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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Novembre 2013
PARLAMENTO EUROPEO: MARTIN SCHULZ A PARTECIPA AL VERTICE DEL PARTENARIATO ORIENTALE A VILNIUS  
 
Strasburgo, 28 novembre 2014 – Il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz parteciperà al vertice del partenariato orientale a Vilnius, in Lituania, il Giovedi, 28 novembre e Venerdì 29 Novembre. Alla vigilia del summit, il presidente Schulz ha detto: "Il partenariato orientale è un progetto importante che avvicina l´Unione europea ei suoi vicini orientali a beneficio dei propri cittadini promuovendo legami economici, politici e culturali più forti. Vertice del partenariato orientale a Vilnius segna un passo importante in questo processo. Mi congratulo con la Moldova e la Georgia sigla previsto degli accordi di associazione con l´Ue. Sono profondamente deluso, tuttavia, che l´Ucraina e l´Armenia hanno abbandonato i piani per firmare gli accordi di associazione al vertice. E ´particolarmente deplorevole che le decisioni dei paesi a riconsiderare le loro scelte sono state fatte sotto pressione esterna. Dobbiamo dire chiaramente e ad alta voce che la pressione economica e politica esercitata dalla Russia contro i nostri partner orientali è semplicemente inaccettabile. Vorrei sottolineare che la porta di associazione con l´Ue rimane aperta e che non potremo mai abbandonare le speranze e le aspirazioni dei popoli della regione europea. " Programma: Giovedi, 28 Novembre: 20:00 informale cena di lavoro con i capi di Stato e di governo. Venerdì 29 novembre 07:30 Incontro con George Margvelashvili, Presidente della Georgia: 09:00 Partecipazione a firmare cerimonie, 10:00 La partecipazione alla sessione plenaria, il discorso. 13:45 conferenza stampa congiunta con Dalia Grybauskaitė, Presidente della Repubblica di Lituania, Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, e José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea. 14:45 stampa individuale conferenza.  
   
   
DICHIARAZIONE DI IERI DEL PRESIDENTE BARROSO DOPO IL SUO INCONTRO CON IL PRESIDENTE ANASTASIADES DI CIPRO  
 
Bruxelles, 28 novembre 2013 Buone pomeriggio onorevoli e signori, A nome della Commissione e mio personale, desidero dare il benvenuto calorosamente il presidente Anastasiades qui oggi. Il Presidente e ho tenuto una riunione produttiva questa mattina prima abbiamo aderito al collegio dei commissari e il governo cipriota per un dibattito in plenaria fruttuoso. L´incontro ha evidenziato lo stretto rapporto di collaborazione che abbiamo instaurato con i nostri partner e amici ciprioti, che condividono il nostro impegno e guidano per un´unione sempre più stretta. Vorrei congratularmi con il presidente Anastasiades, le autorità cipriote e il popolo cipriota per l´attuazione del programma di assistenza finanziaria con determinazione. La Commissione accoglie con favore la volontà del governo di Cipro e vede con soddisfazione gli sforzi nell´attuazione del programma. L´ultima valutazione da parte dell´Unione Europea e del Fmi mostra che il programma è in gran parte in pista, ma il permanere di rischi. Obiettivi di bilancio sono stati raggiunti importanti riforme sono state introdotte, ma è essenziale per mantenere questi sforzi per fornire una nuova base per la futura crescita sostenibile a Cipro. Una delle priorità per Cipro deve essere quello di ridurre gli elevati livelli di disoccupazione, soprattutto la disoccupazione giovanile. Il finanziamento dell´Unione europea ha un ruolo fondamentale da svolgere qui, e nel recupero globale dell´economia cipriota. Abbiamo discusso, durante il nostro incontro, precisamente cosa possiamo fare concretamente per sostenere Cipro. Ecco perché credo che questo tipo di incontro è stato estremamente utile, perché non solo abbiamo un dialogo più politico con il Presidente, ma a causa del fatto che c´erano i commissari lì, e membri del governo cipriota, è stato possibile andare più nel dettaglio e per vedere cosa possiamo fare concretamente per sostenere Cipro in questi importanti compiti che l´attendono. L´extra € 200.000.000 concordato nell´ambito del futuro bilancio dell´Unione europea per Cipro aiuterà il paese a investire in efficienza energetica, sostenere le Pmi e creare posti di lavoro, anche contribuendo al finanziamento di una garanzia per i giovani. Come un paese programma, Cipro può anche beneficiare di norme speciali per il cofinanziamento dei Fondi strutturali, per esempio, particolari ricariche. E come sapete, la Commissione europea ha proposto tali progetti per i paesi partecipanti al programma, e siamo felici ora che Cipro possa trarre beneficio da questo. Esorto vivamente le autorità a fare il miglior uso possibile dell´assistenza tecnica offerta attraverso il Gruppo di Cipro Support, che è stato istituito all´inizio di quest´anno per contribuire ad alleviare gli effetti sociali della crisi a Cipro e coltivare nuove fonti di crescita. Vorrei assicurare le autorità cipriote e il popolo cipriota che la Commissione sta dietro di voi, pronti a sostenervi, mentre cercate di mettere l´economia su un più solido piano. Abbiamo anche discusso questioni energetiche. La Commissione è fiduciosa che il recente sviluppo di gas può contribuire a rilanciare una crescita economica sostenibile e migliorare la sicurezza dell´approvvigionamento energetico per Cipro e l´intera Unione europea. Riconosciamo Cipro ´diritto sovrano di decidere sui vari aspetti della filiera, ma lo stress anche la necessità di effettuare una corretta analisi di impatto per gli investimenti da effettuare. Presidente Anastasiades ed io abbiamo anche discusso la questione degli insediamenti di Cipro. Per diversi anni, questa è stata una priorità politica per la Commissione europea e, anzi, per me stesso. Ho parlato con la leadership di Cipro per diversi anni su questo argomento importante. Abbiamo offerto il nostro sostegno e gli sforzi per aiutare tutte le parti coinvolte per risolvere la questione di Cipro fatta. E la nostra offerta si trova ancora oggi. Non è stato possibile finora per trovare una soluzione, ma credo che adesso ci sia una reale possibilità di raggiungere una soluzione una volta per tutte. Vorrei ringraziare il Presidente Anastasiades per il suo impegno per il processo, che ha mostrato a partire dal 2004 attraverso il suo sostegno al piano Annan. So quanto impegno è e quanto vuole vedere dei progressi. Come Presidente Anastasiades, spero vivamente e ci aspettiamo che i negoziati a pieno titolo verrà nuovamente lanciato presto. La Commissione sostiene gli sforzi a concordare una dichiarazione congiunta con l´altra parte. Un accordo su di essa faciliterà il processo dei negoziati. Dal punto di vista della Commissione, continueremo a dimostrare il nostro sostegno e, una volta che iniziamo a vedere progressi concreti, ci permettono di migliorare ulteriormente il nostro coinvolgimento, partecipazione e visibilità nel processo. Presidente Anastasiades, vorrei ringraziarvi per questa discussione molto utile e aperto, e non vedo l´ora di continuare a lavorare con voi sui nostri obiettivi condivisi - per Cipro e per l´Europa - nel vero spirito di collaborazione e di amicizia. Vi ringrazio.  
   
   
FUTURO BILANCIO DELL´UE DEVE DEDICARE FONDI ADEGUATI PER COMBATTERE LA POVERTÀ IN EUROPA  
 
 Bruxelles, 28 novembre 2013 - Il Comitato delle regioni (Cdr) ha chiesto una ambiziosa strategia di investimento sociale, sostenuto da adeguati finanziamenti europei per combattere la povertà e l´esclusione sociale nell´Unione europea. In una conferenza dal titolo " Combattere la povertà e l´esclusione sociale: quale ruolo per le regioni e le città? " organizzata ieri dal Cdr, più di 250 partecipanti, tra i responsabili politici di tutti i livelli di governo, hanno discusso approcci politici locali e buone pratiche nella lotta contro la povertà e l´esclusione sociale. Nel tentativo di fornire la strategia dell´Ue per combattere la povertà e l´esclusione sociale , il Presidente del Cdr Ramón Luis Valcárcel ha espresso sostegno per un´ambiziosa strategia di investimento sociale - come avviato dalla Commissione europea nel suo pacchetto sociale Investment - sulla base di un adeguato finanziamento dell´Ue: "Se gli sforzi dell´Ue per ridurre la povertà, per essere efficaci, allora la percentuale del futuro finanziamento della politica di coesione dedicato a investire nelle persone e nella lotta contro la povertà e l´esclusione sociale deve essere credibile. Allo stesso modo, la condivisione delle misure politiche sviluppate a livello locale livello deve essere rafforzata ". Comitato Primo Vice-presidente Mercedes Bresso ha chiesto una politica sociale più attiva che potrebbe portare nel medio termine ad un vero e proprio stato sociale europeo: "Le persone si allontanano da una Unione che non è capace di dare una possibilità a tutti, indipendentemente da dove lei o lui vive. Ed essi si allontanano da una classe politica che non si preoccupa dei loro problemi immediati. Solidarietà, una dimensione sociale e prospettiva politica per l´Ue sono necessarie più che mai. " La dimensione regionale della povertà e dell´esclusione sociale è stato anche sottolineato: enti locali e regionali d´Europa sono responsabili di circa un quinto della spesa pubblica per la protezione ei servizi sociali e svolgono quindi un ruolo importante nella lotta contro la povertà. A questo proposito il Cdr ha sottolineato la necessità di riconoscere la responsabilità regionali e locali nella fornitura di servizi sociali, nonché lo sviluppo di un regionalizzato 2020, obiettivo chiave nel campo della povertà e dell´inclusione sociale. Inoltre parlando alla conferenza, Pervenche Berès , presidente della commissione per l´occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo ha sottolineato che "La lotta contro la povertà e l´esclusione sociale è parte del Dna della Ue. ´ancora una questione politica caldo con politica divide. Abbiamo anche bisogno di lavorare mano nella mano con le regioni e gli enti locali per realizzare gli obiettivi sociali della strategia Ue 2020. " Berès ha insistito sulle principali priorità politiche a tale riguardo che includono l´adozione del Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti, così come la necessità di affrontare le sfide della povertà di carburante e l´efficienza energetica delle famiglie per promuovere la solidarietà nell´Ue e movimento verso lo sviluppo sostenibile. Linda Gillham (Uk / Ae) , membro del Runnymede Borough Council e membro del Cdr, ha presentato i risultati di un sondaggio organizzato dalla Piattaforma di monitoraggio del Cdr 2020 che ha valutato l´attuazione dell´iniziativa faro povertà. Sulla base delle risposte da regioni e città, l´indagine mostra che una maggiore visibilità e consapevolezza sono stati raggiunti e che le azioni dell´iniziativa riflettono positivamente esigenze locali e regionali. I più gravi sfide affrontate in tutta Europa sono state evidenziate come la fornitura di alloggi a prezzi accessibili e decente, lotta contro la povertà infantile, e la disoccupazione come elemento principale che contribuisce all´aumento della povertà e dell´esclusione sociale. A seguito dell´adozione di diversi pareri sull´argomento e iniziative legate (ad es Piattaforma europea contro la povertà e l´esclusione sociale , pacchetto occupazione , Fondo sociale europeo , Fondo per il sostegno europeo agli indigenti ), il Cdr sta preparando un parere sul sociale della Commissione europea Pacchetto per gli investimenti (relatore Ahmed Aboutaleb , sindaco di Rotterdam). La sua adozione da parte della plenaria del Cdr è prevista per ottobre 2013.  
   
   
LA COMMISSIONE ESAMINA LO STATO DEGLI ACCORDI TFTP E PNR CONCLUSI TRA UE E USA  
 
 Bruxelles, 28 novembre 2013 - La Commissione ha adottato ieri la relazione di valutazione sul programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Terrorist Finance Tracking Programme, Tftp) e una relazione sulla verifica congiunta dell´accordo con gli Usa sui dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record, Pnr). La Commissione ha valutato la rilevanza delle informazioni finanziarie fornite nell’ambito dell’accordo Tftp tra Ue e Usa ai fini della lotta contro il terrorismo e l´utilizzo, da parte delle autorità statunitensi, dei dati Pnr nella lotta contro le forme gravi di criminalità e il terrorismo. La Commissione ha inoltre adottato una comunicazione relativa a un sistema europeo di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (”Tfts”), giungendo alla conclusione che, allo stato attuale, l’istituzione di un tale sistema non è ancora in agenda. "Il programma Tftp e l´accordo Pnr disciplinano il trasferimento e l’utilizzo dei dati personali, e offrono efficaci misure di protezione dei diritti fondamentali dei cittadini europei. Abbiamo preso molto sul serio le segnalazioni del presunto accesso da parte degli Usa ai dati finanziari Swift per scopi che esulano dal campo di applicazione dell’accordo Tftp e, ottemperando all´impegno preso con il Parlamento europeo, abbiamo chiesto agli Stati Uniti di far piena luce sulla vicenda. Sono soddisfatta delle rassicurazioni espresse dal governo Usa, non ultimo in occasione della mia visita alla Casa Bianca il 18 novembre, secondo il quale gli Usa non hanno violato l´accordo Tftp e continueranno a rispettarlo in ogni sua parte. La Commissione continuerà comunque a monitorare l´applicazione degli accordi Ue/usa sul trasferimento dei dati a difesa dei diritti dei cittadini dell’Ue", ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni. Saranno intensificati gli sforzi per mantenere sotto stretto controllo l´attuazione dell´accordo Tftp nei prossimi mesi e nel lungo termine. Un primo riesame sarà effettuato già nella primavera del 2014. Relazione congiunta sull’accordo Tftp tra Ue e Usa - Il programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Tftp) ha generato una notevole quantità di dati d´intelligence che hanno permesso di venire a conoscenza di complotti terroristici e di rintracciarne gli autori, conclude la Commissione nella sua relazione sul contributo che i dati forniti nell´ambito del programma Tftp apportano alle indagini in materia di terrorismo. Le informazioni derivanti dal programma Tftp sono state utilizzate recentemente, ad esempio, nelle indagini relative all´attentato alla maratona di Boston dell´aprile 2013, alle minacce incombenti sulle Olimpiadi di Londra o all´addestramento in Siria di terroristi residenti nell´Ue. I dati del programma Tftp consentono di approfondire la comprensione delle reti di sostegno finanziario alle organizzazioni terroristiche, contribuendo a individuare nuovi metodi di finanziamento del terrorismo e le persone coinvolte negli Stati Uniti, nell’Ue o altrove. Tali informazioni sono estremamente utili per gli Stati membri dell’Ue e per Europol, che ne ricavano preziose piste investigative. Negli ultimi tre anni 924 filoni investigativi sono stati aperti in seguito a dati ottenuti dal programma Tftp in risposta a 158 richieste complessive degli Stati membri e dell´Ue (a norma dell´articolo 10). Inoltre, per quanto riguarda le recenti segnalazioni di presunto accesso a dati di messaggistica finanziaria nell’Ue, la Commissione ha ricevuto rassicurazioni scritte del fatto che gli Usa non hanno violato l´accordo Tftp e che continueranno a rispettarlo in ogni sua parte. Allo stato attuale, la Commissaria ritiene che non sia necessario proseguire le consultazioni avviate con gli Stati Uniti sull´applicazione dell’accordo Tftp. Sistema Ue di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Tfts) A seguito delle richieste del Parlamento europeo e del Consiglio, e coerentemente con la sua comunicazione del 2011 (Ip/11/877), la Commissione ha valutato le opzioni relative all´istituzione di un sistema Ue di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Tfts). In particolare, ciascuna opzione è stata soppesata sotto i profili della salvaguardia dei diritti fondamentali, della necessità, della proporzionalità e del rapporto costi/efficacia, rispetto alla situazione attuale. La Commissione è giunta alla conclusione che, nella fase attuale, l´interesse di istituire un tale sistema nell’Unione europea non è chiaramente dimostrato, evidenziando soprattutto il fatto che per estrarre dati sul territorio dell’Ue sarebbe necessario creare e gestire una nuova banca dati contenente tutte le informazioni relative ai trasferimenti finanziari dei cittadini europei. La creazione di una siffatta banca dati solleverebbe gravi riserve in termini di conservazione, accesso e protezione dei dati, per non parlare delle enormi risorse tecniche e finanziarie che comporterebbe. Qualsiasi sistema a livello dell´Ue avrebbe carattere intrusivo con riferimento ai dati personali e richiederebbe pertanto l´introduzione di rigorose garanzie in materia di protezione dei dati. Inoltre sarebbe costoso – oltre che impegnativo dal punto di vista tecnico e operativo – istituire e mantenere un tale sistema. Spetta ora al Parlamento europeo e al Consiglio "Affari interni" dell’Ue la scelta definitiva sull’eventuale creazione di un programma Ue di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi. Relazione sulla revisione congiunta Ue-usa sull´accordo Pnr - L’attuale accordo Pnr tra Ue e Usa sul trasferimento dei dati dei passeggeri del trasporto aereo per i voli in provenienza dall’Ue e diretti agli Usa è entrato in vigore il 1º luglio 2012. A seguito di una verifica da parte di esperti dell’Ue e degli Stati Uniti, la Commissione è giunta alla conclusione che le autorità statunitensi hanno applicato l’accordo nel rispetto delle norme e delle condizioni contenutevi. L’accordo rappresenta un efficace strumento per combattere le forme gravi di criminalità transnazionale e il terrorismo e, al contempo, delimita con chiarezza le finalità legittime che consentono l´utilizzo dei dati Pnr, oltre a introdurre una serie di solide garanzie per la protezione dei dati. La relazione sulla revisione congiunta pubblicata oggi conclude, in particolare, che le autorità statunitensi adempiono ai propri obblighi relativi ai diritti di accesso dei passeggeri e dispongono di un regolare meccanismo di controllo per prevenire qualsiasi non discriminazione illegale. La schermatura e cancellazione dei dati sensibili sono rispettati. La condivisione dei dati tanto con le agenzie nazionali statunitensi che con paesi terzi è conforme all’accordo. La prossima revisione congiunta avrà luogo nel primo semestre del 2015.  
   
   
IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTONIO TAJANI IN SPAGNA RICEVE UN PREMIO PER L´INTERNAZIONALIZZAZIONE DAL CLUB DEGLI ESPORTATORI E INVESTITORI SPAGNOLI E APRE LA GIORNATA SUI FONDI UE PER LE PMI  
 
Milano, 28 novembre 2013 - Il Vicepresidente della Commissione Europea, responsabile per l´Industria e l´Imprenditoria, Antonio Tajani arrivato ieri a Madrid dove riceverà il premio del Club degli Esportatori e Investitori spagnoli per l´impegno mostrato nell´internazionalizzazione delle Pmi con le missioni per la crescita. Il Club degli Esportatori e Investitori spagnoli assegna ogni anno quattro premi che vanno a imprese, media e rappresentanti delle istituzioni che si siano distinti per la loro attività a favore dell´internazionalizzazione delle imprese spagnole. Tajani è la prima personalità non spagnola a ricevere questo premio. Le missioni per la crescita guidate da Tajani con delegazioni d´imprenditori e associazioni d´imprese hanno lo scopo di incoraggiare i contatti con le istituzioni dei paesi terzi e le aziende locali per favorire opportunità di business, cooperazione e sbocchi commerciali. Dal 2011 il Vice Presidente Tajani ha visitato Brasile, Messico, Argentina, Cile, Uruguay, Colombia, Egitto, Marocco, Tunisia, Stati Uniti, Russia, Cina, Israele, Tailandia, Myanmar e Vietnam. Durante le missioni, Tajani ha firmato accordi in settori chiave per l´integrazione dei mercati, la cooperazione industriale e il miglioramento del contesto per il business. Alla vigilia del premio il Vicepresidente Tajani ha dichiarato: "Sono onorato per questo riconoscimento del grande lavoro di tutta la Commissione europea per favorire l´internazionalizzazione delle Pmi. Sostenere gli sforzi delle imprese per andare sui mercati internazionali è una risposta concreta alla crisi della domanda interna europea". "La vera forza dell´Europa nel mondo", ha ricordato Tajani, "sta nella qualità e alto livello tecnologico della sua industria. Il 70% della crescita da qui al 2020 sarà nei mercati emergenti, ma le Pmi hanno più difficoltà a cogliere quest´opportunità". "Per questo", ha concluso Tajani, "è importante presentarsi uniti, a livello europeo, per facilitare la penetrazione di questi mercati". Domani Tajani sarà a Toledo per aprire la giornata sui fondi strutturali e gli strumenti finanziari Ue per le Pmi insieme al Presidente del Governo Regionale di Castilla la Mancha, Dolores de Cospedal  
   
   
IL CANDIDATO A CAPO DELLA VIGILANZA BANCARIA EUROPEA INTERROGATO DAI DEPUTATI EUROPEI  
 
 Strasburgo, 28 novembre 20913 Danièle Nouy, ​​candidata della Bce per il nuovo incarico di vigilanza bancaria europea, è stata interrogata dagli eurodeputati ​​Mercoledì in occasione di un´audizione circa le sue opinioni sulla esposizione delle banche al debito sovrano, la responsabilità del supervisore futuro e la necessità di sviluppare tutti i pilastri dell’ unione bancaria. La commissione Affari economici e monetari ora votarà per approvare la sig.Ra Nouy il 5 dicembre e il voto in plenaria è previsto per metà dicembre. Il Parlamento ha il potere di approvare o respingere il candidato. La responsabilità è ciò che ci si aspetta. Nel suo discorso di apertura, la sig.Ra Nouy ha detto il Parlamento ha "molto legittime aspettative aspettarsi il nuovo supervisore di essere responsabile e trasparente. Questo sarà molto alta sulla mia agenda". Rispondendo alle domande, ha aggiunto che non aveva problemi circa il pieno rispetto della lettera e lo spirito dell´accordo Bce / Ep regulating responsabilità e che sarebbe disposta a partecipare a audizioni parlamentari regularly e non solo occasionalmente, quando i tempi erano cattivi. "La trasparenza è ciò che le persone si aspettano da noi", ha detto. Re-evaluting rischio delle obbligazioni sovrane - L´esposizione delle banche al rischio sovrano è stata sollevata da molti deputati, che ha chiesto la sig.Ra Nouy come aveva intenzione di affrontare questo problema. "Senza essere drammatica", i tempi erano maturi per rivalutare le ponderazioni di rischio assegnati obbligazioni sovrane, la signora Nouy detto. Ha aggiunto, tuttavia, che questo non sarebbe il suo unico fuoco, e che l´autorità di vigilanza dovrebbe incoraggiare le banche a lasciare andare i loro attivi tossici per fare spazio sui loro fogli di bilanci per le attività che aiuterebbero l´economia reale di più. Unione bancaria ha tre gambe - In risposta alle domande sul sistema più ampio di unione bancaria, la sig.Ra Nouy said inequivocabilmente che l´autorità di vigilanza europea sarebbe ostacolato se le altre due pilastri di unione bancaria (sistema di garanzia dei depositi meccanismo di risoluzione e recupero e) non sono stati istituiti. Sul tema di attualità se la futura autorità di risoluzione nel settore bancario dell´Ue dovrebbe essere responsabile di tutte le banche o solo quelli più grandi, la signora Nouy ha detto che il modello onnicomprensivo sarebbe l´opzione migliore.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UN REGIME SENZA VISTI PER LA MOLDOVA  
 
Bruxelles, 28 novembre 2013 - La Commissione ha proposto ieri per consentire l´esenzione dal visto per l´area Schengen per i cittadini moldavi in possesso di un passaporto biometrico . Questa proposta si basa sulla corretta attuazione da parte della Repubblica di Moldavia di tutti i parametri stabiliti nel Piano d´azione Liberalizzazione Visa. "Sono molto lieto di proporre di abolire l´obbligo del visto per i cittadini moldavi in possesso di un passaporto biometrico. Desidero congratularmi con i moldavi autorità per i loro sforzi per attuare le riforme chiave e le conquiste importanti che hanno fatto. La possibilità di viaggiare verso l´Ue senza visto ulteriormente agevolare i contatti interpersonali e rafforzare affari, i legami sociali e culturali tra l´Unione europea e la Moldova . È mia sincera speranza che altri partner orientali in cerca di esenzione dal visto per l´Ue continuerà a lavorare per il raggiungimento di questo importante obiettivo ", ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria Ue per gli Affari interni. Il commissario Štefan Füle responsabile per l´allargamento e la politica europea di vicinato ha espresso il suo apprezzamento per i soci moldavi f o l´efficace attuazione delle riforme che hanno preceduto la proposta di oggi e ha dichiarato: "Sono felice, siamo in grado di fare questa proposta alla vigilia del partenariato orientale Summit a Vilnius dove abbiamo anche in programma di siglare l´accordo di associazione, compreso globale e approfondito zona di libero scambio con la Moldova Queste sono le tappe significative sul modo di Moldova per una più stretta associazione politica e integrazione economica con l´Europa -. E quelli che porteranno benefici tangibili per Moldovan cittadini. " La proposta di abolire l´obbligo del visto per i cittadini moldavi in possesso di un passaporto biometrico sarà ora discussa dal Parlamento europeo e dal Consiglio. La Commissione avrebbe molto volentieri un accordo da parte dei co-legislatori prima della fine del corrente legislatura del Parlamento europeo. Background: da facilitazioni del visto alla proposta di esenzione dal visto regime per la Moldova. Come primo passo verso l´obiettivo a lungo termine di viaggi senza visto, i cittadini moldavi già goduto dei benefici di una facilitazione Visa accordo con l´Ue dal 1 ° gennaio 2008 (un accordo di facilitazione del visto aggiornato è entrato in vigore il 1 ° luglio 2013). Accordo di facilitazione dei visti ha istituito una tassa di visto più bassa (35 € invece di 60 €) per tutti i richiedenti il visto moldavi, e ha rinunciato tasse per ampie categorie di cittadini, come i bambini, pensionati, studenti, persone in visita a familiari residenti nell´Ue, persone bisogno di cure mediche, operatori economici che lavorano con società dell´Ue, partecipanti agli scambi culturali, giornalisti, ecc L´accordo di facilitazione del visto anche semplificate e accelerate le procedure e previsto un più facile accesso ai visti per ingressi multipli di più lunga durata. La Repubblica di Moldova revocato l´obbligo di visto per i cittadini dell´Ue il 1 ° gennaio 2007. L´ue-repubblica di Moldova liberalizzazione dei visti dialogo è stato lanciato il 15 giugno 2010 e la liberalizzazione Visa piano d´azione (Vlap) è stato presentato alle autorità moldave a gennaio 2011 ( Ip/11/59 ). Nella sua quinta relazione sull´attuazione della Vlap la Commissione ha ritenuto che la Repubblica di Moldova soddisfa tutti i parametri stabiliti nei quattro blocchi della seconda fase del Vlap ( Ip/13/1085 ). In particolare, la Repubblica di Moldova ha completato con successo la riforma del Ministero degli Interni, la cooperazione giudiziaria in materia penale liscio con gli Stati membri dell´Ue e la cooperazione internazionale di polizia ha continuato, e mettere in atto un quadro solido per approfondire la cooperazione con l´Ucraina nel settore della gestione delle frontiere. Le autorità moldave hanno compiuto seri sforzi di attuazione per quanto riguarda la legge sulla assicurando la parità e il Piano d´azione nazionale per i diritti umani, e il rafforzamento dell´ufficio del Mediatore. Sulla base di tale valutazione che tiene conto delle relazioni globali tra l´Ue e la Repubblica di Moldova e in vista del vertice di Vilnius partenariato orientale del 28-29 novembre 2013, la Commissione ha pertanto proposto di trasferire il paese per l´elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti dall´obbligo del visto. L´esenzione dal visto si applica ai cittadini moldavi in ​​possesso di un passaporto biometrico. Il numero di Schengen applicazioni di visto di breve soggiorno di cittadini moldavi è rimasta stabile negli ultimi tre anni (oscillante tra 50.000 e 55.000). Allo stesso tempo, il tasso di rifiuto per le domande di visto è nettamente diminuita dal 11,4% del 2010 al 6,5% nel 2012.  
   
   
MACROREGIONE ADRIATICO IONICA, SPACCA: “RAFFORZARE LA COMUNICAZIONE TRA LE COMUNITÀ DELL’AREA”  
 
Ancona, 28 novembre 2013 - “Introdurre tra gli assi trasversali del Piano d’azione della Macroregione il tema della comunicazione”. E’ la proposta avanzata ieri mattina a Roma dal presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, nel corso del workshop “Adriatico, Regione d’Europa. La comunicazione per la Macroregione adriatico ionica” promosso dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Giovanni Legnini. All’incontro, oltre al presidente Spacca in qualità di coordinatore del Comitato delle Regioni di Bruxelles sulla Macroregione, hanno partecipato, tra gli altri, il viceministro degli Affari Esteri Marta Dassù, Stefano Rolando (professore universitario di ruolo di Teoria e tecniche della comunicazione pubblica allo Iulm di Milano), Anna Maria Villa (Dipartimento Affari europei della Presidenza del Consiglio), Giuseppe Cerbone (Amministratore delegato Ansa), Nicola Piepoli (Istituto Piepoli). Nel suo intervento Spacca ha ripercorso le tappe che hanno portato la strategia della Macroregione adriatico ionica alla fase operativa attuale, con la redazione dei progetti concreti che costituiranno il Piano d’azione. “Il tema della comunicazione – ha detto Spacca – è cruciale per il successo della strategia, perché una delle criticità evidenziata dalla Ue nel suo iniziale approccio al tema, era l’eterogeneità dell’area, le diversità tra i Paesi che vi insistono. Diversità che possono essere superate non lasciandosi spaventare da esse, facendone al contrario una risorsa e, soprattutto, amplificando il livello della comunicazione e dell’interconnessione tra le comunità interessate. L’integrazione di questa area potrà avvenire proprio attraverso lo scambio di informazioni e di culture. Questo non significa omogeneizzare ma, nel rispetto delle tante differenze, rafforzare il dialogo per la costruzione di progetti comuni”. Non è un caso, ha ricordato Spacca, se uno dei principali progetti presentati dalla Regione Marche nel corso delle consultazioni per la costruzione del Piano d’azione è la realizzazione di una Cloud adriatico ionica, una infrastruttura immateriale che colleghi tutti i Paesi per far viaggiare velocemente le informazioni e animare quindi il dialogo e il confronto a beneficio dell’integrazione nell’area. Prossima tappa, Atene, quando a febbraio saranno presentati i progetti del Piano d’azione. Incontri preparatori (tra gli altri a Corfù sulla strategia marittima, ad Ancona sul tema della connettività e delle infrastrutture, a Bruxelles sull’economia blu) hanno consentito un’ampia ricognizione sui progetti in modo tale che il piano di fattibilità che sarà discusso in Grecia possa rappresentare un valido strumento di progettazione al cospetto della Ue.  
   
   
ASSESSORE LOMBARDIA A BRUXELLES A COLLOQUI CON COMMISSIONE UE  
 
Bruxelles, 28 novembre 2013 - L´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi ha incontrato, a Bruxelles, Jasmin Battista, del Gabinetto del Commissario per l´Energia Günther Oettinger, e Matjaz Malgaj, Capo Gabinetto del Commissario per l´Ambiente Potocnik Janez . Il Piano Energetico Regionale - "A Jasmin Battista - ha spiegato l´assessore Terzi - ho descritto il nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale (Pear). L´impatto è stato molto buono - ha proseguito - Battista si è detta molto interessata a quello che sta facendo la Lombardia: secondo lei, la nostra Regione in campo energetico può fare da traino per le altre. Inoltre, la Commissione sta raccogliendo informazioni su quello che avviene a livello locale per modulare meglio la futura programmazione, anche in vista della prossima legislatura". Aria E Acqua - Più delicate le questioni discusse con Matjaz Malgaj. "Sulla questione aria - ha spiegato la titolare regionale all´Ambiente - abbiamo sottolineato gli sforzi della Regione per ridurre le emissioni inquinanti nonché la prossima sottoscrizione dell´Accordo di Bacino Padano, cosa molto apprezzata da Malgaj. Il Capo Gabinetto del Commissario - ha aggiunto Terzi - ci ha anticipato che potrebbero esserci novità importanti per la Lombardia nel prossimo futuro, soprattutto sull´uso delle biomasse. Novità che vengono incontro alle nostre richieste". Altro tema affrontato, l´acqua. "Ho chiesto di poter attivare un confronto continuo - ha raccontato l´assessore - per valutare passo passo i progressi nella gestione del servizio idrico lombardo, che presenta ancora moltissime criticità e sul quale pende una procedura d´infrazione". Necessità Di Fare Lobbying - "Gli incontri di oggi - ha commentato la responsabile regionale all´Ambiente - mi hanno confermato la necessità per la Regione Lombardia di essere presente a Bruxelles con costanza anche nella ricerca di finanziamenti. Anche in questo, dobbiamo supplire alle mancanze del Governo". Gli Incontri Di oggi - l´assessore Terzi incontrerà le Direzioni Generali Environment (per approfondire la questione qualità delle acque) e Communications Networks, Content and Technology (per presentare il piano regionale per la Banda Ultra Larga).  
   
   
STATISTICHE FVG: SERRACCHIANI, IMPORTANTE IL CONFRONTO INTERNAZIONALE  
 
Trieste, 28 novembre 2013 - I dati statistici contenuti nell´annuario "Regione in Cifre 2013", presentato ieri a Trieste dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, ´´sono la base per le future scelte strategiche´´ e, come affermato dal massimo esponente regionale, ´´permettono di recepire e comprendere i cambiamenti sempre più veloci nelle nostre vite´´. Ricordando ´´l´esperienza che viene da lontano´´ di un annuario regionale pubblicato dal 1970, primo in Italia, e giunto ormai alla quarantatreesima edizione, Serracchiani ha sottolineato l´importanza del confronto statistico con i territori contermini, italiani ma soprattutto esteri, che garantisce la possibilità di adoperarsi in maniera proficua per il miglioramento del lavoro transfrontaliero. Soffermandosi su alcuni dati, la presidente ha evidenziato l´opportunità di evitare doppioni nell´ambito dell´offerta universitaria, utilizzando a questo scopo la messa a sistema degli atenei di Trieste e Udine e della Sissa-scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati per diminuire le spese, aumentare l´efficienza dei servizi ed attrarre maggiori studenti da fuori regione. Tra le varie curiosità di Regione in Cifre, Serracchiani ha infine rilevato quanto in Friuli Venezia Giulia si ascolti molto più la radio di quanto si guardi la televisione, risultando a questo proposito la terza regione più radiofonica in Italia dopo Veneto e Valle d´Aosta ed appena la quartultima per l´utilizzo del mezzo televisivo, seguita solo da Valle d´Aosta, Lazio e Liguria. Confronti Internazionali La sezione dedicata al confronto del Friuli Venezia Giulia con le realtà internazionali circostanti contiene dati sia di fonte Eurostat che dell´istituto di ricerca Bak Basel. Il confronto proposto è con Veneto, province autonome di Trento e Bolzano, Carinzia, Slovenia e Croazia: per i dati Bak Basel sono disponibili anche Stiria e Tirolo. Nel 2012 il 23,5% dei giovani tra 18 e 24 anni non era occupato né inquadrato in corsi di studio o formazione (Neet). Tale percentuale, in forte crescita dal 12,6% del 2008, è la più alta dell´area. Seguono il 22,2% della Croazia, il 20,7% del Veneto e il 16,4% della provincia di Trento. La ricchezza prodotta a parità di costo della vita - cioè il Pil pro capite in Standard di Potere d´Acquisto (Spa), unità utilizzata da Eurostat per confrontare valori monetari al netto delle differenze nei prezzi - era del 15% superiore alla media Ue-27. La variazione media nel periodo 2007-2010 è stata del -1,8%, come in Veneto. Il dato relativo al prodotto interno lordo, pari a 28.100 Euro a parità di potere d´acquisto (Spa), resta superiore al valore Italia (24.700 Spa), Ue-27 (24.500 Spa), Carinzia (26.400 Spa), Slovenia (20.500 Spa) e Croazia (14.400 Spa). Le famiglie con un accesso ad Internet nel 2012 sono pari al 65%, valore pari al Veneto e inferiore a tutti gli altri territori considerati nel confronto (dal 66% della Croazia al 77% della Carinzia e al 78% della Stiria).  
   
   
STATISTICHE FVG: TUTTI I DATI NELL´ANNUARIO REGIONE IN CIFRE  
 
Trieste, 28 novembre 2013 - "Regione in cifre", giunto ormai alla quarantatreesima edizione, è l´Annuario statistico regionale più longevo d´Italia. La nuova edizione, disponibile sul sito della Regione Fvg "statistica > Regione in cifre 2013" e distribuita in 3.300 copie a scuole, biblioteche, uffici pubblici, istituti di ricerca statistica, associazioni di industriali e uffici relazioni con il pubblico, raccoglie le indicazioni e i suggerimenti dei lettori che hanno partecipato all´indagine di customer satisfaction effettuata nel 2012. È stato posto l´accento su dati specifici del Friuli Venezia Giulia, con un maggior numero di cartogrammi, più tavole di dati, più grafici a rendere più immediata la fruizione delle cifre. Nel cd-rom vengono riportate in formato excel le tavole presenti nel volume e tutti i dati con cui sono stati costruiti i cartogrammi, oltre ad una collezione di informazioni aggiuntive a livello comunale. Territorio - Dei 218 comuni del Friuli Venezia Giulia, 56 sono comuni rurali montani e altri 60 sono comuni rurali, quindi a bassa densità abitativa (sotto i 100 abitanti/kmq) o ad alta incidenza agricola. La montagna copre 334.371 ettari della nostra regione, il 42,5%, e al censimento del 9 ottobre 2011 vi risiedevano 66.887 persone, il 5,5% del totale. In pianura risiede invece il 58,9% della popolazione, pari a 719.213 unità, mentre il restante 35,6% abita in zone collinari. La densità abitativa al 31 dicembre 2012 è pari a 155,5 abitanti per kmq, dato inferiore alla media nazionale pari a 198,1 abitanti. Sotto il profilo ambientale, i comuni del Fvg che ricadono in zone ad alto rischio sismico sono 140, di cui 32 ricadono nella zona 1, di massimo rischio. La produzione di rifiuti solidi urbani in regione è in diminuzione, con una produzione pro capite di 452 kg nel 2012 a fronte dei 472 del 2011 e un totale di quasi 25.000 tonnellate in meno. Il 57,5% dei rifiuti prodotti nel 2012 è stato raccolto in maniera differenziata, contro una media nazionale del 39,9%. Infrastrutture - I passeggeri in transito nel 2011 per l´Aeroporto di Ronchi dei Legionari sono stati 879.884, a bordo di 15.762 aeromobili, in aumento del 2,5% rispetto agli 858.078 passeggeri del 2011 (a bordo di 16.572 aerei). Il traffico merci nei porti del Fvg è aumentato del 2,9%, passando da 52.912.462 tonnellate a 54.468.289. Nel 2012, il tasso di utilizzo dei mezzi pubblici (calcolato sulla popolazione superiore a 14 anni) è stato del 21,6% per quanto riguarda l´autobus e del 36,7% per il treno. In calo i transiti autostradali, con una diminuzione del 7,0% nel 2012 rispetto al 2011 sulla Venezia-trieste e del 9,9% sulla Udine-tarvisio. Dei sensori di traffico posizionati sulla rete stradale regionale, quello posizionato sulla Ss 14 nei pressi di Ronchi dei Legionari ha registrato il massimo traffico giornaliero medio (media annuale di 13.401 veicoli) e il valore orario massimo annuale (1.538 veicoli transitati nei due sensi in un´ora). Nel 2012 i permessi di costruire fabbricati residenziali emessi in Fvg hanno riguardato 2.142 abitazioni. I permessi di costruire relativi ad ampliamenti di abitazioni esistenti sono stati 162. Il patrimonio di edilizia residenziale pubblica a disposizione delle Ater regionali al 31 dicembre 2012 ammontava a 29.299 alloggi, di cui 1.808 sfitti (168 in attesa di locazione e 1.640 non locabili). Economia E Lavoro- Il valore aggiunto della branca agricoltura nel 2012 si è contratto dello 0,4%, a fronte di un calo medio italiano del 4,4%. In particolare, all´aumento del valore aggiunto delle coltivazioni agricole (+2,1%) e delle attività di supporto all´agricoltura (+1,7%) si è contrapposta la contrazione degli allevamenti zootecnici (-1,2%), della silvicoltura (-9,6%) e della pesca (-9,2%). In aumento la produzione di vino (1.280.978 ettolitri nel 2012, +1,1%) contro una variazione nazionale del -5,8%. Nel Friuli Venezia Giulia al 31 dicembre 2012 erano iscritte al registro delle imprese presso le Camere di Commercio 108.530 imprese, frutto di 5.840 nuove iscrizioni e 7.008 cancellazioni nel corso del 2012. Nel corso del triennio 2008-2010 il 40,8% delle imprese ha innovato i propri prodotti o processi. Gli sportelli bancari operativi sul territorio al 31.12.2012 erano 929, 7,6 ogni 10.000 abitanti, contro una media nazionale del 5,5. Le importazioni e le esportazioni in Friuli Venezia Giulia si sono contratte nel 2012 rispetto al 2011. Il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) è positivo per 4.641 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 5.460 del 2011. A livello nazionale la dinamica aggregata ha visto un calo delle importazioni contrastato da un aumento, in misura minore, delle esportazioni, con un miglioramento del saldo commerciale, tornato positivo a 10.966 milioni di euro. Il tasso di disoccupazione nel Friuli Venezia Giulia nel 2012 è stato del 6,8%, scindibile nel 5,8% per i maschi e nell´8,1% per le femmine, entrambi in aumento rispetto al 2011. Il 63,6% della popolazione compresa tra 15 e 64 anni è occupato (il 71,2% dei maschi e il 56,0% delle femmine), pari complessivamente a 507 mila unità. Il 12,5% degli occupati ha un contratto a tempo determinato e il 15,8% (in particolare il 30,5% delle donne) ha un´occupazione a tempo parziale. Le assunzioni nel 2012 sono state 116.713 in tutto il territorio regionale, di cui 52.102 a tempo determinato. I lavoratori iscritti nelle liste di mobilità al 31.12.2012 erano 17.608 contro i 15.541 al 31.12.2011. Gli ingressi in mobilità nel 2012 sono stati 10.227. Il settore turistico ha registrato nel 2012 un leggero aumento di arrivi (+0,4% rispetto al 2011), ma una diminuzione delle notti trascorse (-1,6%). Il quadro è più positivo se si considerano solo i turisti stranieri (+2,3% arrivi, +0,6% presenze). Pubblica Amministrazione - Il prodotto interno lordo del Friuli Venezia Giulia, secondo i dati Istat riferiti al 2011, a prezzi correnti, è stato pari a 36.355 milioni di Euro, in aumento dell´1,9% rispetto al 2010. La spesa delle famiglie nello stesso periodo è calata dello 0,3%, da 19.847 milioni di Euro nel 2010 a 19.796 milioni nel 2011. Le entrate riscosse a consuntivo dall´Amministrazione regionale nel 2012 sono risultate pari a 5.893,3 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 6.509,2 milioni del 2011. I pagamenti sono invece risultati in crescita, passati da 6.005,1 milioni nel 2011 a 6.162,7 nel 2012. I tre Comuni con la maggiore affluenza alle ultime elezioni regionali sono stati Martignacco, Sutrio e Fiume Veneto, rispettivamente con il 66,1%, il 65,4% e il 64,6%. L´affluenza minore si è registrata nel comune di Drenchia, con il 24,2%. I delitti denunciati nel 2011 in Friuli Venezia Giulia sono stati 40.111, in aumento del 4,4% rispetto ai 38.413 del 2010. In leggero aumento anche il numero di detenuti, che al 31 dicembre 2012 erano 862 (di cui 139 in attesa di giudizio) contro gli 854 al 31 dicembre 2011. Società - I posti letto negli istituti di cura pubblici e privati nel 2012 sono stati 4.499 per complessive 1.248.650 giornate di degenza (7,8 giorni in media). I decessi nel 2012 sono stati 13.595, di cui il 33,8% per malattie del sistema cardiocircolatorio e il 31,6% per tumori. I nati nei punti nascita sono stati 9.905, di cui il 69,4% con parto spontaneo. Gli infortuni sul lavoro sono stati 17.743 nel 2012, di cui 19 mortali. Gli studenti iscritti nelle scuole statali del Friuli Venezia Giulia all´anno scolastico 2011-2012 sono stati 48.841 per le scuole primarie, 30.593 per le scuole secondarie di I grado e 44.847 per le scuole secondarie di Ii grado. Gli iscritti alle scuole paritarie sono stati rispettivamente 2.284, 1.222 e 1.230 per le scuole primarie, secondarie di I grado e secondarie di Ii grado. L´incidenza degli studenti stranieri è stata dell´11,9% per le scuole primarie, 11,9% per le secondarie di I grado e 9,2% per le secondarie di Ii grado, dati superiori alla media italiana (9,5%, 9,3% e 6,2%). Gli iscritti all´Università di Trieste nell´anno accademico 2011-2012 sono risultati 18.126, all´Università di Udine 15.165. I laureati nello stesso anno accademico sono stati 3.524 a Trieste e 3.049 a Udine. Il 90,6% della popolazione del Fvg nel 2012 ha utilizzato la Tv, il 57,6% il Pc, il 58,3% Internet e il 32,8% ha utilizzato Internet tutti i giorni. Popolazione - I residenti in Friuli Venezia Giulia al 31 dicembre 2012 erano 1.221.860, in aumento dello 0,3% rispetto al 31.12.2011. A Trieste la popolazione è in diminuzione (-0,3%), mentre la crescita maggiore si è avuta in provincia di Pordenone (+0,7%). I matrimoni sono stati 3.498, in calo dell´8,1%, di cui il 58,9% con rito civile (media italiana: 39,2%). I residenti stranieri al 31 dicembre 2012 erano 102.568, pari all´8,4% del totale. Il comune con la maggior percentuale di stranieri residenti è stato Pravisdomini (20,5% su 3.475 residenti) e Monfalcone tra i comuni con più di 10.000 abitanti (16,6%). Il comune di Ligosullo è l´unico in regione senza stranieri iscritti all´anagrafe. Nel 2012 il 59,8% delle famiglie del Friuli Venezia Giulia era soddisfatto delle proprie condizioni economiche, ritenendo di possedere risorse economiche ottime (1,0%) o adeguate (58,8%), dato superiore rispetto a quello nazionale, pari al 52,5%. Nel 2012 il rapporto tra il numero di famiglie in condizione di povertà rispetto alle famiglie residenti è risultato pari a 6,1%, in aumento rispetto al 5,4% del 2011. Tra la popolazione di 11 anni e più, il 36,6% dei maschi e il 15,3% delle femmine consuma bevande alcoliche ogni giorno, dato superiore alla media nazionale (pari rispettivamente al 35,6% e al 12,5%) in entrambi i casi. I fumatori sono il 20,7% della popolazione e gli ex fumatori il 26,5%. La spesa media mensile delle famiglie nel 2011 è stata di 2.594 euro, di cui 439 euro per alimentari, in diminuzione del 3,0% rispetto ai 2.673 euro del 2010.  
   
   
PROSSIMA STAZIONE 2020: PROGETTI VIRTUOSI E FUTURO DEL PROGRAMMA TOSCANO DEL FONDO EUROPEO SVILUPPO REGIONALE  
 
Firenze, 28 novembre 2013 - Progetti innovativi, realizzati da imprese toscane che lavorano in settori ad alta tecnologia e che costituiscono un esempio di risorse ben spese, che hanno determinato ricadute positive concrete per la vita dei cittadini e per l´economia della Toscana. Sarà la presentazione di alcuni di questi progetti, drettamente dalla voce dei protagonisti, a concludere "in bellezza" la stagione 2007-2013 del Programma operativo regionale Competitività e occupazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por Creo Fesr 2007-2013). Il compimento del quinquiennio sarà festeggiato con un convegno, organizzato dalla Regione, dal titolo "Prossima stazione 2020: viaggio fra i progetti dei fondi strutturali". Una iniziativa che si terrà venerdì 29 novembre, a partire dalle 9, all´Auditorium Sant´apollonia, via San Gallo, Firenze. Due le sessioni di lavoro. La prima presenta i risultati di alcuni fra i migliori progetti co-finanziati tra 2007 e 2013 sull´asse del Programma operativo regionale Competitività e occupazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por Creo Fesr) dedicato a Ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico, innovazione e imprenditorialità. La seconda sessione sarà dedicata alle opportunità e agli obiettivi dei fondi strutturali Ue 2014-2020: a parlarne saranno Sabina De Luca e Antonio Bartoloni, del ministero dello Sviluppo economico, Stefano Costa per Istat e Michele Benvenuti della Banca d´Italia. Per la Regione, oltre all´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, saranno presenti Alessandro Cavalieri, direttore generale competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze e Albino Caporale, responsabile area di coordinamento industria, artigianato, innovazione.  
   
   
UMBRIA, DAP 2014-2016; MARINI ILLUSTRA DOCUMENTO A TAVOLO ALLEANZA: "POSSIBILE RIPRESA NEL 2014, MA ANCHE ELEMENTI DI FORTE PREOCCUPAZIONE"  
 
 Perugia, 28 novembre 2013 - E´ stato un intervento "a tutto tondo" quello compiuto ieri dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nell´illustrare al Tavolo dell´Alleanza per l´Umbria, alla presenza della Giunta regionale, la bozza del Dap 2014-2016 messo a punto dalla Regione per fronteggiare la crisi e riavviare l´economia umbra. Il Documento, che accompagna il bilancio 2014 e che fissa gli scenari di riferimento, gli indirizzi e gli obiettivi della programmazione regionale in relazione a diversi ambiti e competenze ed in accordo con i principali strumenti della programmazione comunitaria 2014-2020, dovrà essere approvato, nelle intenzioni dell´esecutivo, entro il prossimo 31 dicembre. Relativamente ai principali indicatori di carattere macroeconomico, la presidente Marini ha evidenziato come "anche per l´Umbria il 2014 lasci sperare in una timida ripresa dell´economia, e quindi in una lieve inversione delle dinamiche recessive. Ma - ha aggiunto - permane il dato gravissimo della disoccupazione che in Umbria, negli ultimi cinque anni, ha portato 18 mila persone a perdere il lavoro. Mettere in atto politiche specifiche a sostegno del lavoro e dell´occupazione, soprattutto giovanile, è uno dei temi trainanti del documento. Se ripresa ci sarà - ha sottolineato la presidente - sarà di carattere selettivo e riguarderà principalmente le imprese più strutturate, attrezzate in termini organizzativi, più propense all´innovazione, mentre rischia di rimanere indietro il gruppo più consistente e frammentato di micro e piccole imprese che rappresentano il tratto distintivo del sistema imprenditoriale umbro". Tra gli elementi di preoccupazione che emergono dal Documento la presidente ha poi evidenziato quello di una ripresa che non sembra accrescere l´occupazione "perché - ha detto - il sistema umbro non è in grado di assorbire nuovi ingressi nel mondo del lavoro, né la disoccupazione creata dalla crisi". Criticità che l´Umbria dovrà aggredire mettendo a leva le opportunità offerte dai fondi strutturali, a causa dei sempre più pesanti tagli operato dal governo nazionale. Non sarà inoltre facile - per la presidente - mantenere gli obiettivi di buon governo raggiunti dall´Umbria grazie al sistema di politiche pubbliche che ha fatto conseguire a questa Regione risultati importanti e certificati a livello europeo. "La capacità di governo delle istituzioni locali, secondo i risultati del recente Regional Competitivness Index della Commissione europea basati su indicatori regionali - ha spiegato la presidente, è infatti di buon livello e portano l´Umbria ad un dato positivo, non solo ai vertici del dato nazionale, ma sullo stesso livello di molte regioni europee". Relativamente alle questioni legate alla programmazione regionale Marini ha evidenziato che l´operato della Regione si articolerà principalmente su un duplice fronte: da un lato saranno realizzate azioni di natura anticiclica, soprattutto utilizzando la "chiusura" della programmazione europea e nazionale 2007-2013 e le risorse non ancora utilizzate provenienti da trasferimenti nazionali e settoriali, velocizzando per quanto possibile le procedure di attuazione, mentre dall´altro verranno definite, impostate, programmate ed avviate misure a carattere più strutturale, utilizzando in gran parte le risorse della futura programmazione europea 2014-2020 e del Fondo di Sviluppo e Coesione, che dovranno integrarsi in maniera sistematica. Per la programmazione comunitaria, la Regione elaborerà i nuovi Programmi operativi regionali (Por) relativi alla Politica di Coesione (sostenuta da Fesr e Fse) e a quella di Sviluppo Rurale (sostenuta dal Feasr) in coerenza con quanto emergerà dal confronto, ancora in corso, con il governo nazionale e quindi in base all´Accordo di partenariato che verrà definito con l´Unione europea. Nel 2014 particolare attenzione sarà inoltre rivolta alla produzione di ulteriori testi unici (Agricoltura, Urbanistica, Sanità e Servizi sociali), dopo quelli dell´artigianato e commercio, e si procederà alla partecipazione ai progetti già approvati nell´ambito del programma "Cluster Tecnologici Nazionali" (Chimica Verde e Agrifood) e all´accelerazione delle risorse che fanno capo ai programmi in chiusura della programmazione europea 2007-2013, del governo nazionale (Par Fsc) e dei finanziamenti statali. Gran parte di tali risorse saranno orientate nel Piano triennale per le politiche di sviluppo e del lavoro e nei suoi piani attuativi annuali, puntando su misure e strumenti già operativi ed attivando un pacchetto di finanziamenti pari a circa 35 milioni di euro. Verranno inoltre completate le istruttorie del bando per gli aiuti alle imprese industriali, artigiane, di servizi, commerciali e turistiche colpite dagli eventi alluvionali novembre 2012, finanziato per 8,7 milioni di euro, e proseguirà l´attuazione degli interventi orientati a promuovere e supportare l´incremento della competitività del sistema economico umbro. In particolare, saranno privilegiate le azioni di ricerca e innovazione, il "pacchetto verde" e per la creazione d´impresa. Misure specifiche sono inoltre previste per accrescere le condizioni per l´accesso alle opportunità di istruzione e formazione, mantenere l´universalità del Sistema sanitario regionale, dare attuazione all´Agenda digitale, al Piano digitale e telematico, non solo sul versante infrastrutturale, ma della gestione dei servizi rivolti a cittadini, imprese e sistema sanitario, oltre ad azioni di sistema sul fronte del turismo, della cultura, dell´ambiente, dello sviluppo dei centri storici, anche attraverso le opportunità offerte dai Puc 3 e politiche per l´innovazione. "Ciò - ha concluso Marini - in un quadro di risorse fortemente ridotte dai tagli e dai minori trasferimenti nazionali che hanno causato una sostanziale rigidità del bilancio regionale e che hanno azzerato la capacità di indebitamento per la Regione. In particolare a seguito l´abbassamento del limite dal 25 al 20%, ha comportato per l´ente l´impossibilità di prevedere mutui o prestiti ciò pesa enormemente Marini anche sulla possibilità di fare investimenti".  
   
   
GIUNTA CAMPANIA, I PROVVEDIMENTI. VIA ALLA PROPOSTA DI PROROGA PER UN ANNO DEL PIANO CASA  
 
 Napoli, 28 novembre 2013 - Si è riunita il 26 novembre a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente, sono stati approvati due protocolli di intesa e un accordo di programma. I protocolli di intesa sono stati stipulati rispettivamente con Poste Italiane, individuato dalla Regione come soggetto collaboratore per realizzare iniziative sui servizi al cittadino, la sanità, il turismo e i beni culturali, l’Ict; e con Ministero e Direzione regionale dei Beni culturali, Soprintendenza Beni archeologici Napoli e Pompei, Provincia di Napoli e Comuni di Pompei, Ercolano, Torre Annunziata, Portici, Torre del Greco, Trecase, Boscotrecase, Boscoreale e Castellammare di Stabia per la tutela, la promozione e la valorizzazione del sito Unesco “Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata” e della sua zona cuscinetto. L’accordo di programma quadro riguarda il completamento e le forniture del nuovo Ospedale del Mare, e dovrà essere sottoscritto con i Ministeri dello Sviluppo economico e della Salute. L’obiettivo è accentrare i presidi assistenziali ospedalieri Ascalesi, Loreto Mare, Incurabili e San Gennaro, per rendere più efficiente il servizio con strutture più funzionali a partire dai laboratori e dalle tecnologie diagnostiche, e facilitare l’accesso all’assistenza per i casi di emergenza e per i familiari dei degenti. Sempre in campo sanitario, la Giunta ha affidato alla Commissione per la promozione della qualità delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie la rilevazione dei dati sulle attività delle aziende ospedaliere, delle Asl, degli Irccs e delle aziende universitarie al fine di realizzare una continua comparazione con le migliori strutture per la crescita delle performance di tutte; ed emanato l’avviso pubblico per la prima costituzione dell’elenco regionale degli idonei alla nomina di direttore generale delle aziende e degli enti del Servizio Sanitario regionale. E’ stato altresì deciso di confermare e rafforzare la gestione commissariale della Fondazione Banco di Napoli per l’assistenza all’infanzia fino alla ricostituzione degli organi di amministrazione. Su proposta dell’assessore alla Protezione civile Edoardo Cosenza è stato approvato lo schema di accordo di programma quadro con il Dipartimento nazionale dei Vigili del fuoco per una reciproca collaborazione nell’attività di protezione civile in Campania. Su proposta congiunta degli assessori al Bilancio Gaetano Giancane e ai Trasporti Sergio Vetrella sono state individuate le risorse utili al prosieguo del programma di adeguamento del trasporto intermodale nelle aree interessate dal bradisismo, in particolare per la rete di collegamento Soccavo-mostra. Su proposta dell’assessore all’Ambiente Giovanni Romano è stato richiesto al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare la ridefinizione del perimetro del sito di interesse nazionale di bonifica Napoli Bagnoli-coroglio. Resterebbero di competenza ministeriale le aree ex industriali, quelle immediatamente limitrofe, oltre a colmata, arenili e fondali. Su proposta dell’assessore all’Urbanistica Ermanno Russo è stata approvata la proposta al Consiglio di proroga di un anno del Piano Casa, accogliendo la sollecitazione dei Comuni e le richieste degli ordini professionali e del mondo imprenditoriale. Su proposta dell’assessore al Turismo e ai Beni culturali Pasquale Sommese è stato approvato il programma promozionale 2014 ed un protocollo di intesa con Unioncamere Campania con il quale il sistema delle Camere di Commercio e le imprese della filiera turistica si impegnano a compartecipare alle 12 manifestazioni individuate. La Regione e i soggetti del tavolo di concertazione saranno presenti alle fiere di Madrid, Milano, Praga, Berlino, Mosca, Goteborg, Napoli, Hong Kong, San Paolo, Rimini, Londra e Cannes. E’ stato infine deciso di prorogare le gestioni commissariali presso gli Ept e le Aziende fino all’entrata in vigore della legge regionale sul turismo.  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: FVG, INFORMATIZZAZIONE, RETI PER L´AGGREGAZIONE E LA RIFORMA  
 
 Udine, 28 novembre 2013 - Il Cal-consiglio delle Autonomie Locali, riunitosi a Udine nel Palazzo della Regione, ha dato parere unanimemente favorevole a tutti i cinque punti che erano stati posti ieriall´ordine del giorno, e che si riferivano a delibere della Giunta regionale in materia di informatizzazione del sistema degli enti locali e di politiche socio-assistenziali. Il primo punto, che ha ottenuto parere favorevole da parte di tutti i 14 componenti del Cal presenti, era relativo al Programma triennale per lo sviluppo dell´Ict, dell´e-governement e delle infrastrutture telematiche 2014-2018. Un documento proposto con una nuova formulazione, e razionalizzato rispetto alle programmazioni precedenti e che risponde alla necessità, come ha evidenziato l´assessore regionale a Funzione pubblica, Autonomie locali e Coordinamento delle Riforme Paolo Panontin, "di accompagnare il processo di aggregazione degli Enti locali lungo il percorso di riforma dell´intero sistema delle autonomie". Secondo Panontin infatti non è possibile pensare ad una riforma delle autonomie senza l´adeguamento e il continuo ammodernamento delle reti informatiche, che vada a vantaggio della razionalizzazione dei costi e dell´ottimizzazione dei servizi per i cittadini. Tale riforma implicherà che la regia del processo evolutivo sia in capo alla Regione. Panontin ha altresì sostenuto che le forme di aggregazione degli enti locali potranno funzionare al meglio se si procederà ad investire nello sviluppo delle reti e nella formazione, anche degli stessi amministratori, rispetto al rinnovamento degli strumenti informatici; questo al fine di una fruizione ottimale. Si tratta di argomenti, ha concluso l´assessore, ai quali la Giunta regionale assegna assoluta priorità. Il Programma triennale approvato dal Cal è finalizzato alla realizzazione e al completamento e sviluppo della rete regionale delle Pubbliche Amministrazioni e allo sviluppo delle reti telematiche e del Siir (già Sier). Costituisce la base per l´individuazione e la descrizione delle azioni da attuare di anno in anno, definite dalla Regione con la collaborazione dell´Insiel. Il Programma triennale, che focalizza l´attenzione sul primo anno di programmazione, prevede il raggiungimento di maggiori economie di scala, l´attuazione di sinergie, la progressiva eliminazione della duplicazione di interventi analoghi in aree diverse, l´ottimizzazione degli investimenti. Tratta altresì del Piano per la realizzazione, il completamento e lo sviluppo della Rete pubblica regionale per la banda larga.  
   
   
FUNZIONE PUBBLICA: FVG, FONDAMENTALE LA LOTTA ALLA CORRUZIONE  
 
Udine, 28 novembre 2013 - Una nutrita platea di segretari comunali e dipendenti del Comparto unico del pubblico impiego regionale e locale ha ascoltato la lezione sulla Legge anticorruzione tenuta ieri a Udine dal professor Luca Tamassia, nell´Auditorium del Palazzo della Regione di via Sabbadini. Nell´introdurre i lavori l´assessore regionale alla Funzione pubblica Paolo Panontin ha dichiarato che, a suo parere, "il tema rappresenta uno dei pilastri della possibile svolta economica, sociale e culturale di questo Paese". "L´appuntamento di oggi - ha rilevato Panontin - vuole essere un segnale importante della volontà dell´Amministrazione regionale di rivolgersi al personale del Comparto del pubblico impiego del Friuli Venezia Giulia per chiedere di essere in prima linea nel processo di contrasto e prevenzione del fenomeno della corruzione, di diventare i protagonisti della diffusione di buone pratiche operative contro questa piaga nazionale". Osservando che si tratta di dati relativi al 2011, Panontin ha quindi ricordato che, in Italia, "la corruzione pesa per 60 miliardi, la metà del dato totale a livello europeo, e se aggiungiamo i danni economici prodotti indirettamente - la perdita del 25 per cento del normale tasso di crescita di grandi e medie imprese a causa della Pubblica Amministrazione corrotta; un -40 per cento di fatturato potenziale per le piccole imprese; rialzi del 40 per cento circa dei costi delle grandi opere - il costo aumenta a dismisura". In questi numeri, secondo l´assessore "si annida la perdita di competitività del nostro Paese", senza contare che "pur creando danni altrettanto gravi anche se non quantificabili, non tutti gli effetti della corruzione sono riconducibili a valutazioni economiche". La rinuncia a valori fondamentali per la tenuta dell´assetto democratico come l´eguaglianza, la trasparenza, la fiducia nei meccanismi decisionali delle istituzioni o alla fiducia dei cittadini nella legalità e imparzialità dell´azione della Pubblica Amministrazione è infatti, per Paolo Panontin, un´altra conseguenza gravissima. Un danno all´immagine del Paese che porta con sé "minor fiducia dei mercati, anche finanziari, minor propensione ad investire in Italia dall´estero, e quindi, ancora una volta, la perdita secca di competitività del Sistema Italia". L´assessore ha quindi ricordato il lavoro della Commissione per lo studio e l´elaborazione di proposte in tema di trasparenza e prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione. Istituita durante il governo Monti, la Commissione ha redatto la Legge anticorruzione, indicando soluzioni "che vogliono essere una risposta all´inefficienza dei servizi destinati alla collettività, al dissesto delle finanze pubbliche e, in ultima istanza, alla disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni democratiche". Panontin ha ricordato che la Legge 190/2012 ha introdotto o inasprito varie misure preventive e repressive contro la corruzione e l´illegalità nella Pubblica Amministrazione, obbligandola a definire, e trasmettere agli organi competenti, tutta una serie di provvedimenti, azioni e interventi organizzativi, soprattutto nelle aree a più alto rischio e cioè autorizzazioni o concessioni, scelta del contraente nell´affidamento di lavori, forniture e servizi, concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, concorsi per assunzione di personale e così via. Un quadro in cui, ha osservato Panontin, "è sempre più importante predisporre procedure certe per la selezione dei dipendenti chiamati a operare in questi settori e per la loro formazione". "È per questo che la Regione si è assunta il compito di assicurare, in accordo con le Autonomie locali, la governance ed il finanziamento della leva della formazione strategica - ha concluso Panontin - in modo che risulti integrata sia tra gli Enti locali che tra la Regione e questi ultimi, arrivando così ad un modello formativo integrato".  
   
   
MARCHE, I GIOVANI E IL LAVORO - OCCUPABILITÀ, FLESSIBILITÀ, STABILITÀ.  
 
Ancona, 28 novembre 2013 - Si svolgerà nella mattinata di venerdì 29 novembre, presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, in piazza Martelli, il seminario “I giovani e il lavoro - Occupabilità, flessibilità, stabilità”, promosso dall’Assessorato regionale al Lavoro Marche grazie al contributo del Fondo Sociale Europeo. Si pone così un altro tassello importante nel percorso già intrapreso dall’inizio dell’anno dalla Regione Marche, per analizzare e monitorare il delicato rapporto tra giovani e lavoro, trovare risposte e soluzioni fattibili per promuovere il più possibile l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, contrastare la disoccupazione e i fenomeni di precarizzazione. Ospite di riguardo sarà Carlo Dell’aringa, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, che offrirà un autorevole e attualissimo punto di vista, in una sorta di “linea diretta” con le decisioni e le misure che si vanno delineando in questi giorni. Giovani e lavoro, infatti, sono questioni chiave anche della legge di Stabilità che si sta dibattendo in Parlamento. L’intervento conclusivo dell’esponente del Governo sarà preceduto dai saluti istituzionali del rettore dell’Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi e del preside della Facoltà di Economia Gian Luca Gregori, che hanno accolto l’invito dell’assessore regionale al Lavoro Marco Luchetti a mettere a disposizione gli spazi universitari per questa occasione, proprio al fine di contestualizzare l’evento in mezzo ai giovani. Dopo l’introduzione ai lavori, a cura dell’assessore Luchetti, Stefano Staffolani, professore Associato di Politica Economica, farà un intervento su “Rapporto Giovani & Lavoro nelle Marche: analisi di contesto”, mentre Mauro Terzoni, responsabile Autorità di Gestione Fesr e Fse - Regione Marche, presenterà il progetto “School to work: politiche sociali in Italia ed Europa per contrastare il fenomeno dei Neet” volto a risolvere il problema di quei giovani che non risultano impegnati in percorsi di istruzione o di formazione, né in attività lavorative. A metà mattinata, verrà illustrata la ricerca dal titolo "La percezione giovanile del mercato del lavoro nelle Marche”. Stefano Barbarini, responsabile dell’indagine, presenterà i risultati, mentre le riflessioni saranno affidate a Raffaele Morese - presidente “Nuovi Lavori”. Dopo il dibattito aperto al pubblico, le conclusioni saranno affidate al sottosegretario Dell’aringa.  
   
   
CREATIVITY CAMP, IL PROGETTO UMBRO CHE PREMIA LE MIGLIORI IDEE D’IMPRESA DEI GIOVANI “BUONA PRATICA” DA CONDIVIDERE CON SETTE REGIONI ITALIANE  
 
Perugia, 28 novembre 2013 - Il progetto "Creativity Camp" Umbria, che premia le migliori idee imprenditoriali dei giovani, diventa una buona pratica da condividere con altre sette regioni italiane. Conclusa "con successo" la prima edizione, che ha visto pervenire all´Agenzia Umbria Ricerche ("Aur") oltre settanta progetti d´impresa da parte di giovani umbri tra i 20 ed i 35 anni, nella sede dell´Aur, per una tavola rotonda su "Creatività, generazione d´idee e creazione d´impresa. I territori e le regioni italiane raccontano", si sono riuniti rappresentanti di enti e istituzioni che, a vario titolo, negli ultimi anni hanno lavorato sul tema dell´economia della creatività e della creazione di nuova impresa a partire da idee innovative. All´iniziativa, hanno preso parte rappresentanti di Sviluppo Basilicata, Matera Hub, Aster (Emilia-romagna), Calabria Innova, Università del Molise, Università di Catania, Trentino Sviluppo, Campania Innovazione. Sono state condivise le "buone prassi" presenti in Italia, che abbiano ottenuto risultati tangibili nell´avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro e all´imprenditorialità, attraverso lo stimolo alla creazione di idee innovative basate sulla creatività ed il talento individuale. Durante il convegno è stata presentata la "Global Entrepreneurship Week" della Kauffman Foundation, organizzata per l´Italia da Meta Group. Sono stati, inoltre, i vincitori del "Creativity Camp" Umbria, con la consegna degli attestati di partecipazione ai giovani finalisti. È stato firmato un protocollo d´intesa tra i nove soggetti aderenti, finalizzato a fare del "Creativity Camp" una buona pratica da condividere attraverso la strutturazione di un percorso progettuale comune nelle varie regioni, che veda l´organizzazione di "Creativity Camp" regionali e un evento nazionale al quale partecipino i progetti d´impresa vincitori nelle diverse regioni. "È stato un primo positivo momento di conoscenza reciproca, di scambio di alcune informazioni importanti sul tema della imprenditorialità e di condivisione di possibili prime azioni da implementare per poter incidere maggiormente sui giovani e sui loro territori di riferimento", sottolinea Anna Ascani, direttore dell´Agenzia Umbria Ricerche. "È stato inoltre condiviso il protocollo d´intesa predisposto dall´Agenzia Umbria Ricerche contenente la buona pratica del Creativity Camp (www.Creativitycamp.eu ) al fine - rileva - di riuscire a superare il limite regionale e provare a ragionare in un´ottica integrata più ampia e più efficace".  
   
   
MARCHE, PROGETTO BOTTEGHE SCUOLA – ASSEGNATI I CONTRIBUTI  
 
Ancona, 28 novembre 2013 - Sono stati assegnati i contributi ad allievi e maestri artigiani previsti dal progetto “Botteghe scuola”. Si tratta di 210mila euro che vanno a finanziare 28 iniziative nell’artigianato artistico, tipico e tradizionale. “La bottega torna ad essere, grazie al progetto regionale, luogo di formazione per i giovani che possono trovare nell´artigianato di qualità una concreta prospettiva professionale – ricorda l’assessore all’Artigianato Sara Giannini - oltre a ciò possono così raccogliere il testimone di una cultura materiale che altrimenti rischia di perdersi e che arricchisce il nostro territorio anche da un punto di vista turistico”. Il progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative mirate all’attuazione dell’istruzione e addestramento artigiano, e ha l’obiettivo di recuperare i mestieri della tradizione. “E’ un progetto di alto valore – sottolinea l’assessore alla Formazione e Lavoro, Marco Luchetti - perché coniuga le lavorazioni tipiche del territorio con le nuove tecnologie mantenendo la forza innovativa e d’immagine dell’artigianato marchigiano. Occorre recuperare il valore del lavoro, della sua capacità di crescita ed emancipazione della persona. Negli ultimi tempi si sono affermati valori diversi, nel momento di crisi che viviamo bisogna tornare invece a ciò che ha reso ricca questa regione, come la manualità artigiana”. L’intervento è finanziato con il Fondo Sociale Europeo. Sono beneficiari dell’intervento le imprese iscritte nell’Albo delle imprese artigiane delle Marche che al momento della domanda abbiano ottenuto la qualifica di “Bottega scuola” (art. 36 L.r.20/2003) e i giovani disoccupati di età compresa tra i 17 e 35 anni. Il sostegno finanziario per i giovani prevede una borsa di studio per un valore individuale di 650 euro lordi mensili. Alle imprese e al maestro artigiano compete invece un contributo mensile di 600 euro lordi, a titolo di rimborso forfetario. Sono poi previsti ulteriori aiuti: alle botteghe scuola che al termine del progetto assumono il giovane tirocinante spetta un incentivo una tantum di 7mila euro. Infine i giovani che intendano, al termine dell’esperienza, aprire un’impresa nel settore di attività esercitato dalla bottega scuola ospitante spetta la concessione del prestito d’onore.  
   
   
IV CONFERENZA REGIONALE SULLA SICUREZZA INTEGRATA I DATI SULLA SICUREZZA E LA CRIMINALITÀ IN PIEMONTE. LE AZIONI DELLA REGIONE PER PROMUOVERE LA PREVENZIONE SUL TERRITORIO.  
 
Torino, 28 novembre 2013 - Misurando il livello di criminosità, nel 2012 il Piemonte si colloca subito dopo Lazio, Liguria ed Emilia-romagna e a ridosso della Lombardia. Rispetto al 2011 si registra un lieve aumento delle denunce di reato: +1,4%, con 242.902 denunce, pari a 5.553 ogni centomila abitanti. La lieve crescita delle denunce presenta però valori inferiori rispetto al 2006 e al 2007, e una situazione disomogenea. Crescono infatti i reati consumati ai danni del patrimonio in ambienti privati o con l’inganno: furti in abitazione e con destrezza e truffe e frodi informatiche. Diminuiscono invece i reati più legati alla strada o consumati con modalità scoperte: rapine, furti di auto e su auto in sosta, danneggiamenti. Diminuiscono anche tutti i reati contro la persona: lesioni, percosse, violenze sessuali. Stabili gli omicidi. Sono i primi dati che emergono dal Rapporto 2012 sulla sicurezza integrata , curato dal Settore di Sicurezza e Polizia locale della Regione Piemonte e realizzato da Ires Piemonte in collaborazione con la Prefettura di Torino a nome delle Prefetture piemontesi. Il Rapporto è stato presentato durante la conferenza regionale sulla sicurezza integrata, che si è svolta il 27 novembre al Centro Incontri della Regione Piemonte a Torino, come previsto dalla legge regionale 23/2007 “Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata”. Un’importante occasione di confronto e di valutazione delle politiche regionali per la sicurezza alla quale sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni, degli enti locali, delle Forze dell’Ordine e degli organi di Polizia locale, molti sindaci piemontesi. Dalle analisi risulta inoltre che a livello provinciale Torino, con 7.062 denunce ogni centomila abitanti, si conferma la provincia con i maggiori tassi di criminosità complessivi ed è l’unica che supera la media regionale. Per quanto riguarda invece specifici reati il primato negativo si riscontra altrove: ad Asti per i furti in casa, a Vercelli per le estorsioni, a Novara e Verbania per le truffe. Novara, Alessandria e Asti seguono Torino nel tasso di criminosità (pur con valori inferiori alla media regionale), mentre i valori più bassi si registrano a Verbania e Cuneo. Un altro importante dato emerge dalla paura percepita , che è in diminuzione per il terzo anno consecutivo. La fiducia nella polizia e nella magistratura, dopo quattro anni di crescita, registra una lieve flessione rispetto al 2011, ma rimane su valori superiori rispetto al 2010. L’indice Ires di sicurezza, che combina fatti reali, paura percepita e tasso di fiducia nel sistema e nel prossimo, vede Vercelli come provincia più sicura, seguita da Verbania, mentre Torino è all’ultimo posto, preceduta da Asti. Nel Rapporto sono riportati anche i risultati dell’indagine sui sistemi di videosorveglianza utilizzati dai comuni piemontesi di dimensioni superiori ai 1.000 abitanti, ovvero 608 comuni. I due terzi di questi comuni ha ora in dotazione impianti tecnologici di sorveglianza, che impiegano complessivamente oltre 4.800 telecamere, di cui sempre i 2/3 sono digitali anche grazie agli investimenti realizzati negli anni dalla Regione Piemonte. “ Per offrire ai piemontesi migliori condizioni di sicurezza - sottolinea nel suo saluto il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota - è necessario che le competenze e le professionalità messe in campo in questa Iv Conferenza sulla Sicurezza Integrata siano solo l’inizio di una sempre più proficua collaborazione e sinergia fra tutti gli attori che sul territorio si occupano della sicurezza delle nostre comunità. A tal riguardo, pur nelle difficoltà del momento, molto viene fatto da parte della Regione Piemonte per mantenere elevata la qualità dei servizi resi alla cittadinanza, attraverso per esempio l’incentivazione fra gli Enti Locali dell’esercizio associato delle funzioni e dei servizi di Polizia Locale”. “ Il Rapporto 2012 - ricorda l’assessore regionale alla Sicurezza e Polizia locale, Riccardo Molinari - costituisce un utile strumento di lavoro per definire le strategie della Regione in materia di sicurezza dei cittadini, attraverso un sistema integrato a regia regionale con il contributo degli enti locali, delle Polizie locali e degli attori sociali del territorio. Un esempio di collaborazione è stato quest’anno l’avvio del Laboratorio regionale di polizia scientifica locale, che ha coinvolto i Comuni capoluogo di provincia, i rispettivi Comandi di polizia municipale, il Nucleo investigativo del Comando di Polizia municipale di Torino. A questa iniziativa si affianca lo sviluppo un nuovo progetto regionale per utilizzare al meglio le tecnologie dei sistemi di videosorveglianza nei Comuni, che permetterà di promuovere e migliorare le azioni di controllo e di prevenzione sul territorio ”. Il Rapporto 2012 sulla sicurezza integrata è visionabile al link http://www.Regione.piemonte.it/sicurezza/    
   
   
MAFIA: È ANCHE IN VENETO. SRADICHIAMOLA  
 
Campagna Lupia (Venezia), 28 novembre 2013 - “La mafia in Veneto esiste, e fa affari. È presente nel mondo degli appalti, nel comparto artigianale ed industriale, perchè la ricchezza attira sempre le organizzazioni criminali. La dobbiamo sradicare”. L’assessore Franco Manzato ha concluso con queste dure parole la conferenza tenutasi ieri a Campagna Lupia, in provincia di Venezia, durante la quale è stato consegnato un assegno di oltre 11 mila euro all’associazione Affari Puliti. L’importo verrà destinato al completamento della riqualificazione della casa sequestrata a Campolongo Maggiore al leader della Mala del Brenta, Felice Maniero. L’edificio verrà adibito a spazio dedicato a giovani imprenditori che abbiano necessità di un luogo dove operare, mentre il parco, chiamato “il giardino della legalità”, sarà aperto al pubblico. All’incontro erano presenti i rappresentanti dei Comuni che aderiscono all’iniziativa, quali Dolo, Fossò, Campolongo Maggiore, Campagna Lupia, oltre al Presidente di Affari Puliti Marino Milani e al segretario degli artigiani e piccole imprese delle Città della Riviera del Brenta Franco Scantanburlo. Il ricavato è stato raccolto lo scorso 8 settembre in occasione della partita della Nazionale Cantanti, che ha visto indossare la casacca a personaggi come Marco Paoloni, Neri Marcorè, Enrico Ruggeri, Alessandro Casillo, scesi nel campo di Dolo (Ve), per sostenere questa meritevole causa. “La Regione – ha spiegato Manzato – è da sempre vicina in tutti i modi possibili ad iniziative lodevoli come questa, portate avanti da persone che credono fortemente nel valore della legalità e nell’esigenza di diffonderne la cultura. In questo scenario abbiamo deciso intervenire tramite l’Agenzia Veneto Agricoltura, che garantirà la sistemazione del giardino esterno all’abitazione che fu di Maniero”. Veneto Agricoltura si sta occupando, infatti, dell’espianto alberature e siepi, rifacimento recinzioni e cancelli, semina prato, alberi, impianto di illuminazione, la fornitura di panchine ed attrezzature realizzate con legno delVeneto, il tutto al fine di rendere il parco agibile e usufruibile dai cittadini. “Dare legalità all’area del Brenta – ha concluso – non significa solo ripulirla da organizzazioni criminali, ma anche valorizzare le peculiarità di una zona che trova il suo valore anche nella bellezza straordinaria e nella grande tradizione enogastronomica”.  
   
   
DA BENE CONFISCATO A BENE COMUNE: GLI STUDIOS EX DE PAOLIS TORNANO A ROMA CAPITALE SULL’AREA DI VIA TIBURTINA CONFISCATA ALLA BANDA DELLA MAGLIANA SORGERÀ IL NUOVO “HUB DELLA CREATIVITÀ E DELLA MULTIMEDIALITÀ”  
 
 Roma, 28 novembre 2013 - Un’area di 22mila metri quadri confiscata alla Banda della Magliana torna proprietà di Roma Capitale. Sono i celebri Studios cinematografici ex De Paolis della via Tiburtina, confiscati negli anni ’90 alla Banda della Magliana e oggi restituiti alla città grazie al decreto di trasferimento a Roma Capitale per la valorizzazione e l’utilizzo per finalità di pubblico interesse emesso dal Direttore dell´Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, prefetto Giuseppe Caruso, in seguito alla richiesta da parte dell’Assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale Paolo Masini con il supporto dell’Ufficio Sdo. Gli Studios si estendono su un’area di circa 22.240 mq e comprendono diversi fabbricati attualmente utilizzati per registrazioni televisive e riprese cinematografiche, oltre a due capannoni in disuso. Nell’area degli Studios è prevista la realizzazione del nuovo Hub della Creatività e della Multimedialità. L’assegnazione della proprietà a Roma Capitale consentirà di avviare il processo di progettazione urbana ed edilizia del Contratto di Valorizzazione Urbana (Cvu) per l’attuazione del Comparto D dello Sdo di Pietralata, su cui è previsto il recupero urbanistico di circa 154.000 mc di edifici preesistenti con una superficie utile virtuale (Suv) di 48.125 mq. Il collegamento funzionale del “Comparto D” col retrostante “Comparto C” dello stesso Sdo permetterà lo sviluppo e la rilocalizzazione di botteghe artigiane e di artisti che attualmente già gravitano a Pietralata in adiacenza agli Studios ex De Paolis. L’obiettivo è quello di avviare un processo di integrazione tra le diverse discipline, valorizzando lo storico complesso di via Tiburtina e avviando - a partire dagli Studios - un rilancio economico del tessuto di artigianato e professioni dell’arte e della creatività anche digitale. Il trasferimento dei fabbricati alla proprietà di Roma Capitale, per un valore di circa 30 milioni di euro, consentirà un introito di locazione di circa 300mila euro l’anno che saranno destinati a progetti di autopromozione e sviluppo delle periferie, con particolare riguardo al quadrante Tiburtina-pietralata. È allo studio il progetto per l’affidamento a finanziatori privati da individuare tramite gara pubblica europea di una “concessione di progettazione, realizzazione e gestione”, per consentire la realizzazione e/o riqualificazione dei fabbricati del nuovo complesso senza impegni finanziari della pubblica Amministrazione. Il concessionario potrà ristrutturare o realizzare gli edifici corrispondenti alle cubature già autorizzate dalle previsioni urbanistiche dello Sdo, consentite all´interno del “Comparto D” per le seguenti destinazioni: un fabbricato per attività socio-culturali e creative di Roma Capitale (8.000 mq), i fabbricati per la prosecuzione delle attuali attività degli Studios Ex De Paolis (11.000 mq), a cui vanno aggiunti gli spazi destinati ai laboratori tecnici a supporto delle attività culturali/spettacolo (11.000 mq), le multisale di proiezione e uffici e servizi (11.000 mq). Nell’ambito del “Comparto D” è prevista la realizzazione di un numero consistente di parcheggi interrati privati e di uso pubblico per 600 posti, nonché l´ampliamento degli spazi pedonali interni ad uso pubblico, volti a migliorare la viabilità. «Il trasferimento a Roma Capitale di questi spazi “storici” rappresenta un passaggio cruciale per Roma. Si tratta di un bene che, un tempo nelle mani della criminalità organizzata, torna alla collettività e diventa spazio dedicato alla creatività, preservando la vocazione e l’attività degli Studios», ha affermato l’Assessore Paolo Masini nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina in Campidoglio. «Nei prossimi mesi - prosegue - con il coinvolgimento degli altri assessori lanceremo un bando di idee per raccogliere le migliori proposte per l’utilizzo dei fabbricati destinati ai progetti di Roma Capitale. Grazie all’impegno del prefetto Caruso e al lavoro svolto dai nostri uffici, attraverso questo trasferimento siamo riusciti ad imprimere un’accelerazione importante allo Sdo, un progetto di cui sentiamo parlare dal 1962 e su cui per troppi anni c’è stata disattenzione. La “Défense” italiana diventerà presto realtà». «Grande soddisfazione per l´acquisizione da parte di Roma Capitale degli Studios De Paolis» è stata espressa anche dal presidente del Muncipio Iv Emiliano Sciascia. «Un trasferimento importante - ha affermato Sciascia - che avviene a una settimana di distanza dalla firma del protocollo dei Municipi senza Mafie. Esprimo i miei ringraziamenti all´Assessore Masini per il lavoro che ha svolto e sta svolgendo su questi temi, ora attendiamo l´iter delle pratiche amministrative per definire il futuro utilizzo dell´area in stretta collaborazione con i vertici capitolini e con il nostro territorio».  
   
   
SUCCESSO PER IL 1° CLUBBING DELLE ESPERTE IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 28 novembre 2013 - Varie - Il "1° Clubbing delle esperte in Alto Adige" organizzato dalla Commissione provinciale per le pari opportunità e dal Servizio donna della Provincia, si è tenuto ieri sera, martedì, 26 novembre 2013 all´Eurac a Bolzano. Erano invitate le donne iscritte alla piattaforma delle donne che decidono www.Donne-eu.net  e le dieci donne elette nel Consiglio provinciale dell´Alto Adige. L´incontro è stato aperto con gli interventi di Ulrike Oberhammer e Franca Toffol, rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione provinciale per le pari opportunità. Alla successiva Tavola rotonda hanno preso parte alcune elette in Consiglio provinciale dell´Alto Adige, ovvero, Martha Stocker, Maria Kuenzer, Waltraud Deeg, Magdalena Amhof, Brigitte Foppa, Eva Klotz ed Elena Artioli. Le consigliere hanno raccontato le esperienze fatte finora in politica ed in campagna elettorale sottolineando la necessità di una grande passione abbinata a spirito di collaborazione fra donne. Inoltre, necessitano perseveranza e determinazione. Quale esempio di buona cooperazione interpartitica è stata citata le legge che impone la presenza femminile nelle Commissione per i masi chiusi, la quota rosa nei Consigli di amministrazione e fra i Revisori dei Conti di enti a partecipazione pubblica, nonché la legge di parità. Quali ostacoli all´ingresso delle donne in politica, le consigliere hanno convenuto nel citare in primo luogo la mancata conciliabilità di famiglia, lavoro ed impegni politici, nonché la posizione svantaggiata dei nominativi delle donne nelle liste elettorali, ed anche la scarsa fiducia rivolta alle donne in politica ripetto agli uomini. Al termine della tavola rotonda, moderata da Susanne Pitro, le donne presenti in sala hanno avuto modo di conoscersi meglio e di scambiare esperienze nell´ambito di uno "Speed-dating". L´appuntamento si è concluso con un intervento della presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, che ha parlato della piattaforma elettronica www.Donne-eu.net alla quale sono già iscritte 300 donne. L´appuntamento faceva parte dei vari interventi posti in essere nell´ambito del progetto transfrontaliero "Donne che decidono" riferito al programmacomunitario Interreg Iv Italia - Austria. Il "1° Clubbing delle esperte in Alto Adige".