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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Luglio 2007
Politica
LA CRESCITA NELL’AREA DELL’EURO RIMANE SOSTENUTA  
 
Bruxelles, 4 luglio 2007 - L’area dell’euro ha cominciato il 2007 con ottime prospettive, secondo la Relazione trimestrale della Commissione sull´area dell´euro pubblicata in data odierna. La crescita economica del primo trimestre ha raggiunto il 3% su base annua, stimolata dalla domanda interna e segnatamente dagli investimenti. I consumi hanno fatto registrare una leggera flessione ma dovrebbero recuperare rapidamente giacché la fiducia dei consumatori sta raggiungendo un livello senza precedenti. La crescita delle esportazioni è rallentata, ma questa tendenza riflette soprattutto gli effetti statistici e, forse, un deterioramento del contesto internazionale piuttosto che l’apprezzamento dell’euro. Nella sezione "Focus", la relazione dimostra che l’integrazione finanziaria si ripercuote positivamente sulla crescita economica, oltre ad avere un significativo influsso sul regolare funzionamento dell’Unione economica e monetaria (Uem). Di conseguenza, gli Stati membri che partecipano all’area dell’euro possono trarre maggiori benefici dall’integrazione finanziaria rispetto agli altri Stati membri dell’Ue. Il Pil nella zona euro è cresciuto dello 0,6% nel primo trimestre del 2007, grazie ad una forte crescita degli investimenti. I consumi delle famiglie sono leggermente calati, soprattutto sulla scia della contrazione dei consumi tedeschi dovuta all’aumento dell’Iva. Tale misura, tuttavia, ha avuto un impatto modesto sui prezzi al consumo giacché l’inflazione è rimasta nel complesso stabile (attorno all‘1,9%). La disoccupazione è ulteriormente diminuita, toccando il 7,1% nel mese di aprile, quasi un punto di percentuale in meno rispetto all’anno precedente, in quanto il numero dei lavoratori è cresciuto di un rispettabile 0,4% (533 000 persone) nel primo trimestre. Tale evoluzione favorevole abbinata ad un’elevata fiducia dei consumatori dovrebbe stimolare una crescita dei consumi nel prossimo trimestre. Le prospettive economiche generali per il futuro dell’area dell’euro rimangono favorevoli (in primavera la Commissione aveva previsto una crescita del 2,6% per il 2007). Le proiezioni relative all´inflazione a breve termine rimangono favorevoli, con prezzi che si prevedono stabili, un’inflazione importata ancora sotto controllo e i costi unitari del lavoro in debole progressione. Nondimeno, alcuni rischi di rialzo dei prezzi possono concretizzarsi mentre il ciclo economico giunge a maturità. Non prendiamocela con l’euro - La crescita degli scambi commerciali nella zona euro è rallentata in misura significativa (0,3%) nel primo trimestre rispetto al trimestre precedente. Il rallentamento rispecchia in parte una correzione di carattere statistico dopo le cifre eccezionalmente elevate dell’ultimo trimestre 2006, ma potrebbe essere anche il riflesso di un leggera flessione della crescita degli scambi a livello mondiale. Dopo una pausa nel 2005, l’euro si è apprezzato negli ultimi trimestri rispetto alle valute di alcune delle principali destinazioni di esportazione dell’area dell’euro. Mediamente, l’apprezzamento rimane relativamente modesto, attorno al 4% in termini nominali dall’inizio del 2006 ed è stato parzialmente compensato dall’andamento positivo dei costi interni. Inoltre, l’esperienza del precedente periodo di apprezzamento, nella prima metà di questo decennio, indica che le fluttuazioni del tasso di cambio reale (il tasso di cambio corretto per tener conto dell’evoluzione di costi e prezzi nella zona euro e nei suoi principali partner commerciali) hanno un impatto relativamente modesto sulle esportazioni della zona euro: si stima che nel periodo 2001-06, le fluttuazioni del tasso di cambio abbiano determinato una flessione della crescita annua pari allo 0,6 p. P. - un impatto debole rispetto alla crescita media annua del 5% delle esportazioni nello stesso periodo e al rafforzamento annuo dello 0,5 p. P. Registrato nella seconda metà degli anni 1990, periodo in cui l’euro si deprezzò. La prestazione economica nettamente migliore di alcuni paesi della zona euro rispetto ad altri appartenenti alla medesima area è un’ulteriore dimostrazione del fatto che il tasso di cambio ha solo un’incidenza limitata sui livelli delle esportazioni dei singoli paesi. Le cause dei risultati poco brillanti ottenuti da alcuni membri devono, pertanto, essere ricercate altrove e in particolare nell’evoluzione nazionale delle retribuzioni e della produttività. È altresì comprovato che l’apprezzamento dell‘euro ha avuto solo un’incidenza modesta sui profitti degli esportatori negli ultimi anni. La relazione esamina anche il collegamento tra la politica fiscale e l’inflazione, evidenziando che gli effetti della politica fiscale sull’inflazione interna possono essere significativi. Tuttavia, ciò dipende dalla natura dell’adeguamento di bilancio. Simulazioni mostrano che le ricadute inflazionistiche dell’espansione fiscale di uno Stato membro negli altri paesi dell’area dell’euro possono essere considerevoli e piuttosto persistenti in caso di shock delle spese in paesi aperti e di grandi dimensioni. Nella sezione “Focus” la relazione analizza l´integrazione finanziaria dell´Ue e il suo ruolo nell´aggiustamento dell’area dell’euro. L´integrazione finanziaria crea un numero maggiore di prodotti e di migliore qualità e favorisce la crescita nell´Ue. Ma contribuisce anche in modo sensibile al funzionamento regolare dell’area dell’euro, agendo da stabilizzatore e comportando una migliore distribuzione delle risorse in caso di shock specifici a singoli paesi. Grazie alle operazioni di finanziamento sui mercati finanziari internazionali, l´integrazione finanziaria permette agli operatori di detenere una vasta gamma di attività, dotando così i consumatori di una migliore protezione contro gli imprevisti. Ciò riduce la volatilità dei consumi nel tempo. Alcuni indicatori dei mercati finanziari confermano che l’integrazione finanziaria nell´Ue è cresciuta in parallelo al ruolo svolto dall´euro come catalizzatore del cambiamento. I portafogli si sono maggiormente diversificati per migliorare il rapporto fra rischio e rendimento, attenuare l´influenza delle preferenze nazionali e portare ad una migliore condivisione del rischio. I paesi dell’area dell’euro possono trarre maggiori benefici dall’integrazione finanziaria rispetto agli altri Stati membri dell´Ue e dovrebbero essere in prima fila e guidare gli sforzi intrapresi per creare un autentico mercato finanziario integrato per tutta l´Ue. .  
   
   
IL QUADRO DI VALUTAZIONE DEL PROGRAMMA DELL´AJA MOSTRA SIA PROGRESSI VISIBILI, SIA RITARDI INACCETTABILI IN MATERIA DI LIBERTÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA E CONFERMA LA NECESSITÀ DI PORRE FINE ALLA DIVISIONE IN PILASTRI DELL´UE IN QUESTO CAMPO.  
 
Bruxelles, 4 luglio 2007 - La Commissione europea ha adottato ieri la seconda relazione annuale sull´attuazione del programma dell´Aia che passa in rassegna per il 2006 i progressi delle politiche di giustizia, libertà e sicurezza. I risultati confermano la necessità che la Conferenza intergovernativa ponga fine all´incertezza riguardo alla riforma del trattato sull´Unione europea. Il bilancio globale esposto nella relazione ("quadro di valutazione") è contrastato: i progressi non sono stati della stessa entità in tutti i settori e non è soddisfacente il recepimento degli strumenti de parte degli Stati membri. Il vicepresidente Frattini, commissario responsabile del portafoglio Giustizia, Libertà e Sicurezza, ha dichiarato: "Quasi una su cinque delle principali iniziative della Commissione riguarda il settore giustizia, libertà e sicurezza. Abbiamo compiuto progressi che aiutano i cittadini a vivere una vita sicura, in condizioni di salvaguardia dalla criminalità e di godimento di diritti tutelati, ma troppo spesso le nostre attività sono ostacolate o ritardate dal processo decisionale in uso nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. Sono quindi lieto che i leader dell´Unione abbiano raggiunto un accordo affinché la votazione a maggioranza qualificata – e la procedura di codecisione – si applichino alla massima parte dei settori inerenti alla giustizia, libertà e sicurezza. Si è posta così fine all´artificiosa divisione tra ambiti diversi delle attività dell´Ue. Queste modifiche conferiscono agli Stati membri, al Parlamento e alla Commissione la possibilità di lavorare insieme per giungere a decisioni più sollecite e responsabili. Confido che la Conferenza intergovernativa raggiungerà l´accordo e consentirà di progredire affinché tutti i cittadini vivano in uno spazio di giustizia, libertà e sicurezza. " Si sono registrati progressi nei settori del "primo pilastro", quali i diritti fondamentali, la cittadinanza, la giustizia civile, la strategia europea in materia di droga, l’asilo e la migrazione, le politiche dei visti e dei controlli di frontiera e la lotta al terrorismo su scala mondiale. Tuttavia, la politica di giustizia, libertà e sicurezza è attualmente frammentata e vi sono stati ritardi nei settori del "terzo pilastro" (cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale): frequenti difficoltà e ostacoli hanno in effetti frenato i progressi. Il quadro di valutazione indica che l´attuazione a livello nazionale d´iniziative concordate in precedenza lascia molto a desiderare. Vari Stati membri non recepiscono gli strumenti giuridici nel loro ordinamento nazionale, o lo fanno in ritardo (di uno o più anni). Per esempio, nonostante l´accordo di tutti gli Stati membri, la direttiva del 2004 sulla libera circolazione dei cittadini Ue e dei loro familiari non è stata recepita nei termini da almeno diciannove di essi. Quanto alla lotta contro la criminalità, numerosi Stati membri non hanno segnalato quali iniziative hanno intrapreso per recepire gli accordi riguardanti, per esempio, il riciclaggio del denaro sporco, i proventi di azioni criminose e la tratta di esseri umani. Rispetto al 2005, nel 2006 i progressi sono stati inferiori: mentre nel 2005 si è realizzato oltre il 65% dei provvedimenti concordati per quel periodo, la percentuale per il 2006 è del 53%. La causa di questo calo è soprattutto la maggiore lentezza dei progressi nei settori riguardanti la cooperazione di polizia, la prevenzione della criminalità organizzata e la cooperazione giudiziaria in materia penale [tutti settori del terzo pilastro]. Le difficoltà nel concordare norme minime Ue in materia penale (non si è raggiunto per esempio l´accordo sulla decisione quadro riguardante i diritti processuali minimi) frenano i progressi e rendono più arduo attuare il principio del riconoscimento reciproco. Tali risultati confermano i motivi di preoccupazione già constatati e ribadiscono le conclusioni che la Commissione ha presentato nella relazione del 2006 sui progressi compiuti nel 2005. .  
   
   
A NAPOLI I PRESIDENTI DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE REGIONALI EUROPEE  
 
Napoli, 4 luglio 2007 – La città di Napoli ospiterà per la prima volta la Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali Europee (Calre) e si candida a diventare capitale del Mediterraneo. “La Cooperazione parlamentare euromediterranea nello scenario mondiale: il ruolo delle Assemblee Regionali”, è questo il tema che verrà affrontato il 5 e 6 luglio nella storica e prestigiosa sede di Castel dell’ Ovo, su iniziativa del Consiglio Regionale della Campania presieduto da Sandra Lonardo, dai Presidenti delle Regioni Europee appartenenti al Calre: l’associazione interistituzionale che raggruppa le Assemblee Legislative Regionali dell’Unione Europea nata con l’obiettivo di rafforzare i meccanismi di cooperazione legislativa tra le regioni europee, esaltando il ruolo del cittadino nell’ambito della democrazia rappresentativa, insieme ai valori di libertà, capacità ed uguaglianza, aprendo nuove forme di democrazia partecipativa. Nel corso della due giorni viene affrontato il tema della cooperazione legislativa euromediterranea dal punto di vista dei diritti umani, di quelli socio-culturali e di quelli economici ed intende fare di questi tre aspetti una sintesi emblematica per il progresso intercontinentale, per la pace internazionale e per la giustizia globale. I lavori saranno aperti da Sandra Lonardo, Presidente del Consiglio Regionale della Campania. Nella I Sessione, dedicata al processo di democratizzazione, sarà riservata particolare attenzione al ruolo delle Assemblee Regionali, a quello della società civile e a quello del partenariato nella prospettiva euromediterranea: a tale Sessione parteciperanno illustri cattedratici esponenti del mondo associativo economico e politico, sia a livello nazionale sia a livello internazionale; le conclusioni della Sessione saranno riservate al Presidente degli Affari esteri della Camera dei Deputati, On. Umberto Ranieri. Nella Ii Sessione, dedicata all’integrazione sociale e culturale del Mediterraneo, si approfondiranno i temi del dialogo interculturale per l’individuazione dei valori condivisi e la dimensione culturale del partenariato euromediterraneo nelle Amministrazioni regionali e locali e si concentrerà l’attenzione sullo scambio di esperienza per la definizione di un’identità euromediterranea tendenzialmente unitaria: a tale Sessione parteciperanno esponenti universitari e del mondo della ricerca e illustri politici di particolare rilievo, espressione delle diverse anime coinvolte nell’iniziativa. Le conclusioni sono affidate al Presidente del Senato Sen. Franco Marini. Nella Iii Sessione, dedicata all’integrazione economica, si approfondiranno gli spunti delle sessioni precedenti e si analizzeranno, più nel dettaglio, le questioni imprenditoriali e quelle dello sviluppo e della sicurezza nell’ottica della globalizzazione: a tale sessione parteciperanno tecnici dei massimi livelli istituzionali e politici fortemente impegnati sui temi oggetto della sessione; di particolare rilievo l’intervento del Vice Presidente della Commissione Europea, On. Franco Frattini. A conclusione della Sessione, tenuta dal Presidente della Conferenza delle Assemblee Regionali, Alessandro Tesini, sarà presentata la Carta delle Assemblee Regionali. Le conclusioni della Conferenza sono riservate alla Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Alessandra Lonardo. Ciascuna Sessione sarà presieduta da un Presidente di Consiglio Regionale italiano. L’obiettivo ultimo della Conferenza promossa dalla Presidente è quello di garantire la continuità del dialogo e l’istituzione di una Conferenza permanente tra le Assemblee legislative regionali e gli organismi istituzionali omologhi nella riva sud del Mediterraneo. Per iniziativa della Presidente Lonardo è stata scelta la città di Napoli per ospitare la conferenza della Calre. La Città di Napoli si candida ad essere all’interno di un sistema di forti contrapposizioni nord-sud, il luogo naturale per un riequilibrio territoriale e per una ricomposizione dei conflitti internazionali: città diplomatica e capitale del Mediterraneo, nella triplice accezione politica, socio-culturale ed economica. .  
   
   
RIDOTTO DEFICIT BILANCIA COMMERCIALE AUSTRIACA  
 
Vienna, 4 luglio 2007 - La bilancia commerciale austriaca ha segnato un deficit di 458,8 milioni di euro nel 2006 (mentre nel 2005 questo era pari a 1,8 miliardi di euro), con importazioni per 104,2 miliardi di euro ed esportazioni per 103,74 miliardi di euro. L´ice afferma che, per la prima volta, sia le esportazioni sia le importazioni hanno superato la soglia dei 100 miliardi di euro. .  
   
   
UNGHERIA, VALUTAZIONE NEGATIVA CREDIT SUISSE  
 
Trieste, 4 luglio 2007 - La banca d´investimento Credit Suisse, a seguito di una visita dei propri analisti al ministero delle Finanze ed alla Banca Nazionale ungheresi, ha suggerito di assegnare un valore inferiore del 40 per cento alle equities ungheresi. Lo afferma l´Ice. La Credit Suisse ritiene che la crescita in Ungheria sia, al momento, la più bassa fra i mercati emergenti, mentre il deficit di bilancio del Paese è il più alto in relazione al Pil. La Banca ha espresso anche forti perplessità in merito all´eccessivo deficit delle partite correnti ed all´alto tasso di disoccupazione. .  
   
   
MEDIOBANCA: PERFEZIONATA L’ACQUISIZIONE DELLA PARTECIPAZIONE IN SANTÉ S.A./GENERALE DE SANTÉ  
 
Milano, 4 luglio 2007 - In esecuzione degli accordi stipulati lo scorso aprile, ieri si è perfezionato l’ingresso di Mediobanca e di Dea Capital S. P. A. – attraverso la società interamente controllata Dea Capital Investments S. A. – nel capitale Santé S. A. (“Santé Luxembourg”), controllante direttamente e attraverso la società Santé Développement Europe S. A. S. (“Sde”) di Générale de Santé (“Gds”), leader in Francia nel settore sanitario privato. Post ingresso dei nuovi soci, l’azionariato Santé Luxembourg è il seguente: Santé Holdings S. R. L. (facente capo al dr. Antonino Ligresti): 47,00%; Dea Capital Investments S. A. : 43,01%; Mediobanca: 9,99%. Ad esito dell’offerta pubblica semplificata promossa su azioni Gds da Sde, nonché di successivi acquisti, alla data odierna Santé Luxembourg e Sde detengono complessivamente l’80,62% del capitale sociale Gds. Nell’ambito dell’operazione, Mediobanca ha tra l’altro svolto il ruolo di (i) banque présentatrice dell’offerta pubblica d’acquisto (ii) advisor finanziario di Santé Luxembourg, (iii) sole mandated lead arranger e bookrunner nell’ambito del finanziamento della transazione. .  
   
   
LA JOINT VENTURE PIRELLI RE (35%)-RREEF/GRUPPO DEUTSCHE BANK (65%) SI AGGIUDICA UN PORTAFOGLIO DI 29 IMMOBILI DI ENPAM; VALORE PARI A 305 €M  
 
 Milano, 4 luglio 2007 – La joint venture Pirelli Re (35%)- Rreef Global Opportunities Fund Ii (65%), fondo di investimento gestito dal Gruppo Deutsche Bank, si è aggiudicata la gara promossa da Enpam, Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e Odontoiatri, per un portafoglio di 29 immobili a destinazione d’uso mista, per un valore pari a 305 milioni di euro. Il closing avrà luogo in autunno con l’apporto del portafoglio al fondo immobiliare speculativo Social & Public Initiatives, gestito da Pirelli Re Opportunities Sgr. Le quote del Fondo verranno interamente sottoscritte dalla joint venture Pirelli Re (35%)- Rreef (65%). Enpam prosegue così nella valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare attraverso lo strumento dei fondi immobiliari ad apporto, che consentono di massimizzare il valore di cessione ed accelerare il processo di dismissione. Si ricorda che l’ente previdenziale avviò tale processo nel luglio del 2005, con il conferimento di 19 immobili ad uso residenziale al fondo Diomira, gestito da Pirelli Re Opportunities Sgr. Il portafoglio comprende immobili con diverse destinazioni d’uso, in maggioranza uffici e retail, situati prevalentemente in Lombardia, nella provincia di Milano, e in Toscana per una superficie di circa 226. 000 mq, oltre ad un’area edificabile nell’area milanese di circa 37. 000 mq. Tra gli asset, alcuni immobili di pregio situati nelle vie centrali di Milano - quali Via Manzoni – nonché in aree localizzate all’interno della Grande Milano, aventi un interessante potenziale di riconversione. La strategia di valorizzazione del portafoglio prevede una gestione attiva sia mediante significativi interventi di sviluppo e attuazione di importanti programmi di riqualificazione di alcuni immobili sia con azioni mirate al miglioramento della redditività attraverso la locazione degli spazi attualmente sfitti, con l’obiettivo di ridurre il tasso di vacancy pari a circa il 54%. Dall’inizio dell’anno, la joint venture Pirelli Re-rreef ha completato 3 acquisizioni nel mercato italiano e tedesco per un controvalore complessivo superiore a 1,6 miliardi di euro. Con questa operazione, Pirelli Re si conferma operatore di riferimento di enti previdenziali nell’ambito della valorizzazione del loro patrimonio immobiliare (valore di mercato stimato complessivo di oltre 20 miliardi di euro), insieme a partner finanzia ri internazionali di alto profilo. La joint venture è stata assistita in qualità di advisor legali da Bonelli Erede Pappalardo e Chiomenti Studio Legale e da Cb Richard Ellis Professional Services in qualità di esperti indipendenti. Per Enpam, Colliers Elitrade ha agito in qualità di Advisor e Studio Nctm di consulente legale. . .  
   
   
SECONDO APPUNTAMENTO F.A.R.O. 2007 – CHIUSA CON ELEVATA SODDISFAZIONE LA DUE GIORNI SUI METALLI OLTRE 50 IMPRENDITORI E DIRIGENTI ACQUISTI PER APPROFONDIMENTI, WORKSHOP PRATICI, AGGIORNAMENTI, DIBATTITI, CONFRONTI, SCAMBI DI ESPERIENZE, NUOVI CONTATTI, ANALISI  
 
 Lainate, 4 Luglio 2007 - I lavori del secondo appuntamento F. A. R. O. Osservatorio delle Materie Prime si sono chiusi lo scorso venerdì, dopo due intense giornate svoltesi presso il Golf & Resort Le Robinie di Solbiate Olona (Va) e animate da economisti, analisti, ricercatori e oltre 50 imprenditori e responsabili acquisti del settore non ferrosi. Giovedì 28 la prima giornata dedicata ai workshop operativi; sotto la guida degli esperti analisti e trader Alessandro Zappa e Paolo Kauffmann, i partecipanti hanno prima sperimentato l’applicazione dell’analisi tecnica e successivamente l’operatività per la copertura dai rischi di oscillazione. L’analisi Tecnica è lo strumento che permette di applicare un metodo per comprendere le tendenze in atto nel mercato e individuare i csd “punti di attenzione” ossia i livelli in cui il mercato reagisce. Gli strumenti finanziari di copertura offerti dal London Metal Exchange sono ormai argomento di attualità per molti operatori del comparto: future, opzioni, put, call. Ma una cosa è conoscere cosa sono e come funzionano, un’altra è pianificarne l’utilizzo, costruendo efficaci strategie di copertura in relazione sia alle esigenze aziendali sia alla situazione di mercato (caratterizzata da volatilità sempre più crescente). Il Workshop “Agire sul mercato: le strategie di copertura più adatte rispetto alla situazione di mercato del momento (per rame, alluminio, lega, etc)” ha offerto ai partecipanti un quadro d’analisi approfondito ed esaustivo dei metalli non ferrosi, illustrando poi le operazioni più adeguate per il 2008; molto coinvolgente anche il “Gioco a Squadre” che data una certa situazione di mercato e l’evoluzione dei prezzi nel corso del tempo, ha permesso a tutti i presenti di simulare acquisti e vendite di lotti di rame. I partecipanti hanno espresso notevole soddisfazione valutando gli incontri: “utili e interessanti per l’opportunità di confronto con decente/colleghi”, “buone basi di lavoro”, “da ripetere”, “completi”, “in grado di far crescere conoscenze e competenze”. I lavori sono continuati Venerdì 29 Giugno con il consueto appuntamento F. A. R. O. , che ogni volta raccoglie l’adesione di un folto numero di imprenditori e responsabili acquisti di aziende che producono o trasformano metalli, ovvero utilizzano un semilavorato per la realizzazione di un prodotto finito (es. Scambiatori di calore, elettrodomestici, pentole, elementi d’arredo, accessori per bagno, etc). Tutti sono accomunati dalla necessità di controllare i costi a difesa dei margini e attuare delle politiche di vendita adatte in grado di rispondere alle richieste dei propri clienti in termini di certezza dei prezzi. Da ciò il bisogno di aggiornarsi sulle tendenze in atto, comprendere i meccanismi del mercato e le correlazioni tra diverse Materie Prime, alzando lo sguardo verso cosa accade a livello macroeconomico. L’incontro si è aperto con l’introduzione di Luciano Parolai – Direttore acquisti e logistica di Kme Group, che ha ancora una volta evidenziato il deciso aumento subito da tutti i metalli a partire dal 2004, senza che vi sia una causa fondamentale strettamente legata alla dinamica Domanda/offerta. A conferma di quanto già da tempo affermato da parte degli analisti di Kauffmann&sons, la considerazione che vi sono ormai due fenomeni che rendono differente l’attività industriale: i prezzi alle stelle e la volatilità, dovuta all’intervento della finanza su questi mercati relativamente piccoli. Protagonista del primo intervento il Direttore del Fondo Monetario Internazionale Prof. Arrigo Sadun, presente di persona e in esclusiva per F. A. R. O. Dopo l’illustrazione dello stato delle Economie di Usa, Giappone, Cina, Europa, il focus è stato diretto sulla Cina - “che oggi assicura da sola ½ del tasso di crescita dell’economia mondiale” – e sul particolare modello di sviluppo del paese che sta facendo sentire la propria influenza in tutto il resto del mondo (esportazioni ed eccesso di risparmio che porta a elevate masse di liquidità disponibili per investimenti in alcuni settori, es le Commodity). Come sempre, all’intervento del Prof. Sadun è seguito un vivace dibattito vertito su: tassi d’interesse e di cambio e necessità di equilibrare la situazione tra Fed, Bce e Banca Giapponese, interventi e politiche del Fondo Monetario su questi aspetti, aumento della domanda dai paesi in via di sviluppo e valutazioni sul possibile cambio di scenario internazionale, impatto dei paesi dell’Est e della Russia, etc. Di particolare interesse il pensiero di Sadun relativamente alla domanda dei paesi in via di sviluppo che dipende sia da fenomeni strutturali sia congiunturali e quanto sta accadendo all’interno delle economie avanzate, ossia un processo di trasmigrazione tra le attività industriali e i servizi, aspetto che non va sempre considerato negativo come invece spesso accade. Le attività industriali sono infatti soggette ad alti e bassi, mentre i servizi sono più stabili perché le persone tendono a continuare ad utilizzarli. L’economia dei servizi può dunque essere considerata uno stabilizzatore del ciclo economico dell’economia industriale. A seguire l’intervento di Paolo Kauffmann – Amministratore unico di Kauffmann&sons che dopo avere introdotto l’analisi dei Mercati dei Metalli non Ferrosi ha illustrato il Polso del Mercato di Faristi, ovvero il confronto tra le aspettative espresse durante l’incontro del 30 Marzo e i dati effettivi del momento. Successivamente l’intervento di Andrea Guarneri – Analista di Kommodities Partner Sa, relatore che da alcuni mesi partecipa regolarmente a F. A. R. O. , illustrando ogni volta quanto accaduto nei Mercati delle Materie Prime, delle Valute e Azionari, con particolare attenzione alle sempre più strette correlazioni tra il mondo finanziario e quello dei metalli. A chiusura dell’appuntamento la relazione di Valeria Gattai (Ricercatrice Isesao Bocconi), che dopo l’aggiornamento sui dati macroeconomici della Cina, ha presentato in sintesi i risultati di una ricerca Bocconi, coordinata dalla relatrice, sull’universo delle imprese manifatturiere italiane con investimenti diretti esteri (Ide) in Cina, India e Sud Est Asiatico. Tale studio ha portato alla costruzione di una banca dati firm-level che raccoglie oltre 350 testimonianze di imprenditori italiani con attività produttive in loco, al fine di tracciare un profilo di chi è stato protagonista in Asia, e di documentarne l’esperienza. La raccolta dati si è basata su un questionario a risposta multipla somministrato all’intera popolazione di riferimento (dati Ice, Camere di Commercio, Reprint-politecnico) nel periodo 2001-2006, con update finale a settembre 2006. Il tasso di risposta ha sfiorato il 90% del campione, delineando uno spaccato unico della nostra imprenditoriale italiana. Nel corso dell’intervento particolare attenzione è stata riservata al confronto Cina-india, sia per tipologia di attori coinvolta, sia per esperienza in loco. Incluse nel ricco programma della due giorni anche le attività di svago e conviviali che hanno portato i presenti prima sul Campo da Golf per una lezione pratica con prova di “Putting Green” e di seguito ad un’ottima cena con la possibilità di continuare il dibattito e lo scambio di esperienze, ovvero rafforzare relazioni di business in un’atmosfera rilassata e conviviale. La sintesi delle relazioni e le presentazioni sono state fornite a tutti i faristi e possono essere richieste alla Segreteria Formazione di Kauffmann&sons, inviando una mail con i propri dati a formazione@kes. It F_a_r_o - Osservatorio del le Mater ie Pr ime è un’ iniziat iva esclusiva di Kauf fmann&Sons Il prossimo appuntamento è già fissato per il 14 Settembre e i faristi sono attesi nell’ambito della Fiera Metalriciclo 2007 (Centro Fiera del Garda – Montichiari, Bs) per un nuovo appuntamento ricco di aggiornamenti e novità. In primis l’esclusivo intervento di analisi sul mercato degli acciai da parte degli esperti di Cru Strategies, autorevole punto di vista indipendente, molto utile in vista del lancio dei nuovi contratti sull’acciaio annunciati dal Lme per aprile 2008. .  
   
   
GRUPPO FONDIARIA-SAI: STANDARD & POOR’S MIGLIORA IL RATING PORTANDOLO A BBB+; CONFERMATO L’OUTLOOK POSITIVO  
 
 Milano, 4 luglio 2007. In data 29 giugno 2007 l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha migliorato il rating del Gruppo Fondiaria-sai portandolo da Bbb a Bbb+, confermando l’outlook Positive. Tale miglioramento, secondo quanto affermato dall’agenzia, “prende in considerazione un prudente e cauto approccio all’attività M&a, il costante rafforzamento della capitalizzazione di Fonsai nonché il continuo miglioramento dell’area Risk Management”. Il giudizio, inoltre, è basato su elementi quali la posizione competitiva e la performance operativa, ove la contribuzione del ramo Vita è passata dal 15% del 2005 al 21% del 2006. L’outlook positivo riflette la rafforzata posizione competitiva, attuale e futura, nel business Vita di Fondiaria-sai, a seguito della conclusione dell’accordo di distribuzione esclusivo, di durata decennale, con il Banco Popolare di Verona e Novara e la Banca Popolare Italiana, che porta ad un abbassamento della concentrazione del Gruppo nel business Danni spingendo alla diversificazione operativa e di redditività. Rimane una relativamente alta concentrazione del portafoglio azionario in poche “linee strategiche”. La nuova valutazione di Standard & Poor’s riveste per il Gruppo motivo di grande soddisfazione e conferma la validità delle strategie adottate e l’efficacia del lavoro svolto in questi anni, consentendo di guardare con ottimismo alle sfide del mercato ed al raggiungimento degli obiettivi posti per i prossimi anni. .  
   
   
BOND REGIONALI, LE PRECISAZIONI DEL VICEPRESIDENTE PEVERARO  
 
Torino, 4 luglio 2007 - “Ritengo sia necessario riassumere le caratteristiche dell’emissione obbligazionaria della Regione Piemonte che si è perfezionata nel novembre del 2006, considerato che per alcuni consiglieri di opposizione il tema è particolarmente ostico, di difficile comprensione e utilizzato strumentalmente” – ha dichiarato il Vicepresidente e Assessore al Bilancio Paolo Peveraro al termine del Consiglio Regionale di ieri. “Innanzitutto, nonostante la normativa vigente al momento della selezione non lo prevedesse, è bene ricordare – ha sottolineato il vicepresidente Peveraro – che è stata data evidenza pubblica alla selezione dei soggetti finanziari incaricati di svolgere il servizio di collocamento a differenza di molti altri enti locali italiani che hanno scelto la strada dell’affidamento diretto nel momento di selezionare l’istituto o gli istituti finanziari. Undici sono state le banche invitate dalla Regione Piemonte e nove quelle che hanno presentato un’offerta. ” “La selezione degli istituti si è basata su parametri rilevanti per l’oggetto della procedura stessa, verificabili da fonti indipendenti, tesi a dimostrare per l’appunto le referenze pluriennali degli istituti nell’allestimento di programmi Emtn e nella realizzazione di emissioni pubbliche internazionali. ” “Per quanto riguarda il fondo di ammortamento - ha proseguito il Vicepresidente Peveraro – a differenza di quanto dichiarato da “il Giornale” e soprattutto da quanto sostenuto da alcuni consiglieri di Forza Italia poco avvezzi a confrontarsi e misurasi con il mondo dei numeri, i complessivi 1. 856 milioni di debito saranno accantonati annualmente sulla base di un piano di ammortamento alla c. D. Francese (quote capitali crescenti)”. “Come evidenziato dagli organi di stampa sia al momento dell’emissione che in epoca successiva - ha proseguito Peveraro - l’emissione obbligazionaria della Regione Piemonte ha raggiunto eccellenti risultati: la tranche lordista (riservata agli investitori istituzionali) è stata collocata ad un tasso di interesse euribor sei mesi + 15. 5 bp, pari a quello pagato dalla Repubblica italiana su funding di pari scadenza. Contestualmente al perfezionamento dell’emissione obbligazionaria è stata posta in essere un’operazione di finanza derivata finalizzata sia a ricreare l’effetto ammortamento che a ridurre il rischio di variabilità di tasso a carico della Regione Piemonte. In conseguenza a tale operazione il tasso finale a carico della Regione Piemonte è pari a all’euribor 6 mesi flat (senza alcuna maggiorazione). La tranche nettista (riservata alle fondazioni bancarie) è stata collocata ad un tasso di interesse fisso nominale annuo del 4. 094%. Equivalente ad un tasso variabile pari all’euribor sei mesi meno 32 bp. (inferiore di 26 bp rispetto al costo di funding della Repubblica italiana per pari scadenza)” “Come diceva Heidegger – ha concluso Peveraro - “la grandezza dell´uomo si misura in base a quel che cerca e all´insistenza con cui egli resta alla ricerca”. “La pochezza e la bassezza delle argomentazioni utilizzate in questi giorni dagli esponenti di Forza Italia in merito all’emissione obbligazionaria della Regione Piemonte evidenzia una manifesta confusione che tende a tradurre in polemica politica infondate argomentazioni che hanno l’unico effetto di screditare la Regione come ente pubblico al servizio del territorio e delle sue comunità”. .  
   
   
EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI GOVERNO NELLE ISTITUZIONI FINANZIARIE SINTESI DEI RISULTATI DELL’INDAGINE  
 
 Milano, 4 luglio 2007 - La ricerca si è posta l’obiettivo di analizzare lo stato dell’arte dei sistemi di governance, attraverso un’indagine che ha coinvolto un campione limitato e rappresentativo di istituti finanziari. Tale analisi ha avuto l’obiettivo di collocare gli istituti presi in esame nell’ambito di un percorso evolutivo (maturità model) dei sistemi di governo che si sviluppa in cinque fasi: Operare, Consolidare, Integrare, Ottimizzare, Innovare. Tale percorso consente il passaggio da un ambito meramente operativo nell’utilizzo dei sistemi di governo (Focus sul controllo) a una prospettiva legata all’innovazione, ossia tesa ad alimentare e supportare un cambiamento proattivo e continuo della banca. Il modello si sviluppa attraverso quattro dimensioni, legate tra loro da relazioni complesse: 1. Infrastruttura tecnologica (per la gestione delle informazioni); 2. Processi di gestione dell’informazione; 3. Capitale umano (ruolo e competenze delle risorse che utilizzano i Sistemi di Governo); 4. Cultura aziendale. La strategia di gestione delle informazioni perseguita da una banca determina le dinamiche di gestione e gli equilibri tra le componenti del modello. Il valore assunto dalle variabili che descrivono le dimensioni del modello determina dunque l’appartenenza di un’istituzione a un particolare stadio evolutivo. Risultati dell’analisi Dall’indagine emerge che il 65% del campione si posiziona al terzo stadio del modello evolutivo, caratterizzato da una focalizzazione sull’utilizzo strategico dei sistemi di business intelligence focalizzati su singole unità funzionale (per esempio: solo area commerciale). Solo il restante 35% dichiara di avere raggiunto il quarto livello di maturità che consente una visione trasversale e olistica del Performance Management a livello aziendale (Corporate Performance Management) Non è rilevato il posizionamento nel primo e nel secondo stadio evolutivo, a testimonianza del grado di maturità raggiunto dal sistema bancario in relazione al performance management; Non è rilevato il posizionamento all’ultimo stadio del modello evolutivo, a testimonianza del fatto che ci sono ancora potenziali miglioramenti nelle pratiche di management che derivano da un utilizzo innovativo dei sistemi di governo (proattività); Dall’analisi emerge inoltre l’esistenza di forti disallineamenti (il 40% dei rispondenti lo dichiara) dovuti ad approcci più o meno evoluti alle singole dimensioni del modello. Questi disallineamenti, anche temporanei, possono essere dovuti a fasi di transizione verso stadi evolutivi differenti o a scelte strategiche di focalizzazione su singole dimensioni del modello dovute a fattori contingenti (come per esempio la recente introduzione in azienda di sistemi di Bi evoluti o di nuove competenze operative e di management). In appendice vengono descritte le principali evidenze relative ai disallineamenti (Predominanza della dimensione “Infrastruttura Tecnologica”, predominanza delle dimensioni “Competenze e Cultura”, mancanza di adeguata “Cultura Aziendale”; Se l’analisi si focalizza sulle singole aree funzionali della banca, emerge che l’area commerciale, tradizionalmente più incline all’utilizzo degli strumenti di performance management, funge da volano nella diffusione di approcci evoluti all’utilizzo dei sistemi di governo sia in virtù della struttura dei processi decisionali orientati alle performance, sia per la presenza di competenze maggiormente orientate a un utilizzo proattivo delle informazioni; un’ulteriore evidenza riguarda la sempre crescente attenzione all’impiego e all’analisi delle correlazioni tra dati non strettamente finanziari e quantitativi (per esempio: capacità di innovazione, qualità dei processi interni, customer satisfaction, valore del cliente, competenze e risorse, ecc. ) con l’obiettivo di ottenere valutazioni della performance di impresa, anche in chiave previsionale; L’utilizzo in chiave previsionale dei sistemi di misurazione delle performance è ancora molto limitato. Emergono comunque i primi tentativi di utilizzare i dati in forma non esclusivamente consuntiva, ma orientata all’individuazione delle strategie a medio-lungo termine. .  
   
   
STATUTO, FORMIGONI: E´ IL MOMENTO DI ACCELERARE  
 
Milano, 4 luglio 2007 - "E´ il momento di accelerare, stringere i tempi e quindi decidere. Il nuovo Statuto deve essere snello. Uno strumento agile che contenga i principi essenziali". Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, interviene così a margine della relazione presentata ieri in Consiglio regionale, da Giuseppe Adamoli, presidente della Commissione speciale Statuto. Sulla tempistica del nuovo Statuto, Formigoni non ha dubbi: "Dobbiamo terminare i lavori entro la primavera del 2008. Il mio augurio è addirittura di raggiungere il traguardo per il dicembre di quest´anno". Guardando più specificatamente ai contenuti e alle novità, Formigoni aggiunge: "Sarebbe importante inserire all´interno dello Statuto il ´Patto per lo Sviluppo´, uno strumento che ci ha consentito di applicare a pieno il principio di sussidiarietà, coinvolgendo in maniera seria, funzionale e concreta tutti gli organi rappresentativi che, a vario titolo, hanno già fornito e possono fornire spunti e indicazioni importanti per rendere la Lombardia ancor più forte e competitiva in ogni settore". .  
   
   
FORMIGONI INCONTRA NUOVO CONSOLE ITALIANO NEW YORK  
 
Milano, 4 luglio 2007 - "New York è una città dove i progetti e le idee devono essere portati avanti e sviluppati all´insegna dell´eccellenza. Per questo, prima dell´inizio del mio mandato, ho ritenuto importante e necessario avere questo incontro per confrontarmi con chi ha fatto dell´eccellenza un proprio punto di riferimento". Francesco Talò, nuovo Console Generale d´Italia a New York, sintetizza così il significato dell´incontro avuto ieri a Milano con il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Il ruolo strategico che assume un console in una città di caratura mondiale come New York - ha commentato il presidente Formigoni - è di rilevanza assoluta. Con il console Talò abbiamo condiviso le opportunità di rafforzare e sviluppare nuove sinergie mirate a far conoscere il valore e la qualità del modo di operare di Regione Lombardia. Continueremo a lavorare e a confrontarci su tutti quei temi, come ad esempio l´economia e la cultura, attraverso i quali è possibile promuovere quelle che proprio il console Talò ha definito eccellenze lombarde". E a proposito di rapporti culturali, il presidente Formigoni, ha ricordato il concerto che la Filarmonica della Scala di Milano, grazie anche alla collaborazione di Regione Lombardia, eseguirà a New York il 14 ottobre per celebrare la rinascita di Ground Zero. "Sono al lavoro - ha concluso Formigoni - per organizzare, probabilmente nel prossimo autunno, una missione a New York. Sarà l´occasione per confermare l´attenzione che Regione Lombardia continua a rivolgere verso quella che, insieme a Milano, è la città non capitale a detenere la presenza di maggior numeri di consoli, a testimonianza della rilevanza internazionale di queste due realtà". .  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: VERTICE IN PREFETTURA CORSARO: L´OBIETTIVO COMUNE E´ RIDURRE I TEMPI DELLA BUROCRAZIA  
 
Milano, 4 luglio 2007 - Secondo i dati diffusi dall´Istat emerge che nel 1996 i costi derivanti dalla "non semplificazione" della "macchina burocratica delle Pubbliche Amministrazioni" ammontavano in Italia a 9 miliardi di euro. I miliardi sono diventati 14 nel 2005. Allo stesso tempo si sono dilatati i tempi di attesa ed è aumentata l´incertezza dei costi di produzione. Conseguenza: le imprese italiane sono sempre meno competitive sui mercati globali. E´ partita da qui la "Conferenza Permanente" sul rapporto tra Pubblica Amministrazione, imprese e cittadini, convocata oggi dal prefetto si Milano Gian Valerio Lombardi cui ha partecipato anche Massimo Corsaro, assessore regionale all´Industria, Piccole e Medie Imprese e Cooperazione. "Regione Lombardia - ha spiegato l´assessore Corsaro - vuole concretamente invertire questo trend negativo, come testimonia la nuova legge regionale per la competitività delle imprese. Un provvedimento rivoluzionario, che rompe col passato e inverte quello strano rapporto tra politica, economia e imprese che vedeva quasi sempre decisioni calate dall´alto". La logica del provvedimento per la semplificazione è che ogni procedimento autorizzativo che serva unicamente a comprovare, sulla carta, che l´imprenditore si comporta come previsto dalla legge, può essere sostituito da una semplice autocertificazione immediatamente esecutiva e direttamente compilabile via internet. Niente code agli sportelli, niente tempo perso nell´attesa di certificati. "Di tempo per queste pratiche - ha detto Corsaro - le aziende italiane ne perdono tanto: in media 20 giorni ciascuna; è stato infatti calcolato, che su scala nazionale formano la stratosferica cifra di 13 miliardi di danaro scialato". "L´eliminazione di burocrazia inutile - ha concluso Corsaro - riduce significativamente il carico di lavoro non solo alle imprese, ma anche alla stessa Pubblica Amministrazione, rendendone più rapida la risposta sui procedimenti realmente significativi e importanti". .  
   
   
INCHIESTA SUL COSTO DELLA VITA  
 
Milano, 4 luglio 2007 - Quanto spendono i milanesi? Che cosa comprano? E dove acquistano? Quanto risparmiano? Ci sono differenze economiche per area della città, tipo di nucleo familiare e professione? Qual è la situazione dei prezzi a Milano rispetto alle altre città europee? La Camera di commercio di Milano alla chiusura del mandato di cinque anni e in vista del rinnovo del Consiglio promuove un convegno sul tema “Una riflessione sull’attività di regolazione del mercato della Camera di commercio di Milano nell’ultimo quinquennio e prospettive future”, che si terrà il 4 luglio 2007 – ore 9. 00, palazzo Giureconsulti - Sala Colonne e Esposizioni, piazza Mercanti, 2 - 20123 Milano. Parteciperanno tra gli altri Angela Alberti, consigliere Camera di commercio di Milano in rappresentanza dei consumatori, Sergio D’antoni, viceministro per lo Sviluppo Economico, Francesca Corso, assessore Diritti dei cittadini, nomadismo e diritti di asilo, diritti dei bambini e delle bambine, tutela dei consumatori, bilancio sociale, protezione civile, integrazione sociale per le persone in carcere o ristrette nelle libertà, Franco Nicoli Cristiani, assessore della Regione Lombardia al Commercio, Fiere e Mercati, Alberto Mazzoni, professore ordinario di Diritto Commerciale presso l’Università Cattolica di Milano, Giorgio De Nova, professore ordinario di Diritto Civile presso l’Università degli studi di Milano, Renato Palmieri, avv. Del Foro di Milano e prof. Ordinario di diritto penale commerciale presso l’Università di Bologna, Marco Frey, professore ordinario di Economia e Gestione delle imprese presso la Scuola S. Anna di Pisa, Carmen Leo, esperto giuridico – avvocato civilista del Foro di Milano, Giovanni De Berti, avvocato. .  
   
   
FORLÌ-CESENA: ON-LINE I DATI DEMOGRAFICI E IMPRENDITORIALI 2006  
 
 Forlì-cesena, 4 luglio 2007 - Con “I Numeri del Territorio on line”, interessante risultato del progetto Simet (il Sistema di Monitoraggio dell’Economia del Territorio) consultabile gratuitamente nel sito internet della Camera di Commercio di Forlì-cesena, sono possibili elaborazioni e confronti su base territoriale attraverso numerosi indicatori demografici e imprenditoriali riferiti all’anno 2006 Dati demografici e imprenditoriali relativi all’anno 2006 e riferiti ai Comuni della provincia e ad altre aggregazioni territoriali – vallate, Comprensori, zone altimetriche ecc. - sono a disposizione sul sito della Camera di Commercio di Forlì-cesena all’indirizzo www. Fo. Camcom. It/studiestatistica/inumeridelterritorio. Lo strumento informativo che, grazie alle numerose possibilità di interrogazione, fornisce i dati è “I Numeri del Territorio on-line”, efficace risultato del progetto di sviluppo di Simet, il Sistema di Monitoraggio dell’Economia del Territorio. Questo progetto impegna la Camera di Commercio di Forlì-cesena e l’Azienda speciale Cise, che ne cura lo sviluppo informatico, dal 2003; fin dal 2004, la Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì ne sostiene la realizzazione con il proprio co-finanziamento e Unioncamere Emilia-romagna ha sposato nel 2006 il modello Simet per uno sviluppo del sistema su scala regionale. Attraverso “I Numeri del Territorio on-line” è messo a disposizione, per ogni annualità, un patrimonio di informazioni che permettono di effettuare analisi “navigando” tra indicatori diversi. Un esempio di possibili chiavi di lettura, spunto per approfondimenti ulteriori, è costituito dal sintetico quadro di seguito riportato. -In relazione ai temi demografici l’indicatore della densità (abitanti/kmq) conferma il dato massimo per Gambettola (1. 284) e quello più basso per Premilcuore (8); più densamente popolato è il Comprensorio di Cesena (177) rispetto a quello di Forlì (143). -i comuni più dinamici dal punto di vista demografico negli ultimi cinque anni (2001-2006) sono stati Borghi (+15,2%), Gatteo (+14,8%), Longiano (+14,1%), Savignano (+11,2%), San Mauro Pascoli (+10,9%), Roncofreddo (+10,3%). Premilcuore è stato il comune che ha registrato il calo più vistoso (-5,2%), seguito da Portico e San Benedetto(-4,6%), Verghereto (-2,7%). -il tasso migratorio netto assume i valori positivi più elevati a Gatteo (+36,7), a Borghi (+26,7), a Forlimpopoli (+22,6) e quelli negativi più bassi a Premilcuore (-21,3), Verghereto (-8,1), Sarsina (-6), Dovadola (-4,7). -Galeata è il comune con la percentuale più elevata di stranieri residenti sulla popolazione (17,2%) seguita, con valori superiori al 10%, da Civitella (11,6%) e da Savignano (10,3%). I valori più bassi sono quelli di Tredozio (1,9%) Verghereto (2,5%), Bagno di Romagna, Montiano, Portico di poco al di sotto del 4%. -Per quanto riguarda il tema “Imprese”, la densità più elevata (imprese attive ogni 1. 000 abitanti) si riscontra a Verghereto (144,6), Cesenatico (141,0), Civitella (130,8). -per quello che riguarda le specializzazioni produttive, spicca la forte incidenza sul totale di imprese agricole (settori A e B) a Montiano (58,3%), Roncofreddo (53,8%) e con valori intorno al 40% Civitella, Borghi, Premilcuore. -l’incidenza delle imprese industriali (escluse quelle di costruzioni) sul totale delle imprese del singolo comune è più alta, rispetto ai comuni della provincia, a Verghereto (20,1%), Rocca San Casciano (19,9%), San Mauro Pascoli (19,5%) Predappio e Tredozio (18,0%). -la percentuale di imprese commerciali e turistiche è più elevata, come prevedibile, a Cesenatico (35,9%), Gatteo (34,4%), Gambettola (31,4%), Forlimpopoli (30,5%), Bagno di Romagna (30,2%). -il peso percentuale sul dato totale del singolo comune di imprese dei servizi, a parte i comuni principali Forlì e Cesena, raggiunge i valori più alti a Forlimpopoli (25,3%), Savignano e Cesenatico (23,4%). -considerando la crescita della numerosità delle imprese attive (dato al netto del settore agricoltura), sempre nello stesso periodo, al primo posto c’è il comune di Savignano (+20,5%), seguito da Borghi (+19,4%), San Mauro Pascoli (+17,3%). -i cali più vistosi si registrano a Verghereto (-2,1%), Sarsina (-1,4%), Montiano e Santa Sofia (-1,2%), Tredozio (-1,1%). Oltre cinquanta schede aggiornate relative ai Comuni della provincia e ad altre aggregazioni territoriali - Vallate, Comprensori, zone altimetriche ecc. E dal 2006 anche Comunità Montane - sono disponibili sul sito camerale all’indirizzo www. Fo. Camcom. It/studiestatistica/inumeridelterritorio. Ciascun utente potrà trovare risposta, grazie alle numerose possibilità di interrogazione, a svariati quesiti relativi al territorio e attinenti la demografia e le imprese, a partire dal 2001. L’analisi è arricchita dal confronto territoriale e temporale che facilita le relative valutazioni, consentendo di determinare il posizionamento competitivo delle varie aree anche rispetto al contesto regionale e nazionale. I singoli report sono composti da: - un quadro riassuntivo con i dati principali, indicatori e grafici per una quantificazione immediata dei fenomeni; - una sezione “Demografia”, con analisi relative ad aspetti strutturali, al movimento naturale e alla dinamica migratoria - fonte di questi dati sono i Comuni della provincia che collaborano attivamente all’aggiornamento dello strumento; - una sezione “Imprese”, con il numero delle imprese, delle unità locali e degli addetti, con i settori di attività, la natura giuridica - il Registro delle Imprese è la fonte di questi dati; - Note alla consultazione, per una corretta interpretazione degli indicatori. Questo strumento informativo è da ritenersi in evoluzione, dal momento che altri campi di osservazione saranno analizzati e ne arricchiranno il contenuto. .  
   
   
REGGIO EMILIA : OTTOMILA ASSUNZIONI IN PROVINCIA NEL 2007  
 
Reggio Emilia, 4 luglio 2007 - Gli imprenditori reggiani hanno previsto di assumere, nel corso del 2007, 8. 230 nuovi dipendenti da impiegare, nel 45% dei casi, nelle imprese di grandi dimensioni e per circa un terzo nelle piccolissime (sotto i 10 dipendenti). Queste le prime indicazioni che si ricavano dalla decima edizione dell’indagine Excelsior, il progetto informativo per l’occupazione e la formazione realizzato dal sistema camerale in collaborazione con Ministero del Lavoro ed Unione Europea. L’anno in corso dovrebbe vedere l’uscita, per pensionamento o scadenza di contratto, di 7. 140 addetti con la creazione, quindi, di oltre 1. 000 nuovi posti di lavori, pari ad un tasso di crescita dello 0,9%. Saldi positivi si registrano soprattutto nelle attività del terziario (+2,1%) ad esclusione del commercio che, in controtendenza rispetto agli altri settori, registra un –0,4% influenzato esclusivamente dal –4,9% che si osserva per le microimprese. L’incremento dell’industria in senso stretto si attesta allo 0,7%, mentre per le costruzioni si registra una sostanziale stabilità (+0,1%). Il 28,9% delle oltre 1. 200 aziende intervistate hanno dichiarato che prevedono assunzioni nel corso del 2007. E’ interessante osservare che nel 59,5% dei casi la motivazione che spinge l’imprenditore ad assumere è la “domanda in crescita o in ripresa” alla quale si aggiunge la “necessità di espansione delle vendite” dichiarata nel 14,6% dei casi. Il contratto a tempo indeterminato rimane ancora la tipologia di assunzione più utilizzata dagli imprenditori reggiani (44% dei casi) ma si sta riducendo il gap rispetto al tempo determinato: nel 2007 rappresenta il 42,2% del totale. Cresce la richiesta di livelli di istruzione medio-alta. Nel 2006 le assunzioni di laureati era pari al 9,2% del totale, mentre quest’anno dovrebbe raggiungere il 9,7%, valore superiore sia al dato dell’Emilia Romagna (9,3%) che a quello nazionale (9%). In crescita di quasi cinque punti percentuali rispetto all’anno appena trascorso anche la richiesta di lavoratori in possesso di diploma di scuola superiore o post-diploma: si è passati, infatti, dal 30,8% all’attuale 35,5%. Reggio Emilia – Ottomila assunzioni in provincia nel 2007 - 03. 07. 2007 - Gli imprenditori reggiani hanno previsto di assumere, nel corso del 2007, 8. 230 nuovi dipendenti da impiegare, nel 45% dei casi, nelle imprese di grandi dimensioni e per circa un terzo nelle piccolissime (sotto i 10 dipendenti). Queste le prime indicazioni che si ricavano dalla decima edizione dell’indagine Excelsior, il progetto informativo per l’occupazione e la formazione realizzato dal sistema camerale in collaborazione con Ministero del Lavoro ed Unione Europea. L’anno in corso dovrebbe vedere l’uscita, per pensionamento o scadenza di contratto, di 7. 140 addetti con la creazione, quindi, di oltre 1. 000 nuovi posti di lavori, pari ad un tasso di crescita dello 0,9%. Saldi positivi si registrano soprattutto nelle attività del terziario (+2,1%) ad esclusione del commercio che, in controtendenza rispetto agli altri settori, registra un –0,4% influenzato esclusivamente dal –4,9% che si osserva per le microimprese. L’incremento dell’industria in senso stretto si attesta allo 0,7%, mentre per le costruzioni si registra una sostanziale stabilità (+0,1%). Il 28,9% delle oltre 1. 200 aziende intervistate hanno dichiarato che prevedono assunzioni nel corso del 2007. E’ interessante osservare che nel 59,5% dei casi la motivazione che spinge l’imprenditore ad assumere è la “domanda in crescita o in ripresa” alla quale si aggiunge la “necessità di espansione delle vendite” dichiarata nel 14,6% dei casi. Il contratto a tempo indeterminato rimane ancora la tipologia di assunzione più utilizzata dagli imprenditori reggiani (44% dei casi) ma si sta riducendo il gap rispetto al tempo determinato: nel 2007 rappresenta il 42,2% del totale. Cresce la richiesta di livelli di istruzione medio-alta. Nel 2006 le assunzioni di laureati era pari al 9,2% del totale, mentre quest’anno dovrebbe raggiungere il 9,7%, valore superiore sia al dato dell’Emilia Romagna (9,3%) che a quello nazionale (9%). In crescita di quasi cinque punti percentuali rispetto all’anno appena trascorso anche la richiesta di lavoratori in possesso di diploma di scuola superiore o post-diploma: si è passati, infatti, dal 30,8% all’attuale 35,5%. . .  
   
   
IL PRESIDENTE LOIERO ANNUNCIA UN LAVORO STABILE PER 7200 GIOVANI  
 
Reggio Calabria, 4 luglio 2007 - Saranno 7. 200, perlopiù giovani, le persone che troveranno un lavoro stabile con il Piano che il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha già consegnato ai sindacati per la fase concertativa. Lo ha annunciato lo stesso Loiero, intervenendo oggi all´incontro promosso dall´Eurispes che, a Cosenza, ha presentato una ricerca sulle "Nostre eccellenze" tra le quali trovano posto sei imprese calabresi. "Tali persone - ha detto il presidente Loiero - saranno selezionate attraverso bandi della cui trasparenza sarò personalmente garante. Perché quello del lavoro è un problema grave al quale bisogna dare risposte veloci e soddisfacenti, che dovremo dare attraverso il programma Por 2007-2013 e il coinvolgimento quindi dell´Unione Europea. E soprattutto bisogna dare risposte che non finiscano per privilegiare alcuni e penalizzare altri come è spesso avvenuto in passato". Soffermandosi poi sui risultati della ricerca Eurispes, Loiero ha manifestato grande soddisfazione per l´inclusione di sei aziende calabresi nell´olimpo di quelle più dinamiche e innovative del Paese. "Ciò sta a dimostrare - ha sottolineato il presidente Loiero - che le idee e le capacità ci sono e che compito nostro è quello di accompagnare la crescita di quelle imprese che mostrano capacità di affrontare i mercati, con le regole dei mercati". "La Calabria positiva - ha aggiunto Loiero - c´è ed è giusto valorizzarla perché sia di stimolo a un mondo imprenditoriale dalle grandi potenzialità. La mia presenza qui ha un significato politico ben preciso perché il rapporto Eurispes sulle eccellenze si inserisce in quel quadro economico dinamico della Regione che secondo tutti gli indicatori volge al sereno, pur permanendo, e grave, il divario con il resto del Paese che c´impone uno sforzo enorme". "Ma le novità di questa ricerca - ha sottolineato Loiero - invertono l´immagine di una Calabria ultima e perdente, e mostrano invece un volto inedito di realtà imprenditoriali che con le loro eccellenze, le ´nostre eccellenze´, ci fanno ben sperare. Non bisogna dunque sottovalutare l´importanza di questa performance calabrese. Sono qui per registrarla in forma simbolica perché vada valorizzato sempre tutto ciò che c´è di positivo". .  
   
   
CESP NEL RAPPORTO NAZIONALE “NOSTRA ECCELLENZA”  
 
 Matera, 4 luglio 2007 - Un riconoscimento alle capacità organizzative, di programmazione e di attenzione alle esigenze delle imprese materane. E’ il commento unanime che la Camera di Commercio di Matera alla scelta dell’Eurispes, l’Istituto di studi politici,economici e sociali, di indicare nel 2° Rapporto nazionale “Nostra Eccellenza’’ l’Azienda speciale Cesp- Centro servizi per le piccole e medie imprese, insieme ad altre realtà lucane come la Camera di commercio,industria, artigianato di Potenza, Officina Rambaldi spa, e Operativo Collettivo – Piani e Programmi di azione locale (Oc-ppal). L’azione del Cesp è entrata a far parte di un Rapporto, presentato a Roma, che annovera le 100 esperienze più valide e interessanti di una Italia che funziona e che contribuisce con idee, progetti, disponibilità ad affrontare le problematiche di imprese e dei giovani che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro. Il presidente dell’Eurispes, Rosario Palese, ha motivato il riconoscimento delle eccellenze lucane, pur in un contesto di difficoltà nei processi di modernizzazione, non sono a parametri economici, come il bilancio e il fatturato, ma anche all’innovazione e alle capacità di rapportarsi con il territorio. «I criteri utilizzati nella scelta –ha detto Palese- non si riferiscono esclusivamente ad un semplice schema economico, quale il fatturato o altri dati di bilancio. I requisiti fondamentali che hanno concorso a determinare la selezione sono la spinta individuale al miglioramento, la capacità di innovazione ed adattamento al mercato nazionale ed estero, l’abilità di rappresentare il genio italiano, la qualità sociale delle relazioni con il territorio di insediamento, la produttività e l’attitudine a generare un indotto importante anche nei settori della cultura e dell’ambiente, oltre ai contenuti simbolici del marchio e la qualità del clima aziendale. Per quanto riguarda le istituzioni, anch’esse rappresentate, si vuole invece premiare la funzione sociale dei servizi forniti e la capacità di erogare prestazioni efficaci e veloci ai propri cittadini considerandoli quali fossero clienti». Ed è il modus operandi,la mission stessa dell’azienda speciale Cesp. “Il risultato raggiunto –ha detto il presidente della Camera di Commercio, Domenico G. Bronzino- premia l’azione dell’Ente che con il Cesp ha mostrato, in concreto, tempestività nel recepire istanze, problemi provenienti dai nuovi scenari culturali e socioeconomici, e la sensibilità nell’accogliere e tradurre in scelte pianificate le istanze provenienti dal mondo imprenditoriale. A tutto questo va aggiunto l’impegno dell’azienda speciale, finalizzato alla promozione dell’innovazione tecnologica delle Piccole e medie imprese materane, attraverso interventi diretti a favorire l’accesso ai servizi avanzati di consulenza’’. Il Cesp si è distinto nelle attività di formazione imprenditoriale, manageriale e professionale, di orientamento e assistenza per giovani imprenditori,supporto per la implementazione di sistemi di qualità aziendale sino all’ottenimento della relativa certificazione, marketing territoriale, gestione dello sportello del consumatore , sostegno all’innovazione tecnologica e fornitura di servizi per accrescere la capacità di commercializzazione e l’approccio al mercato nazionale ed internazionale. “ Il nostro impegno –ha aggiunto il presidente del Cesp, Giovanni Coretti- e’ ora quello di insistere sul lavoro avviato e sullo stretto rapporto con le imprese, il mondo delle scuola, la sfida sulla qualità, l’innovazione, la richiesta qualificata e puntuale dei servizi, di assistenza sui mercati che viene da quanti tutti i giorni chiedono di poter svolgere con professionalità e dinamismo un ruolo propositivo nei processi di ripresa dell’economia materana’’. .  
   
   
COMO 746.000 EURO A POLIZIE LOCALI PER LA SICUREZZA  
 
 Milano, 4 luglio 2007 - Ammonta a 746. 000 euro la somma assegnata a 20 tra Comuni e Consorzi di Comuni in provincia di Como per ammodernare i servizi di sicurezza ai cittadini. Il contributo fa parte dei quasi 8,5 milioni di euro stanziati dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, Massimo Ponzoni, per la realizzazione di progetti finalizzati all´ottenimento di più alti livelli di sicurezza urbana, attraverso l´adeguamento di attrezzature tecnologiche, l´acquisizione di nuovi mezzi e dotazioni, dispositivi di videosorveglianza. A livello regionale i contributi sono stati assegnati, con decreto della Direzione generale Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, a 713 Comuni su proposta dell´assessore Ponzoni. Complessivamente, nel periodo 2000-2007 la Regione Lombardia ha erogato agli Enti Locali per la sicurezza circa 83 milioni di euro. Inoltre, dal 2003 ha investito circa 5 milioni di euro (1 milione circa nel 2007) per le attività di formazione a favore dei circa 9. 000 operatori delle Polizie Locali lombarde. Inoltre la Regione ha promosso la Scuola Superiore di Protezione Civile Regionale, entrata a pieno regime presso l´Iref (Istituto regionale di Formazione per l´amministrazione pubblica) nel 2006-2007. "Con l´entrata in vigore della legge regionale n. 4/2003 in tema di sicurezza - sottolinea l´assessore Ponzoni - la Regione sviluppa e coordina con Province e Comuni, di concerto con le Prefetture, azioni di pianificazione e controllo a favore di una sicurezza integrata su tutto il territorio lombardo. In questo quadro, oltre ai contributi assegnati per rafforzare il sistema delle Polizie Locali, il nostro sistema integrato di sicurezza - prosegue l´assessore - si avvale anche della nuova sala operativa regionale della Protezione Civile, attiva 24 ore su 24, con 33 postazioni per i componenti dell´Unità di Crisi, e della rete dei Centri Polivalenti di Emergenza ad Agrate Brianza e Bovisio Masciago, che portano a 39 su 50 i Comuni nella provincia di Monza dotati di strutture della Protezione civile". I fondi vengono assegnati per l´acquisizione strumenti di video-sorveglianza, palmari, fotocamere, lettori ottici, stampanti, autovelox, natanti,fuoristrada, strumentazioni per controlli ambientali, Pc, centraline telefoniche, moto, telecamere, arredi, sistemi controllo documenti, giubbotti antiproiettile, dissuasori di velocità, ristrutturazione immobili ed altro. Questo il dettaglio delle assegnazioni in provincia di Como: Cantù 37. 800 euro; Como 22. 700; Lomazzo 15. 000; Lurago Erba 15. 000; Mariano Comense 26. 700; Olgiate Comasco 15. 000; San Fermo della Battaglia 18. 700; Cernobbio 15. 000; Consorzio Alta Brianza 48. 600; Corpo Intercomunale Serenza Carimate 36. 200; Erba 192. 500; Fino Mornasco 87. 400; Grandate 23. 200; Lurate Caccivio 31. 100; Menaggio 65. 700; Mozzate 17. 800; Provincia di Como 15. 000; Unione Comuni Lario e Monti 15. 000; Unione Comuni della Tremezzina 31. 600; Unione Comuni Terre di Frontiera 17. 600. .  
   
   
CONSUNTIVO 2006 APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE VIMERCATE AVANZO VICINO AI 500MILA EURO. APPROVATO ANCHE IL BILANCIO DELL’AZIENDA FARMACIE  
 
Vimercate, 4 luglio 2007 - Nella seduta del 28 giugno il consiglio comunale di Vimercate ha approvato a maggioranza (12 favorevoli, 7 contrari) il rendiconto della gestione relativo all’esercizio finanziario 2006. L’amministrazione di Palazzo Trotti ha chiuso il 2006 con un avanzo di amministrazione di 498. 164 euro, dei quali 304mila non vincolati correnti e 147mila non vincolati in conto capitale. “Si tratta di un momento importante di verifica per l’amministrazione”, ha detto il sindaco, Paolo Brambilla, nella relazione all’aula; “per questo è utile aggiungere, ai dati sull’avanzo di amministrazione, quelli degli indicatori di gestione”. Le entrate tributarie derivanti dall’Ici sono aumentate di 81mila euro, portando al 74,20% l’indice di autonomia tributaria, (era del 71,33% nel 2005 e del 68,76% nel 2004). Stabile l’indicatore di autonomia finanziaria (89% nel 2006; era del 90,43% nel 2004). “Questi sono gli indici di un’amministrazione solida e oculata delle risorse, spese tutte nel massimo grado di efficienza possibile,” commenta Brambilla, “dal momento che il Piano Esecutivo di Gestione ci dice che il 94% degli obiettivi sono stati raggiunti. ” L’aula di Palazzo Trotti ha anche approvato, all’unanimità, il bilancio consuntivo dell’Azienda Farmacie, che presenta un utile lordo di 31mila euro e un utile dopo le imposte, e al netto della quota reinvestita, di 516 euro. “Per le Farmacie il 2006 è stato un anno in cui si sono gettate le basi di un deciso sviluppo, “ha detto il sindaco; “con l’allestimento e l’apertura della nuova sede di Ruginello e altri investimenti in termini patrimoniali”. Tra gli obiettivi la convenzione con il Comune di Bernareggio, approvata all’unanimità dal consiglio comunale, in base alla quale l’Azienda Farmacie vimercatese gestirà il punto vendita della frazione Villanova, collocato in locali di proprietà del Comune di Bernareggio. L’accordo ha validità di 6 anni, al termine dei quali il Comune di Bernareggio potrà rilevare la farmacia, indennizzando l’Azienda Farmacie dei costi di avviamento della struttura. In chiusura della seduta il consiglio ha approvato, sempre all’unanimità, la convenzione fra il Sistema bibliotecario del Vimercatese (Sbv) e il Comune di Mezzago per il distacco, della durata di 10 anni, di un dipendente presso Sbv. Il dipendente in questione, in forza al Comune di Mezzago con un contratto di formazione lavoro, poi trasformato in assunzione in ruolo, già collaborava con il Sistema Bibliotecario e proseguirà la sua attività su vari servizi tecnologici: sito web, statistiche del sistema, configurazioni software e assistenza all’helpdesk per le biblioteche. .  
   
   
INFORMEST: NEL 2006 ACQUISITI AL SISTEMA TRIVENETO OLTRE 1 MILIONE DI EURO DI PROGETTI  
 
Gorizia, 3 luglio 2007 - "Nel corso del 2006 Informest ha realizzato progetti per un valore di ? 1. 725. 146,95, per l´attivazione dei quali ha impegnato il fondo di dotazione in un co-finanziamento di ? 113. 565,54, con l´acquisizione al sistema triveneto di ? 1. 059. 362,43 di risorse esterne, nazionali e comunitarie. " Lo ha sottolineato ieri il Presidente di Informest Pierluigi Bolla, nel corso dell´ Assemblea dei Soci che ha approvato il bilancio dell´esercizio 2006. "Sono state 521 le aziende ubicate nel Triveneto - ha detto il Presidente di Informest - che hanno usufruito delle nostre attività, sia attraverso i servizi di assistenza e consulenza e di informazione che partecipando ad opportunità ed eventi generati dalle attività progettuali, mentre 753 è il valore complessivo delle imprese italiane beneficiarie del lavoro di Informest in tutto il Paese". "L´assistenza tecnica alla Regione Friuli Venezia Giulia per la nuova programmazione di Obiettivo 3 nel periodo 2007-2013, la collaborazione alla generazione ed alla gestione di progetti comunitari e nazionali di interesse regionale ed il sempre più organico supporto alla messa in opera degli accordi di collaborazione internazionale della Regione stessa in Croazia, Serbia, Federazione Russa, Repubblica Ceca, Ungheria, rappresentano un importante riconoscimento della professionalità di Informest da parte della Regione Friuli Venezia Giulia", ha detto ancora Bolla. Anche la Regione del Veneto ha potenziato significativamente il proprio affidamento ad Informest nelle sue strategie internazionali per operazioni in Ucraina, Bulgaria e Croazia, Polonia, Slovenia, mentre sono cresciuti i rapporti anche con le altre istituzioni del Sistema Veneto, in particolare Veneto Innovazione (Osservatorio Distretti), Unioncamere (Sprint Veneto) e numerosi Distretti Produttivi, nonché enti fieristici come Fiera Verona e Fiera Vicenza. " Bolla ha poi ricordato la proficua collaborazione con l´Ice per la realizzazione del Portale "La Russia delle Regioni", recentemente pubblicato (http://www. Regionirusse. It) e presentato ufficialmente a Roma, nonché la collaborazione per la realizzazione di progetti a valere sui fondi della Legge n. 84/01 Balcani e per il servizio di accesso agli aiuti dei Fondi Strutturali europei nei Nuovi Stati Membri dell´Ue. Nell´ambito della Legge 84/01 è stato realizzato da Informest, in partnership con Ince - Iniziativa Centro Europea e Bsmepa - Agenzia Bulgara per la Promozione delle Pmi, il Progetto Idea (http://www. Ideanetwork. Eu), grazie al quale è stato effettuato il primo monitoraggio del sistema di supporto all´impresa nei Paesi dell´Europa balcanica e centro orientale. In occasione del prossimo Summit Economic Forum dell´Ince, che si terrà a Sofia il 20-21 novembre 2007, sarà presentata una proposta per dare continuità al Progetto Idea e rendere il monitoraggio permanente. A favore della realtà imprenditoriale del Triveneto è stata sviluppata anche una consistente attività di collaborazione con il sistema bancario, che ha favorito la valorizzazione dei servizi di Informest anche attraverso gli sportelli di vari gruppi creditizi. Un importante risultato è stato conseguito con il riconoscimento e l´attivazione di Informest nel network dei "Private Sector Liaison Officer - Pslo" del Gruppo World Bank il cui obiettivo è di favorire l´avvicinamento delle aziende alle opportunità finanziate dalla Banca Mondiale e dalle sue agenzie. A livello delle singole aree operative, il Presidente Bolla ha anche ricordato che l´area Assistenza e Consulenza alle imprese ha acquisito 250 incarichi (+ 4% per numero di incarichi e + 29% per fatturato rispetto al 2005) con un netto miglioramento del margine operativo. L´area Servizi Informativi e Innovazione, gestendo il Portale istituzionale, nel 2006 ha registrato una media di 310. 898 pagine viste al mese (+35% rispetto al 2005), contando su una base stabile di circa ventimila "utenti fidelizzati"; alla fine del 2006, il Club Informest ha registrato 14. 511 abbonati (+9% rispetto al 2005), ai quali sono state diffuse 71 newsletter. Sono stati prodotti, fra altro, anche 50 aggiornamenti delle Guide Paese (Business Guide), che attualmente coprono 27 Paesi di competenza Informest. L´area Progetti di Sviluppo ha generato con successo e gestito nel corso dell´anno ben 35 progetti a co-finanziamento comunitario, nazionale o regionale, realizzando circa il 60% del fatturato Informest del 2006 e mobilitando competenze di tutto il sistema triveneto nei diversi settori di intervento, con un significativo miglioramento del margine. L´euro Info Centre del Friuli Venezia Giulia, ospitato da Informest, nella sua attività tipica come partner della rete della Commissione Europea per le imprese, anche per il 2006 ha ottenuto il punteggio massimo per la qualità dei servizi erogati. .  
   
   
PRIVACY: GUIDA PRATICA PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE  
 
 Roma, 4 luglio 2007 - Quali sono le figure che in una impresa hanno la responsabilità sul corretto trattamento dei dati personali? Che cos´è la notifica al Garante per la protezione dei dati personali e quando è necessario farla? Quando si deve richiedere il consenso di dipendenti e clienti? Quali misure vanno adottate per mettere in sicurezza i dati, soprattutto quelli sensibili? A queste e ad altre domande intende rispondere la "Guida pratica" messa a punto dal Garante per la protezione dei dati personali per facilitare le piccole e medie imprese nell´assolvimento degli obblighi che la normativa sulla privacy impone a chi raccoglie, utilizza, conserva dati personali. Tra le questioni affrontate dalla Guida: come e quando informare clienti e dipendenti sull´uso dei loro dati personali, come soddisfare le richieste di accesso ai loro dati da parte degli interessati, ma anche aspetti legati alla globalizzazione dei mercati e alla sempre maggiore necessità di trasferire dati personali all´estero. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/privacy_guida_pmi/index. Html .  
   
   
INCONTRI PER IL BUSINESS IN TURCHIA  
 
Pordenone, 4 luglio 2007 - Un funzionario della Camera di Commercio Italiana in Turchia sarà ospite, il 9 e il 10 luglio prossimi, della Camera di Commercio di Pordenone e della sua Azienda Speciale Concentro, nell’ ambito del progetto Chamber Link Ii. Lo scopo della visita è di instaurare e sviluppare contatti commerciali e di trasferimento di know-how tra la potenza produttiva della Turchia e le risorse tecnologiche ed operative di Pordenone. Con l’avvio dei recenti negoziati per l’adesione all’Unione Europea, la Turchia rappresenta una tra le realtà più interessanti del panorama economico mediterraneo; il Paese infatti è in forte crescita grazie alla sempre maggiore apertura della sua economia ai mercati internazionali. La referente camerale turca Ipek Erden, responsabile dell’area sviluppo business, sarà a disposizione delle aziende interessate ad approfondire i vari aspetti del mercato turco e ad avviare nuovi contatti con le realtà produttive turche nei settori di interesse. Le imprese interessate possono contattare l’Ufficio Internazionalizzazione dell’Azienda Speciale Concentro, che rimane a completa disposizione per ulteriori informazioni (Concentro tel. 0434. 381250/245, e-mail: internazionalizzazione@pn. Camcom. It). .  
   
   
WORKSHOP 16 LUGLIO: FARE AFFARI IN INDIA  
 
 Milano, 4 luglio 2007 - Lunedì 16 luglio 2007 a Milano presso il Centro Svizzero in Via Palestro, 2 a partire dalle ore 9. 45. Tra i relatori del workshop: Emma Bonino, Ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee; Antonio Marcegaglia, Amministratore Delegato Marcegaglia; Gianmario Sbranchella, Vice Presidente Esecutivo Camera di Commercio Indiana per l’Italia. Quale l’impatto dell’economia indiana sugli assetti competitivi globali? Quali idee per sviluppare alleanze di successo con il paese asiatico? Quale la presenza italiana sui mercati internazionali? Queste ed altre domande verranno approfondite e sviluppate durante l’incontro, sulla base di storie significative e esperienze dirette di alcuni dei più importanti e autorevoli rappresentanti dell’economia e delle istituzioni italiane. La partecipazione all´evento è gratuita. .  
   
   
MISSIONE IN GIAPPONE PER LE IMPRESE PIEMONTESI  
 
Torino, 4 luglio 2007 – Si chiudono il 6 luglio le adesioni per partecipare, dal 27 al 30 settembre prossimo, a una missione economica a Nagoya, quarta città giapponese per grandezza, con oltre 2 milioni di abitanti. Rivolta a tutte le imprese piemontesi interessate a sviluppare rapporti con il mercato nipponico, l’iniziativa, con il supporto organizzativo del Centro Estero per l’Internazionalizzazione, è promossa dalla Camera di Commercio di Torino, che negli stessi giorni parteciperà alla Messe Nagoya 2007 (www. Messenagoya. Jp) manifestazione focalizzata sui settori della sicurezza e del benessere. Oltre alle eccellenze in questi campi, esponendo prototipi e tecnologie innovative, Torino presenterà alcuni progetti sui quali si stanno investendo notevoli risorse: Automotive, Aerospazio, Ict e Design. I partecipanti alla missione usufruiranno gratuitamente di uno spazio comune all’interno dello stand camerale e di un programma di appuntamenti B2b e di visite aziendali. Per definire l’agenda di appuntamenti alle imprese viene chiesto di compilare un company profile, per verificare le reali possibilità di commercializzazione e di collaborazione sul mercato locale e individuare gli operatori nipponici più adeguati. Il Giappone rientra nelle strategie di sviluppo in senso internazionale del territorio piemontese: secondo mercato mondiale in termini di dimensione, con un Pil inferiore solo a quello statunitense, questo territorio ha sempre apprezzato il made in Italy, dai beni di consumo ai prodotti industriali. Nagoya inoltre, meno cosmopolita di Tokyo, è particolarmente curiosa e ricettiva verso i prodotti stranieri e in particolare quelli italiani, tanto da aver creato nell’area del porto il “Villaggio Italia”, un centro commerciale e di divertimento che ricostruisce l’atmosfera romantica delle calli veneziane, con tanto di campanile di San Marco e gondole, rapidamente divenuto una delle mete privilegiate per lo shopping degli abitanti della città. Importanti legami istituzionali possono poi facilitare i rapporti business: Torino e Nagoya sono gemellate dal 2005, quando durante l’Expo Universale di Aichi il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha siglato l’accordo con il Sindaco di Nagoya, Takahisa Matsubara. Nell’ottobre 2006 ha fatto seguito l’accordo di collaborazione tra la Camera di Commercio di Torino e quella di Nagoya, finalizzato proprio allo sviluppo di scambi economici e commerciali. Le due città presentano molti aspetti comuni: stanno investendo sulla promozione dei settori innovativi e sul rilancio della propria immagine internazionale e condividono il primato di capitali dell’auto dei rispettivi paesi, Torino con Fiat e Nagoya con Toyota, prima casa automobilistica mondiale per numero di auto prodotte. Le merci piemontesi dirette sul mercato del Sol Levante nel 2006 hanno rappresentato l’1,4% delle esportazioni regionali, percentuale corrispondente a quella riferita all’export italiano. Nel confronto fra gennaio - marzo 2007 ed il corrispondente periodo 2006, i rapporti commerciali con il Piemonte registrano un miglioramento delle esportazioni (+11,9%, 123 milioni di euro): circa il 40% delle esportazioni ha riguardato il settore dei mezzi di trasporto (pari a 49,1 milioni di Euro, +96,8% sul primo trimestre 2006). Altri settori nei quali il made in Piemonte detiene significative quote in Giappone sono il tessile e dell’abbigliamento (in particolare i tessuti), che rappresenta il 20,1% delle vendite piemontesi in Giappone (24,7 milioni di euro), l’industria dei prodotti chimici (il 16,6%, 20,5 milioni di euro), il comparto alimentare e delle bevande (il 6%, 7,4 milioni di euro); inoltre in Giappone è diretto rispettivamente il 4% ed il 3,3% dell’export piemontese di prodotti del comparto della pelletteria e lavorazioni in cuoio e dei prodotti chimici destinati al commercio mondiale. Per informazioni sulla missione: Centro Estero per l’Internazionalizzazione - Gabriella Diverio, Francesca Bernardelli, tel 011. 6700661-622, email: gabriella. Diverio@centroestero. Org Rif. Centro Estero per l’Internazionalizzazione Piemonte, Ufficio .  
   
   
FINANZIAMENTI PER L’INNOVAZIONE E LA RICERCA NELLE PMI  
 
Ravenna, 4 luglio 2007 – Dall’ 1 luglio 2007 le imprese con sede legale e/o operativa in provincia di Ravenna potranno accedere ai finanziamenti previsti dal Fondo provinciale per il sostegno e lo sviluppo dell’innovazione e ricerca nelle piccole e medie imprese, costituito da Camera di commercio di Ravenna, Provincia di Ravenna e Fondazione Flaminia. Sono stati infatti aperti i termini per la presentazione delle domande di contributo presso gli uffici della Camera di Commercio di Ravenna (uff. Incentivi alle imprese tel. 0544/481487), per il sostegno ai processi di brevettazione europea e internazionale e per il finanziamento di contratti di ricerca e/o dottorati tra Università, Enti di ricerca e imprese. Questi interventi agevolativi nascono nell’ambito di una convenzione tra tre enti partner, Camera di Commercio di Ravenna, Provincia di Ravenna e Fondazione Flaminia approvata nelle scorse settimane. In sintesi, la finalità del primo intervento è quella di accrescere e stimolare la propensione delle imprese a presentare domande per l’ottenimento del Brevetto Europeo e/o di altri Brevetti internazionali, ritenuti fattori determinanti per l’acquisizione di un rilevante vantaggio competitivo sui mercati nazionali ed esteri. L’agevolazione concedibile per ciascuna domanda consisterà in un contributo in conto capitale, corrisposto nella misura massima del 50% delle spese ammesse. Il contributo massimo concesso per ciascuna domanda non potrà superare la somma di € 5. 000. Il secondo intervento, promosso da Cciaa, Provincia di Ravenna e Fondazione Flaminia, è invece volto a incentivare le attività di ricerca e di sviluppo delle piccole e medie imprese provinciali in ambiti tecnologici prioritari per il rafforzamento del sistema produttivo provinciale attraverso forme di collaborazione con l’Università centri di ricerca volte al trasferimento delle conoscenze della ricerca scientifica alle imprese. I progetti per i quali si richiede il finanziamento dovranno essere finalizzati ad acquisire nuove conoscenze utili per mettere a punto nuovi prodotti, processi produttivi o servizi o attuare un notevole miglioramento dei prodotti, processi produttivi o servizi esistenti nel breve e medio periodo, dovrà prevedere l’inserimento di dottorandi di ricerca e/o ricercatori titolari degli assegni di ricerca erogati dall’Università come previsti dall’articolo 51 della legge 449/1997. La misura dell’agevolazione consisterà in un contributo a fondo perduto pari al 30% del costo complessivo della borsa e/o assegno di ricerca fino ad un tetto massimo pari a € 5. 000 annuali per un periodo non superiore ai tre anni. Sono prioritari i progetti di collaborazione con le sedi Universitarie del Polo di Ravenna e con i centri di ricerca della provincia. .  
   
   
SEMINARIO DONNE IN LUCE- DONNE IN OMBRA  
 
Roma, 4 luglio 2007 - Il Seminario è stato organizzato dal Comitato Pari Opportunità dell´Enea, in occasione dell´anno europeo delle pari opportunità per tutti. Questo incontro vuole dare un contributo per aiutare a capire, attraverso un dialogo spontaneo e costruttivo, gli ostacoli e le condizioni per allontanarsi sempre di più dalle linee d’ombra. Epossibile dare luce al soggetto donna ? La storia delle donne, benché si soffermi sulle grandi vicende collettive di cui sono state partecipi e protagoniste, disegna profili individuali molto spesso ancora in ombra. Si conoscono processi e trasformazioni che le hanno condotte ad assumere ruoli più attivi nel mondo del lavoro, e in particolare nel mondo della scienza, ma la loro visibilità sociale resta sempre e comunque unimpresa quasi impossibile. Quali trasformazioni, allora, per evitare che continui anche in questo inizio di secolo quello spreco di talenti e di intelligenze femminili, che caratterizza molti sistemi produttivi ? Uno dei percorsi da intraprendere riguarda sicuramente lesplorazione del misteriosoe polifonico mondo femminile, e, in particolare, dei rapporti/non rapporti che intercorrono tra donne, nellambito della loro vita lavorativa. La Tavola Rotonda, che chiuderà il seminario, cercherà di affrontare la questione e di dare qualche risposta. La solidarietà e la coesione potrebbero concorrere ad incrementare lesigua quota delle donne in luce ? Enea Via Giulio Romano, 41 Roma - 4 luglio 2007 .  
   
   
ROMA: VENDOLA ALLA PRESENTAZIONE FORUM DONNE IMPRENDITRICI  
 
Bari, 4 Luglio 2007 - Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola parteciperà a Roma alla conferenza stampa di presentazione del Forum delle Donne Imprenditrici dell’Europa Sud Orientale e Balcanica, Caspio e Caucaso, in programma dal 12 al 14 Settembre a Bari nell’ambito della Fiera del Levante. La conferenza stampa si terrà Giovedi’ 5 Luglio 2007 alle ore 12,00 presso la sede del Ministero delle Politiche Europee in Piazza Nicosia, 20. Saranno presenti il Ministro Emma Bonino e il Presidente della Fiera del Levante Cosimo Lacirignola. Il Forum, organizzato dal Ministero del Commercio Internazionale e dall’Istituto per il Commercio Estero, dopo il successo della prima edizione svoltasi lo scorso mese di Marzo a Milano, questa volta permetterà alle manager italiane di confrontarsi e scambiarsi esperienze professionali con donne imprenditrici provenienti da 14 Paesi: Albania, Armenia, Azerbaijian, Bosnia-erzegovina, Bulgaria, Croazia, georgia, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia e Ucraina. .  
   
   
INVESTIETICO: ACQUISTATO IMMOBILE AD USO UFFICIO PER UN IMPORTO COMPLESSIVO PARI A EURO 10.500.000.  
 
Milano, 4 luglio 2007 Investietico, fondo comune di investimento immobiliare chiuso quotato in Borsa dal 1 novembre 2004 e gestito da Aedes Bpm Real Estate Sgr S. P. A. , ha perfezionato l’acquisto di un immobile cielo terra ad uso uffici per un importo di Euro 10. 500. 000. L’edificio, ceduto da Asio S. R. L. , società attiva nello sviluppo, valorizzazione, acquisto, vendita, permuta, costruzione, locazione e gestione di immobili di differente destinazione d’uso, posseduta dal fondo americano Whitehall, è situato in San Donato Milanese, nelle vicinanze della tangenziale est e dell’autostrada del Sole A1 ed è ottimamente servito da mezzi urbani di superficie e dalla metropolitana Mm3. Il complesso immobiliare si estende su una superficie lorda pari a 6. 664 mq ed è attualmente locato a due primari gruppi industriali con una scadenza media dei contratti al 2011. .  
   
   
REGIONE LOMBARDIA: L´ALTRA SEDE CONQUISTA INGEGNERI DI TUTTO IL MONDO IL PROGETTO PRESENTATO A VENEZIA DAL SOTTOSEGRETARIO RONZA  
 
Venezia, 4 luglio 2007 - Il profondo significato "funzionale, simbolico e tecnologico" dell´Altra Sede di Regione Lombardia e l´innovativa relazione instaurata tra committenza pubblica e progettisti, tanto da scrivere "con una iniziativa senza precedenti nella storia dell´edilizia pubblica italiana" un manifesto per orientare la progettazione. Sono stati questi i temi principali toccati dal sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, Robi Ronza, nel suo intervento alla Quarta Conferenza Internazionale "The conceptual approach to structural design", svoltaqsi il 28 giugno all´Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Progettisti, ingegneri e architetti di tutto il mondo (provenienti da molti Paesi europei oltre che, ad esempio, da India e Stati Uniti) sono rimasti, ha riferito Ronza, "profondamente colpiti e affascinati" dalle caratteristiche del progetto e dalla sua storia. L´altra Sede di Regione Lombardia, ha spiegato Ronza, sarà il primo palazzo pubblico monumentale di governo costruito a Milano da 500 anni a questa parte. Sarà un grande complesso edilizio pubblico, ispirato ai principi di qualità, bellezza, accessibilità e risparmio, pienamente inserito nel tessuto urbano con un mix di funzioni amministrative, culturali, di rappresentanza e di svago, migliaia di metri quadrati di verde e giardini pensili e impianti eco-compatibili d´avanguardia per il riscaldamento e l´energia. L´altra Sede non sostituirà il Grattacielo Pirelli, ma si affiancherà ad esso raggruppando gli uffici dei dipendenti ora distribuiti in circa 20 diverse sedi in affitto a Milano. Il Manifesto - I criteri di fondo per la progettazioni sono stati dettati dal "Manifesto per la Nuova Sede" presentato nel 2002 dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Nel documento si evidenziava come la nuova sede della Regione Lombardia deve essere "un segno eminente", "un grande complesso edilizio pubblico di grande qualità e bellezza", "un segno del fatto che la Regione rappresenta dentro il tessuto urbano di Milano una realtà più vasta della città", "un´occasione per costruire un´architettura specificamente adeguata ai nuovi modi di lavorare e di vivere che sono propri dell´epoca della telematica". Per la redazione del Manifesto, ha ricordato il sottosegretario Ronza, "si procedette a una consultazione tra un certo numero di personalità significative del mondo della cultura lombarda, le quali non fossero né architetti, né persone con specifici legami con professioni comunque relative alle costruzioni". "Questo perché - ha proseguito Ronza - il significato simbolico e monumentale del nuovo grande palazzo pubblico che si intendeva edificare fosse qualcosa in grado di coinvolgere tutti e non in particolare i proverbiali ´addetti ai lavori´". Il Concorso Internazionale - "Il documento - ha detto ancora Ronza - venne poi incluso nella documentazione fornita ai partecipanti al concorso internazionale per la progettazione dell´Altra Sede". Il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Pei Cobb Freed & partners di New York, Caputo partnership e Sistema Duemila (entrambi di Milano) ha vinto nel 2004 il concorso internazionale di progettazione. Il vincitore è stato scelto tra dieci progetti presentati dai concorrenti ammessi al concorso, selezionati a loro volta da un totale di 98 candidature pervenute da parte di prestigiosi progettisti di tutto il mondo. Il bando di concorso indicava come parametri di valutazione dei progetti la Qualità della soluzione architettonica, la Qualità funzionale e le Innovazioni costruttive e impiantistiche, quali si richiedono a un complesso edilizio pubblico di grande qualità e bellezza, ecologicamente esemplare, capace di rappresentare un´eccellenza per architettura, ecologia, comfort, funzionalità, impiego di materiali e di tecnologie innovative. .  
   
   
CASA, CON NUOVA LEGGE PER AFFITTI PIU´ BASSI SCOTTI: IMPORTANTE PROVVEDIMENTO CHE PORTERA´ 2100 NUOVI ALLOGGI  
 
Milano, 4 luglio 2007 - Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato ieri una legge, di iniziativa della Giunta, che permette di "offrire una casa" anche a quelle famiglie che non sono in grado di sostenere i canoni di mercato (soprattutto nelle grandi città), ma che, allo stesso tempo, non possiedono i requisiti per accedere agli alloggi pubblici a canone sociale. Primi fra tutti, i nuclei famigliari che abitano, o hanno abitato, in alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica a canone sociale che non hanno più i requisiti economici, ma che non riescono ad affrontare i prezzi che impone il libero mercato. E questo è possibile grazie al coinvolgimento anche dei soggetti privati. "Questa legge - ha commentato l´assessore Scotti - costituisce il banco di prova per costruire un sistema di Edilizia residenziale pubblica caratterizzato da mix sociale e finanziario e per la partecipazione a pieno titolo di tutti gli operatori del settore pubblici, privati e del non profit". In questo contesto diventa dunque fondamentale il ruolo dei Comuni che avranno il compito fondamentale di programmare gli interventi sul proprio territorio trovando, allo stesso tempo, il giusto equilibrio tra la risposta al fabbisogno più urgente e quella rivolta a famiglie sempre in difficoltà. La legge si fonda sul presupposto che gli operatori per poter praticare canoni significativamente inferiori al mercato, ma comunque remunerativi dell´investimento, debbano avere a disposizione agevolazioni per l´accesso al credito e aree. Per questo la legge prevede un fondo di agevolazione (gestito da Finlombarda) che sostiene gli operatori nella fase del reperimento delle risorse. Obiettivo: abbattere di almeno un punto percentuale i tassi di interesse praticati dagli istituti di credito. "Con tale strumento - ha spiegato l´assessore Scotti - per ogni 10 milioni di euro regionali investiti sarà possibile attivare 120 milioni di di investimenti e realizzare almeno 1050 alloggi". "Per questo ha aggiunto - la giunta regionale ha approvato uno stanziamento di 30 milioni di euro per il biennio 2008-2009 a cui ne aggiungeremo altri 10 con l´approvazione del bilancio 2008". Complessivamente nel 2008, si stima possano essere attivati investimenti per la realizzazione di almeno 2100 appartamenti a canone convenzionato. "In questo processo - ha detto ancora Scotti - è fondamentale il lavoro che stiamo portando avanti con l´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, nell´ambito di modifica alla legge 12 (Governo del territorio). Abbiamo predisposto infatti due norme che permetteranno alla Regione stessa di individuare i Comuni che dovranno reperire, tra le aree destinate a servizi, quelle necessarie per l´Erp, soprattutto nell´ambito del recupero di aree dimesse". Fino all´approvazione del Piano di Governo del Territorio, i Comuni con maggior fabbisogno potranno realizzare sia interventi di Edilizia Residenziale Pubblica in deroga alle previsioni del vigente Piano Regionale di Governo in immobili esistenti (anche a destinazione produttiva) che nuovi interventi in aree standard. Occorre però che siano salvaguardate le aree destinate al verde e ai parcheggi. L´autorizzazione sarà di competenza del Comune in sede di rilascio del permesso di costruire. "Un altro tassello - ha concluso Scotti - verso l´obiettivo che il governo regionale si è posto: garantire una casa confortevole a tutti i lombardi senza in risposta alle diverse tipologie di bisogno". .  
   
   
CANONI AFFITTO CASE ALER, SCOTTI REPLICA A SICET  
 
Milano, 4 luglio 2007 - "La proposta di riforma dei canoni delle case di edilizia residenziale pubblica che presenterò domani (ndr oggi) in Giunta si basa su un criterio fondamentale: l´effettiva possibilità economica della famiglia. I canoni non saranno uguali per tutti, ma minori per le famiglie meno agiate, un po´ più alti per chi ha un reddito maggiore". L´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, risponde così al Sicet, il sindacato degli inquilini. Massima attenzione dunque al criterio di equità sociale. I nuclei famigliari saranno divisi in quattro aree: protezione: con un reddito Isee fino a 9mila euro); accesso: nuclei con Isee da 9mila a 14mila euro; permanenza: famiglie con Isee da 14mila a 28mila euro e decadenza, che riguarda coloro che hanno superato i limiti per la permanenza dentro l´Erp. "Infine - conclude Scotti - non è affatto vero che Regione Lombardia non investa per migliorare la qualità abitativa e aumentare l´offerta degli alloggi: anzi, il Piano regionale di Edilizia Residenziale pubblica stanzia per il triennio 2007-2009 512 milioni di euro che ci permetteranno di realizzare 5. 200 fra nuovi alloggi a canone sociale e moderato e posti letto per locazione temporanea. Sarà anche possibile riqualificare interi quartieri popolari sostenere almeno 10. 000 famiglie nell´acquisto della prima casa e 210. 0000 famiglie nel pagamento dell´affitto". .  
   
   
“MENO DIFETTI NELLE PIASTRELLE GRAZIE ALLA REOLOGIA” IL PROFESSOR PAOLO ZANNINI ANTICIPA I TEMI IN UN SEMINARIO  
 
 Modena, 4 luglio 2007 - Alcuni aspetti scientifici relativi alla produzione ceramica meritano di essere approfonditi. Proseguire lo studio di ogni singolo dettaglio del processo, nonostante le notevoli performance già raggiunte, deve rimanere una delle linee guida per i produttori di ceramica. Ecco perché è importante, allo scopo di ottimizzare i costi e la qualità del prodotto, prendere confidenza con un termine che ai non addetti ai lavori potrà sembrare ostico: reologia, cioè la scienza in grado di fornire utili informazioni sulle deformazioni nelle strutture solide o fluide soggette a scorrimento. Una scienza che – oltre alle ovvie applicazioni nelle sospensioni in acqua di materie prime ceramiche (barbottine), negli smalti e negli inchiostri – riveste un ruolo chiave in molte fasi del processo. “E’ la scienza dello scorrere – conferma il professor Paolo Zannini, Presidente della Società Ceramica Italiana (I. Cer. S. ) – non solo in riferimento a un fluido in un tubo: anche le polveri ceramiche scorrono, ad esempio, quando sollecitate dai punzoni durante la pressatura. Si tratta di movimenti studiabili e preordinabili che, in questa fase così come in tante altre, possono incidere molto sulla difettologia del prodotto finito. Anche nella fase di cottura, conoscere l’esatto comportamento di un materiale in incipiente fusione può determinare migliore planarità e mancanza di deformazioni. L’influenza concreta di questi aspetti è quindi primaria e la conoscenza delle dinamiche reologiche porta ad eliminare le anomalie”. In un settore per il quale alcuni aspetti reologici rimangono criptici, l’informazione diventa imprescindibile. “Credo sia importante aprire nuovi tavoli di discussione – prosegue Zannini – affinché la reologia non sia vissuta dal settore solo come ottimizzazione delle barbottine. E’ opportuno consolidare la conoscenza degli aspetti reologici degli impasti così come degli smalti. Nell’applicazione di smalti a caduta e nella persistenza degli inchiostri di decorazione, per citare altri esempi, i parametri relativi al comportamento reologico dei materiali devono essere ancora approfonditi”. Per fare il punto della situazione, la Società Ceramica Italiana, in collaborazione con Acimac, propone per giovedì 12 luglio al My Hotel Executive di Fiorano Modenese, dalle ore 9 alle 13, un seminario gratuito al quale saranno presenti i massimi esperti della materia, provenienti dall’Istec C. N. R. Di Faenza, dal Centro Ceramico di Bologna, dal Dipartimento Ingegneria dei Materiali dell’Università di Modena e Reggio, da importanti realtà private. .  
   
   
RISPARMIO ENERGETICO IN EDILIZIA  
 
 Ancona, 4 luglio 2007 - Il mediocre stato di salute del nostro pianeta e la consapevolezza della limitatezza delle fonti energetiche non rinnovabili, hanno dato modo di ripensare a come poter metter in atto una progettazione edilizia con nuovi standard energetici nel pieno rispetto dell´ambiente. Questo e` stato lo spunto che ha permesso di realizzare una ricerca, presentata presso la sede dell´Ente regionale, per conoscere e valutare in maniera approfondita le prestazioni energetico-ambientali degli edifici pubblici. Lo studio, realizzato tra Regione Marche e dipartimento di Energetica dell´Universita` Politecnica delle Marche, vuole incentivare l´edilizia sostenibile, anche attraverso gli interventi di edilizia sperimentale. La ricerca ha preso in esame un campione significativo del patrimonio immobiliare regionale (quasi 14mila alloggi costruiti dagli anni ´50 in poi), verificando le condizioni e le potenzialita` di miglioramento delle prestazioni energetico-ambientali. Numerose le tipologie edilizie prese in esame, appartenenti agli Enti regionali per l´abitazione pubblica (Erap), sparse nelle province marchigiane. Gli Erap, in qualita` di gestori degli alloggi, hanno messo a disposizione la documentazione progettuale e le informazioni di base indispensabili. Case a schiera, a torre e palazzine sono state oggetto di studio, da parte dei ricercatori, per valutare le tecniche costruttive e i materiali utilizzati sia nelle parti strutturali, sia nei tamponamenti, con particolare riferimento agli esterni delle strutture. Il campione in esame puo` essere considerato significativo perche` fa vedere l´evoluzione e le trasformazione dell´edilizia attuale. Si e` cosi` ottenuta una conoscenza approfondita delle caratteristiche energetico´ambientali delle costruzioni che appartengono al patrimonio dell´edilizia residenziale pubblica, con gli interventi piu` convenienti da realizzare per migliorarne le prestazioni. Obiettivo della ricerca e` stato quello di sviluppare, in futuro, le scelte progettuali e l´uso di materiali che garantiscano maggior comfort abitativo, consentano risparmi di carattere energetico e permettano di contenere l´inquinamento dell´ambiente. .  
   
   
AEDES: MR. FRANK RAINER VAESSEN RASSEGNA LE DIMISSIONI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
 Milano, 4 luglio 2007 Aedes comunica di aver ricevuto le dimissioni di Mr Frank Rainer Vaessen in qualità di Consigliere di Amministrazione di Aedes Spa. Le dimissioni sono dovute al prossimo trasferimento della residenza di Mr. Vaessen a Singapore. La Società ha espresso a Mr. Vaessen i ringraziamenti per l’operato svolto in questi anni, formulando i migliori auguri .  
   
   
UNA GUIDA PER COMPRARE CASA IN SICUREZZA  
 
 Varese, 4 luglio 2007 - Pubblicando la brochure “La Modulistica nella Mediazione Immobiliare. Linee-guida per la Predisposizione e l’Utilizzo”, operazione editoriale resa possibile dalla stretta collaborazione delle associazioni dei mediatori immobiliari e dei consumatori, la Camera di Commercio varesina compie un ulteriore passo sul versante della trasparenza e della tutela del mercato. La prima indicazione, quella che si trova a pagina 3 dell’agile volume, spiega tutto, o quasi: <>. <>. Ecco perché, nello sforzo di raggiungere un risultato di grande importanza per facilitare il corretto funzionamento del mercato, si sono elaborate delle “linee-guida” che dovranno fungere da punto di riferimento per la modulistica nel settore della mediazione immobiliare. Mettendo in sinergia la propria attività sul versante della trasparenza e tutela del mercato con quelle di tenuta del ruolo degli agenti d’affari in mediazione, di raccolta degli usi e di controllo delle clausole vessatorie nei contratti, la Camera di Commercio è allora entrata nell’ottica di predisporre regole eque, condivise e trasparenti grazie anche alla già sottolineata preziosa collaborazione delle associazioni (Adiconsum, Anama, Federconsumatori, Fiaip, Fimaa, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino). Anche questa nuova pubblicazione, quindi, va nella direzione di come precisa Marisa Mentasti, esponente delle associazioni dei consumatori all’interno del Consiglio della Camera di Commercio . .  
   
   
CARTA EUROPEA DELL´ENERGIA  
 
Roma, 3 luglio 2007 - La Commissione europea propone la Carta dell´energia per rafforzare la protezione dei diritti dei consumatori nel mercato interno. Il Commissario europeo Andris Piebalgs, responsabile per l´Energia, e la Commissaria europea Meglena Kuneva responsabile per la Tutela dei consumatori, presenteranno il 5 luglio 2007 a Bruxelles la proposta della Commissione riguardante la Carta Europea Dell´energia Giovedì 5 luglio a Roma presso la Rappresentanza in Italia della Commissione europea gli interventi del Commissario Andris Piebalgs e della Commissaria Melena Kuneva potranno essere seguiti in diretta tramite Ebs. . .  
   
   
FUSIONE AEM-ASM: CRISI POLITICA A PALAZZO MARINO A MILANO  
 
Milano, 4 luglio 2007 - Sulla fusione Aem-asm di Brescia, la più importante operazione industriale del Nord-italia nel campo strategico dell’energia, fortemente voluta dal Sindaco Moratti, An apre la crisi politica a Palazzo Marino. Qual è l’oggetto del contendere? E’ ormai evidente, solo la trattativa sui posti. Infatti, perché An è stata in silenzio in questi mesi quando l’Opposizione chiedeva di conoscere via via i termini dell’intesa, come avveniva a Brescia, garanzie per i cittadini/utenti, chiedeva di riacquistare le obbligazioni per rafforzare Aem ed il Comune nella nuova società? Il Sindaco ha sottovalutato finora gli episodi di crisi politica all’interno della sua maggioranza (tickets, urbanistica, Rom, etc. ), ma oggi è esplosa la tenuta nella Cdl: il Capogruppo di F. I. Dichiara la crisi politica, De Angelis chiede giustamente le dimissioni di Cadeo. Purché tutto non si risolva con la solita verifica extraistituzionale, nella più triste tradizione da prima Repubblica! Un ben triste segnale alla domanda di rinnovamento della politica che viene dal Paese, e soprattutto dal Nord, se la crisi dovesse risolversi con qualche poltrona in più ad An. Si venga a discutere nel merito in Consiglio al più presto e le forze politiche esprimano con chiarezza e trasparenza le loro posizioni, ma non si usino Aem ed Amsa per avere quel rimpasto che in tanti invocano nei corridoi, ma non hanno il coraggio di chiedere a voce alta. .  
   
   
ENI. CONCLUSA L’ACQUISIZIONE DEGLI ASSET DOMINION NEL GOLFO DEL MESSICO  
 
San Donato Milanese (Mi), 4 July, 2007- Eni ha concluso, attraverso la controllata Eni Petroleum Company, il processo di acquisizione delle attività upstream nel Golfo del Messico della Dominion, una delle maggiori compagnie energetiche americane, quotata al New York Stock Exchange. L’acquisizione consentirà a Eni di incrementare - nel secondo semestre 2007 - la produzione equity nel Golfo del Messico dagli attuali 36 mila barili di olio equivalente al giorno a oltre 110 mila barili di olio equivalente al giorno. I principali campi in produzione che Eni ha acquisito con l’operazione sono Devils’ Tower, Triton and Goldfinger (operati da Eni con una quota del 75%) e Front Runner (37. 5% Eni). Altri giacimenti rilevanti, attualmente nella fase di sviluppo, sono San Jacinto (operato da Eni con il 53. 5%), Q (50% Eni), Spiderman (36. 7% Eni) e Thunderhawk (25% Eni). Le riserve provate e probabili (2P, proved and probabile reserves) che Eni acquisisce ammontano a 222 milioni di barili di olio equivalente. Nel periodo 2007-2010, la produzione dei giacimenti rilevati da Eni raggiungerà mediamente i 75 mila barili di olio equivalente al giorno. Eni, inoltre, incrementerà la qualità del proprio portafoglio nel Golfo del Messico grazie a nuove licenze con un significativo potenziale esplorativo. L’operazione si inquadra nella strategia Eni volta ad acquisire riserve di idrocarburi e produzione in aree strategiche, acquisendo una massa critica e puntando sul forte know how e patrimonio tecnologico raggiunto nelle operazioni in acque profonde. Eni è presente negli Stati Uniti dal 1966 con attività di esplorazione e sviluppo, e attualmente detiene partecipazioni in 462 licenze nel Golfo del Messico (di cui 263 dall’acquisizione Dominion) e 158 licenze in Alaska. .  
   
   
RISPARMI DALLA LIBERALIZZAZIONE DELL’ENERGIA  
 
Milano, 4 luglio 2007 - A Milano il mercato dell’energia elettrica cresce ma c’è ancora tanto da fare: solo un’impresa su quattro ad oltre due anni dalla piena liberalizzazione del settore per gli utenti non-domestici (1° luglio 2004) utilizza il mercato libero (rispetto tuttavia al 4% della Lombardia). Il restante 75% preferisce affidarsi al mercato vincolato (tra cui le municipalizzate). E dalla liberalizzazione dell’energia potrebbe derivarne per le imprese milanesi un risparmio di 1,2 miliardi di euro all’anno. Il cliente tipo del mercato libero è un grande consumatore (2. 5 Gwh di energia elettrica consumata mediamente all’anno) che compra per il 70% dei casi da grossisti o venditori (solo il 28% da consorzi). Le imprese con consumi annui inferiori ai 300 mila kWh (sette su dieci a Milano) per il 90% scelgono invece il mercato vincolato, rinunciando ad un risparmio annuo del 3-4% sul mercato libero. Anche i medi consumatori (consumo sino a 800 milioni di kWh: due imprese su dieci a Milano) preferiscono nel 70% dei casi il mercato vincolato, mentre il passaggio a quello libero comporterebbe loro un risparmio sul costo medio del kWh del 7-8%. L’impresa che ha scelto il mercato libero per il 40% si dichiara altamente soddisfatta, il 41% non ha mai cambiato operatore da quando si rifornisce sul mercato, il 63% si rifornisce al mercato libero da più di tre anni. Permangono invece le resistenze da parte di chi abitualmente fa riferimento al mercato vincolato: se il 97% di queste imprese è a conoscenza dell’esistenza del libero mercato, solo il 27% sarebbe disposto a cambiare fornitore per l’acquisto di energia elettrica, e solo a ragione di un buon vantaggio economico. Tra coloro che intendono rimanere sul vincolato, il 20% è convinto di non risparmiare a sufficienza migrando sul mercato libero. Mediamente una impresa milanese spende all’anno quasi novantamila euro per l’elettricità. I settori a più alto consumo energetico sono il chimico (23%), il meccanico (16%) e quello tessile (16%); consumano assai meno il commercio all’ingrosso e al dettaglio non alimentare (7%), e il settore legno e mobili (2,9%). In un caso su cento, c’è chi autoproduce parte del suo consumo attraverso l’energia solare. E a decorrere dal 1° luglio 2007 tutti gli utenti (compreso quelli domestici) potranno scegliere liberamente il gestore da cui rifornirsi con conseguente apertura totale del mercato. Sono questi alcuni dei dati che emergono dal primo Rapporto sulla Domanda di Energia Elettrica e da una stima della Camera di commercio di Milano. Il rapporto, presentato oggi a un convegno in Camera di Commercio di Milano è promosso dalla stessa Camera di commercio di Milano assieme ad Indis e col supporto scientifico del centro ricerche Ref di Milano. L’indagine è stata condotta su 664 imprese provenienti da 13 settori di attività: 9 del manifatturiero con più di 9 addetti e 4 dei servizi con più di 5 addetti (commercio all’ingrosso e al dettaglio, turismo e ospedali). “In una economia sempre più internazionale e tecnologicamente avanzata il costo energetico rappresenta un fattore importante di competitività - ha ricordato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano –. Ecco perché la riduzione dei costi , ingente come rilevato in questo studio della Camera di commercio, per le imprese diventa un fattore rilevante, una leva per promuovere il rafforzamento e la modernizzazione. Le liberalizzazioni di sistema si giocano su questo fronte”. “Le aziende con un miglior impiego energetico – ha ricordato Paolo Guaitamacchi, consigliere della Camera di commercio di Milano – possono migliorare la loro capacità di competere. Occorre aumentare le possibilità di scelta tra molteplici fonti energetiche, per essere in sintonia con i valori delle comunità locali, utilizzare nuove tecnologie disponibili, con le relative opportunità di investimento e di risparmio, a tutti coloro che sono interessati alle potenzialità del settore o chiamati ad esaminare il capitolo costi energetici per la propria impresa”. Tariffe e costi. La spesa totale dichiarata dal campione sfiora i 60 milioni di euro, il 76% (quasi 45 milioni di euro) riferibile all’energia acquistata sul mercato libero; la spesa media di ciascuna impresa è di poco superiore a 89 mila euro: quella delle imprese che si approvvigionano sul mercato libero supera i 200 mila, quella delle imprese agganciate al mercato vincolato si ferma a 29 mila euro. Il 48% delle imprese dichiara che l’energia incide sui costi meno del 2%, il 52% dichiara più del 2%; tra quest’ultimi, per il 13% i costi dell’energia incidono tra il 6 e il 10%, per il 6% l’incidenza supera il 10%. Le imprese che dichiarano un’incidenza dei costi energetici maggiore sono quelle che si riforniscono sul mercato libero. Quanto ai costi al kWh, metà dei siti produttivi monitorati si posiziona su valori inferiori a 14. 9 centesimi di euro/kWh, per una media pari a 15. 5 centesimi di euro. Sul mercato libero, metà delle imprese paga meno di 13. 1 centesimi di euro al kWh per un valore medio che si colloca a 13. 5 centesimi di euro e si ottengono inoltre migliori condizioni di acquisto al crescere dei consumi: dal costo medio di 16. 2 centesimi di euro al kWh per chi consuma sino a 300 Mwh annui, ai 9. 8 centesimi di euro al kWh per chi consuma più di 10 Gwh all’anno; per i grandi consumatori, il risparmio si deve anche alla struttura regressiva delle imposte erariali e dell’addizionale provinciale, ad una aliquota Iva che avvantaggia il manifatturiero (10%) anziché il commercio (20%) e ad una minore incidenza dei costi di distribuzione. Un buon risparmio rispetto al mercato vincolato, dove metà dei clienti sostiene un costo inferiore ai 15. 5 centesimi di euro al kWh ma per un valore medio di 16. 2 centesimi di euro. Energia e consumi. Metà delle imprese del campione dichiara un consumo inferiore ai 132 Mwh; un 10% di imprese dichiara consumi superiori a 1. 5 Gwh e un altro 10% inferiori a 26 Mwh. Il 68% delle imprese che acquista sul libero mercato compra ad un prezzo indicizzato secondo parametri di aggiornamento concordati con il fornitore. Il 74% delle imprese del campione si avvale di un prezzo monorario, ma quasi l’80% del consumo energetico è ascrivibile al 26% delle imprese che si avvale della tariffa multiorario (pagando corrispettivi differenziati per fascia di consumo), scelta in prevalenza da imprese del settore manifatturiero. Si configura così un consumo medio per impresa con prezzo multiorario di oltre 2. 3 Gwh, a fronte di un consumo medio per impresa con prezzo monorario di 215 Mwh. Il 77. 4% delle imprese opera 1 turno di lavoro su 5 lavorativi, l’8% opera 5 giorni alla settimana su 2 turni giornalieri, ma circa il 44% dei consumi vengono effettuati da imprese che operano su tre turni lavorativi giornalieri per 5 e per 7 giorni alla settimana. I grandissimi consumatori lavorano a ciclo continuo, talvolta persino senza interruzioni settimanali: consumano in media 4. 5 Gwh all’anno e si tratta in prevalenza di imprese attive nei settori della metallurgia, del chimico, della meccanica e del tessile. Tipi di allacciamenti. Nonostante sia la modalità più diffusa (66%), sugli allacciamenti in bassa tensione transitano solo l’8% dei volumi consumati, mentre il 76% dei consumi è ascrivibile agli utenti allacciati in media tensione (30%); l’alta tensione (3%) rappresenta il 16% del consumo sull’intero campione. Media e alta tensione sono tipologie di allacciamento prevalente tra i grandi consumatori con una maggiore incidenza del settore manifatturiero (17%), mentre è il commercio il settore con una maggior incidenza dei consumi in bassa tensione (26%). Il 59% delle imprese che si approvvigionano sul mercato libero è allacciata in media tensione mentre il 90% delle imprese allacciate in bassa tensione si rifornisce ancora sul mercato vincolato. Esempi virtuosi. 3 imprese su 664 del campione autoproducono energia elettrica. Un’azienda tessile autoproduce a biomassa l’80% dei propri consumi annui pari a quasi 7Gwh; un’altra autoproduce attraverso la cogenerazione il 14% dei propri consumi pari a circa 7 Gwh annui. Infine, nel settore meccanica, un’impresa dichiara di autoprodurre attraverso energia solare l’1% dei propri consumi pari a oltre 20 Gwh annui. Contratti. L’83% delle imprese che comprano al mercato libero stipula un contratto annuale, il 40% si dichiara soddisfatto e non ha intenzione di cambiare fornitore alla scadenza contrattuale. Il 76% delle imprese che acquistano sul libero mercato non accetta un contratto con interruzione della fornitura, nonostante una remunerazione (prevista per il triennio 2004-2006) di 2. 1 centesimi di euro al kWh per i clienti che si dichiaravano disponibili ad interruzioni istantanee della fornitura (per far fronte all’emergenza black-out) e di 0. 8 centesimi di euro al kWh per quelli disponibili ad interruzioni con preavviso. .  
   
   
CONTRIBUTI PER FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI  
 
Ferrara, 4 luglio 2007 - Lunedì 16 luglio 2007, presso la sala Conferenze della Camera di Commercio in Largo Castello 10, con inizio alle ore 14. 45, si terrà l’incontro “Fonti energetiche rinnovabili: quali contributi pubblici per finanziarle?”, promosso dalla Camera di Commercio di Ferrara in collaborazione con Dintec ed Enea. Il seminario, di taglio operativo, farà il punto sulle novità in campo energetico previste dalla legge finanziaria e dagli ultimi provvedimenti adottati dal Ministero per lo sviluppo economico, nonché sugli strumenti agevolati di finanziamento attualmente disponibili. Nel corso dell’incontro saranno presentati, in particolare, due approfondimenti sulle tematiche della riqualificazione energetica degli edifici (bioedilizia) e sull’efficienza energetica degli impianti (motori e inverter). Al termine dei lavori i relatori saranno a disposizione dei partecipanti per incontri personalizzati di approfondimento legati a tali, nuove, tecnologie, con particolare attenzione a quelle più adatte alle esigenze della propria impresa nonché alle agevolazioni per finanziare i propri programmi di investimento. “In un’area come quella ferrarese – ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio – l’attenzione delle Istituzioni deve essere sempre più rivolta alle esigenze del territorio per cogliere e promuove la spinta all’innovazione delle imprese, soprattutto delle piccole e medie. Servono iniziative per favorire la nascita delle idee innovative, per ampliare l’apertura verso nuove tecnologie, per investire nella ricerca e nello sviluppo, iniziative che siano condivise dal mondo istituzionale, associativo ed imprenditoriale. La Camera di Commercio di Ferrara - ha concluso Roncarati - é attiva da tempo nella promozione di iniziative per il sostegno e la valorizzazione dell’innovazione, che in un quadro europeo e internazionale competitivo costituisce sempre più una necessità”. .  
   
   
POLO ENERGETICO MONTECCHIO MAGGIORE – CHISSO: PARERE SFAVOREVOLE DI COMPATIBILITÀ AMBIENTALE  
 
Venezia, 4 luglio 2007 - La Giunta veneta, su proposta dell’assessore agli investimenti strategici Renato Chisso, ha fatto proprio e formalizzato con delibera il “parere non favorevole al rilascio del giudizio positivo di compatibilità ambientale” espresso all’unanimità dei presenti dalla Commissione Regionale di Valutazione d’Impatto Ambientale sul progetto di centrale termoelettrica a ciclo combinato nel Comune vicentino di Montecchio Maggiore. “Come Regione abbiamo insomma bocciato la centrale – ha spiegato Chisso – recependo tutte le motivazioni della Commissione Via. In questo modo abbiamo messo la parola “fine” ad una vicenda che aveva coinvolto la comunità vicentina, mantenendo gli impegni che avevamo preso qualche anno fa”. La delibera di Giunta sarà ora trasmessa al Ministero dell’Ambiente, comunicata alla società proponente e pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. L’impianto proposto, sulla cui compatibilità ambientale il governo regionale si è espresso negativamente, prevedeva la realizzazione di una centrale termoelettrica a ciclo combinato in un’area già sede di cava di ghiaia, della potenza complessiva di 760 Mw, alimentata da gas naturale ma con la possibilità di funzionare, in caso di emergenza, a gasolio. “Tra le motivazioni della “bocciatura” da parte della Commissione regionale Via figurano – ha fatto presente Chisso – la non conformità del progetto al Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto relativamente alla previsione di un nuovo pozzo in un area che ricade all’interno della zona di ricarica degli acquiferi; la non conformità al Piano Regolatore Generale del Comune; la presenza di un’area di interesse paesaggistico tutelata da legge statale; la presenza di un’area a pericolosità idraulica; la non conformità del progetto al Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera; per le problematiche connesse alla qualità dell’aria in quanto verrebbe favorita significativamente la formazione di ozono in un’area critica”. .  
   
   
LA GIUNTA APPROVA LA METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA RELATIVA ALLO SVILUPPO DELLA RETE ELETTRICA IN TERRITORIO REGIONALE  
 
Ancona, 4 luglio 2007 - Su iniziativa dell´assessore all´Ambiente, Marco Amagliani, la Giunta regionale ha approvato la metodologia da applicare alle valutazioni relative al piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale riguardante il territorio regionale. Il provvedimento si inserisce nell´ambito del protocollo d´intesa tra Regione, Province, Comuni e Comunita` montane delle Marche e Terna Spa ´ il gestore della rete di trasmissione nazionale. Il protocollo riguarda l´applicazione della valutazione di impatto ambientale strategica (Vas) alla pianificazione elettrica relativa al territorio regionale, siglato nel 2005. Con la decisione di Giunta sono stati definiti anche il corridoio preferenziale dove individuare le fasce di fattibilita` ed i tracciati da sottoporre a valutazione d´impatto ambientale. Entrambi andranno sottoposti, per le relative decisioni formali, ai sottoscrittori del protocollo d´intesa. L´individuazione della fascia ottimale all´interno del corridoio preferenziale avverra` con il pieno coinvolgimento decisionale dei Comuni interessati, con il coordinamento delle Province e il parere della Regione. L´applicazione della metodologia sara` monitorata ed aggiornata dalla Regione, mentre uno specifico tavolo tecnico tra Regione Abruzzo, Provincia di Ascoli ed eventualmente Provincia di Teramo verra` attivato per condividere la prosecuzione del corridoio preferenziale in territorio abruzzese. Infine la Giunta regionale ha espresso parere favorevole al piano di sviluppo della rete elettrica relativamente al corridoio preferenziale ´Fano ´ Teramo´. .  
   
   
GOVERNANCE PARI OPPORTUNITÀ, GIOVEDI’ CONVEGNO CONCLUSIVO DEL PROGETTO  
 
Potenza, 4 luglio 2007 - Si terrà giovedì prossimo, 5 luglio, presso la Sala Inguscio della Regione Basilicata, il convegno conclusivo del Progetto Agire Por “Il sistema di governance delle pari opportunità”, progetto pilota che, attraverso uno scambio di buone prassi tra la Regione Basilicata e la Regione Sardegna - uniche due Regioni dell’Obiettivo 1 ad aver costituito un’Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità - intende concorrere allo sviluppo e al consolidamento di modelli di governance delle politiche di pari opportunità. Il progetto, che vede fra le Amministrazioni coinvolte il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) – Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione ed il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità, rientra nell’ambito dell’iniziativa A. G. I. R. E. Por che prevede l’attivazione di gemellaggi per contribuire al miglioramento delle capacità delle Amministrazioni in relazione a specifici temi di interesse. Secondo l’avv. Cecilia Salvia (Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità della Regione Basilicata) “la creazione di un sistema di governo delle pari opportunità risponde alla necessità di assicurare un’attuazione coerente del principio di pari opportunità e delle azioni messe in campo per garantire un’effettiva parità tra uomini e donne, nell’ambito del più vasto processo che riguarda la Programmazione dei Fondi Strutturali”. “Il modello realizzato dalle due Regioni protagoniste di questo Progetto Pilota - prosegue l’avv. Salvia - rappresenta perciò un punto di arrivo e, contemporaneamente, un nuovo punto di partenza per un progressivo riconoscimento del ruolo delle donne nella vita sociale, economica e politica e per cercare di dare delle risposte alle esigenze femminili di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, di accesso a maggiori e migliori opportunità di lavoro, di strumenti a sostegno della libera iniziativa imprenditoriale. Il convegno rappresenta anche un’occasione per presentare ad un pubblico più vasto alcuni casi emblematici che testimoniano come questi intenti si siano tradotti in azioni concrete. Consapevole dei risultati conseguiti, la Regione Basilicata intende sostenere questo modello anche nell’ambito della Programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013 attraverso l’adozione di una strategia globale che si prefigge di integrare la dimensione del genere in tutte le politiche comunitarie aventi un impatto diretto o indiretto sull´obiettivo della parità tra donne e uomini (il cosiddetto “mainstreaming di genere”). ” Al convegno prenderanno parte gli esponenti delle Amministrazioni Centrali e Regionali coinvolte. I lavori avranno inizio alle ore 9. 30 e si concluderanno alle 13. 30. .  
   
   
ITALIA E USA INSIEME NELLA RICERCA UMANISTICA  
 
Roma, 3 luglio 2007 - Il 29 giugno scorso, presso l’Ambasciata italiana a Washington Dc, è stato firmato dal prof. Roberto de Mattei, vice presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, un accordo tra il National endowment for the humanities (Neh), agenzia con poteri esecutivi del Governo degli Stati Uniti, e il Cnr per promuovere lo scambio di informazioni e la ricerca accademica nel campo delle scienze umane. Entrambi gli istituti intendono impegnarsi per la realizzazione di condizioni favorevoli all’implementazione della cooperazione, attraverso alcune iniziative, come ad esempio la co-sponsorizzazione di un convegno che riunisca studiosi americani e italiani, che avrà luogo a Washington Dc e a Roma. L’intesa contempla, inoltre, l’esame di altre possibili attività per promuovere la collaborazione, nell’ambito della ricerca accademica di stampo umanistico e di alta qualità, tra gli studiosi dei due Paesi. L’accordo, di durata triennale, prevede anche il coinvolgimento di altre agenzie dei due Paesi, che potranno essere invitate a partecipare a questo programma, con approvazione delle Parti, attraverso i previsti canali diplomatici. .  
   
   
ÉQUIPE INTERNAZIONALE UTILIZZA UNA NUOVA TECNICA PER SCOPRIRE ESOPIANETI  
 
Bruxelles, 4 luglio 2007 - Un´équipe di astronomi di Regno Unito, Germania e Usa ha utilizzato per prima una nuova tecnica di analisi dei dati che potrebbe permettere di scoprire in futuro esopianeti, ovvero pianeti che non appartengono al nostro sistema solare. È difficile ricercare pianeti extrasolari poiché la luce che emettono è nascosta dalla luminosità della loro stella madre. Tuttavia gli astronomi si sono resi conto di poter osservare tali pianeti in particolari circostanze, per esempio nel punto in cui l´orbita di un esopianeta transita dietro alla sua stella madre. I pianeti molto vicini a una stella sono quindi difficili da osservare a causa del «limite di diffrazione», un limite nella risoluzione spaziale di un telescopio ottico. Perfino i migliori telescopi in assoluto incontrano problemi: non appena la luce attraversa l´apertura, subisce una diffrazione, creando anelli concentrici di luce e ombra intorno a immagini ad alta risoluzione di stelle e altri corpi. Tali anelli sono noti come «dischi di Airy». Il gruppo internazionale di astronomi ha impiegato tali dischi al fine di distinguere lo spettro dei corpi «compagni», tra cui gli esopianeti, dalla luminosità della stella madre. La tecnica consente una risoluzione spaziale 100 volte maggiore di quella possibile applicando tecniche tradizionali. Il metodo consiste nello stabilire in che modo si sviluppano i dischi di Airy mentre vengono catturate immagini a lunghezze d´onda crescenti. I corpi compagni possono essere individuati nel momento in cui un´area luminosa resta nello stesso punto laddove cambia la lunghezza d´onda. Sottraendo la parte di immagine contenente gli anelli in espansione, si ottiene un´immagine del corpo compagno. Tale metodo è già stato utilizzato con il Very Large Telescope dell´Osservatorio europeo meridionale, permettendo al gruppo di astronomi di riconoscere stelle lontane 48 anni luce. La prova ha condotto a scoprire che la stella Ab Doradus C, in precedenza ritenuta una nana bruna, in realtà è una nana rossa. Il prossimo passo sarà una caccia ai pianeti extrasolari. In primo luogo, lo sviluppo di strumenti ottici estremamente adattabili deve essere appropriato alle nuove tecniche del gruppo. Una volta pronta la prossima generazione di strumenti, la si impiegherà con gli attuali telescopi a terra al fine di perfezionare il contrasto dell´immagine e permettere agli astronomi di distinguere i corpi distanti. .  
   
   
ESPERTI INVITANO A CONSIDERARE I PARTENARIATI NELLA STRATEGIA PER LA RICERCA MARINA  
 
Bruxelles, 4 luglio 2007 - Gli esperti di scienza e politica marina e marittima, riunitisi in occasione di Eurocean 2007 ad Aberdeen (Regno Unito), hanno rilasciato una dichiarazione chiedendo alla Commissione europea e agli Stati membri dell?Ue di sviluppare ulteriormente i partenariati con le parti interessate al fine di avviare, entro il 2008, una strategia per la ricerca marina e marittima. La «dichiarazione di Aberdeen» sostiene la proposta della Commissione europea a favore di una politica marittima europea olistica il cui obiettivo consiste nello sviluppare un´economia marittima dinamica in armonia con l´ambiente. Aspetti essenziali di tale politica sono una scienza marina e marittima, la ricerca e una strategia nel campo della tecnologia. Si ritiene che l´Europa potrebbe aumentare significativamente la propria quota dell´economia di mercato nel settore marittimo globale, stimata a 4 360 Mrd Eur, attraverso lo sviluppo di tecnologie marine e ambientali innovative. Inoltre, la scienza marina può aiutare l´Europa a rispondere a una delle maggiori sfide che l´umanità si trova attualmente ad affrontare, il cambiamento climatico. Programmi di mitigazione e sistemi di energia rinnovabile ricavata dagli oceani potrebbero, ad esempio, contribuire a ridurre le emissioni di Co2, migliorando nel contempo la sicurezza energetica e offrendo nuove opportunità commerciali. La sfida che ci attende consiste pertanto nel garantire lo sviluppo di una strategia per la ricerca che comprenda tutti gli elementi necessari per realizzare tali obiettivi economici e ambientali. La dichiarazione prosegue citando alcuni di tali elementi essenziali, tra cui figurano attività previsionali per individuare sfide e opportunità scientifiche nuove ed emergenti e una ricerca plurisettoriale, multinazionale e interdisciplinare. Andrebbero incoraggiati anche i partenariati di ricerca e una migliore cooperazione tra la ricerca, l´industria e altre parti interessate, per potenziare il trasferimento di conoscenze e tecnologia e per l´innovazione. Altre priorità dovrebbero essere una maggiore condivisione, la pianificazione e gli investimenti in infrastrutture critiche su base paneuropea. Secondo la dichiarazione, l´elaborazione della strategia dovrebbe coinvolgere tutti gli attori principali, quali Commissione, Stati membri, agenzie di finanziamento della ricerca, ricercatori, governi locali e residenti, nonché organizzazioni non governative. «Occorre riunire le diverse prospettive dei vari gruppi di interesse in modo olistico, creativo e flessibile, attraverso il dialogo e un´azione sostenuta», si legge. Per quanto riguarda l´attuazione, la dichiarazione suggerisce la creazione di un meccanismo permanente e dotato di risorse adeguate, quali un segretariato, una rete di reti o di altre strutture preposte alla supervisione della realizzazione della strategia. La dichiarazione termina chiedendo l´attuazione di diverse azioni importanti: creazione di un meccanismo di attuazione e monitoraggio per promuovere quanto più possibile lo status delle scienze e tecnologie marine quale tema prioritario e onnipresente nel Settimo programma quadro (7°Pq); istituzione e finanziamento di una rete europea d´osservazione e dati sull´ambiente marino (Edmond); promozione della cooperazione tra i programmi di ricerca e tecnologia dell´Ue e degli Stati membri, in particolare nel contesto del progetto Era-net; produzione di un atlante europeo tetradimensionale dei mari; sostegno ad altre infrastrutture fondamentali tra cui, ad esempio, capacità per alte prestazioni di calcolo, di modellazione e di previsione, sistemi satellitari e in situ di osservazione degli oceani, osservatori in tempo reale dei fondali marini e della colonna d´acqua, ormeggi, piattaforme e flotte per la ricerca; sostegno per una conferenza europea periodica (annuale) della scienza e tecnologia marina. .  
   
   
STAFF COLLEGE: PROGETTO ALTA FORMAZIONE BRESSO E BAIRATI CONFERMANO LO STANZIAMENTO DELLE RISORSE PER IL TRIENNIO  
 
Torino, 4 luglio 2007 - In occasione della visita del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, la presidente Bresso e l´assessore Bairati confermano l´impegno della Regione Piemonte a operare per il rafforzamento e il consolidamento delle istituzioni internazionali che insistono sul territorio regionale. In particolare, in merito alla collaborazione con lo Staff College per la realizzazione del progetto di alta formazione per il personale civile, sarà stanziato un contributo annuale di 274 mila euro per i tre anni di articolazione dell´iniziativa, per un totale di oltre 800 mila euro nel triennio. L´obiettivo è fornire una formazione essenziale in materia di salvaguardia e sicurezza a tutto il personale delle Nazioni Unite che opera nelle missioni in aree critiche, per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. "A sostegno degli ottimi rapporti di collaborazione tra la Regione Piemonte e lo Staff College – dichiara l´assessore regionale all´Internazionalizzazione, Andrea Bairati - confermo l´impegno della nostra amministrazione al progetto di alta formazione dello Staff College. Il nostro primo obiettivo è mantenere lo Staff College qui a Torino. " "Sono certa che la collaborazione tra le nostre istituzioni possa ulteriormente rafforzarsi – commenta la presidente Mercedes Bresso - e contribuire in modo significativo allo sviluppo del nostro territorio. L´obiettivo sarà arrivare a una legge quadro che supporti strutturalmente le attività dello Staff College. " .  
   
   
790MILA EURO PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO  
 
Ancona, 4 luglio 2007 - Su iniziativa dell´assessore ai Lavori Pubblici, Gianluca Carrabs, la Giunta regionale ha approvato nuove misure per la sicurezza sismica degli edifici e delle infrastrutture, a cominciare dagli edifici scolastici. La decisione va ad integrare l´accordo di programma sottoscritto nel 2004 tra Dipartimento della Protezione Civile, Ministero dell´Economia e delle Finanze e Regione Marche, inerente interventi innovativi connessi alla ricostruzione post terremoto del 1997. Grazie all´integrazione dell´accordo sara` ora possibile censire immobili e infrastrutture pubbliche e mettere in campo azioni per far fronte alle possibili conseguenze di collasso causato da evento sismico. Verra` inoltre definito un ordine di priorita` di intervento, basato sulla vulnerabilita` degli edifici e le risorse disponibili verranno utilizzate per la riduzione dei rischi. L´accordo di programma ha gia` consentito verifiche sismiche su centotrenta edifici scolastici ´ sopra le attese che si attestavano su cento verifiche - e contava su di una dotazione finanziaria pari a cinque milioni e novecento mila euro. Di questi, circa 790mila euro andranno a finanziare la realizzazione di una mappatura delle priorita` di intervento su cui convogliare le risorse stanziate per il rischio sismico, partendo proprio dagli edifici scolastici. ´Per evidenti ragioni ´ ha osservato Carrabs ´ privilegiamo la sicurezza degli edifici scolastici e per realizzare gli interventi ci avvarremo dei tecnici regionali, di esperti professionisti del settore, oltre che della collaborazione del Politecnico di Milano´. .  
   
   
L’EV-K2-CNR SBARCA NEL GOLFO PERSICO: LANCIATO GEMM, UN PROGETTO DI MONITORAGGIO E RICERCA AMBIENTALE CHE MIRA A FAVORIRE IN QUEST’AREA DEL MEDIO ORIENTE UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, GRAZIE ALLA COOPERAZIONE TRA RICERCATORI ITALIANI E KWAITIANI  
 
Roma, 4 luglio 2007 - Un polo di ricerca ambientale e tecnologica in Medio Oriente per studiare il territorio del Golfo, il mare, l’aria, il clima. Per risolvere problemi di desertificazione, contaminazione delle acque, smaltimento dei rifiuti, trasporti inquinanti. E per promuovere lo sviluppo sostenibile creando preziose opportunità per l’industria italiana. Ecco che cos’è Gemm, il nuovo progetto lanciato dal Comitato Ev-k2-cnr insieme a una cordata di aziende italiane. ‘Gemm’ sta per Gulf Environmental Monitoring and Management. E’ un progetto di monitoraggio e ricerca ambientale che coinvolge scienziati internazionali e strutture locali in attività legate ai problemi ambientali rilevati sul territorio. Ma è anche un’opportunità industriale e commerciale per le aziende italiane che operano nel settore ambientale e che vogliono entrare nell’area del Golfo Persico. Un territorio fortemente provato dalla Prima Guerra del Golfo, ma nello stesso tempo ricchissimo di petrolio. Un’area che ha intrapreso un rapido sviluppo e che sbircia con interesse alla sostenibilità sia ambientale che economica. Per seguire questa strada ha scelto di affidarsi a un partner italiano con competenze uniche nei campi del monitoraggio climatico, della ricerca scientifica e della cooperazione internazionale: il Comitato Ev-k2-cnr. “Il Comitato ha una fortissima esperienza nel campo del monitoraggio integrato”, spiega Luca Listo, responsabile del progetto Gemm. “Da vent’anni, infatti, svolge ricerche scientifiche a 360 gradi su aria, acqua e territorio dell’Himalaya-karakorum. E’ una competenza preziosa, che insieme alla capacità di organizzare la ricerca, coordinando studiosi di diversi istituti, vale la pena di esportare in nuovi territori come il Golfo Persico”. Il Golfo è un mercato ricco di opportunità per il “Sistema Italia”. Ecco perché il Ministro degli Affari Esteri Massimo D’alema ha istituito, meno di un anno fa, il “Tavolo del Golfo”, al quale il Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Comitato Ev-k2-cnr hanno aderito, aprendo un gruppo di lavoro specifico sull’ambiente da cui è nato Gemm. “Uno degli obiettivi fondamentali del Cnr”, spiega Giuseppe Cavarretta, direttore del Dipartimento Terra e Ambiente del Cnr, “è creare valore attraverso la ricerca scientifica, e l’ambiente è una delle nostre priorità. Il progetto Gemm, oltre a rispondere perfettamente a queste due prerogative, rappresenta un’iniziativa di importanza fondamentale per il ruolo italiano nello scenario scientifico internazionale”. Sotto l’egida del Cnr, il Comitato sta coordinando una serie di progetti scientifici di ricerca ambientale in collaborazione con istituti di ricerca e aziende italiane e del Golfo. Ricerche che avranno ricadute in termini di trasferimento di tecnologie e di competenze a beneficio delle aziende, degli enti scientifici e delle popolazioni locali. “Abbiamo già condiviso una dozzina di progetti di ricerca con i colleghi del Kuwait Institute for Scientific Research”, spiega Riccardo De Bernardi, coordinatore scientifico del progetto Gemm, “e stiamo ora predisponendo in dettaglio i programmi di lavoro, che saranno condotti congiuntamente tra ricercatori italiani e kuwaitiani. Stiamo anche cercando di coinvolgere gli altri paesi del Golfo, per ampliare gli aspetti progettuali sia in termini di nuove tematiche sia in termini di partecipazione alle necessità di ricerca già condivise tra Italia e Kuwait”. I direttori degli istituti di ricerca del Cnr hanno risposto numerosi e con grande puntualità alla proposta di Gemm, a cominciare da Roberto Passino dell’Istituto di ricerca sulle acque (Irsa), Ivo Allegrini dell’Istituto sull´inquinamento atmosferico (Iia), Franco Prodi dell’Istituto di scienze dell´atmosfera e del Clima (Isac). Ma sono coinvolti anche l’Istituto di scienze marine (Ismar), l’Istituto per lo studio degli ecosistemi (Ise), l’Istituto per l´ambiente marino costiero (Iamc), l’Istituto per la dinamica dei processi ambientali (Idpa), l’Istituto di biologia agro-ambientale e forestale (Ibaf), l’Istituto di metodologie chimiche (Imc), l’Istituto di chimica inorganica e delle superfici (Icis), l’Istituto di studi sui sistemi intelligenti per l´automazione (Issia). “Le criticità ambientali rilevate nel Golfo sono enormi in tutti i settori”, prosegue De Bernardi, “e vanno dalla tossicità delle acque marine allo smaltimento dei rifiuti, dalla bonifica di terreni inquinati, soprattutto da prodotti petroliferi, all’inquinamento dell’aria causato dai trasporti e dalle raffinerie. Oltre alla ricerca, sarà preziosissimo il supporto del mondo industriale per le operazioni di soluzione a questi problemi e per l’avvio di opere di bonifica e di interventi di risanamento da condurre congiuntamente da aziende italiane e kuwaitiane”. L’iniziativa italiana non tratta solo di scienza, ma si allarga alla formazione, alla tecnologia e all’impresa a tuttotondo. Ecco perché Gemm ha dato vita a “Gemm Trust”, un’associazione di aziende italiane che si occupano di energia, rifiuti, monitoraggio, bonifiche ambientali, prodotti e servizi agroalimentari e che sono interessate a sbarcare nel Golfo. Tra i capofila, troviamo Actelios e Falck Renewables Italia, entrambe società del Gruppo Falck. E poi il consorzio Environment Park di Torino, la Gallo Costruzioni, la C. Engeneering del gruppo d’Appollonia, l’Ireos, la Scarpellini. Ma l’elenco è lungo. “Bisogna creare un gruppo di aziende che operano nei settori legati all’ambiente”, spiega Listo, “e coordinare la loro entrata su un mercato estero, complesso e ricco, come quello del Golfo Persico. Per evitare perdite legate a piccole concorrenze individuali, massimizzando l’efficacia, il guadagno e l’immagine del Sistema Italia”. Per creare un ´trait d’union´ tra le due anime del progetto Gemm - la scienza e l’impresa - il Comitato Ev-k2-cnr sta lavorando per la promozione di un Parco tecnologico ambientale. “E’ un’iniziativa che consentirà un dialogo snello e veloce”, prosegue Listo, “tra la ricerca scientifica e la sua applicazione nel mondo imprenditoriale, con un notevole risparmio di tempi e di costi per le imprese. Darà anche un importante slancio all’innovazione tecnologica e sostenibile a livello internazionale”. Il Parco, però, è un’iniziativa ancora in fase di progettazione. “I prossimi passi”, conclude Listo, “saranno una missione negli altri paesi del Golfo appartenenti al Gulf Cooperation Council (Qatar, Bharain, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Oman) e nello Yemen per condividere il programma scientifico del progetto Gemm, e una campagna di reclutamento per le aziende italiane che vogliono entrare a far parte della cordata di Gemm Trust”. Tra le iniziative programmate per i prossimi mesi, c’è anche una Conferenza internazionale sulla sostenibilità ambientale, da tenersi nel 2008, alla quale saranno invitati a partecipare tutti i grandi dell’ambiente a livello globale, partendo dall’Unep (United nations environmental programme). .  
   
   
PARTECIPAZIONE TORINESE AL QUARTO CONGRESSO MONDIALE SULL’EDUCAZIONE AMBIENTALE  
 
 Torino, 4 luglio 2007 – Dall’1 luglio il Dipartimento di Scienze Merceologiche dell’Università di Torino è a Durban, in Sud Africa, per partecipare al 4th World Environmental Education Congress - Quarto Congresso Mondiale sull’Educazione Ambientale. In particolare, giovedì 5 luglio sarà presentato alla platea l’intervento “Slow trek for the environment and landscape in the hills of Langa and Barolo. The educational side of a new environmental management system”, che concerne l’organizzazione di trekking ambiental-paesaggistici nelle terre di Langa e del Barolo. Tale iniziativa è una delle azioni formative che si stanno compiendo nell’ambito del “Progetto per la realizzazione e la registrazione di un Sistema di Gestione Ambiental-paesaggistico. Unione di Comuni Colline di Langa e Barolo” ideato dal Dipartimento di Scienze Merceologiche, svolto a partire da settembre 2006 con i Comuni appartenenti all’Unione e finanziato dalla Regione Piemonte – Assessorato Ambiente, parchi e aree protette, risorse idriche, acque minerali e termali, energia. Con la definizione di trekking ambiental-paesaggistici si intende proporre degli itinerari turistici in linea con i precetti del turismo sostenibile, ossia in un’ottica di maggior attenzione delle componenti ambientali, paesaggistiche, culturali e storiche dei luoghi visitati, grazie alla presenza di una guida opportunamente formata. .  
   
   
RIFIUTI, BUSCEMI: RESPONSABILITA´ ALLE PROVINCE  
 
Milano, 4 luglio 2007 - La responsabilità degli enti locali, in particolare delle Province, è il perno attorno al quale ruota la nuova legge sui rifiuti approvata ieri dal Consiglio regionale della Lombardia. La nuova legge (che modifica la legge regionale in materia, la n. 26 del 12/12/2003) assegna alle province la responsabilità di provvedere all´autosufficienza per lo smaltimento dei rifiuti urbani (mediante piani che dovranno essere varati entro marzo 2008) e il parere vincolante sull´autorizzazione di nuovi impianti (esclusi gli inceneritori). In caso di parere negativo le Province devono però indicare una soluzione alternativa, che garantisca l´autosufficienza (anche con contratti di conferimento dei rifiuti fuori del loro territorio). Diversamente il loro parere non è più vincolante per la Regione. "Ad oggi - ha detto in aula l´assessore regionale alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi - nessuna Provincia ha ancora inviato per l´approvazione il proprio piano rifiuti. In queste condizioni Regione Lombardia deve quindi agire in prima persona per assicurare lo smaltimento dei rifiuti, tutelare l´ambiente e la qualità della vita dei lombardi e prevenire situazioni di emergenza". Contemporaneamente viene fissata al 1 gennaio 2009 la data di avvio dell´esercizio della competenza al rilascio dell´Aia(autorizzazione Integrata Ambientale). Per quanto riguarda Inzago, "se la Provincia dovesse dire no alla discarica - ha precisato Buscemi - senza indicare una soluzione alternativa, la Regione proseguirà l´istruttoria fino a chiudere il procedimento sulla base delle risultanze della Conferenza dei servizi. Insomma, Regione Lombardia vuole responsabilizzare appieno le Province su come e dove smaltire i propri rifiuti ma anche garantire l´ equilibrio e l´autosufficienza regionali". "Non ci si può opporre pregiudizialmente - ha continuato Buscemi alle discariche come ai termovalorizzatori. Non ci sono altre soluzioni. Del resto la raccolta differenziata, che comunque in Lombardia è ai livelli nettamente più alti in Italia (43%), da sola non basta". .