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GIOVEDì

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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Ottobre 2004
Web alimentazione e benessere
SEMINARIO SULLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA SUI RACCOLTI FINANZIATA DALL'UE  
 
Il 3 novembre si svolgeranno a Glasgow (Regno Unito) vari seminari sugli ultimi sviluppi scientifici e tecnologici delle coltivazioni, organizzati dal Bcpc (British crop protection council). I temi trattati dal seminario includono alimenti, irrigazione e agricoltura sostenibili, produzione e protezione dei raccolti. Sarà anche organizzato uno speciale seminario tematico incrociato sulla ricerca finanziata dall'Ue in questo settore, per diffondere i risultati ottenuti dai progetti di ricerca completati o in corso del Quinto e Sesto programma quadro. Per ulteriori dettagli: http://www.Bcpc.org/seminars2004/bcpc_seminars_2004/index.asp  
   
   
INCHIESTA ALTROCONSUMO TRA LE CATENE DI RISTORAZIONE PROBLEMI DI IGIENE NELLE INSALATE, E ATTENTI AI VASSOI  
 
Un’inchiesta di Altroconsumo in undici catene di ristorazione veloce svela problemi igienici, come cariche batteriche troppo elevate in piatti freddi e insalate e nei vassoi al pubblico. Troppa leggerezza anche nelle cucine, dove i cibi non sempre sono trattati con la cura adeguata. Dunque carenze strutturali ma anche comportamenti scorretti. I risultati dell’inchiesta saranno inviati al ministero della Salute. L’associazione indipendente di consumatori ha visitato fast food (Mcdonald’s, Burger King) self service (Ciao, Brek, Chef Express, Festival), insegne con piatti tipici (Pastarito e Pizzarito, Anema e Cozze, Rossopomodoro) e quelle con piatti etnici (Roadhouse Grill, Crazy Bull Café) a Roma e Milano. Sono stati realizzati controlli tampone su vassoi, piatti, bicchieri, posate e sono stati prelevati campioni di pietanze. Il tutto osservando rigorose regole di laboratorio, come la sterilità degli strumenti di prelievo e il trasporto del cibo in contenitori asettici e a temperature adeguate. In laboratorio è stata verificata la conta batterica totale, l’eventuale presenza di microrganismi ambientali (coliformi), batteri come l’E.coli che segnalano alti livelli di contaminazione e batteri patogeni (Stafilococco aureo, Listeria, Salmonella) che causano tossinfezioni. Valutazioni negative sono emerse dalle analisi sulle insalate: su 29 analizzate, solo 3 escono a testa alta. Tali risultati non implicano gravi problemi per la salute, ma sono un segnale preoccupante di insufficiente igiene nei punti di ristoro. Pollice verso per i vassoi di Mcdonald’s: per 3 su 4 punti di ristoro il giudizio è stato decisamente negativo. Altri esempi: da bocciare anche la gestione del traffico rifiuti; sia nel ristorante Ciao all’interno del centro commerciale Cinecittà di Roma, che alla Roadhouse Grill della stazione Termini e nei Mcdonald’s del centro città i rifiuti passano dallo stesso montacarichi utilizzato per trasportare gli alimenti in magazzino. Sempre nella Roadhouse Grill della stazione Termini e allo Chef Express della stessa stazione nelle cucine mancano i lavabi: in pratica il personale non ha la possibilità di lavarsi le mani quando passa dalla lavorazione di un cibo a un altro. In generale le divise del personale svolgono più una funzione estetica che non igienico-sanitaria, come nel caso dei copricapi, con la conseguenza di aumento di rischi di contaminazioni batteriche. In sintesi, nella fotografia scattata da Altroconsumo, pranzare in uno di questi esercizi non presenta rischi gravi per la salute, ma il livello generale igienico-sanitario lascia a desiderare, aumentando il rischio che si possano verificare problemi ben più grave  
   
   
ORA GLI ITALIANI SI SVEGLIANO COL CAFFÈ A GETTONI CON 332 IMPRESE LA LOMBARDIA È LA PRIMA REGIONE ITALIANA DEL SETTORE E RAGGRUPPA IL 17 % DELLE IMPRESE NAZIONALI, MA LA CAMPANIA REGISTRA L’INCREMENTO PIÙ FORTE (+76% )IN 5 ANNI  
 
Non si vive di solo caffè e se inizialmente i prodotti venduti da distributori automatici erano esclusivamente alimentari, oggi viene venduto di tutto da accessori per l’abbigliamento, ad articoli sanitari, giocattoli, fiori. Da momento di pausa e di incontro in ufficio, è diventato in pochi anni una silenziosa ed efficiente lampada di Aladino a gettone onnipresente nei luoghi di passaggio ed attesa. Il settore in Italia registra un aumento del 25% in 5 anni, circa 80 nuove imprese all’anno. Milano è la capitale della vendita automatica con le sue 173 imprese concentra il 9% della aziende italiane del settore. Dopo la Lombardia troviamo al secondo posto il Piemonte con 186 aziende e medaglia di bronzo al Veneto (179). Ma le altre regioni si muovono velocemente: in cinque anni in Sicilia ne sono nate 65, vantando l’incremento percentuale più alto ( +68%) dopo la Campania (+76%), terzo posto l’Umbria con il 55%, ma con un aumento in termini assoluti di 12 aziende. Significativo anche l’aumento del Lazio in termini percentuali (+31%) e assoluti ( +42), bene anche la Toscana ( + 29% e + 39 v.A.). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2004. L’identikit dell’imprenditore: le imprese sono per il 57% ditte individuali, il 49% di queste ha un titolare con meno di quarant’anni, il 26% è condotto da donne.
2004
Regione Non specificato Alimentare Non Alimentare Totale Variazione % rispetto al ‘99 Incremento in termini assoluti rispetto al ‘99
Abruzzo 20 25 2 47 42% 14
Basilicata 7 8 1 16 -16% -3
Calabria 17 15 1 33 38% 9
Campania 78 54 2 134 76% 58
Emilia-romagna 43 105 13 161 18% 25
Friuli-venezia Giulia 11 12 4 27 0% 0
Lazio 71 99 7 177 31% 42
Liguria 20 37 0 57 10% 5
Lombardia 158 165 9 332 5% 17
Marche 14 26 3 43 0% 0
Molise 4 8 0 12 9% 1
Piemonte 69 107 10 186 14% 23
Puglia 43 54 8 105 54% 37
Sardegna 9 25 3 37 32% 9
Sicilia 65 94 1 160 68% 65
Toscana 48 118 6 172 29% 39
Trentino-alto Adige 3 16 6 25 4% 1
Umbria 14 17 3 34 55% 12
Valle D'aosta 0 3 1 4 33% 1
Veneto 75 95 9 179 19% 29
Totale 769 1.083 89 1941 25% 384
Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese 2004 Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese 2004
Totale settore nel 2004 % in Italia
Milano 173 8,9%
Roma 124 6,4%
Torino 92 4,7%
Napoli 70 3,6%
Firenze 57 2,9%
Palermo 47 2,4%
Padova 44 2,3%
Bologna 43 2,2%
Catania 40 2,1%
Bari 39 2,0%
Treviso 37 1,9%
Genova 35 1,8%
Vicenza 34 1,8%
Varese 31 1,6%
Cuneo 30 1,5%
Brescia 28 1,4%
Bergamo 27 1,4%
Prato 27 1,4%
Lecce 26 1,3%
Foggia 25 1,3%
Salerno 24 1,2%
Caserta 23 1,2%
Ferrara 23 1,2%
Latina 23 1,2%
Modena 23 1,2%
Perugia 23 1,2%
Venezia 23 1,2%
Verona 23 1,2%
Como 21 1,1%
Ravenna 21 1,1%
Alessandria 19 1,0%
Novara 17 0,9%
Teramo 17 0,9%
Pavia 16 0,8%
Trapani 16 0,8%
Caltanissetta 15 0,8%
Forli' - Cesena 15 0,8%
Pisa 15 0,8%
Siracusa 15 0,8%
Mantova 14 0,7%
Parma 14 0,7%
Rovigo 14 0,7%
Siena 14 0,7%
Trento 14 0,7%
Ancona 13 0,7%
Cagliari 13 0,7%
Frosinone 13 0,7%
Livorno 13 0,7%
Pescara 13 0,7%
Viterbo 13 0,7%
Chieti 12 0,6%
Cosenza 12 0,6%
Lucca 12 0,6%
Pesaro E Urbino 12 0,6%
Piacenza 12 0,6%
Ragusa 12 0,6%
Bolzano - Bozen 11 0,6%
Messina 11 0,6%
Nuoro 11 0,6%
Pistoia 11 0,6%
Sassari 11 0,6%
Terni 11 0,6%
Arezzo 10 0,5%
Avellino 10 0,5%
La Spezia 10 0,5%
Pordenone 10 0,5%
Ascoli Piceno 9 0,5%
Campobasso 9 0,5%
Macerata 9 0,5%
Potenza 9 0,5%
Rimini 9 0,5%
Udine 9 0,5%
Vercelli 9 0,5%
Asti 8 0,4%
Biella 8 0,4%
Brindisi 8 0,4%
Cremona 8 0,4%
Grosseto 8 0,4%
Reggio Di Calabria 8 0,4%
Benevento 7 0,4%
Matera 7 0,4%
Savona 7 0,4%
Taranto 7 0,4%
Catanzaro 6 0,3%
Lodi 6 0,3%
Crotone 5 0,3%
Imperia 5 0,3%
L'aquila 5 0,3%
Lecco 5 0,3%
Massa Carrara 5 0,3%
Trieste 5 0,3%
Agrigento 4 0,2%
Aosta 4 0,2%
Belluno 4 0,2%
Rieti 4 0,2%
Gorizia 3 0,2%
Isernia 3 0,2%
Sondrio 3 0,2%
Verbano Cusio Ossola 3 0,2%
Oristano 2 0,1%
Vibo Valentia 2 0,1%
Reggio Emilia 1 0,1%
Enna 0 0,0%
Italia 1941 100,0%
 
   
   
L'ERP DI AXIOMA PER SOSTENERE LA CRESCITA DI AGRIA, IMPORTANTE AZIENDA NELL'AMBITO AGRO-ALIMENTARE  
 
Axioma, primaria società italiana di software e servizi, da oltre venticinque anni partner della Media Azienda italiana, annuncia che Agria, azienda leader del settore dei legumi secchi confezionati, ha scelto la soluzione Axiomaindustria per migliorare l'operatività aziendale e supportare la crescita. Alla base della scelta di Agria hanno concorso alcune esigenze maturate nel corso degli anni dall'azienda campana: in particolare la volontà di indirizzarsi verso sistemi open, affidabili, veloci e facili da gestire, e di avere a disposizione un database potente, sicuro e in continua evoluzione. "La nostra azienda sta vivendo una fase di forte spinta innovativa e di rapido sviluppo- spiega Giacomo Di Lauro, Responsabile Sistema Informativo di Agria. - Eravamo alla ricerca di una soluzione che garantisse un'efficienza maggiore non solo nei processi amministrativo-contabili, ma soprattutto nella gestione delle attività di controllo produttivo e nella gestione commerciale. Per la tipologia di attività specifica di Agria, in cui le esigenze di mercato sono sempre più numerose e complesse, avevamo bisogno di un partner capace di rispondere con rapidità ed efficienza e in grado di proporre scelte che per l'azienda sono poi diventate fondamentali: Axioma è il partner ideale per Agria". Attraverso la soluzione Axiomaindustria, sono stati automatizzati tutti i processi aziendali, dall'amministrazione e finanza fino alla produzione, con particolare riguardo per le vendite che in Agria sono indissolubilmente legate alle problematiche della grande distribuzione. È stato automatizzato anche il processo di acquisto con particolare focus sul processo d'importazione dall'estero di prodotti che necessitano di una gestione specifica per lo stoccaggio e la tracciabilità. L'architettura di Axiomaindustria, inoltre, ha permesso la centralizzazione della gestione delle problematiche delle diverse aziende facenti parte del Gruppo Agria con conseguente risparmio di energie nella gestione dei sistemi e di abbattimento costi di manutenzione legati ai sistemi e ai loro software. Sempre sfruttando la medesima architettura si è potuto automatizzare i depositi di terzi con significativi benefici nella gestione dei rapporti e dei flussi informativi tra le diverse aziende. "La collaborazione con Agria - assicura Giorgio Rastrelli, direttore servizi di Axioma - è stata sin dall'inizio molto stretta e proficua, a conferma della validità del nostro approccio che privilegia la partnership con l'azienda al puro rapporto di fornitura. In questo modo l'azienda cliente ha la certezza che il sistema informativo crescerà insieme alle esigenze del business, in maniera continuativa nel tempo".  
   
   
SECONDO LA RICERCA ISPO/RENATO MANNHEIMER IL 76% DEGLI ITALIANI PROPENDE PER GLI ALIMENTI BIOLOGICI  
 
Il sondaggio “Gli Italiani e l’alimentazione biologica” è stato condotto da Ispo per conto del Consorzio Vog – Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell’Alto Adige, maggiore produttore di mele d’Europa e tra i più importanti nel mondo, su un campione rappresentativo di popolazione maggiorenne. Esso ha innanzitutto messo in evidenza l’atteggiamento, largamente diffuso tra gli italiani, favorevole agli alimenti biologici. In particolare, sono stati espressi apprezzamenti per la loro qualità e bontà e per il basso impatto ambientale dovuto alla loro produzione. Il 77% del campione pensa infatti che i prodotti biologici facciano meglio alla salute, il 64% che esiste una differenza tra un prodotto da coltivazione biologica e un comune prodotto alimentare, il 63% che i prodotti bio sono più gustosi di quelli non biologici e il 75% che la produzione biologica non danneggia l’ambiente. Queste opinioni riguardano trasversalmente tutte le fasce di popolazione, anche se risulta leggermente più accentuata fra le persone nella fascia centrale di età (45-64enni). All’ampio riconoscimento della qualità del prodotto biologico si affianca però, nella stragrande maggioranza dei casi, la percezione che il suo prezzo sia troppo elevato. Nel complesso l’80% degli intervistati, le casalinghe in particolare (92%), ritiene infatti che i prodotti biologici siano troppo costosi. Nonostante ciò, per avere la sicurezza che il prodotto acquistato derivi da coltivazione biologica e dunque sia soggetto a tutela, controlli e certificazioni, nella grande maggioranza dei casi gli italiani sono disposti a pagarlo in misura maggiore: il 26% dichiara che “sicuramente” e il 42% che “probabilmente” sarebbe disposto a spender qualcosa in più. Dall’insieme degli elementi emersi dal sondaggio si delinea dunque un quadro caratterizzato da un elevato apprezzamento delle qualità dei prodotti alimentari biologici –giudicati più salutari e gustosi rispetto agli altri prodotti e meno dannosi per l’ambiente-, da una diffusa percezione che il loro prezzo sia troppo elevato e, nonostante ciò, da una buona propensione a pagare di più per acquistarli. In sintesi, questi elementi sono stati riassunti in un Indice di propensione verso i prodotti biologici, i cui valori risultano positivi –si rileva cioè una propensione “molto” o “abbastanza” positiva– nel 76% dei casi. I dati fin qui presentati si inseriscono in un contesto generale di consolidata abitudine al consumo di prodotti agricoli alimentari biologici: il 66% del campione ha infatti acquistato almeno una volta un prodotto alimentare bio. Tra questi il 14% dichiara di acquistarli regolarmente, il 47% “qualche volta”, il 34% raramente e solo il 5% di averli provati solo una volta e di non averli più comprati. Questi dati sono sostanzialmente analoghi a quelli rilevati in occasione di un sondaggio effettuato da Ispo nel settembre 2002.  
   
   
DOPO ATENE … LE OLIMPIADI DI CUCINA: L’ITALIA TRA LE NAZIONI FAVORITE  
 
Terminate le Olimpiadi di Atene l’Italia continua la sua corsa agli ori, ma questa volta, il teatro delle competizioni si trasferisce in Germania. E sì perché è proprio in Germania, nella bellissima cittadina medievale di Erfurt, capoluogo della Turingia, che si terrà un evento importantissimo, di quelli che si ripetono solo una volta ogni quattro anni: le Olimpiadi di cucina. L’appuntamento è per ottobre, dal 17 al 20 e l’Italia non mancherà: a rappresentarci ci sarà infatti la pluripremiata Nazionale Italiana Cuochi - N.i.c. Da anni impegnata in continue attività di promozione nazionale e internazionale della cucina del Bel Paese. Meglio conosciute come Ika, formula abbreviata di International Culinary Art Exhibition, le Olimpiadi videro la prima edizione a Francoforte nel 1900; da allora sono diventate la Mecca per cuochi e pasticcieri professionisti di tutto il mondo. Il summit si svolgerà all’interno dell’ “Inoga Gastronomy Trade Fair” showplace per eccellenza degli ultimi sviluppi in materia di ristorazione, business alberghiero e servizi di catering. Per quest’anno sono attesi circa 1.100 partecipanti accompagnati dai rispettivi gruppi di sostegno provenienti da oltre 32 nazioni, che faranno di questa competizione quella con il più alto numero di competitors di tutti i suoi 104 anni di storia, nonché l’evento culinario più importante non solo per i professionisti, ma anche per gli amanti di tutto il mondo della buona cucina. La competizione a squadre laurea i migliori team nazionali, ciascuno formato da 1 chef capitano, 4 chef e 1 chef pasticcere, secondo criteri che valutano i piatti sotto ogni profilo: dall’armonia del gusto alla presentazione, dalle qualità nutritive all’estetica e alla maestria nell’esecuzione. Le specialità olimpiche. La cucina calda, le squadre sono chiamate ad eseguire dal vivo le prove culinarie in un tempo massimo di 5 ore, all’interno di cucine a vetro e di fronte a centinaia di spettatori provenienti da tutto il mondo. Una giuria internazionale, dall’esperienza professionale assegna un punteggio per qualità della composizione, innovazione, corretta preparazione professionale, presentazione finale. La cucina fredda : Una medaglia per creativita’ e perfezione è assegnata alla squadra che presenta il miglior buffet freddo. Le squadre concorrenti lavorano per una notte intera per preparare un menù ricco ed elaborato di antipasti, primi, secondi, dessert, praline, torte e quant’altro rappresenti al meglio la tipicità e il gusto nazionale. Tutti i piatti devono essere esposti su un tavolo curatissimo dal punto di vista estetico, perciò è d’uso arricchire i buffet con sculture di cibo e di ghiaccio e con stoviglie adatte ad un sontuoso banchetto. La giuria internazionale assegna la mattina un punteggio per ogni categoria culinaria (antipasti, primi, secondi, dessert, menu completi), per la presentazione scenica, per i corretti valori nutrizionali e per la corretta preparazione igienica e professionale.  
   
   
L’UNIVERSITÀ DI SCIENZE GASTRONOMICHE APRE LE PORTE AI PRIMI STUDENTI  
 
Il 4 ottobre 2004 l’Università di Scienze Gastronomiche ha aperto le porte agli studenti del primo anno. “Una data storica per l’Ateneo voluto da Slow Food e dalle Regioni Piemonte ed Emilia-romagna”, sostiene Vittorio Manganelli, direttore dell’Associazione Amici dell’Università di Scienze Gastronomiche, “e per tutti coloro che ci hanno sostenuti in questi mesi di preparazione delle sedi e dei corsi: in primis un ringraziamento ai Soci e agli Amici della nostra Associazione”. A partire da lunedì prossimo sono arrivati a Pollenzo, sede del triennio di base, più di settanta studenti provenienti da tutto il mondo, oltre quaranta sono gli italiani e 27 gli stranieri. “È stato un successo che ha confermato le nostre aspettative”, continua Manganelli, “dal momento che è notevole la presenza di studenti stranieri già a partire dal primo anno”. E, in effetti, le nazioni rappresentate sono molte: Stati Uniti, Giappone, Austria, Germania, Gran Bretagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Messico, Costa Rica, Turchia, Ucraina e Palestina. Sono state ben 21 le borse di studio messe a disposizione degli studenti, sia italiani che esteri, a copertura totale o parziale dei costi della retta. Anche la rappresentanza italiana copre gran parte del territorio nazionale: Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche, Toscana, Trentino-alto Adige, Veneto, Liguria ed Emilia-romagna. Già dal 4 ottobre gli studenti sono impegnati in corsi di lingua per perfezionare la conoscenza dell’italiano e dell’inglese, lingue ufficiali dell’Università, e apprenderanno le nozioni fondamentali che li porteranno a partecipare attivamente ai due grandi eventi organizzati da Slow Food a Torino nel mese di ottobre, Terra Madre (dal 20 al 23) e il Salone del Gusto (dal 21 al 25). I corsi veri e propri del primo anno inizieranno alla fine di ottobre con gli insegnamenti impartiti in lingua inglese, per dare modo agli studenti stranieri di avvicinarsi progressivamente alla lingua italiana. “Le scienze gastronomiche hanno finalmente una sede accademica, che porterà i nostri studenti già a partire da novembre in giro per l’Italia e, nel corso dell’anno, in Europa per apprendere sul campo le diverse culture alimentari” dichiara Alberto Capatti, coordinatore didattico dell’Ateneo. Nel frattempo, in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale che istituisce l’Università degli studi di Scienze Gastronomiche, sono stati nominati dal Consiglio d’Amministrazione dell’Associazione i due comitati preposti alla costituzione dell’Università: il Comitato Tecnico-organizzativo e il Comitato Ordinatore. È inoltre prevista per i primi di dicembre, così come avviene per la maggior parte degli atenei, l’inaugurazione dell’anno accademico alla presenza di autorità italiane e internazionali. È dunque con orgoglio che tutto lo staff dell’Università apre le porte ai primi studenti del Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche, un’università a tutti gli effetti internazionale. Per info: Paolo Enria, Anna Eastman, +39 0172 458507, 458505. E-mail: p.Enria@unisg.it a.Eastman@unisg.it  
   
   
CARLO PETRINI ELETTO DA TIME MAGAZINE “EROE D’EUROPA”: UN RICONOSCIMENTO AL LAVORO DI SLOW FOOD NEL MONDO  
 
Tra i 27 prescelti dall’edizione londinese della rivista americana Time a rappresentare gli “eroi d’Europa” c’è Carlo Petrini, in quanto difensore del cibo nella sua espressione più culturalmente complessa. Il riconoscimento viene assegnato attraverso la segnalazione dei corrispondenti del Time nelle varie nazioni europee, e la successiva selezione operata dalla votazione dei lettori attraverso il sito internet. A fianco di Carlo Petrini, presidente di Slow Food, nomi significativi scelti principalmente per il loro impegno in campo sociale: da Carla Del Ponte, procuratore del Tribunale internazionale dell’Aja, a Emma Thomson, attiva nella lotta contro l’Aids in Africa, alle due Simona, scelte non perché vittime del rapimento, ma per il loro lavoro umanitario con gli irakeni. Carlo Petrini è stato raggiunto dalla notizia in India, al termine di un convegno organizzato nell’ambito delle celebrazioni del 135° anniversario della nascita del Mahatma Gandhi, in cui ha presentato la filosofia di Slow Food e i progetti a sostegno ai cibi tradizionali di quel paese; il pubblico foltissimo e qualificato ha dimostrato grande interesse per le iniziative che in India l’associazione della chiocciola porta avanti, in collaborazione con la scienziata e attivista Vandana Shiva. “Sono incredulo” ha dichiarato Carlo Petrini “non mi sembra di essere un eroe. Sono però decisamente felice perché questo riconoscimento dimostra una cosa: il cammino ideale percorso da Slow Food nel corso della sua storia è stato capito: oggi la gastronomia non può più essere intesa come esercizio ludico fine a se stesso; nell’approccio col cibo si devono tenere presenti tre aspetti fondamentali che ne determinano la complessità: il valore organolettico, e quindi il piacere alimentare, quello ambientale (la sua eco-sostenibilità) e quello etico-sociale. Il riconoscimento non poteva cadere in un momento più appropriato” ha continuato Petrini. “Oggi tutta l’organizzazione di Slow Food è impegnata nell’organizzazione di Terra Madre (a Torino, Palazzo del Lavoro dal 20 al 23 ottobre): un incontro mondiale tra 5000 persone che lavorano concretamente nella produzione del cibo, provenienti da 131 nazioni. Un meeting che vuole dare a tutti coloro che si impegnano quotidianamente per garantire al mondo un’alimentazione buona, sana ed equa gli strumenti per incontrarsi, discutere e trovare soluzioni. A loro dedico, fin da oggi, questo prestigioso riconoscimento.”  
   
   
IL SOAVE MANDA A SCUOLA I SOMMELIERS  
 
Il Soave manda a scuola i sommeliers. E' un po' questo il senso della partecipazione del Soave e del Recioto di Soave al trentottesimo Congresso nazionale dell'Ais in programma a Mestre dal 3 al 7 ottobre. Il Consorzio tutela vini Soave e Recioto di Soave sarà infatti presente con uno stand "aperto" sui sommeliers, come dire uno spazio che sarà al contempo espositivo e didattico perché votato al tema vino e territorio. A Mestre, infatti, i vini presentati saranno accompagnati da una sorta di piccola carta di identità dei cru a loro volta individuabili nella mappa che il Consorzio realizzò qualche anno fa. Una presenza così pensata, accompagnata per altro da un altro emblema del territorio qual è il formaggio Monte Veronese Dop, è l'occasione per il Soave di farsi conoscere presso un pubblico preparato che è al contempo l'ambasciatore del patrimonio di tradizione e cultura del Soave. E' evidente, infatti, come dotare i sommeliers delle nozioni legate all'unicità dei vini significhi implicitamente farle arrivare al consumatore. Tutt'altro taglio avrà invece la presenza al Sial, il Salone parigino dell'agro-alimentare in calendario dal 17 al 21 ottobre. Il Consorzio del Save, presente con stand autonomo ma anche ospite della Camera di Commercio di Verona e di Export of Verona, gioca la carta del Sial per far incontrare le aziende del Soave con buyer, distributori, grande distribuzione organizzata ed enoteche in quello che è destinato ad essere l'atelier del Soave e del Recioto di Soave dove si entra per comprare qualità. Chiusa la parentesi transalpina sarà la volta del Salone del Gusto, in svolgimento dal 21 al 25 ottobre, al Lingotto di Torino. Il Soave in tutte le sue interpretazioni sarà presente negli stand della Camera di commercio di Verona e della Regione Veneto, nelle cene tematiche e nel salone collaterale "Terra Madre". Il Congresso dell'Ais, il francese Sial ed il Salone del Gusto saranno anche le passerelle del Lessini Durello Doc e dei vini Arcole Doc presenti con i rispettivi consorzi di tutela. Il Wine festival di Merano attende infine il Soave il primo week end di novembre mentre il 29 si chiude alla Wine Academy di piazza di Spagna a Roma.  
   
   
STUDIARE CIOCCOLOGIA ALLA NUOVA “SCUOLA DEL CIOCCOLATO” PERUGINA PER UN AFFASCINANTE VIAGGIO TRA CULTURA, GUSTO, ARTE E BENESSERE  
 
La Scuola del Cioccolato Perugina apre le sue porte a tutti gli appassionati di cioccolato e crea a Perugina un luogo dove la creatività e l’arte degli Esperti Cioccolatieri si fondono in una magica alchimia, un tempio per gli amanti del “cibo degli dei”. La Scuola del Cioccolato Perugina propone corsi creati per far conoscere il mondo del cioccolato: le origini, la storia, le caratteristiche e la qualità del cioccolato, dalla materia prima al prodotto finito, le leggende e le curiosità che fin dall’antichità lo hanno reso vero e proprio oggetto di desiderio e fenomeno di costume. L’idea di una Scuola aperta al consumatore nasce dal desiderio della Perugina di rendere la conoscenza del cioccolato accessibile a tutti i consumatori: la nuova struttura va ad affiancarsi alla prestigiosa Scuola del Cioccolato per professionisti già esistente, dove da diversi anni vengono formati i migliori Maestri Pasticcieri a livello nazionale e internazionale. La Scuola del Cioccolato è anche il luogo dove, accanto all’attività pratica di laboratorio, imparare l’arte della degustazione, dove educare il palato a riconoscere l’essenza più profonda del cioccolato e le sue diverse qualità, dove scoprire nuovi abbinamenti di gusto tra cioccolato e insoliti ingredienti; dove imparare ad accompagnare i diversi tipi di cioccolato alle bevande più adatte ad esaltarne il gusto e per una sensazione sensoriale. I primi corsi della Scuola avranno inizio in ottobre, in concomitanza con la manifestazione di Eurochocolate. I corsi previsti sono tre: Master in Cioccologia, Degustatore in Cioccologia e Artista in Cioccologia. Tutte le informazioni sul calendario dei corsi, le curiosità e le novità relative alla Scuola del Cioccolato sono disponibili on line sul nuovo sito www.Perugina.it  per un in indimenticabile viaggio virtuale nel mondo del cioccolato. Per prenotarsi si potrà contattare il numero verde dedicato 800.800907.  
   
   
MARKETING E CONTROLLO DI GESTIONE: LE NUOVE FRONTIERE DEI PANIFICATORI  
 
Si è tenuto mercoledì 22 settembre scorso, presso la sede di Castalimenti a Brescia, il corso “Tecniche di vendita e presentazione dei prodotti”. L’incontro, organizzato dal Sindacato dei Panificatori locale e promosso da Molino Quaglia, ha riscosso un successo senza precedenti. Il corso, tenuto dal Dott. Piero Gabrieli, consulente di direzione e docente in corsi di formazione, ha affrontato con un taglio fortemente operativo le problematiche relative alle tecniche di vendita e ha illustrato, fra le altre cose, una griglia di atteggiamenti di vendita da adottare nei diversi orari della giornata (da come gestire la coda delle prime ore della mattinata, a come trattare il cliente che vuole acquistare con più calma a metà giornata ad altre situazioni ancora). L’elevato numero dei partecipanti (una quarantina di persone prevalentemente titolari di esercizi di piccola e media dimensione) e l’attiva partecipazione della platea ai temi dell’incontro sono state le caratteristiche principali di questo evento. In particolare, la dimostrazione di Bip -software “amichevole” per il controllo di gestione- che ha presentato una semplice simulazione dell’incremento del costo di un panino in presenza di consegna a domicilio, ha catalizzato l’interesse dell’intera platea dimostrando così che la conoscenza di strategie di marketing e l’utilizzo di nuovi strumenti ad alto contenuto tecnologico sono ormai fattori irrinunciabili nella formazione della figura del panificatore professionista. Nuovi orizzonti e nuove possibilità si sono aperti quindi per quegli imprenditori del settore che vogliono affrontare, preparati, la sfida dei nuovi mercati. Ulteriori informazioni sui corsi di marketing e controllo di gestione per il settore panificazione, pasticceria e ristorazione si trovano sul sito www.Molinoquaglia.com  
   
   
PARMIGIANO-REGGIANO: INDISPENSABILE UN QUADRO NORMATIVO PIÙ COMPLETO  
 
La mancanza del Decreto sanzionatorio rischia di penalizzare l’intero comparto. Forte denuncia al convegno di Bologna nell’ambito delle celebrazioni dei 70 anni di fondazione. “Il sistema delle Dop rischia di essere un castello di carta”. Questa la denuncia di Andrea Bonati, presidente del Consorzio del Parmigiano-reggiano, al convegno su “Il ruolo delle istituzioni per la valorizzazione e la tutela dei prodotti Dop”, tenutosi oggi a Bologna nell’ambito delle celebrazioni del 70° di fondazione del Consorzio. Dopo la mancata pubblicazione del decreto sanzionatorio, peraltro già approvato dal Consiglio dei Ministri nello scorso luglio, il sistema di applicazione delle Dop rischia di vivere ancora in una situazione di pericoloso limbo. “Senza la firma del decreto – ha continuato Bonati – mancano infatti le norme per regolare i compiti e i poteri dei vari enti per comminare direttamente le sanzioni in caso di mancato rispetto dei disciplinari dei prodotti a Denominazione d’origine protetta”. Il compito basilare svolto dalla pubblica amministrazione è stato peraltro sottolineato dal direttore Leo Bertozzi, ha ricordato il ruolo svolto dalle istituzioni nel 1934, quando nacque il Consorzio, favorendo l’aggregazione dei produttori del nostro formaggio. L’ente pubblico ha inoltre avuto un’importanza fondamentale nella definizione di uno specifico quadro normativo sulle Dop (dalla Convenzione Internazionale di Stresa del 1951 alla promulgazione della Legge 125 del 1954 sulle denominazioni d’origine controllata dei formaggi, dal Regolamento 2081 del ’92 alla legge 526 del ’99). “Oggi – ha sottolineato Bertozzi – risulta ancora indispensabile l’intervento della pubblica amministrazione, che sempre più deve svolgere un ruolo di indirizzo e verifica, a tutti i livelli, regionale, nazionale e comunitario”. Bertozzi ha quindi auspicato che, soprattutto a livello nazionale, sia definito un modello di riferimento per stabilire procedure comuni di gestione delle diverse Dop in tutti i settori e per raggiungere un’impostazione comune nelle varie forme di enti di tutela. “Fondamentale – ha concluso Bertozzi – sarà poi l’azione che l’Unione Europea eserciterà a livello internazionale in sede di accordi multilaterali nell’Organizzazione Mondiale del Commercio per affermare il principio delle Indicazioni Geografiche. Uno degli ostacoli principali per lo sviluppo delle Dop è infatti la scarsa riconoscibilità dei marchi, che può favorire la concorrenza sleale dell’agropirateria”. Nel suo intervento, Paolo De Castro, professore dell’Università di Bologna, ha ricordato che i cittadini europei si attendono dalla Politica agricola comune europea innanzi tutto prodotti sicuri e sani e rispetto per l’ambiente. “In un quadro di liberalizzazione dei mercati – ha dichiarato De Castro – si registra un incremento della pressione competitiva sui prodotti agricoli. In questo quadro, la nuova Pac (che prevede modulazione, disaccoppiamento, riduzione dei prezzi e delle protezioni) espone le imprese al mercato ed alla concorrenza. Il nuovo sviluppo rurale dovrà quindi offrire specifiche opportunità all’agricoltura competitiva e di qualità”. Questo nuovo quadro, in base al quale la riduzione dei prezzi risulta essere una strategia perdente in partenza, deve valorizzare i prodotti di qualità e d’origine territoriale e sviluppare le aree rurali puntando alla valorizzazione del territorio nella sua completezza e non soltanto in una logica produttivistica. Laura La Torre, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, ha sottolineato che “il Ministero svolge il suo ruolo di supporto registrando le Dop e le Igp come marchi collettivi per tutelarli a livello internazionale. Sarà quindi basilare arrivare velocemente alla firma del decreto sanzionatorio per fermare i tentativi di usurpazione dei marchi”. Per Viviana Beccalossi, Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, le Regioni svolgono un ruolo rilevante per offrire le massime garanzie al consumatore, assicurando che sia osservato il sistema delle regole, siano applicati i disciplinari, vengano svolti i controlli per punire eventuali anomalie. La Beccalossi ha poi concluso ricordando che purtroppo in Italia manca una legge quadro sulla valorizzazione dei prodotti Dop, e sottolineando l’importanza di far squadra tra le varie regioni limitrofe per tutelare i prodotti comuni. Secondo Guido Tampieri, Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-romagna, è necessaria la massima compenetrazione tra la dimensione istituzionale ed i processi economici. “Il presidio delle regole – ha dichiarato Tampieri – è infatti affidato alle istituzioni e tanto più lo scenario di riferimento si allarga verso una dimensione globale, tanto più queste regole sono necessarie per orientare lo sviluppo dei prodotti d’origine. Il futuro del mondo è legato all’affermazione della cultura delle differenze e quindi la tutela delle denominazioni è vitale l’affermazione delle identità territoriali”. Le celebrazioni del 70° del Consorzio si concluderanno al Teatro Ariosto di Reggio Emilia nel pomeriggio del 19 ottobre con il convegno su “Il ruolo degli Enti di tutela in Europa nella gestione dei prodotti del territorio”.  
   
   
DALL’ALTO ADIGE ALLE NOSTRE TAVOLE ARRIVA MARLENE BIO: LA MELA BIOLOGICA DI MARCA  
 
Marlene Bio con 14.000 tonnellate rappresenta la più grande produzione di mele di tutta Europa. Con l’inizio di ottobre i consumatori italiani avranno a disposizione le nuove mele biologiche Marlene Bio, prodotte in Alto Adige dalla cooperativa Bio Sudtirol, associata al Consorzio Vog— Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell’Alto Adige, maggior produttore di mele d’Europa e tra i più importanti nel mondo. Bio Sùdtirol, costituita nel maggio 2002, riunisce 140 produttori con un’area complessiva di produzione di 450 ettari ed un volume di conferimento di oltre 14.000 tonnellate di mele biologiche l’anno, è la più grande associazione di agricoltori specializzati nella coltivazione biologica delle mele di tutta Europa. “Siamo orgogliosi e felici che sia arrivato il momento per proporre a tutti gli italiani le mele biologiche dell’Alto Adige marcate Marlene@ - ha dichiarato il direttore del Consorzio Vog, Gerhard Dichgans. Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie al grande impegno profuso dalla nostra cooperativa Bio Sùdtirol che è riuscita a dar vita ad una produzione di mele biologiche perfettamente in grado di soddisfare le rigorose direttive richieste per la vendita di mele a marchio Marlene” Tutta la produzione Marlene Bio avviene secondo i dettami previsti dal Regolamento europeo 2092/91 (normative dell’agricoltura biologica) ed è certificata da Abcert, ente tedesco tra i più qualificati in questo compito a livello europeo. La cooperativa Bio Sudtirol dispone di una struttura propria in cui svolge esclusivamente la lavorazione della mela biologica. La coltivazione biologica prevede una produzione armonica ed equilibrata sfruttando insetti utili contro i parassiti, evitando in questo modo l’uso degli antiparassitari chimici. L’assortimento delle mele biologiche Marlene Bio è molto vasto ed è in grado di soddisfare tutte le esigenze del consumatore. Oltre alle varietà storiche, resistenti e molto conosciute dai cultori del biologico, come la Topaz e la Gold Rush, Biosùdtirol produce numerose varietà nuove che rispecchiano il trend della moderna richiesta. Tale assortimento spazia su tre aree di riferimento: le cosiddette “classiche”, fra cui la gettonatissima gialla Golden Delicious, seguita dalla rossa Stark Delicious e dalla verde Granny Smith; le “bicolori”, drappello capitanato dalla nota Royal Gala e di cui fanno parte la Braeburn e la Fuji, le “specialità” Stayman Winesap e Pink Lady, l’ultima entrata. La ricerca “Gli italiani e l’alimentazione biologica”, realizzata appositamente da Renato Mannheimer, presidente di Ispo — Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione ha messo in evidenza l’atteggiamento largamente diffuso tra gli italiani, favorevole agli alimenti biologici. In particolare, sono stati espressi apprezzamenti per la loro qualità e bontà e per il basso impatto ambientale dovuto alla loro produzione. Secondo il Sondaggio, condotto su un campione rappresentativo di popolazione maggiorenne, il 77% degli italiani pensa che i prodotti biologici facciano meglio alla salute, il 64% che esiste una differenza tra un prodotto proveniente da coltivazione biologica e un comune prodotto alimentare, il 63% che i prodotti bio sono più gustosi di quelli non biologici ed il 75% che la produzione biologica non danneggia l’ambiente. Per l’8O% sono ancora troppo costosi, tuttavia il 68% si dice propenso a pagare di più per avere la sicurezza che il prodotto acquistato derivi da coltivazione biologica. “Dall’insieme degli elementi messi a fuoco dal sondaggio- conclude Mannheimer — emerge un quadro caratterizzato da un elevato apprezzamento delle qualità dei prodotti alimentari biologici, giudicati soprattutto più salutari e gustosi e meno dannosi per l’ambiente, da una diffusa percezione che il loro prezzo sia un po’ troppo elevato e, nonostante ciò, da una buona propensione a pagare di più per comprarli”. In sintesi, questi elementi sono stati riassunti da Renato Mannheimer in un Indice di propensione verso i prodotti biologici, i cui valori risultano positivi nel 76% dei casi.  
   
   
L’ALBERO DEGLI AROMI DEL CAFFÈ E L’ANALISI SEMIOTICA DEL PACKAGING: DUE NOVITÀ ASSOLUTE SU L’ASSAGGIO DELL’AUTUNNO 2004  
 
Due le grandi novità presentate su L’assaggio, l’unica rivista italiana dedicata all’analisi sensoriale: l’albero degli aromi del caffè, una classificazione innovativa degli odori della bevanda, e l’analisi semiotica del packaging, utile per capire come il packaging del vino influenza la percezione di uno dei più importanti prodotti della tradizione italiana. E’ appena uscito il nuovo numero de L’assaggio (numero 7, autunno 2004), l’unica rivista italiana dedicata completamente all’analisi sensoriale. Come sempre la rivista è incentrata sugli ultimi sviluppi della scienza che permette di valutare il percepito di prodotti e servizi. In questo numero però ci sono due novità di rilievo che gettano i ponti verso il futuro. Il primo momento di innovazione presentato nella rivista è rappresentato dall’albero degli aromi del caffè. Luigi Odello, presidente del Centro Studi e Formazione Assaggiatori, presenta una nuova ipotesi di classificazione degli odori del caffè. Non si tratta di un’idea nuova, innovativo è però il metodo con cui si ottiene l’albero degli aromi, basato su tecniche statistiche, nozioni chimiche e una solida esperienza merceologica e di analisi sensoriale. Il tutto in coerenza con la cultura italiana del caffè. La novità maggiore presentata da L’assaggio 7 è certamente l’analisi semiotica del packaging elaborata da Manuela Violoni. La metodologia semiotica è applicata nel caso specifico a una serie di bottiglie di vino rosso, con l’obiettivo di cogliere ciò che queste comunicano al consumatore. Infatti una bottiglia racconta almeno tre storie: quella del produttore, quella del vino e quella del consumatore. E queste storie spesso esercitano una forte influenza sul modo in cui viene percepito il vino: da qui l’interesse dell’analisi sensoriale per questo tipo di indagine semiotica. Una collaborazione che promette bene: dall’unione delle due competenze si potrà tracciare un profilo più preciso di ogni prodotto in analisi. L’assaggio è edito dal Centro Studi e Formazione Assaggiatori, azienda leader in Italia nell’analisi sensoriale che da quasi quindici anni studia la percezione di prodotti e servizi attraverso test di analisi sensoriale: nel suo laboratorio sono stati analizzati e profilati quasi 1.000 prodotti. Il Centro Studi e Formazione Assaggiatori studia la percezione per migliorare la qualità della vita: infatti da un lato aiuta i produttori a produrre meglio e a preservare alti standard qualitativi, dall’altro insegna ai consumatori a scegliere prodotti di qualità.  
   
   
“ADOTTA UNA MUCCA”: IL PRIMO PROGRAMMA ON LINE DI EDUCAZIONE ALIMENTARE PER LE SCUOLE ORGANIZZATO DA COOPERLAT-GRUPPO FATTORIE ITALIA  
 
“Adotta una mucca”, la prima, grande iniziativa di educazione alimentare rivolta alle scuole veicolata attraverso internet (www.Adottaunamucca.it), è giunta quest’anno con successo alla sua quinta edizione: quella relativa all’anno scolastico 2004/2005. Un successo confermato dai numeri. Nell’edizione 2003/2004 si è registrata, infatti, la partecipazione attiva di ben 1.045 classi delle scuole elementari e dei loro insegnanti, con il coinvolgimento di 20.465 alunni. Non solo. Tutte le classi che hanno aderito al programma si sono contraddistinte sia per l’impegno che per la qualità del lavoro svolto, a dimostrazione che il latte può trasformarsi anche in una coinvolgente materia di studio. Anche l’edizione 2004/2005 del Programma Didattico on line “Adotta una mucca”, realizzato da Cooperlat-gruppo Fattorie Italia, azienda marchigiana leader nel settore lattiero caseario, si rivolge agli alunni delle scuole elementari e ai loro insegnanti. Con il Programma Didattico “Adotta una mucca” l’educazione alimentare diventa un gioco. E di gioco in gioco, in un ambiente di estrema interattività, i bambini apprendono nozioni utili sul cibo, sul suo valore nutritivo e sulla sua “storia”, dal produttore al consumatore. Un programma che coinvolge insegnanti e alunni, nonché i genitori, e che è ricco, non solo di interessanti informazioni, ma anche di coinvolgenti proposte (giochi, esercizi di classe, esperimenti etc.), di svariate iniziative e di premi eccezionali legati a un bellissimo concorso che premia sia l’impegno, sia la qualità del lavoro svolto. Inoltre, attraverso un “forum virtuale”, gli insegnanti e gli alunni possono dialogare fra loro, scambiarsi esperienze, lanciare idee, porre domande agli esperti…La mucca, naturalmente, è sempre il personaggio guida, il Virgilio che accompagna i bambini nel loro percorso didattico e illustra le cose da fare. Una mucca che, adesso, ha anche un nome: Frisy. Sono stati proprio i bambini a volerla chiamare così, trasformando un personaggio virtuale in una mucca “vera”, con tanto di nome. Il sito www.Adottaunamucca.it, realizzato da Cooperlat-gruppo Fattorie Italia, è di libero accesso a tutti: la registrazione, totalmente gratuita, viene richiesta solo al momento di iscriversi al concorso, aperto solo agli alunni delle scuole elementari e ai loro insegnanti. Ad iscriversi sono le classi nel loro insieme: anzi, la prima iscrizione è lasciata al singolo insegnante interessato che, a sua volta, identifica la sua scuola e le classi con cui svilupperà il Programma Didattico.  
   
   
PERUGINA.IT IL SITO PER CHI AMA IL CIOCCOLATO  
 
Si entra con un clic in perugina.It e subito si sente il profumo inconfondibile del cacao, il calore intenso dei paesi d’origine, il gusto del cioccolato che prende forma. L’invito a perdersi in un viaggio di piacere polisensoriale è immediato. I percorsi di questo tour virtuale seguono rotte diverse. Si può scegliere di accompagnare i nostri pensieri in una storia dai tragitti affascinanti, eredi delle origini precolombiane. Esplorare le vie del cacao attraverso le piantagioni, i luoghi di raccolta e di lavorazione. Entrare a curiosare nei laboratori d’arte degli Esperti Cioccolatieri, che creano con abilità e passione le specialità Perugina. Oppure guidare i nostri cinque sensi nel piacere di assaporare uno scacco di fondente. O ancora, ricercare i fondamenti scientifici per convincere i più scettici sulle virtù del cioccolato. Così cliccando La Cultura, l’Arte, Il Gusto, Il Benessere, troviamo tracciate nel sito Perugina le guide per approfondire ogni argomento sul cioccolato. Ed è solo l’inizio. Di volta in volta, per i visitatori più fedeli, ci saranno novità e nuovi viaggi da percorrere. Vale la pena tornare su questo sito, che oggi offre ai navigatori un primo assaggio, per accompagnarli nel tempo alla scoperta di tutto quanto c’è di interessante, utile, attuale o semplicemente curioso sul mondo del cioccolato. Perugina, con il suo sito vuole dare contenuti sempre nuovi. Avvicinare gli appassionati del cioccolato a un mondo che è il suo mondo. Coinvolgerli fino a condividere insieme la creazione di un cioccolatino. Nella sezione del sito dedicata alla Scuola del Cioccolato, puntuali le indicazioni per sapere tutto sui corsi: dove si svolgono, chi insegna, come arrivarci. Dalla visita virtuale alla visita segnata davvero sul carnet di viaggi il passo è breve. Il sito apre a tutti le porte del Museo Perugina, presentando attraverso immagini e documenti inediti e originali la storia di un’impresa italiana. Un invito, a chi si trova sulla strada di Perugia, a programmare una piccola deviazione verso San Sisto, sede della Perugina, del suo Museo, quello vero, e della Scuola del Cioccolato. Nell’attesa, dal sito la visita si fa comunque interessante. Www.perugina.it completa il suo viaggio, indicando all’esploratore virtuale gli Eventi dedicati al cioccolato in Italia e nel mondo. Lo allieta con una sezione speciale dal nome che ammicca al clic: Idee per te. Qui la possibilità di scaricare piccoli e grandi omaggi virtuali, tra cui le insostituibili e-cards, ma anche golosissimi e-book di sole ricette al cioccolato. A questo punto occorre fare un passo indietro sulla Perugina e su quei prodotti che emozionano da generazioni gli italiani. Nella sezione Chi siamo appare il profilo di un’azienda che ha nel Dna impressa la passione del cioccolato. Infolink: www.Perugina.it  
   
   
MASTER DEL SANGIOVESE 2004 NEL MESE DI NOVEMBRE A FAENZA (RA) L’IMPORTANTE CONCORSO NAZIONALE  
 
Anche in questo 2004 ritorna uno dei concorsi enologici nazionali più importanti e significativi: il "Trofeo Ente Tutela Vini di Romagna - Master del Sangiovese" che prenderà vita nell’intera giornata di lunedì 22 novembre 2004, presso il Centro Fieristico Provinciale di Faenza (Ra) nell’ambito della manifestazione “Enologica e Salone del prodotto tipico della Romagna”. Riservato ai Sommelier A.i.s., il concorso è organizzato dall'Ente Tutela Vini di Romagna e dall'A.i.s. - Associazione Italiana Sommelier in collaborazione con l'Enoteca Regionale Emilia Romagna. Novità di quest’anno è che il concorso sarà suddiviso in due categorie: una riservata a “Sommelier Professionisti” (4° Edizione) ed una, invece, ai “Sommelier degustatori non professionisti abilitati A.i.s.” che per il primo anno si potranno cimentare in questa competizione. Considerevole il montepremi complessivo che raggiunge la somma di 4.500 Euro. I candidati dovranno affrontare diverse prove per manifestare le proprie conoscenze in merito al Sangiovese, uno dei vini e dei vitigni principi della viticoltura italiana e mondiale: prove scritte con questionario, degustazione scritta di due vini a base di Sangiovese, abbinamento cibo-vino pratico sempre scritto. Le conoscenze richieste ai candidati saranno molteplici tra le quali: storia, coltura della vite e vinificazione del vitigno Sangiovese; vitigni, terreno e clima del vitigno in Italia e nel Mondo; legislazione del vitigno e zone del Sangiovese di Romagna D.o.c., analisi organolettica e abbinamento cibo-vino, vini assemblati con maggioranza a base Sangiovese. I primi tre classificati di ogni categoria disputeranno le prove finali che saranno così articolate per i Sommelier professionisti: degustazione di tre vini Sangiovese con riconoscimento, abbinamento dei vini Sangiovese ad un menù, correzione di una carta dei vini di Sangiovese, accoglienza e presa delle ordinazioni, servizio e decantazione di un vino. Per i Degustatori abilitati la prova sarà più “snella” ma sempre e comunque di grande valore con la degustazione di tre vini Sangiovese con riconoscimento e successivamente la correzione di una carta dei vini di Sangiovese. A valutare e giudicare i partecipanti al concorso ci sarà una giuria esperta e qualificata composta da: Presidente Nazionale A.i.s., Responsabile Concorsi A.i.s., Presidente dell'Ente Tutela Vini di Romagna, Presidente dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna, Presidente Sezione A.i.s. Romagna , Presidente Sezione Romagna Assoenologi, il vincitore dell’ultima edizione del Master Luca Gardini, ed un esperto giornalista enogastronomico. I vincitori del concorso saranno premiati sempre nella giornata del 22 novembre nel corso di una cena di gala alla quale parteciperanno anche testimonial d’eccezione del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport. Per maggiori informazioni: Ente Tutela Vini di Romagna tel. 0546 28455 entevini@fastmail.It  
   
   
DAL 14 AL 17 NOVEMBRE, A TORINO, IL "SALONE DEL VINO" E IL 27 E 28 NOVEMBRE, A ROMA, UN GRANDE EVENTO PROMOZIONALE ALLA" CITTA¹ DEL GUSTO" DEL "GAMBERO ROSSO": PROMOTOR INTERNATIONAL CONFERMA I SUOI OBIETTIVI NEL MONDO DEL VINO  
 
Con la sua originale formula e strategia di comunicazione, il Salone del Vino tornerà di scena, dal 14 al 17 novembre, a Torino, nei padiglioni del Lingotto come "momento commerciale concreto" e punto d¹incontro per le aziende ed i terroir emergenti. E, per le cantine italiane ed i territori del vino che hanno creduto in questo evento, che si conferma come happening importante per favorire business e comunicazione, quest¹anno c'è un'opportunità in più: oltre ad aprire le porte al pubblico degli enoappassionati (che negli ultimi anni sono diventati il quarto canale distributivo in Italia e a buon diritto possono essere considerati veri e propri buyers (ma solo nella giornata del 14 novembre), questo rendez-vous per i "professionisti del vino" è completato dalla possibilità di partecipare, il 27 e 28 novembre, a Roma, sempre attraverso l'organizzazione di Promotor International, al grande evento promozionale alla "Città del Gusto" del "Gambero Rosso". Sarà l¹occasione per rilanciare l'immagine del settore enovinicolo nel mercato più importante per la nostra nazione, che è Roma, in partnership con enti territoriali prevalentemente piemontesi e le principali istituzioni del settore. Si sta nel frattempo ultimando il programma definitivo che conferma la linea del "Salone del Vino" che, attraverso workshop nazionali e internazionali, l’incontro tra domanda e offerta, seminari, presentazioni di guide e convegni, vuole essere innanzitutto un evento di comunicazione del prodotto, ma anche e soprattutto il meeting point per gli operatori commerciali dove potersi incontrare. Ed è proprio al grande pubblico, innamorato del vino e dei suoi tanti aspetti, che l'evento 2004 dedica ancor più spazio e interesse: biglietti di ingresso a costi più contenuti e tante degustazioni ed eventi, perché la missione degli organizzatori è stare dalla parte delle imprese ed aiutarle a coltivare il mercato in rapporto con i consumatori. Www.salonedelvino.com  
   
   
FONDAMENTA DEL GUSTO PRESENTA IL MEGLIO DELLE SPECIALITA’ REGIONALI AL PUBBLICO PROFESSIONALE DI TUTTO IL MONDO DAL 21 AL 25 OTTOBRE, AL SALONE DEL GUSTO DI TORINO  
 
Il prestigioso Salone del Gusto di Torino, la più grande e completa vetrina dei prodotti tipici e tradizionali, che dal 21 al 25 ottobre 2004 raccoglie a Torino il pubblico di appassionati del mangiare bene dal mondo, ospita anche quest’anno, per la seconda volta, il Consorzio Export Fondamenta del Gusto. Il Consorzio, nato due anni fa come Confraternita, intorno a due idee-guida (l'amore per le cose buone della miglior tradizione italiana e la convinzione che unire le forze moltiplica i risultati), ed una “mission” particolare: promuovere il food Made in Italy d'alta gamma, soprattutto nei mercati internazionali. In quest’ottica la partecipazione alla mostra torinese è di particolare importanza: il Salone del Gusto è caratterizzato da una filosofia molto vicina a quella del Consorzio, ossia, dare spazio, visibilità e conseguentemente opportunità ai piccoli produttori, soprattutto alle produzioni a denominazione di origine o tradizionali, quelle che hanno una storia, quelle da salvaguardare, quelle in grado di fornire ai migliaia di visitatori, tra operatori professionali e consumatori finali, che in gran parte giungono dall’estero, un quadro completo delle migliori specialità regionali italiane. Il Consorzio si presenta a Torino forte d'importanti riconoscimenti e successi già ottenuti a livello nazionale ed internazionale. Particolarmente significativo il calendario delle partecipazioni fieristiche in Italia e, soprattutto all'estero compiute con grande successo quest'anno: la partecipazione al 18° Salone Internazionale del Club dei Gourmets di Madrid dello scorso aprile e il ritorno al Cibus di Parma dal 6 al 10 maggio, il debutto, dal 27 al 29 giugno, a New York al Summer Fancy Food Show, preceduto dalla “missione” canadese (una delegazione del Consorzio ha incontrato a Toronto, in collaborazione con gli uffici Ice, un gruppo di operatori locali). I protagonisti del Consorzio Export Fondamenta del Gusto – nove piccoli e medi produttori di specialità gastronomiche, accomunati dai valori e passioni basati sulla qualità e genuinità dei loro prodotti - due anni fa hanno deciso di unirsi per condividere esperienze, obiettivi ed informazioni, nella convinzione che i consumatori meritano prodotti di eccellenza e che chi li produce, merita più mercato. Così, i nove hanno dato vita al Consorzio Export Fondamenta del Gusto finalizzato a far conoscere e promuovere i loro cibi naturali e semplici a chi, come loro, considera la buona gastronomia come uno dei gusti primari della vita e condivide il motto mangiare sano per vivere bene. Il Consorzio presenta a Torino una vastissima gamma di eccellenti specialità (le “referenze” sono più di duecento), che per tutta la durata del Salone potranno essere degustate e anche acquistate: dagli antipasti ai dolci, dall’olio extravergine di oliva all’aceto balsamico, dai formaggi alle marmellate, dal riso alla pasta. Una scelta raffinata che permette di creare un menù completo dall’antipasto al dolce e al caffè! I nove protagonisti del Consorzio Export Fondamenta del Gusto, con i loro prodotti sani e genuini, particolarmente curati dalla selezione delle materie prime al confezionamento, coprono l'Italia enogastronomica da Nord a Sud, spaziando tra le specialità delle tradizioni di ben otto diverse regioni: Piemonte (con Risi & Co. Srl di Michele Perinotti), Veneto (con la Torrefazione Artigiana Caffè del Doge di Bernardo Della Mea), Emilia Romagna (con il Caseificio Sociale Castellazzo di Giulio Pratissoli e l’Antica Balsamica S. Giacomo di Andrea Bezzecchi), Toscana (con l’Azienda Agricola “Il Frantoio” di Vicopisano di Nicola Bovoli), Lazio (con la Di Ciaccio specialità Dolciarie di Antonio Di Ciaccio), Marche (con La Pasta di Giovanni Perna, di Graziano Perna), Puglia (con la Sapori del Salento Di Stefanicò di Francesco Muscella) e Sicilia (con La Nicchia di Gianni Busetta). Lo scopo principale di Fondamenta del Gusto è promuoverre la conoscenza e i sapori dei prodotti dehli Associati al fine di costruire una strategia di distribuzione capillare per conquistare maggiore quota del mercato nel food e raggiungere i numerosi consumatori alla ricerca di un’alimentazione genuina e di qualità, soprattutto all’estero. Lo stand del Consorzio (Pad. 3 – Stand R 16), durante i cinque giorni del Salone di Torino diventerà, quindi, un prezioso punto d'incontro tra i produttori consorziati, operatori professionali e consumatori finali: un’occasione di stringere nuove, forti, relazioni commerciali. Un prezioso strumento nella promozione dei propri prodotti e nell’andare incontro ai consumatori è costituito anche da Internet. Per informazioni e acquisti diretti cliccare su www.Fondamentadelgusto.it. Ecco un breve ritratto delle nove aziende che costituiscono il Consorzio Export Fondamenta del Gusto. Risi & Co. Di Michele Perinotti, nel rispetto delle tradizioni della propria zona, le Grange Vercellesi, produce il riso delle varietà più pregiate (come Carnaroli e Vialone Nano) accanto ai raffinati Venere Nero e Rosso Selvatico Integrale, nonché cereali, farine e biscotti. Il pastificio La Pasta di Giovanni Perna, seguendo l’antica tradizione marchigiana, utilizza trafile in bronzo ed essiccazione lenta e a basse temperature. L'attuale titolare, Graziano Perna seleziona le migliori semole di grano duro ottenendo un prodotto con un colore particolarissimo e una caratteristica ruvidità che permette di trattenere meglio i condimenti. Il Caseificio Sociale Castellazzo di Giulio Pratissoli produce da più di cent’anni il vero Parmigiano Reggiano, nelle migliori tradizioni della propria zona, la campagna reggiana, con una stagionatura lenta e graduale, ottenendo così un prodotto semplice, sano e naturale. L’antica Balsamica San Giacomo di Andrea Bezzecchi che continua le tradizioni della propria famiglia e del territorio, produce il vero aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, un prodotto dalle origini millenarie, e delle specialità uniche come gelatina di balsamico, cioccolatini San Giacomo ripieni, appunto, di balsamico. L’azienda Agricola Il Frantoio di Vicopisano di Nicola Bovoli, nel rispetto delle tradizioni della propria zona, alle pendici del Monte Pisano, produce un ottimo olio extravergine di oliva della varietà “frantoio”. Tra le altre specialità dell’azienda ci sono anche “filetti di cinghiale” in olio extravergine d’oliva, Kiwi sciroppati e Nettarina di Kiwi. Sapori del Salento Di Stefanicò di Francesco Muscella, seguendo le tradizioni del basso Salento, produce l’Orgolio, olio extravergine d’oliva ottenuto dalle varietà più pregiate e “storiche” del territorio (Cellina di Nardò, Ogliarola, Leccino), accanto ad una serie di conserve vegetali all’Orgolio e al naturale, nonché la Salsa di pomodoro biologica, confetture di frutta e “Ficherell”, fichi secchi con mandorla. Di Ciaccio Specialità Dolciarie di Antonio di Ciaccio, nelle migliori tradizioni pasticciere della propria zona, la provincia di Latina, produce delle vere leccornie: la pastiera, la torta saracena, i mostaccioli e una serie di “Delizie” al caffè, al limone e all’arancia. La Nicchia di Gianni Busetta propone il meglio dei profumi e dei sapori dell’isola di Pantelleria: capperi, pomodori secchi, uva passa di Zibibbo, origano. Caffè del Doge di Bernardo Della Mea continuando la cultura Veneziana del vivere, ripropone i segreti dell’antica Torrefazione Extradoge fondata dal cav. Rizzardini: il “Venetian Style Espresso”, ossia miscelazione separata e tostatura chiara.  
   
   
GIOVANI CHEF DI TALENTO INTERPRETANO IL GUSTO DEL TERRITORIO A TORINO  
 
Il Gusto del Territorio debutta a Torino portando in città declinazioni contemporanee della tradizione gastronomica del Nord Ovest. Sapori di mare e di montagna si incontreranno in città interpretati da chef accomunati dall’arte di tradurre in suggestione la ricchezza dei sapori di un territorio. Il Gusto del Territorio è un'iniziativa ideata con l’obiettivo di promuovere occasioni di incontro con alcuni fra i più rappresentativi professionisti della buona tavola che negli ultimi anni sono stati premiati da pubblico e critica per la particolare attenzione dimostrata nella valorizzazione delle risorse del territorio protagoniste di una cucina in appassionante evoluzione. Sede della rassegna sarà il Ristorante l’Birichin, uno dei migliori indirizzi golosi della città. Il programma, un ciclo di 5 serate di cui saranno protagonisti alcuni fra i più promettenti chef della nuova generazione, prevede la partecipazione straordinaria di Igles Corelli patron del ristorante “Locanda della Tamerice” di Ostellato (Fe), volto noto grazie alle numerose partecipazioni televisive e ideatore, nel 1989, della fortunata iniziativa “Saperi&sapori” a cui si ispira la prima edizione della rassegna torinese. Il Gusto del Territorio debutta a Torino portando in città declinazioni contemporanee della tradizione gastronomica del Nord Ovest. Sapori di mare e di montagna si incontreranno in città interpretati da chef accomunati dall’arte di tradurre in suggestione la ricchezza dei sapori di un territorio. Sergio Sesone, giovanissimo e neo stellato chef del ristorante "Le Petit Restaurant" dello storico Relais Bellevue di Cogne, proporrà una personale interpretazione della tradizione gastronomica valdostana. Ambasciatore della cucina ligure sarà Giuseppe Ricchebuono, chef della “Fornace di Barbablù” di Vado Ligure, singolare locale ricavato all’interno di un’antica fornace di epoca romana. Non mancheranno naturalmente appuntamenti con la cucina piemontese con menu firmati da Marc Lanteri, Jeune Restaurateur d'Europe e chef del ristorante "Delle Antiche Contrade" di Cuneo e dal grande Walter Eynard patron del ristorante "Flipot" di Torre Pellice, fra i più apprezzati protagonisti del panorama gastronomico nazionale. Il suo sarà un goloso viaggio alla scoperta dei più autentici sapori della Val Pellice. Nicola Batavia, chef patron del ristorante ‘l Birichin”, inaugurerà la rassegna con un curioso menu a 4 mani realizzato in collaborazione con Igles Corelli. Prenderanno inoltre parte all’iniziativa alcune realtà-simbolo della produzione gastronomica italiana fra cui: Le Baladin di Piozzo (Cn) creato dal mastro birraio Teo Musso e considerato oggi uno dei migliori microbirrifici d’Europa, Torrefazione Caffè Lelli di Bologna che da anni firma grandi miscele d’autore, Guido Gobino di Torino fra i più apprezzati artigiani del cioccolato ed ancora Terre da Vino, La Crotta di Vegneron, Castellari Bergaglio, Vajra, Tenuta Santa Croce, Guidi Fiorenzo, Pasticceria Canobbio e Villa Zarri. Tutte le serate avranno luogo al ristorante “‘l Birichin”, via V. Monti 16 – Torino. Prenotazioni e Informazioni Ristorante ‘l Birichin - Tel. 011 657457  
   
   
L’ITALIA DELLE REGIONI AL SALONE DEL GUSTO 2004 - I SAPORI DELLA LOMBARDIA  
 
Al Salone del Gusto, dove cresce lo spazio dedicato alle culture e alle tradizioni gastronomiche del mondo, sono ancora i cibi e le cucine regionali italiane a ricoprire un ruolo di primaria importanza. I Laboratori del Gusto, iniziative ideate per far conoscere l'eccellenza della produzione artigiana nazionale, presentano abbinamenti e degustazioni illustrati direttamente da esperti, produttori, agricoltori, artigiani e viticoltori. Nel Padiglione 5 del Lingotto i prodotti della Lombardia sono protagonisti in 18 Laboratori del Gusto: Gio 21 h. 16:00, Dal San Daniele al Patadok - L006 (con le bollicine della cantina di Franciacorta Monte Rossa); Gio 21 h. 16:00, La geometria della Val Taleggio - L011 (degustazione di quattro caci della Val Taleggio con i vini della Val Calepio); Ven 22 h. 13:00, I salumi emiliani - L038 (etichette delle tre aziende franciacortine Il Mosnel, Contadi Castaldi e Majolini); Ven 22 h. 13:00, Salumi ecumenici - L044 (degustazione, tra gli altri, di salame d’oca di Mortara); Ven 22 h. 16:00, Apple pie e altre mele in pasticceria - L056 (con i vini dolci della Cantina Sociale di La Versa); Ven 22 h. 19:00, Carni marinate al vino - L079 (con le bollicine della cantina Fratelli Muratori di Capriolo, Brescia, in Franciacorta); Sab 23 h. 13:00, Mortadella e bollicine - L096 (bollicine di Franciacorta Uberti); Sab 23 h. 16:00, Salumi lungo il Po - L097 (con il salame mantovano – Presidio Slow Food – e il salame lodigiano. Presentazione del volume Dispensa del Po di Slow Food Editore); Sab 23 h. 16:00, Esperienza Birra: come nasce una birra - L103 (laboratorio didattico sulla produzione della birra artigianale con Agostino Arioli del Birrificio Italiano di Lurago Marinone, Como); Sab 23 h. 19:00, Sono tutti salami - L118 (degustazione di Salame Mantovano, Presidio Slow Food); Dom 24 h. 13:00, I Salumi strani dei Presìdi - L133 (tra gli altri il Violino di capra della Valchiavenna, Presidio Slow Food); Dom 24 h. 16:00, Eccellenze dei Presìdi nei formaggi di malga - L155 (Bitto “Valli del Bitto” e Bagòss di Bagolino); Dom 24 h. 16:00, Grana Padano e Dolcetto di Dogliani Superiore - L156, Dom 24 h. 19:00, Parmigiano-reggiano dall’antipasto al dolce - L171 (con il Franciacorta Satén Ferghettina); Lun 25 h. 13:00, Nomi particolari, forme particolari - L178 (con il Pannerone di Lodi, Presidio Slow Food); Lun 25 h. 13:00, Mortadelle dei Presìdi - L187 (etichette dell’azienda Guido Berlucchi di Cortefranca, Brescia); Lun 25 h. 16:00, Bagna cauda e verdure dei Presìdi - L194; Lun 25 h. 16:00, Le razze del Culatello - L206 (con il Franciacorta Bellavista). Nel Mercato del Buon Paese viene proposta ai visitatori un’accurata selezione di specialità regionali, che si possono acquistare dalle bancarelle nelle vie tematiche. E ovviamente, si distinguono all’interno del Mercato del Buon Paese i Presìdi Slow Food, un’occasione per acquistare e conoscere autentiche rarità. Dalla Lombardia ne arrivano 6: Bagòss di Bagolino, Bitto “Valli del Bitto”, Grano saraceno della Valtellina, Pannerone di Lodi, Salame casalìn dei contadini mantovani, Violino di capra della Valchiavenna Il Salone del Gusto è una manifestazione fieristica a cadenza biennale alla quinta edizione, aperta al pubblico, che dà spazio e visibilità alle produzioni di qualità del comparto enogastronomico mondiale, in particolare a quelle a denominazione di origine o tradizionali, e che si propone di trasmettere i contenuti di civiltà che questo straordinario patrimonio agro-alimentare implica. Il visitatore del Salone del Gusto trova in un vasto mercato diviso in vie tematiche una selezione di produttori dell’agroalimentare provenienti da tutto il mondo. Spiccata è la vocazione didattica del Salone del Gusto, in grado di fornire ai consumatori-visitatori le chiavi di lettura per comprendere le caratteristiche dei prodotti esposti e proposti. Numerose sono le possibilità di degustare cibo, vino e molte altre bevande. Organizzatori: Regione Piemonte, Slow Food  
   
   
LA RICETTA PER UN MATRIMONIO DURATURO? RITROVARE IL PIACERE QUOTIDIANO DELLO STARE A TAVOLA  
 
Ormai dedichiamo al cibo, quello di tutti i giorni, sempre meno tempo di quello che merita perché perennemente di fretta tra lavoro, studio, impegni vari. Un modo di vivere che può alla lunga compromettere anche il matrimonio più solido perché si è perso il quotidiano piacere di stare a tavola con il proprio partner e, salvo alcune occasioni e ricorrenze particolari, si cucina e si mangia più per dovere che per amore, e giorno dopo giorno l'ora dei pasti in famiglia va perdendo significato e attrattiva. E' questa l'opinione di Andrea Virgilio, che con i fratelli Domenico (pasticciere e sommelier) e Pino (chef) forma l'affiatato team della Trattoria La Barca di Rho (Milano), un locale ormai storico, punto di riferimento di molti buongustai che vengono anche da fuori per l'ottima cucina a base di pesce e per ascoltare quanto Andrea, che sta in sala, ha da raccontare sulla gastronomia della sua Bari, della sua gente. Per aiutare le nuove coppie a non fare questo errore Andrea Virgilio ha organizzato corsi (gratuiti) di due serate, la prima dedicata a una chiacchierata sull'importanza del cibo e del mangiare insieme e la seconda presso il ristorante. In questa seconda serata le ragazze sono state in cucina con Pino e Domenico che hanno svelato i segreti di alcuni piatti, mentre i ragazzi sono stati affidati prima a Stefano, il sommelier, per conoscere i primi rudimenti su come scegliere e servire il vino e poi ad Andrea per imparare come si apparecchia. E a conclusione della serata ovviamente tutti a tavola.  
   
   
IN TERRE DI FAENZA CASOLA VALSENIO RISCOPRE I FRUTTI DEI TEMPI ANTICHI  
 
Sabato 16 e Domenica 17 ottobre Casola Valsenio in festa per la tradizionale "Festa dei Frutti Dimenticati". La scomparsa della civiltà contadina ha tolto dalla tavola i piccoli frutti dell’autunno: sorbe, noci, avellane, cazzeruole, cotogni, mele da rosa, pere volpine, corniole, melegrane, prugnoli, giuggiole, castagne, nespole. Frutti che erano consumati un tempo dalla popolazione contadina della collina e che mutamenti sociali e di modi di vita, insieme a un nuovo mercato e nuove mode alimentari, hanno via via emarginato. Dall’inizio degli anni ’90 la Pro loco e il Comune di Casola Valsenio ne propongono il recupero con la “Festa dei Frutti Dimenticati” che si svolge annualmente il terzo fine settimana di ottobre (per questa edizione 2004 le date sono Sabato 16 ottobre e Domenica 17 ottobre). Dal sabato pomeriggio alla domenica sera gli agricoltori casolari commercializzano su bancarelle allestite nelle strade e nelle piazze del centro storico, i piccoli frutti autunnali raccolti da vecchie piante sopravvissute ai mutamenti colturali o da nuove piante collocate dopo la ripresa di interesse verso il mondo contadino tradizionale e verso una alimentazione naturale, sana e ricca di sapori che tengono il passo delle stagioni. Un mondo oramai scomparso, che la festa casolana recupera anche negli addobbi delle bancarelle o nelle ricostruzioni di vita contadina. E di quel mondo, attraverso i frutti dimenticati, vengono recuperati anche gli aspetti salutari, alimentari e culturali (modi di dire, indovinelli e proverbi). La ripresa di interesse verso i frutti di un tempo è rivolta anche al recupero di antichi metodi di conservazione, lavorazione e consumo alimentare. Per questo, ogni anno, nel corso della festa si svolge un concorso di marmellate, mentre i ristoranti della zona propongono per tutto l’autunno la “Cucina ai frutti dimenticati”. Si tratta di piatti che utilizzano i prodotti tradizionali del territorio sia secondo la consuetudine che in modo moderno, proponendo una cucina gradevole, naturale e dal forte potere evocativo. Ed insieme al recupero culturale ed alimentare, la festa casolana incentiva anche il recupero materiale con esposizione e vendita di piccole piante da frutto di un tempo per favorire la ripresa di quelle coltivazioni a scopi commerciali o per abbellire giardini e parchi. Finalità perseguita anche dal Comune di Casola Valsenio con la realizzazione della “Strada dei frutti dimenticati” che si snoda lungo il crinale tra il Senio e il Santerno, dal Passo del Corso alla rocca di Monte Battaglia (m. 715 slm). È un percorso panoramico di alcuni chilometri fiancheggiato da otto oasi che ospitano circa 50 di quelle piante da frutto che in passato crescevano spontaneamente nei boschi o venivano coltivate nei pressi delle case coloniche. Per Informazioni: Pro Loco Casola Valsenio: 0546 73033, iat.Casolavalsenio@racine.ra.it  
   
   
XIX MOSTRA DEL TARTUFO BIANCO DELLE CRETE SENESI- APRE A SAN GIOVANNI D’ASSO IL PRIMO MUSEO DEL TARTUFO  
 
Una simbiosi sempre più stretta tra i sapori delle Crete senesi che sviluppano una gustosa alleanza con Alba e le Langhe. E soprattutto, l’apertura ufficiale del primo Museo Nazionale del Tartufo. Sono queste le premesse che anticipano “Crete d’Autunno”, la manifestazione-culmine di fine 2004 in Terra di Siena anche quest’anno catalizzata dalla Mostra mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi. Giunta alla sua 19^ edizione, la vetrina del diamante bianco alzerà quest’anno i veli sul primo museo italiano dedicato al pregiato tubero, e realizzato nei sotterranei del trecentesco Castello di San Giovanni D’asso. Proprio la piccola “capitale” delle Crete Senesi sarà infatti di nuovo il centro di “Crete d’Autunno”, che tra il 7 ed il 28 novembre coinvolgerà anche i comuni di Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme. Il 13, il 14, il 20 ed il 21 in particolare saranno i giorni dedicati al “Bianco delle Crete”, tradizionalmente raccolto dall’Associazione Tartufai Senesi negli oltre 60 ettari di tartufaie controllate. Un habitat naturale tra i più ammirati e difficilmente riproducibili: un contesto ideale per la realizzazione dell’iniziativa-Museo, che il Comune di San Giovanni ha potuto concretizzare grazie alla collaborazione di Provincia di Siena e Regione Toscana, del Centro Studi Nazionale di Alba e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Proprio Alba e le Langhe Roero saranno co-protagoniste con le Terre di Siena di una partnership inedita per il nostro paese all’insegna del tartufo di prima qualità, destinata ad esser valorizzata proprio in vista degli eventi autunnali. Specifici pacchetti voluti dalle rispettive Apt e predisposti dai tour operators "Vacanze Senesi" e "Ospitalità Selezione Viaggi", permetteranno di conoscere maggiormente due territori dal fascino e dai prodotti di fama mondiale. Le attrattive per nuovi e affezionati visitatori delle Crete Senesi non mancheranno: sono attese novità in particolari per i cultori dei sapori autoctoni, con la presentazione di nuovi risultati della ricerca sui legami tra erbe alimentari e tartufo, che tanta attenzione hanno assicurato a San Giovani d’Asso ed alle Crete Senesi negli anni scorsi.  
   
   
EIN PROSIT IN TARVIS 2004 - 100% FRIULI VENEZIA GIULIA VINI AUTOCTONI, PRODOTTI TIPICI E MENU DEGUSTAZIONE: COSÌ IL TARVISIANO DÀ IL VIA ALLA STAGIONE INVERNALE DALL’1 AL 5 DICEMBRE  
 
Il Tarvisiano, rinomata zona sciistica del Friuli Venezia Giulia incuneata fra Austria e Slovenia, apre la stagione invernale con una manifestazione all’insegna del gusto e dei sapori, presentando un’eccezionale selezione di vini autoctoni e degustazioni di prodotti giocati fra tradizione e innovazione, di grande qualità. 100% Friuli Venezia Giulia – Ein Prosit in Tarvis, che si svolgerà a Tarvisio e Malborghetto dal 1 al 5 dicembre 2004, farà conoscere al pubblico di esperti del settore e di semplici amanti del buon vino e della buona tavola il fior fiore dei vini autoctoni del Friuli Venezia Giulia e delle più rinomate zone italiane, presentando 100 etichette, frutto di un attento lavoro di preselezione tra oltre 800 viticoltori e 1500 vini. Parallelamente 30 tra i migliori produttori di specialità tradizionali del Friuli Venezia Giulia e di altre regioni italiane prepareranno piatti studiati ad hoc, da abbinare ai vini selezionati. Mostra assaggio, degustazioni guidate, incontri con famosi chef. Durante tutto il corso della manifestazione, nel suggestivo scenario del cinquecentesco Palazzo Veneziano di Malborghetto, saranno organizzate tre degustazioni guidate di vini autoctoni al giorno (su prenotazione, prezzo10 €), mentre sabato 4 e domenica 5 si aprirà la Mostra assaggio, con abbinamenti fra vini e cibi (prezzo10 €). Inoltre, undici tra i migliori ristoranti della Valcanale organizzeranno pranzi e cene-degustazione, con piatti creati per l’occasione, che si sposeranno con i vini presentati in Mostra. Ad arricchire il programma, incontri con quattro tra i più apprezzati chef italiani, che, ospitati nei ristoranti della Valcanale, proporranno abbinamenti tra le loro specialità e i vini autoctoni del Friuli Venezia Giulia, per un binomio davvero speciale. Gli chef dei ristoranti Zur Rose di San Michele Appiano, in provincia di Bolzano e di Arnolfo di Colle di Val d’Elsa, in provincia di Siena, ospitati rispettivamente nei locali tarvisiani Valle Verde ed Edelhof, presenteranno specialità della cucina tradizionale del Trentino Alto Adige e della Toscana, abbinati ai vini autoctoni del Friuli Venezia Giulia. Inoltre, Dada Rener dell’agriturismo La Chiusa di Umbertide (Pg), ospite fisso della trasmissione La prova del cuoco, presenterà la sua proposta innovativa al ristorante Saisera di Valbruna, mentre il carnico Daniele Cortiula del Kursaal di Sauris, prestigioso eponente dei Giovani Ristoratori d’Europa, sarà ospitato al ristorante Casa Oberricheter di Malborghetto. Sempre a Casa Oberrichter, sabato 4 e domenica 5, saranno proposti - a cura di Agrapromo- abbinamenti di vini bianchi e pesce e di importanti vini rossi e formaggi. Un altro appuntamento imperdibile, il 2 dicembre a partire dalle 19.30 al ristorante Tschurwald di Tarvisio, sarà quello con Alberto Marcomini, giornalista eno-gastronomico del Tg 5, il più famoso affinatore italiano di formaggi, che guiderà 100% Cheese, un incontro dedicato a rari formaggi accompagnati dai vini selezionati. A seguire, dalle 23.00, Il cioccolato e la grappa, una degustazione di cioccolato Bonnat e grappa Nonino. Giunta alla sesta edizione, la manifestazione che attira ogni anno un numero sempre maggiore di visitatori italiani e stranieri, è organizzata dal Consorzio Servizi Turistici e dall'Agenzia di Informazione ed Accoglienza Turistica del Tarvisiano, Sella Nevea e Passo Pramollo, in collaborazione con il Comune di Tarvisio e il Comune di Malborghetto, la Camera di Commercio di Udine, l' Ersa, Agropromo, Federdoc e il Comprensorio Montano del Gemonese e Canal del Ferro-valcanale, e si avvale anche quest’anno della prestigiosa collaborazione del Gourmet’s International, organizzatrice del Merano International Winefestival. Infolink: www.Tarvisiano.org    
   
   
GLI ITALIANI E GLI CHAMPAGNE: UNA STORIA D’AMORE- LE ATTIVITÀ DEL CENTRO INFORMAZIONI CHAMPAGNE IN ITALIA  
 
 Italiani popolo di intenditori di Champagne. Con un giro d’affari di 144 milioni di euro, l’Italia si colloca al terzo posto nel mondo per valore di bottiglie spedite, preceduta solo da Regno Unito e Stati Uniti. Gli italiani dimostrano di apprezzare in particolare le cuvée di pregio e i millesimati. Degli 8,5 milioni di bottiglie arrivate sul mercato italiano nel 2003, 490.000 erano cuvée speciali e 657.000 Champagne millesimati. In Europa, se si esclude la Francia, gli italiani si distinguono per essere consumatori di Champagne ricercati. I millesimati costituiscono il 7,7% delle spedizioni verso l’Italia, contro il 3,9% del Regno Unito (primo mercato per l’export a valore), il 3,2% della Germania e 1’1,2% del Belgio (rispettivamente, 4° e 5° mercato a valore). Considerando le bottiglie spedite, gli italiani consumano il 70% di millesimati in più rispetto ai tedeschi, il doppio rispetto agli Svizzeri e sei volte il consumo di millesimati dei Belgi. L’italia continua a dimostrare una particolare attenzione per le grandi marche. Il 94,5% delle bottiglie presenti sul mercato italiano sono spedite dalle Maison di Champagne. L’italia si caratterizza per essere un mercato con un’offerta di Champagne diversificata: con 266 etichette commercializzate, si può scegliere tra 112 marchi di Maison e 154 marchi di Vigneron. «Gli italiani sono consumatori di Champagne esigenti, li amano e sanno cosa vogliono» ha dichiarato Domenico Avolio, responsabile del Centro Informazioni Champagne in Italia in occasione della Giornata degli Champagne di Milano, dove 44 marchi presenti sul mercato italiano hanno proposto al pubblico dei professionisti del vino 120 diverse tipologie di cuvée, tra brut sans année, millesimati e rosé. «Assistiamo a una vera e propria riscoperta dei rosé — ha aggiunto Avolio — che stanno diventando sempre più di moda. Molto apprezzati dalle donne, i rosé si accordano alla perfezione con le specialità della cucina italiana, come il prosciutto crudo e il culatello » Il Centro Informazioni Champagne rappresenta in Italia il Civc (Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne), con sede a Epernay. Il Civc riunisce e rappresenta tutte le Maison e i Vigneron della Champagne. La missione fondamentale del Centro Informazioni Champagne è incentrata soprattutto sulla promozione e protezione della denominazione Champagne sul mercato italiano. I vini di Champagne sono prodotti ed elaborati esclusivamente in una zona ben delimitata della provincia della Champagne, partendo da alcuni vitigni nobili, e con fermentazione naturale in bottiglia, secondo regole precise dettate da una normativa statale, che vanno a costituire lo Statuto dello Champagne. Le regole principali di questo Statuto sono: impiego dei soli vitigni Chardonnay, Pinot Nero e Meunier; potatura corta (sistema Royat, Chablis, Guyot); resa massima in uva per ettaro; resa massima alla pigiatura di 102 litri per 160 chili di uve; gradazione minima fissata ogni anno; preparazione dei vini in locali separati, dove si possono depositare solo vini di Champagne; impiego del procedimento conosciuto con il nome di metodo “champenois”; conservazione in bottiglia per un minimo di quindici mesi, prima della spedizione.  
   
   
VINI D’ITALIA 2005: 264 TRE BICCHIERI, IL TOP DELL’ENOLOGIA SECONDO SLOW FOOD E GAMBERO ROSSO  
 
18 e 264: sono questi i numeri che un appassionato di vino potrebbe provare a “giocare”: 18 come le edizioni della guida Vini d’Italia, frutto della collaborazione tra le case editrici di Slow Food e del Gambero Rosso, che in questi giorni va in stampa in vista della sua presentazione ufficiale, programmata per sabato 23 ottobre all’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino. 264 come i vini che, alla fine di una lunga estate di degustazioni su e giù per lo Stivale a opera di una quindicina di commissioni d’assaggio, hanno ottenuto il massimo ricoscimento dei Tre Bicchieri. E nell’ormai consueto clima di attesa i produttori interessati stanno ricevendo in queste ore comunicazione dell’ambito premio. Dalle degustazioni dei mesi scorsi sono emersi dati interessanti: l’aumento generale del livello dei vini italiani, la crescita di nuove aziende, nuovi terroir, nuove tipologie, unitamente a un salutare assestamento dei prezzi, segno della maturità con cui i produttori stanno vivendo questa delicata fase congiunturale per il nostro settore enologico: “Alla fine – puntualizza Gigi Piumatti di Slow Food, coautore della guida insieme a Daniele Cernilli di Gamenro Rosso – sono stati premiati quei vini usciti bene in ogni sessione di assaggio, dalle batterie preliminari alle degustazioni finali. In fondo il nostro è una sorta di campionato italiano sui generis, in cui noi di Slow Food insieme al Gambero Rosso siamo solo arbitri neutrali di una partita giocata sul filo delle sensazioni, che i grandi vini d’Italia sanno trasmettere. La Guida ora è pronta. Tocca ai vini, a questi vini Tre Bicchieri in particolare ma anche a tutte le altre migliaia di etichette recensite da nord a sud, passare al vaglio dei consumatori, dei curiosi, degli esperti o dei semplici appassionati. Diventano patrimonio di tutti gli appassionati, com’è giusto che sia”. Quest’anno i produttori raccolti su Vini d’Italia sono stati per la prima volta oltre duemila (2057, per la precisione), per un totale di 14.691 vini valutati! Dopo varie sezioni di degustazione i vini migliori accedono a un’ulteriore degustazione finale da cui escono i Tre Bicchieri. A questi vanno aggiunti una serie di premi speciali; accanto agli ormai classici (Cantina ed Enologo dell’Anno, Rosso, Bianco, Dolce e Bollicine dell’Anno), si segnalano il Viticoltore dell’anno, Il Vino più conveniente e La cantina emergente. Nel primo caso si vuole mettere in risalto un grande vignaiolo che interpreta al meglio il proprio lavoro e il proprio territorio; nel secondo rendere omaggio a chi riesce a produrre l’eccellenza mantenendo prezzi particolarmente favorevoli; nell’ultimo dare conto del fermento che agita il mondo enologico attraverso la segnalazione di astri nascenti, di cui si sentirà certamente parlare in futuro. La Guida, che sarà in libreria a partire dal 25 ottobre, propone nelle prime pagine l’elenco completo dei Tre Bicchieri, nelle ultime un indice per trovare agevolmente l’azienda o il vino che interessa. Divise per regioni (raccolte secondo un ordinamento geografico da nord a sud), le singole schede raccontano storia, filosofia e produzione dell’azienda in oggetto, riportando in calce le etichette più valide con la valutazione assegnata e le quotazioni medie in enoteca. Slow Food e Gambero Rosso editori Vini d’Italia 2005. La Guida al bere bene per esperti e curiosi, In Libreria 30 euro  
   
   
WINE TASTING D’AUTORE: LA CARNE DI RENNA PRODOTTO-NOVITA’ DELLA SEZIONE GASTRONOMIA LUNEDÌ 11 E MARTEDÌ 12 OTTOBRE, NEL CASTELLO DI SAN SALVATORE  
 
Anche quest’anno il wine Tasting d’Autore organizzato dalla Cuzziol & Company stupirà i visitatori non solo per la selezione di aziende vinicole nazionali ed internazionali presenti, ma anche per l’ampia scelta di prodotti gastronomici di qualità che propone in libera degustazione. Una delle sorprese di questa Viii edizione sarà la prelibata carne di renna importata dalla Essaton Italia di Pietro Gaggiotti (Parma), un prodotto d’élite dal gusto raffinato e dalle peculiari caratteristiche organolettiche, che dal punto di vista culinario si esprime al meglio nei piatti crudi (come tartare o carpacci), negli antipasti (il fegato e il salame) o anche alla griglia, appena scottata. Altrettanto ricercati saranno i prodotti della Muraro Sapori (Caldogno–vicenza): il Prosciutto e la Spalla Cotta di Cinta Senese (Toscana), una razza suina pregiata, dal profumo speziato e sapore caratteristico, prodotto secondo l’antica tradizione, il Ciauscolo da Norcia (Campania), un insaccato morbido costituito da fegato di maiale, pancetta e carne di spalla, ottimo se spalmato sul pane. Senza dimenticare lo spagnolo Paleta de Iberico Bellota Cotto il cui aroma, sapore e consistenza squisiti sono il risultato di un’alimentazione a base di ghiande, piante aromatiche e prodotti naturali che il suino iberico allo stato brado trova nelle "dehesas". E non potevano mancare i formaggi selezionati da Alberto Marcomini: il Blu di Lodi, un formaggio vaccino dal sapore intenso, la crosta rugosa e la pasta grassa ricca di venature blu e verdi, il Grana Nero, nato nell’Appennino bolognese più di mille anni fa quando i monaci per poterlo conservare più a lungo lo ungevano con carbone e cera d’api o il Pecorino di Fossa “dell’Abbondanza”dal sapore fine ed avvolgente con sentori di tufo. Ma quando di sapori si parla non si può non nominare i Sapori di Casa di Claudio Iacoponi (Toppo di Travesio - Pordenone), un’azienda artigiana che produce pasta all’uovo di qualità, curando la scelta delle materie prime, la miscelazione di diversi tipi di farina di produzione nazionale e soprattutto siciliana, l’utilizzo di uova fresche appena sgusciate e la lavorazione manuale di alcune fasi del procedimento, così da riprodurre le caratteristiche della pasta fatta in casa. Mentre la Cascina Veneria di Vercelli del Gruppo Saiagricola, che si occupa di riso dal 1789, propone in degustazione alcune tipologie classiche del vercellese: Carnaroli della categoria Superfino, Vialone Nano, Baldo, Balilla, Sant’andrea e Aromatico. Riso coltivato con tecniche ecocompatibili nel pieno rispetto dell’ambiente, il cui processo produttivo dalla semente al confezionamento viene interamente realizzato, seguito e controllato in azienda. Dal Golfo di Napoli a Castellamare di Stabbia Giovanni Assante della Gerardo di Nola, marchio storico nella produzione di pasta di semola di grano duro, produce per l’alta ristorazione la richiestissima pasta con semole speciali dei grani del Materano e in particolare con il grano cappello, ricco di glutine e sapore. Qualità garantita dall’essicazione molto lenta cui sono sottoposti questi prodotti. Per concludere con un altro nome importante dell’enogastronomia, Ardoino (Liguria) che seleziona e commercializza olii di prestigio tra i quali il famosissimo olio mosto Vallaurea (100% olive taggiasche) e da alcuni anni anche il Drupa Aurea ottenuto da olive preventivamente denocciolate con un sistema brevettato dall’azienda.  
   
   
A MANTOVA SALAMI E SALUMI PROTAGONISTI PER TRE GIORNI  
 
Per tre giorni, dall’8 al 10 ottobre, a Mantova va in scena la seconda edizione di Salami e Salumi, l’evento organizzato da Mantova Expo, in collaborazione con Unioncamere regionale e nazionale, gli enti locali mantovani (Comune, Amministrazione provinciale, Camera di Commercio) e Banca Agricola Mantovana – Gruppo Mps. Oltre 240 prodotti, 17 regioni rappresentate, ben 75 espositori: questi i numeri della manifestazione. Saranno le vie e le piazze del centro storico virgiliano, in particolare, a fare da scenario alla kermesse unica in Italia per numeri e prestigio. Le degustazioni - Tre giorni (dalle 10 alle 22) tra degustazioni e convegni, analisi sensoriali e veri e propri “matrimoni” del gusto, dove sui taglieri in piazza Sordello si potrà trovare tutta l’Italia del salame e dei salumi, con abbinamenti interessanti e talvolta anche insoliti, ma sempre di grande gusto. E poi ci saranno numerosi appuntamenti con l’Accademia del gusto riservate alle scuole e ai turisti (per prenotazioni chiamare il 333/3278431 oppure visitare il sito www.Mantovaexpo.it, info@mantovaexpo.It): percorsi guidati, grazie alla collaborazione dell’Onas, l’Organizzazione nazionale assaggiatori di Salumi, che condurranno i turisti, gli esperti, gli appassionati, o anche solo i curiosi, lungo un percorso che spazia dalle Alpi alla Calabria e alla Sicilia. Per partecipare alle degustazioni si dovrà pagare un “biglietto” di 5 euro. Accanto a questa grande area “consumer” nel cuore della città dei Gonzaga, ci sarà anche uno spazio “business”, nelle Cantine di Vincenzo Gonzaga, a Palazzo Ducale, dove saranno ospitati i grandi produttori, i consorzi di tutela e le istituzioni per degustazioni guidate e incontri con gli operatori specializzati (orario: 10-19). La norcineria si ritrova in piazza. Con due zone, in particolare, sotto la lente: il Monferrato (venerdì alle 19, in piazza Sordello, focus sulle delizie di Acqui Terme e dintorni) e la Basilicata, con la presentazione ufficiale (domenica alle 12, seguita da una degustazione alle 14) del Consorzio della lucanica di Picerno, una specialità che sta per iniziare l’iter per ottenere il marchio Igp. Nelle vicine Cantine del Palazzo Ducale, invece, sabato pomeriggio (ore 15) il Consorzio di Tutela della Cinta Senese svelerà le proprie prelibatezze ai presenti, con assaggi dei salumi prodotti con il tipico e famosissimo maialino “grigio con il collare bianco”. Alcuni prodotti: le curiosita’ – Tra le particolarità e i prodotti meno conosciuti che si potranno trovare a Mantova, si potranno assaggiare il prosciutto toscano Dop, il salame classico toscano, la finocchiona toscana, i salumi al tartufo bianco di San Miniato, il lardo Asburgico del trentino, lo speck e la mortadella trentina, le luganighe e lo speck Alto Atesino, la carne “salà”, la mortadella dop, tutti i salumi di Cinta Senese (in fase di ottenimento della Dop), il salame camuno, la carne di cervo stagionata, il salame siciliano di Sant’angelo, il salame e i prosciutti di cinghiale, la lucanica di Picerno (in fase di ottenimento della Dop), il salame di Felino, i salumi di produzione sarda, il salame delle Alpi, il nostro salame mantovano, il filetto baciato di Acquiterme, il salame piemontese al Barolo, il prosciutto di Pietraroja (Benevento), il culatello (fiocco e fiocchetto) il classico e famosissimo Crudo di Parma, il Cotto di Modena e i salumi tipici di Norcia. Sfidano la censura invece due salumi dell’Italia centrale: i coglioni di Mulo e i coglioni del Nonno. L’elenco, lunghissimo, annovera in totale circa 240 prodotti della salumeria italiana ed abbraccia 17 regioni italiane. Salami e Salumi, dunque, anche quest’anno dedica grande attenzione non soltanto alla gastronomia, ma anche al dibattito e alle opportunità per le imprese. “Il progetto ristorante italiano nel mondo: un’opportunità per difendere il made in Italy e creare nuove opportunità per l’agroalimentare italiano” è il titolo dell’appuntamento. Sotto la lente, in particolare, ci saranno le dinamiche del mangiare italiano e della ristorazione italiana oltre i confini nazionali. Ma anche i requisiti e le certificazioni che devono possedere quanti vogliono fregiarsi del titolo di “ristorante italiano” nel mondo. Un riconoscimento che costituisce davvero una garanzia e proprio per questo è anche fonte di business. Da qui, i diversi fenomeni (e sono davvero moltissimi) che vanno sotto il nome di “agro-pirateria”, che niente altro sono se non una frode in piena regola. Il lato positivo, il rovescio “buono” della medaglia, è costituito invece dalle opportunità dei ristoratori all’estero e dagli scenari che possono aprirsi ai produttori italiani di qualità. Ancora. Sempre di più. Di questo e di tanti altri aspetti parleranno Alberto Manelli (direttore generale di Buonitalia spa), Edi Sommariva (segretario generale Associazione internazionale ristoranti d’Italia – Fipe Confcommercio), Toni Anello (presidente Ristoratori italiani in Svezia), Giuseppe Fusco (presidente Ciao Italia in Germania) e Paolo Alemanni (amministratore delegato di Centralia).  
   
   
PROFUMI DI MOSTO NELLE VENTI CANTINE DEL CONSORZIO GARDA CLASSICO  
 
Profumi di mosto è un viaggio che inizia in una delle venti cantine del Consorzio Garda Classico che hanno aderito a questo evento giunto alla sua terza edizione. Domenica 10 ottobre, dalle 10 alle 19, è possibile acquistare un coupon, al costo di 15 euro, che dà diritto a visitare sei aziende produttrici in cui degustare i vini del Garda Classico accompagnati da un assaggio di sapori del territorio. In ogni cantina anche un appuntamento legato all’arte, alla musica e alla cultura, ma soprattutto la possibilità di visitare il cuore della produzione accompagnati dagli esperti vignaioli del Consorzio. Nel mese della vendemmia, della fermentazione delle uve, in uno dei momenti più delicati dell’anno, le cantine del Garda Classico aprono i battenti per far conoscere la grande tradizione vitivinicola della sponda bresciana del Garda, con un percorso libero che si snoda da Pozzolengo, passando per San Martino della Battaglia e Lonato, fino a toccare tutta la Valtenesi, da Bedizzole a Puegnago. La degustazione propone esclusivamente vini tutelati dal Consorzio e prodotti sul territorio con le note inconfondibili della Doc Garda, di quelle Garda Classico, Garda Bresciano, della Igt (Indicazione Geografica Tipica) Benaco Bresciano, mentre i piatti si fondano sulla tradizione culinaria gardesana e bresciana. Gli eventi, che trovano nelle cantine un insolito palcoscenico, spaziano da installazioni di musica ambient a quadri di pittori locali, dalle sculture alle serenate, dal concerto di Charlie Cinelli alle esposizioni di auto d’epoca. La mappa completa del territorio, gli eventi, i prodotti enogastronomici sono disponibili sul sito: www.Gardaeventi.com/profumidimosto  insieme ad altre informazioni utili. I coupon sono già in prevendita presso le cantine aderenti.  
   
   
MOSTRA MERCATO DEL VINO NOVELLO: DEGUSTAZIONE PRODOTTI TIPICI MANTOVANI E DELLE COLLINE MORENICHE A VOLTA MANTOVANA  
 
A Volta Mantovana, borgo medioevale abbarbicato sulle colline moreniche, sabato 6 e domenica 7 novembre, nel cuore di Palazzo Gonzaga, si svolgerà l’evento “A Volta per stare bene”, Mostra Mercato del vino novello delle regioni del Nord d’Italia. Nelle giornate di sabato e domenica gli splendidi giardini all’italiana di Palazzo Gonzaga ospiteranno: stand di degustazione e acquisto del vino novello, vini locali e prodotti tipici della tradizione di Volta Mantovana e dintorni; stand di degustazione e acquisto del vino novello proveniente dalle regioni del nord Italia; degustazioni guidate da un noto sommelier. Inoltre verrà presentata una mostra della civiltà contadina con animazione di agricoltori locali in costume per dare la possibilità di ammirare, in funzione, attrezzi e macchine agricole del passato. Gli appassionati di oggetti storici decorativi e d’arredo in rame potranno ammirare un interessante allestimento d’epoca all’interno delle antiche cucine del Palazzo. Domenica 7 presso le scuderie di Palazzo Gonzaga sarà invece possibile partecipare alla “Festa del Ringraziamento”, un succulento pranzo in omaggio ai prodotti della terra. Prenotazione in loco. In tutti i ristoranti voltesi, a prezzo fisso, si potranno comunque assaggiare tutti i piatti tipici della tradizione mantovana accompagnati da vino novello o altri vini delle cantine locali. Organizzazione: Comune di Volta Mantovana, Pro Loco Voltese. Infolink:  http://www.Comune.volta.mn.it  
   
   
VERONA, TRA WINE TOUR E “QUATTRO STELLE” IL MEGLIO DELL’ENOGASTRONOMIA SCALIGERA  
 
Verona, gioiello scaligero e scrigno enogastronomico. Oltre 10mila aziende produttrici e vini tra i più famosi al mondo. Per apprezzarne le grandissime doti nulla di meglio di un 4 stelle, il Park Hotel Affi, come splendida base “operativa” per una serie di itinerari del gusto, alla scoperta dei miti del bicchiere e delle altre tipicità. La proposta è di quelle che non si possono rifiutare: il Giro delle vecchie osterie, in “pellegrinaggio” nei vecchi quartieri del centro con aperitivo e degustazioni davvero “storiche”. Degustazioni guidate in enoteca o nei santuari del vino (con vari livelli di approfondimento). Oppure il divertente e istruttivo Wine tour nelle terre dei grandi vini e dei prodotti della tradizione, tra storia e leggenda: il Garda con il Lugana, Custoza e Bardolino, la Valdadige con il Terre dei Forti ed Enanzio, la Valpolicella con il Recioto e l’Amarone, l’est veronese, con il Soave e l’Arcole, i Monti Lessini con la soppressa di maiale, i formaggi Dop, la pianura con il riso Vialone nano e l’olio extravergine d’oliva. Il Park Hotel Affi (105 camere tra cui 6 junior suites, centro fitness e wellness, piscina e sale meeting) è l’ultimo arrivato in Soglia Hotel Group, la catena alberghiera gestita dalla famiglia di Gerardo Soglia: team giovane ed esperto: dinamismo, innovazione e ospitalità d’eccellenza come obiettivi primari. Le cene nel suo rinomato ristorante “Il Poggio” sono altrettanti eventi “alla veronese”. Il pacchetto “I grandi vini veronesi” comprende (quota individuale di partecipazione per minimo 2 notti e per gruppi di almeno 10 partecipanti): Pernottamento in Hotel 4 stelle (camera doppia e prima colazione e buffet da 40,00 Euro e le seguenti proposte da scegliere a piacimento: Giro delle vecchie osterie (2,5 ore con accompagnatore e consumazioni) 15,00 Euro, Degustazione 3 vini Doc in Azienda o Enoteca 15,00 Euro, Wine tours (1 giorno con degustazioni in azienda e visite ai siti storici) 37,00 Euro, Pranzo o cena in locale tipico 25,00 Euro, Pranzo o cena tipica in Hotel 21,00 Euro. Infolink: www.Parkhotel-affi.com    
   
   
CORSI DI AUTUNNO DELL’ARTE DEL CONVIVIO-FONDAZIONE GIANNA VIVANTE JOVINELLI  
 
Aria di novità all'Arte del Convivio-fondazione Gianna Vivante Jovinelli che riprende la sua attività, presentando il calendario autunnale delle lezioni sull'arte e la cultura della cucina, ma con un nuovo direttore, Angelo Principe, chef pâtissier. Per la prima volta, dunque, grazie alle sue competenze specifiche, forte enfasi sarà riservata ai dolci: grande varietà di temi e di ricette italiane ma anche provenienti dal resto del mondo. Professionista di grande esperienza, maturata soprattutto in Italia e in Svizzera, Angelo Principe, ha riorganizzato i corsi, modulandoli su tre tipi di esigenze: per chi inizia a interessarsi di cucina, per chi ha poco tempo per dedicarsi alla propria passione e per chi, invece, vuole approfondire temi particolari. E non solo, gli orari si sono moltiplicati: i corsi si svolgeranno il pomeriggio dalle 15 alle 18, la sera dalle 19 alle 22 e il sabato dalle 9 alle 12. L'arte del Convivio riassume così la tradizione, le nuove tendenze tenendo sempre un occhio aperto anche sull’attualità. Come nei nuovi corsi dedicati alla Cucina del Mediterraneo che mettono in evidenza i sapori e i profumi che avvicinano una sponda del nostro mare all'altra. Cinque appuntamenti, dal pesce ai dolci, che si svolgeranno nell'arco di un mese dal 30 ottobre al 30 novembre, contemporaneamente al grande festival del Mediterraneo i in programma al Piccolo Teatro di Milano. Infolink: Www.artedelconvivio.it   
   
   
RASSEGNA ENOGASTRONOMICA DEL LODIGIANO ALL’UNA HOTEL LODI FINO AL 5 DICEMBRE  
 
Fino all’ 5 dicembre 2004, l’Una Hotel Lodi propone una speciale offerta per vivere uno straordinario viaggio nei sapori, nell’arte e nella cultura dell’autunno Lodigiano nel corso della nota rassegna enogastronomica locale. La Rassegna Enogastronomica del Lodigiano, orami arrivata alla sua sedicesima edizione, vede la partecipazione dei più rinomati ristoranti del territorio che ripropongono i tradizionali piatti della cucina lodigiana e lombarda in menù ricchi e fantasiosi. Oltre ad essere un percorso nei sapori antichi e genuini del Lodigiano, la Rassegna Enogastronomica è anche un appuntamento ideale per un viaggio tra le bellezze artistiche del territorio: durante tutto il periodo della Rassegna, chiese e musei saranno aperti al pubblico e numerosi saranno gli appuntamenti con mercatini dell’antiquariato, artigiani e commercianti. L’una Hotel Lodi è ormai tra i più fedeli sostenitori di questa importante Rassegna Enogastronomia, potendo vantare un raffinato ristorante che in occasione della 16 ° Rassegna Enogastronomica del Lodigiano propone due particolarissimi menù: il Menù Degustazione e il Menù Rassegna dove salumi, formaggi, risotti, arrosti e dolci della tipica tradizione lodigiana verranno proposti con maestria dall’eccellente brigata di cucina dell’Una Hotel Lodi. Gli Ospiti che sceglieranno di godere di queste delizie potranno inoltre godersi l’intero week-end approfittando dell’offerta “Una...rassegna” Prenotazioni e informazioni: Una Hotel Lodi via Emilia Località San Grato 26900 Lodi Tel. 0371 410461 e-mail: unalo@unahotel.It  o tramite il Numero Verde Una Hotels & Resorts: 800 60 61 62  
   
   
IL PRANZO DI NOZZE? TANTE PORTATE, NIENTE POSATE AL MAGGIOLINO DI MILANO  
 
È un posto speciale, Il Maggiolino. È un ristorante, è un pub, è un meeting point. Ma più di tutto è un locale controcorrente. Che ha il coraggio di osare nuove formule e nuovi modi di proporsi al pubblico, con idee innovative e trovate divertenti. Oggi, dopo una stagione di successi con il suo menu tutto fingerfood, da gustare cioè senza posate, ha messo a punto un originale programma per festeggiare… i matrimoni! Il Maggiolino trasforma pranzo, cena o buffet di nozze in un’occasione per fare festa. Rigorosamente senza forchette, cucchiai & Co: neosposi e ospiti possono mettersi a tavola e gustare le specialità della casa in tre diversi menu - piatti semplici tra cui l’ormai celeberrimo galletto alla sbrichenfu - sperimentando il gusto di mangiare con le mani, come accade nei locali più trendy di Londra, Parigi e New York. E senza spendere troppo. Da Il Maggiolino, la bontà non ha prezzo. Un pranzo intero, dall’antipasto al dolce, costa dai 24 ai 40 euro a testa. Ma low cost non significa meno qualità. Al contrario. Il Maggiolino offre un menu sano (e buono) per tutte le tasche e tutte le esigenze, sei giorni su sette, anche dopo la mezzanotte. Per un matrimonio all’insegna dell’informalità e della creatività, giocando a farsi davvero cogliere letteralmente con le mani nel piatto. Degli altri. Scambiando chiacchiere in un’atmosfera rilassata, amichevole, easy. Come a casa. Ma senza apparecchiare la tavola…Il Maggiolino - via Giambellino, 56, Milano, tel. 02-428885  
   
   
LATTE UHT A MARCHIO “VERO ITALIANO”  
 
Il latte è da sempre un alimento di eccezionale importanza in quanto contiene, in quantità proporzionalmente ottimali, tutti i principali elementi nutritivi indispensabili all’organismo umano. Per garantire tutte le sue benefiche proprietà, è però necessario che il latte sia sano e controllato, ottenuto da mucche che vengono alimentate solo con mangimi controllati e selezionati. Latte Italiano questo lo sa bene ed ha pensato ad un prodotto davvero innovativo, oltre che buono e con il sapore “di una volta”: il Latte Uht a marchio Vero Italiano, il primo nella bottiglia Pet a lunga conservazione che mantiene tutto il sapore genuino del latte fresco... Come appena munto. Il Latte Uht a marchio Vero Italiano è il primo latte italiano da alimentazione senza Ogm e da filiera rintracciabile, che in più offre i seguenti plus: è a lunga conservazione: si può conservare a temperatura ambiente fino a tre mesi dalla produzione grazie al trattamento termico al quale viene sottoposto. Si tratta del processo Uht (Trattamento Ultrarapido ad Alta Temperatura). E’ nella bottiglia Pet ovvero di materiale riciclabile: leggera, trasparente e soprattutto ecologica, la bottiglia in Pet sarà ricoperta da una pellicola di sleeve, compreso il tappo, che è particolarmente adatta alla conservazione del latte in quanto garantisce un perfetto isolamento verso gli agenti esterni. Anche la sleeve è di materiale Pet. Il Latte Uht a marchio Vero Italiano è un prodotto interamente italiano che con i suoi plus risponde alle esigenze del consumatore di oggi, sempre più attento a scoprire da dove proviene il latte che porterà sulla sua tavola: sull’etiche tta della confezione acquistata si trova, oltre che il codice di rintracciabilità, l’indicazione della provincia di provenienza. Per questo la decisione di Latte italiano s.R.l. Di aderire ai Consorzio Produttori Italiani, un organismo che assicura l’origine nazionale delle produzioni e dei metodi produttivi. A questi vantaggi si accompagna inoltre la certezza di una qualità assoluta dettata dall’adesione ai rigidi disciplinari di produzione della campagna Legambiente per l’Agricoltura italiana di qualità. Il Latte Uht a marchio Vero Italiano, oltre che buono e con il sapore del latte fresco, è prezioso alleato della nostra salute. E’ ricco di proteine, vitamine, carboidrati ed aminoacidi essenziali per una corretta crescita, ed il suo regolare consumo garantisce l’intero fabbisogno proteico e lipìdico dell’organismo. In più è una fonte difficilmente sostituibile di calcio e fosforo, elementi minerali indispensabili che contrastano l’insorgenza di malattie ossee come l’osteoporosi ed assicurano una corretta regolazione dei processi di riparazione e formazione ossea. Bere tanto latte quindi fa bene alla salute senza appesantire la linea, perché i grassi contenuti nel Latte Uht a marchio Vero italiano vengono facilmente assorbiti dando un senso immediato dì sazietà. Inoltre, l’apporto calorico del Latte Uht a marchio Vero Italiano è piuttosto modesto, soprattutto se si sceglie in “versione” parzialmente scremato. In tal caso il latte viene sottoposto ad un processo di scrematura che elimina una parte della componente grassa: ne risulta così un latte con ridotto contenuto lipidico che di conseguenza è anche meno calorico. Con il Latte Uht a marchio Vero Italiano, tanti vantaggi in termini di salute e di tempo senza più il “disturbo” di controllare con frequenza la scadenza della confezione di latte acquistata infatti il Latte Uht a marchio Vero italiano è garanzia di buon Latte Italiano! Latte Uht a marchio Vero Italiano: dalle Fattorie della Vacca Ercolina il primo latte da alimentazione, prodotto da animali nutriti con cereali senza Ogm.  
   
   
RAFFINATI BOUQUET DEI MIGLIORI VINI ROSSI ALTOATESINI UNITI AD ASSAGGI DI PRELIBATEZZE GASTRONOMICHE E AL DESIGN ALESSI  
 
Il mese di ottobre si è aperto con un nuovo appuntamento di “Vino&design”, il progetto lanciato durante il Salone del Mobile alla Triennale Spazio Arte di Milano, i cui protagonisti sono due “eccellenze” della produzione italiana, i Vini Alto Adige e gli oggetti della “Fabbrica dei Sogni” Alessi. L’evento ha abbinato nello Show Room Alessi di Milano i designer Richard Sapper e Stefano Giovannoni, e una qualificata rappresentanza di cantine altoatesine quali Alois Lageder, Elena Walch, la Cantina Produttori Colterenzio, la Cantina Produttori Nalles&magré-niclara, Josef Brigl e la Cantina Produttori Cortaccia. I raffinati bouquet della migliore produzione di vini rossi altoatesini hanno unito le loro inconfondibili note ad assaggi di prelibatezze gastronomiche, cucinate e servite con l’ausilio dell’attrezzatura e degli utensili che Alessi e le più grandi firme del design e dell’architettura contemporanea hanno in questi anni creato per celebrare, in chiave contemporanea, gli antichi riti del cibo e dell’ospitalità. La regia di questa nuova tappa milanese del progetto Vino&design è stata affidata ad Alberto Gozzi, esperto d’alta scuola. La sua presenza può davvero essere definita come “l’evento nell’evento”, dal momento che questo prezioso consulente, da sempre legato all’azienda di Omegna, grazie al suo raro talento, è ormai divenuto irrinunciabile sovrintendente per ogni ricevimento ufficiale offerto dalle più alte cariche dello Stato italiano. Per questo appuntamento di inizio autunno Alberto Gozzi ha scelto dì offrire agli ospiti - giornalisti e operatori dei settori enogastronomico, architettura e design - piccoli “assaggi” cucinati al momento con il servizio per la cottura alla lampada de “La Cintura di Orione”, l’esclusiva serie da cucina progettata da Richard Sapper con il coinvolgimento di chef tra i più celebri a livello internazionale (Alain Chapel, Gualtiero Marchesi, Angelo Paracucchi, Raymond Thuilier e Jean¬andré Charial, Pierre e Michel Troisgros, Roger Vergé). Anche il servizio per fonduta “Mami” di Alessi, una delle recenti novità in catalogo che porta la firma del designer Stefano Giovannoni, ha offerto un saggio della propria perfetta funzionalità. Durante l’evento infatti, il servizio è stato “messo in uso” per preparare la caratteristica fumante pietanza che è risultata il perfetto abbinamento ai corposi Lagrein, ai raffinati Pinot Nero e agli eleganti Cabernet e Merlot con cui alcuni dei più prestigiosi produttori altoatesini hanno deliziato il palato degli ospiti. E’ stata questa una ulteriore dimostrazione di come vino di qualità e design abbiano una forte compatibilità ed esprimano entrambi raffinatezza e creatività, catturando sempre di più un pubblico curioso, colto, che ama la qualità della vita e che predilige la ricerca e la sperimentazione in cucina.  
   
   
TOSTI, UNA PASSIONE FAMILIARE PER L’UNICITÀ E LA FRAGRANZA DEI PRODOTTI DEL MONFERRATO  
 
Tosti è un marchio storico del mondo vinicolo italiano: Giovanni Bosca è l’erede di settima generazione della famiglia che fondò l’azienda nel 1820. L’azienda ha sede a Canelli, nel cuore della zona a denominazione di origine controllata e garantita per la produzione dell’Asti. Il fondatore conquistò il mercato grazie ad una strategia di produzione di alta qualità ottenuta vinificando unicamente le uve di proprietà. Alla metà del ‘900 inizia l’esportazione oltre Oceano e il potenziamento della produzione. Da allora Tosti è rimasto fedele ad un impegno: accordare la grande produzione con l’unicità e la fragranza dei prodotti del Monferrato. Un prodotto di grande qualità per il grande pubblico. Asti Tosti e Moscato d’Asti Tosti sono prodotti con uve selezionate provenienti dai migliori vigneti di Canelli e della zona del Monferrato. I controlli dei vigneti di proprietà e di quelli che da molti decenni conferiscono le uve alla Tosti, incominciano molto prima della vendemmia e sono la base essenziale per la produzione di un grande vino. Ogni fase della lavorazione poi è accuratamente sorvegliata da un’èquipe di enologi esperti: dalla spremitura soffice e frazionata delle uve, alla fermentazione naturale in cuve close a temperatura controllata secondo il metodo charmat eseguita con particolari processi di filtrazione per esaltarne la dolcezza. Gli altri vini e spumanti Tosti sono prodotti con uve provenienti da altre qualificate zone d’Italia: l’accurata selezione delle uve e l’attento processo di vinificazione mantengono il legame del prodotto con la sua storia, la tradizione ed il territorio di origine. Un bouquet d’arte. Senza innovazione, però la sola tradizione non è sufficiente a fare di un’etichetta un simbolo: ecco che allora, seguendo una strategia di rinnovamento creativo totale, sia dal punto di vista del packaging, sia dal punto di vista della produzione, sono nati i nuovi spumanti e i nuovi vini Tosti. La bottiglia, creata dal designer Giacomo Bersanetti con una nicchia al centro, è stata concepita partendo dal riconosciuto valore simbolico della “Grande Madre”, un valore universale adatto per tutti mercati e facilmente comprensibile ad ogni livello culturale. L’archetipo della “Grande Madre” è in realtà un fondamentale concetto in tutte le religioni ed è presente in tutto il mondo. La bottiglia, secondo questa concezione, può essere facilmente associata al corpo femminile e come tale contiene, protegge e preserva il prezioso contenuto. Questo nuovo pack ha trovato ormai un definitivo riconoscimento presso il consumatore, forte di un’assoluta differenziazione e riconoscibilità. I nuovi prodotti Tosti sono il punto di incontro tra la massima qualità enologica e l’arte. Il made in Italy delle bollicine nel mondo conquista quote di mercato anche in Italia. Attraverso una secolare esperienza e continui investimenti, gli Spumanti Tosti sono diventati protagonisti fra i prodotti di qualità in Italia e all’estero. Continua la crescita di Tosti sul mercato interno con un incremento in valore del 13,3% rispetto all’anno precedente, in un mercato che ha segnato globalmente una crescita del 6,7% come segnalato dall’Istituto di ricerche di mercato I.r.i. In Italia i sette prodotti charmat del bouquet Tosti (Asti, Brachetto d’Acqui, Moscato, Prosecco, Pinot grigio, Estasi e Pinot Chardonnay) sono presenti in tutte le principali catene della grande distribuzione; Tosti Metodo Classico ha invece una selezionata distribuzione nel Canale specializzato. All’estero la distribuzione delle bottiglie con il marchio Tosti è in continua espansione: passando dai 2 milioni di bottiglie di 10 anni fa ai 4 milioni di oggi, Tosti oggi è uno dei “simboli” del “made in Italy” sulle tavole di tutto il mondo. Negli Stati Uniti il recente accordo di Tosti con il nuovo importatore Shaw-ross, una delle aziende di importazione, vendita e marketing più importanti del Paese, sta producendo significativi risultati. Tosti è la seconda marca negli Stati Uniti e in Giappone. Ha una presenza molto forte in Portogallo, Scandinavia, Sud America e Asia. I numeri dell’azienda. La Tosti S.p.a. Chiude il bilancio al 31 agosto 2003 a 19,9 milioni di euro (+13% rispetto all’esercizio precedente). Tosti commercializza nel mondo 11.000.000 di bottiglie, 7.000.000 dei quali sono spumanti con il marchio Tosti ed i restanti 4.000.000 vermouths e vini aromatizzati con marchio Gibò e diversi; le vendite sono equamente divise tra export e mercato interno; dei circa 90.000 Hl lavorati in un anno oltre la metà provengono da uve pigiate in proprio e da mosti acquisiti da Cantine Sociali e Vinificatori selezionati. Buona parte delle uve arrivano dai vigneti di proprietà della famiglia Bosca. La Società ha 50 dipendenti, opera con circa l’8O% della Grande Distribuzione in Italia attraverso una rete di vendita di 55 persone. La Società, già certificata Iso 9002 dal 9/9/99, ha recentemente aggiornato la propria certificazione di qualità secondo la nuova edizione della norma internazionale Iso 9001 ed. 2000, inserendo nelle procedure aziendali la fase di progettazione, ricerca e sviluppo nuovi prodotti.  
   
   
EMILIANE BARILLA LANCIA SUL MERCATO UNA NUOVA GAMMA DI PASTA LUNGA ALL’UOVO: LE CASERECCE  
 
Per chi ama il piacere inconfondibile della pasta all’uovo, Emiliane Barilla lancia una nuova gamma di pasta lunga, le Caserecce. Lavorate secondo un processo innovativo, lento e delicato, le Caserecce di Emiliane Barilla hanno la consistenza, la morbidezza e la porosità tipiche della pasta all’uovo fatta in casa. Le caratteristiche, uniche e proprie del prodotto, emergono già a prima vista: le Caserecce sono avvolte in una matassa allungata, il colore è chiaro e naturale, lo spessore corposo e la superficie porosa. Ogni matassa corrisponde ad una porzione evitando la pesatura del prodotto e facilitando anche il cuoco meno esperto. Durante la cottura, inoltre, le Caserecce si dipanano velocemente, riaffiorando in superficie proprio come la pasta fatta in casa. Nel piatto, infine, mantengono la corposità ed assorbono il condimento nella giusta quantità in un “inconfondibile” abbraccio di sapori. Le Caserecce sono il simbolo della genuinità e della convivialità, del gusto di stare insieme e del desiderio di condividere i piaceri della tavola nella migliore tradizione emiliana, ma anche dell’innovazione e della ricercatezza che rendono le Emiliane Barilla sempre all’avanguardia e attente ai bisogni e ai gusti dei propri consumatori. La gamma delle Caserecce è composta da cinque formati — in confezione da 250 grammi- per soddisfare tutti i gusti: Tagliatelle, Tagliatelline, Lasagnette, Chitarrine, Paglia e Fieno. Le Caserecce di Emiliane Barilla sono ideali per chi ama sperimentare le novità, ma non vuole rinunciare alla genuinità, alla ricercatezza e alla preziosità della pasta fatta in casa. Caratteristiche distintive delle Caserecce: Performance del tutto simile alla pasta fatta in casa; Consistenza morbida e compatta; Elevata porosità per garantire un abbraccio di sapori con qualsiasi tipo di condimento; Forma allungata, a “matassa genovese” con un taglio irregolare che richiama il prodotto artigianale; Colore giallo naturale; Superficie meno ruvida.  
   
   
LA GOLOSITÀ DELLA STRACCIATELLA SI GUSTA ANCHE A NATALE: ARRIVA IL NUOVO TORRONE SPERLARI  
 
La stracciatella esce dalle gelaterie. Per realizzare il nuovo gusto di torrone, Leaf Italia, infatti, ha preso in prestito uno dei sapori più richiesti dagli appassionati di gelato: la stracciatella, appunto. Così, per le festività 2004, lo storico marchio Sperlari rivoluziona il dolce più tradizionale del Natale, proponendo il nuovissimo Torrone alla Stracciatella, l’ideale per chi ama sperimentare accostamenti originali. Primo in assoluto sul mercato, il nuovo Torrone Stracciatella Sperlari unisce alla friabilità del torrone classico alle mandorle, il gusto intenso delle migliori fave di cacao. Gli ingredienti, selezionati con cura, sono semplici e genuini, come nella consuetudine di Sperlari. Il classico gusto del gelato, arricchisce così la storica ricetta del torrone, per dare origine a un mix di sapori perfettamente equilibrato. Grazie al formato da 250 grammi, può essere condiviso con tutta la famiglia, o può essere gustato per concedersi momenti unici e appaganti. Il pack di Torrone alla Stracciatella Sperlari si presenta in un delicato colore arancione chiaro e, come tutte le stecche Sperlari, ha una veste grafica particolarmente accattivante e moderna. In primo piano gli ingredienti principali di questa medita ed esclusiva ricetta: le mandorle e le fave di cacao. Il Torrone alla Stracciatella Sperlari arricchisce la linea Specialità, che racchiude i gusti più sfiziosi di casa Sperlari, come quelli all’arancia, al cioccolato gianduia e al caffè, adatti ai palati più esigenti e tentati da abbinamenti insoliti. Il nuovo Torrone Sperlari alla Stracciatella è in vendita nei migliori Iper e Supermercati, al prezzo di 6,75 euro (prezzo consigliato al pubblico).  
   
   
PERUGINA PRESENTA LA NUOVA LINEA “COLLEZIONE”: UN VIAGGIO TRA SAPORI E PROFUMI DI TERRE LONTANE  
 
La Scuola del Cioccolato Perugina firma una nuova prestigiosa linea di deliziose e raffinate creazioni di cioccolato, le Collezioni Perugina, vere e proprie opere di arte pasticciera, in tre deliziose varietà. Nate dalla fantasia e dalla capacità di abbinare insoliti ingredienti al migliore cioccolato fondente, la nuova linea “Collezione” racchiude tutto il sapere e l’amore per il cioccolato degli Esperti Cioccolatieri Perugina. Pensate per gli intenditori di cioccolato e per chi è alla ricerca di sapori nuovi e intriganti, la linea “Collezione” offre un’ampia scelta di specialità dal gusto ricercato, con colori e profumi che evocano la magia di terre lontane: Collezione Cacao d’Origine, con cacao proveniente dalle migliori piantagioni del mondo, Collezione Spezie, con ricercati accostamenti di cioccolato e spezie e Collezione Frutti delle Americhe, dove cioccolato e frutta secca si fondono in irresistibili e croccanti delizie. Squisite, raffinate e originali, le nuove linee Collezione sono racchiuse in eleganti confezioni dai colori caldi e portano con sé tutta l’atmosfera dei Paesi di origine del cacao e delle spezie. Disponibili, da metà ottobre, nelle migliori pasticcerie d’Italia le nuove linee Collezione sono un sogno da degustare in ogni occasione e un regalo per veri appassionati. Collezione Cacao d’Origine. Ispirata ai Paesi di origine delle piantagioni di cacao più pregiate al mondo, la Collezione Cacao d’Origine è un omaggio ai veri intenditori di cioccolato e a chi desidera degustare un prodotto di qualità apprezzando le sottili sfumature che caratterizzano le diverse varietà di cacao. La Collezione Cacao d’Origine offre un ricco assortimento di sottili e squisite lastrine di cioccolato fondente extra al 70%, realizzate con pregiato cacao proveniente da Brasile, Sao Tomé, Ecuador e Papua Nuova Guinea, racchiuso in un’elegante confezione color ambra. Confezione “Collezione Cacao d’Origine”, 153 g —prezzo al pubblico 6,50€. Collezione Spezie. Fantasia ed esperienza nella scelta e nell’accostamento di sapori insoliti e intriganti sono l’essenza della Collezione Spezie, vere delizie da degustazione create dagli Esperti Cioccolatieri Perugina dedicate a chi ama scoprire nuovi gusti e regalare al palato emozionanti piaceri. Dal sapore intenso e coinvolgente sono le squisite praline di cioccolato fondente extra con peperoncino; più delicate al palato sono le altre due varietà di praline, alla cannella e alla noce moscata, accostamenti di gusto unici e originali, che esprimono tutta l’arte di accostare i sapori propria degli Esperti Cioccolatieri Perugina. Accanto alle praline, la Scuola del Cioccolato Perugina ha creato raffinate e squisite tavolette da degustazione, di cioccolato fondente extra, in tre gusti: al peperoncino, alla cannella e allo zenzero. Confezione “Collezione Spezie “, praline al peperoncino. 136 g — prezzo al pubblico 6,50 Praline alla cannella, al peperoncino e alla noce moscata — prezzo al pubblico 27,40 al Kg, Tavolette peperoncino, cannella e zenzero, 75 g — prezzo al pubblico 2,20. Collezione Frutti delle Americhe Frutta secca dal gusto esotico, puro cioccolato fondente extra e l’abilità di abbinare i diversi sapori, propri degli Esperti Cioccolatieri Perugina, sono i tre ingredienti che rendono speciale la terza Collezione firmata dalla Scuola del Cioccolato, la Collezione Frutti delle Americhe: un’irresistibile tentazione da gustare in ogni momento. All’interno del prezioso cubo Collezione Frutti delle Americhe è racchiuso un ricco e invitante assortimento di piccole opere di pasticceria: noci dell’Amazzonia, pistacchi della California e anacardi del Brasile ricoperti da squisito cioccolato fondente extra, per istanti di pura bontà. Cubo Frutti delle Americhe, 150 g — prezzo al pubblico 4,50  
   
   
APPUNTAMENTI SFIZIOSI CON I CROSTINI DORATI BUITONI  
 
Una nuova ricetta per uno spuntino goloso e invitante anche durante i mesi invernali: i Crostini Dorati Buitoni, sottili fettine croccanti e stuzzicanti, ideali per creare sfiziosi spuntini e canapé, portano in tavola un piacevole momento di relax durante le fredde giornate invernali. Crostino dorato caldo al radicchio è la ricetta di Buitoni dai caldi e vellutati sapori invernali: il radicchio rosso trevigiano — ottimo gustato sia fresco sia cotto, in abbinamento ad altri piatti — la fontina calda, fusa sui crostini e le noci . Qualche goccia di aceto balsamico e un pizzico di pepe rendono la ricetta ancora più saporita e golosa. I Crostini Buitoni, disponibili nella versione classica dorata o nella versione integrale, sono preparati secondo la miglior tradizione mediterranea: ingredienti di qualità, lievitazione naturale e una lenta cottura che dona loro un’irresistibile croccantezza. Ottimi consumati a tavola in sostituzione del pane oppure come snack veloce durante la giornata, i Crostini Buitoni sono l’ideale per realizzare deliziosi e gustosi antipasti. Grazie alla loro versatilità, sono ottimi, con l’aggiunta di un goccio d’olio, anche come accompagnamento ad un buon bicchiere di vino e a zuppe e minestre di ogni tipo. Crostini Buitoni: un prodotto semplice e naturale per portare a tavola, ogni giorno, il piacere della leggerezza e del sapore.  
   
   
UN PIATTO SPECIALE DA CAPITAN FINDUS: DOBLONI DORATI, CROCCANTI E SUPER GOLOSI  
 
Oggi c’è un modo nuovo e irresistibile per gustare il tonno: i nuovi Dobloni di Capitan Findus, gustosi medaglioni preparati con i migliori filetti di tonno Pinne Gialle, sapientemente uniti a listarelle di morbide patate ed avvolti da una panatura dorata e croccante. I Dobloni sono invitanti nella forma, il loro aspetto ricorda i mitici dobloni del tesoro dei pirati, sono sani e nutrienti, facili e veloci da preparare... Diventeranno in breve tempo il piatto preferito dai ragazzi, ma anche un “premio” per gli ex ragazzi...Un suggerimento: accompagnarli con un’insalata di pomodori oppure con carote tagliate a sottile julienne e condite con olio, sale e succo di limone. Preparazione: friggere i Dobloni ancora surgelati a fiamma moderata per 8 minuti rigirandoli di tanto in tanto oppure disporli in forno, ancora surgelati, in una teglia con della carta da forno senza aggiungere olio. Mettere la teglia in forno preriscaldato a 220 C e cuocere per 15 minuti rigirandoli a metà cottura. Peso e prezzo: gr. 280- € 3.55  
   
   
HÄAGEN-DAZS BAILEYS IRISH CREAM, UN GUSTO RAFFINATO ED ESCLUSIVO DELLA FAMIGLIA HÄAGEN-DAZS PER RISCALDARE L’ATMOSFERA DELLE SERATE INVERNALI  
 
L’incredibile cremosità del gelato Häagen-dazs, il gusto avvolgente di Baileys Irish Cream. Ora potrete concedervi il lusso di un gelato esclusivo. Ritorna infatti, a grande richiesta, Häagen-dazs Baileys Irish Cream, uno dei gusti più raffinati proposti da Häagen-dazs. Häagen-dazs Baileys Irish Cream nasce dall’originale incontro tra Häagen-dazs e Baileys, l’esclusivo liquore Irish Cream (4%), per regalare intensi momenti di piacere. Un delizioso gelato, morbido e cremoso reso ancora più seducente grazie all’inconfondibile e vellutato sapore di Baileys. Una tentazione alla quale sarà difficile resistere, un nuovo modo per gustare il proprio liquore preferito e per concedersi un gelato davvero unico, capace di “riscaldare” l’atmosfera nelle serate invernali. Con il suo gusto originale e prezioso, Häagen-dazs Baileys conquisterà tutti gli amanti della famosa Irish Cream, che potranno assaporarne il gusto avvolgente esaltato dalla freschezza del gelato. Per gli appassionati di Häagen-dazs, il ritorno di questo gusto sarà l’occasione per apprezzarne ancora di più la ricchezza e l’esclusività. Racchiuso nell’inconfondibile pinta bordeaux e oro, Häagen-dazs Baileys sarà il dessert più inebriante, che vi conquisterà con la sua cremosità e con il suo gusto deciso e intenso. Niente di meglio per rendere unici i momenti più speciali, come le feste di Natale. Non vi resta allora che sedurre e lasciarvi sedurre dal lusso di Häagen-dazs Baileys, il più raffinato dei gelati, che vi conquisterà, cucchiaio dopo cucchiaio. Un ottimo modo per concludere un pranzo o una cena, o per gustare in qualsiasi momento un dessert esclusivo. Il segreto di tutta la bontà racchiusa nelle pinte Häagen-dazs nasce dalla passione e dalla dedizione assoluta per la qualità. Solo i migliori ingredienti, attentamente selezionati, vengono utilizzati per i gelati Häagen-dazs: panna, latte, uova e zucchero. Per regalarvi sensazioni uniche, Häagen-dazs amalgama tutti gli ingredienti delicatamente, senza sbatterli ad alta velocità. Solo così si evita di inglobare troppa aria e si ottiene un gelato ricco e cremoso come Häagen-dazs. Häagen-dazs Baileys è in vendita nei negozi della catena Blockbuster e nel canale retail nel formato pinta da 500ml al prezzo consigliato di 5,12 euro.  
   
   
PASTA FILLO PILLSBURY: L’IDEA PIÙ FRAGRANTE E FRIABILE PER LE RICETTE DI NATALE  
 
Se per questo Natale vi siete proposte di portare in tavola un menù davvero speciale, realizzato interamente con le vostre mani, Pillsbury, specialista nelle paste semilavorate surgelate, fa esattamente al caso vostro. Da sempre attento a facilitare la vita in cucina per chi ha poco tempo o non è particolarmente esperto, Pillsbury propone un prodotto di facile utilizzo e di sicuro effetto, la Pasta Fillo Pillsbury. Già confezionata in pratici fogli, arrotolati e surgelati, la Pasta Fillo Pillsbury è già pronta per essere utilizzata in ricette dolci e salate che necessitano della sua caratteristica fragranza e friabilità. Se poi siete alla ricerca di qualcosa di particolare da servire ai vostri ospiti per il cenone o il pranzo di Natale, Pillsbury vi consiglia una ricetta salata gustosissima e di sicuro successo, ad esempio i Fazzoletti Delicati. Grazie a Pillsbury, anche le ricette più complicate diventano un gioco da ragazzi e tutti potranno divertirsi in cucina realizzando le idee più fantasiose. Pillsbury inoltre garantisce prodotti di qualità superiore, selezionando le farine migliori e ingredienti genuini e semplici per le sue paste fin dal 1972. Disponibile in pratiche confezioni da 270 grammi - 6 fogli (50 cm x 24 cm), la Pasta Fillo e tutti i prodotti della gamma Pillsbury (pasta frolla, pasta sfoglia, vol-au vent, pasta brisée, mini strudel e stuzzichini) sono in vendita nei migliori supermercati.  
   
   
DA PLASMON BABY E JUNIOR MERENDE: UNA GAMMA DI PRODOTTI DEDICATI AL FUORI PASTO DEI PIÙ PICCOLI  
 
La merenda è un momento importante nella dieta del bambino. Proprio per questo Plasmon, azienda leader nel mercato del baby food, ha pensato ad una gamma di prodotti specifici per le diverse fasi della crescita: le Baby e Junior merende. Studiate appositamente per rispondere alle esigenze di sicurezza delle mamme e a quelle di gusto dei bambini, le merende Plasmon coniugano correttezza nutrizionale e bontà a tutta la garanzia del sistema Oasi Plasmon. Le baby merende omogeneizzate Plasmon, adatte per i bambini dai 5 mesi, offrono alla mamma la possibilità di dare al bambino un alimento specifico per il fuori pasto, soddisfacendo le particolari esigenze dei primi mesi di vita, che non trovano una risposta adeguata nei prodotti generici per la merenda. Le baby merende Plasmon, infatti, sono studiate per i bimbi più piccoli sia in termini di scelta degli ingredienti sia per il sapore delicato e la consistenza. Oltre alle tante varietà preparate con yogurt, formaggio o frutta, ognuna con un beneficio nutrizionale specifico, le Baby Merende sono da oggi disponibili nei nuovi gusti Latte e Biscotti, Latte e Malto, Frutta mista e Cereali. La qualità e la bontà degli ingredienti, inoltre, sono assicurate dal Sistema Oasi Plasmon. Ai bambini “più grandi” che desiderano sperimentare nuovi sapori Plasmon ha riservato, invece, le junior merende che permettono di assecondare le nuove esigenze di gusto senza trascurare sicurezza e correttezza nutrizionale. Le Junior Merende, infatti, permettono di introdurre nella dieta del bambino, a partire da 10 mesi, gusti e consistenze più adulte, senza rinunciare alla genuinità e all’equilibrio di una merenda bilanciata e ricca di ingredienti importanti per la crescita, come il latte. Confezionate in comode vaschette di plastica, le Junior Merende possono essere maneggiate direttamente dal bambino. Pensate come fuori pasto o dessert, le junior merende Plasmon sono disponibili in due varietà: crema alla vaniglia e crema al cacao. Due gusti “da grandi” che completano la dieta giornaliera assecondando i bisogni del bambino che cresce. Le Baby e Junior merende sono disponibili nei supermercati, farmacie e sanitarie in diversi formati: Baby merende, Pera e Yogurt, 2 vasetti da 120 gr. Cad., Banana e Yogurt, 2 vasetti da 120 gr. Cad., Albicocca e Yogurt, 2 vasetti da 120 gr. Cad., Formaggio e Mela, 2 vasetti da 80 gr. Cad., Formaggio, Banana e Pera, 2 vasetti da 80 gr. Cad., Banana, Mela, Miele e Biscotti Plasmon, 3 vasetti da 120 gr. Cad., Frutta mista e Miele, 2 vasetti da 80 gr. Cad., Mela e Miele, 2 vasetti da 80 gr. Cad., Frutta mista e cereali, 3 vasetti da 120 gr. Cad. (Nuova varietà),Latte e biscotto 2 vasetti da 80 gr. Cad. (Nuova varietà), Latte e malto 2 vasetti da 80 gr. Cad. (Nuova varietà)). Junior merende, Crema alla vaniglia, 2 confezioni in plastica da 120 gr. Cad. (Nuova varietà)),Crema al cacao, 2 confezioni in plastica da 120 gr. (Nuova varietà), Infolink: www.Plasmon.it  
   
   
IMMUN’ÂGE, IL NUOVO NUTRACEUTICO A BASE DI PAPAIA FERMENTATA PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA  
 
Immun’âge, distribuito in italia da named, è il nuovo nutraceutico (prodotto alimentare funzionale) studiato per migliorare le difese immunitarie. Questo innovativo integratore alimentare altera in modo positivo lo squilibrio ossidanti/antiossidanti causato dall’inquinamento ambientale, dal naturale invecchiamento organico e dalla mancanza di un corretto apporto di alimenti antiossidanti. Le proprietà antiossidanti ed immunostimolanti garantite (ogni lotto viene testato) giocano infatti un ruolo essenziale nella lotta contro l’eccesso di radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento accelerato delle nostre cellule e dei disturbi fisiologici del nostro organismo che causano un peggioramento della qualità di vita. Immun’âge è prodotto con un particolare processo di fermentazione della papaia che non fa uso di Ogm: l’Fpp (Fermented Papaya Preparation). Questo procedimento originale, frutto di oltre 10 anni di studi e sperimentazioni a cura dell’Osato Institute (Japan), consente di ottimizzare la biodisponibilità delle sostanze fitoterapie contenute nel frutto della papaia. Il particolare processo di fermentazione, realizzato senza uso di conservanti, ha ottenuto la certificazione di qualità Iso 9001 per la produzione e Iso 14001 per il rispetto dell’ambiente. Immun’âge è completamente naturale, non ha effetti secondari e non risulta tossico alle dosi indicate. Oltre 30 pubblicazioni scientifiche, hanno dimostrato l’azione benefica di Immun’âge sulle difese naturali dell’organismo. Citiamo in particolar modo studi clinici realizzati dal Professor Luc Montagnier (Presidente della Fondazione Mondiale Ricerca e Prevenzione Aids) e dal Professor Mark Weksler del New York Weill Cornell Medical Center. Secondo quanto recentemente affermato dal Prof. L. Montagnier ad una conferenza tenutasi alla Maison di Parigi, Immun’âge "ha proprietà notevoli per combattere lo stress ossidante e per stimolare le difese immunitarie". Inoltre, studi clinici condotti dal Professor Francesco Marotta (Reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale di Milano) sull’alcolismo, mostrano un miglioramento della qualità di vita in pazienti con patologie direttamente causate, o peggiorate, da eccesso di radicali liberi, se trattati con Immun’âge. Quando usare Immun’âge: In situazioni collegate ad un eccesso di radicali liberi (stress ossidativo) provocato da: fattori ambientali: inquinamento, tabacco, alcool, stress…, carenza di antiossidanti: alimentazione carente di alimenti antiossidanti, terza età…, In situazioni che necessitino di potenziare/modulare il sistema immunitario dell’organismo: affaticamento, terza età, stagioni fredde, influenza, raffreddore, in dermatologia, per contrastare il naturale invecchiamento della pelle e gli stress ossidativi dovuti ad eccessiva/ scorretta esposizione ai raggi solari. Immun’âge è distribuito in Italia da Named srl ed è reperibile in tutte le farmacie al prezzo di 59 Euro. Infolink: Www.immunage.it    
   
   
PRO ANAGEN FORTE DI WINTER: L’INTEGRATORE ALIMENTARE CHE PROTEGGE LA SALUTE E LA FORZA DEI CAPELLI  
 
Dalle ultime ricerche internazionali è nata la rivoluzionaria pillola anti-caduta Pro Anagen Forte messa a punto da Winter. Un integratore naturale assolutamente nuovo e mai proposto finora, in grado di contrastare efficacemente la caduta dei capelli. Creato per risolvere i più frequenti motivi di caduta e per fornire un equilibrato mix di ingredienti specifici, Pro Anagen Forte si pone come il più moderno e sofisticato mezzo di intervento per mantenere i capelli folti, vitali e sani. Il prodotto è caratterizzato da alcune soluzioni altamente innovative, prima fra tutte l’uso di alcuni ingredienti che svolgono un’azione mirata sulle principali cause della caduta dei capelli. Punto di forza di Proanagen Forte è infatti la presenza di sostanze quali: Betasitoterolo e Serenoa serrulata, che inibiscono l’enzima 5-alfa-reduttasi, principale responsabile della trasformazione dell’ormone testosterone in diidrotestosterone, sostanza in grado di devitalizzare i bulbi con conseguente perdita dei capelli; Isoflavoni di soia e Dioscorea villosa, che contrastano l’eccesso di testosterone e di diidrotestosterone, contribuendo a mantenere un ambiente favorevole al normale trofismo del capello. A garantire l’efficacia del prodotto contribuiscono inoltre altri ingredienti come il Piper Nigrum e l’Amido di riso fermentato che, con diversi meccanismi, garantiscono i migliori livelli di assorbimento e di attività delle vitamine. Gli aminoacidi solforati e la Cheratina, che vanno a soddisfare le necessità costruttive delle nuove strutture; il Ginkgo Biloba, che stimola l’irrorazione sanguigna e l’ossigenazione dei follicoli e ne esalta la funzionalità; e ancora vitamine, minerali, aminoacidi e antiossidanti, che si oppongono all’eccesso di radicali liberi e contribuiscono al buon funzionamento del “sistema cute”, riequilibrandone il metabolismo e regolandone il sebo. In pratica ogni aspetto del complesso metabolismo del capello é tenuto sotto controllo da un insieme di principi naturali, sapientemente miscelati al fine di offrire una soluzione completa e razionale di un problema spesso fonte di sofferenza e malessere per moltissime persone. Pro Anagen Forte di Winter è indicato in tutte le forme di alopecia, o calvizie comune, in tutte le situazioni di scarsa vitalità o di aumentata caduta dei capelli, come preventivo per contrastare situazioni che, come la menopausa, si accompagnano frequentemente a diradamento e caduta, e in tutti i casi di seborrea (eccessiva produzione di sebo con conseguente prurito e dermatite) e forfora. La sua efficacia è inoltre ampiamente dimostrata da una ricerca effettuata presso un Centro Studi indipendente. La ricerca ha testato il prodotto su 80 soggetti con problemi diversi di caduta, di entrambi i sessi e con un’età compresa tra i 18 e i 50 anni, per un periodo di sei mesi al dosaggio di tre compresse al giorno. I test eseguiti durante la sperimentazione e la valutazione complessiva dei risultati permettono di concludere che Proanagen Forte risulta veramente di ottima efficacia sui diversi meccanismi responsabili della caduta dei capelli, contrastandoli con successo, e si mostra in grado di promuovere una evidente spinta alla ricrescita. A livello statistico, i risultati delle ricerche sono significativi. Si è infatti riscontrato: Un arresto della caduta dei capelli nell’89,1% dei casi; Una ricrescita nell’82,2% dei casi; La normalizzazione della cute al 94,8%; Un’ottima tollerabilità al 100%. Pro Anagen Forte, distribuito nelle farmacie e nelle erboristerie, è venduto in compresse, in confezioni da 15 o da 60, da assumere da una a tre volte al giorno, in corrispondenza dei pasti, secondo il fabbisogno individuale.  
   
   
CONTRO IL DISAGIO DI SECCHEZZA E SOFFERENZE OCULARI AMO PRESENTA COMPLETE AQUAVISION, LA NUOVA LENTE A CONTATTO AD ELEVATO CONTENUTO DI ACQUA  
 
I moderni ambienti e stili di vita mettono a dura prova le lenti a contatto e il loro utilizzo specialmente in ambienti a bassa umidità. Una ricerca svolta tra i portatori di lenti a contatto ha rilevato che il 75% di loro soffre di secchezza e fastidi oculari, sintomi che, secondo la maggior parte degli ottici, sono sempre più comuni. Attualmente, solo in Italia, ci sono ben 649.000 ex portatori di lenti a contatto: la principale ragione per smettere di portare le lenti è risultata essere proprio la mancanza di comfort. Per ovviare a questi inconvenienti, la divisione Eye Care di Amo - società leader a livello mondiale specializzata in prodotti per la cura e manutenzione delle lenti a contatto - lancia sul mercato Complete Aquavision, una nuova lente a contatto morbida mensile. Qual è il segreto di questo prodotto? La nuova lente a contatto mensile Complete Aquavision è realizzata con un materiale, glicerolo metacrilato, in grado di trattenere l’acqua che la aiuta a rimanere idratata a lungo. Lenti ben idratate consentono comfort e un’ottima visione anche quando messe alla prova dai moderni stili di vita. Un reale beneficio per vivere stili di vita moderni. Le lenti a bassa disidratazione possono portare benefici alla fisiologia oculare e al comfort dei portatori. Le lenti Complete Aquavision perdono una quantità di acqua notevolmente inferiore nel corso di 12 ore rispetto alle altre principali lenti a contatto morbide. Le proprietà ultra-idratanti delle lenti a contatto Complete Aquavision prolungano il comfort e l’acuità dopo un periodo medio di porto di 12,9 ore. Lo speciale materiale delle lenti morbide Complete Aquavision è in grado di bloccare l’acqua garantendo un comfort di porto duraturo. Con queste lenti ultra idratanti la sensazione di occhi secchi e stanchi a fine giornata sarà solo un ricordo. Persino in ambienti secchi, le lenti Complete Aquavision mantengono comfort duraturo anche in ambienti a bassa umidità.  
   
   
IL MASSAGGIO PER LE DONNE OVER 40 E IL MASSAGGIO INDIANO ANTISTRESS PRESSO L’UNITÀ MEDICA SILOE PER AFFRONTARE I PROBLEMI DELLA MENOPAUSA PRECOCE E PER LIBERARSI DELLO STRESS QUOTIDIANO  
 
Il problema della cosiddetta “menopausa precoce” affligge oggi molte donne e spesso può presentarsi già verso i quaranta anni. In realtà non va confusa con la vera e propria mancanza di ciclo mestruale che sopraggiunge per cause naturali intorno ai 50 anni, ma si tratta di tutta una serie di sintomi fastidiosi tra i quali ciclo irregolare, sbalzi di umore, vampate e problemi circolatori che affliggono una parte della popolazione femminile sana già a partire dai quaranta anni, oppure si presentano in seguito a un intervento di isterectomia. Il consiglio dei medici in questi casi è quello di seguire una dieta equilibrata e di fare regolarmente attività fisica, per mantenere una buona tonicità muscolare, combattere il sovrappeso e scaricare lo stress. Per affrontare la menopausa precoce in modo sereno il Centro Antistress dell’Unità Medica Siloe da oggi propone il Massaggio per le donne over 40, efficace per migliorare i problemi di ritenzione idrica, attenuare le cossidette ‘vampate’ e diminuire gonfiore e sbalzi d’umore. Si tratta di uno speciale massaggio a spirale, ovvero fatto di movimenti circolari, che avvolgono il corpo dai piedi alla testa per riattivare la circolazione linfatica e venosa e nello stesso tempo per aiutare il corpo a espellere i liquidi in eccesso liberandolo dal gonfiore. Il massaggio viene effettuato utilizzando un mix di olii essenziali che viene preparato in base al tipo di persona trattata, ovvero in base al suo carattere e alla sua conformazione fisica. Olii diversi per persone diverse ma anche a seconda delle parti del corpo che vengono via via massaggiate: un’essenza rilassante per la zona del collo, una energizzante per le gambe, una tonificante per i glutei e così via. Antonietta Montagna, erborista e terapista qualificata che dirige il Centro Antistress dell’Unità Medica Siloe, personalizza sempre il massaggio in base al tipo di persona da trattare, consigliando una decina di sedute con cadenza bisettimanale per poter raggiungere l’obiettivo di diminuire le vampate, sbloccare la ritenzione idrica e, di conseguenza, diminuire il peso corporeo. Il trattamento completo comporta anche come effetto secondario un miglioramento del sonno e una sensazione di relax che diminuirà gli sbalzi di umore. Il Massaggio Indiano Antistress é un trattamento specifico per scaricare lo stress che accumuliamo ogni giorno e si ispira alla medicina olistica Ayurveda indiana. L’ayurveda considera la salute come uno stato di equilibrio energetico nel quale i fattori psicologici, fisici e ambientali hanno tutti un ruolo importante. Il Massaggio Indiano Antistress proposto dall’Unità Medica Siloe è leggero ma profondo, è adatto a tutti e viene fatto utilizzando uno speciale mix di olii di lavanda e farine naturali in un ambiente dai colori rilassanti e dalle luci soffuse. Ha un particolare effetto antistress e purificante, aiuta cioè ad espellere tutte le negatività che abbiamo immagazzinato nel nostro corpo. La seduta inizia con la preparazione di una particolare crema fatta di farine naturali, olii essenziali di lavanda e fiori di lavanda che viene poi spalmata su tutto il corpo con un leggero massaggio. Poi sono previsti 10 minuti di riposo avvolti in una speciale pellicola che permette una penetrazione profonda dei principi naturali delle sostanze utilizzate, che vengono successivamente rimosse con l’acqua. L’ultima fase del trattamento comporta il massaggio ayurvedico vero e proprio che con tocchi leggeri ma profondi rilassa tutta la muscolatura e promuove l’espulsione di tossine e stress. L’azione dei microgranuli delle farine utilizzate inoltre aiuta la pelle a purificarsi come accade quando si effettua un vero e proprio peeling, il che rende questo nuovo massaggio particolarmente adatto anche a chi ha problemi di acne oppure di piccole impurità della pelle. Sono 10 le sedute consigliate per raggiungere un relax totale e per purificarsi delle tossine accumulate, possibilmente con cadenza bisettimanale e continuativa in modo da beneficiare di un effetto duraturo. L’ Unità Medica Siloe si trova a Milano in via Cesari 19 (zona Ospedale Niguarda) tel. 02.6422188  
   
   
LE PICCOLE/GRANDI ATTENZIONI DELLO STUDIO MEDICO ODONTOIATRICO TEDESCO PER GARANTIRE IL BENESSERE DEI PROPRI PAZIENTI  
 
Forse non tutti sanno che oggi si può vedere il proprio dente malato su uno schermo prima, durante e dopo la cura grazie all’uso di una telecamera endo-orale, uno strumento simile al normale trapano che al posto della testina rotante ha una piccolissima telecamera alla sua estremità. Questa telecamera è collegata ad un computer dotato di uno schermo visibile dal paziente mentre si trova sulla poltrona. Lo Studio Medico Odontoiatrico Tedesco è tra i pochi a Milano ad essere dotato di tecnologie così moderne ed è fornito di un sistema di computer che collega tutte le sale operatorie. Il Dott.bahri Adis, Odontoiatra e direttore sanitario dello Studio Medico Odontoiatrico Tedesco, dopo aver fatto una panoramica al paziente per esempio, può consultarla in qualsiasi momento sullo schermo della sala operatoria in cui si trova durante un intervento di implantologia, schiacciando un semplice tasto, senza bisogno di manovrare radiografie, entrare e uscire dalla stanza, e senza perdite di tempo. Questi e altri servizi forniti dello Studio del Dott. Bahri Adis permettono di ottimizzare il tempo prezioso passato nello studio del dentista. Come evitare perdite di tempo e avere le radiografie necessarie per un’accurata diagnosi. La tomografia trasversale Orthophos permette la visualizzazione tridimensionale delle varie regioni della mascella e della mandibola. Fino ad oggi, tali immagini si sarebbero potute ottenere utilizzando una tomografia computerizzata e una tomografia convenzionale. Ma questo genere di esposizioni richiedono molto tempo, sono costose e comportano una alta dose di radiazioni. In conseguenza allo sviluppo dei programmi della tomografia trasversale Orthophos ora è possibile rispondere alle stesse esigenze cliniche con una unità di tomografia panoramica. Paragonandola alla tomografia Ct e convenzionale, le radiografie trasversali con Orthophos .Sono economiche e veloci, e con una bassa dose di radiazioni danno tuttavia immagini di buona qualità e di alto valore diagnostico. In aggiunta a ciò il posizionamento del paziente e l’utilizzo dell’unità sono molto semplici. Con il tempo si sono evidenziate alcune applicazioni cliniche per le quali la tomografia trasversale si è rivelata particolarmente indicata: Diagnostica per implantologia mascellare e mandibolare, Visualizzazione del condotto del nervo nei denti del giudizio inclusi, Canini e premolarì inclusi in mascella e mandibola, Relazione tra l’apice dei denti della mascella rispetto al seno mascellare e lesioni patologiche nel seno mascellare basale, estensione bocco-orale e labio-orale di cisti e processi tumorali con il coinvolgimento delle struttura ossee circostanti, diagnosi delle fratture mascellari e mandibolari. Procedimento pratico per la selezione e l’interpretazione ottimale della tomografia panoramica trasversale (Tsa). Per qualsiasi caso clinico come prima cosa si rileva un Opg (Ortopantomogramma). A seconda di quello che si riscontra, viene effettuata l’appropriata Tsa come secondo grado di esame. La Opg è anche importante per la stima e la valutazione della Tsa. Solo un confronto tra le due radiografie, che insieme danno una visione d’insieme tridimensionale, permette una diagnosi completa e precisa. Posizionamento del paziente. Orthophos è fornita di un appoggia mento sul quale possono essere fissati il morso per la regione incisiva con denti e il segmento di applicazione per pazienti che non hanno i denti anteriori. La testa del paziente dovrebbe essere sempre posizionata diritta nell’unità. Le posizioni dei raggi sono concepite in modo che non sia mai necessario girare la testa. Come curare le carie dei nostri bambini senza l’uso del temuto trapano. L’utilizzo di Selector Ap consente, in caso di bambini piccoli e refrattari all’uso del trapano, di curare piccoli problemi del dente. Questo sistema di preparazione della cavità è concepito per essere inserito nel dente e serve per curare piccole carie. Viene usato come alternativa al trapano, per esempio quando si vuole curare una carie di lieve entità di un bambino, ma può essere utilizzato anche per togliere materiali di riempimento. Sfrutta un sistema cinetico di erosione che avviene tramite un getto di ossido di alluminio. La macchina è stata pensata inoltre per evitare che eventuali polveri formatesi durante l’erosione vengano inalate. Un getto continuo di liquido fa sì infatti che la polvere creata con l’erosione non si disperda e un aspiratore toglie velocemente i residui creati. E’ particolarmente indicato per rompere coperture di porcellana e ceramica. Studio Medico Odontoiatrico Tedesco, viale Beatrice d’Este 17, Milano, tel.02/58303737  
   
   
TORNA IL DESIDERIO DI “VIVERE BENE” CON UN SETTORE-NOVITA': BENESSERE IN CASA  
 
Un ambiente sano, un’atmosfera rilassante, energie positive. Pochi gesti quotidiani per prendersi cura di sé, per coccolarsi e innamorarsi della vita. Ci si sveglia al mattino presto, velocemente si va al lavoro, si corre, si ritagliano piccoli momenti per sé stessi, si cerca di sistemare freneticamente tutto al proprio posto come in un puzzle da 1000 pezzi, ma la domanda che tutti continuano a porsi è: “E’ possibile ritrovare la serenità? E se la riposta dovesse essere sì… qual è il trucco? Ed è proprio a coloro che amerebbero vivere in un ambiente sano e ricco di energie positive, che prediligono il movimento e l’attività fisica e che si dedicano, attraverso piccoli gesti quotidiani, alla cura del sé, che è rivolta l’area Benessere in casa, per la prima volta quest’anno a La mia casa 2004, 35ª Esposizione dell’arredamento e dell’abitare oggi. In Fieramilano, da sabato 30 ottobre a domenica 7 novembre. Il settore-novità de La mia casa 2004 vuole dimostrare quindi la sua attenzione per tutto ciò che rientra nel concetto di “Benessere”: mobili ecologici, un modo di concepire gli arredi in armonia con la natura, per tutti coloro che sono convinti che tutto ciò che ci circonda possa essere vivo, e che l’energia dei materiali naturali, trattati con finiture atossiche, può arricchire la casa di ognuno di noi regalandoci salute e benessere. Cinius, azienda leader nella lavorazione di arredi a basso impatto ambientale, contraddistinta dagli articoli realizzati su misura, presenta a Benessere in casa, librerie, tavoli, letti o tatami realizzati seguendo, nelle dimensioni e nel colore, le richieste del cliente, oltre alla produzione standard. Attrezzature per l’home fitness: un modo sicuro per migliorare la qualità della vita attraverso l’attività fisica, i cui effetti positivi sul benessere fisico e mentale sono oramai ampiamente riconosciuti; Prodotti naturali: integratori, tisane, cosmetici naturali per fornire al corpo tutti gli elementi necessari per mantenere uno stato di salute ottimale; Aromaterapia: utilizzata dai popoli antichi per i suoi effetti benefici sul corpo, sullo spirito e sulla mente, viene riscoperta in questi ultimi anni ed impiegata nei più diversi usi, nella lampada per aromi per dare un tocco personale all’ambiente, nella vasca da bagno per un bagno rilassante e tonificante, nelle inalazioni sfruttando le qualità balsamiche e antibatteriche, nei massaggi e nelle creme; Elettromedicali per la cura ed il benessere: misuratori di pressione, purificatori d’aria e ionizzatori, bilance per la misurazione della massa grassa, addolcitori d’acqua, per un futuro dominato da pelle morbida e più pulita, dall’assenza di macchie di calcare e tracce di sapone, dal risparmio sull’acquisto di detersivi e detergenti. Benessere in casa, il nuovo settore de La mia casa, prende vita dalla sempre crescente attenzione dell'uomo al "ben essere" in armonia con la natura, ricercando, nell'arredamento, una sintesi ottimale fra estetica e funzione e utilizzando tutto ciò che può migliorare la qualità della vita e favorire una più soddisfacente condizione psico-fisica, emozionale e spirituale. Informazioni generali. Tel. 02 4815541 - Fax 02 4980330 - E-mail: info@lamiacasa.Org