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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Settembre 2014
UE: NUOVI PASSI VERSO LA COMMISSIONE JUNCKER  
 
 Bruxelles, 8 settembre 2014 - Jean-claude Juncker, Presidente eletto della Commissione europea, ha trasmesso oggi l´elenco dei Commissari designati al presidente del Consiglio Matteo Renzi, che riveste attualmente la carica di Presidente del Consiglio dell´Unione europea. La mossa del 5 settembre fa seguito ai colloqui tra Juncker e i singoli candidati, tenutisi negli ultimi giorni, e alla nomina, il 30 agosto, dell´Alta rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Prossime tappe - Spetta ora al Consiglio dell´Unione europea approvare l´elenco dei candidati, come previsto dall´articolo 17, paragrafo 7, del trattato sull´Unione europea (Tue). L´elenco sarà allora pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell´Unione europea e il Presidente eletto Juncker potrà annunciare la distribuzione dei portafogli e il modo in cui intende organizzare il lavoro della prossima Commissione. Tutto ciò è previsto non prima della metà della prossima settimana. La fase successiva consiste nel voto di approvazione dell´intero Collegio dei Commissari, compresi il Presidente e l´Alta rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché Vicepresidente della Commissione europea, da parte del Parlamento europeo. Prima però le commissioni parlamentari procederanno, per competenza, alle audizioni dei Commissari designati, come previsto dall´articolo 118 del regolamento interno del Parlamento europeo. Una volta ricevuta l´approvazione del Parlamento, la Commissione verrà ufficialmente nominata dal Consiglio europeo, come prevede l´articolo 17, paragrafo 7, del Tue. Elenco proposto dei commissari designati, in ordine alfabetico: Vytenis Andriukaitis (Lituania); Andrus Ansip (Estonia); Miguel Arias Cañete (Spagna); Dimitris Avramopoulos (Grecia); Elżbieta BieŃkowska (Polonia); Alenka BratuŠek (Slovenia); Corina CreŢu (Romania); Valdis Dombrovskis (Lettonia); Kristalina Georgieva (Bulgaria); Johannes Hahn (Austria); Jonathan Hill (Regno Unito); Phil Hogan (Irlanda); Vĕra Jourová (Repubblica ceca); Jyrki Katainen (Finlandia); Cecilia Malmström (Svezia); Neven Mimica (Croazia); Carlos Moedas (Portogallo); Pierre Moscovici (Francia); Tibor Navracsics (Ungheria); Günther Oettinger (Germania); Maroš ŠEfČoviČ (Slovacchia); Christos Stylianides (Cipro); Marianne Thyssen (Belgio); Frans Timmermans (Paesi Bassi); Karmenu Vella (Malta); Margrethe Vestager (Danimarca). Inoltre Federica Mogherini (Italia) è stata nominata dal Consiglio europeo, con l´accordo del Presidente eletto Juncker, Alta rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.  
   
   
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, JOSÉ MANUEL BARROSO, E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO, HERMAN VAN ROMPUY, RELATIVO A MISURE RESTRITTIVE NEI CONFRONTI DELLA RUSSIA  
 
Bruxelles, 8 settembre 2014 - “Siamo lieti di informarvi delle misure adottate per attuare le conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 30 agosto, in cui il Consiglio europeo ha invitato "la Commissione a procedere con urgenza i lavori preparatori, in collaborazione con il Seae, e presentare proposte a titolo oneroso all´interno di un settimana ", in modo da rafforzare le misure restrittive dell´Ue in vista di azioni della Russia destabilizzanti dell´Ucraina orientale. Come richiesto dal Consiglio europeo, la Commissione e il Seae presentati al Coreper il 3 settembre una serie di misure rafforzate riguardanti l´accesso al mercato dei capitali, della difesa, beni a duplice uso, e le tecnologie sensibili. Inoltre, un nuovo elenco di persone, tra cui la nuova leadership nel Donbass, il governo di Crimea e decisori e oligarchi russi è stata presentata. La selezione e la valutazione delle opzioni considerate per questo secondo round di sanzioni economiche hanno seguito gli stessi criteri (efficacia, costi / benefici, l´equilibrio tra i diversi settori e Stati membri, il coordinamento internazionale, reversibilità / scalabilità, difendibilità legale / facilità di esecuzione) che hanno guidato la lavorare sul pacchetto precedente. Il pacchetto concordato a luglio è stato infatti progettato per essere scalato fino, se necessario, con diverse gradazioni possibili di azione nei quattro settori interessati: mercati dei capitali, difesa, beni a duplice uso e tecnologie sensibili. Questo nuovo pacchetto di misure restrittive ora è stato concordato a livello di Coreper. Darà l´Unione europea uno strumento efficace, che dovrebbe consentire di avere una risposta entro un breve lasso di tempo. Esso aumenterà l´efficacia delle misure già in atto. Esso rafforzerà inoltre il principio che le sanzioni dell´Ue sono dirette a promuovere un cambiamento di rotta in azioni della Russia in Ucraina. La nostra intenzione è che l´adozione formale di questo pacchetto avverrà mediante procedura scritta il Lunedi.  
   
   
UE, IL PRESIDENTE BARROSO: EVITIAMO DI TUTTO CIÒ CHE DISTRAE DALLA NECESSITÀ DI RIFORME  
 
Bruxelles, 8 settembre 2014 - Parlando al forum del Ambrosseti - il 6 settembre, il presidente ha dichiarato quanto segue: " Gran parte del percorso è stato fatto. Il compito è ora quello di mantenere lo slancio e veramente realizzare le riforme che abbiamo messo in moto a tutti i livelli. Crescita è stato il nostro obiettivo fin dall´inizio . " Sulla flessibilità , il presidente Barroso ha dichiarato: " Dobbiamo evitare tutto ciò che distrae l´attenzione dalla necessità di riforme Ripeto quello che ho detto il 4 luglio presso il punto stampa congiunta con il primo ministro Renzi.: Circa la posizione della Commissione sulla flessibilità, credo che questo dibattito è un po ´esagerata a volte. Ero in seno al Consiglio europeo di recente quando abbiamo avuto una discussione su flessibilità. Nessun primo ministro, nessuno ha chiesto un cambiamento delle regole, nessuno. Le regole del patto di stabilità e crescita devono essere rispettati al 100%. Questo è nel trattato. La cosa peggiore che potremmo fare ora è quello di apparire che non rispettano le nostre regole. Le regole sono lì. Ora, secondo la nostra visione le norme attuali già prevedono una certa flessibilità, e abbiamo implementato tale flessibilità. Ad esempio, la Commissione europea ha proposto più tempo per correggere il disavanzo per la Francia, Spagna, Grecia, Portogallo, Irlanda. Quindi non possiamo dire non c´è flessibilità. Vi è in-costruire la flessibilità e, in effetti, dopo la revisione del Patto di stabilità e ora stiamo mettendo molto di più l´accento sul deficit strutturale che sul disavanzo nominale, tenendo conto del cosiddetto ciclo economico. E guardando ogni paese specifico, quali sono le difficoltà e le sfide. Quindi, vi è già una riforma in termini di maggiore flessibilità, ma nel pieno rispetto del Patto di stabilità e crescita. Credo che la chiave è di porre l´accento sulle riforme strutturali. Se un paese ha per le riforme strutturali alcuni sforzi per rendere ora sul breve termine, dovrebbe essere data una certa credibilità se si crede veramente in riforme in termini di attuazione delle norme del Psc. Quindi la mia risposta concreta per voi è la riforma strutturale. Facciamo esso. Essi sono di fondamentale importanza per la nostra competitività. Paesi come l´Italia hanno bisogno, è per questo che il primo ministro Renzi ha annunciato il programma di 1000 giorni per le riforme che sono veramente molto benvenuti. Quindi, questa è la chiave. Sarebbe un errore per avere un´ossessione solo con il consolidamento fiscale. Il risanamento di bilancio è necessaria e indispensabile quando si dispone di così alto livello di debiti. Senza risanamento delle finanze pubbliche che cosa succede? Il mercato ripartirà scommettendo contro alcuni dei nostri Stati membri, come sappiamo. L´italia stava attraversando un periodo molto, molto difficile, qualche tempo fa. Mi ricordo bene. Non era solo la Grecia o il Portogallo o la Spagna o l´Irlanda. Ci sono state minacce contro l´Italia pure. Grazie alle riforme già avviate e gli impegni, è stato possibile ripristinare la fiducia in Italia. Quindi, la stabilità è importante, ma la stabilità, come dice giustamente Pm Renzi, è solo una parte del nostro programma di stabilità e di crescita. Non possiamo mettere tutto sulla stabilità. Quindi, si tratta di una questione di buon senso e di evitare oltre semplificazione dei problemi e credo che sia un errore di mettere su un lato quelli che sono per la crescita e l´altro lato coloro che sono per il consolidamento fiscale. Abbiamo bisogno di entrambi, la stabilità e la crescita. E abbiamo bisogno di riforme strutturali per rendere le nostre economie più competitive . "  
   
   
SARANNO 20 MILIONI LE PERSONE CHE ACCEDERANNO GRATUITAMENTE A SITI DEL PATRIMONIO IN OCCASIONE DELLE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO  
 
Bruxelles, 8 settembre 2014 - Durante tutto il mese di settembre, nel corso dell´annuale edizione delle giornate europee del Patrimonio, milioni di persone potranno accedere gratuitamente, in 50 paesi, a migliaia di siti storici e culturali, molti dei quali di solito chiusi al pubblico. Iniziativa congiunta della Commissione europea e del Consiglio d´Europa, le giornate europee del Patrimonio godono del sostegno di organizzatori a livello nazionale e locale. Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "Le giornate europee del Patrimonio costituiscono un´iniziativa estremamente popolare, di cui usufruiscono persone di ogni fascia d´età. Secondo le nostre previsioni, quest´anno oltre 20 milioni di persone in Europa, tra adulti e bambini, sfrutteranno la possibilità di accedere gratuitamente a un gran numero di siti del patrimonio. Spesso manca la consapevolezza dei tanti tesori che si nascondono dietro l´angolo. Invito tutti a sfruttare al meglio le giornate europee del Patrimonio e a verificare le iniziative in programma nella loro regione o in luoghi più lontani. Questa iniziativa, oltre ad avere ricadute positive per le collettività locali in termini di incremento delle visite e del turismo, è anche un ottimo modo per assicurare la conservazione e la tutela del nostro comune patrimonio europeo a favore delle generazioni future." Gabriella Battaini-dragoni, vicesegretario generale del Consiglio d´Europa, ha aggiunto: "Il successo delle giornate europee del Patrimonio dipende dall´impegno di amministrazioni comunali e regionali, organizzazioni e volontari. Ogni anno le collettività in tutta Europa entrano a far parte di una ´famiglia culturale´ che celebra il proprio ricchissimo patrimonio culturale." È vasto il ventaglio dei luoghi di interesse e dei siti visitabili nel corso delle giornate europee del Patrimonio. Ad esempio, in Irlanda è possibile assistere all´adattamento per il teatro delle marionette della fiaba di "Riccioli d´oro", mentre in Finlandia i visitatori potranno seguire un percorso dedicato alla storia dell´estrazione dell´oro. In Norvegia potranno scoprire la storia dell´industria della pesca, fatta di porti pittoreschi, da un lato, e da grandi flotte di pescherecci da traino, dall´altro; in Spagna i visitatori potranno passeggiare nei patios di Córdoba o accedere ai mulini dell´isola di Mallorca, mentre in Belgio nell´"Enclos des Fusillés" potranno rendere omaggio alle vittime che si sono sacrificate per la libertà pagando con la vita. Il portale dedicato alle giornate europee del Patrimonio, oltre a fornire informazioni di tipo locale, fornisce informazioni sulle manifestazioni organizzate in tutto il continente. Contesto Inaugurate nel 1985, le giornate europee del Patrimonio sono organizzate dal 1999 come iniziativa congiunta della Commissione e del Consiglio d´Europa. Alle giornate europee del Patrimonio partecipano i 50 paesi firmatari della Convenzione culturale europea. Gli eventi, organizzati nel corso della manifestazione che dura un intero mese, sono una vetrina dell´architettura e dell´arte, delle tradizioni e delle competenze locali e servono anche a promuovere la comprensione reciproca tra i cittadini europei. Il patrimonio culturale costituisce una priorità di Europa creativa, il nuovo programma dell´Ue a favore dei settori culturali e creativi. Il programma "Europa creativa" e il Consiglio d´Europa sostengono le giornate europee del Patrimonio con un finanziamento di 200 000 Eur ciascuno. La maggior parte degli eventi è finanziata con fondi nazionali o regionali.  
   
   
UE: INVESTIMENTI PER UNA CRESCITA E UN´OCCUPAZIONE SOSTENIBILI: SVILUPPO E BUON GOVERNO AL CENTRO DEL SESTO FORUM SULLA COESIONE  
 
Bruxelles, 8 settembre 2014 - Il ruolo chiave svolto dalla nuova politica di coesione dell´Ue a favore della promozione della crescita e della creazione di posti di lavoro nelle regioni e città europee è al centro delle discussioni ad alto livello del sesto Forum sulla coesione in programma a Bruxelles l´8 e 9 settembre 2014. La politica di coesione costituisce ora il principale strumento di investimento dell´Ue per la riduzione delle disparità economiche e sociali esistenti tra le regioni europee, per il rafforzamento della loro competitività e il conseguimento dei più vasti obiettivi della strategia Europa 2020. La politica di coesione, che dispone di un bilancio complessivo di circa 352 miliardi di Eur per il periodo di programmazione 2014-2020, è destinata a svolgere un ruolo fondamentale in ambiti quali l´innovazione, il sostegno alle Pmi, l´innalzamento delle qualifiche, l´inclusione sociale e l’energia, che rappresentano settori chiave per una crescita sostenibile e di lungo periodo. Il Forum sulla coesione, organizzato ogni tre anni, riunisce leader ed esponenti politici di primo piano degli Stati membri dell´Ue, chiamati a valutare i risultati della politica di coesione in termini di conseguimento degli obiettivi. L´appuntamento giunge in un momento cruciale: è adesso che vengono concordati gli "accordi di partenariato" e i "programmi operativi". Il tema di quest´anno è "Investimenti per la crescita e l´occupazione: promozione dello sviluppo e del buon governo nelle regioni e città dell´Ue. All´inaugurazione dell´evento, oltre al Commissario per la politica regionale Johannes Hahn, saranno presenti il primo ministro della Lettonia Laimdota Straujuma e il rappresentante della presidenza del Consiglio dell´Unione europea e sottosegretario alla presidenza del Consiglio italiano con delega alle politiche europee Sandro Gozi. Parteciperanno al Forum anche il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il presidente del Comitato delle regioni Michel Lebrun, il vicepresidente della Commissione europea responsabile per gli affari economici e monetari e l´euro Jyrki Katainen e il premio Nobel per l´economia A. Michael Spence. In vista dell´evento il Commissario Hahn ha dichiarato: "La politica di coesione costituisce la principale politica degli investimenti dell´Ue. In questo senso il suo obiettivo originario, che è il sostegno alle regioni europee più povere, è cresciuto, senza essere in alcun modo tradito. Le nostre riforme, che si riflettono negli accordi di partenariato e nei programmi operativi, consentono a questa politica di investire nell´economia reale europea e di perseguire i più vasti obiettivi dell´Ue, ossia occupazione, sicurezza energetica, ambiente più pulito e crescita duratura. È incoraggiante quanto emerge dai piani degli Stati membri dell´Ue: nel periodo 2014-2020 gli investimenti saranno maggiormente orientati a stimolare l´innovazione, sostenere le Pmi, creare posti di lavoro e promuovere la crescita verde e la competitività delle nostre regioni. Possiamo e abbiamo il dovere di rispondere alle sfide che si pongono ai nostri paesi e ai nostri cittadini, in particolare in questi tempi di difficoltà economiche. Il Forum sulla coesione rappresenta sotto questo aspetto un´occasione ideale per uno scambio di idee su priorità e bisogni futuri tra rappresentanti nazionali, regionali e locali e altre parti interessate." L´evento, della durata di due giorni, affronterà anche un´altra questione fondamentale: l´esigenza del buon governo sotto il profilo di una maggiore efficienza e trasparenza delle amministrazioni e in termini di valide politiche macroeconomiche. Secondo la sesta relazione sulla coesione, pubblicata nel luglio 2014, gli Stati membri prevedono, nei rispettivi accordi di partenariato, di incrementare del 70% gli investimenti finalizzati a migliorare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche: è questo un riflesso della crescente importanza della modernizzazione amministrativa ai fini di un uso efficiente delle risorse pubbliche. Da una valutazione preliminare degli accordi di partenariato (16 dei quali su un totale di 28 sono stati adottati) emergono alcune tendenze incoraggianti per quanto concerne gli investimenti dell´Ue previsti nel quadro della politica di coesione: sostegno all´innovazione e alle piccole imprese e aumento dell´uso degli strumenti finanziari. Gli investimenti a favore dell´efficienza energetica e delle energie rinnovabili, in particolare, dovrebbero superare i 38 miliardi di Eur: un importo pari a oltre il doppio di quello investito per un´economia a basse emissioni di carbonio nel periodo 2007-2013. Contesto Nel corso del forum tre panel cui parteciperanno esponenti di spicco dell´Ue, degli Stati membri e delle regioni concentreranno la loro attenzione sul miglioramento dell´efficacia della politica di coesione negli Stati membri. Per ulteriori informazioni (compresi il programma per i media e una sintesi della sesta relazione sulla coesione) consultare il sito web del sesto Forum sulla coesione. I giornalisti che intendono partecipare sono invitati a registrarsi prima dell´evento che si svolgerà a Bruxelles, nell´edificio Charlemagne, rue de la Loi 170.  
   
   
RILANCIARE L´ECONOMIA EUROPEA: COME UNA LEGGE COMUNE SULLE VENDITE FARÀ PROMUOVERE LA CRESCITA E LA CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO  
 
Roma, 8 settembre 2014 - Di seguito l’intervento del 5 settembre di Martine Reicherts Il commissario europeo per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza Università La Sapienza: “ Signore e signori, Prima di tutto, permettetemi di ringraziare il signor Luigi Frati e il signor Giorgio Spangher dell´Università ´La Sapienza´ e il signor Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, per l´organizzazione di questa conferenza sul diritto comune europeo della vendita. Penso che oggi abbiamo sentito molti contributi interessanti. Questo dibattito è di vitale importanza in un momento in cui rafforzare la ripresa economica e sempre i cittadini nel mondo del lavoro sono in cima all´agenda politica europea. Politica della giustizia Ue ha un ruolo importante da svolgere in questo. Poiché la politica della giustizia è la politica di crescita - la Politica Ue della Giustizia e Politica di Crescita. Perché? Perché mette le regole e le garanzie che danno luogo le imprese, investitori e consumatori la fiducia che dobbiamo sfruttare appieno il potenziale della nostra miniera d´oro, il mercato unico. La crescita economica si basa sulla possibilità e la fiducia, e la politica di giustizia dell´Unione europea contribuisce a crearli. Il diritto comune europeo della vendita proposta dalla Commissione europea è un ottimo esempio. Dare le imprese ei consumatori la possibilità di scegliere una serie di regole che sarà lo stesso in tutta l´Ue per le operazioni transfrontaliere consentirà di abbattere i confini, aprire nuovi mercati e, a sua volta aiuto a kickstart crescita economica. Creare opportunità In particolare per le piccole e medie imprese, di cui esistono tanti esempi eccellenti in questo paese, il diritto comune europeo della vendita porterà opportunità di business immenso e risparmio. In questo momento, molti di loro sono riluttanti a esportare i loro prodotti. E posso capire perché. Si può costare una società fino a 13 000 euro per adeguare i termini del sito web e di contratto ad un solo regime giuridico diverso. Tutti possiamo capire cosa significa per una società contemplando fare affari in tutti 28 gli Stati membri. Questo costo proibitivo è ovviamente un forte deterrente. Come risultato, stiamo sprecando il potenziale prezioso per l´attività economica - in un momento in cui l´Europa si sta riprendendo da una crisi selvaggia e dovremmo utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione per sostenere la crescita. Questo è inaccettabile. Abbiamo bisogno di cambiarlo. E possiamo. Con il diritto comune europeo della vendita, un business non sarà più necessario creare 28 siti web e insiemi di clausole contrattuali diverse per la negoziazione nella Ue. Invece, sarà in grado di vendere i propri prodotti utilizzando una legge singola e una piattaforma informatica unica per tutta l´Unione europea. Che cosa è più, la proposta di legge non solo incrementare il commercio transfrontaliero di beni "tradizionali", che contiene anche un nuovo ed innovativo regime per i prodotti digitali, come film, giochi e applicazioni, inclusi quelli scaricati dalla nube. Infine, il diritto comune europeo della vendita offre un altro vantaggio: nessuno sarà costretto a usarlo. La scelta è la parola chiave. Solo i commercianti e consumatori che vedono vantaggi economici sceglieranno questo set opzionale di regole. Il diritto comune europeo della vendita è dunque uno strumento innovativo in grado di ridurre la burocrazia e le imprese liberati. Questo ci aiuterà a costruire un vero mercato unico digitale che può essere un motore di crescita economica. Uno spazio che offre opportunità e scelta. Per le imprese, ma anche per i consumatori. I cittadini devono essere in grado di acquistare le merci da un altro Stato membro la stessa facilità che nel proprio paese. Essi devono avere accesso alle migliori prodotti al prezzo più competitivo di tutta Europa - mentre ovviamente ancora beneficiare di elevati standard di protezione dei consumatori si sono abituati. Il diritto comune europeo della vendita ci aiuterà a raggiungere questo obiettivo. E ´quindi fondamentale che prendiamo il dibattito su questo progetto legislativo in avanti. Le idee, suggerimenti, nonché le riserve condivise da voi in questa conferenza sono un contributo importante a questo dibattito, e voglio ringraziarvi per loro. Ma è giunto il momento per le decisioni politiche. Questa proposta è sul tavolo per quasi tre anni. Considerando che il Parlamento europeo ha approvato una posizione, gli Stati membri sono stati stallo. Insieme con la Presidenza italiana, la Commissione europea è pronta a lavorare con tutti i membri ad avanzare e concludere i negoziati. Il Parlamento europeo ha limitato il campo di applicazione ai contratti on-line e distanza. Non vedo questo come un limite - ma piuttosto come un´opportunità per portare il file in avanti. Dobbiamo usare ogni mezzo per rafforzare la nostra economia e la creazione di posti di lavoro. Lo dobbiamo ai nostri cittadini. La politica di giustizia diritto europeo della vendita e Ue comune, più in generale sono potenti attivatori di crescita. La Politica Ue della Giustizia e Politica di Crescita. Usiamola!  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE BULGARIA IL RECUPERO DEGLI AIUTI DI STATO ILLEGALI AI PARTITI A SCAMBI DI TERRENI FORESTALI  
 
 Bruxelles, 8 settembre 2014 - Dopo un´indagine approfondita, la Commissione europea ha concluso che una legge bulgara, che consente lo scambio di privata rispetto a terreni forestali pubblici, non è compatibile con le regole comunitarie sugli aiuti di Stato. La legge, che era al momento dell´adesione della Bulgaria all´Unione europea nel gennaio 2007 e fino al gennaio 2009, ha dato le società che hanno beneficiato di questi scambi di terreni forestali, un vantaggio selettivo e falsare la concorrenza nel mercato interno. La Bulgaria ha ora bisogno o l´aiuto di Stato illegittimo da parte delle società che le ha ricevute, recuperare o fare gli swap in questione invertiti. Dopo aver ricevuto due denunce, la Commissione ha avviato nel giugno 2011 un esame approfondito del baratto bulgara con terreni forestali e le successive modifiche apportate al consumo di territorio scambiati in alcuni casi (vedi Gu. C 273 del 2011 ). L´indagine della Commissione si è concentrata sul periodo tra il 1 gennaio 2007, quando la Bulgaria è entrata nell´Ue, e 27 gennaio 2009, quando sono stati fissati le operazioni di cambio da parte delle autorità bulgare. Secondo la normativa controversa proprietari privati ​​di terreni forestali potevano scambiare le loro trame contro di aree forestali pubbliche. Il valore di entrambi i terreni forestali pubblici e privati ​​è stato calcolato ai fini dello scambio per mezzo di un set con il metodo giuridico bulgaro. Il regime non è stato presentato alla Commissione per approvazione preventiva, come sarebbe stato richiesto in base alle disposizioni del trattato. La Commissione ha accertato che i prezzi amministrati utilizzati nel contesto di operazioni di swap non sono state mantenute aggiornate e non portavano considerazioni economiche in sufficiente considerazione. Di conseguenza, sono diminuiti nella maggior parte dei casi relativamente fortemente sui prezzi di mercato per i terreni forestali simili. Questo significava che le persone coinvolte in questi swap feste private conferito un vantaggio competitivo. Tuttavia, tale aiuto non è compatibile con le norme comunitarie. In particolare, la Commissione ha trovato alcuna prova che l´aiuto fosse limitato al minimo necessario per raggiungere un determinato obiettivo politico. Nella sua indagine, la Commissione ha anche luogo in diversi casi la riconsacrazione del terreno forestale scambiato al suolo urbano da parte delle autorità bulgare. La Commissione, tuttavia, è giunto alla conclusione che il cambiamento della destinazione d´uso delle aree forestali scambiati può infatti aumentare il loro valore, questo aumento non è stato finanziato da fondi statali e, pertanto, non costituisce un aiuto di Stato ai sensi delle norme Ue. La Bulgaria deve ora o aiuti di Stato illegali concessi alle imprese coinvolte negli scambi di terreni forestali, recuperare o fare swap in questione invertiti. In questo contesto, la Commissione osserva che il numero totale di operazioni di swap durante il periodo in esame è stato davvero notevole - per un totale di 132 transazioni - ma il numero di casi in cui è necessario un recupero degli aiuti, è probabile che sia molto inferiore. Gli individui che si impegnano in un´attività economica relativa al loro scambiati Foresta terra non soggetti alle norme Ue sugli aiuti di Stato in quanto non sono imprese ai sensi del diritto comunitario. Pertanto, è richiesto di loro non rimborso dei benefici ricevuti. Se i benefici ricevuti da una società è anche ammontano a meno di 200 000 Eur su un periodo di tre anni (e sempre che le altre disposizioni del regolamento de minimis 1 sono osservate), questi non sono considerati come aiuti di Stato ai sensi del diritto comunitario e non deve essere recuperato. Sfondo In connessione con la legislazione bulgara permettendo permuta con terreni forestali a prezzi amministrati, la Commissione ha contestato l´utilizzo dei prezzi amministrati che differiscono troppo da quelli osservati nei prezzi simili operazioni. La decisione adottata oggi non pertanto l´uso di prezzi amministrati dalle autorità degli Stati membri in questione, ma semplicemente la mancanza di aggiornamenti regolari e coefficienti che sono stati utilizzati per la determinazione dei prezzi nel caso specifico delle operazioni di swap con terreni boschivi in ​​Bulgaria . Ai sensi dell´articolo 108, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue), gli Stati membri devono accedere gli aiuti di Stato alla Commissione per l´approvazione. Se uno Stato membro concede un aiuto di Stato senza rispettare tale obbligo, la Commissione può prendere in considerazione in un secondo momento se le misure con le regole comunitarie in materia di aiuti di Stato è compatibile - sia su propria iniziativa o se i reclami ricevuti. La Commissione determina quindi che l´aiuto era incompatibile con la legislazione comunitaria compatibile e ha portato ad una distorsione della concorrenza nel mercato interno, lo Stato membro interessato deve dare aiuto dal beneficiario imprese recuperano. Tali importi devono essere restituiti al bilancio dello Stato membro. La Commissione ha inflitto multe nei procedimenti di aiuti di Stato nei confronti degli Stati membri. Un inflitta uno Stato membro può essere imposta dal Tribunale dell´Unione europea, in cui uno Stato membro di diritto dell´Unione non è riuscita, essendo una precedente chiamata a recuperare l´aiuto illegale non è riuscita. Una volta che tutte le questioni relative alla protezione dei dati riservati sono stati risolti, la versione non riservata della decisione è Registro degli aiuti di Stato sul sito della Commissione ai sensi dei paragrafi Sa.26212 e Sa.26217 messi a disposizione. Circa pubblicato su Internet e nelle decisioni nuovo di aiuti di Stato Gazzetta ufficiale alla newsletter elettronica di aiuti di Stato Weekly e-News .  
   
   
VASSILIOU E LIU YANDONG TENERE COLLOQUI SULLA COOPERAZIONE TRA L´UE E LA CINA IN MATERIA DI ISTRUZIONE, CULTURA E DIRITTI DELLE DONNE  
 
Bruxelles, 8 settembre 2014 - L´unione europea e la Cina stanno progettando una più stretta cooperazione nei settori dell´istruzione, della cultura e della politica della gioventù e sono quindi includono anche altri settori quali la parità di genere e la lotta alla violenza contro le donne. Questi argomenti sono tra i nuovi potenziali priorità di "alto livello Ue-cina del dialogo tra i popoli", la fiducia e la comprensione reciproca tra i popoli delle due regioni a costruire. Androulla Vassiliou, Commissario europeo per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, il 6 settembre a Pechino con il cinese premier vice ministro Liu Yandong soddisfare ai risultati di alto livello Ue-cina sui sin dalla sua introduzione per essere riconosciuto due anni fa. I due politici di alto livello anche in considerazione le aree in cui l´Ue e la Cina potrebbe aumentare la sua cooperazione, ad esempio attraverso una maggiore partecipazione delle istituzioni cinesi alla graduatoria delle università U-multirank e un nuovo progetto per promuovere eventi culturali in Cina. " Il ´Ue-cina dialogo ad alto livello tra i popoli´ offre quello che promette: si riunisce il popolo delle nostre regioni, in modo che possiamo i compiti che siamo tutti risolti, portando a una maggiore comprensione e amicizia reciproca foglie. Attraverso la cooperazione tra l´Unione europea e la Cina, siamo in grado di richiamare l´attenzione ai problemi nei settori dell´istruzione e della cultura, che devono essere affrontati con urgenza, come ad esempio la disparità di trattamento sperimentato da molte donne che stanno lottando nelle nostre rispettive regioni nella vita di ogni giorno ", ha detto Commissario Vassiliou. Durante le discussioni con il vice primo ministro Liu Commissario dovrebbe sottolineare le opportunità che gli studenti cinesi e ricercatori attraverso Erasmus + , il nuovo programma dell´Ue per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, e per le azioni Marie Skłodowska-curie nell´ambito il programma Orizzonte 2020 sono aperte. Durante la sua visita, il commissario Vassiliou parlerà anche a studenti di Xi´an Jiaotong University, partecipando alla "iniziativa Sintonia" Ue-cina, sponsorizzato dalla compatibilità tra i sistemi di istruzione e riducendo gli ostacoli alla mobilità. Nel suo viaggio in Asia è anche il Commissario della Mongolia retribuzione (vedi comunicato stampa separato) una visita. Sfondo Negli ultimi dieci anni, l´Ue e la Cina hanno collaborato a stretto contatto nei settori dell´istruzione, della formazione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù attraverso dialoghi politici gamma correlate. 2012, la Commissione europea e la Cina hanno deciso di unire queste attività-bound settore di alto livello del dialogo Ue-cina tra i popoli; il dialogo integra il dialogo strategico ad alto livello di dialogo economico e commerciale e ad alto livello tra l´Ue e la Cina. Il Commissario Vassiliou e il vice premier ministro Liu Yandong partecipato il 18 aprile 2012 a Bruxelles nel primo turno di alto livello del dialogo Ue-cina tra parte i popoli e hanno deciso di follow-up. Al 16 ° vertice Ue-cina a Pechino il 21 novembre 2013, le due parti hanno preso l´Agenda Strategica 2020 per la cooperazione tra l´Ue e la Cina, nell´interazione tra i popoli è un capitolo a parte. Visita di quest´anno del presidente cinese Xi Jinping dal 31 marzo al 1 ° aprile Bruxelles ha dato il collegamento tra il nuovo impulso Ue e la Cina.  
   
   
UE: IL COMMISSARIO PIEBALGS IN BENIN ANNUNCIA NUOVO PACCHETTO DI AIUTI  
 
 Bruxelles, 8 settembre 2014 - Il Commissario Ue per lo sviluppo, Andris Piebalgs, ha annunciato che l´Ue sosterrà Benin nel periodo 2014-2020 con 450 milioni di euro. L´annuncio sarà fatto nel quadro della sua visita in Benin dal 4 al 5 Settembre 2014. L´ue è di questi mezzi promuovere principalmente misure nei settori della governance, l´agricoltura e l´energia. Nel settore dell´energia, l´aiuto principalmente nel garantire l´accesso all´energia, promozione delle energie rinnovabili e dell´efficienza energetica per rafforzare il flusso. Il commissario Piebalgs riaffermerà in occasione di questa visita che l´Unione europea Benin vuole stare sul suo processo di sviluppo di lato. Il commissario avrà anche l´occasione per uno scambio di opinioni con i rappresentanti del governo statale sulle questioni economiche e di sviluppo, utilizzare i progressi finora compiuti e le prospettive di cooperazione con l´Unione europea. Prima del suo arrivo in Benin, il commissario Piebalgs ha dichiarato: " In considerazione degli sforzi compiuti nella riduzione della povertà, il paese, continueremo il nostro impegno per la data in Benin rafforzata. Accolgo con favore la determinazione con cui il governo Benin impegnata a raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio . " " Siamo consapevoli che il miglioramento delle condizioni di vita a causa della rapida crescita della popolazione è una sfida importante per questo paese. Per sostenere le autorità nazionali nei loro obiettivi ambiziosi, noi aiuteremo la nostra attenzione sui settori che sono di fondamentale importanza per la popolazione, come l´accesso all´energia e allo sviluppo di un´agricoltura sostenibile . " Inoltre, per essere firmato quattro accordi di finanziamento tra l´Ue e il Benin nel valore totale di 47 milioni di euro (31 miliardi di franchi Cfa) durante la visita. Esse riguardano le seguenti misure: Sostenere la governance economica (5 milioni di euro), l´assistenza nel settore idrico - accesso alla fornitura di acqua potabile per tutti (19 milioni di euro), che assiste la magistratura (8 milioni di euro) e il miglioramento dei servizi di trasporto sull´asse del Benin Niger (15 milioni di euro). Programma del Commissario Piebalgs: Durante la sua visita, il commissario Piebalgs incontrerà il presidente Boni Yayi e riaffermare in questa conversazione che esiste tra il Benin e il partenariato Ue, in particolare, il sostegno delle riforme per consolidare le finanze pubbliche. Il commissario Piebalgs sarà poi visitare il porto di Cotonou, accompagnato dal Presidente. Inoltre, il Commissario parteciperà a una riunione di lavoro presso la sede di Eeeoa (Système d´Echanges d´Energie Electrique en Afrique de l´Ouest), tra le altre cose, una struttura finanziata dall´Ue per il mercato dell´Africa occidentale dell´elettricità. Sfondo Sintesi delle quattro convenzioni di finanziamento tra l´Unione europea e Benin, che sarà firmato durante la visita del commissario Piebalgs: Il progetto di sostegno nel settore idrico - accesso alla fornitura di acqua potabile per tutti (19 milioni di euro), è quello di migliorare in modo significativo l´accesso alle potabile condizioni idriche e igienico-sanitarie nelle zone rurali. Grazie ai progressi compiuti nei collegamenti con la fornitura di acqua potabile, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio possono essere raggiunti in questo settore fino al 2015. In cambio, l´Ue è impegnata in questo progetto, che è quello di garantire l´accesso all´acqua potabile per circa 500.000 persone. Il progetto per sostenere la governance economica (5 milioni di euro) per rafforzare l´efficacia e l´efficienza della gestione delle finanze pubbliche e reporting, e migliorare la gestione del personale e lo sviluppo di statistiche. Il programma per il miglioramento dei servizi di trasporto sull´asse del Benin-niger (15 milioni di euro) è il governo del Benin la possibilità di condurre ulteriori studi (di mercato, logistica e studio di campo) e di tutti gli attori pubblici e semi-pubblici nell´assistenza tecnica filiera offerto volontà. Il programma a sostegno della magistratura (8 milioni di euro) per 1) rafforzare la gestione, il coordinamento e la programmazione a livello dei servizi centrali del Ministero della Giustizia, diritto e diritti umani; 2) creare le condizioni per una elevata qualità dei servizi per i cittadini nei tribunali e al livello dei servizi decentrati del Ministero; 3) promuovere il rispetto dei diritti umani nel sistema penale e l´adozione di misure per il reinserimento sociale e professionale dei detenuti, minori particolarmente delinquenti.  
   
   
MARONI: REGIONE LOMBARDIA A STATUTO SPECIALE NON È UN´UTOPIA  
 
Varese, 8 settembre 2014 - "La Lombardia a Statuto speciale non è un´utopia, perché l´utopia è qualcosa di irrealizzabile, mentre noi stiamo lavorando per arrivare a questo obiettivo". Lo ha detto il 6 settembre il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni a margine dell´inaugurazione della Fiera di Varese. "Non si capisce - ha osservato - perché alcune Regioni possano avere uno Statuto speciale e la Lombardia no. Io chiedo la ´par condicio´, ad esempio, con la Sicilia. Questo ci consentirebbe di tenerci le tasse che attualmente paghiamo a Roma, risolvendo tutti i problemi della Lombardia". Richiesta Di Referendum - Nelle prossime settimane, ha ricordato il governatore, "approderà in Consiglio regionale la richiesta di referendum. Serve una maggioranza superiore a quella che ho in seno all´Assemblea, perché questo prevede il nostro Statuto. Dobbiamo convincere l´opposizione a sostenere una richiesta, che è condivisa dai 100 per cento dei cittadini lombardi". No Battaglia Di Bandiera - Questa, ha sottolineato Maroni, "non è una battaglia di bandiera, ma un impegno a vantaggio di tutti i cittadini, che migliorerà la loro qualità della vita". "La Lombardia - ha fatto notare - è la Regione con il residuo fiscale più alto, cioè è quella che paga di più a Roma e riceve di meno. Dopo decenni nei quali la Lombardia ha mantenuto il resto del Paese, forse è il caso di ripensare a questa regola".  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, MARONI: SCIOPERO POLIZIA SAREBBE ATTO GRAVISSIMO  
 
Milano, 8 settembre 2014 - "Sarebbe il primo sciopero generale delle Forze dell´ordine nella storia della Repubblica italiana, un fatto gravissimo. Spero davvero che il Governo in carica e l´attuale ministro dell´Interno, non si intestino questo risultato negativo". Lo ha detto il 5 settembre il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, commentando la possibile protesta degli agenti di Polizia contro le decisioni dell´Esecutivo nazionale in materia di risorse alla Pubblica amministrazione. Investire Risorse - Secondo il Governatore, "bisogna dare soldi e investire risorse nelle Forze dell´ordine, soprattutto in questo momento, nel quale sono possibili infiltrazioni terroristiche anche sul nostro territorio. Le Forze dell´ordine - ha sottolineato - fanno parte del comparto pubblico, ma hanno una specificità, riconosciuta per legge, che non può essere dimenticata e che va salvaguardata. Invito il premier Matteo Renzi, ma soprattutto il ministro Angelino Alfano, a tutelare le forze dell´ordine come quasi tutti i ministri dell´Interno hanno fatto. Io l´ho fatto".  
   
   
LEGGE DELRIO, ASSESSORE LOMBARDIA: ABOLIZIONE PROVINCE NON È PANACEA A PROBLEMI  
 
Milano, 8 settembre 2014 -"Si è ritenuto che la panacea per risolvere i problemi economici del Paese fosse la semplice abolizione delle Province. La Lombardia non ha mai puntato sul centralismo, come fatto da altre Regioni, anche se si tratta di un rischio sempre possibile, ma ha assegnato ampie deleghe agli Enti territoriali, oggi messi in crisi dall´assenza di risorse e per la fase transitoria nella quale viviamo, che dovrebbe culminare con la loro abolizione mediante la riforma del Titolo V della Costituzione". Lo ha detto Daniele Nava, sottosegretario alle Riforme Istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia, intervenendo il 4 settembre all´incontro di approfondimento e confronto sulla Legge 56/2014, organizzato stamane dalla Cisl Lombardia a Milano. Imboccare Direzione Giusta - "Per questo - ha aggiunto Nava - ci stiamo battendo sui tavoli romani, perché lo Stato lasci autonomia alle Regioni per organizzare al meglio i territori secondo le loro specificità, senza scimmiottare modelli regionali da cui siamo tradizionalmente lontani. Dunque siamo favorevoli al cambiamento, mediante un maggiore efficientamento e la razionalizzazione delle risorse, ma vogliamo farlo imboccando la direzione giusta, che mantenga cioè l´autonomia territoriale più prossima ai cittadini". Lasciare Maggior Numero Funzioni A Province - "Dal nostro punto di vista - ha concluso Nava, rivolgendo a sua volta un apprezzamento per l´invito della Cisl a dibattere su questi argomenti e toccando un tema che sta particolarmente a cuore al sindacato lombardo -, in questo periodo confermiamo la volontà di lasciare in via sperimentale il maggior numero di funzioni possibili alle Province. Crediamo infatti che questa sia la modalità più efficace di gestire la transizione e di consentire il passaggio più morbido anche dal punto di vista delle dotazioni e del personale". Al dibattito, oltre al segretario generale Cisl Lombardia Gigi Petteni, ha preso parte il segretario confederale Maurizio Petriccioli: entrambi hanno espresso apprezzamento per la disponibilità del sottosegretario e della Regione al confronto, manifestata in diverse occasioni anche dal presidente Roberto Maroni.  
   
   
A BOLOGNA, AL VIA OGGI UN IMPORTANTE PERCORSO DI FORMAZIONE PER NUOVI AMMINISTRATORI E AMMINISTRATRICI LOCALI  
 
Bologna, 8 settembre 2014 - Al via oggi alle 17.30, in via Aldo Moro 18 a Bologna, nell’Auditorium della Regione Emilia-romagna un percorso di formazione per nuovi amministratori e nuove amministratrici locali. Si parte con un seminario di presentazione, alla presenza di Daniele Manca, Presidente di Anci Emilia-romagna e di Simona Lembi, Presidente del Coordinamento regionale dei Consigli Comunali di Anci. Organizzato da Anci Emilia-romagna, in collaborazione con il Coordinamento regionale dei Consigli comunali e con il patrocinio del Comune di Bologna, il percorso formativo, gratuito e rivolto a tutti gli amministratori e le amministratrici degli Enti locali dell´Emilia Romagna, si articola in sei moduli che si svolgeranno nei giorni 24 settembre, 8 e 22 ottobre, 5 e 19 novembre e 3 dicembre a Palazzo d’Accursio, in Piazza Maggiore 6 a Bologna. Programma completo su: http://www.Anci.emilia-romagna.it/formazione/percorso-di-formazione-per-nuovi-amministratori-e-amministratrici-locali). “Si tratta di un percorso importante – afferma Simona Lembi – che ha come obiettivo principale quello di promuovere uno scambio di competenze fra le diverse personalità operanti all´interno degli Enti locali, attraverso il quale i nuovi amministratori ed i neo eletti possano entrare in possesso di strumenti utili a portare un contributo di qualità, nel corso del proprio mandato, a favore delle proprie comunità”. Questo percorso, che affronterà tematiche generali ma approfondirà anche questioni più specifiche, fornirà ad amministratori/trici, che magari si trovano alla loro prima esperienza, conoscenze e strumenti utili per orientarsi e operare all’interno delle riforme che negli ultimi anni hanno interessato la Pubblica Amministrazione e i consigli comunali. L´obiettivo è, tra gli altri, quello di poter replicare questa esperienza su tutto il territorio regionale. “Uno dei motivi che ha spinto Anci Emilia Romagna e l´assemblea dei Consigli comunali ad attivare questa iniziativa – conclude Daniele Manca - riguarda la rilevanza sempre maggiore che vuole essere attribuita ai consigli comunali nella gestione della “cosa pubblica” e nel costante sviluppo della relazione con i cittadini. Fornire strumenti e consapevolezza del proprio ruolo ai nuovi amministratori ed alle nuove amministratrici non può che contribuire ad alzare la qualità del lavoro politico sui territori e a prendere coscienza delle proprie responsabilità nell’interesse dei cittadini”.  
   
   
TOSCANA, IL PRESIDENTE ROSSI A PISTOIA: CONFRONTO SULLE SCELTE PER LA CITTÀ  
 
Pistoia 8 settembre 2014 – Un giudizio estremamente positivo sul progetto di recupero dell´area dell´ex ospedale del Ceppo, la dichiarata volontà di risolvere una volta per tutte il problema del parcheggio del nuovo ospedale S. Jacopo, la conferma del contributo regionale di 236 milioni di euro per il raddoppio della Pistoia-lucca-viareggio, oltre alla convinzione che l´Italia non può rinunciare a produrre treni abbandonando Ansaldobreda. Sono questi i principali temi, pistoiesi ma non solo, che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha toccato nel corso dell´iniziativa che si è svolta il 4 settembre in Sala Maggiore di Palazzo comunale a Pistoia per presentare il suo libro "Viaggio in Toscana". Sollecitato dalle riflessioni e dalle domande del sindaco Samuele Bertinelli, Rossi ha detto che Pistoia è la prima delle quattro città nelle quali sono stati realizzati i nuovi ospedali della Toscana del nord a chiudere la vicenda dell´utilizzo delle ex aree ospedaliere. "Lo ha fatto – ha precisato – anche con l´aiuto economico della Regione, ed il sindaco ha dato un contributo importante in questa direzione. E´ la dimostrazione che un accordo con gli altri sindaci si può trovare. Quello pistoiese è un progetto estremamente positivo che ci permetterà sia di ricavare risorse economiche che di realizzare un bel progetto". Passando a parlare della sanità, dapprima Rossi ha garantito che se le saranno assicurate risorse sufficienti, la Regione è disponibile a continuare ad investire in salute. Si è detto convinto che il Ceppo e la sua sanità non avrebbero avuto un futuro, e che invece il nuovo presidio ospedaliero sia in grado di garantire ai pistoiesi "una buona sanità per i prossimi 20 o 30 anni". Quanto al problema del parcheggio a pagamento presso il nuovo ospedale S. Jacopo, ha detto di essere determinato a risolverlo una volta per tutte, rimandando per la soluzione pratica alla riunione in programma in Regione per il 12 settembre prossimo. "Quelli che dovrebbe partire entro il novembre 2015 – ha aggiunto poi parlando del trasporto pubblico – sono i primi lavori sulla Firenze – Viareggio dopo quelli realizzati nell´Ottocento da Leopoldo Ii. E´ un´opportunità da cogliere per realizzare una grande area metropolitana che vada da Firenze alla costa, con la creazione di un grande anello ferroviario in grado di collegare in 2 ore Firenze-prato-pistoia-lucca-viareggio-pisa per poi tornare verso il capoluogo regionale". Tornando su Ansaldobreda Rossi ha parlato di un problema di competitività e di produttività, si è detto fiducioso nelle capacità manageriali dell´amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti e convinto che l´Italia non debba rinunciare a produrre treni, ma che è invece necessario che si doti di "un´azienda moderna, di dimensione internazionale, capace di competere nel settore dei treni, perchè servono scelte strategiche e investimenti per riuscire a produrre treni facendo utili". Tra gli altri argomenti affrontati dal presidente Rossi lo sviluppo del vivaismo in rapporto con il Piano paesaggistico ("il Piano non proibisce alcunché ma un documento di questa portata deve anche porsi obiettivi di tutela perché dove i problemi non si affrontano, dopo si è spesso costretti a piangere sul latte versato";) il rilancio dell´economia ("voglio costruire un rapporto più stretto con le forze imprenditoriali dinamiche sfruttando l´occasione rappresentata dai fondi europei") e l´area metropolitana parlando della quale ha giudicato comprensibili i fondi stanziati per Firenze, ma opportuno il riequilibrio compiuto con il finanziamento della Pistoia-viareggio, osservando che non si deve contrapporre l´area fiorentina al resto della Toscana e che sarebbe stato opportuno, in seguito all´abolizione delle Province, suddividere la regione in tre aree vaste.  
   
   
UMBRIA: OLTRE 10,5 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI E SERVIZI A FAVORE FAMIGLIE E FASCE DEBOLI  
 
Perugia, 8 settembre 2014 – Interventi a sostegno delle famiglie, con particolare attenzione a quelle "vulnerabili", per gli anziani, i minori e i disabili, per rafforzare il contrasto al crescente impoverimento: ammontano a oltre 10 milioni e 500mila euro le risorse che la Giunta regionale dell´Umbria, su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare Carla Casciari, ha destinato a questo scopo, approvando la programmazione e il riparto dei finanziamenti regionali e nazionali tra le istituzioni del territorio. "La situazione attuale – afferma la vicepresidente – impone una speciale attenzione alle fasce deboli della popolazione, provate dal protrarsi della crisi economica. In Umbria, come nel resto del Paese, c´è una tendenza sempre più allarmante all´impoverimento delle famiglie – sottolinea - Lo confermano i recenti dati dell´Istat sulla povertà: nel 2013 oltre 40mila famiglie umbre, circa l´11 per cento del totale, sono sotto la soglia di povertà relativa. Il numero è raddoppiato rispetto a cinque anni prima. Peggiorano soprattutto le condizioni economiche delle famiglie con figli, specie se minori, e di quelle con problemi di accesso o permanenza nel mercato del lavoro. "Diventa pertanto sempre più importante – rileva-, anche a fronte del ridimensionamento dei trasferimenti statali, perseguire e potenziare il welfare di comunità, obiettivo prioritario ‘storico´ delle politiche sociali della Regione. Lo stesso obiettivo verso cui tende la nuova programmazione dei fondi comunitari per il 2014-2020 che, per l´inclusione sociale e la lotta alla povertà e a ogni forma di discriminazione, prevede servizi socio-assistenziali per individui e nuclei familiari, la promozione dell´innovazione sociale con lo sviluppo di modalità sperimentali rivolte alla famiglia e l´inserimento socio-lavorativo delle persone, per un totale di circa 55 milioni di euro". Sono quattro le macroaree sociali tra cui, in base a criteri demografici e sociali, confermando la ‘architettura´ consolidata nell´ultimo biennio di vigenza del Piano sociale 2012-2013, vengono ripartite le risorse: circa 4 milioni e 300mila euro assegnati alla Regione Umbria a valere sul Fondo nazionale per le politiche sociali e 6 milioni 250mila euro del Fondo regionale sociale. La prima macroarea riguarda le famiglie con compiti educativi e di cura ed è articolata nelle aree minori, anziani e disabili. Per il benessere, la tutela e protezione di bambini adolescenti, le loro opportunità educative di socializzazione e di partecipazione alla vita delle comunità, il sostegno alle responsabilità degli adulti in famiglia e nelle realtà associative, vengono assegnati circa 3 milioni di euro. Quasi 1 milione e 950mila euro viene ripartito per interventi, azioni e servizi socio assistenziali per gli anziani soli o in coppia, anziani senza o con reti sociali deboli, senza casa, con insufficiente livello di reddito. Gli interventi per gli anziani non autosufficienti sono finanziati con risorse dedicate del Fondo sociale regionale per la non autosufficienza e programmati con il "Prina", Programma regionale integrato non autosufficienza. Complessivamente alla non autosufficienza (persone disabili giovani, adulte e minori, anziani) sono dedicate in questo riparto 2 milioni di euro che saranno gestiti direttamente dai Comuni capofila delle zone sociali. Per l´area "disabilità" con la delibera regionale vengono messi a disposizione oltre 1 milione e 250mila, che si aggiungono alle risorse già destinate e trasferite per interventi volti a sostenere politiche per la piena inclusione sociale e socio lavorativa per le annualità 2013 e 2014. Vanno ad integrare gli interventi in corso i 300mila euro del Fondo sociale regionale a favore delle famiglie "vulnerabili", a rischio sociale. La seconda macroarea presa in considerazione ricomprende i nuclei familiari con reddito medio-basso che, per la perdita del posto di lavoro o altre cause, possono scivolare verso una condizione aperta di disagio. "Le risorse, direttamente trasferite al territorio- dice la vicepresidente -, dovranno servire a interrompere la traiettoria discendente verso l´esclusione e la povertà". La terza macroarea individuata è quella della povertà e comprende interventi e servizi socioassistenziali per persone senza fissa dimora, senza tetto e "rom", persone soggette a esecuzione penale, che necessitano di interventi di risocializzazione e reinserimento e, più in generale, per il sostegno al reddito di persone e famiglie al fine di fronteggiare il crescente impoverimento legato a una perdurante riduzione del reddito. A questo scopo sono stati destinati 1 milione e 250mila euro. Per la macroarea "immigrati" sono stati ripartiti 250mila euro. Le risorse trasferite sono destinate alla gestione associata dei servizi e degli interventi sociali nell´ambito dei rispettivi Piani sociali di zona e comunque, in via prioritaria, alla costruzione di livelli essenziali e uniformi di assistenza sociale definiti dal Piano sociale regionale. Prima dell´approvazione da parte della Giunta regionale, la proposta di riparto è stata esaminata e condivisa con i Presidenti della Conferenza di Zona sociale (sindaci o assessori dei Comuni capofila di Zona sociale). "In attesa sia dell´assestamento dell´assetto istituzionale territoriale delineato dalla legge regionale, ma in corso di definizione alla luce delle modifiche della legislazione nazionale, sia delle conseguenti decisioni sull´assetto della ‘governance´ nel nuovo Piano sociale in fase di elaborazione – spiega la vicepresidente – con questo atto forniamo indirizzi per la programmazione attuativa del settore sociale alle istituzioni del territorio, nel rispetto delle autonomie dei Comuni associati, per orientare la pianificazione sulla base delle peculiarità sociali e territoriali". Viene rifinanziato con circa 500mila euro il progetto regionale (ex legge 162/1998) di sollievo alle famiglie con disabili gravi, con interventi di tipo domiciliare e per alleviare il carico assistenziale dei familiari. Ammonta, infine, a 400mila euro la somma destinata alle azioni regionali di sistema, relative a sperimentazione di servizi innovativi; programmi e progetti di valenza regionale; interventi regionali di area sociale; cofinanziamento di progetti nazionali ed europei; monitoraggio; definizione dei criteri per l´autorizzazione, l´accreditamento e la vigilanza delle strutture e dei servizi; formazione.  
   
   
FUNIVIE MOLISE, PAGATI GLI STIPENDI AI LAVORATORI. FRATTURA: AVANTI NEL RILANCIO DELLA NOSTRA MONTAGNA  
 
Campobasso, 8 settembre 2014 - "Sono state corrisposte in giornata le mensilità arretrate spettanti ai 34 lavoratori di Funivie Molise spa in relazione alla chiusura dell´ultima stagione sciistica", lo comunica il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura. "Dopo mesi di incertezze e sacrifici, determinati dalle criticità finanziarie derivanti anche dalle passate gestioni - prosegue il governatore -, ai dipendenti impiegati dalla società per azioni arriva quanto da loro rivendicato, perché un diritto, con un lungo presidio permanente sul pianoro di Campitello Matese, ora, come ci viene riferito, finalmente sciolto". Segnali positivi per Paolo Frattura. "Superiamo e archiviamo le criticità maggiori e lo facciamo, con una rinnovata governance efficiente e attenta, seguendo una scrupolosa politica di contenimento dei costi, fondamentalmente anche e soprattutto per il rilancio della nostra montagna attraverso una riorganizzazione di tutti gli ingranaggi turistici che ruotano attorno al settore", conclude il presidente della Regione.  
   
   
REGIONE BASILICATA E SINDACATI SIGLANO INTESA PER “VIVERE UNA VITA CHE VALE"  
 
Potenza, 8 settembre 2014 - Siglata un’intesa tra il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, che facendo leva sui contenuti del programma Vivi una Vita che Vale rilanci azioni positive e concrete finalizzate a creare nuovi posti di lavoro, in particolare per i giovani. L’ipotesi era stata già discussa qualche giorno fa nel corso della presentazione di “Lux Mundi, la fiaccolata più grande del mondo” dedicata a papa Francesco, un’iniziativa che ha avuto la piena adesione di Cgil, Cisl e Uil, nell’ambito del programma “Vivi una Vita che Vale”, ideato e coordinato dall’arch. Tomangelo Cappelli dell’Ufficio regionale al Turismo. I sindacati avevano sottolineato l’esigenza di avviare “un Piano di crescita economica e sociale” che sviluppasse i principi enunciati dal Piano del Lavoro della Crescita e della Coesione in Basilicata” proposto nel maggio 2013 dalle organizzazioni sindacali. Il programma si poggia su un’idea forte di valorizzazione del patrimonio culturale per trasformarlo in una fonte di ricchezza etica, estetica ed economica, partendo dalla consapevolezza che “un impegno per il ‘Bene Comune’ è tanto più efficace quanto maggiore è la coscienza della propria identità. L’intesa prevede che il modello socio-economico per lo sviluppo regionale verrà strutturato - anche in considerazione delle indicazioni del Piano del Lavoro proposto dai sindacati – secondo una visione unitaria ed eticosostenibile improntata sui principi del Programma Vivi una Vita che Vale e si configurerà come un Piano strategico operativo di rinascita economica e sociale che investe in particolare sui giovani, sulla loro creatività, sulla loro capacità di coinvolgimento degli adulti.  
   
   
CAMPANIA: APPROVATO REPERTORIO QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI. PROCEDE PERCORSO MODERNIZZAZIONE POLITICHE LAVORO E FORMAZIONE  
 
Napoli, 8 settembre 2014 - L´assessorato al Lavoro e alla Formazione della Regione Campania ha approvato il "Repertorio delle qualificazioni professionali". Il Repertorio, valido a livello europeo, è necessario per il riconoscimento delle competenze acquisite attraverso i percorsi formativi predisposti e approvati dalla Regione. Finora sono stati individuati 138 profili, appartenenti a 6 comparti produttivi. Nello specifico, i settori e il numero delle figure sono: Carta e cartotecnica (2) - Edilizia (23) - Meccanica, produzione e manutenzione di macchine (44) - Produzioni alimentari (15) - Servizi culturali e dello spettacolo (20) - Servizi turistici (20). Il lavoro degli Uffici regionali e dell´Arlas, in sinergia e con la partecipazione delle parti sociali e del sistema produttivo, continuerà nelle prossime settimane per integrare ed arricchire il Repertorio delle figure professionali appartenenti agli altri comparti. "Procede – sottolinea l’assessore al Lavoro Severino Nappi - il percorso della Campania di modernizzazione ed efficientamento delle politiche del lavoro e della formazione. “Con la realizzazione e l´approvazione del Repertorio regionale diamo vita ad uno strumento unico e moderno per la realizzazione di percorsi formativi concreti e di qualità, nei quali i processi di acquisizione di competenze teoriche si sposano con fasi di apprendimento pratico. Lo mettiamo a disposizione delle nostre imprese per sostenerle nella difficile sfida di questo tempo: occupazione di qualità per un´impresa di qualità nella quale il lavoro e i lavoratori sono la leva dello sviluppo e la marcia in più per la crescita. “La Campania diventa, ogni giorno di più, riferimento e esempio di buona politica che guarda lontano e investe sul futuro attraverso la concretezza del presente", conclude Nappi.  
   
   
LAVORO, PROSEGUONO IN EMILIA-ROMAGNA GLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA FINO AL 31 DICEMBRE 2014. L´OK È ARRIVATO OGGI CON LA FIRMA, IN REGIONE, DELL´INTESA CON LE PARTI SOCIALI ED ECONOMICHE.  
 
Bologna, 8 settembre 2014 – Via libera delle forze sociali, economiche e istituzionali alla nuova Intesa sulla gestione degli ammortizzatori sociali in deroga, intesa necessaria alla luce del Decreto interministeriale 83473 in materia emanato il 1° agosto 2014: si possono sottoscrivere prestazione fino al prossimo 31 dicembre. La sigla dell’accordo è arrivata - oggi pomeriggio a Bologna - nel corso del tavolo tecnico di monitoraggio degli ammortizzatori sociali riunito in viale Aldo Moro al quale è intervenuto il Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-romagna Alfredo Bertelli, l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi e l’assessore regionale al Lavoro Patrizio Bianchi. «Abbiamo raggiunto - spiega l’assessore Luciano Vecchi - un accordo che assicura la continuazione degli ammortizzatori sociali nei limiti previsti dal decreto. Ora il Governo, come richiesto dalle Regioni, deve rapidamente risolvere le questioni oggetto di dubbi interpretativi che influenzano le modalità di accesso agli ammortizzatori per alcune fattispecie». In attesa dei chiarimenti ministeriali, il Tavolo sarà convocato entro il prossimo 20 settembre al fine di perfezionare l’Intesa sui punti ancora aperti. «Le Regioni sono impegnate - conclude l’assessore Vecchi – in un serrato confronto con il Governo e il ministero del Lavoro per garantire, anche in questa fase di transizione, a lavoratori e imprese in difficoltà strumenti di tutela che in questi anni si sono dimostrati, come dimostra l’esperienza dell’Emilia-romagna, indispensabili per attenuare gli effetti della crisi e per permettere continuità nella vita di migliaia di imprese nonché la salvaguardia di un patrimonio produttivo indispensabile per il Paese».  
   
   
VENETO AMMORTIZZATORI IN DEROGA. LE REGIONI ITALIANE CONDIVIDONO LA POSIZIONE FORTEMENTE CRITICA DEL VENETO RELATIVA AL NUOVO DECRETO  
 
Venezia, 8 settembre 2014 - Mercoledì scorso la Ix Commissione Istruzione, Lavoro e Ricerca della Conferenza delle Regioni ha esaminato il decreto interministeriale sui nuovi criteri di accesso agli ammortizzatori in deroga. Dal confronto è emerso che gli assessori al Lavoro delle Regioni condividono la posizione fortemente critica già sostenuta dall’assessore del Veneto, Elena Donazzan, sul nuovo provvedimento. La posizione condivisa delle Regioni italiane, sulla stessa linea del Veneto, è stata quindi espressa al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, con una nota del coordinatore della Ix Commissione, Gianfranco Simoncini, assessore al Lavoro della Toscana. “Pur apprezzando il fatto che si siano trovate risorse aggiuntive per la copertura di cassa e mobilità in deroga – si legge nella nota – si deve confermare il giudizio critico sia sui suoi contenuti, in quanto oltre ad aver previsto la retroattività che le Regioni avevano sempre ritenuto inaccettabile, solo parzialmente ha preso atto delle proposte emendative presentate, sia sul metodo con cui è avvenuta l’emanazione del decreto”. “Dobbiamo segnalare – si dice ancora – che ad oggi il decreto è inapplicabile, in quanto sono ancora assenti direttive da parte del Ministero e le Inps regionali non hanno provveduto ad adeguare i propri sistemi informativi poiché in attesa di disposizioni centrali. Tutto ciò determina, fin da ora, una situazione di mancata copertura per centinaia di aziende che vedono già superati i 20 giorni “perentori” entro i quali potevano presentare la domanda congiunta ad Inps e alle Regioni, con gravi rischi per le indennità per i lavoratori, a meno di un intervento di sanatoria”. “Riservandoci di proporre ai Presidenti ogni decisione in merito alla prosecuzione della gestione della delega alle autorizzazioni degli ammortizzatori in deroga – conclude Simoncini – si chiede comunque un intervento immediato che superi la situazione di criticità oggi presente nei territori, che potrebbe avere come conseguenza la decisione da parte delle imprese di dar corso ai licenziamenti. Data la gravita della situazione si chiede che vi sia un intervento in tempi rapidi che ci permetta di portare all’attenzione della prossima riunione della Conferenza delle Regioni le problematiche sopra riportate”.