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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Gennaio 2015
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: MISURE ANTITERRORISMO, GOVERNANCE ECONOMICA, ACCORDO SUL CLIMA  
 
 Strasburgo, 27 gennaio 2015 - I deputati si incontrano questa settimana nelle loro commissioni. Mercoledì in plenaria discuteranno il piano di investimenti di Juncker, le misure anti-terrorismo e l´accordo internazionale sul clima. I ministri delle finanze tedesco e italiano Wolfgang Schäuble e Pier Carlo Padoan riesamineranno le regole di governance economica in Parlamento. Martedì Schulz parteciperà alla Giornata della Memoria internazionale a Praga. Martedì i ministri delle Finanze tedesco e italiano Wolfgang Schäuble e Pier Carlo Padoan ridiscuteranno la governance economica e discuteranno le priorità della commissione agli Affari economici. Martedì i deputati delle commissioni agli Affari Internazionali e per gli Affari giuridici discuteranno gli aspetti normativi del Ttip e le controversie investitore-Stato (Isds). L´audizione sarà presieduta dai presidenti delle commissioni Bernd Lange (Inta) e Pavel Svoboda (Juri). Martedì le commissioni agli Affari economici e alle Libertà civili discuteranno le nuove regole per combattere il riciclaggio di denaro, i reati fiscali e il finanziamento del terrorismo. Secondo l´accordo raggiunto dai negoziatori del Parlamento europeo e dei governi europei, i proprietari delle società devono essere elencati in registri centrali disponibili a persone con un interesse legittimo, come i giornalisti investigativi. Lunedì, il vice presidente della Commissione Jyrki Katainen discuterà il fondo proposto per gli investimenti strategici con la commissione agli Affari economici. Martedì, dopo gli attacchi contro Charlie Hebdo, il Commissario Dimitris Avramopoulos, il coordinatore per l´antiterrorismo Gilles de Kerchove e i rappresentanti della Radicalisation Awareness Network (Ran) si confronteranno con i i deputati della commissione alle Libertà civili sulla "deradicalizzazione" e combattenti stranieri. Mercoledì si terrà una sessione plenaria a Bruxelles. All´ordine del giorno è previsto il piano di investimenti di Juncker: 315 miliardi di euro dovrebbero essere investiti nel settore pubblico e privato per promuovere la crescita e l´occupazione in Europa. La Commissione e il Consiglio discutereanno il piano con i deputati. Inoltre, la plenaria discuterà con i rappresentanti della Commissione le nuove misure europee antiterrorismo e una tabella di marcia per il raggiungimento di un accordo globale sul clima a Parigi entro la fine del 2015. Martedì il presidente Martin Schulz del Parlamento pronuncerà il discorso di chiusura alla cerimonia per la Giornata della Memoria, con i capi di Stato a Praga. Mercoledì incontrerà il presidente del Senato del Pakistan Syed Hussain Nayyer Bokhari a Bruxelles.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PRESIDENTE SCHULZ CHIEDE AMBASCIATORE RUSSO SPIEGAZIONI OLTRE NEGATO VISITA MEP  
 
Bruxelles, 27 gennaio 2015 - Gabrielius Landsbergis, Mep relatore del Pe per la Russia, è stato invitato a visitare Mosca il 29-31 gennaio, ma le autorità russe gli impedìrono di farlo. Ho sollevato la questione con l´ambasciatore russo alla Vladimir Chizhov Ue. Ho sottolineato all´Ambasciatore che il divieto di tale missione è controproducente e lo ha invitato a riconsiderare la decisione, data l´importanza della visita per entrambe le parti. Anche nella attuale crisi profonda nel nostro rapporto, i canali diplomatici di comunicazione devono restare aperti. Mi aspetto che l´ambasciatore di tornare a me per quanto riguarda la mia richiesta nel più breve tempo possibile.  
   
   
DICHIARAZIONI DEL COMMISSARIO EUROGROUP MOSCOVICI IN CONFERENZA STAMPA  
 
Bruxelles, 27 gennaio 2015 – Jeroen ha appena presentato l´ordine del giorno di stasera, la Commissione europea ha infatti spiegato come stava andando a lavorare entro l´inizio del mese di marzo sulla situazione in un certo numero di paesi che non era stata in grado di ricevere un parere definitivo in occasione della presentazione di novembre, voglio citare la Francia, l´Italia e il Belgio. Ho un aggiornamento sulle discussioni e le procedure tecniche in corso. Ho anche avuto l´opportunità di spiegare ciò che la nostra comunicazione sulla flessibilità e anche qualche rassicurazione sul fatto che siamo vigili circa l´attuazione e che noi non dimentichiamo la procedura relativa debito e volevamo avere una contabilità rigorosa su tutti i concetti si discute sia le riforme strutturali, investimenti e fattori ciclici. Ma naturalmente più oggi è quello di parlare della Grecia, e dirò alcune parole piuttosto nello stesso spirito il Presidente dell´Eurogruppo. Il popolo greco hanno espresso la loro scelta democratica. Lo ha fatto chiaramente. Noi rispettiamo. Noi accettiamo. Condividiamo le congratulazioni che sono state affrontate dal Presidente dell´Eurogruppo e come del resto da tutti i capi di Stato e di governo e da tutte le istituzioni europee. E siamo pronti a lavorare in modo costruttivo con il futuro governo, come abbiamo fatto con i suoi predecessori dal 2010. E ´chiaro che questa sera - il signor Tsipras è il Primo Ministro - il primo ministro ha già giurato - formare il governo sarà presto. Esso è destinato, lo so domani. Questa è una notizia positiva, perché significa che il paese possa mettersi al lavoro per affrontare le sue sfide, che sono importanti. Queste sfide richiedono sempre e richiedono riforme. E queste riforme dovrebbero essere condotte dagli stessi greci - con un forte sostegno da parte degli Stati della zona euro e la Commissione. Penso in primo luogo, c´è un tempo per ogni cosa, c´è un tempo per ogni cosa volta ieri elettorale, ora il tempo per la nomina del primo ministro, domani il momento della nomina del nuovo governo bene dovremo aspettare fino a quando il nuovo governo comunica la sua vis-à-vis il programma e gli impegni che la Grecia ha fatto per i suoi partner. Per quanto riguarda la Commissione, siamo pronti a riprendere un dialogo costruttivo appena possibile. Vogliamo lavorare in perfetta sintonia con il Presidente dell´Eurogruppo e con tutti gli Stati membri. Penso che la discussione che abbiamo avuto era perfetta sintonia su questo punto. Credo che siamo tutti d´accordo sul risultato che vogliamo ottenere successo: un affidabile che è la Grecia a stare in piedi da soli di nuovo Tic è la Grecia che possono crescere in modo sostenibile e creare posti di lavoro e prosperità per tutti i popoli di ict, per ridurre la disuguaglianza è che la Grecia ripagare i debiti possono Tic. Quello che dobbiamo Log concordare con il governo in arrivo non è il fine settimana forse dell´ordine significa clustering, abbiamo come arrivarci. Spostando in avanti il ​​più rapidamente possibile, con le discussioni di tesi nell´interesse saranno sia della Grecia e della zona euro nel suo insieme. E la Commissione europea è pronta a svolgere il ruolo ict. Vorrei concludere ricordando che i progressi notevoli compiuti sono la Grecia negli ultimi anni. Il popolo greco-hanno fatto e sappiamo che, tanti sacrifici e-hanno affrontato scelte difficili Molti, obiettivo Essi Hanno beens Tutta sostenuti dalla solidarietà europea. I loro sforzi stanno iniziando a pagare. La crescita è tornato lo scorso anno, sostenuta da un aumento dei consumi privati ​​e una forte performance di settori chiave come il turismo e il trasporto. Abbiamo visto un aumento degli investimenti nel terzo trimestre dello scorso anno, per la prima volta dal 2008. E, soprattutto, la disoccupazione ha cominciato a cadere, con circa 100.000 nuovi posti di lavoro creati lo scorso anno di essere bianco. Ripeto siamo pronti a impegnarsi in un dialogo costruttivo con la Grecia per il suo governo legittimo per sostenere gli sforzi futuri in materia di riforme e, soprattutto, di continuare e approfondire questi risultati preliminari, perché questo è ciò che il popolo greco e si aspetta ci impegneremo in questo approccio costruttivo.  
   
   
KATAINEN DICE CHE IL PIANO JUNCKER CREERÀ 1,3 MILIONI DI POSTI DI LAVORO  
 
 Strasburgo, 27 gennaio 2015 - La Commissione europea calcola che il Piano Juncker per un Investments Fondo strategico europeo creerà 1,3 milioni di posti di lavoro, lo ha dichiarato il commissario per la crescita e l´occupazione Jyrki Katainen in un dibattito con i deputati della commissione Affari economici e monetari il Lunedi. Se i progetti subiscono perdite, la quota pubblica del loro finanziamento avrà il primo colpo. "Ecco perché sono interessanti per gli investitori privati", ha detto. Siate coraggiosi - Gli europarlamentari hanno manifestato preoccupazioni circa i rischi connessi con il Fondo, che dovrebbe innescare € 315 miliardi in investimenti, il suo possibile impatto sul bilancio dell´Unione europea, stabilità favorevole e trattamento Patto di crescita degli investimenti nazionali e la selezione dei progetti. Mr Katainen difeso "approccio ad alto rischio" della Commissione, sostenendo che non vi è sufficiente liquidità nel mercato, ma una carenza di investimenti nel settore privato. "Senza un ´sistema di prima perdita´ del Fondo non decollare", ha sottolineato. Investire in linea con le politiche dell´Ue ... La natura dei progetti dovrebbe essere in linea con le politiche dell´Ue, il signor Katainen ha detto. A titolo di esempio, ha ricordato gli investimenti per lo sviluppo di tecnologie come l´energia solare e le città intelligenti, i progetti di mercato unico, come le reti digitali e l´unione dei mercati dei capitali e progetti per affrontare i cambiamenti climatici. Carenze di investimento sono causati da una mancanza di domanda e offerta, il signor Katainen ha detto, aggiungendo che "alcuni Stati membri non sono solo sufficientemente competitivo". Ma alcuni Stati membri hanno scelto di tagliare la spesa pubblica, che ha avuto un impatto negativo sul livello di Ue investimenti. "In un mondo ideale, gli investimenti sarebbero € 300.000.000.000 maggiore, come lo sono ora". Ma raccogliere progetti "non-politici" - La selezione dei progetti sarà "non politica", il signor Katainen ha detto. "Il Comitato Investimenti provvede alla selezione in modo indipendente, dopo che il Consiglio direttivo della Banca europea per gli investimenti darà la sua firma. Ma a quel punto, non ci c´è spazio per influenzare politica ", ha assicurato gli eurodeputati. Trattamento favorevole - Rispondendo alle preoccupazioni dei deputati su proposta di "trattamento di favore" all´interno del Patto di stabilità e di crescita limiti degli investimenti nazionali attraverso il Fondo, ha detto che i paesi con un disavanzo superiore al 3% del Pil vincere margine di manovra se i loro governi hanno deciso le necessarie riforme strutturali. Egli non è andato fino a dire che l´approvazione parlamentare di tali riforme sarebbe anche un prerequisito. Alla domanda sul perché la Banca centrale europea non potrebbe sostenere direttamente gli investimenti, il sig Katainen cui i suoi piani per acquistare titoli garantiti da attività. "I prestiti alle piccole e medie imprese possono essere acquistati nell´ambito di questo sistema", ha detto.  
   
   
UE-PONTE AEREO PER L´UCRAINA: L´EUROPA AUMENTA IL SUO AIUTO UMANITARIO  
 
Bruxelles, 27 gennaio 2015 - L´unione europea sta aumentando la sua assistenza umanitaria in Ucraina, dove l´ultima ondata di violenza ha approfondito una situazione già disperata. Migliaia di persone soffrono l´impatto combinato del conflitto, spostamento, la povertà estrema e il rigido inverno. La Commissione europea sta impegnando altri 15 € di euro di assistenza umanitaria. Questo affronterà le esigenze di base dei più bisognosi in Mariupol e le altre zone colpite dal conflitto, i rifugiati e sfollati, ei rimpatriati che stanno a casa. I fondi coprono le necessità quotidiane, come un riparo, cibo, acqua, assistenza sanitaria, e vestiti caldi. Portano l´emergenza dell´Ue e gli aiuti di recupero precoce, compresi i contributi degli Stati membri, a 95 milioni di €. Il nuovo pacchetto di aiuti è stato annunciato da Christos Stylianides , il commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, che è in visita in Ucraina. Esso comprende un aiuto materiale e finanziario ed è fornito dalla Commissione europea e gli Stati membri in un gesto di solidarietà congiunta. " L´unione europea è in piedi spalla a spalla con il popolo ucraino che più hanno bisogno di aiuto, la Commissione europea ha fornito sostegno umanitario dall´inizio di questa crisi, ma ora le esigenze sono più acuti che mai:. E stiamo agendo per aiutare quelli più vulnerabili di ottenere attraverso l´ultima ondata di ostilità e nei mesi più freddi dell´anno. Gli aerei sono un simbolo di solidarietà dell´Unione europea ", ha detto Jean-claude Juncker , presidente della Commissione europea. "Airlift Eu": in un´operazione congiunta organizzata dalla Commissione e dagli Stati membri europei, tre aerei cargo consegnerà aiuti umanitari in Ucraina (tende, coperte, sacchi a pelo e vestiti caldi) per aiutare le persone più bisognose in Ucraina, anche nel aree controllate dai ribelli. L´aiuto viene anche fornito da strada: camion con assistenza sono previsti per raggiungere l´Oriente dell´Ucraina nelle prossime ore. In totale, saranno consegnate 85 tonnellate di generi di soccorso. Germania, Polonia, Austria, Finlandia, Danimarca, Francia, Lettonia, Estonia, Lituania, Croazia, Slovenia e la Commissione europea hanno fornito gli elementi di rilievo: gli Stati membri hanno agito insieme attraverso il meccanismo di protezione civile dell´Ue. Allo stesso modo la stretta collaborazione con i partner umanitari, tra cui l´Unicef e Unhcr, è fondamentale per l´operazione di soccorso. " La crisi umanitaria in Ucraina è sempre più critica ogni giorno e questo ulteriore pacchetto di aiuti dell´Unione europea è essenziale per i tanti che lottano per sopravvivere in condizioni difficili, " ha dichiarato il commissario Christos Stylianides a Kiev, dove si sta incontrando con il Presidente, il Vice Primo Ministro e presidente del Parlamento. Domani sarà nella città orientale di Dnepropetrovsk per supervisionare personalmente la consegna delle forniture europee e visitare i civili sfollati a causa del conflitto. " Questo ulteriore prova della solidarietà dell´Ue nei confronti dell´Ucraina arriva in un momento tragico come l´intensificazione dei bombardamenti e combattimenti hanno portato alla tragica morte di decine di civili nei giorni scorsi, "ha spiegato il commissario. Sfondo Più di 900.000 persone sono state sfollate all´interno dell´Ucraina e vicino ai 600.000 sono fuggiti all´estero. Circa 1,4 milioni nella regione colpita sono altamente vulnerabili e bisognose di assistenza umanitaria. In risposta alla crisi umanitaria, la Commissione europea ha già fornito oltre € 32.500.000: € 11 milioni l´assistenza umanitaria, di cui circa il 40% ha intenzione di aree non controllate dal governo, e il 21,5 milioni di € per i preparativi urgenti per l´inverno e gli aiuti di recupero. L´assistenza della Commissione sta inoltre affrontando i bisogni immediati dei rifugiati ucraini oltre i confini dell´Ucraina. I finanziamenti provenienti dagli Stati membri ammonta a oltre 47 milioni di €. L´ue è pienamente dietro gli sforzi verso una soluzione politica del conflitto in Ucraina orientale, che rispetti l´Ucraina di sovranità, l´indipendenza e l´integrità territoriale. L´ue invita tutte le parti ad attuare pienamente gli accordi di Minsk e di vivere i loro impegni internazionali, in particolare la Russia a usare la sua considerevole influenza sul leader separatisti e per fermare ogni forma di militari, politici o di sostegno finanziario. Invita tutte le parti a impegnarsi in un dialogo significativo e inclusivo che porta a una soluzione duratura; per proteggere l´unità e l´integrità territoriale del paese e ad adoperarsi per garantire un futuro stabile, prospero e democratico per tutti i cittadini dell´Ucraina. L´unione europea deplora la rinnovata intensificazione di ripresa e bombardamenti in Ucraina orientale, che ha portato alla tragica morte di decine di civili negli ultimi giorni. Un cessate il fuoco duraturo rimane la chiave per il successo degli sforzi in atto per giungere a una soluzione politica sostenibile, basata sul rispetto della sovranità e dell´integrità territoriale dell´Ucraina. L´ue ha inoltre intensificato il suo impegno per le riforme economiche e politiche dell´Ucraina. Nel mese di marzo 2014, l´Ue si è impegnata a sostenere il processo di riforma ambiziosa dell´Ucraina con 11 miliardi di euro per i prossimi anni. La Commissione europea ha erogato dal proprio bilancio 1,6 miliardi di euro più che nel 2014. L´assistenza per l´Ucraina sta fornendo principalmente attraverso l´assistenza macrofinanziaria, il sostegno al bilancio e progetti.  
   
   
ASSISTENZA DELL´UE PER LE VITTIME PIÙ VULNERABILI DELLA CRISI UCRAINA: DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO CHRISTOS STYLIANIDES DOPO IL SUO INCONTRO CON IL PRESIDENTE UCRAINO PETRO POROSHENKO  
 
Kiev, Ucraina, 27 Gennaio 2015 - Sono qui oggi per esprimere di persona la solidarietà dell´Ue con le persone in Ucraina. Condanno fermamente gli attentati di Mariupol che hanno portato alla perdita di tante vite umane. Sono profondamente preoccupato per l´escalation del conflitto. Esorto i responsabili dell´escalation di fermare tutte le ostilità. Chiedo per la piena attuazione degli accordi di Minsk da tutte le parti come una questione di urgenza. Abbiamo bisogno di una soluzione politica del conflitto. Uno che rispetta pienamente la sovranità e l´integrità territoriale dell´Ucraina. Questo conflitto ha portato ad una grave crisi umanitaria. L´unione europea è qui per aiutarvi. Siamo stati qui fin dall´inizio di questa crisi e non stiamo andando via. Posso annunciare oggi che la Commissione Europea sta impegnando 15.000.000 € in aiuti umanitari di quest´anno. Tale importo sarà portare l´assistenza umanitaria totale dell´Ue e dei suoi Stati membri dall´inizio della crisi a oltre 92 milioni di euro. Assistenza dell´Ue va a tutte le persone ucraine colpite dal conflitto, anche in Russia e Bielorussia. Più tardi Sarò in viaggio a Dnepropetrovsk. Vi farò osservare la fornitura di aiuti dell´Ue fornita congiuntamente dalla Commissione europea e diversi Stati membri dell´Ue. Farò in modo che la nostra assistenza continua a portare sollievo a tutti coloro che ne hanno bisogno. Sul terreno, questa assistenza diventerà rifugio per la cura sfollati e salute per i feriti e gli ammalati. Fornirà cibo, acqua, riscaldamento. Sarà trasformata in assistenza in denaro diretti per aiutare le famiglie a soddisfare i loro bisogni di base. Ripeto il nostro pieno impegno a continuare a sostenere le persone nel bisogno. Essi sfollate. Per quelli rimasti in zone di conflitto. Per i profughi verso i paesi vicini. O per coloro che ritornano alle loro case. Alla fine, solo una soluzione politica può portare la pace a lungo termine. L´unione europea, con tutte le sue istituzioni è pronta a sostenere e incoraggiare tutti gli sforzi per porre fine al conflitto. Speriamo che si troverà molto presto.  
   
   
I DEPUTATI EUROPEI DEGLI AFFARI ESTERI DISCUTONO SULL0 UCRAINA A SEGUITO DELL’ ATTACCO A MARIUPOL  
 
Strasburgo, 27 gennaio 2´015 - La commissione per gli affari esteri ha discusso la situazione in Ucraina con l´ambasciatore ucraino presso l´Ue, Kostiantyn Yelisieiev, e rappresentanti del Servizio europeo per l´azione esterna (Seae) Lunedi alle ore 16.00. Questo segue la drammatica escalation di violenza nella regione Donbas nei giorni scorsi, compreso il bombardamento di Mariupol il Sabato, che ha lasciato più di 30 civili morti. Dopo gli attacchi di sabato, il capo della politica estera dell´Unione europea, Federica Mogherini, ha chiesto una riunione straordinaria del Consiglio Affari Esteri per discutere l´Ucraina il 29 gennaio.  
   
   
GRECIA, MARONI: PUÒ ESSERE GRIMALDELLO VECCHIA UE  
 
Milano, 27 gennaio 2015 - "I risultati elettorali in Grecia sono più che un´apertura all´Euro scetticismo, possono essere il grimaldello che scardina la vecchia Ue per aprire una fase nuova, che per quanto mi riguarda deve essere nel segno del protagonismo delle Regioni europee e della possibilità di uscire dalla moneta unica". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine del convegno ´Il turismo accessibile a tutti´, conversando con i cronisti a proposito delle possibili ripercussioni del voto greco. Ripercussioni Importanti - Questo test elettorale, ha aggiunto il governatore, "penso e spero possa avere ripercussioni importanti. La Grecia in questi anni è stata messa sotto ´tutela´ da parte della Germania e della Commissione europea e si è ribellata. E´ un segno che i popoli e la democrazia tornano a far sentire la loro voce rispetto alla burocrazia Ue e alle banche. Un ottimo segnale".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: IL PRESIDENTE BONACCINI ILLUSTRA LE LINEE GUIDA DEL SUO PROGRAMMA IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA. PRIORITÀ: IL LAVORO  
 
Bologna, 27 gennaio 2015 - Lavoro, lavoro, lavoro. Come il suo programma elettorale, così il primo intervento programmatico del nuovo presidente della Regione Emilia-romagna, Stefano Bonaccini, pronunciato nell’aula dell’Assemblea regionale, torna sul fulcro di quella che viene individuata come la priorità assoluta: le azioni per sostenere l’occupazione. Bonaccini ha annunciato che lunedì prossimo la Giunta regionale si riunirà a San Felice sul Panaro: non si tratterà di un’eccezione, ha spiegato, perché l’obiettivo è convocarla di frequente in vari luoghi del territorio. Il rilancio dell’economia regionale, la valorizzazione delle risorse, i progetti per i primi cento giorni, annuali, di legislatura e decennali: Bonaccini ha sviluppato in oltre un’ora di intervento un disegno dell’Emilia-romagna che verrà e lo ha fatto incardinando le annunciate azioni di governo su quella che egli stesso definisce “fretta”. Velocità dunque, sburocratizzazione, razionalizzazione delle risorse e un appuntamento esplicito: “Tra un anno tornerò in quest’aula per presentare a voi e ai cittadini dell’Emilia-romagna i risultati del lavoro”. Un saluto “affettuoso” e un ringraziamento a Vasco Errani, predecessore per 17 anni nel ruolo di presidente, e quindi un tributo alla tradizione politico amministrativa di questa terra (“Io sono un riformista”), chiarisce Bonaccini , prima di entrare nel merito con una chiave che il neo-presidente ha già più volte affermato di voler utilizzare: la partecipazione e il coinvolgimento di cittadini e amministrazioni nella complessa gestione delle necessità. Il primo pensiero è per le zone colpite dal sisma dove, conferma, si terrà lunedì prossimo una seduta di Giunta ordinaria ma anche aperta ai sindaci dell’area, a San Felice sul Panaro. Ne seguirà prossimamente un’altra a Piacenza. Per quanto riguarda i temi della ricostruzione, Bonaccini ribadisce la volontà di chiudere tutte le abitazioni provvisorie (Map) entro il 2015, di puntare su un’ulteriore proroga per il pagamento delle imposte e di perseguire l’obiettivo fissato di risarcire fino all’ultimo mattone. Un tema che si salda con un altro dei punti forti del programma del nuovo presidente: la lotta al dissesto idrogeologico, un impegno decennale che presuppone un’ampia strategia di governo del territorio, con interventi da subito sui principali nodi idraulici. Ma l’ambiente è anche gestione dei rifiuti, e qui Bonaccini conferma la volontà di una ulteriore riduzione dei rifiuti, con un riciclo della materia del 70% entro il 2020. Non elude, Bonaccini, il tema della partecipazione e il clima di sfiducia che ha colpito anche questa istituzione: “E’ per noi insopportabile il distacco che si è creato con i cittadini, di cui avvertiamo il discredito. Ma la sobrietà sarà il pilastro del nostro agire, continueremo con i tagli già avviati, razionalizzeremo le spese. Vanno rafforzati gli strumenti di partecipazione, bisogna superare la lontananza anche combattendo la burocrazia”. Va in questa direzione la riforma che abolisce le Province e la proposta di Bonaccini di “zone intermedie” per il raccordo con le amministrazioni locali, “tre o più Aree vaste”. Le misure immediate sono orientate a tre azioni fondamentali: la creazione (entro 100 giorni) di una struttura per la sburocratizzazione a vantaggio di imprese e cittadini; il riordino generale della spesa corrente regionale, per destinare i risparmi agli investimenti pubblici e al sostegno di quelli privati; il dimezzamento delle società pubbliche o partecipate. Non rinuncia, nella veste di delegato allo Sport, a ricordare gli impegni per l’associazionismo e la volontà di fare in modo che “nella sfida che il Governo ha lanciato per Roma 2024, se vinta, l’Emilia-romagna non sia tagliata fuori”. Poi conferma la “volontà di triplicare nel mandato i fondi per la cultura”, ricordando le dimensioni di un’industria che conta 30 mila imprese per quasi 80 mila addetti: “E se aggiungiamo il turismo nelle città, ci accorgeremmo di come la cultura rappresenti un asset fondamentale della nostra economia”. Ribadita inoltre una imminente legge regionale sulla musica, sul modello di quella per il cinema. “Siamo e vogliamo essere una parte forte dell’Europa - ha detto Bonaccini - e il sapere e la conoscenza sono un fulcro fondamentale della nostra competitività”. “E’ sulla qualità che noi e le nostre imprese possiamo competere”, ha aggiunto annunciando il collegamento in banda larga in tutti e 900 gli istituti scolastici della regione, entro fine mandato. Qui la partita dei fondi strutturali europei per creare sviluppo e opportunità di lavoro: “Ma chiederemo fondi anche per altri tre progetti chiave legati al riassetto del bacino del Po, alla Blue economy e al fare di Bologna un grande hub europeo per la ricerca”. Quindi il cuore dell’impegno per lo sviluppo, per ciò che lo stesso presidente definisce “ossessione”, il lavoro: “Tra poche settimane – annuncia a margine dell’Assemblea – convocherò le parti sociali e le università per riuscire a varare entro l’estate un nuovo Patto”. Il contrasto alla disoccupazione qui verrà posto su una bilancia in cui pesano “il rinascimento della vocazione manifatturiera, la risorsa cultura, quell’agroalimentare che ci vede primi in Europa per prodotti di qualità”. Per il nuovo presidente “già c’è qualche timido segnale di ripresa che non ci deve spingere a facili illusioni, sappiamo che c’è un export che ci favorisce. Ma ci sono aziende che hanno ricominciato a investire qui da noi, non solo puntando sulla quantità ma anche sulla qualità”. In questo senso, Bonaccini ribadisce come l’Expo di Milano sia “per noi una grande opportunità”. E ancora le opere pubbliche, sempre con il vincolo di “zero consumo di territorio”, a partire dalla Cispadana (“Mi auguro che tra non molto si possano vedere i risultati”), fino ai trasporti con “la necessità di una robusta cura del ferro” e con l’ipotesi di un sistema intermodale di superficie in Riviera. Per concludere su sanità e welfare, fiori all’occhiello dell’amministrazione regionale: “Siamo una mosca bianca che sa far quadrare i conti”. Ma in primo piano ci sono i tempi di attesa e la volontà di spezzare “la concezione ideologica che contrappone pubblico e privato, come fossero due settori antagonisti. Dimostreremo che il welfare non è la palla al piede dello stato”.  
   
   
MARONI: SU SCELTA COLLE VEDO VECCHIA POLITICA  
 
Milano, 27 gennaio 2015 - "Mi sembra ci sia incapacità di trovare un´intesa con tutti. Ciò dimostra che questa operazione, il ´patto del Nazareno´ e tutto quello che ci sta dietro, non è per eleggere un presidente della Repubblica super partes, ma per soddisfare gli interessi degli uni e degli altri. E´ la solita politica all´italiana, da prima Repubblica piuttosto che da nuovo che avanza". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine del convegno ´Il turismo accessibile a tutti´, conversando con i cronisti a proposito dell´attuale fase del dibattito politico sulla scelta del nuovo Capo dello Stato.  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE MARIO OLIVERIO HA NOMINATO LA GIUNTA REGIONALE  
 
Catanzaro, 27 gennaio 2015 - In coerenza con quanto già annunciato dal Presidente Mario Oliverio, la composizione organica e definitiva della Giunta Regionale avverrà dopo l’approvazione, in seconda lettura, della riforma statutaria. I primi cento giorni di attività amministrativa saranno affidati ad un Esecutivo composto dal Consigliere regionale Vincenzo Ciconte, chiamato a svolgere la funzione di Vice Presidente della Giunta ed assessore delegato al Bilancio, Personale e Patrimonio; dal Consigliere regionale Carlo Guccione, assessore delegato al Lavoro, Formazione Professionale, Attività Produttive e Politiche Sociali; dalla dott.Ssa Maria Carmela Lanzetta, assessore delegato alle Riforme Istituzionali e Semplificazione amministrativa, Cultura e Pubblica Istruzione, Pari opportunità; da Antonino De Gaetano, assessore delegato alle Infrastrutture e Trasporti. Ovviamente, al momento del completamento, in coerenza con la norma statutaria approvata che prevede la rappresentanza di genere, la presenza femminile sarà designata in una quota di almeno il 30%. Il Presidente Oliverio ha già convocato la prima seduta di Giunta per martedì prossimo, ventisette gennaio, nella sede di pal. Alemanni.  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARIO OLIVERIO HA DECRETATO GLI INCARICHI AGLI ASSESSORI  
 
Catanzaro, 27 gennaio 2015 - Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha firmato il Decreto di nomina e di attribuzione dei relativi incarichi agli assessori. La Giunta è così composta: Articolo 1: On. Gerardo Mario Oliverio – Presidente; On. Vincenzo Ciconte – Vice Presidente ed Assessore al Bilancio, Patrimonio e Personale; On. Antonino De Gaetano – Esterno al Consiglio regionale – Assessore ai Lavori Pubblici, infrastrutture, trasporti. On. Carlo Guccione – Assessore Lavoro, formazione, attività produttive e politiche sociali Dott.ssa Maria Carmela Lanzetta – Esterna al Consiglio regionale – Assessore Riforme Istituzionali, Pubblica Istruzione, Cultura e Pari Opportunità. Articolo 2. – Il Presidente della Giunta regionale ha la rappresentanza istituzionale della Regione, nonché la rappresentanza negoziale e processuale, nelle materie non attribuite al Presidente del Consiglio regionale o alla competenza degli organi dirigenziali, promulga le leggi ed emana i regolamenti regionali, dirige la politica della Giunta, esercita i diritti del socio nelle società e negli enti partecipati. Ove non ricorra una espressa riserva di legge o di regolamento in favore di altri organi regionali, accorda le intese e i concerti richiesti dalle altre autorità, nomina gli arbitri della Regione nei relativi giudizi o concorre alla loro nomina, quando essa è congiunta, effettua le nomine negli enti e nelle società, risolve i conflitti sulle deleghe agli assessori. Riserva alla propria competenza esclusiva le materie non espressamente attribuite ad un componente della Giunta regionale. Articolo 3. – Il Vice Presidente della Giunta regionale, Vincenzo Ciconte, svolge funzioni vicarie, sostituendosi al Presidente – in caso di impedimento od impossibilità, anche solo temporanei – nell’esercizio dei poteri, delle funzioni e delle prerogative di questi. In caso di assenza od impedimento, anche temporanei, del Vice Presidente, le funzioni vicarie sono esercitate dall’assessore più anziano di età. Tutte le predette sostituzioni nelle funzioni presidenziali avvengono automaticamente, al verificarsi del presupposto, senza necessità di ulteriori provvedimenti accertativi o costitutivi.La delega comprende le competenze nelle seguenti materie: Finanza regionale, bilanci regionali, D.p.e.f.r., vigilanza sui bilanci degli enti dipendenti e delle società partecipate e loro coordinamento con la finanza regionale, ragioneria, entrate, sistema tributario, casse di risparmio e rurali, aziende di credito a carattere regionale, enti di credito agrario ed a carattere regionale, controllo di gestione, demanio e patrimonio, politiche di concertazione con il sindacato, politiche del personale, reclutamento e formazione del personale, relazioni sindacali, sicurezza sui luoghi di lavoro, esternalizzazione dei servizi amministrativi anche ai sensi dell’art. 29 della legge finanziaria n. 448 del 2001, lavoro interinale, previdenza ed assistenza al personale, polizia locale, bollettino ufficiale, economato, autoparco. Articolo 4. – All’on. Antonino De Gaetano è attribuito l’incarico di Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti. La delega comprende le seguenti materie: Lavori pubblici, piano delle opere e degli interventi ordinari e straordinari, espropriazioni, politica della casa, edilizia residenziale pubblica, risorse idriche regionali, dighe, reti idriche, grandi schemi di adduzione ed acquedotti, autorità di bacino, edilizia scolastica, programmi di trasporto e di navigazione, aeroporti civili di rilievo regionale, intermodalità ed interventi innovativi di mobilità collettiva, trasporto pubblico locale e piano regionale dei trasporti. Articolo 5. – All’on. Carlo Guccione è attribuito l’incarico di Assessore Lavoro, formazione, attività produttive e politiche sociali. La delega comprende le seguenti materie: Politiche del lavoro e mercato del lavoro, formazione professionale, politiche sociali, servizi sociali ed attuazione della legge regionale n. 23 del 2003, cooperazione alla solidarietà sociale, politiche per la famiglia e per i soggetti svantaggiati, volontariato e no profit, Ipab, servizio civile, immigrazione e stranieri, previdenza integrativa, industria, piccola e media impresa, commercio, grande distribuzione commerciale, fiere e mercati, artigianato, imprenditoria femminile e giovanile, tutela del consumatore, cooperative di produzione di cui alla legge regionale n. 13 del 1979, consorzi ed aree di sviluppo industriale, sviluppo dei sistemi locali, distretti industriali, acque minerali, carburanti, miniere, cave e torbiere. Articolo 6. – Alla Dott.ssa Maria Carmela Lanzetta è attribuito l’incarico di Assessore Riforme Istituzionali, Pubblica Istruzione, Cultura e Pari Opportunità. La delega comprende le seguenti materie: Riforme istituzionali e semplificazione amministrativa, pari opportunità, diritto allo studio, istruzione pubblica e privata, sistema educativo, programmazione territoriale del sistema scolastico, biblioteche, archivi, teatri ed attività teatrali, associazioni culturali, promozione dell’ arte e della cultura, identità e culture locali, minoranze linguistiche. Sostituisce il Presidente nei rapporti istituzionali presso la Conferenza Stato-regioni. Articolo 7. – Ai sensi e per gli effetti dell’art. 34, lettera I), dello Statuto, ogni Assessore sovrintende per conto del Presidente della Giunta regionale, ai settori e servizi dell’Amministrazione regionale che operano nelle materie oggetto della rispettiva delega. Articolo 8. – Il presente decreto è immediatamente esecutivo e sarà comunicato agli interessati ed al Consiglio regionale, nonché pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Calabria, a cura del settore Affari Generali del dipartimento Presidenza della Giunta regionale.  
   
   
PROVINCIA DI TRENTO: ULTERIORE CALO DELLE SPESE DI RAPPRESENTANZA SCENDONO DEL 45% ANZICHÉ DEL 30%  
 
Trento, 27 gennaio 2015 - Continua l´impegno della Provincia sul fronte della riduzione delle spese. Fra le voci maggiormente toccate dalla spending review vi sono le spese di rappresentanza del presidente e degli assessori. A partire dall’anno 2013, tali spese sono state progressivamente contenute, passando dai 182.000 euro del 2012 ai 164.000 euro del 2013, fino a 127.400 euro del 2014. Oggi, su proposta del presidente Ugo Rossi, la Giunta riduce ulteriormente la somma, che scende a 100.000 euro, per le spese di rappresentanza relative al 2015. L´articolo 7 della legge finanziaria 2014 ha previsto che, per il triennio 2014-2016, lo stanziamento annuo delle spese di rappresentanza venga ridotto del 30% rispetto alla media degli stanziamenti del triennio 2008-2010, che si attesta sui 182.000 euro. Con la decisione assunta oggi, con la quale vengono impegnati 100.000 euro per spese di rappresentanza relative al 2015, la decurtazione effettuata rispetto alla media del triennio 2008-2010 è pari al 45%. Il tutto si inquadra nello sforzo più generale che l´amministrazione sta sostenendo per ridurre le spese non indispensabili e impegnare le risorse finanziarie nei settori strategici del welfare e dell´economia ed in particolare nelle spese per investimento.  
   
   
LAZIO: SPENDING REVIEW: NUOVE REGOLE E PIÙ TRASPARENZA SULLE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER OGNI SPESA VERRANNO VERIFICATI LO SCOPO E LA COMPATIBILITÀ CON LE FINALITÀ ISTITUZIONALI, E ANCHE LA LORO CONGRUITÀ ED ECONOMICITÀ. E I CITTADINI POTRANNO SAPERE COME VENGONO SPESI I LORO SOLDI PERCHÉ METTIAMO TUTTO ONLINE  
 
Roma, 27 gennaio 2015 - Dalla Regione una nuova stretta anche sul fronte delle spese di rappresentanza, con nuove regole e più trasparenza. L’obiettivo è garantire un contenimento delle uscite nel rispetto dei principi di economicità, ragionevolezza e proporzionalità. Nuove regole sulle spese di rappresentanza e sui soggetti autorizzati a effettuarle: il presidente, il vicepresidente e gli assessori. Gli uffici competenti dovranno verificare di volta in volta lo scopo e la compatibilità della spese con le finalità istituzionali, e anche la loro congruità ed economicità rispetto all’evento in programma. Tutto questo anche con riferimento ai vincoli di bilancio. Spese di rappresentanza solo per promuovere o realizzare manifestazioni ufficiali attraverso cui richiamare l’attenzione di ambienti qualificati o dei cittadini. In questa tipologia di spesa rientrano anche quelle per l’ospitalità di soggetti investiti di cariche pubbliche, di autorità nazionali o straniere e anche quelle per le visite ufficiali promosse dalla Regione, come nel caso di inaugurazione di opere pubbliche o dell’attivazione di nuovi servizi. Tra queste spese anche quelle per la comunicazione e all’informazione televisiva, audiovisiva e radiofonica. Tutte le uscite rigorosamente giustificate specificando, caso per caso, l’interesse istituzionale, il rapporto tra l’attività della Regione e la spesa, la qualificazione del soggetto destinatario e l’occasione della spesa stessa. Gli uffici provvederanno a svolgere tutte le procedure e le verifiche necessarie. Chiunque potrà sapere come vengono spesi questi soldi. Entro il 30 aprile di ogni anno sul sito web della Regione sarà online il prospetto di tutte le spese sostenute: in questo modo i cittadini potranno verificare in ogni momento come vengono usati i soldi a disposizione della Regione. “Abbiamo ritenuto necessario agire su questo fronte sulla base della recente normativa in materia di spending review che individua nelle spese di rappresentanza un settore critico su cui intervenire – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: quello che vogliamo è ridurre la spesa e soprattutto proseguire il percorso virtuoso basato sulla trasparenza che stiamo portando avanti, spiegando in questo modo ai cittadini come e chi spende i soldi pubblici- ha detto ancora Zingaretti.  
   
   
RIUNIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 27 gennaio 2015 - La Giunta regionale si è riunita ieri mattina per esaminare i punti all’ordine del giorno. Nel corso della seduta, coordinata dal presidente Sergio Chiamparino, sono stati approvati: su proposta dell’assessore Aldo Reschigna, lo spostamento al 28 febbraio, senza aggravio di sanzioni ed interessi, del pagamento del bollo auto dovuto nel mese di gennaio 2015; su proposta degli assessori Aldo Reschigna ed Antonella Parigi, l’avvio dell’iter per l’estinzione della Fondazione Centro del cavallo di Druento; su proposta degli assessori Augusto Ferrari e Antonio Saitta, lo schema di protocollo operativo tra Ministero della Giustizia, Regione Piemonte, Anci Piemonte, Tribunale di sorveglianza di Torino e Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale che intende applicare misure finalizzate al recupero e reinserimento dei detenuti con problemi legati alla tossicodipendenza, percorsi di inclusione sociale per il lavoro all’esterno e lavori di pubblica utilità, azioni alternative alla detenzione; su proposta degli assessori Augusto Ferrari e Monica Cerutti, i requisiti delle strutture ad alta specializzazione per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati di cui all’avviso pubblico del Ministero dell’Interno per il miglioramento della capacità del territorio italiano di accogliere questi ragazzi; su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, l’elenco aggiornato dei prodotti agroalimentari tradizionali del Piemonte, che al momento sono 339; su proposta dell’assessore Antonio Saitta, il bilancio consuntivo 2012 dell’azienda ospedaliera-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, e la sospensione dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività sanitaria rilasciata al legale rappresentante della casa di cura privata Pinna Pintor di Torino limitatamente alle attività sanitarie chirurgiche e alle prestazione che potrebbero comportare un accesso, anche in urgenza, alle sale operatorie.  
   
   
GESTIONI ASSOCIATE COMUNI, LOMBARDIA: VALUTARE ATTENTAMENTE CRITICITÀ  
 
 Milano, 27 gennaio 2015 - "Regione Lombardia è disponibile, fin da subito, a organizzare e svolgere incontri nelle province sulle problematiche specifiche dei diversi territori, legate all´obbligo di gestioni associate dei Comuni. Infatti, siamo convinti che, con una collaborazione fattiva e operosa, si potranno trovare le soluzioni migliori e ottimali, territorio per territorio, attivando un percorso di accompagnamento dei Comuni per consentire di rispettare le indicazioni della legge". Lo ha detto il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione Daniele Nava, incontrando, i rappresentanti delle Prefetture della Lombardia. Termini Di Legge - Con l´inizio del nuovo anno sono scaduti i termini di legge per l´attivazione delle gestioni associate obbligatorie tra i Comuni. "La situazione nella maggior parte delle province, a parte i territori di Milano e Mantova, - ha spiegato Nava - è preoccupante, perché la maggior parte dei Comuni in obbligo, nel migliore dei casi, non ha ancora completato l´iter prescritto dalla legge. A complicare il tutto c´è anche l´incertezza per alcune indiscrezioni circolate in questi giorni, secondo le quali ci sarebbe una proroga dei termini fino alla fine del 2015. Speriamo che nei prossimi giorni si possa sapere se effettivamente ci sarà una deroga o no". Massima Elasticità - "In ogni caso - ha sottolineato Nava - vista la situazione, credo sia necessario, da parte delle Prefetture, utilizzare il massimo dell´elasticità nell´interloquire con i Comuni, fornendo alle Amministrazioni un tempo congruo per mettersi in regola. Da parte nostra, stiamo lavorando a una normativa che vada ad armonizzare le diverse situazioni territoriali". Limiti Della Legge - "Regione Lombardia - ha detto ancora il sottosegretario - ha ricevuto in questi mesi molte richieste e osservazioni, alcune volte non accoglibili, ma altre volte fondate su problemi oggettivi, che denotano i limiti della legge sulle gestioni associate. Ci sono esempi di gestioni di servizi in forma associata, come consorzi o altre forme associative, che verrebbero cancellate in base alle nuove norme. C´è una resistenza da parte Comuni a vedere minato un equilibrio già raggiunto".  
   
   
BILANCIO, MARONI: RIUSCIAMO A TROVARE RISORSE NONOSTANTE TAGLI DEL GOVERNO  
 
 Milano, 27 gennaio 2015 - "Nonostante i tagli del Governo siamo riusciti a trovare risorse importanti: 6,3 milioni per la formazione degli apprendisti e 2,2 per i fondi ´Nasko´ e ´Cresco´, a sostegno della famiglia. Riusciamo a trovare questi soldi, perché riusciamo a spendere bene". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso della trasmissione ´Orario Continuato´, in diretta su Telelombardia. Con Centrale Unica Acquisti Risparmi Del 10% - "Proprio qualche giorno fa - ha proseguito Maroni - l´assessore all´Economia Massimo Garavaglia ha presentato i risultati ottenuti nel 2014 con l´operazione sugli appalti pubblici, che abbiamo concentrato in un´unica stazione appaltante: grazie alla Centrale unica acquisti abbiamo avuto risparmi quasi del 10 per cento sulle gare effettuate, un risultato straordinario". Nessun Taglio Ai Servizi, Nessun Aumento Imposte - "Noi non tagliamo i servizi e non aumentiamo le imposte e questo è un vero miracolo, considerando i tagli subiti - ha sottolineato il governatore -. Le tasse di competenza regionale non sono state aumentate e non saranno aumentate, perché riusciamo a risparmiare con l´efficienza della spesa". Gradita Sorpresa Ai Lombardi - "Il vero grande rammarico di questi tagli subiti - ha aggiunto Maroni - sono i 500 milioni che il Governo ci ha tagliato, 500 milioni che avevamo già impegnato per tagliare i ticket nella sanità, ma anche su questo ci sarà una novità, stiamo lavorando per fare una gradita sorpresa ai Lombardi, ma per ora non voglio anticipare nulla".  
   
   
CONSIGLIO REGIONALE DELL’UMBRIA: EMIGRAZIONE, APPROVATE LE PROPOSTE ALLA GIUNTA REGIONALE PER IL PIANO 2015  
 
 Perugia, 27 gennaio 2015 – L´invito alla Regione Umbria "di impegnarsi ad analizzare le dimensioni e la qualità assunte dal fenomeno dell´emigrazione dei cittadini umbri all´estero e a entrare in contatto con questa nuova emigrazione": è questo uno dei passaggi del documento approvato all´unanimità dal Consiglio regionale dell´emigrazione, riunito oggi a Palazzo Donini, in cui sono state definite le proposte alla Giunta regionale (di cui il "Cre" è organismo tecnico-consultivo in materia di emigrazione) da inserire nel Piano 2015 a favore dei lavoratori emigrati e delle loro famiglie. Il "Cre" ha espresso "apprezzamento per l´impegno assunto dal presidente Fausto Galanello a sollecitare i Comuni umbri affinché diano piena applicazione al decreto legge del maggio 2014 relativo al calcolo dell´Imu sugli immobili di proprietà degli italiani residenti all´estero". Nell´approvare la relazione introduttiva del presidente Fausto Galanello, i componenti del "Cre" hanno valutato positivamente il lavoro svolto nel 2014 "grazie all´impegno delle associazioni ma anche alla volontà politica della Giunta regionale che, nonostante le difficoltà di bilancio, ha messo a disposizione risorse importanti, già con il bilancio di previsione e poi successivamente integrate in fase di assestamento". L´auspicio è che la Giunta Regionale "possa confermare, per il 2015, il budget del 2014 destinato agli interventi a favore degli umbri all´estero, a riprova dell´attenzione e della sensibilità che il governo regionale ha sempre mostrato nei confronti delle comunità umbre che vivono all´estero". Da parte loro, le associazioni si impegnano "a trovare forme di collaborazione che possano coniugare il mantenimento della qualità con una riduzione dei costi"; si ribadisce la disponibilità delle comunità all´estero "a collaborare con la Regione nella promozione dell´Umbria all´estero sia dal punto di vista economico che culturale". Nel documento, si ritiene "indispensabile il sostegno alle spese mediche dei cittadini umbri emigrati ed indigenti, con particolare riferimento all´impegno su tale tema dell´Associazione di Buenos Aires (Argentina)". Alla Giunta regionale, nel Piano 2015, si chiede di sostenere i progetti diretti della Regione quali i soggiorni per giovani e senior provenienti da Paesi extraeuropei, la Conferenza dei Giovani di Australia, gli eventi da realizzare nell´ambito dell´Anno dell´Italia in America Latina, la raccolta di testimonianze video della prima generazione di emigrati da realizzare in collaborazione con l´Isuc e il Museo dell´Emigrazione, eventuali attività in occasione di Expo 2015 da realizzare anche in collaborazione con le altre Regioni, il Premio "Pietro Conti – Scrivere le migrazioni" (quest´anno alla nona edizione). Si chiede, inoltre, di sostenere i progetti proposti da associazioni e altri organismi; tra questi, i soggiorni in Umbria per giovani e per anziani provenienti da tutta Europa, ma anche corsi di enogastronomia e ceramica umbra, feste e incontri a tema (si spazia dal vino all´olio, dai libri umbri al film italiano), il programma radiofonico della comunità umbra di Buenos Aires "L´ombelico del mondo", il programma radiofonico Mar del Plata, il Concorso video "Memorie Migranti", i laboratori e le pubblicazioni del Museo dell´Emigrazione. Il Consiglio regionale dell´Emigrazione, infine, "auspica che la prossima legislatura possa aprirsi con l´impegno di varare una nuova legge che, partendo dai frutti del lavoro svolto finora, ridisegni le politiche regionali a favore degli umbri all´estero". I lavori del "Cre", prima del voto sul documento finale, nel pomeriggio erano ripresi con l´illustrazione delle nuove attività del progetto della Regione Umbria e dell´Agenzia Umbria Ricerche "Brain Back".  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE A TRECASTELLI: INCONTRO CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.  
 
 Ancona, 27 gennaio 2015 - La Giunta regionale ha iniziato la “prima lettura” della proposta di legge sul riordino delle Province. La discussione è stata avviata nel corso della seduta settimanale che si è tenuta a Trecastelli (An), il primo comune marchigiano nato dalla fusione di tre municipalità: Castel Colonna, Monterado e Ripe. Il nuovo Comune ha un’estensione di 40 kmq e una popolazione di poco inferiore a 8mila abitanti. Come patrono s’è scelto San Giovanni Paolo Ii e l’amministrazione comunale ha voluto incontrare la Giunta regionale per un confronto sull’attività svolta, nel primo anno di vita del nuovo Comune. Il confronto è stato preceduto dalla seduta della Giunta regionale che ha avviato l’esame della Pdl sulle Province (in attuazione della Riforma Delrio), presentata dal vice presidente Antonio Canzian. Un testo che recepisce il lavoro dei tavoli tecnici aperti e che l’esecutivo intende presentare all’Assemblea legislativa per consentirne l’approvazione in legge entro marzo. Successivamente alla seduta di Giunta, si è svolto l’incontro richiesto dall’amministrazione comunale. “La fusione operata dalle municipalità di Trecastelli – ha detto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – è stata una scelta lungimirante che consente e facilita una programmazione pluriennale dei servizi e delle opportunità per la comunità locale. È un caso esemplare che va valorizzato, una strada che altri Comuni dovranno percorrere, perché i vantaggi che ne scaturiranno consentiranno di superare le difficoltà legate ai sempre minori trasferimenti statali alle autonomie locali. Trecastelli è stato il primo Comune delle Marche a percorrere questa nuova modalità amministrativa e i 15 appalti in corso nel territorio comunale sono un fatto eccezionale, in una fase in cui anche gli investimenti sono fermi per la mancanza delle necessarie risorse economiche in bilancio”. “La Regione è stata un interlocutore lungimirante che ha favorito questo percorso voluto dai tre Comuni – ha sottolineato il sindaco Fausto Conigli – La fusione ha rappresentato una grande opportunità che ha consentito la realizzazione, nel territorio comunale, di interventi prima inimmaginabili. L’accorpamento degli uffici e le economie di gestione hanno permesso di liberare risorse per gli investimenti e per i servizi, insieme alla riduzione della tassazione comunale stimabile al 30 per cento. Oggi i servizi a domanda individuale hanno una copertura, da parte dei cittadini, non superiore al 10 per cento. La fusione ha garantito una maggiore facilità nel reperimento delle risorse, la fuoriuscita dal Patto di stabilità, minore pressione fiscale e accesso ai contributi regionali. La legge regionale assicura una premialità decennale di 280 mila euro che la Regione si è impegnata a rispettare, nonostante le difficoltà di bilancio, dopo l’avvenuta erogazione della prima annualità”. Il sindaco ha riferito anche che Trecastelli è stato invitato, sia a livello regionale che nazionale, a diversi incontri per illustrare la propria esperienza amministrativa, che molte realtà comunali intendono replicare, visti i vantaggi prodotti nelle tre municipalità fuse. Durante il confronto tra le Giunte regionali e comunale sono stati affrontati diversi temi proposti dal sindaco. La priorità è quella della realizzazione di una Casa della salute “di tipo A” in località Passo di Ripe. Trecastelli è oggi (dopo Senigallia) il secondo comune dell’Ambito 8 e vanta una posizione baricentrica per l’erogazione dei servizi. “Quella del Comune è una richiesta legittima e opportuna – ha detto l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani – che va sostenuta iniziando con l’accorpamento e il potenziamento dei servizi in un’unica struttura, con un accordo con i medici di medicina generale. Al termine di questo percorso la richiesta verrà accolta dalla Regione”. Altra priorità è quella della Casa di riposo di Ripe, con 33 ospiti e un modulo di residenza protetta da 20 posti. Al momento le convenzioni sono 8, ma la Regione è orientata a concedere tutte e 20 le autorizzazioni, come assicurato dall’assessore ai Servizi Sociali, Luigi Viventi. Altre questioni trattate hanno riguardato l’implementazione dei trasporti pubblici tra le tre municipalità, il dissesto idrogeologico dei fiumi Nevola e Cesano (“Sarà una priorità nella nuova programmazione finanziata con i fondi europei”, ha riferito il presidente Spacca), l’implementazione della segnaletica stradale e autostradale per garantire visibilità al nuovo Comune, la priorità di accesso nei bandi e la garanzia del mantenimento del contributo decennale regionale e delle altre agevolazioni previste dall’istituzione del nuovo Comune. All’incontro ha partecipato anche il presidente della Iv Commissione consiliare permanente dell’Assemblea legislativa, Enzo Giancarli. È terminato con la visita al Museo cittadino “Nori De’ Nobili, Centro studi sulla donna nelle Arti visive contemporanee”.  
   
   
LAVORO IN LOMBARDIA: AL VIA NUOVO PROGETTO DI ´PONTE GENERAZIONALE´  
 
Milano, 27 gennaio 2015 - "Sono lieta di poter attuare anche quest´anno un progetto che ha l´intento di realizzare tre risultati positivi: l´accesso dei giovani al mercato del lavoro, la riduzione di orario di lavoro per il lavoratore vicino alla pensione, mantenendo pieno il versamento contributivo, e il sostegno all´azienda per affrontare il ricambio generazionale". Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, alla sottoscrizione della convenzione operativa per l´avvio della seconda edizione del progetto ´Ponte generazionale´, che ha lo scopo di favorire l´ingresso di giovani in azienda, coniugandolo con l´accompagnamento alla pensione dei lavoratori vicini all´età pensionabile. Alla sottoscrizione, oltre all´assessore Aprea, hanno preso parte il direttore generale dell´Assessorato Gianni Bocchieri e il direttore regionale dell´Inps Antonio Pone. Strumento Per Imprese Per Favorire Ricambio - Il progetto prevede un intervento di durata quadriennale sul territorio regionale lombardo, rivolto alle imprese associate a tutte le associazioni datoriali, firmatarie di contratti collettivi di lavoro, con l´obiettivo di favorire la solidarietà generazionale, attraverso una riduzione di orario di lavoro per il lavoratore vicino all´età pensionabile e la contemporanea assunzione di un giovane, anche iscritto al programma ´Garanzia Giovani´, assicurando un saldo occupazionale positivo. La Regione garantisce al lavoratore anziano l´integrazione contributiva. 3 Milioni Per Rinnovo, Con Estensione - Dopo una prima positiva sperimentazione, il progetto è stato appena rinnovato, con uno stanziamento pari a 3 milioni di euro a valere sul Programma nazionale ´Welfare to Work´, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. "Quest´anno abbiamo esteso il programma ai lavoratori a cui mancano fino a 4 anni al diritto alla pensione e portato il livello di part time fino a un massimo del 70 per cento - ha spiegato l´assessore Aprea -. Il beneficio per l´azienda può addirittura raddoppiarsi nel caso di accesso al bonus occupazionale di ´Garanzia Giovani´". Ingresso Giovani In Mercato Lavoro "Credo che sia importante incentivare iniziative di questo tipo per superare problemi, quali la difficoltà di accesso al mercato del lavoro soprattutto da parte dei giovani, il mancato turnover e l´innalzamento dell´età media degli occupati - ha aggiunto -. Il nostro ringraziamento va al direttore regionale dell´Inps, per la fattiva e indispensabile collaborazione nella realizzazione del progetto e a tutto lo staff dell´Istituto, per il supporto che continuerà a fornire nell´attuazione operativa". Inps Impegnata - "L´impegno è sicuramente garantito - ha replicato il direttore di Inps Lombardia Pone - e auspichiamo che il territorio risponda in modo fattivo all´utilizzo di questa opportunità, che ha visto la Lombardia capofila". Coinvolgimento Tessuto Industriale E Produttivo Lombardo -"Abbiamo proceduto già alla definizione di due protocolli di intesa con altrettanti sistemi industriali territoriali (Unindustria Como e Sistema impresa della Val Camonica) - ha fatto sapere l´assessore Aprea -, che hanno manifestato interesse concreto e quantitativamente significativo, prevedendo di coinvolgere alcune centinaia di lavoratori". "Regione Lombardia offre una concreta possibilità alle imprese di tutto il territorio regionale - ha concluso -, con il coinvolgimento attivo delle parti sociali, per l´informazione, la consulenza alle imprese e la raccolta delle domande".  
   
   
LAVORO IN LOMBARDIA: 6,3 MILIONI PER FORMAZIONE APPRENDISTI  
 
Milano, 27 gennaio 2015 - E´ di 6,3 milioni il riparto destinato alle Province lombarde per la formazione degli apprendisti, approvato, dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea. Rilancio Occupazione Giovanile - "Il nostro obiettivo - ha spiegato l´assessore Aprea - è programmare un´offerta formativa coerente alle istanze del territorio e che, soprattutto, consenta di rilanciare l´occupazione giovanile con contratto a tempo indeterminato e la creazione di maggiori opportunità in vista di Expo 2015". Gli Strumenti Per Favorire Assunzioni - "A questi strumenti - ha proseguito l´assessore - si aggiungono le azioni previste dal programma ´Garanzia Giovani´, quelle che caratterizzano il ´Ponte generazionale´ e i risultati che stiamo ottenendo con i Poli tecnico-professionali". Riparto Dei Fondi - I 6,3 milioni di euro saranno ripartiti assegnando a ogni Provincia 50.000 euro (per un totale di 600.000 euro), in modo da garantire l´efficacia della programmazione territoriale anche nelle province con un minor numero di apprendisti, e con l´erogazione di 5,7 milioni, in base a quanti apprendisti sono stati assunti e sono attivi in ciascuna provincia in base alle rilevazioni compiute al 30 giugno 2013. Ruolo Strategico Formazione - In particolare, il 90 per cento dei fondi (5,13 milioni) sarà destinato alle attività formative e il restante 10 per cento per le azioni di sistema e accompagnamento connesse all´attività formativa di apprendistato non coperte da finanziamenti di origine nazionale o comunitaria. Bergamo, Lodi E Varese Eccellenze Regionali - "Voglio porre in evidenza - ha detto l´assessore Aprea - che Bergamo, Lodi e Varese saranno le prime a ricevere il contributo di 50.000 euro, poiché hanno già esaurito i precedenti fondi: significa che, in queste aree, l´apprendistato professionalizzante ha funzionato". Fondi Per Provincia - Ecco in dettaglio i fondi assegnati a ciascuna provincia: Bergamo: 717.730,28; Brescia: 859.419,43; Como: 335.956,72; Cremona: 209.467,93; Lecco: 177.031,43; Lodi: 128.987,40; Mantova: 247.604,57; Milano: 2.386.649,40; Monza: 429.058,98; Pavia: 204.717,81; Sondrio: 211.096,54; Varese: 392.279,51. Totale: 6.300.000.  
   
   
´GARANZIA GIOVANI´, LOMBARDIA: 6.000 NUOVI OCCUPATI RILEVATI  
 
Milano, 27 gennaio 2015 - "Abbiamo un obiettivo ambizioso: favorire l´ingresso nel mondo del lavoro di 52.000 giovani entro un anno e mezzo, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione". Lo ha detto l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea intervenendo all´incontro ´Scuole e università protagoniste di Garanzia Giovani´ che si è svolto a Palazzo Lombardia. I Nuovi Occupati - "In particolare - ha spiegato l´assessore - vogliamo coinvolgere 21.000 del flusso, in uscita dai corsi di formazione professionale, e 31.000 dello stock, ragazzi che hanno chiuso il loro percorso di formazione da più di quattro mesi". Quali Contratti - "Vogliamo caratterizzare questa ´fase 2´ di ´Garanzia Giovani´ - ha proseguito l´assessore Aprea - con 13.000 assunzioni e 22.000 tirocini. Per questo offriamo alle imprese gli strumenti e le agevolazioni previste dal programma, che si rivolge ai cittadini tra i 15 e i 29 anni, a cui aggiungiamo le risorse strategiche di Regione Lombardia, incluso il nuovo ´ponte generazionale´, che facilita l´ingresso di giovani lavoratori in azienda". Ai lavori hanno partecipato Gianni Bocchieri, direttore generale assessorato Istruzione, Formazione e Lavoro, Paolo Reboani, presidente di Italia Lavoro, Mario Gatti, direttore di sede dell´Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Giuseppe Bonelli, dell´Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Collegamento Scuola Lavoro - "E´ ormai indispensabile - ha spiegato l´assessore Aprea - che ci sia un collegamento sempre più stretto tra momento educativo e inserimento lavorativo. Il giovane, terminati gli studi, entro 4 mesi ha una proposta di lavoro: tirocinio, contratto di 6 mesi, contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Se così sarà, per noi questo è un successo formativo. In precedenza ci si accontentava del conseguimento del titolo; oggi ciò che conta è la continuità tra circuito educativo-formativo e lavorativo". Poli Tecnico Professionali - L´attenzione dell´assessore si è soffermata in particolare sulle potenzialità dei Poli Tecnico Professionali (Ptp), su cui Regione Lombardia e Ufficio scolastico regionale stanno lavorando. L´obiettivo è di premiare le attività volte a realizzare traguardi e risultati che qualificano in maniera peculiare l´identità e la funzione dei Ptp e "valorizzare quei Ptp che garantiscono una interconnessione solida, proficua e funzionale tra i soggetti della filiera formativa e le imprese della filiera produttiva". Premialità Per 12 Ptp - "Abbiamo 360.000 euro a disposizione - ha sottolineato Aprea - da destinare ai 12 migliori Ptp, che saranno premiati con 30.000 euro ciascuno in base ad alcuni indicatori specifici e, fra questi, la costituzione e attivazione dei Comitati Tecnico Scientifici all´interno delle singole istituzioni scolastiche e la formazione di gruppi di docenti dell´area tecnica con esperienze di affiancamento da parte di esperti aziendali". A questi si aggiungono - a testimonianza dell´orientamento delle politiche di Regione Lombardia per favorire un proficuo contatto tra scuola e imprese - le attività didattiche laboratoriali esterne (curriculari o extracurriculari) di almeno 20 ore presso i partner o nelle aziende del Ptp oppure presso centri di ricerca e università. In Arrivo Circa 4 Milioni Con Nuovo Programma Fixo - Buone notizie arrivano anche da Italia Lavoro, il cui presidente ha anticipato oggi che proseguirà il positivo percorso avviato con il programma Fixo e che, a breve, sarà varato il Piano nazionale finanziato con circa 35 milioni di euro, 4 dei quali potrebbero essere destinati alla Lombardia. Oltre 6.000 Giovani Avviati Al Lavoro - L´occasione è stata utile anche per fare un punto della situazione sull´andamento di ´Garanzia Giovani´, il cui monitoraggio settimanale ha posto in evidenza che "in Lombardia continuano le prese in carico e gli inserimenti lavorativi: dei 21.418 giovani che hanno scelto l´operatore, 15.342 sono già stati convocati e 6.248 sono stati attivati nel mercato del lavoro", ha riferito l´assessore Aprea. "Siamo convinti che, grazie alle novità introdotte, che varranno per tutte le assunzioni effettuate dalla data di avvio del programma - ha proseguito Aprea - si ridurrà il divario tra gli inserimenti lavorativi e la fruizione degli incentivi. Gli ottimi risultati del nostro sistema potranno, quindi, ulteriormente migliorare attraverso la maggiore efficacia delle misure". Maggiori Possibilità Di Accesso Al Bonus - "Le modifiche del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali al ´bonus occupazionale´ e al ´profiling´ renderanno più accessibili le misure, superando i problemi segnalati dagli operatori in fase di attuazione delle misure ", ha spiegato l´assessore. Regione Lombardia Ha Contribuito Alle Modifiche - "Grazie al nostro sistema di monitoraggio e al report che settimanalmente pubblichiamo - è entrata nel merito l´assessore Aprea - abbiamo potuto dimostrare come, rispetto al numero totale delle assunzioni realizzate grazie a Garanzia Giovani, solo un numero molto esiguo avesse accesso al bonus. Al 23 gennaio, su 3.008 assunzioni, solo 939 sono state incentivate. Le principali cause sono riconducibili alla formula con cui i giovani vengono classificati in fasce di bisogno di aiuto e nel mancato computo delle proroghe del contratto a termine". Assunzioni Più Facili Per Le Imprese - "Con la pubblicazione dei provvedimenti di modifica firmati dal Ministero - ha aggiunto l´assessore - entreranno in vigore le nuove regole di accesso al bonus, come ad esempio la possibilità di cumulo con altre forme di incentivo, che renderanno più agevole la fruizione della misura a vantaggio delle imprese e dei giovani iscritti al programma". Esperienze Territoriali Migliorano Politiche Attive - "Siamo lieti che il Ministero abbia ascoltato le richieste più volte avanzate dalla Regione Lombardia e che abbia fatto tesoro dei dati restituiti dalle nostre rilevazioni per migliorare il funzionamento del bonus e prevedere un sistema di profilatura più aderente alle caratteristiche dei giovani iscritti. Credo che questo rappresenti un caso di proficua reciproca collaborazione tra lo Stato e le Regioni che possono contribuire a migliorare le esperienze di politica attiva a livello nazionale, sulla base delle rilevazioni effettuate sul territorio e delle competenze acquisite nel corso degli anni" ha argomentato l´assessore Aprea. "Auspico che anche per il futuro - ha concluso - le politiche attive non siano gestite a livello centralistico, senza tenere conto delle esperienze regionali, che hanno dimostrato di essere quelle maggiormente in grado di monitorare il mercato del lavoro a livello territoriale e fornire le risposte più adeguate".  
   
   
TRENTO: LAVORI SOCIALMENTE UTILI: NEL 2015 IL NUMERO DI POSTI È 1225  
 
Trento, 26 gennaio 2015 - È di 1.225 il numero di posti da attivare nell´ambito dei lavori socialmente utili per il 2015, a cui si aggiungono 40 posti da riservare a lavoratori con disabilità pari o superiori all´80%. Lo ha stabilito ieri la Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, che recepisce a sua volta la proposta avanzata dalla Commissione provinciale per l´impiego. Le opportunità occupazioni rimangono le stesse del 2014, viene inoltre ammessa la possibilità di ulteriori opportunità occupazionali qualora l´ente che propone i lavori socialmente utili sia disposto ad accollarsi integralmente gli oneri finanziari per la realizzazione dei relativi progetti. La decisione rientra nell´ambito dell´intervento 19 del vigente Piano degli interventi di politica del lavoro e riguarda progetti di accompagnamento alla occupabilità tramite lavori socialmente utili di soggetti "deboli" nel mercato del lavoro messi a disposizione da enti pubblici, come Comuni, Comunità di valle e Rsa. I progetti vengono portati avanti da cooperative sociali o di produzione e lavoro. "Nel corso del 2014 la Provincia autonoma di Trento ha investito complessivamente 60 milioni di euro nel campo dei cosiddetti ´lavori socialmente utili´ - ha ricordato il vicepresidente Alessandro Olivi -, un intervento poderoso, unico in Italia così articolato, reso possibile da due strumenti, da un lato il Progettone, dall´altro gli interventi 19 e 20.2 di Agenzia del Lavoro che hanno interessato il primo 1.400 persone, il secondo 1.700 lavoratori. Sostenere le fasce più deboli nel mercato del lavoro è per noi imprescindibile, anche questo è l´emblema di un Trentino civile e inclusivo".  
   
   
IMMIGRAZIONE: SERRACCHIANI, TAVOLO REGIONALE PER IL COORDINAMENTO  
 
 Trieste, 27 gennaio 2015 - Il punto sui "flussi migratori non programmati" è stato fatto in una riunione promossa d´intesa tra la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il prefetto di Trieste e commissario di Governo per il Fvg Francesca Adelaide Garufi. All´incontro, assieme all´assessore regionale Gianni Torrenti, erano presenti i rappresentanti delle Prefetture e delle Questure, numerosi sindaci e amministratori locali. "Per affrontare questo problema - ha spiegato la presidente Serracchiani - occorre infatti un coordinamento regionale, valutando i numeri del fenomeno e le varie iniziative in atto così come le buone pratiche, in una visione a 360 gradi". "È stato un incontro estremamente utile - ha detto Debora Serracchiani al termine - che ci ha permesso di avere un quadro chiaro della situazione. Appoggeremo nei confronti del Governo la proposta del prefetto di Trieste, di equiparare cioè gli arrivi via terra a quelli via mare di ´Mare Nostrum´, in modo da distribuire l´accoglienza anche in altre regioni, sollecitando nello stesso tempo quelle modifiche legislative necessarie per rendere più spedite le procedure burocratiche". "Continueremo a lavorare - ha aggiunto Serracchiani - sulle politiche di integrazione e anche su quelle sanitarie, in particolare a Trieste, dove si registrano alcune criticità. Siamo di fronte a un´emergenza e la stiamo affrontando con il coordinamento e l´impegno di tutti i soggetti coinvolti. Dalla riunione è anche emerso che la presenza dei richiedenti asilo non crea problemi di ordine pubblico né di sicurezza". L´assessore Gianni Torrenti, sulla base dei dati forniti dalle Prefetture, ha ricordato che sono attualmente circa 1.700 i richiedenti asilo presenti in Friuli Venezia Giulia, in incremento nelle ultime settimane. "Sono numeri significativi - ha commentato - ma ancora gestibili se in modo coordinato, tenendo conto che è un problema che in questo momento è presente in tutta Europa". L´obiettivo del Tavolo in Prefettura sollecitato dalla Regione, come ha sottolineato Torrenti, è infatti soprattutto quello di distribuire meglio l´accoglienza, coinvolgendo altre Amministrazioni locali. I Comuni attualmente impegnati sono 24, ma diversi sono quelli che si sono già resi disponibili a ospitare anche piccoli nuclei di richiedenti asilo. Si punta inoltre a migliorare i progetti di integrazione attraverso forme di lavoro socialmente utile. Sul tema dei minori non accompagnati, la Regione ha anche predisposto un vademecum per i Comuni che sarà distribuito a giorni. L´assessore Torrenti ha infine ricordato che in febbraio sarà attivata a Verona una seconda Commissione territoriale per i richiedenti asilo, che contribuirà in modo sostanziale a ridurre la pressione su Gorizia.  
   
   
ASSESSORE PIEMONTE: ´CIE, PRESTO UN INCONTRO CON IL PREFETTO E UNA VISITA NELLA STRUTTURA DI CORSO BRUNELLESCHI. NON MI SEMBRA ADATTA A OSPITARE IPOTETICI TERRORISTI´  
 
Torino, 26 gennaio 2015 - " L´ultima volta che ho visitato il Cie di Torino, il 16 dicembre scorso, la struttura era in condizioni precarie a causa dei danni causati dalle continue rivolte. I posti disponibili erano 21 rispetto ai 210 iniziali ed erano distribuiti su tre aree distrutte per metà. A prescindere dall´opinione che ognuno ha su misure di restrizione della libertà preventive, non credo che quella struttura sia adatta agli scopi che il Governo si è posto " - così l´assessora della Regione Piemonte con delega all´immigrazione Monica Cerutti in riferimento alla possibilità di detenzione per potenziali jihadisti all´interno del Centro di Identificazione e Espulsione di corso Brunelleschi. " Credo che il Cie debba essere chiuso. Anche il Consiglio regionale del Piemonte si è espresso in questa direzione votando un atto di indirizzo che adesso abbiamo il dovere e l´obbligo di rispettare. Il centro di corso Brunelleschi è una struttura mantenuta in vita grazie ad un dispendio eccessivo di risorse economiche: ricordo che il numero di militari impiegati per la sicurezza della struttura è lo stesso sempre, a pieno regime come a ranghi ridotti " - ha dichiarato l´assessora Monica Cerutti. " Chiederò al Prefetto un incontro per valutare insieme la situazione. Nei prossimi giorni mi recherò nuovamente al Cie per incontrare i nuovi gestori e per verificare le condizioni della struttura. È evidente che non si possano tenere in custodia ipotetici terroristi in un carcere decadente " - ha concluso l´assessora Monica Cerutti.  
   
   
IMMIGRATI: SERRACCHIANI A KAISER, A TARVISIO SOLO POCHE DECINE "VOGLIO ASSICURARTI CHE IL FRIULI VENEZIA GIULIA HA GRANDE ATTENZIONE PER LA SICUREZZA DEI SUOI CITTADINI, COSÌ COME PER QUELLA DELLE VICINE REGIONI AMICHE", HA GARANTITO LA PRESIDENTE AL GOVERNATORE DEL LAND CARINZIA.  
 
Trieste, 27 gennaio 2015 - "Il numero di richiedenti asilo che si è ipotizzato possa essere ospitato a Tarvisio è nell´ordine delle decine, la presenza di queste persone non si correla a un rischio per la sicurezza e comunque è stato previsto un rafforzamento della presenza della Polizia di Stato". Lo ha reso noto la presidente della Regione Friuli venezia Giulia Debora Serracchiani in una lettera inviata oggi al governatore della Carinzia Peter Kaiser il quale, nei giorni scorsi, aveva espresso il desiderio di "ricevere informazioni dettagliate" in merito alla possibile istituzione di un centro di accoglienza per richiedenti asilo presso la caserma La Marmora di Tarvisio. Ricordando che la Regione Fvg non ha competenze dirette in tema di immigrazione, che invece spettano allo Stato Italiano e in particolare al Ministero dell´Interno, ma che in ogni caso "si è resa disponibile per un´attività di coordinamento e supporto", Serracchiani ha quindi rassicurato il governatore Kaiser. Questi, in una sua lettera del 23 gennaio scorso, aveva manifestato il timore che questo progetto potesse comportare "la collocazione di 150 rifugiati politici, e in caso di un ulteriore ampliamento delle strutture della caserma la capacità ricettiva potrebbe arrivare fino a 1.500 persone". Una eventualità che per il governatore carinziano potrebbe "portare ad un aumento dei passaggi illegali della frontiera e a una situazione aggravata in merito alla corretta applicazione dei regolamenti europei vigenti". "Voglio assicurarTi che il Friuli Venezia Giulia ha grande attenzione per la sicurezza dei suoi cittadini, così come per quella delle vicine regioni amiche", ha garantito la presidente Serracchiani, smentendo dunque i numeri paventati dal governatore Kaiser ed evidenziando che comunque "i flussi dei migranti, siano essi compresi dalle normative europee siano essi clandestini, non si muovono in un solo senso e che questo problema ha giustamente una dimensione europea". Rimarcando che la situazione di Tarvisio è stata esaminata nell´ambito di un Piano di gestione dell´emergenza elaborato con il Commissario di Governo e con il Prefetto di Udine, di cui è stato informato anche il sindaco Carlantoni, la presidente del Friuli Vezia Giulia ha espresso l´auspicio che anche in tema di immigrazione le due Regioni possano utilmente dialogare e collaborare.  
   
   
CRIMINALITA’: ZAIA AI SINDACI DEL CAMPOSAMPIERESE, “SONO CON VOI. UNIAMO LE FORZE E DIVENTIAMO UN TORMENTONE CHE SVEGLI DAL TORPORE RENZI E I PALAZZI ROMANI”.  
 
Venezia, 27 gennaio 2015 - “Questi Sindaci perennemente in prima linea, che chiedono più sicurezza per i loro cittadini, come faccio io pressochè quotidianamente per tutti i Veneti, sappiano che sono totalmente a loro fianco. Alziamo forti e chiare quante più voci di denuncia possibile, facciamo squadra e diventeremo un tormentone capace di svegliare i palazzi romani e i tagliatori renziani dal disinteressato torpore che li caratterizza quando si parla di sicurezza, e non solo”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia si schiera “senza se e senza ma” al fianco dei Sindaci del Camposampierese che, nel corso di una seduta del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza da loro richiesta, hanno lanciato l’allarme criminalità per i loro territori. “Se un Sindaco dice che la sua gente non si sente protetta – aggiunge Zaia – vuol dire che è vero, perché è lui l’unico ad avere il polso reale delle condizioni in cui vivono i sui cittadini”. “La paura della gente – aggiunge il Governatore - non si ridimensiona a parole, ma con i fatti. I fatti, per il Camposampierese come per tutto il Veneto li devono fare il Governo e il Parlamento. Al primo chiediamo, anzi dal primo pretendiamo, più uomini e mezzi alle Forze dell’Ordine per presidiare il territorio e atti speciali capaci di rispondere all’emergenza, come l’utilizzo dell’Esercito a supporto; al secondo rivolgiamo un fortissimo appello perché si metta mano ad una legislazione colabrodo, perché fino a che saranno i vigore leggi permissive in forza delle quali i delinquenti hanno ottime probabilità di farla comunque franca, la partita sarà persa e lo Stato sconfitto. Servono subito leggi severe, con pene dure e certe e con poche scappatoie, anzi nessuna, per chi delinque”.  
   
   
LAVORO, ROSSI: "AVANTI TUTTA CON L´AGENZIA REGIONALE TOSCANA"  
 
Firenze 27 gennaio 2015 - "La Toscana è pronta ad attuare la legge che istituisce la nuova agenzia regionale per il lavoro, destinata a raccogliere le funzioni di collocamento, servizi per l´impiego, politiche attive del lavoro fino ad oggi esercitate dalle Province attraverso i centri per l´impiego. Porteremo nella prossima seduta un emendamento alla proposta di legge che la giunta ha licenziato nei giorni scorsi sulla riorganizzazione delle Province, che prevederà il trasferimento alla Regione del personale dei Centri per l´impiego destinato a confluire nell´agenzia". Così il presidente della Regione Enrico Rossi ha annunciato la decisione della Toscana di attuare la sua riforma dei servizi per il lavoro "una riforma necessaria, che non può – ha detto Rossi – non avere una declinazione territoriale e non tenere insieme politiche del lavoro con quelle della formazione". Il quadro nazionale La Toscana è la prima Regione a dare corso al riordino dei centri per l´impiego, dopo la decisione presa giovedì dalla Conferenza delle Regioni in polemica con l´accentramento di competenze ipotizzato in sede di Commissione alla Camera. Un´ipotesi che, come ricordato dall´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini , determinando una cesura tra politiche attive del lavoro, che sarebbero di esclusiva competenza dello stato e la formazione e l´istruzione, di esclusiva competenza regionale, renderebbe,di fatto, inefficace qualsiasi iniziativa a sostegno dell´occupazione e delle attività produttive in sede locale, tutte politiche strettamente intrecciate fra di loro e impensabili l´una senza l´altra. Un disegno istituzionale che eluderebbe il tema centrale: la profonda differenza fra mercati e territori che richiede una differenziazione di risposte e interventi. Garantire continuità ai servizi Il confronto prosegue, con l´obiettivo di cambiare il testo. Nel frattempo le Regioni hanno deciso di procedere. "Sull´esempio toscano – ha ricordato Simoncni – altre regioni stanno legiferando per disciplinare i servizi". La Toscana ha giocato d´anticipo per non farsi cogliere impreparata dal passaggio di competenze legato al superamento delle Province e, soprattutto, per garantire la continuità nella gestione dei servizi e ai cittadini di poter usufruire dei loro diritti, in una fase delicatissima per il mercato del lavoro. "L´esperienza dei 56 Centri per l´impiego toscani – ha ricordato Rossi - è decisamente migliore rispetto a quella di altre realtà : da noi è circa il 20% dell´incontro fra domanda e offerta a passare dai Centri, in Italia siamo al 4%". L´agenzia regionale toscana L´agenzia regionale sarà il nuovo strumento di governo dei servizi per l´impiego. L´agenzia avrà natura giuridica di ente di diritto pubblico, dipendente dalla Regione, con autonomia organizzativa, amministrativa e contabile, sotto la vigilanza e l´indirizzo della giunta regionale: Nessun Consiglio di amministrazione ma solo un direttore. All´agenzia saranno attribuiti i servizi di: collocamento, incontro fra domanda e offerta di lavoro, gestione delle politiche attive, interventi di prevenzione della disoccupazione, orientamento e obbligo formativo. Obiettivo: garantire la territorialità e la massima efficacia degli interventi, rendendoli coerenti con le caratteristiche dei sistemi produttivi locali e con le dinamiche domanda-offerta di lavoro territoriali. Oltre al pieno coinvolgimento e all´integrazione dei soggetti privati, accanto a quelli istituzionali. I Centri per l´impiego ad oggi emanazione delle Province, diventano strutture periferiche dell´Agenzia regionale, una sorta di prima linea che risponderà direttamente ai cittadini e alle imprese, secondo una dislocazione che terrà conto dei sistemi economici locali. I centri potrebbero svolgere anche un ruolo nell´attività di formazione, ad oggi svolta dalle Province. Il personale Attualmente in carico alle Province ci sono poco più di 1000 persone che lavorano nei Centri per l´impiego: 560 dipendenti diretti, con contratti a tempo determinato e indeterminato, di cui 6 dirigenti e 540 dipendenti da enti esterni. Le risorse Per garantire la fase transitoria, i servizi e gli standard di qualità e i livelli essenziali delle prestazioni era stata attribuita alle Province, per il 2014, la somma di 12 milioni come anticipazione della nuova programmazione Fse 2014-20. Nell´ambito della programmazione Fse 2007/2013, si stima che le risorse trasferite dalla Regione alle Province per il funzionamento dei Centri per l´impiego siano circa 70 milioni di euro (escluse le retribuzioni del personale delle Province), alle quali si devono aggiungere ulteriori risorse,pari a 7 milioni trasferite nell´anno 2013. L´agenzia nazionale Nell´ambito di questa impostazione, spetterebbero all´Agenzia nazionale le competenze su livelli essenziali delle prestazioni, standard minimi, personale e risorse, nonché criteri per l´accreditamento degli operatori pubblici e privati, per l´accertamento e la perdita dello stato di disoccupazione. E ancora: il coordinamento e la gestione di un sistema nazionale informativo, monitoraggio e valutazione di interventi e risultati; assistenza tecnica alle Regioni e poteri sostitutivi nei confronti di situazioni di inadempienza e ritardo. La nuova agenzia nazionale potrebbe inoltre riassumere in se le funzioni di Italia Lavoro e definire uno stretto collegamento con Inps. Responsabili della gestione operativa dei servizi, nel rispetto della programmazione delle Regioni che regolano e organizzano gli interventi, dovrebbero in questo disegno essere, appunto, le agenzie regionali. I dati toscani Dal 2009 le prese in carico degli utenti dei Centri per l´impiego sono più di 4 milioni, di cui quasi 650mila nel corso del 2014, corrispondenti a una media annua di circa 300mila persone. I servizi per il lavoro hanno saputo affrontare l´impatto della crisi negli ultimi 5 anni. Da luglio 2009 ad oggi si sono presentati agli sportelli, oltre 87mila lavoratori beneficiari di ammortizzatori in deroga, ai quali sono state erogate quasi 651mila azioni di politica attiva, ovvero in media circa 7,5 azioni a lavoratore. Garanzia Giovani Il presidente ha ricordato ancora una volta l´attenzione della Toscana verso i giovani, testimoniata dall´esperienza, apripista a livello nazionale, del progetto Giovanisì, sul quale si è poi integrato il programma di Garanzia Giovani . "Un ruolo positivo dei centri per l´impiego toscani è stato svolto nella gestione di Garanzia Giovani. La Toscana è stata la prima in Italia ad accogliere i giovani che non studiano o lavorano e ad offrire loro concrete opportunità". Dal maggio scorso, i Centri per l´impiego hanno preso in carico 11.652 ragazzi. Di questi, 3.774, il 32 per cento circa, hanno potuto inserirsi nel mercato del lavoro". In particolare 2.088 di questi grazie all´attivazione di tirocini, 1.245 con contratto a tempo determinato, 396 con contratto di apprendistato e 45 con contratto a tempo indeterminato.