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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 04 Aprile 2003
APPALTI PUBBLICI: LA COMMISSIONE EUROPEA DOMANDA AD AUSTRIA ED ITALIA DI RISPETTARE IL DIRITTO COMUNITARIO  
 
Bruxelles, 4 aprile 2003 La Commissione europea ha deciso di richiedere formalmente all´Italia di rispettare il diritto comunitario per quanto riguarda l´acquisto di elicotteri destinati alla lotta contro gli incendi boschivi ed il rinnovo della concessione per la distribuzione del gas nel comune di Napoli. Essa ha parimenti deciso d´inviare un´analoga domanda all´Austria in relazione alla raccolta ed al trattamento dei rifiuti nella città di Mödling. La Commissione mira a garantire la concorrenza su scala europea per quanto riguarda la presentazione di offerte e l´aggiudicazione per questi tre appalti, conformemente al diritto comunitario che tutti gli Stati membri si sono impegnati a rispettare. Quando un appalto pubblico per una somma ingente è aggiudicato senza consentire a tutti i potenziali offerenti europei di offrire le proprie prestazioni alcune imprese comunitarie risultano infatti ingiustamente private di un potenziale sbocco di mercato. Inoltre le autorità pubbliche acquirenti e quindi i contribuenti rischiano di spuntare condizioni economiche meno favorevoli di quelle ottenibili grazie alla concorrenza preliminare di diversi fornitori. Le domande della Commissione assumono la forma di parere motivato, che corrisponde alla seconda fase del procedimento per infrazione di cui all´articolo 226 del trattato Ce. Se le autorità degli Stati membri interessati non si uniformano in modo soddisfacente alle prescrizioni di legge entro i due mesi successivi al ricevimento del parere motivato la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia. Italia acquisto di elicotteri per la lotta antincendio Un´ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri italiano del 24 luglio 2002 dispone che l´ente italiano incaricato di vigilare sul patrimonio boschivo ("Corpo forestale dello Stato") sia autorizzato ad acquistare i velivoli più idonei a consentire l´esecuzione dei suoi compiti mediante una procedura d´appalto a trattativa privata che esula dalle norme di concorrenza stabilite dalle direttive comunitarie in tema di appalti pubblici. A norma della direttiva sugli appalti pubblici di forniture (93/36/Cee) sono consentite deroghe agli obblighi in tema di concorrenza unicamente in circostanze rigorosamente specificate. Tra tali circostanze figura in particolare l´estrema urgenza, determinata da avvenimenti imprevedibili per l´amministrazione aggiudicatrice e ad essa non imputabili, laddove tale urgenza non consenta di osservare i termini di una procedura concorrenziale preceduta dalla pubblicazione di un bando di gara. Come tuttavia la Corte di giustizia ha ricordato in varie occasioni, le disposizioni che autorizzano le suddette deroghe sono oggetto d´interpretazione restrittiva e compete all´amministrazione aggiudicatrice che vuole avvalersene l´obbligo di provare l´esistenza di circostanze atte a giustificare tali deroghe. A parere della Commissione tali circostanze non sussistono nel caso in oggetto. In primo luogo la Commissione ritiene che la necessità di aumentare il numero dei velivoli del tipo in questione non può considerarsi una circostanza imprevedibile per le autorità italiane, dato che nel periodo estivo tali incendi costituiscono sfortunatamente un fenomeno regolare ed endemico in Italia e che un considerevole aumento dei mezzi aerei destinati a combatterli era stato già previsto nel 1998, vale a dire ben quattro anni e mezzo prima che venisse adottato il decreto di cui sopra. Il governo italiano non ha neanche potuto dimostrare il sussistere di un incremento eccezionale ed imprevedibile del numero d´incendi nella stagione estiva 2002. In secondo luogo la circostanza che l´acquisto dei velivoli, per quanto previsto da lungo tempo, non sia stato concluso in tempo utile per fronteggiare il rischio d´incendi nella stagione estiva 2002 appare imputabile unicamente alle scelte dell´amministrazione. Quest´ultima ha effettivamente sospeso e successivamente revocatole procedure d´aggiudicazione avviate a tale scopo nel 2000 per acquistare 49 elicotteri da destinare alla lotta antincendio, per quanto le autorità giudiziarie nazionali competenti ne avessero riconosciuto la legittimità. Italia distribuzione del gas nel comune di Napoli La Commissione ha parimenti inviato un parere motivato all´Italia in merito ad una presunta violazione del principio di non discriminazione in base alla nazionalità, di cui agli articoli 43 e 49 del Trattato in tema di libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi, in occasione del rinnovo della concessione riguardante la distribuzione del gas nel comune di Napoli. Il servizio di distribuzione del gas in tale comune è attualmente rifornito dalla società "Napoletanagas" in base ad una convenzione che giunge a termine nel 2005. Nel 2000 le autorità del comune di Napoli hanno deciso di prorogare questa concessione per un periodo di trent´anni o per un periodo più breve se così prescritto dalla legislazione italiana. In ogni caso sotto il profilo del diritto comunitario quando una concessione di tale tipo giunge a termine le autorità nazionali non possono prorogarla a favore dello stesso operatore, ma devono lanciare una procedura concorrenziale per consentire a qualunque altro prestatore di servizi dell´Unione in grado di fornire l´attività in questione di essere in condizione di partecipare alla gara. Austria: raccolta e trattamento dei rifiuti La Commissione ha richiesto all´Austria di porre rimedio all´infrazione del diritto comunitario che la Commissione ritiene abbia avuto luogo quando l´amministrazione municipale della città di Mödling, dopo aver costituito una società integralmente di sua proprietà specificamente destinata a fornire servizi di smaltimento dei rifiuti (la "Abfallgmbh"), ne ha venduta una considerevole quota al settore privato. La Commissione ritiene che il comune abbia quindi effettivamente aggiudicato un contratto per la raccolta ed il trattamento dei rifiuti senza organizzare una procedura d´appalto, contrariamente a quanto dispone la direttiva sugli appalti pubblici e di servizi (92/50/Cee). La giurisprudenza della Corte europea di giustizia stabilisce che uno dei criteri per essere esonerati dalle regole che disciplinano gli appalti pubblici sia l´esistenza di una relazione di dipendenza. In altre parole una pubblica amministrazione può, prescindendo da una procedura concorrenziale, aggiudicare la fornitura di beni o servizi ad un´organizzazione sulla quale eserciti un controllo analogo a quello che ha sui propri dipartimenti. A parere della Commissione tuttavia tale criterio non è soddisfatto in questo caso poiché l´amministrazione locale non esercita un controllo di questo genere sulla "Abfallgmbh", ormai parzialmente privatizzata, e vi sono ampie prove che l´amministrazione locale intendesse associarsi ad un´impresa privata sin dall´inizio. Il servizio di smaltimento dei rifiuti avrebbe dunque dovuto essere sin dal primo momento oggetto di un appalto pubblico. La mancanza di trasparenza nell´aggiudicazione di tale contratto ha avuto l´effetto di far sì che non tutte le società interessate e qualificate potessero presentare le loro offerte, privando così la città di Mödling della possibilità di scegliere l´offerta più vantaggiosa sotto il profilo del prezzo. Tale tipo di comportamenti limita la concorrenza, falsa il gioco delle forze di mercato interessate e può comportare spese inutili per i contribuenti. Informazioni relative alle violazioni del diritto comunitario riguardanti tutti gli Stati membri sono disponibili sul sito Europa all´indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_en.htm    
   
   
LA BCE IN MATERIA DI POLITICA MONETARIA DECIDE CHE I TASSI DI INTERESSE RIMARRANNO INVARIATI  
 
Roma, 4 aprile 2003 - Nella riunione di ieri, tenuta a Roma, il Consiglio direttivo della Bce ha deciso che il tasso minimo di offerta applicato alle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale (overnight) rimarranno invariati rispettivamente al 2,50%, al 3,50% e all´1,50%.  
   
   
EUROPA: BANCHE, CON I CODICI INTERNAZIONALI BONIFICI UE IN TRE GIORNI DAL 1° LUGLIO SOLO INDICANDO IL CODICE BANCARIO INTERNAZIONALE E IL NUMERO INTERNAZIONALE DI CONTO, TEMPI BREVI PER TRASFERIRE DENARO TRA I PAESI DELL´UNIONE EUROPEA  
 
Roma, 4 aprile 2003 - Il Consiglio Europeo per i Pagamenti, che riunisce circa 40 banche e le Associazioni Europee del settore creditizio, ha approvato due convenzioni in vista del 1° luglio, data in cui entrerà in vigore, per i bonifici, il regolamento comunitario che prevede costi eguali per i trasferimenti in euro nazionali e tra Stati all´interno dell´Ue. La prima, detta "Convenzione Credeuro", stabilisce uno standard e alcune regole per l´esecuzione di un bonifico in euro tra i paesi Ue, che garantiranno ai clienti delle banche che aderiranno alla convenzione, a cominciare da quelle che partecipano al Consiglio, il trasferimento dei fondi entro tre giorni dalla data di accettazione del bonifico. Attualmente, i tempi massimi di esecuzione sono di sei giorni, secondo quanto stabilito dalla Direttiva del 1997. Ciò sarà possibile a partire dal 1° luglio e riguarderà esclusivamente i bonifici cosiddetti "codificati", quelli nei quali chi effettua il bonifico indica il codice identificativo bancario internazionale della banca del destinatario (Bic) e il numero internazionale di conto del destinatario stesso (Iban). Questi codici, diversi dalle coordinate bancarie nazionali, possono essere richiesti ad ogni istituto. L´altra convenzione stabilisce che la commissione interbancaria a favore delle banche intermediarie di un bonifico tra i paesi Ue - quelle coinvolte qualora la banca di chi effettui il bonifico e quella di chi lo riceva non abbiano rapporti diretti - non sarà decurtata dall´importo del bonifico stesso. In altri termini, diversamente da quanto accade oggi, la banca intermediaria non sottrarrà la commissione per il servizio svolto dalla somma inviata al destinatario del bonifico, che riceverà l´importo nella sua interezza. Tale commissione sarà infatti regolata mediante accordi tra le banche. Il Consiglio ha anche reso note le decisioni relative alla nuova infrastruttura paneuropea per i pagamenti di piccolo importo, il cui obiettivo finale è di consentire la stessa efficienza e economicità di trattamento che attualmente si ha a livello nazionale. Il nucleo di base di questa infrastruttura è costituito dal sistema europeo Step2 dell´Associazione Bancaria per l´Euro (Eba), che ha scelto l´italiana Sia, Società Interbancaria per l´Automazione, come partner tecnologico per la sua realizzazione. Questo sistema consentirà, in un primo tempo, il trattamento dei bonifici che seguono la "Convenzione Credeuro", per poi ampliare la gamma dei servizi offerti. L´infrastruttura paneuropea garantirà progressivamente l´integrazione del traffico nazionale e intra-europeo. Il Consiglio - che si è occupato anche di carte di pagamento e di contante - ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa ieri a Bruxelles, l´attività finora svolta.  
   
   
CASSA DI COMPENSAZIONE E GARANZIA: PARTE IL 23 MAGGIO 2003 LA CONTROPARTE CENTRALE PER I MERCATI AZIONARI DI BORSA ITALIANA  
 
Milano, 4 aprile 2003 - Partirà il 23 maggio 2003 il sistema di garanzia a Controparte Centrale (Ccp) per i mercati azionari di Borsa Italiana, un sistema gestito e sviluppato da Cassa di Compensazione e Garanzia in sostituzione degli attuali meccanismi di garanzia dei contratti. Analogamente a quanto già avviene per i mercati di strumenti derivati, il nuovo sistema garantirà per i mercati azionari italiani (Mta, Nuovo Mercato e relativi comparti after hours) tutti i contratti relativi ad azioni, obbligazioni convertibili, warrant e quote o azioni di Oicr (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) aperti e chiusi. La Ccp si interporrà tra compratore e venditore in ciascun contratto, al momento stesso della sua conclusione sul mercato, assumendosi e gestendo il rischio di controparte. "L´avvio della Controparte Centrale sui mercati cash si inserisce nell´azione di sviluppo dei nostri mercati sfruttando le sinergie del Gruppo Borsa Italiana" - ha detto Massimo Capuano, Vice Presidente di Cassa di Compensazione e Garanzia e Amministratore Delegato di Borsa Italiana. "Un sistema di risk management più efficiente e aperto all´interoperabilità con sistemi analoghi allinea i nostri mercati azionari alla best-practice internazionale - ha aggiunto Renato Tarantola, Amministratore Delegato di Cassa di Compensazione e Garanzia - favorendo la crescita della liquidità". In questa prima fase la Ccp non interesserà il Mercato Ristretto né il mercato delle obbligazioni e dei titoli di Stato (Mot), mentre per il Mercato dei Covered Warrant (Mcw) continueranno a valere gli attuali meccanismi di garanzia dei contratti. L´adesione alla Ccp, obbligatoria per gli intermediari che operano sui mercati azionari, potrà avvenire in modo diretto - come partecipante generale o individuale - o in modo indiretto - attraverso l´accordo con un partecipante generale (che potrà essere diverso da quello utilizzato per il mercato dei derivati). Ogni aderente diretto dovrà soddisfare requisiti di adeguatezza del patrimonio di vigilanza e dei sistemi di back office. L´avvio della Ccp introdurrà anche per i mercati azionari il sistema dei margini, già adottato per i derivati. A supporto della propria attività di negoziazione, ciascun aderente dovrà infatti costituire garanzie per un ammontare correlato alle posizioni di rischio assunte. I margini, versabili in contanti o in titoli di Stato, verranno calcolati da Cassa di Compensazione e Garanzia con la metodologia Tims (Theoretical Intermarket Margins System, sviluppata dalla Options Clearing Corporation di Chicago) già utilizzata per i derivati e riconosciuta quale best practice a livello internazionale. Contemporaneamente alla Ccp verrà anche attivato un Default Fund, al quale ciascun partecipante contribuirà proporzionalmente ai margini, con adeguamento mensile. In caso di inadempimento di un aderente diretto, la Cassa di Compensazione e Garanzia coprirà le eventuali perdite utilizzando, in ordine di priorità, i margini versati dall´inadempiente, comprensivi dei versamenti al Default Fund, proprie riserve fino alla concorrenza di 5 milioni di euro, le somme versate al Default Fund dagli altri aderenti (pro quota), e infine le altre risorse della Cassa di Compensazione e Garanzia stessa. I sistemi relativi alla Ccp, che disporrà di canali di reporting multipli, sono stati oggetto di collaudo nei primi mesi dell´anno in corso. Il business model adottato minimizza gli interventi sulle strutture organizzative/telematiche degli operatori. La Ccp si inserirà inizialmente sull´attuale sistema di Liquidazione dei Titoli (Ldt), integrandosi poi appieno e dispiegando tutte le sue funzionalità - incluso il pieno anonimato - con l´introduzione da parte di Monte Titoli del nuovo sistema di settlement Express Ii. Sul sito di Cassa di Compensazione e Garanzia www.Ccg.it  è disponibile la documentazione sulla Ccp, inclusi Regolamenti e Istruzioni, e il manuale contenente le linee operative e la descrizione dei flussi informativi.  
   
   
BORSA ITALIANA SPA: BILANCIO 2002 UTILE NETTO: 25.5 MILIONI DI EURO RICAVI: 134.2 MILIONI DI EURO GRUPPO BORSA ITALIANA UTILE NETTO: 30.4 MILIONI DI EURO RICAVI: 147.7 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 4 aprile 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Borsa Italiana Spa, nella sua riunione di ieri, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio 2002 che si è chiuso con un utile netto di 25.5 milioni di euro (34 milioni di euro nel 2001) e con ricavi per 134.2 milioni di euro (140.4 milioni di euro nel 2001). Il Consiglio ha altresì esaminato e approvato il progetto di bilancio consolidato 2002 che si è chiuso con un utile netto di 30.4 milioni di euro (39.4 milioni di euro nel 2001) e con ricavi per 147.7 milioni di euro (152.5 milioni di euro nel 2001). In particolare il risultato consolidato non tiene conto delle componenti economiche derivanti dall´utile di Monte Titoli Spa e dall´ammortamento della differenza tra patrimonio netto e costi di acquisto, entrambe rilevate a partire dal 1° gennaio 2003. Il progetto di bilancio civilistico e consolidato verrà sottoposto all´Assemblea ordinaria degli Azionisti convocata per il 29 aprile 2003 in I° convocazione e per il 30 aprile 2003 in Ii° convocazione. Il valore della produzione di Borsa Italiana Spa, pari a 134.2 milioni di euro, è costituito per il 52,5% da corrispettivi per la fornitura di servizi di negoziazione, per il 20,7% da corrispettivi di quotazione e per il 26,8% da ricavi derivanti da altre attività produttive. Pur in presenza di un mercato con volumi in forte calo, i risultati conseguiti hanno comunque permesso a Borsa Italiana di proseguire le attività di promozione e sviluppo dei mercati e di completare i processi di rafforzamento organizzativo e tecnologico.  
   
   
ADUSBEF, FEDERCONSUMATORI E BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA SI CONFRONTANO SUI RECLAMI RIGUARDANTI I PRODOTTI FINANZIARI MY WAY E 4YOU  
 
Siena, 4 aprile 2003 - Il giorno 2 aprile u.S. Si sono incontrati a Roma la Direzione della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa - Gruppo Mps e i Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef. L´incontro è stato importante perché ha consentito alle parti di confrontare le rispettive posizioni sui reclami riguardanti i prodotti finanziari My Way e 4You. Il confronto è stato positivo perché le parti, pur ribadendo le rispettive posizioni già rese pubbliche, hanno convenuto di ricercare un percorso che eviti un lungo e difficoltoso periodo di contenzioso. L´ipotesi di soluzioni conciliative e non conflittuali, da valutare caso per caso, è stata ritenuta la strada più giusta da percorrere. Il confronto continuerà nei prossimi giorni per approfondire il percorso e le modalità di soluzione della vicenda.  
   
   
ASSORGESTI: ANTICIPAZIONI SUI DATI DEL MESE DI MARZO 2003: FONDI COMUNI: 4 MLD. DI EURO DI RACCOLTA NETTA, SESTO MESE POSITIVO CONSECUTIVO. OBBLIGAZIONARI +3,4 MLD. DI EURO, LIQUIDITÀ +3 MLD. DI EURO, FLESSIBILI POSITIVI. AZIONARI NEGATIVI MA IN RECUPERO. PATRIMONIO IN CRESCITA  
 
Milano, 3 aprile 2003 - Balzo della raccolta a marzo per i fondi comuni d´investimento che chiudono il mese a +3.979 milioni di euro. E´ dal periodo ottobre 2001/aprile 2002 che la raccolta non si manteneva positiva per così tanti mesi consecutivi. Il primo trimestre 2003 si chiude con un saldo attivo di oltre 8,9 miliardi di euro. Anche il patrimonio registra una crescita rispetto a febbraio. Quarto mese consecutivo in nero per gli obbligazionari. Fortemente positivi i fondi di liquidità, segno più anche per i fondi flessibili che avanzano rispetto a febbraio. In rosso, ma in recupero sul mese precedente, i fondi azionari e quelli bilanciati. Nell´insieme di tutti fondi (italiani, lussemburghesi e esteri) per le macro categorie si registra: Azionari raccolta netta negativa per -1.572 mln. Di euro; Bilanciati raccolta netta negativa per -1.394 mln. Di euro; Obbligazionari raccolta netta positiva per +3.487 mln. Di euro; Di Liquidità raccolta netta positiva per +3.098 mln. Di euro; Flessibili raccolta netta positiva per +360 mln. Di euro; La raccolta netta, per tipologia giuridica, è così costituita: I fondi armonizzati hanno registrato una raccolta netta positiva per +2.256 mln. Di euro. I fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) hanno registrato una raccolta netta positiva di circa +172 mln. Di euro. I fondi e gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari italiani hanno registrato, in Italia, una raccolta netta positiva per circa +1.346 mln. Di euro. I fondi lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta positiva per circa +206 mln. Di euro. I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di marzo una raccolta netta negativa per circa -66 mln. Di euro e un patrimonio pari a 5.832 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano risulta, a fine marzo, di circa 360.332 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) è pari a 8.107 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi e organismi di diritto estero degli intermediari italiani è di 75.032 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi lussemburghesi storici è di 23.177 mln. Di euro. Complessivamente il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani ammonta a 466.648 mln. Di euro. I dati riportati nel presente comunicato sono provvisori e passibili di variazioni. Venerdì 4 aprile Assogestioni renderà pubblici i risultati completi e definitivi.  
   
   
DECRETO N. 47 DEL 31 GENNAIO 2003: ASSOGESTIONI ILLUSTRA LE NOVITÀ SUI FONDI IMMOBILIARI, GARANTITI E SPECULATIVI IN UN SEMINARIO L´8 APRILE A MILANO  
 
Milano, 4 aprile 2003 - Le novità del Decreto n. 47 del 31 gennaio 2003 sui fondi immobiliari, garantiti e speculativi, saranno al centro di un seminario organizzato da Assogestioni per l´8 aprile prossimo. Interverranno ai lavori: Raffaele Capuano, Dirigente del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell´economia e delle finanze; Antonio Cinque, Responsabile dell´Ufficio Vigilanza sull´Intermediazione finanziaria della Banca d´Italia; Giuseppe D´agostino, Responsabile dell´Ufficio Vigilanza Sgr e Oicr di Consob; Fabrizio Plateroti, Borsa Italiana Spa - Director and Regulation post trading; Sabrina Capilupi, Dirigente Ufficio Fiscalità Finanziaria dell´Agenzia delle Entrate e Filippo Cellucci, Esperto tributario Ufficio Imprese dell´Agenzia delle Entrate. La modifica alla disciplina dei fondi immobiliari (aspetti civilistici e fiscali) sarà il tema della prima sessione del convegno. La seconda sessione dei lavori sarà invece dedicata alla: modifica della disciplina dei fondi speculativi e all´introduzione dei fondi garantiti. Sede del seminario sarà la Sala Assemblee di Banca Intesa (Palazzo Besana piazza Belgioioso, 1 - Milano), l´inizio dei lavori è previsto per le ore 8,30.  
   
   
PIRELLI: CONVOCATA L´ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI ALL´ODG: ESAME DEL BILANCIO 2002, DIVIDENDO AGLI AZIONISTI DI RISPARMIO E, IN SEDE STRAORDINARIA, APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI FUSIONE IN PIRELLI & C.  
 
Milano, 4 aprile 2003 - Come preannunciato lo scorso 12 marzo, Pirelli informa che è stata convocata per il 5 maggio p.V. Alle ore 16.00 in prima convocazione, e per il 6 maggio alle ore 10.30 in seconda convocazione, presso l?Associazione Industriale Lombarda in Milano, via Pantano 9, l?Assemblea degli Azionisti di Pirelli Spa. All´ordine del giorno figurano, tra l?altro, l´esame del Bilancio per l´esercizio 2002, la distribuzione di un dividendo di 0,0364 euro per le azioni di risparmio che verrà posto in pagamento a partire dal 22 maggio p.V., nonché l´approvazione, in sede straordinaria, del Progetto di fusione di Pirelli Spa in Pirelli & C secondo le modalità già annunciate il 12 marzo. La documentazione relativa all´Assemblea sarà disponibile per il pubblico presso la Borsa Italiana Spa e la sede della società a partire da domani. Immediatamente prima dell´Assemblea si riunirà il Consiglio di Amministrazione della società per approvare la Relazione trimestrale al 31 marzo 2003.  
   
   
ALGOL CEDE L´80% CONTROLLATA TELCOM  
 
Milano, 3 aprile 2003 - Algol Spa prosegue nella razionalizzazione della struttura societaria, annunciata nel corso del Cda del 15 maggio 2002, e dopo la cessione del ´System Integrator´ Epsilan Srl, avvenuta lo scorso 7 ottobre, cede l´80% di Telcom Srl, società specializzata in commercio elettronico di Pc e di prodotti di Networking, a Vega Srl . Il controvalore dell´operazione è pari a 959.227 Euro. La cessione è stata realizzata ad un valore superiore a quello contabile, per cui la controllante Algol Spa realizza una plusvalenza di 240.000 Euro circa. Il cambiamento della compagine non comporterà alcuna variazione dell´attività né la modifica della denominazione sociale della società, che continuerà ad operare con il nome di Telcom Srl. Telcom Srl ha chiuso il 2002 con un fatturato pari a 4,8 milioni di Euro ed una perdita netta di 445.000 Euro.  
   
   
TECNIMONT: LA SOCIETÀ DI INGEGNERIA E COSTRUZIONE DEL GRUPPO EDISON CONSOLIDA LA LEADERSHIP IN CINA NEL SETTORE DELLE POLIOLEFINE. A DAQING, LANZHOU E DALIAN VERRANNO PRODOTTE ANNUALMENTE CIRCA 800.000 TONNELLATE  
 
Milano, 4 aprile 2003 - Tecnimont, società di ingegneria e costruzione del Gruppo Edison, ha acquisito dalla Petrochina Co. Ltd, leader in Cina nel settore "Oil & Gas", tre commesse del valore complessivo di 60 milioni di dollari per la realizzazione di 3 impianti di produzione di polipropilene nell´ambito dei complessi petrolchimici di Daqing, Lanzhou e Dalian. Tecnimont fornirà, in particolare, servizi di ingegneria, apparecchiature e servizi tecnici per il commissioning e l´avviamento dei 3 impianti destinati a produrre 300.000 tonnellate/annue di polipropilene a Daqing e Lanzhou e 200.000 tonnellate/annue a Dalian. Le tre unità adotteranno la tecnologia della Basell e saranno completate entro il 2005. Le commesse acquisite da Tecnimont su gara internazionale, unitamente a Basell per la fornitura della licenza, rappresentano un caso unico nella storia della petrolchimica cinese, sia per la considerevole quantità di produzione annuale di polipropilene (800.000 tonnellate) sia per le caratteristiche innovative del prodotto applicabile su vasta scala.  
   
   
SAIPEM ACQUISISCE LA SOCIETÀ IDPE  
 
San Donato Milanese, 4 aprile 2003: Si è concluso il procedimento autorizzativo in India che consente a Saipem di perfezionare l´acquisto della Società indiana di ingegneria International Development Process and Engineering (Idpe) con sede a Chennai, nello Stato di Tamil Nadu. Il valore complessivo dell´acquisizione è di circa 3 milioni di dollari Usa. Si tratta di una operazione che Bouygues Offshore aveva già negoziato prima dell´acquisto da parte di Saipem della stessa Bouygues Offshore (oggi Saipem s.A.). Idpe è una società che si avvale della competenza di 210 ingegneri ed è specializzata nell´offerta di servizi ingegneria di base e di dettaglio, di servizi di approvvigionamento, di supervisione delle costruzioni e di tutte le operazioni necessarie alla messa in esercizio di condotte o impianti per progetti Oil and Gas. L´acquisizione di L´acquisizione Idpe consente a Saipem di rafforzare ulteriormente le proprie competenze ingegneristiche, attraverso la crescita della propria presenza in Paesi che integrano una solida tradizione ingegneristica con strutture di costo efficienti.  
   
   
DIFFUSO UN DOCUMENTO PER LA CONSULTAZIONE PROPOSTE DELL´AUTORITÀ PER LE GARANZIE DI LIBERO ACCESSO AL SERVIZIO E PER I CODICI DI DISTRIBUZIONE DEL GAS  
 
Milano, 4 aprile 2003 - L´autorità per l´energia elettrica e il gas ha diffuso un documento per la consultazione con le proprie proposte per la regolazione delle garanzie di libero accesso al servizio di distribuzione del gas sulle reti cittadine e per la predisposizione dei codici di rete da parte delle imprese di distribuzione. Tutti i soggetti interessati hanno tempo fino al prossimo 23 maggio per formulare osservazioni ed esprimere pareri scritti. Il documento è disponibile sul sito www.Autorita.energia.it Tra i temi trattati nel documento particolare rilievo hanno la definizione dei profili di prelievo standard, i conferimenti di capacità (nei punti di riconsegna al cliente finale), la gestione degli impianti di misura (contatori) e la ripartizione degli oneri connessi al gas non contabilizzato. La normativa attuale prevede che, sulla base dei criteri che saranno definiti dall´Autorità, ciascuna impresa di distribuzione predisponga un proprio codice di rete. Poiché i distributori sono oltre 700, l´Autorità sottopone a consultazione l´opportunità e le modalità per avere codici il più possibile omogenei. L´omogeneità può facilitare l´apertura del mercato del gas alla concorrenza ed in particolare all´accesso alle reti di distribuzione da parte di nuovi operatori. I codici di rete costituiscono infatti uno strumento essenziale per regolare i rapporti tra le imprese proprietarie delle reti cittadine e le nuove società di vendita, che utilizzeranno tali reti per raggiungere i propri clienti.  
   
   
RETE ELETTRICA: PROTOCOLLO D´INTESA MINISTERO DELL´AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO - GRTN PER LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI SU TERRITORIO E AMBIENTE  
 
Roma, 4 aprile 2003 - Il Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e il Grtn hanno firmato un protocollo d´intesa per la condivisione ed integrazione dei dati territoriali ed ambientali di reciproco interesse. L´accordo rappresenta un elemento di novità nella gestione delle attività ambientali e territoriali che il Gestore della Rete definisce con gli Enti nazionali e regionali deputati alle autorizzazioni delle linee elettriche. La finalità dell´intesa è rivolta all´acquisizione delle informazioni utili alla definizione e soluzione delle problematiche legate alla fattibilità territoriale ed ambientale delle opere di sviluppo della rete elettrica. In base all´accordo, il Ministero dell´Ambiente metterà a disposizione del Grtn la propria Base Cartografica di Riferimento costituita, tra l´altro, da un modello digitale del terreno riferito a tutto il territorio nazionale e le informazioni disponibili nella propria Banca Dati Cartografica. Il Grtn, invece, fornirà l´Atlante delle linee elettriche ad alta ed altissima tensione comprendente tutta la Rete di Trasmissione Nazionale (Rtn) e la parte ad alta tensione della rete dei gestori locali. L´atlante offre, inoltre, le indicazioni delle localizzazioni delle centrali di produzione di energia elettrica. Nell´ambito delle attività di collaborazione con le Regioni in merito all´applicazione della Valutazione Ambientale Strategica (Vas) per la pianificazione dello sviluppo della Rete elettrica di trasmissione, il Grtn indicherà anche l´ubicazione dei corridoi ambientali, concordati con le Amministrazioni regionali e locali. Le informazioni prodotte dal Grtn e dal Ministero dell´Ambiente potranno essere utilizzate solo ai fini istituzionali e fruibili su richiesta da terzi in modalità riservata.  
   
   
CORDIS PROPONE UN NUOVO SERVIZIO TEMATICO SULLA FISSIONE NUCLEARE E LA RADIOPROTEZIONE  
 
Bruxelles, 4 aprile 2003 - Cordis, il servizio d´informazione in materia di ricerca e sviluppo della Commissione europea, propone un nuovo servizio dedicato alle attività di ricerca e formazione concernenti l´energia e le tecnologie nucleari. Il servizio, che fa parte del portale dedicato al sesto programma quadro (6Pq), offre un accesso centralizzato alle informazioni pertinenti e comprende una breve panoramica sulle azioni indirette contemplate, attualità, informazioni sulle manifestazioni future e link diretti per facilitare la presentazione delle candidature al fine di ottenere i finanziamenti per la ricerca in questo settore nell´ambito del 6Pq, il cui importo complessivo è pari a 190 milioni di euro. Gli utenti possono accedere rapidamente alla documentazione relativa agli inviti aperti o di prossima pubblicazione, individuare il tipo di assistenza necessaria, visionare oltre 200 progetti presentati in passato e consultare le pubblicazioni ed i link utili. In aggiunta, il sito offre una rapida panoramica sulle informazioni relative ad oltre 130 organizzazioni che desiderano partecipare ai progetti di ricerca sulla fissione nucleare. Il servizio fornisce informazioni tempestive e pubblicherà, non appena disponibili, le indicazioni relative alle attività future e ai nuovi progetti ammessi al finanziamento. L´obiettivo di questa interfaccia web dedicata è inoltre di promuovere le attività di programma che spaziano dalla gestione delle scorie radioattive e la radioprotezione, alla sicurezza degli impianti nucleari ed i rischi di esposizione. Un servizio distinto fornisce informazioni sui progetti di ricerca nel settore della fusione nucleare. Infolink: http://www.cordis.lu/fp6-euratom/home.html    
   
   
EMIRATES POTENZIA L´OPERATIVO VOLI IN MEDIO ORIENTE  
 
Milano, 4 aprile 2003 - Emirates, compagnia aerea internazionale con sede a Dubai, annuncia il potenziamento del servizio nella regione del Golfo e in Medio Oriente con l´introduzione di nuovi voli in programma fino a luglio su Qatar, Oman, Iran, Yemen, Kuwait, Arabia Saudita. Saranno aumentati così a 4 i voli quotidiani per Doha e 2 per Muscat; su Teheran sono programmati 4 voli in più alla settimana, su Sanaa 2 voli extra ogni settimana; infine, su Dammam e Kuwait verrà aggiunto un nuovo volo alla settimana per entrambe le destinazioni. "L´aumento delle nostre rotte verso il Medio Oriente fa parte di un´operazione di ampliamento che a partire da questa estate verrà adottata su tutto il network. Il nostro piano di crescita non si farà condizionare dal conflitto in Iraq. Lo sviluppo delle nostre rotte risponde alla domanda del mercato e noi continueremo a fornire ai nostri passeggeri il servizio che richiedono," commenta Ghaith Al Ghaith, Direttore Operazioni Commerciali di Emirates. Con un´operazione in due fasi, ad esempio, Emirates aumenterà i collegamenti tra Dubai e Doha con un servizio senza precedenti di quattro voli giornalieri: agli attuali operativi -già peraltro potenziati dal 30 marzo- si aggiungerà dal 1 luglio, su approvazione governativa, la quarta frequenza giornaliera sul Qatar. Anche il collegamento mattutino tra Dubai e il Kuwait, operativo lunedì, mercoledì e venerdì godrà di un volo settimanale in più, il giovedì, con un totale di 11 voli settimanali sulla destinazione. Anche il volo da Dubai a Dammam ha già iniziato ad operare ogni domenica, in aggiunta ai voli di giovedì e venerdì portando 5 voli settimanali il numero dei collegamenti su questa rotta. Dal 3 Maggio, su approvazione governativa, saranno aggiunti 4 voli extra su Teheran: l´Ek975/6 sarà in servizio ogni lunedì, martedì, sabato e domenica con un operativo quotidiano 2 volte al giorno. Anche Muscat avrà un servizio quotidiano doppio: dal 1 Luglio, con l´introduzione di 7 nuovi voli; infine, con 2 servizi extra alla settimana, i voli settimanali per Sanaa diverranno 5.  
   
   
AEROPORTO DI ORIO AL SERIO, C´È L´OK ALL´IMPATTO AMBIENTALE QUALCHE CORRETTIVO PER RIDURRE RUMORE E INQUINAMENTO ATMOSFERICO  
 
Orio al Serio, 4 aprile 2003 - C´è l´ok della Regione al piano di sviluppo dell´aeroporto di Orio al Serio, che all´interno del sistema aeroportuale lombardo vede confermato il suo ruolo di hub per le merci. Il parere favorevole al Ministero dell´Ambiente sulla compatibilità ambientale del piano è stato espresso dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Territorio ed Urbanistica, Alessandro Moneta. Vi sono però alcuni aspetti che, secondo la Giunta regionale, necessitano di approfondimenti, in particolare per quanto riguarda il rumore e l´ inquinamento atmosferico. Sarà pertanto in fase di attuazione del piano che verranno apportate le opportune correzioni. Inoltre, poichè lo scalo è in un contesto ambientale e territoriale delicato, è necessario identificare e quantificare la soglia massima di impatto che la struttura potrà raggiungere nel tempo. Il potenziamento dell´aeroporto è stato previsto in due fasi: la prima, completata nel 2000, ha visto la realizzazione del prolungamento della pista principale, via di rullaggio e zone di attesa alle due testate, la riorganizzazione del piazzale aeromobili, la modificazione del sistema di assistenza al volo, i piazzali merci e passeggeri, l´ampliamento dell´aerostazione, del catering, un nuovo hangar, parcheggi e viabilità interna; la seconda prevede lavori ai piazzali merci e passeggeri, magazzini dogana, ampliamento piazzale aeromobili passeggeri, infrastrutture di volo e radioassistenza, nuova pista di rullaggio, raccordo tra pista e nuova area merci a nord, impianto radar e Tvor, palazzine per uffici e servizi, demolizione e/o ristrutturazione di hangar ed edifici esistenti, nuovo parcheggio multipiano, parcheggi a raso e nuova viabilità.  
   
   
L´ITALIA IN CONTROTENDENZA POSITIVA RISPETTO AL RESTO D´EUROPA CON 269.800 IMMATRICOLAZIONI MERCATO DI MARZO A +27,4% GRAZIE AGLI ECO-INCENTIVI STATALI ALLA ROTTAMAZIONE  
 
Roma, 4 aprile 2003 - Come era facilmente prevedibile, gli eco-incentivi, giunti al loro ultimo mese di applicazione, hanno dimostrato nel modo più ampio la loro efficacia. In marzo, infatti, secondo le proiezioni elaborate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state immatricolate 269.800 automobili, con una crescita del 27,38% rispetto alle 211.810 unità targate nell´analogo mese del 2002, in netta controtendenza rispetto al resto d´Europa che anche per marzo fa prevedere un segno negativo. Grazie a questo vero e proprio exploit delle vendite di auto nuove, il primo trimestre del corrente anno si è chiuso con un attivo del 5,82%, frutto del confronto fra le 695.100 vetture immatricolate quest´anno e le 656.842 unità del primo trimestre 2002. "L´unrae, suffragata dai principali istituti di analisi, aveva previsto per il primo trimestre non più di 600.000 immatricolazioni in assenza degli eco-incentivi. Le misure varate dal Governo hanno determinato, quindi, nel primo trimestre 95.000 unità aggiuntive, il che vuol dire circa 200 milioni di euro di Iva in più - afferma il Presidente dell´Unrae Salvatore Pistola - E´ chiaro quindi, come l´introito per le casse dell´Erario sia nettamente superiore a quanto erogato per gli incentivi". Ricordiamo, infatti, che lo stesso Governo, nella relazione di accompagnamento al Decreto Legge che ha istituito gli eco-incentivi per il periodo 13 gennaio/31 marzo, aveva previsto per essi un esborso totale di 54,7 milioni di euro. Un segnale della validità degli eco-incentivi è arrivato anche dal mercato dell´usato, che ha registrato 343.880 transazioni (incluse le minivolture), con un +7,38% rispetto ai 320.254 passaggi di proprietà del marzo dello scorso anno. Quanto agli ordini, ne sono stati raccolti 262.744, il 22,19% in più rispetto ai 215.030 del marzo 2002. Nel trimestre gli ordini sottoscritti dai clienti sono stati 738.361, l´11,6% in più rispetto al gennaio-marzo 2002, a testimonianza di come gli automobilisti italiani abbiano reagito positivamente alla ricca offerta di prodotto e alle agevolazioni commerciali proposte con grande sforzo di comunicazione dalle Case e dalle loro reti commerciali. L´unrae sottolinea che la fine degli eco-incentivi interrompe una azione che dovrebbe essere strutturale, poiché strutturale è il problema delle circa 8.000.000 di vetture non catalizzate che debbono essere al più presto sostituite per due ordini di motivi: 1. Perché è necessario contribuire al miglioramento qualitativo dell´aria che respiriamo e all´aumento del tasso di sicurezza sulle strade, con vetture ecologicamente più rispettose dell´ambiente e dotate di strumenti di sicurezza decisamente superiori rispetto a vetture con oltre 10 anni di vita; 2. Favorire l´acquisto di una vettura catalizzata significa anche in molti casi restituire ai proprietari di auto con oltre 10 anni di vita una mobilità oggi compromessa. "Troviamo profondamente ingiusto - ha commentato il Presidente Pistola - che un numero così alto di cittadini non possa godere della libertà di circolazione a causa del progressivo inasprimento dei limiti praticati in molte città, pur pagando la tassa di circolazione, l´assicurazione sempre più onerosa, effettuando regolarmente le revisioni e altro ancora esattamente come coloro che possedendo una vettura catalizzata possono liberamente circolare". L´unrae, ha sempre sottolineato come il sostegno alla rottamazione sia una necessità che rappresenta nello stesso tempo una grande opportunità, in quanto il supporto al mercato che ne deriva costituisce un valido contributo anche al sostegno del Pil, essendo quello dell´automobile un settore trainante, che vale oltre il 20% di tutte le entrate fiscali.  
   
   
ACCORDO MINISTERO AMBIENTE-PARCO ARCIPELAGO TOSCANO- AGENZIA DEL DEMANIO SU COMPENDIO MINERARIO ISOLA D´ELBA  
 
Roma, 4 aprile 2003 - Potrà essere di nuovo ´studiata´ una parte della storia dell´Isola d´Elba. Le ex aree minerarie verranno recuperate ed offerte alla fruizione dei cittadini. Il Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e il parco dell´Arcipelago Toscano hanno infatti firmato una convenzione con l´Agenzia del Demanio per la manutenzione, la gestione, la vigilanza e la riqualificazione del compendio minerario elbano. Si tratta di una superficie di circa 700 ettari, con annesse strutture ed immobili, suddivisa tra i territori dei tre comuni minerari elbani: Rio Marina, Capoliveri, e Porto Azzurro. "Sono soddisfatto - ha dichiarato il Ministro dell´Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli - che prende il via un percorso per restituire alla fruizione dei cittadini le vecchie miniere che hanno segnato il primo sviluppo industriale dell´isola d´Elba. Attraverso la gestione del Parco si potrà così valorizzare questo immenso patrimonio e si potrà far conoscere una tradizione industriale che affonda le sue radici nel secolo scorso. Ritengo che con questo accordo si sia data una risposta concreta alle necessità del territorio". L´ente Parco, secondo l´accordo, prende in consegna tutte le aree dell´intero compendio minerario elbano. Per il servizio di vigilanza, custodia e manutenzione riceverà dall´Agenzia del Demanio 350.000 euro l´anno, mentre il Ministero metterà a disposizione un finanziamento iniziale di 200.000 euro per interventi di riqualificazione del sito e per la salvaguardia ambientale. Soddisfazione per l´accordo è stata espressa anche dal Commissario del Parco dell´Arcipelago Toscano, Ruggero Barbetti, e dai Comuni interessati.  
   
   
SVILUPPATO UN IMPIANTO INNOVATIVO PER LA DEPURAZIONE DEI REFLUI NELL´AMBITO DEL PROGETTO CRAFT  
 
Bruxelles, 4 aprile 2003 - Alcuni ricercatori di quattro paesi europei stanno testando un nuovo impianto per la depurazione delle acque reflue, che hanno messo a punto con l´ausilio dei finanziamenti stanziati nell´ambito del programma comunitario Craft (Azione di ricerca cooperativa per la tecnologia). L´attuale legislazione dell´Ue prevede che tutte le comunità con oltre 2.000 abitanti dispongano di un impianto proprio per la depurazione delle acque reflue. "Questo significa che in Europa sono necessarie oltre 40.000 nuove unità. Inoltre, il 30 per cento degli impianti per la depurazione delle acque reflue costruiti prima del 1992 deve essere rinnovato", afferma Elmar Schmid, direttore tecnico dell´istituto tedesco per l´ambiente "ttz", uno dei partner del progetto. Lo scopo del progetto "zeoReactor" è sviluppare un impianto compatto, ecologico, innovativo e ultra moderno sotto il profilo tecnologico. Un prototipo è già stato installato presso il ttz di Bremerhaven. Dopo aver concluso un ciclo di prova di quattro mesi, il consorzio intende mettere a punto un modello per soddisfare le esigenze delle fabbriche e degli stabilimenti industriali. Lo zeoReactor presenta alcune caratteristiche innovative tra cui la capacità di assicurare un processo continuo di nitrificazione e denitrificazione, utilizzando zeoliti e biocatalizzatori ad alta efficacia. "Ovviamente un´altra caratteristica fondamentale è la possibilità di installare zeoReactor senza eccessive difficoltà costruttive e in maniera estremamente vantaggiosa sotto il profilo economico. Si tratta quindi di una soluzione idonea per il rinnovamento degli impianti esistenti", spiega Anja Degenhardt, responsabile del progetto presso il ttz. Al termine dei quattro mesi di prova l´impianto sarà installato in uno stabilimento alimentare spagnolo e, dopo la conclusione ufficiale del progetto, nel dicembre 2003, "i partner di zeoReactor lo commercializzeranno congiuntamente, per il bene dell´ambiente europeo", dichiara la Degenhardt. Infolink: http://www.Zeoreactor.com    
   
   
UN CONVEGNO DE LA SCUOLA A BOLOGNA, IL 5 APRILE, NELL´AMBITO DI "DOCET": DERRIK DE KERCKHOVE ILLUSTRA LA NUOVA PEDAGOGIA INNESCATA DALLE POTENZIALITÀ DELL´INFORMATICA NELLA COMUNICAZIONE DIDATTICA  
 
Bologna, 4 aprile 2003 - Il percorso che va dalla tecnologia alla comunicazione didattica è un sentiero minato o una straordinaria opportunità di dialogo e interattività? L´agenzia di Formazione "La Scuola" lo chiede a pedagogisti, insegnanti e informatici, chiamando a rispondere il "guru" di internet, prof. Derrik de Kerckhove, massmediologo e collaboratore più vicino di Mc Luhan, autore di L´architettura dell´intelligenza, in un convegno che si terrà sabato 5 aprile a Bologna all´interno di "Docet", nuova rassegna fieristica dell´editoria e dei materiali didattici. Il convegno, titolato appunto "Dalla tecnologia alla comunicazione didattica", si terrà presso la Sala Europa del Palazzo dei Congressi, p.Zza della Costituzione, dalle ore 9 alle 13 del 5 aprile; relatori saranno l´ing. Alessandro Musumeci (Direttore Generale dei Sistemi Informativi del Miur), il prof. Cesare Scurati (Direttore dipartimento di Pedagogia Università Cattolica di Milano), il prof. Gianni Degli Antoni (Docente di Informatica applicata Università Statale di Milano. Sede di Crema) e la prof.Ssa Dianora Bardi (Liceo Scientifico Lussana. Bergamo); a loro è affidato soprattutto chiarire come lo strumento informatico sovverta il tradizionale rapporto dall´alto al basso tipico dell´insegnamento dalla cattedra e costringa a disegnare metodi innovativi, quali sono quelli messi a disposizione da Xml, un linguaggio informatico che permette la comunicazione educativa "orizzontale", consentendo un lavoro di "annotazione" che comporta un efficace procedimento logico di classificazione dei concetti. A de Kerckhove il compito di prefigurare la nuova pedagogia del gruppo di lavoro dispiegata da internet, luogo dell´intelligenza connettiva. La partecipazione al convegno, gratuita, permette di accedere ai saloni di "Docet", ritirando, all´ingresso del convegno stesso, il biglietto che l´Agenzia "La Scuola" omaggia ai partecipanti.