Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Settembre 2009
I DEPUTATI APPROVANO BARROSO QUALE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Strasburgo, 17 settembre 2009 - Il Parlamento europeo, ieri, ha approvato la nomina di José Manuel Barroso quale Presidente della Commissione europea. Si tratterà del suo secondo mandato di cinque anni con questo incarico. José Manuel Barroso è stato eletto questo mercoledì, a scrutinio segreto, con 382 voti favorevoli, 219 contrari e 117 astensioni. L´approvazione richiedeva la maggioranza semplice dei voti espressi, così come sancito dal Trattato di Nizza. Le astensioni non sono considerate. "Questo è il risultato giusto per l´Europa", ha affermato il Presidente del Parlamento Jerzy Buzek congratulandosi con Barroso. "Non siamo più in un vuoto politico e il Presidente Barroso può iniziare a definire il suo programma dettagliato ed a costituire la sua squadra di commissari", ha aggiunto sostenendo che "il Parlamento europeo ha dimostrato di avere reali poteri". Il Presidente della Commissione Barroso ha espresso i suoi sentiti ringraziamenti al Parlamento per "la sua enorme fiducia". Ha quindi aggiunto: "Si tratta di un segnale dal Parlamento europeo che è pienamente coinvolto nell´ambizioso programma che ho per i prossimi cinque anni . Intendo lavorare con tutti i gruppi politici che hanno sottoscritto il programma". Voti sui precedenti presidenti della Commissione: 22 luglio 2004: José Manuel Barroso 413–251–44; 5 maggio 1999: Romano Prodi 392–72–41; 21 luglio 1994: Jacques Santer 260–238–23. Dibattito in Aula (15. 9. 2009) - José Manuel Barroso si è concentrato sulla ripresa economica combinata con un mercato sociale; ha quindi proposto, in caso di elezione, di impegnarsi "a combattere il dumping sociale", annunciando una revisione della direttiva sull´orario di lavoro. Ha anche promesso iniziative per eliminare le disparità salariali tra uomini e donne. Per quanto riguarda poi il bilancio Ue, ha proposto di "portare avanti un approccio basato sulla solidarietà". Ha anche sottolineato che l´Ue "deve avere un metodo più trasparente ed efficace per finanziare le sue politiche". Infine, Barroso ha promesso dei cambiamenti nella struttura della Commissione, con la nomina di commissari per la giustizia, i diritti fondamentali e le libertà civili, per gli affari interni e l´immigrazione e per l´azione a favore del clima così come "un consigliere scientifico per la ricerca e l´innovazione". Interventi in nome dei gruppi politici - Il leader del Ppe, Joseph Daul (Fr), ha confermato che il suo gruppo avrebbe sostenuto la candidatura di Barroso, pur ammonendolo che "non si tratta di un assegno in bianco e che dovrà rispettare le nostre aspettative". Lo ha inoltre invitato a non perdere tempo nel comporre il nuovo collegio dei commissari. "I cittadini europei, ha concluso, si sono pronunciati a favore delle Ppe a giugno" e "appoggiamo ora Barroso" perché ha dato prova di essere un candidato di "alto profilo". Martin Schulz (De) ha affermato che Barroso non ha il sostegno del gruppo S&d, anche se ha precisato che la decisione finale del gruppo verrà presa questa sera. "All´europa occorre un reale cambio di direzione" e Barroso dovrebbe essere valutato sulla base di questo criterio. Ha poi sottolineato la necessità di nuove leggi europee, come una direttiva sui servizi pubblici. "Si tratta del suo programma, signor Barroso, non possiamo ridurre l´Europa a un solo uomo". Guy Verhofstadt (Be) ha spiegato che il gruppo Alde avrebbe sostenuto la candidatura di Barroso a condizione che risponda a precise richieste riguardo un piano comune per ripulire il sistema bancario e una revisione a medio termine per rafforzare la supervisione sulle banche. "Alcuni gruppi non sono convinti dalle linee guida di Barroso, ma abbiamo la responsabilità di prendere una decisione finale al più presto", ha concluso. "Il gruppo Verde/ale non ha fiducia in lei" ha esordito Daniel Cohn-bendit (Fr), aggiungendo che "pensiamo di meritare qualcuno meglio di lei". Ha anche chiesto di rinviare il voto per tenere conto del risultato del referendum in Irlanda sul Trattato di Lisbona. "Se il popolo irlandese vota ´sì´ per Lisbona, si verrebbe a creare una nuova situazione per l´Europa". Michał Tomasz KamiŃski (Pl), in nome del gruppo Ecr, ha dato il suo sostegno alla nomina del Presidente designato Barroso. "Ci sono molti temi con i quali non siamo d´accordo con Barroso, per esempio il trattato di Lisbona, ma egli è contrario all´egoismo nazionale ed è per tale ragione che lo sosteniamo". Per il gruppo Gue/ngl,lothar Bisky (De) ha evidenziato la necessità di "un´Europa sociale, in pace e sostenibile dal punto di vista ambientale", aggiungendo che Barroso è "la persona sbagliata se desideriamo questo tipo di Europa". Nigel Farage (Uk), in nome del gruppo Efd, ha affermato che il Parlamento non dovrebbe votare per Barroso fintanto che il popolo irlandese non si sarà pronunciato sul Trattato di Lisbona. Krisztina Morvai (Hu, Ni) ha chiesto un "cambiamento sostanziale" in Europa, sottolineando che "occorre promuovere i diritti fondamentali". Intervento in nome del Consiglio - In nome del Consiglio, Cecilia Malmström ha sottolineato nuovamente che Barroso era stato nominato all´unanimità dei 27 Capi di Stato e di governo di diversi partiti politici. Certezza, stabilità e concretezza, sono alcune delle parole usate dalla ministra svedese per gli affari comunitari al fine di evidenziare la necessità di risolvere la nomina del Presidente della Commissione. .  
   
   
UE: VISITA DEL PRESIDENTE BUZEK A ROMA  
 
 Strasburgo, 17 settembre 2009 - Il Presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek si è recato a Roma nei giorni 11, 12 e 13 settembre per partecipare al G8 dei Presidenti della Camere Basse. Nella sua tre giorni romana ha avuto una serie di incontri bilaterali con il Presidente della Camera Fini, la speaker del Congresso Usa Pelosi e il Presidente della Duma Gryzlov. La delegazione è stata inoltre ricevuta dal Presidente della Repubblica italiana Napolitano e dal Sindaco di Roma Alemanno. Si è concluso domenica 13 settembre a Roma il G8 dei Presidenti delle Camere Basse al quale ha partecipato il Presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek. Il Presidente, venerdì al suo arrivo a Roma, ha avuto un incontro bilaterale con il Presidente della Camera Fini dal quale è emersa una grande intesa sui vari punti: l´importanza dell´entrata in vigore del Trattato di Lisbona e la sua messa in opera; la forte collaborazione tra Parlamento europeo e Italia per affrontare i problemi nazionali sul doppio livello (europeo e nazionale). Il Presidente Buzek nel corso dell´incontro ha insistito molto sulle politiche di "Buon Vicinato" con tutti i Paesi, ribadendo che l´Unione europea deve parlare allo stesso modo con tutte le aree geografiche confinanti (Mediterraneo, Paesi dell´est europeo ecc. ), approccio condiviso e appoggiato dal Presidente della Camera Fini. Accordo anche sulla strategia da adottare verso i Paesi dei Balcani, volontà di inglobarli ma senza precipitare l´adesione consentendo un ingresso graduale. Sabato mattina invece i Presidenti sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica Napolitano che, dopo aver ricordato il suo impegno come parlamentare europeo, ha insistito sul "ruolo insostituibile dei Parlamenti nazionali" depositari della sovranità popolare. Il Presidente Napolitano ha ricordato che grazie al superamento delle vecchie barriere e dei troppo angusti confini nazionali, é stato creato il Parlamento europeo, inteso come assemblea rappresentativa dei cittadini europei nel loro insieme. Nel corso del suo discorso il Presidente Napolitano ha salutato il Presidente Buzek, sottolineando che egli stesso esprime e simboleggia una lunga lotta per la libertà e l´unità dell´Europa. Sull´importanza delle assemblee parlamentari ha insistito anche il Sindaco di Roma Alemanno che, insieme al Vice Presidente della Camera Lupi, ha ricevuto la delegazione al Campidoglio. In particolare, il Sindaco ha fatto presente al Presidente del Parlamento europeo che Roma in quanto sede della firma dei trattati europei e´ sempre disponibile a ospitare e promuovere tutte le iniziative che possano valorizzare il processo di integrazione europeo. Il Presidente Buzek nella tre giorni romana ha avuto una serie di incontri bilaterali con i Presidenti dei Parlamenti nazionali. Ottima l´intesa con la Speaker del Congresso degli Usa Nancy Pelosi. Convergenza di opinioni sulla necessità di collaborazione a tutti i livelli da commissione parlamentare a commissione parlamentare, da Presidente a Presidente, tra gli Usa e il Parlamento europeo. Nel corso dell´incontro è emersa anche la volontà comune di ottenere risultati e collaborare per affrontare le questioni energetiche, climatiche , gli affari esteri e in particolar modo la "questione" Medio Orientale. Altro importante bilaterale è stato quello con il Presidente della Duma Gryzlov, nel corso del quale il Presidente Buzek ha precisato che il partenariato orientale dell´Unione europea non è rivolto contro la Russia; quindi dialogo aperto e volontà di confrontarsi in una ottica di collaborazione a livello di tutti gli organi politici. In particolare il presidente Buzek ha insistito sui temi dell´ approvvigionamento e transito dell´energia, e sui diritti umani ribadendo l´importanza che ha per l´Europa la soluzione delle indagini sugli omicidi avvenuti negli ultimi tempi in Russia. .  
   
   
UE: UNA STRATEGIA EUROPEA PER RIPULIRE IL MAR BALTICO  
 
Bruxelles, 17 settembre 2009 - Mercoledì 16 alle 9. 00 la Commissione presenta ai deputati la ´strategia europea per il Mar Baltico´, una delle priorità della presidenza di turno svedese. Il Baltico è il mare più inquinato d´Europa: l´iniziativa europea mira a rafforzare la cooperazione fra i Paesi coinvolti per ridurre i problemi ambientali e rilanciare l´economia della regione. Segui in diretta la presentazione e le reazione dei deputati! La Commissione europea ha pubblicato il 10 giugno l´attesa ´Strategia europea per la regione del Mar Baltico´. E´ il primo documento che propone una collaborazione a livello regionale fra gli 8 Paesi europei che si affacciano sul Baltico e che insieme contano oltre un quinto della popolazione europea. 15 progetti per il rilancio del mare più inquinato d´Europa. A partire, ovviamente, dalla pulizia delle acque. Ecologia ed economia vanno a braccetto - Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Lituania, Lettonia, Polonia e Svezia: 8 dei 9 Paesi che circondano il Mar Baltico fanno parte dell´Unione europea. Il nono è la Russia. Per risolvere i gravi problemi ambientali della regione e ridare slancio alle attività economiche legate al mare, l´Europa propone una strategia basata su 4 pilastri: ambiente, economia, energia e trasporti, sicurezza. Lo scopo principale è rafforzare la cooperazione fra gli 8 Paesi per affrontare le sfide comuni più urgenti: ripulire il mare, connettere le reti di trasporto e energia, combattere la criminalità organizzata ai confini esterni della regione. I 15 progetti pilota che la Commissione presenterà al Parlamento includono azioni molto concrete, come la costruzione di un impianto per il trattamento delle acque o il divieto di usare fosfati nei detergenti. Per il successo dei progetti, tuttavia, la cooperazione della Russia è fondamentale. È´ la prima volta che l´Ue propone una strategia così vasta a livello di una macroregione. Quest´esempio potrebbe ispirare azioni future anche in regioni come quella mediterranea. Perchè l´emergenza Baltico - Il Mar Baltico, al contrario del Mediterraneo, è molto basso: in media 50-60 metri di profondità, contro i 1500 del Mediterraneo. Il ricambio delle acque è lento (ogni 30 anni circa), e l´attività umana legata al mare è intensa, dalla pesca al trasporto via mare. Crocevia fra l´Europa e l´Asia, l´intensità con cui le navi attraversano il Baltico è una delle più elevate al mondo. Il risultato? Il mare è un concentrato di sostanze inquinanti persistenti e scarichi illegali delle navi. Come se non bastasse, sono stati reperiti residui bellici, munizioni e armi chimiche della prima e della seconda Guerra mondiale. Senza dimenticare il rischio di incidenti delle petroliere, e il gasdotto ´Nord Stream´ in costruzione, che potrebbe provocare ulteriori rischi al già fragile ecosistema. I deputati europei per il Mar Baltico - La strategia lanciata dalla Commissione europea nasce dietro iniziativa del Parlamento: nel 2005 un gruppo di deputati provenienti dagli 8 Paesi e da tutti i partiti politici aveva redatto una risoluzione, adottata dall´aula l´anno successivo, che è servita da base al documento presentato le scorse settimane. Satu Hassi, una deputata finlandese verde molto attiva nella difesa del Baltico, ha salutato la strategia europea con soddisfazione, anche se avrebbe preferito misure più vincolanti per gli Stati membri: "Il Mar Baltico è una delle zone più inquinate al mondo, ed è quasi totalmente un mare interno dell´Ue. Spero che la Presidenza svedese aggiungerà carne al fuoco e renderà le azioni previste obbligatorie per i Paesi coinvolti". La Strategia, infatti, è una delle priorità del semestre di Presidenza svedese dell´Ue. La Svezia vorrebbe avere il via libera dei 27 Stati membri in ottobre, in modo di cominciare alcuni dei progetti previsti già nel 2010. .  
   
   
CONFERENZA "POLITICA DELLA SCIENZA E SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA OLTRE LISBONA",  
 
Catania, 17 settembre 2009 - Il 21 e 22 settembre si terrà a Catania (Italia) la conferenza finale del progetto Mirrors ("Monitoring ideas regarding research organisations and reasons in science") finanziato dall´Ue. L´evento, intitolato "Politica della scienza e società della conoscenza oltre Lisbona", intende presentare i risultati della ricerca svolta dal progetto. Si tratta di una sintesi di ciò che è stato discusso durante incontri, conferenze e relazioni precedenti. Durante la conferenza si cercherà di dare maggiore organicità alle raccomandazioni politiche che sono state formulate nel corso del progetto e che saranno sottoposte alla Commissione Europea. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www. Mirrors-project. It/index. Php?option=com_content&view=article&id=95:conferenza-finale&catid=25:the-project&itemid=83 .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA SCEGLIE AGENDA 21 COME PARTNER IN ITALIA SULLA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI LA FIRMA DELL’ACCORDO È PREVISTA SABATO 19 SETTEMBRE AD ARENZANO, IN PROVINCIA DI GENOVA, NELL’AMBITO DELLA DECIMA ASSEMBLEA ANNUALE DI AGENDA 21  
 
Milano, 17 settembre 2009 - La Commissione Europea ha scelto Agenda 21 come struttura di supporto in Italia per divulgare l´azione sulla lotta ai cambiamenti climatici. L’associazione, che raccoglie oltre 500 enti locali tra i quali anche Roma e Milano, avrà infatti il compito di promuovere l’adesione fra le città italiane al Patto dei sindaci della Ue che prevede lo sviluppo e l’implementazione di politiche energetiche più efficienti. “La risposta delle città italiane – commenta Pedro Ballesteros Torres, responsabile del Patto dei Sindaci lanciato dalla Commissione Europea – è stata veramente buona fin dall’inizio. Ciò dimostra che questo paese in realtà è già pronto a prendere impegni sempre più seri sul fronte dei cambiamenti climatici rispondendo alle preoccupazioni e alle esigenze dei cittadini con iniziative e progetti concreti. ” L’accordo, che riconosce ad Agenda 21 il ruolo di struttura di supporto, verrà siglato ufficialmente sabato 19 settembre alle 11. 00 in occasione della decima Assemblea annuale di Agenda 21 Italia che si terrà nella sede della Fondazione Muvita, in Via Marconi 165, ad Arenzano, in provincia di Genova. “Sono più di 120 i comuni che hanno aderito al Patto dei Sindaci in Italia – sottolinea Emilio D’alessio, Presidente di Agenda 21 Italia - e rappresentano enti locali di tutta Italia. Questo dimostra che è possibile adottare buone pratiche a favore della tutela del clima indipendentemente dalle dimensioni delle città e dal territorio. ” L’elenco (http://www. Eumayors. Eu/covenant_cities/list_en. Htm?cc=it) attraversa infatti tutto lo stivale da Ancona a Bologna, passando per Padova, Torino, Foggia, Genova, Bolzano, Modena, Milano, Verona, Cremona, Monza, Ravenna, Rimini, Lodi e Savona ma anche per Casola di Napoli, Paullo, Abbiategrasso, Ravello, Noventa Vicentina, Seveso, Affi e cento altre città. .  
   
   
LA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ : UNA MOBILITÀ URBANA PIÙ VERDE E PIÙ SICURA – LE CITTÀ EUROPEE ANNUNCIANO LE LORO PIÙ RECENTI INIZIATIVE NEL CORSO DELL’EVENTO ANNUALE DELL’UE PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE.  
 
 Bruxelles, 17 settembre 2009 - Dal 16 al 22 settembre, nell’ambito della settimana della mobilità organizzata ogni anno dall’Ue, oltre 133 milioni di persone in più di 1 300 città grandi e piccole di tutta Europa parteciperanno ad una serie di attività intese a dimostrare che è possibile muoversi in modo diverso e sostenibile. Il tema di quest’anno – Strade per la gente – implica una chiara presa di posizione: non è costruendo più strade che si risolveranno i problemi di trasporto. Durante la settimana della mobilità, le autorità locali sono anzi invitate a riservare alcune strade al traffico non motorizzato. Tra le iniziative previste figurano: la creazione di zone a traffico limitato o senz’auto; l’avvio di programmi di riduzione della velocità; il miglioramento delle reti di piste ciclabili e delle attrezzature per i ciclisti e il varo di nuove flotte di autobus ecologici. Non si tratta quindi solo di una campagna a breve termine. Ogni autorità locale partecipante dovrebbe inaugurare almeno un nuovo progetto permanente. Quanto questo invito sia stato seguito è dimostrato dal fatto che l´anno scorso sono state varate in media 2,4 misure permanenti. La città che si è aggiudicata il premio per il 2007, Léon, ha inaugurato una nuova linea di autobus e una nuova pista ciclabile. Nel 2006 Copenaghen aveva vinto il premio effettuando 15 nuovi esperimenti sul traffico, per esempio mettendo alla prova nuove strategie di parcheggio. La settimana culminerà in una giornata senz’auto, che nella maggior parte dei paesi partecipanti avrà luogo il 22 settembre. E la cerchia dei partecipanti si estende ben al di là delle frontiere europee: si sono associati anche la Cina (per la prima volta), il Brasile, il Canada e la Tailandia. “La lotta al cambiamento climatico e il miglioramento della qualità dell’aria sono fondamentali per il nostro benessere futuro. La settimana europea della mobilità contribuisce a rendere più respirabile l´aria delle nostre città” ha dichiarato Stavros Dimas, commissario per l´Ambiente. Tutte queste iniziative aiutano a rendere più vivibili le città. Per promuovere ulteriormente le forme di trasporto più ecologiche, gli europei sono invitati a prendere la bicicletta tutti i venerdì. Visto che, secondo la formula del “venerdì casual”, quel giorno ci si può recare al lavoro vestiti in modo meno formale, perché non approfittarne per fare in bicicletta il percorso casa-lavoro? Il buon esempio verrà dato da alcuni commissari europei fin da venerdì 14 settembre. Http://www. Fridaybikeday. Be/ .  
   
   
BULGARIA, A GIUGNO CRESCE PRODUZIONE INDUSTRIALE  
 
Sofia, 16 settembre 2009 - In Bulgaria, nel mese di giugno 2009, la produzione industriale ha avuto un incremento del 6,9 per cento rispetto al mese precedente, afferma l´Ice riprendendo i dati statistici ufficiali. Il maggior aumento è stato registrato nella produzione di prodotti chimici (+36,1 per cento), nella produzione di macchinari e attrezzature (+24,8), nella fabbricazione di articoli in plastica (+16,8). Rispetto a giugno 2008, la produzione industriale è calata invece del 18,7 per cento. I dati dell´Istituto nazionale di statistica mostrano una diminuzione su base annuale nell´industria estrattiva (-32,6 per cento), nell´industria manifatturiera (-21,5) e nella produzione e distribuzione di energia elettrica e gas (-3,5). Il fatturato delle imprese produttive è calato nel mese di giugno 2009 del 24,1 per cento rispetto a giugno 2008 e su base mensile è incrementato del 4,7 per cento, secondo i dati provvisori dell´Istituto nazionale di statistica. .  
   
   
IL SERBO JEREMIC A LUBIANA, INTERESSE A COOPERARE  
 
Lubiana, 17 settembre 2009 - Il ministro degli Esteri serbo, Vuk Jeremic, si è recato in visita di lavoro a Lubiana, in Slovenia, come riferito da Rinascita Balcanica. Jeremic ha avuto dei colloqui con il suo omologo sloveno, Samuel Zbogar, con il presidente Danilo Turk, nonché con il presidente del Parlamento, Pavel Gantar, e il primo ministro, Borut Pahor. Al centro dei colloqui l´iniziativa della Serbia volta a coinvolgere tutti gli Stati della ex Jugoslavia nell´organizzazione del 50° anniversario del Movimento dei Paesi Non-allineati a Belgrado. La Slovenia ha mostrato il suo interesse a prendere parte all´evento solo come sponsor e non come ente organizzatore. Serbia e Slovenia hanno confermato di avere buone relazioni, ribadendo il loro reciproco interesse alla promozione della cooperazione bilaterale, soprattutto nel settore economico: i due Paesi hanno raggiunto lo scorso anno un interscambio pari a 1 miliardo di euro, mentre la Serbia è stata tra le prime destinazioni per gli investimenti sloveni, pari a 1. 635 miliardi di euro. I ministri hanno inoltre discusso della cooperazione della Serbia con l´Unione europea, esprimendo la loro soddisfazione per il fatto che la Serbia è stata inserita nel processo di liberalizzazione dei visti, per il quale dovrebbe essere presa una decisione entro la fine dell´anno. .  
   
   
FORUM ECONOMICO IN SERBIA CON OPERATORI ITALIANI  
 
Belgrado 17 settembre 2009 - Dal 24 al 25 settembre il sottosegretario allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, si recherà a Belgrado con una delegazione di operatori per il Forum organizzato dall´Ice. La missione sarà articolata in un Forum economico, al quale parteciperanno oltre all´Ice anche Simest, Finest, Sace, Confapi e i corrispettivi enti serbi, cui seguiranno incontri con lo scopo di dare concreto avvio ai contatti di business e di collaborazione fra operatori italiani e serbi, nei settori dell´agroindustriale, delle costruzioni e infrastrutture e della grande distribuzione. .  
   
   
LOMBARDIA. 27 MIL. A PRECARI SCUOLA E VOUCHER FAMILIARI-1 PROPOSTE DI FORMIGONI, SI´ DA SINDACATI E SOGGETTI DATORIALI CONTRATTAZIONE DECENTRATA, VIA LIBERA A STUDIARE LE MODALITA´  
 
Milano, 17 settembre 2009 - Applicazione a livello regionale del quoziente familiare per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali; piena attuazione dell´accordo Formigoni-gelmini dell´8 settembre per il sussidio di disoccupazione ai precari della scuola; avvio dell´approfondimento sulla Dote impresa e sulla contrattazione decentrata, aziendale e/o territoriale. Sono le tre proposte lanciate dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dal vicepresidente e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, alla riunione odierna del Patto per lo sviluppo e condivise dai soggetti datoriali e sindacali che ne fanno parte. "Mettiamo in campo - ha spiegato Formigoni - 27 milioni di risorse regionali per iniziative innovative, giuste e adeguate ai gravi bisogni della situazione attuale, che la Regione si assume a sostegno del lavoro e del welfare ben oltre il confine delle sue competenze". Quoziente Familiare - In Lombardia il lavoratore in cassa integrazione riceve una integrazione al reddito, ma contestualmente ha l´opportunità di compiere percorsi formativi che permettano una sua riqualificazione. "Il passaggio ulteriore da compiere - hanno proposto Formigoni e Rossoni - è che l´integrazione al reddito tenga conto dell´effettivo stato di necessità del lavoratore e della sua famiglia, come avviene già oggi per la dote buono scuola: diversa è la famiglia monoreddito da quella nella quale sono presenti più entrate, quella con figli da quella senza figli, quella con la presenza di anziani o portatori di handicap da quella che non deve affrontare queste criticità". La proposta, condivisa, è quella di erogare un voucher che consenta l´acquisizione di servizi specifici ai percettori della Dote lavoro e della Dote ammortizzatori sociali, che consentano di conciliare le politiche attive con la necessità di cura familiare. L´ipotesi riguarderebbe famiglie con almeno due figli a carico, o monoparentali con almeno un figlio, o con entrambi i coniugi in cassa integrazione. Il voucher dovrebbe riguardare servizi di conciliazione come asili nido, accompagnamento dei figli a scuola, dopo scuola, servizi medici, sportivi, fino a 250 euro al mese. In aggiunta potranno essere erogati dei buoni pasto sostitutivi del servizio mensa del valore di 5,29 euro per 20 giorni al mese. L´integrazione al trattamento di sostegno al reddito standard assicurata attraversi i voucher ed i buoni pasto ammonterebbe dunque mensilmente a 350 euro per 10 mesi. La dotazione complessiva della misura ammonta a 12 milioni di euro. Accordo Precari Della Scuola - Si tratta del sussidio di disoccupazione per docenti e personale Ata precari che hanno lavorato nelle scuole della Lombardia nell´anno scolastico 2008/2009 per supplenze annuali con contratto a tempo determinato e che non hanno visto riconfermato il proprio incarico nell´anno 2009/2010. Per i destinatari di questo accordo viene prevista una integrazione del contributo di disoccupazione (pari al 60% della retribuzione per i primi 6 mesi e 50% per gli ulteriori due mesi) fino al raggiungimento del 100% dello stipendio, ed un loro impiego nelle scuole e nei Cfp (Centri di formazione professionale) accreditati per progetti che possano arricchire l´offerta formativa, per attività di orientamento, accompagnamento, recupero e reinserimento degli studenti a rischio di dispersione, inserimento e accompagnamento dei disabili, inserimento e integrazione degli studenti stranieri, valorizzazione e diffusione delle diverse forme di alternanza scuola-lavoro. Nel 2010/11 è previsto il rientro nel sistema grazie al turn over. Il personale impegnato nel progetto maturerà pieno punteggio nella graduatoria, come se svolgesse la supplenza annuale. Le risorse stanziate da Regione Lombardia ammontano a 15 milioni di euro. Contrattazione Decentrata - Formigoni su questo punto ha subito sgombrato il campo dal possibile equivoco delle gabbie salariali ("una risposta vecchia, parziale e oggi improponibile"). Il percorso che ha invitato ad approfondire concerne la possibilità di sviluppare forme di contrattazione decentrata a livello territoriale e/o aziendale, "ovviamente - ha chiarito - nel rispetto della contrattazione collettiva nazionale", la cui titolarità, ha assicurato Rossoni, sarebbe certamente delle parti sociali. "Sono convinto che questo lavoro di confronto e di approfondimento - ha detto Formigoni - potrà contribuire in modo importante alla nascita di quella che ho chiamato Dote Impresa, uno strumento nuovo che semplifichi e sburocratizzi le diverse risorse comunitarie, nazionali e regionali e camerali, premiando le realtà più innovative, flessibili e competitive ed introducendo criteri di premialità in funzione della produttività e del merito". Al termine dei lavori del Patto per lo Sviluppo è stato approvato un documento che riassume le posizioni condivise e gli impegni assunti. Eccolo. "Il sistema economico italiano ha dato prova di saper reagire in modo efficace alla crisi economica anche grazie ad un sistema sociale e a un assetto del sistema del welfare che si è mostrato adeguato alle sfide e alle difficoltà a cui era chiamato a rispondere. In tale contesto Regione Lombardia ha contribuito con la propria spinta propulsiva all´evoluzione del sistema degli ammortizzatori sociali verso un passaggio dal Welfare della necessità al Welfare della opportunità, centrato sulla volontà della persona di essere e rimanere attiva nella società, offrendo alle persone risposte integrate per mettere a frutto la propria esperienza e competenza. Il grande accordo Stato Regioni sugli ammortizzatori sociali è stato un esempio positivo in questo senso: il lavoratore in cassa integrazione riceve un´integrazione al reddito, un´indennità di partecipazione per compiere percorsi formativi e di riqualificazione. In questo modo la persona non resta inattiva, ma investe nella propria crescita professionale per rientrare con più efficacia nel mondo del lavoro. Anche l´accordo siglato il 7 settembre tra Regione Lombardia e Ministero dell´Istruzione è un esempio virtuoso di questo nuovo welfare. Grazie al cofinanziamento di 15 milioni di euro di Regione Lombardia, si offre un´integrazione al sussidio di disoccupazione ai lavoratori precari della scuola, iscritti nelle graduatorie permanenti, senza contratto nell´anno scolastico 2009/10, per continuare ad apportare la loro professionalità all´interno della scuola e del sistema della formazione, attraverso progetti di miglioramento dell´offerta formativa: azioni di lotta alla dispersione, recupero e approfondimento degli apprendimenti, attività di orientamento, supporto per l´inserimento di studenti stranieri e di ragazzi con disabilità, e le altre attività di miglioramento che le scuole proporranno. In tal modo non solo si porta fino al 100% il reddito dei docenti precari in attesa che vengano riassorbiti dal sistema dell´istruzione nel prossimo anno scolastico, ma si utilizzano queste energie per migliorare la qualità del sistema educativo regionale. Si condivide l´opportunità di dare avvio agli approfondimenti volti a verificare la possibilità di estendere questa opportunità a tutti i lavoratori della scuola che hanno avuto incarichi annuali o fino al termine delle lezioni nell´anno scolastico 2008/09. L´attuazione e il monitoraggio territoriale dell´accordo saranno affidati ad una cabina di regia regionale, con la partecipazione della Regione, dell´Ufficio Scolastico Regionale e delle parti sociali, anche con l´obiettivo di evitare che i passaggi amministrativi possano ritardare l´effettiva messa a disposizione delle risorse ai beneficiari. Il passaggio ulteriore da compiere per il welfare è che l´integrazione al reddito tenga conto dell´effettivo stato di necessità del lavoratore e della sua famiglia, come avviene già oggi per la dote buono scuola: diversa è la famiglia monoreddito da quella nella quale sono presenti più entrate, quella con figli da quella senza figli, quella con la presenza di anziani o portatori di handicap da quella che non deve affrontare queste criticità. Il sistema di welfare deve quindi aprirsi al quoziente familiare, perché diventi un principio imprescindibile nel sistema generale degli ammortizzatori sociali. Una prima sperimentazione in questa direzione in Regione Lombardia si potrà avviare con l´introduzione di voucher per l´acquisizione di servizi finalizzati a conciliare la fruizione delle politiche attive e le necessità di cura familiare. Grazie ad uno stanziamento di Regione Lombardia, i percettori di Dote Lavoro e Dote ammortizzatori sociali, in relazione al numero di figli e alla situazione economica e familiare, riceveranno per 10 mesi un buono mensile del valore di 350 euro, per l´acquisto di servizi per la prima infanzia, lavori domestici, servizi di assistenza domiciliare per anziani o persone non autosufficienti. Si condivide, infine, l´opportunità di avviare un confronto per valutare insieme, in un quadro di forme di contrattazione decentrata aziendale o territoriale, di competenza delle parti sociali, l´introduzione di forme sperimentali ed innovative di sostegno in grado di premiare la produttività ed il merito. Sono queste le premesse perché Regione Lombardia apra un confronto con il Governo e le altre regioni, per introdurre nuove forme di welfare che valorizzino il protagonismo delle persone e rendano più competitive le imprese. Su questi temi i componenti del Patto condividono l´approccio adottato da Regione Lombardia e concordano sul percorso indicato". .  
   
   
LAZIO: AL VIA IL CONCORSO PER "FAMIGLIE RINNOVABILI"  
 
Roma, 17 settembre 2009 - "La difesa dell´ambiente è fatta di gesti concreti e quotidiani. Sono le scelte di tutti i giorni che possono cambiare il volto della nostra Regione e migliorare l´ambiente in cui viviamo. Energie rinnovabili, efficienza energetica, consumi consapevoli, riduzione dei rifiuti alla fonte sono alcuni dei settori d´intervento nei quali possono essere applicare tecnologie alla portata di tutti come i pannelli solari temici e fotovoltaici, gli infissi ad alta efficienza, l´utilizzo di prodotti alla spina e dell´acqua microfiltrata", afferma l´Assessore regionale all´Ambiente, Filiberto Zaratti. "Siamo convinti che questi cambianti siano possibili - continua l´assessore Zarazzi - e che attraverso i comportamenti quotidiani si possano ottenere grandi risultati. L´agenzia Internazionale per l´Energia, per esempio, ha calcolato che se si disattivassero tutti gli stand by utilizzati dai cittadini dell´Unione Europea, si potrebbe risparmiare l´energia prodotta da due grandi centrali da 1. 500 Mw ognuna". "Tra le nostre politiche per favorire il diffondersi di questi comportamenti virtuosi tra i cittadini della nostra Regione, oltre agli incentivi, alla semplificazione amministrativa e alla ricerca scientifica applicata puntiamo sulla diffusione delle buone pratiche in tutti i settori della società - conclude Zaratti - e per questo motivo abbiamo deciso di indire un concorso che permetta ai cittadini del Lazio di toccare con mano queste buone pratiche: cercando due famiglie del Lazio che diventeranno i protagonisti di una campagna di comunicazione tesa a diffondere le buone pratiche legate all´energia e al risparmio delle risorse. Le due famiglie vincitrici del concorso, che partirà il 5 ottobre con la pubblicazione del regolamento sul sito di Ecofest Energia (www. Ecofest. It), vedranno realizzati presso la loro abitazione una serie di interventi per migliorarne la sostenibilità ambientale, con l´installazione, per esempio, di pannelli solari fotovoltaici e temici e di macchine per la microfiltrazione dell´acqua". .  
   
   
LOMBARDIA: PER SICUREZZA URBANA 8,5 MILIONI DI EURO PIU´ CONTROLLI DELLA POLIZIA LOCALE, CRIMINALITA´ IN CALO  
 
Milano, 17 settembre 2009 - Nel bilancio di previsione 2010/2012 l´assessorato alla Protezione civile, Prevenzione e Polizia locale della Regione Lombardia dispone di fondi per oltre 8. 500. 000 euro, da destinare a progetti di sicurezza urbana. Lo ha ricordato l´assessore regionale alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, Stefano Maullu, al termine del Comitato provinciale per l´Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato in Prefettura a Milano. Dal 2000 a oggi sono stati investiti in totale 89. 666. 800 euro a conferma degli sforzi continui di Regione Lombardia nel coinvolgere gli enti locali, al fine di prevenire e contrastare la criminalità e nel proteggere le vittime e i soggetti più deboli. "Un percorso - spiega l´assessore Stefano Maullu - che è ancora in via di definizione per individuare progetti sempre più aderenti alle reali necessità della Lombardia e in particolare riguardo le complessità derivanti da immigrazione, disagio sociale e criminalità". Reati In Calo, Le Cifre - L´assessore Maullu ha ricordato che in Lombardia tra il 1 maggio del 2008 e la primavera del 2009 si è registrato un calo dei reati dell´8,6% rispetto allo stesso periodo dello anno precedente (da 552. 358 a 505. 013) e gli autori sono stati scoperti in circa il 12% dei casi. Le rapine registrano un calo di ben il 14,3% (da 8. 649 a 7. 410), i furti dell´8,3% (da 316. 423 a 290. 161), gli omicidi del 5,1% (da 83 a 79) e le violenze sessuali del 6,6% (1. 017 a 950). A fronte della diminuzione dei reati, si registra una crescita degli arresti (15. 483, +4%), delle denunce (49. 692,+0,1%) e dell´impegno sul fronte dell´immigrazione clandestina con ben 18. 165 cittadini extracomunitari controllati (+5,1%). Polizia Locale - Anche la Polizia locale della Lombardia ha svolto con le sue 9. 482 unità, in qualità di agenti e ufficiali di Polizia Giudiziaria, attività di controllo e repressione delle attività criminali. Assicurando inoltre l´acquisizione di notizie di reato, l´impedimento di ulteriori atti criminali, il contrasto all´immigrazione clandestina e alla contraffazione, la ricerca degli autori dei reati e la raccolta di quanto possa servire per l´applicazione della legge penale. "L´attività di controllo del territorio da parte della Polizia locale - ha spiegato l´assessore - ha contribuito al progressivo calo della criminalità sul nostro territorio. Soprattutto nell´area del milanese i nostri 5. 210 agenti hanno contribuito tangibilmente all´attività di prevenzione e contrasto della criminalità in stretto raccordo con la Polizia di Stato, l´Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza". Formazione - "Abbiamo investito - ha continuato Maullu - 1. 400. 000 euro sulla formazione, 2. 500. 000 euro sulle dotazioni tecnico strumentali e rinnovo parco auto, 1. 500. 000 euro per i sistemi di videosorveglianza. Abbiamo stanziato l´importo di 1. 100. 000 di euro finalizzato al contrasto alla micro-criminalità e il controllo del territorio da parte delle Forze di Polizia. Regione Lombardia ha onorato il suo impegno ad erogare questi fondi al Dipartimento di pubblica sicurezza che attraverso la Prefettura di Milano potrà dotare i Carabinieri, la Polizia e la Guardia di Finanza di 53 nuove auto". Contratti Di Quartiere - Importante anche il finanziamento da parte della Regione per i Contratti di Quartiere che consistono in progetti di recupero urbano edilizio e sociale, promossi dai Comuni in quartieri segnati da diffuso degrado delle costruzioni e dell´ambiente urbano e da carenze di servizi, in un contesto di scarsa coesione sociale e di marcato disagio abitativo. Nel 2009 lo stanziamento ammonta a 1 milione di euro. Per il 2010 sui progetti di sicurezza su aree ad alto rischio, in particolare il milanese e la bergamasca, sono previsti 4. 500. 000 euro di stanziamento. "La sicurezza - ha concluso Maullu - rappresenta un diritto primario dei cittadini, da garantire in via prioritaria per assicurare uno sviluppo economico e sociale, nonché un adeguata qualità della vita. Vi è pertanto l´esigenza che tale diritto sia assicurato nel modo migliore, non soltanto in relazione ai fenomeni di criminalità organizzata, ma anche in rapporto a quella criminalità diffusa incidente sul territorio e, più in generale, a quelli dell´illegalità. Il contributo della Regione Lombardia e quello offerto dalla Polizia locale, spesso trascurato dai media, è significativo e tangibile". . .  
   
   
ASTORRE NUOVO PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO, MARRAZZO: "CONSENSO UNANIME"  
 
Roma, 17 settembre 2009 "Oggi e´ stato eletto un presidente che ha riscosso consenso e stima da parte di tutto il Consiglio regionale. Credo ci sia stato un grande senso di identità dell´´assemblea´´. Così ha commentato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, subito dopo l´elezione di Bruno Astorre alla presidenza del Consiglio regionale. ´´Incontrerò Astorre venerdì prossimo - ha poi annunciato Marrazzo - per aumentare e facilitare il rapporto sinergico tra giunta e Consiglio.  
   
   
BASILICATA: DE FRANCHI RICEVE DELEGAZIONE DEL MONTENEGRO  
 
Potenza, 17 settembre 2009 - Il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi, ha ricevuto ieri mattina una delegazione di imprenditori del Montenegro accompagnati dal Vicepresidente della Camera di Commercio, Ivan Saveljic, oltre che da rappresentanti del Governo locale. Tra i presenti all’incontro il Presidente della Confcommercio di Potenza, Fausto De Mare. De Franchi nel portare il saluto del governatore della Basilicata, Vito De Filippo, impegnato fuori regione per importanti riunioni istituzionali, ha sottolineato la validità dell’iniziativa in grado di proiettare l’economia locale in una dimensione internazionale e di alimentare utili processi di scambio. “E’ necessario che il sistema economico lucano – ha precisato De Franchi – formato da piccole e medie imprese capaci di performance apprezzabili, si misuri con realtà diverse. Altrettanto prezioso il confronto con aree simili, come appunto il Montenegro. E’ da queste occasioni di reciproca conoscenza che si dà linfa alla cultura, molla dell’economia”. “Una valida strategia – ha affermato il Presidente – da utilizzare anche per il turismo, settore dotato di un enorme potenziale. La Basilicata, infatti, ricca di beni storici, archeologici, artistici, paesaggistici e ambientali, può sicuramente esprimere una buona posizione nel panorama turistico nazionale e internazionale, conseguendo, così, importanti obiettivi quali lo sviluppo sostenibile, la crescita economica, e l´occupazione”. De Franchi ha, infine, ringraziato la delegazione e la Confcommercio di Basilicata, dicendosi convito che l’incontro potrà determinare positive ricadute per entrambe le realtà. .  
   
   
SICILIA, DISTRETTI PRODUTTIVI: 121 MILIONI EURO CON I BANDI POR FESR  
 
Palermo, 17 settembre 2009 – L´assessore regionale per la Cooperazione, il Commercio, l´Artigianato e la Pesca, Titti Bufardeci, ha avviato il Por Fesr 2007/2013, approvato dalla Commissione Europea, per quanto riguarda l´Obiettivo Operativo dedicato “al sostegno, lo sviluppo e il rafforzamento di distretti produttivi e gruppi di imprese e realizzare i servizi comuni voti a superare deficit conoscitivi e relazionali delle imprese”. “Le risorse complessive disponibili destinate alle agevolazioni ammontano a Euro 121. 196. 008,16 – ha spiegato Bufardeci – ma la dotazione finanziaria potrà essere incrementata da eventuali ulteriori fondi che, a qualunque titolo, si rendessero successivamente disponibili”. L´intera documentazione è stata trasmessa alla competente commissione dell´Assemblea regionale siciliana, così come previsto dalla legge. I bandi contengono le seguenti: servizi comuni di assistenza tecnica alle Pmi distrettuali o gruppi di Pmi; azioni innovative a sostegno delle imprese appartenenti a filiere produttive o a gruppi di imprese; eco-innovazione dei processi produttivi, organizzativi e logistici in un ottica di distretti produttivi. “In questa fase della programmazione dedicata allo sviluppo dei distretti produttivi – ha detto l´assessore – viene introdotto uno strumento innovativo di incentivazione, il ´Piano di Sviluppo di Filiera´, che si articola in piani specifici singolarmente ammissibili. Questa prassi consente una procedura unificata di accesso, di istruttoria e di concessione attraverso la presentazione di un unico progetto che può essere finalizzato alla acquisizione di servizi reali, alla realizzazione di investimenti produttivi e attività di ricerca e sviluppo tecnologico”. I soggetti ammissibili alle agevolazioni sono le piccole e medie imprese aderenti a distretti produttivi riconosciuti o a raggruppamenti di imprese appartenenti a filiere e/o a specifici settori produttivi; i gruppi di piccole e medie imprese, i consorzi di imprese aderenti: a distretti produttivi riconosciuti o a raggruppamenti di imprese appartenenti a filiere e/o a specifici settori produttivi, le società di servizi in Ats, Ati con imprese e/o consorzi di imprese aderenti a distretti produttivi o appartenenti a filiere o a specifici settori specialistici. .  
   
   
MILANO IMMIGRAZIONE. MORATTI: “UN ESEMPIO DI COLLABORAZIONE TRA I DIVERSI LIVELLI DI ISTITUZIONI”  
 
 Milano, 17 settembre 2009 - “E´ una ulteriore collaborazione tra diversi livelli di istituzioni per un problema che è quello della regolarizzazione e del ricongiungimento familiare. É un esempio di collaborazione che si estende alla rete dei Patronati e delle Associazioni con i quali il Comune già collabora. Oggi questa rete viene riconosciuta dal Governo per l’attuazione delle misure sulla regolarizzazione, e viene accreditata presso il sistema informatico nazionale”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti ha presentato il Protocollo di Intesa firmato ieri con il Prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi negli uffici della Prefettura relativo all’emersione del lavoro nero e ai ricongiungimenti familiari per colf e badanti. “Ringrazio il Governo – ha dichiarato Letizia Moratti - che conferma la fiducia nel lavoro del Comune di Milano, dando la possibilità alla nostra Amministrazione, di accedere alla banca dati informatizzata per facilitare l’attività di informazione”. “Una collaborazione proficua - ha dichiarato Lombardi – in linea con la modalità di Cooperazione siglata a livello nazionale tra ministero e Anci, grazie alla quale il Comune ci darà una mano attraverso i suoi uffici”. “Si tratta – ha concluso il Sindaco – di un riconoscimento e allo stesso tempo del completamento dell’intero sistema di politiche di integrazione sociale e lavorativa messa in atto dal Comune di Milano”. Lo scorso 9 settembre è stato siglato un protocollo d’intesa tra Comune, Cgil, Cisl, Uil e Acli, per il servizio di assistenza ai cittadini milanesi nella compilazione e invio della domanda di regolarizzazione di colf e badanti. Lo sportello badanti del Comune in largo Treves, solo ieri mattina, ha espletato 1 pratica ogni mezz’ora, mentre nei primi dieci giorni di settembre, sono state registrate 231 richieste di informazioni e sono state ricevute 413 telefonate. In totale, su tutto il territorio cittadino, i contatti per la regolarizzazione sono stati circa 10. 000. .  
   
   
VENETO, IMMIGRAZIONE: CORSI PER DIFFUSIONE CONOSCENZA LINGUA ITALIANA  
 
Venezia, 17 settembre 2009 - Anche per quest’anno la Regione su proposta dell’assessore ai flussi migratori Oscar De Bona ha disposto di affidare, tramite convenzione, all’Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell’Istruzione l’attuazione di interventi destinati alla diffusione della conoscenza della lingua italiana tra gli stranieri extracomunitari regolarmente presenti nel Veneto. “La formazione di base – sottolinea l’assessore De Bona – è nella programmazione regionale un ambito prioritario degli interventi di integrazione. La conoscenza della lingua italiana costituisce un passaggio essenziale dei percorsi di integrazione, agevola l’inserimento lavorativo e favorisce la partecipazione alla vita sociale, prevenendo possibili situazioni di disagio sia per l’immigrato sia per la comunità di accoglienza. In definitiva, conoscere regole, usi e lingua della terra che li accoglie significa promuovere una migliore qualità della vita per gli immigrati e le loro famiglie”. Per questo motivo, la convenzione approvata dalla giunta veneta prevede l’attivazione di corsi che riguarderanno non solo l’apprendimento della lingua, ma anche elementi di educazione civica e di cultura italiana. Le attività formative saranno realizzate in maniera coordinata in raccordo con gli istituti scolastici di istruzione secondaria di primo e secondo grado del Veneto e in particolare con i Centri territoriali permanenti, attivi in tutto il territorio regionale con un’articolata offerta rivolta all’istruzione degli adulti. La Regione sosterrà il programma con un finanziamento di 250 mila euro, di cui 150 mila assegnati al Veneto con il Fondo nazionale per le politiche migratorie dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. .  
   
   
SCUOLA DI PROTEZIONE CIVILE IN PIEMONTE RICCA SALUTA I SINDACI DEL PRIMO CORSO  
 
Torino, 17 settembre 2009 - Ieri, primo giorno di scuola di Protezione civile per Sindaci, Assessori e Consiglieri della provincia di Torino. L’assessore regionale, Luigi Sergio Ricca, salutando i partecipanti ha ricordato le finalità del corso – “essenzialmente rivolo i ai sindaci, per il ruolo primario e di responsabilità che rivestono nel sistema in particolare in situazione di emergenza, ed ai funzionari pubblici, per offrire un supporto qualificato, migliorare la capacità organizzativa e una valutazione valida degli scenari di rischio, con, per la prima volta, un percorso sperimentale rivolto ai segretari comunali. Le attività proposte consentono agli amministratori un’analisi delle proprie personali carenze conoscitive del settore di Protezione civile, ma soprattutto – sottolinea Ricca - di favorire una verifica della propria organizzazione rispetto a possibili scenari di emergenza”. Sono previsti, per i partecipanti coinvolti nei percorsi formativi, momenti successivi di formazione della durata di 1 giornata, come approfondimento dei temi affrontati nel percorso di base. Gli argomenti individuati in questa attività riguardano le tematiche che gli iscritti segnaleranno come prioritari nella scheda di valutazione finale. Il percorso di formazione, organizzato settore Protezione civile regionale, ha indicato nell’informazione e nella formazione permanente i punti essenziali per la sensibilizzazione e l’educazione Tutta l’attività di formazione - workshop, esercitazioni e seminari - si articola complessivamente in 40 giornate di formazione e 30 di laboratorio, con un impegno finanziario di 366. 000 euro suddivisi nel triennio. Seguiranno a questa prima utenza territoriale secondo appuntamento con gli amministratori del Vco, un ciclo, per la prima volta, dedicato alla figura del segretario comunale e ai docenti delle scuole di Formazione Professionale. .  
   
   
LA REGIONE FVG SOSTERRA´´ I CO.CO.PRO  
 
Trieste, 17 settembre 2009 - L´assessore regionale Alessia Rosolen ha proposto alla Commissione regionale per il lavoro, riunitasi ieri pomeriggio a Trieste, l´approvazione dell´ultimo regolamento (il primo riguardava i lavori socialmente utili ed il secondo i contratti di solidarietà difensiva) della Legge regionale anticrisi. "Il regolamento integra quanto messo a disposizione dallo Stato a favore del sostegno al reddito dei collaboratori a progetto (co. Co. Pro) - ha spiegato l´assessore - ed estende tale supporto anche ai lavoratori autonomi che hanno operato in regime di pluricommittenza, ampliando così la platea degli interessati a tale forma d´aiuto". Il regolamento, che la Commissione ha approvato all´unanimità, prevede in sintesi due linee di intervento. Di queste "la prima - ha sottolineato l´assessore - riguarda i co. Co. Pro monocommittenza e stabilisce l´integrazione dei fondi messi a disposizione dal ministero del Lavoro". In pratica, in questo caso, la Regione aggiungerà al 20 per cento del reddito dell´anno precedente erogato dal Governo, un ulteriore 10 per cento, aumentando così la copertura finanziaria a favore dei lavoratori Più consistente è l´impegno della Regione a favore dei co. Co. Pro pluricommittenza, per cui lo Stato non ha previsto nessuna copertura. "A loro favore la Regione stanzierà il 30 per cento del reddito dell´anno precedente" ha dichiarato l´assessore, sottolineando così la volontà dell´Amministrazione regionale di impegnarsi attivamente a fianco di persone che, già penalizzate dalla precarietà della loro vita professionale, non avevano fin qui ottenuto nessuna garanzia di sostegno. Un problema che, come è stato evidenziato dall´Inps, nella nostra regione riguarda oltre 160 persone. La Commissione ha approvato anche, sempre su proposta dell´assessore Rosolen, il regolamento per la concessione di incentivi che promuovano l´assunzione di soggetti ad elevata qualificazione e di personale da impiegare in attività di ricerca. Più in particolare, per questi soggetti il contributo sarà di 10 mila euro per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato e di 9 mila euro per ogni lavoratore assunto a tempo determinato. Nel caso le assunzioni riguardino donne, gli importi aumenteranno del 20 per cento e, comunque, le somme erogate non potranno superare la retribuzione lorda corrisposta complessivamente nel periodo retributivo considerato. Nel corso dell´incontro i componenti della Commissione hanno esaminato anche un documento dalla Consulta regionale delle Associazioni dei disabili contenente una serie di proposte per la loro integrazione lavorativa condividendone i contenuti e recependone i suggerimenti. .  
   
   
“TRANSFRONTALIERO ITALIA-FRANCIA MARITTIMO”: PROGETTI PER 45 MILIONI AL VIA IL PROGRAMMA RIGUARDA TOSCANA, CORSICA, SARDEGNA E LIGURIA INTERESSATE LE PROVINCE DI LIVORNO, PISA, GROSSETO, LUCCA E MASSA-CARRARA  
 
Firenze, 17 settembre 2009 - Ammontano complessivamente a 45 milioni di euro le risorse messe a disposizione per i progetti “strategici” e per i progetti “semplici” del programma transfrontaliero Italia-francia Marittimo. Il seminario di lancio dei progetti “strategici” per un totale di 30 milioni di euro, si è tenuto a Villa Borbone a Torre del Lago. Per la Toscana, che è la regione capofila del programma, cui partecipano anche le regioni Liguria, Sardegna e Corsica, era presente l´assessore alla cooperazione internazionale Massimo Toschi. Oltre 200 i presenti, fra rappresentanti di enti locali, del mondo dell´associazionismo e delle imprese. Fra i partecipanti anche il vicesindaco di Viareggio, Alberto Benincasa, l´assessore Francesco Bambini della provincia di Lucca, la rappresentante del Ministero dello sviluppo economico Rossella Rusca. I progetti “strategici" potranno essere presentati entro il 9 novembre prossimo secondo le istruzioni presentate nel sito www. Maritimeit-fr. Net. Cinque i temi: 1) sistema transfrontaliero dell´innovazione e della nautica; 2) rete dei porti turistici e sostenibilità ambientale; 3) rete tutela ambientale; 4) rete ecologica (parchi); 5) ruralità, turismo, ambiente- gestione integrata delle produzioni rurali e marine. Per quanto riguarda i progetti “semplici” invece sono a disposizione 15 milioni di euro. I progetti vanno presentati entro il 12 ottobre. Le priorità riguardano: 1) Reti di comunicazione e accessibilità- Soluzioni sostenibili per il trasporto aereo e marino, porti e aeroporti secondari; 2) Innovazione – Reti di università, enti di ricerca e imprese per servizi innovativi per i sistemi produttivi; 3) Energie rinnovabili e alternative e diffusione della cultura del risparmi o energetico; 4) Integrazione di risorse e servizi. Scambio di buone pratiche fra territori e reti territoriali. Politiche congiunte per l´accesso ai servizi urbani e collegamento fra aree urbane e rurali. L´assessore Toschi ha ricordato come il programma transfrontaliero sia «nato per contribuire a rafforzare la coesione fra i nostri territori e soprattutto per affrontare la sfida di costruire un’area nuova ossia quella dell’Alto Tirreno, come una delle porte di accesso verso l’interno dell’Europa. Un salto di qualità che si è avviato – ha ricordato l´assessore - con la costituzione di un Segretariato Tecnico Congiunto che fornisce un supporto qualificato agli attori del programma e con la definizione da parte dell’Autorità di Gestione, in un costante dialogo fra le 4 Regioni e con i loro territori, di tutti i dispositivi per la gestione del programma. Ma, soprattutto – ha sottolineato Toschi - il salto di qualità si è realizzato con la piena assunzione da parte dei rappresentanti politici dei territori, sia a livello regionale che provinciale, della responsabilità di decisioni che dessero il senso dell´impegno dei territori di rafforzare la loro coesione e di pensare al loro sviluppo in termini di co-sviluppo nella prospettiva della creazione di una zona di cooperazione rafforzata. » «Credo – ha concluso Toschi - che i Progetti Strategici debbano senz’altro realizzare due meta- obiettivi significanti. Il primo è quello di far emergere a pieno il valore aggiunto della cooperazione territoriale transfrontaliera come risorse per attuare in una chiave più ampia e ricca di opportunità le politiche di coesione sociale che ciascuno dei nostri territori persegue. Il secondo è quello di garantire una più intensa collaborazione fra tutti i sogget ti dell’area di cooperazione anche con la partecipazione dei soggetti privati, anche come risposta alla crisi economica che stiamo attraversando. » In Toscana le province interessate sono: Livorno (capofila) Grosseto, Pisa, Lucca e Massa– Carrara. .  
   
   
LAZIO - PROGETTO DI AFFIANCAMENTO DELLE PMI PER L´ESTERO  
 
Roma, 17 settembre 2009 Sprintlazio ed Ice organizzano il 25 settembre 2009 alle ore 10, presso l’Università di Pomezia (Rm) - presso il Campus Selva dei Pini - via Pontina Km 31. 400 - il "Progetto di affiancamento personalizzato in azienda per le pmi del Lazio dei settori della nautica e delle farmaco-biotecnologie". Il progetto prevede l’affiancamento di un consulente, esperto in strategie di penetrazione industriale e commerciale all’estero, con funzioni di tutoraggio su un programma di internazionalizzazione. Per partecipare all´incontro gratuito è necessario segnalare la presenza, via email, entro il 23 settembre 2009. .  
   
   
INCONTRO IN REGIONE VENETO CON ASSOCIAZIONISMO FAMILIARE, SINDACATI, ASSOCIAZIONI CATEGORIA, C.P.O., PER ACCRESCERE LA CULTURA DELLA FAMIGLIA”  
 
Venezia, 17 settembre 2009 - Mettere in relazione tra loro le parti sociali presenti sul territorio regionale con l’obiettivo di farle cooperare al meglio a favore della famiglia. A questo scopo si è tenuto ieri, nella sede della Direzione regionale per i servizi sociali a Venezia, il primo di una serie d’ incontri formativi sul tema della famiglia, dei suoi bisogni, dei suoi mutamenti sociali e culturali, destinati alle associazioni produttive, alle cooperative sociali, alle organizzazioni sindacali e dell’associazionismo famigliare assieme alla Commissione Pari Opportunità. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alle politiche sociali della Regione veneto retto da Stefano Valdegamberi che spiega: “da alcuni anni è in corso nel Veneto un’azione formativa continua, che abbiamo intitolato “Cultura della Famiglia” e che ha già coinvolto dirigenti ed i funzionari regionali, direttori dei servizi sociali nelle Aziende Ullss, sindaci e dirigenti dei servizi sociali dei Comuni, responsabili dei consultori familiari e delle unità materno-infantili delle aziende sociosanitarie. Dopo questi ‘addetti ai lavori’, riteniamo opportuno proporre questo percorso ai rappresentanti della società civile, con particolare attenzione al mondo dell’ economia e a quello del volontariato. Con l’incontro odierno daremo il via a uno specifico programma che inizierà a partire dalle prossime settimane. I temi che saranno al centro degli incontri riguarderanno il welfare, i servizi relazionali e la sussidiarietà, la famiglia come soggetto e capitale sociale, la vita di relazione in comunità, le problematiche fiscali, i servizi per la conciliazione tra i tempi di cura, di lavoro e di vita. Puntiamo – conclude l’Assessore regionale – a essere realmente incisivi sui comportamenti sociali, a studiare insieme la possibilità di nuove iniziative che consentano alla famiglia di essere realmente soggetto sociale, anche grazie alla lettura del Libro Verde e del più recente Libro Bianco del Ministero del Welfare”. .  
   
   
MARCHE: FLESSIBILITA´, CONCILIAZIONE E INTEGRAZIONE SOCIALE: I PROGETTI INTERNAZIONALI A SOSTEGNO DELLE DONNE. BENATTI: ´PROMUOVERE L´OCCUPAZIONE FEMMINILE E` URGENTE, SENZA LORO L´ITALIA NON CRESCE´.  
 
Ancona, 17 Settembre 2009 - ´Incrementare il lavoro femminile significa far crescere l´economia. Da questo principio e` nata la promozione delle politiche di conciliazione, finanziate con il Fse, che avvicinano i tempi di vita e di lavoro nei territori della nostra regione´. Cosi` l´assessore alle pari opportunita`, Stefania Benatti, a margine dell´incontro sul progetto internazionale ´Flexsicurity, in una prospettiva di genere´ che si e` tenuto nella sede regionale il 14 e 15 settembre. Obiettivo, contribuire a migliorare le politiche di flessibilita` e sicurezza del mercato del lavoro in un´ottica di genere. La flexicurity e` un modello di stato sociale basato sulla gestione attiva del mercato del lavoro, il progetto ha il fine di identificare linee guida e buone pratiche per implementare le politiche nazionali di ´flessibilita` e sicurezza´. Partner dell´iniziativa, oltre alla Regione Marche, sono il Ministero del lavoro e delle politiche sociali della Bulgaria, il National Training Fund della Repubblica Ceca e la Fondazione Giacomo Brodolini. ´Promuovere l´occupazione delle donne - aggiunge Benatti - e` urgente non solo per ragioni di pari opportunita` e di giustizia sociale, ma soprattutto perche` senza di loro l´Italia non cresce. Puntare sul lavoro femminile e` conveniente per tutti noi. Nel nostro paese ci sono troppe donne a casa, il tasso di occupazione femminile al 47%, si trova al penultimo posto degli stati europei. Il lavoro delle donne e` un fattore decisivo di crescita. Quante piu` donne lavorano, tanto piu` nuclei famigliari si rivolgeranno al mercato per cercare soluzioni ai problemi di cui oggi si occupano le madri e le mogli che stanno a casa, dando forte impulso allo sviluppo di una moderna economia dei servizi. Il che significa nuovi posti di lavoro e ricchezza diffusa´. La Regione Marche si e` orientata seguendo due direttrici: da una parte il sostegno all´occupazione, dall´altra, creare le condizioni per una buona qualita` della vita. Cosi` con il Fondo Sociale europeo ha finanziato con 900. 000 euro iniziali un progetto sperimentale a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. L´incontro ´Flexsicurity´, che ha previsto anche l´organizzazione di una serie di visite di studio a diverse realta` regionali, e` seguito all´altro appuntamento sul progetto internazionale di scambio e apprendimento reciproco, ´Out Of The Margins. Condivisione di strategie per l´integrazione delle donne appartenenti a minoranze etniche sul mercato del lavoro´, (dal 7 al 9 settembre). Anch´esso all´interno programma dell´Unione Europea a favore di occupazione e solidarieta` sociale, ha l´obiettivo di contribuire a migliorare i processi di integrazione sociale delle donne immigrate o appartenenti a minoranze etniche (in particolare Rom e Sinti). E´ stato avviato un processo di reciproco apprendimento e scambio di esperienze su politiche attive di inclusione sociale, che passano dall´inserimento lavorativo, all´istruzione e formazione professionale, ma anche lotta alla discriminazione, sostegno all´integrazione culturale e ai servizi socio-sanitari. .  
   
   
PUBBLICATO IL LIBRO BIANCO SULLE POLITICHE FAMILIARI GLI INTERVENTI DELLA PROVINCIA PER SOSTENERE E PROMUOVERE LA FAMIGLIA IN TRENTINO  
 
 Trento, 17 settembre 2009 - Pubblicato il Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità, il documento contenente gli interventi e le azioni che la Provincia autonoma di Trento intende attivare per valorizzare, sostenere e promuovere la famiglia in Trentino. Il Libro Bianco, terzo volume uscito nella collana "Trentino Famiglia" curata dal Progetto speciale Coordinamento politiche familiari e di sostegno alla natalità, è stato inviato in questi giorni, su indicazione del presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, a tutti i sindaci del Trentino, agli enti gestori delle attività socio assistenziali, cooperative e associazioni sociali, scuole materne e dell´infanzia, associazioni familiari, consiglieri provinciali, ai componenti delle giunte e dei consigli comunali di Trento e Rovereto. .