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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Giugno 2009
LA COMMISSIONE EUROPEA INTERVIENE PER GARANTIRE UN MERCATO DELL´ENERGIA EFFICACE E COMPETITIVO IN TUTTA EUROPA  
 
Bruxelles, 29 giugno 2009 - La Commissione ha adottato una ferma posizione nei confronti di 25 Stati membri che, non conformandosi alla legislazione Ue, impediscono ai cittadini di beneficiare di un mercato dell´energia aperto e competitivo. Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Spagna, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Svezia e Regno Unito riceveranno lettere di costituzione in mora per mancato rispetto dei regolamenti applicabili in materia di gas e elettricità. La Commissione ha inviato inoltre lettere di costituzione in mora a Grecia, Polonia, Portogallo, Romania, Bulgaria e Lituania per aver mantenuto un sistema di prezzi regolamentati in violazione delle direttive Ue in materia di elettricità e gas. Andris Piebalgs, Commissario responsabile per l´energia, ha dichiarato che "in questo periodo di crisi economica e finanziaria è semplicemente inaccettabile che le imprese e i consumatori europei debbano sopportare il peso del cattivo funzionamento del mercato dell´energia. La Commissione è determinata a intraprendere tutti i passi necessari per garantire che i consumatori europei possano beneficiare di una reale possibilità di scelta, di prezzi migliori e di una maggiore sicurezza dell´approvvigionamento che solo un mercato aperto e competitivo è in grado di garantire". L´intervento odierno della Commissione riguarda le violazioni di diverse disposizioni della legislazione comunitaria esistente in materia di elettricità e gas, il cosiddetto secondo pacchetto del 2003. In particolare la Commissione si è concentrata sulle disposizioni che garantiscono una concorrenza equa nell´interesse dei consumatori. In questo ambito le principali violazioni individuate dalla Commissione riguardano: la mancanza di informazioni fornite dagli operatori dei sistemi di trasmissione del gas e dell´elettricità che ostacola un effettivo accesso dei fornitori alla rete; l´inadeguatezza dei sistemi di attribuzione della capacità di rete per ottimizzare l´uso di quest´ultima per il trasporto di elettricità e gas negli Stati membri; la mancanza di coordinamento e cooperazione transfrontaliera tra gli operatori di sistemi di trasmissione di elettricità e le autorità nazionali, necessari per distribuire meglio la capacità di rete nelle interconnessioni transfrontaliere, in modo da ottimizzare a livello transnazionale ed europeo (e non solo nazionale) l´uso della rete elettrica esistente; gli sforzi inadeguati degli operatori dei sistemi di trasmissione del gas per rendere disponibile il massimo di capacità al fine di ottimizzare le opportunità di ingresso sul mercato e la concorrenza. Ciò interessa in particolare la capacità di breve termine, che altrimenti rimane inutilizzata, e la capacità nella direzione opposta a quella in cui il gas fisicamente fluisce (capacità di "backhaul"); l´assenza di interventi efficaci delle autorità nei casi di violazione dei regolamenti Ue e la mancanza di sistemi di sanzione efficaci a livello nazionale; la persistenza di prezzi regolamentati, soprattutto a beneficio dei grandi clienti, che ostacola l´ingresso di nuovi operatori nel mercato; l´assenza di adeguate procedure di composizione delle controversie per i consumatori a livello nazionale; postulato fondamentale delle direttive in materia di elettricità e gas è che tutti i cittadini che fruiscono dei benefici del mercato interno possano anche godere di un livello più alto di protezione dei consumatori. Tuttavia, l´assenza di procedure semplici, trasparenti e poco costose per gestire i loro reclami può rendere i consumatori riluttanti a partecipare al mercato interno. Le direttive in materia di elettricità e gas stabiliscono obblighi chiari per garantire che siano adottate tali procedure e che esse assicurino ai consumatori reali opzioni alternative. I regolamenti sul mercato interno dell´elettricità e del gas sono essenziali per dare vita a un reale e competitivo mercato europeo dell´energia. La legislazione Ue deve essere adeguatamente applicata per consentire ai mercati di operare e per garantire una loro efficace integrazione. Il completamento del mercato interno dell´elettricità e del gas è una delle aree prioritarie della Commissione nell´ambito della sua strategia per un´energia sostenibile, competitiva e sicura. La Commissione ritiene che la fornitura di energia in modo sostenibile, competitivo e sicuro non sia possibile in assenza di mercati dell´energia aperti e competitivi che consentano alle società europee di competere in tutta Europa. La creazione di un mercato europeo integrato dell´energia sarà un fattore fondamentale per migliorare la sicurezza dell´approvvigionamento e stimolare la competitività in Europa, al diretto servizio degli interessi dei consumatori europei. .  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO SI FA VERDE  
 
Bruxelles, 29 giugno 2009 - Il Parlamento Europeo vuole dare l´esempio di come si rispetta l´ambiente. L´obiettivo é abbattere le emissioni di Co2 dei propri edifici del 30% entro il 2020. Qui lavorano, oltre ai 736 neo eletti deputati, circa 6mila persone, in tutti i 27 Paesi membri. Per raggiungere gli obiettivi prefissati, è stato stabilito il "Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit". Un altro aspetto da considerare sono i frequenti spostamenti del Parlamento Europeo tra sessioni plenarie a Strasburgo e commissioni parlamentari a Bruxelles. Proprio per questo, l´anno scorso i voli aerei tra queste due città sono stati sostituiti da un efficiente servizio ferroviario. Inoltre, alcuni edifici del Parlamento sono stati dotati di eco-tecnologie. La nuova ala del Parlamento di Bruxelles sta già utilizzando energia geotermica e pannelli solari e fotovoltaici, oltre a bio e celle combustibili. Abbattere gli sprechi di energia - Il Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit (Emas) si è concentrato sul lavoro quotidiano negli uffici, come ad esempio lo spreco di carta da stampa e lasciare i computer accesi di notte. Semplici azioni come usare i fogli fronte e retro o installare un sistema di autospegnimento dei computer, può evitare lo sperpero di molta energia. Meno spostamenti fisici e più videoconferenze, inoltre, possono diminuire le emissioni dovute ai trasporti. Il Parlamento ha iniziato anche ad includere delle "clausole verdi" nei contratti che stipula. Settimana verde europea - Ma la strada per tagliare ulteriormente le emissioni di Co2 è ancora lunga. I prossimi passi saranno ottimizzare il riscaldamento e il sistema di condizionamento e migliorare l´isolamento termico degli edifici. Si studia anche la possibilità di utilizzare automobili ibride. Proprio oggi si é aperta la lunga "Settimana verde" che fino al 15 luglio prevede vari eventi per aumentare la consapevolezza ambientale dei cittadini. Ad esempio sistemi di misurazione del consumo elettrico di lampade ed elettrodomestici nonché un esperimento sul cambiamento climatico nel mar Artico. .  
   
   
UE, REVISIONE DEI CONTI: AVVIATA PROCEDURA DI INFRAZIONE CONTRO L´ITALIA  
 
Bruxelles, 29 giugno 2009 - La Commissione europea ha deciso di deferire l’Austria, l’Irlanda, l’Italia e la Spagna alla Corte di giustizia europea per omesso recepimento della direttiva sulla revisione legale dei conti. La Commissione ha deciso inoltre di inviare pareri motivati al Belgio, all’Irlanda, alla Grecia, al Lussemburgo, alla Polonia e al Portogallo, paesi che non hanno interamente attuato, a livello nazionale, l’ultima direttiva sui conti annuali delle società entro i termini prescritti. I “pareri motivati” sono lettere di intimazione inviate agli Stati membri inadempienti che costituiscono la seconda fase della procedura di infrazione ex articolo 226 del trattato Ce. Se gli Stati membri non rispondono in modo soddisfacente entro due mesi, la Commissione può adire la Corte delle Comunità europee. Direttiva revisione legale dei conti – Austria, Irlanda, Italia e Spagna. La Commissione ha deciso di deferire alla Corte di giustizia europea quattro Stati membri – l’Austria, l’Irlanda, l’Italia e la Spagna – per non aver notificato alla Commissione tutti i provvedimenti nazionali necessari per recepire la direttiva 2006/43/Ce relativa alla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati. La direttiva in questione ha riscritto la disciplina della professione di revisore dei conti allo scopo di migliorare la qualità delle revisioni contabili in Europa, operazione resasi necessaria a seguito di una serie di scandali che hanno coinvolto alcune società nel recente passato. In particolare, la direttiva impone a tutti gli Stati membri di istituire sistemi di controllo esterno della qualità, nonché il controllo pubblico sulla professione di revisore contabile e contiene disposizioni finalizzate a migliorare la cooperazione fra le autorità regolatrici nell’Unione europea. Infine, la direttiva detta una serie di principi etici a garanzia dell’indipendenza e dell’obiettività dei revisori legali e ne chiarisce gli obblighi. Il termine ultimo per il recepimento della direttiva negli ordinamenti nazionali è scaduto il 29 giugno 2008. Conti consolidati: Belgio, Repubblica Ceca, Irlanda, Grecia, Lussemburgo, Polonia e Portogallo La Commissione ha deciso di inviare pareri motivati al Belgio, alla Repubblica Ceca, all’Irlanda, alla Grecia, al Lussemburgo, alla Polonia e al Portogallo che non hanno ancora recepito nei rispettivi ordinamenti interni, entro il termine prescritto, l’ultima direttiva nel settore dei conti consolidati. La direttiva in questione (2006/46/Cee) ha aumentato i limiti massimi che gli Stati membri possono applicare per determinare quali società possono essere esonerate dal rispetto di certi obblighi in materia di divulgazione. Essa estende inoltre gli obblighi di divulgazione alle transazioni rilevanti con le “parti correlate” come, ad esempio, i membri degli organi direttivi e i coniugi di membri del consiglio di amministrazione, nonché alle disposizioni fuori bilancio, come le transazioni o gli accordi che le società possono avere sottoscritto con altre entità. La direttiva impone inoltre l’obbligo di pubblicare una dichiarazione annuale sul governo societario in una sezione specifica e chiaramente identificabile della relazione sulla gestione. Una volta attuata la direttiva, le società europee non quotate in borsa dovranno anche fornire maggiori informazioni agli investitori e ai cittadini in merito ai rischi a cui si espongono. In pari tempo, la direttiva tiene conto degli interessi delle piccole e medie imprese, in quanto consente agli Stati membri di esentare queste ultime dall’osservanza di alcuni obblighi in materia di divulgazione, con conseguente alleggerimento dei loro adempimenti burocratici. Il termine ultimo per il recepimento della direttiva negli ordinamenti interni è scaduto il 5 settembre 2008. . .  
   
   
LANCIATO SU CORDIS IL SERVIZIO DI INFORMAZIONE IN MATERIA DI RICERCA SULLA SICUREZZA DEL 7° PQ  
 
Bruxelles, 29 giugno 2009 - Il nuovo Servizio di informazione in materia di ricerca sulla sicurezza del 7° Pq è ora online su Cordis e presenta le nuove tecnologie, i servizi intelligenti e il know-how per la sicurezza dei cittadini europei. Il servizio offre notizie, interviste, eventi e sintesi del primo meccanismo europeo di finanziamento della R&s dedicato in particolare alla ricerca sulla sicurezza nell’ambito del Settimo programma quadro di ricerca (7° Pq). Il bilancio totale per la ricerca sulla sicurezza ammonta a 1,4 miliardi di euro per il periodo 2007-2013. Tutti i 45 progetti finanziati finora sono presentati in questo nuovo spazio su Cordis. La Commissione europea lancerà i prossimi finanziamenti a luglio 2009. I campi di progetto presentati dal servizio includono: migliorare la sicurezza dei cittadini; migliorare la sicurezza delle infrastrutture e dei servizi; sorveglianza intelligente e sicurezza alle frontiere; ristabilire la sicurezza e l´incolumità in caso di crisi; migliorare l´integrazione, l´interconnettività e l´interoperabilità dei sistemi di sicurezza; sicurezza e società; coordinamento e organizzazione della ricerca sulla sicurezza. Il Servizio di informazione in materia di ricerca sulla sicurezza del 7° Pq su Cordis è disponibile andando su: http://cordis. Europa. Eu/fp7/security/ .  
   
   
PRIMO BILANCIO INTERREG IV ITALIA-AUSTRIA  
 
Zams, 29 giugno 2009 - Un primo bilancio sull´attuazione del programma di cooperazione territoriale Interreg Iv Italia-austria 2007-2013 è stato fatto nei giorni scorsi nell´ambito della seconda riunione del Comitato di sorveglianza svoltasi a Zams in Tirolo. Ne dà notizia l´Aise. Il Comitato di sorveglianza sovrintende l´attuazione del Programma in modo da assicurarne l´efficienza e la qualità d´esecuzione. Nell´ambito della riunione annuale, svoltasi in Tirolo, è stato presentato un rapporto sui primi due anni di applicazione del programma comunitario. Finora sono stati finanziati 49 progetti degli oltre 140 presentati, di cui 30 approvati in luglio 2008 e altri 19 a fine maggio 2009. I 49 progetti di cooperazione italo-austriaca coinvolgono partner sia pubblici che privati provenienti da tutte sei le regioni e province che partecipano al programma: Alto Adige, Carinzia, Friuli Venezia Giulia, Salisburgo, Tirolo e Veneto. Per il finanziamento di tali progetti sono stati impiegati 23,5 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale. Prevalentemente i progetti riguardano tematiche legate alla salute e alla cultura, interventi turistici, e creazione di network transfrontalieri e innovazione. Nei prossimi quattro anni del programma verranno finanziati altri interventi per oltre 30 milioni di euro. .  
   
   
MEF: PROGRAMMA TRIMESTRALE DI EMISSIONE III TRIMESTRE 2009  
 
Roma, 29 giugno 2009 - Titoli nominali - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica l´emissione dei seguenti nuovi titoli per il terzo trimestre del 2009: Btp 01/07/2009 - 01/07/2012 Ammontare minimo dell´intera emissione: 9 miliardi di Euro Cct 01/07/2009 - 01/07/2016 Ammontare minimo dell´intera emissione: 9 miliardi di Euro Ctz 30/09/2009 - 30/09/2011 Ammontare minimo dell´intera emissione: 9 miliardi di Euro L´ammontare minimo si riferisce all´intera emissione, ovvero al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza. Si ricorda che la data di godimento dei nuovi titoli può non coincidere con quella di regolamento della prima tranche. Oltre a quelli summenzionati, durante il terzo trimestre, potranno essere emessi ulteriori nuovi titoli sulla base delle condizioni dei mercati finanziari. Saranno altresì offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli in corso di emissione: Btp 01/06/2009 - 01/06/2014 cedola 3,50% ; Btp 01/03/2009 - 01/09/2019 cedola 4,25%; Cct 01/09/2008 - 01/09/2015. Inoltre, in relazione alle condizioni di mercato, il Mef si riserva la facoltà di offrire ulteriori tranche di titoli a lungo termine nonché titoli a medio e lungo termine non più in corso di emissione, al fine di garantire l´efficienza del mercato secondario. Si ricorda che per tutte le aste Btp e Cct il Tesoro utilizzerà la consueta procedura d´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. Titoli reali - In base alle condizioni di mercato, i Btp€i saranno offerti in asta il giorno lavorativo antecedente l´asta di medio lungo termine di fine mese. Il Mef darà comunicazione dei titoli in emissione e dei quantitativi massimi che saranno offerti quattro giorni lavorativi prima dell´asta, contestualmente al primo comunicato delle aste di fine mese dei titoli a medio-lungo termine. .  
   
   
GIOVANNI SABATINI NOMINATO NUOVO DIRETTORE GENERALE ABI  
 
Roma, 29 giugno 2009 - Il Consiglio dell’Associazione Bancaria Italiana, accogliendo la proposta del Comitato Esecutivo, ha nominato all’unanimità Giovanni Sabatini nuovo Direttore generale. A Giovanni Sabatini, attuale Responsabile Divisione emittenti Consob, che succede a Giuseppe Zadra, il Consiglio dell’Abi ha espresso i migliori auguri per il nuovo incarico. .  
   
   
BPM: RAGGIUNTO L’ACCORDO PER L’ADESIONE AL FONDO DI SOLIDARIETA’  
 
Milano, 29 giugno 2009 - In data 26 giugno 2009 è stato sottoscritto, tra Banca Popolare di Milano, Banca di Legnano, Cassa di Risparmio di Alessandria e le Organizzazioni Sindacali l’accordo per consentire ai dipendenti delle citate banche del Gruppo Bpm di aderire, su base volontaria, al “Fondo di Solidarietà per il sostegno del reddito” (D. M. 158/2000). La positiva conclusione delle trattative, avviate in data 26 marzo 2009, ha confermato l’importanza di una costruttiva politica di relazioni sindacali e consentirà al Gruppo Bpm di raggiungere gli obiettivi di efficientamento fissati dalla Direzione Generale, approvati dal Consiglio di Amministrazione e già comunicati al mercato. .  
   
   
ASTA DI FINE MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO GIUGNO 2009  
 
 
Regolamento 30/06/2009 Durata gg. 184
Prezzo medio ponderato 99,615
Ritenuta fiscale 12,5% 0,04813
Arrotondamento -0,00312
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,66
Rendimento semplice netto 0,67
Rendimento composto netto 0,67
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,20
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,86
Rendimento semplice (minimo) 0,27
Rendimento composto netto (minimo) 0,27
Fonte Assiom
. .
 
   
   
ASTA TITOLI DI STATO - CTZ - FINE MESE GIUGNO 2009  
 
ctz
scadenza 30. 06. 2011
cod. /tranche it0004509219/1
imp. Offerto 4000
regolamento 30. 06. 2009
imp. Domandato 6571
imp. Assegnato 4000
prezzo aggiudicazione 96,635
prezzo esclusione 94,748
rendimento lordo 1,73
variazione Rend. Asta prec. (*) 0,020
rendimento netto 1,51
riparto 59,593
importo in circolazione (mln) 4000
riapertura (mln) (**)
prezzo nettisti 96,635000
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) non pervenuto
elaborazione Assiom - Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali
. .
 
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 26 GIUGNO 2009  
 
cct T. V. cct T. V. btp 2,50% btp 4,25%
scadenza 01. 09. 2015 01. 12. 2014 01. 07. 2012 01. 09. 2019
cod. /tranche it0004404965/19 it0004321813/17 it0004508971/1 it0004489610/5
imp. Offerto 1152 872 5000 2500
regolamento 01. 07. 2009 01. 07. 2009 01. 07. 2009 01. 07. 2009
ced. God. 0,77 0,66
imp. Domandato 1856 1748 6128 3777
imp. Assegnato 1152 872 5000 2500
prezzo aggiudicazione 97,55 98,13 100,15 98,39
prezzo esclusione (**) (**) (**) (**)
rendimento lordo 1,50 1,45 2,46 4,49
variazione Rend. Asta prec. (*) -0,23 -0,02 0,02 -0,1
rendimento netto 1,34 1,31 2,14 3,94
riparto (**) (**) 64,883 98,527
importo in circolazione (mln) 12931 13174 5000 14325
riapertura (mln) (**) (**) (**) (**)
prezzo nettisti 97,53533000 98,13000000 100,15000000 98,38682000
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) dato non pervenuto
elaborazione Assiom .
 
   
   
OLTRE IL WELFARE STATE: LA SUSSIDIARIETÀ, INCONTRO CON D’ALEMA, FORMIGONI E SACCONI 20° CONFERENZA ANNUALE DELLA "JOHNS HOPKINS INTERNATIONAL PHILANTHROPY FELLOWS"  
 
Milano, 29 giugno 2009 - La crisi del welfare state ha introdotto negli ultimi anni la necessità di un ripensamento delle politiche sociali su base regionale, soprattutto nella direzione di un più ampio coinvolgimento del settore non-profit. Il principio di sussidiarietà costituisce in tal senso un punto di riferimento imprescindibile per l´analisi del processo in corso e per l´individuazione di politiche innovative in grado di raccogliere le sfide odierne. Nella giornata inaugurale intervengono, tra gli altri, Roberto Formigoni, Massimo D´alema e Maurizio Sacconi. Lunedì 29 giugno, Martedì 30 Giugno e Mercoledì 1 luglio 2009 Edificio U12 (Auditorium) - Via Vizzola 5, Milano. Lunedì 29 giugno: 9. 15: “Subsidiarity & Welfare: An Ideal Framework” Moderatore: Adriano De Maio, Presidente dell´Irer; “Subsidiarity: an other name for "freedom" Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà; “Subsidiarity, third sector and social quality markets” Stefano Zamagni, Direttore di Agenzia per le Onlus; “Subsidiarity, resources and not for profit” Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo. 11. 00: “Subsidiarity & Italian Politics” Moderatore: Giancarlo Fabi, Direttore di Radio24; Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia; Massimo D´alema, Presidente della Fondazione Italianieuropei; Maurizio Sacconi, Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; 14. 45: “The Nonprofit Sector & Government: The Case Of Italy” Moderatore: Luca Antonini, Vicepresidente della Fondazione per la Sussidiarietà; “The Italian third sector” Gian Paolo Barbetta, Professore Università Cattolica di Milano; “The Lombardy case” Alberto Brugnoli, Direttore Generale dell´Irer; “Towards a new welfare state: a provocative perspective” Giulio Sapelli, Professore Università degli Studi di Milano; 17. 30: Testimonianze. Www. Irer. It/convegni . .  
   
   
COMMERCIO ESTERO, ASSOCAMERESTERO: A MAGGIO SCATTO DELL’EXPORT ITALIANO SUI MERCATI EXTRA-EUROPEI  
 
Roma, 29 giugno 2009 - In un mese si riduce di circa un terzo il rallentamento dell’export verso i Paesi extra-Ue rispetto al 2008 (-19,7% a maggio 2009, contro il -28% del mese di aprile) Nel mese di maggio, torna a crescere, seppur lievemente (+0,5% rispetto ad aprile), in base ai dati destagionalizzati, l’export italiano sui mercati extra-europei. Già nel mese di aprile, segnali positivi venivano dalla crescita del contributo dell’Italia alle esportazioni dei Paesi europei verso i mercati extra-Ue (+4,4% rispetto ad aprile 2008), in controtendenza rispetto ai principali partner dell’Unione. Sperimentano infatti un calo Spagna (-6,2%), Germania (-2,8%) e Regno Unito (-2,3%), mentre la Francia si mantiene sostanzialmente stabile (0,7%). “L’andamento congiunturale lascia dunque intravedere una certa dinamicità delle nostre imprese in ambito extra-europeo – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero – del resto, la tendenza ad una lieve ripresa si conferma nel mese di maggio. Il superindice europeo, che misura il clima di fiducia delle imprese, vede l’Italia registrare, con un +5,3%, il miglioramento più consistente rispetto alle imprese europee, superiore del 2,5% alla media Ue, grazie soprattutto al positivo contributo dato dai settori dell’industria e dei servizi”. Dopo il calo dell’8,8% del mese di aprile, a maggio tornano a crescere le esportazioni italiane negli Stati Uniti (+11,5%), raggiungendo il valore di 1,5 miliardi di euro. Buona ripresa anche nell’Area Mercosur (+14,7%), con punte del +15,3% in Brasile, dove il mese scorso si registrava invece un calo del 18%. In affanno le vendite in Russia (-14,5% rispetto ad aprile), nostro terzo mercato extra-europeo, a causa soprattutto di una crisi economica che porterà probabilmente il Paese a chiudere l’anno con un Pil al -5%. A livello settoriale, in crescita i mezzi di trasporto, che a maggio recuperano rispetto al mese precedente oltre un terzo del proprio mercato (+40%), per un valore delle vendite pari a un miliardo di euro. Buona performance anche per l’elettronica (+33%), mentre risultano in flessione i settori dei metalli (-13,5%), meccanica (-5,6%) e tessile-abbigliamento-calzature (-3,7%). .  
   
   
LOMBARDIA: CORTE CONTI, PRECISAZIONE DELLA REGIONE SU DENUNCE  
 
Milano, 29 giugno 2009 - In riferimento ai dati resi noti il 25 giugno dalla Corte dei Conti sul numero di denunce che riguardano i fenomeni corruttivi, è opportuno precisare che, quando si parla di Lombardia, si intende la regione come territorio e non la Regione come istituzione. .  
   
   
WELFARE STATE, DIBATTITO FORMIGONI-D´ALEMA-SACCONI  
 
Milano, 29 giugno 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, si confronterà con l´onorevole Massimo D´alema e con il ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi, nella tavola rotonda sul tema "Subsidiarity and Italian politics", lunedì 29 giugno alle ore 11 (Università Bicocca, Via Vizzoli, 5 - Palazzina U12 - Milano). Il dibattito è programmato nell´ambito della 20esima edizione della Johns Hopkins International Philantropy Fellows Conference, dedicata al tema "Beyond the welfare state, towards subsidiarity" (29 giugno-1 luglio). L´evento si svolge su iniziativa del Center for Civil Society Studies della Johns Hopkins University - Baltimore (Usa), fondato e diretto dal professor Lester M. Salamon, esperto a livello mondiale degli studi comparativi sul settore non profit, collaboratore dell´Onu nel progetto di monitoraggio internazionale del terzo settore. Salamon, che aprirà i lavori con una lecture alle 9 di lunedì 29 giugno, quest´anno ha chiesto a Fondazione per la Sussidiarietà e a Regione Lombardia di ospitare l´evento a Milano, così da presentare ai membri della Conference americana il "modello lombardo" di regional policy e alcune delle opere presenti nel territorio. Lo scopo dell´iniziativa è quello di indagare le prospettive di superamento del vecchio modello di welfare state, oggi in crisi, secondo la direzione indicata dal principio di sussidiarietà. Nei panel della prima giornata è prevista, inoltre, la partecipazione del presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, del direttore dell´Agenzia italiana per le Onlus Stefano Zamagni, del presidente di Argis (Associazione di Ricerca per la Governance dell´Impresa Sociale) Giulio Sapelli, del presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini, del presidente di Irer (Istituore Regionale per la Ricerca) Adriano De Maio, del direttore di Irer Alberto Brugnoli e di altri autorevoli esperti del terzo settore in Italia. .  
   
   
COLLABORAZIONE REGIONE- BEI PER LO SVILUPPO DEL VENETO  
 
Venezia, 26 giugno 2009 - Un rapporto formidabile e consolidato, che interessa settori strategici per lo sviluppo del Veneto come quello delle infrastrutture (180 milioni di euro) e il sostegno al sistema delle imprese (50 milioni). Così il presidente veneto Giancarlo Galan si è espresso nei confronti della collaborazione tra la Banca Europea per gli Investimenti (Bei) e la Regione al termine di un incontro il 25 giugno a Palazzo Balbi con il vicepresidente della Bei Dario Scannapieco, presente l’assessore regionale al bilancio Isi Coppola. “Abbiamo fatto il punto sugli interventi già realizzati grazie a questa collaborazione – ha detto Galan – e su quelli in corso di realizzazione. Nella Bei abbiamo riscontrato i pregi di una finanza complicata ma seria, sicuramente non del tipo di quelle in cui si è trovata coinvolta qualche amministrazione locale non avveduta”. Anche Scannapieco ha definito il rapporto con il Veneto “ottimo e molto bilanciato, veramente a 360 gradi” perchè riguarda una molteplicità di settori, visti comunque come un unico grande sistema: dalle piccole alle grandi opere (Passante di Mestre, Sfmr, viabilità, ospedali, ecc. ), alla valorizzazione del capitale umano, alla salvaguardia delle città. In quest’ultimo anno particolarmente importante è stato il sostegno alle imprese, grazie alla linea di credito concessa alla finanziaria regionale Veneto Sviluppo per le Pmi venete. Il presidente Galan ha detto di aver parlato con il rappresentante della Bei anche delle possibilità di finanziamento dell’alta velocità ferroviaria in Italia in quanto parte integrante delle reti europee, aggiungendo di considerare un grave errore da parte di tutti i governi che si sono succeduti la scarsa attenzione per questo segmento del trasporto pubblico. “La tratta Milano-venezia-trieste – ha detto Galan – doveva essere già realizzata in nome dell’interesse nazionale”. Scannapieco ha confermato che le reti trasportistiche europee sono una priorità per la Bei. Per quanto riguarda le operazioni in corso di realizzazione, Galan ha ricordato il leasing attraverso una società per l’acquisto di materiale rotabile - anche per conto della Regione Emilia Romagna - per il sistema ferroviario metropolitano regionale (in tutto 22 convogli ferroviari) per un investimento complessivo di 200 milioni di euro, di cui 65 milioni finanziati dalla Bei. Inoltre, con altri 90 milioni circa viene finanziato il completamento degli acquedotti del Polesine, attraverso la società Veneto Acque. “Il grande vantaggio nell’utilizzare i finanziamenti della Bei – ha spiegato l’assessore Coppola – è che non gravano sul nostro bilancio. Costando meno di ogni altra forma di finanziamento ci consentono di avere una maggiore liquidità da investire in altri settori di spesa”. .  
   
   
G8: TONDO INVITA BLAIR A VISITARE TRIESTE  
 
Trieste, 29 giugno 2009 - Il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo ha accolto con un caloroso benvenuto, il 26 giugno pomeriggio a Trieste, il segretario generale dell´Onu Ban-ki-moon che, proveniente dal Palazzo del Governo, è arrivato nella sede della Regione per una conferenza stampa prima di partecipare all´incontro su Afghanistan e Pakistan, organizzato dal ministero degli Esteri italiano. A margine dei lavori del G8 e della riunione del Quartetto per il Medio Oriente, Tondo ha incontrato a Trieste anche l´inviato speciale della Ue Tony Blair, con il quale si è intrattenuto per un breve colloquio. Blair ha accolto con interesse l´invito a tornare a Trieste rivoltogli dal presidente della Regione, che ha parlato di iniziative a ricordo della presenza inglese nell´area giuliana dopo la seconda guerra mondiale. Cordiale incontro anche con Javier Solana, Alto rappresentante della Ue per la politica estera. "Conosco questa bella città e lei è fortunato a governare in questa regione" ha detto Solana al presidente della Regione Renzo Tondo, ricordando che "per due anni ho frequentato il Centro internazionale di Fisica teorica e oggi ho rivisto Trieste con vero piacere". .  
   
   
TONDO-FRATTINI, FISCALITÀ DI VANTAGGIO PER FVG  
 
Trieste, 29 giugno 2009 - "L´iniziativa del Governo che ha inserito la fiscalità di vantaggio nella legge sul federalismo fiscale è stata apprezzata e sarà certamente valorizzata da noi in accordo con i ministri competenti". Il presidente della Regione lo ha ribadito il 26 giugno al ministro Franco Frattini, in un incontro che si è svolto a margine dei lavori del G8, in corso nel Palazzo della Regione in piazza Unità d´Italia a Trieste. Lo strumento che consente di agire sulla fiscalità aiuterà le imprese della regione a rimanere su questo territorio e non delocalizzare la produzione in Paesi confinanti nei quali il peso della fiscalità è molto minore. Grazie alla specialità regionale, l´attuazione della fiscalità di sviluppo potrebbe avvenire in tempi brevi attraverso una specifica norma di attuazione. "Con l´aiuto dello stesso Frattini e degli altri ministri cointeressati alla materia - ha detto Tondo - studieremo le modalità più aderenti alla legislazione nazionale e alle direttive europee per fare di questo strumento un´occasione di sviluppo per le nostre imprese". Durante l´incontro , il ministro Frattini ha ringraziato il presidente Tondo per l´impegno assunto dalla Regione per favorire lo svolgimento degli incontri e delle iniziative internazionali di questi giorni a Trieste, in programma per la gran parte proprio nel Palazzo della Regione. .  
   
   
FIRMATO PROTOCOLLO PER PON RICERCA E COMPETITIVITÀ: SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA PUGLIA VENDOLA  
 
Roma, 29 Giugno 2009 - È stato firmato il 25 giugno a Roma (per la Regione Puglia era presente l´assessore Introna) il protocollo d’intesa per l’attuazione del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013 (Pon R&c), che di fatto avvia le attività legate alla ricerca nelle Regioni del cosiddetto obiettivo Convergenza: Puglia, Calabria, Campania e Sicilia. A siglare l’intesa il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Stella Gelmini e i rappresentanti delle quattro Regioni. Una firma che segna un momento di grande significato per la nostra Regione. Per questo obiettivo, infatti, il Presidente Nichi Vendola si è battuto in tutte le sedi istituzionali portando il caso alla ribalta nazionale in innumerevoli incontri pubblici e svariate trasmissioni televisive sulle reti nazionali. Il Pon Ricerca e Competitività ha infatti una dotazione di 6miliardi e 200milioni dei quali il 23% è destinato alla Puglia: si tratta di 1miliardo 426milioni diviso fra ricerca e competitività. Con questa intesa alla Puglia andranno risorse per 405milioni che riguardano la sola ricerca. Il Presidente Nichi Vendola da Montreal dove è in missione istituzionale, ha voluto commentare l’importante firma: “Questo è un successo della Puglia perché da tempo spingiamo per accelerare l’intera procedura che si era arenata da mesi, tant’è che anche la Commissione Europea parlava di ritardi inspiegabili. L’ho fatto presente a Scajola e a Berlusconi, l’ho ribadito in tutta Italia durante la campagna elettorale e in ogni trasmissione televisiva nella quale sono stato invitato. Quindi è un risultato che ci riempie d’orgoglio per un verso, per l’altro lato ha una grande valenza strategica perché questi fondi comunitari permetteranno alla nostra regione, una volta terminata la crisi, di presentarsi pronta alle nuove sfide”. Tuttavia non sono finiti i motivi di preoccupazione. Se infatti 405 milioni sono destinati alla Puglia, alla Calabria andranno invece 325milioni, 445 alla Campania e 425 alla Sicilia, per un totale di 1miliardo 600milioni. Quindi, in generale, solo una piccola porzione dei 6miliardi e 200milioni. A sottolinearlo è proprio Nichi Vendola: “Questo protocollo avvia le attività del Pon – dice – ma solo in riferimento alla parte destinata alla ricerca, manca all’appello tutta la porzione della Competitività che per noi supera il miliardo. Quindi non sono cessati i motivi di preoccupazione. Oggi il grande assente è il Ministero dello Sviluppo economico e purtroppo attendiamo ancora il via libera del Cipe sulla porzione del Fas destinata alla Puglia, che è di circa 3miliardi di euro”. Per effetto del protocollo firmato oggi, il Miur e le Amministrazioni regionali coinvolte avviano grazie al Pon R&c un nuovo modello di sviluppo incentrato su attività di ricerca e innovazione ad alto valore aggiunto e di forte efficacia in termini di ricadute sociali ed economiche. “La Puglia – ha commentato il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo – ha costruito la programmazione regionale e contribuito a strutturare il Pon per avere un’armonia di strumenti, tuttavia mentre il Por 2007-2013 è partito, il Programma Operativo Nazionale è rimasto fermo. Questo strumento serve per sostenere i distretti tecnologici che in Puglia sono quattro e riguardano l’hi-tech, la meccatronica, l’agroalimentare e l’energia. Oggi sono tanti i progetti di ricerca industriale che i distretti hanno in cantiere, ma richiedono un immediato accompagnamento per poter essere sviluppati. In questo senso quello di oggi è un passo importante, anche se la strada per ottenere le altre risorse è ancora tutta in salita”. .  
   
   
RICERCA: 425 MILIONI DI EURO PER LA SICILIA FIRMATO ACCORDO TRA MINISTERO E REGIONI MERIDIONALI  
 
Palermo, 26 giugno 2009 - – E’ stato firmato a Roma un protocollo tra il ministro dell’istruzione e della ricerca Maria Stella Gelmini e i presidenti delle regioni dell’obiettivo 1 (Sicilia, Calabria, Campania e Puglia) in attuazione del Pon nazionale sulla ricerca, che prevede per il primo triennio una disponibilità finanziaria di 1 miliardo e 600 milioni di euro, di cui 425 per la Sicilia. “Abbiamo conseguito un importante risultato - ha dichiarato il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo - che ci consentirà di movimentare, in un settore così strategico per la nostra regione, una significativa disponibilità di risorse, cui si aggiungeranno anche quelle previste dai finanziamenti comunitari Del Por Sicilia 2007-2013 pari a circa 200 milioni di euro”. Si prevede che l’attuazione del programma possa avvenire entro qualche mese attraverso la stipula di appositi Apq (accordi di programma quadro), riguardanti quattro settori specifici: il sostegno alla ricerca industriale, attraverso progetti presentati da università, imprese ed enti di ricerca; i laboratori pubblico-privati e le reti volti a potenziare le attrezzature e la sperimentazione di iniziative di settore; il potenziamento dei distretti tecnologici esistenti (quello sulle nanotecnologie, sui trasporti e sulla pesca e l’agro alimentare); la dotazione e il rafforzamento delle strutture in dotazione alle università del Mezzogiorno. “Questo accordo - ha concluso Lombardo - guarda soprattutto ai nostri giovani. L’obiettivo è fornire loro una possibilità per rimanere in Sicilia, dove mettere a frutto capacità e competenze, favorendo lo sviluppo della regione”. .  
   
   
TRENTO: L´EUROPARLAMENTARE HERBERT DORFMANN IN VISITA AL PRESIDENTE DELLAI  
 
Trento, 29 giugno 2009 - Herbert Dorfmann, europarlamentare sudtirolese eletto nelle fila della Svp alle ultime elezioni europee, ha incontrato il 25 giugno nel palazzo della Provincia il presidente Lorenzo Dellai, l´assessore ai rapporti europei Franco Panizza e i responsabili delle strutture provinciali che più hanno a che fare con la Ue. Dorfmann, fino ad oggi sindaco di Velturno, è agronomo e ha una profonda conoscenza del mondo agricolo e si è detto convinto che la collaborazione in questo campo è assolutamente necessaria, al fine di sostenere con più forza le ragioni dell´agricoltura di montagna a Bruxelles e a Strasburgo. Nel corso dell´incontro si è parlato inoltre di ricerca, di fondi europei, di vincoli a volte eccessivi da parte dell´Europa ma anche di opportunità che è necessario e utile cogliere. Perché, come sottolineato dal presidente Dellai, "le stesse ragioni dell´Autonomia si sostengono meglio in una prospettiva europeistica". L´assessore Panizza in apertura di incontro ha presentato le strutture provinciali più direttamente interessate alle tematiche europee, brevemente accennando inoltre alla trasferta di ieri ad Innsbruck, compiuta assieme al presidente Dellai, per incontrare il capitano del Tirolo Platter, nel corso della quale si è colta la volontà anche politica di costituire l´Euregio. La parola è poi andata al dirigente del Dipartimento innovazione, ricerca e Ict Sergio Bettotti, che ha illustrato tre campi dell´amministrazione provinciale in cui il peso dell´Unione si fa sentire in maniera maggiore: la ricerca, con i programmi-quadro, la Fbk e la Fondazione Mach, i parternariati territoriali; le Ict (tecnologie dell´informazione e comunicazione), anche con gli interscambi in essere fra le pubbliche amministrazioni; i fondi strutturali (il Trentino è l´unica realtà in Europa che ha unito in un´unica struttura le 2 sezioni relative al Fse-fondo sociale europeo e al Fesr-fondo europeo di sviluppo regionale). E´ stata quindi la volta di Nicoletta Clauser, dirigente del Servizio rapporti comunitari, che ha brevemente illustrato l´entità dei finanziamenti in questione - attualmente 220 milioni di euro per il Fse e 64 milioni di euro per il Fesr - per sottolineare poi come anche una realtà di piccole dimensioni quale è quella del Trentino sia trattata dalla burocrazia europea alla stregua delle realtà più´ grandi, che spendono miliardi di euro, il che complica notevolmente il lavoro di rendicontazione burocratica. "Bisognerebbe prevedere delle procedure più´ snelle", ha concluso. Infine Mauro Fezzi, responsabile del Dipartimento agricoltura e alimentazione, che si è detto felice della profonda conoscenza, da parte di Dorfmann, delle problematiche del mondo rurale. Riguardo alla sburocratizzazione Fezzi ha aggiunto che spesso essa rimane un enunciato, mentre di fatto gli adempimenti sono molti. L´agricoltura, comunque, e´ ormai territorio pienamente europeo, quindi è in quella sede che bisognerà agire per sostenere le ragioni di un modello di sviluppo che coniughi agricoltura, allevamento, conservazione dell´ambiente e del paesaggio, lotta allo spopolamento della montagna. Il presidente Dellai ha tirato le somme esprimendo la sua convinzione che "come territori di montagna dovremo lavorare assieme, perché ne abbiamo bisogno: sotto il profilo dell´attenuazione dei problemi che abbiamo con Bruxelles, ma anche per approfittare delle opportunità che l´Europa offre e per far crescere lo spirito europeo, importante per le nostre stesse autonomie, che a questo spirito devono ispirarsi più´ che ai nazionalismi grandi o piccoli. " Anche per Dorfmann "i campanilismi a Bruxelles vanno necessariamente diminuiti, a livello di agricoltura di montagna gli interessi sono gli stessi, su questo terreno sarà più facile creare una rete territoriale. Sono molto interessato a sviluppare la collaborazione con il Trentino - ha aggiunto Dorfmann - . Sarò ufficialmente parlamentare dalla metà di luglio, per ora sono in fase di transizione. Entro l´autunno saro´ pienamente operativo con i miei collaboratori. Io sono una persona pragmatica; confermo fin d´ora la mia disponibilità a lavorare assieme, anche in collaborazione con l´ufficio dell´Euregio di rue de Pascal, a Bruxelles. " .  
   
   
ITALIA-SLOVENIA: 9 LUGLIO INFO DAY A UDINE  
 
Trieste, 29 giugno 2009 - L´autorità di Gestione del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-slovenia 2007-2013 sta organizzando un ciclo di giornate informative sul bando pubblico per la presentazione di progetti standard n. 02/2009, che verrà pubblicato il primo luglio sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia ed il 3 luglio sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica di Slovenia. Il primo appuntamento è previsto giovedì 9 luglio 2009 a Udine, presso l´Auditorium della Regione Friuli Venezia Giulia (via Sabbadini) dalle 13. 30 alle 18. 00. Per partecipare all´evento è obbligatorio iscriversi entro il 3 luglio 2009, inviando all´indirizzo di posta elettronica info. Itaslo@regione. Fvg. It una e-mail indicando nome, cognome, ente di appartenenza ed un contatto telefonico o compilando la scheda di iscrizione disponibile sul sito ufficiale del Programma www. Ita-slo. Eu. Le iscrizioni all´evento saranno accettate sino al raggiungimento dei posti disponibili. L´avvenuta accettazione verrà comunicata via e-mail. All´incontro è assicurata la traduzione simultanea di tutti gli interventi in italiano e sloveno. Successivi info day sono già stati programmati a Portorose (Slovenia) il 14 luglio), a Bologna il 16, a Venezia il 21. .  
   
   
FVG: ALLARGARE COLLABORAZIONE CON VOJVODINA  
 
Udine, 29 giugno 2009 - La Regione Friuli Venezia Giulia conferma il suo interesse ad allargare la collaborazione con la Provincia autonoma della Vojvodina - con la quale è stato sottoscritto un protocollo d´intesa - anche nel settore della Salute e della Protezione sociale, considerato anche che è già in corso un progetto socio-sanitario a favore di ragazzi disabili, attuato all´istituto Milan Petrovic di Novi Sad, Lo ha affermato il 26 giugno ad Udine l´assessore regionale Vladimiro Kosic, intervenendo al seminario congiunto Fvg-vojvodina promosso dal gruppo di lavoro bilaterale delle due amministrazioni, al quale è giunto in apertura il saluto del sindaco Furio Honsell. Nel corso della riunione, il direttore generale dell´Ersa, Mirko Bellini, ha inoltre parlato della possibilità di implementare in Vojvodina il modello agricolo del Friuli Venezia Giulia, ma anche dell´eventualità di realizzare a Novi Sad una vetrina dei prodotti agroalimentari di eccellenza del Friuli Venezia Giulia, rivolta soprattutto al mercato russo. Il seminario è stata poi occasione per la delegazione della Vojvodina per presentare alcune proposte di lavoro che potranno essere sviluppate in raccordo con l´Amministrazione regionale. In particolare, ha destato interesse un progetto di cooperazione territoriale per la valorizzazione della strada romana che andava da Aquileia a Viminacium, antica città che si trova nei pressi della moderna Kostolac, sulle rive del Danubio. La proposta prevederebbe lo sviluppo locale dei siti romani di Sremska Mitrovica, di Ruma e di Bac e la possibilità di affermazione del modello di albergo diffuso. Un altro versante della cooperazione potrebbe riguardare l´energia e l´ambiente, fruendo delle provvidenze del programma comunitario Taiex. A tale proposito è ritenuta fondamentale l´assistenza tecnica del Friuli Venezia Giulia riguardo alla canalizzazione delle acque reflue, alla depurazione, alla tutela delle aree agricole dalle alluvioni. Cooperazione possibile pure tra i due sistemi fieristici, nonché a livello universitario. .  
   
   
ECONOMIA, CALABRIA E TOSCANA UNITE PER L’APERTURA DEI MERCATI MEDITERRANEI  
 
Villa S. Giovanni, 25 giugno 2009 - La sponda Sud del Mediterraneo, nonostante la crisi economica internazionale, presenta tassi di crescita del 5% l’anno. Un’opportunità che le Regioni Calabria e Toscana vogliono cogliere. Per questo i due assessori alle Attività Produttive e allo Sviluppo Economico, Francesco Sulla e Ambrogio Brenna, hanno stretto un accordo per incrementare gli scambi con Marocco, Tunisia, Egitto ed Albania, a partire dalla modernizzazione ed integrazione delle attività portuali (Gioia Tauro e Livorno in primis). Il progetto di collaborazione si chiama “Inpromed” (International project of mediterranean area) e punta a creare una rete permanente di relazioni economiche tra i sei soggetti (le due regioni italiane ed i quattro paesi mediterranei) a favore delle imprese che operano nei seguenti comparti: logistica, agroindustria, artigianato di qualità, meccanica e costruzioni. Il primo confronto operativo è avvenuto, il 25 giugno, a Villa San Giovanni (Rc) con l’organizzazione del workshop “Logistica portuale e area di libero scambio mediterranea nel 2010”. All’incontro, finalizzato all’individuazione delle linee-guida di attività per i prossimi 18 mesi di lavoro, hanno partecipato i rappresentanti del Dipartimento delle attività produttive delle due Regioni e quelli toscani e calabresi di Unioncamere, dei Consorzi artigiani, delle Università oltre all’Autorità portuale di Gioia Tauro, ai dirigenti di Sace e Simest e alle delegazioni diplomatiche ed economiche di Albania e Marocco. Il punto di forza di “Inpromed” è lo sviluppo di una piattaforma logistica comune tra i sei soggetti mediterranei, grazie all’hub portuale di Gioia Tauro che permette l’integrazione con gli altri scali interessati. L’obiettivo è quello di facilitare la realizzazione di filiere produttive e commerciali per l’import-export tra le aziende dei settori ritenuti di maggiore interesse per tutti i partner. “La Calabria - ha detto Antonio Martina, dirigente generale di dipartimento Attività Produttive della Regione Calabria - è il ponte naturale per facilitare nel 2010 l’avvio dell’area di libero scambio nel Mediterraneo e questo nostro progetto è ‘work in progress’, aperto alla proposte di categorie e mondo della ricerca”. “Oggi avviamo un percorso di avvicinamento ai quattro paesi mediterranei - ha affermato Simone Sorbi, responsabile del settore innovazione e ricerca del dipartimento dello Sviluppo Economico della Regione Toscana - puntando alla crescita degli scambi attraverso il miglioramento della logistica, ma avendo sempre attenzione alla sostenibilità ambientale”. Per l’agroalimentare Maria Teresa Russo dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha sottolineato che la carta vincente del progetto “Inpromed” sarà l’attivazione delle procedure di controllo e sicurezza alimentare delle merci movimentate. La riduzione dei costi della logistica per le aziende, sia per i prodotti freschi che conservati, dovrà essere uno degli obiettivi da raggiungere secondo Franco Cervelin, presidente della sezione agroalimentare di Confindustria Toscana. Stefano Zirilli, per l’artigianato di qualità, ha ricordato che il Consorzio calabrese ‘Coser’ ha in corso un progetto di cooperazione con il Marocco per la costruzione di un “Archivio del sapere tessile” e che dalla nuova collaborazione potrebbe scaturire l’applicazione di queste conoscenze per la creazione di nuovi prodotti. Sara Leoni, del Consorzio nazionale artigiano ‘Centopercento italiano’ di Scandicci, ha illustrato le opportunità offerte da una promozione comune e dalle economie di scala, invitando le imprese calabresi ad aderire con un gruppo omogeneo per sviluppare assieme un’azione di penetrazione nei quattro paesi mediterranei. Per l’Autorità del Porto di Gioia Tauro è intervenuto il direttore Marco Merante, il quale ha illustrato le strategie e gli investimenti nel medio e lungo periodo, per la diversificazione nell’offerta dei servizi (crescita del cosiddetto ‘Ro-ro’), per l’intermodalità e per l’allestimento di nuovi spazi. “Comunque è positivo - ha evidenziato Andrea Attanasio, docente dell’Unical - che Gioia Tauro, l’hub internazionale divenuto in poco tempo il primo attracco del Mediterraneo, abbia raggiunto l’integrazione con gli altri porti italiani e tirrenici in particolare, superando la fase competitiva dei primi anni di attività. È il segno che gli altri ne riconoscono l’importante funzione e la posizione geografica strategica per i commerci marittimi”. Intanto, l’Unioncamenre Toscana ha realizzato il primo ‘Osservatorio’ delle aziende impegnate nel comparto della logistica, come ha illustrato Andrea Cardosi, rilevando la ristrutturazione in corso, con la dimunizione di quelle individuali e l’incremento di quelle di capitale. L’unioncamere Calabria - ha evidenziato il direttore Maurizio Ferrara – metterà invece a disposizione del progetto “Inpromed” le relazioni già avviate con le Camere di Commercio dei quattro paesi mediterranei”. Dorian Merini, del ministero dei Trasporti dell’Albania, ha sottolineato che il suo paese è aperto alla gestione portuale dei privati, per garantire gli standard internazionali di sicurezza e qualità del servizio, per attrarre gli scambi dell’Europa dell’Est verso l’Italia ed il resto del Mediterraneo. Sia Paolo Di Marco (rappresentante Simest) che Domenico Coletta (rappresentante Sace) hanno garantito l’apporto dei rispettivi istituti pubblici al progetto “Inpromed” per ciò che attiene gli strumenti di garanzia del credito alle imprese. Nel prossimo mese di luglio il progetto “Inpromed”, nella logica di farlo crescere dal basso, vedrà un confronto pubblico in Calabria con la partecipazione anche dell’assessore allo sviluppo economico della Toscana Ambrogio Brenna e delle rappresentanze di Marocco, Tunisia, Egitto ed Albania. .  
   
   
SICILIA: ENTRO L’ANNO LA NUOVA PIANTA ORGANICA, IN VISTA DELLA RIFORMA DELLA P.A. REGIONALE  
 
Palermo, 26 giugno 2009 – Prosegue il lavoro di predisposizione della nuova pianta organica della Regione siciliana da parte del dipartimento del Personale, dei servizi generali, di previdenza ed assistenza del personale. Il dirigente generale Ignazio Tozzo ha firmato e trasmesso ai dirigenti generali le schede relative al personale dei primi 13 dipartimenti dell’Amministrazione regionale sui 32 attualmente esistenti. Dovranno essere verificate e restituite al dipartimento del Personale, che nel frattempo prosegue la sua attività con la ricognizione negli altri settori dell’amministrazione. La pianta organica, dettagliata e puntuale, potrà vedere la luce solo da gennaio 2010 quando sarà entrata in vigore la riforma della Pubblica amministrazione regionale che porterà i dipartimenti da 32 a 29 e ridisegnerà la mappa degli assessorati, delle aree e dei servizi dell’amministrazione e dunque i compiti ad ogni settore assegnati, mentre attualmente verrà proposta al governo della Regione e alle parti sociali una pianta organica complessiva. Iniziata nel mese di gennaio, questa attività si svolge su due livelli. Da un lato la ricognizione della consistenza del personale e dei compiti in cui è impegnato, in pratica una vera e propria fotografia della situazione attuale, dall’altro lato la ricognizione dei fabbisogni generali dell’amministrazione. La pianta organica finale dovrà essere frutto dell’incrocio fra questi due dati ovvero fra situazione attuale e fabbisogno, allo scopo di utilizzare al meglio il personale esistente, distribuirlo opportunamente fra dipartimenti e servizi e verificare le esigenze dell’amministrazione riguardo alle nuove figure professionali emerse negli anni e di cui la Regione necessita. “Si è scelto di procedere in questo lavoro – dice Tozzo - perché è uno strumento indispensabile per la programmazione del personale e per prevedere una più razionale allocazione delle risorse umane. Lo strumento ‘pianta organica’ permetterà un riequilibrio tra uffici sovradimensionati e uffici che hanno molteplici competenze e oggettiva carenza di personale”. “Prima della fine dell’anno – conclude il dirigente generale – potremo contare su una pianta organica complessiva che permetterà di organizzare il lavoro correttamente, traghettando la macchina regionale verso la fase di prima applicazione della nuova struttura burocratica voluta dalla riforma, sulla scorta di uno strumento di programmazione e di razionalizzazione delle risorse umane, per una amministrazione moderna, snella ed efficiente”. .  
   
   
DOPO SIBARI, SOTTOLINEATI I PROGRESSI FATTI DALLA REGIONE CALABRIA IN TERMINI DI GESTIONE E CONTROLLO DEI POR  
 
Reggio Calabria, 29 giugno 2009 - Dopo il Comitato di Sorveglianza, chiuso il ventitre giugno scorso, a Sibari, arrivano i commenti positivi di Carlo De Grandis, funzionario della Commissione Europea responsabile per la Calabria. “Ho potuto constatare personalmente i progressi fatti dalla Regione Calabria, in termini di capacità di gestione e controllo. Per questo – ha detto - credo ci siano tutte le condizioni per dare impulso alla nuova programmazione regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) 2007-2013. Lo sforzo di pianificazione è impressionante, ora occorre procedere in maniera spedita alla completa definizione del quadro e all’avvio delle operazioni sul terreno”. "La Commissione - spiega De Grandis - apprezza in modo particolare la capacità dimostrata nell´integrare fondi comunitari e nazionali e giudica corretto l´approccio del Por Fesr Calabria 2007-2013 rispetto alle politiche in corso di attuazione con particolare riguardo verso quelle ambientali. Sarà di fondamentale importanza garantire la messa a sistema degli investimenti del Por con quelli dei programmi operativi nazionali, in particolare in tema di trasporti, cui compete lo sviluppo della rete Ten (rete transeuropea di trasporto) collegando, efficacemente, i poli portuali al sistema ferroviario". La Calabria prosegue dunque il suo percorso verso un modello virtuoso di spesa e gestione dei fondi europei. La macchina legata al Fesr, il programma più importante finanziato dai fondi europei per un valore complessivo di tre miliardi di euro, è partita. “La Regione – spiega Salvatore Orlando, Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria e Autorità di Gestione del programma Fesr – ha da tempo completato tutti gli adempimenti necessari per realizzare i progetti. Rispetto all’attuazione del programma, tutti i dipartimenti sono in piena attività negli ambiti di propria competenza”. Fino ad oggi sono partiti bandi per sessanta milioni di euro, che riguardano il settore energia, gli eventi culturali, il sostegno agli studenti disabili oltre a importanti innovazioni nell´ammodernamento dei sistemi informativi regionali, settore strategico per la velocizzazione della spesa e per tutti i sistemi di monitoraggio e controllo. Altri se ne aggiungeranno a luglio. Avviati anche i protocolli d´intesa per interventi infrastrutturali sugli aeroporti, con uno stanziamento totale da un miliardo di euro tra fondi europei e nazionali. “Gli obiettivi raggiunti – spiega ancora il rappresentante della Commissione, Carlo De Grandis – garantiscono alla Calabria di non perdere i 178 milioni di finanziamenti europei previsti sul Programma al 31 dicembre 2009”. Stessa rassicurazione arriva dal rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico, Giorgio Pugliese, dopo la partecipazione al comitato di sorveglianza: “Il Ministero – ha detto Pugliese – ha verificato che la Calabria non avrà perdite di risorse al trentuno dicembre e ha apprezzato il sistema organizzativo che, attualmente, dà una visione di squadra coesa e operativa, e gli strumenti di gestione e controllo attualmente implementati. C´è stato un miglioramento notevole della capacità amministrativa”. Pugliese ha sottolineato anche la “condivisione da parte del Ministero dell´approccio strategico portato avanti con la nuova programmazione Fesr” in modo particolare in tema di infrastrutture per la mobilità: “Anche se – ha concluso il rappresentante dello Sviluppo Economico – per favorire efficacemente lo sviluppo di un sistema di mobilità sostenibile, è necessario rafforzare gli investimenti sostenuti con le risorse aggiuntive della politica regionale unitaria, attraverso un maggiore impegno delle politiche ordinarie, soprattutto, in tema di trasporto ferroviario”. .  
   
   
ITALIA E AFRICA PARTNER. IL PRESIDENTE DELLE MARCHE SPACCA PARTECIPA A ROMA ALLA TAVOLA ROTONDA.  
 
Roma, 29 Giugno 2009 - Il presidente Gian Mario Spacca e` intervenuto il 25 giugno alla tavola rotonda ´Italy & Africa Partners in business´ organizzata a Roma dal Ministero per lo sviluppo economico. L´evento rappresenta un passaggio cruciale del Piano Africa nazionale, che ha l´obiettivo di migliorare le relazioni economiche e commerciali con il continente sub´sahariano. Il presidente Gian Mario Spacca ha sottolineato che il diritto a una vita dignitosa non puo` essere negato a nessuno. ´Purtroppo non e` cosi` e questo non puo` lasciarci indifferenti. Oggi si parla di Africa, ma e` vero anche per altre realta`. Come Regione stiamo facendo la nostra parte ed aderiamo volentieri ad un progetto nazionale sull´Africa. Molte persone non hanno diritto all´acqua, a produrre cibo. Non hanno il diritto all´istruzione e al lavoro. Quello che possiamo fare e` aiutare a crescere, lasciando loro il protagonismo, rispettando la loro cultura, nella consapevolezza che nessuno di noi puo` avere la verita` in tasca. Solo se il nostro approccio al problema sara` rispettoso e umile potremo fare molto. Al di la` dei necessari progetti e aiuti anche economici che potremo mettere in campo. ´ Sono in programma interventi del sindaco di Roma, Alemanno, del Ministro degli Esteri, Frattini, del vice presidente della Commissione europea, Tajani, del vice ministro per lo Sviluppo economico, Urso. Diverse le testimonianze istituzionali dei paesi africani, tra cui il presidente della Repubblica del Senegal, Wade. L´iniziativa di oggi anticipa un lavoro che avra` il suo momento clou a novembre con un grande meeting sul Pianeta Africa. Evento che viene preparato dal sottosegretario Urso e che vede la Regione Marche protagonista. Dal 2004 al 2008 la Regione Marche ha destinato oltre un milione e mezzo di euro al finanziamento di progetti di cooperazione allo sviluppo e solidarieta` in Africa, interventi realizzati in gran parte con la collaborazione e su iniziativa di associazioni e Ong che operano sul territorio marchigiano. Attraverso il Piano 2007-2009, la Regione ha definito gli obiettivi su cui orientare le attivita` di cooperazione. Prioritaria la promozione della valorizzazione delle competenze maturate dai soggetti del territorio che porti al consolidamento di un Sistema regionale della cooperazione decentrata, in cui le eccellenze locali trovino compiuta espressione grazie al ruolo di coordinamento della Regione. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, propri del modello marchigiano, rappresentano il contributo piu` importante che la Regione puo` offrire ai propri partner nei Paesi in via di sviluppo, con altrettanto importanti ricadute che questi rapporti di cooperazione possono generare sul territorio regionale e sul tessuto economico e sociale delle Marche. .  
   
   
I SUCCESSI DELL´ECONOMIA PUGLIESE SULLA STAMPA ESTERA  
 
Bari, 29 giugno 2009 - L’economia pugliese interessa sempre più alla stampa estera. È uscito il 25 giugno sul prestigioso settimanale economico francese, “Le nouvel Economiste” un ampio dossier sulla Puglia. Nove pagine di racconto per presentare l’attrattività del territorio, dal punto di vista delle opportunità di investimento che la regione offre alle imprese francofone, ma anche sotto il profilo dell’alto livello di qualità di vita e quindi dell’investimento stesso. È il secondo dossier. L’altro, pubblicato il 4 giugno, ha presentato ai lettori francesi gli investimenti in ricerca e innovazione, l’impegno nelle energie alternative, l’analisi delle infrastrutture di cui il territorio è dotato e l’intermodalità dei trasporti, soffermandosi in modo particolare sulle direttrici di sviluppo dell’economia locale, che vedono anche nella realizzazione dei distretti tecnologici e produttivi, l’impegno della Regione per lo sviluppo economico del territorio. Il tutto dando voce al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, a tutta la Giunta, a docenti universitari e ricercatori, ad imprenditori e presidenti di distretti. E non finisce qui. A maggio ad occuparsi della Puglia è stato il Times in un reportage che prende le mosse da La Dolce Vita Show, la principale manifestazione fieristica sul Made in Italy che si svolge ogni anno a Londra. L’autrice dopo aver visitato gli spazi dedicati alla nostra regione, è stata in Puglia. Il suo viaggio è il racconto puntuale e a tratti stupefatto di inediti paesaggi dalla Valle d’Itria al Salento passando per Ostuni e Fasano, che offrono sapori e accoglienza unici. La giornalista si sofferma in particolare sui piatti tipici, dal purée di fave al primitivo, spiega il concetto di cucina povera e traccia un parallelo tra storia della Puglia e prelibatezze locali. Visita numerosi ristoranti tipici, assaggia i piatti, li descrive. Il racconto che ne scaturisce è una delle più vivaci promozioni della nostra terra, accattivante e allo stesso tempo ironica. Per il Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo “l’interesse dei giornali stranieri all’economia e al territorio pugliese è il feedback delle azioni di internazionalizzazione attuate dalla Regione Puglia”. “Si è trattato – dice – di un lavoro attento e mirato che è stato fortemente intensificato negli ultimi due anni e che sta dando i suoi frutti in termini di promozione del territorio, dalle bellezze paesaggistiche all’economia. La partecipazione alla Dolce Vita Show, come a tutte le altre manifestazioni fieristiche, è un’azione di internazionalizzazione e altrettanto si può dire per la presenza della nostra regione nei due dossier su Le nouvel Economiste, che hanno il pregio di promuovere fortemente tutto il sistema Puglia”. Non a caso nel numero di oggi il concetto di attrattività del territorio viene declinato dal turismo alla cultura, dalla formazione all´enogastronomia, dall´ambiente alle risorse del territorio, proprio per dare un quadro d´insieme il più possibile fedele ai lettori. Inoltre una sezione speciale è dedicata agli imprenditori pugliesi, che hanno creduto nella loro terra e investito nella sua economia consentendone lo sviluppo economico. Varie interviste sono la diretta testimonianza delle opportunità di business che la Puglia offre agli imprenditori francofoni. “Le nouvel Economiste” è distribuito in Francia e nelle maggiori piazze finanziarie mondiali come Svizzera, Belgio, Monaco, Lussemburgo, Nord- Africa (Algeria, Marocco, Tunisia …), Canada e negli aeroporti internazionali. Il prestigioso settimanale può contare su un’audience di più di 350. 000 lettori di alto profilo istituzionale ed economico-finanziario, denominati Top 2% della popolazione, raggiungendo così, meglio di qualsiasi altra rivista economica, i leader più rappresentativi del panorama politico ed economico francofono. Il dossier dedicato alla Puglia ha un forte impatto grazie al privilegio di essere annunciato in copertina come l’unico reportage internazionale della settimana ed è leggibile anche dal sito internet della testata (www. Nouveleconomiste. Fr ) essendo parte integrante dell´impaginazione del giornale. .  
   
   
IN TOSCANA NASCE IL PROGETTO TRA.S.P. – TRACCE SULLA PELLE – ASSICURARE TRASPARENZA A PRODUTTORI E CONSUMATORI  
 
Firenze, 29 giugno 2009 - “Tra. S. P. – Tracce Sulla Pelle – assicurare trasparenza a produttori e consumatori” è il convegno organizzato dai Consorzi Centopercento Italia! no e A. S . S. A. E da Università di Pisa, Centro Servizi Cna Pisa e Regione Toscana per lunedì 29 giugno, alle ore 17, presso I-place in Viuzzo del Piscetto 6/8 a Scandicci (Fi), durante il quale verrà presentato l’innovativo progetto destinato a rendere trasparente l’intero settore della pelletteria Made in Italy, a tutelare le aziende che vi operano e i consumatori che avranno la certezza delle qualità del prodotto che acquistano. Ad un anno dal lancio del disciplinare etico Felafip per la filiera della pelletteria del lusso a garanzia della qualità totale, i Consorzi Centopercento Italiano e A. S. S. A. Insieme ai partners di progetto - Università di Pisa, Centro Servizi Cna Pisa e Regione Toscana - hanno evidenziato la necessità di supportare tale azione di controllo con uno strumento tecnologico che garantisca la massima trasparenza di tutto ciò che interviene fra l’acquisto della materia prima e l’acquisto del prodotto finito. Il progetto finanziato dalla Regione Toscana prevede la realizzazione di un vero e proprio piano di fattibilità per l’implementazione di un sistema di tracciabilità/rintracciabilità delle produzioni che permetterà alle imprese un maggior controllo della filiera produttiva, dalla concia alla pelletteria e dalla distribuzione al consumatore finale e assicurerà a produttori e clienti una corretta e trasparente informazione. Il nuovo progetto è stato messo a punto nell’ambito del Felafip (Fabrica Ethica Laboratorio Filiera Pelletteria) - disciplinare etico nato su proposta del Consorzio Centopercento Italiano e coordinato da Regione Toscana e Commissione Etica Regionale - e verrà portato all’attenzione di centinaia di imprese del settore della pelletteria e dei settori ad esso collegati. Il consorzio Consorzio Centopercento Italiano prosegue quindi con questa nuova azione nella volontà di tornare a riaffermare il primato del prodotto Made in Italy offrendo un’ulteriore opportunità per i vari attori della filiera del lusso che nella trasparenza totale sapranno distinguersi cosi´ per le loro scelte consapevoli in termini di qualità totale, ponendo una precisa linea di demarcazione che divide il vero dal falso, il corretto dallo scorretto, la qualità dalla non qualità e che diventa indiscusso strumento strategico di affermazione nei mercati globali. Al convegno - aperto al pubblico - interverranno Ambrogio Brenna - Assessore alle Attività Produttive della Regione Toscana, Andrea Calistri - Presidente del Consorzio Centopercento Italiano, Rossella Giannotti - Presidente del Consorzio A. S. S. A. , Barbara Carli - del C. S. A. Centro Servizi Cna Pisa, Gabriele Antonelli - Antonelli & Barsotti Associati, Francesco Marcelloni - docente Sistemi Informativi dell’Università di Pisa, Paolo Lanari - amministratore delel! gato Lib erologico srl e Simone Sorbi - responsabile per la Regione Toscana del Settore politiche regionali dell’Innovazione e del trasferimento tecnologico. .  
   
   
TERREMOTO: CHIODI, DA CIPE MASSIMO SFORZO PER RICOSTRUZIONE  
 
 Roma, 30 giugno 2009 - "Ampiamente soddisfatto della risposta arrivata dal Cipe relativa ai fondi per la ricostruzione". Lo ha affermato il presidente della Regione, Gianni Chiodi, il 26 giugno, al termine della riunione del Cipe che ha stanziato la somma di 4 miliardi di euro in favore della ricostruzione dopo il sisma del 6 aprile. "Il Cipe aveva davanti la doppia possibilità da 2 a 4 miliardi: ha scelto la seconda confermando la chiara intenzione di avviare al più presto un serio processo di ricostruzione", ha aggiunto il presidente della Regione. Sulle modalità di utilizzo dei fondi Cipe, Gianni Chiodi ha tenuto a precisare che "una parte dei soldi dovrà essere necessariamente destinata allo sviluppo economico delle zone colpite e dell´Abruzzo intero. Non si può parlare di vera ricostruzione - ha concluso il presidente della Regione - se prima non riparte a dovere tutto il sistema economico abruzzese". .  
   
   
TERREMOTO: CHIODI,VERIFICA CANTIERI, SI PROCEDE SPEDITAMENTE IL PRESIDENTE DOPO LA VISITA DI BERLUSCONI ALL´AQUILA  
 
 L´aquila, 29 giugno 2009 - "Quel miracolo che qualcuno all´inizio aveva definito una ´mezza pazzia´ è ormai qualcosa alla portata. C´è tutto l´impegno del Governo nella ricostruzione, i lavori procedono speditamente e presto gli aquilani vittime del terremoto avranno un tetto vero e non container". Lo ha detto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi commentando il 25 giugno la visita del premier Silvio Berlusconi che dopo un intervento all´assemblea di Farmindustria ha voluto visitare i nuovi cantieri aperti nell´aquilano. "Berlusconi in questi mesi - ha aggiunto Chiodi - è venuto molto spesso in Abruzzo come nessun primo ministro ha mai fatto nella storia dei disastri naturali. L´emergenza aquilana è al primo punto della sua agenda, viene a verificare lo stato dei lavori per incoraggiare, dare stimolo e giusto riconoscimento a chi sta lavorando con professionalità. Le scelte si mutano, si calibrano, si comprendono meglio attraverso l´azione concreta e la sua verifica. L´aquila ha tanta voglia di fare e di ricominciare". .  
   
   
TERREMOTO: CHIODI A FARMINDUSTRIA, SOSTEGNO PREZIOSO IL PRESIDENTE:SCOMMETTERE NEI GIOVANI, IN RICERCA E SAPERE  
 
L´aquila, 29 giugno 2009 - "L´aquila è una città che aspetta solo un piccolo input per poter ripartire. E questo input l´industria farmaceutica non lo ha mai fatto mancare". Lo ha detto il Presidente della Regione Gianni Chiodi a margine dell´assemblea di Farmindustria che si è svolta il 25 giugno all´Aquila. "Il gruppo Dompè e le altre aziende farmaceutiche - ha proseguito Chiodi - che all´Aquila occupano 700 addetti, oltre 2000 compreso l´indotto, ci sono stati sempre vicini. Già un mese dopo il sisma, la produzione era tornata a pieno regime, con tutte le maestranze, sia pure con le ovvie difficoltà, orgogliosamente al lavoro. Li ringraziamo per quanto è stato fatto finora e per la sensibilità che hanno dimostrato nei confronti dell´Università aquilana, un vero patrimonio di conoscenze e professionalità. Si è deciso di investire nel sapere, nella ricerca, nei giovani. L´´intera comunità aquilana e l´intera popolazione universitaria sono grati per questo. E´ importante aver scelto di "ricostruire per guarire" insieme a noi. Ci è stato di conforto - ha aggiunto il Presidente - l´aiuto materiale, ma ancora di più l´aiuto psicologico per recuperare la fiducia nelle nostre potenzialità immateriali, nel nostro know how, nella tradizione. Grazie ancora per il sostegno e grazie a coloro che stanno rendendo possibile un trait d´union tra ricerca, studio, scuola e mondo dell´occupazione". . .  
   
   
TERREMOTI, "CONFERENZA REGIONALE SULLA PREVENZIONE SISMICA" IN EMILIA-ROMAGNA: PROSEGUE IL CONTROLLO (675 EDIFICI GIÀ SOTTO ESAME IN 216 COMUNI) DI EDIFICI PUBBLICI PER VERIFICARNE LA SICUREZZA. L´ASSESSORE BRUSCHINI: "OCCORRE FAR CRESCERE LA ´CULTURA DELLE SICUREZZE´ DEL TERRITORIO  
 
Bologna, 29 giugno 2009 – Ben 675 edifici pubblici, di 216 Comuni emiliano romagnoli, sotto esame per verificarne i livelli di sicurezza sismica. Un crescente livello di collaborazioni tra Regione e Comuni per l’applicazione delle norme di prevenzione ma soprattutto città più sicure in cui le nuove costruzioni e le riqualificazioni dell’esistente rispondano in primo luogo a criteri antisismici. È questo quanto emerso dalla Conferenza regionale su “La prevenzione sismica in Emilia Romagna” che si è svolta a Bologna. L’obiettivo dell’incontro realizzare il quadro sulla attività di prevenzione sismica nel territorio emiliano romagnolo, sull’applicazione della normativa regionale antisismica e su come questa deve essere declinata nel concreto negli interventi edilizi di costruzione e riqualificazione. In base alla classificazione del luglio 2003, in Emilia Romagna sono considerati a media sismicità 105 Comuni, mentre sono 236 quelli a bassa sismicità. Nessun Comune emiliano romagnolo è classificato ad alta sismicità. La classificazione delle zone sismiche fornisce una rappresentazione coerente della situazione di pericolosità reale del territorio e costituisce la base su cui stabilire scelte e indirizzi. Tra l’altro risulta che nell’ultimo millennio in Emilia Romagna sono stati registrati 382 eventi sismici ( al di sopra della soglia del danno come scossa principale) su un totale di circa 2500 catalogati in Italia. Entro il 31 dicembre 2010 secondo quanto disposto dalle norme nazionali, uffici pubblici, ospedali, scuole e altre strutture, anche private, di pubblico interesse saranno verificate, attraverso una apposita relazione, che identifichi sia i livelli di sicurezza che gli eventuali interventi necessari. «La Regione Emilia Romagna – ha evidenziato Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alla programmazione e sviluppo territoriale - intende essere all’avanguardia nella prevenzione antisismica. Le nuove norme regionali urbanistiche - approvate nei giorni scorsi in Commissione che saranno esaminate dall´Assemblea il prossimo 30 giugno e che, tra l’altro recepiscono l´Intesa Stato-regioni-enti locali per il rilancio del settore edilizio, il cosiddetto “piano casa” del Governo - mettono la sicurezza sismica alla base di ogni intervento. La nostra azione – ha aggiunto l’assessore Muzzarelli - è orientata a trasformare la proposta del Governo da una norma derogatoria a una vera e propria azione strutturale all´interno della legge urbanistica e di riqualificazione solidale del territorio. Un´azione che consente di qualificare il patrimonio edilizio esistente in termini di efficienza energetica e sicurezza sismica con un sistema di premialità che tiene conto dei tre cardini fondamentali: regole, legalità, responsabilità». L’emilia Romagna dall’ottobre scorso è dotata di una propria legge in materia (la legge 19 del 2008, “Norme per la riduzione del rischio sismico”). La legge, recependo anche quanto previsto da una sentenza della Corte costituzionale, stabilisce che i Comuni debbano fornire un’autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali, con controlli a campione. I Comuni, in forma singola, nel caso dei più grandi, o associata, dovranno dotarsi di una struttura tecnica adeguata con personale specializzato e opportunamente formato. In alternativa si dovranno avvalere delle competenze dei Servizi tecnici di Bacino della Regione per i quali è in previsione, attraverso nuove assunzioni, un potenziamento del personale tecnico a disposizione per i controlli sul territorio. «Affinché la legge sia efficace – ha spiegato - Marioluigi Bruschini, assessore regionale alla sicurezza territoriale e protezione Civile - occorre sempre più fare sistema tra Regione e Comuni coinvolgendo anche gli operatori. Insieme a questo è fondamentale far crescere una “cultura delle sicurezze” che oggi manca nel nostro Paese. Città più sicure, dove nuove costruzioni e riqualificazione urbana rispondano prima di tutto a una nuova “coscienza sismica”che sappia unire la certezza delle regole a una generale crescita culturale su questo tema così delicato, che oggi viene sentito solo nella drammaticità dell’emergenza». Inoltre per quanto riguarda la formazione e l’informazione «la legge – ha aggiunto Bruschini - ha istituito un Comitato Scientifico accademico e un Comitato Consultivo misto pubblico-privato, che hanno il compito di definire criteri e indirizzi ed impostare, promuovere e divulgare le analisi e i programmi di prevenzione sismica». .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: CON I VOLONTARI NUOVO PERCORSO FIRMATA CONVENZIONE CON GRUPPO ONLUS DI MAGLIANO DEI MARSI  
 
L´aquila, 29 giugno 2009 - È stata firmata nei giorni scorsi una convenzione tra la Protezione Civile della Regione Abruzzo e il Gruppo dei Volontari di Magliano dei Marsi Onlus, nella quale vengono definite le attività di Protezione civile necessarie per garantire capacità di intervento operativo dei Volontari sia nella fase di prevenzione che in caso di crisi. "Si tratta di una convenzione che formalizza un percorso di collaborazione che con il tempo è divenuto importante, quindi possiamo parlare di una "formalizzazione doverosa" nei riguardi dei Volontari di Magliano dei Marsi. Al Presidente del Gruppo Luigi Felli ed a tutti gli associati rivolgo, ancora una volta, i ringraziamenti perciò che stanno facendo. Insieme alle altre associazioni di volontariato di protezione civile marsicane, come i Volontari di Avezzano, Celano, Civitella Roveto, Tagliacozzo, Trasacco, Collelongo, Bisegna e Scurcola Marsicana, sono presenti presso l´Interporto di Avezzano, dove vengono stoccate le merci in arrivo per il territorio del sisma. A tutti i volontari va il ringraziamento per l´instancabile e prezioso lavoro. Con il volontariato è mia intenzione costruire un percorso nuovo, non solo finalizzato alle emergenze, ma in costante rapporto di collaborazione e crescita". .  
   
   
FIRMATO L´ACCORDO OPERATIVO TRA CENTRO REGIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI DELL´EMILIA-ROMAGNA E UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI (UNAR): SENSIBILIZZAZIONE, PREVENZIONE, MONITORAGGIO E GESTIONE DEI CASI  
 
 Bologna, 29 giugno 2009 – Insieme per promuovere una cultura del rispetto delle differenze. E’ stato firmato a Bologna il primo accordo operativo tra il Centro creato dalla Regione Emilia-romagna per prevenire e contrastare le discriminazioni e l’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. L’iniziativa - promossa dall’assessorato Promozione politiche sociali, cui fa capo il Centro regionale, e dal dipartimento Pari Opportunità, da cui dipende Unar - nasce dalla comune volontà di favorire il superamento di atteggiamenti e comportamenti non paritari ai danni di persone o gruppi, a causa della loro origine etnica, religione, convinzioni personali, genere, orientamento sessuale, età, disabilità, e di promuovere in generale la diffusione di una cultura del rispetto delle differenze, così come indicato dal Trattato di Amsterdam e successivamente stabilito dalle direttive europee 43 e 78 del 2000. “L’idea che ci ha guidato – spiega Annamaria Dapporto, assessore regionale Promozione politiche sociali – è quella di instaurare forme di collaborazione reali e costanti nel tempo per potenziare le attività che entrambi i soggetti svolgono, nella logica dello scambio e del rafforzamento reciproco. L’obiettivo finale – conclude l’assessore – è che il modello di Centro regionale che stiamo costruendo, attualmente composto da 144 punti antidiscriminazione in rete tra loro che rappresentano una valorizzazione di sportelli e risorse già attive, possa anche attraverso questa collaborazione con l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali diventare un punto di riferimento per altre Regioni italiane”. “A ormai cinque anni dalla sua istituzione, la nuova sfida per l’Unar – sottolinea il direttore generale Massimiliano Monnanni – è l’implementazione del servizio di call center e la progressiva costituzione di una rete nazionale di antenne territoriali per la rilevazione e la presa in carico dei fenomeni di discriminazione razziale, mediante l’opportuna definizione di protocolli di intesa e accordi operativi con Regioni ed enti locali. In quest’ottica – prosegue Monanni – l’accordo con l’Emilia-romagna assume un valore di forte innovatività. Riteniamo di fondamentale importanza riproporre e sistematizzare la sperimentazione in essere con l’Emilia-romagna in altri contesti regionali e provinciali, al fine di coinvolgere in modo strutturato non solo i livelli istituzionali ma anche e soprattutto il tessuto associativo già esistente, fornendogli ogni necessario supporto in ambito formativo, legale e consulenziale”. L’accordo operativo, che ha durata triennale e che verrà sottoposto a una costante valutazione, regolerà i rapporti e le collaborazioni tra Unar e Centro regionale contro le discriminazioni andando a interessare tutte i compiti istituzionali dei due organismi. Tra i punti del documento, la promozione annuale di iniziative di informazione e sensibilizzazione per prevenire i fenomeni di discriminazione, con una particolare attenzione al mondo sportivo, giovanile e alla scuola e la partecipazione a bandi e programmi europei. Fondamentale anche la collaborazione sulle segnalazioni di discriminazione a partire da un comune sistema di monitoraggio e di gestione dei casi fino ad arrivare a un confronto costante tra gli operatori del Centro regionale e di Unar per trovare le soluzioni più idonee alla risoluzione positiva dei casi, utilizzando prioritariamente iniziative di mediazione tra le parti e di ricomposizione dei conflitti. Altri ambiti di scambio riguarderanno la formazione e l’aggiornamento, la definizione di linee guida condivise per la prevenzione e la presa in carico delle situazioni di discriminazione, la trasmissione dei dati relativi ai casi emersi in Emilia-romagna per una comparazione su scala nazionale. .  
   
   
PREMIO MILANODONNA. MORATTI: “MILANO, UNA CITTÀ CAPACE DI VALORIZZARE LE DONNE”  
 
Milano, 29 giugno 2009 - “Questo premio valorizza le donne che, nei campi più diversi, sono state capaci di realizzarsi professionalmente e hanno portato nel loro lavoro sensibilità e umanità, ma soprattutto sono state capaci di essere attente ai problemi sociali, oltre a quelli professionali dei diversi settori in cui operano e hanno operato”. Lo ha detto il Sindaco Letizia Moratti durante la cerimonia di consegna del Premio Milanodonna, giunto alla sua terza edizione, svoltasi ieri nella Sala Alessi di Palazzo Marino, istituito dal Sindaco Moratti con la collaborazione dell’assessorato alla Famiglia Scuola e Politiche sociali e la direzione artistica di Gisella Borioli. “È un premio importante – ha proseguito il Sindaco - per una città all’avanguardia: abbiamo già raggiunto i parametri fissati dall’Europa in quanto ad occupazione femminile e questo è reso possibile anche dalle politiche di conciliazione famiglia-lavoro messe in atto dall’amministrazione comunale che permettono alle donne di realizzarsi nella maternità e nella professione ”. “Il riconoscimento è anche per le giovani donne – ha concluso Letizia Moratti - c’è infatti un ponte ideale tra loro e le donne che hanno già avuto la possibilità di affermarsi e sono oggi un esempio per quelle che hanno raccolto i primi successi”. “Credo che ciascuna grande donna oggi premiata sia un esempio per i giovani talenti che oggi segnaliamo – ha dichiarato l’assessore alla Famiglia Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli - Ciascuno è un valore, ma se si è in squadra il valore è ancora più grande. Chiediamo a tutte voi di essere squadra insieme a noi per rendere questa città sempre migliore”. Il premio Milanodonna è un riconoscimento, per 8 donne che hanno contribuito per tutta la vita al progresso della società, e ad altrettante 8 giovani donne, sicure promesse di talento e impegno. Ogni anno la rosa di donne col “cuore e col cervello”, nate a Milano o che qui vivono o lavorano, si arricchisce di nuove straordinarie presenze. Oggi sono state premiate otto indiscutibili grandi protagoniste del mondo della scienza, dell’arte, del volontariato e altrettante giovani di sicuro valore hanno ricevuto dalle mani del Sindaco Letizia Moratti il prestigioso riconoscimento. Si tratta di Amalia Litta Modignani, operatrice sociale e culturale; Gae Aulenti, architetto e designer di fama internazionale; Valentina Cortese, attrice; Mirella Freni, soprano; Rosalba Terranova Cecchini, medico e neuropsichiatria; Maria Antonia Pigozzi Rossini, imprenditrice con il cuore nel volontariato; Celestina Milani, glottologa e storica della ricerca linguistica; Tatiana Quercia De Bartolomeo, analista e professionista per le pari opportunità per le ‘grandi donne’. Mentre, per i giovani talenti, riconoscimenti sono andati a: Patricia Kieran, zoologa e ambientalista; Margherita Missoni, per il connubio tra moda e volontariato; Tatiana Larionova, pianista; Ambra Medda, curatrice e sovraintendente di arte architettura e di design; Rebecca Bianchi, danzatrice Fabrizia Mutti, regista cinematografica e teatrale; Micol Sabbadini, fotografa edElena Valassi, medico e ricercatrice. Nel 2008 sono state premiate per le Grandi Donne Mila Schön, Cristina Mondadori, Ornella Vanoni, Pinin Brambilla Barcilon, Maria Luisa Spaini Rivolta, Giovanna Cavazzoni, Cosetta Colla, Maddalena De Padova; mentre per le Giovani Donne Gaia Trussardi, Antonella Cassano, Maia Sambonet, Camila Raznovich, Randa Ghazy, Chiara Ciavatta, Dounia Ettaib, Ilaria Marelli. Nel 2007 sono state premiate per le Grandi Donne Fernanda Pivano, Amalia Ercoli Finzi, Anna Proclemer, Mariuccia Mandelli, Rosella Silvestrini, Madre Teresa Gospar, Cini Boeri, Anna Maria Prina; e per le Giovani Donne Serena Sinigaglia, Alice Baccalini, Gigliola Castellini Curiel, Giorgia Paolini, Federica Brunelli, Gentucca Bini, Martina Mondadori, Cristina Battaglia. .  
   
   
VIA ALLA SECONDA EDIZIONE DEL PROGETTO "BAMBINI NEL MONDO TUTTI INSIEME CONTENTI"  
 
Napoli, 29 giugno 2009 - L´assessore regionale alle Politiche Sociali Alfonsina De Felice e il commissario della Fondazione Banco Napoli Assistenza e Infanzia Lidia Genovese hanno presentato il 25 giugno il progetto "Bambini Nel Mondo Tutti Insieme Contenti - Edizione 2009". 60 bambini (il doppio dello scorso anno), di età compresa tra i 7 e i 12 anni, sono ospiti, dal 26 giugno al 27 luglio, dell´Istituto Opera del fanciullo di Capodimonte, dove verranno accompagnati ogni giorno per intrattenersi fino alle 17,30. Di questi, 30 bambini rom provengono dai campi di Scampia e Secondigliano; 20, di diverse nazionalità, dai quartieri Mercato, Pendino e Vergini; e 10 italiani provenienti da Miano e Piscinola. All´istituto Opera del Fanciullo di Capodimonte i bambini usufruiranno di diverse attività ludiche e didattiche: laboratori di disegno, musica e canto; lettura e teatro; piccole attività manuali; visione di films e cartoni animati. Alla conduzione del progetto è preposta un´equipe composta da uno psicologo infantile, un mediatore culturale, sei operatori tra educatori ed animatori, ed un rappresentante della Fondazione Banco di Napoli. Nella giornata del 24 luglio i bambini si confronteranno sull´esperienza vissuta; il 27 luglio verrà organizzata "la festa dell´Arrivederci". "Questa iniziativa è dedicata alla memoria di Violetta e Cristina - ha dichiarato l´assessore De Felice - le due bimbe rom annegate l´anno scorso a Torregaveta nell´indifferenza dei bagnanti, mentre cercavano sollievo dalla calura estiva. Con questo atto concreto la Regione Campania intende indicare ai comuni e alle istituzioni che operano sul territorio, la possibilità e la necessità di impegnare risorse e professionalità all´interno di programmi specifici per garantire ai bambini le cui famiglie non possono permetterselo almeno 15 giorni di svago e di vacanza". .  
   
   
NEMO: TUTTI I BIMBI NELL’ACQUARIO  
 
Reggio Calabria, 29 giugno 2009 - La consigliera regionale di Parità Stella Ciarletta ha partecipato il 25 giugno al Centro servizi l’Acquario, all’Open Day di presentazione del progetto “Nemo: tutti i bimbi nell’acquario”, che è stato realizzato con fondi del Por Calabria Il progetto, infatti, rientra tra i quindici ammessi a finanziamento dalla Regione Calabria nel dicembre 2008 a valere sul bando regionale per la concessione di incentivi alle imprese per la realizzazione di servizi per la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Stella Ciarletta, che ha portato anche i saluti dell’assessore regionale al Lavoro Mario Maiolo e del direttore generale del Dipartimento Marinella Marino, entrambi impossibilitati a partecipare alla manifestazione per precedenti impegni istituzionali, ha evidenziato “come poco meno di un anno fa la Giunta Loiero abbia introdotto, per la prima volta in Calabria, le politiche di conciliazione vita-lavoro con due bandi: uno rivolto alle imprese, che ha prodotto progetti altamente innovativi, come quello presentato oggi, e l’altro indirizzato alle donne per coprire le spese di cura attraverso il cosiddetto voucher di conciliazione”. “La risposta di qualità arrivata dalle imprese e l’elevato numero di voucher richiesto - ha aggiunto la consigliera- sono un chiaro segnale che si è scelta la strada giusta e che va perseguita con la nuova programmazione”. Basti pensare che con il Progetto Nemo, di cui oggi si sono visti i risultati, le famiglie dei dipendenti delle cinque imprese aderenti al progetto usufruiscono gratuitamente per oltre un anno di servizi navetta da e per la scuola, di un centro ludico-ricreativo all’interno dell’azienda attivo durante l’orario di lavoro, di una mensa aziendale dove pranzare assieme ai propri figli, nonché di attività extrascolastiche come doposcuola, piscina, visite a fattorie didattiche e sport. “In un momento di grave crisi economica - ha concluso Stella Ciarletta - queste famiglie si sono viste sollevate di importanti voci di spesa dal budget familiare e hanno potuto godere meglio del rapporto con i figli. L’impegno, come consigliera di Parità, sarà quello di diffondere il più possibile questa buona prassi e sollecitare l’adozione delle politiche conciliative in seno agli interventi previsti dalla Regione Calabria nel pacchetto anticrisi”. .  
   
   
BOLZANO.DONNE: INFORMAZIONI LEGALI GRATUITE ANCHE IN PERIFERIA  
 
Bolzano, 29 giugno 2009 - Fino alla fine del 2009 il Comitato provinciale per le pari opportunità in via sperimentale offre il servizio di informazione legale gratuito anche a Merano, Bressanone e Brunico. Per appuntamenti rivolgersi al Servizio Donna a Bolzano. Il Comitato provinciale per le Pari Opportunità finora, garantendo la massima affidabilità, a titolo gratuito offriva ogni martedì pomeriggio presso l‘ufficio del Servizio donna, in via Crispi 3 a Bolzano informazioni legali su questioni riguardanti le donne e le problematiche familiari. Per venire incontro alle esigenze delle donne, come spiega la presidente del Comitato provinciale per le pari opportunità Ulrike Oberhammer, si è deciso di estendere l‘offerta di sostegno legale gratuito in via sperimentale fino alla fine di quest´anno anche ai territori e alle realtà di Merano, Bressanone e Brunico. In queste località le donne interessate possono ricevere informazioni ogni primo martedì del mese. Qualora la data venisse a cadere in un giorno festivo il servizio viene spostato al martedì seguente. Come riferisce la presidente Oberhammer, se l’iniziativa otterrà il consenso auspicato, il servizioinformativo legale gratuito sarà quindi istituito stabilmente anche nei diversi circondari. Il Servizio donna di Bolzano, via Crispi 3 Bolzano (tel. 0471 411180, e-mail serviziodonna@provincia. Bz. It ) è a disposizione delle persone interessate sia per raccogliere le richieste di appuntamenti che per fornire ogni tipo di ragguaglio sul servizio attivato. .