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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Luglio 2013
Politica
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO DOPO IL SUO INCONTRO CON SIGMUNDUR DAVíð GUNNLAUGSSON, PRIMO MINISTRO DELL´ISLANDA  
 
Bruxelles 16 Luglio 2013 Buon giorno signore e Signori, E ´un piacere dare il benvenuto premier Gunnlaugsson alla Commissione europea. Vorrei congratularmi con il Presidente del Consiglio per la sua nomina, questa volta personalmente. Mi rendo conto che Bruxelles e le istituzioni dell´Unione europea sono all´ordine del giorno delle sue prime visite all´estero dopo il suo insediamento. Ciò dimostra chiaramente la profondità dei nostri rapporti, relazioni molto importanti, sulla base di valori comuni, la comprensione reciproca e già ben consolidati legami bilaterali. Oggi, abbiamo avuto uno scambio di opinioni sulle intenzioni del nuovo governo dell´Islanda riguardanti le relazioni Unione europea Islanda. Questo è stato costruttivo e ci ha aiutato a comprendere e condividere l´un l´altro di visione sulle nostre relazioni future. Vorrei essere chiaro: La Commissione rispetta la decisione del governo per quanto riguarda il processo di adesione. Saremo lieti di chiarezza sulla validità della domanda di adesione dell´Islanda, dopo la valutazione parlamentare sull´adesione dell´Unione europea, che si svolgerà il prossimo autunno. È nell´interesse dell´Unione europea e l´Islanda che una decisione è presa sulla base di un´adeguata riflessione e in una maniera serena obiettiva, trasparente. Ma il tempo stringe, ed è anche nel comune interesse di tutti noi che questa decisione venga presa senza ulteriori ritardi. Ci auguriamo che questo dibattito in Islanda ci fornirà indicazioni chiare sulla strada da seguire e noi siamo pronti a discutere ulteriormente con il governo come modellare questo modo di procedere insieme. Vorrei inoltre sottolineare che la decisione unanime degli Stati membri dell´Unione europea di avviare i negoziati di adesione rimane valida. Quindi, il mio messaggio di oggi è chiaro: a condizione Islanda vuole, rimaniamo impegnati a continuare il processo di negoziati di adesione, che sono certo, poteva affrontare le specificità dell´Islanda. Il primo ministro, Grazie per la visita della Commissione europea e lasciatemi ancora una volta ti dico che ho molto rispetto per il tuo paese. Consideriamo l´Islanda come uno dei nostri partner più stretti. Voglio rassicurare voi e il popolo islandese che vogliamo costruire vicino e relazioni ancor più fruttuose con il vostro paese. Vi ringrazio per la vostra attenzione.  
   
   
DISCORSO DI CHIUSURA DI IERI DEL VICEPRESIDENTE TAJANI AL GRUPPO DI ALTO LIVELLO SULLE TECNOLOGIE ABILITANTI FONDAMENTALI  
 
Bruxelles , 17 luglio 2013 - Vorrei innanzitutto ringraziare Jean Therme per il suo lavoro e la sua presentazione dei punti salienti della relazione del gruppo ad alto livello, e tutti voi per il lavoro e il contributo alla presente relazione. Infine, vorrei ringraziare anche il gruppo per condividere le loro opinioni con la Commissione. E ´chiaro che il vostro rapporto preliminare è tempestivo nel nostro calendario. Infatti, la Commissione presenterà una relazione sull´attuazione della comunicazione sulla politica industriale nel Consiglio competitività nel settembre 2013. Pertanto, il Consiglio europeo attende con interesse questa analisi nel contesto della riunione di febbraio 2014 sulla competitività industriale. Come tutti sapete, lo scopo primario della nostra politica industriale è quello di aumentare l´importanza del settore per l´economia dell´Ue, il 15,2% attuale al 20% del Pil nel 2020. Il tuo gruppo di alto livello rappresenta la Task Force, che fornisce alla Commissione le competenze necessarie per monitorare i progressi nella diffusione delle Ket e di rispondere, se necessario. I tuoi suggerimenti sono particolarmente utili e contribuiranno alla nostra analisi sarà presentata nel settembre 2013. Ma il rapporto è disponibile anche in un momento importante per un altro motivo. Come sapete, i Kets sono una priorità nella nuova generazione di programmi finanziari dell´Unione europea, in particolare per il 2020 e la politica di coesione. Le tue raccomandazioni saranno esaminate con la massima attenzione in fase di preparazione per la loro attuazione. Per quanto riguarda l´urgenza della situazione, voglio dirvi che condivido molto la vostra diagnosi. L´ultimo pannello della Ue in materia di innovazione, ho presentato lo scorso marzo mostra che lo scarto fra l´Ue in Asia è in aumento e l´Asia orientale si muove come leader nelle tecnologie abilitanti fondamentali. Come indicato anche nel vostro rapporto, abbiamo riscontrato un significativo aumento delle entrate di licenza e brevetti europei dall´estero. Questo conferma che i nostri brevetti sono sempre più gestite al di fuori dell´Europa. Questi brevetti non si riflettono adeguatamente nei nuovi prodotti e servizi in Europa, dove un deficit significativo, soprattutto in termini di occupazione. La strategia europea per le Ket mira soprattutto a trasformare le idee e tecnologie innovative in nuovi prodotti e servizi. Per fare questo, non basta spendere di più per la ricerca, ma per riorientare il sostegno alla ricerca pubblica alla ricerca orientata al mercato, comprese le linee pilota e progetti dimostrativi. Ma i driver per le linee Kets richiedono notevole apporto di risorse in termini di capitale. Pertanto, le sinergie e il cofinanziamento devono essere ricercate tra i livelli europeo, nazionale e regionale, come si consiglia nel vostro livello di rapporto. La Commissione è pronta a contribuire e mettere in atto meccanismi in grado di garantire la complementarità. Conto su di voi, attori privati, per aiutare la Commissione a sollevare gli Stati-membri e le Regioni sulle opportunità legate alla Kets nel contesto delle strategie di specializzazione intelligente. Il co-finanziamento, reso possibile dalle modifiche legislative proposte dalla Commissione, sarà certamente necessario un processo di apprendimento. Posso assicurarvi del mio pieno sostegno per i quattro settori industriali prioritari ad alto potenziale che avete individuato: materiali intelligenti, batterie, produzione ad alte prestazioni e bio-processi industriali. Essi dimostrano che abbiamo la capacità di coordinare le politiche e gli strumenti a livello europeo, nazionale e regionale. Sono completamente d´accordo che abbiamo bisogno di dimostrare che l´Europa è in grado di sostenere questi ambiziosi progetti settoriali che aiuteranno l´industria attraverso la "valle della morte" e diventare competitive sui mercati internazionali. Naturalmente, un forte impegno da parte dell´industria sarà una condizione necessaria per arrivarci. Insieme al mio collega di Máire Geoghegan-quinn, faremo in modo che Orizzonte 2020 consentirà l´istituzione di linee pilota necessarie per rilanciare la competitività dell´industria europea in questi settori. Noto anche con interesse la vostra volontà di intensificare gli sforzi per le Pmi, come le tecnologie abilitanti fondamentali coinvolgono sia grandi e piccole imprese. Pmi forniscono i due terzi dei posti di lavoro del settore privato e generano più della metà del totale valore aggiunto creato dalle imprese dell´Ue. Dobbiamo quindi garantire che le Pmi possono sfruttare il loro intero innovazione. Uno dei modi è l´accesso alle piattaforme tecnologiche, permettendo loro di testare la fattibilità delle loro idee e dei progetti. Capisco che le organizzazioni di ricerca e tecnologia presenti qui hanno espresso il loro impegno per esso. Sarà inoltre necessario fornire un sostegno allo sviluppo di piattaforme tecnologiche, come ad esempio fino al 2020, e l´accesso delle piccole e medie imprese, ad esempio attraverso Cosme. Ma le nuove tecnologie possono essere sviluppati e immessi sul mercato se la forza lavoro europea manca di abilità. L´importante competenze divario esistente sulla mercati deve essere trattata con la massima attenzione in quanto si consiglia nel rapporto. La Commissione è consapevole della carenza di competenze nei mercati e ha avviato azioni specifiche per capire meglio la situazione attuale di deficit, individuare le migliori pratiche e sviluppare un piano d´azione. I partenariati multilaterali tra le università e le imprese in tutti i settori saranno particolarmente necessario ridurre la carenza e l´inadeguatezza delle competenze. Vorrei anche discutere di questo importante argomento con il mio collega, il Commissario Androulla Vassiliou responsabile della formazione. Per la seconda fase del livello di gruppo di lavoro, vi invito prima di tutto per continuare a promuovere come gruppo le vostre raccomandazioni. In questo contesto, anche io ti aspetto di un protocollo d´intesa che esprime il vostro supporto formale con le vostre azioni siano le Ket politiche europee e in particolare per l´impegno industriale a investire in Europa. In termini di sostanza, la scelta dei soggetti per approfondire il tuo corso responsabilità. Tuttavia, so che vi incoraggio a concentrarsi anche sui seguenti argomenti. Primi ecosistemi industriali correlate Kets. Ecosistemi giocano un ruolo centrale nella politica europea dei cluster che stiamo sviluppando con successo per diversi anni. Io propongo di approfondire il rapporto e la complementarità tra piccole e grandi aziende. In secondo luogo, i suggerimenti su relazioni commerciali potrebbero essere ulteriormente sviluppati. Sulla base di uno studio, la Commissione ha individuato un chiaro caso di distorsione del mercato da parte dei paesi non europei hanno portato alcune aziende europee di trasferire la loro produzione. Penso che abbiamo bisogno che, in futuro, non si verificano questi casi. Infine, le raccomandazioni su come stimolare l´innovazione nella domanda, ad esempio tramite le autorità pubbliche o altre iniziative mercati della domanda, sarebbe utile. Signore e Signori, il percorso ora è disegnato. L´europa ha molti punti di forza, che rappresentano le forze. Ora dobbiamo iniziare insieme su questo sito e ho contare su di voi e il vostro impegno. Grazie per questi scambi fruttuosi e vi invita ora di continuare la nostra discussione più informale davanti a un drink.  
   
   
COMMISSARIO ŠTEFAN FüLE A BELGRADO: LA SERBIA ENTRA IN UNA NUOVA FASE DELLE RELAZIONI CON L´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 17 luglio 2013 - Commissario Füle è a Belgrado il 17 e il 18 luglio per incontrare la dirigenza serba e ad accogliere il paese che sta entrando in una nuova fase decisiva nelle sue relazioni con l´Unione europea, dopo il Consiglio europeo del 28 giugno ha deciso di aprire i negoziati di adesione con la Serbia. Commissario Füle discuterà la situazione attuale e prossimi passi con il presidente serbo, del governo e membri del parlamento. Tra i temi all´ordine del giorno, sarà la creazione di strutture necessarie del paese per il processo di negoziati, e confermando le priorità continua per agenda europea della Serbia: sostenere le riforme nel corso del tempo, attuare tutti gli accordi del dialogo con Pristina, continuando a svolgere un fondamentale ruolo nella regione e promuovere la riconciliazione duratura. "La decisione di aprire i negoziati di adesione è un risultato importante per i dirigenti ed i benefici persistenti sforzi negli ultimi dieci anni serbe Questi sforzi devono continuare:.. Processo di negoziati è esigente e richiede anni non vedo l´ora di aprire una nuova fase con la Serbia ora. Il processo di integrazione europea sarà anche d´ora in poi diventerà sempre più tangibile per l´amministrazione, la società civile, gli uomini d´affari, gli studenti, i ricercatori e per la società serba in generale, veramente per tutti i cittadini di Serbia, in molti aspetti della loro vita quotidiana. " c ommissioner Füle ha detto. Il commissario sarà accompagnato da funzionari della Commissione che aiuteranno le autorità serbe a fare la conoscenza con il processo di negoziati in un seminario mirato nei giorni seguenti.  
   
   
LA VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA VIVIANE REDING HA INCONTRATO IERI I CITTADINI A HEIDELBERG: "ALL´EUROPA OCCORRE PIÙ DEMOCRAZIA" "L´EUROPA È DEMOCRATICA, MA IN FUTURO DOVRÀ DIVENTARLO ANCORA DI PIÙ PER GESTIRE NUOVE COMPETENZE."  
 
Bruxelles, 17 luglio 2013 - È ciò che auspica la Vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding prima dell´incontro con i cittadini che presiederà oggi, 16 luglio, insieme al Presidente della regione Baden-württemberg Winfried Kretschmann. Il dibattito fa parte del dialogo con i cittadini sul futuro dell´Europa promosso dalla Commissione. Dopo 24 dialoghi in 14 Stati membri dell´Unione europea, martedì circa 400 persone giungeranno a Heidelberg per condividere opinioni, pareri, visioni e interrogativi circa il futuro dell´Europa, le conseguenze della crisi economica e i propri diritti di cittadini dell´Ue. "Ritengo che questo evento nel Baden-württemberg rafforzerà la partecipazione attiva dei cittadini, che sarà necessaria anche nelle questioni europee. Intendo discutere con coloro che parteciperanno all´incontro di Heidelberg il modo migliore per realizzare questo obiettivo ", ha dichiarato la Vicepresidente della Commissione europea responsabile della giustizia, dei diritti fondamentali e della cittadinanza. "L´assemblea di Heidelberg del 1848 è stata una tappa importante nel percorso che ha portato all´Assemblea costituente nella Paulskirche di Francoforte e quindi nello sviluppo democratico tedesco. L´europa necessita oggi di un analogo rinnovamento democratico".  
   
   
NUOVA COMUNICAZIONE DELL´UE STABILISCE LE PROPOSTE DI FINANZIAMENTO PER L´ELIMINAZIONE DELLA POVERTÀ E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DOPO IL 2015  
 
Bruxelles, 17 luglio 2013 - Ieri , l´Ue ha adottato una nuova comunicazione sul finanziamento per l´eliminazione della povertà e lo sviluppo sostenibile: ´ oltre il 2015: verso un approccio globale e integrato al finanziamento per l´eliminazione della povertà e lo sviluppo sostenibile ´. La Commissione ha pubblicato la sua relazione di rendiconto 2013 dell´Ue sul finanziamento dello sviluppo. A) Comunicazione sul finanziamento per lo sradicamento della povertà e lo sviluppo sostenibile Che la Commissione propone? Il 16 luglio la Commissione europea ha adottato una nuova comunicazione che propone un approccio comune dell´Unione europea al finanziamento della povertà e lo sviluppo sostenibile dopo il 2015, una volta che la data prevista per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Osm) è stato raggiunto. Essa si propone di sviluppare un approccio comune dell´Unione europea al finanziamento questioni nelle discussioni internazionali. Offre riflessioni su come un approccio globale al finanziamento della povertà e lo sviluppo sostenibile potrebbe essere strutturato, che i processi internazionali che possono meglio contribuire e quali sono disponibili risorse finanziarie e potrebbero essere mobilitate da fonti pubbliche e private nazionali e internazionali. Che cosa significa questo in pratica? La comunicazione sostiene aggiornare l´approccio globale del consenso di Monterrey (2002) / Dichiarazione di Doha (2008) sul finanziamento dello sviluppo (precedenti accordi internazionali sul finanziamento allo sviluppo) per includere lo sviluppo sostenibile. Dovrebbero applicare alcuni principi fondamentali: 1. Finanziamento deve andare di pari passo con politiche per portare risultati (ad esempio, il denaro non possa risolvere i colli di bottiglia della politica). 2. Copertura completa è richiesto di tutte le fonti di finanziamento disponibili, sia esso domestico finanza pubblica, finanziamenti pubblici internazionali o di finanziamenti privati. Questo significa che l´attenzione non deve essere focalizzata esclusivamente sulla finanza pubblica, come aiuto pubblico allo sviluppo (Aps), perché questa si costituisce solo il 2% del finanziamento totale disponibile nei paesi in via di sviluppo. Tuttavia, Aps rimane un´importante fonte di finanziamento per i paesi a basso reddito (Lic). ( Vedi grafici a torta collegati. ) 3. Un approccio globale per il finanziamento dovrebbe lasciare i paesi di decidere le proprie priorità di risorse tra obiettivi politici differenti. 4. Obiettivi politici diversi si rafforzano a vicenda e quindi le sinergie tra di loro dovrebbero essere sostenuti, in modo che un euro speso in un settore possono avere effetti positivi in ​​altri settori (ad esempio, una migliore sicurezza alimentare è essenziale per l´eliminazione della povertà e può essere raggiunto attraverso una migliore conservazione del terra, la biodiversità e le foreste, che a sua volta può contribuire a combattere il cambiamento climatico). 5. Finanze pubbliche esterne (o aiuto pubblico allo sviluppo) dovrebbe essere ribilanciato verso paesi più in difficoltà; le economie emergenti ei paesi reddito medio-alto grado la loro parte in questo senso. 6. Maggiore trasparenza e responsabilità reciproca di tutti i finanziamenti a livello nazionale e globale è necessario per garantire che questo è usato in modo più efficace. 7. Discussioni di finanziamento internazionali sulle sfide globali possono essere collegati all´interno di un contesto globale che si basa su e rimane coerente con il finanziamento per il processo di sviluppo di Monterrey e Doha per lo sviluppo di un approccio globale e integrato al finanziamento. Ciò garantirà una maggiore coerenza e coordinamento di finanziamento specifico e processi negoziali internazionali in corso. Perché questo interesse? 2015 si avvicina e c´è ancora molto da fare raggiungere gli Mdg. Allo stesso tempo, sono in corso discussioni per decidere le priorità del-2015 palo programma di sviluppo e di Rio +20 di follow-up per lo sviluppo sostenibile. Accordarsi su nuovi obiettivi internazionali di sviluppo richiede anche l´individuazione delle risorse finanziarie e di altri mezzi per il raggiungimento di questi obiettivi. Un approccio globale e integrato di finanziamento sarà quindi garantire che il denaro investito in diversi settori di intervento contribuirà alla più efficace l´eliminazione della povertà e lo sviluppo sostenibile. E anche se la comunicazione sottolinea il finanziamento per i paesi in via di sviluppo, l´approccio proposto può essere applicato universalmente e si riferiscono a tutti i cittadini in ogni paese. Dove sono le risorse finanziarie provenienti da? Le risorse possono provenire da due fonti: pubblici e privati, sia a livello nazionale e internazionale. Finanziamenti nazionali pubblici include tasse e altre entrate pubbliche, anche da risorse naturali. Finanza internazionale pubblico può assumere la forma di sovvenzioni, prestiti o di equità. Finanziamenti nazionali privati ​​includono investimenti di imprese locali e associazioni di beneficenza. Finanza internazionale privato comprende gli investimenti internazionali, trasferimenti privati, come le rimesse e le donazioni. Nuove e innovative fonti come una tassa sulle transazioni finanziarie, proventi da negoziazione di carbonio o le tasse sul carburante bunker sarebbero anche rientrare in una delle categorie di cui sopra. Nei paesi in via di sviluppo, si stima € 7.126 miliardi di euro di finanziamenti pubblici e privati ​​era disponibile nel 2010, con un potenziale di contribuire all´eliminazione della povertà e allo sviluppo sostenibile. I dati confermano che le risorse pubbliche nazionali superano finanziamenti pubblici internazionali (di un fattore 20), si è solo il 2% del finanziamento totale disponibile nei paesi in via di sviluppo. Finanza privata è alla pari con la finanza pubblica. Allo stesso tempo, ci sono differenze fondamentali tra i paesi nella composizione delle fonti di finanziamento, come dimostrano le diverse situazioni dei paesi a basso reddito (Lic) ei paesi a medio reddito (Mic). Percentuali come quota di finanziamenti disponibili per i paesi in via di sviluppo b) relazione di rendiconto Ue sul finanziamento dello sviluppo. Che cosa è? Si tratta di una pubblicazione annuale da parte della Commissione europea. Esso risponde all´invito del Consiglio per monitorare i progressi e riferire annualmente sul finanziamento Ue per lo sviluppo (Ffd) impegni. E ´stato inizialmente istituito per concentrarsi su (Aps) impegni di sviluppo ufficiali rilasciate in occasione della Conferenza Internazionale 2002 sul finanziamento dello sviluppo di Monterrey. Tuttavia; Consiglio successivamente ampliato il mandato di controllo originale per coprire altre aree di finanziamento dello sviluppo, tra cui la mobilitazione nazionale delle risorse, l´efficacia degli aiuti, gli aiuti al commercio, finanza per il clima. Ora è inoltre progettato per contribuire al dibattito sulla post-2015 per esaminare i progressi compiuti verso il raggiungimento degli Osm e Rio +20 follow-up. Cosa c´è di nuovo quest´anno? Per la prima volta in assoluto, una copertura estesa di questa relazione riguarda Scienza, tecnologia e innovazione (Sti) per riflettere i nuovi impegni assunti nell´ambito degli impegni assunti in occasione del Vertice di Rio +20 l´anno scorso. Quali sono i risultati principali? Sul settore privato: Il rapporto considera i modi in cui la Commissione europea è in aumento il ruolo di miscelazione come catalizzatore di investimenti privati ​​per lo sviluppo. Ha dimostrato che l´Ue e gli Stati membri hanno fornito ingenti finanziamenti per lo sviluppo del settore privato (nel 2004-10, solo la Commissione ha fornito € 2,4 miliardi nel sostegno diretto sotto forma di finanziamenti e, dal 2007, l´Unione europea, insieme ad alcuni Stati membri, ha istituito otto impianti di miscelazione regionali, che coprono tutte le regioni di cooperazione esterna dell´Ue). Sul commercio: L´ue è il principale partner commerciale dei paesi in via di sviluppo e il mercato più aperto per loro, secondo il rapporto. Sul commercio, la relazione ha rilevato che l´ Ue e gli Stati membri sono collettivamente il principale fornitore di aiuti al commercio aiuti al commercio mondiale ( rafforzare la capacità dei paesi a negoziare e attuare accordi commerciali a loro vantaggio) , che rappresentano circa un terzo del totale degli aiuti al commercio nel 2011 Sul cambiamento climatico: In termini di cambiamenti climatici, la relazione sottolinea che l´Unione europea e Stati membri hanno contribuito € 7,3 miliardi di 2010-12 per ´Fast Start´ di finanziamento clima (contribuendo a rendere i paesi più resistenti ai cambiamenti climatici e maggiormente in grado di far fronte con i suoi effetti). Si ricorda inoltre che l´Ue è stata di gran lunga il maggior contributo alla mitigazione connessi e relativi all´adattamento Aps nel 2010 e 2011. Su Scienza Tecnologia e Innovazione: Il rapporto sottolinea che l´Ue ei suoi Stati membri sono sostenitori di vecchia data della ricerca e sviluppo nei paesi in via di sviluppo, anche nel settore delle tecnologie pulite. Sulle fonti di finanziamento innovativi e strumenti: La relazione afferma che, nel complesso, i fondi stanziati per gli strumenti finanziari innovativi da parte degli Stati membri dell´Ue e la Commissione sono aumentate da € 600 milioni di euro l´anno nel 2010-11 a oltre € 2000000000 nel 2012.  
   
   
IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTONIO TAJANI HA INCONTRATO IL RABBINO CAPO PER LA COMUNITÀ EBRAICA A ROMA RICCARDO DI SEGNI  
 
Roma, 17 luglio 2013 - Il Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l´Industria e l´Imprenditoria, Antonio Tajani, si è recato il 15 luglio in visita alla Sinagoga Maggiore di Roma per un incontro con il rabbino capo per la Comunità ebraica a Roma, Riccardo di Segni. Al centro dei colloqui, la preoccupazione per il riemergere di fenomeni di antisemitismo in vari paesi dell´Unione europea e il prossimo viaggio del Vicepresidente Tajani in Israele previsto per l´inizio d´autunno. Tra i temi affrontati, anche il forte disagio sociale e clima di tensione legato all´aggravarsi della crisi. A questo proposito, il Vicepresidente Tajani ha sottolineato che "non si può uscire da questa situazione chiedendo solo sacrifici. E´ necessario dare ai popoli europei anche una prospettiva di speranza di sviluppo e creazione di nuovo lavoro. La moneta unica va vista non come un fine in se, ma nel contesto di un´economia sociale di mercato che deve portare maggiore benessere". "Per questo", ha continuato Tajani, "la Commissione e le altre istituzioni europee stanno fortemente lavorando per la crescita e l´economia reale". Infine il Vicepresidente Tajani ha voluto sottolineare "le comuni radici culturali e religiose che sono alla base dell´Europa" rilevando l´importanza di questa comunità anche "come ente morale". Alla fine dell´incontro il Rabbino Capo di Roma ha dichiarato: "Il Vice Presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, ha fatto visita alla nostra Comunità e con lui ho avuto modo di affrontare un colloquio sereno e costruttivo su temi rilevanti per l´ebraismo e l´Europa. La disponibilità all´ascolto del Vice Presidente fa ben sperare soprattutto in merito ad argomenti di particolare preoccupazione, come il risorgere di sentimenti antisemiti nel Vecchio Continente e la crisi sociale che buona parte della popolazione europea sta attraversando".  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI AL MINISTRO DEL RIO: "SUA PRESENZA OCCASIONE UTILE PER LA CALABRIA"  
 
Catanzaro, 17 luglio 2013 - In occasione della visita in Calabria del ministro per gli Affari Regionali ed Autonomie Locali Graziano Delrio che avviene oggi 16 luglio, il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, poiché impegnato nella capitale al tavolo di verifica sulla santità, ha rilasciato al seguente dichiarazione: “Desidero rivolgere il più caloroso benvenuto al ministro per gli Affari Regionali ed Autonomie Locali Graziano Delrio da parte di tutti i calabresi convinto che gli incontri programmati sul territorio, con rappresentanti istituzionali ed amministratori locali, rappresentino una proficua occasione di confronto che possa rivelarsi funzionale alla risoluzione dei tanti problemi che quotidianamente si affrontano nella gestione della cosa pubblica. Sebbene altri impegni istituzionali – spiega il Presidente Scopelliti - mi impediscano di essere presente a questo importante appuntamento per la nostra regione sono molto lieto che la Calabria ospiti il ministro Graziano Delrio che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare nella mia esperienza di sindaco. Eravamo i primi cittadini delle due Reggio, Calabria ed Emilia, calati in due realtà che sebbene differenti potevano però guardarsi e confrontarsi nell’alveo di una stimolante collaborazione che abbiamo approfondito anche all’interno dell’Anci. La capacità di dialogo e la sensibilità di Graziano Del Rio che ebbi modo di sperimentare durante quel percorso, contraddistinguono lo spirito conduzione dell’attuale dicastero ed è per questo che lo ringrazio sentitamente per aver deciso di far tappa in questa regione. La sua visita – prosegue il Governatore della Calabria- è salutata con grande entusiasmo ai vari livelli nella consapevolezza della necessità di mantenere sempre alto il confronto diretto tra le amministrazioni centrali e locali. La partita della riorganizzazione degli enti locali è un passaggio fondamentale per garantire lo sviluppo e la crescita della Calabria, così come nel resto del Paese. Si tratta di una sfida all’insegna del rinnovamento “nazionale-locale” e della razionalizzazione che intendiamo affrontare con grande senso di responsabilità e di condivisione di intenti assieme al governo nazionale. In un’epoca in cui si avverte forte la necessità di riavvicinare i cittadini alle istituzioni e di ricondurre la politica al servizio della collettività il dibattito sulle Autonomie ed in particolare su una ridefinizione, e conseguente valorizzazione, del ruolo dei Comuni e di Regioni riveste un ruolo fondamentale. Ritengo si possa costruire attorno ad esso un’opportunità in più per il rilancio della Calabria, a patto di essere veramente responsabili e lungimiranti. La Calabria - conclude Scopelliti - ha bisogno di avere l’attenzione del Governo nazionale sicura di poter metter in campo, grazie agli strumenti offerti, tutte quelle scelte che possono determinare un futuro migliore per i cittadini calabresi ai quali quotidianamente cerchiamo di dare risposte concrete”.  
   
   
PRESIDENTE COTA SBLOCCO DEI PAGAMENTI DOPO AVER SALVATO IL PIEMONTE, E´ GIUNTA L´ORA DI RILANCIARLO  
 
  Torino, 157 luglio 2013 - «Dopo aver salvato il Piemonte, rimettendo a posto i conti della Sanità e, più in generale , quelli della Regione, oggi con lo sblocco dei pagamenti dei debiti regionali possiamo concretamente iniziare il rilancio del nostro territorio. Il pagamento dei fornitori delle Asl entro i 60 giorni dal 2014 è un primo passo previsto dal nostro modello di Sanità, che dovrà poi essere esteso a tutti». Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota.  
   
   
SENTENZA DERIVATI: LA REGIONE PIEMONTE NON DEVE PAGARE ALCUNCHE´, LA DECISIONE DI OGGI E´ SOLO INTERLOCUTORIA  
 
Torino, 17 Luglio 2013 - « La sentenza depositata oggi a Londra conferma una decisione già assunta a luglio dello scorso anno dalla High Court of Justice. Non si tratta di una sentenza di condanna e si limita solo a ribadire quanto già espresso in precedenza. Non è pertanto in alcun modo da ritenersi definitiva, tant´è che si sta valutando l´eventuale impugnazione della stessa. Ma anche se lo fosse, sarebbe comunque necessario un ulteriore passaggio in Italia per poterla rendere esecutiva, ovvero una pronuncia del giudice civile. Insomma, al momento la Regione Piemonte non deve pagare alcunché ». É quanto precisava ieri il Vice Presidente e assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin , in merito alla notizia riportata dalla Bloomberg e rilanciata dalle agenzie italiane sulla decisione del giudice londinese relativamente al contenzioso tra la regione e gli istituti bancari Dexia e Intesa Sanpaolo. « Ricordo inoltre - sottolinea ancora l´assessore Pichetto - che sulla stessa vicenda è ancora in corso il giudizio dinanzi al Consiglio di Stato, in cui si chiede che sul caso specifico venga fatta valere la giurisdizione italiana. La sentenza di Londra di oggi, tra l´altro, non si pronuncia sul vero punto fondamentale della vicenda: il Tar Piemonte, con la decisione depositata a dicembre 2012, aveva infatti ritenuto inammissibili i ricorsi presentati dalle banche e aveva dichiarato che la competenza a decidere sulla validità dell’autotutela spettasse al giudice inglese. Quest’ultimo, però, oggi si è limitato a confermare la vecchia sentenza, non pronunciandosi sulla validità degli atti di autotutela, ad oggi ancora validi ed efficaci. Pertanto, a differenza di quanto sembra emergere leggendo le agenzie odierne, la questione è ben lontana dai titoli di coda ».  
   
   
LOMBARDIA.SLOT MACHINE,REGIONE A LETTA: INTERVENIRE SUBITO STATO SUPPORTI INIZIATIVA CONTRO AZZARDO  
 
Milano, 17 luglio 2013 - Una lettera al presidente del Consiglio Enrico Letta, ai ministri Angelino Alfano e Anna Maria Cancellieri, ai 101 deputati e ai 49 senatori eletti in Lombardia per dire basta al gioco d´azzardo patologico. Il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e l´assessore al Territorio e Urbanistica Viviana Beccalossi hanno inviato ieri a Roma un appello per sensibilizzare i rappresentanti del Governo e delle Istituzioni. Sono stati inviati anche i testi del Progetto di Legge approvato dalla Giunta regionale e quello della Proposta di Legge al Parlamento, finalizzati a contrastare la ludopatia. Vera Emergenza Sociale - ´Fin dall´inizio del nostro mandato - spiega il presidente Maroni - abbiamo deciso di dedicarci a una tematica che è sempre più una emergenza sociale. Per affrontare nel migliore dei modi e in termini incisivi questa materia sono necessarie anche iniziative del Governo e del Parlamento. Da qui l´idea di coinvolgere ministri, onorevoli e senatori della nostra regione´. ´Le iniziative messe in campo da Regione Lombardia - afferma Viviana Beccalossi, che su questo argomento nei giorni scorsi aveva scritto anche una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - stanno suscitando grandi aspettative e hanno ampiamente superato i confini della contrapposizione politica. Sappiamo però di poter intervenire solo in determinati ambiti e senza una netta presa di posizione del legislatore nazionale questa battaglia non si può vincere´. I Cardini Del Progetto Di Legge - Il Progetto di Legge lombardo prevede, tra i punti principali, una distanza minima di 500 metri delle sale gioco dai luoghi sensibili come scuole, ospedali, centri di aggregazione giovanile; il coinvolgimento delle Asl e delle associazioni dei consumatori per le attività di prevenzione e cura; la sensibilizzazione dei titolari di macchinette per il gioco, tramite corsi di formazione e il rilascio di un attestato che ne certifichi la conoscenza e il rispetto delle norme vigenti. Verrà inoltre creato il logo regionale ´slot free´, concesso agli esercenti che rinunceranno volontariamente alla presenza delle macchinette nei loro locali e che sarà scelto attraverso un concorso di idee aperto a tutte le scuole medie inferiori della regione. La Proposta Al Parlamento - La Proposta di Legge al Parlamento chiede inoltre l´adozione di ulteriori misure, come lo spegnimento a un´ora prestabilita dei server nazionali che consentono il gioco e l´inasprimento delle regole per impedire il gioco ai minori. ´Siamo di fronte - conclude Viviana Beccalossi - a un fenomeno sociale preoccupante, con migliaia di giocatori cronici, secondo studi recenti il 25% dei quali sono casalinghe e il 17% pensionati. Inoltre, il 20% degli studenti italiani gioca frequentemente e il 12% è già a rischio ludopatia. Come ho ribadito nella lettera scritta giorni fa al presidente Napolitano, lo Stato non può rimanere indifferente´.  
   
   
LIGURIA: ASSESTAMENTO E RENDICONTO 2012. EVITATI SPRECHI E DOPPIONI, RIDOTTI COSTI DI GESTIONE, 500 MILA EURO PER RICAPITALIZZAZIONE FIERA, 1,1 MILIONI AD AMT PER BIGLIETTO INTEGRATO, 1,5 MILIONI TURISMO E CULTURA  
 
Genova, 17 Luglio 2013. "Anche il bilancio della Regione Liguria, in questi anni, come il bilancio pubblico in generale, è stato condizionato dal quadro macroeconomico italiano ed europeo sia sul versante delle entrate, sia delle spese. Nel 2012 sono state mantenute scelte che hanno continuato a sostenere il trasporto pubblico e le politiche di sicurezza sociale", ha commentato l´assessore alle Finanze della Regione Liguria Pippo Rossetti parlando con i giornalisti del rendiconto per l´esercizio 2012 discusso martedì 16 luglio in mattinata dal Consiglio Regionale. Per la prima volta il bilancio regionale è stato sottoposto alla verifica della sezione regionale della Corte dei Conti ed in udienza pubblica è stato parificato confermando la correttezza delle registrazioni e delle somme esposte in bilancio nonché il rispetto degli equilibri e dei principi contabili. "A grandi linee abbiamo continuato ad agire sulla riduzione dei costi gestionali evitando sprechi e doppioni. Abbiamo gestito il debito finanziario che a fine 2012 è rimasto moderato (19% delle entrate proprie, 13% delle entrate correnti) rispetto al contesto italiano e ad analoghe realtà internazionali. È stato sostenuto l´intervento a favore della non autosufficienza, del fondo di compartecipazione per i cronici e per disabili ricoverati in strutture di lunga cura, della rete dei Comuni e del trasporto pubblico su ferro e su gomma. A seguito delle terribili disgrazie alluvionali di fine 2011 è stata costretta dal 1 gennaio 2012 ad aumentare l´imposta regionale sulla benzina dello 0,025% che ha raggiunto la misura massima consentita portando ad un incremento di gettito di circa 6,5 milioni di euro e ha permesso di accedere al contributo di 40 milioni di euro della Protezione Civile. Nel 2012 è stata acquisita la Torre di Via Fieschi 17 che consentirà di risparmiare l´affitto dal Palazzo di Piazza de Ferrari ,a partire dal 2016. "Questa è stata una delle scelte che ha voluto spingere la politica a fare previsioni pluriennali e di ampio respiro. Abbiamo portato avanti la riprogrammazione dei Fas sia in tema di sanità sia in tema di opere post alluvione mobilitando per questi due filoni quasi 50 milioni di risorse", afferma Rossetti. La Regione Liguria ha rispettato il patto di stabilità e ha governato in pieno accordo con Anci e Upi la "regionalizzazione" dello stesso patto . Sono stati 42 i comuni e 4 le province ad averne beneficiato. Un provvedimento che ha consentito alla Regione Liguria di concedere ai comuni e alla province la possibilità di spendere 162 milioni di euro "bloccati". Sull´assestamento 2013 che ammonta a 553 milioni di euro , sono stati "liberati" 156 milioni di poste 2012 che solo dopo l´assestamento saranno disponibili. È stata chiusa la ricapitalizzazione della Fiera del Mare destinando 500 mila euro di risorse a Filse, rimanendo la Fiera un asse strategico per la città di Genova e per la Regione Liguria. 1,5 milioni di euro sono stati assegnati a turismo e cultura con una manovra "salva estate". In "assestamento" anche la copertura del decreto "paga aziende" dando ossigeno alla Sanità (80 milioni ) in Sanità e 17 in altri settori. Per la prima volta si registra una chiusura anticipata dei conti 2012 al 31 marzo di quest´anno, per consentire, in un quadro di incertezze finanziarie, di impegnare subito le risorse dell´anno. L´assestamento fa registrare un rientro di risorse dalla lotta all´evasione, pari a 8 milioni di euro, e maggiori entrate pari a 9,4 milioni di euro dovute al riconoscimento del Mef alla Liguria che si è adeguata alle norme sui tagli alle spese, previste dalla spending review ed è risultata virtuosa. Sul fronte dei tributi regionali si registra una riduzione del gettito, fra il 2012 e il 2013, pari a 22 milioni di euro per le minori entrate sulla benzina, il gas, l´Irpef, l´Irap, a causa della congiuntura economica. Nonostante la contrazione delle entrate con l´assestamento verranno coperte le maggiori spese obbligatorie, tra cui le quote dei cofinanziamenti dei programmi comunitari; sarà garantito inoltre 1,1 milioni ad Amt per il biglietto integrato, a cui si aggiungeranno ulteriori 1,5 milioni di euro, cosiddetti salva-estate, da destinare al turismo e alla cultura, in particolare alle compagnie teatrali e ai grandi eventi estivi. Un milione sarà poi destinato al capitolo investimenti in opere pubbliche. La chiusura anticipata dei conti ha consentito di impegnare immediatamente le risorse andando incontro così anche alle esigenze delle amministrazioni locali.  
   
   
BOLZANO LEGGE OMNIBUS: IMPORTANTI NOVITÀ E SEMPLIFICAZIONI PER TUTTO IL SETTORE DELL´ECONOMIA  
 
Bolzano, 17 luglio 2013 - Con la legge omnibus sull’economia “sono introdotti in Alto Adige importanti modifiche e nuovi regolamenti che aggiornano l’intero settore”, sottolinea l’assessore provinciale Thomas Widmann, firmatario del ddl approvato oggi (12 luglio) dal Consiglio provinciale. La nuova omnibus interviene trasversalmente modificando tra l´altro leggi provinciali nei settori artigianato, industria, procedimento amministrativo, promozione delle attività economiche, trasporti, commercio, formazione professionale, esercizi pubblici, aree sciabili attrezzate. Così ad esempio, nell´ordinamento artigiano, vengono introdotte facilitazione nell´accesso ai profili professionali, uno per tutti quello del gelataio. In tema di commercio la legge omnibus proposta dall´assessore Widmann rafforza il commercio di vicinato con la possibilità di incentivi per i negozi in zone periferiche, mentre nel settore degli esercizi pubblici elimina le limitazioni negli orari o nei giorni di apertura e chiusura, recependo in tal modo le disposizioni Ue e i decreti sulle liberalizzazioni. Il settore alberghiero potrà beneficiare inoltre di riduzioni della burocrazia con l´abolizione delle imposte di concessione. Per le aree periferiche è significativo anche il sostegno che la legge assicura alla sopravvivenza dei piccoli impianti di risalita: "Grazie agli impianti di paese viene garantita ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi allo sci e di praticare questa disciplina sin dai primi anni", sottolinea Widmann. Con la nuova legge i gestori potranno stipulare convenzioni con i Comuni e offrire tariffe ridotte. Una modifica all´ordinamento del commercio introduce l´obbligo di Durc (il documento unico attestante la regolarità contributiva) per i commercianti ambulanti, con l´obiettivo di garantire a tutti uguali presupposti nell´esercizio della professione ed evitare la concorrenza sleale. Riguardo alla professione di maestro di sci, la legge adegua alle direttive Ue sui servizi la normativa finora vigente garantendo l´apertura di più scuole di sci e facilitando l´accesso alla professione. Infine il Consiglio provinciale ha approvato le modifiche riguardanti la legge sulle provvidenze per le emittenti radiotelevisive, ora ampliate ai portali informativi online. I contributi pubblici potranno essere concessi solo in presenza di determinate condizioni: la Giunta provinciale è stata delegata dal Consiglio ad elaborare i criteri relativi all´accesso, alla tipologia e all´ammontare del contributo. "In una prima versione - spiega l´assessore Widmann - la concessione del contributo era regolata in dettaglio, ma poiché si sono riscontrate divergenze nell´applicazione si è scelto di creare con la legge le condizioni quadro di concessione dei contributi e di demandare i dettagli a una successiva delibera della Giunta. Ci prenderemo il tempo necessario per approfondire la questione prima di giungere al testo finale."  
   
   
TRENTO: I COMUNI DELL´ALTA ANAUNIA E CALDARO UNITI IN UN PROTOCOLLO  
 
Trento, 17 luglio 2013 - Turismo e sostenibilità ambientale, ma anche cultura, valorizzazione, potenziamento del trasporto e miglioramento della viabilità, sono queste le parole chiave del protocollo di intesa firmato poco fa presso il Salone Imperiale al Passo della Mendola per la promozione e lo sviluppo dei Comuni dell´Alta Anaunia e del Comune di Caldaro. A sottoscrivere l´impegno vi erano: l´assessore provinciale all´agricoltura, foreste, turismo, promozione, caccia e pesca Tiziano Mellarini, accompagnato dal dirigente Paolo Nicoletti; il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder; l´assessore regionale alle minoranze linguistiche, Luigi Chiocchetti; il presidente della Comunità della Val di Non, Sergio Menapace; i sindaci dei Comuni interessati, Ruffrè-mendola, Ronzone, Malosco, Fondo, Sarnonico, Cavareno, Amblar, Don e Romeno per l´Alta Val di Non, nonché Caldaro; i referenti degli enti coinvolti, ovvero l´Istituto Giuseppe Toniolo, Iniziativa Wein.kaltern e le Aziende per il turismo della Val di Non e di Caldaro. "Si tratta – ha detto nel corso della presentazione l´assessore Tiziano Mellarini – di una significativa partnership tra due territori convinti delle opportunità di sviluppo che può offrire un turismo impostato in ottica ambientale ed ecosostenibile. In questo senso la collaborazione con gli amici altoatesini si conferma una volta in più strumento importante di crescita dei rispettivi territori per un settore turistico che non può e non deve fermarsi alla logica dei confini amministrativi, ma deve essere promosso unitariamente". Il protocollo nasce da un percorso condiviso fra i nove Comuni dell´Alta Val di Non - Ruffrè-mendola, Ronzone, Malosco, Fondo, Sarnonico, Cavareno, Amblar, Don e Romeno -, il Comune di Caldaro, l´Azienda per il turismo Val di Non, l´Azienda di promozione turistica Caldaro sulla Strada del Vino e Iniziativa Wein.kaltern. L´obiettivo, come ha spiegato il sindaco di Ruffrè Mendola Fabrizio Borzaga, è intraprendere un percorso di collaborazione nel settore turistico e commerciale in un´ottica di sostenibilità ambientale, di incremento occupazionale e di reciproca conoscenza anche sotto il profilo culturale, storico e linguistico. Il protocollo sottoscritto oggi è stato condiviso dalla Regione Trentino Alto Adige/südtirol e dalla Provincia autonoma di Bolzano quale esempio di collaborazione fra territori limitrofi, come hanno ricordato sia il presidente Durnwalder, "abbiamo molto in comune, dobbiamo lavorare insieme sulla viabilità, la cultura, il turismo", sia l´assessore regionale Chiocchetti, che ha evidenziato la convinzione della Regione ad "accompagnare questo percorso, che cerca di valorizzare le realtà che lavorano insieme". Il percorso di collaborazione vede inoltre la partecipazione della Comunità Val di Non e dell´Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori. Fra gli obiettivi che le parti contraenti si sono impegnate a raggiungere vi sono: la valorizzazione e la promozione turistica dei territori in un´ottica di sostenibilità ambientale; la promozione congiunta dei prodotti tipici; il miglioramento della viabilità e il potenziamento del trasporto pubblico di collegamento fra il Comune di Caldaro e i Comuni dell´Alta Valle di Non; la formazione del capitale umano; l´interscambio culturale. Queste le azioni previste, portate avanti dai comitati di coordinamento e dai tavoli di lavoro che saranno creati nelle prossime settimane: predisposizione delle politiche turistiche dei rispettivi territori volte alla condivisione di progetti, opere ed iniziative di promozione e valorizzazione ambientale e turistica del territorio quali: percorsi naturalistici, percorsi per mountain bike, ippovie, sentieri, percorsi e visite guidate a tema, collegamento del Passo della Mendola alla pista ciclabile dell´Alta Valle di Non, potenziamento e messa in rete dell´offerta sportiva estiva ed invernale della zona e delle strutture a vocazione turistica e culturale; realizzazione del progetto di messa in sicurezza della strada della Mendola, località Roccette; promozione e incentivazione dell´utilizzo della funicolare Caldaro - Mendola e verifica della fattibilità di un incremento delle corse, al contempo potenziamento del servizio di trasporto pubblico Mendola - Comuni dell´Alta Valle di Non, nonché del collegamento Mendola - campi di golf con mezzi non inquinanti; individuazione e implementazione di apposite aree dedicate alla promozione e valorizzazione dei prodotti tipici e delle peculiarità gastronomiche dei rispettivi territori; promozione attraverso attività di informazione e sensibilizzazione, soprattutto fra i giovani, delle professioni legate al turismo, con particolare attenzione a quelle non ancora sufficientemente presenti nel territorio di riferimento, come guida turistica, accompagnatore di territorio, assistente equestre, guida alpina, maestro di sci e di snowboard; scambio formativo del personale delle due Aziende turistiche; potenziamento della conoscenza della lingua tedesca attraverso l´elaborazione per l´Alta Valle di Non di un progetto formativo che coinvolga i bambini e i ragazzi delle scuole primarie e secondarie; organizzazione congiunta di mostre, eventi, rassegni, convegni sulla lingua, storia, identità e cultura dei rispettivi territori, coinvolgendo le istituzioni scolastiche, le Università di Trento e di Bolzano e le associazioni culturali del territorio. Il protocollo ha validità fino al 31 dicembre 2015.  
   
   
LAVORO: FVG, PROROGA A 16 AGOSTO PER AVVIO PROGETTI DISOCCUPATI  
 
Cividale del Friuli, 17 luglio 2013 - la Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Lavoro, Loredana Panariti, ha deliberato lo spostamento al 16 agosto 2013, rispetto alla data già fissata del 15 luglio, per l´avvio dei progetti di cantieri di lavoro riservati a disoccupati impegnati in attività forestali e vivaistiche, di rimboschimento, di sistemazione montane e di costruzione di opere di pubblica utilità. La proroga era stata richiesta alla Regione da numerosi Comuni del Friuli Venezia Giulia. La Regione interviene con finanziamenti parziali o totali a favore degli enti locali per la realizzazione di questi cantieri di lavoro, diretti al miglioramento dell´ambiente e degli spazi urbani.  
   
   
BASILICATA: UN PONTE PER L’OCCUPAZIONE; CONFRONTO SU AVVISO PUBBLICO  
 
Potenza, 17 luglio 2013 – I dipartimenti Formazione e Attività produttive hanno promosso un incontro con i circa 420 partecipanti al programma “Un ponte per l’occupazione” con l’obiettivo di raccogliere suggerimenti e sollecitazioni sui sussidi che saranno messi in essere a settembre. Consentire ai partecipanti del programma “Un ponte per l´occupazione” di incrociare opportunità di lavoro attraverso l´assunzione nelle aziende che si rendano disponibili ad avviare un rapporto di lavoro a tempo indeterminato oppure metterli in condizione di avviare un´attività autonoma attraverso la creazione di impresa, accompagnandoli in questo modo al mondo del lavoro a cominciare dalla fine degli stage prevista per la metà del prossimo agosto. È l´obiettivo che si pone la Regione Basilicata che, grazie a un lavoro interdipartimentale tra gli uffici della Formazione e il Lavoro e delle Attività produttive, giungerà entro la metà del prossimo settembre alla creazione di un avviso pubblico per l’assegnazione di sussidi all’occupazione. Ecco perché, con l´obiettivo di raggiungere in tempi rapidi tale scopo e per assicurare una efficacia puntuale del provvedimento in elaborazione, gli assessori regionali Roberto Falotico e Marcello Pittella, d´intesa con il presidente De Filippo, hanno incontrato oggi a Potenza al Centro sociale Malvaccaro i partecipanti al programma “Un ponte per l´occupazione, circa 420 giovani tra diplomati e laureati che a metà agosto termineranno il percorso di accompagnamento professionalizzante così come previsto dal programma. Le iniziative che la Regione intende avviare con la pubblicazione dell´avviso prevedono una doppia possibilità per tentare di dare risposte alla domanda di occupazione che giunge dai beneficiari delle risorse: da un lato, si prevedono sussidi alle imprese per l´assunzione di personale a tempo indeterminato; dall´altro, sono previsti sussidi per la creazione di impresa in regime di autoimprenditorialità. Allo stato è prevista una dotazione di 4,3 milioni di euro. “L´iniziativa di oggi – ha spiegato l´assessore alla Formazione Roberto Falotico – è parte di un lavoro in progress, poiché mira a catalizzare gli orientamenti, le istanze e le sollecitazioni anche critiche dei giovani che stanno per concludere un importante percorso formativo in vista delle nuove opportunità che potranno giungere dall’avviso pubblico. Abbiamo voluto fortemente questo incontro con i giovani – ha continuato l’assessore – posto che come Regione Basilicata vogliamo valorizzare e mettere a sistema tutti gli sforzi compiuti finora, consentendo a quanti più giovani possibile di finalizzare il loro percorso formativo in un vero e proprio lavoro. In questi giorni – ha annunciato Falotico – incontreremo le associazioni datoriali, le parti sociali e gli operatori economici con l’obiettivo di condividere un percorso che possa prevedere una risposta occupazionale duratura”. La proposta di avviso pubblico presentata oggi, è emerso durante l’incontro, terrà conto anche delle indicazioni che giungeranno dal feedback dei giovani partecipanti al programma. Inoltre, è stato ricordato, che l’obiettivo di assicurare l’ingresso nel mondo del lavoro è perseguito anche attraverso un “canale privilegiato” per i partecipanti al programma “Un ponte per l’occupazione” per l’accesso al microcredito, misura già promossa dalla Regione Basilicata e prorogata nei giorni scorsi, che assegna un prestito fino a 25 mila euro a tasso zero per l’avvio di un’attività. “Il nuovo strumento che mettiamo in essere – ha spiegato l’assessore Marcello Pittella – risponde a una duplice esigenza: dare una risposta immediata e non procrastinabile oltre la fine delle imminente scadenze istituzionali a quei ragazzi che hanno creduto nel programma e attivare fin d’ora quei meccanismi che sono alla base della nuova programmazione economica europea di concessione di aiuti e benefici attraverso fondi di rotazione e incentivi all’autoimprenditorialità”.  
   
   
FORMAZIONE E LAVORO. FIRMATO PROCOTOCOLLO INTESA TRA REGIONE, UFFICIO SCOLASTICO, CONFARTIGIANATO, VENETO SVILUPPO PER PROGETTO “GIOTTO A BOTTEGA DA CIMABUE. LA TRASMISSIONE DEI SAPERI”  
 
Venezia, 17 luglio 2013 - Rilanciare lo sviluppo dell’artigianato promuovendo lo spirito imprenditoriale dei giovani veneti fin dalle scuole secondarie e dai centri di formazione professionale, e nello stesso tempo, favorire l’ inserimento dei giovani nelle aziende tramite il tirocinio e l’alternanza scuola e lavoro. Questi, in estrema sintesi, gli obiettivi dell’innovativo progetto - dal titolo “Giotto a bottega da Cimabue. La trasmissione dei saperi” – che è stato al centro del protocollo d’intesa firmato stamani a Venezia, nella sede della Giunta regionale a Palazzo Balbi dall’Assessore regionale all’istruzione formazione e lavoro Elena Donazzan, dall’Ufficio scolastico regionale con la vice direttrice Gianna Miola, dalla Confartigianato del Veneto con il Presidente Giuseppe Sbalchiero e con il Presidente dei Giovani Imprenditori Sandro Venzo, da Veneto Sviluppo con il Presidente Giorgio Grosso. Donazzan ha sottolineato “il ruolo centrale svolto dall’istruzione e dalla formazione nei processi di crescita e modernizzazione della società veneta e il valore strategico di raccordo tra istruzione, formazione e mondo del lavoro sia per le imprese sia per i giovani che si affacciano sul mercato del lavoro. In questo contesto intendiamo potenziare i percorsi di alternanza tra scuola e lavoro e questo protocollo crea uno strumento dedicato che affianca un mondo in profonda trasformazione, come quello del lavoro, e che va guidato”. Il protocollo d’intesa punta inoltre a: favorire la nascita di nuovi imprenditori in Veneto con la promozione di un’istruzione e formazione più orientate all’imprenditorialità, con la rimozione degli ostacoli che limitano lo sviluppo di nuove imprese per farne nascere di più in modo semplice; adottare a questo scopo piattaforme di microcredito (venture capital o crowd founding) e servizi di assistenza orientati ai fabbisogni di questi nuovi imprenditori; istituire un tavolo tecnico di coordinamento di monitoraggio del progetto. Miola, vicedirettrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha sottolineato l’importanza del “fare alleanza tra mondo della scuola e lavoro, partendo anche dalle medie inferiori, per aiutare l’autoimprenditorialità intesa come espressione di sé, della creatività, del fare che è tipico del mondo artigiano e che può aiutare a dare più anima alla scuola e più speranza ai ragazzi”. Veneto Sviluppo, secondo il presidente Giorgio Grosso, contribuirà, secondo la propria vocazione di sostegno alla piccola e media impresa e in particolare al suo interno dell’artigianato, alla realizzazione del protocollo d’intesa, cercando corsie preferenziali che individuino strumenti specifici, sul tipo dell’imprenditoria giovanile e femminile. Egli ha ricordato che la finanziaria regionale ha realizzato 8000 contratti di finanziamento agevolato due terzi dei quali a favore di imprese artigiane. Sbalchiero e Venzo di Confartigianato hanno ringraziato la Regione Veneto per aver saputo mettere insieme nel protocollo d’intesa i soggetti della formazione, della scuola e del credito e hanno auspicato che con questa iniziativa si possa andare avanti sulla strada di far entrare in maggior sintonia mondo della scuola e mondo del lavoro, “insegnando ai ragazzi che possono puntare ad avere non solo un lavoro ma anche un’impresa”.  
   
   
TIROCINI, L´ASSEMBLEA LEGISLATIVA HA APPROVATO LA NUOVA LEGGE REGIONALE DELL’EMILIA ROMANGNA. TRE TIPOLOGIE DI TIROCINIO, QUALIFICAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E CONTRASTO AI POSSIBILI UTILIZZI ELUSIVI. VIENE INTRODOTTO IL DIRITTO DEL TIROCINANTE ALL´INDENNITÀ DI ALMENO 450 EURO.  
 
Bologna, 17 luglio 2013 – Tirocini, si cambia: maggiore qualificazione del percorso formativo, obbligo di corrispondere al tirocinante una indennità mensile di almeno 450 euro, contrasto ai possibili utilizzi elusivi di questo strumento. L’assemblea legislativa ha approvato ieri mattina il progetto di legge della Giunta regionale in materia di tirocini. Il provvedimento, che attua le linee guida nazionali, prevede tre differenti tipologie di tirocinio, ciascuna delle quali con proprie finalità e destinatari. “Con questa legge le persone e i giovani in particolare avranno a disposizione uno strumento qualificato per gestire la transizione dalla scuola e dalla formazione al lavoro - spiega l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Patrizio Bianchi – In Emilia-romagna abbiamo puntato con forza sulla qualificazione del percorso formativo, sulla certificazione delle competenze acquisite durante il periodo di tirocinio e sulle azioni di contrasto nei confronti degli abusi. La nuova normativa si inserisce perfettamente nelle politiche regionali, finalizzate ad accompagnare le persone nelle transizioni tra un percorso formativo e il lavoro o tra un lavoro e un altro, a favorire l’acquisizione di competenze anche attraverso esperienze dirette nelle imprese e a ridurre i tempi di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro”. La legge, che entrerà in vigore a partire dal 16 di settembre, modifica la legge regionale 17 del 2005 nella parte in cui norma i tirocini, pur confermandone l’impianto complessivo e attua le Linee guida adottate dal Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano nell’Accordo siglato il 24 gennaio scorso. A breve saranno a disposizione le norme attuative della Giunta regionale. I siti della Regione daranno massima informazione su come attivare i tirocini agli indirizzi http://formazionelavoro.Regione.emilia-romagna.it/ http://formazionelavoro.Regione.emilia-romagna.it/lavoro-per-te In Emilia-romagna diventano dunque tre le tipologie di tirocinio previste. La prima, con finalità orientativa e formativa, è finalizzata ad agevolare le scelte professionali e l’occupabilità dei giovani nel percorso di transizione tra la formazione (scuola/università/formazione professionale) e lavoro, attraverso una formazione a diretto contatto con il mondo del lavoro. I destinatari sono le persone che hanno conseguito un titolo studio negli ultimi dodici mesi. La seconda tipologia riguarda i tirocini di inserimento o di reinserimento al lavoro, rivolti principalmente a disoccupati, persone in mobilità e inoccupati, ma attivabile anche in favore di lavoratori in cassa integrazione, sulla base di specifici accordi in attuazione delle politiche attive del lavoro per l’erogazione degli ammortizzatori sociali. La terza tipologia riguarda i tirocini di orientamento e formazione o di inserimento e reinserimento in favore di persone con disabilità (ai sensi dell’art. 1, comma 1, della legge n. 68/1999) persone svantaggiate (legge n. 381/91) nonché richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale o umanitaria e persone in percorsi di protezione sociale (art.18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286). La nuova legge stabilisce la durata massima prevista per ciascuna delle tre tipologie di tirocinio, comprensiva di eventuali proroghe, che è di sei mesi per i tirocini formativi e di orientamento, dodici mesi per i tirocini di inserimento/reinserimento e dodici mesi per i tirocini in favore di soggetti svantaggiati. Nel caso di soggetti con disabilità la durata complessiva può arrivare fino a ventiquattro mesi, e sono inoltre previste condizioni di maggior favore per la durata e la ripetibilità del periodo per soggetti con disabilità, svantaggiati, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale o umanitaria e persone in percorsi di protezione sociale. La qualificazione del tirocinio viene promossa introducendo un progetto formativo individuale che attraverso un percorso personalizzato deve garantire gli obiettivi formativi del sistema regionale delle qualifiche, certificando gli esiti del percorso, inserendo un modulo formativo sulla salute e la sicurezza sul lavoro e affidando la promozione del tirocinio a soggetti qualificati che, attraverso un tutor, garantiscono la coerenza del percorso agli obiettivi formativi. Viene rafforzata la vigilanza sui tirocini, innanzitutto attraverso una più stretta connessione con il Ministero del lavoro e con gli uffici periferici del Ministero del lavoro. In caso di violazioni degli obblighi del soggetto promotore e/o ospitante sono previste l’immediata interruzione del tirocinio e il divieto di attivare ulteriori tirocini nei successivi dodici mesi. E ancora, in caso di mancato od intempestivo invio della convenzione e del progetto formativo da parte del soggetto promotore la legge prevede sanzioni amministrative pecuniarie. La legge esclude la possibilità di realizzare più di un tirocinio con il medesimo tirocinante, nonché di impiegare il tirocinante in attività non coerenti con gli obiettivi formativi del tirocinio stesso. L’azienda può ospitare un tirocinante se non ha effettuato licenziamenti nei dodici mesi precedenti l’attivazione del tirocinio, salvi quelli per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo, e fatti salvi specifici accordi sindacali con le organizzazioni territoriali più rappresentative. Viene inoltre quantificato il rapporto tra lavoratori dipendenti a tempo indeterminato del soggetto ospitante e numero di tirocinanti che possono essere ospitati contemporaneamente, escludendo da tali limiti i tirocini promossi in favore di soggetti svantaggiati e con disabilità. La legge norma inoltre l’obbligo di erogazione al tirocinante di una indennità pari a 450 euro mensili, come previsto dalla legge 92/2012. L’indennità di tirocinio non verrà corrisposta in caso di beneficiari di tirocinio che già percepiscono qualche forma di sostegno al reddito, ad eccezione del rimborso per le spese sostenute. Come per la durata, anche per l’indennità, al fine di favorirne l’inclusione e la cittadinanza attiva, è rinviata alla Giunta regionale la possibilità di definire deroghe per i tirocini rivolti a persone con disabilità o svantaggio Il tirocinio in Emilia-romagna I tirocini, regolati dalla L. 196/97, (cosiddetto pacchetto Treu) e dal Decreto Interministeriale n. 142/98, hanno conosciuto sin dalla prima attuazione una larga diffusione in Emilia-romagna, soprattutto in favore dei giovani in uscita dai percorsi scolastici, formativi e universitari. Secondo quanto emerge dal Sistema Informativo Lavoro della Regione Emilia-romagna, risultano attivati nel 2012 10.448 tirocini, di cui 5.430 (52%) rivolti a donne e 5.018 (48%) a uomini. Nell’ultimo triennio si assiste tuttavia ad una forte riduzione nel numero di tirocini attivati, sia per effetto della crisi economica sia per effetto delle incertezze normative che hanno provocato un rallentamento nella promozione dello strumento. In particolare dai quasi 15mila tirocini complessivi del 2010, si è passati ai 14mila nel 2011 fino ai 10.448 del 2012, con una diminuzione più consistente per le femmine, - 2.474, che per i maschi, -1.905. Dal 2011 al 2013 oltre il 90% dei tirocinanti ha attivato una sola esperienza di tirocinio, senza differenze di genere. I tirocinanti sono per oltre l’80% giovani di età compresa tra i 18 ai 34 anni, di cui inoltre circa la metà non supera i 24 anni, con alti livelli di scolarizzazione (oltre il 60% è in possesso di titolo di laurea o di alta specializzazione).  
   
   
TIROCINI, L´ASSEMBLEA LEGISLATIVA HA APPROVATO LA NUOVA LEGGE REGIONALE DELL’EMILIA ROMANGNA. TRE TIPOLOGIE DI TIROCINIO, QUALIFICAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E CONTRASTO AI POSSIBILI UTILIZZI ELUSIVI. VIENE INTRODOTTO IL DIRITTO DEL TIROCINANTE ALL´INDENNITÀ DI ALMENO 450 EURO.  
 
Bologna, 17 luglio 2013 – Tirocini, si cambia: maggiore qualificazione del percorso formativo, obbligo di corrispondere al tirocinante una indennità mensile di almeno 450 euro, contrasto ai possibili utilizzi elusivi di questo strumento. L’assemblea legislativa ha approvato ieri mattina il progetto di legge della Giunta regionale in materia di tirocini. Il provvedimento, che attua le linee guida nazionali, prevede tre differenti tipologie di tirocinio, ciascuna delle quali con proprie finalità e destinatari. “Con questa legge le persone e i giovani in particolare avranno a disposizione uno strumento qualificato per gestire la transizione dalla scuola e dalla formazione al lavoro - spiega l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Patrizio Bianchi – In Emilia-romagna abbiamo puntato con forza sulla qualificazione del percorso formativo, sulla certificazione delle competenze acquisite durante il periodo di tirocinio e sulle azioni di contrasto nei confronti degli abusi. La nuova normativa si inserisce perfettamente nelle politiche regionali, finalizzate ad accompagnare le persone nelle transizioni tra un percorso formativo e il lavoro o tra un lavoro e un altro, a favorire l’acquisizione di competenze anche attraverso esperienze dirette nelle imprese e a ridurre i tempi di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro”. La legge, che entrerà in vigore a partire dal 16 di settembre, modifica la legge regionale 17 del 2005 nella parte in cui norma i tirocini, pur confermandone l’impianto complessivo e attua le Linee guida adottate dal Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano nell’Accordo siglato il 24 gennaio scorso. A breve saranno a disposizione le norme attuative della Giunta regionale. I siti della Regione daranno massima informazione su come attivare i tirocini agli indirizzi http://formazionelavoro.Regione.emilia-romagna.it/ http://formazionelavoro.Regione.emilia-romagna.it/lavoro-per-te In Emilia-romagna diventano dunque tre le tipologie di tirocinio previste. La prima, con finalità orientativa e formativa, è finalizzata ad agevolare le scelte professionali e l’occupabilità dei giovani nel percorso di transizione tra la formazione (scuola/università/formazione professionale) e lavoro, attraverso una formazione a diretto contatto con il mondo del lavoro. I destinatari sono le persone che hanno conseguito un titolo studio negli ultimi dodici mesi. La seconda tipologia riguarda i tirocini di inserimento o di reinserimento al lavoro, rivolti principalmente a disoccupati, persone in mobilità e inoccupati, ma attivabile anche in favore di lavoratori in cassa integrazione, sulla base di specifici accordi in attuazione delle politiche attive del lavoro per l’erogazione degli ammortizzatori sociali. La terza tipologia riguarda i tirocini di orientamento e formazione o di inserimento e reinserimento in favore di persone con disabilità (ai sensi dell’art. 1, comma 1, della legge n. 68/1999) persone svantaggiate (legge n. 381/91) nonché richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale o umanitaria e persone in percorsi di protezione sociale (art.18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286). La nuova legge stabilisce la durata massima prevista per ciascuna delle tre tipologie di tirocinio, comprensiva di eventuali proroghe, che è di sei mesi per i tirocini formativi e di orientamento, dodici mesi per i tirocini di inserimento/reinserimento e dodici mesi per i tirocini in favore di soggetti svantaggiati. Nel caso di soggetti con disabilità la durata complessiva può arrivare fino a ventiquattro mesi, e sono inoltre previste condizioni di maggior favore per la durata e la ripetibilità del periodo per soggetti con disabilità, svantaggiati, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale o umanitaria e persone in percorsi di protezione sociale. La qualificazione del tirocinio viene promossa introducendo un progetto formativo individuale che attraverso un percorso personalizzato deve garantire gli obiettivi formativi del sistema regionale delle qualifiche, certificando gli esiti del percorso, inserendo un modulo formativo sulla salute e la sicurezza sul lavoro e affidando la promozione del tirocinio a soggetti qualificati che, attraverso un tutor, garantiscono la coerenza del percorso agli obiettivi formativi. Viene rafforzata la vigilanza sui tirocini, innanzitutto attraverso una più stretta connessione con il Ministero del lavoro e con gli uffici periferici del Ministero del lavoro. In caso di violazioni degli obblighi del soggetto promotore e/o ospitante sono previste l’immediata interruzione del tirocinio e il divieto di attivare ulteriori tirocini nei successivi dodici mesi. E ancora, in caso di mancato od intempestivo invio della convenzione e del progetto formativo da parte del soggetto promotore la legge prevede sanzioni amministrative pecuniarie. La legge esclude la possibilità di realizzare più di un tirocinio con il medesimo tirocinante, nonché di impiegare il tirocinante in attività non coerenti con gli obiettivi formativi del tirocinio stesso. L’azienda può ospitare un tirocinante se non ha effettuato licenziamenti nei dodici mesi precedenti l’attivazione del tirocinio, salvi quelli per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo, e fatti salvi specifici accordi sindacali con le organizzazioni territoriali più rappresentative. Viene inoltre quantificato il rapporto tra lavoratori dipendenti a tempo indeterminato del soggetto ospitante e numero di tirocinanti che possono essere ospitati contemporaneamente, escludendo da tali limiti i tirocini promossi in favore di soggetti svantaggiati e con disabilità. La legge norma inoltre l’obbligo di erogazione al tirocinante di una indennità pari a 450 euro mensili, come previsto dalla legge 92/2012. L’indennità di tirocinio non verrà corrisposta in caso di beneficiari di tirocinio che già percepiscono qualche forma di sostegno al reddito, ad eccezione del rimborso per le spese sostenute. Come per la durata, anche per l’indennità, al fine di favorirne l’inclusione e la cittadinanza attiva, è rinviata alla Giunta regionale la possibilità di definire deroghe per i tirocini rivolti a persone con disabilità o svantaggio Il tirocinio in Emilia-romagna I tirocini, regolati dalla L. 196/97, (cosiddetto pacchetto Treu) e dal Decreto Interministeriale n. 142/98, hanno conosciuto sin dalla prima attuazione una larga diffusione in Emilia-romagna, soprattutto in favore dei giovani in uscita dai percorsi scolastici, formativi e universitari. Secondo quanto emerge dal Sistema Informativo Lavoro della Regione Emilia-romagna, risultano attivati nel 2012 10.448 tirocini, di cui 5.430 (52%) rivolti a donne e 5.018 (48%) a uomini. Nell’ultimo triennio si assiste tuttavia ad una forte riduzione nel numero di tirocini attivati, sia per effetto della crisi economica sia per effetto delle incertezze normative che hanno provocato un rallentamento nella promozione dello strumento. In particolare dai quasi 15mila tirocini complessivi del 2010, si è passati ai 14mila nel 2011 fino ai 10.448 del 2012, con una diminuzione più consistente per le femmine, - 2.474, che per i maschi, -1.905. Dal 2011 al 2013 oltre il 90% dei tirocinanti ha attivato una sola esperienza di tirocinio, senza differenze di genere. I tirocinanti sono per oltre l’80% giovani di età compresa tra i 18 ai 34 anni, di cui inoltre circa la metà non supera i 24 anni, con alti livelli di scolarizzazione (oltre il 60% è in possesso di titolo di laurea o di alta specializzazione).  
   
   
LAVORO:FVG, RICOSTITUITA COMMISSIONE REGIONALE  
 
Cividale del Friuli, 17 luglio 2013 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Lavoro, Loredana Panariti, ha deliberato il 12 luglio la ricostituzione della Commissione regionale per il Lavoro, che sarà presieduta, come indicato dalla legge regionale 18 del 2005, dallo stesso assessore Panariti. Compongono la Commissione gli assessori competente in materia di lavoro delle Provincia di Gorizia, Pordenone, Trieste ed Udine; Emanuela Bizi, rappresentante effettivo, e Orietta Olivo, rappresentante supplente, designati da Cgil Fvg; Alberto Monticco, rappresentante effettivo, e Fabio Kanidisek, rappresentante supplente, designati da Cisl Fvg; Maurizio Burlo, rappresentante effettivo, e Claudio Cinti, rappresentante supplente, designati da Uil Fvg; Roberto Benedetti, rappresentante effettivo, e Roberta Vlahov, rappresentante supplente, designati da Ugl Fvg; Giovanni Zanuttini, rappresentante effettivo, e Fabio Pototschnig, rappresentante supplente, designati da Confsal Fvg; Giancarlo Vatri, rappresentante effettivo e Eva Ursella, rappresentante supplente, designati da Coldiretti; Claudio Hauser, rappresentante effettivo, e Sandra Zoglia, rappresentante supplente, designati da Confindustria Fvg; Giorgio Moretti, rappresentante effettivo, e Carlo Tomasin, rappresentante supplente, designati unitariamente da Confartigianato Fvg e Cna Fvg; Massimo Giordano, rappresentante effettivo, designato da Confcommercio Fvg e Gian Piero Gogliettino, rappresentante supplente, designato da Confesercenti Fvg; Patrizia Fantin, rappresentante effettivo, e Federica Visentin, rappresentante supplente, designati unitariamente da Confcooperative Fvg e Lega delle Cooperative Fvg; Vincenzo Zoccano e Mario Brancati, designati dalla Consulta regionale delle associazioni dei disabili; il Consigliere regionale di parità; Hubert Perfler e Romeo Flaiban, designati congiuntamente dalle associazioni di cui alla normativa regionale 14/2001; Benedetto Falcone, rappresentante designato dall´Anci Fvg. La Commissione rimarrà in carica per la durata della legislatura regionale.  
   
   
COOPERATIVA CERAMICA IMOLA, ACCORDO PER TRE MESI DI CIGS IN DEROGA.  
 
Bologna, 17 luglio 2013 – Accordo per la Cassa integrazione in deroga, per tre mesi, per lo stabilimento delle Cooperativa Ceramica d’Imola Sc. È questo, in sintesi, quanto sottoscritto al termine del confronto di ieri a pomeriggio in viale Aldo Moro da istituzioni, proprietà e organizzazioni sindacali. A sottoscrivere il verbale d’accordo la Regione Emilia-romagna – rappresentata dall’assessore Gian Carlo Muzzarelli - l’assessore Graziano Prantoni (Provincia di Bologna), l’assessore Francesco Rivola (Provincia di Ravenna), il sindaco Daniele Manca (Comune di Imola), il sindaco Stefania Dazzani (Comune di Borgo Tossignano), il sindaco Roberto Poli (Comune di Casalfiumanese), l’assessore Germano Savorani (Comune di Faenza), il presidente di Cooperativa Ceramica d’Imola Sc Stefano Bolognesi (assistita da Confindustria Ceramica), la Rsu assistita dalle Organizzazioni sindacali regionali Filctem-cgil, Femca-cisl Uiltec-uil nonché dalle Organizzazioni sindacali territorialmente competenti. «Abbiamo convenuto – ha sottolineato l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - di sostenere questa fase di transizione della storica Cooperativa, pur in presenza di una forte scarsità di risorse per gli ammortizzatori sociali, perché riteniamo che l´azienda possa superare le difficoltà di mercato che portano agli esuberi. Si tratta di una azienda sana che ha dimostrato capacità di investimento e fortissima responsabilità sociale. La Cooperativa Ceramica oltre al piano di rilancio internazionale deve trovare ora anche un equilibrio occupazionale, con la collaborazione delle parti sociali evitando al massimo traumi per i lavoratori, un piano complessivo che sia adeguato alla concorrenza globale ed agli investimenti effettuati che, se da un lato fanno aumentare la competitività, dall´altro portano a necessarie riorganizzazioni imposte dalle nuove tecnologie». Inoltre ha concluso Muzzarelli che: «è nostra intenzione continuare a lavorare anche con il Governo nazionale per portare tutta la filiera dell´edilizia/costruzioni, comprese le ceramiche, definitivamente fuori dal ciclo negativo degli ultimi quattro anni». Le parti hanno concordano sulla necessità di richiedere il trattamento di cassa integrazione straordinaria in deroga per il periodo di tre mesi, dal 11 agosto al 9 novembre. Questo periodo è indispensabile per sostenere e gestire una fase di riorganizzazione delle attività aziendali con conseguente gestione degli esuberi. L’esubero strutturale di personale da gestire in questo periodo è quantificato (alla data del 7 giugno scorso) da Cooperativa Ceramica d’Imola Sc in circa 540 lavoratori, comprensiva della quota parte relativa allo stabilimento di Casalfiumanese, pari a circa 70 unità, i cui lavoratori sono in contratto di solidarietà fino al 31 dicembre 2013. Le organizzazioni sindacali e Confindustria Ceramica si attiveranno affinché si giunga alla sottoscrizione di un protocollo tra Cgil Cisl e Uil, banche e Istituzioni in merito all’anticipo da parte delle Banche del trattamento economico di Cassa integrazione in deroga. Per i lavoratori interessati dal trattamento di Cigs in deroga, l’erogazione della relativa prestazione avverrà secondo la modalità del pagamento diretto da parte dell’Inps, come espressamente e inderogabilmente stabilito dalla Convenzione Inps– Regione Emilia Romagna del 29 luglio 2009. Per questi lavoratori si adotteranno sistemi di rotazione del personale interessato, in relazione alle esigenze tecnico-organizzative e compatibilmente con le professionalità richieste dall’azienda. Le parti si impegnano ad intraprendere da subito un confronto finalizzato a ricercare, identificare e definire strumenti e soluzioni che possano consentire di gestire gli esuberi strutturali dichiarati.  
   
   
BOLZANO: CONSULTA PER LA FAMIGLIA: NOMINATI I COMPONENTI  
 
Bolzano, 17 luglio 2013 - La Consulta per la famiglia è uno dei due organismi, l´altro è l´Agenzia, introdotti dalla nuova legge provinciale sul sostegno alla famiglia. Ieri (15 luglio) la Giunta provinciale ha nominato gli 11 componenti della Consulta, "che coordina e accompagna l´attuazione della nuova legge", spiega l´assessore provinciale Richard Theiner. Con la nuova legge sulla promozione e il sostegno della famiglia la Giunta provinciale ha inserito per la prima volta le politiche di settore in un quadro unitario e introdotto con la Consulta e l´Agenzia due strumenti fondamentali per concretizzare le misure previste nella legge. Ieri la Giunta provinciale ha approvato i nominativi proposti come componenti della Consulta per la famiglia, che definiranno le priorità nell´attuazione della legge e le sottoporranno alla Giunta. "Primo compito è la stesura di un regolamento, parallelamente la Consulta proseguirà il lavoro per armonizzare l´assistenza alla prima infanzia. Sono già avviati gli incontri tra Provincia e Comuni, si procederà speditamente", sottolinea l´assessore Theiner. Nella Consulta per la famiglia sono rappresentati la Provincia (Luca Critelli, sostituta Petra Frei), i Comuni (Mauro Randi, sostituta Liliana Di Fede), le associazioni economiche (Siegfried Rinner, sostituta Maria Luise Dabringer Zublasing) e i sindacati (Ulrike Egger, sostituta Irmgard Gamper). Due rappresentanti sono espressione dei servizi a favore delle famiglie (Vera Nicolussi-leck, sostituta Judith Vonmetz; Elio Cirimbelli, sostituta Gabriella Vianello Nardelli) e 5 persone rapresentano le associazioni per la famiglia (Irmgard Pörnbacher, sostituta Elisabeth Rechenmacher; Angelika Mitterrutzner, sostituto Valentin Mair; Christa Ladurner, sostituto Wolfgang Rigott; Toni Fiung, sostituta Cecilia Miribung; Elena D´addio, sostituta Emanuela Garavelli).  
   
   
UMBRIA: ILLUSTRATI CONTENUTI BANDO PER ABBATTIMENTO RETTE ASILO NIDO E NUOVE MODALITÀ PRESENTAZIONE DOMANDE  
 
Perugia, 17 luglio 2013 - Le famiglie residenti in Umbria, con un reddito Isee non superiore a 50 mila euro, i cui figli nell´anno accademico 2012/2013 abbiano frequentato per sei mesi, anche non continuativi, un asilo nido pubblico o privato, potranno usufruire di un contributo massimo di 300 euro per l´abbattimento delle rette: ciò sarà possibile in seguito alla prossima pubblicazione da parte della Regione Umbria, di un apposito Bando che regola per l´anno educativo 2012-2013 i criteri e le modalità per l´erogazione di contributi economici finalizzati a sostenere le famiglie con bambini che frequentano asili nido. I contenuti dell´avviso, le cui domande potranno essere presentate a partire dal 23 di luglio al 25 settembre esclusivamente in forma telematica tramite il collegamento al sito dedicato www.Dammiretta.regione.umbria.it, sono stati illustrati stamani a Perugia dalla vicepresidente con delega all´Istruzione, Carla Casciari, e dall´assessore alle Risorse patrimoniali, innovazione e sistemi informativi, Fabio Paparelli. Erano presenti il direttore provinciale dell´Inps, Antonio Curti, il professor Donato Limone, ordinario di informatica giuridica. "Complessivamente - ha spiegato la vicepresidente - il fondo regionale per l´abbattimento delle rette può contare su una disponibilità di 700 mila euro e possono accedere al contributo le famiglie il cui valore dell´Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.s.e.e.) complessivo non sia superiore a 50 mila euro riferita ai redditi percepiti nell´anno 2012 ed al valore del patrimonio immobiliare e mobiliare al 31/12/2012. Si tratta di un impegno importante a favore delle famiglie con bambini - ha aggiunto - anche sul fronte della conciliazione dei tempi famiglia -lavoro. Lo scorso anno sono state erogate 1968 rette per un importo complessivo di circa 600 mila euro". La vicepresidente, dopo aver ricordato che le domande di partecipazione possono essere presentate solo in via telematica, ha precisato che attraverso le modalità di questo bando, si struttura un importante processo di dematerializzazione e trasparenza. Inoltre, per garantire a tutti i cittadini l´effettiva possibilità di accesso alla nuova procedura, sarà possibile effettuare la domanda in sedi pubbliche e mediante l´utilizzo di strumentazioni informatiche dedicate. In proposito è stata richiesta la collaborazione dei Comuni e delle sedi provinciali dell´Inps. Tutti i martedì, mattina e pomeriggio, a partire dalla pubblicazione del bando, sarà aperta un´apposita postazione nella sede della Regione Umbria al Broletto". Per l´assessore Paparelli "questa esperienza rappresenta un esempio concreto di smaterializzazione del rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini. Si tratta di un passaggio importante - ha aggiunto - per il quale la Regione Umbria ha investito risorse e che oggi interessa i servizi per l´infanzia, ma che presto interesserà anche il settore della sanità e molti altri ambiti". A conferma di ciò il professor Limone ha spiegato che "con questa procedura si avvia in modo pratico l´attuazione della legge n. "8/2011" sulla semplificazione. Non si tratta di una procedura banale - ha aggiunto - ma di un modello che può essere applicato ad altre tipologie di avvisi in forma totalmente digitalizzata che abbatterà oneri amministrativi e costi". Potranno presentare domanda le famiglie che, alla data di scadenza del Bando per l´assegnazione del contributo, risultino in possesso dei seguenti requisiti:residenza in uno dei Comuni dell´Umbria, iscrizione e frequenza di almeno sei (6) mesi anche non continuativi nell´anno 2012/13 di un figlio in un asilo nido, pubblico o privato, regolarmente autorizzato al funzionamento in via definitiva o provvisoria dal Comune, mentre non sono ammesse al beneficio le famiglie che usufruiscono del servizio di asilo nido a titolo gratuito. Il beneficio massimo concedibile è pari a 300 euro a bambino e in ogni caso non può essere superiore alla spesa complessivamente sostenuta per l´accesso e la frequenza nell´anno 2012-2013. Il contributo può essere erogato per ogni figlio presente nella famiglia che avanza istanza di contributo che non è cumulabile con altri eventuali contributi assegnati dalla Regione Umbria per l´accesso e la frequenza ai servizi offerti da nidi di infanzia per il medesimo anno educativo. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente in forma telematica, collegandosi a https://dammiretta.Regione.umbria.it. "Sulla base di una collaborazione attivata l´Inps - ha spiegato il direttore provinciale, Antonio Curti, fornirà in automatico l´ultimo valore relativo al nucleo che effettua la domanda, dell´Isee disponibile e con l´indicazione dell´anno di riferimento. Gli uffici dell´Inps sono a disposizione per fornire agli utenti il codice "pin" per l´accesso ai servizi ed affiancheranno il personale della Regione il martedì nella postazione che sarà allestita al Broletto". Le domande ammissibili saranno finanziate secondo l´ordine della graduatoria e comunque fino a concorrenza delle risorse disponibili. A parità di reddito Isee, saranno finanziate le famiglie col maggior numero di bambini frequentanti un nido d´infanzia per l´anno educativo 2012-2013, in caso di ulteriore parità, la priorità per il finanziamento sarà determinata dalla data e orario di invio come risultante dalla procedura online.