Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


VENERDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5
Notiziario Marketpress di Venerdì 17 Novembre 2006
TOSCANA / VIAGGIO NELLE CUCINE E NELLE RICETTE PRATESI. APPUNTAMENTO FRA DICEMBRE 2006 E GENNAIO 2007 CON ‘IL GUSTO DELLA STORIA’ E QUATTRO ‘LEZIONI’ (IL SABATO POMERIGGIO). E C’È ANCHE UN PACCHETTO TURISTICO: LEZIONE E DEGUSTAZIONE DI PRODOTTI TIPICI PER CHI DORME NEGLI AGRITURISMI  
 
L’abate Firenzuola e Leonardo da Vinci, una razza bovina autoctona e la farina di castagne che per secoli ha sfamato le genti dell’Appennino, la ricca torta del matrimonio di Ginevra Datini (figlia del famoso mercante pratese) e il vin santo delle colline medicee. Sono gli straordinari ingredienti del ‘Viaggio attraverso le cucine delle antiche ville’ che la Provincia di Prato organizza a cavallo fra dicembre 2006 e gennaio 2007 nell’ambito de ‘Il gusto della storia’. “L’atmosfera delle cucine di alcune antiche ville e residenze del territorio pratese farà da scenario alle lezioni, ma le ricette attingeranno sia dalla tradizione sia dalla cucina di oggi, un vero e proprio tuffo nella gastronomia pratese –spiega l’assessore al Turismo della Provincia Roberto Rosati–. Come sempre sarà un percorso attraverso i luoghi del nostro territorio, per avvicinare i cittadini di tutti i comuni e per scoprire insieme a loro i suggestivi ambienti che ospiteranno gli incontri”. Le lezioni si terranno sempre di sabato, alle ore 16. A ospitare il primo incontro il 9 dicembre sarà l’Archivio di Stato di Prato, la duecentesca casa del mercante Datini. Qui Diana Toccafondi, direttrice dell’Archivio, aprirà le porte della raccolta di antichi documenti commerciali più importante al mondo e Stefania Storai, appassionata cultrice della gastronomia pratese, preparerà e farà assaggiare la torta di nozze di Ginevra Datini, la figlia del mercante. Si tratta naturalmente di un dolce ricchissimo, in particolare per l’epoca, perché fatto quasi interamente di zucchero (nel Medioevo si utilizzava il miele molto meno costoso), un sorta di via di mezzo fra il panforte e il croccante. Dopo il primo appuntamento cittadino il 16 dicembre il Viaggio farà tappa a Carmignano, nella Tenuta di Capezzana, che produce una delle etichette del Carmignano docg ma anche il toscanissimo Vin santo. Proprio questo nettare d’uva sarà uno degli ingredienti dell’Arista con vin santo e cipolline in agrodolce, un piatto odierno che lo chef Patrizio Cioni prepara spesso anche per gli ospiti della tenuta. Dopo la lezione, mentre l’arista completa la cottura in forno, ci sarà la visita alle cantine e alla vinsantaia e poi l’assaggio. Il 13 gennaio sarà invece la volta della Villa del Mulinaccio a Vaiano e del suo cucinone cinquecentesco, dove i riflettori si accenderanno sulle ricette di Agnolo Firenzuola, abate alla guida della Badia di Vaiano nel ‘500 e scrittore. Nel menu della lezione, introdotta dal sindaco Annalisa Marchi in qualità di ricercatrice gastronomica, ma preparato dalle massaie del luogo, lo stufato di Calvana, razza bovina autoctona di cui è appena stato approvato il disciplinare di produzione, i ceci rossi e i maccheroni di farina dolce, cioè di castagne, uno dei prelibati prodotti della lavorazione di questo straordinario frutto dei boschi della Val di Bisenzio, anch’esso protagonista di un disciplinare appena presentato. E’ prevista la visita della villa e la degustazione. E siamo all’ultima tappa del nostro Viaggio, che il 20 gennaio torna a Carmignano, questa volta nella Fattoria di Artimino, altro produttore del Carmignano docg. Anche qui una suggestiva cucina nelle cantine della villa, che conserva nell’antico camino lo straordinario marchingegno progettato da Leonardo Da Vinci: uno spiedo. La lezione illustrerà l’uso di questo tipo di cottura, spesso utilizzato anche per la cacciagione, e alcuni piatti che si possono cucinare direttamente sul fuoco. Da non perdere la visita alla stupenda villa Ferdinanda, fatta costruire appunto dal Granduca Ferdinando I dei Medici. Le lezioni sono gratuite, ma il numero dei partecipanti è limitato. La prenotazione va fatta presso lo 0574. 24112 (Ufficio informazioni Apt). All’iniziativa è legata anche un’opportunità turistica: chi nei giorni delle lezioni dorme negli agriturismi del territorio della Comunità montana Val di Bisenzio (Artmino e Capezzana) che hanno aderito potrà partecipare alla lezione di cucina e anche a una degustazione di prodotti tipici. Per informazioni: Marte Comunicazione, tel. 335. 6130800). Www. Provincia. Prato. It .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA / POLI SCIISTICI DI TARVISIO, SELLA NEVEA, FORNI DI SOPRA-VARMOST, RAVASCLETTO-ZONCOLAN E PIANCAVALLO: STANDARD DI ECCELLENZA, IN QUALITÀ E SICUREZZA, SU OLTRE 260 KM DI PISTE  
 
La montagna del Friuli Venezia Giulia, con i suoi cinque poli sciistici di Tarvisio, Sella Nevea, Forni di Sopra-Varmost, Ravascletto-Zoncolan e Piancavallo, è pronta per la stagione invernale 2006/2007. Molte le ragioni per trascorrervi un soggiorno: sport, natura incontaminata, tradizioni e gastronomia tipica. Le piste, di ogni genere di difficoltà e lunghezza sia per lo sci alpino sia per il fondo, sono state ulteriormente migliorate. La neve è sempre garantita da impianti di innevamento programmato. Sciare in Friuli Venezia Giulia significa avere a disposizione tutti i comfort, uniti a servizi e strutture ogni anno più innovativi e tecnologicamente avanzati. Ma soprattutto, è una destinazione dove è ancora possibile ritrovare i ritmi lenti, genuini e rilassanti della montagna di un tempo. In più, l’eccellenza dell’area sciistica regionale, che conta 98 km di tracciati per lo sci alpino e 164 per il fondo, è stata premiata con l’assegnazione di tre gare di Coppa del Mondo di sci alpino femminile nella stagione 2006/2007. Innumerevoli sono anche gli sport “alternativi” che si possono praticare sui monti della regione. Gli sportivi trovano nelle diverse località montane tracciati dedicati allo snowboard, 3 palazzetti del ghiaccio, Snowpark, Snow Baby Park e piste per sciare in notturna. Con paesaggi da fiaba, il Friuli Venezia Giulia si propone inoltre per tutte le altre attività invernali da praticare in montagna: dallo scialpinismo lungo tracciati apprezzati dagli appassionati di tutt’Italia alle racchette da neve (anche in escursioni notturne), dal mushing all’arrampicata su ghiaccio, dalle corse in slittino alle sciate notturne sulle piste di Tarvisio e di Piancavallo. La vacanza può essere arricchita abbinando lo sci al relax delle Terme di Arta (in Carnia), o con l’esperienza speciale di dormire in un villaggio di igloo in Valcellina. Ma la montagna invernale in Friuli Venezia Giulia non è solo la neve. Un’ottima gastronomia, caratterizzata dall’estrema varietà dovuta alla fusione fra cucina friulana, veneta, tedesca, slovena, accoglie i turisti per una vacanza durante la quale, grazie anche all’arte, alla storia e alle tradizioni popolari, scoprire il gusto di una splendida montagna, dove ci si sente veramente “Ospiti di Gente Unica”. Per informazioni sulla neve in Friuli Venezia Giulia: . Per informazioni sulle stazioni sciistiche e sulle manifestazioni: Numero Verde Turismo Fvg 800. 016. 044. Www. Turismo. Fvg. It .  
   
   
LOMBARDIA / MONDIALI DI SCI ALPINO IN VALTELLINA:5,8 MLN PER RIPRISTINO AMBIENTE  
 
La Giunta regionale ha approvato una delibera presentata dal presidente Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli, che prevede interventi di riqualificazione ambientale nel comprensorio della Valtellina interessato dai Mondiali di Sci Alpino del 2005. Gli interventi, contenuti nel protocollo d´intesa che verrà sottoscritto tra Regione Lombardia, Parco nazionale dello Stelvio, Comunità montana alta Valtellina, Comune di Valfurva, società Montagne di Valfurva ed il Consorzio forestale alta Valtellina, verranno realizzati entro i prossimi tre anni. Un milione di euro i fondi messi a disposizione dalla Regione. "Era importante non rimandare oltre il recupero e la valorizzazione di una delle zone della Lombardia di maggiore pregio dal punto di vista ambientale - ha commentato l´assessore Pagnoncelli -. Con questa delibera la Regione si impegna a finanziare progetti di carattere prevalentemente naturalistico, quali la gestione della fauna, dei boschi e del territorio, la conservazione delle aree umide e dei laghetti in Vallalpe, la cui realizzazione è stata affidata al Parco nazionale dello Stelvio". "La Regione Lombardia, attraverso la propria sede territoriale di Sondrio - conclude Pagnoncelli - svolgerà l´attività di monitoraggio e di verifica delle opere di riqualificazione". L´investimento complessivo dei 5,8 milioni di euro, ripartiti tra Regione Lombardia (1 milione), Parco Nazionale dello Stelvio, 2,1 milioni), Comunità Montana Alta Valtellina (1,9) e Società Montagne alta Valtellina (800. 000 euro), riguarderanno anche l´interramento delle linee elettriche per eliminarne l´impatto visivo, il recupero ambientale in Vallalpe, la sistemazione della segnaletica del Parco, la sistemazione del Giardino di Rezia, la realizzazione di una nuova area faunistica, la realizzazione di una rete di sentieri naturalistici, il ripristino ambientale delle piste da sci e delle aree connesse agli impianti, la realizzazione di piste ciclabili. Nel dettaglio per i vari interventi sono state destinati: - 1. 210. 000 Euro per interramento elettrodotti (Valfuva), - 200. 000 Euro per recupero ambientale Vallalpe (Valfurva), - 140. 000 Euro per zone umide (Valfurva), - 150. 000 Euro per segnaletica parco (Valfurva), - 100. 000 Euro per giardino botanico Rezia (Comunità montana), - 300. 000 Euro per nuova area faunistica (Comunità montana), - 200. 000 Euro per interventi di sistemazione e realizzazione di sentieri naturalistici nel Parco, settore valtellinese, - 200. 000 Euro per, come sopra, settore camuno, - 200. 000 Euro per centro visitatori Sant´antonio (Valfurva), - 120. 000 Euro per sistemazione strada militare Ables (Valfurva), - 800. 000 Euro per ripristino ambientale delle piste e delle aree connesse agli impianti, - 400. 000 Euro per pista ciclabile alta Valtellina, tratto Sondalo, - 600. 000 Euro, come sopra, tratto Valdidentro, - 900. 000 Euro, come sopra, tratto Bormio-santa Caterina. .  
   
   
LOMBARDIA / LE OFFERTE DI LIVIGNO IN VISTA DELLA SGAMBEDA  
 
Parlare della Sgambeda del prossimo 17 dicembre può sembrare ormai difficile, visto che tutti conoscono la manifestazione di Livigno, uno dei fiori all´occhiello dell´attività sportiva nella stazione invernale della Valtellina, eppure la loro valenza organizzativa sta nella capacità di proporre sempre qualcosa degno di rilievo. L´interesse dello staff livignasco non è solamente nella gara fine a se stessa, ma anche nella proposta di pacchetti turistici che si affianchino alla manifestazione sportiva. Si inizia con ‘La Sgambeda Week End’, dal 14 al 17 dicembre: 4 giorni e 3 notti in garni o hotel a partire da 149 euro, prezzo comprensivo dell´iscrizione alla gara (sia nella sua distanza classica di 42 km, sia per il percorso breve di 22,5 km). In alternativa, dal 10 al 17 dicembre, è possibile alloggiare per un´intera settimana, con la formula ‘La Sgambeda Week’, 8 giorni e 7 notti a partire da 266 euro. I prezzi si riferiscono a pernottamento e prima colazione, ma i fondisti (e non solo) interessati all’estensione del trattamento possono farne richiesta direttamente all´APT Livigno, così da poter godere di ulteriori offerte con trattamento di mezza pensione o full-board. Ma non finisce qui, perché a questo punto ci si può chiedere: cosa fare durante un´intera settimana? Livigno ha pensato anche a questo, attraverso una ricca serie di proposte legate alle attività invernali che hanno fatto del piccolo Tibet la perla della Valtellina. A questo punto la gara diventa quasi un contorno, anche se si tratta di una delle principali manifestazioni di sci di fondo del calendario nazionale e non solo. È quello che pensa anche lo svizzero Daniel Sandoz dell´omonima società (www. Sandozconcept. Com) che da alcune stagioni propone il programma Livigno Snowsports Opening: settimane bianche a inizio inverno dove poter imparare a sciare con il suo metodo che si basa sul sorriso e il divertimento. Infatti, i programmi della società rossocrociata vanno oltre le lezioni per principianti ed evoluti: si tratta di vere e proprie vacanze attive. Le iniziative invernali nel periodo prenatalizio, sono valorizzate dalla possibilità di accedervi a prezzi convenzionati grazie alle ‘Special Weeks’ della ‘Natur. Card Winter’ che, per gli amanti dello sci nordico, propone settimane (dal 2 al 23 dicembre) dedicate al piacere dello sci di fondo lungo i 40 chilometri di piste. Il programma prevede: 8 giorni/7 notti in hotel o garni con 5 giorni di corso collettivo di sci nordico, compresa una dimostrazione di sciolinatura e paraffinatura del materiale, escursione guidata in località Forcola, una giornata sulle piste da fondo di St. Moritz e un’entrata alle Terme di Bormio per immergersi nelle acque termali oppure per rilassarsi con sauna e bagno turco, il tutto a partire da 284 euro (per i bambini da 6 a 12 anni, prezzi a partire da 212 euro). I prezzi si intendono a persona in camera doppia e sono riferiti a un trattamento di pernottamento e prima colazione. A tutto questo si aggiunge una articolata proposta di offerte speciali tutte visionabili sul sito www. Livigno. Eu: Mercatini dell´Avvento, Natale sugli Sci, Speciale Bambini e tanto altro perché… a Livigno non ci si annoia mai. .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA / SKI BUS DALL’AEROPORTO AI POLI SCIISTICI  
 
Agevolare e facilitare i turisti della neve nella scelta del Friuli Venezia Giulia come destinazione per le loro vacanze avvicinando i poli sciistici regionali al turismo italiano e internazionale offrendo agli operatori locali un vantaggio competitivo, che renda più appetibile le loro proposte sul mercato. Sono questi gli obiettivi di fondo che l’Agenzia Regionale Turismo Friuli Venezia Giulia (TurismoFVG) ha scelto per promuovere le montagne regionali durante i mesi invernali. Fra le varie iniziative si segnala in particolare il servizio di transfer (non un servizio di pullman, ma un bus navetta) completamente gratuito dall’aeroporto di Trieste (Ronchi dei Legionari) ai principali poli sciistici della Regione in programma dal 23 dicembre al 17 marzo del prossimo anno. Servizio giornaliero: Aeroporto, Carnia, Tarvisio; Aeroporto, Carnia, Ravascletto; Aeroporto, Carnia, Forni di Sopra. Servizio bisettimanale: Aeroporto – Piancavallo. Per usufruire del bus navetta, riservato a chi arriva in aereo allo scalo di Trieste-Ronchi dei Legionari (è stato raggiunto anche un accordo con AirOne per delle particolari agevolazioni) è necessario prenotarsi in anticipo al sito http://www. Turismo. Fvg. It/. Fra le varie altre azioni decise da TurismoFVG per pubblicizzare le attività turistiche e gli eventi folkloristici anche piccoli, ma agganciati alle tradizioni nelle singole località, pure al di fuori dei periodi di punta di Natale e carnevale, ci sono, oltre alla partecipazione allo Sky Pass di Modena, la diffusione di una brochure promozionale generica del prodotto neve del Friuli Venezia Giulia. E’ inoltre in fase di realizzazione una brochure di promocommercializzazione dei pacchetti e delle proposte prenotabili direttamente dal cliente. L’invio a 5. 500 famiglie italiane, con caratteristiche di alta spendibilità, residenti nelle città capoluogo di Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Veneto, di specifico materiale promozionale oltre a diversi interventi su varie testate e trasmissioni televisive completano il pacchetto delle iniziative programmate. .  
   
   
LOMBARDIA / STAGIONE RECORD PER VILLA LITTA  
 
L’estate 2006 in Villa Borromeo Visconti Litta è stata un successo. Sono infatti 25. 800 le presenze contate alle visite guidate al Ninfeo e ai Palazzi nel periodo maggio-ottobre 2006. Un 40% di presenze in più rispetto al 2005. Un semplice dato che fa capire quanto la Villa di delizie con il suo Ninfeo e il suo parco continui a suscitare grande fascino nei nuovi visitatori e affetto in coloro che vi ritornano ogni estate. Dei dati che già permettono di pensare alle iniziative per il prossimo anno. L’ottimo risultato va ricercato anche nel costante impegno dell’Associazione Amici di Villa Litta: anche quest’anno, infatti, sono stati un centinaio i volontari impegnati ogni giorno della settimana e, soprattutto, il sabato e la domenica, nelle visite guidate ai Palazzi e al Ninfeo della Villa; culmine di un impegno che è insieme passione e disciplina la Rievocazione Storica in costume d’epoca di inizio settembre. Grande merito va anche alle iniziative messe in campo dall’Amministrazione comunale: nei 170 giorni di apertura sono state organizzate 10 mostre d’arte, quattro concerti aperitivo, i grandi appuntamenti del ‘Settembre in musica’, la Festa rinascimentale. Punta di diamante della stagione 2006, ‘La Villa per i bambini’: quattro domeniche di visite speciali, prima il Ninfeo poi i laboratori artistico, musicale e di mosaico, che hanno visto un’affluenza al di là di ogni aspettativa. .  
   
   
TRENTINO / BANDIERE ARANCIONI, MARCHIO DI QUALITÀ DEL TOURING CLUB ITALIANO AI COMUNI DI CADERZONE E MOLVENO. IL PRESIDENTE DELLAI: “IN TRENTINO UN TURISMO DI QUALITÀ”. L’INIZIATIVA HA VISTO COINVOLTO ANCHE IL PARCO NATURALE ADAMELLO BRENTA  
 
Sono state consegnate lo scorso 13 novembre ai Comuni di Caderzone e Molveno, le prime due “bandiere arancioni”, il marchio di qualità turistico ambientale riconosciuto dal Touring Club Italiano ad amministrazioni trentine. Alla cerimonia di consegna erano presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, l’assessore provinciale all’Ambiente, Mauro Gilmozzi, e il direttore Bandiere Arancioni del Tci, Marcello Luigi Girolami, oltre ai sindaci delle due amministrazioni, Paolo Nicolussi (Molveno) e Maurizio Polla (Caderzone). “Il Trentino –ha sottolineando il presidente Dellai, complimentandosi con le due Amministrazioni– mira a un turismo di qualità, fondato su valori quali la tutela del territorio, la qualità e la sostenibilità ambientale”. Attualmente sono 113 le bandiere arancioni rilasciate dal Tci ad altrettante amministrazioni locali. Dopo Caderzone e Molveno, altri Comuni trentini potrebbero ottenere il marchio di qualità turistica. Le bandiere arancioni assegnate a Caderzone e Molveno sono il punto di arrivo di un percorso di certificazione turistica, intrapreso tra Tci e Provincia autonoma di Trento, con il Parco naturale Adamello Brenta. Il conseguimento del marchio di qualità del Tci da parte di Comuni trentini rientra nelle linee guida per la politica turistica della XIII Legislatura. Infatti, il marchio bandiere arancioni rappresenta un primo punto di arrivo di un percorso che intende introdurre nel turismo trentine due parole chiave: qualità e sostenibilità ambientale. Inizialmente hanno aderito 9 Comuni (Andalo, Caderzone, Molveno, Flavon, Breguzzo, Carisolo, Daone, Giustino, Ragoli) che hanno avanzato la propria candidatura entro il mese di novembre 2005. Le prime a ottenere le bandiere arancioni del Tci sono state le Amministrazioni Comunali di Caderzone e Molveno, grazie a un progetto che ha visto protagonista anche il Parco naturale Adamello Brenta. “Il Trentino –ha spiegato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai– è un territorio forte dal punto di vista turistico. Il marchio ‘bandiere arancioni’ rientra nel nostro progetto di alzare il livello di qualità dell’offerta turistica, su criteri che comprendano la qualità, la sostenibilità ambientale e la valorizzazione del territorio. Oggi è solo la prima tappa di un percorso che vedrà coinvolte altre amministrazioni locali”. Tra i protagonisti dell’iniziativa c’è il Parco naturale Adamello Brenta, rappresentato dal suo presidente Antonello Zulberti: “Nell’ambito delle azioni messe a punto nel corso del 2005 per la Carta Europea del Turismo Sostenibile, per la quale il parco si era candidato, abbiamo proposto anche questa azione rivolta ai Comuni del parco. I riconoscimenti di oggi premiano gli sforzi del parco e del territorio verso una migliore qualità del sistema Trentino”. Parole di apprezzamento per l’azione svolta dal Parco naturale Adamello Brenta sono venute dall’assessore provinciale all’Ambiente Mauro Gilmozzi, il quale ha ricordato l’azione di tutela del territorio: “Il nostro piano urbanistico provinciale considera l’ambiente come fattore di sviluppo sociale ed economico”. E alla “qualità del turismo” ha fatto riferimento anche Alessandro Olivi, del Consorzio dei Comuni trentini. Soddisfatti i due sindaci trentini che hanno ritirato la bandiera arancione. “Da tempo –ha rivelato Maurizio Polla di Caderzone– stavamo lavorando al riconoscimento del Tci, perché è attraverso questi percorsi che piccole realtà riescono ad attrarre nuovi turisti. Il merito voglio condividerlo con tutti i miei collaboratori e con gli operatori turistici che hanno accettato subito di lavorare sulla qualità della nostra offerta turistica”. Un concetto, quest’ultimo ripreso anche dal sindaco di Molveno, Paolo Nicolussi: “Stiamo lavorando con impegno e serietà per trasformare la nostra realtà in un centro turistico di alta qualità”. Tra gli elementi dei due comuni premiati da Tci rientrano la cura del centro abitato, la segnaletica, il programma di eventi l’armonia del paesaggio e la mobilità locale. “Ottenere la bandiera arancione –ha concluso il direttore bandiera arancione del Tci, Marcello Luigi Girolami– significa entrare in un network, in cui il turista si riconosce per qualità e offerta di servizi”. La sperimentazione condotta nell’area del parco permette di estendere la candidatura per Bandiere Arancioni a tutto il Trentino. Conseguire nel 2007 un numero sufficientemente elevato di Bandiere Arancioni qualificherebbe il Trentino come un territorio particolarmente attrattivo per un target attento alla qualità ambientale e che si muove anche fuori stagione. LE BANDIERE ARANCIONI – La bandiera arancione è un marchio di qualità turistico ambientale per le località dell’entroterra e porta alla costituzione di un prodotto turistico riconosciuto e riconoscibile con l´applicazione del M. A. T. (Modello di Analisi Territoriale) messo a punto da TCI. Il destinatario finale del marchio è il turista, contribuisce a indirizzare le scelte dei viaggiatori e garantisce la qualità dell’esperienza di visita. I criteri iniziali di ammissione sono due: localizzazione – entroterra, il territorio del comune non deve avere tratti costieri marini; popolazione – la soglia massima della popolazione residente è fissata in 15mila unità. Il modello di analisi territoriale del Touring Club Italiano si sviluppa attraverso un percorso: autocandidatura (compilazione della scheda di candidatura da parte dei comuni); preselezione (analisi per l’individuazione delle località che sono oggetto di visita (dati forniti dai comuni, verifica dell´erogazione dei servizi definizione del grado di attrattività della destinazione); visite sul territorio (condotte in autonomia dagli esperti del Touring Club Italiano, per verifica dei dati forniti dai Comuni, raccolta dati relative alle 5 macroaree di analisi); elaborazione finale (elaborazione dei dati e valutazione finale); conseguimento bandiera arancione o ottenimento Piano di miglioramento. All’interno del Modello di Analisi Territoriale del TCI sono previste le seguenti cinque macroaree di analisi su cui il Comune viene valutato. 1. Accoglienza: informazioni turistiche e segnaletica; accessibilità e trasporti. Presenza e completezza dei servizi di informazione turistica (sia in loco, sia on line) e della segnaletica. Grado di accessibilità alla località, frequenza dei mezzi di trasporto, presenza di parcheggi e regolamentazione del traffico nel centro storico. 2. Servizi ricettivi e complementari: ricettività alberghiera ed extra alberghiera; servizi di ristorazione e complementari. Presenza e livello dell’offerta ricettiva sia nelle forme tradizionali quali alberghi, pensioni e campeggi, sia nelle modalità di più recente sviluppo, quali agriturismi e bed&breakfast. Viene inoltre rilevata la presenza di servizi di ristorazione e di eventuali servizi complementari (visite culturali ed escursioni naturalistiche guidate, noleggio attrezzature, aree di sosta, servizi igienici pubblici e assistenza sanitaria). 3. Fattori di attrazione turistica: fattori di attrattività ambientale; fattori di attrattività storico-culturale; produzioni locali tipiche; fattori di attrattività sociale ed eventi. Individuazione degli attrattori storico-culturali e ambientali, del loro grado di conservazione e della loro fruibilità. Valutazione delle produzioni agroalimentari e artigianali tipiche e del calendario delle manifestazioni e degli eventi organizzati in tutto il corso dell’anno. 4. Sostenibilità e qualità ambientale: verifica della presenza di interventi volti a promuovere il rispetto dell’ambiente e delle risorse paesaggistiche del territorio. In particolare: raccolta differenziata, educazione ambientale, eventuale presenza di fattori di impatto visivo negativo. 5. Valutazione qualitativa: grado di compattezza, conservazione, manutenzione, omogeneità e armonia del centro storico; arredo urbano (verde pubblico, illuminazione, insegne…); ospitalità e cordialità, atmosfera e tradizioni. La bandiera arancione individua quelle località che, oltre a garantire servizi e strutture ed essere caratterizzate da forti elementi di attrattività storico culturale, si distinguono per tipicità, atmosfera, tradizioni e arredo urbano. Il contesto abitativo locale deve inoltre costituire un forte elemento di richiamo dal punto di vista architettonico e presentare emergenze di grande rilievo, oltre a un centro storico molto ben conservato. L´assegnazione del marchio può essere compromessa da fattori quali: presenza di elementi di impatto visivo negativo; esistenza di una parte moderna dell´abitato particolarmente estesa o a ridosso del centro storico; eccessivo traffico o urbanizzazione. Queste valutazioni sono assolutamente determinanti per l´assegnazione del marchio e sono a insindacabile giudizio del Touring Club Italiano. (p. F. F. ) .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA / GRADO, L’ISOLA DEL BENESSERE  
 
Scelta felice quella degli antichi romani di insediarsi a Grado. Poiché, oltre che della posizione strategica sul Mare Adriatico, poterono godere di una virtù tutta naturale dell’isola: il clima marino, i cui effetti benefici erano già conosciuti e apprezzati nell’antichità. La “carriera” di stazione termale per piccola isola tra Venezia e Trieste continua in sordina fino alla seconda metà dell’Ottocento, ossia quando la medicina ufficiale riscoprì il mare quale alleato per la salute dell’uomo e l´imperatore Francesco Giuseppe la riconobbe, nel 1892, Stazione di cura ufficiale dell’impero Austro-Ungarico. Oggi come allora non è difficile capire le ragioni di tale titolo, perché Grado è una striscia di terra tra mare Adriatico e laguna che tutto l’anno gode di un microclima davvero unico e offre le proprietà da sempre riconosciute della talassoterapia, intesa come potenzialità curativa attraverso gli elementi della natura e del clima marino (il sole, la sabbia, l´acqua di mare). L’insularità e la distanza da insediamenti industriali, le ridotte escursioni termiche, l’elevato tasso salso-iodico e la stessa purezza dell’aria, che ben si sposa con l’elevata salinità dell’acqua e le qualità della sabbia degli arenili completamente rivolti a sud, costituiscono da sempre la fortuna della cosiddetta (e non a caso) “Isola del Sole”, oggi stazione termale riconosciuta a livello internazionale. A Grado il benessere ha un indirizzo d’eccezione: le Terme Marine, la meta ideale per un benessere all´insegna della qualità della vita. Immerse nel verde e a due passi dal mare, le Terme Marine di Grado offrono una gamma completa di prestazioni che sfruttano le proprietà terapeutiche dell´acqua di mare e della sabbia: dalle cure estetiche del corpo, ai trattamenti wellness più all´avanguardia, alla riabilitazione. Il successo della struttura è da ricercare nella giusta combinazione tra nuove tecnologie e mezzi naturali: l´acqua di mare scaldata artificialmente e la sabbia riscaldata direttamente dal sole sono gli ingredienti principali che hanno reso famosa Grado a livello internazionale. Attraverso programmi di cura personalizzati, accompagnati dalla presenza costante di medici specialisti e dalla professionalità del personale, ci si immerge in un mondo di benessere e relax per una permanenza unica e indimenticabile. Tutto l’anno si può scegliere fra una rigenerante nuotata nella grande piscina coperta con acqua di mare, un benefico idromassaggio, una sauna o un bagno a vapore. Il Centro Benessere propone numerosi trattamenti: dalla semplice pulizia del viso a trattamenti facciali specifici, dal peeling corpo al sale marino al balneotalasso, dal panthermal per l’eliminazione delle tossine fino al linfodrenaggio meccanico. La gamma dei massaggi va dai trattamenti modellanti e drenanti allo shiatsu, dal massaggio tailandese a quello ayurvedico, dal tuina al alla riflessologia plantare. In ogni periodo dell’anno si possono scegliere programmi personalizzati (slim, leggerezza, risveglio, mare, bellezza) per una “remise en forme” immediata. Per tonificare tutto il corpo, con la guida di esperti trainer, c’è un nuovo Centro Fitness, che propone corsi giornalieri o abbonamenti anche per 10 ingressi. Nello Stabilimento Termale viene utilizzata l’acqua marina prelevata a distanza dalla spiaggia principale, filtrata, depurata e riscaldata. La scelta delle prestazioni, convenzionate con il S. S. N. E/o erogate in regime privatistico, spazia dall’antroterapia, ai bagni ozonizzati con acqua di mare riscaldata, dall’idropneumomassaggio manuale, al mekhydro, dalle inalazioni dirette alle nebulizzazioni in ambiente e molto altro. Il Reparto di Fisiokinesiterapia offre idropneumomassaggio e kinesiterapia in vasca speciale, fisiokinesiterapia individuale, massokinesiterapia, rieducazione neuromotoria, ginnastica antalgica vertebrale. Per appuntamenti e informazioni: Grado Impianti Turistici - Git, tel. 0431. 899256, terme@gradoit. It, info@gradoit. It, OFFERTE SOGGIORNO – Per regalarsi tutto il benessere di Grado, l’associazione Promhotels - Isola del Sole propone diversi pacchetti soggiorno dedicati alla cura di sé, come l’offerta di 3 pernottamenti in hotel 3 stelle in camera doppia con prima colazione, 1 programma "onda beauty day" (trattamento viso specifico, massaggio rassodante 40 minuti, piscina termale e idromassaggio, sauna e bagno turco) a partire da 199 euro a persona oppure il pacchetto di 3 pernottamenti in hotel 4 stelle in camera doppia con prima colazione, 1 programma "mare beauty day" (massaggio 60 minuti, peeling corpo sale, piscina termale e idromassaggio, sauna e bagno turco) a partire da 255 euro a persona. I trattamenti benessere si svolgono presso le Terme Marine di Grado. Per prenotazioni: Promhotels - Isola del Sole, tel. 0431. 82929, info@promhotels. Net, Per informazioni per il PUBBLICO: Comune di Grado, Ufficio relazioni con il pubblico, tel. 0431. 898212, turismo@comunegrado. It; Grado Impianti Turistici, tel. 0431. 8991, info@gradoit. It - www. Gradoit. It .  
   
   
TOSCANA / “CRETE D’ATUNNO”: LA XXI MOSTRA DEL BIANCO ENTRA NEL VIVO. TARTUFI: È CACCIA GROSSA NELLE CRETE, RINVENUTI DUE ESEMPLARI DA 350 E 480 GRAMMI. DOMENICA 19 NOVEMBRE A SAN GIOVANNI D’ASSO “TARTUFO PER LA PACE” ALL’UNICEF  
 
La cerca si fa grossa nelle Crete senesi. Pochi giorni fa i tartufai della zona hanno messo a segno un doppio colpo di valore, recuperando con l’ausilio dei cani addestrati due tuberi dalla dimensioni decisamente fuori dalla norma. Il primo, rinvenuto nella giornata di domenica, pesa 380 grammi; a distanza di poco tempo, sul banco vendita allestito nel Castello di San Giovanni d’Asso è arrivato anche il secondo e più grosso campione: ben 450 grammi, che assieme al precedente formano una delle più vistose coppie di tartufi mai trovate nel territorio senese. Presi d’insieme, i due esemplari formano un patrimonio da circa 3000 euro, superiore a quello dato dalle quotazioni più recenti del Tartufo bianco, in virtù della pezzatura extra. All’avvio della XXI Mostra delle Crete Senesi, l’associazione Tartufai ha messo in vendita i frutti delle “cerche” con prezzi oscillanti tra i 1800 (per i pezzi più piccoli) e i 3200 euro (per le taglie più grandi), che hanno potuto constatare le migliaia di persone che tra sabato e domenica hanno affollato San Giovanni d’asso. Il doppio ritrovamento delle scorse ora è di buon auspicio in vista dell’appuntamento di domenica 19 novembre, quando il Comune di San Giovanni d’Asso rinnoverà il proprio messaggio di fratellanza al mondo consegnando l’annuale “Tartufo per la pace”. Il riconoscimento, abitualmente consistente nell’esemplare più grosso di tartufo disponibile sul momento, sarà destinato quest’anno all’UNICEF: l’organizzazione Onu per i diritti dei bambini sarà premiata in particolare per l’impegno in soccorso dei più piccoli nei luoghi di guerra di tutto il pianeta. .  
   
   
VALLE D’AOSTA / FINANZIATI TRE EVENTI DI SPORT E SPETTACOLO PER LA PROSSIMA STAGIONE INVERNALE  
 
L’assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti, Ennio Pastoret informa che, nel corso della riunione del 10 novembre dell’Esecutivo regionale, sono state approvate tre delibere relative ad altrettante manifestazioni in programma nel corso della prossima stagione invernale 2006-2007. “Si tratta –spiega l’assessore Pastoret– della concessione di un contributo nella misura massima di 180 mila euro a favore dell’associazione “Pila Events” per l’organizzazione della terza edizione del “Parallelo di Natale” in programma a Pila il 22 e 23 dicembre, della concessione di un contributo nella misura massima di 250 mila euro a favore dell’associazione “Grand Paradis Iniziative” per l’organizzazione di 4 gare di Coppa del Mondo di sci di fondo ad Aosta l’8 dicembre e a Cogne il 10 dicembre 2006, di un contributo nella misura massima di 150 mila euro per l’organizzazione e realizzazione del “Courmayeur Noir in Festival 2006”, festival cinematografico internazionale in programma a Courmayeur dal 5 all’11 dicembre. Mentre cresce l’attesa del pubblico e dei media per una stagione invernale che in Valle d’Aosta si annuncia carica di eventi di grande richiamo, abbiamo perfezionato il sostegno da parte dell’Amministrazione regionale per garantire un contributo importante a queste manifestazioni. Oltre allo sport anche lo spettacolo per gli appassionati del filone ‘Noir’ contribuirà a caratterizzare l’avvio della stagione della neve con un rendez-vous ormai tradizionale ai piedi del Monte Bianco”. .  
   
   
VALLE D’AOSTA / PILA: SCIARE SERENI E TRANQUILLI  
 
Volete sapere tutto, ma proprio tutto, quello che succede a Pila? Basta attivare il nuovo servizio di messaggistica ‘Sms on the sky’ per ricevere, gratuitamente, sul proprio cellulare tutte le informazioni della stagione: previsioni, bollettini neve, eventi, manifestazioni e altro ancora. Per iscriversi basta inviare un sms, al numero 347. 1248851, con il testo "pila neve sì". Ogni giovedì, tra le ore 17 e le ore 21, si riceveranno: SMS Neve con le previsioni metereologiche, gli impianti accessibili, le condizioni della neve e delle piste per il weekend; SMS Powder Alarm: verrà segnalata ogni nuova nevicata con l´altezza in centimetri della neve fresca; SMS Pila Informa: eventi e manifestazioni di particolare interesse che si verificheranno nel comprensorio con promozioni, sconti e facilitazioni dell´ultima ora. SCIARE ASSICURATI – Alla biglietteria, assieme allo skipass, per soli 2 euro è possibile stipulare una copertura assicurativa della durata dell’abbonamento (giornaliero, due giorni, settimanale, ecc. Sono esclusi lo skipass stagionale e le corse singole). Le garanzie prestate sono operative solo in caso d’intervento del soccorso autorizzato sulle piste del comprensorio, ma coprono una vasta gamma di incidenti. ELETTRONICA E INFORMATICA A SERVIZIO DELLO SCI – Non è solo quella dei sofisticati congegni che offrono i migliori parametri di efficienza e sicurezza, la tecnologia applicata a Pila permette anche di monitorare le code agli impianti. All’arrivo della telecabina di Aosta, ad esempio, un monitor consente di controllare la situazione alla partenza della seggiovia Chamolé, l’informazione suggerisce allo sciatore in quale direzione muoversi per non incappare in lunghe attese. Sul sito Internet www. Pila. It sono inoltre installate delle webcam, che consentono di ottenere immagini, in tempo reale, della situazione delle piste. Collegandosi invece con il sito www. Regione. Vda. It/bollettino_neve e poi cliccando su ‘Panorama’, si può ammirare l’immagine dinamica del paesaggio a 360°. Sul sito è disponibile anche un servizio meteo, con previsioni a tre giorni fatte in loco. Inoltre, è possibile vedere in tempo reale la situazione delle piste tramite le web cam installate lungo i percorsi. IL CENTRO OPERATIVO – Presso l’ufficio delle Funivie di Pila, situato all’arrivo della telecabina, il personale, molto disponibile e efficiente, è in grado di trovare la soluzione a ogni problemi. Nell’ufficio delle Funivie di Pila sono inoltre disponibili gratuitamente poster, skirama, calendari, cartoline e adesivi del comprensorio. Sono anche in vendita i simpatici gadget di stazione, piccoli ricordi di giornate indimenticabili. Disponibili T-shirt, cappellini, marsupi, ombrelli, zainetti con il logo di Pila (visionabili anche sul sito www. Pila. It). .  
   
   
SARDEGNA / IL PRESIDENTE SORU: I PORTI TURISTICI PIENI COME NON MAI QUEST´ANNO  
 
Il Presidente della Regione, Renato Soru, incontrando recentemente alcuni giornalisti che gli hanno chiesto di commentare l’ennesimo attacco per le imposte regionali per l´uso dell´ambiente ha dichiarato: "A me risulta che questo ormai sia diventato un tormentone dal quale non so più quando ce ne libereremo. Forse a metà di novembre dovremmo iniziare a parlare d´altro stiamo parlando di 9 porti e non dei 50 porti che ci sono in Sardegna, stiamo parlando di parecchio meno, di molto meno della metà dei posti barca, anche di grandi dimensioni, che esistono in Sardegna. Quindi stiamo parlando di una parte. Poi c´è un altro fatto: stamattina ancora una volta si è dichiarato che sono venute meno barche superiori ai 14 metri, e quindi questo sarebbe un disastro". "Io penso –ha dichiarato ancora Soru– che dobbiamo preoccuparci innanzitutto se i nostri porti erano pieni o vuoti, se nei nostri porti sono venute barche o meno, a prescindere dal colore della barca e a prescindere dalla sua lunghezza. Dobbiamo essere interessati a capire se nei nostri porti c´era traffico o se ce n´era di meno o di più degli anni passati e abbiamo dimostrato, in tutte le maniere, che il porto di Alghero, il porto di Castelsardo, tutti i porti della Sardegna erano particolarmente pieni di barche quest´anno". "E io preferisco che ci siano tre barche di 10 metri, piuttosto che una barca di 15 metri. Non so che cosa cambi per la nostra regione, per il lavoro nei porti, per il nostro turismo, per l´economia della regione se ci sono più barche di 14 metri o se ci sono più barche di 10, 11, di 12 metri. Per noi –ha detto ancora il Presidente della Regione– è stato importante appurare che ci sono state più barche in Sardegna". “Abbiamo presentato fotografie –ha aggiunto Soru– che mostravano quello che tutti hanno potuto vedere, quindi i porti di Castelsardo e di Alghero, come gli altri porti in Sardegna erano strapieni di barche e queste barche pagavano per l´ormeggio, pagavano per la benzina, pagavano per i servizi, pagavano quando i turisti uscivano dal porto per andare a frequentare i locali delle città. Quindi non ci possono essere soldi in meno, ma semmai soldi in più essendoci venute più persone in Sardegna invece che meno". Riferendosi a dati verificati dal Nucleo di Valutazione dell´assessorato della Programmazione e anche direttamente, il Presidente Soru ha aggiunto: "Credo che nell´immaginario di tutti noi pensiamo che Porto Cervo sia un porto importante, Portisco, ancora in Costa Smeralda, sia un porto importante, Porto Rotondo sia un porto importante per i grandi yacht. Bene io ho avuto modo di poter parlare con queste persone e so che in quei porti ci sono state più presenze in generale e più presenze anche di grosse barche". "Volevo segnalarvi un´altra cosa –ha continuato Soru– per porre fine a questo tormentone che mi interessa pochissimo, la Regione ha chiesto di fare un´indagine pubblica. Abbiamo selezionato una società indipendente che possa intervistare tutti i porti della Sardegna e fare delle domande semplici: quante barche sono arrivate, piccole, medie, grosse, se ne sono arrivate di più o di meno. In Sardegna gli operatori sono oltre i cento, perché alcuni porti sono mal gestiti. Quello di Alghero è uno, dove anziché avere una concessione, credo che ce ne siano una decina. Allora, sono stati individuati oltre 100 concessionari, è stata fatta una prima cernita e sono stati ridotti a 85, perché una ventina non hanno nemmeno mai risposto al telefono, non rispondono agli indirizzi e ce ne sono 85 più o meno attivi. Sono stati già contattati tutti, di molti abbiamo più o meno avuto dei dati, di molti abbiamo avuto invece un rifiuto totale ad avere i dati, e tra questi si distinguono in modo particolare i rappresentanti di questa associazione di porti che pretende invece di dare dei numeri, che se li tiene per sé, non li dà ad una indagine indipendente e non li mette a disposizione delle statistiche regionali e continua con questo tormentone francamente ormai sciocco, ripetitivo, che ha l´unico scopo, io credo, di creare confusione per le aspirazioni politiche di qualcuno". "La realtà è che i porti della Sardegna erano pieni come non mai, la realtà è che i porti della Sardegna sono stati ampiamente frequentati più che nel passato da imbarcazioni, in diversi porti anche in numero maggiore da imbarcazioni più grandi, ma poi quello che voglio dire, in maniera importante, in modo chiaro, è che la Regione non si sente particolarmente felice perché c´è una barca di 14 metri e scontenta se ce ne sono due da 12 metri. Questo livello di provincialismo –ha concluso– l´abbiamo già superato". .