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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 07 Luglio 2006
EMILIA ROMAGNA / GOYA E LA TRADIZIONE ITALIANA, FONDAZIONE MAGNANI-ROCCA. PARMA - MAMIANO DI TRAVERSETOLO, DAL 9 SETTEMBRE AL 3 DICEMBRE 2006  
 
Una mostra che è anche un risarcimento postumo a un genio venticinquenne, allora non del tutto compreso. Quando, infatti, nel 1771 Francisco Goya partecipò al celebre concorso di pittura dell’Accademia di Parma, ottenne solo un onorevole secondo posto, alle spalle di un certo Paolo Borroni, preferitogli da una giuria che pure godeva di un eccellente prestigio e che si era già in precedenza dimostra aperta al nuovo. ‘Annibale che scorge le terre italiche per la prima volta’ e ‘Il genio della guerra guida Annibale attraverso le Alpi’, ovvero gli oli di Goya e di Borroni, saranno nuovamente a confronto, dal 9 settembre al 3 dicembre, a Mamiano di Traversetolo, ai piedi delle colline parmensi, ad aprire la grande mostra “GOYA e la tradizione italiana” proposta dalla Fondazione Magnani Rocca nella meravigliosa casa-museo che fu di Luigi Magnani. L’esposizione, curata da Fred Licht e da Simona Tosini Pizzetti, vuole documentare e analizzare le circostanze che legano Francisco de Goya y Lucientes (1746 – 1828) all’Italia e in particolare a Parma. Qui non solo Goya ottenne il suo primo, anche se parziale, riconoscimento pubblico, ma da questa corte venne Maria Luisa, moglie del principe ereditario di Spagna, destinata a pesare non poco sulle scelte artistiche di quel Paese. La sorte ha poi voluto che proprio alla Fondazione Magnani Rocca si conservi il capolavoro ‘La famiglia dell’Infante don Luis’, opera chiave della ritrattistica di Goya. Nella prima delle quattro sezioni, la mostra si sofferma appunto sul rapporto tra Goya e Parma presentando le opere vincitrici del concorso del 1771, ma anche dell’anno precedente e seguente, rispettivamente di Antoine Gobelin-Esprit e Pierre Duhallas, a conferma sia del prestigio del Premio assegnato dall’Accademia parmense sia dell’apertura che gli accademici dimostrarono verso le proposte di superamento della tradizione tardo-barocca allora in auge. Chiudono la prima sezione due affascinanti ritratti di Raphael Mengs raffiguranti Maria Luisa di Parma e il marito Carlos di Borbone destinato a diventare Re di Spagna col nome di Carlos IV. La seconda e terza sezione rappresentano il fulcro della mostra. Consentono di raffrontare la tradizione italiana del ritratto con l’interpretazione che dello stesso tema offre Francisco Goya che pur da questa tradizione risultò non poco influenzato. Anche se l’artista aragonese è considerato una delle figure più personali, indipendenti e significative dell’arte spagnola, è riconosciuta l’influenza che la pittura barocca e classicistica italiana, soprattutto di area veneta e napoletana, ha esercitato sulle sue opere, a effetto del viaggio in Italia, durante il quale Goya assorbe principalmente la cultura ritrattistica di ambito romano, ma anche della conoscenza di artisti italiani che lavorarono per la corte madrilena, come Giambattista Tiepolo e il figlio Gian Domenico e il napoletano Corrado Giaquinto. Nella seconda sezione una ampia sequenza di opere di Tiepolo, Giaquinto, Traversi, Mengs, Kauffman, Batoni, Bonito, Benefial, Ghezzi documentano i livelli raggiunti dal “Ritratto italiano singolo e di gruppo al tempo di Goya”. La “risposta” di Goya a questi modelli, così come a quello francese, allora imperante in Spagna, viene proposta nella terza sezione della mostra, sezione interamente riservata a “La ritrattistica di Goya”. Qui, a raggiungere ‘La famiglia dell’infante don Luis’, patrimonio della Magnani Rocca, sono capolavori concessi dal Prado, dal Museo di Saragozza e da altre raccolte spagnole, dalla National Gallery di Washington, dal Museu de Arte di San Paolo del Brasile, dagli Uffizi di Firenze. Le opere di Goya esposte sono tutte celeberrime, basti citare ‘La famiglia dei duchi di Osuna’, ‘La Marchesa di Pontejos’, ‘Maria Teresa de Borbón y Vallabriga contessa di Chinchòn’, ‘Il cardinale Luis Maria de Borbón y Vallabriga arcivescovo di Toledo’. Sono capolavori che dimostrano come Goya, pur nella fissità della posa richiesta dall’ufficialità dei ritratti, sappia inserire livelli persino inquietanti di penetrazione psicologica dei personaggi. Infine, con la consulenza dello Studio Mistrali di Parma, una sezione dedicata alla grafica propone il confronto dei lavori di Gian Domenico Tiepolo, di Pier Leone Ghezzi e di altri disegnatori italiani coi celebri Caprichos di Goya, presentati qui integralmente. A documentare l’enorme salto in avanti nel tempo e nella stessa concezione del racconto pittorico segnato da Goya, da un’epoca che stava tramontando al sorgere di un mondo nuovo. SOGGIORNARE A PARMA - Parma è sì capitale enogastronomica e città culturalmente prestigiosa, ma è anche una realtà ricca di sorprese in una dimensione a misura d’uomo, dove il piacere di vivere si respira in ogni suo piccolo angolo. Parma è poi una città viva e ricca di iniziative tra le quali, appunto, la prossima Mostra dedicata al Goya. La città merita quindi un soggiorno per offrirsi la possibilità di immergersi nella sua nobile ed accogliente atmosfera. Per informazioni e prenotazioni: Hotel Palace Maria Luigia, SINA Hotels Group, tel. 0521. 281032, www. Sinahotels. Com. GOYA e la tradizione italiana Fondazione Magnani Rocca via Fondazione Magnani Rocca 4, Parma - Mamiano di Traversetolo. Dal 9 settembre al 3 dicembre 2006, orario continuato 10-18; lunedì chiuso. Ingresso 8 euro (comprensivo delle Raccolte permanenti). Mostra a cura di Fred Licht e Simona Tosini Pizzetti. Catalogo edito da Silvana Editoriale. Per informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521. 848327-848148, info@magnanirocca. It www. Magnanirocca. It .  
   
   
EMILIA ROMAGNA / UNESCO IN FESTIVAL. LE TRE CITTÀ EMILIANE, PATRIMONIO DELL’UMANITÀ, E LE PROPOSTE PER UN PIENO DI ARTE, MUSICA ED ENOGASTRONOMIA  
 
Tre gioielli nel cuore dell’Emilia Romagna sono diventati patrimonio dell’Umanità Unesco e si sono uniti per promuovere, a turisti e visitatori, le loro molteplici meraviglie d’arte, cultura ed enogastronomia. Ferrara, Modena e Ravenna propongono da luglio 2006 a maggio 2007 grandi eventi e offrono la possibilità ad appassionati e viaggiatori di conoscere al meglio le loro meraviglie fatte di antichi palazzi e gusti sopraffini, natura e scrigni d’arte, musica e cibo per la mente. Il via è a Ravenna che ospita sino al 23 luglio il ‘Ravenna Festival 2006’, prestigioso evento musicale internazionale che dedicata l’edizione di quest’anno a Mozart. Un’occasione per visitare alcuni siti patrimonio Unesco, come la Basilica di Sant’Apollinare in Classe o la Basilica di San Vitale, immersi nella musica di Riccardo Muti, Lorin Maazel, Yurij Temirkanov tra concerti, opere liriche e balletti. Ferrara manda invece in scena il tradizionale ‘Ferrara Buskers Festival’: la città estense è travolta dal 21 al 27 agosto 2006 dalla mitica rassegna musicale degli artisti di strada, un’invasione pacifica che colora per sette giorni le vie e le piazze del centro storico. A Modena spazio al pensiero dal 15 al 17 settembre 2006 con il ‘Festival della filosofia’: i protagonisti del pensiero contemporaneo si confrontano sui temi legati all’Umanità, e coinvolgono il pubblico in letture magistrali, cene filosofiche, film, spettacoli e installazioni. Su www. Unescoemiliaromagna. It, il sito dedicato alle tre città Patrimonio dell’Umanità in Emilia Romagna, è possibile scegliere tra numerose e convenienti proposte vacanze, con pacchetti a partire da 45 euro a persona. Navigando sempre sul sito www. Unescoemiliaromagna. It è possibile visitare virtualmente le pagine più belle delle tre città e richiedere una copia omaggio della guida “Il patrimonio dell’Umanità in Emilia Romagna” (maggio 2006): un cofanetto elegante, agile e di piacevole lettura che racchiude tutte le proposte per turisti e visitatori. Nelle sue pagine si trovano percorsi e notizie, itinerari e informazioni, per conoscere e vivere al meglio il nostro patrimonio culturale. Per informazioni: IAT Ferrara, Castello Estense, tel. 0532. 299303. Unescotur@provincia. Fe. It. Www. Unescoemiliaromagna. It .  
   
   
LOMBARDIA / A CAVRIANA (MANTOVA) OGNI ANNO LA SECONDA DOMENICA DI LUGLIO SI CELEBRA IL PALIO DELLA CAPRA D´ORO  
 
Nel territorio dell´Alto Mantovano, incastonata come un gioiello al centro della corona di colline che chiude a sud il Lago di Garda, Cavriana mantiene pressoché inalterato il fascino di altri tempi. Personaggi illustri come Ludovico Gonzaga e Isabella d´Este, due fra le personalità storiche più celebrate dal Rinascimento Italiano, ebbero in questo paese la loro residenza estiva. Lontano dalla calura della città, i Gonzaga dì Mantova ricercavano qui, sui verdi colli dell´anfiteatro morenico del Garda, ristoro, svago, e, non da ultimo, anche il piacere del palato. A ricordo di questi fasti rinascimentali, ogni anno, la seconda domenica di luglio, si corre a Cavriana il Palio della Capra d´Oro. Il Palio nasce da un ipotetico ritrovamento della leggendaria "Capra d´Oro" che dà origine al nome del paese Cavriana (anticamente Capriana) e ne è il simbolo sullo stemma comunale. La disputa del palio prevede la sfilata delle contrade partecipanti, contraddistinte da abiti di colori diversi, di foggia rinascimentale, con scenografie e rappresentazioni folcloristiche che si confrontano per aggiudicarsi il premio quale miglior borgata per aver meglio abbellito il proprio territorio. Il premio più ambito verrà assegnato alla contrada della capra vincitrice del Palio. Gli addobbi rimarranno installati per tutto il mese di luglio. Le comparse saranno complessivamente 400, in costumi rinascimentali, ispirati in prevalenza ai Gonzaga che avevano a Cavriana una delle loro residenze estive. Le rappresentazioni folcloristiche verranno ripetute più volte lungo il percorso. La manifestazione è interamente impostata sulle leggende, le origini e la storia di Cavriana. Come al tempo dei Gonzaga, anche oggi Cavriana si offre ai suoi visitatori come luogo di delizie lontano dall’afa e dalla confusione: gli splendidi scorci, le brezze toniche, i buoni sapori e gli eccellenti vini offrono la possibilità di itinerari naturalistici, eno-gastronomici e storico-artistici di primo livello. Da non perdere sono Villa Mirra, il Museo Archeologico, il Castello, la Chiesa Parrocchiale e l’oratorio di San Sebastiano (per chi volesse visitare Cavriana presso il museo troverà la piantina del paese). Tappa obbligatoria è la splendida Pieve romanica, che dall’alto del suo colle domina la pianura padana, offrendo un panorama che si stende fino agli Appennini Emiliani. A poche decine di chilometri da Cavriana si trovano il Lago di Garda e la Mantova di Andrea Mantegna, Leon Battista Alberti e Giulio Romano. Ideato dal Gruppo Nonangolo il "Palio della Capra d´Oro" è organizzato dal Comitato della Capra D´Oro in collaborazione con: Gruppo Nonangolo, Amministrazione Comunale di Cavriana, Pro Loco di Cavriana, Parrocchia, Associazione Militari in Congedo, Aziende Vitivinicole, Produttori Agricoli di Cavriana, Commercianti di Cavriana, Ristoranti e Pizzerie di Cavriana. Www. Mantovastradaviniesapori. It .  
   
   
ALTO ADIGE / VALDAORA, UN’ESTATE DA VIVERE E DA… GUSTARE. TUTTE LE OCCASIONI PER DIVERTIRSI, FARE CULTURA, BUONA CUCINA E TANTO…DI TUTTO, NEL COMPRENSORIO DOLOMITICO AMATO DAGLI ITALIANI  
 
Non a caso l’hanno chiamata Dolomiti Super Summer. Super Estate 2006. Non un’inutile vanteria, ma la serena constatazione di una realtà che ormai è vissuta felicemente da migliaia di italiani (e non solo loro) in cerca di una vacanza a misura d’uomo. In Valdaora, lo straordinario comprensorio dolomitico bolzanese, dove natura, storia, arte e tradizione si danno la mano, le vacanze si fanno così: vivendo le innumerevoli occasioni proposte dall’arte dell’accoglienza altoatesina. Il calendario è fitto sino a ottobre. Ecco qualche idea per trascorrere in Valdaora giornate, serate e notti da album dei ricordi. Le sagre, che non solo hanno il pregio della scoperta delle golose tipicità sudtirolesi, ma regalano momenti di intensa allegria e di amicizia sincera, come quella di Sorafurcia (13/14 agosto e 2/3 settembre), o quella di Valdaora di Mezzo (12/13 agosto). Le feste sulle malga la prima domenica di settembre. I concerti delle bande musicali e quelli nel parco di Valdaora di Mezzo. Le serate cinematografiche e le proiezioni di diapositive presso la casa dei congressi di Valdaora. Le rappresentazioni teatrali tipiche. E gli eventi di grande caratura culturale, come il 9° Festival del Canto Corale della Val Pusteria, che fino alla passata edizione aveva raccolto l’adesione di 381 cori e circa 14 mila coristi. L’eco del mondo. C’è anche una fetta di storia del territorio nella Festa degli Schuetzen (19/20 agosto) e tanta enogastronomia da scoprire, assaggiare, fare propria e tenere in serbo, perché le esperienze sensoriali a volte dicono più di un libro. Così potremo partecipare alla manifestazione culinaria di Brunico (dal 7 al 9 luglio); alla ormai mitica Cucina in Strada di Valdaora (tre tranche, il 19 luglio, il 9 e il 23 agosto) tra aromi ineffabili e piatti che sembrano piccoli capolavori d’arte; alla “più lunga cucina dei krapfen dell’Alto Adige (2° Festa dei Krapfen, il 2 agosto). Non manca l’enologia con la degustazione del 31 luglio e del 1 agosto in Valdaora (gli stupendi vini del territorio sono ovunque ben rappresentati) e nemmeno il mercatino tipico, come quello di Stegona (Brunico, dal 26 al 28 settembre). E dalle feste dei pompieri (6 e 7 agosto) si arriva, per la gioia dei tifosi, al ritiro estivo della squadra di calcio del Brescia (dal 9 al 30 luglio), una magnifica occasione per assistere agli allenamenti degli atleti lombardi. Le opportunità per un indimenticabile soggiorno in Valdaora sono tante. L’offerta spazia dall’Hotel a 4 stelle al Garni (piccoli alberghi a conduzione familiare), fino alla possibilità di pernottare nei Masi (gli agriturismi). I prezzi partono, in alta stagione, da 70/80 euro a persona in mezza pensione e dai 20 euro al giorno per l’appartamento negli agriturismi. Per informazioni: Associazione Turistica Valdaora, tel. 0474. 496277, info@olang. Info. Www. Valdaora. Info . .  
   
   
ALTO ADIGE / STREGHE E MAGIE: IL REGNO DELLE FIABE SI TROVA SULL’ALPE DI SIUSI. SETTIMANE DELLE FAVOLE CON ESCURSIONI E FESTE PER BAMBINI SINO AL 29 AGOSTO 2006  
 
Il regno delle fiabe esiste! Si trova sull’Alpe di Siusi, dove fino a tutto agosto i bambini sono invitati a vivere fantastiche avventure, durante le “Settimane delle favole”. I boschi dell’Altopiano sono popolati di magici personaggi, folletti ed elfi, streghe e nanetti, che trovano nella strana atmosfera dominata dal massiccio dello Sciliar l’ambiente ideale per le proprie scorribande. E i più piccoli possono trascorrere piacevoli giornate fatte di escursioni magiche in compagnia della strega Martha nei boschi dei dintorni, per ascoltare racconti paurosi e affascinanti sulla riva dei laghetti, magari durante un gustoso pic-nic a base di specialità altoatesine, o ancora passeggiate per malghe, masi e monti sempre accompagnati dall’affascinante strega che incanterà i bimbi con le sue magiche storie riempiono l’estate sull’Alpe di Siusi. La strega Martha, con il suo abito nero da contadina, il grembiule azzurro e il fazzoletto rosso al collo, mostra con le sue parole ai bimbi tutto ciò che si nasconde tra cielo e terra. E che troppo spesso è invisibile agli occhi. Tra le mete più suggestive la visita alle “panchine delle streghe” sulla Bullaccia, una sorta di enorme poltrona con tanto di schienale e braccioli: un trono principesco in pietra con splendida veduta panoramica, che si pensa sia un antichissimo luogo di culto dedicato al Sole. E ancora alle rovine di Castelvecchio e Salego, la malga Sanon, i boschi di Laranza e, da non perdere, la grande festa a tema a Peterbühel a Fiè allo Sciliar del 28 luglio. La strega spiega ai bimbi anche i nomi e le caratteristiche dei fiori e delle erbe selvatiche, un tempo usate come veri e propri medicinali. Quasi ogni settimana fino a martedì 29 agosto si rinnovano le giornate dedicate ai più piccoli, con partenze da Fiè allo Sciliar, Siusi, Castelrotto e dall’Alpe di Siusi. Le escursioni sono proposte al prezzo di 8 euro per bambino, che salgono a 13 nel caso in cui sia compreso il pranzo. Ogni ufficio turistico organizza le sue gite, riservate a bimbi tra i 5 e 12 anni, e i biglietti si possono acquistare al più tardi il giorno precedente all’escursione o alla manifestazione. Per informazioni: Consorzio Turistico Alpe di Siusi, tel. 0471. 704122, info@alpedisiusi. Info. Www. Alpedisiusi. Info .  
   
   
PROMOZIONE TURISTICA: IL VIGNETO FRIULI PUNTA SULLE STRADE DEL VINO. PRESENTATO A VILLA MANIN LO STUDIO DI FATTIBILITÀ VOLUTO DA FEDERDOC. IL PRESIDENTE TRINCO SODDISFATTO PER IL PARERE FAVOREVOLE SUL FRIULANO  
 
“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto, adesso però bisogna iniziare a lavorare insieme per promuovere il nuovo nome Friulano. Avevamo dato fiducia alla Regione e le attese non sono andate deluse”. Così il presidente di Federdoc Fvg Stefano Trinco ha accolto con soddisfazione l’annuncio dato dall’assessore Marsilio sul parere favorevole del Comitato Vite al nuovo nome del Tocai, intervenendo a Villa Manin di Passariano al convegno sulle Strade del vino in Friuli Venezia Giulia, organizzato da Federdoc per presentare i risultati dello studio di fattibilità promosso dall’assessorato regionale all’Agricoltura e avviato due anni fa. “Il progetto delle strade del vino –ha evidenziato Marsilio– dovrà coinvolgere non solo i rappresentanti del settore vitivinicolo, ma anche gli Enti Locali e gli altri soggetti che rendono qualitativamente appetibile il territorio. Solo se il sistema territoriale riuscirà a mettere insieme le qualità che sa esprimere, otterremo risultati positivi”. La realizzazione delle Strade del Vino in Friuli Venezia Giulia potrebbe offrire una valida occasione, per una regione in cui il turismo non raggiunge elevati numeri in termini di presenze, di promozione e valorizzazione del territorio, a patto che vi siano adeguati investimenti per migliorare la qualità dei servizi offerti. Per attuare un progetto di Strade del Vino sarà necessario partire dall’elemento centrale sul quale esse si basano, i produttori, coinvolgendoli direttamente e rendendoli protagonisti attivi di un progetto finalizzato a portare, attraverso l’enoturismo, ricadute positive sull’economia locale. Istituite nel 1999 da una legge nazionale (la 268), le Strade del Vino rappresentano un sistema di offerta turistica che abbraccia un intero territorio, lungo il quale si collocano cantine, vigneti, borghi, strutture ricettive, ristoranti tipici, attrattive ambientali e naturalistiche. “Nelle 85 Strade finora riconosciute in Italia – ha spiegato il direttore di Federdoc Michele Bertolami– molti percorsi sono stati disegnati in modo approssimativo, i finanziamenti pubblici incassati, ma poi non vi è stata la capacità di gestire in modo attivo e dinamico le attività utili a rendere viva la proposta enoturistica”. Per non commettere gli stessi errori e soprattutto per evitare che in Friuli Venezia Giulia si vengano a creare tante piccole iniziative di basso profilo, prive di un coordinamento a livello regionale, Federdoc ha voluto realizzare uno studio per reperire informazioni utili alla progettazione delle Strade del vino, riunendo in forma organica i dati già a disposizione e valutando le esperienze delle altre regioni d’Italia. Condotto da un gruppo di esperti (il prof. Francesco Marangon e Francesca Visintin dell’Università di Udine per la ricerca e l’elaborazione dati, lo Studio Montanari per marchio e cartellonistica, l’Istituto Prospecta per le interviste sul territorio), lo studio ha portato all’individuazione di un ‘disciplinare tipo’, di un marchio e della segnaletica che i Comitati promotori delle Strade del Vino potrebbero adottare, realizzando una regolamentazione uniforme sul territorio regionale. Sono stati proposti una serie di questionari ad aziende vitivinicole, agrituristiche, specializzate in produzioni tipiche agroalimentari, imprese artigiane, enoteche, ristoranti, alberghi e musei, dai quali sono emersi 102 soggetti complessivamente conformi ai requisiti di legge. Stimolando le aziende a intraprendere iniziative di adeguamento realizzabili nel breve e medio termine, sarebbe possibile estendere la partecipazione al progetto a 217 soggetti. Ma dove potrebbero sorgere nuove Strade del vino in regione, per le quali gli Enti locali, i Consorzi di Tutela vini Doc e il Movimento Turismo del vino potrebbero candidarsi come ‘soggetti promotori’? La zona con maggiori prospettive di insediamento è quella della fascia collinare compresa tra Gorizia e Tarcento, dove si è registrata la maggior densità di soggetti conformi ai parametri richiesti o disposti a conformarsi. In regione finora una Strada è già stata realmente realizzata, quella di “Aquileia”, che potrebbe accogliere nel proprio distretto i territori Doc costieri delle zone Latisana e Annia. “Il lavoro da fare per rendere le Strade un soggetto funzionante è impegnativo –ha ribadito Bertolami–, non solo a livello normativo nella stesura del disciplinare, ma anche a livello informativo e formativo. È importante far capire agli operatori quali chance di sviluppo porterebbero le Strade in Friuli, nell’ottica di offrire un prodotto turistico di cui il vino è solamente il collante e non l’unica attrazione”. Lo studio ha inoltre evidenziato alcune problematiche relative alla normativa e agli aspetti fiscali. Tra i primi obiettivi, Federdoc propone di migliorare la Legge regionale 21/00 che disciplina le Strade a livello locale, concentrandosi in particolare sulla definizione degli standard minimi di qualità e del disciplinare e sulle modalità di finanziamento. Il convegno, moderato dal giornalista Carlo Cambi, ha visto alternarsi ai microfoni numerosi relatori: Vanni Tavagnacco in rappresentanza della Regione, Francesco Marangon dell’Università di Udine, Giovanni Foffani della Strada del Vino Doc Aquileia, Massimo Bassani per il Movimento Turismo del Vino Fvg, il consulente fiscale Edo Zorzenon. Infine Valentino Bega ha presentato l’esperienza della Strada del Vino e dei Sapori dell’Emilia Romagna, mentre Gabriella Campese ha illustrato la Strada della Franciacorta. .  
   
   
TRENTINO / LA VAL DI SOLE OSPITA GLI EUROPEI DI DISCESA IN MOUNTAIN BIKE E SPERA NELL’ASSEGNAZIONE DEI MONDIALI 2008  
 
Saranno in 300 biker, i migliori in assoluto d’Europa, a scendere a rotta di collo giù per la pista segnata nel bosco che dalla Malga di Mestriago giunge a Daolasa, nel cuore della Val di Sole e della Commezzadura, per aggiudicarsi, dal 7 al 9 luglio prossimi, il Campionato Europeo Downhill 2006. L’evento è stato presentato dall’assessore provinciale allo Sport Iva Berasi e da Paolo Bevilacqua che, con Bruno Sueletto, è presidente del Comitato organizzatore. Erano presenti anche i consiglieri provinciali Guido Gherardini e Denis Bertolinia, Giuseppe Zoccante, presidente del Comitato trentino della Federazione Ciclistica Italiana e Cristina Podetti, presidente del Comitato Turistico Commezzadura, “Onore al merito, all’esperienza e alla passione degli amici del G. S. MTB Val di Sole –ha esordito l’assessore Berasi– anche perché il loro entusiasmo e la loro passione aiutano lo sport della bicicletta a farsi strada sempre più, in Trentino. Sono tutti volontari, è vero, e questo va a loro beneficio, ma l’esperienza accumulata in anni di attività li ha resi dei volontari con qualità professionali che hanno poco del dilettantistico. Sono diventati, insomma, una risorsa per la promozione della Val di Sole e del Trentino!” Un auspicio, poi, sempre dell’assessore Berasi, è quello legato all’ormai prossima assegnazione del Mondiali nella disciplina Downhill (discesa in MTB), per i quali la Val di Sole è in corsa. “Sono certa che rispetto al fallimento sfortunato del 1998, quando venimmo surclassati dagli Americani, oggi la Valle ha i numeri e l’esperienza per concorrere alla pari con tutte le altre sedi in lizza”. Cinquecento saranno gli atleti impegnati nella tre-giorni funambolica sulla mountain bike: 300 correranno per la categoria Downhill, la più spettacolare e ‘pericolosa’ (“Ma –ha assicurato Paolo de Bevilacqua– abbiamo preso tutte le precauzioni perché la pista naturale che piomba su Daolasa sia tecnica e difficile, ma al tempo stesso sicura”): provengono da 20 nazioni europee e tra di loro troviamo i migliori in assoluto della categoria, tra cui il pluriridato francese Fabien Barel. A loro si aggiungeranno 200 ciclisti della categoria Master, che si sfideranno invece nella disciplina Cross country. “È auspicio della Valle –ha detto il sindaco di Commezzadura– che venga quanto prima realizzato l’impianto il telecabina che rientra nel carosello di Folgarida Marilleva e che consentirà agli atleti, presumibilmente a partire dal prossimo anno, di salire comodamente alla partenza a quota 1. 332 m, senza utilizzare gli attuali bus navetta”. Per i Mondiali del 2008 l’impianto dovrebbe essere disponibile: una carta in più anche questa per puntare sull’assegnazione della manifestazione da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale”. Dopo l’esaltante successo registrato lo scorso anno, l’Unione Ciclistica Europea ha voluto premiare gli organizzatori del G. S. MTB VAL DI SOLE CUP assegnando per la seconda volta consecutiva i Campionati Europei nella categoria Downhill (discesa su pista naturale), fatto mai verificatosi precedentemente: un premio che va certamente alla spettacolarità e alla tecnica del tracciato, ma anche alle capacità organizzative, alla logistica e all’accoglienza messe in campo dagli organizzatori. I Campionati Europei Downhill, che si disputeranno dal 7 al 9 luglio a Commezzadura, si presentano come il più importante appuntamento della specialità nel continente, per il Trentino e la Val di Sole un appuntamento unico per l’estate 2006; un vero e proprio “happening of road” in uno dei più belli comprensori naturali dell’arco alpino. Ai Campionati Europei parteciperanno oltre 500 atleti per contendersi le maglie del primato delle varie categorie e ci saranno sicuramente al via i più forti biker mondiali capitanati dal pluriridato il francese Fabien Barel. All’evento parteciperanno 20 nazioni, 250 piloti agonisti, 250 nella categoria master e oltre 500 persone fra tecnici e accompagnatori. Seguiranno l’evento le testate specializzate più importanti d’Europa e le immagini della competizione saranno irradiate dalla Rai, Sky Sat, Eurosport, Circuito Odeon Tv e dalle Netwoork nazionali e locali. I Campionati Europei Master Downhill e Crosscountry serviranno a rafforzare la candidatura che la Val di Sole e il Trentino intendono proporre per l’assegnazione dei Campionati del Mondo 2008. I Campionati Europei si svolgeranno dal 7 al 9 luglio 2006 sul tracciato di Commezzadura Val di Sole, che si snoda dai pascoli della Malga di Mestriago sino all’abitato di Daolasa. Tracciato che ha riscosso unanimi consensi dai migliori piloti che hanno partecipato all’edizione 2005 ritenendolo uno dei più tecnici in campo mondiale. Venerdì 7 sono previsti per l’intera giornata gli allenamenti controllati, sabato 8 avranno luogo le discese di qualificazione per stabilire l’ordine di partenza, domenica 9 l’assegnazione dei titoli di categoria in prova unica. A Commezzadura Val di Sole saranno allestiti tutti i servizi logistici: la registrazione accrediti, l’ufficio gare, il media center, la promozione e le pubbliche relazioni. Saranno a disposizione ampi spazi per team e sponsor, nonché parcheggi per il pubblico. Il mondo della Downhill sta vivendo un momento di esaltante ripresa non solo tra i praticanti ma anche tra i media ed appassionati, grazie anche all’innegabile successo dei Mondiali di Livigno. Infatti sono sempre più numerose in Italia le località che si stanno attrezzando sul modello di Francia e Germania, per ospitare gli appassionati di questa disciplina con percorsi di varie difficoltà e che comunque vogliono far conoscere le bellezze dei propri comprensori. “Abbiamo tutti i numeri per aggiudicarci l’assegnazione del Mondiali 2008 di Downhill –ha detto l’assessore Berasi in conclusione del suo intervento– anche perché una volta tanto assistiamo a una sinergia territoriale effettiva e reale, visto che pubblico e privato, in Val di Sole, ha deciso di parlare un unico linguaggio, applicando in definitiva quanto sto dicendo da molti anni: lo sport è un veicolo, è uno strumento eccezionale di promozione turistica, ma anche ambientale ed economica del Trentino. Piste ciclabili, piste per mountain bike, itinerari in quota e in fondovalle: il Trentino si sta proponendo alla palestra europea e mondiale, grazie anche a eventi come questo, come la palestra ideale per il ‘popolo delle due ruote leggere’. È una cultura che cambia, è una mentalità che evolve: si comincia a capire che investire in infrastrutture non significa solo costruire strade, ponti e gallerie, ma attrezzare anche piste ciclabili, segnare itinerari in alta quota, proporre la scoperta di un territorio a cavalcioni di una bicicletta!”. .  
   
   
ALTO ADIGE / SÜDTIROL: UN’OASI DI SALUTE, BENESSERE E DESIGN. DALLE TERME MERANO AI NUOVI CENTRI BENESSERE DEI PIÙ BEGLI ALBERGHI DELLA REGIONE  
 
Le Terme Merano tornano a nuovo splendore. Con giugno 2006 l’inaugurazione delle nuove Terme Merano è completa: dopo il centro Spa & Vital, le piscine interne, le saune, il centro fitness e il bistro, sono pronti ora anche il parco, le piscine esterne e lo Steigenberger Hotel Terme Merano superiore. Il nuovo complesso è tra i pochi al mondo ad avere due acque termali, una radioattiva certificata e una omeotermale in via di certificazione. Novità e peculiarità: i prodotti naturali altoatesini – mele, uva, siero di latte, lana ed erbe aromatiche –protagonisti dell’offerta salute e benessere. Un complesso termale di 7650 metri quadrati perfettamente inserito nel contesto territoriale, una piazza di 4000 metri quadrati e 7 installazioni artistiche permanenti, un hotel quattro stelle superiore con 139 camere e 8 sale convegni, 5 ettari di parco mediterraneo con laghetto di ninfee nel quale confluisce la piscina sportiva, 25 piscine coperte e scoperte, 1250 metri quadrati di saune, 26 sale per trattamenti di bellezza e terapeutici, un centro medico, uno spazio bimbi, bistro e caffè con 308 posti a sedere, allestimenti interni realizzati dal celebre architetto Matteo Thun: questi solo alcuni degli elementi chiave che caratterizzano le nuove Terme Merano, un’oasi di salute e benessere che sorge – unico esempio al mondo – nel cuore di Merano. Un tuffo nel piacere – Dalla vasca fitness a quella con idromassaggio, dal bagno sorgivo ai tonificanti whirlpools, dalla piscina per il nuoto controcorrente a quella con acqua salina, dalle vasche con acqua calda (37°C) a quelle con acqua fredda (18°C) a quelle a riscaldamento solare (24-26°C), dal percorso termale Kneipp alla piscina sportiva che confluisce nel laghetto esterno delle ninfee alle piscine per bambini: sono ben 25 le piscine coperte e scoperte per un totale di 2000 metri quadrati di superficie a disposizione degli ospiti delle Terme Merano. Dal cubo di vetro, che costituisce uno dei corpi principali del complesso termale e al cui interno ci sono le 13 piscine coperte, o dalle 12 vasche all’aperto si può sempre godere lo splendido scenario naturale, mediterraneo e alpino insieme, che caratterizza la città di Merano. Spa & Vital Center: avvolti nella natura altoatesina - L’offerta del centro salute e benessere delle Terme Merano impiega in prevalenza i prodotti naturali altoatesini e spazia dalle applicazioni vitalizzanti a base d’uva ai trattamenti con erbe aromatiche fino ai benefici bagni al siero di latte. Numerosi i pacchetti benessere disponibili e prenotabili, in forma di buono, già on line: bagni di benessere in tinozza alle essenze di mela, uva, erbe aromatiche e siero di latte, bagni rilassanti nella sabbia dell’Alto Adige ricavata dall’erosione delle rocce delle Odle, nella lana di pecora della val Passiria e nel fieno di montagna, idromassaggi al siero di latte e al ginepro. Vengono inoltre proposti inalazioni, bagni e idromassaggi al radon nonché peeling e impacchi di vario tipo, come quelli a base di alghe, mele o siero di latte. (www. Termemerano. It) Belvita Hotel Excelsior a San Vigilio di Marebbe. Situato nella pittoresca San Vigilio di Marebbe, l’hotel Excelsior, elegante struttura 4 stelle superiore, è l’ambiente ideale per una vacanza all’insegna del relax e del benessere. La famiglia Call ha ristrutturato recentemente il proprio albergo, privilegiandone l’area benessere, alla quale sono stati destinati addirittura 4 piani di un’ala della struttura. Massaggi rilassanti, drenanti e tonificanti; trattamenti viso e corpo a base di yogurt, sale marino e oli idratanti; bagni ai petali di rosa, ai cristalli di roccia, al latte e al cipresso e maggiorana sono solo alcune delle originali proposte dell’Excelsior. (www. Myexcelsior. Com). Bad Schörgau in Val Sarentina è un hotel di charme nella romantica Val Sarentina, a 20 chilometri da Bolzano. L’albergo coniuga il rigore del design contemporaneo, con richiami zen, alla tradizione altoatesina degli arredi tipici in legno. Il Bad Schörgau gode di una propria sorgente d’acqua che sgorga da pareti porfiriche e ricca di sostanze minerali come il ferro e lo zolfo, che dà il nome all’hotel. Con il recente ampliamento della struttura è stato riattivato luce l’antico bagno, chiuso dagli anni ’50, e oggi l’acqua minerale della sorgente è utilizzata per preparare bagni di fieno, di pino mugo, al latte e al miele. Il reparto benessere è dotato di tutte le più moderne infrastrutture per offrire il meglio a chi desidera una vacanza all’insegna del relax. I trattamenti sono arricchiti da preziosi ingredienti naturali provenienti esclusivamente dai masi circostanti, ma il protagonista è soprattutto il pino mugo della linea cosmetica autoctona “Trehs”. (www. Bad-schoergau. Com ) Il Romantikhotel Turm a Fiè Un altro luogo di grande fascino, dove benessere e design si incontrano, è il Romantikhotel Turm di Fié. Oltre che per la famosa collezione di più di 2000 capolavori, alcuni di grandi artisti come Joseph Beuys, Oskar Kokoschka, Otto Dix, Paul Klee, Giorgio de Chirico e Renato Guttuso e l’eccezionale cucina, il Turm è rinomato anche per i suoi trattamenti di benessere: dalla vinoterapia, ai bagni rilassanti al miele e al rosmarino, dal Bagno dell’Imperatore, caratterizzato da una sofficissima schiuma prodotta da un mix di mele e yogurt al Melum, massaggio rigenerante con mele e olio di cirmolo. (www. Hotelturm. It) Il Seiser Alm Urthaler sull’Alpe di Siusi A 1. 850 m di quota, il Seiser Alm Urthaler è un esempio di architettura concepita nel pieno rispetto della natura. Inaugurato nel dicembre 2002, l’Urthaler è il primo albergo delle Alpi realizzato completamente in legno puro, che punta sulle forze elementari ed arcaiche della natura. Il risultato è un generale senso di benessere e di vicinanza a un ambiente incontaminato. Il carattere di naturalezza si ritrova anche nell’area wellness costituita da una piscina d’acciaio inossidabile rivestita di legno teak e un’area sauna fatta di pietre naturali dell’Alto Adige. Affascinanti sono anche le zone verdi con stagni, prati soleggiati e una struttura a capanna, nella quale è stata realizzata una sauna, il tutto a creare una sorta di giardino meditativo alpino. (www. Seiseralm. Com) Hotel Bad Moos a Sesto Pusteria. All´inizio della Val Fiscalina, nella zona di Sesto, vennero scoperte già nel 1765 le proprietà curative della sorgente di acqua sulfurea. Una tradizione antica che oggi viene ripresa con rinnovato impegno e posta al centro di un moderno "Resort" alpino, l’Hotel Bad Moos, dedicato alle cure e al wellness. Oltre 2000 metri che ospitano saune con temperature diverse, sauna finlandese, biosauna, una grotta Relax sulfurea e molto altro ancora in una cornice di grande bellezza, dove la natura e i suoi elementi giocano un ruolo da protagonisti. Di particolare charme la stanza dei bagni di fieno che rispecchia tutta la tradizione antica rivisitata secondo il gusto moderno. (www. Badmoos. It) Vigilius Mountain Resort a Lana. Situato sopra Lana, da dove si domina la conca di Merano, a 1. 500 metri di quota sul monte San Vigilio, sorge il Vigilius Mountain Resort, altra recente creazione di Matteo Thun. L’esclusivo resort è il luogo ideale per immergersi totalmente nella natura e nel silenzio della montagna. Un’oasi di pace raggiungibile solo a piedi o in funivia, lontano dal rumore e dal traffico cittadino. Nella realizzazione del Vigilius Mountain Resort l’aspetto architettonico ha assunto fin da principio grande importanza. Inserito nel cuore di un ambiente naturale incontaminato e circondato da fitte foreste, la struttura è stata realizzata per integrarsi in perfetta armonia con la natura circostante. La forte ispirazione ecologica è riscontrabile, al di là del luogo prescelto e dell’approccio architettonico adottato per l’esterno come per gli ambienti interni, anche nelle proposte wellness: programmi di trattamento personalizzati che uniscono benessere, alimentazione biologica ipocalorica, con suggerimenti di ricette, attività fisica e trattamenti di bellezza come il massaggio yoga, i bagni di fieno, la pulizia del corpo con la crema alla mela, miele e polenta. (www. Vigilius. It) Belvita Design Hotel Lindenhof a Naturno Immerso tra i meleti all’inizio della Val Venosta, il Belvita Design Vita Hotel Lindenhof esprime tutto il charme altoatesino in chiave moderna e di design. Linee pulite e colori caldi caratterizzano tutti gli ambienti dell’hotel a quattro stelle superiore: gli esterni riprendono il colore rosso dell’antico stile tirolese e agli interni l’impronta di nobili materiali altoatesini come il larice naturale e l’ardesia della Val Venosta. Grandi spazi riservati alle varie attività del benessere e del relax: dal giardino dei tigli con la piscina esterna, l’idromassaggio e la sauna nel castello, al centro sauna con 5 saune e bagni turchi diversi, vasca idromassaggio e zona relax, alla beautyfarm vera e propria dove oltre a massaggi vengono offerti i bagni rilassanti al rosmarino, alle mele ed anche all’olio aromatico di geranio. (www. Lindenhof. It) Parkhotel Mignon a Merano Oriente e mediterraneo si fondo negli ambienti del Parkhotel Mignon a Merano riaperto da poco dopo un’ampia ristrutturazione. Vari ambienti come la Lotus Lounge, la Bonsai Lounge e il Parcours Mediterraneo diffondono un’atmosfera rilassante, che si trova anche nell’ampio parco circostante. Rivolte al relax anche le nuove piscine esterne ed interne che coprono uno spazio di oltre 1. 200 mq. Varie saune come quella 4 stagioni, il bagno vapore con sale marino, la cabina ipertermia, la sauna tropicale e la grotta del ghiaccio garantiscono altrettanto relax. Benessere e bellezza nel nuovo reparto beauty con bagni alle mele e alle vinacce o i tradizionali bagni di fieno. (www. Hotelmignon. Com) .  
   
   
SPORT, RELAX, ITINERARI “GOURMAND” PER UNA VACANZA IN QUOTA. VALLE D´AOSTA, SAVOIA E ALTA SAVOIA INVITANO GIOVANI E FAMIGLIE A SCOPRIRE (O RISCOPRIRE) L’ACCOGLIENZA IN RIFUGIO  
 
Una vacanza in montagna che riesca a conciliare relax, forma fisica e benessere? Si può… grazie alle proposte del progetto "Una montagna di rifugi" (www. Una-montagna-di-rifugi. Com) un Interreg (i progetti comunitari che vedono coinvolti almeno due paesi europei, in questo caso Italia e Francia) che unisce un centinaio di rifugi montani fra Valle d´Aosta nell’offerta di “pacchetti” turistici dedicati alle famiglie, ai bambini e in generale a quanti si accostino per la prima volta a una vacanza in montagna. Rifugi facilmente accessibili a piedi (max. 1h di camminata semplice) o in funivia. Con servizi di trasporto bagagli o passaggi in 4x4. Dove passare 3 giorni o una settimana in ambienti naturali incontaminati, rigeneranti. L’idea è quella di promuovere la vacanza in rifugio presso un pubblico famigliare o giovane, comunque non avvezzo alle escursioni in montagna, sfatando l´immaginario del rifugio montano angusto e spartano a favore di quei rifugi che negli ultimi tempi hanno lavorato molto sulla predisposizione di piccole camere accoglienti, ristorazione di qualità e proposte di attività o escursioni guidate. Economica, salutare e perfettamente in linea con la sempre più sentita esigenza di esperienze autentiche. E non necessariamente esotiche. La vacanza proposta da "Una Montagna di Rifugi" ha tutte le carte per aprire la montagna a un nuovo turismo. .  
   
   
LOMBARDIA / CON ‘FINALMENTE DOMENICA’, APERTURA STRAORDINARIA DEL MUSEO STORICO ALFA ROMEO DI ARESE. CENTRO DI ATTRAZIONE DELL´INIZIATIVA DEL POLO CULTURALE INSIEME GROANE, CHE COINVOLGE ANCHE VILLA BORROMEO VISCONTI LITTA (LAINATE) E VILLA ARCONATI (CASTELLAZZO DI BOLLATE), IL MUSEO STORICO SARÀ APERTO ANCHE IL 9 E IL 16 LUGLIO  
 
Successo per ‘Finalmente Domenica’, iniziativa del Polo Culturale Insieme Groane. Tantissimi i visitatori che hanno scelto di passare la domenica tra tesori d’arte e di tecnologia. Molto attesa anche l’apertura straordinaria del Museo Storico dell’Alfa Romeo (finora visitabile solo su prenotazione), che è diventato subito il centro di attrazione. A conferma del fascino suscitato dal marchio milanese per eccellenza. Complice il bel tempo, l’iniziativa Finalmente Domenica ha registrato, nella sua prima giornata, una partecipazione al di là di ogni aspettativa. Ancora per due domeniche - il 9 e il 16 luglio - con una Card che costa 10 euro si potrà partecipare al tour di visite guidate nei tre tesori lombardi di Villa Borromeo Visconti Litta di Lainate, Villa Arconati di Castellazzo di Bollate e il Museo Storico Alfa Romeo di Arese (navetta gratuita). In particolare per la sola Villa Litta si potranno visitare Palazzi e Ninfeo fino all’8 ottobre (ultimo giorno di apertura). IL MUSEO STORICO DELL’ALFA ROMEO – Compirà trent’anni in dicembre, questo Museo che è il sogno di ogni Alfista, l’amarcord di qualsiasi appassionato di auto. Sei livelli su 4800 metri quadrati, quattro sezioni, centodieci vetture che hanno fatto la storia: una testimonianza del lavoro di generazioni di tecnici e operai che hanno contribuito con orgoglio alla crescita della casa milanese. La prima sezione, dedicata alle automobili, ordinata cronologicamente, è composta da oltre cento vetture, due châssis e ventidue motori. Dalla 24HP, prima auto prodotta nel 1910 e dotata di solide ruote in legno, qui c’è veramente tutto: incluse le vetture campioni del mondo P2, P3 e 158. Il Museo custodisce il primo capolavoro, quella RL a 6 cilindri costruita in nemmeno duemila esemplari tra il 1922 e il ‘26 al Portello: ne è testimonianza uno splendido esemplare carrozzato appositamente per un maraja indiano. Un po’ più in là la straordinaria Alfa 1900 scelta da Fausto Coppi e la sorella maggiore 2500 guidata da Rita Hayworth. Più sotto la Giulietta, la fidanzata d’Italia. E poco lontano la mitica Duetto, che ha appena festeggiato i quarant’anni. Nella seconda sezione del Museo si trovano le dream car, 11 vetture da sogno: è infatti dedicata agli studi stilistici. La terza sezione ha per oggetto il settore aeronautico: quattordici motori avio e un aeroplano. Infine, il soppalco sopra l’ingresso è occupato dalla quarta sezione, una collezione di modellini di automobili Alfa Romeo e i numerosi trofei conquistati dai piloti in ottant’anni di attività sportiva. Il Museo è strutturato per facilitare la visita: ovunque pannelli, fotografie e riproduzioni di manifesti pubblicitari consentono di inquadrare ciascuna vettura nel contesto storico e sociale che le è proprio. Vi si racconta quasi un secolo di storia, perché l’Anonima Lombarda Fabbrica di Automobili, diventata poi Alfa Romeo, si avvia a compiere i cent’anni. Per informazioni: Over. Comm, tel. 02. 9374584, press@overcomm. It; Ufficio Cultura Città di Bollate, tel. 02. 35005. 501, cultura@comune. Bollate. Mi. It; Ufficio Cultura Città di Lainate, tel. 02. 93598. 266-7, cultura@lainate. Inet. It. Www. Insiemegroane. It .  
   
   
CAMBIO DI DATA AL SASSUOLO MUSICA FESTIVAL IL BALLETTO DEL TEATRO NAZIONALE DI PRAGA POSTICIPATO AL 10 LUGLIO ALLE ORE 22  
 
 L’atteso debutto del Balletto del Teatro Nazionale di Praga previsto per domenica 9 è stato posticipato a lunedì 10 luglio alle ore 22, sempre all’interno del Palazzo Ducale di Sassuolo, nell’ambito della settima edizione del Sassuolo Musica Festival. Anche l’orario è variato, si incomincerà infatti alle 22, al termine dell’esibizione della Banda reale delle Guide e Corpo dei trombettieri del Belgio che si terrà a partire dalle ore 20,30 in Piazza della Rosa, proprio davanti al Palazzo Ducale, che nell’occasione aprirà il Festival internazionale delle bande militari. Il Balletto del Teatro Nazionale di Praga proporrà tre coreografie di grande interesse con musiche di Mozart nel 250esimo anniversario del compositore stralisburghese. Aprirà il “Petite Mort” del grande coreografo Jiri Kylián , seguirà poi il “Requiem” per la coreografia di Petr Zuska, direttore artistico del Balletto Nazionale di Praga. La coreografia conclusiva della serata sarà il “Maria‘s Dream”, un balletto poetico e brioso ispirato allo stravagante sogno di Maria Taglioni. Il Balletto del teatro nazionale di Praga, nato nel 1881, si incentra su una vasta gamma di titoli e generi con lo scopo di facilitare l’idea del teatro come unità di modelli espressivi. Oggi la Compagnia conta 65 ballerini che provengono principalmente della Repubblica Ceca, ma ve ne sono anche molti altri provenienti da ogni parte d’Europa. .  
   
   
CONCORDIA SAGITTARIA: UN´ESTATE DI MUSICA E TEATRO, FINO ALLA SAGRA DI S. STEFANO  
 
L´amministrazione comunale e la Pro Loco di Concordia Sagittaria regalano ai cittadini e agli ospiti dell´area concordiense un mese di spettacoli e di eventi. Da venerdì 7 luglio a lunedì 7 agosto, in piazza Cardinale Celso Costantini e in piazzetta Battistero, sarà un susseguirsi di spettacoli, musica, teatro, con momento conclusivo la sagra di Santo Stefano, la più grande di tutto il Veneto Orientale, che ogni anno richiama migliaia di visitatori da varie città. Un programma accattivante che continua una tradizione consolidata e che vede ogni anno Amministrazione e Pro Loco lavorare in sinergia per ideare iniziative volte a promuovere il patrimonio storico-culturale e le attrattive turistiche della città. Concordia affonda infatti le proprie radici in epoca romana (fu fondata nel 42 a. C. ) e ad oggi conserva siti archeologici noti a livello internazionale quali la Basilica Apostolorum e la Cattedrale di Santo Stefano (chiesa madre della diocesi di Concordia e Pordenone). "Quest´anno abbiamo pensato a una programmazione ancora più ricca - sottolinea il vicesindaco Mauro Vignandel - che coincide con i festeggiamenti per il ventennale della nostra Pro Loco. Continuiamo a sostenere con convinzione progetti e iniziative che danno lustro e visibilità al ricco patrimonio storico-artistico della nostra città, contribuendo a una buona promozione turistica". "Il merito delle numerose iniziative che riusciamo a organizzare nel corso dell´anno va a tutti i volontari, davvero instancabili - dichiara Angelo Moretto, presidente della Pro Loco - e rimane fondamentale la collaborazione con l´Amministrazione comunale. Per il ventennale tenevamo molto a organizzare una festa in grande stile. Siamo convinti che i presenti si divertiranno molto". Www. Prolococoncordia. It .