termini di funzionalità, qualità e durata nel tempo. 650 specialisti estremamente motivati presso la sede di Affalterbach La forza di Mercedes-amg Gmbh consiste nella sua capacità di rispondere in modo rapido e flessibile alle esigenze di un pubblico molto differenziato: prova ne è una gamma di modelli che in pochissimo tempo è cresciuta notevolmente. Mercedes-amg propone anche un'ampia gamma di accessori e di equipaggiamenti per quasi tutti i modelli Mercedes-benz. Richieste speciali sono assolte da un reparto interno di finitura a mano, chiamato Manufaktur, dove un gruppo di tecnici specializzati è in grado di trasformare in realtà anche le richieste più stravaganti. Presso la sede di Mercedes-amg Gmbh ad Affalterbach lavorano oggi circa 650 persone altamente motivate, esperti specializzati per i quali la continua ricerca delle migliori soluzioni possibili rappresenta la vera essenza del loro lavoro. Dal 1967 Amg ha contribuito a migliorare le prestazioni delle vetture Mercedes-benz ed è considerata un pioniere in fatto d'innovazione. L'azienda fondata da Hans Werner Aufrecht ha dato ampia dimostrazione della sua competenza anche nelle competizioni automobilistiche internazionali, dove negli ultimi decenni ha conquistato molte vittorie. Il continuo trasferimento di tecnologie dalle corse alla produzione è un altro vantaggio di ogni Cliente Mercedes-amg. |
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A GENOVA DAL 9 OTTOBRE 2004 AL 23 GENNAIO 2005 LA MOSTRA “IO SONO BORORO” UN POPOLO INDIGENO DEL BRASILE TRA RITI E FUTEBOL |
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Genova, 7 ottobre 2004 - Dal 9 ottobre 2004 al 23 gennaio 2005, al Castello D’albertis di Genova, sede del Museo delle Culture del Mondo, si tiene la mostra “Io Sono Bororo. Un Popolo Indigeno Del Brasile Tra Riti E Futebol”, promossa dall’Associazione Missioni Don Bosco - Torino, dall’Associazione Noi per Loro - Torino, dal Centro de Cultura “Padre Rodolfo Lunkenbein” - Meruri (Brasile), dal Comune di Genova e dalla Missao Salesiana de Mato Grosso - Campo Grande (Brasile). L’iniziativa, curata da Maria Camilla De Palma, con la collaborazione di Silvia Forni, Elisabetta Gatto e Andrea Perin, insieme a un comitato scientifico composto da Mario Bordignon, Aivone Carvalho e Padre Gonçalo Camargo Ochoa, illustra la storia e la cultura del popolo brasiliano dei Bororo di Meruri, che vive nella foresta del Mato Grosso. Questo è il primo esempio in Italia, di un’esposizione realizzata in stretta collaborazione con la popolazione indigena, in cui il ruolo degli studiosi non è stato quello di modificare il messaggio della mostra attraverso una visione occidentale della cultura Bororo ma, anzi, quello di affiancarli lasciandoli liberi di raccontare la storia della loro cultura, senza filtri. Il progetto scientifico, infatti, nasce da un lavoro di equipe tra antropologi, missionari e comunità indigena durato 6 anni, che ha avuto come scopo un percorso di consapevolezza intrapreso attraverso la comunicazione tra gli oggetti storici dei musei e la comunità di provenienza, e che ha portato anche alla creazione di un centro culturale – il Centro de Cultura Bororo “Padre Rodolfo Lunkenbein” sorto nella missione salesiana di Meruri. In esposizione si troveranno oggetti bororo “antichi” provenienti da collezioni museali - Museo Etnologico Missionario di Colle Don Bosco (Asti) e Museu Dom Bosco di Campo Grande (Brasile) - costituite nel primo ‘900, a fianco di oggetti rituali o legati alla vita quotidiana, come ornamenti corporali, bambole, astucci penici, archi, frecce, ceste e strumenti musicali, realizzati appositamente per la mostra e strettamente collegati alla dimensione rituale e religiosa della loro esistenza, ma anche oggetti occidentali in uso nel villaggio. “Io sono Bororo” è una mostra di idee, non solo di oggetti, che permette di avvicinarsi alla storia di una civiltà e al suo riscatto da quella occidentale, più avanzata tecnologicamente e militarmente più forte, attraverso una mediazione, avvenuta negli ultimi trent’anni, tra i propri valori e quelli nuovi; dal confronto con la realtà dei riti e dei miti degli antenati, nascono gli oggetti e le pratiche della società contemporanea. Tutto questo è narrato in mostra da testimonianze filmate, videoinstallazioni, fotografie, e disegni che raccontano gli oggetti esposti e il loro uso quotidiano. L’allestimento della mostra, curato da Andrea Perin, è articolato in quattro sale. Nella prima, il visitatore trova disegnato sul pavimento lo schema della struttura sociale, divisa in clan; e guarda e ascolta, grazie a un video, uomini, donne e bambini Bororo spiegare gli aspetti principali della loro cultura, della loro storia recente e della loro vita attuale. Nella sala successiva, si affronta la cultura e la storia bororo attraverso i manufatti rituali provenienti dalle collezioni storiche dei musei salesiani italiani e brasiliani, accostati a una serie di oggetti di produzione industriale, che hanno sostituito quelli tradizionali – come i sandali di plastica o le pentole di alluminio – creando nuove esigenze e realtà, sia in positivo (computer) sia in negativo (alcool), che da decenni fanno parte della loro cultura materiale e che illustrano la lunga storia di contatto di questa popolazione con oggetti e modelli culturali di stampo occidentale. La terza sala racconta la storia del progetto di riscatto culturale intrapresa dal Centro di Cultura “Padre Rodolfo Lunkenbein” della missione salesiana di Meruri, proponendo alcune attività di laboratorio mirate alla creazione di oggetti rituali contemporanei. L’attività viene esemplificata dalla realizzazione del pariko, il diadema rituale in penne di pappagallo arara, la massima espressione di arte plumaria, e dai manufatti in fibra vegetale intrecciata, oggetti legati anche all’uso quotidiano e caratterizzati da un minore impatto estetico. L’ultima sala propone uno dei riti centrali della vita sociale bororo: il rituale funebre, che costituisce una componente essenziale della definizione del senso di comunità di questa popolazione. Protagonista della scena sarà il funerale stesso, proiettato a grande dimensione su una parete della stanza, al fine di trasportare il visitatore all’interno del rito, farlo sentire partecipe, attraverso i gesti, i canti, i balli, e gli oggetti che vengono utilizzati nella funzione. Infolink: www.Castellodalbertisgenova.it |
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DAL 10 OTTOBRE MUSEO DELLA SCIENZA APERTO ANCHE LA DOMENICA DEBUTTA UN PROGRAMMA DI VISITE GUIDATE PER SAPERE TUTTO SULL’ASTRONOMIA E LE SCIENZE DEL SEICENTO. IL CICERONE? GALILEO GALILEI IN PERSONA, UNA VOLTA AL MESE FINO A MAGGIO |
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Firenze, 7 ottobre 2004 – E’ stato tale, agli inizi di settembre, il successo di quello che doveva essere un evento una tantum, che il Museo di Storia della Scienza di Firenze ha deciso di farne un appuntamento mensile fisso. Dal prossimo 10 ottobre fino all’8 maggio 2005, ovvero ogni seconda domenica del mese, il Museo sarà eccezionalmente aperto la mattina dalle 10 alle 13 con un speciale programma di visite guidate, niente meno, che da Galileo Galilei. Si tratta ovviamente di un attore, che farà da cicerone fingendosi appunto Galileo. Pronto anche a sposare le antiche le tesi aristoteliche per stimolare i visitatori a riflettere sui preconcetti che molti di noi hanno sui principali fenomeni fisici. Ecco un modo diverso e divertente per conoscere da vicino gli strumenti scientifici ideati dal grande scienziato e astronomo toscano e ospitati in gran numero dal Museo della Scienza. Colloquiando con Galileo e discutendo con lui sulla nascita del pensiero scientifico moderno, i visitatori potranno rivivere l’atmosfera che si respirava nel mondo scientifico all’inizio del Xvii secolo e conoscere aspetti noti e meno noti degli studi galileiani di astronomia e meccanica. In particolare, l’incontro del 10 ottobre sarà dedicato alla caduta dei gravi, ovvero al contributo di Galileo al superamento delle teorie aristoteliche. Come noto, l'influenza della filosofia aristotelica è stata enorme e ha perfino contribuito a forgiare il linguaggio e il senso comune della modernità. Ai tempi di Galileo tutta la scienza era dominata dalla dottrina aristotelica. Galileo stesso aveva studiato sui testi del filosofo greco nelle traduzioni medievali e a Padova insegnava le teorie aristoteliche. Il suo apporto alla nascita della scienza moderna è evidente se si parte dalla dottrina del filosofo greco, di cui la scienza galileiana rappresenterà in molti punti il superamento. Punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale per tutti gli appassionati di storia della scienza, il Museo di Storia della Scienza espone, come noto, un’importante collezione di strumentazione scientifica d’interesse storico, comprendente le collezioni medicee (sec. Xv-xvii), successivamente arricchite dai Lorena (sec. Xviii-xix), strumenti originali di Galileo e dell’Accademia del Cimento, nonché testimonianze eccezionali sulla storia della chimica e della medicina. Con ottobre il Museo torna tra l’altro ad adottare l'orario invernale e sarà quindi aperto anche il sabato pomeriggio fino alle 17. Per prenotazioni e informazioni: Museo dei Ragazzi di Firenze, ore 9 – 19, tel. 055.2768224, fax 055.2768558 – e.Mail info@museoragazzi.It |
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ARTURO MARTINI SCULTURE DALLA COLLEZIONE CREDITO VALTELLINESE |
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Acireale, 7 ottobre 2004 - Ventidue bronzi, provenienti da un’edizione tirata nel 1989 dai gessi originali, compongono la mostra Arturo Martini. Sculture dalla collezione Credito Valtellinese, che inaugura presso la Galleria Credito Siciliano ad Acireale il 7 ottobre 2004. Le opere, di medie e grandi dimensioni, sono state realizzate dall’artista tra il 1921 e il 1943 e fanno parte della collezione del Credito Valtellinese. Dal periodo definito "di Valori Plastici", in cui Martini realizzò il trittico della Leggenda di San Giorgio e la Testa di ragazza, si giunge fino ad alcuni dei pezzi più famosi degli anni ’40, come il Pegaso caduto o La vacca. Il nucleo più cospicuo della mostra è costituito dalle sette sculture di soggetto classico e biblico realizzate nell’estate del 1935 a Blevio, considerate tra i massimi capolavori della scultura italiana del Novecento: L’amazzone, Il ratto delle sabine, Il Giudizio di Salomone, Il centometrista, Il Laocoonte, L’ulisse, La maternità della montagna. Sono inoltre presenti tre delle grandi figure femminili realizzate tra il 1928 e il 1931, particolarmente amate dal pubblico e identificate fra le opere più famose di Arturo Martini: La Pisana, La donna al sole, La dormiente. La mostra si pone come una esaustiva e completa rassegna, vista attraverso le massime espressioni dei vari periodi creativi, dello scultore trevigiano che conobbe Boccioni e i futuristi, e che acquisì la lezione, pur mantenendo sempre una sua straordinaria personalità, di Mestrovič, von Stuck, Gauguin, Matisse, e in particolare Medardo Rosso. "La più grande conquista di Martini - come afferma lo storico dell’arte Paolo Baldacci - è quella di aver saputo trovare un linguaggio che pur restando ancorato alla figura umana fosse del tutto moderno e libero da condizionamenti accademici. Questo linguaggio si fonda sull’idea della forma plastica come ritmo, simile al ritmo che governa la musica e la poesia, fatto di partenze, arresti, punteggiature e fughe. Libertà di espressione governata da un ritmo interno, che è anche il ritmo dei pieni e dei vuoti, dell’ombra come elemento intrinseco della forma e non determinato dall’esterno". La mostra virtuale e i testi sono consultabili sul sito www.Creval.it |
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MADRE TRIBUTO A TERESA DI CALCUTTA |
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Roma, 7 ottobre 2004 - “Oggi la gente è affamata d'amore, e l'amore è la sola risposta alla solitudine e alla grande povertà. In alcuni paesi non c'è fame di pane, la gente soffre invece di terribile solitudine, terribile disperazione, terribile odio, perché si sente indesiderata, derelitta e senza speranza. Ha dimenticato come si fa a sorridere. Ha dimenticato la bellezza del tocco umano. Ha dimenticato cos'è l'amore degli uomini. Ha bisogno di qualcuno che la capisca e la rispetti” (Madre Teresa) A pochi giorni dall’anniversario della beatificazione di Madre Teresa di Calcutta (19 ottobre 2003) una mostra fotografica con cui il Gruppo Fmr-art’e’ intende offrire un tributo alla straordinaria figura della piccola-grande Missionaria, che amava definirsi "la piccola matita di Dio", un semplice strumento fra le Sue mani. Una mostra che vuole essere anche un tributo alla vera Calcutta, la città di coloro che nascono, sopravvivono e muoiono per strada. Una selezione di fotografie in bianco e nero realizzate dal giornalista argentino Mario Podestá, testimone privilegiato fin dall’inizio degli anni Settanta e per gli ultimi trent’anni di conflitti bellici e crisi umanitarie, scomparso nell’aprile 2003 in Iraq, a pochi chilometri da Bagdad, in un incidente d’auto per cause ancora imprecisate. Podestá, che ha cercato per tutta la vita di raccontare “dal profondo del cuore, il linguaggio universale del dolore”, ha sentito il dovere di prendere posizione rispetto al mondo, mostrandolo quale era, e tentando così di dare il proprio contributo per poterlo cambiare. Le sue sono immagini dalla forza dirompente, che feriscono disturbano e commuovono, e proprio per questo costituiscono un motivo ancor più forte per riflettere. In un momento storico come quello in cui viviamo, di violenza dilagante, che vede tra le sue vittime molti tra coloro che, per mestiere o per vocazione, documentano la realtà, oppure svolgono attività umanitarie, la figura di Madre Teresa, appare più che mai come un richiamo forte rivolto a tutta la società ad esprimere un’opinione, a confrontarsi con la propria storia, a condividere il disprezzo verso la guerra, una società che – come scrive lo stesso Podestá nella sua Lettera aperta alla speranza – deve “smettere di guardare e cominciare a vedere” e impegnarsi per un futuro di pace. Curata da Mónica Matarazzo e Marilé Zaera, la mostra è stata realizzata in collaborazione con il Gruppo Bancario Spagnolo Cajasur e presenta una quarantina di fotografie suddivise in tre sezioni tematiche: Madre, La città e L’opera. L’occhio del fotografo si fissa a volte su particolari della Missionaria più conosciuta al mondo, il suo fisico fragile e minuto, piegato dalla fatica, il volto solcato dalle rughe, le sue mani o i suoi piedi deformati dalla vecchiaia e dalla malattia; altre volte si concentra sui volti indifesi di donne e bambini, ma anche sulle condizioni estreme di vita che rappresentano la quotidianità per Calcutta, una città fatta di esseri umani che si riversano a migliaia in strada, di visi stravolti dal dolore, di mutilati e di lebbrosari; infine sull’impegno coraggioso e instancabile di suore e volontari in favore degli infermi e dei moribondi abbandonati e, in particolare, sull’opera della Missionarie della Carità. Ta Matete offre così ai suoi visitatori un evento di grande portata e dall’innegabile coinvolgimento emotivo. Un sottofondo di musiche indiane farà da colonna sonora alla visita degli spazi espositivi della galleria, mentre i nove maxischermo dell’Arena Incantata proietteranno il video dell’ultima intervista che Madre Teresa ha rilasciato a Mario Podestá. Roma, Ta Matete, Via della Pilotta 16 Venerdì 15 ottobre, ore 19.30 Per informazioni: Living Gallery Ta Matete - Via della Pilotta, 16 (angolo via Quattro Novembre) Roma E’ preferibile prenotare al nº 06/ 6791107 |
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A BERGAMO DAL 22 OTTOBRE AL 28 NOVEMBRE 10 GOUACHES DI ANISH KAPOOR |
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Bergamo, 7 ottobre 2004 - Dal 22 ottobre al 28 novembre 2004, la Gamec – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ospita una personale di Anish Kapoor. In esposizione saranno presentate dieci gouaches realizzate dall’artista anglo-indiano tra il 1995 e il 2000. In contemporanea all’inaugurazione della mostra, giovedì 21 ottobre, al Chiostro di Santa Marta di Bergamo, verrà collocata in maniera permanente un’opera inedita che la Banca Popolare di Bergamo Gruppo Bpu Banca ha commissionato all’artista. Le gouaches esposte alla Gamec permettono di apprezzare un aspetto meno conosciuto, quasi “privato” dell’attività di Kapoor, generalmente noto al grande pubblico per le imponenti sculture che spesso raggiungono dimensioni monumentali o ambientali. Anche questi lavori di Kapoor, considerato uno degli artisti più influenti della sua generazione, indagano temi a lui cari quali la compenetrazione tra pieno e vuoto, l’idea di infinito, la dimensione del cielo e ambivalenze come concavo-convesso, presenza-assenza, tangibile-intangibile. Il colore, nell’arte di Kapoor, diviene materia e assume una dimensione scultorea: la polvere impedisce una netta delineazione dei contorni e sfumando, elimina la distinzione netta tra forma e sfondo e rende la profondità dei diversi piani uno spazio abitabile dall’immaginazione dello spettatore. Anish Kapoor è uno degli artisti più significativi nel panorama dell’arte contemporanea internazionale. Nato a Bombay nel 1954, vive e lavora a Londra sin dagli anni ’70. Dagli inizi degli anni ’80 i suoi lavori originali, in continuo dialogo tra bidimensionalità e tridimensionalità, gli consentono di ottenere ben presto un ruolo di spicco nella New British Sculpture, nome con cui la critica designò la nuova scena della scultura inglese e di cui facevano parte artisti come Cragg, Deacon, Woodrow e Gormley. Le sue opere indagano la dialettica degli opposti: uomo e donna, luce e tenebre, interno ed esterno, ed è l’utilizzo del colore nella sua purezza a diventare elemento costante delle sue opere e simbolo della sintesi tra oriente ed occidente. Il percorso artistico di Kapoor si compone di due fasi complementari. Alla prima appartengono le opere dei primi anni ’80: oggetti scultorei con forme tra l'astratto e il naturale, completamente ricoperte di pigmento puro, il cui intenso colore nasconde l'origine di manufatto e suggerisce l'idea di sconfinamento. Negli anni ‘90 invece approfondisce quelle che possono essere riconosciute come sue caratteristiche peculiari: sculture di dimensioni sempre più monumentali e che rappresentano la sua messa in scena del vuoto, reso tangibile da una cavità che si riempie o da una materia che si svuota. I lavori di Kapoor sono stati esposti in tutto il mondo sia in musei che in gallerie private, tra i quali la Tate Modern di Londra, il Museum of Modern Art di New York, il Reina Sofia di Madrid e lo Stedlijk Museum di Amsterdam. Nel 1990 prende parte alla Xliv Biennale di Venezia dove gli conferiscono il “Premio Duemila” (ottenuto anche nel 1992). L’anno seguente consegue il “Turner Prize” e nel 1992 partecipa a Documenta Ix con la costruzione Descent into Limbo. Nello stesso anno l’Expo di Siviglia gli commissiona l’enorme opera architettonica Building for Void. Nel 2003 espone al Museo Archeologico di Napoli. Infolink: www.Gamec.it |
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ARTEIMPRESA: OGGI L'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA |
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Dalmine (Bg), 7 ottobre 2004 - - Sarà inaugurata oggi alle 17.30, al Polo per l'innovazione tecnologica (Point) di Dalmine (Bg), la quarta edizione di Arteimpresa. Venti le opere in gara, alla mostra-concorso di arte contemporanea promossa da Unione Industriali di Bergamo. Accademia Carrara, Lions Club Bergamo Host e Fondazione Famiglia Legler. I lavori, realizzati da giovani artisti (fra neodiplomati e diplomandi) della Scuola dell'Accademia d'intesa con le aziende a cui ciascuno di loro è stato abbinato, rimarranno esposti fino al 6 novembre con i seguenti orari: dalle 17.00 alle 20.00 (dal lunedì al venerdì) e dalle 10.00 alle 14.00 il sabato. L'ingresso alla mostra è gratuito. Il 3 novembre, infine, è in programma la ceriomonia di proclamazione e premiazione dei vincitori. La Giuria sarà composta da Pierantonio Bombardieri, Giacinto di Pietrantonio ed Elio Grazioli. Infolink: www.Unindustria.bg.it |
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DOPO 40 ANNI, TORNA IL CORTEO MANZONIANO |
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Lecco, 9 ottobre 2004 - L’incontro di Don Abbondio con i Bravi e l’Addio monti, la Monaca di Monza e il ratto di Lucia, il duello che porta Ludovico al saio di Fra Cristoforo e, infine, il matrimonio (quello “spirituale”) tra gli sposi promessi. Per la prima volta dopo 40 anni, i personaggi e le scene più famose del romanzo manzoniano torneranno ad animare le vie e le piazze di Lecco con il Corteo manzoniano, la tradizionale sfilata con carri e personaggi ispirati ai Promessi Sposi che si svolse solo cinque volte tra il 1923 e il 1965. Il 9 e il 10 ottobre, a partire dalle ore 14.30 con partenza dalla “Piccola” in via Amendola (in caso di pioggia, il Corteo si terrà il 16 e 17 ottobre), a ideale prosecuzione della terza edizione della manifestazione “Fra la pietra e l’acqua - itinerari di cultura e spettacolo intorno ad Alessandro Manzoni”, il Corteo manzoniano tornerà a sfilare per la città, con l’intento di recuperare un evento significativo della memoria storica cittadina ma anche di rivitalizzare, a scopo turistico, i “luoghi manzoniani” e la produzione letteraria di Alessandro Manzoni. L’evento, promosso dal Comune di Lecco, realizzato con il patrocinio ed il sostegno della Regione Lombardia, Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, organizzato e prodotto dal Teatro Tascabile di Bergamo, si distinguerà però dalle storiche edizioni precedenti. Oltre alla sfilata dei figuranti e dei personaggi principali, a piedi, su carri o a cavallo, (circa 200 persone in costume, fra attori professionisti, dilettanti e comparse) il Corteo sarà arricchito da momenti teatrali dedicati agli episodi più significativi del romanzo, che verranno messi in scena in sei palchi distribuiti lungo un percorso che va da Piazza Manzoni a Piazza Xx Settembre, passando per Via Costituzione e per il Lungo Lago. Più precisamente, il Corteo parte dalla “Piccola”, in Via Amendola e passa per Corso Martiri in direzione alla Piazza Manzoni, dove c’è il primo palcoscenico. Poi segue per Via Costituzione, fermandosi nel secondo palcoscenico, all’incrocio con Via Aspromonte. Il terzo e il quarto palcoscenico si trovano sul Lungo Lago, all’altezza del monumento ai caduti e di Largo Europa rispettivamente. La quinta area di scena è in Piazza Cermenati, con il lago sullo sfondo. Dopo essere passato sull’ultimo palco, che si trova in Piazza Xx Settembre, il corteo segue per Via Roma, Via Cavour, Via Sassi e Via D’oggiono, per poi ritornare alla “Piccola”. Alcuni attori che prenderanno parte al corteo indosseranno i costumi originali utilizzati per le riprese dello sceneggiato “I Promessi Sposi” di Salvatore Nocita trasmesso in tv nei primi anni ’90, e che attualmente sono esposti presso il Museo di Lecco. Ultima particolarità da segnalare: la locandina con il logo dell’evento è realizzata da Alfredo Chiappori. Per informazioni Corteo Manzoniano: Comune di Lecco, Sezione Teatro e Manifestazioni Culturali, Tel. 0341.481327 |
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XXII TROFEO ACCADEMIA NAVALE E CITTA’ DI LIVORNO |
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Livorno, 7 ottobre 2004 - Il Comitato Organizzatore del Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno terrà la consueta conferenza stampa di presentazione del prebando di regata della Xxii edizione il giorno 12 ottobre 2004, alle ore 11.30, nell’ambito del 44° Salone Nautico. Relatore dell’evento sarà il Presidente del Comitato Organizzatore del Tan, Contrammiraglio Dario Patti. Il Xxii Trofeo si articolerà su quattro giornate di regata, dal 22 al 25 aprile 2005. Si prevede la presenza di oltre 700 imbarcazioni, suddivise in 13 classi, con più di 2500 regatanti provenienti da oltre 20 Paesi. Quasi tutte le regate verranno inserite nei propri circuiti di classe ed avranno valenza nelle rispettive Ranking List. Collocato dalla stampa specializzata ai primi posti in Europa tra le manifestazioni velico -sportive e reputato dai velisti che hanno preso parte alle varie edizioni, quale primo vero appuntamento della stagione velica nazionale ed internazionale, il Trofeo conta di ripetere, nella prossima edizione, i numeri che ne hanno contraddistinto il successo dei precedenti appuntamenti. A corollario della parte sportiva, il villaggio “Tuttovela”, rappresenterà come consuetudine, il luogo di incontro per appassionati e curiosi che, numerosi, vorranno prender parte alle iniziative collaterali di intrattenimento organizzate presso il Porto Mediceo. |
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