Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


VENERDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5
Notiziario Marketpress di Venerdì 14 Settembre 2007
FESTA DELL´UVA DI CAPRIANO (BS)  
 
E´ giunta alla 32ma edizione la "Festa dell´Uva e del Vino" che si svolgerà a Capriano del Colle dal 13 al 16 settembre e che è stata presentata oggi alla stampa dall´assessore regionale al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani e dal Sindaco, Alberto Lussignoli. "Non è un traguardo da poco nel panorama fieristico lombardo - ha detto Nicoli Cristiani - e testimonia l´impegno e la tenacia di amministratori, cittadini e operatori nel proseguire in una tradizione che rappresenta un importante elemento di cultura, ma anche un risultato di eccellenza in termini di produttività". Recentemente la Regione ha approvato la costituzione del Parco del Monte Netto, di cui Capriano è parte essenziale e che annovera tra i suoi marchi di qualità il Consorzio vinicolo del "Capriano del Colle doc", la cui produzione si estende su 55 ettari e raggruppa una serie di piccole ma agguerrite aziende, che continuano una tradizione antichissima. Il Monte Netto infatti, che sorge isolato in mezzo alla pianura, ha sempre rappresentato un ambiente ideale per la produzione delle uve e del vino, a cui questa Festa si ispira. Saranno quindi quattro giorni di manifestazioni, con concerti, esibizioni di artisti di strada, stand gastronomici, che faranno da cornice alla sfilata conclusiva dei carri allegorici. Dettaglio che ha la sua importanza: alla Fiera verrà installata una postazione della Polizia locale, munita di etilometro, per spiegare, soprattutto ai giovani, che l´abitudine al vino non va confusa con il suo abuso. Alla conferenza stampa erano anche presenti il presidente del Comitato Organizzatore, Agostino Carrieri e il presidente del Consorzio vinicolo "Capriano del Colle", Michele Torreggiani. . .  
   
   
28/30 SETTEMBRE 2007 - SAVIGLIANO (CN) / FESTA INTERNAZIONALE DEL PANE DI SAVIGLIANO: PANI D´ITALIA, PANI D´EUROPA E DEL MEDITERRANEO: UN´OCCASIONE D´INCONTRO TRA DIFFERENZE E IDENTITÀ PER PARLARE DI CIBO E DI PACE  
 
Da nord, da sud, da est ad ovest del bacino Mediterraneo arriveranno i popoli del pane a Savigliano, in Provincia di Cuneo, dal 28 al 30 settembre per la più internazionale manifestazione italiana a tema. Nove stati e dieci regioni italiane: Francia, Irlanda, Polonia, Ungheria, Romania, Repubblica Slovacca, Bielorussia, Israele e Palestina e infine Spagna, le une a fianco delle altre, insieme a Valle d´Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino, Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Sardegna, Sicilia e naturalmente al Piemonte con rappresentanze di tutte le sue province, per celebrare e gustare il più semplice e antico degli alimenti. Uno sguardo su come i popoli, le tradizioni e gli usi diversi hanno saputo, nel corso dei millenni, trasformare e dare mille forme e mille sapori a due ingredienti base: l´acqua e la farina. A pensarci bene, infatti, neppure il sale è fondamentale, come non lo è lo lievito, come lo sono i condimenti, il latte, lo zucchero o le spezie che arricchiscono e differenziano pane da pane. È riflettendo su quanto c´è di comune, nel fare il pane e nel suo valore così semplice, universale e primordiale che la Festa Internazionale del Pane di Savigliano per la sua quarta edizione biennale, ha deciso di fare un ulteriore passo, proponendo come tema dell´edizione 2007 il pane per la pace. Il pane è simbolo religioso, è un omaggio all´ospite, un messaggio di fratellanza verso lo straniero, è compagno di momenti liturgici e di festa. Un incontro speciale, poi, ha rafforzato questo proposito, quello con Angelica Edna Calò Livne che con il suo progetto Bread for Peace, nato in Alta Galilea nel 2003, è riuscita là dove le diplomazie spesso falliscono e ha unito donne israeliane, palestinesi, ebree, cattoliche e mussulmane intorno a un forno e intorno a quei valori che valicano qualsiasi confine geografico e culturale. È una donna forte e instancabile che per questa e per le sue altre molteplici attività, ha ricevuto premi prestigiosi ed è stata candidata nel 2006 al Nobel per la Pace. Sarà a Savigliano per portare il suo messaggio e la sua testimonianza anche attraverso lo spettacolo Beresheet della Compagnia Teatro Arcobaleno in cui un gruppo di ragazzi di Galilea recitano usando il linguaggio internazionale della danza-teatro per lanciare un messaggio di pace possibile. Lo stesso spettacolo andrà poi in scena, pochi giorni dopo, all´ONU a Ginevra. Intensità e leggerezza, tradizione e creatività connotano i tanti momenti in serbo per chi visita la Festa: le piazze e le vie del centro cittadino diventano un´enorme panetteria a cielo aperto con focacce, grissini, baguette, manakish, carasau, biovoni, proziaki… sfornati dai sette forni sempre caldi, a cui si alternano i maestri panificatori delle varie delegazioni, aree per la degustazione, laboratori per adulti e bambini dove imparare l´antica arte di marchiare il pane e poi cene a tema nel ristorante allestito garantiti dal Marchio Piemonte Eccellenza Artigiana. L´area è organizzata dallo chef Piero Milano, Presidente dell´Associazione Cuochi Provincia Granda alla quale si affiancheranno nomi di grande livello. Tra gli chef che si alterneranno ai fornelli, il giovane Marco Roberto del Ristorante D´Andrea di Barge, in Provincia di Cuneo, che è stato insignito con la corona a cinque punte dell´Eccellenza al Palato per la scelta di usare prodotti riconosciuti dal marchio Piemonte Eccellenza Artigiana. Un ruolo importante lo ha il Piemonte che ripropone il pane all’alvà, ovvero fatto con lo lievito madre che si differenzia del lievito di birra, perché totalmente naturale, questa scelta fa sì che abbia proprietà di alta digeribilità e di lunga conservazione. Il biovone saviglianese e la mica grosa vengono ancora realizzati da panettieri locali con questa procedura che richiede attenzione e impegno, ma conferisce al pane un gusto davvero unico. La farina, o meglio, le farine, sono alla base di un buon prodotto e per questa ragione sapere da che grano provengono, da che campi e come vengono preparate è fondamentale per l´esito finale e per la sicurezza alimentare: certificare la filiera è un obiettivo già raggiunto in molte zone, come per il Piemonte, ma è ragione di preoccupazione e di molti sforzi in altre aree. Alcuni cilindri accolgono un´esposizione di farine tratte da grano tenero, adatte quindi per prodotti a lievitazione, o da grano duro, farine 0 o 00, pure o miscelate con altri cereali, bianche o integrali con le quali vengono lavorati dei pani offerti in assaggio gratuito, per comparare in prima persona le differenze. E sempre sul fronte qualità la Festa Internazionale del Pane è occasione per riunire in un convegno nazionale le 42 rappresentanti dell´Associazione Città del Pane per parlare di come continuare a promuovere e valorizzare i pani di tipici, la loro unicità e il loro valore storico, ciò anche a seguito della svolta in essere nel settore con il Decreto Bersani. Verrà presentato il progetto per la realizzazione dell´Atlante dei pani italiani tradizionali di qualità, primo passo per mappare il patrimonio pane in Italia. Nella medioevale piazza Santa Rosa ogni momento ha il suo spettacolo e si passa dalle arti bianche a quelle canore con ritmi e musiche dell´Orchestra di Porta Palazzo formata da immigrati a Torino che hanno fatto della contaminazione di generi, strumenti e diverse tradizioni il loro trascinante e personalissimo ritmo, in programma per venerdì sera, mentre sabato sera oltre a Beresheet, è in calendario una suggestiva Cerimonia dello Scambio dei Pani che ha l´obiettivo di coinvolgere e presentare ufficialmente tutte le delegazioni ognuna della quali, nell´arco dei tre giorni saviglianesi, ha in serbo anche momenti di folklore per le strade e le piazze. Tanti motivi per esserci, per assaporare lo spirito unico di questa iniziativa e per riscoprire che nulla sa di buono come il pane. Www. Festadelpane. Net .  
   
   
14/16 E 21/23 SETTEMBRE 2007 - ALANO DI PIAVE (BL) / ‘DOLOMITI D’AUTUNNO’: I FUNGHI CIODÈT TRA LE LUCI E I COLORI DI VENEZIA  
 
I piccoli funghi Ciòdet saranno festeggiati ad Alano di Piave per ben due settimane: da venerdì 14 a domenica 16 e poi dal 21 al 23 settembre. La Festa dei Ciodèt, presente tra le prime tappe nel calendario della rassegna enogastronomica ‘Dolomiti d’autunno’, è alla sua 15ª edizione e promette di presentare e far degustare come ogni anno piatti unici in cui i funghi Ciodèt verranno proposti in diverse ricette di cacciagione. Il programma di questo primo weekend promette, una serata di inaugurazione della manifestazione il venerdì 14 con l’apertura degli stand gastronomici e una sfilata di moda, a cura dell’istituto IPSIA “Carlo Scarpa” di Montebelluna, che avrà come tema “vetro, luci e colori di Venezia”. La giornata di sabato 15 è dedicata principalmente ai piatti tipici a base dei funghi Ciodèt e propone come piatti del giorno il Minestron, Cinghiale con Polenta. In serata buona musica con il gruppo B and B. Domenica 16 si potranno visitare, con la guida di animatori culturali, le bellezze e la cultura locale e si avrà inoltre la possibilità di partecipare o semplicemente assistere al Giro della Conca “Cross Country & Run” – gara di Duatlon a coppie. Tanta musica in serata con i Night and Day e un arrivederci al weekend successivo. Www. Infodolomiti. It - www. Turismoinonda. It .  
   
   
14/16 SETTEMBRE 2007 - LAMON (BL) / DOLOMITI D’AUTUNNO – IL GIOCO DEL GUSTO: APPUNTAMENTO CON “A TAVOLA NEL FELTRINO: IL FAGIOLO”  
 
La 18esima edizione di “A Tavola nel Feltrino: il Fagiolo”, quarta tappa della rassegna enogastronomica ‘Dolomiti d’autunno’, si terrà a Lamon da venerdì 14 a domenica 16 settembre. Il borlotto di Lamon Igp (indicazione geografica protetta) è prodotto con metodi tradizionali ed ecologici ed è accuratamente selezionato. Immancabile l’invito a recarsi a Lamon per conoscerlo e assaggiarlo servito in piatti della cucina tradizionale. Un invito che in 25mila visitatori provenienti da tutta Italia avevano già accolto durante l’edizione dell’anno scorso. Quest’anno la manifestazione promette un programma ricco di iniziative che la renderanno ancora più speciale. L’inaugurazione di “A Tavola nel Feltrino: il Fagiolo” avverrà alle ore 18 al teatro Don Bosco di Lamon in contemporanea con l’inaugurazione delle 12 mostre in programma e l’apertura degli stand gastronomici. La prima giornata proseguirà con un convegno sulla cooperazione tra Trentino e Veneto e con gli spettacoli. La seconda giornata, quella di sabato 15, apre gli stand della Mostra Mercato del Fagiolo e propone alle 10. 30 un convegno dal titolo di grande interesse “Stop al falso Lamon” a cura del Consorzio per la tutela del fagiolo di Lamon con la presenza di esperti nella tutela dei marchi. Il pomeriggio sarà dedicato a momenti di musica, dimostrazione di antichi mestieri e tanto spettacolo che riempirà anche la giornata seguente di domenica 16 con l’esibizione del Gruppo Folk di Castello Tesino, la danza ritmica con il gruppo di Ginnastica Feltre, a celebrare il prezioso legume, il fagiolo di Lamon, “speciale” grazie alla cura e all’attenzione e capacità con le quali viene coltivato dal 1530. Dolomiti d’autunno è organizzato dall’amministrazione provinciale con la collaborazione di Dolomiti Turismo e quest’anno presenta la II edizione, considerato il buon successo di quella passata, e unisce le 23 fiere autunnali più note che si svolgono in provincia di Belluno. Www. Infodolomiti. It .  
   
   
16 SETTEMBRE 2007 - GRADARA (PU) / "SAGRA DEL TAGLIOLINO CON LA BOMBA”  
 
Gradara presenta: il "Tagliolino con la Bomba". Il piatto povero, e quasi dimenticato, della tradizione contadina diventa, ufficialmente, dal 16 settembre 2007, il piatto tipico di Gradara. Sarà possibile ordinarlo d´ora in avanti nei ristoranti di Gradara al prezzo fisso di 6 euro e, in particolare, alla Sagra di domenica 16 settembre sarà possibile assaggiare il saporito piatto "con la bomba" nel centro storico di Gradara, per soli 5 euro e con in omaggio la ciotola ufficiale della sagra. Ad accompagnare la degustazione ci saranno un mercatino artigianale e di prodotti tipici, uno spettacolo di danza, a cura di “Studio Danza il Castello”, e musica fino a sera. Il Sindaco di Gradara Franca Foronchi afferma: “Il 16 settembre sarà una data storica per Gradara perché, finalmente, anche la nostra cittadina medievale avrà il suo piatto tipico. Finalmente Gradara può inserirsi nel fortunato filone del turismo eno-gastronomico con un piatto che stava rischiando di essere dimenticato, ma che è strettamente legato al nostro passato, alla storia dei nostri nonni e bisnonni. Dopo una ricerca durata tutto l´inverno e dopo aver consultato molti "storici" Gradaresi DOC, siamo giunti alla identificazione di quello che sarà il piatto tradizionale di Gradara. Parlo ovviamente dei ‘Tagliolini con la Bomba’. Un nome d´effetto, sicuramente, che fa subito pensare al passato turbolento di Gradara e della sua fortezza, testimone di cento battaglie. Niente di più sbagliato! Nessuno meglio del compianto Delio Bischi, instancabile ricercatore della storia di Gradara, può spiegare come sono fatti i “Tagliolini con la Bomba”. Bischi li racconta nel suo libro "La cultura contadina nelle tre valli. Conca, Foglia e Metaturo”, citando le parole di Riccardo Romagna noto e anche lui “storico” Gabiccese. Vi propongo un piccolo estratto, che illustra la preparazione del piatto e qualche gustoso aneddoto. Colgo l´occasione per invitare tutti alla prima edizione della Sagra e per ringraziare i ristoratori del centro storico di Gradara che hanno organizzato l´evento, la banda di Gradara e l´AVIS di Gradara per il suo immancabile sostegno. Grazie e buon tagliolino con la bomba a tutti!”. TAGLIOLINI CON LA BOMBA – Piatto tipico rustico nelle famiglie numerose, a cavallo della prima guerra mondiale. Tratto da: “La civiltà contadina nelle 3 valli (Metauro, Foglia, Conca”, a cura di Delio Bischi, ed. Ghigi, 1980): “Negli enormi camini delle case di campagna, nel periodo invernale, c´è sempre il fuoco acceso e, appeso alla catena, il caldaio in rame, è sempre quasi pieno d´acqua ad elevata temperatura. A mezzogiorno “l´azdora” mette del sale nell´acqua ed aumenta il fuoco sotto il caldaio, poi si accinge a fare la sfoglia con farina e acqua. La sfoglia, non tirata tanto sottile (tre o quattro millimetri di spessore) viene tagliata a fettuccine sottili, ottenendo dei tagliolini a sezione quadrata. Quando l´acqua nel caldaio bolle, butta dentro i tagliolini e contemporaneamente “l´azdora” su dei carboni accesi, in un tegamino di terracotta, fa soffriggere dei cubettini di lardo o di pancetta grassa e quando questi sono rosolati, i tagliolini nel caldaio hanno raggiunto la cottura. L´”azdora” scopre il caldaio e versa il contenuto del tegamino sui tagliolini bollenti. Il lardo (o pancetta) bollente a contatto dell´acqua, pure bollente, produce una esplosione di vapore (“bomba”). Poco dopo, circa un minuto, tira giù il caldaio e tutto il contenuto, amalgamato, lo versa nelle terrine o pentoloni in terracotta e lo serve a tavola. Non si sa per qual motivo (dicono oggi) è un piatto che veniva mangiato bollente: forse, con la fame che avevano in corpo, speravano di prenderne ancora un piatto, prima degli altri e prima che finissero. Si dice che i ragazzi di allora avessero il naso sempre spellato, perchè affamati e per poterne mangiare un secondo piatto, mangiavano col risucchio e talmente in fretta che i tagliolini, nello svincolarsi dal piatto, sbattevano bollenti sul naso, producendo delle scottature che difficilmente riuscivano a guarire, perché il piatto in parola veniva mangiato quasi tutti i giorni, e quindi le ferite non facevano in tempo a rimarginare. A proposito del risucchio raccontano che i componenti (n. 19) della famiglia di Martnett, che abitava in una casa colonica a pochi metri dalla ferrovia, un giorno, mentre erano a tavola a mangiare i tagliolini con la bomba al risucchio, non hanno sentito passare il diretto Bologna-Ancona delle ore 12,30, dal gran fragore prodotto dal risucchio”. - .  
   
   
16 SETTEMBRE 2007 - ASTI / IMPERIA, CON “COLORI PROFUMI E SAPORI”, ALLA “DOUJA D’OR” DI ASTI  
 
Saranno i prodotti Presidio Slow Food i protagonisti della serata a tema “Colori Profumi e Sapori” che l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Imperia “Riviera dei Fiori” organizzerà ad Asti nell’ambito delle manifestazioni legate al “Premio Douja d’Or 2007”, assegnato dalla Camera di Commercio piemontese e in corso di svolgimento fino al 23 settembre. L’appuntamento, in programma domenica 16 settembre, prevede la degustazione dell’olio extra vergine di oliva di qualità taggiasca, a cura di maestri d’assaggio che guideranno i partecipanti illustrando componenti, caratteristiche organolettiche e tecniche dell’olio; i sommelier dell’ONAV accompagneranno all’assaggio dei vini DOC della provincia di Imperia, tra cui quelli che si sono aggiudicati la “Douja d’Or”: Rossese di Dolceacqua e il Riviera Ligure di Ponente, nelle tipologie Vermentino e Pigato Bianchi, Rossese e Ormeasco rossi. Quest’anno, per la prima volta, i vini saranno presentati, oltre che con i prodotti alimentari tipici (olive taggiasche, torta verde, pizza all’andrea, sardinara, verdure ripiene, cima, patè di olive…) anche con i prodotti Presidio Slow Food dell’imperiese: aglio di Vessalico, fagioli di Pigna, Conio e Badalucco e toma brigasca. Una novità che contribuisce a connotare e qualificare ancora di più il territorio. A coronamento della serata anche un corso di composizione floreale tenuto da maestri fioristi del “Sanremo Italian Style”, per suggerire al pubblico come realizzare originali composizioni con fiori e fronde di Sanremo e offrendo alle signore presenti gli ornamenti realizzati. Da segnalare che quest’anno ben otto aziende della provincia hanno ottenuto la Douja d’Or al Concorso Enologico Nazionale Vini a DOC e a DOCG assegnata lo scorso 8 settembre con una cerimonia al Teatro Alfieri di Asti: Ardissone Giovanni (Chiusanico) Riviera Ligure di Ponente Vermentino 2006 Cian di Prèvi; Azienda Agricola Calvini Luigi (Sanremo) Riviera Ligure di Ponente Vermentino 2006; Fontanacota di Berta Marina Antonella (Imperia) Riviera Ligure di Ponente Vermentino Riviera dei Fiori 2006, Riviera Ligure di Ponente Pigato 2006 e Ormeasco di Pornassio 2006; Foresti di Foresti Marco & C. (Camporosso) Rossese di Dolceacqua Superiore 2005; Guidi Fiorenzo di Guidi Flavio e Maria Angela (Ranzo) Riviera Ligure di Ponente Pigato 2006 Piansoprano, Ormeasco di Pornassio Superiore 2004; La Rocca di San Nicolao di Aschero Giuseppe (Chiusanico) Riviera Ligure di Ponente Pigato Riviera dei Fiori 2006-Oscar Douja, Riviera Ligure di Ponente Vermentino Riviera dei Fiori 2006; Cooperativa Flor. Riviera dei Fiori (Taggia) Rossese di Dolceacqua Superiore 2005, Rossese di Dolceacqua 2006; Tenuta Anfosso di Perrotti Marisa (Soldano) Rossese di Dolceacqua 2006. .  
   
   
14 SETTEMBRE 2007 - NOVARA / TRADIZIONI A TAVOLA 2007  
 
Si aprirà venerdì 14 settembre 2007 la nona edizione di “Tradizione a Tavola”, la rassegna enogastronomica dei prodotti tipici novaresi. L’iniziativa viene curata, come di consueto, dall’Azienda di Promozione dell’Ente camerale, l’Evaet, in collaborazione con l’Associazione Cuochi Alto e Basso Novarese e VCO e l’Associazione Culturale Novarese. “L’obiettivo – ha commentato il presidente dell’Evaet, Giovanni Fasola – è quello di favorire non solo la conoscenza delle tipicità enogastronomiche novaresi, ma anche di avvicinare il cliente attento al patrimonio culturale e di tradizione del nostro territorio”. Le 26 serate previste dalla manifestazione, che si svolgerà dal 14 settembre al 13 dicembre 2007, rappresentano un excursus alla scoperta dei sapori e delle tradizioni locali: la degustazione di piatti e vini delle Colline Novaresi sarà infatti accompagnata dalla presenza del Gruppo poeti e cultori dialettali, nonché dagli interventi di esperti in ambito enologico, i quali illustreranno storia e caratteristiche dei vini, oltre a indicarne gli abbinamenti migliori. Il calendario delle serate con l’elenco delle strutture che aderiscono all’iniziativa è disponibile sul sito Internet camerale alla pagina www. No. Camcom. It/promozione; è inoltre possibile richiedere la brochure illustrativa all’ufficio promozione della Camera di Commercio di Novara (0321/338270 – 0321/338263). Le cene prevedono un costo fisso pari a 32 euro, vini compresi; le prenotazioni vanno effettuate presso i ristoranti, preferibilmente tre/quattro giorni prima della data prescelta. .  
   
   
DAL 16 SETTEMBRE 2007 - PROVINCIA VERBANO-CUSIO-OSSOLA / AL VIA “I SENTIERI DEL GUSTO”, VII RASSEGNA ENOGASTRONOMICA PER LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI. UN GOLOSO PERCORSO ALLA SCOPERTA DEI SAPORI E DELLA CULTURA DELLA VAL GRANDE, DA SETTEMBRE A NOVEMBRE 2007  
 
Giunge alla VII edizione la manifestazione culturale e turistica “I Sentieri del gusto”, rassegna enogastronomica promossa da L’Ente Parco Nazionale Val Grande che da settembre a novembre animerà i caratteristici paesi della provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Nata con l’obiettivo di riscoprire le antiche ricette degli alpigiani, coinvolgerà i produttori locali e il Gruppo Culturale “Le Donne del Parco”, un vero e proprio tesoro vivente che custodisce da secoli tradizioni, cultura, usanze e folklore delle genti che hanno abitato ed abitano nel territorio del Parco. Un paesaggio straordinario e, allo stesso tempo, un soggetto sempre più unico nel panorama delle aree protette italiane grazie al fatto di essere l’area selvaggia più estesa, non soltanto d’Italia, ma di tutte le Alpi. Oltre alla tutela di questo affascinante territorio, l’attività dell´Ente Parco Nazionale Val Grande è dedicata alla valorizzazione dei costumi, delle tradizioni e, ovviamente, dei prodotti locali. Tra questi citiamo il prosciutto della Val Vigezzo, dall’inconfondibile sapore affumicato, gli innumerevoli formaggi, la cui produzione è documentata persino prima dell’anno 1000, il pane nero di Coimo e i prestigiosi vini come il Prunent, di cui si parla già in un documento del 1309. Le ricette tipiche della Val Grande testimoniano l’incongruenza di definire “povera” la cucina della zona: è vero che si tratta di utilizzare prodotti di tutti i giorni, spesso selvatici, che i valligiani potevano reperire con facilità, ma è anche vero che si trattava e si tratta tutt’oggi di prodotti di eccezionale qualità, che la fantasia delle genti ha saputo combinare in decine di modi diversi, a volte con variazioni della stessa ricetta da un paese all’altro. Ecco quindi l’importanza di una rassegna come “I Sentieri del Gusto” e la necessità del carattere itinerante dell’evento: percorrendo questi sentieri si potranno scoprire ogni volta sapori diversi, combinati in maniera differente. I partecipanti ai pranzi e alle cene in calendario esprimeranno i loro voti, che serviranno per stilare la classifica di gradimento. I primi cinque classificati saranno poi chiamati ad una serata speciale, durante la quale prepareranno nuovamente il loro piatto, valutato dalla giuria del concorso che decreterà quindi il vincitore. Quest’anno sono 28 le tappe in calendario (programma sul sito dell’Ente Parco Nazionale Val Grande). Www. Parcovalgrande. It .  
   
   
21/23 SETTEMBRE 2007 - CONEGLIANO (TV) / ITINERARIO ALLA SCOPERTA DEI SAPORI INTENSI DELLE MOSTARDE DI LAZZARIS, TRA ABBAZIE E STORICHE CANTINE CON DEGUSTAZIONE DI PROSECCO DOC CARPENÈ MALVOLTI PER UN WEEK END DI… VINO TRA ARTE E ARTIGIANATO CON PIC NIC TRA I VIGNETI  
 
Un pic-nic elegante, come a voler tornare indietro nel tempo e sognare di essere protagonisti nel più famoso “déjeuner sur l´herbe” di Edouard Manet. I colori saranno quelli dell´autunno appena iniziato sulle colline della Marca trevigiana, circondati dai profumi della vendemmia tra i filari delle vigne di Prosecco e dai sapori di pietanze della tradizione veneta. L´occasione sarà il “week end di… vino”, un fine settimana all´insegna della buona cucina, dell´arte e della natura, dal 21 al 23 settembre a Conegliano, a pochi chilometri da Treviso e Venezia. Un itinerario lungo la Strada del Prosecco proposto dalla cantina Carpenè Malvolti, dall´hotel Canon d´Oro e dal Relais & Chateaux Villa Abbazia di Follina. Il week end inizia il venerdì sera con l´arrivo all´hotel Canon d´Oro, nel centro storico della città patria del Prosecco in un antico palazzo, ex sede del Monte di Pietà, con ancora oggi la facciata affrescata, dove alle ore 19 accompagnati da un concertino si inaugura la seconda tappa di “Ospitalità e Arte” con l’esposizione delle opere dell’artista fotografo Stefano Cusumano. A seguire la cena al Ristorante Canon d´Oro, che per l´occasione proporrà un menu con pietanze di cucina della tradizione abbinate al Prosecco Doc di Conegliano e ai vini dell´Arte Spumantica di Carpenè Malvolti. Sabato sarà ancora l’arte del territorio a fare da guida, con una sosta a Treviso alla bottega artigianale per la lavorazione del cristallo di Italo Varisco, maestro incisore il quale farà una dimostrazione dal vivo delle antiche tecniche di incisione ancora oggi utilizzate nel suo laboratorio. Si parte poi alla volta della Strada del Prosecco. In queste colline dove la natura si è fatta modellare dalla mano dell´uomo, dove i vigneti sono curati come fossero giardini, dove ogni chicco d´uva è trattato come fosse una goccia d´oro, l´incontro con i sapori rustici di questa terra sarà un´emozione. Nel cuore dei vigneti dove si produce l´uva per le bollicine più famose d´Italia, Ivana Zanon e lo staff del ristorante La Corte del Relais & Chateaux Villa Abbazia servirà un pic-nic elegante tra i profumi dell´autunno a cui seguirà la visita dell´Abbazia di Follina, che i monaci cistercensi nel 1164 elessero luogo ideale per fondare un luogo di culto intitolato a Santa Maria e la visita alla Pieve di San Pietro di Feletto. La tradizione veneta si incontra anche da Lazzaris dove dal 1901 producono la mostarda veneta, inventate da Luigi, il nonno dell’attuale proprietario, fatta di mele cotogne, zucchero, glucosio, senape e frutta candita assortita. La via del Prosecco con le sue affascinanti colline scorre mostrando paesi e borghi, vigne e cantine. A raccontare le peculiarità della zona, la storia del Prosecco e dei vignaioli che ne coltivano le uve sarà Antonio Spinazzè, enologo della storica cantina veneta Carpenè Malvolti, dove tra i profumi di mosto e antiche botti avvolte dal silenzio, si potrà degustare il Prosecco DOC di Conegliano, prodotto di cui l´azienda è leader di mercato e i vini dell´Arte Spumantistica, come il Rosè Brut e il Kerner, e il Promotico, prodotti con vitigni mai spumantizzati prima. La sera, all´interno del Relais & Chateaux Villa Abbazia (piazza IV Novembre, 3 Follina, tel. 0438971277), ricavato in un palazzo nobile del XVII secolo, si cenerà nelle affascinanti sale del ristorante La Corte, dove la mano della famiglia Zanon, si sente nell´accogliente atmosfera e si gusta nelle pietanze di cucina creativa preparate dallo chef Marco Fattorel per sposarsi ai vini briosi e spumeggianti di Carpenè Malvolti. Domenica visita guidata alla scoperta delle meraviglie di Conegliano, iniziando da una passeggiata sotto i portici affrescati di via XX Settembre, proseguendo con una visita al Duomo e alla Sala dei Battuti con la Pala del 1492, prima di finire con la visita alla Calle Madonna della Neve e al Castello con pranzo al ristorante del Castello, con pietanze tipiche. Quota di partecipazione: 240 euro a persona comprende 2 pernottamenti in camera doppia con prima colazione, 2 pranzi, 2 cene, aperitivo di saluto, visite guidate e ingressi, degustazione alla cantina Carpenè Malvolti, pullman per le visite del sabato. Per informazioni: Hotel Canon d´Oro, tel 0438/34246. . .  
   
   
16 SETTEMBRE 2007 - NATURA E CULTURA IN UN ANGOLO D’INSUBRIA: PROPOSTE TURISTICHE ALLA SCOPERTA DEI TESORI CELATI LUNGO LA VALMOREA, IN VALLE OLONA E NEL MENDRISIOTTO E BASSO CERESIO  
 
Mendrisiotto Turismo, in collaborazione con il C. O. S. Di Castiglione Olona e con il coordinatore del progetto Interreg IIIa “Naturalità e comunicazione nel Contado del Seprio”, ha preparato una serie di pacchetti turistici con l’intento d’offrire, a turisti e locali, la possibilità di scoprire alcune delle ricchezze culturali e naturalistiche che contraddistinguono queste due aree. Una particolarità lega queste proposte: quella di mettere al centro dell’offerta un mezzo di trasporto storico quale il treno a vapore che, grazie all’attività sviluppata dal Club del San Gottardo, dallo scorso mese di maggio collega Mendrisio con la stazione di Malnate. Domenica 16 settembre verrà proposto l’itinerario “CULTURA” con i seguenti due programmi italo-svizzeri. Dalla Svizzera verso l’Italia, la proposta Valle Olona e Valmorea. Partenza alle ore 08. 10 dalla Stazione di Mendrisio con il treno a vapore della Valmorea. Arrivo a Malnate alle ore 09. 05, trasferimento in pullman a Castiglione Olona, visita guidata di Palazzo Branda e del Complesso della Collegiata, pranzo presso la “Cantina del Borgo”. Alle ore 14 passeggiata sul pianalto con guida naturalistica del Parco RTO seguita alle ore 16 dalla visita guidata al Museo di Arte Plastica. Partenza del treno alle ore 18. 05 da Malnate e arrivo a Mendrisio alle ore 18. 55. Dall’Italia verso la Svizzera, la proposta Mendrisiotto e Basso Ceresio. Partenza alle ore 09. 20 dalla Stazione di Malnate con il treno a vapore della Valmorea. Arrivo a Mendrisio alle ore 10. 15 e trasferimento in pullman a Ligornetto. Visita guidata del Museo Vela, degustazione di vini nel parco e pranzo al grottino del campeggio di Meride. Nel pomeriggio passeggiata verso il nucleo di Meride, visita guidata al museo dei fossili e alla Pinacoteca Züst di Rancate. Partenza del treno alle ore 17. 15 da Sta. Margherita di Stabio e arrivo a Malnate alle ore 17. 50. I costi delle escursioni sono di Chf 65. -- (40 euro) per gli adulti e di Chf 40. — (25 euro) per i ragazzi dai 6 ai 12 anni. Le famiglie composte da 2 adulti e 2 bambini beneficiano di un’offerta speciale di Chf 190. — (115 euro). L’iscrizione è obbligatoria. Per informazioni: Ente Turistico di Mendrisio, tel +41/91/6413050, oppure C. O. S. (Castiglione Olona Servizi, divisione turismo), tel 0331/858301. .