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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Gennaio 2007
PRESENTAZIONE SIMULATORE VOLO GALILEO  
 
Ronchi dei Legionari (Gorizia), 17 gennaio 2007 - Il presidente della Regione Riccardo Illy ha partecipato ieri, nello stabilimento della Galileo Avionica di Ronchi dei Legionari (Gorizia), alla presentazione del primo simulatore di missione per addestrare i piloti dell´Eurofighter Typhoon, il velivolo da combattimento europeo di ultima generazione realizzato da un consorzio di imprese della difesa di Italia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Illy è stato accolto da Renzo Meschini, amministratore delegato e direttore generale della Galileo Avionica, e da Vincenzo Nicolosi, direttore dello stabilimento di Ronchi dei Legionari, che ha ereditato il patrimonio professionale e tecnologico di una storica azienda del Friuli Venezia Giulia, la Meteor, fondata nel 1947. Per l´Aeronautica militare hanno partecipato alla presentazione del simulatore il generale Giulio Mainini, comandante della Squadra aerea, e il generale Gabriele Salvestroni, capo del quarto Reparto dello Stato Maggiore, oltre a numerosi ufficiali e piloti. Era presente anche il consigliere regionale isontino Franco Brussa. Come hanno spiegato i responsabili del progetto, a differenza dei tradizionali simulatori, quello di Galileo Avionica è stato concepito con la capacità di collegare in rete più sistemi, permettendo ai piloti di addestrarsi in missioni congiunte. Ciò aumenta, è stato detto, la qualità della formazione ma anche la pianificazione di missioni complesse. Inoltre, il software del simulatore è derivato direttamente da quello del velivolo, in modo da garantire il massimo livello di fedeltà. Galileo Avionica è un´azienda del comparto Elettronica per la difesa di Finmeccanica. Lo stabilimento di Ronchi dei Legionari è in particolare specializzato nella progettazione e costruzione di simulatori di volo e di missione, oltre che di velivoli teleguidati e di radiobersagli. Per realizzare i simulatori di missione dell´Eurofighter è stato costituito il consorzio europeo Ess, di cui sono entrate a fare parte imprese ad alta tecnologia degli stessi quattro Paesi che realizzano il nuovo velivolo di combattimento (per l´Italia appunto Galileo Avionica). Il programma prevede di fornire alle Aeronautiche militari interessate 25 esemplari del simulatore. Al termine della prova di simulazione, il presidente Illy è stato accompagnato in visita allo stabilimento dall´amministratore delegato Meschini e da altri dirigenti, soffermandosi in particolare sulla linea produttiva del velivolo teleguidato di ultima generazione "Falco". .  
   
   
GESTIONE AEROPORTO RONCHI DEI LEGIONARI  
 
Trieste, 17 gennaio 2007 - "Hanno gestito l´aeroporto di Ronchi in piena solitudine e con totale carta bianca. Oggi sono alla frutta, non hanno nemmeno i soldi per tenere aperto lo scalo durante la notte e hanno l´ardire di incolpare la Regione". Lo afferma l´assessore regionale ai Trasporti Lodovico Sonego, sottolineando che "il Governo regionale non ha nessuna responsabilità nella gestione fallimentare dell´aeroporto e ciò nonostante è pronto a ricapitalizzare con ben tre milioni il socio Consorzio che controlla lo scalo. In realtà significa ricapitalizzare l´aeroporto". "Gli Amministratori dello scalo e anche quelli del Consorzio - conclude Sonego - si decidano in fretta, varino l´aumento di capitale del Consorzio e in quella occasione la Regione è pronta a mettere sul piatto tre milioni". .  
   
   
F1: PRESENTATO A VALENCIA IL TEAM VODAFONE MCLAREN MERCEDES  
 
 Valencia, 15 gennaio 2007. I piloti della scuderia Vodafone Mclaren Mercedes Fernando Alonso e Lewis Hamilton hanno sfilato per le strade di Valencia davanti a un pubblico di oltre 150,000 persone con le loro nuove auto di Formula 1, e Hanno aperto una nuova era per il team con l´ingresso del Gruppo Vodafone e il cambiamento di nome del team in Vodafone Mclaren Mercedes. Fernando e Lewis, che formano una delle più giovani coppie di piloti di Formula uno nella storia dello sport, saranno affiancati da Pedro de la Rosa e Gary Paffet, che testeranno e supporteranno lo sviluppo tecnologico della macchina nel corso del Campionato Mondiale 2007-2008. “Questo è un giorno memorabile per me. Sono orgoglioso di presentare il nuovo team Vodafone Mclaren Mercedes nel mio paese natale”, ha dichiarato il due-volte campione del mondo Fernando Alonso. “Nonostante questo sia il primo evento pubblico con la scuderia Vodafone Mclaren Mercedes, ho già trascorso molto tempo con il nuovo team e i compagni Lewis, Pedro e Gary al Mclaren Technology Centre. É un grande team e sono emozionato per l’inizio di questa nuova avventura”. Lewis oggi realizza uno dei suoi sogni di bambino: “Sono sempre stato un grande appassionato di motori e seguivo in tv le presentazioni delle nuove macchine di F1. Essere qui oggi mi fa ripensare a tutte le sfide che ho affrontato per realizzare il mio sogno di diventare pilota di Formula 1” ha dichiarato Hamilton. “Sto muovendo i primi passi in questo mondo, e davanti a me c’è un lungo cammino da percorrere e molto da imparare, ma la passione che nutro per questo sport e questo team mi aiuteranno a fare del mio meglio”. Ron Dennis, alla guida del team Vodafone Mclaren Mercedes e Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Mclaren, aggiunge: “Questo di oggi è un evento davvero importante per noi. Vodafone rappresenta solo il secondo cambio di title sponsorship in 30 anni, e siamo molto orgogliosi di questo. Mclaren e Mercedes-benz collaborano in perfetta sintonia da12 anni e siamo certi che con l’ingresso di Vodafone la situazione migliorerà ancora. Con questo nuovo importante partner, restano immutati i valori che caratterizzano la nostra scuderia da sempre. Siamo un team giovane e dinamico, capace di vincere importanti sfide, con una forte passione per conseguire ottimi risultati”. “Il nostro nuovo partner Vodafone è un Gruppo internazionale con più di 190 milioni di clienti in tutto il mondo. Questo apre nuove opportunità e prospettive di comunicazione per il team”, ha dichiarato Norbert Haug, Vice Presidente di Mercedes-benz Motorsport. .  
   
   
L’AUSTRIACA KTM PRODURRA´ UN’AUTO SPORTIVA IN ITALIA  
 
Trieste, 17 gennaio 2007 - Stefan Pierer, a capo della nota azienda costruttrice di moto sportive Ktm, che vende in tutto il mondo, ha svelato in anteprima le immagini della prima auto prodotta dall´azienda, che sarà presentata a Ginevra nel marzo 2007. La nuovissima auto austriaca rappresenta il più forte segnale della crescita dell´impresa dell´Alta Austria, che fino ad oggi si era occupata soltanto di moto. Adesso, l´intenzione della Ktm è quella di acquisire anche la Lenzing, azienda austriaca produttrice di fibre, concorrendo con Carlyle, Cvc e Advent. La costruzione dell´automobile Ktm è stata possibile grazie all´aiuto della casa automobilistica italiana Dall´ara, e l´automobile verrà fabbricata in Italia. .  
   
   
RECORD DI VENDITE IN EUROPA PER CHEVROLET NEL 2006 LA QUOTA DI MERCATO EUROPEA RAGGIUNGE L’1,6% PARI A 340.000 VEICOLI VENDUTI CRESCITA COMPLESSIVA DEL 15,6% L’ITALIA (+8,35%) SI CONFERMA IL PRINCIPALE MERCATO DELL’EUROPA OCCIDENTALE  
 
Fiumicino (Roma), 17 gennaio 2007 - Le vendite Chevrolet in Europa nel 2006 hanno superato le 340. 000 unità, raggiungendo una quota di mercato dell’1,6%. Questi dati includono i circa 48. 800 veicoli prodotti da Gm-avtovaz e da Gm negli Stati Uniti. Circa 292. 800 sono stati i veicoli importati dalla Corea, il 21,5% in più rispetto al 2005. Come per lo scorso anno, le vendite registrate nel mese di Dicembre sono state particolarmente sostenute raggiungendo le 30. 000 unità, 5. 000 in più in rapporto a Dicembre 2005. Nel 2006, sono ancora una volta l’Europa Centrale e Orientale a registrare le crescite maggiori con vendite che hanno raggiunto le 188. 000 unità pari ad un aumento del 33,5%. In Russia, Chevrolet ha venduto oltre 114. 000 veicoli, dei quali quasi 43. 300 provengono da Gm Avtovaz e Gm U. S. , contro le 67. 000 unità del 2005. Risultati eccezionali sono stati segnati in Germania (oltre 23. 480 unità vendute; +13%), Spagna (28. 410 unità; +4,9) e anche in piccoli ma sofisticati mercati come la Svizzera (3. 155 unità, +12,2%), Norvegia (1. 120 unità; +9%) e Irlanda (2. 140 unità; +8,2%). Particolarmente buona la performance dell’Italia, che si conferma ancora una volta primo mercato dell’Europa Occidentale: con 37. 735 autovetture immatricolate, infatti, raggiunge la quota dell’1,61% sul mercato autovetture (1,48% sul mercato totale, inclusi i veicoli commerciali) e segna un incremento dell’8,35% rispetto al 2005. La parte del leone nel mercato italiano spetta a Matiz che con oltre 24. 000 unità immatricolate nel 2006 rappresenta il 63,65% delle vendite di Chevrolet seguita da Kalos 3 e 5 porte (in totale 7. 037 unità, 18,65%). Ottimi dati ha registrato la new entry Captiva: commercializzata solo a partire dal mese di Luglio, a fine anno ha totalizzato 1600 unità vendute (pari al 4,24% delle vendite Chevrolet in Italia), un’ottima premessa per il 2007. “Chevrolet continua la sua crescita in Europa con un ritmo notevole”, ha detto Wayne Brannon, Amministratore Delegato, Chevrolet Europe. “Con la sua gamma di nuovi veicoli introdotta lo scorso anno che diventerà completamente disponibile quest’anno, dovremmo poter continuare il trend positivo. Inoltre, il lancio dei nuovi motori diesel per la nostra Epica e per le Lacetti/nubira ci consentiranno di entrare in un segmento di mercato ancora più ampio rispetto al passato”. .  
   
   
SUZUKI ITALIA DIVISIONE AUTOMOBILI: NUOVO RECORD DI IMMATRICOLAZIONI  
 
Robassomero, 17 Gennaio 2007 - Suzuki Italia divisione Automobili festeggia i suoi 25 anni di presenza in Italia e conclude un 2006 da record con 32. 750 vetture immatricolate raggiungendo una quota di mercato dell’1,41%. Con questo risultato Suzuki consolida la propria presenza in Italia e conquista anche il primato delle vendite tra tutte le altre filiali dell’Europa centrale, davanti ad Inghilterra e Germania. “Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti. Avevamo previsto un andamento positivo per il 2006, ma i risultati hanno superato le nostre aspettative più ottimistiche. Un ringraziamento va innanzitutto alla nostra rete di concessionari, che ci ha accompagnato intelligentemente nel nostro cammino di crescita e che oggi condivide con noi questo successo. – ha commentato Romano Valente, Direttore Generale di Suzuki Italia divisione Automobili – Le vetture Suzuki hanno dimostrato di possedere molti dei requisiti richiesti dall’utente italiano: sono affidabili, accattivanti e sportive. Suzuki ha in serbo altre importanti novità, la prima arriverà dai concessionari a febbraio: si tratta della Swift Sport 1. 6 che completerà l’apprezzata gamma della compatta Suzuki Swift. ” .  
   
   
LOGAN MCV: SPAZIO E POLIVALENZA AL MIGLIOR PREZZO  
 
Roma, 16 gennaio 2007 - Due anni dopo la commercializzazione di Logan, di cui sono state vendute fino ad oggi oltre 400. 000 unità, Dacia arricchisce la sua gamma con Logan Mcv (Multi Convivial Vehicle). Station wagon particolarmente abitabile e con una grande capacità di carico, Logan Mcv fruisce di tutti i vantaggi di Logan berlina, a cui aggiunge la modularità ed una maggiore polivalenza di utilizzo. Proponendo fino a sette posti per adulti, Logan Mcv rivoluziona il mercato delle station wagon, alla stregua di quanto fatto da Logan rispetto alle berline familiari. Logan Mcv è già commercializzata in Romania ed è proposta oggi nei principali mercati europei di Dacia. In linea con la berlina, Logan Mcv propone, tra le motorizzazioni, anche il propulsore diesel 1,5 dCi, autentico riferimento in termini di piacere di guida e consumi e beneficia di una garanzia di 3 anni o 100. 000 km (nella maggior parte dei Paesi dell’Ue). I prezzi di listino restano fedeli allo spirito Logan, con un rapporto prezzo/ prestazioni ineguagliabile. Sulla scia di Logan berlina, Logan Mcv è stata sviluppata per adattarsi a condizioni di utilizzo estremamente diversificate, spesso estreme. Ancora una volta, le scelte tecniche sono state guidate da una volontà di robustezza e semplicità che ha portato, ad esempio, a riutilizzare la plancia monoblocco della berlina, in considerazione delle sue capacità di eliminare i giochi di accostamento e di garantire un´eccellente tenuta nel tempo, e ad adottare pannelli delle porte costituiti da un elemento singolo. Materiali e tessuti sono stati scelti nella prospettiva di confermare la percezione di qualità e solidità, in linea con Logan berlina. All´esterno si ritrovano i dispositivi di protezione ai quali la gamma Logan deve la sua fama di affidabilità e robustezza: protezione delle lamiere con iniezione di cera nei corpi cavi, applicazione sistematica di mastice di tenuta sui collegamenti all´esterno dell´abitacolo, o ancora rafforzamento della protezione antighiaia del sottoscocca. Ciononostante, poiché Logan Mcv è destinata ad utilizzi ancora più polivalenti e svariati rispetto alla berlina, gli ingegneri di Dacia hanno deciso di offrirle un livello di protezione superiore. In questa prospettiva, la Show Car Logan Steppe Concept ha permesso di anticipare alcune soluzioni: Logan Mcv monta, quindi, nuove modanature di protezione laterale più larghe sulle portiere, un elemento che influenza anche il design dell´auto valorizzandone la robustezza. Inoltre, Logan Mcv è dotata di uno scivolo di protezione, situato sotto il propulsore, e di un recentissimo dispositivo di tenuta alla polvere dell’intero sistema della trasmissione. La meccanica risulta, quindi, perfettamente protetta contro ogni tipo di aggressione esterna. Associati ad un´altezza libera dal suolo (155 mm) rialzata di 20 mm rispetto agli standard europei e a sospensioni ad ampia capacità di oscillazione, tali dispositivi consentono a Logan Mcv di affrontare serenamente qualunque tipo di fondo stradale nel mondo intero, anche i più degradati. Il comfort termico è stato studiato per coincidere con i criteri climatici dei paesi caldi e freddi. Le scelte tecniche inducono un comfort termico omogeneo per tutti i posti, grazie a bocchette di ventilazione ottimizzate e ad un flusso d´aria potenziato di 40 kg/h rispetto alla berlina. Logan Mcv riprende le motorizzazioni che hanno contribuito al successo della berlina e che sono già state apprezzate su numerosi modelli della gamma Renault. Con tre motorizzazioni benzina (1. 4 e 1. 6 Mpi; 1. 6 16v) ed un propulsore diesel di riferimento (1. 5 dCi), la gamma Logan Mcv offre un´ampia scelta meccanica rispondendo ad aspettative diverse in funzione dei mercati e dei tipi di clientela. 1. 4 Mpi e 1. 6 Mpi: due motorizzazioni in linea con il posizionamento di Logan I due propulsori benzina 8 valvole da 1. 4 l e 1. 6 l corrispondono perfettamente ai criteri di costi, robustezza e facilità di manutenzione che caratterizzano qualunque Logan. Tali motori si distinguono per una coppia elevata ai bassi regimi, disponibile su un´ampia gamma di utilizzo, da 3. 000 g/min fino a 4. 500 g/min. Nonostante le dimensioni generose, il peso di Logan Mcv resta sotto controllo. Infatti, la versione di ingresso nella gamma pesa soltanto 1. 165 kg. Grazie a tale bilancio favorevole, le performance ed i consumi sono a livello degli altri modelli del Gruppo Renault. Il propulsore 1. 4 l eroga una potenza di 55 kW (75 cv) a 5. 500 g/min e sviluppa una coppia di 112 Nm a 3. 000 g/min. La motorizzazione 1. 6 l propone una potenza di 64 kW (90 cv) a 5. 500 g/min ed una coppia di 128 Nm a 3. 000 g/min. Entrambi i propulsori sono abbinati ad una trasmissione meccanica a 5 rapporti, utilizzata su Nuova Laguna e New Mégane. Su ciascuno di tali motori, i primi tre rapporti al cambio sono corti, favorendo le partenze e le riprese a bassa velocità oppure con l´auto carica. Gli ultimi due rapporti privilegiano i consumi e l´acustica. Grazie a queste scelte, Logan Mcv si classifica nel plotone di testa della sua categoria a livello dei consumi: 7,6 l/100 km in ciclo misto per la versione 1. 4 l 75 cv. Proposto di recente sulla berlina, il propulsore 1. 6 16v conferisce a Logan Mcv performance inedite. Con 105 cv (77 kW) a 5. 750 g/min ed una coppia massima di 148 Nm a 3. 750 g/min, esso consente a Logan Mcv 1. 6 16v di accelerare da 0 a 100 km/h in 11,8 sec. E di raggiungere una velocità di punta di 174 km/h. Nella fascia di prezzi di Logan è raro che una station wagon possa rivendicare questo tipo di performance dinamiche. Tuttavia, la motorizzazione 1,6 16v è stata scelta per equipaggiare Logan Mcv soprattutto in considerazione della sua agilità e del piacere di guida che procura. Con il 90% della coppia massima disponibile a 2. 000 g/min, questo propulsore si dimostra vivace e gradevole, particolarmente lineare e regolare nei regimi bassi e medi. Tali risultati sono stati ottenuti senza sacrificare i consumi, poiché la versione 16 valvole del propulsore 1. 6 consuma soltanto 7,5 l/100 km in ciclo misto. La motorizzazione 1. 6 16v è abbinata ad una trasmissione tipo Jh a 5 rapporti che dispone di una sincronizzazione migliorata e di un comando a cavo. Queste due caratteristiche consentono una riduzione delle corse e migliorano la precisione della selezione del rapporto a vantaggio del piacere di guida. I propulsori benzina di Logan Mcv richiedono il cambio dell´olio soltanto ogni 30. 000 km. Autentico riferimento in termini di motorizzazioni diesel, il propulsore 1. 5 dCi appartiene, a sua volta, alla banca di organi del Gruppo Renault. Si tratta di un motopropulsore alla punta della tecnologia, dotato di un sistema di iniezione diretta Common Rail di seconda generazione che assicura prestazioni di alto livello abbinate a consumi particolarmente contenuti. Con appena 5,3 l per 100 km ed emissioni di Co2 limitate a 140 g/km, Logan Mcv 1. 5 dCi si posiziona in modo estremamente competitivo rispetto alle altre station wagon diesel del mercato. Compatta, la motorizzazione 1. 5 dCi è caratterizzata, inoltre, dal suo peso ridotto (127 kg in ordine di marcia). Sovralimentata da un turbocompressore a bassa inerzia, per ridurre i tempi di risposta, essa associa comfort e flessibilità di utilizzo. Con 50 kW (70 cv) erogati a 4. 000 g/min, il propulsore raggiunge una coppia massima di 160 Nm a 1. 700 g/min, di cui l’85% disponibile tra 1. 500 e 3. 500 g/min. La trasmissione meccanica a 5 rapporti, lubrificata a vita, si avvale di uno sviluppo adeguato, con l´allungamento dei rapporti volto a sfruttare la coppia del motore 1. 5 dCi. Consumi ed acustica si trovano così avvantaggiati, senza mettere in discussione le performance dinamiche dell´auto. Le partenze e le riprese sono energiche, anche con l´auto carica. I consumi ridotti, abbinati ad un serbatoio di 50 litri, offrono a Logan Mcv un´autonomia di riferimento di circa 1. 000 km. Economica nell´uso quotidiano, Logan Mcv 1. 5 dCi facilita la vita del proprietario grazie ai costi di esercizio ridotti. Logan Mcv si avvale della riconosciuta competenza di Renault in tema di sicurezza. In linea con Logan, Logan Mcv è stata progettata sulla piattaforma B dell’Alleanza e fruisce di tutti gli elementi di sicurezza attiva di tale piattaforma. L´avantreno, derivato da quello di Clio Ii, è di tipo pseudo-Mac Pherson con bracci a triangolo. Il retrotreno rinforzato riprende il concetto di assale ad H con profilo deformabile e geometria programmata, comune alle altre auto della piattaforma, ed è abbinato a molle elicoidali ed ammortizzatori verticali, con una corsa della sospensione maggiorata, nella prospettiva di adattare l´auto a qualunque tipo di strada dissestata. Lo studio approfondito della rigidità delle molle anteriori e posteriori limita i movimenti della scocca, in particolare il rollio. Tali scelte assicurano a Logan Mcv un comportamento sano ed equilibrato in qualunque situazione. In linea con la berlina, il telaio monta, di serie, una barra antirollio anteriore. L´impianto frenante consiste in freni a disco anteriori e a tamburo posteriori. Le versioni complete di Abs sono equipaggiate con un sistema Bosch 8. 0 di ultima generazione, con ripartitore elettronico della frenata Ebv, montato anche su New Mégane. Tale sistema sfrutta appieno il potenziale di frenata del retrotreno. In termini di sicurezza passiva, Logan Mcv è conforme agli standard europei e può essere equipaggiata con un totale di quattro airbag. I due airbag frontali, disponibili di serie, sono provvisti di valvole che regolano la pressione interna del cuscino e limitano le forze di ritenuta applicate agli occupanti in caso di urto. In opzione, sono disponibili due airbag laterali anteriori. Gli airbag completano il dispositivo di deformazione della struttura della scocca in caso di urto laterale. Il sistema di ritenuta è composto, come sempre, da cinture di sicurezza a 3 punti di ancoraggio e poggiatesta per tutti i sedili, compresi i posti di terza fila sulla versione 7 posti. Parallelamente, Logan Mcv beneficia della riconosciuta competenza dell´ingegneria Renault in materia di resistenza agli urti e dispersione dell´energia cinetica. In caso di urto frontale, la disposizione del vano motore favorisce l´impilaggio degli elementi meccanici. A sua volta, la plancia costituisce un elemento rilevante del dispositivo di protezione: la struttura a nido d´ape in polipropilene, un materiale particolarmente assorbente, riduce le conseguenze dell´impatto sulle ginocchia in caso di urto. L´incurvatura nella parte inferiore e lo sportello del vano portaguanti coincidono con la forma delle tibie, per suddividere il carico sulle gambe e sulle caviglie. La struttura dei sedili mantiene il bacino dei passeggeri in una posizione adeguata ad un eventuale urto. I padding sul pianale, dal lato conducente e passeggero, proteggono gli arti inferiori degli occupanti. In caso di urto laterale, la struttura del montante centrale protegge il bacino completando il lavoro realizzato sulla resistenza laterale del sedile e sui padding delle porte. L´urto posteriore è stato oggetto della stessa attenzione: il serbatoio, ad esempio, è posizionato sotto il pianale, distante dal retrotreno, per limitare qualsiasi intrusione del sottoscocca o del gruppo ammortizzatori-sospensioni. Infine, Logan Mcv consente l´installazione di seggiolini standard per bambini (sistema Isofix), nel senso di marcia o in senso contrario, sui sedili laterali di seconda fila. Un interruttore, posizionato lateralmente sulla plancia, consente di escludere l’airbag; in questo caso, la disattivazione della funzione è segnalata da un´apposita spia. Questi dispositivi potrebbero permettere a Logan Mcv di ottenere facilmente un punteggio di 3 stelle ai crash-test Euro Ncap. Passaruota ben marcati, fiancate dalle linee tese, cofano motore scolpito, il design di Logan Mcv esprime qualità e robustezza e non lascia dubbi sul Dna “particolarmente Logan” dell´auto. Logan Mcv fruisce, inoltre, dell´esperienza stilistica di Logan Steppe Concept, presentata al Salone di Ginevra 2006. Infatti, Logan Mcv si distingue dalla berlina per uno scudo anteriore ridisegnato nella parte inferiore. Una presa d´aria più larga e nuove nicchie per i fari fendinebbia conferiscono all´auto una personalità ancora più spiccata. Il contorno della calandra presenta, a sua volta, bordi allargati, rafforzando l´identità di marca Dacia. Le modanature di protezione laterali, ampiamente dimensionate, proteggono Logan Mcv sui sentieri e rafforzano la percezione di robustezza. La fascia perimetrale della scocca è resa più dinamica dalla forma arrotondata dei finestrini laterali posteriori. Il tetto rialzato, completo di barre portapacchi, lascia intravedere l´eccezionale abitabilità e potenzia la sensazione di spaziosità proposta dall´abitacolo. Posteriormente, il disegno dei gruppi ottici, che associa verticalità e forme arrotondate, conferma la modernità complessiva del design di Logan Mcv privilegiando, nello stesso tempo, l´aspetto pratico, grazie alle due porte battenti con apertura 1/3, 2/3. All’interno, le promesse suggerite dalle linee esterne di Logan Mcv sono perfettamente rispettate. Con un passo allungato di 27 cm rispetto alla berlina, Logan Mcv incrementa ulteriormente l´abitabilità record, già offerta dalla versione berlina. Anteriormente, il raggio alle spalle e ai gomiti è all´altezza di quello delle migliori berline del segmento C (segmento di Renault Mégane). È nella parte posteriore, tuttavia, che Logan Mcv offre il meglio di sé. Disponibile in versione 7 posti, Logan Mcv permette, in questa configurazione, di far viaggiare comodamente tre adulti in seconda fila e altri due in terza fila. I due posti della terza fila sono perfettamente adatti ad adulti appartenenti al 95° percentile (>1,90 m), una performance resa possibile dalle scelte stilistiche che hanno definito il design posteriore dell´auto. Con una larghezza alle fasce rispettivamente di 1. 421 e 1. 287 mm ed un raggio alle ginocchia di 170 e 174 mm, i passeggeri di seconda e terza fila saranno installati comodamente e potranno apprezzare lo spazio in altezza grazie all´eccezionale altezza libera a filo padiglione che raggiunge 934 mm in seconda fila. Rispetto alla berlina, l’altezza del tetto è stata aumentata di 102 mm. Conseguenza logica, le superfici vetrate sono di dimensioni generose e lasciano entrare nell’abitacolo una luminosità che favorisce benessere e convivialità. Grazie ai terzi finestrini posteriori socchiudibili, i passeggeri di terza fila potranno sempre usufruire di un filo d´aria. In termini di accessibilità, la terza fila permette una comoda installazione: i passeggeri entrano dalla porta posteriore e possono reclinare facilmente il sedile di seconda fila grazie ad un unico comando, situato nella parte superiore dello schienale. I poggiatesta sono a scomparsa, per facilitare le manovre. La capacità di carico propone, a sua volta, valori record, con 700 litri in versione 5 posti e fino a 2. 350 litri in configurazione 2 posti, una versione consentita dalla notevole modularità di Logan Mcv. Con 7 persone a bordo di Logan Mcv, il bagagliaio conserva ancora una capacità di carico pari a circa 200 litri. È inutile, tuttavia, utilizzare il bagagliaio per riporre oggetti di dimensioni ridotte. Infatti, i diversi spazi portaoggetti presenti nell’abitacolo offrono una capacità totale che può arrivare fino a 54 litri. Vaschette vuota-tasche sotto la console e nelle portiere anteriori e posteriori, tasche a soffietto e alloggiamento tipo “bottiglia da 1,5 litri” accanto alla terza fila: ovunque ci si trovi, un vano portaoggetti è sempre a portata di mano nell’abitacolo. In funzione delle versioni, i passeggeri delle file posteriori potranno anche utilizzare un´ampia tasca a soffietto situata sotto il tetto. I battenti posteriori non sono da meno, poiché integrano una vaschetta portaoggetti di 2,15 litri ed una retina sulle facciate interne: spazi il cui utilizzo si rivela evidente con i battenti aperti. Considerata al lancio “Auto dell’exploit”, con Logan Mcv, Dacia conferma, ancora una volta, che tale qualifica non è stata usurpata. Infatti, viaggiare a bordo di Logan Mcv garantisce una convivialità ed un benessere mai riscontrati prima nella fascia di prezzi di Logan. Conviviale per i viaggi in famiglia, Logan Mcv si distinguerà anche nella vita quotidiana per la sua grande modularità che consente molteplici utilizzi. Sulla versione 7 posti, il divano posteriore di terza fila può essere ripiegato a portafoglio (con funzionalità 1/1 o 1/2-1/2 secondo la versione). L’insieme del divano (seduta + schienale) può essere completamente ribaltato contro il divano di seconda fila. In questa posizione, il divano di terza fila può essere anche rimosso con grande facilità, grazie a maniglie ergonomiche e al peso limitato (appena 16,7 kg). La modularità caratterizza anche, evidentemente, il divano di seconda fila, ripiegabile a portafoglio con funzionalità 1/3 – 2/3, secondo le versioni, e ribaltabile, a sua volta, contro i sedili anteriori per garantire la massima capacità di carico. L’insieme di tali possibilità rende Logan Mcv estremamente pratica nella vita quotidiana permettendo di passare in pochi secondi dal trasporto passeggeri al trasporto di oggetti ingombranti. Il carico di tali oggetti, dei bagagli o delle borse della spesa, è facilitato dalla soluzione adottata per le porte posteriori. La ripartizione asimmetrica 1/3-2/3 dei due battenti consente, in funzione delle necessità, di aprire soltanto una delle porte. Inoltre, ciascuna delle due porte può aprirsi secondo tre angolazioni diverse: 40°, 90° e 180°. L´angolazione di 40° consente di caricare il vano bagagli in uno spazio limitato, in un parcheggio o con un´altra auto parcheggiata a distanza ravvicinata da Logan Mcv. Questa angolazione garantisce, inoltre, una certa discrezione rispetto al contenuto del vano bagagli. L´angolazione di apertura di 180° risulta, invece, particolarmente utile per il carico di oggetti pesanti, lunghi o ingombranti. Qualunque sia l’angolazione di apertura utilizzata, i battenti posteriori di Logan Mcv sono facilmente manovrabili, grazie al loro peso contenuto. Infatti, è proprio il fattore “peso” ad aver convinto i progettisti di Logan Mcv a scegliere questa soluzione piuttosto che il classico portellone. Inoltre, in alcuni mercati di Logan, dove l’auto familiare è utilizzata anche in ambito professionale, i battenti posteriori, associati alla grande modularità interna, rendono Logan Mcv un modello polivalente ideale. Le barre da tetto longitudinali completano tale polivalenza, rendendo parallelamente più accattivante il design di Logan Mcv. Esse possono sostenere un carico fino a 100 kg (contro 80 kg per lo standard europeo). La modularità di Logan Mcv può essere ulteriormente migliorata grazie ad un´ampia gamma di accessori, disponibile fin dal lancio, che comprende, in particolare, il gancio da traino, il porta-sci, barre da tetto trasversali, bavette, allarme, etc. Logan Mcv è il secondo modello del programma Logan che comprenderà sei veicoli al termine del periodo di Renault Contrat 2009. Logan Mcv riafferma le ambizioni di conquista internazionale del Gruppo Renault. Logan Mcv è prodotta a Pitesti, in Romania, nello stabilimento dove è iniziata l´avventura Logan. La capacità produttiva di Logan Mcv è valutata a 360 unità*/giorno. Per permettere la produzione di Logan Mcv a Pitesti, sono stati investiti 110 milioni di euro*, con un biglietto di ingresso complessivo, per tale auto, di 154 milioni di euro*. Il budget è rimasto contenuto grazie all´applicazione sistematica di principi quali il “carry-over” (riutilizzo di soluzioni tecniche da un progetto all´altro) ed il “design to cost” (prevalenza della nozione di valore per il cliente in tutte le scelte tecniche e progettuali). Due principi che si sono inscritti, durante tutto il progetto, all’interno della priorità essenziale: la qualità. Logan Mcv è commercializzata in Romania da ottobre 2006 ed introdotta oggi nel resto d´Europa, prima di essere proposta in alcuni mercati dell´Africa e dell´America Latina. Sul mercato domestico, Logan Mcv rappresenta un fattore determinante di fidelizzazione della clientela Dacia. Sugli altri mercati europei il modello consentirà, alla stregua della berlina, di conquistare una clientela razionale, pragmatica ed attenta al prezzo, ma interesserà parallelamente anche gli automobilisti sensibili ad un livello elevato di polivalenza e coinciderà perfettamente con la crescente domanda di auto 7 posti. Il modello rappresenta una proposta perfettamente complementare rispetto alla berlina e conferisce a pieno titolo, a Dacia, lo status di marca con più modelli nella propria gamma. .  
   
   
TOYOTA DONA PRIUS ALLA CITTA’ DI GENOVA  
 
Genova, 17 gennaio 2007 – Il 15 gennaio in via Garibaldi, 9 a Genova, Toyota Motor Italia ha consegnato nelle mani del Sindaco Giuseppe Pericu, le chiavi di una Prius che è lieta di donare alla città in segno di supporto nell’impegno per la salvaguardia ambientale che la accomuna alla casa automobilistica. Alla base della filosofia Toyota c’è un principio che l’azienda si impegna a perseguire sempre, in ogni luogo e che coinvolge tutte le attività in cui è impegnata: essere un buon cittadino. In questa ottica Toyota ha voluto mettere a disposizione della città di Genova l’attuale versione della Prius, un’auto che offre vantaggi per l’ambiente sia dal punto di vista delle ridottissime emissioni dannose che dei ridotti consumi ancora superiori rispetto alla precedente versione, per dare il suo contributo al benessere di tutti i cittadini. Questa donazione rinsalda un rapporto di amicizia avviato nel 2001, in occasione della cerimonia di donazione della precedente versione della Prius a questa città che con grande determinazione continuamente rinnova il suo impegno nella salvaguardia dell’ambiente. Toyota si impegna continuamente nello sviluppo della tecnologia ibrida perché crede fermamente nei vantaggi che ci offre, è disponibile praticamente su tutti i mercati del mondo e non modifica le nostre abitudini di guida. Lanciata per la prima volta sul mercato giapponese alla fine del 1997, l’auto che abbina un motore elettrico ad un motore a benzina da 1. 5 litri, attraverso la gestione elettronica e la combinazione di questi due motori offre dei vantaggi eccezionali: abbatte le emissioni nocive e i consumi di carburante. In meno di 10 anni la diffusione di questa tecnologia è cresciuta fino a superare le 800. 000 unità in tutto il mondo per l’intera gamma che oggi si articola su 12 modelli, 3 di questi disponibili in Europa. Infatti nel corso degli ultimi due anni a Prius si sono affiancati anche altri due modelli del marchio di lusso Lexus: il Suv Rx400h e la berlina Gs450h, che nei prossimi mesi vedranno l’arrivo della versione ibrida anche per l’ammiraglia Lexus, la Ls600h. L’obiettivo che la compagnia si era posta per l’anno appena trascorso era di 400. 000 unità con un traguardo da raggiungere all’inizio del prossimo decennio di 1 milione di ibridi l’anno a livello globale. In Europa, dal 2000 sono state consegnate oltre 50. 000 Prius e 16. 000 Lexus per un totale di quasi 70. 000 auto ibride. Anche in Italia la conoscenza dell’ibrido inizia a diffondersi, si è passati dalle 50 unità della prima generazione Prius, nel triennio 2000 – 2003, alle 2. 000 dell’attuale modello a cui si aggiungono le oltre 1. 650 del marchio Lexus. Questo risultato è stato raggiunto anche grazie alla disponibilità degli incentivi all’acquisto che il Governo ha stanziato dal 2005 e che hanno senza dubbio dato un forte impulso alla crescita delle vendite. Nei prossimi anni la gamma ibrida Toyota e Lexus andrà via via completandosi fino ad offrire una versione ibrida su tutti i modelli. .  
   
   
ULIVO, LA PAROLA AI CITTADINI DA SUBITO TARGHE ALTERNE A MILANO  
 
 Milano, 17 Gennaio 2007 - “Su traffico e inquinamento il Sindaco Moratti e la maggioranza di Centro destra hanno perso la bussola. Da luglio ad oggi l’aula di palazzo Marino ha votato tutto e il contrario di tutto, il Consiglio è stato esautorato, vanificate le aspettative della città. Da tempo, per lo smog, noi denunciamo la situazione gravissima di Milano mentre il Centro destra continua il suo atteggiamento dilatorio, col rischio che si arrivi nel prossimo Novembre, come è avvenuto nel 2006, ad un nulla di fatto. Per questo occorre ridare la parola ai cittadini. Da subito quindi, con una petizione popolare, le targhe alterne, come l’Ulivo propone da tempo, una soluzione condivisa anche dalle “Mamme antismog”, per la quale non è necessaria l’autorizzazione della Regione. Ma le targhe alterne sono solo un primo segnale su cui coinvolgere la città, in vista di una delibera comunale di iniziativa popolare e, se necessario, anche di una richiesta di referendum. Per la seduta di Consiglio del 30 gennaio alla quale il Sindaco Moratti si degna di presenziare, porteremo le nostre firme a palazzo Marino. Il Centro destra non ha più alibi o pretesti per dire no o per non decidere”. Marilena Adamo, Capogruppo .  
   
   
TORNA LA WINTER MARATHON E FA SEGNARE IL RECORD DI PARTECIPAZIONI: DAL 18 AL 21 GENNAIO 2007 E’ DI SCENA L’AFFASCINANTE CAVALCATA ALPINA CON 149 EQUIPAGGI DI 13 NAZIONI PRONTI A SFIDARSI CON LE AUTOSTORICHE SUI 15 PASSI ALPINI IN UNA KERMESSE DI 12 ORE IN UN PAESAGGIO DA FAVOLA, TRA LA MARMOLADA E LA RONDE DOLOMITICA DEL SELLA-GARDENA-PORDOI.  
 
Madonna Di Campiglio, 17 gennaio 2007 - Gelo, verglass, neve fresca, freddo polare, erte ripide e gelate, motori tirati allo spasimo, gomme che slittano, cuori che palpitano, cronometri che decretano vittorie o cocenti delusioni. In un paesaggio da favola, dove l’amore per l’automobile e le sfide intrise d’avventura prevalgono su tutto, da Giovedì 18 a Domenica 21 Gennaio 2007 viene riproposta la cavalcata notturna di 500 km. - valicando ben 15 passi alpini in 12 ore - che rappresenta la sfida invernale per autostoriche più esclusiva e prestigiosa: è la mitica Winter Marathon. E questa 19. Esima edizione segna un record assoluto di prestigio: nel 2007 si è toccata infatti la quota massima di partecipazioni mai registrata dal 1989 ad oggi: 149 equipaggi, su altrettante vetture costruite fino al 1968 con trazione rigorosamente posteriore, sono pronte a sfidarsi al centesimo di secondo, con partenza ed arrivo nella magnifica ed accogliente località di Madonna di Campiglio, all’ombra delle Dolomiti del Brenta. Dopo la consueta gara di sci, dalle ore 13 di Giovedì 18 gennaio, Venerdì 19 è giornata dedicata alle punzonature e alla partenza fissata alle ore 16 nel cuore del centro storico dello stupendo borgo montano del Trentino. Si scalano i tornanti dei passi Mendola e Lavazè, della Marmolada e della mitica ronde dei passi Sella, Gardena, Campolongo e Pordoi per poi tornare da Bolzano alla Mendola e concludere la marcia in linea alle 4 del mattino di sabato. Qui la classifica dovrebbe già essere segnata, ma se ci fossero sfide da derimere si andrà al gran finale sotto gli occhi di migliaia di spettatori: nel pomeriggio di sabato è in programma l’epilogo nello stile delle passerelle più raffinate per i primi 30 della provvisoria e i primi tre di classe: dalle ore 14 sono di scena le due prove cronometrate sui quattro giri del laghetto ghiacciato di Campiglio, ultime di 25 prove cronometrate e un controllo orario che decreteranno vincitori assoluti e di classe. In condizioni di massima sicurezza, con la garanzia del miglior equipaggiamento invernale, anche i piloti meno esperti non si sentiranno mai soli: gli organizzatori di Marva e i numerosi commissari di percorso del Gruppo Ufficiali di gara di Aci Brescia – in tutto oltre 300 persone - costituiscono una certezza pronta ad offrire ogni tipo di supporto logistico lungo il percorso. Tutto è ormai fatto: si riscaldino i motori, la proverbiale kermesse invernale è pronta a far rivivere emozioni forti ed epiche sfide dal sapore antico. Anche nel 2007 la Winter Marathon apre la stagione internazionale dell’automobilismo storico e per la diciannovesima edizione l’evento vanta un record ed un fascino ineguagliabile. Precedentemente al via si sono schierati 125-135 equipaggi, stavolta si è raggiunto il tetto delle 149 auto storiche costruite prima dell’anno 1968, tutte rigorosamente a trazione posteriore. Ben tredici le Nazioni di provenienza : Belgio, Germania, Gran Bretagna, Italia, Lussemburgo, Olanda, Principato di Monaco, Russia, Stati Uniti, Svizzera, Venezuela, Spagna, Francia. Pensata molti anni fa per coniugare sport e turismo, cultura e passione motoristica tra mille insidie di uno scenario alpino incomparabile, Winter Marathon è cresciuta molto. Non ha subìto ridimensionamenti né crisi, anzi, la sua formula di successo diverte ed affascina per lo spirito avventuroso con cui piloti e navigatori si lanciano il guanto della sfida. E’ una competizione regolaristica che non presta il fianco a calcoli prevedibili ed offre a chi possiede una spiccata sensibilità di guida su terreni a scarsa aderenza l’occasione per porre in luce le proprie peculiarità sui fondi scivolosi. E’ un’arte difficile quella del controsterzo ad oltre 2000 metri in altitudine, ma regala emozioni sublimi! Qui la vittoria è una conquista ardua anche da parte degli specialisti più celebrati della regolarità per autostoriche che anche quest’anno non hanno voluto mancare ad un appuntamento così prestigioso. Tra loro i vincitori delle precedenti Winter Marathon (Giuliano Cané, Flaminio Valseriati, Gian Maria Fontanella, Paolo Mazzetti, Roberto Vesco, Luciano Viaro, Sergio Sisti, Bruno Ferrari) affronteranno sfidanti agguerritissimi che puntano al trionfo per guadagnare un posto di rilievo nello scenario delle più ardite e gioiose competizioni che il settore regolarità abbia mai conosciuto. Controsterzare con dolcezza, saper affrontare ghiaccio vivo in una notte polare, tormente di neve o verglass sui tornanti in tramontana. Gomme termiche da sgonfiare, antigelo a iosa per proteggere il radiatore, carburazione da smagrire, tecnica di guida improntata alla massima linearità con sapienti tocchi di volante e pedali. Dal 1989 ad oggi, per diciannove edizioni, il lessico della Winter Marathon è unico e imprescindibile: non ha elementi in comune con altri eventi di autostoriche. Qui non vince la potenza pura del motore, né la tecnica raffinata dei migliori regolaristi del mondo, né tantomeno l’irruenza dell’equipaggio tutto proteso ad attacchi e sbandate temerarie: l’erta della Mendola e di Lavazè, le scalate di Costalunga, Marmolada, Fedaia, Sella, Pordoi, le discese dalla Valgardena a Bolzano mettono a dura prova l’abilità di guida del pilota, la sintonia dell’equipaggio e l’affidabilità del mezzo meccanico, sollecitato in ogni sua componente, dalla meccanica della trasmissione all’impianto elettrico. Qui la sorpresa è dietro l’angolo: al freddo polare anche i migliori regolaristi compiono gaffe, anche il leader della classifica provvisoria rischia di “impiantarsi” nella neve e scivolare in testa-coda, non solo sulla strada ma anche… in classifica. Far slittare le gomme e sbandare davanti alle fotocellule provoca ritardi imperdonabili, proprio come subire un’avaria alla vettura messa a durissima prova dalle proibitive condizioni climatiche. Questi e altri sono episodi imponderabili di un evento suggestivo e avventuroso. Ma per questo irresistibile ed affascinante. Percorrere 500 km. Nel cuore della notte, valicare 15 passi alpini lungo un tracciato innevato che per oltre il 50% è ad un’altitudine oltre i 1500 metri e affrontare ogni tipo di condizione meteo pone non pochi problemi al Comitato Organizzatore. Ma il fascino ammaliante della Winter Marathon non ammette cedimenti: così il 19 e 20 gennaio 2007 i fedelissimi della cosiddetta “notte da chiodi” torneranno a misurarsi nelle prove cronometrate con controlli orario di cui è punteggiato il percorso. Ma gli organizzatori hanno pensato a tutto e, nel caso nevicasse copiosamente o cadesse una slavina lungo il tracciato primario, hanno individuato vari percorsi alternativi, adottabili in seguito a possibili chiusure dei passi alpini da parte degli enti proprietari delle strade; le Commissioni valanghe delle tre Province di Trento, Belluno e Bolzano potrebbero, infatti, stabilirne il divieto di transito per ragioni di sicurezza. Resta l’incognita della temperatura, variabile che condiziona l’esito agonistico, il rendimento delle vetture, ma anche la scivolosità del fondo stradale. Se durante le ore diurne la temperatura si alzasse, la neve a bordo strada si scioglierebbe e, in seguito ad una gelata notturna, nei “tornantini in tramontana” l’aderenza sarebbe alquanto problematica. Macché previsioni, nessuna strategia di gara: solo perfetta sintonia pilota-navigatore ed un’auto ben equipaggiata. Il resto viene da sé, di passo in passo. Inseguire un sogno schiude mille prospettive incerte e straordinariamente affascinanti: è questo il significato intrinseco della vera sfida con sé stesso e contro i rivali, nelle più disparate condizioni ambientali. Winter Marathon sintetizza in una notte il clima antico dei rally più famosi del mondo e riporta alla luce le celebri veglie del “Montecarlo” con gli epici duelli anni Settanta-ottanta tra italiani, transalpini contro il resto del mondo; tra Fiat e Lancia contro Renault, Porsche, Ford, Bmw, Saab, Mini o Volvo. Al buio e al gelo, sui passi alpini è l’amore per l’avventura e le autostoriche impegnate in una sfida estrema a tenere banco: così si ripete anche nella Winter Marathon 2007. E’ un’arte difficile che diventa sublime quando la vittoria non è solo un miraggio e, superando difficili erte e in picchiata lungo discese da brivido, tutto diventa realtà. A questo punto pilota, navigatore e macchina diventano terzetto affiatato che rasenta la perfezione e sa donare un divertimento unico e indimenticabile. Vittoria: anche nell’edizione Winter Marathon 2007 saranno in molti a inseguirla ed adularla. Difficile stilare un pronostico, più facile riuscire a racchiudere in un ampio ventaglio i favoriti destinati ad occupare i quartieri alti della classifica assoluta, non dimenticando che gli outsiders hanno sempre recitato la parte dei protagonisti, risalendo con inusitata disinvoltura la classifica assoluta proprio sugli ultimi passi alpini. E se non c’è un favorito unico, ora vi indichiamo la trentina di equipaggi con ambizioni da assoluto che non nascondono sogni di gloria. Punta al successo (che ha acciuffato solo nel 1995 e 2006) il plurivincitore della Mille Miglia, il bolognese Giuliano Cané nell’abitacolo della Bmw 503 n. 8. Sarà avvincente osservarlo contro un altro pluridecorato, Flaminio Valseriati su Porsche 356 B Cabrio n. 90. Al via anche gli ex-campioni tricolori, Roberto Vesco e Mauro Giansante, entrambi su Triumph Tr 3, rispettivamente n. 29 e 25. Punta al vertice assoluto il vincitore dell’edizione 2002, Paolo Mazzetti su Triumph Spitfire n. 95; il plurivincitore di Mille Miglia e Winter Marathon, Sergio Sisti, guiderà l’Alfa Romeo Giulia Super n. 116. Non potevano mancare due piloti già trionfatori a Campiglio: si tratta del piacentino Gian Mario Fontanella su Porsche 356 A n. 21 e del bresciano Bruno Ferrari su Abarth 750 Zagato n. 37. La rosa dei favoriti vede presente anche Guido Foresti su Porsche 356 Speedster n. 24, Roberto Gaburri su Porsche 356 A Cabrio n. 47. Desta sorpresa la partecipazione di due equipaggi provenienti dalla Russia: si tratta di Nadia Bajenina in coppia con il fuoriclasse triestino Luciano Viaro e di Boris Bazhenin navigato da Fabio Mondini, su Fiat 124 Spider n. 117 e 129. Tra i Vip al via il celeberrimo fotografo Oliviero Toscani su Porsche 356 Speedster del 1956 n. 28 nel passato brillante protagonista della Mille Miglia. Un altro personaggio politico, che da anni dimostra d’avere il motore delle autostoriche nel cuore, è certamente Valerio Prignachi, assessore provinciale bresciano, al volante dell’Alfa Romeo 1900 Super n. 50. .  
   
   
USO OBBLIGATORIO DEL TACHIGRAFO DIGITALE PER I MEZZI PESANTI  
 
Como, 17 gennaio 2007 - Senza la card di utilizzo dei tachigrafi digitali rilasciata dalla Camera di Commercio, i mezzi pesanti non potranno più circolare. Dal 15 gennaio, infatti, tutti i mezzi dotati di tachigrafo digitale ed immatricolati dopo il maggio 2006, potranno circolare solo se avranno effettuato la regolare taratura presso uno degli oltre 150 centri tecnici, distribuiti sul territorio nazionale, e si siano dotati della card di utilizzo dotata di microchip. La Camera di Commercio di Como ha finora rilasciato 910 card conducente e 158 card azienda. Sono tre, invece, le officine lariane che sono in attesa dell’abilitazione ministeriale ad effettuare la taratura. Nell’attesa ci si può rivolgere ad una delle 32 officine lombarde già abilitate (l’elenco è disponibile sul sito www. Unioncamere. It). La richiesta a Como si presenta all’ufficio firma digitale della Camera di Commercio versando 37 euro: la domanda è stata finora evasa in un tempo medio di una settimana. Per informazioni è possibile telefonare allo 031. 256. 525 oppure scrivere a tina@co. Camcom. It . I moduli per presentare la domanda sono disponibili sul sito www. Co. Camcom. It alla voce “Firma digitale e Servizi innovativi”. Il cronotachigrafo digitale, che occorre per registrare i tempi di guida dei conducenti di camion, pullman ed autocarri, nasce dall’esigenza di sostituire il precedente apparato analogico, nel tempo risultato di facile contraffazione da parte degli utilizzatori, così da consentire la manomissione delle rilevazioni degli orari e per questo in grado di creare gravi distorsioni della libera concorrenza del mercato dell’autotrasporto (su 1 milione di veicoli controllati nel 2002, sono state riscontrate circa 70mila frodi o tentativi di frode). Inoltre, problemi d’utilizzo ed affidabilità, specialmente nella lettura dei dati sui dischi utilizzati dal tachigrafo analogico hanno reso complessi anche i controlli da parte delle Autorità competenti. Ulteriori informazioni sull’utilizzo del tachigrafo digitale sono reperibili alla pagina www. Unioncamere. Net/web_tachigrafo/index. Php .  
   
   
PEDEMONTANA, ACCORDO DEFINITIVO IL 19/2 NUOVA SOCIETA´ ANAS/REGIONE PRESENTATA NELLA STESSA DATA  
 
Roma, 17 gennaio 2007 - Sono state fissate ieri in un incontro a Roma fra l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo e il Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, presenti anche i vertici di Anas e di Infrastrutture lombarde, le prossime scadenze per Pedemontana, Brebemi e Tangenziale est esterna di Milano (Tem), nonché della nuova società mista Regione Lombardia/anas che dovrà poi esercitare il ruolo di concedente per la realizzazione di queste tre infrastrutture. Entro fine gennaio Anas e Infrastrutture Lombarde ultimeranno dunque la definizione di uno statuto condiviso della nuova Società mista anche sulla base delle osservazioni e degli orientamenti emersi oggi. Lo Statuto sarà poi rivisto a Roma, il prossimo 6 febbraio, dagli stessi Di Pietro e Cattaneo. Il 19 febbraio, invece, sarà un giorno fondamentale per le nuove opere: è stato infatti scelto come data in cui non solo sarà presentata la nuova società, ma verrà anche sottoscritto il testo definitivo dell´Accordo di Programma per la realizzazione della Pedemontana. "Questo perché - ha spiegato Cattaneo - tutti i presenti hanno condiviso che è stato fatto un lavoro molto positivo e che il testo al quale si è lavorato fino ad oggi rappresenta una bozza molto avanzata, che sarà ulteriormente perfezionata il prossimo 26 gennaio". Nella stessa occasione saranno presentate anche la nuove convenzioni tra la Società concessionaria e Anas sia per Pedemontana che per Brebemi (che dovranno essere successivamente approvata dal Cipe) e i relativi piani finanziari. Per Brebemi sono stati analizzati anche i nodi che restano da sciogliere per arrivare ad una soluzione definitiva al problema degli extracosti, così da assicurare un collegamento con Milano, indipendentemente dalla contestuale realizzazione della Tem. "Opera della quale - ha detto Cattaneo - è stata riconosciuta l´importanza e per la quale abbiamo ipotizzato un percorso che preveda un ruolo più incisivo del soggetto concedente anche in considerazione del fatto che per quest´opera non esiste ancora un concessionario". "Un´altra giornata intera - ha detto ancora Cattaneo - spesa per approfondire punto per punto i nodi e le criticità delle tre opere infrastrutturali più importanti per la Lombardia e le modalità per mettere in atto lo strumento che riteniamo essenziale per risolverli: la società mista". "Abbiamo anche confermato la ferma volontà - ha concluso l´assessore Cattaneo - di non perdere neanche un giorno per la definizione della stessa società che già il prossimo mese potrebbe essere operativa, tantochè già oggi si è lavorato con i concessionari come se già la società esistesse". A margine dell´incontro Cattaneo ha affrontato con il ministro Di Pietro e i soggetti concedenti l´applicazione della nuova legge regionale che ha istituito il nuovo soggetto di diritto pubblico subcocedente, composto da Anas e Regione per accelerare i tempi di avvio delle opere. .  
   
   
MOBILITA´ E TRASPORTI - STRADE, APPROVATO DALL´ASSEMBLEA LEGISLATIVA IL PROGRAMMA TRIENNALE 2007-2009 DELL´EMILIA-ROMAGNA. DALLA REGIONE STANZIAMENTI PER OLTRE 357 MILIONI DI EURO. LE RISORSE PER PROVINCIA  
 
Bologna, 17 gennaio 2007 - Via libera definitivo, con atto approvato ieri dall´Assemblea legislativa dell´Emilia-romagna, al programma 2007-2009 sulla rete stradale regionale. Una serie di interventi dal costo totale ammontante a circa 510 milioni di euro, di cui oltre 357 milioni stanziati direttamente dalla Regione Sistema Cispadano, sistema Pedemontano, Quadrante nord di Bologna e San Vitale: le opere previste riguardano la riqualificazione, l´ammodernamento e la messa in sicurezza della rete viaria, oltre a varianti fuori sede e tangenziali a centri urbani. Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, la Regione sta provvedendo con un altro atto ad assegnare alle Province le risorse relative all´anno 2007, ripartite proporzionalmente ai chilometri di strade trasferite dal demanio statale a quello provinciale. "Quello approvato oggi è uno strumento di programmazione importante. Con i precedenti tre programmi abbiamo messo in campo 90 interventi, in parte già realizzati o in corso di realizzazione - ha spiegato l´assessore alla mobilità e trasporti Alfredo Peri - Pur in un quadro di difficoltà finanziaria, abbiamo dato un significativo impulso alla costruzione di un sistema regionale di infrastrutture". Quello approvato oggi è il quarto programma messo in campo dalla Regione dalla fine del 2001; da quando, infatti, è avvenuto il trasferimento di circa 2000 chilometri di rete stradale dell´Emilia-romagna (su 3000 complessivi), precedentemente in gestione all´Anas. Come previsto dalla legge regionale 3/99 - e dalle sue successive modifiche - le strade che prima erano di competenza statale sono state prese in carico dalle Province, beneficiarie dei finanziamenti, in quanto responsabili della loro gestione, manutenzione e realizzazione delle nuove opere. Il piano 2007-2009, così come i precedenti, rappresenta un quadro di riferimento programmatico, elaborato di comune accordo con le Province che hanno presentato nei mesi scorsi mesi le proprie proposte alla Regione, indicando le opere strategiche per ciascun territorio e stabilendo un ordine di priorità. Le risorse per il finanziamento del programma arrivano da trasferimenti statali, previsti dai decreti di attuazione del cosiddetto "federalismo delle strade" che, per quanto riguarda l´anno 2006, sono stati recentemente sbloccati dal decreto Bersani. Da quando è cambiata la competenza sulla rete stradale (primo ottobre 2001), oltre alle risorse dello Stato la Regione Emilia-romagna ha investito nei programmi dei nuovi interventi ingenti mezzi propri (circa 142 milioni di euro), anche a fronte del calo di trasferimenti da parte del Governo: circa 88 milioni di euro in meno rispetto a quanto stabilito dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri. Complessivamente, a partire dal 2001 sono stati finanziati 92 interventi su tutto il territorio dell´Emilia-romagna, per un costo complessivo di 416,5 milioni di euro, di cui 285,5 milioni a carico della Regione: si tratta di opere in parte avviate e in parte in corso di appalto, mentre alcune sono già state completate e aperte al traffico. Allegato: Tabella D Interventi Di Riqualificazione, Ammodernamento, Sviluppo E Grande Infrastrutturazione Provincia Di Bologna
Asse Intervento Costo totale Cofinanziamento Finanziamento regionale Intervento ricadente in area sottoutilizzata
Quadrante nord Variante alla Sp 4 Galliera da via Cristoforo Colombo alla Sp 3 Trasversale di pianura - 1° intervento 1° lotto 19. 000. 000,00 1. 000. 000,00 18. 000. 000,00 No
Ex Ss 65 Riqualificazione ed adeguamento normativo ponti e manufatti 1. 000. 000,00 0,00 1. 000. 000,00 Si
Ex Ss 568 Riqualificazione ed adeguamento normativo ponti e manufatti 1. 000. 000,00 0,00 1. 000. 000,00 No
Ex Ss 253 Riqualificazione ed adeguamento normativo ponti e manufatti 1. 000. 000,00 0,00 1. 000. 000,00 No
Quadrante nord Sp 3 Trasversale di Pianura - lotto B dalla S. C. Calamone allo svincolo attuale con la Sp 5 S. Donato 11. 500. 000,00 5. 600. 000,00 5. 900. 000,00 No
Ex Ss 324 Riqualificazione ed adeguamento normativo ponti e manufatti 1. 000. 000,00 0,00 1. 000. 000,00 No
Ex Ss 623 Riqualificazione ed adeguamento normativo ponti e manufatti 1. 000. 000,00 0,00 1. 000. 000,00 No
Ex Ss 255 Riqualificazione intersezioni del tratto S. Giovanni in P. - Confine Modena 1. 500. 000,00 0,00 1. 500. 000,00 No
Quadrante nord Sp 3 "Trasversale di Pianura" - variante nord di Sala Bolognese 12. 000. 000,00 4. 042. 500,00 7. 957. 500,00 No
Ss 64 Interventi di riqualificazione della Ss 64 ai fini della sicurezza 3. 100. 800,00 900. 800,00 2. 200. 000,00 No
Totale 52. 100. 800,00 11. 543. 300,00 40. 557. 500,00
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OPERE STRADALI IN VAL D´ISARCO E IN BADIA APPROVATE DAL COMITATO TECNICO PROVINCIALE  
 
Bolzano. 17 gennaio 2007 - I progetti definitivi per le circonvallazioni di Varna e Longega sono stati approvati dal Comitato tecnico provinciale nella seduta di lunedì 15 gennaio. La costruzione del nuovo tratto stradale nei pressi di Varna comporterà una spesa di 30 milioni di Euro, quella della circonvallazione di Longega verrà a costare 8,5 milioni di Euro. La circonvallazione di Varna si allaccerà a quella di Bressanone nella sua parte a nord nei pressi dell´Ospedale. Il nuovo tratto stradale raggiungerà lo svincolo di Varna da dove si diramano i collegamenti in direzione di Novadella e con la Val Pusteria. Tra il resto è prevista la realizzazione di una galleria lunga 450 metri. I costi complessivi dell´opera sono stimati in 30,790 milioni di Euro. Il progetto definitivo è stato esaminato ed accolto dal Comitato tecnico provinciale nella seduta di lunedì 15 gennaio 2007. Nell´ambito della sistemazione della strada della Val Badia sarà realizzata anche la circonvallazione di Longega nel comune di Marebbe. Il progetto definitivo, approvato dal Comitato tecnico lunedì 15 gennaio, prevede la costruzione di tre nuovi ponti sul rio Gadera (il primo dopo la nuova galleria all´imbocco della valle, il secondo nell´ambito della deviazione per S. Vigilio ed il terzo nei pressi dell´imbocco della val Badia). I costi indicati ammontano a 8,537 milioni di Euro. Il Comitato tecnico provinciale, inoltre, ha espresso parere positivo in merito ai nuovi capitolati speciali di appalto per i settori costruttivi: "lavori di costruzione del paesaggio", "lavori in terra" e "Jet Grouting". L´assessore provinciale ai lavori pubblici, Florian Mussner, prossimamente porterà i nuovi capitolati all´esame della Giunta provinciale per l´approvazione definitiva. .  
   
   
BUS E TRENI, 1,3 MILIARDI PER COMBATTERE LO SMOG FORMIGONI: "IN ARRIVO 180 NUOVI CONVOGLI E RADDOPPIATE LE CORSE DELLE AUTOLINEE"  
 
Milano, 17 gennaio 2007 - La Regione Lombardia ha già stanziato per il triennio 2007-2009 un miliardo e seicento milioni di euro per la sostenibilità ambientale nell´area milanese, di cui un miliardo e trecento milioni per potenziare il trasporto pubblico e migliorare la mobilità. In particolare, il piano d´investimenti prevede l´arrivo di 180 treni; grazie allo stanziamento di 805 milioni di euro già previsto nel bilancio regionale saranno a breve consegnati i primi 84 treni nuovi, pari a 25. 000 posti a sedere. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Roberto Formigoni. "L´obiettivo - ha commentato - è migliorare la mobilità individuale, abbattere le emissioni inquinanti e ridurre il numero di auto circolanti". Il piano d´azione, infatti, si articola lungo quattro linee: potenziare il trasporto pubblico, migliorare la mobilità individuale, combattere le emissioni da veicoli e caldaie, ridurre il numero dei veicoli circolanti. Con tali investimenti, attraverso questo sforzo straordinario, la Regione punta, sempre nel triennio, ad aumentare di 8 milioni di treni/Km la percorrenza del servizio ferroviario regionale nonché a potenziare, con 700 nuovi autobus, del 30% il servizio urbano nelle ore di punta e ad aumentare del 50% il servizio urbano degli autobus di trasporto pubblico locale nel suo complesso. "Un grande impegno - ha sottolineato il presidente - per migliorare la mobilità e la qualità della vita dei cittadini, per il quale è atteso lo sforzo anche di Comune e Provincia di Milano, oltre il concorso del privato. A breve mi confronterò su questo tema anche con il presidente della Provincia, Filippo Penati, e porterò questa programmazione di investimenti al Tavolo Milano/lombardia con il Governo". .  
   
   
ACCORDO PER OPERE SFMR A CASTELFRANCO  
 
Venezia, 17 gennaio 2007 - L’assessore regionale alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ha sottoscritto con il sindaco di Castelfranco Veneto Maria Gomierato e con il rappresentante del P. I. R. U. E. A. “Area M2 nodo ferroviario di Castelfranco Veneto Nuovo Terminal Bus” Lorenzo Grassotto, un accordo di programma finalizzato alla realizzazione delle opere indicate dallo stesso Piruea e funzionali al Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. L’intesa si è resa necessaria per le esigenze che si sono venute a manifestare dopo l’accordo sugli interventi Sfmr a suo tempo ratificato dal Consiglio comunale – ha fatto presente Chisso – e in particolare è emersa la necessità di modificare le modalità costruttive dell’intervento di eliminazione del passaggio a livello in via delle Forche; l’Amministrazione comunale ha avanzato alcune richieste volte a modificare la viabilità in uscita a Sud del sottopasso di via Forche, per lasciare spazio al deposito autobus di futura nuova realizzazione; Rfi ha chiesto la realizzazione di un impalcato più lungo per dare accesso al nuovo scalo merci in corrispondenza dell’attraversamento della linea Venezia – Treviso; è stato approvato il P. I. R. U. E. A. “Area M2” che, interferendo con le opere di accesso alla stazione previste nell’area ad Ovest dell’intervento, ha comportato la necessità di modificare la strada di accesso alla stazione con lo spostamento di questa verso sud in area ferroviaria, con la previsione di una rotatoria di accesso. Le problematiche legate alla realizzazione del P. I. R. U. E. A. “Aream2” e del nuovo scalo merci ad ovest dell’attuale parco ferroviario impediscono all’associazione temporanea di imprese appaltatrice di eseguire parte dei lavori di contratto, in quanto le aree sulle quali sono previste le opere S. F. M. R. Saranno disponibili solo dopo lo spostamento dello scalo merci. “Di qui – ha ricordato Chisso – il nuovo accordo di programma con i soggetti realizzatori il P. I. R. U. E. A. “Area M2”, ai quali viene affidata la realizzazione delle opere S. F. M. R. Non cantierabili nell’attuale fase, per un totale di 306. 318 euro. Le opere, una volta realizzate, verranno consegnate in proprietà al Comune di Castelfranco Veneto che ne curerà gestione e manutenzione”. .  
   
   
«TRENINO ROSSO», ALP GRüM: NUOVA GASTRONOMIA … SOPRA LE NUVOLE  
 
Coira, 17 gennaio 2007 - Il 23 dicembre 2006 la gestione dell’Albergo Ristorante Alp Grüm della Ferrovia Retica (Fr) è stata affidata ad una nuova direzione. Ieri la Ferrovia Retica ha festeggiato ufficialmente l’apertura, con la presenza di oltre 80 personalità del mondo del turismo, della gastronomia e della stampa. Il gestore Primo Semadeni e la padrona di casa Elisabeth Erber hanno colto l’opportunità per realizzare le loro idee, poiché, grazie alla sua posizione particolare e ai previsti grandi eventi che avranno luogo sul tratto del Bernina, questo servizio di ristorazione offre loro sfide avvincenti. Questo duetto innovativo corrisponde anche al nuovo orientamento della Fr in ambito di esercizi gastronomici. Il nuovo gestore Primo Semadeni è un esperto gastronomo e proprietario del ristorante «da Primo» a Bever. «Cercavo una nuova sfida e con l’Alp Grüm l’ho proprio trovata ». È lieto «di potersi dedicare, assieme al suo ospitale team, degli ospiti stranieri e svizzeri e di poter offrire loro una gastronomia tipica dell’alta montagna». Lui e la padrona di casa, la signora Elisabeth Erber, responsabile sul posto, realizzeranno i progetti sviluppati di comune accordo. Già nel corso di questo inverno inviteranno ad esempio all’Alp Grüm viaggiatori provenienti dall’intero Cantone dei Grigioni ad un lauto banchetto con tanto di Pizzoccheri. Tutto ciò a prezzi fortemente ridotti. Per molti anni ci siamo concentrati sull’enorme potenziale di turisti dell’Italia del nord che adesso sta producendo i suoi frutti: la linea del Bernina «Trenino Rosso» è talmente conosciuta in Italia che tantissimi hanno già intrapreso il viaggio verso l’Alp Grüm, Pontresina o St. Moritz con il «Trenino Rosso». A partire dalla prossima estate si avvererà, finalmente, il sogno dei nostri clienti italiani e – naturalmente – anche quello dei nuovi gerenti del Ristorante Alp Grüm: il nuovo treno panoramico «Trenino Rosso» raggiungerà l’Alp Grüm ogni giorno, già poco dopo le ore 10. Il nostro motto è: dopo lo spettacolo dalla carrozza panoramica, i nostri ospiti provenienti dalla Valtellina possono godersi la stupenda vista panoramica sulla terrazza dell’Alp Grüm. Alcune settimane fa due classi della scuola di Poschiavo hanno consegnato a Parigi, alla Commissione per l’Unesco, il dossier per la candidatura della «Ferrovia Retica nel paesaggio culturale Albula/bernina». Le linee ferroviarie del Bernina e dell’Albula sono quindi ufficialmente candidate per l’Unesco! Primo Semadeni ed Elisabeth Erber non vedono l’ora di includere l’Alp Grüm in questo progetto, a portata d’occhio con il paesaggio culturale del Gruppo del Bernina. La Fr spera di ottenere nel 2008 il Label assegnato dall’Unesco. All’orizzonte s’intravede già un altro importantissimo avvenimento: nel 2010 la Linea del Bernina festeggerà i suoi 100 anni dalla fondazione. Senza ombra di dubbio, un simile evento rivaluterà ulteriormente questo tratto ferroviario noto in tutto il mondo (la rivista americana «National Geographic Magazin» ha valutato la Linea del Bernina con il Bernina Express uno dei dieci viaggi ferroviari più belli del mondo) rendendo noti a livello mondiale il fantastico panorama dell’Alp Grüm che si situa a 2091m s. L. M. Alla Linea del Bernina non viene data una messa in forma soltanto in vista dell’anno commemorativo. Oltre alla stazione di Tirano, che attualmente viene ristrutturata per una somma pari a 13 milioni di franchi, vengono eseguiti lavori di risanamento anche presso le stazioni di Cadera, dell’Ospizio Bernina e di Morteratsch. .  
   
   
WIDMANN SULLA CRITICA AL COLLEGAMENTO FERROVIARIO MALLES-BOLZANO  
 
Bolzano, 17 gennaio 2007 - I collegamenti diretti da Malles a Bolzano funzioneranno dalla prima settimana di febbraio: lo sottolinea l´assessore provinciale alla Mobilità Thomas Widmann replicando alla critica dei Verdi sulla mancanza di collegamenti. "Non si può però parlare di bluff, perchè sin dall´inizio abbiamo subito chiarito come stanno le cose", specifica Widmann. Già alla presentazione delle novità sulla tratta Bolzano-merano (senza cambio a Merano) lo scorso 11 dicembre era stato sottolineato che i collegamenti avrebbero potuto essere attivati dopo le festività di Natale e Capodanno, e comunque soltanto dopo la fornitura del nuovo materiale rotabile. "Oggi abbiamo potuto prendere in consegna l´ultimo nuovo treno, e pertanto saremo in grado di avviare a pieno regime i collegamenti diretti nella prima settimana di febbraio", spiega l´assessore Widmann. Riguardo all´utilizzo del sottopasso a Merano, che rende difficile il cambio di treno, Widmann fa notare che questo problema si risolverà automaticamente con l´introduzione del collegamento diretto. "Attualmente, in questa fase transitoria, il cambio di treno e di binario è purtroppo ancora una necessità. " L´assessorato è pienamente consapevole anche del problema legato al poco tempo a disposizione per il cambio treno a Merano, "ma purtroppo come Provincia non abbiamo spazi di intervento in quanto l´orario, in base al cadenzamento sulla mezz´ora, è molto fitto". A ciò si aggiunge il fatto che la tratta tra Bolzano e Merano con prosecuzione verso Malles è a un unico senso e richiede di determinare esattamente il passaggio ai punti di incrocio. "Per questo motivo il treno per la Venosta può avere a Merano un tempo massimo di attesa di 5 minuti", spiega Widmann. In ogni caso con l´introduzione dei collegamenti diretti questi problemi verranno superati e il nuovo materiale rotabile garantirà un aumento del comfort con treni più silenziosi, puliti e riscaldati, conclude l´assessore. .  
   
   
TRAGEDIA STRETTO, SPAZIANTE: "PRESTO UN MODELLO ORGANIZZATIVO PER SODDISFARE LA COMPLESSIVA ESIGENZA DI UN SICURO TRAGHETTAMENTO DELL´AREA".  
 
 Reggio calabria, 17 gennaio 2007 - "È molto importante aver concordato pienamente col ministro Bianchi l´esigenza di convocare al più presto un gruppo di lavoro". Lo ha detto l´assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Spaziante a margine di una conferenza stampa che si è tenuta a Reggio Calabria sulla tragedia avvenuta l’altra sera nello Stretto di Messina, in cui hanno perso la vita quattro persone. "il gruppo di lavoro, così come abbiamo discusso anche col presidente della Regione Loiero, prevede la presenza di tutti gli organismi interessati al traffico marittimo dell´area dello Stretto e avrà il compito di verificare, traendo purtroppo spunto dall´incidente di ieri, un modello organizzativo complessivo ottenuto sia per quanto riguarda la sicurezza dell´attività di traghettamento, sia dell´assetto efficienza e funzionalità dei bisogni dei cittadini". Questo percorso di lavoro congiunto - ha concluso l´assessore Spaziante - dovrà portare entro breve tempo a soddisfare la complessiva esigenza di un sicuro traghettamento dell´area". .  
   
   
MAREVIVO: PIÙ SICUREZZA IN MARE E GIRO DI VITE CONTRO L’AUMENTO INDISCRIMINATO DEL TRAFFICO MARITTIMO  
 
Roma 17 gennaio 2007 - “Il tragico incidente avvenuto ieri nello stretto di Messina ci porta nuovamente a puntare il dito contro l’eccessivo aumento del traffico marittimo - dichiara Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo - senza che, a fronte dei notevoli vantaggi economici per gli armatori, ci sia un’adeguata politica di prevenzione dagli incidenti e di attenzione all’ambiente. Continuiamo con incoscienza ad ignorare che tutto il bacino mediterraneo già attualmente vive stress fortissimi per lo straordinario livello di concentrazione dei traffici marittimi e che il fattore sicurezza e quello ambientale risentono pesantemente di questa situazione”. Marevivo con la sua campagna internazionale sulle Autostrade del Mare, da anni si batte per l’attivazione di alcune azioni di prevenzione quali il rafforzamento di sistemi atti a garantire la sicurezza della navigazione (Vts, Vtmis, Galileo, Safeseanet, etc. ); il costante monitoraggio del traffico a fini preventivi soprattutto nelle aree e nei bacini a più elevato rischio (Adriatico-ionio, Canale di Sicilia, Egeo, Alto Tirreno–arco Ligure Provenzale, Mediterraneo Sud-occidentale); l’aumento dei controlli e delle ispezioni a bordo delle navi in porto (Port State Control); la verifica del livello di professionalità degli equipaggi. “Quanto accaduto ieri, purtroppo, – conclude Rosalba Giugni - ci costringe a fare i conti con la realtà che vie d’acqua sempre più affollate necessitano di assoluta attenzione e di una pianificazione sinergica fra tutti i soggetti che in esse operano”. .  
   
   
DAL GOVERNO UNA PRIMA RISPOSTA ALLE PROBLEMATICHE PORTUALI UNIPORT ACCOGLIE POSITIVAMENTE LA PROPOSTA DEL MINISTRO DI PIETRO RELATIVA A UNA NORMA PROVVISORIA PER CONSENTIRE I DRAGAGGI NEI PORTI.  
 
Roma, 17 gennaio 2007 – “Una prima risposta positiva del nuovo Governo alle problematiche portuali del nostro Paese. Il rilancio del sistema portuale italiano è oggi esigenza improcrastinabile per far fronte alla concorrenza sempre più aggressiva in uno scenario mondiale profondamente mutato. Con queste parole il Presidente di Fise Uniport (l’Unione Nazionale di Imprese Portuali di Confindustria), Federico Barbera, ha accolto favorevolmente le dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture Antonio di Pietro che nel corso dell’incontro con Federlegno ha annunciato l’arrivo di una norma provvisoria per i dragaggi. “Il boom dell’economia asiatica (Cina e Paesi del Far East) e l’aumento dei traffici marittimi mondiali”, prosegue Barbera, “ci impongono di superare la frammentazione dell’offerta portuale per riuscire a competere con la Spagna e i Paesi del Nord Europa”. Lo stimato accrescimento dei traffici mondiali, che negli anni a venire riguarderà soprattutto il containerizzato e interesserà per buona parte il bacino del Mediterraneo, può rappresentare un’opportunità di rilancio per l’intero sistema marittimo italiano. Senza dimenticare che, se adeguatamente sostenuto, il settore potrà generare un numero rilevante di nuovi posti di lavoro, situati in particolare in alcune zone a rischio occupazionale. .  
   
   
REGIONE IMPEGNA 349 MILA EURO PER MANUTENZIONE USCITE A MARE DELTA DEL PO  
 
Venezia, 17 gennaio 2007 - La Regione ha impegnato circa 349 mila euro a favore della società Sistemi Territoriali per la copertura delle spese di manutenzione delle uscite a mare di Porto Levante, Caleri, Barbamarco, Bonelli e Barricata, nel Delta del Po. “Il provvedimento – ricorda l’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso – si rifà al piano di interventi di escavazione dei porti approvato nel marzo dello scorso anno e di fatto finanzia il progetto specifico presentato per queste uscite a mare dalla società Sistemi territoriali, cui sono stati affidati dalla Regione i compiti di manutenzione e gestione delle vie navigabili del Veneto”. .