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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Novembre 2004
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IL GOVERNO APPROVA DDL PER RATIFICA TRATTATO COSTITUZIONALE DELL'UNIONE EUROPEA  
 
Roma, 3 novembre 2004 - Il Consiglio dei Ministri, nella riunione straordinaria del 29 ottobre scorso, ha approvato il disegno di legge per la ratifica del Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa, firmato a Roma in storica ed ideale continuità con il Trattato istitutivo della Comunità Economica Europea e dell’Euratom del 25 marzo 1957. Il disegno di legge, acquisita l’autorizzazione del Presidente della Repubblica, verrà immediatamente presentato al Parlamento per la ratifica ai sensi dell’articolo 80 della Costituzione. Tale ratifica consentirà all’Italia di assolvere gli impegni assunti a seguito del negoziato che si è svolto fra il febbraio 2002 e il giugno 2004 nell’ambito della Convenzione europea e della Conferenza intergovernativa. Sul sito della Firma del Trattato, realizzato dalla Redazione di governo.It in collaborazione con l'Ufficio Coordinamento dell'Attività Economica del Dipartimento Affari Economici della Presidenza del Consiglio dei Ministri, potete trovare, tra l'altro, anche il testo della Costituzione Europea articolo per articolo. Http://www.governo.it/presidente/comunicati/dettaglio.asp?d=23614  http://www.Governo.it/costituzione_europea/index.html  
   
   
AVVISO PER IL RIUSO DEI PROGETTI DI E-GOVERNMENT  
 
Roma, 3 novembre 2004 - Nell’ambito dell’attuazione della seconda fase del piano di e-government, il Cnipa ha emanato l’avviso per la presentazione delle offerte da inserire nel catalogo delle soluzioni di e-gov proposte in riuso alle Pa locali. L’avviso si rivolge ai progetti finanziati nella prima fase di e-government e costituisce il primo passo dell’attuazione della linea per la “Diffusione territoriale dei servizi per cittadini ed imprese”, che supporta il trasferimento delle soluzioni di e-government sul territorio nazionale. Il termine per la presentazione delle offerte al Cnipa è il 26 dicembre 2004. Prosegue nel frattempo l'attuazione della prima fase del piano di e-government: è disponibile online la prima rilevazione che sintetizza la situazione complessiva al 15 settembre 2004. Lo stato di avanzamento dei lavori è del 41% e la disponibilità di 120 servizi ai cittadini su un territorio con una popolazione di oltre 7 milioni di abitanti e di 355 servizi alle imprese su un territorio con 400 mila imprese. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/riuso_avviso/index.html  
   
   
GL'INDICATORI NON SONO TUTTO, AFFERMA UNO SCIENZIATO DEL CCR  
 
Bruxelles, 3 novembre 2004 - Se vuole continuare a essere protagonista nella ricerca e nell'innovazione in un mondo sempre più globalizzato, l'Ue dovrebbe smettere di preoccuparsi tanto degl'indicatori e occuparsi piuttosto delle condizioni quadro che guidano le decisioni di localizzazione, afferma uno scienziato in visita alla Commissione europea. Keith Smith, dell'Institute of prospective technological studies del Ccr (Centro comune di ricerca) a Siviglia, ha esposto il suo punto di vista nel corso della conferenza sulla 'Internazionalizzazione della ricerca e indicatori di risultato europei' svoltasi a Maastricht il 27 ottobre, e ha avvertito che molti indicatori usati dall'Ue non sono in grado di reggere un confronto internazionale. 'I confronti internazionali appaiono in tutti i documenti del Ser (Spazio europeo della ricerca)', ha detto Smith. 'Spesso sentiamo che il rapporto tra spesa interna lorda per R&s (Ricerca e sviluppo) e Pil è troppo basso, o che è troppo basso il numero di brevetti. Ma troppo basso rispetto a cosa? Soprattutto rispetto ai dati americani e giapponesi. Noi dobbiamo però ricordare che nell'Ue la norma è rappresentata dalla diversità, l'eterogeneità e la varietà, sia in termini di aziende che di nazioni', ha aggiunto Smith. Il grado di diversità dell'industria varia da un paese all'altro, così come variano gl'input innovativi, la specializzazione tecnica, le attività del mercato del lavoro, gli incentivi e le infrastrutture istituzionali, ha spiegato Smith. Questo significa che si avranno diversi possibili indicatori di risultato e che le aziende e i paesi otterranno risultati differenti a seconda degl'indicatori usati, e differenti in termini di output finale. 'Il problema', afferma Smith, 'è che gl'indicatori di risultato non sono sempre ben collegati tra di loro. Gl'indicatori scientifici e tecnologici possono dare risultati insoddisfacenti se correlati a indicatori di crescita e ricchezza diversi. L'intensità aggregata di R&s, ad esempio, non sempre lega bene con i tassi di entrate e crescita'. Smith ha illustrato il suo punto di vista citando come esempio la produttività Tic (Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni) e spiegando che per calcolare l'output reale dei computer gli Usa utilizzano indici di 'prezzo edonistico' mentre l'Europa usa il metodo del 'modello abbinato'. La produttività europea nel settore informatico è stata quindi ampiamente sottostimata rispetto a quelle americana e giapponese a causa delle differenze statistiche nei deflatori. 'La precisione dei confronti di produttività internazionale è 'seriamente limitata', ha ribadito Smith. A proposito di disoccupazione, Smith ha detto che l'Ue esce sempre male dai confronti con gli Usa. 'Ma la realtà è differente; l'Ue calcola con molta maggiore accuratezza i dati sulla disoccupazione, mentre gli Usa, ad esempio, non segnalano il fatto che oltre due milioni di persone in età lavorativa sono in prigione'. 'Dunque', ha aggiunto Smith, 'nei sistemi messi a confronto esistono differenze e eterogeneità enormi. Dobbiamo fare un serio sforzo per migliorare i tipi di dati riuniti, la loro copertura, le metodologie di raccolta, e abbiamo bisogno di analisi comparative che guardino ai sistemi come un tutto unico e che siano molto più sensibili alle diversità'. Per concludere, Smith ha avvertito che la diversità intereconomica significa che l'Ue dev'essere molto cauta nell'interpretare numericamente gl'indicatori. La tendenza alla globalizzazione suggerisce inoltre che le politiche dovrebbero concentrarsi sulle condizioni quadro (norme, politiche, infrastrutture, risorse umane, condizioni di mercato) che guidano le decisioni di localizzazione delle aziende più che su obiettivi di risultati specifici.  
   
   
UNO SPAZIO EUROPEO DELLA VALUTAZIONE PER COMPLETARE LO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA, LO SUGGERISCE UNO SCIENZIATO DANESE  
 
Bruxelles, 3 novembre 2004 - Se vuole programmi di ricerca europei competitivi e di successo, l'Europa deve sviluppare uno Spazio europeo della valutazione che usi nuovi strumenti e parametri europei, afferma uno scienziato danese. Nel suo intervento a una recente conferenza su come valutare i programmi europei di ricerca nel Ser (Spazio europeo della ricerca), il dottor Karen Siune, direttore del centro danese per gli studi sulla ricerca e per la politica di ricerca, ha ricordato che analizzare i programmi europei di ricerca rappresenta una sfida alla metodologia di valutazione e che è assolutamente necessario cominciare ad usare metodologie comparative paneuropee. 'Attualmente', ha detto Siune, 'gli obiettivi dei programmi di ricerca europei sono talmente vasti che è difficile usarli come parametri di valutazione. Da questi programmi ci si aspetta che permettano una più grande interoperabilità tra scienza e industria, che diano vita a una capacità europea di ricerca e a uno Spazio europeo della ricerca, che contribuiscano a una maggiore competitività e a raggiungere gli obiettivi di Lisbona. Come possiamo valutare tutto ciò? Quali sono i metodi e gli strumenti più adatti?', si è chiesto. Secondo Siune, i principali problemi con i programmi europei nascono dalla prospettiva a corto termine spesso usata nella valutazione e dal fatto che la politica scientifica tende a guardare all'innovazione più che alla scienza. E inoltre, aggiunge Siune, 'l'uso predominante di peer review pone il rischio di valutazioni problematiche di aree e attività multidisciplinari nuove o emergenti'. 'Si attribuisce troppa importanza all'efficienza, al controllo e alle implicazioni pratiche', ha ribadito Siune. E questo significa che è impossibile valutare allo stesso tempo efficienza, efficacia e impatto dei programmi di ricerca europei. La valutazione è un esercizio sistematico che giudica le attività dei ricercatori alla luce degli obiettivi previsti. Tuttavia, spiega Siune, gli obiettivi sono spesso a livelli differenti e non possono quindi essere facilmente messi sullo stesso piano. Tuttavia, ha continuato, i responsabili politici continueranno a usare sempre di più le valutazioni come parte di una serie di meccanismi di controllo. 'Dobbiamo quindi trovare una soluzione. Dobbiamo sviluppare uno Spazio europeo della valutazione con una raccolta di dati unica, con strumenti comparativi paneuropei e con metodi di analisi più coordinati e globali', ha detto Siune. Per concludere Siune ha chiesto all'Ue di restare aperta a nuovi metodi per conseguire gli scopi indicati e a trarre spunto dai diversi modelli adottati nel mondo.  
   
   
SUMMIT MONDIALE DEI PREMI NOBEL PER LA PACE ROMA, 10 – 12 NOVEMBRE 2004  
 
Roma, 3 novembre 2004 - Dal 10 al 12 novembre 2004 Roma e l’Italia tornano ad essere al centro del dibattito sul futuro dell’umanità. In Campidoglio, alla presenza delle massime Cariche dello Stato, del Sindaco Sig. Walter Veltroni e dei 25 Premi Nobel partecipanti, si aprirà la V edizione del Summit mondiale dei Premi Nobel per la Pace. Il Summit di Roma, rappresenta ormai uno degli appuntamenti mondiali più importanti per l’elaborazione di proposte nell’ambito della risoluzione pacifica dei conflitti e dei temi più rilevanti della politica internazionale. La questione irachena raccontata da leaders sciiti e sunniti per la prima volta a Roma, la nuova corsa agli armamenti e il problema dei nuovi test sulle armi nucleari, la violazione dei diritti umani, la divisione tra Nord e Sud, il problema del diritto alla terra dei popoli nativi, saranno i temi di grande attualità al centro del dibattito. E’ possibile ipotizzare un futuro privo di conflitti armati e evitare altre guerre? Come arginare quella minaccia alla sicurezza dell’umanità, costituita dal proliferare delle armi di distruzione di massa? Occorre una Perestrojka anche per la politica internazionale? Queste alcune delle principali domande alle quali i Nobel per la Pace dovranno trovare una risposta. Come è ormai tradizione, l’apertura (10 novembre ore 9.00), è tutta dedicata al "Man for peace" di Franco Scepi, monumento- simbolo dei Summit voluti da Gorbaciov. I Nobel consegneranno una riproduzione dell’opera (il cosiddetto "Manforpeace Award") a un artista internazionale che ha particolarmente contribuito, con la propria immagine e la propria attività artistica, ad iniziative a favore della pace, dei diritti umani e della solidarietà. C’è grande attesa per il nome della "star" che sarà premiata. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato nel 2002 a Roberto Benigni e nel 2003 a Gianni Morandi, Mogol, Luca Barbarossa e Niccolò Fabi, in rappresentanza della Nazionale Cantanti. Tra i partecipanti della edizione 2004 figurano: Mikhail Gorbachev, Shimon Peres, Betty Williams, Mairead Corrigan Maguire, Jose’ Ramos-horta, Carlos Filipe Ximenes Belo, Joseph Rotblat, Adolfo Perez Esquivel, Rigoberta Menchu' Tum, Lech Walesa, Kim Dae-jung, Nazioni Unite, Ipb – Ufficio Internazionale per la Pace, Medici Senza Frontiere, Unhcr – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, American Friends Service Committee, Amnesty International, Conferenze Di Pugwash, Ippnw – Medici Internazionali per la Prevenzione della Guerra Nucleare, Istituto Di Diritto Internazionale, Unicef, Ilo – Ufficio Internazionale del Lavoro, Icbl – Campagna Internazionale per la messa al bando delle mine. Madrina del Summit sarà come sempre la decana dei Premi Nobel italiani, Rita Levi Montalcini, Nobel per la Medicina, mentre è attesa anche la partecipazione del Nobel per la letteratura Dario Fo. Dedicata al Cinema la serata di accoglienza del 9 novembre. Grazie al gemellaggio tra, Medfilm Festival (che festeggia anche i 10 anni di vita della rassegna cinematografica) e Fondazione Gorbaciov, i Nobel incontreranno i più prestigiosi esponenti del Cinema italiano e del Mediterraneo, presso l’Accademia di Francia (g.C.) a Villa Medici. Il significativo evento vuole sottolineare l’importanza che la cultura può avere nella reciproca conoscenza e dunque nella crescita del reciproco rispetto, tra i popoli della sponda nord e della sponda sud del Mediterraneo. Nell’ambito delle attività previste dal Summit, segnaliamo la consegna del Premio per la Pace "Amore e Psiche 2004" all’Organizzazione Medici senza Frontiere. Alla serata, parteciperà la Nazionale Italiana Cantanti. In omaggio ai Nobel per la Pace, il Comune di Roma e la Fondazione Gorbaciov presentano in prima nazionale, grazie al contributo di Grandi Stazioni e del Gruppo Cremonini: Credo – l’innocenza di Dio opera musicale multimediale di Andrea Molino e Fabrica, sul tema della multietnicità e della tolleranza religiosa. L’evento d’eccezione, si svolgerà giovedì 11 alle 20.30, e avrà come scenario l’immenso atrio della Stazione Termini. Con la partecipazione straordinaria dei 100 elementi dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, del vocalist di fama mondiale David Moss e di interpreti a sorpresa. In diretta satellitare da Gerusalemme, Belfast e Istanbul, interverranno nelle diverse fasi dell’opera, musicisti internazionali, selezionati da Fabrica, in tre Paesi simbolo dei conflitti etnici e religiosi. Per la prima volta una Regione italiana ha deciso di "sposare" il Summit mondiale dei Premi Nobel per la Pace: la Regione Calabria. Il Presidente Giuseppe Chiaravalloti interverrà ai lavori del Summit e illustrerà le iniziative che la Regione Calabria intende promuovere sul territorio nel 2005 per l’assunzione di un importante ruolo per lo sviluppo del dialogo interculturale fra i popoli. Per il Programma dettagliato ed ulteriori informazioni: www.Nobelforpeace-summit.org  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE – OTTOBRE 2004  
 
Roma, 3 novembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che nel mese di ottobre 2004 si è registrato un disavanzo del settore statale di circa 6.700 milioni di euro, in miglioramento di 4.000 milioni rispetto al disavanzo di ottobre 2003 (10.700 milioni). Nei primi dieci mesi del 2004 il disavanzo è stato complessivamente pari a circa 57.700 milioni, mentre nell'analogo periodo 2003 si era avuto un disavanzo pari a circa 54.700 milioni.  
   
   
COMMENTO AI DATI DI FABBISOGNO – OTTOBRE 2004  
 
Roma, 3 novembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che il miglioramento del fabbisogno del mese di ottobre 2004, rispetto a quello dell’ottobre 2003, è stato determinato dalla riduzione della spesa corrente, dal buon andamento delle entrate fiscali ed extratributarie. Il dato cumulato dei primi dieci mesi del 2004 conferma il trend di riduzione della differenza con il valore registrato nel 2003.  
   
   
SECONDA EDIZIONE DEL FORUM INTERNAZIONALE BIOTECNOLOGIA & FINANZA  
 
Milano, 3 novembre 2004 - Assoconsulenza, in collaborazione con L.g. Zangani, società internazionale di investor relations con sede nel New Jersey, Investire, mensile economico-finanziario a diffusione nazionale, Opus Consulting, gruppo internazionale di consulenza, Espansione, mensile di economia e management a diffusione nazionale e Isfoa Libera e Privata Università Internazionale, ha organizzato un Forum Internazionale, libero e gratuito, riservato a soli 200 importanti e selezionati esponenti del mondo finanziario, dell’informazione economico-finanziario, dell’alta consulenza di direzione, dell’industria tecnologica e della ricerca scientifica ed universitaria, con il top management mondiale di ben dieci società attive nei settori dell’alta tecnologia quotate sui principali mercati finanziari americani. Venerdì 5 novembre 2004 ore 8.30 – 13.30 Sala delle Colonne Banca Popolare di Milano Via San Paolo 12 – Milano  
   
   
APPROVATI IL NUOVO PIANO STRATEGICO E IL PIANO TRIENNALE DEL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA CRESCE IL RISULTATO CONSOLIDATO AL 3°TRIMESTRE 2004 NEI PRIMI NOVE MESI L’UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE È SALITO DELL’11% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2003  
 
Verona, 3 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Piano Strategico del Gruppo Banco Popolare: il piano si pone l’obiettivo di rafforzare il ruolo di banca radicata sul territorio in coerenza con la profonda evoluzione demografica e le modifiche attese nel settore produttivo per il prossimo decennio. Il Consiglio di Amministrazione ha quindi anche approvato il Piano Triennale 2005-2007 e le risultanze dei primi nove mesi del 2004. Il Piano Strategico si basa su uno scenario di riferimento di lungo termine per l’Italia caratterizzato da una crescita economica contenuta – nell’ordine dell’1,5% medio annuo ed inferiore a quella delle maggiori economie sviluppate – e da una dinamica demografica che porta ad una netta contrazione della popolazione attiva - a causa della combinazione di tre fattori: basso tasso di natalità, allungamento della vita media e contenuto coefficiente di immigrazione. A questi fenomeni “macro” si assocerà la necessità di profondi cambiamenti strutturali per le piccole e medie imprese che consentano di affrontare la concorrenza internazionale e, più in particolare, quella dei paesi emergenti: i cambiamenti riguarderanno sia le dinamiche dimensionali che quelle settoriali. Infine le banche dovranno fronteggiare una costante pressione verso il basso dei propri margini su tutti i settori maturi di intermediazione. Tali tendenze di fondo portano a modifiche importanti tanto del mercato delle famiglie che di quello delle imprese e rappresentano segnali di attenzione per tutti gli operatori del territorio e, in particolare, per le banche. Esistono però importanti opportunità di crescita dell’attività di intermediazione finanziaria. In primo luogo la progressiva riduzione del divario rispetto all’Europa del livello di indebitamento delle famiglie, mutui e credito al consumo (la cui penetrazione in Italia è del 50% inferiore alla media europea); in seconda battuta l’aumento della domanda di prodotti previdenziali, già avviata dalla recente riforma ma che dovrà accentuarsi ulteriormente a causa del trend demografico di medio termine. Più in generale si assisterà a una crescita significativa della domanda di prodotti e servizi finanziari da parte di alcune fasce di clienti il cui peso sociale o la cui dimensione sono destinati a crescere: la clientela femminile, la clientela di terza età, la popolazione immigrata, le aziende che riusciranno a vincere la sfida della internazionalizzazione. Il Gruppo ha approvato una serie di piani di azione che consentono di accelerare la penetrazione in questi segmenti in forte crescita. I piani prevedono interventi organizzativi, commerciali e sulle risorse umane. Ne uscirà rafforzata ulteriormente l’identità di banca al servizio diretto dei territori di presenza e delle economie locali, capace di eccellere nell’innovazione, nella qualità del servizio e nella soddisfazione del cliente. Questo intervento strutturale sulle fasce di clientela emergenti, consentirà un aumento del risultato della gestione a regime di quasi 300 milioni pari a una crescita media annua superiore dell’1% a quella media prevista per il complesso delle attività di intermediazione e, quindi, per il Sistema (+5% contro 4%). Ai piani di azione sui ricavi si affianca una strategia di riduzione strutturale dei costi tramite una gamma articolata di iniziative organizzative ed informatiche che vogliono rendere strutturalmente più semplice e snella l’operatività del Gruppo. Le manovre comprendono la riduzione dei costi di struttura e di locazione, una standardizzazione dei layout, una nuova piattaforma prodotti, l’introduzione di strumenti ”intelligenti” di supporto alla vendita, l’esternalizzazione delle attività non critiche, la modularità e semplificazione dei supporti applicativi e l’ulteriore accentramento delle funzioni di staff. Tale intervento consente di ridurre a regime i costi di 200 milioni di Euro pari allo 0,40% del rapporto tra costi e totale attivo (dal 2,8% al 2,4%), permettendo quindi di contenere l’aumento dei costi di lungo termine al 3% (contro il 3,5% stimato medio in assenza di interventi straordinari per il Gruppo e per il Sistema più in generale) Ne deriva un Gruppo più snello ed efficiente sui costi, ben radicato sul territorio, focalizzato sui settori in crescita e ben equilibrato tra attività di intermediazione di breve e medio-lungo termine (il peso del medio-lungo termine sul totale degli impieghi destinato a salire dal 27% al 50%). Ciò sia nell’ottica di rafforzare l’attività delle piccole e medie imprese accompagnandole con il credito a medio e lungo termine, sia nell’ottica di assistere le famiglie nell’acquisto della casa. La crescita dei ricavi, di 2 punti superiore a quella dei costi, consente di raggiungere e mantenere un rapporto tra costi e ricavi del 50%. Nell’orizzonte più di breve termine del Piano Triennale (2005-2007) il Gruppo potrà beneficiare della ripresa dell’economia prevista nel triennio e del progressivo riallineamento della produttività della Banca Popolare di Novara (Bpn) alla media del Gruppo. La ripresa del ciclo dovrebbe infatti essere accompagnata da un rialzo dei tassi della Banca Centrale Europea dal 2% attuale al 2,8% circa di fine 2007. Il rialzo avrebbe un impatto positivo sia sullo spread della raccolta sia sul rendimento del patrimonio libero. Il progressivo riallineamento della produttività in Bpn (prevista la chiusura del 50% del gap di penetrazione delle masse intermediate per sportello per fine 2007) consentirebbe invece un aumento medio dei prestiti alla clientela dell’8% (di oltre il 2% superiore a quello del sistema). Ne deriva un aumento medio dei ricavi nel triennio di oltre il 7%. I costi dovrebbero invece crescere del 3% medio in quanto le residue sinergie da costo del piano di integrazione tra Verona e Novara consentiranno di assorbire circa 100 milioni di nuovi investimenti necessari per avviare le azioni di lungo termine del piano strategico. Il risultato di gestione darebbe quindi luogo ad una crescita media annua per quasi il 13%. Conto Economico Consolidato a settembre 2004 Il risultato della gestione realizzato nei primi nove mesi è risultato pari a 678 milioni, in crescita del 7% rispetto ai 634 milioni rappresentanti il dato reso omogeneo del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (∗) grazie alla crescita di 16 milioni del margine di intermediazione ed al calo di 27 milioni dei costi operativi. Il margine di intermediazione è risultato pari a 1.677 milioni evidenziando una crescita dell’1,0% rispetto ai 1.660 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. L’incremento registrato deriva da una crescita del margine dei servizi (+30 milioni) e dei dividendi (+31 milioni) che compensano la flessione del margine di interesse (-45 milioni). Il terzo trimestre segna comunque una inversione di tendenza ∗ Per omogeneità, nonostante il limitato ammontare, i dati 2003 del credito d’imposta sui dividendi incassati - ammontante a 5 milioni – sono stati riclassificati riposizionandoli dalla voce dividendi alla voce imposte sul reddito di esercizio. Del margine di interesse: dopo il calo dello scorso trimestre, il margine di interesse è in crescita del 2,4% rispetto al secondo trimestre. I costi operativi beneficiando dei risparmi previsti dal piano di integrazione sono risultati complessivamente pari a 998 milioni ed evidenziano un calo del 2,7% rispetto ai 1.026 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. In maggior dettaglio i costi del personale (621 milioni) sono rimasti sostanzialmente stabili, le spese amministrative (290 milioni) sono scese del 6% e gli ammortamenti (86 milioni) sono in calo di oltre il 10%. Il cost-income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) è conseguentemente migliorato passando dal 61,8% del 30 settembre 2003 al 59,5% del 30 settembre 2004. L’utile delle attività ordinarie, dopo 39 milioni di rettifiche su avviamenti, 15 milioni di accantonamenti per rischi ed oneri, 92 milioni di rettifiche nette su crediti e 2 milioni di rettifiche nette su immobilizzazioni finanziarie, è pari a 530 milioni, in crescita del 10,6% rispetto a settembre 2003. Le rettifiche di valore sugli avviamenti beneficiano a partire da luglio del completamento dell’ammortamento del Banco S. Geminiano e S. Prospero evidenziando un calo di 8 milioni rispetto al corrispondente periodo 2003. L’utile lordo è pari a 527 milioni e non può essere confrontato con quello di settembre 2003 (414 milioni) perché l’esercizio precedente presentava oneri straordinari pari a 64 milioni relativi al ricorso al Fondo Solidarietà. L’utile netto, dopo 216 milioni di imposte e 12 milioni di pertinenza di terzi, risulta pari a 299 milioni e non è confrontabile con i 213 milioni del settembre 2003 per le ragioni sopra esposte. Escludendo le componenti straordinarie dai risultati dei due esercizi, l’utile netto “ordinario” su basi omogenee risulta in crescita del 18% . Il Roe annualizzato contabile è del 12,1% (9,1% nel 2003) mentre quello rettificato dall’effetto degli avviamenti è del 14,5%. Dati patrimoniali consolidati a settembre 2004 La raccolta diretta è di 36,8 miliardi (+4% rispetto l’anno precedente), la raccolta indiretta di 65 miliardi (+13% di cui +3% quella gestita che è salita a 30 miliardi). La raccolta totale è quindi pari a 102 miliardi in crescita del 10% sull’anno precedente e del 6% da inizio 2004. Gli impieghi lordi ammontano a 35 miliardi, in crescita del 6% sia da settembre 2003 che da inizio 2004. Si conferma il miglioramento della qualità del credito: il rapporto tra sofferenze nette ed impieghi è al 2,7% (dal 3% di settembre 2003 e di fine anno). Quello tra incagli netti ed impieghi è sceso sotto il 2% (dal 2,1% dell’anno precedente e dal 2,2% di inizio 2004). Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile di periodo, è di 3,6 miliardi (+7,7%).  
   
   
CREDITO ARTIGIANO: APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30.9.2004  
 
Milano, 3 novembre 2004 - Si è riunito ieri sotto la presidenza del prof. Angelo Palma il Consiglio di Amministrazione del Credito Artigiano, che ha approvato la Relazione trimestrale al 30.9.2004, che registra un'ulteriore crescita degli aggregati patrimoniali analogamente ai principali indicatori reddituali, in linea con gli obiettivi di sviluppo prefissati. Con riferimento al 31 dicembre 2003, la raccolta diretta cresce del 4,8% e si attesta a 3.472 milioni di euro rispetto a 3.312 milioni. La raccolta indiretta, che assomma a 4.020 milioni, aumenta del 5% su 3.817 milioni. Il risparmio gestito, comprensivo del comparto assicurativo, si incrementa del 6,1% raggiungendo 1.873 milioni a fronte di 1.765 milioni. Gli impieghi alla clientela si attestano a 3.133 milioni, con un aumento dell'11% su 2.821 milioni. In rapporto al corrispondente periodo dello scorso anno, il margine di interesse registra una crescita del 9,4% e si attesta a 70,2 milioni a fronte di 64,1 milioni di euro. Le commissioni nette passano da 30,7 a 36,5 milioni, con un progresso del 18,6%. Il margine di intermediazione si attesta a 113,6 milioni di euro, in incremento dell'11% rispetto a 102,4 milioni dello stesso periodo del 2003. Le spese amministrative assommano a 69 milioni contro 67,6 milioni, limitando l'incremento su base annua al 2,2%. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali sono pressochè invariate rispetto allo stesso periodo del 2003 e si attestano a 7,3 milioni di euro. Il risultato lordo di gestione raggiunge 37,2 milioni segnando un incremento su base annua del 34,8% rispetto a 27,6 milioni. Le rettifiche su crediti e gli accantonamenti per rischi ed oneri complessivamente pari a 12,9 milioni determinano un risultato dell'attività ordinaria di 24,3 milioni, in crescita del 20,5% rispetto a 20,2 milioni di settembre 2003. L'utile netto di periodo si rappresenta in 13,2 milioni di euro, in incremento del 15,3% rispetto a 11,5 milioni del corrispondente periodo 2003.  
   
   
BANCA POPOLARE DI VICENZA: APPROVATO IL BILANCIO SOCIALE PER L’ANNO 2003  
 
Vicenza, 3 novembre 2004 - Realizzate 967 erogazioni di interesse sociale per un totale di 902.000 Euro Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza ha approvato di recente la seconda edizione del Bilancio Sociale per l’anno 2003. In coerenza con la propria tradizione che, per storia e missione, ha sempre visto l’Istituto profondamente radicato sul territorio, anche nel 2003, la Popolare di Vicenza ha costituito un polo di riferimento per il tessuto locale, confermandosi in un ruolo non solo economico-finanziario di supporto allo sviluppo delle imprese e famiglie ma anche di sostegno alla collettività nelle sue varie istanze. Gli interventi effettuati dalla Bpvi a favore dell’economia hanno interessato tutti i comparti, nessuno escluso, che hanno potuto così attingere credito e risorse per il consolidamento e lo sviluppo delle varie attività economiche. Di rilievo sono risultati poi anche gli interventi istituzionali effettuati sempre a favore dell’economia, così suddivisi: 27% all’attività fieristica, 17,9% al commercio; 37,6% all’artigianato; 17,5% all’industria. Nel quadro dell’attenzione dedicata ai settori portanti dell’ economia del Nordest, e più specificatamente al comparto delle Pmi, sono stati rinnovati gli accordi in essere con varie associazioni di categoria e altri accordi di sponsorizzazione sono stai perfezionati. D’altro canto gli interventi disposti dall’Istituto, sia sul versante della liberalità sia su quello della sponsorizzazione socio-culturale e del patrocinio istituzionale, sono stati ispirati ad un preciso concetto di capillarità e di ampiezza distributiva, nell’intento di toccare il massimo numero di soggetti, nei settori più diversi e in ambiti territoriali più ampi. Più in dettaglio nel corso del 2003 sono state realizzate 967 erogazioni liberali di interesse sociale per un importo complessivo pari a 902.000 Euro, devoluti per il 12% ad interventi di solidarietà sociale, per il 17% al sostegno di istituzioni impegnate nella ricerca e negli studi, in particolare nel settore medico, per il 20% al supporto di iniziative di aggregazione sociale, per il 31% ad iniziative di promozione della cultura e dell’arte e ad interventi di conservazione del patrimonio artistico ed architettonico pubblico, sia civile che religioso, e per il 20% a scuole, asili, istituti di volontariato. Tra i progetti più significativi si ricordano gli interventi di solidarietà sociale a favore del Villaggio Sos di Vicenza, della Casa Maria Adelaide di Vidor (Tv) e della Fondazione Opera Immacolata Concezione di Asiago; gli interventi in favore degli studi e della ricerca medica rivolti alla Pro Senectute di Vicenza per la ricerca sul morbo di Alzheimer e all’Ospedale di Vicenza con la donazione di apparecchiature al reparto di nefrologia; i numerosi interventi di aggregazione sociale e sportiva tra i quali spicca il patrocinio della “Maratonina Città di Udine”. Per quanto riguarda poi il sostegno della cultura e dell’arte vanno citati gli interventi per la campagna di scavo nella settecentesca chiesa di Santo Stefano a Vicenza, per il restauro della “Madonna con Bambino” di Orazio Marinali, appartenente all’Oratorio di S. Romana di Nove e per la regestazione dei materiali e documenti contenuti nell’archivio storico dello scrittore ed editore Neri Pozza. “La Banca Popolare di Vicenza” - ha dichiarato il presidente Gianni Zonin – “pur evolvendosi per dimensione ed operatività in coerenza con i tempi, nei quasi 140 anni della sua storia ha sempre consapevolmente interpretato la vera missione delle banche popolari italiane sostenendo lo sviluppo del tessuto economico locale attraverso un radicamento profondo al territorio e contribuendo al progresso anche sociale nel proprio ambito di riferimento. Il Bilancio Sociale rappresenta appunto lo strumento per dare visibilità, in trasparenza di dati e chiarezza di informazione, a questo ruolo e a questo impegno. Nello stesso tempo dà l’occasione, non solo a soci e clienti, ma soprattutto al territorio e alla collettività, di comprendere quale contributo la Popolare di Vicenza offre alla comunità di cui è parte, assumendo la responsabilità sociale d’impresa come valore di riferimento per la sua missione e come linea guida per il suo operare”. Attualmente la Banca Popolare di Vicenza è una delle maggiori banche popolari a livello nazionale: è la sesta banca popolare per dimensione dell’attivo totale, mentre il Gruppo Bpvi nel suo complesso nel 2003 si è posizionato al diciottesimo posto migliorando di due livelli il dato di fine anno precedente.  
   
   
UBS ARCHIVIA IL TERZO TRIMESTRE CON UN UTILE NETTO DI CHF 1671 MILIONI  
 
Trimestre conclusosi in data Variazione % dal Da inizio anno
in milioni di Chf 30.9.04 30.6.04 30.9.03 2T04 3T03 30.9.04 30.9.03
Proventi operativi 10'148 9'484 8'503 29'927 25'252
Costi operativi 7'887 6'889 6'351 21'982 19'310
Utile netto 1'671 1'974 1'685 6'068 4'431
Attività finanziarie
Proventi operativi 8'456 9'484 8'503 (11) (1) 28'235 25'252
Costi operativi 6'265 6'889 6'351 (9) (1) 20'360 19'310
Utile netto 1'654 1'974 1'685 (16) (2) 6'051 4'431
· Zurigo, 3 novembre 2004 - Ubs archivia il terzo trimestre 2004 con un utile netto di Chf 1671 milioni. Tale dato comprende il risultato interamente consolidato di Motor-columbus, una holding industriale di cui Ubs detiene una quota di maggioranza del 55,6% , e che ha contribuito con un utile netto pari a Chf 17 milioni. Escludendo tale partecipazione, l’utile netto delle attività finanziarie di Ubs si è attestato a Chf 1654 milioni nel terzo trimestre, in calo del 2% nei confronti del terzo trimestre 2003 e del 16% rispetto al secondo trimestre di quest’anno. Nonostante la prevista contrazione delle opportunità di trading, Ubs ha conseguito ricavi consistenti nel terzo trimestre grazie al volume dei patrimoni in gestione, a quota Chf 2261 miliardi al 30 settembre 2004. Le attività finanziarie hanno prodotto proventi operativi per Chf 8456 milioni, in lieve calo (-1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I proventi delle unità di gestione patrimoniale e di gestione di attivi sono cresciuti in virtù degli ingenti afflussi netti di nuovi capitali e dell’apprezzamento dei livelli di mercato, determinando così un aumento delle commissioni sui patrimoni gestiti e, in particolare, delle commissioni di portafoglio. Per il quarto trimestre consecutivo il portafoglio di private equity ha fornito un contributo positivo al risultato di Investment Bank. Tale apporto è stato tuttavia ampiamente neutralizzato dalla contrazione dei ricavi da negoziazione dovuta ad una flessione di circa il 20% dei volumi di trading azionario e obbligazionario. «Essere uno dei principali operatori sui mercati azionari mondiali significa che i ricavi di Investment Bank sono esposti all’andamento predominante di mercato» ha affermato Clive Standish, Chief Financial Officer. «Pertanto è di fondamentale importanza poter compensare tale volatilità con elevati proventi da commissioni, che continuano a rappresentare oltre la metà dei ricavi operativi complessivi.» Nel terzo trimestre Ubs ha registrato complessivamente afflussi netti per Chf 20,5 miliardi, a cui la clientela facoltosa internazionale ha contribuito per Chf 16,7 miliardi, portando così a Chf 46,1 miliardi la raccolta netta delle unità di gestione patrimoniale da inizio anno, con un tasso di crescita annualizzato pari al 5%. Nel trimestre in esame, Ubs ha messo a segno un altro risultato creditizio eccellente, realizzando un recupero netto di crediti pari a Chf 14 milioni, a fronte di recuperi per Chf 42 milioni un anno prima. I costi operativi complessivi generati dalle attività finanziarie sono scesi dell’1% a Chf 6265 milioni grazie alla riduzione del 6% delle spese per il personale, ottenuta attraverso la diminuzione degli accantonamenti relativi ai compensi commisurati ai risultati, in particolare per quanto concerne Investment Bank. Al 30 settembre 2004, l’organico delle unità finanziarie contava 66 894 collaboratori, in crescita di 965 unità da inizio anno. Tale incremento ha interessato principalmente Investment Bank, che ha potenziato le proprie risorse in tutte le funzioni operative e di supporto, e Wealth Management, dove le assunzioni di consulenti sono aumentate costantemente. Consolidamento di Motor-columbus A partire dal terzo trimestre 2004, Ubs consoliderà interamente i risultati di Motor-columbus, una holding svizzera il cui principale asset è costituito da una partecipazione di maggioranza nella compagnia elettrica elvetica Atel. All’inizio dell’anno la Banca ha incrementato la propria quota in Motor-columbus al 55,6% per proteggere il valore del suo pacchetto azionario e poterlo monetizzare profittevolmente in futuro in veste di azionista di maggioranza. I risultati di Motor-columbus sono riportati in una sezione separata denominata «Partecipazioni industriali», al fine di preservare la piena continuità nella presentazione delle attività finanziarie principali. Nel trimestre in esame, tale unità ha contribuito per Chf 17 milioni all’utile netto di Ubs (1%), per il 16,7% ai proventi operativi e nella misura del 20,6% ai costi operativi. La campagna istituzionale è stata un successo Uno dei cardini della strategia di crescita di Ubs è costituito dagli investimenti a favore dello sviluppo di un marchio forte. A inizio anno, Ubs ha lanciato su scala mondiale la campagna pubblicitaria intitolata «You & Us» incentrata sul modo in cui Ubs rende accessibili le proprie risorse finanziarie globali attraverso un rapporto personale con il cliente, basato su una conoscenza approfondita. Da una recente analisi dei primi risultati di tale campagna è emerso che la notorietà di Ubs risulta in crescita in tutte le regioni e che è nettamente migliorata negli Usa. I clienti target di Ubs ricordano la pubblicità: un fattore determinante ai fini dell’impegno di lungo periodo della Banca di creare un profilo distinto in un contesto altamente competitivo come quello del settore finanziario. Prospettive Nei primi nove mesi del 2004, le condizioni di mercato per le attività di negoziazione di Ubs hanno subito forti escursioni, passando da un primo trimestre estremamente favorevole a un contesto piuttosto difficile nel terzo. Il business mix diversificato della Banca ha comunque dimostrato la sua efficacia nei più svariati scenari di mercato, consentendole di cogliere le opportunità di ricavo sui mercati azionari e obbligazionari durante le fasi di rialzo, mentre le attività di gestione patrimoniale e di gestione di attivi hanno offerto un valido contrappeso quando le condizioni di trading hanno iniziato a collocarsi su livelli di normalità. Se da un lato i fondamentali economici appaiono abbastanza incoraggianti, dall’altro gli operatori di mercato nutrono qualche perplessità circa la durata dell’attuale crescita. «Nonostante le incertezze che continuano a pesare sui mercati finanziari e che potrebbero nuovamente penalizzare i livelli di attività degli investitori, il 2004 sembra comunque destinato a diventare una delle migliori annate per Ubs» ha sottolineato Clive Standish. Coefficienti finanziari Il Roe annualizzato per i primi nove mesi del 2004 è salito al 24,5% dal 16,6% dello stesso periodo dell'esercizio precedente. L’utile base per azione è cresciuto a Chf 1,60 dai Chf 1,53 del terzo trimestre 2003. Il rapporto costi/ricavi è migliorato passando al 74,2% dal 75,1% del terzo trimestre 2003. Risultati raffrontati agli obiettivi finanziari di Ubs (ante avviamento e rettificati per gli eventi finanziari significativi) Ubs definisce gli obiettivi finanziari e valuta la performance in termini di risultati rettificati, escludendo cioè gli eventi finanziari significativi e l’ammortamento dell’avviamento e di altri attivi immateriali. I risultati di Ubs raffrontati agli obiettivi finanziari sono i seguenti: Il Roe annualizzato per i primi nove mesi del 2004 si è attestato al 27,4%, in progresso rispetto al 19,2% dello stesso periodo del 2003 e nettamente al di sopra del target range del 15 – 20%. Tale miglioramento è attribuibile alla crescita dell'utile netto unitamente a un livello di patrimonio netto più basso determinato dai nostri continui programmi di riacquisto di azioni e dall’aumento dei dividendi, superiori all’utile riportato. L’utile base per azione è cresciuto del 7% a Chf 1,86 dai Chf 1,74 del terzo trimestre 2003, favorito dalla riduzione del flottante medio ottenuta attraverso continui programmi di riacquisto di azioni. Il rapporto costi/ricavi relativo alle attività finanziarie di Ubs si è attestato al 71,5%, in miglioramento dal 72,2% dello stesso periodo dello scorso esercizio e vicino ai minimi storici. La riduzione dei costi è riconducibile all'andamento della spesa per compensi correlati alle performance, diminuita in misura maggiore rispetto ai ricavi.
Da inizio anno (annualizzato) 30.9.04 30.6.04 30.9.03
Roe (%)
Roe (%) come riportato 1 24,5 26,5 16,6
Roe (%) prima dell'avviamento e rettificato per gli Efs 2 27,4 29,2 19,2
Per il trimestre terminato il 30.9.04 30.6.04 30.9.03
Utile base per azione (Chf)
Utile base per azione (Chf) come riportato 3 1.60 1.85 1.53
Utile base per azioni (Chf) prima dell'avviamento e rettificato per gli Efs 4 1.86 2.06 1.74
Rapporto costi / ricavi (%)
Rapporto costi / ricavi (%) come riportato 6 74,2 73,7 75,1
Rapporto costi / ricavi (%) prima dell'avviamento e rettificato per gli Efs 7 71,5 71,2 72,2
Raccolta netta, unità di wealth management (in miliardi di Chf) 8
Raccolta netta (in miliardi di Chf) - Wealth Management 11,4 8,2 9,4
Raccolta netta (in miliardi di Chf) - Wealth Management 5,3 2,2 5,7
Totale 16,7 10,4 15,1
 
   
   
GUIDO SANTANGELO ENTRA NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ASSIRETE: LA CONTROLLATA DEL GRUPPO ASSI.RE.CRE, SPECIALIZZATA NELLA GESTIONE GLOBALE DEL PRIVATE HEALTH CARE SYSTEM CONSISTENTE BALZO IN AVANTI DEL FATTURATO CRESCITA DEL 45,5%.  
 
Roma, 3 novembre 2004 - Si rinforza la squadra di Assirete, società appartenente al Gruppo Assi.re.cre., specializzata nella creazione e gestione di reti modulari di strutture sanitarie convenzionate e nella gestione dei sinistri. L’ultimo acquisto del Gruppo risponde al nome di Guido Santangelo che è stato chiamato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Assirete, in qualità di Consigliere di Amministrazione. A Guido Santangelo, il Consiglio di Amministrazione di Assirete – presieduto da Marco Ferraro, fondatore del Gruppo - ha affidato la responsabilità del Settore Marketing. Assi.re.cre Il Gruppo Assi.re.cre. È leader in Italia nel Private Health Care System. Negli ultimi cinque anni ha conosciuto una crescita media annua superiore al 30%. Ancor più significativa è la stima per l’esercizio 2004 dove si prevede un incremento del fatturato pari al 45.5%. Assirete Obiettivo primario di Assirete è garantire un effettivo contenimento della spesa sanitaria privata attraverso la modularità della rete ed il controllo delle tariffe concordate, assicurando nel contempo un elevato standard qualitativo delle prestazioni sanitarie erogate. Tutto ciò attraverso la realizzazione di un sistema di pagamento diretto delle prestazioni sanitarie. Osservatorio Assirete Non solo business tra le finalità di Assirete che vuole portare un contributo sostanziale sul piano della cultura e dell’analisi del settore sanitario/assicurativo. Per questo motivo è stato creato l’Osservatorio Assirete, un Ufficio Studi che, usufruendo della consistente mole di informazioni contenute dalle banche dati del Gruppo, si propone di monitorare costantemente il ramo malattia realizzando indagini e ricerche messe a punto da esperti del settore. Il primo studio, in via di ultimazione, sarà focalizzato sulle cure dentarie, e prenderà in esame costi, richieste e distribuzione sia a livello nazionale sia a livello locale. Guido Santangelo, 43 anni, laureato in Giurisprudenza ha ricoperto dal 1980 al 1999 numerosi incarichi all’interno della Ras, nei settori marketing, sviluppo prodotti, malattia, servizi di assistenza e reti convenzionate internazionali. In particolare ha seguito la nascita e lo sviluppo di Cliniservice, joint venture tra Ras e Aiop/aris (Associazioni di categoria delle cliniche private italiane). Dal 1999 al 2003 è stato amministratore delegato di April S.p.a., filiale italiana del più importante broker francese nel campo dell’assistenza sanitaria; da novembre 2003 a maggio 2004 ha curato, in qualità di Direttore, lo start-up di Faschim, primo Fondo sanitario integrativo di categoria nato per fornire assistenza ai 190.000 dipendenti delle aziende chimiche e farmaceutiche operanti in Italia.  
   
   
CONVENTION ANNUALE CAMERA DI COMMERCIO ITALO CINESE  
 
Milano, 3 novembre 2004 - La Camera di Commercio Italo Cinese, operante dal 1970 ed iscritta al registro delle Camere di Commercio estere del Ministero delle Attività Produttive conta più di 300 soci italiani e cinesi ed è il punto di riferimento delle piccole e medie imprese che intrattengono rapporti ed investono in Cina. Oggi dalle ore 17.30 presso il Centro Congressi di Fiera Milano (pad. 17) la Camera di Commercio Italo Cinese terrà la sua convention annuale dal titolo: “Servizi Alle Imprese E Made In Italy In Cina” Durante la serata saranno presentati i nuovi servizi, legali, commerciali e di assistenza alle imprese italiane operanti in Cina e sarà presentato in esclusiva dalla Camera di Commercio Italo Cinese un progetto dell'Architetto Sergio Giocondi per la diffusione del Made in Italy che abbinerà lo stile e il design italiano all'architettura e al simbolismo cinese. Il progetto prevede la realizzazione dell'"Oriental Italian Center" un vero e proprio quartiere costruito con le più avanzate tecnologie che potrà diventare una sede di alto profilo per l'offerta italiana in Cina. Interverranno, tra gli altri: Adolfo Urso, Vice Ministro Attività Produttive - Carlo Sangalli, Presidente Unioncamere - Cesare Romiti, Fondazione Italia Cina - Sergio Giocondi, Studio Sga - Alberto Bradanini, Ministro Plenipotenziario Comitato Italia Cina - Mario Zanone Poma, Presidente Camera di Commercio Italo Cinese. Alla convention saranno presenti anche Gaetano Morazzoni e Corrado Peraboni, rispettivamente Vice Presidente e Direttore Generale di Fondazione Fiera Milano.  
   
   
SEMINARIO 'PIÙ E MIGLIORI PMI NELLA RICERCA EUROPEA'  
 
Bruxelles, 3 novembre 2004 - Il 12 novembre si svolgerà a Oslo il seminario d'informazione 'Più e migliori Pmi nella ricerca europea', organizzato dal Consiglio per la ricerca norvegese. L'evento si propone di stimolare le conoscenze economiche e tecnologiche delle Pmi (Piccole e medie imprese) in Europa. Al seminario, che si svolgerà in inglese, parteciperanno esperti oratori austriaci, norvegesi, svedesi e della Commissione europea. Tra gli argomenti discussi: ampliare il processo innovativo delle Pmi; risultati, nuove possibilità, prospettive per il futuro; nuove reti per mobilitare le Pmi nel settore dell'alta tecnologia; riconoscimenti e ostacoli, fattori di successo e sfide. Per informazioni: Vebjørn Walderhaug National Contact Point Smes The Research Council of Norway E-mail: vw@rcn.No  
   
   
MISURARE L'EFFICACIA DELLA POLITICA D'INNOVAZIONE  
 
 Bruxelles, 3 novembre 2004 - Il 14 dicembre si svolgerà a Bruxelles un seminario su come misurare l'efficacia della politica d'innovazione. Il seminario fa parte di una serie di eventi, i 'Competitiveness Seminar Series'. Il seminario prevede alcune presentazioni del presidente dell'Iwt (l'istituto fiammingo per promuovere l'innovazione attraverso la scienza e l'innovazione), di un rappresentante della Direzione generale Ricerca della Commissione europea, e di un rappresentante dell'università e della scuola per manager di Gand. Infolink: http://www.Ecorys.com/competitiveness  
   
   
MADE IN ITALY: UN’ALLEANZA “D’ORO” PER LE CAMERE DI COMMERCIO SIGLATO UN PROTOCOLLO D’INTESA PER RILANCIARE IL SETTORE ORAFO  
 
Roma, 3 novembre 2004 – Condividere un piano strategico di sviluppo del settore dei metalli preziosi; istituire finanziamenti per specifici progetti di settore su cui coinvolgere Comuni, Province e Regioni; stimolare un ruolo più attivo delle fiere di settore; affidare ad Assicor, (l’Associazione intercamerale per lo sviluppo del settore) le funzioni di coordinamento di tutte le attività. Sono questi i contenuti del protocollo d’intesa sottoscritto nei giorni scorsi dal presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, e quelli delle Camere di Commercio di Alessandria (Renato Viale), di Arezzo (Pietro Faralli, anche presidente di Assicor), di Caserta (Gustavo Ascione), di Milano (Carlo Sangalli stesso), e di Vicenza (Dino Menarin), per sostenere e promuovere il settore dell’oreficeria, argenteria e dei prodotti affini, a partire dal coinvolgimento diretto delle province italiane più rappresentative del comparto. “Il settore dei metalli preziosi – ha detto il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli – è uno dei testimoni più importanti dello stile e della creatività italiana nel mondo. In questi anni sta attraversando una crisi che ha messo seriamente a rischio la tenuta di molte imprese, minacciando di impoverire un patrimonio di competenze e di abilità unico al mondo. L’entrata in scena di nuovi paesi concorrenti e la fortissima competizione sul prezzo – ha aggiunto il presidente di Unioncamere - hanno modificato il mercato, imponendo alle nostre imprese di adeguare il modo di produrre e vendere. Per aiutarle a superare questa sfida, le Camere di commercio hanno deciso di farsi promotrici di azioni concrete facendo squadra tra loro, a partire dai territori più coinvolti. La lezione del mercato – ha concluso Carlo Sangalli - è che da soli non si vince. Per questo l’alleanza che abbiamo siglato è aperta a tutti quei soggetti che possono contribuire alla promozione del settore, dalle istituzioni locali al sistema delle fiere, il cui apporto sarà fondamentale per lo sviluppo delle azioni di promozione previste dall’accordo”. Un piano strategico per il settore L’attuazione del protocollo d’intesa ruota intorno ad un piano strategico articolato in quattro grandi aree di intervento: adeguamento della legislazione nazionale e internazionale, garanzia della qualità dei prodotti, tutela della creatività e del design, promozione delle imprese sui mercati esteri. In particolare, l’adeguamento della legislazione nazionale di settore – da tempo obsoleta - è ormai un dato necessario per rendere più competitive le nostre imprese rispetto ai principali concorrenti. Sul tema della qualità, l’obiettivo è il rafforzamento dell’attività di vigilanza delle Camere di commercio che negli ultimi 18 mesi hanno realizzato oltre 12mila verifiche presso le imprese. Per favorire la tutela della creatività e del design il piano punta a sviluppare forme più avanzate di tutela dei marchi, anche utilizzando le tecnologie informatiche per dare visibilità certificata ai marchi. Infine, per la promozione all’estero l’obiettivo è quello di sviluppare alleanze con il sistema delle fiere, gli uffici Ice e le Camere di Commercio italiane all’estero per sostenere le imprese con la presenza di un vero e proprio “Stand Italia” durante le manifestazioni più importanti. La fotografia del settore Il settore dell'oreficeria, argenteria, gioielli e orologi è messo a fuoco nell’Atlante del settore realizzato da Assicor (www.Assicor.it) con la collaborazione di Unioncamere e Istituto Guglielmo Tagliacarne. Nel complesso conta più di 36 mila imprese, 100 mila occupati e produce un valore aggiunto che nel 2002 è stato di 4,6 miliardi di euro. L'80% delle imprese è a conduzione artigiana, il 34,4% è impegnato più direttamente nella produzione, mentre il 65,6% svolge attività di commercio e riparazione di orologi, articoli di gioielleria, oreficeria e argenteria. Mediamente si tratta di imprese più strutturate rispetto alla media, con un numero di addetti che per la manifattura supera le 4 unità per azienda e in cui le forme societarie (Spa, Srl, ecc.) sono più diffuse che altrove (36,6% del totale). Con una mediai di 13,8 anni di età le imprese del settore orafo sono decisamente più longeve delle altre (10,6 anni l’età media per tutti i settori). Riportando questi valori alla popolazione degli individui, la cui età media è pari a circa 79 anni, le imprese del comparto dei metalli preziosi sarebbero ultracentenarie. Il 56,6% del fatturato complessivo del settore è dato dalle esportazioni, una quota che nelle regioni del Nord-est supera l'80%. A livello più aggregato è l'Europa la principale destinazione per le merci (52,9% nel complesso, 40% verso l'Unione europea), con riferimento ai singoli paesi sono gli Stati Uniti a capeggiare la classifica dei maggiori acquirenti (22,2%), seguiti solo a distanza da Germania e Francia (entrambe al di sopra del 9%). Un aspetto saliente del settore riguarda la localizzazione delle imprese: oltre la metà della base imprenditoriale si concentra, infatti, in sole 14 province. Se poi si focalizza l'attenzione sui volumi di export, Arezzo e Vicenza, da sole, raccolgono quasi il 50% del totale. Nelle cinque province protagoniste dell’accordo, si concentra complessivamente un quarto di tutte le imprese del settore, una percentuale che sale al 40% nel caso delle imprese di produzione e al 37% per quelle del commercio all’ingrosso. Le imprese del settore nelle cinque province dell’accordo (dati al 30 settembre 2004)
Fabbricazione di gioielleria e oreficeria; lavorazione di pietre preziose Commercio all'ingrosso di orologeria, gioielleria e pietre preziose lavorate Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria ed argenteria Totale
Totale Italia 12.416 4.634 17.101 34.151
Alessandria 1.353 367 153 1.353
Arezzo 1.714 341 109 1.714
Caserta 96 40 279 96
Milano 663 583 989 663
Vicenza 1.134 388 185 1.134
Totale province 4.960 1.719 1.715 8.394
peso % su totale Italia 39,9% 37,1% 10,0% 24,6%
Fonte: Assicor
 
   
   
LEGGE BIAGI E IMPRESE: CONSULENTI DEL LAVORO A CONFRONTO SUL NEW DEAL DEL MINISTERO  
 
 Mestre Ve – 3 novembre 2004 - Il decreto legislativo n. 124/2004, in attuazione della delega contenuta nella "legge Biagi", ridisegna in maniera sostanziale l'organizzazione e le funzioni degli organi di vigilanza del Ministero del Lavoro. Oltre al controllo sull'applicazione dei contratti collettivi e della normativa in materia, prende piede infatti l'idea di un'azione di informazione e promozione della legalità del lavoro, con l'introduzione di soluzioni conciliative per risolvere le controversie tra datore e lavoratore. È una svolta importante per le imprese e i lavoratori. Perché per la prima volta il Ministero - coordinandosi con gli enti previdenziali, l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza - punta a contrastare il lavoro irregolare e sommerso andando oltre un approccio "punitivo". Ma quali saranno le ricadute sulle imprese? Si arriverà davvero ad una prospettiva più "costruttiva" nelle relazioni con gli organi di vigilanza? Quali i rischi e quali le opportunità delle innovazioni portate dalla legge Biagi? A partire dall'esigenza per le imprese di identificare risposte chiare a questi interrogativi, l'Ordine dei Consulenti del lavoro della provincia di Venezia ha organizzato un convegno su "La riforma dei servizi ispettivi: aspetti normativi e tecnici", che si terrà mercoledì 3 novembre 2004 (inizio alle ore 15) all'Hotel Ramada di Mestre. Dopo il saluto del presidente dell'ordine veneziano Antonio Vegna, interverranno come relatori Enzo De Fusco, componente della Fondazione Studi nazionale dei Consulenti del lavoro, Michele Monaco direttore della Direzione Provinciale del Lavoro di Venezia, Elda Ferrari dirigente Inail del Veneto, Luciano Messina responsabile area contribuente Inps Veneto. "Il new deal del Ministero del Lavoro - anticipa il presidente Vegna - richiama il sistema delle imprese ad un salto di qualità in termini di responsabilità sociale per coniugare le ragioni del necessario sviluppo economico e imprenditoriale con quelle dell'etica per dare slancio ad una nuova stagione di progresso sociale che ridia fiducia alle famiglie, e rilanci la piena credibilità del sistema Italia che nello scenario internazionale incontra ancora delle difficoltà derivanti dalla congiuntura economica sfavorevole. È una responsabilità della quale si sentono investiti anche gli oltre 200 consulenti del lavoro che ogni giorno affiancano le aziende del Veneziano. Dal faccia a faccia con i rappresentanti degli Enti investiti dei poteri di controllo potremo immaginare una declinazione territoriale del nuovo approccio che tenga conto delle peculiarità del sistema imprenditoriale veneziano". Infolink: www.Consulentidellavoro.venezia.it  
   
   
MACCHINE E TECNOLOGIE PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNO. ACIMALL: LUGLIO-SETTEMBRE 2004, ANCORA UNA MODERATA CRESCITA DEGLI ORDINI  
 
Assago, 3 novembre 2004 - Andamento positivo per gli ordini di macchine e tecnologie per la lavorazione del legno anche nel terzo trimestre 2004, cresciuti complessivamente del 5,7 per cento rispetto al periodo luglio-settembre 2003. "Il tasso di crescita è purtroppo inferiore rispetto a quello registrato nei primi due trimestri dell'anno, ma rappresenta comunque un dato incoraggiante - ha commentato Ambrogio Delachi, presidente di Acimall - oltre a confermare i buoni risultati emersi dai dati Istat relativi alle esportazioni del settore nel primo semestre, aumentate di qualche punto percentuale. Un quadro da cui emerge un 2004 migliore del 2003, ma che risente ancora di una situazione congiunturale non sufficientemente positiva". La "macchina Italia" continua a macinare, ma soprattutto sui mercati esteri - che assorbono l'80 per cento della produzione italiana - da cui si è registrato un aumento degli ordini del 23,2 per cento rispetto allo stesso trimestre 2003. Negativa la situazione sul mercato interno, ancora una volta alquanto "timoroso". Gli ordini dalle imprese italiane, infatti, sono diminuiti di un ulteriore 28,1 per cento, sempre rispetto al periodo luglio-settembre 2003. "Gli indicatori - ha proseguito Delachi - inducono a un moderato ottimismo, ma non ci troviamo ancora al centro di quel "circolo virtuoso" che tutti aspettiamo e che speriamo sia evidenziato nell'ultimo scorcio dell'anno. Le nostre imprese continuano a operare nei diversi mercati cogliendo ogni occasione per riaffermare il primato del "made in Italy", ma è necessario che tutto ciò confluisca in una ripresa concreta e che - soprattutto - si dimostri duratura. Nel corso del 2005 potremo assistere a un ritorno agli investimenti, per quanto probabilmente ancora moderato, da parte dei nostri partner". I dati emersi dall'indagine congiunturale realizzata dall'Ufficio studi di Acimall - l'associazione che riunisce oltre 200 imprese che producono tecnologia per la lavorazione del legno e dei suoi derivati, settore che vanta un fatturato complessivo vicino ai 2 miliardi di euro - rivelano un periodo di produzione assicurata di 2,5 mesi e un leggero aumento dei prezzi (1,8 per cento rispetto all'1,5 del periodo precedente). L'indagine qualitativa permette di constatare che il 58 per cento degli intervistati dichiara un andamento della produzione stazionario, il 24 per cento in crescita e il 18 per cento in diminuzione. Le giacenze risultano stabili per il 67 per cento e in diminuzione per il 33, mentre l'occupazione è stazionaria secondo il 76 per cento del campione, in diminuzione per il 18 e in crescita per il 6. Il moderato ottimismo per i prossimi mesi viene ribadito dalla indagine previsionale, ancora una volta solo per l'estero (in crescita per il 24 per cento del campione, stabili per il 70 e in calo per il 6 per cento; saldo positivo +18), mentre non ci sono grandi cambiamenti previsti per il mercato nazionale, che sarà stazionario secondo il 76 per cento degli intervistati, in ripresa per il 9 e in ulteriore peggioramento per il 15 per cento (saldo negativo -6). Infolink: www.Acimall.com  
   
   
120 CARROZZE ALSTOM PER LA METROPOLITANA DI WASHINGTON: VALORE 150 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 3 novembre 2004 - Washington Metropolitan Area Transit Authority (Wmata), l’autorità per il trasporto metropolitano di Washington, ha affidato ad Alstom la fornitura di 120 carrozze, per un totale di 150 milioni di euro, per la linea metropolitana sotterranea di Washington. Questo nuovo ordine rappresenta l’esercizio di una opzione prevista nel precedente contratto, stipulato nel giugno 2002, con il quale Alstom ha fornito 62 carrozze dello stesso tipo per l’estensione della linea Blue sino a Largo Town Center. Il servizio di trasporto gestito da Wmata, autobus e metropolitane, serve annualmente circa 336 milioni di passeggeri in tutta l’area di Washington. Le nuove 120 carrozze servono a supportare la crescita del sistema metropolitano e vanno a potenziare la flotta Wmata che potrà così mettere in servizio treni a otto carrozze. Le carrozze, costruite presso lo stabilimento Alstom di Hornell (Ny), saranno equipaggiate con la collaudata tecnologia a propulsione Alstom, il sistema di trazione Onix e un avanzato sistema di segnalamento per le carrozze. La collaborazione tra Alstom e Wmata è iniziata nel 2000 con un contratto che prevedeva la revisione di 364 carrozze costruite tra il 1983 e il 1988. Tale contratto rappresenta il più grande ordine mai effettuato per il sistema metropolitano di Washington. Con più di 35 linee di produzione e la presenza in più di 60 paesi, Alstom Transport offre una gamma di prodotti e servizi per il materiale rotabile, di segnalazione ed infrastrutture elettriche e meccaniche, così come servizi di manutenzione e ripristino per quattro differenti tipologie di clientela: operatori ed autorità competenti nel trasporto urbano; operatori nel trasporto passeggeri di lunga percorrenza e proprietari di materiale rotabile; operatori nel trasporto merci; proprietari delle infrastrutture ferroviarie. Alstom Transport, con un fatturato di 4.9 miliardi di euro nell’esercizio 2003-2004, è tra i maggiori fornitori mondiali per l’industria ferroviaria.  
   
   
CINQUE, I NUOVI PUNTI VENDITA AD INSEGNA SIDIS ACQUISITI DA CPL IMPERIAL 2  
 
Milano, 3 novembre 2004 – La Cpl Imperial 2 di Pescara, società del Gruppo Interdis, ha siglato in questi giorni l’accordo per l’acquisizione di 5 nuovi punti vendita che prenderanno l’insegna Sidis dalla Caputo Attilio Snc di Sulmona. 5 i punti di vendita, 1 a insegna Maxisidis, 1 Sidis e 3 Sidismini per un giro d’affari complessivo di 4,37 milioni di euro stimati nel 2004, che si vanno ad aggiungere ai 60 punti di vendita a insegna Sidis della Cpl Imperial 2 portando a 91 milioni di euro le vendite per il 2004 ed a 65 il nuovo totale dei punti vendita Sidis della zona di competenza: Abruzzo, Molise, Marche e provincia di Foggia. Con l’acquisizione di questi nuovi punti vendita la Cpl Imperial 2 rafforza in modo consistente la sua presenza sul territorio. In particolare migliora la propria posizione su Pescara portando a 4 i punti vendita Sidis, che si aggiungono ai 7 Sosty, e presidia nuovi comuni in cui l’azienda non era precedentemente presente con l’insegna Sidis: 2 in provincia di Chieti (1 Sidis a Fara San Martino e 1 Maxi Sidis Chieti Scalo) e 1 in provincia dell’Aquila (1 Sidismini a Celano). Vedi tabella 1 “L’operazione appena conclusa con gli eredi dell’azienda Caputo Attilio Snc di Sulmona, centro distributivo Crai, rappresenta un esempio della naturale modalità di espansione della nostra azienda. Acquisire e ristrutturare punti vendita in luoghi strategici è la scelta che riteniamo vincente per sviluppare il nostro business presidiando il territorio e allargando il circuito dei punti vendita a insegna Sidis” commenta Claudio Pozzolini, amministratore delegato e responsabile tecnico e sviluppo della Cpl Imperial 2, artefice dell’accordo. Tabella 1
n Ubicazione Area totale Area vendita fatturato stimato 2004 Budget 2005
1 Sidis Fara S.martino (Ch) via Maiella,9 394 294 700.000,00 800.000,00
2 Sidis mini Pescara via N.fabrizi,73/75 325 260 1.050.000,00 1.200.000,00
3 Sidis mini Pescara via Malagrida,21 300 223 550.000,00 700.000,00
4 Sidis mini Celano (Aq) via Vestina,344 280 248 520.000,00 600.000,00
5 Maxisidis Chieti Scalo (Ch) via Colle dell'Ara 7/8 700 598 1.550.000,00 1.700.000,00
1.999 1.623 4.370.000,00 5.000.000,00
20%
Tutti questi punti vendita, infatti, saranno oggetto, nei prossimi tre mesi, di investimenti di ristrutturazione più o meno consistenti per un valore complessivo pari a 540.000 euro. Le strategie di rilancio prevedono, inoltre, oltre all’immediato cambio dell’insegna, l’inserimento di questi punti vendita nelle attività promosse dal Gruppo Interdis: Carte Fedeltà, raccolta punti, inserimento di prodotti a marchio Sidis e Imperial, miglioramento dell’assortimento e forte impiego di merchandising sono le attività che verranno implementate nei prossimi mesi per raggiungere gli obiettivi di fatturato previsti di 5,00 milioni di euro nel 2005. In particolare la Cpl Imperial 2 prosegue, per l’insegna Sidis, nella valorizzazione dei punti vendita di media superficie attraverso il potenziamento dei reparti freschi e la ristrutturazione dei punti vendita esistenti. Stima di fatturato 2004
Cash and Carry 18 milioni di euro
Ingrosso tradizionale 9 milioni di euro
Import 9 milioni di euro
Totale comparto ingrosso 36 milioni di euro
Stima di fatturato 2004
Insegna Sosty 45 punti vendita 56 milioni di euro
Insegna Sidis 65 punti vendita 91milioni di euro
Totale dettaglio 147 milioni di euro
L'azienda, infatti, continua a sviluppare negozi di medie dimensioni in aree densamente abitate puntando sui servizi di marketing avanzato, su un assortimento molto competitivo, apprezzato per la presenza massiccia di prodotti a marchio (sia Sidis che Imperial) e per la spicata sensibilità rivolta alle specificità locali da cui si evince la vocazione al vicinato della società. In sintesi, Cpl Imperial 2 rappresenta una realtà dinamica, attenta alle evoluzioni del proprio consumatore che intende proseguire nell’attività capillare di presidio del territorio tramite lo sviluppo delle proprie insegne: Sidis e Sosty.
 
   
   
DUPONT AUMENTA I PREZZI DEI PROPRI TECNOPOLIMERI  
 
Ginevra,  3 novembre 2004 - Dupont Engineering Polymers ha annunciato l’1 novembre che a partire dal 1 gennaio 2005 i propri prodotti subiranno ulteriori aumenti di prezzo in Europa, Medio Oriente e Africa; in particolare: Le resine poliammidiche Dupont Zytel e Dupont Minlon aumenteranno di un minimo di 0,25 €/kg. Le resine poliesteri Pbt Dupont Crastin aumenteranno di un minimo di 0,15 €/kg. Le resine acetaliche Dupont Delrin aumenteranno di un minimo di 0,15 €/kg. Le resine elastomeriche in poliestere termoplastico Dupont Hytrel aumenteranno di un minimo di 0,15 €/kg. Le resine ad alte prestazioni Dupont Zytel Htn, Dupont Zenite Lcp, Dupont Rynite Pet e Dupont Thermx aumenteranno di un minimo di 0,20 €/kg. Le resine ed i colori speciali di tutte le famiglie di prodotti subiranno, in alcuni casi, aumenti maggiori. Saranno inoltre soggette ad ulteriori aumenti le spedizioni relative a piccoli quantitativi. Questi aumenti, dovuti agli ulteriori rialzi dei costi energetici e delle materie prime, andranno ad aggiungersi a quelli già annunciati nel corso dell’ anno e sono resi necessari al fine di garantire ai clienti forniture e servizi di livello adeguato. Dupont ha sempre cercato di compensare tali incrementi mediante programmi di produttività e altre misure di contenimento dei costi, tuttavia la portata dei rialzi, unitamente al forte aumento della domanda, ha reso tali aumenti inevitabili. Dupont Engineering Polymers serve numerosi mercati globali nei settori: automobilistico, elettrico/elettronico, aerospaziale, degli elettrodomestici, degli articoli sportivi, dei beni di consumo e altri settori diversificati.  
   
   
ALITALIA: OSSERVAZIONI DEL COLLEGIO SINDACALE E RELAZIONI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE ALLA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2004  
 
 Roma, 2 novembre 2004 - Alitalia rende noto che, in data 30 ottobre 2004, sono state emesse le Osservazioni del Collegio Sindacale e le Relazioni della Società di revisione alla Relazione Semestrale al 30 giugno 2004.
Alitalia - Linee Aeree Italiane S.p.a. Osservazioni Del Collegio Sindacale Sulla Relazione Semestrale Al 30 Giugno 2004 Il Collegio prende atto - all'esito delle indicazioni emerse nelle riunioni consiliari alle quali ha sempre partecipato, nonché delle numerose sessioni di lavoro svolte con i vertici direzionali e con la Società di Revisione, con la quale ha mantenuto un continuo confronto - che si registrano significativi progressi circa il salvataggio dell'impresa. Alcuni effetti economici degli impegni connessi con tali iniziative sono riverberati nella situazione al 30 giugno 2004, che evidenzia, di conseguenza, risultati peggiori di quella coeva redatta per rispondere all'imperativo dell'art. 2446 Cod. Civ. Il Collegio rileva che risultano concretamente avviate le iniziative, di seguito indicate, necessarie a garantire la correlazione delle perdite della Società al piano di risanamento e sviluppo (Piano Industriale 2005-2008) che configuri il sicuro recupero delle stesse: a) il finanziamento del citato piano, attraverso il programmato aumento di capitale sociale, nei termini e nelle modalità conformi alla normativa comunitaria e cioè con la congrua ed adeguata partecipazione di soci privati e l'impegno dello Stato italiano di rendere minoritaria la partecipazione nel capitale della Compagnia secondo quanto previsto dalla Decisione della Commissione Europea del 20 luglio 2004; b) la definizione del rapporto contrattuale con Fintecna spa, per quanto concerne lo scorporo delle attività di servizio, anch'esso secondo termini e modalità conformi alla normativa comunitaria. Nel quadro di quanto sopra, il Collegio esprime l'avviso che l'attivazione del ricorso al prestito ponte con garanzia statale debba essere correlato alla convocazione dell'Assemblea straordinaria degli Azionisti per la deliberazione della capitalizzazione della Compagnia coerentemente con la concreta attuazione delle finalità del citato Piano Industriale 2005-2008. 30 ottobre 2004 Il Collegio Sindacale
Relazione Della Societa' Di Revisione Ai Sensi Dell'art. 156 Del D. Lgs. 24.2.1998, N. 58 Agli Azionisti della Alitalia - Linee Aeree Italiane S.p.a. 1. Abbiamo svolto la revisione contabile della relazione semestrale della Alitalia - Linee Aeree Italiane S.p.a. Chiusa al 30 giugno 2004. La responsabilità della redazione della relazione semestrale compete agli Amministratori della Società. E' nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sulla relazione semestrale e basato sulla revisione contabile. 2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabile raccomandati dalla Consob. In conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se la relazione semestrale sia viziata da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l'esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nella relazione semestrale, nonché la valutazione dell'adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli Amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l'espressione del nostro giudizio professionale. La responsabilità dei lavori di revisione contabile delle relazioni semestrali di alcune società controllate, che rappresentano rispettivamente il 4% e lo 0,1% della voce partecipazioni e del totale attivo, è di altri revisori. Per quanto riguarda i dati comparativi relativi alla relazione semestrale dell'anno precedente ed al bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2003, si fa riferimento rispettivamente alla nostra relazione di revisione limitata emessa in data 15 settembre 2003 ed alla nostra relazione di revisione emessa in data 10 giugno 2004, quest'ultima contenente l'impossibilità ad esprimere un giudizio a causa di rilevanti incertezze. 3. A nostro giudizio, la relazione semestrale della Alitalia - Linee Aeree Italiane S.p.a. Al 30 giugno 2004 è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; essa pertanto è redatta con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico semestrale della Società. 4. Come descritto nella Relazione sulla gestione e nella Nota Integrativa, la grave situazione finanziaria in cui versa la Società ha determinato il verificarsi, già nel primo semestre 2004, della fattispecie di cui all'art. 2446 primo comma del Codice Civile, ed impone che l'operazione di ricapitalizzazione prospettata nel piano di risanamento e rilancio del Gruppo denominato "Piano Industriale 2005-2008", sia effettuata nella misura e in tempi compatibili con le pressanti esigenze finanziarie della Società e comunque entro i primi mesi del 2005. Tale operazione dovrà contribuire, nell'arco del quadriennio 2005-2008, unitamente al recupero della capacità di autofinanziamento e di ricorso ai mercati del prestito, a soddisfare i fabbisogni finanziari espressi dallo stesso Piano, nonché ad ottenere adeguati margini di flessibilità finanziaria e consistenti miglioramenti dell'assetto patrimoniale. Al fine di sostenere l'operatività aziendale durante il periodo necessario per il suo perfezionamento, si è reso necessario che detta operazione sia preceduta dal ricorso ad un finanziamento di Euro 400 milioni, da rimborsare entro dodici mesi dal suo utilizzo, in ordine al quale la Società ha già ottenuto la garanzia dello Stato e ha già stipulato il relativo contratto di finanziamento. Come indicato dagli Amministratori nella Relazione sulla gestione, il Consulente finanziario di Alitalia, considerato l'esito delle trattative sindacali e l'avvio a realizzazione delle varie misure emergenti dal Piano Industriale, ritiene che si siano ulteriormente consolidati i presupposti alla base del giudizio di praticabilità di una operazione di ricapitalizzazione sul mercato, conseguibile negli importi e nella tempistica assunti dal sopramenzionato Piano. E' opportuno segnalare al riguardo che il Ministro dell'Economia e delle Finanze con lettera del 28 ottobre 2004, nel richiamare l'impegno delle Autorità italiane a rendere minoritaria la partecipazione dello Stato nel capitale della Società al massimo nel periodo di dodici mesi della concessione della garanzia sul finanziamento di Euro 400 milioni, ha rappresentato che il Dipartimento del Tesoro sta predisponendo il provvedimento normativo per procedere all'operazione di privatizzazione della Compagnia, e che verrà, nei prossimi giorni, avviata la selezione per la scelta dell'advisor al quale sarà anche affidato il compito di individuare gli investitori interessati. Il Piano Industriale dà l'avvio ad un rilevante processo di ristrutturazione che prevede tra l'altro il riassetto societario di Alitalia. Tale nuovo assetto sarà sostanzialmente conseguito con la separazione della Società in due entità societarie: le cosiddette "Az Fly", per l'attività di trasporto aereo e "Az Servizi", per l'attività di servizi strumentali e di supporto al trasporto aereo. In "Az Servizi" è previsto l'investimento da parte di un soggetto pubblico. Ad oggi sono in fase di completamento le intese contrattuali con Fintecna - Finanziaria per i settori industriale e dei servizi S.p.a., che è previsto rappresenti il citato soggetto pubblico investitore che il progetto prospetta. Il sopramenzionato Piano ha inoltre comportato la rilevazione nella relazione semestrale di oneri straordinari per Euro 289 milioni. Di tali oneri, Euro 167 milioni sono relativi alla gestione degli esuberi di risorse del Gruppo, definiti in circa 3.700 unità con le organizzazioni sindacali. Tale onere complessivo ha interessato esclusivamente il conto economico del primo semestre 2004 ed il patrimonio della Controllante Alitalia, atteso che lo stesso onere, così come riportato nella Nota Integrativa, potrà essere articolato sui diversi processi produttivi gestiti all'interno dei vari perimetri societari del Gruppo a valle di un più analitico processo valutativo. Qualora al termine di detto processo, dovessero emergere oneri a carico delle società controllate interessate, gli Amministratori della Società fanno presente che gli stessi saranno fronteggiati, ove necessario, dall'Alitalia anche attraverso congrui apporti di capitale alle società controllate o mediante l'assorbimento nell'ambito dei rapporti contrattuali in essere con dette società. La restante quota di oneri straordinari, pari ad Euro 122 milioni, è costituita dal differenziale negativo fra il valore economico emerso dalla valutazione di Fintecna delle attività connesse e strumentali al business del trasporto aereo da conferire in "Az Servizi", ed il relativo valore contabile come previsto nelle sopramenzionate intese intercorse tra le parti. Allo stato, la completa e tempestiva realizzazione di tutti i presupposti del Piano Industriale ed in particolare la realizzazione, in tempi compatibili con le esigenze finanziarie della Società, della prospettata operazione di ricapitalizzazione, rappresenta la condizione essenziale per assicurare il raggiungimento dell'equilibrio patrimoniale, economico e finanziario di Alitalia; ciò in attesa sia del pronunciamento da parte della Commissione Europea di compatibilità con la normativa comunitaria delle operazioni previste dal Piano Industriale della Compagnia e segnatamente dell'investimento di Fintecna in "Az Servizi" su cui si è registrato un positivo parere dei Consulenti legali della Società, sia della attuazione delle citate intese sindacali su cui è in corso un referendum fra i lavoratori, nonché in attesa della conversione in legge dell'emendamento in materia di ammortizzatori sociali per il settore del trasporto aereo. 5. La Società detiene partecipazioni di controllo ed ha pertanto redatto la relazione semestrale consolidata di Gruppo. Tale relazione semestrale consolidata è stata da noi esaminata e la nostra relazione di revisione è stata emessa in data odierna. Deloitte & Touche S.p.a. Luca Petroni Socio Roma, 30 ottobre 2004
 
   
   
IL CODACONS PRESENTA UN ESPOSTO PER PUBBLICITA’ INGANNEVOLE ALL’ ANTITRUST CONTRO LA RYANAIR  
 
Roma, 3 novembre 2004 - Sul Corriere della Sera di ieri è apparsa la pubblicità dell’offerta speciale di Ryanair: 100.000 voli a solo 1 centesimo di euro all’andata e 1 centesimo di euro al ritorno. Il Codacons ha deciso di testare l’offerta, collegandosi al sito della compagnia aerea e seguendo le istruzioni per la prenotazione on line. Dopo innumerevoli tentativi, caratterizzati tra l’altro da una schermata che pare proprio invertire la data di partenza inserita con quella di ritorno, l’associazione è riuscita a prenotare un volo Roma-parigi solo per gennaio 2005. La sorpresa vera però è arrivata quando per 4 biglietti il totale delle tasse varie è stato di...136,80 euro, e 20 euro per la prenotazione tramite carta di credito (Fee), pagamento unico peraltro. Una cifra spropositata quella relativa alla carta di credito, commenta il Codacons, non segnalata sul claim pubblicitario. Di qui l’esposto dell’associazione all’Antitrust nel quale si chiede di accertare la fattispecie di pubblicità ingannevole, essendo il messaggio pubblicitario comparso ieri incompleto e quindi da sospendere.  
   
   
“SUPER OFFERTA BASIQ AIR “  
 
Milano, 3 novembre 2004 - Basiq Air, la compagnia aerea olandese low-cost, lancia una “Super Offerta” prenotabile solo il 2, 3 e 4 Novembre. Basiq Air ha messo a disposizione, solo per chi prenota nel sito della compagnia e solo in questi tre giorni, un contingente di 7.500 posti da Milano Orio Al Serio, 2.000 da Napoli, 2.500 da Pisa, 2.000 da Verona e 2.000 da Treviso per Amsterdam alle tariffe più convenienti: da Milano Orio Al Serio 19,99* euro (anziché 29,99 euro); da Verona 19,99* euro (anziché 39,99 euro); da Treviso 29,99* euro (anziché 39,99 euro); da Pisa 29,99* euro (anziché 39,99 euro); da Napoli 39,99* euro (anziché 59,99 euro). * Tariffe di sola andata soggette a disponibilità di posti. Tasse aeroportuali escluse (tasse a partire da € 7,72). Spese amministrative € 5 per transazione. Supplemento operations & security € 5,31 per tratta. I viaggi dovranno essere effettuati tra il 2 Novembre 2004 al 9 Gennaio 2005. I posti sono prenotabili in internet nel sito web www.Basiqair.com  
   
   
BALTICO, RUSSIA E NORD EUROPA DA 336,00 EURO. FANTASTICHE TARIFFE PER VISITARE UNA DELLE SPETTACOLARI CAPITALI DEL NORD. E INOLTRE LA PROMOZIONE “FAI BIS”  
 
Milano, 3 novembre 2004 - Finnair propone incredibili combinazioni di volo verso tutte le principali capitali del Nord Europa: potrai scegliere tra l’elegante Helsinki, Oslo, Stoccolma, il fascino della storica Tallinn, Vilnius, Riga, la più grande città del Baltico, e poi ancora Mosca, S.pietroburgo “la Venezia del Nord”. Con voli giornalieri nonstop da Milano e Roma verso Helsinki, è possibile proseguire verso queste destinazioni grazie a comode e convenienti tariffe: 336,00 Euro Stoccolma, Oslo; 389,00 Euro Riga, Tallinn, Vilnius, S. Pietroburgo, Mosca. Tariffe soggette a variazioni e disponibilità limitata. Tasse aeroportuali escluse. E inoltre, il vettore di bandiera finlandese ripropone l’ormai collaudata promozione Fai Bis Con Finnair: un’imperdibile opportunità per scoprire, con un’unica tariffa, due tra le capitali più affascinanti del Grande Nord! Con una prima tappa ad Helsinki, la capitale finlandese in grado di soddisfare chi ama la cultura e l’arte, la modernità e il design, la gastronomia ed il divertimento, si parte poi per il “Bis”. Potrai scegliere di allungare il viaggio in una delle incantevoli capitali che brillano sotto il cielo di Russia, Baltico e Paesi Nordici, per entrare in contatto con “tesori” storici di gran valore e paesaggi da favola che fanno da cornice a città come Stoccolma, Oslo, San Pietroburgo, Riga, Tallinn, Vilnius e Mosca. Le tariffe della promozione Fai Bis Con Finnair, con partenza da Milano Malpensa e Roma Fiumicino, in bassa stagione, sono di: 431,000 Euro Helsinki + Stoccolma Helsinki + Oslo; 536,00 Euro Helsinki + Riga; Helsinki + Tallinn; Helsinki + Vilnius; Helsinki + S. Pietroburgo; Helsinki + Mosca. Le tariffe sono soggette a variazioni e disponibilità limitata. Tasse aeroportuali escluse. Infolink: www.Finnair.com/italia  
   
   
L’EUROPA ALLA FOCE DELL’ARNO: L’AEROPORTO GALILEI GATEWAY DELLA TOSCANA  
 
 Pisa, 3 novembre 2004 - Il turismo in Toscana rappresenta una risorsa fondamentale per lo sviluppo della Regione. E’ per questo che diventa fondamentale la collaborazione tra operatori turistici e gli altri soggetti del settore, come Carrara Congressi, Versilia Convention Bureau e Convention Bureau di Lucca e Valle del Serchio, che si sono impegnati a promuovere l’alta Versilia all’estero tramite la collaborazione con le compagnie aeree di linea che operano sullo scalo Pisano. Sat (Società Aeroporto Toscano), la società di gestione dell’Aeroporto Galilei si è posta l’obiettivo di inserire la Toscana al centro degli scambi culturali, sociali ed economici, proprio come definito nella Mission Aziendale. L’aeroporto Galilei Gateway Della Toscana. A tal fine Sat si è impegnataa sviluppare il network dei collegamenti dell’Aeroporto Galilei non soltanto a livello nazionale ma anche internazionale riuscendo a garantire la coesistenza sullo scalo di compagnie low cost e compagnie di bandiera, avvicinando così la nostra Regione, ed in particolar modo la costa toscana alle principali metropoli europee. In sintesi le compagnie che operano sullo scalo e le destinazioni operate. Compagnie di Bandiera: British Airways Pisa-londra Lgw; Air France Pisa-parigi Cdg; Lufthansa/airdolomiti Pisa-monaco; Iberia/airnostrum Pisa-madrid; Pisa-barcellona. Compagnie Low Cost: Ryanair Pisa-londra Stn; Pisa-bruxelles Crl; Pisa-francoforte Hhn; Pisa-amburgo Lbc; Pisa-glasgow Pik (dal 1° Marzo). Basiq Air Pisa-amsterdam. Hapag Lloyd Express Pisa-colonia/bonn; Pisa-stoccarda; Pisa-hannover (dall’11 Marzo); Pisa-berlino Txl (dall’11 Marzo). Norwegian Air Pisa-oslo (dall’11 Marzo). Grazie anche alla presenza delle compagnie low cost ed alle tariffe ridotte che esse applicano, la Toscana è diventata una destinazione turistica visitata 12 mesi l’anno. Sempre in termini di promozione della Toscana costiera è opportuno evidenziare l’opera di ristrutturazione del sistema ferroviario effettuata da Trenitalia, Rfi e Regione Toscana. A partire dal 12 dicembre infatti, con l’entrata in vigore del nuovo orario treni, sarà attiva una spola che collegherà Pisa Aeroporto a Pisa Centrale (34 corse circa ogni 30 minuti) e incrementerà il numero di corse tra Carrara e Pisa Centrale. Questo garantirà la presenza di collegamenti tra l’Europa e Pisa (tramite l’Aeroporto Galilei) e tra l’Aeroporto e la Toscana Costiera. A maggior ragione diventa fondamentale la collaborazione tra gli operatori del settore al fine di garantire strutture ricettive, professionalità degli addetti e servizi di qualità che conducono allo sviluppo economico, culturale e sociale della Toscana. Infolink: www.Pisa-airport.com  
   
   
FRANCIA IN TRENO CON BIGLIETTI "IRRESISTIBILI": 15 GIORNI A 15 EURO. UNA SPECIALE PROMOZIONE DELLE FERROVIE FRANCESI CONSENTIRÀ DI VIAGGIARE DA PARIGI VERSO L'INTERNO DELLA FRANCIA SU 150 TRATTE, A SOLI 15 EURO PER TRATTA  
 
Parigi 3 novembre 2004 - Ci sono 15 giorni di tempo per acquistare uno dei “Billets irrésistibles” con la tariffa speciale di 15 Euro, per viaggiare su oltre 150 tratte al alta velocità da Parigi verso le principali città della Francia. E’ questa l’ultima promozione messa a punto dalle Ferrovie Francesi valida per tutti i biglietti acquistati tra il 5 e il 20 novembre 2004 (per viaggi da effettuare tra il 12 novembre 2004 e il 20 gennaio 2005). Un prezzo unico di 15 Euro a tratta con sistemazione in seconda classe su 150 tratte servite dai treni Tgv o Corail. Dalla Ville Lumière c’è solo l’imbarazzo della scelta per raggiungere una città d’arte, una località costiera, una meta turistica, un punto di partenza per la scoperta delle bellissime regioni francesi. Per conoscere tutti i collegamenti su cui sono validi i “Billets irrésistibles” a 15 Euro contatta Rail Europe – Distributore Ferrovie Francesi: www.Raileurope.it  
   
   
MILANO: CON QUESTE STRADE SPOSTARSI COSTA 1 MILIARDO E 200 MILIONI IN PIÙ SENZA LA TANGENZIALE, LA BREBEMI E LA PEDEMONTANA SI PERDONO 27 MILIONI DI ORE ALL’ANNO  
 
Milano, 3 novembre 2004 - Allacciare le cinture di sicurezza e rispettare i limiti di velocità non basta se ci si appresta a percorrere la Milano-bergamo-brescia. Infatti il tratto di strada si è classificato come uno dei più pericolosi della Lombardia: Milano, Brescia e Bergamo sono le province che aprono la classifica degli incidenti stradali con rispettivamente 31.551 incidenti (il 60% lombardo), 4.628 (8,8% lombardo) e 3.107 (il 6% lombardo), il 16,5% del totale italiano. Milano, Bergamo e Brescia si confermano prime, purtroppo, anche per le vittime, totalizzandone rispettivamente 263 (26,3% lombardo), 114 (11,4% lombardo) e 171 (17% lombardo), in tutto 548, l’8% sul totale italiano. Per i feriti la graduatoria non cambia: Milano in testa con 42.057 (il 58,3% lombardo) seguita da Brescia con 6.631 (il 9,2% lombardo), Bergamo con 4.366 feriti (il 6% lombardo). Emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio Infrastrutture della Camera di commercio di Milano su dati Istat al 2002. Con tre interventi (Tangenziale esterna milanese, Brebemi, Pedemontana) i chilometri autostradali in Lombardia passerebbero dagli attuali 579Km. (64 km/milione di abitanti) a 758 km. (84 km/milione di abitanti), con un incremento del 30%. In Italia resta comunque una presenza infrastrutturale migliore (115 km/ml. Di abitanti), in Europa va ancora meglio (135 Km/milione di abitanti), al traino di Francia (165 km/milione di abitanti) e Germania (140 km/milione di abitanti). I tre interventi lombardi convoglierebbero circa 180 mila veicoli permettendo un risparmio di tempo di 27 milioni di ore all’anno. E i ritardi sulla realizzazione dei tre collegamenti lombardi costano all’economia milanese: una perdita quantificabile in circa 1 miliardo e 200 milioni di euro all’anno a causa delle ore perse. Emerge da un’elaborazione e una stima della Camera di commercio di Milano su dati delle stesse strutture stradali, Cnel, Istituto Tagliacarne. “La Brebemi - la direttissima Brescia, Bergamo e Milano - è sempre più indispensabile non solo per la nostra Regione, ma per il Paese e rappresenta una infrastruttura decisiva per la competitività delle imprese, ma anche per la qualità della vita – ha dichiarato Massimo Sordi, vice Presidente della Camera di commercio di Milano e presidente dell’Osservatorio Ambiente e Infrastrutture -. La Brebemi è un progetto importante anche per il metodo, che vede il protagonismo del capitale privato”.
Incidenti e persone infortunate nel 2002 Variazione 2000-2002 Variazione 2000-2002 Variazione 2000-2002
Incidenti % su tot Lombardia Morti % su tot Lombardia Feriti % su tot Lombardia Incidenti Morti Feriti
Varese 3.884 7,4% 89 8,9% 5.571 7,7% 4,1% 4,7% 3,4%
Como 1.661 3,2% 43 4,3% 2.436 3,4% -11,3% -14,0% -7,1%
Lecco 1.149 2,2% 31 3,1% 1.626 2,3% -15,4% -3,1% -9,9%
Sondrio 771 1,5% 36 3,6% 1.188 1,6% -18,6% 9,1% -10,4%
Milano 31.551 60,1% 263 26,3% 42.057 58,3% 9,6% -11,4% 4,2%
Bergamo 3.107 5,9% 114 11,4% 4.366 6,0% -4,2% -8,1% -1,0%
Brescia 4.628 8,8% 171 17,1% 6.631 9,2% 7,6% -2,3% 5,8%
Pavia2.183 4,2% 79 7,9% 3.164 4,4% 1,8% -19,4% 0,7%
Lodi 502 1,0% 23 2,3% 766 1,1% -37,9% -42,5% -26,8%
Cremona 1.540 2,9% 70 7,0% 2.221 3,1% 19,6% 25,0% 20,4%
Mantova 1.515 2,9% 80 8,0% 2.157 3,0% 4,2% 40,4% 7,2%
Lombardia 52.491 100,0% 999 100,0% 72.183 100,0% 5,1% -4,6% 2,8%
Italia 237.812 22,1% 6.736 14,8% 337.878 21,4% 3,8% 1,3% 5,0%
Elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al 2002 Incidenti e persone infortunate in Lombardia nel 2002. A guidare la classifica degli incidenti stradali è la provincia di Milano con 31.551 (il 60% lombardo), seguita da Brescia (4.628, l’8,8% lombardo), Varese (3.884, il 7,4% lombardo) e Bergamo (3.107, il 6% lombardo). Milano, Bergamo e Brescia si confermano prime anche per i morti, totalizzandone rispettivamente 263 (26,3% lombardo), 114 (l’11,4% lombardo) e 171 (17% lombardo). Per i feriti la graduatoria non cambia: Milano in testa con 42.057 (il 58,3% lombardo) seguita da Brescia con 6.631 (il 9,2% lombardo), Varese con 5.571 (il 7,7% lombardo) e Bergamo con 4.366 feriti (il 6% lombardo). Variazione incidenti 2000 – 2002. Anche se negli ultimi tre anni in Lombardia gli incidenti sono aumentati del 5%, quelli mortali sono diminuiti (-4,6%). La provincia che ha riportato una percentuale più alta rispetto al totale Lombardo è quella di Cremona con un aumento nel 2002 rispetto al 2000 del +19,6%, seguita da Milano (+9,6%) e Brescia (7,6%). Con i tre interventi (Tem, Brebemi, Pedemontana) i chilometri autostradali in Lombardia passerebbero dagli attuali 579Km. (64 km/milione di abitanti) a 758 km. (84 km/milione di abitanti) con un incremento del 30%. In Italia sono 115 km / ml. Di abitanti). I dati sulla Brebemi, relativi al progetto preliminare approvato dall’Anas, prevedono un tracciato di 50 km di autostrada e 51 di strada. 31 i mesi di lavoro stimati e la fine prevista per il 2008. Un totale comprensivo di spese generali e oneri capitalizzati di 679 milioni di euro, un costo al chilometro di 14 milioni di euro. Un finanziamento di 451 milioni di euro e nessun contributo. La durata della concessione è di 19 anni mezzo. I veicoli previsti al giorno nel 2010-2020 si aggirerebbero sui 45/60.000. Per la Pedemontana il tracciato è stimato in 87 km di autostrada di cui 40 in galleria e 60 stradali. Dai 4 ai 6 anni il tempo stimato per i lavori e la fine prevista per il 2010-2012. Un totale di 3.800 milioni di euro per un costo al chilometro di 43 milioni di euro. Un finanziamento di 1.200 milioni di euro e un contributo di 2.600 milioni di euro. La durata della concessione è di 30 anni. I veicoli previsti giornalmente tra il 2010 e il 2020 vanno dai 51.000 ai 65.000 con un risparmio di ore di viaggio annuo pari a 11.500.000. La Tem, tangenziale esterna milanese, stima un tracciato di 35 km di autostrada e 25 stradali. 3 anni di tempo per i lavori con la fine tra il 2009-2010. Un totale di 950 milioni di euro stimanti al primo progetto per un costo al chilometro di 29 milioni di euro. Un finanziamento di 650 milioni di euro e un contributo di 200 milioni di euro. La durata della concessione è di 40 anni. I veicoli previsti giornalmente tra il 2010 e il 2020 vanno dai 65.000 ai 75.000 con un risparmio di ore di viaggio annuo pari a 7.500.000.
Tem Pedemontana Brebemi
Km. Tracciato 35 autostr. + 25 stradali 87 autostr. (40 in galleria) + 60 stradali 50 autostr. + 51 stradali
Fine lavori 2009/2010 2010/2012 2008
Tempo lavori 3 anni 4-6 anni 31 mesi
Importo lavori (ml di €) 950 (primo progetto) 3.800 679
Costo/km (ml di €) 29 43 14
Imp. Finanz. (ml di €) 1.200 4.300 694
Capitale rischio (ml di €) 350 500 243
Finanziamento (ml di €) 650 1.200 451
Contributo (ml di € 200 2.600 -
Durata conc. 40 anni 30 anni 19 anni + 6 mesi
Veicoli 2010-2020 65.000 - 75.000/g. 51.000 - 65.000/g 45.000 – 60.000
Ore viaggio risparmiate 7.500.000 / anno 11.500.000 / anno 8.000.000/ anno*
Elaborazione e stima dell’Osservatorio Ambiente ed Infrastrutture della Camera di commercio di Milano su dati delle strutture stradali
 
   
   
AVVISO DI GARA ENEL: ASSOCOMUNCIAZIONE INVIA UNA LETTEREA  
 
Milano, 3 novembre 2004 - In merito all'avviso Enel Approvvigionamento Servizi Generali e Immobiliariche è stato oggetto di commenti nei giorni scorsi, di seguito la lettera che Assocomunicazione ha inviato all'Enel.
Spett.le Enel S.p.a.
Approvvigionamento Servizi Generali e Immobiliari
V.le Regina Margherita, 125,I
00198 Roma
c.P.c.
Egr. Dr. Paolo Scaroni
Amministratore Delegato Enel
V.le Regina Margherita, 137
00198 Roma
Milano, 29 ottobre 2004 Fp/cd Oggetto: Sistema di qualificazione – settori speciali Egregi Signori, in relazione all’avviso in oggetto, la nostra Associazione si riserva di verificare la correttezza della procedura adottata, al fine di valutare se effettivamente si tratti di settori speciali e non invece di appalto di servizi disciplinati dal D.l.gs. N. 157/1995, e rileva altresì che non è richiamata alcuna normativa, nazionale o comunitaria, di riferimento. In particolare l’avviso prevede al punto I3 che “Per lo sviluppo del procedimento di qualificazione le imprese candidate dovranno corrispondere, quale contributo, la somma di 2.600,00 € (+Iva). Nel caso in cui l’impresa si candidi contemporaneamente per due o più qualificazioni dovrà corrispondere un importo di 2.600,00 Euro per la prima richiesta e 1.550,00 Euro (+ Iva) per ognuna delle successive”. Tale previsione, a parere nostro, si presenta irragionevole per eccesso di potere e violerebbe altresì i principi di par condicio, trasparenza, imparzialità e correttezza della procedura. L’importo richiesto, determinato forfetariamente, appare infatti non solo molto oneroso per imprese candidate di piccole dimensioni, ma la mancanza della quantificazione dell’importo delle spese complessive sostenute dal Vs. Ente per il procedimento di qualificazione potrebbe costituire una “fonte di finanziamento” impropria, ove non sia previsto che, al raggiungimento della copertura delle spese verrà restituita alle candidate partecipanti l’eccedenza tra i costi sostenuti e il rimborso ottenuto. Chiediamo, pertanto, al Vs. Ente di fornire i chiarimenti necessari al fine di giustificare la richiesta e l’importo del contributo, e, qualora ritenga utile, annullare in via di autotutela l’avviso procedendo ad indire una nuova procedura. A questo proposito, Vi ricordiamo che tutte le attività indicate nell’avviso citato sono complessivamente le attività tipiche delle imprese di comunicazione nostre associate. Per questa ragione, ci sembra assolutamente improprio e non professionale chiedere che dette imprese si iscrivano all’elenco fornitori di tutte le attività previste dal vostro avviso. Restiamo in attesa di una Vostra risposta e porgiamo distinti saluti.
Fidelio Perchinelli Direttore Generale
 
   
   
INVESTIRE IN TITOLI STRUTTURATI E RIPROGETTARE I PROCESSI DELLE BANCHE. DUE INIZIATIVE SDA BOCCONI NEL MESE DI NOVEMBRE, PER UN TOTALE DI CINQUE GIORNATE DI FORMAZIONE  
 
Milano, 3 novembre 2004 – “Investire in titoli strutturati” e “Riprogettare i processi nelle banche” sono gli argomenti dei corsi organizzati dalla Divisione Intermediari Finanziari, Banche e Assicurazioni della Sda Bocconi. “Investire in titoli strutturati”, che si terrà a Milano l’11-12 novembre p.V., si propone di seguire e interpretare le linee evolutive del mercato delle obbligazioni strutturate. Le emissioni di titoli strutturati rappresentano un’importante raccolta di capitale per i soggetti emittenti e di investimento per i risparmiatori acquirenti Obiettivo del corso è di fornire ai partecipanti le competenze necessarie per comprendere le problematiche connesse alla creazione del pricing e alla commercializzazione e alla gestione dei rischi connessi. Il seminario si rivolge a operatori bancari, addetti alla funzione di auditing, revisori, promotori finanziari e in generale a tutti coloro che sono interessati alla conoscenza delle logiche di commercializzazione, costruzione e valutazione dei capitali strutturati. “Riprogettare i processi delle banche” che si terrà a Milano dal 15 al 17 novembre p.V., intende affrontare il tema del cambiamento aziendale, focalizzandosi in particolare sulla riprogettazione dei processi. L’idea centrale è che il processo è la leva gestionale più importante per il management, perché integra tecnologia e risorse umane orientandoli verso la creazione di valore. Il corso si propone di : fornire gli strumenti e le metodologie necessarie per la ristrutturazione delle aree di business delle banche e dei processi aziendali; presentare le tecniche più evolute di gestione del cambiamento; individuare i driver per il successo degli interventi di trasformazione. Il seminario si rivolge a tutti coloro che, nelle banche e negli intermediari finanziari, stanno gestendo progetti di ristrutturazione aziendale. In particolare le funzioni aziendali interessate sono: l’organizzazione, il personale, i sistemi informativi, la pianificazione, il controllo di gestione e l’auditing. Infolink: www.Sdabocconi.it/diba/cs021  
   
   
IN PARTENZA DUE CORSI DELLA DIVISIONE FINANZA CREDITO ASSICURAZIONI DEL CUOA  
 
Altavilla Vicentina, 3 novembre 2004 - Iniziano il 19 novembre i corsi organizzati dalla Divisione Finanza Credito Assicurazioni della Fondazione Cuoa: Progetto Cre.ma, Crescita Manageriale in Banca (19 novembre 2004 - 20 maggio 2005) rivolto a giovani con elevato potenziale che ricoprono o dovranno ricoprire posizioni di responsabilità. Si articola in moduli didattici e prevede un'attività d'aula supportata da un "portale" realizzato ad hoc, che consente ai partecipanti di interagire (forum on line) e di fruire di specifici materiali didattici in anticipo rispetto al momento d'aula Corso di specializzazione in Financial Advising, organizzato con il patrocinio di Anasf, che consente di acquisire una preparazione conforme agli standard europei nella consulenza finanziaria e propedeutica al superamento dell'esame €Fa nonché i valori etici e deontologici relativi alla professione di Financial Advisor, condivisi e promossi a livello europeo da €Fpa Italia. Per informazioni e iscrizioni: Fondazione Cuoa - Divisione Finanza Credito Assicurazioni e-mail: dfca@cuoa.It, tel. 0444 333708, fax 0444 333995  
   
   
AL VIA LA 3^ EDIZIONE DEL CONCORSO PER LE SCUOLE “PRIMI IN SICUREZZA – PREMIO EMILIO ROSSINI”  
 
Bergamo, 3 novembre 2004 - Torna “Primi in sicurezza, premio Emilio Rossini” il concorso nazionale rivolto a tutti gli studenti d’Italia delle scuole materne, elementari, medie e medie superiori. Il concorso, indetto dalla rivista “Okay!” in collaborazione con Rossini Trading Spa, azienda leader in Italia nella produzione e commercializzazione di sistemi e prodotti antinfortunistici e di abbigliamento per il lavoro, ha il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Regione Lombardia, Assessorato alle Culture, Identita’ e Autonomie, della Provincia di Bergamo, del Prefetto di Bergamo, dell’Anmil (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro), dell’Uni (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e dell’Unione Industriali della Provincia di Bergamo. Per il terzo anno consecutivo, tutte le scuole sono invitate a partecipare a un grande concorso che ha come tema la prevenzione degli incidenti negli ambienti di lavoro. Tutti i ragazzi potranno partecipare inviando lavori, ricerche, disegni, slogan, spot, cd-rom, audiocassette, poster, album fotografici, t-shirt, bandane e cappellini: in questo modo potranno rivolgere il loro sguardo al tema della prevenzione, a interrogarsi a scuola e in famiglia sulle condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro, a effettuare verifiche sul territorio, a individuare o suggerire messaggi e proposte per migliorare le condizioni di sicurezza. Il premio e’ dedicato alla memoria di Emilio Rossini, un uomo che ha creduto nelle proprie idee e che con tanto impegno ha saputo costruire non solo una grande azienda, la Rossini Trading, ma anche soluzioni vincenti nell’ambito di una nuova “cultura del lavoro”. I lavori in concorso dovranno pervenire alla redazione di “Okay!” (via Corti 51, 24126 Bergamo) entro il prossimo 15 marzo. Alle prime dieci classi che invieranno i lavori sarà donata un’esclusiva t-shirt. Una commissione giudichera’ tutti gli elaborati pervenuti fra i quali scegliere i primi cinque classificati per ogni ordine scolastico (materna, elementare, media e media superiore). Tutti i lavori della 3^ edizione inoltre, uniti a quelle delle precedenti, parteciperanno a una mostra–vendita a offerta libera il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza all’Associazione Tau di Arcene -una piccola comunità che accoglie bambini senza famiglia che vivono in condizioni di grave handicap- per l’acquisto di un pulmino per il trasporto dei bimbi. Ma non è tutto. Durante l’edizione 2004-2005 sarà possibile dare un nome al riccio, simbolo dell’iniziativa. E’ molto semplice, basta compilare e spedire il tagliando che si trova all’interno della rivista Okay!, una giuria valuterà la migliore proposta che sarà utilizzata ufficialmente e l’autore verrà premiato. Questi i numeri delle due precedenti edizioni: 2.500 classi coinvolte per un totale di 230.000 studenti che hanno inviato i lavori. Sono pervenuti circa 8.000 elaborati di cui 2.500 sono disegni. Infoline: Okay! - Tel 035.314720 - Fax 035.327934 Infolink: www.Rossinitrading.it  - www.Priminsicurezza.it  
   
   
DUPONT FRA GLI SPONSOR DI “MEDESIGN: FORME DEL MEDITERRANEO”, IL GRANDE EVENTO DEL DESIGN A GENOVA CAPITALE DELLA CULTURA 2004  
 
Genova, 3 novembre 2004 - Da sempre vicina allo spirito d’innovazione che caratterizza il mondo del design, Dupont ha voluto dare il proprio contributo a Genova Capitale Europea della Cultura 2004 collocandosi fra gli sponsor di una delle sue piu’ prestigiose manifestazioni ufficiali: “Medesign: Forme del Mediterraneo”. Questo evento, promosso da Gud – Genova Universita’ Design, si inaugura il 5 Novembre e restera’ aperto fino al 12 Dicembre nella rinnovata Borsa di Genova e in altri spazi espositivi della citta’. Il tema centrale di Medesign e’ il Mediterraneo, un mare che unisce e divide popoli e razze, indagando sulle capacita’ del design di valorizzare le specificita’ locali e farsi espressione delle peculiarita’ mediterranee. Attraverso la proposta di nuovi scenari e suggestioni, per la prima volta mescolati con oggetti di ieri e di oggi, si arriva a stabilire un nuovo modo di riconoscere e progettare la radice mediterranea. Medesign e’ articolata in otto sezioni, che parte da “Mediterraneo del Design”, una rassegna di letture in divenire, per poi passare a “Genova del Design”, dove si evidenzia il ruolo della citta’ nell’ambito del design italiano. “Icone Contemporanee” presenta simboli e segnali del prodotto industriale contemporaneo, mentre la sezione “Abitare” mette in mostra immagini, oggetti e percezioni per raccontare gli stili e le abitudini domestiche mediterranee. “Emporio” descrive la capacita’ del design di intervenire nel processo di valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche, attraverso strumenti quali il packaging, la grafica e la comunicazione. Se “Itinerari” illustra i nuovi e sostenibili modi di lettura e percezione del territorio, la sezione “Contaminazioni” visualizza attraverso opere d’arte contemporanee le rotte di scambio dell’immaginario artistico. Con “Di Point”, infine, Medesign si apre alla citta’ con una pluralita’ di eventi che coinvolgono diverse forme espressive, dal design all’arte, alla musica e teatro. Della manifestazione fanno parte anche due convegni. “Mediterraneo, design, formazione” (Facolta’ di Architettura, 5-6 Novembre) e’ un incontro della comunita’ universitaria italiana del disegno industriale con le scuole di design del Mediterraneo. Il secondo, dal titolo “Medesign e Urban Mobility” (Teatro Carlo Felice, 26-27 Novembre), approfondisce il contributo del design allo sviluppo del “sistema mediterraneo” e alla mobilita’ nei centri storici.  
   
   
LA DEMOCRAZIA GLOBALE TRA REALTA’ E UTOPIA  
 
Milano, 3 novembre 2004 - Questa sera alle ore 18,00 al Teatro Dal Verme di Milano si terrà l’incontro dibattito “La democrazia globale tra realtà e utopia” in occasione della presentazione del libro “La democrazia globale: mercati, movimenti, governi” di Alberto Martinelli edito da Egea per i tipi di Università Bocconi Editore. All’incontro parteciperanno Massimo Cacciari, Ferruccio de Bortoli, Alberto Martinelli e Salvatore Natoli. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili