|
|
|
VENERDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Venerdì 25 Agosto 2000 |
 |
|
 |
ACQUI TERME: ANTOLOGICA DI PITTURA DILIPPO DE PISIS. LA POESIA NEI FIORI E NELLE COSE – PREMIO LETTERARIO ACQUI STORIAFILIPPO DE PISIS. |
|
|
 |
|
|
La Poesia Nei Fiori E Nelle Cose A cura di Claudia Gian Ferrari, Acqui Terme, Palazzo Saracco fino al 10 settembre. Orario: 9,30112,30 - 15,30/19,30; lunedì chiuso. Biglietto d´ingresso: £. 12. 000 Catalogo: £. 40. 000 La mostra promossa dal Comune di Acqui Terme, in collaborazione con la Regione Piemonte,la Provincia di Alessandria, l´Istituto Bancario San Paolo di Torino e il Rotary Club Acqui Terme-ovada ripercorre l’itinerario poetico-artistico di un maestro del novecento. La Poesia Nei Fiori E Nelle Cose. Continua con questa esposizione il percorso di indagine iniziato negli anni passati con le mostre Vita Silente. Giorgio De Chirico dalla Metafisica al Barocco (1997), Mario Sironi. Paesaggi Urbani (1998) e Felice Casorati Il nudo (1999), attraverso cui si vuole analizzare non più l´intero corpus del lavoro degli artisti del nostro Novecento, ma esaminare e proporre una lettura più specifica isolando un tema, centrale e significativo, della ricerca di ogni singolo protagonista. La mostra "La poesia nei fiori e nelle cose" ripercorre, attraverso circa sessanta opere, quasi tutto l´arco cronologico dell´attività di Filippo De Pisis, dai primi anni ´20 fino alla tarda stagione degli anni ´50. Al genere della natura morta il maestro ferrarese (1896-1956) ha dedicato un’attenzione particolarissima, rendendolo in grado, da solo, di restituire il carattere, lo stile, la qualità della sua pittura. Si rispecchia perfettamente in queste opere la sua personalità di artista poliedrico-pittore e letterato e di intellettuale eclettico, curioso di botanica e di entomologia, appassionato delle novità artistiche e cultore della pittura rinascimentale o settecentesca. Che si tratti di fiori, di cui la mostra offre una scelta particolarmente ricca, di cacciagione, di povere stoviglie o di stoffe preziose, ritroviamo sempre lo stesso raffinato equilibrio tra intuizione ed erudizione, tra impressionistico senso dell´attimo luminoso e citazioni dal museo. Particolarnente affascinante è l´impianto prospettico delle composizioni, basato sul divario tra primo piano e sfondo. A proposito delle nature morte marine (probabilmente le opere in assoluto più note di De Pisis) la curatrice della mostra nota: "il tema nasce dalla dialettica del rapporto tra l´ infinitamente piccolo (una conchiglia, un pesce abbandonato sulla rena, dei funghi o un beccaccino) e l´ infinitamente grande, il mare sullo sfondo, tracciato solo da una linea blu, il terribile e innocente insieme e il cielo appena segnato da qualche nuvola . Domina su tutto il fascino e l´angoscia della precarietà, l´atteggiamento di chi coglie uno splendore in procinto di scomparire, una traccia che sta per cancellarsi. T il carattere forse più profondo dell´arte di De Pisis, quello che unifica una produzione duttile e sfaccettata, estesa in un arco di più decenni. Già Testori aveva osservato un tratto della pittura depisisiana, antitetico all´Impressionismo, cioè la scelta di dipingere le ombre sempre come neri intensi e non come riverberi di colore, è un vero e proprio memento mori, un´eco luttuosa. Scrive ancora Claudia Gian Ferrari a proposito dei fiori: "[In De Pisis] il fiore reciso è anche una costante conferma della brevità della vita, dell´imminenza della morte, di una felicità che deve essere intensa perché effimera". Come nelle passate Xxix edizioni l´organizzazione generale e l´allestimento della manifestazione culturale sono stati affidati agli operatori Aurelio Repetto e Fortunato Massucco, titolari della Galleria Bottega d´Arte di Acqui Terme. Il Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta, oltre a illustrare tutte le opere in mostra, contiene i testi di Claudia Gian ferrari e Luciano Caramel. Per i visitatori della mostra e per tutto il periodo di apertura della stessa, nei giorni di sabato e domenica pomeriggio, saranno effettuate visite guidate al Centro Storico cittadino. Detto servizio è curato dalla Cooperativa Gaia. Info Mazzotta tel. 02/8055803 e-mail: ed. Mazzotta@iol. It – Comune di acqui tel. 0144/770272-770203 e-mail: acquistoria@acquiterme. It . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
XXXIII EDIZIONE PREMIO ACQUI STORIA |
|
|
 |
|
|
Dedicato alla memoria della divisione Acqui che nel 1943, a Cefalonia, col proprio sacrificio dette avvio alla lotta armata di liberazione. La cerimonia di consegna dei premi per la sezione storico scientifica e per la sezione storico divulgativa avrà luogo al teatro Ariston di Acqui Terme il terzo sabato di ottobre ed in quella occasione sarà conferito anche il premio speciale "Testimone del tempo". Info Ass. Cultura Acqui Terme tel. 0144/770203 e-mail: acquistoria@acquiterme. It . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MARENGO 1800-2000 - RICORDANDO MARENGO, ALESSANDRIA |
|
|
 |
|
|
Alessandria celebra il bicentenario della battaglia di Marengo con un ricco e caleidoscopico programma di manifestazioni. Fino al 16 settembre 2000 i luoghi storici dell´area della battaglia, la Cittadella di Alessandria, (il più importante complesso militare del Xviii secolo, ancora oggi splendidamente conservato), le vie e le piazze della Città saranno teatro di un complesso integrato e armonico di eventi. Una mostra multimediale, convegni e dibattiti affidati ai più importanti studiosi del settore a livello internazionale, rassegne musicali e cinematografiche, rievocazioni storiche, concerti, fiere, un concorso ippico e tanti altri momenti di incontro, spettacolo, studio collegati da un filo conduttore: il dualismo storia-mito, caratteristico dell´epoca napoleonica, reinterpretato e rivisitato secondo filtri culturali odierni. Marengo 2000: rievocazione di una delle battaglie più importanti della storia, ma anche occasione per una lettura critica di quel periodo e una riproposta in chiave odierna delle tematiche connesse al rapporto pace-guerra. Il Comune di Alessandria, in collaborazione e sotto l´egida dell´Organizzazione delle Nazioni Unite, sta costituendo infatti uno sportello permanente dedicato alla raccolta e diffusione dei materiali relativi alla questione delle conseguenze delle guerre sulle popolazioni civili, che sarà inaugurato nell´ambito delle manifestazioni del Bicentenario. In questo contesto è stato inoltre attivato un progetto di ricerca sul problema dei rifugiati e la questione delle cosiddette "nuove economie" nate e sviluppatesi a ridosso e come conseguenza dei conflitti contemporanei. Sotto l´alto patronato del Presidente della Repubblica, sotto l´alto patrocinio dell´Organizzazione delle Nazioni Unite, con il sostegno dei Ministeri degli Affari Esteri, delle Poste, delle Ferrovie dello Stato, con il patrocinio dei Ministeri per i Beni e le Attività Culturali, della Difesa, della Pubblica Istruzione. Info: Provincia di Alessandria - Assessorato al Turismo Tel 01313041 Fax 0131304656 Email: turismo@provincia. Alessandria. It Comune di Alessandria - Assessorato alla Cultura e Turismo Tel. 013140035 Fax 013140657 Email: giulio. Massobrio@comune. Alessandria. It Ufficio Stampa Tci tel 02 8526. 256 Email: luisa. Santonocito@touringclub. It . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MUSEO DI MARENGO MOSTRA DI FIGURINI STORICI "PICCOLE ARMATE" |
|
|
 |
|
|
Premio Marengo in collaborazione com Plasti & Co. Di Alessandria (8-16 settembre). Tortona Esposizione "Il Periodo Napoleonico Nell’arredamento"sala Polifunzionale presso l’ex caserma Passalacqua, in collaborazione con l’Associazione "Il leone e la rosa" e Gabbantichità (in settembre). . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SETTEMBRE AD ACQUI TERME |
|
|
 |
|
|
Ad Acqui Terme ( m. 164, abit. 20. 000) e nell’Alto Monferrato c’è tutto, secondo un vecchio adagio. Il benvenuto e l’accoglienza si estende ad un ventaglio di utenza turistica e termale. La Bollente, acqua sulfurica, salso-bromo-jodica, sgorga dal sottosuolo a 75° e a 560 litri al minuti, formando laghi di fango. E’ allo stesso tempo simbolo ed esempio tangibile di unicità. L’edicola dell’acqua calda costituisce un punto di riferimento, un polo da cui si irradiano numerose componenti turistiche e economiche. Reperti romani testimoniano la riconosciuta qualità clinica delle terme, le più importanti del Piemonte. Anche l’Alto Monferrato è terra di vini, la qualità e la quantità delle uve, tutte di pregiati vitigni, fanno di queste zone un vero forziere dei migliori vini a Doc, Docg. Non solo per estensione ma per importanza economica è la terza zona del Piemonte dopo l’Astigiano e le Langhe. Dolcetto, Brachetto, Freisa, Moscato da centellinare in un paesaggio armonioso, tranquillo ed esaltante. Ponzone vanta un belvedere suggestivo: dalla dolcezza delle colline a nord, alla aggressività dei primi contrafforti appenninici a sud, un piacere visivo di questa frizzante terra che si snoda lungo un continuo di varietà armoniche. Appuntamenti: Raviola-no Stop (1-2/9) ; Festa Delle Feste – Palio Del Brentau – Show Del Vino (Piazza Bollente e isola pedonale – 9-10/9). Allestimento stands gastronomici da parte della Pro Loco dell’acquese con distribuzione di piatti tipici abbinati a vini locali. I partecipanti al Palio del brentau effettueranno un percorso con la "brenta" sulle spalle rievocando l’antico mestiere dei "portatori di acqua calda" della Bollente. E-mail: enoteca@acquiterme. It Ass. Cultura Acqui Terme tel. 0144/770. 272. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ALBERTO GIACOMETTI DIALOGHI CON L’ARTE (16 SETTEMBRE - 12 NOVEMBRE) MUSEO D´ARTE DI MENDRISIO PIAZZA SAN GIOVANNI (CH) |
|
|
 |
|
|
Un percorso costituito da 128 opere di cui gran parte mai esposte prima. Oli, bronzi, gessi, disegni e schizzi testimoniano l´interesse di Alberto Giacometti per le riproduzioni da maestri antichi e moderni attraverso un vero e proprio dialogo con le espressioni dell´arte antica e contemporanea. Conferenza Stampa giovedì 14 settembre 2000 ore 11; Inaugurazione sabato 16 settembre 2000 ore 16. Orari: martedì-domenica 10-12/14-18; chiuso il lunedì - Tel. 0041. 91. 646. 76. 49 - Fax 0041. 91. 646. 56. 75; e-mail: museo@mendrisio. Ch - web: www. Mendrisio. Ch Curatori: Casimiro di Crescenzo - Simone Soldini (conservatore del Museo). Organizzazione Museo d´Arte di Mendrisio; Promotori Municipio di Mendrisio - Dicastero Museo e Cultura. Realizzata con il contributo di Banca Raiffeisen, Helvetia Patria, Pro Helvetia, Repubblica e Stato del Canton Ticino. Oltre a una serie di oli, bronzi e gessi, la mostra si incentra soprattutto sui disegni (90 di cui 5 inediti) che Giacometti eseguiva da maestri antichi e moderni: i soggetti prediletti e le relazioni palesi o ipotizzabili tra di esse e il suo lavoro creativo. Spiccano per l´arte antica i riferimenti all´arte egizia e sumerica, all´arte africana;poi a Cimabue, Giotto e Rembrandt; infine, per i moderni, a Matisse, Picasso, Lipchitz e soprattutto Cézanne. Che la prassi della copia sia stata per l´artista grigionese una costante durante l´intero arco della sua attività è facile desumerlo direttamente dalle testimonianze scritte e dalle interviste che egli ci ha lasciato; non da ultimo, dalla pubblicazione sulle copie di opere del passato curata da Luigi Carluccio in collaborazione con l´artista stesso verso la metà degli anni Sessanta, pochi mesi prima della sua scomparsa, e dai contributi recenti di Dieter Koepplin, conservatore del Kunstmuseum di Basilea. Malgrado le tre note dell´artista pubblicate postume nel libro di Carluccio, l´argomento non è stato finora indagato se non in qualche sporadica occasione e in maniera del tutto incompleta. Grazie a un lungo e meticoloso lavoro di ricerca, lo studioso Casimiro Di Crescenzo è riuscito a portare alla luce materiale di grande interesse, che amplia in modo considerevole il corpus di copie pubblicate da Carluccio. Il catalogo Museo d´arte di Mendrisio, 220 pagine, 130 illustrazioni in bianco e nero, 20 a colori. Saggi di Simone Soldini, Casimiro Di Crescenzo, Jean Soldini e schede delle opere a cura di C. Di Crescenzo e S. Soldini. Prezzo Fr. 50 (lire 60. 000). Stampa Tipo Print. Dal Catalogo: Estratto Del Testo Di Casimiro Di Crescenzo Lo studio degli antichi maestri e delle loro opere è comune a moltissimi artisti, basti pensare a Cézanne, Matisse o Picasso, solo per citare i nomi più famosi; si può affermare che per gli artisti della generazione di Giacometti come per quelli precedenti, lo studio dell´arte è uno degli elementi basilari, se non indispensabili della loro formazione. In Giacometti, tuttavia, l´attività di copiare, iniziata fin dalla più tenera età e continuata per tutta la vita, ha assunto le dimensioni di un lavoro parallelo a quello personale tanto che l´abitudine di disegnare le opere d´arte è una costante nel lavoro artistico di Giacometti. "Da quando ho visto riproduzioni di opere d´arte, e ciò risale alla mia più lontana infanzia e si confonde con i miei ricordi più remoti, ho subito desiderato di copiare tutte quelle che mi attiravano maggiormente e il piacere di copiare, di fatto, non mi ha più lasciato". (Note sulle copie, 1967, p. Vii). Questa affermazione, disarmante nella sua semplicità, contiene tutti gli elementi della questione: l´interesse per l´arte, il desiderio di comprendere meglio, il piacere della scoperta. Tutte queste copie sono degli studi realizzati con la tecnica del disegno dove l´atto di copiare è strettamente associato alla volontà di apprendere: copiare è un metodo per conoscere pienamente l´opera d´arte. Guardando il gran numero di copie, si comprende come per Giacometti si sia trattato di un esercizio continuo e instancabile. Oltre ai carnets riempiti durante le visite ai musei, molti dei quali sono andati perduti, troviamo soprattutto disegni creati nell´intimità dello studio osservando le riproduzioni di opere d´arte nei libri o nelle riviste. Questo dialogo personalissimo con gli antichi maestri ha confortato la sua indagine artistica; le copie ricostruiscono l´itinerario del suo lavoro, rivelando gli interessi dell´artista, le sue ossessioni, le sue predilezioni e curiosità. Tutta l´arte di Giacometti si basa su questo studio accurato e profondo della storia dell´arte. L´artista ha rimesso in discussione i temi principali della scultura tradizionale, pensiamo alle novità presenti nella sua scultura come il rapporto tra base e scultura, il concetto di monumentalità indipendente dalle misure dell´opera ma creato dal rapporto tra l´opera e lo spazio circostante, la meditazione sulla percezione visiva, la presenza della distanza tra modello e artista, e, quindi, tra scultura e spettatore, la tridimensionalità risolta nell´imposizione di un punto di osservazione frontale. Questo atteggiamento radicale di rilettura è impensabile senza una conoscenza completa di tutte le espressioni culturali e d´altronde Giacometti non ha mai nascosto il conforto provato nello studio continuo dell´arte, per esempio ha sempre dichiarato la sua passione per l´arte egizia, sumera o bizantina. (. ) Giacometti era cosciente dell´importanza di questi disegni e per questo motivo negli ultimi anni di vita aveva accettato l´idea di Luigi Carluccio di raccogliere le copie più belle in un libro, Le copie del passato, che purtroppo uscirà postumo nel 1967. Per molteplici ragioni questi disegni sonno stati generalmente trascurati e solo qualche esemplare è stato esposto nelle retrospettive più importanti. Il motivo principale di questa dimenticanza è il loro carattere di produzione personale, intima: queste copie sono state create non per essere vendute, ma per essere conservate nell´atelier oppure regalate alle persone più vicine. Bisogna notare che negli ultimi venti anni Dieter Koepplin è, tra gli storici dell´arte, quello che più ha studiato le copie cui ha dedicato numerosi articoli. Grazie al suo interesse, il Gabinetto dei disegni del Kunstmuseum di Basilea, da lui diretto fino all´anno scorso, può vantare un gruppo di alta qualità di queste opere. Questa mostra cerca quindi di riportare l´attenzione su questi disegni continuando il cammino tracciato da Luigi Carluccio. Volutamente non esponiamo molti dei disegni così ben riprodotti nel suo libro Le copie del passato per dare invece priorità ad opere inedite e soprattutto alle copie disegnate sui libri e sulle riviste. L´esigenza principale è di far conoscere un nuovo materiale, soprattutto quello più personale, per far comprendere la ricchezza, l´interesse e la profondità di questo studio. Info claudiaratti@metropolink. Net -Tel. E fax 0392721502. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|