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GIOVEDì

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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Gennaio 2005
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UN PROGETTO DEL 5PQ RECA GRANDI VANTAGGI A CHI HA SUBITO UN'AMPUTAZIONE  
 
Bruxelles, 27 gennaio 2005 - Un progetto del Quinto programma quadro ha sviluppato una nuova generazione di protesi ed arti artificiali a comandi azionati da computer. Il progetto Mol Switch ha costruito un dispositivo di sequenziamento dei Dna di singole molecole, insieme ad un interruttore magnetico molecolare, che combina un motore biologico con una testina magnetica mobile. Collegando i mondi della biologia e della microelettronica al silicio, i partner del progetto sono riusciti a far muovere arti artificiali modificando i meccanismi d'interfaccia tra computer e uomo. 'Il progetto Mol Switch è uno dei più riusciti progetti di ricerca a cui abbia mai preso parte', dice il coordinatore di progetto Keith Firman dell'università di Portsmouth. 'Il concetto era basato sull'idea di una semplice dinamo molecolare: il motore molecolare avrebbe mosso una testina magnetica unita al Dna, dopo un sensore, che avrebbe 'commutato' un sensore producendo elettroni, che avrebbero attivato un dispositivo al silicio come un computer. Gli usi potenziali di tale dispositivo sono ampi, e variano dall'attivazione di arti artificiali a partire dai muscoli esistenti degli amputati al volo di un aeromobile a forza G elevata, al suo impiego come biosensore generico'. Il progetto ha ricevuto dalla Commissione europea 1,97 milioni di euro nel quadro del programma Fet (Future and Emerging Technologies) del programma Ist (Information Society Technologies) del 5Pq (Quinto programma quadro), ed ha riunito sei partner europei. 'Abbiamo anche dimostrato che questo motore potrebbe essere usato in un'ampia gamma di dispositivi (come nanoazionatore), dal biosensore al dispositivo di sequenziamento dei Dna di singole molecole', ha aggiunto il Dr Firman. Come nanoazionatore, possiede magnifiche possibilità come motore economico e biodegradabile da usare in tutta una vasta gamma di biochip, per il movimento controllato di materiali'. Per maggiori informazioni sul progetto Mol Switch, contattare: Keith Firman: E-mail: keith.Firman@port.ac.uk  
   
   
INFLUENZA AVIARIA, MINISTRO SIRCHIA INCONTRA DIRETTORE CCM  
 
Roma, 27 gennaio 2005 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha tenuto ieri una riunione con il Direttore del Centro di Prevenzione e Controllo delle Malattie (Ccm) in seguito all’allarme per la trasmissione interumana del virus H5n1, responsabile dell’influenza aviaria, dimostrata recentemente. Si tratta di un reale pericolo per la salute pubblica che non consente ritardi. Nel corso della riunione si è deciso di convocare per il prossimo 3 febbraio il Gruppo degli esperti di pandemie influenzali al fine di effettuare una analisi del rischio sulla base delle attuali nuove informazioni e individuare i possibili scenari. Tenendo conto che si è di fronte alla fase 1 dell’allerta, l’analisi prevede l’organizzazione delle strutture e le azioni da effettuare con la Protezione civile fino alla fase 4, vale a dire la diffusione epidemica del virus. Il Ministro ha disposto una serie di azioni tra cui l’acquisizione della metodologia per la diagnosi dell’agente infettivo, il trasferimento della tecnologia necessaria ai 3 Centri di riferimento nazionali (Istituto Superiore di Sanità e Irccs Lazzaro Spallanzani a Roma; Ospedale Sacco a Milano), i controlli negli aeroporti anche attraverso la termorilevazione, i contratti per l’acquisizione dei vaccini anti H5n1 con il Piano di vaccinazioni per gli operatori pubblici, l’informazione ai medici di base e ai Pronto soccorso, la ricerca sul virus, in particolare sulle possibili terapie antivirali efficaci anche attraverso un concorso rivolto alle Aziende farmaceutiche per la messa a punto di un agente attivo contro il virus. Tutte queste iniziative rientrano nell’opera di sorveglianza continua che il Ministero della Salute attua a tutela dei cittadini nell’ambito della valutazione dei rischi per la diffusione di malattie infettive emergenti e riemergenti a livello nazionale e internazionale.  
   
   
CONFERENZA SU TOSSICOLOGIA E CHIMICA AMBIENTALI, FRANCIA  
 
Bruxelles, 27 gennaio 2005 - Dal 22 al 26 maggio si svolgerà a Lilla la conferenza 'The raison d'être of environmental toxicology and chemistry: From obvious to tedious effects in a changing world', organizzata dalla Setac (Society of Environmental Toxicology And Chemistry). La conferenza intende permettere uno scambio di punti di vista e d'informazioni tra scienziati dei settori ambiente, tossicologia, chimica, epidemiologia, scienze sociali ed esperti in economia e decisori politici, e parallelamente tra mondo accademico, industria e governo. Verrà prestata speciale attenzione agli approcci multilivello per valutare lo stato di salute degli ecosistemi, e ai lavori di cooperazione internazionale per armonizzare la valutazione e la gestione dei rischi. L'incontro offrirà inoltre l'opportunità di capire meglio i programmi di ricerca coordinati dell'Ue e le esigenze di ricerca della nuova legislazione (inclusa la direttiva quadro Acque e la direttiva Reach). Le sessioni tecniche si occuperanno di temi 'classici' (origini, sorte, campionatura, analisi, effetti, biomarcatori, valutazione del rischio, gestione del rischio) e di temi speciali in rapporto con l'argomento della conferenza. Http://www.setac.org  
   
   
USCIRE DALL’OBESITÀ: OCCORRE UNA TERAPIA INTEGRATA PER L’ASSISTENZA GRATUITA AGLI OBESI E A CHI SOFFRE DI DIPENDENZA DAL CIBO  
 
Milano, 27 gennaio 2005 - Attivi in Italia 5 Centri che operano attraverso le strutture pubbliche per l’assistenza gratuita agli obesi e a chi soffre di dipendenza dal cibo. E’ il progetto Obesinforma che mette a disposizione dei cittadini un gruppo di specialisti, un sito internet e un numero verde: un servizio gratuito per la cura dell’obesità. L’obesità è una malattia complessa, da cui è spesso difficile uscire, nonostante tentativi e sforzi spesso vani. L’obesità richiede assistenza medica specifica e multidisciplinare. Per questo è fondamentale rivolgersi a Centri Specializzati, in cui lavorano esperti, chirurghi, internisti, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti. Per rispondere a queste esigenze è nato Obesinforma, un progetto nazionale di orientamento, informazione, assistenza e cura a chi soffre di peso in eccesso. Al Progetto cooperano 5 Centri pubblici e medici specializzati nel trattamento dell’Obesità che da anni condividono dati e risultati di studio e migliaia di casi trattati. I centri Obesinforma sono attivi a Roma, Empoli, Napoli, Vicenza e Catania. Obesinforma si raggiunge con il Numero Verde 800 560 560, attivo dal lunedì al venerdi (9:00-18:30): un primo operatore specializzato raccoglie la richiesta telefonica, passa il contatto al centro Obesinforma più vicino al paziente, che nel giro di un breve lasso di tempo sarà richiamato da un medico del centro, il quale darà un primo parere e se necessario fornirà le indicazioni per fissare una visita. Il sito www.Obesinforma.it  fornisce informazioni dettagliate e aggiornate sulle patologie dell’obesità e del sovrappeso, dai consigli per un corretta definizione del grado di obesità, alle indicazioni degli esperti delle diverse aree specialistiche, sino alle più recenti tecniche chirurgiche, gli indirizzi utili di centri d’eccellenza, agevolazioni sanitarie e legali e quant’altro possa essere di supporto informativo e sostegno a chi cerca riferimenti scientifici e consulenziali nel vasto panorama della cura dell’obesità. Inoltre, il progetto Obesinforma rende disponibili alla comunità scientifica di riferimento nazionale ed internazionale le più recenti ricerche, diagnosi e terapie mediche e chirurgiche contro la malattia, mettendo a confronto esperienze e migliaia di casi clinici trattati nell’arco di quasi 8 anni e costituisce un caso di eccellenza sanitaria italiana nel mondo: questa è la sfida lanciata dal progetto Obesinforma, un servizio a portata di cittadino, utile e gratuito.  
   
   
EMERGENZA SUD EST ASIATICO: EDISON DONA 500MILA EURO A SAVE THE CHILDREN PER L’ALLESTIMENTO DI 100 SCUOLE TEMPORANEE NELLA ZONA DI BANDA ACEH, IN INDONESIA  
 
Milano, 27 gennaio 2005 - A un mese dalla catastrofe che ha causato decine di migliaia di vittime, fra cui moltissimi bambini, Save the Children guarda oltre l’emergenza e pensa alla riabilitazione delle comunità colpite dallo tsunami con i primi progetti a medio termine. Il primo progetto “Educazione in contesto di emergenza per i bambini sfollati” partirà a febbraio e riguarderà la zona di Banda Aceh, in Indonesia: in circa un anno oltre 100 scuole temporanee saranno allestite in 10 campi di sfollati. Ne beneficeranno circa 40.000 bambini. Obiettivo del progetto è garantire il diritto all’educazione dei minori sfollati e ristabilire, attraverso la scuola, punti di riferimento per la popolazione infantile e adulta colpita dalla calamità. L’iniziativa prevede, in particolare, l’allestimento di spazi temporanei dove si svolgeranno le lezioni, la produzione e distribuzione di materiale didattico e scolastico; in una prima fase sono previste l’individuazione e la formazione di circa 390 insegnanti e successivamente di altri 1700. Infine, 75 scuole distrutte dallo tsunami, verranno rinnovate o ricostruite. Il progetto “Educazione in contesto di emergenza per i bambini sfollati” a Banda Aceh è finanziato da Edison, uno dei principali operatori del settore energetico italiano, con un contributo di 500mila euro. Continua intanto l’intensa attività di Save the Children che, da questa settimana, è impegnata anche nelle Isole Andamane, lo stato indiano maggiormente colpito dal maremoto, dove provvederà a censire i bambini orfani e separati per garantirne la protezione e la riunificazione con le famiglie; fornirà vestiario a 5000 famiglie; contribuirà alla ricostruzione di 60 asili infantili; fornirà supporto psicologico ai pescatori, una delle categorie più penalizzate dal disastro; invierà materiale scolastico e giochi e organizzerà attività educative e ricreative in alcuni campi sfollati.  
   
   
FIERA RESEARCH TO BUSINESS, ITALIA  
 
Bologna, 27 gennaio 2005 - Dal 28 febbraio al 1° marzo 2005 si svolgerà a Bologna la fiera internazionale 'Research to Business' (Rtob). L'evento di propone di incoraggiare i contatti tra i centri di ricerca pubblici italiani e le aziende private per favorire i progetti di ricerca industriale. Sarà anche considerata prioritaria la ricerca di nuove opportunità di collaborazione e di trasferimento tecnologico. Http://www.rtob.it/index2.asp?m=61&l=1&ma=22  
   
   
CASAMBIENTE - 10A EDIZIONE - 4-5-6 E 11-12-13 MARZO 2005 VILLA CASTELBARCO ALBANI – VAPRIO D’ADDA (MI)  
 
Vaprio d’Adda,27 gennaio 2004 – Ritorna a Villa Castelbarco l’importante appuntamento con Casambiente, il salone dell’arredamento che festeggia nel 2005 il suo decimo anniversario con un concorso dedicato ai visitatori e con la seconda edizione di Itinerarte. Dal 4 al 13 Marzo con la consueta formula week-end le più significative aziende italiane operanti nel mondo dell'arredamento presenteranno al pubblico le soluzioni più belle ed attuali per la casa: un’offerta ampia e diversificata, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza abitativa. Le soluzioni che sogni per la casa che ami - Nella suggestiva cornice settecentesca della villa, si potranno trovare nuove proposte per tutte le zone della casa: camere da letto matrimoniali e camerette, living room, cucine e bagni, sino agli arredi per giardini e terrazzi. Stili e soluzioni di design in un percorso che spazia dal contemporaneo al classico, dall’artigianato artistico fino all’arredo etnico. Ma i motivi per partecipare a Casambiente non finiscono qui: in occasione della decima edizione l’Ente Fiera del Barco ha deciso di riaprire le porte dei sotterranei della Villa e ha organizzato un concorso per tutti i partecipanti. Itinerarte - Percorsi d’arte, storia, natura Dopo il successo ottenuto lo scorso anno torna a Villa Castelbarco Itinerarte, l’evento che ha permesso di scoprire per la prima volta le bellissime gallerie sotterranee dell’edificio. Avvalendosi anche quest’anno della collaborazione di La Decima Arte, prima e unica Associazione di Guide Turistiche specializzate sul patrimonio storico, artistico e naturalistico della Martesana, l’Ente Fiera del Barco promuove un affascinante percorso dal titolo “Villa Castelbarco: da convento a Villa di delizie”. I visitatori potranno così ammirare il teatrino, classico esempio di architettura lombarda settecentesca e i sotterranei, meravigliose gallerie decorate a mosaici, fatte scavare nel 1835 dal Conte Carlo. Inedita l’apertura della Chiesetta, cappella in stile barocco in cui riposano le ceneri del Conte Giuseppe Simonetta, fondatore della Villa. Il grande concorso “Apriti Sesamo” Per rendere ancora più speciale questo decimo anniversario Casambiente ha riservato bellissimi premi per tutti i suoi visitatori, in palio con il concorso “Apriti Sesamo”. Partecipare è semplice: alla reception verrà consegnata una card con un codice a barre personale, con la quale, alla fine del percorso espositivo, si potrà tentare di aprire la porta della fortuna e vincere così uno dei numerosi premi messi in palio dalle aziende presenti alla manifestazione. Www.villacastelbarco.com  
   
   
SITEP: MATERIALI E TECNOLOGIE PER TETTO E PARETI. UNA MOSTRA-CONVEGNO CHE SI ESPONE PER AREE TEMATICHE. L’OCCASIONE DA NON PERDERE PER IL PROFESSIONISTA ATTENTO VENEZIA 7 – 9 APRILE 2005  
 
Venezia, 27 gennaio 2005 - La V edizione di Sitep - Tetto & Pareti, quale mostra-convegno internazionale sull’involucro casa, sbarca a Venezia dal 7 al 9 aprile del 2005. La manifestazione, dal 1998 biennale negli anni pari a Bari all’interno di Edil Levante Costruire, è dedicata ai materiali, alle tecnologie, ai sistemi ed ai prodotti destinati al costruire, al restaurare e alla manutenzione di tetti e pareti. Le novità sostanziali che caratterizzeranno l’edizione del 2005sono: prima manifestazione fieristica in assoluto rivolta all’edilizia che si tiene a Venezia; tre aree tematiche espositive (il tetto, le pareti, la sicurezza); ogni area avrà uno spazio dedicato alle dimostrazioni sull’impiego dei prodotti; Gli operatori di settore, a cui è riservata la manifestazione con ingresso ad invito, avranno la possibilità di visitare, dal giovedì al sabato compresi, le aree a tema del Tetto (strutture, prodotti per cperture, guaine impermeabilizzanti, finiture per il tetto, verde pensile, fumisteria, energia solare, macchine per lavorazione lamiera, attrezzature da lavoro), delle Pareti (materiali e sistemi per rivestimenti di facciata, coibentanti, sistemi di fissaggio) e della Sicurezza (dpi, attrezzature per cantiere e per il lavoro in quota). Non mancheranno i convegni, i cui temi per ora prevedono lo sviluppo di argomenti come “Il global service e la manutenzione nelle città d’arte”; “L’obbligatorietà della certificazione energetica degli immobili”; “La sicurezza in cantiere”; “L’idrogeno quale carburante in una città dall’equilibrio ecologico precario”. L’idea di scegliere Venezia come sede della prima edizione di Sitep - Tetto & Pareti versione itinerante, è nata da una serie di combinazioni non casuali: il periodo (7-9 aprile) coincide con l’inizio dell’anno edile e la ripresa dei lavori nei cantieri in tutta Europa; la disponibilità dei padiglioni del Vtp - Venezia Terminal Passeggeri in quanto non utilizzati per le partenze delle navi da crociera; l’Amministrazione comunale veneziana farà decollare nel 2005 il progetto di conversione dei mezzi di trasporto pubblico da carburante tradizionale ad idrogeno per essere la prima città italiana a mettere in pratica la soluzione contro l’inquinamento e per la riduzione dei consumi energetici; fare una fiera dell’edilizia in una città d’arte come Venezia che affascina per la sua suggestiva architettura ma con i problemi costruttivi, di manutenzione e di restauro che sono il perno della sua sopravvivenza per le testimonianze da lasciare ai posteri. Quindi argomenti di possibili incontri sulle tecnologie innovative per la conservazione, oppure convegni sugli aspetti derivanti dall’applicazione della sicurezza in cantiere, o sui temi strettamente legati alla manutenzione delle città d’arte troverebbero in Venezia la sede ideale per confronti e dibattiti tra aziende, amministrazioni pubbliche, università e professionisti addetti ai lavori. Inoltre, l’aver pensato di coinvolgere aziende provenienti dalle regioni dell’Alpe-adria vuole essere, oltre il dovuto riconoscimento ad una delle aree con la maggior concentrazione di produttori del settore, una fiera tecnica pensata e realizzata per i tecnici addetti ai lavori, senza dover o voler fare la celebrazione di lontani fasti del periodo austro-asburgico. L’ edizione del 2005 va vista come, analizzando le odierne problematiche in cui il mercato edile si dibatte, la svolta utile per un futuro meno pessimistico per i produttori, per i progettisti, per gli installatori, per le imprese edili, e perché no, anche per la signora Maria che nel mattone ha pensato di trovare il bene rifugio dei suoi investimenti.  
   
   
ALBATRON AL CEBIT 2005  
 
Milano, 27 gennaio 2005 – Albatron Technology, società leader nell’offerta di schede madri, schede video e monitor Lcd, sarà presente con un proprio spazio espositivo al Cebit 2005 di Hannover che si svolgerà dal 10 al 16 marzo. La Fiera Internazionale dell'lnformation Technology, delle telecomunicazioni, del software e dei servizi, patrocinata dalla Deutsche Messe Ag e giunta ormai alla ventesima edizione, costituisce, nel panorama internazionale, il più prestigioso evento dedicato alle tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni. Si configura quindi come il contesto privilegiato per Albatron Technology per esporre, in un’area di oltre 150 metri quadrati, le proprie novità per quanto riguarda schede madri, schede grafiche, sistemi barebone, display e monitor Lcd. In quell’occasione il management di Albatron avrà anche il piacere di ospitare presso il proprio stand i giornalisti interessati ad approfondire i segreti della tecnologia Albatron e ricevere delle anticipazioni sulle novità della casa taiwanese. Padiglione 23, stand B41  
   
   
DODGE VIPER SRT-10: IL 29 E 30 GENNAIO, L'APPUNTAMENTO CON LA LEGGENDA DODGE  
 
Roma, 27 gennaio 2005 - Il marchio Dodge è prestazioni senza compromessi, sensazioni forti, vetture dal carattere deciso. Nata dalla passione dei fratelli John ed Horace Dodge nel 1914, la Dodge Brothers Inc. Viene acquisita dal gruppo Chrysler nel 1928: da allora l'emozione di veicoli pensati per le corse ma costruiti in serie per il pubblico ha entusiasmato l'America. Il 29 e 30 gennaio, presso gli show-room del gruppo Chrysler, il marchio Dodge debutta in Italia presentando al pubblico l'auto che esprime appieno i valori del marchio: Dodge Viper Srt-10. Viper è simbolo di prestazioni assolute e guida al limite. Un autentico purosangue che rappresenta la massima espressione dell'automobile sportiva americana e l'icona del marchio Dodge. Presentata nel 2001 al North American International Auto Show, Viper Srt-10 è l'ultima evoluzione della Dodge Viper Rt-10 introdotta sul mercato americano nel 1995 di cui ne rappresenta la terza generazione e sarà la prima vettura del marchio americano ad essere commercializzata in Italia. Progettata nel reparto Performance Vehicle Operations (Pvo) del gruppo Chrysler, ora denominato Street Racing Technology, Viper Srt-10 è stata sviluppata per affinare ulteriormente le straordinarie caratteristiche dinamiche proprie della precedente Rt-10. Il risultato è una roadster ancora più rifinita, una granturismo dalla linea originale e dall'aspetto importante, che conserva appieno la sua immagine di autentica sportiva di razza. Dodge Viper Srt-10 è spinta da un 10 cilindri a V di 8.285 cc con monoblocco in alluminio da 506 Cv (372 kW). Il 90% della sua enorme coppia motrice - 72,5 kgm (712 Nm) - è disponibile tra i 1.500 ed i 5.600 giri/minuto. Dodge Viper Srt-10 ha sospensioni in alluminio a quattro ruote indipendenti a bracci oscillanti, nonché leggeri gruppi molle ed ammortizzatori in alluminio e differenziale autobloccante Dana 44-4 Hydra-lok sensibile alla coppia motrice. Le ruote in alluminio forgiato e lucidato (posteriori da 19", anteriori da 18") sono equipaggiate con pneumatici Michelin Runflat dotati di sensori per la bassa pressione. Doppie pinze anteriori Brembo 44/40 a cilindretti contrapposti con dischi da14 pollici e doppie pinze posteriori Brembo 42/38 a cilindretti contrapposti con dischi da 14 pollici assicurano una capacità frenante da primato: Viper Srt-10 è in grado di arrestarsi da 100 km/h di velocità in circa 30 metri. Dodge Viper Srt-10 accelera da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi, e raggiunge una velocità massima di 306 km/h.  
   
   
FUJITSU ANNUNCIA UN ACCORDO CON BOSCH PER LA CONCESSIONE IN LICENZA DI FLEXRAY - LA TECNOLOGIA SARÀ INTEGRATA NELLA NUOVA GENERAZIONE DI MCU DI CONTROLLO AUTOMOTIVE AVANZATO  
 
Basiglio (Mi), 27 gennaio 2005 - Fujitsu Limited ha annunciato l’acquisizione in licenza d’uso da Robert Bosch Gmbh del modulo Ip per il controllo della comunicazione Flexray (*1) . La licenza permetterà a Fujitsu di integrare l’Ip Flexray nei suoi Mcu (*2) per controllo automotive e di arrivare rapidamente sul mercato con prodotti d’alta qualità e di nuova generazione. Fujitsu attualmente offre una serie di Mcu dotate di protocolli d’interfaccia Can (*3) e Lin(*4) destinate a un vasto spettro di applicazioni di controllo automotive legate al corpo vettura e all’elettronica di comfort, al controllo del clima, al cruscotto, alla navigazione, alla sicurezza, alla sensoristica, alla trasmissione e al telaio. La crescita del volume d’informazioni e della complessità dei sistemi impone alle soluzioni di controllo in-car del futuro delle velocità di trasferimento dati maggiori e dei livelli di affidabilità superiori. Ottenendo in licenza l’Ip Flexray da Bosch, Fujitsu sarà in grado di introdurre più rapidamente sul mercato nuovi prodotti di controllo per applicazioni automotive caratterizzati da velocità di trasferimento e da livelli di affidabilità ancora più elevati. Il core Ip Flexray offre velocità di trasferimento dati fino a 10 megabit al secondo (10Mbps) e sfrutta un sistema bus che permette di predefinire i time slot necessari nell’ambito del bus di trasmissione per ottenere una maggiore affidabilità. L’integrazione dell’Ip Flexray in una Mcu single-chip permette di potenziare ulteriormente le prestazioni e il range d’utilizzo delle applicazioni elettroniche di controllo automotive. Fujitsu prevede di offrire una scheda prototipo basata su Fpga (*5) che permetterà ai clienti di integrare la tecnologia Flexray nei rispettivi prodotti con estrema facilità. La società prevede anche di offrire entro l’anno l’Ip Flexray sotto forma di soluzione Assp (*6) standard. Ciò permetterà ai clienti di utilizzare l’Ip Flexray con altri core Cpu nell’ambito del proprio sistema. Agli inizi del 2006 seguirà la prima Mcu con Ip Flexray embedded. Questa soluzione embedded sarà basata su un core Fr a 32-bit di Fujitsu (*7). Insieme ai prodotti offerti con interfaccia Can e Lin, i nuovi prodotti ad alta velocità equipaggiati con Flexray estenderanno la proposta Fujitsu di Mcu ad alta affidabilità per applicazioni di controllo automotive . Glossario e Note 1. Flexray Protocollo Lan di nuova generazione per applicazioni automotive. Garantisce alta affidabilità ed è adatto per svolgere funzioni di controllo avanzate. Raggiunge velocità di 10 megabit al secondo (10Mbps). Il Flexray Consortium sta promuovendo la standardizzazione di Flexray come protocollo di controllo avanzato per automotive di prossima generazione. Bosch è uno dei principali membri del Flexray Consortium. 2. Mcu Micro Controller Unit. Microprocessore ultra-compatto normalmente utilizzato per gli stessi scopi delle unità di elaborazione centralizzate (Cpu). Denominato anche microcontroller one-chip. 3. Can Controller Area Network. Protocollo Lan automotive ampiamente diffuso. Velocità massima di trasferimento: 1 megabit per second (1Mbps). 4. Lin Local Interconnect Network. Protocollo Lan utilizzato per le reti automotive a basso costo. Velocità massima di trasferimento: 20 kilobit al secondo (20kbps). 5. Fpga Field Programmable Gate Array. Circuito integrato “large-scale” (Lsi) programmabile che permette di variare - durante il progetto, durante la produzione o anche sul campo - il tipo di operazioni logiche svolte da un apparato elettronico. 6. Assp Application Specific Standard Product. Ic specializzato per una determinata applicazione. 7. Core Fr Cpu a 32-bit di Fujitsu per dispositivi embedded.  
   
   
SULLA VIA DELLA SETA CON RENAULT TRUCKS, ADVENTURE  
 
Parigi 27 gennaio 2005 — Renault Trucks parte sulle tracce di Marco Polo e lancia i suoi camion sulle piste mitiche della Via della Seta. Dal 2 aprile, 8 camion Renault ricongiungeranno le due capitali della seta: Lione e Pechino, con arrivo previsto in Cina nel mese di giugno. La carovana proseguirà quindi la sua strada, attraversando la Cina, per due mesi e mezzo. Oltre 20.000 km saranno percorsi attraverso l'Europa, la Turchia, l'Iran. Il Kazachistan, I'ouzbechistan, il Turkmenistan, il Kirghizistan, La Mongolia interna e la Cina. E' la prima volta che dei camion Renault coprono una tale distanza in modo ininterrotto, attraversando zone così impervie quali il deserto del Taklamakan, il cui nome significa "entrate e non ne uscirete più", e passando per le dune spettacolari del deserto del Gobi. 8 equipaggi si alterneranno al volante dei Renault Kerax 4x4 e 6x4 per questa spedizione fuori dal comune, una sfida tecnica eccezionale e un'avventura umana unica. 16 uomini e donne, dipendenti di Renault Trucks che per tutto l'anno di occupano della fabbricazione dei veicoli, sognavano da tempo di guidarne un giorno uno. Renault Trucks offre loro questa possibilità: installarsi al volante del loro camion, partire alla conquista della Cina e lanciare il concetto "Renault Trucks Adventure" quali autentici ambasciatori della marca! Durante il tragitto la spedizione verrà raggiunta da qualche pilota affermato, come per esempio Elisabete Jacinto, molte Dakar al suo attivo delle quali le ultime due a bordo di Renault Kerax, che apporteranno la loro esperienza ai novelli avventurieri. Renault Trucks intrattiene relazioni con la Cina fin dal 1959 data alla quale i suoi veicoli si chiamavano Berliet. Nel 1965 sono stati consegnati 11 250 camion e, contemporaneamente, è stato firmato un contratto per la licenza di fabbricazione di quattro modelli. Nel 2002 Renault Trucks ha firmato un contratto per il trasferimento di tecnologia motoristica con il gruppo Donfeng Motors e ha posto le basi di un futuro partenariato per la produzione locale di camion in comune. Nel febbraio del 2004, la firma di un progetto di Joint Venture concretizza la partnership delle due società. Renault Trucks, all'inizio del 2004 ha creato la filiale commerciale Rena_ult Truc,ks Cina in previsione di installare_ il proprio marchio in questo paese e diventare, a termine, un attore chiave del mercato. La spedizione "Via della Seta" è integrata nel programma ufficiale dell'anno della Francia in Cina; essa rappresenta la conclusione e il riconoscimento dell'efficacia e dello spirito di squadra specifici a Renault Trucks. La spedizione confermerà la legittimità di Renault Trucks nel mondo dei veicoli industriali quale uno degli attori principali a livello mondiale. Essa proverà anche l'affidabilità, la robustezza e le capacità di superamento dei Renault Kerax, nello specifico. Questa avventura sarà, per Renault Trucks, l'occasione per riallacciare il vecchio costume dei carovanieri, offrendo un foulard di seta lionese alle autorità delle capitali attraversate.  
   
   
HERTZ & FIG, IL MONDO DEL GOLF VIAGGIA CON HERTZ  
 
Milano, 27 gennaio 2005 - Hertz, la piu’ grande compagnia di autonoleggio al mondo, e F.i.g., la Federazione Italiana Golf, hanno firmato un accordo triennale di partnership in esclusiva che offre vantaggi a tutti i tesserati Fig. Da oggi, gli appassionati di golf potranno scegliere di viaggiare su auto a noleggio comode, spaziose e sicure in tutto il mondo. Tutti gli ultimi modelli delle migliori case costruttrici, tutti dotati di stereo e aria condizionata. Basterà qualificarsi come socio Fig per ottenere uno sconto fino al 10% sui noleggi in Italia. Anche all’estero, i soci Fig usufruiranno di sconti e vantaggi noleggiando Hertz in Europa (per esempio in Spagna e Francia dove sono concentrati molti campi da golf di sicuro interesse) e nel resto del mondo. Inoltre tutti gli associati Fig avranno la possibilità di iscriversi gratuitamente all’esclusivo Hertz # 1 Club Gold: un servizio di noleggio veloce, efficiente e personalizzato. In oltre 1000 punti di noleggio nel mondo si potrà ritirare l’auto prenotata direttamente nell’area di parcheggio degli uffici Hertz, mostrando semplicemente la patente di guida. E in piu’, grazie al servizio esclusivo Instant return,attivo nei principali aeroporti, i soci Fig potranno riconsegnare l’auto già nel parcheggio, senza passare per l’agenzia Hertz, ricevendo direttamente nel parcheggio la ricevuta del noleggio. Il tutto giusto nel tempo per scaricare le sacche da golf Sarà possibile prenotare le auto Hertz tramite il call center 199.11.22. 11 o su www.Hertz.it, il sito Hertz che offre anche informazioni sugli itinerari stradali e le previsioni del tempo. Fabio Spaccasassi, direttore Commerciale Hertz Italiana, ha così commentato: “L’obiettivo della partnership è consentire agli appassionati di Golf di muoversi in piena libertà in Italia e all’estero per praticare questo bellissimo sport. Le nostre auto e il nostro servizio faranno di ogni spostamento un viaggio comodo, rilassante e sicuro. Le tariffe riservate agli iscritti alla Fig, poi, sono assolutamente competitive." “Con questo accordo – ha commentato Franco Chimenti, presidente F.i.g.- la Federazione si avvale di un partner prestigioso e di assoluto valore. Inoltre i nostri associati potranno disporre di un servizio personalizzato e di qualità”.  
   
   
A BERGAMO DUE OPERE DI FABIO MAURI RICORDANO IL GIORNO DELLA MEMORIA  
 
Bergamo, 27 gennaio 2005 - La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e il Comune di Bergamo, Assessorato alla Cultura celebrano la ricorrenza del 27 gennaio “Giorno della Memoria” - anniversario della liberazione del campo di Auschwitz avvenuta nel 1945 - istituito in ricordo dello sterminio e della persecuzione del popolo ebraico e dei deportati italiani nei campi nazisti, con una mostra allestita al Teatro Sociale di Bergamo dal 28 gennaio al 20 febbraio 2005 di Fabio Mauri, un artista che ha sempre affrontato la tematica del dolore e della memoria in maniera intensa, impegnata e allo stesso tempo poetica; La scelta delle due opere esposte a Bergamo, Il Muro Occidentale o del Pianto e Gioiello-laiback (da Ebrea del 1971), è stata dettata non solo dalla loro indiscutibile valenza storica, ma anche dalla forza comunicativa che le caratterizzano. Entrambe raccontano, attraverso immagini poetiche e violente al tempo stesso, una storia di dolore, esilio, discriminazione, fanatismo e intolleranza: la storia tragica di un popolo che diventa paradigma dell’umanità. Mauri rielabora l’esperienza collettiva della guerra e lo shock provocato dalla scoperta degli orrori dei campi di concentramento attraverso un linguaggio artistico che è sinonimo di impegno pubblico e politico, affrontando temi come la violenza sociale e la responsabilità dell’individuo nel contesto storico. Il Muro Occidentale o del Pianto, proposto per la prima volta in occasione della Xlv Biennale di Venezia del 1993, è un muro monumentale realizzato con valigie di forme e dimensioni diverse e oggetti d’uso, tutti appartenuti a persone che hanno subito la deportazione. Ciascun bagaglio porta con sé la traccia di un vissuto personale e insieme collettivo. L’opera - che fa esplicito riferimento al Muro del Pianto di Gerusalemme, emblema della divisione, dell’esilio e della fuga – è stata presentata al pubblico in diverse occasioni e più recentemente al Royal Festival Hall di Londra e al City Art Centre di Edimburgo (1995), al Kulturhaus Altes Rathaus di Potsdam (1996), al Museo Pecci di Prato (1998) alle Scuderie Papali al Quirinale, Mercati di Traiano a Roma (2000) e ai Cantieri dell’Arte – ex Cartiere Binda a Milano (2004). Il Gioiello-laiback è l’oggetto-scultura espressamente scelto dall’artista per essere affiancato alla monumentalità del Muro e evocare, attraverso la sua dimensione intima e preziosa, un contrasto drammatico e denso di emozione. L’armonia e il fascino estetico del monile svelano, ad uno sguardo più attento un agghiacciante orrore: un’etichetta lo riconduce alla propria origine, ossia l’essere in realtà realizzato, come tutti gli oggetti di Ebrea, con parti umane. L’ornamento in oro e platino porta, infatti, incastonati ai metalli preziosi due denti. La scelta dell’artista – Gioiello-laiback è parte dell’installazione-performance Ebrea, realizzata per la prima volta nel 1971 – è allo stesso tempo un invito a scavare nella memoria e un monito. Dopo la prima presentazione alla Galleria Barozzi di Venezia, Ebrea è stata riproposta, ogni volta in diverse varianti decise dall’artista, in numerose sedi espositive tra le quali la Xlv Biennale di Venezia (1993), il Jewish Museum di New York (2001), il Castello Ujazdowskie, Centro per l’Arte Contemporanea di Varsavia (2001), il Museo del Corso a Roma e il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova (2004). Una composizione musicale, scelta dallo stesso artista, accompagnerà i visitatori, sottolineando la forza evocativa delle due opere. In occasione della mostra mercoledì 16 febbraio 2005, ore 21.00, allo Spazio Parolaimmagine della Gamec (Via S. Tomaso, 53) si terrà una conferenza dibattito di Fabio Mauri. Fabio Mauri è l’autore del primo della serie di dodici manifesti d’artista che durante l’arco dell’intero 2005 ricopriranno i muri della città di Bergamo. Il progetto War Is Over 60 anni di libertà 1945 – 2005, realizzato dalla Gamec e dal Comune di Bergamo Assessorato alla Cultura, rientra nelle celebrazioni per il 60° anno della Liberazione: ogni mese un artista internazionale è invitato a confrontarsi con le tematiche legate alla guerra ed alla libertà attraverso la realizzazione del lay-out di un manifesto. Al Teatro Sociale saranno presentate dal 28 gennaio al 20 febbraio Il Muro Occidentale o del Pianto (1993) e Ebrea (1971) www.Gamec.it    
   
   
LA MIA SERA FOTOGRAFIE DI ALFREDO CHIAPPONI  
 
Parma, 27 gennaio 2005 - Una città di notte è un teatro dell’anima. In cui il palcoscenico delle attività e del via vai di ogni giorno giace silenzioso e come abbandonato: un mondo in cui i rari esseri umani appaiono come figuri non identificati né distinguibili. Alfredo Chiapponi, noto pittore, ha voluto stavolta, eccezionalmente, ritrarre la città che ama (Parma) con un mezzo differente: la fotografia. E in una “luce” differente dal solito: la notte. Ma rendendo la fotografia materica e metafisica come la pittura. E’ questo il tema della mostra La Mia Sera che aprirà a Parma, presso la Galleria S. Ludovico (via Cavour) sabato 19 febbraio per chiudere il successivo 6 marzo. L’iniziativa è organizzata dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma. Chiapponi deve essersi aggirato a lungo per le strade deserte e silenziose di Parma in certe notti, soprattutto in certe serate invernali di pioggia battente, per accumulare il suo personalissimo bottino d’immagini, tutte proiezioni di un’introspezione attenta e meditabonda. In cui le fotografie di una città “in notturno” mantengono l’attiva partecipazione demiurgica di un pittore abituato a ricreare la realtà, piuttosto che a ritrarla: scorci di sbieco, strane prospettive segnate dall’allucinata luce dei lampioni, figure umane indefinite che si allontanano quasi ombre furtive nella notte, riflessi di pioggia sui marciapiedi e oltre i fasci di luce dei fari delle automobili, cumuli di foglie autunnali rovesciate per le strade. Su tutto, fortissimi chiaroscuri da film noir. Sono scorci più di natura interiore che fotografie: sovrapposizioni momentanee di stati d’animo, espressioni casuali della sintonia del mondo “dentro” con il mondo “fuori”: occorre però l’occhio di un artista per vedere al di là dell’oscurità fisica della notte. Le immagini sono velate dalla manipolazione fotografica di Chiapponi, che ha voluto al contempo sia togliere loro la tipica piattezza bidimensionale della fotografia a favore di una loro “pittoricizzazione”, sia avvolgerle con un’aura metafisica universale: quasi queste strade, questi monumenti, questi scorci non fossero Parma, ma qualsiasi città, qualsiasi paesaggio urbano nell’abbandono inconsueto della notte. La mostra, che è stata realizzata grazie al contributo di Banca Monte Parma e di Fondazione Monte di Parma, sarà aperta tutti i giorni tranne il martedì con orari 10 – 13 e 16 – 19 con ingresso libero. L’inaugurazione avrà luogo presso la Galleria S. Ludovico sabato 19 febbraio alle ore 18.  
   
   
A MILANO GIOVEDÌ 27 GENNAIO SECONDA CONFERENZA SULLA STORIA E LA CIVILTÀ DELLA POPOLAZIONE BRASILIANA DEI BORORO  
 
Milano, 27 gennaio 2005 – Questa sera alle ore 17.00, al Castello Sforzesco (sala consultazione della Raccolta Bertarelli), si terrà la seconda conferenza sulla storia e le tradizioni del popolo indigeno brasiliano dei Bororo. Protagonista della serata sarà l’architetto Andrea Perin che parlerà di “Io sono Bororo. Allestimento meticcio per una mostra dialogica”. Anche questo incontro si inserisce nelle attività collaterali organizzate nell’àmbito della mostra “Io Sono Bororo. Un Popolo Indigeno Del Brasile Tra Riti E Futebol”, aperta fino al 27 febbraio, al Castello D’albertis - Museo delle Culture del Mondo di Genova. L’esposizione, promossa dall’Associazione Missioni Don Bosco - Torino, dall’Associazione Noi per Loro - Torino, dal Centro de Cultura “Padre Rodolfo Lunkenbein” - Meruri (Brasile), dal Comune di Genova e dalla Missão Salesiana de Mato Grosso - Campo Grande (Brasile). L’iniziativa è curata da Maria Camilla De Palma, con la collaborazione di Silvia Forni, Elisabetta Gatto e Andrea Perin, insieme a un comitato scientifico composto da Mario Bordignon, Aivone Carvalho e Padre Gonçalo Camargo Ochoa, e illustra la storia e la cultura del popolo brasiliano dei Bororo di Meruri, che vive nella foresta del Mato Grosso. Questo è il primo esempio in Italia, di una mostra realizzata in stretta collaborazione con la popolazione indigena, in cui il ruolo degli studiosi non è stato quello di modificare il messaggio della mostra attraverso una visione occidentale della cultura Bororo ma, anzi, quello di affiancarli lasciandoli liberi di raccontare la storia della loro cultura, senza filtri. Il progetto scientifico, infatti, nasce da un lavoro di equipe tra antropologi, missionari e comunità indigena durato 6 anni, che ha avuto come scopo un percorso di consapevolezza intrapreso attraverso la comunicazione tra gli oggetti storici dei musei e la comunità di provenienza, e che ha portato anche alla creazione di un centro culturale – il Centro de Cultura Bororo “Padre Rodolfo Lunkenbein” sorto nella missione salesiana di Meruri. In esposizione si trovano oggetti bororo “antichi” provenienti da collezioni museali - Museo Etnologico Missionario di Colle Don Bosco (Asti) e Museu Dom Bosco di Campo Grande (Brasile) - costituite nel primo ‘900, a fianco di oggetti rituali o legati alla vita quotidiana, come ornamenti corporali, bambole, astucci penici, archi, frecce, ceste e strumenti musicali, realizzati appositamente per la mostra e strettamente collegati alla dimensione rituale e religiosa della loro esistenza, ma anche oggetti occidentali in uso nel villaggio. L’esposizione è accompagnata da un catalogo Silvana Editoriale. L’incontro si terrà, alle ore 17.00, L’iniziativa si collega alla mostra “Io sono Bororo. Un popolo indigeno del Brasile tra riti e futebol”, in programma a Genova, fino al 27 febbraio. Io Sono Bororo. Un popolo indigeno del Brasile tra riti e futebol Genova, Castello D’albertis - Museo delle Culture del Mondo (Corso Dogali 18) Fino al 27 febbraio 2005 Orari: da martedì a domenica, 10-17 Per informazioni: Direzione Craai - Ufficio mostre tel. 02.884.63833/4 - 63654  
   
   
AUDIORAMA LA BAND DI PUNTA DELLA NUOVA SCENA POP URBANA, SI CANDIDA COME RIVELAZIONE DEL 2005  
 
Milano, 27 gennaio 2005 - L’accattivante singolo “Vengo da te” sta conquistando tutti: è in rotazione nelle radio e il videoclip è in onda su Allmusic, Rock Tv, Mtv. A giorni il disco “Audiorama”, per l’etichetta indipendente Terzo Millennio-divinazione / Self. Ecco gli appuntamenti live di febbraio: 8 Camaleon – Parma; 12 Pink Village – Torino; 16 Hops – Civitanova Marche (Mc); 17 Hologramm – Isso (Bg); 18 Sold Out - Camino al Tagliamento (Ud); 19 Pow Wow – Milano; 20 Klakson - Reggio Emilia; 23 Charlie’s – Mantova; 25 Indie Rock Club – Casale Monferrato (Al). Www.audiorama.biz  
   
   
MONDIALI DI SCI. ZANELLO: "TUTTO PRONTO. SCOMMESSA VINTA"  
 
Milano, 25 gennaio 2005 - A tre giorni dall'inaugurazione ufficiale dei Campionati Mondiali di sci in Valtellina sono ore febbrili per gli addetti ai lavori impegnati a definire gli ultimi dettagli della macchina organizzativa. E' tutto pronto, salvo pochi ritocchi. Dalla sala stampa, pronta a ospitare oltre 550 tra giornalisti e agenzie accreditate, al nuovo centro accrediti realizzato nella zona del Pentagono, già sede del palazzetto del ghiaccio e luogo di eventi sportivi e di spettacolo. Anche il grande parcheggio davanti al parterre è pronto e proprio oggi è stato ufficialmente omologato: 14 mila metri quadri per 450 posti auto da cui raggiungere in pochi metri la tribuna, costruita esattamente a metà tra le cabinovie del Ciuk e di Bormio 2000. Tremilacinquecento i posti a sedere, sovrastati da un parterre con 62 postazioni televisive. Anche un gruppo di volontari giunti dal Canada è pronto ad aiutare l'organizzazione affinché tutto vada per il meglio. In totale saranno 1.200 le persone che lavoreranno per i Mondiali. Per il pubblico, che da venerdì 28 comincerà ad affluire in alta valle, sono a disposizione due grandi parcheggi a sud di Bormio, dopo le gallerie, mentre un altro parcheggio è a nord, nella zona del golf; a questi si aggiunge il parcheggio coperto da 160 posti realizzato accanto alle terme. Un servizio di navette effettuerà i collegamenti da e per le piste, secondo orari prestabiliti. Trasporti e posteggi sono gratuiti. I bus navetta che svolgono servizio urbano sono stati triplicati per l'occasione, con tempi di attesa ridotti a 5 - 7 minuti. E con il Treno della Neve, realizzato in collaborazione tra Regione Lombardia, Ferrovie Nord Milano e Trenitalia, si potrà raggiungere Bormio da Milano in 3 ore e 45 minuti durante i sedici giorni dell'evento iridato. Tanti i vantaggi per lasciare a casa l'auto: il biglietto al costo di 20 euro (15 se si parte da Lecco) darà diritto a uno sconto del 30 % sull'acquisto dello skipass (perché, spiegano, gli organizzatori, durante le gare si potrà normalmente sciare sulle piste), del 40 % sul noleggio delle attrezzature sciistiche e al 50 % di riduzione sull'ingresso al parterre per assistere alle gare. Anche la piazza del Kuerc si appresta a trasformarsi in una sorta di palcoscenico: su un lato c'è la grande struttura in vetro e cemento della televisione austriaca Orf, che dal cuore di Bormio manderà in onda un talk show in diretta dedicato ai Mondiali; sull'altro lato le passerelle per le cerimonie di premiazione, le manifestazioni collaterali e di intrattenimento e, a pochi metri, lo spazio di Casa Italia. "E' una scommessa che tutti insieme stiamo vincendo - ha ricordato l'assessore regionale al Turismo, Massimo Zanello, oggi a Bormio per una visita a impianti e infrastrutture - grazie al grande sforzo che istituzioni e privati hanno profuso per giungere preparati all'appuntamento mondiale. Un evento che è cresciuto tantissimo nella consapevolezza generale, della popolazione locale e degli appassionati dello sci, come una grande vetrina di promozione della nostra montagna e del territorio lombardo. Lo è stato nel 1985, e lo sarà sicuramente anche questa volta. Ora mancano solo le vittorie dei nostri atleti e, in particolare, di quelli lombardi". Un ringraziamento particolare è arrivato dal sindaco di Bormio, Renato Pedrini, secondo il quale "senza il contributo della Regione Lombardia non si sarebbero potute realizzare molte opere infrastrutturali indispensabili per lo sviluppo economico dell'alta valle".  
   
   
OPEN VILLAGE IN VAL DI FIEMME PER LA MARCIALONGA. DAL 27 AL 30 GENNAIO L'EVENTO ITINERANTE CHE ANNUNCIA TORINO 2006 APPRODA A CAVALESE  
 
Cavalese, 26 gennaio 2005 - Dopo la tappa di Merano, l'Open Village Torino 2006 approda, dal 27 al 30 gennaio, in Val di Fiemme in occasione della Marcialonga, la tradizionale maratona di 70 km su sci di fondo che da 32 anni si svolge nel Cavalese nell'ultimo weekend di gennaio. L'evento itinerante, ideato per promuovere in tutta Italia i Giochi Olimpici del prossimo anno, continua il suo viaggio con il Truck Torino 2006 aperto al pubblico a Cavalese di fronte all'Azienda di Promozione Turistica e con uno stand promozionale all'interno del Palacongressi. Nei quattro giorni sono previste anche attività promozionali con le mascotte Neve e Gliz che domani sera parteciperanno alla sfilata e alla festa per la Minimarcialonga, e domenica saranno all'arrivo della gara e alla premiazione dei vincitori. Torino 2006 Open Village è il tour che toccherà le montagne di tutta Italia con lo scopo di far conoscere i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali: un'anteprima itinerante dello spettacolo che comincerà tra 400 giorni. L'animazione e l'intrattenimento sono alla base delle tappe dell'Open Village: uno staff di animatori si occupa d'intrattenere il pubblico con attività di promozione delle discipline olimpiche e paralimpiche e con giochi a tema. Il programma si snoda soprattutto nei momenti della giornata in cui la gente si riversa nelle zone interessate dall'evento. Le prossime tappe dell'Open Village Torino 2006 sono: Val Gardena (2-4 febbraio) Roccaraso (18-20 febbraio)Cortina (25-27 febbraio) Courmayeur (11-13 marzo). Www.torino2006.org  
   
   
PROSEGUE SECONDO I PROGRAMMI LO SVILUPPO DELLA CHEVROLET WTCC ALAIN MENU E NICOLA LARINI PROVANO LA CHEVROLET LACETTI WTCC  
 
 Roma, 27 gennaio 2005 - Il pilota svizzero, Alain Menu, e il suo compagno di squadra, Nicola Larini, hanno provato per la prima volta la Chevrolet Lacetti Wtcc sul circuito del Mira a Nuneaton, Gran Bretagna. Dopo il primo shakedown, avvenuto sulla stessa pista due settimane or sono, la prima Chevrolet Lacetti Wtcc è stata sottoposta ad un’ampia serie di test nelle officine della Rml. Prima di questo secondo assaggio di pista, anche il telaio è stato oggetto di prove relativamente alle sospensioni con l’intenzione di ottimizzare molle ed ammortizzatori. Una seconda auto è stata testata con pneumatici della francese Michelin. Eric Nève, Responsabile Motorsport Chevrolet Europe, ha seguito le prove al Mira e non ha potuto che rallegrarsi per i progressi fatti. “Il progetto è perfettamente in linea con i tempi, fatto assolutamente positivo in una start up come il programma Chevrolet Wtcc. Ma ciò che conta ancora di più è che non vi sono state spiacevoli sorprese, e questo mette in evidenza la professionalità e la conoscenza tecnica di Rml. L’esperienza del team insieme a quella dei nostri piloti consentirà di fare i necessari, costanti progressi indispensabili per arrivare pronti, il prossimo marzo, alla prima gara”. Come Rob Huff, che per primo ha provato su pista la Chevrolet Lacetti Wtcc, così Nicola Larini è rimasto contento della vettura, con cui ha corso un’intera mattina: “L’auto sembra non necessitare di un grande lavoro di sgrossatura, è veramente una buona base su cui lavorare. È ben bilanciata e sono sicuro che faremo importanti progressi nei prossimi test di Albacete. Qui abbiamo corso con un motore di prova, il propulsore definitivo lo potremo testare in Spagna e rappresenterà il più importante passo in avanti verso la vettura finale. A parte ciò, abbiamo lavorato alla configurazione di vari assetti e cercato di adattare i rapporti alle mie necessità. Sono davvero rimasto sorpreso perché non ho avuto il minimo problema con la guida a destra nonostante fossi seduto per la prima volta dalla parte ‘sbagliata’. Non vedo l’ora di poter testare nuovamente l’auto in Spagna, questa sfida mi sta regalando delle piacevoli sensazioni”. Altrettanto positivo è stato Alain Menu, che ha guidato l’auto dopo pranzo: “Un pomeriggio veramente interessante, dal momento che per la prima volta lavoravo con il team. È difficile farsi un’idea esatta delle cose dal momento che i circuiti di prova non sono quelli su cui poi si corre veramente, tuttavia l’impressione generale è che disponiamo di solide basi, il che non è una sorpresa se si conosce il pedigree di Rml. Avremo un’idea più precisa di dove ci troviamo dopo il primo test di Albacete in programma a febbraio, tuttavia oggi è stato un giorno positivo per costruire le relazioni all’interno del team”. La squadra si concentrerà ora sulla preparazione di due vetture per i test in Spagna, tre giorni di prove sul circuito di Albacete, ad inizio febbraio.