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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Maggio 2007
LA RETE DELLE REGIONI EUROPEE OGM-FREE RIBADITA A TORINO LA BATTAGLIA PER LA BIODIVERSITA´  
 
Quarantadue regioni europee di sette diverse nazioni, riunite a Torino per la 5° Conferenza Internazionale della Rete Regioni Ogm-free, hanno ribadito il loro rifiuto all’impiego degli Organismi Geneticamente Modificati e a un approccio culturale ed economico che trascura il diritto di ogni territorio di autodeterminare la propria politica produttiva e alimentare, il proprio modello di sviluppo, e dunque il futuro dei propri cittadini. Il 17 e 18 maggio, all’Unione Industriale di Torino, si è riunita in un incontro plenario la Rete delle Regioni e Autorità Locali d’Europa Ogm-free, ospitata per la prima volta dal Piemonte - membro della Rete dal novembre 2005 - rappresentato dall’assessore all’Agricoltura Mino Taricco. Le due giornate di convegno hanno visto la partecipazione di autorevoli esponenti delle Regioni partner (situate in Austria, Francia, Regno Unito, Grecia, Spagna, oltre che in Italia) e di esperti a livello internazionale di politiche agroalimentari, tra cui l’indiana Vandana Shiva. Due nuove regioni, una croata e una austriaca, hanno firmato la loro adesione in occasione dell’incontro di Torino, portando a 42 i membri della Rete. La Dichiarazione Finale, sottoscritta a conclusione della Conferenza, ribadisce i principi fondamentali del rifiuto degli Ogm, del diritto delle autorità e comunità locali di dichiarare e salvaguardare aree Ogm-free nei propri territori e di attuare una vera e propria politica di “tolleranza zero” in particolare per le sementi, per preservare le basi stesse dell’agricoltura dalla contaminazione con Ogm. La Rete delle Regioni si impegna a supportare presso le istituzioni comunitarie tali istanze, chiedendo che l’Unione Europea imponga quanto meno una moratoria verso le colture geneticamente modificate, laddove non siano state ancora definite a livello locale le modalità di coesistenza tra coltivazioni Ogm e non Ogm. Tra le novità importanti di questa sessione, la firma della Dichiarazione di intenti tra la Commissione internazionale per il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura, presieduta da Vandana Shiva, e la Rete delle Regioni Ogm-free, che impegna congiuntamente le due organizzazioni a promuovere una diversa cultura del cibo, che Shiva ha paragonato oggi a un “vero e proprio Fascismo, che ci impedisce di scegliere cosa mangiare, così come il Fascismo storico ci impediva di parlare e pensare liberamente. ” “La Regione Piemonte – ha affermato l’assessore Taricco – che si è dotata di una legge di moratoria, proprio per impedire le coltivazioni Ogm almeno fino alla definizione di un quadro normativo chiaro, partecipa con convinzione e impegno alla Rete europea, che sta lavorando e lavorerà per portare le proprie istanze in sede comunitaria. In un momento di grandi mutamenti nel mondo e in particolare in ambito agricolo (revisione della Pac, la politica agricola comunitaria, riforma di alcune Ocm, organizzazioni comuni di mercato, avvio dei Programmi di Sviluppo Rurale nelle diverse regioni), è fondamentale che le linee guida normative siano condivise a livello locale, perché le decisioni che si stanno prendendo riguardano il bene del territorio, la salute, la qualità della vita di ciascuno di noi, in quanto cittadino e in quanto consumatore. ” “La conferenza di Torino – ha sottolineato Susanna Cenni, assessore all’Agricoltura della Toscana e Presidente della Rete – ha dato nuovo slancio al lavoro fatto in questi anni, dal 2003, anno di nascita di questo Network. Siamo convinti che la strada no-Ogm sia una strada obbligatoria e lavoreremo per la costruzione di alleanze che ci aiutino a far pesare le nostre scelte, nell’ottica di un processo democratico vero. ” .  
   
   
RETE DELLE DONNE PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ, VIA ALLE ADESIONI  
 
Firenze - Saranno donne di tutto il mondo, unite dal comune impegno per la sicurezza alimentare e per un´agricoltura sostenibile le protagoniste della costruenda rete per la tutela della biodiversità, promossa da Regione Toscana e Commissione internazionale per il futuro del cibo. A Terra futura, la rete ha cominciato a muovere i primi passi attraverso un incontro, introdotto dall´amministratrice dell´Arsia, che ha permesso di far conoscere i progetti e di raccogliere le prime adesioni, da parte di donne che, nel nostro territorio come su scala internazionale, giocano un ruolo importante per la costruzione di un sistema agroalimentare all´insegna del ´buono pulito e giusto´: donne che coltivano la terra o gestiscono imprese agricole, o ancora attive nel campo dell´educazione e dell´informazione alimentare, come pure di donne impegnate su questi temi nelle istituzioni o nell´ambito della ricerca universitaria. In cima alla lista di coloro che hanno sottoscritto sin qui la Carta d´intenti della rete, una autentica testimonial dell´impegno delle donne per la biodiversità come Vandana Shiva, presidente della Commissione sul futuro del cibo, che ha aperto l´incontro di Terra futura; ma l´idea del network è stata sostenuta da altre figure di rilievo internazionale come Nuria Costa, presidente della rete nazionale delle donne rurali del Messico (anche lei presente all´incontro odierno) e come Wangari Maathai, biologa, premio Nobel per la pace e attuale ministro dell´Ambiente del Kenya che aveva già dato la sua adesione alla rete nei mesi scorsi. India, Messico, Kenya: donne di tre Paesi e altrettanti continenti che già possono iniziare a dialogare. Ma la rete funzionerà anche su scala nazionale e locale: per questo l´incontro di Terra futura ha registrato l´impegno di associazioni nazionali come la Fondazione Slow Food per la biodiversità (era presente stamani Cinzia Scaffidi) e Onilfa, Osservatorio nazionale per l´imprenditoria e il lavoro femminile in agricoltura (c´era Veronica Navarra) e anche di donne rappresentanti di associazioni legate al mondo agricolo. L´idea del network di donne custodi della biodiversità nasce dalla consapevolezza sia dei molteplici ruoli di cui è portatrice la donna nell´ambito della sicurezza alimentare (basti pensare alle scelte che compie, in quanto madre, per l´alimentazione dei figli e della famiglia), che in quello della biodiversità (oggi sempre più donne si dedicano alla produzione di alimenti), e quindi dalla constatazione che queste competenze possono crescere solo parallelamente all´allargamento dei diritti delle donne. Ma in che modo può funzionare concretamente la rete? "Già oggi - ha spiegato nel suo intervento conclusivo l´assessore regionale all´agricoltura - esistono nel mondo numerosi movimenti di donne centrati sui temi dell´alimentazione, della sicurezza alimentare, della biodiversità. Una rete di donne per la sicurezza alimentare e la salvaguardia della biodiversità può creare una saldatura tra questi movimenti, diffondendo la consapevolezza dei legami tra genere e biodiversità, favorendo il miglioramento della capacità delle donne di mantenere il controllo sul proprio ambiente, stimolando la nascita di movimenti dal basso che promuovano i diritti delle donne attraverso campagne sul cibo e la biodiversità. A livello locale, come in Toscana dove è già nata, la rete può inoltre favorire una saldatura tra i movimenti ambientalisti e i movimenti per i diritti delle donne". Il lancio ufficiale della rete di donne per la biodiversità avverrà il prossimo 20 luglio, durante il meeting di san Rossore. .  
   
   
AGRICOLTURA,BECCALOSSI LANCIA "PATTO PER LE DONNE" SONO 46.000 QUELLE OCCUPATE NEL SETTORE,16.500 GUIDANO L´AZIENDA  
 
Milano - Un "Patto per la promozione dell´uguaglianza" per affermare e valorizzare ulteriormente il lavoro svolto in Lombardia dalle 46. 000 donne che lavorano in questo settore. E´ partita da qui Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale all´Agricoltura, per far capire quanto importante e decisivo sia l´apporto femminile nel comparto agricolo che in Lombardia può contare su 16. 500 imprese (su un totale di circa 65. 000) guidate da donne. Un´analisi svolta nell´ambito del convegno "Imprenditrici e amministratrici del territorio", svoltosi il 18 maggio a Cazzago San Martino, in provincia di Brescia. "Nell´anno Europeo delle Pari Opportunità - ha aggiunto Viviana Beccalossi - ben si inquadra quest´appuntamento in cui viene delineato il ruolo della donna nella società moderna, e in particolare nel settore agricolo. Un settore che, sempre più, sta conoscendo la valenza dell´apporto professionale ed intellettuale femminile, a fronte di una cultura che ci faceva conoscere il lavoro delle donne nei campi come pura manovalanza. Oggi, invece, non è più così. La capacità imprenditoriale, e il pragmatismo tipico di noi donne, ha consentito lo sviluppo di molteplici ambiti produttivi che, fino a pochissimo tempo fa, appartenevano solo agli uomini". L´attenzione è stata anche rivolta a quelli che vengono indicati come "fattori di svantaggio delle donne", primi fra tutti i carichi di lavoro, la non facile conciliazione con i bisogni familiari e i problemi legati alla mobilità. "Proprio per questo - ha detto Viviana Beccalossi - Regione Lombardia, attraverso il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, pone particolare attenzione al ruolo delle donne, prevedendo la costituzione del ´Patto per la promozione dell´uguaglianza´. Un tavolo di confronto permanente, da me presieduto, al quale siederanno anche i rappresentanti delle Associazioni femminili e delle Organizzazioni Professionali agricole". "Un patto - ha concluso Viviana Beccalossi - che vuole essere un osservatorio per l´imprenditoria e il lavoro femminile in agricoltura e che, in tutta la fase di attuazione del Programma di Sviluppo Rurale, potrà rappresentare un importante strumento per monitorare l´efficacia dei diversi interventi avviati". In particolare, nella redazione del Programma di Sviluppo Rurale, sono state individuate specifiche "misure" rivolte alle imprenditrici agricole, con particolare rilevanza assegnata alla diversificazione in attività non prettamente agricole (consulenze di varia natura, servizi sociali come asili nido o assistenza anziani, formazione), al sostegno e creazione di nuove imprese e all´incentivazione delle attività turistiche e agrituristiche. .  
   
   
CESSIONE DELLE ATTIVITÀ DI BOSCHI LUIGI & FIGLI S.P.A.  
 
Collecchio (Pr) - Parmalat S. P. A. Comunica che la propria controllata Boschi Luigi & Figli S. P. A. (di seguito, Boschi) ha firmato, il 21 maggio, un contratto per il trasferimento del proprio ramo di azienda, avente ad oggetto le attività operative. Boschi opera nel settore della produzione, della trasformazione e del confezionamento di prodotti a base di pomodoro, succhi di frutta e bevande a base di tè. Il fatturato di Boschi per l’anno 2006 ammonta a circa euro 104 milioni. Acquirente delle attività operative è una società di recente costituzione, partecipata da Cio (Consorzio Interregionale Ortofrutticolo) e da Consorzio Casalasco. Il prezzo pattuito è pari ad euro 30. 180. 000,00 di cui Boschi ha incassato, alla firma, una caparra confirmatoria pari ad euro 1. 509. 000,00. Il nullaosta dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato rappresenta la condizione per l’efficacia e quindi per l’esecuzione dell’operazione. Ad ottenimento del predetto nullaosta, Boschi incasserà il saldo del prezzo pattuito. Con il prezzo incassato potrà essere data piena esecuzione al concordato Boschi. .  
   
   
PARMALAT S.P.A. RAGGIUNGE UN ACCORDO CON LACTEOS SIGLO XXI S.L. (GRUPPO NUEVA RUMASA) CHE PREVEDE LA VENDITA DI TUTTE LE ATTIVITÀ SPAGNOLE  
 
Collecchio, - Parmalat S. P. A. Ha reso noto il 16 maggio 2007 di avere in corso trattative avanzate per la cessione di tutte le attività spagnole e che è prevista, in data odierna, la sottoscrizione di un contratto di vendita delle medesime con Lacteos Siglo Xxi (Gruppo Nueva Rumasa), la cui efficacia ed esecuzione sarà condizionata unicamente all’approvazione dell’operazione da parte dell’Autorità Antitrust Spagnola. Le società che è previsto vengano cedute sono Parmalat Espana e Compania Agricola y Forestal (e relative società controllate), possedute da Parmalat S. P. A. Le attività spagnole presentano un fatturato consolidato di oltre 185 milioni di Euro per l’esercizio 2006 e sono presenti nei segmenti latte, latti aromatizzati, gelati, yogurt e dessert. Il prezzo pattuito tra le parti è di 188 milioni di Euro che è previsto vengano corrisposti al venditore “in contanti” dopo l’ottenimento del nulla osta da parte dell’Autorità Antitrust Spagnola previsto entro 90 giorni dalla comunicazione al Ministero dell’Economia Spagnola. Parmalat S. P. A. Comunicherà tempestivamente la finalizzazione e formalizzazione dell’accordo non appena sottoscritto. Advisor dell’operazione per Parmalat S. P. A. Sono stati Mediobanca, Advisor Finanziario, e lo Studio Giliberti Pappalettera Triscornia e Associati, Advisor Legale. .  
   
   
42 REGIONI EUROPEE RAFFORZANO L´ALLEANZA PER FERMARE GLI OGM A TORINO LA QUINTA CONFERENZA DELLA RETE COORDINATA DALLA TOSCANA  
 
 Firenze Si allarga e si rafforza la rete delle Regioni Ogm free guidata da Toscana e Alta Austria. A Torino, dove il 17 maggio si è tenuta la quinta conferenza della rete, il numero delle Regioni aderenti è salito alla quota di 42 (gli ultimi arrivi sono la Sislak Moslavina, Croazia e l´austriaca Voralberg), ma soprattutto si è registrato un nuovo salto di qualità delle rete i cui membri, oltre a innalzare in maniera ancor più decisa la diga a un ingresso degli Ogm, hanno condiviso linee strategiche comuni anche su altre tematiche, come il rispetto della biodiversità e la tutela delle risorse genetiche. "La rete sta diventando sempre più un avamposto europeo per un´agricoltura di qualità, rispettosa del territorio, e di piena affidabilità per i consumatori. La battaglia sugli Ogm è al cuore di questa sfida", ha evidenziato l´assessore all´agricoltura della Regione Toscana Susanna Cenni. Nel corso dei lavori di l´assessore ha posto l´accento in particolare sulle ultime novità relative al tema della coesistenza tra coltivazioni transgeniche e coltivazioni biologiche e tradizionali: "La Commissione europea non ha alcuna intenzione di modificare a breve il quadro legislativo in materia; le sole novità potrebbero derivare da un´introduzione di soglie di tolleranza agli Ogm nelle sementi e nel materiale vegetale di propagazione. Ma questo produrrebbe preoccupanti rischi di inquinamento transgenico. Per questo anche da Torino riaffermiamo il principio della tolleranza zero: ogni spiraglio che si apre agli Ogm può infatti avere conseguenze imprevedibili e ingestibili per i nostri produttori". "Ma - ha proseguito l´assessore - accanto a questa azione di pressione sulla Ue vogliamo anche sostenere un´azione dal basso da parte degli agricoltori che, lo rende possibile la normativa comunitaria, potrebbero sottoscrivere accordi volontari di area per realizzare zone Ogm-free: questi accordi, rafforzati a livello istituzionale, rappresenterebbero un ulteriore strumento per ribadire il ´no´ all´ingresso di coltivazioni sulle quali ancora sappiamo troppo poco a livello scientifico ma che laddove presenti, hanno realizzato condizioni per noi fortemente indesiderate di appiattimento e omologazione delle colture". L´assessore ha anche reso noto l´andamento dei lavori su scala nazionale che dovrebbero condurre entro giugno alla predisposizione di linee guida sulla coesistenza sulle quali dovranno basarsi le normative regionali: linee che prevederanno la possibilità di identificare aree anche molto estese dove potrà essere esclusa la coltivazione di piante transgeniche. Il presupposto è quello di far sì che le aziende e le aree che non vogliono utilizzare gli Ogm non debbano essere vittima di inquinamenti. E´ il caso della Toscana dove la dimensione delle aziende (6 ettari di media) e le caratteristiche dei territorio rendono estremamente difficile la coltivazione degli Ogm se non sottoponendo le aziende a rischi elevatissimi di contaminazione. Nel corso dei lavori odierni le Regioni presenti hanno anche concordato sulla necessità di estendere gli strumenti di ricerca e di potenziare le iniziative di comunicazione per consentire una maggior fruizione dei temi e delle rivendicazioni espresse. In quest´ottica è stato tenuto a battesimo il sito internet della rete; www. Gmofree-euregions. Net, che servirà per raccogliere e diffondere informazioni, spunti e per lanciare in tutto il continente le attività della rete. .  
   
   
MONTAGNA: PIANI DI INSEDIAMENTO PRODUTTIVO AGRICOLO  
 
Trieste - Saranno finanziati i piani di insediamento produttivo agricolo nei territori classificati come montani. La Giunta regionale ha infatti approvato in via preliminare, su proposta dell´assessore alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, il regolamento per la concessione di contributi ai Comuni che fanno parte dell´area montana per la formazione dei piani previsti dalle legge numero 16 del 2006. Legge che reca le norme in materia di razionalizzazione fondiaria e di promozione dell´attività agricola in dette aree. Tale regolamento sarà ora trasmesso al Consiglio delle Autonomie Locali affinché esprima il proprio parere. Secondo il regolamento sono ammissibili a contributo i costi per la realizzazione di studi di fattibilità e progettazione, per l´acquisizione di aree, per le spese connesse alla realizzazione di infrastrutture, per spese tecniche generali per espropriazioni, volture e trascrizioni, nonché eventuali spese notarili, per le spese per imposte, tasse e diritti conseguenti l´acquisizione delle aree e la loro trascrizione. .  
   
   
RIFORMA DEI DISTRETTI AGROALIMENTARI: UNA NUOVA PROGETTUALITÀ DI TERRITORIO  
 
Torino - Una importante riforma della politica di distretto, rurale e agroalimentare, è stata varata il 21 maggio dalla Giunta con un disegno di legge (“Istituzione, individuazione e disciplina dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità”), che sarà ora sottoposto all’approvazione del Consiglio Regionale ed è finalizzato a ristrutturare, in forme omogenee e flessibili, le modalità di gestione delle aggregazioni territoriali. La necessità di riforma del sistema prende spunto anzitutto da un’incongruenza insita nell’attuale quadro normativo: i Distretti dei vini sono regolati dalla legge regionale 20/99 di carattere specialistico, mentre i distretti agroalimentari di qualità sono normati dalla legge regionale “generalista” n. 26/03. La nuova norma mira a far rientrare i Distretti del Vino all’interno di linee di indirizzo omogenee, e cerca di ovviare alle lentezze attuative e alle complicazioni burocratiche sinora registrate. La proposta di legge definisce i Distretti agroalimentari di qualità – candidati a subentrare alle forme distrettuali odierni - come sistemi produttivi locali, caratterizzati da uno o più prodotti merceologicamente omogenei, certificati e tutelati, la cui valenza economica risulti significativa; inoltre deve sussistere una interdipendenza tra imprese agricole, di trasformazione e di commercializzazione, tale da poter definire una filiera integrata, che comprenda anche aspetti culturali e turistici di valorizzazione del territorio. La legge definisce altresì i Distretti rurali, come entità caratterizzate da un’identità storica consolidata, coerente con la vocazione del territorio e integrazione tra attività agricole e altre attività locali. Il Distretto potrà essere costituito da aree non necessariamente contigue dal punto di vista geografico, laddove sussistano correlazioni economico-culturali di filiera, così come lo stesso territorio potrà appartenere a più distretti; gli enti potranno essere stabili o anche temporanei, legati da obiettivi comuni di sviluppo dettati dalle condizioni di mercato. Si inseriscono nel sistema le aree di periferia urbana, che possono sviluppare, nell’ambito della multifunzionalità, progetti agricoli di utilità sociale. “La nuova norma, in quanto norma di programmazione, non prevede stanziamenti di risorse specifiche per progetti - spiega l’assessore all’Agricoltura Mino Taricco – salvo 45. 000 euro per studi, monitoraggio ed eventuale sostegno al funzionamento, ma attingerà per ogni tipologia di intervento a normative ordinarie regionali. La vera riforma che il disegno di legge introduce è un diverso approccio culturale alla politica di distretto, che non si limita a distribuire risorse, ma a fare sistema sul territorio, a coordinare le iniziative di promozione, a sostenere progetti integrati non solo tra soggetti diversi, ma anche in ambiti diversi, dalla produzione, alla commercializzazione, dalla tutela del paesaggio al turismo. Una modalità di progettazione partecipata e integrata di un territorio, che si riconosce nella sua produzione trainante, e che crediamo possa dare nuovo slancio in molti settori e molti territori. ” .  
   
   
CESSIONE DEI MARCHI POMÌ, POMITO E PAIS  
 
Collecchio (Pr), 22 maggio 2007 - Nel contesto della cessione delle attività operative da parte della controllata Boschi Luigi & Figli S. P. A. , Parmalat comunica che ha firmato, il 21 maggio , un contratto per la cessione dei marchi Pomì, Pomito e Pais a società di recente costituzione, partecipata da Cio (Consorzio Interregionale Ortofrutticolo) e da Consorzio Casalasco. Il prezzo pattuito per la cessione è pari ad euro 2. 320. 000,00 di cui Parmalat ha incassato, alla firma, un acconto pari ad euro 116. 000,00. Il trasferimento dei marchi avverrà contestualmente al trasferimento del ramo d’azienda di proprietà di Boschi Luigi & Figli S. P. A. In quanto le due operazioni sono inscindibilmente collegate. Al momento del trasferimento, Parmalat incasserà il saldo del prezzo. .  
   
   
SETTORE “SEMENTI”: NEL 2006 SI EVIDENZIANO SOPRATTUTTO I BUONI RISULTATI RAGGIUNTI DAL GRANO TENERO E DURO, DA IMPUTARE AL FORTE INCREMENTO DI SEMINE DI FRUMENTO NELLA CAMPAGNA AGRICOLA 2006-2007 ED ALLA SOSTENUTA DOMANDA DI SEMENTI CERTIFICATE.  
 
Brillanti anche le performances della soia, che ha visto aumentare le superfici “dedicate” di circa il 16%, soprattutto in Emilia Romagna, la seconda regione “vocata” a questo tipo di coltura dopo il Veneto. Risultati deludenti invece per le sementi foraggere, di mais e orticole, queste ultime penalizzate sia dalla scarsa dinamicità dei consumi di ortaggi sia dalle consistenti importazioni di prodotti freschi dall’estero. Nel 2006 il mercato delle sementi (mais, orticole, foraggere, frumento duro e tenero, soia) si è attestato intorno ai 510 milioni di euro, registrando un lieve incremento rispetto al 2005, dovuto soprattutto all’aumento dei prezzi di vendita. Le aree di business più significative sono quella del mais e delle orticole, che insieme incidono per oltre il 70% sul valore del mercato. La concorrenza tra gli operatori, in tutto circa 200, raggiunge livelli elevati soprattutto nell’area del mais e delle orticole, dove giocano un ruolo particolarmente rilevante l’innovazione tecnologica, il prezzo ed il servizio al cliente. Tra i fattori che influenzeranno maggiormente l’industria delle sementi nel medio periodo vi sono soprattutto la possibile verifica e revisione della Pac, che potrebbe portare a rivedere di nuovo l’equilibrio degli aiuti agli agricoltori, il continuo sviluppo della ricerca genetica per mettere a disposizione degli agricoltori i migliori prodotti e l’aumento della competizione internazionale. Le preoccupazioni maggiori giungono dalla sempre maggiore pressione esercitata dall’offerta proveniente dai nuovi paesi entrati di recente nell’Unione Europea, che vanno ad aggiungersi all’offerta proveniente dalla Francia, tra i principali produttori europei nel settore della moltiplicazione delle colture da seme. Per affrontare le nuove sfide del mercato le imprese sementiere cercheranno nei prossimi anni di stabilire accordi ed alleanze così da sfruttare al meglio le più recenti innovazioni scientifiche nel campo del breeding, allargare il proprio catalogo e potenziare il proprio servizio al cliente in modo da soddisfare al meglio le sue esigenze. Le società di maggiori dimensioni punteranno inoltre a penetrare o consolidare la loro presenza sui mercati internazionali, in particolare nelle aree emergenti come i Paesi dell’Est Europa, del Bacino del Mediterraneo e del Far East. Dati Di Sintesi, 2006
Numero di imprese(a) 200
Numero di addetti(a) 3. 200
Numero di addetti per impresa 16
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 401,8
Variazione media annua della produzione 2006/2002 (%) -2,8
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 509,5
Variazione media annua del mercato 2006/2002 (%) 0,4
Quota di mercato prime 4 imprese (%) 39,8
Quota di mercato prime 8 imprese (%) 49,4
Previsioni di sviluppo del mercato(b):
· 2007/2006 lieve calo
· tendenza di medio periodo lieve calo
a) - inclusi gli importatori b) - in volume Fonte: Databank * Data di chiusura della ricerca: Aprile 2007 .
 
   
   
INCONTRO DELL’ASSESSORE RUSSO CON LA DELEGAZIONE DEL GRUPPO OSCAR  
 
I Consiglieri Agricoli delle ambasciate di Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Filippine, Irlanda, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Spagna, Repubblica del Sud Africa, Svezia, Svizzera, Thailandia e Ungheria, che sono rimasti in Puglia sino al 20 maggio, hanno avuto modo di conoscere in questi primi giorni, la realtà agroalimentare pugliese. L’assessore Russo ha ribadito nell’incontro “quanto sia importante favorire lo scambio di conoscenze tra le diverse realtà agricole per promuovere e favorire le relazioni commerciali tra la nostra regione e gli stati rappresentati dai diplomatici presenti. Lo sviluppo dell’agroalimentare pugliese non può infatti prescindere dallo sviluppo di una politica di internazionalizzazione per i prodotti pugliesi di qualità. La visita del gruppo Oscar è una delle occasioni per promuovere il “Sistema Puglia” concentrando forze e azioni per offrire alle nostre imprese concrete opportunità di crescita”. .  
   
   
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL NUOVO SERVIZIO DI INVIO TRAMITE SMS DEI DATI DI LABORATORIO RELATIVI ALLE ANALISI DEL LATTE  
 
 Aosta - L’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Giuseppe Isabellon comunica che, martedì 29 maggio prossimo, alle ore 11. 30, nella sala riunioni dell’Assessorato, in località Grande Charrière 66 a Saint-christophe, si terrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo servizio di invio tramite sms, a tutti i richiedenti, dei dati di laboratorio relativi alle analisi del latte. Nel corso dell’incontro, al quale sono invitati anche i produttori del settore lattiero-caseario della Valle d’Aosta, saranno effettuate delle prove dimostrative sulle attuali tecniche e procedure di trasmissione dei dati analitici all’utenza via internet e sms. Il Servizio sviluppo delle produzioni agro-alimentari illustrerà, inoltre, il nuovo metodo di prova per la determinazione della carica batterica nel latte e le modalità di raddoppio delle analisi, che consentiranno di effettuare le verifiche anche sul latte serale. .  
   
   
AGRICOLTURA, ASSESSORI CASSINI E BERRUTI: "SIGLATO ACCORDO CON I VERTICI DI ARTE E I COLTIVATORI DI BASILICO CHE RESTERANNO SULLA PIANA DEL BARONE PODESTA"  
 
 E´ stato siglato il 17 maggio in Regione l´accordo tra i rappresentanti dei coltivatori e i vertici di Arte alla presenza degli assessori all´Agricoltura, Giancarlo Cassini e all´Edilizia, Maria Bianca Berruti, scongiurando così l´allontamento dalla piana del Barone Podestà dei coltivatori di basilico a seguito della vendita ad Arte, l´agenzia regionale territoriale per l´edilizia, decisa nel 2004 dalla Asl 3 di un lotto di terreni ed immobili per individuare le risosrse necessarie alla realizzazione dell´ospedale di vallata. E´ stata garantita da Arte la continuità produttiva non solo per i coltivatori di basilico di Prà, ma anche per tutti gli altri agricoltori che operano su terreni di proprietà dell´agenzia regionale per l´edilizia. In tutto 800 ettari che riguardano sia la Piana del Barone Podestà (4 ettari) sia gli altri appezzamenti situati a Mele, Masone e Rossiglione che rientrano tra i terreni e gli immobili venduti ad Arte. L´accordo di oggi prevede la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico che si riunirà nei prossimi giorni per chiudere definitivamente la vicenda e evitare così qualsiasi tipo di vertenza. All´incontro di questo pomeriggio erano presenti accanto agli assessori Berruti e Cassini, il presidente di Arte Vladimiro Augusti, il direttore amministrativo della Asl 3, Ubaldo Leoncini, e i presidenti di Cia, la Confederazione Italiana Agricoltori, Giulio Malavolti e di Coldiretti, Germano Gadina. .  
   
   
GIUNTA: APPROVATO UN PROGETTO DI LEGGE SULLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DELLE PIANTE FORESTALI. RABBONI: "UNA RISPOSTA CONCRETA PER QUALIFICARE IL NOSTRO PATRIMONIO BOSCHIVO"  
 
Bologna - La Giunta regionale ha approvato il progetto di legge " Norme sulla produzione e la commercializzazione delle piante forestali e dei relativi materiali di moltiplicazione". Il provvedimento, oltre ad introdurre diverse semplificazioni di carattere procedurale, intende favorire la produzione di materiale di moltiplicazione autoctono ed a garantire l´origine delle piante forestali per contribuire alla buona riuscita ed alla corretta evoluzione dei rimboschimenti, riducendo nel contempo l´inquinamento del patrimonio genetico delle popolazioni forestali locali, rendendole maggiormente resistenti a condizioni ambientali avverse (come piogge acide, effetto serra, variazioni climatiche). Commentando il provvedimento, l´assessore regionale all´agricoltura Tiberio Rabboni ha sottolineato che "l´attività selvicolturale è destinata ad assumere un rilievo crescente in relazione all´evoluzione del settore agricolo regionale ed all´esigenza di assicurare un adeguato assetto idrogeologico ed ambientale ad importanti comprensori. La corretta gestione dei boschi può infatti fornire un importante contributo al contenimento della presenza di gas serra nell´atmosfera ed alla produzione sostenibile di biomasse a destinazione energetica; anche per questo motivo il nuovo Piano regionale di sviluppo rurale 2007 - 2013 dedica una notevole attenzione all´espansione ed alla cura delle superfici boscate". "Il progetto di legge - ha concluso l´assessore - verrà discusso dall´Assemblea legislativa nelle prossime settimane e rappresenta una concreta risposta alle esigenze di qualificazione complessiva, a fini ambientali e produttivi, di un comparto di grande rilevanza per il futuro sostenibile dell´Emilia-romagna". .  
   
   
PROVACI GUSTO - 6^ EDIZIONE DAL 7 AL 10 GIUGNO 2007 GIARDINI MALASPINA DI PIAZZA PETRARCA, PAVIA  
 
Dal 7 al 10 giugno torna a Pavia, con la sua sesta edizione, Provaci Gusto, la manifestazione dedicata alla valorizzazione del territorio, delle sue eccellenze gastronomiche e agro-alimentari, in particolare del riso, con la sua incredibile versatilità. Non si può infatti pensare alla gastronomia pavese senza almeno un piatto a base di riso, prodotto tipico dell’alimentazione locale e regionale, oltre che patrimonio fondamentale per l’economia della provincia di Pavia. Provaci Gusto, organizzato da Paviamostre, Azienda speciale della Camera di Commercio di Pavia, in collaborazione con Comune e Provincia di Pavia, si svolgerà nell’area dei Giardini Malaspina in piazza Petrarca. L’obbiettivo di Provaci Gusto è riconfermare il Riso come alimento “principe” dell’alimentazione tradizionale, sia con una serie di degustazioni, sia con la presenza di un mercato delle eccellenze artigianali e gastronomiche del territorio dove sarà possibile acquistare e degustare i prodotti. Per promuovere la “cultura del buon cibo” verranno coinvolti alcuni attori importanti come Slow Food, la cui condotta di Pavia organizzerà una serie di “Officine del Gusto” e i principali produttori vitivinicoli dell’Oltrepò Pavese. Sono in programma anche momenti di degustazione di cucina tipica locale e regionale, con alcuni momenti dedicati anche a specialità nazionali ed etniche. Infine ci saranno alcune iniziative a carattere educativo-culturale dedicate al riso ma anche ad altri prodotti tipici del territorio pavese, sempre con un occhio di riguardo all’abbinamento cibo/vino. Tra queste: iniziative didattico-formative inerenti i temi della manifestazione in collaborazione con la Coldiretti di Pavia; una breve rassegna cinematografica all’aperto dedicata alla proiezione di pellicole attinenti ai temi della manifestazione; la “Notte Bianca Pavese" (in programma il 9 giugno), importante iniziativa del Comune per “Pavia Città Internazionale dei Saperi” che Provaci Gusto sostiene, concorrendo da protagonista. L’appeal del riso Oltre ad essere ormai certo che il riso è un elemento indispensabile in una dieta sana ed equilibrata perché è leggero, nutriente, saporito e naturale, una delle caratteristiche che ne fanno un alimento adatto a tutte le occasioni è proprio la sua incredibile versatilità: non c’è piatto che non possa essere preparato usando il riso, dall’antipasto al dolce, e ognuno di questi piatti predilige un particolare tipo di riso. Non tutti forse sanno che le varietà italiane di questo cereale si suddividono in quattro gruppi, in base alle dimensioni del chicco: risi tondi (per la preparazione di minestre e dolci), risi medi e risi lunghi A (risotti, insalate, timballi, arancini e piatti unici) e risi lunghi B (per insalate e contorni). Provaci Gusto è l’occasione giusta per farsi una cultura del riso, ricchezza e orgoglio del nostro territorio. .  
   
   
IL PANIERE DI ROMA: IL 23 MAGGIO TORNA LA FESTA NAZIONALE DEL PANE FRESCO ALLA SCOPERTA DEL PIU’ CLASSICO DEGLI ALIMENTI  
 
Giunta alla sua 5^ edizione, la Festa Nazionale del Pane Fresco, che gode del patrocinio del Consiglio dei Ministri e del Senato della Repubblica, conferma il suo carattere di grande kermesse popolare. E lo fa ovviamente anche a Roma dove l’Associazione Panificatori di Roma e Provincia, in stretta collaborazione con la Associazione Italiana Panificatori e il supporto della Camera di Commercio di Roma, organizza una serie di eventi dedicati a uno dei principi della tavola italiana. Il pane, infatti, con il suo carico di storia e tradizione, rappresenta da sempre uno degli elementi base della nostra cucina, un compagno prezioso e insostituibile anche dal punto di vista salutistico. Al via dunque una giornata di festa con un ricco calendario di appuntamenti: Per Chi Ama La Musica. Concerto alle ore 11. 00 presso la Chiesa della Madonna di Loreto, sede del Pio Sodalizio dei Fornai. Ingresso libero per ascoltare il Concerto del Duo Flauto Dolce e Fisarmonica di Attilia Kiyoko Cernitori e Daniele Maimone, con musiche di Bach, Castello, Khraimer e Corelli. Per I Bambini. Dalle 11. 00 fino alle ore 13. 00, segnaliamo lo spazio ludico-didattico riservato ai bambini delle scuole elementari: con "Dal Grano al Pane" iniziativa della Azienda Romana Mercati (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma), per coinvolgere bambini, divertendoli, nei segreti e nel fascino della lavorazione del grano. Per I Piu´ Grandi. Dedicata agli adulti invece dalle 11. 00 alle 18. 00 la dimostrazione pratica dei Mastri Fornai. A cadenza oraria si potrà assistere alle performances dei maestri e osservare le fasi di preparazione del pane e della pizza. E proprio la pizza, la vera pizza bianca della Capitale, un prodotto certamente caro ai romani, sarà offerta in assaggio alle ore 11. 00, 13. 00, 15. 00 e infine alle 17. 00. Per Tutti. Per chi non potrà recarsi in centro, nessun problema. L’associazione Panificatori Italiani ha infatti realizzato un Circuito del Pane, chiamato “Il Paniere di Roma”: presso i fornai della Capitale aderenti all´iniziativa (localizzati nella cartina), sarà possibile acquistare a soli 5 Euro un coupon con il quale ritirare, presso l´esercizio stesso, un sacchetto portapane in tela contenente una fragrante selezione di prodotti da forno. Una parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Handicap: Dopodinoi - Onlus. .  
   
   
LA VERSIONE ITALIANA DI WWW.CIV-VIANDE.ORG SI ARRICCHISCE DI NUOVE INFORMAZIONI PER IL CONSUMATORE  
 
La produzione mondiale di carne bovina, secondo le elaborazioni statistiche fornite dall’Usda (il Dipartimento Agricolo degli Stati Uniti d’America), ha raggiunto e superato nel 2005, su tutto il territorio mondiale, il massimo storico di tutti i tempi : oltre 70 milioni di tonnellate. Con i nuovi Paesi associati e quindi un’Unione a 25 Stati, l’Ue ha sfiorato gli 8 milioni di tonnellate di carne bovina prodotta nel 2005. Il paese leader in Europa rimane la Francia con 1,6 milioni di tonnellate di carne bovina prodotte nello scorso anno, seguono la Germania, l’Irlanda, la Gran Bretagna e l’Italia. Il 98,5 % degli italiani consuma abitualmente carne bovina che rappresenta il 53,5% dei consumi totali di carne (fonte Acnielsen 2005). Il consumo procapite annuo che si attesta intorno ai 32,1 kg è un valore in crescita tanto che, da agosto 2005 ad agosto 2006, si è registrato un incremento del 4,8 %. Sulla base di dati che confermano una forte evoluzione del mercato italiano della carne e una sempre maggiore richiesta di informazione da parte del consumatore, Il Civ (Centro francese d’informazione sulle carni) ha attivato, dal 2005, la versione italiana del sito www. Civ-viande. Org, vera e propria enciclopedia interattiva, strumento ideale per approfondire le conoscenze sulla filiera carne europea, in particolare su quella bovina. Disponibili sul sito anche notizie storiche, elementi sull’evoluzione delle pratiche di allevamento del bestiame e impatto ambientale, dati sull’importanza della carne bovina nell’ambito di un’alimentazione equilibrata, identificazione e rintracciabilità delle carni, follow-up sanitario. Anche la versione italiana del sito è costantemente aggiornamenta con una rubrica di notizie ed attualità locali ed internazionali. Inoltre tanti nuovi suggerimenti per la preparazione delle carni che porteranno il ricettario contenuto nel sito a oltre 70 proposte golose, facili e veloci da realizzare. Per favorire la conoscenza e la navigazione del sito da parte anche dei professionisti del settore saranno veicolati, su diversi siti italiani relativi alla filiera carne e al settore della distribuzione, dei banner che si prevede saranno visibili a oltre 1. 950. 000 utenti nell’arco di 2 mesi. Continua anche il partenariato con www. Informacibo. It che, come lo scorso anno, pubblicherà il logo/link al sito www. Civ-viande. Org oltre a diffonderlo attraverso la spedizione della consueta newsletter a tutti gli abbonati. Civ (Centro francese d’informazione sulle carni) è una piattaforma di scambio d’informazioni che riunisce i professionisti della filiera carne, le autorità pubbliche, gli scienziati e le associazioni di consumatori e protezione degli animali. La sua missione è quella di contribuire a diffondere, senza alcun’attività di tipo pubblicitario e speculativo, una maggiore conoscenza sulle carni presso diversi tipi di pubblico (consumatori, professionisti della filiera, ristoratori, giornalisti di settore ed operatore della sanità). Taglio del nastro per il concorso “Pays de France” La carne bovina francese, identificata con il marchio "Pays de France", sarà al centro di un grande concorso che, dal 1 maggio al 30 settembre 2007, offrirà ai consumatori l´opportunità di partecipare ad un importante concorso a premi. Il concorso coinvolgerà circa 90 punti vendita delle insegne Auchan, Il Gigante e Abbondanza, oltre ai ristoranti della catena A Modo Mio. Il consumatore troverà presso i ristoranti e i pdv partecipanti, le cartoline realizzate per il concorso. Partecipare è semplice: sarà sufficiente acquistare una confezione di carne francese e staccare il bollino con il marchio “Pays de France”. Una volta compilata la cartolina su cui sarà stato applicato il bollino, sarà possibile partecipare all’estrazione dei seguenti premi : Ø 1 tour gastronomico a Parigi (3gg e 2 notti) con cena al ristorante “La Tour d’Argent” Ø 3 Barbecues Weber modello One Touch Gold 57’ Ø 50 cofanetti di senape Maille Sélection Exclusive Inoltre, per i possessori della carta Club di Abbondanza, estrazione di premi supplementari : 3 barbecues Weber modello One Touch Performer 57. Per garantire maggiore efficacia al concorso sui punti di vendita partecipanti, sarà organizzata la presenza di hostess nei week end del periodo promozionale. Il concorso fa parte del programma di attività promozionali 2007 dedicato alla carne bovina francese a marchio “Pays de France” che coinvolge le principali insegne della Gdo. .  
   
   
COMPIE 15 ANNI IL PERIODICO FONDATO DA MASSOBRIO PAPILLON IN EDICOLA CON IL NUMERO 50  
 
Festa in casa di Papillon per il 50° numero del periodico di sopravvivenza enogastronomica fondato e diretto da Paolo Massobrio. Quindici anni di vita per quello che è ritenuto un vero e proprio caso editoriale da cui è nata un’associazione di consumatori, il Club di Papillon, con 50 sedi e 6. 000 iscritti in tutta Italia. Quindici anni scanditi dunque da racconti, interviste, inchieste, scoperte, legate ad un’Italia del gusto che è cresciuta ed è cambiata, pur mantenendo ben salde le radici con le sue tradizioni alimentari. E da qui è partito tutto. Da un forte legame con la terra. Numero dopo numero, Massobrio e i suoi collaboratori hanno descritto i luoghi del gusto, gli incontri con gli artigiani d’eccellenza del nostro Paese o con i personaggi che hanno fatto la storia dell’enogastronomia in Italia, i vini e i ristoranti che hanno provato e che, attraverso un lavoro di attenta critica, hanno meritato giudizi positivi o negativi. Il 50° numero di Papillon acquistabile anche on line su www. Clubpapillon. It, ripercorre, nelle pagine iniziali, tutto questo, con un tributo di diciassette storici collaboratori dedicato alle cose più buone scoperte lungo la penisola durante questi anni. “Il sottotitolo a Papillon di giornale di sopravvivenza gastronomica – racconta Paolo Massobrio - fu di Edoardo Raspelli, che è anche l’inventore dei faccini neri e contenti e se vogliamo della critica enogastronomica in Italia”. “Abbiamo voluto creare un periodico di pura critica enogastronomica - prosegue Massobrio - che stranamente è riuscito a stare sul mercato dando poi l’avvio ad un’attività editoriale che oggi sforna titoli come Il Golosario, guida alle cose buone d’Italia e le Guidecritichegolose a Piemonte, Liguria, Valle D’aosta e Lombardia”. A compendio di Papillon c’è poi un sito, www. Clubpapillon. It, dove ogni giorno, fra le altre cose, appare la preziosa rassegna stampa sul mondo del mangiarbere ("La Notizia e Il Vino del Giorno", commentata da Paolo Massobrio). Arricchiscono questa edizione speciale di 200 pagine un servizio dedicato alla pizza (come fare la pizza in casa con i consigli di Giovanna Ruo Berchera e di Gennaro Esposito; la pizza vista dai dietologi Primo Vercilli e Giorgio Calabrese; il galateo della pizza a cura di Barbara Ronchi della Rocca), uno sui vini con i suggerimenti su come imbottigliare il vino tra le mura domestiche e l’inchiesta dedicata alla tradizione con Corrado Barberis, Marisa Laurito, Massimo Bottura, Miti Vigliero e lo storico della filosofia Tullio Gregory. E poi ancora le consuete segnalazioni di ristoranti e produttori di cose buone da tutta Italia, giudicati con i faccini più o meno sorridenti e le rubriche dedicate all’olio, al bon ton a tavola, ai libri e ai viaggi con tre speciali alla scoperta dei bistrot parigini, dell’enogastronomia londinese e dei produttori di Siena. Per maggiori informazioni www. Clubpapillon. It .  
   
   
FILOSOFIA DELLA GUIDA GOLAGUSTANDO E PRINCIPALI NOVITÀ RISPETTO ALLA EDIZIONE 2006  
 
Il secondo appuntamento con la guida Golagustando è caratterizzato da una serie di novità significative, che sono di seguito indicate . Visto il successo della trascorsa edizione, si è pensato che i lettori avrebbero gradito conoscere ulteriori nominativi di locali della ristorazione eccellente od emergente che sono stati dal direttore dai collaboratori visitati nell’ anno appena trascorso e che si aggiungeranno a quelli che, in buona parte, erano presenti anche nella edizione 2006, avendo avuto cura di aggiornarne la scheda e la proposta gastronomica. Lo spirito di Golagustando è rimasto immutato; la segnalazione di ristoranti, osterie, trattorie e wine bar che rispecchiano la filosofia di Buongustando, la rivista periodica a cui si ispira, sono affiancati in questa seconda edizione, rinnovata anche nella grafica interna, da pagine che indicano strutture ricettive, agrituristiche ed aziende dove acquistare i buoni prodotti della terra e dell’artigianato tipico italiano. Ogni regione avrà una più ampia presentazione corredata anche da immagini a colori relative a località, monumenti o prodotti tipici che potranno essere ammirati e gustati utilizzando le indicazioni fornite dalla guida. Una collaborazione con la Federdoc ( Confederazione nazionale dei Consorzi volontari per la Tutela delle Denominazioni dei vini italiani) ha consentito di presentare le varie regioni indicandone le aree tutelate da una Doc o Docg, avendo cura di indicare poi nella stessa pagina anche le varie indicazioni di tutela. Per rendere ancora più completa la indicazione di tipicità e origine dei prodotti del territorio sono evidenziati i vini Igt e, per quanto riguarda i prodotti agroalimentari, le tutele Dop e Igp. Non poteva mancare poi una sezione che indicasse le principali manifestazioni enogastronomiche e folkloristiche della regione, suddivise per provincia. Un ulteriore passo avanti è rappresentato dalla diffusione del prodotto editoriale che oltre ad andare in allegato al periodico Buongustando, si troverà in numerosi punti vendita dislocati sul territorio italiano e sarà anche venduta on line sul sito www. Buongustando. It . Per finire , ma certamente non perché sia meno importante, la Guida Golagustando 2007, fin dal suo debutto sul mercato, collaborerà con l’Associazione Virginia Iorga Onlus (www. Virginiaiorgaonlus. Org) per finanziare, attraverso la devoluzione del 50% del prezzo di copertina, importanti iniziative sociali che saranno rivolte a pazienti di patologie oncologiche ossee e a progetti dedicati all’infanzia più bisognosa. Tanti motivi per far si che sia ripetuto il successo della scorsa edizione e che si possa contribuire a fare del bene con il buono. Principali novità dell’Edizione 2007 L’edizione 2007 della Guida Golagustando presenta alcune importanti novità nella grafica, nei contenuti e nella diffusione, di seguito vengono elencati i principali:  La foliazione interna passa da 200 a 320 pagine presentando così oltre duemila nominativi di Ristoranti,trattorie,osterie e Wine Bar selezionati;  La grafica sarà a colori su tutte le pagine;  Le presentazioni iniziali di ogni regione saranno corredate da alcune foto a colori rappresentative del territorio e dei prodotti tipici e sarà inserito in aggiunta al box relativo alle tutele dei vini regionali anche quello dei prodotti agroalimentari tipici, oltre ad una sezione dedicata alle principali manifestazioni enogastronomiche e folkloristiche.  Alla fine di ogni capitolo regionale saranno inserite alcune pagine che conterranno gli indirizzi degli “Amici di Buongustando” : Alberghi, Agriturismi, Aziende Agricole, Artigianali e di lavorazione/vendita di prodotti tipici del territorio, selezionati dalla rivista Buongustando, in modo tale da rendere ancora più utile e completo l’uso della guida;  La diffusione, oltre all’allegatura a Buongustando ed ai consueti canali di diffusione ( Fiere di settore, abbonati, vendita sul portale internet), avverrà anche negli appositi spazi delle principali edicole e librerie italiane.  La capillare diffusione attraverso le stutture segnalate nella guida stessa, sia quelle ristorative sia quelle indicate tra gli “Amici di Buongustando”, amplificherà ulteriormente la diffusione del prodotto. .  
   
   
IL RISTORANTE LE SPECIALITA’ DI MILANO APRE LE PORTE AI CELIACI  
 
La celiachia è un’intolleranza permanente dell’organismo al glutine, ossia la proteina presente in alcuni cereali: avena, frumento, farro, orzo, segale, kamut, spelta, criticale. Si tratta di una patologia sempre più diffusa nel nostro Paese e di cui soffrono numerosi Italiani che, a causa della malattia, non possono nutrirsi con alimenti composti da questi cereali o dai loro derivati, come le farine, gli amidi, il pane, la pasta, i biscotti e le torte. E’ una patologia che può avere sintomi molto vari (per tale ragione spesso non viene riconosciuta) anche se i disturbi più tipici sono: dimagrimento, carenze vitaminiche, diarrea, e, nei bambini, arresto della crescita. Oggi l’unica terapia esistente in grado di garantire al celiaco un buono stato di salute è la dieta rigorosamente priva di glutine. In caso contrario, quindi continuando ad assumere il glutine, i celiaci rischiano di compromettere seriamente il proprio intestino; di fatto, i villi intestinali (ossia le sporgenze a forma di piccole dita che rivestono le pareti dell’intestino e che permettono l’assorbimento dei cibi ingeriti consentendo all’organismo di essere nutrito) delle persone che soffrono di celiachia si appiattiscono e non svolgono più il loro compito; quindi i cibi ingeriti non vengono più assimilati. Di conseguenza, l’impossibilità di mangiare qualsiasi cosa, così come di recarsi tranquillamente al ristorante e di ordinare ciò che più piace, inficia sensibilmente la qualità di vita dei celiaci. Fortunatamente per tutti coloro che soffrono di celiachia, alcuni ristoranti (anche se per il momento in Italia sono ancora pochi) si sono attrezzati per offrire menu privi di glutine ma al contempo sfiziosi. E’ il caso del ristorante Le Specialita’ in via Pietro Calvi 29 a Milano dove il proprietario, sensibile alla particolare patologia, ha deciso di introdurre un menu privo di glutine appositamente studiato per i celiaci i quali, a partire dal 1 giugno, qui avranno la possibilità di gustare 37 tipi di pizza (con costi compresi tra gli 11 e i 15 euro, esattamente gli stessi delle pizze normali), pasta, pane, pan grattato per la preparazione delle cotolette, grissini, birra e una serie di dolci fra cui il gelato e il tiramisù, tutti rigorosamente senza glutine. Il ristorante Le Specialita’, presente nel capoluogo lombardo dal 1977, è diventato il ritrovo di clienti abituali che lo frequentano da 30 anni per le sue famose pizze (una delle sue specialità – da qui il nome del locale - ), oltre che per la sua cucina casalinga e classica realizzata con materie prime di qualità. Di comprovata qualità anche i menu per i celiaci: Le Specialita’ è infatti accreditato alla Ds Food, che ha procurato tutti gli ingredienti base per realizzare i menu. Inoltre, per garantire ulteriormente ai clienti che soffrono di celiachia la totale assenza di glutine, il ristorante è fornito di 2 banchi speciali di cui uno refrigerato dove vengono preparate le pizze dove, per non incorrere in nessun tipo di problematica, la farina che serve per non fare attaccare l’impasto da stendere è senza glutine, sia per le pizze normali che per le pizze per i celiaci. Alle persone che desiderano una pizza o una cena senza glutine, si richiede una prenotazione di almeno 3 ore. La prenotazione al ristorante Le Specialita’, che ha una capienza di 150 posti, è dotato di una sala fumatori e di un parcheggio convenzionato gratuito, è sempre consigliata, ma per i menu per celiaci è invece necessaria per il tempo di preparazione dell’impasto. .  
   
   
INCONTRO CON LA RISTORAZIONE DEL SUD GUALTIERO MARCHESI , GLI EUROTOQUES, GLI CHEF ITALIANI ALL’ESTERO.  
 
Sarà un gran giorno martedì 22 maggio quando Gualtiero Marchesi incontrerà una nutrita rappresentanza dei migliori chef del meridione che non si lasceranno sfuggire l’importante occasione di sentire la voce del Maestro affrontare i temi importanti della ristorazione, partendo da una “Questione Di Stile” il successo della cucina italiana nel mondo, genialità o prodotti? Ed intorno a Lui ci sarà il vertice dell’Eurotoques italiana, e presenti pure i vertici del Gvci Gruppo Virtuale Cuochi Italiani all’Estero, tutti per contribuire a comporre un discorso a più voci e più tonalità sullo status della cucina italiana contemporanea, soprattutto di quella che riveste i colori e i sapori del sud. Una Comunità, quella dei Cuochi, la cui importanza trascende ormai la semplice preparazione di una pietanza, ma si arricchisce di connotati storici, culturali, sociali ed economici. Dalla salvaguardia del consumatore al rispetto della qualità dei prodotti e dei cibi, dalla valorizzazione della propria professionalità a quella del prodotto agroalimentare italiano nel mondo. Eurotoques e Gvci (Gruppo Chef Italiani all’ Estero) insieme per offrire un contributo significativo ad un momento d’importante crescita internazionale della cucina italiana. Gli Euro-toques, Comunità Europea dei Cuochi, nasce nel 1986 fondata da Pierre Romeyer e viene tenuta a battesimo dall´allora Commissario della C. E. E. Jacques Delors. Attualmente fanno parte di Euro-toques International quasi 3. 000 cuochi, tra i quali vi sono le maggiori firme della gastronomia internazionale, ricordiamo in particolare la presidenza dal 1990 al 1994 del celebre Paul Bocuse. Presidente Italia è per l’appunto Gualtiero Marchesi. I Gvci Cuochi Italiani all’ Estero, riuniscono oltre 700 chef di oltre 70 nazioni in cinque continenti. Sarà presente a Napoli, Rosario Scarpato, presidente onorario. Ricordiamo che Cooking for Wine, replica con un programma che porterà anche questa volta alcuni tra i migliori chef d’Italia ad esibirsi di fronte e a pochissima distanza dai visitatori con la possibilità di assaggiare le sfiziosità preparate al momento e che sarà ancora più denso di incontri e esibizioni di grande interesse. Al termine dell’ incontro Ernesto Jaccarino, Don Alfonso,il ristorante più acclamato del “sud nel mondo” fornirà una testimonianza pratica del valore della cucina mediterranea e seguiranno le Premiazioni del Concorso: “Miglior Chef Emergente del Sud” alla presenza delle Istituzioni e Media. Www. Vitignoitalia. It .  
   
   
ASPARAGUSTANDO GUIDERÀ ALLA DEGUSTAZIONE DELL´ASPARAGO VERDE DI ALTEDO IGP SCOPRENDO I SAPORI E I COLORI DELLA TERRA,  
 
Sull’onda del successo riscosso nelle prime due edizioni di “Asparagustando” il Consorzio per la Tutela dell’Asparago Verde di Altedo Igp, nell’ambito del programma di valorizzazione del prodotto, costituisce il “Circuito Gastronomico Asparago Verde di Altedo”; l’invito è rivolto ai ristoratori o agli agriturismi che aderendo al Circuito, si impegneranno a consumare l’Asparago Verde ad Indicazione Geografica Protetta rispettando l’apposito Disciplinare del “Circuito Gastronomico Asparago Verde di Altedo Igp”. Chiediamo al ristoratore di evidenziare i piatti preparati con l’Asparago Verde Igp da quelli cucinati utilizzando asparagi non certificati; essendo l’Igp associabile, al momento, esclusivamente al prodotto fresco, sarà inevitabile che nelle stagioni in cui non c’è produzione all’interno dell’area certificata non si potrà inserire la voce Asparago Verde di Altedo Igp nel menù, questo assicurerà una maggiore tutela ed una maggiore consapevolezza da parte del consumatore sulla autenticità e sulla particolarità di questo prodotto della campagna. Tarcisio Levorato Direttore del Consorzio Asparago Verde d Altedo Igp Questa terza edizione, in concomitanza con la 38° Sagra dell´Asparago verde di Altedo, si presenta ancora più ricca delle precedenti, sia per l´adesione sempre maggiore dei ristoratori della Provincia di Bologna, che propongono modi nuovi ed originali per gustare l´Asparago Verde di Altedo Igp, sia perchè si è consolidata l´estensione di questa straordinaria iniziativa al territorio ferrarese del mesolano, altra rilevante zona di produzione dell´Asparago Verde Igp. Massimiliano Vogli, Sindaco di Malalbergo .  
   
   
FINO AL 27 MAGGIO, DEGUSTAZIONE DI PRODOTTI CILENI IN TUTTI GLI IPERMERCATI CARREFOUR DELLA LOMBARDIA GLI ITALIANI INCONTRANO IL CILE ATTRAVERSO UNA SELEZIONE DI VINI, SALMONE E FRUTTA CILENI  
 
Prochile, Ufficio per il Commercio Cileno in Italia, in collaborazione con l’Associazione di Esportatori di frutta del Cile –Asoex- e gli importatori italiani Fjord, (salmone), Trade Marketing (Cantina Cono Sur) e Vinonovo (Cantina Echeverria) ha dato vita all´operazione "Descubra los sabores de Chile" in tutti gli ipermercati Carrefour della Lombardia fino al 27/05. Il Cile è il 2° produttore mondiale di salmone, il 3° produttore mondiale di frutta fresca ed il 5° produttore mondiale di vino. Il Cile può essere considerato un’isola sanitaria poiché le favorevoli condizioni climatiche e le barriere naturali –deserto al nord, le Ande a est, l’oceano a ovest e i ghiacciai a sud- impediscono l’ingresso e la diffusione di malattie permettendo cosìun limitato uso di pesticidi. Comunque i prodotti cileni che entrano nella Ue vengono sottoposti a esigenti controlli zoo e fitosanitari, assicurando ai consumatori italiani l’ottima qualità del prodotto. Il salmone viene allevato nelle acque incontaminate del Oceano Pacifico nella zona sud del Paese. Il vino cileno offre un ottimo rapporto qualità prezzo e viene prodotto secondo le tecniche enologiche europee nella zona centrale del Paese. Anche la frutta viene coltivata nella stessa fascia a clima mediterraneo, e arriva in Italia in stagionalità opposta a quella italiana consentendo ai consumatori di accedere alle stesse varietà di frutta durante tutto l’anno. Decine di migliaia di consumatori italiani avranno modo di incontrare il Cile attraverso questa nuova operazione di degustazione di frutta, salmone e vino, e portare a casa una brochure dedicata anche ai viaggi verso una delle più belle terre del sud del mondo. .  
   
   
UNA GARA BIZZARRA A CHI RACCOGLIE PIÙ FRAGOLE - LITTLE SCARLET LA MARMELLATA DI FRAGOLINE D’INGHILTERRA, UNICA NEL SUO GENERE, PRODOTTA DALL’AZIENDA INGLESE WILKIN&SONS  
 
Una marmellata di fragoline unica nel suo genere viene prodotta dall’azienda inglese Wilkin&sons nella cittadina di Tiptree, a pochi chilometri da Londra. Little Scarlet è il nome di questa specialità che riporta sull’etichetta il marchio dei fornitori della Regina. Più d’uno sono i fattori che distinguono e rendono speciale ogni vasetto di marmellata di fragoline di Tiptree: le meticolose cure che si devono dedicare alla coltivazione di questa varietà di fragola, la Fragaria Virginiana, proveniente dagli Stati Uniti e piantata in Inghilterra dalla famiglia Wilkin; il fatto che non si conoscono altri produttori di marmellata di questo tipo in tutta l’Inghilterra e, possiamo azzardare, in tutto il mondo; ma soprattutto la limitata quantità di vasetti di Little Scarlet che ogni anno si riescono a confezionare. Basta pensare che su ogni piantina di Fragraria Virginiana possono maturare al massimo un centinaio di frutti a stagione, ma servono almeno 70 fragoline per produrre ogni vasetto di marmellata. La raccolta delle Little Scarlet si compie nel mese di giugno, al culmine dell’estate inglese e solo per tre settimane all’anno. Centinaia di persone partecipano al lavoro di raccolta che può avvenire esclusivamente a mano per preservare la delicata consistenza delle fragoline. La produzione ed il confezionamento della marmellata avvengono immediatamente dopo, negli stabilimenti della Wilkin&sons di Tiptree, per mantenere inalterate le qualità aromatiche e l’inconfondibile sapore dei frutti maturi. Una gara bizzarra a chi raccoglie più fragole Cosa ci fanno insieme giovani robusti in abiti da lavoro e anziani con in testa bizzarri cappelli che spiccano nel verde intenso delle piantagioni di fragole di Tiptree? È presto detto, partecipano tutti alla gara per la raccolta delle fragole che ogni anno, puntuale nella terza settimana di giugno, si svolge alla Wilkin&sons. Infatti, per festeggiare il giorno in cui si dà il via alla raccolta delle Little Scarlet, la tradizione vuole che si svolga una gara fra i braccianti arrivati a Tiptree apposta per la raccolta e i numerosi estimatori, vecchi e nuovi, della marmellata prodotta con queste fragoline. Si parte al suono del corno (suonato da Peter Wilkin in persona) e per un’ora intera tutti raccolgono a mano i delicati frutti. Vince, ovviamente, chi al termine di questo tempo avrà portato il maggior numero di fragoline sulla bilancia presidiata dal giudice. Ma si meriterà un premio anche chi indossa il copricapo più originale o chi riesce a terminare la gara con le scarpe più pulite. Comunque vada, si finisce sempre festeggiando tutti insieme con una allegra merenda nei campi. I vincitori si portano a casa ricchi cesti pieni di tutte le specialità Wilkin&sons mentre i premi in denaro vengono sempre destinati a differenti scopi benefici. Quest’anno, la gara per la raccolta delle fragole si terrà il 21 giugno (salvo bruschi cambiamenti climatici che potrebbero ritardare la maturazione dei frutti), i fondi della vincita saranno destinati alla salvaguardia della fauna selvatica della regione dell’Essex. Oggi come un tempo, la raccolta delle fragole si svolge sempre ed esclusivamente a mano. Wilkin&sons la passione per le marmellate Wilkin&sons produce marmellate e confetture da oltre 120 anni ed è guidata ancora oggi da Peter Wilkin pronipote del fondatore che perpetua una filosofia aziendale ispirata al rispetto per la tradizione ed ai valori familiari. Wilkin&sons ha sede a Tiptree, nell’Essex, regione inglese a nord-est di Londra, ma le sue marmellate e confetture vengono esportate in oltre 60 paesi del mondo. Nel 1885, quando iniziò la sua attività, Wilkin&sons possedeva circa 238 acri di terreno dove crescevano fragole, lamponi, more e altre piante da frutto. Oggi i possedimenti di questa azienda si estendono per oltre 1000 acri con piantagioni di frutti rari e pregiati che contribuiscono alla straordinaria produzione e alla variegata gamma di marmellate che da sempre contraddistingue quest’azienda. I prodotti Wilkin&sons si trovano sugli scaffali delle migliori enoteche, delle gastronomie e negli alimentari specializzati, ma sono presenti anche al momento della colazione negli hotel più prestigiosi. Sono inoltre utilizzate da grandi chef che ne apprezzano la straordinaria fragranza e le utilizzano nella preparazione di ricette sempre nuove ed originali. Peter Wilkin, pronipote del fondatore, guida oggi l’Azienda Distribuita da D&c nelle migliori gastronomie, enoteche e negozi al dettaglio. . .  
   
   
ICHNUSA: È ON AIR IL PRIMO SPOT TELEVISIVO INTERAMENTE DEDICATO A “JENNAS” LA BIRRA CRUDA DI SARDEGNA. UN MESSAGGIO INTUITIVO CARATTERIZZA LA CAMPAGNA E DESCRIVE L’ESSENZA DI UN PRODOTTO UNICO.  
 
Jennas - la birra “cruda” (non pastorizzata) di Ichnusa nata in Sardegna - è per la prima volta protagonista assoluta di uno spot tv che, dal 13 maggio, è on air sulle principali emittenti locali. Una campagna pubblicitaria mirata che, nella sua semplicità, racchiude l’essenza di un prodotto unico, che già dal suo ingresso sul mercato, ha conquistato i consumatori sardi. La descrizione delle peculiarità di Jennas è affidata a un film di 15” in cui ogni particolare rievoca due elementi essenziali: da un lato l’animo raffinato, esclusivo ed elegante della bevanda e dall’altro la sua essenza sarda, la forza e l’orgoglio del carattere sardo. Lo spot si apre con un focus sulla bottiglia di Jennas che, posizionata su uno sfondo scuro, risalta in tutta la sua freschezza, dando il tempo allo spettatore di apprezzarne il packaging raffinato. La sequenza successiva è dedicata alla cosiddetta “versata”, espressione che in gergo indica il momento in cui il prodotto si rende visibile: una mano impugna la bottiglia di birra e ne versa il contenuto in un bicchiere. Musica e suoni accompagnano le immagini. Una delicata melodia celebra l’ingresso sulla scena della bottiglia di Jennas e sfuma lentamente sino a lasciare il posto al suono tipico e invitante della birra versata nel bicchiere, risvegliando così nello spettatore il desiderio di assaporare una fresca e gustosa birra “cruda”. La scena conclusiva dello spot, dopo aver sancito Ichnusa quale garante della qualità di Jennas, si dedica al claim: “Sarda. Cruda. Jennas. ”. Tre parole chiave che descrivono in un flash l’essenza di questo prodotto che fortemente legato alla tradizione birraia, ma connotato da un’avanzata ricerca tecnologica, è di grande richiamo per il suo aroma finemente luppolato, il suo colore dorato e una gradazione alcolica di 4,9% vol. Lo spot, ideato dall’Agenzia Leo Burnett Italia, con la direzione creativa di Enrico Dorizza e Rosemary Collini Bosso in qualità di Art Director, è prodotto dalla casa di produzione Indiana Production e Marco Cohen in qualità di Executive Producer. La nuova campagna Ichnusa è declinata in spot da 15, 7” e 5” ed è trasmessa sulle principali emittenti locali: Videolina, 5 Stelle Sardegna, Nova Tv, Sardegna 1 e Tcs. La pianificazione è a cura di Muraglia Calzolari & Associati. Nata nel marzo del 2006, Jennas ha compiuto da poco il primo anno di vita che è stato festeggiato dall’introduzione di un nuovo formato nel canale Ho. Re. Ca, quello da 33 cl. Che va ad aggiungersi a quello già esistente da 66 cl. Ichnusa nasce in Sardegna nel 1912. La sua forza deriva dall’origine sarda: è la birra più rinomata ad essere prodotta, imbottigliata e consumata esclusivamente in Sardegna. E’ distribuita sia nel canale Ho. Re. Ca. Che nel canale Modern Trade. Ichnusa fa parte del Gruppo Heineken. .  
   
   
IL CIOCCOLATO VANINI DELIZIA I PALATI D’EUROPA  
 
L’international Taste & Quality Institute – iTqi di Bruxelles, principale organizzazione indipendente atta a giudicare e promuovere cibi e bevande di gusto superiore di tutto il mondo, ha insignito Vanini del Superior Taste Award 2007- (Premio al Gusto Superiore) I Cremini e le Praline, realizzati in collaborazione con il Maestro cioccolatiere campione del mondo Luca Mannori e i Carrè di cioccolato da degustazione, presentati all’iTqi di Bruxelles, sono i “must” della prestigiosa linea Vanini nella quale l’azienda italiana ha trasferito oltre 60anni di esperienza nella ricerca delle più raffinate qualità di cacao e il più avanzato know how nella lavorazione del cioccolato. Lanciato nell’autunno del 2006 il marchio Vanini è stato protagonista delle più importanti manifestazioni internazionali legate al mondo del cioccolato, della degustazione e dell’enogastronomia di pregio raggiungendo alti livelli di gradimento di pubblico e critica. “Les Etoilès” conferite dalla insindacabile giuria del Superior Taste Award confermano Vanini un prodotto ad alto potenziale di successo per le qualità edonistiche di degustazione: sincronismo perfetto di qualità, innovazione ed eleganza di sapori. .  
   
   
SUCCESSO A FIRENZE PER GLI OLI DOP CANINO E TUSCIA  
 
Ancora un successo per l’olio della provincia di Viterbo, questa volta in terra Toscana, per la terza edizione del Banco d’Assaggio delle Dop dell’Extravergine Italiano, svoltosi nei giorni scorsi presso la Gipsoteca dell’Istituto dell’Arte di Porta Romana a Firenze. Marco Oreggia, autore della guida internazionale sugli oli extravergine, ha guidato la sua squadra di panel incaricata di testare circa 200 etichette, tra le quali sono stati scelti i 32 campioni rappresentativi delle singole Dop. “Non si tratta di una gara – ha spiegato lo stesso Oreggia - ma semplicemente di un riconoscimento a quei produttori che hanno mostrato la capacità di rappresentare al meglio le caratteristiche più tipiche del loro disciplinare di appartenenza”. Sul podio per la Dop Canino il Frantoio Gentilucci & Papacchini di Cellere e per la Dop Tuscia la Cooperativa Colli Etruschi di Blera. Ma sono state tutte le 12 aziende della Tuscia Viterbese partecipanti all’iniziativa a mettersi in evidenza per la qualità del prodotto, tant’è che la Dop Tuscia, si è aggiudicata una delle 8 “menzioni di merito speciali”, assegnate tra le 29 Dop presenti. Queste le aziende viterbesi presenti alla manifestazione fiorentina, promossa dal Consorzio Olio Dop Chianti con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole: Dop “Canino”: Azienda Agricola Laura De Parri di Canino, Cooperativa Olivicola di Canino di Canino, Frantoio Gentilucci E. & Papacchini L. Di Cellere, Archibusacci Giovanni e Figli di Canino, Oleificio Vulcente di Canino, Archibusacci Arturo di Canino. Dop “Tuscia”: Cooperativa Colli Etruschi di Blera, Il Mulino di Sciuga Torzilli di Montefiascone, Tenuta di Ferento di Viterbo, Cooperativa Oleificio Mosse di Montefiascone, Azienda Agricola Gisella ed Elena Ascenzi di Viterbo, Frantoio Tuscus di G. Sodano & C. Di Vetralla. .  
   
   
2° SIMPOSIO NAZIONALE SUGLI SPUMANTI D´ITALIA  
 
Ocm-vino 2007: riforma strutturale, eliminare distillazione e zuccheraggio, via i sostegni al mercato, armonizzazione delle norme internazionali, doc e dop stesse regole. Anche i Vini Spumanti devono puntare sulle Doc. Impossibile registrare i nomi di vitigno. Il Forum Spumanti d’Italia 2007 è iniziato con il botto: grande attesa per le anticipazioni del dirigente Ersilia Moliterno, capo Unità Vino ed Alcol della direzione generale europea della Commissione Agricoltura e di Teresa de Mattheis, dirigente della politiche Agricole Comunitarie del Ministero sulle attese italiane pro-contro alla proposta della nuova Ocm-vino dal 2007 al 2013 del Commissario Fischer Boel. Il Simposio è iniziato venerdì, alla presenza di oltre 90 tecnici, assistenti, laureati in viticoltura ed enologia provenienti da Udine, Bologna, Firenze, Milano, Torino, Piacenza, Brescia, con la presentazione delle ricerche e sperimentazioni di Istituti Italiani sugli Spumanti, in viticoltura e in enologia. Interventi di saluto e di buonlavoro di Marco Prosdocimo assessore provinciale alle politiche agricole e di Pietro Giorgio Davì sindaco di Valdobbiadene. I professori Maurizio Boselli, Alberto Vercesi, Giancarlo Spezia, Antonio Calò hanno illustrato le innovazioni tecniche in campo e Aureliano Amati, Enrico Vaudano, Claudio Riponi, Luca Rolle, Giuseppe Versini, Bruno Fedrizzi, Roberto Zironi, Andrea Curioni, Giuseppe Tondello, Roberto Miravalle hanno presentato le novità tecnologiche e i risultati di ricerche nella enologia spumantistica nazionale. Il tema “ Ricerca e sperimentazione per gli spumanti docg e doc “ è stato affrontato anche sabato mattina, però in una ottica di mercato, economica e legislativa con le relazioni del prof. Vasco Boatto di Padova e del prof. Andrea Rea della Bocconi di Milano. La attenzione si è concentrata sulla illustrazione della nuova legislazione alle porte che coinvolgerà per i prossimi 5 -10 anni tutto il mondo viticolo ed enologico europeo dei 27 stati membri, tanti paesi consumatori e pochi produttori. Teresa de Mattheis ha evidenziato le varie problematiche che hanno interessato i dibattiti nazionali dell’ultimo anno a partire dalla contrarietà all’enorme e indiscriminato estirpo di vigneti alla omogeneizzazione della etichettatura fra vini da tavola e doc, dalla rinuncia alla distillazione alla eliminazione dei sostegni al mercato. Infine ha sottolineato che dal 1985 la normativa sugli spumanti italiani non è mai stata rivista, che non sono mai state fatte proposte di modifica o di integrazione all’Ocm e che il nuovo regolamento prevede un automatico adeguamento della etichettatura di tutti i vini, compreso gli spumanti. C’è tempo ancora un mese per presentare qualche richiesta del comparto unito degli Spumanti d’Italia. Ersilia Moliterno ha anticipato che la nuova proposta ( rivista dal commissario Fischer Boel all’inizio di questa settimana, sarà ufficializzata i primi giorni di luglio) si presenta come una riforma strutturale e forte e non di transizione. Le proposte sono dirette e immediate, ma ci saranno concessioni collaterali per andare incontro alle singole esigenze ed adattabilità richieste dagli stati membri. Non cambieranno i punti salienti e si interverrà probabilmente su modalità, tempistica, organizzazione e libertà di adattamento ai singoli paesi. E’ una riforma che non ha più al centro la produzione, ma il consumo per questo si intende armonizzare le norme del vino ai prodotti alimentari, la etichettatura dei vini europei deve essere uniforme e in linea con quelli mondiali, sarà eliminato l’uso dello zucchero e in contemporanea verrà perso il sostegno della distillazione con l’introduzione di regole più semplici. Il dibattito finale si è concentrato su una domanda del produttore Gianluca Bisol in merito alla difesa del nome “Prosecco” solo per il prodotto doc. Sono intervenuti tutti i relatori sostenendo che il nome di varietà o di vitigno non può essere registrato e tutelato per legge, la nuova Ocm rafforzerà tale concetto di liberalizzazione dei nomi comuni, per cui il mercato, la globalizzazione e il consumatore sono gli arbitri della vita di un prodotto. Moliterno ha sostenuto che già da anni ci sono regole chiare e per superare il problema bisogna puntare su un nome geografico unico e aggregare più livelli della produzione. Il 2° Simposio Tecnico sugli Spumanti ha avuto il patrocinio dell’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari. Prossimo appuntamento il 2-3 maggio 2008. Partner strategico Veneto Banca , da anni sostiene il Forum Spumanti d’Italia, sponsor Italesse di Trieste e Siad società specializzata nella innovazione tecnica della produzione enologica e l’ Ersaf-ente regionale per i servizi in agricoltura e foreste della Regione Lombardia. .  
   
   
CONCLUSA LA SELEZIONE A SIROLO: ECCO I VINCITORI. DUE NUOVE CATEGORIE DEDICATE AGLI SPUMANTI IL FRIULI VINCE L’8A SELEZIONE NAZIONALE VINI DA PESCE L’AZIENDA AGRICOLA FRIULANE BANEAR SCA DI TREPPO GRANDE (UD) SI AGGIUDICA IL “CALICE DORICO”. AUMENTANO I PARTECIPANTI DA TUTT’ITALIA: PRESENTATI 560 CAMPIONI  
 
 Aumentano I Partecipanti Da Tutt’italia: Presentati 560 Campioni I vini friulani conquistano l’unico concorso enologico dedicato ai vini da pesce. Si è concluso sabato 12 maggio l’8a Selezione Nazionale Vini da Pesce. Le operazioni di selezione, con enologi e giornalisti esperti, hanno avuto luogo presso la suggestiva cornice del Conero, nei locali dell’hotel Monteconero e si sono concluse presso il ristorante “Le Busche” di Montecarotto, dove è andata in scena la proclamazione dei vini selezionati. Le premiazioni dei vini vincitori si svolgeranno il 10 giugno nella splendida cornice della Rotonda a Mare di Senigallia. Le regioni più in vista quest’anno sono state: il Friuli, la Lombardia, l’Abruzzo, la Sardegna, il Molise e il Piemonte. Il premio speciale “Calice Dorico”, calcolato in base alla somma dei punteggi più elevati riferiti ai tre vini che abbiano superato gli 80/100, è andato all’azienda agricola Friulane Banear Sca di Treppo Grande (Ud) che ha ottenuto il miglior risultato in assoluto, calcolato dalla somma dei punteggi più elevati riferiti ai tre migliori vini che hanno ottenuto almeno il punteggio di 80 centesimi. Bene anche i vini marchigiani che ottengono due medaglie d’argento e due di bronzo. Quest’anno al di là di ogni più rosea previsione, il numero di campioni presenti, ben 560, ha rappresentato il record assoluto ed ha confermato il prestigio che tale Selezione ha assunto nel panorama italiano. Un ottimo risultato per gli organizzatori della manifestazione, Ente Fieristico Regionale insieme ad Aspea di Camera di Commercio, Provincia di Ancona e Regione Marche ed in collaborazione con l’Istituto per il commercio estero. Con un programma fortemente innovativo – due nuove categorie dedicate allo “spumante”, oltre alle otto: una categoria per vini spumanti bianchi ottenuti con metodo charmat e una per gli spumanti rosati – la Selezione si è dimostrata una vetrina di altissimo livello per le aziende partecipanti. Da otto anni Erf (Ente regionale per le manifestazioni fieristiche) e Aspea (Azienda speciale pesca e agricoltura della Camera di Commercio di Ancona) sono impegnati per rinnovare e perfezionare il progetto dedicato ai quei vini che, vantando una solida aristocrazia nella nostra tradizione enologica, sono indispensabili per creare quell’armonia che si ricerca e si apprezza nella degustazione dei prodotti del mare. I Risultati Della “8° Selezione Nazionale Vini Da Pesce” Premio Speciale “Calice Dorico” All’azienda che in assoluto ha ottenuto il miglior risultato, calcolato dalla somma dei punteggi più elevati riferiti ai tre migliori vini che hanno ottenuto almeno il punteggio di 80 centesimi, viene assegnato il Premio Speciale “Calice Dorico”. Az. Agr. Friulane Banear S. C. A - Treppo Grande (Ud) Delle Venezie Igt Rosato “Visionario” 2006 Delle Venezie Igt Bianco “Visionario”2006 Friuli Grave Doc Sauvignon “Tentazioni D’aba” 2006 Medaglie E Diplomi Di Merito A tutti i vini che hanno conseguito il punteggio complessivo di almeno 80 centesimi, corrispondenti all’aggettivazione “ottimo” in base al metodo di valutazione “Union Internationale des Oenologues”, è stato assegnato il diploma di merito. Tra questi, quelli che per ogni categoria hanno ottenuto il miglior punteggio sono stati premiati con Medaglia d´Oro, Medaglia d´Argento e Medaglia di Bronzo. Categoria Vini Bianchi Secchi Tranquilli D. O. C. E D. O. C. G. Medaglia D’oro Taburno Doc Falanghina “Torre Dei Chiusi” 2006 Az. Agr. Torre Dei Chiusi Di Domenico Pulcino - Torrecuso (Bn) Medaglia D’argento Vermentino Di Sardegna Doc “Donnikalia” 2006 Az. Vit. Deiana Ferruccio E C. S. A. S. - Settimo San Pietro (Ca) Medaglia Di Bronzo Ex-aequo Colli Bolognesi Doc Classico Pignoletto “D’estro” 2006 Az. Agr. Botti Di Bovina Fabio - Monte San Pietro (Bo) Lison Pramaggiore Doc Sauvignon 2006 Az. Agr. Bellotto & C. S. S. - Lison Di Portogruaro (Ve) Categoria Vini Bianchi Secchi Tranquilli I. G. T. Medaglia D’oro Terre Di Chieti Igt Pecorino 2006 Soc. Agr. Pasetti - Francavilla Al Mare (Ch) Medaglia D’argento Terre Di Chieti Igt Pecorino “Ninon” 2006 Cantine Dragani S. R. L. - Ortona (Ch) Medaglia Di Bronzo Delle Venezie Igt Bianco “Visionario” 2006 Az. Agr. Friulane Banear S. C. A. – Treppo Grande (Ud) Categoria Vini Bianchi Secchi Tranquilli D. O. C. E D. O. C. G. Elaborati In Barrique O Comunque Affinati In Legno Medaglia D’oro Molise Doc Falanghina “Xaatuis” 2005 Catabbo I. A. C. S. R. L. - San Martino In Pensilis (Cb) Medaglia D’argento Oltrepo´ Pavese Doc Chardonnay 2002 Cantine Montagna Francesco S. R. L. - Broni (Pv) Medaglia Di Bronzo Ex-aequo Circeo Doc Bianco “Dune” 2005 Cantina Sant´andrea - Borgo Vodice (Lt) Verdicchio Dei Castelli Di Jesi Doc Classico Riserva “Serra Fiorese” 2003 Casa Vin. Gioacchino Garofoli S. P. A. - Loreto (An) Categoria Vini Bianchi Secchi Tranquilli I. G. T. Elaborati In Barrique O Comunque Affinati In Legno Medaglia D’oro Colli Del Limbara Igt Bianco “Balajana” 2004 Cantina Gallura S. C. A. - Tempio Pausania (Ss) Medaglia D’argento Ex-aequo Marche Igt Chardonnay “Donna Eleonora” 2006 Az. Agr. Santa Cassella - Potenza Picena (Mc) Sicilia Igt Catarratto “Terre Di Ginestra” 2006 Casa Vinicola Calatrasi S. P. A. - San Cipirello (Pa) Sicilia Igt Viognier “Accademia Del Sole” 2006 Casa Vinicola Calatrasi S. P. A. - San Cipirello (Pa) Medaglia Di Bronzo Veronese Igt Bianco “Marani” 2005 Casa Vin. Sartori S. P. A. - Santa Maria-negrar (Vr) Categoria Vini Rosati Secchi Tranquilli D. O. C. Medaglia D’oro Montepulciano D’abruzzo Doc Cerasuolo “Arboreo” 2006 Casa Vin. Italo Pietrantonj S. A. S. - Vittorito (Aq) Medaglia D’argento Brindisi Doc Rosato “Il Chiostro” 2006 Cantine Brancasi Soc. Coop. - Brindisi (Br) Medaglia Di Bronzo Montepulciano D´abruzzo Doc Cerasuolo "Vigna Corvino" 2006 Az. Agr. Contesa Di Rocco Pasetti - Collecorvino Categoria Vini Rosati Secchi Tranquilli I. G. T. Medaglia D’oro Delle Venezie Igt Rosato “Visionario” 2006 Az. Agr. Friulane Banear S. C. A. - Treppo Grande (Ud) Medaglia D’argento Marche Igt Rosato “Consenso” 2006 Az. Agr. Saladini Pilastri Saladino - Spinetoli (Ap) Medaglia Di Bronzo Salento Igt Negroamaro Rosato “Aruca” 2006 Santi Dimitri Az. Agr. Di Vincenzo Vallone - Galatina (Le) Categoria Vini Spumanti Bianchi Metodo Charmat Con Residuo Zuccherino Non Superiore A 20 G/l Medaglia D’oro Oltrepo´ Pavese Doc Pinot Nero Spumante Brut 2005 Cantine Montagna Francesco S. R. L. - Broni (Pv) Medaglia D’argento Ex-aequo Valdobbiadene Doc Spumante Brut 2006 Az. Agr. Le Bertole Di Bortolin G. E C. Soc. Agr. - Valdobbiadene (Tv) Verdicchio Vino Spumante Brut “Tor Dell’elmo” Togni S. P. A. - Serra San Quirico (An) Medaglia Di Bronzo Offida Doc Passerina Spumante Brut “Gaudio Magno” 2006 Az. Agr. Guido Cocci Grifoni & C. S. S. - Ripatransone (Ap) Categoria Vini Spumanti Bianchi Metodo Classico Con Residuo Zuccherino Non Superiore A 20 G/l Medaglia D’oro Oltrepo´ Pavese Doc Pinot Nero Spumante Brut "Monsupello" 2001 Az. Agr. Monsupello Di Carlo Boatti - Torricella-verzate (Pv) Medaglia D’argento Chardonnay Vino Spumante Brut "100 Anniversario" 2004 Cantina Di Casteggio - Casteggio (Pv) Medaglia Di Bronzo Franciacorta Docg Brut Saten 2003 Contadi Castaldi S. R. L. - Adro (Bs) Categoria Vini Spumanti Rosati Metodo Charmat Con Residuo Zuccherino Non Superiore A 20 G/l Medaglia D’oro Vino Spumante Brut Pinot Rose’ Santero F. Lli & C. I. V. A. S. S. S. P. A. - Santo Stefano Belbo (Cn) Medaglia D’argento Pinot Nero Vino Spumante Extra Dry Rosato 2006 Az. Vit. Vanzini S. A. S. - San Damiano Al Colle (Pv) Medaglia Di Bronzo Vino Spumante Brut Rose’ “Rosa Della Regina” 2006 Dal Bello Antonio - Fonte (Tv) .  
   
   
APERTO IL BANDO PER LA COOPERAZIONE VITIVINICOLA: FAVORITE LE AGGREGAZIONI PER COMPETERE SUI MERCATI  
 
La Regione Piemonte apre un bando di finanziamento per favorire la cooperazione nel settore vitivinicolo, con l’obiettivo di incentivare e premiare le forme associative e le aggregazioni tra cantine, contrastando quel fenomeno di eccessiva frammentazione (oltre 60 cantine sociali esistenti sul territorio) che caratterizza da tempo il comparto e ne indebolisce l’approccio ai mercati. Il bando, approvato dalla Giunta Regionale nella seduta del 21 maggio, si riferisce alla legge regionale 95/95 e prevede uno stanziamento di 6 milioni di euro nel 2007 e di altrettante risorse per il 2008 e il 2009 (riguardanti anche altri settori), che si calcola possano sviluppare investimenti per 20 milioni di euro l’anno. Le domande potranno essere presentate dal 1 giugno al 31 luglio 2007. La filiera vitivinicola piemontese, che rappresenta uno dei settori di eccellenza della nostra regione, è caratterizzata storicamente da una realtà parcellizzata di soggetti sia nel mondo della produzione sia in quello della trasformazione e commercializzazione. “Si tratta di un universo vitale – afferma l’assessore all’Agricoltura Mino Taricco – di grandissima importanza per il radicamento territoriale e il ruolo sociale che svolge, ma nel quale occorre incoraggiare le sinergie, per perseguire economie di scala e acquisire forza e impatto in un mercato sempre più competitivo e globalizzato. Con questo provvedimento vogliamo dare un sostegno concreto alla cooperazione vitivinicola, che, adeguatamente sostenuta nella crescita, ci auguriamo possa essere preparata a fronteggiare le sfide che provengono dai paesi emergenti e dalle nuove logiche distributive. ” I beneficiari del bando (società cooperative agricole e loro consorzi, organizzazioni di produttori riconosciute, società di capitali costituite per almeno il 50% da imprenditori agricoli, cooperative o consorzi) dovranno possedere uno dei seguenti requisiti: aver già realizzato forme di concentrazione per la trasformazione e commercializzazione nel settore vino; impegnarsi a realizzare tali processi di fusione o aggregazione entro due anni; aver commercializzato meno del 50% di prodotto sfuso nell’ultima campagna vitivinicola o come media delle ultime due. Le tipologie di interventi finanziabili riguardano in particolare la predisposizione di programmi economico-finanziari e l’avvio di progetti commerciali e di marketing; l’ammodernamento degli stabilimenti e l’acquisto di strumentazioni, gli investimenti in materia di tutela ambientale, sicurezza, igiene; alcuni investimenti nel commercio al minuto (negozi, punti vendita). .  
   
   
GARDONE RIVIERA: IL 25 E IL 26 MAGGIO SARÀ CON IL CHIARETTO LA “CAPITALE IN ROSA” DEL LAGO DI GARDA  
 
"Anche quest’anno il Comune di Gardone Riviera inaugurerà il calendario delle manifestazioni estive 2007 con “Primavera: il Profumo dei Chiaretti” ed offrirà ai suoi ospiti italiani e stranieri due serate davvero speciali, grazie al connubio tra le bellezze naturali, i sapori straordinari dei nostri cibi ed il profumo del Chiaretto, a ragione chiamato il “nettare rosa” della Riviera bresciana. È questo un appuntamento abituale, giunto alla sua quinta edizione, e particolarmente atteso da tutti coloro che, sempre più numerosi, amano incontrarsi nell’intimità del lungolago di Gardone. Un luogo che si trasformerà nella "capitale in rosa" del lago e diverrà degna cornice in cui presentare e far gustare il Chiaretto, prodotto tipico delle colline gardesane; il cui profumo e colore andranno a mescolarsi a quelli delle rose, degli agrumi e dei fiori che decorano la romantica passeggiata a lago. Grazie quindi al Consorzio Garda Classico ed al suo presidente, Paolo Turina, che anche quest’anno ha voluto collaborare con noi nella realizzazione di questo evento, il primo di una lunga serie che l’Amministrazione ha preparato per rallegrare l’estate 2007 dei suoi ospiti. Il rosa, il colore del mondo femminile, quest’anno legherà anche gli eventi musicali con le “note in rosa” che faranno da piacevole contorno alle degustazioni di questo vino, unico e dal gusto intrigante. .  
   
   
TUTTA LA STORIA DEL PROSECCO DOC IN ASSAGGIO NELLA CANTINA DI CONEGLIANO IL PROSSIMO 27 MAGGIO 2007  
 
Carpenè punta sugli artigiani che hanno reso famoso il veneto nel mondo: i Garbellotto, bottai da generazioni svelano i segreti del legno, Varisco incanta con le trasparenze del cristallo Il corso di degustazione ‘‘Alla scoperta del Mondo delle Bollicine’‘, per imparare a capire la qualità di un vino e l’importanza del territorio. Protagonisti come ogni edizione da sette anni gli studenti universitari: chi si presenterà con un libretto contenente almeno un trenta avrà in omaggio un attestato di bravura e bottiglie con gli ultimi nati dell’Arte Spumantistica. Sarà una giornata dedicata all’eccellenza e da 30 e Lode l’appuntamento con Cantine Aperte in Carpenè Malvolti. Per la 15° edizione della manifestazione, organizzata dal Movimento Turismo del Vino che si svolgerà il 27 maggio coinvolgendo quasi 1000 cantine distribuite lungo tutto lo stivale, la storica cantina di Conegliano quest’anno punta tutto sui giovani, sulla formazione e sulla qualificazione delle degustazioni, perchè ‘‘bere bene’‘ significa innazitutto imparare ad assaggiare e sugli artigiani che hanno reso famoso il Veneto nel mondo come i Garbellotto (Giobatta & Piero Garbellotto S. P. A. ), bottai fino dal 1775, maestri del legno unici in Italia e Italo Varisco, maestro ed artista raffinato le cui opere sono state donate al Papa, al Sindaco di New York, al re e alla regina di Spagna e a Bill Clinton. Oltre ai profumi dei legni con cui vengono prodotte botti per l’affinamento dei vini, ai riflessi dei cristalli incisi a mano dei Varisco, oggi il figlio Marco ha superato l’insegnamento del nonno e del padre realizzando opere d’arte miranili, ci sarà tutta la storia e la tradizione del Prosecco Doc e degli spumanti de ‘‘L’arte Spumantistica’‘, tra cui il Promotico, l’ultimo spumante presentato durante il Vinitaly, in assaggio da Carpenè Malvolti: oltre alla tradizionale visita della cantina e alla degustazione degli spumanti si aggiungerà un mini corso di 3ore ‘‘Alla scoperta del mondo delle bollicine’‘ tenuto da Luciano Cescon Delegato Fisar del Consiglio di Delegazione di Treviso, che alla fine della lezione verificherà quanto avranno acquisito i partecipanti, conferendo a tutti un attestato di partecipazione una bottiglia di Prosecco Doc di Conegliano e Valdobbiadene Cuvée Brut e a chi superarerà brillantemente la prova una Magnum di Promotico, l’ultimo nato dell’Arte Spumantistica di Carpenè Malvolti. Oltre al corso per gli amanti dello spumante italiano, per tutto il giorno si susseguiranno i corsi di degustazione gratuiti arricchiti da curiosità, storie ed aneddoti sul Prosecco Doc e sulla zona di produzione. Particolare attenzione verrà riservata – come di consueto - agli studenti universitari. Chi si presenterà all’appuntamento di Cantine Aperte con un libretto universitario contenente almeno un trenta conseguito nell’anno accademico 2006-2007, riceverà in omaggio un attestato di bravura e due bottiglie di Prosecco Doc. Inoltre è previsto uno speciale premio a quegli studenti che dimostreranno di aver conseguito per tre anni di seguito l’Attestato di bravura Carpenè Malvolti. Una fedeltà che verrà premiata naturalmente in modo spumeggiante con una Magnum di Spumante Metodo Classico Millesimato. Inoltre i visitatori di Cantine Aperte potranno partecipare al concorso ‘‘Vinofonino’‘ indetto dal Movimento Turismo del Vino immortalando i momenti salienti della visita in cantina con il proprio telefonino attraverso due modalità: ‘‘Mai. A Corto di vino’‘ che premierà i migliori filmati girati in cantina e ‘‘Moscatto’‘ che premierà invece i migliori scatti. Il regolamento e le modaltà di partecipazione al concorso saranno esposti in ciascuna cantina aderente. La cantina sarà aperta dalle 10 fino alle 18. I corsi sono gratuiti, per partecipare è però obbligatorio prenotarsi chiamando lo 0438364611. .  
   
   
ASSESSORATO ALL´AGRICOLTURA, UN SEMINARIO SULLO SVILUPPO E LA QUALITÀ DELLA VITICOLTURA LIGURE  
 
E´ la provincia di La Spezia quella che vanta la maggiore superficie viticola della Liguria. Su un totale di 2358 ettari ben 1052, il 45%, sono in provincia di La Spezia; Genova è all´ultimo posto con 186 ettari (8%), mentre Imperia ne ha 595 (25%) e Savona 525 (22%). I dati sulla produzione vinicola in Liguria sono emersi nel corso del seminario "Sviluppo e Qualità della Viticoltura Ligure", svoltosi il 16 Maggio 2007 presso la Fondazione Carige e organizzato dal Dipartimento Agricoltura e Protezione Civile-settore "Servizi alle imprese agricole" della Regione Liguria. Il seminario, al quale ha partecipato anche l´assessore all´Agricoltura e Protezione Civile della Regione, Giancarlo Cassini, che ha concluso i lavori, ha dato un quadro della situazione in Liguria del settore informando sulle attività svolte e sui risultati ottenuti, proponendosi di fare sistema e di fornire servizi alle imprese viticole. La produzione di vino in Liguria è stata nel 2006 di 77. 403 hl (2. 754 bianco, 24. 649 rosso) così suddivisa: 47% vini D. O. C. , 44% da tavola e 9% I. G. T. La produzione di vini D. O. C. (36. 349 hl) è ripartita in Riviera Ligure di Ponente 43,5%, Colli di Luni 24%, Rossese di Dolceacqua e Golfo del Tigullio 7,6%, Cinque Terre 7,5%, Ormeasco 5,9%, Colline di Levante 3,3%, Val Polcevera 0,6%. Al termine del seminario sono stati presentati alcuni vini microvinificati da uve autoctone. .  
   
   
INAUGURATA NUOVA CANTINA AZIENDA VALCHIARO´´  
 
Il presidente della Regione ha inaugurato ufficialmente il 21 maggio a Togliano di Torreano, nella zona Doc dei Colli orientali del Friuli, la nuova cantina dell´azienda vinicola "Valchiarò". Il presidente, visitando l´azienda cividalese accompagnato da uno dei titolari, Lauro Devincenti, ha auspicato che la cantina (nata agli inizi degli anni ´90) possa crescere ulteriormente anche nei prossimi anni, nel solco della sempre altissima qualità della produzione enologica friulana. Una tradizione che rappresenta il punto di arrivo ma allo stesso tempo anche di partenza delle tante piccole emergenti realtà vitivinicole della regione, ha confermato l´assessore regionale alle Risorse Agricole e Naturali (all´inaugurazione sono inoltre intervenuti il presidente del Consiglio regionale ed il sindaco di Torreano), che con successo stanno investendo puntando principalmente sull´eccellenza. L´azienda "Valchiarò" occupa oggi circa 15 ettari, producendo sulle 40 mila bottiglie l´anno, rispetto ad una potenzialità di 65/70 mila bottiglie. L´export è in aumento (oggi si attesta sul 35 per cento), ha sottolineato Devincenti, soprattutto sui mercati di Austria, Germania, Svizzera ed Usa. La produzione punta in particolare su Pinot Grigio, Tocai, Sauvignon, Verduzzo e Picolit passito, Cabernet, Merlot e Refosco dal peduncolo rosso. .  
   
   
APPROVATO REGOLAMENTO "STRADE DEL VINO"  
 
Trieste - La Giunta regionale ha approvato - su proposta dell´assessore alle Risorse agricole, naturali, forestali e montagna - un nuovo Regolamento su criteri e modalità per la concessione dei contributi previsti dalla Lr 21/2000 per le "Strade del Vino". Tale Regolamento recepisce le osservazioni della Commissione europea e ottempera alla Lr 24/2006 sul conferimento di funzioni e di compiti amministrativi agli enti locali. Nel caso specifico delle "Strade del Vino" dovranno essere le Province a coordinare tra di loro e con la Regione i criteri e le modalità di concessione dei contributi (specie per i territori interprovinciali) e la Regione dovrà trasferire le risorse disponibili a sostegno dei progetti ammessi a contributi dalle Province. .