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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Maggio 2006
SPECIALE “QUEL CHE C’È DA SAPERE SUI VEICOLI INTELLIGENTI” SECONDA PARTE AUSILI ALLA GUIDA: PIU’ SICUREZZA CON IL COPILOTA I SISTEMI DI AUSILIO ALLA GUIDA DEI VEICOLI SU GOMMA SONO USCITI DALLA FASE SPERIMENTALE E STANNO APPARENDO SUL MERCATO.  
 
Parma, 17 maggio 2006 - Pochi lo sanno, ma quando guidano un’auto o un veicolo industriale in molti casi non sono soli a farlo. Nessun fantasma, o peggio, come nei romanzi di Stephen King o nei film horror anni ’70 (vedi “The Car”), solo un tecnologico “ausilio alla guida”, un copilota che affianca il guidatore in certe occasioni durante la marcia. I nomi di alcuni di questi ausili, o Das (Driver Assistance Systems), sono abbastanza familiari: Abs, Ads, Eps. La loro ragion d’essere è intervenire in determinate occasioni per correggere il comportamento “naturale” (dipendente dalle condizioni ambientali o dalle azioni del guidatore) del veicolo e garantirne così la sicurezza. Proprio la sicurezza è stato infatti il “driver” primario fino ad oggi nello sviluppo dei Das, l’unico che storicamente ha assicurato un ritorno sull’investimento. La continua riduzione dei costi dei componenti elettronici e il contemporaneo incremento nelle prestazioni ha modificato negli ultimi anni questa situazione e ormai i Das sono entrati anche in aree diverse, come quelle dell’aumento del comfort di guida e quelle del risparmio sui costi di gestione del veicolo. In questo comunicato ci concentreremo però sui Das per la sicurezza, rimandando alle prossime due puntate dello speciale sul “veicolo intelligente” l’esame degli “altri Das”. Anche perché sono arrivati e ancora più arriveranno Das per la sicurezza con prestazioni e capacità enormemente più efficaci di quelli a cui siamo abituati. Ha visto la luce! Guidare è essenzialmente un’attività che si basa sulla vista. A parità di ogni altra condizione, più il guidatore può fare affidamento su un ambiente ben illuminato maggiore è la sicurezza di guida. Inoltre, molta parte delle informazioni sul comportamento e sulle intenzioni di un guidatore giungono agli altri veicoli attraverso segnali visuali. Non stupisce quindi che molte ricerche sui Das per la sicurezza abbiano a che fare con la gestione delle luci di segnalazione e sui fari dei veicoli. Il più banale e semplice da realizzare, ed infatti è disponibile di serie su molti modelli in commercio, è la visualizzazione esplicita della forza di frenata. Gli “stop” sono realizzati con luci ad area variabile: più la frenata è brusca maggiore è l’area che si illumina. In questo modo chi segue si può rendere conto immediatamente della rapidità di decelerazione del veicolo che lo precede. Le applicazioni più interessanti si riferiscono però alla gestione delle luci frontali. I proiettori dei fari delle auto sono ormai diventati dei piccoli capolavori di ingegneria, con attuatori elettrici in grado di dirigere il fascio con molta precisione, per esempio in funzione Fig. 1 La gestione del fascio dei proiettori dell’assetto carico o scarico del veicolo. Una piccola evoluzione ha portato ai diversi sistemi di gestione attiva, o avanzata, del fascio di luce, ottenuta usando superfici flessibili e segmentate del riflettore controllato con attuatori elettrici asserviti a un computer. In questo modo è possibile in modo automatico far si che il campo illuminato segue per esempio le curve, oppure si allarghi in presenza di incroci, o invece si stringa e allunghi in autostrada. All’avanguardia in questo settore è la tedesca Hella Ag, al cui sistema si riferisce la figura 1, che ha già prodotti da retrofitting adatti a molti modelli di auto in circolazione. In un futuro molto prossimo, i sistemi di gestione dei fari saranno asserviti al sistema di navigazione che utilizzando mappe ad alta risoluzione potrà fornire in anticipo dati come il raggio di curvatura delle svolte e la geometria degli incroci e delle intersezioni. Ancora più avanzati sono i sistemi di gestione delle illuminazioni che fanno uso delle luci a Led (diodi a emissione di luce). Nelle versioni più estreme, non esiste più un riflettore unico ma un micro-specchio per ogni Led (si parla di anche mezzo milione di Led per faro). In questo modo, il fascio di luce può essere “formato” a piacere e usato per fare cose incredibili: illuminare la strada mantenendo oscurata l’area occupata dal conducente nei veicoli provenienti in senso contrario; asservire il fascio di luce ai sistemi di preavviso ostacoli (di cui parleremo fra poco), in modo da evidenziarli; addirittura proiettare sulla strada informazioni in formato grafico o alfanumerico (la distanza ottimale di sicurezza, per esempio). Oggetto in rotta di collisione! I Das preposti alla scoperta di ostacoli pericolosi che si trovano sulla strada del veicolo, all’avviso del conducente e al limite all’intervento automatico sulla marcia dello stesso sono quelli che hanno ricevuto e ricevono la maggior attenzione da parte di Case automobilistiche, centri di ricerca e enti pubblici. La spiegazione è semplice: solo nella Ue ogni anno muoiono 43. 000 persone in incidenti stradali (i feriti anche gravi sono molti di più) e la sola perdita economica è stimata a 160 miliardi di euro. Se la tecnologia riuscisse a ridurre di una percentuale apprezzabile queste cifre, qualunque investimento sarebbe per definizione ad alto ritorno. In termini generali i Das anticollisione si possono dividere in due grandi categorie: quelli interamente basati sul singolo veicolo e quelli che si appoggiano a un qualche tipo di dialogo tra veicoli o tra veicolo e infrastruttura. Qui ci limiteremo ai primi, perché sono quelli che hanno la maggiore possibilità di diventare realtà in tempi brevi e dare effetti immediati. I Das anticollisione sono composti in termini generali da tre sottosistemi: i sensori, che devono dare un quadro comprensibile a un computer dell’ambiente di fronte al veicolo; l’unità di elaborazione dei dati, che deve individuare l’ostacolo; la componente di azione, che deve segnale l’ostacolo al guidatore e/o agire sul veicolo in modo autonomo. I sensori in uso e in sperimentazione sono i più diversi, sia attivi che passivi. Ognuno ha pregi e difetti. Per esempio, nel progetto Save-u (figura 2) finanziato dalla Ue e mirante a sviluppare un sistema di scoperta e avviso della presenza di pedoni o ciclisti sulla direzione di marcia viene usato un radar, un sensore infrarosso e uno a luce visibile, entrambi passivi. Altri sistemi invece usano lidar (radar laser), oppure sono completamente passivi, il che evita per esempio il pericolo di interferenze in radiofrequenza e consente un raggio di identificazione più profondo (la potenza di emissione Fig. 2 Un sistema per la scoperta di ostacoli (un pedone) di un radar deve per forza essere limitata). In tutti i casi il lavoro più importante viene fatto dalla unita di elaborazione, che integra tra loro i diversi input dei sensori e “decide” cosa fare. In Save-u, per esempio, il sistema usa i dati radar per avere l’indicazione di un possibile ostacolo e “va a cercare” nella visualizzazione ottica se l’ostacolo è effettivamente presente. Solo dopo la conferma agisce. Appunto, agisce. I modi sono i più diversi. Al minimo parte un avvisatore acustico, ma questo viene integrato da sistemi più sofisticati. Uno può essere il’orientamento dei fari sull’ostacolo, oppure la segnalazione su qualche sistema di visualizzazione (ne parleremo quando tratteremo dei Das per il comfort), o infine un’azione autonoma del veicolo, di solito frenata, di solito dopo che il sistema ha constatato che il conducente non è intervenuto quando avrebbe dovuto farlo. Da qua che guido io! Non tutti gli incidenti hanno a che fare con la collisione con ostacoli. Buona parte deriva invece da un comportamento di guida scorretto, sia voluto che involontario: pensione all’uscita di carreggiata per colpi di sonno o distrazione, o a chi pretende di entrare in curva a velocità folle. Anche in questi casi sono in sviluppo Das specifici, che si appoggiano a sottosistemi che vengono usati anche nei Das anti-ostacolo. Per esempio, sono diversi i sistemi di avviso di uscita di strada o anche di corsia. Si basano su sensori visivi passivi in grado di individuare il bordo strada a le delimitazioni (anche in assenza di segnaletica orizzontale) delle corsie. In figura 3 viene mostrato quello dell’olandese Mobileye. I sistemi usano gli input dei sensori (che provengono anche dall’interno del veicolo, ad esempio, velocità, attivazione degli indicatori di direzione) per calcolare il tempo previsto di superamento delle linee di delimitazione e per discriminare le azioni volontarie del conducente da quelle involontarie (sistemi molto sofisticati dispongono anche di sensori della direzione dello sguardo in grado di misurare indicatori di attenzione come la velocità di sbattimento delle palpebre). Se l’algoritmo del sistema indica che il veicolo sta uscendo di carreggiata e il conducente non lo controlla, l’unità di elaborazione attiva una serie di azioni, dall’avvisatore acustico fino all’intervento sui freni e anche sullo sterzo. Stesso procedimento in termini generali viene seguito dai cosiddetti Esp avanzati, ossia sistemi di gestione della stabilità in grado di intervenire prima che una variazione di assetto pericolosa si verifichi. Nell’esp classico, infatti, il sistema interviene (sul freno e a volte anche sulle sospensioni) quando i suoi sensori (accelerazione laterale, inclinazione del pianale, carico sulle ruote) indicano che il veicolo sta perdendo aderenza. In molti casi però quando il sistema di accorge di questo è troppo tardi per intervenire. Nell’esp avanzato vengono usati input di tipo diverso, da mappe di navigazione ad alta risoluzione con indicazione del raggio di curvatura delle svolte a sensori ottici in grado di calcolare la forma della strada in tempo reale. Se gli algoritmi calcolano che esiste il pericolo di perdita di controllo, o avvisano il conducente o intervengono in modo autonomo. Fig. 3 Un sistema per l’individuazione delle corsie Estote parati! La sicurezza dei veicoli ha fatto enormi progressi nel corso degli ultimi trent’anni soprattutto sul fronte dei sistemi passivi. Negli ultimi anni, anche in questi ultimi sono stati inseriti elementi di “attività”, come gli air-bag e i pretensionatori pirotecnici delle cinture. Lo svantaggio di questi ultimi però è che non sono reversibili, per cui possono essere attivata solo quando l’uto si verifica effettivamente. Le statistiche dimostrano però che i sistemi passivi sono efficaci in massimo grado quando per esempio la posizione degli occupanti del veicolo si colloca in certi parametri di postura. Questi parametri possono essere assicurati anche con sistemi reversibili, per cui si sono sviluppati Das a questo scopo. Uno dei più completi è il Pre-safe di Daimlerchrysler che, sulla base di vari input (dai sensori dell’Esp a quelli più sofisticati anti-collisione) agisce sui sedili in modo da mettere l’occupante nella postura più scura per sfruttare i benefici delle protezioni passive: le cinture vengono pretensionate con attuatori elettrici, lo schienale va in posizione verticale, il poggiatesta si avvicina alla nuca, il cuscino si alza in modo da impedire lo scivolamento sotto le cinture. Inoltre i finestrini vengono chiusi automaticamente per aumentare la rigidità della struttura. Se l’incidente è evitato, tutti gli interventi si annullano. Insomma, la tecnologia consente e sempre più consentirà di avere al proprio fianco un assistente di guida molto utile e benigno: per una volta il salto dalla fantasia di “The Car” alla realtà è conveniente…. Tutti questi argomenti, e altri ancora, verranno affrontati nel corso del prossimo convegno-expo “Il Veicolo Intelligente”, il primo del genere in Italia e tra i pochissimi a livello mondiale fuori dall’ambito strettamente accademico. “Il Veicolo Intelligente” si svolgerà nella giornata del 30 maggio prossimo nel Centro Congressi della Camera di Commercio di Parma e offrirà un’agenda ricca di contributi di istituzioni accademiche, centri di ricerca e aziende italiane ed internazionali, e un momento di dimostrazione delle soluzioni in un’area dedicata ai “punti d’incontro” con le aziende, le associazioni, i centri ricerca e i media. “Il Veicolo Intelligente” è il momento forte delle Giornate della Meccatronica, una due giorni (30-31 maggio 2006) dedicata alle tecnologie e alle soluzioni di convergenza tra la meccanica e l’elettronica organizzata dalla Camera di Commercio di Parma in collaborazione con l’omologa “Camera valdostana delle imprese e delle professioni” e con il Centro Sviluppo di Aosta. L’evento viene coordinato in qualità di segreteria organizzativa alla società Updating di Milano, che offre servizi per la comunicazione e la cultura ad aziende ed enti pubblici. .  
   
   
LA NUOVA LEON FR DEBUTTA IN ANTEPRIMA MONDIALE AL PROSSIMO SALONE INTERNAZIONALE DI MADRID INTERESSANTI NOVITÀ DI PRODOTTO GRAZIE AI NUOVI FARI BI-XENON CON AFS (ADVANCED FRONT LIGHTING SYSTEM) E LE MOLTEPLICI POSSIBILITÀ DI CONNESSIONE PER MP3 E FONTI AUDIO ESTERNE  
 
 Verona, 18 maggio 2006 - La Seat ha svelato le prime fotografie ufficiali della nuova Leon Fr che sarà in Anteprima Mondiale la protagonista indiscussa dello stand Seat al prossimo Salone Internazionale dell’Automobile di Madrid. Osservato da ogni punto di vista - dall’esterno, dall’interno o sotto il cofano - questo nuovo dinamico modello si distingue chiaramente dal resto della gamma Leon. Il design sportivo della vettura è sottolineato dai paraurti maggiorati abbinati esclusivamente alla versione Fr, il doppio terminale di scarico in acciaio lucido e i gusci degli specchietti retrovisori verniciati in color argento, che spiccano rispetto al resto della carrozzeria. I cerchi in lega da 18” con disegno esclusivo conferiscono alla vettura un impatto visivo ancora più aggressivo rispetto al suo modello predecessore. Ma la Seat Leon Fr sorprende anche per i suoi interni, grazie ai sedili sportivi, su cui risalta il logo Fr ricamato sullo schienale, al volante sportivo specifico con pelle traforata nelle parti laterali e il logo Fr applicato sulla parte inferiore, e al pomello della leva del cambio in pelle, personalizzato anch’esso con il logo Fr. E se tutto questo non bastasse, anche la strumentazione sottolinea il carattere sportivo di questa vettura, per la quale è stato utilizzato uno sfondo bianco rispetto al nero abituale. Due propulsori, uno benzina e l’altro Diesel, costituiscono il cuore e l’anima della Leon Fr. La novità più importante è rappresentata dalla motorizzazione benzina 2. 0 Tfsi 200 Cv. Questo brillante propulsore eroga una coppia massima di 280 Nm ottenuti in una fascia di regime compresa tra i 1. 800 giri fino a 5. 000 giri e che favorisce in qualsiasi momento un’eccellente ripresa. Infatti, si impiegano solo 7 secondi per passare da 80 a 120 km/h in quinta, e 8,9 secondi in sesta. Con questa motorizzazione la Leon raggiunge una velocità massima di 229 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi e da 0 a 1. 000 metri in 27,6 secondi. Tutto questo con un consumo medio di carburante di 7,9 litri per ogni 100 km percorsi ed emissioni di Co2 di 190 g/km nelle medesime condizioni. Per quanto riguarda la versione Diesel, la Leon Fr monta il sofisticato 2. 0 Tdi 170 Cv inaugurato dalla Altea Fr. Con questo propulsore la vettura raggiunge i 214 km/h di velocità massima e accelera da 0 a 100 Km/h in 8,2 secondi con un consumo medio di soli 6,0 litri per ogni 100 Km. Oltre alle immagini, la Seat ha svelato anche i prezzi delle nuove Leon Fr 2. 0 Tfsi 147 kW (200 Cv) e 2. 0 Tdi 125 kW (170 Cv) che in Italia sono, rispettivamente, di 23. 985 e 24. 395 Euro. Anteprima Mondiale anche per la nuova versione dell’Altea Fr equipaggiata con il potente propulsore 2. 0 Tfsi 200 Cv. Con questa nuova motorizzazione la Altea raggiunge una velocità massima di 220 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi e copre la distanza da 0 a 1. 000 metri in 28,2 secondi. Nonostante le alte prestazioni, il consumo medio di carburante è molto contenuto: solo 8,1 litri per ogni 100 Km percorsi. La Altea Fr nella versione benzina costa 24. 325 Euro chiavi in mano. Tra le novità presentate dalla Seat al prossimo Salone di Madrid c’è un’interessante evoluzione dei proiettori bi-xeno: il sistema avanzato d’illuminazione frontale (Afs: Advanced Front Lighting System). Questo sistema aggiunge alle doti già conosciute di potenza e qualità dei proiettori bi-xeno, i vantaggi del controllo intelligente Afs. Il sistema Afs utilizza, infatti, le informazioni rilevate dai vari sensori di sterzata e di velocità montati sulla vettura, e le elabora per adattare l’orientamento della luce emessa dai fari, assicurando un’eccellente illuminazione in qualsiasi circostanza. Inoltre, questi fari regolano automaticamente l’altezza del fascio luminoso in funzione del carico della vettura, rendendo superflua la regolazione manuale che tra l’altro, è più complicata e meno precisa. Un’altra caratteristica di questi fari è costituita dal fatto che ruotano asimmetricamente. Affrontando una curva a destra, per esempio, il faro destro gira di più rispetto a quello sinistro, migliorando la visibilità dell’interno della curva o intersezione, mentre il faro sinistro assicura la perfetta illuminazione frontale. Questo innovativo equipaggiamento è disponibile a richiesta per Altea, Leon e Toledo. In risposta alla continua evoluzione delle esigenze dei propri Clienti, la Seat ha ampliato ulteriormente la già completa gamma di equipaggiamenti opzionali. E’ ora possibile per i modelli Ibiza, Cordoba, Leon, Altea e Toledo richiedere una connessione che permette di integrare un iPod sulla vettura, oppure una connessione specifica per tutti gli altri dispositivi di memoria Usb e riproduttori di musica Mp3 con ingresso Usb. Tutta la gamma Leon, Altea e Toledo, offre inoltre di serie la connessione ausiliare Aux-in su tutte le versioni che adottano l´autoradio Cd con Mp3. Questa connessione, collocata sulla consolle centrale, permetterà di collegare elementi audio attraverso lo spinotto dei tradizionali auricolari, e di ascoltare attraverso gli altoparlanti il suono di una fonte esterna. Questa opzione sarà disponibile a richiesta per i modelli Ibiza e Cordoba. La Casa spagnola presenta a Madrid anche le nuove motorizzazioni benzina che andranno ad arricchire la gamma dei modelli Ibiza e Cordoba: il 1. 2 70 Cv (che sostituisce l’attuale 64 Cv) e il 1. 4 85 Cv che sostituisce l’attuale 75 Cv per le trasmissioni con cambio manuale, mentre il 1. 4 75 Cv rimane abbinato alle versioni con cambio automatico. .  
   
   
LEZIONI DI GUIDA SICURA CON IL CAMPIONE DELLA MOTOGP MAKOTO TAMADA PER I GIOVANI CENTAURI ITALIANI  
 
Milano, 17 maggio 2006 - Si chiama Honda Riding School il progetto supportato da Konica Minolta che insegna la teoria, la tecnica ed i segreti per guidare una “due ruote”senza rischi. E’ rivolto sia agli studenti che ad un pubblico adulto. “Istruttore” d’eccezione in occasione dell’Honda Festival di Monza (10-11 giugno) sarà il campione giapponese del Team di Moto Gp. ‘On the road’ ma senza rischi. La passione alla Jack Kerouac in Italia è in aumento - così come il parco circolante di veicoli a due ruote, scooter o moto che dir si voglia. Una ricerca europea svolta dall’Acem (Associazione Costruttori Europea) ha svelato che oltre il 90% degli incidenti stradali che hanno coinvolto motociclisti e scooteristi sono stati purtroppo dovuti al “fattore umano”, e quindi è su questo che deve catalizzarsi l’educazione alla sicurezza stradale. Per questo, Honda e Konica Minolta, il colosso giapponese leader tra l’altro nei mercati della gestione documentale e storico sponsor mondiale del team Konica Minolta Honda della Motogp con il pilota Makoto Tamada, istruttore d’eccezione durante l’Honda Festival di Monza, hanno organizzato l’ “Honda Riding School”, un progetto che prevede corsi pratici gratuiti destinati a tutti gli amanti delle “due ruote”, che si svolgeranno durante alcuni importanti appuntamenti 2006 riservati agli appassionati. Ecco il calendario dettagliato, dopo i primi appuntamenti che si sono già svolti a Vallelunga (aprile) e Misano Adriatico (maggio): 1. 20-21 maggio autodromo di Vallelunga (Roma), “Honda Festival”; 2. 10-11 giugno autodromo di Monza (Monza), “Honda Festival”; 3. 22-25 giugno Sutrio (Udine) evento “Biker Fest”; 4. 23-24 settembre autodromo di Racalmuto (Agrigento) “Honda Festival”; 5. 21-22 ottobre autodromo di Adria (Rovigo), “Honda Festival”. In queste occasioni, gli appassionati (teenager, giovani e/o principianti meno giovani) che desiderano imparare o perfezionare tecniche e segreti della guida di scooter e/o moto dovranno semplicemente presentarsi, muniti di un documento di riconoscimento, nell’apposita area attrezzata e sponsorizzata Honda-konica Minolta. Il personale specializzato Honda, che fornirà anche il necessario casco protettivo, sarà quindi a completa disposizione degli appassionati per insegnare a tutti, in una semplice lezione di 30 minuti (circa), i segreti della guida su “due ruote” - in sella al ciclomotore Zoomer 50 od a moto di piccola cilindrata come la Cbr125r. Sarà inoltre possibile, in tutta sicurezza, migliorare la propria abilità nel traffico caotico in… sella all’Honda Riding Trainer, l’esclusivo simulatore di guida (telaio da moto, Pc e schermo piatto da 19”) che è stato recentemente inserito nella Carta Europea per la Sicurezza Stradale dell’Unione Europea. Per ulteriori informazioni, Info Contact Center Honda 848-846632, www. Hondaitalia. Com. “Konica Minolta, all’avanguardia in diversi settori della tecnologia industriale, è da sempre vicina al mondo del motociclismo - commenta Fabio De Martini, General Manager di Konica Minolta Italia - e pertanto, in un’ottica di responsabilità sociale, è sensibile al problema della sicurezza sulle strade. Infatti, oltre all’iniziativa Honda Riding School destinata al pubblico adulto in autodromo, stiamo gestendo con successo un’altra Honda Riding School con corsi pratici dedicati ai giovanissimi centauri, tra i 14 e i 18 anni, in collaborazione con gli istruttori specializzati della Federazione Motociclistica Italiana (Fmi), Ente riconosciuto di comprovata esperienza nel settore della sicurezza stradale dal Ministero dei Trasporti. La prova avviene al termine dei corsi teorici per l´ottenimento del Certificato di Idoneità alla guida del ciclomotore svolti dai formatori Fmi secondo il programma ministeriale, in ossequio al Protocollo di Intesa sottoscritto dalla Fmi con il Ministero dell´Istruzione. .  
   
   
RFID: GIUNZIONE TRA LOGISTICA DELLE MERCI E DELL’INFORMAZIONE. A VENEZIA AILOG FA IL PUNTO SULL’ATTUALE UTILIZZO DI QUESTA TECNOLOGIA NEL MONDO, CON PARTICOLARE RIGUARDO AI SISTEMI INFORMATICI DI SUPPORTO.  
 
Milano, 17 maggio 2006 - Il 9 giugno p. V. Ailog (Associazione Italiana di Logistica e di Supply Chain Management) e la Tlsu (Transport, Logistics and Supply Chain Management Unit) del Tedis Center della Viu (Venice International University) organizzano a Venezia la seconda edizione del convegno internazionale “Logistica e Rfid”: “Rfid: giunzione tra logistica delle merci e dell’informazione”. Esperti internazionali si incontreranno per fare il punto sull’utilizzo della tecnologia Rfid nei propri Paesi, con particolare attenzione agli standard in corso e agli sviluppi futuri. I modelli industriali che si stanno affermando, chiedono infrastrutture evolute per poter gestire i flussi logistici in modo preciso e puntuale. Le metodologie tradizionali, per seguire la movimentazione delle merci, non sono più sufficienti e richiedono che si intervenga solo su quegli eventi che avvengono in modo diverso da quello pianificato in precedenza. Ciò significa che lungo tutta la filiera devono essere predisposti strumenti e metodologie in grado di rilevare automaticamente le movimentazioni e trasmettere le relative informazioni agli interessati, in modo da verificare che tutto ciò che deve accadere sia nella norma. I flussi informativi sono la chiave che ci permettono di avere in ogni momento una situazione aggiornata e reale. In questo processo sono molti gli attori coinvolti e le varie applicazioni del sistema devono essere condivise lungo la catena logistica in modo da utilizzare un linguaggio comune e comprensibile a tutti. Diverse le testimonianze che saranno presentate, tra queste: Politecnico Di Torino, Universita’ Statale Di Management Di Mosca (Russia), Politecnico Di Bucarest (Romania), Universita’ Asem (Moldavia), Istituto Internazionale Delle Relazioni Sociali E Di Lavoro (Bielorussia), Centro Tedis della Venice International University, Universita’ Di Harvard (Usa). L’evento si realizza con la collaborazione e la partecipazione del Ministero delle Attività Produttive - Area per l’Internazionalizzazione, dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero (Ice). Attraverso il supporto di Ailog, Viu e di Ice, le piccole e medie imprese avranno la possibilità di conoscere lo stato di avanzamento della tecnologia dell’Rfid nei vari paesi del mondo, per decidere se e come introdurle nelle proprie aziende, in modo da poter competere nel mercato mondiale e affrontare le nuove sfide del progresso. L’evento si terrà a Venezia presso l’Isola di San Servolo – le registrazioni inizieranno alle ore 09. 30 e i lavori termineranno alle ore 17. 00. Il programma completo dell’evento sarà comunicato a breve. .  
   
   
ROMA TAXI, CALAMANTE: “LA DESTRA PENSA DI FARE CIÒ CHE STIAMO GIÀ FACENDO”  
 
Roma, 17 maggio 2006 - “Prendo atto che il documento programmatico dell’onorevole Schiuma propone le misure già messe in atto dalla Giunta Veltroni: quelle del protocollo d’intesa del luglio 2005 che hanno ripreso e ampliato il documento del luglio 2004. Le nuove 450 licenze, la lotta all’abusivismo già avviata a Termini e che avvieremo a breve a Fiumicino, dopo l’accordo con la Prefettura, Comune di Fiumicino, Adr e Direzione Aeroportuale, per poi passare a Ciampino, le piazzole di sosta con le 69 colonnine di chiamata, 44 già attive che ricevono 150 telefonate al giorno dopo solo 10 giorni e altre 25 che verranno attivate entro fine maggio, lo studio delle tariffe e le corsie preferenziali sono ciò su cui stiamo lavorando dallo scorso luglio. Sulle tariffe, ad esempio, stiamo sperimentando su cinque taxi il nuovo tassametro per semplificare e rendere più trasparente il costo del servizio. Oltre a tenere conto delle legittime esigenze della categoria, cerchiamo anche di metterci dalla parte dell’utente con l’obiettivo di migliorare il servizio, passaggio che non mi sembra di cogliere nel documento consegnato ad Alemanno. Sulle corsie preferenziali, infine, bisogna raccontare ai romani come stanno le cose. Non vorrei che parlare genericamente di viabilità, come fa Schiuma, sia un tentativo di sottacere il fatto che la sua stessa parte politica si oppone normalmente all’istituzione di nuove corsie preferenziali e dei corridoi della mobilità. Se l’obiettivo è quello di tutelare il trasporto pubblico, metropolitane, bus, tram o taxi, le dichiarazioni di ciascuno di noi dovrebbero essere più coerenti con le azioni reali di cui ci rendiamo protagonisti”. .  
   
   
AIR LIQUIDE: NUOVO CONTRATTO CON LA MARINA MILITARE ITALIANA PER LA FORNITURA DI IDROGENO E OSSIGENO AI SOMMERGIBILI DI CLASSE U212A  
 
Milano, 17 Maggio 2006 - Air Liquide, attiva nel settore dei gas tecnici e medicali, ha raggiunto un accordo con la Marina Militare Italiana per un Global Service il cui scopo è la fornitura dei reagenti ossigeno e idrogeno ai nuovi sommergibili della classe U212 A. Il Servizio include, da parte di Al, la gestione completa delle singole fasi del rifornimento tramite una stazione dedicata di riempimento. Grazie a tale accordo, il primo in assoluto di Air Liquide con Marina Militare, Air Liquide fornirà per ogni rifornimento 20. 000 mc di idrogeno e 10 mila metri cubi di ossigeno liquido. I gas forniti serviranno per il sistema di propulsione dei sommergibili che combina un generatore diesel e un sistema di propulsione Aip (air-indipendent propulsion), utilizzato per la navigazione silenziosa, con una cella a combustibile equipaggiata con uno stoccaggio di ossigeno e idrogeno. I due sommergibili, si caratterizzano per la capacità di percorrere lunghe distanze in immersione: l´ossigeno, oltre ad alimentare il sistema di propulsione, sarà quindi necessario agli equipaggi per il mantenimento dell´atmosfera respirabile in fase di immersione. "Siamo molto soddisfatti di essere stati scelti come fornitore della Marina Militare Italiana", commenta Olivier Imbault, Amministratore Delegato di Air Liquide Italia. "La Marina Militare Italiana si propone come esempio per numerose società italiane nel campo dell´utilizzo dell´idrogeno che, oltre a vantaggi in termini di flessibilità e di discrezione come in questo caso specifico, offre elevati livelli di rendimento, superiori a quelli dei gruppi diesel-generatori classici e una riduzione del 30% delle emissioni di Co2. L´idrogeno sarà sicuramente una delle fonti di energia pulita del futuro. Air Liquide è già presente su questo mercato, come dimostra la sua partecipazione al Progetto Hychain varato dalla Commissione Europea nel gennaio 2006 e che prevede la realizzazione di veicoli urbani alimentati con idrogeno. " I sommergibili sono stati costruiti da Fincantieri nello stabilimento spezzino del Muggiano. Il primo, "Salvatore Todaro", varato nel novembre 2003, è stato consegnato alla Marina alla fine di marzo. Il secondo, "Scirè", varato nel dicembre 2004, sarà consegnato nel corso di quest´anno .