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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Ottobre 2012
MESSAGGIO DI JOSÉ MANUEL BARROSO, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, IN OCCASIONE DELLA 10 ° EDIZIONE DEGLI OPEN DAYS  
 
 Bruxelles, 9 ottobre, 2012 - Di seguito il testo del messaggio video da José Manuel Barroso, in occasione della 10 ° edizione degli Open Days: “Signore e signori, cari amici, Mi dispiace davvero non poter essere con voi oggi per la decima edizione degli Open Days. E io volevo essere in grado di rivolgermi a voi attraverso questo video-messaggio. Open Days sono emersi come un evento importante per la politica regionale, una piattaforma essenziale per il dibattito sul ruolo della politica di coesione nella nostra strategia di uscita dalla crisi e per l´attuazione di crescita futura. Siamo tutti qui - i leader politici, le parti sociali, gli imprenditori - e noi tutti sappiamo che la leadership è la fiducia nella nostra capacità di uscire dalla crisi più forte di Europa e più unita. Questo è il motivo per cui sono soddisfatto tasso di partecipazione, e vorrei ricordare che il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, può partecipare la Commissione, in caso che ogni anno, la Commissione europea ha organizzato in collaborazione con il Comitato delle regioni. Credo che, più che mai, è importante mostrare che le varie istituzioni dell´Unione europea a lavorare insieme per la politica di coesione, la politica regionale, per gli investimenti in crescita in Europa. Per questo livello di fiducia tra di noi è importante. In effetti, la fiducia è un elemento chiave della crescita. Ma né l´uno né l´altro non può essere decretata. Dobbiamo creare le condizioni per il loro ritorno per l´attuazione di politiche che generano una crescita sostenibile ed equa. Queste politiche, li conosciamo bene, sono un trittico che pone le basi del nostro lavoro: risanamento di bilancio, le riforme strutturali, investimenti mirati. È ora in corso che possiamo successo uscire da questa crisi sopra. L´economia europea è ancora fragile. Nuovi fronti sulla crescita e l´occupazione non sono buone. La coesione sociale è messa alla prova. In alcune parti d´Europa, si trova una situazione molto drammatica in termini di emergenza sociale, con la crescita della povertà. Certo. Ma di fronte a questa situazione, sarebbe un errore fondamentale per tornare alle vecchie abitudini che ci hanno portato proprio in questa situazione, un debito eccessivo o la mancanza di riforme anche creare competitività in grado di garantire il progresso economico e lo sviluppo sociale. È per questo che ora dobbiamo trarre tutte le lezioni da questa situazione, non ripetere gli errori del passato, e ora dobbiamo lavorare insieme con coerenza e determinazione, bilanciando la giustizia sociale e la riforma, bilanciando lo spirito di responsabilità con spirito di solidarietà. In Europa abbiamo un programma di crescita, strategia Europa 2020 imposta il percorso di modernizzazione e preservare l´economia sociale di mercato in Europa. Questo è il nostro obiettivo. Alcuni credono che il modello sociale europeo è morto. Non sono d´accordo. Abbiamo bisogno di rafforzare l´economia sociale di mercato. La domanda è: come adattarsi ad una molto più impegnativa, soprattutto a livello internazionale, con una gara molto più difficile? Questo è dove usiamo i nostri strumenti. Uno strumento è il bilancio europeo. E l´ambizione della Commissione è che il prossimo bilancio o di un budget da investire nella crescita, l´occupazione e gli investimenti per l´innovazione. E sappiamo che la politica di coesione è più che mai necessaria in questi tempi di ristrettezze di bilancio. La verità è che senza la politica di coesione, molti dei nostri Stati membri, proprio a causa dei vincoli di bilancio, non saranno forniti a soddisfare le aspettative delle nostre società. I fondi strutturali sono sia l´espressione concreta della solidarietà europea e un importante motore della ripresa economica e della convergenza. Fondi europei non riguardano solo i paesi noti come "beneficiari". Sono importanti anche per i paesi che forniscono un maggiore contributo al bilancio dell´Unione europea. E ´nell´interesse di crescita in tutta Europa. Dall´inizio della crisi, la Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, ha fatto ogni sforzo per garantire che i fondi dell´Ue siano assegnati rapidamente dove sono più necessarie. Grazie a queste misure, tra cui un aumento del tasso di co-finanziamento da parte dell´Unione europea in nove Stati membri e con un nuovo aiuto supplementare per i paesi più colpiti dalla crisi, 14,5 miliardi in più sono stati iniettati nell´economia europea. Abbiamo anche riassegnato l´utilizzo dei fondi del progetto scarso rendimento o inferiore priorità al sostegno più mirato alla crescita in investimenti, ad esempio nei settori della ricerca, dello sviluppo e dell´innovazione o anche a sostegno piccole e medie imprese. Tra il 2009 e il 2012, quasi 20 miliardi di euro sono stati riprogrammati per soddisfare le esigenze più urgenti. E quest´anno, negli Stati membri più colpiti dalla disoccupazione giovanile, si potrebbe sbloccare 10400000000 € di fondi strutturali per aiutare i giovani disoccupati e sostenere le nostre piccole e medie imprese. Ora dobbiamo costruire su questo slancio. Il bilancio è lo strumento per eccellenza per sostenere gli investimenti nella nostra Agenda 2020 di crescita in Europa. E la politica di coesione è uno dei principali strumenti finanziari di un pro-crescita di bilancio. Attenzione, non fare false opposizioni, con un lato la coesione e la competitività dall´altro. Coesione è uno strumento per rafforzare la competitività, è uno strumento per la crescita. La politica di coesione può fare la differenza nella vita delle nostre regioni, le nostre città, il nostro paese, se la politica di coesione è realmente legato alla crescita se aumenta la capacità delle nostre regioni per rispondere alle sfide attuali se contribuisce al lavoro, per esempio. Come si entra nel cuore dei negoziati sul prossimo bilancio Ue, ho chiamato le forze pro-europee di incontrarsi per dare agli europei un bilancio che meritano. E ´la nostra credibilità e so che posso contare su di te. Ho chiesto specificamente i leader delle Regioni sentire la propria voce nelle capitali. Ovviamente possiamo avere questa discussione a Bruxelles oa Strasburgo, le istituzioni europee, ma è molto importante vincere il dibattito nelle nostre società, nei nostri paesi, in modo che una serie di malintesi possono essere evitati. Ad esempio, questa idea è che il bilancio dell´Ue è un bilancio per Bruxelles, un bilancio per le istituzioni: il budget per gli investimenti nelle nostre regioni. Questo è il motivo per cui dobbiamo vincere questo dibattito democratico, perché questo è il modo democratico di rendere l´Europa: perché non vi è valore aggiunto degli investimenti che possiamo fare in Europa, in particolare attraverso la politica coesione e la politica regionale attraverso. So che posso contare su di te. Vi auguro successo nel vostro lavoro. Rimani in contatto, stare insieme per fare di tutto per garantire il successo della politica di coesione, la politica regionale e la nostra Europa, per una maggiore giustizia sociale, più benessere per i nostri cittadini.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, JOAQUIN ALMUNIA VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA IL PROGRAMMA DI POLITICA DELLA CONCORRENZA PER IL 2013/14  
 
 Bruxelles, 9 ottobre 2012 - Di seguito il testo del discorso del Vice Presidente della Commissione europea, responsabile per la politica della concorrenza: "Signora Presidente, Onorevoli deputati, Signore e Signori: Oggi voglio presentarvi il programma di lavoro della Commissione per il 2013 e il 2014 sulla politica della concorrenza. Alcuni di voi avranno notato che nei miei discorsi recenti ho insistito sulla necessità di stabilire un legame più forte tra i diversi strumenti di politica della concorrenza e le nostre priorità principali in questo momento difficile: impostando le migliori condizioni per stimolare la crescita e l´approfondimento e l´estensione il mercato unico come uno dei nostri migliori strumenti per farlo. Le iniziative che presento a voi oggi sono ispirate da queste considerazioni. Ho intenzione di migliorare un sistema già eccellente in modo che la politica di concorrenza in grado di rispondere alle sfide attuali in Europa al suo meglio. Vorrei iniziare con la nostra attuale iniziativa di modernizzazione degli aiuti di Stato. Nella seconda parte della mia presentazione, passerò in rassegna le nostre azioni principali recenti e imminenti. La comunicazione sulla modernizzazione degli aiuti di Stato, adottata l´8 maggio, presenta un ampio pacchetto di riforme con tre obiettivi generali: Garantire che gli aiuti di Stato robusto norme sostenere pienamente sostenibile, intelligente e inclusiva crescita, seguendo le principali obiettivi strategici di Europa 2020 ; Privilegiare l´applicazione su casi che hanno un impatto significativo sul mercato interno, e Razionalizzare il nostro processo decisionale. Penso che sia particolarmente opportuno per lanciare l´iniziativa in questa difficile situazione economica e sociale, perché tale importante strumento di politica Ue nel controllo degli aiuti di Stato deve aiutare gli Stati membri a raggiungere il duplice obiettivo di rilanciare l´economia stagnante e fare bilanci pubblici sostenibili un contesto di risanamento dei conti pubblici. Nel momento in cui la capacità di spesa degli Stati membri è sempre più irregolare, è più importante che mai garantire la parità di condizioni nel mercato unico. Come sarà il nostro pacchetto di riforme perseguire questi obiettivi? Posso essere molto breve, perché li ho discusso al workshop commissione Econ del 25 settembre. Vorrei solo ricordare che vogliamo incoraggiare il sostegno del governo efficiente e ben strutturato del tipo che io chiamo ´buon aiuto´, mentre dovremmo intensificare il nostro controllo delle sovvenzioni che non forniscono incentivi reali per le imprese; spiazzare gli investimenti privati ​​e mantenere le aziende inefficienti e non vitali sul mercato. Il regime che emergerà dalla riforma degli aiuti di Stato anche ridurre al minimo gli oneri amministrativi per gli aiuti con un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi e fornire maggiore chiarezza agli aiuti-concessione autorità. Infine, alcune modifiche procedurali ci permetterà di prendere decisioni più rapide e concentrarsi sui casi di maggiore impatto sulla concorrenza. A che punto siamo oggi? Abbiamo condotto una revisione approfondita di tradurre i principi dell´iniziativa nelle linee guida del settore rivedute e di allinearle con le nostre strategie politiche e il prossimo quadro finanziario pluriennale. Consultazioni pubbliche sono stati recentemente conclusi sugli orientamenti banda larga, il regolamento generale di esenzione per categoria e alcune questioni procedurali. Più il lavoro è in corso sulla revisione delle Linee Guida per l´aeroporto e l´aiuto dell´aviazione, aiuti a finalità regionale, salvataggio e ristrutturazione industriale, capitale di rischio, e la Ricerca Ambientale e lo Sviluppo e gli aiuti innovazione. La nostra valutazione segue una metodologia comune a tutti i livelli. L´obiettivo generale è quello di dare un regime che approva il sostegno del governo, quando si rivolge a un fallimento del mercato e provata ha un reale effetto di incentivazione in Europa. Per ridurre gli oneri burocratici per i casi meno distorsivi, ci stanno prendendo in considerazione l´estensione del campo di applicazione materiale del regolamento di autorizzazione e del regolamento generale di esenzione per categoria. Stiamo valutando la possibilità di estendere l´aiuto coperto dalla esenzione per categoria per gli aiuti per l´innovazione, per i danni causati da calamità naturali, infrastrutture a banda larga certo, taluni aiuti sociali ai residenti delle regioni periferiche di viaggiare e di aiuti al settore forestale. Per bilanciare questa estensione, gli Stati membri dovranno mostrare un nuovo livello di impegno per la responsabilità che già hanno - in particolare per le esenzioni per categoria e schemi. Naturalmente, la Commissione non intende rinunciare a una delle sue esclusive competenze nel rispetto del diritto di aiuti di Stato. Ma noi vogliamo ottenere gli stati membri completamente a bordo, e non tirarla per le lunghe a rispettare le nostre regole. Infine, attraverso modifiche del regolamento di procedura che voglio aprire la possibilità per la Commissione di condurre indagini settoriali e di ottenere informazioni direttamente dagli operatori. Il lavoro sta procedendo bene. Abbiamo in programma di presentare le nostre proposte per cambiare le regole procedurali e attivazione nei prossimi mesi. Prima della pausa natalizia, ci sono anche in programma di pubblicare un progetto di nostri nuovi orientamenti per gli aiuti regionali. Gli elementi principali del pacchetto modernizzazione degli aiuti di Stato, ivi compresi gli orientamenti riveduti, spera, dovrebbe essere a posto prima del termine del mandato di questo Parlamento. Onorevoli deputati: Passo ora ad una rapida panoramica della nostra azione recente e attuale in vari settori. Nei mercati dell´energia, di recente abbiamo aperto un procedimento formale nei confronti di Gazprom - un caso che ha suscitato un grande interesse - considerando che la decisione sul caso di abuso che coinvolgono il ceco Cez utilità è prevista nel corso dell´anno. Nelle industrie dell´informazione e della comunicazione, il nostro lavoro con Google sta procedendo e che stiamo esaminando il caso per mancato Microsoft di mantenere gli impegni che ha preso di nuovo nel 2009 e voglio prendere una decisione al più presto sulle prossime iniziative. Stiamo anche cercando in standard essenziali questioni di brevetti - parte il continuo guerra di brevetti fra produttori di smartphone - con le nostre inchieste che coinvolgono, tra gli altri Apple, Samsung, Microsoft e Motorola. Infine, siamo attivi sul mercato dei libri elettronici, per i quali sono attualmente gli impegni di test di mercato che abbiamo negoziato con Apple e quattro gli editori in modo da portare una concorrenza effettiva su questo mercato .. Il mese scorso, abbiamo approvato l´accordo tra Universal e Emi dopo aver proposto un pacchetto significativo di misure correttive. I temi principali di questo fusione ha avuto a che fare con il nuovo mercato digitale per la musica. La sfida in tutti questi casi è che coinvolgono industrie relativamente nuove e in rapida evoluzione in cui le decisioni rapide ed efficaci sono fondamentali per mantenere i mercati aperti e competitivi. Nel mercato delle telecomunicazioni, invece, la sfida è quella di avere gli operatori storici le regole del gioco nei mercati liberalizzati. Si tratta di alcuni casi riguardanti Telefonica, Portugal Telecom, Slovak Telecom e Deutsche Telekom. Stiamo anche esaminando la proposta di fusione tra Hutchison 3G Austria e Orange Austria, e abbiamo formalmente sollevato obiezioni a causa del rischio che una maggiore concentrazione in Austria potrebbe comportare. Passando ai servizi finanziari, abbiamo avviato una serie di azioni molto visibili, a partire con le indagini cartello che coinvolgeva un certo numero di istituzioni finanziarie che si sospetta di avere manipolato benchmark di riferimento - Libor, Euribor e il Tokyo indice Tibor. Parallelamente, la nostra indagine sul mercato dei credit default swap - che coinvolgono anche un certo numero di banche migliori - sta procedendo con particolare attenzione alla possibile esclusione di scambi commerciali sul mercato dei Cds. In effetti, il nostro lavoro continua a controllare gli aiuti di Stato per le banche in difficoltà. Nel mese di luglio abbiamo preso le decisioni che coinvolgono due Landesbanken tedesche, Nordlb e Bayernlb, la banca spagnola Unnim, e il lato lussemburghese del gruppo Dexia. Molto lavoro rimane per la risoluzione ordinata del resto il caso Dexia. La nostra azione di esecuzione in altri settori industriali tradizionali non è meno importante. In questi giorni, abbiamo a che fare con la Outokumpu / Inoxum fusione nel settore dell´acciaio inossidabile, e la settimana scorsa abbiamo ricevuto la notifica formale di Glencore / Xstrata. A seguito di un rapporto pubblicato dalle autorità nazionali garanti della concorrenza, abbiamo istituito una task force dedicata ai mercati alimentari, che sono spesso più vicini alla vita quotidiana dei cittadini europei rispetto ad altri casi, più visibili. Nel settore farmaceutico, Lundbeck e Servier ha ricevuto le nostre obiezioni prima della pausa estiva. Siamo preoccupati che queste aziende hanno abusato dei loro brevetti per mantenere i mercati chiusi al basso costo farmaci generici. Mi auguro che le decisioni che adotteremo - si spera nel 2013 - cambierà le attuali pratiche da parte di alcuni operatori del settore che lasciano molto a desiderare. Nel settore del trasporto aereo siamo stati attiva utilizzando lo strumento di aiuto di Stato. E posso anticipare che il settore ci terrà abbastanza affollato nei mesi a venire, discutere i nuovi orientamenti e al tempo stesso cercando di risolvere molti casi di aiuti di Stato che abbiamo in cantiere. Il terzo tentativo di Ryanair di acquisire il controllo di Aer Lingus è stato esaminato utilizzando lo strumento fusione. E stiamo cercando di trovare soluzioni ai problemi riscontrati in due delle principali alleanze - Skyteam e Star Alliance, con un approccio simile abbiamo seguito con Oneworld. Aiuti di Stato ha anche svolto un ruolo nel settore postale, che sarà completamente liberalizzato entro la fine dell´anno, in tutta l´Ue. Abbiamo preso una serie di decisioni che coinvolgono Deutsche Post, Bpost, La Poste, Hellenic Post, poste del Regno Unito, e la Royal Mail. In due di questi casi - Deutsche Post & Bpost - abbiamo ordinato il recupero degli aiuti incompatibili. Infine, si chiuderà con un aggiornamento su iniziativa di azioni di risarcimento antitrust ho annunciato l´anno scorso. L´iniziativa si propone di chiarire il loro rapporto con le forze pubbliche, garantendo nel contempo che le imprese ei cittadini di tutta Europa possano effettivamente esercitare il loro diritto di chiedere il risarcimento del danno causato dalla violazione delle norme antitrust comunitarie. Come sapete, mi sono impegnato a proporre questa iniziativa. So che abbiamo opinioni simili su questo tema. Il Parlamento europeo ha sottolineato la necessità di tale iniziativa con la relazione presentata dall´onorevole Sánchez Presedo e la lettera del 12 giugno della Conferenza dei presidenti di commissione. Tuttavia, su un aspetto importante di questa iniziativa legislativa - mezzi di ricorso collettivo attraverso azioni rappresentative - e dopo aver esaminato la relazione Lehne, la Commissione sta ancora valutando le opzioni, e, in particolare, se questo deve essere affrontato in una iniziativa orizzontale. Grazie.  
   
   
AZIONE PER IL CLIMA: LA COMMISSIONE EUROPEA DÀ IL SUO SOSTEGNO A IMPRESE, GRUPPI AMBIENTALISTI E UNIVERSITÀ PER PROMUOVERE SOLUZIONI INNOVATIVE AI PROBLEMI CLIMATICI  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2012 - Connie Hedegaard, commissaria europea responsabile dell´Azione per il clima, ha avviato oggi una campagna di comunicazione paneuropea in collaborazione con più di 70 organizzazioni provenienti da tutta Europa. All´insegna del motto "Il mondo che ti piace. Con il clima che ti piace" la campagna intende focalizzare su soluzioni pratiche il dibattito sui cambiamenti climatici e dimostrare che l´azione per il clima può aumentare il benessere dei cittadini europei e portar loro vantaggi economici. In Europa è possibile trovare moltissimi esempi di soluzioni intelligenti e innovative ai problemi climatici che riducono l´inquinamento da Co2 e contemporaneamente migliorano la qualità di vita dei cittadini. A Stoccolma, ad esempio, la stazione centrale converte il calore corporeo dei pendolari e lo utilizza per riscaldare uffici situati nelle vicinanze, non solo riducendo le emissioni ma generando anche risparmi del 20-25% sulla bolletta energetica dell´immobile. In Danimarca, la scuola Gedved, a Horsens, riesce a risparmiare 30 000 Eur all´anno sulla bolletta energetica grazie all´energia solare. Le risorse così risparmiate sono investite nell´istruzione. Si tratta di soluzioni vantaggiose per tutti — nelle quali il risparmio di denaro, va di pari passo con quello di tempo ed emissioni — e che sono state messe al centro della campagna di comunicazione varata dalla commissaria Hedegaard presso il municipio di Londra. "La scelta sta a noi: possiamo Agire sulla base delle conoscenze che già sono a nostra disposizione in materia di cambiamenti climatici. Oppure possiamo restare a guardare senza muovere un dito, mentre le cose peggiorano. Entrambe le opzioni hanno un costo. Quindi perché non scegliere di creare il mondo che ci piace, con il clima che ci piace — mentre siamo ancora in tempo? Con questa campagna vogliamo porre al centro del dibattito delle soluzioni concrete e scoprire cosa ci impedisce di metterle in opera", ha dichiarato Connie Hedegaard. Incentrata su un sito internet disponibile nelle 23 lingue dell´Ue, la campagna è concepita come una piattaforma per la partecipazione attraverso la quale i singoli cittadini, le imprese e i gruppi locali potranno caricare sulla piattaforma, promuovere e discutere le loro soluzioni a basse emissioni di carbonio, partecipando così a un concorso paneuropeo per trovare le soluzioni migliori e più originali. I partenariati tra organizzazioni che perseguono gli stessi obiettivi sono un elemento centrale della campagna. Più di 70 organizzazioni hanno già confermato la loro partecipazione, comprese associazioni imprenditoriali, università, organizzazioni non governative e istituzioni pubbliche. L´intenzione è quella di attrarre ancora altri partner via via che la campagna prende piede. Alla cerimonia di apertura intitolata "Idee per il mondo che ti piace", i partner e i cittadini sono scesi in campo con la commissaria Hedegaard, il ministro britannico per l´energia e i cambiamenti climatici Ed Davey ed altri oratori e, insieme, hanno avviato il dibattito. Gli interventi sono trasmessi in diretta in streaming sulla pagina Facebook della campagna ed è possibile far pervenire contributi via Twitter. Verranno organizzati altri eventi in diversi Stati membri, come Bulgaria, Italia, Polonia e Portogallo, nel biennio 2012-2013. Contesto La campagna proseguirà fino alla fine del 2013 e mira a valorizzare soluzioni già esistenti, ed efficienti sotto il profilo dei costi, per il conseguimento dell´obiettivo dell´Ue di una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dell´80-95% entro il 2050. Essa si iscrive nel solco della "tabella di marcia verso un´economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050", presentata dalla Commissione nel marzo 2011, che stabilisce percorsi per una riduzione considerevole ed efficiente sotto il profilo dei costi delle emissioni da parte dei principali settori economici. La tabella di marcia indica che lo sviluppo di un´economia a basse emissioni di carbonio richiederà maggiori investimenti in tecnologie pulite e infrastrutture, ad esempio in reti elettriche intelligenti, e ridurrà quindi drasticamente le spese per l´importazione di petrolio e gas. A medio termine, cioè entro il 2020, l´Ue mira a ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, a migliorare l´efficienza energetica del 20% e ad aumentare la quota di energie rinnovabili nel suo mix energetico del 20%. Attualmente, le emissioni dell´Ue sono inferiori ai livelli del 1990 di oltre il 17%. Ulteriori informazioni La presentazione viene trasmessa in diretta in streaming sulla pagina Facebook della campagna: www.Facebook.com/euclimateaction  Per la discussione su Twitter: #wordulike  Sito web della campagna: http://world-you-like.Europa.eu  I comunicati stampa e le fotografie sono disponibili sul sito. Elenco dei progetti a livello Ue: http://world-you-like.Europa.eu/en/success-stories  Per maggiori informazioni sulla tabella di marcia verso un´economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050, cfr. Il sito web della Dg Azione per il clima al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/clima/policies/roadmap/index_en.htm    
   
   
UE, QUADRO DI VALUTAZIONE DEL MERCATO INTERNO: LA PRESTAZIONE DEGLI STATI MEMBRI È MIGLIORATA  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2012 - In questo momento di crisi il mercato unico deve svolgere un ruolo fondamentale per portare l´Europa fuori dalla stagnazione economica; la tempestività nel recepimento della legislazione è condizione necessaria per conseguire gli obiettivi delle direttive. Dal quadro di valutazione del mercato interno pubblicato ieri dalla Commissione europea emerge che gli Stati membri si sono adoprati per recepire le norme Ue nel diritto interno. Dopo l´aumento registrato in maggio e novembre 2011 (1,2%), il deficit medio di recepimento – ossia la percentuale delle direttive in materia di mercato interno non recepite in tempo negli ordinamenti nazionali – è di nuovo calato allo 0,9% ossia al di sotto dell´obiettivo convenuto dai capi di Stato e di governo europei nel 2007. In questo esercizio sedici Stati membri hanno raggiunto l´obiettivo dell´1%. Gli Stati membri sono inoltre riusciti a ridurre il numero delle direttive recepite in modo non corretto. Il deficit medio di conformità Ue è sceso dallo 0,8% di sei mesi fa allo 0,7% di oggi, avvicinandosi allo 0,5% proposto nell´Atto per il mercato unico dell´aprile 2011. Tuttavia, è aumentato il numero di direttive recepite in ritardo di 2 anni o più e anche il tempo medio supplementare necessario per dare attuazione ad una direttiva dell´Ue nel diritto nazionale (da 7,9 a 9,1 mesi). Per quanto riguarda l´applicazione del diritto Ue, il numero di infrazioni continua a diminuire, molto probabilmente grazie all´introduzione di dispositivi di soluzione dei problemi di mancata conformità al diritto Ue in una fase precedente della procedura. Il numero più elevato di procedimenti d´infrazione avviati dalla Commissione riguarda l´Italia, seguita dalla Grecia e dal Belgio. Tenendo conto di tutti gli indicatori relativi al recepimento, gli Stati che vantano i migliori risultati complessivi sono la Lettonia, l´Estonia, il Lussemburgo e la Lituania. Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: "Il mercato unico è il motore della ripresa economica ma può funzionare solo se tutti i paesi applicano le regole in modo corretto." Mi rallegro dei progressi realizzati dagli Stati membri nel recepire il diritto dell´Ue." Attuazione delle direttive in materia di mercato interno - Il deficit medio di recepimento è diminuito dall´1,2% allo 0,9% negli ultimi sei mesi e il numero degli Stati membri che ha raggiunto l´1% è aumentato da undici a sedici. Lussemburgo, Romania, Finlandia, Regno Unito, Austria, Portogallo, Slovenia, Belgio, Cipro, Polonia e Italia devono raddoppiare gli sforzi per conseguire questo obiettivo. In totale, otto Stati membri hanno raggiunto o eguagliato il loro miglior risultato in assoluto: Repubblica ceca, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Lettonia e Malta, ad indicare l´elevata priorità che questi Stati membri accordano alla tempestività di recepimento. Malta e Lettonia sono in testa agli Stati “virtuosi”, con due sole direttive in attesa di recepimento. Ma degna di particolare nota è la prestazione della Repubblica ceca, rispetto alla situazione di sei mesi fa per quanto riguarda il deficit di recepimento: è diminuito dall´1,9% del maggio scorso allo 0,6% di oggi. Infine, sforzi cospicui e costanti hanno permesso alla Grecia di scendere al disotto dell´obiettivo dell´1%, attestandosi allo 0,5%. Due anni fa era il paese con il più alto deficit di recepimento tra i 27 Stati membri. Ad oggi, in media, gli Stati membri si concedono nove mesi supplementari prima di adottare la normativa di attuazione una volta scaduto il termine di recepimento fissato. Solo Malta, Svezia, Spagna, Francia e Lettonia hanno un ritardo medio più breve rispetto al novembre 2011. Per quanto riguarda le direttive che hanno un ritardo superiore ai due anni rispetto al termine di recepimento (elencate nella relazione) ventidue Stati membri soddisfano l´obiettivo "tolleranza zero" (rispetto ai venticinque sei mesi fa). Infrazioni - Il numero complessivo di procedimenti d’infrazione relativi al mercato interno continua a calare: risulta sceso del 37% rispetto al 2007. Ad oggi, la media dei procedimenti di infrazione aperti è di 31 per Stato membro, rispetto ai 34 di sei mesi fa. La maggior parte dei casi d´infrazione ancora in sospeso riguarda l´Italia, seguita dalla Grecia e dal Belgio. Ambiente e fiscalità sono i settori in cui si registra più del 40% dei procedimenti d´infrazione. La durata media dei procedimenti d’infrazione aperti varia da uno (Lussemburgo) a tre anni (Svezia). Una volta che la Corte di giustizia ha stabilito un´infrazione del diritto dell´Ue, gli Stati membri sono chiamati ad intervenire immediatamente per allinearsi alla sentenza. Tuttavia, in numerosi casi ciò avviene dopo molto tempo, in media oltre 17,5 mesi. Per Irlanda, Francia e Spagna l´intervallo è di quasi due anni. Un aspetto centrale: governance del mercato unico - Nella comunicazione "Una governance migliore per il mercato unico" la Commissione ha proposto una serie di misure intese a rafforzare la governance nel mercato unico (cfr. Ip/12/587), identificando i settori chiave che possono "determinare i maggiori vantaggi in termini di crescita e occupazione". La Commissione ha chiesto agli Stati membri di impegnarsi ad un approccio a "tolleranza zero" in materia di recepimento di direttive, avvertendo che utilizzerà i propri poteri esecutivi con maggiore fermezza, e ha chiesto la collaborazione degli Stati membri per garantire che si ponga rapidamente fine alle violazioni del diritto unionale entro diciotto mesi, dodici in caso di secondo ricorso. Nelle edizioni future, il quadro di valutazione del mercato interno verificherà la conformità a questi nuovi parametri. La Commissione redigerà una relazione annuale sull´integrazione del mercato unico, che verterà sulle modalità pratiche di funzionamento del mercato unico, soprattutto in questi settori chiave. La relazione fornirà spunti per le raccomandazioni specifiche per paese nell´ambito del processo del semestre europeo. Per ulteriori informazioni http://ec.Europa.eu/internal_market/score/index_en.htm    
   
   
UE: MENO FALLIMENTI GRAZIE ALLA LOTTA CONTRO I RITARDI DI PAGAMENTO  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2012 - Le insolvenze provocano la perdita di 450 000 posti di lavoro nell´Ue e un´esposizione debitoria complessiva pari a 23,6 miliardi di euro all´anno. Il 57% delle imprese in Europa (10% in più rispetto allo scorso anno) dichiara di avere problemi di liquidità a causa dei ritardi nei pagamenti1. Ogni giorno sono decine le piccole e medie imprese (Pmi) che in tutta Europa falliscono perché le loro fatture non vengono pagate. Per por fine a questa dannosa "cultura della morosità", il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, ha lanciato il 5 ottobre a Roma una campagna di informazione destinata ai 27 Stati membri dell’Ue e alla Croazia, che intende promuovere un rapido recepimento nelle legislazioni nazionali della direttiva sui ritardi di pagamento, se possibile ancor prima della data limite del 16 marzo 2013. La direttiva 2011/7/Ue relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali è lo strumento di cui l´Ue si è dotata per lottare contro i ritardi di pagamento. Uno dei principali obiettivi della campagna è quello di informare le Pmi sui nuovi diritti conferiti loro dalla direttiva e su come esercitarli. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario per le Imprese e l´industria, ha dichiarato: "Ogni anno migliaia di Pmi falliscono nella vana attesa che le loro fatture siano pagate. Il nostro impegno è quello di combattere questo malcostume, che da tempo suscita la preoccupazione delle imprese. È necessario che gli Stati membri recepiscano al più presto la direttiva sui ritardi di pagamento nei rispettivi ordinamenti nazionali. Aiutare le nostre Pmi, in questi tempi di crisi economica in cui l´accesso al credito è diventato particolarmente difficile, è essenziale. È anche di vitale importanza che le imprese europee, in particolare le Pmi, conoscano i loro diritti e sappiano come meglio esercitarli." Maggiori informazioni sulla direttiva relativa ai ritardi di pagamento e sui seminari d´informazione negli Stati membri Una campagna d´informazione per sollecitare l´adozione delle nuove disposizioni sui ritardi di pagamento Sono le piccole e medie imprese ad incontrare le maggiori difficoltà a far valere i loro diritti. I ritardi nei pagamenti possono costare molto tempo e denaro e i conflitti possono nuocere alle relazioni con i clienti. La direttiva fornisce gli strumenti giuridici per perseguire i debitori. La campagna ha lo scopo di informare i principali attori europei, in particolare le Pmi e le amministrazioni pubbliche, sui nuovi diritti conferiti dalla direttiva e di spingere gli Stati membri a recepire rapidamente quest´ultima. La campagna costituisce anche un´occasione di scambio sui modi migliori per aiutare le Pmi a ottenere il sollecito pagamento delle loro fatture. Le nuove norme sono semplici: Le amministrazioni pubbliche devono pagare le merci e i servizi che hanno acquistato entro 30 giorni, oppure, in circostanze del tutto eccezionali, entro 60 giorni. Libertà contrattuale nelle transazioni commerciali tra imprese: le imprese devono pagare le loro fatture entro 60 giorni, a meno che concordino espressamente diverse clausole contrattuali, e purché queste non siano gravemente lesive dei diritti del creditore. Le imprese hanno automaticamente il diritto di esigere interessi di mora, possono ottenere una somma minima fissa di 40 euro come risarcimento delle spese di recupero e chiedere inoltre il risarcimento di tutti le altre spese sostenute per il recupero. Il tasso d´interesse legale di mora è superiore di almeno 8 punti percentuali al tasso di riferimento della Banca centrale europea. Le amministrazioni pubbliche non sono autorizzate a fissare un tasso d’interesse di mora al di sotto di questa soglia. Le imprese possono ricorrere più facilmente in giudizio contro clausole e pratiche palesemente abusive. Maggiore trasparenza e informazione: gli Stati membri devono rendere pubblici i tassi di interesse di mora perché tutte le parti interessate ne siano informate. Gli Stati membri sono incoraggiati a istituire codici di pagamento rapido. Gli Stati membri possono mantenere in vigore o adottare disposizioni legislative e regolamentari più favorevoli al creditore di quelle previste dalla direttiva. Per le imprese le nuove disposizioni sono facoltative: le imprese hanno cioè il diritto di agire in giudizio, ma non sono obbligate a farlo. In certe circostanze, un´impresa può scegliere di dilazionare il pagamento di alcuni giorni o alcune settimane per mantenere buone relazioni commerciali con un cliente. Le nuove disposizioni sono invece vincolanti per le amministrazioni pubbliche, che devono dare il buon esempio e dimostrare la loro affidabilità ed efficienza onorando i contratti stipulati. Contesto La direttiva europea 2011/7/Ue ha come obiettivo la lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Ha come fonte lo Small Business Act (Sba), che esprime la volontà della Commissione di riconoscere il ruolo centrale delle piccole e medie imprese nell’economia europea e individua nella difficoltà di ottenere un accesso effettivo al credito uno dei grandi problemi cui le Pmi sono confrontate.  
   
   
IN DIRETTA - DIBATTITO CON MARIO DRAGHI, PRESIDENTE DELLA BCE  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2012 – Oggi In diretta dalle ore 9 e 30 il presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi si confronterà con i deputati europei sugli ultimi sviluppi della zona euro. La discussione si concentrerà sulle misure da prendere per salvare i paesi in difficoltà. Considerando il ruolo che la Bce avrebbe, è possibile che venga affrontato il tema della creazione di un´unione bancaria. I membri della commissione parlamentare agli Affari economici e monetari avranno la possibilità d´interrogare Mario Draghi, il presidente della Bce, sui rischi legati al sistema finanziario europeo. Draghi è anche presidente del Consiglio europeo per il rischio sistemico. Http://www.europarl.europa.eu/ep-live/it/committees/video?event=20121009-0900-committee-econ    
   
   
UE, IVA: REVISIONE DELLE ALIQUOTE RIDOTTE, AL FINE DI MIGLIORARE L´EFFICIENZA DEI SISTEMI FISCALI  
 
 Bruxelles, 9 ottobre, 2012 - I cittadini, le imprese e le altre parti interessate sono stati invitati ad esprimere il loro parere su alcune aliquote Iva ridotte nel contesto di una consultazione pubblica avviata ieri dalla Commissione europea. E’ stato inoltre chiesto di considerare quali sarebbero le conseguenze di una modifica delle norme dell´Ue in questo settore. La consultazione è parte di un lavoro più ampio di riforma del sistema dell´Iva da parte dell´Unione europea per rendere più semplice, più efficiente e più robusto. Si concluderà il 3 gennaio 2013. Algirdas Šemeta, commissario per la Fiscalità e l´unione doganale, l´audit e la lotta antifrode, ha detto in proposito: "E ´giunto il momento di dare uno sguardo nuovo al tasso ridotto di Iva. Gli Stati membri hanno bisogno di nuove fonti di entrate, mentre le aziende vogliono sistemi fiscali più semplici con costi di adeguamento inferiori. Oggi chiediamo la questione se talune aliquote Iva ridotte portare i risultati attesi o non creano più problemi di quanti ne risolvano. " Conformità con i principi della strategia dell´Ue per l´Iva ( Ip/11/1508 ), la consultazione lanciata oggi si concentra su tre aree specifiche in cui le aliquote Iva ridotte dovrebbe essere recensione. Tutti In primo luogo, viene chiesto ai partecipanti se aliquote ridotte in vigore falsare la concorrenza all´interno del mercato unico. In secondo luogo, poiché gli Stati membri hanno concordato l´elenco dei prodotti e dei servizi che possono beneficiare di un´aliquota ridotta non molti anni e da allora, la politica dell´Unione è cresciuta e si è evoluta, si richiede che le parti interessate se alcune aliquote Iva ridotte non vanno oggi contro gli obiettivi strategici della dell´Unione. Risposte a questo argomento dovrebbe concentrarsi sulle aliquote ridotte applicabili alle acque, la gestione energetica dei rifiuti, e l´alloggio. Infine, la consultazione per determinare come beni e servizi analoghi devono essere trattati ai fini Iva, tenendo conto degli sviluppi tecnologici. La consultazione fa parte di un processo di valutazione, e la Commissione non propone, in questa fase, rimuovere o introdurre aliquote Iva ridotte. Risultati della consultazione pubblica che costituirà la base per la lo sviluppo di nuove proposte in materia di Iva, la Commissione presenterà il prossimo anno.  
   
   
L´UE FIRMA NUOVA PARTNERSHIP CON L´UNESCO PER L´ISTRUZIONE, LA CULTURA, LA SCIENZA E DIRITTI UMANI  
 
Bruxelles, 9 ottobre, 2012 - Un nuovo patto che favorisca la cooperazione, il dialogo e contribuire alla condivisione delle informazioni e di migliori prassi tra l´Unione europea (Ue) e delle Nazioni Unite per l´Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) è stato firmato tra il direttore generale dell´Unesco, Irina Bokova, la Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza / Vicepresidente della Commissione europea, Catherine Ashton, e il commissario per lo sviluppo, Andris Piebalgs. Il protocollo d´intesa stabilisce chiare, priorità strategiche e incoraggia il dialogo politico maggiore su aree di reciproco interesse tra le due organizzazioni, come l´istruzione, la cultura, la scienza e la tecnologia, la politica marittima e la libertà di espressione. "Vedo la firma di questo Memorandum d´Intesa tra l´Unesco e l´Unione europea di oggi, in primo luogo, come un segnale forte e rinnovato impegno dell´Ue in Unesco - non solo per la sua attenzione programmatica, ma per i valori che l´Unesco prende in avanti e che sono condivise dalla Commissione europea ", ha detto Irina Bokova. La partnership offrirà maggiori opportunità per affrontare le sfide locali, regionali e globali, anche attraverso un dialogo rafforzato tra le delegazioni dell´Ue e uffici sul campo Unesco e patrimonio Istituti specializzati. Accogliendo con favore l´iniziativa, il commissario Piebalgs ha dichiarato: "nuovo accordo di oggi si basa sui nostri valori comuni e conferma la nostra volontà di rafforzare la collaborazione con l´Unesco, al fine di rendere il nostro lavoro insieme ancora più efficace il rinnovato impegno di concentrarsi su settori come i diritti umani e l´educazione è. In linea con le nostre priorità, e mi auguro che, lavorando insieme con i nostri partner in questo modo saremo in grado di fare più di una differenza in queste aree chiave che mai. " Memorandum d´intesa sottoscritto oggi si basa sulla cooperazione di lunga data tra l´Unione europea e l´Unesco, che comprendono iniziative multistakeholder, come la Partnership Globale per l´Educazione per promuovere l´efficacia degli aiuti e di dialogo politico in materia di istruzione, sostegno dell´istruzione in 48 paesi partner, la task force internazionale sugli insegnanti per l´educazione per tutti per aiutare i paesi, soprattutto in Africa, garantire un numero adeguato di insegnanti competenti e motivati, e il Global Learning Network Città per promuovere l´educazione degli adulti e per tutta la vita. Unesco è stato particolarmente attivo in materia di accesso alla conoscenza anche attraverso Information and Communications Technology (Ict) nel settore dell´istruzione - in particolare sui suoi piani per una innovativa piattaforma online che offre risorse per l´apprendimento libero e aperto, così come nel campo della scienza, della tecnologia e dell´innovazione. Sia l´Unesco e l´Unione europea promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali come pietre angolari della stabilità e dello sviluppo, essendo parimenti impegnati a una cooperazione multilaterale più efficace e per uno sviluppo inclusivo radicata in materia di istruzione di qualità per tutti e il rispetto per la diversità culturale. La libertà di espressione, la sicurezza dei giornalisti, e la stabilizzazione dei processi democratici sono altri esempi di impegno comune, costruendo anche per l´istruzione e la cultura come vettori chiave per lo sviluppo, per la promozione dei diritti umani e per la libertà di espressione. Unesco e l´Ue collaborano anche nei settori della protezione civile e prevenzione delle calamità, che comprende lavori congiunti sulla prevenzione e la riduzione delle conseguenze dei rischi marini e sostenibili sistemi di allerta precoce. Sulla guida dell´Unesco per lo sviluppo di norme giuridiche internazionali in materia di conservazione dei beni culturali e la promozione di industrie culturali, partenariato tra l´Ue e l´Unesco sostiene anche gli sforzi per la governance della cultura e livello nazionale e locale, attraverso l´effettiva grass-root attuazione del la Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali. L´ue sostiene l´attuazione della presente convenzione attraverso un meccanismo di esperti per la Governance della Cultura, dal quale 13 paesi attualmente beneficiano. Una serie di altri progetti sono attuati in collaborazione con l´Ue, compreso il patrimonio mondiale salvaguardia, del patrimonio culturale immateriale (ad esempio egiziani feste tradizionali e inventariazione del patrimonio vivente del Mediterraneo), preservando i siti del Patrimonio Mondiale (come vecchia Avana e la città vecchia di Nablus), supporto allo sviluppo sostenibile e la promozione marina e archeologia costiera.  
   
   
CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLA RICERCA METROLOGICA EUROPEA NELL´AMBITO DI ORIZZONTE 2020  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2012 - Il 1° ottobre 2012 la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sul futuro della ricerca metrologica europea nell´ambito di Orizzonte 2020, il nuovo programma dell´Ue per la ricerca e l´innovazione per il periodo 2014-2020. Il programma europeo di ricerca metrologica (Emrp) è stato istituito nell´ambito del 7° Pq per facilitare una più stretta integrazione dei programmi di ricerca nazionali nel settore. Emrp è sostenuto congiuntamente da 22 Stati membri e paesi associati partecipanti e dalla Commissione europea. In base alla valutazione intermedia, l´iniziativa ha chiaramente contribuito alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca (Ser) per la ricerca metrologica. Tuttavia, si potrebbero compiere ulteriori passi e si suggerisce un´ulteriore integrazione, in particolare per quanto riguarda gli Stati membri che hanno scarse capacità metrologiche. La Commissione intende raccogliere suggerimenti da parte di cittadini, organizzazioni e autorità pubbliche per valutare lo stato di avanzamento del sistema europeo di ricerca metrologica e delle sfide che si trova ad affrontare. I contributi confluiranno nel lavoro di preparazione per una potenziale iniziativa successiva dell´Emrp nell´ambito di Orizzonte 2020. Per ulteriori informazioni sulla consultazione, si prega di visitare il sito:http://ec.Europa.eu/research/consultations/metrology/consultation_en.htm Maggiori informazioni sul programma Emrp sono disponibili all´indirizzo: - Emrp: http://www.Emrponline.eu/  - Valutazione intermedia Emrp: http://ec.europa.eu/research/evaluations/pdf/archive/
other_reports_studies_and_documents/mtr_report_final.pdf
   
 
   
   
BOLZANO, DURNWALDER DUE GIORNI A BRUXELLES: COMITATO DELLE REGIONI E INCONTRI  
 
Bolzano, 9 ottobre 2012 - Membro effettivo dell´organismo europeo, il presidente Durnwalder partecipa oggi e mercoledì 10 a Bruxelles alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni Ue, chiamato a discutere alcuni temi cruciali per il futuro: il programma 2014-2020 per assicurare la competitività alle piccole e medie imprese (in base a una proposta del Parlamento Ue) e gli interventi specifici nelle regioni montane a seguito dei cambiamenti climatici. Nel corso della trasferta a Bruxelles il presidente Durnwalder è stato invitato dalla comunità tedesca del Belgio orientale a tenere una relazione sullo sviluppo dell´autonomia. Sono infine previsti colloqui con funzionari Ue su diverse tematiche di interesse prioritario per la Giunta provinciale nei prossimi mesi.  
   
   
UE, CAPPELLACCI A BRUXELLES PER RICONOSCIMENTO REGIONI DI TRANSIZIONE E POLITICHE ENERGETICHE; VERTICE CON COMMISSARIO HAHN  
 
 Cagliari, 9 Ottobre 2012 - La battaglia politica per il riconoscimento della categoria delle Regioni intermedie dell´Unione Europea e i temi energetici saranno al centro della missione del presidente Cappellacci domani a Bruxelles. Per quanto riguarda il primo aspetto, nel pomeriggio di oggi il governatore partecipa a un incontro con il commissario europeo per le Politiche Regionali, Johannes Hahn, che si svolgerà durante gli Open Days del Comitato delle Regioni dell´Unione Europea. "L´europa, l´Italia e la Sardegna - ha commentato il presidente alla vigilia dell´incontro - si possono risollevare solo se tutti i territori saranno messi nelle condizioni di partecipare alle politiche per la crescita e se sapremo interpretare in maniera attiva, positiva e pragmatica il principio di coesione che é il vero collante dell´Unione Europea. É questo il senso della nostra battaglia per il riconoscimento delle Regioni di transizione e della necessità di un sostegno forte a quelle aree d´Europa, come la Sardegna, che con progetti, idee e valori che ben possono viaggiare sul binario delle politiche comunitarie - se adeguatamente sostenute - possono offrire un contributo determinante per uscire dalla palude della crisi". La questione energetica e le azioni da condurre a livello regionale secondo gli indirizzi comunitari saranno oggetto dei lavori dell´Assemblea Plenaria, alla quale il governatore interverrà come relatore di due pareri: il primo in materia energetica ("Tabella di marcia per l´energia 2050", questo il titolo) e il secondo sui cambiamenti climatici, con particolare riguardo al caso delle regioni costiere. Durante i lavori del Comitato delle Regioni, inoltre, la Sardegna aderirà al consorzio "Be smart, think city" sulla tematica delle Smart Cities, che abbraccia le materie dell´energia, della mobilità e della riduzione delle emissioni di anidride carbonica. "Progettiamo le città e i territori del futuro - ha sottolineato il presidente -, cercando il più possibile di anticipare nelle scelte di oggi gli scenari di domani, per costruire uno sviluppo che si traduca in un concreto miglioramento della qualità della vita dei cittadini e non solo degli indici economici".  
   
   
PUGLIA PRESENTA MACROREGIONE ADRIATICO IONICA A OPEN DAYS DI BRUXELLES  
 
Bari, 9 ottobre 2012 - L´assessore al Mediterraneo Silvia Godelli presenterà a Bruxelles la mattina del 10 ottobre, presso l´Espace Monte Paschi Belgio, il progetto strategico Ipa Alterenergy. Di cui la Regione Puglia é capofila e che coinvolge tutti i Paesi della Sponda Adriatica e tutte le Regioni italiane orientali in una complessa attività di sviluppo delle energie da fonte rinnovabile. L´evento, organizzato dalla delegazione di Bruxelles della Regione, é inserito nell´appuntamento sulla Macroregione Adriatico Ionica che si svolgerà a Bruxelles in occasione degli Open Days, con l´intervento delle altre Regioni italiane e di numerose personalità nazionali, comunitarie, e dei Paesi adriatici interessati. La prospettiva della Macroregione Adriatico Ionica, che ha visto in questi anni la Puglia particolarmente attiva, potrà costituire la dimensione strategica della cooperazione da realizzare nel quadro della programmazione europea 2014/20, andando a rappresentare un potente fattore di integrazione dell´area e uno strumento di grande propulsività sotto il profilo dello sviluppo economico e sociale di tutti i territori coinvolti  
   
   
PARTENARIATO ASI BASILICATA-VENETO,DE FILIPPO: CRESCE COMPETITIVITÀ “IL PROGETTO SI PROPONE LA PROMOZIONE DI INNOVAZIONI NEL CAMPO DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, DELLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE E DELL’EFFICIENZA ENERGETICA”  
 
 Potenza, 9 ottobre 2012 - “Le aree di sviluppo industriale rappresentano un patrimonio fondamentale per la crescita del sistema delle Piccole e Medie Imprese della Basilicata. Il progetto che ci apprestiamo ad avviare con la Regione del Veneto si propone di promuovere innovazioni nel campo della sostenibilità ambientale delle attività manifatturiere e dell’efficienza energetica”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, in occasione della presentazione dell’accordo di cooperazione tra Basilicata e Veneto per l’innovazione nelle aree di sviluppo industriale. “Si tratta – ha continuato De Filippo - di fattori importanti per la crescita della competitività delle imprese e per il miglioramento della capacità di attrarre e favorire investimenti produttivi nel territorio regionale. Questo accordo costituisce un primo passo innovativo che mette già in pratica i principi adottati dall’Unione Europea per il periodo di programmazione 2014-2020, che individua la cooperazione tra le Regioni come strumento centrale per la attuazione delle Politiche Strutturali Europee. Attraverso questa iniziativa – ha aggiunto il presidente della Regione Basilicata – vogliamo favorire l’avvio di processi volti a far crescere il numero di imprese innovative insediate nelle aree di sviluppo industriale e conseguentemente il prodotto interno nei settori industriali ad alta tecnologia. La Regione – ha proseguito De Filippo - ha fatto della creazione delle aree industriali uno dei maggiori strumenti di pianificazione urbana per la ricostruzione e lo sviluppo dopo il terremoto del 1980. Con le analisi e con i progetti pilota che avvieremo con il Veneto intendiamo sostenere e sviluppare processi di innovazione, specie nei campi della sostenibilità ambientale e dell’energia. Sostenibilità ed efficienza energetica – ha concluso De Filippo - sono fattori decisivi per l’avvio nelle Asi di iniziative imprenditoriali sane con la speranza che queste siano capaci di produrre reale occupazione e di invertire una tendenza negativa dove gruppi nazionali, destinatari di ingenti sussidi finanziari, molte volte si sono resi protagonisti di iniziative inconsistenti”. Nel corso dei diciotto mesi previsti dal Progetto saranno redatti documenti metodologici sull’innovazione nei gruppi di imprese e sullo sviluppo sostenibile delle Aree Asi e Piani di azione per il trasferimento di buone pratiche nel campo. Destinatari dell’attività saranno: i gestori delle Asi, i centri per l’innovazione industriale, i gruppi di imprese dei settori innovativi, le reti dei centri per l’innovazione. Beneficiari ultimi saranno le piccole e medie imprese di Basilicata e Veneto. Saranno anche realizzati workshop interregionali per il trasferimento di capacità tecniche ed organizzative di sviluppo sostenibile e conferenze interregionali per l’informazione e la promozione delle attività. Attraverso il coinvolgimento di realtà operanti in Basilicata e Veneto saranno poi messi in rete almeno otto enti e centri per l’innovazione industriale che acquisiranno conoscenze e capacità di uso di metodologie per la promozione della innovazione e lo sviluppo sostenibile e una trentina di piccole e medie imprese che acquisiranno strumenti per la generazione di innovazione e l’accesso a servizi innovativi per la crescita sostenibile. Saranno infine identificate, studiate e trasferite almeno due buone pratiche con la realizzazione dei relativi progetti esecutivi. Le due regioni partner, nel disegno di questo progetto di cooperazione, hanno messo già in pratica, sia negli obiettivi che nel metodo di lavoro, quelli che saranno i modelli di riferimento dell’Unione Europea nel periodo di programmazione 2014 – 2020.  
   
   
PARTENARIATO ASI, IL CONTRIBUTO DI VENETO INNOVAZIONE  
 
Potenza, 9 ottobre 2012 – Di seguito la dichiarazione di Raffaele Zanon, presidente di Veneto Innovazione "Veneto Innovazione Spa, la società in-house della Regione del Veneto per l’innovazione ed il trasferimento tecnologico, è orgogliosa di partecipare attivamente allo sviluppo del progetto: “Azioni Trans - Regionali per il riposizionamento strategico delle aree industriali”, che intende promuovere l’innovazione industriale per lo sviluppo sostenibile nelle Aree di Sviluppo Industriale. L’iniziativa è in perfetta sintonia con le indicazioni ministeriali in tema di trasferimento di know-how da una regione manifatturiera del nord ad un’avanzata regione del sud. La Regione del Veneto ha incaricato Veneto Innovazione quale partner per sviluppare il progetto insieme alla Regione Basilicata, perché l’agenzia regionale veneta da anni si muove in questi ambiti, come braccio operativo regionale. I termini portanti del progetto sono infatti: la riqualificazione del territorio, l’innovazione organizzativa, la trasferibilità di buone pratiche e la trasmissione di conoscenza. Queste sono tematiche che Veneto Innovazione ha nel proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze. I progetti volti alla riqualificazione delle aree industriali, l’innovazione sia tecnologica che organizzativa, il trasferimento di tecniche, conoscenze e risultati di ricerca, la progettazione assieme ai distretti e alle reti di imprese, fanno parte del Dna della nostra società, ed è riconosciuto a livello europeo. Veneto Innovazione infatti lavora a fianco della Regione per l’innovazione delle imprese e del sistema della ricerca del Veneto. Voglio comunque ricordare che l’innovazione non avviene solo restando chiusi nel proprio giardino, ma è necessario guardare oltre la siepe. Infatti da anni lavoriamo attivamente attraverso progetti europei ed attività internazionali. La progettazione europea ci serve a conoscere i trend delle politiche in materia di innovazione e tradurle nel nostro territorio, oltre ad attirare finanziamenti in Veneto. Le attività internazionali mirano ad attivare contatti con paesi stranieri avanzati per scambi di tecnologie tra imprese e di ricercatori tra università del Veneto, oltre ad offrire un ombrello istituzionale alle imprese che vogliono collocarsi all’estero. Ecco perché Veneto Innovazione partecipa con entusiasmo a questo progetto che ci coinvolge con un’altra regione italiana fisicamente lontana da noi, ma altrettanto virtuosa. Gli obiettivi specifici del progetto che promuovono le reti interregionali che spingono verso l’innovazione, il trasferimento delle buone pratiche nell’innovazione per i distretti industriali, e le iniziative che mirano allo sviluppo sostenibile e all’uso delle energie alternative sono il nostro pane quotidiano. Tuttavia, non riteniamo assolutamente che in questa occasione ci sia una regione che insegna e l’altra che supinamente impari. Come in tutte le collaborazioni, lo scambio non sarà unidirezionale, anzi. Infatti siamo sicuri che dal confronto con i colleghi lucani avremo moltissimo da imparare ed il progetto porterà un arricchimento in entrambe le regioni".  
   
   
LA GIUNTA ABRUZZESE APPROVA LE LINEE PER IL NUOVO ORGANIGRAMMA NUOVI RISPARMI  
 
L´aquila, 9 ottobre 2012 - Di seguito le dichiarazioni dell´assessore al Personale Federica Carpineta. "Dal 1 gennaio 2013 la Giunta Regionale avrà un nuovo organigramma della nostra macchina burocratica, che porta un cospicuo risparmio sulla spesa per il personale regionale. Ieri, su mia proposta, è stata approvata la delibera che porta alla riduzione dei Servizi (posizioni dei dirigenti) della Giunta Regionale. La riduzione è significativa e segue quella già fatta che ha diminuito le Direzioni da 12 a 9. I servizi, comprensivi delle funzioni assorbite dalle soppresse agenzie regionali (Arssa, Aptr e Abruzzo Lavoro) diventano 80, con un taglio superiore al 30%. In complesso si è passati dai 117 servizi del 2008 agli attuali 80. La struttura sarà più snella e in linea con i parametri delle regioni più virtuose. Il risparmio sarà considerevole e definitivo. Infatti, se consideriamo che il costo medio per ogni dirigente regionale è superiore ai 100.000 euro, la riduzione di 37 posti significa che non si dovrà più prevedere in bilancio una spesa di circa 4 milioni di euro. Questo è un ulteriore passo lungo il percorso di razionalizzazione e riduzione della spesa che questa Giunta Regionale ha intrapreso. Va comunque ricordato che la posizione di regione virtuosa raggiunta dall´Abruzzo dopo tre anni di rigore e serietà, dopo esser stata collocata tra le regioni canaglia, è frutto di un impegno continuo, coerente e lungimirante. Tante e difficili sono state le tappe e i traguardi raggiunti. Quello odierno è uno dei traguardi che stiamo tagliando lungo questo percorso virtuoso che ormai ogni giorno e da più parti, soprattutto a livello nazionale, viene riconosciuto all´operato della Giunta Regionale.  
   
   
PROCEDIMENTI LEGALI, BENI CULTURALI RELIGIOSI, DATI REGIONALI E REFERENDUM SU MAPPANO SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI L’8 OTTOBRE DALLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 9 ottobre 2012 - La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Procedimenti legali. Su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, la Regione si costituirà parte civile nel procedimento penale riguardante la cosiddetta “Operazione Minotauro”, adempiendo così anche all’ordine del giorno votato dal Consiglio il 6 giugno scorso, e resisterà al Tar del Piemonte contro il ricorso presentato dalla Lega antivivisezione sul calendario venatorio 2012-2013. I due incarichi sono stati affidati all’Avvocatura interna. Beni culturali religiosi. Regione e Conferenza episcopale del Piemonte proseguiranno la collaborazione già in atto per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali di interesse religioso di proprietà di enti e istituzioni ecclesiastiche. A tale scopo, su proposta dell’assessore Michele Coppola, è stato approvato lo schema di un nuovo protocollo d’intesa che sarà firmato prossimamente. Dati regionali. Un regolamento presentato dall’assessore Massimo Giordano in applicazione della l.R. N.24/2011 fissa le linee guida per il riutilizzo e la diffusione tramite Internet dei documenti e dei dati pubblici dell’amministrazione, che vede come strumento attuativo la piattaforma www.Dati.piemonte.it. La scelta della Regione è improntata al principio della massima apertura mediante l’utilizzo di licenze che pongono i dati in pubblico dominio o liberamente utilizzabili con la semplice indicazione della fonte. Mappano. Come illustrato dall’assessore Elena Maccanti, la Regione si assume direttamente la responsabilità gestionale del referendum sull’istituzione del Comune di Mappano di domenica 11 novembre, si fa carico delle relative spese e fornisce ai Comuni di Borgaro Torinese, Caselle Torinese, Leinì e Settimo Torinese le direttive per l’organizzazione della consultazione. Sono inoltre stati approvati: - su proposta dell’assessore Paolo Monferino, la nomina di Margherita Staini quale ulteriore componente del collegio sindacale dell’azienda ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino; - su proposta degli assessori Claudio Sacchetto, William Casoni e Roberto Ravello, la costituzione di un gruppo di lavoro per valutare l’impatto dell’attività venatoria sugli habitat e sulle specie di interesse comunitario facenti parte di Rete Natura 2000; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, la proroga al 15 gennaio 2013 della conclusione dell’allineamento delle superfici viticole.  
   
   
COSTI DELLA POLITICA: IN PIEMONTE SI VA NELLA DIREZIONE INTRAPRESA  
 
 Torino, 9 ottobre 2012 - La partecipazione alla riunione della conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale dell’8 ottobre è stata soddisfacente per il presidente della Regione, Roberto Cota. “E’ emersa la volontà di andare avanti in modo sistematico nella direzione già intrapresa sulla riduzione dei costi della politica - ha dichiarato Cota dopo l’incontro - Mi fido ed apprezzo il loro buon senso e la loro sensibilità: i capigruppo sono consapevoli del fatto che occorra dare una risposta, indipendentemente dalle disposizioni contenute nel decreto del Governo, che peraltro deve essere ancora pubblicato”. Il presidente ha poi osservato che “è in atto un attacco politico nei confronti delle Regioni e degli enti locali: a livello piemontese si deve dare una risposta chiara, perché gli enti locali e le Regioni sono la grande opportunità per dare soluzioni vere ai problemi dei cittadini. Aggiungo che il federalismo, che per la cronaca non c’è e non c’è mai stato, non c´entra niente con i costi delle politica, che vanno invece razionalizzati a tutti i livelli. Anzi, il federalismo, con l’Euroregione del Nord, è la via per farlo al meglio”. Cota ha poi ricordato che “il Piemonte ha ridotto il numero dei consiglieri regionali e degli assessori, mentre i parlamentari restano ancora mille”.  
   
   
REGIONE EMILIA ROMAGNA. VIA LIBERA DELLA GIUNTA ALLA PROPOSTA DI RIORDINO DELLE PROVINCE APPROVATA DAL CAL.  
 
 Bologna, 9 ottobre 2012 - Quattro Province e una Città metropolitana. La Regione Emilia-romagna fa propria la proposta pervenuta dagli Enti locali per il riordino territoriale previsto dalle nuove leggi nazionali. L’ 8 ottobre la Giunta regionale ha approvato la delibera che recepisce le proposte e le decisioni espresse dal Consiglio delle Autonomie locali lo scorso primo ottobre. L’emilia-romagna sarà così “ridisegnata”: le attuali Province di Parma e Piacenza daranno vita a un nuovo e unico ente, lo stesso vale per Reggio Emilia e Modena e per le tre attuali Province romagnole di Ravenna, Forlì-cesena e Rimini che creeranno la Provincia della Romagna. La Provincia di Ferrara, invece, manterrà la propria attuale dimensione geografica visto che rientra nei parametri di popolazione e di territorio previsti dalle norme del Governo. Discorso a parte per la Provincia di Bologna che, dal primo gennaio 2014, si trasformerà in Città metropolitana. “La Giunta regionale ha condiviso e recepito le indicazioni espresse, a larghissima maggioranza, dal Cal che ha saputo fare un buon lavoro di sintesi delle indicazioni dei territori”, sottolinea Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore regionale al Rapporto con il Sistema delle Autonomie. “Ora si deve lavorare ancora con gli Enti locali e le parti sociali per affrontare nel più breve tempo possibile il tema delle funzioni delle nuove Province in modo da creare enti il più possibile efficaci ed efficienti, in grado di rispondere al meglio alle necessità delle persone e delle imprese. Punto fondamentale sarà coinvolgere e rendere protagonista tutto il personale presente negli Enti da riorganizzare”. La decisione della Giunta sarà ora discussa dall’Assemblea legislativa regionale che, entro il 23 ottobre prossimo, dovrà approvare il testo da trasferire al Governo.  
   
   
FINANZIARIA 2013. SARDEGNA: RISULTATI POSITIVI, SOSTANZIALE INTESA SULLE SCELTE FONDAMENTALI  
 
Cagliari, 9 Ottobre 2012 - "Il confronto con i sindacati, con le organizzazioni datoriali e con le autonomie locali, sta dando alcuni risultati indubbiamente positivi. Innanzi tutto si è partiti e poi giunti ad una sostanziale intesa sulla necessità di mantenere almeno gli stessi livelli di spesa per le politiche del lavoro e del sociale, per le politiche per lo sviluppo e per le imprese e per la finanza locale. Tutto ciò è l´obiettivo massimo raggiungibile in un contesto di rapporti finanziari con lo Stato che ancora sono molto problematici, tanto che le previsioni di entrata sono ancora affidate a stime necessariamente prudenti. Il bilancio del 2013, infatti, avrà a disposizione, complessivamente e nella migliore delle prospettive al momento ipotizzabili, un livello di risorse manovrabili di circa 6 miliardi e 600 milioni; 300 milioni in meno rispetto alle risorse manovrabili nel 2012". E´ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione Giorgio La Spisa, incontrando il 5ottobre le parti sociali in vista della prossima Legge di Bilancio 2013. Un allarme comune e condiviso è stato sollevato sui livelli di spesa imposti all´attuale patto di stabilità ed è stata quindi ribadita dall´assessore e confermata dalle organizzazioni, la necessità di una accelerazione dei tempi di definizione dell´accordo con lo Stato riguardo alle entrate e al patto di stabilità. "Siamo di fronte a una difficoltà contingente - ha ripreso La Spisa - lo Stato, sostenuto da un´opinione pubblica particolarmente accesa, sta spingendo verso un rapido e deciso accentramento di poteri e risorse a danno delle autonomie locali e regionali. Gli spazi per le politiche locali si stanno quindi restringendo in modo pericoloso. Considerando poi la prospettiva politica e istituzionale dei prossimi mesi, caratterizzati da una importante scadenza elettorale per il rinnovo del Parlamento e del Governo nella prossima primavera, è necessario un rapido iter di presentazione e di esame della manovra, in modo da evitare l´esercizio provvisorio del Bilancio. I primi incontri sono positivi, caratterizzati dal dibattito ma anche dalla condivisione di alcune scelte fondamentali". Nel corso degli incontri l´assessore ha reso nota la comunicazione data dal Consiglio Regionale, che ha richiesto spontaneamente di ridurre le proprie spese di 6 milioni di euro. Una decisione che ha riscosso unanime apprezzamento.  
   
   
LOMBARDIA, ENTI LOCALI: 210 MILIONI PER SBLOCCARE GLI INVESTIMENTI  
 
Milano, 9 ottobre 2012 - Regione Lombardia mette a disposizione degli Enti locali un plafond finanziario di 210 milioni di euro - cifra triplicata rispetto ai 70 milioni dello scorso anno - per consentire loro di effettuare investimenti altrimenti impossibili a causa del blocco imposto dal Patto di stabilità nazionale, pagare rapidamente imprese e fornitori e garantire servizi ai cittadini e realizzare opere pubbliche. Dei 210 milioni una prima tranche di 156 è già stata attribuita a 428 comuni di tutte le province. I 54 rimanenti lo saranno prossimamente con particolare riguardo anche al sisma nel mantovano e a Expo 2015. Coniugare Rigore E Sviluppo - "Grazie a questa iniziativa - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha incontrato sindaci e presidenti di Provincia interessati insieme ai presidenti dell´Anci, Attilio Fontana e dell´Upl, Massimo Sertori e all´assessore regionale al Bilancio, Romano Colozzi - premiamo chi ha dimostrato di saper amministrare rispettando i principi di virtuosità e responsabilità, che sono la strada per poter affrontare al meglio la situazione di estrema difficoltà che stiamo attraversando, coniugando al meglio rigore e sviluppo". "In questa fase in cui è necessario un assoluto rispetto dei conti - ha proseguito Formigoni - è infatti fondamentale che i pilastri dell´equilibrio e della stabilità siano affiancati da quello altrettanto decisivo della crescita, altrimenti davvero di troppo rigore si può morire, come ha ricordato il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino qualche giorno fa alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato". Esempi - I progetti su cui i Comuni virtuosi vogliono investire le risorse sbloccate da questa intesa sono i più diversi, ma tutti di grande importanza per il territorio e la qualità delle vita dei cittadini. Ad esempio restauri e ammodernamenti di Accademie e Teatri, interventi edilizia popolare, piste ciclabili, migliorie e adeguamenti di edifici scolastici, impianti di energia rinnovabile, e altri ancora. Sisma E Expo - L´assegnazione di possibilità di spesa per gli Enti locali colpiti dal terremoto porterà di fatto all´azzeramento dei vincoli del patto di stabilità; gli stessi enti, qualora abbiano disponibilità di cassa, potranno quindi finanziare e pagare gli interventi di ripristino dei danni conseguenti al terremoto dello scorso maggio, senza alcuna limitazione posta dal patto di stabilità. La seconda priorità prevista riguarda le spese di investimento legate ad Expo 2015 e alle opere connesse. Gli Enti locali dovranno segnalare alla Regione i propri investimenti in maniera da poter beneficiare del riparto. Avanti Insieme E Richieste Al Governo - Soddisfazione per l´iniziativa lombarda, auspicio di poter proseguire negli anni a venire; preoccupazione per i crescenti tagli e vincoli imposti dal Governo nazionale, necessità di difendere le autonomie locali da centralismi indiscriminati e urgenza di rivedere il meccanismo ("tortura per gli enti locali" lo definisce Formigoni) che non permette agli enti locali virtuosi di investire le risorse che hanno in cassa (6 miliardi in tutta la Lombardia): questi i toni ricorrenti negli interventi dei presidenti Fontana e Sertori e dei sindaci e presidenti di provincia intervenuti. Un applaudito Colozzi non ha risparmiato toni critici verso il decreto odierno del Governo: "Qui in questa assemblea vedo di fronte gente seria che lavora e si sacrifica per ben gestire le nostre amministrazioni locali, come chi ha scritto il decreto non farebbe mai". Intesa Tra Regione E Autonomie Lombarde - Sottoscritta infine una intesa Regione-sistema delle autonomie lombarde per chiedere insieme al Governo che anche nel 2013 sia possibile "riproporre il Patto di Stabilità Territoriale cosiddetto verticale incentivato (cioè con premialità per i virtuosi) con le modalità già sperimentate positivamente. Ma intanto mettere mano a una riforma del Patto. La volontà è di arrivare nel 2014 a un Patto di Stabilità Integrato che, "attraverso un unico obiettivo territoriale di finanza pubblica e in base a criteri di equità e virtuosità, possa aumentare la capacità di spesa, sbloccare i pagamenti e realizzare politiche per la crescita per il nostro territorio".  
   
   
CALABRIA: PAGAMENTI EFFETTUATI LA SCORSA SETTIMANA DALLA RAGIONERIA GENERALE  
 
Catanzaro, 9 ottobre 2012 - L’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione Nazionale e Comunitaria Giacomo Mancini, intervenendo a proposito dei nuovi importanti pagamenti effettuati nel corso della scorsa settimana dalla Ragioneria Generale della Regione, ha sottolineato che “la trasparenza dei pagamenti, l’impegno costante perché questi possano essere liquidati in maniera puntuale, l’impiego dei Fondi Comunitari, sono i punti cardine del nostro lavoro”. Si è provveduto, infatti al pagamento del Por 2007/2013 Calabria per circa 4.600.000,00 euro. Così come sono state trasferite le risorse finanziarie di cui beneficeranno i lavoratori calabresi di Arssa ed Lsu Lpu. In particolare, per la quarta “tranche” del 2012, come contributo ordinario, l’Arssa è stata finanziata con 3.090.000,00 euro. La Regione non ha tralasciato le aziende sanitarie e ospedaliere a cui vanno per la quota del servizio sanitario regionale del mese di settembre scorso 245.873.121,73 euro, con un indennizzo ulteriore previsto dalla legge 210/92 di 544.085,07 euro. Inoltre, 7.275.600,81 euro sono stati erogati in favore delle Amministrazioni Provinciali, per il terzo trimestre 2012, con riferimento agli emolumenti fissi e stipendiali del personale. Con il trasferimento della somma di 4.619.054,00 euro, corrispondente al quindicesimo acconto, è stato compiuto un altro passo importante verso la realizzazione della Cittadella regionale a Germaneto di Catanzaro, che ospiterà la nuova sede degli uffici della Giunta. “Nonostante le difficoltà causate dalla normativa sul Patto di Stabilità - ha sottolineato l’Assessore Mancini - l’amministrazione guidata dal governatore Scopelliti continua a dare risposte concrete alle famiglie, alle imprese, agli enti e, in particolare ai cittadini calabresi”.  
   
   
SOCIETÀ IN HOUSE. VENDOLA IMPUGNA NORMA CONTENUTA NELLA SPENDING REVIEW  
 
Bari, 9 ottobre 2012 - Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola comunica di aver dato mandato agli avvocati di impugnare le norme sulla spending review, con particolare riferimento all’art. 4 (riduzione di spese, messa in liquidazione e privatizzazione società pubbliche). Il collegio difensivo dovrà approfondire “i profili di potenziale illeggitimità delle disposizioni che sembrano limitative del potere di autoorganizzazione e autoproduzione di servizi strumentali in capo agli Enti territoriali”.  
   
   
LOMBARDIA: ENTI LOCALI, 210 MLN PER SBLOCCARE INVESTIMENTI FORMIGONI: OSSIGENO A COMUNI SANI IMPEDITI DA PATTO NAZIONALE GIÀ 430 COMUNI COINVOLTI - REGIONE-ANCI-UPL: ROMA CI ASCOLTI  
 
Milano, 9 ottobre 2012 - Regione Lombardia mette a disposizione degli Enti locali un plafond finanziario di 210 milioni di euro - cifra triplicata rispetto ai 70 milioni dello scorso anno - per consentire loro di effettuare investimenti altrimenti impossibili a causa del blocco imposto dal Patto di stabilità nazionale, pagare rapidamente imprese e fornitori e garantire servizi ai cittadini e realizzare opere pubbliche. Dei 210 milioni una prima tranche di 156 è già stata attribuita a 428 comuni di tutte le province. I 54 rimanenti lo saranno prossimamente con particolare riguardo anche al sisma nel mantovano e a Expo 2015. Coniugare Rigore E Sviluppo - ´Grazie a questa iniziativa - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che il 5 ottobre ha incontrato sindaci e presidenti di Provincia interessati insieme ai presidenti dell´Anci, Attilio Fontana e dell´Upl, Massimo Sertori e all´assessore regionale al Bilancio, Romano Colozzi - premiamo chi ha dimostrato di saper amministrare rispettando i principi di virtuosità e responsabilità, che sono la strada per poter affrontare al meglio la situazione di estrema difficoltà che stiamo attraversando, coniugando al meglio rigore e sviluppo´. ´In questa fase in cui è necessario un assoluto rispetto dei conti - ha proseguito Formigoni - è infatti fondamentale che i pilastri dell´equilibrio e della stabilità siano affiancati da quello altrettanto decisivo della crescita, altrimenti davvero di troppo rigore si può morire, come ha ricordato il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino qualche giorno fa alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato´. Esempi - I progetti su cui i Comuni virtuosi vogliono investire le risorse sbloccate da questa intesa sono i più diversi, ma tutti di grande importanza per il territorio e la qualità delle vita dei cittadini. Ad esempio restauri e ammodernamenti di Accademie e Teatri, interventi edilizia popolare, piste ciclabili, migliorie e adeguamenti di edifici scolastici, impianti di energia rinnovabile, e altri ancora. Sisma E Expo - L´assegnazione di possibilità di spesa per gli Enti locali colpiti dal terremoto porterà di fatto all´azzeramento dei vincoli del patto di stabilità; gli stessi enti, qualora abbiano disponibilità di cassa, potranno quindi finanziare e pagare gli interventi di ripristino dei danni conseguenti al terremoto dello scorso maggio, senza alcuna limitazione posta dal patto di stabilità. La seconda priorità prevista riguarda le spese di investimento legate ad Expo 2015 e alle opere connesse. Gli Enti locali dovranno segnalare alla Regione i propri investimenti in maniera da poter beneficiare del riparto. Avanti Insieme E Richieste Al Governo - Soddisfazione per l´iniziativa lombarda, auspicio di poter proseguire negli anni a venire; preoccupazione per i crescenti tagli e vincoli imposti dal Governo nazionale, necessità di difendere le autonomie locali da centralismi indiscriminati e urgenza di rivedere il meccanismo (´tortura per gli enti locali´ lo definisce Formigoni) che non permette agli enti locali virtuosi di investire le risorse che hanno in cassa (6 miliardi in tutta la Lombardia): questi i toni ricorrenti negli interventi dei presidenti Fontana e Sertori e dei sindaci e presidenti di provincia intervenuti. Un applaudito Colozzi non ha risparmiato toni critici verso il decreto odierno del Governo: ´Qui in questa assemblea vedo di fronte gente seria che lavora e si sacrifica per ben gestire le nostre amministrazioni locali, come chi ha scritto il decreto non farebbe mai´. Intesa Tra Regione E Autonomie Lombarde - Sottoscritta infine una intesa Regione-sistema delle autonomie lombarde per chiedere insieme al Governo che anche nel 2013 sia possibile ´riproporre il Patto di Stabilità Territoriale cosiddetto verticale incentivato (cioè con premialità per i virtuosi) con le modalità già sperimentate positivamente. Ma intanto mettere mano a una riforma del Patto. La volontà è di arrivare nel 2014 a un Patto di Stabilità Integrato che, ´attraverso un unico obiettivo territoriale di finanza pubblica e in base a criteri di equità e virtuosità, possa aumentare la capacità di spesa, sbloccare i pagamenti e realizzare politiche per la crescita per il nostro territorio´. Ecco l´elenco dei Comuni della provincia di Varese che beneficiano del plafond finanziario sbloccato dalla Regione. Sono 47, per un importo complessivo di 20,449 milioni di euro. Altre ulteriori assegnazioni saranno prossimamente definite. Angera: 191.730,34 - Arcisate: 254.946,40 - Besnate: 215.719,79 - Busto Arsizio: 5.144.460,14 - Cairate: 112.665,05 - Cardano Al Campo: 228.095,06 - Carnago: 109.836,21 - Caronno Pertusella: 250.276,89 - Casorate Sempione: 91.652,04 - Cassano Magnago: 498.057,20 - Castellanza: 216.682,74 - Castiglione Olona: 198.134,64 - Castronno: 58.474,62 - Cavaria Con Premezzo: 134.409,68 - Cislago: 313.675,89 - Fagnano Olona: 166.442,72 - Ferno: 143.712,37 - Gallarate: 860.485,55 - Gavirate: 166.941,75 - Gerenzano: 209.496,76 - Gorla Maggiore: 2.864.700,35 - Gorla Minore: 275.269,78 - Induno Olona: 179.498,34 - Ispra: 38.847,75 - Jerago Con Orago: 77.180,60 - Lavena Ponte Tresa: 178.478,76 - Laveno Mombello: 164.878,27 - Lonate Pozzolo: 93.792,35 - Luino: 331.677,49 - Malnate: 256.901,08 - Marnate: 158.753,71 - Olgiate Olona: 422.493,93 - Origgio: 295.923,01 - Samarate: 323.788,41 - Saronno: 619.832,91 - Sesto Calende: 337.440,90 - Solbiate Olona: 87.577,68 - Somma Lombardo: 247.516,26 - Sumirago: 115.658,83 - Tradate : 787.111,57 - Uboldo: 155.400,38 - Venegono Superiore: 80.559,00 - Varese: 2.221.415,91 - Vedano Olona: 201.172,71 - Venegono Inferiore: 148.946,55 - Vergiate: 139.579,77 - Viggiu´: 79.657,65 - Ecco l´elenco dei Comuni della provincia di Sondrio che beneficiano del plafond finanziario sbloccato dalla Regione. Sono 5, per un importo complessivo di 1,259 - milioni di euro. Altre ulteriori assegnazioni saranno prossimamente definite. Chiavenna: 82.837,00 - Cosio Valtellino: 121.583,35 - Morbegno: 362.793,10 - Sondrio: 316.583,35 - Tirano: 375.870,67 - Ecco l´elenco dei Comuni della provincia di Pavia che beneficiano del plafond finanziario sbloccato dalla Regione. Sono 19, per un importo complessivo di 5,589 milioni di - euro. Altre ulteriori assegnazioni saranno prossimamente definite: Belgioioso: 299.340,05 - Casorate Primo: 84.504,70 - Cassolnovo: 60.250,60 - Casteggio: 78.288,66 - Cava Manara: 48.803,85 - Cilavegna: 59.439,87 - Gambolo´: 119.394,96 - Garlasco: 155.021,88 - Landriano: 102.114,54 - Mortara: 373.183,42 - Pavia: 1.997.927,17 - Rivanazzano Terme: 94.815,47 - San Martino Siccomario: 128.018,67 - Sannazzaro De´ Burgondi : 168.424,09 - Siziano: 229.952,37 - Stradella: 315.199,69 - Vidigulfo: 157.601,73 - Vigevano: 461.855,64 - Voghera: 655.426,45 - Ecco l´elenco dei Comuni della provincia di Monza e Brianza che beneficiano del plafond finanziario sbloccato dalla Regione. Sono 39, per un importo complessivo di - 19,606 milioni di euro. Altre ulteriori assegnazioni saranno prossimamente definite. Albiate: 54.655,75 - Arcore: 402.869,35 - Barlassina: 43.111,74 - Bellusco: 84.097,21 - Bernareggio: 195.485,56 - Besana In Brianza: 325.734,59 - Biassono: 136.496,62 - Bovisio Masciago: 340.955,38 - Briosco: 78.561,17 - Brugherio: 591.229,60 - Busnago: 155.257,77 - Caponago: 106.421,80 - Carate Brianza: 353.669,35 - Carnate: 639.241,45 - Cavenago Di Brianza: 159.563,68 - Cesano Maderno: 655.572,01 - Cogliate: 216.867,34 - Concorezzo: 448.377,72 - Cornate D´adda: 517.910,56 - Desio: 477.304,68 - Giussano: 575.370,88 - Lentate Sul Seveso: 247.939,55 - Lesmo: 151.931,33 - Limbiate: 384.502,12 - Lissone: 1.264.944,15 - Macherio: 47.777,32 - Meda: 406.657,14 - Monza: 7.340.954,23 - Muggiò : 348.376,27 - Seregno: 751.631,53 - Seveso: 251.523,97 - Sovico: 95.984,08 - Triuggio: 99.985,04 - Usmate Velate: 116.679,24 - Varedo: 286.468,11 - Vedano Al Lambro: 92.941,13 - Verano Brianza: 288.789,44 - Villasanta: 247.009,13 - Vimercate: 623.365,90. Ecco l´elenco dei Comuni della provincia di Milano che beneficiano del plafond finanziario sbloccato dalla Regione. Sono 93, per un importo complessivo di 42,795 - milioni di euro. Altre ulteriori assegnazioni saranno prossimamente definite. Abbiategrasso: 599.575,93 - Arconate: 145.072,27 - Arese : 355.346,29 - Arluno : 492.217,82 - Assago: 3.166.808,14 - Bareggio: 125.696,66 - Basiglio: 236.034,50 - Binasco : 47.336,79 - Bollate: 335.214,45 - Bresso: 847.734,75 - Buccinasco: 332.890,37 - Bussero: 342.311,61 - Busto Garolfo: 314.266,97 - Canegrate: 140.153,62 - Carugate: 185.716,43 - Casorezzo: 196.949,48 - Cassano D´adda: 811.695,20 - Cassina De´ Pecchi: 211.212,72 - Castano Primo: 163.144,59 - Cernusco Sul Naviglio: 1.059.697,54 - Cerro Maggiore: 223.465,08 - Cesano Boscone: 183.553,27 - Cesate: 198.253,66 - Cinisello Balsamo: 2.104.863,54 - Cologno Monzese: 520.722,67 - Corbetta: 168.649,43 - Cormano: 869.034,38 - Cornaredo: 575.911,48 - Corsico: 341.908,67 - Cuggiono: 60.943,95 - Dairago: 71.315,10 - Gaggiano: 164.158,52 - Garbagnate Milanese: 457.750,34 - Gessate: 121.116,28 - Gorgonzola: 709.526,00 - Inzago: 295.584,29 - Lacchiarella: 169.477,67 - Lainate: 318.925,93 - Legnano: 1.714.487,38 - Locate Di Triulzi: 166.394,82 - Magenta: 321.875,96 - Magnago: 137.480,65 - Marcallo Con Casone: 163.659,99 - Mediglia: 398.111,77 - Melegnano: 229.857,89 - Melzo: 555.288,05 - Motta Visconti: 48.459,59 - Nerviano: 366.187,44 - Nova Milanese: 520.740 - Novate Milanese: 505.938,78 - Opera: 406.548,21 - Paderno Dugnano: 647.246,43 - Pantigliate: 71.342,64 - Parabiago: 684.927,43 - Paullo: 220.468,67 - Pero: 352.989,72 - Peschiera Borromeo: 1.506.060,52 - Pessano Con Bornago: 117.556,20 - Pieve Emanuele: 513.321,05 - Pioltello: 551.396,97 - Pogliano Milanese: 105.673,93 - Pozzo D´adda: 81.888,67 - Pozzuolo Martesana: 220.632,46 - Pregnana Milanese: 269.340,28 - Rescaldina: 237.081,93 - Rho: 2.572.395,35 - Robecco Sul Naviglio: 89.490,93 - Rosate: 69.872,15 - Rozzano: 833.593,23 - San Colombano Al Lambro: 173.452,95 - San Donato Milanese: 843.303,09 - San Giorgio Su Legnano : 150.703,89 - San Giuliano Milanese: 359.626,19 - San Vittore Olona: 99.308,66 - Sedriano: 138.204,41 - Segrate : 748.465,02 - Senago: 257.447,93 - Sesto San Giovanni: 4.042.050,24 - Settala: 278.704,78 - Settimo Milanese: 440.405,46 - Solaro: 159.137,09 - Trezzano Sul Naviglio: 284.385,54 - Trezzo Sull´adda: 494.675,28 - Truccazzano: 115.574,33 - Turbigo: 103.490,77 - Vanzaghello: 96.223,16 - Vanzago: 114.939,35 - Vaprio D´adda: 176.708,31 - Vignate : 50.410,04 - Villa Cortese: 269.226,03 - Vimodrone: 650.035,30 - Vittuone: 114.904,49 - Zibido S. Giacomo: 289.762,06 - Ecco l´elenco dei Comuni della provincia di Mantova che beneficiano del plafond finanziario sbloccato dalla Regione. Sono 27, per un importo complessivo di 8,466 - milioni di euro. Altre ulteriori assegnazioni saranno prossimamente definite. Asola: 315.973,29 - Bagnolo S.vito: 239.997,55 - Castel Goffredo: 124.931,34 - Castiglione Delle Stiviere: 438.362,57 - Curtatone: 240.900,12 - Goito: 161.192,85 - Gonzaga: 433.388,43 - Guidizzolo: 115.841,32 - Mantova: 2.829.920,64 - Marcaria: 107.556,58 - Marmirolo: 104.757,22 - Moglia: 168.786,24 - Ostiglia: 112.064,43 - Pegognaga: 58.630,57 - Poggio Rusco: 155.503,72 - Porto Mantovano: 209.402,83 - Quistello: 115.041,35 - Rodigo: 62.319,83 - Roncoferraro: 83.703,63 - Roverbella: 86.162,41 - San Benedetto Po: 381.672,21 - San Giorgio Di Mantova: 233.020,30 - Sermide: 222.227,76 - Suzzara : 226.006,25 - Viadana: 840.406,96 - Virgilio: 162.111,49 - Volta Mantovana: 236.327,07 - Ecco l´elenco dei Comuni della provincia di Lodi che beneficiano del plafond finanziario sbloccato dalla Regione. Sono 6, per un importo complessivo di 2,426 milioni di - euro. Altre ulteriori assegnazioni saranno prossimamente definite. Casalpusterlengo: 157.919,54 - Codogno: 276.312,01 - Lodi: 1.491.701,65 - Lodi Vecchio: 173.897,09 - Sant´angelo Lodigiano: 228.266,38 - Tavazzano Con Villavesco: 98.065,94 - Ecco l´elenco dei Comuni della provincia di Lecco che beneficiano del plafond finanziario sbloccato dalla Regione. Sono 14, per un importo complessivo di 4,902 milioni di - euro. Altre ulteriori assegnazioni saranno prossimamente - definite. Barzano´: 129.742,74 - Calco: 104.365,50 - Calolziocorte: 379.997,22 - Casatenovo: 130.103,53 - Colico: 434.788,80 - Galbiate: 128.253,64 - Lecco: 2.326.431,11 - Mandello Del Lario: 109.382,10 - Missaglia: 115.153,86 - Oggiono: 304.533,44 - Olgiate Molgora: 107.182,96 - Olginate: 146.143,11 - Robbiate: 95.642,70 - Valmadrera: 390.351,20 - Ecco l´elenco dei Comuni della provincia - di Cremona che beneficiano del plafond finanziario sbloccato - dalla Regione. Sono 11, per un importo complessivo di 4,537 - milioni di euro. Altre ulteriori assegnazioni saranno - prossimamente definite. Castelleone: 147.133,97 - Castelverde: 60.984,02 - Crema: 392.750,34 - Cremona: 3.021.904,01 - Offanengo: 137.172,51 - Pandino: 102.994,01 - Pizzighettone: 79.573,75 - Rivolta D´adda: 84.648,44 - Soncino: 215.882,62 - Soresina: 156.018,51 - Spino D´adda: 138.016,36 Ecco l´elenco dei Comuni della provincia di Como che beneficiano del plafond finanziario sbloccato dalla - Regione. Sono 29, per un importo complessivo di 8,105 milioni di euro. Altre ulteriori assegnazioni saranno prossimamente - definite. Albavilla 187.638,81 - Alzate Brianza 120.499,61 - Appiano Gentile 177.817,11 - Bregnano 112.795,14 - Cabiate 47.116,43 - Cadorago 154.468,59 - Cantù 816.718,23 - Canzo 104.347,41 - Capiago Intimiano 67.956,42 - Carugo 135.453,30 - Cermenate 111.823,13 - Cernobbio 186.052,84 - Como 2.120.306,05 - Erba 653.568,83 - Figino Serenza 79.634,95 - Fino Mornasco 122.104,10 - Guanzate 121.846,18 - Inverigo 167.752,47 - Lipomo 52.106,04 - Lomazzo 214.535,50 - Lurago D´erba 82.647,05 - Lurate Caccivio 184.558,29 - Mariano Comense 776.419,83 - Mozzate 511.919,27 - Olgiate Comasco 227.672,92 - Rovello Porro 65.392,74 - Tavernerio 75.718,90 - Turate 119.910,73 - Villa Guardia 122.123,85 Ecco l´elenco dei Comuni della provincia di Brescia che beneficiano del plafond finanziario sbloccato - dalla Regione. Sono 65, per un importo complessivo di 22,763 milioni di euro. Altre ulteriori assegnazioni saranno prossimamente definite. Adro: 53.500,52 - Bagnolo Mella: 61.033,30 - Bedizzole: 180.266,54 - Borgo San Giacomo: 87.598,12 - Borgosatollo: 59.687,26 - Botticino: 346.232,78 - Bovezzo: 43.995,72 - Brescia: 11.257.756,94 - Calcinato: 269.079,87 - Calvisano: 120.054,63 - Capriolo: 90.342,82 - Carpenedolo: 201.252,83 - Castegnato: 182.056,85 - Castel Mella: 131.825,91 - Castelcovati: 120.021,38 - Castenedolo: 195.362,94 - Castrezzato: 60.784,43 - Chiari: 513.353,92 - Coccaglio: 135.620,68 - Cologne: 111.464,34 - Concesio: 213.097,24 - Corte Franca: 113.224,99 - Darfo Boario Terme: 344.146,80 - Desenzano Del Garda: 387.280,10 - Erbusco: 244.335,60 - Esine: 63.684,53 - Gardone Val Trompia: 86.464,53 - Gavardo: 297.322,61 - Ghedi: 264.941,70 - Gottolengo: 75.235,95 - Gussago: 235.806,75 - Iseo: 154.520,01 - Leno: 113.010 - Lonato Del Garda: 597.416,60 - Lumezzane: 267.863,57 - Mazzano: 118.155,61 - Montichiari: 402.268,01 - Montirone: 65.667,90 - Nave: 269.970,97 - Orzinuovi: 420.779,42 - Palazzolo Sull´oglio: 363.550,38 - Passirano: 49.338,52 - Pisogne: 170.757,54 - Poncarale: 99.546,71 - Pontevico: 251.138,32 - Pontoglio: 100.029,71 - Prevalle: 130.567,01 - Provaglio D´iseo: 120.421,13 - Quinzano D´oglio: 215.109,47 - Rezzato: 296.303,12 - Rodengo Saiano: 45.751,80 - Roncadelle: 315.403,43 - Rovato: 122.342,71 - Rudiano: 50.567,53 - Salo´: 163.726,68 - Sarezzo: 177.746,62 - Sirmione: 239.777,35 - Torbole Casaglia: 69.158,45 - Toscolano-maderno: 80.947,06 - Travagliato: 194.151,98 - Trenzano: 65.997,87 - Verolanuova: 215.064,11 - Villa Carcina: 101.190,55 - Villanuova Sul Clisi: 33.483,98 - Vobarno: 134.968,13 Ecco l´elenco dei Comuni della provincia di Bergamo che beneficiano del plafond finanziario sbloccato dalla Regione. Sono 71, per un importo complessivo di 15,530 milioni di euro. Altre ulteriori assegnazioni saranno prossimamente definite. Albano Sant´alessandro: 216.759,04 - Albino: 467.823,06 - Alme´: 41.075,11 - Almenno San Bartolomeo: 65.752,38 - Almenno San Salvatore: 47.491,07 - Alzano Lombardo: 138.899,16 - Azzano San Paolo: 178.633,32 - Bergamo: 4.400.569,98 - Bolgare: 188.510,26 - Boltiere: 129.241,79 - Bonate Sopra: 200.139,44 - Bonate Sotto: 51.853,81 - Bottanuco: 35.429,47 - Brembate: 77.616,71 - Brembate Di Sopra: 217.993,58 - Brignano Gera D´adda: 74.876,86 - Brusaporto: 67.672,52 - Calcinate: 135.196,36 - Calcio: 71.762,29 - Calusco D´adda: 132.107,07 - Capriate San Gervasio: 128.052,25 - Caravaggio: 363.012,15 - Chiuduno: 89.780,41 - Cisano Bergamasco: 108.826,91 - Ciserano: 253.770,63 - Cividate Al Piano: 73.015,29 - Clusone: 113.321,88 - Cologno al Serio: 215.822,11 - Costa Volpino: 130.924,53 - Curno: 276.349,44 - Dalmine: 422.199,52 - Gandino: 79.613,14 - Gazzaniga: 56.610,85 - Gorlago: 78.378,26 - Gorle: 93.159,50 - Grassobbio: 573.690,12 - Grumello Del Monte: 216.407,27 - Lovere: 297.309,00 - Mapello: 233.099,07 - Mozzo: 94.629,48 - Nembro: 157.343,23 - Osio Sopra: 47.460,43 - Osio Sotto: 255.295,25 - Palosco: 69.433,54 - Pedrengo: 48.947,85 - Ponte San Pietro: 150.424,24 - Ponteranica: 76.643,58 - Pontirolo Nuovo: 67.307,43 - Ranica: 72.061,69 - Romano Di Lombardia: 274.655,72 - San Giovanni Bianco: 83.658,34 - San Paolo D´argon: 85.183,51 - Sarnico: 154.540,45 - Scanzorosciate: 89.927,62 - Seriate: 411.774,97 - Sorisole: 142.960,54 - Sovere: 70.621,73 - Spirano: 115.820,57 - Terno D´isola: 62.384,10 - Torre Boldone: 128.308,15 - Trescore Balneario: 225.504,01 - Treviglio: 818.772,95 - Treviolo: 199.687,97 - Urgnano: 54.304,65 - Verdellino: 135.759,12 - Verdello: 179.057,05 - Villa D´alme´: 63.388,86 - Villa Di Serio: 43.118,00 - Villongo: 69.209,35 - Zanica: 158.441,28 - Zogno: 180.962,30 -  
   
   
SICILIA: FRA I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE, TARSPORTI, IMPRESE, PATRIMONIO BOSCHIVO  
 
 Catania, 9 ottobre 2012 - La giunta di governo della Regione Siciliana si e´ riunita, il 5ottobre, nella sede di Catania della Presidenza. Primo e fondamentale punto all´ordine del giorno e´ stato l´impiego dei fondi resi disponibili in seguito allo sblocco delle deroghe al Patto di stabilita´ concordate in sede tecnica e deciso ieri dal ministro dell´Economia. In primo luogo sono stati liberati 24 milioni di euro destinati al trasporto pubblico locale, misura peraltro gia´ prevista nella stessa deroga al patto di stabilita´. Per l´impiego degli altri fondi e´ stato, poi, stabilito un elenco di priorita´. Sara´ data precedenza, dunque, allo sblocco dei pagamenti alle imprese per la realizzazione di opere e forniture, al cofinanziamento dei fondi strutturali, al finanziamento degli Enti locali ed agli investimenti nelle misure di sostegno all´ambiente attraverso progetti per la forestazione che prevedono sia interventi a tutela del patrimonio boschivo siciliano che per l´incremento di quest´ultimo. La giunta ha poi avviato la discussione finalizzata ad affrontare altri due nodi ovvero il sistema della formazione e il funzionamento della macchina amministrativa siciliana. L´esecutivo, inoltre, ha preso atto del bilancio consuntivo dell´Ast ed ha posto le basi per sostenere gli allevatori dell´area di Bellolampo a Palermo. Infine, e´ stata attribuita una nuova competenza al Consorzio di Bonifica di Catania che dovra´ occuparsi della gestione del torrente Vaccarizzo, intervenendo cosi´ sul problema del rischio allagamento del villaggio "Santa Maria Goretti".  
   
   
VIA A UNIONE COMUNI: FIGLINE E INCISA SEMPRE PIÙ VICINE ENTRO IL 2012 I PRIMI FINANZIAMENTI; INTANTO IL REFERENDUM PER LA FUSIONE SI TERRÀ A PRIMAVERA 2013 INSIEME ALLE ELEZIONI POLITICHE  
 
Firenze, 9 ottobre 2012 - Sei consiglieri di Figline e sei consiglieri di Incisa, sei di maggioranza e sei di opposizione con il sindaco Fabrizio Giovannoni a presiedere l’assemblea e il sindaco Riccardo Nocentini nella giunta. E’ questa la composizione dell’Unione dei Comuni di Figline e Incisa, una sorta di anticamera al Comune unico che avrà funzioni di indirizzo sulle gestioni associate che interesseranno le due Amministrazioni a partire dalla fine del 2012. Il Consiglio dell’Unione è composto da membri dei due attuali Consiglio comunale e, come dimostrato dai numeri sopra riportati, tiene conto in modo del tutto paritetico delle rappresentanze delle due città e delle forze politiche elette. Pertanto fanno parte dell’assemblea i “figlinesi” Andrea Davide Frallicciardi, Giorgio Laici, Valentina Trambusti (tutti di minoranza, rispettivamente di M5s, Pdl e Lega Nord), Daniela Leoni, Massimiliano Morandini ed Enrico Stefanini (tutti di maggioranza, Idv-sel la prima e Pd gli altri due) e da 6 consiglieri “incisani”, in particolare Francesca Fiorazzo, Gaspare Lucio Giorgi, Paolo Gambassi (minoranza, rispettivamente di Udc, Pdl e Sinistra Solidale), Massimo Bigoni, Giuseppe Cencetti e Giulia Mugnai (maggioranza, rispettivamente di Pd, Psi e Pd). Nessuno di loro percepirà gettoni di presenza, indennità o qualsiasi forma di rimborso per il lavoro svolto nell’Unione, sempre nell’ottica di un contenimento delle spese della politica che poi avrà senso compiuto con la nascita del Comune unico, quando cioè si risparmieranno 100mila euro all’anno (in meno ci saranno 1 sindaco, 5 assessori e 16 consiglieri). L’unione avrà un ruolo di primo piano nel percorso verso la fusione di Figline e Incisa, perché in questa fase avrà il compito di governare il percorso di integrazione dei servizi dei due Comuni: progressivamente, a partire dalla fine del 2012 saranno infatti associati Polizia Municipale, Servizi demografici, Lavori Pubblici, Ced e servizi informativi, Comunicazione istituzionale, Tributi, Segreteria e Suap. Sempre entro il 31 dicembre arriveranno anche i primi finanziamenti dalla Regione Toscana, che premierà i due Comuni con circa 250mila euro per il fatto di unire i servizi sopra citati: questi soldi, per portare un esempio concreto, permetteranno anche investimenti sulla scuola tramite la dotazione di nuove tecnologie e due nuovi scuolabus. “Questa gestione associata dei servizi ci permetterà di creare l’ossatura del Comune unico, di creare un nuovo modello organizzativo per migliorare i servizi mantenendoli in entrambe le città – hanno spiegato i sindaci di Figline e Incisa, Riccardo Nocentini e Fabrizio Giovannoni -. Il Consiglio dell’Unione si insedierà molto presto e in quell’occasione presenteremo anche il nuovo logo che ci accompagnerà verso il referendum per la fusione”. E a proposito di referendum, la Regione Toscana mercoledì scorso ha pubblicato sul proprio bollettino ufficiale il decreto con il quale il Presidente Enrico Rossi indice la consultazione. La domanda alla quale i cittadini dovranno rispondere con “si” o “no” è la seguente: “Siete favorevoli alla proposta di istituire il Comune di Figline e Incisa Valdarno mediante fusione dei comuni di Figline Valdarno e Incisa in Val d’Arno?”. Il Presidente ha inoltre stabilito che il referendum si terrà nella primavera 2013 in concomitanza con le elezioni per il rinnovo del Parlamento. Per tutte le informazioni sul progetto di fusione di Figline e Incisa si può visitare il sito www.Comunicofiglineincisa.it    
   
   
MARCHE- NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA: IL 16 OTTOBRE LA FIRMA A ROMA.  
 
Ancona, 9 ottobre 2012 - Il 16 ottobre prossimo avverrà la firma del nuovo Accordo di Programma da parte del Ministro dello Sviluppo e dei Presidenti delle Regioni Marche e Umbria a Roma presso il Ministero. “Ringraziamo il Ministro Corrado Passera per la sua grande disponibilità – commenta soddisfatto il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca – perché con la firma del nuovo Accordo si sbloccano risorse nazionali importantissime per il sostegno del lavoro e delle piccole imprese del territorio. E’ un altro passo avanti, che abbiamo seguito e voluto con determinazione, nella tutela dell’occupazione e della coesione sociale, priorità assolute del Governo regionale”. Il nuovo Accordo di programma conferma la priorità del lavoro nella valutazione dei progetti, cioè il reimpiego occupazionale dei lavoratori ex-Ardo, riconoscendo i diritti di chi viene penalizzato maggiormente da tale crisi. Inoltre, gli interventi nazionali vengono potenziati e resi più flessibili e appetibili per i progetti, attraverso la previsione della Legge 181 “turbo” con un’intensità di aiuto maggiorata rispetto a quella ordinaria. Questo significa che un imprenditore può ricevere sull’investimento che crea occupazione un contributo a fondo perduto del 20%, un mutuo agevolato del 50%, una partecipazione al capitale del 5%: “Credo – aggiunge Spacca - che più di così non si potesse fare”. La firma dell’Accordo sblocca 35 milioni di euro di risorse nazionali. Gli interventi d dell’Accordo stesso sono invece in corso da oltre 2 anni, con 23,9 milioni di euro di investimenti per l’occupazione e le piccole imprese.  
   
   
LOMBARDIA PROPONE PATTO PER RILANCIARE L´OCCUPAZIONE  
 
 Milano, 9 ottobre 2012 - "Un patto tra tutti i soggetti interessati alla ricollocazione per rimettere la persona al lavoro". Il nuovo strumento per affrontare l´emergenza occupazionale in Lombardia lo annuncia Gianni Rossoni, assessore regionale all´Occupazione e Politiche del lavoro, intervenendo al convegno ´Dagli ammortizzatori alla ricollocazione. Le politiche attive in Lombardia´, organizzato dal gruppo consiliare in Regione del Pd. Sinergie Sul Territorio - "Il rischio di ogni persona che beneficia di ammortizzatori sociali per lungo tempo è quello di perdere stimoli alla propria ricollocazione nel mercato - ha spiegato Rossoni -. Serve, allora, la sinergia di tutti gli attori sul territorio per ricreare quegli stimoli". Le ´azioni di reimpiego in partenariato´ intendono cogliere, attraverso il coinvolgimento di operatori, Enti locali, camere di commercio, aziende e sindacati, esattamente questo obiettivo: accompagnare il lavoratore espulso al suo reingresso nel mercato del lavoro, secondo Rossoni la carta vincente per tagliare il traguardo della ricollocazione. Ad oggi, tra coloro che beneficiano di interventi di politica attiva, il 30 per cento trova un nuovo posto di lavoro. "Un dato significativo, ma da far crescere" ha dichiarato Rossoni. Contrattazione E Apprendistato - L´assessore regionale ha chiamato in causa poi "il sostegno alla contrattazione di secondo livello", previsto all´interno della legge regionale sullo Sviluppo (7/12), "in grado di garantire maggior competitività alle imprese. Su questo fronte - annuncia Rossoni - stiamo lavorando alla promozione di accordi sperimentali che coinvolgano alcuni precisi comparti produttivi". Da incentivare anche un altro strumento, non per nulla nuovo, ma ancora poco utilizzato: "Sull´apprendistato di primo livello, quello per il conseguimento della qualifica e del diploma professionale, i cui profili formativi sono regolamentati da Regione Lombardia, dobbiamo promuovere un grande lavoro culturale: ancora troppo bassi, infatti, sono i numeri dei ragazzi che lo utilizzano". Cassa In Deroga - Infine, uno sguardo rivolto anche ai temi che interessano il confronto con il Governo nazionale. "Le Regioni, Lombardia in testa - ha chiarito Rossoni -, lavorano per vedere riconfermata la gestione della cassa integrazione in deroga tra le competenze regionali. La positiva esperienza di questi anni non può non incontrare continuità".  
   
   
17 PROGETTI DI GIOVANI RESIDENTI ALL´ESTERO PER ‘WELCOME BUSINESS’. IL COMUNE DI MILANO LANCIA NUOVO BANDO  
 
 Milano, 9 ottobre 2012 - Sono 17 i progetti realizzati da giovani talenti all’estero presentati all’assessorato alle Politiche per il Lavoro e Sviluppo Economico per il bando ‘Welcome Business’, che si è chiuso ieri. “Si tratta di un buon risultato – ha commentato l’assessore Cristina Tajani - che dimostra che i cervelli in fuga se adeguatamente incentivati sono interessati a rientrare in Italia, e a Milano in maniera particolare, per applicare conoscenze ed esperienza acquisite altrove." Il bando ‘Welcome Business’ ha suscitato l’interesse di molti soggetti in diverse parti del mondo: sono 116 le persone hanno inviato richieste di informazioni al Comune in particolare dall’Europa (area anglosassone in prevalenza) ma anche dal Brasile, dalla Cina, dal Sud Africa e dagli Stati Uniti. Si è trattato di persone con compiti di studio e di ricerca all’estero ma anche di persone inserite nel mondo del lavoro e in aziende di vari settori. Gli ambiti di operatività di questi soggetti spaziano dalle tecnologie digitali, alle fonti energetiche, fino al food e all’educazione. Sono 17 (di cui 6 donne) coloro che hanno completato il processo di adesione al Bando inviando progetti imprenditoriali molto articolati che passeranno adesso al vaglio della Commissione per l’individuazione dei beneficiari finali. "Considerato l’esito positivo del bando ‘Welcome Business’ realizzato insieme alla Camera di Commercio (per un totale di 510 mila euro) - ha proseguito l´assessore Tajani - abbiamo deciso di lanciarne un altro, sempre rivolto ai talenti, dedicato al settore agroalimentare. Il nuovo bando sarà realizzato insieme alla Fondazione Parco tecnologico Padano, una struttura di eccellenza, localizzata a Lodi, di cui il Comune é socio dal 2009, che vanta già diverse collaborazioni con strutture e istituzioni internazionali. In vista di Expo é nostro interesse rafforzare la presenza di Milano nel settore agroalimentare ad alto valore aggiunto ed il Parco Tecnologico é lo strumento giusto." Il bando in collaborazione con il Parco tecnologico Padano sarà lanciato entro un paio di mesi. Palazzo Marino contribuirà al progetto ‘Alimenta 2 Talent ‘ della Fondazione Parco tecnologico Padano con 280 mila euro. L’intero progetto ammonta a 410 mila euro. Il bando sarà pubblicato nelle prossime settimane. “Il nuovo progetto – ha spiegato l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca Cristina Tajani - nasce dall´ambizione di far nascere a Milano e nella sua area metropolitana nuove imprese del settore agroalimentare ad opera di giovani talenti espatriati, soprattutto in vista di Expo 2015 che avrà come tema centrale proprio quello dell’alimentazione e tenuto conto del fatto che il nostro Comune è il secondo in Italia per la produzione agricola. Riteniamo importante valorizzare e rafforzare la collaborazione con il Parco tecnologico Padano che ospita attività innovative di imprenditori stranieri già in passato sostenute da questa Amministrazione”.  
   
   
GIOVANISÌ, ROSSI: “DALLA TOSCANA UN PROGETTO DI WELFARE PER I GIOVANI”  
 
Firenze, 9 ottobre 2012 – “Abbiamo provato a costruire uno stato sociale rivolto al mondo giovanile, a dare ai giovani stabilmente alcuni punti di riferimento per conquistarsi l’autonomia. La nostra scommessa sta andando bene, risponde alle aspettative”. Queste le valutazioni del presidente della Regione Enrico Rossi sullo stato dell’arte del progetto Giovanisì. Oggi il presidente Rossi ha fatto il punto della situazione incontrando il gruppo dei nuovi tirocinanti (50 in tutto) che trascorreranno i prossimi sei mesi al lavoro nelle strutture delle Direzioni generali e dell’Avvocatura regionale. “Con le iniziative del progetto Giovanisì su tirocini, servizio civile, contributi per l’affitto e sostegno alla creazione di nuove imprese anche agricole – ha proseguito il presidente – non pretendiamo certo di risolvere il problema del lavoro giovanile. Prima di tutto occorre, per riuscirci, una svolta in Europa, dove le oligarchie speculative hanno letteralmente “mangiato” migliaia di euro. Noi abbiamo comunque dato ai giovani un segnale di vicinanza, che mi auguro venga preso ad esempio anche dagli enti locali. Solo con i tirocini e il servizio civile ci poniamo l’obiettivo di offrire opportunità a circa 15.000 giovani l’anno. Nel corso dell’incontro con i tirocinanti il presidente Rossi ha illustrato il secondo bando per il sostegno all’affitto, che presenta “maglie” più larghe del precedente, in termini di requisiti di residenza (2 anni invece di 5), di età (il requisito si riferisce a uno solo dei componenti il nucleo che richiede il contributo) e in termini di accesso (due finestre annuali di 3 mesi l’una). Anche per questo bando, come per il precedente, o sono attese un migliaio di richieste.  
   
   
LE 6.000 OPPORTUNITÀ DI IOLAVORO  
 
 Torino, 9 ottobre 2012 - oltre 6.000 le opportunità di lavoro in Italia e all’estero proposte dalle 58 aziende e associazioni che partecipano all’edizione di Iolavoro in programma venerdì 12 e sabato 13 nel Palaisozaki di Torino. Fra le figure professionali richieste da alberghi, villaggi, tour operator, ristoranti, agenzie di animazione, società del commercio, dell’agroalimentare e agenzie ci sono 3 direttori d´albergo, 7 ingegneri elettrici delle turbine eoliche, 5 installatori di impianti solari, 60 consulenti commerciali green energy, 17 elettricisti, 15 caporeparto per la grande distribuzione, 50 addetti ipermercato, 800 animatori, 864 istruttori sportivi, 80 operatori di call center, 130 baristi, 105 addetti alle casse, 140 camerieri, 20 fotografi, 56 dj, 25 pizzaioli, 20 musicisti. Io Lavoro è promossa dalla Regione Piemonte, con il coordinamento organizzativo dell´Agenzia Piemonte Lavoro, la collaborazione di Camera di Commercio, Provincia e Città di Torino, la partecipazione di Ministero del Lavoro, Italia Lavoro, Università di Torino, Cus Torino, Porta Futuro della Provincia di Roma, servizi per l’impiego della Regione Rhone-alpes, rete Eures e Inps. “Fin dal primo giorno del mio mandato - ha detto il presidente della Regione, Roberto Cota - ho posto come priorità quella del lavoro. La Regione ha varato numerose misure volte a rendere il nostro territorio più attrattivo per le imprese e per nuove attività. Abbiamo inoltre incentivato le nuove assunzioni con sgravi ad hoc che stanno dando buoni risultati. Ma in tempi di crisi gli sforzi non sono mai abbastanza e perciò anche quest’anno abbiamo confermato il nostro impegno su un’iniziativa importante come Iolavoro”.  
   
   
MARCHE: OCCUPAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI, INTERVENTO PER L’ASSUNZIONE DI GIOVANI LAUREATI E DIPLOMATI.  
 
Ancona, 9 ottobre 2012 - “Oggi il governo regionale vara un misura di straordinaria importanza: un forte contributo all’assunzione di giovani unito al sostegno all’internazionalizzazione delle imprese”. Questo l’annuncio dato in anteprima dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, nel corso dell’Assemblea di Confindustria Ascoli alla presenza del presidente nazionale Giorgio Squinzi. Un provvedimento con un duplice obiettivo: sostenere l’occupazione, soprattutto giovanile, da un lato; aiutare le micro e piccole imprese ad aprirsi ai mercati internazionali di maggiore interesse, dall’altro. La misura favorisce infatti l’inserimento lavorativo di giovani laureati e diplomati fino a 35 anni di età e con formazione specifica nel settore dell’internazionalizzazione delle imprese. L’intervento si articolerà in due fasi. La prima prevede l’emanazione di un avviso per la costituzione di un elenco, rivolto a giovani laureati e diplomati, in particolare disoccupati, inoccupati, in mobilità, coperti da ammortizzatori sociali o occupati, residenti o domiciliati (da almeno un anno) nelle Marche e in possesso di una formazione specifica nel settore dell’internazionalizzazione d’impresa. L’elenco sarà poi messo a disposizione delle micro, piccole e medie imprese che intendano assumere i giovani selezionati. La seconda fase riguarda l’emanazione di un bando per l’assegnazione di incentivi alle imprese, anche in forma aggregata, su progetti di internazionalizzazione. L’incentivo sarà concesso all’impresa che assume a tempo indeterminato (part-time o full time) o determinato (solo full time) almeno uno dei giovani presenti nell’elenco. L’incentivo, che avrà durata biennale, sarà pari al 50% del costo salariale lordo annuo fino ad un massimo di 20mila euro annui. L’impresa avrà l’obbligo di mantenere l’assunzione per un periodo minimo di tre anni. “Oggi come non mai – ha detto Spacca all’Assemblea di Confindustria – occorre rapidità di decisione e massima concretezza dei progetti. Non teorie, ma azione. Il provvedimento varato dal governo regionale va proprio in questa direzione. Nei quattro anni di crisi, dal 2008 a oggi, le Marche hanno mantenuto invariato il numero di occupati grazie anche alla tutela degli ammortizzatori sociali. Dopo la difesa occorre però creare nuove opportunità di lavoro: questo lo spirito della misura che attiviamo. Istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali devono porre al centro, in questo difficile momento, l’impresa, perché crea reddito e occupazione. Oggi come non mai abbiamo bisogno di lavoro e reddito per la tenuta dei nostri livelli di benessere. E’ per questo che la Regione ha definito una road map per il sostegno all’impresa e al lavoro, ispirata a massima concretezza e rapidità degli interventi, che passa attraverso innovazione, finanza e semplificazione amministrativa. Viviamo in un contesto internazionale – ha concluso – in cui è massimo l’impegno di tutti i Paesi per crescere. Serietà, impegno e rigore sono le parole d’ordine per conquistare nuovi spazi. Lo stesso dobbiamo fare noi: non possiamo più dividerci secondo logiche localistiche, ma conseguire risultati come sistema. Dobbiamo uscire dall’egoismo individuale e di settore e rilanciare un grande progetto di crescita del Paese, della comunità regionale”. Relativamente al provvedimento adottato oggi dal governo regionale, a tutela dell’occupazione regionale si stabilisce che i progetti di internazionalizzazione delle imprese non devono prevedere interventi di delocalizzazione: se ciò avvenisse gli incentivi sarebbero revocati. Nel caso di un’assunzione a tempo determinato full time, se il dipendente verrà poi stabilizzato a tempo indeterminato, l’impresa beneficerà di un ulteriore incentivo. Nel caso di assunzione di un lavoratore già occupato l’importo dell’incentivo è ridotto della metà.  
   
   
FVG: CASSA INTEGRAZIONE, A SETTEMBRE IN CALO RISPETTO AL 2011  
 
 Trieste, 9 ottobre 2012 - Nel corso del mese di settembre 2012 le ore di Cig-cassa Integrazione Guadagni autorizzate in Friuli Venezia Giulia sono state complessivamente 1.676.406, in diminuzione nel confronto tendenziale (-2,3%) e in aumento nel confronto congiunturale (+22,3%). La Cigo (Cig Ordinaria) è diminuita del 5,2% a livello tendenziale e del 42,4% a livello congiunturale, mentre la Cigs (Cig Straordinaria) è diminuita del 7,5% a livello tendenziale ed è cresciuta dell´88,6% a livello congiunturale. "Va rilevato - osserva l´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi - che quest´ultimo dato relativo all´aumento della Cigs nel congiunturale è fortemente determinato dalla provincia di Gorizia, che registra un aumento del 1.454%, una cifra che condiziona sensibilmente l´andamento positivo sia di Trieste (-93.8), che di Udine (-13) e Pordenone (-61,4%)". "Per quel che riguarda invece la Cigo - continua l´assessore - preoccupa il dato riferito alla provincia di Trieste (+238%), dove evidentemente gli effetti della crisi sono sopraggiunti in ritardo rispetto al resto della regione, che infatti ad eccezione del capoluogo fa registrare un calo generalizzato nelle altre province: -57,8% a Pordenone, -59,4 a Udine e -25,3 a Gorizia".  
   
   
MILANO: NUOVA GIUNTA HA ANNULLATO APPALTO OGGETTO INDAGINE E SUI PROGETTI DEL PIANO INFANZIA E ADOLESCENZA ORA SI PROCEDE CON BANDI PUBBLICI  
 
Milano, 9 ottobre 2012 - "Subito dopo il nostro insediamento decidemmo di avviare alcune verifiche sulla procedura di affidamento della concessione per le Case Vacanza di Pietra Ligure e Cesenatico. Volevamo fare chiarezza sulle modalità con cui si era realizzato l’iter amministrativo e sui requisiti previsti per l’aggiudicataria. A conclusione dell´iter questa Amministrazione annullò l´appalto alla ditta Borgunitour srl". Lo rende noto il vicesindaco e assessore all´Educazione del Comune di Milano Maria Grazia Guida in relazione all´appalto sulle case vacanze al centro dell´indagine della Procura di Milano. "Per quanto riguarda i progetti relativi al Piano Infanzia e Adolescenza (Legge 285/97) oggetto dell’indagine - ha aggiunto Guida - , voglio ricordare che sono stati realizzati nel corso degli anni 2010 e 2011. L’assessorato all’Educazione ha bloccato, a partire dal dicembre 2011, le liquidazioni dei contributi comunali per quei progetti le cui rendicontazioni non risultavano chiare o coerenti con le progettazioni proposte. Progetti che sono poi risultati oggetto delle indagini della Guardia di Finanza. La nuova Amministrazione comunale ha scelto di rendere più trasparente la modalità di individuazione delle organizzazioni del terzo settore e del privato sociale per la realizzazione dei progetti legati al nuovo Piano dell’Infanzia e Adolescenza. Oggi si procede quindi attraverso bandi pubblici finalizzati alla coprogettazione". "Crediamo nella trasparenza delle procedure amministrative - - ha concluso Guida - per dare servizi migliori alla città e crediamo fermamente che occuparsi del bene comune voglia dire soprattutto vigilanza contro ogni episodio di corruzione. Così si riannoda il filo interrotto tra politica e amministrazione pubblica".  
   
   
REINSERIMENTO DETENUTI, DALLA REGIONE LOMBARDIA 300 MILA EURO  
 
Milano, 9 ottobre 2012 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Famiglia Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, ha approvato lo stanziamento di 300.000 euro per compartecipare, con Fondazione Cariplo (che mette a disposizione 700.000 euro), alla realizzazione della seconda annualità di tre progetti dedicati al reinserimento dei detenuti nelle province di Milano, Brescia e Como. "Grazie a questo rifinanziamento - spiega Boscagli - potranno proseguire i progetti di reinserimento già avviati per le persone sottoposte a provvedimenti dell´autorità giudiziaria. Un ulteriore sforzo economico messo in campo per garantire un riscatto a chi ha pagato il proprio debito con la giustizia e a chi è soggetto situazioni di particolare fragilità sociale". "Uno degli aspetti qualificanti - aggiunge l´assessore - è il raccordo degli interventi all´interno del carcere con il territorio. È importante elaborare e sostenere progetti finalizzati a rafforzare la funzione educativa e di accompagnamento per favorire i percorsi di inclusione sociale dei detenuti in uscita e per sostenere le loro famiglie che spesso, dopo un periodo difficile, hanno bisogno di ritrovare una rete sociale". Questi i tre progetti. 1) Progetto ´Aria´ della Società Cooperativa onlus A&i di Milano. Contributo complessivo: 600.000 euro (Fondazione Cariplo 420.000 euro, Regione Lombardia 180.000 euro). La prima annualità ha avuto risultati positivi. Sono state realizzate azioni mirate di accoglienza e inserimento sociale - lavorativo. Sono state prese in carico 175 persone di cui 108 accompagnate al lavoro. I percorsi di borsa lavoro avviati sono stati 43 mentre le assunzioni sono state 8. Sono stati inoltre avviati 20 percorsi di housing sociale, 15 percorsi di supporto educativo, 5 percorsi di supporto psicologico e 6 di consulenza familiare e sociale e mediazione dei conflitti. Sarà ulteriormente rafforzata l´attività per la concessione delle borse lavoro (Comune di Milano) e inoltre realizzata la riattivazione dello sportello presso il Tribunale di Milano. 2) Progetto ´L´alternativa su misura´ del Consorzio Sociale Sol.co di Como. Contributo complessivo: 180.000 euro (Fondazione Cariplo 126.000 euro, Regione Lombardia 54.000 euro). La realizzazione del progetto nella prima annualità ha avuto, anche in questo caso, risultati positivi. Sono state avviate azioni mirate all´inserimento sociale e lavorativo e, grazie all´attività svolta dal Polo territoriale integrato, sono stati realizzati interventi efficaci. Sono state prese in carico 67 persone e sono stati avviati 39 interventi specialistici di cui 25 di inserimento al volontariato, 13 di promozione sociale (famiglia e relazioni) e 5 collaborazioni con gli enti della rete e con l´agente di rete per i bisogni legati all´housing sociale. 3) Progetto "Trame" del Consorzio Sociale Tenda di Montichiari/bs Contributo complessivo: 200.000 euro (Fondazione Cariplo 134.000 euro, Regione Lombardia 66.000 euro). La realizzazione del progetto nella prima annualità ha avuto risultati positivi. Sono state realizzate azioni mirate. Le doti formazione lavoro erogate sono state 49, le borse lavoro attivate sono state 16 e le persone trattate, di cui 5 assunte, sono state 240. Anche nel secondo anno il progetto dovrà dedicare buona parte delle risorse all´inserimento lavorativo e incrementare gli investimenti e le attività inerenti l´intercettazione precoce e la concessione della misura alternative, anche con soluzioni innovative e originariamente non previste. Il progetto dovrà inoltre dotarsi di strumenti e procedure per migliorare i processi di coordinamento, rendicontazione e monitoraggio dei risultati.  
   
   
COOPERATIVE: GENERE, GENERAZIONI E GENTI, TANTI EVENTI PER L’ANNO INTERNAZIONALE  
 
Firenze, 9 ottobre 2012 – Un convegno sulla cooperazione declinato al femminile, uno sull’imprenditorialità cooperativa dei giovani, iniziative per fotografare la realtà delle imprese, sempre più numerose, costituite da migranti e la commemorazione dei due senegalesi uccisi lo scorso dicembre. Sono queste alcuni dei temi contenuti, sotto il titolo Genere, generazioni e genti, nel programma che si snoderà nelle prossime settimane e fino alla fine dell’anno, delle iniziative promosse in Toscana per l’Anno Internazionale delle Cooperative (International Year of Cooperatives, Iyc). Questa ricorrenza, celebrata in tutto il mondo, è stata decretata con una risoluzione dall’Onu. L’assemblea delle Nazioni Unite ha deciso di dedicare l’intero 2012 alla cooperazione perchè questa forma d’impresa, che coniuga valori etici e capacità economiche, possa diffondersi maggiormente in ogni continente. Le iniziative sono state presentate oggi in una conferenza stampa, cui sono intervenuti, oltre all’assessore Simoncini, Alessandro Giaconi, l’attuale coordinatore dell’Alleanza delle Cooperative Italiane – Toscana (il coordinamento stabile del movimento cooperativo regionale composto da Agci, Confcooperative e Legacoop) e del presidente di Uniocamere Vasco Galgani. Fra gli eventi il cui calendario è definito, il convegno dal titolo Genere per generare valore, su esperienze, buone pratiche e possibilità dettate da normative comunitarie e nazionali relative a cooperative con governance femminile. L’iniziativa si terrà nella mattinata del 17 dicembre presso la Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione Toscana. All’iniziativa prenderà parte, tra gli altri, anche Agnes Mathis, Vice Direttrice di Cooperatives Europe, l’associazione che tutela il movimento cooperativo nel cosiddetto Vecchio Continente. Un’altra iniziativa in cantiere è il concorso di idee per start-up cooperative composte da under 35 chiamato Cominciamo Insieme. Questa iniziativa, il cui bando sarà pubblicato nei prossimi giorni, fornirà la possibilità agli ideatori dei progetti più interessanti di svolgere uno stage presso una cooperativa. Un modo interessante per creare un punto d’incontro tra domanda e offerta di lavoro, oltre a fornire uno stimolo creativo a chi desidera realizzare i propri sogni imprenditoriali attraverso una cooperativa. Un concorso di idee per start-up cooperative composte da under 35 chiamato “Cominciamo Insieme”. Questa iniziativa, il cui bando sarà pubblicato nei prossimi giorni, fornirà la possibilità agli ideatori dei progetti più interessanti di svolgere uno stage presso una cooperativa. Un modo interessante per creare un punto d’incontro tra domanda e offerta di lavoro, oltre a fornire uno stimolo creativo a chi desidera realizzare i propri sogni imprenditoriali attraverso una cooperativa. In prossimità del 13 dicembre si terrà poi la commemorazione, a un anno dalla tragica scomparsa, di Samb Modou e Diop Mor, i due senegalesi uccisi lo scorso anno. L’iniziativa coinvolgerà alcune cooperative fiorentine i cui lavoratori e soci sono, per la maggior parte, stranieri e si svolgerà nella sede di una di queste. Alla ricorrenza è stato invitato anche il Ministro per la Cooperazione Internazionale, Andrea Riccardi. A fine anno nella sede della Scuola Scuola Superiore Sant’anna, si svolgerà una lectio magistralis tenuta dal Professor Giuliano Amato, presidente della Scuola, sulle norme che regolano la cooperazione in Italia. Questo momento riservato ai dirigenti di cooperative toscane avrà luogo a fine anno nella sede del prestigioso Ateneo. Raccordo di tutte queste iniziative sarà Socialmediacoop, un network digitale (cooperazioneintoscana.Blogspot.it – Twitter @3Gcooperazione) pensato per promuovere le manifestazioni di “Genere, Generazioni e Genti nella cooperazione toscana” e diffondere i valori insiti in questa forma d’impresa.  
   
   
FERRARA - CICLO DI SEMINARI A FAVORE DELL´IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Ferrara, 9 ottobre 2012 - La Camera di Commercio di Ferrara e il Comitato Imprenditoria Femminile hanno organizzato un ciclo di tre seminari a sostegno dell´imprenditoria femminile, edizione 2012. L´iniziativa rientra nel programma previsto dal Piano di Attività 2012 del Comitato Imprenditoria Femminile ed è svolta in collaborazione con l´ente di formazione Ifoa. Gli obiettivi dei seminari sono: - offrire alle partecipanti l’opportunità di valutare le proprie competenze e reali motivazioni rispetto al processo di avvio d’impresa e al proprio ruolo di imprenditrici; - consolidare nelle partecipanti alcune competenze trasversali estremamente importanti per gestire e sviluppare il loro business; - fornire alle imprenditrici strumenti utili per analizzare l’ambiente socio-economico-istituzionale al fine di valorizzare le opportunità e valutare gli eventuali vincoli per lo sviluppo della propria impresa; - offrire alle partecipanti strumenti di intercettazione di bisogni di mercato e idee per nuove opportunità di business, nonché tecniche avanzate di gestione d’impresa; - capire e utilizzare, ai fini del Business, il mondo complesso dei Social Media e degli strumenti di web communication. I seminari sono destinati a imprenditrici consolidate, neo-imprenditrici, aspiranti imprenditrici e donne impegnate nella fase di start-up, e la partecipazione è gratuita. Ciascun incontro si terrà presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara (Largo Castello, 10 - 2° piano) dalle ore 14.30 alle ore 19.30. Sarà, tra l’altro, rilasciato, in caso di partecipazione ad almeno due dei seminari, apposito attestato di partecipazione. Di seguito il calendario dei seminari: - giovedì 8 Novembre 2012 - giovedì 29 Novembre 2012 - giovedì 6 Dicembre 2012 Camera di Commercio di Ferrara, Andrea Migliari, e mail: andrea.Migliari@fe.camcom.it    
   
   
TERNI - SEMINARIO PER LE DONNE: "BANCHE, ISTRUZIONI PER L´USO"  
 
Terni, 9 ottobre 2012 - Il nuovo percorso seminariale diretto alle donne d’impresa e promosso dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio di Terni, prenderà il via giovedì 18 ottobre – presso la sede camerale - e tratterà il tema: “Banche: istruzioni per l’uso”. Il seminario è diretto a fornire tutte le indicazioni utili per impostare il rapporto con gli istituti di credito, per un dialogo più consapevole e di maggior chiarezza. Il percorso formativo è affidato alla dott.Ssa Daniela Lorizzo Barberini – banking trainer indipendente e prima donna in Italia a svolgere questa professione. “La Camera di Commercio di Terni e il Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile con questi seminari- ha dichiarato il presidente camerale Capiccia -,vogliono continuare a fornire strumenti utili per agevolare le imprenditrici nella comprensione delle strategie e delle condizioni che possono favorire lo sviluppo aziendale in un momento così particolare dell’economia. Ci fa veramente piacere che sempre più imprenditrici, avendo verificato la valenza dei percorsi formativi precedentemente proposti, ci seguano con entusiasmo, anche sacrificando qualche ora di lavoro in azienda”. Le schede di adesione al seminario potranno essere inoltrate entro il 10 ottobre. Per ulteriori informazioni sull’iniziativa, come anche sulle ulteriori attività dirette a supportare le donne che fanno impresa può essere contattata la Segreteria del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile al numero di tel. 0744/489205 – fax 0744/489206 o via e- mail: imprenditoria.Femminile@tr.camcom.it – sito web: www.Tr.camcom.gov.it – Referente: Maria Pia Petroni.  
   
   
UMBRIA: FINANZIAMENTO SEZIONI PRIMAVERA  
 
Perugia, 9 ottobre 2012 - Esprime soddisfazione la vicepresidente della Regione Umbria, con delega all´Istruzione, Carla Casciari, per il rifinanziamento da parte del Ministero dell´Istruzione (Miur) delle sezioni "Primavera", i servizi educativi rivolti ai bambini di età compresa tra 0 e 3 anni e che hanno carattere integrativo rispetto all´offerta delle scuole materne e degli asili nido. "La notizia del rifinanziamento del servizio arriva dopo un periodo di preoccupazione - afferma la vicepresidente Casciari - Pur essendo ricomprese nell´accordo triennale 2010-2013, per l´anno in corso non sembrava che il Ministero avesse stanziato le risorse previste. Il ritardo, aveva generato momenti di incertezza, anche se le Regioni non erano state informate ufficialmente di nessun ulteriore taglio ai finanziamenti. Di fatto i gestori dei servizi educativi hanno avviato la programmazione delle attività senza nessuna sicurezza sul fronte economico. "Le sezioni primavera, come sperimentazione del Miur, nascono a seguito di un accordo del 2007 in Conferenza Unificata delle Regioni e poi ribadito nel 2010 con un altro accordo di durata triennale - ricorda Casciari - In Umbria i servizi per i bimbi fino a tre anni attivati sono 44, di cui 31 sezioni primavera paritarie e 13 pubbliche. Di queste 33 sono finanziate direttamente dal Ministero. Tutte - ha aggiunto - hanno reso un importante servizio alle famiglie accogliendo complessivamente 648 bambini tra i 24 e 36 mesi. Per la Regione Umbria tutte le sezioni primavera sono state comprese nel sistema integrato dei servizi alla prima infanzia disciplinato dalla legge regionale ´30/2005´ e rientrate nell´ambito dei programmi di riparto delle risorse regionali dedicate a tutti i gestori di servizi da 0-3 anni". La vicepresidente Casciari ha quindi evidenziato che il finanziamento del "Miur" ha portato in Umbria risorse per ogni singolo servizio tra i 10mila e 30mila che per l´Umbria negli anni ha significato un finanziamento complessivo di circa 3milioni di euro per tutti e 5 gli anni di finanziamento anche se, nel tempo, il contributo nazionale è diminuito: "Infatti, mentre per i primi due anni sono stati garantiti circa 700mila euro - ha detto - lo scorso anno le risorse sono state dimezzate a 365 mila euro. La cifra è confermata anche per l´anno in corso". Ricordando che le sezioni primavera, in particolare nei territori dei piccoli Comuni sopperiscono alla carenza di strutture per la primissima infanzia, la vicepresidente ha evidenziato che, "un´eventuale soppressione del finanziamento avrebbe comportato, oltre che un grave disagio per le famiglie ed i bambini accolti, anche una conseguente riduzione di posti di lavoro in un comparto già fortemente penalizzato".