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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Novembre 2010
Politica
IL PARLAMENTO EUROPEO CONFERMA LA SUA POSIZIONE SUL BILANCIO 2011  
 
Bruxelles, 24 novembre 2010 - Il Parlamento resta fermo e unito sulla posizione già assunta durante i negoziati sul bilancio comunitario per il 2011. È quanto si evince dal dibattito tenutosi martedì con il Presidente della Commissione Barroso, il Segretario di Stato Melchior Wathelet per la Presidenza belga e il Commissario per il bilancio Janusz Lewandowski. All´inizio del dibattito, il Presidente del Pe Buzek ha ricordato che il Parlamento è pronto ad approvare la proposta del Consiglio, "in cambio chiediamo di arrivare a un accordo sulla questione della flessibilità all´interno del bilancio e su come il Trattato di Lisbona debba essere applicato rispetto al futuro Qfm e alle risorse proprie", ha affermato. Il dibattito si è svolto su tre questioni principali: le cifre del bilancio 2011, la flessibilità all´interno del bilancio per permettere di finanziare le nuove priorità o possibili urgenze nel prossimo futuro, e, terzo, la partecipazione del Parlamento alle discussioni sul futuro Quadro finanziario multi annuale (Qfm) e sulle risorse proprie. Non è una guerra per il potere - Joseph Daul (Ppe, Fr), il primo del leader di gruppo a intervenire, ha sottolineato che "la battaglia non è per il potere, ma per assicurare che l´Ue rispetti le promesse fatte (...), la realtà è che il bilancio attuale non prende in considerazione le nuove competenze dell´Unione, la revisione di bilancio domandata dal Parlamento e non contiene finanziamenti per la strategia Ue2020. Il Consiglio adotta nuovi programmi, ma non procura i fondi necessari". "Il Parlamento è sotto esame" - Martin Schulz (S&d, De) ha affermato: "Il Parlamento è sotto esame. La discussione non riguarda più il denaro, ma la direzione verso la quale l´Ue sta andando. Riguarda i diritti del Parlamento cosi come previsti dal Trattato di Lisbona". "Siamo stati eletti per lavorare per l´Ue e il suo bilancio, ora i governi nazionali chiedono di controllarci: ma dovrebbe essere il contrario!" ha aggiunto. Sulla questione della flessibilità, Schulz ha detto: "É nell´interesse di tutte le istituzioni avere la capacità di reagire in maniera flessibile se necessario". "Si tratta di applicare i trattati, non di cambiarli" - "Sulle cifre, non è un segreto che il Parlamento è pronto ad accentarle, all´interno ovviamente di un accordo globale, ma la seconda parte, la flessibilità, ha la stessa importanza. La flessibilità non è una concessione del Consiglio, ma è necessaria per finanziare nuovi progetti" ha detto Guy Verhofstadt (Alde, Be). "La cosa più importante è che dobbiamo risolvere il problema del futuro finanziamento dell´Ue. Per questo le risorse proprie devono far parte dell´accordo. Non riguarda nessun cambiamento dei trattati, ma l´applicazione dei trattati!" ha concluso. "Prendere o lasciare!" Daniel Cohn-bendit (Verdi/ale, Fr) ha detto che l´Ue ha "raggiunto un valico". "Non riguarda il denaro, ma la questione se vogliamo avanzare col progetto europeo o no. Vogliamo un´Ue capace di risolvere i problemi che non possono essere affrontati a livello nazionale, ma gli Stati membri non offrono all´Unione i mezzi necessari per farlo. Abbiamo formulato tre richieste; agli Stati membri vorrei dire: prendere o lasciare! Siamo pronti ad aspettare quanto necessario". Accordo possibile? Lajos Bokros (Ecr, Hu) ha dichiarato che: "500 milioni di contribuenti non possono capire perché non ci sia accordo nel primo anno di Lisbona. Tuttavia, c´è un modo di raggiungere l´accordo: se ci mettiamo d´accordo sulla flessibilità. In tal caso, il Parlamento potrebbe promettere di non chiedere nessuna dichiarazione politica ai governi. Sarebbe una vergogna anche più grande questa volta se non riusciamo a raggiungere un consenso". Integrazione europea a rischio - Secondo Lothar Bisky (Gue/ngl, De): "Le nuove competenze non possono essere finanziate con il bilancio attuale. Gli Stati membri devono discutere le risorse proprie con il Parlamento. Se non proseguiamo con i colloqui, stiamo abbandonando l´idea stessa d´integrazione europea". Ha anche messo in guardia che "i contribuenti netti tendono a dimenticare cosa significhi solidarietà". Parlamento troppo ambizioso - "Cerchiamo di essere onesti", ha detto Marta Andreasen (Efd, Gb), "i negoziati sul bilancio per il prossimo anno sono franati per l´ambizione del Parlamento di chiedere maggiori poteri sul bilancio. E l´idea di avere una tassa europea è sempre stata inaccettabile per noi". Consiglio: la dichiarazione politica sul Qfm impedisce l´accordo - Per la Presidenza belga del Consiglio, il Segretario di stato Melchior Wathelet ha evidenziato tre argomenti: il bilancio 20011, la flessibilità e la dichiarazione politica sulla partecipazione del Parlamento alle discussioni sul futuro Qfm e le risorse proprie. Secondo Wathelet, la dichiarazione politica rappresenta il vero problema per il Consiglio. "Ma possiamo avere una discussione su tale argomento: è nel Trattato e l´avremo, magari in un secondo momento", ha aggiunto. Commissione: proposta su risorse proprie entro giugno - Infine, il Presidente della Commissione europea Barroso ha sottolineato: "Dobbiamo assicurarsi che tutte le parti coinvolte comprendano bene le implicazioni del Trattato, che una cooperazione stretta fra le istituzioni al più alto livello politico è una conseguenza naturale del nostro impegno comune ad adottare un quadro finanziario adeguato per il futuro. Useremo il nostro diritto d´iniziativa per presentare proposte sulle risorse proprie prima della fine di giugno: ovviamente, il Parlamento dovrà essere consultato su tale argomento". Barroso ha anche sostenuto la posizione del Parlamento sulla flessibilità: "Dobbiamo avere la maggioranza qualificata sullo 0.03% del Pil. Spero di ricevere un messaggio positivo a riguardo dal Consiglio". Il Parlamento voterà una risoluzione sui negoziati sul bilancio giovedì prossimo.  
   
   
PIANO DI STOCCOLMA: ABOLIRE LE BARRIERE GIURIDICHE PER CITTADINI E IMPRESE  
 
 Bruxelles, 24 novembre 2010 - La legislazione europea deve essere al servizio del cittadino, in particolare in aree sensibili quali il diritto di famiglia, e le divergenze fra i sistemi giuridici nazionali devono essere prese in considerazione al fine di evitare conseguenze negative per i cittadini implicati in processi transfrontalieri, secondo quando sottolinea una risoluzione approvata dal Parlamento martedì. I deputati chiedono inoltre sostegno per le piccole e medie imprese che operano in più paesi dell´Unione, attraverso la riduzione del peso burocratico. L´aula, approvando la relazione di Luigi Berlinguer (S&d, It), riconosce che, in un´area cosi importante per i cittadini come quella del diritto civile, "è necessario rispettare e dare spazio ad approcci giuridici e tradizioni costituzionali radicalmente differenti", ma anche che "è necessario affrontare le conseguenze giuridiche negative per i cittadini risultanti da tale divergenza". Pertanto, i deputati invitano la Commissione ad "assicurarsi che il Piano d´azione di Stoccolma rispecchi davvero il bisogno di più Europa sentito dai singoli cittadini e dalle singole imprese, in particolare da quelle di piccole e medie dimensioni". In particolare, sulla libertà di movimento, i deputati chiedono maggior impegno per la rimozione delle restanti barriere giuridiche all´accesso alle prestazioni sociali e al diritto di voto alle elezioni municipali. Per una cultura giuridica europea - La capacità di comprendere le differenze fra 27 sistemi giuridici differenti può derivare solo da una "cultura giuridica europea", dicono i deputati, e costituirsi attraverso l´insegnamento e la formazione giuridica. Il testo approvato spiega che il programma di scambio in stile Erasmus, proposto dalla Commissione, dovrebbe essere solo una delle tante iniziative tese a migliorare la comunicazione fra tribunali nazionali ed europei. I deputati propongono quindi un "forum regolare" in cui giudici che si occupano con frequenza di questioni transfrontaliere, come nelle cause di diritto marittimo, commerciale e di famiglia "potrebbero tenere discussioni su ambiti che abbiano causato di recente controversie o difficoltà giuridiche in modo da incoraggiare la discussione", un´iniziativa che dovrebbe avvalersi della partecipazione di Università e professionisti. Pmi: diminuire carico burocratico e sviluppare commercio elettronico - Snellire la burocrazia, con una riduzione di oneri amministrativi, finanziari e regolamentari, dicono i deputati, è obiettivo necessario per sostenere le Pmi che operano al di là delle frontiere in tutta l´Ue. La Commissione è inoltre invitata a "garantire che vengano rimossi tutti gli ostacoli allo sviluppo del commercio elettronico", identificati nell´"Agenda digitale" 2010. I deputati chiedono "una soluzione rapida dei problemi del commercio transfrontaliero per gli acquisti online", soprattutto con riferimento ai pagamenti e alle consegne transfrontalieri. Infine, i deputati chiedono la stesura di una Carta dei diritti dei consumatori Ue nel settore dei servizi online e del commercio elettronico, sottolineando l´esigenza di aumentare la fiducia dei consumatori e delle imprese nel commercio elettronico, rafforzando, tra l´altro, la lotta alla cyber criminalità e alla contraffazione. Questa relazione rappresenta la reazione del Pe al piano d´implementazione sul Programma di Stoccolma presentato dalla Commissione lo scorso 20 aprile, programma che ha lo scopo di creare un´area europea di libertà, sicurezza e giustizia per garantire i diritti dei cittadini, inclusi quelli delle imprese.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA UNA NUOVA SERIE DI MISURE DELL´UE PER PROTEGGERE MEGLIO I CITTADINI EUROPEI  
 
 Bruxelles, 24 novembre 2010 - La strategia di sicurezza interna dell´Ue in azione, adottata in data 22 novembre , comprende 41 azioni destinate a far fronte alle minacce più imminenti alla sicurezza europea. Si prevede fra l´altro un programma comune per smantellare le reti criminali e terroristiche, proteggere i cittadini, le imprese e la società contro la criminalità informatica, aumentare la sicurezza dell´Ue grazie a una gestione più intelligente delle frontiere e rendere l´Unione più preparata e capace di rispondere alle situazioni di crisi. "La sicurezza interna dell´Ue segue per tradizione una mentalità compartimentata, concentrandosi su un solo settore alla volta. È giunto il momento di adottare un´impostazione comune sul modo di reagire alle minacce alla sicurezza e alle sfide che abbiamo di fronte. Il terrorismo, la criminalità organizzata, la criminalità transfrontaliera e quella informatica, le crisi e le catastrofi sono altrettanti settori in cui dobbiamo unire i nostri sforzi e collaborare per aumentare la sicurezza dei nostri cittadini, delle imprese e della società in tutta l´Ue. Questa strategia individua le minacce che ci troviamo di fronte e le azioni che dobbiamo intraprendere per essere in grado di combatterle. Incoraggio tutte le parti interessate ad assumersi le loro responsabilità nella realizzazione di queste iniziative ed a potenziare in tal modo la sicurezza dell´Ue", ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria per gli affari interni. I furti di automobili, i furti con scasso, il traffico di droga e le frodi con le carte di credito spesso sono manifestazioni a livello locale di reti criminali mondiali che operano al di là delle frontiere e nel ciberspazio. Sempre più spesso i criminali usano Internet sia per reati minori, sia per attacchi su larga scala. Le frontiere esterne dell´Ue sono sfruttate per il traffico di droga, di merci contraffatte, di armi, e per la tratta di persone, e le reti criminali traggono enormi profitti dalle finanze pubbliche. Secondo i calcoli del Fondo monetario internazionale, i profitti generati dalla criminalità finanziaria arrivano da soli al 5% del Pil globale. Crisi e catastrofi, che si tratti di terremoti e inondazioni o di disastri causati dall´uomo per errore o intenzionalmente, possono causare sofferenze alle popolazioni e danni economici e ambientali. I terroristi trovano inoltre modi per danneggiare la nostra società, come la diffusione di propagande estremiste violente tra gli individui più influenzabili. Per affrontare questi problemi la Commissione propone adesso nuove misure, tra cui una proposta legislativa per la confisca dei proventi di reato. L´ue dovrebbe inoltre contribuire a offrire alle comunità locali la capacità di far fronte alla radicalizzazione e al reclutamento di terroristi, e identificare modi migliori per proteggere le infrastrutture di trasporto, in particolare il trasporto terrestre, dal terrorismo. Si propone di creare un centro europeo per la criminalità informatica che riunisca gli esperti in materia di indagine e prevenzione, e si sta elaborando una serie di iniziative per affrontare meglio la gestione delle frontiere e per una migliore preparazione e reazione a crisi e catastrofi. La strategia di sicurezza interna dell´Ue in azione identifica cinque obiettivi strategici, per ognuno dei quali definisce una serie di azioni. Vediamone alcuni esempi. 1. Smantellare le reti criminali internazionali che minacciano la nostra società: •una serie di proposte dirette a individuare e confiscare rapidamente ed efficacemente i proventi di reato (2011). •proposta sull´uso dei dati del codice di prenotazione (Pnr Ue) (2011). •Proposta relativa al monitoraggio e all’assistenza degli Stati membri nella lotta contro la corruzione (2011). 2. Combattere il terrorismo e affrontare la radicalizzazione e il reclutamento di terroristi: •una strategia per estrarre e analizzare i dati di messaggistica finanziaria, il "Programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi" (Terrorist finance tracking program, Tftp) dell´Ue (2011); •una rete dell´Ue per la sensibilizzazione in materia di radicalizzazione e misure destinate ad aiutare la società civile a svelare, tradurre e combattere la propaganda estremista violenta (2011); •rafforzamento della politica dell´Ue in materia di sicurezza dei trasporti (2011). 3. Innalzare i livelli di sicurezza per cittadini e imprese nel ciberspazio: •creazione di un centro dell´Ue per la criminalità informatica (2013); •istituzione di una rete di squadre di pronto intervento informatico (2012); •istituzione di un sistema europeo di condivisione delle informazioni e di allarme (Eisas) (2013). 4. Potenziare la sicurezza tramite la gestione delle frontiere: •creazione di un sistema europeo di sorveglianza delle frontiere esterne, Eurosur (2011); •miglioramento dell´analisi per identificare "punti caldi" alle frontiere esterne (2011); •relazioni congiunte sulla tratta delle persone, sul traffico di migranti e sul contrabbando di merci illegali, sulla base di operazioni comuni (2011). 5. Aumentare la capacità dell´Europa di reagire a crisi e catastrofi: •proposta sull´applicazione della clausola di solidarietà (2011); •proposta relativa a una Capacità di reazione europea alle emergenze (2011); •elaborazione di una politica di gestione del rischio che colleghi la valutazione di minacce e rischi al processo decisionale (2014). La Commissione presenterà al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione annuale sui progressi compiuti e sosterrà il comitato permanente per la cooperazione operativa in materia di sicurezza interna (Cosi), destinato a svolgere un ruolo cruciale per garantire l´effettiva applicazione della strategia.  
   
   
FONDI EUROPEI, BORGHEZIO: L´UE APRA UN´INCHIESTA ANCHE SU "PUGLIA NIGHT PARADE"  
 
Bruxelles, 24 novem,bre 2010 - Con un´interrogazione scritta alla Commissione L´on. Borghezio, riprende l´offensiva contro quello che definisce "vergognoso utilizzo di fondi europei", dopo aver già indotto la Commissione Europea ad aprire un´inchiesta sui 720mila euro spesi dalla regione Campania per il concerto di Elton John a Piedigrotta. Questa volta Borghezio punta il dito sulla Puglia di Vendola "Qui -denuncia Borghezio- le esorbitanti cifre spese sono addirittura quasi dieci volte quanto ´divorato´ in Campania: siamo a quota 6,06 milioni di euro, per di più affidati a trattativa privata, senza cioè un bando pubblico". Nella sua interrogazione, infatti, Borghezio denuncia alla Commissione che " il costo complessivo di queste iniziative, che la stampa locale ha definito "le notti bianche più care della Storia", è stato interamente devoluto ad un unico ente, il Teatro pubblico pugliese,cui è stata affidata l´organizzazione delle manifestazioni senza bando pubblico; risulta all´interrogante che soltanto per l´esibizione del "Cirque du soleil" (Lecce) sono stati spesi 800mila euro, mentre per un concerto dei cantanti Baglioni e Venditti(bari)sono stai spesi 180mila euro. Altre esorbitanti voci di spesa sono: 1,08milioni per "servizi di produzione e fitti", 180mila euro per "logistica e trasferimenti", 240mila euro per la Siae, 540mila euro per "coordinamento generale e organizzazione", 96mila euro per "spese di gestione organizzativa", 18mila euro di assicurazione e 600mila euro di promozione (pubblicità sui giornali, in radio e in Tv)". "A titolo comparativo -conclude Borghezio- si pensi che la manifestazione di ´Umbria Jazz´, una kermesse di alto livello internazionale della durata di quindici giorni, non costa più di 2 milioni di euro.  
   
   
"AFRICA: UNA RIFLESSIONE SU CINQUANT’ANNI DI INDIPENDENZA"  
 
Roma, 24 dicembre 2010 - Abbiamo il piacere di informarLa che il prossimo 10 dicembre alle ore 9.00 l´Ispi e la Fondazione Basso – Sezione Internazionale promuovono una Conferenza Internazionale dal titolo: "Africa: una riflessione su cinquant’anni di indipendenza" Augurandoci di farLe cosa gradita, inviamo il programma dell’iniziativa, che intende ragionare su processi e attori dei primi cinquant´anni di indipendenza del continente africano. Confermare la propria presenza inviando la scheda di adesione tramite fax allo 06/6877774 o e-mail agli indirizzi filb@iol.It  info@internazionaleleliobasso.It    
   
   
CROAZIA, PIANO GOVERNATIVO RIMOZIONE OSTACOLI A INVESTIMENTI  
 
Zagabria, 24 novembre 2010 - Secondo idee e misure che sono state recentemente elaborate e presentate dal ministero dell´Economia della Repubblica di Croazia, si costituirà una Task Force istituzionale per eliminare gli ostacoli agli investitori stranieri sotto la supervisione del Governo croato. La Task Force dovrebbe scongelare progetti del valore di 3 miliardi di euro. Un organo simile si è dimostrato efficace nello sblocco dei negoziati croati con l´Ue nel settore della giustizia. Il ministro dell´Economia entro il mese di giugno dell´anno 2011 elaborerà una strategia per attirare gli investimenti greenfield. Il piano d´azione comprende 43 misure per attirare gli investitori: tra gli altri vi sono Ikea, i campi da golf e le aziende turistiche. Per gli investitori urge accelerare le pratiche burocratiche per l´ottenimento dei permessi di lavoro con una procedura d´urgenza e in un unico luogo.  
   
   
SLOVACCHIA, AUMENTANO PREZZI DI MERCI E SERVIZI  
 
Bratislava, 24 novembre 2010 - Secondo i criteri dell´Ue, a settembre 2010 i prezzi delle merci e dei servizi in Slovacchia sono cresciuti dell´1,1 per cento. Il ritmo della crescita anno per anno è rimasto invariato sul livello di agosto. Secondo i dati forniti dall´Ufficio statistico slovacco, lo sviluppo dei prezzi è stato influenzato prevalentemente dall´aumento dei prezzi di alcool e tabacco (+7,4 per cento) e dei prezzi nell´ambito dell´istruzione (+4,4). Il tasso annuo d´inflazione negli ultimi 12 mesi è cresciuto dello 0,1 per cento, raggiungendo lo 0,4.  
   
   
MODIFICA AL CALENDARIO DELLE ASTE TITOLI DI STATO - NOVEMBRE E DICEMBRE 2010  
 
Roma, 24 novembre 2010 - Il Mef, in considerazione delle limitate esigenze di finanziamento entro la fine dell´anno in corso, comunica quanto segue: · le aste dei Bot a 6 mesi e Ctz previste per il 25 novembre 2010 si terranno regolarmente; · l´asta Btp€i prevista per il giorno 26 novembre 2010 non avrà luogo; · le aste dei Btp a 3 anni e 10 anni e del Ccteu previste per il giorno 29 novembre p. V. Verranno svolte regolarmente. Si comunica, inoltre, che le aste di metà dicembre non avranno luogo, con l´eccezione dell´asta Bot a 12 mesi prevista per il giorno 10 dicembre. Si terranno regolarmente, invece, le aste del 29 dicembre dei Bot semestrali e del Ctz, nonché quelle del 30 dicembre dei titoli a medio e lungo termine. Per tali collocamenti i relativi annunci saranno effettuati, come indicato nel calendario annuale, il 23 e 27 dicembre. Per tutti i titoli in asta a fine dicembre il regolamento è fissato in data 3 gennaio 2011. Come di consueto, nel prossimo mese di dicembre non avrà luogo l´asta Btp€i.  
   
   
EMISSIONE BOT DEL 25 NOVEMBRE 2010  
 
Roma, 24 novembre 2010 - Il Mef ha disposto per il giorno 25 novembre 2010, con regolamento 30 novembre 2010, un´asta di Bot:
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Semestrali 8.500 31.05.2011 182
È da tener presente che il 30 novembre 2010 vengono a scadere Bot per 9.350 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con richieste degli operatori espresse in termini di rendimento. Ciascuno degli operatori partecipanti alle aste può presentare fino ad un massimo di cinque richieste di acquisto. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1.500.000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez.ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 25 novembre 2010, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali, previsto in via automatica per il giorno 26 novembre 2010. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15.30 del 26 novembre 2010. La circolazione dei Bot al 15 novembre 2010 era pari a 143.917 milioni di euro, di cui 3.500 milioni di euro trimestrali, 55.945 milioni di euro semestrali e 84.472 milioni di euro annuali.
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ 25 NOVEMBRE 2010  
 
Roma, 24 novembre 2010 - Il Mef dispone, per il giorno 25 novembre 2010, con regolamento 30 novembre 2010, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon" ("Ctz"): decorrenza : 31 agosto 2010; settima tranche scadenza : 31 agosto 2012 importo nominale dell´emissione : 2.000 milioni di euro Isin : It0004634124 I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 24 novembre 2010; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 25 novembre 2010; - regolamento sottoscrizione: il giorno 30 novembre 2010. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli.  
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP 29 NOVEMBRE 2010  
 
Roma, 24 novembre 2010 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 29 novembre 2010, con regolamento 1º dicembre 2010, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi ("Ccteu"): decorrenza : 15 ottobre 2010; terza tranche scadenza : 15 ottobre 2017 tasso d´interesse semestrale lordo : tasso Euribor a sei mesi maggiorato dello 0,80%; cedola in corso, con scadenza 15 aprile 2011, pari a 1,016% . Isin : It0004652175 - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º novembre 2010; terza tranche scadenza : 1º novembre 2013 tasso d´interesse annuo lordo : 2,25% Isin : It0004653108 decorrenza : 1º settembre 2010; settima tranche scadenza : 1º marzo 2021 tasso d´interesse annuo lordo : 3,75% Isin : It0004634132 Il meccanismo di collocamento utilizzato per i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Ccteu 15.10.2010/2017 - 0,20% per i Btp 2,25% 1º.11.2010/2013 - 0,40% per i Btp 3,75% 1º.9.2010/1º.3.2021. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Ccteu scad. 15.10.2017 Btp scad. 1º.11.2013 Btp scad. 1º.3.2021
Prenotazione da parte del pubblico entro il 26 novembre 2010 26 novembre 2010 26 novembre 2010
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 29 novembre 2010 29 novembre 2010 29 novembre 2010
Regolamento sottoscrizioni 1º dicembre 2010 1º dicembre 2010 1º dicembre 2010
Dietimi d´interesse da corrispondere 47 30 91
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo non superiore: - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Ccteu 15.10.2017, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º.11.2013, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º.3.2021. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti.
 
   
   
DALLO STATUTO DEI LAVORATORI ALLO STATUTO DEI LAVORI, LA BOZZA DI RIFORMA  
 
 Roma, 24 novembre 2010 - Lo "Statuto dei lavoratori", la legge 300 del 1970, storica perché ha consentito l’effettivo ingresso nelle fabbriche dei diritti fondamentali della persona sanciti nella Costituzione, anche attraverso la promozione della presenza sindacale in azienda, oggi si può discutere, il tempo è arrivato. Il Governo, infatti, vuole proporre al Parlamento un disegno di legge delega per la redazione di un testo unico chiamato "Statuto dei lavori". Il ministro Sacconi, in una lettera inviata alle parti sociali l´11 novembre, sollecita la più attenta e vasta partecipazione e cooperazione tra le parti stesse, per la definizione del testo del disegno di legge delega. Se lo Statuto restasse rigidamente ancorato ai modelli e alle logiche della storia passata, tradirebbe la sua funzione storica che oggi è ancora attuale, cioè quella di costruire un sistema di tutele tali da consentire il pieno sviluppo della persona mediante il lavoro. L´attuale sistema normativo del diritto al lavoro non soddisfa pienamente nessuna delle due parti del contratto di lavoro. Non i lavoratori, oggi più insicuri e precari, non gli imprenditori, che ritengono il quadro legale e contrattuale dei rapporti di lavoro non coerente con la sfida competitiva imposta dalla globalizzazione e dai nuovi mercati. Il superamento delle molte criticità nel mercato del lavoro, non può più essere affidato a una concezione statualista dei rapporti di lavoro che alimenta una notevole mole di contenzioso e un sistema antagonista e conflittuale dei rapporti consolidando ed estendendo i diritti del lavoro; non solo quelli tutelati da norme inderogabili di legge, ma anche quelli di matrice promozionale che li rendono adattabili ed esigibili a una realtà in costante movimento. La delega si propone di identificare, sulla base della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali U.e., un nucleo di diritti universali e indisponibili per tutti i lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori a progetto e le monocommittenze. Le tutele non comprese tra i diritti universali saranno affidate alla contrattazione collettiva. La bozza della riforma prevede l´estensione degli ammortizzatori sociali e contempla interventi di politica attiva con particolare attenzione alla valorizzazione di percorsi formativi per competenze e in ambiente produttivo.  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: VIA LIBERO DEFINITIVO AL DECRETO SUI FABBISOGNI STANDARD  
 
 Roma, 24 novembre 2010 - Il decreto legislativo sui fabbisogni standard di regioni, province e comuni è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 18 novembre scorso. Spesa storica e fabbisogni standard, efficienza dei servizi e risparmi di spesa, è su questi parametri che nei prossimi anni si potrà valutare l´attuazione concreta del federalismo fiscale nei servizi erogati dalle amministrazioni pubbliche. Il processo di determinazione dei fabbisogni standard punta a soddisfare le esigenze dei cittadini promuovendo un uso più efficiente delle risorse pubbliche. Per valutare l´efficienza, l’efficacia e l´adeguatezza dei servizi erogati al fine di migliorarli a vantaggio di cittadini ed imprese servono però indicatori significativi. Il procedimento di individuazione di questi indicatori è affidato alla Società per gli studi di settore-Sose, con la collaborazione di altri soggetti qualificati, come l´Ifel, l´Istat e la Ragioneria dello Stato. La determinazione dei fabbisogni standard per regioni, province, comuni e città metropolitane rappresenta dunque un passaggio fondamentale nel percorso di attuazione del federalismo fiscale. L´avvio della fase transitoria per il superamento della spesa storica è prevista a partire dal 2012 e terminerà nel 2017. Il passaggio sarà graduale per gruppi di funzioni, le quali vengono individuate in via provvisoria dal decreto sui fabbisogni standard in attesa del varo della Carta delle Autonomie. Il fabbisogno standard sarà determinato con riferimento a ciascuna funzione fondamentale, ad un singolo servizio, o ad aggregati di servizi, in relazione alla natura delle singole funzioni fondamentali. La metodologia dovrà tener conto delle specificità legate ai recuperi di efficienza ottenuti attraverso le unioni di Comuni, o l´esercizio di funzioni in forma associata. In questo processo, particolare riguardo è posto nella individuazione degli obiettivi di servizio cui devono tendere le amministrazioni locali nell´esercizio delle funzioni riconducibili ai livelli essenziali delle prestazioni o alle funzioni fondamentali loro assegnate. Per esplicito richiamo del decreto, fino a nuova determinazione, dovranno essere considerati livelli essenziali quelli già fissati in base alla legislazione statale vigente. Inoltre, è nell´ambito del sistema delle decisioni di bilancio, delineato dalla legge di contabilità e finanza pubblica, che saranno definite le norme di coordinamento dinamico della finanza pubblica volte a realizzare l´obiettivo della convergenza dei costi e dei fabbisogni standard dei vari livelli di governo, nonché il percorso di convergenza degli obiettivi di servizio ai livelli essenziali delle prestazioni e alle predette funzioni fondamentali. A regime, il compito di effettuare il monitoraggio degli obiettivi di servizio sarà affidato alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica. Il provvedimento dispone che per l´individuazione dei fabbisogni standard si dovrà tener conto della spesa relativa a servizi esternalizzati o svolti in forma associata dagli enti, considerando la diversità della spesa in relazione ad ampiezza demografica e caratteristiche territoriali ed anche con particolare riferimento al livello di infrastrutturazione del territorio. Infine, nel decreto si precisa che eventuali economie, realizzate dall´ente locale tra la spesa effettiva ed il fabbisogno standard, siano acquisite al bilancio dell´ente. Nel decreto è stata poi introdotta anche una clausola di non applicabilità agli enti locali appartenenti ai territori delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano. Il testo del provvedimento recepisce le osservazioni formulate dalle Commissioni parlamentari (Bilancio e Commissione parlamentare per l´attuazione del federalismo fiscale). Sul testo del provvedimento è stata sancita una intesa in sede di Conferenza unificata in data 29 luglio 2010.  
   
   
FORMIGONI: FONDAZIONI BANCARIE NELL´ACCORDO COMPETITIVITÀ A PAVIA RILANCIATA LA COLLABORAZIONE CON CAMERE COMMERCIO SU FEDERALISMO LOMBARDIA GIÀ PRONTA, NESSUN SCHIAFFO AD ALTRI  
 
Pavia, 24 novembre 2010 - "Un ruolo centrale e assolutamente fondamentale per le nostre politiche alle imprese rimarrà l´Accordo di programma sulla competitività. È uno strumento adeguato e, anche per questo, potrebbe aprirsi a partnership importanti quali ad esempio le fondazioni bancarie". Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, partecipa a Pavia alle settime Assise camerali della Lombardia e lancia un´idea accolta molto favorevolmente dagli imprenditori. "È un assist davvero importante che non ci aspettavamo" commenta pubblicamente ed entusiasticamente il presidente di Unioncamere Lombardia, Francesco Bettoni, che scherzando conclude: "Questa apertura fatta da Formigoni ha fatto uscire oggi il sole a Pavia". Il Rilancio Della Partnership Regionale - Formigoni dunque arriva a Pavia per rilanciare la collaborazione tra la Regione e le 12 Camere di commercio. Lo fa a 24 ore dagli Stati generali di Confindustria Lombardia di Cernobbio a cui ha partecipato come relatore. "Il contesto della manovra finanziaria - dice nella splendida cornice cinquecentesca del Collegio Borromeo - impone un riorientamento dell´Accordo di programma sulla competitività, della convenzione sull´artigianato e di tutte le misure tradizionalmente sostenute con le risorse del Fondo unico per le imprese. Il nostro orientamento è quello di dare maggiore risalto alle politiche di supporto al credito, focalizzando la collaborazione sulle misure di internazionalizzazione, di innovazione, di aggregazione per le pmi e sui progetti di semplificazione, mantenendo l´attenzione alle piccole imprese secondo i principi dello Small Business Act". Le Due Novità Sulla Semplificazione - Il titolo delle Assise camerali pavesi è "Semplificazione: una leva per la competitività" e Formigoni interviene per annunciare una serie di novità: dopo il processo regionale di semplificazione normativo e amministrativo (con un disboscamento da 412 leggi a 60 normative portanti) "sottoscriveremo a breve un Protocollo di intesa finalizzato all´attuazione in Lombardia delle recenti normative in materia di semplificazione e per il riordino della disciplina sullo sportello unico delle attività produttive". La Regione promuoverà la rete degli sportelli unici attraverso nuove strumentazioni tecnologiche e modelli organizzativi: l´obiettivo concreto e realizzabile è quello di "coinvolgere in un´unica procedura tutti gli enti responsabili dell´iter di autorizzazione per avviare o modificare un´attività produttiva". Tutto questo permetterà al cittadino o al professionista, annuncia Formigoni, "di risolvere nell´arco di due ore ciò che fino a ora richiede anche settimane di attesa, confermando che i sistemi informativi di Regione Lombardia e delle Camere di commercio possono far risparmiare tempo alle imprese e garantire efficienza alla pubblica amministrazione". L´attuazione Del Federalismo - Non è solo sulla competitività e sulla semplificazione che Formigoni si confronta con le 12 Camere di commercio della Lombardia. Tema caldo è quello del federalismo per il quale ieri, davanti a Formigoni, il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha chiesto che chi è pronto possa partire prima degli altri: "Stare fermi - ha notato Marcegaglia - è una politica suicida per tutti quanti". "Noi siamo pronti e lo abbiamo chiesto al Governo Prodi e al Governo Berlusconi in base all´articolo 116 della Costituzione - dice oggi Formigoni -. Il federalismo regionale differenziato, il cui parla la Costituzione, non è affatto uno schiaffo ad altre Regione ma una possibilità consegnata a ciascuna Regione".  
   
   
´ZERO BUROCRAZIA´ , LOMBARDIA: PER LE IMPRESE BANDI SEMPLIFICATI  
 
Milano, 24 novembre 2010 "C´è una significativa sproporzione tra le condizioni teoriche e la pratica quotidiana per quanto riguarda la semplificazione in tutto il Paese. Quando si tratta di questi temi nelle strutture pubbliche si crea una totale chiusura per la salvaguardia del potere". Lo ha detto Andrea Gibelli, vicepresidente della Regione Lombardia e assessore all´Industria e all´Artigianato, nel corso del convengo "Semplificazione: una leva per la competitività" svoltosi nell´ambito delle Assise degli amministratori camerali della Lombardia . "Con Regione Lombardia - ha proseguito Gibelli - il rapporto su questo tema è molto più semplice. La Lombardia ha fatto molto. Ha creato un assessorato che accetta la sfida della semplificazione e che sta lavorando su questo. Non solo, è stato costituito un tavolo regionale dal tema ´Zero burocrazia´ con il presidente, su cui ogni assessore porta le sue iniziative". "Per quanto riguarda il mio assessorato, quello dell´Industria e dell´Artigianato - ha aggiunto Gibelli - si sta lavorando sull´accessibilità dei tempi e dei modi sui bandi che finanziano le attività imprenditoriali: modi che devono essere i più semplici possibili per l´utenza. Misure facilmente riconoscibili con Regione Lombardia che deve accompagnare ogni impresa". Il vicepresidente Gibelli è tornato a parlare anche di un tema fondamentale quello dello small business act. "I processi amministrativi - ha sottolineato - devono essere rivisti e pensati proprio sui piccoli e medi imprenditori". "Quello che mi chiedono le aziende - ha concluso Gibelli ricordando gli incontri avuti nel corso dell´Assessorato Itinerante - sono regole certe e sburocratizzazione. Non possiamo permetterci che un´azienda, in fase di start up, debba spendere oltre 5.000 euro. Non è accettabile che un´impresa partendo da zero debba avere già questo esborso".  
   
   
EXPO, FORMIGONI: MILANO NON DELUDERÀ, E´ CERTO  
 
Milano, 24 novembre 2010 - "Da oggi Expo 2015 è ufficialmente e definitivamente attribuito a Milano. E´ un giorno di grande gioia e di grande responsabilità; il vero conto alla rovescia parte da oggi. Ne sono sicuro: Milano non deluderà". E´ il commento di ieri del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, dopo il via libera del Bie alla registrazione ufficiale di Milano come sede dell´Esposizione Universale del 2015.  
   
   
SARDEGNA: LE RISORSE A DISPOSIZIONE CONSENTONO INTERVENTI DECISI PER SVILUPPO E LAVORO  
 
Cagliari, 24 Novembre 2010 - "Stiamo lavorando senza polemiche e con determinazione. Ieri mattina sono state elencate le somme destinate a interventi per lo sviluppo, la povertà e il lavoro. Il dettaglio è facilmente leggibile nella Legge Finanziaria. Si tratta di 100 milioni per infrastrutture e sviluppo, 65 milioni per povertà e altri interventi, 65 milioni per la disoccupazione, 52 milioni per l´agricoltura, 95 milioni per spese correnti, 50 milioni per investimenti, 200 milioni in 4 anni per il Piano straordinario per il lavoro". E´ quanto affermato dall´assessore della Programmazione e vice presidente della Regione Sardegna, Giorgio La Spisa, replicando alle dichiarazioni dell’onorevole Luciano Uras. "Le risorse che abbiamo a disposizione - riprende - pur essendo limitate a seguito della diminuzione del gettito fiscale, consentono di intervenire con decisione a favore delle politiche per lo sviluppo e per il lavoro". "Così come a Roma le forze politiche trovano un accordo per garantire l’approvazione della legge di Stabilità - conclude La Spisa - analogamente tutte le regioni hanno l’obbligo di trovare una sintesi per approvare, entro l’anno, le proprie leggi di bilancio".  
   
   
SICILIA, FINANZIARIA: DA COMMISSIONE ARS OK A NORME SU AUTONOMIE LOCALI  
 
Palermo, 24 novembre 2010 - Via libera della Commissione "Affari istituzionali" dell´Assemblea regionale siciliana al bilancio 2011/2013 e alla legge di stabilita´ per il 2011. Il parere positivo riguarda esclusivamente gli articoli di competenza delle Autonomie locali, ovvero le norme contenute nel titolo Iii (articoli dall´8 al 12) del disegno di legge. L´ok della Commissione e´ dipeso anche dall´impegno preso dall´assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, che si fara´ portavoce, in occasione della prossima giunta regionale, di un´iniziativa volta a delineare strategie atte ad un´azione correttiva dei tagli e all´individuazione di misure compensative dei tagli stessi. "Sono fiduciosa, anche alle luce delle odierne dichiarazioni del collega Armao - afferma la Chinnici - che troveremo una soluzione che, pur rispettando una politica di rigore dovuta all´attuale situazione economica, non sia oltremodo penalizzante nei confronti degli enti locali. In assessorato stiamo gia´ lavorando all´individuazione di azioni e strumenti affinche´ gli enti locali diano avvio a percorsi virtuosi tendenti concretamente a un riequilibrio economico-finanziario stabile".  
   
   
GIUNTA FVG: APPROVATE MODIFICHE A STATUTO FRIULIA  
 
 Trieste, 24 novembre 2010 - La giunta regionale, riunita in seduta straordinaria a Trieste, ha approvato su proposta dell´assessore al patrimonio Sandra Savino alcune modifiche allo Statuto di Friulia spa. Il provvedimento fa seguito a quanto disposto dalle normative regionali in materia, approvate la scorsa primavera, che prevedono di trasformare il modello di governance della finanziaria, passando da quello di tipo "dualistico", caratterizzato dalla presenza di un Consiglio di Sorveglianza e di un Consiglio di Gestione, ad un modello "tradizionale", con un Consiglio di Amministrazione, quale organo amministrativo formato da sette componenti, e un Collegio sindacale, quale organo di controllo. Di fatto la principale novità consiste nella scomparsa della figura dell´Amministratore delegato e dei condirettori. Friulia avrà solo un presidente ed un direttore generale. Sarà a discrezione del Cda la nomina di un eventuale vicepresidente. Su queste modifiche la Giunta regionale ha raccolto l´intesa della maggior parte dei soci privati di Friulia. "Il nuovo modello di governance - sottolinea l´assessore Savino - va nel segno della semplificazione, dello snellimento dell´apparato e del contenimento dei costi e vuol quindi rappresentare un ulteriore segnale di efficienza e funzionalità in questa fase di difficile congiuntura economica". Nelle prossime settimane sarà convocata un´assemblea straordinaria dei soci di Friulia, per ratificare le modifiche statutarie. Questo passo consentirà di convocare per il 20 dicembre prossimo l´assemblea ordinaria, che procederà alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione.  
   
   
PERSONALE REGIONE SARDEGNA: DDL GIUNTA PER RICONOSCIMENTO PROGRESSIONI CARRIERA  
 
Cagliari, 24 Novembre 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione Mario Floris, ha approvato il disegno di legge che destina oltre 8 milioni di euro per le progressioni professionali dei dipendenti dell’amministrazione, degli enti e delle agenzie regionali. In particolare il Ddl, frutto di una proficua fase di concertazione con le organizzazioni sindacali del comparto regione, autorizza in via straordinaria l’erogazione di risorse, già previste in bilancio, che garantiscano al personale regionale il riconoscimento economico della carriera. "In linea con l’orientamento della Giunta regionale di aprire una nuova stagione di motivazione e dialogo con i propri dipendenti e le parti sociali - ha spiegato l’assessore Floris - il provvedimento va visto nell’ottica di una piena valorizzazione delle risorse umane, riconoscendone professionalità, competenze e conoscenze acquisite nel corso dell’attività lavorativa". "In considerazione dell’entrata in vigore delle disposizioni del decreto Brunetta che, dal primo gennaio 2011, impongono il blocco della contrattazione per il prossimo triennio - ha sottolineato l’esponente dell’esecutivo Cappellacci - il provvedimento rappresenta, al momento, l’unica strada percorribile affinché i dipendenti possano conseguire un livello retributivo superiore all’interno delle categorie di appartenenza. Il disegno di legge non intende certamente aggirare le disposizioni ministeriali, quanto tradurre operativamente la normativa sulle progressioni prevista dai precedenti contratti nazionali di lavoro". L´assessore Floris ha però posto l’accento sulla necessità di dare il via libera definitivo al provvedimento entro il prossimo 31 dicembre, lanciando anche un appello al Consiglio Regionale per un immediato esame del testo in 1^ Commissione. "Sono convinto che il Consiglio regionale dimostrerà sensibilità e responsabilità nel voler accordare una corsia preferenziale a un provvedimento molto atteso - ha affermato Floris - e, per questa ragione, risulta quanto mai urgente ripristinare la piena operatività dell’organismo consiliare con la nomina del suo presidente".  
   
   
MALTEMPO IN VENETO. ZAIA: 293 COMUNI COINVOLTI, UN MILIARDO DI DANNI. FARE PRESTO, USARE IL 45501  
 
 Venezia, 24 novembre 2010 - Sono 293 i Comuni del Veneto coinvolti nell’alluvione iniziata il 31 ottobre scorso e proseguita nei giorni successivi, che ha inondato circa 140 ettari di territorio. Il dato è stato ufficializzato ieri dal presidente della Regione Luca Zaia, Commissario per l’emergenza, nel corso dell’ incontro con la stampa al termine della seduta di giunta. “Il numero è riferito ai Comuni che hanno chiesto risarcimenti, la cui entità varia dai 20 mila ai 12 milioni di euro. I danni, al 98 per cento della conta, assommano a un miliardo – ha aggiunto Zaia – e probabilmente si arriverà ad un totale di un miliardo 200 milioni. Entro domani completeremo e manderemo a Roma l’elenco delle imprese alluvionate, che sono parecchie migliaia. “Il fatto che il numero dei Comuni interessati sia passato da 131 dei primi giorni ai 293 – ha aggiunto Zaia – dipende dal fatto che tante sono state le richieste presentate dai sindaci, tutte legittime, anche se questo non significa che tutti siano stati danneggiati nella stessa maniera: ci sono Comuni che hanno avuto materiale spiaggiato e altri dove centinaia di abitazioni e imprese sono rimaste sotto due metri d’acqua per giorni. Per questo stabiliremo tre fasce di priorità attraverso un censimento molto puntuale, ‘chirurgico’ e magari antipatico, ma necessario”. L’operazione servirà anche per delimitare le aree e le aziende per le quali richiedere il posticipo del pagamento dell’acconto Irpef in scadenza. L’ordinanza governativa che nomina il commissario per l’emergenza è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale sabato scorso. “Da quella data partono i 45 giorni entro i quali vogliamo dare alle famiglie e alle imprese danneggiate un acconto per compensare i danni: faremo presto, faremo bene – ha detto Zaia – e daremo un esempio di come si può affrontare in maniera davvero diversa una situazione così grave”. “Ringrazio i sindaci – ha aggiunto il presidente del Veneto – che si sono tutti messi a disposizione, al di sopra di ogni colorazione politica, dimostrando cosa significa fare comunità. Ringrazio i cittadini che ci stanno aiutando con contributi in denaro e invito sempre tutti a versare due euro di solidarietà mandando un sms al 45501. Ringrazio infine le aziende, tantissime, che si sono attivate mettendo a disposizione beni in natura, come l’Electrolux che si è resa disponibile a fornire 500 elettrodomestici; la Regione Lombardia ci farà avere mobili nuovi messi a disposizione dalla sue aziende. L’asta per vendere il tartufo regalatoci dal piemontese Bertoletto che ha fruttato 12.500 euro e vi ha partecipato anche “Marco”, il cinese amico del Veneto, che ha mancato di poco l’obiettivo offrendo 10.500 euro”. La raccolta in denaro attraverso il 45501 e il conto corrente Unicredit spa Iban It62d0200802017000101116078 è arrivata intanto a oltre 2 milioni 207 mila euro, dei quali 1.585.324 mediante gli sms e 622.087 tramite conto corrente. 2 euro per il Veneto: sms 45501. Conto Corrente Solidarietà: Unicredit Spa – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – Codice Iban: It62d0200802017000101116078; codice Bic Swift Uncritm1vf2  
   
   
IMMIGRAZIONE: PRESENTATI IN UMBRIA CORSI PER CONOSCENZA LINGUA, CULTURA, EDUCAZIONE CIVICA ITALIANA  
 
Perugia, 24 novembre 2010 – Favorire tra gli stranieri regolarmente residenti in Umbria l’apprendimento della lingua e della cultura italiana e, allo stesso tempo, dare ai precari della scuola un’opportunità di lavoro: si muovono su questi due fronti gli interventi e le azioni della Regione Umbria finalizzati a favorire e promuovere la diffusione della conoscenza della lingua, della cultura e dell’educazione civica italiana tra i cittadini extracomunitari. Ieri a Perugia, i contenuti degli interventi che prenderanno il via a partire da gennaio, sono stati illustrati dalla vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari. All’incontro con la stampa erano presenti il prorettore dell’Università per Stranieri, Marco Impagliazzo, la professoressa Rossana Neglia per l’Ufficio scolastico regionale, rappresentanti degli otto centri territoriali permanenti (Ctp – Eda) presenti in Umbria ai quali con l’Università per Stranieri è affidata la realizzazione delle azioni. “La Regione Umbria ha tra i suoi scopi istituzionali quello di promuovere l’inclusione degli stranieri regolarmente residenti nel territorio regionale per favorire pari condizioni di accesso al sapere – ha spiegato l’assessore Casciari – In questo contesto è riconosciuta molta importanza alle azioni rivolte a favorire la diffusione della lingua e della cultura italiana ritenuta un passaggio essenziale per l’inserimento nella comunità”. “Di conseguenza – ha aggiunto Casciari - la partecipazione a corsi gratuiti di lingua e cultura italiana, consente allo straniero di prendere parte più facilmente alla vita economica, sociale e culturale della società di accoglienza. Tutto ciò è stato evidenziato nell’atto di indirizzo del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sulle priorità per l’anno 2010, nel quale si prevede che il Ministero stesso, in collaborazione con le organizzazioni della società civile e le altre istituzioni competenti, dovrà favorire l’apprendimento della lingua italiana ed una corretta conoscenza della cultura e dell’ordinamento italiani da parte degli stranieri soggiornanti in Italia. Inoltre, con la previsione dell’entrata in vigore del Regolamento concernente la disciplina dell’accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato, che dovrà essere sottoscritto da parte dello straniero contestualmente alla presentazione della domanda di rilascio del permesso di soggiorno, lo straniero avrà l’obbligo di acquisire un livello (A2) (medio-basso), di conoscenza della lingua italiana parlata e scritta”. La vicepresidente ha anche ricordato che dal mese di dicembre in base al decreto del 4 giugno 2010, per i soggiornanti di lungo periodo (Ce) per il permesso di soggiorno sarà obbligatoria la certificazione della lingua italiana. Durante l’incontro è stato detto che, in seguito all’Accordo tra Regione Umbria e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sottoscritto il 17 dicembre 2009, sono state assegnate dal Ministero alla Regione Umbria risorse pari a 180mila129 euro che andranno a finanziare un programma di interventi finalizzati alla diffusione della conoscenza della lingua italiana e destinato ai cittadini extracomunitari, minori a partire da 16 anni e adulti, regolarmente presenti in Italia. L’azione messa a punto dalla Regione Umbria prevede la realizzazione di 2 corsi (per un totale di 18), alcuni di 60 e altri di 80 ore, da attivare in ognuno degli otto centri territoriali permanenti (Ctp – Eda) presenti in Umbria, Città di Castello, Gualdo Tadino, Perugia, Foligno, Spoleto, Terni, Narni, Orvietano Alleronese. Inoltre, è stata coinvolta in modo diretto l’Università per Stranieri di Perugia alla quale è stata affidata la realizzazione di 2 corsi di lingua e cultura italiana per l’acquisizione di conoscenza dei diritti e dei doveri di cittadinanza da parte dei cittadini immigrati e la certificazione gratuita, come del resto tutti i corsi, dell’aquisizione della lingua italiana di tutti i partecipanti ai corsi. Tutti i corsi saranno organizzati in modo da conciliare la frequenza agli stessi con i tempi di lavoro e di cura familiare dei soggetti a cui sono destinati, predisponendo anche servizi complementari, come babysitter o trasporto. Le classi prevedono un limite minimo di 15 partecipanti ed è prevista, in caso di numero elevato di richieste, la creazione di una lista di attesa. L’attività di coordinamento è affidata al centro di formazione e studi Villa Montesca di Città di Castello che si occuperà della divulgazione di tutte le notizie relative ai corsi che saranno diffuse tramite materiale informativo che verrà distrubuito sul territorio regionale, in particolare nelle sedi dei Cpt, tramite affissioni. “La Giunta regionale per realizzare l’azione relativa alla divulgazione della cultura e della lingua italiana ha deciso di utilizzare le risorse tenendo conto anche della ‘crisi occupazionale’ che investe il mondo della scuola – ha detto la vicepresidente, Carla Casciari - con particolare riferimento ai molti precari che, anche in questo anno scolastico, non hanno trovato possibilità di impiego rispetto alle nomine annuali effettuate dalla Direzione Scolastica Regionale a causa dei tagli finanziari del Governo. Per tale motivo è stato disposto che l’individuazione dei docenti per le discipline e le materie dei corsi deve avvenire mediante l’utilizzo di personale interno o assunto contrattualmente, in possesso delle competenze specifiche e che, per questa ulteriore forma di assunzione, gli Istituti scolastici sedi di Cpt dovranno riferirsi alle norme, applicabili ai lavoratori precari della scuola e cioè gli Elenchi provinciali del personale docente, educativo ed Ata ai fini del conferimento di supplenze temporanee, con precedenza assoluta rispetto al personale inserito nelle graduatorie di circolo e di istituto”. Nel corso dell’incontro la vicepresidente ha anche ricordato che “per garantire opportunità di lavoro ai precari della scuola la Giunta regionale ha approvato un avviso pubblico che prevede uno stanziamento di 300mila euro per interventi finalizzati all’integrazione e al potenziamento del sistema dei servizi di istruzione nell’anno scolastico 2010-2011”. Il prorettore dell’Università per Stranieri ha posto l’accento sull’importanza della frequenza dei corsi anche alla luce dell’entrata in vigore dell’accordo di integrazione che lega il permesso di soggiorno in Italia alla certificazione della conoscenza della lingua italiana. La professoressa Neglia dell’Ufficio scolastico regionale ha evidenziato la grande attenzione del mondo della scuola verso iniziative finalizzate all’inserimento reale dei cittadini stranieri, in particolare delle nuove generazioni.  
   
   
CAMPANIA: TRENT´ANNI DAL SISMA, MESSAGGIO DEL PRESIDENTE CALDORO  
 
 Napoli, 24 novembre 2010 - Il presidente della Regione Stefano Caldoro, in occasione del trentesimo anniversario dal sisma che devastò gran parte del territorio della Campania, ha diffuso il seguente messaggio ai cittadini colpiti: "Quel tragico giorno resta scolpito nella memoria di tutti noi. "A nome di tutta la Giunta rinnovo alle comunità che furono colpite la più convinta vicinanza. "Non dimenticheremo mai la generosità e la solidarietà che venne in soccorso all´Alta Irpinia e alla Campania da tutto il Paese. "Nel trentesimo anniversario di quel drammatico giorno, è opportuno sottolineare l´impegno di tutte le Istituzioni volto a non cancellare quei momenti. Un impegno che deve rappresentare lo stimolo a mettere in campo le misure necessarie per limitare gli effetti che tali sciagure producono sulle persone e sul territorio. "Siamo impegnati come Regione a fare sempre di più sul piano della prevenzione e della messa in sicurezza del territorio, affinchè sia sempre massima l´attenzione".  
   
   
BASILICATA, TERREMOTO, TRENT’ANNI DOPO: L’INTERVENTO DI DE FILIPPO QUELLA FU L’ULTIMA MOBILITAZIONE POPOLARE NEL NOME DELL’UNITÀ NAZIONALE  
 
Potenza, 24 novembre 2010 - “Ci lasciamo oggi trent’anni di storia difficile alle spalle. Ma un po’ la Basilicata è abituata alle sfide ardue e a volte impossibili. Perché lì dove c’è il pericolo finiscono per emergere anche le condizioni per conquistare la salvezza. Il sisma distrusse vite, alterò la geografia dei luoghi, stravolse modelli sociali, suscitò grandi speranze e produsse, in qualche circostanza, laceranti delusioni. Eppure quelli furono i giorni del volontariato e della solidarietà. Migliaia di giovani accorsero dal Nord nel profondo Sud per sostituirsi in quei primi giorni del dopo terremoto ad una macchina dei soccorsi impacciata, se non addirittura impotente, come riconobbe in un accorato appello televisivo lo stesso Presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Li chiamarono gli angeli del terremoto. In un Paese ormai diventato poli-anarchico, dove sempre più incalzanti sono i tentativi di dividere l’Italia, quella fu l’ultima mobilitazione popolare nel nome dell’unità nazionale. Ogni centro raso al suolo ha avuto il suo villaggio trentino, la sua piazza lombarda o veneta, la mensa emiliana: tutti segni concreti di una solidarietà operativa. Ha un alto valore civile l’invito che oggi rivolgiamo ai volontari dell’80 a ritornare nei centri del cratere per vedere di persona quello che sono oggi quei paesi. Perché 30 anni dopo abbiamo provato almeno a cambiare sanando antichi svantaggi, mostrando dignità, restando Italia, senza mai contrapporci ai luoghi meglio sviluppati del Paese”.  
   
   
I RISULTATI DEL PROGETTO “DONNE AL LAVORO IN RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO TECNOLOGICO” CONSIGLIERE DI PARITÀ DELLA PROVINCIA DI MILANO E AFOL MILANO, INSIEME IN FAVORE DELL’OCCUPAZIONE FEMMINILE IN AMBITO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO  
 
 Milano, 24 novembre 2010. Si è svolta lunedì 22 novembre, presso il Politecnico di Milano, la conferenza finale del progetto “Donne al lavoro in ricerca scientifica e sviluppo tecnologico”, promosso dalle Consigliere di Parità della Provincia di Milano e realizzato in collaborazione con Afol Milano, Agenzia per la formazione, l’orientamento e il lavoro della Provincia di Milano. Obiettivi del progetto, avviato lo scorso anno, la promozione di una nuova sensibilità in tema di accesso femminile alle professioni di ricerca e sviluppo tecnologico e di un conseguente maggiore impegno delle donne in aree di studio e di lavoro tradizionalmente maschili. Ad aprire i lavori della conferenza il Presidente della Provincia di Milano On. Guido Podestà, il Direttore Generale del Politecnico di Milano Graziano Dragoni e il Presidente di Afol Milano Peppino Falvo. “L’incontro di lunedì – sottolinea Falvo – è la dimostrazione di come, quando nelle istituzioni esiste una volontà forte e reale, sia possibile conseguire risultati importanti, concreti e tangibili anche in materia di occupazione femminile. Un ambito verso il quale, nella sua vocazione formativa e professionale, Afol Milano ha sempre dimostrato particolare sensibilità e attenzione, attraverso la realizzazione di progetti e azioni di sistema per promuovere e valorizzare la rappresentatività della donna nel mondo del lavoro”. In particolare, il progetto è stato sviluppato in tre specifici campi di intervento: Ict, Biotecnologie ed Energia. Le aree territoriali interessate sono state quelle delle province di Milano e di Monza e Brianza, tra le più avanzate in Europa sia per tassi di occupazione femminile sia per l’alto o altissimo grado raggiunto negli ambiti della ricerca e dello sviluppo tecnologico. “Una posizione di avanguardia alla quale, ad oggi – spiegano le Consigliere di Parità - non corrisponde una percentuale proporzionata e significativa di donne laureate attive nell’ambito del progresso scientifico e dell’avanzamento della ricerca”. Cinque i pilastri del progetto: l’attuazione di indagini conoscitive volte a “mappare” la situazione attuale, l’erogazione di 12 borse lavoro del valore di 10mila euro ciascuna, l’erogazione di 3 borse in favore dell’ imprenditoria femminile in start up, la creazione di una rete di contatti per mettere in comunicazione il settore pubblico con quello privato, il mondo della formazione con quello del lavoro nei differenti ambiti del progetto e la comunicazione, declinatasi in attività di orientamento e di diffusione del progetto stesso. “Auspico – conclude Falvo – che questo progetto funga da stimolo e modello virtuoso sia per il settore pubblico che per il privato e che anche dopo la conferenza odierna i riflettori continuino ad essere accesi sulle tematiche relative alle pari opportunità nel mondo del lavoro. Afol Milano continuerà nel suo impegno”.  
   
   
IMPRENDITORIA FEMMINILE, SEMINARIO DELLA CCIAA MATERA  
 
Matera, 24 novembre 2010 - Funzionamento, organizzazione e gestione della realtà imprenditoriale saranno approfonditi a Matera nel corso del seminario formativo sul tema “ L’azienda e la sua organizzazione’, in programma giovedì 25 novembre, con inizio alle 9.30, presso la sala convegni della Camera di commercio. L’iniziativa, promossa dal Comitato provinciale per l’imprenditoria femminile e organizzata dall’azienda speciale Cesp, prevede gli interventi del presidente del Comitato Chiara Giannatelli e dell’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata Rosa Gentile, La giornata di studi sarà condotta Vito Innocenzo Flores, esperto di settore, che illustrerà gli aspetti organizzativi del promuovere e gestire una impresa. Gli aspetti. “ Il seminario – ha detto Chiara Giannatelli, presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile presso la Camera di commercio di Matera – continua il percorso avviato con il precedente approfondimento sulle problematiche fiscali e contabili delle piccole e medie imprese. Con la conoscenza degli aspetti organizzativi si passa alla visione di insieme della gestione di una azienda, che fa leva sulle capacità e sull’uso ottimale delle risorse umane oltre che sull’innovazione per stare al passo con i tempi e per affrontare con professionalità e fiducia la sfida dei mercati. E’ un percorso che intendiamo approfondire tenendo conto degli stimoli, che verranno dalle imprenditrici e da quante si apprestano a diventarlo’’.