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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Giugno 2005
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DATAMAT: COMMESSA PER 4 MILIONI DI EURO DALL’AGENZIA SPAZIALE EUROPEA PREVISTI RICAVI COMPLESSIVI DI 15 MILIONI NEI PROSSIMI TRE ANNI  
 
Roma, 21 giugno 2005 – Datamat annuncia di essersi aggiudicata la fornitura di attività di manutenzione, evoluzione e supporto operativo per l’Earth Observation Payload Data System (Pds) dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), per un valore di circa 4 milioni di euro nel primo anno di attività. Datamat collaborerà con il Prime Contractor Serco Ltd. Nel guidare un pool internazionale di aziende sottocontraenti. La commessa rappresenta la prima tranche di un programma triennale dell’ammontare globale di 40 milioni di euro, con una prospettiva per Datamat di ricavi complessivi per oltre 15 milioni di euro. Datamat sarà responsabile di tutte le attività di ingegneria previste, quali manutenzione, integrazione e validazione di sistema e sottosistema, analisi dei problemi, ed inoltre delle attività specifiche per i Servizi Utente, la Pianificazione di Missione ed il supporto operativo al Pds. “Questo importante risultato – commenta Franco Olivieri, Presidente di Datamat – premia la nostra pluriennale collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea, e ci riconosce un elevato livello di specializzazione e di affidabilità, oltre alla capacità manageriale da noi raggiunta nel settore spazio. Questa commessa ci apre inoltre nuove prospettive di crescita in ambito internazionale, con concrete opportunità sulle future missioni satellitari che andranno ad integrarsi con le attuali infrastrutture del Pds”. "Le attuali sfide del settore spazio richiedono una maggiore integrazione di soluzioni a diversi livelli, tecnico, di disponibilità delle risorse e di vendors” ha dichiarato Michael Alner della Serco Limited. "La nostra collaborazione con Datamat, grazie alla combinazione di competenze complementari, è risultata la soluzione vincente, basata sull’esperienza e su di una chiara visione del futuro – un equilibrio tra continuità, efficienza e innovazione. Serco si auspica sinceramente che questa collaborazione possa apportare benefici a entrambe le aziende sia nell’ambito di questa commessa, sia in vista di future opportunità in altri settori." Il Payload Data System (Pds) per l’Osservazione Terrestre è costituito da vari sistemi, quali i Sistemi Utente, Pianificazione di Missione, Elaborazione Archiviazione e Controllo Qualità di dati e prodotti, Infrastrutture. Già dalla ricezione dei dati telerilevati da satellite, ciascuno di questi elementi del Pds concorre alle attività necessarie per rendere disponibili le informazioni risultanti alle comunità di utenti in modo continuo ed affidabile, per tutte le applicazioni sia scientifiche, sia operative. La collaborazione di Datamat con Esa in questo settore comincia nel 1994, nell’ambito del programma Envisat, con la progettazione e la realizzazione dei Servizi Utente, seguita poi dall’integrazione e validazione dell’intero Pds, che gestisce i dieci sensori del satellite. A partire dal 2002, Datamat fornisce anche il supporto operativo alle attività del Pds di Envisat, con un contributo significativo sia alla messa in esercizio del sistema, sia all’evoluzione dei servizi, in particolare alla distribuzione dei dati.  
   
   
DADA APPROVA IL NUOVO PIANO DI STOCK OPTION TRIENNALE PER LE SOCIETÀ DEL GRUPPO DADA  
 
Firenze, 22 giugno 2005 - Ieri ed in esecuzione della delega offerta dalla Assemblea del 28 aprile 2005, il Consiglio di Amministrazione di Dada S.p.a. Ha deliberato un aumento di capitale destinato alla emissione di un nuovo piano di stock option triennale a favore dei dipendenti della Dada S.p.a. E delle sue controllate del Gruppo Dada. Il suddetto piano prevede l’emissione di complessive 441.406 azioni che saranno suddivise in tre tranche annuali e che saranno offerte in sottoscrizione ai dipendenti del Gruppo verso un prezzo di esercizio pari a € 10,82 ad azione, e ciò nel periodo compreso tra il 18 gennaio ed il 6 febbraio di ciascuno dei prossimi tre anni, e cioè nel triennio 2006-2008.  
   
   
“LA CREDIBILITÀ DELLA RETE”  
 
Roma, 22 giugno 2005 - Si è tenuto ieri a Roma il convegno-dibattito sulla “Credibilità della Rete” che ha visto la presentazione dei risultati della prima ricerca di web-credibility realizzata in Italia ad opera di Spazio Rp, editoria e servizi per la comunicazione. Dopo una rapida premessa semantico-metodologica effettuata da Roberto Portanova, direttore editoriale di Spazio Rp, sono intervenuti a dibattere nell’ordine: Grammenos Mastrojeni che, in qualità di Direttore del sito del Ministero per gli Affari Esteri, ha ricevuto il premio per il sito più “autorevole” ed ha parlato di credibilità internazionale in relazione alla interculturalità e all’esercizio di sobrietà che essa comporta; Ferruccio Ferranti, Amministratore delegato Consip, che ha spiegato l’importante ruolo di modernizzazione svolto da internet nell’ambito della Pa. Internet deve essere al servizio dei bisogni e necessità del cittadino e delle aziende, costituendo lo strumento che per eccellenza faciliti la comunicazione tra Pa da una parte e cittadino/impresa dall’altra, in modo da ridurne le distanze; Sergio Agostinelli, Responsabile dello sviluppo web di Formez, che ha proseguito il discorso sulla Pa on-line concentrandosi particolarmente sugli aspetti relativi alla formazione. E’ importante la credibilità degli ambienti sociali del web per chi come noi si occupa di apprendimento on-line, l’aspetto della socialità così come l’autorevolezza percepita degli operatori che interagiscono on-line rappresentano il nostro obiettivo primario al fine di mantenere un alto numero di utenti per molti anni; Massimo Lucchese, Condirettore responsabile dell’agenzia on-line Sporteconomy.it, che partendo da una descrizione della sua esperienza ha avviato una discussione sulla possibilità di fare business attraverso l’informazione in rete. L’agenzia nasce dalla necessità di approfondire l’informazione nel settore dell’economia dello sport. Dall’intervento emerge che in rete vince l’informazione di nicchia e specialistica e non quella generalista reperibile con i mezzi più diffusi e tradizionali. Per questo motivo l’informazione mirata si può vendere più facilmente in modo da creare business on-line; Stefano Mosetti, Direttore Marketing di Iperclub Vacanze, che, da esperto di marketing on-line, ha fornito il suo punto di vista sulla forza di internet visto come strumento di comunicazione. La credibilità dei siti è necessaria sia nel business to consumer che nel business to business. Per comunicare in modo efficace ci vuole tempo e lo strumento on-line è usato per risultare più affidabili verso i consumatori, ad esempio con video dei luoghi di villeggiatura, e verso le aziende, attraverso dei video del presidente.  
   
   
SINTESI PRIMA RICERCA DI WEB CREDIBILITY  
 
Roma, 22 giugno 2005 - Chi, effettuando una ricerca su Internet per lavoro, non si è trovato a dover fare i conti con migliaia di informazioni apparentemente interessanti ma spesso discordanti e non certificate? Quale professionista della comunicazione, dovendo far uscire notizie sulla propria organizzazione, non si è posto il problema di individuare i siti di informazione più autorevoli in un certo settore o per un certo target? Fra milioni di siti web non è sempre facile trovare quello più utile al proprio lavoro ed alle proprie ricerche. La maggior parte delle informazioni che provengono dalla Rete spesso fanno sorgere il dubbio circa la loro attendibilità, rendendone difficile l’utilizzo e a volte anche la sola citazione. Internet è uno strumento potente, ma che va conosciuto. Tutti noi siamo in grado di valutare l’autorevolezza di un quotidiano o di una rete televisiva, ma non tutti possiamo comprendere il grado di credibilità ed influenza di un sito web. Questo molto spesso si traduce in spreco di tempo e risorse preziose o, al contrario, nella perdita di importanti opportunità di comunicazione. L’obiettivo di questa prima ricerca di web credibility italiana è stato proprio quello di fornire uno strumento di analisi e interpretazione del fenomeno Internet ai professionisti delle relazioni pubbliche e dell’ufficio stampa che desiderino utilizzare la grande Rete come veicolo chiave di relazione con pubblici e stakeholder. Per questo abbiamo cercato di risalire a dei parametri obiettivi per individuare, in ogni settore socio-economico, i siti che godono di un alto livello di affidabilità: quelli attraverso cui i comunicatori possono far arrivare un messaggio credibile ed autorevole al proprio target e ai propri opinion leader. Innanzitutto puntualizziamo quello che noi abbiamo inteso descrivere con il termine “credibilità”. Abbiamo identificato il concetto di “credibilità” con quello di “fiducia”, declinato nei parametri: “qualità” e “autorevolezza” percepita dei contenuti informativi e di servizio dei siti; “competenza” e “professionalità” percepita del fornitore dei contenuti. Avendo concentrato i nostri sforzi su un target preciso (gli uffici stampa), con le sue peculiarità ed esigenze, abbiamo escluso tutti i siti che non forniscono informazioni e servizi utili di comunicazione. In questo senso non sono stati considerati siti-vetrina di aziende, costruiti con la finalità esclusiva di promuovere le vendite dei propri prodotti. La ricerca è stata svolta in due fasi: 1 - Identificazione di una base di siti “affidabili”, da cui ricavare precisi elementi di valutazione e un archivio di link ad altri siti da visitare. Per questa fase abbiamo proceduto con circa 1.000 interviste a giornalisti e addetti stampa dei diversi settori socio-economici; inoltre abbiamo tenuto costantemente sotto osservazione per circa un anno 40 tra i più frequentati newsgroup italiani. 2 - Navigazione di oltre 10.000 siti per effettuare un giudizio quanto più obiettivo di credibilità. Per la scelta dei siti siamo partiti, come detto, da quelli risultanti dalla prima fase di analisi e seguendo le “piste” segnate dai link ricavati da questi siti, dai più autorevoli motori di ricerca e directory. I parametri utilizzati per il giudizio di credibilità, oltre a quello fondamentale dell’essere citati nei link di siti già recensiti, sono stati: qualità del contenuto informativo; aggiornamento delle informazioni; qualità e originalità dei sevizi offerti; presenza di strumenti di interazione (forum, chat, newsletter); qualità dei link citati; cura dell’aspetto grafico. Ognuno di questi parametri è stato valutato e pesato, in base al contributo che esso porta alla determinazione della credibilità dei siti, in modo da ottenere un giudizio finale ponderato. Grazie a questa ricerca sono stati individuati poco meno di 1.800 siti ritenuti tra i più credibili ed influenti per 13 categorie e 61 sottocategorie socio-economiche. I siti sono stati tutti presentati e recensiti nel cd-rom Spazio Rp - Internet 2005-2006, lo strumento che aiuta i professionisti delle Rp a sfruttare il web con tutta la sua forza di comunicazione, fornendo la selezione e la descrizione dei siti e dei newsgroup più accreditati per ogni categoria socio-economica. La più autorevole mappa dei “luoghi” della rete dove si formano le opinioni dei diversi target, dove poter contattare gli opinion leader dei propri pubblici, dove raccogliere le informazioni e captare i trend del proprio mercato. Oltre alla realizzazione di questo importante strumento operativo, la ricerca ha permesso di cogliere una serie di aspetti della realtà italiana della Rete, che possono fornire interessanti stimoli di riflessione e approfondimento. Di seguito riportiamo gli elementi più interessanti che sono emersi dall’attività di ricerca. Il particolare più peculiare che abbiamo colto riguarda la credibilità delle fonti di informazione on-line. Mentre off-line i mezzi di informazione sono ritenuti tanto più credibili quanto più sono liberi dall’influenza della sfera politica, in Internet i siti massimamente autorevoli sono quelli di diretta derivazione istituzionale o politica. Basti pensare che tra i primi 20 siti, in ordine di affidabilità, ben 6 sono quelli di ministeri e altri 6 quelli di altri enti / istituzioni. Il sito più autorevole in assoluto individuato grazie alla nostra analisi è stato quello del Ministero degli Affari esteri. Tre ordini di motivazioni supportano questo dato: il primo dipende dalla molteplicità di aree tematiche che l’attività del ministero stesso investe come quelle del turismo, del commercio, della politica; il secondo è dato dall’importanza e dal ruolo centrale che questo ministero ha riguardo all’informazione sui temi di politica internazionale di pressante attualità nel periodo d’indagine, come la guerra in Iraq, lo tsunami, le elezioni europee ed il terrorismo internazionale; il terzo è direttamente connesso con la figura dell’attuale ministro Gianfranco Fini e del suo predecessore Franco Frattini, entrambi indicati dai giornalisti come politici particolarmente “credibili” e “autorevoli”. I new media puri (siti di informazione che non hanno anche versioni cartacee), che rappresentano l’espressione più alta della libertà di informare (e in questa categoria meritano una considerazione speciale, come vedremo, i blog) non riescono ad affermare una loro autorevolezza. Del resto anche i media tradizionali (quotidiani, i periodici e le televisioni), mentre off-line godono di una enorme forza informativa e di influenza sull’opinione pubblica, on-line hanno serie difficoltà ad imporre un loro ruolo. Anche se alcune testate, come La Repubblica ed Il Corriere della Sera, hanno siti notevolmente visitati, questi non godono della stesso livello di prestigio della versione cartacea. Il principale motivo di questa situazione è la ridotta fiducia in fonti che «lanciano notizie in modo troppo affrettato, senza una sufficiente “ponderazione” ed un adeguato controllo». Del resto non esistono enti certificatori dell’attendibilità delle informazioni contenute nei siti. L’unica eccezione riguarda il campo della medicina. Questo genere di siti, per ovvi motivi di sicurezza dato il loro legame con la salute pubblica, vengono certificati dall’ente Svizzero Hon, che attraverso l’apposizione dell’icona “Hon Code” in homepage garantisce l’affidabilità del sito e dei suoi contenuti. Tra i siti delle fonti tradizionali di informazione, gli unici che possono ritenersi dei veri e propri punti di riferimento sono quelli di poche, grandi agenzie di stampa. Un caso atipico è rappresentato dal Tgcom, organo di informazione che, nato e sviluppatosi online, usa la sinergia con il mezzo televisivo per lanciare flash periodici in modo da sviluppare le connessioni al sito e accrescere anche la credibilità percepita da parte degli utenti. I media locali on-line non sono stati volutamente considerati, poiché tutta la ricerca si è basata su siti di interesse nazionale, ma bisogna comunque riconoscere che molti di questi godono di una consistente autorevolezza e sono molto consultati e apprezzati. In generale le ridotte necessità economiche necessarie per lanciare e gestire un sito determina la superiore spinta creativa rispetto a media tradizionali che invece richiedono investimenti consistenti e hanno bisogno di raggiungere pubblici quanto più ampi possibile. On line c’è spazio per idee originali e di nicchia. Tuttavia si registra un’alta mortalità di questo tipo di siti: idee brillanti supportate da progetti di business deboli fanno spesso scemare in breve tempo gli entusiasmi di chi li promuove e ci lavora. Rimanendo in questo ambito, è da considerare che anche i siti di controinformazione o di informazione libera, trovano in rete il loro habitat naturale ed il loro humus, se così si può dire, in quanto molto frequentati ed alimentati costantemente da contributi dei singoli utenti. Tanto che a volte riescono in poco tempo ad organizzare eventi assimilabili a delle vere e proprie azioni di piazza. Anche in questo caso, la Rete, con le sue caratteristiche (gratuitità di creazione di luoghi d’incontro, riflessione, dialogo) è il luogo ideale per creare comunità e movimenti di pensiero. Solo che nasce spontaneamente una considerazione: mentre 15 persone dotate di fischietto davanti a Montecitorio attraggono stampa e tv, una “manifestazione” o un’azione dimostrativa virtuale, anche se riunisce migliaia di adesioni, non fa assolutamente notizia. Passiamo ad un tema molto attuale quando si parla di Internet e informazione: i Blog. Dalla nostra ricerca non è emerso nessun blog (blog in senso stretto, non siti particolarmente interattivi) con un accettabile livello di autorevolezza per un certo settore. Forse in Italia non è un fenomeno ancora molto diffuso. Inoltre non è facile venire a conoscenza di questi “taccuini” digitali, anche perché in nessuno dei siti giudicati “credibili” secondo il metodo della nostra ricerca viene mai presentato un link specifico. Ne’, e questo è ancora più strano, vengono citati all’interno dei newsgroup … se non in accezioni critiche. Inoltre è quasi impossibile garantire la genuinità e la credibilità di una fonte che è sostanzialmente il diario di un soggetto che condivide esperienze e riflessioni con una cerchia sempre ristretta di “amici”. Forse le nostre ipotesi circa le cause di questa condizione italiana del fenomeno sono un po’ grossolane. Per questo l’argomento sarà al centro di uno specifico dibattito con personalità esperte in materia. Ovviamente anche i siti aziendali sono stati visitati e valutati. Come si diceva all’inizio quelli esclusivamente “business” o “vetrina” non sono stati considerati. Quelli che, invece, pur mostrando chiaramente un carattere commerciale, hanno puntato ad attrarre e coinvolgere il proprio target con sezioni di news e servizi interessanti sono stati recensiti. I siti aziendali risultati credibili fanno quasi esclusivamente riferimento al settore dei trasporti. Primeggiano le case motociclistiche, molto innovative nella costruzione di vere e proprie community e avvantaggiate dalla possibilità di offrire notizie sportive, oltre alle ovvie informazioni sulla loro attività produttiva. Seguono le grandi società di trasporti pubblici (Trenitalia, Alitalia, Autostrade, aeroporti, ecc.) e per finire alcune case automobilistiche. Due considerazioni conclusive: la prima riguarda le caratteristiche che deve avere un sito per essere ritenuto credibile dai suoi utenti: l’aggiornamento, l’impatto visivo e la presenza di strumenti utili alla comunicazione sono alla base della scelta e della semplice presa in considerazione di una fonte web. Sono elementi riscontrati vedendo e confrontando le caratteristiche comuni ai siti più autorevoli censiti. La seconda considerazione attiene alle attuali forme di interazione tra utente e sito internet. Ci è sembrato, svolgendo la nostra ricerca, che queste siano ancora legate a modalità di scambio classiche come la chat ed il forum, che garantiscono sì un’interazione in tempo reale al fine della creazione di una web community, ma che non offrono la possibilità per il singolo di personalizzare on-line i servizi e prodotti offerti in rete. Forse è arrivato il momento di inventarsi nuove filosofie di interattività, più incisive, che permettano agli utenti non solo di “partecipare” ai dibattiti in corso, ma addirittura di determinare e adattare alle proprie esigenze l’agenda dei temi affrontati e le tipologie di servizi che il sito offre. Questa è indicata dagli esperti come una delle più efficaci strade per accattivarsi gli interessi e la fiducia dei naviganti. Promotore: Spazio Rp – editoria e servizi per la comunicazione. Responsabile di progetto: Roberto Portauova. Redazione e ricerche: Maurizio Ruffo, Daniele Vannucci, Danilo Procaccianti. Durata della ricerca: aprile 2004 – marzo 2005.  
   
   
ARMATEVI DI CELLULARE: COMINCIA LA CACCIA A SABRE WULF! MOBILE, LA VERSIONE PER TELEFONINO DEL CELEBRE GIOCO SVILUPPATO DA RARE LIMITED  
 
Milano, 22 giugno 2005 - In-fusio, ha annunciato la disponibilità anche in Italia di Sabre Wulf Mobile, il videogioco per telefonino basato sul famoso titolo sviluppato da Rare Studios per la piattaforma Game Boy Advance (Gba). Sabre Wulf Mobile si presenta con gli stessi personaggi e le stesse modalità di gioco del fratello più famoso: i giocatori sono invitati a trasformarsi nell’intrepido Sabreman, l’eroico avventuriero che, armato solo della conoscenza delle varie creature conosciute durante il suo lungo viaggio, ha il compito di dare la caccia allo spaventoso Sabre Wulf attraverso 15 differenti livelli. Il prezioso amuleto che intrappolava Sabre Wulf in una statua, infatti, è andato distrutto e la mostruosa creatura si è risvegliata, più cattiva che mai. I giocatori hanno il compito di guidare Sabreman nella sua ricerca per recuperare i vari frammenti dell’amuleto e aiutarlo nella sfida finale contro la bestia. In ogni livello, Sabreman deve trovare i pezzi nascosti da Sabre Wulf e riportarli rapidamente al suo campo-base, senza però farsi assalire dal malefico lupo. Inoltre può guadagnare dei punti extra raccogliendo, lungo la strada, delle monete d’oro. Durante la sua ricerca Sabreman può utilizzare gli animaletti magici che incontra e che lo aiutano a rimuovere gli ostacoli, a raggiungere zone inaccessibili e a scappare dai nemici. Tuttavia Sabreman deve fare attenzione: il numero di animaletti che può trasportare nella sua borsa magica non è illimitato, e ognuno di essi può essere utilizzato solo una volta per ogni livello. Egli può però raccogliere dei “bonus corazza” che gli permettono di proteggersi dai colpi. “Sabre Wulf Mobile di In-fusio è solo l’ultimo di una serie di titoli basati su giochi sviluppati da Rare Studios e come gli altri resta il più fedele possibile all’originale”, ha commentato Erminio Di Paola, area manager di In-fusio. “Molti degli appassionati di Sabre Wulf vedono questo gioco come un vero e proprio classico per Gba. La versione mobile unisce un’ottima resa grafica, dei personaggi unici e una trama avvincente, regalando agli utenti un’esperienza di gioco senza paragoni.  
   
   
SWISSCOM: YELLOWBILL E CONEXTRADE PERMETTONO LO SCAMBIO DI FATTURE ELETTRONICHE  
 
Berna, 21 giugno 2005 - Yellowbill di Postfinance e la piattaforma elettronica commerciale Conextrade di Swisscom It Services si mettono insieme. L’unione congiunge il patrimonio clienti delle due piattaforme ampliando così le possibilità della fatturazione elettronica conforme all’Iva. Le due imprese hanno confermato l’unione con una dichiarazione di intenti e ne hanno già avviato la messa in atto. In futuro, i clienti potranno scambiare documenti elettronici con i partner commerciali sulle due piattaforme, analogamente a come avviene con un “accordo di roaming” nelle telecomunicazioni. Swisscom It Services con la soluzione Conextrade/e-invoicing e Postfinance con la piattaforma Ebpp yellowbill (Electronic Bill Presentment and Payment) offrono già una soluzione valida e produttiva per la fatturazione puramente elettronica e conforme alle regole dell’Iva. La novità consiste nel fatto che in futuro la fatturazione elettronica sarà possibile anche da una piattaforma all’altra. Un cliente di yellowbill potrà emettere una fattura elettronica per un cliente di Conextrade e viceversa. Eliminando l’impiego di carta e automatizzando i processi dalla fatturazione alla memorizzazione e alla connessione nell’archivio, l’emittente e il destinatario della fattura potranno contare su un risparmio duraturo e sostanziale dei costi dei processi. Postfinance e Swisscom It Services intendono inoltre definire in comune un formato generico di fattura che venga prodotto per ogni fattura firmata in modo da semplificare sensibilmente la successiva revisione elettronica. Per quanto concerne il contenuto, questo formato si basa sullo standard recentemente approvato swissDigin  www.Swissdigin.ch  e contribuisce ulteriormente alla standardizzazione della fatturazione elettronica. Il concetto del collegamento fra le due piattaforme e l’obiettivo di definire un formato di fattura generico è già stato presentato all’Amministrazione federale delle contribuzioni (Afc) riscuotendo un ampio consenso. Secondo il piano di lavoro, a partire dall’inizio del 2006, sarà possibile scambiare le prime fatture produttive da una piattaforma all’altra. Http://www.postfinance.ch  http://www.Postfinance.ch/yellowbill  www.Swisscom.com/it  www.Conextrade.ch    
   
   
BANCA FIDEURAM BLOCCA LO SPYWARE CON ETRUST PESTPATROL ANTI-SPYWARE DI COMPUTER ASSOCIATES  
 
Basiglio, 22 giugno 2005 - Banca Fideuram, istituto del Gruppo Sanpaolo Imi, ha scelto Computer Associates per ottimizzare la gestione del proprio servizio di help desk. Nello specifico, l'istituto bancario ha individuato in eTrust Pest Patrol Anti-spyware la soluzione ideale per combattere le inefficienze dovute allo spyware e potenziare il livello di sicurezza di tutto il sistema. I sistemi informatici degli istituti bancari hanno vissuto importanti cambiamenti negli ultimi cinque anni per andare incontro alle esigenze del business e favorirne lo sviluppo. Data la natura confidenziale delle informazioni trattate, la sicurezza risulta una delle aree più strategiche, soprattutto in relazione all'utilizzo dei servizi di posta elettronica e alle applicazioni Web. Nel 2004 Banca Fideuram ha registrato un incremento del 20% nelle chiamate al proprio servizio di help desk dovute ad anomalie e malfunzionamenti verificatesi su diversi client, anche quelli che all'interno dell'infrastruttura It sono considerati "thin client". Fu subito evidente che si trattava di disservizi dovuti al fenomeno dello spyware. Dopo aver confrontato diverse soluzioni anti-spyware presenti sul mercato, Fideuram ha scelto eTrust Pestpatrol Anti-spyware di Computer Associates per le sue caratteristiche di efficacia, facilità d'uso e valore complessivo. "eTrust Pestpatrol Anti-spyware di Ca ha permesso di gestire i picchi di chiamate all'help desk in modo facile ed veloce e di tornare in breve tempo a una situazione di normalità" afferma Antonino Messana, Responsabile Sistemi e Tecnologie della Direzione Sistemi Informativi di Banca Fideuram. "Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti con l'utilizzo di questa soluzione, grazie alla quale riusciamo a difenderci meglio e in maniera semplice dallo spyware". Etrust Pestpatrol Anti-spyware rappresenta una componente chiave nell'ambito di una strategia di sicurezza aziendale multi-livello. La soluzione, infatti, individua e rimuove automaticamente un elevato numero di minacce non virali come gli spyware e gli adware, genera allarmi in tempo reale e registra tutti gli eventi per consentire agli amministratori del sistema ad identificare i punti di ingresso degli spyware. Attualmente eTrust Pestpatrol Anti-spyware è installato in modalità client su 1.500 postazioni di Banca Fideuram; a regime la soluzione sarà funzionante su 7.000 client presso tutte le sedi delle filiali italiane ed estere dell'istituto bancario e verrà governata da una console centrale di gestione anti-spyware. "Il fenomeno dello spyware si è rapidamante evoluto da semplice "elemento di disturbo" a fattore di fondamentale importanza in ambito sicurezza. Oggi, infatti, lo spyware è causa di numerose ore di improduttività e della perdita di considerevoli quantità di dati" afferma Alfonso Nobilio, Amministratore Delegato di Computer Associates S.p.a.. "I risultati raggiunti da Banca Fideuram dimostrano che con interventi veloci e con la giusta tecnologia le imprese possono difendersi da questa minaccia in modo efficace".  
   
   
LEARNING EUROPE: UN PONTE CULTURALE FRA SCUOLE EUROPEE COINVOLTI 1000 STUDENTI E 60 INSEGNANTI DI 42 SCUOLE MEDIE SUPERIORI DI 6 NAZIONI UE  
 
Roma, 22 giugno 2005 - Italia, Francia, Spagna, Belgio, Polonia, Norvegia: sono le nazioni che hanno partecipato a Learning europe, il progetto realizzato dal Politecnico di Milano, sponsorizzato da Accenture Foundations (quale parte del programma Corporate Citizenship di Accenture) e condotto in cooperazione con la Fondazione Italiana Accenture. Avviato come progetto sperimentale per il periodo marzo-giugno 2005, Learning europe si basa sullo studio della “Nascita degli Stati Nazionali in Europa”, al fine di sviluppare reciproca conoscenza e maggiore vicinanza. In un contesto come quello attuale, infatti, conoscere i fattori sociali, politici, economici, religiosi e culturali che hanno portato alla nascita degli stati moderni si rivela più che mai determinante per aumentare la reciproca accettazione tra i paesi membri dell’Unione Europea. Da un punto di vista didattico, Learning europe si propone con un approccio estremamente originale: attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, gli studenti partecipano ad una competizione culturale via Internet per un periodo di 6-7 settimane, nella quale studiano, discutono, effettuano ricerche, producono materiali e si incontrano in uno spazio virtuale 3D dove ogni studente è visualizzato come un “avatar” (cioè un personaggio virtuale). L’ambiente virtuale, Web Talk, è realizzato grazie ad una piattaforma avanzata messa a punto dal Politecnico di Milano e consente l’interazione e la cooperazione fra studenti. Nello spazio virtuale, insieme ad una guida, gli studenti si muovono, trovano oggetti, interagiscono, parlano, ”volano” e giocano. “Learning europe ha il merito di aver coinvolto un gran numero di scuole attivando una modalità laboratoriale molto innovativa e che dovrebbe diventare un’attività utilizzata in modo ampio nelle scuole, partendo proprio da progetti di questo genere”, afferma l’Ing. Alessandro Musumeci, Direttore sistemi informativi del Ministero della Pubblica Istruzione. “L’elearning ormai è diventato una realtà assolutamente concreta nella scuola italiana ed è una modalità fondamentale per l’erogazione di nuovi contenuti e per avvicinare gli studenti alla scuola. Sicuramente uno dei primi obiettivi del Ministero è quello di partire dalle esperienze di valore, e di questo Politecnico di Milano e la Fondazione Italiana Accenture ne sono un esempio”. “L europe propone un approccio didattico nuovo sotto molti aspetti: tecnologia avanzata e-Learning ed esperienza multiculturale basata su un contenuto stimolante, affiancate da ‘giochi’ impegnativi e una competizione culturale fra le diverse classi europee”, afferma la Dott.ssa Evelyne Gobbo, Responsabile del progetto presso il Laboratorio Hoc del Politecnico. “Ogni moderno stato europeo ha sviluppato la propria identità da un comune crogiolo: capire come queste identità nazionali si siano sviluppate può essere utile per aumentare la reciproca comprensione e per capire come un nuovo crogiolo possa crescere dalla situazione attuale. La prospettiva locale si amplia così verso uno sguardo globale sulla storia dell’Europa”. "La formazione dei giovani rappresenta un elemento centrale della missione della Fondazione Italiana Accenture fin dalla sua nascita" - dichiara il Dott. Bruno Ambrosini, Segretario Generale della Fondazione Italiana Accenture- "Credo inoltre che in un momento storico come quello attuale dove permangono resistenze culturali in alcuni paesi europei, Learning Europe dia un contributo didattico di grande valore mettendo a fattor comune le diverse identità culturali. Infine, sono sicuro che questo ‘format’ sarà vincente per il futuro: l’utilizzo di metodologie e tecnologie sempre più avanzate, infatti, consentiranno la diffusione del progetto su larga scala in Europa”.  
   
   
ECO-IMBALLAGGI IN VETRINA, IL CONAI A MESSO ON LINE ... SUL SITO DI CONAI SONO IN MOSTRA APPLICAZIONI DI PACKAGING PROGETTATE PER MINIMIZZARE L'IMPATTO AMBIENTALE  
 
Milano, 22 giugno 2005 - Nell'ambito del progetto Pensare Futuro, sviluppato per promuovere tra le aziende una cultura orientata al rispetto dell’ambiente, attraverso interventi in grado di rendere gli imballaggi più rispettosi dell'ambiente, il Consorzio Nazionale Imballaggi ha messo online sul proprio sito una rassegna di imballaggi ecocompatibili, tratti dalle edizioni 2001 e 2004 del Dossier Prevenzione. Sono presentati esempi di eco-packaging sviluppati in diversi settori, dall'alimentare, al chimico, alla detergenza domestica, suddivisi per categoria merceologica. A breve, sarà anche disponibile un modulo online con il quale si potranno proporre nuovi imballaggi per la pubblicazione nella vetrina. Http://www.conai.org/