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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Gennaio 2005
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IL COMMISSARIO PER LA POLITICA REGIONALE DANUTA HÜBNER IN VISITA UFFICIALE A ROMA  
 
Roma, 25 gennaio 2005 - La signora Danuta Hübner sarà in visita ufficiale a Roma oggi 25 gennaio 2005. Si tratta della sua prima visita in Italia dopo la nomina a Commissario per la politica regionale. Il Commissario incontrerà i membri delle Commissioni Bilancio e Affari europei della Camera dei deputati italiana. Avrà poi una riunione con il Ministro dell’economia e delle finanze Domenico Siniscalco e, successivamente, un incontro seguito da una colazione di lavoro con il viceministro Gianfranco Micciché. Alle 14.30 circa si terrà una conferenza stampa presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. La visita terminerà con un incontro con il Ministro degli Affari Esteri on. Gianfranco Fini. Le discussioni tra il Commissario Hübner e le autorità italiane saranno incentrate sui programmi attualmente in corso e sul modo per migliorarne ulteriormente l’attuazione, nonché sulla posizione dell’Italia riguardo al futuro della politica di coesione e alle prospettive finanziarie per il periodo 2007-2013. Il punto sull’allargamento, da un discorso del Commissario Olli Rehn Il 18 gennaio 2005, dinanzi alla Commissione per gli Affari esteri del Parlamento europeo, il Commissario Olli Rehn ha fatto il punto sullo stato attuale del processo di allargamento. Dopo aver ricordato il grande successo rappresentato dall’ingresso dei dieci nuovi Stati membri e i progressi compiuti nel 2004 verso un ulteriore allargamento (conclusione dei negoziati di adesione con Romania e Bulgaria e fissazione, ad alcune condizioni, delle date per l’apertura dei negoziati con Croazia e Turchia), il Commissario ha sottolineato che l’adesione di nuovi paesi dovrà essere gestita con cura, in modo da assicurare il sostegno dei cittadini europei e consentire all’Unione europea di mantenere la propria capacità di agire, e ha precisato gli obiettivi del suo mandato fino al 2009. Queste in sintesi la situazione e le prospettive paese per paese: Romania e Bulgaria: il Commissario ha sottolineato la necessità per questi due paesi di compiere ancora grandi sforzi. Per quanto riguarda la Romania, Rehn si è riservato di raccomandare al Consiglio l’adozione di misure di salvaguardia, compreso il rinvio di un anno dell’adesione qualora dovesse constatare che il paese non è ancora pronto. In autunno la Commissione preparerà la relazione di valutazione globale, ed entro quella data la Romania dovrà dimostrare di soddisfare i requisiti stabiliti dall’Unione europea. I segnali provenienti dal nuovo governo sono comunque incoraggianti. Croazia: il Commissario ha annunciato la prossima presentazione al Consiglio di una bozza di quadro negoziale e ha sottolineato la necessità che le autorità croate collaborino pienamente con il Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia come condizione per l’avvio dei negoziati alla data prevista (17 marzo 2005). La principale questione da risolvere è la consegna del generale Gotovina. Il Commissario ha ribadito che l’apertura dei negoziati potrebbe essere sospesa qualora tale condizione non fosse rispettata in tempo e ha sottolineato che i progressi dipenderanno essenzialmente dall’atteggiamento assunto dalla Croazia. Turchia: dopo aver riconosciuto il contributo attivo del Parlamento europeo all’apertura dei negoziati di adesione con la Turchia decisa dal Consiglio europeo di dicembre, il Commissario ha annunciato che in estate la Commissione presenterà le sue proposte sulla strategia negoziale, articolata in tre pilastri (sostegno al processo di riforma, definizione del quadro negoziale e rafforzamento del dialogo politico e culturale). Nel frattempo il governo turco dovrà firmare il protocollo di adeguamento dell’accordo di Ankara. Cipro: il Commissario ha auspicato un rapido superamento della situazione di stallo esistente in Consiglio per quanto riguarda l’assistenza finanziaria, gli scambi commerciali diretti e la proposta di modifica del regolamento relativo alla “linea verde”, in modo da mantenere vivo lo slancio europeista nella parte settentrionale dell’isola. Ex Repubblica iugoslava di Macedonia: le autorità macedoni sono state sollecitate ad attuare le misure di decentramento previste dall’accordo quadro di Ohrid e le riforme necessarie per consentire al paese di soddisfare i criteri per l’adesione all’Unione europea. La Commissione prevede di formulare il suo parere sulla domanda di adesione entro la fine dell’anno, in modo da poterlo inserire nell’ordine del giorno dei lavori del Consiglio europeo di dicembre. Se il processo politico dovesse proseguire positivamente, l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia potrebbe costituire un prossimo paese candidato oltre che un solido punto di riferimento per l’intera regione dei Balcani occidentali. Altri paesi dei Balcani occidentali Albania: il commissario ha dichiarato che i progressi nei negoziati per la conclusione di un accordo di stabilizzazione e associazione dipenderanno dall’esito delle elezioni che si terranno nell’estate prossima e dall’andamento delle riforme previste nel partenariato europeo. Tuttavia l’attuale clima politico è poco favorevole alle riforme e potrebbe incidere sui preparativi per le elezioni. Bosnia-erzegovina: il Commissario ha ricordato la recente adozione di alcune misure nei confronti della repubblica serba di Bosnia per l’insufficiente collaborazione con il Tribunale penale internazionale e ha espresso l’auspicio che il governo della Bosnia-erzegovina compia consistenti progressi in relazione alle 16 riforme indicate nello studio di fattibilità del novembre 2003. Se le questioni ancora in sospeso dovessero essere risolte entro i primi mesi del 2005, la Commissione potrebbe raccomandare al Consiglio l’apertura dei negoziati per l’accordo di stabilizzazione e associazione. Serbia e Montenegro: la Commissione sta preparando lo studio di fattibilità in vista degli eventuali negoziati per un accordo di stabilizzazione e associazione. Nel frattempo le autorità serbo-montenegrine sono state sollecitate a collaborare con il Tribunale penale internazionale e a sfruttare il “duplice approccio”, in modo da consentire alla Commissione di tener conto di questi progressi nello studio di fattibilità. Kosovo: la questione del Kosovo rimane una delle più difficili. A metà del 2005 sarà condotto un riesame dell’attuazione degli standard, che potrebbe portare all’apertura di discussioni sul futuro status politico del paese. I prossimi mesi sono decisivi per verificare l’impegno delle autorità del Kosovo a promuovere una società multietnica e il rispetto dello Stato di diritto, e a collaborare pienamente con il Tribunale penale internazionale. La Commissione è favorevole al più ampio trasferimento possibile di competenze alle istituzioni provvisorie di autogoverno, anche in campo economico, ed è pronta a fornire la sua assistenza allo sviluppo delle capacità locali. Sono in corso discussioni con l’Unmik per migliorare il funzionamento del quarto pilastro, finanziato dall’Unione europea. Strumento di preadesione unificato (Ipa): infine il Commissario ha accennato alla proposta di uno strumento di preadesione unificato come opportunità per razionalizzare e semplificare l’assistenza comunitaria. Una novità importante sarà la possibilità di utilizzare l’Ipa non soltanto per i paesi candidati, ma anche per i potenziali paesi candidati dei Balcani occidentali.  
   
   
GLI EUROPARLAMENTARI ALLA RICERCA DI UN EQUILIBRIO TRA PROTEZIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE E GARANZIA D'ACCESSO ALLA MEDICINA  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2005 - Durante l'audizione del 18 gennaio, la commissione commercio del Parlamento europeo ha potuto ascoltare pareri assortiti sulla questione se la nuova legislazione sulla proprietà intellettuale nei paesi in via di sviluppo incida o meno sulla ricerca e l'accesso alla medicina. L'accordo Trips (trade-related aspects of intellectual property rights) dell'Organizzazione mondiale del commercio era stato firmato nel 1995 per garantire il rispetto dei brevetti farmaceutici. Ai paesi in via di sviluppo era però concessa una deroga, che dava loro tempo fino al 1° gennaio 2005 per allineare con l'accordo la loro legislazione sulla proprietà intellettuale. Tutti hanno ammesso la difficoltà di trovare un equilibrio tra assicurare che i paesi in via di sviluppo possano permettersi di importare farmaci e garantire al tempo stesso la protezione della proprietà intellettuale stimolando anche la ricerca. 'Spetta a noi aiutare le persone e i paesi che hanno bisogno di procurarsi medicinali che non possono permettersi di pagare. Allo stesso tempo dobbiamo dare all'industria farmaceutica un contesto regolamentare che mantenga un clima favorevole per condurre la costosa ricerca e lo sviluppo', ha affermato l'europarlamentare ungherese Istvan Szent-ivanyi. La nuova situazione viene definita preoccupante dai rappresentanti della Generic Pharmaceutical Industry Association e da Médécins sans Frontières, che hanno dichiarato che una situazione già insoddisfacente di per sé è prossima a peggiorare. Un consigliere del dipartimento proprietà intellettuale dell'Organizzazione mondiale del commercio (Oms) è stato più positivo, affermando che l'accordo fornirà una valvola di sicurezza. Parecchi partecipanti hanno espresso l'opinione che sia l'infrastruttura e non i brevetti la ragione per cui molti tra i paesi in via di sviluppo non hanno accesso alla medicina. Altri tra i presenti hanno rimesso in questione la difesa dei brevetti, affermando che essi non fomentano la ricerca e sviluppo come molti credono invece che facciano. 'Malgrado la forte protezione della proprietà intellettuale, l'innovazione ristagna', ha affermato Ellen t'Hoen di Médécins sans Frontières. L'europarlamentare svedese Carl Schlyter ha anche deplorato l'assenza di ricerca sulle malattie dette 'non redditizie', che sono però quelle che colpiscono le persone dei paesi più poveri. I brevetti sono stati criticati anche dall'europarlamentare italiano Vittorio Emanuele Agnoletto, che ha dichiarato che 'tutta la politica sui brevetti deve essere rivista da cima a fondo'. I paesi in via di sviluppo non sono i soli su cui si ripercuote l'accordo Trips: i costi sanitari nei paesi sviluppati lievitano per colpa del prezzo dei medicinali coperti da brevetto, ha affermato. Per maggiori informazioni sull'accordo Trips: http://www.Wto.org/english/thewto_e/whatis_e/tif_e/agrm7_e.htm  
   
   
LA BANCA MONDIALE USERÀ SCIENZA E TECNOLOGIA PER PILOTARE LO SVILUPPO INTERNAZIONALE  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2005 - Per favorire lo sviluppo economico dei paesi più poveri, la Banca mondiale intende dare impulso alle loro capacità scientifiche e tecnologiche. Nei prossimi 12-18 mesi, riferisce Scidev.net, la banca intende selezionare una dozzina di progetti scientifici che hanno già dato prova di essere efficaci in altre aree del mondo e replicarne il successo in altri paesi in via di sviluppo (in particolare in Africa) che debbono fronteggiare le stesse sfide. 'L'obiettivo fondamentale è aiutare i paesi a sviluppare propri sistemi innovativi, nel senso più ampio del termine', spiega Al Watkins, coordinatore scientifico e tecnologico della banca. Il finanziamento dei progetti verrà assicurato dalle nazioni donatrici della Banca mondiale, dando vita a un fondo fiduciario riservato alla scienza e alla tecnologia oppure rendendo le iniziative ammissibili ai finanziamenti del prossimo pacchetto di prestiti dell'Ida (International Development Assistance). Oltre a rispondere a sfide specifiche (ad esempio nel campo della ricerca agricola), il progetto si pone come obiettivi fondamentali migliorare le capacità di ricerca dei paesi in via di sviluppo, rafforzare i legami tra università, istituti di ricerca e industria, e favorire la nascita di una tecnologia industriale. 'Disgraziatamente si tratta di aspetti troppo frequentemente ignorati dalla Banca mondiale, nell'errata convinzione che non siano direttamente legati alla sua missione centrale di alleviare la povertà e di soddisfare gli obiettivi del Millennium Development', spiega Watkins. I finanziamenti della Banca mondiale alle iniziative scientifiche e tecnologiche si sono progressivamente ridotti negli anni 80 e 90, quando l'istituzione si è concentrata sulle riforme economiche. Gli sforzi per favorire lo sviluppo scientifico e tecnologico non sono quindi stati coerenti e focalizzati. Questa nuova iniziativa gode però dell'appoggio del presidente della Banca mondiale, James Wolfensohn, secondo il quale un numero sempre crescente di attività della banca debbono essere viste attraverso quella che chiama 'la lente della scienza e della tecnologia'. '[Vi sono ] chiari segni che scienza e tecnologia possono offrire in molte aree notevoli contributi [allo sviluppo], se le utilizziamo in modo più coerente e non in modo casuale e in risposta a specifici stimoli, come invece tendiamo a fare oggigiorno', ha ribadito Wolfensohn. Per fare un esempio di come sia possibile trasferire il successo dei progetti scientifici da una regione all'altra, Wolfensohn ha citato il caso della ricerca condotta da istituzioni legate al Cgiar (consultative group for international agricultural research), all'origine di un sensibile aumento della produttività alimentare in Asia. 'Prendere i successi del Cgiar in Asia e fare in modo da replicarli in Africa potrebbe sembrare non molto intelligente. Ma a me sembra che in questo modo vi sia la possibilità di ottenere una miriade di vantaggi immediati, senza bisogno di scrivere un lungo trattato teorico sull'applicazione della scienza e tecnologia allo sviluppo', ha aggiunto. Per concludere, Watkins ha sottolineato il caso della Corea del Sud: 'La Corea del Sud ha cominciato a investire in conoscenza non quando è diventato un paese ricco, ma quando era un paese povero che cercava di diventare ricco. E questo è il messaggio più importante da diffondere. Per i paesi poveri, scienza e tecnologia non sono un lusso ma una necessità' Per il rapporto completo della Banca mondiale sugli approcci strategici a scienza e tecnologia per lo sviluppo: http://econ.Worldbank.org/files/25709_wps3026.pdf  
   
   
CONVEGNO ICT: OGGI CNIPA VARA DECALOGO PER GLI ACQUISTI “INTELLIGENTI” NELLA PA INTERVERRANNO: A LUCIO STANCA, LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO E LIVIO ZOFFOLI  
 
 Roma, 25 gennaio 2005 - Arriva il decalogo per favorire gli acquisti “intelligenti” di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) nella Pubblica amministrazione italiana. Le ha redatte il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione-cnipa per mettere in condizione tutti gli enti di acquistare beni e servizi informatici che rispondano al massimo alle esigenze, in un settore in cui ogni anno vengono spesi non meno di 2 miliardi di euro. Le “Linee guida sulla qualità dei beni e dei servizi Ict per la definizione ed il governo dei contratti della Pubblica Amministrazione“ saranno presentate domani mattina - martedì 25 gennaio - nel corso di un convegno all’Auditorium della Tecnica (viale Tupini, 65), con gli interventi anche di Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, di Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria, e di Livio Zoffoli, presidente del Cnipa. Questo decalogo intende mettere le amministrazioni pubbliche nelle condizioni di acquistare servizi informatici di qualità dai fornitori per garantire l’eccellenza dei servizi offerti a cittadini ed imprese. Le Linee guida sono state messe a punto con il contributo dei Ministeri dell’Innovazione e Tecnologie, Istruzione Università Ricerca, Giustizia, Inps, Consip, Sogei, Anasin/aitech, Assinform, Federcomin, attraverso un processo di condivisione delle scelte. In tal modo si aumenta la trasparenza degli appalti pubblici per l’Ict, si creano i presupposti per una migliore governance dei contratti, per la diffusione di una cultura manageriale e, non ultimo, per la riduzione del contenzioso. In tal senso, le Linee guida sono state redatte in modo molto chiaro e semplice e, soprattutto, sono messe a disposizione gratuitamente www.Cnipa.gov.it  di tutti con un conseguente abbattimento dei costi di predisposizione delle gare e delle offerte. - Auditorium della Tecnica della Confindustria - ore 09:30  
   
   
GESTIONE VIA WEB DEI PROGETTI DEL 6PQ  
 
Cambridge, 25 gennaio 2005 - Il 1° marzo si svolgerà a Cambridge un workshop per spiegare i principi della collaborazione elettronica e degli strumenti di diffusione che possono essere usati per agevolare la realizzazione dei progetti del Sesto programma quadro (6Pq), e la diffusione efficace dei risultati della ricerca. Il workshop tratterà l'importanza di usare gli strumenti di collaborazione elettronica via web per la gestione dei progetti del 6Pq. Discuterà inoltre la gestione di rete e la diffusione, il punto di vista della Commissione europea, la funzionalità desiderata, e come valutare i prodotti attualmente disponibili. Per ulteriori dettagli: Andrew Jackson E-mail: andrew.Jackson@scientiasolutions.com  
   
   
SEMINARIO “VISIBILI O INVISIBILI: L’IMMAGINE DELLE DONNE POLITICHE NEI MEDIA”  
 
Roma, 25 gennaio 2005 - Il Seminario si propone di illustrare i dati della ricerca, condotta dalla Fondazione Giacomo Brodolini per conto della Commissione Europea, che analizza gli stereotipi di genere che intervengono nel rapporto tra le donne politiche e i mass media. In particolare si è analizzato come le donne impegnate in politica siano state rappresentate dai principali network televisivi italiani durante la campagna elettorale per le elezioni europee 2004. Quali spazi la televisione italiana ha offerto alle donne politiche durante la campagna elettorale per le elezioni europee? Come la televisione si pone nei confronti delle donne politiche? Come si pongono le donne davanti alle telecamere? Queste sono alcune delle domande a cui la ricerca ha voluto dare risposta. Inoltre sono state effettuate 14 interviste a donne politiche e 9 interviste a giornaliste e a esperte della comunicazione al fine di analizzare direttamente i fattori che ostacolano o promuovono una maggiore partecipazione delle donne alla politica. Al seminario interverranno: Milly Buonanno (esperta in Sociologia della Comunicazione), Mariella Gramaglia (Assessore alle politiche per la semplificazione, la comunicazione e le pari opportunità del Comune di Roma), le onorevoli Pia Locatelli, Alessandra Mussolini, Amalia Sartori, Livia Turco, Giovanna Grignaffini e la giornalista Lucia Annunziata. A coordinare il dibattito sarà la giornalista Concita De Gregorio. Venerdì 28 gennaio 2005, ore 9:30 Camera dei Deputati, sala del Cenacolo Per informazioni: Fondazione G. Brodolini, Via A. Depretis 65, 00184 Roma, Tel. 06 4746552 - Fax 06 4746345, email: info@fondazionebrodolini.It  laura.Weiss@fondazionebrodolini.it  
   
   
BANCA INTESA IN TRATTATIVA ESCLUSIVA PER L'ACQUISIZIONE DI DELTA BANKA IN SERBIA E MONTENEGRO  
 
Milano, 25 gennaio 2005 - Banca Intesa ha ottenuto il diritto di negoziare in esclusiva l’acquisizione del 75% più un’azione del capitale sociale di Delta Banka A.d., Belgrado, dagli azionisti di quest’ultima. Gli sviluppi della trattativa verranno opportunamente comunicati al mercato. Delta Banka è banca leader in Serbia e Montenegro per totale attivo e raccolta: al 30 settembre 2004, la banca aveva un totale attivo di circa 700 milioni di euro, raccolta con clientela di circa 550 milioni, impieghi di circa 350 milioni e un patrimonio netto di circa 90 milioni. Delta Banka ha 144 filiali e oltre 400.000 clienti.  
   
   
BANCA POPOLARE DI SONDRIO (SUISSE) SA - LUGANO APPROVAZIONE BILANCIO ESERCIZIO 2004; PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL'UTILE.  
 
 Sondrio/Lugano, 25 gennaio 2005 - Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio (Suisse) Sa, istituto di credito di diritto elvetico con sede a Lugano, controllato al 100% dalla Banca Popolare di Sondrio scarl, ha approvato ieri le risultanze dell'esercizio 2004, nono dalla fondazione. La concreta espansione degli aggregati patrimoniali e dei servizi attesta l'accresciuta operatività della banca, quindi il progressivo inserimento nelle aree presidiate. L'utile netto si afferma a franchi svizzeri 7.669.533 (pari, al cambio di venerdì scorso, a € 4.950.961), con un incremento del 10,61%, risultato più che soddisfacente pure in relazione agli investimenti per lo sviluppo della rete territoriale e, più in generale, della struttura aziendale. L'organico è passato da 193 a 217 unità. Il totale di bilancio ha superato, per la prima volta, il miliardo di franchi svizzeri, precisamente 1.107.624.772, con un progresso del 16,06%. L'articolazione periferica beneficia dell'istituzione dell'importante succursale di Zurigo, piazza finanziaria di interesse mondiale. La rete si compone quindi attualmente di quattordici dipendenze. Precisamente, Lugano, Lugano-cassarate, Chiasso, Locarno e Bellinzona nel Canton Ticino; St. Moritz, Poschiavo, Celerina, Castasegna e Coira nel Cantone dei Grigioni; San Gallo, Basilea e Zurigo nei cantoni medesimi; Monaco, nell'omonimo Principato. I lavori di ristrutturazione e di allestimento dell'immobile di proprietà in Lugano, nella centrale via Luvini, che ospiterà la direzione generale e la sede centrale della banca, oltre a un'agenzia cittadina, verranno conclusi nei prossimi mesi. Il Consiglio ha deliberato di proporre all'Assemblea della Banca Popolare di Sondrio (Suisse) Sa la destinazione dell'intiero utile di bilancio a riserva generale, con l'obiettivo di adeguare il presidio patrimoniale all'accresciuta attività.  
   
   
REPORT OBBLIGAZIONI SOCIETARIE – UNION INVESTMENT 1° TRIMESTRE 2005  
 
Milano, 25 gennaio 2005 - Andamento del mercato - I differenziali di rendimento dei Corporate Bonds rispetto ai titoli di stato si sono rimasti a livelli piuttosto bassi nel corso degli ultimi 12 mesi. In un tale fase di calo dei rendimenti le obbligazioni emesse da società del segmento benchmark hanno evidenziato i risultati migliori premiando gli investitori (come già accaduto nel 2003) con un rendimento del 7%. I rendimenti delle obbligazioni corporate vantano, attualmente, un premio rischi piuttosto basso (in media gli spreads sono di circa 50 punti base). Ció é da attribuire principalmente al forte miglioramento della situazione economica e al buon adamento dei giudizi/ratings caratterizzato da numerosi upgrades e da un corrispondente calo di downgrades. La riduzione dell´indebitamento di molte societá si riflette in minori Defaulfs e insolvenze. Infine, un contributo positivo é stato dato anche dalla minore volatilitá sui mercati azionari. Il segmento corporate é sostenuto anche da fattori di tipo tecnico: con un basso livello dei tassi d’interesse, sono soprattutto gli investitori istituzionali a sostenere la domanda di tali titoli mentre, al contempo, le necessitá finanziarie delle societá sono diminuite rallentando l´attivitá di nuove emissioni. La vivace ripresa delle attivitá di fusioni e acquisizioni non ha avuto impatti particolari sul mercato. Outlook: sono stati registrati importanti progressi nella riduzione dei debiti e nel risanamento dei bilanci con una costante e trasparente attivitá di emissione da parte delle aziende accompagnata all´estinzione di vecchi crediti e da una minore attivitá di fusioni e acquisizioni. Il tutto dovrebbe contribuire a mantenere bassi i livelli degli spreads anche nei prossimi mesi e sostenere le quotazioni del mercato dei Corporate Bonds. Inoltre prevediamo che il numero delle insolvenze sia destinato a stabilizzarsi. Un possibile impatto estremamente negativo potrebbe venire da un forte rallentamento della congiuntura mondiale o da una politica particolarmente aggressiva da parte della Fed. Stimiamo che i rendimenti delle obbligazioni corporate si mantengano contenuti. I fondi Unieurorenta Corporates e Unirentacorporates rappresentano i prodotti piú adatti per gli investitori che abbiano un orizzonte temporale di medio/lungo termine; invece Unieurokapital Corporates é ideale per chi abbia un’ottica di breve termine e offre maggiore sicurezza in caso di rialzi dei tassi. Il fondo Unirenta Highyield, avendo come focus le obbligazioni corporate ad elevato rendimento (appunto high yield) é adatto invece per investitori con una maggiore propensione al rischio. Analisi dei singoli settori - Settore bancario europeo: Il settore bancario europeo vive una fase positiva: grazie a minori accantonamenti per insolvenze, proventi straordinari e misure volte alla riduzione dei costi gli utili degli operatori di settore sono cresciuti, segno della migliore situazione é il numero maggiore di upgrades. Il peso degli interessi come fattore che incide sugli utili dei maggiori istituti di credito bancario é inferiore al passato, mentre un tema importante in europa é rappresentato dal termine delle garanzie statali per le banche regionali tedesche, ciò inciderá notevolmente in termini di competitivitá verso banche private o gruppi stranieri. Outlook: Se confrontati alle obbligazioni del settore industriale, particolarmente interessanti risultano soprattutto i titoli bancari subordinati (Tier 1, Upper Tier 2, Lower Tier 2), nonostante questo settore, giá nel corso del 2004, sia cresciuto in modo più che proporzionale. Per quanto riguarda invece i titoli dei grandi gruppi, non é riscontrabile, a nostro avviso, un potenziale di crescita particolarmente elevato. Banche e Brokers statunitensi: Sul mercato americano le attivitá di fusione sono in netta ripresa cosi come al numero di ratings positivi, il tutto ha ovviamente un impatto positivo sul settore. Vi sono peró anche elementi negativi: la dinamica degli utili é in calo e potrebbe verificarsi un rallentamento della crescita degli istituti di credito ipotecario. Il segmento Brokerage vede i suoi margini sotto pressione, tuttavia rating e la visione del settore sono destinati a mantenersi positivi. Settore assicurativo: Il clima per le societá assicurative dovrebbe mantenersi stabile: grazie all´aumento e alla crescita dei volumi dei premi assicurativi registrati negli ultimi anni, le riserve tecniche d´accantonamento (malgrado gli eventi catastrofici) si sono mantenute ad un buon livello.. Il trend rialzista dei tassi d´interesse consente alle societá assicurative di applicare un premio/rischio maggiore sia nell´ambito delle assicurazioni vita che danni e tutto ció consentirebbe di conseguire, in futuro, elevati redditi di capitale. Per contro va anche detto che i cambiamenti nell´ambito legislativo e normativo (Ifrs per le societá europee e norme di Risk-based-capital per le societá britanniche) hanno causato una maggiore volatilitá degli utili delle societá assicurative rendendo difficile il confronto delle varie societá all´interno del settore stesso. Outlook: Nonostante l´espansione degli spreads crediamo che molti titoli del settore abbiano un potenziale di performance interessante, preferiamo, in particolare, i titoli assicurativi subordinati (Insurance Sub) rispetto ai titoli bancari subordinati in quanto offrono un differenziale di rendimento maggiore. Settore utilità: Nonostante la forte regolamentazione che interessa diversi comparti di questo settore, le societá utility sono ancora in grado di generare utili costanti, che permettono di proseguire con l´ammortamento dei debiti. All´interno del settore sono in atto operazioni di ristrutturazione grazie alle quali le societá cedono laree che non strategiche per il “core business”. Il trading dei certificati d´emissione così come le nuove regolamentazioni in Germania e Gran Bretagna non hanno finora avuto alcun impatto sui risultati aziendali. Le diverse acquisizioni operate nell` Europa dell´Est (regione caratterizzata da grandi privatizzazioni) determinano un rallentamento del processo di riduzione dell´indebitamento aziendale nel medio termine. Outlook: per i portafolgi obbligazionari corporate le emissioni delle utility rappresentano un investimento stabilizzatore grazie al basso livello di rischio che offre spreads minimali rispetto ai titoli governativi. Al momento non si registra un trend di rafforzamento del Shareholder-value (vedi grafico sottostante Emu Corp Utilities) e la volatilitá del settore potrebbe matenersi bassa. Settore Telecomunicazioni: Ad eccezione di France Télécom e Telecom Italia, tutte le principali societá del settore telecom hanno ridotto considerevolmente il livello d’indebitamento anche se non ci aspettiamo ulteriori sforzi in tal senso da parte dei gruppi telefonici, pur considerando il basso livello degli spreads. L´ammortamento dei debiti non rappresenta quindi, a nostro parere, un main driver nel segmento delle obbligazioni corporate per il 2005, è invece molto probabile che le societá decidano di premiare gli investitori con dividendi piú elevati o di utilizzare la liquiditá in eccesso per effettuare acuisti di azioni proprie (buy-backs). Un ruolo importante pottrebbe averlo il crescente bisogno di mezzi finanziari per effettuare acquisizioni di societá medio-piccole, il che é sarebbe da ricondursi alla forte concorrenza esistente in Europa tra societá telecom e societá “cavi televisivi” (anche negli Usa, la concorrenta tra queste societá é forte). In merito a tale situazione ricordiamo la possibile reintegrazione di Wanadoo e T-online nelle rispettive holdings France Tèlècom Deutsche Telekom. Outlook: Sulla base della forte riduzione dell´indebitamento aziendale registrata, il segmento telecom ha avuto un buon sviluppo nel corso del 2004 conseguendo una performance superiore al mercato. Nonostante i maggiori costi aziendali, non prevediamo un peggioramento del settore o possibili. Undeperformance e neppure un particolare allargamento degli spreads. Per il 2005 crediamo invece in un andamento del settore in linea con il mercato; France Télécom e Telecom Italia rappresentano, a nostro parere, i titoli con le maggiori potenzialità. Settore Automobilistico: La concorrenza sul mercato delle auto statunitense é sempre più forte anche perché alcunii produttori asiatici sono riusciti a conquistare grosse quote di mercato a discapito di grandi produttori locali quali Ford e General Motors. (Chrysler invece é riuscita a mantenere la precedente market share). Sull´intero settore ha pesato la forte crescita dei costi delle materie prime e del petrolio con conseguente spinta al rialzo dei costi di produzione, che, a causa della concorrenza, normalmente non possono essere scaricati sui clienti finali ed anche la concessione di incentivi all´acquisto e i parziali limiti di produzione non hanno sino ad oggi permesso alle case automobilistiche di migliorare sensibillmente gli utili. Tra i produttori europei Volkswagen é stata una delle società più colpite dal calo delle vendite e dai problemi legati ai costi di produzione che hanno gettato grosse ombre sulle prospettive future della societá. Outlook: In generale i corporate bonds del settore auto nell´arco del 2004 hanno mostrato un andamento laterale abbastanza neutro, invece i singoli titoli hanno registrato trend più definiti e ricondurcibili ai diversi tipi di rischi futuri. Eccezion fatta per Daimlerchrysler (che ha beneficiato delle ristrutturazioni attuate negli Usa) sull´intero settore pesa il rischio di un downgrade generale da parte delle societá di rating, si pensi che nuovi downgrades su General Motors o Ford farebbero perdere ai titoli la qualifica di Investment Grade. A causa dell´incertezza della situazione di Volkswagen i relativi Bonds potrebbero essere soggetti ad allargamenti degli spreads. Per il resto dei titoli europei non prevediamo rischi particolari. Beni d´investimento ed energia: Beni d´investimento. Questo settore, altamente eterogeneo, oltre che dai classici segmenti ciclici quali costruzioni e macchinari, é composta anche da comparti non ciclici, quali difesa e aeronautica, ma é la componente ciclica del questo settore a farlo dipendere daIlo sviluppo generale del mercato. In Europa, in relazione al miglioramento generale della congiuntura, é ancora possibile che il differenziale dei rendimenti diminuisca. Sul mercato statunitense, dove la voce principale del settore principale é rappresentata dall´industria bellica, gli spreads sono talmente bassi che non esiste ulteriore potenziale di diminuizione. Energia: Grazie all´elevato prezzo del petrolio, le societá del settore nell´arco del 2004 hanno registrato notevoli guadagni ed una elevata liquiditá e, nonostante la recente correzione del greggio, crediamo che nel medio termine il livello delle quotazioni sia destinato a mantenersi piuttosto elevato. Societá con rating elevato quali Bp, Shell o Total non offrono, a causa dei differenziali di rendimento giá bassi, un potenziale di crescita delle quotazioni. Siamo molto positivi sulla compagnia petrolifera messicana Pemex (anche se persiste un elevato rischio dovuto alla forte correlazione con i titoli governativi del Messico), sulla spagnola Repsol e sulla norvegese Statoil: questi gruppi hanno rating medi inferior alle altre compagnie europee, di conseguenza godono di spreads superiori che non ci fanno escludere un ulteriore diminuizione degli spreads. Settore materie prime e industrie di base: Questo settore comprende le compagnie dell´industria chimica, cartaria, del legno e metallurgica, dunque settori tipicamente ciclici che, come sappiamo, evidenziano una forte dipendenza dall´andamento della congiuntura. L´andamento del prezzo del petrolio gioca un ruolo d´importanza primaria per l´industria chimica, in quanto in grado di influenzare in modo determinante la profittabilitá e la solvibilitá aziendale. Il rincaro del petrolio ha infatti messo sotto pressione i margini di utile dei produttori chimici specializzati. Per l´industria cartaria non ci sono grossi spazi per un aumento dei prezzi ai clienti finali a causa della forte concorrenza, inoltre anche l´andamento dei cambi influisce notevolmente sui margini netti di guadagno (ovviamente sono state soprattutto le societá europee ad essere danneggiate dal rapporto di cambio euro/dollaro). Infine il settore Mettali/estrattivo ha benficiato, in quanto produttore d´acciaio, del recente aumento dei prezzi. Outlook: Per il settore nel 2005 prevediamo un andamento in linea con quello del mercato, dopo un 2004 caratterizzato da prezzi in forte crescita e spreads in calo prevediamo un anno caratterizzato da differenziali bassi. Per contro é molto probabile che anche il 2005 possa rivelasrsi un anno molto favorevole per il settore in quanto i dati fondamentali sono estremamente positivi e non si prevedono forti correzioni di mercato. Beni di consumo: Nel 2004 il settore dei beni di consumo non ciclici é stato caratterizzato da un basso tasso di crescita mentre i beni di consumo a carattere tipicamente ciclico (alberghiero, beni di lusso, ecc.) hanno in parte beneficiato delle prospettive di rispresa della congiuntura globale. Pur stimando un calo della dinamica di crescita per il 2005, confidiamo in un miglioramento della solidità e dell’indebitamento di molte societá, i discounter alimentari in Europa mostrano i tassi di crescita piú alti. Outlook: Nel settore food retail i margini di guadagno potrebbero rimanere sotto pressione con un conseguente allargamento degli spreads. Al contrario, per il settore non-retail food e per i beni di lusso sono molto probabili differenziali di rendimento ridotti. I produttori mondiali del settore alimentare quali Nestle o Unilever, nonostante gli ottimi rating, non offrono spreads interessanti. Il settore tabacchi é infine caratterizzato da un’estrema volatilitá anche se i rischi, a nostro parere, rimangono piuttosto limitati tanto da renderlo un settore interessante. Settore farmaceutico: Il settore farmaceutico é caratterizzato da forti tassi di crescita pur in fasi di bassa volatilitá, le società del settore ottengono margini di guadagno elevati grazie al fatto che i preparati prodotti sono garantiti da autorizzazioni per periodi mediamente abbastanza lunghi. Grazie alla stabilità delle entrate e dei relativi margini di guadagano, gli spreads offerti dai corporate bonds del settore farmaceutico sono bassi. Outlook: I possibili rischi del settore sono legati a vari fattori: agli sviluppi delle singole società, al successo di nuovi ritrovati e medicinali (da non dimenticare anche i rischi legati ad eventuali cause.Quali, per esempio, il caso Merck/vioxx), alle scadenze delle autorizzazioni dei prodotti principali che contribuiscono in modo determinante al fatturato aziendale (i cosiddetti Blockbustern) e alle possibili acquisizioni finanziate esternamente (per es. Aventis-sanofi). Poiché le fusioni tra compagnie farmaceutiche offrono sinergie piú elevate rispetto ad altri settori, confidiamo in un prosegimento delle attivitá di M&a. Bassi spreads da un lato e rischi specifici dall´altro ci spingono però a sottopesare il farmaceutico all’interno del nostro portafoglio. High Yield: I differenziali di rendimento delle obbligazioni titoli high yield si trovano attualemente a livelli estremamente bassi. In un contesto generale caratterizzato da bassi interesssi, gli investitori si sono mostrati attenti ed interessati nei confronti di questa classe d’investimento e ciò ha contribuito al rialzo delle relative quotazioni. Al positivo andamento del settore ha contribuito anche il numero di insolvenze in calo. Outlook: Un forte aumento dei tassi in Usa ed eventi negativi legati a singoli titoli rappresentano i rischi principali di questa asset class. Una attenta selezione delle emissioni high yield che abbiano un credit trend positivo sta alla base della nostra politica di stock-pickcing e di investimento.  
   
   
TELECOM ITALIA: CONFERMATA L’EFFICACIA DELL’OPA VOLONTARIA PARZIALE SU AZIONI ORDINARIE E DELL’OPA VOLONTARIA TOTALITARIA SU AZIONI DI RISPARMIO TIM  
 
Milano, 25 gennaio 2005 - In conformità a quanto previsto nel Documento di Offerta e facendo seguito alla comunicazione del 21 gennaio u.S. Relativa ai risultati provvisori dell’offerta pubblica di acquisto volontaria parziale su azioni ordinarie e dell’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria su azioni di risparmio Tim, Telecom Italia dichiara che, pur non essendosi verificate tutte le condizioni di efficacia dell’offerta previste ai Paragrafi a.1 e c.7 del Documento di Offerta, ed in particolare le adesioni all’Offerta sulle Risparmio non avendo raggiunto il quantitativo minimo di n 88.046.109 azioni di risparmio Tim, avuto comunque riguardo alla quantità di adesioni pervenute nonché alle finalità del complessivo piano di riassetto, ha inteso rinunciare a tali condizioni e proseguire nel percorso di riorganizzazione del Gruppo a essa facente capo, le cui linee programmatiche sono state deliberate dai Consigli di Amministrazione di Telecom Italia e Tim in data 7 dicembre 2004 e di cui la fusione per incorporazione di Tim in Telecom Italia, deliberata dai rispettivi Consigli di Amministrazione in data 23 gennaio u.S., costituisce parte essenziale. Pertanto, in virtù di quanto precede, l’Offerta deve considerarsi efficace. Tenuto conto che l’ammontare delle adesioni eccede il quantitativo massimo di azioni ordinarie Tim in relazione alle quali l’offerta è stata promossa, si procederà, come indicato nel Documento di Offerta, al riparto proporzionale delle adesioni. Il riparto - calcolato sulla base dei risultati provvisori dell’Offerta sulle Ordinarie - sarà pari al 93,0794515%. Conseguentemente Telecom Italia ritirerà da ciascun aderente un numero di azioni ordinarie Tim ottenuto applicando la predetta percentuale di riparto al numero delle azioni ordinarie apportate all’offerta, con arrotondamento, per difetto, all’azione unitaria inferiore. Le azioni ordinarie Tim non acquistate da Telecom Italia a seguito del riparto saranno liberate e restituite nella disponibilità degli aderenti il 26 gennaio 2005. Il trasferimento a Telecom Italia della titolarità delle azioni ordinarie e di risparmio Tim portate in adesione e accettate avverrà il giorno previsto per il pagamento del corrispettivo, e pertanto il 28 gennaio 2005. Consulenti finanziari di Telecom Italia nell'operazione sono Jpmorgan Chase Bank e Mcc S.p.a. – Capitalia Gruppo Bancario. Ulteriori consulenti in relazione all'offerta sono Banca Intesa S.p.a. E Unicredit Banca Mobiliare S.p.a. Gli intermediari incaricati del coordinamento della raccolta delle adesioni sono Banca Caboto S.p.a. (Gruppo Intesa), Mcc S.p.a. – Capitalia Gruppo Bancario e Unicredit Banca Mobiliare S.p.a.  
   
   
GEMINA: PRECISAZIONI SU IMPREGILO  
 
Milano, 25 gennaio 2005 - In relazione alle notizie pubblicate il 21 gennaio da organi di stampa, Gemina comunica che suoi consulenti hanno ricevuto notizia da una banca, in rappresentanza di una cordata italiana, che verrà presentata un'offerta relativa alla partecipata Impregilo di cui non si conoscono allo stato i destinatari, il contenuto ed i termini.  
   
   
BENI STABILI GESTIONI SGR: MODIFICHE REGOLAMENTARI PER I FONDI GESTITI AMMISSIONE ALLA QUOTAZIONE DI INVEST REAL SECURITY  
 
Roma, 25 gennaio 2005 - Beni Stabili Gestioni Sgr rende noto che la Banca d’Italia ha approvato le modificazioni ai regolamenti dei fondi Securfondo, Immobilium 2001 e Invest Real Security relative all’introduzione di norme in materia di pubblicità delle operazioni di compravendita poste in essere dai Fondi. Inoltre, per il fondo Immobilium 2001, quotato dal 30 ottobre 2003, il regolamento è stato modificato anticipando la possibilità di distribuzione periodica dei proventi di gestione al termine del terzo anno rispetto al quarto inizialmente previsto. Detta modificazione è stata introdotta ritenendo pressoché conclusa la prima fase di investimento del portafoglio immobiliare. Infine, il 24 gennaio 2005 sono state ammesse alla quotazione in borsa le quote di partecipazione del fondo Invest Real Security. I regolamenti dei Fondi nella nuova versione sono disponibili sul sito della Sgr www.Benistabiligestioni.it  nonché presso le sedi e le filiali situate nei capoluoghi di regione delle banche depositarie.  
   
   
GRUPPO SANGEMINI: CRESCONO NEL 2004 LE VENDITE DELLE ACQUE SANGEMINI E FIUGGI  
 
Milano, 25 gennaio 2005 - Il Gruppo Sangemini - importante polo imprenditoriale italiano nel settore del beverage con i marchi Sangemini, Fiuggi, Fabia, Tavina, Amerino, Aura e Linda– ha reso noti i risultati di mercato 2004 per la vendita delle acque minerali Sangemini e Fiuggi. A fronte di una generale flessione nei consumi registrata dal comparto (- 5,4% a volume e -7,3% a valore, dati Iri Infoscan, gennaio 2005), i due marchi storici distribuiti dal Gruppo sono andati in netta controtendenza: Fiuggi ha registrato una crescita del 3,9% a volume e del 4,8% a valore; Sangemini è cresciuto a volume del 2% e a valore del 2,8%. Il Gruppo Sangemini, che ha stabilimenti in Umbria (San Gemini e Acquasparta), Lazio (Fiuggi) e Lombardia (Gussago e Salò), è stato uno dei primi in Italia ad aderire al regolamento Emas, (Environmental Management and Audit Scheme) per garantire la massima trasparenza in termini ambientali dei propri processi produttivi.  
   
   
IL GRUPPO COIN S.P.A HA ESAMINATO, L'ANDAMENTO DEL QUARTO TRIMESTRE DELL'ESERCIZIO IN CORSO.  
 
Milano, 25 Gennaio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Coin S.p.a ha esaminato, a pochi giorni dalla chiusura dell'esercizio (primo febbraio 2004 - 31 gennaio 2005), l'andamento del quarto trimestre dell'esercizio in corso. Le vendite natalizie, particolarmente importanti in termini di volumi per le due insegne del Gruppo, sono state inferiori alle aspettative con conseguente impatto negativo sulla redditività e sulla posizione finanziaria della società. Pertanto si è indotti a prevedere un risultato consolidato dell'esercizio in corso negativo sebbene in sostanziale miglioramento rispetto allo scorso esercizio.  
   
   
L'UE VUOLE CHE I LAVORATORI EUROPEI SPICCHINO IL VOLO  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2005 - Per cercare di raggiungere l'obiettivo di diventare entro il 2010 l'economia più competitiva al mondo, l'Ue ha annunciato un piano per incoraggiare i lavoratori a creare un'attività indipendente. Dopo la pubblicazione del sondaggio Eurobarometro che sottolinea la mancanza d'imprenditorialità in Europa, il 2 febbraio verrà proposto un pacchetto di misure per dare una spinta alla competitività europea. 'Gl'imprenditori sono il Dna economico di cui abbiamo bisogno per costruire competitività e innovazione in Europa', ha dichiarato Günter Verheugen, commissario per Imprese e industria. 'L'imprenditorialità può essere eccitante e gratificante, ma comporta anche rischi e duro lavoro. La sfida per gli Stati membri e la Commissione consiste nel fare in modo che l'imprenditorialità venga incoraggiata da un contesto favorevole a chi sceglie di correre dei rischi. L'impulso all'imprenditorialità sarà dunque uno degli elementi centrali delle nostre prossime iniziative per aumentare la competitività dell'economia europea', ha aggiunto. Le nuove misure vogliono promuovere l'imprenditorialità tra i più giovani eliminando il marchio infamante del fallimento e semplificando il rispetto delle norme fiscali. Anche le politiche fiscali che mettono in pericolo le iniziative e la burocrazia soffocante verranno attentamente esaminate. In un confronto con l'altro lato dell'oceano, il sondaggio Eurobarometro 'Becoming your own boss in the Eu - Why are there so few Bill Gates and Richard Bransons in the Eu?' ha scoperto che solo il 45% dei cittadini dell'Ue vuole essere lavoratore autonomo, rispetto al 61% negli Usa. Secondo lo studio, gli europei apprezzano un guadagno regolare e la sicurezza del lavoro e sono spaventati dal rischio di un fallimento. Questa paura tocca il 50% degli europei su tutto il continente ed è andata crescendo più sensibilmente in Danimarca, Germania e Regno Unito. Il 69% dei partecipanti ha anche citato il timore che l'eccessiva burocrazia soffochi l'imprenditore. Negli Usa invece i lavoratori sono molto più desiderosi di passare all'attività imprenditoriale e solo un terzo si preoccupa per un eventuale fallimento. Le cifre variano però sensibilmente nei differenti paesi dell'Ue e i nuovi Stati membri sono più inclini a tentare la strada dell'imprenditorialità. Negli Usa 'l'attitudine nei confronti del rischio è completamente differente', ha detto Heinz Zourek, vice direttore generale della direzione generale Imprese e Industria. Nell'ue, 'se fate un tentativo e non avete successo, non vi resta una seconda possibilità, vi resta un marchio infamante', ha aggiunto Zourek. 'La gente è quindi molto riluttante e prudente; se non può essere sicura al 200% preferisce non correre il rischio di una punizione molto dura alla quale non vuole esporre se stessa e la propria famiglia'. Raccogliere capitale di rischio è inoltre più difficile in Europa che negli Usa. 'La Commissione sta cercando d'incoraggiare misure di finanziamento via azioni e credito della Bei (Banca europea d'investimento)', ha precisato Zourek. Per ulteriori dettagli sull'Eurobarometro dedicato all'imprenditorialità: http://europa.Eu.int/comm/enterprise/enterprise_policy/survey/eurobarometer83.htm  
   
   
MONSTER: L’EUROPA SOFFRE DI ‘MAL D’UFFICIO’ LO RIVELA UN’INDAGINE DEL LEADER MONDIALE NELLA RICERCA DI PERSONALE SU INTERNET  
 
Milano, 25 gennaio 2005 – Monster con oltre 73 milioni di pagine visite al mese e oltre 5 milioni di utenti registrati in Europa rappresenta il più importante portale mondiale per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro su Internet. Da questo osservatorio privilegiato sul mondo del lavoro vengono periodicamente realizzati i Monster Meter, sondaggi e indagini per studiare attitudini e abitudini dei lavoratori e dei jobseeker. L’ingresso dell’anno nuovo è il periodo in cui si ha la mente piena di buoni propositi e progetti per il futuro. Statisticamente è anche il momento in cui i lavoratori mettono sul piatto della bilancia ogni aspetto della loro vita, compreso il lavoro e le prospettive di carriera, e decidono di lanciarsi in nuove sfide professionali. Proprio in questo periodo, Monster comunica i risultati di un’indagine (Monster Meter) condotta via web in 13 Paesi Europei per verificare il grado di soddisfazione dei lavoratori nei confronti del proprio lavoro: sono le sfide che quotidianamente i lavoratori si trovano ad affrontare ad ogni livello, le persone con cui si condivide l’ufficio per (almeno) 8 ore al giorno, oppure è la retribuzione percepita a dare ai lavoratori una continua e sempre rinnovata motivazione? O assolutamente non c’è nulla che renda piacevole il lavoro? Si direbbe proprio quest’ultima la tesi prevalente nelle 16.465 risposte raccolte tra il 25 ottobre e l’8 novembre 2004. Andando più nello specifico, il Monster Meter chiedeva: “Che cosa ti piace di più del tuo lavoro?” I risultati sono i seguenti: 35% (5.789 voti) ha risposto: “Il mio lavoro non mi piace” 27% (4.375 voti) ha risposto: “Le sfide quotidiane (del mio attuale lavoro)” 20% (3.296 voti) ha risposto: “La retribuzione” 18% (3.005 voti) ha risposto: “Le persone” Esaminando i dati Paese per Paese, si nota come gli Irlandesi siano di gran lunga i più insoddisfatti della propria situazione professionale, con oltre l’83% che afferma di non trovare piacevole il lavoro. Tra gli scontenti, seguono gli Inglesi (48%), gli Italiani (44,5%) e i Tedeschi (44%). I più attaccati al denaro sembrano essere i Finlandesi: oltre il 34% di coloro che hanno risposto afferma di trovare la retribuzione la prima ragione che rende piacevole il proprio lavoro. Irlandesi, Tedeschi e Inglesi si trovano in fondo alla classifica: rispettivamente il 3%, 14% e 17% prova che la retribuzione sia il fattore più gradevole del lavoro. Le sfide quotidiane, invece, sembrano essere più apprezzate nell’Europa Centrale. I più attenti a questo aspetto sono gli Svizzeri (il 34,3% di coloro che hanno risposto afferma che le piccole battaglie di ogni giorno sono la caratteristica, più importante del loro lavoro), seguiti a breve distanza dai Francesi (33,9%) e dai Belgi (31%). Gli ambienti di lavoro più armoniosi, infine, parrebbero essere quelli della Svezia (il 30% di coloro che hanno risposto mette al primo posto le persone come la ragione che rende piacevole il lavoro). Coloro che, invece, sembrano non amare l’aspetto sociale del proprio lavoro sono gli Irlandesi (10%), gli Inglesi (12%) e i Lussemburghesi (12%). E l’Italia? Nel nostro Paese, come detto, la percentuale di insoddisfatti totali è alta (635 voti, il 44,5% su un totale di 1.427 voti ricevuti), la terza in Europa, e ben oltre il dato medio europeo (35,2%). Nella media gli altri dati, e tutti molto vicini tra loro: interessante il 20,6% degli Italiani che nel proprio lavoro predilige le sfide quotidiane (media europea del 26,6%), seguito dal 18% che, invece, trova che i colleghi siano l’aspetto migliore della propria occupazione, (media europea 18,25%). Soltanto il 16,9% dei lavoratori italiani (contro una media europea del 20%) considera lo stipendio percepito come l’elemento che più lo soddisfa. Corrado Tirassa, Country Manager di Monster.it, ha così commentato: “La durata della permanenza nella stessa azienda dagli anni ‘60 ad oggi è sensibilmente calata: da una media di 22 anni a meno di 5 anni. Ciò mostra non solo un radicale cambiamento del mercato del lavoro, ma anche la tendenza dei lavoratori ad inseguire il sogno del “lavoro perfetto”. Ecco perché è indispensabile che tutti gli attori (istituzioni, sindacati, imprenditori e operatori del mondo del lavoro) facciano una riflessione su come rendere sempre più piacevole e in linea con le esigenze dei lavoratori la vita d’ufficio. Monster – continua Tirassa - è nata proprio per aiutare le persone a trovare, a qualsiasi livello, il lavoro più soddisfacente. “I dati sembrano dimostrare che l’eccezione sia l’essere soddisfatti del proprio lavoro, e la normalità non esserlo. D’altronde, osservando il database di Monster, si nota come in Italia e in Europa il numero di offerte di lavoro è sensibilmente aumentato nei primi giorni del 2005. Sembrerebbe, quindi, che il modo migliore per iniziare il nuovo anno sia quello di cercare una nuova occupazione. Per quel terzo degli Europei che afferma di non trovare piacevole il proprio impiego è questo il momento migliore per coronare il proprio sogno professionale”. I risultati di questo Monster Meter si basano su voti espressi dai visitatori dei siti del network europeo di Monster dal 25 ottobre all’8 novembre 2004. Nel conteggio finale si è tenuto conto di un solo voto per utente. Il Monster Meter è un’iniziativa di Monster, leader mondiale nella ricerca di personale su Internet, e si realizza attraverso una serie di sondaggi che vertono sulla situazione lavorativa, economica e professionale dei propri utenti. I risultati non hanno base scientifica e riflettono le semplici opinioni degli utenti di Internet che hanno deciso di partecipare.  
   
   
STOP ALLE CATENE DI SAN ANTONIO: PENE DA 6 MESI A 1 ANNO, MULTE DA 100MILA A 600MILA EURO E’ PASSATA ALLA CAMERA LA PROPOSTA DI LEGGE CHE VIETA LE VENDITE PIRAMIDALI  
 
Roma, 25 gennaio 2005 - Avedisco, l’Associazione che riunisce le principali aziende nazionali e internazionali operanti nel settore della vendita diretta a domicilio, vince la sua lunga battaglia per ottenere una legislazione adeguata contro le vendite piramidali e le cosiddette catene di San Antonio. Avedisco ha sempre lamentato la grossa lacuna normativa in materia di vendita diretta a domicilio dell’Italia rispetto al resto dell’Europa e, pur essendo un’Associazione di categoria, si è sempre schierata al fianco delle Istituzioni e dei consumatori per avere una legge che, mettendo definitivamente al bando gli schemi piramidali, tutelasse questi ultimi e tutti gli operatori del settore che svolgono questo lavoro nel rispetto delle regole. Il Provvedimento che è stato approvato in sede legislativa dalla Commissione Attività Produttive della Camera con un voto bipartisan, prevede l’arresto da 6 mesi ad 1 anno e una multa da 100.000 a 600.000 euro per chi organizza e gestisce le cosiddette catene di San Antonio e non solo, multe pesanti sono previste anche per coloro che, pur non essendo gli organizzatori, tentino di indurre altri soggetti ad aderire. Grande soddisfazione è stata espressa dal dott. Luigi Nadalini, direttore generale di Avedisco: ”Mi auguro – ha detto il direttore subito dopo aver appreso la notizia – che anche al Senato l’iter Parlamentare possa essere il più celere possibile, perché ritengo che l’obiettivo del provvedimento non sia solo impedire forme deviate di vendita diretta, ma anche assicurare al nostro comparto ulteriori possibilità di sviluppo e di incremento attraverso una normativa ben strutturata come questa. ” Il mercato della vendita diretta delle associate Avedisco rappresenta una grande risorsa per il nostro Paese, essendo un sistema commerciale sano ed etico che dà lavoro a circa 170mila persone ed è ancora in grado di offrire opportunità di guadagno e di professionalizzazione a oltre 40mila italiani e quindi merita una legge che consenta di distinguere la corretta pratica delle forme di vendita diretta da quelle distorte e truffaldine.  
   
   
LOTTO: IL CODACONS CHIEDE ALLE PROCURE DELLA REPUBBLICA DI ROMA E VENEZIA DI SEQUESTRARE IL 53 A VENEZIA E AVVIARE UNA AZIONE PENALE  
 
Roma, 25 gennaio 2005 - Di fronte al dilagare della “psicosi del 53”, numero ritardatario sulla ruota di Venezia, all’immobilismo del Governo e ai crescenti casi di suicidi, ricorsi all’usura, tragedie familiari, ecc., il Codacons passa oggi alle vie di fatto, utilizzando la mano pesante. L’associazione infatti presenta un esposto alle Procure della Repubblica di Roma e di Venezia nel quale si chiede non solo di sequestrare il numero 53 sulla ruota di Venezia, in relazione al disordine pubblico che sta generando, ma di avviare contro ignoti indagini penali. Numerosi – secondo il Codacons – i reati che si potrebbero ravvisare relativamente alla “psicosi del 53”: si va dal concorso in istigazione al suicidio, alla violenza privata, istigazione all’usura, truffa commerciale (relativamente a chi vorrebbe far credere che il ritardo di un numero aumenti le probabilità di estrazione), concorso in bancarotta familiare, concorso in abuso della credulità popolare, e altri ancora. Il Codacons chiede poi al Ministro dell’Economia Siniscalco di attivare una campagna di prevenzione - un po’ come avviene per i pacchetti di sigarette - direttamente presso le ricevitorie del Lotto, facendo esporre all’interno delle stesse dei cartelloni giganti riportanti la scritta: “I Numeri Ritardatari Non Hanno Maggiori Possibilita’ Degli Altri Di Essere Estratti. Le Scommesse Eccessive Possono Danneggiare Irrimediabilmente Le Persone E I Loro Beni”.  
   
   
BREMBO DIVENTA FORNITORE DI HARLEY-DAVIDSON  
 
Curno, 25 gennaio 2005 - Harley-davidson presenta ha presentato ai suoi dealer, radunati in Texas, la nuova moto della piattaforma Vrsc modello Tempest, il cui impianto frenante è stato sviluppato e prodotto da Brembo in Italia. La Tempest è una nuova versione della Piattaforma Vrsc, già attualmente in produzione, e rappresenta la prima moto della mitica casa motociclistica americana equipaggiata con i sistemi frenanti di Brembo. Con questo nuovo accordo di fornitura Brembo rafforza la sua posizione sul mercato statunitense, che la vedeva già presente sulle motociclette sportive della Buell, azienda controllata da Harley-davidson, e quale fornitore di altri costruttori di veicoli per il tempo libero in Nord America e in Canada. La fornitura comprende l’intero impianto frenante: pinze fisse a 4 pistoni, anteriori e posteriori, dischi in acciaio, pastiglie, pompe freno, pedaliera, tubi flessibili. Paolo Magri, Direttore della Business Unit Motociclette di Brembo, così commenta questo traguardo: “è stato un obiettivo molto sfidante per il mio team, che si è realmente appassionato all’idea di diventare fornitori di questo marchio leggendario. Abbiamo imparato ad apprezzare molto il loro stile di business. Ancora una volta Brembo ha applicato con successo la propria filosofia di interpretare con originalità i bisogni e i desideri del proprio cliente. Ora che abbiamo iniziato con una fornitura del valore di qualche milione di dollari all’anno, abbiamo in progetto di ampliare significativamente la nostra relazione.”  
   
   
AMGA S.P.A.: DIMISSIONI DI UN COMPONENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE.  
 
 Genova, 25 gennaio 2005 - In data 14 gennaio 2005 il sig. Bruno Giglio, componente non esecutivo del Consiglio di Amministrazione di Amga S.p.a., ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica. Secondo quanto dichiarato dall'interessato, le motivazioni che lo hanno indotto ad assumere tale decisione sono esclusivamente riconducibili alla difficoltà di coniugarei suoi impegni nei vari ambiti lavorativi ai quali intende dedicarsi. Alla data delle dimissioni la sua partecipazione azionaria in Amga S.p.a., detenuta per il tramite di "Ingegneria Biomedica S.lucia S.p.a." (società alla quale partecipa per il 50%), era pari allo 0,078%, come da comunicazione ex art. 120 del D. Lgs 58/1998 effettuata in pari data (modello 120 A). Il prossimo consiglio di Amministrazione, che si terrà presumibilmente in data 14 febbraio p.V., provvederà a nominare il nuovo Consigliere, in sostituzione del dimissionario.  
   
   
PHILIPS: NUOVE NOMINE NEL BOARD INTERNAZIONALE MR. ANDREA RAGNETTI AGGIUNGE ALL’ATTUALE INCARICO DI CHIEF MARKETING OFFICER LA NOMINA DI CEO PER LA DIVISIONE DOMESTIC APPLIANCES AND PERSONAL CAR  
 
Amsterdam, 25 gennaio 2005 - Royal Philips Electronics ha annunciato ieri la nomina di Mr. Pierre-jean Sivignon come nuovo Chief Financial Officer del gruppo. Mr. Sivignon sarà il successore di Mr. Jan Hommen che lascerà l’azienda il 1° maggio 2005 dopo aver raggiunto la pensione all’età di 62 anni. Mr Sivignon (48), cittadino francese, è attualmente Chief financial Officer di Faurecia Sa, società leadernel settore delle apparecchiature automotive quotata sula borsa di Parigi. Dal 1982 fino ad inizio 2001 ha lavorato per il gruppo Schlumberger dove ha occupato diverse posizioni nel general management, tesoreria, business development e controllo nelle sedi di Parigi e Londra. Mr. Gerard Kleisterlee, Presidente & Ceo di Philips, ha commentato: “Siamo lieti di avere a bordo Mr. Sivignon. Con la sua esperienza di board internazionale maturata sia in un’azienda multi business, sia in contesto business-to-business dell’industria automotive, ha acquistato negli anni le qualifiche necessarie per sostituire Jan Hommen in un momento in cui è sempre più importante avere una gestione finanziaria trasparente. Crediamo che Mr. Sivignon continuerà l’eredità del suo predecessore e contribuirà in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di Philips di trasformarsi in un’azienda veramente market-driven”. Il Supervisory Board di Philips proporrà di nominare Mr. Sivignon come membro del Board of Management al General Meeting degli azionisti il 31 marzo 2005. Philips inoltre annuncia che Mr. Johan Van Splunter, Ceo della divisione Domestic Appliances and Personal Care e membro del Group Management Commitee (Gmc), come pianificato, andrà in pensione il 1° aprile 2005. Il Board of Management ha nominato come successore Mr. Andrea Ragnetti, Chief Marketing Officer dell’azienda e membro del Gmc dal 1° gennaio 2003. Mr. Ragnetti combinerà la posizione di Ceo della divisione con il suo attuale incarico di Chief Marketing Officer.  
   
   
AIR FRANCE, E JAPAN AIRLINES APRONO LA LINEA PARIGI-NAGOYA EN CODE-SHARE A PARTIR DAL 17 FEBBRAIO  
 
Roma, 25 gennaio 2005 - A partire dal 17 febbraio, la linea Parigi-nagoya sarà operata in code share, quotidianamente, con B777-200 , con un aereo ed un equipaggio di Japan Airlines, con codice « Af » ; A bordo di questo aereo, Air France beneficia di un allotement che permetterà di offrire alla propria clientelà 80 posti in « Economy class » e 20 posti in “Business class ». In partenza da Cdg2, il volo Af296 partirà alle 17.25 ora locale per atterrare alle 13.25 il giorno successivo a « Centrair », il nuovo aeroporto internazionale e nazionale di Nagoya, permettendo ai passeggeri di disporre di 29 coincidenze nazionali e regionali. In partenza di Nagoya, il volo 295 decollerà alle 10.00 ora locale ed atterrerà a Parigi Cdg2 alle 14.35 ora locale. Questo orario permette di offrire molte coincidenze da e verso le principali destinazioni lungo e medio raggio di Air France, grazie a l’organizzazione del hub della compagnia a Roissy ; il più efficace d’Europa. Nagoya é la capitale della regione di Chubu, una delle 10 più grandi potenze economiche del mondo, dove avrà luogo dal 25 marzo al 25 settembre 2005, l’Esposizione Universale (15 milioni di visitatori previsti). A partire dall’inverno 2004/2005, i clienti d’Air France possono già scegliere 3 destinazioni giapponesi in partenza da Parigi : Tokyo (37 frequenze settimanali andata et ritorno, e Nagoya (14 frequenze settimanali andata e ritorno), ossia un totale di 65 frequenze ogni settimana facendo d’Air France il primo trasportatore europeo tra l’Europa e il Giappone.  
   
   
STAGIONE DI IMPERDIBILI PROMOZIONI SWISS: PICCOLI PREZZI PER GRANDI EMOZIONI  
 
Milano, 25 gennaio 2005 - Swiss International Air Lines lancia sul mercato italiano le offerte promozionali per la stagione invernale: quasi 40 destinazioni con partenza da Roma, Milano, Bologna e Venezia. Il mondo ‘a portata di volo’ a tariffa ridotta, fino alla metà di marzo 2005. Tariffe speciali anche per chi vola in Business. Swiss International Air Lines propone 40 destinazioni a tariffe scontatissime per le offerte della stagione invernale. Per gioco, per compere o per amore, non mancano i motivi per partire entro il 18 marzo 2005: basta scegliere una data e volare in occasione del Carnevale, di San Valentino o, approfittando dell'Euro forte, dello shopping vantaggioso dall'altra parte dell'emisfero. Realizzare il sogno americano sarà possibile volando a New York a soli 249 Euro, una spesa che assicura la grande mela: la Manhattan di Woody Allen, i gospel di Harlem, le location televisive, il verde del Central Park e l'Empire State Building di King Kong, i negozi d'alta moda e i sobborghi etnici, la Little Italy e la Statua della Libertà. Coast to coast, Swiss passa anche dall'altra parte degli Stati Uniti, proponendo Los Angeles a soli 324 Euro, la città degli angeli di celluloide, di Hollywood e dei grandi spazi, della terra ancora poco calpestata, così giovane rispetto al nostro Vecchio Continente. E ancora 299 Euro è il prezzo da pagare per il 'gioiello del Nilo', un viaggio a Il Cairo, la città più grande dell'Africa e del mondo arabo, il cuore della civiltà egizia, mixata con tracce greche e latine di passaggio attraverso i secoli. Tariffe speciali anche per chi vola in Business Class verso Boston, Chicago, Miami, New york, Washington, Il Cairo, Jeddah, Riyadh, Bombay, Tokyo, Yaoundè e Malabo. Dettaglio costi e condizioni (Economy e Business class) nelle pagine seguenti. Economy Class Promozione valida per partenze da Bologna, Milano, Roma e Venezia per volare fino al 18 marzo 2005, con acquisto del biglietto entro l’11 marzo.
Destinazione da Milano e Roma da Bologna e Venezia
New York € 249 * € 289 *
Chicago € 265 * € 305 *
Boston € 269 * € 309 *
Il Cairo € 299 * -
Washington € 322 * € 362 *
Los Angeles € 324 * € 364 *
Atlanta, Cleveland, Detroit, Philadelphia, New Orleans € 329 * € 369 *
Denver € 343 * € 383 *
Orlando € 349 * € 389 *
Dubai € 385 * € 425 *
Las Vegas, Pittsburgh, San Diego, San Francisco, Seattle € 399 * € 439 *
Muscat, Jeddah, Riyadh € 449 * € 489 *
Nairobi € 499 * -
Tripoli € 499 * € 539 *
Johannesburg € 529 * € 569 *
Bombay € 579 * -
Tokyo € 579 * € 619 *
Hong Kong € 599 * € 639 *
Durban € 609 * € 649 *
Port Elizabeth € 619 * € 659 *
Cape Town € 649 * € 689 *
Harare € 659 * € 699 *
Victoria Falls, Windhoek, Livingstone € 689 * € 729 *
Douala € 696 * -
Yaoundè € 699 * -
* tasse aeroportuali a partire da € 57 e supplementi da € 24 esclusi. Business Class Promozione valida per partenze da Bologna, Milano, Roma e Venezia per volare fino al 13 marzo 2005, con acquisto del biglietto entro il 28 febbraio
Destinazione Tariffa a/r
Il Cairo € 899 * -
Boston, Chicago, Miami, New York, Washington € 1499 *
Jeddah, Riyadh € 1650 *
Bombay € 1559 *
Tokyo € 1999 *
Yaoundè € 2040 *
Malabo € 3039 *
* tasse aeroportuali a partire da € 58 e supplementi da € 24 esclusi. Prezzi per persona a/r, tasse aeroportuali e supplementi e supplementi di sicurezza esclusi. Tariffe valide da Roma, Milano, Venezia e Bologna. Promozioni soggette a restrizioni, modifiche e disponibilità posti limitata nella classe di prenotazione dedicata. Swiss vola via Zurigio/basilea/ginevra; in caso di mancanza di coincidenze in giornata nei suddetti hubs, nel viaggio di andata e/o ritorno, il pernottamento è a carico del passeggero. Www.swiss.it
 
   
   
LIBERALIZZAZIONE DEL TRASPORTI MERCI SU ROTAIA  
 
Roma, 25 gennaio 2005 - Il quadro strutturale, gli operatori, i combinatisti, gli utilizzatori, il materiale rotabile. Questi i punti al centro dell’incontro dedicato alla “Liberalizzazione del trasporto merci su rotaia”, che il Cnel ha organizzato per mercoledì 26 gennaio, alle 9,30. I lavori saranno aperti dal presidente del Cnel, Pietro Larizza, e introdotti da Sergio Bologna (vicepresidente Ailog). Interverranno, tra gli altri, rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia Global Logistic, Rail Traction Company, Ferrovia Nord Cargo, Ambrogio Trasporti, Cemat, Hupac Intermodal, Sogemar, Bombardier Transportation, Aae, Assofer, Riva Acciaio, Fiat Auto. Concluderanno Ercole Incalza (ministero delle Infrastrutture e Trasporti) e Vincenzo Gervasio (presidente Commissione grandi opere e rete infrastrutturale del Cnel). 26-01-2005 alle ore 09:30 Sala Gialla del Cnel  
   
   
AUTOSTRADE PER L'ITALIA: NEL FINE SETTIMANA NETTO CALO DEGLI INCIDENTI (-54%) E DEI FERITI (-69%)  
 
Roma, 25 gennaio 2005 - Netto calo degli incidenti (-54%) e dei feriti (-69%) nel fine settimana, sulla rete Autostrade per l'Italia (2854 km, pari al 51 % della rete autostradale a pedaggio). Tra venerdì 21 e domenica 23 gennaio, gli incidenti sono stati 64 contro 139 nel corrispondente fine settimana dello scorso anno, i feriti 26 (84 nel 2004), un deceduto (5 lo scorso anno).  
   
   
ASLTOM FERROVIARIA: FRANTZ VERHOLLE NUOVO DIRETTORE DEL SITO DI SAVIGLIANO  
 
Milano, 25 gennaio 2005 - Nuovo direttore di stabilimento per il sito produttivo Alstom Transport di Savigliano, uno dei centri di eccellenza Alstom a livello mondiale. A partire dal 10 febbraio 2005 Frantz Verholle, proveniente dalla società trentina Dana S.p.a., assumerà l’incarico di Direttore Generale del sito produttivo di Savigliano, succedendo a Jacques Hardelay, che continua a lavorare nel gruppo Alstom ma passa dai treni alle navi assumendo la guida delle attività industriali del settore Marine del Gruppo. Forte delle precedenti esperienze lavorative, Verholle inizia una nuova e stimolante esperienza all’interno di un sito produttivo che è uno dei pilastri dell’economia della provincia di Cuneo. «Sono particolarmente fiero di assumere questo incarico – afferma Frantz Verholle – proprio in una fase importante, che ci permetterà di proseguire con i piani di sviluppo di Savigliano quale centro di eccellenza nella tecnologia tilting, nei Treni ad Alta Velocità e di aggiungere alle attività già esistenti nuovi servizi di assistenza come la manutenzione e riparazione di carrelli e del materiale rotabile.» Il Settore Transport di Alstom, con un fatturato di oltre 4,862 miliardi di euro, più di 35 linee di prodotto e una presenza in 60 paesi nel mondo, è fra i principali fornitori mondiali di materiale rotabile, impianti di segnalamento, servizi e sistemi ferroviari completi chiavi in mano. Un quarto delle metropolitane in esercizio nel mondo è stata realizzata da Alstom Transport. Il 60% dei treni ad alta velocità attualmente in esercizio nel mondo sono di produzione Alstom. Alstom Transport in Italia, guidata da Emilio Gallocchio, che oltre alla carica di Country President di Alstom Italia ricopre anche il ruolo di Amministratore delegato di Alstom Ferroviaria, impiega circa 2.800 persone in 7 siti produttivi. Le sedi Alstom Transport in Italia progettano, realizzano ed installano treni, metropolitane, tram, sistemi ed impianti per il segnalamento e le telecomunicazioni ferroviarie, linee di contatto e sottostazioni elettriche, progetti chiavi in mano per metropolitane e tramvie. Il sito di Savigliano (Cuneo), è leader mondiale nel settore dei treni ad alta velocità basati sulla tecnologia “tilting”, il sistema di inclinazione in curva che consente di raggiungere un incremento di velocità sino al 30% circa su linee convenzionali. Il treno Pendolino è il fiore all’occhiello della sua produzione. Savigliano inoltre produce il Minuetto, il nuovissimo treno regionale progettato per Trenitalia, il sito è anche coinvolto nella produzione legata alla nuova importante commessa cinese.  
   
   
TAVOLA ROTONDA: SCOMPAIONO SPIAGGE- IN CRISI INDUSTRIA TURISMO IN ITALIA  
 
Roma, 25 gennaio 2005 - Una rilevazione di Eurosion, progetto della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, assegna all’Italia il non invidiabile primato di paese sottoposto a maggior rischio di erosione delle proprie coste. Alcune delle nostre più belle spiagge sono già fortemente ridotte e in qualche caso sono addirittura scomparse. Il fenomeno minaccia da vicino la nostra economia turistica colpendo uno dei suoi settori, quello balneare, che da solo supporta quasi il 50% dei ricavi di questo importante comparto dell’economia nazionale. I dati di una ricerca Nomisma, che ha delineato uno scenario prospettico di sviluppo economico sia delle attività turistiche balneari sia di tutto l’indotto, veranno presentati nel corso di una tavola rotonda che si terrà, con la partecipazione del Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli, a Roma - Mercoledì 26 gennaio 2005 – alle ore 10.00 presso l’Hotel Nazionale sala Capranichetta- Piazza Montecitorio. L’osservatorio sull’ erosione costiera per il recupero e la valorizzazione dei litorali, fornirà quindi una serie di esempi delle più moderne tecnologie ecocompatibili di ripascimento delle spiagge raffrontando la situazione italiana con esempi attuati con successo all’estero. Intervengono: Umberto Antonelli, Presidente “Osservatorio sulla Erosione per il recupero e la valorizzazione dei Litorali; Altero Matteoli, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio; Giovanni Dell’elce, Sottosegretario Ministero delle Attività Produttive; Giorgio Simeoni, Vice Presidente Regione Lazio; Giuseppe Mele, Direttore Politiche Territoriali e Infrastrutture Confindustria; James R. Houston , Direttore Engineering Research Development Center U.s. Army Corps of Engineers; Gualtiero Tamburini, Consigliere Delegato Nomisma; Giovanni Randazzo, Docente di Geologia Ambientale- Group Eurosion; Moderatore: Emilio Albertario Giornalista.  
   
   
NASCONO IN ITALIA I GENERATORI DI VAPORE PER LE CENTRALI USA. PARTE DA MILANO, IL QUARTO GENERATORE DI VAPORE COSTRUITO DALL’ANSALDO CAMOZZI E DESTINATO ALLA CENTRALE NUCLEARE DI PALO VERDE IN ARIZONA  
 
Milano, 25 gennaio 2005 – E’ partito ieri sera alle ore 22:00 dagli stabilimenti Ansaldo Camozzi di Sesto San Giovanni, il quarto generatore di vapore destinato la centrale elettronucleare di Palo Verde in Arizona, classificata come il più grande impianto nucleare statunitense. Questa iniziativa fa parte di un’importante commessa dal valore complessivo di 200 milioni di dollari acquisita dall’azienda del Gruppo Camozzi, che prevede la fornitura complessiva di 6 Generatori di Vapore per la centrale in oggetto di proprietà dell’Arizona Public Service (Aps), Al momento, nella centrale sono già in funzione due Generatori analoghi, partiti da Milano nel 2002, mentre l’ultima coppia partirà nel 2006. Il generatore di vapore, lungo circa 15 metri , pesante 550 tonnellate e dal diametro di circa 6 metri, ha viaggiato di notte su un convoglio apposito lungo 100 metri e pesante 800 tonnellate, e raggiunto il porto di Marghera, salperà per gli Stati Uniti. La realizzazione dei due Generatori, i più grandi mai costruiti al mondo, ha richiesto 28 mesi di lavorazione con quasi 100.000 ore di officina ciascuno ed ha alimentato in misura rilevante l’indotto costituito da svariate aziende dell’hinterland milanese. Ansaldo Camozzi, che partecipa in modo attivo alla disattivazione degli impianti nucleari (decommissioning) si inserisce a pieno titolo in questo settore con la collaborazione di altre importanti società italiane ed enti italiani di elevata capacità ingegneristica e impiantistica, nel pieno rispetto dei requisiti di sicurezza e di protezione dei lavoratori, della popolazione e dell'ambiente,  
   
   
UN PRIMO ANNO POSITIVO PER GLI AUTOBUS CON PILE A COMBUSTIBILE DEL PROGETTO CUTE  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2005 - Per oltre un anno gli autobus con pile a combustibile sviluppate nell'ambito del progetto Cute, finanziato dal Quinto programma quadro (5Pq) dell'Ue, hanno funzionato in dieci città europee e a Perth. Nel primo anno di funzionamento, la flotta di tre automezzi assegnata a Londra ha percorso oltre 37.000 chilometri ed è rimasta in servizio per oltre 3.400 ore, e l'azienda di trasporti londinese ne ha sottolineato l'affidabilità. 'London Buses considera un grande successo il primo dei due anni del progetto di autobus con pile a combustibile. Gli autobus si sono dimostrati estremamente affidabili e sono divenuti molto popolari tra i passeggeri, che hanno apprezzato i notevoli vantaggi ambientali della tecnologia delle pile a combustibile e gli spostamenti silenziosi e scorrevoli dei mezzi', ha detto Mike Weston, direttore delle operazioni di London Buses. Tre trial sono un'indicazione positiva del fatto che le pile a idrogeno possono offrire in futuro un'alternativa al diesel', ha dichiarato Weston. 'L'elevato costo dei veicoli rappresenta per ora un grosso ostacolo, ma se il governo continuerà a sostenerla, questa promettente tecnologia offrirà in futuro una valida alternativa', ha aggiunto. Gli autobus sono diventati molto popolari tra i passeggeri e i conducenti. L'autista di uno dei mezzi, Sultan Dar, ha detto che gli vengono spesso chieste informazioni sui vantaggi degli autobus con pile a combustibile e che i suoi passeggeri considerano con favore la prova. 'Sono fiero di svolgere un ruolo importante nel test, perché questa tecnologia aiuterà positivamente il nostro ambiente. È qualcosa di cui potrò parlare ai miei nipotini!', ha detto Dar. Londra è stata uno dei nove partner iniziali del progetto, ampliatosi poi con l'adesione di Reykjavik e di Perth. Gli altri partner sono: Amburgo, Amsterdam, Barcellona, Londra, Lussemburgo, Madrid, Oporto, Stoccarda e Stoccolma. Il progetto vuole dimostrare che è possibile dar vita a un sistema di trasporti pubblici innovativo, energeticamente efficiente, e non inquinante. I test nelle varie città permetteranno di comprendere meglio la capacità degli autobus con pile a combustibile di lavorare con differenti temperature, topografie e livelli di traffico. Per ulteriori dettagli sul progetto Cute: http://www.Fuel-cell-bus-club.com/index.php?module=pagesetter&func=viewpub&tid=1&pid=12  
   
   
ALLARME GASOLIO, VERSO LA PARITA' CON LA BENZINA  
 
 Rozzano, 25 gennaio 2005 - Cambia completamente lo scenario per gli automobilisti italiani, dato che "in prospettiva c'è la possibilità concreta che i prezzi di benzina e gasolio si allineino". Lo ha dichiarato al mensile Quattroruote il presidente dei petrolieri Pasquale De Vita, pur precisando che "nel 2005 prevediamo che la forbice si mantenga ai livelli attuali". Di fatto, però, la tendenza al livellamento è in atto da tempo e un'analisi condotta da Quattroruote sui prezzi medi alla pompa mostra che da gennaio 2004 a gennaio 2005 il gasolio è aumentato di oltre il 16% contro un incremento del 6% della benzina. E che da ottobre, mentre la verde diminuiva del 4,5%, il diesel continuava la sua corsa mettendo incomprensibilmente a segno un rincaro superiore al 2%. Il risultato è che la differenza di prezzo tra i due carburanti è sempre più piccola e ciò, rivela Quattroruote, sta diminuendo la convenienza delle vetture a gasolio, che da alcuni anni la fanno da padrone sul mercato, rendendole sempre meno appetibili. In particolare con alcune auto medio-piccole adesso non bastano nemmeno 20 mila chilometri all'anno per risparmiare e, se la tendenza dovesse proseguire anche nei prossimi mesi, potrebbero non bastarne nemmeno 30 mila. Tutto ciò, spiega il mensile in un'analisi della soglia di convenienza di alcuni tra i più diffusi modelli, potrebbe attenuare la corsa al diesel (che nel 2004 ha sfiorato il 60% delle immatricolazioni) e ridare ossigeno alle auto a benzina, sia nel mercato del nuovo sia in quello dell'usato.  
   
   
SIMPOSIO INTERNAZIONALE SU VEICOLI ELETTRICI A BATTERIA, IBRIDI E A PILE A COMBUSTIBILE (EVS21)  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2005 - Come funzioneranno le auto nei prossimi 30 anni? Quale tecnologia di punta conquisterà il mercato? Sono solo due delle domande cui il Xxi Simposio internazionale sui veicoli elettrici a batteria, ibridi e a pile a combustibile (Evs21) tenterà di rispondere dal 2 al 6 aprila a Monaco di Baviera. Il simposio prevede una serie di conferenze scientifiche, tecniche e industriali, oltre a interventi chiave di rappresentanti ad alto livello di industriali, politici e ambientalisti. In parallelo al simposio, si svolgeranno la più grande esibizione mondiale di sistemi di trasporto elettrici e la corsa 'Monte Carlo Fuel Cell and Hybrid Rally'. Http://evs21.org/  
   
   
TETRA PAK ENTRA NEL MONDO DI PITTI BIMBOAVVICINA LA MODA ALL’AMBIENTE SARÀ TUTTA IN CARTALATTE, LA CARTA RICICLATA DAI CONTENITORI TETRA PAK PER IL LATTE FRESCO, LA NUOVA LINEA DI CANCELLERIA FIRMATA SPAZIO SEI  
 
Rubiera (Re), 25 gennaio 2005 – E’ la prima linea di cancelleria realizzata esclusivamente in Cartalatte, l’unica carta riciclata da cartoni per bevande Tetra Pak. I nuovi prodotti di cartotecnica che Spazio Sei Fashion Group ha presentato nei giorni scorsi al Pitti Bimbo, insieme alle proposte di abbigliamento per bambini, hanno il valore aggiunto del rispetto per l’ambiente, garantito da Cartalattella carta riciclata Tetra Pak. Un concorso di disegno dal titolo “Diventa stilista”, indetto per il lancio di quest’insolita “collezione”, stabilirà quale grafica avranno le pagine del diario scolastico per il 2005/2006, che sarà in vendita nelle cartolerie. Saranno, infatti, i disegni ottenuti dal concorso a riempire le pagine del diario. Inoltre, su tutti gli articoli della nuova linea di cancelleria Spazio Sei sarà possibile leggere la storia di Cartalatte, circolo virtuoso del riciclo realizzato da un esempio di riciclo che Tetra Pak, azienda leader nel confezionamento e trattamento dei prodotti alimentari, ha fortemente sostenuto. Accanto a Cartalatte, Spazio Sei utilizzerà un'altra tipologia di carta riciclata, Cartafrutta, per la carta da regalo e per glile shoppers. Cartafrutta è una carta color avana ottenuta dal riciclo dei contenitori dei prodotti a lunga conservazione. Cartalatte e Cartafrutta sono soltanto alcuni dei risultati dell’impegno per l’ambiente di Tetra Pak. Nel Rapporto Ambientale e Sociale 2004, presentato alla fine dello scorso anno e redatto secondo il regolamento Emas, l’azienda ha raccolto tutti i dati del proprio lavoro. Nel 2004 il 41% dei cartoni per bevande immessi al consumo è stato recuperato e riciclato. Per quantificare, si tratta di circa 45mila tonnellate di cartoni per bevande. Questi risultati sono stati ottenuti grazie ad una strategia di “protezione”, la parola d’ordine di tutte le attività di Tetra Pak. Questi risultati sono stati ottenuti grazie ad una strategia di “protezione”, la parola d’ordine di tutte le attività di Tetra Pak. “Oltre a proteggere la qualità degli alimenti – ha dichiarato Michele Mastrobuono, Direttore Ambiente e Relazioni Esterne di Tetra Pak Italiana - ci occupiamo della salvaguardia di tutto il ciclo produttivo, grazie alla gestione sostenibile delle materie prime, alla formazione dei dipendenti ed alla presenza nel tessuto sociale. La partnership con Spazio Sei Fashion Group – ha concluso Mastrobuno – si inserisce, infatti, nell'ambito delle iniziative a sfondo sociale, mirate alla promozione dei risultati della strategia di tutela ambientale da sempre sostenuta da Tetra Pak”. Il riciclo dei contenitori Tetra Pak non ha prodotto soltanto Cartalatte e Cartafrutta. Dalle altre componenti dei cartoni (alluminio e polietilene) è nato un tipo di plastica, il Maralhene, impiegato nella creazione di gadgets, bigiotteria, articoli da scrivania e nella florovivaistica per la produzione di vasi e fioriere.