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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Ottobre 2007
TURISMO – PORTALE WWW.ITALIA.IT – ZAIA SI CONGRATULA CON RUTELLI PER IL SUO TEMPISMO…  
 
Venezia - “Mi complimento con il Ministro Rutelli per il tempismo dimostrato in questa occasione”. Con queste parole il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, ha commentato le dichiarazioni del vicepremier Francesco Rutelli che , in occasione del Comitato nazionale per le politiche turistiche, avrebbe manifestato l’intenzione di interrompere l’esperienza del portale turistico nazionale www. Italia. It. “Dopo avere presentato in pompa magna il sito alla Bit di Milano – ha continuato Zaia – con l’intenzione di farne un biglietto da visita internazionale, tradotto in 4 lingue, e dopo che, nella realtà, esso invece si era subito rivelato un ricettacolo di svarioni a danno anche della nostra regione, eccolo finalmente prendere l’unica decisione possibile e sensata: la sua chiusura”. “Del resto – ha continuato il vicepresidente della Giunta veneta – già nel marzo scorso gli avevo scritto chiedendogli di oscurare le pagine dedicate al Veneto perché riportavano imprecisioni ed errori talmente grossolani e vistosi da considerarsi lesivi dell’immagine della nostra regione a livello nazionale e internazionale”. “Resta l’amaro nel considerare la vergogna di un Governo che è scivolato proprio sul turismo, un’industria che in Veneto, la prima regione d’Italia nel settore dell’ospitalità, fa registrare 12 miliardi di euro di fatturato l’anno. Queste cose succedono sempre e solo quando a fare certi lavori sono chiamate persone che non mettono sentimento nel loro operato, non conoscono il territorio, non lo vivono e quindi non possono neppure amarlo e promuoverlo come si deve. Non mi stancherò mai di ripetere – ha concluso Zaia – che anche nel campo del turismo quello di cui abbiamo bisogno noi veneti è federalismo e autonomia. Se ci occupassimo noi di certe cose, si eviterebbero sicuramente simili cadute di stile”. .  
   
   
INDAGINE SUL SISTEMA TURISTICO DEL LAGO DI COMO  
 
A giudizio degli imprenditori turistici, dal personale e dalla formazione dipende in larga misura il successo delle imprese che operano nel Sistema turistico lago di Como (Stlc). E’ quanto emerge dalla “Indagine sui fabbisogni formativi” del settore turistico promossa dalle Camere di Commercio di Como e di Lecco nell’ambito delle attività dell’Osservatorio e condotta da Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) tra 100 operatori turistici rappresentativi dell’intero settore. L’indagine è stata presentata il 12 ottobre al centro congressi Lariofiere di Erba alla presenza del delegato della giunta della Camera di Commercio di Como Giuseppe Serrentino, degli assessori provinciali al turismo di Como Achille Mojoli e all’istruzione di Lecco Carla Zanetti, e del presidente del consorzio Ideas Carlo Montisci. La ricerca del personale è effettuata in base al passaparola (risulta il metodo più diffuso, con il 64% delle risposte) e appena nel 30% dei casi attraverso la selezione dei Curricula vitae ricevuti, con una ridotta attività di reclutamento da parte delle imprese. Gli imprenditori indicano nella mancanza di professionalità e di formazione specializzata le due difficoltà principali che incontrano nel reclutamento del personale, seguite da una presenza ridotta di forza lavoro e dall’elevato turnover legato alla stagionalità. Vale la pena notare come non sia particolarmente avvertita la carenza di canali specializzati, ciò probabilmente perché le imprese non se ne avvalgono. L’esperienza sul campo è il requisito che nella maggior parte dei casi viene richiesto per entrare in azienda. Comunque, le imprese ritengono sufficiente un diploma di scuola media superiore (solo il 16%, infatti, richiede formazione professionale e specialistica di alto livello). L’aggiornamento non è una prassi consolidata né particolarmente diffusa: ben 40 imprese su 100 dichiarano di non effettuare corsi di aggiornamento dei propri operatori, in particolare nei campeggi e villaggi turistici e negli alberghi. Il turnover legato alla stagionalità potrebbe spiegare, anche se solo in parte, questi scarsi investimenti nell’aggiornamento del personale. Le scelte formative sembrano essere determinate dalle modalità di gestione delle aziende. Rispetto alle diverse tipologie di imprese, infatti, emerge che i corsi di aggiornamento professionale sono uno strumento formativo di cui si avvalgono quasi esclusivamente le agenzie di viaggi, probabilmente perché più legate a tecniche e strumenti innovativi nella gestione. La prassi più diffusa è la formazione sul campo attraverso l’affiancamento a figure più esperte soprattutto per gli alberghi – ristorante e i ristoranti (quasi la metà dei quali non effettua nessun aggiornamento). Le imprese chiedono una maggiore formazione nel settore dei servizi al cliente, coerentemente con l’importanza della specializzazione come fattore di successo. Altra competenza ritenuta importante dagli imprenditori è il possesso di un’impostazione manageriale, che permette di acquisire appropriate tecniche di gestione d’impresa e dei rapporti con i clienti. Su una competenza particolare come la gestione degli acquisti, soltanto 9 imprenditori su 100 esprimono una richiesta di formazione. In merito a questo aspetto vale la pena effettuare una riflessione e verificare se, al di la delle eccellenze nelle capacità gestionali, il problema sia in qualche modo sottovalutato. Infatti, solo il 37% delle imprese avverte la necessità di formazione, su tutte le agenzie di viaggi e le guide turistiche. Al contrario, non ritengono utile investire nella formazione i campeggi ed i villaggi. Le principali esigenze avvertite riguardano: corsi di aggiornamento, in particolare da parte delle agenzie di viaggi e delle guide turistiche; l’apprendimento delle lingue straniere e l’informatizzazione, soprattutto per gli alberghi e gli alberghi/ristorante; le imprese manifestano poi esigenze legate al loro settore di attività ed in particolare l’esigenza di preparazione sulle proposte enogastronomiche o per le guide turistiche; infine, emergono esigenze legate ad aspetti manageriali, tra i quali il marketing e la promozione. .  
   
   
ADAMELLO, INTESA CON TRENTO PER OFFERTA TURISTICA PROSPERINI: ACCORDO STORICO, UNICO NEL SUO GENERE IN ITALIA  
 
Passo del Tonale/bs, Alta Val Camonica, per la provincia di Brescia, e alta Val di Sole, in provincia di Trento, si uniscono per promuovere in forma integrata l´offerta turistica del comprensorio dell´Adamello. L´assessore allo Sport, Giovani e Turismo della Regione Lombardia, Pier Gianni Prosperini, e l´assessore all´Agricoltura, Commercio e Turismo della Provincia autonoma di Trento, Tiziano Mellarini, hanno infatti firmato il 12 ottobre al passo del Tonale l´intesa per lo sviluppo del Sistema turistico interregionale dell´Adamello. L´accordo, primo esempio in Italia realizzato tra due Regioni, punta a promuovere l´offerta turistica territoriale in un comprensorio sciistico di oltre 100 km di piste, in un demanio sciabile che ha visto in questi anni forti investimenti da parte di Regione Lombardia, ma anche attraverso la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale (il percorso storico della Guerra Bianca) e lo sviluppo di un turismo attivo nei tre parchi naturali inseriti nei confini territoriali (parco dell´Adamello, una parte del parco nazionale dello Stelvio e del parco Adamello - Brenta, in provincia di Trento). L´accordo prevede, inoltre, attività di marketing e promozione del prodotto montagna sui mercati internazionali e nelle fiere di settore, misure di sostegno per la formazione degli operatori turistici locali. Iniziative e azioni che puntano, complessivamente, a destagionalizzare l´offerta, tradizionalmente legata al periodo di maggior presenza turistica durante la stagione sciistica invernale. "Questo accordo, unico nel suo genere sull´intero territorio nazionale - ha detto l´assessore Prosperini - è stato possibile solo grazie alla condivisione degli obiettivi tra delle realtà coinvolte, Provincia di Trento, Regione Lombardia e consorzio Adamello Ski. E´ il frutto dell´unione di persone di buonsenso che sono state capaci di sedersi attorno ad un tavolo mettendo da parte divergenze politiche per pensare esclusivamente al bene del territorio". Soddisfazione è stata espressa dall´assessore trentino Mellarini: "Il Sistema è necessario per dare forza ai territori, per valorizzare il brand Italia: è solo attraverso la qualità che possiamo essere competitivi e rispondere veramente alle esigenze del mercato". Il programma di sviluppo turistico, con il riconoscimento del relativo sistema turistico dell´Adamello, come previsto dalla legge regionale 8 del 2004, è stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore Prosperini, il 28 novembre del 2006. Novantanove gli interventi previsti nel piano degli investimenti, 49 di iniziativa pubblica, 50 di iniziativa privata. Soggetto promotore e coordinatore del sistema è il Consorzio Adamello ski, protagonista negli ultimi dieci anni delle attività di promozione e commercializzazione del comprensorio a cavallo delle due province (Brescia e Trento), migliorato con l´ampliamento del demanio sciabile (grazie a nuovi impianti che collegano anche nuove piste) e il collegamento tra Ponte di Legno e il passo del Tonale con la nuova cabinovia inaugurata il 2 dicembre dell´anno scorso. Il consorzio è partecipato dai Comuni di Vermiglio, Pontedilegno, Temù e Vezza d´Oglio, oltre che da 4 società di impianti, 2 associazioni di albergatori che rappresentano il 96% dei posti letto e due scuole di sci, una trentina e una lombarda, con 120 maestri. Turismo "bianco", dunque, all´insegna degli sport invernali, ma anche turismo "verde", alla scoperta di parchi naturali e aree protette, e turismo "culturale" sono le linee guida su cui è articolata la strategia di sviluppo del sistema turistico, con l´obiettivo di realizzare un polo d´attrazione vivibile tutto l´anno. I Partner - Il sistema turistico Adamello comprende, tra i soggetti pubblici, le amministrazioni comunali di Vermiglio, in provincia di Trento, Incudine, Monno, Ponte di Legno, Temù, Vezza d´Oglio e Vione, in provincia di Brescia, aggregate a loro volta nell´Unione dei Comuni dell´Alta Valle Camonica; aderiscono, inoltre, la Comunità montana di Valle Camonica e il Parco dell´Adamello. A questi si aggiungono, per la parte privata, operatori turistici e imprenditori locali: oltre al Consorzio Adamello ski (215 operatori pubblici e privati), la Società Infrastrutture Alta Vallecamonica (Siav), i gestori degli impianti di risalita di Ponte di Legno - Tonale, le associazioni degli albergatori e del commercio. Il Programma - Il programma di sviluppo turistico punta a promuovere l´offerta di strutture, servizi e iniziative in forma integrata tra gli operatori privati e gli enti pubblici, con il coordinamento del Consorzio, e a potenziare la promozione di pacchetti turistici "ambiente, storia e cultura". Tre i piani d´azione su cui articolare la programmazione delle attività e degli investimenti: il piano della promozione e della commercializzazione (in capo al Consorzio Adamello ski), il piano delle infrastrutture (prevalentemente di competenza pubblica, attraverso le amministrazioni comunali, e delle società di gestione degli impianti) e il piano della ricettività, che sarà attuato esclusivamente dai partner privati (in particolare attraverso le associazioni degli albergatori e i singoli operatori). .  
   
   
LA MADDALENA E IL SUO FUTURO, UN TAVOLO TECNICO PER 22 PROGETTI  
 
La Maddalena comincia a costruire il suo sviluppo turistico all´indomani della chiusura delle basi militari americane. Il tavolo tecnico tra Regione, Comune e Provincia, avviato l’11 ottobre a Cagliari, ha posto le basi per avviare le iniziative turistico-ricettive che saranno realizzate all´interno dell´arcipelago maddalenino. Dopo l´istruttoria tecnica predisposta dall´ufficio del Piano, è stato avviato l´esame dei progetti presentati dai privati al Comune di La Maddalena. All´incontro, presieduto dall´assessore regionale dell´Urbanistica, Gian Valerio Sanna, erano presenti il sindaco, Angelo Comiti, il presidente della Provincia di Olbia Tempio, Pietrina Murrighile, e i rappresentanti del Demanio e della Capitaneria di porto. Sono state illustrate e analizzate in ogni dettaglio 22 proposte di edilizia residenziale alberghiera. I progetti proposti dai privati sono finalizzati in gran parte alla riqualificazione delle strutture ricettive esistenti e, in parte, alla costruzione di nuove residenze turistiche, soprattutto di qualità, con una politica di conservazione e di tutela ambientale del prezioso patrimonio isolano. Il tavolo tecnico, previsto dalle norme del Piano paesaggistico regionale, deve valutare se le proposte presentate dai privati siano compatibili con le nuove normative urbanistiche e con le previsioni dello strumento urbanistico comunale. Una decina di progetti hanno ottenuto un parere positivo, altri sono stati sospesi per carenza di documentazione tecnica, soprattutto la mancanza della indispensabile relazione paesaggistica, altri dovranno essere rivisti e modificati radicalmente. Grazie alla sola premialità del 25 per cento, che il Piano paesaggistico assegna per la riqualificazione delle strutture, la Maddalena avrà la possibilità di realizzare oltre 2. 000 posti letto, oltre a quelli dei nuovi alberghi. La riqualificazione dell´isola non arriverà soltanto con la realizzazione di strutture turistiche, ma anche con una robusta riqualificazione delle zone che lo Stato sta convertendo e che sono fortemente compromesse da un punto di vista urbanistico. Saranno rimessi a nuovo i moli, la viabilità e l´area portuale, e sarà realizzato anche un grande acquario. Il Comune si è impegnato comunque a predisporre un piano attuativo di tutta l´area del porto, in attesa dell´approvazione del Puc, dove dovranno essere indicate le direttrici che si vogliono dare a quell´importante contesto. Per l´assessore regionale dell´Urbanistica, Gian Valerio Sanna, la Regione ha dato una prima e importante risposta alle esigenze della comunità locale. "Il lavoro è ancora lungo, siamo solo nella fase di verifica dei progetti – commenta Sanna –, ma la politica della Regione non ha alcun atteggiamento di blocco sui progetti di sviluppo. Guardiamo avanti. Vogliamo che l´isola arrivi preparata all´importante appuntamento del 2009, per il vertice del G8, quello sarà uno straordinario biglietto da visita per l´isola". .  
   
   
CALABRIA: I DATI TURISTICI REALI SONO QUELLI DELL´OSSERVATORIO  
 
In relazione ad alcune dichiarazioni rese da un esponente del "coordinamento regionale della sinistra democratica" sui dati forniti dal Presidente della Regione in ordine alle presenze turistiche in Calabria nell´ultima stagione estiva, il Dipartimento dell´Assessorato al Turismo ribadisce la veridicità di quei dati. Il Presidente Loiero, nella sua precedente comunicazione, ha portato all´attenzione dei calabresi dati ufficiali forniti dall´Osservatorio regionale sul turismo, unica organizzazione in grado di dare non numeri, né riferimenti parziali, ma dati reali che si riferiscono all´intero territorio regionale. D´altra parte, è dall´Osservatorio che gli stessi istituti nazionali di statistica come l´Istat attingono per i propri studi, poichè resta l´unico organismo che fornisce, non tendenze, ma dati certi rilevati da Comuni e Province. I numeri forniti, invece, dall´esponente politico vengono attribuiti a questa o quella associazione del settore turistico che, in quanto tale, non può che riportare notizie riferite solo ad una particolare zona. Dai primi dati diffusi, in vista della presentazione ufficiale alla Bit di Milano, l´Osservatorio regionale ci ha già dimostrato il forte incremento di presenze registrate nei mesi di agosto e settembre. "Comunque - dice il Dipartimento del Turismo - con la presentazione ufficiale del lavoro che sta facendo l´Osservatorio, saremo in grado di dare risposte certe e puntuali alle domande che ci sono pervenute rispetto ai flussi turistici, alla provenienza dei turisti, soprattutto quelli stranieri, ed ai prezzi tenuti nella stagione passata da parte delle strutture sul territorio regionale". .  
   
   
MILANO: VIAGGIARE TRA I 5 CONTINENTI RESTANDO IN CITTÀ  
 
In occasione della proclamazione dell´anno europeo del dialogo interculturale, che il Parlamento Europeo ha fissato per il 2008, esce in libreria “Milano Multietnica. Guida ai ristoranti, prodotti e tradizioni dal mondo”. La guida accompagna il lettore in un percorso nella Milano multiculturale che parte dal cibo, dall’arte e dall’artigianato, fino ad arrivare agli eventi e manifestazioni culturali. Il manuale costituisce un utile strumento per accostarsi alle culture cosiddette “altre”, nonché un modo per capire le dinamiche sociali in atto. Milano Multietnica vuole essere uno strumento che contribuisce a favorire il dialogo tra culture diverse e facilita la condivisione di valori comuni nel rispetto della diversità etnico - culturale e religiosa. Attraverso la guida i lettori potranno conoscere prodotti, iniziative e tradizioni di tutto il mondo ed entrare in contatto diretto con i “milanesi”che provengono da altri paesi. “Con la guida Milano Multietnica abbiamo cercato di raccontare Milano partendo dalle iniziative e dai servizi offerti da coloro che, venuti da altri paesi, con grande determinazione e impegno, nel rispetto del nostro contesto sociale, hanno contribuito a cambiare il volto della metropoli. Una città che deve aspirare a diventare sempre più un vero e proprio modello di interculturalità, in cui l’integrazione non si limiti alla coabitazione, ma vada oltre verso l’arricchimento e lo scambio culturale” dice Marina Verderajme, Presidente di Actl. Il volume presentato da Actl e Camera di Commercio di Milano è realizzato con il patrocinio del Comune e della Provincia di Milano, la collaborazione dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche - Isnart e di Epam – Associazione Provinciale Milanese Pubblici Esercizi: 368 pagine con indirizzi, informazioni dettagliate in italiano e inglese, su ristoranti, negozi, centri benessere, bed & breakfast, associazioni, eventi e manifestazioni, dedicati ai diversi gruppi etnici presenti a Milano. Sapori etnici: dal ristorante persiano alla cuoca del Mozambico a domicilio E’ una delle modalità più frequenti con cui i milanesi si accostano e scoprono le altre civiltà. Una conoscenza che non si ferma solo al palato ma che può portare a scoprire abitudini e usanze di un altro popolo: gli arredi e i costumi contribuiscono a proiettare i commensali in un’altra realtà. A questo si aggiunge la disponibilità di molti ristoratori a raccontare la propria cucina e ad illustrare aspetti e curiosità sul proprio paese d’origine. La guida “Milano Multietnica” contiene 150 indirizzi di ristoranti da quelli più antichi nati oltre 30 anni fa alle ultime novità: si può spaziare dal ristorante vietnamita, a quello persiano o boliviano oppure trovare una cuoca del Mozambico che viene a domicilio per preparare menù tradizionali dell’Africa Subsahariana. Il Marchio Quality Restaurants - Grazie alla collaborazione della Camera di Commercio di Milano e dell’Istituto di certificazione Isnart, 65 ristoranti presenti sulla guida hanno ottenuto il Marchio Quality Restaurants, che è stato conferito gratuitamente attraverso un’autocandidatura volontaria e potrà essere rinnovato annualmente. Il marchio costituisce una garanzia per il cliente nella scelta del ristorante e, attraverso una segnaletica appropriata, rappresenterà un mezzo promozionale e commerciale per gli esercenti. Nell´ambito della presentazione della guida "Milano Multietnica", sono stati rilasciati i certificati ai ristoratori che hanno ottenuto il Marchio Quality Restaurants. Immergersi nel benessere - L’etnico sembra far sempre più parte della vita quotidiana dei milanesi che si affidano alle discipline di paesi lontani anche per la cura di sé. Sfogliando la guida si possono trovare preziosi indirizzi di centri benessere e centri estetici e scoprire le diverse tecniche usate nel mondo per l’equilibrio di anima e corpo: bagno russo, bagno turco, massaggio tailandese, shiatzu, acconciature per capelli in stile afro. Shopping tra i 5 continenti - Ci sono diverse ragioni per comprare un prodotto etnico: sentirsi alla moda, originali, accostarsi ad un’altra cultura o contribuire e agevolare le offerte del commercio equo e solidale. “Milano Multietnica” è in grado di soddisfare le esigenze di tutti: nella guida si possono trovare informazioni ed indirizzi per acquistare capi d’abbigliamento anche su misura, gioielli, accessori per la casa e oggetti d’arredo antichi e moderni, libri, dischi, prodotti alimentari. Non mancano proposte davvero originali e che faranno dello shopping un momento di conoscenza della cultura e della storia di altri paesi: si scopre così che percorrendo le vie milanesi ci si può imbattere in un negozio specializzato nell’oggettistica da samurai, nella vendita di letteratura e cinematografia sovietica o nella vendita e noleggio di strumenti musicali provenienti da tutto il mondo. Eventi e manifestazioni - Partecipare ad eventi e manifestazioni culturali rappresenta un’occasione per vivere in prima persona la cultura di un altro popolo. “Milano Multietnica” segnala gli eventi ormai consolidati tra i milanesi ma anche manifestazioni ancora poco note ma che meritano di essere conosciute. Il calendario degli eventi è vario e distribuito durante tutto il corso dell’anno: in primavera gli appassionati di cinema possono assistere Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina; l’estate milanese è animata dal Festival Latinoamericando; l’autunno è la volta del Capodanno Celtico; non mancano opportunità anche per la stagione invernale durante la quale si può partecipare alla rassegna culturale Africa Vive, al Capodanno Cinese, all’Artigiano in Fiera e all’Altrofestival – Rassegna teatrale delle migrazioni. Attori e spettatori di altre culture - Diverse opportunità culturali e ricreative etniche sono offerte dai numerosi enti e associazioni culturali presenti a Milano, che si propongono di promuovere, valorizzare e sostenere la cultura di un popolo oltre che di favorirne l’integrazione in Italia: è possibile accostarsi ad un altro “mondo” partecipando ad una mostra, ad un dibattito, a spettacoli di musica, danza e teatro o cimentandosi in un corso di danza tribale, di lingua orientale o nella preparazione di un piatto di sushi. Per ciascun’associazione inserita nella guida Actl sono descritti in modo dettagliato gli obiettivi, le attività, le iniziative e la necessità di associarsi, con l’indicazione del costo di un’eventuale tessera associativa. Bed & breakfast: sogni orientali e vietnamiti - Chi desidera un’esperienza etnica a tutto tondo può pensare di concludere la giornata pernottando in un bed & breakfast indiano o vietnamita rimanendo nel cuore di Milano. All’interno di due palazzi d’epoca sono stati ricreati l’ambiente e l’atmosfera dell’oriente attraverso i colori e gli arredi etnici autentici provenienti da India e Vietnam. Sfogliando la guida “Milano Multietnica” si possono trovare i riferimenti dei bed & breakfast presenti a Milano dove respirare l’atmosfera di altri paesi o rivivere le emozioni di viaggi fatti in passato. La tessera sconto - All’interno della guida “Milano Multietnica” i lettori troveranno la “Carta Sconto Actl”, una tessera che consente di ottenere riduzioni sui servizi e i prodotti offerti presso molti dei soggetti presenti. “Milano Multietnica” è disponibile nelle migliori librerie della città, può essere acquistata on line sul sito www. Actl. It con il pagamento pay pall o facendone richiesta ad Actl - telefono 02. 86464080, e-mail info@actl. It - (euro 9,90). .  
   
   
TOSCANA, AGRITURISMO: «LA CONSULTA RIBADISCE LE COMPETENZE REGIONALI» LA LEGGE NAZIONALE ERA STATA IMPUGNATA PER LE SUE INVASIONI DI CAMPO  
 
Firenze - “Una sentenza che accogliamo molto positivamente perché va nella direzione da noi auspicata: quella cioè di definire chiaramente gli spazi normativi di Stato e Regione in materia di agriturismo, confermando le competenze regionali in materia e impedendo, d’ora in poi, ogni invasione di campo”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni commenta la pronuncia della Corte Costituzionale sulla legge nazionale in materia di agriturismo. La Toscana (e parallelamente anche il Lazio) aveva impugnato la legge in quanto, contravvenendo al Titolo V della Costituzione, conteneva una serie di indicazioni di dettaglio che intervenivano in un ambito di competenza regionale. L’alta corte – spiega l’assessore - ha dichiarato illegittime tutte le norme nazionali che disciplinano dettagliatamente la materia intervenendo, per esempio, sui requisiti degli alloggi o delle cucine, sulle comunicazioni di apertura o sulle tariffe. Bocciato anche l’Osservatorio nazionale sull’agriturismo, organismo nel quale la normativa nazionale non prevedeva il coinvolgimento delle Regioni. La Corte costituzionale ha invece ritenuto legittima la previsione di una classificazione nazionale degli agriturismi, individuando in questa funzione l’esigenza di esercizio unitario a livello nazionale, ma prevedendo allo stesso tempo che in questa funzione sia previsto il forte coinvolgimento delle Regioni. “Mi auguro – sottolinea l’assessore - che su questo punto la sentenza abbia quale conseguenza una spinta alla definizione di una proposta in materia da parte del Ministero. Noi siamo pronti a collaborare. Per il resto la sentenza salvaguarda le norme di programmazione di competenza centrale, ma, ed è quello che ci interessava, ci riconsegna praticamente per intero la disciplina, punto per punto, della materia”. “Sulla scia di questa decisione – conclude l’assessore - ora potrà completarsi l’attività del gruppo di lavoro per la revisione della normativa agrituristica in Toscana”. .  
   
   
TURISMO: PAOLINI, NO A TASSA DI SOGGIORNO PER L´ASSESSORE OCCORRE VALUTARE UNA TASSA DI SCOPO  
 
Pescara, Il vice Presidente della Regione Abruzzo, Enrico Paolini, in qualità di Coordinatore Nazionale degli assessori regionali al Turismo, alla luce del rinnovato tema sulla tassa di soggiorno, il 12 ottobre. Ha inteso chiarire quanto segue: "come più volte detto dal Coordinamento Nazionale degli assessori regionali al Turismo, siamo contrari a tasse che ricadano sui gestori degli alberghi, perchè riteniamo che ciò rappresenti un disincentivo. E ribadiamo - ha precisato Paolini - che se si tratta di remunerare i costi dei servizi che le varie città o località turustiche offrono agli utenti, si può ipotizzare una tassa di scopo, cioè a carico degli stessi fruitori del servizio. Un´ipotesi di recupero di risorse che gli stessi Comuni valuteranno come e dove destinare. Quindi - sottolinea l´Assessore - la Finanziaria non può ripristinare una tassa di soggiorno del turismo ma deve semmai consentire di valutare la congruità di una tassa di scopo. Ovviamente - aggiunge - l´argomento va ragionato anche a livello di leggi regionali. Ed infatti le Regioni approfondiranno la tematica - ha anticipato - nel prossimo Coordinamento fissato già per il 26 ottobre, in Umbria, durante lo svolgimento della Fiera "Vitae". . .  
   
   
"GOOD" IL SALONE DEL GUSTO FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Un piccolo e nuovo Salone del Gusto del Friuli Venezia Giulia. Questo dovrebbe diventare "Good! I grandi sapori di Alpe Adria", la prima edizione dell´evento che debutterà a Udine Fiere dal 19 al 21 ottobre 2007, negli obiettivi della Regione e degli organizzatori. La nuova fiera, rivolta agli amanti dell´enogastronomia, agli esperti conoscitori dell´arte culinaria, ai buongustai e ai golosi, è stata presentata il 15 ottobre alla presenza dell´assessore regionale alle Attività produttive, Enrico Bertossi. "Il nuovo evento fieristico - ha spiegato Bertossi - sarà attento alle tradizioni e alla qualità dei prodotti senza tralasciare le nuove tendenze ed aspirando a diventare il nuovo, atteso evento di collegamento con le cucine emergenti dell´Est e del Nord Europa. Uno dei vantaggi delle terre di confine - ha aggiunto l´assessore - è quello di essere espressione di una vasta ed eterogenea vivacità di tradizioni, gusti e sapori. Alpe Adria, diversa nei suoi territori per clima, ambiente, usi e costumi, esprime la sintesi delle grandi produzioni alimentari e delle cucine del cuore dell´Europa: la latina, la slava e la tedesca che, per terre e per mari, hanno recepito ulteriori stimoli arricchendo il compendio enogastronomico con le influenze orientali incontrate lungo le rotte del Mediterraneo". "Good", ha ricordato Bertossi, è l´esito di un percorso "che ho iniziato in Camera di commercio molti anni fa e che oggi raccoglie numerosi protagonisti regionali tutti attorno ad un tavolo. Un gioco di squadra per una strategia importante: mettere in vetrina e in rete le cose che produciamo spontaneamente in regione, per giocare anche dal punto di vista turistico le nostre migliori carte". "Good" sarà anche una grande occasione per tutte le regioni d´Italia di far conoscere la qualità e la peculiarità dei propri prodotti in una fiera che, collocata al centro del Friuli Venezia Giulia, diventa punto centrale e strategico per soddisfare la sempre più marcata richiesta di prodotti della buona cucina, legata al territorio, da parte dei consumatori delle regioni che compongono il grande mercato dell´Alpe Adria. Niente "madrine" o soubrette per l´inaugurazione (in agenda alle ore 11. 00 del 19 ottobre) che è invece affidata ad un particolare evento dal tema "La Chianina sposa un bianco friulano": sarà Stefano Bencistà Falorni, dell´Antica norcineria di Greve in Chianti, a sottolineare l´importanza del ritorno sulle tavole d´Europa della bistecca con l´osso. Ad illustrare oggi i numerosi eventi collaterali è stato Sergio Zanirato, presidente di Udine Fiere, che ha definito "Good una grande sfida perché di saloni dedicati a diverso titolo all´enogastronomia in Italia ce n´è tanti ma noi - ha affermato - speriamo di avere qualcosa di nuovo e speciale da dire". Tante le collaborazioni attivate con nomi illustri e protagonisti del mondo gastronomico, a partire da Slow Food Fvg, che ha organizzato numerosi laboratori del gusto, a Davide Paolini e all´Università del Gastronauta che hanno in agenda incontri a tema e, infine, i protagonisti della trasmissione televisiva "La prova del cuoco", Beppe Bigazzi e il cuoco friulano Paolo Zoppolatti. Tra i tanti focus tematici, in rilievo "L´acquacultura. Trota e dintorni" a cura della Comunità collinare del Friuli in collaborazione con l´Unione Cuochi Fvg e Lady Chef Italiana, le "Pro loco del Gusto", a cura dell´Associazione Pro loco Fvg, "La cucina senza glutine" a cura dell´Associazione italiana celiachia, "Le degustazioni" di Expo Mittelschool, i panificatori, macellai e gelatieri della Confcommercio di Udine, "Il sigaro toscano", "Vino e riso" dalla Regione Piemonte, "Pasta Show e Mozzafest" dalla Regione Campania, "La mela Julia", "La birra in cucina" e "Palacinca". Infine, la sesta edizione di "Vinum loci" con il workshop "Voglio una vite spericolata" su Ogm, biodinamicità e biodiversità. Numerosi gli interventi, tra gli altri, quello di Claudio Ferri, in rappresentanza della Camera di commercio di Udine, che ha ricordato che i quattro enti camerali presenteranno all´interno del salone "La Guida Vini Fvg" edizione 2008, quello di Tullio Cianciolo per Friuladria, sponsor ufficiale dell´evento, Enzo Driussi per il Comitato difesa osterie, Dino Persello per l´Associazione Pro loco e Giancarlo Timballo che ha ricordato l´iniziativa dei gelatieri per la raccolta fondi da destinare all´Hospice di Udine a cura della Lega italiana lotta tumori. .  
   
   
APPUNTAMENTI CON LA CULTURA A VIGNOLA: LA STAGIONE 2007 – 2008 DELLA FONDAZIONE DI VIGNOLA. RIPRENDE L’ATTIVITÀ ALLA ROCCA CHE OSPITA, IN RAPIDA SUCCESSIONE, MUSICA CON IL FESTIVAL GRANDEZZE & MERAVIGLIE E LA RASSEGNA “SUONI ENTRO LE MURA”, POESIA E TEATRO.  
 
Modena - Uno degli obiettivi della Fondazione di Vignola è promuovere la crescita culturale del territorio di riferimento, sviluppando e valorizzando iniziative eterogenee come stili e modi espressivi, ma di elevato livello per garantire sicure emozioni. Anche quest’anno, come di consueto, molte occasioni di intrattenimento incluse nel programma, si terranno alla Rocca di Vignola, di proprietà della Fondazione stessa. Tra gli appuntamenti, che hanno già avuto luogo o che saranno in programma, il X Festival Musicale Estense – Grandezze & Meraviglie, che si svolge in sedi diverse, fra cui Vignola, a partire dal 14 settembre fino al 22 novembre. Vignola festeggia i dieci anni di musica antica del festival con appuntamenti di particolare interesse; ai tre classici concerti serali, uno al mese da settembre a novembre, si aggiungono due incontri al mattino dedicati alle scuole e l’eccezionale serata internazionale “Rema Showcase”, prima Vetrina Europea di Musica Antica, il cui primo, dei tre appuntamenti, si terrà a Vignola venerdì 9 novembre a ingresso gratuito, con visita guidata della Rocca. Dal 23 settembre al 28 novembre si svolge Oh che bel castello, una rassegna di giochi, spettacoli e momenti divertenti per bambini e famiglie. Anche quest’anno la Fondazione di Vignola collabora alla promozione dell’iniziativa e ha ospitato domenica 7 ottobre un incontro con un percorso sensoriale per ascoltare, danzare, muoversi e assaporare, nell’ambito delle iniziative legate al congresso mondiale del biologico in programma a Modena nel 2008. Dal 27 al 30 settembre, è partita la Iii edizione di Poesia Festival, programmata dall’ Unione Terre di Castelli, in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Fondazione di Vignola. Alcuni eventi sono stati ospitati nelle sale della Rocca stessa. Sempre col sostegno della Fondazione di Vignola, partirà dal 12 ottobre la terza edizione di Vie Scena Contemporanea Festival, un nuovo contenitore di teatro contemporaneo che dispenserà fino al 20 ottobre, spettacoli e performance. Coinvolti nell´operazione luoghi “deputati” come i teatri cittadini o insoliti come la Rocca, il Circolo Polivalente Olimpia e l’Auditorium Paradisi. La Rocca di Vignola offre inoltre, ormai da quattro anni, la frizzante rassegna di concerti, Suoni entro le Mura di musica classica legata indissolubilmente alle sue antiche sale. Dal 14 ottobre al 16 dicembre per dieci domeniche consecutive, altrettanti ensemble propongono brevi concerti di mezz’ora, alle 16 il primo, ripetuto alle 17. La formula del successo della manifestazione ideata dalla Fondazione di Vignola è dovuta alla freschezza e qualità delle proposte dei giovani musicisti, dalla facilità di fruizione e dal contesto architettonico: un’occasione per fruire in modo diverso gli spazi storici oltre la dimensione strettamente monumentale, ritrovandone anche una vitale funzione d’uso. Con il coordinamento di Enrico Bellei a questa iniziativa partecipano alcune prestigiose scuole di musica ed enti musicali. L’istituto di Musica Antica dell’Accademia Internazionale della Musica di Milano ha selezionato i migliori allievi diplomati, tutti ormai concertisti nei gruppi di musica antica europei; l’Istituto di Studi Superiori Musicali Vecchi/tonelli, la più importante istituzione didattica della provincia, propone i suoi migliori allievi, l’Associazione Ars et Labor, il Circolo Musicale G. Bononcini e Musica e Servizio Coop Sociale contribuiscono proponendo tre concerti di qualità e fornendo la collaborazione organizzativa. Il largo ventaglio di proposte musicali rispecchia la ricchezza del mondo musicale classico, e ai più tradizionali repertori operistico e strumentale di tradizione ottocentesco-novecentesca, associa musiche meno note appartenenti all’epoca rinascimentale e barocca, eseguite su strumenti d’epoca o copie fedeli. Il concerto di apertura del 14 ottobre è dedicato a brani operistici, proposti dai migliori allievi del Centro Universale del Belcanto, diretto da Mirella Freni, accompagnati al pianoforte. Sia l’ingresso al castello, sia la partecipazione ai concerti sono gratuiti. Nell’ottica di una valorizzazione della storia del proprio territorio e dei suoi protagonisti, in occasione del V centenario della nascita di Jacopo Barozzi, avvenuta a Vignola il 1o ottobre 1507, il Centro di Documentazione della Fondazione di Vignola e l’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena dedicheranno una giornata di studio il 20 ottobre presso l’Aula Magna dell’Accademia, per illustrare l’opera di uno dei principali artisti del Cinquecento ed i suoi contributi teorici. Da alcuni anni a questa parte, all’interno di un piano coerente di rivalutazione del patrimonio culturale, la Fondazione di Vignola ha maturato la decisione di attuare una campagna di studi sulla Rocca: dall’aspetto storico documentaristico a quello archeologico, da quello della storia dell’arte a quello delle tecniche di costruzione e dei materiali, ecc. Uno dei risultati più insigni degli studi e degli interventi realizzati è il volume “La Rocca di Vignola: gli affreschi della Cappella di Uguccione Contrari”, dedicato alla Cappella, uno dei tesori della Rocca di Vignola, recentemente restaurata. Questo libro verrà presentato da Philippe Daverio, insieme ad autori e curatori, in Rocca il 1 dicembre. La Fondazione di Vignola e l’Amministrazione Comunale ripropongono inoltre nel 2008, in collaborazione con Emilia Romagna Teatro, I Grandi Interpreti del Teatro, una rassegna di eventi teatrali in forma di monologo, piccoli capolavori delicati e confidenziali che diventano una forma di espressione cara agli spettatori, tanto da raggiungere il “tutto esaurito” nel corso della scorsa edizione. Anche quest’anno attori di altissimo livello si succederanno dal 28 gennaio al 7 aprile sul palcoscenico della Sala dei Contrari: Luca Zingaretti, Iaia Forte, Eros Pagni, Lella Costa e Ottavia Piccolo. Come ultimo evento in programma, uno spettacolo teatrale basato sulla storia di Vignola. Dopo i lusinghieri successi di critica e di pubblico che hanno accompagnato il lavoro della compagnia teatrale Koinè al di fuori degli spazi omologati dei teatri, la Fondazione di Vignola ha deciso di affidargli, anche quest’anno, l’allestimento di uno spettacolo originale, prodotto da un’idea del Centro di documentazione della Fondazione stessa, che andrà in scena nell’aprile del 2008. “L’intento della Fondazione” - ha dichiarato il Presidente della Fondazione di Vignola, Avv. Giovanni Zanasi – “è quello di valorizzare la Rocca di cui è proprietaria e nel contempo offrire ai cittadini occasioni di approfondimento e di conoscenza, attraverso appuntamenti coinvolgenti e di qualità”. . .  
   
   
I TESORI DELL’ADRIATICO: PROGETTO I.TES.A PER PROMUOVERE LE POTENZIALITÀ TURISTICHE DI UN CIRCUITO DI DIMORE STORICHE TRANSFRONTALIERE. COINVOLTI I MINISTERI DI SERBIA, MONTENEGRO, ALBANIA, CROAZIA E PER L’ITALIA LE REGIONI VENETO, FRIULI VENEZIA GIULIA, EMILIA ROMAGNA, MARCHE, ABRUZZO, MOLISE, PUGLIA  
 
Un mare in mezzo a mille tesori. E come ponte tra le due sponde, per promuovere l’eccellenza turistica dell’intera area Adriatica, le tante dimore storiche che sulle acque di questo mare idealmente si riflettono. E’ l’idea guida del progetto I. TES. A, acronimo de I Tesori dell’Adriatico, che ha come obiettivo quello di promuovere le potenzialità turistiche delle dimore storiche dell’area Adriatica unendo le eccellenze turistiche di tutte le regioni che si affacciano su questo mare e proponendole in pacchetti turistici mirati sui mercati internazionali. Le dimore storiche (ville, castelli, palazzi), fruibili turisticamente, vengono individuati come mezzo che assicura valorizzazione di tutto il patrimonio storico e architettonico di questi territori, aggiungendosi alle coste, alle spiagge, alle tradizioni popolari ed enogastronomiche, alle bellezze naturalistiche. Il progetto è cofinanziato dalla Comunità Europea nell’ambito dei fondi previsti per lo sviluppo regionale del Programma Adriatico Interreg III. E’ strutturato su base trasnazionale e coinvolge i Ministeri della Cultura di Serbia, Montenegro, Albania e, come partner esterno, la Croazia. Per l’Italia sono partner di progetto le regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia. Per ognuna di queste regioni bagnate dall’Adriatico è stato attivato anche il coinvolgimento di partner privati e di associazioni, impegnate ciascuna in una specifica attività progettuale. E proprio per fare il punto sui lavori è stata scelta Rimini, regina del turismo dell’Adriatico, nei giorni in cui si è trasformata in capitale dell’industria del turismo con la rassegna specializzata TTG Incontri in Fiera. L’occasione ideale per organizzare un momento di verifica fra tutti i partner di progetto: l’Associazione Ville Venete & Castelli (capoprogetto), l’associazione Le Marche Segrete, L’Altra Romagna, la Provincia di Isernia, la Conferesercenti Abruzzo, il Consorzio FriulAlberghi e la Regione Puglia-Settore Industria. Tra i primi compiti ormai in fase di completamento, il lavoro di censimento delle dimore storiche e castelli del territorio transfrontaliero dell’Adriatico, con adeguata classificazione per tipologia di utilizzo e individuando una griglia di caratteristiche standard utili per l’inserimento in un contesto di mercato “turistico-culturale”, anche attraverso una valutazione comparata con analoghi utilizzi turistici delle dimore storiche di altre realtà europee. Contemporaneamente sono stati condotti studi e ricerche sugli aspetti storici per l’individuazione di percorsi tematici itineranti e comuni, volti a valorizzare la riscoperta del passato e delle radici culturali in feste, sagre e rievocazioni storiche. Questa ricerca consentirà di realizzare una sezione completamente dedicata alle manifestazioni più caratteristiche e turisticamente più interessanti delle varie zone transfrontaliere con verifica delle potenzialità che i collegamenti con il mare possono offrire. Il data-base che grazie a queste ricerche viene a costituirsi sarà un aiuto per tutti gli operatori turistici che gravitano nell’area Adriatica. Il network delle dimore storiche che offrono servizi turistici, proposto come omogenea realtà capace di imporsi sul mercato internazionale, avrà in uno specifico portale lo strumento principe di valorizzazione, informazione e divulgazione. Sono previste altre attività di web marketing per rendere visibile l’offerta de “I Tesori dell’Adriatico” e ottimizzare le funzioni del portale; una serie di attività di formazione sia per gli operatori turistici sia per gli amministratori coinvolti, attraverso seminari che saranno tenuti in ciascuna delle Regioni e Nazioni partner. Sarà dedicato anche uno spazio particolare alle Soprintendenze dei Beni Artistici ed Ambientali delle regioni interessate che svilupperanno un decalogo per lo sviluppo sostenibile delle dimore storiche a fini turistici. L’esperienza maturata in certe regioni è considerata preziosa soprattutto per le dimore storiche dei Paesi Balcanici. Infine, ma non ultimo, il progetto dedica uno specifico capitolo alla partecipazione a Fiere e manifestazioni di livello nazionale e internazionale per assicurare grande visibilità al progetto e divulgazione di accordi culturali e commerciali dell’iniziativa. .  
   
   
ASSESSORE DONAZZAN ALLA CERIMONIA DI CHIUSURA DELLA CONFERENZA DELL’AEHT A JESOLO  
 
L’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Elena Donazzan sarà presente sabato 20 ottobre 2007, alle ore19, alle premiazioni ed alla cerimonia di chiusura della ventesima Conferenza annuale dell’Associazione Europea delle Scuole Alberghiere e del Turismo (AEHT), in corso di svolgimento a Jesolo da martedì 16 ottobre. La cerimonia si terrà nella Stage Area del PalaTurismo. Questa conferenza annuale rappresenta uno dei principali appuntamenti per l’AEHT, organismo che ha l’obiettivo di facilitare la comunicazione fra le scuole europee, per far conoscere in maniera più approfondita gli altri sistemi educativi attraverso lo scambio di insegnanti e studenti, la cooperazione fra scuola e impresa e mettendo in comune gli strumenti pedagogici, i saperi e il saper fare. Alla manifestazione di Jesolo partecipano 650 persone di 31 diverse nazionalità. L’evento ha richiamato delegazioni di almeno 130 scuole alberghiere italiane e straniere, rappresentanti delle imprese turistico-alberghiere ed agro-alimentari, esponenti delle associazioni professionali e operatori del mondo dell’informazione. La manifestazione è patrocinata dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Venezia e dal Comune di Jesolo ed è interamente curata dall’Istituto “E. Cornaro”. .  
   
   
SAGRE: PRESENTATA RICERCA; IN UMBRIA FENOMENO DIFFUSO E CONSOLIDATO  
 
Le sagre in Umbria si caratterizzano come fenomeno strutturato, diffuso nella quasi totalità dei comuni (89,1%) e rivolto in maniera consistente alla valorizzazione di prodotti tipici locali (30%). Serve tuttavia un ulteriore salto di qualità sul fronte dell’attenzione ambientale, in particolare nella raccolta differenziata, e della regolamentazione da parte dei Comuni. Questo il quadro delle sagre in Umbria secondo la rilevazione effettuata dal Servizio commercio della Regione Umbria, in collaborazione con l’Agenzia Umbria. Lo studio, presentato a Perugia dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mario Giovannetti, dal Dirigente del Servizio commercio della Regione Umbria, Enzo Santucci e dal Coordinatore tecnico per le questioni del commercio dell’”Anci” Umbria, Angelo Scasellati, “mette a fuoco per la prima volta – secondo Giovannetti – gli aspetti di un fenomeno che coinvolge centinaia di operatori e un pubblico numeroso proveniente anche da fuori regione”. Nel 2006 si sono tenute in Umbria 627 sagre (realizzate in 29 comuni della provincia di Terni e in 53 comuni di quella di Perugia), di queste il 37% ha avuto una durata superiore ai 5 giorni (il 19% ha superato i 10 giorni), con un numero medio di 8 sagre sul totale dei comuni che le effettuano (82 su 92). Nello specifico il 39% dei comuni organizza da 5 a 13 sagre, l’11% da 14 a 23 sagre (come a Spoleto e Castiglione del Lago), mentre nei capoluoghi di provincia (2,2%), che hanno la maggiore estensione di territorio e di popolazione, si tengono oltre 24 sagre (52 a Perugia e 38 a Terni). Al riguardo si rileva che non esiste una univoca correlazione tra numero delle sagre e classe dimensionale dei comuni, infatti su 21 comuni (di cui 9 nella provincia ternana) che hanno organizzato più di 9 sagre nel 2006, solo 8 hanno una popolazione inferiore ai 10mila residenti. Per quanto riguarda gli aspetti regolamentari previsti della legge regionale di settore (N. 46/98, art. 3) solo 50 comuni (61%) hanno adottato uno specifico disciplinare. Terni è la provincia in cui si registra la maggiore adozione di disciplinari (67%, contro il 57% di Perugia). Tra i comuni che hanno adottato disciplinari troviamo i due Capoluoghi di provincia, 11 comuni con più di 10mila residenti (pari al 64,7% di tale classe dimensionale) e 39 comuni con meno di 10mila residenti (il 53,4% della classe di riferimento). La maggior parte dei comuni (27) hanno adottato i regolamenti negli anni dal 2000 al 2005, 23 nel periodo antecedente e solo 2 negli ultimi due anni. Per le condizioni poste dai Comuni per il rilascio delle autorizzazioni, si evidenzia l’importanza attribuita al rispetto delle norme igienico sanitarie e alla presenza di un calendario delle manifestazioni (74,4%), da incentivare invece il dato sulla raccolta differenziata dei rifiuti (34,1%). “I dati presentati oggi ci consentono di avere un quadro complessivo del fenomeno delle sagre in Umbria, consapevoli delle importanti ricadute che questi eventi hanno da un punto di vista economico e sociale su tutto il territorio della regione”. La legge regionale che le regolamenta il settore rimane per Giovannetti “un valido scenario di riferimento e i criteri fondamentali della normativa mantengono la loro validità anche se –ha sottolineato l’assessore– occorre migliorare la regolamentazione delle iniziative. La Regione promuoverà ulteriori approfondimenti sulla materia attraverso incontri con i Comuni, le Associazioni di categoria e i promotori e organizzatori degli eventi. L’obiettivo –ha concluso l’assessore– è di continuare a monitorare il fenomeno, stimolarne la qualificazione verso la tipicità, rilanciare i calendari comunali per scongiurare eccessive concentrazioni e, soprattutto, prevenire possibili degenerazioni in senso consumistico e paracommerciale di manifestazioni così radicate sul territorio”. “A questa prima rilevazione – ha annunciato Santucci – seguiranno ulteriori approfondimenti statistici relativi alla tipologia degli organizzatori delle sagre e alla ‘anzianità’ delle manifestazioni, molte delle quali hanno preso avvio attorno agli anni ’70, a testimoniare il forte radicamento di queste iniziative”. Per Scasellati “occorre evitare su questa materia incomprensioni e difficoltà tra amministratori comunali e associazioni di categoria, soprattutto del commercio e della ristorazione. Avvalendoci del metodo della concertazione – ha aggiunto il rappresentante di ‘Anci’ Umbria, lavoreremo insieme a tutti gli altri soggetti interessati per disciplinare in modo definitivo tutti gli aspetti di un settore che gioca una parte importante nella promozione dell’Umbria e nella valorizzazione del suo territorio”. .  
   
   
SEAT PAGINE GIALLE: TANTI SERVIZI INTERNET PER LE VACANZE DI NATALE E LO SHOPPING  
 
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