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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Ottobre 2010
Politica
COME VENGONO ADEGUATI GLI STIPENDI E LE PENSIONI DEI FUNZIONARI DELL´UNIONE EUROPEA ?  
 
Bruxelles, 6 ottobre 2010 - Lo statuto definisce regole chiare sull´adeguamento annuale degli stipendi e delle pensioni dei funzionari e degli altri agenti dell´Ue, collegandoli all´evoluzione dei salari in otto Stati membri che totalizzano il 76% del Pil dell´Ue. Le retribuzioni dei funzionari europei evolvono quindi in linea con quelle dei funzionari degli otto paesi in questione (De, Fr, Uk, It, Es, Nl, Be, Lu). Queste regole non danno facoltà alla Commissione e al Consiglio di applicare altri criteri. Il metodo per adeguare stipendi e pensioni è parte integrante del pacchetto di riforma che nel 2004 ha introdotto la categoria di agente contrattuale, che percepisce uno stipendio inferiore, ha innalzato l´età pensionabile, ha ridotto i diritti pensionistici elevando i contributi pensionistici, ha stabilito un prelievo speciale che aumenta ogni anno fino al 2012 (fino a un massimo del 5,5%) e salari più bassi al momento dell´assunzione. Il metodo di adeguamento previsto dallo statuto garantisce una corrispondenza tra l´aumento del potere di acquisto dei funzionari nazionali e quello dei funzionari europei e riflette l´incremento del costo della vita a Bruxelles (l´importo dell´adeguamento si ottiene moltiplicando l´indice che rappresenta la variazione del costo della vita a Bruxelles per l´indicatore specifico che misura l´evoluzione del potere di acquisto dei funzionari nazionali). Eurostat calcola l´adeguamento sulla base dei dati statistici forniti dagli otto Stati membri e il Consiglio è tenuto ad adottare una decisione entro la fine dell´anno. L´adeguamento avviene sempre a un anno di distanza: i dati forniti dagli Stati membri, che riflettono gli sviluppi avvenuti nell´anno di riferimento precedente, determinano infatti l´adeguamento l´anno successivo. Nel corso del tempo il metodo si è dimostrato valido, in quanto costituisce un meccanismo equo sia per il personale dell´Ue che per i contribuenti europei, collegando l´adeguamento delle retribuzioni delle istituzioni dell´Unione al potere d´acquisto dei funzionari nazionali. Ha inoltre permesso di evitare difficili negoziati annuali con il Consiglio in materia di retribuzioni. Qual è la situazione per il 2011? Una diminuzione dello 0,4%1: questa è la cifra provvisoria prevista per l´adeguamento delle retribuzioni dei funzionari e degli altri agenti dell´Ue quest´anno, che comporterebbe una diminuzione del 2,8% del potere di acquisto per quest´anno (riduzione dello 0,4% più aumento del 2,4% del costo della vita) e una riduzione di quasi il 6% del potere d´acquisto nel periodo 2004-2010, derivante dall´applicazione del metodo di adeguamento annuale delle remunerazioni stabilito dallo statuto in seguito alla riforma del 2004. Il calo delle retribuzioni dei funzionari nazionali si ripercuote anche su quelle dei funzionari europei. Questo meccanismo illustra l´efficacia del metodo, che assicura una corrispondenza tra le variazioni del potere di acquisto dei funzionari nazionali e del personale dell´Ue. Le critiche mosse lo scorso anno sul metodo erano dovute allo scarto temporale nel calcolo delle retribuzioni dei funzionari nazionali. La causa C-40/10 Commissione/consiglio: a che punto siamo? Lo scorso anno il Consiglio ha deciso all´unanimità di non accettare la proposta della Commissione, che teneva conto degli aumenti applicati negli Stati membri. Il Consiglio ha autorizzato un aumento dell´1,85% invece del 3,7% calcolato secondo il metodo previsto dallo statuto. In qualità di custode dei trattati e del diritto dell´Ue, la Commissione, sostenuta dal Parlamento, ha presentato alla Corte di giustizia un ricorso di annullamento contro il regolamento del Consiglio per violazione dello statuto. La causa è tuttora in corso: l´udienza dovrebbe tenersi nel dicembre 2010 e la sentenza è prevista per il primo semestre del 2011. 1 : Le cifre sono provvisorie e devono ancora essere convalidate dagli istituti statistici competenti degli Stati membri.  
   
   
L´EUROPA APPROVA UNA DOTAZIONE DI 500 MILIONI DI EURO A FAVORE DEL PROGRAMMA DI AIUTO ALIMENTARE AGLI INDIGENTI 2011  
 
 Bruxelles, 6 ottobre 2010 - Il comitato di gestione dell´Ocm unica ha votato i piani di aiuti alimentari presentati dagli Stati membri nell´ambito del programma 2011 a favore degli indigenti. Al programma, cui parteciperà per la prima volta anche la Repubblica ceca, aderiranno l´anno prossimo 20 Stati membri. Originariamente concepito per distribuire ai meno abbienti le eccedenze di prodotti agricoli ("scorte di intervento"), il programma è stato modificato a metà degli anni novanta per consentire, in alcuni casi, di integrare le scorte di intervento con acquisti sul mercato. Quest´anno, tuttavia, le eccedenze (cereali, latte in polvere e quantitativi limitati di burro) coprono buona parte del fabbisogno per il 2011, per cui sarà sufficiente un ricorso ridotto agli acquisti sul mercato. La dotazione prevista, pari a 500 milioni di euro, è identica a quella assegnata nel 2009 e nel 2010. Il programma relativo al 2011 non è interessato dalla proposta di modifica del regime recentemente adottata [cfr. Ip/10/1141]. Il piano di aiuti alimentari 2011 sarà adottato a breve dalla Commissione. Dacian Cioloþ, commissario per l´agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato al riguardo: "Il programma di aiuto agli indigenti dimostra, ancora una volta, che la politica agricola comune non è destinata soltanto agli operatori del settore, ma a tutti i cittadini dell´Unione. Secondo le stime, 13 milioni di persone hanno beneficiato lo scorso anno dei vari programmi nazionali.". Contesto - La distribuzione gratuita di prodotti alimentari ai meno abbienti della Comunità è nata come misura d´urgenza nell´inverno eccezionalmente rigido 1986/1987, quando le eccedenze di prodotti agricoli furono donate ad associazioni caritative degli Stati membri affinché le distribuissero ai più bisognosi. La misura, basata sul ricorso alle scorte di intervento, ha successivamente assunto carattere permanente, consentendo agli Stati membri di sbloccare le scorte pubbliche di eccedenze alimentari per utilizzarle come aiuti. La riforma della politica agricola comune (Pac), avviata all´inizio degli anni novanta con l´obiettivo di ridurre drasticamente le scorte di intervento comunitarie, ha tuttavia contribuito ad autorizzare, in determinati casi, il ricorso ad acquisti sul mercato. Quest´anno, però, la quantità di scorte di intervento disponibili ha permesso di coprire buona parte del piano e il ricorso agli acquisti sarà relativamente contenuto. La continua riduzione delle scorte di intervento ha reso necessario un progetto di riforma del programma per adeguarlo all´evoluzione della Pac e rafforzarne l´efficacia per le persone più indigenti. La Commissione adotta ogni anno un nuovo piano e l´adesione degli Stati membri avviene su base volontaria. Gli aiuti alimentari, che gli Stati membri distribuiscono con l´aiuto di associazioni caritative e dei servizi sociali locali, sono destinati a diverse categorie di persone che vivono in condizioni di povertà, tra cui famiglie in difficoltà, anziani con mezzi di sussistenza insufficienti, persone senza fissa dimora, disabili, bambini a rischio, lavoratori a basso reddito, lavoratori migranti e richiedenti asilo. Gli Stati membri che desiderano prendere parte al programma ne informano la Commissione all´inizio di ogni anno e comunicano successivamente il loro fabbisogno di prodotti. Al termine del programma gli Stati membri sono tenuti a presentare una relazione di attuazione. Nonostante il tenore di vita medio nell´Ue sia tra i più elevati al mondo, non tutti hanno accesso a un´alimentazione adeguata. Secondo le stime più recenti, in media il 17% della popolazione dell´Ue vive al di sotto o al limite della soglia di povertà ed è afflitto da povertà alimentare, il che significa, ad esempio, non potersi permettere almeno un pasto equilibrato ogni due giorni.  
   
   
PREMIO SACHAROV 2010: I DIRITTI DELL´UOMO AL CENTRO DELL´ATTENZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 6 ottobre 2010 - Dalla Siria a Cuba, dal Corno d´Africa al Vietnam, da Israele al Sahraui: vengono dai diversi angoli del mondo i nove candidati selezionati come possibili vincitori del Premio Sacharov, il più famoso riconoscimento europeo assegnato ogni anno a una persona o a un´organizzazione impegnata nella difesa dei diritti umani. Il premio è intitolato a Andrei Sacharov, fisico sovietico, dissidente politico e premio Nobel per la Pace, un esempio per coloro che non esitano a mettere a rischio la propria vita per combattere oppressione e intolleranza. È dal 1988 che il Parlamento europeo premia il vincitore nell´ultimo mese dell´anno, in ricordo di quel 10 dicembre del 1948 in cui venne firmata la Dichiarazione universale dei diritti dell´uomo delle Nazioni Unite. Quest´anno, nel sessantesimo anniversario della Convenzione europea per i diritti dell´uomo, i candidati verranno presentati domani 5 ottobre alle commissioni Affari esteri, Sviluppo e Diritti Umani. Bisognerà aspettare il 21 ottobre per conoscere il vincitore, scelto in una rosa di tre finalisti selezionati pochi giorni prima. La premiazione ufficiale, in cui verranno assegnati 50.000 euro, verrà eseguita a Strasburgo il 15 dicembre, durante la sessione plenaria del Parlamento.  
   
   
PREMIO SACHAROV PER I DIRITTI UMANI: CHI VINCERÀ QUEST´ANNO?  
 
 Bruxelles, 6 ottobre 2010 - Rischiano la vita per difendere i diritti umani e le libertà fondamentali dell´uomo. Lavorano spesso circondati dal silenzio, vengono segregati, dimenticati, minacciati. Come Aung San Suu Kyi, la leader dell´opposizione birmana e vincitrice del premio nel 1990, che quest´anno ha festeggiato agli arresti domiciliari il suo 65esimo compleanno. O come Hu Jia, il dissidente cinese perseguitato dal governo per le sue battaglie per i diritti civili e per l´ambiente. Nel 2008, quando vinse il premio, era rinchiuso in una cella cinese, impossibilitato a presentarsi. "A volte è necessario pagare un prezzo elevato", aveva detto in un messaggio video la moglie Zeng Jinyan nel giorno della premiazione. Proprio per persone come loro e per le loro battaglie è stato creato ormai da 22 anni il premio Sacharov. Quest´anno il Parlamento europeo ha selezionato una rosa di 9 nomi, ma soltanto uno di loro sarà il vincitore. Per essere nominati è necessario il sostegno di un gruppo politico o di almeno 40 europarlamentari. Ecco i nove candidati del 2010: "Access" - Movimento di cittadini che aiuta i difensori dei diritti umani a proteggere se stessi e le proprie comunicazioni online. Fornisce sostegno tecnologico per consentire l´accesso alle informazioni anche dove i regimi impongono la censura. Nominato dal Gruppo dell´Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l´Europa (Alde). Haytham Al-maleh - Attivista e avvocato siriano, più volte finito in prigione per il suo impegno a favore dei diritti umani e per le sue critiche al governo. Il 4 luglio di quest´anno è stato condannato a tre anni di carcere dopo un processo giudicato irregolare dalle organizzazioni internazionali. Nominato da Heidi Hautala e altri 44 membri del Parlamento. Breaking the Silence - Organizzazione non governativa fondata dai veterani e dai soldati dell´esercito israeliano per raccogliere testimonianze sulle proprie esperienze in Cisgiordania, nella Striscia di Gaza e a Gerusalemme Est durante la seconda Intifada. Nominato dal Gruppo dei Verdi/alleanza libera europea e della Sinistra Unita/sinistra verde nordica (Gue/ngl). Guillermo Fariñas - Giornalista e dissidente politico cubano, protagonista di ben 23 scioperi della fame nel corso degli anni per protestare contro il regime e la censura del paese. Nominato dal Gruppo del Partito Popolare (Ppe), dai Conservatori e Riformisti europei (Ecr), da Edvard Kožušník e altri 91 membri. Aminetu Haidar - Attivista politica e sostenitrice dei diritti umani, soprannominata "la Gandhi del Sahrawi" per le sue proteste non violente in nome dell´indipendenza del Sahrawi occidentale. Nominata da Norbert Neuser, Willy Meyer, Raül Romeva i Rueda e altri 40 membri. Dawit Isaak - Giornalista eritreo con cittadinanza svedese, prigioniero politico sin dal 2001 in condizioni molto dure. Il Parlamento europeo ha chiesto il suo rilascio immediato. Nominato da Olle Schmidt, Cecilia Wikström, Marit Paulsen, Lena Ek e altri 37. Birtukan Mideksa - Politico etiope ed ex giudice, è la leader del Partito di opposizione Unità per la democrazia e la giustizia (Udj). Il 28 dicembre del 2008 è stata condannata all´ergastolo per la sua lotta pacifica a favore della democrazia e del rispetto dei diritti umani in Etiopia. Nominata dal Gruppo dell´Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici (S&d). Padre Thadeus, Nguyên Van Ly - Prete vietnamita e attivista per i diritti umani, sostenitore di metodi di lotta non violenta per promuovere i diritti universali dell´uomo. Nominato dal Gruppo dei Conservatori e Riformisti (Ecr). Open doors - Organizzazione attiva in oltre 45 paesi, sostiene i cristiani che vengono perseguitati in quegli stati in cui costituiscono una minoranza religiosa. Nominato dal Gruppo dei Conservatori e Riformisti (Ecr).  
   
   
EUROPA: CHIODI, A MONTESILVANO L´ASSEMBLEA GENERALE DELL´(AER) ASSEMBLEA DELLE REGIONI D´EUROPA.  
 
L´aquila, 6 ottobre 2010 - L´europa della Regioni, che una parte rilevante ricopre nella politica comunitaria, sarà a Montesilvano i prossimi 7 e 8 ottobre per l´assemblea plenaria dell´Aer, l´Assemblea delle Regioni d´Europa. L´annuncio è stato dato dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, che l´8 ottobre aprirà la sessione pubblica dell´assemblea con il saluto ufficiale a tutti i membri dell´organismo. Il 7 ottobre, invece, sarà dedicato alle attività interne dell´Aer con gruppi di lavoro tematici in materia ambientale ed il Plenary Meeting della 1a Commissione Aer, con nomina delle relative cariche amministrative. Con quasi trecento membri tra tutte le Regioni d´Europa, l´Assemblea delle Regioni d´Europa ha sede a Strasburgo e svolge importanti attività di supporto alla Commissione europea. È la prima volta che l´Aer sceglie l´Italia quale sede della propria assemblea e il fatto che la plenaria si tenga a Montesilvano non è casuale. "Con l´Aer - spiega il presidente Chiodi- abbiamo avviato una collaborazione fattiva nella convinzione che i processi decisionali più importanti si compiono a Bruxelles. La scelta di Montesilvano è figlia di questa nuova linea politica che ha portato ad ospitare gli uffici dell´Aer nella nostra sede di Bruxelles in Avenue Luoise 210". Un patto sancito proprio in Abruzzo lo scorso giugno quando il segretario generale dell´Aer, Klaus Klipp, venne in visita ufficiale a Pescara. "Siamo convinti - ha aggiunto il presidente della Regione - che per incidere sul serio occorre fare un´intensa attività di lobbying con gli altri governi regionali e il patto collaborativo con l´Aer va in questo senso". A Montesilvano le Regioni d´Europa parleranno dello sviluppo delle energie da fonte rinnovabile e del loro concreto inserimento nel territorio regionale. La sessione pubblica dell´8 ottobre servirà anche per la presentazione delle esperienze e delle buone pratiche regionali in materia energetica. È il caso di ricordare che circa i ¾ delle regioni europee attuano ed hanno attuato politiche energetiche che prevedono cooperazione interregionale mediante diversi attori quali enti territoriali, associazioni di categoria, aziende locali ed altre organizzazioni rilevanti. La cooperazione interregionale è cruciale affinché si sostengano azioni sostenibili in tema di ambiente, energia e clima, di innovazione e sviluppo economico; il risultato atteso è un nuovo modo di pensare incentrato su sostenibilità ambientale e qualità di vita a trecentosessantagradi.  
   
   
UE, MARINI, “IN ECONOMIA PIL NON PUO’ ESSERE UNICO INDICATORE”  
 
Bruxelles, 6 ottobre 2010 – “Per definire i nuovi principi per l’azione dei fondi strutturali europei già nella futura fase post 2013 si dovrà assolutamnente rivedere il critero di formazione dell’indicatore del Pil (Prodotto interno lordo), arricchendolo con altri indicatori economici, sociali e ambientali dai quali dipende oggi molto del benessere dei cittadini”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ieri a Bruxelles in occasione della riunione plenaria del Comitato delle Regioni d’Europa (di cui è membro titolare) che ha discusso ed approvato uno specifico parere dal titolo “Misurare il progresso non solo con il Pil”, di cui è stato relatore Alvares Areces, Presidente delle Asturie, e che ha accolto alcuni emendamenti proposti dalla stessa presidente Marini. La presidente ha incontrato il relatore Areces a margine dei lavori del Comitato delle Regioni al quale ha espresso la sua personale condivisione della necessità di superare la logica di utilizzo esclusivo del Pil , senza tener conto di altri fattori che oggi determinano, oltre al benessere di una collettività, anche la sua ricchezza ed il suo progresso: “Nel mio programma di legislatura - ha spiegato la Marini al collega Areces – abbiamo voluto inserire un capitolo dedicato appunto agli indicatori che dovranno aiutarci a monitorare l’azione di governo e che comprendono, appunto, anche fattori che vanno oltre la mera statistica economica e che includono molti altri elementi che ci aiutano a valutare l’efficacia dell’azione amministrativa ed il raggiungimento dei livelli di coesione sociali richiesti dall’Europa e dalle sue politiche finanziarie”. Nel documento approvato ieri si afferma, tra l’altro, che il tradizionale indice del Pil deve essere migliorato e completato con fattori relativi all’ambiente ed al benessere sociale. Inoltre, gli indicatori e i loro contenuti devono essere frutto di una ampia partecipazione, dal basso verso l’alto, degli enti locali, delle regioni, degli Stati membri e dell’Unione: “Se si attiverà questo procedimento – ha affermato la presidente – saranno i governi locali prima di tutti a dare legittimità all’azione di programmazione dei fondi strutturali da parte dell’Unione. E ciò, in fondo, significherà dare una maggiore titolarità agli stessi cittadini ed agli sforzi che essi, in quanto comunità locali, compiono per uscire dalla crisi e preservare l’ambiente e la qualità della vita”. La presidente ha anche sottolineto l’urgenza di realizzare quanto contenuto nel parere del Comitato, “perché dobbiamo tener conto dell’attuale dibattito politico sull’avvio della nuova strategia e sull’attuazione del quadro finanziario pluriennale a partire dal 2013. Sappiamo tutti che le strategie dell’Unione hanno un riflesso diretto soprattutto sui bilanci delle Regioni, e queste devono essere basate su aspirazioni per il futuro tese a migliorare una realtà che può essere basata solo su due fondi di informazione che sono le statistiche da una parte e le opinioni dei cittadini dall’altra, oltre che all’esercizio del ruolo di guida delle nostre istituzioni democratiche in Europa”. La Regione Umbria si è quindi candidata ad ospitare per il prossimo anno una delle due sessioni annuali della commisssione del Comitato delle regioni che si occupa appunto delle politiche di programmazione e gestione dei fondi strutturali europei.  
   
   
DURNWALDER INCONTRA IL COMMISSARIO UE ÖTTINGER: FINANZIAMENTI PER L´ENERGIA VERDE  
 
Bolzano, 6 ottobre 2010 - Sviluppo della tecnologia a idrogeno, misure per favorire il risparmio energetico, situazione economica, vie di comunicazione in Europa: sono alcuni dei temi che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha discusso il 5 ottobre a Bruxelles con il commissario Ue all´energia Günther Öttinger. In primo piano la possibilità di finanziamenti europei per progetti di ricerca nel settore dell´energia verde. Nella prima giornata della sua trasferta a Bruxelles per partecipare alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni, il presidente Luis Durnwalder ha incontrato a margine dei lavori il commissario Ue all´energia, il tedesco Günther Öttinger. "Ho ricordato al commissario le misure messe in campo dalla Provincia di Bolzano nel settore del risparmio energetico e soprattutto il progetto di mobilità sostenibile che punta a creare un corridoio verde sull´Autobrennero fino a Monaco", spiega Durnwalder. Come noto, nei mesi scorsi l´iniziativa, innovativa sia sotto l´aspetto ambientale che energetico, è stata presentata al Parlamento europeo. Prevede all´uscita autostradale di Bolzano Sud, in posizione strategica, la realizzazione del primo impianto di produzione e distribuzione di idrogeno da fonti energetiche rinnovabili, un progetto di livello europeo condotto in cooperazione tra l’Autostrada del Brennero e la Provincia di Bolzano. "Con Öttinger ho ragionato su eventuali possibilità di beneficiare di finanziamenti europei per questo e in generale per progetti di ricerca nel settore energetico", aggiunge Durnwalder. Öttinger ha assicurato l´interessamento della Direzione generale competente per verificare tale possibilità di cofinanziamento. Il Presidente della Provincia ha invitato il Commissario Ue in Alto Adige a visitare di persona le iniziative avviate nel settore dell´energia pulita, un invito subito accettato. Previsti invece domani (mercoledì 6) gli incontri di Durnwalder con i due commissari Ue Tajani (industria) e Hahn (politiche regionali).  
   
   
EUROPA: CHIODI, NOMINA PAGANO A CALRE PRESTIGIO PER ABRUZZO  
 
L´aquila, 6 ottobre 2010 - Apprendendo la notizia della nomina del presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, alla presidenza del Calre (Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative europee), il presidente della Giunta, Gianni Chiodi, ha espresso "a nome personale e di tutto l´Esecutivo, vive felicitazioni al collega ed amico Nazario". "Sono certo - ha aggiunto Chiodi - che questo prestigioso incarico recherà beneficio all´intero Abruzzo".  
   
   
VENETO E PMI: CIAMBETTI ILLUSTRA AGLI “OPEN DAYS” DI BRUXELLES LE FINALITA’ DEL PROGETTO OSAIS PER OTTIMIZZARE GLI AIUTI DI STATO ALLE IMPRESE  
 
Venezia, 6 ottobre 2010 - E’ in corso di svolgimento a Bruxelles l’ottava edizione degli “Open Days - Settimana Europea delle Regioni e delle Città”, evento organizzato ogni anno dalla Commissione europea e dal Comitato delle regioni, il cui tema è: “Europa 2020: competitività, cooperazione e coesione per tutte le regioni”. Nella sede del Portogallo presso l’Ue, in una sala affollata di diplomatici e rappresentanti istituzionali di diversi Paesi europei, il Veneto è stato il vero protagonista della giornata di lavori di ieri, in occasione del seminario dal titolo “Crescita intelligente. Utilizzare la Politica Regionale Europea per uno sviluppo sostenibile che punti ad una maggiore qualità della vita”. L’assessore regionale alla cooperazione transnazionale e transfrontaliera, Roberto Ciambetti, ha illustrato le finalità del progetto Osais (Observatory on State Aid Impact), inserito nel programma Interreg Ivc con un budget di quasi due milioni di euro. Nato sull’onda del dibattito aperto sull’efficienza degli aiuti di Stato alle piccole e medie imprese, il progetto Osais ha come capofila la Regione del Veneto – in virtù proprio della presenza nel suo territorio di un fitto tessuto di Pmi sul quale si regge gran parte dell’economia della regione – e vede la partecipazione di ben dieci partner europei: Murcia (Spagna), Larnaca (Cipro), Timiş (Romania), Lisbona (Portogallo), Bautzen (Germania), Heraklion (Grecia), Trenčín (Slovacchia), Opolskie (Polonia), il land della Bassa Austria e la regione francese di Champagne-ardenne. “La rete delle piccole e medie imprese e in particolare l’esperienza veneta – ha sottolineato Ciambetti – riscuotono un grande interesse da parte della comunità internazionale e sono in molti a ritenere che questo modello possa rappresentare una soluzione alla crisi economica. Ricalibrare la normativa europea in materia di aiuti di Stato a questo settore, quindi, è un tema assolutamente d’attualità”. “L’obiettivo di fondo del progetto Osais – ha spiegato l’assessore veneto – è proprio quello di migliorare l’efficacia delle politiche regionali e locali nel campo della modernizzazione economica e aumentare la competitività dei settori produttivi attraverso buone pratiche e conoscenze per il sostegno finanziario alle piccole e medie imprese. Queste ultime, infatti, oltre ad essere un motore del sistema produttivo nel Veneto e in altri Paesi europei, rappresentano un importante valore sociale ed etico dell’agire economico. Proprio il venir meno di questi valori in gran parte della finanza internazionale ha creato i presupposti della profonda crisi economica che stiamo vivendo. Per questo è un nostro dovere attuare politiche di sostegno a questo modello di sviluppo”.  
   
   
CONTRAFFAZIONE: ACCORDO MSE E SISTEMA FIERISTICO PER LA LOTTA AL FALSO E SENSIBILIZZAZIONE PMI  
 
Roma, 6 ottobre 2010 – Il Ministero dello Sviluppo Economico e il sistema fieristico nazionale hanno definito un’intesa per contrastare assieme il fenomeno della contraffazione e per promuovere l’utilizzo strategico della proprietà industriale da parte delle piccole e medie imprese. È stato infatti firmato un protocollo d’intesa da Loredana Gulino, direttore generale per la Lotta alla Contraffazione–ufficio Italiano Brevetti e Marchi dello stesso ministero, da Rodolfo Lopes Pegna, segreterio generale dell’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane (Aefi), da Giandomenico Auricchio, presidente del Comitato Fiere Industria (Cfi) e da Adalberto Corsi, presidente del Comitato Fiere Terziario (Cft), con il quale si sancisce una specifica collaborazione per portare all’attenzione delle imprese, presenti nelle maggiori manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali, le problematiche del fenomeno della contraffazione nonché i temi della valorizzazione e tutela della proprietà industriale. Si tratta di una iniziativa che interessa una platea potenziale di circa 18 mila imprese. L’avv. Loredana Gulino ha posto in evidenza come «l’intesa costituisca un ulteriore importante tassello per diffondere la cultura della proprietà industriale tra le imprese e per creare concreti servizi di supporto alle Pmi contro un fenomeno insidioso come quello della contraffazione. Utilizzando il canale fieristico, principale vetrina del Made in Italy e di confronto con i competitors nazionali ed esteri, s’intende in tal modo trasmettere un messaggio di “leale concorrenza” quale fattore di un sano e civile sviluppo del mercato». L´accordo è stato siglato in concomitanza dell’ottava edizione del Forum Ompi sulla proprietà intellettuale per le piccole e medie imprese, in corso a Roma, ed organizzato in collaborazione con la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione–ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico. Alla firma del protocollo, di durata triennale, seguirà la programmazione annuale di eventi promozionali presso le maggiori fiere italiane concernenti i settori produttivi più colpiti dal fenomeno della contraffazione.  
   
   
FORMIGONI: DA CAPPATO AFFERMAZIONI OFFENSIVE  
 
Milano, 6 ottobre 2010 - Durissima la replica del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, alle affermazioni di Marco Cappato: "E´ la solita iniziativa propagandistica dei radicali, ai quali non intendo fornire alcuna eco. Facciano la querela che hanno minacciato e risponderemo in quella sede. Le loro affermazioni sono del tutto false, offensive e infondate. Gli elettori si sono pronunciati chiaramente, dando la vittoria a me e alla mia coalizione e nessuno riuscirà a rovesciare la loro volontà".  
   
   
GIBELLI I MILANESI RESPINGERANNO LISTE ISLAMICHE  
 
Milano, 6 ottobr e 2010 - "La lista proposta dagli esponenti di viale Jenner rappresenta una sottile provocazione politica che si può sintetizzare in questo modo: o ci concedete quello che vogliamo o veniamo in Consiglio comunale a condizionarvi politicamente". Lo ha detto Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia, a margine del consiglio regionale, commentando l´iniziativa di Abdel Hamid Shaari, presidente del Centro islamico di viale Jenner, che ha annunciato di voler presentare una lista civica di immigrati al prossimo turno elettorale. Gibelli si è detto tuttavia certo che gli abitanti di Milano, verso cui nutre una grande fiducia, rimanderanno al "mittente certe iniziative" rifiutando qualsiasi tipo di collaborazione con quanti "hanno sempre dimostrato di non volersi confrontare ma solo imporre sulla citta´ e sugli stessi milanesi".  
   
   
BOLZANO: DELEGAZIONE DALLA MACEDONIA A COLLOQUIO CON L´ASS. MUSSNER  
 
Bolzano, 6 ottobre 2010 - L´assessore provinciale Florian Mussner, il 5 ottobre, in rappresentanza del presidente della Provincia Luis Durnwalder, ha incontrato una delegazione della Macedonia che in Alto Adige si informa sulle minoranze e sui diritti di rappresentanza. Come ha sottolineato l´assessore provinciale Florian Mussner, rappresentante politico della minoranza ladina dell´Alto Adige, è di assoluta importanza il riconoscimento dello status di minoranza e che le minoranze siano intese quale arricchimento. La Repubblica di Macedonia ha ottenuto l´indipendenza nel 1991 e nel 2001 per avviare un processo di riforma costituzionale e legale rispettoso dell´identità e degli interessi dei gruppi etnici presenti nel paese è stato raggiunto l´Accordo di Ohrid. La popolazione della Macedonia che conta oltre 2 milioni di abitanti si suddivide in vari gruppi etnici, di cui il maggiore (64 per cento) è quello dei Macedoni, seguiti dagli Albanesi (25 per cento) e dai Turchi (circa 4 per cento), e da altri gruppi minori. La delegazione della Repubblica macedone era particolarmente interessata a come in provincia di Bolzano sia stato regolato il principio della rappresentanza equa dei gruppi etnici. L´assessore Mussner ha spiegato che la proporzionale etnica costituisce uno dei capisaldi del sistema altoatesino in questo ambito e garantisce che nel settore dell´amministrazione pubblica i gruppi linguistici siano adeguatamente rappresentanti. In Macedonia, in base all´Accordo di Ohrid del 2001, si intende implementare una serie di provvedimenti a sostegno della tutela delle minoranze e del rispetto del principio della rappresentanza equa dei vari gruppi etnici. A tal fine è stato istitutito il Segretariato per l´implementaztione dell´Accordo di Ohrid Siofa che è sostenuto anche dall´Unione Europea Alla delegazione della Repubblica macedone l´assessore Mussner ha quindi presentato il gruppo etnico che lui rappresenta, i ladini.  
   
   
LA BASILICATA ENTRA NELL´ESECUTIVO DI TECNOSTRUTTURA NE FA PARTE INSIEME A TOSCANA (PRESIDENZA), LOMBARDIA, LAZIO E MARCHE  
 
Potenza, 6 ottobre 2010 - La Basilicata, insieme alla Toscana, Lombardia, Lazio e Marche, è entrata a far parte del comitato esecutivo dell’Associazione “Tecnostruttura delle Regioni per il Fse” (Fondo sociale europeo). Lo rende noto l’assessore regionale alla Formazione, Rosa Mastrosimone. L´associazione "Tecnostruttura delle Regioni per il Fse", con sede legale in Roma, è stata costituita tra le Regioni e le Province Autonome italiane, a seguito di formale deliberazione della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome. L´assemblea dei Soci è costituita esclusivamente dai Presidenti delle Regioni e Province Autonome o loro delegati. La sua Presidenza è attualmente affidata al Coordinatore della Ix Commissione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, la Regione Toscana, che lo esercita tramite l´assessore Stella Targetti. All´associazione hanno aderito tutte le Regioni e le Province Autonome, con atti deliberativi approvati delle Giunte regionali o dei Consigli regionali. Con l´istituzione di Tecnostruttura le Regioni hanno voluto creare un organismo destinato a fungere da elemento di supporto e di sintesi alle diverse istanze regionali; una interfaccia tecnica con le istanze nazionali ed europee, quindi un organismo che fosse sia interlocutore privilegiato "interno" delle Regioni stesse, sia espressione omogenea delle volontà delle singole Amministrazioni regionali verso l´esterno. Il ruolo di Tecnostruttura e la sua rappresentanza istituzionale sono nello specifico determinati dai seguenti fattori: sono le Regioni/province Autonome, direttamente o attraverso il loro organismo di rappresentanza quale il Coordinamento delle Regioni, che affidano i compiti a Tecnostruttura e ne definiscono con esattezza le finalità e i vincoli; sono le Regioni/province Autonome che decidono gli ambiti istituzionali e le sedi opportune di partecipazione, e così pure le modalità e gli spazi di intervento; sono le Regioni/province Autonome che controllano e definiscono le strategie e le priorità dell´Associazione attraverso l´Assemblea, gli organismi e le procedure di controllo previsti nello Statuto. La qualificazione e il valore aggiunto del servizio che Tecnostruttura offre dipendono, quindi, dal mandato delle Regioni, direttamente o tramite il Coordinamento, nell´ambito delle finalità statutarie. Tale approccio di servizio impegna Tecnostruttura a operare in stretta relazione e in una logica di integrazione e complementarietà con i soggetti interessati, vale a dire in primo luogo le Regioni, ma anche la Commissione europea, il Ministero del Lavoro, le altre Amministrazioni centrali e le parti sociali, ed a svolgere una funzione di catalizzatore delle esperienze e dei progetti che emergono dall´attuazione regionale delle politiche della formazione e del lavoro. I processi ed i prodotti realizzati sono unici in quanto risultato e causa di interazione, scambi e legami tra i diversi attori coinvolti dalla programmazione del Fse, ambito nel quale Tecnostruttura esercita il ruolo istituzionale affidatogli dal Coordinamento e dalle Regioni associate.  
   
   
CREDITO IN ABRUZZO: CHIODI, NASCE FORTE POLO BANCARIO REGIONALE  
 
L´aquila, 6 ottobre 2010 - "L´acquisizione da parte della Tercas della Banca Caripe dal Gruppo Banca Popolare apre una nuova stagione ad un polo bancario che per capitalizzazione, dimensione e forza organizzativa si presenta altamente competitivo e proiettato verso obiettivi sempre più ambiziosi. Esprimo, quindi, la mia vicinanza e quella dell´intero esecutivo regionale ai vertici del Gruppo formulando i migliori auguri di buon lavoro nella prospettiva di raggiungere migliori condizioni di crescita". Lo ha detto il Presidente Gianni Chiodi commentando la notizia con cui Banco Popolare ha annunciato la cessione della controllata Caripe (Cassa di risparmio di Pescara) a Banca Tercas (Cassa di risparmio di Teramo). "L´abruzzo - ha aggiunto Chiodi - ha bisogno di strumenti adeguati per superare questo delicato momento di crisi economica e rendere più equilibrato il rapporto tra imprese e sistema finanziario, favorendo in tal modo gli imprenditori sul versante della politica creditizia. Il neonato gruppo bancario saprà essere vicino ai bisogni delle imprese, che, in questo momento sfavorevole, hanno urgente bisogno di risposte concrete e di soluzioni che le ricollochino, più competitive, sul mercato nazionale ed internazionale. Siamo più che mai convinti che, oggi, per uscire dalla crisi occorra più coraggio nelle scelte e politiche di sostegno più incisive a favore del tessuto produttivo. Ecco perché l´apertura al più grande gruppo bancario della regione Abruzzo - ha proseguito il Presidente - si traduce in una cerniera strategica tra sistema bancario e mondo imprenditoriale per contrastare la mancanza di liquidità e investire nella competitività di piccole e medie imprese, nell´accesso al credito e nella crescita dimensionale".  
   
   
SARDEGNA, CAPPELLACCI: SVILUPPO, LEGALITÀ E UNITÀ DELLE ISTITUZIONI MIGLIORE RISPOSTA A VILI ATTI INTIMIDATORI  
 
Cagliari, 6 Ottobre 2010 - "Siamo convinti che l´unità del mondo politico e l´attivazione di azioni per lo sviluppo e la legalità siano la migliore risposta che le Istituzioni possano dare dopo i vili atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali". Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha commentato il vertice svoltosi ieri mattina a Villa Devoto con il ministro dell´Interno, Roberto Maroni, e il sottosegretario alla Difesa, Giuseppe Cossiga. "Abbiamo esaminato - ha aggiunto il presidente - i problemi del territorio: questioni che hanno radici lontane e che richiedono un´azione congiunta da parte delle Istituzioni". Il ministro dell´Interno ha offerto piena disponibilità ad un nuovo incontro con i rappresentanti degli enti locali per approfondire i problemi dei vari territori. Un segnale colto positivamente dal presidente della Regione: "E´ necessario e doveroso recarsi sul territorio per toccare di persona i problemi e ascoltare i sindaci, che rappresentano il primo punto di riferimento dei cittadini e che sono in prima linea a fronteggiare la situazione economica e sociale dell´Isola". Il presidente della Regione ha ricordato che proprio partendo dalle idee e dai progetti che giungono dal territorio la Regione sta ponendo in essere una serie di politiche per lo sviluppo che passano attraverso interventi congiunturali e azioni infrastrutturali, che necessitano di essere accompagnati da azioni nel campo della sicurezza. Una linea condivisa dal ministro: "In Sardegna - ha detto Maroni - questi fenomeni non sono connessi alla presenza di criminalità organizzata, non vi è una cupola. Le cause sono più complesse e richiedono un´attenta opera di prevenzione, anche attraverso interventi di carattere socio-economico." Dello stesso avviso anche il sottosegretario Cossiga, che ha sottolineato la necessità di affrontare le complesse cause sociali del fenomeno attraverso la creazione di opportunità per le comunità. I lavori sono proseguiti con l´incontro con il presidente dell´Anci Tore Cherchi, che ha sottolineato come le dimissioni dei sindaci di Ottana e di Illorai - siano un gesto di protesta contro la subcultura della violenza e dell´intimidazione e di richiesta di sicurezza. Dopo l´incontro a Villa Devoto, il presidente della Regione si è recato in Consiglio Regionale per gli Stati Generali sulle riforme.  
   
   
FEDERALISMO FISCALE, DE FILIPPO: CONFIDIAMO NEL GOVERNO “LE REGIONI HANNO POSTO TRE QUESTIONI OGGETTIVE PER COSTRUIRE UN FEDERALISMO EQUO".  
 
Potenza, 6 ottobre 2010 - "Abbiamo sottoposto ai rappresentanti del Governo le nostre preoccupazioni e nelle prossime ore capiremo l´esito del confronto. Ma di fronte all´oggettività delle questioni poste confido nel fatto che, se si vuole costruire un federalismo equo, saranno debitamente considerate". Così il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, componente dell´ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni all´uscita del incontro coi ministri Calderoli e Tremonti. "Le questioni sottoposte sono essenzialmente tre. Innanzitutto abbiamo evidenziato la mancanza di rispondenza del decreto legislativo proposto alla legge delega 42 sul federalismo fiscale. Ancora, abbiamo rappresentato l´esigenza far partire da subito, e non in forma sperimentale, il sistema della perequazione, che presuppone la necessità di definire i livelli essenziali da assistenza e di prestazione da garantire a tutti i cittadini italiani grazie alla perequazione stessa. La terza questione che abbiamo posto, infine, è stata la necessità di una valutazione degli effetti combinati di queste norme e la manovra finanziaria varata di recente dal Governo. Si tratta di questioni poste con grande senso di responsabilità che, confidiamo, troveranno un identico atteggiamento da parte del Governo".  
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA RIMODULATO IL PIANO FINANZIARIO DEL POR FESR 2007-20013  
 
Catanzaro, 6 ottobre 2010 - La Giunta regionale si e´ riunita sotto la presidenza del Presidente, Giuseppe Scopelliti, assistito dal Dirigente generale, Francesco Zoccali, per discutere una serie di provvedimenti amministrativi. Su proposta dell´assessore alla Programmazione, Giacomo Mancini, e´ stato rimodulato il piano finanziario del Por Calabria Fesr 2007-2013. Su proposta dell´assessore all´Agricoltura, Michele Trematerra, la Fincalabra della Regione e´ stata autorizzata all´istituzione di un fondo finalizzato a garantire, a titolo oneroso, liquidita´ alle strutture vitivinicole associate. L´esecutivo, inoltre, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Francesco Pugliano, ha approvato il bilancio dell´Arpacal 2010. Infine, su proposta dell´assessore alle Attivita´ produttive, Antonio Caridi, la Giunta ha approvato il programma generale d´intervento denominato ´´La Regione con i cittadini´´, in favore dei cittadini/consumatori/utenti.  
   
   
´NDRANGHETA: LOMBARDO, "FARE QUADRATO LAVORO PROCURE"  
 
Palermo, 6 ottobre 2010 - "Il bazooka trovato davanti al tribunale di Reggio Calabria e destinato al procuratore Giuseppe Pignatone, e´ un segnale preoccupante oltre ogni limite perche´ ad essere colpita, questa volta, e´ una figura preposta alla giustizia". "In un momento di forti incertezze politiche e istituzionali, sociali ed economiche la politica deve fare quadrato, sostenendo e incoraggiando chi ogni giorno esercita le delicate funzioni per il ripristino della legalita´". "Esprimo tutta la mia solidarieta´ e del governo siciliano, al procuratore Pignatone e a tutta la magistratura di Reggio, con la speranza che le forze dell´ordine trovino una risposta del perche´ di una tale gravissima intimidazione". E´ il messaggio di solidarieta´ del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, al procuratore Giuseppe Pignatone, vittima di intimidazione.  
   
   
IN TOSCANA SI È RIUNITO IL TAVOLO DI CONCERTAZIONE CON GLI ENTI LOCALI SULLA LEGGE 24 DARE RISPOSTE RAPIDE ALLE ESIGENZE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE IL 18 OTTOBRE NUOVO INCONTRO PER ANALIZZARE UNA PRIMA BOZZA DI PROPOSTE  
 
Firenze, 6 ottobre 2010 - Dare risposte rapide ed efficaci alle esigenze delle attività produttive. Questo il tema su cui si è focalizzato il tavolo di concertazione istituzionale convocato il 4 ottobre dall´assessore all´urbanistica della Regione Toscana Anna Marson a cui sono intervenuti per l´Anci Toscana Simone Gheri e Sabrina Sergio Gori, Alessio Beltrame e Daniele Mazzotta per l´Upi, per l´Uncem Oreste Giurlani e Mauro Tarchi, oltre ai delegati del Consiglio delle Autonomie locali Lucia Bianchi e Paolo Cappelletto. «Il tavolo – afferma l´assessore all´urbanistica – ha verificato che l´attuale priorità è dare risposte alle necessità effettive delle attività produttive. Si tratta dunque di valutare insieme quali siano gli strumenti più efficaci rispetto a questo obiettivo e i relativi tempi di intervento». La strada maestra è quella della revisione della legge 1, percorso indicato dalla maggior parte dei partecipanti all´incontro come preferibile rispetto a interventi estemporanei– in questo senso si era già dichiarato anche il tavolo tecnico di Regione e enti locali – anche se vi è preoccupazione per i tempi necessari a modificare le vigenti “norme per il governo del territorio”. Estendere il “piano casa” agli insediamenti produttivi potrebbe richiedere meno tempo, ma rischia di mancare l´obiettivo, elargendo premi immobiliari senza le necessarie garanzie sul mantenimento dell´attività produttiva e dell´occupazione. Il tavolo di concertazione con gli enti locali si è pertanto riconvocato per il 18 ottobre. All´ordine del giorno le diverse alternative per garantire tempi veloci alle autorizzazioni di ampliamento o insediamento di attività produttive. «Questo costituisce – ha detto Marson – un contributo importante alla cabina di regia regionale per raggiungere l´obiettivo di ridurre, in collaborazione con gli enti competenti, la tempistica per ciò che concerne gli insediamenti produttivi».  
   
   
UN DDL PER SALVAGUARDARE I DIPENDENTI REGIONALI DELLA PUGLIA  
 
Bari, 6 ottobre 2010 - Nella seduta di Giunta Regionale del 4 ottobre, è stato approvato il ddl “Collocamento a riposo e trattenimento in servizio dei dipendenti regionali” presentato dall’assessore alle Risorse Umane, Maria Campese. “Con questo provvedimento – ha dichiarato l’assessore - vengono salvaguardati i dipendenti regionali, delle Agenzie, degli Enti strumentali e delle società partecipate della Regione, che, collocati a riposo d’ufficio, ricevono il trattamento pensionistico solo dopo diversi mesi, a causa della normativa nazionale vigente. Il ddl, che ora dovrà approdare in Aula per la definitiva approvazione da parte del Consiglio regionale pugliese, colma questa lacuna stabilendo che i lavoratori che hanno maturato il collocamento a riposo, permangono in servizio sino alla prima finestra utile per la corresponsione del trattamento pensionistico. In tal modo, escludendo soluzioni di continuità tra cessazione dal servizio (e dalla retribuzione) e concreto godimento della pensione, viene salvaguardato la effettività del diritto costituzionale alla pensione”. L’assessore Campese esprime soddisfazione ed auspica che il provvedimento venga approvato in tempi rapidi dal Consiglio regionale.  
   
   
COMUNITÀ TRENTINE AL VOTO, IN TUTTE LE CASE L´OPUSCOLO CON LE "ISTRUZIONI PER L´USO"  
 
Trento, 6 ottobre 2010 - Sta arrivando in questi giorni nelle case di tutti i trentini - esclusi i territori non chiamati al voto: Trento, Aldeno, Cimone, Garniga e la valle di Fassa - l´opuscolo "Comunità 2010" dedicato al voto di domenica 24 ottobre. In ventiquattro pagine spiega cosa sono le Comunità di valle, cosa fanno e cosa cambia. E, ancora: l´elenco dei territori e dei comuni in essi ricompresi, la mappa del nuovo Trentino, gli organi delle Comunità, cosa fanno le assemblee, il presidente della Comunità e l´organo esecutivo. Una parte dell´opuscolo è dedicato al "come si vota": il sistema elettorale, cosa succede dopo le elezioni, quando si vota, dove si vota, come si esprime il voto, gli errori da evitare per esprimere il voto in modo valido, chi può andare a votare, a chi rivolgersi per avere informazioni. Per finire gli indirizzi e i numeri di telefono di tutte le Comunità e il rimando al sito internet dove continuano gli aggiornamenti sull´appuntamento del 24 ottobre. L´opuscolo è stato curato dal Progetto per l´attuazione della riforma istituzionale, dal Servizio segreteria della giunta ed elettorale e dall´Ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento. E´ inoltre disponibile online a questo indirizzo: http://www.Provincia.tn.it/binary/pat_comunita_valle//pat_elezioni.pdf    
   
   
UNIONCAMERE BASILICATA: I CONSUMI DELLE FAMIGLIE NEL 2009  
 
 Potenza, 6 ottobre 2010 - La crisi in atto e le difficoltà sul fronte occupazionale hanno rallentato i consumi delle famiglie lucane, nel 2009, intensificando la striscia negativa che si protrae ormai da tre anni (in Basilicata come nel resto del Paese) anche se la bassa inflazione registrata e la discesa dei tassi di interesse hanno contribuito a mitigare i disagi. Un aiuto è arrivato anche dalle misure di sostegno a specifici settori (auto, moto, elettrodomestici, mobili), adottate proprio allo scopo di sostenere la domanda di consumo. E’ quanto emerge dal Focus dell’Osservatorio Regionale sui Prezzi al Consumo, realizzato nell’ambito dell’ultima nota semestrale sull’inflazione su dati del Centro Studi Unioncamere Basilicata. “La riduzione della spesa delle famiglie lucane – commenta il presidente di Unioncamere Basilicata, Angelo Tortorelli - si è concentrata nei capitoli che pesano maggiormente sui bilanci familiari come abitazione e trasporti, tralasciando altri beni e servizi i cui consumi sarebbero stati, forse, più facilmente comprimibili come tempo libero, igiene personale, abbigliamento e calzature. Il dato che più ci deve far riflettere è che le famiglie lucane iniziano a risparmiare seriamente sul cibo; un elemento che per la nostra tradizione e la nostra cultura rappresenta senza dubbio una preoccupante novità”. I dati di sintesi dicono che nel 2009 ogni famiglia lucana ha speso, in media, 1.862 Euro mensili, circa 50 in meno rispetto all’anno precedente (-2,6%). I maggiori “tagli” hanno riguardato i beni e servizi legati alla mobilità (acquisto e manutenzione auto, carburante, servizi di trasporto, -11,6% pari a 32 euro, rispetto al 2008), nonostante la dinamica favorevole dei prezzi, diminuiti dell’1,1%. L’altra tipologia di spesa che ha subito un drastico ridimensionamento è quella relativa agli acquisti di mobili ed elettrodomestici (-14,4%, pari a 18 euro mensili). Ridotto anche il budget destinato ai generi alimentari (-6%, pari a circa 26 Euro mensili). Analogamente in calo le spese per l’abitazione (-2,8%, pari a circa 11 Euro mensili), che comprendono gli affitti, le spese condominiali e la manutenzione degli immobili. Di segno opposto, invece, l’andamento della spesa nelle restanti categorie di consumo: aumenti significativi si rilevano, in particolare, per i prodotti dell’abbigliamento e calzature (+13,4%, circa 21 Euro mensili in più), che hanno beneficiato anche della discesa dei relativi prezzi, per i beni e servizi per l’igiene personale ed i servizi assicurativi e assistenziali (+6,1%), in forte flessione nell’anno precedente, e per i servizi del tempo libero e della cultura (+4,7%). Più contenuta, infine, la crescita della spesa per le bollette energetiche (+2,8%), imputabile al 50% all’aumento del costo delle bollette (+1,4%). Il Focus sui consumi delle famiglie lucane è disponibile on line, nell’ambito del Rapporto sull’inflazione del primo semestre 2010 sul sito www.Bas.camcom.it/    
   
   
LA PROVINCIA DI MILANO PROIETTATA VERSO L’”ANNO DELLA FAMIGLIA” CON MASSIMA ATTENZIONE AL MONDO DEL TERZO SETTORE  
 
Milano, 6 ottobre 2010 - Il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà, ha partecipato il 2 ottobre a Sesto San Giovanni (Centro commerciale Vulcano) al convegno dal titolo «Volontariato una ragione per continuare a…», evento organizzato dal Lions Club Sesto San Giovanni Centro, alla presenza delle 24 associazioni locali che hanno aderito al progetto di estendere su scala cittadina l’esperienza di sensibilizzazione già avviata lo scorso anno con «Sos». «Questo convegno – ha dichiarato il presidente Podestà -, cade esattamente a un anno da quello che il Consiglio dell’Unione europea ha stabilito essere l’”Anno Europeo del volontariato, a due dal “Vii incontro mondiale delle famiglie” manifestazione che sarà ospitata dalla città di Milano per volontà di Papa Benedetto Xvi, e a tre dalle celebrazioni per il 1700° anniversario dell’”Editto di Costantino” che vide il Cristianesimo quale nuova religione dell’Impero romano. La Lombardia e, soprattutto, Milano sono tradizionalmente terre aperte al prossimo e che si adoperano per la costruzione del bene comune. La Provincia di Milano è vicina e ringrazia tutti gli operatori del “terzo settore” che attraverso la loro quotidiana opera, promuovono una scelta di vita a favore dell’altro e per l’altro e facilitano le risposte ai bisogni dei più deboli. È indubbio – ha concluso il presidente Podestà -, che stiamo vivendo una stagione difficile che ha richiesto grossi sacrifici economici per tutto il mondo dell’associazionismo, ma siamo certi che la vostra forza e il vostro sacrificio sapranno essere d’esempio alle Istituzioni perché il futuro del Paese passa anche attraverso lo sviluppo sussidiario del “terzo settore”».  
   
   
ROMA: "SOS DONNA", NOVE MESI DI CONTRASTO ALLA VIOLENZA  
 
Roma, 6 ottobre 2010 – Presentato il 30 settembre dal sindaco Gianni Alemanno, dal delegato per le Pari Opportunità Lavinia Mennuni e dalla presidente di Be Free Cooperativa Sociale, Oria Gargano, il servizio antiviolenza Sos Donna H24. Rivolto a tutte le donne, italiane e straniere, che abbiano subito violenze o maltrattamenti, Sos Donna funziona da nove mesi. 118 le donne che in questo primo periodo di attività hanno avuto il coraggio di uscire dall´isolamento e dal silenzio, chiamando il servizio per essere aiutate. Sos Donna H24, istituito dal Campidoglio (ufficio Pari Opportunità), è destinato non solo alle donne ma anche alle forze dell´ordine, ai servizi sociosanitari, alle istituzioni pubbliche e del privato sociale che possono segnalare ogni situazione che generi violenza. Il servizio è svolto da 7 operatrici della cooperativa Beefree in collaborazione con una psicologa, una mediatrice culturale, una sociologa, un´assistente sociale e un´avvocatessa. La donna che subisce violenza viene così accolta e ascoltata da un´altra donna che, conoscendo a fondo le dinamiche del fenomeno, può meglio aiutarla a gestire la situazione di emergenza. Si tratta di un servizio unico nel panorama nazionale e quasi unico nel contesto europeo: l´approccio è quello dell´ "accoglienza in emergenza". In quasi nove mesi l´intervento dell´operatrice è scattato nel 36% dei casi su allarme delle donne maltrattate. Nel 31% dei casi, invece, l´aiuto è partito da segnalazioni di altro servizio territoriale o sociale o su chiamate di persone vicine alle vittime. Per il 58 % dei casi l´autore della violenza è il marito/partner o l´ex marito/partner e comunque una persona che ha o ha avuto con la vittima una relazione affettiva importante. Dalle storie delle donne emerge che il fenomeno della violenza interessa per il 60% donne italiane con il 68% di uomini italiani come autori della violenza; nel 41% dei casi si tratta di donne tra i 36 e i 48 anni, per lo più dipendenti e collaboratrici con titoli di studio medio-alti, mentre il 2% coinvolge ragazze al di sotto della maggiore età. Gli uomini autori di violenza, la cui età ricalca quella delle donne nel 17% dei casi esaminati, svolgono un lavoro dipendente o sono liberi professionisti. Molteplici, poi, i tipi di violenza che si manifestano nelle relazioni di coppia o familiari: aggressione, violenza psicologica, molestie sessuali, minacce, violenza privata, segregazione, sequestro, violenza economica, stupro. Un dato molto importante è che oltre la metà dei figli delle donne che si sono rivolte a Sos Donna H24 subisce o ha subito violenza fisica o psicologica, oppure è stato presente alle aggressioni contro la madre. Diverse le tipologie di intervento del servizio antiviolenza: nel 21% dei casi è stato necessario trovare strutture d´accoglienza per permettere l´allontanamento da casa delle donne e dei figli; nel 18% dei casi le donne sono state inviate a consulenza legale; nel 4% dei casi è stato invece effettuato l´invio a interventi specialistici di tipo psicologico, psichiatrico o sanitario. Sos Donna H24 ha anche un´altra importante funzione: raccogliere dati e casistica per indirizzare nel modo più adeguato le politiche sociali. Un lavoro fatto di analisi e di elaborazione, fondamentale per prevenire e contrastare le violenze e i maltrattamenti che subiscono le donne.  
   
   
APRE OGGI A L´AQUILA L´ASILO NIDO "MANTOVANO" UNA PROVA CONCRETA DELLA SOLIDARIETA´ LOMBARDA  
 
Milano, 6 ottobre 2010 - Apre oggi a l´Aquila l´asilo nido "Ape Tau", un progetto promosso e sostenuto all´indomani del terremoto d´Abruzzo grazie a una gara di solidarietà scattata dopo il tragico evento e sostenuta in larga parte da istituzioni e aziende della provincia di Mantova, oltre che dal Consiglio regionale e dei dipendenti di Regione Lombardia. Al taglio del nastro è stato invitato l´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione di Regione Lombardia Carlo Maccari . "Sia come rappresentante della Regione - ha commentato Maccari - ma soprattutto come cittadino mantovano sono orgoglioso dell´impegno profuso da parte delle associazioni, imprese, istituzioni e privati mantovani che hanno dimostrato grande sostegno e solidarietà dopo il terremoto del 2009". "Questo asilo - continua Maccari - è una piccola, grande testimonianza di quella solidarietà che un´intera regione, la Lombardia, con i suoi cittadini, ha fin da subito dimostrato di volere concretamente manifestare nei confronti delle popolazioni colpite, solidarietà che non deve assolutamente spegnersi anche a distanza di mesi dal sisma". Il progetto "Ape Tau" è nato dall´idea dell´Associazione nazionale costruttori edili (Ance) di Mantova e della Fondazione Comunità Mantovana Onlus di intervenire all´indomani del terribile terremoto che ha colpito L´aquila nell´aprile 2009. All´indomani del sisma, su questo specifico progetto sono convogliati i fondi di istituzioni, organizzazioni professionali e privati che hanno permesso la raccolta di circa 179.000 euro e la fornitura di materiali impiegati per la costruzione. L´asilo sorge su un´area di 250 metri quadrati in località Coppito. I colori della struttura riprendono quelli dell´ape, che simboleggia la capacità di organizzazione e del vivere in comunità: il corpo centrale, ospiterà una zona servizi, mentre le due ali laterali saranno dedicate alle due aule adatte ad accogliere 15 bambini ognuna. I lavori, avviati già nel settembre 2009, sono stati completati lo scorso mese. La struttura, che ha la forma del Tau di San Francesco, è stata realizzata con materiali altamente innovativi, eco-compatibili e rispettando le più rigide norme di sicurezza in campo edilizio. Durante la cerimonia verrà posizionata una targa in memoria di Luigi Masotto, imprenditore mantovano, e presidente del comitato Ape Tau, scomparso prima di vedere concretizzata la sua idea. "Mi piace considerare l´apertura di questo asilo nido - conclude Maccari - come un segnale di ritorno alla normalità, a quella serenità a cui tutti hanno diritto ma che, nel caso dei bambini, diventa un bisogno primario che gli adulti devono essere in grado di garantire prima di qualunque altra cosa.