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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Giugno 2005
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DATA SERVICE S.P.A. CEDE LA PROPRIA PARTECIPAZIONE TOTALITARIA NELLA CONTROLLATA SO.GE.TRAS S.P.A. A CAFI S.P.A.  
 
Milano, 14 giugno 2005 - Lo scorso 10 giugno, Data Service S.p.a. ("Data Service") ha stipulato un accordo preliminare per la cessione del 100% del capitale sociale dalla stessa detenuto nella società controllata So.ge.tras S.p.a. ("Sgt") alla Società Cafi S.p.a. ("Cafi") per un corrispettivo di Euro 3 milioni, da pagarsi all'atto della sottoscrizione per Euro 500 mila a titolo di caparra confirmatoria e per Euro 2,5 milioni all'atto del trasferimento delle azioni previsto per il 30 giugno 2005. Sgt è la società del Gruppo Data Service che svolge l'attività di ritiro e consegna di documenti contabili per conto di primari istituti bancari. Sgt è uno dei principali operatori a capitale italiano di servizi nel settore dei trasporti e della logistica per il settore dei servizi finanziari. Nel 2004 il valore della produzione di Sgt è risultato pari a 35 milioni di Euro sul totale del Gruppo Data Service pari a 105,6 milioni mentre l'attivo di bilancio è risultato pari a Euro 10,8 milioni su un totale consolidato pari a 112,6 milioni di Euro. Sgt nel 2004 ha prodotto una perdita pari a Euro 873 mila (l’esercizio precedente si è chiuso con un utile di Euro 2,4 mila). Il patrimonio netto aziendale al 31 dicembre 2004 risulta negativo per Euro 347 mila e nel 2005 Sgst ha provveduto ad una ricapitalizzazione per Euro 500 mila. La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2005 risulta negativa per Euro 2.235 mila In linea con le indicazioni contenute nel Piano Industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione del 24 maggio 2005 circa la possibile dismissione di asset e partecipazioni non strategiche per il Gruppo Data Service, Data Service ha conferito in data 15 febbraio 2005 ad un advisor finanziario l’incarico di assistenza nell'operazione di cessione di una quota fino al 100% di Sgt. E' stata pertanto condotta una procedura di selezione dei possibili acquirenti, che ha portato alla cessione del 100% del capitale sociale di Sgt in favore di Cafi. L'operazione ha previsto inoltre la sottoscrizione di accordi modificativi ed integrativi ai contratti di fornitura attualmente in forza tra Sgt da un lato e Data Service e società del Gruppo Data Service dall'altro nonché di un contratto di subappalto dei servizi appaltati da un importante gruppo bancario a Data Service. Inoltre, l'accordo preliminare prevede la liberazione di Data Service dagli obblighi nascenti in capo a quest'ultima con riferimento (i) ad una fideiussione per Euro 1,4 milioni concessa ad un istituto bancario in favore di Sgt a garanzia di un finanziamento di Euro 1,1 milioni erogato a Sgt; e (ii) ad alcune lettere di patronage rilasciate da Data Service a beneficio di Sgt per un ammontare complessivo pari ad Euro 800 mila circa. Il medesimo contratto disciplina inoltre (i) il piano di ripagamento dei crediti vantati da Sgt nei confronti del Gruppo Data Service (ammontanti a Euro 0,68 milioni circa) a garanzia del pagamento dei quali Data Service si è impegnata a concedere una fideiussione bancaria del medesimo importo; nonché (ii) l’impegno da parte di Data Service al mantenimento per un triennio dei rapporti contrattuali relativi ai servizi, di ritiro e consegna di documenti affidati attualmente a Sgt, nel rispetto degli standard qualitativi richiesti ed a prezzi di mercato.. Cafi è partecipata al 50% dal Sig. Massimo Caruso, fino alla data di sottoscrizione dell'accordo preliminare membro del Consiglio di Amministrazione di Data Service; il Sig. Massimo Caruso è inoltre attualmente Amministratore Delegato di Sgt. A giudizio di Data Service, non sussistono rischi connessi a potenziali conflitti di interesse del Sig. Massimo Caruso in quanto parte correlata ai sensi delle applicabili disposizioni legislative, regolamentari e di autodisciplina. Infatti, Data Service ha posto in essere le cautele procedurali richieste dal codice di autodisciplina per le società quotate e dalle applicabili disposizioni civilistiche: risulta infatti dal verbale della riunione del Consiglio di Amministrazione di Data Service del 7-9 giugno 2005 che il Sig. Massimo Caruso ha provveduto ad informare tempestivamente ed esaustivamente del proprio interesse nell'operazione in oggetto il Consiglio di Amministrazione e che egli non ha partecipato alla discussione e alla votazione del Consiglio di Amministrazione sull'operazione. Data Service ha proceduto alla nomina di advisor finanziari e legali indipendenti i quali hanno confermato, rispettivamente, che la cessione di Sgt è avvenuta ad un prezzo sostanzialmente congruo e a condizioni contrattuali standard. Data Service attesta che l'ammontare dei compensi dei componenti del proprio organo di amministrazione non è destinato a variare in conseguenza dell'operazione; inoltre si segnala che, contestualmente alla sottoscrizione dell'accordo preliminare e con effetto da tale data, il Sig. Massimo Caruso si è dimesso dalla carica di componente del Consiglio di Amministrazione di Data Service. Il Sig. Massimo Caruso non possiede direttamente o indirettamente azioni o altri strumenti finanziari di Data Service o di società del Gruppo Data Service e non ha interessi in operazioni straordinarie effettuate da Data Service o da società del Gruppo Data Service durante lo scorso esercizio e quello in corso.  
   
   
IBM PRESENTA NUOVE TECNOLOGIE BLADE PER IL SETTORE DELLE TELECOMUNICAZIONI IN COLLABORAZIONE CON MOTOROLA, FUJITSU SIEMENS E SBS TECHNOLOGIES IBM ESTENDE LA PROPRIA INTEGRATED PLATFORM FOR TELECOMMUNICATIONS E IBM ESERVER BLADECENTER  
 
Milano, 14 giugno 2005 - Ibm ha annunciato diverse novità riguardanti il proprio portafoglio di prodotti dedicati alle telecomunicazioni. In particolare, proporrà alle compagnie di telecomunicazione una gamma più ricca di offerte per risolvere esigenze specifiche che salvaguardino le loro infrastrutture business-critical - come ad esempio mantenere la disponibilità dei servizi di emergenza e l'operatività di reti voce/dati diffuse a livello nazionale. Ibm integrerà e supporterà Linux e Aix sui blade Ibm Bladecenter Js20 conformi alle specifiche Nebs Level 3, basati sui processori Ibm Power Pc, all'interno degli chassis Bladecenter T. In questo modo si otterrà la flessibilità necessaria per supportare una vasta gamma di carichi a 32 e 64 bit come database, infrastrutture It e di rete, e cluster ad alte prestazioni abbattendo anche del 50% i consumi elettrici. Ibm sta rinnovando anche la propria Integrated Platform for Telecommunications (Ipt) - che integra distribuzioni carrier-grade del sistema operativo Linux precaricate su Bladecenter e Bladecenter T - mediante collaborazioni con partner specializzati quali Motorola e Fujitsu Siemens per integrare middleware ad alta disponibilità conforme con le specifiche di Api e hardware stabilite dal Service Availability Forum. Motorola sta inoltre sviluppando un blade Voice over Ip per la famiglia Bladecenter. Integrando le soluzioni middleware Linux ad alta disponibilità di produttori come Motorola, Fujitsu Siemens e Clovis con servizi e funzioni di gestione di sistema all'interno di un unico framework comune, Ibm ha dato vita a una piattaforma ideale per le compagnie di telecomunicazione che intendono creare un ambiente operativo on demand. "Le specifiche tecniche del Bladecenter e del Bladecenter T nel mercato delle telecomunicazioni rappresentano un vantaggio per le aziende impegnate nella trasformazione verso la Next Generation Network", ha dichiarato Jim Pertzborn, Vice President, Telecommunications Industry di Ibm Systems and Technology Group. "Siamo lieti che leader di settore come Motorola stiano annunciando prodotti per un ecosistema in rapida crescita come quello legato a Bladecenter". "La nostra collaborazione con Ibm risponde alle esigenze di un'infrastruttura in grado di supportare la convergenza tra le applicazioni enterprise e quelle di comunicazione all'interno del settore delle telecomunicazioni”, ha affermato Wendy Vittori, Corporate Vice President e General Manager, Embedded Communications Computing di Motorola. "Collaborare con realtà di spicco come Ibm per creare piattaforme integrate basate su Cots permette a Motorola di aiutare il settore a dotarsi di un ambiente software comune ad alta disponibilità e basato su standard essenziale per la rapida erogazione di servizi di nuova generazione". Sbs e Ibm Engineering and Technology Services stanno sviluppando un carrier blade Advanced Mezzanine Card (Amc) per estendere la capacità della famiglia Bladecenter nel supportare gli standard di settore, le applicazioni che richiedono elevati livelli di I/o - come i gateway di segnalazione e le reti wireless - e le numerose interfacce di rete impiegate nel settore delle telecomunicazioni. La proposta fornirà ai provider di telecomunicazione un grado ancora maggiore di flessibilità e modularità supportando le applicazioni Next Generation Network che consumano sempre più banda all'aumentare delle richieste di traffico dati. "L'annuncio odierno rafforza significativamente il nostro impegno per fornire ai clienti una tecnologia di carrier card Advancedmc unica e avanzata ", ha commentato Dave Greig, Presidente e Coo di Sbs Technologies Inc. "Il nostro obiettivo è quello di affermare Advancedmc nel campo delle applicazioni data center e di telecomunicazione business-critical. Siamo convinti che collaborando con Ibm allo sviluppo di una carrier card di questo tipo per Ibm Bladecenter potremo compiere un importante passo avanti in direzione di questo obiettivo". Il sistema Bladecenter T, annunciato nel marzo 2004, è un'efficace estensione di Ibm Bladecenter, la soluzione che detiene il 39,2% del mercato dei blade server e la leadership del settore da sette trimestri consecutivi.  
   
   
SIGLATA LA CONVENZIONE TRA LLOYD’S E L’ITALIAN ASSOCIATION OF TRENCHLESS TECNOLOGY TESTO LLOYD’S ALL RISKS PER GLI ISCRITTI AL IATT  
 
Roma 14 Giugno 2005 - L’iatt – Italian Association of Trenchless Tecnology – dopo una lunga e approfondita ricerca di mercato tra le maggiori compagnie Italiane ed Internazionali ha concluso, lo scorso Maggio, una convenzione che permette, a tutti i Tecnici iscritti all’Iatt Liberi professionisti o associati nelle varie forme previste dalla legge, di stipulare a condizioni di favore una copertura assicurativa di Responsabilità Professionale con i Lloyd’s di Londra. La polizza Iatt 2005 è formulata con lo schema Lloyd’s di tipo “All Risks”, già collaudato con importanti associazioni e Consigli Nazionali (Oice, Inarsind, Cng, Cnal, Cnc, ecc), secondo il quale tutte le tipologie di sinistro sono comprese salvo quelle esplicitamente escluse, e prevede, a differenza delle polizze normalmente reperibili sul mercato, anche la garanzia dei danni “patrimoniali o indiretti” senza sottolimiti rispetto al massimale generale. La polizza Iatt 2005 è stata presentata nel corso della 3° edizione del “Network Services technology Days” organizzato dalla Iatt lo scorso 8-10 Giugno a Roma presso l’Hotel Melia Aurelia Antica in Via degli Aldobrandeschi 223. “L’importanza dell’accordo - dichiara Paolo Trombetti, Presidente dell’Iatt – è quella di aver creato una copertura assicurativa completa, nata dalla reciproca collaborazione, tramite la Aec Broker, tra gli assicuratori (Lloyd’s) e l’Iatt, che garantisse anche le attività professionali legate alle tecnologie del Trenchless o No-dig a condizioni economiche di “Convenzione”. “Inoltre – sottolinea Fabrizio Callarà, Presidente della Aec Broker – i Tecnici iscritti all’Iatt potranno stipulare singolarmente la copertura assicurativa senza necessità di un numero minimo di aderenti e godranno dell’assistenza professionale fornita dalla rete territoriale di Broker professionisti nostri corrispondenti”.  
   
   
APRE A MILANO IL PRIMO IBM INNOVATION CENTER ITALIANO A SUPPORTO DELLE ATTIVITÀ DI SVILUPPO DEI BUSINESS PARTNER  
 
Milano, 14 Giugno 2005 - Ibm inaugura oggi a Milano presso l’Ibm Forum Milano il primo Ibm Innovation Center italiano dedicato ai propri Business Partner. Il nuovo centro mette a disposizione dei partner risorse atte ad accelerare lo sviluppo di soluzioni focalizzate su standard aperti, Linux e Pmi. L'apertura del centro milanese rientra nella strategia di espansione degli Ibm Innovation Center per sostenere i Business Partner a livello locale. Il nuovo centro aiuterà gli Ibm Business Partner a migrare e collaudare le rispettive soluzioni e applicazioni su piattaforme hardware e middleware Ibm come Websphere, Db2, Lotus e Tivoli, e sistemi Ibm eServer e risorse storage. L'accesso agli ambienti di collaudo in laboratori protetti con l'assistenza di consulenti tecnici Ibm permetterà ai Business Partner di concentrarsi sulla messa a punto delle varie soluzioni. Ibm organizzerà inoltre workshop e seminari tecnici per arricchire le competenze tecniche degli sviluppatori sulle principali tecnologie Ibm. "L'apertura dell'Innovation Center italiano è un chiaro segnale dell'impegno di Ibm nel supportare e collaborare con i propri Business Partner", ha dichiarato Roberto Zardinoni, Vice President Software - Ibm Emea South Region. "Il centro diventerà sicuramente il punto di contatto principale per lo sviluppo di un ecosistema di Business Partner Ibm come Isv (Independent Software Vendor), system integrator, rivenditori e distributori". Un obiettivo chiave di tutti gli Ibm Innovation Center è quello di collaborare con gli Ibm Business Partner affinché le loro applicazioni possano funzionare sui prodotti Ibm Express, la linea appositamente dedicata al mercato delle piccole e medie imprese. "Ibm è impegnata a fornire agli Isv di tutto il mondo la più ampia gamma di risorse tecniche e competenze per favorire il loro successo", ha spiegato Buell Duncan, General Manager, Isv & Developer Relations di Ibm Software Group. "Il nostro obiettivo è quello di supportare i partner che scelgono di sviluppare soluzioni innovative basate su standard aperti. Il nuovo Ibm Innovation Center di Milano fornirà ai nostri partner l'assistenza a livello locale di cui hanno bisogno per rispondere alle necessità dei loro clienti".  
   
   
COMPUWARE PRESENTA IN ANTEPRIMA SOLUZIONI DI QUALITY ASSURANCE DESTINATE A STRUMENTI PER IL CICLO DI SVILUPPO DI APPLICAZIONI MICROSOFT ALLA MICROSOFT TECH*ED 2005 CONFERENCE  
 
 Milano, 14 giugno 2005 - Compuware Corporation ha annunciato alla Microsoft Tech*ed 2005 Conference la presentazione e demo dell'integrazione delle sue soluzioni di quality assurance, Devpartner e Qacenter, con Microsoft Visual Studio 2005 e Microsoft Visual Studio 2005 Team System. Le soluzioni Compuware per il ciclo di vita applicativo consentono alle aziende di creare, testare e gestire applicazioni di alta qualità utilizzando tecnologie Microsoft. Queste soluzioni interagiscono per fornire valore alle aziende che fanno affidamento su applicazioni mission-critical per mantenere la competitività in ambienti aziendali sempre più complessi ed esigenti. "Compuware è membro fondatore del Microsoft Visual Studio Industry Partner (Vsip) Program e siamo lieti di poterci avvalere del suo continuo supporto per Microsoft Visual Studio", ha dichiarato Prashant Sridharan, group product manager nel .Net Developer Product Management Group di Microsoft Corp. "Le soluzioni di Compuware migliorano la capacità dei team di sviluppo che hanno adottato Microsoft Visual Studio 2005 Team System per fare rendere prioritaria la qualità nell'intero ciclo di sviluppo applicativo". La versione 8.0 supporterà e si integrerà con Visual Studio 2005, offrirà il supporto avanzato per Web service, introdurrà nuove capacità di analisi delle prestazioni e comprenderà caratteristiche base di Devpartner Fault Simulator, la nuova soluzione per la simulazione degli errori della famiglia Devpartner. Il lancio di Devpartner Studio 8.0 Professional Edition, che entrerà in beta durante l'estate, è previsto più avanti nel corso di quest'anno. Compuware ha presentato inoltre alla Tech*ed due prodotti Devpartner lanciati di recente. Devpartner Fault Simulator è il primo strumento in grado di simulare condizioni di errore ambientali comuni e relative a Microsoft .Net Framework, per consentire l'esecuzione di test del codice di gestione errori al fine di realizzare applicazioni di qualità più elevata. Devpartner Securitychecker fornisce le capacità più complete per individuare e correggere le vulnerabilità nella sicurezza delle applicazioni basate su Microsoft Asp.net. Alla conferenza Tech*ed Compuware ha presentato in anteprima anche la prossima release di Testpartner, la soluzione per i test funzionali di Qacenter Enterprise Edition. Compuware Testpartner 5.4 offrirà l'integrazione automatica dei test di regressione e funzionali con Microsoft Visual Studio 2005 Team System. Grazie all'estensione delle capacità di test di Microsoft Visual Studio 2005 Team System per includervi le capacità di testing basate su Gui di Compuware Testpartner, le organizzazioni potranno ridurre i rischi di progetto e massimizzare la produttività. Gli sviluppatori disporranno quindi dell'accesso integrato alle stesse risorse utilizzate dei tester, per individuare e risolvere gli errori più velocemente, migliorare la comunicazione e la collaborazione e, al contempo, migliorare la qualità applicativa. Testpartner 5.4 entrerà in beta nel corso di quest'anno. "Compuware condivide la vision di Microsoft per un ciclo di sviluppo applicativo automatizzato che riduca la complessità della realizzazione di moderne applicazioni orientate ai servizi", ha dichiarato Bob Barker, vicepresidente Strategic Planning di Compuware Corporation. "Le soluzioni di quality assurance di Compuware, Devpartner e Qacenter, sono complementari al ciclo di vita per lo sviluppo di applicazioni Microsoft e aiutano i team a creare in modo efficiente applicazioni production-ready e di alta qualità che potranno essere implementate con fiducia".  
   
   
FATIMA DJERADI È LA NUOVA SALES MANAGER PER FRANCIA, SPAGNA E ITALIA DI SEIKO INSTRUMENTS  
 
Milano, 14 giugno 2005 - Fatima Djeradi è la nuova Sales Manager per Francia, Spagna e Italia di Seiko Instruments, società del gruppo Seiko specializzata nella realizzazione di stampanti per etichette. Arrivata in Seiko nel settembre 2004, Fatima Djeradi ha la responsabilità per le vendite e la distribuzione dei prodotti nei Paesi di sua competenza, si occupa della prepazione dei piani di marketing, delle iniziative speciali con il team vendite, del lancio di nuovi prodotti e dei rapporti con la stampa. Laurea in lingue straniere e in comunicazione e marketing, prima di approdare in Seiko, Djeradi ha ricoperto diversi ruoli nelle vendite di alcune società specializzate nell’Information Technology: Sales Manager per Spagna e Portogallo in 3dfx Interactive Europe, società specializzata nell’ interactive 3D electronic entertainment dal 1998 al 2001 e Sales Manager per Francia e Spagna in Accuscan France, distributore di soluzioni e prodotti per la lettura e la stampa dei codici a barre fino al 2004.  
   
   
CON LA TAPPA DI MILANO, SI CHIUDE OGGI IL ROADSHOW “NESSUN COMPROMESSO – TOSHIBA TOUR 2005”  
 
Milano, 14 giugno 2005 – Sono stati oltre 1.000 i rivenditori che hanno partecipato a “Nessun Compromesso – Toshiba Tour 2005”, che si è chiuso ieri con la tappa di Milano. Dedicato ai partner di canale, il roadshow di Toshiba Pc è partito da Palermo il 9 maggio scorso per poi toccare Catania, Bari, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Padova, Torino e infine Milano. Toshiba Pc ha presentato ai partner di canale le strategie commerciali – basate sul concetto di decommoditizzazione – i programmi di certificazione, tutta la sua gamma di notebook e le più recenti innovazioni in termini di prodotto e tecnologie. “Per Toshiba, il notebook non è destinato a divenire una commodity: l’innovazione, le tecnologie, i servizi che distinguono i nostri prodotti sono la nostra decommoditizzazione e la chiave di una crescita del business profittevole, ‘sana’ e continuativa per noi e per i nostri partner di canale - ha commentato Rossella Destino, Head of Marketing, Computer Systems Division, Toshiba Europe Gmbh Italy. - La sfida che abbiamo lanciato al canale è quella di una partnership ‘forte’ con Toshiba, per cambiare insieme le dinamiche di un mercato governato dalla guerra dei prezzi e con una netta tendenza all’omologazione dei prodotti”.  
   
   
STONESOFT AGGIORNA LA PIATTAFORMA PER LA SICUREZZA STONEGATE: TOTAL COST OF ADMINISTRATION ULTERIORMENTE RIDOTTO PER LE AZIENDE  
 
 Milano, 14 giugno 2005 – Stonesoft ha annunciato  nuovi potenziamenti per la propria piattaforma Stonegate per la sicurezza della rete aziendale e la business continuity. Stonegate è una soluzione integrata che combina firewall, Vpn e Ips sotto un unico sistema di gestione centralizzato. Le novità annunciate per Stonegate vertono principalmente su una drastica riduzione del Tca (Total Cost of Administration) e su una interoperabilità dei componenti ancora maggiore. “Nell’attuale realtà aziendale, diviene vitale l’ininterrotta disponibilità dei sistemi informativi e della rete”, spiega Ilkka Hiidenheimo, Ceo e Presidente di Stonesoft. “Il problema per gli amministratori di rete, però, è di raggiungere questo obiettivo senza che ciò comporti un onere insostenibile in termini di costi di amministrazione, costi che derivano, ad esempio, da sistemi per la sicurezza complicati da gestire in termini di organizzazione e analisi degli eventi legati alla sicurezza”. Con la nuova versione di Stonegate, le informazioni sullo status dei nodi del sistema di sicurezza vengono mostrate come parte dei diagrammi del layout di rete, consentendo così agli amministratori di monitorare l’ambiente di sicurezza tramite report di informazioni statistiche in tempo reale, che consentono di evidenziare i trend nel breve e lungo periodo, individuando rapidamente le aree problematiche. Ma non è tutto. Poiché le minacce alla sicurezza si fanno sempre più sofisticate e complesse ed è necessario che la reazione sia automatica, Stonegate è stato potenziato con un’avanzata funzionalità di blacklisting: l’Ips di Stonegate può essere ora configurato per interagire in modo dinamico con il firewall, modificando le policy di protezione in base alle minacce individuate. Ciò significa, ad esempio, la possibilità di mettere in quarantena segmenti della rete aziendale infettati da un worm oppure rafforzare le policy di sicurezza del firewall quando traffico sospetto viene identificato in un particolare segmento della rete.  
   
   
ALLIED TELESYN PRESENTA LA VERSIONE 6.0 DI IMAP 9000, LA PIATTAFORMA PER ACCESSO IP  
 
Milano, 14 giugno 2005 - Allied Telesyn, presenta iMap (Integrated Multiservice Access Platform) 6.0. L’aggiornamento di questa piattaforma tecnologica fornirà agli operatori e ai service provider l’opportunità di accrescere il flusso di reddito per cliente, a fronte di una considerevole riduzione dei costi. Le nuove caratteristiche della versione 6.0 consentono agli operatori di ridurre il volume degli investimenti iniziali e i costi fissi dell’infrastruttura. I Service Provider, adesso, possono offrire servizi su banda larga attraverso un’unica piattaforma e gestire l’implementazione di nuovi servizi da remoto. Solo installando un nuovo firmaware, anche gli operatori e i service provider dei mercati Isdn (soprattutto Germania, Norvegia e Austria) posso disporre del supporto della tecnologia Adsl2+ Annexb e offrire ai propri clienti una banda addizionale fino a 26Mbps. “Lo sviluppo della tecnologia per la piattaforma di accesso Ip è un ulteriore segno del nostro impegno verso il mercato dei carrier. I nostri clienti, adesso, dispongono di tutte le funzionalità richieste per rendere le reti Triple Play Ip più affidabili e versatili e possono estendere il portafoglio servizi, per renderlo più ricco e flessibile” afferma Philip Yim Executive Vice President, Marketing and Product Development di Allied Telesyn. ”La convergenza su Ip si sta rapidamente diffondendo nelle reti di accesso e la nostra iMap è sempre più utilizzata nei network Triple Play Ip e Fttx, nel mondo”. La versione 6.0 conferma che Allied Telesyn iMap 9000 è la piattaforma ideale per service provider moderni e innovativi, che guardano allo sviluppo di servizi Ip Broadband della nuova generazione, senza bisogno di dipendere dall’infrastruttura degli operatori telefonici tradizionali, per offrire i servizi telefonici di base. Le novità implementate ora nella piattaforma hanno molto interessato le aziende, che vedono in questa soluzione un mezzo efficace ed economico per distribuire voce, dati e video nelle proprie reti. “La tecnologia Ip/ Ethernet è ora particolarmente adatta per i mercati dell’ospitalità (alberghi, residence, ospedali, cliniche) e dell’educazione (università, campus), in cui voce, video e internet devono essere distribuiti su una sola linea, senza complicazioni” aggiunge Yim. “Con questa tecnologia, anche i system integrator particolarmente innovativi possono differenziarsi, offrendo nuove soluzioni Ip/ethernet a questi mercati” Caratteristiche e vantaggi della iMap 6.0: Nuovi moduli Combo Pots e Adsl/adsl2+ ad alta densità di porte, con splitter integrato per Dsl e telefonia su singola porta – consolidamento dell’offerta dei servizi Baseband (Pstn e Idsn) e Broadband (Dsl). Questa caratteristica consente risparmi sostanziali di Capex (investimenti) e Opex (costi operativi), in particolare nelle implementazioni in aree rurali. In queti casi, gli operatori esistenti possono distribuire servizi broadband ai clienti, in modo economico, senza necessità di recarsi presso ciascun utente, per configurare linee e impianti. I nuovi gestori, inoltre, possono contare sulla fidelizzazione dei clienti, potendo fornire loro ogni tipo di servizio, governando in autonomia il network. G.shdsl aggregato, per il supporto di due doppini telefonici – garantisce un servizio di classe business, a più alta velocità, simmetrico (uguale velocità download/upload) per la sostituzione di linee in affitto a basso costo; crea, inoltre, un reddito aggiuntivo per l’offerta di servizi a banda larga. Alimentazione Ac opzionale per la famiglia iMap Express 7100 – ideale per installazioni in siti in cui non è disponibile una fonte di alimentazione Dc. Rende i prodotti iMap Express 7100 e gli altrri apparati della stessa famiglia soluzioni ideali per reti sicure, robuste e a basso costo per il mercato Enterprise. Interoperabilità Epsr/xstp – aumenta l’affidabilità delle reti Ethernet, garantisce la continuità del servizio alle aziende e protegge le installazioni Ip dei carrier. Assicura la compatibilità con l’Rstp (protocollo Rapid Spanning Tree), integrando l’iMap in un Epsr (Ethernet protected Switch Ring) pur appartenendo, al tempo stesso, a una rete xStp gestita a livello2. L’epsr con switch-over da 50mS è l’ideale alternativa agli access transport ring in tecnologia Tdm Sonet/sdh, che non hanno costi controllati nella gestione e nel trasporto di servizi dati. Installazione dell’’ Adsl2+ Annex B – forniscono una banda più larga (fino a 26 Mbps) delle implementazioni Adsl classiche e una performance Adsl2+ wirespeed sui nuovi moduli a 24 porte (sia Annex A che Annex B). Funzionalità uniche di alimentazione e gestione dei cavi – garantiscono la banda del cliente su tecnologia xDsl, ottimizzando la sincronia del segnale nelle implementazioni xDsl del mercato consumer.  
   
   
PERFORMANCE HIGH-END PER LE NUOVE WORKSTATION MAXDATA: FUSION 6000 I E FUSION 7000 I  
 
Milano, 14 Giugno 2005 – Maxdata presenta, con le nuove Fusion 6000 I e Fusion 7000 I due workstation ad elevata scalabilità nel segmento business. Entrambi i modelli garantiscono performance high-end e massime prestazioni grafiche rivolgendosi, in particolare, ad utenti professionisti estremamente esigenti. Le nuove workstation Fusion 6000 I e Fusion 7000 I, garantiscono prestazioni e affidabilità, grazie a una dotazione hardware basata sulla più avanzata tecnologia e su un’assoluta funzionalità multimediale. Entrambi i modelli sono dotati della tecnologia Hyper-threading, che consente la gestione simultanea di numerose applicazioni, garantendo sempre rapidità ed efficienza nell’elaborazione dei dati. Grazie alle schede grafiche estremamente potenti, le nuove workstation Maxdata consentono un miglioramento significativo nell'elaborazione di grafici complessi in ambito Cad, Dtp o video. Maxdata Fusion 6000 I convince grazie alle prestazioni superiori soprattutto in ambito di elaborazioni ad elevata intensità di calcolo. Ideale inoltre per applicazioni tecniche e di design e nella gestione di complessi programmi finanziari. Equipaggiata con tecnologia, processore e chipset Intel, questa workstation offre un’elevata potenza di calcolo e un ottimale rapporto prezzo/prestazioni. La workstation Fusion 6000 è dotata di chipset i925X e di Ecc Ddr2-sdram. La scheda grafica garantisce una rappresentazione rapida e ad alta risoluzione in tempo reale. Sei vani d'alloggiamento da 5,25" e tre da 3,5" assicurano flessibilità d'espansione. Maxdata offre con Fusion 7000 I una workstation allo stato dell'arte in grado di soddisfare anche le esigenze più complesse. Una scheda madre per workstation di nuova concezione oltre ai processori Intel Xeon consentono l'elaborazione di applicazioni di elevata complessità, quali per esempio le applicazioni 3D in tempo reale. Impiegando il chipset iE7525 di Intel con un max di due processori Intel Xeon e Ecc Ddr-sdram è possibile conseguire prestazioni e produttività eccezionali. L'utilizzo di un massimo di sei dischi fissi assicura capacità fino a 1.8 Terabyte. Una memoria di 8 Gb max e due slot Pci a 64 Bit completano questa workstation, assicurando massima scalabilità. Ezio Murra, product manager Maxdata Italia, ha sottolineato i pregi delle nuove Workstation Maxdata dichiarando: "Le Workstation Maxdata Fusion, grazie alla componentistica e alle prestazioni di prim’ordine, costituiscono la base per qualsiasi utente professionale che esige il massimo da una workstation".  
   
   
MATRIXONE INTRODUCE UN PLM ACCELERATOR LA NUOVA SOLUZIONE AIUTA LE SOCIETÀ DI DESIGN A FAR FRONTE ALLE SFIDE DI BUSINESS STRATEGICO E A CREARE VANTAGGIO COMPETITIVO  
 
Milano, 14 giugno 2005 - Matrixone, Inc. Fornitore di soluzioni collaborative Plm per la value chain, ha annunciato la disponibilità di Matrixone Accelerator for Apparel Design and Development. Ultima di una serie di offerte Plm implementate per un settore specifico, questa nuova soluzione per l’industria dell’abbigliamento nasce dall’esigenza di aiutare le aziende a far fronte alle sfide specifiche dell’industria della moda. Una serie di nuove problematiche stanno spingendo le aziende dell’industria di abbigliamento a concentrarsi sui miglioramenti nel processo di sviluppo del prodotto, così da riuscire a rispondere più rapidamente ai trend di mercato e alle mutevoli esigenze dei clienti. Tra queste difficoltà vi sono l’aumento della competizione a livello globale, la necessità di cercare nuovi mercati e creare nuove entrate, la domanda da parte dei clienti di prodotti sempre più innovativi, l’esigenza di ridurre i costi di sviluppo e dei nuovi prodotti. Secondo l’indagine di Amr condotta nel marzo 2005 da Alexi Sarnevitz e intitolata ‘Softlines Manufacturers and Retailers Feel the Need for Design and Procurement Speed’ (Produttori e retailer sentono l’esigenza di velocizzare la progettazione e l’approvvigionamento), oggi i cicli dinamici della moda richiedono tempi di consegna dei progetti e di procurement sempre più ristretti: di conseguenza produttori e retailers si stanno rivolgendo sempre più alla tecnologia Plm per ridurre i tempi. Per tradizione, le aziende di abbigliamento orchestrano gli step che portano un progetto dalla bozza originale alla produzione e infine al consumatore, con numerosi sistemi non integrati. Grazie all’implementazione di Matrixone Accelerator for Apparel Design and Development, queste aziende ora possono: Coordinare la progettazione, il procurement e i fornitori nel processo di progettazione; Rendere standard le procedure di sviluppo del prodotto sulle basi dell’azienda; Stabilire una metrica e procedure comuni per misurare performance del progetto di sviluppo del prodotto; Migliorare la capacità di catturare e allineare i trend dell’industria, le caratteristiche del prodotto e le esigenze del cliente con i dati relativi alla performance, al fine di supportare le decisioni relative alla pianificazione stagionale delle linee di prodotto; Creare un’infrastruttura di informazione in grado di automatizzare e integrare i dati del prodotto, i processi di business e il flusso di lavoro di sviluppo nel corso del ciclo di vita del prodotto. “Al fine di obbedire alle mutevoli pressioni del mercato, le aziende che operano nel settore dell’abbigliamento sentono la necessità di differenziarsi, creando un vantaggio competitivo” ha dichiarato Luigi Salerno, Country Manager di Matrixone Italy. “Implementando una strategia in grado di creare legami tra progettisti, fornitori, produttori e distributori, le aziende possono drasticamente ridurre il time-to-market, ottenendo un notevole vantaggio, se si considera che il mercato in cui operano è caratterizzato da opportunità e trend stagionali. La soluzione Matrixone Accelerator for Apparel Design and Development dà modo a queste aziende di portare i prodotti velocemente ed efficientemente dal progetto al sourcing e dalla produzione al cliente.” Matrixone Accelerator for Apparel Design and Development è una soluzione completa, in grado di fornire modelli e schemi di dati per l’industria “out of the box”, processi di lavoro standard e report, così come interfacce utenti basate su un ruolo specifico, per facilitarne l’utilizzo da parte dell’utente. Questa soluzione è costruita con la piattaforma Plm di Matrixone e con applicazioni di processi di business, al fine di fornire scalabilità, performance e flessibilità e stare al passo con un mercato in continua evoluzione. La soluzione ha ampie capacità di library management per l’organizzazione di informazioni riguardanti, ad esempio i colori, i tessuti, l’abbigliamento e altri elementi chiave, per aiutare nel riutilizzo, standardizzazione, collaborazione e controllo di accesso attraverso l’azienda estesa. Sono inclusi, inoltre, capacità per la progettazione e pianificazione del prodotto, costi del prodotto e strategic sourcing per portare a termine tutti gli aspetti relativi al ciclo di vita del prodotto.