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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Marzo 2007
LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE L´INAUGURAZIONE DELL´AGENZIA UE PER I DIRITTI FONDAMENTALI  
 
 Bruxelles, 5 marzo 2007 – Dall’ 1 marzo con la nascita a Vienna dell´Agenzia per i diritti fondamentali, la determinazione dell´Europa a proteggere e promuovere i diritti fondamentali è ancora più forte. La Commissione considera l´Agenzia una risorsa essenziale per offrire consulenza alle istituzioni comunitarie e agli Stati membri, sensibilizzare il pubblico e fornire informazioni e dati a sostegno del lavoro sui diritti fondamentali. Il presidente José Manuel Barroso ha dichiarato: "L´impegno della Commissione a promuovere il rispetto dei diritti fondamentali nell´Ue è totale. L´istituzione dell´Agenzia per i diritti fondamentali costituisce un passo avanti nel dotare l´Unione delle competenze necessarie per combattere con successo le discriminazioni. Quando sarà pienamente operativa l´Agenzia costituirà, a mio parere, una risorsa valida per la Commissione e per le altre istituzioni dell´Ue. Considero l´Agenzia più un complemento che una forma di concorrenza al lavoro svolto in altre sedi". Anche il vicepresidente Frattini ha espresso il suo compiacimento per la creazione dell´Agenzia: "Dobbiamo promuovere i diritti fondamentali per ottenere un´Europa di cui essere tutti orgogliosi, un´Europa ricca di diversità, nella quale le persone siano integrate e vivano fianco a fianco, superando le ineguaglianze di genere, di razza e di altro tipo. I cittadini europei sostengono questo obiettivo: secondo una recente indagine, il 73% di loro vuole un maggior potere decisionale a livello dell´Ue per la promozione e la protezione dei diritti fondamentali. L´agenzia sarà una risorsa basilare a questo scopo". L´agenzia subentra all´Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia e ne sviluppa le attività, ampliandone la portata. Le sue funzioni si articoleranno in tre settori chiave: raccogliere informazioni e dati, prestare consulenza all´Unione europea e agli Stati membri, e promuovere il dialogo con la società civile per sensibilizzare il pubblico sui diritti fondamentali. Nel corso del 2007 l´Agenzia diventerà pienamente operativa e le istituzioni dell´Ue adotteranno un quadro pluriennale che ne definisca i settori specifici di attività. Entrerà inoltre in carica il direttore dell´Agenzia. Nel periodo transitorio, l´Agenzia concentrerà la sua azione sulla lotta contro il razzismo, la xenofobia e l´intolleranza ad essi associata. Fra le personalità che hanno partecipato, oggi, all´inaugurazione delle attività dell´Agenzia vi erano il presidente e il vicepresidente della Commissione europea, il cancelliere e il ministro degli Esteri dell´Austria, il ministro della Giustizia della Germania e il segretario generale del Consiglio d´Europa. Ulteriori informazioni sull´Agenzia sono disponibili sul seguente sito: http://ec. Europa. Eu/justice_home/fsj/rights/fsj_rights_agency_en. Htm .  
   
   
ESTONIA: PER LA PRIMA VOLTA AL MONDO SI VOTA PER IL NUOVO PARLAMENTO ANCHE ATTRAVERSO INTERNET  
 
Milano, 5 marzo 2007 - Piccolo paese baltico di un milione e trecentomila abitanti, un tempo inglobato nell´Unione sovietica, in Estonia, si è votato per il rinnovo del parlamento. Queste elezioni sono state le prime dopo l´entrata del paese nell´Unione europea e nella Nato, nel 2004. Il parlamento che ne uscirà dovrà trovare soluzioni al paradosso estone: povertà diffuse, ma anche tassi di crescita del Pil a due cifre e tecnologie d´avanguardia. In Estonia infatti, si è votato, per la prima volta al mondo, anche attraverso Internet. Un sistema che le autorità garantiscono a prova di broglio, e che nonostante ciò, resta così semplice da permettere di votare via web anche alle nonne. Come già avviene in Estonia si possono già pagare i conti col telefono cellulare, prenotare i parcheggi e svolgere altre attività del genere. Il primo ministro e leader dei riformatori promette, in quindici anni, di fare del paese uno dei primi cinque in Europa in termini di ricchezza. .  
   
   
CER: UN´IDEA AL PASSO COI TEMPI  
 
Bruxelles, 5 marzo 2007 - Non è errato affermare che è altamente improbabile partecipare a una conferenza sulla ricerca senza ascoltare alcuna rimostranza sulla politica o sulle priorità in tema di ricerca. Eppure è esattamente quello che è successo il 27 febbraio in occasione dell´inaugurazione ufficiale del Consiglio europeo della ricerca (Cer). L´iniziativa ha riscosso sostegno ai livelli più alti: il cancelliere tedesco e attuale presidente del Consiglio dell´Ue Angela Merkel ha espresso il proprio appoggio al Cer, analogamente al commissario europeo per la Ricerca Janez Potocnik e agli eurodeputati che hanno partecipato alla manifestazione a Berlino. Particolarmente importante è stata l´accoglienza unanimemente favorevole dei membri della comunità scientifica presenti. Vari oratori hanno parlato di «un´idea al passo coi tempi», «una fabbrica di idee europea», «una classe di campioni», «una grande giornata per l´Europa e un giorno indimenticabile per la scienza», e l´inizio di un «effetto valanga». Angela Merkel ha definito il Cer una pietra miliare. Ha affermato che consentirà all´Europa di crescere e ha citato tre aspetti che a suo avviso saranno cruciali per la buona riuscita del Cer: eccellenza, coinvolgimento internazionale e libertà di ricerca. Ha espresso il proprio orgoglio nell´assistere all´avvio del Cer durante la presidenza tedesca dell´Ue e ha dichiarato che le piace pensare che le esperienze tedesche abbiano contribuito a mettere in moto l´iniziativa. Nel corso della conferenza di inaugurazione sono stati più volte ripetuti i concetti di «eccellenza» e di «indipendenza». Il cancelliere tedesco, attingendo alla sua esperienza personale di ricercatrice, ha riconosciuto che durante l´elaborazione di una proposta di ricerca entrano in gioco molti fattori, ma ha chiesto che l´eccellenza resti l´unico criterio per il finanziamento. Si è impegnata a offrire una garanzia in tal senso durante la presidenza tedesca del Consiglio dell´Ue, ma ha invitato il commissario Potocnik ad assumere il ruolo di «padrino protettore» dell´eccellenza dopo la scadenza del mandato della presidenza. Da parte sua, il commissario ha affermato di aver assistito raramente a una decisione così consensuale e ha richiamato l´attenzione sulla rapidità con cui è stato creato il Cer. Il Cer è un´esigenza, e non un desiderio, ha affermato, riferendosi sia alla concorrenza crescente che l´Europa subisce dalle economie emergenti, sia alle sfide globali che interessano tutti i paesi. Tuttavia, secondo il commissario, l´avvio del Cer è solo l´inizio di un cammino. A suo avviso, il Cer si farà promotore di maggiori attività di ricerca, più concorrenza, investimenti più cospicui e un´infrastruttura migliore. Prevede inoltre il miglioramento della revisione tra pari e la fissazione di nuovi indicatori di riferimento. «Oggi abbiamo dato il via alla valanga», ha dichiarato il commissario, riferendosi all´«effetto valanga» del Cer. L´europarlamentare tedesca e presidente della commissione per l´industria, la ricerca e l´energia (Itre) del Parlamento europeo Angelika Niebler ritiene che il Cer possa svolgere un ruolo nell´istituzione di una vera «comunità europea della ricerca». Il Parlamento ha puntato sull´autonomia e l´eccellenza, ed è soddisfatto del risultato raggiunto. Ha inoltre ricordato ai funzionari della Commissione presenti che tale autonomia deve essere mantenuta e il commissario Potocnik è stato lieto di rassicurarla. I politici sono quindi soddisfatti, ma gli scienziati? Fin dall´inizio è stata la comunità scientifica a sollecitare l´introduzione di un Consiglio europeo della ricerca. Secondo il presidente del Comitato scientifico del Cer, Fotis Kafatos, la comunità ha sorpreso se stessa per l´unanimità con cui ha espresso il desiderio di un tale organo. Angelos Michaelides ha vinto l´edizione del 2005 del premio dell´Unione europea destinato ai giovani ricercatori (European Young Investigator Awards, Euryi). Ha riferito alla conferenza come il premio gli abbia permesso di rallentare, affrontando adeguatamente i problemi scientifici, e di accettare progetti impegnativi. Solitamente i giovani scienziati come lui sono costretti a lavorare con contratti a breve termine. Fino all´avvio del regime di sovvenzioni «Starting Grant» del Cer, l´Euryi era l´unico premio destinato agli scienziati meno esperti. I premi Euryi hanno cercato di affrontare il tema della mobilità, ma in pratica non è stato facile mobilitare le istituzioni. Il dottor Michaelides è convinto che il Cer potenzierà la mobilità dei ricercatori in Europa. La capacità del Cer di gestire progetti ad alto rischio è stato uno dei principali punti di attrazione del Cer per Maciej Zylicz, presidente della Fondazione per la scienza polacca. I consigli nazionali della ricerca, con i loro bilanci più ridotti, non sono in grado di assumere tali rischi. Il professor Zylicz ha inoltre citato la necessità di accelerare l´avanzamento di carriera dei giovani scienziati e ha dichiarato alla conferenza che i singoli paesi impareranno a farlo proprio grazie al Cer. Il presidente della Fondazione ceca per la scienza Josef Syka ha espresso al Notiziario Cordis la propria perplessità di fronte alla definizione di «miracolo» riferita alla creazione del Cer. «Non è un miracolo, bensì un´evoluzione necessaria, altrimenti la scienza europea non sopravviverà», ha osservato. Il professor Syka ha spiegato che da quando l´Ue ha iniziato a finanziare la scienza, l´accento è stato posto sull´innovazione e sulla ricerca applicata. «Adesso [i responsabili comunitari della politica] si sono resi conto che ci dev´essere una base iniziale. Non si può avere la ricerca applicata in assenza di una scienza da applicare». Gábor Makara, presidente del Fondo ungherese per la ricerca scientifica, ha citato la sopravvivenza darwiniana della filosofia più adeguata. «Se l´Europa vuole sopravvivere, deve rimettersi in forma e competere con Usa e Giappone, che investono molto di più nella ricerca di base», ha riferito al Notiziario Cordis. Ha espresso qualche critica sull´attuale ambiente comunitario per la ricerca, ma si è detto fiducioso che il Cer possa dare origine a cambiamenti positivi. «Vista dall´esterno [prima dell´adesione dell´Ungheria all´Ue] con gli occhi di uno scienziato, non sembra un´organizzazione molto intelligente. Gli scienziati sono preziosi e sensibili e produrranno risultati solo se verranno create condizioni adeguate. Bruxelles non sapeva come creare la scienza, ma sta imparando», ha affermato. Sir David King colma il divario tra scienza e politica, essendo il principale consulente scientifico del governo britannico. Quando è stata ventilata per la prima volta l´idea del Cer, il governo britannico era scettico. «Riteneva che potesse essere un altro incubo burocratico prodotto dall´Europa», ha scherzato. Quando però si è capito che il Cer avrebbe erogato i finanziamenti solo sulla base dell´eccellenza, il governo ha cambiato la propria posizione. Chi riceverà i finanziamenti del Cer verrà considerato la crème de la crème. Il Cer occuperà una posizione al vertice e porterà con sé verso l´alto il resto dell´Europa, ha affermato. L´ue deve essere pronta ad affrontare il Xxi secolo e le sue sfide, quali la maggiore concorrenza economica, l´aumento della popolazione, l´esaurimento delle risorse terrestri e il riscaldamento globale. Il Cer dimezzerà il cammino verso il raggiungimento di tali obiettivi. Sir David non è stato l´unico a rivolgere lo sguardo al futuro. Il commissario Potocnik si è concesso un salto in avanti nel tempo fino al 2013, l´ultimo anno del Settimo programma quadro (7Pq), per immaginarsi quali obiettivi avrà raggiunto allora il Cer: «Il Cer è un organo consolidato e rispettato in Europa e nel mondo. Le discussioni sulle prossime prospettive finanziarie si sono concluse, e i capi di Stato e di governo hanno convenuto di raddoppiare il bilancio del Cer. La decisione è stata consensuale e logica. Il Cer gode di un´accoglienza favorevole degli scienziati e di un´amministrazione efficiente. I corridoi della Madou Tower [sede del segretariato del Cer] sono pieni di vita, e le persone sorridono. » Al momento tale visione potrebbe essere soltanto un sogno, ma come ha affermato lo stesso commissario, «Solo se osiamo sognare il futuro potremo cambiare il presente». Per maggiori informazioni sul Cer consultare: http://erc. Europa. Eu/ .  
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER IL PROGRAMMA «PERSONE» NELL´AMBITO DEL 7PQ  
 
Bruxelles, 5 marzo 2007 - La Commissione europea ha pubblicato quattro inviti a presentare proposte nell´ambito del programma «Persone» del Settimo programma quadro. Le proposte che devono pervenire riguardano i seguenti inviti: «borse intraeuropee» (Fp7-people-2007-2-1-ief); «partenariati e percorsi professionali industria-università» (Fp7-people-2007-3-1-iapp); «borse di studio internazionali all´estero» (Fp7-people-2007-4-1-iof); «borse di studio internazionali per ricercatori provenienti dall´estero» (Fp7-people-2007-4-2-iif). I termini dell´invito e i bilanci sono indicati nei bandi che sono pubblicati nel sito web di Cordis. Per ulteriori indicazioni sul bando consultare il seguente indirizzo web: http://cordis. Europa. Eu/fp7/calls/ .  
   
   
INVITI A PRESENTARE PROPOSTE COST  
 
 Bruxelles, 5 marzo 2007 - Cost (cooperazione europea nel settore della ricerca scientifica e tecnica) invita a presentare proposte per azioni che contribuiscano allo sviluppo scientifico, tecnologico, economico, culturale e societale dell´Europa. Le proposte che svolgono un ruolo di precursore per altri programmi europei e/o che implicano le idee di ricercatori nella fase iniziale di ricerca sono particolarmente gradite. Cost riunisce ricercatori esperti in vari paesi che lavorano su materie specifiche. Finanzia la messa in rete di attività svolte con fondi nazionali sostenendo riunioni, conferenze, scambi scientifici a breve termine e azioni a largo raggio. Cost pertanto Non finanzia la ricerca in quanto tale. Attualmente ricevono tale sostegno più di 200 reti scientifiche (azioni). Cost si suddivide in nove vasti settori: biomedicina e scienze biologiche molecolari; chimica e scienze e tecnologie molecolari; scienza del sistema terrestre e gestione ambientale; prodotti alimentari e agricoltura; foreste e relativi prodotti e servizi; persone, società, cultura e salute; tecnologie dell´informazione e della comunicazione; materiali, fisica e nanoscienze; trasporti e sviluppo urbano. Gli interessati sono invitati a collocare il loro tema all´interno di un settore. Le proposte dovrebbero includere ricercatori provenienti da almeno cinque Stati membri Cost. È possibile prevedere la concessione di un sostegno finanziario di circa 100 000 Eur all´anno per un periodo di regola di 4 anni. Il campo di applicazione previsto per ciascun settore è illustrato sul sito www. Cost. Esf. Org. Gli interessati possono contattare il rispettivo coordinatore nazionale Cost per ottenere informazioni e orientamenti -- si veda http://www. Cost. Esf. Org/cnc Per ulteriori indicazioni sul bando consultare il seguente indirizzo web: http://www. Cost. Esf. Org/opencall .  
   
   
PREVISIONI RAIFFEISEN SU TEMPI CROAZIA IN UE  
 
Trieste, 5 marzo 2007 - La Croazia potrebbe entrare nell´Unione Europea entro il 2011 - più tardi, rispetto al piano del governo. Lo afferma la Raiffeisen Zentralbank Oesterreich, ripresa da Bbj. Hu. Se la Croazia continuerà ad adattarsi agli standard Ue ad una velocità moderata e raggiungerà l´Ue in quattro anni, l´economia del Paese potrebbe crescere di una percentuale superiore al 4,5 p. C. Tra il 2008 e il 2012. L´economia croata è cresciuta del 4,3 percento nel 2005 e, secondo la banca austriaca, la crescita nel 2006 è stata del 4,6 percento. La Croazia ha iniziato i trattati di adesione nel 2005, ma ha risentito delle conseguenze dei conflitti etnici che hanno seguito il disfacimento della Jugoslavia nel 1991. .  
   
   
REP. CECA, ALTA FIDUCIA RISPARMIATORI  
 
Trieste, 5 marzo 2007 - L´ufficio di Statistica Ceco riferisce che, nonostante un leggero calo registrato di recente, il livello complessivo di fiducia nel campo economico nella Repubblica Ceca è rimasto alto. Nel febbraio 2007, il bilancio dell´indice di fiducia è sceso di 0,4 punti rispetto al mese precedente, ma è rimasto al secondo livello più alto della storia del Paese. Il bilancio dell´indice di confidenza del settore business è sceso di 0,8 punti su base mensile, ma si è mantenuto al terzo posto nella classifica storica dell´indice. .  
   
   
SALARI IN AUMENTO IN UNGHERIA  
 
Trieste, 5 marzo 2007 - L´ufficio Centrale di Statistica ha annunciato che nel mese di dicembre 2006 i salari lordi sono cresciuti in Ungheria dell´11,9 p. C. Su base annua, mentre la crescita dei salari netti è stata dell´8,2 p. C. , portando la crescita dei salari lordi e dei salari netti per l´intero 2006 rispettivamente all´8,1 p. C. E al 7,6 p. C. Secondo l´Ice, la crescita attesa dal Programma di Convergenza per il 2006 era del 4 p. C. Nel periodo di riferimento il salario lordo medio mensile in Ungheria è stato di 171. 200 fiorini (680 euro circa), mentre il salario netto medio mensile è stato di 110. 900 fiorini (circa 440 euro). .  
   
   
SEMPLIFICAZIONI PER AVVIO IMPRESE IN UNGHERIA  
 
Trieste, 5 marzo 2007 - L´ice ha comunicato che il Governo ungherese, con l´obiettivo di attrarre più investitori stranieri, semplificherà e velocizzerà le procedure per avviare attività imprenditoriali. Dal prossimo settembre i tempi per registrare una società si ridurranno a pochi giorni, contro gli attuali 38, e addirittura a poche ore a partire dal 2008. Le nuove normative abbasseranno il capitale minimo richiesto per creare una società a responsabilità limitata, dagli attuali 3 milioni di fiorini (12. 000 euro circa) a 0,5 milioni. Il capitale iniziale di una società per azioni scenderà dagli attuali 20 milioni di fiorini (circa 80. 000 euro) a 5 milioni. .  
   
   
ALTRI 60 ML DOLLARI DA BANCA MONDIALE AD ALBANIA  
 
Trieste, 5 marzo 2007 - La Banca Mondiale ha approvato due prestiti all´Albania, per un valore totale di 60 milioni di dollari. Ne dà notizia Seeurope. I prestiti sono finalizzati al completamento di una strada e all´assistenza al progetto di riforma terriera. Un primo prestito di 25 milioni aiuterà il Governo albanese a completare un segmento di 16 miglia della strada, lunga 105 miglia, che collega Durazzo con Morine, al confine col Kosovo. Il secondo prestito, del valore di 34,96 milioni di dollari, sarà utilizzato per un progetto di riforma terriera, che assisterà le autorità albanesi nel miglioramento dell´amministrazione delle terre e nella loro gestione da parte di enti pubblici e singoli individui. La Banca Mondiale è stato uno dei principali fornitori di fondi all´Albania: da quando il Paese è entrato nella Banca nel 1991, l´impegno della Banca Mondiale è stato di circa 915 milioni di dollari. .  
   
   
SLOVENIA, STIPENDI 2006 CRESCIUTI 4,8 P.C.  
 
Trieste, 5 marzo 2007 - Secondo l´Ufficio di Statistica Sloveno, gli stipendi lordi sono cresciuti del 4,8 p. C. Su base annua, in dicembre 2006. Ad ogni modo, gli stipendi lordi sono calati su base mensile, registrando un -9. 5 p. C. Rispetto a novembre 2006. La crescita in termini reali è stata del 2,2 percento su base annua, mentre su base mensile si è registrata una perdita del 9,9 percento in termini reali. La nuova tassazione sui redditi personali ha già avuto un impatto in dicembre 2006. La nuova tassazione ha vigore dal 1 gennaio 2007, ma ha avuto effetti sulla paga di dicembre, che viene ricevuta in gennaio. La nuova legge stabilisce solo tre scaglioni anziché cinque, ed ha prodotto un declino ulteriore del reddito netto. .  
   
   
MEF: PADOA-SCHIOPPA, FIDUCIA PER CRESCITA, DISCIPLINA SU DEFICIT  
 
Roma, 5 marzo 2007 - In merito ai dati diffusi l’ 1 marzo dall´Istat sull´andamento del Pil e del deficit nel 2006, il Ministro dell´Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa-schioppa, dichiara quanto segue: "I dati odierni sono, nel complesso, motivo di rinnovata fiducia e confermano che la linea di politica economica intrapresa dal governo dà buoni risultati. I conti pubblici del 2006 hanno beneficiato di una ripresa congiunturale superiore al previsto; di un afflusso di entrate che fa intravedere, oltre alla componente congiunturale, un miglioramento strutturale della disciplina fiscale; di un rigoroso controllo della spesa pubblica, in particolare di quella corrente. Il dato relativo al rapporto deficit/pil (pari al 4,4 per cento) ha peraltro risentito di operazioni finanziarie e tributarie, relative agli anni precedenti, che hanno dato luogo a squilibri sommersi. Un´analisi completa delle risultanze del 2006 e delle prospettive per il 2007 sarà compiuta con la Relazione Trimestrale di Cassa. La politica di bilancio che coniuga risanamento, crescita ed equità, può beneficiare di un clima generale migliorato. Questo non autorizza ad abbandonare la disciplina di bilancio necessaria per il graduale azzeramento del deficit e la riduzione del debito pubblico". .  
   
   
MEF: FABBISOGNO FEBBRAIO 2007 SALE A 6.500 MLN EURO, NEI PRIMI DUE MESI DELL´ANNO SI ATTESTA A 7.800 MILIONI  
 
Roma, 5 marzo 2007 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che il fabbisogno del settore statale del mese di febbraio 2007 è risultato, in via provvisoria, pari a circa 6. 500 milioni di euro, in aumento di 450 milioni rispetto a quello registrato nel mese di febbraio del 2006 (6. 056 milioni). Il fabbisogno del primo bimestre di quest´anno risulta complessivamente pari a circa 7. 800 milioni, inferiore di 1. 700 milioni rispetto allo stesso periodo del 2006, quando si era attestato a 9. 502 milioni. L´aumento del fabbisogno di febbraio 2007 risulta determinato dalla concentrazione di alcune spese già programmate per l´anno in corso che risultano, peraltro, quasi interamente compensate dall´incremento delle entrate fiscali nel loro complesso. In particolare, sono state pagate cedole su titoli di Stato con un maggior onere per oltre 1. 000 milioni rispetto a febbraio 2006 (tale fenomeno, connesso alla politica di gestione del debito, si verificherà anche nel mese di agosto). Di pari importo è risultato l´incremento delle risorse assegnate al settore agricolo a fronte dei finanziamenti comunitari. Sempre a febbraio, inoltre, si sono concentrati maggiori prelievi per circa 700 milioni da parte delle Regioni. .  
   
   
A MILANO CI SONO PIU’ BANCHE CHE FARMACIE  
 
 Milano, 5 marzo 2007 - Sono 2mila e 100 gli sportelli bancari a Milano e provincia, uno ogni 620 abitanti e uno ogni 186 imprese, più del doppio rispetto alle 1. 030 farmacie. A livello europeo, Milano si colloca al quinto posto tra i centri finanziari (dietro a Londra, Parigi, Francoforte e Zurigo). Gli sportelli bancari sono pari al 7,8% del totale nazionale e a Milano si concentrano circa 264 mila miliardi di impieghi a fronte di 151 mila miliardi di depositi. In questo contesto nasce l’Osservatorio sul Credito e la Finanza un nuovo strumento che la Camera di Commercio di Milano crea per favorire lo sviluppo di nuove forme di finanziamento soprattutto per le piccole e medie imprese: su 400 mila imprese, il 92% ha meno di 10 addetti. "L’accesso al credito per la realtà delle Pmi – ha commentato Mario Guido Talamona, Presidente dell’Osservatorio - continua purtroppo a rivelarsi ricco di ostacoli. Rendere virtuoso il rapporto fra sistema creditizio-finanziario e sistema produttivo, deve allora diventare uno degli obbiettivi di fondo dell’azione delle istituzioni del territorio e degli attori sia pubblici che privati. Così come devono migliorare le strade attraverso cui si finanzia l’innovazione imprenditoriale, a partire dai nuovi settori high tech e a cominciare da strumenti quale il venture capital. L’osservatorio sul credito e la finanza della Camera di Commercio nasce dall’esigenza di superare molti vizi sistemici che ostacolano l’incontro tra domanda e offerta di capitali e di fare di Milano la vera piazza finanziaria dell’intero Sud Europa e Mediterraneo. Giovandosi, in questo senso, del contributo di tutti i soggetti interessati alla soluzione di questi problemi – imprese, mondo delle associazioni, del settore bancario e finanziario - con l’obbiettivo di contribuire a rendere piena la cittadinanza "globale" di un sistema economico-territoriale come quello milanese". "L’osservatorio – ha detto Pier Daniele Melegari, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano - si va ad aggiungere alle altre iniziative che sono state perseguite dall’ente camerale per migliorare il rapporto tra imprese e mondo del credito: ricordo l’alleanza con i Consorzi di garanzia Fidi, che nel solo ultimo anno ha permesso a 541 imprese di beneficiare di tassi di interesse agevolati tra un punto e mezzo e due, e l’accordo di collaborazione con la Borsa Spa. ". Milano come centro finanziario. La sola provincia di Milano rappresenta il 16,7% degli impieghi complessivi a livello nazionale ed il 62% a livello regionale, percentuale che passa rispettivamente al 15% e al 61% se consideriamo i depositi. A Milano sono inoltre presenti oltre 9. 700 società di intermediazione e finanziarie, pari al 13% di quelle italiane e la sede della Borsa Italiana ha raggiunto nel giugno 2000 oltre 1 milione e 500 mila miliardi di capitalizzazione (pari al 68,7% del Pil nazionale). Le problematiche. Il 73,1% del finanziamento esterno per le imprese italiane è fornito dal sistema bancario, rispetto al 51,7% della media europea, al 36% dell’Uk, al 46,8% della Francia, al 63,1% della Germania. Permane tuttavia una distanza ancora grande tra le Pmi e le banche: il 75% delle risorse creditizie è indirizzato infatti alle imprese più grandi (che rappresentano soltanto il 15% di tutte le imprese). Quello indirizzato al comparto artigianale raggiunge il 5%. Il finanziamento attraverso la Borsa è invece ancora minoritario. A fronte della realtà estere, il peso dell’azionario è del 15,4% in Italia contro il 50,5% dell’Uk, del 41,9% della Francia e del 32,9% della Germania. In sostanza, continua a prevalere un sistema bank-oriented (fondato sul finanziamento bancario) a fronte di un sistema market-oriented (basato sulla Borsa) proprio degli altri paesi, sistema in cui domanda e offerta di capitali si possono incontrare direttamente e rapidamente, anche per via telematica. Tra il 1960 ed il 1998, in termini di nuove quotazioni il listino azionario è cresciuto appena dell’1,9% annuo (rispetto al 6% europeo). Le strategie. I lavori dell’Osservatorio consisteranno sia in un’attività di ricerca e monitoraggio sugli aspetti più qualificanti del rapporto credito-finanza e Pmi, con particolare riferimento all’area lombarda, ma anche in un’ottica di confronto con altre aree europee analoghe, sia nell’attivazione di un dibattito interno tra imprese, mondo delle associazioni e rappresentanti delle realtà bancarie e finanziarie, per favorire prese di posizioni comuni che saranno poi portate all’attenzione delle sedi competenti. I principali temi trattati saranno: struttura finanziaria delle imprese; indicatori di rapporti relazionali tra banche e imprese; accesso al credito e suo costo; disponibilità di assistenza finanziaria e di finanza per l’innovazione, ricorso al mercato dei capitali. .  
   
   
BPM: CDA IL 5 MARZO PER AVVIO TRATTATIVE SU PROGETTI DI SVILUPPO E IPOTESI DI AGGREGAZIONE  
 
Milano, 5 marzo 2007 - Su richiesta della Consob, Banca Popolare di Milano comunica di aver convocato per le ore 15 di lunedì 5 marzo il Consiglio di Amministrazione con il seguente ordine del giorno: "Comunicazioni del Presidente per l´avvio di trattative in esclusiva riguardanti progetti di sviluppo del Gruppo e delibere conseguenti". In tale riunione sarà esaminato e discusso l´eventuale avvio di trattative in esclusiva aventi per oggetto la verifica di una ipotesi di aggregazione. Al riguardo e con riferimento a indiscrezioni di stampa sul contenuto della futura trattativa, si precisa che qualora quest´ultima, se autorizzata, portasse ad intese negoziali (ivi inclusa l´eventuale tempistica), queste saranno sottoposte, senza indugio, all´esame ed all´approvazione del competente Organo Amministrativo. .  
   
   
CREDITO ARTIGIANO: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31.12.2006 POSITIVA EVOLUZIONE DELL´ANDAMENTO ECONOMICO: UTILE NETTO A 34,1 MILIONI DI EURO (+ 21,8%)  
 
Milano, 5 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito Artigiano, presieduto dal prof. Angelo Palma, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2006, i cui dati confermano uno sviluppo costante ed equilibrato dell´attività, coerentemente con gli obiettivi stabiliti. Positiva l´evoluzione degli indicatori reddituali. Il margine di interesse segna un progresso del 18,6% e si attesta a 128,2 milioni di euro contro 108 milioni dell´anno precedente, essenzialmente grazie alla crescita delle masse intermediate. Le commissioni nette si attestano a 60,6 milioni di euro, evidenziando un incremento del 6,5% in rapporto a 56,9 milioni dell´anno precedente. Il risultato netto dell´attività di negoziazione si determina in 5,3 milioni di euro, in aumento del 9,2% su base annua. Gli utili da cessione di altre attività finanziare assommano a 1,2 milioni di euro. Il margine di intermediazione si determina in 195,4 milioni di euro ed evidenzia una crescita del 14,8% rispetto a 170,2 milioni di euro dello scorso anno. Le rettifiche nette di valore per deterioramento di attività finanziarie, essenzialmente crediti, sono complessivamente pari a 25,7 milioni di euro, in raffronto a 21,3 milioni dell´esercizio precedente. Conseguentemente, il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 169,8 milioni di euro, con un incremento del 14% su base annua rispetto a 148,9 milioni. I costi operativi assommano a 116,7 milioni di euro a fronte di 106,3 milioni dello scorso esercizio e segnano un aumento del 9,8%. Nel dettaglio, le spese per il personale crescono dell´11,5%, e si attestano a 54,9 milioni rispetto a 49,2 dell´anno precedente. Le altre spese amministrative, pari a 53,6 milioni, aumentano del 6,7% rispetto a 50,3 milioni. La crescita maggiormente sostenuta della spesa per il personale è principalmente ascrivibile al progressivo ampliamento della rete operativa e delle connesse assunzioni di collaboratori destinati alle Filiali di più recente insediamento in ambiti territoriali non storicamente presidiati. Gli accantonamenti per rischi e oneri - essenzialmente destinati alla copertura del rischio di esito negativo del contenzioso relativo alla negoziazione di titoli in default e per revocatorie fallimentari - sono pari a 5,4 milioni di euro rispetto a 4,4 milioni del periodo precedente. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali, assommano a 4,5 milioni di euro, rispetto a 4 milioni dell´anno precedente. Gli indici di efficienza sono in ulteriore miglioramento: il rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione si attesta a 59,7% rispetto a 62,5%, confermando una dinamica in progressiva evoluzione. Il risultato lordo dell´attività operativa si determina in 53 milioni di euro e segna un progresso del 24,6% in rapporto a 42,6 milioni dell´esercizio precedente. Tenuto conto degli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto, pari a 5,6 milioni di euro, e degli oneri fiscali del periodo, stimati in 24,6 milioni di euro, l´utile netto si attesta a 34,1 milioni di euro evidenziando un incremento del 21,8% rispetto a 28 milioni dell´esercizio precedente. In crescita significativa le principali grandezze patrimoniali: al 31 dicembre 2006, la raccolta globale assomma 9. 252 milioni di euro a fronte di 8. 391 milioni dell´anno precedente con un progresso superiore al 10%. La raccolta diretta dalla clientela si attesta a 4. 652 milioni di euro, con un aumento del 18,6% su base annua. La raccolta indiretta segna un miglioramento del 2,9% e si attesta a 4. 600 milioni di euro contro 4. 469 dell´anno precedente. La componente "gestita" passa da 2. 082 milioni a 2. 136, segnando un tasso di crescita del 2,6%. Sostenuta la dinamica dei crediti verso clientela che complessivamente raggiungono 4. 226 milioni di euro, con un incremento del 13,7%. Ancora più accentuata la dinamica relativa alla componente a medio lungo termine che, con una consistenza di 1. 816 milioni di euro, registra una crescita del 28,2% rispetto a 1. 441 milioni del periodo precedente. Al 31 dicembre 2006 il patrimonio netto, che comprende le riserve da valutazione e l´utile netto di periodo, evidenzia una consistenza di 446 milioni di euro, contro 430 milioni dell´anno precedente. All´assemblea degli Azionisti, convocata in sede ordinaria per il 5 aprile 2007, il Consiglio di Amministrazione proporrà la distribuzione di un dividendo unitario di 0,1635 euro, con un incremento prossimo al 32% rispetto a 0,1240 dello scorso anno e sarà posto in pagamento il 19 aprile 2007 (data stacco 16 aprile 2007). Successivamente alla chiusura dell´esercizio, è stato perfezionato l´acquisto dal Credito Siciliano di 12. 000 azioni Crypto S. P. A. - pari al 10% del capitale - al prezzo complessivo di 84. 540 euro. L´operazione è propedeutica alla realizzazione di un più ampio progetto di riorganizzazione dell´area information technology del Gruppo, attraverso la fusione per incorporazione di Crypto in Bankadati S. I. Nessun altro fatto di rilievo tale da incidere significativamente sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società né sulla rappresentazione della medesima, si è verificato dopo la chiusura dell´esercizio. In un contesto congiunturale nel quale evidenti segnali di ripresa sembrano prefigurare una fase di crescita duratura, il Consiglio di Amministrazione ritiene ipotizzabile il conseguimento di risultati aziendali in ulteriore progresso per quanto concerne gli aggregati patrimoniali e la conferma della dinamica evidenziata dai principali indicatori reddituali negli ultimi esercizi. .  
   
   
BANCA DELL´ARTIGIANATO E DELL´INDUSTRIA: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31.12.2006 POSITIVA EVOLUZIONE DELL’ANDAMENTO ECONOMICO: RISULTATO LORDO DELL’ATTIVITÀ OPERATIVA A 1,3 MILIONI DI EURO  
 
 Brescia, 5 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca dell´Artigianato e dell´Industria - Gruppo Credito Valtellinese - riunito il 20 febbraio con la Presidenza di Renato Gnutti, ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2006, che evidenzia una crescita costante degli aggregati patrimoniali e una correlata positiva dinamica degli indicatori economici, a conferma della validità delle strategie di espansione intraprese, nel quadro del progetto di sviluppo in Veneto e di progressivo rafforzamento nell’area di Brescia. Nel corso dell’esercizio sono state inaugurate sei nuove filiali – due nel territorio bresciano, tre in provincia di Verona e una in provincia di Vicenza – che attestano a 21 il numero degli sportelli della Banca, tutti connotati da una struttura fortemente orientata al mercato secondo un modello imprenditoriale condiviso in tutto il Gruppo Credito Valtellinese, che tende a coniugare la dimensione con la flessibilità e la capacità di sfruttare al meglio il vantaggio competitivo derivante dalla prossimità al territorio di radicamento. Con riferimento ai principali aggregati patrimoniali al 31 dicembre 2006, la raccolta diretta rileva un incremento del 33,5% e si attesta a 364,9 milioni di euro rispetto a 273,3 dell’anno precedente. La raccolta indiretta – nelle sue componenti del risparmio gestito e amministrato – si determina in 107,7 milioni di euro che, confrontata con 73,9 milioni di euro riferiti alla fine del precedente esercizio, evidenzia un incremento pari al 45,8%. Il risparmio gestito pone in luce una dinamica più che apprezzabile passando da 41,3 milioni di euro del 2005 a 60,6 milioni con un incremento del 46,8%. La raccolta globale, pertanto, risulta pari a 472,7 milioni di euro, corrispondenti a + 36,2% rispetto a 347,2 milioni al 31. 12. 2005. I crediti verso la clientela registrano un marcato trend di crescita, raggiungendo 483 milioni di euro (+ 45,2% su base annua), a conferma della spiccata vocazione della Bai a fornire sostegno finanziario ad una clientela prevalentemente costituita dalle famiglie e dalle piccole e medie imprese. Coerente la positiva evoluzione dei principali indicatori economici. Il margine di interesse si attesta a 14,2 milioni di euro registrando un incremento del 59,6% rispetto al 31. 12. 2005, essenzialmente riconducibile al sensibile aumento del prodotto bancario gestito. Il sensibile progresso del margine di interesse e la positiva evoluzione delle commissioni nette da servizi – che registrano una consistenza pari a 4,7 milioni di euro e un incremento del 41% su base annua – attestano il margine di intermediazione a 19,1 milioni di euro, con un incremento pari al 55,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le rettifiche nette di valore di attività finanziarie, essenzialmente crediti, complessivamente pari a 4,1 milioni di euro, attestano il risultato netto della gestione finanziaria a 15 milioni di euro, in crescita del 59% rispetto al 2005. I costi operativi passano da 10,2 milioni di euro, a fine dicembre 2005, a 13,7 milioni di euro con un aumento del 33,8% essenzialmente da ricondurre all’accresciuta incidenza dei costi connessi all’espansione territoriale della Banca. In dettaglio, il costo del personale è passato da 5 milioni di euro a 7,2 milioni di euro, mentre le spese amministrative si attestano a 5,2 milioni di euro a fronte di 4 milioni dell’esercizio precedente. Il risultato lordo dell’attività operativa si determina in 1,3 milioni di euro rispetto ad un risultato negativo di 0,8 milioni di euro a fine dicembre 2005, evidenziando la capacità della banca di supportare, con l’incremento del prodotto bancario, la crescita dimensionale pianificata. Gli oneri fiscali complessivamente pari a 1,1 milioni di euro, attestano l’utile netto a 174 mila euro. L´assemblea chiamata ad approvare il bilancio è convocata a Brescia, presso il Park Hotel Ca´ Noa in Via Triumplina n. 66 per il giorno 26 marzo 2007 alle ore 17,30. .  
   
   
STAR CONFERENCE 2007 120 CASE DI INVESTIMENTO INCONTRANO 71 SOCIETA´ STAR. 830 INCONTRI ONE-TO-ONE FISSATI  
 
Milano, 5 marzo 2007 - Le società Star hanno incontrato la comunità finanziaria italiana e internazionale giovedì 1 e venerdì 2 marzo a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana, in Piazza degli Affari a Milano. E’ con questo evento che ha preso il via il Roadshow 2007 di Borsa Italiana. La Star Conference 2007, giunta alla sua sesta edizione milanese, ha offerto l’opportunità di fare il punto sui risultati raggiunti e sulle prospettive future delle Pmi quotate italiane con alti requisiti. I prossimi appuntamenti tra investitori internazionali e società Star sono previsti a New York il 30 e 31 maggio, a Londra il 3 e 4 ottobre e a Parigi a fine novembre. Nel corso delle due giornate si sono svolti 830 incontri one-to-one tra 71 società Star e gli investitori istituzionali, a fronte delle oltre 1. 500 richieste ricevute. Ogni società ha effettuato, in media, circa 11 incontri e oltre l’85% delle società ne ha effettuati più di sette. Un altro record che conferma il sempre crescente interesse riscontrato da Star a livello internazionale è rappresentato dalle 120* case di investimento che partecipano a questo meeting (erano 95 lo scorso anno), 79 delle quali sono estere (il 66% degli investitori presenti). A fine 2001, anno del suo debutto, Star contava 37 società quotate e una capitalizzazione di 8,2 miliardi di euro: oggi ne conta 77 per una capitalizzazione pari a 26,6 miliardi di euro (rispettivamente +108% e + 225%). Contemporaneamente l’All Stars, l’indice rappresentativo di tutti i titoli del segmento, è cresciuto dell’80%. Star è stabilmente il segmento di mercato più liquido in Europa per le società con capitalizzazione fino a 1 miliardo di euro. Nel 2001 il controvalore medio giornaliero scambiato su ogni singolo titolo era di circa 450. 000 euro mentre nel 2006 è cresciuto a 1,6 milioni di euro (+250%). Nello stesso periodo, la turnover velocity media dell’intero segmento (cioè il rapporto tra il controvalore degli scambi e la capitalizzazione media) è quasi raddoppiata passando dal 76% del 2001 al 130% del 2006. Anche le performance industriali dei titoli Star registrano un progresso continuo: i dati aggregati relativi ai tassi di crescita del fatturato negli ultimi tre anni (2003-2006) hanno infatti registrato un incremento del 54%, corrispondente ad un tasso medio composto annuo dell’11%. Nello stesso periodo il Mol è cresciuto dell’82%, pari ad un tasso medio composto annuo del 16%. Le 77 società Star hanno un flottante medio del 42% del capitale mentre il 58% ha un flottante superiore anche al minimo richiesto per le società di nuova quotazione (pari al 35%). In tema di Corporate Governance, il 41% ha un numero di consiglieri indipendenti superiore al minimo richiesto. .  
   
   
OPA RESIDUALE SU AZIONI GARBOLI: DETERMINAZIONE DEL PREZZO  
 
Milano, 5 marzo 2007 - La Consob ha fissato in 2,55 euro per ogni azione il prezzo dell´offerta pubblica di acquisto residuale che Impresa Pizzarotti & C spa è tenuta a promuovere. A seguito dell´acquisto, effettuato in data 24 giugno 2005, dell’´89,99% delle azioni Garboli e dellopa totalitaria successiva svoltasi nel periodo 16 agosto - 5 settembre 2005, infatti, Impresa Pizzarotti è giunta a detenere una partecipazione pari al 90,294% del capitale sociale dell´emittente, circostanza che ha determinato l´obbligo di opa residuale o di ripristinare il flottante. Nel documento relativo alla precedente offerta pubblica l´offerente ha dichiarato l´intenzione, in caso di superamento della soglia del 90%, di provvedere al ripristino del flottante mediante un collocamento privato o un aumento di capitale. Il successivo 27 dicembre 2005 l’assemblea dell´emittente, convocata ai sensi dell’art. 2447 cc, ha deliberato l´annullamento del capitale per perdite e la sua ricostituzione mediante aumento di capitale scindibile con emissione di 27 milioni di azioni, offerte in opzione agli azionisti. In tale sede l’offerente ha esercitato immediatamente il diritto d’opzione per una quota pari all´89,99%, dichiarando che tale parziale sottoscrizione dell’aumento di capitale avrebbe consentito la ricostituzione del flottante. Al termine dell´aumento di capitale, conclusosi il 30 giugno 2006, lofferente, a seguito dell’offerta in Borsa dell´inoptato, è tuttavia giunto a detenere una quota pari al 99,487% del capitale Garboli, risultando così tenuto a promuovere un´offerta residuale. Di tale intenzione è stato informato il mercato con il comunicato diffuso in data 11 agosto 2006. La Commissione ha pertanto proceduto a determinare il prezzo dell´opa residuale, visti gli elementi informativi trasmessi dall´offerente. Considerato quanto disposto dall´art. 50, comma 3 del regolamento emittenti, il parametro relativo al corrispettivo dell´opa precedente (2,304 euro per azione) appare negativamente influenzato, in misura significativa, da quanto affermato dalla stessa Garboli in merito alle rettifiche patrimoniali e reddituali effettuate successivamente alla conclusione dell´opa. Il parametro del prezzo medio ponderato di mercato delle azioni dell´ultimo semestre, inoltre, non è rilevabile poiché il titolo è sospeso dalle negoziazioni dal 12 settembre 2005. Per quanto concerne, infine, i parametri del patrimonio netto rettificato a valore corrente e dell´andamento e delle prospettive reddituali dell´emittente, l´offerente ha dichiarato di essere impossibilitato a fornire gli opportuni dati, con particolare riferimento a quelli di natura prospettica. Peraltro, anche la società di revisione ha dichiarato che gli elementi forniti con riferimento al piano economico del secondo semestre 2006 e degli esercizi 2007 e 2008 non sono congrui ai fini della determinazione del corrispettivo dell´opa residuale. Si è dunque considerato che non è possibile tener conto dei parametri previsto dall´art. 50, comma 3, del regolamento emittenti. La medesima norma regolamentare, tuttavia, prevede che la Consob, nella determinazione del prezzo dell´opa residuale, possa tener conto anche di ulteriori elementi rispetto a quelli citati. Poiché l´emittente ha eseguito nel giugno 2006 un aumento di capitale sociale a pagamento in opzione con un corrispettivo per azione di 2,55 euro e considerato che la sottoscrizione di tale aumento risulta l’unica transazione di mercato conosciuta sulle azioni Garboli non invalidata dal mutamento dello scenario societario successivo alla conclusione dell´offerta stessa, la Commissione ha ritenuto che tale transazione risulti l´unico elemento disponibile al fine della determinazione del prezzo dell´opa residuale. .  
   
   
CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI: NOMINATI I VICEPRESIDENTI E I COMPONENTI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO  
 
Roma, 5 marzo 2007- Con la nomina di 8 vicepresidenti e 12 consiglieri si completa la squadra del Consiglio direttivo di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, che coadiuverà Alberto Tripi alla guida della neofederazione per i prossimi tre anni. I vice presidenti sono Gustavo Bracco, responsabile Human Resources di Telecom Italia; Franco Cavallaro, presidente Studio Fc&rr Associati e rappresentante Oice; Pietro Guindani, amministratore delegato Vodafone Italia e presidente Asstel; Michele Liberato, vicepresidente Accenture; Ennio Lucarelli, presidente Ised e presidente di Aitech-assinform; Enrico Montangero, presidente Montangero & Montangero; Stefano Parisi, amministratore delegato Fastweb; Luisa Silvestri Bandini, che riveste anche la carica di presidente del Comitato Nazionale di Coordinamento Territoriale della Federazione. Insieme ai vicepresidenti sono stati chiamati far parte del Consiglio direttivo: Andrea Ambrogetti, direttore relazioni istituzionali di Italia Mediaset; Renato Bellavita, presidente Alké Informatica e rappresentante Unione Industriali Torino; Teodoro Catanese, presidente di Agesi; Massimo Ciarrocca, amministratore delegato Cogea; Marco Comastri, amministratore delegato Microsoft; Paolo Dal Pino, amministratore delegato di Wind; Furio Garbagnati, presidente Weber Shandwick Italia e presidente Assorel; Pierluigi Malesani, direttore relazioni istituzionali Rai; Vincenzo Novari, amministratore delegato H3g; Franco Patini, presidente Cpi Progetti; Andrea Pontremoli, presidente e amministratore delegato di Ibm Italia; Corrado Sciolla, amministratore delegato Bt Italia. Su proposta del Presidente Alberto Tripi, che ha mantenuto per sé la responsabilità delle relazioni istituzionali e industriali, il Consiglio Direttivo ha poi assegnato ai vicepresidenti le seguenti deleghe: Franco Cavallaro per l’internazionalizzazione, Pietro Guindani per finanza, credito e fisco, Michele Liberato per il Mezzogiorno, Ennio Lucarelli per l’organizzazione e sviluppo d’impresa e per le liberalizzazioni; Enrico Montangero per l’integrazione categorie/territorio. Altri incarichi sono andati a Paolo Angelucci per la concorrenza; Renato Bellavita per le Pmi, Marco Comastri per il Centro Studi, Laura Deitinger per la Corporate Social Responsability, Franco Guzzi per il piano di comunicazione; Roberto Liscia per i contenuti digitali, Franco Patini per i profili professionali e formazione, Andrea Pontremoli per le tecnologie dell’innovazione, Corrado Sciolla per l’Europa Infine, Massimo Ciarrocca è stato nominato tesoriere della Federazione e Claudio De Giovanni presidente del collegio dei revisori. .  
   
   
INDAGINE MEDIOBANCA-UNIONCAMERE SULLE MEDIE IMPRESE INDUSTRIALI DEL NORD-OVEST 1.600 IMPRESE DA RECORD  
 
 Brescia, 5 marzo 2007 – Il 42% delle medie imprese industriali italiane ha sede nel Nord-ovest, con la Lombardia che da sola ne concentra il 31,7% del totale. Attive nei settori leader dell’Italian style, corroborati da una buona dose di meccanica-elettronica, siderurgia-metallurgia e chimica-farmaceutica, incidono per circa il 14% sul valore aggiunto dell’industria manifatturiera dell’Italia Nord-occidentale e hanno superato brillantemente gli anni difficili della congiuntura, grazie soprattutto a un forte incremento dell’export. Questi alcuni dati contenuti nell’approfondimento specifico dedicato al Nord-ovest della sesta indagine sulle medie imprese industriali, curata da Mediobanca e Unioncamere e, presentata il 26 febbraio alla Camera di Commercio di Brescia. Gli indicatori di sviluppo - Tra il 1996 ed il 2003, le 1. 658 medie imprese del Nord-ovest hanno incrementato il proprio fatturato del 37,6%, grazie a una crescita delle esportazioni (+45,9%) di gran lunga superiore a quella delle vendite all’interno (+33,5%); il valore aggiunto è aumentato del 28,4%. Lo sviluppo di queste imprese estremamente dinamiche è stato però inferiore a quello di tutte le medie imprese italiane; la variazione del fatturato è stata inferiore di 5 punti, come pure quella del valore aggiunto e degli occupati, e intorno ai 2 punti per i margini di profitto e per il risultato corrente. Lo sviluppo di queste aziende è stato comunque molto superiore a quello delle grandi società industriali della stessa area. Liguria la più dinamica, ma il cuore è in Lombardia - Lo sviluppo più consistente è quello delle imprese liguri, il cui peso nell’aggregato dell’area è però estremamente modesto (2,2% in termini di fatturato): +72,2% l’incremento di fatturato registrato tra il 1996 ed il 2003 da questo piccolo nucleo di medie imprese, con una crescita delle esportazioni addirittura del +142%, del valore aggiunto del 67,6% e dell’occupazione del 15,9%. A seguire si posizionano le medie imprese del Piemonte e della Valle d’Aosta (+40,4% il fatturato nello stesso periodo considerato, +51,1% le esportazioni, +26,9% il valore aggiunto e +13,7% i dipendenti). Le medie imprese lombarde, invece, hanno messo a segno una crescita del fatturato del 36,1%, delle esportazioni del 43,2%, del valore aggiunto del 28,1% e dei dipendenti del 13,3%. I settori di attività, la propensione all’innovazione - L’attività prevalente delle medie imprese è quella dei settori tipici del made in Italy, sebbene la quota di fatturato di queste società sia inferiore alla media nazionale: 54% contro il 60% (per l’export 58% contro 66%). Rispetto alla media nazionale, si segnala una maggiore incidenza del fatturato e delle esportazioni nel settore meccanico-elettronico e, nell’ambito degli “altri settori”, del siderurgico-metallurgico e del chimico-farmaceutico. La presenza delle medie imprese del Nord-ovest nei settori ad alta tecnologia è modesta; le attività più avanzate riguardano principalmente le produzioni farmaceutiche (28 società), elettroniche (17), quelle degli strumenti e apparecchi di misurazione e controllo dei processi industriali (11), le apparecchiature medicali e chirurgiche (7) e le apparecchiature radiotelevisive e di telecomunicazione (4). Davvero modesta la presenza in Borsa, sebbene 13 delle 18 società quotate a fine 2003 avessero sede nel Nord-ovest. Sotto il profilo strutturale, da segnalare l’elevata solidità finanziaria anche delle medie imprese del Nord-ovest, come di tutte le medie imprese industriali: sulla base del modello di scoring R&s-unioncamere, nel 2003 la quota di aziende ricadenti nelle classi di valutazione migliori nell’ottica di Basilea 2 era, nella parte nord-occidentale del Paese, pari al 58,4% (60,7% a livello nazionale, 67,3% nel Nord-est). Le classi con la valutazione peggiore, che includono le società aventi le situazioni maggiormente problematiche, riguardavano nel Nord-ovest il 4,2% (3,9% del totale a livello nazionale, 2,7% nel Nord-est). La solidità di queste imprese è anche confermata dal tasso di fallimento, pari allo 0,6% medio annuo nel periodo 1998-2003 a fronte di una media nazionale delle società di capitale pari all´1,3% (media 2000-2003). .  
   
   
PMI: TRA GLI ARTIGIANI IL 2006 PREMIA SOLO L’EDILIZIA IN AUMENTO IL NUMERO DELLE IMPRESE (+0,7%), MA SI RAFFORZA LA SELEZIONE NEI SETTORI LA SARDEGNA (+1,4%) LA REGIONE PIÙ VIVACE, LODI (+2,9%) LEADER TRA LE PROVINCE REGGIO EMILIA SI CONFERMA LA CAPITALE ARTIGIANA D’ITALIA  
 
Roma, 5 marzo 2007 – Un’annata all’insegna del “mattone”. E’ così che si può descrivere il bilancio 2006 del comparto artigiano guardando all’anagrafe delle imprese gestito dalle Camere di Commercio. Il saldo tra le imprese nate e quelle cessate nei dodici mesi del 2006 è stato di 10. 464 unità (nel 2005 era stato di oltre 15mila), pari ad una crescita annuale dello 0,71% (era stato l’1,04% l’anno precedente). Senza il contributo del settore delle costruzioni, però, la differenza tra nuove imprese e imprese cancellate sarebbe stato di segno pesantemente contrario: la crescita, infatti, è concentrata quasi esclusivamente nel settore edile, cresciuto in dodici mesi del 3,55% (+19. 222 imprese). A determinare il rallentamento del tasso di crescita complessivo rispetto all’anno precedente sono state le cessazioni, cresciute di oltre 4mila unità rispetto all’anno precedente (110. 875 nel 2006 contro le 106. 187 del 2005), mentre è rimasto elevato e sostanzialmente stabile il numero delle iscrizioni (poco più di 121mila). Sardegna (1,43%) e Lazio (1,26%) le regioni che mettono a segno la crescita più consistente in termini relativi, seguite a pari merito (1,14%) da Emilia Romagna e Abruzzo. In valore assoluto, l’aumento maggiore si è registrato in Lombardia (+1. 847 imprese), Emilia Romagna (+1. 684) e Piemonte (+1. 284). La capitale degli artigiani resta saldamente Reggio Emilia, dove quasi il 40% delle imprese è artigiano. Seguono Bergamo, Lecco e Como tutte con oltre il 35% di imprese a carattere artigiano. La provincia più dinamica nel 2006 è stata invece Lodi (2,89% la crescita), seguita da quelle di Reggio Emilia, Imperia, Sassari e Piacenza, tutte cresciute di oltre il 2%. Resta infine alta la voglia di modernità tra chi sceglie oggi di fare l’artigiano: un terzo del saldo (oltre 4mila imprese) è infatti costituito da società di capitali, corrispondenti ad un tasso di crescita annuale di questa tipologia di impresa artigiana pari al 14,8%. Questi i dati più significativi che emergono dall’indagine resa nota oggi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione periodica sulla natimortalità delle imprese artigiane condotta da Infocamere (la società consortile di informatica delle Camere di Commercio). Tutti i dati sono disponibili sul sito www. Infocamere. It. Il quadro generale Il rallentamento della crescita della base imprenditoriale artigiana riflette da un lato la lunga fase negativa della congiuntura che ha interessato l’economia italiana, dall’altro gli effetti conseguenti in termini di ristrutturazione nei settori tradizionali del nostro sistema produttivo (industria manifatturiera, commercio), settori in cui le imprese artigiane sono largamente presenti. In termini quantitativi il flusso delle iscrizioni indica che la vitalità del sistema artigiano resta comunque alta: le 123. 339 iscrizioni del 2006 sono il terzo migliore risultato degli ultimi sette anni. A fronte di questo dato positivo, il 2006 ha evidenziato un aumento delle chiusure del 4,4% rispetto al 2005 portando lo stock complessivo al valore di 1. 483. 957 imprese. Tabella 1 - Serie storica della nati-mortalità delle imprese artigiane nel periodo 2000-2006
Anni Imprese registrate al 31 dicembre Iscrizioni nell´anno Cessazioni nell´anno Saldo annuale Tasso di crescita annuale
2000 1. 395. 478 114. 173 97. 774 16. 399 1,19%
2001 1. 410. 552 117. 862 101. 047 16. 815 1,20%
2002 1. 429. 180 119. 660 99. 556 20. 104 1,43%
2003 1. 444. 569 113. 567 96. 814 16. 753 1,17%
2004 1. 462. 747 124. 884 105. 447 19. 437 1,35%
2005 1. 476. 182 121. 413 106. 187 15. 226 1,04%
2006 1. 483. 957 121. 339 110. 875 10. 464 0,71%
Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese 2006 Gli andamenti territoriali Il bilancio positivo riguarda quasi tutte le regioni, uniche eccezioni la Campania (-184 imprese) e la Basilicata (-37). In termini assoluti il saldo migliore lo fa registrare la Lombardia (+1. 847 imprese), seguita dall’Emilia Romagna (+1. 684) e dal Piemonte (+1. 284). In termini relativi, la crescita più marcata si registra in Sardegna (+1. 43%), nel Lazio (+1. 26%) e a pari merito in Abruzzo ed Emilia Romagna (1,14%) mentre, a livello di grandi circoscrizioni, è il Centro Italia (+1%) l’area più dinamica. La provincia artigiana per eccellenza si conferma Reggio Emilia, dove ogni dieci imprese quattro sono artigiane, mentre per trovare una provincia del Sud bisogna scorrere la classifica fino alla 39ma posizione occupata da Sassari e, per restare sulla penisola, addirittura fino alla 61ma dove si colloca Lecce. Le forme giuridiche Continua a ritmi molto elevati la modernizzazione del mondo delle imprese artigiane che, in numero crescente, nascono utilizzando la forma di società di capitali. Il 40,9% dell’intero saldo annuale del 2006 è stato infatti determinato da queste forme giuridiche (sostanzialmente si tratta di società a responsabilità limitata). In lieve riduzione il ritmo di crescita delle ditte individuali (5. 760 imprese in più) che, tuttavia, continuano a costituire largamente l’ossatura del comparto (il 78,7% di tutto lo stock). I settori economici Anche nel 2006, il perdurante buon andamento del mercato immobiliare è stato alla base della tenuta dell’anagrafe artigiana. Solo il consistente saldo fatto registrare a fine anno dal settore delle costruzioni (19. 222 imprese in più, pari ad una crescita del 3,55% rispetto al 2005) ha consentito all’intero comparto artigiano di chiudere l’anno con il segno positivo. Per trovare altri settori con un bilancio in attivo bisogna andare alle 711 imprese in più dell’agricoltura e alle 460 dei servizi pubblici, sociali e personali. Il bilancio negativo più consistente in termini assoluti è invece quello dell’industria manifatturiera (-4. 048 unità), seguita da vicino dai trasporti (-3. 812) e commercio (-3. 653). Tabella 2 - Imprese artigiane per regioni e aree geografiche
Regioni Iscrizioni Cessazioni Saldo Anno 2005 Stock 31. 12. 2005 Tasso di crescita Anno 2005 Tasso di crescita Anno 2004
Piemonte 12. 286 11. 002 1. 284 135. 407 0,96% 1,43%
Valle D´aosta 376 359 17 4. 126 0,41% 1,13%
Lombardia 21. 283 19. 436 1. 847 267. 486 0,70% 0,72%
Trentino A. A. 1. 846 1. 702 144 27. 687 0,52% 1,12%
Veneto 12. 548 11. 657 891 147. 514 0,61% 1,00%
Friuli V. G. 2. 670 2. 641 29 31. 672 0,09% 1,00%
Liguria 3. 924 3. 501 423 46. 025 0,93% 1,29%
Emilia Romagna 13. 870 12. 186 1. 684 148. 770 1,14% 1,99%
Toscana 10. 830 9. 799 1. 031 118. 006 0,88% 0,97%
Umbria 1. 830 1. 683 147 24. 790 0,59% 0,76%
Marche 4. 230 3. 738 492 52. 299 0,95% 1,18%
Lazio 8. 318 7. 084 1. 234 99. 298 1,26% 1,30%
Abruzzo 3. 015 2. 607 408 36. 061 1,14% 2,36%
Molise 557 532 25 7. 809 0,32% 1,51%
Campania 5. 520 5. 704 -184 77. 672 -0,24% 0,46%
Puglia 5. 785 5. 534 251 78. 979 0,32% 0,68%
Basilicata 765 802 -37 12. 432 -0,30% -0,43%
Calabria 2. 867 2. 821 46 38. 312 0,12% 0,75%
Sicilia 5. 505 5. 375 130 86. 963 0,15% 0,00%
Sardegna 3. 314 2. 712 602 42. 649 1,43% 1,41%
Italia 121. 339 110. 875 10. 464 1. 483. 957 0,71% 1,04%
Aree geografiche
Nord-ovest 37. 869 34. 298 3. 571 453. 044 0,79% 0,99%
Nord-est 30. 934 28. 186 2. 748 355. 643 0,78% 1,42%
Centro 25. 208 22. 304 2. 904 294. 393 1,00% 1,10%
Sud E Isole 27. 328 26. 087 1. 241 380. 877 0,33% 0,70%
Totale Italia 121. 339 110. 875 10. 464 1. 483. 957 0,71% 1,04%
Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese 2005 Tabella 3 - Imprese artigiane per forme giuridiche
Saldo Stock Tasso di Tasso di
Forme Giuridiche Iscrizioni Cessazioni Anno 2006 31. 12. 2006 crescita crescita
Anno 2006 Anno 2005
Società di capitali 6. 304 2. 027 4. 277 34. 685 14,81% 20,18%
Società di persone 15851 15433 418 277. 409 0,15% -0,07%
Ditte individuali 98. 840 93. 080 5. 760 1. 167. 753 0,49% 0,94%
Altre forme 344 335 9 4. 110 0,22% -0,26%
Totale 121. 339 110. 875 10. 464 1. 483. 957 0,71% 1,04%
Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese 2006 Tabella 4 – Imprese artigiane per settori di attività economica
Settori Di Attivita´ Stock al 31. 12. 2005 Stock al 31. 12. 2004 Saldo annuale dello stock Variazione % dello stock
Agricoltura 17. 881 17. 170 711 4,14%
Pesca 256 265 -9 -3,40%
Estrazione di minerali 1. 074 1. 126 -52 -4,62%
Attività manifatturiere 437. 097 441. 145 -4. 048 -0,92%
Energia 128 138 -10 -7,25%
Costruzioni 561. 361 542. 139 19. 222 3,55%
Commercio 120. 963 124. 616 -3. 653 -2,93%
Alberghi e ristoranti 3. 196 3. 668 -472 -12,87%
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 116. 965 120. 777 -3. 812 -3,16%
Intermediazione monetaria e finanziaria 182 210 -28 -13,33%
Attività immobiliari,. Noleggio, informatica, ricerca 63. 235 63. 206 29 0,05%
Istruzione 2. 040 2. 034 6 0,29%
Sanità e altri servizi sociali 732 847 -115 -13,58%
Altri servizi pubblici, sociali e personali 155. 749 155. 289 460 0,30%
Imprese non classificate 3. 098 3. 552 -454 -12,78%
Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese 2005 Tabella 5 – Imprese artigiane per province: stock al 31 dicembre 2006, saldi, tassi di crescita e peso % delle imprese artigiane sul totale imprese registrate Graduatoria in base al tasso di crescita 2006
Totale Artigiani % artigiani su totale imprese
Province stock saldo tasso di crescita
Lodi 6. 018 169 2,89% 33,53%
Reggio Emilia 22. 593 608 2,77% 38,59%
Imperia 7. 653 193 2,59% 27,08%
Sassari 14. 873 339 2,33% 27,75%
Piacenza 9. 298 193 2,12% 29,12%
Grosseto 6. 414 123 1,95% 20,94%
Trieste 4. 686 86 1,86% 24,75%
Lucca 14. 545 243 1,70% 31,95%
Teramo 9. 692 157 1,64% 27,05%
Ravenna 12. 092 185 1,55% 28,33%
Lecco 9. 611 145 1,53% 35,60%
Massa-carrara 5. 909 88 1,50% 27,04%
Viterbo 8. 310 122 1,49% 20,98%
Rimini 10. 143 145 1,45% 26,62%
Pavia 15. 182 217 1,45% 30,90%
Brindisi 7. 337 104 1,44% 19,27%
Ascoli Piceno 14. 053 191 1,38% 29,95%
Vercelli 5. 762 78 1,37% 32,16%
Roma 66. 964 903 1,37% 16,33%
Novara 10. 970 148 1,37% 33,75%
Rovigo 7. 873 105 1,35% 27,15%
Savona 9. 439 123 1,32% 29,34%
Chieti 10. 220 130 1,29% 20,99%
Alessandria 13. 510 170 1,27% 27,71%
Forli´ - Cesena 14. 310 177 1,25% 31,51%
Foggia 11. 034 144 1,25% 15,18%
Reggio Calabria 9. 845 119 1,22% 19,06%
Padova 29. 028 339 1,18% 27,58%
Sondrio 5. 341 61 1,16% 31,13%
Terni 5. 437 63 1,14% 24,49%
Torino 66. 335 748 1,14% 28,64%
Siracusa 6. 865 77 1,13% 18,97%
Cagliari 16. 414 182 1,12% 21,89%
Lecce 19. 421 213 1,11% 25,71%
Verona 29. 144 313 1,09% 29,11%
Arezzo 11. 872 128 1,08% 31,00%
Ancona 12. 262 129 1,06% 26,20%
Rieti 3. 997 42 1,06% 26,59%
Livorno 7. 135 72 1,02% 22,01%
Bergamo 33. 858 338 1,01% 36,66%
Mantova 14. 207 141 1,00% 32,80%
Treviso 26. 522 246 0,94% 28,06%
L´aquila 7. 867 72 0,92% 25,70%
Parma 15. 710 138 0,89% 32,80%
Cremona 9. 824 86 0,88% 31,99%
Pisa 11. 562 97 0,85% 27,32%
Latina 9. 907 83 0,84% 17,45%
Frosinone 10. 120 84 0,84% 22,13%
Pordenone 8. 449 66 0,79% 28,35%
Pesaro E Urbino 14. 128 108 0,77% 32,14%
Nuoro 7. 675 57 0,74% 25,84%
Catania 19. 780 135 0,69% 18,88%
Totale Artigiani % artigiani su totale imprese
Province stock saldo tasso di crescita
Trento 14. 186 94 0,67% 26,33%
Oristano 3. 687 24 0,66% 22,73%
Ferrara 10. 562 67 0,64% 27,09%
Siena 8. 009 50 0,62% 26,86%
Ragusa 7. 095 43 0,61% 20,85%
Pescara 8. 282 49 0,59% 23,65%
Varese 24. 208 141 0,59% 33,00%
Cuneo 20. 179 112 0,56% 26,82%
Modena 24. 541 136 0,56% 31,82%
Macerata 11. 856 64 0,54% 28,95%
Isernia 2. 097 11 0,53% 23,52%
Firenze 31. 317 160 0,51% 28,52%
Asti 7. 063 35 0,50% 26,18%
Perugia 19. 353 84 0,44% 26,68%
Enna 3. 482 15 0,43% 22,27%
Milano 93. 996 401 0,43% 21,20%
Aosta 4. 126 17 0,41% 28,06%
Genova 23. 130 91 0,39% 26,82%
Bolzano - Bozen 13. 501 50 0,37% 23,79%
Pistoia 10. 912 40 0,37% 31,73%
Como 17. 875 60 0,34% 35,44%
Prato 10. 331 30 0,29% 32,61%
Vibo Valentia 3. 160 9 0,29% 20,71%
La Spezia 5. 803 16 0,28% 27,51%
Messina 12. 575 33 0,26% 18,99%
Campobasso 5. 712 14 0,25% 20,61%
Brescia 37. 366 88 0,24% 31,06%
Biella 6. 594 14 0,21% 31,92%
Catanzaro 7. 567 15 0,20% 22,08%
Palermo 18. 297 23 0,13% 18,92%
Bologna 29. 521 35 0,12% 30,04%
Avellino 8. 290 -3 -0,04% 18,38%
Venezia 22. 225 -16 -0,07% 27,33%
Salerno 21. 178 -22 -0,10% 18,24%
Taranto 7. 619 -13 -0,17% 15,61%
Vicenza 26. 909 -46 -0,17% 31,28%
Napoli 30. 312 -65 -0,21% 11,48%
Matera 3. 996 -11 -0,27% 17,96%
Crotone 3. 661 -11 -0,30% 20,65%
Potenza 8. 436 -26 -0,31% 20,70%
Trapani 7. 922 -26 -0,33% 15,09%
Caserta 12. 315 -50 -0,40% 14,35%
Verbano C. O. 4. 994 -21 -0,42% 34,81%
Udine 15. 425 -74 -0,48% 27,59%
Cosenza 14. 079 -86 -0,57% 21,59%
Bari 33. 568 -197 -0,58% 20,73%
Benevento 5. 577 -44 -0,78% 15,35%
Belluno 5. 813 -50 -0,85% 33,47%
Agrigento 6. 879 -100 -1,43% 14,70%
Gorizia 3. 112 -49 -1,53% 26,24%
Caltanissetta 4. 068 -70 -1,69% 14,80%
Italia 1. 483. 957 10. 464 0,71% 24,23%
Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese 2005 .
 
   
   
MILANO ESEMPIO DI INTEGRAZIONE ATTIVA CON 26MILA IMPRESE CREATE DA IMMIGRATI  
 
Milano, 5 marzo 2007 - “Con 26. 000 imprese individuali con titolare extracomunitario, Milano è evidentemente stata capace di generare un’integrazione ‘attiva’, dalle caratteristiche positive, della quale si parla poco, ma che ormai rappresenta una realtà importante nella nostra Città”. Così si è espresso l’assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione Andrea Mascaretti, intervenuto, oggi pomeriggio, al convegno “Voci, Volti, Visioni di imprese etniche. La reputazione delle imprese immigrate e la comunicazione della loro diversità”, organizzato da Impresaetnica. It, una testata online dedicata all’imprenditoria sviluppata dagli immigrati, con il patrocinio della Camera di Commercio di Milano. “Se nell’immaginario collettivo l’inserimento occupazionale degli stranieri in Italia è rappresentato dal lavoratore extracomunitario alle dipendenze e per lo più non in regola – spiega l’assessore Andrea Mascaretti - in realtà una delle tendenze più recenti e innovative, che accomuna il caso italiano ad altri paesi occidentali di più antica tradizione migratoria, è rappresentata proprio dallo sviluppo di iniziative autonome da parte degli immigrati”. L’assessore Mascaretti ha sottolineato che, se ogni impresa crea ricchezza e integrazione, nel caso dell’imprenditoria extracomunitaria “si crea anche integrazione e sicurezza”. “Il Comune di Milano – ha proseguito Mascaretti - investe molte risorse nella creazione e nel mantenimento di un proprio sistema formativo, con un’ampia offerta di scuole, di corsi serali per adulti, corsi di informatica e di lingue straniere e corsi appositi per cittadini stranieri. Continueremo, dunque, su questa strada – ha concluso l’assessore – pubblicizzando al meglio i corsi di lingua e promuovendo azioni di formazione e qualificazione professionale, e di informazione e orientamento”. .  
   
   
A MILANO C’E’ UN’ORGANIZZAZIONE NON PROFIT OGNI 1.000 ABITANTI  
 
Milano, 5 marzo febbraio 2001 - Le organizzazioni non profit presenti nell’area metropolitana milanese sono 4. 215 – più di una ogni mille abitanti. Un tale numero ben testimonia come Milano disponga di una risorsa diffusa di imprenditorialità sociale. Ma non solo. Il non profit rappresenta un valore aggiunto fondamentale per la stessa qualità della vita della cittadinanza. A questo "esercito di volontari" non poteva non dare voce la Camera di Commercio di Milano che nel 1997 ha costituito l’Osservatorio sull’Economia Civile. Con l’obiettivo di promuovere e sviluppare un’azione specificatamente rivolta ai soggetti del terzo settore: contribuire cioè ad accrescere il patrimonio informativo e svolgere un ruolo propositivo nelle opportune sedi legislative nazionali e regionali, in un momento di ridefinizione della politica del welfare e delle problematiche attinenti al terzo settore. Anche di questo si è parlato questa mattina al convegno "Ente locale e volontariato: un confronto internazionale per ripensare funzioni e ruoli" alla Palazzina Liberty. Si tratta dell’incontro di inaugurazione della settimana di comunicazione del volontariato che durerà fino al 14 febbraio a Milano. "La Camera di Commercio – ha dichiarato Carlo Lesca, Presidente dell’Osservatorio sull’Economia Civile della Camera di Commercio di Milano - ha da tempo saputo vedere l’importanza di questa realtà nell’area milanese: da oltre tre anni è attivo l’Osservatorio sul non profit, col compito di favorire una crescita della conoscenza del settore, ma anche di facilitare il coordinamento tra il mondo istituzionale, associazionistico che ha interesse a promuovere lo sviluppo di questo settore. Le istituzioni non profit ricoprono un ruolo a metà tra Stato e mercato, ma non vanno concepite come supplenza dell’uno o dell’altro. Un’economia civile o del non profit contribuisce su un piano di parità con l’economia privata e quella pubblica alla costruzione del mercato. Anzi, il non profit si pone come forza determinante per affermare il primato della società sullo Stato. In questo senso, un’economia civile solida si costruisce non con uno Stato che riconduce tutto a sé, ma con uno Stato che dà spazio ai corpi intermedi, liberandone le tante energie e responsabilizzandoli, perché economia civile significa anche economia responsabile e matura. " Milano, "capitale" del non profit. Le organizzazioni non profit presenti nell’area metropolitana milanese sono 4. 215, un dato che sale a 4. 655 se si utilizza una definizione più allargata di settore non profit (che comprende, oltre alle associazioni, fondazioni e cooperative sociali, anche: parrocchie, scuole private, associazioni e organizzazioni di categoria, sindacati e altri enti). Per forma giuridica: 2. 525 le associazioni, 531 le cooperative sociali, 253 le fondazioni, 92 gli enti, 46 le cooperative a responsabilità limitata, 16 gli enti religiosi, 10 i consorzi. Il comune di Milano detiene il primato per numero assoluto di organizzazioni non profit presenti, pari a 2. 413. Un dato interessante riguarda l’età di queste associazioni: quasi il 60% risulta, infatti, avere un’età inferiore ai quindici anni e, di queste, oltre un terzo è nato dopo il 1990, mentre il 9,5% delle organizzazioni ha più di cinquant’anni di vita. Il 23. 4% delle organizzazioni non profit ha avuto in un anno da 0 a 50 utenti, il 9. 7% ha avuto un numero da 50 a 100 utenti, il 32. 7% da 100 a 500, mentre il 34. 7% ha superato le 500 unità. Attività. Circa il 70% dell’universo non profit milanese risulta compreso in due soli settori di attività: quello dell’assistenza sociale e quello della cultura e ricreazione, con una leggera prevalenza delle attività ricreative rispetto a quelle culturali. Il gruppo più consistente è quello dell’assistenza sociale, che vede concentrato il 38% delle organizzazioni totali. Secondo per numero di organizzazioni non profit è il gruppo delle attività culturali e ricreative, in cui è concentrato oltre il 30% della totalità delle non profit milanesi. Prevalenti sono le attività ricreative che vedono concentrato il 56% delle organizzazioni del gruppo. Il terzo comparto per numerosità di organizzazioni è quello sanitario, con oltre il 10% del totale (in particolare erogazione di servizi sanitari quali, ad esempio, donazioni di sangue e servizi di ambulanza. Offrono infine servizi di istruzione e di ricerca il 7,6% delle organizzazioni non profit (in particolare le organizzazioni di istruzione primaria e secondaria). I bisogni finanziari del settore no-profit. Il 57,4% delle entrate delle imprese non profit deriva da fonte pubblica (il 53,3% sotto forma di contratti e convenzioni; il 4,1% sotto forma di contributi a fondo perduto), il 42,6% da fonte privata (vendita di beni e servizi: 24,7%; donazioni: 9,3%; quote associative: 4,8%; altri ricavi: 3,8%). La provenienza più consistente dei ricavi da fonte pubblica è imputabile al Comune (49,6%), seguita dai contributi della Regione (26,7%), dall’Usl (12,2%), dalla Provincia (4,4%) e dall’Unione Europea (1,4%). Se si guarda alle sole imprese non profit in crescita, le entrate da fonte pubblica hanno decisamente il sopravvento sulle entrate da fonte privata (60,2% contro il 39,8%); mentre nelle organizzazioni che decrescono, le entrate da fonte privata prevalgono nettamente su quelle da fonte pubblica (72,3% e 27,7% rispettivamente). .  
   
   
CIIM CANADA 2007: UNA SVOLTA PER TUTTE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE CHE COLTIVANO IL SOGNO NORDAMERICA  
 
Milano, 5 marzo 2007 - Dare una canale alternativo alle aziende italiane, aprire nuovi spiragli di investimento e di crescita per le piccole e medie imprese di casa nostra, ma anche riuscire a creare un nuovo ponte fra le esigenze economico-finanziarie del grande Canada con la tradizione del Bel Paese. Obiettivi ambiziosi di un gruppo di manager che mettono al servizio l´uno dell´altro una esperienza e una passione tutte italiane, insieme con quella concretezza e pragmaticità che il mondo invidia all´America. La Confederazione Imprenditori Italiani nel Mondo Canada, uno dei simboli della "nuova emigrazione" italiana in Nordamerica, quella che pensa, lavora e produce nel nome del Sistema Italia, pone le basi per l´immediato futuro con un appuntamento degno di attenzione. Con il primo meeting ufficiale che inaugura di fatto l´attività sul territori, quello che si terrà il prossimo venerdì 9 marzo a Toronto, presso il "The Westin Harbour Castle" della metropoli dell´Ontario. La Ciim Canada non vuole lasciare nulla al caso. E lo si comprende subito dando uno sguardo al sito internet che l´intera Ciim Nordamerica ha realizzato, www. Ciimonline. Org . Nata lo scorso aprile ma di fatto operativa da ottobre, questa confederazione di giovani imprenditori coltiva Idee e progetti che intendono rappresentare una vera e svolta. E le premesse ci sono tutte. Si parla di un valente gruppo di manager, tutti di origine italiana, che nel segno di un rapporto non solo professionale con il nostro paese, hanno avviato un progetto ambizioso e fondamentale per la crescita dell´asse economico Italia-canada. Figura di spicco della Ciim Canada e presidente in carica per 4 anni è Leonardo Kosarew, esperto di tecnologie internet e multimediali e figura emergente della imprenditoria italiana di recente immigrazione. La Confederazione Imprenditori Italiani nel Mondo Canada sta gradualmente conquistando massa critica e in questo primo appuntamento ufficiale intende presentare i propri progetti, far conoscere all´Italia e al Nordamerica ma non solo, tutto quello che da qui ai prossimi mesi si può costruire. Aprire canali con le istituzioni politiche italiane e con le altre realtà associative dell´imprenditoria italiana all´estero è uno dei punti cardine, ma anche guadagnare gradualmente sempre più consensi attraverso l´ingresso di nuovi soci che lavorino insieme per lo sviluppo di un asse economico dalle enormi potenzialità. Ciim Canada lavora in coordinamento con Ciim Usa, che ha gia´ due uffici operativi a New York e Washington, guidati da Tomaso Veneroso e Francesco de Leo,a cui presto verranno affiancate nuove sedi, per continuare a coltivare quello che è per certi versi anche un sogno, perchè è la passione tutta italiana oltre all´esperienza professionale il leit motiv di un gruppo che ha voglia di arrivare lontano. Tante le personalità di eccezione che prenderanno parte in qualità di ospiti d´onore al meeting che si terrà come detto il 9 marzo a Toronto. .  
   
   
DIECI MILIARDI DI EURO SUL MERCATO CON LA ROTTAMAZIONE DELLA MECCANICA  
 
 Padova, 5 marzo 2007 - Parte con il piede giusto la meccanica nel 2007, trainata da un export positivo che nel quarto trimestre 2006 ha registrato un incremento dell’11,8%. Segnali raccolti da Venmec, Salone Internazionale della Meccanica alla Fiera di Padova fino a lunedì 5 marzo 2007, manifestazione di punta in un territorio, il Nord Est, seconda area del paese dopo la Lombardia per numero di macchine utensili e sistemi di produzione installati con una quota pari al 19,5% sul totale nazionale. Un parco macchine però datato: secondo un’indagine condotta da Ucimu-sistemi per produrre ( Associazione Costruttori Italiani Macchine Utensili Robot Automazione) che ha censito 350. 000 macchine in Italia, risulta che 50. 000 hanno più di vent’anni. “ Il governo dovrebbe sostenere misure concrete per favorire e accentuare il processo di rinnovamento delle strutture produttive- sostiene Alberto Tacchella presidente di Ucimu, presente alla rassegna padovana- Basterebbe sostituire queste 50. 000 macchine, dal costo medio di 200. 000 euro per immettere dieci miliardi di euro sul mercato. Un guadagno importante, anche in termini di impatto ambientale e sicurezza per gli operatori”. “ La finanziaria finora ci ha deluso, continua Tacchella, è stato recepito il messaggio lanciato dal settore, ma le azioni si sono rivelate insufficienti. Abbiamo bisogno di una politica nazionale che sostenga l’innovazione tecnologica, l’unica strada per reggere il passo dei concorrenti tradizionali e affrontare le sfide dei nuovi mercati emergenti. Supportare le imprese in un comparto che rappresenta un’eccellenza non solo a livello nazionale. Basti pensare che l’Italia è il quarto produttore mondiale di macchine utensili, e dato ancor più rilevante terzo per l’export”: .  
   
   
APPROVATA IN RUSSIA LA NUOVA LEGGE SULLA CONCORRENZA  
 
Reggio Emilia, 5 febbraio 2007 – La Camera di Commercio di Reggio Emilia rende noto che a seguito dell´approvazione della Fas - l´autorità garante per la concorrenza ed i mercati in Russia - il 26 luglio 2006 è stata approvata in Russia la legge n. 135-Fz per la protezione della concorrenza, che sostituisce sia la legge del 1991 sulla concorrenza tra società di capitali, sia quella del 1999 sulla concorrenza nel mercato finanziario, che si applicava esclusivamente alle banche ed agli intermediari finanziari. La riforma disciplina ogni accordo tra persone, sia fisiche che giuridiche, sia nazionali che straniere, quando sussistano le seguenti condizioni: l´accordo si riferisce a beni situati nel territorio della Federazione Russa, a partecipazioni o diritti di società russe; l´accordo può comportare anche solo potenzialmente un impatto rilevante in tema di concorrenza nel territorio russo. Inoltre, la legge prevede una serie di norme specificamente volte a disciplinare l´attività delle imprese operanti nel settore bancario; tali norme andranno, in ogni caso, coordinate con le previsioni approvate a livello centrale dal Governo russo. (per ulteriori info, consultare il. Sito internet Commercio Internazionale: http://www. Ipsoa. It/comintonline). .  
   
   
5° FORUM DELLE IMPRESE FRANCIA-ITALIA LA COMUNITÀ ECONOMICA FRANCO-ITALIANA SI DÀ APPUNTAMENTO A MILANO IL 7 GIUGNO 2007  
 
Milano, 5 marzo 2007 - Per il quinto anno consecutivo si terrà al Palazzo delle Stelline di Milano, il prossimo 7 giugno, il Forum delle Imprese Francia-italia. Questa manifestazione, organizzata congiuntamente dalla Missione Economica dell’Ambasciata di Francia in Italia, dalla Camera del Commercio e dell’Industria Francese in Italia e dai Consiglieri del Commercio Estero della Francia, registra di anno in anno un crescente successo ed è diventata un’importante occasione di scoperta dei mercati dei due Paesi, nel corso della quale esperti ed imprese testimoniano la loro esperienza. Sotto gli auspici dell’Ambasciatore di Francia, S. M. Yves Aubin de la Messuzière, e del Ministero Italiano dello Sviluppo Economico, e con il patrocinio di organizzazioni nazionali e regionali quali Assolombarda, Unioncamere, Api Milano, Invest in Italy e del Comune di Milano, il Forum delle Imprese Francia-italia accoglie un numero crescente di aziende espositrici (oltre 70 sono attese quest’anno), di visitatori (sono stati oltre 1. 000 lo scorso anno) e vede arricchirsi il suo programma di conferenze, seminari ed eventi collaterali. Questa iniziativa associa tutti gli organismi di promozione delle imprese francesi in Italia. La manifestazione mobilita ormai non solo gli ambienti economici francesi ed italiani presenti nell’area milanese, ma anche istituzioni regionali ed aziende basate in Francia per le quali il Forum delle Imprese costituisce la migliore presentazione al mercato italiano ed uno strumento efficace di arricchimento delle relazioni commerciali in Italia. Inoltre, le aziende italiane interessate al mercato francese possono trovare al Forum le informazioni necessarie per facilitare il loro approccio al mercato d’oltralpe. È questa la ragione per cui l’evento ha ricevuto il pieno sostegno di Christine Lagarde, Ministro Francese del Commercio Estero, che spiega: «La Francia e l’Italia sono partner commerciali e industriali di primo piano: gli scambi hanno di nuovo conosciuto nel 2006 un forte tasso di crescita, nello stesso periodo si sono moltiplicati gli investimenti reciproci e le collaborazioni nel campo della ricerca o dei grandi programmi industriali. Sono convinta che il Forum delle Imprese Francia-italia sia un’iniziativa che consente alle aziende dei nostri due Paesi di conoscersi meglio e di considerare collaborazioni o progetti comuni, al fine di sfruttare al meglio le nostre rispettive competenze». .  
   
   
PRATO: TASSO DI CRESCITA DEL 3,4% PER LE IMPRESE NEL 2006  
 
Prato, 5 marzo 2007 - E´ Prato la provincia italiana che ha registrato il più alto tasso di crescita delle imprese nel 2006: è quanto emerge dai dati elaborati da Unioncamere e resi oggi disponibili. Mentre molte delle province italiane hanno registrato un rallentamento sul fronte della dinamicità imprenditoriale, Prato ha invece chiuso il 2006 con un tasso di crescita delle imprese del 3,4%. Sono 27. 791 le imprese attive al 31 dicembre 2006 (erano 27. 039 alla fine del 2005). Nel corso del 2006 ci sono state 3. 423 iscrizioni e 2. 947 cessazioni, un risultato positivo influenzato anche dall´iniziativa imprenditoriale dei cittadini extracomunitari. "La vivacità del tessuto economico pratese è riuscita ad anticipare i risultati della ripresa economica - commenta Luca Rinfreschi, Presidente della Camera di Commercio di Prato - E´ anche vero che questa dinamicità è sicuramente influenzata dalla presenza di tanti imprenditori stranieri che in città hanno trovato terreno fertile per le proprie attività. Un fenomeno senza dubbio importante, se governato nella maniera opportuna". Guardando alla classifica provinciale dei tassi di crescita le aree che nel 2006 hanno fatto registrare l´incremento più elevato sono quelle di Prato (+3,47%), di Crotone (+3,08%) e di Roma (come già detto, +2,89%). Solo in 7 province su 103 si è registrata una crescita negativa. Tra queste, il segno negativo ha pesato di più a Livorno (-1,60%), a Brindisi (-0,73%) e a Oristano (-0,55%). Seguendo una tendenza evidenziata anche a livello nazionale, le società di capitali sono cresciute del 4,6%, passando da 5540 nel 2005 a 5800 nel 2006. "Questo è sicuramente un effetto non solo della riforma del diritto societario, ma anche un segnale di crescita e di maturazione del nostro sistema imprenditoriale", conclude Rinfreschi. .  
   
   
MODENA: BUONA RIPRESA PER IL MANIFATTURIERO PROVINCIALE  
 
Modena, 5 febbraio 2007 - Nel corso del 2006 l´evoluzione congiunturale dell´industria manifatturiera modenese è stata caratterizzata da una ripresa che nel 4° trimestre si è rafforzata: raffrontata al medesimo trimestre del 2005 la produzione ha infatti segnato un +5,8%, il fatturato +7,6% e l´export (trattasi di stima mancando il dato Istat di dicembre) +10,5%, che pertanto in valore assoluto dovrebbe attestarsi intorno ai 9,5 miliardi di euro. Buona parte della forza propulsiva è dipesa dalla domanda estera, soprattutto della Ue e dei Paesi dell´Est Europa. Anche la domanda interna ha presentato andamento positivo. Si segnala, in ogni caso, prima di passare all´esame dettagliato dei dati dei diversi settori, che gli ordini affluiti alle imprese nell´ultimo trimestre 2006 presentano in generale un andamento contrastante in quanto le aziende più esposte alla valuta americana - a causa dell´Euro forte - evidenziano frequentemente un rallentamento della domanda estera. La domanda interna, invece, dopo anni di generale stagnazione, si presenta nel complesso più brillante. Esaminando l´andamento degli indici congiunturali settoriali emerge che le migliori performance sono state rilevate dal settore meccanico. In particolare, il settore delle "macchine e apparecchi meccanici" ha registrato nel trimestre incrementi del +12,2% per la produzione e del +14,3% per il fatturato, grazie sia all´aumento degli investimenti sia al miglioramento degli scambi con l´estero. Buoni anche i dati relativi ai "prodotti in metallo", alle "macchine e apparecchiature elettriche ed elettroniche" e al "biomedicale", tutti in progresso fra 6 e 8 punti percentuali per quanto concerne le quantità prodotte. I "mezzi di trasporto" segnano un aumento per la produzione del +10,4% e del +5,6% per il fatturato, mentre, a differenza del resto della meccanica, rallenta la tendenza degli ordinativi sui mercati esteri, molto esposti al problema del rapporto dollaro/euro. Seppure su valori non elevati di produzione e vendite, il settore moda, in particolare l´abbigliamento (con produzione +2,6 e fatturato + 4,4%), pare superare il lungo periodo di flessione. Più statico, invece, l´andamento della maglieria. L´industria ceramica continua a registrare un andamento sostanzialmente invariato dei volumi produttivi realizzati in provincia (+0,5%) a cui fa riscontro, in ogni caso, la crescita seppur modesta del fatturato (+3,4%). Trattasi di settore che in ogni caso, va ricordato, ha molto delocalizzato l´attività produttiva. In conclusione, per quanto concerne l´alimentare, complessivamente si registra un buon andamento della produzione (+5,9%) e un fatturato in crescita (+8,5%). .  
   
   
2,4 MILIONI PER UNA MIGLIORE RETE DISTRIBUTIVA FONDI COMUNITARI PER NUOVI NEGOZI, RICONVERSIONI E "NEGOZI MULTISERVIZIO"  
 
 Milano, 5 Marzo 2007 - Sono 212 le domande per la creazione e lo sviluppo di nuove imprese commerciali e per l´attuazione di progetti in forma consorziata, sempre fra imprese commerciali. Si avvarranno, complessivamente, di 2. 399. 000 euro di contributi che metteranno in moto circa 10 milioni di euro di investimenti. La Direzione generale Commercio, Fiere e Mercati della Regione ha infatti approvato la graduatoria per l´erogazione di questi contributi a valere sulla misura comunitaria 1. 11 del Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 ("Supporto alla riqualificazione dei servizi commerciali e sviluppo dei servizi di prossimità"). "Garantire e migliorare la qualità della distribuzione commerciale su tutto il territorio regionale - è il commento dell´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani - è un preciso impegno istituzionale - e questa azione di supporto, che esaudisce tutte le domande ammesse, ne è piena conferma". "I progetti presentati e finanziati - aggiunge l´assessore - testimoniano la grande capacità delle imprese commerciali a orientare i propri servizi verso soluzioni e progetti innovativi, per un servizio ai cittadini sempre migliore. " Obiettivo principale di questa azione di sostegno alle piccole e medie imprese commerciali, anche consorziate, localizzate nei Comuni nelle aree Obiettivo 2 (cioè le aree svantaggiate rurali e montane) - è il consolidamento del servizio commerciale là dove la rete distributiva presenta caratteristiche di fragilità. Con questa finalità vengono incentivati interventi di diversa natura: - innovazioni di processo, orientate a realizzare partnership tra operatori commerciali o a sviluppare nuovi esercizi commerciali, in particolare con formule innovative come i "negozi multiservizio", in grado di svolgere, oltre all´attività commerciale, anche altre attività di interesse generale per le zone più svantaggiate (servizi postali, servizi telefonici/telematici, consegna di prodotti acquistati in altri punti vendita); - riconversioni o riqualificazioni di esercizi commerciali esistenti, incoraggiando la specializzazione riguardo a prodotti alimentari o artigianali tipici, prodotti biologici e di qualità certificata; - processi di ottimizzazione delle procedure di acquisto e vendita; - processi di miglioramento dell´organizzazione aziendale e dell´articolazione della rete distributiva sul territorio, in particolare attraverso forme innovative, realizzate anche tramite il ricorso a strumenti telematici. Questo il riparto dei fondi a livello provinciale: Bergamo (191. 953 euro per 20 richieste), Brescia (161. 584 euro per 17 richieste), Como (286. 188 euro per 28 richieste), Mantova (761. 475 euro per 60 richieste), Milano (327. 884 euro per 24 richieste), Pavia (80. 513 euro per 10 richieste). .  
   
   
ICE E CONFAPI FIRMANO UN ACCORDO DI PARTENARIATO UNA CARTA SERVIZI ASSICURERÀ SERVIZI REALI PER L´INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI  
 
Roma, 5 marzo 2007 – E’ stato sottoscritto il 28 febbraio presso la sede dell´Ice di Roma, l´Accordo di Partenariato tra l´Istituto nazionale del Commercio Estero (Ice) e la Confederazione italiana della piccola e media industria privata (Confapi). L´intesa è stata firmata dal Presidente dell´Ice, Umberto Vattani e dal Presidente di Confapi, Paolo Galassi. Obiettivo della collaborazione è agevolare la crescita, la competitività e l´internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. L´accordo, che ha durata annuale, garantirà un ventaglio di servizi alle imprese messi a disposizione dall´Ice e che abbracceranno diversi campi, tra cui la promozione, l´informazione, l´assistenza all´esportazione, la commercializzazione del prodotto, oltre all´individuazione di nuove forme di approccio ai mercati. La Confapi, con oltre 50 mila aziende associate e un milione di addetti, si presenta come interlocutore ideale dell´Ice. Grazie al rilascio di una Carta servizi che garantirà l´accesso ai servizi dell´Ice, i titolari potranno usufruire di diverse prestazioni (anche on-line), alcune a titolo gratuito, altre scontate del 25%. Eguale assistenza sarà garantita anche da parte dei 111 uffici Ice all´estero. .  
   
   
FVG: IN INDIA DELEGAZIONE POLITICO-ECONOMICA  
 
Trieste, 5 marzo 2007 - Trovare nuove sinergie produttive, instaurare rapporti con un giovane e attivissimo sistema di sviluppo dell´hi-tec, proporre i nostri prodotti vitivinicoli ad un mercato che si sta aprendo con entusiasmo alla degustazione del vino di qualità. Sono solo tre dei motivi che questa settimana portano in India gli assessori regionali per le Relazioni Internazionali, Franco Iacop, e al Lavoro Formazione, Università e Ricerca, Roberto Cosolini. Con loro, oltre a quattro componenti del Consiglio regionale (Mirio Bolzan, Paolo Panontin, Claudio Violino ed il vicepresidente del Consiglio Roberto Asquini,) i rappresentanti dell´Assindustria di Udine e delle Camere di Commercio di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine, gli amministratori delegati di Friulia, Michele De Grassi, e di Finest, Emilio Terpin, esponenti dell´Università di Udine e di Area Science Park, il direttore della Sissa, Stefano Fantoni, l´executive manager dell´Autorità portuale di Triest, Aldo Cuomo e, soprattutto, i rappresentanti di una ventina di aziende regionali interessate ad interagire con il mercato indiano. La delegazione sarà, dal 4 al 10 marzo, prima a Delhi, con un seminario di presentazione del Friuli Venezia Giulia, e poi a Bangalore (la Silicon Valley indiana) e a Mumbai (Bombay) porto sulla costa orientale estremamente importante dal punto di vista strutturale e logistico in vista dell´instaurarsi di proficui rapporti tra la più aperta democrazia orientale e il Friuli Venezia Giulia. Ma anche una fitta rete di contatti predisposti dalla Camera indo-italiana per le imprese regionali che potranno incontrare imprenditori indiani dei tre Stati visitati. Paese in rapido sviluppo (negli ultimi tre anni, con una evoluzione economica media dell´8 per cento, ha registrato il secondo tasso di crescita più veloce al mondo), l´India è una terra di grandi opportunità e rientra pertanto, a pieno titolo, tra gli obiettivi delle politiche internazionali della nostra Regione. Nello specifico un obiettivo vasto, perché il Paese è proiettato nel futuro della ricerca scientifica e tecnologica ma anche ricco di materie prime e quindi in grado di interagire positivamente con la nostra economia in più settori, da quello del mobile e dell´arredo a quello dell´innovazione e dell´evoluzione tecnologica, dall´agroalimentare, alla meccanica. E tanti altri ancora. .  
   
   
VICENZA, DISTRETTI PRODUTTIVI: RIDUZIONE FINANZIAMENTI PER I PROGETTI  
 
Vicenza, 5 marzo 2007 - “Se da un lato siamo soddisfatti del numero, ma soprattutto della qualità dei progetti presentati dalle aziende dei nostri distretti produttivi, dall’altro siamo perplessi sulla riduzione delle risorse messe a disposizione dalla Regione del Veneto. Si è passati, infatti, da una percentuale di contributo regionale pari al 40%, ad meno della metà, con effetti immaginabili sulle imprese”. Questo è stato il commento di Mariano Rigotto, consigliere di giunta della Camera di Commercio di Vicenza, con delega ai distretti produttivi, a seguito della pubblicazione sul Bur (2 febbraio 2007, ndr) dell’elenco dei progetti distrettuali ammessi a contributo regionale. Ha spiegato Rigotto: “La partecipazione ai bandi impone una serie di vincoli di tipo economico e burocratico, come per esempio la predisposizione della rendicontazione delle spese, che con queste ultime percentuali di finanziamento rendono meno interessanti questi strumenti per le aziende”. “Oggi, la legislazione italiana riconosce e tutela circa duecento distretti industriali, distribuiti a macchia di leopardo sull´intero territorio nazionale. Molti di questi sono in Veneto. Tutti i distretti vicentini, orafo-argentiero, ceramica e terracotta, mobile d’arte di Bassano del Grappa, packaging, meccatronica, concia, tranne quello della montagna Cimbra, che ha già alcune importanti iniziative in corso dal 2006, hanno presentato una serie di progetti, quindici complessivamente, che riguardano per lo più azioni di innovazione, ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, partecipazione a fiere in Italia e all’estero e opere strutturali”. Precisa ancora Rigotto: “Il valore complessivo delle azioni che i distretti in questione andranno a realizzare nei prossimi mesi ammonta a circa 7. 394. 651 euro. Il contributo regionale su questi progetti è di importo pari a 1. 441. 970 euro circa, equivalente al 19. 50% del totale dei costi”. Rigotto, nella veste di interprete delle istanze delle imprese vicentine sulla questione, ha inviato una comunicazione all’assessorato regionale referente per i distretti, per invitare all’individuazione di meccanismi che consentano di riportare il livello dei finanziamenti ad una percentuale più appetibile per le imprese. Una soluzione, secondo il consigliere camerale, potrebbe essere la riduzione del numero dei distretti produttivi in modo da valorizzare quelli manifatturieri veri e propri, e un contenimento delle tipologie di azioni da finanziare (ad esempio la ricerca e l’internazionalizzazione). “I distretti rappresentano tuttora una risorsa strategica per il nostro territorio – conclude Rigotto - e il nostro auspicio è che possano continuare ad essere elemento di aggregazione per le nostre piccole e medie imprese, in modo da consentire loro di realizzare iniziative prestigiose e ‘preziose’ grazie al fatto che i costi, anche elevati, di tali iniziative possono essere suddivisi tra le imprese partecipanti”. .  
   
   
BENEVENTO: ANDAMENTO DELLE IMPRESE SANNITE NEL 2006  
 
 Benevento, 5 febbraio 2007 - Nel 2006 le imprese iscritte al Registro imprese della Camera di Commercio di Benevento risultano pari a 36. 321 (contro le 35965 del 2005) con una crescita dell’1,02% rispetto allo scorso anno. Come risulta dai dati elaborati dal Servizio Studi e Promozione dell’ente camerale. Si registra, dunque, un saldo positivo di 366 nuove imprese tra gennaio e dicembre 2006 (saldo ottenuto dalla differenza delle 2. 291 nuove iscritte con le 1. 925 imprese cessate al netto di quelle di ufficio). Ne è risultato un tasso di crescita pari all’1,02% , che colloca, così, la provincia sannita al penultimo posto in Campania, seguita precisamente da Napoli con un tasso di crescita dello 0,93%. L’agricoltura è il settore che nel corso del 2006 ha segnato la più marcata riduzione delle unità produttive (-113) con una conseguente variazione negativa dello stock (-0,75%) seguito dal Manifatturiero con una diminuzione dell’1,63% in un anno. In valore assoluto la migliore performance dell’anno appartiene al settore delle Costruzioni con un saldo positivo di +76 unità. In crescita anche le Attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca, che hanno registrato una variazione positiva delle imprese pari al 5,87% (+73 unità). Positivo anche il bilancio di Alberghi e ristoranti (+51 unità, il 4,48% in più rispetto all’anno precedente). Il 2006 è stato un anno di crescita significativa anche per i Servizi di intermediazione monetaria e finanziaria (+47 unità) cresciuti del 12,63% in più rispetto al 2005. Le Società di Capitali determinano da sole il 68,3% del saldo complessivo delle imprese nel 2006, ma le forme giuridiche che hanno mostrato il più elevato tasso di crescita sono state le società di persone con il 6,42% , a differenza delle Ditte individuali che, con 127 imprese in meno rispetto all’anno prima, hanno riportato una diminuzione nella loro crescita di 0,47 punti percentuali. “E’ estremamente significativa, - afferma il presidente Gennaro Masiello - per un’attenta lettura del territorio e del sistema economico, la rilevazione che Unioncamere, recependo i dati dei Registri Imprese compie durante tutto l’arco dell’anno ed a consuntivo. Ancora una volta è al terziario che va attribuito il record della crescita in provincia di Benevento, in particolare ai settori della intermediazione monetaria e finanziaria e della informatica e della ricerca. La performance non positiva dell’agricoltura nella nostra provincia riflette le dinamiche nazionali di settore che nel 2006 ha segnato la più marcata e netta riduzione delle unità produttive. Una riduzione dovuta da un lato a dinamiche interne al settore (modesti processi di accorpamento, effettive cancellazione per chiusura dell’attività, cessazione e trasformazione dell’attività produttiva), dall’altro a fattori esterni (creazione grandi infrastrutture pubbliche, cambiamento nei piani regolatori di spazi precedentemente destinati a verde agricolo, sviluppo di grandi iniziative immobiliari, turistiche, sportive e commerciali)”. .  
   
   
MONTI ASCENSORI: NUOVI APPALTI PER L’AZIENDA BOLOGNESE CHE PER IL 2007 PUNTA A UN +17, 50 % E DALL’UE ARRIVA UNO STOP ALLE MULTINAZIONALI DEL SETTORE  
 
Bologna, 5 marzo 2007 - Prosegue il momento favorevole per Monti Spa, azienda attiva nel settore manutenzione, riparazione e ammodernamento ascensori. Dopo aver superato l’obiettivo di fatturato 2006 con oltre 25,5 milioni di Euro di ricavi (+30% rispetto al 2005) e con un titolo in Borsa che presenta ulteriori interessanti margini di crescita (rilevazioni Rasbank), la Società continua ad acquisire nuove commesse nell’ambito della manutenzione tanto in ambito privato quanto in quello pubblico. Le ultime in ordine di tempo, del valore complessivo di oltre 700. 000 Euro, riguardano gli impianti dell’Università di Bari, dell’Azienda Usl 3 di Pistoia, dall’Università di Bologna, degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano, dell’Aler di Milano. «Si tratta di successi significativi – sottolinea il consigliere delegato Patrizio Colombarini – che premiano la nostra scelta di puntare tutto sulla qualità dei servizi. Avvalendoci dell’opera del Csa (Consorzio Servizi Ascensori), una rete di 80 imprese artigiane specializzate, siamo in grado di assicurare ovunque prestazioni tempestive e di alta qualità a costi competitivi, con una attenzione particolare verso il cliente che le piccole imprese per tradizione offrono. D’altro canto il Consorzio può contare su una struttura costituita da magazzini e unità per controlli di qualità e sicurezza che solo una azienda grande come la Monti può assicurare. Inoltre Monti Spa offre un contratto di manutenzione davvero unico dal punto di vista della trasparenza e della tutela del consumatore, ben diverso da quelli in genere proposti, tanto da essere stato certificato dalla C. C. I. A. A. Di Bologna come assolutamente privo di clausole vessatorie. » I comportamenti commerciali scorretti delle multinazionali del settore, che Monti andava denunciando da tempo, sono stati stigmatizzati anche recentemente dalle Autorità competenti: proprio nei giorni scorsi l’Antitrust europea ha inflitto una supermulta di oltre 990 milioni di Euro a Otis, Kone, Schindler e Thyssen Krupp, ritenute responsabili di aver fatto cartello per alzare i prezzi e ostacolare la libera concorrenza, a danno non solo delle altre imprese, ma anche dei consumatori. Commenta Colombarini: «Da tempo si attendeva che venissero prese misure adeguate per spezzare un oligopolio che soffocava il mercato. Ora, vista anche l’entità della sanzione inflitta alle imprese che avevano costituito il cartello, che può valere come deterrente, ci si può attendere che il gioco della concorrenza premi le aziende italiane che, come la Monti, hanno da sempre puntato sulla trasparenza nei confronti dei clienti e su un servizio di qualità a prezzi competitivi, e che su questi elementi hanno costruito il loro sviluppo». Questo stop deciso dall’Ue e la conseguente maggior apertura del mercato offre a Monti Spa importanti prospettive di crescita, che potrebbero portare entro il prossimo triennio a un aumento del numero dei contratti di manutenzione anche superiore ai 5. 000 previsti dal piano aziendale, da sommare agli 11. 500 già in portafoglio a fine 2006. Inoltre, secondo le ultime rilevazioni, in Italia ci sono ben 450. 000 ascensori non rispondenti alla normativa Ue, che in breve andranno ammodernati. L’aumento di fatturato atteso nel triennio è del 60%. .  
   
   
DONNE DELL’ANNO 2007, PALMERI E MOIOLI NE PREMIANO 5. RICONOSCIMENTI PER IMPRENDITORIA E PARI OPPORTUNITÀ  
 
 Milano, 5 marzo 2007 - Cinque donne che hanno raggiunto nel mondo del lavoro importanti traguardi professionali sono state insignite a Palazzo Marino del riconoscimento “Donna dell’Anno” 2007. Alla premiazione in Sala Alessi hanno partecipato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, l’Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli, la Presidente della Commissione Pari Opportunità Ines Quartieri e la Presidente del Consiglio di Zona 9 Beatrice Uguccioni. L’evento, patrocinato dal Comune di Milano, dalla Provincia di Milano e dalla Regione Lombardia, è stato organizzato dall’Associazione Aldai-federmanager, dal Club Le Amazzoni e da Secretary. It. Diana Bracco, Presidente di Bracco Spa, Assolombarda e Federchimica, è stata riconosciuta “Donna Manager” 2007. “Giovane Donna Dirigente” e “Manager Assistant” sono rispettivamente Grazia Francolini del gruppo Tnt e Isabella Lico di I. Net Spa. Accanto a questi tre premi tradizionali sono stati assegnati per la prima volta due riconoscimenti speciali: “Donna imprenditrice” è Linda Orsola Gilli, Presidente e Amministratore delegato di Inaz, Presidente della delegazione lombarda di Aidda e consigliere d’Amministrazione dell’Università Bicocca, mentre Deidamia Moran, da oltre 20 anni imprenditrice e guida della comunità salvadoregna di Milano, è stata insignita del premio “Pari Opportunità”. “A Milano le donne sono oggi sempre più protagoniste del mondo delle istituzioni e dell’economia – ha spiegato il Presidente Manfredi Palmeri – non soltanto nelle figure apicali, ma anche in altri ruoli decisionali che consentono loro di effettuare scelte riguardanti l’intera collettività”. Quindi, ricordando che Milano ospiterà dal 4 al 6 marzo il primo “Forum italiano per l´imprenditoria femminile nell´area del Mediterraneo”, Palmeri ha aggiunto: “Accanto alla conferma dei dati positivi sulla imprenditoria femminile, è certo che la nostra città sappia valorizzare anche la straordinaria capacità delle donne di essere interpreti del mondo del lavoro, contribuendo alla crescita del Paese anche in quei settori da cui a lungo sono rimaste escluse”. “Milano – ha proseguito Manfredi Palmeri – rappresenta l’avanguardia di una mentalità sociale e culturale moderna ed europea, che deve diventare patrimonio sempre più diffuso e condiviso nel resto d’Italia. Il progresso dello status delle donne, infatti, non è solo una questione di parità, ma un indice significativo delle prospettive di crescita di tutto il Paese”. “Abbiamo collaborato con le associazioni che tendono a valorizzare il ruolo delle donne nel mondo economico – ha concluso il Presidente Palmeri –definendo insieme a loro anche i due nuovi riconoscimenti Donna imprenditrice e Pari Opportunità. Da un lato premiamo un simbolo dell’innovazione che a Milano trova uno dei punti di eccellenza nel panorama mondiale e, dall’altro, una donna coraggiosa che, scontando una difficoltà di partenza, ha saputo interagire efficacemente con le dinamiche della nostra società, diventando un punto di riferimento importante non solo per i suoi connazionali ma anche per molti italiani”. “D’intesa con la Commissione Pari Opportunità – ha spiegato l’Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli – il Comune di Milano intende rafforzare le iniziative già in atto e programmarne di nuove. Emerge, infatti, l’importanza di creare stimoli culturali rivolti ai giovani, occasioni di confronto sui temi delle pari opportunità nelle nove zone della Città, e la necessità di sostenere l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro. Questo significa rendere una donna più autonoma e serena nei rapporti parentali, partendo dalla sua famiglia. Fondamentale è anche rendere più accessibili le opportunità culturali che la Città offre. Anche per questo motivo il sistema dei servizi, sociali ed educativi, deve essere costruito tenendo anche conto delle esigenze delle donne. Il Comune di Milano privilegia un percorso volto a costruire pari opportunità non solo per le donne, ma anche per chi nella società fatica a realizzarsi, favorendo quindi la mobilità sociale. È un tema di cambiamento prima di tutto culturale ed è un impegno sociale. ” .  
   
   
LINDA GILLI IMPRENDITRICE DELL’ANNO PREMIATA A PALAZZO MARINO LA PRESIDENTE DI INAZ (SOFTWARE E SERVIZI GESTIONALI) PREMIATA PRESSO IL COMUNE DI MILANO  
 
 Milano, 5 marzo 2007 – Linda Gilli, presidente e amministratore delegato di Inaz, è stata premiata presso il Comune di Milano Imprenditrice dell’Anno per il 2007. Il riconoscimento è stato attribuito nell’ambito del premio Donna dell’Anno 2007 che ha come sponsor il Comune e la Provincia di Milano e la Regione Lombardia. A promuoverlo sono tre organizzazioni che rappresentano il mondo delle donne imprenditrici, manager, professioniste, segretarie e assistenti di direzione: Aldai Federmanager, Le Amazzoni, Secretary. It. Sono cinque le categorie nelle quali è articolato il premio. Ai pre-esistenti riconoscimenti per Assistente di direzione, Giovane dirigente e Donna manager si sono aggiunti quest’anno i premi Pari Opportunità e Donna imprenditrice. Quest’ultimo è stato assegnato a Linda Gilli, azionista, presidente e amministratore delegato di Inaz, l’azienda leader in Italia nel settore del software e dei servizi per la gestione e amministrazione del personale. Linda Gilli, laurea in Economia alla Bocconi, tre figli – è inoltre presidente per la Lombardia di Aidda, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, ed è consigliere d’amministrazione dell’Università Bicocca a Milano. Il premio è stato consegnato, nel corso di una pubblica manifestazione a Palazzo Marino, dal presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri, dall’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Mariolina Moioli, dal presidente della Commissione Pari Opportunità Ines Quarrieri e dalla presidente del Consiglio di Zona 9 Beatrice Uguccioni. “Il riconoscimento ottenuto è un incoraggiamento a operare per la valorizzazione del ruolo della donna nel mondo del lavoro e nella società”, ha dichiarato la presidente di Inaz. “Uno dei limiti della società italiana, anche in confronto con le maggiori economie europee, è il tasso di occupazione comparativamente ancora ridotto delle donne, che va il più delle volte attribuito agli ostacoli pratici del combinare esigenze professionali e familiari”. “Vi è necessità di una politica di sostegno, anche nei servizi, della presenza femminile nel mondo del lavoro in tutti i ruoli per non dissipare quel patrimonio culturale e di attitudini che le donne portano nella loro attività. Anche le nuove tecnologie possono venire incontro alle esigenze di flessibilità organizzativa delle donne nel lavoro”, ha aggiunto Linda Gilli sottolineando tra l’altro “l’opportunità di formule di supporto che facilitino il confronto tra le donne e madri che lavorano e le rispettive realtà aziendali, nel rispetto dei diritti e per una promozione attiva del principio delle pari opportunità. Occorrono normative, mezzi e volontà innovative orientati a questo scopo”. .  
   
   
IMPRENDITORIA FEMMINILE: SEMINARI PER STUDENTESSE  
 
Bari, 5 febbraio 2007 - Studentesse in visita alla “casa delle imprese”, per informazioni ed un primo orientamento per avviare attività imprenditoriali. Continuano le iniziative rivolte agli istituti superiori di Bari e provincia, organizzate dal Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Bari, nell’ambito del programma regionale a sostegno delle “imprese rosa” previsto dalla Legge 215/92. Al prossimo appuntamento, fissato per il 6 marzo alle ore 9, parteciperanno gli Istituti Tecnici Commerciali Giulio Cesare di Bari e M. Cassandro di Barletta. I seminari, tesi a stimolare nei giovani la cultura d’impresa, si tengono presso la sede della Camera di Commercio e vedono coinvolte le studentesse delle V classi delle scuole locali, alle quali vengono illustrati gli strumenti finanziari che agevolano la creazione di impresa, il ruolo della Camera di Commercio e del Comitato nel sostegno alle aziende in rosa nella fase di start-up, il business plan, la formazione professionale attraverso l’azienda camerale Ifoc. “A sostegno delle aziende in rosa - ricorda Stefania Lacriola, presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Bari - è operativo all’interno del palazzo camerale uno sportello informativo dove è possibile ottenere informazioni sulle leggi che incentivano la nascita e lo sviluppo di imprese, consulenza relativa alle procedure burocratiche, primo orientamento e assistenza specialistica”. Per informazioni rivolgersi a: Sostegno Imprenditoria Femminile - tel. 080 2174242- .  
   
   
APQ IN ROSA - NELL´ANNO EUROPEO DELLE PARI OPPORTUNITÀ SERVIZI QUALIFICATI ED ASSISTENZA GRATUITA PER LE DIRIGENTI E LE MANAGER DI TUTTA ITALIA  
 
Roma, 5 marzo 2007 - E´ un regalo tutto in rosa e dedicato alla crescita professionale femminile quello presentato in occasione dell´8 marzo 2007 dall´Associazione nazionale Progetto Quadri della Cisl alle donne dirigenti e manager di tutta Italia. Unico requisito per poterne usufruire? Non essere iscritte ad altre associazioni di rappresentanza sindacale. Con l´iniziativa Apq in Rosa infatti l´Associazione nazionale Progetto Quadri della Cisl per tutta la durata del 2007, anno europeo delle pari opportunità, metterà a disposizione gratuitamente di tutte le dirigenti e manager - sia di azienda che delle pubbliche amministrazioni - i servizi riservati normalmente ai soci e che vanno dai corsi di formazione professionale allo Sportello carriera (orientamento professionale) ai servizi di outplacement per il ricollocamento professionale, dal bilancio di competenze ai seminari, dal servizio anti-mobbing a convenzioni e sconti di vario tipo, dall´abbonamento alla rivista e alla newsletter mensile all´aggiornamento puntuale e tempestivo su eventi e iniziative utili. “Ci è sembrato opportuno far conoscere alle donne un’organizzazione come la nostra che da sempre è impegnata nel promuovere le pari opportunità e la tutela delle Alte Professionalità” ha dichiarato Roberto De Santis – presidente Apq Cisl. “Non vogliamo che la ricorrenza di quest´anno e del prossimo 8 marzo sia vestita di retorica ma desideriamo poter offrire un valore aggiunto alle donne e alla loro vita professionale”. Anche la Vice Presidente dell’associazione Progetto Quadri, Emiliana Alessandrucci, con delega alle pari opportunità, ha sostenuto con forza l’iniziativa: “E’ importante poter valorizzare le differenze dando l’opportunità alle donne di crescere professionalmente, conciliando i tempi di vita con i tempi di lavoro, e di non essere escluse dal network delle Alte Professionalità troppo spesso rappresentativo di un universo maschile”. Www. Associazionequadri. It .  
   
   
CORSI DI AUTODIFESA PER LE DONNE  
 
 Trieste, 5 marzo 2007 - Il consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone, ha presentato un´interrogazione alla Giunta per sollecitare l´istituzione di un corso di autodifesa per le donne, senza oneri economici a loro carico, in grado di garantire la possibilità di difendersi in caso di aggressione, violenza, atto criminale. Ferone evidenzia che l´avvicinarsi della festa della donna è occasione per parlare del suo ruolo nella società. Le donne possono essere definite delle colonne non solo l´8 marzo, ma tutto l´anno - sottolinea Ferone che però prosegue - ma non sempre la donna viene valorizzata come merita e anzi è spesso vittima di soprusi, violenze, prepotenze fisiche che per vergogna o per timore nemmeno denuncia agli organi competenti. Le cronache registrano episodi di violenza, di bullismo in cui sia l´aggressore che la vittima sono giovani ragazzi in età scolastica, di scippi, rapine che portano le vittime a evitare le uscite in certi orari e a vivere con paura. L´esponente del Partito Pensionati ritiene che un mezzo per garantire alle donne, tanto alle più giovani quanto a quelle ormai adulte o anziane, di essere più sicure di sé, di accrescere la propria autostima e la propria indipendenza potrebbe essere un corso di autodifesa, promosso all´interno dell´attività di pari opportunità nella battaglia contro la violenza alle donne. Per le ragazze - ha concluso Ferone - tale corso potrebbe essere considerato come materia scolastica, all´interno dello svolgersi dell´attività fisica, come atto di promozione allo sport e di aiuto alla crescita. .  
   
   
IL GRUPPO EPTA CEDE LE ATTIVITÀ MOBILIER DI ALSER INNOVATION SA AL GRUPPO LA FORTEZZA 28 FEBBRAIO 2007  
 
 Milano, 5 marzo 2007 - Il gruppo Epta, nell’ambito della strategia di consolidamento sul core business della refrigerazione commerciale, ha trasferito le attività mobilier, la relativa forza lavoro e lo stabilimento di Romorantin della controllata Alser Innovation S. A. Al gruppo La Fortezza. Il gruppo Epta, leader europeo nella produzione e commercializzazione di attrezzature per la refrigerazione commerciale, ha raggiunto nell’esercizio 2006 un fatturato consolidato pari a circa € 420 milioni. Il gruppo La Fortezza, leader italiano nella produzione e commercializzazione di arredamenti ed attrezzature per la grande distribuzione alimentare e non alimentare, ha raggiunto nell’esercizio 2006 un fatturato consolidato pari a circa € 80 milioni. Nell’operazione il gruppo Epta è stato assistito da Mediobanca. .  
   
   
INSEDIATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’ENEA ALLA PRESENZA DEL MINISTRO BERSANI  
 
Roma, 5 Marzo 2007 - Si è insediato il 2 marzo il Consiglio di Amministrazione dell’Enea alla presenza del Ministro Pierluigi Bersani presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Dopo l’insediamento, il Consiglio si è trasferito presso la sede dell’Enea di Roma ed ha discusso del programma di attività. Il Prof. Luigi Paganetto, Presidente dell’Enea, ha presieduto il Consiglio di Amministrazione, costituito da: Cristina Battaglia Infm - Istituto Nazionale di Fisica della Materia; Claudia Bettiol Facoltà di Ingegneria – Università di Roma “Tor Vergata”; Andrea Bianchi Direttore Generale Sviluppo Produttivo e Competitività Ministero Sviluppo Economico; Riccardo Casale Università di Miami – Parlamento Europeo; Simone Molteni Lifegate; Rosaria Romano Direttore Generale Energia e Risorse Minerarie Ministero Sviluppo Economico; Maria Teresa Salvemini Presidente Europrogetti e Finanza. Il Consiglio di Amministrazione dell’Enea, nominato con D. M. 20 dicembre 2006, dura in carica quattro anni dalla data di decorrenza della nomina del Presidente Enea, avvenuta con D. P. C. M del 7 febbraio 2007. .  
   
   
LA SVEZIA SI CANDIDA A OSPITARE L´ACCELERATORE DI PARTICELLE DI PROSSIMA GENERAZIONE  
 
Bruxelles, 5 marzo 2007 - La Svezia si è aggiunta a Ungheria e Spagna tra i candidati a ospitare la sorgente europea a spallazione di neutroni (Ess), un progetto che concepirà e costruirà una struttura di prossima generazione per la ricerca con utilizzo di neutroni. La spallazione nucleare è uno dei processi tramite cui un acceleratore di particelle può essere utilizzato per produrre un raggio di neutroni. La diffusione di neutroni è una tecnologia che consente ai ricercatori di vedere «dentro» la materia. Utilizza particelle dei neutroni per penetrare in profondità nella materia, rivelando la localizzazione degli atomi e il loro comportamento. Indagare in tal modo la materia consente ai ricercatori di comprendere i processi naturali che avvengono all´interno dei materiali e di prevedere il loro comportamento in talune condizioni. La diffusione di neutroni ha implicazioni importanti per scienziati attivi nei seguenti settori: materiali, scienze della vita, fisica, scienza e ingegneria della Terra. Con la crescita della domanda tecnologica, la necessità di una sorgente più potente capace di produrre quantità superiori di neutroni si fa sempre più urgente. Attualmente, la principale sorgente impulsata di neutroni e muoni al mondo è l´Isis, sito nell´Oxfordshire (Regno Unito). Tuttavia, altre strutture sono in costruzione sia in Giappone sia negli Stati Uniti: quando saranno operative, l´Isis sarà con tutta probabilità rapidamente eclissato. La struttura Ess, il cui bilancio stimato è di 1,2 Mio Eur, dovrebbe divenire la più potente sorgente di neutroni a livello mondiale. Secondo la tabella di marcia del forum strategico europeo per le infrastrutture di ricerca (Esfri), la costruzione è prevista già nel 2009 e la struttura potrebbe essere operativa nel 2017-2018. I costi saranno suddivisi tra i paesi partecipanti. Prima dovrà tuttavia essere scelta una sede: il governo svedese si è detto pronto ad ospitare la struttura e a sostenere il 30% dei costi totali e il 10% dei costi operativi. Anche Spagna e Ungheria sembrano essere interessate ad ospitare la struttura. Per ulteriori informazioni visitare: http://neutron. Neutron-eu. Net/n_ess .  
   
   
MODALITÀ DI CONCLUSIONE DEI CONTRATTI PER LA FORNITURA DI GAS: L’AUTORITÀ INTERVIENE A TUTELA DEI CONSUMATORI  
 
Milano, 5 marzo 2007 - L´autorità per l´energia elettrica e il gas si è immediatamente attivata per raccogliere tutti gli elementi utili alle proprie valutazioni sui fatti evidenziati dal programma televisivo “Mi manda Rai 3”, andato in onda lo scorso venerdì 23 febbraio. In tale trasmissione sono emerse gravi problematiche sulle modalità con le quali la società Enel Gas (oggi Enel Energia) – a mezzo di una società dalla stessa incaricata – avrebbe promosso la conclusione di alcuni contratti di fornitura di gas. Le informazioni richieste dall’Autorità alla società Enel Energia saranno valutate con l’obiettivo di porre termine a condotte del personale commerciale che non siano conformi ai principi di trasparenza, corretta informazione e concorrenza leale, al cui rispetto sono tenute tutte le società di vendita di gas naturale; ciò in forza del Codice di condotta commerciale emanato dall’Autorità con delibera n. 126/04, in vigore dal 2005. L’autorità aveva già preso atto della problematica relativa a comportamenti scorretti degli operatori nella fase di contatto con i possibili clienti finali e nella formazione dello stesso contratto di fornitura, nel corso di una istruttoria conoscitiva terminata alla fine del 2006. In particolare, a seguito della chiusura dell’istruttoria conoscitiva (Allegato A alla deliberazione 3 novembre 2006, n. 235/06), l’Autorità ha avviato un procedimento, ancora in corso, per rendere sempre più efficace la regolazione a tutela dei consumatori nel mercato della vendita di gas naturale alla famiglie e alle piccole imprese. . .  
   
   
ORIENTAMENTI IN MATERIA DI CONDIZIONI ECONOMICHE DI FORNITURA DEL GAS NATURALE GIA’ DISCIPLINATE DALLA DELIBERA N. 248/04 A DECORRERE DALL’1 GENNAIO 2005  
 
 Milano, 5 marzo 2007 - Il documento per la consultazione illustra gli orientamenti dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (di seguito: l’Autorità) in materia di condizioni economiche di fornitura di gas naturale già disciplinate dalla delibera n. 248/04 a decorrere dall’1 gennaio 2005. La consultazione si svolge nell’ambito del procedimento avviato con deliberazione 23 gennaio 2007, n. 12/07. Il documento per la consultazione da l’opportunità a tutti di formulare osservazioni e proposte in merito. Prima che l’Autorità proceda all’emanazione dei provvedimenti previsti potranno anche essere organizzate dalla Direzione Mercati audizioni con i soggetti interessati. Coloro che intendono salvaguardare la riservatezza o la segretezza, in tutto o in parte, della documentazione inviata sono tenuti a indicare quali parti della propria documentazione sono da considerare sottratte ad eventuali richieste di accesso agli atti. Le osservazioni e le proposte devono pervenire all’Autorità, per iscritto, entro e non oltre il 20 marzo 2007. Osservazioni e proposte dovranno pervenire al seguente indirizzo Autorità per l’energia elettrica e il gas Direzione Mercati piazza Cavour 5 – 20121 Milano tel. : 02 65565 336/284 fax: 02 65565 222/265 e-mail: mercati@autorita. Energia. It sito internet: www. Autorita. Energia. It .  
   
   
SERBIA, URGE NUOVO PROPRIETARIO PER LA NIS  
 
 Trieste, 5 marzo 2007 - Il ritardo della privatizzazione dell´industria petrolifera serba (Nis) fino alla formazione del nuovo governo potrebbe causare perdite considerevoli all´azienda. Lo rivela il sito b92. Net. Un ritardo non solo scoraggia potenziali partner strategici dal posizionarsi nel mercato serbo, ma fa scendere anche il valore dell´azienda. Slobodan Sokolovich, assistente del ministro dell´Energia serbo, ha confermato queste opinioni, aggiungendo che il peggior nemico della Nis nel processo di privatizzazione è proprio il tempo. .  
   
   
ENERGIA ELETTRICA: LIVELLI DI QUALITÀ DEL SERVIZIO DI TRASMISSIONE PER IL 2007  
 
Milano, 5 marzo 2007 - L´autorità per l´energia elettrica e il gas, nel quadro delle regole fissate dal Codice di rete, ha approvato i livelli attesi di “qualità del servizio di trasmissione” per l’anno 2007. Tali livelli attesi riguardano le eventuali interruzioni di alimentazione ai clienti e alle imprese distributrici (direttamente connesse alla rete di trasmissione nazionale) attribuibili alla responsabilità del gestore della rete di trasmissione (Terna). Il provvedimento è pubblicato sul sito www. Autorita. Energia. It I livelli attesi sono stati elaborati sulla base dei dati disponibili negli ultimi cinque anni, utilizzando criteri di natura probabilistica. I parametri di riferimento per i livelli attesi sono: il numero medio nazionale di interruzioni per utente (livello uguale a 0,23; cioè inferiore ad una interruzione all’anno, “lunga” o “breve”, ogni quattro utenti connessi alla rete; le interruzioni sono distinte tra “lunghe” e “brevi” se superiori o inferiori rispettivamente a tre minuti); il numero massimo di disalimentazione per ogni singolo cliente (fissato in 1 interruzione lunga e 3 interruzioni brevi per i clienti inseriti su rete magliata) e la durata massima (fissata a 100 minuti per i clienti inseriti su rete magliata); l’energia non servita per disalimentazioni, pari a 550 Mwh/anno (equivalenti a 1 minuto di disalimentazione all’anno di tutto il sistema in media). I livelli sopra indicati non comprendono gli eventuali “incidenti rilevanti”, cioè le interruzioni che comportano un livello di energia non servita superiore a 150 Mwh e una durata superiore a 30 minuti; per questi “incidenti rilevanti” è previsto che Terna debba predisporre uno specifico rapporto all’Autorità. Entro aprile 2007, Terna è tenuta a pubblicare un resoconto a consuntivo sulle iniziative assunte nel 2006 per il miglioramento della qualità. L’introduzione, monitoraggio e aggiornamento dei livelli attesi di “qualità del servizio di trasmissione” costituisce il presupposto e la base conoscitiva per la successiva definizione di meccanismi incentivanti per la “qualità del servizio di trasmissione”, da adottarsi per il prossimo periodo di regolazione (2008 – 2011); ciò anche per ridurre i divari Nord-sud nella “continuità del servizio” così come già ottenuto per la qualità della distribuzione elettrica. .  
   
   
FVG ENERGIA: APPROVATI CRITERI PROGETTI LINEE CONNESSIONE ESTERO  
 
Cavazzo Carnico, 5 marzo 2007 - La Giunta regionale ha approvato il 2 marzo, su proposta dell´assessore alla Pianificazione Territoriale ed all´Energia Lodovico Sonego, i criteri e gli indirizzi generali ai quali la stessa Regione intende attenersi per la valutazione dell´ammissibilità in Friuli Venezia Giulia di progetti di linee elettriche di interconnessione con sistemi elettrici di altri Paesi. .  
   
   
BARI: LA CAMERA DI COMMERCIO E LA QUESTIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI  
 
Bari, 5 febbraio 2007 - “La questione dell’energia rinnovabile è strategica per le imprese e ed è un contenuto di competitività imprescindibile per lo sviluppo del territorio, non meno delle infrastrutture, dell’innovazione, della formazione e della ricerca. La Camera di Commercio di Bari – ha affermato il vice presidente dell’ente, Antonio Laforgia, intervenuto al convegno sull’energia elettrica organizzato dalla Promem Sud Est – guarda con molta attenzione alla maggiore diffusione di modelli energetici alternativi a quelli tradizionali e compatibili non solo con il rispetto dell’ambiente, ma anche con l’aumento del Pil”. “Ben il 50% dei consumi di energia elettrica in Puglia sono assorbiti dall’industria”, ha aggiunto Laforgia e “dal 1997 la regione è una grande esportatrice di energia; soprattutto verso le altre regioni meridionali”. “Ma è importante che la comunità pugliese – ha proseguito - insegua le proprie capacità di sviluppo e valuti sempre più l’ipotesi di un sistema energetico “decentralizzato”, che consenta agli individui ed alle imprese di autosostenersi nei propri bisogni energetici”. Le politiche sull’ambiente e sull’utilizzo delle energie rinnovabili adottate dalla Regione Puglia e che grande rilevanza hanno anche nel Documento Strategico 2007-2013, sono un segnale molto importante proprio in tal senso, ha precisato Laforgia. “L’invito è ad essere ancora più incalzati per incoraggiare il cambiamento, attraverso leve fiscali o altri interventi di sostegno a chi produce o adotta fonti rinnovabili. Un dialogo più costante con il sistema bancario, come questo convegno ipotizza, può fare molto per la diffusione di un nuovo modello di energia eco-compatibile”. “Come Puglia – ha concluso - abbiamo inoltre una posizione geopolitica strategica. La sua vicinanza all’area balcanica, dove è in atto un processo politico-economico che ha condotto alla creazione di un mercato unico dell’energia nell’area, integrando il mercato dell’energia dell’Unione Europea a quello del Sud Est Europa, comporterà numerosi e importanti vantaggi sia in termini di sicurezza degli approvvigionamenti sia per ciò che concerne nuove opportunità per le imprese italiane ed europee”. .  
   
   
ENI ANNUNCIA UNA NUOVA SCOPERTA DI PETROLIO IN NORVEGIA, NEL MARE DI BARENTS, IN PROSSIMITÀ DEL GIACIMENTO GOLIAT  
 
San Donato Milanese (Mi), 5 marzo 2007 – Eni ha completato con successo la perforazione del pozzo esplorativo 7125/4-1, circa 110 chilometri a nord-est del giacimento Goliat, nell’offshore del Mar di Barents norvegese. L’esito positivo delle operazioni di perforazione, che hanno condotto alla scoperta di idrocarburi, rappresenta un’ulteriore conferma del grande potenziale produttivo della zona, dove si trova anche l’importante giacimento di Goliat, di cui Eni è operatore. In questa nuova scoperta, Eni detiene la quota del 30%. Gli altri partner sono Norsk Hydro (operatore con il 30%), Bg (20%) e Petoro (20%). Per quanto riguarda il giacimento di Goliat (Eni operatore con il 65%), Eni pianifica di finalizzare entro il 2007 la fase di definizione dello sviluppo del campo, che sarà in pieno accordo con le migliori specifiche tecniche ed ambientali. Inoltre, sempre nel 2007 è in programma un ulteriore pozzo di delimitazione su Goliat, per valutare la possibile estensione a Nord del campo. Le prime attività di esplorazione e produzione di Eni in Norvegia risalgono al 1964. Nel 1971 Eni ha dato inizio alla produzione come partner del giacimento Ekofisk. La produzione attuale di petrolio e gas in quota Eni nel Paese è di circa 140 mila barili di olio equivalente al giorno (boed). .  
   
   
AVENIR ENERGIE: COME RISCALDARSI AL MINOR COSTO CON IL RISCALDAMENTO GEOTERMICO  
 
Milano, 5 marzo 2007 - Il riscaldamento geotermico è una tecnologia che sfrutta l’energia gratuita e rinnovabile contenuta nel terreno per riscaldare le abitazioni individuali e collettive. Avenir Energie presenta due nuove pompe di calore: Ecs 60 °C, che produce acqua calda a 60 °C, e la pompa di calore acqua-acqua tandem in grado di sostituire la caldaia. L’energia geotermica è un’energia molto antica che veniva sfruttata migliaia di anni fa in Cina, nell’Antica Roma e nel bacino mediterraneo per realizzare reti di riscaldamento e di acqua calda. Il riscaldamento geotermico è economico, se rapportato al normale costo di funzionamento del riscaldamento a gas o a nafta. Con il riscaldamento geotermico, infatti, si consuma 1 kWh di elettricità per ottenere 3 o 4 kWh di energia prodotta dalla pompa di calore. Al vantaggio economico va aggiunto l’assenza di impatto ambientale, considerato che questo sistema di riscaldamento ecologico non produce emissioni di monossido e biossido di carbonio nell’atmosfera. Il riscaldamento geotermico si basa sul seguente principio: “cattura” l’energia rinnovabile presente nel terreno e la trasforma in calore grazie a una pompa di calore. Il sistema recupera l’energia solare immagazzinata nel suolo o nell’aria, e genera energia gratuita. La pompa di calore è raccordata ai sistemi di riscaldamento centralizzati che sostituiscono i bruciatori a nafta o a gas. L’energia prodotta può anche essere utilizzata per produrre l’acqua calda sanitaria, per riscaldare la piscina e per la climatizzazione durante la stagione estiva, con una semplice inversione dei cicli. Esistono diversi tipi di pompe di calore che possono adattarsi al sistema di riscaldamento preesistente. Avenir Energie presenta due nuovi sistemi di riscaldamento geotermico: la pompa di calore - Ecs 60 °C, che produce acqua calda sanitaria a 60°C con un risparmio di oltre il 60% del consumo di elettricità, e la pompa di calore acqua-acqua Alta Temperatura, per riscaldare ad acqua calda l’interno di un’abitazione. In funzione del tipo di abitazione (superficie del terreno, presenza di falda freatica, ecc. ) si possono adottare diverse soluzioni per “sfruttare l’energia”: i sensori orizzontali (interrati ad una profondità di appena 60/80 cm), o le sonde verticali nel terreno o nella falda freatica (calate a una profondità di 70/100 m). Queste soluzioni sono più adatte alle nuove costruzioni dotate di pavimento a riscaldamento radiante e meglio isolate. .  
   
   
A DIFESA DELL´AMBIENTE UN MAGGIORE E PIÙ CONSAPEVOLE UTILIZZO DEL LEGNO FEDECOMLEGNO SOSTIENE IL RUOLO STRATEGICO DEL LEGNO NELLA LOTTA ALL´EFFETTO SERRA  
 
Milano, 5 marzo 2007 - Si discute in questi giorni, non solo in Italia, delle anomale condizioni climatiche e delle conseguenze sul pianeta dell’effetto serra. “Se ne parla, oggi, anche in un paese come gli Stati Uniti, storicamente poco disponibile a confrontarsi con le problematiche ambientali. Ne è un esempio il documentario «Una verità scomoda», del vicepresidente dell’amministrazione Clinton, Al Gore, che affronta il fenomeno di surriscaldamento della terra e delle sue conseguenze nell’immediato futuro”, spiega Michele Alfano, presidente di Fedecomlegno. Anche Fedecomlegno, l’associazione di Federlegno-arredo che rappresenta il mondo dell’importazione e distribuzione italiana del legno, è da sempre particolarmente sensibile alle tematiche ambientali, non si sottrae alla discussione e anzi dedica crescente attenzione e interesse alla promozione dell’utilizzo del legno come materia prima ecosostenibile per antonomasia. “Il nostro intento è promuovere e sottolineare le caratteristiche di rinnovabilità del legno e la sua capacità di assorbire e immagazzinare anidride carbonica - continua Alfano - rendendo evidente il ruolo strategico che sia l’industria forestale sia quella manifatturiera possono avere nella difesa dell’ambiente e nella lotta ai cambiamenti climatici. La cosiddetta Forest-based-industry, infatti, pur essendo un consumatore di energia è, tuttavia, anche in grado di crearne realizzando prodotti utilizzabili per fini energetici (ad esempio pellets). L’industria del legno assume così un ruolo importante nella riflessione su temi quali il contenimento dei costi energetici, l’approvvigionamento di energia e i cambiamenti climatici”. Di queste tematiche si è discusso anche durante il convegno promosso dalla Fao e tenutosi recentemente a Roma, che ha visto fra i partecipanti la stessa Fedecomlegno. Tra le principali azioni da intraprendere o da potenziare emergono lo sviluppo e la promozione dell’utilizzo di energie rinnovabili, la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, l’aumento dell’efficienza energetica. “D’accordo con gli enti organizzatori del convegno, Fao, Icfpa-international Council of Forest and Paper Associations, Iea-international Energy Agency e Wwf - precisa il presidente Alfano - anche Fedecomlegno è convinta che sia più che mai opportuno investire sulle potenzialità che il settore forestale ha nel ridurre le dannose conseguenze dell’effetto serra e nel contribuire alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici”. Tuttavia le organizzazioni internazionali devono sempre di più vigilare sul patrimonio forestale mondiale, per ridurre quelli che sono i principali problemi del mercato del legno, l’illegal logging, ossia il taglio illegale delle foreste, e il conflict timber, il finanziamento dei conflitti con i proventi del commercio del legname che, oltre a mettere a rischio il corretto utilizzo delle foreste, costituiscono anche un elemento distorsivo del mercato del legno. Riguardo a questo tema, già nel 2002 Fedecomlegno ha siglato un documento con Greenpeace, a sostegno della lotta contro il commercio illegale del legno. “È importante, inoltre, che anche i governi incoraggino l’industria del legno attraverso azioni sinergiche e accordi, finalizzati a favorire la ricerca e l’innovazione nel settore e a incentivare gli investimenti - continua il presidente Alfano - a questo proposito Fedecomlegno ha recentemente partecipato a un incontro promosso da Federlegno-arredo con il Ministro delle Infrastrutture on. Antonio di Pietro”. I rappresentanti del monte della filiera hanno discusso con il Ministro dello sviluppo economico sostenibile, delle caratteristiche del legno come risorsa ecocompatibile e del suo utilizzo nell’edilizia. Un incremento e una regolamentazione dell’uso del legno strutturale, infatti, oltre a promuovere l’utilizzo di materiali rinnovabili nell’edilizia e ad apportare benefici effetti sull’economia del settore, contribuirebbe alla riduzione dei rischi legati al fenomeno del riscaldamento terrestre, grazie alla capacità dei prodotti in legno di immagazzinare anidride carbonica riducendone i livelli nell’atmosfera. “Questo incontro - conclude Alfano - si inserisce fra le numerose azioni intraprese da Fedecomlegno in questi anni. Dialogo con organizzazioni internazionali e ambientali, definizione di proficui rapporti e collaborazioni, partecipazione a iniziative concrete e mirate: sono i principali strumenti di cui si avvale l’Associazione per contribuire attivamente, attraverso un’oculata gestione delle foreste e della risorsa legno, al fabbisogno energetico futuro”. .  
   
   
RIFIUTI: CONCLUSA OGGI CONCERTAZIONE SUL PIANO REGIONALE CARAMANICO: LAVORIAMO PER L´APPROVAZIONE ENTRO L´ESTATE  
 
Pescara, 5 marzo 2007 - Massima esaltazione dei tempi della prevenzione e della riduzione dei rifiuti, massimo reciclaggio attraverso sistemi di raccolta differenziata che privilegiano i sistemi integrati porta a porta, e previsioni del recupero energetico e di uno smaltimento dei rifiuti sempre più residuale e in discarica. Queste le priorità del Piano regionale dei rifiuti, che ha visto concludersi solo il 2 marzo, nella sede della Provincia di Pescara, il sesto ed ultimo incontro di una lunga concertazione. "Oggi abbiamo presentato l´articolato normativo", ha spiegato il Dirigente del settore, Franco Gerardini, "composto da sessanta articoli e dieci titoli che individuano sostanzialmente le norme che sono legate all´attuazione del Piano regionale, e la bozza della proposta. Cinque gli obiettivi da raggiungere: la riduzione dei rifiuti del meno 2 per centro entro il 2011; il raggiungimento della soglia di raccolta differenziata del 60 per cento, sempre entro il 2011", ha precisato Gerardini, " per quanto riguarda, poi, il recupero energetico prevediamo un obiettivo massimo di utilizzo dei rifiuti, non altrimenti reciclabili, del 25 per cento sulla produzione totale dei rifiuti (quindi circa 170 mila tonnellate l?anno), recupero energetico che potrà, però, essere attivato solo al superamento della soglia del 30 per cento su base media regionale di raccolta differenziata. Quindi, se recupero energetico ci potrà essere, solo in senso intergrativo e complementare al reciclaggio che diventa, invece, la nostra linea guida di tutto il Piano. Accanto di tutti questi obiettivi, chiaramente, c´è il ruolo degli Enti Locali, attraverso le Autorità d´Ambito, perchè prevediamo quattro Ambiti territoriali, rispetto ai 14 Consorzi attuali, ed una serie di meccanismi che renderanno facile la partecipazione dei cittadini, delle associazioni dei consumatori, e di coloro che dovranno poi esaminare il buon lavoro delle Autorità d?Ambito e di coloro che saranno chiamati alla gestione del centro dei rifiuti. Una proposta tecnica, la nostra", ha aggiunto Gerardini, "che andrà ora al vaglio della politica". E proprio in merito alla presentazione della proposta di legge, le indicazioni dell´Assessore all´Ambiente, Franco Caramanico, sono state chiare: "Contiamo di farcela prima della pausa estiva". "Il Servizio metterà a disposizione il Piano per 45 giorni per le osservazioni, nell´ambito della procedura di valutazione ambientale strategica", ha ripreso il Dirigente, "la Giunta dovrebbe approvare il Piano i primi giorni di giugno e poi, speriamo in un rapido confronto serrato, ma utile e positivo, del Consiglio Regionale, e dunque avere, prima della pausa estiva", ha concluso Gerardini, " il nuovo Piano, perchè ne abbiamo davvero bisogno". .  
   
   
RIFIUTI TOSSICI SMALTITI A TAVULLIA E BARCHI - LA REGIONE SI COSTITUIRA`` PARTE CIVILE. DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE  
 
 Ancona, 5 marzo 2007 - Il Presidente Gian Mario Spacca rende noto che ´la Regione si costituira` parte civile nel procedimento penale, non appena ricevera` le rituali comunicazioni da parte dell´autorita` giudiziaria inquirente, sull´esito delle indagini in corso. Verra` anche chiesto il risarcimento di tutti i danni arrecati all´ambiente. L´esecutivo regionale valutera`, inoltre, tutte le iniziative utili a tutelare l´immagine delle Marche. ´ Ai consiglieri regionali che invocano chiarimenti, il Presidente ricorda che, in virtu` della normativa statale e regionale vigente, l´attivita` di verifica e di controllo sugli impianti di discarica e` delegata alle Province. In questo senso lo stabilisce il decreto Ronchi del 1997 (n. 22/97), recepito con legge regionale 28/1999 ´Disciplina regionale in materia di rifiuti´ (art. 4). Da ultimo, il decreto legislativo 152/2006 conferma questa impostazione. Il presidente ricorda che, nonostante siano questi i riferimenti normativi, la Regione Marche si e` attivata affinche` venissero intensificati i controlli sia ambientali che di gestione dei rifiuti, stipulando apposite intese con la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale, Anci, Upi, Arpam. Il traffico di rifiuti oggetto delle indagini - per la quantita` di materiale e per il coinvolgimento di impianti di proprieta` e gestiti da soggetti pubblici - suscita preoccupazione, un comprensibile allarme e rende necessario inasprire le misure di controllo e di prevenzione. Da questo punto di vista ´ sottolinea Spacca ´ il lavoro della Procura e del Noe (Nucleo Operativo ecologico) e` un´importante garanzia per la nostra comunita` e un concreto aiuto alle istituzioni. Il servizio regionale Ambiente e` stato incaricato di attivare un tavolo tecnico con la Provincia di Pesaro-urbino e con le altre amministrazioni provinciali per la verifica della situazione esistente. Cio` per garantire la correttezza e la liceita` delle attivita` del settore per la tutela dell´ambiente e della salute dei cittadini. .  
   
   
ILVA TARANTO: INCONTRO SU ACCORDO PER TUTELA AMBIENTE  
 
 Bari, 5 marzo 2007 - Si è tenuta l’1 marzo convocata dal presidente Vendola, la prima riunione di verifica dell’accordo per l’ambientalizzazione delle attività dell’Ilva di Taranto sottoscritto dalla Regione e da altre 13 sigle istituzionali – tra cui Provincia e Prefettura – sindacali e del partenariato lo scorso 23 ottobre 2006. Sono stati esaminati 20 specifici punti di applicazione del protocollo d’intesa, per ciascuno dei quali è stata verificata la rispondenza ai termini dell’accordo raggiunto e ai tempi stabiliti. Nel complesso, emerge una situazione di rispondenza agli impegni assunti, in particolar modo soddisfacente per la completa copertura dei nastri trasportatori in quota e per la riduzione del 95% dello stoccaggio di Olivina. Rimangono aperti e da sottoporre alla prossima verifica punti altrettanto importanti come l’attribuzione al Comune di Statte di 28 ettari di proprietà Ilva e la verifica dell’esistenza di eventuale diossina. L’ilva ha presentato anche istanza di autorizzazione integrata ambientale (Aia) al Ministero dell’Ambiente e alla Regione. Per l’assessore all’Ecologia, Michele Losappio, che ha rappresentato la Regione oggi “si prosegue così nel difficile, tortuoso e a volte contraddittorio percorso che tende a legare in quella realtà uno sviluppo economico equilibrato alla salute dei cittadini e alla tutela del territorio”. .  
   
   
UNA NUOVA FASE PER TEMPUS IL 5 E IL 6 MARZO A BRUXELLES SI DISCUTERÀ DEL FUTURO DEL PROGRAMMA  
 
Bruxelles, 5 marzo 2007 - Si terrà a Bruxelles il 5 e il 6 marzo la conferenza sulla prossima fase di Tempus, il programma di punta dell’Ue per la cooperazione internazionale nel settore dell’istruzione superiore. All’evento, organizzato dalla Commissione europea, interverranno delegati provenienti da 53 paesi (i 27 Stati membri dell’Ue e 26 paesi partner). I partecipanti discuteranno la configurazione della nuova fase, denominata “Tempus Iv”, che riguarderà il periodo 2007-2013 e avrà a disposizione una dotazione di circa 50 milioni di euro l’anno. Tempus è un programma di finanziamento volto a promuovere l’ammodernamento dei sistemi d’istruzione superiore in Europa orientale, Asia centrale, Balcani occidentali, Africa settentrionale e Medio Oriente. Il programma mira soprattutto a favorire la cooperazione istituzionale tra le università europee e le loro controparti nei paesi partner, e si differenzia quindi da altre iniziative internazionali a favore dello sviluppo. La Commissione sarà rappresentata alla conferenza da Benita Ferrero-waldner, commissaria per le relazioni esterne e la politica europea di vicinato, Ján Figel´, commissario per l’istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù, e Olli Rehn, commissario per l’allargamento. Nel corso delle due giornate di lavoro, i rappresentanti dei ministri della pubblica istruzione dei paesi dell’Ue e dei 26 paesi partner decideranno come proseguire, basandosi sulla lunga esperienza maturata nell’attuazione di Tempus a livello nazionale. Un’analoga riunione si terrà ad aprile con gli studenti che hanno usufruito del programma in passato. Successivamente la Commissione metterà a punto il programma e nella seconda metà del 2007 lancerà il primo invito a presentare proposte nell’ambito di Tempus Iv. Tempus è l’unico programma di finanziamento europeo che riguarda tutti gli aspetti dell’istruzione superiore. Il programma promuove le riforme universitarie nei paesi partner e favorisce le necessarie modifiche ai piani di studio per tenere conto del processo di Bologna. Il suo contributo è stato determinante nel costruire la cooperazione con le università europee e il suo successo si riflette nei risultati di un recente sondaggio, secondo cui il programma è considerato come un’apertura essenziale al mondo accademico europeo. Negli ultimi 17 anni, Tempus ha finanziato 6500 progetti, ai quali hanno partecipato 2000 università dell’Ue e dei paesi partner. .  
   
   
SISTEMA RADAR DEL CCR MONITORERÀ L´ATTIVITÀ VULCANICA DI STROMBOLI PER GARANTIRE UN ALLARME RAPIDO  
 
 Bruxelles, 5 marzo 2007 - Il Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea ha comunicato che offrirà assistenza alle autorità italiane nel monitoraggio dei movimenti del vulcano Stromboli. La decisione giunge in seguito alle recenti eruzioni del vulcano del 27 febbraio che hanno dato origine a colate di lava incandescente dirette in mare. Grazie al sistema radar ad alta risoluzione Lisa (Linear Synthetic Aperture), l´istituto del Ccr a Ispra monitorerà i movimenti tellurici sul fianco nordoccidentale del vulcano. Lisa misurerà ogni movimento in tempo reale e elaborerà ogni 10 minuti mappe degli spostamenti aggiornate e precise. Le misurazioni saranno eseguite su aree che vanno da qualche metro ad alcuni chilometri per fornire immagini ravvicinate delle sezioni di maggiore interesse. Tra le altre funzionalità figurano l´operatività di 24 ore, l´osservazione a distanza e la massima flessibilità in termini di capacità e di frequenza di osservazione. Le mappe elaborate dal radar dovrebbero garantire alle autorità italiane un allarme rapido in caso di attività vulcanica, che consentirà loro di agire prontamente per avvisare le popolazioni locali ed evacuare le zone a rischio. Non è la prima volta che Lisa è utilizzato a Stromboli: già nella primavera del 2003, il Dipartimento italiano della Protezione civile si era avvalso dei servizi del Ccr e del suo innovativo sistema radar in seguito all´eruzione del vulcano. Lisa è stato inoltre utilizzato per monitorare le deformazioni di dighe e ponti, gli spostamenti di edifici storici, le frane, i cedimenti e altri movimenti del terreno. Per ulteriori informazioni visitare: http://ipsc. Jrc. Ec. Europa. Eu/facility. Php?id=lisa .  
   
   
AL VIA IL PREMIO BERNARDO NOBILE PER TESI DI LAUREA E DOTTORATO IN PALIO 4.000 EURO E UNO STAGE ALLO EUROPEAN PATENT OFFICE DI MONACO  
 
Trieste, 5 marzo 2007 - Con la pubblicazione del bando sul sito di Area Science Park www. Area. Trieste. It, ha preso il via la terza edizione del Premio Bernardo Nobile, riservato a coloro che abbiano conseguito da non più di due anni la laurea specialistica o di vecchio ordinamento o il titolo di dottore di ricerca presso un’università italiana. Il Premio verrà assegnato alla tesi di laurea o dottorato che meglio dimostrerà la "curiosità intellettuale" dell’autore e la sua capacità di ampliare le basi della propria bibliografia con un approccio multidisciplinare. Verranno valutati anche il senso critico e la capacità selettiva nei confronti delle informazioni trovate. L’utilizzo e la valorizzazione di documentazione di natura brevettuale costituirà elemento preferenziale. Sono ammesse a concorso tesi in tutte le discipline, tanto tecnico-scientifiche quanto umanistiche. In palio ci sono un assegno di 4. 000 Euro e, novità di quest’anno, uno stage di quattro mesi presso lo European Patent Office (Epo) di Monaco, con un rimborso spese di 700 Euro mensili. Il Premio, intitolato a Bernardo Nobile, responsabile del Centro Patlib di Area Science Park prematuramente scomparso, intende promuovere studi multidisciplinari sulle tematiche della Documentazione e dell’Informazione brevettuale. Per accedere alla selezione, gli interessati devono inviare domanda Consorzio per l’Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12. 00 del del 5 Aprile 2007. Il bando completo, le modalità e il modulo di partecipazione sono scaricabili dal sito www. Area. Trieste. It. Per l´assegnazione del premio costituiranno elementi prioritari di valutazione: la qualità della bibliografia, in termini di ricchezza della documentazione utilizzata e citata, di sistematizzazione della stessa nella tesi, di diversificazione e qualità delle fonti consultate e di dimostrata capacità di ricerca, selezione e approfondimento delle stesse; la disamina dello stato dell´arte nel settore, per l´argomento oggetto della tesi, e le modalità con cui è stata affrontata (fonti, metodiche, sistematica); un utilizzo integrato delle fonti documentali tradizionali a stampa (da biblioteche e archivi tradizionali) con quelle elettroniche (banche dati e documentazione disponibile in rete), anche in funzione di convalida e di valutazione critica delle fonti stesse. .  
   
   
“A BRIDGE TO YOUR FUTURE”: UNA NUOVA OCCASIONE PER CHI CERCA LAVORO A MILANO LA SECONDA EDIZIONE DELL’EVENTO DEDICATO ALLE OPPORTUNITÀ DI CARRIERA PER GIOVANI UNIVERSITARI, NEOLAUREATI E “YOUNG PROFESSIONAL”.  
 
Milano, 5 marzo 2007 – Jobadvisor presenta la seconda edizione di un evento che rappresenta un’occasione concreta per gli universitari che cercano lavoro per la prima volta e per gli young professional in cerca nuove opportunità. “A Bridge to your future” può contare sulla partnership con Jeia, la società organizzatrice di Synesis Forum e dei più importanti eventi italiani dedicati alla carriera degli universitari, dei neolaureati e degli young professionals. A Bridge to Your Future, si svolgerà a Milano martedì 6 marzo presso il Centro Congressi Fast in P. Le Rodolfo Morandi 2, dalle ore 09. 00 alle 13. 00 e dalle 14. 00 alle 18. 00 e vedrà la partecipazione di alcuni dei manager delle più importanti aziende italiane tra le quali Accenture, Agusta Westland, Atos Origin, Business Integration Partners, Bosch, Decathlon, Ernst & Young, Mazars, The Royal Bank of Scotland, Sda, Sol, Telecom Italia, Tnt e Vivisol. Questo evento ha una valenza del tutto particolare, poiché da un lato si svilupperà attorno a una tavola rotonda alla quale prenderanno parte i responsabili Hr delle aziende partecipanti, con le testimonianze di giovani neoassunti, e dall’altro offrirà la possibilità, al termine di ciascuna sessione, di consegnare il curriculum vitae e candidarsi per le posizioni descritte negli interventi. Inoltre, in anteprima nazionale, sarà presentata e distribuita gratuitamente la nuova edizione della guida semestrale Jobadvisor Career Directory – marzo 07, iniziativa alla quale hanno quest’anno aderito le seguenti aziende: Abb, Abbott, Accenture, Accenture Technology Solutions, Agustawestland, Air Liquide Italia, Air Liquide Sanita´, Alleanza Assicurazioni, Altran, Amgen, Atos Origin, Autogrill, Bmw Group Italia, Boehringer Ingelheim, Bosch, Bricocenter, British American Tobacco, Bt Italia, Business Integration Partners, Calyon, Cargill, Carrefour, Case New Holland, Chiesi Farmaceutici, Colgate-palmolive, Credem, Dell, Decathlon, Dmg, Dow Italia, Enel, Eni Corporate University, Nielsen, Ernst & Young, Fater, Ferrovie Dello Stato, Fiat Group Automobiles, Henkel, Ibm, Indesit Company, Intesa Sanpaolo, Johnson & Johnson Medical, Kone, Kpmg Advisory, Kraft Foods Italia, La Rinascente, Leroy Merlin, Lkw Walter, Maersk, Magneti Marelli, Mattel, Mazars, Medtronic Italia, Mondadori, Motorola, Msx International, Nestle´ Gruppo, Nissan Italia, Oracle, Pirelli & C. , Pricewaterhousecoopers, Procter & Gamble, Protiviti, Prysmian Cavi E Sistemi, Reply, Sda Express Courier, Sidi, Sol, Telecom Italia, Tenaris, The Royal Bank Of Scotland, Tnt Express Italy, Toyota Motor Europe, Tyco Fire & Integrated Solutions, Unilever, Vivisol, Whirlpool Europe. Infine, il sito Internet www. Jobadvisor. It/byf è a disposizione per iscriversi al congresso, la cui partecipazione è gratuita. “La partnership nell’organizzazione di “A Bridge to your future” - ha spiegato Paolo Beretta, Partner di Jeia – è coerente con il costante impegno profuso da Jeia per creare concrete opportunità per i giovani universitari e laureati di incontrare le aziende ed i manager che potrebbero entrare nel loro futuro professionale. Anche un convegno diventa, quindi, un momento utile per candidarsi e proporsi alle aziende”. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, AL VIA LEGGE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, ASSESSORE BERRUTI: "PREVISTE CASE RIFUGIO E CENTRI ANTI-VIOLENZA PER LE VITTIME"  
 
 Genova, 5 marzo 2007 - Un centro anti-violenza con proprio personale per fornire un servizio di ascolto e sostegno alle donne vittime di violenze, case rifugio, alloggi temporanei e un´opportuna campagna di sensibilizzazione a cominciare da percorsi educativi già nelle scuole. E accanto un osservatorio permanente sulla violenza alle donne e ai minori per monitorare gli episodi di violenza e conoscere l´andamento del fenomeno in Liguria. Sono queste alcune delle azioni previste dalla nuova legge contro la violenza alle donne e ai minori che dopo essere stata varata dalla Giunta regionale ligure è approdata all´ordine del giorno del consiglio regionale. Il provvedimento presentato dall´assessore alle Pari Opportunità Maria Bianca Berruti nasce nell´ambito della rete contro la violenza di genere, una struttura coordinata dalla Provincia di Genova che riunisce una quarantina di soggetti, tra associazioni, enti e istituzioni. "La violenza contro le donne - spiega l´assessore Berruti - si colloca all´interno del più generale concetto di "discriminazione di genere" e sta assumendo in Italia dimensioni sempre più preoccupanti come testimoniano i primi dati Istat presentati nei giorni scorsi sulla violenza contro le donne". Al momento a livello locale tutto è lasciato alla sensibilità che le istituzioni hanno nei confronti di questo tipo di problematiche e anche alla tenacia con cui alcune associazioni femminili si dedicano ad aiutare le donne che devono affrontare nella loro vita esperienze di violenza, maltrattamenti e abusi dentro e fuori alla famiglia. "Tutto ciò però ormai non basta più continua l´assessore regionale alle Pari Opportunità - per questo l´obiettivo della legge è quello di favorire la costituzione di una rete fra soggetti istituzionali e realtà associative e del volontariato per dare vita ad un vero e proprio sistema che intervenga sul fenomeno della violenza, in grado di prevenirlo e aiutare le vittime con strutture per le cure e alloggi per il reinserimento". A questo proposito la Regione Liguria, attraverso l´assessorato alle Pari Opportunità, intende costruire un sistema regionale che contrasti il fenomeno della violenza di genere, tenendo conto delle esperienze già avviate sul territorio in particolare dall´associazionismo femminile. "Programmi d´intervento - spiega Berruti - che dovranno integrarsi con il Piano Sociosanitario, per la tutela sociosanitaria della popolazione, attraverso un´appropriata organizzazione dei servizi e azioni mirate. Tra gli strumenti principali della legge Centri anti-violenza, almeno uno in ogni territorio di provincia, in grado di fornire un servizio di ascolto e di sostegno alle vittime e per iniziative di prevenzione e sensibilizzazione della violenza di genere; Case rifugio temporanee per la cui gestione si possono candidare soggetti che hanno esperienze nel settore e presentano una qualità professionale adeguata per il sostegno delle donne che scelgono di cambiare la loro situazione. La partecipazione in forma di partenariato sarà valutata prioritaria; Un osservatorio regionale sulla violenza alle donne e ai minori che avrà il compito di monitorare gli episodi di violenza per conoscere meglio il fenomeno in Liguria e di valutare l´efficacia dei programmi antiviolenza finanziati. Centrale nella legge il ruolo della Regione Liguria alla quale toccherà il compito di promuovere e coordinare, attraverso il lavoro di diversi assessorati, iniziative per prevenire e contrastare il ricorso alla violenza "Con questa legge - conclude l´assessore Berruti - vogliamo non lasciare sole le donne nel momento in cui si trovano a vivere un´esperienza così drammatica perché abbiano la consapevolezza che le istituzioni di questa regione, i servizi, le associazioni delle donne, il settore sociale sono impegnati a trovare gli strumenti per sostenerle". A questo proposito gli interventi per reperire alloggi da destinare alle vittime di natura temporanea potranno essere finanziati all´interno del programma regionale per il social housing. Per il varo del provvedimento la Regione ha stanziato dal Fondo speciale 2006 Euro 10. 000. Per la realizzazione degli interventi si aggiungeranno risorse dedicate dal bilancio 2007 in discussione, risorse all´interno dei vari settori previsti in norma finanziaria, quali la sicurezza, il piano sociosanitario, istruzione e formazione, sistema informativo, edilizia. .  
   
   
LE DONNE LIGURI AL TERZO POSTO IN ITALIA IN QUANTO A SOPRUSI  
 
Genova, 5 marzo 2007 - La Liguria è la terza regione in Italia, dopo Emilia Romagna e Lazio, in quanto a numero di violenze sulle donne. Il 35,9% di loro infatti ha subito almeno una volta una violenza fisica o sessuale. Una media più alta di quella nazionale che si attesta intorno al 31,9%. I dati provengono dalla prima indagine Istat rivolta a monitorare la violenza sulle donne che testimonia come a livello nazionale il 15% degli stupri e delle violenze subiti è ad opera di partner attuali o ex, un dato che in Liguria diventa l´11%. Le modalità della violenza testimoniano inoltre l´aumento delle percosse: il 46,5% delle donne vittime di violenza ad opera di partner in Liguria è stata schiaffeggiata, presa a calci a pugni o morsi. Una cifra che risulta ben 10 punti al di sopra della media nazionale. Mentre l´89,7% delle violenze da non partner sono rappresentate da molestie fisiche e sessuali. In Liguria inoltre l´89,2% delle violenze subite da partner e il 95,3% da non partner non viene denunciato, in linea sostanzialmente con il resto d´Italia. A dimostrazione che spesso le donne non percepiscono la gravità del fatto. In Liguria infatti ben il 45,1% delle donne che hanno subito violenza lo considera qualcosa di sbagliato, ma non un reato. Forse anche perché il 25% delle violenze sessuali a carico di minorenni viene perpetrato da un parente e il 21% da un conoscente. L´aumento delle violenze a carico delle donne liguri è testimoniato anche dai dati raccolti dal centro di accoglienza dell´Udi di Genova che dal 2005 al 2006 sono passati da 421 casi a 431. Di queste donne che hanno denunciato il 45% sono italiane, il 32% hanno dai 31 ai 40 anni e il 42% sono donne coniugate. Ben il 49% della totalità delle donne che hanno contattato il centro è occupata e solo l´8% è casalinga. Allarmanti sono i dati relativi agli accessi ai pronto soccorso degli ospedali di Savona (S. Corona, S. Paolo, S. Giuseppe di Cairo, Nostra Signora della Misericordia di Albenga). Dal 2004 al 2005 il numero di donne che si sono rivolte ai pronto soccorso dei 4 nosocomi savonesi è aumentato di 40 unità. La stragrande maggioranza dei 454 casi è rappresentato da italiane, ben 390. Centosette casi sono donne tra i 26 e i 35 anni e 97 le donne che hanno subito violenza di età compresa tra i 46 e i 65 anni. Tra le lesioni più frequenti risultano 227 ematomi, 82 ferite lacero contuse e 64 traumi cranici. Dati Istat 2006 sulla violenza contro le donne. .