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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Maggio 2005
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TELECOM MEDIA TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2005, REDATTA PER LA PRIMA VOLTA SECONDO I NUOVI PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS I RICAVI CONSOLIDATI DEL TRIMESTRE AMMONTANO A 72,4 MILIONI DI EURO E REGISTRANO UNA CRESCITA ORGANICA PARI ALL’8,1%IL RISULTATO OPERATIVO È PARI A -31,9 MILIONI DI EURO (-17,2 MILIONI NEL PRIMOTRIMESTRE 2004)  
 
Roma, 9 maggio 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Media (Gruppo Telecom Italia), riunito il 6 maggio  sotto la presidenza di Riccardo Perissich, ha esaminato e approvato la Relazione trimestrale al 31 marzo 2005. A partire dal 2005, Telecom Italia Media redige secondo i principi contabili Ias/ifrs le relazioni trimestrali, la relazione semestrale in forma consolidata e il bilancio consolidato annuale (per quanto riguarda il bilancio d’esercizio gli stessi principi verranno adottati a partire dall’esercizio 2006). Pertanto, ai fini di una maggiore chiarezza nella rappresentazione dell’andamento del Gruppo, anche le informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie del 2004 sono state opportunamente riclassificate e rettificate secondo i principi e gli schemi contabili previsti dagli Ias/ifrs per renderle confrontabili con le risultanze del primo trimestre 2005. Inoltre, la cessione di Tin.it e Virgilio per 950 milioni di euro consente a Telecom Italia Media di dotarsi di adeguate risorse finanziarie per lo sviluppo del core business dei media, con riferimento in particolare al digitale terrestre, segmento che offre interessanti prospettive di sviluppo ma che richiede importanti investimenti in infrastrutture e contenuti. In quest’ambito si collocano i recenti accordi raggiunti da La7 per rilevare l’emittente televisiva nazionale Elefante Tv e per acquistare impianti e frequenze televisive della concessionaria Delta Tv. Risultati del Gruppo Telecom Italia Media relativi al primo trimestre 2005 I ricavi ammontano a 72,4 milioni di euro, in leggera flessione (-2,5%) rispetto ai 74,3 milioni del primo trimestre 2004; escludendo l’effetto negativo dovuto alle variazioni di perimetro derivanti dalla cessione di partecipazioni minori, la crescita organica è pari all’8,1% grazie al positivo apporto dell’Area Television che ha registrato un incremento dei ricavi pari al 25,8%. Per quanto riguarda la redditività, il primo trimestre 2005 di Telecom Italia Media è stato significativamente influenzato delle attività di start up del digitale terrestre che hanno inciso per -11,9 milioni di euro sul risultato operativo (rispetto a -1,4 milioni nel primo trimestre 2004). Conseguentemente, l’Ebitda (risultato operativo ante ammortamenti) del periodo è pari a -22,2 milioni di euro (-12 milioni nel primo trimestre 2004) e il risultato operativo ammonta a -31,9 milioni di euro (-17,2 milioni nel primo trimestre 2004). Il risultato netto del primo trimestre 2005 migliora dell’8,5% attestandosi a -17,6 milioni di euro (-19,2 milioni nel primo trimestre 2004). A tale risultato contribuiscono, come già precisato, le attività internet destinate ad essere cedute (+6,9 milioni di euro) e le imposte stanziate a seguito dell’adesione al consolidato fiscale di Telecom Italia (8,6 milioni). Gli investimenti del periodo sono pari a 15,3 milioni di euro, di cui 10,8 milioni di euro per l’acquisto di diritti, 2,9 milioni di euro per l’attività di sviluppo del digitale terrestre e 1,6 milioni di euro per altri investimenti. L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2005 è pari a 199,7 milioni di euro (170,7 milioni al 31 dicembre 2004); l’aumento dell’indebitamento è sostanzialmente determinato dai sopracitati investimenti (15,3 milioni di euro) per il digitale terrestre e per nuovi contenuti necessari a supportare la crescita dell’audience e dal cash flow (17,6 milioni), solo in parte compensati da incassi per dismissioni di partecipazioni per 3,9 milioni di euro. Risultati Delle Aree Di Business Nel Primo Trimestre 2005 Television - I ricavi complessivi dell’area ammontano a 33,2 milioni di euro ed evidenziano un significativo incremento (+25,8%) rispetto al corrispondente periodo del 2004 (26,4 milioni di euro) grazie all’andamento della raccolta pubblicitaria lorda che è cresciuta del 21,6% rispetto al primo trimestre 2004. Il risultato operativo è pari a -28 milioni di euro (-14,5 milioni nel primo trimestre 2004), prevalentemente per effetto dei maggiori costi e investimenti in contenuti necessari per supportare la crescita dell’audience e delle già citate attività di start up del digitale terrestre che hanno avuto un impatto sul risultato operativo per 11,9 milioni di euro (1,4 milioni nel primo trimestre 2004). Escludendo queste ultime, il risultato operativo si attesta a -16,1 milioni di euro (rispetto a -13,1 milioni nel primo trimestre 2004). La7 grazie al piano di rilancio e al nuovo progetto editoriale partito lo scorso autunno, ha ottenuto importanti miglioramenti nei risultati di ascolto: infatti, l’audience share media progressiva dei primi tre mesi del 2005 è pari al 2,5% (+15% rispetto al 2,2% del primo trimestre 2004) e rappresenta il miglior risultato raggiunto nel primo trimestre negli ultimi anni. Conseguentemente, migliorano anche i ricavi che si attestano a 19,1 milioni di euro (+32,9% rispetto ai 14,4 milioni del primo trimestre 2004) e la raccolta pubblicitaria lorda, pari a 23,3 milioni di euro (+22,8% rispetto al primo trimestre 2004). Oltre alla conferma dei programmi “storici” di maggior successo dell’emittente, sono state introdotte alcune novità nel palinsesto che hanno avuto un riscontro positivo. Nella tradizione delle rete, inoltre, sono stati rinnovati gli appuntamenti sportivi con eventi internazionali selezionati (Coppa Uefa, Torneo 6 Nazioni di Rugby) oltre alla novità del calcio sul digitale terrestre. Con particolare riferimento a quest’ultima offerta, a fine trimestre risultavano distribuite 560.000 schede prepagate, confermando così il trend positivo delle vendite. Mtv consolida e rafforza le sue posizioni nel mercato pubblicitario italiano e si conferma leader nel segmento televisivo per i giovani registrando ricavi per 15,8 milioni di euro (+22,2% rispetto allo stesso periodo del 2004) e una raccolta pubblicitaria lorda pari a 16,2 milioni di euro, in aumento del 20% sul primo trimestre 2004 ampiamente sopra gli andamenti del mercato totale (+4% circa, fonte Nielsen Media Research). Mtv Italia si caratterizza oggi come un network multicanale che integra più media: dalla Tv ad internet, dal satellite agli eventi sul territorio, fino ad arrivare alle proposte avanzate di telefonia. Il netto rafforzamento editoriale e commerciale nell’ambito della televisione free si è pertanto coniugato con un’ulteriore articolazione dell’offerta in terreni non tradizionali. Mtv prosegue inoltre nel processo di evoluzione editoriale: il 21 marzo ha lanciato la nuova stagione dei “blooming days”, che ha portato un rinnovamento nei contenuti e nell’estetica della rete. Office Products & Services (Buffetti) - I ricavi dell’area per il primo trimestre 2005 ammontano a 37,2 milioni di euro (38,2 milioni nel primo trimestre 2004); la variazione si deve principalmente al decremento dell’office automation e dei prodotti e accessori di telefonia. Nonostante tale diminuzione, prosegue il trend positivo del settore con l’Ebitda che si mantiene in linea con il primo trimestre 2004 attestandosi a 5,1 milioni di euro e con il miglioramento dell’indebitamento finanziario netto che scende a 22,7 milioni di euro dai 24,2 milioni al 31 dicembre 2004. Attività Destinate Ad Essere Cedute Internet - I ricavi dell’Area di Business Internet (Divisione Tin.it e Matrix Spa-virgilio) nel primo trimestre 2005 ammontano a 78,4 milioni di euro (+4,8% rispetto al primo trimestre 2004) con un Ebitda pari a 17,8 milioni di euro (+77,2% rispetto al primo trimestre 2004). Tin.it nel primo trimestre 2005 ha registrato ricavi pari a 69,7 milioni di euro (+4,5% rispetto ai 66,8 milioni del primo trimestre 2004); l’Ebitda si attesta a 16,5 milioni di euro (+59,7% rispetto al primo trimestre 2004) e il risultato operativo è pari a 11,8 milioni di euro (5,1 milioni nel corrispondente periodo del 2004). Nel trimestre, inoltre, è proseguito lo sviluppo della rete Wi-fi che ha raggiunto al 31 marzo i 785 hot spot, di cui 673 attivi e 112 in fase di attivazione; è salito a 320.000 il numero di clienti Adsl (+72% rispetto al primo trimestre 2004). Matrix, con il portale e motore di ricerca Virgilio, nel primo trimestre 2005 ha realizzato ricavi per 10,2 milioni di euro (+7,9% rispetto al primo trimestre 2004); l’Ebitda è positivo per 1,3 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al primo trimestre 2004 (-0,3 milioni di euro) e migliora il risultato operativo passando da una perdita di 1,7 milioni di euro nel primo trimestre 2004 al break even del primo trimestre 2005. Al 31 marzo 2005 gli utenti di Virgilio sono circa 15 milioni di visitatori unici (+5% rispetto al 31 marzo 2004) e le pagine viste sono state 2,3 miliardi (+18% rispetto al 31 marzo 2004). Evoluzione Della Gestione - In conseguenza della cessione delle attività Internet a Telecom Italia, ci si attende che la società incassi 950 milioni di euro, realizzando una significativa plusvalenza; pertanto per l’esercizio 2005 si prevedono un risultato ed una posizione finanziaria netta positiva. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre adeguato lo statuto sociale alle recenti disposizioni normative introdotte alla disciplina dei Mercati Regolamentati (c.D. “Regolamento Mercati”). In particolare, per quanto riguarda il diritto di intervento in Assemblea degli azionisti, sarà sufficiente la comunicazione dell’intermediario autorizzato quale requisito per l’ingresso del socio in assemblea, senza la necessità di produrre la certificazione di partecipazione al sistema di gestione accentrata.  
   
   
TRIMESTRALE CASTA DIVA PICTURES: 1,8 MILIONI TRA FATTURATO E ORDINI  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Casta Diva Pictures, la casa di produzione di Andrea De Micheli e Luca Oddo, archivia la sua prima trimestrale con un risultato superiore alle aspettative. Il fatturato è sopra il milione di euro, mentre gli ordini acquisiti ammontano ad altri 800.000 euro, per un totale tra fatturato e ordini di 1,8 milioni. Nei suoi primi tre mesi Casta Diva Pictures ha realizzato 7 produzioni, e ne ha altre 6 in cantiere, per clienti quali, tra gli altri, Procter&gamble, Oviesse, Acqua San Benedetto, Blu Farm. “Siamo veramente soddisfatti di questi risultati” affermano Andrea De Micheli e Luca Oddo, “soprattutto in considerazione della situazione generale del mercato, che definiremmo ancora stagnante. Casta Diva Pictures è strutturata in modo soddisfacente e agile: abbiamo un team di producer veramente affiatati ed efficienti che oltre ad avere un solidissima esperienza, acquisita sul campo, sanno anche sfruttare appieno le possibilità offerte dalle nuove tecnologie, riuscendo a snellire il lavoro e a contenere i costi generali. Se il flusso di lavoro continuerà con il ritmo dei primi tre mesi raggiungeremo il break-even subito dopo l’estate, e questo ci consentirà di pensare con serenità agli investimenti programmati”. Tra i registi impiegati nelle produzioni spiccano i nomi dell’americano Michael Givens, dello spagnolo Felix De Castro e degli italiani Lorenzo Bassano, Fabrizio De Giuseppe, Daniele Ermolli, Riccardo Paoletti. Per quanto riguarda le location delle produzioni, queste sono state girate a Milano, Roma, Praga e Città del Capo. I film realizzati sono andati in onda in Italia, Francia, Austria, Germania, Grecia, Regno Unito, Belgio, Repubblica Ceca e nei Paesi Baltici.  
   
   
IL GRAND PRIX DI PUBBLICITÀ ITALIA RINNOVA L’APPUNTAMENTO CON IL MONDO DELLA COMUNICAZIONE  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Si terrà il 16 maggio la serata di premiazione della Xviii edizione del premio dedicato alle migliori strategie di marca. Il Grand Prix, l'evento più importante in Italia per i professionisti del mondo della comunicazione, è giunto alla Xviii edizione. La manifestazione ha acquistato sempre crescente fama grazie al prestigio del gruppo editoriale a cui appartiene Pubblicità Italia, la rivista che lo istituisce: Vnu leader mondiale nel marketing e business information. Il premio si caratterizza sia per la modalità con cui si svolgono le selezioni, sia per la giuria chiamata a votare direttamente in sala, che consta di circa mille professionisti del settore della comunicazione tra direttori creativi, manager d’azienda, giornalisti e uomini dello spettacolo. Nel corso della serata di gala, presentata da Piero Chiambretti, viene premiata la migliore strategia di comunicazione dell'anno e sono assegnati premi particolari a personalità che hanno saputo rappresentare, innovare o utilizzare la comunicazione in modo particolarmente efficace. Famosi nomi delle istituzioni e del mondo della comunicazione sono chiamati a premiare altrettanto illustri personaggi, che nei più differenti settori hanno saputo distinguersi per iniziative di comunicazione vincenti. Nel corso degli anni numerose personalità della scena pubblica si sono avvicendate sul palcoscenico del Grand Prix: protagonisti dello spettacolo come Lella Costa, Pippo Baudo, Megan Gale, Fiorello, Mike Bongiorno e uomini del mondo dell'industria come Giulio Malgara, Marco Tronchetti Provera e Alessandro Profumo. Sono stati premiati personaggi politici quali Roberto Formigoni, Rosy Bindi e Susanna Agnelli. La selezione per decretare il vincitore assoluto avviene attraverso un sistema di votazione elettronico. Nel 2004 l’ambito trofeo è stato conferito allo spot Heineken, ideato dall’agenzia Jwt, che ha poi partecipato come finalista al The New York Festivals, grazie alla collaborazione del Grand Prix con il prestigioso premio internazionale. Maria Stella Gallo, responsabile marketing ed eventi di Pubblicità Italia dice: “Siamo molto soddisfatti del livello raggiunto dalla manifestazione che ha saputo crescere e rinnovarsi negli anni. Il Grand Prix testimonia e spesso anticipa le tendenze del mondo della comunicazione e aziendale più in generale, grazie alla possibilità di far incontrare in un momento unico di scambio e interazione i principali attori del settore”. La Xviii edizione del Grand Prix si terrà il 16 maggio 2005 alle 20,30 presso il Teatro Manzoni a Milano.  
   
   
MS&L MAVELLIA BELLODI: CHANGE MANAGEMENT NELLA CONTINUITÀ NASCE MS&L ITALIA ADRIANA MAVELLIA MANTIENE LA CARICA DI PRESIDENTE, DANIELA CANEGALLO DIVENTA AMMINISTRATORE DELEGATO  
 
Milano, 9 maggio 2005. Ms&l Mavellia Bellodi, storica agenzia di Relazioni Pubbliche fondata da Adriang Mavellia e Agnese Manassi, si è trasformata il 5 maggio in Ms&l•italia. Adriana Mavellia continuerà a mantenere la carica di Presidente, mentre quella di Amministratore Delegato viene assunta da Daniela Canegallo, già Direttore Generale. Canegallo entra in agenzia nel 2001 a seguito dell'acquisizione da parte di Mavellia Ms&l di Chiappe Bellodi Associati, l'agenzia fondata dal grande pioniere delle Rp italiane, Aldo Chiappe. Il cambiamento di marchio è l'ultimo atto di un processo di change management avviato già nel 1997 con l'ingresso del network americano Ms&l (Manning, Selvage & Lee - Gruppo Publicis) nel capitale di Mavellia Relazioni Pubbliche e culminato, con la cessione dell'intero pacchetto azionario allo stesso network, alla fine del 2004. "Si conclude un percorso di internazionalizzazione" ha commentato Adriana Mavellia, "avviato otto anni fa. Con lungimiranza il network, in perfetta sintonia con i fondatori, ha desiderato confermare la continuità del management italiano per non disperdere un patrimonio di conoscenze che, sommando la nostra storia a quella di Chiappe Bellodi, capitalizza alcuni decenni di lavoro professionale. Ora, la struttura è pronta ad affrontare nuove sfide: il cambiamento sempre più rapido del sistema dell 'informazione; la necessità di personalizzazione sempre più mirata dei messaggi; l'utilizzo concretamente innovativo, al di fuori delle mitizzazioni forzate, dei nuovi media." "La forza di Ms&l•italia è la sua `antropologia' distintiva", afferma Daniela Canegallo "un gruppo dirigente forte, motivato e giovane che si è formato negli anni attraverso l'esperienza sul campo in un 'agenzia abituata ad essere leader, a cui si è aggiunto un intenso programma di formazione, in Italia e all'estero; una base di giovani selezionati dalle migliori scuole di comunicazione e un nucleo di senior consultant che rappresentano una `banca dati' unica sia per il mercato che per le nuove leadership da coltivare." continua Canegallo: " L'ambizioso obiettivo che ci poniamo è di superare i record del triennio passato che sono stati decisamente soddisfacenti, sia in termini di fatturato che di profitto, nonostante fosse già operativo il processo di change management. Il valore qualitativo del team aggressivo e molto preparato di oggi ci fa essere estremamente positivi circa le nostre future performance."
curriculum di Daniela Canegallo Laureata in Lettere Moderne a Genova, si specializza nella comunicazione presso l'Isforp, la scuola di Relazioni Pubbliche creata a Milano da Aldo Chiappe, ed effettua alcuni stage all'estero. Nel 1987 inizia la propria attività di agenzia presso Chiappe Bellodi Associati. In una prima fase lavora su clienti dell'area corporate ed economico-finanziaria, come Credito Italiano, Abb, Aci, Delta Airlines, Banca d'America e d'Italia. In quel periodo i suoi mentori sono Aldo Chiappe e Marco Squarcini, con i quali approfondisce i temi della comunicazione istituzionale verso l'esterno e verso l'interno. Proprio per differenziare l'immagine e il business dell'agenzia, Aldo Chiappe le affida la responsabilità di un team di comunicazione marketing e prodotto: si tratta di collaborare al rilancio di Slim Fast in Italia, con la campagna che vede come testimonial Maurisa Laurito e, il secondo anno, Adriano Panatta. Il gruppo marketing si consolida poi con l'acquisizione di clienti come Lee Jeans (sponsorizzazione del Pistoia Blues Festival), Fater (comunicazione per il brand Pampers) e infine Procter&gamble, per cui lancia la campagna "Fuori dai denti" firmata dal brand Az. Consolidato il settore marketing/prodotto, Canegallo ritorna alla comunicazione corporate e di crisi; collabora al caso Smith-kline Beecham (emergenza per un product recali), con Hugo Boss (comunicazione corporate e accreditamento del top management presso la stampa economico – finanziaria), Europ Assistance (comunicazione istituzionale e marketing), British Airways (comunicazione corporate e crisis) e Generai Electrics (comunicazione istituzionale Ge Plastics). Nel 1996 entra a far parte del Cda dell'agenzia Chiappe Bellodi. Nel 1997, capitalizzando esperienze precedenti, fonda la divisione healthcare, occupandosi del lancio di Cibalgina Due Fast per Novartis, a cui si aggiungono in breve tutti gli altri brand otc dell'azienda; verranno poi – tra gli altri – J&j, Bristol Meyers Squibb, Aventis. Dall'ottobre 2001, con l'acquisizione di Chiappe Bellodi Associati da parte di Mavellia Ms&l, Canegallo affianca Adriana Mavellia nel marketing e nel new business della nuova agenzia Ms&l Mavellia Bellodi. Nel gennaio 2004 Daniela Canegallo è nominata Direttore Generale e gestisce con successo le cinque divisioni (Corporate, Finance, Technology, Marketing e Healthcare), mantenendo alti i livelli di fatturato e profittabilità, nonostante il processo di change management in atto. A maggio del 2005 Daniela Canegallo è nominata Amministratore Delegato di Ms&l•italia. Un'antica vocazione per l'insegnamento viene soddisfatta con la docenza a corsi specializzati nell'ambito della comunicazione promossi dal Sole 24 Ore e da Ied Comunicazione. Daniela Canegallo è ligure, nata nell'agosto del 1962. E' sposata con Giovanni Bacci, toscano, ex campione di nuoto e ingegnere, e nella vita privata si dedica a lui e ai suoi due bambini, Giacomo di sette anni e Ludovica di cinque.
Curriculum di Adriana Mavellia
Adriana Mavellia è Presidente di Ms&l•italia, agenzia di relazioni pubbliche da armi ai vertici della classifica delle società operanti in Italia. Ha fondato con Agnese Manassi, nel 1978, negli anni in cui la cultura della comunicazione d'impresa si affermava nel nostro paese, l'agenzia Mavellia Rp. La sua esperienza professionale a tappe, giocata sempre nell'area della comunicazione e dell'informazione, è quella di un comunicatore integrato: nel direct marketing, alla Seat-pagine Gialle; nel giornalismo, presso una casa editrice specializzata; nella pubblicità e promozione nel gruppo Ata-univas e infine nelle relazioni pubbliche, nelle società Agenpress, Prima, e successivamente, Mavellia Relazioni Pubbliche. Dal 1997 entra a far parte del network internazionale Ms&l (Manning Selvage & Lee), sommando alla carica di Presidente anche quella di componente dell'European Executive Committee. Nell'ottobre 2001 con l'acquisizione di Chiappe Bellodi, dà vita alla nuova società Ms&l Mavellia Bellodi; nel febbraio 2002 acquista il 50% di Chiappe Revello società di Genova specializzata in public affairs, ambiente e trasporti. Dal 1998 al 2001 ricopre la carica di Presidente di Assorel, l'Associazione delle Agenzie di Relazioni Pubbliche a servizio completo, per due mandati consecutivi. Durante la sua Presidenza l'associazione avvia e consolida una serie di progetti quali: l'osservatorio interno Assorel per misurare il mercato degli investimenti nelle relazioni pubbliche; lo "studio biennale agenzia-utenti" in collaborazione con Makno-ballester per valutare i contorni delle agenzie di r.P. In Italia; il sito dell'Associazione; la collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali per la realizzazione di interventi di comunicazione per la ristrutturazione di Pompei e Venaria; il premio Marco Borsa e progetti in collaborazione con l'area confindustriale. Ha fatto parte del Consiglio di Pubblicità Progresso e del Consiglio della Commissione per la Pubblicità istituita presso il dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E' oggi Vice-presidente del Gruppo Comunicazione di Assolombarda. Ha creato il Master in Relazioni Pubbliche presso lo Ied Comunicazione di Milano il cui corpo docente è costituito prevalentemente da professionisti dell'agenzia Ms&l•italia e partecipa a docenze e seminari come il Master Upa presso Ca' Foscari, la Giornata della Comunicazione d'Impresa di Assolombarda, il Master de Il Sole 24 Ore e l'European Business School. Adriana Mavellia è pugliese nata nel maggio del 1949. E' sposata con Enrico Guidotti, genovese, ex campione di pallanuoto; ha un figlio, Roberto, esponente con lo pseudonimo di Bo130 del movimento d'avanguardia "Street-art". Ha due cani, due case a Milano e in Liguria. Ama particolarmente lirica e giardinaggio. E' membro del Rotary Club di Milano ovest.
 
   
   
SUCCESSO D’IDEE E DI PUBBLICO ALLA TAVOLA ROTONDA ASSIRM: DIBATTUTO IL CONTRIBUTO DELLE RICERCHE DI MERCATO ALLO SVILUPPO DELL’INNOVAZIONE AZIENDALE  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Nell’ambito dell’Viii Corso Assirm (Associazione italiana fra gli istituti di ricerche di mercato, sondaggi e ricerca sociale) si è svolta il 5 maggio all’Università Cattolica di Milano, una tavola rotonda sul tema “Innovazione aziendale e ricerca di marketing: quale ruolo per la ricerca?”, con la partecipazione di rappresentanti delle imprese industriali e degli istituti; ha moderato Cecilia Gobbi, direttore generale Assirm. Rita Cantarini, manager delle ricerche di Fater (produttrice di Lines, Pampers ecc.) ha messo in luce l’importanza dell’organizzazione del settore ricerche nella sua azienda: in Fater le ricerche hanno il valore strategico di poter guidare il marketing, Anche perché le ricerche di mercato non dipendono dalla direzione marketing, ma sono sullo stesso piano di tutte le direzioni dell’azienda. L’autonomia significa autorevolezza e possibilità di essere imparziali di fronte ai brand manager. Questa impostazione non è condivisa da Cinzia Marchetti, manager delle ricerche di mercato della Barilla, per la quale l’utilità delle ricerche non dipende tanto dall’autonomia organizzativa ma dalla spinta alla creatività. Le ricerche aiutano il marketing a filtrare l’informazione, riducendo la ridondanza dei troppo numerosi dati informativi. In questo modo si lavora per l’innovazione: non bisogna parlare di bisogni, ma individuare desideri e aspettative, non si tratta di fare nuovi prodotti ma di lavorare per nuovi modi di vivere, spingendo il marketing a utilizzare l’immaginazione. Si può scoprire qualcosa di nuovo? Con domande nuove – sostiene Cinzia Marchetti – si scopre il nuovo, ma occorre saperle fare. Di organizzazione ha parlato anche Marcello Ciannamea, direttore delle ricerche di prodotto Rai, che ha sottolineato i particolari aspetti dei “prodotti” Rai e delle connesse ricerche: il marketing di prodotto consente agli istituti di lavorare in contatto con gli autori e i programmisti, che accettano solo le percezioni qualitative. Le ricerche analizzano il linguaggio di un concept di fiction dal numero zero alla messa in onda, e quando si parla di linguaggio, la Rai deve avere risultati analizzati secondo i soggetti, i pubblici e le reti. Ciò comporta una tale specializzazione che finora sono pochi gli istituti in grado di lavorare con la Rai. Ai direttori delle ricerche hanno risposto due personalità degli istituti: Luigi Ferrari, presidente Assirm e presidente People, ha insistito su due concetti, autorevolezza e coraggio, necessari per creare il “sistema ricerca”: aziende più istituti per raggiungere la simmetria grazie alla partnership (che non c’è sempre). Mario Abis consigliereAssirm e presidente Makno, con un appassionato e lucido intervento ha deplorato che spesso il ricercatore è un burocrate che certifica l’esistente, mentre deve nascere una nuova figura di ricercatore con una cultura d’impresa che oggi generalmente manca: starà sul mercato – ha detto – chi è capace di prevedere i processi formativi e che saprà incentivarli nelle aziende. Ma ha concluso: “Oggi siamo all’anno zero dei processi innovativi”. Fra gli interventi di un pubblico molto interessato, è da notare quello di Mimma Novelli Pellegrino (Delfo), entusiasta di aver partecipato per la prima volta ad un dibattito sulle ricerche che non ha trattato aria fritta, ma ha fornito elementi originali di approfondimento per una reale collaborazione fra aziende ed istituti.  
   
   
IL COMUNICATTIVO: TEMI E OSPITI DAL 9 AL 13 MAGGIO : AMORE, LA COMUNICAZIONE DIFFICILE  
 
Roma, 9 maggio 2005 - Lunedì 9 maggio “Amore, la comunicazione difficile” Valerio Merola. Elisabetta Fernandez, sessuologia. Biagio D'angelo, amministratore Mediahook e ideatore della Miele single school. Per la rubrica “Il libro ad alto tasso comunicativo” “Media e pubblicità in Italia” di Franco Brigida, Paolo Baudi di Vesme e Laura Francia (Francoangeli editore). Lo dice una recente indagine Istat che evidenzia un aumento delle separazioni e dei divorzi in Italia che resta, comunque, in coda alla graduatoria tra i paesi occidentali. Alla rottura contribuisce di certo una maggiore libertà di decisione della donna da sempre considerata come l'elemento più debole della coppia, che si è conquistata parità nella vita sociale e lavorativa. Ma è tutta l'organizzazione familiare a conoscere grandi cambiamenti. In una ricerca congiunta dell'università Bocconi di Milano e di quella della Pensylvania sulla bassa fecondità in Europa è emerso che il Paese più fecondo è l'Islanda, seguita da Irlanda, Francia e Norvegia. Paesi come l'Italia e la Spagna sono nel gruppo considerato a bassa fecondità. Martedì 10 maggio “La comunicazione divertente” Aldo Vigevano, direttore commerciale Gardaland. Giovanni Scafoglio, responsabile relazioni esterne e comunicazione Mirabilandia. Occhi spenti e bocche che non sorridono. Sono questi gli effetti più visibili dello stato depressivo che colpisce tutti noi, poveri cristi, tempestati quotidianamente da notizie che riportano fatti drammatici e violenti. Si capisce bene allora il successo che stanno riscuotendo i luoghi come i grandi parchi di divertimento, strutture nate pensando ai bambini ma che poi si sono rivelate ideali per adulti stressati perché sono in grado di stimolare il Peter Pan che è dentro ognuno di noi, sollecitano l’attrazione per il magico, danno momenti di completo distacco dalla realtà proiettando grandi e piccini in una dimensione fantastica parallela a quella reale dove si può vivere il sogno di un’infanzia felice. Attraverso i giochi si ha la possibilità di vivere quanto trasmesso dalla letteratura infantile, dai fumetti o dalle pellicole di cartoni animati. Ed è anche vero che la voglia di fuga dalla realtà è presente a ogni età. Mercoledì 11 maggio “Cinema alternativo” Ivano De Matteo, regista e ideatore Utopia film. Franco Rina, giornalista La7, ideatore e direttore Cinemadamare film festival. Per la rubrica “Il Comunicattivo in direzione”, ideata per illustrare i compiti, i ruoli, lo stile e le finalità che diversificano i vari media italiani interviene il direttore editoriale e del “Tg La7”, Giulio Giustiniani. Come comunicare attraverso il cinema con film autoprodotti. Giovedì 12 maggio “Eventi, la grande comunicazione” Benedetto Condreas, organizzatore eventi Officine Goa. Rocco Lucente, responsabile promozione Akeda servizi. Per la rubrica “Pungilingua” interviene il presidente dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini. L’evento è la manifestazione più celebrativa per presentare una novità, un’idea, una creazione, un progetto o una realizzazione. Nell’accezione comune sta per avvenimento, o fatto importante e, nell’era della comunicazione come quella attuale, se non appari, se non si parla di te nel bene come nel male, per i media non esisti o non esiste l’idea o il prodotto. Diceva Victor Hugo che “Niente come il sogno genera l’avvenire”, ma per avere un futuro il sogno deve essere pubblicizzato e l’evento è senza dubbio uno dei mezzi mediatici che più può colpire l’attenzione della gente. Ma organizzare un evento in un’epoca in cui il pubblico è così distratto e abituato a pensare alla grande non è facile e, soprattutto, non è facile che abbia risonanza e successo, elementi questi che portano ad acquistare credibilità grazie all’ingresso nel circuito mediatico fino a raggiungere le redazioni dei programmi radiotelevisivi o della carta stampata. Venerdì 13 maggio Il “Confessionale del Comunicattivo”: l’ospite di questa settimana è l’astrofisica Margherita Hack. Parla dei limiti della scienza, del linguaggio del cosmo, della vita extraterrestre e di televisione. Per intervenire sul forum del Comunicattivo e ascoltare le puntate: www.Ilcomunicattivo.rai.it  
   
   
RADIO 1 RAI: EMMA BONINO AL “CONFESSIONALE DEL COMUNICATTIVO” : “IL NOSTRO SISTEMA INFORMATIVO È CLOROFORMIZZATO”  
 
Roma, 9 maggio 2005 - Venerdì 6 maggio alle 15.37 su Radio 1 Rai Emma Bonino è stata l’ospite del “Confessionale del Comunicattivo”, laboratorio dei linguaggi della comunicazione ideato e condotto da Igor Righetti. Ecco un estratto dell’intervista realizzata da Igor Rigetti. Da bambina che cosa sognava di fare da grande? Come tutti non sapevo molto bene, quindi passavo dall’infermiera all’attrice. Poi invece la vita, essendo bizzarra, in qualche modo ha un po’ deciso per me, ma quello che sapevo è che volevo studiare. Nel dopoguerra in un piccolo paesino del Nord non era così scontato. Sono riuscita, invece, a fare il liceo classico, l’università e poi l’incontro col partito radicale all’epoca con Marco Pannella. E ho trovato la mia strada. Ha fatto qualcosa come attrice? No, mi si legge l’espressione dalle facce che faccio quindi credo che saprei fingere poco. È troppo espressiva… Da tutti i punti di vista mi si dice. Nella sua infanzia è vissuta in campagna. Ama le atmosfere agresti? No, credo per un problema di contrappasso. I miei genitori avevano una piccola cascina in campagna subito dopo la guerra e io ne ho un ricordo molto difficile. Ricordo grandi freddi, caldi afosi d’estate, lunga strada nella neve per andare a scuola. Ho un ricordo di una campagna molto difficile. Forse per questo adoro il mare, non lo so. Diversamente da molti non amo andare in campagna, a volte penso di essere allergica al verde. Perché a me la campagna ricorda appunto una vita molto dura per i miei genitori. Una delle poche volte che ho visto mio padre piangere è stato quando una grandinata aveva distrutto tutto il raccolto. A me la campagna è rimasta dentro come una vita difficilissima. Quindi mai un soggiorno in un agriturismo? No. Quanta influenza hanno avuto i suoi genitori nella sua formazione, nella sua irrequietezza, nel suo essere pasionaria? Credo moltissima. Siamo una famiglia in cui ci è stato insegnato il senso del dovere. C’erano poi anche dei diritti, ma innanzitutto ci hanno insegnato che le cose costano e si guadagnano, che lo sforzo è un elemento essenziale della vita e che prima dei piaceri vengono i doveri. Questo senso del dovere mi attraversa completamente, persino troppo. È soddisfatta di ciò che fin qui ha realizzato? Io no di tutta evidenza. Mi sembra che abbia fatto cose e mi sembra che ogni giorno ne rimangano troppe da fare. Quando mi sveglio la mattina e mi guardo allo specchio non mi vergogno di me stessa. Però mi sembra sempre che potrei fare di più, che avrei potuto fare di più o fare meglio. Sono un po’ torturata da questo senso del dovere. In quali settori? La mia passione è la politica, poi mi piacciono molte altre cose ma rimangono degli hobby. E ho l’impressione che se fosse stata un’intervista avrei potuto farla meglio, se fosse stata una presenza televisiva avrei potuto essere più efficace. E sempre mi dico “mi sono dimenticata”. Se mi fossi impegnata di più avrei potuto essere più efficace quando ho presentato il problema delle donne in Afganistan. Ho sempre la sensazione che resta molto da fare e pure quando mi sforzo al meglio in realtà esiste sempre un margine in più. A volte mia sorella mi dice che è anche un dato di arroganza quello di pretendere sempre di più da se stessi. A me però non sembra così. È una ricerca verso la perfezione? Non lo so. La perfezione è una cosa che non mi appartiene proprio francamente. Ha rimpianti? No. Devo dire che non ho neanche troppi rimorsi a parte quello che le ho detto prima. Certamente rimpianti no. Sicuramente vivere vuol dire scegliere e quindi scegliere significa selezionare una cosa e non un’altra. Io ho scelto di non avere figli, per esempio, ma non ne ho nessun rimpianto. Fu proprio una scelta. Che cosa fa quando ha dei dubbi? Quando ho dei dubbi, e accade anche troppo spesso, ho l’abitudine di consultarmi molto. Non solo all’interno del partito ma con una serie di persone, italiane e non, a cui sono molto legata. Questo processo di consultazione perenne è un elemento abbastanza distintivo del mio modo di essere. È stata l’unica donna a essere candidata alla presidenza della Repubblica. Se fosse stata eletta quali provvedimenti avrebbe preso? Io feci, a differenza di molti altri, un manifesto, una lettera aperta in cui dicevo come avrei voluto essere presidente. Credo nella Costituzione essendo quella che è e quindi nel rispetto più assoluto e formale, ma penso che nel nostro Paese il presidente della Repubblica dovrebbe evitare di intervenire quotidianamente su qualunque elemento e ricordarsi, invece, molto bene di essere il presidente del Consiglio superiore della magistratura e del Consiglio di difesa. Insomma, un tipo di presidenza meno interventista sul quotidiano, anzi molto riservata da questo punto di vista, ma una presidenza di attuazione e implementazione rigorosa della lettura della Costituzione. C’è qualcosa che avrebbe voluto dire ma che non ha mai detto? A volte sì mi trattengo, ma in effetti vorrei avere degli strumenti per governare almeno certi fenomeni, certi settori. Penso anche di averne la capacità e la dedizione. Poi non lo dico mai chissà perché? Non è così, però non lo dico mai ma è vero. Progetti? Di progetti ne ho anche troppi, con le difficoltà di non avere mai una lira, di spendere più del 50% del mio tempo a cercare soldi. Ho un progetto che mi sembra molto buono sull’informazione e sostegno dei democratici nel mondo arabo, ma anche lì non si capisce chi lo voglia sostenere finanziariamente parlando. Adesso poi evidentemente questa campagna referendaria sulla procreazione assistita, sulla responsabilità individuale, sul rapporto con la scienza, mi appassiona moltissimo. Mi prenderà molto impegno, cosa che però faccio molto volentieri. Ha mai pensato a un programma televisivo? No, mi basterebbe che mi invitassero più spesso. Perché non la invitano così spesso? Io credo che in qualche modo questo è un Paese dove il sistema informativo, anche quello Rai o Mediaset, è molto conformista, molto cloroformizzato. Per cui una voce fuori dal coro fa strano e poi non è facilmente controllabile. Non ho interessi di centrodestra o centrosinistra e dire quello che si pensa pare sia diventato rivoluzionario nel nostro Paese. Questo è, salvo momenti eccezionali, il destino non solo mio, di Marco Pannella non ne parliamo. In cui uno per avere accesso a “Porta a porta”, dico per dire, dove altri stanno sdraiati ripetutamente deve raccogliere un milione di firme tutte autenticate per il referendum. Oppure deve avere fatto uno sciopero della fame o della sete. Non essendo molto omologati o omologabili, in realtà un po’ per paura di cerca di mettere il bavaglio, che la forma più normale per allontanare una persona. Che opinione ha dei politici italiani? A me sembrano molto introvertiti. Mi pare che si guardano un po’ l’ombelico. Lo sforzo di trovare gli equilibri all’interno di queste coalizioni li rende poi poco attenti ai problemi grandi e piccoli del nostro tempo. D’altra parte è anche vero che siamo, contrariamente a quanto i cittadini votarono col referendum del ’92, l’unico Paese europeo in cui ci sono quindici o venti partiti quando i cittadini giustamente avevano capito che, come in Inghilterra o in altri Paesi, ne bastano due o tre. Quindi con questo sforzo di mediazione continua, di litigi sul nome trovo la classe politica molto ombelicale che, molto spesso, non riesce a dare neanche un’indicazione di come governare i problemi del nostro tempo. Crede nell’amore? Ah sì, è fondamentale. Sia in quello uomo-donna sia in altre forme. Io certo non ho fatto figli ma, in qualche modo, sento di averne perché li vedo, li conosco un po’ in giro in tutto il mondo. Ma anche l’amicizia è una forma di amore. Sono molto legata a mio fratello e a mia sorella, ed è una grande ricchezza, una grande forma d’amore. L’amore ho molti aspetti ecco. Soffre di solitudine? Sempre, anche per la vita che faccio. Io normalmente mi sveglio quasi sempre in una stanza d’albergo di una città diversa e vado a casa anche in una stanza d’albergo o in una casa, che sia al Cairo o non so dove, in cui accendo io la luce. E, ovviamente, questi sono i costi della mia passione politica. Ha parlato del Cairo. Lei ci vive per studiare l’arabo. Legge anche il Corano? No, ma non per disdegnare. Confesso che non letto mai neanche la Bibbia. Vado e vengo dal Cairo perché cerco di fare anche bene il parlamentare europeo. Leggo e capisco i giornali, capisco Al Jazeera, mi ha interessato studiare l’ arabo dal punto di vista politico. L’esistenza è fatta di scelte o c’è destino? Di scelte. Scelte, scelte, ogni giorno, ogni momento. Giuste o sbagliate che siano sono scelte. Di che cosa ha paura Emma Bonino? Ho paura sempre. Mi viene l’ansia persino quando devo parlare in pubblico, cosa che fa un po’ ridere, ma per me ogni intervento pubblico è come il primo intervento che ho fatto da giovanissima deputata nel ’76 ad un dibattito sulla fiducia o sulla sfiducia al governo Andreotti. Però mi ha molto rasserenato una cosa che ho letto una volta e che dice “il coraggio non è non avere paura ma saper governare la paura”. Da questo punto di vista sono anche coraggiosa. Che cosa vede nel suo futuro? In realtà qualcuno mi diceva l’altro giorno “ti vedrò a novant’anni ancora, se ci arrivi, a raccogliere firme”. Penso che abbia ragione. Uscendo dall’aeroporto, credo fosse in Sudan non ricordo, incontro un signore italiano che dice “io a lei la incontro sempre negli aeroporti dei posti più strani”. Credo che continuerò a vivere così.  
   
   
“DAL GENNAIO 2003 PER I GIORNALISTI INPGI REGIME DI TOTALE CUMULABILITÀ TRA PENSIONI DI ANZIANITÀ CON REDDITI DA LAVORO DI QUALUNQUE NATURA”  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Non c’è pace per l’Inpgi sul fronte della libertà di cumulo. Da Milano piomba sulla testa dell’Istituto una mazzata inesorabile sotto forma di sentenza. L’istituto deve osservare le stesse regole dell’Inps in tema di libertà di cumulo, come prescrive l’articolo 76 (punto 4) della legge 23 dicembre 2000 n. 388, in forza del quale “le forme previdenziali gestite dall’Inpgi devono essere coordinate con le norme che regolano il regime delle prestazioni e dei contributi delle forme di previdenza sociale obbligatoria, sia generali che sostitutive”. La controversia, come scrive il giudice, è stata decisa fondamentalmente sulla base di una adeguata valorizzazione dell’articolo 76. Questo è quanto emerge dalla motivazione di una sentenza, firmata dal giudice del lavoro R. Punzo del Tribunale di Milano e depositata il 4 maggio in cancelleria, che ha accolto le ragioni del giornalista Ck, difeso dall’avvocato Patrizia Sordellini. Il giudice nel dispositivo della sentenza (reso noto il 10 febbraio) ha scritto: “Il tribunale di Milano, disattesa ogni altra domanda ed eccezione, dichiara che il regime di incumulabilità tra pensioni e redditi di lavoro applicato al ricorrente è in contrasto con l’articolo 76 legge n. 388/2000, condanna il convenuto (Inpgi, ndr.) a restituire quanto al periodo pregresso gli importi decurtati dal trattamento pensionistico”. Il giudice ha dichiarato compensate le spese di giudizio (data la novità della causa). I vertici dell’Inpgi dovranno restituire in fretta tutti i quattrini non percepiti da Ck. L’articolo 388 (Ii comma) del Cp, in caso contrario, li espone a una ritorsione micidiale: il carcere fino a tre anni. Quei quattrini negati formano un credito tutelato dalla legge. Negli anni 70 un amministratore di una grande società venne addirittura arrestato per non aver eseguito una sentenza civile di condanna al pagamento di un credito a favore di un dipendente. In sintesi, la controversia verteva sulla legittimità del comportamento dell’Inpgi che, a partire dal gennaio 2002, ha applicato nei confronti del giornalista/ricorrente, un trattamento in materia di cumulo oggettivamente peggiorativo rispetto a quello previsto dalla disciplina comune. Più precisamente, anziché applicare per il periodo da gennaio 2002 a dicembre 2002, una trattenuta nella sola misura del 30% sul rateo mensile di pensione dovuto in conformità all’art. 72 (2° comma) della legge 23 dicembre 2000 n. 388 (c.D. Finanziaria 2001) nonché consentire per il periodo successivo il pieno cumulo fra rateo pensionistico e reddito da lavoro dipendente – secondo quanto previsto dall’articolo 44 della legge 27 dicembre 2002 n. 289 (c.D. Finanziaria 2003) - l’ente previdenziale ha operato, all’inizio, una decurtazione del rateo pensionistico spettante al ricorrente nella misura del 50%, applicando l’articolo 15 del proprio Regolamento approvato con D.m. 24 luglio 1995 e, successivamente, ha azzerato l’erogazione del trattamento pensionistico, quando il ricorrente è stato di nuovo assunto... La svolta è maturata con l’art 44 della legge 289/02 (Finanziaria per il 2003), la quale “ha introdotto il regime della totale cumulabilità tra pensioni di anzianità con redditi di lavoro di qualunque natura, quando i titolari abbiano 37 anni di contributi e 58 anni di età, consentendo inoltre in via transitoria a chi già fruisca alla data del 1.12.2002 di trattamento di anzianità, di accedere (se sprovvisto dei requisiti di età e di anzianità contributiva) alla totale cumulabilità, dietro pagamento di una somma di denaro da calcolare secondo i criteri prefissati dalla norma stessa”. Scrive ancora ilm giudice: ““Non è possibile "salvare" l'attuale regime di incumulabilità (neppure invocando l'esigenza del perseguimento dell'obiettivo tendenziale dell'equilibrio di bilancio, che ‑ come affermato dalla Corte Costituzionale con la sentenza n° 437/02 ‑ non può comunque essere assicurato, "con il ricorso ad una normativa che, trattando in modo ingiustificatamente diverso situazioni sostanzialmente uguali, si traduce in una violazione dell'art. 3 della Costituzione" valido per i pensionati dell'Istituto convenuto a fronte di quello, opposto, ormai acquisito con riguardo alla generalità dei cittadini”. Il giudice in sostanza ha fatto propri tutti gli argomenti giuridici sollevati dal presidente dell’Ordine di Milano e di cui c’è una forte traccia nel portale dell’Ordine e nelle pagine di Tabloid oggi consultabile online  www.Odg.mi.it
Ed ecco il testo integrale della sentenza: Tribunale Di Milano Sezione Lavoro Repubblica Italiana
In Nome Del Popolo Italiano Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Milano, in persona del .Dott. R. Punz0, all'udienza di discussione del 10/02/05 ha pronunciato la seguente Sentenza nella causa civile n° 9571/03, promossa da: C.k. Elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Pa. Sordellini ‑ Milano che lo rappresenta e difende come da delega in atti - Parte Attrice nei confronti di I.n.p.g.i. ‑ Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani "Giovanni Amendola" el. Dom. Presso lo studio dell'avv. Fr. De Sio - Milano, che la rappresenta e difende come da delega in atti - Parte Convenuta Oggetto: Previdenza Fatto E Diritto ‑ Visto i1 ricorso, depositato in data 16.12.2003, con cui il dott. Ck, giornalista professionista, ha esposto: che 1'Inpgi gli ha riconosciuto con decorrenza 1.11.2000 trattamento pensionistico di anzianità per lorde Lit. 000.130.686, sulla base di 419 contributi mensili accreditati presso 1'Inpgi e 41 contributi presso l'Inps (36 anni e otto mesi complessivi); che egli a partire da gennaio 2002 ha instaurato un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con la Bkk; che 1'Inpgi, in applicazione del regolamento dell'Istituto, che consente il cumulo tra redditi di lavoro autonomo e pensione solo limitatamente alla metà, ha comunicato la decurtazione del 50% del rateo mensile della pensione; che dopo che il rapporto lavorativo del ricorrente è divenuto di carattere subordinato, l'Inpgi ha sospeso per intero la corresponsione della pensione; che a nulla sono valse le ripetute istanze intese ad ottenere la cumulabilità del trattamento pensionistico con i redditi da lavoro, in applicazione delle nuove disposizioni di legge introdotte dal 2000 in poi; e ha chiesto: come da conclusioni in atti, sull'assunto dell'illegittimità dell'art. 15 Regolamento Inpgi (approvato con D.m. 24.7.1995) e della diretta applicabilità nei confronti dell'Inpgi, dell'art. 72 L. N° 388/2000 e 44 L. 289/2002, la condanna dell'Inpgi a restituirgli le somme indebitante trattenute oltre che ripristinargli, dal settembre 2003, il trattamento previdenziale illegittimamente sospeso; Vista la memoria di costituzione, con cui la parte convenuta ha resistito, contestando il fondamento delle avversarie domande, di cui ha chiesto il rigetto, deducendo, tra 1' altro, di avere modificato con delibera 106/01 e poi del 19.5.2004 la disciplina del cumulo tra redditi da lavoro e pensioni; All'esito del deposito di note difensive, e della discussione, terminata in data odierna, e seguita dalla lettura del dispositivo sotto riportato, il Giudice Osserva quanto segue. Rilevato preliminarmente che si verte in tema di trattamenti pensionistici su base "retributiva" e non "contributiva", la presente controversia ha ad oggetto esclusivamente questioni di diritto, essendo invece i fatti pacifici. Assume la difesa del ricorrente che 1'Inpgi, in forza dell'art. 76 L. 388/2000, non può applicare ai giornalisti dipendenti, in materia di cumulo tra redditi e pensione, un trattamento deteriore rispetto a quello previsto per la generalità dei lavoratori comuni, e che peraltro ove l'art. 2 d.Lsvo 30.6.1994, da solo ovvero in combinato disposto con l'art 76 cit. Consentisse una diversa interpretazione, sarebbe incostituzionale (e in tal senso ha sollevato questione di costituzionalità per contrasto con gli arti. 3, 4, 35 e 38 Cost.) L'inpgi, in sostanza, afferma, invece, che esso fruisce di ampia autonomia e che ‑ come ribadito dai Ministeri vigilanti - le norme dell'assicurazione generale obbligatoria non hanno automatica applicazione nei confronti degli enti previdenziali privatizzati , i quali hanno soltanto facoltà di recepirle o meno, tenendo conto degli equilibri di gestione dei propri bilanci . Il ricorso è fondato per quanto di ragione . Storicamente, in passato il divieto di cumulo pensione - redditi da lavoro é stato mano a mano esteso alla generalità dei pensionati. La legge n. 421 del 1992, delegando il Governo al riordino del sistema previdenziale ha posto tra i criteri direttivi, quello dell' “armonizzazione ed estensione della disciplina in materia di limitazione al cumulo delle pensioni con i redditi da lavoro subordinato ed autonomo per tutti i lavoratori pubblici e privati" (art. 3, comma 1, lettera m), prevedendo anche che la concessione della pensione di anzianità avvenisse dopo l’effettiva cessazione dell’attività lavorativa, dipendente o autonoma, con identici criteri di non cumulabilità tra pensione e retribuzione o reddito da lavoro autonomo” (art. 3, comma 1, lettera n, punto 4). L’art. 10 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503, nel testo modificato dall’art. 11 della legge n. 537 del 1993, ha disposto, per tutte le forme previdenziali dei lavoratori dipendenti, il divieto totale di cumulo fra pensione di anzianità (o trattamenti anticipati di anzianità) e redditi da lavoro subordinato, stabilendo, nel contempo, una parziale incumulabilità con i redditi da lavoro autonomo, limitata alle quote di pensione eccedenti l'ammontare del trattamento minimo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti; quote rese non cumulabili nella misura del 50 per cento, sino a concorrenza dei redditi stessi. Per i lavoratori dipendenti, il trattamento è stato condizionato alla risoluzione del rapporto di lavoro (comma 6). La legge 8 agosto 1995, n. 335, in sede di riforma generale pensionistica, ha enunciato i principi generali anticumulo applicabili a regime alla nuova prestazione denominata "posione di vecchiaia” (sostitutiva, sulla base del sistema contributivo, delle precedenti pensioni di vecchiaia ed anzianità). Sono seguiti il comma 189 dell'art 1 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, per i titolari di pensioni di anzianità a carico dell'assicurazione generale dei lavoratori autonomi, il successivo comma 190 del medesimo art 1; sempre nell'ottica di limitare al massimo il cumulo e l’art. 59, comma 14, della L n. 449/97 (menzionato anche dal rimettente), 1992), che ha stabilito l'incumulabilità delle quote dei trattamenti pensionistici di anzianità dei lavoratori dipendenti, eccedenti il "trattamento minimo", con i redditi da lavoro autonomo nella misura del 50% e sino a concorrenza dei redditi stessi , a far tempo dal 1° gennaio 1998. La tendenza di fondo è, invece, parzialmente mutata a partire con 1'art. 72, co. 2, L. 388/2000, che ha previsto la cumulabilità delle pensioni con i redditi da lavoro autonomo, nei limiti del 70 %, e ‑ in modo radicale ‑ con l’art 44 L. 289/02, la quale ha introdotto il regime della totale cumulabilità tra pensioni di anzianità con redditi di lavoro di qualunque natura, quando i titolari abbiano 37 anni di contributi e 58 anni di età, consentendo inoltre in via transitoria a chi già fruisca alla data del 1.12.2002 di trattamento di anzianità, di accedere (se sprovvisto dei requisiti di età e di anzianità contributiva) alla totale cumulabilità, dietro pagamento di una somma di denaro da calcolare secondo i criteri prefissati dalla norma stessa. Tanto premesso, ritiene il giudicante che fondamentalmente la controversia possa essere decisa sulla base di una adeguata valorizzazione del dato testuale e della ratio dell'art. 76 L. 388/2000, secondo cui "le forme previdenziali gestite dall'Inpgi devono essere coordinate con le norme che regolano il regime delle prestazioni e dei contributi delle forme di previdenza sociale obbligatoria, sia generali che sostitutive" . Il "coordinamento" implica necessariamente un forte limite e un correlativo vincolo, anche finalistico, alla autonomia delle scelte dell'Istituto in quanto queste devono essere adottate in conformità (si badi non ai principi generali dell'ordinamento valevoli nel settore, ma) alle "norme" regolanti tra l'altro "le prestazioni" della Ago e dei regimi sostitutivi ; se questo è il parametro a cui deve essere "coordinata" l'autonomia dell'Inpgi, ne discende che , una volta mutata la legge, l'Inpgi deve "coordinarsi" alle nuove disposizioni di carattere generale relative alla previdenza sociale , e non può mantenere sic et simpliciter le proprie precedenti normative interne. Il vero problema è in che limiti il "coordinamento" comporti adeguamento pieno allo ius superveniens . Il Consiglio di Stato, con la propria decisione n° 3005/04, ha affermato che “il legislatore ha ritenuto di mantenere ferma 1'esistenza dell'Istituto e di non incidere sulla sua autonomia riguardante il regime delle prestazioni e dei contributi .... Ma ha fissato una regola di raccordo con la disciplina generale sulla previdenza sociale; per evitare nette divaricazioni e disparità tra la disciplina riferibile all'attività dell'Inpgi e quella degli altri enti previdenziali, il richiamato art. 76 ha previsto il principio di coordinamento ..: ciò comporta che il principio di coordinamento non ha vanificato quello di autonomia, ma lo ha integrato quale limite che non consente all'istituto di prescindere dal sistema generale della previdenza sociale, con cui tendenzialmente deve armonizzarsi". Ad avviso del giudicante, la decisione ora riportata è pienamente condivisibile, perché realizza un ragionevole punto di equilibrio tra i due "beni" giuridici potenzialmente conflittuali della autonomia e dell'obbligo di coordinamento. Proprio aderendo a tale autorevole interpretazione (contrariamente a quanto opina 1'Inpgi) non è possibile "salvare" l'attuale regime di incumulabilità (neppure invocando l'esigenza del perseguimento dell'obiettivo tendenziale dell'equilibrio di bilancio, che ‑ come affermato dalla Corte Costituzionale con la sentenza n° 437/02 ‑ non può comunque essere assicurato, "con il ricorso ad una normativa che, trattando in modo ingiustificatamente diverso situazioni sostanzialmente uguali, si traduce in una violazione dell'art. 3 della Costituzione" valido per i pensionati dell'Istituto convenuto a fronte di quello, opposto, ormai acquisito con riguardo alla generalità dei cittadini”. Si tratta infatti ‑ volendo utilizzare la terminologia del Consiglio di Stato ‑ di una "divaricazione" assoluta, che si traduce nella negazione, con riguardo soltanto ad appartenenti a una ristretta categoria, del diritto alle prestazioni pensionistiche, sulla base, oltre tutto, di fatti (proventi da attività lavorativa) del tutto estranei e sopravvenuti al rapporto previdenziale ‑ assicurativo, cioè all'entità dei contributi versati e al loro normale rendimento . E' certo che secondo la costante giurisprudenza della Corte Costituzionale (motivata con svariate esigenze, tra cui il contenimento della spesa pubblica, e la parificazione, quanto all'accesso al mercato del lavoro, dei lavoratori non pensionati rispetto a quelli pensionati) il cumulo tra pensione e redditi lavorativi può essere in tutto o in parte vietato; tuttavia, avendo la giurisprudenza costituzionale sempre rimesso le determinazioni in materia alla discrezionalità, oltre tutto "non irragionevole", del legislatore, e solo di questi, è chiaro che una volta che il legislatore ha operato discrezionalmente e del tutto legittimamente), con la legge 289 del 2002, la scelta di rendere in generale lecito il cumulo, l'ordinamento non sopporta affatto e non lascia spazio a un difforme trattamento dell' Inpgi, che d'altro canto neppure fruendo della propria autonomia può pervenire a risultati che nel presente e nell'avvenire contrastino con l'obbligo del coordinamento. Consegue dalle considerazioni ora svolte la chiara illegittimità, con decorrenza dall'entrata in vigore dell'art. 44 cit., delle disposizioni Inpgi (art. 15 Regolamento approvato con D.m. 24.7.1995) applicate a Ck . In questi limiti le domande sono fondate, essendo doveroso precisare che in questa sede non possono essere prese in considerazione le disposizioni Inpgi (che nelle intenzioni avrebbero dovuto sostituire quella applicata in concreto al ricorrente) adottate con delibera 106 del 2001 e 19.5.2004, perché sulla prima delibera è intervenuto decreto di annullamento del ministro del Lavoro e sulla seconda difetta tuttora la necessaria approvazione ministeriale . Per la natura e la novità delle questioni trattate sussistono evidenti giusti motivi di compensazione delle spese. P.q.m.
Il Giudice Del Lavoro Del Tribunale Di Milano disattesa ogni altra domanda ed eccezione, Dichiara che il regime di incumulabilità tra pensione e redditi da lavoro applicato al ricorrente é in contrasto con l'art. 76 L. N° 388/2000; Condanna il convenuto a restituire, quanto al periodo pregresso, gli importi decurtati dal trattamento pensionistico. Così deciso in Milano, all'udienza del 10 febbraio 2005 Il Giudice
 
   
   
E’ ON AIR LA CAMPAGNA TV DI DRAGO, “UNA BESTIA CONTRO IL CALCARE”  
 
Bologna, 9 maggio 2005 – Drago, noto marchio di Lcs, divisione Consumer Goods della Guaber, è on-air sulle Reti Rai con lo storico spot-cartoon: protagonista il simpatico drago, massimo esperto contro il calcare. Lo spot è un aggiornamento della storica campagna “Drago. Una bestia contro il calcare”, riadattato internamente dall’azienda in collaborazione con la casa di produzione Rosanna & Associati di Bologna. La novità è nel codino dello spot che annuncia l’ultimo nato della linea: Drago Orange, efficace contro il calcare e potenza sgrassante grazie ai terpeni dell’arancio. E’ prevista una nuova pianificazione media per il prossimo autunno.  
   
   
CROCCANTINO CINQUE STELLE SAMMONTANA: PER UN PIACERE PIÙ INTENSO E SENZA FINE  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Sammontana è la più importante azienda italiana del settore che da più di sessant’anni produce gelati di qualità sintetizzando tradizione e innovazione per anticipare i gusti degli italiani. Da questa felice sintesi è nata una miscela di gelato speciale, unica e innovativa, proposta su cono e, da quest’anno, anche su stecco: Croccantino Cinque Stelle Sammontana. Con la loro ricca miscela di gelato e croccante di mandorle il Cono e lo Stecco Croccantino Cinque Stelle rappresentano un nuovo piacere, un piacere più intenso, un piacere che vorresti non finisse mai. E proprio da questo concetto è nata l’idea della campagna: nel contesto di una festa in una splendida villa sul mare, un ragazzo e una ragazza stanno per assaporare lui un Cono e lei uno Stecco Croccantino Cinque Stelle. Lui morde il Cono e lo gusta, ma appena lei si appresta a fare lo stesso con lo Stecco sentiamo il rintocco di un orologio che sta scoccando la mezzanotte. A questo punto scopriamo che la ragazza è una moderna Cenerentola che con grande decisione rompe con la scarpetta di cristallo l’orologio, fermando così il tempo per assaporare tutto il piacere del suo Stecco Croccantino Cinque Stelle. Alla fine la ragazza si dirige verso il suo principe, ma anziché baciarlo come lui si aspetta ruba un voluttuoso morso al suo Cono Croccantino Cinque Stelle. Un film ideato dal team creativo Armando Testa composto dal Direttore Creativo German Silva e dai Vicedirettori Creativi Dario Anania (art director) e Pietro Verri (copywriter), prodotto dalla Littlebull e girato dal regista Sergi Capellas con uno spettacolare taglio cinematografico grazie alla preziosa fotografia di Javier Aguirresarobe, il grande direttore della fotografia di films vincitori di premi Oscar come “The Others” con Nicole Kidman, e “Il Mare Dentro”. La musica originale è stata prodotta da Beat Music di Madrid sotto la produzione esecutiva di Jordi Civit. Il film, che uscirà con tagli a 45”, 30”, 15” e due a 5”, sarà on-air a partire dall’8 maggio su Rai e Mediaset. E’ previsto inoltre un formato a 45” per il circuito cinematografico. La pianificazione è curata da Vizeum. Credits: German Silva, Direttore Creativo; Dario Anania, Vicedirettore Creativo (art director); Pietro Verri, Vicedirettore Creativo (copywriter). Regia: Sergi Capellas; Fotografia: Javier Aguirresarobe; Produzione esecutiva: Jordi Civit.  
   
   
ZOPPINI PRESENTA LA NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA CON UN EVENTO DEDICATO. PREVISTO UN LANCIO SUI MEDIA DI CIRCA 2 MILIONI DI EURO.  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Presso il noto e "modaiolo" Luminal di Milano è stata presentata la nuova campagna pubblicitaria di Zoppini. Dopo il grande successo riscosso dalla campagna firmata dal genio di Helmut Newton, tutto è pronto per il lancio della nuova proposta. Zoppini, che nasce sulle colline fiorentine del Chianti, è un'azienda leader nel mercato italiano e internazionale per quanto riguarda la creazione di gioielli in acciaio e oro. L'avvenimento richiedeva un momento particolarmente risonante per lo star-up della campagna e per questo è stata organizzata una serata ricca di tocchi fashion e di glamour All'happening, svoltosi il 6 maggio, era presente la stampa nazionale oltre che tutti i partners commerciali in modo che a partire da fine agosto, in concomitanza con le più importanti fiere nazionali ed internazionali, prenderà il via la nuova immagine sulle principali riviste italiane ed estere del settore orafo e della moda. Il tema dominante della campagna che si riallaccerà in maniera diretta alla regia studiata per l'evento di presentazione, sarà molto suggestivo è verrà svelato nella parte centrale della serata. Il concetto a cui si è ispirato il lavoro dei creativi è quello del contrasto tra luce e oscurità, tra sacro e profano, che verrà messo in evidenza da esclusivi effetti speciali. Molti operatori del mondo del Fashion Jewels sono quindi in attesa di questo evento che si preannuncia pieno di sorprese e arricchito di dettagli originali al solo scopo di riuscire a stupire. "Siamo in trepidante attesa per questa nuova campagna world wide che mira a consolidare i risultati raggiunti dalla nostra azienda ribadendo la volontà di occupare ,con forza e creatività, nella mente del consumatore un proprio spazio che sarà riconoscibile e diverso da ogni altro. Glamour, seduzione, trasgressione e originalità continueranno ad essere gli elementi base che permetteranno al nostro claim "Chi si ama osa" di essere il filo conduttore anche per i prossimi anni." Afferma il Presidente dell'azienda Mauro Zoppini.  
   
   
NICOLA LUCCARINI AFFIDA LA COMUNICAZIONE E LO SVILUPPO DEL MERCATO USA A TARANTINO & CO., INC.  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Nicola Luccarini, stilista già apprezzato da diversi brand nazionali e internazionali, ha affidato a Tarantino & Co., Inc., agenzia internazionale di Business Development, Relazioni Pubbliche e Comunicazione, specializzata nella moda, arte e design, lo sviluppo e la promozione del proprio brand sia sul mercato Italiano che Americano. Il progetto elaborato da Tarantino & Co., Inc. Per Nicola Luccarini, prevede numerose attività sia di marketing che di comunicazione, rivolte al mercato e alla stampa. Dalla presenza della preziosa collezione donna in cashmere che Luccarini propone per l’Autunno-inverno 05-06 presso lo showroom di New York di Tarantino & Co., Inc. , alla ricerca di partner commerciali sul territorio Usa, alla comunicazione “classica”, all’elaborazione del brand e allo sviluppo dell’immagine sia on-line che off-line. Un progetto a tutto tondo, che consente allo stilista di approcciare il mercato della moda come brillante “solista” e che non trascuri aspetti anche “istituzionali” legati al mercato economico, stante la partecipazione all’iniziativa di Luccarini di un partner finanziario di prestigio, una società operante con successo da tempo nel settore dei filati con cui lo stilista collabora. Il team di Tarantino & co., Inc., che segue la comunicazione di Nicola Luccarini è coordinato da Simone Tarantino.  
   
   
PATRICK BESSY NUOVO VICEPRESIDENTE SENIOR ALLA COMUNICAZIONE DI ALSTOM TRANSPORT  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Nuovo importante ingresso nei vertici del Gruppo: Patrick Bessy, 57 anni, è stato nominato nuovo Vicepresidente senior alla Comunicazione e membro del Consiglio di Amministrazione di Alstom Transport, collaborando e riportando direttamente a Philippe Mellier, presidente del Gruppo. La nomina è effettiva a partire dal 2 maggio 2005. Patrick Bessy entra nel management del Gruppo forte di numerose ed importanti esperienze lavorative, lasciando la carica di Direttore della comunicazione del gruppo Renault, mantenuta sino ad aprile 2005. Laureato alla Ecole Supérieure de Journalisme di Lilla, ha esercitato la professione giornalistica per 11 anni prima di entrare, nel 1982, nella divisione comunicazione economica e sociale di Renault. Nel 1986 ne assume la direzione; diventa in seguito Capo del servizio di informazione sul prodotto e aziendale sino al 1989, anno nel quale assume la carica di Responsabile della comunicazione interna ed esterna. È stato nominato Direttore della Comunicazione del Gruppo Renault nel 2002. Con più di 35 linee di produzione e la presenza in più di 60 paesi, Alstom Transport offre una gamma di prodotti e servizi per il materiale rotabile, di segnalazione ed infrastrutture elettriche e meccaniche, così come servizi di manutenzione e ripristino per quattro differenti tipologie di clientela: operatori ed autorità competenti nel trasporto urbano; operatori nel trasporto passeggeri di lunga percorrenza e proprietari di materiale rotabile; operatori nel trasporto merci; proprietari delle infrastrutture ferroviarie. Alstom Transport, con un fatturato di 4.9 miliardi di euro nell’esercizio 2003-2004, è tra i maggiori fornitori mondiali per l’industria ferroviaria.  
   
   
HELSINN HEALTHCARE SCEGLIE PEOPLE AND PARTNERS  
 
Milano, 9 maggio 2005 - People and Partners Srl, Agenzia di comunicazione integrata associata Assorel, ha ricevuto dall’azienda farmaceutica Helsinn Healthcare l’incarico di curare l’ideazione e l’organizzazione di un evento sulla Nimesulide, principio attivo originale prodotto in esclusiva mondiale dalla società svizzera e lanciato per la prima volta nel 1985 in Italia con il marchio Aulin. Lo sviluppo creativo dell’evento ruoterà attorno al tema dell’arte della ricerca e ai concetti di innovazione, internazionalità e originalità propri della Nimesulide. Per l’occasione due interpreti dell’arte contemporanea realizzeranno opere esclusive ispirandosi alle geometrie astratte della molecola prodotta da Helsinn.  
   
   
CON CHIARA PELLEGRINI DUPONT CONTINUA L'ARMONIZZAZIONE DELLA FUNZIONE DI PUBLIC AFFAIRS  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Nell'ambito del programma globale di armonizzazione della funzione Public Affairs , cominciato un anno fa, Dupont continua il processo di ottimizzazione della stessa. Nella rinnovata organizzazione, Chiara Pellegrini sara' responsabile della funzione Public Affairs per la sussidiaria italiana. In questo ruolo si occupera' dell'ufficio stampa, rappresentera' Dupont presso selezionate associazioni, dirigera' tutte le attivita' di comunicazione interna (ovvero dei programmi e dei progetti di comunicazione rivolti ai collaboratori di Dupont in Italia) e si occupera' infine del coordinamento di eventi e programmi di pubbliche relazioni di Dupont Public Affairs in Italia. Nel processo della gestione della funzione di Public Affairs, Chiara Pellegrini si avarra' della collaborazione di Business Technologies, agenzia di comunicazione con la stampa italiana ed europea. Thaly Blanga e' stata invece trasferita alla sede francese, e si occupera' delle attivita' di comunicazione esterna per la Francia.  
   
   
“ ASCOLTARE. AGIRE. ”: ACTION NETWORK PRESENTA LA PROPRIA FILOSOFIA DI BUSINESS  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Ascoltare con attenzione. Agire velocemente. E condividere il Rischio di Progetto. Questa è la formula di business innovativa che Action Network  ha messo a punto per fornire servizi completi di Business & Information Consulting alle Medie e Piccole Imprese, finalizzati al raggiungimento di risultati tangibili e misurabili. Action Network è nata nel 2002 dalla aggregazione strategica e societaria di diverse società da tempo operanti nel mercato delle Pmi, con la missione di affiancare l’imprenditore-manager nella definizione e realizzazione dei progetti di sviluppo e cambiamento indispensabili per migliorare la propria presenza in un mercato sempre più agguerrito e selettivo. Processi di miglioramento che spesso le aziende percepiscono come necessari, ma difficili da raggiungere senza la presenza di un autentico Partner esterno, che metta a disposizione risorse professionali e tecnologiche adeguate al raggiungimento degli obiettivi aziendali: ampliare i mercati di riferimento per la vendita di prodotti e servizi; formulare e realizzare piani di sviluppo del Business sulla base di opportune analisi economico-finanziarie; accrescere la capacità di controllo a livello strategico e operativo; migliorare l’efficacia dell’organizzazione dei processi aziendali; ottimizzare l’impiego della Information Technology per lo sviluppo dell’impresa; migliorare la comunicazione d’impresa verso clienti, banche, collaboratori e partner. La struttura organizzativa di Action Network si articola in tre Aree Strategiche di Attività (A.s.a.) focalizzate su temi specifici di business: Business Consulting, Erp & Business Intelligence, e-Business & Technology. Il quadro è completato da alcune alleanze strategiche con marchi di rilievo nel panorama Ict: Microsoft, della quale Action Network è Certified Partner, ne è un esempio. “La crescita forte e costante di Action Network, in controtendenza rispetto al mercato di riferimento – spiega A. Raffaele Cielo, presidente di Action Network - nasce dalla sua naturale vocazione a fornire consulenza e servizi su misura per le Pmi, coniugando con una sola metodologia interdisciplinare gli apporti specialistici delle diverse competenze professionali. Per noi il progetto di successo è solo quello che consente all’azienda cliente di migliorare la sua catena del valore”. A. Raffaele Cielo, 47 anni, residente a Como, laureato in economia aziendale con indirizzo in organizzazione alla Università Bocconi, è il Presidente e fondatore di Action Network, nonché General Manager di Action Consulting. Dopo 8 anni di esperienze lavorative in qualità di manager nelle aree di organizzazione, controllo gestione e sistemi, dal 1988 ha perseguito la sua vocazione di consulente-imprenditore, inizialmente come libero professionista e successivamente come Partner di società operanti nel settore della Consulenza Direzionale, Organizzativa ed Informatica. La sua principale competenza professionale è la re-ingegnerizzazione organizzativa delle Pmi, con particolare riferimento ai processi e sistemi di pianificazione e controllo direzionale, ove vanta oltre 120 progetti realizzati in 25 anni di carriera. Negli ultimi anni si è dedicato principalmente al ruolo di Consulente di Direzione nella gestione aziendale, affiancando molteplici imprenditori italiani nei processi decisionali di natura strategica, tattica ed operativa. www.Action-network.it  
   
   
XTEL PRESENTA LA NUOVA VERSIONE DI SALES PROMO PER UNA MIGLIOR GESTIONE DELLE TRADE PROMOTIONS  
 
Bologna, 9 maggio 2005 – Xtel, azienda italiana presente nel settore delle soluzioni software indirizzate alle aziende produttrici di beni di largo consumo, ha reso disponibile la release 3.10 di Sales Promo, la soluzione creata appositamente per supportare l’industria di marca nella gestione delle promozioni verso il Trade. La corretta gestione di attività promozionali infatti rappresenta un aspetto di fondamentale importanza per le aziende del largo consumo. La rilevanza degli investimenti in quest’area conferma la crescente necessità di adottare sistemi di analisi, pianificazione, misurazione e controllo che aiutino le aziende ad ottenere maggiori ritorni. Inoltre, i possibili impatti delle promozioni sul posizionamento e sulla quota di mercato di un prodotto rendono necessario il governo dell’intero ciclo di gestione delle promozioni: dalla definizione delle attività da svolgere fino al presidio dell’effettiva realizzazione sul punto vendita. Presentata al mercato durante l’evento Ecr Conference & Marketplace 2005, che si è svolto a Parigi il mese scorso, la nuova release di Sales Promo offre funzionalità avanzate di analisi, simulazione, gestione del workflow, controllo e alerting che consentono di gestire le diverse tipologie promozionali in modo strutturato ed efficace. “Il risultato è una soluzione che, a differenza dei tradizionali sistemi gestionali e delle applicazioni di marketing e vendita non verticali, sia in grado di fornire, allo stesso tempo, flessibilità e controllo nella gestione dell’intero ciclo promozionale: dalla pianificazione delle iniziative promozionali alla liquidazione delle poste che ne decorrono” – ha dichiarato Antonio Gambara Thovazzi, Product Development Director di Xtel. L’utilizzo di nuovi e più avanzati strumenti di simulazione e analisi, abbinati ad una gestione basata su indicatori di performance, permette all’industria di marca di ottenere una maggior capacità decisionale e, conseguentemente, di ottimizzare l’allocazione degli investimenti promozionali. Le nuove funzionalità di workflow, controllo e alerting, assicurano l’integrità del processo di sviluppo della promozione e supportano la partecipazione strutturata e fluida di tutti gli attori aziendali coinvolti nello stesso. Sul tema delle promozioni e di una loro corretta ed efficace gestione, Xtel ha organizzato un convegno, indirizzato al management (direttori commerciali, direttori vendite, responsabili gdo, trade marketing manager) delle aziende del largo consumo, che si svolgerà a Milano il 31 maggio prossimo. L’evento, dal titolo “Trade Promotions Management: verso Una Gestione Ottimale”, si avvarrà della partecipazione di relatori illustri provenienti da significative realtà come ad esempio l’Universtià di Parma, Bain & Company e Coca Cola Bevande Italia, e costituirà un importante occasione di riflessione e di confronto con i principali protagonisti dell’industria di marca.  
   
   
E’ QUANTO EMERSO NELLA TAVOLA ROTONDA ORGANIZZATA DA AIE A TORINO PER APPROFONDIRE IL FENOMENO. IN BASE AL PANEL LIBRERIE DEMOSKOPEA, CRESCITA DEL 44% NEL 2004 DELLE VENDITE IN LIBRERIA DI LIBRI LEGATI A FILM  
 
Torino, 5 maggio 2005 - Il cinema? Senza dubbio un buon alleato del libro. E’ quanto emerso dall’indagine realizzata da Demoskopea per l’Associazione Italiana Editori (Aie) e presentata oggi, 5 maggio, – nell’ambito della Fiera del Libro di Torino – nel corso dell’incontro “Dal libro al film. Scrittori italiani, cinema italiano?”. Secondo il Panel Librerie di Demoskopea (campione di 150 librerie, che rappresenta l’insieme dei punti vendita di medie e grandi dimensioni) emerge infatti che il totale delle vendite di libri legati a film è cresciuto del 44% nel raffronto tra i primi 5 mesi del 2004 e lo stesso periodo dell’anno precedente: dai 185.106 libri del 2003 si è così passati ai 267.418 del 2004. Quanto pesa il settore libro–film? Per lo 0,8% del totale delle vendite in libreria – Nel 2003 sono state 454mila (pari allo 0,8% del mercato complessivo) le copie di libri vendute in librerie medio grandi o grandi relative al settore libro-film. Il 63% riguarda la narrativa straniera, il 28% libri di narrativa italiana e il 9% la saggistica. Crescono le vendite dei libri. E crescono in particolare le vendite libro-film legate alla narrativa italiana – In base al Panel Librerie Demoskopea, il mercato librario ha fatto registrare un incremento complessivo medio delle vendite nei primi 5 mesi 2004 del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (primi 5 mesi del 2003). Non solo. Le vendite libro – film di narrativa italiana sono cresciute nello stesso periodo del 187% (passando dalle 54.700 copie vendute nel 2003 alle 157.097 del 2004), mentre sono diminuite del 16% quelle di narrativa straniera (passando dalle 120.480 copie del 2003 alle 100.800 del 2004). Motivi? Basti pensare che nel 2004 si è registrata una forte presenza di best seller nel comparto libri – film: da “La ragazza con l’orecchino di perla” di Chevalier al film “Non ti muovere” della Mazzantini, da “Tre metri sopra il cielo” di Moccia a “Il Signore degli Anelli” di Tolkien. Chi ne trae vantaggio? Il film o il libro? Sicuramente il libro, o almeno questo avviene nell’80% dei libro-film costituiti dalla tipologia “libro di scarso successo o dimenticato che ha tratto beneficio dalla produzione cinematografica”. Il commento – “Esiste un legame stretto tra libro e film, ancora acerbo e poco sfruttato in termini di business in Italia ma con enormi potenzialità – ha commentato Alberto Magnani di Demoskopea – Questo può avvenire sia nel caso di libri di successo che spingono a fare un film, sia in quello di long seller rivitalizzati dall’uscita di film. In entrambi questi casi l’uscita del film contribuisce al forte rilancio delle vendite del libro con picchi che duplicano o persino triplicano i comportamenti d’acquisto”. “Come editori – ha sottolineato il presidente di Aie, Federico Motta - abbiamo scelto da tempo la strada della sinergia, delle alleanze con il resto del mondo dei contenuti. Questo è il caso anche del cinema: con il film il libro non viene snaturato, ma al contrario diventa ancor più libro. E questo perché essere editori oggi non significa più produrre libri in cui sono incorporati contenuti ma produrre contenuti che, tra le altre espressioni, vengono incorporati nei libri”.  
   
   
INTERVISTA IMMAGINARIA A MARIA DI NAZARETH “SONO UNA SCALA PER UNIRE LA TERRA E IL CIELO”  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Gli italiani (credenti e non) riscoprono la dimensione spirituale e ricercano, attraverso l’esperienza terrena, la vera rappresentazione del divino. In molti oggi si interrogano sulle ragioni di questo fenomeno di dimensioni crescenti e si chiedono quali sono le risposte della religione cristiana in questo momento di transizione. Proprio per cercare di dare una risposta a questi interrogativi, Yourself di maggio – il mese che tradizionalmente la Chiesa cattolica dedica al culto della Madonna – relega per una volta in un secondo piano i volti dello star-system, tradizionalmente destinati alle copertine, per “intervistare” la protagonista indiscussa della nostra fede: la Vergine Maria Un “colloquio immaginario” realizzato da un noto psichiatra, studioso di religioni, che partendo in modo per null’affatto arbitrario dalle sacre scritture, mette in evidenza l’importanza del culto mariano nella Chiesa cattolica e affronta la natura del ruolo di “ponte” fra l’umano e il divino, da sempre interpretato dalla Madonna. Ripercorrendo passo passo la sua storia di fanciulla e di madre, amabile, amante e amata, emerge l’immagine di donna integralmente e interamente viva e feconda: “Compresi che dal mio sì dipendeva il ricongiungere la condizione dell’uomo al mistero di Dio. Io come te, figlia di Adamo ed Eva, capii che ero preservata dalla traccia indelebile di quella storia di disubbidienza, quello che chiamiamo “peccato originale”. Ero predestinata a ricongiungere la Terra con il Cielo. Quel farsi Carne e Sangue di Dio, che pure aveva costruito l’uomo a Sua immagine e somiglianza, aveva bisogno del piccolo sì di una piccola donna, del suo utero, del suo seno, del suo cuore. E in quel momento rappresentavo l’intera Umanità, del passato, del presente e del futuro”. A completare questa singolare intervista, che vuole celebrare la figura di Maria al fuori di ogni implicazione politica e dottrinale, un ampio dossier dedicato al nuovo Papa e al suo predecessore, per determinare gli elementi principali che – sul piano dottrinario, etico, sociale, psicologico e politico – hanno caratterizzato e caratterizzeranno il futuro del pontificato. Spazio invece al profano con un interessante confronto tra autorevoli posizioni avverse, in merito alle “presunte” verità contenute nel celebre romanzo “Il Codice da Vinci”.  
   
   
IL FILM BRASILIANO “EXTREMO SUL” VINCE IL 53° TRENTOFILMFESTIVAL  
 
Trento, 9 maggio 2005 - Per la prima volta nella sua storia il Trentofilmfestival premia con il massimo riconoscimento un film brasiliano. Tra i 45 film in concorso, la Giuria internazionale presieduta dalla regista Stefania Casini ha attribuito il più prestigioso riconoscimento del Trentofilmfestival - la Genziana d’Oro “Gran Premio Città di Trento” - al film Extremo Sul dei registi brasiliani Monica Schmiedt e Sylvestre Campe, che tra pochi giorni verrà presentato ai distributori di tutto il mondo come una delle proposte di punta del’industria cinematografica brasiliana al mercato del Festival di Cannes, e di cui è imminente l’uscita sugli schermi brasiliani. Il film racconta il confronto fra sogno e realtà che anima sempre chi si accinge ad affrontare un’impresa dove l’uomo deve misurarsi con la natura, le sue paure e i suoi limiti. L’impresa è il tentativo di scalare il Monte Sarmiento, una delle cime più difficili della Terra del Fuoco, che i protagonisti documentano in ogni sua fase, raccontando di fronte alla telecamera i loro dubbi, le loro ansie e paure, le motivazioni. I registi hanno restituito con ritmo e sincerità i conflitti e le dinamiche di una equipe alpinistica che deve affrontare, impotente, al frantumarsi del sogno di portare a termine l’impresa. La Genziana d’Oro per il miglior film di montagna è andata a The Devil’s Miner, film dei registi Rochard Ladkani e Kief Davison, a pochi giorni dalla menzione per la miglior regia documentaria ottenuta al Tribeca Film Festival. Il film racconta, attraverso gli occhi e le parole dei due giovani protagonisti, il dramma dei bambini costretti per bisogno a lavorare nelle miniere del Cerro Rico in Bolivia, nota come “La montagna che mangia gli uomini”. Immagini che con delicatezza raccontano le piccole gioie, le paure, le superstizioni, la devozione e gli aspetti della vita che scorre “dentro e fuori” la montagna,con il sogno e la speranza di sfuggire ad un destino segnato. Al film che, raccontando l’ultima impresa del grande alpinista francese Patrick Berhault, ne disegna un toccante ritratto, Sur le fil des 4000 del regista francesce Gilles Chappaz, è stata assegnata la Genziana d’Oro del Club Alpino Italiano per il miglior film di alpinismo. Assegnate anche tre Genziane d’Argento in altrettante categorie tematiche. Per il miglior film di sport e avventura sportiva al documentario dell’austriaco Kurt Mayer Erik(a), la controversa storia raccontata in prima persona di Erika/erik Schinegger, ex campionessa mondiale di sci alpino, che con il suo caso ha portato alla luce nel mondo dello sport il delicato tema dell’identità sessuale. Per il miglior film di esplorazione la genziana d’argento è stata assegnata a Giant grizzly del regista Andreas Kieling (Germania), documentario su un gruppo di ricercatori che indagano sulla vita dei grandi orsi grizzly. La genziana d’argento per il miglior film di ambiente montano è stata infine assegnata a The gorillas of my father di Adrian Warren (Austria), l’avventura di un uomo che, molti anni dopo il nonno, riparte alla scoperta di una specie quasi in via di estinzione in paesi dove anche gli umani, sono alle volte, vittime dalla crudeltà dell’uomo. Il Premio Speciale della Giuria è andato al film Tibet - Cry of the snow lion dell’americano Tom Peosay, un articolato documentario sulla difficile situazione politica e religiosa nel Tibet controllato dal Governo Cinese. Tutti i film premiati sono stati presentanti in concorso a Trento in anteprima assoluta per l’Italia e verranno proposti prossimamente dal Trentofilmfestival in serate speciali organizzate in diverse città italiane.  
   
   
ASSALTI AL CUORE… PER ASIA ARGENTO, MAURO ERMANNO GIOVANARDI E STEFANO BENNI! PRIMO FESTIVAL DI MUSICA E LETTERATURA A RIMINI E CATTOLICA  
 
Rimini, 9 maggio 2005 - Dal 27 al 29 maggio appuntamento a Rimini e a Cattolica per “Assalti al cuore”, il primo festival di musica e letteratura - Tre giorni di spettacoli e incontri con musicisti, attori, scrittori, critici - Molti i personaggi del mondo dello spettacolo che saliranno sul palco - In programma anteprime, eventi e concorsi letterari Dal 27 al 29 maggio prossimi a Rimini e a Cattolica si svolgerà “Assalti al cuore”, il primo festival di musica e letteratura, ideato e diretto da Mauro Ermanno Giovanardi, leader storico dei La Crus, in collaborazione con l’Associazione “Indissolvenza”. Teatri, gallerie e piazze ospiteranno tre giorni di spettacoli, mostre e conversazioni dedicati alle sperimentazioni musicali e letterarie. Due saranno le serate al Teatro degli Atti di Rimini. Venerdì 27 maggio alle 21.30 lo stesso Giovanardi si esibirà in una versione inedita di Cuore a nudo, avventura acustica tra poesia e canzone d’autore. Ospite d’eccezione sarà Ferdinando Bruni, protagonista da oltre vent’anni della scena teatrale italiana. Il 28 maggio invece verrà presentata la prima nazionale de I ragazzi del cielo di Cesare Basile e John Parish, produttore e chitarrista di P.j. Harvey. A seguire, sullo stesso palco, la performance vocale Rede/speech di Blixa Bargeld, leader degli Einstürzende Neubauten e collaboratore storico di Nick Cave. Il Teatro Regina di Cattolica ospiterà la serata di chiusura del Festival, domenica 29 maggio alle 21.30, con Stefano Benni ed il suo progetto ispirato a Lolita di Nabokov. Numerosi e coinvolgenti gli appuntamenti pomeridiani dedicati alla rassegna: Asia Argento proporrà un’esibizione speciale dal vivo dal titolo “Bruciante”; Andrea Chimenti tradurrà nella forma “canzone” testi di Ungaretti, Buzzati e Tolstoj; da sottolineare che si potrà ascoltare, dalla viva voce di Marco Lodoli, uno dei narratori più noti del panorama letterario, una lettura musicata de “I Professori e altri professori”, ultimo libro dello scrittore romano. Il critico letterario Andrea Cortellessa e la performer Isabella Bordoni cureranno eventi speciali con scrittori e musicisti di prestigio come Aldo Nove, Gabriele Frasca, Tommaso Ottonieri, Maurizio Martusciello e Stefano Scodanibbio, che presenterà in prima assoluta lo spettacolo Visas per Vittorio Reta. Tra gli ospiti di eccezione spicca il nome di Elio Pagliarani, forse il più grande poeta vivente che per l’occasione interpreterà versi del suo Lezioni di fisica e Fecaloro. Agli spettacoli si aggiungeranno proiezioni (I dischi del sole, di Luca Pastore), due mostre personali (Ingeborg Bachmann e Giacomo Spazio) e le premiazioni di due concorsi letterari: il Xxxi Premio Gran Giallo Città di Cattolica, con letture di David Riondino e Marinella Manicardi, e la prima edizione del Concorso Writeup.it – Parole sulla Musica, con la partecipazione speciale di Emidio Clementi, Marco Lodoli e dell’attore-regista Edoardo Gabbriellini. Www.assaltialcuore.it  
   
   
CECILIA DAZZI E CLAUDIO GIOE’ ATTORI D’ECCEZIONE PER IL CORTO REALIZZATO DA FRANCESCO FALASCHI IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO PROFESSIONALE “L. EINAUDI”  
 
Grosseto, 9 maggio 2005 - Sono Cecilia Dazzi (“Emma sono io”) e Claudio Gioè (“La meglio gioventù”), due tra i volti più interessanti del nostro cinema, i protagonisti del corto “Dalla finestra aperta”, diretto dal regista grossetano Francesco Falaschi e realizzato in collaborazione con gli allievi dell’indirizzo Grafico Pubblicitario dell’Istituto Professionale “L. Einaudi” di Grosseto. Proprio il 6 maggio è stato battuto il primo ciak e la città maremmana fino a domenica 8 maggio è stata il set del cortometraggio che è il risultato di un lavoro svolto dal regista nell’ambito della microspecializzazione cinema promossa dall’Istituto Professionale, attività che si è svolta durante l’intero anno scolastico per un totale di 120 ore di lezione. Gli studenti hanno partecipato, secondo le modalità tipiche del workshop, a tutte le fasi della realizzazione del film: dall’ideazione del soggetto alla stesura della sceneggiatura, dalla scelta delle ambientazioni a quella degli attori, dall’elaborazione del piano di produzione al découpage tecnico. I ragazzi hanno preso attivamente parte anche alle riprese, avendo così l’opportunità di sperimentare il lavoro del set e quale tipo di professionalità e competenze sono messe in campo durante la realizzazione di una pellicola cinematografica. Scritto da Francesco Falaschi insieme ad Alessio Brizzi, “Dalla finestra aperta”, è la storia avvincente e originale dell’incontro-scontro di amore e ispirazione creativa che ha come protagonista un imprevedibile pianista diviso tra passione per la musica e passione per una bella vicina di casa. La sceneggiatura del cortometraggio ha già destato vivo interesse presso Sky Cinema d’Autore e si pensa già ad una sua distribuzione cinematografica oltre che televisiva e festivaliera.  
   
   
OPEN RANGE 2: WORKSHOP PER FILMMAKERS IN AGRITURISMO ALLA FARNETELLA, TRA SIENA E AREZZO, DAL 2 ALL'8 LUGLIO 2005  
 
 Milano, 9 maggio 2005 - Anche quest'anno Sentieri selvaggi propone di mettervi alla prova: non sono necessarie conoscenze pregresse mentre risulta utilissimo il desiderio di fare, la tendenza a non scoraggiarsi, la disponibilità a cercare soluzioni. In cinque giorni vi verranno date le conoscenze basilari del fare cinema: la grammatica, le tecniche, la progettazione. E, subito dopo, la messa in opera, l’esercitazione pratica, l’uso delle macchine, il visionamento e l’analisi di ciò che si è ripreso. La Farnetella è il punto di partenza: tutto il territorio circostante e Arezzo innanzitutto saranno i set nei quali mettere in scena brevi fiction, riprese documentarie, interviste estemporanee. Ogni ripresa, ogni set, ogni situazione pone quesiti, pone problemi, “desidera” essere risolta. Open Range si pone quest’ambizioso obiettivo: darvi una mano a risolvere i problemi che la messa in scena vi impone. In mattinata vi verranno fornite coordinate, indicazioni tecniche, ipotesi di lavoro e, subito dopo, sarete operativi, verrete spinti a utilizzare praticamente ciò che avrete appreso in teoria. In giro per Arezzo e per la campagna toscana, sarete invitati a mettervi alla prova, tra telecamere, videocassette, cavalletti, microfoni, luci. Assieme a voi ci saranno i docenti che vi spiegheranno, in un inesauribile work in progress, quali potrebbero essere le soluzioni migliori. Per informazioni: Scuola di cinema Sentieri selvaggi tel. 06.7811382 e-mail info@sentieriselvaggi.It  
   
   
PREMIO GRINZANE CAVOUR: “SCRIVERE LE OLIMPIADI: RACCONTI, TESTIMONIANZE E LEGGENDE DELLO SPORT”  
 
Torino, 9 maggio 2005 - Il Premio Grinzane Cavour organizza per lunedì 9 maggio, alle ore 10, l’incontro “Scrivere leOlimpiadi: racconti, testimonianze e leggende dello sport”. Roberto Beccantini (giornalista), Livio Berruti (medaglia d’oro nei 200 metri alle Olimpiadi di Roma 1960), Giuseppe Culicchia (scrittore), Massimo Gramellini (giornalista), Giancarlo Laurenzi (responsabile sport de La Stampa) e Giuliano Soria (presidente del Premio Grinzane Cavour) si confrontano sul tema dello spirito olimpico, con le loro esperienze e i loro racconti sul mondo dello sport, ricco di miti e leggende. I protagonisti dell’incontro ricordano le imprese e le vittorie storiche nello sport italiano che hanno appassionato e commosso il pubblico, lo sportivo del passato e il modello attuale, la caparbietà e l’impegno che li accomuna nei lunghi anni di allenamento. L’agonismo che ha da sempre nelle Olimpiadi l’espressione più alta e nobile è il tema del concorso Scrivere Le Olimpiadi, bandito dal Premio Grinzane Cavour, in collaborazione con La Stampa. Il concorso intende dar voce alla creatività degli appassionati e, soprattutto, a chi pratica lo sport in prima persona. Com’è cambiato il modo di raccontare lo sport? Dalla fase epica del giornalismo, siamo passati alla fase di spettacolarizzazione dell’evento, in cui le telecamere seguono gli atleti in ogni attimo della gara e anche fuori, nella vita privata. L’iniziativa si articola in due sezioni (la prima rivolta ai giovani tra i 14 e i 25 anni, la seconda riservata agli adulti senza limiti di età) e invita a scrivere un testo sullo sport a soggetto libero, autobiografico o giornalistico, che racconti le olimpiadi e il mondo di tutte le discipline sportive. La Giuria del concorso – composta da Niccolò Ammaniti (scrittore), Roberto Beccantini (giornalista), Stafania Belmondo (campionessa olimpica di sci di fondo), Fabio Capello (allenatore della Juventus), Evelina Christillin (vice presidente vicario di Torino 2006), Giuseppe Culicchia (scrittore), Massimo Gramellini, Piero Gros, Mario Pescante (Sottosegretario di Stato per il Ministero per i Beni e le Attività Culturali) Marcello Sorgi (direttore del La Stampa) e Giuliano Soria (presidente del Premio Grinzane Cavour) - selezionerà per ciascuna sezione i 12 migliori elaborati che saranno pubblicati periodicamente sul quotidiano “La Stampa” da ottobre a novembre 2005. In seguito i due migliori testi per ciascuna sezione scelti sia da esperti sia da lettori de “La Stampa” riceveranno un premio di 2,000.  
   
   
VISA EUROPE COINVOLGE DEBORAH COMPAGNONI E 4 SPERANZE OLIMPICHE NEL “TEAM VISA” PER TORINO 2006  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Deborah Compagnoni torna “in pista” in qualità di Mentor del nuovo “Team Visa” per i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. Insieme a Deborah, le “Speranze Olimpiche” del Team Visa italiano sono: Marta Capurso (Pattinaggio Short Track), Melania Corradini (Sci Alpino Paralimpico), Peter Fill (Sci Alpino) e Cristina Kelder (Sci di Fondo). Questi 4 atleti, insieme agli altri atleti dei paesi coinvolti, gareggeranno a Torino sotto l’unica bandiera del Team Visa Europeo. Lo ha annunciato Visa Europe, durante un incontro con cui ha voluto rinnovare il proprio impegno nei confronti del Movimento Olimpico riconfermando, a livello Europeo, il programma Team Visa, già lanciato in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Atene 2004. Il programma Team Visa ad Atene, in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2004, si è dimostrato vincente grazie ai numeri che ha saputo “produrre”: 10 paesi europei coinvolti per un totale di 5 Mentor e 60 “Speranze” che hanno gareggiato, singolarmente, ma uniti sotto l’unica bandiera del “Team Visa”. Tra i tanti, Visa ricorda con orgoglio Mentor quali Sara Simeoni (salto in alto – votata l’atleta italiana del 20mo secolo) o “Speranze” quali Aldo Montano (scherma – vincitore ad Atene della medaglia d’oro nella sciabola individuale e della medaglia d’argento in quella a squadre). Al fianco di questi grandi campioni, sono stati numerosi gli atleti che, anche se non hanno vinto una medaglia, o non sono arrivati a gareggiare ai Giochi, Visa ha continuato a supportare grazie al programma Team Visa. Team Visa continuerà in occasione dei Xx Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, arrivando a coinvolgere 10 paesi europei entro la fine dell’autunno. Davide Steffanini, General Manager dell’ufficio italiano di Visa Europe ha detto: ”Il programma Team Visa dedicato ad Atene 2004 ha avuto un grandissimo successo, per gli atleti, in molti ad eccellere nelle proprie specialità, e per Visa, che ha potuto così dimostrare praticamente il proprio impegno nei confronti del Movimento Olimpico. Questi risultati ci hanno dato ancora più fiducia nella formula di questo programma. Siamo qui oggi a presentare il nuovo Team Visa Invernale italiano che coinvolge, come Mentor, un’atleta eccezionale e quattro “Speranze” che, in realtà, stanno già gareggiando ad altissimi livelli. È un onore e un piacere avere Deborah Compagnoni come Mentor del Team Visa italiano di Torino 2006. Il suo palmares (4 medaglie Olimpiche – 3 d’oro e 1 d’argento – e 2 medaglie d’oro ai Campionati del Mondo) e la sua grande personalità la rendono la persona perfetta per consigliare, aiutare e sostenere le Speranze del Team Visa italiano”. Deborah Compagnoni, afferma: “Sono molto felice che Visa abbia pensato a me per questo ruolo. È una grandissima soddisfazione poter ritornare a vivere un’esperienza Olimpica con anche la possibilità di trasferire la mia esperienza ad atleti che, però, hanno già dimostrato di possedere potenziale e talento fuori del comune. Non credo esista, per uno sportivo, evento più importante dei Giochi Olimpici e questa volta, per noi italiani, lo è ancora di più visto che le competizioni saranno nel nostro paese. Quello che, ancora di più, mi ha convinto a diventare Mentor di Team Visa è il coinvolgimento degli atleti e degli sport Paralimpici al pari di quelli Olimpici. Sappiamo tutti che l’impegno, la dedizione, l’abilità e lo spirito necessari per diventare un atleta Paralimpico sono pari a quelli necessari per diventare un atleta Olimpico”. Visa International è worldwide Olympic partner e la carta di pagamento esclusiva dei Xx Giochi Olimpici Invernali di Torino  
   
   
FIG-ROBEDIKAPPA: ACCORDO RINNOVATO  
 
Milano, 9 maggio 2004 - Un rapporto sempre più forte quello tra la Federazione Italiana Golf e Robe di Kappa. La partnership è stata rinnovata per altri due anni e, in occasione del Telecom Italia Open, è stata suggellata dall’incontro tra il presidente della Fig Franco Chimenti e Marco Boglione, presidente della nota azienda di abbigliamento, avvenuto all ’interno della tenda della Fig nel Villaggio Ospitalità. Chimenti ha sottolineato che “Fig e Robe di Kappa hanno un legame molto solido, che va al di là di un semplice rapporto di sponsorizzazione”. In seguito al nuovo accordo il Centro Ricerca & Sviluppo Robe di Kappa ha realizzato una nuova collezione tecnica che verrà data in dotazione agli azzurri. Top della collezione la Polo 400 Golf, maglia ufficiale da gioco sviluppata in due differenti modelli per uomo e per donna e realizzata in tessuto certificato Aquatorâ. La struttura piquet, realizzata nel giusto compromesso di peso per evitare trasparenze nei colori chiari, dota la Polo 400 Golf Robe di Kappa di una linea e di un’elasticità naturale, grazie alla componente di poliammide.