Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 25 Settembre 2012
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: UNIONE BANCARIA, VIGILANZA SUI MERCATI FINANZIARI, PREMIO SACHAROV  
 
Strasburgo, 25 settembre 2012 - L´integrazione economica e il funzionamento del mercato dell´Ue domineranno i dibattiti nelle commissioni parlamentari di questa settimana. I membri della commissione agli Affari economici si confronteranno sulla creazione di un´unione bancaria e sulla lotta alla manipolazione dei mercati. La lotta alla corruzione e alle frodi sarà discussa nella commissione alla Criminalità. I finalisti del premio Sacharov 2012 saranno annunciati ufficialmente. La commissione agli Affari economici e monetari inizierà mercoledì 26 settembre le discussioni relative al piano di vigilanza sul sistema bancario presentato la scorsa settimana dal commissario Michel Barnier. Mercoledì, la commissione agli Affari economici voterà anche la direttiva sui servizi finanziari. L´obiettivo è di intensificare la protezione per gli investitori, l´integrazione e la vigilanza sui mercati finanziari. Lunedì 24 settembre, i membri della commissione agli Affari economici incontreranno gli esperti in materia finanziaria, come Gary Gensler, e i commissari Barnier e Almunia. Due sessioni per discutere una migliore gestione delle banche, evitare la manipolazione dei mercati, ristabilire la fiducia dopo lo scandalo Libor (tasso interbancario di offerta sulla piazza di Londra) e Euribor (tasso interbancario in euro). Anche la commissione speciale alla Criminalità organizzata si riunisce lunedì. I deputati e gli esperti si confronteranno su come combattere la corruzione e le frodi che colpiscono gli interessi finanziari dell´Ue. Martedì, la commissione al Mercato interno voterà una risoluzione sulle misure per migliorare la situazione dei cittadini all´interno del mercato unico (es. Apertura di un conto in banca, riconoscimento di qualifiche professionali, assicurazione sanitaria o registrazione di una macchina). Premio Sacharov 2012 - Il 25 settembre i cinque finalisti del premio per la libertà di pensiero saranno ufficialmente presentati durante una riunione tra commissione dagli Affari esteri, Sviluppo e Diritti umani. Il vincitore del premio Sacharov sarà annunciato il 12 dicembre.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO A PARTECIPA ALLE RIUNIONI DELL´ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE  
 
Strasburgo, 25 settembre 2012 - Per la prima volta il Parlamento europeo sarà rappresentato in apertura dell´Assemblea generale dell´Onu Martedì prossimo a New York. Mercoledì 26 settembre, infatti, il suo vice-presidente Othmar Karas lo rappresenterà in una riunione ad alto livello sullo stato di diritto. Nella delegazione dell´Ue, dal 24 al 27 settembre, è rappresentato anche il Parlamento insieme con la Commissione europea e il Consiglio. Dimensione democratica - L´inclusione del Parlamento nella delegazione ufficiale dell´Unione europea "dimostra l´impegno onesto dei capi di Stato e di governo di democratizzazione e parlamentarizzazione dell´Unione europea", ha dichiarato il vicepresidente Karas, che è responsabile per i rapporti con le istituzioni internazionali. "Se vogliamo davvero rendere l´Unione europea non è solo un progetto dei governi, ma dei cittadini, quindi il Parlamento europeo, che è camera dei cittadini, deve essere coinvolto in tutte le decisioni dell´Unione europea. Nell´ue e altrove, vediamo che tradizionale diritto internazionale sta raggiungendo i suoi limiti. In un mondo sempre più interconnesso, le decisioni sempre più transnazionali sono necessarie. Questo numero crescente di decisioni non possono essere prese senza legittimazione democratica ", ha aggiunto La delegazione ufficiale dell´Ue comprenderà anche presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso, e l´Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Catherine Ashton. La riunione Ipu parlamentare si svolge il Mercoledì, 26 settembre, 03:00-06:00 in Sala Conferenze 3 al Temporary Palazzo Prato Nord (Tnlb) della sede centrale delle Nazioni Unite a New York (ingresso al 1 ° Avenue e 47th Street).  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: IL FUTURO DELL´UNIONE ECONOMICA E MONETARIA PUÒ INIZIARE ORA CON AFFARI ECONOMICI E MONETARI  
 
 Strasburgo, 25 settembre 2012 - Un forte connubio economico e monetario in futuro richiederà modifiche al trattato, ma per il breve termine, l´Ue ha già alcuni strumenti in atto per affrontare la crisi, a condizione che i suoi Stati membri adempiano ai loro impegni, dice un progetto di relazione sulla creazione di un genuino Uem, presentato al Comitato economico e monetari Giovedi scorso. Il testo invita inoltre la Commissione europea a presentare un pacchetto di proposte legislative al più presto. Il testo, scritto da Marianne Thyssen (Ppe, Be), è visto come una reazione al lavoro dalla forza lavoro Herman Van Rompuy sullo stesso argomento. Poiché il Parlamento è ora direttamente coinvolto nei lavori di questa task force, il progetto di relazione Thyssen, in ultima analisi fanno parte del mandato per i negoziatori Mep. Costruire il futuro, adesso - Anche se il progetto di relazione chiede varie misure a lungo termine per rafforzare la Uem, come ad esempio l´emissione di debito comune, il coordinamento fiscale, più forte Affari economici e monetari Commissario, e cambiamenti istituzionali, si pone anche l´accento sul presente. Realizzazione degli impegni e un buon pacchetto legislativo può già andare un lungo cammino, sostiene il testo. Sottolineando la necessità di fare di più con la configurazione attuale, la signora Thyssen ha detto: "Quando si raggiunge un accordo, gli Stati membri devono andare a spiegare ai propri cittadini e poi attuarlo". Il testo continua a chiedere alla Commissione di presentare un pacchetto legislativo più forti tra cui accordi semestre europeo, la cooperazione rafforzata in materia di tassazione, le regole per migliorare la trasparenza e la responsabilità, un bilancio centrale dell´Ue finanziato da risorse proprie, e la legislazione aggiornata sulla garanzia dei depositi bancari e crisi risoluzione. Il deputato socialista Liem Hoang Ngoc (Fr), premuto per più porre l´accento sulle anche includervi gli impegni del patto di crescita nel diritto Ue, mentre Marisa Matias (Gue / Ngl, Pt), ha sostenuto che così com´era, il testo fatto troppo affidamento su "dure condizioni, che non avrebbe mai potuto essere rispettate". Cittadini a bordo - La necessità di legittimità democratica e la responsabilità delle nuove competenze da trasferire verso l´Ue è stato sottolineato sia nella discussione e nel progetto di testo. Tutte le nuove autorità che saranno definite e nuove competenze devono essere sufficientemente responsabili, dice il testo. Principali documenti interni del Consiglio deve inoltre essere trasmesse al Parlamento e la troika dovrebbe essere tenuto a riferire regolarmente al Parlamento e contribuisce alle sue udienze. L´importanza di vincere il sostegno pubblico per la nuova forma presa Ue ha sottolineato regolarmente. "La gente non si ha intenzione di acquistare un più grande dell´Ue senza responsabilità democratica e francamente io non li biasimo", ha dichiarato Philippe Lamberts (Verdi, Be). "La questione della legittimità democratica non è un elemento in più. Abbiamo bisogno del sostegno pubblico per questo", ha convenuto liberale Sophie Int´veld (Nl). Ivo Strejček (Ecr, Cz), d´altra parte ha sostenuto che una più centralizzata Ue non era l´unica opzione. Union Banking - La questione della Union Banking, che è indissolubilmente legata al futuro dell´Uem e della sua governance, è anche una caratteristica importante del testo del progetto, ed è stata a lungo dibattuta dagli eurodeputati. Mercoledì scorso, il tema sindacato bancario dominato la maggior parte delle discussioni del comitato di progetto di legge in materia di risoluzione delle crisi bancarie e di un incontro con i tre presidenti delle autorità europee di vigilanza finanziaria. Altro su queste discussioni i link a destra.  
   
   
I SINDACI UE E CINESI IMPEGNATI SULLE CITTÀ SOSTENIBILI  
 
Bruxelles, 25 settembre, 2012 - I sindaci di tutta l´Unione europea e la Cina hanno firmato il 20 settembre un accordo per la prossima fase in cooperazione come parte di uno sforzo comune per promuovere le città sostenibili. La Carta è stata firmata alla fine del primo Forum Ue-cina Sindaci , organizzato presso il Comitato delle regioni (Cdr), che ha riunito Ue e sindaci cinesi, decisori locali, urbanisti, le imprese e le Ong che hanno condiviso esperienze come parte del processo per un approccio più sostenibile e integrato per la gestione delle città. Presidente del Comitato delle regioni, Ramón Luis Valcárcel Siso , ha dato il suo appoggio all´iniziativa sostenendo che la collaborazione sottolinea l´importanza cruciale di "crescita eco-sostenibile". Valcárcel sottolineato la significativa crescita di urbanizzazione dove oggi il 75% della popolazione dell´Ue e il 60 % della popolazione cinese vive nelle città, anche se questi numeri si prevede un aumento di un terzo entro il 2050. Presidente Valcárcel ha sostenuto che, date le difficili sfide condivise economiche in cui versa il mondo offre urbanizzazione, "ci opportunità senza precedenti per la crescita economica e lo sviluppo sociale". La necessità di affrontare il cambiamento climatico, creare occupazione e la crescita e garantire un adeguato apporto di energia era, "uno del terreno comune che unisce l´Europa e la Cina, e quindi abbiamo bisogno di unire le forze". Il presidente ha detto che il Forum ha offerto la piattaforma ideale per fare una risposta comune per affrontare queste sfide globali e allo stesso tempo si sottolinea la necessità di coinvolgere tutti i livelli di governo, comprese le autorità locali e regionali, nella creazione di un futuro sostenibile. Hengde Cui , segretario generale della Cina Associazione dei sindaci, sostenuto questo punto notare che, "Abbiamo una missione comune per il miglioramento delle condizioni di vita di tutti i nostri cittadini e ci troviamo di fronte alle stesse sfide", prima sostenendo che vi era la necessità di , "fare grandi sforzi per rendere le cose succedono". Hengde Cui ha detto che il Forum è stato un canale importante per rafforzare i legami, condividere le conoscenze e collaborare su diversi progetti tra i rappresentanti locali di entrambi i continenti. Durante il suo discorso durante la sessione di chiusura, Andris Piebalgs , commissario europeo per lo Sviluppo, di cui al Patto dei Sindaci - che incoraggia volontariamente gli enti locali e regionali per soddisfare e superare dell´Ue del 20% delle emissioni obiettivo di carbonio entro il 2020 - notando che il suo successo dimostra la consapevolezza da città per proteggere il loro ambiente e, "La loro motivazione più forte è quello di stimolare l´attività economica sostenibile e creare città e le regioni vale la pena vivere". Ha continuato dicendo che: «Nell´era di problemi sempre più complessi, le soluzioni locali all´interno di una visione globale sono spesso il modo migliore per affrontare le sfide globali". Www.cor.europa.eu    
   
   
PRIME DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO ŠTEFAN FüLE, DOPO IL SUO INCONTRO CON MARIAN LUPU, PRESIDENTE DEL PARLAMENTO DELLA REPUBBLICA DI MOLDOVA  
 
Bruxelles, 25 settembre, 2012 - Abbiamo discusso dei progressi compiuti dal nostro paese stretto partner nell´attuazione di riforme strutturali, e l´importanza della loro ulteriore consolidamento. Ho sottolineato l´importanza che l´Ue attribuisce alla riforma del sistema giudiziario e di applicazione di legge, e l´importanza di intensificare la lotta contro la corruzione e migliorare il clima imprenditoriale e degli investimenti. Ho elogiato il Parlamento moldavo per l´adozione della legge sulle pari opportunità in maggio, che è stato fondamentale per permettere ulteriori passi nella Ue-moldova dialogo sulla liberalizzazione dei visti. Ho rassicurato il signor Lupu che l´Unione europea condivide la stessa visione delle priorità di riforma che sono fondamentali per garantire la prosperità a lungo termine e la stabilità della Repubblica di Moldova e l´Unione europea continuerà a sostenere il suo paese negli sforzi di riforma impegnativi. Abbiamo concordato che un ampio sostegno popolare per le riforme e l´ulteriore integrazione europea sono stati fattori chiave da prendere in considerazione. Da questo punto di vista, il processo di riforma deve essere il più inclusivo possibile. Il Parlamento è, per definizione, il posto migliore possibile per tutte le forze politiche per discutere insieme le priorità del paese in uno spirito di cooperazione. In questo contesto, a rafforzare tale quadro e fare il miglior uso di esso dovrebbe essere la strada da seguire, tra cui discutere le questioni dei media nella già stabilito commissione parlamentare permanente sui media. A tal fine siamo pronti a fornire il nostro know-how, se necessario. Ci ha fatto il rapido sviluppo relazioni Ue-moldova nel quadro del partenariato orientale. Abbiamo deciso di sostenere questa dinamica molto attivo e lo spirito buono che prevale nei nostri negoziati sugli accordi di associazione, che porterà la Moldavia molto più vicino politicamente ed economicamente per l´Unione europea. Abbiamo anche discusso di come il Parlamento moldavo potrebbero meglio garantire che le risoluzioni del Euronest riunione di aprile 2012 siano pienamente attuati in Moldova. Abbiamo concluso con lo scambio di opinioni sulla questione della Transnistria, where recenti sviluppi positivi danno motivi per intensificare l´impegno dell´Ue sulla terra così come nel formato ´5 +2´ negoziale.  
   
   
“IL CODICE DELLE STATISTICHE EUROPEE NON È ANCORA PIENAMENTE ATTUATO DA EUROSTAT E DAGLI STATI MEMBRI”  
 
Lussemburgo, 25 Settembre 2012 - Per il funzionamento dell’Unione europea è essenziale disporre di statistiche affidabili e credibili. In quasi tutti i settori, le statistiche sono necessarie per formulare le politiche Ue, per la raccolta e l’assegnazione dei fondi Ue e per il monitoraggio delle performance. Un numero crescente di politiche europee si basa sulle statistiche per adottare decisioni politiche o sanzioni. L’audit della Corte ha rilevato che la Commissione ed Eurostat non hanno ancora pienamente attuato il Codice delle statistiche europee. Tale Codice stabilisce norme rigorose, ma è privo di strumenti forti per la verifica e l’applicazione che ne garantiscano l’attuazione nell’ambito del sistema statistico europeo (Sse). “La Commissione, Eurostat e gli Stati membri hanno la responsabilità comune di mantenere la fiducia nelle statistiche europee”, ha affermato Louis Galea, il Membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione. “Le recenti iniziative della Commissione volte a dare nuovo impulso al pieno rispetto del Codice vanno nella direzione giusta, ma non sono ancora sufficienti a tener conto di tutte le preoccupazioni espresse. Permangono ambiguità su quali elementi del Codice siano giuridicamente vincolanti, rendendo così più difficile la verifica e l’ispezione”. Per quanto riguarda il programma statistico europeo 2008-2012, l’audit ha rilevato che Eurostat non lo ha concepito quale efficace strumento di pianificazione, monitoraggio e responsabilizzazione. La ridefinizione delle priorità delle attività statistiche per far fronte alle nuove sfide è stata più lenta del previsto. Per quanto riguarda la gestione finanziaria del programma, dall’audit è emerso un miglioramento della gestione delle sovvenzioni da parte di Eurostat sebbene permangano debolezze negli appalti. Il progetto di programma 2013-2017 fornisce l’opportunità di procedere a una ristrutturazione dell’Sse, in modo da renderlo più efficiente e più flessibile, a condizione di integrare le azioni attuative con precisi target e tappe intermedie. La Corte dei conti formula una serie di raccomandazioni per migliorare tale settore: rafforzare il sistema statistico europeo in modo da garantire indipendenza professionale, risorse sufficienti e una supervisione efficace, prevedendo sanzioni nei casi in cui non vengano rispettati gli standard qualitativi; pervenire ad una piena attuazione del Codice delle statistiche europee, modificando il quadro normativo e adottando le misure necessarie a garantire la certezza giuridica sulla natura dell’obbligo di rispettare il Codice; accrescere l’indipendenza professionale dello Statistico capo dell’Unione europea nominandolo con un mandato a tempo determinato, previo parere favorevole del Comitato consultivo europeo per la governance statistica e previa approvazione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio; garantire un riesame sistematico delle priorità statistiche e incoraggiare l’innovazione statistica; semplificare la gestione finanziaria delle sovvenzioni e accrescere la concorrenza nelle procedure di aggiudicazione. Note degli editori: Le relazioni speciali della Corte dei conti europea sono pubblicate nel corso dell’anno e presentano i risultati di audit selezionati su specifici settori del bilancio Ue o su temi relativi alla gestione. La relazione speciale n. 12/2012 (“La Commissione e Eurostat hanno migliorato il processo per produrre statistiche europee affidabili e credibili?”) ha appurato se: la Commissione ed Eurostat abbiano adottato tutte le misure necessarie per assolvere al loro ruolo nel facilitare l’attuazione del Codice delle statistiche europee nella totalità del sistema statistico europeo e Eurostat gestisca bene il programma statistico europeo quale strumento per migliorare la produzione di statistiche europee. Dal 2005, sono stati compiuti sforzi per rafforzare il sistema statistico europeo (Sse), il quadro di riferimento in cui le statistiche europee vengono sviluppate, prodotte e diffuse. L’sse è un partenariato tra l’autorità statistica dell’Unione (Eurostat) e gli istituti nazionali di statistica (Ins). Gli Ins raccolgono e verificano i dati nazionali e li trasmettono a Eurostat, che procede al loro consolidamento al fine di garantirne la comparabilità. Il Codice delle statistiche europee, introdotto nel 2005 e modificato nel 2001, stabilisce le modalità di sviluppo, produzione e diffusione delle statistiche europee. Il Codice mira a garantire che le statistiche europee soddisfino le esigenze degli utilizzatori mediante un processo di produzione efficiente che si svolga in un contesto istituzionale credibile in grado di assicurare l’indipendenza professionale. Il programma statistico europeo fissa gli obiettivi per lo sviluppo, la produzione e la diffusione di statistiche europee. L’attuale programma per il 2008-2012 ha pianificato spese per 274 milioni di euro. L’audit della Corte si è concentrato sul processo di produzione delle statistiche europee. Non ha, invece, preso in esame l’affidabilità dei risultati statistici specifici.  
   
   
UE: 5 CANDIDATI PER IL PREMIO SACHAROV PER LA LIBERTÀ DI PENSIERO 2012  
 
 Bruxelles, 25 settembre 2012 - Un difensore dei diritti umani detenuto attualmente in carcere dalle autorità bielorusse, il direttore di un centro di assistenza legali pachistano per le leggi contro la blasfemia, un gruppo punk rock femminista russo, un avvocato e un regista iraniani. Ecco i candidati del Premio Sacharov 2012 che saranno presentati martedì 25 settembre dalle 15 alle 16e30. Seguici on line! Ales Bialiatski è un combattente per la libertà e un difensore dei diritti umani detenuto attualmente in carcere dalle autorità bielorusse. Da tutta la vita è impegnato come attivista della società civile nella lotta a favore della libertà di pensiero e di espressione in Bielorussia. Ales Bialiatski ha fondato il centro per i diritti umani Viasna, un´organizzazione non governativa che fornisce sostegno finanziario e assistenza legale ai prigionieri politici e ai loro familiari. Nominato da Jacek Saryusz-wolski e altri 82 deputati al Parlamento europeo. Joseph Francis è il fondatore e direttore del Center for Legal Aid, Assistance and Settlement (Claas, centro per l´aiuto, l´assistenza e la composizione legali).Creato nel 1992, Claas sostiene le vittime delle leggi pachistane sulla blasfemia offrendo loro assistenza legale e altri mezzi, fornendo loro un rifugio (case sicure) e trasferendole altrove, se del caso. Nominato dal Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti europei. Victoire Ingabire Umuhoza, Déogratias Mushayidi, Bernard Ntaganda - Tutti e tre sono rappresentanti dell´opposizione ruandese detenuti per aver tentato di porre fine al ciclo di violenze promuovendo il dialogo e la riconciliazione. Nominati da Willy Meyer, Rosa Estaràs, Santiago Fisas, María Muñiz, Ana Miranda e 37 altri deputati al Parlamento europeo. Pussy Riot - Gli atti di protesta e l´arresto di queste tre giovani donne, insieme alle condizioni della loro detenzione, che rasentano la tortura, nonché alla condanna a due anni in un campo di lavori forzati, hanno fatto sì che l´attenzione del mondo si focalizzasse sulle limitazioni senza scrupoli dei diritti civili e sull´assenza dello Stato di diritto in Russia molto più di quanto l´uccisione di giornalisti o l´applicazione delle nuove leggi repressive fossero riusciti a fare presso la comunità internazionale. Nominate da Werner Schulz e altri 45 deputati al Parlamento europeo. Nasrin Sotoudeh è un avvocato iraniano e difensore dei diritti umani. Ha rappresentato attivisti dell´opposizione e politici iraniani detenuti in carcere a seguito delle controverse elezioni presidenziali svoltesi nel giugno 2009, nonché giovani condannati alla pena di morte. Nasrin Sotoudeh è in isolamento nel carcere di Evin, dove è rinchiusa da quando è stata arrestata nel settembre 2010 con l´accusa di diffusione di propaganda contro il sistema e di cospirazione volta a minare la sicurezza dello Stato. Jafar Panahi è un regista, sceneggiatore e film editor iraniano. Nel 1995 il suo lungometraggio di debutto "Il palloncino bianco" gli vale il suo primo riconoscimento internazionale. Al festival cinematografico di Cannes di quell´anno il film vince la Caméra d´Or, il primo importante premio aggiudicatosi da un´opera iraniana a Cannes. Le sue opere sono note per la prospettiva umanistica della vita in Iran, spesso incentrate sull´esistenza disagiata dei minori, sugli indigenti e sulle donne. Entrambi nominati dal Gruppo dell´Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici, il Gruppo dell´Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l´Europa, il Gruppo Verde e l´Onn. José Ignacio Salafranca, Elmar Brok e altri 11 deputati al Parlamento europeo. Il premio - Il "Premio Sakharov per la libertà di pensiero" è assegnato ogni anno dal Parlamento europeo. Istituito nel 1988, il premio intende riconoscere l’impegno di personalità o di gruppi di personalità che si sono distinti nella difesa dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Nel 2011 sono gli attivisti della Primavera araba ad aver vinto il premio.  
   
   
EUROPA: CRISI; DISCORSO DEL PRESIDENTE CHIODI A SUMMIT ARE  
 
Pescara, 25 settembre 2012 - Di seguito l´intervento integrale che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, fatto in apertura della sessione plenaria del summit dell´Assemblea delle regioni d´Europa (Are) sullo stato della crisi economica. "Non c´è dubbio: non solo la zona Euro è piombata in una profonda recessione, ma addirittura gli Usa hanno ammesso di stare affrontando una nuova recessione. Che tipo di crisi è quella che stiamo vivendo: finanziaria forse? Lo spread è sceso molto e la speculazione sembra aver rallentato la sua corsa. Un cambio di passo dovuto certamente ad un nuovo corso della politica monetaria europea e alla decisione della Consulta tedesca. Ma ciò basterà a rilanciare l´economia europea e quella italiana? O invece sarà necessario qualcosa in più? Per non confondere le cause con gli effetti, bisogna ammettere che il problema non è lo spread, ma la scarsa competitività di alcuni Paesi europei. Di conseguenza emerge l´esigenza di rimettere in linea i loro costi e prezzi in un contesto particolare qual è l´unione monetaria europea, insomma l´Euro. L´intervento della Bce quindi non è la cura per guarire ma è l´antidolorifico! A me sembra, invece, che il nostro declino sia industriale e strutturale, non solo finanziario. Perdiamo quote di mercato perché non possiamo più ricorrere a vantaggi competitivi come la svalutazione ma siamo ancora abbastanza ricchi da poter far finta di non saperlo. Corollario di ciò è che non c´è il consenso sociale e dell´opinione pubblica per rimuovere le ragioni di tale declino. Ne consegue che gli organismi elettivi non rischiano il consenso per fare ciò che sarebbe auspicabile ed indispensabile. I mercati economici in questi giorni brindano a Ben Bernanke e al suo Qe3 (nuovo programma di immissione di liquidità della Fed), ma a me sembrano passeggeri del Titanic durante l´ultimo ballo prima dell´impatto con iceberg. Un mio amico ha fatto una domanda ad un gestore di patrimoni che stima molto: "Ma come è possibile che i costi azioni crescono in Occidente (addirittura in Europa) se la tanto anelata ripresa non ha luogo?" Lui lo ha guardato come io osserverei un marziano per capire se parla la mia lingua e poi rispondendogli ha sorriso: "Ma tu sai che oramai ai mercati interessa solo sapere quanta liquidità c´è in giro!" Come dire : merry go round!....Finché si può, poi si vedrà. Ho l´impressione che i mercati finanziari rischiano di diventare autoreferenziali se marcano un forte distacco dalla realtà. E, in un mondo di Borse che non rispecchiano l´economia reale, non è molto difficile comprendere come andrà a finire. Eppure fermare il declino si può. Anzi si deve. E vale per l´Eurozona come per le nostre Regioni, anzi, per il nostro quartiere. Da dove arriva questa crisi? Da cosa dipende? Aggrediamo le vere cause e non gli effetti. Non vorrei sembrare superficiale, ma sarebbe sufficiente dividere tutto tra buono e cattivo, tra positivo e negativo o , come insegnava Celentano, tra "Rock" e "Lento" ( e Celentano preferiva il Rock!) Sarà riduttivo, ma se non abbracciamo di slancio un nuovo modo di pensare non rimuoveremo mai le cause del declino. Proviamo insieme: Innovazione è Rock - Corruzione è Lento; Solidarietà è Rock - Burocrazia è Lento; Iniziativa è Rock - Concertazione è Lento; Concorrenza è Rock - Tasse alte è Lento; Le politiche di rigore sui conti pubblici, se non accompagnate da una politica monetaria caratterizzata da una bona dose di pragmatismo e da una seria politica sulla competitività, potevano davvero poco sia sul lato della speculazione che su quello della crescita. Tuttavia, gli attacchi speculativi ai quali siamo stati sottoposti ci hanno costretto ad aprire gli occhi su una serie di problemi che da anni l´Italia si trascinava. La disciplina dei bilanci pubblici, pertanto, è bene che continui comunque a rappresentare un monito per i Governi e per l´intera politica dei Paesi dell´Eurozona. Non a caso l´intervento della Bce sarà "condizionato" all´adozione di politiche che dovranno permettere il superamento di quei problemi di scarsa competitività e bassa produttività che sono il nostro nemico principale. Il secondo nemico principale è il debito che ha sottratto quote di futuro e di speranza alle giovani generazioni. Le Regioni possono e devono contribuire: l´Abruzzo ha ridotto il debito del 25%, ha ridotto in modo considerevole la sua spesa pubblica e si appresta a ridurre le tasse. Insomma abbiamo bisogno di riforme strutturali in grado di assicurare il riallineamento dei costi e dei prezzi attraverso una maggiore flessibilità, la mobilità della manodopera, la liberalizzazione di ampi settori dell´economia, politiche incisive sul fronte della concorrenza ( che poi rappresenta il miglior welfare poiché fa scendere i prezzi) e una politica industriale adeguata alle sfide della globalizzazione, focalizzata sull´incremento della produttività e della competitività del nostro sistema industriale".  
   
   
EUROPA: CHIODI, SU FONDI SI STA GIOCANDO PARTITA DECISIVA IN BALLO 39 MLD PER 2014-2020 PER REGIONI IN TRANSIZIONE  
 
Pescara, 25 settembre 2012 - "Per il futuro dell´Abruzzo a Bruxelles in questi mesi si sta giocando una partita decisiva". Lo ha detto il 21 settembre il presidente della Regione, Gianni Chiodi, parlando del futuro dei fondi strutturali europei e sulle capacità di intervento della Regione Abruzzo. "Mi riferisco in particolare - ha aggiunto Chiodi - alle cosiddette regioni ´in transizione´, cioè regioni che sono uscite dall´Obiettivo Convergenza e si apprestano a gestire nel periodo 2014-2020 un periodo di uscita morbida. Per queste regioni la Commissione europea ha pensato un regime di aiuti ad hoc ed è un´impostazione che noi condividiamo". In Italia le regioni cosiddette in transizione, cioè regioni che secondo i dati statistici hanno un reddito pro-capite che va dal 75 al 90% della media europea, sono Abruzzo, Sardegna e Molise e per esse "nei prossimi anni si gioca una partita importante, perché solo queste regioni in Italia potranno accedere a quel regime di aiuti pensato dall´Ue. Il governo nazionale - ha detto Chiodi ? ha un´altra impostazione o almeno ha mostrato di averne un´altra che intende far valere presso la Commissione europea. Noi, contrariamente, siamo invece convinti di portare avanti in Europa quell´idea di regimi ad hoc pensata dalla Commissione. In ballo ? ha chiarito Chiodi ? ci sono 39 miliardi di euro che dovranno essere distribuiti per il prossimo 2014-2020 in favore di quelle regioni in transizione che sono presenti in Francia, Germania e Inghilterra oltre all´Italia. Capite benissimo che si tratta di una partita importante, anche se sono convinto che alla fine ala Commissione Ue non si tirerà indietro". In questo senso, il presidente della Regione ha annunciato che "in occasione degli Open days in programma ad ottobre a Bruxelles, ho intenzione di incontrare i responsabili dei gruppi politici per avviare la necessaria mediazione politica".  
   
   
EUROPA: CHIODI, SU CRISI INTERLOCUZIONE REGIONI-COMMISSIONE  
 
Pescara, 25 settembre 2012 - Il 95% del bilancio dell´Unione europea è destinato direttamente e indirettamente alle istituzioni che sono sul territorio. È il dato emerso dalla sessione plenaria del vertice dell´Are sulla crisi e sul ruolo delle regioni nell´ambito economico dell´Unione europea. Il dato di bilancio rende ancora più forte e penetrante l´azione delle regioni in ambito europeo nel quale chiedono di contare di più. "E´ la sfida che lanciamo ? ha detto il presidente della Regione Gianni Chiodi ? cioè la capacità delle regioni di misurarsi con la crisi in modo da pensare e sviluppare strategia di uscita in grado di poter essere recepite dalla Commissione europea. In questo senso, proprio il confronto con le regioni diventa essenziale da parte delle istituzioni europee perché sono le istituzioni che più di tutte hanno il polso della situazione e che più di tutte governano i processi di sviluppo". Il senso e il valore dell´azione delle regioni sono stati sottolineati anche dal presidente dell´Are, Michelle Sabban. "Il vertice di Pescara ? ha detto la presidente ? è destinato a fare strada e ad avviare una nuova stagione di confronto delle regioni europee verso le quali il Commissario Barroso si è sempre mostrato sensibile. E questo perché in Europa le regioni sono molto più europeiste di alcuni Stati membri", non ha mancato di sottolineare la presidente dell´Are Michelle Sabban. Anche il governo nazionale è attento alle dinamiche che si muovono tra le istituzioni europee e le regioni. "Essere qui in questo importante summit ? ha detto il sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento Antonio Malaschini ? conferma l´attenzione che il governo vuole riservare alle realtà regionali". Sull´importanza politica e strategica di un´alleanza tra le regioni e la Commissione europea ha parlato anche Patrizio Fiorilli, portavoce del commissario Ue al Bilancio, Janusz Lewandowski. "Abbiamo bisogno dell´appoggio delle regioni - ha detto Fiorilli - non foss´altro perché sui bilanci regionali transita gran parte delle risorse del bilancio Ue". Su questo fronte, confortanti i dati sul controllo della spese, se è vero, ha detto Fiorilli, "che la Corte dei Coni europea ha certificato come corretta il 95% della spesa effettuate dalle autonomie locali". Con questi numeri, dunque, il rapporto tra Regioni e Commissione europea è destinato a crescere e a consolidarsi e il vertice di Pescara non ha fatto altro che aprire questa strada destinata ad allargarsi nei prossimi vertici di Varsavia e Parigi.  
   
   
EUROPA: DA ARE QUATTRO PROPOSTE PER USCIRE DALLA CRISI  
 
Pescara, 25 settembre 2012 - Parte dall´Abruzzo il percorso delle regioni d´Europa per capire la crisi e trovare strade alternative di sviluppo. A Pescara l´Assemblea delle regioni europee (Are) chiama a raccolta i propri membri "per offrire all´Europa la prospettiva di uno sviluppo sostenibile, armonioso e equilibrato del suo territorio". A presiedere i lavori il presidente dell´Are, Michelle Sabban, e il suo vice Gianni Chiodi. Ed è proprio il presidente della Regione Abruzzo a dare il benvenuto agli oltre 100 delegati in rappresentanza delle regioni dell´Are, chiamati a lavorare per due giorni su aree tematiche che vogliono essere proposte di sviluppo. "Quella attuale ? dice Chiodi ? non è solo una crisi del mondo finanziario, ma è una crisi essenzialmente strutturale che aggredisce direttamente le strutture produttive, minando il tessuto economico di realtà e Paesi molto evoluti". Il presidente dell´Are, Michelle Sabban, non ha mancato di sottolineare "la grande posizione che ha l´Abruzzo sull´Adriatico come porta che guarda all´Est" e soprattutto "il valore della sua storia e della sua cultura", facendo espresso riferimento alla necessità "di una metamorfosi come quella cantata da Ovidio". "La decisione di organizzare un vertice sulla crisi ? dice Sabban - deve essere letta quale luogo di incontro per tutte le parti attivamente impegnate all´interno di una dinamica di scambio di competenze e soluzioni". La due giorni pescarese dell´Are prevede il confronto e la discussione su quattro panel tematici: la formazione quale forza motrice dello sviluppo regionale; il valore e l´importanza delle piccole e medie imprese; l´eco-innovazione come fonte di occupazione per i territorio e, infine, la cultura e il cambiamento demografico. Le conclusioni, i contributi e le prospettive che emergeranno al termine dei lavori dei panel tematici saranno oggetto della sessione plenaria di domani che chiuderà la due giorni abruzzese dell´Are. I membri dell´organismo torneranno a parlare di crisi il prossimo febbraio a Varsavia e successivamente, in aprile, a Parigi.  
   
   
INTESA TRA ABRUZZO E CONTEA DI DUBROVNIK-NERETVA COLLABORAZIONE SU AGRICOLTURA,AMBIENTE, TURISMO E CULTURA  
 
Pescara, 25 settembre 2012 - Nell´ambito dell´iniziativa "L´europa è in Abruzzo", in corso di svolgimento, a Pescara, nella scuola "Di Marzio-michetti", la Regione Abruzzo e la Contea di Dubrovnick-neretva (Croazia) hanno sottoscritto un protocollo di intesa teso ad uno scambio di esperienze nei settori produttivo, culturale, della formazione professionale, degli affari sociali e del turismo. Ad apporre le firme sono stati il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ed il presidente della Contea croata, Nikola Dobroslavic. "La ragione per cui abbiamo deciso di stringere un´alleanza ancora più forte rispetto al passato - ha spiegato Chiodi - è legata alla volontà di lavorare insieme per il raggiungimento di obiettivi strategici comuni. Ormai, - ha proseguito - lo sviluppo di un territorio dipende dal collegamento tra aree sempre più vaste e tra attori sempre più numerosi". Il capo dell´Esecutivo abruzzese, facendo riferimento, poi, al prossimo ingresso della Croazia nell´Unione europea, ha anche ricordato la positiva esperienza di collaborazione tra Abruzzo e contea di Dubrovnick-neretva nell´ambito del programma di cooperazione Ipa-adriatico. "Infatti, - ha sottolineato il presidente Chiodi - il progetto Speedy, che vede la Regione Abruzzo in veste di capofila e l´Agenzia Abruzzo Sviluppo e le Università in qualità di partner insieme ai croati, si è assicurato un finaziamento di circa 2 milioni e mezzo di euro per lo sviluppo di una piattaforma tecnologica al servizio del turismo sostenibile. Ritengo - ha aggiunto Chiodi - che questa sia la strada giusta per rafforzare le azioni rivolte allo sviluppo dei rispettivi territori. Così sta avendo successo il collegamento aereo tra Pescara e Mostar che poi equivale a dire Medjugorje". Nel dettaglio, i settori oggetto dell´alleanza sono l´agricoltura, la pesca, la difesa dell´ambiente, le attività turistiche, la cantieristica navale, la cultura e l´energia oltre all´organizzazione di expo, mostre e fiere annuali per la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti regionali. A tale scopo, è stato deciso di costituire una commissione bilaterale che sarà coordinata a turno per la gestione delle iniziative. Subito dopo, è stato siglato un analogo protocollo tra le due agenzie di sviluppo: quella abruzzese, presieduta da Mario Pastore, e quella di Dubrovnick, diretta Melania Milic, al fine di dare un taglio operativo all´intesa.  
   
   
EUROPA: CHIODI, MODELLO ABRUZZO GENERA BUONE PRATICHE  
 
Pescara, 25 settembre 2012 - "Sulla tutela del territorio e della biodiversità la Regione Abruzzo rappresenta un modello di sviluppo in grado di generare buone pratiche". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, nella conferenza stampa che ha presentato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, nuovo responsabile della Commissione Enve del Comitato delle Regioni. "Per l´Abruzzo la scelta forte di una tutela estesa fino al 40% del proprio territorio ? ha detto Chiodi ? rappresenta e ha rappresentato un vincolo e un´opportunità insieme, con possibilità di investimenti a medio e lungo termine. Su questo fronte l´economia abruzzese è cresciuta molto anche a livello turistico, anche perché proprio il turismo è un settore trasversale che tocca gli interessi comuni del territorio. È chiaro che lo sviluppo sostenibile, la tutela del territorio e il rispetto dell´ambiente non sono sufficienti da sole a fare un´economia di una regione, anche perché molto vale lo spirito del singolo imprenditore". In questo senso, il presidente della Regione ha parlato della felice esperienza abruzzese dei piccoli borghi, che "grazie allo spirito dei singoli imprenditori e alla capacità delle realtà locali di adeguarsi a nuovi modelli di vita e di ospitalità, rappresentano una ricchezza turistica e economica unica". Il presidente ha poi rivolto un "augurio particolare al presidente Cappellacci per la nuova veste di massimo responsabile dell´Enve", ringraziando la il Comitato delle Regioni della Commissione Ue "per aver scelto l´Abruzzo quale sede della propria riunione. Un riconoscimento a livello europeo ? ha concluso Gianni Chiodi ? per una strategia che nel corso degli ultimi anni ha segnato positivamente la politica regionale". Dal canto suo il neo presidente Enve Ugo Cappellacci ha annunciato che "il primo parere che abbiamo approvato oggi in commissione riguarda l´implementazione nei paesi membri della legislazione europea in materia di ambiente, un tema molto delicato. L´italia ha avuto spesso problemi che si sono tradotti in sanzioni. L´obiettivo è che i territori diventino attori diretti di questo processo di crescita".  
   
   
UNA RETE FRA MAREMMA E ANDALUSIA PER RILANCIARE LO SVILUPPO  
 
Firenze, 25 settembre 2012 – Una rete fra Maremma e Andalusia per condividere progetti e esperienze virtuose sui temi del turismo rurale, dell’agroalimentare, dell’artigianato tipico. La varie fasi del progetto, finanziato nell’ambito delle iniziative per la transnazionalità con risorse del Fse 2007-2013, sono state presentate il 21 settembre ad Alberese nel corso di un seminario al quale ha partecipato l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini. “Un progetto ricco e articolato – ha commentato l’assessore – che dimostra ancora una volta la validità del sostegno alla mobilità delle persone oltre i confini nazionali e delle intese fra regioni europee con l’obiettivo di accrescere le competenze individuali ma anche di qualificare le imprese e indicare nuove prospettive di sviluppo per i diversi settori dell’economia regionale”. Il progetto è stato presentato dalla Provincia di Grosseto ed ammesso al finanziamento per 419 mila euro. L’obiettivo è quello di condividere le esperienze maturate con stage, visite, scambi istituzionali, per costruire una rete sinergica fra l’area della Maremma grossetana e la regione di Siviglia, concentrando l’attenzione su due aspetti tradizionali e tipici comuni alle due regioni, come il turismo eno-gastronomico e la promozione della cultura legata al cavallo (confronto tra quella maremmana e modelli di valorizzazione economica della produzione e utilizzazione del cavallo Andaluso). L’assessore ha colto l’occasione per ricordare il lavoro in cui anche la regione Toscana è impegnata in vista del rinnovo dei programmi dei fondi europei, per garantire risorse adeguate anche per il futuro. “Occorre fare di tutto – ha detto – per garantire, anche in futuro, un adeguato livello di risorse. I fondi europei di coesione e quelli per la cooperazione internazionale saranno, nei prossimi anni, le principali fonti finanziarie a disposizione delle politiche per la crescita e lo sviluppo. E’ importante che anche il Governo nazionale garantisca non solo una pressione perchè ciò avvenga ma anche un adeguata compartecipazione finanziaria.”  
   
   
FESR 2014/2020 E SMART STRATEGY. OGGI VENDOLA A SEMINARIO EUROPEO  
 
Bari, 25 settembre 2012 - La Commissione europea (Direzione Generale Politica Regionale) ha organizzato a Bari un seminario europeo di studio sulla “Smart specialisation strategy”, nell’ambito della programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020, che coinvolgerà tutte le Autorità di gestione delle regioni italiane. L’evento, la cui organizzazione è coordinata dall’Autorità di gestione del Po Fesr Puglia 2007/2013, avrà la durata di due giorni, martedì 25 e mercoledì 26 settembre, e si svolgerà alla Fiera del Levante, presso il Nuovo padiglione espositivo. La Puglia è stata la prima regione italiana a sottoporre a valutazione, da parte della Commissione europea, dell’Istituto di prospettiva tecnologica di Siviglia e delle altre regioni europee, l´impianto metodologico con il quale è stata avviata la definizione della propria strategia regionale per la ricerca e l´innovazione basata sulla Smart specialization. “Abbiamo accolto molto favorevolmente l’invito ad ospitare a Bari questo importante appuntamento - ha detto Vendola - perché si stratta di un riconoscimento di un ruolo che indubbiamente la Puglia ha avuto nella definizione più complessiva delle strategie sulla Smart specialization, oltre che essere un’opportunità ulteriore per lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione in Puglia. A tal proposito vorrei dire che a breve sarà avviato anche con il Partenariato istituzionale e socioeconomico ed in una logica partecipata, un confronto proprio sulla messa a punto della strategia regionale”. L’avvio dei lavori, affidato al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, è previsto per domani pomeriggio alle ore 14.00 presso il Nuovo padiglione della Fiera del Levante. Lo svolgimento dei lavori sarà aperto ai giornalisti. Il seminario europeo è aperto alla partecipazione anche al partenariato istituzionale e socioeconomico.  
   
   
EUROPA: ECCO LE CONCLUSIONI DEL VERTICE ARE SULLA CRISI  
 
L´aquila, 25 settembre 2012 - Per uscire dalla crisi "non vi sono sfide maggiori che l´Unione europea possa contrastare senza l´aiuto delle Regioni". Ma esse "non sono in grado di agire da sole. Necessitano del sostegno dei governi nazionali e delle istituzioni europee nella messa in atto delle loro politiche di crescita in uno spirito di governance di multi livello". Sono le conclusioni a cui sono giunte le Regioni aderenti all´Are (Assemblea delle regioni europee) al termine del summit di Pescara. Le Regioni hanno così sottoscritto un documento finale con il quale si chiede una interlocuzione privilegiata con le istituzioni dell´Unione europea, chiedendo "anziché una federazione democratica di stati nazionali un cambiamento nella cultura politica e il rispetto dei principi di sussidiarietà e partenariato i quali consentirebbero loro di giocare a pieno il ruolo di attori chiave nella ripresa dell´Unione europea e dell´Europa in generale". La risoluzione votata dalle Regioni dell´Are pone la lente di ingrandimento sui quattro settori chiave per lo sviluppo economico, individuati nell´analizzare la crisi economica e finanziaria che sta coinvolgendo il Vecchio continente e sui quali i delegati Are hanno elaborato alcune raccomandazioni che saranno inviate alle istituzioni europee. Sul primo settore, Educazione e formazione, "le Regioni possono efficacemente contrastare la disoccupazione giovanile insistendo maggiormente su una migliore coerenza tra i curriculum e le esigenze dei datori di lavoro; possono sviluppare un quadro amministrativo apposito e un approccio attivo verso i giovani che non ricevono né educazione né hanno un impiego o altre attività assimilabili e verso coloro esposti all´abbandono scolastico; in ultimo, mediante la messa in atto di programmi di propria iniziativa a favore della formazione professionale, della mobilità e del praticantato, le Regioni offrono strumenti alternativi per l´accesso al mercato del lavoro". Nelle raccomandazioni relative al secondo settore analizzato, quello sull´Eco-innovazione, le Regioni sottolineano la necessità di "investire in un insieme di politiche rispondenti al capitale territoriale delle differenti regioni; migliorare l´accesso delle Pmi alla ricerca fondamentale ed applicata; promuovere nuovi strumenti di finanziamento per incentivare le istituzioni finanziarie a sostenere le Pmi che investono nella trasformazione verde delle loro attività; fornire opportunità mirate di finanziamento per le regioni in modo da conservare e rafforzare il programma regionale in seno a Horizon 2020; e infine promuovere la cooperazione interregionale". Il terzo settore esaminato è quello delle Piccole e medie imprese nei confronti del quale "l´Are sta seguendo l´implementazione dello Small business Act per le Pmi europee e lo sviluppo dei programmi Cosme e Horizon 2020". In questo contesto, le Regioni sottolineano la necessità di "promuovere l´imprenditoria mediante supporto allo spirito di imprenditorialità e il rilascio di informazioni, di insegnamento e formazione a coloro che avviano un´attività; migliorare la condizione delle Pmi attraverso la riduzione dei pesi burocratici; migliorare l´accesso ai mercati e ai finanziamenti aiutando le Pmi ad accedere ai mercati internazionali e agli appalti pubblici fornendo loro strumenti alternativi ai tradizionali prestiti finanziari; infine migliorare il ricorso delle Pmi ai finanziamenti europei e facilitare le Autorità di gestione dei fondi strutturali nel fornire supporto alle Pmi". Il quarto e ultimo settore analizzato dai delegati Are è quello legato alla Cultura e al cambiamento demografico, nel quale rientra la Sanità. Proprio sulla Sanità i delegati Are "raccomandano che il successore dell´attuale programma europeo di Sanità pubblica dovrebbe essere nominato ´Più sanità per una crescita sostenibile´ al fine di dimostrare che i servizi di qualità accessibili a tutti i cittadini contribuiscono alla coesione sociale e alla ripresa economica; l´Ue dovrebbe incentivare le Regioni e i loro Stati membri a inserire la Sanità quale priorità di spesa nei futuri programmi operativi; l´Eu dovrebbe sostenere l´Are nella messa in atto del programma guida mirato ai decisori politici regionali e nell´individuare come introdurre innovazione e cambiamento gestionale nel settore sanitario". Sulla cultura le Regione dell´Are sottolineano che "le imprese della cultura e della creatività hanno bisogno di essere sostenute. Tutti i tipi di attività all´interno del settore della cultura possono creare profitto ". A rafforzare questa idea, "le Regioni ricordano a tutti i leader politici che il settore culturale e creativo rappresenta il 4,5% del Pil dell´Ue e il 3,8% della sua forza lavoro con tassi di crescita maggiori di quelli medi di altri settori".  
   
   
INCONTRO TRA REGIONE CALABRIA E COMMISSIONE EUROPEA SULL’ANDAMENTO DEL PROGRAMMA FSE  
 
Catanzaro, 21 settembre 2012 - Una delegazione della Commissione Europea della Dg Empl composta da Nicolas Gibert-morin, capo unità “Italia” - Dg occupazione, affari sociali e inclusione ed Egidio Campoli, desk per la Regione Calabria, ha incontrato il 21 settembre a Catanzaro l’assessore Francescantonio Stillitani, Bruno Calvetta, autorità di gestione del Por Calabria Fse 2007-2013 ed i responsabili regionali dell’attuazione e controllo del programma.La missione dei due delegati europei, nominati nel loro ruolo istituzionale nel 2012, era finalizzata a conoscere ed approfondire alcune tematiche relative allo stato di attuazione del Por Fse ed avviare primi contatti sul futuro della programmazione per il periodo 2014-2020, il cui negoziato normativo è attualmente in fase di chiusura.L’incontro è servito alla Regione per illustrare direttamente ai rappresentati della Commissione l’ottima performance realizzativa del programma e per osservare alcuni interventi effettuati sul territorio calabrese con i fondi del Por Fse: presso un centro per l’impiego, presso una struttura che opera nel settore socio assistenziale ed una struttura di formazione accreditata con la Regione Calabria. Interventi che sono stati particolarmente apprezzati dai delegati europei. I rappresentati della Commissione hanno espresso soddisfazione per i risultati raggiunti e fiducia per il proseguo della programmazione. L’incontro è servito a consolidare l’ottimo rapporto istituzionale creatosi tra la Regione e la Commissione Europea anche in vista del prossimo negoziato sulla nuova programmazione comunitaria.  
   
   
FUORI FORUM DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. OGGI AL VIA GLI EVENTI IN TUTTA MILANO  
 
Milano, 25 settembre 2012 - Oggi parte il ‘Fuori Forum’, l’evento organizzato dal Comune di Milano in vista del Forum della Cooperazione internazionale, che si svolgerà a Milano nei giorni 1 e 2 ottobre su iniziativa del Ministro Andrea Riccardi presso il Teatro Strehler. Mercoledì 26 settembre, alle ore 16:30, presso l’Acquario Civico, l’assessore al Volontariato Marco Granelli parteciperà al dibattito “Racconti di cooperazione. Organizzazioni Non Governative e Imprese testimoniano il loro impegno comune per i popoli del Sud del mondo”. “Siamo in un momento di passaggio delicato per il mondo delle organizzazioni non governative: lo Stato ha ridotto pesantemente le risorse elargite a loro favore e i privati stanno muovendo i primi importanti passi per sostenere il no profit" ha dichiarato l´assessore Granelli. "Gli enti pubblici, in questa situazione, - ha proseguito - devono avere un ruolo strategico per sostenere la nascita di sinergie positive tra questi due mondi. Il Comune di Milano ha molto a cuore la questione e sta ritagliandosi un ruolo di facilitatore per agevolare la collaborazione tra enti profit e organizzazioni del Terzo settore”. Martedì 25 settembre nella prima giornata del ‘Fuori Forum´, presso l’Acquario Civico a partire dalle 11, si svolgerà un incontro sulle adozioni a distanza; mentre alla Biblioteca di Chiesa Rossa, in Zona 5, dalle 17:30 è previsto un incontro sulla cittadinanza globale. Tutto il programma del ‘Fuori Forum’ sul sito del Comune di Milano. Http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/!ut/p/c1/04_sb8k8xllm9msszpy8xbz9cp0os_hac8ogae8tiwmdj
2mzaympizdfhw8_y28jq_1wka6zed9_o1a3e09dqwszv0mdizmpeyefme
8ddxdjilwbdubooo_nkz-bql-qnz3m6kiocadl1tnq/dl2/d1/l2dj
 
 
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: ASSISTENZA PER ANZIANI E DISABILI, VOLONTARIATO, TRASPORTI, ASTI-CUNEO E SICCITÀ ESTIVA  
 
Torino, 25 settembre 2012 - Assistenza per anziani e disabili, volontariato, trasporti, Asti-cuneo e siccità estiva sono alcuni dei principali argomenti esaminati il 24 settembre dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Anziani e disabili. Nonostante i tagli effettuati dal Governo, che per il 2012 ha praticamente azzerato il fondo per i non autosufficienti, la Regione ha stanziato 34.500.000 euro per sostenere la domiciliarità e la disabilità grazie ai primi risultati della razionalizzazione del sistema sanitario. Due delibere presentate dall’assessore Paolo Monferino assegnano ai soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali 17 milioni per interventi a sostegno della domiciliarità degli anziani non autosufficienti (assegni di cura, buono famiglia, letti di sollievo, lungoassistenza) e 17.500.000 euro (ovvero la stessa somma erogata lo scorso anno) per le persone con disabilità e le loro famiglie, che potranno così proseguire i progetti di vita indipendente, le prestazioni di educativa territoriale e gli inserimenti nei centri diurni. Volontariato. Definiti, su proposta dell’assessore Paolo Monferino, i criteri di predisposizione del bando che finanzierà i progetti di riduzione del disagio sociale presentati dalle organizzazioni di volontariato che operano nel settore socio-sanitario con i 2.500.000 euro assegnati al Piemonte da un accordo nazionale del 2010. Trasporti. Sono stati approvati, come proposto dall’assessore Barbara Bonino, gli schemi di accordi transattivi da sottoscrivere con Provincia di Torino, Comuni di Torino, Novara, Cuneo, Alba e Bra e con le società Gtt e Sun, che consentiranno di definire il contenzioso giudiziario pendente avanti il Tar del Piemonte per il trasporto pubblico locale. Su questa base sono state rideterminate, con una modifica al Piano triennale dei servizi di tpl, le riduzioni dei trasferimenti agli enti soggetti di delega, che rispetto al 2010 diventano del 3% per il 2011, del 9% per il 2012 e del 15% per il 2013. Asti-cuneo. Su proposta degli assessori Barbara Bonino e Roberto Ravello è stato espresso parere positivo sul nuovo progetto preliminare della tangenziale sud-ovest di Asti. Il parere è comunque subordinato al recepimento nel progetto definitivo di alcune prescrizioni riguardanti i collegamenti con l’autostrada e l’ospedale, la quantificazione del taglio boschivo, il paesaggio, la localizzazione del cantiere al di fuori degli stagni di Belangero. Cooperative agricole. Il nuovo programma degli interventi a favore delle società cooperative a mutualità prevalente e dei loro consorzi che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, presentato dagli assessori Massimo Giordano e Claudio Sacchetto, intende stimolare gli investimenti nel settore e premiare soprattutto le iniziative dei giovani. Previste due tipologie di interventi: finanziamenti agevolati per ridurre i costi di produzione e migliorare la qualità, contributi a fondo perduto per le aziende che introdurranno sistemi di gestione per la qualità e la rintracciabilità dei prodotti. Stato di crisi per l’agricoltura. Su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, verrà inoltrata al Ministero delle Politiche agricole e forestali la richiesta di attuazione di tutte le misure atte a compensare i danni subiti dagli agricoltori dalla siccità che ha colpito il Piemonte nei mesi di maggio, giugno, luglio e agosto 2012 (sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dei lavoratori dipendenti, sospensione o differimento dei termini per assolvere gli obblighi tributari e previdenziali propri, sospensione di un anno del pagamento delle rate e degli effetti del credito agrario, anticipazione del pagamento dei premi comunitari, ogni possibile azione a sostegno degli imprenditori agricoli che sono stati costretti ad un rientro anticipato dai pascoli di montagna). Province e Comunità montane dovranno far pervenire entro il 15 ottobre la delimitazione dei territori danneggiati. Caccia. Disposti, su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, i piani numerici di prelievo del fagiano di monte, della coturnice, della pernice bianca e della lepre variabile, alcune integrazioni al prelievo selettivo al cinghiale, la proroga al 30.9.2012 del prelievo del capriolo maschio negli Atc At2, Cn4 e Cn5 e del daino e del cinghiale nell’Atc Cn5. Ryanair. Il progetto “Ryanair a Torino”, in quanto economicamente vantaggioso per i risultati prodotti, viene prolungato su proposta dell’assessore Alberto Cirio fino al 31 ottobre 2012 in modo da sfruttare il flusso turistico europeo verso le località del Piemonte. Sono inoltre stati approvati: - su proposta dell’assessore William Casoni, lo schema quadro di statuto degli enti di gestione delle aree protette; - su proposta dell’assessore Alberto Cirio, l’approvazione delle modifiche necessarie all’art.16 dello statuto della Fondazione Stadio Filadelfia di Torino; - su proposta dell’assessore Paolo Monferino, la regolamentazione dei corsi di formazione per l’uso dei defibrillatori automatici esterni; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, la ridestinazione di 396.000 euro per i progetti idonei ma non finanziati del bando lattiero-caseario-bovino, i bandi l’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli, lo schema di intesa per l’approvazione dello statuto dell’associazione di irrigazione est Sesia, il progetto di gestione dello scoiattolo grigio.  
   
   
SICILIA: FONDI RISERVATI,"NO SPRECHI, SOLO AIUTI CONCRETI"  
 
Palermo, 25 settembre 2012 - La polemica innescata da un candidato alla Presidenza della Regione siciliana sulla gestione dei fondi designati come "spese riservate" impone una risposta chiara. Se qualcuno immaginava di trovare feste e festini ha sbagliato indirizzo. Agli Uffici responsabili di questi procedimenti viene chiesto di fare chiarezza e di darne conto ai siciliani. Non c´e´ alcuna difficolta´: questa polemica e´ il piu´ classico degli autogoal. Il capitolo delle "spese riservate" della Presidenza della Regione siciliana e´ stato utilizzato per fornire aiuti concreti a soggetti particolarmente bisognosi,a persone svantaggiate e poste ai margini della societa´. Decine e decine di piccoli aiuti,forse centinaia, per dare una mano a chi ha bisogno sul serio. E´ vero che nel 2011,la spesa e´ passata da una previsione iniziale di duecentomila a cinquecentomila euro, ma questo anche a causa di una crisi sistemica che ha colpito prima di tutto e piu´ duramente di tutti le fasce piu´ deboli. In ogni caso, l´intero elenco dei beneficiari e´ pubblico, a disposizione di chiunque lo voglia consultare. Non verra´ diffuso a mezzo stampa da questa amministrazione per il semplice e incontestabile motivo che la divulgazione di quei provvedimenti, nella maggior parte dei casi, riguarda vicende personali tutelate dalla legge sulla privacy. E´ assolutamente falsa, poi, la circostanza che queste somme, non siano soggette a rendicontazione. Ogni provvedimento e´ regolarmente istruito sulla base di una specifica istanza ed erogato previo ordine di accreditamento regolarmente vistato e registrato dalla Ragioneria. Inoltre, nonostante la legge disponga la piu´ ampia discrezionalita´, affidando al Presidente la scelta di conferire o meno un contributo straordinario di solidarieta´, l´accesso ai fondi, al capitolo delle "spese riservate" quindi, e´ stato disciplinato da rigidissimi criteri di rigore e trasparenza. Con queste somme sono stati aiutati uomini, donne e bambini, tantissimi bambini, che avevano bisogno di interventi e terapie, anche salvavita, dal carattere eccezionale. Con le "spese riservate" sono stati aiutati uomini e donne che hanno rischiato la loro vita e le loro imprese per essersi opposti alla mafia e al racket delle estorsioni, cosi´ come sono stati aiutati, sempre con piccoli contributi, anche i familiari di chi ha perso la vita per un atto di eroismo. Con questi cinquecentomila euro sono state affidate parecchie risorse alle Diocesi siciliane e alle associazioni di carita´, perche´ le mense continuassero a distribuire un pasto caldo ai poveri. Con questi fondi e´ stato consentito ai sindacati siciliani di far sentire la voce degli operai della Fiat, pagando i costi della loro trasferta a Roma. In treno, sia chiaro.  
   
   
LIGURIA: PRESENTATI AL MINISTERO PROGETTI TECNOLOGICI DI SVILUPPO TERRITORIALE  
 
Genova, 25 Settembre 2012 - Trasporti marittimi, diagnostica per la prevenzione di malattie degenerative, automazione e robotica per la sicurezza sul lavoro, reti intelligenti per la distribuzione di energia. Sono questi alcuni dei progetti industriali, individuati dalla Regione Liguria nell’ambito di poli tecnologici nazionali, che verranno sottoposti al vaglio del Ministero dell’Istruzione e della ricerca scientifica per poter ricevere finanziamenti in grado di sostenere l’economica del territorio. Si saprà nei prossimi mesi se i progetti saranno approvati e in tal caso potrebbero arrivare in Liguria circa 10 milioni di euro di finanziamenti, a favore delle aziende liguri e dei centri di ricerca che operano nei settori di riferimento. “La Regione – spiega l’assessore allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli – ha deciso di aderire ai cinque ambiti tematici proposti dal Miur: scienze della vita, tecnologie per le smart communities, mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina, energia e fabbrica intelligente, presentando per ogni ambito 4 progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale”. “In questo modo – conclude l’assessore allo sviluppo economico – continua l’azione della Regione finalizzata al sostegno dei processi di innovazione delle imprese, attraverso una sempre più mirata specializzazione su ambiti tecnologici che rivestono una funzione strategica”.  
   
   
IMPEGNO UMBRIA IN 4 CLUSTER TECNOLOGICI NAZIONALI STRATEGICI PER SVILUPPO  
 
Perugia, 25 settembre 2012 - "L´umbria si inserisce a pieno titolo nel processo innovativo per la costituzione e valorizzazione di quattro dei nove cluster tecnologici nazionali, nelle aree strategiche della Chimica verde, dell´Aerospazio, delle Scienze della vita e dell´Agrifood, proponendosi nella rete nazionale con la progettualità e la capacità di innovazione e competizione delle sue imprese e delle strutture di ricerca che hanno già saputo fare sistema". Lo ha sottolineato l´assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi, illustrando insieme all´assessore alle Politiche agricole Fernanda Cecchini le finalità e le iniziative con cui la Regione Umbria sosterrà la nascita e lo sviluppo dei cluster tecnologici nazionali individuati dal Ministero dell´Istruzione, Università e ricerca ("Miur"). L´avviso del "Miur" fissa al 28 settembre prossimo la scadenza per la presentazione del progetto di cluster, ognuno corredato da 4 progetti di ricerca industriale (con investimento fino a un massimo di 12 milioni di euro), e da una lettera di intenti delle Regioni di riferimento in cui si manifesti l´interesse a sostenere anche finanziariamente attività complementari e funzionali allo sviluppo dei cluster, per la successiva valutazione ed eventuale finanziamento attraverso Accordi di programma tra il "Miur" e le Regioni interessate. "La Giunta regionale dell´Umbria, con una delibera approvata martedì 18 - ha detto Riommi - ha confermato la sua adesione, in coerenza con la programmazione e gli strumenti operativi di cui si è dotata. È uno dei valori aggiunti dell´iniziativa con cui l´attuale Governo ha attivato una nuova fase di politica industriale - ha aggiunto - concentrandosi su pochi grandi cluster nazionali, tra cui saranno ripartiti i 363 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero. Risorse ancora limitate a fronte degli investimenti che vengono fatti in altri Paesi europei per l´innovazione del sistema economico e lo sviluppo della ricerca industriale, ma che rappresentano comunque un segnale positivo, favorendo prospettive di sviluppo anche in termini occupazionali". Entrando nel dettaglio dei quattro cluster tecnologici per i quali in Umbria già si è avviato il processo di costituzione, l´assessore Riommi si è soffermato in particolare sul cluster della chimica verde, che coinvolge importanti imprese che operano sul territorio, i Poli di innovazione dei materiali speciali e della genomica, Università di Perugia e Assindustria Terni "con un risultato più ampio delle attese che avvalora la scelta della ´green economy´ come uno degli assi portanti delle politiche di sviluppo regionali. L´area di Terni - ha detto - potrebbe divenire centro di riferimento nazionale della chimica verde dei materiali, con un´ulteriore qualificazione del Polo chimico ternano". Di altrettanto rilievo strategico per l´Umbria le aree tematiche dell´Aerospazio e delle Scienze della vita, nelle quali - ha ricordato Riommi - l´Umbria è in grado di concorrere con le esperienze già maturate da gruppi di imprese e centri qualificati di ricerca. L´assessore alle Politiche agricole Fernanda Cecchini ha sottolineato la "capacità del mondo agricolo di raccogliere la sfida a far sistema, valorizzando l´eccellenza e la qualità delle produzioni agroalimentari. Una sfida - ha spiegato - che nel caso della costituzione del cluster Agrifood è stata raccolta da alcune delle imprese umbre più importanti, con l´interesse a partecipare manifestato anche dalla multinazionale Nestlè, le quali hanno messo a punto un progetto nell´ambito della nutrizione e salute, insieme alle Università di Perugia e Camerino e altri partner scientifici, tra cui il Parco 3A". "Una capacità di innovare riconosciuta anche da Federalimentare, che insieme al consorzio Aster, fa parte dell´organismo di coordinamento del cluster Agrifood - ha detto l´assessore Cecchini - e che la Regione sostiene attraverso una delle misure del Programma di sviluppo rurale, la 124, con oltre 19 milioni di euro destinati alle innovazioni di processo e di prodotto". Nel corso della conferenza-stampa, l´assessore Riommi ha inoltre illustrato i prossimi passaggi per la rimodulazione dell´Accordo di programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree di crisi della "Antonio Merloni", alla luce della nuova situazione determinatasi dopo la cessione dei complessi produttivi di Umbria e Marche a J&p industries. "Nel confronto con le Regioni Umbria e marche - ha detto - il Ministero dello Sviluppo economico ha dato il via libera per la stipula del nuovo accordo, confermando le risorse nazionali pari a 35 milioni che in origine erano destinate prioritariamente all´acquisizione dell´azienda e che ora vengono riservate tutte allo sviluppo e alla diversificazione dei sistemi produttivi regionali, con una maggiore intensità di aiuto per quelle imprese che assumeranno una quota stabilità di cassintegrati della ex Merloni". Per quanto riguarda gli stanziamenti regionali, l´Umbria conferma lo stanziamento di 37 milioni di euro, "in parte già impegnati per misure di accompagnamento", cui ha aggiunto un ulteriore milione di euro "attinto alle risorse derivanti dalle dismissioni patrimoniali e destinato a favorire con percorsi formativi e bonus occupazionali la ricollocazione in imprese di tutta la regione dei lavoratori ex Merloni". Schede cluster tecnologici nazionali - La Regione Umbria manifesterà al Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca l´impegno a sostenere anche finanziariamente, tramite specifici accordi di programma, attività e interventi integrativi e complementari per lo sviluppo e il potenziamento dei "cluster" tecnologici nazionali nei settori di Chimica verde, Aerospazio, Scienze della vita e Agrifood, in coerenza con le strategie di sviluppo e gli strumenti programmatici e operativi regionali. Cluster tecnologico nazionale Chimica Verde - La Giunta regionale ha stabilito di essere partecipe della costituzione anche facendosi "promotore" nei riguardi delle altre Regioni interessate e degli operatori pubblici e privati al fine di acquisirne le eventuali adesioni e collaborazioni. L´area di Terni potrebbe quindi avere l´opportunità di divenire uno dei principali - se non il principale - centro di riferimento nazionale della chimica verde dei materiali, con concrete prospettive di sviluppo di attività di ricerca che potranno validamente contribuire a qualificare il Polo chimico ternano. A tal fine sono state attivate o previste: attività di trasferimento tecnologico e studi di fattibilità dei Poli di innovazione: in seguito al bando per la costituzione dei Poli di innovazione in Umbria, che ha previsto tra le aree tecnologiche quella dei Materiali speciali e micro e nano tecnologie, è stata costituita la società consortile Pumas che ha già richiesto l´adesione al Cluster e ha presentato un programma triennale di attività per oltre 3 milioni e 600mila euro, che prevede specifiche iniziative legate al trasferimento tecnologico e studi di fattibilità propedeutici alla realizzazione di programmi di ricerca e sviluppo. Sostegno ad attività di ricerca e sviluppo sulle tematiche previste dal cluster: nel programma di politica industriale per il 2012 è prevista l´emanazione di un bando per il finanziamento di programmi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale con una dotazione di 10 milioni di euro. Realizzazione centro di ricerca sulla chimica verde e green economy presso il Polo chimico di Terni: la Giunta Regionale ha previsto l´utilizzo delle risorse della legge regionale 14/97 Fondo per l´occupazione a favore di interventi destinati alla reindustrializzazione del Polo Chimico di Terni tra cui spicca l´acquisizione di immobili da destinare alla realizzazione di un centro di ricerca sulla Chimica Verde e sostenibile e risorse aggiuntive, nel limite di un milione di euro, per rafforzare la dotazione finanziaria di strumenti di intervento, bandi e progetti coerenti con la finalità di sviluppo industriale sulle stesse tematiche. Cluster tecnologico nazionale Aerospazio - Il cluster registra un consistente interesse delle imprese umbre che hanno dato vita al Polo dell´Aerospazio, il quale raggruppa 29 tra imprese che vantano significative esperienze e competenze industriali con un fatturato aggregato che raggiunge i 500 milioni di euro e oltre 2500 addetti diretti. Nel caso del cluster dell´aerospazio le misure integrative e complementari sono riferite a: Attività di trasferimento tecnologico e studi di fattibilità dei poli di innovazione: è stata costituita la società consortile Polo Meccatronica con una specifica caratterizzazione sui temi dell´Aerospazio e dell´automotive che ha presentato un programma triennale di attività che prevede interventi per oltre 4 milioni di euro. Sostegno ad attività di ricerca e sviluppo sulle tematiche previste dal cluster. Programmi di internazionalizzazione: la Regione ha finanziato e finanzierà nell´ambito del Fondo di Sviluppo e Coesione specifici programmi finalizzati alla proiezione internazionale delle imprese aderenti al Polo dell´Aerospazio umbro. Cluster tecnologico nazionale Scienze della Vita - Il processo di costituzione è caratterizzato da uno spiccato interesse di imprese, centri di ricerca ed Università dell´Umbria oltre che del Polo regionale della genomica, che ha già richiesto l´adesione al Cluster nazionale e ha presentato un programma triennale di attività che prevede specifiche iniziative per oltre 4 milioni di euro legate a programmi di trasferimento tecnologico e studi di fattibilità propedeutici alla realizzazione di programmi di ricerca e sviluppo. Programmi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale - Progetto Cofund (I-move) operativo nell´ambito delle Scienze della Vita, di cui è stata ottenuta l´ammissione a contributo da parte della Commissione Europea nel corso del 2011. Il progetto, del valore di oltre 4 milioni di euro, favorisce la mobilità internazionale dei ricercatori verso imprese e centri di ricerca dell´Umbria sia quella di ricercatori umbri che intendano perfezionare esperienze all´estero su temi strettamente connessi all´area tecnologica e di ricerca delle Scienze della Vita; A sostegno dei tre cluster saranno inoltre impiegate anche le risorse di Bando assegni di ricerca: pubblicato nel luglio scorso, con priorità alle imprese aderenti ai Poli di Innovazione che ospiteranno laureati, dottori e dottorandi di ricerca per la realizzazione di specifici progetti. Contratti di ricerca presso le Università nell´ambito dell´Asse Capitale umano del Por "Fse". Cluster tecnologico nazionale Agrifood - L´azione del Cluster dovrà mirare allo sviluppo di linee progettuali relative a Nutrizione e Salute, sicurezza alimentare, processi produttivi innovativi e qualità degli alimenti, sostenibilità. La Regione Umbria ha già sviluppato importanti iniziative di animazione e confronto con le rappresentanze delle imprese agricole ed agroalimentari e il mondo della ricerca in ambito regionale, con la disponibilità a promuovere azioni funzionali agli obiettivi del cluster, tali da incoraggiare il coinvolgimento del sistema regionale, sia produttivo che della ricerca, nel cluster nazionale; Una aggregazione di imprese umbre ha presentato agli organi di coordinamento del Cluster nazionale Agrifood una proposta progettuale sulla Qualità per l´Industria Alimentare Mediterranea (Q-aim) che si pone l´obiettivo, in partenariato anche con Università e strutture di ricerca, di fornire soluzioni innovative per produrre alimenti di elevata qualità che siano caratterizzati da una spiccata connotazione tradizionale e tipica, rifacendosi al modello alimentare mediterraneo. I settori di pertinenza del progetto sono cerealicolo/industria molitoria, oleicolo, vitivinicolo, mangimistico, altri settori legati a tipicità e tradizioni alimentari (con particolare riferimento al tartufo). La proposta è stata valutata dall´organo di coordinamento del Cluster nell´ambito delle 276 proposte presentate, per un importo complessivo di circa 135 milioni di euro, ed è stata collocata nell´ambito delle 99 proposte oggetto di una prima preselezione, nella linea tematica Nutrizione e salute. Nel corso dell´incontro tecnico svolto lo scorso 6 settembre al Cnr di Bologna, è stata inserita tra quelle che dovranno essere oggetto di rimodulazione in relazione alla disponibilità finanziaria prevista dall´avviso e in funzione della presentazione al Miur di una proposta organica strutturata entro i termini del 28 settembre 2012. Scheda rimodulazione accordo di programma Merloni - La rivisitazione dell´Accordo di programma sottoscritto il 19 marzo 2010 tra il Ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni Marche, Umbria ed Emilia Romagna per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi del Gruppo Antonio Merloni allo scopo di tutelare l´apparato industriale esistente nelle aree di crisi e assicurare il rilancio delle attività produttive, salvaguardando l´occupazione dei lavoratori anche dell´indotto, si è resa necessaria per la nuova situazione che si è determinata con la cessione in continuità aziendale dei complessi produttivi di Umbria e Marche a J&p Industries Spa della ex Antonio Merloni e la rilevante presenza di lavoratori rimasti in carico all´azienda in amministrazione straordinaria che ad oggi si stimano in circa 1.500 unità. Il nuovo accordo, che sarà sottoscritto nei prossimi giorni, dovrà garantire pertanto il riassorbimento del maggior numero possibile di personale diretto attualmente in cassa integrazione straordinaria, sostenere il rilancio delle piccole e medie imprese dell´indotto e favorire la piena utilizzazione degli stabilimenti produttivi della "Antonio Merloni", con particolare riferimento alla quota parte dello stabilimento di Gaifana oggetto del diritto di opzione alla vendita o alla locazione concesso dalla società J&p Industries a Invitalia a fronte dell´impegno ad assumere almeno il 25% della nuova forza lavoro tra i cassaintegrati Merloni. Il nuovo accordo consentirà l´incremento fino al 75% della copertura finanziaria degli investimenti proposti da imprese a valere su progetti finanziati nell´ambito della legge 181/89 che prevedano l´assunzione di almeno il 25% degli addetti tra i cassaintegrati ex Merloni. La quota di assunzioni richiesta sale al 50% nel caso di investimenti finanziati dalla legge 181 da parte di imprese che intendono insediarsi nell´immobile ex Merloni di Gaifana. Per quanto riguarda le misure regionali, vengono confermate le azioni di politica attiva del lavoro previste dal "Progetto Merloni" proposto dalla Regione Umbria al finanziamento del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg), in sinergia con lo strumento di agevolazione agli investimenti produttivi, e le azioni di sostegno e sviluppo dell´indotto industriale, in parte già attivate, con vari interventi rafforzati con il recente ulteriore stanziamento di 1 milione di euro destinato a bonus occupazionali (600mila euro) e al rafforzamento finanziario della dotazione di bandi e misure nei 17 comuni umbri dell´area di crisi.  
   
   
FVG: IN LINEA NUOVO SITO WEB DEL CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI  
 
Udine, 25 settembre 2012 – Dal 21 settembre il sito web del Consiglio delle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia viene pubblicato in una nuova veste grafica e aggiornato sotto il profilo tecnico alle tecnologie più recenti, che ne migliorano la accessibilità da parte degli utenti. Il sito rinnovato ( www.Consiglioautonomie.regione.fvg.it ) e la web letter "Consaut", attiva da qualche anno, sono gli strumenti di comunicazione che il Cal del Friuli Venezia Giulia offre agli amministratori per far fronte alla sempre maggiore necessità di essere aggiornati, conoscere le esperienze e soprattutto condividere problemi e soluzioni. Realizzato con piattaforma Insiel, il sito viene gestito ed implementato direttamente dal personale del Servizio Consiglio autonomie locali, il quale fornisce supporto tecnico-operativo all´organo e ne cura la comunicazione istituzionale. Si compone di varie sezioni dedicate alle deliberazioni adottate e ai verbali delle sedute del Consiglio, i cui testi possono essere scaricati in formato pdf e per i quali è stato previsto un nuovo sistema di ricerca. Nel sito del Cal trova spazio anche una sezione dedicata alla Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale che da gennaio dell´anno in corso ha sede presso il Consiglio delle Autonomie locali.  
   
   
FVG, PIANIFICAZIONE: MENO BUROCRAZIA, POTERI DA REGIONE A COMUNI  
 
Udine, 25 settembre 2012 - "La Regione è pronta a perdere propri ´pezzi di potere e di controllo´ e di affidarli al sistema delle Autonomie locali". E´ questa la "sfida", come ieri ad Udine ha confermato l´assessore regionale alla Pianificazione territoriale ed alle Infrastrutture Riccardo Riccardi incontrando i sindaci e gli assessori comunali all´Urbanistica del Friuli Venezia Giulia, del nuovo Piano di governo del Territorio/pgt, che dovrà sostituire, con nuove regole e criteri, il Piano urbanistico Fvg datato 1978. La Regione, hanno sottolineato l´assessore Riccardi ed il prof. Sandro Fabbro, docente di Progettazione e Pianificazione urbanistica e territoriale all´Università di Udine (consulente per l´impostazione del Pgt), lancia dunque questa "sfida" ai Comuni introducendo il concetto di area vasta sovracomunale - ipotizzata per territori all´incirca corrispondenti ai 100 mila abitanti - "in cui le stesse Giunte e Consigli comunali gestiscano ed amministrino la conservazione e lo sviluppo del proprio territorio". In pratica, hanno affermato Riccardi ed il presidente della Iv Commissione del Consiglio regionale, Alessandro Colautti, "gli Enti locali si autopianificano, prendendosi poteri e responsabilità" e coinvolgendosi in queste aree vaste da essi stessi definiti", in Sistemi territoriali locali aggregati attorno ad un cosiddetto polo di primo livello, costituto in primis attorno ai quattro capoluoghi di provincia e - un´ipotesi proposta oggi ai primi cittadini del Friuli Venezia Giulia - ad un´altra decina di punti nodali del territorio ed andando quindi a costruire le rispettive "vocazioni" prevalenti di area vasta: dalla produttività imprenditoriale alla scelta turistica, dalla conferma di snodi logistici ed infrastrutturali alla capacità di diffondere modelli di sviluppo dedicati alle risorse primarie, all´attenzione ai temi della ricerca e dell´innovazione. "Vocazioni" plurime e creazione di oltre una decina di Sistemi territoriali locali che non si conciliano pertanto con una perimetrazione provinciale - "le nostre strategie pianificatorie non si completano suddividendole in quattro pezzi", ha indicato l´assessore Riccardi - anche in considerazione del fatto che sin qui le Amministrazioni provinciali non hanno svolto attività di pianificazione del territorio. Alla Regione, è stato quindi illustrato, spetterà ovviamente il compito di elaborare le prospettive strategiche, i "paletti" del Pgt, e soprattutto di individuare e difendere quei "valori di protezione del territorio (ambientali, culturali, turistici soprattutto) che non possono essere negoziali", ha osservato Riccardi. Il confronto con i Comuni - che oggi hanno palesato alcune criticità su alcuni degli aspetti illustrati - proseguirà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi a livello di Commissioni consiliari, di Consiglio delle Autonomie locali e di Anci regionale, con le due prossime tappe dell´approvazione del Piano di governo del Territorio e delle successive norme, che potrebbero trovare spazio nella legge finanziaria della Regione per il 2013.  
   
   
CAMPANIA: CALDORO, ABBIAMO GARANTITO RISANAMENTO E RIGORE  
 
Napoli, 25 settembre 2012 - "Pieno sostegno delle Istituzioni nei confronti delle autorità giudiziarie e massima collaborazione con il presidente del Consiglio regionale, Paolo Romano". Così Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania il 21 settembre. "I dati che già ha fornito il presidente del Consiglio regionale dimostrano che, per la prima volta dalla costituzione della Regione Campania, è stata avviata una concreta opera di risanamento dei conti e di forte riduzione dei costi. Abbiamo garantito risanamento e rigore. Una attività che non ha precedenti e che interessa tutti i comparti della Regione. I numeri, più di ogni altra cosa, lo testimoniano. Un percorso iniziato due anni fa e che quest´anno, solo per la parte relativa al Consiglio, ha portato il bilancio da oltre 83 milioni a 69 milioni. "E´ un percorso irreversibile voluto fin dal primo giorno e che deve continuare con costanza e determinazione. Lo stiamo facendo. Non è una strada semplice, ci sono e ci saranno difficoltà e ostacoli legati a vecchie e passate abitudini ma lavoreremo sempre per garantire massima trasparenza", conclude il presidente Caldoro.  
   
   
UMBRIA, RIFORMA ISTITUZIONALE: ENTE UNICO "AURI" SOSTITUIRÀ QUATTRO "ATI"  
 
 Perugia, 25 settembre 2012 - La Giunta regionale su proposta dell´assessore all´ambiente, Silvano Rometti, ha adottato il disegno di legge "Norme di organizzazione territoriale del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti e soppressione degli Ambiti territoriali integrati", che di fatto porterà alla soppressione dei quattro Ati attuali e al conferimento delle funzioni in materia di risorse idriche e rifiuti ad un unico soggetto, Autorità Umbra per i Rifiuti e le Risorse idriche (Auri), cui parteciperanno i Comuni della Regione. "La scelta della Giunta regionale, che tiene conto anche dello spirito referendario di acqua come bene pubblico - ha riferito l´assessore Rometti, va nella direzione della semplificazione e riorganizzazione, con l´intento di ridurre i costi di funzionamento a vantaggio del contenimento delle tariffe. Di conseguenza, è prevista la costituzione di un´unica struttura regionale in modo da avere maggiori economie di scala e rendere omogenee le tariffe e l´efficienza del servizio. E´ evidente - ha sottolineato Rometti - che questa scelta ha anche l´obiettivo di agevolare il percorso necessario per arrivare verso gestioni uniche per acqua e rifiuti. Il tutto - ha aggiunto l´assessore - va ad inquadrarsi perfettamente con l´azione riformatrice che la Giunta regionale sta portando avanti nei vari settori dell´amministrazione pubblica". Il ´ddl´ adottato dalla Giunta regionale stabilisce la soppressione dei quattro Ati anche in seguito ai dettami della legge regionale ´18/2011´ che aveva conferito queste funzioni alle Unioni dei Comuni: "gli organi dell´Auri - ha sottolineato Rometti - saranno quindi espressione di tutti i Comuni della regione". L´auri prevede un´assemblea, composta dai sindaci di tutti i Comuni umbri o da loro delegati, che eleggerà il Consiglio direttivo, composto esclusivamente da sindaci e il presidente. Il Consiglio direttivo provvede alla predisposizione e alla proposta degli atti fondamentali da sottoporre all´Assemblea. L´auri avrà un proprio statuto e un regolamento di organizzazione, lo Statuto può prevedere un numero massimo di componenti del Consiglio direttivo, dove sarà garantita la presenza dei Comuni di Perugia e Terni accanto a Comuni più piccoli, e deve prevedere forme di consultazione con la Consulta per il servizio idrico e di gestione dei rifiuti. E non del collegio dei revisori e l´istituzione presso l´Auri della Consulta per il servizio idrico e il servizio di gestione dei rifiuti, in rappresentanza degli interessi degli utenti dei servizi, anche ai fini del controllo della qualità del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. L´assessore Rometti ha voluto precisare che "nessun compenso è previsto per i componenti degli organi direttivi e che l´Auri non può procedere ad assunzioni di personale, né a tempo indeterminato né a tempo determinato. L´atto, adottato dalla Giunta e che ha raccolto le proposte avanzate nell´ambito del lungo iter di partecipazione, dal Tavolo dell´Alleanza per l´Umbria al Consiglio delle Autonomie Locali, verrà inviato al Consiglio regionale per la definitiva approvazione.  
   
   
RIORDINO PROVINCE: PUGLIA, INCONTRA RAPPRESENTANTI COMUNI BAT  
 
Bari, 25 settembre 2012 - Nell’ambito della riforma degli assetti istituzionali prevista dal Decreto-legge 95/2012, si è tenuto, in data 21 settembre, presso l’Aula del Consiglio Regionale, un incontro tra l’Assessore agli Enti Locali Marida Dentamaro e i Sindaci e gli Amministratori dei 10 Comuni della Provincia Bat. Hanno partecipato rappresentanti dei comuni di Canosa, Margherita S., Spinazzola, Bisceglie, S. Ferdinando, Trinitapoli, Andria, Minervino, Barletta, Trani. Alla luce degli ultimi chiarimenti del Governo sul riordino delle Province – ha evidenziato l’assessore Dentamaro – la Regione ritiene importante raccogliere i suggerimenti delle comunità locali, per disegnare i nuovi assetti territoriali nella maniera più consona alle aspettative dei cittadini e più efficace per quanto attiene le funzioni che le nuove Province, ma soprattutto i Comuni veri soggetti attuatori della riforma, saranno chiamati ad esercitare. Questa riforma, ha continuato l’assessore, può e deve diventare occasione per dare finalmente impulso a quell’associazionismo tra Comuni che potrebbe portare tanti benefici in termini di efficienza e di qualità dei servizi, rispettando al tempo stesso le specificità dei territori e il contenimento dei costi nello spirito della “spending review”. Tenendo presenti le improrogabili, al momento, scadenze fissate dalla Legge, appare evidente come, se si vuole evitare la sterile applicazione di criteri e parametri determinati a livello centrale e riportare alla competenza della Regione e dei Comuni la governance locale, sia auspicabile formulare proposte concrete e realizzabili. Marida Dentamaro, in merito, ha condiviso quanto rappresentato dai Sindaci che rivendicano la competenza sulle scelte e ha assicurato che la Regione, non intendendo comprimere in alcun modo il loro potere di iniziativa e di scelta continuerà a favorire il confronto, presentando al Governo le deliberazioni che i Consigli Comunali interessati vorranno assumere, in linea con i tempi e i paletti fissati dalla Legge  
   
   
GIUNTA REGIONALE CAMPANIA, FRA I PROVVEDIMENTI: ASSETTO IDROGEOLOGICO, AMBIENTE, BUONO PASTO  
 
Napoli. 25 settembre 2012 - Si è riunita il 22 settembre a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. In campo sanitario, d’intesa con l’assessore alle Attività sociali Ermanno Russo sono state adottate le linee guida per gli interventi socio-sanitari integrati finalizzati al welfare comunitario attraverso i progetti terapeutico riabilitativi individuali sostenuti con budget di salute. Su proposta del vicepresidente Giuseppe De Mita, la Giunta ha deciso la partecipazione della Campania alla Fiera Abav, che si terrà in Brasile; ha riconosciuto l’abilitazione provvisoria all’esercizio della professione turistica rilasciata da enti autonomi territoriali diversi dalla Regione; ed ha prorogato al 31 dicembre prossimo gli incarichi dei commissari degli Ept e delle Aziende di Cura e Soggiorno. Su proposta dell’assessore alla Difesa del Suolo Edoardo Cosenza, è stato approvato il piano stralcio per l’assetto idrogeologico e l’aggiornamento delle norme di attuazione e prescrizione sull’erosione costiera del bacino Sinistra Sele, nonché il piano per la Tutela del suolo e della risorsa idrica, e la variante sull’assetto idrogeologico del bacino Campania Centrale. Su proposta degli assessori al Bilancio Gaetano Giancane e alle Autonomie locali Pasquale Sommese sono stati acquisiti a bilancio 3 milioni attribuiti dal Cipe per il Fondo nazionale della Montagna. Su proposta dell’assessore all’Ambiente Giovanni Romano è stato modificato il regolamento per l’assegnazione ai Comuni del contributo di ristoro ambientale. Su proposta dell’assessore alle Risorse umane Sommese la Giunta ha deciso, nell’ambito delle iniziative assunte in attuazione della spending review, che il buono pasto attribuito al personale scende, a partire dal primo ottobre, ad euro 7, in applicazione della legge 135. Su proposta dell’assessore ai Trasporti e alle Attività produttive Sergio Vetrella, garantita la regolarità dei servizi pubblici essenziali di trasporto marittimo, con un contratto ponte con la Caremar fino al 31 dicembre; ripartite le risorse per il trasporto pubblico locale; rimodulato il servizio di trasporto ferroviario esercitato da Trenitalia.  
   
   
UMBRIA: RIFORMA ISTITUZIONALE: ENTE UNICO "AURI" SOSTITUIRÀ QUATTRO "ATI"  
 
Perugia, 25 settembre 2012 - La Giunta regionale su proposta dell´assessore all´ambiente, Silvano Rometti, ha adottato il disegno di legge "Norme di organizzazione territoriale del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti e soppressione degli Ambiti territoriali integrati", che di fatto porterà alla soppressione dei quattro Ati attuali e al conferimento delle funzioni in materia di risorse idriche e rifiuti ad un unico soggetto, Autorità Umbra per i Rifiuti e le Risorse idriche (Auri), cui parteciperanno i Comuni della Regione. "La scelta della Giunta regionale, che tiene conto anche dello spirito referendario di acqua come bene pubblico - ha riferito l´assessore Rometti, va nella direzione della semplificazione e riorganizzazione, con l´intento di ridurre i costi di funzionamento a vantaggio del contenimento delle tariffe. Di conseguenza, è prevista la costituzione di un´unica struttura regionale in modo da avere maggiori economie di scala e rendere omogenee le tariffe e l´efficienza del servizio. E´ evidente - ha sottolineato Rometti - che questa scelta ha anche l´obiettivo di agevolare il percorso necessario per arrivare verso gestioni uniche per acqua e rifiuti. Il tutto - ha aggiunto l´assessore - va ad inquadrarsi perfettamente con l´azione riformatrice che la Giunta regionale sta portando avanti nei vari settori dell´amministrazione pubblica". Il ´ddl´ adottato dalla Giunta regionale stabilisce la soppressione dei quattro Ati anche in seguito ai dettami della legge regionale ´18/2011´ che aveva conferito queste funzioni alle Unioni dei Comuni: "gli organi dell´Auri - ha sottolineato Rometti - saranno quindi espressione di tutti i Comuni della regione". L´auri prevede un´assemblea, composta dai sindaci di tutti i Comuni umbri o da loro delegati, che eleggerà il Consiglio direttivo, composto esclusivamente da sindaci e il presidente. Il Consiglio direttivo provvede alla predisposizione e alla proposta degli atti fondamentali da sottoporre all´Assemblea. L´auri avrà un proprio statuto e un regolamento di organizzazione, lo Statuto può prevedere un numero massimo di componenti del Consiglio direttivo, dove sarà garantita la presenza dei Comuni di Perugia e Terni accanto a Comuni più piccoli, e deve prevedere forme di consultazione con la Consulta per il servizio idrico e di gestione dei rifiuti. E non del collegio dei revisori e l´istituzione presso l´Auri della Consulta per il servizio idrico e il servizio di gestione dei rifiuti, in rappresentanza degli interessi degli utenti dei servizi, anche ai fini del controllo della qualità del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. L´assessore Rometti ha voluto precisare che "nessun compenso è previsto per i componenti degli organi direttivi e che l´Auri non può procedere ad assunzioni di personale, né a tempo indeterminato né a tempo determinato. L´atto, adottato dalla Giunta e che ha raccolto le proposte avanzate nell´ambito del lungo iter di partecipazione, dal Tavolo dell´Alleanza per l´Umbria al Consiglio delle Autonomie Locali, verrà inviato al Consiglio regionale per la definitiva approvazione.  
   
   
AMMORTIZZATORI SOCIALI, SARDEGNA: CHIESTO INCONTRO AL MINISTERO PER SECONDO ACCORDO  
 
Cagliari, 25 Settembre 2012 - "Le risorse a disposizione della Regione sono state totalmente impegnate e, mentre prosegue l´istruttoria delle domande, abbiamo chiesto un incontro al Ministero per un aggiornamento della situazione, al fine di predisporre un secondo accordo che garantisca alla Sardegna le risorse per gli ammortizzatori sociali di tutto il 2012." Lo ha dichiarato l’assessore del Lavoro, Antonello Liori, durante l´incontro coi rappresentanti dei sindacati Cisl, Cgil, Uil ed Ugl. "Le recenti rassicurazioni del Ministro Fornero, che ha confermato la disponibilità di risorse per la cassa integrazione del 2012 e del 2013, consentono di affrontare con maggiore fiducia i prossimi mesi e soprattutto di prepararci adeguatamente alle nuove norme fissate dal Governo in tema di ammortizzatori sociali - ha evidenziato Liori - Tra cassa integrazione e mobilità, sono quasi 24.000 i lavoratori coinvolti, perciò sono consapevole che per affrontare questa delicata situazione servono forte impegno e responsabilità."  
   
   
MARCHE: SOTTOSCRITTO L’ACCORDO PER LA DISCIPLINA DELL’APPRENDISTATO  
 
Ancona, 25 settembre 2012 - Sono stati firmati ieri mattina gli accordi tra la Regione Marche, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro, le Università, l’Ufficio scolastico regionale e le Fondazioni Its, per la disciplina dell’apprendistato. Documenti che recepiscono le recenti nuove disposizioni emanate a livello nazionale, contenute nell’apposito Testo Unico. Quest’ultimo definisce l’apprendistato come contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all’occupazione dei giovani, la cui disciplina è rimessa ad appositi accordi interconfederali ovvero ai contratti di lavoro stipulati a livello nazionale o interconfederale e mantiene la classica suddivisione delle tre tipologie di contratto innovandole: apprendistato per ottenere la qualifica e il diploma professionale, anche per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione destinato ai giovani di età compresa tra 15 e 25 anni; apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, destinato ai giovani di età compresa tra 18 e 29 anni, per il conseguimento di una qualifica professionale mediante assunzione in tutti i settori di attività, pubblici e privati; apprendistato di alta formazione e di ricerca, destinato ai giovani che dai 18 ai 29 anni intendono acquisire un diploma di istruzione secondaria superiore, titoli di studio universitari e dell’alta formazione, nonché per il praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche o per esperienze professionali. Tre sono, dunque, i documenti sottoscritti questa mattina, preceduti da momenti di confronto tra le parti, conclusi con la loro approvazione nella seduta della Commissione Regionale Lavoro del 20 luglio scorso. “I documenti firmati oggi – dichiara l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti – rappresentano un passo avanti importante a favore dei giovani. Accrescendo, infatti, la loro professionalità e le loro competenze, se ne potenzia comunque l’occupabilità, contribuendo a ridurre la dispersione scolastica e formativa”. Riguardo alla prima tipologia di apprendistato, per accrescerne il fattore di interesse da parte delle imprese e dei giovani, gli obiettivi sono la valorizzazione delle competenze pregresse; la qualificazione e caratterizzazione del sistema dell’offerta formativa attraverso un’organizzazione strutturata e allo stesso tempo modulare e flessibile di erogazione che preveda l’intervento delle agenzie formative e delle istituzioni scolastiche anche in forma congiunta; la valorizzazione dell’impresa quale soggetto formativo che, sulla base del Piano formativo individuale concordato con l’istituzione scolastica e l’agenzia formativa, favorisca la realizzazione del programma formativo; la valorizzazione del ruolo delle Parti sociali; l’interazione tra impresa, istituzione scolastica e agenzia formativa. A questo scopo specifico vengono introdotte le figure del tutor didattico e del tutore o referente aziendale che operano in raccordo per il coordinamento della attività previste dal Piano Formativo Individuale dell’apprendista. Il secondo tipo di formazione, professionalizzante e di mestiere, è svolta sotto la responsabilità dell’azienda ed è disciplinata dagli accordi interconfederali o collettivi in ordine alla durata e alle modalità di erogazione della formazione per l’acquisizione delle competenze tecnico-professionali e specialistiche in funzione dei profili professionali. La Regione Marche regolamenta l’offerta formativa pubblica finalizzata all’acquisizione delle competenze di base e trasversali nelle seguenti discipline: sviluppo delle competenze relazionali, organizzazione ed economia, disciplina del rapporto di lavoro, informatica, lingua straniera, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Sull’apprendistato per l’alta formazione e ricerca, “lo scopo prioritario dell’attivazione di questa innovativa tipologia contrattuale – spiega ancora Luchetti – è l’adozione di una metodologia basata su una forte integrazione tra il percorso realizzato in azienda e il percorso realizzato nell’istituzione formativa: l’ateneo riconosce e valorizza il percorso in impresa e rilascia il titolo di studio finale attribuendo i crediti formativi anche per le conoscenze maturate lavorando in azienda. D’altra parte, il giovane apprendista laureato ha l’opportunità di conseguire un titolo di studio universitario ottenuto attraverso un percorso formativo misto, calato nel processo produttivo/aziendale che si trova al centro del piano di studio o di ricerca, con elevate possibilità di stabilizzazione occupazionale o quantomeno migliorare la propria occupabilità”.  
   
   
LA RICERCA DI LAVORO SI SPOSTA AL CENTRO COMMERCIALE  
 
Torino, 25 settembre 2012 - Nuova iniziativa della Regione per promuovere e comunicare le opportunità e le innovazioni del mercato del lavoro. Si tratta di “Iolavoro Info point”, sportelli informativi posti all’interno dei centri commerciali. Si inizia dal 25 al 30 settembre nell’8Gallery di Torino dalle 11 alle 22 e nel centro commerciale Airone di Bellinzago Novarese dalle 9 alle 20.30, dove saranno presente operatori in grado di fornire informazioni su come si predispone un curriculum, su lavoro autonomo e creazione d’impresa, su apprendistato e tirocini, sui servizi per le aziende, su come affrontare un colloquio di selezione. L’inaugurazione dei due sportelli sarà effettuata martedì 25 settembre dal presidente della Regione, Roberto Cota, e dall’assessore al Lavoro e Formazione professionale, Claudia Porchietto, alle 12 a Torino e alle 15 a Bellinzago. “Iolavoro Info point” è promosso dalla Regione Piemonte ed organizzato dall’Agenzia Piemonte Lavoro in collaborazione con Camera di commercio di Torino, Province di Torino e Novara, Città di Torino, Italia Lavoro e Inps.  
   
   
PUGLIA: ANCHE PER IL 2012 RISPETTATI GLI IMPEGNI PER GLI LSU.  
 
Bari, 25 settembre 2012 - “Dal primo ottobre i comuni interessati potranno avviare i progetti approvati dall’ Assessorato al Lavoro per migliorare la qualita’ dei servizi offerti ai cittadini attraverso l’incremento orario per i lavoratori socialmente utili, concesso e finanziato dal Governo regionale”. Ne ha dato notizia l’assessore al lavoro e welfare, Elena Gentile, che ha quindi continuato: “La Regione ha dovuto attendere le decisioni del Ministero per poter dare avvio, anche per l’anno in corso, a questa formula intelligente di sostegno al reddito in favore dei lavoratori socialmente utili pugliesi. “Per sostenere l’intervento, oltre alle sempre piu’ risicate risorse trasferite, la giunta ha impegnato fondi di bilancio autonomo a conferma dell’attenzione che il governo regionale, con il presidente Vendola in testa, pone nei confronti dei lavoratori pugliesi. “Politiche per il lavoro e per i lavoratori, per creare nuova occupazione (i dati Istat restituiscono un quadro oltremodo positivo delle dinamiche di ingresso nel mondo del lavoro in Puglia), iniziative di contrasto al lavoro nero per favorire l’emersione, straordinario impegno per finanziare gli ammortizzatori in deroga e garantire la continuità del reddito dei lavoratori colpiti dalla crisi. Questo è l’impegno per il lavoro della Giunta Vendola - ha concluso Elena Gentile- al netto delle polemiche strumentali sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori pugliesi, con l’auspicio che ogni strumentalizzazione lasci spazio ad un sereno confronto sulle politiche per i lavoro e sui risultati ottenuti".  
   
   
UMBRIA MOBILITÀ: REGIONE INCONTRA ORGANIZZAZIONI SINDACALI E DEI LAVORATORI, “FORTE IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI”  
 
Perugia, 25 settembre 2012 - "In queste settimane come rappresentanti delle istituzioni, in qualità di soci di Umbria Mobilità, abbiamo lavorato per mettere in sicurezza innanzitutto il salario dei dipendenti e l´erogazione della 14esima, la regolarità del servizio di trasporto, e per salvaguardare l´esistenza stessa della nostra società di trasporto pubblico locale". E´ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ieri mattina ha presieduto la riunione svoltasi presso la sede di Palazzo Donini a Perugia, con tutti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori di Umbria Mobilità, convocata per fare il punto sulla situazione complessiva dell´azienda del trasporto locale pubblico in Umbria. Alla riunione hanno partecipato - in rappresentanza dei soci pubblici di Umbria Mobilità - anche l´assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti, e gli assessori ai trasporti della Provincia di Perugia, Luciano Della Vecchia, e del Comune di Perugia, Roberto Ciccone. Nel corso della riunione è stato sottolineato come gli obiettivi siano stati raggiunti grazie ad un impegno forte delle istituzioni, concretizzatosi con la recente decisione di aumento del capitale sociale da parte dei soci pubblici. "Ora - hanno affermato Marini e Rometti - dobbiamo concentraci in un´azione che punti a garantire ad Umbria Mobilità, soprattutto per la parte umbra, non solo la sua sopravvivenza, ma per restituirle una prospettiva nel futuro che la faccia tornare ad essere un´impresa sana, in grado di gestire al meglio il servizio di trasporto pubblico nella nostra regione". Attraverso una vera e propria task force - è stato riferito - si sta altresì lavorando giorno dopo giorno per raggiungere gli obiettivi relativi al pagamento degli stipendi, alla prosecuzione del servizio ed anche quello del recupero dei crediti che Umbria Mobilità vanta dai diversi soggetti. "Abbiamo anche svolto una rigorosissima azione di ricognizione di tutta la contabilità della gestione di Umbria Mobilità, finalizzata a chiarire dove e come si è sviluppato e determinato il disavanzo economico e quali le responsabilità. Per quanto mi riguarda - ha aggiunto la presidente Marini - posso assicurare alle organizzazioni sindacali che i contenuti della legge sulla spending review, come è espressamente affermato nelle sue norme - soprattutto nella parte relativo alle azioni per il contenimento della spesa ed il risparmio -, riguarderanno anche le società i cui soci sono soggetti pubblici, e quindi anche Umbria Mobilità". E´ stato quindi sottolineato come grazie all´aumento di capitale, ed al lavoro di interlocuzione svolto in queste settimane, anche gli istituti di credito interessati ad Umbria Mobilità hanno dimostrato disponibilità circa l´accensione di un mutuo per immettere liquidità nell´azienda. "Il nostro auspicio ed obiettivo - hanno sostenuto tutti i rappresentanti delle istituzioni - è di arrivare entro la fine di quest´anno ad una situazione di tranquillità dei conti complessivi dell´azienda, per poter poi effettuare quelle riforme strutturali necessarie non solo a risanare i conti, ma - come è stato affermato - a garantire un futuro ad Umbria Mobilità. Non escludiamo che al termine di questo percorso possa esserci l´ingresso di partner interessati all´Azienda, a condizione che si tratti di soggetti che offrano le massime garanzie di capacità imprenditoriali e finanziarie".  
   
   
STORIE DI OCCUPAZIONE: ECCO CHI E COME TROVA LAVORO GRAZIE ALLA FORMAZIONE CON IL FSE  
 
Firenze, 25 settembre 2012 – La formazione è strumento davvero strategico, oggi, per trovare lavoro. Lo conferma un’indagine svolta in Toscana (dalle società Iris e Gouré) su un campione di circa 18 mila destinatari delle attività formative finanziate (nel biennio 2009/2010) grazie al Fondo sociale europeo 2007-2013. Fra i risultati si registra un tasso di occupazione decisamente incoraggiante per chi ha svolto attività formative: nel 2009 gli occupati erano il 52% dopo 6 mesi di formazione, salendo al 55,5% dopo 12 mesi. Nel 2010 le due percentuali sono salite, rispettivamente, al 55,2% e al 60,9%. In altri termini: l’83% degli occupati che hanno svolto tirocini formativi hanno poi trovato lavoro entro 6 mesi dalla conclusione della formazione. Ma anche chi si è limitato a uno stage integrato con un corso ha poi ottenuto un buon risultato: nel 74,6% dei casi ha trovato lavoro (percentuale che sfiora il 70% addirittura nel caso della frequenza a un solo e semplice corso formativo). “Un buon risultato – spiega l’assessore Gianfranco Simoncini – soprattutto se lo si rapporta al periodo in cui la rilevazione è stata fatta, ovvero proprio il momento in cui anche per la Toscana si facevano sentire i primi contraccolpi della crisi economica dalla quale non siamo ancora usciti. E’ un risultato che testimonia l’importanza di investire in qualità, innovazione e in tutto quanto porti ad accrescere competenze e a rendere più competitive non solo le imprese ma anche i lavoratori”. Simoncini tiene anche a sottolineare un altro dato, sempre emergente dalla ricerca, che riguarda il genere: nel tasso di inserimento occupazionale, sia a 6 che a 12 mesi, si registra infatti una consistente riduzione della forbice maschi/femmine. Tra i formati nel 2010 la differenza fra maschi e femmine è inferiore a 2 punti (su 6 mesi) e di 5,5 punti (su 12 mesi) mentre l’anno precedente era assai superiore (57,0 di maschi contro il 50,3 di femmine a 6 mesi e 60,9 contro il 50,3 a un anno. Insomma: le attività formative servono anche per ridurre, e in modo netto, la forbice occupazionale tra maschi e femmine. Più in generale va poi sottolineato che la partecipazione a una attività formativa porta benefici più forti soprattutto a distanza di 6 mesi dalla conclusione: è questo il momento nel quale la probabilità di occupazione è superiore (di ben 14 punti in percentuale) rispetto a quella attesa. “Questo investimento in formazione – prosegue Simoncini – la nostra Regione lo ha fatto e continua a farlo grazie alle risorse del Por Fse 2007-2013 che, come noto, mette a disposizione della Toscana 665 milioni di euro. La Toscana ha dimostrato di saperli usare bene, con quasi l’80% delle risorse già impegnate. Ma non è solo il conto finanziario a essere positivo. Questi fondi agiscono infatti sulle persone ed è il miglioramento della qualità della vita e del lavoro di tanti uomini e donne, ragazzi o meno giovani, disoccupati o precari a segnare la linea del traguardo raggiunto”. Storie: A raccontarlo sono ragazzi come Matteo, che oggi lavora stabilmente in un cantiere navale a Livorno e che il suo posto di lavoro se l’è conquistato grazie a una serie di iniziative formative che gli hanno permesso di acquisire una qualifica e di specializzarsi ulteriormente. O come Francesco, che grazie alla borsa Fullbright cofinanziata dalla Regione ha conosciuto realtà lavorative qualificatissime negli Usa ed è tornato in Italia pronto a dare vita a una sua azienda. E ancora come Pietro, andato a bottega come liutaio a New York e oggi ha una sua attività a Pistoia, o come Adriana che ha creato un’impresa di servizi per l’infanzia, o Alessandra, assunta dalla ditta di abbigliamento dove faceva lo stage. I numeri: Tornando ai numeri, sempre nei primi due anni della crisi, analizzando gli occupati a 12 mesi dalla fine della formazione, si osserva che il tasso aumenta con l’aumentare del livello del titolo di studio. Nel 2010, ad esempio, gli occupati con licenza elementare erano il 56%, quelli con qualifica o diploma professionale il 66%, quelli con maturità il 58%, quelli con laurea il 70%. La possibilità di occupazione sembra maggiore nella fascia di età fra i 25 e i 34 anni, è più bassa fra i giovanissimi e decisamente più bassa nelle fasce di età 35-54 e oltre i 55. Analizzando il tipo di formazione ricevuta da coloro che hanno trovato un lavoro a 12 mesi, si mette in luce l’importanza di stage o tirocini, sia da soli che all’interno di un corso di formazione. Se al corso si aggiunge uno stage presso l’impresa o un periodo di tirocinio, in sostanza, la ricerca è più efficace. A 12 mesi dalla conclusione, il 54,3% di coloro che hanno frequentato un corso hanno trovato lavoro, a fronte del 65,5% di chi ha fatto formazione e stage presso un’impresa o del 60,3% di chi ha fatto solo tirocinio. Quanto al settore di attività, quello prevalente per gli occupati a 12 mesi è il settore dei servizi, al cui interno appare elevata la componente femminile. Seguono il commercio, l’alberghiero e la ristorazione, l’ambito sanitario e l’assistenza sociale e sanitaria. L’industria nel complesso incide per il 14,2% degli occupati, concentrati nel manifatturiero e a forte prevalenza maschile, mentre in agricoltura trova lavoro appena il 3%. Oltre il 70% dei rapporti di lavoro è di tipo dipendente o parasubordinato, con un 18,6% di contratti a tempo indeterminato e il resto (81,4%) a tempo determinato. Fondo sociale europeo “Questi dati ci confermano – dice l’assessore Simoncini – che il Fondo sociale europeo è stato e continua ad essere uno strumento prezioso nell’azione di contrasto dell’emergenza e per la tenuta sociale della regione. Gli interventi non si esauriscano solo nei corsi di formazione: con le risorse del fondo finanziamo gli incentivi per l’occupazione e per l’inserimento al lavoro delle fasce deboli, i tirocini, i percorsi per l’alta formazione e per l’istruzione e formazione tecnica superiore, la mobilità internazionale, per citare gli interventi più importanti realizzati con successo, a dimostrazione che quella dei fondi europei è una opportunità che la Toscana sta sfruttando al meglio. La crisi non è ancora finita e non ha interessato in modo uniforme il tessuto sociale toscano: i giovani, le donne, i soggetti svantaggiati sono i soggetti più a rischio. Da qui dobbiamo ripartire per rilanciare l’economia toscana e lo faremo anche grazie alle opportunità che ancora ci sono offerte dalla programmazione Fse”. Anche la programmazione Fse ha dovuto fare i conti con la crisi. La giunta regionale ha deciso una serie di modifiche al programma che hanno permesso, ad esempio, di rimodulare e destinare ingenti risorse al progetto Giovanisì, nonché di finanziare Cassa integrazione e mobilità in deroga, nonché di avviare una riforma del sistema della formazione professionale. Stato di avanzamento: A giugno 2012 il programma toscano del Fondo sociale europeo ha approvato oltre 39 mila progetti, di cui oltre 34 mila (88%) avviati e 25 mila (74%) già conclusi, per un valore di impegni pari a circa 440 milioni e di pagamenti pari a poco meno di 300 milioni di euro. “Non c’è dubbio – aggiunge Simoncini – che l’apporto delle risorse europee rappresenti ancora uno strumento irrinunciabile per uscire dalla crisi e avviare un nuovo sviluppo e raggiungere i nuovi obiettivi fissati dalla Ue. E’ in corso a livello europeo la discussione sui fondi e su questo la Toscana è impegnata in prima persona per chiedere che vi sia certezza nelle risorse, valorizzazione del ruolo delle Regioni, minori vincoli burocratici. Al governo nazionale chiediamo non solo un forte impegno e pressione nei confronti della Ue perchè ciò avvenga, ma anche un’adeguata compartecipazione finanziaria”.  
   
   
BENI CONFISCATI ALLE MAFIE, MILANO: SARANNO UTILIZZATI ANCHE PER ACCOGLIERE PERSONE E FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ GIUNTA APPROVA LA DESTINAZIONE D’USO DI 16 UNITÀ IMMOBILIARI, TRA CUI SEI APPARTAMENTI, PER UN VALORE DI 1,5 MILIONI DI EURO, SOTTRATTI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA  
 
Milano, 25 settembre 2012 - I beni confiscati alle mafie sul territorio del Comune di Milano saranno destinati anche ad accogliere persone sole o nuclei familiari con grave difficoltà, giovani coppie economicamente disagiate e ragazze madri richiedenti asilo politico. Lo ha deciso il 21 settembre la Giunta di Palazzo Marino, che ha specificato le finalità d’uso di 16 unità immobiliari (14 immobili e 2 pertinenze) che appartenevano alla criminalità organizzata per un valore stimato di 1,5 milioni di euro. Si tratta di un magazzino, un negozio con annessi laboratorio e cantina, sei box e sei appartamenti. Questi beni dalla prossima settimana saranno oggetto di una selezione pubblica per l’assegnazione, in concessione d’uso gratuito, ad enti e associazioni che dovranno presentare progetti rispondenti alle finalità indicate. “La lotta per la legalità per noi vuol dire affrontare le questioni sociali, per questo tra le finalità abbiamo anche indicato l’accoglienza di persone sole o nuclei familiari in difficoltà, restituendo ad un uso pubblico e ad un bisogno sempre più presente, luoghi che prima appartenevano alla criminalità organizzata”, spiega l’assessore alla Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. Alcune di queste sedici unità immobiliari sono interessate da ipoteca. L’amministrazione comunale provvederà ad estinguere i debiti residui e a pagare le spese annuali di gestione ordinaria. I beni assegnati dal Comune fino ad oggi sono complessivamente 130 unità immobiliari (103 immobili e 27 pertinenze). Sempre oggi l’assessore Majorino ha presentato in Giunta il programma del primo “Festival dei beni confiscati alle mafie” che si terrà dal 9 all’11 novembre. Tre giorni che verranno dedicati ai beni confiscati e più in generale alla cultura della legalità con mostre, film e attività rivolte alle scuole e a tutta la cittadinanza. Un segnale importante che la città vuole dare in un anno di ricorrenze legate alla storia del nostro Paese e della lotta contro l’illegalità: il trentennale dalla morte di Pio La Torre e del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa; il trentennale dalla legge Rognoni-la Torre che ha introdotto il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni; il ventennale dalla morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di Francesca Morvillo e degli agenti delle loro scorte.  
   
   
"DIFFERENZA DI GENERE DEL CERVELLO: LA NUOVA PARITÀ"  
 
South Kensington, 25 settembre 2012 - Un evento intitolato "Differenza di genere del cervello: la nuova parità" (Brain sex difference: the new equality) avrà luogo il 10 ottobre 2012 a South Kensington, Regno Unito. Benché una volta considerato un punto di vista politicamente scorretto, ora prove evidenti dimostrano che vi sono differenze fondamentali tra il cervello degli uomini e quello delle donne. Ciò è soprattutto dovuto alle differenze nell´ambiente ormonale e genetico in cui si sviluppano i feti. Per le regioni cerebrali che disciplinano la riproduzione questo è essenziale per la sopravvivenza della specie, ma altre regioni del cervello si differenziano sessualmente per impostazione predefinita. Questo è importante a livello clinico, perché si pensa che le differenze strutturali e funzionali sostengano le differenze di sesso prevalenti nei disturbi cerebrali. I sistemi neurotrasmettitoriali dopaminergici del mesencefalo regolano le emozioni e il movimento, e sono disfunzionali in disturbi quali la schizofrenia, il Parkinson e la depressione. Studi hanno dimostrato chiaramente modelli sesso-specifici nelle loro fasi di sviluppo, struttura, funzione e degenerazione. Sebbene nessuno dei due cervelli sia superiore, l´evento si propone di spiegare perché capire le differenze tra i due generi è importante per il trattamento di disturbi come il Parkinson e per sviluppare strategie terapeutiche ottimali per entrambi i sessi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www3.Imperial.ac.uk/newsandeventspggrp/imperialcollege/eventssummary/event_23-8-2012-10-4-26