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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Settembre 2009
SERVIZI FINANZIARI : LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI RAFFORZARE LA VIGILANZA IN EUROPA  
 
 Bruxelles, 24 settembre 2009 - La Commissione europea ha adottato ieri una serie importante di progetti legislativi per rafforzare in modo significativo la vigilanza sul settore finanziario in Europa. Il pacchetto legislativo in questione istituirà un nuovo consiglio europeo per il rischio sistemico (Esrc) con il compito di individuare e segnalare tempestivamente i fattori di rischio per il sistema finanziario nel suo complesso e un sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria (Esfs) composto dalle autorità nazionali di vigilanza e da tre nuove autorità europee di vigilanza per i settori bancario, degli strumenti finanziari e delle assicurazioni e pensioni aziendali o professionali. Il Presidente della Commissione José Manuel Barroso ha dichiarato: “I mercati finanziari non hanno una dimensione esclusivamente nazionale, bensì europea e mondiale, e l’attività di vigilanza deve essere pertanto esercitata a livello europeo e mondiale. La Commissione, con l´appoggio politico degli Stati membri e sulla base della dei risultati della relazione de Larosière, propone oggi un nuovo sistema europeo di vigilanza che ha l’obiettivo di impedire che i contribuenti europei siano costretti a rivivere i giorni bui dell’autunno 2008 in cui i governi furono costretti a intervenire con miliardi di euro a sostegno delle banche. Il sistema europeo può inoltre servire di ispirazione per un modello mondiale e la Commissione si pronuncerà in tal senso a Pittsburgh”. Charlie Mccreevy, Commissario per il mercato interno e i servizi, ha dichiarato: “Il presente pacchetto legislativo costituisce la risposta rapida e decisa della Commissione per porre rimedio alle lacune europee in materia di vigilanza e contribuirà a prevenire le crisi finanziarie future. Ne auspico quindi una rapida approvazione da parte del Consiglio e del Parlamento europeo in modo che le nuove strutture possano entrare in funzione nel 2010”. “La creazione di un Consiglio europeo per il rischio sistemico, con l’obiettivo di individuare e prevenire i rischi per la stabilità finanziaria in Europa, e le nuove disposizioni per migliorare la vigilanza a livello delle istituzioni contribuiranno in misura notevole a contrastare gli squilibri dei nostri sistemi finanziari e a rimediare alle lacune presenti nel nostro sistema di vigilanza che sono, almeno in parte, responsabili della crisi finanziaria”, ha aggiunto il commissario per gli Affari economici e monetari Joaquín Almunia. La crisi finanziaria attuale ha messo in luce le lacune del quadro europeo della vigilanza con la sua frammentazione a livello nazionale nonostante la creazione, più di un decennio fa, di un mercato unico europeo e l’importanza delle istituzioni paneuropee. Le proposte hanno l’obiettivo di migliorare in modo sostenibile la stabilità finanziaria nella Ue, di garantire che la stessa normativa tecnica di base sia applicata e fatta rispettare in modo uniforme, di individuare precocemente i rischi presenti nel sistema e di consentire interventi congiunti molto più efficaci nelle situazioni di emergenza e per la composizione delle controversie tra le autorità di vigilanza. Le proposte legislative presentate in data odierna mirano a risolvere tali lacune a livello di vigilanza sia micro che macroprudenziale, istituendo: un consiglio europeo per il rischio sistemico (Esrb), per controllare e valutare i rischi per la stabilità finanziaria del sistema finanziario nel suo insieme (“vigilanza macroprudenziale”). A tal fine l’Esrb metterà in guardia preventivamente in merito a rischi sistemici che potrebbero accentuarsi e, laddove necessario, raccomanderà l’adozione di provvedimenti per far fronte a tali rischi. Un sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria (Esfs) per la vigilanza dei singoli istituti finanziari (“vigilanza microprudenziale”), consistente in una rete di autorità nazionali di vigilanza finanziaria che cooperano in tandem con le nuove autorità europee di vigilanza, istituite a seguito della trasformazione dei comitati per i settori, bancario, degli strumenti finanziari e delle assicurazioni e pensioni aziendali o professionali. Si tratta dell’Autorità bancaria europea (Eba), l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (Eiopa) e l’Autorità europea per i valori mobiliari (Esma). L’esrb potrà formulare raccomandazioni e ammonimenti agli Stati membri (e alle autorità nazionali di vigilanza) e alle autorità europee di vigilanza che dovranno conformarsi o, in caso negativo, motivare la loro decisione. Siederanno nell’Esrb i vertici della Bce, le banche centrali nazionali, le autorità europee e quelle nazionali di vigilanza. L’istituzione dell’Esrb è in linea con diverse iniziative adottate a livello multilaterale o al di fuori della Ue, compresa la creazione di un consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board) da parte del G20. Per quanto riguarda la vigilanza microprudenziale, esistono attualmente tre comitati del settore dei servizi finanziari per la vigilanza microfinanziaria (per la vigilanza dei singoli istituti finanziari) a livello Ue con poteri esclusivamente consultivi: il comitato delle autorità europee di vigilanza bancaria (Cebs), il comitato delle autorità europee di vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (Ceiops) e il comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (Cesr). Le nuove autorità assumeranno tutte le funzioni di tali comitati oltre ad alcune competenze supplementari, tra cui: elaborare proposte di norme tecniche nel rispetto dei principi di una migliore regolamentazione; risolvere le controversie tra autorità nazionali di vigilanza, nei casi in cui la normativa imponga loro di cooperare o di trovare un accordo; contribuire a garantire un’applicazione coerente delle norme tecniche comunitarie (anche attraverso valutazioni reciproche); l’Autorità europea per i valori mobiliari avrà poteri diretti di vigilanza sulle agenzie di rating del credito; un ruolo di coordinamento in situazioni di emergenza. Le proposte di cui trattasi sono state oggetto di ampie consultazioni sia dopo la pubblicazione delle raccomandazioni del gruppo di esperti incaricato dal Presidente Barroso e presieduto dall’ex direttore generale del Fmi Jacques de Larosière, sia tra la fine di maggio e la metà di luglio, dopo la presentazione delle proposte della Commissione al Consiglio europeo. Il vertice di giugno della Ue ha avallato le proposte della Commissione e ha auspicato una rapida adozione dei necessari testi legislativi. . .  
   
   
UNA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA CRITICA I COSTI BANCARI "OPACHI"  
 
Bruxelles, 24 settembre 2009 - Vi sono molti problemi legati al modo in cui le banche informano e consigliano i loro clienti: questo emerge da una relazione della Commissione europea sui servizi finanziari al dettaglio pubblicata il 22 settembre . Tra i problemi specifici vi sono le informazioni che in molti casi sono di difficile comprensione, costi bancari opachi, problemi con la consulenza e un livello piuttosto basso di cambio di banche. La relazione descrive le strutture dei prezzi dei conti correnti quali estremamente opache tali da rendere quasi impossibile per i consumatori sapere quanto pagano e confrontare offerte diverse. Per il 66% delle banche esaminate i costi bancari erano talmente poco chiari che gli esperti che hanno redatto la relazione hanno dovuto consultare ulteriormente le banche per ottenere le spiegazioni necessarie a determinare i costi reali di un conto . L´austria, la Francia, l´Italia e la Spagna presentano risultati insoddisfacenti in materia di trasparenza e sono tra i paesi più costosi per quanto concerne i conti bancari. Il mercato Ue è frammentato e ciò toglie ai consumatori i vantaggi di un vero e proprio mercato interno Ue. Soltanto il 9% dei consumatori Ue ha cambiato banca nel biennio 2007-2008. Meglena Kuneva, commissario Ue responsabile per i consumatori, ha affermato: "Le banche commerciali deludono le aspettative dei loro clienti. Vi sono ampie prove di violazioni dei principi fondamentali in materia consumeristica, violazioni che vanno da una struttura complessa dei prezzi a oneri nascosti e a informazioni poche chiare e incomplete. Le banche devono mettere in ordine i loro affari e cambiare la loro cultura dei rapporti con i clienti. E le autorità degli Stati membri devono sovvenire ai loro obblighi facendo rispettare il diritto consumeristico Ue. " Charlie Mccreevy , commissario responsabile per il mercato interno, ha affermato: "Questo esercizio di monitoraggio del mercato al consumo mette in evidenza le difficoltà che i consumatori si trovano ad affrontare in relazione ai prodotti e ai servizi finanziari al dettaglio. La Commissione è determinata a risolvere questi problemi. Ciò significa imporre la trasparenza e la fornitura di informazioni comprensibili e comparabili oltre alla definizione di regole di fondo per la condotta degli affari. In un momento in cui i cittadini europei continuano a risentire degli effetti della crisi economica questo è diventato ancora più importante. " Le relazioni Dando seguito al quadro di valutazione del mercato dei consumi 2008 (Consumer Market Scoreboard 2008) la Commissione ha pubblicato in data odierna un documento di lavoro intitolato "Follow up in Retail Financial Services to the Consumer Market Scoreboard" (Follow up del quadro di valutazione del mercato dei consumi in relazione ai servizi finanziari al dettaglio) nell´ambito della quale uno studio indipendente sui costi bancari ha analizzato i prezzi dei conti correnti in relazione a 224 banche il cui peso corrisponde in media all´81% del mercato Ue. I risultati 1. Costi bancari opachi La struttura dei costi dei conti correnti è spesso opaca. Quasi un terzo dei consumatori interpellati non è in grado di confrontare le offerte in materia di conti correnti. Le informazioni sui prezzi fornite online sono incomplete . In due casi su tre (66%) gli esperti che hanno redatto la relazione sui costi bancari hanno dovuto mettersi ripetutamente in contatto con le banche per avere chiarimenti sulle informazioni relative ai costi. Ed anche allora le banche in molti casi hanno offerto soltanto informazioni orali sulle loro tariffe ma hanno rifiutato di inviare il loro tariffario. Circa il 10% delle banche aveva caricato sui propri siti web poche o punte informazioni sui prezzi e il 33% presentava nei prospetti delle tariffe informazioni incomplete sui prezzi. In alcuni paesi Ue i consumatori pagano notevolmente di più per il loro conto corrente che in altri paesi. I prezzi dei conti correnti di uso generale vanno da ben 253 Eur in Italia a soli 27 Eur in Bulgaria. Per i "grandi" utilizzatori la differenza è ancora più rimarchevole: si va da un massimo di 831 Eur in Italia a un minimo di 28 Eur in Bulgaria. L´austria, la Francia, l´Italia e la Spagna presentano risultati insoddisfacenti sul piano della trasparenza e sono tra i paesi più costosi per quanto concerne i servizi bancari. La Bulgaria, i Paesi Bassi, il Belgio e il Portogallo si collocano alla base della scala in termini dei costi dei conti correnti. I consumatori di paesi in cui le strutture dei prezzi sono opache tendono a pagare di più per i conti bancari. 2. Informazioni e consulenze I consumatori trovano in molti casi le informazioni precontrattuali difficili da comprendere. Informazioni "incomprensibili" e "insufficienti" sono i principali ostacoli all´acquisto transfrontaliero di servizi finanziari. Il 79% dei cittadini europei esige informazioni standardizzate chiare e comparabili come ad esempio quelle previste nella nuova direttiva sul credito al consumo. Vi sono sempre più prove del fatto che i consumatori spesso non ricevono la consulenza adeguata sui servizi finanziari. Ad esempio, dai dati della Germania emerge che i consumatori revocano prematuramente il 50-80% di tutti gli investimenti a lungo termine a causa di una consulenza inadeguata, il che determina una perdita stimata di 20-30 miliardi di euro all´anno. Coloro c he vendono prodotti finanziari possono non avere una conoscenza sufficiente dei prodotti per consigliare efficacemente i consumatori. I funzionari di banca si trovano spesso ad operare in un conflitto d´interessi implicito. 3. Cambi di banca Per quanto concerne gli attuali conti correnti bancari i tassi di passaggio dei clienti da una banca all´altra rimangono bassi situandosi al 9% per il biennio 2007-2008 , rispetto ad esempio al 25% di cambio di assicuratore che si registra per le assicurazioni automobilistiche. Quali sono i prossimi passi ? I dati raccolti serviranno ad alimentare i lavori in corso relativi al settore dei servizi finanziari al dettaglio che la Commissione ha annunciato nella comunicazione "Guidare la ripresa in Europa" del marzo 2009. La direttiva Ue sulle pratiche commerciali sleali già vieta le pratiche che fuorviano i consumatori e ne distorcono le scelte, ad esempio l´omissione di informazioni legate ai conti bancari o la messa a disposizione di informazioni talmente inintelligibili che il consumatore medio non è in grado di estrapolare il prezzo. Gli Stati membri hanno l´obbligo di far rispettare questa normativa nell´ambito dei servizi finanziari. Un codice (volontario) settoriale volto ad agevolare il trasferimento di un conto da una banca a un´altra entrerà in vigore il 1° novembre 2009. La Commissione ne seguirà con attenzione l´attuazione. La relazione : http://ec. Europa. Eu/consumers/rights/fin_serv_en. Htm .  
   
   
UE: COSA CI RISERVA L´AUTUNNO? AFFARI ESTERI  
 
Bruxelles, 24 settembre 2009 – E’ iniziata il 22 settembre una serie di articoli che esamineranno quali impegni attendono le diverse commissioni parlamentari nei prossimi mesi. Partiamo da una delle aree più rilevanti, quella degli affari esteri, che coinvolge ben 5 diverse commissioni. In agenda, la complessa situazione in Afghanistan, i progressi verso l´adesione all´Ue di Balcani, Islanda e Turchia, e la missione europea anti-pirati in Somalia. Il ruolo del Parlamento Il Parlamento è uno degli attori chiave della diplomazia dell´Ue. Le sue competenze vanno dal monitoraggio sull´azione esterna delle altre istituzioni, alle decisioni sugli aiuti allo sviluppo, fino al via libera a eventuali allargamenti dell´Unione. Il lavoro dei deputati in quest´area ruota intorno a tre commissioni parlamentari e due sotto-commissioni: la commissione Affari esteri (Afet), guidata dall´italiano Gabriele Albertini (Pdl), quella per lo Sviluppo e gli aiuti umanitari (Deve), quella per il Commercio estero (Inta), e le sotto-commissioni Diritti umani (Droi) e Sicurezza e Difesa (Sede), entrambe legate agli Affari esteri. Un impegno per tutti: audizioni per i nuovi commissari - Il primo appuntamento importante per tutte e cinque le commissioni che si occupano di relazioni esterne sarà l´esame dei nuovi candidati commissari nei campi di loro competenza. Fra novembre e dicembre i deputati saranno infatti chiamati a interrogare e valutare i Commissari designati agli Affari esteri, allo Sviluppo e al Commercio estero. Commissione Esteri: Afghanistan e futuri allargamenti - Il primo appuntamento chiave per la commissione Afet è il 6 ottobre: in calendario riunioni con la commissaria uscente Benita Ferrero-waldner, l´Alto rappresentante dell´Ue Javier Solana, e il rappresentante speciale europeo per Afghanistan (e Pakistan) Ettore Francesco Sequi, per analizzare la complessa situazione nel Paese a seguito delle elezioni presidenziali e dei gravi attentati che hanno colpito i soldati europei. Altro punto all´ordine del giorno: i futuri allargamenti dell´Ue. Ogni anno la Commissione europea presenta un rapporto sui progressi fatti dai Paesi candidati all´adesione all´Ue in termini di riforme istituzionali, sviluppo economico e democratizzazione. Il commissario all´Allargamento Olli Rehn discuterà il rapporto con i parlamentari della commissione Affari esteri il prossimo 15 ottobre. I deputati prepareranno quindi una relazione di valutazione su ciascuno dei Paesi candidati, Croazia e Islanda in primis, ma anche Balcani occidentali e Turchia. Nessuno Stato può infatti entrare a far parte dell´Unione europea senza il nulla osta del Parlamento. Sviluppo: rivedere gli accordi con i Paesi terzi - Nei prossimi mesi la commissione Sviluppo dovrà affrontare la riforma dei due principali strumenti di cooperazione con i paesi in via di sviluppo: gli accordi di Cotonou fra Ue e Paesi africani, caraibici e del Pacifico (Acp), e lo "strumento di cooperazione allo sviluppo", che costituisce la base legale per gli aiuti Ue verso i Paesi terzi. Un altro tema caldo è l´impatto della crisi sui Paesi in via di sviluppo, su cui il Parlamento ha già pubblicato uno studio e su cui la commissione Sviluppo preparerà una relazione. In calendario anche l´esame degli effetti dei cambiamenti climatici sui Paesi in via di sviluppo e del loro ruolo nella lotta al riscaldamento globale: la commissione Sviluppo parteciperà - insieme alla commissione Ambiente - alla conferenza Onu sul clima a Copenaghen in dicembre. Commercio: ambiente e diritti sociali in cima all´agenda - Se il Trattato di Lisbona entrasse in vigore, i poteri del Parlamento in materia di commercio estero aumenterebbero notevolmente. I deputati si stanno preparando a questo scenario, ed esamineranno con i servizi giuridici le implicazioni del nuovo Trattato il 28 e 29 settembre. In novembre, la commissione prevede di esaminare la relazione fra commercio e cambiamento climatico: quali sono gli effetti degli scambi globali sul clima, e come gli accordi commerciali possono partecipare alla lotta contro i cambiamenti climatici? In dicembre, l´agenda prevede un´audizione sull´inclusione di clausole sociali e ambientali negli accordi e nei negoziati commerciali. Sicurezza e difesa: missione anti-pirati nel Corno d´Africa - Una delegazione parlamentare della sotto-commissione Sicurezza e difesa visiterà Djibouti alla fine di ottobre per esaminare l´operato della missione europea Atalanta. Si tratta dell´operazione navale lanciata nel 2008 dall´Ue contro i pirati in Somalia, che i Governi europei hanno prolungato fino alla fine del 2010. Diritti umani: il premio Sacharov - Sono dieci quest´anno i candidati al prestigioso premio per la libertà di pensiero. Il 30 settembre i parlamentari presenteranno i loro favoriti, e il 6 ottobre sceglieranno i tre finalisti. La decisione finale verrà presa il 26 ottobre e la cerimonia di premiazione si terrá a Strasburgo il 16 dicembre. Il Parlamento partecipa regolarmente a missioni di osservazione elettorale per verificare che le elezioni si svolgano in modo corretto e democratico. La prima missione del nuovo Parlamento sarà in Mozambico, dove si tengono elezioni parlamentari e presidenziali il 28 ottobre, e dove l´esclusione di alcuni candidati di opposizione ha già provocato allarme. Altre possibili missioni includono la Costa d´Avorio, dove si vota il 28 novembre, e la Bolivia il 6 dicembre. . .  
   
   
FLOWER POWER: LA COMMISSIONE PREMIA LE IMPRESE EUROPEE CHE DIFFONDONO IL MESSAGGIO AMBIENTALE  
 
Bruxelles, 24 settembre 2009 - La Commissione europea presenterà la prima edizione del Premio per la comunicazione sul marchio comunitario di qualità ecologica con una cerimonia che si terrà domani a Bruxelles. Il premio è assegnato ad un´impresa che si è particolarmente distinta nel sensibilizzare l´opinione pubblica sull´esistenza del marchio comunitario di qualità ecologica – il marchio a forma di fiore attribuito dall´Unione europea a prodotti e servizi ecologici. Il marchio ha conosciuto una rapida diffusione e lo si trova attualmente in circa 20 000 prodotti e servizi turistico-alberghieri in tutta l´Unione europea e in altri paesi. Il commissario per l´ambiente Stavros Dimas ha dichiarato che "il marchio comunitario di qualità ecologica è un marchio d´eccellenza di cui i cittadini europei possono fidarsi. Quando vedono il simbolo a forma di fiore possono essere certi che il prodotto o il servizio che hanno scelto è rispettoso dell´ambiente. Le organizzazioni i cui prodotti e servizi recano questo marchio dimostrano in tal modo il loro impegno nei confronti dell´ambiente e mi congratulo con loro per come hanno saputo diffondere il messaggio presso i loro clienti. " Il marchio comunitario di qualità ecologica – l´unico marchio ambientale paneuropeo - è un sistema facoltativo lanciato nel 1992 per incoraggiare la produzione e il consumo di prodotti e servizi ecologici nell´Unione europea. Attualmente circa 20 000 prodotti e servizi sono contrassegnati con il fiore, simbolo del marchio. Tra questi figurano detergenti, elettrodomestici, prodotti cartacei, tessili, casalinghi, prodotti per il giardinaggio, lubrificanti, come pure servizi turistico-alberghieri. Li si può trovare in tutti gli Stati membri dell´Ue e in molti altri paesi, come India, Nuova Zelanda, Canada e Cina. Tutti i prodotti contrassegnati da questo marchio sono controllati da organismi indipendenti secondo rigorosi criteri ecologici e di rendimento. Per l´attribuzione del marchio si tiene conto delle principali ripercussioni ambientali e delle proprietà ecologiche del prodotto nel corso del suo ciclo di vita. La gestione del marchio spetta alle autorità dei singoli Stati membri dell´Ue, dell´Islanda, della Norvegia e del Liechtenstein. È attualmente in corso una revisione del sistema, per ricomprendervi altri prodotti e servizi e per dedicare più attenzione a quelli con maggiori possibilità di miglioramento. La revisione del sistema, oltre a semplificare le procedure per la richiesta del marchio, consentirà di ridurre le spese a carico delle imprese. Il premio per la comunicazione sul marchio comunitario di qualità ecologica - Il premio sarà assegnato per la prima volta il 23 settembre 2009. Questa nuova iniziativa intende costituire un riconoscimento alle imprese che hanno svolto attività di promozione eccezionali per far conoscere il marchio ecologico al grande pubblico. È volta ad incoraggiare ed ispirare altri titolari del marchio affinché approfittino delle possibilità che esso offre nell´ambito delle loro attività di commercializzazione. Il premio sarà assegnato ogni anno. Una giuria, composta da esperti in campo ambientale e della comunicazione e da rappresentanti della Commissione europea, ha valutato le imprese candidate considerandone la qualità, la creatività e la pertinenza delle attività, nonché l´uso effettivo del logo. Si sono candidate diciotto imprese appartenenti a dieci paesi dell´Ue (Austria, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Spagna e Svezia) e un´impresa svizzera. Per la categoria delle imprese fornitrici di servizi si sono presentati vari alberghi e un centro scout svizzero, mentre per la categoria fabbricanti/dettaglianti sono pervenute candidature di fabbricanti di prodotti che vanno dai saponi, alle vernici, ai detergenti, ai rivestimenti per pavimenti. La cerimonia di consegna dei premi avrà inizio alle ore 18 e si terrà al Chateau de La Hulpe, 111 Chaussée de Bruxelles, La Hulpe. Per ulteriori ragguagli scrivere all´indirizzo ecolabel@biois. Com . Maggiori informazioni sul marchio comunitario di qualità ecologica si trovano nel sito www. Ecolabel. Eu . .  
   
   
ORA O MAI PIÙ? LE POLITICHE EUROPEE PER L´ENERGIA E IL CLIMA  
 
Milano, 24 settembre 2009 - Il 5 ottobre prossimo alle ore 11. 30 l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "Ora o mai più? Le politiche europee per l´energia e il clima" Il dibattito trae spunto dalla pubblicazione del volume di Carlo Corazza "Ecoeuropa: Le nuove politiche per l´energia e il clima" (ed. Egea). L´incontro, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Www. Ispionline. It .  
   
   
WORKSHOP DI PARTENARIATO PER I PROGETTI DI INNOVAZIONE NELL´AMBITO DEL 7° PQ, : TECNOLOGIA, BIOLOGIA ENERGIA  
 
 Potsdam, 24 settembre 2009 -Il 7 ottobre si terrà a Potsdam (Germania) un workshop di partenariato per i progetti di innovazione del Settimo programma quadro (7° Pq) orientati alle Pmi (ricerca a vantaggio delle piccole e medie imprese). La Commissione per lo sviluppo economico del Brandenburgo organizza l´evento per offrire ai coordinatori di progetto di tutta Europa l´opportunità di presentare le proprie idee di progetto e di esplorare le opportunità di partenariato nella regione della capitale tedesca. Gli sviluppatori dalla Germania presenteranno le loro idee con lo scopo di trovare partner europei. Inoltre, il workshop offrirà ai coordinatori di progetto la possibilità di discutere le loro idee di progetto con valutatori esperti. L´evento si concentrerà sui seguenti campi: tecnologia dell´informazione e della comunicazione (con particolare attenzione alla fotonica, geoinformazione, tecnologie della sicurezza); scienze biologiche (con particolare attenzione alla diagnostica, tecnologia biomedica); energia e ambiente (in particolare biocarburanti e fotovoltaico); applicazioni industriali (in particolare industria dei metalli, automobilistica, aerospaziale). La partecipazione all´evento è gratuita. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Zab-brandenburg. De/de/32_4229. Aspx .  
   
   
APPALTO: SUPPORTO TECNICO E SCIENTIFICO RELATIVO AI NANOMATERIALI  
 
Ispra, 24 settembre 2009 - Il Centro comune di ricerca della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara d´appalto per il supporto tecnico e scientifico relativo ai nanomateriali. L´appalto è suddiviso in due lotti: il lotto 1 fornirà consulenza specifica per soddisfare i requisiti di informazione per i nanomateriali nell´ambito di Reach (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals); il lotto 2 riguarderà la consulenza specifica relativa alla valutazione dell´esposizione e alla caratterizzazione dei rischi/pericoli per i nanomateriali nell´ambito di Reach. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea, Centro comune di ricerca, Istituto per la protezione e la salute dei consumatori, Msu Tp 582, via E. Fermi 2749, All´attenzione di: sig. Ra Giuliana Talamona, I-21027 Ispra Va. Fax +39 332 789 434 .  
   
   
NAUTICA, SARDEGNA, CORSICA, TOSCANA E COSTA AZZURRA VERSO DISTRETTO ALTO TIRRENICO  
 
Loano, 24 Settembre 2009 - Disco verde alla creazione di un Distretto Alto Tirrenico formato dalle Regioni Liguria, Sardegna, Corsica, Toscana e Costa Azzurra dal convegno "Nautica, Porticcioli, Porte, Portali Per il turismo tra innovazione e tecnologia. Verso un distretto Alto Tirrenico", al Loano 2 Village, promosso dalla Regione Liguria con gli altri partner nell´ambito dei programmi europei di cooperazione transfrontaliera. Nel corso del convegno, a pochi giorni dall´apertura del 49´ Salone Nautico Internazionale di Genova , istituzioni, docenti universitari dell´ Università di Pisa e della Bocconi, esperti e istituzioni della Corsica e della Costa Azzurra hanno presentato le potenzialità del sistema nautico dell´Alto Tirreno. "Consideriamo questo progetto strategico e di grande importanza, in quanto declina turismo, servizi logistici, innovazione e ricerca applicata e viene incontro all´utilizzo di molti posti barca lasciati liberi per i transiti da chi è in navigazione e alla cantieristica", spiega l´assessore alla Pianificazione Urbanistica della regione Liguria Carlo Ruggeri. Nel corso della giornata sono intervenuti, fra gli altri, i sindaco di Loano e presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza, il presidente del Distretto Nautica Tigullio Cesare Sangermani, Lorenzo Forcieri, presidente Distretto delle Tecnologie del Mare della Spezia, l´advisor dei progetti istituzionali di Ucina Roberto Neglia, il direttore dell´agenzia di Promozione Turistica "In Liguria "Angelo Berlangieri. "Il porto turistico di Loano, in fase avanzata dei lavori, con i suoi 1. 500 posti-barca potrà dare un grosso contributo alla nautica, specie da diporto, ed ai servizi per i diportisti. Inoltre il ´Loano 2 village´, che ha ospitato questo convegno è la dimostrazione che la capacità di risposte degli enti pubblici quando si unisce all´imprenditoria privata è in grado di ottenere soluzioni di ottima qualità", afferma Angelo Vaccarezza, sindaco di Loano e presidente della Provincia di Savona. Saranno 12 i milioni di euro, provenienti dai fondi europei per i programmi di cooperazione e dedicati a due progetti transfrontalieri, che giungeranno in Liguria, Sardegna, Corsica, Toscana e Costa Azzurra attraverso il distretto nautico dell´Alto Tirreno. .  
   
   
NAUTICA, E IL PROGETTO ODYSSEA LANCIA L´ "ENTROTERRA" DI PORTO LOTTI ALLA SPEZIA E CARLO RIVA DI RAPALLO  
 
Loano, 24 Settembre 2009 - A Loano si è parlato anche del progetto Odyssea Fim, approvato nel primo bando dei progetti semplici del programma It - Fr Marittimo di cui Regione Liguria e Agenzia di Promozione Turistica "In Liguria" sono partner. Il progetto Odyssea sarà presentato ufficialmente mercoledì 30 Settembre p. V. Ad Ajaccio. Il progetto Odyssea Fim ha l´obiettivo di creare una rete di città portuali e dei relativi territori rurali e la realizzazione di servizi di eccellenza. Per partecipare nel progetto Odissea Fim, in Liguria sono stati scelti, dopo le consultazioni con le Province e gli stessi scali, due porticcioli "pilota": Porto Lotti della Spezia e il porto "Carlo Riva " di Rapallo. Il progetto Odyssea, già approvato e finanziato con 432. 000,00 per la Liguria partendo dai due porticcioli e dai rispettivi territori pilota, Rapallo e La Spezia coinvolgerà i Sistemi turistici locali e i comuni. Attraverso il coordinamento dell´Agenzia di Promozione Turistica, è prevista la creazione di itinerari agricoli, turistici, culturali a piedi, in bicicletta, in auto, in taxi, in moto, con partenza dal porticciolo che metterà a disposizione del diportista anche i mezzi di trasporto. Il diportista avrà a sua disposizione, da casa e dalla barca, attraverso un portale, insieme con la possibilità di prenotare il posto barca nei porticcioli alto tirrenici del futuro distretto. .  
   
   
AFGHANISTAN: DEMOCRAZIA E SICUREZZA  
 
 Milano, 24 settembre 2009 - Il prossimo 5 ottobre prossimo, alle ore 18. 00, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "Afghanistan: democrazia e sicurezza" L´incontro, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano) www. Ispionline. It . .  
   
   
SLOVENIA CHIEDE A UE DI ASSISTERE BOSNIA E ALBANIA  
 
Lubiana, 23 settembre 2009 - Il ministro degli Esteri Sloveno, Samuel Zbogar, ha chiesto ai membri Ue di aiutare la Bosnia-erzegovina e l´Albania a raggiungere i criteri per l´abolizione dei visti, rivela "B92. Net". Ciò è molto importante per la Bosnia, per la stabilità di quello Stato e dell´area, ha detto Zbogar nel corso di un incontro dei ministri degli Esteri Ue. L´ue ha adottato una proposta per abolire i visti con la Serbia, la Macedonia e il Montenegro, che è stata ricevuta molto positivamente nel Sud-est Europa ma che ha generato una reazione avversa in Bosnia-erzegovina, ha detto il ministro sloveno. La Slovenia ha inviato una delegazione in Bosnia in agosto per vedere quale tipo di assistenza fornire ed ha offerto servizi di consulenza al personale consolare bosniaco all´inizio di settembre. .  
   
   
SERBIA, ECONOMIA MIGLIORE DEL PREVISTO  
 
Belgrado, 23 settembre 2009 - Il governatore della Banca Nazionale serba, Radovan Jelasic, ha affermato che la situazione economica è molto migliore di quanto previsto alla fine del 2008, rivela "B92. Net". La stabilizzazione dell´economia è stata raggiunta, nonostante la Serbia abbia perso 108-130 milioni di euro al mese, paghe e pensioni siano state bloccate e il tasso di inflazione dell´8 per cento sia uno dei più alti nella regione dei Balcani. Jelasic ha detto che lo Stato deve riformare il sistema economico per aiutare la ripresa del Paese, o tagliando le spese oppure aumentando i redditi. Ciononostante, il governatore non prevede un ulteriore declino delle attività economiche, né aumenti della disoccupazione; inoltre non ci sono stati ulteriori cali delle attività di commercio estero. .  
   
   
LITUANIA: LA PRODUZIONE INDUSTRIALE È SCESA DEL 13,2% A/A  
 
 Vilnius, 24 settembre 2009 - La produzione industriale è scesa del 13,2% a/a in agosto, secondo quanto annunciato dall’Ufficio Statistico lituano. In termini mensili la produzione è diminuita del 2%. Considerando la produzione industriale su base stagionale il calo è stato del 4,2% m/m. Su base mensile i principali conduttori della riduzione sono stati il manifatturiero e i processi di lavorazione (-2,3% m/m) ed il settore minerario (-16,7% m/m). La produzione di elettricità e delle utility sono aumentate del 2,1% m/m. In termini annuali tutti i segmenti industriali hanno indicato un calo, mentre la manifattura e la raffinazione hanno registrato un -11,9% a/a, le utility e il settore energia un calo del 21,3% a/a. Considerando i gruppi di beni il principale calo è stato registrato nei beni industriali (-29,5% a/a), in quelli beni durevoli -14% a/a e nei beni intermedi del 13,2%. .  
   
   
NUOVO ACCORDO BEI ´ REGIONE MARCHE PER 100 MILIONI A FAVORE DELLE PMI ´ LA BANCA INTERMEDIARIA DOVRA` RADDOPPIARE IL PLAFOND A FAVORE DI PROGETTI NEL SETTORE ACQUE E RIFIUTI.  
 
 Ancona, 24 settembre 2009 In arrivo cento milioni di euro per le piccole e medie imprese grazie ad una nuova sottoscrizione della Regione Marche con la Banca Europea degli Investimenti. Cento milioni che diventeranno duecento, perche` la banca che si aggiudichera` la gestione delle risorse dovra` raddoppiare il plafond al fine di finanziare progetti degli enti locali destinati allo smaltimento dei rifiuti e alla gestione del ciclo delle acque. ´I cento milioni della Bei ´ ha spiegato il presidente della Regione Gian Mario Spacca nel corso di una conferenza stampa ´ sono destinati alle piccole e medie imprese che vogliono investire nella ricerca scientifica, nell´innovazione, nell´ammodernamento dei loro impianti e dei macchinari, in nuove iniziative commerciali all´estero, nell´acquisizione di aziende. In un momento di crisi e di scarsa liquidita`, risorse fresche sono fondamentali per dare ossigeno all´economia e sostenere i livelli occupazionali. Questo nuovo accordo ´ ha concluso Spacca ´ testimonia la grande credibilita` che la Regione gode nei confronti della Bei fin dal ´97 quando, prima Regione in Italia, apri` una linea di credito per la ricostruzione post sisma. Da allora il rapporto e` continuato e, in questa legislatura, sono circa 500 i milioni di euro ottenuti a sostegno di vari settori. La gestione delle risorse verra` messa a gara e l´auspicio e` che vinca un istituto di credito della Regione. La condizione e` che la banca raddoppi il plafond. Gli ulteriori 100 milioni saranno utilizzati per opere pubbliche nei settori dello smaltimento dei rifiuti e del ciclo delle acque´. L´assessore al bilancio Pietro Marcolini da parte sua ha sottolineato che ´la Regione gode di buon credito presso la Bei perche` per ogni intervento ha contribuito con risorse proprie piu` che proporzionali´ e che per le pmi ´si tratta di una provvista di credito agevolato estremamente conveniente visto che il tasso della provvista sara` pari allo 0,50, la meta` e a volte anche meno del tasso delle commissioni applicate ordinariamente dalla banche in questo momento. Vengono inoltre garantite risorse, altrimenti difficili da reperire, per gli enti pubblici che vogliono investire in nuovi acquedotti e depuratori al fine di evitare sprechi, migliorare la qualita` dell´acqua e allo stesso tempo garantire nuovi posti di lavoro. Abbiamo gia` evaso in un precedente bando richieste per 100 milioni, ma ci sono ancora tante iniziative a cui dare risposte´. ´La gara per la banca aggiudicatrice ´ ha specificato il dirigente del Servizio Bilancio Rolando Burattini ´ sara` espletata nelle prossime settimane. In 40 giorni contiamo di assegnare l´incarico alla banca intermediaria´. .  
   
   
SCUDO FISCALE: IL MODELLO PER ADERIRE  
 
Roma, 24 settembre 2009 - Con un provvedimento del 14 settembre scorso, l´Agenzia delle entrate ha approvato il modello utile per aderire all´operazione "scudo fiscale". Dal 15 settembre 2009 al 15 aprile 2010 è possibile mettersi in regola con le norme tributarie facendo rientrare in Italia capitali irregolarmente detenuti all´estero. L’imposta straordinaria da versare per mettersi in regola è prevista dall´art. 13 bis del decreto anticrisi - varato dal governo lo scorso primo luglio. La norma conosciuta come “scudo fiscale” è diventata operativa con l’approvazione da parte dell’Agenzia delle entrate del modello utile per la dichiarazione riservata delle attività emerse. Il modello deve essere utilizzato dalle persone fisiche, dagli enti non commerciali, dalle società semplici e dalle associazioni equiparate per la dichiarazione delle attività, detenute all´estero a partire da una data non successiva al 31 dicembre 2008, che sono oggetto di rimpatrio e/o di regolarizzazione. Il modello va presentato in banca o ad altro intermediario (Sim, Sgr, fiduciarie, agenti di cambio o Poste italiane S. P. A. ). Il provvedimento dell´Agenzia delle entrate definisce anche il tasso di cambio per la determinazione del controvalore in euro delle attività finanziarie e degli investimenti rimpatriati o regolarizzati. Contestualmente all´emanazione del provvedimento, l´agenzia delle entrate ha aperto un forum per raccogliere suggerimenti e consigli su una circolare di chiarimenti della normativa in corso di definizione. Il Forum dedicato consentirà di valutare e recepire non solo le indicazioni delle associazioni di categoria e degli ordini professionali, ma anche di tutti coloro che vorranno inviare suggerimenti tecnici. È possibile, quindi, fino al 25 settembre, parlare con il Fisco e partecipare in maniera concreta, fornendo il proprio contributo, all’applicazione di una norma che rappresenta un’importante opportunità per regolarizzare in via definitiva la propria posizione fiscale per coloro che hanno esportato o detenuto all’estero, capitali e altre attività in violazione degli obblighi tributari. .  
   
   
BANCHE: PREZZI, FAISSOLA “IL CONTO CORRENTE IN ITALIA COSTA CIRCA 100 EURO L’ANNO”  
 
Bruxelles, 24 settembre 2009 - “Il prezzo del conto corrente in Italia è di circa 100 euro, ben inferiore rispetto a quello diffuso il 22 settembre a Bruxelles”. Così il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, respinge le valutazioni dalla Commissaria Meglena Kuneva. “ Non solo il costo di questo servizio è già inferiore ai 10 euro al mese, ma negli ultimi cinque anni ha visto anche una riduzione media di oltre il 27%”. In base ai dati facilmente confrontabili da chiunque nel motore web "Conti Correnti a Confronto" (uno dei più grandi database in Europa contenente oltre 750 diversi conti correnti con i rispettivi indicatori sintetici di costo) il costo del conto corrente italiano è, in media, di 107 euro, un dato in linea con quello calcolato dalla Banca d´Italia. E’ inoltre in crescita il numero dei prodotti il cui costo annuale è inferiore a 100 euro. “Le dichiarazioni riportate oggi a Bruxelles – ha aggiunto il Presidente dell’Abi - fanno riferimento a modalità di confronto e a cifre errate, perché calcolate includendo servizi, come quelli di finanziamento che esulano dal conto e commissioni ormai superate. Il mercato è inoltre dominato dai conti a pacchetto, generalmente basati su un numero illimitato di operazioni. In Italia le banche sono convenienti e trasparenti”. In questi anni, le banche italiane si sono impegnate sul fronte della trasparenza e della chiarezza adottando prezzi più chiari, contratti e condizioni più semplici, estratti conto facili da leggere, consulenza pre e post vendita sui prodotti finanziari, trasferimento automatico delle bollette e dei mutui per chi vuole cambiare banca ed eliminazione di ogni altro eventuale ostacolo alla mobilità dei clienti. Queste procedure di mobilità sono considerate dalla stessa Commissione all’avanguardia in Europa. È operativo in Italia un sistema di confronto basato su profili di consumo standard, condivisi con le Autorità di regolamentazione. .  
   
   
ECONOMIA3, INIZIA OGGI IL FORUM A PRATO QUATTRO GIORNI DI INIZIATIVE DAL 24 AL 27 SETTEMBRE 2009 AD INAUGURARLO NEL POMERIGGIO IL NOBEL SOLOW. EVENTI ANCHE LA MATTINA  
 
Prato, 24 settembre 2009 - Sarà il premio Nobel Robert Solow, economista del Mit di Boston, ad inaugurare oggi pomeriggio la quattro giorni di “Economia3”, il forum economico che torna per il secondo anno consecutivo a Prato. A lui l´ardua risposta su come potrebbe finire la crisi e che cosa ci aspetta. L´appuntamento con lo studioso americano, Nobel nel 1987 per il suo contributo alla teoria della crescita economica, è alle 17. 15 al teatro Metastasio. Ma Solow non sarà l´unico grande economista che in questi giorni passerà da Prato. Venerdì 25 settembre alle 10. 30 interverrà l´indiano Soumitra Dutta, esperto di economia digitale e guru del francese Insead, l´istituto per la formazione dei manager con sede a Parigi e a Singapore. Dutta parlerà al Metastasio di come gestire i talenti e le nuove tecnologie per arrivare al suc cesso. Sabato 26 settembre alle 10 sarà la volta di Andrea Boltho, economista dell´Oxford University. La sua lezione riguarderà l´Europa dopo la crisi. La domanda a cui cercherà di rispondere è se ci sarà una svolta epocale oppure tutto continuerà come prima. Quattro giorni di appuntamenti, dal 24 al 27 settembre - Le iniziative in programma dal 24 al 27 settembre all´interno del forum economico promosso dalla Regione ed organizzato dalla Fondazione Sistema Toscana sono tante e varie: incontri, conferenze, workshop per le scuole superiori ma anche mostre, spettacoli e animazioni per il centro storico di Prato, con il patrocinio dell´Unione Europea, di due ministeri (Sviluppo economico e lavoro) e di Comune e Provincia di Prato. Quattro giorni fitti, dal giovedì alla domenica, con un prologo il 24 settembre mattina prima dell´inaugurazione ufficiale del pomeriggio. Si parlerà di come la conoscenza può aiutare lo sviluppo di un´economia più competitiva e di istruzione e innovazione. Si parlerà di imprese innovative e trasferimento tecnologico, di credito alle imprese e di un futuro toscano fatto di new tecnology ma anche di manifattura, di agricoltura e turismo, di energie rinnovabili e mobilità, di finanza, di donne e lavoro e di sfida ecologica. Il filo rosso, che è poi la bussola per la rotta da seguire, è semplice: affrontare la crisi per mitigarne gli effetti, ma gettare lo sguardo anche oltre. Da subito. «Il rischio – sottolinea il presidente Martini - è infatti quello che a soccombere siano le eccellenze e i progetti più coraggiosi. Invece occorre imparare a crescere nella tempesta, perché la Toscana del dopo crisi, quando la crisi sarà alle spalle, sia una Toscana della crescita e delle competitività e non un ritorno al d eclino portando semplicemente le lancette indietro di un lustro». La Toscana deve continuare a crescere, ma non può essere una crescita qualsiasi. Deve essere una crescita rispettosa. Non basta solo un Pil più alto. E per questo la sfida riguarda tutti: istituzioni, università, ricerca, credito e imprese. Informazioni e aggiornamenti sul programma sono disponibili sul sito www. Economia3. It. Gli eventi del primo giorno - “Economia3” inizierà il 24 settembre con un workshop di business dedicato alle scuole superiori. Al Magnolfi nuovo, dalle 9. 30, si discuterà di Fondo sociale europeo e di trasporto delle merci su ferro come opportunità per lo sviluppo dell´economia toscana. Alla Monash University, alle ore 10. 30, si discute di credito e nuovi assetti bancari. Nell´area eventi di Piazza del Duomo sarà presentato un rapporto su ricerca e innovazione e di seguito presentata una community on line per i creativi e lo sviluppo locale. Nel pomeriggio alla Monash University si parlerà di imprese innovative e come si possono finanziare (ore 14. 30), al Magnolfi nuovo alla stessa ora terrà banco il tema della manifattura e delle nuove tecnologie: una tavola rotonda tra imprenditori sul perché si dovrebbe investire in Toscana. In piazza del Duomo sarà illustrato l´Xi rapporto dell´Irpet su “Economia e politiche rurali della Toscana”. L´intervento del Nobel Solow al Metastasio di Prato sarà preceduto, alle 17. 15, da una tavola rotonda sul futuro di Prato e la necessità di un progetto condiviso a cui parteciperanno il presidente della Toscana Martini, il presidente della Provincia Gestri, il sindaco Cenni, Mansi per Confindustria Toscana, Longo per la Camera di Commercio e Tesi per l´Università di Firenze. Tutte le sedi del forum - “Economia³” anche quest´anno coinvolgerà più sedi pratesi. Si spazia dal Museo del tessuto che occupa nel centro storico i locali della ex cimatoria Campolmi, memoria storica della Prato del tessile, al Centro Pecci di arte contemporanea. Piazza del Duomo, centro della città, ospiterà per quattro giorni eventi, mostre e piattaforme interattive. L´ottocentesco teatro Metastasio accoglierà gli economisti del forum. Altri incontri si svolgeranno nella sede cittadina dell´australiana Monash University, al centro culturale Magnolfi nuovo e all´istituto “Tullio Buzzi”, la scuola che ha sfornato per molti anni i tecnici e gli operai specializzati del distretto tessile. Diretta tv sul web - Sul portale della Regione Toscana, www. Intoscana. It, si potranno seguire in diretta i principali avvenimenti del forum, con una programmazione complessiva di oltre 50 ore e un´edizione quotidiana del Tg Economia alle ore 19. 30. Il portale è web media partner della manifestazione. Tra le dirette c´è la manifestazione di apertura, il 24 settembre ore 17. 15, e a seguire l’intervento del premio Nobel, ma anche lo spettacolo serale con Ginevra Di Marco e l´astronoma Margherita Hack. Anche l’emittente locale Toscana Tv seguirà in diretta la manifestazione con ampi servizi nel corso del tg serale. Sala stampa e interviste agli economisti - Nei giorni del forum sotto la tensostruttura di piazza del Duomo ci sarà uno spazio a disposizione dei colleghi di giornali, radio e tv, assieme all´ufficio stampa della manifestazione. Gli economisti di Economia3 saranno a disposizione per eventuali interviste nell’apposito spazio allestito presso il Teatro Metastasio. I comunicati stampa sull´evento potranno essere letti e scaricati anche dal sito della Regione Toscana, www. Regione. Toscana. It .  
   
   
MONZA: FORMIGONI E ZANELLO AL FORUM UNESCO PER TRE GIORNI, DAL 26 SETTEMBRE, VILLA REALE ACCOGLIERÀ 170 DELEGATI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO PER DISCUTERE DELLA PROMOZIONE DELLE INDUSTRIE CULTURALI PER LO SVILUPPO E LA CRESCITA ECONOMICA.  
 
 Milano, 24 settembre 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervengono oggi giovedì 24 settembre, all´apertura della prima edizione del Forum mondiale dell´Unesco alla Villa Reale di Monza (ore 11. 30), con: Sandro Bondi, ministro per i Beni Culturali; Koichiro Matsuura, direttore Generale dell´Unesco; Françoise Rivière, vice direttore Generale dell´Unesco. Sarà presente anche l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello. "Siamo particolarmente lieti - dichiara il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - che Monza e la Lombardia siano state riconosciute capitali internazionali della cultura e dell´industria culturale. Siamo altrettanto soddisfatti di aver vinto la sfida con altre importanti città europee grazie al lavoro di squadra che abbiamo portato avanti". Formigoni interviene oggi all´apertura del Forum mondiale dell´Unesco, insieme al ministro Sandro Bondi, alla Villa Reale di Monza. La scelta di questa location in Lombardia premia l´intenso lavoro fatto nei mesi scorsi dalla Regione, con il suo presidente e con l´assessore alle Culture, Massimo Zanello, in prima fila. Il lavoro che ha permesso di portare in Lombardia tale appuntamento era stato lodato anche da Françoise Rivière, vicedirettore generale della Cultura Unesco, auspicando che "il simposio possa presto diventare un appuntamento annuale per discutere del ruolo della cultura per lo sviluppo". "Il grande interesse del Forum - ha fatto notare Formigoni - sta proprio nella modalità con cui si intende affrontare la questione della cultura: un tema che non interessa soltanto addetti ai lavori, ma vede coinvolti imprese, operatori e mondo del volontariato. Un fenomeno dunque diffuso e che merita il giusto riconoscimento, in quanto concorre a creare valore e identità, elementi funzionali anche allo sviluppo dei popoli". "Non è assolutamente un caso che un appuntamento di tale portata si svolga a Monza e in Lombardia - sottolinea Zanello -. Da noi ci sono 397 musei, 2. 153 biblioteche, 356 teatri e circa 100. 000 edifici di interesse storico-artistico. Va anche ricordato che nessun´altra area d´Europa può vantare il nostro stesso numero di siti riconosciuti patrimonio dall´Unesco. Ai Graffiti Camuni, ai Sacri Monti, al villaggio di Crespi d´Adda, alla Ferrovia del Bernina e a Santa Maria delle Grazie si è recentemente aggiunto anche il riconoscimento di Mantova/sabbioneta". . .  
   
   
CON IL NON PROFIT PERIFERIE PIU´ UMANE MILANO-CORVETTO, SUCCESSO DEL PROGETTO DI COESIONE SOCIALE DALLA SOCIALIZZAZIONE ALLA SCUOLA, AIUTATE 2500 FAMIGLIE  
 
Milano, 24 settembre 2009 - Sono più di 2. 500 le famiglie del quartiere Mazzini-corvetto di Milano che sono state coinvolte in un progetto di "coesione sociale" denominato "Arcipelago Mazzini", avviato da tre anni con un finanziamento della Regione Lombardia, i cui risultati sono stati presentati oggi nel convegno "Arcipelago Mazzini. Esperienze di coesione sociale a confronto". Il progetto è stato portato avanti da 16 organizzazioni non profit, radicate nella zona, che hanno lavorato e lavorano in rete per risolvere i problemi e migliorare la qualità della vita delle migliaia di persone che vivono in questo quartiere popolare milanese, progetto che l´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale della Regione Lombardia, Giulio Boscagli, ha definito, aprendo i lavori del convegno "un´esperienza concreta di sussidiarietà che vede protagonisti i soggetti del mondo del non profit in partenariato con altri soggetti pubblici e privati presenti sul territorio". Il progetto al Mazzini - Corvetto non è l´unico. "Ne stiamo infatti realizzando un altro - ha aggiunto Boscagli - in un altro quartiere ´difficile´ di Milano, Quarto Oggiaro, insieme ad altre 40 organizzazioni non profit". "Questo particolare tipo di lavoro sociale - ha poi detto ancora l´assessore - spesso non si vede ed è anche è difficile darne conto: non costruisce edifici, infrastrutture, ma è assai importante perché la coesione facilita il senso di appartenenza e promuove integrazione, consente di conoscersi e riconoscersi, facilita la partecipazione, la solidarietà, lo scambio reciproco, l´aiuto nella prossimità". Gli interventi, previsti dal progetto e realizzati nel quartiere, si sono articolati in varie aree tematiche: "Vivere comune" (animazioni nei cortili, laboratori extrascolastici, centro ascolto famiglie, servizio sociale delle famiglie, consultorio familiare, consultorio pediatrico, centro di psicologia del bambino e dell´adolescente); "Integrazione culturale" (corsi di lingua per stranieri, sportello immigrazione e percorsi di integrazione); "Sostegno scolastico" (contrasto alla dispersione scolastica , percorso formativo per ragazzi che sono al di fuori dei normali percorsi scolastici); "Giovani" (occasioni aggregative per i giovani, proposte e spazi per i giovani) e "Accompagnamento al lavoro". "Dal lavoro fatto di questi anni, e in questi contesti, abbiamo imparato molto - ha proseguito l´assessore Boscagli - abbiamo esteso l´esperienza maturata in altre realtà, in particolare nell´ambito del secondo programma regionale denominato ´contratti di quartiere´, che si attuerà a breve in sette diversi territori". "Mi piace constatare - ha concluso Boscagli - che l´iniziativa regionale non è rimasta isolata, che il cammino avviato non è concluso". Infatti, dopo i due anni finanziati dalla Regione e l´ultimo finanziato dalla Fondazione Vodafone Italia, le 16 associazioni non profit impegnate al Mazzini - Corvetto hanno ora presentato alla Fondazione Cariplo un progetto di fattibilità per poter ottenere i fondi necessari alla sua prosecuzione. "Si va verso la sua stabilizzazione - ha detto l´assessore alla Famiglia, Scuola e Servizi sociali del Comune di Milano Mariolina Moioli, intervenuta al convegno -. Il nostro compito sarà ora anche quello di monitorare i risultati del lavoro per poterlo estendere su tutto il territorio e disseminare le competenze acquisite per migliorare la vita di chi vive in questi quartieri". .  
   
   
FORMIGONI: DIAMO UNA MANO AI CITTADINI A CAMBIARE ABITUDINI MOTO, FINO A 2.000 EURO PER UN MEZZO ECOLOGICO BICI GRATIS AGLI ULTRASESSANTENNI DI MILANO CON MOBILITY CARD  
 
Milano, 24 settembre 2009 - E´ stato pubblicato lunedì 21 settembre, e resterà aperto fino a esaurimento fondi, il bando da 3. 230. 000 euro di Regione Lombardia che ha lo scopo di incentivare la rottamazione dei vecchi ciclomotori e motocicli e favorire l´acquisto di mezzi nuovi "ecologici" (a benzina o elettrici) con contributi che vanno da 200 a 2. 000 euro. I fondi sono destinati ai cittadini residenti nella zone critiche A1 (quasi tutti i capoluoghi con i comuni limitrofi) e A2 (comuni della fascia mediana della pianura) e alle imprese ed enti con sede nelle stesse aree (500 comuni circa in tutto) per la rottamazione dei vecchi ciclomotori e motocicli Euro 0 e Euro 1 e/o l´acquisto di mezzi nuovi a nullo o basso impatto ambientale (elettrici, ibridi o Euro 3). Un bando simile (riservato però solo alla zona critica A1) era già stato approvato lo scorso anno con uno stanziamento di 3,5 milioni. "L´obiettivo di questo bando - ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in una conferenza stampa tenuta insieme all´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi - va nella direzione da tempo battuta da Regione Lombardia di dare una mano ai cittadini, soprattutto quelli che risiedono nelle zone critiche, a cambiare il loro mezzo a due ruote con altri ambientalmente più avanzati". Tra le altre misure, un contributo di 80 euro sarà assegnato a chi deciderà di rottamare un ciclomotore o motociclo Euro 0 o Euro 1 anche senza acquistare un mezzo nuovo. Questa iniziativa è svolta in collaborazione con Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), che riunisce le aziende costruttrici di moto, rappresentata oggi dal presidente Corrado Capelli, con Cei-cives (Comitato Elettrotecnico Italiano - Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali), associazione che promuove la diffusione dei veicoli elettrici (presente in conferenza stampa il direttore generale Roberto Bacci) e con Aci Milano, cui bisognerà rivolgersi per ottenere l´incentivo (www. Acimi. It), rappresentata da Gianfranco Chierchini. "Grazie all´accordo con le queste associazioni - ha aggiunto Formigoni - i prezzi dei veicoli nuovi resteranno bloccati fino alla fine dell´anno. Il contributo, cumulabile con altri incentivi, verrà accreditato direttamente sul conto corrente dell´acquirente, il che eviterà percorsi burocratici fastidiosi per i cittadini". Chi acquisterà un mezzo usufruendo degli incentivi dovrà mantenerne il possesso per almeno un anno. Informazioni sul bando sono disponibili anche sul sito www. Ors. Regione. Lombardia. It. "Questo stanziamento di 3,23 milioni - ha aggiunto l´assessore Buscemi - si aggiunge a quello di 3,5 milioni esaurito pochi mesi fa con un bando analogo che ha avuto un grandissimo successo. Sono stati infatti rottamati 8. 100 mezzi altamente inquinanti e ne sono stati acquistati 9. 600 nuovi, di cui 9. 200 termici e ben 400 elettrici". Bici - Grazie ad un provvedimento già approvato nelle sue linee fondamentali a luglio, i cittadini ultrasessantenni a basso reddito residenti a Milano che decideranno di rottamare una vettura Euro 0, Euro 1 diesel o Euro 2 diesel avranno a disposizione un contributo di 3. 000 euro (attraverso una "mobility card") da spendere per utilizzare altre forme di mobilità "sostenibile" (trasporto pubblico locale, taxi, car sharing, bike sharing). Il bando, che sarà pubblicato nelle prossime settimane, fisserà il tetto di reddito familiare per poter richiedere la card (ad esempio 20. 000 euro per una persona singola). In più, questa la novità annunciata oggi da Formigoni, gli stessi cittadini, attraverso un accordo con le associazioni di categoria, potranno ritirare gratuitamente una bicicletta. "In questo modo - ha commentato Formigoni - verranno tolte definitivamente dalla circolazione molte auto". Il Bando/scheda - Questo il dettaglio dei contributi del bando (dove non indicato il contributo è messo a disposizione al 100% da Regione Lombardia). Demolizione: 80 euro per la demolizione di un ciclomotore o motociclo Euro 0 o Euro 1. Acquisto di mezzo a benzina: 200 euro (100 Regione Lombardia + 100 casa costruttrice o concessionario) per l´acquisto di un motociclo da 51 cc a 200 cc a benzina Euro 3 più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1; 400 euro (200 Regione Lombardia + 200 casa costruttrice o concessionario) per l´acquisto di un motociclo da 201 cc a 400 cc a benzina Euro 3 più 80 euro per l´eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1; 200 euro (100 Regione Lombardia + 100 casa costruttrice o concessionario) per l´acquisto di un triciclo da 51 cc a 200 cc a benzina più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1; 400 euro (200 Regione Lombardia + 200 casa costruttrice o concessionario) per l´acquisto di un triciclo da 201 cc a 400 cc a benzina più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1. Acquisto di mezzo elettrico: 400 euro per l´acquisto di un ciclomotore elettrico con velocità fino a 25 km/h più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1; 800 euro per l´acquisto di un ciclomotore elettrico con velocità massima tra 26 km/h e 45 km/h più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1; 1. 000 euro per l´acquisto di un motociclo elettrico o ibrido con velocità massima superiore a 46 km/h più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1 1. 000 euro per l´acquisto di un triciclo elettrico o ibrido più 80 euro per l´eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1 - 2. 000 euro per l´acquisto di un quadriciclo leggero o pesante elettrico o ibrido più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1 Altri Bandi Attivi - Oltre a quello per l´acquisto delle moto "ecologiche" sono attivi altri bandi: 25 milioni per la sostituzione delle auto inquinanti con nuove a bassa emissione (contributo di 3. 000 euro) e la trasformazione dei vecchi motori con impianti a metano e gpl (contributo di 600 euro). I fondi sono in esaurimento. 10 milioni per l´installazione dei filtri antiparticolato sui mezzi commerciali (contributo di 2. 000-3. 000 euro). 3,6 milioni a disposizione di Comuni, Unioni di Comuni, Province, Consorzi, Aziende sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere pubbliche ed Enti parco per l´acquisto o noleggio a lungo termine di veicoli elettrici, ibridi, bi-fuel, metano e gpl, in sostituzione dei mezzi Euro 0, Euro 1 diesel e Euro 2 diesel. Bandi Di Prossima Emanazione - Pannelli Solari - Beneficiari del provvedimento sono Comuni, Comunità montane, Aler, Fondazioni pubbliche e Società a capitale interamente pubblico. Oltre agli enti pubblici possono presentare la domanda di contributo anche le Società a capitale interamente pubblico, le Onlus o Cooperative senza scopo di lucro, le imprese private e le Esco (Società di Servizi Energetici) che utilizzino, a titolo di concessione, locazione o di un diritto reale di godimento, immobili di proprietà pubblica o che attuino interventi di riqualificazione su immobili di proprietà pubblica. Viene finanziata l´installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua e aria calda con contributi che possono arrivare a coprire fino al 60% del costo. Lo stanziamento è di 1,42 milioni di euro; il bando sarà pubblicato a breve. .  
   
   
LOMBARDIA/URUGUAY. FORMIGONI INVITA PRESIDENTE VAZQUEZ  
 
Milano, 24 settembre 2009 - Il presidente Roberto Formigoni, insieme al delegato per le relazioni internazionali Robi Ronza, ha ricevuto ieri , al Palazzo della Regione, l´ambasciatore dell´Uruguay, Alberto Breccia. "Nell´incontro - ha dichiarato Formigoni - abbiamo sottolineato i tanti aspetti in comune tra la Lombardia, l´Italia e l´Uruguay e ho appreso con grande soddisfazione dei progressi economici di cui è protagonista questo Paese latino-americano". "Oggi ho rinnovato l´invito al presidente dell´Uruguay, Tabarè Vazquez - ha concluso il presidente Formigoni - a partecipare alla Iv Conferenza Italia - America Latina che si svolgerà a Milano il 2 e 3 dicembre, il cui programma comprende anche una mostra a Brescia sui rapporti tra l´Italia e i Paesi del Sud America". .  
   
   
LOMBARDIA/LITUANIA: CERAMICA E LIUTERIA MADE IN LOMBARDY, CONQUISTANO VILNIUS  
 
Milano, 24 settembre 2009 - Si è conclusa positivamente la spedizione a Vilnius, capitale della Lituania, dedicata alla promozione dell´artigianato, in particolare delle ceramiche e della liuteria lombarde. "Con la missione in Lituania - commenta l´assessore all´Artigianato, Domenico Zambetti, Zambetti - abbiamo fatto meglio conoscere nei paesi baltici il made in Lombardy, attraverso due produzioni di altissimo livello, come appunto la liuteria e la ceramica artistica. Efficaci sono state le dimostrazioni pratiche di lavorazione di ceramiche e di realizzazione di liuti, il cui suono è stato apprezzato in un concerto nella chiesa di Santa Caterina a Vilnius". "Nei prossimi anni - conclude Zambetti - la Lituania beneficerà in gran misura dei fondi strutturali europei ed è quindi nostro interesse individuare nuove opportunità di business per gli artigiani lombardi, considerato appunto che le nostre eccellenze sono particolarmente apprezzate". Allo studio anche una partnership nel campo del legno/arredo per la realizzazione di interni nel settore nautico. Alla missione hanno partecipato anche il presidente di Cna, Fausto Cacciatori, il vice presidente dell´Unione Artigiani di Milano, Franco Scarpanti, e il Console onorario di Lituania, Guido Levera. .  
   
   
SIENA: CONFERENZA REGIONALE SULLA COOPERAZIONE E LA PACE TOSCHI: «OCCORRE UNA NUOVA CULTURA, NON LE BOMBE» “NON DOBBIAMO PIÙ DELEGARE AI NOSTRI SOLDATI DI MORIRE PER NOI” UN GEMELLAGGIO FRA REGIONE TOSCANA E DIOCESI DI TUNISI  
 
Siena, 24 settembre 2009 - “Il senso del lavoro che abbiamo fatto in questi anni è quello di cambiare una cultura politica, non solo di fare dei progetti”. Cosi l´assessore alla cooperazione internazionale Massimo Toschi ha aperto ieri la Viii conferenza regionale sulla cooperazione e la pace, nella sede di palazzo Squarcialupi a Siena. “All´inizio, nei primi anni 2000, nel mondo era il tempo della guerra, oggi si apre un tempo nuovo, con la possibilità di un nuovo governo del mondo. E questo domanda nuove azioni e nuove parole. Ma le azioni non si improvvisano, derivano dalla cultura. Noi pensiamo che sia finito il tempo in cui deleghiamo a qualcuno di morire per noi”. Toschi ha poi esemplificato ricordando Martin, il figlio del tenente Fortunato. “Lui ha diritto – ha detto – di avere suo padre. La cultura che delega ai nostri soldati di morire per noi è una cultura vecchia. Dobbiamo trovare nuovi orizzonti”. Toschi ha indicato nella cooperazione e nella riconciliazione la strada da seguire. “Non si riconcilia bombardando – ha spiegato l´assessore – ma quello che dico io, è anche quello che ha detto Gino Strada, se pur con toni diversi. E lo dice anche il generale Kristall, il comandante delle forze militari Nato. Kristall dice, al termine della sua relazione per Obama, che sono necessarie politiche di riconciliazione. ” Quanto alla collaborazione con il Governo, Toschi ha ricordato che questo Governo è stato il primo ad emanare linee guida sulla cooperazione decentrata, valorizzando il ruolo delle istituzioni locali. “Abbiamo lavorato bene con Prodi, ma anche con Frattini – ha detto Toschi” ed ha ricordato i tanti progetti di cooperazione che legano la Toscana al Ministero degli esteri, in Sudafrica, in Congo, in Israele. Infine, rispondendo ad u n giornalista, Toschi ha criticato il taglio effettuato dal Governo sul budget della cooperazione. “Questo – ha detto, ricordando come il taglio sia stato di 2-300 milioni – non l´ho capito. In questo modo si dà il senso che non si rispettano gli impegni su tutta una serie di temi. Ed è una cosa profondamente sbagliata”. .  
   
   
CONCLUSO IL TRASFERIMENTO DI SVILUPPO ITALIA BASILICATA FIRMATO IL PROTOCOLLO TRA INVITALIA, REGIONE E MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO  
 
 Potenza, 24 settembre 2009 - Conclusa la cessione di Sviluppo Italia Basilicata. Dopo la firma, avvenuta ieri mattina, del Protocollo d’intesa tra Invitalia, Regione e Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione (Dps) del Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Basilicata ha rilevato la partecipazione detenuta da Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, pari al 95,23% delle quote. Sviluppo Italia Basilicata, come società in house della Regione, continuerà nell’azione di promozione dello sviluppo economico e imprenditoriale locale. La Regione Basilicata e Invitalia, infatti, intendono collaborare per rafforzare l’impatto sul territorio di progetti e iniziative di sviluppo. L’attenzione verrà rivolta in particolare: 1. Alla promozione delle opportunità di business volte a favorire la realizzazione di investimenti esteri di elevata qualità; 2. Alla riqualificazione dell’offerta culturale della Regione; 3. Al sostegno per la nascita di nuove imprese; 4. All’attuazione di investimenti e interventi qualificati, mirati e innovativi sul territorio regionale. “L’atto di trasferimento - ha affermato il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo – ci metterà nelle condizioni di avere un nuovo strumento capace di essere punto di riferimento del sistema imprenditoriale della Basilicata, con particolare attenzione ai settori dell’innovazione tecnologica, ed in grado di accelerare la gestione degli strumenti finanziari secondo le modalità più utili al sistema imprenditoriale lucano” “La cessione di Sviluppo Italia Basilicata - ha dichiarato l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri - è il risultato finale di un percorso di collaborazione e dialogo tra le parti coinvolte, tutte ugualmente interessate a garantire il mantenimento dell’efficienza di questa società ed avviene nel rispetto del Piano di riordino e dismissione delle partecipazioni societarie che Invitalia ha avviato sulla base della Finanziaria 2007 e sulla base delle direttive del Ministero dello sviluppo economico”. Prima del Piano di riordino, Invitalia disponeva di 17 società regionali operative (in tutte le regioni eccetto il Lazio, la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige). La cessione di Sviluppo Italia Basilicata fa seguito a quelle, avvenute nei mesi scorsi, delle società regionali del Gruppo in Sicilia, Puglia, Molise, Toscana, Liguria e Friuli Venezia Giulia. Il percorso di riorganizzazione intrapreso da Invitalia (il cui termine è stato prorogato al 30 giugno 2010 dalla legge cd. “Anticrisi” – n. 102 del 3 agosto 2009) ha, inoltre, portato alla messa in liquidazione delle società in Piemonte, Emilia-romagna, Veneto, Lombardia, Marche, Umbria, Sardegna e Calabria. Sono tuttora in corso di definizione le trattative finalizzate alla cessione delle società, ovvero di loro rami d’azienda, in Campania e Abruzzo. .  
   
   
A BILBAO: CLUSTER MODELLO PER ABRUZZO FUTURO ECONOMICO NON SI DISEGNA SUI CONSORZI INDUSTRIALI  
 
L´aquila, 24 settembre 2009 - L´assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione e´ da ieri in visita a Bilbao per verificare i risultati della realtà dei ´cluster´ esistenti in Spagna che già producono effetti positivi per la gestione economica e produttiva di quel territorio. Con Castiglione anche l´assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio, e l´assessore provinciale, Angelo D´ottavio, che ha avuto assegnata la delega ai Cluster dal Presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa. "Ci incontreremo sia a Madrid che a Bilbao con diverse realtà produttive operanti in filiere già consolidate nel tempo. La Spagna in questo settore rappresenta un´eccellenza, si tratta di modelli di gestione del territorio che vogliamo vengano riprodotti ed amalgamati alle nostre esigenze in regione all´indomani dello scioglimento dei consorzi industriali". "Il processo di avvicinamento della Regione Abruzzo - prosegue Castiglione - ai modelli economici produttivi ed industriali consolidati a livello europeo è iniziato e vogliamo condividerlo con i territori come quello spagnolo da cui provengono sollecitazioni al riguardo. Mi riferisco alle filiere e cluster da poter modellare sul discorso ´automotiv´, manifatturiero,elettronico, agroindustriale. Si tratta di cluster e filiere naturali ma anche di realtà produttive costruite attorno a grossi insediamenti industrilali". Poi spiega l´obiettivo imminente e futuro: " La Regione intende guardare avanti in un´ottica di integrazione di una politica che si attenga alla grande industria ed anche alla piccole e medie attività produttive che comunque formano l´ossatura del nostro sistema economico. Il futuro lo si disegna non attorno ai consorzi industriali che erano diventate delle zavorre, ma attorno a chi vive e interpreta da attore il territorio abruzzese". .  
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA APPROVA IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE REGIONALE  
 
Reggio Calabria, 22 settembre 2009 - La Giunta regionale, che si è riunita il 22 settembre a Palazzo “Alemanni” sotto la presidenza di Agazio Loiero, ha approvato, su proposta dello stesso Presidente, il protocollo d’intesa tra gli assessori alla Salute delle Regioni Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia per “l’equo accesso a cure oncologiche personalizzate e di alta qualità”. L’esecutivo ha anche preso atto del bilancio economico preventivo e di quello pluriennale dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria. Inoltre, sempre su proposta del Presidente Loiero, la Giunta ha approvato la costituzione della Fondazione dei “Calabresi nel Mondo” e approvato il relativo statuto. Su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Incarnato, sono stati, invece, nominati i componenti della Consulta tecnica regionale. E’ stata, poi, deliberata la ricostituzione della Commissione urbanistica regionale. Su proposta dell’assessore al Personale, Liliana Frascà, la Giunta ha approvato il Piano di formazione del personale per l’anno 2010, nonché il Piano di stabilizzazione del personale non dirigenziale per l’anno 2009. Infine, su proposta dell’assessore alla Programmazione Nazionale e Comunitaria Mario Maiolo, l’Esecutivo ha approvato il regolamento per il funzionamento della Commissione regionale della Calabria per l’emersione del lavoro non regolare. .  
   
   
GIUNTA DELLA PUGLIA, FRA I PROVVEDIMENTI PRINCIPALI: IL RICORSO DELLA REGIONE SULL’ENERGIA NUCLEARE  
 
 Bari, 24 settembre 2009 - La Giunta ha concluso ieri i suoi lavori intorno alle 17. Ecco i principali provvedimenti adottati: La Giunta ha approvato il ricorso della Regione contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda la legge 99/09 (art. 25 comma 2 lett. G). Si tratta della legge sull’energia nucleare “disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese” che secondo la Regione invade la sfera di competenza assegnata alle Regioni visto che lascia al Governo la scelta dei siti per le eventuali centrali elettronucleari. Il ricorso è stato presentato alla Corte costituzionale “per difendere il ruolo e la competenza della Regione Puglia in materia di tutela del territorio e dell’ambiente”. La Giunta, su proposta della vicepresidente Capone, ha dichiarato decaduta l’istanza dell’impresa Tecnomec Engineering dai programmi di investimento promossi da grandi imprese da concedere attraverso contratti di programma regionali. E’ stata invece ammessa la Getrag spa di Modugno (Z. I. Bari) per la produzione di cambi automobilistici a doppia frizione, programma di investimenti da 49,99 milioni di euro con agevolazioni richieste paria 13,6 milioni di euro con dieci nuovi occupati nello stabilimento. Non sono stati ammessi i progetti di E. Motion e di Fastweb. La Giunta, su proposta dell’assessore Viesti, ha approvato la partecipazione della Regione all’Xiii salone dei beni e delle attività culturali di Venezia, alla 42° fiera internazionale del libro del Cairo e ha approvato il sostegno economico per il progetto Leeds Partners Club dell’Ocse e per il progetto della Biblioteca nazionale di Bari. Il complesso delle iniziative ha un costo di 80mila euro. La Giunta ha approvato – su proposta ass. Viesti – contributi a progetti delle Università e centri di studio e ricerca presentati per l’anno 2009: Università Studi Salento, convegno sul ventennale del Codice di procedure penale; Conservatorio di Musica di Bari, convegno su Diritto allo Studio e Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, Università di Foggia, mastre scuola Emas; Notte dei Ricercatori Università di Foggia e Arti; Wip Edizioni, visita scrittore tunisino Hedi Bouraoui; Università Foggia, facoltà di Lettere, convegno “Del Dono di Sè”; Politecnico di Bari, progetto “Seaside Landscape”; Accademia Belle Arti Lecce, progetto su Arte Contemporanea. Riperimetrata l’azienda faunistico-venatoria “Diana” di Gallipoli (Le) . Approvato – su proposta ass. Gentile - il regolamento dell’Ufficio del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. L’ufficio , approvato nell’ambito della legge per la dignità e il benessere delle donne e gli uomini di Puglia, avrà funzione di tutela dei detenuti. La Giunta ha approvato la riconferma dell’adesione all’Associazione Euroregione Adriatica, all’Osservatorio Interregionale sulla Cooperazione allo Sviluppo (Oics), all’associazione Nessuno Tocchi Caino. La Giunta ha ratificato l’accordo tra Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e la Regione per la realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di apprendimento della popolazione scolastica pugliese, da realizzarsi attraverso azioni di recupero e/o di rafforzamento delle conoscenze per l’anno scolastico 2009/10. Gli interventi – che saranno condotti utilizzando numerosi precari della scuola che non hanno trovato posto nelle graduatorie dopo i tagli ministeriali – sono stati già presentati in conferenza stampa dal presidente Vendola e dall’assessore Viesti. .  
   
   
IN SARDEGNA CONFRONTO SULLE POLITICHE INDUSTRIALI A MITILENE  
 
Cagliari, 24 Settembre 2009 - L’assessore regionale dell’Industria, Andreina Farris, ha incontrato, nei giorni scorsi nell’antica città greca di Mitilene, i rappresentanti politici e quelli del mondo imprenditoriale del Nord Egeo, della Silesia, della Galicia, della Vysocina e del Sud Estonia per un confronto sulle politiche industriali e sulla semplificazione amministrativa. L’incontro, promosso da Ancitel Sardegna - che è anche capofila - si è tenuto presso la camera di Commercio della città ellenica e si colloca nell’ambito del progetto europeo Ichnos Plus. Si tratta di un programma che ha l’obiettivo di creare in ogni regione partner una cabina di regia regionale chiamata “centro regionale di competenza” la cui funzione è quella di promuovere ed assistere le imprese attraverso la creazione di una rete di sportelli nel territorio. Particolarmente apprezzata l’accelerata impressa dal Presidente della regione, Ugo Cappellacci, per le semplificazioni amministrative con interventi legislativi come quello introdotto con la recente legge regionale 3 del 7 agosto 2009 (Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale). “La conferenza - ha dichiarato l’Assessore Farris - ha consentito di approfondire tematiche comuni e di esaminare, nel dettaglio, alcune criticità determinate dai lunghi tempi e complicazioni della burocrazia, dalla mancanza di infrastrutture, ma soprattutto, dalle condizioni sfavorevoli che hanno gli imprenditori che operano nelle isole. "I costi superiori di queste imprese - ha poi proseguito l’esponente dell’Esecutivo - richiedono interventi che introducano il principio della continuità territoriale, ovvero che nel caso di interventi a sostegno delle imprese, questi non vengano considerati dall’unione Europea, aiuti di Stato. Un incontro di grande utilità - ha concluso Farris - sia per i contenuti che per le prospettive di crescita che derivano dall’agire insieme. ” Una delegazione di amministratori ed imprenditori greci ha manifestato la volontà di recarsi prossimamente in Sardegna per approfondire i percorsi che la Regione sta portando avanti. .  
   
   
APPALTI, VIA ALL´OPERAZIONE “PREZZI IN PIENA LUCE” IERI IN REGIONE TOSCANA LA FIRMA DELL´INTESA CON UNIONCAMERE PER IL PREZZARIO UN PASSAGGIO CRUCIALE A SOSTEGNO DI IMPRESE E AMMINISTRAZIONI  
 
Firenze, 23 settembre 2009 - Costruire tutte le condizioni per assicurare trasparenza, regolarità e semplificazione negli appalti pubblici, con l´individuazione di prezzi di riferimento di lavori e servizi che serviranno a definire meglio gli importi alla base delle gare e a valutare la congruità delle offerte, nonché le eventuali anomalie. È questo l´ambizioso obiettivo dell´operazione “Prezzi in piena luce” che consentirà di mettere a disposizione delle amministrazioni pubbliche e dell´economia della Toscana un vero e proprio “prezzario”, costruito con la collaborazione delle imprese. Un percorso iniziato ieri, con la firma dell´intesa con Unioncamere – che metterà a disposizione le esperienze maturate in materia dalle Camere di Commercio – e con l´avvio di una campagna di comunicazione e sensibilizzazione al le imprese che potranno concorrere alla formazione del prezzario. L´intesa è stata firmata il 23 settembre dal vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli e dal vicepresidente di Unioncamere Toscana Rinaldo Incerpi. «Già a suo tempo avevamo assicurato il massimo impegno per l´attuazione della legge 38 sui contratti pubblici, nella consapevolezza che il sistema delle opere pubbliche, con il miliardo di euro che muove ogni anno in Toscana, senza contare gli investimenti statali, può avere un effetto di traino sull´intera economia regionale – ha sottolineato Gelli – Ora siamo arrivati a un passaggio cruciale che sarà di vantaggio per tutti: per le amministrazioni pubbliche come per le imprese, che potranno difendersi da anomalie nelle offerte e quindi da una concorrenza non corretta e non trasparente. E anche per gli stessi lavoratori visto che, non dimentichiamolo, il prezzario dovrà evidenziare i costi unitari della manodopera e i costi per la sicurezza». «Siglando questo protocollo Unioncamere Toscana e la Regione realizzeranno uno strumento importante – ha sottolineato Incerpi - Il prezzario, infatti, sarà il punto di riferimento per tutte le pubbliche amministrazioni della Toscana nel predisporre appalti di lavori pubblici. Servirà soprattutto alle imprese, quale punto di riferimento per predisporre le loro offerte. La raccolta dei dati e l’elaborazione del prezzario, inoltre, vedrà il coinvolgimento sia della parte pubblica che di quella privata, attraverso commissioni che ben interpreteranno le situazioni locali. Il protocollo che firmiamo oggi rispecchia in pieno lo sforzo che Regione e sistema camerale, ormai da diversi anni, stanno portando avanti in materia di semplificazione e sburocratizzazione per le nostre imprese». L´intesa definisce la collaborazione con Unioncamere, sulla base delle buone pratiche già realizzate, a par tire dal prezzario che da qualche anno la Camera di Commercio di Firenze sta predisponendo per le opere edili e impiantistiche. «L´obiettivo – ha spiegato ancora Gelli – è quello di arrivare progressivamente alla formazione di prezzario contenente un numero di voci sufficiente, ma non eccessivo, in modo da funzionare correttamente da parametro di riferimento senza mortificare la professionalità degli operatori. Tutto questo grazie al lavoro del nostro Osservatorio sui contratti pubblici e con la partecipazione delle stesse imprese, senza dimenticare il contributo delle stazioni appaltanti, degli ordini professionali e dei sindacati». Per questo è partita in questi giorni la campagna di comunicazione “Prezzi in piena luce”, con la quale si chiede alle imprese toscane di contribuire a determinare il giusto prezzo degli appalti pubblici, rispondendo a un questionario predisposto da Unioncamere. Le imprese che partecip eranno a questo percorso comunicheranno i prezzi delle opere e dei materiali relativi alla propria attività e indicheranno la percentuale di eventuale sconto che riterranno di poter praticare nell´evenienza di partecipazione a un appalto per la costruzione di un edificio per civile abitazione di 5 mila metri quadri. Sempre nell´ottica della trasparenza e della semplificazione il prezzario, una volta definito, sarà reso disponibile on line a tutti i soggetti interessanti. Le sue voci saranno scaricabili e integrabili con tutti i principali software di progettazione e computo. Oltre alla rilevazione campionaria tra le imprese – si comincia con le imprese edili e di produzione-fornitura di materiali e servizi per l´edilizia – il protocollo con Unioncamere prevede la costituzione di Commissioni prezzi paritetiche su base provinciale che saranno costituite da esperti indicati da tutti gli attori del sistema. Le commissioni dovranno rielaborare e vali dare i prezzi ottenuti nel corso della campagna di rilevazione. .  
   
   
MARCHE: LA COOPERAZIONE E I NUOVI SCENARI ECONOMICI  
 
Ancona, 24 Settembre 2009 - E´ stata presentata ieri mattina dall´assessore regionale Sandro Donati la quinta Conferenza regionale della cooperazione che si svolgera` il prossimo 30 settembre al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Presenti, tra gli altri, il presidente Confcooperative Marche, Massimo Stronati e alcuni rappresentanti delle associazioni cooperative regionali. ´La cooperazione ´ ha detto Donati - e` cresciuta e si e` sviluppata anche in questi ultimi anni particolarmente difficili, pur risentendo ovviamente delle difficolta`, a dimostrazione che l´impresa cooperativa e il movimento che la sostiene, sono elementi vitali del tessuto economico regionale. Durante i sei anni di attuazione della legge regionale sono state finanziate circa 550 iniziative. Tra queste ben 140 proposte da nuove cooperative per circa 1100 nuovi occupati, con uno stanziamento complessivo di circa 13 milioni di euro, mentre con il fondo Foncooper della vecchia legge Marcora, sono stati erogati piu` di 7 milioni di euro dal 2005 al 2008 per 14 progetti. Per quest´anno sono appena scaduti gli ultimi due bandi. Uno destina circa 250mila euro al finanziamento di progetti sperimentali localizzati nei comuni del Piceno e del distretto della meccanica, territori che maggiormente stanno subendo la crisi occupazionale; l´altro prevede circa 170mila euro per il finanziamento di iniziative sperimentali nel campo della internazionalizzazione, delle aggregazioni o nuove forme di cooperazione tra utenti´. ´Siamo consapevoli ´ ha concluso Donati - che la cooperazione sta svolgendo e puo` svolgere ancora un ruolo rilevante nella salvaguardia dei posti di lavoro, per lo sviluppo di nuova occupazione e nella creazione di nuove iniziative imprenditoriali´. Nel 2007 risultavano 165mila soci delle imprese cooperative con oltre 23mila addetti. Imprese che operano in ogni campo, ma specialmente in agricoltura e nella pesca, nel manifatturiero, nei trasporti e logistica, nei servizi sociali, nell´abitazione e nel consumo. Anche l´elevato numero di domande sui finanziamenti conferma la vivacita` del tessuto cooperativo marchigiano. Infatti, tra le imprese che hanno fatto richiesta circa 40 sono di nuova costituzione. ´La Conferenza regionale ´ ha sottolineato Stronati ´ deve far comprendere che la cooperazione oggi e` innovativa e vincente. E´ un modello d´impresa che rispetto alle altre e` versatile, flessibile e la Regione Marche fa bene ad investire su questa perche` punta alle imprese del territorio, sviluppando la centralita` del socio che vi opera´. .  
   
   
SARDEGNA: "SALTUS", LE DOMANDE SCADONO IL 16 OTTOBRE  
 
Cagliari, 23 Settembre 2009 - La Regione Sardegna mette a disposizione dei soggetti che intendono partecipare al bando "Saltus" un applicativo per la compilazione dei documenti da presentare in allegato alla domanda. Scopo dell´iniziativa è quello di facilitare la gestione complessiva del bando e di agevolare i partecipanti nell´elaborazione della documentazione richiesta. L´uso del software è facoltativo e il suo mancato utilizzo non costituisce, pertanto, motivo d´esclusione. I soggetti interessati dopo avere debitamente compilato i moduli sono tenuti a riconsegnare la propria copia su apposito supporto informatico, insieme alla documentazione cartacea in originale. Si ricorda che la scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione è fissata per le ore 12:00 del giorno 16 ottobre 2009. .  
   
   
IL FUTURO DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE TEMA DI UN CONVEGNO.  
 
Verona, 24 settembre 2009 - Sostenibilità, paesaggio, città pubblica intesa come partecipazione dei cittadini, sono queste le parole chiave della pianificazione regionale. Lo ha ricordato l’Assessore all’ Urbanistica e Politiche per il Territorio della Regione del Veneto, Renzo Marangon, intervenuto ieri a Verona alla prima delle dieci giornate del convegno “Il Piano al tempo della crisi”, organizzato al Palazzo della Ragione dall’ Istituto Nazionale di Urbanistica con la collaborazione della Regione del Veneto. L’iniziativa intende fornire un approfondimento sulle modalità di governo del territorio, che sta in questi anni attraversando profonde trasformazioni. L’obbiettivo è fare il punto sul futuro, sia rispetto all’ evoluzione economica e sociale, sia rispetto alle tematiche della pianificazione e all’ evoluzione della legislazione in materia, analizzando lo stato della pianificazione con particolare riferimento all’ efficacia degli strumenti e ai nuovi temi che oggi il governo del territorio deve affrontare. Caratterizzata da tre sezioni espositive e da una serie di convegni e seminari, la manifestazione mette a confronto le esperienze delle regioni italiane che si sono recentemente dotate di una nuova legge urbanistica. “Quando c’è una crisi- ha proseguito Marangon - i piani sono visti generalmente in modo negativo, perché considerati di ostacolo alle possibilità di ripresa. Ed è quindi con un certo orgoglio che posso dire che la Giunta Regionale ha elaborato una pianificazione, i Ptrc, che pure in anticipo rispetto al manifestarsi dell’ attuale crisi, è in grado di accompagnarla perché si tratta di un piano senza vincoli, ma con molte opportunità, risorse, strategie operative e culturali per la soluzione dei problemi. Una volontà – ha precisato – manifestata anche nella recente legge 14, impropriamente definita Piano Casa e nella legge 11 in materia urbanistica”. E riferendosi al piano casa Marangon ha ribadito che non si tratta assolutamente di una legge urbanistica, ma solo di un provvedimento a sostegno dell’ economia veneta e in particolare del settore edilizio. “ La Regione quindi – ha sottolineato – non si è nascosta, ma ha concretamente operato prediligendo il fare al parlare”. Nel concludere il suo intervento Marangon ha detto che il contributo che uscirà dal convegno sarà senz’ altro un contributo stimolante, soprattutto perché offrirà alla Regione l’occasione di fare un bilancio della legge 11 e verificare come i comuni hanno accettato e applicato la nuova normativa. Un bilancio, comunque- ha aggiunto- che già oggi si può definire positivo, visto che sono oltre 420 le amministrazioni che hanno sottoscritto con la Regione gli accordi di pianificazione e 120 quelle che hanno redatto il loro Pat. .  
   
   
PIANO PAESAGGISTICO: BILANCIO POSITIVO PER INCONTRI REGIONE UMBRIA  
 
Perugia, 24 settembre 2009 – Bilancio positivo per gli incontri promossi dall’Assessore regionale Lamberto Bottini per la formazione del Piano paesaggistico regionale. Bottini ritiene infatti di aver incassato un ”positivo apprezzamento” per il lavoro svolto da parte degli enti locali che hanno partecipato alle tre giornate di lavoro organizzate per presentare gli obiettivi del Piano e raccogliere proposte e contributi per la sua redazione. Si tratta – è stato ricordato, di un documento strategico per la salvaguardia e la promozione dei tratti identitari del paesaggio umbro, a supporto degli altri atti di programmazione e pianificazioni di Regione Province e Comuni. Proprio il carattere conoscitivo, di indirizzo e prescrittivo del documento, finalizzato alla tutela e allo sviluppo sostenibile del territorio, ed il suo essere punto di riferimento nella pianificazione territoriale hanno portato la Regione a promuovere su di esso la più ampia partecipazione possibile. Durante gli incontri è emersa la richiesta degli enti locali di arrivare alla definizione di indirizzi chiari e condivisi sui temi di maggior rilevanza territoriale nell’ambito della pianificazione comunale, tra i quali ad esempio quelli relativi all’inserimento degli impianti per la produzione di energie alternative. Il documento, che tiene conto delle indicazioni della “Convenzione Europea del Paesaggio” e del “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, individua all’interno di uno specifico Atlante 19 paesaggi identitari dell’Umbria, in considerazione delle loro peculiarità, fornisce una prima delimitazione dei paesaggi di “Area Vasta” che saranno oggetto di approfondimento da parte delle Province e detta criteri per l’individuazione dei Paesaggi locali a scala comunale. Sono inoltre delimitati i perimetri dei beni paesaggistici tutelati e alcuni contesti di paesaggio dove rafforzare l’azione di tutela e di salvaguardia. Sono inoltre individuati “ambiti locali”, dove sviluppare una coopianificazione interistituzionale per fronteggiare particolari dinamiche di trasformazione territoriale. Nel documento assumono inoltre particolare rilevanza anche la “Rete ecologica” e le “Aree di interesse naturalistico protette”, come componenti fondamentali di quella caratterizzazione del paesaggio umbro che ne fa la regione “cuore verde d’Italia”. Trattandosi di uno degli atti qualificanti della legislatura, obiettivo della Giunta è quello di approvarlo entro l’anno. Prima di allora il piano sarà aggetto di una nuova fase di concertazione nell’ambito del Tavolo del Patto per lo sviluppo dell’Umbria e del Consiglio delle Autonomie Locali. Intanto i primi elaborati del documento sono già consultabili nel sito della Regione Umbria (www. Regione. Umbria. It) ai canali “Territorio e Casa” e “Ambiente”. .  
   
   
ABRUZZO: VIA LIBERA A RIFINANZIAMENTO AZIENDE BOCCATA DI OSSIGENO PER IMPRESE CHE USUFRUIVANO DELLA NORMA  
 
L´aquila, 24 settembre 209 - La Giunta ha dato il via libera alla rinegoziazione del finanziamento tra Fira, Dexia Crediop (attuale banca Ibis Spa) e la banca Opi, relativo alle legge regionale 16 del 2002. Lo comunica l´assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione. "Ad oggi - afferma l´assessore - il capitale residuo del finanziamento è di oltre 94 milioni di euro ma l´attuale situazione di grave crisi economica e finanziaria pone a grave rischio il regolare prosieguo dei rimborsi dei finanziamenti da parte delle imprese beneficiarie. Di qui la volontà di rinegoziare il finanziamento, per consentire alle aziende, comprese quelle in difficoltà nella restituzione delle rate di mutuo, di avere una boccata di ossigeno". "La Dexia in qualità di banca capogruppo ha proposto tra le condizioni principali : una moratoria delle rate scadenti il 9 agosto 2009 ed il 9 febbraio 2010 con esclusione delle rate relative alla tranche del finanziamento avente durata originaria di 5 anni (scadente il 9 agosto 2009), rimborsata regolarmente; uno spostamento della scadenza finale di 5 anni limitatamente alla tranche del finanziamento avente durata originaria di 10 o 15 anni". La rinegoziazione del finanziamento sarà limitata agli importi corrispondenti all´entità in linea capitale delle rinegoziazioni effettivamente accordate dalla Fira Spa alle imprese, finanziate ai sensi della legge 16, che ne avanzeranno richiesta, mentre per le aziende che non aderiscono alla rinegoziazione rimangono ferme le condizioni previste dai contratti in essere". In merito al ruolo delle banche finanziatrici Castiglione sostiene quanto segue : "nelle more del perfezionamento della rinegoziazione del finanziamento, le banche hanno accolto la richiesta del differimento delle rate di pagamento in scadenza al 9 agosto 2009, sino al 30 settembre 2009, con richiesta ulteriore di proroga fino al 30 novembre, senza aggravio spese per la Fira" .  
   
   
PUBBLICO IMPIEGO: IN PENSIONE CON 40 ANNI DI CONTRIBUTI  
 
Roma, 24 settembre 2009 - Si estende la possibilità delle pubbliche amministrazioni di mandare in pensione i propri dipendenti: i 40 anni di anzianità per far scattare il recesso unilaterale sono conteggiati sui contributi e non più sul servizio effettivo come era previsto all´art. 6 comma 3 della legge delega n. 15/2009 che aveva modificato, restringendolo, l´ambito di applicazione della norma introdotta dalla manovra finanziaria nell´estate del 2008. Di conseguenza, dal 5 agosto scorso è possibile mandare in pensione - con atto unilaterale - i dipendenti pubblici con 40 anni di contributi. Lo stabilisce la legge 3 agosto 2009 n. 102 di conversione del decreto anticrisi (78/2009). Al fine di chiarire le ricadute sui destinatari della legge n. 15/2009, in vigore da marzo ad agosto di quest´anno, e per meglio illustrare l´ambito di applicazione della norma, il ministro per la Pubblica Amministrazione e l´Innovazione, Renato Brunetta, ha emanato il 16 settembre scorso una apposita circolare che conferma in generale quanto già illustrato con la circolare n. 10 del 2008. Per quanto riguarda l´ambito soggettivo di applicazione, la nuova circolare chiarisce che la norma si applica anche ai dirigenti, con la sola esclusione dei magistrati, dei professori universitari e dei dirigenti medici responsabili di struttura complessa. Per i comparti difesa, sicurezza ed esteri, la determinazione dei criteri e delle modalità di applicazione è demandata ad appositi decreti del Presidente del Consiglio. La circolare n. 4/2009 chiarisce inoltre il carattere eccezionale dell´intervento limitato al triennio 2009-2011. La norma è immediatamente applicabile ed è valida fino al 31 dicembre 2011. L´amministrazione, si legge nella circolare, esercita la facoltà di risoluzione unilaterale nell´ambito del potere datoriale con l´unica condizione del preavviso di 6 mesi. Il ricorso al recesso unilaterale è particolarmente opportuno nei processi riorganizzativi e di ristrutturazione derivanti da programmazione aziendale/regionale, da piani di rientro o dalla particolare situazione economico-finanziaria di ciascuna azienda. .  
   
   
BOLZANO: PRIMA RIUNIONE PER IL COMITATO PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO  
 
 Bolzano, 24 settembre 2009 - Si è insediato mercoledì 23, sotto la presidenza dell’assessore Barbara Repetto, il Comitato provinciale di coordinamento delle attività di prevenzione e tutela della salute e sicurezza sul lavoro. "I compiti principali - ha spiegato la Repetto - saranno la programmazione delle attività di prevenzione e vigilanza e la di promozione delle iniziative legate a formazione e informazione". Con Audio "Gli altri compiti riguardano poi la raccolta e l’analisi degli incidenti e dei rischi nei diversi settori produttivi - ha proseguito Barbara Repetto - nonché la ricerca di soluzioni volte a ridurre il fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali". I dati relativi alla nostra provincia fanno registrare un totale di 17. 633 infortuni, con un calo dello 0,2% rispetto all’anno precedente. Dell´organo fanno parte i rappresentanti di diversi assessorati, enti ed istituzioni, che svolgono attività specifica in materia di sicurezza sul lavoro, nonché le parti sociali. La delibera che istituisce il Comitato provinciale, prevede inoltre l’istituzione di un servizio operativo, composto dai soli organi di vigilanza, per la definizione e il coordinamento delle attivitá ispettive. Durante la prima riunione del comitato, svoltasi questa mattina (mercoledì 23) a Bolzano, è stato presentato un piano straordinario di formazione alla sicurezza sul lavoro che prevede un finanziamento di 580mila euro da parte del Ministero del lavoro, che la Provincia dovrà integrare con una ulteriore quota del 30%. L’assessore Repetto ha inoltre illustrato i prossimi interventi in materia di prevenzione e sicurezza del lavoro. "Verrà presentato un disegno di legge che ridisegna l’elenco degli specialisti della sicurezza sul lavoro - ha spiegato - un disegno di legge teso a combattere il rischio di caduta dall’alto nei cantieri edili, e un piano di riorganizzazione delle strutture che, a livello provinciale, si occupano di vigilanza nel campo della sicurezza sul lavoro". I rappresentanti delle parti sociali hanno commentato positivamente l’inizio dell’operatività dell´organo provinciale, nonché il metodo di lavoro e le proposte avanzate dall’assessore Repetto. Il Comitato di coordinamento delle attività di prevenzione e tutela della salute e sicurezza sul lavorotornerà a riunirsi all’inizio del prossimo anno. .  
   
   
JOYA: «IN AFGHANISTAN CALPESTATI I DIRITTI DELLE DONNE» L’INTERVENTO DELLA EX PARLAMENTARE AFGHANA ALLA CONFERENZA REGIONALE DI SIENA «L’OCCUPAZIONE CESSI QUANTO PRIMA: NON SI PORTA LA DEMOCRAZIA CON LA GUERRA»  
 
Siena, 24 settembre 2009 - «Uccidere una donna oggi in Afghanistan è come uccidere un uccellino. Anche di recente 3 donne si sono date fuoco per protestare contro la situazione delle donne». Così Malalay Joya, la ex parlamentare afghana che si batte per i diritti delle donne, ha esordito ieri alla conferenza regionale sulla cooperazione a Siena. Malalay ha tracciato anche un quadro complessivo della situazione nel suo Paese. «Fondamentalismo, disastri post bellici, problemi di democrazia, intellettuali che rischiano ogni giorno, il narcotraffico che impera (il 30 per cento della produzione mondiale di oppio parte dall Afganistan), mancanza di libertà di parola e di stampa, giornalisti che vengono uccisi o rispediti in patria». Ma ha anche rivendicato l’Afghanistan delle persone oneste. E a nome del popolo afghano ha voluto fare le condoglianze alle famiglie delle vittime della Folgore, definendo l’attentato “crimine di guerra”. Rivolgendosi alla Toscana e all’Italia, Malalay ha ringraziato dell’aiuto dato e ha chiesto di continuare ad aiutare il suo popolo. «Abbiamo bisogno dell’aiuto di un popolo democratico come l’Italia e di quanti vogliono la pace». Infine Malalay ha messo in guardia dal rischio che la guerra possa estendersi ad altri paesi, chiedendo che l’occupazione cessi quanto prima. «Appena possibile le forze di occupazione devono lasciare l’Afghanistan – ha concluso – perché è impossibile portare la democrazia con la guerra». .  
   
   
LAZIO: PRESTO UNO STANZIAMENTO DI 32 MILIONI PER OCCUPAZIONE FEMMINILE  
 
Roma, 24 settembre 2009 - Nel Lazio il tasso di occupazione femminile è superiore alla media nazionale attestandosi intorno al 50% e il tasso di presenza delle donne nelle imprese ha superato la media nazionale (oltre il 26% contro la media nazionale del 24%). Sul fronte imprenditoriale i dati dell´Osservatorio Imprenditoria Femminile di Unioncamere, rivelano come, nonostante l´esistenza di barriere in ingresso per le donne, le imprese femminili crescano a un ritmo più elevato del totale delle imprese. Lo rivela il ´Libro Verde sull´occupazione femminile nel Lazio´ promosso dall´Assessorato regionale al Lavoro, Pari opportunità, Politiche giovanili, guidato da Alessandra Tibaldi, e presentato ieri mattina a Roma, nel corso del convegno ´Le donne cambiano il lavoro´. "Abbiamo pensato a un piano di azione integrato per ipotizzare un diverso modello di welfare Regionale - ha detto l´assessore Alessandra Tibaldi - prima abbiamo realizzato il libro verde per l´occupazione e ora diamo il via a uno stanziamento di 32 milioni di euro per il sostegno al lavoro femminile, nella convinzione che saranno proprio le donne a trainare la futura ripresa economica". Tra le province italiane è Roma quella con il più elevato numero di imprese femminili (61. 584), seguita da Napoli (59. 725) e Milano (57. 199). Positivo anche il trend registrato nel suo complesso dalla Regione Lazio, con un tasso di imprese femminili pari a circa il 27% del totale delle imprese contro una media nazionale del 24%. L´imprenditrice media laziale ha un´età compresa tra i 30 e 40 anni (mai un´età superiore ai 56 anni), al momento di avviare l´impresa è nubile e non ha figli, è altamente scolarizzata (il 60% possiede una laurea, mentre il 52% ha addirittura conseguito un master), anche se a un grado di istruzione elevato, non sempre corrisponde un ruolo aziendale in linea con il percorso formativo. Spesso, poi, la tipologia di laurea non è coerente con l´attività imprenditoriale individuata. Una buona parte di donne, inoltre, avvia un´impresa dopo la separazione/divorzio o in alternativa al reingresso nel mondo del lavoro dopo la maternità. Un elemento distintivo dell´imprenditorialità femminile laziale, in particolare romana, è quello della multietnicità. Negli ultimi anni la sensibile crescita della componente immigrata ha indubbiamente contribuito alla vitalità del sistema di imprese locali. Nella sola provincia di Roma le donne straniere con cariche imprenditoriali sono 12. 417 (7,6% del totale delle donne). Tra il 2006 e il 2007 il numero complessivo di queste donne è aumentato di 3. 320 unità (2,1%). La componente femminile straniera ha evidenziato un tasso di crescita (8,3%) molto superiore a quello delle italiane (+1,6%), ed è risultata più pronunciata rispetto al già alto livello medio regionale e nazionale (rispettivamente 7,7% e 6,7%). In virtù di queste dinamiche, è aumentato, seppur di poco, anche il peso della imprenditrici straniere, che sono il 10,2% (4. 473) del totale delle imprenditrici. Riguardo alla mortalità delle aziende, in particolare, la mortalità delle imprese femminili risulta particolarmente superiore a quella maschile nelle attività associative, ricreative e culturali, nelle attività di noleggio macchine, nel commercio, nell´intermediazione monetaria e finanziaria, ma anche nei servizi alla persona e nelle attività immobiliari. In termini di volume di attività le imprese femminili (dato al 31. 12. 07) presentano per lo più un fatturato medio di 250. 000,00 euro che rappresenta un livello tendenzialmente marginale per essere competitivi e soprattutto per investire in innovazione e ricerca. .  
   
   
LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE: ROMPERE IL SILENZIO E OFFRIRE MANI TESE  
 
Trento, 24 settembre 2009 " Il momento attuale è molto difficile, a partire dal livello di reattività presente nella società. Spesso tutta questa tensione latente sfocia in violenza contro le donne". L´assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Giovanazzi Beltrami è intervenuta ieri pomeriggio all´incontro pubblico dal titolo "La violenza contro le donne", che si è tenuto presso la Sala Rosa della Regione. "Collaborare su questo tema - ha proseguito l´assessore - tra associazioni e realtà diverse è molto importante. Quello della violenza contro le donne è uno dei principali temi all´attenzione della Giunta provinciale e degli uffici che si occupano di pari opportunità. Sta andando avanti su questo punto un´iniziativa legislativa. L´obbiettivo è avere nel più breve tempo possibile un disegno di legge che faccia sintesi delle diverse sensibilità sull´argomento. Un progetto su cui stiamo lavorando è inoltre quello di un percorso educativo nelle scuole rivolto a studenti, insegnanti e genitori per promuovere la conoscenza del fenomeno e aiutare i giovani a riconoscere la violenza, acquisire le prime informazioni per fronteggiarla e sapere quali sono i servizi attualmente presenti per farvi fronte. Lo studio e la raccolta di dati e informazioni è un´altro tassello importante delle nostre iniziative. Dobbiamo rompere il silenzio e offrire alle donne mani tese. " Claudia Loro, della segreteria della Cgil del Trentino, ha introdotto i lavori. "Quello della violenza alle donne - ha detto - è un problema enorme. E´ ora di dire basta. Negli ultimi anni sono stati fatti passi importanti, come l´abrogazione del delitto d´onore, c´è una presa di coscienza che va avanti. C´è però ancora una società che in realtà discredita ancora le vittime. Bisogna rompere il silenzio e ritrovare l´utilità dell´agire collettivo". Il convegno di oggi, organizzato da Cgil Cisl e Uil del Trentino, in collaborazione con il Coordinamento Donne di Trento, il Centro interdisciplinare di Genere dell´Università di Trento e la Commissione provinciale Pari Opportunità, rientra tra le iniziative previste a Trento nell´ambito della "Staffetta di donne contro la violenza sulle donne". La staffetta, partita il 25 novembre del 2008 da Niscemi, si concluderà esattamente un anno dopo a Brescia, dopo aver attraversato tutta l´Italia. Simbolo dell´iniziativa è un´anfora con due manici portata, di città in città, da due donne che la consegnano ad altre due donne. A Trento l´anfora è giunta il 16 settembre, proveniendo dal Friuli Venezia Giulia. Il 25 settembre partirà per il Veneto per completare poi il suo itinerario. Nei giorni della sua permanenza in Trentino sono stati organizzati molti appuntamenti per parlare del tema della violenza sulle donne. Nel suo viaggio l´anfora ha raccolto riflessioni e pensieri in forma di biglietti e scritti. Dal gennaio 2003 al dicembre 2008 il Centro Antiviolenza di Trento ha accolto 855 donne vittime di reati. Si sono rivolti al centro 266 tra famigliari e conoscenti di donne che hanno subito violenza. Il 90 % delle donne accolte appartiene al ceto medio della popolazione e l´80 % ha riferito violenze da parte di mariti, compagni o ex. Questi dati sono stati diffusi da Barbara Bastarelli, responsabile del Centro Antiviolenza di Trento. .  
   
   
15 MILIONI DI EURO PER NUOVE IMPRESE FEMMINILI E GIOVANILI IN VENETO  
 
Venezia, 24 settembre 2009 - Aiuti agli investimenti delle nuove imprese femminili e giovanili per un importo complessivo di 15 milioni di euro sotto forma di contributi a fondo perduto. E’ il nuovo ulteriore tassello a sostegno dell’economia veneta messo a disposizione dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore al bilancio ed all’imprenditoria femminile e giovanile Marialuisa Coppola di concerto con l’assessore allo sviluppo economico Vendemiano Sartor. Sono stati infatti approvati, nel contesto della Programmazione Comunitaria 2007-2013, due bandi destinati a favorire proprio l’imprenditoria femminile e giovanile. I due provvedimenti, con un finanziamento di 7,5 milioni di euro ciascuno, prevedono un aiuto sotto forma di contributo in conto capitale rivolto alle nuove imprese costituite dal 1° gennaio 2008 prevalentemente da donne o da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni. I contributi saranno concessi nella misura del 50% della spesa ammessa ed effettivamente sostenuta, fino ad un contributo massimo di 60. 000 euro e per un investimento minimo di 30. 000 euro. Ne possono beneficiare le piccole e medie imprese, anche cooperative, operanti nei settori produttivo, commerciale e dei servizi, in pratica la stragrande maggioranza dei settori produttivi. Le spese ammissibili possono riferirsi a macchinari, attrezzature, impianti, alcune opere edili e relative progettazioni e direzione lavori, software ed altre spese minori. Gli investimenti considerati devono riguardare il periodo compreso tra il 1°gennaio 2008 e il 30 giugno 2011. Per la prima volta sarà possibile ricevere anche un acconto del 30%. “Si tratta di due importanti provvedimenti - sottolinea l’assessore Coppola – in quanto aggiungono ulteriori opportunità alla nascita e al consolidamento di neoimprese di donne e giovani, in questa fase ancora critica per la nostra economia. Abbiamo introdotto un criterio di premialità qualora la richiesta di contributo sia presentata da soggetti in stato di disoccupazione da almeno 12 mesi e da percettori di ammortizzatori sociali. Una risposta concreta di attenzione verso chi vuole rimettersi in gioco nel mondo del lavoro in modo anche coraggioso. Sono interventi che si inseriscono in una precisa strategia della Regione a favore delle donne e dei giovani imprenditori che trova una rete di soggetti e un territorio ben preparato anche grazie agli ottimi risultati ottenuti con il Programma di Formazione ed Informazione per la nascita di nuove imprese giovanili e femminili, che ormai per il terzo anno è promosso su tutto il territorio regionale”. .