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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Febbraio 2007
UN DISPOSITIVO NANOTECNOLOGICO PER INDIVIDUARE I FUNGHI DEL LEGNO  
 
Un gruppo di scienziati polacchi ha sviluppato un nuovo nanodispositivo in grado di individuare immediatamente i funghi che attaccano il legno. L´aspergillus versicolor è una muffa molto comune che segnala problemi di umidità nel legno e in altri materiali edilizi. Il fungo è noto per la produzione di tossine cancerogene e per essere la causa di irritazioni agli occhi, al naso e alla gola. «Finora, l´attacco del legno da parte del fungo diventava visibile solo quando la situazione era così avanzata da essere visibile a occhio nudo», ha affermato Jerzy Langer del Laboratorio di fisicochimica dei materiali e di nanotecnologia di Poznan (Polonia), che gestisce il programma di ricerca. Fino a oggi, l´individuazione precoce del fungo presupponeva l´analisi dei campioni in laboratorio con il microscopio. Grazie al nanorivelatore dei funghi, il prelievo di campioni appartiene ormai al passato. L´aspergillus versicolor viene rilevato mediante le nanofibre, le cui proprietà fisicochimiche cambiano in presenza del fungo e lanciano un segnale elettrico. «Il nostro metodo per verificare la presenza del fungo sulle superfici in legno è interamente non invasivo, il che significa che può essere utilizzato per analizzare oggetti preziosi in legno», ha dichiarato il professor Langer. Grazie alla sua compattezza, il dispositivo può essere utilizzato ovunque. «Questo dispositivo dovrebbe costituire uno strumento essenziale per chi si occupa di conservazione storica, nonché del rifacimento, della costruzione o dell´acquisto di case o appartamenti, in quanto tale dispositivo consente di individuare la presenza di un fungo che è spesso nocivo per gli inquilini, persino nei nuovi elementi edilizi», ha spiegato il professor Langer. .  
   
   
L’IDENTIFICAZIONE A RADIO FREQUENZA (RFID): APPLICAZIONI NELLA RICERCA E NELLA PRATICA AGRICOLA.  
 
Cra-cattid: giornata di studio, venerdì 2 marzo 2007, ore 9. 30, Sala Conferenze del Cattid – Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – Viale dell’Università, 36 00185 Roma. Info: www. Entecra. It (convegni e corsi) Possibili applicazioni dell’Identificazione con Radio Frequenza (Rfid) a sostegno delle attività di ricerca e sperimentazione in campo agricolo. Questo il tema che verrà dibattuto venerdì 2 marzo nell’ambito della conferenza di presentazione dell’accordo quadro stipulato tra Cra (Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura) e Rfid-lab – Identificazione a Radio Frequenza (Rfid) del Cattid (Centro per le Applicazioni della Televisione e delle Tecniche dell’Istruzione a Distanza) dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. L’identificazione a Radio Frequenza, che consente la lettura a distanza di informazioni veicolate attraverso un tag (microchip + antenna), utilizzata per la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti agroalimentari potrebbe divenire un valido strumento di garanzia della sicurezza alimentare e di tutela avverso le frodi alimentari. Non solo. L’utilizzo di questa nuova tecnologia, associata ad altri strumenti quali, ad esempio, misuratori di temperatura, umidità, Ph, ecc. , consentirebbe un monitoraggio complesso anche durante le fasi di conservazione e trasporto dei prodotti deperibili. Apriranno la giornata il Prof. Ugo Biader Ceipidor, Direttore Cattid, il Prof. Romualdo Coviello, Presidente Cra, il Dott. Vincenzo Pilo, Direttore Generale Cra e il Dott. Stefano Bisoffi, Dirigente Generale Attività Scientifiche. La giornata proseguirà con la presentazione di alcune applicazioni pratiche e con una tavola rotonda moderata dal Dott. Stefano Bisoffi. .  
   
   
CONFERENZA SULLE TECNOLOGIE AGROALIMENTARI A MONTPELLIER (FRANCIA)  
 
Il 22 e 23 marzo a Montpellier (Francia) si terrà una conferenza sulle più recenti tecnologie agroalimentari. Obiettivo dell´iniziativa è riunire i settori accademico e industriale per discutere le più recenti tecnologie tese a garantire la qualità e la sicurezza degli alimenti e per istituire nuovi partenariati nazionali e internazionali. La conferenza è organizzata da Cirad, centro francese di ricerca agricola per lo sviluppo internazionale. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Cirad. Fr/upload/fr/communique/about_food_and_sensors. Pdf . .  
   
   
AGRICOLTURA BIOLOGICA, DE CASTRO: BENE APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI  
 
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 16 febbraio il disegno di legge sull´agricoltura biologica. Ad annunciarlo e´ stato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro, che ha espresso tutta la sua soddisfazione per un “provvedimento che arriva a regolamentare in modo puntuale un settore che finora ha fortemente risentito della mancanza di un quadro normativo nazionale di riferimento, soprattutto a seguito della modifica dell´ordinamento comunitario”. La nuova normativa prevede, tra i punti più importanti, il rafforzamento del sistema di controlli sul territorio nazionale, con l’introduzione di un nuovo regime sanzionatorio per gli illeciti in materia e una più attenta verifica dell’azione degli Organismi di controllo, che fino ad oggi potevano semplicemente essere revocati. Inoltre, il disegno di legge disciplina aspetti importanti legati al settore dell’agricoltura biologica, aspetti fino ad oggi mai regolamentati come l´istituzione dei “distretti biologici”, costituiti su base regionale dove questo tipo di agricoltura assume un carattere preminente; le intese di filiera; l’acquacoltura biologica; il vino biologico, ottenuto da una filiera interamente biologica; la costituzione del registro per le varietà delle sementi da conservazione biologiche; l’estensione dell’uso dei cibi biologici nella ristorazione collettiva, ossia nelle mense pubbliche di ospedali, asili e scuole di ogni ordini e grado; la gestione, di tipo biologico, anche di aree di verde pubblico. Una nuova importante novità introdotta con l’approvazione del Ddl in questione e´ costituita da un logo nazionale per l´identificazione del prodotto biologico; un logo che affiancherà in etichetta quello comunitario già esistente. “Ora il testo andrà in Parlamento – ha sottolineato il Ministro – ed in quella sede raccoglieremo alcune proposte di legge già presentate da deputati e senatori, per ottenere infine un testo unico che tenga conto delle diverse sensibilità presenti nel Paese”. .  
   
   
IL FUTURO DELL´AGRICOLTURA È NEI GIOVANI E L´ITALIA È FORTEMENTE INDIETRO IN EUROPA.  
 
 Le proposte dei giovani di Confagricoltura In Italia la professione agricola non è allettante: con solo il 4% di giovani agricoltori, in Europa siamo davanti unicamente al Portogallo. “Per dare futuro al settore è necessario invertire questo trend”, sostiene Alessandra Cecere, presidente giovani Confagricoltura della Campania, intervenendo, il 23 febbraio a Napoli, al convegno sugli strumenti per lo sviluppo e la competitività delle giovani imprese in agricoltura, organizzato ad Agrosud dall’Osservatorio dell’imprenditoria giovanile in agricoltura . A 10 anni dal primo insediamento, il 95% delle giovani imprese agricole francesi è ancora attiva. Ma cosa succede da noi? Proprio qui in Campania, e al Sud in generale, il settore agricolo ha una presenza degli over 65 pari al 5% dei lavoratori agricoli, mentre nell’industria ed i servizi sono al di sotto del 1%”. “Non si può fare a meno di una chiara e condivisa politica di gestione del territorio nel lungo periodo anche su temi come multifunzionalità ed energie rinnovabili. ” Dice la giovane imprenditrice. A parere dell’Anga, il punto non riguarda tanto la quantità degli strumenti messi in campo ma la loro concreta attuazione in tempi rapidi e soprattutto la loro effettiva funzionalità. “Mancano, innanzitutto, il riconoscimento di un ruolo centrale dell’agricoltura nell’economia e nella società una vera formazione verso la cultura d’impresa – rimarca Alessandra Cecere - e un sistema finanziario aperto e collegato a polizze multirischio e a consorzi fidi che possano aiutarci a crescere. C’è bisogno di una regia unica per la promozione dei nostri prodotti sui mercati internazionali e di un rapporto costruttivo con la grande distribuzione. Infine, è necessario che non ci venga sottratta la metà del tempo in orpelli burocratici che riempiono di carte i nostri uffici e le nostre giornate”. .  
   
   
PRODUZIONE SOSTENIBILE DI OLIO DI PALMA  
 
Il 5 marzo si terrà a Parigi (Francia) un seminario per discutere le necessità di ricerca per la produzione sostenibile di olio di palma. Il seminario, che si svolgerà durante la fiera internazionale dell´agricoltura, mira a riunire i ricercatori e le parti interessate per affrontare le sfide che pone il settore dell´olio di palma e rispondere alle necessità di ricerche in tale campo. Il seminario è organizzato da Cirad, centro francese di ricerca agricola per lo sviluppo internazionale. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Cirad. Fr/fr/actualite/communique. Php?id=629 .  
   
   
ANDREA VERGATI (GIUNTA DI CONFAGRICOLTURA) ALLA FAO AL CONVEGNO IL RUOLO DELLE BIOENERGIE NEL CONTESTO ITALIANO ED EUROPEO  
 
“In un Paese come l’Italia, che lamenta una forte dipendenza dall’estero, per far fronte ai propri fabbisogni energetici e dove il problema di una evoluzione verso modelli di produzione e consumo più rispettosi dell’ambiente si pone con particolare intensità, l’agricoltura può svolgere un ruolo molto importante”. Lo ha ricordato il componente della Giunta esecutiva di Confagricoltura, Andrea Vergati, alla Fao, al convegno “Il ruolo delle bioenergie nel contesto italiano ed europeo”. Per questo Confagricoltura guarda con grande interesse alle energie da biomasse, che rispondono ai principi della sostenibilità ambientale e al tempo stesso possono ridare prospettive al settore agricolo, alle prese con una evoluzione decisamente complessa, condizionata dalle difficoltà di alcune produzioni tradizionali, e dalla concorrenza sempre più stringente degli altri Paesi. “In tale quadro - ha detto Vergati - si inserisce la nostra strategia che punta, prioritariamente, alla realizzazione di piccoli impianti di microgenerazione ubicati nelle aziende agricole e a creare un rapporto diretto tra energia prodotta localmente e coltivazioni del territorio. Con l’obiettivo, di favorire lo sviluppo di filiere territoriali, per attivare le ricadute economiche ed ambientali a beneficio delle nostre popolazioni e delle nostre produzioni”. “Se queste premesse saranno condivise - ha concluso Vergati - anche le filiere dei biocarburanti potranno utilmente svilupparsi, come del resto è già avvenuto in altri Paesi europei, come Francia e Germania”. .  
   
   
LE REGIONI ORTOFRUTTICOLE EUROPEE CHIEDONO UN RILANCIO DEI CONSUMI, LA DIFESA DELLE PRODUZIONI DI QUALITÀ E IL RISPETTO DELLE REGOLE ANCHE DA PARTE DEI PAESI EMERGENTI “LA RIFORMA DELL’OCM PENALIZZA I PRODUTTORI FRUTTICOLI” A MEZZOCORONA L’ASSEMBLEA DELL’AREFLH  
 
 Trento – Per togliere il medico di torno non basta una mela al giorno, ce ne vogliono almeno due: è quanto suggeriscono l’Oms e la Fao, che indicano in 400 grammi al giorno la quantità minima di frutta e ortaggi per mantenersi in buona salute. Una quantità che, tra gli stati europei, solo Grecia e Italia raggiungono. E proprio le politiche e le azioni comunitarie, per altro ancora insufficienti, volte ad un incremento del consumo di ortofrutta in Europa sono state uno degli argomenti che hanno tenuto banco, il 23 febbraio alla Cittadella del Vino di Mezzocorona, all’Assemblea dell’Areflh, l’associazione delle regioni ortofrutticole europee – della quale fanno parte anche le Province autonome di Trento e di Bolzano - che rappresenta circa il 40 per cento della produzione europea di frutta e verdura. Una lobby che alla Commissione Europea, impegnata proprio in questi giorni a mettere a punto la Riforma dell’Organizzazione comune di mercato (Ocm) chiede una più decisa azione in difesa dei prodotti e delle associazioni di produttori europee. “Alcune proposte della Riforma – ha affermato, aprendo i lavori dell’assemblea, l’assessore all’agricoltura, commercio e turismo della Provincia autonoma di Trento, Tiziano Mellarini – sono condivisibili, altre, come ad esempio il disaccoppiamento – non ci trovano concordi”. Le due province di Trento e di Bolzano costituiscono il principale “distretto produttivo della mela” a livello nazionale e fra i primi a livello comunitario. Un distretto che in Europa si distingue, tra l’altro, per l’elevato livello (90 per cento) di aggregazione della produzione. Un punto di forza che, in un mercato sottopressione come quello europeo - caratterizzato da stagnazione nei consumi e nell’export di ortofrutta (mentre le importazioni sono aumentate del 20 per cento negli ultimi cinque anni), difficile competizione, alta concorrenza di Paesi terzi (Cina, India, Brasile ma anche i Paesi della riva sud del Mediterraneo, ridotte dimensioni aziendali, invecchiamento della base produttiva, scarsa disponibilità di manodopera, inefficienza della filiera e del sistema produttivo, concentrazione del potere d’acquisto nelle mani della Grande distribuzione organizzata e, non da ultimo, elevati costi di produzione – può fare, assieme alla qualità dei prodotti, la differenza. E proprio il “modello trentino” o, meglio, quello di Melinda in Valle di Non – realtà che i rappresentanti delle regioni Areflh hanno potuto visitare nella giornata di ieri, è per lo spagnolo Antoni Badià “l’esempio da seguire e che dimostra come le difficoltà si possono trasformare in opportunità”. Prendiamo, ad esempio, il caso della Cina (che dal 1990 al 2004 ha raddoppiato, dal 18 al 37 per cento, la propria produzione di ortofrutta) e dell’India (con una produzione in forte espansione che ha ormai raggiunto il 9,4 per cento della produzione mondiale, pari a quella dell’intera Unione Europea). “Le proiezioni di crescita delle popolazioni di questi Paesi oggi competitori nell’offerta di frutta e ortaggi – ha affermato Luciano Trentini, presidente dell’Areflh – potranno diventare nuovi e appetibili sbocchi commerciali per le produzioni europee. Certo è che la competizione non potrà basarsi sul prezzo, occorre individuare una strategia di marketing che faccia leva sull’attrattività e la distintività che contraddistinguono le nostre produzioni”. Innovazione (di prodotto, di processo e di servizio) e una precisa identificazione (attraverso marchi collettivi riconoscibili e riconosciuti dall’Ue quali Dop, Igp e Aop) sono le “armi” che possono determinare nel consumatore un atteggiamento di interesse e fidelizzazione rispetto all’offerta. Temi ai quali ha fatto riferimento, nel suo intervento, anche l’assessore Mellarini, che ha tra l’altro auspicato il varo urgente di una normativa europea in materia di barriere sanitarie e fitosanitarie. Con l’allentarsi dei vincoli doganali per la libera circolazione delle merci, tali barriere sono infatti diventate il nuovo strumento con il quale diversi Stati condizionano le relative importazioni di prodotti ortofrutticoli. Ma è soprattutto sulla proposta di riforma dell’Ocm che l’Assemblea Areflh si è soffermata. Una proposta che pare ormai blindata (“Ora la parola spetta ai nostri europarlamentari – ha affermato Trentini – ai quali chiediamo di difendere un settore che rischia altrimenti di scomparire a vantaggio di altre aree produttive che coltivano senza dare quelle garanzie di sicurezza alimentare a noi richieste e che non sempre applicano le regole sociali applicate in Europa”) e che non soddisfa appieno le regioni ortofrutticole europee, che ne criticano taluni aspetti. In un documento finale dei lavori dell’Assemblea, che sarà presentato tra pochi giorni a Strasburgo, si chiede un aumento significativo dell’aiuto europeo alle organizzazioni dei produttori dal 4,1 al 6 per cento del valore della produzione commercializzata destinata ai programmi operativi o ad altre azioni dirette, per compensare la riduzione dei mezzi finanziari derivanti dall’abolizione dei ritiri dal mercato e dalla soppressione delle restituzioni all’esportazione, e di parte dell’aiuto alla trasformazione. Una proposta che il rappresentante della Commissione Europea Félix Mittermayer, per altro applaudito al termine del suo intervento, ha però subito definito “irrealistica” e non compatibile con i tagli previsti. In merito alla revisione del sistema di sostegno, le regioni ortofrutticole europee sostengono che occorre valutare la rappresentatività del settore rispetto alle risorse messe a disposizione, comunque considerate inadeguate. Il regime di pagamento unico previsto per gli ortofrutticoli necessità di essere definito nella sua forma (Euro per ettaro, oppure Euro per specie?). Se, per i prodotti trasformati, il disaccoppiamento è una strada ormai tracciata, Areflh ritiene che occorra garantire un’applicazione, graduale nel tempo, che eviti conseguenze gravi sulla produzione e sull’industria. Servono regole omogenee e condivise fra regioni e paesi Ue. Con favore viene invece accolta dalle regioni Areflh la proposta della Commissione relativa alla gestione delle crisi, ma con alcuni distinguo. Le Op – si dice – rappresentano solo il 35-40 per cento della produzione europea; dovrebbero dunque farsi carico da sole della regolazione del mercato, cofinanziandola al 50 per cento. L’attuazione da parte delle stesse Op di misure di gestione non può avere, in queste condizioni, un effetto stabilizzatore se non nel caso di crisi congiunturali molto localizzate. Non è stata prevista, infine, la situazione di crisi grave. Oggi la discussione – questa la conclusione – si deve spostare sul piano politico e, pertanto, il sistema produttivo deve continuare il processo di ammodernamento, di concentrazione, di aggregazione e di programmazione per una maggiore razionalizzazione dei costi. La componente politica, per conto proprio ed in sinergia con il sistema della produzione, deve sottendere alla salvaguardia dell’intera filiera produttiva, cercando di mantenere le risorse finanziarie al settore, ricercando le opportune alleanze tra gli Stati membri. Scheda: Cos’è E Cosa Fa L’areflh - L’areflh, associazione di diritto francese, è costituita da due collegi: il collegio delle Regioni, organo politico e decisionale dell’associazione, che raggruppa i consigli e governi delle Regioni aderenti, e il collegio dei Produttori, dove s’incontrano le organizzazioni professionali regionali. Gli obiettivi dell’Areflh: - Rappresentare, difendere e promuovere gli interessi comuni delle Regioni ortofrutticole, nell´economia europea e mondiale e nell´ambito dell´Unione Europea allargata. - Organizzare e animare il dialogo e la concertazione fra le Regioni, sviluppare le sinergie, favorire le azioni e i programmi comuni al fine di confortare e valorizzare i settori regionali ortofrutticoli. - Rafforzare, con il sostegno dell´Assemblea delle Regioni d´Europa (Are), la rappresentazione delle Regioni presso le Istituzioni europee e mondiali, nonché favorire la loro partecipazione alla costruzione dell´Europa e ai processi decisionali. Le azioni in corso: - Trattativa con i servizi della Direzione dell´Agricoltura dell´Unione Europea, della Riforma Ocm ortofrutticola a partire dell´analisi della sua attuazione nelle Regioni Membri. - Proposta per un dispositivo di gestione delle crisi sul mercato frutta e ortaggi. - - Discussione con la Commissione dell´Unione Europea sull’attuazione della Pac e dello Sviluppo Rurale nel settore frutta e ortaggi. - - Elaborazione di programmi di ricerca e sperimentazione comuni. - - Realizzazione di un programma di comunicazione a destinazione dei consumatori europei sul beneficio frutta e ortaggi dal punto di vista della salute e della forma (dieta mediterranea) nonché sulla valorizzazione dei marchi di qualità. - - Creazione di un intergruppo ortofrutticolo del Parlamento europeo col quale si sviluppa un dialogo permanente sulle grandi poste in gioco della filiera rispetto ad un mercato mondializzato. - - Implementazione di un osservatorio europeo e mondiale sui negoziati multilaterali tariffali e non-tariffali nel quadro dell´Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc). - - Concertazioni e scambi con i nuovi membri dell´Unione europea. - - Partecipazione dell´Areflh nelle organizzazioni internazionali (Ocse, Onu, Fao…). - - Animazione di una riflessione sulla ricerca della migliore complementarità fra i produttori delle varie regioni. - - Scambi e concertazioni sulle procedure, i capitolati e le norme regionali e nazionali in materia di produzione ortofrutticola integrata. Le Regioni Aderenti: Spagna: Andalucia, Aragon, Catalunya, Extremadura, Murcia, Navarra, Valencia. Italia: Basilicata, Provincia Autonoma di Bolzano, Emilia-romagna, Lombardia, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Veneto. Francia: Aquitaine, Basse-normandie, Centre, Ile-de-france, Languedoc-roussillon, Limousin, Midi-pyrénées, Pays de la Loire, Provence-alpes-côte d’Azur , Rhône-alpes. Portogallo: Lisboa e Vale do Tejo. .  
   
   
PRESENTATO A VENEZIA UN PROGETTO PER LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE AGRICOLE E FORESTALI  
 
“Carbon – Pro” è il nome di un progetto finanziato nell’ambito dell’ultimo bando del Programma Interreg Iii B Cadses 2000-2006. Obiettivo l’individuazione di metodologie integrate transnazionali e strumenti comuni di gestione sostenibile delle risorse agro- forestali. Il progetto, che oltre alla Regione del Veneto, coinvolge in qualità di partner la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Università di Udine e sei partner europeri dell’area centro meridionale (Austria, Germania, Ungheria, Croazia, Slovenia e Grecia), è stato presentato il 22 febbraio a Palazzo Balbi dall’Assessore regionale all’Ambiente, Giancarlo Conta, nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato anche il Presidente della Informest, Pierluigi Bolla. Obiettivo generale del progetto è l’individuazione di metodi integrati e strumenti comuni per la gestione sostenibile delle risorse agricole e forestali dei paesi partecipanti, al fine di quantificare la loro importante funzione di assorbimento e trattenimento del carbonio atmosferico, in accordo con la politica ambientale prevista dal Protocollo di Kyoto. Entrato formalmente in vigore dal 16 febbraio 2005, il Protocollo riconosce alle foreste un ruolo fondamentale nell’ambito del ciclo biogeochimico del carbonio. “Nonostante siano stati intrapresi numerosi studi di carattere generale su questo argomento – sottolinea l’Assessore Conta - ad oggi si riscontra una carenza di informazioni quando si intende affrontare la problematica in precisi contesti territoriali. Disporre di dati precisi sulle dinamiche del ciclo del carbonio collegate agli ecosistemi agro-forestali e sulle implicazioni economiche derivanti da variazioni dell’uso delle risorse medesime, diventa quindi di fondamentale importanza per le attività di negoziazione e formulazione delle politiche di compensazione o di riduzione delle emissioni d´anidride carbonica contemplate nel Protocollo di Kyoto. Gli organismi internazionali che controllano la sua applicazione – precisa Conta – hanno assegnato all’Italia la possibilità di scontare 10 milioni di tonnellate di Co2 dalle emissioni totali annue grazie al ruolo di assorbimento delle foreste. Il valore complessivo di tale assorbimento è pari a 140 milioni di euro, cifra che il sistema industriale non deve sopportare per acquistare sul mercato quote di carbonio. Per quanto riguarda il Veneto – conclude Conta – si può valutare che ogni anno gli oltre 400 mila ettari di foreste assorbano circa 400 mila tonnellate di Co2, per un controvalore di circa 6 milioni di Euro”. . .  
   
   
AGROENERGIE: CIA E CNB HANNO DATO VITA ALLA PRIMA OP (ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI) DI SETTORE IN ITALIA PER COORDINARE GLI AGRICOLTORI CHE PRODUCONO DIRETTAMENTE ENERGIA ELETTRICA E TERMICA AL FINE DI ASSISTERLI NELLA GESTIONE DEI CERTIFICATI VERDI E NELLA VENDITA DI ENERGIA  
 
Bologna - E’ nata la prima Op Organizzazione di produttori per l’ agroenergia. Costituita nei giorni scorsi su iniziativa della Cia e del Cnb, Consorzio nazionale bieticoltori, l’Organizzazione ha l’obiettivo di coordinare gli agricoltori che producono direttamente energia elettrica e termica “ al fine di assisterli nella gestione dei certificati verdi e nella vendita di energia”, spiega Nazario Battelli, presidente della Confederazione emiliano romagnola. Presidente della Op agroenergia è stato nominato Mauro Ferrari, mentre ltalino Babini (Cnb) ricopre la carica di vicepresidente. Questo traguardo è il coronamento del lavoro della Confederazione che da tempo supporta gli agricoltori interessati a realizzare impianti energetici da produzioni agricole (la cosiddetta filiera corta) e nel costruire relazioni di filiera tra agricoltori, silvicoltori, operatori dell´energia, del trattamento delle biomasse e della logistica. “La crisi del settore bieticolo ed i confronti sulla riconversione energetica degli zuccherifici chiusi hanno evidenziato l´esigenza di costituire un soggetto economico agricolo in grado di confrontarsi con le esigenze di fonitura di questi impianti – commenta Battelli - e la nostra analisi ci ha spinto a considerare il valore aggiunto dell´ esperienza delle associazioni bieticole, prima di tutte il Cnb, sia nel coordinamento della produzione, sia della logistica”. Battelli precisa inoltre che c’è la volontà di estendere l’Op ad altre associazioni interessate a mettersi in gioco “al fine di evitare che le agroenergie restino oggetto esclusivo di convegni, con dispersione di energie e risorse”. “Si tratta di una Organizzazione di produttori regionale – dice Mauro Ferrari – ma in grado di operare anche nelle regioni limitrofe ed è costituita sotto forma di cooperativa agricola di primo e secondo livello. L´adesione, infatti, può avvenire direttamente da parte delle imprese e attraverso strutture associative e cooperative territoriali”. A giudizio del neopresidente Ferrari, inoltre, l’Op agroenergia vuole essere interlocutore economico dei diversi soggetti energetici che intendono acquisire biomasse agricole “in particolare con la stipula di contratti per la fomitura di biomasse prodotte dal settore primario e in grado di rappresentare l´equo valore della biomassa stessa, cioè quella risultante dalla redditività industriale, dall´ equa ripartizione del valore energetico e della partecipazione all’intrapresa”. Altro terreno di lavoro, infine, sarà l´efficienza nella gestione della biomassa (agricola, fotestale e dei residui agricoli e alimentari) e la sua qualificazione energetica. .  
   
   
INTERVENTO ILLY AD ASSEMBLEA LEGACOOP FVG  
 
Trieste - In Europa la crescita economica è significativa ed in Italia l´incremento nel 2006 è stato del 2 per cento, valore che, secondo alcuni, come Vincenzo Cipolletta, sarà costante (o addirittura in aumento) anche l´anno prossimo. In Friuli Venezia Giulia "la sensazione è che le cose vadano addirittura meglio" e alcuni comparti, come la siderurgica, la meccanica, la cantieristica, stanno "tirando", mentre sono tante le imprese che hanno reagito costruttivamente alla crisi innovando ed investendo. In regione le risorse, umane, finanziarie, conoscitive, ci sono. Occorre però che gli imprenditori ritrovino fiducia nelle loro capacità e in quelle dei cittadini del Friuli Venezia Giulia per investire, inoltrarsi in nuovi mercati. Analisi ed invito arrivano dal presidente della Regione Riccardo Illy, intervenuto il 23 febbraio a Trieste all´11. Ma assemblea congressuale della Legacoop Friuli Venezia Giulia (dopo di lui ha preso la parola anche il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini). Illy, che ha ringraziato il presidente di Legacoop Renzo Marinig per le sua parole nel confronti dell´attuale Governo regionale (nel suo intervento Marinig aveva tra l´altro sottolineato sia l´efficacia dei rapporti tra Regione e Legacoop che quella della concertazione per le riforme normative sin qui attuate), ha sottolineato l´importanza della cooperazione nei diversi settori economici, definendo "straordinari" i numeri di Legacoop. Un sistema - quello della cooperazione - che si rapporta in maniera significativa rispetto al resto dell´economia regionale e che Illy ha invitato ad investire nel turismo, un comparto che "entro 5, 10 anni conterà sul Pil regionale per il 10 per cento". "Alla Borsa internazionale del Turismo di Milano abbiamo lo stand più bello - ha ricordato - e siamo riusciti a presentare un´offerta unica e molto variegata del nostro prodotto turistico, per cui auspico che anche le cooperative si impegneranno ad investire in questo settore, a partire dal progetto di valorizzazione turistica di Pramollo, che già ha ottenuto l´interesse di alcuni gruppi internazionali". Il presidente si è quindi soffermato sul "ruolo peculiare delle cooperative non solo come soggetti imprenditoriali ma anche sociali". "Si va finalmente diffondendo - ha rilevato Illy - il principio del ruolo sociale dell´impresa, messo in evidenza negli anni 30 da Peter Druker, l´inventore dell´impresa moderna". Da questo punto di vista le cooperative sono un modello, ha notato il presidente, ma lo sono anche a livello competitivo ed imprenditoriale tanto da essere una "fucina di imprenditori". .  
   
   
LAZIO : APPROVATO IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013  
 
Un miliardo e mezzo di euro di investimenti in 7 anni e oltre 200 mila aziende interessate su una superficie rurale che è pari all’80% dell’intero territorio laziale. Sono questi i numeri del nuovo Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2007-2013 approvato ieri sera all’unanimità dal Consiglio regionale. “È una programmazione – ha dichiarato Daniela Valentini, assessore all’agricoltura del Lazio – che per la prima volta scommette sui giovani, le donne, la qualità e l’eccellenza dei prodotti con progetti integrati che partono dai bisogni e dalle vocazioni del territorio”. Politiche di filiera, sviluppo delle agroenergie, commercializzazione, multifunzionalità, no agli Ogm e valorizzazione dei territori per dare sviluppo economico e nuova occupazione: sono questi i principali punti strategici del Psr dove per la prima volta entra anche la città di Roma come risorsa per tutta l’agricoltura regionale. “È il volto nuovo dell’agricoltura laziale – ha concluso la Valentini – un volto che abbiamo costruito in un anno e mezzo di lavoro con un percorso di consultazione, partecipazione e concertazione”. L’approvazione all’unanimità del Piano di Sviluppo Rurale è un risultato di grande importanza – ha dichiarato il presidente Piero Marrazzo - Quello che abbiamo realizzato è infatti un progetto di sistema che garantirà certezze ad aziende e cittadini per i prossimi anni. Abbiamo puntato sull’integrazione delle filiere produttive, sul sostegno alle politiche per la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari, sulla semplificazione e l’investimento in favore della competitività delle imprese e dell’imprenditoria giovanile e femminile con un’attenzione particolare alla tutela dell’ambiente e al miglioramento della qualità della vita. Il Psr consentirà all’agricoltura di questa regione un forte salto di qualità – ha concluso Marrazzo - consolidando e rafforzando la crescita e lo sviluppo di un settore che, nell’ultimo anno, ha già fatto registrare dati molto positivi. . .  
   
   
ANEMIA INFETTIVA DEI CAVALLI, EFFETTUATI GIÀ 600 TEST DEL SANGUE  
 
 Proseguono a ritmo sostenuto i test del sangue su cavalli, asini e zebre, allo scopo di contenere il propagarsi dell´anemia infettiva, pericolosa malattia che colpisce gli equidi. Sino ad oggi, in Alto Adige, sono stati effettuati già 600 test. Il piano straordinario di controllo su cavalli, asini e zebre, è stato ordinato dal Ministero della Salute dopo che 604 esemplari di equidi, a livello nazionale, erano stati colpiti dall´anemia infettiva, un virus molto pericoloso trasmesso da mosche cavalline e zecche. "Fortunatamente la malattia non è pericolosa per l´uomo - sottolinea l´assessore provinciale Hans Berger - ma negli animali provoca febbre alta e può condurre alla morte". Su tutto il territorio italiano, gli equidi (cavalli, asini, zebre) con almeno 3 mesi di vita devono essere sottoposti a un test del sangue nel giro di un anno. Il prelievo del sangue va però fatto obbligatoriamente entro quattro mesi per tutti gli animali impiegati in attività sportiva, aste, manifestazioni culturali o che gravitano negli ippodromi. I proprietari di questi animali sono dunque invitati a contattare al più presto i veterinari dell´Azienda sanitaria provinciale, i quali hanno il compito di effettuare i test anti-infezione, e concordare le date dei prelievi. Sino ad oggi le competenti autorità locali hanno effettuato già oltre 600 test. "L´esito favorevole e la data del test vanno registrati dal veterinario nei documenti del cavallo - spiega l´assesssore Berger - e per chi non si attiene all´obbligo dei test sull´animale è prevista l´applicazione di sanzioni elevate". I costi complessivi per visita e prelievo all´Istituto zooprofilattico sono pari a 17,30 euro. I proprietari di cavalli, in Provincia di Bolzano, hanno inoltre l´obbligo di far applicare dei microchip sottocutanei ai propri animali, in modo tale da renderli rintracciabili in qualsiasi momento. .  
   
   
IL CAFFÈ FA BENE AL CUORE DEGLI ANZIANI  
 
Sfatato un altro luogo comune: quello che il caffè fa male. Anzi: il caffè e in generale le bevande contenenti caffeina, se prese con regolarità, possono fare bene al cuore, soprattutto agli anziani. Secondo i ricercatori del Brooklyn College della City University di New York, guidati da James Greenberg, l´effetto è particolarmente benefico per proteggere dalla morte per malattie cardiache gli anziani con livelli di pressione sanguigna normali. Il meccanismo potrebbe consistere, secondo gli autori della ricerca, nel fatto che la caffeina fa aumentare la pressione, controbilanciando il calo che segue un pasto, soprattutto negli anziani. Lo studio ha preso in esame 6594 adulti per 9 anni, e i risultati hanno evidenziato un andamento diverso fra le persone sopra i 65 anni: più era alto il livello di caffeina e più era basso il rischio di morte per malattie cardiache. Più precisamente, il rischio diminuiva del 53 per cento per chi consumava caffeina 4 o più volte al giorno, e del 32 per cento per chi si fermava a 2 o 3. L´effetto però vale solo per gli anziani sopra i 65 anni e solo per quelli con pressione sanguigna nella norma. "Questo potrebbe spiegare come mai gli studi sui legami fra caffeina e malattie cardiache hanno dato risultati a volte contraddittori. La spiegazione potrebbe essere che c´è una sensibile differenza fra giovani e anziani", sostiene Greenberg: nei giovani infatti la caffeina potrebbe invece aumentare il rischio di malattie cardiache. .  
   
   
VII° EDIZIONE UMBRIA-BIOL 2007 UN’OCCASIONE PER CIRCA 700 AZIENDE OLIVICOLE BIOLOGICHE DELLA REGIONE. IL 10 MARZO IL TERMINE PER PRESENTARE LE ISCRIZIONI  
 
Perugia - Simbolo del paesaggio e della tradizione produttiva della regione, l’olivicoltura in Umbria investe circa 27. 000 ettari coltivati ad oliveto, con una produzione di olive variabile a seconda dell’annata, da 30. 000 a 60. 000 t che rendono da 5. 500 a 11. 000 t, di cui l’85% appartenente alla categoria merceologica dell’extravergine. In questa realtà, valore aggiunto costituiscono le produzioni olivicole attraverso metodi organici, con circa 700 aziende biologiche produttrici su una superficie di circa 3500 ettari certificati Icea (Istituto Certificazione Etica e Ambientale) Proprio a queste ultime aziende si rinnova, anche per quest’anno, l’invito a partecipare alla Vii edizione di Umbria Biol, il premio per il miglior Olio extravergine da agricoltura biologica promosso dal Comune di Giano dell´Umbria, Aiab e Aprol. Come sempre le categorie in concorso sono due e riguardano gli oli di produzione aziendale e gli oli, anche in miscela, dei confezionatori. Ogni azienda potrà presentare un massimo di due oli diversi per categoria che saranno analizzati in laboratorio e assaggiati da un panel di esperti. Quattro saranno gli esemplari prelevati: uno resterà all’azienda produttrice, uno sarà utilizzato per l’esame organolettico da parte del Panel regionale e i restanti due serviranno per l’esame chimico-fisico e la conferma dell’assenza di residui da fitofarmaci. Ogni campione sarà, inoltre, corredato da un’etichetta recante gli estremi del prelievo (numero, data, denominazione della ditta) e, nel caso in cui si tratti di olio a denominazione d’origine, nell’etichetta sarà riportata anche la dicitura “Dop” o “Igp”. Entro il 10 marzo 2007 le aziende intenzionate a partecipare al concorso potranno prendere visione del regolamento e iscriversi alla segreteria tecnica del premio Biol c/o Sol. Eco. Via Gagarin 1/c Ellera di Corciano, tel. 075. 5171791, fax 0755176406, mail soleco@aiab. It. Le manifestazioni pubbliche di promozione e premiazione si svolgeranno alla fine di aprile 2007 e permetteranno agli oli premiati in questa selezione regionale di concorrere al Premio internazionale Biol Città di Andria, che si terrà dal 20 al 23 aprile 2007, dove l’eccellenza umbra ha riscosso sempre consensi e premi. Accanto ai due premi principali, Umbria-biol per il miglior olio extravergine d’oliva da agricoltura biologica e Umbria-biolblended per la miglior miscela, ci saranno Umbria-biolpack per la migliore confezione di olio, il premio “Olio stampato” assegnato dai giornalisti e, per il secondo anno, il premio “Giuria popolare” risultato della valutazione dei cittadini che assaggeranno gli oli biologici in gara nelle piazze di Perugia e Terni. Umbria Biol sarà, dunque, un’occasione per mettere a confronto e promuovere il settore biologico regionale e le aziende dell’Umbria che adottano metodi organici. I premiati dell’anno scorso: Categoria Umbria-biol:l 1. Azienda Agraria Giovanni Batta, Perugia 2. Azienda Agraria Franco Betti, Assisi (Pg) 3. Le Case Gialle Mauro Colonna, Gualdo Cattaneo (Pg); Categoria U-biolblended: 1. Azienda Agraria Bacci Noemio, Gualdo Cattaneo (Pg), 2. Azienda Agraria Moretti Omero, Giano dell´Umbria (Pg); Categoria U-biolpack: 1. Azienda Agraria Apolloni Paolo, Foligno (Pg); Categoria Olio Stampato: 1. Azienda Agraria Moretti Omero, Giano dell´Umbria (Pg); Categoria Giuria Popolare: 1. Azienda Agraria Verdacchi Lucia, Voc. Montanaro 64, 06060 Paciano (Pg). .  
   
   
BRUCELLOSI, LE INESATTEZZE DI ALCUNI QUOTIDIANI NAPOLETANI. LE PRECISAZIONI DEGLI ENTI. OGNI ALTRA COMUNICAZIONE SARÀ RESA SOLO ALLE AGENZIE DI STAMPA A MEZZO COMUNICATO.  
 
In questi giorni, in merito alla vicenda brucellosi, alcuni quotidiani napoletani hanno riportato in maniera fuorviante il parere espresso da esponenti dell’Associazione Nazionale Allevatori Specie Bufalina e dallo scrivente addetto stampa del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop e dell’Anasb. Al fine di meglio tutelare gli interessi legittimi degli enti che Mimmo Pelagalli Giornalista Free Lance assiste in qualità di addetto stampa, si precisa quanto segue: Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop e Associazione Nazionale Allevatori Specie Bufalina attendono di conoscere nel dettaglio il Piano regionale di eradicazione della brucellosi bufalina al fine di poterlo valutare nel merito tecnico. Tali enti non entrano nel merito di polemiche politiche di qualsivoglia natura e non sono soggetti che esercitano funzioni sindacali. Consorzio ed Anasb manifestano apprensione per il protrarsi dei tempi, ma al contempo sono consapevoli, stando alle dichiarazioni rese dal Ministro Paolo De Castro durante il question time alla Camera dei Deputati, che sono in corso delicate valutazione di ordine giuridico sulla possibilità di incrementare gli indennizzi agli allevatori, anche attraverso lo strumento del Piano di Sviluppo Rurale, senza incorrere nei casi di inammissibilità degli Aiuti di Stato, previsti dalle norme dell’Unione Europea. Inoltre, Consorzio e Anasb confidano tanto nella Task Force istituita presso la regione Campania, tanto negli uffici dei ministeri competenti, per un pronto e definitivo avviarsi a soluzione del problema. Dopo questa comunicazione, ogni posizione di Consorzio e Anasb sulla delicata vicenda brucellosi, sarà rilasciata solo attraverso comunicati stampa inviati alle sole agenzie di stampa che di seguito si elencano. Ogni altra dichiarazione resa per le vie brevi e da chiunque a nome degli enti in parola è intesa priva di qualunque valore di ufficialità. I colleghi della stampa, dei portali internet e della radiotelevisione possono fare richiesta dell’originale del comunicato a mezzo e-mail e specificando oggetto e giorno di emissione del lancio di agenzia, che dovranno inviare in allegato. Elenco delle agenzia stampa alle quali saranno inviati i comunicati sulla brucellosi: Ansa, Asca, Agi, Adnkronos, Apcom, Fidest, Dire, Agopress, Radiocor, Agenews, Italpress, Casertasette, Salernonotizie, Televideo Rai, Primapress. .  
   
   
AGROSUD TOCCA I 30MILA VISITATORI, SODDISFAZIONE ESPRESSA DA SALVATORE BONAVITA  
 
Napoli – Mostra d’Oltremare - Si è conclusa il 25 febbraio la prima edizione di Agrosud, fiera dell’agricoltura e salone dell’industria lattiero casearia. E si stendono i primi bilanci. Secondo l’organizzazione le visite hanno toccato una media giornaliera di 10mila persone, e con questo trend la kermesse chiude con oltre 30mila visitatori. Un contatto certo tra offerta di strumenti per una nuova agricoltura ed imprenditori agricoli. “Abbiamo registrato un notevole afflusso di imprenditori agricoli, zootecnici e caseari dalle 4 province della Campania più fortemente caratterizzate da un’economia agricola – dice Salvatore Bonavita, patron della Mar. Sa. Ed organizzatore dell’evento – esprimo pertanto soddisfazione e ringrazio tutti coloro i quali hanno permesso la piena riuscita dell’evento”. “Napoli e provincia hanno invece risposto poco, ma il pubblico presente proveniente dal napoletano si è dimostrato molto qualificato – sottolinea Bonavita. Il successo è stato anche decretato dai numerosi espositori che hanno invitato gli organizzatori a replicare a breve Agrosud. L’appuntamento di Agrosud è biennale, a Napoli tornerà nel 2009, e sin d’ora c’è attesa tra gli operatori per la prossima tappa nel bacino del Mediterraneo, prevista per il prossimo anno. Alcuni momenti di Agrosud hanno sicuramente caratterizzato le ultime due giornate. Il premio Agrosud Zootecnia “Progettazione di una impresa zootecnica in ambiente semiarido nel rispetto delle bellezze natuarali”, è stato conferito a Laura Silvestro. Il progetto presentato dalla vincitrice era titolato “Relazione tecnica su un allevamento biologico di capre nel sud Italia. ” La commissione scientifica, presieduta dal professor Luigi Zicarelli, ha così motivato l’assegnazione del primo premio: “Il progetto è presentato in modo completo, le scelte sono ragionevolmente argomentate e viene analizzato lo scenario produttivo in caso di annate di scarsa piovosità. Inoltre – continua la motivazione - la redditività dell’allevamento è presentata sia in funzione del solo reddito da allevamento che di quello congiunto derivante anche dalla trasformazione in formaggio del latte caprino. ” Un segnale positivo è venuto dal seminario dimostrazione sulla trasformazione in biogas dei liquami zootecnici. ”Sono dimostrazioni alle quali solitamente partecipano non più di 20 persone – dicono all’organizzaione - se ne sono contate oltre 90”. A tener banco ad Agrosud sicuramente anche la curiosità di adulti e bambini per i numerosi animali esposti a cura dell’Associazione regionale allevatori della Campania: cavalli Salernitano e Persano, bufale di Mediterranea, bovini di varie razze e maiali di Casertana hanno ricordato, anche ad un pubblico metropolitano, l’esistenza, la vivacità e l’importanza sociale ed economica del comparto allevatoriale. .  
   
   
ANCORA UN SUCCESSO PER LE MARCHE ALLA FIERA DEL BIOLOGICO DI NORIMBERGA  
 
 La Fiera Biofach di Norimberga, che si e` svolta dal 15 al 19 febbraio, si conferma l``evento piu` importante al mondo per il settore biologico. Rispetto allo scorso anno le presenze sono aumentate del 20%, pari a 45. 000 visitatori. Moltissimi i visitatori allo stand delle Marche, dove i nostri espositori hanno potuto avere numerosi contatti commerciali con operatori del settore. Quindi un bilancio positivo, i cui risultati commerciali si potranno valutare nei tempi a venire. Grande successo hanno avuto i piatti proposti dalla chef Rosaria Moranti, del ristorante Due Cigni di Montecosaro (Mc), che ha cucinato pasta, farro, pomodoro, olio extravergine, in ricette gustose che hanno deliziato i palati dei visitatori stranieri. Grande attenzione per la proposta multimediale realizzata dalla Compagnia Teatrale Koine`, che ha consentito ai produttori marchigiani di presentarsi in chiave inedita e particolare, di farsi conoscere e degustare i loro prodotti, e forte interesse per le produzioni marchigiane da parte della stampa tedesca. Tra le iniziative di Biofach: ogni giorno della manifestazione i visitatori dello stand hanno potuto partecipare all``estrazione di una vacanza premio presso agriturismi biologici delle Marche. I vincitori sono risultati i rappresentanti di importanti aziende commerciali tedesche. Sul sito www. Regione. Marche. It una sintesi video e l``elenco delle aziende presenti in fiera. Altre informazioni sul sito della fiera www. Biofach. De. .  
   
   
PISA - APPREZZATO A DUBLINO IL WORKSHOP TURISTICO E AGROALIMENTARE  
 
Alla fine dello scorso mese di gennaio si è svolto a Dublino, nella prestigiosa cornice del Jurys Ballsbridge Hotel, un workshop riservato ai settori turismo ed agroalimentare organizzato dal Progetto Costa di Toscana in collaborazione con la Camera di Commercio di Pisa, Apt Pisa, Ice Dublino ed Enit Londra. L´evento, che prevedeva una conferenza stampa di presentazione del territorio della Costa di Toscana e dei suoi prodotti tipici agroalimentari oltre alla degustazione degli stessi nel corso del pranzo e della cena a buffet che ha concluso l´evento stesso, ha visto un vivo apprezzamento da parte dei presenti che hanno avuto modo di testare le peculiarità dei prodotti tipici delle varie zone. I piatti sono stati preparati da 3 cuochi dell´Associazione Cuochi Pisani : Carmine Iovine - La Buca Pisa, Alessandra Bechi - My Hotels Galilei Pisa, Dino Arzilli - Ristorante Genovini, San Miniato. Era presente anche un sommelier della Fesa, Nadia Lecci , per la degustazione dei vini. Al workshop turistico hanno preso parte il Consorzio Turistico Area Pisana, il Consorzio Turistico di Volterra, Valdera, Valdicecina, e i Consorzi Mare Monti Marmo, Arte Mare Versilia e Elba Promotion. Al workshop del settore agroalimentare hanno preso invece parte 16 aziende di cui 10 della provincia di Pisa, 3 della provincia di Lucca e 3 della provincia di Grosseto. .  
   
   
GOURMAND WORLD COOKBOOK AWARDS: NUOVO SUCCESSO DI EDITORIALE FERNANDO FOLINI  
 
Per il secondo anno consecutivo la casa editrice Editoriale Fernando Folini ha ricevuto un riconoscimento da parte della giuria del Gourmand World Cookbook Award, il prestigioso concorso internazionale dedicato all’editoria enogastronomica. Quest’anno ad essere premiato è stato “Le regioni in pentola e l’arte del mangiar sano. 510 ricette della grande tradizione italiana reinterpretate dagli autori: un aiuto per controllare il diabete e prevenire l’obesità”, il libro di ricette regionali per la salute scritto da Allan Bay e Patrizia Bollo che la giuria ha scelto come miglior libro italiano per le categorie salute e nutrizione (Health +Nutrition) e cucina locale (Local Cookery). Parteciperà alla finale del miglior libro gastronomico assoluto del 2006 che si svolgerà a Pechino dal 4 all’8 aprile 2007. .  
   
   
FROSINONE: SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE: ILLUSTRATE NUOVE NORME  
 
Successo di pubblico ed attenzione per l’appuntamento organizzato, presso la sala riunioni della Camera di Commercio di Frosinone, dalla Fipe, Federazione italiana pubblici esercenti di Frosinone e dalla Confcommercio, in merito alla nuova normativa dei pubblici esercizi. Ad aprire i lavori è stato l’assessore regionale alle Piccole e medie imprese della Regione Lazio, Francesco De Angelis, che, con determinazione, ha voluto queste novità. “Questa legge – ha tra l’altro detto – nota come quella del pane e coperto, nasce con l’obiettivo di dare vitalità ad un settore che nello scorso anno aveva fatto segnare un po’ il passo. Oggi, grazie all’eliminazione delle tabelle, che sono state unificate, ed in virtù dell’abolizione delle commissioni Rec, è davvero più semplice intraprendere un’attività commerciale”. Dopo De Angelis e prima delle conclusioni del presidente dell’ente camerale Mario Papetti, i tantissimi rappresentanti dei comuni della provincia presenti insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria e molti esercenti, hanno potuto ascoltare, direttamente dagli esperti, le novità introdotte e, soprattutto, l’iter procedurale da seguire. L’illustrazione generale delle novità salienti della legge regionale n. 21 del 29 novembre 2006 sono state curate da Enrico Rumboldt, responsabile dell’osservatorio del commercio della Regione Lazio, mentre gli aspetti relativi alla fase di prima applicazione ed i contenuti della circolare regionale, sono stati affrontati da Daniela Cesarini Sforza, responsabile dell’area commercio della Regione Lazio. Subito dopo a relazionare sono stati Marcello Fiore, dell’ufficio legale nazionale della Fipe che ha trattato le dinamiche e le problematiche della L. R. N. 21, e Mauro Vicano, direttore del distretto sanitario B dell’Asl di Frosinone che ha curato il tema di come, di fatto, questa nuova legge modifica l’attività dell’Asl. Il settore nevralgico per l’economia di tutto il territorio, può disporre finalmente di un quadro normativo e di incentivi utili a supportare la propria crescita ed il proprio rafforzamento – ha chiosato ancora De Angelis. Secondo i dati dell’Osservatorio regionale sul commercio, nel Lazio ci sono 11. 225 ristoranti e 10. 964 bar. In questo senso il varo della legge regionale sui pubblici esercizi rappresenta un cardine della nostra operatività. In un anno – ha aggiunto l’assessore - abbiamo realizzato ciò che da tempo gli operatori chiedevano. Oggi aprire un bar in un ristorante, e viceversa, per fare un esempio, è davvero più semplice. Una legge dalla strategica importanza, che semplifica ma non liberalizza e che favorisce la concorrenza nell’ambito di poche regole ma certe guardando con attenzione alla formazione e alla riqualificazione degli operatori. Papetti, al termine dell’incontro, oltre a ringraziare i presenti ed i relatori, ha commentato positivamente la vitalità delle imprese del tessuto ciociaro che hanno dimostrato, anche nei dati resi noto nei giorni scorsi, la propria vitalità e che, mediante questa legge, potranno certamente dimostrare ancor di più la propria vitalità”. .  
   
   
SULLE DOLOMITI DELL’ALTA BADIA DUE UOVA COLORATE A TUTTI, SEI ALLA PERSONA CHE AMI. TRADIZIONI ANTICHE PER RIVIVERE LA PASQUA LADINA.  
 
Durante il periodo pasquale l’Alta Badia propone ai suoi ospiti alcune bellissime tradizioni, tramandate gelosamente da molte generazioni. La più originale ruota intorno all’uovo pasquale, che si pone come uno dei simboli del rinnovamento periodico della natura. È consuetudine femminile, dipingere le uova di gallina nei giorni antecedenti la Pasqua. Sul guscio si incidono scritte augurali, nonché vari simboli ornamentali, che rendono le uova pasquali dei piccoli capolavori artigianali. Nei giorni antecedenti la Pasqua, le ragazze da sposare regalano le uova ai giovanotti della valle: due ad ognuno, quattro ai rompiscatole, 6 al fidanzato e 12 al ragazzo che si intende sposare entro l´anno. Le uova destinate al fidanzato si depongono, in una scatoletta di vetro dipinta a mano, che l’amato custodirà gelosamente tra gli oggetti più cari. Dopo la festa della Resurrezione, a partire dal sabato santo e nel corso di tutta la settimana pasquale, i ragazzi si allietano con il "cufé". Prima si saggia l´uovo del contendente per verificare la resistenza del guscio battendolo sugli incisivi. Due contendenti poi picchiettano alternativamente prima la parte appuntita e poi quella tondeggiante (= piz cun piz y cü cun cü) di queste uova sode colorate. Vince e fa incetta di uova sode chi riesce a scalfire per primo i due poli dell´uovo avversario. Le ragazze alle quali avanzano delle uova, il martedì devono affrettarsi a seppellire quelle rimaste nell´orto, per evitare di essere perseguitate dalla sfortuna e di restare "mitans vedles", ovvero zitelle. Altra bellissima tradizione è la benedizione degli alimenti durante la messa solenne nel giorno di Pasqua. Le famiglie della Val Badia preparano delle ceste ricolme di pietanze, che vengono poi consumate durante il pranzo pasquale. Www. Altabadia. Org .  
   
   
IL CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI ALESSANDRIA HA ORGANIZZATO, PER DOMENICA 4 MARZO 2007, UNA GIORNATA DI PORTE APERTE PRESSO LA SUA SEDE IN VIA VECCHIA TORINO 2, AD ALESSANDRIA  
 
Una giornata che sarà un vero punto d’incontro per riflessioni ed approfondimenti tecnici sul settore agricolo nel territorio alessandrino. La giornata avrà inizio alle ore 10 con il convegno “Agricoltura e meccanizzazione: problematiche attuali e prospettive future”, nel corso del quale saranno affrontati i nodi principali della situazione dell’agricoltura nella provincia di Alessandria ed i risvolti futuri di un settore cardine del territorio. Al convegno presenzieranno Mara Scagni, sindaco di Alessandria, Mino Taricco, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Diego Motta, assessore all’Agricoltura del Comune di Alessandria, Davide Sandalo, assessore all’Agricoltura della Provincia di Alessandria, assieme al presidente del Consorzio Agrario Lorenzo Galante e agli esperti di meccanizzazione ed energie rinnovabili, mentre il moderatore sarà Roberto Livraghi. Il dibattito sarà poi seguito da una degustazione di prodotti tipici alessandrini offerti dal Consorzio Agrario e dall’Istituto Alberghiero Artusi di Casale Monferrato. Nel corso della giornata, inoltre, i visitatori potranno vedere da vicino i macchinari agricoli più avanzati - in esposizione sul piazzale del Consorzio -, che daranno modo di comprendere i passi in avanti compiuti dal settore della meccanizzazione, oltre a dare interessanti spunti su un settore in piena evoluzione. Il pomeriggio, infine, sarà dedicato a tutti i bambini della provincia di Alessandria: loro, infatti, saranno i veri protagonisti di una mezza giornata tra personaggi fantasia, un mago e tanti giochi di prestigio, grazie ad un gruppo di animazione pronto a farli divertire. Per l’occasione, il Consorzio ha invitato a partecipare tutte le scuole elementari del territorio alessandrino, a dimostrazione dell’interesse per una provincia che vuole pensare in grande. .  
   
   
DEGUSTARE E ACQUISTARE DIRETTAMENTE I PRODOTTI FRESCHI O TRASFORMATI -SIA BIOLOGICI CHE TRADIZIONALI IL 13 MAGGIO 2007 NELLA DECIMA STAGIONE DI PER CORTI E CASCINE ASSAGGI E PAESAGGI DELLE CAMPAGNE LOMBARDE-  
 
Giunge alla decima edizione, il fortunato appuntamento annuale alla scoperta delle campagne lombarde, prima giornata di un ricco calendario di giornate “a porte aperte" che, durante tutto l’anno, permetteranno ai consumatori di scoprire i prodotti e le ricchezze delle campagne lombarde Domenica 13 maggio si inaugura la decima edizione di “Per Corti E Cascine”, la manifestazione promossa da Turismo Verde e dalla Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) della Lombardia, che anche nel 2007 darà vita a una stagione di animazione delle campagne lombarde, con un programma ricco di iniziative organizzate nelle aziende agricole e agrituristiche della nostra regione. Anche quest’anno la giornata di apertura coinvolgerà l’intera Lombardia: 140 aziende agricole aderenti all’iniziativa apriranno le porte ai visitatori, e li guideranno nel “cuore” delle loro attività, così da far conoscere loro le tecniche di produzione, di allevamento e di gestione di queste realtà complesse e fondamentali nel ciclo produttivo nazionale. I visitatori avranno inoltre la possibilità di degustare e acquistare direttamente i prodotti freschi o trasformati -sia biologici che tradizionali- e partecipare alle numerose iniziative di animazione dedicate a adulti e bambini. Entrare in una cascina, scoprire come vengono prodotti alcuni dei cibi che arrivano sulle nostre tavole o come si allevano gli animali, visitare un museo agricolo o semplicemente godersi la bellezza di architetture rurali, solitamente chiuse al pubblico, rappresentano solo alcune delle cose che si potranno fare. Aderiscono all’iniziativa anche molte aziende che svolgono attività agrituristiche, così chi lo desidera potrà fermarsi a pranzo o a cena o trascorrere la notte nelle aziende agricole attrezzate per l’ospitalità. Anche per questa decima edizione i visitatori avranno a disposizione un’ampia varietà di scelta: domenica 13 maggio i visitatori potranno infatti scegliere tra ventiquattro itinerari sviluppati tra pianura e montagna, laghi e parchi, suddivisi tra le diverse province lombarde. Www. Turismoverdelombardia. It La mappa della manifestazione sarà in distribuzione presso lo Spazio Regione a Milano, gli uffici turistici delle varie province lombarde, presso lo spazio clienti nelle principali stazioni ferroviarie lombarde, le sedi Cia provinciali e la sede regionale, a partire dall’inizio di Aprile. .  
   
   
DIRE, FARE, ASSAGGIARE… LA CUCINA LODIGIANA SVELA I SUOI SEGRETI!  
 
Chi La Strada del Vino San Colombano e dei Sapori Lodigiani è un’associazione senza scopo di lucro, composta da 54 associati tra Enti pubblici e aziende private del territorio, che ha nella promozione agroalimentare la sua primaria finalità. Da anni propone iniziative dirette a diffondere la conoscenza del suo territorio e dei suoi prodotti, rivolte sia ad operatori del settore sia al consumatore finale. Le numerose iniziative proposte al pubblico nel corso degli anni hanno convinto l’Associazione che i consumatori chiedono indicazioni e strumenti per migliorare le proprie conoscenze alimentari e la propria capacità di offrire in famiglia una cucina sana e con salde radici territoriali. Tradizione e cultura al servizio di una capacità di discernimento nel campo alimentare sono alla base delle nostre iniziative. Da queste considerazioni e con l’auspicio di soddisfare le aspettative di molti nasce questa proposta. Sei soci della Strada, sei realtà agricole lodigiane che hanno fatto della qualità il loro sistema di lavoro, accoglieranno gli interessati in una scuola di cucina davvero speciale. Le aziende sono: Az. Agricola Isolone (San Rocco al porto), Az. Agricola Le Cascine (Terranova dei Passerini), Az. Agricola Panizzari Angelo (San Colombano), Parco Ittico Paradiso (Zelo Buon Persico), Pietrasanta Vini e Spiriti (San Colombano) e Tenuta del Boscone (Camairago). Che cosa È appena terminato il tradizionale appuntamento con la Rassegna Gastronomica del Lodigiano grazie al quale la qualità e la genuinità della cucina del territorio non saranno sicuramente passate inosservate. Come fare a riproporre il tutto sulle proprie tavole? Per questo e tanto altro nasce “Dire, fare, assaggiare”. Sei laboratori che aiuteranno chi li frequenterà a preparare un tipico pranzo lodigiano. Guidati da “agroristoratori” i partecipanti diventeranno partecipi dei segreti della cucina lodigiana. Sarà inoltre un occasione per conoscere 6 realtà lodigiane, la loro storia, il loro lavoro, la natura. Quando Un calendario di appuntamenti a partire da sabato 3 marzo fino a sabato 5 maggio. 3 marzo: A scuola di Antipasti! Az. Agricola Le Cascine - Terranova dei Passerini 10 marzo: L’arte del vino Az. Agr. Panizzari Angelo - San Colombano al Lambro 17 marzo: A scuola di Primi piatti! Az. Agricola Isolone - San Rocco al Porto 24 marzo: Non solo vino Pietrasanta Vini e Spiriti - San Colombano al Lambro 14 aprile: A scuola di Carni! Tenuta del Boscone - Camairago 5 maggio: A scuola di Formaggi! Parco Ittico Paradiso - Zelo Buon Persico Perché Per diffondere la conoscenza del territorio e delle sue produzioni agroalimentari: farne conoscere le caratteristiche, le tecniche di produzioni e le qualità nutrizionali. Per educare il consumatore a riconoscere e scegliere la genuinità e la qualità dei prodotti e per guidarlo in una degustazione esperta e consapevole. Per imparare ad utilizzare i prodotti lodigiani nel modo migliore, esaltandone le qualità. “Dire, fare, assaggiare… La cucina lodigiana svela i suoi segreti!” è realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia - Assessorato all’Agricoltura, Provincia di Lodi e Camera di Commercio di Lodi. Info@stradasaporilodigiani. It.  
   
   
“FESTIVAL ITALIANO DELLA CUCINA CON LA COZZA TARANTINA” PRESTIGIOSA SERATA ALL’HOLIDAY INN DI NAPOLI  
 
Il Centro di Cultura Renoir, ormai alla V edizione del “Festival italiano della cucina con la cozza tarantina”, non ha mai smesso di credere nella promozione delle tradizioni gastronomiche locali, esportando con coraggio la gastronomia a base di mitili, secondo la competizione gastronomica ormai ben nota, anche in località lontane dalla fascia costiera, dove, probabilmente, la competizione con i funghi porcini e con il tartufo appare una sfida quasi improponibile!. Innumerevoli attestazioni di stima e di apprezzamento per i mitili tarantini riempiono la rassegna stampa del centro di Cultura Renoir, forse a sottolineare che, com’è noto: “nessuno è profeta in Patria”! Si! Ammettiamolo pure: il settore della mitilicoltura a Taranto è ancora considerato un settore marginale, di scarso impatto economico e soprattutto degno di “superficiale attenzione”!. In una recente intervista Mario Imperatrice Biologo dei Due Mari di Taranto ha così affermato: «L’ultimo censimento di settore (dati Mipaf - 2004) conta ben 50 cooperative di produzione, con una produzione superiore alle 5. 000 tonnellate, con circa 300 addetti! Possiamo permetterci, forse, di ignorare tale realtà produttiva in tempi caratterizzati da una congiuntura economica così negativa? Eppure il settore si trova ancora in una fase primordiale, in cui non vi è pianificazione produttiva, il mercato è caratterizzato da una estrema frammentazione dell’offerta, dalla commercializzazione di un prodotto che continua ad essere “anonimo” subendo spesso concorrenza “sleale” dalla vicina Grecia. Il decreto del 18 luglio citato offre, adesso, una interessante opportunità inserendo i mitili di Taranto nell’elenco dei “prodotti tradizionali nazionali”: infatti, se si costituisse opportunamente un consorzio di produttori teso alla valorizzazione del prodotto, al fine di inserire nella dimensione produttiva quegli elementi in grado di orientare il comparto, secondo una “politica di filiera”, molti dei fattori limitanti il settore verrebbero eliminati. E’ indubbio come l’evoluzione dei mercati richieda, soprattutto, per i prodotti ittici, degli standards produttivi sempre più elevati, caratterizzati da sicurezza ed igiene alimentare, per un prodotto riconoscibile secondo logiche di tracciabilità. Non a caso il Decreto del 27 marzo 2002 (Mipaf) “Etichettatura dei prodotti ittici e sistema di controllo” rende obbligatorie per i prodotti ittici le seguenti informazioni sull’etichetta: a) la denominazione commerciale, secondo l´elenco richiamato nel successivo articolo 3 del decreto; b) la denominazione scientifica della specie interessata; c) il metodo di produzione come definito dall´articolo 4 del regolamento (Ce) n. 2065/2001; d) la zona di cattura come definita dall´articolo 5 del regolamento (Ce) n. 2065/2001. - Le informazioni sopra indicate sono fornite, secondo i casi, mediante l´etichettatura o l´imballaggio del prodotto, oppure mediante un qualsiasi documento commerciale della merce, ivi compresa la fattura. » Ma torniamo al Festival. L’itinerante manifestazione gastronomica, dopo l’ultima tappa ad Amantea (in provincia di Cosenza), giungerà a Napoli lunedì 26 febbraio p. V. Sede dell’evento, per il quarto anno consecutivo, sarà il prestigioso Hotel “Holiday Inn”, sito nel Centro Direzionale di Napoli, cuore del business Centre della città che, all’interno di imponenti grattacieli, ospita uffici pubblici, rappresentanze consolari e del commercio. L’holiday Inn, fondato nel 1994, dispone di 330 camere, 32 suites e 18 sale riunioni; inoltre, possiede un notevole centro congressi dotato di relative attrezzature e composto da locali di varie dimensioni e ancora mini-gym, sauna, cabina trattamenti di bellezza, garage custodito e servizio di navetta gratuito per clienti che si rechino nel centro della città. La struttura di alta classe, appartenente alla catena alberghiera internazionale Holiday Inn, gestita dalla società “Intercontinental Hotels Group”, è diretta già da otto anni dal dott. Ezio Sacrini. Il Direttore ha maturato una lunga esperienza ricoprendo, nell’arco della sua carriera, varie qualifiche come Room Division Manager e Assistant General Manager presso il Savoy Hotel di Londra. Inoltre ha lavorato presso la Catena Hilton ad Amsterdam, l’Hotel Principe di Savoia di Milano e l’Hotel Excelsior di Venezia Lido, appartenenti alla catena Ciga Hotels. È proprietario, ormai da tredici anni, di una struttura alberghiera sul Lago di Garda. Il suo lavoro è affiancato dalla professionalità della dott. Ssa Silvana Alfano, assistente di Direzione Generale nell’Holiday Inn con mansioni di Public Relation Manager. Nei due ristoranti, “Le Bistrot Victor” e “La Cesta”, completamente ristrutturati a settembre 2006 , che offrono ora un ambiente più moderno grazie agli arredi in stile minimale, si possono gustare i prelibati e sfiziosi piatti fedeli alle antiche tradizioni napoletane dello chef Marcello Caflish, cuoco di talento e di grande esperienza. Al diploma conseguito presso l’Istituto Alberghiero di Montecatini, fa seguito il suo ruolo presso diverse strutture del suo settore, tra cui: il noto ristorante “Biffi”, l’Hotel Ristorante “Michelangelo” di Milano e l’elegante e storico “Hotel Excelsior” di Napoli. Braccio destro di Caflish, in qualità di secondo chef, è Antonio Falco, vincitore della prima edizione del “Festival italiano della cucina con la cozza tarantina”, che diplomato presso l’Istituto alberghiero di Aversa (Caserta), ha seguito corsi di aggiornamento presso la scuola “Etoile” di Venezia. In questa cornice partenopea resa suggestiva dal maestoso Vesuvio vicinissimo al mare, competeranno gli otto chefs e maîtres che presenteranno i loro esclusivi piatti a base di mitili, con gli abbinamenti più bizzarri e al contempo raffinati, con l’obiettivo di esaltarne il delicato sapore. I concorrenti di questa manche sono otto: Bruno Pernice, chef del ristorante “Da Ciro a Santa Brigida” di Napoli - Paolo Granziol, chef e del ristorante “Parco Svedese” di Baia Domizia (Caserta) - Marco Franco Scoppetta, chef del “Veliero Tortuga” (ormeggiato al Molo Luise - Mergellina Napoli) - Mario Pizza, chef del ristorante “L’antico Molo” di Pozzuoli (Napoli) - Davide Rotondi, maître “Hotel Esplanade” di Paestum (Salerno) - Cosimo Placido, chef “Nicotel Pineto” di Castellaneta Marina (Taranto) - Vincenzo Russo, chef dell’“Hotel Quadrifoglio” di Pomigliano d’Arco (Napoli) - Mario De Nicola, chef del ristorante “La Fonte dell’Astore” di Castel Petroso (Isernia) - Vincenzo Coppola, chef del Ristorante “Il Giubileo” di Pozzuoli (Napoli). Le loro produzioni culinarie create con estro e inventiva personale saranno sottoposte al giudizio di una giuria composta da commissari esperti del settore. La manifestazione, condotta dallo showman napoletano Luciano Capurro, attirerà l’attenzione di mezzi d’informazione nazionali ed internazionali, fra questi le telecamere di Odeon Tv canale 827 di Sky e Studio 100 Tv canale 925 Sky. A testimoniare la qualità del prodotto e l’impegno per la promozione della cozza tarantina da parte del centro culturale Renoir una cospicua rassegna stampa con oltre 800 articoli in quattro anni che, ormai settimanalmente, si arricchisce di nuove testate giornalistiche che esaltano la cozza regina dei mari di Taranto. .  
   
   
UNA SETTIMANA ALL’INSEGNA DEL GUSTO PER DELIZIARE I PALATI PIÙ CURIOSI ED ESIGENTI: È L’ORIGINALE INIZIATIVA DELL’HOTEL MELIÁ ROMA AURELIA ANTICA  
 
Dal 5 all’11 marzo 2007, proporrà i sapori tipicamente mediterranei della cucina spagnola declinati in ricette gustose e raffinate. L’elegante struttura moderna dell’hotel si combinerà alla perfezione con gli antichi sapori spagnoli per proporre un menù tipico di piatti tradizionali e pietanze ricercate, accompagnato dalla degustazione di vini pregiati. Il menù sarà realizzato dal rinomato Chef Christian Beaulieu, che verrà appositamente dal prestigioso Meliá Palas Atenea (hotel 4 stelle di Palma de Maiorca) e, insieme allo Chef del Meliá Roma Massimo Ferraiuolo, preparerà con maestria i piatti tipici più rappresentativi di alcune città e regioni spagnole. Così, fra le varie specialità, si potrà scegliere tra piatti classici come la Paella Valenciana e la Crema Catalana con Mele Cotte o più originali, come il gustosissimo Merluzzo con Vongole in Salsa Verde dei Paesi Baschi e la madrilena Coda di Bue Stufata al Vino Rosso. Al centro della sala un versatore spinerà il vino direttamente da una botte, mantenendo intatti i sapori e gli aromi dei vini offerti dalle prestigiose cantine vinicole Tio Pepe, azienda molto rinomata in Spagna che dal 1835 si distingue per la costante ricerca della perfezione nell’arte vinicola e che affianca alla produzione di vini di altissima qualità, quella di Sherry come il Fino Tio Pepe e di Brandy come il Soberano e il Lepanto. La “festa culinaria” sarà completata dalla presenza di un “tagliatore di prosciutto”, un vero e proprio professionista che, davanti a tutti gli ospiti e secondo gli insegnamenti di un’antica tradizione, affetterà la pietanza con un coltello speciale molto affilato. In Spagna il taglio del cosiddetto jamón ibérico è considerato una vera e propria arte, con regole e movimenti quasi rituali che andranno a impreziosire l’atmosfera, affiancando il già ricco menu. Durante tutta la settimana, la cultura culinaria spagnola avrà così la possibilità di mostrarsi e farsi apprezzare appoggiandosi a uno scenario storico ed eterno come quello della capitale e alla classe raffinata dell’hotel Meliá Roma Aurelia Antica. L’hotel, ben collegato con l’aeroporto Leonardo da Vinci e situato a pochi chilometri dal Vaticano, offre un servizio gratuito di navetta da e verso il centro città ed è la location ideale per meeting, conferenze o, come nel caso della settimana gastronomica spagnola, per eventi originali e di sicuro successo! Lunedì 5 marzo i giornalisti avranno l’occasione di assaporare in esclusiva i sapori spagnoli e l’atmosfera vibrante del Meliá Roma Aurelia Antica grazie a un esclusivo press lunch a loro dedicato. Www. Congressiroma-solmelia. It e www. Solmelia. Com .  
   
   
LE NUOVE DELIZIE DI CONGUSTO: I PERCORSI GOLOSI DELLA BOTTEGA DELL’ASINO  
 
Congusto continua la sua riscoperta dei sapori del territorio con la Bottega dell’Asino che crea golosi percorsi gastronomici selezionando i migliori prodotti delle tipicità italiane Continuano le degustazioni gratuite organizzate dalla Bottega dell’Asino presso Club Congusto in Via San Maurilio 17 sia nell’orario del pranzo, dalle ore 12. 00 alle ore 14. 00, per stimolare l’appettito dei visitatori curiosi di scoprire nuove bontà, sia nell’ora della merenda dalle 16. 00 alle 18. 00 con stuzzicanti assaggi pre-aperitivo. Sono in programma per giovedì 22 febbraio deliziose degustazioni di formaggi e composte di frutta per creare sfiziosi abbinamenti che soddisferanno i palati più esigenti! La fucina creativa di Congusto sempre alla ricerca di nuovi piaceri da proporre agli amanti del bien vivre, si arricchisce di una nuova raffinata collaborazione con La Bottega dell’Asino che fino ad aprile sarà presente con un suo corner shop all’interno del Club Congusto di Via San Maurilio 17. La Bottega dell’Asino è una piccola realtà che riporta in scena i sapori perduti: scenari di un gusto tradizionale che fa riscoprire il piacere del gusto a tutto tondo. Le raffinate prelibatezze della Bottega dell’Asino non sono solo regali da fare a noi stessi per “viziarci” ma sono anche preziosi doni per raffinati gourmand. Per far conoscere e apprezzare le prelibatezze della Bottega dell’Asino Congusto ha organizzato una serie di appuntamenti che si susseguiranno nel mese di febbraio. I Percorsi golosi della Bottega dell’Asino: Lunch time dalle 12. 00 alle 14. 00 Afternoon time dalle ore 16. 00 alle 18. 00 à Martedi 13 febbraio Formaggi E Composte Di Frutta à Giovedì 15 febbraio I Sott´olii Della Tradizione Italiana à Martedi 20 febbraio Aceti Balsamici E Parmigiano Reggiano à Giovedì 22 febbraio Formaggi E Composte Di Frutta à Martedì 27 febbraio I Sott´olii Della Tradizione Italiana Gli appuntamenti continueranno anche per tutto il mese di marzo www. Labottegadellasino. It .  
   
   
IL MONDO DELLA TAVOLA E DELLA CUCINA RIVELA IL BUON SUCCESSO DEL MACEF SALONE INTERNAZIONALE DELLA CASA GENNAIO: RIPRESA DEL MERCATO INTERNO IN ITALIA  
 
Sono stati 88. 426 (+2,5%) i visitatori di Macef Gennaio 2007; di questi 77. 282 erano italiani e 11. 144 (il 12,6%) esteri, provenienti da 108 paesi. Al primo posto – come di consueto - gli operatori provenienti dalla Svizzera (sono stati 1. 021), seguiti a breve distanza dagli Spagnoli (evidentemente ha funzionato il Progetto paese, appunto dedicato al paese iberico) e quindi, in ordine, da Francia, Grecia, Germania, Croazia, Giappone, Stati Uniti e Cina. Le migliori performance sono state quelle di Croazia (+40%), Slovenia, Belgio e Francia. Buone notizie dal Medio Oriente dove – a dispetto delle previste defezioni da Libano e Israele - ritornano i visitatori dei paesi arabi (in particolare dagli Emirati). Buoni anche gli incrementi di visitatori dalle principali capitali del business asiatico: dal Giappone, dalla Cina, da Taiwan, da Hong Kong (l’Asia complessivamente cresce del 64%, anche se siamo – 1. 339 operatori - su numeri assoluti non molto elevati). E’ comunque dall’Italia che sono venuti i migliori risultati, sia in termini di visitatori sia di “disponibilità commerciale”; numerosi gli affari conclusi direttamente in fiera, numerosi i “nuovi incontri” ottenuti dalle aziende espositrici; le quali dal canto loro e per giudizio unanime hanno dato importanti segnali di risveglio: portando in fiera nuovi prodotti, presentando stand di buona qualità e immagine e svolgendo importanti politiche di promozione e di marketing insieme con l’organizzazione di Fiera Milano International finalizzate a portare a Milano un buon numero di visitatori di qualità. Questo impegno si è sposato con l’attesa ripresa dei consumi in Italia (fenomeno che è risultato evidente soprattutto nelle regioni del centrosud), che sembra aver finalmente convinto il mondo della distribuzione, in particolare i commercianti al dettaglio, a rinnovare gli assortimenti, a riprogettare le vetrine e ad acquistare e proporre prodotti innovativi. Sempre per quanto riguarda l’Italia gli incrementi più significativi di visitatori concernono la Campania (+29,8%), l’Emilia Romagna (+22,3%), la Sardegna (+21,1%). Macef continua comunque a dimostrarsi un formidabile veicolo di attrazione per il mondo della distribuzione delle regioni nordoccidentali, dalle quali (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) provengono il 47,27% dei visitatori italiani. Piuttosto soddisfatti, quindi, i 2. 611 espositori (il 26% dei quali esteri), che nei quattro giorni di mostra hanno sviluppato una intensa attività commerciale. Pur nella considerazione che l’andamento non è univoco per tutti i settori e per tutti i prodotti “la sintesi di questo Macef – ha commentato Paolo Taverna, direttore generale di Fiera Milano International e del Macef – è di una buona vivacità commerciale, in parte inattesa, comunque da tempo auspicata. Buono è l’incremento medio delle visite; elevata è la qualità dei visitatori, tutti operatori che sono venuti a Milano con l’intenzione di effettuare acquisti e che effettivamente lo hanno fatto, stanti le informazioni che ci sono giunte dalle aziende espositrici”. Nel novero dei numerosi settori che compongono il composito panorama merceologico di Macef performance sopra la media hanno realizzato le aziende attive nel campo delle importazioni dall’oriente, quelle della bigiotteria, il mondo della tavola e della cucina. Eccellente il risultato di Experience 8, l’area dedicata alle proposte giovani e divertenti, colorate e anche un po’ irriverenti. Risultati sopra la media ha ottenuto anche Festivity, il Salone degli addobbi natalizi, del gioco, del giocattolo, del carnevale e delle decorazioni per le feste, cui hanno aderito circa 200 aziende su più di 16 mila metri quadrati, visitate da 8. 141 operatori (erano stati 7. 141 lo scorso anno). Soddisfazione è stata espressa al riguardo dal presidente di Festivity, Gianfranco Ranieri, il quale ha segnalato che il successo della mostra è figlio anche di un buon momento di mercato incominciato già nell’ultimo Natale, “andato molto bene sul versante dei consumi; in modo particolare – ha detto Ranieri - c’è da segnalare il formidabile incremento, valutato intorno al 30%, delle vendite di presepi, un prodotto tipicamente italiano, legato alle nostre tradizioni più profonde, che troppo superficialmente un certo sociologismo di maniera aveva dato per declinante”. Fra i numerosi eventi pensati per fornire ai visitatori informazioni, suggerimenti e stimoli, si può segnalare l’affollato Seminario sulla distribuzione in Spagna, organizzato sabato 20 in collaborazione con Art; e si può segnalare il Premio internazionale di Design Massimo Martini, organizzato via web sul sito www. Designboom. Com sul tema “ceramics for breakfast”, che ha visto l’iscrizione di ben 5. 002 progetti provenienti da 80 paesi. Ha vinto un inglese di 21 anni, George Watson, con il progetto di “Glide”, un tostapane innovativo, in materiale ceramico, che può essere utilizzato sia per cuocere e scaldare il toast sia per presentarlo in tavola e mantenerne il calore. Menzioni d’onore sono andate all’olandese Lidewij Spitshuis, ideatrice di “Brick-a-bowl”, a Laura Strasser e Milia Seyppel, designer di “Milk moment”, e per Xinhe Jiang e Zhuo Wang (Cina) con “Parlez avec moi”. Notevole successo e ampie adesioni ha avuto l’area Terrestorie, un progetto di comunicazione e di promozione – soprattutto internazionale – di Macef che fa leva sulle caratteristiche della produzione italiana, cioè su antiche abilità legate all’artigianato poi evolutesi in progetti industriali moderni. Queste caratteristiche, che sono particolarmente evidenti in alcuni distretti industriali – dove l’eccellenza della produzione si sposa con l’eccellenza della gastronomia e con la bellezza del paesaggio -, formano anche l’anima di un progetto che tende a ridare valore alle produzioni tipiche italiane, quelle dove il moderno design si è calato in realtà che continuano a risentire di quegli immateriali segreti del passato che hanno fatto grande il made in Italy e lo hanno proiettato nel mondo. A Terrestorie 2007 sono stati presentati i distretti del Verbano-cusio-ossola (specializzati nella produzione di pentolame) e la provincia di Siena (con particolare riguardo alla produzione del cristallo). Continua a migliorare, dal canto suo, anche la “qualità organizzativa” della mostra nel suo complesso: il sito internet della manifestazione è disponibile in ben otto versioni linguistiche, record assoluto per un sito fieristico internazionale (9400 sono stati i biglietti d’ingresso pre-acquistati online). Inoltre, nella settimana che ha preceduto l’apertura di Macef , l’afflusso di visitatori virtuali su www. Macef. It e www. Expopage. Net (il portale web di Fiera Milano che offre numerosi servizi, dal catalogo online scaricabile anche su Palmare al memo virtuale personalizzato, ai dossier del sole 24 ore) ha superato i 100 000 accessi, il 25% dei quali provenienti dall’estero, con più di un milione di pagine viste. .  
   
   
HA RIAPERTO I BATTENTI L´ENOTECA REGIONALE A GRADISCA  
 
 "La Serenissima" di Gradisca d´Isonzo, è stata inaugurata il 26 febbraio dal giornalista Bruno Pizzul alla presenza degli assessori regionali alle Attività produttive, Enrico Bertossi, e alle Risorse agricole, naturali, forestali e montagna, Enzo Marsilio, ora gestita dalla delegazione del Friuli Venezia Giulia dell´Associazione Italiana Sommelier (Ais). E´ stata una scelta efficace, quella di affidare all´Ais la guida della struttura, che secondo Bertossi e Marsilio consentirà di contribuire all´ulteriore rilancio non solo dell´intero "Vigneto" regionale, ma anche del territorio e delle peculiarità, attraverso la conoscenza delle sue carature e delle tipicità. "L´enoteca di Gradisca - ha detto Marsilio - costituisce ora un punto di riferimento che bene si inserisce nella logica della valorizzazione e della ulteriore crescita del comparto vitivinicolo, e favorirà lo sviluppo dello stesso settore nonostante le difficoltà del momento". "Si tratta di una giornata importante - secondo Bertossi - per l´enogastronomia regionale, in quanto grazie all´Ais e alla Regione, ora il Friuli Venezia Giulia dispone di una vetrina funzionale, efficiente, professionale, che sancisce l´impegno di una intera associazione, la quale metterà a disposizione tutte le sue potenzialità". Secondo l´assessore alle Attività produttive, l´enoteca si potrà altresì inserire in un consistente progetto di marketing avviato dalla Regione per il Collio. Bertossi ha concluso traendo un breve bilancio dell´esperienza maturata lo scorso fine settimana alla Bit di Milano, dove, mentre le altre realtà si sono proposte attraverso i loro Uffici Turistici, la nostra Regione ha presentato "l´intero Friuli Venezia Giulia", con le sue particolarità e attrattive. L´enoteca "La Serenissima " di Gradisca si trova nel cuore della località isontina, all´interno dell´antico Palazzo dei Provveditori veneti, ove, su tre piani, saranno proposte le migliori produzioni enologiche del vigneto regionale. La cerimonia inaugurale è stata aperta dal sindaco di Gradisca, Franco Tomasini, il quale ha ribadito la rilevanza dell´evento, affermando che, come in un recente passato, l´Enoteca si appresta ora nuovamente a ospitare con la necessaria professionalità e con l´adeguato spirito di accoglienza eventi di prestigio e personaggi famosi, per dare lustro non solo alla cittadina, ma all´intero Friuli Venezia Giulia. Dopo il saluto del presidente regionale dell´Ais, Renato Paglia, il quale ha affermato che l´Enoteca è una "perla che aspetta ora solo di brillare", il presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta ha detto espresso l´impegno a favorire la promozione a "La Serenissima" dei prodotti di eccellenza del territorio. Erano presenti tra gli altri il presidente di Autovie Venete, Giorgio Santuz, l´onorevole Angelo Compagnon e i consiglieri regionali Mirio Bolzan e Franco Brussa, nonché l´ambasciatore della Repubblica ceca in Italia, Vladimir Zavazal e il console generale a Milano, Karel Beran. .  
   
   
VINITALY INVENTA UN NUOVO MODO DI FARE B2B  
 
Il più importante Salone internazionale inaugura quest’anno un nuovo evento per incrementare i contatti commerciali tra le aziende italiane e i buyer stranieri. Cinquemila gli operatori del vino provenienti da tutto il mondo, chiamati a degustare senza vincoli di tempo o di orario e sempre seguiti da sommelier professionali le migliori produzioni nazionali. Si chiama Taste Italy la nuova iniziativa business to business di Vinitaly (www. Vinitaly. Com) che mira a mettere in contatto diretto le aziende italiane con 5. 000 operatori professionali esteri appositamente selezionati. Sede dell’evento, che rappresenta una della più importanti novità dedicate al business del 41° Vinitaly in programma dal 29 marzo al 2 aprile (nel 2006 sono stati più di 144 mila i visitatori, dei quali oltre 33 mila provenienti da 101 Paesi), è un’area riservata al secondo piano del Palaexpo. Qui, grazie all’ innovativo sistema di dispenser Enomatic, gli operatori inserendo un badge personalizzato possono degustare liberamente, ma sempre con la consulenza di sommelier professionali, i vini presentati dalle aziende (due per ciascuna), corredati da una scheda tecnica e dalle coordinate per raggiungere lo stand dell’azienda produttrice. Le aziende hanno così la possibilità di presentare il meglio della propria produzione con il “top product”, ma anche il “new product” che intendono promuovere nel corso dell’edizione 2007 di Vinitaly. Tra le categorie di operatori esteri selezionati, per i quali è possibile la pre-registrazione sul sito di Vinitaly (http://vinitaly. Bestunion. It/registration. Asp), preponderante sarà la presenza di importatori/distributori; ben rappresentate saranno le enoteche/wine bar e il canale horeca, anche se non mancheranno sommelier, gdo e giornalisti della stampa specializzata. “Duplice la finalità di questa nuova formula promozionale: sostenere l’internazionalizzazione delle aziende italiane e offrire ai buyer stranieri una preview riservata delle migliori produzioni nazionali” – afferma Flavio Piva, condirettore generale e direttore mercato di Veronafiere. “Con Taste Italy – prosegue Piva -, Vinitaly conferma il suo ruolo di piazza di incontro e scambio commerciale dell’enologia a livello mondiale”. .