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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Novembre 2009
Politica
PREVISIONI D´AUTUNNO 2009-2011: L´ECONOMIA DELL´UNIONE EUROPEA SI APPRESTA A UNA RIPRESA GRADUALE  
 
 Bruxelles, 4 novembre 2009 - Secondo le previsioni d´autunno della Commissione, l´Unione europea uscirà dalla crisi nella seconda metà di quest´anno, sebbene il Pil dovrebbe subire un calo di circa il 4% nel complesso per il 2009. Si attende una ripresa graduale e le previsioni del Pil sono in crescita: ¾ di punto percentuale nel 2010 e +1½% circa nel 2011. La ripresa delle attività a breve termine è dovuta ai miglioramenti del contesto esterno e delle condizioni finanziarie, nonché alle significative misure di politica monetaria e di bilancio messe in atto. In seguito, una serie di fattori potrebbe frenare la domanda del settore privato e di conseguenza limitare il vigore della ripresa. In particolare, le condizioni del mercato del lavoro rimangono difficili: il tasso di disoccupazione nell´Unione europea dovrebbe raggiungere il 10¼%. Anche il disavanzo pubblico dovrebbe aumentare, raggiungendo il 7½% del Pil nel 2010, prima di diminuire leggermente nel 2011 quando l´economia si riprenderà e le misure temporanee saranno gradualmente abbandonate. "L´economia dell´Unione europea sta uscendo dalla crisi, soprattutto grazie alle misure ambiziose adottate dai governi, dalle banche centrali e dal Ue, che non solamente hanno scongiurato il crollo del sistema ma hanno anche dato avvio alla ripresa. Ciononostante restano molte sfide da affrontare: per mantenere lo slancio e assicurare la sostenibilità della ripresa, è essenziale dare piena attuazione a tutte le misure annunciate e completare il risanamento del sistema bancario. Inoltre occorre cominciare a lavorare di più in un´ottica di medio termine valutando il modo migliore per ovviare agli effetti negativi che la crisi ha provocato sui mercati del lavoro, le finanze pubbliche e la crescita potenziale" ha affermato Joaquín Almunia, Commissario per gli Affari economici e monetari. Dopo aver attraversato la crisi più profonda, più lunga e più diffusa della sua storia, l´economia dell´Unione europea è giunta a una svolta. Gli ultimi mesi hanno registrato un netto miglioramento della situazione economica e delle condizioni finanziarie, dovuto in gran parte all´adozione di misure di politica monetaria e di bilancio senza precedenti. Molti indicatori finanziari sono tornati ai livelli precedenti alla crisi e la fiducia è in aumento. Le prospettive relative alla crescita e agli scambi a livello mondiale sono migliorate, specialmente nelle economie dei paesi emergenti. Alla luce di questi andamenti, e tenendo conto di un adeguamento favorevole delle scorte, la crescita del Pil nell´Unione europea e nell´area dell´euro dovrebbe tornare positiva nella seconda metà di quest´anno. In arrivo una ripresa graduale - Il miglioramento delle prospettive a breve termine nell´Unione europea e all´estero deriva in parte da fattori temporanei: mano a mano che il loro effetto svanirà nel corso del 2010, è probabile che l´attività a livello mondiale subisca un rallentamento. Durante il periodo oggetto delle previsioni, la crescita delle esportazioni dell´Unione europea dovrebbe pertanto stabilizzarsi solo gradualmente. Anche la domanda interna sarà fortemente limitata. Tenendo presente lo scarso utilizzo della capacità, le previsioni di crescita della domanda relativamente deboli, i modesti aumenti della redditività e la crescita ancora moderata del credito, si prevede che gli investimenti non riprenderanno fino al 2011. Sebbene i consumi privati si siano dimostrati un fattore stabilizzante durante la crisi, la spesa delle famiglie nel periodo a venire sarà limitata dalla necessità di riassestare i bilanci domestici e dalle prospettive non rosee per il mercato del lavoro. Le conseguenze negative che la crisi finanziaria potrebbe avere sulla produzione potenziale costituiscono un altro ostacolo alla ripresa. Stando alle previsioni, dopo un aumento iniziale, la crescita del Pil nell´Unione europea e nell´area dell´euro dovrebbe rallentare prima di tornare a migliorare nella seconda metà del 2010 e oltre. Mercato del lavoro e finanze pubbliche sotto pressione - Nonostante il mercato del lavoro dell´Unione europea abbia resistito alla crisi meglio del previsto (principalmente grazie a misure politiche a breve termine, riforme precedenti e mantenimento di eccedenze di manodopera in taluni Stati membri), nei prossimi trimestri è attesa una perdita di posti di lavoro. Secondo le previsioni, quest´anno l´occupazione diminuirà di quasi il 2¼%, e nel 2010 scenderà ancora di circa l´1¼%. L´occupazione dovrebbe stabilizzarsi progressivamente verso la fine del 2010 e nel 2011, una volta che la ripresa sarà consolidata. Anche le finanze pubbliche sono state colpite duramente. Si stima che quest´anno il disavanzo pubblico triplicherà nell´Unione europea (raggiungendo quasi il 7% del Pil rispetto al 2¼% del 2008) e nel 2010 continuerà a salire fino a raggiungere il 7½% circa. Questo deterioramento deriva in parte dal funzionamento degli stabilizzatori automatici e dalle misure discrezionali adottate a sostegno dell´economia ma rispecchia anche un calo delle entrate più forte del previsto a seguito del rallentamento economico. Il disavanzo scenderà leggermente al di sotto del 7% del Pil nel 2011, con la ripresa dell´attività e la conclusione delle misure temporanee. Tuttavia il rapporto debito/Pil continuerà ad avere un andamento crescente. L´inflazione resta moderata - L´inflazione nell´Unione europea e nell´area dell´euro dovrebbe registrare un lieve aumento dal livello molto basso attuale, pur rimanendo moderata durante il periodo di riferimento delle previsioni. In media, l´inflazione Iapc dovrebbe essere leggermente superiore all´1% nel 2010 e stabilirsi intorno all´1½% nel 2011 in entrambe le aree. Mentre i prezzi crescenti delle materie prime eserciteranno probabilmente una pressione al rialzo sull´inflazione, il sostanziale rallentamento dell´economia e la crescita debole dei salari dovrebbero invece avere un effetto di contenimento. L´incertezza resta elevata - L´economia dell´Unione europea sta superando la crisi ma le prospettive rimangono altamente incerte e soggette a rischi non trascurabili ma che nel complesso sembrano compensarsi. Se le misure politiche si dimostrassero più efficaci del previsto nel risanare il settore finanziario e migliorare la fiducia, o se la domanda mondiale aumentasse ben oltre le stime, la ripresa potrebbe essere sorprendentemente più vigorosa. D´altro lato, le difficoltà del mercato del lavoro e gli ostacoli agli investimenti potrebbero avere conseguenze più pesanti del previsto. Inoltre, se non risanerà i suoi bilanci, il settore bancario potrebbe non essere in grado di fornire sostegno sufficiente alla ripresa. Anche i rischi che gravano sulle prospettive d´inflazione sembrano nel complesso compensarsi. .  
   
   
UE: I 50 ANNI CHE HANNO CAMBIATO LA STORIA  
 
 Bruxelles, 4 novembre 2009 - Dal patto fra Hitler e Stalin del 1939 per spartirsi l´Europa alla Caduta del Muro nel 1989. 50 anni che hanno scritto la pagina triste dei regimi comunisti nell´Europa dell´est. Un doppio anniversario che parla di una storia di cui tutti dovremmo avere coscienza. "Viviamo in un mondo diverso oggi", ricorda il presidente del Parlamento Jerzy Buzek, " la cui essenza è la solidarietà". Il 2009 segna un doppio anniversario: quello dell´avvento dei regimi comunisti in Europa nel 1939 e quello della loro caduta 20 anni fa, nel 1989. Il patto Molotov-ribbentrop firmato fra nazisti e stalinisti il 23 agosto 1939 segna l´entrata dello stalinismo in Europa, e rappresenta "la congiunzione di due regimi terribili, nazismo e comunismo", secondo il vice-presidente della Commissione europea Jacques Barrot, che è intervenuto alla conferenza sui "70 del patto Molotov-ribbentrop" organizzata al Parlamento europeo dai parlamenti dei Paesi baltici. Mettere in comune il passato - Lo scopo della conferenza era di unificare la memoria storica dell´Europa per costruire una coscienza e una lettura comune degli eventi del secolo passato. "Più che mai abbiamo bisogno di parlare con la stessa voce quando parliamo dell´Europa nel mondo", sottolinea Buzek. "L´unione europea dovrebbe avere una narrativa storica comune", ritiene lo storico lituano Aivars Stranga, spiegando che la mancanza di memoria condivisa causa problemi di comprensione reciproca e può anche essere un ostacolo alla costruzione di un futuro. Tutti i relatori hanno sostenuto il bisogno di maggiore cooperazione internazionale per lavorare sulla storia, e il parlamentare estone Mart Laar ha proposto "un nuovo manuale di storia per le scuole europee". "Milioni di persone imprigionate" - A 20 anni dalla caduta del Muro, l´Europa occidentale ha davvero capito e assimilato cosa è successo dall´altra parte della Cortina durante quei 50 anni? I relatori della conferenza hanno l´impressione nei nostri Paesi non si colga ancora "la portata dei crimini del regime". Camilla Andersson, dell´Istituto d´Informazione sui crimini del Comunismo in Svezia conferma la scarsa conoscenza sull´Europa dell´est, dicendo che "molta gente crede chi il Muro di Berlino sia stato costruito dai nazisti". L´ex-premier lituano Vytautas Landsbergis, oggi europarlamentare, ha parlato di "due Europe, quella democrazia e quella sovietica", squarciate dal "tetro e sanguinoso Muro". "Un´enorme prigione si estendeva sull´Europa centrale e orientale", ha continuato, "e conteneva centinaia di milioni di prigionieri". La distruzione del Muro è stata "la distruzione di quella prigione e la fine della divisione politica e culturale dell´Europa". .  
   
   
BORGHEZIO : STRASBURGO CONTRO IL PAPA E L´ITALIA. E´ L´ALBA SINISTRA DEL SUPERSTATO EUROPEO  
 
Strasburgo, 4 novembre 2009 – In merito alla sentenza, il parlamentare europeo Borghezio così si esprime: “La condanna dello Stato italiano per il crocefisso in classe pronunciata dai giudici di Strasburgo è la fulminea e sinistra risposta dell´Europa al richiamo solennemente pronunciato il 31 ottobre, nel rievocare la caduta del muro di Berlino da Sua Santità Benedetto Xvi, il quale auspicava "che in questo processo della costruzione europea ciascun popolo non sacrifichi la propria identità culturale". Questa sentenza conferma peraltro un pericoloso orientamento giurisprudenziale della Corte di Strasburgo, che vuol sovrapporre un ´diritto europeo´ alle scelte valoriali degli Stati membri, arrivando ora a conculcare il diritto del nostro Paese alle proprie scelte di indirizzo scolastico e culturale. Se questa è l´alba della "nuova era" del Superstato europeo che si aprirà con l´entrata in vigore del Trattato di Lisbona, c´è poco da stare allegri. .  
   
   
UE: CUTRUFO, IL CROCEFISSO SIMBOLO DELLA NOSTRA CULTURA  
 
Roma, 4 novembre 2009 - “La sentenza della corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo mi lascia allibito”. A parlare il Vicesindaco di Roma, sen. Mauro Cutrufo sulla sentenza che boccia la presenza del crocefisso nelle aule scolastiche. “L’unione Europea non riconoscendo le radici giudaico cristiane e non inserendole nella sua Costituzione commise già un primo errore, perché tentò di cancellare in un colpo solo la storia e l’identità dell’Europa stessa, in nome di un non meglio precisato laicismo, che nulla ha a che vedere con la laicità. Ora è la volta della Corte europea per i diritti dell’uomo che boccia di fatto la presenza del crocifisso nelle aule e questo mi sembra oggettivamente un po’ troppo. L’italia e l’Europa hanno una storia ed una cultura che non sarà una sentenza a cancellare – ha detto ancora Cutrufo. “Il dialogo interreligioso - ha poi concluso - passa per la tolleranza ed il rispetto, non per una guerra al crocifisso, che è invece un simbolo di bontà e pace, che per tradizione da sempre trova spazio nelle aule delle nostre scuole”. .  
   
   
"L’AFRICA E IL FUTURO. STATO, DIRITTI, RAPPORTI CON IL MONDO  
 
Milano, 3 novembre 2009 - Il prossimo 10 novembre, alle ore 18. 00, si terrà a Torino una Tavola Rotonda dal titolo "L’africa e il futuro. Stato, diritti, rapporti con il mondo", promossa da Ispi in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino nell’ambito dell’Osservatorio Africa dell’Ispi sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri. L´incontro sarà incentrato in particolare sulle sfide che lo stato africano si trova ad affrontare e sul ruolo che i diversi attori, regionali e internazionali, nonché le grandi potenze, possono ricoprire in questo difficile snodo di transizione del continente. Il dibattito trarrà inoltre spunto dalla pubblicazione del N. 10 della rivista "ispi. Eventi@ispionline. It, sito: www. Ispionline. It) . .  
   
   
FABBISOGNO STATALE DEL MESE DI OTTOBRE  
 
 Roma, 4 novembre 2009 - Nel mese di ottobre 2009 si è registrato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 10. 800 milioni, inferiore di circa 2. 200 milioni rispetto a quello realizzato nel mese di ottobre 2008, pari a 12. 988. Nei primi dieci mesi del 2009 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 83. 400 milioni, superiore di circa 30. 700 milioni a quello dell´analogo periodo 2008, pari a 52. 685 milioni. Commento - Il fabbisogno del settore statale del mese di ottobre 2009, rispetto allo stesso mese del 2008, ha beneficiato di un minore onere per interessi, a causa delle consistenti scadenze di buoni postali fruttiferi che risultavano concentrate nel mese di ottobre 2008, nonché di una contenuta dinamica dei pagamenti, nonostante lo slittamento dal mese di settembre di alcune erogazioni. Le partite migliorative hanno trovato parziale compensazione soprattutto nelle maggiori erogazioni di contributi agricoli a valere sui fondi comunitari. .  
   
   
FONDI D’INVESTIMENTO: ABI, CONCLUSIONI CONSOB PASSO IMPORTANTE PER RIFONDARE IL RISPARMIO GESTITO  
 
Roma, 4 novembre 2009 - L´abi condivide l´obiettivo di Consob e Banca d´Italia di rendere il risparmio gestito italiano più efficiente e più competitivo, e la scelta di dare all´industria un ruolo attivo e autonomo nel perseguirne lo sviluppo. Il Rapporto conclusivo del gruppo di lavoro coordinato da Consob e Banca d’Italia per rilanciare l’industria dei fondi comuni d’investimento, reso pubblico il 2 novembre , è un passo importante per rendere il sistema del risparmio gestito italiano più efficiente e competitivo. Da ottobre scorso, l’Abi ha partecipato attivamente alle attività del gruppo di lavoro, insieme alle altre Associazioni del settore. Per rendere più efficiente le attività di gestione degli ordini di sottoscrizione e rimborso delle quote dei fondi, il Rapporto finale individua quale obiettivo prioritario la standardizzazione dei linguaggi e delle procedure utilizzate nell’industria dei fondi italiani. L´abi e il sistema bancario intendono svolgere un ruolo primario nel processo individuato nel Rapporto Finale che vedrà coinvolti per i prossimi due anni tutti gli attori del mondo dei fondi. Per risollevare il mercato dei fondi italiani, sarà importante individuare insieme la soluzione più efficiente e, dunque, meno onerosa per l´industria nel suo complesso. .  
   
   
TOSCANA E WESTERN AUSTRALIA, SI RAFFORZA LA COLLABORAZIONE IL PRESIDENTE TOSCANO È STATO RICEVUTO DAL PREMIER COLIN BARNETT  
 
Firenze, 4 novembre 2009 - Rapporti approfonditi e rinsaldati e una collaborazione che si articola in molteplici settori: dalla cultura ai parchi, dalle nanotecnologie alla nautica da diporto. E´ il risultato dell´incontro di Claudio Martini con il premier dello Stato di Western Australia. L’ altro Ieri Colin Barnett ha ricevuto il presidente della Regione Toscana, accompagnato dal console Giorgio Tamborri, nel suo ufficio sull´estuario dello Swan River, al termine di una giornata di visite (dall’Art Gallery all’University of Western Australia) e incontri (con il Ministro degli enti locali e degli affari multiculturali). Con lo Stato del Western Australia la Toscana aveva firmato un protocollo dieci anni fa. Nel corso dell´incontro di ieri sono state gettate le basi per un suo aggiornamento, con contenuti più operativi e collaborativi. Sono stati passati in rassegna tutti i possibili temi di recip roco interesse e di possibile cooperazione: dalle politiche di sviluppo e promozione del turismo all’interesse manifestato dagli australiani per avviare una relazione con i parchi toscani e per estendere le relazioni a nuove attività, in particolare si è parlato delle nanotecnologie, della cultura e della cantieristica e nautica da diporto. «Tornerò in Toscana un po’ stanco, a causa della rapidità di questa visita, ma soddisfatto», ha commentato Martini al termine della giornata, mentre era in volo verso Melbourne, con un arrivo previsto nel cuore della notte. «Considero l’Australia un’area strategica, sia per lo specifico dinamismo della sua economia che per l’importante ruolo che questo paese svolge verso l’intera area asiatica. Essere presenti qui è essenziale per tutti coloro che guardano con interesse allo sviluppo delle relazioni con il Giappone, l’India e la Cina». Barnett è all’inizio del suo mandato – è stato eletto premier appena un anno fa – e ha già in agenda una visita in Toscana e in Europa, probabilmente entro la fine dell’anno prossimo. Martini ha proposto di utilizzare questi mesi per definire contenuti e obiettivi del protocollo e ha invitato Barnett a fermarsi in Toscana nel corso di questo suo viaggio per firmare, con il futuro neo-presidente toscano, il nuovo protocollo. L’economia in Australia, e in particolare dello Stato del Western, è in controtendenza rispetto al resto dei paesi Ocse. L’ultimo bollettino della Reserve Bank of Australia prevede addirittura una crescita del Pil a fine anno: più 0,5. La depressione mondiale che ha colpito tutti i paesi sviluppati sembra risparmiare questo lontano continente e i settori che costituiscono i pilastri della sua economia funzionano a pieno ritmo: dalle immense risorse naturali che hanno fatto regis trare un forte incremento della domanda cinese, agli sbocchi del mercato australiano in tutti i vicini paesi asiatici. La giornata ha visto il presidente Martini visitare l’Art Gallery di Perth, un moderno edificio molto accogliente con un’attività fortemente innovativa anche in campo internazionale, con consolidati rapporti con il British Museum di Londra e il Metropolitan Museum di New York. La visita, guidata dall’italianissimo direttore Stefano Carboni, si è conclusa con la richiesta di attivare relazioni e scambi con i grandi musei toscani, a partire dagli Uffizi. Il presidente toscano ha confermato il suo interessamento per questa ipotesi che considera “opportuna e quanto mai utile anche come sostegno alla promozione all’estero dell’economia non solo toscana ma dell’intero paese”. Martini si è anche incontrato con la comunità dei toscani di Perth. Un’associazione molto vivace e attiva, oltre ad essere, con i suoi 400 iscritti, anche quella più numerosa. Il presidente toscano ha visitato la “casa dei toscani” di Perth, completamente rinnovata nel corso di questi ultimi mesi, esprimendo un sincero ringraziamento a tutti i presenti per l’attività svolta. In particolare, Martini ha ringraziato Angelo Scatena, ex presidente dell’associazione, che in qualità di architetto è stato il protagonista del restauro di questa bella e moderna sede, esprimendo infine i migliori auguri di buon lavoro al neopresidente Fernando Pagani, anch´egli, come Scatena, originario della Garfagnana. .  
   
   
MILANO. INFOLINE 020202. MORATTI: “UN CAMBIAMENTO DI CULTURA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE” BRUNETTA: “UN SERVIZIO DALLA PARTE DEI CITTADINI, UN ESEMPIO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DEL FUTURO”  
 
Milano, 4 novembre 2009 - “Un lavoro che l’Amministrazione porta avanti con convinzione grazie alla collaborazione di tanti funzionari pubblici che credono nel cambiamento di cultura della pubblica amministrazione, che attraverso strumenti innovativi e tradizionali si avvicina sempre più ai bisogni dei cittadini”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti ha accolto il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta, in occasione del sopralluogo presso la sede del Contact Center 02. 02. 02 in via dei Missaglia. Ad illustrare il servizio al Ministro, oltre al Sindaco, anche l’Assessore ai Servizi Civici Stefano Pillitteri. “Milano figura tra i comuni italiani, il 9% del totale, che effettuano pagamenti on line - ha proseguito il Sindaco - e presto, non appena il Ministro ci chiamerà a realizzarla, saremo pronti anche per offrire il servizio di posta certificata. Stiamo proseguendo con una serie di altre iniziative che hanno già dato risultati positivi, come la diminuzione dei tempi d’attesa, sia presso i nostri sportelli di via Larga, ridotti del 40%, sia per le pratiche d’invalidità civile, scesi da sei mesi a cinque giorni”. “Un ottimo servizio ai cittadini, ai milanesi – ha dichiarato il Renato Brunetta -che sta dalla parte della gente, quindi complimenti al Sindaco e agli assessori che hanno creato questa sorta di linea amica”. “Il futuro della pubblica amministrazione, ha aggiunto il Ministro, è sì la voce ma è soprattutto internet, poiché con la posta certificata si farà tutto via mail, si richiederanno visure, atti, documenti e il Comune ha il dovere di rispondere in tempi certi. Da gennaio 2010 sarà universale e ovviamente la posta certificata sarà data a chi la vorrà, gratuitamente”. “Il servizio Infoline, partito nel 2007, è nato - ha dichiarato l’Assessore Pillitteri - come pioniere nella città di Milano in cui non esisteva nulla di simile ma solo una selva caotica di numeri verdi”. “In poco tempo ha saputo diventare una realtà consolidata – ha aggiunto - che, oggi, si pone in perfetta coerenza con l’iniziativa ministeriale “Reti Amiche”, promossa dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione. Milano ha aderito con entusiasmo e partecipa attivamente al progetto del Ministro Brunetta, mettendo a disposizione l’esperienza maturata sul campo e condividendo quelle delle altre città impegnate a innovare e migliorare il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione” Dal 2 luglio 2007 il Comune di Milano ha attivato Infoline 02. 02. 02, il servizio telefonico nato per dare risposta alle domande dei cittadini. Gli operatori rispondono tutti i giorni della settimana, 24 ore su 24; si prendono carico delle esigenze informative e conducono passo passo l’utente alla soluzione delle stesse. Nel caso di questioni particolarmente complesse, lo mettono direttamente in contatto con il recapito telefonico dell’ufficio competente. Tutti i servizi erogati rientrano nel più ampio progetto di semplificazione del rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione e la percentuale di soddisfazione testimonia come questo impegno stia proseguendo nella giusta direzione: nel solo mese di settembre, su circa 6. 000 giudizi espressi, 4. 800 sono stati positivi, ovvero il 78,8%. Uno dei servizi più innovativi è rappresentato dalle chiamate di cortesia per gli over 70: ogni settimana ne vengono effettuate 5. 000, allo scopo di verificare lo stato di salute e i bisogni degli anziani soli e, in caso siano necessarie visite a domicilio, gli operatori avvisano i servizi sociali. Lo 02. 02. 02 nel 2008 ha gestito 1. 750. 000 contatti e nel 2009 (da gennaio a settembre) circa 1. 000. 000; la media giornaliera è di 5 mila chiamate. Il servizio si affianca a www. Comune. Milano. It, il Portale ufficiale della Città di Milano, per ampliare le opportunità per i cittadini e i “city user” (famiglie, diversamente abili, genitori, contribuenti, imprenditori, professionisti, lavoratori). E´ anche possibile raggiungere Infoline nei seguenti modi: - dal proprio personal computer, con una videocomunicazione. Il contatto attraverso Pc consente di visualizzare l´operatore, di effettuare una sessione di chat testuale, di condividere la navigazione, il cosiddetto "co-browsing", oppure scambiare files; - con una e-mail all´indirizzo 020202@comune. Milano. It; - con un fax al numero 848. 02. 02. 02. Il costo di una telefonata a Infoline 02. 02. 02 equivale a quello sostenuto per contattare qualsiasi numero del Comune di Milano. La videochiamata a Infoline è gratuita, esclusi i costi di connessione internet. Per andare incontro alle esigenze dei cittadini, l’Amministrazione ha reso disponibili tutti i servizi anche in lingua inglese; dallo scorso giugno anche in francese, spagnolo, tedesco, arabo, rumeno, albanese. Entro il mese di dicembre, anche in cinese. .  
   
   
PROGRAMMAZIONE IN ABRUZZO: CHIODI, 854 MLN PER INVESTIMENTI PRIORITARI PRESENTATI DUP E PAR-FAS (2007-2013)  
 
L´aquila, 4 novembre 2009 - Due nuovi documenti per la programmazione economica sono stati presentati l’altro ieri al partenariato economico-sociale e ambientale e a quello istituzionale per la loro condivisione. Si tratta del Documento Unitario di Programmazione della politica di coesione 2007-2013 (Dup) e del Programma Attuativo Regionale del Fondo Aree Sottoutilizzate 2007-2013 (Par Fas) che prevede un ammontare di circa 854 milioni di euro, entrambi presentati dal Presidente della Regione, Gianni Chiodi e illustrati dai Servizi regionali competenti alla presenza, tra gli altri, dei presidenti delle quattro province abruzzesi e dei sindaci dei capoluogo di provincia. Chiodi ha sottolineato come l´Abruzzo abbia provveduto con celerità a definire gli ambiti e le priorità di intervento anche sulla sostenibilità ambientale degli investimenti per mezzo della Valutazione ambientale strategica (Vas) . "Continuiamo speditamente nell´azione di programmazione e di realizzazione degli investimenti - ha commentato Chiodi - Sono risorse importanti e fondamentali per la nostra Regione che faranno fronte a molte emergenze attuali: servizi essenziali per la qualità della vita di cittadini e imprese, crisi economica, prevenzione e messa in sicurezza. Si definiscono in modo puntuale le risorse finanziarie utili a concretizzare gli obiettivi che ci siamo dati attraverso una profonda azione di riforme avviata. Abbiamo fotografato - ha aggiunto il Presidente - gli obiettivi strategici e specifici con un quadro preciso delle risorse impegnate, provenienti dalla Programmazione nazionale dei fondi messi a disposizione dal Governo con una strategia unitaria che è contenuta nel Dup, volta a promuovere il miglioramento di fattori strutturali di competitività della regione e del suo sistema economico, in coerenza con gli obiettivi prefissati nel programma di governo, con il Dpfr approvato ad aprile 2009 e con fondi europei Por-fesr e Fse e con i fondi dello stesso Par Fas". Le risorse del fondo sono state distribuite in maniera significativa nelle azioni ritenute più incisive ad esempio, nella raccolta differenziata dei rifiuti, nell´adeguamento o realizzazione di nuovi depuratori, nell´adeguamento alla normativa sismica degli edifici scolastici che si vanno ad aggiungere ai 226 milioni già stanziati per la ricostruzione degli edifici scolastici interessati dal sisma e al programma regionale per l´edilizia scolastica, nell´adeguamento alla normativa sismica dei municipi e nel completamento della pista ciclabile per tutta la costa abruzzese, il cosiddetto "corridoio verde". Non solo. C´è da aggiungere il rilancio della pianificazione urbanistica a livello comunale provinciale e regionale con lo stanziamento di 12 milioni di euro per l´attuazione della nuova legge di governo del territorio all´esame del consiglio regionale. Il Dup è un documento di raccordo strategico e di sintesi che permette una visione d´insieme di tutti i programmi operativi della nostra Regione finanziati sia dai fondi comunitari che dal Fas al fine di identificare una strategia unitaria di sviluppo per il nostro territorio (Por Fesr, Por Fse, Piano di Sviluppo Rurale e Par Fas). Nel documento sono definiti, in sinergia con quanto indicato nel Documento di Programmazione Economica e finanziaria 2009-2011, approvato dal Consiglio, e con le indicazioni nazionali, le strategie per la crescita basate sulla competitività, sulla coesione sociale e territoriale e sulla governance. Viene inoltre fornito un quadro d´insieme delle risorse finanziarie che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo. Il Par Fas, è invece un documento di natura operativa che stabilisce le modalità e le risorse necessarie per il perseguimento degli obiettivi stabiliti dalla Regione. Si tratta di un documento nuovo, simile ai programmi finanziati dalla Commissione Europea, ma alimentato dalla finanza statale per un ammontare di circa 854 Milioni di euro. Gli interventi verranno attuati sia attraverso bandi regionali che attraverso accordi di programma quadro. Il documento dovrà essere approvato dalla giunta regionale e inviato al Ministero per lo sviluppo economico per una verifica e al Cipe per la relativa presa d´atto. Il Partenariato è stato invitato a produrre osservazioni sui documenti entro 10 giorni. .  
   
   
PUGLIA: PRESENTATI BANDI ANTICRISI SU RICERCA E INNOVAZIONE IMPRESE  
 
Bari, 4 novembre 2009 - “Faremo di tutto per trovare altri fondi”. Lo aveva assicurato lo scorso 7 agosto la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone, presentando le graduatorie del bando anticrisi pubblicate su www. Sistema. Puglia. It ed è stata di parola. Oggi, ulteriori 20 milioni di euro si sommano ai 28 milioni di contributi pubblici già stanziati dalla Regione Puglia e messi a disposizione delle 243 imprese che hanno deciso di puntare sulla ricerca per uscire dalla crisi. Con la pubblicazione della graduatoria definita avvenuta giovedì scorso sul Bollettino Ufficiale, 148 imprese pugliesi beneficeranno del sostegno regionale per completare i loro percorsi di innovazione basata sulla ricerca. Nonostante il boom di richieste registrato alla scadenza del bando lo scorso 20 marzo, con la presentazione di 294 domande, ben cinque volte di più rispetto a quelle di tre anni fa, e grazie anche alla procedura telematica gestita interamente in rete sul portale www. Sistema. Puglia. It gestito da Innovapuglia organismo intermedio della misura, l’assessorato allo Sviluppo economico è riuscito ad aumentare gli sforzi e trovare risorse per soddisfare tutte le richieste. È stata la risposta più adeguata all’atteggiamento positivo di piccole e medie imprese pugliesi che hanno reagito alla peggior crisi dall’inizio del secolo scorso, proponendo nuove idee e progetti dall’altissimo livello qualitativo. E se sono le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni a farla da padrona e raccogliere il 31% delle preferenze degli investimenti, non mancano i progetti complessi e innovativi. Come ad esempio quello proposto in ambito della meccatronica, per un investimento complessivo di circa 400. 000 euro, di cui 263. 776 pubblici, per realizzare un prototipo di un sistema innovativo per il trattamento di sterilizzazione di rifiuti potenzialmente infetti, ad esempio quelli ospedalieri. Ma ci sono anche progetti per il terzo settore, uno, finanziato con 265. 425 euro, intende sperimentare un sistema di dispositivi tecnici per l’assistenza agli individui diversamente abili in ambienti chiusi (es. Musei) o in ambienti aperti cosiddetti “ostili”. Non mancano le idee per nuovi prodotti: da un nuovo tipo di amplificatore per le trasmissioni digitali terrestri per il mercato Cinese, ai prodotti innovativi per lo sviluppo di prodotti di design realizzati con materiali riciclati, dai materiali nano-compositi per applicazioni aeronautiche e spaziali, ad una nuova sorgente luminosa ecocompatibile ad alta efficienza con plasma a bassa energia. Anche i settori più tradizionali sono stati ripensati in chiave innovativa e perciò si prevede la valorizzazione dell’uva di Troia di seconda scelta per la produzione di integratori alimentari o la messa a punto di un processo innovativo per la produzione di pasta ripiena con l’utilizzo di tecnologia a radiofrequenza. Insomma, grande fantasia e creatività, ma soprattutto grande vitalità del tessuto produttivo pugliese e grande capacità di accompagnamento della Regione Puglia, per un investimento complessivo previsto di oltre 67 milioni di euro, tra risorse pubbliche e private, che fa ben sperare di poter ripartire con una nuova linfa per la definitiva uscita dalla crisi della nostra regione. .  
   
   
ROMA: REDDITO MINIMO: STRUMENTO IMPORTANTE CHE GARANTISCE FASCE DEBOLI  
 
Roma, 4 novembre 2009 - "Con la legge istitutiva del reddito minimo garantito, approvata lo scorso marzo, la regione Lazio ha intrapreso un percorso per annullare il divario esistente tra il nostro Paese e gli altri dell´Unione Europea, in merito ad un sistema di garanzie e tutele sociali per le fasce più deboli del mercato del lavoro". Lo ha detto l´assessore regionale al Lavoro, pari opportunità e politiche giovanili. Alessandra Tibaldi durante il convegno ´La necessità di un reddito garantito, dalla legge nel Lazio ad un diritto di cittadinanza´ che si è svolto Al Com-pa di Milano, organizzato dall´assessorato al Lavoro della Regione Lazio. "La legge - ha aggiunto l´assessore Tibaldi - ha fatto registrare fin da subito un grande successo. Nonostante le limitazioni poste per i beneficiari, soltanto soggetti compresi trai 30 ed i 44 anni di età , e dovute alle limitate risorse finanziarie disponibili, per questo primo anno di sperimentazione del provvedimento si sono avute circa 100. 000 richieste, a dimostrazione della grande efficacia di questo strumento come azione di sistema per l´inclusione sociale e lavorativa di disoccupati, inoccupati e precariamente occupati". "Il provvedimento legislativo, - ha spiegato Tibaldi - il primo in Italia per il riconoscimento di un diritto universale al reddito di base, nel suo primo anno interesserà oltre 10. 000 beneficiari, che potranno usufruire di un sostegno al reddito sia sotto forma diretta, attraverso un´erogazione monetaria pari ad un massimo di 583 euro mensili, sia in modo indiretto, sotto forma di servizi gratuiti per la formazione, i trasporti, la salute e la cultura". "Questa legge - ha continuato Tibaldi - è importante perché pone il Lazio come regione pilota a livello nazionale per una totale rivisitazione delle politiche di welfare. Le trasformazioni in atto nel mercato del lavoro pongono al centro del dibattito politico la necessità di individuare delle risposte nuove a delle mutate esigenze e dei nuovi bisogni. Per contrastare le negative ricadute sociali ed occupazionali della crisi mondiale le istituzioni tutte devono intervenire tempestivamente, anche innovando profondamente i paradigmi culturali su cui si è costruito lo stato sociale nel nostro Paese". .  
   
   
BASILICATA: ALTRI 50 MILIONI DI EURO PER LE PMI  
 
Potenza, 4 novembre 2009 - Procedure rapide e tempi certi. Sono i due principali punti di forza del bando “Procedura valutativa a sportello per la concessione di agevolazioni per lo sviluppo e l’innovazione delle piccole e medie imprese” approvato ieri dalla Giunta regionale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 50 milioni di euro di cui 24,7 Meuro a valere sul Por Basilicata 2000 / 2006, 7,3 Meuro sull’asse “competitività produttiva” del Po Fesr 2007 / 2013, 12 Meuro nell’ambito del programma operativo Val D’agri e 6 Meuro nell’ambito del programma speciale Senisese”. Sono finanziabili investimenti non inferiori ai 30 mila euro, mentre il sostegno economico massimo concedibile non può essere superiore a un milione di euro. “Questo provvedimento – afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso – arricchisce ulteriormente la “cassetta degli attrezzi” che la Regione Basilicata mette a disposizione dell’intero sistema produttivo, dalla legge sulla reindustrializzazione dei siti inattivi alla legge sul consolidamento e per il fondo di garanzia alla legge sulla competitività. Un insieme di provvedimenti che, in questo difficile momento di congiuntura economica può sostenere in modo efficace e rapido il tessuto imprenditoriale lucano”. “Il nuovo bando per le piccole e medie imprese approvato oggi – afferma il presidente della Regione, Vito De Filippo - rappresenta un ulteriore tassello del complesso e articolato mosaico a sostegno di un settore ritenuto fondamentale per l´economia regionale. Da sempre questo Governo ha posto attenzione alle piccole e medie imprese nella profonda convinzione che lo sviluppo del territorio non può prescindere da un sano sistema imprenditoriale che trova la sua forza proprio nella modesta ma dinamica dimensione aziendale. Il bando approvato oggi - sottolinea il Presidente - si inserisce compiutamente nelle politiche produttive che la Regione porta avanti da tempo ed esplicherà sicuramente - e a breve - effetti positivi, perchè tiene conto delle esigenze degli imprenditori, delle richieste del mercato e dei bisogni del territorio. Non è un caso che siano state previste misure adeguate alle realtà del Senisese e della Val d´Agri, dove l´impegno del Pubblico dovrà coniugarsi con lo sforzo del privato. Questa di oggi -ha concluso il presidente De Filippo- non è solo una consistente misura anticrisi , ma è anche una fase della dinamica della crescita di una regione che vuole irrobustire il sistema imprenditoriale esistente, attrarre nuovi investimenti e creare condizioni favorevoli per uno sviluppo duraturo che solo la ricerca e l´innovazione possono assicurare”. . .  
   
   
BASILICATA: BANDO PMI, A CHI È RIVOLTO E QUALI LE ATTIVITÀ AMMISSIBILI  
 
Potenza, 4 novembre 2009 - Il bando per la concessione di agevolazioni per lo sviluppo e l’innovazione delle piccole e medie imprese può contare su una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro. L’avviso pubblico è rivolto, in particolare, alle pmi che da almeno 6 mesi hanno un’unità locale nel territorio della regione Basilicata e sono regolarmente costituite con iscrizione al registro delle imprese nel territorio di competenza. Inoltre, per poter accedere alle agevolazioni le Pmi devono essere in possesso, alla data di presentazione della domanda telematica, dei seguenti requisiti: avere la piena disponibilità dell’immobile dell’unità locale o del suolo ove deve essere realizzato il programma d’investimento; operare nel rispetto delle vigenti norme in materia di edilizia ed urbanistica, lavoro, prevenzione degli infortuni e salvaguardia dell’ambiente; essere in regola con la normativa vigente in materia fiscale, assicurativa, previdenziale, di applicazione del C. C. N. L. , del contratto di categoria, di diritto al lavoro dei disabili, nonché con il pagamento dei tributi locali; possedere una situazione di regolarità contributiva per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi; trovarsi in regime di contabilità ordinaria; non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti che sono individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea; non rientrare tra coloro che non hanno rimborsato alla Regione Basilicata l’agevolazione a seguito di rinuncia o revoca del contributo. Sono ammissibili i programmi che prevedono un investimento complessivo non inferiore all’importo di € 30. 000,00. Il finanziamento massimo concedibile non supererà il milione di euro e sarà destinato a quelle attività economiche appartenenti ad uno dei settori della classificazione Ateco 2007. Sono agevolabili i seguenti investimenti in attivi materiali o immateriali, la cui elencazione ha mero carattere esemplificativo e non esaustivo: Innovazione tecnologica; Innovazione organizzativa; Innovazione commerciale; Sostenibilità ambientale; Certificazioni; Sicurezza sui luoghi di lavoro; Utilizzo delle Tic (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione). Sono ammissibili: spese per progettazione e studi; spese connesse all’investimento materiale; spese connesse all’investimento immateriale; spese connesse all’acquisizione di servizi; spese connesse all’acquisizione di certificazioni, intese come importo pagato dalla Pmi all’organismo certificatore o attestatore per l’acquisizione della certificazione. Nei prossimi giorni il bando verrà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione e sul sito internet Basilicatanet. It. .  
   
   
TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL: INIZIATIVE E PROGETTI DI TUTELA E PROMOZIONE DELLE MINORANZE LINGUISTICHE REGIONALI SCADENZA TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE: 30 NOVEMBRE 2009  
 
 Trento, 4 novembre 2009 - La Regione Trentino-alto Adige/südtirol comunica che entro il 30 novembre 2009 scade il termine di presentazione delle domande di finanziamento per iniziative o progetti di tutela e promozione delle minoranze linguistiche regionali (ladina, mòchena e cimbra) da svolgersi nell’anno 2010. Possono presentare domanda di finanziamento Comuni, altri enti pubblici e associazioni con sede nei territori storici di insediamento delle minoranze linguistiche regionali, enti, istituti e organismi rappresentativi delle minoranze linguistiche o con prevalente attività a favore delle minoranze linguistiche. I soggetti beneficiari dei finanziamenti della Regione non possono avere scopo di lucro. Le domande di finanziamento devono essere presentate utilizzando la modulistica predisposta dalla Regione e corredate dalla documentazione indicata nella modulistica stessa. Le domande di finanziamento consegnate a mano dovranno pervenire entro le ore 16. 00 nella Regione a Trento (nella sede centrale in via Gazzoletti n. 2) oppure nella sede in provincia di Bolzano in Piazza Università 3 (ex piazza Sernesi n. 3). Per le domande trasmesse per posta vale quale data il timbro postale. I moduli sono reperibili presso l’Ufficio per le minoranze (nelle sedi centrali a Trento e Bolzano) oppure scaricabili dal sito della Regione http://www. Regione. Taa. It/minoranze/iniziative. Aspx Potranno essere sostenute quelle attività che opereranno sui seguenti temi: a) lingua: insegnamento e divulgazione della lingua minoritaria e la realizzazione degli strumenti linguistici e di materiale per lo studio e la divulgazione della lingua minoritaria (grammatiche, vocabolari, libri ecc. ); b) cultura : - lo studio, le attività di ricerca storica e quant’altro possa aiutare la ricostruzione della memoria delle minoranze linguistiche; - studio sulla correlazione dello sviluppo economico con lo sviluppop identitario culturale della minoranza linguistica; - elaborazione di idee nuove e innovative nel campo dell’attività culturale, valorizzando la conoscenza delle diversità culturali dei popoli, utile nel campo sociale ed economico alle minoranze linguistiche; - la formazione e la divulgazione della cultura minoritaria in tutte le sue espressioni storiche e attuali (nelle sue forme: letterarie, artistiche, canore, musicali, teatrali, museali ecc. ); - studio, conservazione e recupero del paesaggio e degli insediamenti tipici; - l’organizzazione di eventi socio-culturali rappresentativi della storia, della cultura e della tradizione della minoranza linguistica e delle diversità linguistiche europee; - recupero dei costumi tipici e delle divise identificative di quelle attività che promuovono le minoranze; c) comunicazione: utilizzo e comunicazione nella lingua minoritaria sia in forma scritta sia in forma radiotelevisiva e informatica anche nei settori pubblici e privati e in tutte le attività di evidenza sociale anche tramite nuovi progetti diretti della Regione o con la prosecuzione di progetti pluriennali già avviati e secondo un piano di interventi; le iniziative o i progetti diretti della Regione possono essere realizzati anche in collaborazione con altri enti, associazioni o istituti o soggetti privati. Questa attività non può sovrapporsi alla comunicazione istituzionale della Regione; d) alta formazione: alta formazione presso le università con sede nella Regione tramite apposita istituzione di cattedre e cooperazione e scambi con altre università con attività analoghe nel campo dell’insegnamento, della formazione e della ricerca scientifica; e) manifestazioni ed eventi: l’organizzazione di manifestazioni che consolidino l’identità e il senso di appartenenza della/alla minoranza linguistica e sviluppino l’aggregazione sociale, anche con il coinvolgimento di più larghi segmenti di pubblico; f) relazioni e rapporti interregionali e europei: incontri, scambi culturali promossi da enti pubblici e istituti scolastici ed associazioni culturali aventi come scopo l’avviamento, istituzione di rapporti o il consolidamento di collaborazioni già avviati con altre minoranze linguistiche o comunità con caratteristiche e specificità culturali affini; sostegno dell’attività ordinaria degli enti, associazioni ed istituti ; Nella valutazione delle iniziative costituiscono elementi di carattere prioritario la pluralità di soggetti coinviolti e di partners nella realizzazione delle stesse. In sede di determinazione della spesa ammessa si potrà tenere conto delle prestazioni di volontariato che devono essere indicate nella domanda di finanziamento. Interventi poco significativi, con una spesa inferiore a € 1. 500,00 e le attività sportive non verranno presi in considerazione. Potranno altresi essere presentate domande per progetti di investimento (in conto capitale) a favore di enti o organismi delle minoranze linguistiche regionali (per la realizzazione, l’acquisto e la ristrutturazione di beni immobili, di beni mobili e di strutture). Non sono finanziabili le iniziative sportive. La Giunta regionale ha determinato le priorità programmatiche dell’attività di tutela e promozione delle minoranze linguistiche per il 2010 e nella valutazione delle relative domande di finanziamento terrà conto dei criteri prioritari fissati e dei seguenti obiettivi generali di carattere prioritario. 1. Promuovere e valorizzare la lingua minoritaria attraverso un ampio coinvolgimento delle popolazioni interessate e degli istituti ed enti preposti alla specifica formazione e all’insegnamento delle lingue; 2. Promuovere la divulgazione delle conoscenze relative alle minoranze linguistiche, anche con programmi di informazione attraverso i diversi sistemi di comunicazione di massa (carta stampata, internet, radiotelevisione ecc. ); 3. Promuovere e sostenere l’alta formazione e la ricerca finalizzati alla crescita ed allo sviluppo delle comunità minoritarie anche mediante accordi pluriennali; 4. Promuovere la specifica identità culturale attraverso il rafforzamento della consapevolezza, del senso di appartenenza ad una minoranza evidenziando il percorso e la crescita della storia culturale e valorizzando le risorse identitarie; 5. Sostenere nelle sedi di organismi interregionali e europei in cui è rappresentata la previsione e l’affermazione dei principi normativi (costituzionali e di legge) di tutela delle minoranze linguistiche nonché la relativa applicazioni. L’attività di tutela e promozione delle minoranze linguistiche terrà conto anche delle nuove disposizioni enunciate dalla Legge della Provincia Autonoma di Trento 19 giugno 2008, n. 6, “Norme di tutele e promozione delle minoranze linguistiche locali”. .  
   
   
TORINO: IMPARARE A GOVERNARE: PRENDE IL VIA UN CORSO DI FORMAZIONE PER I NUOVI AMMINISTRATORI PUBBLICI DEL TERRITORIO  
 
 Torino, 4 novembre 2009 - Per i sindaci, gli assessori e i consiglieri dei 229 Consigli comunali che si sono rinnovati alle ultime elezioni, molti dei quali alla loro prima esperienza amministrativa, la Provincia di Torino ha organizzato un corso di formazione sulle conoscenze fondamentali per affrontare il governo locale. Il primo ciclo di lezioni prenderà il via a Lanzo martedì 10 novembre, presso il Circondario (Via Umberto I, 7 Lanzo) e si concluderà prima delle feste natalizie: le lezioni si terranno due volte alla settimana, in orario preserale, e affronteranno sei argomenti generali: competenze, funzioni e responsabilità dell’amministratore comunale; bilancio e piano esecutivo di gestione; programmazione urbanistica; organizzazione e personale; strumenti di finanziamento dei Comuni; vincoli europei sulla gestione locale. Nella stessa settimana, a partire da giovedì 12, un ciclo parallelo si svolgerà presso la sede del circondario di Ivrea (Corso Vercelli 138) e sarà rivolto agli amministratori canavesani. "E’ la prima volta che la Provincia di Torino, che ha una consolidata esperienza in corsi analoghi per i pubblici funzionari, si rivolge ai nuovi amministratori" spiega il Presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta. "Se l’esperimento troverà l’apprezzamento dei partecipanti, nei primi mesi del 2010 il corso sarà esteso anche alle altre parti del territorio provinciale". Iscrizione e frequenza al corso, riservato agli amministratori locali, sono completamente gratuite. È possibile iscriversi, per tutto il corso o per singoli moduli, scrivendo all’indirizzo di posta elettronica forum. Comuni@provincia. Torino. It, indicando la sede prescelta, cognome e nome dei partecipanti, la qualifica, un recapito e-mail per inviare le dispense di ciascun modulo e un recapito telefonico per contatti in caso di possibili variazioni di data o di sede del corso. In subordine, è possibile inviare questi dati via fax al numero 011 8612153. Le iscrizioni per i corsi di Lanzo e Ivrea saranno possibili entro lunedì 9 novembre. .  
   
   
GIUNTA VENETA APPROVA VARIANTE PRG JESOLO SETTORE RESIDENZIALE  
 
Venezia, 4 novembre 2009 - “Eccola, la Variante parziale al Piano Regolatore Generale del Comune di Jesolo e alle relative Norme Tecniche di Attuazione. Ci arriviamo dopo un bel po’ di tempo, ma finalmente ci siamo: è un provvedimento che in sostanza aggiorna e razionalizza con una serie di modifiche la preesistente cornice urbanistica della città, fornendo soluzioni attese da tempo dalla comunità”. E’ il commento dell’assessore alle politiche della mobilità e agli interventi strategici del Veneto Renato Chisso all’approvazione della variante in questione, decisa il 3 novembre dalla Giunta regionale su proposta del collega all’urbanistica Renzo Marangon. Il provvedimento contiene le proposte di modifica espresse nelle Valutazioni Tecniche Regionali che recepiscono e fanno proprie le considerazioni e conclusioni dei Pareri del Comitato previsto dalla Legge urbanistica e della Seconda Commissione Consiliare. “Questo adeguamento urbanistico si riferisce ad una molteplicità di aspetti del variegato territorio jesolano per dare più equilibrio e maggiore funzionalità alla città. Ciò che è importante è che, nella sostanza – ha concluso Chisso – questo passaggio si innesta nella fase propositiva e nella azione positiva del Comune di Jesolo per fare di questa città la City Beach del Veneto. .  
   
   
CONTI PUBBLICI TERRITORIALI: LA REGIONE MARCHE PRESENTA UNO STUDIO ALLA LOGGIA DEI MERCANTI ´ LA PUBBLICAZIONE RACCOGLIE I DATI DEGLI ENTI ISTITUZIONALI E DIPENDENTI.  
 
Ancona, 4 Novembre 2009 - Il prossimo 5 novembre ad Ancona, alle 9 alla Loggia dei Mercanti, la Regione Marche presenta il volume ´L´italia secondo i Conti Pubblici Territoriali (Cpt): i flussi finanziari nella Regione Marche´. La pubblicazione raccoglie i risultati di un percorso pluriennale di studi sulle grandezze finanziarie del settore pubblico, nella sua accezione piu` ampia e di approfondimenti a livello regionale dell´andamento delle principali categorie di spesa e di entrata, mettendole a confronto con le contemporanee tendenze a livello nazionale. ´L´azione del policy maker ´ spiega l´assessore regionale al bilancio Pietro Marcolini ´ richiede la conoscenza di dati e la comprensione delle loro tendenze e significati. In questa ottica e` nato anni fa un progetto di collaborazione tra il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico e le Regioni italiane, per la creazione di una banca dati unica in Italia che raccogliesse i flussi finanziari territorializzati di tutto il settore pubblico allargato. E oggi, nella prospettiva di un sano federalismo, l´esigenza di uno strumento di confronto e analisi tra le regioni, appare tanto piu` imprescindibile e necessario´. L´iniziativa, ha infatti lo scopo di implementare la banca dati dei Conti Pubblici Territoriali al fine del consolidamento dei bilanci pubblici e alla misurazione delle risorse finanziarie sui relativi territori regionali. Nella ricerca sono compresi oltre ai dati relativi ai tradizionali enti istituzionali anche quelli relativi agli enti dipendenti (Arpam, Assam, Ersu) e alle societa` partecipate (Prometeo, Gorgovivo, Anconambiente, Svim, Interporto, Aerdorica, Cis, Aspes). Il Nucleo regionale si e` occupato infatti della rilevazione dei flussi finanziari dei soggetti sub regionali e locali, analizzando e riclassificando i bilanci, dal 1996 al 2007, relativi a circa 120 enti e societa`. Nel 2007 il totale della spesa consolidata dell´intero Settore Pubblico Allargato nelle Marche e` stato pari a 19,95 milioni di euro a prezzi costanti 2000. A livello medio pro capite, il valore nelle Marche si posiziona attorno a 12,9 mila euro, quindi inferiore sia al valore del Centro (15,9) che a quello del Nord (14,6). Il convegno sara` introdotto dall´assessore al bilancio della Regione Marche Pietro Marcolini, proseguira` con approfondimenti curati dall´Area finanziaria della amministrazione regionale e dai rappresentanti delle varie realta` territoriali coinvolte. Interverra` anche il presidente della Regione Gian Mario Spacca. Lo scorso anno le Marche avevano partecipato al progetto pilota di realizzazione e presentazione della monografia; quest´anno sono la prima Regione che presenta lo studio aggiornato ai bilanci 2007. .  
   
   
LA REGIONE CALABRIA PARTECIPA A VENEZIA ALL’URBANPROMO 2009  
 
Reggio Calabria, 4 novembre 2009 - La Regione Calabria con l’assessorato all´Urbanistica e Governo del Territorio partecipa anche quest’anno all’appuntamento di marketing urbano e territoriale “Urbanpromo - Città trasformazioni investimenti”, che si terrà a Venezia (Palazzo Franchetti), dal 4 al 7 novembre. L´evento, organizzato dall´Urbit (Urbanistica italiana), società strumentale dell´Inu (Istituto nazionale di urbanistica), si propone di fare crescere la cultura della fattibilità urbanistica, economica e ambientale dei progetti, migliorando la qualità dei processi di pianificazione e progettazione, e rendendo il mercato più aperto e concorrenziale. La Regione sarà presente con una mostra i cui contenuti saranno oggetto di approfondimento in due distinti momenti della manifestazione internazionale attraverso la partecipazione dell´assessore regionale all’Urbanistica Michelangelo Tripodi. Il primo intervento è in programma il 4 novembre alle ore 14 presso la Sala del Portego all’interno dei lavori del convegno “Tutela e valorizzazione del paesaggio: nuove esperienze di pianificazione” dove l’assessore Tripodi relazionerà sui temi inerenti “Il Quadro territoriale regionale Paesaggistico della Calabria”; il secondo, in programma il 5 novembre alle ore 14 nella Sala Accademia, è previsto all’interno dei lavori del convegno “Le politiche regionale in materia di rigenerazione urbana”, su invito della Regione Puglia, in cui Tripodi relazionerà sulle esperienze Calabresi in corso. “Già presente all’edizione di Urbanpromo 2007 e 2008, la nostra Regione - ha detto l´assessore Michelangelo Tripodi - attraverso la mostra allestita e le relazioni nei due convegni, vuole rappresentare le strategie ed i programmi in atto sui temi dell´urbanistica e del governo del territorio e le azioni concrete avviate, con l´obiettivo di confermare una ritrovata visibilità nello scenario nazionale per la nuova politica urbanistica e del paesaggio messa in atto in questi ultimi anni dalla Calabria”. “L’idea portante nell’applicazione della nuova strategia di pianificazione territoriale che si sta attuando in Calabria – ha spiegato Tripodi - è quella di partire dalla valorizzazione del territorio e del paesaggio per trovare una strada nuova di crescita e sviluppo per la Regione Calabria. Le parole chiave di questa strategia sono recupero e riqualificazione. Il metodo è quello della partecipazione, della concertazione, della sussidiarietà e della condivisione per raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Principi, fondamenti e obiettivi su cui si fonda la legge urbanistica della Calabria (L. R. 19/02) che, grazie all’entrata in vigore delle Linee guida della pianificazione regionale (novembre 2006), è in fase di attuazione con tutti gli enti ai vari livelli impegnati nella elaborazione dei nuovi strumenti di pianificazione urbanistica (Psc-psa-ptcp-qtr). Principi e metodi – ha sottolineato Tripodi - che in questa specifica fase si stanno consolidando in maniera sempre più pregnante con la redazione del Quadro territoriale regionale a valenza Paesaggistica (Qtr/p) il cui documento preliminare è stato approvato dalla Giunta Regionale lo scorso 30 giugno”. Il Piano in fase di redazione – ha proseguito l’assessore regionale all’urbanistica - attraverso il Quadro programmatico territoriale, sintetizza gli orientamenti strategici e le scelte di fondo che sostanziano la visione guida del territorio calabrese al futuro che fa leva sulle principali risorse identitarie della Calabria individuando alcuni obiettivi prioritari quali: l’integrità fisica e culturale del territorio, la salvaguardia e la valorizzazione dei sistemi naturalistico-ambientali, la prevenzione e la difesa dei sistemi insediativi in particolare dai rischi idrogeologici e sismici e la tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici, del Paesaggio e dei valori paesaggistici. Priorità che indirizzano, attraverso specifici obiettivi di qualità, le modalità d’uso del territorio. Il Qtr/p ha individuato gli obiettivi generali cui deve tendere la pianificazione del territorio regionale: accrescere l’attrattività, mantenere la coesione ed elevare la capacità di sviluppo competitivo; obiettivi che rinviano a precise strategie di processo intersettoriali individuate nell’Agenda strategica territoriale: valorizzazione della montagna; riqualificazione della costa; sviluppo sostenibile dei territori urbani; valorizzazione dei centri storici e paesaggi associati; rafforzamento della competitività territoriale; miglioramento della qualità progettuale e attuativa”. .  
   
   
NASCE UNA FONDAZIONE DEDICATA ALLE PROBLEMATICHE DEL MEZZOGIORNO  
 
 Roma, 4 novembre 2009 - Il Presidente della Regione Siciliana,raffaele Lombardo, aderisce alla proposta per una Fondazione dedicata alle problematiche del Mezzogiorno a cui affidare il compito di coordinare studi, ricerche ed iniziative che si rivolgano alla crescita civile ed economica delle Regioni del Sud Italia. A questa iniziativa si sono dichiarati favorevoli il segretario del Pri, Francesco Nucara, Gianni De Michelis, Gennaro Acquaviva, Salvatore Grillo, Maurizio Ballistreri ed il segretario confederale Uil, Paolo Pirani, oltre ad altri rappresentanti del mondo laico e riformista che si sono trovati - alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali - a dibattere con Lombardo, uomo di estrazione sturziana, in una tavola rotonda organizzata a Roma sul Mezzogiorno. .  
   
   
BOLZANO: PUBBLICATA LA LEGGE SUL NUOVO CONSIGLIO DEI COMUNI  
 
Bolzano, 4 novembre 2009 - E’ stata pubblicata il 3 novembre sul Bollettino della Regione la legge provinciale "Istituzione e disciplina del Consiglio dei Comuni". Entra in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione. La legge provinciale "Istituzione e disciplina del Consiglio dei Comuni", ridefinisce quest’organo, gli assegna nuove competenze e lo insedia presso il Consiglio provinciale. Resta in carica per la durata della consiliatura comunale: sindaci e amministratori comunali avranno un nuovo strumento consultivo per partecipare al processo legislativo. La legge provinciale entra in vigore tra 15 giorni. .  
   
   
MISURE ANTICRISI, LA REGIONE TOSCANA NON HA ATTESO SOLLECITAZIONI LA PRIMA MANOVRA È STATA VARATA DALLA GIUNTA GIÀ NEL NOVEMBRE 2008  
 
 Firenze, 4 novembre 2009 - «La Regione non ha atteso sollecitazioni per dare risposte allo stato di crisi che colpisce il sistema economico toscano, la prima manovra è stata infatti varata già nel novembre 2008». L´assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna ha commentato così la manifestazione di protesta messa in opera ieri dall´associazione ‘Impresecheresistono’ della Toscana; una cinquantina di scatoloni di cartone, recanti impresse richieste di intervento agli organi di governo a favore del sistema produttivo, appoggiati alla facciata di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione. «Abbiamo seguito due strade maestre – ha aggiunto l´assessore -. La prima riguarda l´attivazione di provvedimenti di emergenza per garantire l´accesso al credito, la patrimonializzazione dei consorzi di garanzia e l´accelerazione di tutti i bandi a favore del consolidamento e sviluppo delle imprese. Grazie all´intesa raggiunta con il sistema bancario, abbiamo reso possibile lo slittamento delle rate dei mutui e dei leasing in corso; e messo a disposizione 60 milioni di euro che permettono garanzie per nuovi crediti per circa 1 miliardo di euro». Contemporaneamente, ha proseguito Brenna, è stata negoziata un´articolazione degli ammortizzatori sociali che permette di finanziare interventi della cassa integrazione in deroga e di anticipare la Cig a lavoratori di aziende in crisi. Inoltre sono stati previsti assegni a sostegno dei lavoratori monoreddito, disoccupati da oltre tre mesi e a sostegno del reddito delle famiglie meno abbienti. «Per quanto riguarda il secondo percorso intrapreso, è stato previsto un intervento anticiclico attraverso la messa in campo di risorse der ivanti dai Fondi strutturali europei, da fondi nazionali e da risorse regionali. Nel periodo 2007-2013 ammonteranno a 3 miliardi e 400 milioni di euro. Coerentemente con questa impostazione, proprio in questi giorni abbiamo deliberato risorse per bandi di ricerca, promozione e internalizzazione. Inoltre è avviato un processo di sblocco dei crediti vantati dal sistema delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione». La giunta regionale ha chiesto al governo di rimodulare i parametri previsti dal patto di stabilità per la parte riguardante gli investimenti. «Operazione questa – sottolinea Brenna – che potrebbe permettere agli enti locali la possibilità di attivare appalti sottosoglia (cioé sotto i 500mila euro). É stato varato un pacchetto di provvedimenti legati ai programmi integrati di sviluppo urbano sostenibile, che consentiranno investimenti durevoli a carattere infrastrutturale fino a 540 milioni di eur o. Per concludere, stiamo chiedendo al governo un confronto per concordare politiche condivise di salvaguardia, consolidamento e sviluppo del patrimonio manifatturiero particolarmente esposto alla crisi. E insieme politiche di salvaguardia e sostegno al settore terziario, a quello dei servizi e all´agricoltura». .  
   
   
IMMIGRAZIONE: FIRMATO IN UMBRIA PROTOCOLLO ASSISTENZA FISCALE  
 
Perugia, 4 novembre 2009 – Favorire tra gli immigrati che risiedono e lavorano in Umbria la conoscenza della materia fiscale e, di conseguenza, la consapevolezza dei loro doveri e dei diritti. E’ in sintesi il senso del Protocollo d’intesa firmato ieri a Perugia tra la Regione Umbria, la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate e l’Anci. Hanno firmato il documento l’assessore regionale alle politiche sociali e abitative, Damiano Stufara, il direttore regionale delle Entrate, Gennaro Esposito, il presidente dell’Anci-umbria, Fernanda Cecchini. “Nella nostra regione da anni stiamo lavorando per migliorare il livello d’integrazione tra i gli umbri e coloro che arrivano inseguendo un nuovo progetto di vita – ha detto l’assessore Stufara – Dal rapporto Caritas-migrantes è emerso che l’Umbria è la seconda regione italiana per presenza migrante, mentre la prima è l’Emilia Romagna. Lo sforzo per l’integrazione – ha precisato – va su vari binari e sicuramente non può prescindere dalla conoscenza dei diritti, ma anche dagli adempimenti dei doveri che tutti sono tenuti ad onorare”. L’assessore Stufara ha precisato che “il Protocollo stabilisce la collaborazione e con precisione i ruoli delle singole amministrazioni per far conoscere tematiche che, come appunto quelle della fiscalità, di non semplice fruibilità”. Durante l’incontro è stato spiegato che il progetto è rivolto sia a singoli cittadini che ad imprenditori immigrati e lo scopo principale è avvicinare i lavoratori non italiani alla materia fiscale. In pratica, attraverso l’impegno degli enti locali, si prevede di monitorare le esigenze delle comunità immigrate nel territorio umbro e realizzare dei servizi finalizzati allo scopo, come la progettazione di percorsi informativi gratuiti sui principali adempimenti fiscali, la strutturazione di percorsi di sensibilizzazione e formazione sul sistema fiscale rivolti a particolari categorie di immigrati che abbiano manifestato specifiche richieste. Inoltre, si vuole favorire l’accesso degli immigrati al servizio di tutoraggio fiscale già attivo presso gli uffici, fornire assistenza dedicata e distribuire materiale divulgativo. Il presidente dell’Anci Umbria, Fernanda Cecchini, ha spiegato che un protocollo sul tema della fiscalità rappresenta un passaggio importante: “Si tratta di accordo quadro che sarà messo a disposizione dei singoli Comuni che poi metteranno a punto tutta una serie di servizi. Per il fenomeno dell’immigrazione c’è ancora molto da fare – ha detto Cecchini – la loro presenza è significativa da punto di vista numerico, ma luoghi comuni vorrebbero vederli al lavoro impegnati in attività non proprio amate dagli italiani, per poi non gradire la loro presenza in altri momenti della giornata. Proprio per questo le politiche per l’immigrazione sono importanti e necessitano di essere rafforzate”. Il direttore regionale delle Entrate, Gennaro Esposito, ha affermato che “chi è accolto nel nostro paese deve necessariamente conoscere le regole attraverso un processo di formazione e sensibilizzazione. Per fare ciò saranno coinvolte anche le associazioni di categoria in un programma polivalente che vuole creare integrazione sostanziale con diritti basati sull’adempimento dei doveri”. .  
   
   
TRENTO: INCIDENTI DOMESTICI: ADESSO C´E´ UN VADEMECUM PER PREVENIRLI REALIZZATO DALL´ITEA E DA CINFORMI, VERRÀ DISTRIBUITO A TUTTI GLI INQUILINI DELL´EDILIZIA AGEVOLATA  
 
Trento, 4 novembre 2009 - L´assessore Lia Giovanazzi Beltrami, che rappresentava anche il collega Ugo Rossi, trattenuto altrove per impegni istituzionali, assieme a Aida Ruffini, presidente dell´Itea, accompagnata dal suo direttore generale Floriano Gubert, e Pierluigi La Spada, responsabile di Cinformi, hanno presentato ieri in Provincia "Sicurezza in casa e tutela dell´ambiente", un progetto che si occupa di diffondere una mentalità più attenta alla sicurezza e al risparmio energetico e capace quindi di prevenire gli incidenti domestici e di migliorare la qualità della vita in casa. "Quello che presentiamo oggi - ha detto l´assessore Beltrami - è uno dei primi frutti concreti di quel Piano convivenza approvato dalla Giunta provinciale nel febbraio di quest´anno, che vuole rappresentare un modo per aiutare l´inserimento nella nostra società e nella nostra cultura di chi proviene da altri mondi. Il vademecum che sarà distribuito a tutti gli inquilini Itea ma anche a quelli che abitano in alloggi direttamente seguiti da Cinformi, vuole essere una risposta semplice, esauriente e plurilingue a quesiti, perplessità e problemi forse piccoli, ma assai sentiti. " Il simpatico libriccino, ricchissimo di illustrazioni a colori, risulta di immediata comprensibilità, grazie a testi brevi riprodotti nelle quattro lingue internazionali più usate nel mondo degli inquilini Itea (italiano, francese, inglese e arabo): raggiungerà quindicimila famiglie e per coloro che non sono inquilini Itea sarà possibile consultarlo sul sito www. Cinformi. It. Aida Ruffini, presidente dell´Itea, s´è detta entusiasta fin da subito dell´idea proposta da Cinformi: "Noi conosciamo molto bene le dinamiche che favoriscono o ostacolano la convivenza tra etnie e modi di comportarsi diversi, visto che l´8,5% dei nostro ospiti sono stranieri. Sono quindi certa che questo vademecum, affiancato da iniziative specifiche di illustrazione dei problemi legati alla sicurezza in casa che già abbiamo attivato come Itea, sortirà l´effetto di aumentare la serenità nei nostri condomini e di migliorare in definitiva la qualità della vita di tutti i nostri ospiti". Lo dicono le cifre e lo confermano le cronache: l´ambiente domestico, considerato solitamente un luogo sicuro che ci protegge dai pericoli esterni, può in realtà diventare un posto rischioso per incidenti e infortuni i più disparati, visto che in Italia sono ben tre milioni e mezzo le persone che subiscono annualmente incidenti di varia natura e gravità (settemila sono i morti) proprio fra le pareti domestiche. Tuttavia con qualche accortezza e con un pizzico di attenzione in più, possiamo cambiare in modo opportuno i nostri comportamenti potenzialmente pericolosi, diminuendo drasticamente l´incidenza dei rischi. E´ stato partendo da questa constatazione che la Provincia autonoma di Trento ha sostenuto convintamente il progetto "Sicurezza in casa e tutela dell´ambiente" promosso da Cinformi e dall´tea, che da oggi è anche un agile e simpatico vademecum distribuito a tutti gli inquilini Itea in una edizione in quattro lingue (italiano, francese, inglese e arabo), che tiene conto della presenza etnica nelle case dell´edilizia popolare del Trentino. Spesso è l´approccio alle nuove tecnologie a creare problemi sia a chi ha una certa età, sia a chi proviene da culture e da ambiti sociali poco tecnologici. Ecco allora che il vademecum insegna in modo semplice e intuitivo come avvicinarsi al mondo dell´elettricità, agli impianti elettrici domestici che vanno usati in modo corretto e alle prese elettriche. Se poi dovesse comunque svilupparsi un incendio, ecco che in poche pagine s´insegna all´inquilino "modello" come comportarsi per domare le fiamme, come usare gli estintori e come mettersi in salvo velocemente e in piena sicurezza. Anche il gas va maneggiato con cura, per evitare perdite, per prevenire incidenti anche con conseguenze gravi. Il volumetto mette in fila una lunga serie di comportamenti domestici corretti, moltissimi dei quali dettati dal buon senso ma che per ignoranza o per leggerezza non vengono spesso seguiti: mai asciugarsi i capelli coi piedi nudi nell´acqua per terra; attenti a lasciare incustoditi l´asse da stiro col ferro appoggiato, attenti a non scivolare per le scale lasciate bagnate da qualcuno; usare i tappeti antiscivolo in bagno; sistemare con cura e attenzione gli oggetti nei pensili della cucina per evitare cadute rovinose e pericolose; usare gli appositi guanti per spostare pentole e tegami caldi. Si passa poi a una serie di consigli sulla raccolta differenziata dei rifiuti e sul risparmio energetico. Numeri utili per gli interventi d´urgenza (vigili del fuoco, polizia, carabinieri, pronto soccorso. ) e i riferimenti di Itea e Cinformi chiudono la pubblicazione. "L´auspicio - ha detto l´asssessore Beltrami - è che questo breve vademecum possa veramente aiutare le persone nella gestione del proprio appartamento nel rispetto dell´ambiente e del vicinato, con la speranza di poter in tal modo contribuire a diffondere il più possibile tra le persone la consapevolezza dei comportamenti virtuosi da adottare dentro casa. Questo per ridurre il più possibile incidenti, infortuni e rendere possibile una serena convivenza". .