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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Settembre 2009
Politica
MISURARE IL PROGRESSO IN UN MONDO CHE CAMBIA LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI INTEGRARE IL PIL CON L´INDICE AMBIENTALE GLOBALE  
 
 Bruxelles, 9 settembre 2009 - Nel quadro degli sforzi verso un’economia a bassa emissione di carbonio e a utilizzazione efficiente delle risorse, nel 2010 la Commissione presenterà una versione pilota di un indice ambientale globale. Il sistema statistico europeo includerà la contabilità ambientale come norma nelle statistiche macroeconomiche. Misurare il progresso in un mondo in cambiamento è il tema della comunicazione della Commissione diffusa in occasione di un seminario ad alto livello che si tiene in data odierna. Le azioni proposte nella comunicazione mirano a migliorare la misurazione del progresso nazionale integrando lo strumento di misura dell’attività economica attualmente più conosciuto, ossia il prodotto interno lordo (Pil). Stavros Dimas, commissario europeo per l’Ambiente, ha dichiarato:”Per far fronte alle sfide del Xxi secolo abbiamo bisogno di politiche più integrate e più trasparenti. Per poter elaborare queste politiche abbiamo bisogno di valutare meglio dove siamo, dove vogliamo andare e come possiamo arrivarci. Per cambiare il mondo, dobbiamo cambiare la nostra maniera di concepirlo e per questo bisogna andare oltre il Pil. ” Integrare il Pil - In occasione del seminario odierno la Commissione propone misure per integrare il prodotto interno lordo (Pil), al fine di orientare le nostre politiche verso una crescita "verde" e verso una società inclusiva, a bassa emissione di carbonio ed efficiente nell’uso delle risorse. Le azioni proposte nella comunicazione rappresentano il seguito pratico della conferenza "Beyond Gdp" (al di là del Pil) tenutasi nel novembre 2007. Il Pil viene utilizzato per elaborare previsioni economiche e permette confronti nel tempo e tra paesi. Si tratta di uno strumento concettualmente ben definito, semplice e chiaro, che ha superato la prova del tempo. Il Pil non è stato concepito per essere uno strumento di misura del benessere. Non tiene conto di talune questioni di importanza vitale per la qualità della nostra vita, quali un ambiente sano, la coesione sociale o la misura della felicità individuale. Non si tratta di un indicatore sufficiente per attuare politiche moderne, che consentano di perseguire obiettivi sociali e ambientali. Questo aspetto è ancora più problematico se il Pil viene considerato la sola misura del progresso. La comunicazione illustra cinque azioni che rappresentano il prossimo passo pratico per andare al di là del Pil: nel 2010 verrà presentata una versione pilota di un indice ambientale che consentirà di valutare il progresso compiuto nei principali settori della politica e della tutela ambientali. L’indice includerà aspetti quali le emissioni di gas serra, il deterioramento del paesaggio naturale, l’inquinamento atmosferico, l’utilizzo dell’acqua e la produzione di rifiuti; la Commission intensificherà gli sforzi miranti a produrre più rapidamente i dati ambientali e sociali. Attualmente i dati sono spesso pubblicati a distanza di due o tre anni, mentre i dati economici essenziali sono diffusi entro poche settimane. L’obiettivo della Commissione è sviluppare informazioni a sostegno delle decisioni politiche quasi in tempo reale; relazioni più accurate su distribuzione e diseguaglianze consentiranno una migliore definizione delle politiche in materia di coesione sociale ed economica; la Commissione svilupperà una tabella europea di valutazione dello sviluppo sostenibile per permettere di determinare le tendenze ambientali e il benchmarking delle migliori pratiche. La tabella di valutazione sarà basata su un insieme già esistente di indicatori dello sviluppo sostenibile; - La Commissione lavora all´integrazione del Pil e dei conti nazionali, che presentano la produzione, il reddito e la spesa nell´economia, con una contabilità ambientale e sociale. Parlando alla cerimonia di apertura, il commissario Dimas ha espresso l’augurio che queste azioni portino alla pubblicazione di un indice della sostenibilità ambientale in parallelo ai dati del Pil. Contesto - Il prodotto interno lordo (Pil) è lo strumento macroeconomico più conosciuto di misurazione della performance dell´economia di mercato di un paese. Sebbene per sua natura e scopo non costituisca una misura di benessere, è diventato un indicatore di sostituzione di progresso sociale e di progresso tout court. Il Pil non misura la sostenibilità ambientale o l´inclusione sociale e occorre tenere conto di questi limiti per trovare soluzioni adeguate per orientare le nostre economie. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA INTENDE PROMUOVERE LE NORME DI SICUREZZA FERROVIARIA E CONTROLLARNE L’ATTUAZIONE  
 
 Bruxelles, 9 settembre 2009 - Alla conferenza “Railway safety: the way forward”, che si è tenuta ieri a Bruxelles, la Commissione europea ha riesaminato le norme di sicurezza ferroviaria nonché la qualità della loro attuazione e prenderà in considerazione tutte le opportunità per migliorarle, se necessario. Alla conferenza hano partecipato0, oltre ad Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, Altero Matteoli, ministro italiano dei trasporti e delle infrastrutture, e Brian Simpson, presidente della commissione “Trasporti e turismo” del Parlamento europeo. La conferenza è stata convocata a seguito dell’incidente verificatosi il 29 giugno a Viareggio, dove un treno merci è deragliato e un carro merci è esploso provocando numerose vittime. Il vicepresidente Antonio Tajani, responsabile dei trasporti, ha dichiarato: “Anche se il livello globale della sicurezza ferroviaria nell’Unione europea è elevato, la tragedia di Viareggio ci ricorda che non possiamo mai permetterci di avere una fiducia eccessiva nel settore della sicurezza. Personalmente ritengo che sia possibile innalzare ulteriormente i nostri livelli di sicurezza grazie a due elementi importanti: in primo luogo, dovremmo orientarci verso un sistema che comprenda anche controlli dei carri ferroviari a distanza; in secondo luogo, occorre rafforzare i poteri dell’Agenzia ferroviaria europea, ad esempio consentendo che prenda parte alle indagini condotte a livello nazionale in seguito agli incidenti”. Attualmente, per ragioni pratiche ed economiche la stessa infrastruttura ferroviaria è utilizzata sia per il trasporto merci sia per il trasporto passeggeri. Il traffico misto deve essere gestito garantendo i livelli massimi di sicurezza e l’infrastruttura e il materiale rotabile devono essere sottoposti a un’adeguata manutenzione. La Commissione è impegnata a migliorare le norme di sicurezza per le ferrovie elaborando e attuando regole di sicurezza e requisiti tecnici. A seguito della tragedia di Viareggio, la Commissione ritiene tuttavia appropriato riesaminare le norme e le pratiche di sicurezza nel settore ferroviario così come la qualità della loro attuazione, valutando le possibilità di migliorarle. Oggi la Commissione ha pubblicato anche una relazione riguardante l’attuazione della direttiva sulla sicurezza ferroviaria e delle direttive sull’interoperabilità ferroviaria. La conferenza riunisce i rappresentanti dei governi degli Stati membri, delle autorità nazionali incaricate della sicurezza, degli organismi investigativi nazionali, dell’industria ferroviaria, dell’Agenzia ferroviaria europea e della Commissione. Il programma della conferenza è stato strutturato in modo da trattare tutti gli aspetti riguardanti la sicurezza ferroviaria, oltre a quattro temi principali: la sicurezza a livello di infrastrutture e operazioni; la sicurezza a livello dei veicoli; la sicurezza a livello delle merci trasportate; la vigilanza e le indagini. .  
   
   
BUZEK A STOCCOLMA PER IMPOSTARE IL LAVORO CON LA PRESIDENZA DI TURNO  
 
Bruxelles, 9 settembre 2009 - La settimana prossima pronuncerà il vero discorso d´inaugurazione della sua presidenza. Nel frattempo Jerzy Buzek ha visitato il premier svedese Fredrik Reinfeldt, presidente di turno del Consiglio dell´Unione europea, per impostare i lavori dei prossimi mesi in vista delle importanti scadenze comuni: le misure anti-crisi, il vertice sul clima di Copenaghen, la rielezione della Commissione europea. Nella sua visita a Stoccolma di venerdì 4 settembre il presidente del Parlamento ha incontrato anche il Parlamento svedese e il suo portavoce Per Westerberg, il Ministro per gli affari europei Cecilia Malmström, e il Re di Svezia Carlo Xvi Gustavo (nella foto). La cooperazione con la presidenza di turno è più importante che mai in un momento politico delicato come questo, in cui i due ´bracci´ legislativi dell´Unione avranno decisioni delicate da prendere insieme, dalla politica d´immigrazione e asilo. .  
   
   
BARROSO INCONTRA I GRUPPI POLITICI PER CHIEDERE SOSTEGNO ALLA SUA RIELEZIONE  
 
Bruxelles, 9 settembre 2009 - Giovedì di questa settimana i leader dei gruppi politici del Parlamento decideranno se dare in settembre il voto di fiducia a José Manuel Barroso per un nuovo mandato come Presidente della Commissione europea, o rimandare. Fra lunedì e mercoledì Barroso incontrerà i membri di tutti i gruppi, per esporre il suo programma e convincerli a sostenerlo. Rielezione in sospeso Il 9 luglio scorso, i 27 Governi europei hanno formalmente confermato il loro supporto a Barroso per un secondo mandato alla testa della Commissione europea. Ma, perché la nomina sia effettiva, serve il via libera del Parlamento europeo. La rielezione di Barroso non incontra il favore di tutti i gruppi politici, per questo i deputati hanno preferito rimandarla all´autunno, chiedendo un programma dettagliato sulla base del quale valutare il candidato. Ora i capigruppo devono decidere se mettere il voto all´ordine del giorno della prossima sessione plenaria (il 16 settembre), o rimandarla ancora. Fiato sospeso, quindi, fino a giovedì 10, quando la Conferenza dei Presidenti stabilirà l´agenda definitiva della seduta. In vista di questa decisione, Barroso incontrerà tutti i gruppi politici, per rispondere ai dubbi e le domande dei deputati e cercare di assicurarsi una maggioranza ampia in suo favore. Settimana scorsa, il presidente uscente ha pubblicato il documento "Orientamenti politici per la prossima Commissione", in cui espone il suo programma e la sua visione dell´Europa, come richiesto da diversi gruppi al Parlamento. Fra le altre priorità, Barroso vede la necessità "di una partnership speciale fra la Commissione e il Parlamento", per esempio attraverso un maggiore coinvolgimento della la Conferenza dei Presidenti dei gruppi parlamentari nelle attività dell´esecutivo. Incontri con i gruppi politici: il programma - Il primo gruppo a parlare con il presidente Barroso sarà quello dei Conservatori e Riformisti europei (Ecr), oggi lunedì 7 alle 18. 30. Ecr ha già espresso il suo sostegno all´attuale presidente. Martedì 8, sarà la volta del Partito Popolare Europeo, il gruppo da cui Barroso proviene, alle 15:00, e - alle 17:30 - della Sinistra Unita/verdi nordici. Il giorno cruciale sarà mercoledì, quando il candidato incontrerà i due gruppi che non hanno ancora deciso se appoggiare la sua rielezione: i Socialisti e Democratici alle 10:00 e l´Alleanza dei Liberali e Democratici alle 14:00. Alle 16:30 sarà il turno dei Verdi, che hanno promosso una campagna di comunicazione contro la candidatura di Barroso. Il ´tour parlamentare´ si chiuderà alle 19:00 con la riunione con il gruppo più euroscettico, ´Europa della Libertà e della Democrazia´ (Efd). Europarltv. Eu trasmetterà un resoconto dettagliato degli incontri. Come si elegge la Commissione europea - Gli altri membri della Commissione verranno nominati solo dopo il voto di fiducia del Parlamento al Presidente. Sono i Governi nazionali a proporre il nome del proprio commissario (uno per Paese), "d´accordo con il Presidente della Commissione" - specifica il Trattato. Una volta conferite le nomine, la lista completa dev´essere approvata dal Consiglio, ovvero l´insieme dei governi (probabilmente il 29-30 ottobre), e poi dal Parlamento. Prima di votare la fiducia all´insieme del collegio dei commissari, il Parlamento effettua audizioni individuali a ogni candidato, per verificarne le competenze e vedere se le sue priorità politiche coincidono con quelle dell´aula. Se il Parlamento esprime parere negativo su un candidato, è prassi che questi si dimetta per non intralciare la nomina della Commissione nel suo insieme. .  
   
   
CONFERENZA ECHALLENGES E-2009  
 
 Istanbul, 9 settembre 2009 - Dal 21 al 23 ottobre si terrà a Istanbul (Turchia) la conferenza eChallenges e-2009. La diciannovesima edizione dell´evento mira a stimolare l´assorbimento rapido dei risultati della ricerca e sviluppo (R&s) da parte dell´industria e in particolare dalle piccole e medie imprese (Pmi). L´evento affronterà anche l´apertura dello Spazio europeo della ricerca (Ser) ad altri paesi del mondo. I temi centrali dell´e-2009 sono: tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) per le reti di imprese e l´identificazione a radio frequenza (Rfid); e-government ed e-democrazia; servizi e-health per i cittadini; ambienti di lavoro collaborativi; laboratori viventi; biblioteche digitali; contenuti intelligenti e semantica; informatica ad alto rendimento; e-infrastrutture; organizzazioni messe in rete, intelligenti e virtuali; mobilità; gestione della sicurezza e dell´identità; apprendimento assistito dalla tecnologia e competenze Tic. Inoltre, il 20 ottobre la rete Ideal-ist organizza un evento di mediazione che anticiperà la conferenza. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Echallenges. Org/e2009/ .  
   
   
BULGARIA, CREDITI DETERIORATI IN CRESCITA  
 
Sofia, 9 settembre 2009 - La Banca Nazionale Bulgara sostiene che nel Paese europeo l´ammontare dei crediti deteriorati è cresciuto del 159 per cento su base annua durante il mese di luglio. Oltre a questo, significativo, elemento, la massima istituzione monetaria bulgara ricorda che il numero dei crediti deteriorati rispetto al complessivo ammontare dei finanziamenti, ha superato la soglia psicologica del 5 per cento, toccando il 5,1 per cento, dice la "Sofia News Agency". Su base mensile, l´incremento è stato invece dell´8,5 per cento. .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI AGOSTO 2009  
 
Roma, 9 settembre 2009 - Nel mese di agosto 2009 si è registrato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 7. 000 milioni, rispetto ad un saldo negativo di 5. 546 milioni realizzato nel mese di agosto del 2008. Nei primi otto mesi del 2009 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 61. 000 milioni, superiore di circa 33. 100 milioni a quello dell´analogo periodo 2008, pari a 27. 868 milioni. Commento - Il fabbisogno del settore statale del mese di agosto 2009, rispetto allo stesso mese del 2008, ha registrato incassi fiscali sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno, beneficiando tra l´altro del recupero di gettito slittato dal mese di luglio per effetto dello spostamento dei termini di versamento per i contribuenti soggetti agli studi di settore. Dal lato dei pagamenti il saldo del mese sconta maggiori erogazioni alle Regioni connesse all´attribuzione, nei termini previsti dalla nuova normativa sulla tesoreria unica, di risorse proprie riferite all´autoliquidazione di luglio, nonché alla decisione di sblocco di trasferimenti su partite relative ad anni pregressi. .  
   
   
ALTE PROFESSIONALITÀ E RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI INDICAZIONI OPERATIVE NELLA CIRCOLARE DELL’INTERNO  
 
 Roma, 9 settembre 2009 - La legge sulla sicurezza entrata in vigore lo scorso 8 agosto ha introdotto alcune norme che riguardano il tema dell´immigrazione. Il Dipartimento per le libertà civili e l´immigrazione-Direzione centrale per le politiche dell´immigrazione e dell´asilo ha diramato il 27 agosto scorso una circolare con indicazioni operative su alcuni specifici argomenti riguardanti, fra l’altro: la sottoscrizione dell´accordo di integrazione (condizione essenziale per il rilascio del permesso di soggiorno); facilitazioni per studenti stranieri che abbiano conseguito in Italia alte professionalità; una nuova formulazione dell´articolo del Testo unico sui ricongiungimenti familiari. Scaduto il permesso di soggiorno per motivi di studio, gli studenti stranieri con dottorato o master universitario di 2° livello, possono richiedere un permesso di soggiorno per attesa occupazione, qualora non abbiano ancora un´attività lavorativa; se invece hanno già una proposta di assunzione, possono richiedere che il permesso di soggiorno sia convertito in permesso per motivi di lavoro. È previsto che lo straniero richiedente il ricongiungimento familiare dimostri la disponibilità "di un alloggio conforme ai requisiti igienico sanitari, nonché di idoneità abitativa" e si ribadisce l´esclusiva valenza delle norme nazionali relative alla famiglia monogamica, per cui il richiedente già regolarmente soggiornante dovrà dimostrare di non avere altro coniuge sul territorio nazionale, esibendo allo Sportello Unico per l´Immigrazione lo stato di famiglia rilasciato dal comune di residenza. In particolare: 1) L´art. 1 c. 25 aggiunge al T. U. L´art. 4 bis, inserendo la sottoscrizione dell´accordo di integrazione, da parte dello straniero, quale condizione essenziale per il rilascio ed il rinnovo del permesso di soggiorno. 2) L´art 1 c. 22 lett. Q), rivolto a facilitare la permanenza sul territorio nazionale degli studenti stranieri che hanno conseguito in Italia il dottorato o il master universitario di 2° livello, consente alla scadenza del permesso di soggiorno per motivi di studio: di iscriversi, per 12 mesi, nell´elenco anagrafico previsto dall´art. 4 del Regolamento al Dpr 7. 7. 2000 n. 442, che permette di richiedere un permesso di soggiorno per attesa occupazione nel caso in cui lo studente non abbia ancora un´attività lavorativa; di richiedere, nel caso in cui lo studente abbia già una proposta di assunzione, la conversione del permesso di soggiorno per motivi di studio in quello per motivi di lavoro, presentando domanda allo Sportello Unico per l´Immigrazione ed utilizzando la modulistica informatizzata già in uso. 3) L´ art. 1, c. 22 lett. R), introduce per le categorie di lavoratori stranieri altamente qualificati la possibilità di sostituire la richiesta di nulla osta al lavoro, con una semplice comunicazione allo Sportello Unico per l´Immigrazione della proposta di contratto da parte del datore. È tuttavia necessario che il datore abbia sottoscritto con il Ministero dell´Interno un apposito protocollo d´intesa, nel quale si impegni a garantire l´osservanza delle disposizioni vigenti in materia di assunzione di lavoratori extracomunitari, con particolare riferimento alla capacità economica richiesta. I datori di lavoro interessati dovranno presentare apposita istanza al Ministero dell´Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l´Immigrazione. Di conseguenza la procedura semplificata sarà utilizzabile solo dai datori di lavoro che abbiano sottoscritto il citato protocollo, mentre la procedura già in uso continuerà ad essere utilizzata in tutti gli altri casi. 4) La nuova formulazione dell´art. 29 del T. U. Incide su alcuni requisiti soggettivi ed oggettivi previsti per l´accoglimento delle relative istanze da concludersi entro il nuovo termine di 180 giorni. L´art. L, c. 19, lett. A, (che sostituisce il comma 3 lett. A dell´art. 29), prevede che lo straniero che richiede il ricongiungimento familiare dimostri la disponibilità "di un alloggio conforme ai requisiti igienico sanitari, nonché di idoneità abitativa, accertati dai competenti uffici comunali". Gli Sportelli Unici debbono quindi acquisire, per le istanze presentate a far data dall´entrata in vigore della nuova normativa, un certificato rilasciato dalle autorità comunali che attesti entrambi i requisiti. 5) L´art. 1, comma 22 lett. S, inserisce all´art. 29, dopo il comma 1 bis, il comma 1 ter, che ribadisce l´esclusiva valenza delle norme nazionali relative alla famiglia monogamica e stabilisce espressamente il divieto di ricongiungere più coniugi per la stessa persona; in particolare: per quanto concerne il divieto di ricongiungimento, di cui all´art. 29, comma 1 lett. A) (coniuge), il richiedente, già regolarmente soggiornante, dovrà dimostrare di non avere altro coniuge sul territorio nazionale, esibendo allo Sportello Unico per l´Immigrazione lo stato di famiglia rilasciato dal comune di residenza; per quanto concerne il divieto di cui all´art. 29 comma 1 lett. D) (genitore), lo straniero che presenta istanza di ricongiungimento per il proprio genitore dovrà produrre il certificato di matrimonio di quest´ultimo. Nel caso si accerti la presenza del predetto coniuge in Italia, dovrà essere verificata l´assenza di un ulteriore vincolo matrimoniale dello stesso. 6) L´art. 1, comma 22 lett. T, (che sostituisce il comma 5 dell´art. 29), comporta la possibilità per il genitore naturale di ricongiungersi al figlio minore, già regolarmente soggiornante in Italia con l´altro genitore, purché dimostri il possesso dei requisiti di alloggio e reddito. Ai fini della sussistenza di tali requisiti si tiene conto del possesso degli stessi da parte dell´altro genitore. Sono in corso di adozione le opportune modifiche alla modulistica in uso per il ricongiungimento familiare, reperibile sul sito www. Interno. It, con particolare riferimento alle istruzioni per la presentazione delle domande .  
   
   
EXPO. FORMIGONI:CON MASTERPLAN BASI PER ESPOSIZIONI FUTURE PRESENTATE IERI A PALAZZO REALE IDEE GUIDA DI COME SARA´ SITO SI È CHIUSA L´EPOCA DEGLI EXPO IN CUI SI VENIVA PER VEDERE, OGGI TUTTO SI PUÒ VEDERE STANDO COMODAMENTE SEDUTI A CASA E COLLEGANDOSI SEMPLICEMENTE AD INTERNET.  
 
Milano, 9 settembre 2009 - Con il Masterplan dell´Expo si inizia a delineare la formula nuova che dovranno avere le esposizioni universali del ventunesimo secolo. Ne è convinto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni che, ieri mattina, è intervenuto alla presentazione ufficiale del progetto che si è svolta presso Palazzo Reale a Milano. Erano presenti anche Lucio Stanca, amministratore delegato di Expo 2015 Spa, il sindaco di Milano, Letizia Moratti, il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, quello della Camera di Commercio, Carlo Sangalli, e tre membri della Consulta degli architetti, fra cui il milanese Stefano Boeri. Formigoni si è detto "soddisfatto del livello di elaborazione del progetto e della grande collaborazione intercorsa a tutti i livelli con gli architetti" ed ha sottolineato come l´Expo "saprà attirare milioni di persone per sei mesi solo nella misura in cui riuscirà a trasmettere un´esperienza di bellezza". "Si è chiusa l´epoca - ha spiegato - degli Expo in cui si veniva per vedere, oggi tutto si può vedere stando comodamente seduti a casa e collegandosi semplicemente ad internet. Vogliamo dunque che i cittadini del mondo vangano per vivere e partecipare personalmente a un´esperienza che accade in un determinato momento in un luogo preciso. Il computer è freddo, fa perdere la magia e le sensazioni che un tale avvenimento può suscitare". Sono dunque tre, secondo il presidente della Regione Lombardia, le parole chiave sulle quali costruire l´evento: la bellezza, "tratto peculiare ed inconfondibile della nostra sensibilità e della storia del nostro popolo"; la creatività, "come genialità nell´inventare e proporre qualcosa di assolutamente innovativo"; l´accoglienza, "anch´essa tipica della nostra tradizione come capacità di incontrare l´altro e di farlo sentire a casa propria". Tutto questo ovviamente deve poi ben conciliarsi con la sostenibilità ambientale nelle sue numerose sfumature: l´acqua, l´energia e la mobilità anzitutto. Entrando invece nello specifico del masterplan, Formigoni lo ha definito "innovativo, funzionale, ma soprattutto improntato alla massima flessibilità", nel senso che, così come è concepito, ha contemporaneamente ottime possibilità di adattarsi alle necessità che man mano emergeranno nella fase di avvicinamento all´Expo e di riutilizzo delle aree al termine della manifestazione stessa. "Questo progetto - ha infatti aggiunto Formigoni - non solo valorizza quel particolare pezzo di territorio su cui sorgerà, ma si inserisce in un contesto più ampio e di importanza strategica per l´intera Regione". A poca distanza sorgeranno la nuova Città della Salute (riunendo ospedale Sacco, Istituto Besta e Istituto dei Tumori) e un nuovo complesso (un insieme di funzioni residenziali, commerciali e produttive) sull´area ex Alfa di Arese, che faranno di questa zona semiperiferica uno dei centri maggiormente propulsivi e di maggiore sviluppo dell´intera Lombardia. "L´expo - ha concluso Formigoni - sarà data dalla vita e dagli avvenimenti che accadranno giorno dopo giorno e che vogliamo mettere in moto non da soli ma coinvolgendo tutti quelli che sono interessati a questo tipo di esperienza a partire proprio dalla Regioni confinanti. Perché vogliamo che l´Expo sia davvero un´esperienza indimenticabile". .  
   
   
CONGIUNTURA PIEMONTESE: NEL II TRIMESTRE 2009 ANCORA UNA FLESSIONE A DUE CIFRE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE AUTOMOTIVE E METALMECCANICA PROTAGONISTI DELLA CRISI DEL TESSUTO MANIFATTURIERO PIEMONTESE, MENTRE L’ALIMENTARE MOSTRA TIMIDI SEGNALI DI RIPRESA  
 
Torino, 8 settembre 2009 - Dopo la serie positiva avviata sul finire del 2005 e proseguita per undici trimestri consecutivi, già nel semestre conclusivo del 2008 si era manifestata l’inversione di tendenza del comparto manifatturiero piemontese. Nel I trimestre del 2009 le criticità che hanno investito il sistema economico piemontese hanno assunto i connotati di una crisi strutturale e generalizzata di tutto il sistema produttivo locale, i cui effetti si sono estesi anche al periodo aprile-giugno 2009. Il nuovo calo a due cifre della produzione industriale del comparto manifatturiero piemontese si associa, tuttavia, a risultati più incoraggianti sul fronte dei nuovi ordini, sia interni che, soprattutto, dall’estero. Nel periodo aprile-giugno 2009, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell’anno precedente) è stata di -19,4 punti percentuale, risultato migliore rispetto alla dinamica nazionale (-22,7%). La deludente performance del tessuto manifatturiero regionale si associa, tuttavia, ai risultati più confortanti degli altri indicatori congiunturali: se gli ordinativi interni registrano un lieve incremento rispetto al I trimestre del 2009 (+0,8%), sul fronte dei nuovi ordini dall’estero la tendenza positiva appare ancora più marcata (+10,4%), indice che la ripresa potrebbe ripartire proprio dalla domanda estera. Un ulteriore segnale positivo è rappresentato dall’incremento della produzione industriale rispetto al I trimestre del 2009 (+4,3%). Il fatturato delle imprese registra, invece, una contrazione media del -21,7% rispetto al periodo aprile-giugno del 2008, e anche sul fronte degli impianti si riscontra una sostanziale diminuzione della percentuale di utilizzo rispetto al dato medio degli ultimi anni. Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 151ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di luglio e agosto 2009 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno, e ha coinvolto 1. 016 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 97. 721 addetti e un valore pari a 51 miliardi di euro di fatturato. “Com’era prevedibile, l’industria manifatturiera piemontese ha subìto, anche nel Ii trimestre del 2009, una pesante battuta d’arresto - commenta Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte -. Vanno tuttavia evidenziati alcuni ‘germogli’ di ripresa congiunturale: in primo luogo, la variazione della produzione rispetto ai tre mesi precedenti è positiva; in secondo luogo, esiste un settore, quello alimentare, che continua a manifestare una crescita produttiva; infine, le previsioni degli imprenditori per il secondo semestre dell’anno sono meno pessimiste rispetto a tre mesi fa, soprattutto quelle riguardanti i mercati internazionali. Quest’ultimo dato, in particolare, testimonia ancora una volta la forza del made in Italy e la competitività dei prodotti locali sui mercati esteri, conquistata grazie alla capacità innovativa delle nostre imprese, che continuano, anche in questo momento di difficoltà, a dar vita a produzioni di qualità, vera chiave per la ripresa che tutti auspichiamo”. La brusca battuta d’arresto della produzione manifatturiera regionale trae origine dai deludenti risultati manifestati da quasi tutti i principali comparti. A differenza del I trimestre, quando il settore più colpito dalla crisi era quello dei mezzi di trasporto, nel periodo aprile-giugno 2009 è il comparto dei metalli a registrare la flessione più marcata (-28,6%). Fortemente negativa anche la performance della meccanica (-26,4%) e i mezzi di trasporto (-24,8%). Le difficoltà congiunturali non risparmiano i settori di chimica, gomma e plastica, ed elettricità-elettronica, che scontano rispettivamente battute d’arresto dell’ordine di 20,7 e 18,3 punti percentuale. Il trend è negativo anche per il tessile-abbigliamento che, con una contrazione dell’output del -15,0%, conferma le difficoltà degli ultimi anni. Più contenute le contrazioni degli altri settori, mentre l’alimentare, filiera storicamente anticiclica, registra il primo segnale di ripresa, con un incremento tendenziale dell’output pari al +2,2%. La performance negativa del tessuto manifatturiero regionale trae origine dalle contrazioni produttive di tutte le realtà provinciali. Vercelli, con un -25,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è il contesto territoriale che evidenzia la performance peggiore. Seguono Asti (-24,3%) e Torino (-23,0%), entrambe con flessioni superiori alla media regionale. Anche Novara subisce un calo della produzione maggiore di quello piemontese, mentre si rilevano contrazioni di intensità inferiore per le altre province. Alessandria, con un risultato del -9,7% risulta il territorio che registra la flessione di entità minore. L’indice Della Produzione Industriale - A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte, in conformità con la metodologia adottata dall’Istat, calcola un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-seats). Nel Ii trimestre 2009, l’indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 77,3 con una contrazione, come già evidenziato in precedenza, del 19,4% rispetto al Ii trimestre del 2008. L’indice della produzione corretto per giorni lavorativi (78,0) ha registrato, invece, una flessione del 19,2% (i giorni lavorativi sono stati 62 come nel Ii trimestre del 2008), mentre l’indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 72,5, riducendosi del 5,6% rispetto al periodo gennaio-marzo 2009. Le Prospettive Future - Gli imprenditori piemontesi non prevedono una ripresa nel breve periodo. L’andamento fortemente negativo dei principali indicatori economici regionali continua ad influenzare pesantemente il clima di fiducia degli operatori locali, che ipotizzano una flessione di tutti i principali indicatori anche nel semestre conclusivo del 2009. Tale quadro non si discosta dalle previsioni formulate dai principali organismi internazionali, in base alle quali la ripresa avverrà solo a partire dalla seconda metà del 2010. Il 52% degli imprenditori intervistati si aspetta per il semestre luglio-dicembre 2009 una flessione della produzione industriale, mentre solo il 16% ne prospetta una crescita; il saldo appare comunque meno negativo rispetto a quanto registrato nel I trimestre dell’anno. Sfavorevoli anche le previsioni relative ai nuovi ordini: la domanda interna subirà una contrazione per il 49% degli intervistati, mentre si incrementerà solo per il 17% degli imprenditori, per un saldo negativo tra ottimisti e pessimisti pari a 32 punti percentuale; sul complementare fronte dei nuovi ordini dall’estero le quote di pessimisti ed ottimisti sono pari rispettivamente al 40% e al 15%, dando luogo ad un saldo di opinione negativo per 25 punti percentuale. Si sottolinea, tuttavia, come su entrambi i fronti si assista ad un miglioramento dei saldi di opinione rispetto alla rilevazione precedente. L’occupazione è prevista stabile dal 64% degli imprenditori, mentre i prezzi di vendita sono previsti in diminuzione, registrando un saldo ottimisti-pessimisti pari al 29%. .  
   
   
LA SARDEGNA IN MISSIONE A MOSCA  
 
 Cagliari, 9 Settembre 2009 - La delegazione, composta dal Presidente Ugo Cappellacci, dall’Assessore della Cultura Maria Lucia Baire e dal Presidente della Sfirs Antonio Tilocca, si è articolata su 4 direttrici principali: Promozione della Sardegna attraverso la partecipazione alla Fiera internazionale del Libro; Incontro con il Governo della regione di Yaroslavl finalizzato alla sottoscrizione di un protocollo di intesa per sviluppare i rapporti economici fra le due Regioni; Incontri con operatori del settore del trasporto aereo interessati a valutare la possibilità di intensificare i voli charter e ad istituire un collegamento diretto tra Sardegna – Russia; Incontri con Ccir (Camera di Commercio Italo Russa), Ice, Tour Operators locali e Ambasciatore d’Italia finalizzati ad incrementare le relazioni economiche in particolare nel settore turistico fra la Sardegna e la Russia. Nell’ambito della Fiera del Libro (Moscow International Book Fair), il Presidente della Ras Ugo Cappellacci accompagnato dall’Assessore alla Cultura Maria Lucia Baire, hanno inaugurato lo stand della Regione Sardegna che ha ospitato una selezione di volumi prestigiosi, contributo degli editori sardi. Nello spazio fieristico, particolarmente apprezzato dagli ospiti, libri e carte antiche, pubblicazioni della Regione e brochure, e un video promozionale, hanno rappresentato e presentato la storia, la cultura, l’ambiente, l’arte, il patrimonio e la società sarda. I volumi, selezione messa a disposizione da oltre 15 tra editori ed enti culturali, sono stati omaggio della Regione alla Biblioteca Statale di Mosca. Successivamente il Presidente della Regione Cappellacci ha fatto rotta, invitato del locale Governatore, su Yaroslval, capoluogo della omonima regione sita a circa 300 Km a nord di Mosca. Nella sede del Governo locale si sono svolti una serie di incontri con le Istituzioni e gli imprenditori. A Yaroslval si sono gettate le basi per la firma di un protocollo di intesa per lo sviluppo dei rapporti economici tra le due regioni. Il Governatore di Yaroslavl, Sergej Vachrukov, ha evidenziato l’importanza di una conclusione positiva della vicenda Legler che costituirebbe un avvio concreto della collaborazione economica fra le due regioni. Il Presidente Ugo Cappellacci ha dal canto suo ha ribadito che, scontata la necessità del rispetto delle procedure previste dalle norme italiane per la conclusione della vicenda, la Ras è pronta a contribuire attraverso tutti gli strumenti di norma per sostenere la positiva conclusione della vicenda Legler con la finalità di incrementare i livelli occupativi regionali nel settore tessile in particolare. Al termine dei lavori le parti si sono scambiate le rispettive proposte di protocollo di intesa che saranno definite nell’ambito dell’incontro che si svolgerà a Cagliari nei prossimi mesi. Durante la permanenza a Mosca si è tenuto inoltre un incontro con il management della compagnia aerea S7, che dopo Aeroflot è la compagnia aerea più importante della confederazione Russa, che opera collegamenti fra 80 città tra cui diversi scali europei. Con i manager della compagnia si è discusso e lavorato alla costruzione di un’ipotesi operativa di istituzione di un collegamento diretto Mosca - Cagliari. Il Presidente ed il suo staff hanno infine incontrato il direttore della sede Enit di Mosca, Dott Carlo Biraschi, e successivamente il direttore e il vice direttore della Camera di Commercio Italo Russa con i quali si è convenuto sull’opportunità di organizzare una serie di eventi promozionali a Mosca nelle più importanti città della Russia. Al termine della permanenza a Mosca si è svolto un importante colloquio con l’Ambasciatore d’Italia, Vittorio Caludio Surdo, che si è reso disponibile a fornire ogni supporto necessario alle attività che la Ras vorrà effettuare a Mosca e in Russia più in generale. Con l’Ambasciatore si è presa in considerazione l’opportunità di istituire il consolato russo in Sardegna. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA LOIERO APRE A REGGIO IL PRIMO DEI CINQUE INCONTRI SULLA PROGRAMMAZIONE UNITARIA  
 
Reggio Calabria, 9 ssettembre 2009 “Inizia oggi un percorso che ci vedrà presenti nelle cinque province per spiegare ai calabresi in maniera chiara ciò che è stato fatto in questi anni, come vogliamo usare i fondi europei per il periodo 2007- 2013 e come abbiamo usato quelli precedenti 2000-2006”. Con queste parole il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - ha aperto a Reggio Calabria, nelle sale del Palazzo della Provincia, il primo dei cinque incontri territoriali per la Programmazione regionale unitaria 2007-2013. Al tavolo, oltre al presidente Loiero, erano presenti il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova, gli assessori regionali alla Programmazione nazionale e comunitaria, Mario Maiolo, alle Riforme e al Personale, Liliana Frascà, al Bilancio e ai Trasporti, Demetrio Naccari Carlizzi, e all’Urbanistica Michelangelo Tripodi. Presenti anche l’assessore comunale al Turismo e Spettacolo Calabria Vincenzo Sidari, il vicepresidente della Provincia Gesualdo Costantino, i dirigenti generali del Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria, Salvatore Orlando, e del Dipartimento Urbanistica, Rosari Amantea. Per l’assessore Maiolo “la fase di programmazione si chiude nel migliore dei modi. Il Programma per noi rappresenta il piano di tutti i calabresi, la prospettiva a cui lavorare per cambiare un sistema clientelaree affrontare la sfida della trasparenza nella gestione dei fondi comunitari”. La nostra – ha detto infine Maiolo – è sempre stata un’azione concreta, fatta di opere e iniziative reali”. .  
   
   
GIUNTA DELLA PUGLIA, PELILLO: "VIA LE TASSE SULLA BENZINA"  
 
Bari, 9 settembre 2009 - La Giunta Regionale ha approvato ieri il rendiconto di gestione 2008 e l’assestamento di bilancio con l’unica variazione per il 2009. “L’avanzo di amministrazione – come è stato detto dall’assessore Michele Pelillo in conferenza stampa dopo la seduta – è leggermente superiore alle aspettative e assomma a circa 12 milioni di euro. Segno che il bilancio predisposto l’anno scorso era solido e fatto bene. La cifra servirà principalmente a coprire il disavanzo della sanità, che è modesto e che è di circa 7 milioni di euro, dopo i conteggi sui preconsuntivi delle Asl”. “Dal primo novembre sarà abolita l’addizionale Irab sulla benzina e stiamo lavorando, verificandola in sede di bilancio di previsione 2009, la riduzione delle altre addizionali regionali. L’abolizione della tassa sulla benzina, che è a cadenza mensile, porterà un minimo di sollievo nelle tasche delle famiglie che devono fare i conti con la crisi”. Pelillo ha anche annunciato interventi straordinari: “il ministro Gelmini ha tagliato indiscriminatamente i fondi al sistema universitario pugliese. Avremmo potuto ignorare il grido di dolore degli atenei costretti a tagliare l’offerta formativa, lasciando sulle spalle di famiglie e studenti il peso delle scelte governative, invece abbiamo deciso di finanziare con 10 milioni di euro le università per non perdere competitività in questo settore strategico. Ci attendiamo dal mondo accademico un cenno di riscontro in tal senso”. Altri sono gli interventi straordinari: 200mila euro per l’immediata riapertura del Teatro Petruzzelli e 200 mila euro per un comune in difficoltà come Taranto per assicurare la vigilanza davanti alle scuole materne e elementari. .  
   
   
SARDEGNA: BILANCIO PRS E FINANZIARIA 2010, IERI IL VERTICE CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E LE AUTONOMIE LOCALI  
 
Cagliari, 9 Settembre 2009 - "La persona al centro del Programma regionale di sviluppo e della prossima Finanziaria, per far ripartire la Sardegna attraverso lo sviluppo del territorio, il rilancio dell´impresa e la formazione". E´ quanto ha affermato l´assessore regionale della Programmazione e Bilancio, Giorgio La Spisa, incontrando le associazioni di categoria in merito alla presentazione della bozza del Prs e della Finanziaria. "Siamo entrati nella fase finale della concertazione - ha spiegato l´assessore - partiamo dal fattore umano, proponendo una finanziaria leggera che in pochi punti e senza norme intruse razionalizzi e riqualifichi la spesa e puntiamo su un Prs che tenga conto delle diverse esigenze riscontrate nei territori. "Si tratta di una impostazione di governo e di una programmazione che caratterizzeranno questa legislatura - ha continuato La Spisa - si punta a risanare davvero il bilancio con una finanziaria che a fronte del nuovo regime di entrate che sarà in vigore dal 2010 si ritroverà con un "tesoretto" di trecento milioni netti da utilizzare in modo oculato e da condividere attraverso la concertazione. Pensiamo di poter destinare circa cento milioni all´anno per l´istruzione, la formazione e la ricerca, altrettanti per le attività produttive e per le politiche sociali. Per il sostegno alle imprese è prevista la creazione di un fondo di garanzia al quale saranno destinati centocinquanta milioni di euro. "Vedremo insieme - ha concluso l´assessore della Programmazione - come utilizzare i fondi a disposizione; la bozza sulla quale stiamo ragionando attraverso la concertazione è la stessa che hanno le forze politiche e la Giunta. Chiedo a tutti di non pensare esclusivamente al proprio settore ma pensare allo sviluppo generale della Sardegna". Dai rappresentanti delle associazioni di categoria oltre alle proposte sulle diverse azioni da intraprendere sono arrivati apprezzamenti per il metodo e condivisione per gli indirizzi programmatici illustrati dall´assessore. Bozza Prs e Finanziaria 2010 - Incontro con le Autonomie Locali "Un incontro molto positivo che ha segnato l´inizio di un percorso comune per quanto concerne i trasferimenti delle risorse alle Autonomie Locali e un allargamento delle maglie del patto di stabilità". E´ quanto ha affermato l´Assessore Regionale della Programmazione e Bilancio, Giorgio La Spisa, incontrando le Autonomie Locali in merito alla presentazione della bozza del Prs e della Finanziaria. "Puntiamo su una Finanziaria molto snella – ha spiegato l´assessore - che in 4 articoli sia capace di razionalizzare le risorse in funzione delle reali esigenze dei territori. "Non vogliamo fare una legge Omnibus – ha concluso l´assessore della Programmazione – e poi spalmare i fondi a pioggia, ma abbiamo intenzione di operare per obiettivi strategici". I rappresentanti delle autonomie locali, ribadendo l´esigenza di una maggiore attenzione verso le zone interne, soprattutto per quanto concerne il Prs e rilanciando la vertenza sul credito del Fondo Unico, hanno apprezzato il fatto che la Regione si stia impegnando a fondo per dare alla Sardegna una Finanziaria e un Programma di Sviluppo Regionale nei tempi previsti dalla legge e in netto anticipo rispetto agli anni scorsi. .  
   
   
FVG: COSTITUITA COMMISSIONE REG. POLITICHE SOCIALI  
 
Trieste, 9 settembre 2009 - Su proposta dell´Assessore regionale alla salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, il 2 settembre, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha deliberato di costituire la Commissione regionale per le politiche sociali, che rimarrà in carica per tutta la durata della legislatura ed è presieduta dallo stesso assessore. A farne parte sono stati chiamati: il Direttore centrale della Direzione centrale salute e protezione sociale, o un suo delegato; il Direttore centrale dell´Agenzia regionale della sanità, o un suo delegato; il Direttore del Servizio programmazione interventi sociali, o un suo delegato; Vittorino Boem, quale rappresentante designato dalla Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale; Gioacchino Francescutti, Carlo Grilli e Enrico Pizza quali rappresentanti designati dall´Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) - Friuli Venezia Giulia; Licia Rita Morsolin quale rappresentante designata dall´Unione Province Italiane (Upi) - Friuli Venezia Giulia; Giuliana Linda Pigozzo, Gianfranco Valenta e Fernando Della Ricca quali rappresentanti designati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul territorio regionale; Ferdinando Rizzi quale rappresentante designato dal Coordinamento delle associazioni dei pensionati dei lavoratori autonomi (Capla); Antonio Ferronato e Keti Muzica quali rappresentanti designati congiuntamente dalle associazioni dei consumatori e degli utenti iscritte nell´elenco di cui all´articolo 5 della legge regionale 24 maggio 2004, n. 16 (Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti); Luigi Bettoli e Dario Parisini quali rappresentanti designati congiuntamente dalle associazioni di rappresentanza delle cooperative sociali; Alda Paoletti e Sergio Silvestre quali rappresentanti designati dal Comitato regionale del volontariato; Iolanda Cicuttin e Gabriella Totolo quali rappresentanti designate dall´Ordine degli assistenti sociali; Santa Zannier quale rappresentante designata dalla Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna; Mario Brancati e Ernesta Maran Tam quali rappresentanti designati dalla Consulta regionale delle associazioni dei disabili; Hubert Perfler e Roberto Trovò quali rappresentanti designati congiuntamente dalle associazioni di cui alla legge regionale 2 maggio 2001, n. 14 (Rappresentanza delle categorie protette presso la pubblica amministrazione); Claudio Ferri e Silvio Pagani quali rappresentanti designati dall´Unione regionale delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura del Friuli Venezia Giulia; Mario Banelli e Elio Palmieri quali rappresentanti designati dall´Associazione regionale enti d´assistenza (Area); Marco Gasparini-rudes quale rappresentante designato dall´Associazione nazionale strutture terza età (Anaste); Manlio Fabris e Dario Rinaldi quali rappresentanti designati dall´Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale (Uneba); Tiziana Kert quale rappresentante designata dalla Federazione degli imprenditori socio-assistenziali (Fisa). .  
   
   
RIFLETTORI SU TRIZ, STRUMENTO DI SUPPORTO PER LE AZIENDE ARTIGIANE TRENTINE  
 
Trento, 9 settembre 2009 - Per crescere un’azienda ha bisogno di innovazione, soprattutto in periodi non favorevoli per l’economia globale. Per fare questo è utile acquisire nuovi strumenti e affinare quelli già esistenti. È questa la sfida che Ceii Trentino, con il supporto dell’Assessorato Provinciale all’Industria, Artigianato e Commercio e in collaborazione con l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, lancia per il secondo anno alle imprese locali. Visto il successo della precedente edizione, anche nel biennio 2009/2010 è proposto un bando di concorso. In palio c’è l’opportunità di sperimentare Triz, una metodologia per la soluzione di problemi durante il processo di innovazione e nella fase di generazione delle idee risolutive. Il tutto viene affrontato in compagnia di esperti e da un punto di vista interdisciplinare, con incontri di gruppo e individualizzati. La scadenza per la presentazione delle domande è il 30 ottobre 2009. Di tutto questo si parlerà giovedì 10 settembre, nella Sala Rosa del Palazzo della Regione (alle ore 10. 30) quando saranno illustrate le modalità di adesione al bando. Saranno presenti l’Assessore all’Industria, Artigianato e Commercio Alessandro Olivi, il presidente di Ceii Trentino Ilos Parisi e il nuovo presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia Autonoma di Trento Roberto De Laurentis. Gli approfondimenti tecnici, invece, saranno a cura di Emanuele Gecele (Ceii Trentino) e Filippo Silipigni (Alintec - Politecnico di Milano). Dieci i progetti che verranno selezionati secondo la valutazione di un’apposita commissione tecnica. In palio l’opportunità di collaborare con specialisti operanti in ambito universitario al fine di utilizzare Triz per migliorare i prodotti, i processi o i servizi, per valorizzare le tecnologie già esistenti in azienda o per sviluppare nuovi prodotti/servizi. Con Triz si intende aprire la strada ad un’innovazione continua e sistematica: una via che la piccola impresa artigiana ha più difficoltà ad imboccare, ma che può essere spianata dalla creatività e dalla passione dell’imprenditore. La teoria che sta alla base, nata dall’analisi di migliaia di brevetti, è infatti quella di un potente strumento per pianificare e gestire il processo di innovazione eliminando le inefficienze che tipicamente si verificano con un approccio tradizionale. In sintesi, Triz si rivela essere un importante modello che prevede azioni di studio continuativo e sistematico del mercato e della sua dinamica evolutiva, così da utilizzare tecnologie esterne all’azienda e creare un sistema di relazioni con centri di ricerca privati e pubblici. .  
   
   
NON ABBANDONARE CHI PERDE IL LAVORO  
 
Trieste, 9 settembre 2009 - "Ci sono troppe persone che vivono una situazione d´estrema difficoltà e che non possono essere abbandonate a se stesse: la comunità deve farsene carico non con mere soluzioni assistenziali bensì coinvolgendoli in lavori utili per il territorio in cui vivono". Commenta i dati ufficiali dell´Agenzia regionale del lavoro, Paolo Pupulin. E si preoccupa, il consigliere regionale del Partito Democratico, dato che a fine anno "raggiungeremo la cifra di 30 mila disoccupati con un incremento nel biennio di oltre il 35%. E di fronte a questo, l´unica affermazione chiara del presidente Renzo Tondo e dell´assessore al Lavoro Alessia Rosolen è stata che non bisogna fasciarsi la testa, perché i numeri sarebbero modesti. "Probabilmente, prosegue Pupulin, non si accorgono che dietro a questi freddi numeri (che parlano, oltre ai disoccupati, di 5 mila lavoratori in mobilità, cioè senza rapporto di lavoro, 8 mila dipendenti in cassa integrazione straordinaria, 25 mila in cassa ordinaria in aziende con significative cadute di ordini, di 2. 500 in cassa in deroga dipendenti di aziende artigiane, del commercio e dei servizi) ci sono persone e famiglie che non ce la fanno a far fronte ai loro impegni di tutti i giorni. "Spero che l´Esecutivo sappia che il trascinarsi della situazione sta determinando ritardi significativi nella corresponsione dei trattamenti previsti, di cui in alcune realtà si sono fatte carico le amministrazioni locali più sensibili, che avevano nei loro bilanci preventivato poste per intervenire nei casi più dolorosi. Ma è evidente che si tratta di soluzioni limitate e a corto di risorse. "Nelle dichiarazioni degli stessi amministratori regionali, annota ancora l´esponente di opposizione, è completamente scomparso il sostegno ai lavoratori precari rimasti senza contratto di lavoro. Da quello che è dato sapere, finora non sono state avviate quelle erogazioni a favore dei precari licenziati che erano state decise nella manovra anti-crisi ancora parecchi mesi fa. "L´unico segnale che è possibile condividere riguarda l´ipotesi di estendere i progetti di lavoro socialmente utile anche ai disoccupati: si tratta di una richiesta di cui mi sono fatto carico in molte occasioni, ultima quella delle variazioni di bilancio, quando avevo presentato un emendamento specifico che privilegiava nei lavori socialmente utili l´utilizzo di disoccupati senza trattamenti previdenziali e senza reddito. "Purtroppo allora Tondo e la Rosolen fecero orecchie da mercante, per non dover riconoscere che si trattava di un´emergenza destinata ad aggravarsi nel tempo. Adesso, conclude Pupulin, occorre recuperare velocemente il tempo perduto". . .  
   
   
BANCHE A SOSTEGNO LAVORATORI CONTRO CRISI  
 
Udine, 9 settembre 2009 - L´amministrazione regionale sottoscriverà con l´Associazione dei Comuni e delle Province, i gruppi bancari regionali e le rappresentanze sindacali un protocollo d´intesa che avrà alla base l´idea di condividere e aggiornare le azioni poste in essere dagli istituti di credito a favore dei lavoratori coinvolti nelle crisi occupazionali; il protocollo consentirà inoltre la realizzazione di strumenti di informazione sulle opportunità offerte dalle singole banche, ossia di concerto con gli enti locali. La proposta, portata dall´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, è stata accolta nel corso dell´ incontro tecnico di ieri, convocato dalla Regione a Udine su richiesta di Anci, Upi e delle rappresentanze sindacali. Hanno partecipato alla riunione il presidente e il direttore dell´Anci, gli assessori provinciali, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e i dirigenti delle banche regionali (Federazione Bcc del Fvg, Friuladria-crèdit Agricole, Cassa di Risparmio Fvg, Unicredit Group). Nel corso dell´incontro sono state illustrate dall´assessore Rosolen le misure finora intraprese dall´Amministrazione regionale, in accordo con le banche, per alleviare gli effetti della crisi: la convenzione Regione - Federazione Fvg delle Bcc prevede l´anticipazione della cassa integrazione ordinaria ai singoli lavoratori su richiesta degli stessi nel caso il datore di lavoro non riesca ad anticipare quanto dovuto dall´Inps; il Fondo di garanzia di 9 milioni di euro per l´accesso al credito da parte dei lavoratori precari e in cassa integrazione straordinaria consente di richiedere un prestito garantito dalla Regione presso il Mediocredito, a un tasso d´interesse ridotto rispetto ai tassi di mercato; l´erogazione di contributi in conto capitale per le famiglie coinvolte in crisi occupazionali per il pagamento degli interessi di mora maturati sui mutui casa contratti antecedentemente alla data in vigore della Lr 11/2009. Ai rappresentanti degli istituti di credito è stato chiesto di illustrare le azioni messe in campo di propria iniziativa (senza accordi con enti pubblici) per favorire ai lavoratori coinvolti nelle crisi occupazionali condizioni vantaggiose di accesso al credito, forme di agevolazioni finanziarie, dilazioni o contributi a riguardo i mutui casa. Le banche hanno presentato le iniziative intraprese (principalmente riguardanti il microcredito, la sospensione dei mutui casa e l´anticipazione della Cassa Integrazione guadagni) per gestire le emergenze, ma hanno anche sottolineato come sia sempre più difficile, alla luce delle normative europee in materia molto rigorose, concedere credito, impegnandosi comunque a collaborare per definire quanto prima gli estremi del protocollo di intesa. .  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA: IMPEGNO REGIONE UMBRIA PER SEMPLIFICARE E VELOCIZZARE PAGAMENTI  
 
Perugia, 9 settembre 2009 - Alla ripresa delle attività istituzionali dopo la pausa estiva, l’Assessorato alle Politiche del lavoro della Regione Umbria, diretto da Maria Prodi, si è “immediatamente preoccupato di verificare l’operatività del meccanismo di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga che vede coinvolti i vari soggetti istituzionali preposti”. Sono stati promossi incontri con l’Inps regionale e la Direzione Regionale del Lavoro, spiegano dall’Assessorato, in cui sono state affrontate “le problematiche derivanti dagli accordi sottoscritti con le parti sociali, allo scopo di semplificare e velocizzare gli adempimenti necessari a consentire nei tempi più brevi possibili l’erogazione dei benefici ai lavoratori interessati”. A seguito degli accordi assunti, l’Assessorato regionale delle politiche del lavoro “ha registrato l’assicurazione che Inps e Direzione regionale del Lavoro hanno ben presente il problema trattato e faranno quanto possibile, di loro competenza, per raggiungere risultati positivi”. L’assessore regionale Maria Prodi “ha preso atto con soddisfazione dell’impegno esplicitato, assicurando analogo impegno da parte della Regione in un settore che concerne i lavoratori e che, al momento, riveste assoluta centralità”. .  
   
   
MARELLI,ROSSONI:LAVORIAMO PER SALVARE PRODUZIONE  
 
Milano, 9 settembre 2009 - "Esistono le condizioni per poter mantenere l´unità produttiva dello stabilimento Ercole Marelli Power". Così Gianni Rossoni, vicepresidente della Regione Lombardia e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, commenta l´esito dell´incontro avvenuto ieri con i rappresentanti dei lavoratori dell´azienda di Sesto S. Giovanni. Colpita da una grave crisi finanziaria, la produzione della Ercole Marelli Power soffre da tempo di enormi difficoltà riguardo la consegna dei lavori. Per i 29 dipendenti coinvolti non è ancora stata avanzata richiesta di ammortizzatori sociali: sull´azienda, infatti, è aperta una procedura fallimentare per la quale è prevista la prima udienza verso la fine di ottobre. "Seguiamo con attenzione la vicenda di questa importante realtà produttiva - ribadisce Rossoni - che da sempre rappresenta un fiore all´occhiello del tessuto imprenditoriale lombardo e compiremo ogni sforzo affinché si rimetta in moto a pieno regime la lavorazione delle turbine per centrali idroelettriche. A giorni convocherò la dirigenza della Marelli per fare anche con loro il punto della situazione". .  
   
   
DIGA DELL’ESARO, L’ASSESSORE INCARNATO REPLICA AI SINDACATI: “LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA È UNA PRIORITÀ DI QUESTA GIUNTA REGIONALE DELLA CALABRIA ”  
 
 Reggio Calabria, 9 settembre 2009 - “Appare quantomeno ingenerosa la dichiarazione sindacale di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil sul fermo dei lavori della diga dell’Esaro e sullo stato di agitazione dei lavoratori per il mancato pagamento degli stipendi, almeno nella parte riguardante la mia responsabilità di assessore regionale ai Lavori Pubblici”. È quanto afferma l’assessore Luigi Incarnato in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale. “I sindacati - ribadisce Incarnato - sanno perfettamente che hanno sempre trovato nella mia persona un interlocutore pronto e responsabile, nonché in grado di contribuire ad appianare problematiche collegate alle questioni del lavoro”. “È appena il caso di precisare - aggiunge l’assessore - che ho ricevuto comunicazione circa la proclamazione dello sciopero delle maestranze solo per conoscenza e in data 2 settembre, mentre nessuna richiesta tesa ad attivare un eventuale tavolo di trattativa è pervenuta al Dipartimento. Ciononostante ho avvertito la responsabilità di mettermi in contatto con le imprese costruttrici e con la stessa Sorical, al fine di dare soluzione alla vertenza in svolgimento”. “In ordine, poi, alla dichiarazione sindacale nella quale mi si chiede come la Regione Calabria ‘intende procedere con i lavori e se si ha la reale intenzione di portare a termine l’opera” - conclude Incarnato - mi sia consentito esprimere un sentimento di forte e grande delusione, ancorché di stupore, entrambi giustificati dal fatto che ho sempre profuso con passione tutto il mio impegno per la realizzazione della diga che continua a rappresentare una delle opere prioritarie e strategiche di questa Giunta regionale. D’altra parte, com’è a conoscenza delle stesse organizzazioni sindacali, i lavori sono in corso d’opera e di recente è stata approvata la gara per la costruzione della galleria di derivazione”. .  
   
   
TERREMOTO: DI PAOLO, PRONTO ADEGUAMENTO PREZZIARIO L´ELENCO, CON 90 NUOVE VOCI, PUBBLICATO SU SITO REGIONE  
 
L´aquila, 9 settembre 2009 - "Avevamo preso un preciso impegno, in sede di Conferenza di servizio dello scorso 27 agosto, e, tenendo fede, possiamo annunciare che è stato pubblicato sul sito della Regione Abruzzo l´elenco delle voci, con relative analisi, del secondo adeguamento del prezziario regionale". E´ quanto comunica l´assessore ai Lavori pubblici, Angelo Di Paolo, che aggiunge: "Così come richiestoci dagli ordini professionali e dalle associazioni di categoria, l´elenco riporta la proposta delle voci presentata dal Comune dell´Aquila, integrata e modificata dalla società incaricata, dopo istruttoria eseguita dagli uffici tecnici della Regione". "Quelli riportati ‘ ha spiegato ancora Di Paolo ‘ sono a tutti gli effetti valori di riferimento per le attività in corso, anche se il parere tecnico del Crta Sezione Lavori pubblici, nelle modalità e forme di legge, si avrà solo nei prossimi giorni". Sono circa 90 le voci ad integrazione del prezziario. .  
   
   
È NATO IL SITO KINDERRECHTE.IT PER PROMUOVERE I DIRITTI DELL’INFANZIA  
 
 Bolzano, 9 settembre 2009 - Compie 20 anni la Convenzione sui diritti dell´infanzia approvata dall´Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York ed entrata in vigore il 2 settembre 1990. Per celebrare questo importante anniversario l’Assessorato alla scuola e cultura di lingua tedesca in collaborazione con la Rete per la promozione dei diritti dell’infanzia (Netzwerk Kinder- & Jugendrechte) ha presentato il nuovo sito web www. Kinderrechte. It ed un concorso fotografico incentrato sugli spazi per l’infanzia. La Convenzione sui diritti dell´infanzia rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell´infanzia e nei sui 54 articoli contempla l´intera gamma dei diritti e delle libertà attribuiti anche agli adulti (diritti civili, politici, sociali, economici, culturali). La Convenzione, ratificata da 193 Stati (con la sola eccezione di Somalia e Stati Uniti) costituisce uno strumento giuridico vincolante per gli Stati che la ratificano, oltre ad offrire un quadro di riferimento organico nel quale collocare tutti gli sforzi compiuti in difesa dei diritti dei bambini. Questa mattina l’assessora provinciale alla scuola e cultura tedesca, Sabina Kasslatter Mur, ha presentato alla stampa unitamente ai responsabili del Netzwerk Kinder- & Jugendrechte il nuovo sito web www. Kinderrechte. It nel quale i giovani possono trovare utili informazioni riguardo ai loro diritti ed alle iniziative promosse dalla “Rete” per promuovere e dare spazio all’infanzia. La Rete per la promozione dei diritti dell’infanzia (Netzwerk Kinder- & Jugendrechte) è costituita dalle sei associazioni di lingua tedesca: Südtiroler Jugendring (Sjr), Südtirols Katholische Jugend (Skj), Katholische Jungschar Südtirols (Kjs), Verein für Kinderspielplätze und Erholung (Vke), Die Kinderfreunde Südtirol, Weisskreuzjugend Südtirol ma è aperta alla collaborazione di altre realtà giovanili che operano in Alto Adige. Nel corso del suo intervento l’assessora Kasslatter Mur ha sottolineato l’importanza della Convenzione ed il ruolo di primo piano che il sua Assessorato attribuisce ai giovani ed alle loro esigenze. “Dare spazio e parola ai giovani è fondamentale per renderli partecipi della vita sociale” ha sottolineato l’assessora “perché essi rappresentano la vera ricchezza e l’investimento per il futuro”. Nel corso della conferenza stampa è stato anche lanciato il concorso fotografico “Platz da?” con il quale si vuole invitare i giovani ad inviare fotografie che documentano come giovani e bambini riescono a farsi spazio nel mondo degli adulti. Le fotografie potranno essere inviate al sito www. Kinderrechte. It sino all’8 di novembre e la premiazione si svolgerà il 20 novembre presso il Consiglio provinciale. .  
   
   
STAFFETTA CONTRO VIOLENZA ALLE DONNE  
 
Trieste, 9 settembre 2009 - "Dare alle donne la forza di uscire dal loro silenzio e mettere fine alla violenza. È questo uno degli obiettivi che bisogna porsi, insieme a quello di collaborare per far emergere questo terribile fenomeno e trasformare la nostra società". È con queste parole che Annamaria Menosso, vicepresidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia, assieme alla presidente della Commissione pari opportunità, Santa Zannier, ieri ha accolto le portatrici della Staffetta contro la violenza alle donne, che da quasi un anno percorre la nostra penisola per sensibilizzare le istituzioni e l´opinione pubblica. "L´anfora portata dalla Staffetta rappresenta il lavoro femminile, i valori del mondo delle donne e viene tenuta a più mani, proprio a sottolineare la collaborazione necessaria per cambiare gli atteggiamenti di certi uomini contro le donne". Per la Menosso quest´opera d´inclusione del prossimo è importante e deve diventare un forte messaggio di partecipazione per tutte le donne che vivono in Italia, perché si possa lavorare insieme e modificare gli atteggiamenti maschili. Per la vicepresidente, anche la discriminazione nell´erogazione dei servizi sociali è violenza contro le donne, mentre andrebbe dato maggior peso ai diritti umani. "La società è composta da due generi ed entrambi vanno sensibilizzati e inclusi nell´azione di contrasto alla violenza contro le donne". Santa Zannier ha illustrato i risultati della ricerca svolta nel 2007 nelle scuole superiori della regione. Dati terribili, come definiti dalla presidente, dove 40% degli intervistati ha assistito a forme di violenza, prevalentemente da parte paterna. "Agire sulla famiglia, agire nelle scuole, sensibilizzare gli uomini è quanto ci prefiggiamo", ha detto la Zannier annunciando che nei prossimi mesi verranno svolti quattro incontri nelle quattro province della regione durante i quali verrà illustrato e distribuito un libretto dal titolo: Uscire dalla violenza si può. "Ci vuole un cambio culturale e per ottenerlo bisogna lavorare sui giovani. Nel 2010 attueremo una campagna di interventi nelle scuole e si chiameranno Educare alla differenza per esprimere la parità". Ester Pacor, componente della Commissione, ha sottolineato la necessità di un intervento regionale per ottenere una legge nazionale contro la violenza, simile a quella di Paesi come la Spagna. La Regione dovrebbe anche erogare finanziamenti mirati e condividere azioni ed esperienze con le nazioni confinanti. Hanno partecipato all´incontro le associazioni promotrici e sostenitrici della Staffetta: l´Unione donne in Italia, i Centri antiviolenza della regione (presente il Goap Onlus), l´associazione femminile La Settima Onda e Futuro Donna e la Commissione e il Comitato per le pari opportunità della Provincia di Trieste. Dalle presenti è stato ribadito il bisogno di maggior sostegno finanziario e di una legge nazionale contro la violenza, necessità suffragata anche dai dati Istat. Da una ricerca svolta nel 2007 risulta che, solo nella nostra regione, 24mila donne tra i 16 e 70 anni hanno subito violenza durante la loro vita: un numero che quasi equivale il numero degli abitanti della città di Monfalcone. Al termine dell´incontro, la vicepresidente Menosso ha donato il sigillo del Consiglio alla portastaffetta per il Friuli Venezia Giulia, Zanette Chiarotto. Organizzata dall´Unione donne in Italia, la Staffetta è partita lo scorso 25 novembre - giornata mondiale contro la violenza sulle donne - da Niscemi in Sicilia, dove è stata assassinata la giovanissima Lorena Cultraro, e si chiuderà lo stesso giorno di novembre a Brescia, dove è stata sgozzata Hiina Saleem, la ragazza pakistana uccisa per punizione per non aver voluto adeguarsi agli usi tradizionali della cultura d´origine. Simbolo della Staffetta dell´Udi è un´anfora portata da due donne. .