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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Ottobre 2014
Politica
INTERVENTO DI IERI DEL PRESIDENTE BARROSO DOPO LA REGOLAMENTAZIONE INTELLIGENTE NELL´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 15 Ottobre 2014 – “ Buon pomeriggio, Oggi la Commissione europea ha organizzato un impressionante conferenza ad alto livello per fare il punto su ciò che abbiamo realizzato nel fare normativa Ue più leggero, più semplice e meno costoso durante i due mandati ho avuto come Presidente della Commissione. Era in qualche misura, anche un bilan in termini di quest´area. Oggi è anche il momento per esprimere la mia profonda gratitudine al Dr. Edmund Stoiber. Lui e il suo gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi sono stati di grande aiuto nel rendere regolamentazione intelligente una realtà nell´Unione europea. La loro relazione finale presentata oggi indica in che misura il loro lavoro è stato un successo. Essa contribuisce inoltre al dibattito sulle nostre politiche di regolamentazione intelligente. Vorrei iniziare con un´osservazione più generale: norme Ue non sono sbagliate o oneroso, per definizione, come alcuni tendono a credere. Al contrario: quando alcune persone pensano che idee come "uno in - one out" sarebbe un grande risultato, facciamo spesso "uno in - 28 out". Questo è qualcosa che dobbiamo spiegare: molto spesso, un unico regolamento europeo sostituisce 28 diversi regolamenti, vale a dire nel mercato unico. E ´estremamente importante e dovrebbe essere apprezzato. Questo di per sé, ha fornito un nuovo regolamento europeo aggiunge valore reale, in grado di facilitare la vita per i cittadini e le imprese. E cos´è che aggiunge valore reale? Beh, prima di tutto le misure che sono orientati a creare crescita e posti di lavoro in Europa, attraverso un mercato unico funzionante e con un´economia competitiva, sostenibile e inclusiva. Come ho detto molte volte: Non tutto ciò che è buono deve essere fatto a livello europeo. Ci sono problemi che possono affrontati anche a livello nazionale e regionale - o addirittura locale - livello. Questo è il principio di sussidiarietà. Abbiamo solo bisogno di azione dell´Unione europea su questioni che possono essere meglio affrontati insieme che a livello nazionale, regionale o locale. "Essere grande su grandi cose, ed essendo più piccolo sulle piccole cose", come ho detto qualche tempo fa nel discorso sullo Stato dell´Unione, è stato il nostro motto. Credo che ci siamo concentrati sulle giuste priorità. Vediamo un´Unione più integrata, più aperta e più forte di quello europeo nel 2004, quando ho iniziato in qualità di Presidente della Commissione. Perchè posso dire che? Perché in realtà siamo stati in grado di mantenere l´Europa unita, rispondendo alla più grande crisi mai abbiamo affrontato dall´inizio dell´integrazione europea. Ma non abbiamo solo mantenuto l´Europa unita. Se si guarda al 2004, eravamo 15, ora siamo 28 paesi. Abbiamo quasi raddoppiato l´adesione all´Unione europea in mezzo a tutte queste crisi e lo abbiamo fatto rimanendo aperta al mondo, promuovendo soluzioni globali come abbiamo fatto nel G20. E anche a causa delle nostre riforme, le riforme della governance, vale a dire nella zona euro, e le riforme che sono in corso nei nostri Stati membri, io credo ora l´Europa è più forte perché è meglio preparata ad affrontare le sfide della globalizzazione. Questo è il motivo per cui è importante guardare il quadro generale e per vedere le tendenze, e non solo questo o quell´evento. Ma cosa abbiamo realizzato concretamente? Le cifre parlano da sole: 1 In primo luogo, abbiamo superato l´obiettivo di riduzione del 25% degli oneri amministrativi in ​​tredici settori politici. Le iniziative proposte dalla Commissione dal 2007, dal modo in cui spesso ispirati dal gruppo Stoiber, e adottati dal Consiglio e dal Parlamento importo di una riduzione stimata di circa € 33400000000 di risparmio all´anno per le imprese. Si tratta di un risultato impressionante. 2 In secondo luogo, la Commissione applica il ´pensare anzitutto in piccolo´ linea di principio, considerando l´impatto della legislazione sulle piccole e medie imprese. E micro-imprese sono spesso esenti da legislazione Ue, a meno imperativi di obiettivi di politica pubblica lo richiedano. E ´importante sapere questo. Le grandi aziende, imprese transnazionali hanno sempre i mezzi per affrontare con la legislazione e la regolamentazione complessa. Hanno i migliori avvocati. Ma per una piccola azienda in Europa, per un micro-società - tra l´altro, quelli sono davvero creare posti di lavoro in Europa - la legislazione complessa che produciamo in Europa è a volte un grande fardello. 3 In terzo luogo, il programma Refit della Commissione per la regolamentazione Fitness e prestazioni è diventato il punto focale di tutti i nostri sforzi di regolazione intelligenti dal 2012 sono in corso di attuazione Circa 200 azioni individuali. Sotto Refit semplifichiamo il diritto dell´Unione, si abrogare la legislazione che non è più necessario è già presente e ci ritiriamo proposte che non trovano un accordo in Parlamento o del Consiglio. Valutiamo anche interi settori politici al fine di individuare ulteriori opportunità di semplificazione e di riduzione degli oneri. Questo sta avvenendo senza mettere in dubbio gli obiettivi politici dell´Ue in settori come l´ambiente o la salute. Nel complesso, dal 2005, la Commissione ha abrogato oltre 6100 atti giuridici e si ritirò quasi 300 proposte. Un quadro di valutazione annuale individua i progressi compiuti. 4 Infine, nel preparare le sue proposte, la Commissione ha assicurato che i principi di regolamentazione intelligente sono seguiti e nostri strumenti migliorati. Consultazioni delle parti interessate, le valutazioni d´impatto e le valutazioni sono effettuate sistematicamente e contribuiscono alla evidence-based policy making. Più di 680 valutazioni d´impatto sono stati prodotti dal 2007 e vi posso assicurare che le valutazioni d´impatto della Commissione sono indipendenti. Per concludere: Rendere il diritto dell´Ue più leggero, più semplice e meno costoso è diventato un Leitmotiv della Commissione ei risultati positivi sono evidenti per tutti. La nuova Commissione può costruire su un terreno molto solido per spostare ulteriormente l´agenda normativa intelligente. E sono sicuro che lo farà. A proposito, se si confronta il dibattito dieci anni fa e ora, la differenza è molto importante. Quando abbiamo proposto il programma per una migliore regolamentazione, ha incontrato forte opposizione in molti quartieri d´Europa. Oggi, posso dire, nelle ultime elezioni del Parlamento europeo, con l´eccezione dell´estrema destra e dei partiti di estrema sinistra, tutte le altre forze politiche, da sinistra centrale a destra centrale, erano molto fortemente a favore di una migliore regolamentazione. Che non era il caso dieci anni fa. Quindi una sorta di questioni culturali sono stati anche cambiando in Europa. L´idea che non siamo più europei solo perché abbiamo produrre di più la legislazione, che dobbiamo guardare alla qualità della legislazione. Penso che da questo punto di vista la situazione è completamente diversa di quanto lo fosse prima. Questo è un tema molto delicato e dobbiamo sempre trovare il giusto equilibrio. E ´un errore per essere contro tutte le legislazioni di Europa - e, a volte alcune persone si presentano come molto a favore di questo ordine del giorno, ma in realtà stanno mettendo in discussione l´Unione europea acquis e questo è un errore. Ma è anche un errore pensare che tu sei più europeo solo perché si produce più legislazione. Quindi il problema è la qualità della legislazione. Regolamentazione intelligente, questo è il punto importante, in base al principio di sussidiarietà. Ed è per questo credo che abbiamo ora le condizioni per andare avanti nell´ordine del giorno. Ancora una volta, grazie dottor Stoiber, caro Edmund, per il vostro contributo, che sta ora per essere discusso dalle istituzioni europee - la Commissione, il Parlamento e il Consiglio. Una cosa è chiara per me: non è solo Bruxelles che può determinare questi problemi. Se vogliamo mantenere il sostegno dei cittadini europei, se vogliamo essere sicuri circa la legittimità del nostro progetto, dobbiamo ascoltare le preoccupazioni della gente e dobbiamo essere sicuri che questo programma di miglioramento della regolamentazione è in realtà di proprietà, non solo da Bruxelles, ma da parte della Commissione, il Parlamento europeo, il Consiglio e dai nostri Stati membri. Vi ringrazio per la vostra attenzione.  
   
   
UE,IL PRESIDENTE ELETTO JUNCKER CHIEDE AL CONSIGLIO DI AGGIUNGERE VIOLETA BULC ALLA LISTA DEI COMMISSARI NOMINATI  
 
Bruxelles, 15 Ottobre 2014 - Jean-claude Juncker, presidente eletto della Commissione europea, ha chiesto ieri un emendamento alla lista dei commissari nominato primo ministro italiano Matteo Renzi, nella sua qualità di Presidente del Consiglio dell´Unione europea , segnalando il suo accordo al candidato sloveno. La trasmissione di questa lista segue l´intervista che il signor Juncker ha tenuto oggi con Violeta Bulc il candidato sloveno. Prossimi passi: Il Consiglio dell´Unione europea deve ora adottare il nuovo elenco, in conformità dell´articolo 17, paragrafo 7 del trattato sull´Unione europea (Tue), dopo di che l´elenco sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell´Unione europea (raccolta della legislazione Ue). Poi il presidente annuncerà portafoglio Juncker intende affidare la signora Bulc. Nella fase successiva, l´intero collegio dei commissari, tra cui il presidente e l´alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, anche vice-presidente della Commissione europea, saranno oggetto di voto di approvazione da parte del Parlamento europeo. Questo voto sarà preceduta da un´audizione del Commissario designato Bulc dalle commissioni parlamentari competenti, ai sensi dell´articolo 118 del regolamento di procedura . Sulla base della approvazione del Parlamento europeo, la Commissione è formalmente nominato dal Consiglio europeo a norma dell´articolo 17, paragrafo 7 del trattato sull´Unione europea. Elenco dei Commissari designati per la prossima Commissione, in aggiornamento ordine alfabetico: Vytenis Andriukaitis (Lituania); Andrus Ansip (Estonia); Miguel Arias Cañete (Spagna); Dimitris Avramopoulos (Grecia); Elżbieta Bieńkowska (Polonia); Violeta Bulc (Slovenia); Corina Cretu (Romania); Valdis Dombrovskis (Lettonia); Kristalina Georgieva (Bulgaria); Johannes Hahn (Austria); Jonathan Hill (Regno Unito); Phil Hogan (Irlanda); Vera Jourová (Repubblica Ceca); Jyrki Katainen (Finlandia); Cecilia Malmström (Svezia); Neven Mimica (Croazia); Carlos Moedas (Portogallo); Pierre Moscovici (Francia); Tibor Navracsics (Ungheria); Günther Oettinger (Germania); Maroš Šefčovič (Slovacchia); Christos Stylianides (Cipro); Marianne Thyssen (Belgio); Frans Timmermans (Paesi Bassi); Karmenu Vella (Malta); Margrethe Vestager (Danimarca). A complemento: Federica Mogherini (Italia), nominato alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, in consultazione con il Presidente eletto Juncker.  
   
   
INTERVENTO DEL COMMISSARIO UE ŠEMETA ALLA CONFERENZA STAMPA ECOFIN  
 
Lussemburgo, 15 ottobre 2014 - Signore e Signori, Sono contento che l´ultima riunione Ecofin del presente mandato della Commissione è stato un uno così interessante e fruttuoso dal punto di vista fiscale. Revisione della direttiva cooperazione amministrativa In primo luogo, sono lieto che i ministri hanno raggiunto l´accordo fondamentale sulla revisione della direttiva cooperazione amministrativa. E ´il finale perfetto per un mandato che ha visto la lotta contro l´evasione fiscale ha spinto ad un livello completamente nuovo. La presente direttiva riveduta promette piena e duratura trasparenza fiscale in Europa. Il segreto bancario è morto, e lo scambio automatico di informazioni sarà applicato nella sua forma più ampia. Gli Stati membri dovranno cooperare pienamente a spalancare le tradizionali nascondigli di evasori fiscali. Inoltre, tale normativa garantirà che l´Ue è pienamente in linea con il nuovo standard globale di scambio automatico, che i leader mondiali si sono ora impegnati a. Come tale, i nostri operatori e le amministrazioni fiscali potranno godere di maggiore certezza e minori costi, grazie a requisiti complementari europei e mondiali. Con l´accordo di oggi, l´Unione europea è - ancora una volta - tenere il passo degli sviluppi fiscali internazionali. Ci assicuriamo che la nostra casa è in ordine e abbracciando i più elevati standard di buona governance. Questo imposta la barra per i nostri partner internazionali, e possiamo ragionevolmente aspettarci che a seguirne l´esempio. Accolgo con molto favore l´impegno della Svizzera per la piena scambio automatico di informazioni, che ha confermato ancora una volta la settimana scorsa. La Commissione si è impegnata a concludere i negoziati sui nuovi accordi fiscali con la Svizzera, Andorra, Monaco, Liechtenstein e San Marino prima della fine dell´anno. Ora possiamo credere che essi saranno molto più ambizioso di qualsiasi cosa potremmo mai sperare per quando abbiamo iniziato. Dichiarazione congiunta svizzero Mentre sul tema della Svizzera, accolgo con favore la dichiarazione congiunta di oggi che ha firmato con i 28 Stati membri, qui in Lussemburgo. Questa dichiarazione congiunta - con il quale la Svizzera si impegna a rimuovere regimi fiscali dannosi aziendale - è il risultato di un intenso dialogo tra la Commissione e le autorità svizzere. E ´un´ulteriore prova che quando lavoriamo insieme nella Ue, a spingere per la tassazione equa, risultati impressionanti possono essere consegnati. Beps / Ccctb Questo è stato anche lo spirito della nostra colazione discussione oggi su evasione fiscale delle imprese. Come sapete, affrontando pianificazione fiscale aggressiva è stata una priorità assoluta per l´Ue e questa Commissione. E attraverso la nostra comune determinazione, abbiamo fatto grandi progressi - sia a livello comunitario e mondiale. A livello internazionale, i primi risultati Beps sono stati concordati dal G20 ministri delle Finanze il mese scorso. Ora, il ritmo e l´ambizione devono essere mantenuti, al fine di completare con successo questo progetto l´anno prossimo. Questo è fondamentale per creare un ambiente più appropriato imposta sulle società più equa in tutto il mondo. Oggi, abbiamo avuto la possibilità di riflettere su come l´Ue può contribuire attivamente a questo obiettivo, pur continuando a stringere le nostre difese contro l´evasione fiscale. Al centro di questa discussione è stato il primo grande proposta che ho fatto come Tassazione Commissario: la base imponibile consolidata comune aziendale. Quando ho presentato la Ccctb nel 2011, è stato già salutato come una terra-breaker in materia fiscale, date le grandi semplificazioni che offre alle imprese transfrontaliere. Da allora, un altro enorme vantaggio di questa proposta è salito in superficie. La Ccctb può essere un potente strumento per ridurre l´evasione fiscale, per esempio, evitare la doppia non imposizione e la rimozione di disallineamenti. In realtà, molti elementi delle soluzioni specchio Ccctb, che sono attualmente in fase consultato la pagina di dall´Ocse nel contesto di Beps. Credo quindi fermamente che si tratta di una iniziativa che deve essere afferrato con entrambe le mani, e d´accordo in fretta. Spero vivamente che la Presidenza italiana raggiunge il suo obiettivo di presentare una proposta di compromesso sulla Ccctb entro la fine dell´anno. Direttiva sulla tassazione dell´energia La fine di un mandato è un buon momento per riflettere sui successi - e sono orgoglioso di quanti ce ne sono stati in tassazione durante il mio tempo qui. Tuttavia, sarebbe falso affermare che non ci sono state delusioni. E, per me, il più grande di questi è il destino del nostro direttiva sulla tassazione dell´energia. Questa è stata un´altra proposta all´inizio ho fatto. Era pieno di ambizione, ma anche pieno di buon senso. L´obiettivo era quello di ristrutturare completamente il modo in cui l´energia è tassata in Europa, allineandola ai nostri obiettivi di energia e di cambiamenti climatici più ampie e garantire una concorrenza più equa tra i diversi combustibili. Purtroppo, i successivi negoziati su questo file ci hanno lasciato con una proposta appena riconoscibile: uno che non è solo privo di tutti i miglioramenti che avevamo messo in avanti, ma può anche aggravare i problemi attualmente esistenti. Questa è un´occasione persa. E sarà per il prossimo collegio per decidere come procedere con questo file. Tuttavia, come ci sforziamo di creare un´Unione Energia, gli Stati membri non possono ignorare l´influenza critica che la tassazione ha in questo settore. Signore e Signori, Voglio concludere ringraziando Pier e la Presidenza italiana per l´ottimo lavoro svolto finora. So che hanno anche altre ambizioni di molti file fiscali entro la fine dell´anno, e auguro loro tutto il meglio nella realizzazione su di loro. Da parte mia, continuerò a seguire la politica fiscale dell´Ue con grande interesse personale, e sono fiducioso che le molte decisioni fiscali importanti che sono state prese alla Ecofin negli ultimi 5 anni continuerà a risuonare per molti, molti anni a venire.  
   
   
DISCORSO DEL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO, MARTIN SCHULZ, IN OCCASIONE DELLA CONSEGNA DEL PREMIO PER LA PACE DEL TEDESCO JARON LANIER IL 12 OTTOBRE 2014  
 
Bruxelles, 15 ottobre 2014 - Caro Signor Riethmueller, caro signor Sindaco Feldmann, Jaron Lanier cara, cari signore e signori, siamo alle soglie dell´era digitale in una nuova era, che rende il lungo 19 ° e 20 ° secolo breve dietro. Nel bel mezzo di un processo che è le relazioni sociali, il nostro modo di fare business, la costituzione costitutiva, i nostri valori, la nostra cultura in questione. Quindi siamo nel bel mezzo di un processo che sfida le società di tutto il mondo in una totalità, come ultimo accaduto quando la rivoluzione industriale, con il potere ha cambiato radicalmente il volto del mondo. L´analisi e la valutazione della digitalizzazione ha generato una pletora di testi e libri negli ultimi tempi. In loro è circa le opportunità offerte da questa rivoluzione tecnologica: più opportunità di trasparenza e di partecipazione per semplificare l´accesso alla conoscenza alla medicina efficace, migliori servizi, processi più efficienti e molto di più. Ma in loro è anche sui rischi di questo cambiamento. Quasi nessuno ha i pericoli ei rischi come Jaron Lanier chiamati fondamentale. La sua critica non è culturalmente pessimista, non certo ostile alla tecnologia, ma avverte della posizione di un esperto, per la cosa in sé, ma opposizione leale. Questo sono i suoi pensieri, che ha presentato in libri, articoli, conferenze e interviste, particolarmente illuminante. Ed è per questo che è stato premiato oggi a destra con il Premio per la Pace del librai tedeschi. Molto è stato scritto su di lui. E ´stato intitolato come pioniere di Internet, pioniere, visionario ed educatore. Per esempio: "Jaron Lanier è uno dei cyber-guru americani e protagonisti della nuova scena intellettuale, della Europa ha ancora la minima idea e finalmente avrebbe dovuto svegliarsi dal sonno del vecchio secolo." Una frase saggia, formulata da un uomo che si era un grande visionario e umanista cui morte tragica e prematura abbiamo pianto un paio di settimane fa, qui nella chiesa di St. Paul: Frank Schirrmacher. Schirrmacher questa frase, che voleva scuotere noi in Europa, - avrei lasciato a indovinare - così scritto nel 2000, 14 anni fa. Così ha un po ´di tempo prima che il dibattito sulle opportunità e sui rischi di Internet, che si svolge in California per diversi decenni, è anche arrivato con grande vigore il "vecchio continente". Ora discuteremo anche impegnati mentre siamo in grado di attingere a un sacco di pensiero in qualcosa. Anche su molte cose che Jaron Lanier ha pensato e scritto. Signore e Signori, il nostro sostegno ai prezzi attuale ha una gamma di talenti impressionanti. Egli è scrittore, musicista, scienziato, imprenditore, insegnante, attivista e inventore. La sua biografia è un esempio abbagliante di una identità patchwork, che sembra postmoderna solo a prima vista, il mi ricorda piuttosto l´ideale educativo della Humboldt. A causa della varietà di talenti a cui possiamo partecipare Lanier, si basa su uno studioso-esistenza anziani, nel corso dei secoli propagata, come studiosi, né filosofi, architetti, astrologi, pittori e medici erano in uno e non ha esitato prima ancora questioni socio-politiche per discutere. Biografia di Lanier è europeo nel carattere. Egli è infatti nato nel maggio 1960 a New York, ma sua madre cresce in Europa e anche suo padre ha radici europee. La sua famiglia deve soffrire la persecuzione degli ebrei, la madre sopravvissuta la peggiore crollo della civiltà nella storia umana, l´Olocausto, è sopravvissuta alla guerra e la fuga e poi si rompe in un nuovo, in un mondo migliore al di là dell´Atlantico su. Oggi, il figlio di genitori ha difeso l´unicità del popolo nell´era digitale con grande veemenza. Lui è in una grande tradizione umanistica. Lanier avverte che rendono i computer e le reti in tutto l´umano, per rendere le persone così piccolo, "per abbassare gli standard in modo che la tecnologia dell´informazione sta apparentemente bene", come egli scrive. Lanier ci chiama a lavorare come un libero, autodeterminato, motivati ​​e creativi individui ad un futuro migliore. Questo ci porta agli americani con radici europee alla nostra tradizione pensieri e ci ricorda le migliori competenze che abbiamo in noi. Egli ci ricorda che l´uomo non deve mai essere retrocesso di opporsi a qualsiasi idea o ideologia, non importa quello che potrebbe essere il loro obiettivo. Lanier descrive impressionante, come molti nella Silicon Valley credenza in un mondo di Internet intelligente diventare un´ideologia, sì, alla fine anche diventare una nuova religione. La fondatori di Google Larry Page, una volta ha parlato della "programmazione umano", come lo chiamava lui, ha avuto meno byte rispetto a un sistema operativo semplice. Se le persone ma solo la somma dei loro dati sarebbero - vale a dire una raccolta dei loro bio-dati e dove mai smesso di quello che mai letto, visto, sentito o hanno detto - allora si potrebbe archiviare queste informazioni popolo nella sua interezza. In questa logica, il nostro gemello digitale sarebbe in grado di raggiungere effettivamente l´immortalità. Citazione Lanier: "Chi della vecchia religione in cui si sperava per un-data da Dio la vita dopo la morte, cambia alla nuova religione, in cui si spera di essere immortale, in cui si può essere caricato in un computer, che deve credo che l´informazione è qualcosa di reale e vivo ". E di conseguenza, "L´uomo deve, entro [il mondo] nessuna posizione speciale." Molti di coloro che pensano così, assumere la rete globale privata, coscienza superiore, che è al di sopra della coscienza del popolo. Essi credono che la consapevolezza digitale è più ragionevole di quanto sappiamo meglio cosa è bene per l´uomo per noi. Su piccola scala in un primo momento significa solo che i programmi di elaborazione testi - senza che noi vogliamo che il - correggere i nostri testi scritti, e ben presto che i nostri frigoriferi vengono riempite automaticamente o che otteniamo beni forniti, di cui noi non sapevamo che abbiamo mai compriamo voluto. Più tardi abbiamo sanzionato un algoritmo attraverso premi delle casse malati più elevati o tramite Off sociale quando ci rifiutiamo di ricablare il nostro corpo se non facciamo i nostri esercizi di fitness quotidiani o andiamo nel paese sbagliato in vacanza. Secondo questo modo di pensare è bene che noi diminuiamo la potenza numerose decisioni in quanto fornisce tutto il giorno per noi, anche prendiamo cura delle nostre relazioni sociali. La rete diventa così una madre premurosa, il padre vigile e severo. Benvenuti in un nuovo mondo coraggioso! Signore e Signori, Per evitare fraintendimenti: non mi rivolgo a me stesso di tecnologie digitali. Al contrario: Ogni volta che siamo in grado di rendere la vita migliore per molte persone, cerco ogni innovazione. Ma la convinzione che noi siamo la somma dei nostri dati, ridotto e le persone degradate e non riesce a riconoscere, inoltre, che è il creatore di cultura. Ci sono scrittori, musicisti, registi, tecnici, giornalisti e altre persone creative che concepiscono il contenuto che può essere trovato in rete. In breve, ci sono persone che fanno tutto e danno il senso solo creato. Pertanto, è inaccettabile che solo poche persone con queste conquiste culturali fanno miliardi di profitti, mentre qualche autore di un´opera ottiene nulla. Uno sforzo creativo deve essere valorizzato e non dobbiamo soccombere al mito, come se ci fosse qualcosa di inutile la rete. Perché alla fine dobbiamo pagare esso. Lanier scrive: "Se la musica non costa nulla, poi solo la bolletta del telefono cellulare è costoso, così folle come si è." E continua: "Perché il Web distrugge i vecchi media, ci troviamo di fronte una situazione in cui la cultura realmente consuma il proprio seme." Prestazioni culturali, signore e signori, ma dovrebbe e deve avere il loro valore e il loro prezzo e - permettetemi di spingere questo come un libraio esperto: tanti obiezione arrogante per i prezzi dei libri in Germania mi infastidisce in maniera massiccia. Tutti otteniamo in rete apparentemente libero, si pagano almeno con i nostri dati, che vengono aspirate avidamente dai giganti di Internet a livello globale con enormi server. Questo non è niente. Poiché i dati saranno in futuro una delle risorse più importanti e gli standard digitali per l´infrastruttura a chiave. Pertanto: i nostri dati non appartengono nelle mani di pochi. Infatti, contrariamente a tutte le opportunità positive che possono offrire dati grande, il monitoraggio e il controllo delle persone allo stesso tempo diventare più facile attraverso questa raccolta di dati rabbia. La conoscenza è potere e che sa quello che compriamo, dove siamo, chi siamo amici e quali sono i nostri desideri e sogni segreti, che sa troppo di noi. Perché queste sono le cose che noi affidiamo il nostro solo quelli più vicini a chi è nostro amico più intimo. Pertanto, ritengo che la raccolta e il controllo di interi nostri dati in società liberali e anche alcuni è contrario al sistema. In tutta chiarezza: Non tutto ciò che è tecnicamente possibile, può essere consentito. Non tutto ciò che è più efficiente è migliore. La morale della fattibilità non è la nostra etica. Permettetemi di fare una fessura in un recente dibattito, perché si riferisce a molti scrittori e il mercato del libro in quanto tale: la diversità è un valore in sé! Se piattaforme Internet individuali che stanno ancora comprando case, negozi o mercati sono stati chiamati nel mondo analogico, raggiungere una dimensione con cui si determinano il prezzo, il reddito degli artisti, i best-seller, il formato delle pubblicazioni, la data di consegna e altre pertinenti può, allora non c´è più diversità, ma monopoli dominanti. Il vitello d´oro di efficienza e di prezzo sempre più conveniente poi imposta la pluralità, per la quale avevamo deciso di soggiornare nel nostro sistema economico, ad eccezione di forza. Questo è inaccettabile e quindi condivido la preoccupazione che si è articolato non solo da scrittori contro tali monopolisti mondiali di potere cosciente. Signore e Signori, che ha criticato in modo sostanzialmente, come fa Lanier, che non si tratta di riaggiustamento su piccola scala in un punto o in un altro. Chi fa queste obiezioni, che stabilisce una critica fondamentale che esclude che questo slittamento, che in molti casi già avvenuti o sono previste, può essere risolto con servizi di ingegneria puramente tecnici. Non c´è proprio nessun modo semplice attraverso il digiuno scaricando una nuova, intelligente app, anche se alcuni sembrano credere ora. Ma attenzione: Lanier non segue uno schema semplice buon-male. Le sue critiche si deduce come qualcuno che con-iniziato questo nuovo mondo, che hanno perseguito con gioia e spesso ha anche programmato. Lanier è un nativo digitale, pensò con la sua critica il proprio lavoro e identifica i luoghi in cui è andato qualcosa di sbagliato. Allora, chi pensa che Lanier sarebbe frustrato evitato dal mondo digitale è molto sbagliato. No, ha ragione nel discorso centrale, ma segue un approccio morale alto per fare meglio di quanto lo sia oggi. Nel suo libro "A chi appartiene il futuro", scrive: "Mi auguro per il futuro che sarà meraviglioso in un modo radicale di quanto possiamo immaginare oggi, abitata da persone che prendono il loro destino nelle proprie mani. " E ancora: "[Noi] obiettivo era quello di rendere il mondo più creativo, più espressivo, sensibile e interessante, ma non per fuggire dal nostro mondo .." Quindi, se abbiamo ancora una volta vogliamo prendere il nostro destino nelle nostre mani e per rendere Internet il luogo beneficio di molti e non solo di pochi, allora dovremo subire un certo sforzo. Abbiamo bisogno di regole per questo mondo digitale. Le regole che si basano sulle nostre concezioni morali. Abbiamo bisogno di una Carta dei diritti fondamentali digitale, che determina la luce di nuove possibilità tecniche, ciò che è permesso e ciò che è proibito. Perché c´è un limite a ciò che le aziende, ma anche ciò che lo Stato dovrebbe conoscere gente. Proprio come conduciamo un discorso sociale sulla clonazione, l´eutanasia, la guerra e la pace e sulla composizione del nostro cibo, abbiamo bisogno di discutere, in cui il mondo digitale vogliamo vivere nel 21 ° secolo. Abbiamo bisogno di discutere di ciò che è importante per noi come società. Dopo la festa, ora arriva la fase della pulitura, dopo il caos dello stato di diffusa illegalità deve essere fermato. Ma come può un altro aspetto di una rete umana? In primo luogo, dovremmo cambiare la prospettiva: Perché non è di come "la rete" assomiglia. Una rete non può mai essere umana, anche se gli ingegneri è sempre meglio per simulare un "network-aware". La rete non è un soggetto, ma un ideale utile per un gran numero di infrastrutture umane che può fare gran bene e divertente. Dobbiamo anche dire addio alla percezione che vi sia una separazione tra il mondo analogico e digitale. Questo era allora. Abbiamo solo questo mondo e abbiamo bisogno di organizzare una pacifica convivenza. In quasi tutti i cosiddetti network-domande sono essenzialmente questioni socio-politiche, sapevamo già nel mondo analogico. Pertanto, non è importante ciò che i politici di potere o attivisti di Internet dicono, ma anche uno che non è un nativo digitale, ha voce in capitolo in questa discussione. Perché se abbiamo solo esperti tecnici, programmatori e nerds di lasciare queste domande, vivevamo in un sistema autoreferenziale, è venuto a governare gli ingegneri e matematici ad un governo di esperti nel senso platonico. Sarebbe certamente più democrazia. Che non ci sia solo un modo giusto ai requisiti regolamentari necessari, è chiaro. Ma forse possiamo portare alcune idee ed esperienze che sono importanti per la prossima ondata di innovazione nella rete come europei. Attualmente dominare le norme degli Stati Uniti e, sempre più, le società asiatiche. Ma questo non deve essere così. Ci sono altri standard immaginabili, da cui vorrei citarne alcuni: Ci sono norme immaginabili in cui i risultati creativi e il lavoro delle persone premiate e non semplicemente sfruttati come massa disponibile gratuitamente. Standard sono ipotizzabili, in cui è rispettata la privacy. Non ci devono essere tutti i termini che io abbia mai cercato su internet salvata. Norme sono concepibili in cui i dati sono al sicuro. Io non credo che nessuno legge il mio post conosce la mia musica ei miei libri e le mie foto di viaggio cercati utilizzabile e su questa base un profilo di personalità. Norme sono concepibili in cui perdonato gli errori e di essere dimenticato. Norme sono inoltre consentire la fenomeno dell´economia di Internet "Il vincitore prende tutto" analisi critica. Perché troppo costellazione potere è contraria alla concorrenza e la pluralità. Al fine di stabilire questi nuovi standard, siamo in grado di utilizzare strumenti con i quali abbiamo fatto in passato buona esperienza. Juli Zeh suggerisce per esempio che sviluppiamo sigillo di qualità, certifica gli standard di qualità come sappiamo è già in protezione alimentare, il Tüv e altre aree. Siamo in grado di fornire una valutazione tecnica e istituzionalizzare un Consiglio etico incaricato di accompagnare le innovazioni tecniche in corso. Possiamo leggi sul copyright, la privacy e la tutela dei consumatori e le leggi antitrust modernizzare e sicura in un mondo appena creato diritto commerciale. Possiamo fare qualcosa e dobbiamo cominciare adesso. Signore e Signori, Voglio vivere in una società democratica. In una società democratica digitale. Perché è un equivoco che si può sfuggire la digitalizzazione in quanto l´appartenenza sociale e la possibilità di partecipare alla società dipendono sempre di più il fatto che si può muovere tranquillamente in rete. E perché questo è così, noi non può delegare la responsabilità per l´individuo, su dove si dice: "Tu non solo unirsi, ma analogico rimanendo" No, dobbiamo rispondere ai cambiamenti nei nostri curricula scolastici in modo che i nostri figli possano godere dei benefici dell´era digitale e non sono indifesi rilasciato al mondo. Ma in questo nuovo mondo, deve rimanere possibile che gli individui non devono aderire qualsiasi cosa, anche se la grande maggioranza delle maniglie in modo diverso. Anche se molti con grande entusiasmo rivelare tutti i loro dati, anche se essi stessi ricablare tutto Risparmia volontariamente i loro bio-dati nel cloud - anche non si verificano danni alla minoranza, se vogliono sfuggire. Protezione delle minoranze vale sia analogica che digitale! Signore e Signori, Jaron Lanier oggi riceve un premio significativo Pace. Egli riceve questo premio giustamente e lo ottiene a nome di tutti che porta questo importante dibattito sul futuro digitale. In modo che più persone dell´Associazione dei librai tedeschi invita a questa discussione, anche se non sono esperti. Poiché il processo di negoziazione in cui ci troviamo attualmente la questione, dunque, che la visione digitale prevarrà nel 21 ° secolo, è una questione di pace. Essa colpisce tutti noi. Esso determina il nostro futuro di libertà, di giustizia e se vivremo in un mondo umano, coeso, pluralistica e creativa. Frank Schirrmacher ha detto che dopo l´annuncio del vincitore del premio di quest´anno, Jaron Lanier che riceve un "prezzo eminentemente politico" di oggi. Ha avuto - come spesso accade - a destra e vorrei aggiungere: Grazie per la Booksellers Association per questo audace, decisione eminentemente politica. Sono contento di aver preso questa decisione. Beh, che Jaron Lanier oggi per ricevere questo premio. Mi congratulo con i vincitori del premio, mi congratulo con voi preferite Jaron Lanier. Grazie per l´attenzione.  
   
   
VERSO UN DIRITTO DELL´UE PIÙ SNELLO, PIÙ SEMPLICE E MENO COSTOSO: RASSEGNA DEI RISULTATI CONSEGUITI  
 
Bruxelles, 15 ottobre 2014 - Ieri la Commissione ha passato in rassegna le iniziative attuate per rendere il diritto dell´Ue più snello, più semplice e meno costoso. Nella conferenza "Legiferare con intelligenza nell´Unione europea costruendo su fondamenta solide", politici, parti interessate ed esperti esaminano i risultati conseguiti e le sfide che ancora si pongono verso la regolamentazione intelligente, l´alleviamento degli oneri amministrativi e il miglioramento dell´attuazione della normativa dell´Ue. L´evento offrirà a Edmund Stoiber, presidente del gruppo indipendente ad alto livello sugli oneri amministrativi che dal 2007 offre consulenza alla Commissione, l´occasione di consegnare al Presidente José Manuel Barroso la relazione finale del gruppo. Il Presidente Barroso ha dichiarato: "Fin dagli albori del mio primo mandato ho fatto della regolamentazione intelligente una delle priorità fondamentali della Commissione. Perché l´Unione europea risulti credibile è essenziale concentrarne l´azione sulle tematiche che possono essere affrontate meglio a livello europeo rendendo nel contempo il diritto unionale più snello, più semplice e meno costoso. Legiferare con intelligenza è altresì indispensabile per la promozione della crescita e dell´occupazione in Europa, e nei dieci anni trascorsi ci siamo prodigati al massimo in questo senso. Possiamo andare fieri del risultato ottenuto in questo periodo, di quel vero e proprio cambiamento culturale che abbiamo introdotto nel modus operandi della Commissione. Per il nostro successo è imprescindibile che il Parlamento europeo e gli Stati membri diano prova di pari ambizione. Ringrazio Edmund Stoiber e tutto il gruppo ad alto livello che ha presieduto per il prezioso contributo fornito coi numerosi pareri, relazioni e raccomandazioni. La prossima Commissione potrà portare avanti il programma di regolamentazione intelligente costruendo su fondamenta molto solide." Il presidente del gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi Edmund Stoiber ha dichiarato: "Tirando le somme di questi sette anni di attività onoraria, il bilancio è positivo: i risultati conseguiti si sono rivelati di gran lunga superiori alle mie stesse aspettative. Con gli oltre 33 miliardi di euro risparmiati, l´obiettivo di riduzione è stato nettamente centrato, ma il successo più importante è il cambiamento di mentalità: il Presidente Barroso ha infranto il postulato da decenni imperante che pretendeva che qualsiasi norma particolareggiata dell´Unione andasse automaticamente a beneficio dell´integrazione europea. Si è inaugurata una nuova era e spetterà ora alla nuova Commissione assicurarne il progresso e il consolidamento. La mia viva raccomandazione è che le proposte del nostro gruppo siano accolte e concretate, perché solo così si terrà fede ai proclami dell´ultima campagna elettorale europea che promettevano un´Europa vicina ai cittadini e libera dalla burocrazia." I cinque maggiori risultati ottenuti dalla Commissione europea nell´impegno sulla regolamentazione intelligente possono essere sintetizzati come segue. 1. La Commissione si è concentrata sulle priorità giuste. In ossequio al motto del Presidente Barroso "L´unione europea deve essere grande per le grandi cose e piccola per le piccole cose" la Commissione ha presentato proposte atte a superare le sfide politiche fondamentali che necessitavano di una risposta europea: norme di regolamentazione e vigilanza per i mercati finanziari; rafforzamento del Patto di stabilità e crescita; varo del coordinamento delle politiche economiche nel quadro del Semestre europeo; strategia Europa 2020 per la crescita; proposte ambiziose su clima e energia; completamento del mercato unico e miglioramento delle interconnessioni al suo interno; sistema europeo comune di asilo; bilancio dell´Ue moderno e orientato alla crescita e all´occupazione per il periodo 2014-2020; accordi su commercio e investimenti; sostegno all´Ucraina, ecc. 2. Nell´elaborare le proposte la Commissione ha avuto cura di applicare i principi della regolamentazione intelligente, migliorando tra l´altro lo strumentario di cui dispone a tal fine: procede sistematicamente a consultazioni delle parti interessate, valutazioni d´impatto e valutazioni che contribuiscono a un´elaborazione delle politiche fondata su elementi concreti. Tutte le proposte che possono produrre effetti significativi sono corredate di una valutazione d´impatto che illustra le diverse alternative d´intervento e ne valuta l´impatto potenziale in termini economici, sociali e ambientali. Dal 2007 sono state condotte oltre 680 valutazioni d´impatto. Ai fini di un´accessibilità ancor più agevole di queste valutazioni è pubblicata anche una sintesi di due pagine. Il comitato della Commissione per la valutazione d´impatto garantisce un´analisi della qualità e un controllo indipendenti; negli ultimi due anni questo comitato ha rimandato ai servizi competenti oltre il 40% dei progetti di valutazione d´impatto sottopostigli affinché fossero migliorati. La Commissione ha prorogato da 8 a 12 settimane il termine per la consultazione delle parti interessate e, nell´ultimo anno, ha condotto consultazioni sugli stessi orientamenti in materia di valutazione, valutazione d´impatto e consultazione delle parti interessate. Attraverso un dispositivo di consultazione permanente in linea la Commissione invita inoltre i cittadini e le imprese a aiutarla a individuare i settori in cui è possibile alleviare gli oneri regolamentari e semplificare la normativa. Dal 2010 la Commissione va applicando gradualmente il principio "in primo luogo la valutazione" in modo che le sue proposte siano sostenute da valutazioni politiche ex post. 3. Dal 2012 il programma Refit varato dalla Commissione per il controllo dell´adeguatezza e dell´efficacia della regolamentazione costituisce il fulcro di tutte le iniziative per legiferare con intelligenza. Basato sul vaglio periodico della normativa dell´Ue vigente, finora questo programma evolutivo ha individuato circa 200 singoli interventi, tra cui proposte di semplificazione e di alleviamento degli oneri, abrogazione di atti normativi obsoleti e ritiro di proposte che non ottengono l´accordo del Parlamento o del Consiglio, e ha valutato vari settori politici in cui è possibile semplificare e alleviare gli oneri senza compromettere la tutela del pubblico interesse. In totale, dal 2005 la Commissione ha abrogato oltre 6100 atti giuridici e ha ritirato quasi 300 proposte. Nel quadro di Refit la Commissione si è altresì impegnata a presentare una proposta soltanto se è dimostrato che la dimensione Ue apporta un chiaro valore aggiunto: per proposte come quella sulla salute e sicurezza sul lavoro per quanto riguarda i parrucchieri o quella sui problemi muscolo-scheletrici è infatti in corso una valutazione a tutto campo del valore aggiunto apportato dalla dimensione Ue. Annualmente un quadro di valutazione di Refit considera i progressi compiuti in tutti i settori politici e su ciascuna delle azioni del programma. 4. L´obiettivo di una riduzione del 25% degli oneri amministrativi nei tredici settori prioritari indicati dal programma d´azione per la riduzione degli oneri amministrativi dell´Unione europea à stato centrato e superato. Si stima che le iniziative proposte dalla Commissione con il sostegno del Gruppo Stoiber e adottate dai colegislatori abbiano determinato una riduzione di circa il 27% della spesa, ovvero un risparmio per le imprese di oltre 33,4 miliardi di euro l´anno, tra cui 18,8 miliardi di euro sulle fatture e 6,6 miliardi di euro sugli obblighi contabili annuali[1]. 5. Nel rispetto del principio "pensare anzitutto in piccolo" la Commissione considera l´impatto della normativa sulle piccole e medie imprese, accordando loro deroghe, ogniqualvolta giustificato, o anche, quando possibile, prevedendo per esse un regime agevolato rispetto agli obblighi normativi. Con l´esercizio "top 10" si sono consultate le piccole e medie imprese chiedendo loro di indicare i principali problemi che la normativa pone loro. Le indicazioni emerse hanno ricevuto ampio seguito nell´ambito del programma Refit sotto forma, ad esempio, di una riduzione del 35%-95% delle tariffe di registrazione in ambito Reach (normativa sulle sostanze chimiche) a favore delle Pmi, di una semplificazione delle dichiarazioni Iva, di formalità più snelle per la partecipazione agli appalti pubblici, ecc.  
   
   
SIRIA E IRAQ: UN NUMERO CRESCENTE DI RIFUGIATI FA PRESSIONE SUI PAESI VICINI  
 
Bruxelles, 15 ottobre 2014 - Più di nove milioni di siriani sono stati costretti a lasciare le loro case negli ultimi anni. Ora, con l´avanzamento dell´Isis in Siria e in Iraq, la situazione sta peggiorando. "Nessun conflitto ha mai visto così tanti morti, tanti profughi, tanti sfollati in così poco tempo", ha detto il rappresentante Frej Fenniche dell´Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati nel corso di un´audizione di lunedì organizzata dalla sottocommissione ai Diritti umani. La maggior parte dei deputati al Parlamento europeo hanno convenuto che gli Stati membri dell´Ue dovrebbero accettare più rifugiati e dare ulteriore sostegno ai paesi confinanti. Aprendo l´udienza, la presidentessa della sottocommissione ai Diritti umani, Elena Valenciano, ha ricordato la necessità di rinforzare gli aiuti umanitari come indicato nella risoluzione del Pe del 18 settembre. Frej Fenniche (Responsabile del Medio Oriente e Nord Africa per Ufficio dell´Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani) ha invitato la comunità internazionale a rispondere alla richiesta di aiuto della città siriana curda di Kobane, assediata da Isis. Al momento in Iraq ci sono 5,2 milioni di persone che necessitano assistenza umanitaria. Leyla Ferman, Co-presidentessa della Federazione Yazidi d´Europa, un´organizzazione che rappresenta la minoranza religiosa Yazidi in Iraq, ha chiesto il sostegno internazionale, ricordando che, senza aiuti, la gente non sopravviverà all´inverno.. Le tensioni tra i rifugiati e le popolazioni ospitanti crescono "La crisi va oltre la Siria. Colpisce anche i paesi vicini", ha sottolineato Eduardo Fernandez-zincke (Responsabile Siria e Iraq della Commissione Europea). Infatti solo il 15% dei 3 milioni di rifugiati siriani registrati vive nei campi profughi, la stragrande maggioranza si trova in in città, tra le comunità ospitanti. Le tensioni tra rifugiati e queste comunità sono aumentate e i sistemi pubblici stanno per crollare, ha avvertito aggiungendo che oltre la metà degli aiuti umanitari della Commissione europea è già stato distribuito ai paesi vicini alla Siria, in sostegno della popolazione di rifugiati. Michele Cavinato (dirigente legale dell´Unhcr) ha ricordato che "una persona su cinque in Libano è un rifugiato" e che, per avere una percentuale simile al Libano, l´Italia dovrebbe ricevere 12 milioni di rifugiati. Il sostegno dell´Ue È fondamentale che l´Ue sostenga le infrastrutture pubbliche locali e i servizi sociali, nonché rafforzi le iniziative della società civile locale, ha dichiarato Sema Genel (Supporto alla Vita, Stl). Il deputato belga Mark Demesmaeker (Ecr) ha chiesto più azione. "La comunità europea sta davvero facendo troppo poco", ha detto. Il deputato tedesco Godelieve Quisthoudt-rowohl (Ppe) ha anche chiesto se Thomas Schmidinger (Leeza) creda in una soluzione equa del conflitto. "Sono fermamente convinto che il cosiddetto Stato islamico deve essere combattuto militarmente" e "se la Nato o chiunque altro non fosse disposto a farlo, allora dovranno farlo i combattenti curdi sul terreno", ha risposto.  
   
   
IL PROGETTO FRAME, FINANZIATO DALL´UE, STA VALUTANDO LE POLITICHE EUROPEE SUI DIRITTI UMANI DA UNA PROSPETTIVA COMPLETA, MULTI-ATTORI E GLOBALE.  
 
Bruxelles, 15 ottobre 2014 - In quanto istituzione sovranazionale dotata di una varietà di strumenti e poteri politici, l´Ue riveste una posizione adatta per proteggere e promuovere i diritti umani. Con il trattato di Lisbona, l´Ue ha confermato il rispetto e la promozione dei diritti umani come valori e obiettivi fondamentali di tutte le sue azioni e politiche. Tuttavia, i diritti umani sono un campo complesso e in evoluzione, e l´Ue deve affrontare molte sfide in questo settore. Alcuni problemi riguardano la frammentazione delle competenze e le contestazioni in materia di diritti umani da parte dei paesi terzi rispetto alle norme universali vigenti. Il progetto Frame ("Fostering Human Rights Among European (External and Internal) Policies"), finanziato dall´Ue, intende affrontare queste e altre questioni valutando le politiche europee sui diritti umani da una prospettiva completa, multi-attori e globale. Lanciato nell´estate del 2013, questo progetto interdisciplinare e collaborativo è uno dei primi del suo genere. Il team internazionale coinvolto nel progetto Frame comprende 19 partner accademici e 100 ricercatori di una serie di paesi dell´Ue nonché Cina, Egitto, India, Peru, Sudafrica e Stati Uniti. Il team del progetto sta valutando la risposta dell´Ue alle sfide in materia di diritti umani e mira a fornire ai responsabili delle politiche europei gli strumenti necessari. Per riuscirci, i membri del team stanno innanzitutto sviluppando una profonda conoscenza dei fattori, attori, concetti e strumenti alla base della protezione e promozione dei diritti umani a tutti i livelli, rafforzando l´impegno dell´Ue sui diritti umani ed esplorando l´efficacia della promozione dei diritti umani nell´ambito delle istituzioni, delle competenze e delle politiche dell´Ue Le pubblicazioni Frame finora includono una relazione dello studio sugli attori relativi alla protezione dei diritti umani e un documento sull´integrazione dei diritti umani nella politica di sviluppo dell´Ue. La ricerca compiuta da Frame produrra indicatori per il monitoraggio e la valutazione dell´efficacia della tutela dei diritti umani nelle politiche e nelle azioni. Il team svilupperà anche una serie di strumenti che andranno a integrare gli strumenti politici esistenti, adattati e nuovi per rafforzare la tutela dei diritti umani all´interno dell´Ue e nei paesi terzi. Inoltre, Frame formulerà proposte politiche su come migliorare la legislazione dell´Ue in materia di diritti umani, che riguarderanno in particolare lo sviluppo di un orientamento legale, politico e operativo. Il team ha collaborato con una serie di parti coinvolte nei diritti umani a diversi livelli. Alla fine di settembre, rappresentanti del team di Frame hanno incontrato funzionari europei per discutere l´impegno dell´Ue per i diritti umani all´Onu. I risultati del workshop saranno usati in una relazione esaustiva che sarà pubblicata a novembre. I ricercatori di Frame hanno anche parlato di recente alla conferenza sui diritti umani Ahri a Copenaghen, su questioni legate all´Ue e ai diritti umani. I ricercatori Frame si trovano a circa un anno e mezzo dei lavori del progetto quadriennale, coordinato dal Leuven Centre for Global Governance Studies in Belgio. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Fp7-frame.eu/    
   
   
MARONI: SU PATTO PROMESSE RENZI INSUFFICIENTI  
 
Milano, 15 ottobre 2014 - "Un passo positivo, ma assolutamente insufficiente. Lo hanno rilevato anche alcuni sindaci durante l´incontro". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine della riunione dell´Osservatorio regionale sulla Legge 56/2014, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento sulla promessa di Matteo Renzi, il quale ha garantito che, nell´ambito della Legge di Stabilità, verranno recuperati spazi nel Patto di stabilità a favore dei Comuni per interventi da un miliardo di euro. Non Basta - "Un miliardo è largamente insufficiente e non servirebbe neppure a pagare i debiti che alcuni Comuni hanno, figurarsi per fare nuove opere" ha osservato il governatore, spiegando che "solo l´abolizione del Patto consentirebbe davvero ai Comuni di poter fare le opere necessarie. Domani c´è il Consiglio dei ministri, vediamo quello che concretamente verrà fatto". Attenzione Ai Tagli - Maroni infine ha espresso anche una preoccupazione: "Se accanto a questo ´spazio´ nel Patto di stabilità, ci fosse un taglio alle risorse, allora sarebbe una presa in giro. Perché vorrebbe dire che con una mano danno più soldi e con l´altra li portano via".  
   
   
LEGGE DELRIO, MARONI: PUNTI CRITICI DA CHIARIRE  
 
 Milano, 15 ottobre 2014 - "Ho voluto istituire questo Osservatorio, perché dobbiamo dare attuazione a una legge nazionale confusa, che crea più problemi che soluzioni". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al termine della prima riunione dell´Osservatorio regionale sulla Legge 56/2014, al quale hanno preso parte i presidenti delle Province e i sindaci delle città capoluogo, l´assessore regionale all´Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia e il sottosegretario alle Riforme istituzionali, agli Enti locali, alle Sedi territoriali e alla Programmazione Daniele Nava. Problema Risorse - Il governatore ha ricordato come la Lombardia sia la Regione che "ha delegato di più alle Provincie in termini di poteri e competenze, come è giusto che sia in attuazione del principio di sussidiarietà e del Federalismo". "Il problema principale - ha spiegato - riguarda le risorse. Le funzioni fondamentali, che prima erano delegate dalla Regione alle Provincie, ora sono assegnate per legge. Questo, a nostro modo di vedere, rende impossibile per la Regione continuare a finanziarle. Quindi deve essere lo Stato a garantire le coperture. E´ un punto di non poco conto, che voglio sia chiarito entro breve tempo". Trasporto Disabili Ed Edilizia Scolastica - Altra questione sollevata durante il tavolo di lavoro di oggi è stata quella del trasporto scolastico degli alunni disabili, sul quale è aperto un contenzioso fra Province e Comuni in merito a chi debba coprire i costi. "Come Regione - ha sottolineato Maroni - l´anno scorso siamo intervenuti con un contributo ´una tantum´ di 12 milioni di euro, ma il problema si ripropone anche quest´anno e quindi serve fare chiarezza". In primo piano, ha proseguito il presidente, "pure il tema dell´edilizia scolastica e delle spese di manutenzione, visto che, anche in questo caso, c´è un conflitto di competenze da risolvere". Buon Clima - Maroni ha infine sottolineato come in questa prima riunione dell´Osservatorio, si sia respirato "un buon clima, dove è prevalso il senso istituzionale sulla differenza di appartenenza politica". "E´ il modo giusto - ha concluso -, perché siamo qui per dare risposte ai cittadini".  
   
   
COOPERAZIONE, L´IMPEGNO DELLA REGIONE PIEMONTE NEL TERZO FORUM MONDIALE DI SVILUPPO ECONOMICO LOCALE  
 
Torino, 15 Ottobre 2014 - L’assessora Monica Cerutti ha partecipato ieri mattina alla presentazione del Terzo Forum Mondiale dello Sviluppo Economico Locale , che si terrà a Torino dal 15 al 18 ottobre 2015 . L’obiettivo del Forum, nella cornice delle attività collegate all’expo di Milano 2015, sarà quello di presentare le strategie relative al ruolo dei territori nei processi mondiali di sviluppo. Le sfide globali che si affronteranno durante i lavori riguarderanno tematiche prioritarie per la comunità mondiale, quali cibo, acqua, energia, e la necessaria integrazione tra le tre componenti dello sviluppo sociale, economico e ambientale. Un focus particolare sarà dedicato ai giovani e alle donne in quanto attori strategici per lo sviluppo economico locale. Fanno parte del Comitato Promotore la Città di Torino , la Provincia di Torino , l’Unione delle Città e dei Governi Locali (Ucgl) , l’Organizzazione delle Regioni Unite (Oru Fogar), il Servizio brasiliano di supporto per la micro e piccola impresa (Sebrae) e il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) . “La Regione Piemonte sosterrà attivamente i lavori del Forum” – ha dichiarato l’Assessora Cerutti – “poiché questo incontro di livello internazionale rappresenta una positiva occasione di confronto in un momento di crisi profonda e ci fornisce l’occasione per valutare la definizione di un nuovo modello di sviluppo in una logica locale e territoriale, che andrà a contrapporsi alle pratiche accentratrici degli ultimi tempi”. “ Il nostro impegno per consolidare la proiezione internazionale del Piemonte non si arresta .” - ha proseguito l’Assessora – “Nelle prossime settimane definiremo le linee di indirizzo triennali per la cooperazione decentrata e in parallelo seguiremo con attenzione gli sviluppi attuativi della legge recentemente approvata in Parlamento, che trasforma profondamente la cooperazione.” A margine della presentazione del Forum per lo Sviluppo Economico Locale, l’Assessora Cerutti ha incontrato il Presidente dell’Organizzazione delle Regioni Unite , Paùl Carrasco (Prefectura de Azuay, Ecuador), per un confronto su temi di comune interesse relativi alla capacità di creare sviluppo sostenibile attraverso il governo dei territori.  
   
   
PATTO STABILITÀ, LIGURIA, ASSESSORE: LIBERATI ULTERIORI 20 MILIONI DI EURO BLOCCATI FINO AD OGGI NELLE CASSE DI COMUNI E PROVINCE  
 
Genova, 15 Ottobre 2014 - Nuova possibilità di spesa per Comuni e province liguri. Con la regionalizzazione del patto di stabilità la Regione Liguria autorizza Comuni e Province a spendere per il 2014 ulteriori 20 milioni di euro che si vanno ad aggiungere ai 63,2 milioni di euro già sbloccati a marzo che faranno salire la risorse che gli Enti locali potranno utilizzare a quasi 83 milioni di euro, fondamentali per pagare lavori e forniture di aziende. Arrivano così risorse a favore di 77 Comuni liguri (39 piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti e 48 grandi con piu´ di 5.000) a cui si aggiungono le Province di Savona, Genova e La Spezia. La possibilità di spesa, come richiesto da Anci e Upi, non avrà alcun vincolo, ma gli spazi potranno essere utilizzati liberamente dagli Enti locali, tenuto conto della grave crisi economica. "Questo ulteriore allentamento del patto di stabilità – spiega l´assessore regionale al bilancio, Pippo Rossetti – è reso possibile grazie allo Sblocca Italia che consente la regionalizzazione di ulteriori risorse fino ad oggi bloccate nelle casse degli Enti locali che potranno essere utilizzate per spese di investimento e per pagare i fornitori. Nell´ambito dei 20 milioni totali quasi 4,5 saranno messi a disposizione da alcuni Comuni liguri, tra cui Genova, secondo un meccanismo di solidarietà orizzontale".  
   
   
PATTO DI STABILITÀ 2014: LA REGIONE MARCHE TRASFERISCE AGLI ENTI LOCALI ALTRI 12 MILIONI DI EURO DI CAPACITÀ DI SPESA.  
 
Ancona, 15 ottobre 2014 - Gli enti locali marchigiani possono derogare ai vincoli del Patto di stabilità per altri 12 milioni di euro, che si vanno a sommare ai 37,5 milioni già trasferiti nei primi mesi dell’anno. La Giunta regionale ha messo, ieri, a disposizione delle Province e dei Comuni il nuovo spazio finanziario, in attuazione del Patto di stabilità regionale verticale. Gli enti locali possono quindi procedere ai pagamenti in conto capitale, per un importo di 12 milioni, modificando i rispettivi saldi di bilancio, senza violare i vincoli del Patto. Questo perché la Regione ha ridotto, dello stesso valore, la propria capacità di spesa, consentendo alle amministrazioni locali di venire incontro alle esigenze delle imprese e del territorio. Nel corso della legislatura, la Regione ha complessivamente garantito oltre 300 milioni di euro, a Comuni e Province, con il Patto di stabilità. Nel corso della seduta odierna, la Giunta ha stabilito, inoltre, i criteri di riparto e lo spazio da assegnare a ciascuna Provincia e ai 175 Comuni interessati: quelli che hanno manifestato l’interesse a partecipare, avendo bisogno di procedere a pagamenti, senza violare i vincoli del Patto. I criteri individuati con il Consiglio delle autonomie locali, e condivisi con l’Anci (Comuni) e l’Upi (Province), prevedono un’assegnazione, per il 50 per cento, sulla base degli spazi finanziari richiesti da ciascun ente locale, e un 50 per cento in proporzione degli obiettivi programmatici assegnati dalla normativa nazionale. Inoltre una quota del 20 per cento dello spazio assegnato ai Comuni è stata riconosciuta a 111 municipalità, proporzionalmente ai tagli effettuati dal Fondo di solidarietà nazionale, consentendo un recupero delle decurtazioni che penalizzano i servizi alla comunità. Il riparto destina 3 milioni e 648 mila euro alle Province, 8 milioni e 315 mila euro ai Comuni. “Quanto compiuto dalla Regione rappresenta un ulteriore, eccezionale sforzo, al limite delle residue possibilità del bilancio regionale, pesantemente condizionato dalle manovre nazionali di contenimento della spesa pubblica – afferma il presidente Gian Mario Spacca – Il nuovo intervento a sostegno delle amministrazioni locali non era scontato, ma abbiamo voluto testimoniare, ancora una volta, l’attenzione mai venuta meno al territorio. In questa maniera intendiamo sostenere gli investimenti riconoscendo spazi finanziari alle amministrazioni che li hanno richiesti”. “Va sottolineata la condivisione della ripartizione con il sistema delle autonomie locali, in modo che gli interventi possano soddisfare le reali esigenze manifestate sul territorio - sottolinea l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini – Il Patto di stabilità condiziona non solo gli enti locali, ma anche la stessa Regione. Non è quindi scontato o automatico questo trasferimento di capacità di spesa dal livello regionale a quello locale, ma rappresenta un grosso sacrificio per la Regione che contiene la prioria operatività per assegnarla alle Province e ai Comuni. Va considerato, a questo proposito, che sono poche le Regioni del Centro Nord che attuano il Patto. La stessa Emilia Romagna, con una popolazione e un Pil (Prodotto interno lordo) tre volte superiori alle Marche, ha intenzione di predisporre un Patto regionale attorno ai 20 milioni di euro, quindi di poco superiore a quanto siamo riusciti a concretizzare nella nostra regione”.  
   
   
TRIBUTI ERARIALI, LA CRISI ECONOMICA RIDUCE LE ENTRATE DELLA SARDEGNA NEL 2013 DI 130 MILIONI  
 
Cagliari, 15 Ottobre 2014 - "Di fronte a una crisi economica così grave che investe tutto il Paese, dobbiamo quanto mai impegnarci a ridurre inefficienze e sprechi, a razionalizzare la spesa della Regione per destinare più risorse del bilancio al rilancio dell´economia e a utilizzare pienamente i fondi strutturali europei e statali per le infrastrutture". Lo dice l´assessore della Programmazione e Bilancio, Raffaele Paci, spiegando che si tratta di "un percorso obbligato" dopo che la Ragioneria dello Stato ha comunicato l´ultimo aggiornamento sui tributi erariali spettanti alla Sardegna per il 2013: il minor gettito fiscale infatti, dovuto proprio alla crisi economica, ha comportato una riduzione delle entrate per la Sardegna pari a 130 milioni di euro. In particolare si registra una forte caduta dell´Ires (l’imposta sugli utili delle imprese scesa di oltre 60 milioni) e dell’Iva (meno 21 milioni). Questo significa che al disavanzo del 2013, pari a 216 milioni di euro, si deve ora aggiungere questo ulteriore disavanzo di 130 milioni, di cui si dovrà tenere conto alla chiusura dell’esercizio finanziario 2014. Inoltre, dato poi che nel 2014 il prodotto interno lordo dell’Italia e della Sardegna risulta ancora in diminuzione, si prevede che anche il gettito del 2014 e del 2015 subirà una flessione rispetto alle precedenti previsioni. "Queste notizie non fanno altro che confermare la grave situazione di crisi dell´economia della Sardegna che si traduce in minore gettito tributario e quindi in minore entrate per la Regione - sottolinea il vicepresidente della Giunta Pigliaru - . Ricordiamo anche che nel 2013 il Consiglio regionale aveva deciso di ridurre l’Irap, cioè l´imposta regionale sulle attività produttive, per un valore di oltre 320 milioni l’anno per il triennio 2013-2015. Ciò significa che nelle casse della Regione stanno entrando molte meno risorse rispetto al passato - conclude Paci - . Ma noi stiamo lavorando con grande impegno, pur nelle oggettive difficoltà, per rilanciare l´economia della nostra terra".  
   
   
CONSIGLIO METROPOLITANO FIRENZE, MERCOLEDÌ 15 OTTOBRE PRIMA SEDUTA IN PALAZZO VECCHIO L´ASSEMBLEA CONVOCATA ALLE 10 NEL SALONE DEI CINQUECENTO. COMUNICAZIONI DEL SINDACO METROPOLITANO DARIO NARDELLA.  
 
Firenze, 15 ottobre 2014 - Salone dei 500 di Palazzo Vecchio Si tiene sta mattina, mercoledì 15 ottobre, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio la prima seduta del Consiglio metropolitano, eletto lo scorso 28 settembre. All’ordine del giorno ci sono l’esame della condizione degli eletti a norma del Capo Ii Titolo Iii e le comunicazioni del Sindaco metropolitano Dario Nardella. Su http://met.Provincia.fi.it/  si può accedere alla sezione web dedicata alla Città e al Consiglio metropolitani di Firenze. Una diretta streaming è stata predisposta all´indirizzo http://met.Provincia.fi.it/elezionimetropolitane/video.htm    
   
   
GLI ELETTI ALLA PROVINCIA DI MATERA  
 
Potenza, 15 ottobre 2014 – Dopo il voto del 12 ottobre in seguito alla cosiddetta "riforma Del Rio", l´Ufficio elettorale provinciale ha provveduto alla proclamazione dei consiglieri alla Provincia di Matera. Per il Pd (59.573 voti ponderati) sono stati eletti Rossana Florio, Filomena Buccello, Carmine Alba, Antonio Colaiacovo, Anna Maria Amenta, Francesco Antonio Auletta e Andrea Badursi, per Fronte Comune (10.186 voti ponderati) è stato eletto Giuseppe Ferrara e per Nuova Provincia (17.172 voti ponderati) Gianluca Modarelli e Francesco Sanseverino.  
   
   
SARDEGNA: LE DELIBERE DELLA GIUNTA  
 
Cagliari, 15 Ottobre 2014 - Giunta breve, ieri mattina, in viale Trento, presieduta da Francesco Pigliaru. Approvate le due delibere proposte dall´assessore del Lavoro, Virginia Mura. Si tratta delle disposizioni per la modifica dell´assetto organizzativo per la gestione del "Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna", che prevede il trasferimento delle competenze amministrative al "Servizio di supporto dell´Autorità di Gestione". A seguito di selezione per titoli è stato inoltre nominato, quale direttore dell´Agenzia regionale per il lavoro, il dott. Massimo Temussi. Su proposta del presidente Pigliaru, sono stati differiti i termini di presentazione del Piano di utilizzazione agronomica degli affluenti di allevamento, prorogati, solo per quest´anno, al 15 novembre. Approvazione definitiva, dopo il passaggio in Consiglio regionale, per la delibera proposta dall´assessore del Bilancio Raffaele Paci con cui si correggono alcuni errori materiali nella ripartizione del plafond di competenza euro compatibile del Patto di stabilità interno 2014 tra le Direzioni generali della Presidenza e degli Assessorati.  
   
   
ENTI LOCALI FVG: RIPARTO DI 8 MLN DI SPAZI FINANZIARI RESIDUI 2014  
 
Udine, 15 ottobre 2014 - Ammontano a 8 milioni 887 mila euro gli spazi finanziari verticali residui per l´anno 2014, che la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Autonomie locali Paolo Panontin, ha provveduto a ripartire. Le richieste pervenute da 37 enti locali raggiungevano il doppio (16 milioni e 108 mila euro ) della quota a disposizione e la Giunta ha approvato i nuovi criteri di assegnazione. In base al riparto, tutti gli enti che hanno fatto richiesta hanno ottenuto spazi e 29 su 37 hanno ottenuto il totale della quota. È stata data priorità, per il totale della richiesta, agli enti locali non assegnatari di spazi finanziari con i riparti già effettuati nel corso dell´anno (si tratta di quattro Comuni: Mossa, Buttrio, San Quirino e Fontanafredda). I rimanenti spazi sono stati ripartiti suddividendo gli enti in classi demografiche per le quali è individuato un valore massimo di spazi da assegnare: 500 mila euro per le Province (tanto hanno ottenuto la Provincia di Udine e quella di Gorizia); altrettanto per Comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti (Cordenons); 2 milioni per Comuni capoluogo (Trieste ha ottenuto 2 milioni di euro, Pordenone 280 mila euro); 350 mila euro per Comuni con popolazione compresa tra i 5.001 e 15.000 abitanti; 200 mila euro per Comuni con popolazione compresa tra 1001 e 5.000 abitanti. Questi ultimi spazi, sulla base delle classi demografiche individuate, sono stati assegnati fino al soddisfacimento totale delle richieste, se inferiori al valore massimo, parzialmente qualora superiori. "Con questo riparto - spiega l´assessore Panontin - si conclude la gestione degli spazi finanziari regionali a favore degli Enti locali del Friuli Venezia Giulia di quest´anno. Nel riparto precedente erano state soddisfatte tutte le priorità individuate dal Consiglio regionale in sede di legge di assestamento - Comuni sperimentatori, fondi comunitari e Pac, delegazioni amministrative - e pertanto, con questo, ne vengono soddisfatte ulteriori, immettendo, inoltre, nel sistema economico più di 8 milioni di euro entro l´anno corrente". In base all´ultimo monitoraggio, che teneva sotto controllo la capacità degli Enti di impiegare effettivamente gli spazi loro concessi, i Comuni hanno avuto la possibilità di cedere spazi a favore del sistema, cosicché chi ne aveva bisogno ha potuto beneficiarne. Del totale di 8 milioni 871mila euro di spazi finanziari residui, da spendere entro il 31 dicembre 2014, la metà circa infatti è frutto della cessione di spazi orizzontali da parte dei Comuni. "A riprova del fatto che - commenta Panontin - quando il sistema è solidale, funziona e nulla va sprecato". Oltre all´assegnazione degli spazi finanziari il decreto approvato ha provveduto a ridefinire gli obiettivi in termini di saldo finanziario di competenza mista per il 2014 dei singoli enti.  
   
   
TOSCANA: UN NOVO MODO DI PENSARE IL MODELLO SOCIALE VERSO UNO SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
Firenze 15 ottobre 2014 - Ambiente, responsabilita´ sociale, nuova economia, welfare e diritti, finanza ed etica: questi alcuni dei temi al centro di Novo modo, la tre giorni al via dal 17 al 19 ottobre presso l´Auditorium di S. Apollonia, organizzata da Acli, Arci, Banca Popolare Etica, Caritas Italiana, Cisl, Fondazione Culturale Responsabilita´ Etica e Legambiente, con il sostegno della Regione Toscana. L´obiettivo è riportare l´attenzione su temi che chiamano ad un impegno collettivo, possibile attraverso buone prassi e storie coraggiose. "Novo modo - ha spiegato l´assessora regionale alla cultura Sara Nocentini presentando l´evento - ci da´ la possibilita´ di farci vedere che dalla condivisione, dall´impegno sociale, dall´impegno della società civilenoi possiamo attingere uno spazio per l´alternativa. La politica senza alternativa non si fa, perche´ la politica e´ scelta. Nel momento in cui il pensiero unico ci ha confinato nell´impossibilita´ di pensare ad alternative come praticabili, Novo modo ci solletica a fare il contrario". "A volte le alternative vanno rivendicate, come dimostra la scelta annunciata ieri dal presidente Enrico Rossi: la Toscana sforerà di 50 milioni il vincolo del patto di stabilità per intervenire a salvaguardia del territorio e metterlo in sicurezza – ha aggiunto Nocentini -. Nello stesso modo diamo spazio a chi nella società lavora giorno dopo giorno per costruire una possibile alternativa. Azione e pensiero possono andare insieme per creare spazi di scelta e prospettiva futura". Fra i relatori previsti dal programma, il ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta (che interverra´ all´apertura di venerdi´ mattina), il magistrato Giuseppe Pignatone, il presidente dell´Ispra Bernardo De Bernardinis, l´economista Susan George, la fondatrice del Forum della Responsabilità Sociale di Napoli Raffaella Papa, il parroco di Caivano e voce della Terra dei Fuochi don Maurizio Patriciello.  
   
   
IL SISTEMA SANZIONATORIO PENALE TRA RIFORME E PROSPETTIVE GIOVEDÌ E VENERDÌ UN CONVEGNO DI STUDIO PRESSO LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DI TRENTO  
 
Trento, 15 ottobre 2014 - Le nuove disposizioni di riforma del sistema sanzionatorio, ed in particolare del nuovo istituto della “messa alla prova” saranno al centro di un convegno di studio, promosso dalla Regione in collaborazione con l’Università di Trento, in programma da giovedì 16 a venerdì 17 ottobre, presso l’Aula B della Facoltà di Giurisprudenza di Trento. I lavori inizieranno giovedì alle 14.30 e si concluderanno venerdì mattina con una tavola rotonda alla quale interverranno, fra gli altri, l’avvocato Giuseppe Detomas, Assessore regionale per i Giudici di pace, Giuseppe Amato, Procuratore della Repubblica del Tribunale di Trento e Angela Venezia, Direttrice dell’Ufficio dei detenuti dell’amministrazione penitenziaria del triveneto.  
   
   
DOPO IL VOTO PROVINCIALE, ASSESSORE TOSCANA: "ORA FAR PROCEDERE SPEDITAMENTE LA RIFORMA"  
 
Firenze, 15 ottobre 2014 - "Era un passaggio fondamentale. Le elezioni per scegliere presidenti e consiglieri delle rinnovate province rappresentano la necessaria investitura per chi deve guidare i nuovi enti di secondo grado. Adesso il compito è quello di far procedere speditamente la riforma Delrio". L´assessore a Presidenza e enti locali Vittorio Bugli commenta così i risultati delle consultazioni che hanno interessato otto province toscane. "Da subito – prosegue - lavoreremo con i nuovi amministratori per pensare e realizzare le politiche di area vasta che la Toscana richiede. La Giunta ha deliberato lunedì scorso la costituzione dell´Osservatorio Regionale previsto dall´accordo tra Stato e Regioni e sottoscritto anche da Comuni e Province. Ne fanno parte il presidente della Regione, l´assessore regionale competente, il sindaco metropolitano, i presidenti delle Province, Anci e Upi. La prima riunione viene convocata in queste ore per il 31 ottobre. Ed entro la fine dell´anno – conferma – dovranno essere pronte le proposte di legge per definire il riordino delle funzioni che fino ad oggi sono state esercitate dalle vecchie Province. Sono convinto che il quadro istituzionale del nostro territorio ne uscirà rafforzato".  
   
   
TRENTO: ALTRI OTTO COMUNI SCELGONO LA STRADA DELLA FUSIONE PER DARE VITA A TRE NUOVE AMMINISTRAZIONI  
 
Trento, 15 ottobre 2014 - Altri 8 Comuni del Trentino hanno scelto la strada della fusione e creare così tre amministrazioni in grado di ottimizzare costi e servizi ai cittadini. La giunta provinciale, su proposta dell’assessore provinciale alla coesione territoriale Carlo Daldoss, ha espresso parere favorevole alla costituzione di tre nuovi Comuni: il Comune di “Dimaro Folgarida” mediante la fusione dei Comuni di Dimaro e Monclassico; il Comune di “Borgo Chiese” che raccoglierà le attuali amministrazioni di Brione, Castel Condino, Cimego e Condino; e il Comune di “Pieve di Bono-prezzo” che rileverà, appunto, i Comuni di Pieve di Bono e di Prezzo. Il prossimo mese di dicembre si terranno i referendum popolari: qualora gli esiti dovessero essere favorevoli, le nuove amministrazioni saranno istituite con legge regionale a far data dal primo gennaio 2016. In questo caso gli attuali consigli comunali resteranno in carica fino al 2015 e si andrà al voto per i nuovi comuni nel maggio del 2016. La Giunta provinciale, su proposta dell’Assessore provinciale alla coesione territoriale Carlo Daldoss, ha espresso parere favorevole alla costituzione di tre nuovi Comuni: il Comune di “Dimaro Folgarida” mediante la fusione dei Comuni di Dimaro e Monclassico; il Comune di “Borgo Chiese” mediante la fusione dei Comuni di Brione, Castel Condino, Cimego e Condino; e il Comune di “Pieve di Bono-prezzo” mediante la fusione dei Comuni di Pieve di Bono e di Prezzo. L´approvazione della giunta provinciale è solo uno dei passaggi formali che la fusione dovrà superare. Il prossimo mese di dicembre si terranno i referendum popolari nei territori interessati. Qualora gli esiti dovessero essere favorevoli alla proposta di fusione, i nuovi Comuni saranno istituiti con legge regionale dal primo gennaio 2016. Nel frattempo, le amministrazioni continueranno ad esercitare le proprie competenze e funzioni: gli attuali consigli comunali resteranno in carica fino al 2015 e si andrà al voto per i nuovi Comuni nel maggio del 2016. La domanda di costituzione dei tre nuovi Comune era stata presentata negli scorsi mesi ed ognuno degli otto enti interessati aveva inoltre deliberato di avviare la procedura di fusione. Quello dell’aggregazione dei Comuni è un tema molto dibattuto nell’ambito del più ampio percorso della riforma istituzionale che è destinata a cambiare la geografia istituzionale del Trentino. La Giunta provinciale, nell’adottare il provvedimento proposto dall´assessore provinciale alla coesione territoriale Carlo Daldoss, ha valutato positivamente la fusione degli otto Comuni e la nascita di tre nuove amministrazioni. L´orientamento della Provincia autonoma di Trento è che la fusione di piccoli Comuni risponda all’esigenza di superare la frammentazione amministrativa, per creare migliori condizioni organizzative e di governo del territorio, nella convinzione che i processi di aggregazione dei comuni siano da considerare come un positivo passo verso la semplificazione del quadro istituzionale. Le iniziative, approvate oggi dall´esecutivo, si aggiungono all’istituzione del nuovo comune di “Altanaunia” che vede coinvolti i comuni di Cavareno, Malosco, Romeno, Ronzone e Sarnonico e nei confronti della quale la Giunta provinciale ha già espresso parere favorevole nel luglio scorso. Ad inizio del 2014, e prima di avviare il processo di fusione tra amministrazioni, su 217 Comuni trentini, 105 avevano meno di 1.000 abitanti e 187 non superavano i 3.000 abitanti. Dal primo gennaio del 2015 nasceranno tre nuovi comuni, attraverso la fusione di dieci. A breve i comuni trentini saranno quindi 210. Se anche il progetto “Altanaunia” e le tre fusione votate oggi dalla giunta provinciale andranno in porto i Comuni diventeranno 201.  
   
   
GARANZIA GIOVANI CAMPANIA, FIRMATO PROTOCOLLO REGIONE - ALLEANZA COOPERATIVE  
 
Napoli, 15 ottobre 2014 - L´assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Campania Severino Nappi e il presidente dell´Aci Campania Gian Luigi De Gregorio (in rappresentanza di Agci, Legacoop e Confcooperative) hanno firmato ieri un protocollo d´intesa per la promozione di Garanzia Giovani Campania all’interno delle società cooperative iscritte all’Alleanza. "La partecipazione corale del sistema della cooperazione campana ai suoi massimi livelli a Garanzia Giovani ci rende onorati." Così ha detto l’assessore Nappi dopo la firma dell’intesa. "La cooperazione, che ha nelle sue radici l´incontro tra dignità della persona e sviluppo, attraverso il lavoro, mostra così di comprendere l´essenza autentica di questo grande progetto", ha concluso. "Come Aci - ha aggiunto il presidente De Gregorio - rappresentiamo un sistema di rete all’interno del quale sarà possibile diffondere l’utilizzo degli strumenti previsti dal protocollo Garanzia Giovani. Già annoveriamo cooperative tra giovani che hanno potuto sperimentare come lo strumento cooperativo si presta più di ogni altro a favorire una forma aggregativa per l’autoimprenditorialità. Forti di questa esperienza siamo sicuri che il protocollo avrà massima diffusione e recepimento da parte delle nostra associate e dagli stessi soci cooperatori. Fondamentale sarà la definizione dei profili professionali completi per poter meglio favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Ritengo inoltre importante che lo scambio tra domanda ed offerta avvenga in tempi piuttosto stretti." "Ci impegneremo - ha sottolineato il co-presidente di Alleanza Cooperative Italiane Coordinamento Campania Maria Patrizia Stasi - per la promozione degli strumenti di Garanzia Giovani tra le nostre imprese, già avvezze ad ospitare tirocinanti e volontari del servizio civile. Crediamo molto nel contributo che può apportare la cooperazione non solo alla formazione e all’orientamento al lavoro, ma pure nell’affiancamento per la creazione di nuova imprenditorialità." "Questo protocollo - ha concluso il co-presidente di Alleanza Cooperative Italiane Coordinamento Campania Mario Catalano - è importante perché avremo la possibilità di promuovere la cultura cooperativa, l’autoimprenditorialità. Questi giovani potrebbero non avere tutti la possibilità di rimanere in azienda dopo lo stage, ma avranno così consapevolezza dell’opportunità che ad essi viene offerta."  
   
   
MARCHE: ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E SINDACATI UNITI PER IL LAVORO SI CHIAMA LABJOB.IT LA SFIDA PER RIDURRE LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE.  
 
Ancona, 15 ottobre 2014 - “Questo progetto è estremamente importante perché affronta uno dei maggiori problemi che colpisce il nostro Paese e non risparmia la nostra comunità, cioè la disoccupazione, specie giovanile. Parti sociali e Regione Marche si mettono a sistema per dare orientamento e prospettiva ai tanti giovani che non sono attualmente impegnati né in attività lavorative, né in attività formative. L’obiettivo è far sì che lo strumento Garanzia giovani possa trovare applicazione operativa favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Uno strumento particolarmente utile, dunque, anche alla luce del fatto che sono numerosi i posti di lavoro che le imprese non riescono a coprire per mancanza delle professionalità richieste”. Così il presidente Gian Mario Spacca, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto Labjob, tenuta ieri mattina in Regione. Erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti di Confindustria (Ferruccio Squarcia), Cgia (il presidente regionale, Salvatore Fortuna), Cna (il presidente regionale, Gino Sabatini), Confcommercio, Confesercenti (in rappresentanza di entrambe, Ilva Sartini), Cisl (il segretario regionale, Stefano Mastrovincenzo), Uil (il segretario regionale, Graziano Fioretti), Lega delle Cooperative (Fabio Grossetti), e il rappresentante dell’Associazone temporanea di imprese che ha dato vita a labjob.It, Francesco Varagona. “Vista la vasta collaborazione, alla fine il progetto avrà un impatto positivo”, ha detto Fortuna, mentre Sabatini ha sottolineato “l’importanza del know how messo in campo dalle imprese”. Squarcia ha ricordato “l’impegno e il riconoscimento dato alle associazioni da parte della Regione”, Sartini, invece ha espresso apprezzamento “per l’accelerazione impressa all’iniziativa per contrastare la disoccupazione giovanile”. Mastrovincenzo ha ricordato che “è l’Unione europea a chiedere più collaborazione tra pubblico e privato”, mentre Fioretti ha detto che “già dai prossimi giorni la rete sarà attiva su tutto il territorio”, Grosseti ha invece sottolineato la valenza in questa fase di progetti come questo. “Abbiamo creato labjob.It per accompagnare i giovani a incontrare il mondo del lavoro, creando al tempo stesso un’opportunità per le imprese”, ha detto Varagona. Garanzia Giovani è un´occasione unica per dare un´opportunità ai 47.000 Neet, giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano, non lavorano stabilmente e non sono occupati in una attività di formazione. I giovani Neet che abbandonano prematuramente gli studi (18-24 anni con al più la licenza media che non frequentano altri corsi scolastici o svolgono attività formative superiori ai due anni) sono nelle Marche poco più di 8.000 (4.100 donne e 4.000 uomini). Nelle Marche è forte la quota di giovani Neet inattivi (52% pari a 24000 unità) superiore a quella dei disoccupati delle altre fasce di età (48% pari a 22000 unità). Lo scoraggiamento è la principale causa che può spiegare la maggiore quota di Neet inattivi. La componente femminile dei Neet è superiore a quella degli uomini. E´ per questo motivo che 9 associazioni di categoria, centrali cooperative e sindacati delle Marche: Confindustria, Cgia, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Cisl, Uil, Lega delle Cooperative e Api Industria hanno dato vita ad una Ati, labjob.It, per dare ai giovani delle opportunità di incontro con il mondo del lavoro. Le difficoltà dei giovani in cerca di occupazione sono note, anche se nelle Marche si registra un tasso di occupazione, 33.7%, più alto della media nazionale, 29,4%, dei giovani tra 15 e 29 anni. Gli scopi che muovono labjob.It partono proprio da questa esigenza: riportare i giovani Neet ad incontrare le aziende, attraverso la loro accoglienza, la presa in carico e l´orientamento. Il programma Garanzia Giovani prevede che ai giovani tra i 15 e i 29 anni, in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, venga offerto un servizio: l´inserimento in un contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o di un´esperienza di tirocinio, la formazione specifica professionalizzante e l´accompagnamento nell´avvio di una iniziativa auto-imprenditoriale di lavoro autonomo, l´impegno nel servizio civile. Ai giovani che possono rivolgersi indifferentemente agli sportelli pubblici (i centri per l’impiego) e agli sportelli degli enti privati accreditati a garanzia giovani come labjob.It sarà proposto un “patto di servizio” tra quelli previsti nel programma Garanzia Giovani. Tale servizio può consistere in un’offerta di lavoro o un percorso di politica attiva (quali tirocinio, formazione, ecc.) teso a favorire l’attivazione di un contratto di lavoro. L’offerta formativa o di lavoro avverrà entro 4 mesi circa dalla firma del Patto di Servizio. Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale. L´obiettivo di labjob.It è guidare il giovane verso le opportunità offerte dal mondo del lavoro, anche considerando i giovani che non hanno un´esperienza lavorativa alle spalle. Soltanto in questa maniera si può creare un circuito virtuoso che possa sconfiggere il triste fenomeno della disoccupazione giovanile che tocca picchi mai raggiunti prima con dati del 44%. Ai giovani che si presenteranno agli sportelli di labjob.It (oltre 35 diffusi nel territorio marchigiano) oltre alle posizioni lavorative disponibili verranno offerti dei tirocini aziendali che possono costituire la base per una esperienza lavorativa e per futuri sbocchi occupazionali: il contratto dell´apprendistato, a tempo determinato e meglio ancora indeterminato. Non va neanche sottovalutata le opportunità che questi giovani formati possano iniziare nuove attività imprenditoriali. Al centro dell´azione di labjob.It c´è anche una responsabilizzazione del giovane e un´importante attività di orientamento. Labjob.it intende infatti stimolare i giovani verso il riconoscimento e l´attivazione delle proprie capacità, in base anche alle esigenze delle aziende. Labjob.it intende anche facilitare la connessione scuola-lavoro che è un tassello fondamentale e attivabile soltanto se entrambe le parti sono orientate alla collaborazione. Fondamentale per instaurare questo circuito virtuoso sono i database dell´offerta e della domanda che verranno formati attraverso un´azione di promozione sul territorio, attivando su base regionale e provinciale tutte le associazioni e i sindacati che fanno parte di labjob.It e il sistema delle aziende. A questo proposito sono previsti una serie di incontri sul territorio con stakeholder e istituzioni al fine di sensibilizzare giovani e aziende ed una campagna di comunicazione e promozione.  
   
   
UE: PARITÀ DI GENERE E LA NUOVA STRATEGIA POST 2015: I DEPUTATI A CONFRONTO  
 
Bruxelles, 15 ottobre 2014 - Il 13 ottobre la commissione per i Diritti della donna ha tenuto un´audizione con gli esperti in materia di parità di genere. Il deputato belga di centro sinistra, Marc Tarabella, sta realizzando una relazione sul tema. Dopo l´udienza i deputati si sono confrontati sulla relazione d´iniziativa di Maria Noichl (S&d, Germania) su una strategia per la parità tra donne e uomini dopo il 2015. Ogni anno, la commissione per i Diritti delle donne adotta una relazione sui progressi compiuti in materia di parità tra donne e uomini nell´Unione europea. Esperti nel campo della violenza contro le donne e l´integrazione della dimensione di genere sono stati invitati il 13 ottobre per apportare maggiori informazioni alla relazione di quest´anno, preparata dal deputato Marc Tarabella. "Vogliamo una relazione incentrata sui progressi, ma anche sulle preoccupazioni che abbiamo ancora in materia di parità", ha detto l´onorevole Tarabella, aprendo la riunione. Genoveva Tisheva, amministratore delegato della fondazione bulgara di ricerca Gender e un esperto in materia di violenza contro le donne, ha delineato una serie di problemi quali l´esclusione sociale, la tratta di esseri umani, la violenza verso le donne migranti. Ha sottolineato che gli Stati membri non hanno realmente assunto le loro responsabilità quando i loro cittadini sono vittime e chiedono un migliore monitoraggio dei fondi comunitari stanziati per affrontare la violenza basata sul genere, spesso non è usati correttamente. Il segretario confederale della Confederazione europea dei sindacati Claudia Menne ha sottolineato che l´integrazione della dimensione di genere (in tutte le politiche), può essere un concetto forte, ma che è stato in gran parte lasciato fuori delle misure adottate per fronteggiare la crisi. La strategia dell´Ue per la parità tra donne e uomini dopo il 2015: primo scambio di opinioni Una relazione d´iniziativa di Maria Noichl fornirà un contributo del Parlamento alla Commissione sulla nuova strategia dell´Unione europea per la parità di genere 2015-2020. In vista di uno scambio di opinioni sulla relazione in commissione per i Diritti delle donne, il relatore ha dichiarato: "La relazione d´iniziativa è la possibilità per il Parlamento di dare suggerimenti alla nuova Commissione sul modo di agire per il bene della parità di genere nei prossimi cinque anni su temi come la situazione delle donne nel mercato del lavoro, la violenza, i problemi di salute e le questioni di discriminazione".  
   
   
LAZIO, PARI OPPORTUNITÀ: UN ATTESTAZIONE PER GLI ENTI LOCALI VIRTUOSI DURERÀ TRE ANNI E SARÀ RILASCIATA SU RICHIESTA DELL’ENTE LOCALE SULLA BASE DELLA PRESENZA DI ALCUNI INDICATORI, COME AD ESEMPIO IL RISPETTO DELLE QUOTE DI GENERE NELLE CARICHE ELETTIVE E NEI RUOLI APICALI  
 
Roma, 15 ottobre 2014 - Un’attestazione di genere, gender friendly, per gli enti che incentivano la parità di genere nella cariche pubbliche e nel mondo imprenditoriale. Durerà tre anni e sarà rilasciata su richiesta dell’ente locale sulla base della presenza di alcuni indicatori, come il rispetto delle quote di genere nelle cariche elettive e nei ruoli apicali o la presenza di un assessorato alle Pari Opportunità. Saranno valutate anche le azioni finalizzate a educare alla parità, al rispetto delle differenze di genere e al consolidamento di attività imprenditoriali al femminile. Ma non solo: si terrà conto anche della presenza di sportelli donna, case rifugio, attività di coworking e servizi dedicati all’infanzia, dagli asili nido a laboratori e ludoteche. “Grazie a questa nuova procedura riusciremo a individuare quegli enti virtuosi che conseguono l’integrazione tra le politiche di sostegno all’occupazione femminile con particolare attenzione al work-life balance, conciliazione tra tempi di lavoro e responsabilità familiari”- lo ha detto Concettina Ciminiello, assessore alle Pari opportunità, Autonomie locali, Sicurezza.  
   
   
A MILANO 120 AVVOCATI SPECIALIZZATI IN DIFESA DONNE MALTRATTATE  
 
Milano, 15 ottobre 2014 - Sono 120 gli avvocati di Milano che, a partire da ieri, partecipano ai corsi di formazione sulla tutela delle donne vittime di violenza. Un progetto voluto dall´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, che si è concretizzato lo scorso 17 luglio con la sottoscrizione del Protocollo d´intesa con il presidente dell´Ordine degli avvocati di Milano Paolo Giuggioli. Iniziativa che prevede, appunto, l´avvio di 4 percorsi formativi di 6 giornate ciascuno, con un finanziamento regionale di 50.000 euro. Progetto Pilota In Italia - "Con questo progetto, il primo del genere in Italia - spiega Paola Bulbarelli - daremo la possibilità alle donne vittime di violenza di trovare supporto da personale altamente qualificato". Il primo dei tre corsi ha preso il via la settimana scorsa a Varese, ieri a Mantova e oggi, appunto, a Milano, per un totale di oltre 200 partecipanti. Più Preparazione Vuol Dire Migliore Tutela - "Professionalità e competenza - spiega Bulbarelli - sono elementi fondamentali per garantire alle vittime di violenza di uscire da situazioni che compromettono la qualità della vita. Ma Regione Lombardia non si vuole fermare qui. Il nostro obiettivo, dopo l´esperienza con gli avvocati, è di estendere la formazione anche ad assistenti sociali, psicologi, medici, magistrati e Forze dell´ordine". D´altronde, Regione Lombardia sta mettendo in campo risorse e azioni per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne. I Fondi Per Milano - "Nel 2013 - conclude Bulbarelli - abbiamo stanziato 1 milione di euro per le 13 reti inter-istituzionali antiviolenza: 100.000 euro sono andati a Milano, 35.000 a Cinisello. Per il 2014 si sono candidate le Reti di Cerro Maggiore, Corsico, Rozzano e Sesto San Giovanni: i progetti sono in fase di valutazione. Attraverso il bando ´Progettare la Parità 2013 e 2014´ sono stati finanziati 9 progetti in provincia di Milano, per un totale di 17.500 euro". Eccoli nel dettaglio: - Comune di Abbiategrasso, ´Facciamo rete contro la violenza sulle donne´: 6.000 euro - Comune di Cernusco sul Naviglio, ´Sciogliere il nodo della violenza di genere. Percorsi di formazione e azioni condivise per rafforzare la rete territoriale´: 8.890 euro - Comune di Trezzo sull´Adda, ´E se..Mi rispettassi?´: 10.000 euro - Comune di Cesano Boscone, ´Un No è da subito´: 10.000 euro -Provincia di Milano, ´Parità? Sì, lo voglio´: 8.500 euro - Svs Donna aiuta donna onlus, ´Nuovi linguaggi per comunicare e contrastare la violenza contro le donne´: 9.296 euro - Aidda Delegazione Lombardia, ´Dall´asilo Mariuccia al mondo del lavoro: per una integrazione delle donne vittime di violenza´: 7.575 euro - Comune di Cinisello Balsamo, ´Comunicare, trasformare, creare la città non violenta´: 10.000 euro - Donne in rete onlus, ´Se questo è amore´: 5.985 euro.  
   
   
TRENTO: CONTRIBUTI ALLE FAMIGLIE NUMEROSE: STANZIATE LE RISORSE PER IL 2014  
 
Trento, 15 ottobre 2014 - La Giunta provinciale - su proposta del presidente Ugo Rossi - ha provveduto ad assegnare all´Agenzia provinciale per l´assistenza e la previdenza integrativa le risorse per l´anno 2014 necessarie per erogare alle famiglie numerose il contributo per i costi che devono sostenere per gli oneri tariffari derivanti dagli usi domestici (acqua, luce e quant´altro), come previsto da una legge provinciale del 2011. Le risorse stanziate ammontano a 1.250.000 euro; qualora non venissero interamente utilizzate quest´anno, rimarranno a disposizione per il 2015. L´intervento si inquadra nelle misure di welfare messe a punto dalla Provincia e viene incontro in particolare alle famiglie più numerose, per le quali può risultare particolarmente gravoso far fronte alle spese per gli usi domestici. L´erogazione del contributo previsto dalla legge 1 del 2011 spetta all´Agenzia provinciale per l´assistenza e la previdenza integrativa, che gestisce tutte le procedure amministrative legate all´intervento.  
   
   
AOSTA, CONCORSO DI IDEE FAMIGLIE INSIEME  
 

Aosta, 15 ottobre 2014 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali della Regione autonoma Valle d’Aosta – Struttura famiglia e politiche giovanili -, in collaborazione con il Piano di Zona della Valle d’Aosta, promuove il concorso di idee Famiglie insieme, che si inserisce nell’ambito degli eventi per le famiglie e della Conferenza sulla famiglia per l’anno 2014. Possono partecipare al concorso gruppi di 4 o più famiglie residenti nello stesso sub-ambito, presentando progetti che abbiano una o più fra queste finalità: a) Utilità sociale: rispondere ai bisogni delle famiglie ed essere modello di collaborazione, solidarietà e di reciprocità per tutte le famiglie della comunità di riferimento; b) Protagonismo della famiglia; c) Miglioramento della qualità della vita delle famiglie nel territorio di riferimento; d) Integrazione e accettazione delle differenze tra generazioni/culture/abilità; e) Rispetto del territorio e dell’ambiente; f) Mobilità intelligente. Il termine di presentazione dei progetti è fissato per il 31 ottobre 2014. La premiazione dei progetti avverrà in occasione della Conferenza sulla famiglia prevista per il 22 novembre 2014. Il bando completo, comprensivo del modulo per la presentazione dei progetti, è scaricabile alla pagina http://www.Regione.vda.it/servsociali/famiglia/
attivita_i/default_i.asp
 del sito ufficiale della Regione Autonoma Valle d’Aosta.

 
   
   
A MANTOVA 56 AVVOCATI SPECIALIZZATI IN DIFESA DONNE MALTRATTATE  
 
Milano, 15 ottobre 2014 - Sono 56 gli avvocati del Mantovano che partecipano ai corsi di formazione sulla tutela delle donne vittime di violenza. Un progetto voluto dall´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, che si è concretizzato lo scorso 17 Luglio con la sottoscrizione del Protocollo d´intesa con il presidente dell´Ordine degli avvocati di Milano Paolo Giuggioli. Iniziativa che prevede, appunto, l´avvio di 4 percorsi formativi di 6 giornate ciascuno, con un finanziamento regionale di 50.000 euro. Progetto Pilota In Italia - "Con questo percorso formativo, il primo del genere in Italia - spiega Paola Bulbarelli - daremo la possibilità alle donne vittime di violenza di trovare supporto da personale altamente qualificato". Il primo dei tre corsi ha preso il via la settimana scorsa a Varese, l´ultimo partirà a Milano domani, per un totale di oltre 200 partecipanti. Più Preparazione Vuol Dire Migliore Tutela - "Professionalità e competenza - spiega Bulbarelli - sono elementi fondamentali per garantire alle vittime di violenza di uscire da situazioni che compromettono la qualità della vita. Ma Regione Lombardia non si vuole fermare qui. Il nostro obiettivo, dopo l´esperienza con gli avvocati, è di estendere la formazione anche ad assistenti sociali, psicologi, medici, magistrati e Forze dell´ordine". D´altronde, Regione Lombardia sta mettendo in campo risorse e azioni per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne. I Fondi Per Mantova - "Nel 2013 - conclude Bulbarelli - abbiamo stanziato 1 milione di euro per le 13 reti inter-istituzionali antiviolenza: 100.000 euro sono andati a Mantova. Attraverso il Bando ´Progettare la Parità 2013 e 2014´ sono stati finanziati 2 progetti in provincia di Mantova, per un totale di 17.500 euro". Si tratta di ´Donne in rete´ del Centro di Aiuto alla vita (10.000 euro) ed ´Educare con-tatto´ di Telefono Rosa (7.500 euro).  
   
   
TRENTO: LA FAMIGLIA TRA BISOGNI E IDENTITA’. QUALE RUOLO NELLA SOCIETA’ MODERNA?  
 
Trento, 15 ottobre 2014 - Ritorna l’appuntamento autunnale con la Settimana della Cooperazione organizzata dalla Cassa Rurale della Valle dei Laghi. Tre appuntamenti – il 13, 15 e 17 ottobre - per affrontare assieme ad autorevoli ospiti un tema particolarmente delicato: la famiglia tra bisogni e identità. Tutti gli appuntamenti si terranno presso il Teatro di Calavino con inizio ad ore 20.30. Assistiamo ad un radicale mutamento dei rapporti tra la durata della vita e il tempo di lavoro, tra modalità e ritmi della produzione di reddito, tra capacità lavorativa e dimensione familiare, che si riflettono sulla condizione socio-economica di singoli individui e nuclei familiari, sugli stili di vita e sui modelli di comportamento come sulla struttura stessa delle relazioni interpersonali. La Settimana della Cooperazione in Valle dei Laghi avrà inizio lunedì 13 ottobre (tutti gli appuntamenti si tengono presso il Teatro di Calavino con inizio alle ore 20.30) dove con la competenza di Mariapia Garavaglia (è stata Ministro alla Sanità e Presidente generale della Croce Rossa Italiana) e la passione di Lucia Fronza Crepaz si affronterà il tema della centralità della famiglia nella nuova dimensione del welfare. La difficile situazione economica in cui versa lo Stato italiano, le logiche di mercato e la conseguente scarsità di fondi portano a considerare finita la stagione del Welfare State così come intesa finora. Occorre andare oltre e pensare a nuovi scenari con percorsi virtuosi di protezione della famiglia idonei a garantire la sostenibilità dei costi. Modera l’incontro Alberto Faustini. Mercoledì 15 ottobre verranno presentati al pubblico i risultati di un’importante ricerca condotta sul territorio della Valle dei Laghi dall’Osservatorio sui bisogni coordinata scientificamente dal Prof. Alberto Zannuto dell’Università degli Studi di Trento. Alcuni giovani, finanziati con borsa di studio dalla Cassa Rurale, sono stati impegnati durante il periodo estivo in un’indagine sulle famiglie alla scoperta di bisogni latenti o più sentiti (cura dei figli nel tempo libero e bisogni di assistenza), tra la presenza di reti relazionali e istituzioni pubbliche e private di supporto. La ricerca, svolta a tutto campo, metterà al centro le esperienze familiari e le molteplici sfide connesse tra lavoro, tempi di cura, tempi del ciclo di vita e tempo libero. Un mix che l’attuale crisi economica ha reso in parte più complessa e più difficile da gestire. Ospiti della serata Ugo Rossi, presidente della giunta provinciale, e Luciano Malfer che risponderanno alle sollecitazioni della ricerca e presenteranno il progetto innovativo del “Distretto Famiglia” catalizzatore di attori e risorse per accrescere sul territorio il benessere familiare. Modera l’incontro Walter Nicoletti. Si chiude in bellezza venerdì 17 ottobre con la straordinaria partecipazione di don Antonio Mazzi, il prorompente sacerdote, presidente della Fondazione Exodus, spesso ospite di programmi televisivi. Con Mazzi, moderato da Paolo Pardini caporedattore Rai di Trento, si analizzeranno le potenzialità e le contraddizioni legate alla famiglia, primo e insostituibile ambiente in cui inizia lo sviluppo e la progressiva maturazione della personalità dell’essere umano, ricostruendo un ritratto alla ricerca di punti fermi e valori condivisibili.