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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Maggio 2007
NUOVE INFORMAZIONI SULLA SINTESI PROTEICA  
 
 Bruxelles, 16 maggio 2007 - Un´équipe di ricercatori finanziata dall´Ue ha scoperto nuove informazioni sulla regolazione della sintesi proteica da parte delle cellule. Lo studio, pubblicato nella rivista «Molecular Cell», ha riunito ricercatori dell´Università di Uppsala e dell´Istituto di biologia delle infezioni Max Planck. La sintesi proteica avviene in diversi passaggi. Innanzitutto un filamento di Rna (acido ribonucleico) messaggero viene prodotto a partire da una sezione del Dna che codifica la proteina necessaria. Successivamente una struttura chiamata ribosoma si muove lungo il filamento di Rna, interpretando il codice genetico e traducendolo in una sequenza di aminoacidi, i mattoni delle proteine. Alcuni piccoli filamenti di Rna privi di codice genetico, osservabili in varie forme di vita, servono principalmente a regolare la produzione di proteine. Queste molecole, chiamate «Rna antisenso», si legano all´Rna messaggero nel punto in cui generalmente il ribosoma dovrebbe iniziare a interpretare il codice genetico. Trovando l´accesso bloccato, il ribosoma non può svolgere la sua funzione e la proteina non viene sintetizzata. I ricercatori hanno dimostrato per la prima volta che l´Rna antisenso può legarsi ad altre sezioni dell´Rna messaggero, impedendo l´ingresso al ribosoma anche in quei punti. Secondo gli studiosi, se un ribosoma trova sbarrato l´accesso all´Rna messaggero esso si lega a una zona aperta lungo il filamento in attesa che l´accesso torni ad essere disponibile. «Si può parlare di legame di attesa», spiega il professor Gerhart Wagner dell´Università di Uppsala. «Ora siamo in grado di dimostrare che l´Rna antisenso compete con i ribosomi anche per legarsi ai punti di attesa. E se arriva per primo, la sintesi proteica non avviene. Si tratta di un fenomeno mai osservato prima, che offre una nuova prospettiva sui processi vitali più intrinseci. » Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Molecule. Org/ .  
   
   
RICERCATORI GETTANO NUOVA LUCE SULLA TOXOPLASMOSI  
 
Bruxelles, 16 maggio 2007 - Un´équipe di ricercatori britannici e svizzeri ha scoperto il modo in cui il parassita responsabile della toxoplasmosi invade le cellule umane. I risultati del loro studio, riportati nell´ultima edizione della rivista «Embo», potrebbero spianare la strada a nuove strategie terapeutiche di lotta contro questa patologia. La toxoplasmosi è causata da un protozoo parassita, il Toxoplasma gondii, ed è una malattia trasmessa principalmente dai gatti e da altre specie di mammiferi. L´uomo può contrarla mangiando carne infetta non cotta, in particolare di agnello e di maiale, o attraverso il contatto con le feci dei gatti. L´organismo può essere presente anche in alcuni latticini non pastorizzati, quali il formaggio di capra, e trovarsi persino nel suolo. Sebbene, probabilmente, l´incidenza della toxoplasmosi nell´uomo non sia cambiata in misura significativa nel corso degli anni, la sensibilizzazione e le preoccupazioni su questa malattia sono aumentate. È stato stimato che circa il 50% della popolazione umana del mondo sia stata infettata dal toxoplasma e ospiti la forma cistica clinicamente non evidente. Non esiste tuttora un vaccino per prevenire l´infezione da toxoplasma o la toxoplasmosi nei gatti, negli esseri umani o in altre specie. Il rischio di infezione è motivo di preoccupazione per le donne in stato di gravidanza, dal momento che la malattia può provocare difetti nei neonatii. Nelle persone che hanno un sistema immunitario indebolito, come i pazienti affetti dall´Hiv, la malattia può essere all´origine di una varietà di sintomi, tra cui ingrossamento dei linfonodi, disturbi visivi e del sistema nervoso centrale, malattie respiratorie e cardiopatie. In questi pazienti, le recidive della malattia sono comuni e il tasso di mortalità è elevato. Alcuni ricercatori dell´Imperial College di Londra e dell´Università di Ginevra hanno raccolto nuove informazioni sulla struttura atomica di una proteina chiave, chiamata Tgmic1, che viene rilasciata sulla superficie del parassita un attimo prima che questo invada le cellule ospiti nel corpo umano. È una delle prime proteine dei micronemi (Mic) ad essere stata scoperta nel T. Gondii, e funziona nell´adesione delle cellule. Recenti studi hanno dimostrato che un subcomplesso Tgmic1 purificato è un potente antigene e agisce da efficace vaccino nel modello murino. I ricercatori hanno scoperto che la proteina si lega a taluni zuccheri presenti sulla superficie della cellula ospite, che aiutano il parassita ad inserirsi e a penetrare nelle cellule umane. Utilizzando un innovativo microarray a carboidrati, sono stati in grado di individuare per la prima volta gli zuccheri con i quali si lega la proteina del parassita. Grazie alla combinazione della spettroscopia Nmr e di studi citologici, i ricercatori hanno potuto caratterizzare il comportamento e le interazioni tra la proteina del parassita e gli zuccheri della cellula ospite. Ciò ha fornito un´immagine dettagliata, ormai necessaria, di come il Toxoplasma gondii attacchi il suo ospite. «Comprendere i dettagli a livello atomico del modo in cui patologie come la toxoplasmosi individuano e invadono le cellule ospiti nel corpo umano è cruciale se vogliamo combatterle efficacemente», ha dichiarato Steve Matthews, docente della Divisione di bioscienze molecolari dell´Imperial College di Londra e coautore della relazione. «Ora sappiamo che l´invasione della cellula è favorita da un´interazione chiave fra una proteina presente sulla superficie del parassita e gli zuccheri contenuti nella cellula umana, perciò possiamo sviluppare terapie che siano mirate a distruggere questo meccanismo, ostacolando così l´insorgere dell´infezione», ha aggiunto. .  
   
   
MEDICI NELLE PIAZZE PER MISURARE LA PRESSIONE “DOBBIAMO AUMENTARE L’INFORMAZIONE E I CONTROLLI” IL 17 MAGGIO GIORNATA MONDIALE DI SENSIBILIZZAZIONE PROMOSSA DALLA SIIA L’IPERTENSIONE È LA PRIMA CAUSA DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E INTERESSA QUINDICI MILIONI DI ITALIANI.  
 
 Roma, 16 maggio 2007 – Quindici milioni di italiani sono ipertesi ma il 60% nemmeno lo sa e solo uno si cinque si cura in maniera adeguata. Per informare e sensibilizzare i cittadini giovedì 17 maggio si celebra in tutto il pianeta la Giornata Mondiale contro l’ipertensione. Per l’occasione, sabato 19 maggio i medici della Società Italiana della Ipertensione Arteriosa - Lega italiana contro l’Ipertensione Arteriosa (Siia) allestiranno veri e propri “ambulatori aperti” in cento piazze italiane. Tutte le persone interessate potranno sottoporsi gratuitamente a una misurazione della pressione arteriosa e confrontarsi con gli specialisti per ricevere consigli pratici sugli stili di vita adeguati per prevenire le malattie cardiovascolari. “Abbiamo scelto di aderire alla giornata mondiale contro l’ipertensione con un’iniziativa concreta - spiega il prof. Enrico Agabiti Rosei, presidente della Società dell’Ipertensione Arteriosa -. La lotta a questa patologia passa soprattutto attraverso l’informazione: bastano misure semplici come più movimento fisico, controlli periodici dei propri valori pressori e una dieta più equilibrata per ridurre in maniera significativa il rischio. Noi medici dobbiamo sforzarci di accorciare la distanza che ci separa dai cittadini. Parlare di salute e prevenzione nelle piazze, aprire i centri di specialistici, dare a tutti la possibilità di misurare gratuitamente la propria pressione, ci sembra il modo migliore per celebrare questa giornata. Gli eccellenti risultati delle precedenti iniziative lo confermano” Per sconfiggere l’ipertensione è necessario però conoscerla meglio: in gran parte dei pazienti non è infatti ancora possibile identificare le cause responsabili. Per sostenere la ricerca scientifica, in occasione della giornata è prevista una raccolta fondi: tutti i partecipanti potranno donare il loro contributo. L’ipertensione arteriosa non va sottovalutata: è considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la principale causa delle malattie cardiovascolari, che provocano nel nostro Paese 240 mila morti ogni anno. “È una condizione molto diffusa ma rimane tuttora fortemente sottostimata – commenta il prof. Bruno Trimarco, Vice Presidente Siia - . Modificare il proprio stile di vita e mantenere una dieta corretta talvolta non è sufficiente ad abbassare la pressione arteriosa a livelli normali: in questi casi bisogna intervenire con uno specifico trattamento. Ma solo il 25% degli ipertesi segue una cura mentre il restante 75% non assume i farmaci secondo le prescrizioni, oppure non li assume affatto. ” Tra le più diffuse conseguenze dell’ipertensione vi sono ictus, demenza, diabete e malattie renali. “Una corretta informazione è fondamentale, soprattutto perché si tratta di una malattia silente, che spesso non provoca sintomi evidenti - spiega il prof. Alessandro Rappelli, Consigliere Siia e delegato per le iniziative della Lega Italiana contro l´Ipertensione Arteriosa -. Ii paziente non avverte disturbi e tende a sottovalutare la gravità e i pericoli. Per questo noi medici della Siia crediamo sia necessario intensificare le iniziative di sensibilizzazione: negli ultimi anni abbiamo promosso numerosi progetti a favore dei cittadini, nelle scuole, nelle piazze, anche in collaborazione con altre società scientifiche e con le Istituzioni. Questa è la direzione giusta da seguire: esistono dati che dimostrano come tra i pazienti che sono riusciti a seguire un regime terapeutico corretto per almeno 5 anni siano diminuiti del 25% degli eventi coronarici (angina, infarto), del 35- 42% degli eventi cerebrovascolari (ictus) e di più del 50% lo scompenso cardiaco”. La Siia, che è nata nel 1983, ha svolto in questi anni un’intensa politica di sensibilizzazione rivolta non solo ai cittadini ma anche agli stessi operatori sanitari. Tra le sue priorità, c’è anche la promozione della ricerca scientifica con borse di studio, premi di laurea, e finanziamenti di progetti specifici. “Quest’anno, per la prima volta, abbiamo deciso di chiedere anche ai cittadini un contributo concreto per sostenere la ricerca – afferma il prof. Dario Manfellotto, consigliere Siia. - . Crediamo sia importante sensibilizzare gli italiani anche su questo aspetto, determinante per riuscire a sconfiggere l’ipertensione. Si sa infatti ancora troppo poco sulle cause scatenanti e sull’influenza dei vari fattori di rischio nel determinare l’incremento della pressione arteriosa. In occasione della giornata ogni partecipante potrà donare, se lo desidera, il proprio contributo, ricevendo in cambio un piccolo gadget: un promemoria simbolico per ricordare l’importanza di controllare costantemente la pressione e adottare stili di vita salutari”. .  
   
   
WORKSHOP UE SULL´INFLUENZA AVIARIA  
 
Bruxelles, 16 maggio 2007 - Dal 21 al 23 maggio si terrà a Oldenburg (Germania) un workshop laboratorio sulle tecniche diagnostiche dell´influenza aviaria altamente patogena. Il workshop è organizzato nell´ambito dell´iniziativa «Better Training for Safer Food» (formazione migliore per alimenti più sicuri) della Dg Salute e tutela dei consumatori della Commissione europea e offrirà un corso di formazione a 20 funzionari competenti in materia di sicurezza alimentare e controlli zooprofilattici in Egitto, Marocco e Nigeria. Il workshop intende informare maggiormente i partecipanti sui metodi diagnostici, virologici e sierologici allo stato dell´arte e sulle tecniche che implicano patologia e biologia molecolare. I partecipanti saranno quindi in grado di utilizzare questi metodi nei loro paesi, facilitando in tal modo un´individuazione e una diagnosi più rapida e sicura dell´influenza aviaria altamente patogena. Per le iscrizioni alla manifestazione visitare: http://ec. Europa. Eu/food/dyna/training/registration_en. Cfm .  
   
   
LE NEUROSCIENZE SI TINGONO DI ROSA  
 
Roma, 16 maggio 2007 - Un’assegnista di ricerca presso l’Istituto di neuroscienze (In) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ventotto anni, Paola Maccioni è stata premiata con una borsa di studio di 15. 000 euro per la durata di un anno, dalla giuria - presieduta da Umberto Veronesi - del programma “L’oréal Italia per le donne e la scienza 2007”, promosso in collaborazione con la Commissione italiana dell’Unesco, grazie a uno studio nel settore delle neuroscienze. Il premio, giunto alla quinta edizione, è andato anche ad altre quattro giovani ricercatrici. Laureata a pieni voti in scienze biologiche all’Università di Cagliari, Paola Maccioni attualmente frequenta il terzo anno del dottorato di ricerca in neuroscienze all’Università di Cagliari ed è assegnista di ricerca presso l’In-cnr di Cagliari dove conduce studi sulla neurobiologia dell’alcolismo. In particolare, il progetto per il quale è stata premiata è dedicato allo “Studio delle proprietà anti-alcol dei modulatori allosterici positivi del recettore Gabab”. “Il nostro progetto di ricerca si propone di studiare in opportuni modelli sperimentali l’effetto di diversi farmaci che attivano il recettore Gabab sul consumo di alcol e le proprietà gratificanti dell’alcol”, spiega la ricercatrice. “Oltre agli agonisti diretti, verrà prestata particolare attenzione ad una nuova classe di farmaci che svolgono un’azione di modulazione allosterica positiva sul recettore Gabab”. “L’alcolismo costituisce un grave problema di ordine medico e sociale”, aggiunge Giancarlo Colombo, ricercatore dell’In-cnr, con il quale lavora la dr. Ssa Maccioni, “e le terapie farmacologiche attualmente disponibili sono di modesta efficacia. La comprensione del meccanismo d’azione dell’alcol nel cervello è condizione necessaria per sviluppare nuovi farmaci per il trattamento di questa forma di dipendenza”. Per questi studi vengono utilizzati ratti della linea Sardinian Alcohol preferring (sP), selezionati geneticamente per l’elevato consumo ‘volontario’ di alcol. .  
   
   
IL 24 MAGGIO SPECIALISTI PROVENIENTI DA OGNI PARTE D’ITALIA, DAGLI STATI UNITI E DALL’EUROPA TORNANO ALL´APPUNTAMENTO DEL CONGRESSO DI STRESA DEL CENTRO CEFALEE DELL’ISTITUTO NAZIONALE NEUROLOGICO CARLO BESTA DI MILANO  
 
 Milano, 16 maggio 2007 - Al convegno che dal 2001 il Centro Cefalee dell´Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta di Milano organizza a Stresa, quest´anno, dal 24 al 27 maggio, le ultime scoperte sui meccanismi fisiopatologici delle cefalee e le nuove strategie per curarle, dalle terapie psico-comportamentali alla neurostimolazione Ad esempio gli studi di neuroimaging sul sistema mediale del dolore controllato da corteccia cingolare, amigdala e ipotalamo individuato con la Pet e la Risonanza Magnetica Funzionale da Arne May dell’Università di Amburgo che, dopo aver stabilito quali aree cerebrali si attivano nell’emicrania (tronco encefalico) e nella cefalea a grappolo (ipotalamo), adesso, usando la modernissima Morfometria Voxel, ha dimostrato che in quelle aree la densità delle cellule nervose si altera. Ma anche dati di pratica clinica come il ruolo ambivalente del caffè o sperimentazioni più complesse come gli stimolatori occipitali e quelli vagali usati per la prima volta in Italia nel trattamento dell’emicrania Concentrato in un solo week-end, il convegno offre un tal numero di spunti di discussione che i lanci stampa proseguiranno anche oltre domenica 27 maggio. .  
   
   
UNO SNACK CONTRO LE MALATTIE SOMIGLIERANNO ALLE CLASSICHE MERENDINE, AL GUSTO DI FRAGOLA, LIMONE O AL CACAO, MA SENZA ESSERE IPERCALORICI O NOCIVI ALLA SALUTE. AL CONTRARIO, I NUTRA-SNACKS CONTERRANNO QUANTITÀ CONTROLLATE DI NUTRACEUTICI, UTILI PER IL NOSTRO BENESSERE  
 
 Roma, 16 maggio 2007 - Con un budget di 5 milioni di euro ed il coordinamento scientifico dell’Istituto di Cristallografia (Ic) del Cnr di Montelibretti (Rm), ha preso il via il nuovo progetto dell’Unione Europea “Nutra-snacks”, con l’intento di studiare ed immettere sul mercato nuovi prodotti alimentari che siano salutari, piacevoli al gusto e caloricamente bilanciati. “La merendina Nutra-snack”, spiega Maria Teresa Giardi, dell’Ic-cnr e coordinatrice del progetto, “conterrà livelli controllati e bilanciati di lipidi, carboidrati e proteine e composti nutraceutici di origine vegetale, noti per i loro benefici effetti sulla salute umana, quali carotenoidi, chinoni, flavonoidi, polifenoli e allicine, composti cioè con riconosciuta attività antiossidante, antibatterica, antinfiammatoria, anticancerogena e antilipidemica”. Il progetto, che coinvolge otto istituzioni europee di cui ben quattro italiane (oltre al Cnr, le università di Milano, Pisa e Rimini), prevede una parte di ricerca di base: dalla selezione degli organismi fotosintetici (piante ed alghe), all’individuazione delle condizioni colturali in vitro per la produzione dei metaboliti di interesse fino alla messa a punto di tecniche di estrazione compatibili con l’alimentazione umana. Nella parte di ricerca applicata, verranno sviluppati biosensori e bioreattori necessari per l’analisi e la produzione su larga scala del materiale vegetale da utilizzare come materia prima per realizzare i nutraceutici. Il nuovo snack, pur apportando macro- e micronutrienti utili per il benessere, non somiglierà a nessuno dei cibi funzionali o integratori alimentari attualmente disponibili in commercio. “Nell’aspetto e nell’uso per cui verranno creati, ed anche per il tipo di confezione”, spiega Giuseppina Rea, ricercatrice Ic-cnr “i Nutra-snacks saranno molto simili alle merendine ora in commercio, senza presentarne, tuttavia, i difetti oggi riconosciuti da tutti gli studiosi del settore, ossia eccesso di carboidrati e grassi idrogenati e quindi sbilanciamento nutrizionale e ipercaloricità. La nuova barretta alimentare ci aiuterà anche a prevenire alcune patologie e a mantenerci in salute. “Benché non sia semplice correlare nutrizione e salute”, prosegue Rea, “alcune malattie ischemiche del cuore, malattie cerebrovascolari, diabete ed arteriosclerosi sono state proprio associate ad una alimentazione non corretta. E’ quindi necessario che l’industria alimentare che fornisce tali prodotti si impegni per una offerta equilibrata e rispettosa dei migliori principi nutritivi. Nel nostro caso, la merendina nutra-snack avrà tutti i requisiti per essere inserita nella nuova generazione di “functional food”, prodotti alimentari consumati abitualmente, di supporto non solo alla nutrizione, ma anche alla salute umana, in piena ottemperanza alle politiche europee in materia di sanità pubblica”. Per questo obiettivo, il gruppo Cnr si avvale di un esperto qualificato di nutrizione della Asl di Lodi. “Va da sé che nella dieta, specialmente in età della crescita”, sottolinea Giardi, “è indispensabile l’apporto di vitamine e minerali ed altri metaboliti con funzione antiossidante, che solo frutta, verdura, legumi ed altri prodotti naturali possono garantire”. Inizialmente, i Nutra-snacks, che verranno prodotti dalla ditta Also-enervit, saranno proposti ad un target giovanile e dovranno possedere, pertanto, proprietà organolettiche tali da soddisfare questa classe di consumatori. “E’ risaputo che lo snack, o spezzafame che dir si voglia”, conclude Giardi, “è entrato a far parte ormai della nostra dieta alimentare, attirando soprattutto giovani e chi pratica sport. E’ per questo che i gusti sui quali la ditta sta attualmente lavorando sono il cacao e alcuni tipi di frutta. Successivamente, la Also-enervit lavorerà con il Cnr ad un prodotto orientato verso l’area ‘prima colazione’, occasione di consumo critico e generalmente trascurata”. .  
   
   
GIUNTA REGIONALE DECIDE AVVIO SPERIMENTALE VOLO NOTTURNO ELISOCCORSO NEL BELLUNESE  
 
Venezia, 16 maggio 2007 - Nel territorio del Bellunese l’elicottero del Suem per il servizio di urgenza ed emergenza volerà anche di notte per il periodo compreso tra il 16 giugno 2007 ed il 15 gennaio 2008 e, per i sette mesi, l’attivazione sarà sperimentale. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle politiche sanitarie. Il servizio di elisoccorso notturno nell’Azienda Ulss n. 1 di Belluno – spiega l’assessore regionale –è stato deciso in considerazione delle peculiari caratteristiche orogeografiche che rendono particolarmente impegnativi gli interventi di soccorso, specie durante le ore notturne e per l’importante incremento stagionale di presenze legato all’attività turistica, concentrato in alcuni periodi dell’anno. Il Servizio di elisoccorso notturno – aggiunge l’assessore regionale alle politiche sanitarie – potrà essere attivato esclusivamente per chiamate pervenute alle centrali operative Suem-118 della provincia di Belluno e Treviso e il costo complessivo previsto per i sette mesi di sperimentazione è di 739. 483 euro. .  
   
   
"SCLEROSI MULTIPLA TRA RICERCA SCIENTIFICA E IMPEGNO SOCIALE"  
 
Potenza, 16 maggio 2007 - La Sezione Provinciale A. I. S. M. - Associazione Italiana Sclerosi Multipla -onlus- di Potenza, proseguendo nel suo impegno che la vede sempre partecipe delle iniziative a carattere nazionale e promotrice in ambito locale di tutte le attività che possono diffondere la conoscenza dell´Associazione e delle sue finalità, anche quest´anno, in collaborazione con la U. I. S. P. -unione Sport per Tutti- Comitato Provinciale di Potenza, in data 20 Maggio 2007 organizza Bicincittà 2007 in bicicletta per un giro di solidarietà a favore dell´A. I. S. M. "con il patrocinio del Comune di Potenza, Assessorato allo Sport ed inserita nel cartellone delle manifestazioni del Maggio Potentino 2007. Molte, come di consueto, sono state le adesioni da parte di imprenditori e commercianti locali a generoso sostegno dell´iniziativa che vede impegnati ciclisti di ogni età per una passeggiata di solidarietà, non competitiva, per le strade cittadine. Il "Tour" partirà, infatti, da Piazza Don Bosco ove si concluderà dopo aver compiuto un ampio periplo della città. Le adesioni saranno raccolte nella medesima Piazza Don Bosco prima della partenza, prevista per le ore 10. 00. A tutti i partecipanti verrà donata una simpatica T-shirt con il logo della manifestazione, che si concluderà intorno alle 13. 00 con il sorteggio di numerosi premi offerti dai sostenitori. Analoga iniziativa verrà tenuta contemporaneamente in altre 150 città Anche per quest´anno Bicincittà 2007 rientra nelle manifestazioni in programma della "8° Settimana Nazionale Della Sclerosi Multipla" "Sclerosi Multipla tra Ricerca Scientifica e impegno Sociale". 2° Giro di auto e moto d´epoca " La S Della Solidarieta´ " 19 e 20 maggio 2007 In questa occasione si riconferma il sodalizio tra la nostra Associazione e la Lucania Ancient Motors Club di Potenza, che da anni ci affianca sostenendo concretamente i nostri progetti di assistenza sociale e di ricerca scientifica. La Lucania Ancient Motors Club ha organizzato per il giorno 19 maggio 2007 il 2° Giro denominato "La S della Solidarietà" che coinvolgerà i tantissimi amanti di auto e moto d´epoca in un piacevole percorso che virtualmente formi una S intorno al nostro capoluogo. La partenza di auto e moto d´epoca per questo giro di solidarietà, è prevista per sabato 19 maggio da Piazza Zara alle ore 15,00 e toccherà i seguenti paesi: Satriano Di Lucania-brienza e Tito con rientro a Potenza in Piazza Zara. Mentre per domenica 20 maggio le Auto e Moto d´Epoca saranno a disposizione della carovana di "Bicincitta´ 2007", presidiando tutti gli incroci al passaggio dei partecipanti. Ogni contributo raccolto sarà devoluto per intero all´Aism di Potenza in nome e per conto della Lucania Ancient Motors Club di Potenza. .  
   
   
INVALIDI CIVILI VENETO. ASSESSORE POLITICHE SOCIALI: “RIDOTTI TEMPI ATTESA PER INDENNITA’ACCOMPAGNAMENTO; PROROGATO PROTOCOLLO INTESA REGIONE-INPS PER 2007”  
 
Venezia, 16 maggio 2007 - Nel 2006 si è registrata una riduzione nel Veneto, anche per effetto di una specifica iniziativa regionale avviata nel 2003, dei tempi di attesa ai quali devono sottostare gli invalidi civili sia per l’anticipazione dell’indennità di accompagnamento sia per ricevere le altre provvidenze economiche previste dalla legge (pensione d’invalidità, assegno mensile di assistenza, indennità di frequenza). Lo rende noto l’Assessore regionale alle politiche sociali sottolineando che “nel 2001, in alcune realtà venete, si doveva attendere oltre 18 mesi prima di ottenere il beneficio economico. Nel 2006 siamo scesi a nove mesi dalla domanda di accertamento sanitario e a 12-13 mesi per quanto riguarda le erogazioni delle altre provvidenze economiche”. L’assessore informa inoltre di un provvedimento con cui la Giunta veneta ha approvato per tutto il 2007 la proroga del protocollo d’intesa firmato nel 2003 tra Regione Veneto, le 21 Aziende Ullss e l’I. N. P. S. Per proseguire nell’attuazione della legge regionale 33 del 2003 che riguarda, appunto, l’ anticipazione dell’indennità di accompagnamento agli invalidi civili. “In base all’analisi e al confronto dei dati relativi agli ultimi anni, abbiamo registrato – spiega l’Assessore - un costante e uniforme miglioramento dei tempi di realizzazione delle attività relative all’attuazione del protocollo d’intesa e dei tempi d’attesa. Nel territorio regionale vi sono oltre 103 mila invalidi civili, dei quali circa 64 mila titolari dell’indennità di accompagnamento. Proprio per assicurare un’uniformità dei tempi di espletamento delle pratiche di riconoscimento di invalidità civile nell’intero ambito territoriale, e garantire, a tutte le persone che, a causa della loro totale inabilità dovuta a minorazioni fisiche o sensoriali o psichiche, devono affrontare quotidianamente difficili situazioni, uguale trattamento nell’erogazione del beneficio economico a loro spettante per legge, la Regione Veneto ha prorogato il protocollo d’intesa per far sì che le Ullss, sedi di capoluogo di provincia, anticipino l’indennità di accompagnamento a coloro che abbiano ottenuto il riconoscimento dello stato di invalidità (previa verifica della Commissione Medica del Ministero del Tesoro) e dopo 8 mesi dalla domanda di accertamento sanitario, avvalendosi delle proprie tesorerie. I tempi d’attesa nel 2006 sono stati di: 7,9 mesi nell’Ulss n. 1; 5,9 nell’Ulss n. 2; 9,2 nell’Ulss n. 3; 6,5 nell’Ulss n. 4; 9 mesi nell’Ulss n. 5; 4,3 mesi nell’Ulss n. 7; 8,1 nell’Ulss n. 8; 6,6 mesi nell’Ulss n. 9; 13 mesi nell’Ulss n. 10; 12 mesi nell’Ulss n. 12; 15,4 mesi nell’Ulss n. 13; 12,5 mesi nell’Ulss n. 14; 9,5 mesi nell’Ulss n. 15; 6,4 nell’Ulss n. 16; 9,4 nell’Ulss n. 17; 9,5 mesi nell’Ulss n. 18; 9,6 mesi nell’Ulss n. 19; 7 mesi nell’Ulss n. 20; 9,2 nell’Ulss n. 21; 10,3 mesi nell’Ulss n. 22. .  
   
   
PER I MALATI DI ALZHEIMER E GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI L’IMPEGNO CONCRETO DELLA GIUNTA REGIONALE  
 
 Torino, 16 maggio 2007 - “Il presidio di oggi delle associazioni di tutela e rappresentanza dei cittadini e utenti dei servizi sanitari e socioassistenziali ha posto, nuovamente, all’attenzione del Consiglio regionale e della Giunta, questioni reali sulle quali c’è, evidentemente, ancora molta strada da fare. L’aumento delle persone anziane non autosufficienti, e fra queste di quelle ammalate di Alzheimer, la domanda di servizi espressa dalle famiglie che hanno in carico persone disabili, nonché gli ancora moltissimi casi di minori senza famiglia, sono tutte problematiche gravi e complesse sulle quali la Giunta regionale sta dimostrando con i fatti, e quindi con provvedimenti e risorse, di volere incidere concretamente”. L’assessore al Welfare, Teresa Angela Migliasso (impegnata alla Commissione regionale per l’impiego e quindi non presente in Consiglio regionale), commenta così la manifestazione svoltasi ieri a Palazzo Lascaris. “Abbiamo stanziato, insieme all’Assessorato alla sanità – ricorda Migliasso - 20 milioni di euro per le Asl, vincolati all’inserimento in strutture di anziani cronici non autosufficienti non assistibili a domicilio. Altrettanti, sempre per il ricovero in struttura, ne abbiamo confermati per il 2007. A queste vanno ad aggiungersi le risorse proprie dell’Assessorato al welfare destinate alla domiciliarità, il finanziamento con 5 milioni di euro di un nuovo bando per la realizzazione e la ristrutturazione di strutture socioassistenziali per disabili, con il quale la rete dei servizi verrà ampliata considerevolmente”. “I tagli al bilancio di cui parla la Consigliera Cotto - prosegue l’assessore - riguardano capitoli specifici e sono di natura meramente tecnica e contabile, ed hanno riguardato anche altri assessorati. La verità è che sia sull’esercizio 2006 che sul bilancio 2007 le risorse regionali destinate al sociale e all’integrazione sociosanitaria sono aumentate. Nel 2007, ad esempio, gli enti gestori, e quindi i servizi socioasssitenziali del territorio potranno contare su almeno 4 milioni di euro in più ed è stato istituto un fondo ‘ad hoc’ destinato alle politiche per le famiglie, comprese quelle problematiche. Intendiamo inoltre rilanciare l’affidamento familiare dei minori e ridurre il ricorso alle comunità per i bambini e le bambine”. “Infine – conclude Migliasso - vorrei ricordare, che l’approvazione del nuovo piano socio sanitario regionale non sarebbe affatto ininfluente rispetto ai problemi posti dal presidio di oggi. Accanto alle risorse occorre, infatti, finalmente, implementare un modello di presa incarico integrata tra sanità e assistenza, attraverso l’istituzione dello sportello unico integrato previsto dalla proposta di Piano sociosanitario. Come tutti auspichiamo, sarebbe utile l’avvio spedito della discussione in Aula”. .  
   
   
LA CASA DEL NIBBIO PER NON AVER PAURA DEL FUTURO  
 
 Perugia, 16 maggio 2007 – “Nella nostra nuova casa stiamo bene, siamo contenti e ringraziamo tutti per averci dato questa possibilità”. Susanna, Anna Maria, Maria Rita, Wilma e Roberta sono le persone con disabilità che da poche settimane vivono nella “Casa del Nibbio”, la comunità residenziale voluta dalla Comunità di Capodarco di Perugia e realizzata nel capoluogo umbro in una struttura concessa in comodato d’uso alla comunità dall’ Opera Pia Marzolini. Durante una visita informale dell’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, del sindaco di Perugia, Renato Locchi, dell’assessore comunale alle politiche sociali, Tiziana Capaldini, e di alcuni rappresentanti dell’Asl di Perugia, i neo padroni di casa hanno chiacchierato con gli ospiti e raccontato della loro nuova vita fuori dalla famiglia di origine. “L’iniziativa di oggi – ha detto la presidente della comunità di Capodarco di Perugia, Francesca Bondì – è la prima di una serie d’incontri che organizzeremo con rappresentanti istituzionali e la comunità per far conoscere meglio il progetto ‘Dopo di Noi’, finanziato attraverso un bando regionale per la realizzazione di interventi a favore di soggetti con handicap grave e privi dell´ assistenza dei familiari”. La Casa del Nibbio, che rientra tra gli obiettivi del progetto ideato dalla Comunità di Capodarco e dall’associazione “L’ottavo Giorno, accoglie sei persone che, per vari motivi, non potranno più vivere con le loro famiglie di origine, ma ospiterà anche soggetti che si trovano di fronte a situazioni di emergenza o che per varie necessità devono fare dei percorsi riabilitativi. Per loro la Comunità elaborerà un progetto finalizzato a promuoverne l´ autonomia. “Questa struttura - ha detto un rappresentante dell’associazione – è un primo passo importante per la realizzazione del progetto. I ragazzi con disabilità che ruotano attorno alla nostra associazione sono 45, di questi solo 5 sono stati accolti nella casa. Ci daremo da fare per far sì che questa struttura non resti l’unica perchè il sogno di ogni genitore che ha un figlio con handicap è quello di sapere che dopo, quando non ci saremo più, ci sarà qualcuno che se ne prenderà cura”. “Grazie per il lavoro che avete svolto con una passione che vi ha permesso di superare molte difficoltà – ha detto Stufara – Spesso, chi fa il nostro mestiere, rischia di perdere la percezione della realtà, invece questi momenti servono a ricordarci situazioni importanti”. Stufara ha aggiunto che in Umbria saranno attive cinque strutture di cui due sono entrate in funzione. “Dobbiamo farci carico dell’ansia dei genitori – ha concluso - e la volontà politica è quella di proseguire su questa strada anche nella revisione del Piano sociale e di quello sanitario”. Per il sindaco di Perugia, Renato Locchi, ”con la Casa del Nibbio si corona un sogno”. “Il Comune – ha sottolineato – ha condiviso una scelta che, oltre a far rivivere una parte bellissima della città, innalza il livello di civiltà dell’Umbria”. .  
   
   
IMPERIA: PRESENTATO ALLA CONFERENZA DEI SINDACI NUOVO PIANO DI EDILIZIA SANITARIA PER IL TERRITORIO  
 
Imperia, 16 maggio 2007 - Un unico ospedale collocato in posizione baricentrica rispetto al territorio imperiese su un´area pubblica individuata di concerto con gli Enti locali che andrebbe a riassumere nell´arco di dieci anni le realtà ospedaliere attualmente esistenti e accanto tre "Palazzi della Salute" a Imperia, Bordighera e a Sanremo contenenti tutta la medicina del territorio e la parte diagnostica. E´ partito da Imperia il "viaggio" dell´assessore alla Salute della Regione Liguria, per spiegare la nuova riorganizzazione dell´edilizia sanitaria ligure con l´obiettivo di rinnovare le strutture esistenti e renderle più rispondenti alle nuove esigenze di una popolazione sempre più anziana. Lo ha illustrato questa mattina a Palazzo Bellevue, sede del Comune di Sanremo al comitato ristretto della conferenza dei sindaci, alla presenza anche del direttore della Asl 1, Renata Canini e, tra gli altri, del sindaco di Imperia, Sappa, del sindaco di Sanremo, Borea, del sindaco di Bordighera, Bosio. "La programmazione di una nuova edilizia sanitaria a cui stiamo lavorando - ha spiegato l´assessore regionale alla Salute - parte dal presupposto che le strutture esistenti in Liguria sono tutte molto datate e in numero sovrabbondante rispetto ai reali bisogni, pertanto il programma elaborato si basa su due tipologie di offerta: da un lato alcuni nuovi ospedali e dall´altro Case della Salute dove saranno presenti servizi di base dove i cittadini potranno trovare un´offerta diagnostica, ambulatoriale e specialistica accanto anche ai medici di medicina generale". Secondo l´assessore Montaldo dovranno essere proprio le Case della Salute a partire per prime, per avere una rete di servizi efficaci, prima dell´avvio delle nuove strutture ospedaliere. E nell´attesa del nuovo ospedale l´assessore ha ribadito che "non ci sarà alcun depotenziamento delle attuali strutture, anzi sono confermati tutti gli investimenti già in corso o previsti per interventi consistenti di miglioramento e per continuare a fornire ai cittadini un servizio efficace". Per quanto riguarda il finanziamento della nuova struttura l´assessore ha detto che le risorse saranno "di natura statale, provenienti cioè dai finanziamenti nazionali sull´edilizia sanitaria decisi dalla Legge Finanziaria e da ulteriori fonti derivanti dalla messa a reddito dei siti di proprietà della Asl che andranno ad essere dimessi". Un programma di ampio respiro che sarà supportato, anche dal punto di vista culturale e scientifico dal convegno che si svolgerà ad Imperia il prossimo 18 giugno a cui saranno invitati tutti gli amministratori e esponenti sanitari del territorio, oltre che della regione e nazionali "per far partire una discussione più ampia in grado di avviare una crescita culturale del sistema". .  
   
   
PARIGI, SALONE EUROPEO DELLA RICERCA E DELL´INNOVAZIONE  
 
 Bruxelles, 16 maggio 2006 - La terza edizione del Salone europeo della ricerca e dell´innovazione si terrà a Parigi (Francia) dal 7 al 9 giugno. La manifestazione prevede oltre sessanta conferenze di alto livello su molteplici argomenti. Quest´anno la conferenza di apertura verterà sulle principali sfide internazionali della ricerca e dell´innovazione, mentre la cerimonia di chiusura sarà dedicata alla «vita quotidiana nel 2030». Sarà presente come oratore esterno Janez Potocnik, commissario per la Scienza e la ricerca. Questi alcuni degli altri temi sviluppati nel corso della conferenza: tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic); ricerca e politica (con un excursus sul Settimo programma quadro); scienza ed economia; energia; ambiente; sviluppo sostenibile; scienza e società. Saranno presenti al Salone enti di ricerca pubblici, grandi aziende e piccole e medie imprese (Pmi) di otto paesi e dodici regioni francesi. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Salon-de-la-recherche. Com/ .  
   
   
LIVIO SEGUSO LA LUCE NEL TEMPO CASA DEI CARRARESI- TREVISO 18 MAGGIO-1 LUGLIO 2007  
 
Treviso, 16 maggio 2007 - Lo scultore Livio Seguso sarà protagonista presso la Casa dei Carrarresi di Treviso, dal 18 maggio al 1° luglio 2007, di un’esposizione che presenterà una ricca selezione dell’attività dell’artista attraverso più di 100 lavori tra sculture, dipinti e disegni. La mostra, Livio Seguso, La Luce nel Tempo, promossa dalla Fondazione Cassamarca e curata da Franco Batacchi, si articola in un suggestivo allestimento che riscopre, lungo un percorso cronologico, tutta l’esperienza creativa dell’artista dal 1978 ad oggi, esibendo i suoi spettacolari lavori in vetro, acciaio, marmo, granito e legno oltre ad una serie di gigantografie e disegni che ne illustrano gli aspetti preparatori. Il pubblico viene perciò catturato da opere d’arte in cui una stupefacente abilità tecnica si sposa al rigore progettuale ed entrambi si attuano nel rispetto dell’intuizione poetica del maestro. Ne derivano opere scultoree in cui sono protagoniste forme essenziali che rimandano però ad una realtà naturale e in cui il vetro si compone con altri materiali dando vita ad un gioco di luci in cui si alternano trasparenza e opacità. Lo scultore veneziano fa tesoro di un mestiere antico che egli stesso ha contribuito ad arricchire, per uscire poi dagli schemi di una tradizione ed inserirsi all’interno della ricerca avviata dai protagonisti delle avanguardie storiche. Riconosciuto a livello internazionale e annoverato tra i protagonisti dell’arte plastica contemporanea, Seguso è già stato invitato ad esporre alla Biennale di Venezia, presso importanti musei e gallerie in tutta Europa, fino ad essere presentato, negli ultimi anni, anche in musei e gallerie americane e giapponesi. Diversi cataloghi monografici illustrano e documentano tutto il suo lavoro con interventi critici tra gli altri,di Giuseppe Marchiori, Enrico Crispolti, Enzo Di Martino, Pierre Restany, Atsushi Takeda, Jiri Kotalik,raffaele De Grada, Guido Perocco e numerosi altri. Anche per questa esposizione, che si preannuncia come una delle più complete tra quante finora organizzate in Italia e all’estero sull’attività dell’artista, è stato realizzato un catalogo bilingue (italiano-inglese) edito da Editoriale Giorgio Mondadori all’interno della collana Cataloghi d’Arte. La mostra gode inoltre del Patrocinio della Regione Veneto e della Provincia e del Comune di Venezia. Attraverso un percorso fotografico e critico con testi di Franco Batacchi, libero docente in storia dell’arte contemporanea presso la Constantinian University di Cranston (Rhode Island, Usa) e di Luciano Caramel, direttore dell’Istituto di storia dell’arte all’Università Cattolica di Milano, il catalogo presenterà tutta la serie di opere inedite dell’artista accanto agli altri lavori presenti in mostra. .  
   
   
PROROGATA FINO AL PRIMO LUGLIO LA MOSTRA SU RILKE AL CASTELLO DI DUINO IN DUE MESI È GIÀ STATA VISITATA DA PIÙ DI 14 MILA PERSONE  
 
 Duino,16 maggio 2007 - In seguito al grande successo di pubblico ( più di 14. 000 visitatori in due mesi), la mostra “Rilke e il suo mondo. I sentieri della psiche nella scrittura” allestita al Castello di Duino e supportata da Agi, Forum Austriaco di Cultura e Fondazione Kathleen Foreman Casali, viene prorogata fino al primo luglio. Ideata dalla grafologa Elisabeth Stipanek Klauer e curata per la parte espositiva dall’architetto Marianna Accerboni, la mostra - che comprende anche l’esposizione di molti preziosi esemplari di penne storiche della collezione Parker e Waterman - a metà marzo, in occasione dell’inaugurazione ufficiale, aveva ha visto riuniti in un convegno internazionale di due giorni, i più prestigiosi esperti e rappresentanti italiani ed europei di grafologia, specializzati nell’analisi di testi italiani e tedeschi, che hanno indagato, attraverso l’analisi della scrittura - così come avviene nella mostra - la personalità, la passione, la creatività e l’arte del grande poeta Rainer Maria Rilke (Praga 1875 – Valmont, Montreux, Svizzera, 1926), che fu spesso ospite al Castello della principessa Marie von Thurn und Taxis, e vi compose nel 1912 la prima delle celebri “Elegie duinesi”. Accanto al temperamento di Rilke , sono stati decrittati anche i caratteri degli intellettuali dell’epoca appartenenti alla sua cerchia: fra questi compaiono nella rassegna personaggi come Lou Andreas Salomé, che fu la musa di Rilke e di Nietzsche, André Gide e Hugo von Hoffmannsthal. Nella magica atmosfera delle sale del Castello di Duino, una delle mete più ambite in Friuli Venezia Giulia dai turisti italiani e stranieri, sono infatti visibili i manoscritti originali del grande poeta praghese, appartenenti ai principi di Torre e Tasso, attuali proprietari della storica dimora, all’Archivio di Stato di Trieste e alla Deutsches Literatur Archiv di Marbach. La mostra – inserita nel percorso turistico del Castello di Duino, visitabile senza costi aggiuntivi con lo stesso biglietto (da 3 a 7 euro a seconda della scontistica) che consente anche l’accesso al parco e al bunker con cimeli della seconda guerra mondiale - si articola in due sezioni: nella prima sono collocati i manoscritti originali dell’epistolario del poeta Rainer Maria Rilke e della principessa Marie von Thurn und Taxis e i loro profili ricavati grafologicamente dalle scritture, corredati da un percorso didattico attraverso i segni, rilevati con il metodo morettiano da Mariangela Furlani. La seconda parte raduna il lavoro di soci di tutte le sezioni Agi, che hanno esaminato gli scritti di tredici illustri personaggi europei significativi per Rilke, evidenziandone le doti relative a immaginazione, intuizione e creatività. Dai manoscritti originali che saranno esposti nel Castello di Duino fino al primo luglio sono stati ricavati interessanti e inequivocabili rivelazioni sul temperamento e l’intelletto del poeta delle Elegie e della sua grande musa: a proposito del poeta, la grafologa Mariangela Furlani annota che “la tendenza a interiorizzare e ad approfondire quanto vive, lo porta a sentire le cose anche con una certa intensità di emozioni e di sentimenti, a dare molta importanza anche a piccoli particolari e, talvolta, ciò lo induce a discostarsi dal sentire ‘comune’. Da qui un po’ di difficoltà nell’adattarsi con immediatezza e, di conseguenza, delle modalità di comportamento piuttosto tese e controllate. A volte forse anche un po’ di timore di potersi ferire nella sua sensibilità”. Mentre a proposito della principessa Marie, la stessa studiosa afferma che “in sintesi si può dire che in questa grafia vi siano numerosi segni che rimandano ad una personalità forte, sicura e decisa, intesa a imporre la propria volontà. Tali segni sono però attenuati dalla presenza di altri indici grafici che rispecchiano anche elementi di apertura, di riflessione e di critica”. Sullo scrittore André Gide, il grafologo Marco D’ascanio (Agi, delle Marche), annota invece che “la scrittura rivela, nella complessità della sua personalità, la ricerca non risolta al bivio fra bisogno di contatto, espansione, apertura verso l’altro e necessità di analisi, controllo, ricerca di chiarezza e definizione logica”. Del poeta, scrittore e drammaturgo austriaco Hugo von Hoffmannsthal, il grafologo Vincenzo Aquilante (Agi, Abruzzo) afferma che “la scrittura rivela delicatezza, sensibilità, raffinatezza sia a livello spirituale che estetico. E’ dotato di una personalità volitiva, caratterizzata da energia, determinazione e desiderio di realizzare e concludere. Riflessione e analisi contengono la forte intuizione, creando momenti alterni di dubbio e calo di tensione e rendendo così più profonde, ricche e sofferte le sue sintesi e conclusioni”. .  
   
   
ARTE INGENUA PRESENTA “METALLO ARMONICO”  
 
Brescia, 16 maggio 2007 - Sabato 19 maggio dalle ore 18, Arte Ingenua presenta al pubblico l’evento Metallo Armonico, che si terrà a nella suggestiva cornice dell’Auditorium San Barnaba e nella Piazza Arturo Benedetti Michelangeli. Arteingenua è un modo nuovo di mecenatismo, spinto dalla voglia di scoprire, aiutare, comprendere, valorizzare le forme d’arte della pittura, della scultura e della fotografia. Ogni altra forma d’arte può convivere con quelle seguite da Arteingenua e la performance Metallo Armonico ne è la testimonianza. Non fatevi ingannare, il termine “ingenuo”, negli artisti che Arteingenua segue, non significa “semplice” o “inesperto”, rappresenta invece la “purezza espressiva” declinata in forme diverse, a volte nuove, ma tutte vibranti sotto la gioia di dare, a tutti, la misura delle loro doti. Sarà la prima occasione – spiega Ferdinando Magnino promotore di Arteingenua e dell’evento di cui sopra – per rappresentare la creazione artistica attraverso un moderno concetto, maggiormente interdisciplinare e meno individualistico. “Metallo Armonico” - scrive il critico Lorenzo Respi e autore dei testi - chiama a raccolta due giovani scultrici, Anna Gabbiani e Rita Siragusa; due poeti della nuova generazione, William Cerri e Mauro Zappa; un affermato violoncellista, Sandro Laffranchini, pronti a “mettersi in gioco” e confrontarsi con la durezza del metallo, la leggerezza della parola e la levità della musica, esibendo ciascuno la personale inclinazione espressiva e creativa. Le sculture di Anna e Rita – metafore dei concetti di leggerezza e pesantezza – lanciano la sfida alla retorica del verso sciolto e alla modulazione della scala tonale di un violoncello settecentesco, per promuovere l’unità delle arti attraverso la contaminazione dei linguaggi espressivi e il confronto delle esperienze sensoriali. (www. Arteingenua. It/metallo-armonico. Pdf) L’evento, vero e proprio cocktail di emozioni, forme, parole e note, si chiuderà con l’opportunità, per il pubblico presente, di conoscere e confrontarsi con gli artisti durante il brindisi allestito per l’occasione. Le opere di Anna Gabbiani e Rita Siragusa saranno visibili fino al 9 giugno 2007. .  
   
   
FULVIO PENDINI (1907 – 1975) I VOLTI DI PADOVA PADOVA, MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI, 19 MAGGIO - 4 NOVEMBRE 2007  
 
Padova, 16 maggio 2007 – la città veneta celebra Fulvio Pendini nel centenario della nascita. La mostra, allestita presso i Musei Civici agli Eremitani, rappresenta l’occasione sia per ricordare, approfondire e riscoprire un artista che per mezzo secolo è stato protagonista della scena culturale cittadina e nazionale, sia per ripercorrere gli anni cruciali compresi tra le mostre sindacali degli anni trenta e lo scoppio delle neo-avanguardie degli anni sessanta. La sua attività si colloca tra gli episodi salienti dello scenario artistico cittadino del secolo scorso: il cantiere del Novecento al Bo, voluto dal rettore Carlo Anti e diretto da Gio Ponti, e l’attività del Gruppo N, esponente di punta dei movimenti ottico-cinetici nei primi anni sessanta. Tra queste due polarità scorrono solo tre decenni ma, in realtà, si dipana la vicenda artistica di una città che affonda da un lato nel mito della classicità (accordata alla vocazione umanistica patavina e risvegliata dalla riscoperta del Mantegna ad opera di Giuseppe Fiocco) e dall’altro si spinge sul bordo della contemporaneità più sperimentale collegandosi con Milano e Düsseldorf. La biografia di Fulvio Pendini si situa tra questi due momenti, incarnando la figura ideale di un artista che si è dedicato per tutta la vita alla pittura partendo da un distillato e parco classicismo neo-giottesco sulla scia del primo Oppi, per poi adottare e sviluppare una linea di primitivismo novecentista incentrata sull’animazione di feste popolari entro scenari di piazze e cortili, per approdare infine alla rappresentazione stilizzata di matrice medioevale di Padova e di altre città venete, ma anche emiliane, toscane, spagnole e algerine. Tuttavia, pur se il tema figurativo è dominante, nelle opere di Pendini si avverte subito come l’interesse principale sia rivolto ai valori compositivi, ai rapporti cromatici, alle dinamiche lineari. Questa disposizione a cogliere la natura espressiva delle forme pittoriche in quanto tali lo porta, nella seconda metà degli anni quaranta e negli anni cinquanta, a sperimentare le vie delle avanguardie storiche filtrate dalla lezione del Fronte Nuovo delle Arti. E’ la stagione felice delle nature morte con scorci di cucine, stufe, strumenti musicali, ceste e gabbie d’uccelli. Una speciale sensibilità cromatica lo porta a smorzare l’impronta neocubista, privilegiando il gioco dei tagli e la disposizione delle pezzature. Se nel cantiere novecentista del Bo sono stati Gio Ponti (con il quale collabora nell’affrescare la scala del rettorato) e Gino Severini le figure di riferimento, nell’immediato dopoguerra sarà piuttosto Giuseppe Santomaso tra gli artisti del Fronte Nuovo a influenzarne la ricerca. Il percorso espositivo e l’ordinamento del catalogo seguiranno l’evoluzione della pittura di Pendini soffermandosi sulle variazioni stilistiche e tematiche. L’artista fu presente alle mostre sindacali interprovinciali di Ca’ Pesaro negli anni trenta, a sei edizioni della Biennale dal 1940 al 1954, alle Biennali d’Arte Triveneta degli anni cinquanta e sessanta e a molti premi e concorsi nazionali. Sue opere si trovano in musei nazionali e in importanti raccolte come la collezione Gori e quella del Quirinale. La produzione di Pendini è costituita soprattutto da oli di diverse dimensioni e da affreschi o grandi pannelli decorativi realizzati sia per privati che per pubbliche istituzioni. Le sue numerose imprese decorative l’hanno reso l’ideale continuatore della tradizione “murale” patavina che lo stesso Anti intendeva riproporre e valorizzare con gli interventi all’università. Fulvio Pendini fu anche figura di riferimento per la comunità degli artisti padovani: fu tra i fondatori dei gruppi “Il Bastione” e “Il Coccodrillo”, nonché animatore e segretario della Mostra Triveneta d’Arte contribuendo in modo determinante alla sua rinascita post-bellica. L’esposizione presenterà più di cento opere che illustrano il percorso di Pendini, mettendo in luce l’inclinazione più lirica e sperimentale, assai poco conosciuta, dell’artista e la sua attività di decoratore di spazi architettonici interni ed esterni, oltre alla vasta produzione a soggetto sacro disseminata nelle chiese del territorio. La mostra, organizzata dal Comune di Padova, Assessorato ai Musei, Politiche Culturali e Spettacolo - Settori Attività Culturali e Musei e Biblioteche, è curata da Davide Banzato, Virginia Baradel (cui si deve anche la predisposizione del progetto scientifico) e Franca Pellegrini. Alla realizzazione dell’evento ha contributo Banca Aletti (private bank del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara) che quest’anno nell’ambito del progetto Banca Aletti per l’Arte è sostenitrice di questa mostra presso i Musei Civici agli Eremitani. Collaborazione tecnica di Aps Advertising. La mostra sarà allestita dal 19 maggio al 4 novembre nelle sale per esposizioni temporanee dei Musei Civici agli Eremitani e si avvarrà di un catalogo Skira con testi di Davide Banzato, Virginia Baradel, Vittorio Dal Piaz, Giovanni Lorenzoni, Andrea Nante, Franca Pellegrini, Benedetta Pendini, Elena Pontiggia e Pietro Randi. In contemporanea, presso Palazzo Zuckermann, saranno esposte le opere di Paolo De Poli (1905 - 1996), celebre maestro padovano dell´arte dello smalto, di recente donate dai figli al Museo d´Arte Medioevale e Moderna. Verrà così messo in luce il percorso comune di queste due forti personalità artistiche, protagoniste negli stessi anni della scena culturale cittadina. .  
   
   
CHINA CROSSING FOTO DI FRANCESCO BOSSO DAL 19 MAGGIO AL 26 AGOSTO 2007  
 
Milano, 16 maggio 2007 – Cargo&hightech, a partire dal 19 maggio e per tutta l’estate, ospita la mostra fotografica “China Crossing” di Francesco Bosso: un viaggio attraverso le contraddizioni della Cina raccontato da circa quaranta foto in bianco e nero. China Crossing . Letteralmente attraversando la Cina da Ovest a Est è lo spirito di questo reportage. Immagini che raccontano l´altra faccia di questo grande paese. Il racconto iconografico si veste dello spirito dell´Autore, che attraverso il ricorso della pellicola in bianco e nero, mostra le immagini dell´altra Cina, fotografando la realtà di due Regioni cinesi lo Xinjiang e lo Yunnan. La Cina appare oggi divisa in due mondi, il primo in crisi di eccessi ed il secondo in crisi di bisogni, questa contraddizione è sempre più evidente quanto più ci si allontana dalla Costa orientale e si va verso le “periferie”. La mostra si compone di circa quaranta foto in formato 40 x 50 e 70x100 stampate su carta baritata alla gelatina d´argento, delle quali l´Autore ha curato personalmente la stampa. L’esposizione è accompagnata dal prestigioso catalogo edito da Castelvecchi, curato da Roberto Mutti con l´introduzione di Lanfranco Colombo. ". La Cina di Francesco Bosso è ancora, quasi imprevedibilmente, misteriosa. Per quanto dal punto di vista razionale si riconosca la sterminata grandezza e l´inevitabile diversificazione interna a questo Paese, psicologicamente abbiamo tutti concesso di ridurlo a una visione ormai stereotipata: ieri la folla monocromatica che affollava a piedi o in bicicletta le vie di Pechino o Shanghay, oggi il profluvio di insegne e pubblicità sui nuovi grattacieli che sorgono improvvisi. Francesco Bosso sceglie, invece, un profilo più autentico che deriva dalla sua frequentazione dei luoghi ma anche da una scelta precisa, quella di approfondire la realtà con quello straordinario strumento che è la macchina fotografica fino a farla emergere in tutte le sue contraddizioni. " (Roberto Mutti) Francesco Bosso. Nasce a Barletta nel 1959 e si avvicina alla fotografia giovanissimo. Lavora inizialmente nel campo della moda, realizzando servizi redazionali e pubblicitari: le sue foto sono pubblicate dalle maggiori riviste di settore. Con il passare del tempo si delinea una ricerca verso il reportage di viaggio: si trova a percorrere itinerari inconsueti nel continente africano attraversando il Kenya, il Sudafrica, lo Zimbawe, il Botswana e la Tanzania. Qui nasce l’idea di una ricerca sulle culture tribali. “Swahili” e la relativa mostra itinerante. L’incontro con gli Hadzabe è particolarmente sentito e ne approfondisce la conoscenza. Il reportage costituisce il cuore del suo lavoro fotografico. Da alcuni anni sta lavorando ad un importante progetto sulla Cina imperniato sulle Etnie e sui contrasti e contraddizioni di questo Paese. La prima parte di questo lavoro chiamato “China Crossing” è stata presentata alla 9ª Internazionale di Fotografia di Solighetto ricevendo la segnalazione della giuria. .  
   
   
NARRARE LA CITTÀ E I SENSI DELL’IMMAGINE FOTOGRAFICA. QUARTO APPUNTAMENTO DI FOTO_GRAFIA E COMUNICAZIONE VISIVA  
 
Milano, 16 maggio 2007 - Il prossimo 17 maggio alle ore 16. 00, presso la Sede Bovisa del Politecnico di Milano, avrà luogo I sensi dell’immagine fotografica, quarto appuntamento del ciclo Narrare la città. I sensi dell’immagine fotografica proporrà al pubblico una rilettura della fotografia quale mezzo narrativo col contributo dei seguenti relatori. Salvatore Zingale, laureato in Semiotica al Dams di Bologna, ha insegnato Storia del pensiero scientifico e tenuto corsi e seminari di semiotica in diverse scuole e istituzioni. È direttore editoriale della rivista «Ergonomia» e autore di pubblicazioni di estetica, arte, architettura, oltre che curatore delle collane Quaderni di Ergonomia (Moretti&vitali) e Interpretazioni (Moretti Honegger). Attualmente è ricercatore presso il Dipartimento Indaco del Politecnico di Milano. Cristiano Seganfreddo è ideatore e curatore di Fuoribiennale, contenitore di mostre ed eventi legati all´arte contemporanea, all´architettura e al design durante le Biennali veneziane. Seganfreddo è curatore di mostre e progetti speciali con numerosi enti in Italia e all´estero. Si occupa di cultura e impresa collaborando con numerose aziende italiane e con istituzioni su progetti di varia natura, che prevedono lo sviluppo di significative forme di aggregazione culturale sulla contemporaneità. Nicolò Ceccarelli è ricercatore alla Facoltà di Architettura di Alghero. Tenendo al centro dei suoi interessi il rapporto tra design e media digitali, più recentemente si è indirizzato verso l´animazione computerizzata. Ha pubblicato “Progettare nell´era digitale, il nuovo rapporto tra design e modello” (Marsilio) e “Animazione 3D. Storia, tecniche, produzione” (Mondadori Informatica, 2004). Ceccarelli ha dato vita a una serie di iniziative, didattiche e di ricerca, sul tema animazione. I sensi dell’immagine fotografica tratterà il far vedere della fotografia, ciò che la rende un organismo narrativo e discorsivo oltre il contenuto rappresentato. La fotografia fa sapere oltre ciò che contiene e rappresenta: induce a immaginare attraverso il gioco delle ipotesi e delle libere associazioni. L’azione del narrare prevede un atto profondo di conoscenza che può produrre effetti sociali, economici e politici straordinari. Non è quindi semplice narrare la città. La fotografia che ruolo gioca? Zingale, con Far vedere e far sapere. Che cosa è la semiosi fotografica, muoverà da considerazioni elementari da porre alla base di ogni altra idea semiotica sulla fotografia. Una prima considerazione riguarda l’osservazione per cui la fotografia è la prima forma di rappresentazione della modernità, che richiede ciò che in fenomenologia si chiama presenza, la necessaria compresenza e connessione tra il segno e l’oggetto significato. Seganfreddo, con Identità del territorio e linguaggi visivi, partirà da alcune riflessioni: non è cosa semplice dare una definizione della città e nella maggior parte dei casi si rischia di sbagliare; ogni atto di costruzione o di ricostruzione è un atto di conoscenza, quindi non si ri/costruisce senza conoscere; dato un muro cosa succede dietro? Introduce quindi il tema della città inconsapevole, con esempi tratti dalla stanza del Veneto della Biennale di Architettura, dove ha usato il mezzo fotografico per raccontare il territorio. Ceccarelli, in seno a Città animate, considererà il fenomeno della meraviglia moderna rappresentata dagli effetti visuali del mercato dell´intrattenimento e della pubblicità, proponendo di iniziare a mettere a frutto questa nuova dimensione per comunicare la città in termini progettuali. L´intervento presenta l´esperimento del laboratorio Animazione e Design, condotto nel Luglio 2006 durante la Scuola Estiva ´Design e Ambiente´ a Bosa, in Sardegna, organizzato dalla Facoltà di Architettura di Alghero e dalla Facoltà del Design del Politecnico di Milano. Narrare la città, nato come iniziativa del Laboratorio di Fotografia del Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e moda del Politecnico di Milano, si rivolge ad un pubblico di esperti, operatori e studenti interessati alla fotografia e alla comunicazione, approfondendo, nello specifico, i temi legati alle nuove identità dei territori urbani. Narrare la città, ciclo a cura di Giovanni Baule e Daniela Calabi e promosso con Corrado Crisciani, Matteo Bergamini, Dario Sigona e Salvatore Zingale, ha in calendario altri due incontri: Giovedì 14 Giugno ’07 ore 16. 00: Esplorazioni urbane di design, Documento, analisi, opera: la fotografia – Mario Cresci, Città, design, arte – Raffaella Trocchianesi e Gabriele Pierluisi, Fotografia, modelli virtuali e rappresentazione – Mauro Ceconello. Giovedì 5 Luglio ’07 ore 16. 00: Strumenti e poetiche, La fotografia immersiva e il panorama urbano – Dario Sigona, Reportage urbani – Matteo Bergamini, Poetiche e linguaggi – Corrado Crisciani e Sergio Oriani, Tavola rotonda con Moreno Gentili. .  
   
   
PROGETTO BEETHOVEN  
 
 Torino, 16 maggio 2007 - L´orchestra Filarmonica di Torino in tour per il Piemonte Vercelli - Teatro Civico: giovedì 17 maggio 2007 - ore 21; venerdì 18 maggio 2007 - ore 21. Casale Monferrato – Chiesa di San Filippo: venerdì 25 maggio 2007 - ore 21; sabato 26 maggio 2007 - ore 18. Asti - Teatro Alfieri: sabato 2 giugno 2007 - ore 21: domenica 3 giugno 2007 - ore 21. Giovanni Bellucci direttore e pianoforte: Prima serata , Beethoven Concerto n. 2 in si bemolle maggiore op. 19; Concerto n. 1 in do maggiore op. 15 ; Concerto n. 3 in do minore op. 37 . Seconda serata: Beethoven Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58, Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73 (“Imperatore”). La Regione Piemonte e l’Orchestra Filarmonica di Torino realizzano insieme uno dei più importanti progetti musicali del 2007: portare l’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven nelle principali città piemontesi con uno dei più celebrati pianisti di oggi: Giovanni Bellucci. Grazie all´impegno dell´assessorato alla cultura della Regione Piemonte, che ha fortemente voluto questo progetto, Vercelli, Casale Monferrato e Asti hanno potuto aggiudicarsi un evento straordinario. Giovanni Bellucci - nella doppia veste di pianista e direttore - presenta insieme all’Orchestra Filarmonica di Torino una maratona beethoveniana in due serate: i cinque Concerti per pianoforte e orchestra, modello di perfezione classica oltre che straordinaria avventura della storia della musica occidentale. Sull’onda della popolarità ottenuta con quello che conosciamo come Concerto n. 2 – ma che in realtà è il primo ad essere stato composto – Beethoven scrisse, nel 1798, un nuovo lavoro, il Concerto n. 1 op. 15. La chiara ascendenza mozartiana della forma non impedisce al Concerto di evidenziare alcuni tratti stilistici estremamente peculiari, come il robusto Allegro, il colore quasi siderale di alcuni impasti timbrici nel Largo, la virile energia ritmica del Rondò. “Uno studio ininterrotto Vi permetterà di ritrovare, attraverso le mani di Haydn, lo spirito di Mozart”: il profetico augurio che il conte Waldstein aveva affidato al giovane Beethoven in partenza da Bonn sembra pienamente avverarsi nel Concerto n. 2 op. 19, la cui struttura appare inequivocabilmente mozartiana. Chiave di volta nell’universo beethoveniano, il Concerto n. 3 op. 37 assume un importante significato nella vita e nella poetica del compositore. Portato a termine negli anni in cui l’autore scriveva il Testamento di Heiligenstadt, si colloca in uno dei periodi più bui della sua esistenza. Beethoven sceglie qui la tonalità del conflitto e del patetismo per opporsi e reagire alla incipiente sordità, contrapponendo alle forze negative che lo circondavano un positivo dinamismo. Terminato nel 1806, il Concerto n. 4 op. 58 concludeva un biennio estremamente creativo e prolifico per Beethoven. Con questo Concerto, che sembra riassumere “tutto ciò che vi è di più strano, di più originale, di più arduo”, l’autore procede con coraggio verso l’annullamento della differenza tra “essenziale” e “ornamentale”:anche i numerosi passaggi virtuosistici diventano concetto e sostanza. Scritto nel 1809, tra le cannonate napoleoniche alla conquista di Vienna, il Concerto n. 5 op. 73 è un tipico esempio di quel tenore eroico e titanico nel quale si è soliti individuare il piglio compositivo di Beethoven. Ogni pagina dell’op. 73, grazie a un’orchestra parata a festa, è grandiosa e ben incarna l’appellativo “Imperatore” dato dal pianista ed editore Cramer poco tempo dopo la sua composizione. Questo Concerto riprende e rafforza molti elementi che il Quarto aveva lasciato a un livello sperimentale. Interessante è il trattamento che Beethoven fa dello stile “di cadenza, di fantasia”: non più confinata nello spazio tradizionalmente dedicatole, la cadenza diventa principio costruttivo e interviene nei momenti salienti per mettere il virtuosismo al servizio dello spirito del brano. Gli interpreti L’orchestra Filarmonica di Torino è nata nell’aprile 1992, dopo una decina d’anni di attività sotto la denominazione di Filarmonici di Torino durante i quali sono state realizzate importanti coproduzioni con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino e la Compagnia di San Paolo per le Stagioni Sinfoniche Rai realizzate tra il 1991 e il 1994. Dal 1993 l’Orchestra Filarmonica di Torino realizza presso la Sala Grande del Conservatorio di Torino una propria Stagione Sinfonica, che dall’anno 2005-2006 - con l’avvento alla direzione artistica di Nicola Campogrande – è concepita in modo che ogni concerto sia un “evento speciale”, sviluppato attorno a uno specifico tema. L’attività dell’Orchestra Filarmonica di Torino si è svolta in Italia, Francia, Svizzera, Spagna, Belgio, Estremo Oriente e ha visto la realizzazione di numerose collaborazioni con prestigiosi direttori, tra i quali Aldo Ceccato, Sergiu Celibidache, György Györiványi-ráth, Victor Dubrovskij, Carlo Maria Giulini, James Levine, Giuseppe Patané, Guennadi Rojdestvenski, Thomas Sanderling, Marcello Viotti, e con solisti di fama mondiale, tra i quali Boris Belkin, Andrea Bocelli, Walter Boeykens, Maurice Bourgue, Michele Campanella, Bruno Canino, Olivier Charlier, Daniele Damiano, Thomas Demenga, Rocco Filippini, Laura De Fusco, Cecilia Gasdia, Eugene Istomin, Alexander Lonquich, Antonello Manacorda, Francesco Manara, Shlomo Mintz, Boris Petrushansky, Ruggero Raimondi, Jean-pierre Rampal, Marco Rizzi, Mstislav Rostropovich, Maxim Vengerov. Hanno inoltre collaborato con l’Orchestra Filarmonica di Torino nel ruolo di direttore principale i maestri Jean-bernard Pommier e Marzio Conti. Le numerose incisioni dell’Orchestra Filarmonica di Torino sono edite dai marchi Claves, Victor, Rs e Stradivarius e riguardano principalmente musica sinfonica con alcune incursioni in campo operistico. L’orchestra ha partecipato a festival internazionali tra i quali la “Festa dell’Opera” a Bellinzona, il Concorso chitarristico “Pittaluga” di Alessandria, i Festival “Giordano e il suo tempo” di Baveno, “Zino Francescatti” di Marsiglia , “Il Gonfalone” di Roma e il Festival dell’Opéra di Avenches in Svizzera. Nel novembre 1995 l’Orchestra Filarmonica di Torino ha ottenuto l’alto riconoscimento della Regione Piemonte per il lavoro svolto, e attraverso la stipula di una specifica convenzione che sostiene finanziariamente l’orchestra, da quell’anno realizza concerti in molte città piemontesi. L’attività dell’Orchestra Filarmonica di Torino è sostenuta dalla Lavazza, dalla Provincia e dal Comune di Torino, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione Crt e dalla Reale Mutua, oltre che da un folto gruppo di piccoli sponsor. Consacrato nella ristrettissima élite dei grandi interpreti – la sua incisione delle Parafrasi di Franz Liszt sulle Opere di Verdi e Bellini (pubblicata da Assai) è stata inserita da Diapason nella top ten dei dischi lisztiani della storia, che comprendeva, oltre a Giovanni Bellucci, Martha Argerich, Arrau, Cziffra, Kempff, Zimerman – Giovanni Bellucci si è già imposto all’attenzione della critica internazionale come autorevole esponente del pianismo contemporaneo. Tutti i suoi cd sono stati infatti premiati dalle testate specialistiche più prestigiose: dallo “Choc” di Le Monde de la Musique in Francia, all’“Editor’s choice” della britannica Gramophone, alle 5 stelle di Musica, alle 5 stars del Bbc Music magazine, al “Cd exceptionnel” di Répertoire. “Non esistono dieci pianisti come lui al mondo: egli ci riporta all’età d’oro del pianoforte”. Così il quotidiano Le Monde sottolineava la vittoria di Bellucci alla World Piano Masters Competition di Montecarlo 1996, ultima in ordine cronologico di una lunghissima serie di affermazioni nei concorsi internazionali (dal “Regina Elisabetta” di Bruxelles al “Primavera di Praga”, dal “Casella” della Rai al “C. Kahn” di Parigi, dal “Busoni” al premio “F. Liszt”). Ventenne, si diploma con lode e menzione d’onore presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Su invito del grande pianista russo Lazar Berman - che nel 1991 dichiara: ”Bellucci è uno dei più grandi talenti che io abbia mai ascoltato… attraverso un fenomenale virtuosismo, realizza un discorso musicale altamente innovativo”-, frequenta l’Accademia Pianistica di Imola, che nel 1996 gli attribuisce il Master. In seguito, si avvale dei contatti con artisti della statura di Badura-skoda, Brendel, Perahia e Pollini . Stabilitosi a Parigi, intraprende un’intensissima attività concertistica, che lo vede prodursi in récital solistici e con orchestra per i più importanti festival - Hollywood Bowl, cui deve il suo debutto americano, Newport, Denver (U. S. A. ), Yokohama (Giappone), Singapore, Bath (Inghilterra), La Roque d’Anthéron, Besançon, Menton, Radio-france a Montpellier, Folle journée di Nantes (Francia), Lugano (Svizzera), Radio di Berlino (Germania), Prague Spring (Repubblica Ceca), Radio di Helsinki (Finlandia), Brescia e Bergamo, Ravello, Settembre Musica di Torino. È di imminente pubblicazione la prima parte dell’integrale discografica dell’Opera di Busoni per pianoforte e orchestra, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, mentre è appena uscito il primo cd della monumentale integrale delle 32 Sonate di Beethoven e delle 9 Sinfonie di Beethoven/liszt. .  
   
   
I VOLTI DELLA MUSICA – INCONTRI ED OCCASIONI D’ASCOLTO UN’ANTEPRIMA TRA CINEMA E SUONO GIORNATA DI STUDIO CON SEMINARI E PROIEZIONI DI FILM MUSICATI DAL VIVO - PADOVA, GIOVEDÌ 24 MAGGIO 2007  
 
Padova, 16 maggio 2007 - Una giornata di studio, di immagini, di musica e di emozioni, quella proposta dalla rassegna I Volti della Musica - incontri ed occasioni d´ascolto, giovedì 24 maggio 2007 alla Sala Fronte del Porto di Padova. Un appuntamento che si articolerà - dalle 10. 30 del mattino fino a tarda sera - in un seminario riservato agli Istituti Scolastici di I e Ii grado (al mattino), quindi in un incontro con uno dei più autorevoli autori di colonne sonore per la pubblicità - Stefano Barzan - intorno all´utilizzo della musica nei messaggi promozionali, per poi proseguire con proiezioni di pellicole rare accompagnate da musiche singolari e da commenti autorevoli come quello di Roberto Calabretto. Insomma: una vera e propria full immersion - rigorosamente a ingresso libero - per gli amanti del cinema, della musica, del cartone animato e, soprattutto, della riflessione intorno alla capacità comunicativa delle più contemporanee e meno definibili declinazioni dell´arte dell´immagine che incontra la musica. O viceversa. Una giornata straordinaria, quindi, per cinefili, musicofili, appassionati e semplici curiosi che vogliono farsi affascinare dai mille volti della musica, dalle sue mille capacità espressive e seduttive. E non è che il primo di una breve ma straordinaria serie di appuntamenti con "I volti della musica" che a giugno porteranno a Padova due eccezionali artisti internazionali per altrettante serate di grande spettacolo che saranno annunciate a breve. Ma ecco il programma di giovedì 24 maggio: ore 10. 30 seminario [riservato agli Istituti Scolastici di I e Ii grado] La Musica Incontra Le Immagini Cinema, pubblicità e colonne sonore. Seminario con proiezioni di cortometraggi musicati dal vivo sull´interazione fra musica e immagini, con scene da film e dalla pubblicità televisiva. Presenta Renato Raule [compositore di musica per film; docente del Conservatorio Pollini]. Ore 17. 00 incontro: L´agnello Del Nibelungo Quando un eroe Wagneriano si fa mansueto e vende bibite. Riflessioni serie e meno serie sulla musica nella pubblicità e il mondo che la circonda, raccontate in prima persona da un protagonista. Presentano Stefano Barzan* e Renato Raule. [*compositore di musiche per importanti campagne pubblicitarie, tra cui Cocacola, Lancia, Wind, Telecom, Sky] ore 18. 30 proiezioni: Passato & Presente Proiezioni di cartoni animati dei fratelli Max e Dave Fleischer, pionieri del cartone animato, creatori di Braccio di Ferro e Betty Boop, con l’esecuzione dal vivo delle musiche, commissionate a compositori nell´ambito del progetto Workshop. “Out of The Inkwell” Cartoon Factory (1924), musiche composte ed eseguite dal gruppo Mr Pink: Daniele Pinato/percussioni, Michele Fasolato/chitarra classica, Giuseppe Salvatore Costa/chitarra elettrica, Simon Pagiaro/batteria | “The Clown´s little Brother" (1920), musica composta da Luca Belloni, eseguita da Francesca Vento/pianoforte, Carlo Rossi/clarinetto, Enrica Frasca/violoncello | "Koko´s Earth Control" (1928), musica composta ed eseguita da Marco Braggion, live electronic | "The Automobile ride" (1921), musica composta da Renato Raule, eseguita da Francesca Venzo/pianoforte, Carlo Rossi/clarinetto, Enrica Frasca/violoncello | "Perpetual Motion" (1920), musica composta ed eseguita da Nicola Giosmin, live electronic. Ore 21. 00 film: Rapsodia Satanica (1915), regia di Nino Oxilia, musica di Pietro Mascagni Proiezione del film con accompagnamento musicale dal vivo di Aldo Orvieto, pianoforte. A seguire: I´ll Be Glad When You´re Dead, You Rascal You (1932) cartone animato sonoro di Max e Dave Fleischer musiche di Louis Armstrong (disegnato ironicamente come un indigeno cannibale). Presenta Roberto Calabretto [esperto in musica per film; docente presso l’Università di Padova] www. Ivoltidellamusica. It .  
   
   
GOLF - A VENEZIA TUTTO PRONTO PER LO SHARP ITALIAN SENIORS OPEN  
 
 Milano, 16 maggio 2007 - Giovedì 17 maggio la Pro-am Sharp farà da interessante prologo alla quarta edizione dello Sharp Italian Seniors Open (18-20 maggio), il massimo torneo italiano per la categoria "over 50" che avrà luogo, come avviene sin dalla sua nascita, sul percorso del Circolo Golf Venezia dal 18 al 20 maggio. C´è molta attesa per il torneo, sia per la qualità tecnica dei partecipanti, sia per il debutto nel Seniors Tour europeo di Costantino Rocca, che ha compiuto 50 anni lo scorso dicembre. Sul percorso degli Alberoni il bergamasco sarà uno dei favoriti insieme al campione uscente Sam Torrance, con il quale si è trovato più volte a confronto sul campo e con cui ha diviso la gioia del successo in Ryder Cup, agli altri due past winner della gara, Terry Gale (2004) e Gery Watine (2005), agli inglesi Carl Mason e Gordon J. Brand, all´irlandese Eamonn Darcy, due volte secondo (alle spalle di Torrance e di Watine), agli spagnoli José Rivero e Manuel Piñero, agli argentini Luis e Horacio Carbonetti e agli australiani Stewart Ginn e Terry Gale, che detengono il record del tracciato stabilito lo scorso anno con 66 colpi e, naturalmente, a Giuseppe Calì, che ha al suo attivo due titoli nel circuito. Sette gli italiani in campo: oltre a Rocca e Calì ci saranno anche Alberto Croce, Romolo Napoleoni, Stefano Betti, Adriano Mori e Baldovino Dassù. Title sponsor del torneo, nato originariamente dalla collaborazione tra Rcs Pubblicità e il Circolo Golf Venezia, sarà per il secondo anno consecutivo Sharp, azienda di fama mondiale. Cosponsor dell´evento altre prestigiose aziende quali Damiani Gioielli, Cabert e Casinò di Venezia. Lo Sharp Italian Seniors Open si disputerà sulla distanza di 54 buche con la partecipazione di 75 concorrenti. Non è previsto il taglio. Il montepremi è salito da 175. 000 a 200. 000 euro dei quali 30. 000 andranno al vincitore. Alla Pro-am Sharp prenderanno parte squadre formate da quattro giocatori, un professionista e tre dilettanti. L´organizzazione della gara è passata sotto l´egida del Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti (lo stesso che cura il Telecom Italia Open) di cui è presidente Donato Di Ponziano. Lo Sharp Italian Seniors Open è entrato, in pratica, a far parte del ´Bartolini Corriere Espresso Italian Pro Tour´, ossia il circuito che raccoglie tutte le gare pro che si svolgono in Italia, comprese quelle del Challenge Tour e dell´Alps Tour. E´ sponsorizzato appunto da Bartolini e ha quali cosponsor l´Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, Golflab e Caroli Core Health European Tour: F. Molinari, Canonica E Tadini All´irish Open - Il percorso dell´Adare Manor Hotel & Golf Resort ad Adare, in Irlanda, ospita l´Irish Open (17-20 maggio), torneo dell´European Tour al quale prendono parte Francesco Molinari, Emanuele Canonica e Alessandro Tadini. L´attenzione è tutta sui giocatori irlandesi e, in particolare, su Padraig Harrington, Paul Mcginley e Darren Clarke con gli ultimi due, però, che attualmente non attraversano un periodo di buona forma. Nel field il danese Thomas Bjorn, gli indiani Jyoti Randhawa e Jeev Milkha Singh, l´inglese Simon Dyson. Il montepremi è di 2. 500. 000 euro dei quali 416. 000 andranno al vincitore. Challenge Tour: Edoardo Molinari Tenta Il Tris - Edoardo Molinari, leader della money list del Challenge Tour, è tra i favoriti nel Telenet Trophy (17-20 maggio), gara che si svolge al Royal Waterloo Gc di Bruxelles, in Belgio. Il torinese, qualora ottenesse la terza vittoria stagionale (dopo quelle nel Colombia Masters e nel Kenya Open), salirebbe direttamente nell´European Tour. In campo anche Andrea Maestroni, Marco Crespi, Matteo Delpodio, Paolo Terreni e Alessio Bruschi. Iscritto Michele Reale, che tuttavia ha pochissime chances di giocare. Tra i favoriti i belgi Nicolas Colsaerts e Nicolas Vanhootegem, il cileno Felipe Aguilar e il paraguaiano Fabrizio Zanotti, secondo nell´ordine di merito del circuito alle spalle di Molinari. Let: Dieci Proettes Italiane Al Deutsche Bank Swiss Open - Dieci proettes italiane parteciperanno al Deutsche Bank Ladies Swiss Open (17-20 maggio), torneo del Ladies European Tour che si svolge al Golf Gerre Losone, a Losone in Svizzera. Sono: Sophie Sandolo, Veronica Zorzi, Stefania Croce, Diana Luna, Tullia Calzavara, Isabella Maconi, Barbara Paruscio, Federica Piovano, Margherita Rigon e Anna Rossi. C´è attesa per la prova della ventitreenne australiana Nikki Garrett, che ha vinto le ultime due gare disputate, ma la rosa delle candidate al titolo è abbastanza ampia e comprende, tra le altre, Becky Brewerton, Tania Elosequi, Ludivine Kreutz, Rebecca Hudson, Gwladys Nocera, oltre a Veronica Zorzi e a Sophie Sandolo. Il montepremi è di ben 525. 000 dollari. Lpga Tour: Giulia Sergas Al Sybase Classic - La numero uno mondiale Lorena Ochoa difende il titolo nel Sybase Classic (17-20 maggio) in programma all´Upper Montclair Cc di Clifton, nel New Jersey. Assente Annika Sorenstam, per problemi fisici, la messicana avrà per maggiori avversarie l´australiana Karrie Webb, la paraguaiana Julieta Granada, le statunitensi Brittany Lincicome e Juli Inkster e la norvegese Suzann Pettersen, che ha ottenuto il primo successo domenica scorsa nel Michelob Ultra Open. Unica italiana presente Giulia Sergas, ancora alla ricerca della continuità dopo un avvio di stagione molto altalenante. Nuovo turno di riposo per Silvia Cavalleri. Alps Tour In Austria - Tappa austriaca per l´Alps Tour: si gioca il Gosser Open (18-20 maggio, 54 buche), torneo che è stato spesso favorevole ai colori italiani e dove lo scorso anno Massimo Florioli fu superato in play off da Jurgen Maurer. Il campione uscente sarà uno dei favoriti insieme al connazionale Roland Steiner, ai francesi Charles Russo e Xavier Lazurowicz, allo svizzero Robert Wiederkehr e a Gregory Molteni ed Emmanuele Lattanzi. Tra gli altri italiani hanno possibilità di ben figurare Nicola Maestroni, Lorenzo Gagli, Stefano Reale, Andrea Zanini e Marco Bernardini. Il montepremi è di 35. 000 euro dei quali 5. 075 spetteranno al vincitore. Us Pga Tour: Si Disputa L´at&t Classic - David Toms, Chris Dimarco, Charles Howell Iii, Zach Johnson e Rory Sabbatini sono i nomi di spicco nell´At&t Classic (17-20 maggio), torneo dell´Us Pga Tour che si svolge al Tpc Sugarloaf, a Duluth in Georgia. Il montepremi è di 5,4 milioni di dollari con primo premio di 972. 000 dollari. Campionati Nazionali Medal All´olgiata - Sul percorso dell´Olgiata Golf Club sono in programma i Campionati Nazionali Medal (17-20 maggio) con la partecipazione di quasi tutti i migliori giocatori azzurri. Nel torneo maschile, intitolato alla memoria del grande Franco Bevione, sono iscritti 73 giocatori, tra i quali il favorito è Andrea Pavan, che alla fine dello scorso anno superò i professionisti nel Campionato Omnium. I suoi più pericolosi avversari saranno Federico Colombo, Andrea Romano, Nunzio Lombardi, Marco Guerisoli, Niccolò Ravano e Cristiano Terragni. Nel campionato femminile, dedicato a Isa Goldschmid altra grande giocatrice italiana e sorella di Franco Bevione, si lasciano preferire Marianna Causin, Vittoria Valvassori, Alessandra De Luigi, Anna Roscio, Chiara Brizzolari e Alessia Knight. Iscritte 43 concorrenti. Entrambi i tornei si disputano sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 54: nella gara maschile saranno ammessi al quarto giro i primi 33 classificati e i pari merito al 33° posto, in quello femminile le prime 21 e le pari merito al 21° posto. .