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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Ottobre 2007
CONFERENZA FINALE DEL PROGETTO INTERREG IIIA “RURALPI”  
 
Aosta, 3 oottobre 2007 - L’assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali informa che venerdì prossimo 5 ottobre, a partire dalle ore 9. 30, al Centro Congressi di Courmayeur, si terrà la Conferenza finale del Progetto Interreg Iiia (Alcotra) denominato “Ruralpi : Comparaison de mesures de développement rural et perspectives pour la période 2007-2013 (Alpes du Nord – Vallée d’Aoste)”. Il percorso del Progetto, iniziato nel 2005, si è sviluppato attraverso quattro tappe fondamentali : comparazione tra i Programmi di Sviluppo Rurale 2000-2006 di Valle d’Aosta e Alpes du Nord, “veglia” sullo sviluppo rurale, rischi e opportunità legati alla riforma della Pac e proposte per i nuovi Psr 2007-2013. Il programma della giornata prevede, alle ore 10, i saluti delle autorità e una breve introduzione, seguite, alle 10. 30, da una conferenza transfrontaliera, aperta al pubblico, dal titolo “Agriculture et territoire : quelles perspectives pour les politiques dans les Alpes du Nord et en Vallée d’Aoste?”. All’interno della conferenza sarà illustrata la proposta del Psr della Valle d’Aosta per il periodo 2007-2013 e saranno presentati i risultati del Progetto “Ruralpi”, da parte dei funzionari della Regione Autonoma Valle d’Aosta e del Suaci-gis Alpes du Nord. Seguiranno gli interventi del Preside della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino, Bruno Giau, e della ricercatrice dell’Inra-enesad (laboratorio del “Centre d’économie et sociologie appliquées à l’agriculture et aux espaces ruraux-Cesaer”), Aurélie Trouvé, che parleranno, rispettivamente, di politiche per la montagna e del ruolo delle Regioni europee nelle politiche territoriali. A conclusione dei lavori, nel pomeriggio è in programma il Comitato di pilotaggio transfrontaliero del Progetto per esaminare le proposte in vista di future collaborazioni. .  
   
   
SECONDO UNO STUDIO, BERE SMODATAMENTE STA DIVENTANDO UNA MODA SEMPRE PIÙ DIFFUSA NEI PAESI DEL MEDITERRANEO  
 
Uno studio condotto in alcune parti della Spagna sulle abitudini degli adulti riguardo al bere ha riscontrato che il bere smodato è in aumento e suggerisce all´Ue di intervenire su tale questione politica. Benché l´abitudine di bere smodatamente venga tradizionalmente associata ai paesi dell´Europa settentrionale, lo studio, pubblicato nel numero di ottobre della rivista «Alcoholism: Clinical & Experimental Research», afferma che nella regione spagnola di Madrid il consumo incontrollato di bevande alcoliche è in aumento tra i giovani adulti, soprattutto se istruiti e di sesso maschile. La relazione ha inoltre rilevato che chi beve smodatamente tende a consumare alcol sotto forma di superalcolici piuttosto che di birra o vino, il che indica una chiara tendenza ad abbandonare la tradizione mediterranea di bere un paio di bicchieri al giorno per accompagnare i pasti. «Benché tradizionalmente i paesi dell´Europa meridionale evidenziassero un consumo pro capite superiore, derivante principalmente dal consumo quotidiano di vino ai pasti, tale tendenza sta cambiando», ha affermato Joan Villalbí, medico presso l´Università autonoma di Madrid. «Ad esempio, in Spagna il consumo quotidiano in occasione dei pasti sta diminuendo e la birra è l´alcolico più diffuso. L´abitudine di bere, soprattutto tra i giovani nelle serate del fine settimana, è diventata un problema sanitario e sociale, un fenomeno che si rispecchia in altri paesi dell´Europa meridionale», ha aggiunto. I ricercatori basano le proprie conclusioni sui dati raccolti tra il 2000 e il 2005 mediante interviste telefoniche a 12 037 persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni nella regione di Madrid definendo il bere smodato come l´assunzione in un´unica occasione di otto o più unità di alcol per gli uomini e sei o più per le donne. I risultati hanno evidenziato che il 30,8 percento degli uomini e il 18,2 percento delle donne tra i 18 e i 24 anni bevono smodatamente. «Benché bere fino ad ubriacarsi non sia socialmente ammissibile in Spagna, bere smodatamente sta diventando accettabile soprattutto tra i giovani», ha concluso Joan Villalbí. «Bere smodatamente sembra essere una moda importata, in quanto si prediligono i superalcolici quali gin, whisky, vodka, ecc. , che non sono culturalmente radicati in Spagna», ha dichiarato José Lorenzo Valencia-martín dell´Università autonoma di Madrid, uno degli autori dello studio. «Riteniamo che i superalcolici siano particolarmente diffusi tra chi beve smodatamente per gli effetti psicoattivi provocati dall´alcol in un arco di tempo relativamente breve. » «I giovani prediligono superalcolici e liquori mescolati a cola o altre bibite analcoliche», ha aggiunto Villalbí. «L´industria dei liquori ha promosso molto attivamente i propri prodotti tra i giovani, in particolar modo le bibite frizzanti a contenuto alcolico, e ha aggirato il divieto attuale di pubblicizzare in televisione bevande con più del 23 percento di alcol. Il loro marketing è destinato esplicitamente ai gruppi più giovani, e stabilisce un nesso tra bere, divertirsi e avere successo a livello sociale e sessuale. Vi sono dati che dimostrano una crescita drammatica delle spese in pubblicità di alcolici e il loro impatto in Spagna negli ultimi anni. » Entrambi i ricercatori ritengono che bere smodatamente faccia parte di un quadro in evoluzione del consumo di alcolici nei paesi europei, un´altra conseguenza di quella che il dottor Valencia-martín definisce la globalizzazione del bere. «Ovviamente si tratta di una conseguenza molto rischiosa, in quanto il consumo eccessivo di alcolici è associato a incidenti stradali, comportamenti rischiosi alla guida e lesioni causate da condotta violenta», ha affermato. «Nei paesi mediterranei dobbiamo sensibilizzare la società nei confronti di questo problema, per indurre le famiglie e il governo a collaborare per tenere sotto controllo tale fenomeno tra i giovani. » Il dottor Villalbí è d´accordo. «Se il bere sta diventando un problema sociale e di salute, con effetti negativi importanti che riguardano anche chi non beve, tale questione non può essere lasciata in mano ai singoli individui o alle iniziative dell´industria», ha spiegato. «Anche i governi devono essere coinvolti e intervenire. Tali risultati creano le condizioni per un maggiore interesse delle politiche comunitarie in questo campo». Per maggiori informazioni consultare: http://www. Blackwell-synergy. Com/toc/acer/31/10 .  
   
   
IL SISTEMA CAMERALE PIEMONTESE AD “ALPI 365” DAL 4 AL 7 OTTOBRE AL LINGOTTO DI TORINO LE CAMERE DI COMMERCIO PIEMONTESI PRESENTERANNO I PROPRI PROGETTI D’ECCELLENZA ALLA BIENNALE DELLE MONTAGNE  
 
Il sistema camerale piemontese sarà presente alla Biennale delle montagne “Alpi 365” coordinando e gestendo un’intera piazza nell’area Sapori e due collettive, una nell’area Abitabilità e una in Produzioni e risorse. Dal 4 al 7 ottobre 2007, presso il Lingotto Fiere di Torino (Padiglione 3), le Camere di commercio presenteranno i propri progetti d’eccellenza, coordinando numerosi enti ed associazioni in prima linea nella promozione e valorizzazione della cultura della montagna a 360°. Piazza Dei Sapori B (Stand 9) All’interno dell’area dedicata alle produzioni enogastronomiche montane, Unioncamere Piemonte coordinerà un’intera piazza in cui le Camere di commercio di Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Verbano Cusio Ossola, Vercelli e Aosta presenteranno i produttori e i prodotti tipici delle rispettive vallate. La piazza sarà animata da un intenso calendario di appuntamenti che coinvolgerà associazioni, enti e realtà radicate sul territorio nella presentazione di specifici progetti e nella degustazione di prodotti locali: dai formaggi ai salumi, dalla frutta al miele, dai vini di montagna ai liquori e grappe. Le Camere di commercio saranno quasi ininterrottamente impegnate, durante i quattro giorni del salone, nell´accoglienza dei visitatori e nell´organizzazione degli incontri guidati alla scoperta dei sapori e delle tradizioni enogastronomiche delle montagne piemontesi e valdostane. La Camera di commercio di Torino sarà presente nella piazza dei Sapori con il Laboratorio Chimico e con la Federazione tra Consorzi di Tutela Vini Doc Alto Piemonte e l’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino, partner della Camera di commercio torinese nei progetti di valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche “Maestri del Gusto” e “Guida ai vini Doc della provincia di Torino”. Presso lo stand si avvicenderanno istituzioni, associazioni, consorzi di produttori e Maestri del Gusto che daranno vita a presentazioni e degustazioni guidate. Piazza Abitabilitá B (Stand 28 e 8) - Piazza Produzioni E Risorse B (Stand 19) Le piazze Abitabilità e Produzioni e risorse saranno dedicate ai servizi, infrastrutture, telecomunicazioni e filiere produttive della montagna. In queste due aree, Unioncamere Piemonte, insieme alla Camera di commercio di Torino, coordinerà una collettiva di espositori che presenteranno progetti che sviluppano tecnologie basate sull’Ict e rivolte all’accessibilità nelle aree montane, al monitoraggio ambientale, all’utilizzo di energie rinnovabili, alla sicurezza e alla prevenzione di disastri naturali. E ancora, progetti inerenti l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali e delle materie prime nelle aree alpine, nonché lo sviluppo di prodotti e attrezzature basati su tecnologia e materiali innovativi per attività legate alla montagna. I progetti saranno presentati da enti piemontesi di eccellenza nei settori della ricerca e dello sviluppo tecnologico quali il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Torino, l’Istituto Superiore Mario Boella, oltre ad alcuni Centri di cultura per i materiali. L’alps Innovation Relay Centre della Camera di commercio di Torino ha organizzato per venerdì 5 ottobre una giornata di incontri bilaterali dedicata a imprese ed enti di ricerca che sviluppano o producono tecnologia, sistemi, prodotti, materiali o componenti nel settore della montagna e desiderano trovare controparti europee per vendere tecnologia, cercare nuove soluzioni tecnologiche o impostare attività di ricerca. Alle 10. 30 del 5 ottobre si terranno poi due workshop presso il Centro Congressi Lingotto: “Materiali innovativi e tessili intelligenti per abbigliamento ed attrezzature per gli sport di montagna” e “Mobilità e sicurezza: le tecnologie a servizio della montagna”. Per informazioni e adesioni: www. Pie. Camcom. It/innovazione e www. To. Camcom. It/appuntamenti. .  
   
   
AL VIA LE PRE ADESIONI AL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE NELLE MARCHE  
 
Su iniziativa dell´assessore regionale all´Agricoltura Paolo Petrini, la Giunta regionale ha approvato una delibera che consente la presentazione di domande di pre-adesione al Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013. Per l´insediamento di giovani agricoltori, l´ammodernamento delle aziende agricole e l´accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli, dunque le domande di contributo potranno essere presentate ancor prima della decisione definitiva di approvazione del Psr 2007/2013 delle Marche da parte della Commissione Europea. Dopo tale decisione comunque dovra` essere presentata istanza di finanziamento nel rispetto delle condizioni, delle modalita` e dei termini che saranno successivamente definiti dalla Regione. In questo modo i requisiti dei bandi quali l´eta` anagrafica dei giovani imprenditori e la presenza di un valido piano aziendale, l´ammissibilita` di alcune categorie di spesa ed altri, potranno essere rispettati a prescindere dalla durata dell´iter di approvazione del documento della Regione Marche al vaglio della Commissione Europea. ´I pre-bandi sono una risposta alla necessita` espressa da parte di numerose imprese agricole di avviare investimenti produttivi in tempi ristretti. ´ dice Petrini ´I pre-bandi, quindi, rispondono alle esigenze di quelle aziende che hanno urgenza di presentare domanda, prima della pubblicazione del formale avviso pubblico. L´urgenza e` dimostrata dalla necessita` di realizzare interventi ´cantierabili´ e non ulteriormente differibili, anche in considerazione della stagionalita` delle produzioni agricole. Si tratta, cioe`, di un provvedimento rivolto a quei beneficiari che, verosimilmente, avrebbero comunque realizzato l´investimento, indipendentemente dal contributo del Psr 2007/2013´. ´Giovani, innovazione e agroindustria ´ ha commentato Petrini - i tempi delle aziende rischiavano di non coincidere con i tempi della burocrazia, per questo abbiamo dato vita ad una innovativa e semplificata pre-apertura del nuovo programma di sviluppo rurale, programma attualmente al vaglio della commissione Ue. Rimane inteso che solo ad approvazione definitiva potranno essere presentate le domande vere e proprie, ma sin da ora, relativamente alle misure per i giovani, l´ammodernamento delle imprese agricole e la crescita di valore aggiunto dei prodotti, e` possibile presentare una pre-adesione affinche` i tempi di approvazione della Commissione non precludano agli imprenditori agricoli la possibilita` di avviare interventi potenzialmente ammissibili di aiuto´. Una importante novita` del nuovo programma di sviluppo rurale e` il cosiddetto "pacchetto giovani" che prevede per quei beneficiari in posizione utile in graduatoria la concessione di tutti gli aiuti compresi nel progetto aziendale ammesso a finanziamento e relativi alle altre misure indicate nella domanda di aiuto (tutoraggio formativo in azienda, consulenza aziendale, investimenti per l``ammodernamento dell``azienda, diversificazione in attivita` non agricole e garanzia del credito con ingegneria finanziaria). Le misure a cui si riferiscono le pre adesioni sono la ´1. 1. 2´, la ´1. 2. 1´ e la ´1. 2. 3 sottomisura a)´ del Psr 2007/2013, approvato con la deliberazione amministrativa del Consiglio Regionale n. 50 del 17 aprile 2007 ed attualmente al vaglio della Commissione Ue per l´approvazione definitiva. .  
   
   
MARR: RICAVI DELLE VENDITE IN CRESCITA DEL 10% NEL TERZO TRIMESTRE  
 
 Marr S. P. A. Ha conseguito, nel terzo trimestre 2007, ricavi consolidati delle vendite* per 318 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto ai 289 milioni di euro dello stesso trimestre dell’anno precedente. Tale incremento conferma la continuità della crescita di Marr anche nel trimestre più importante dell’esercizio, che storicamente rappresenta circa il 30% dei ricavi consolidati delle vendite dell’anno. I ricavi consolidati delle vendite* nei primi nove mesi dell’anno si attestano a 811 milioni di euro in crescita dell’8,3% rispetto allo stesso periodo del 2006. Il dato progressivo delle vendite al 30 settembre consente al management di confermare le previsioni di crescita del fatturato e di incremento della redditività per l’esercizio 2007. .  
   
   
NASCE IL CONSORZIO DI TUTELA DELLO ZAFFERANO DI SARDEGNA DOP  
 
Nasce il Consorzio di tutela dello zafferano di Sardegna Dop. L´organismo è stato costituito nell´aula consiliare del Comune di San Gavino e ne fanno parte 24 soci, di cui 12 del paese, 7 di Turri, 5 di Villanovafranca. Presidente è stato nominato Mario Figus di Turri. Fanno parte del consiglio di amministrazione, oltre al presidente, Gavino Inconis, Fausto Caboni, Franco Sanna e Angelo Sotgia di Villanovafranca. Tutti i soci del Consorzio, che non ha scopi di lucro, sono produttori, trasformatori e confezionatori. Inoltre, sono già 37 le imprese che hanno richiesto di poter certificare la loro produzione nell´anno in corso. Compito primario del Consorzio, alla cui nascita ha contribuito fortemente anche l´opera di sensibilizzazione e animazione dell´Agenzia Laore e dell´assessorato regionale dell´Agricoltura, è la valorizzazione, la tutela e la promozione del consumo dello Zafferano di Sardegna Dop. Soddisfatto l´assessore regionale dell´Agricoltura Francesco Foddis: "La nascita del Consorzio è un decisivo traguardo per le aziende che producono e commercializzano questa coltura così tipica della Sardegna. È un passo importante che premia gli sforzi della Regione e gli impegni professionali degli operatori e fa parte di un più ampio percorso intrapreso dall’Assessorato dell´Agricoltura per la valorizzazione e la promozione delle nostre produzioni più pregiate". La Dop Zafferano di Sardegna è riservata allo zafferano essiccato in stimmi o fili proveniente dalle coltivazioni di Crocus sativus L. Rispondente alle condizioni e i requisiti stabiliti nel disciplinare di produzione. La zona di coltivazione comprende il territorio dei comuni di San Gavino Monreale, Turri e Villanovafranca (provincia del Medio Campidano). .  
   
   
BIOERA RISULTATI AL 30 GIUGNO 2007 RICAVI TOTALI CONSOLIDATI +55,6% ED EBIT +17,2%  
 
Cavriago - Ricavi totali consolidati: Euro 57,1 milioni (+55,6% anno su anno, crescita organica pari al 16%); Ebitda: Euro 3,3 milioni (+9,1%); Ebit: Euro 2,1 milioni (+17,2%); Indebitamento finanziario netto pari a Euro 38,95 milioni (in aumento rispetto a Euro 33,4 milioni del 31 dicembre 2006). Andamento Della Gestione Del Gruppo Nel Primo Semestre 2007 - Tra gli highlights operativi e strategici di maggior rilievo del primo semestre 2007 si ricordano: Il perfezionamento dell’operazione di acquisizione del 100% del capitale di Ki Group S. P. A, l’azienda di maggior prestigio e tradizione nel mercato dell’alimentazione biologica in Italia; l’implementazione del “progetto Gelosia”, che prevede l’apertura di una catena di gelaterie in Italia e all’estero, con l’inaugurazione a maggio del primo punto vendita presso il complesso commerciale I Petali a Reggio Emilia. Ottimo il riscontro della clientela e l’andamento economico fin dai primi mesi di attività; l’incremento del numero dei punti vendita della catena “Erboristerie d’Italia” con l’apertura di due nuove erboristerie e l’attivazione di 4 nuovi rapporti di franchising; l’ottenimento dell’approvazione da parte del Comune di Perugia (Suap) del progetto per l’impianto progettato da Organic Oils per la produzione di energia rinnovabile a biomasse. L’impianto ha l’obiettivo di rendere l’azienda autosufficiente dal punto di vista energetico per ciò che riguarda energia elettrica, acqua calda sanitaria-termica ed il vapore acqueo e consentendo la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nell’atmosfera; Il rafforzamento della compagine azionaria del Gruppo grazie all’ingresso nel capitale di Bioefi Srl, società partecipata da personaggi di spicco del mondo del calcio e dello spettacolo. I primi sei mesi del 2007 vedono un forte incremento dei Ricavi totali consolidati, pari a Euro 57,1 milioni (+55,6% rispetto a Euro 36,7 milioni del semestre precedente), grazie anche al consolidamento integrale di Ki Group. Significativa la crescita organica del Gruppo che evidenzia un +16% a parità di perimetro di consolidamento. Il mercato di riferimento in cui opera la divisione “fuori casa” si conferma un settore caratterizzato da importanti potenzialità di crescita, il fatturato totale della business unit è cresciuto infatti del 22% raggiungendo in valore i 34,8 milioni di Euro (61% l’incidenza sui ricavi totali del Gruppo). Natfood, la società specializzata nella distribuzione nel canale Bar si conferma motore della crescita. Sviluppo anche per la divisione “prodotti naturali e biologici” che, con l’inserimento di Ki Group, ha incrementato il fatturato da Euro 8,2 milioni a Euro 22,3 milioni portando l’incidenza sui ricavi totali dal 22% del primo semestre 2006 al 39% attuale. In crescita anche il margine operativo lordo (Ebitda) che risulta positivo per Euro 3,3 milioni, (Euro 3 milioni nel primo semestre 2006). Sale anche l’Ebit pari a Euro 2,1 milioni (+17,2%). Il Risultato ante imposte è pari a Euro 1,2 milioni (1,3 milioni nel primo semestre 2006). L’indebitamento finanziario netto passa da Euro 33,4 milioni del 31 dicembre 2006 a Euro 38,95 milioni per effetto principalmente del finanziamento del fabbisogno di circolante legato allo sviluppo del Gruppo e all’acquisizione di Ki Group. Il Patrimonio Netto Consolidato si incrementa e al 30 giugno 2007 risulta pari a 31 milioni di Euro (Euro 30,1 milioni a fine 2006). Evoluzione Prevedibile Della Gestione - Il secondo semestre dell’anno ha visto la costituzione della società Natfood (Suisse) Sa, controllata al 51% da Natfood e con sede legale a Lugano, creata col fine di sviluppare il canale retail diretto e in franchising del progetto Gelosia. Il secondo punto vendita Gelosia, infatti, nascerà in territorio svizzero all’interno di un moderno complesso commerciale la cui inaugurazione è prevista per settembre 2008. Il buon andamento dei mercati di riferimento in cui opera il Gruppo portano il management ad essere positivo circa il mantenimento del trend di crescita realizzato nei primi sei mesi dell’anno. .  
   
   
PRENDE IL VIA OGGI LA II EDIZIONE DEL “B2B ABRUZZO”, L’EDUCATIONAL TOUR-WORKSHOP DEDICATO ALLA PROMOZIONE DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO, ARTISTICO E CULTURALE DELLA REGIONE  
 
Pescara, E’ tutto pronto per la Ii edizione del “B2b Abruzzo” l’educational-tour – workshop dedicato alla promozione del turismo enogastronomico, artistico e culturale regionale organizzato dalla Camera di Commercio di Pescara e dall’Aptr con il coinvolgimento di Unioncamere, Enit, Isnart, Bit-expo Cts e Sky Television. Si parte il 3 ottobre - con l’arrivo a Pescara di oltre 50 primari Tour-operator nazionali ed internazionali, provenienti dagli Stati Uniti, dalla Francia, dalla Germania dall’Olanda, dalla Finlandia e dalla Danimarca, che saranno accolti da una deliziosa cena marinara con degustazione di alcuni dei migliori vini locali. Il programma prevede poi, per il 4 e 5 ottobre, due intense giornate dedicate all’educational-tour, una formula innovativa ed efficace di promozione del territorio che costituisce uno degli elementi distintivi del “B2b Abruzzo”. I Tour-operator, accompagnati da qualificate guide, potranno, infatti, apprezzare, in prima persona, le meraviglie dell’Abruzzo anche quelle meno conosciute. Natura, arte, mare, montagna, paesaggi rurali, borghi medievali, cultura e sapori e molto altro ancora, tessere di un mosaico che fanno della regione un territorio unico capace di affascinare anche il turista più esigente. Numerose ed incantevoli le località toccate: Castelli, Teramo, Penne, Loreto Aprutino, Sulmona, Bucchianico, Guardiagrele e Fara Filiorum Petri. La giornata del 4 ottobre sarà anche arricchita dalla cerimonia di premiazione della Ii edizione del “Premio ospitalità d’Abruzzo Isnart”, prestigioso riconoscimento assegnato, sulla base di una votazione tecnica e popolare, agli imprenditori che rappresentano l’eccellenza nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione abruzzese. La giornata conclusiva del 6 ottobre è invece interamente dedicata ai contatti commerciali tra operatori. Al Porto Turistico “Marina di Pescara” i Tour-operator incontreranno “one-to-one” oltre 100 Operatori locali del settore turistico (hotel, dimore storiche, agriturismi, campeggi, B&b, residence, consorzi e associazioni) per la realizzazione di pacchetti turistici “ad hoc” per l’Abruzzo. .  
   
   
BASILICATA, AGRICOLTURA: LE OSSERVAZIONI DELL’ORDINE DEGLI AGRONOMI  
 
Il presidente della Federazione regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Basilicata, Sandra Iacovone, ha inviato all’Assessore all’Agricoltura Roberto Falotico e al Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura, un documento con le osservazioni e le proposte elaborate dalla Federazione per la prossima pianificazione e programmazione agricola regionale e alcune considerazioni sul riordino degli enti e l’utilizzo delle risorse comunitarie e delle royalties. Oltre ad avere ribadito le proprie posizioni in merito al Programma di Sviluppo Rurale 2007 - 2013 la Federazione ha rilevato come sia necessario realizzare una riforma degli enti pubblici e degli altri soggetti operanti in agricoltura che definisca chiaramente i ruoli di ciascuno dei soggetti coinvolti, e quindi del Dipartimento Agricoltura, dell’Arbea, dell’Alsia, delle Apa e delle altre associazioni di produttori, delle organizzazioni professionali, dei liberi professionisti. La consulenza aziendale dovrà essere realizzata da soggetti che abbiano una elevata qualità professionale, requisito che non sempre è assicurato dal semplice possesso di una articolazione territoriale. Il ricorso a tale criterio costituirebbe una facile semplificazione e non garantirebbe alcun risultato. Il documento del Presidente Sandra Iacovone ribadisce che l’elemento centrale del sistema di consulenza aziendale e di assistenza tecnica deve essere costituito dalla professionalità dei tecnici che l’agricoltore deve potere scegliere liberamente, senza vincoli di appartenenza ad alcuna organizzazione professionale in un regime di libera concorrenza. Inoltre la Federazione ritiene indispensabile una riflessione sull’utilizzo dei fondi comunitari ed anche delle royalties derivanti dal petrolio, da utilizzare anche per il rifacimento, ormai improcrastinabile, delle reti idriche regionali, sia per l’irrigazione che per gli usi civili. La Federazione dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali parteciperà al dibattito sulle proposte di riforma del settore, con l’intenzione di contribuire alla crescita della nostra regione, obiettivo che ha sempre caratterizzato gli interventi operati nella discussione sui bandi per l’attuazione del Por 2000 – 2006, e le proposte formulate in merito al Psr 2007 – 2013. .  
   
   
COLDIRETTI: BIODOMENICA ANCHE IN BASILICATA  
 
Si svolge il 7 ottobre Biodomenica, festa dell’ambiente, della salute, dell’alimentazione e del gusto, dedicata all’agricoltura biologica. La manifestazione è organizzata dalla Coldiretti, dall’Aiab (Associazione italiana per l’agricoltura biologica) e da Legambiente. Nelle città di Potenza (Piazza Mario Pagano) e Matera (Piazza Vittorio Veneto) dalla 10 alle 13 i cittadini lucani, informa una nota della Coldiretti, potranno trovare informazioni ma anche attività ludiche per bambini e firmare contro la diffusione degli Ogm, partecipando all’iniziativa della “Coalizione Italia Europa liberi da Ogm”, il cartello che riunisce per la prima volta le maggiori organizzazioni degli agricoltori, del commercio, della moderna distribuzione, dell’artigianato, della piccola e media impresa, dei consumatori, dell’ambientalismo, della scienza, della cultura e della cooperazione internazionale. .  
   
   
ISERNIA: PROGETTO AGROALIMENTARE IN LETTONIA  
 
 Si e’ da poco concluso a Riga in Lettonia, l’evento di lancio di un importante ed articolato programma di penetrazione commerciale dei mercati dei Paesi Baltici progettato dal Centro Estero del Molise e dall’Ice su finanziamenti della Regione Molise e del Ministero del Commercio Internazionale nell’ambito della Convenzione 2006 stipulata dai due enti per il sostegno dell’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale. Il progetto ha gia’ visto la Regione Molise protagonista, a Riga, dal 18 al 21 settembre u. S, della presentazione di un intervento promozionale presso la rete di ipermercati Sky, uno dei piu’ importanti gruppi imprenditoriali specializzati nella commercializzazione di prodotti della tradizione culinaria italiana. Grazie a questa iniziativa 19 imprese molisane del settore agroalimentare hanno avuto la possibilita’ di presentare i propri prodotti ai buyers di Sky, che, a seguito di un’accurata attivita’ di analisi dei prodotti, hanno selezionato 10 imprese dalle quali hanno acquistato prodotti da tenere in scaffale per 6 mesi. Inoltre dal 19 al 30 settembre Sky organizzera’ presso i propri punti vendita degustazioni guidate dei prodotti molisani e due dei piu’ importanti ristoranti italiani di Riga proporranno menu molisani ideati dal Adriano Cozzolino, presidente dell’Associazioni Chefs del Molise. La delegazione molisana, composta dall’Assessore regionale alle Attivita’ Produttive Marinelli, dal Direttore Generale dello stesso assessorato Lorenzo Ortis e da Luigi Brasiello, Presidente del Centro Estero delle Camere di Commercio del Molise, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa e ad un evento organizzato dall’Ice Riga in uno degli ipermercati Sky, alla presenza di circa 400 persone che hanno avuto la possibilita’ di degustare i piatti molisani preparati dallo chef Adriano Cozzolino. Unanime l’apprezzamento e la soddisfazione della delegazione regionale per l’ottima organizzazione della manifestazione e per l’efficacia dell’intervento in termini di ritorno economico per le imprese partecipanti. Il programma promozionale seguira’ con una missione imprenditoriale che si terra’ dal 25 novembre al 1 dicembre nei tre Paesi: Lituania, Lettonia ed Estonia ed una missione incoming dagli stessi Paesi in Molise prevista per la primavera 2008. .  
   
   
“PERCHÉ NON USIAMO ANCHE LE FORZE DEL VOLONTARIATO PER TENERE APERTI I PICCOLI NEGOZI DI MONTAGNA?”  
 
 Trento - Siamo tutti d’accordo: caratteristica peculiare e identitaria del Trentino è la “montagna abitata”, una caratteristica, questa, conquistata in anni e anni di scelte strategiche, economiche, culturali e infrastrutturali che andavano e vanno in questa direzione, ma tutto ciò ha un costo. Per quel che riguarda, poi, i negozi di montagna, si tratta di un costo che oggi pesa per la gran parte sulla Cooperazione di consumo e sull’ente pubblico provinciale. Dei 374 punti di vendita delle Famiglie Cooperative, ad esempio, ben 196 sono gli unici esercizi commerciali aperti in altrettante minuscole località di montagna. Molti di questi negozi lavorano in perdita, con passivi che sono bilanciati dai fatturati conseguiti dalle Famiglie Cooperative ‘madri’ di fondovalle e dei centri urbani più consistenti. Di cooperazione di consumo e di piccole realtà commerciali s’è parlato ieri nel tardo pomeriggio, nel corso di un seminario promosso dalla Cooperazione Trentina e che è servito ad aprire un dibattito e a presentare una serie di dati inediti sulla situazione delle Famiglie cooperative in Trentino. Al Seminario l’assessore all’artigianato, alla cooperazione e ai trasporti Franco Panizza ha portato le sue riflessioni e alcune proposte anche provocatorie. “Ribadisco, in questa sede, – ha esordito Panizza, – l’insostituibile ruolo sociale ed economico dei piccoli negozi di montagna, un ruolo che va sostenuto e valorizzato. Ma è un ruolo che dev’essere anche allargato e potenziato con adeguate sinergie con il settore agricolo, con quello delle produzioni tipiche, con il mondo del turismo”. Ma com’è possibile rendere meno onerose le gestioni contabili delle piccole Famiglie Cooperative? “Non esiste una ricetta magica, ma solo alcune scelte che dovremo prima o poi affrontare – ha detto l’assessore alla cooperazione. – Ad esempio, perché non pensiamo ad aumentare i margini di profitto ampliando i servizi proposti e diminuendo e ottimizzando le spese. Per quel che riguarda i servizi, i negozi di montagna, che spesso sono posti lungo i grandi itinerari escursionistici del Trentino, potrebbero ad esempio arricchire l’offerta di prodotti tipici allargandola anche ai prodotti di altre zone del Trentino, ma anche aprirsi a servizi quali quelli postali e dei monopoli, ben cosciente nel proporre ciò che, per questi ultimi, sarà necessaria una modifica della legge. Per la diminuzione delle spese del personale, invece, perché non pensiamo ad un coinvolgimento di parte di quel volontariato così diffuso in tutto il Trentino, che adeguatamente supportato e preparato potrebbe farsi parzialmente carico di tenere aperti gli esercizi almeno per qualche ora al giorno oppure in determinate stagioni dell’anno?” Viviamo in un’epoca in cui il tema dei consumi e dei prezzi, soprattutto di quelli dei generi alimentari, rappresenta una vera emergenza per molte famiglie. Ecco perché la cooperazione trentina di consumo si sente più che mai responsabilizzata e investita da un dovere etico, oltre che economico e sociale, di dire la propria e di essere presente sul mercato come forza riequilibratrice. Il seminario nazionale sulle piccole cooperative di consumo, che s’è aperto ieri nel tardo pomeriggio presso la Cantina La Vis-valle di Cembra a Lavis, è servito ad aprire un dibattito interno e a presentare una serie di dati inediti sulla situazione delle piccole Famiglie cooperative in Trentino, che sono stati commentati da Pierluigi Angeli, presidente nazionale di Federconsumo, da Aldo Soldi, presidente dell’Associazione nazionale cooperative di consumo, e da Franco Panizza, assessore provinciale all’artigianato, alla cooperazione e ai trasporti. Attualmente la quota di mercato, in Trentino, coperta dalla cooperazione di consumo raggiunge il 38% (era il 30% nel 1986, il 35% nel 2003, mentre sfiorava il 60% degli Anni Sessanta, ma quelli erano tempi diversi). Le 85 Famiglie cooperative trentine (77mila soci, 2. 400 dipendenti e un fatturato complessivo lordo di 423 milioni di euro) possono contare su 374 punti vendita e sono presenti come unico esercizio commerciale in ben 196 paesi della provincia (dove sono al servizio di 103mila abitanti, un quinto del Trentino). La loro, quindi, può essere considerata una presenza assai capillare e diffusa, che però è resa possibile soprattutto dalla redditività delle Famiglie cooperative più grandi, quelle di fondovalle e dei grossi centri abitati, i cui fatturati bilanciano i passivi degli esercizi più piccoli. Sono 175 i punti vendita che realizzano meno di mezzo milione di euro di fatturato lodo all’anno e 32 sono quelli che fatturano addirittura meno di 200mila euro ed hanno una superficie media di 72 metri quadrati. Come si diceva prima, i soci (che nella maggior parte dei casi, soprattutto in periferia, sono anche i clienti abituali) sono in tutto 77mila e, rispetto al 2000, sono quasi raddoppiati. Sono loro a costituire la vera forza della Cooperazione di consumo in Trentino: una forza, è stato detto chiaramente a Lavis, che però guarda al futuro con qualche apprensione, anche perché nessuno sa dire fino a quando sarà possibile reggere una situazione che vede una quota non indifferente di esercizi commerciali lavorare in rosso. Per capire che cosa significhi lavorare in perdita, possiamo prendere come esempio emblematico il bilancio di una piccola Famiglia Cooperativa che lavora in un paesino di 260 abitanti suddivisi in 5 frazioni, situato a mille metri di altitudine. Le cifre, a questo punto parlando da sole: i soci sono 94, su 120 famiglie; al banco del punto vendita lavora un dipendente fisso, più un altro stagionale; il “mercato” locale potenziale sfiora il mezzo milione di euro, mentre il fatturato della Famiglia Cooperativa si ferma a 287mila, meno del 50%. Ciò significa che l’altra metà non può essere soddisfatta, vuoi per carenza di articoli in vendita, vuoi per i prezzi o per altri motivi. Ed ecco come sfuma quel fatturato, che al netto dell’Iva scende a 213mila euro e che produce un margine di guadagno lordo di poco più di 55mila, pari al 26% del fatturato lordo: i costi del personale incidono per il 20%; le spese generali per il 9% e gli ammortamenti per il 2%. Il conto economico, a fine anno, chiude con una perdita del 5,54%, pari a 11. 800 euro! .  
   
   
FVG:APPROVATO DDL PREVENZIONE VALANGHE  
 
Trieste - Et - Approvato in Ii Commissione, presidente Mirio Bolzan (Ds-pd), il disegno di legge sulla prevenzione delle valanghe, con il voto contrario dell´opposizione. La norma è stata emendata dall´articolo 5 fino all´ultimo, il 19, su proposta del consigliere Renzo Petris (Ds-pd). Tali modificazioni sono di natura tecnica e soprattutto di raccordo con la nuova legge regionale sull´urbanistica. L´opposizione - Fi, Lega e Udc - si è astenuta per protesta dall´intervenire nel dibattito, lamentando il fatto di non aver avuto modo e tempo di verificare gli emendamenti proposti in questa sede. Durante le dichiarazioni di voto, Roberto Asquini (Fi) ha denunciato che questa norma abbassa il livello di sicurezza rispetto al sistema delle valanghe del Friuli Venezia Giulia, consentendo costruzioni in zone pericolose e abbassando la tutela nei comprensori sciistici. L´esponente forzista ha anche preannunciato che il suo gruppo proporrà molti e puntuali emendamenti in Aula. Un problema di metodo è stato posto anche dai consiglieri Giorgio Venier Romano (Udc) e Maurizio Franz (Ln). Anche Pio De Angelis (Prc-se), pur votando a favore del provvedimento, si è detto stupito della quantità di emendamenti presentati dal consigliere Petris poco prima dell´inizio del dibattimento in Commissione, riservandosi di decidere in seguito sull´atteggiamento da tenere in Aula. Per Renzo Petris (Ds-pd) dire che il disegno di legge in discussione abbassi il livello di prevenzione dalle valanghe in Friuli Venezia Giulia è un´affermazione non veritiera. La sicurezza verrà casomai aumentata dall´istituzione di maggiori controlli e verifiche a più livelli. Inoltre, ha sottolineato il consigliere diessino, gli emendamenti da lui portati sono di mera natura tecnica e di necessario raccordo con la legge urbanistica, da poco approvata. In tal senso anche l´intervento dell´assessore alle risorse agricole, naturali, forestali e montagna, Enzo Marsilio, che ha confermato la natura tecnica degli emendamenti approvati. La norma proposta non toglie vincoli e non stravolge le perimetrazioni delle zone a pericolo valanghe, bensì ne precisa il livello di pericolosità e, su questa base, modula gli interventi possibili in tali zone. Fintanto che gli enti locali poi, ha ancora precisato l´assessore, non avranno affrontato fino in fondo il percorso previsto dalla legge, vigerà ancora la norma più rigida prevista. La Commissione ha anche espresso i due relatori per l´Aula: di maggioranza sarà Renzo Petris, di minoranza Roberto Asquini. .  
   
   
COMUNITÀ MONTANE: RIDURRE E SEMPLIFICARE MA A FAVORE DEI CITTADINI MARTINI: «LA RIFORMA PROPOSTA DAL GOVERNO IGNORA LE COMPETENZE REGIONALI»  
 
Firenze - «Siamo d’accordo a diminuire, ridurre, semplificare, ma con criterio e tenendo conto delle esigenze delle popolazioni. La razionalizzazione delle risorse e l’abbattimento dei costi della politica sono priorità a cui dare risposte concrete. Alleggerire la macchina pubblica è una necessità, ma si tratta di un’operazione da pilotare col il buon senso, non col metodo del “tanto al chilo”, come sta avvenendo con il ddl Lanzilllotta-santagata che definisce le comunità montane solo in base a un criterio altimetrico». Lo ha affermato stamani il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, aprendo il lavori dell’assemblea convocata dall’Uncem, insieme a Anci, Upi e Regione Toscana, dal titolo “Facciamo luce sulla montagna”. Le preoccupazioni espresse dal presidente nazionale e da quello regionale dell’Uncem, Enrico Borghi e Oreste Giurlani, sono condivise dalla Regione, a cui spetta la responsabilità delle comunità montane. «Il governo – ha proseguito il presidente – ha ignorato le competenze regionali. Si potrebbe anche parlare di vulnus, di un conflitto istituzionale: non siamo stati infatti chiamati né a esprimere un parere, né ci è stato chiesto di proporre un progetto di riorganizzazione di questi enti che svolgono funzioni importanti, dall’agricoltura al catasto, dal sostegno alle attività economiche fino alla riorganizzazione dei servizi nelle zone disagiate». Gli effetti sulla Toscana del ddl del Consiglio dei Ministri ridisegnerebbe il territorio regionale: dei 157 Comuni oggi classificati come montani solo 69 manterrebbero questa classificazione, mentre delle attuali 20 Comunità montane ne resterebbero soltanto 8. «Ferma restando l’esigenza di una riforma delle Comunità montane – ha detto Martini - non è certo questo il risultato a cui la Regione Toscana intende mirare per valorizzare il ruolo e rilanciare lo sviluppo dei territori di montagna, a cui abbiamo destinato ingenti risorse». La razionalizzazione delle comunità montane è un’operazione da fare con attenzione e con il coinvolgimento delle Regioni, visto l’incrocio importante di funzioni. «Credo che sia necessaria – ha detto ancora il presidente – una pausa di riflessione per costruire insieme un progetto di riorganizzazione di cui sia la Regione a tenere le fila. Sono pertanto d’accordo con la proposta dell’Uncem di aprire un tavolo per trovare un altro percorso che apra un nuova fase di dialogo tra i territori e il governo nazionale». .  
   
   
APPROVATO DDL APICOLTURA  
 
Trieste - Approvato ieri in Ii Commissione con i voti del centrosinistra (Fi, Ln e Udc astenuti; nessun voto contrario) il disegno di legge sulla promozione e la disciplina dell´apicoltura. L´assessore alle Risorse agricole Enzo Marsilio ha presentato alla Commissione un solo emendamento tecnico al testo, che non ne modifica però in alcun modo l´impianto. Durante le dichiarazioni di voto, Roberto Asquini (Fi) ha sottolineato come questa norma non incida né in modo positivo né negativo sul settore, riservandosi comunque di approfondire quelli che saranno gli oneri a carico delle Province. Quello dell´apicoltura è un settore tra i meglio organizzati in Italia, ha commentato Maurizio Paselli (Citt). E ha pure un valore economico da non sottovalutare (integra il reddito, ad esempio, degli agriturismo e attira tanti giovani). Soprattutto, è un fondamentale indicatore biologico: dove ci sono api, la natura è in salute. In più, ha annotato Paselli, con questo provvedimento si intende offrire stabilità al Laboratorio apistico regionale (istituito alla facoltà di agraria dell´università di Udine) che tanto supporta gli apicoltori del Friuli Venezia Giulia. Un comparto piccolo, di nicchia, ma economicamente significativo anche per Giorgio Venier Romano, relatore di minoranza. Citando poi il Laboratorio apistico regionale, il consigliere dell´Udc ha ricordato come una tale istituzione debba essere motivo di orgoglio vista l´eccellenza dell´istituto sia a livello italiano che europeo. A illustrare in Aula la legge come relatore di maggioranza è stato indicato Alessandro Carmi (Margh-pd). .  
   
   
PROGRAMMA DI FILIERA PER LO SVILUPPO DEL PRODOTTO E DELLE AZIENDE CONSORZIATE  
 
Il 2 ottobre 2007 il Presidente del Consorzio per la tutela dell’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta “Riviera Ligure” dott. Francesco Bruzzo alla presenza del Vice Presidente della Camera di Commercio di Imperia Giovanni Danio e dei rappresentanti delle tre Associazioni di Categoria Coldiretti, Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) e Confagricoltura – ha presentato il Programma di Filiera per lo sviluppo del prodotto e delle aziende consorziate. Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di tutela dell’olio extravergine di oliva Dop Riviera Ligure ha deliberato giovedì scorso 27 settembre l’adozione di un programma di filiera. Cos’è E’ un programma vincolante per ogni azienda consorziata che dura 1 anno e che si applica sul territorio della provincia di Imperia. Definisce prezzi minimi per la commercializzazione delle olive destinate al circuito della certificazione Dop e dell’olio certificato Riviera Ligure tra imprese aderenti al consorzio di tutela Art. 3 Con il presente programma il Consorzio di tutela definisce un quadro di riferimento per la campagna attraverso l’individuazione di aspetti economici legati alla compravendita di olive e olio fra le imprese della filiera. ……………………. Art. 4 Il presente programma si applica alle imprese della filiera aderenti al Consorzio della filiera per la menzione geografica Riviera dei Fiori. Art. 5 Il presente programma ha durata fino alla conclusione della campagna 2007/2008. ……………………. Perché E’ la prima iniziativa di questo tipo nel panorama degli oli a denominazione di origine. Mira a favorire una programmazione ed un economico ed equilibrato sviluppo della produzione di olio Dop Riviera Ligure. Art. 3 ………. Il Consorzio attraverso l’attuazione del presente programma intende porre le basi per un successivi e maggiormente articolati programmi in grado di sviluppare per le successive campagne una programmazione dei conferimenti di olive e olio tra le imprese incentivandone, con idonei strumenti, la costanza produttiva di trasformazione e di confezionamento e la loro progressione nel tempo. Vengono pertanto indicati i seguenti obiettivi primari: a. Favorire l’incontro tra domanda ed offerta di olive e olio tra le imprese con una adeguato valore del prodotto e la redistribuzione dei relativi vantaggi economici tra le imprese della filiera; b. Miglioramento della qualità delle olive; c. Riduzione del differenziale tra domanda ed offerta di olio. Come I punti cardine del programma di filiera sono: Imprese consorziate Indicazione sui quantitativi di prodotto (olive, olio) che ogni azienda è in grado di fornire; Contratti di fornitura tra le aziende aderenti al consorzio; Prezzi minimi per la commercializzazione delle olive e dell’olio Dop tra aziende consorziate; Consorzio Commissione di monitoraggio del programma. Art. 8 ……………. Le imprese di produzione al fine di beneficiare del presente programma di filiera dovranno: - entro e non oltre il prossimo 1 novembre 2007 aver comunicato al consorzio la stima sulla produzione di olive destinate alla filiera dell’olio Dop Riviera Ligure, - entro e non oltre il prossimo 15 novembre 2007 aver stipulato appositi contratti di fornitura con le aziende di trasformazione e/o di confezionamento che a loro volta si impegnano secondo quanto disposto dagli articoli 8 e 9 Art 7 ……………… Le imprese che sottoscriveranno i contratti di fornitura previsti ai successivi articoli 7, 8 e 9 sono tenute alla comunicazione al consorzio, nei 10 giorni successivi alla stipula dei contratti, del nominativo dell’impresa fornitrice e del quantitativo di olive e/ o olio oggetto della fornitura, al fine di consentire al Comitato previsto all’art. 10 il monitoraggio del presente programma. ………………… Art. 8 Tenuto conto dei costi medi di produzione sostenuti dalle aziende olivicole è individuato nei seguenti valori il prezzo minimo per la commercializzazione delle olive destinate alla filiera olio: - per le vendite effettuate entro il 31 dicembre 2007 € 1, 50 al kg (al netto dell’Iva) pari a € 18,75 alla quarta (al netto dell’Iva), - per le vendite effettuate tra il 1 gennaio 2008 ed il 31 marzo 2008 € 1,67 al kg (al netto dell’Iva) pari a € 20,88 alla quarta (l netto dell’Iva). ……………… Le imprese di trasformazione, qualora sia rispettato quanto previsto all’art. 7 che precede, sono obbligate al ritiro delle olive destinate alla filiera olio, prodotte dalle imprese di produzione iscritte al Consorzio ed aventi le caratteristiche definite all’articolo 7, al prezzo minimo definito dal successivo articolo 9. Tale obbligo di ritiro delle olive di cui al paragrafo che precede, si riferisce al quantitativo di prodotto determinato dalla somma tra la media delle olive Dop trasformate nell’ultimo triennio (campagne 2004/2005/2006) ed il 50% di tale media, mentre non opera per quantitativi eccedenti il medesimo. Art. 9 Le imprese di confezionamento, qualora sia rispettato quanto previsto dagli articoli precedenti, saranno obbligate al ritiro dell’olio Dop Riviera Ligure dalle imprese di trasformazione iscritte al Consorzio. Tale obbligo di ritiro dell’olio Dop Riviera Ligure, si riferisce al quantitativo di prodotto determinato dalla somma tra la media dell’olio Dop confezionato nell’ultimo triennio (campagne 2004/2005/2006) ed il 50% di tale media, mentre non opera per quantitativi eccedenti il medesimo. Tenuto conto dei costi di acquisto delle olive e dei costi di molitura è individuato in € 10,50 al kilogrammo (al netto dell’Iva) il prezzo minimo per la commercializzazione dell’olio certificato Dop Riviera Ligure sfuso. Art. 10 ………… Sarà compito della Commissione valutare la percorribilità tecnica e le modalità di attuazione del programma monitorandone i risultati al fine di proporre al Consiglio di Amministrazione del Consorzio eventuali modifiche e/o integrazioni Art. 5 ………… Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio, tenuto conto dei lavori svolti dalla Commissione di Monitoraggio del Programma definita all’art. 10 del presente programma, procederà alla verifica degli obiettivi del presente programma per la stesura del prossimo programma, anche in funzione dell’andamento delle coltivazioni, dell’andamento del mercato e dell’applicazione del presente programma di filiera. Da fare Il Consorzio ha richiesto la convocazione di un Tavolo Istituzionale con il coinvolgimento delle tre associazioni di categoria, alla Regione Liguria ed alla Camera di Commercio di Imperia affinché a fronte di questo importante impegno del Consorzio si sviluppino adeguate iniziative a supporto della valorizzazione del prodotto e delle aziende “virtuose” consorziate Benefici per il consumatore Con l’acquisto di olio Dop Riviera Ligure proveniente da aziende consorziate il consumatore fornisce il suo supporto all’impegno del consorzio volto a : - favorire un percorso finalizzato a tutelare tutte le componenti della filiera piuttosto che sostenere la competizione “spinta” tra le aziende, - incentivare il continuo miglioramento qualitativo del prodotto certificato immesso in commercio . .  
   
   
ITALIA-CROAZIA: RIPRENDERE IL DIALOGO SU ZONA DI PROTEZIONE FEDERCOOPESCA-CONFCOOPERATIVE SOLLECITA IMPEGNO GOVERNO PER SCONGIURARE DIVISIONE IN DUE DELL’ADRIATICO.  
 
 “Le elezioni in Croazia – afferma Massimo Coccia presidente Federcoopesca-confcooperative previste per il prossimo novembre sembrano aver allontanato ancora di più un confronto sulla creazione di una zona di protezione ittico-ambientale in alto Adriatico. Al momento, infatti, non ci risultata che ci siano in atto trattative con il governo di Zagabria. Rispetto al luglio scorso, quando le preoccupazioni erano rivolte ad una fase di stallo che stavano attraversando i negoziati, ora siamo passati al silenzio più assoluto. ” Un silenzio che, secondo la Federcoopesca-confcooperative, è ancora più preoccupante se si pensa che tra l’insediamento del nuovo Parlamento croato e il 1 gennaio 2008, data in cui i croati ritengono conclusa la moratoria dell’Unione europea per la costituzione di una zona di protezione, ci sarà davvero poco spazio per riprendere il dialogo e avviare un nuovo confronto. Lo spettro della divisione in due dell’Adriatico che era stata evitata nel 2004 ,sembra più vicina. “Ora più che mai –conclude Coccia- c’è bisogno che l’Italia si faccia maggiormente carico delle preoccupazioni dei pescatori e riprenda nelle sedi più opportune le fila del discorso. Attendere ancora potrebbe pregiudicare definitivamente qualsiasi forma di dialogo e decretare inevitabilmente per i pescatori italiani la chiusura di molte attività”. .  
   
   
MOLISE: PIÙ SEVERITÀ NELLE REGOLE PER RISTORAZIONE ITTICA  
 
Il Molise rappresenta una regione all’avanguardia nella valorizzazione della qualità delle produzioni ittiche e nella tutela del consumatore. Il pesce di mare portato sulle tavole molisane è stato da sempre sinonimo di tradizione, rispetto ambientale e qualità grazie anche al contributo attivo delle istituzioni molisane e degli organismi associati. L’impegno costante della “difesa della qualità” ha permesso infatti negli anni di tutelare la flora e la fauna presenti nel nostro mare evitando il rischio che varietà di pesci come ricci di mare, vongole e branzini si estinguessero nel giro di pochi decenni. Diffondere “la cultura della qualità” anche presso gli operatori del settore ricettivo, affinché sulle nostre tavole siano presenti solo prodotti genuini e freschi, è parte integrante della nostra tradizione. Giornalmente la nostra ristorazione valorizza le qualità delle produzioni ittiche nostrane sostenendo così lo sviluppo delle opportunità occupazionali con il coinvolgimento, non solo dei diretti interessati (pescatori, acquacoltori), ma anche di tutti gli attori delle attività produttive (industriali, artigianali, di trasformazione, agricole, di distribuzione e commercio, etc), del terziario e dei consumatori. Siamo consapevoli che i ristoratori molisani valorizzano le produzioni ittiche e in particolare il prodotto di qualità certificata, non soltanto per dar vita ad un’operazione di marketing e di fidelizzazione del cliente, ma anche per svolgere un servizio nei confronti dei consumatori che sono così informati correttamente sulle diverse specie ittiche, sulla loro stagionalità, sulle peculiarità e sulle qualità del pesce locale. “Promuovere il Molise, - afferma il presidente di Unioncamere Molise, Paolo Di Laura Frattura – rendendo riconoscibili i suoi prodotti genuini e sani, è l’obiettivo principale cui tutti noi, attori istituzionali, dobbiamo tendere per far fare un passo in avanti alla conoscenza della cultura ittica molisana, al fine di diffondere presso il grande pubblico le tante proprietà nutrizionali che il settore offre. La terra e l´acqua, da cui tuttora dipende la qualità dell´esistenza umana, si incontrano infatti nella tradizione pastorizia e della pesca molisana e producono sapori capaci, ancora oggi, di sorprenderci con profonde emozioni. Per queste ragioni, il Sistema camerale molisano è da sempre impegnato nella promozione della cultura della qualità anche nel settore della ristorazione”. .  
   
   
PRIMI D’ITALIA A FOLIGNO GRANDE SUCCESSO AL VILLAGGIO DELLA NATURA E DEI PRODOTTI BIOLOGICI OLTRE 3000 LE DEGUSTAZIONI SERVITE  
 
 Grande soddisfazione al “Villaggio della Natura e dei Prodotti Biologici” allestito, in occasione dei Primi d’Italia a Foligno, dai 15 comuni umbri aderenti alla rete “Città del Bio” (www. Cittadelbio. It), dal Comune di Foligno, da Aiab Umbria (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) e dalle aziende locali del settore. Quattro giorni, dal 27 al 30 settembre, d’intensa attività che hanno registrato un alto indice di gradimento da parte dei visitatori con oltre 3000 degustazioni servite del ricco menù: dalla tradizionale “imbrecciata”, ai fusilli con crema di cicerchia, all’insalata di farro, fino all’”orzotto” di zucca gialla e alla “risina” di Spello. Un Villaggio del Bio a “tutta sostenibilità” grazie all’utilizzo delle “bioplastiche” di Novamont e la collaborazione di Agenda 21 del Comune di Foligno, di Vus (Valle Umbra Servizi) e del Centro Ambiente S. P. A. Di Foligno. Durante la manifestazione è stata effettuata per due volte al giorno un’operazione di raccolta e recupero delle bioplastiche ed altri scarti biodegradabili dal cui compostaggio si otterrà un terriccio naturale ricco di elementi fertilizzanti (Compost Valle Umbra). Un appuntamento da leccarsi i baffi ma anche di grande approfondimento sull’agricoltura che fa bene all’uomo e all’ambiente. Grande partecipazione si è avuta, infatti, anche durante i quattro laboratori in programma: in questa edizione a tutto bio si è parlato de “I sapori delle valli”, dei “Bio-sapori della valle umbra”, di “Pasta e Cacio”, de “I Bio-sapori della dieta mediterranea” e dell’”Orto umbro”. Un momento di approfondimento rivolto a giornalisti del settore eno-gastronomico, amministratori delle “Città del Bio” umbre, produttori locali, mondo dell’associazionismo ambientale e biologico, organizzato e promosso dal Gal Valle Umbra e Sibillini e dalle “Città del Bio”. La sfida – ha sostenuto Giovanni Carnevali, presente all’iniziativa - è riuscire a sviluppare questo discorso in grandi eventi e nella cultura di massa e non continuare a vedere il biologico come un settore di nicchia, relegato al consumo di pochi eletti e separato dall’uso quotidiano. La battaglia si potrà dire vinta se si riuscirà a far arrivare la qualità sulle tavole di tutte le nostre famiglie. 4 giornate – ha aggiunto Alfredo Virgili – che hanno rappresentato un momento di istituzionalizzazione del biologico, di riconoscimento dei valori che questo settore propone, non soltanto come pratica agricola, come attività in grado di interagire bene con l’ambiente in cui si attua, ma anche e soprattutto come attività rappresentativa di un territorio. Il buon esito del lavoro di progettazione e coordinamento, l’allestimento di un piccolo mercato di prodotti da Agricoltura Biologica Umbri all’esterno del Villaggio ed una vetrina dei prodotti biologici Umbri è stato possibile grazie alla passione e alla tenacia di Daniela Riganelli, membro del direttivo di Aiab Umbria. .  
   
   
LA FONDAZIONE CORONINI LANCIA UN CONCORSO PER IL COCKTAIL “ARSENICO E ANTICHI MERLETTI LA MANIFSTAZIONE, APERTA AL PUBBLICO, SI TERRÀ VENERDÌ 12 OTTOBRE CON LA COLLABORAZIONE DELL’AIBES DEL FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
 Nell’ambito del ricco programma di eventi culturali organizzati quest’anno dalla Fondazione Palazzo Coronini Cronberg di Gorizia, è stata recentemente inaugurata la mostra “Vanità e decoro. Merletti antichi dalle collezioni Coronini Cronberg di Gorizia”. A margine della rassegna, per richiamare un più vasto bacino di utenza, è stato indetto un concorso rivolto ai barman/barmaid del Friuli Venezia Giulia per la creazione di un nuovo cocktail-aperitivo che si chiamerà “Arsenico e antichi merletti”: un chiaro richiamo all’indimenticabile pellicola cinematografica di Frank Capra prodotta all’inizio degli anni Quaranta del Novecento. La mostra sulla collezione di merletti antichi Coronini è stata inaugurata lo scorso 14 settebre e sta riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica. Il concorso per la creazione del cocktail/aperitivo, si terrà il prossimo 12 ottobre e si svolgerà in due momenti: la mattina, negli ambienti della Fondazione Coronini Cronberg, i partecipanti provvederanno a creare i cocktail in gara, alla presenza della giuria, che sarà presieduta dal regista teatrale goriziano Francesco Macedonio e della quale faranno parte anche personaggi del mondo giornalistico ed enogastronomico; il pomeriggio, nel bellissimo parco all’inglese che circonda il Palazzo, ci sarà la proclamazione del vincitore, cui andrà una targa da esporre nel proprio locale (ma attestati di partecipazione a tutti); sarà l’occasione per offrire al pubblico intervenuto un assaggio della nuova bevanda, il cui nome è stato registrato presso gli uffici competenti. La manifestazione è realizzata in collaborazione con la sezione regionale dell’Aibes e con la Stock di Trieste mentre lo sponsor ufficiale è la Banca Generali. Per informazioni: segreteria Fondazione Coronini Cronberg (da lunedì a sabato dalle 8 alle 14) tel. 0481. 533485, fax. 0481. 547222, e-mail info@coronini. It, sito web www. Coronini. It. .  
   
   
PRODOTTI PUGLIESI: FESTA A SALISBURGO DAL 4 AL 6 OTTOBRE L’AGROALIMENTARE PUGLIESE CONQUISTERÀ I PALATI DELLA CITTÀ AUSTRIACA “APULIEN FEST”.  
 
Festa di Puglia a Salisburgo per la qualità dei prodotti agroalimentari. La manifestazione si terrà nella città austriaca dal 4 al 6 ottobre ed è volta a promuovere le bontà e le ricchezze della regione in uno scenario di volta in volta diverso ma ricco di suggestione: dai palazzi fastosi, alle vie del centro storico, passando per la famosa “Mozart Platz”. L’assessorato alle Risorse Agroalimentari di Puglia, in collaborazione con l’Enit Italia, sarà ancora una volta in prima linea per far scoprire tutta la cura e l’attenzione che l’amministrazione dedica al suo patrimonio agroalimentare, coccolato da un clima e una naturale predisposizione della terra a far maturare i prodotti con i ritmi della natura. Il viaggio in terra austriaca sarà l’occasione per non far dimenticare gli sforzi compiuti dalla filiera agroalimentare nei segmenti del mercato estero, soprattutto adesso che il “brand” Puglia ha rispolverato il suo appeal nei paesi europei che conoscono i benefici della nostra dieta e della totale dedizione del territorio a colture di eccellenza. Così buyers, giornalisti e esperti del settore potranno immergersi nel gusto dei prodotti pugliesi. Anche i bambini saranno parte integrante dell’appuntamento e potranno imparare cosa significa mangiar sano grazie al progetto Unesco promosso dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari che ha coinvolto a Salisburgo due classi di una scuola elementare: interverrà un noto pediatra austriaco per illustrare qualità e caratteristiche della alimentazione mediterranea con particolare riferimento ai prodotti pugliesi. Il progetto si concluderà con la visita agli stand della Puglia mostrando ai ragazzi anche le bellezze del territorio facendolo scoprire con un kit, in lingua tedesca, di materiale informativo dedicato al tema alimentare, supportato dalla proiezione di un Dvd e dall’apprendimento dei metodi di produzione della mozzarella e della pasta fresca fino a degustare i prodotti a marchio Puglia. Vere e proprie vetrine per i prodotti in una decina di negozi del centro storico di Salisburgo dove saranno esposte le eccellenze dell’agroalimentare, a cui si affiancheranno le degustazioni in piazza di 7 bontà fiore all’occhiello della regione: pasta, pane, latticini, olio, vino, uva e dolci. .  
   
   
L’OLIO DI PUGLIA ARDE AD ASSISI DUEMILA LITRI DI OLIO EXTRAVERGINE ALIMENTERANNO LA LAMPADA VOTIVA DI SAN FRANCESCO. E I PRODOTTI AGROALIMENTARI PUGLIESI SARANNO IL FIORE ALL’OCCHIELLO  
 
 Sarà la Puglia a offrire l´olio alla lampada votiva di San Francesco, patrono d´Italia, dal 3 al 7 ottobre. Come ogni anno una regione sarà presente ad Assisi per la ricorrenza: quest’anno toccherà proprio alla nostra regione. La Coldiretti Puglia ha raccolto dalle cinque province 2mila litri di olio (400 lattine da 5 litri) per la lampada votiva che arde sulla tomba del santo e che sarà riaccesa dal sindaco di Bari, Michele Emiliano e alimentata giorno e notte dall’olio offerto dalla regione. Di qualità innegabile il paniere pugliese degli oli extravergini riconosciuti dall’Unione Europea che può contare su 5 Dop (Denominazione di Origine Protetta): Collina di Brindisi, Dauno, Terra di Bari, Terra d’Otranto e Terre Taratine. Durante la manifestazione ci sarà spazio anche per la degustazione dei prodotti agroalimentari, messi in bella mostra negli spazi espositivi riservati alle associazioni di categoria (Confederazione italiana agricoltori, Confederazione produttori agricoli, Confagricoltura, Federazione coltivatori diretti, Confcooperative, Legacooperative): un modo per legare qualità, territorio, cultura e religione in un momento che raccoglie tradizione popolare pugliese e gastronomia regionale. Nel nutrito programma di eventi, gli appuntamenti per le degustazione dei prodotti agroalimentari sono quelli del 3 e 7 ottobre dalle 10 alle 20 in piazza santa Chiara nel “villaggio Puglia”, il 3 e 4 (stessa ora e location) il protagonista sarà il pane tipico di Altamura, a cui si aggiungeranno i punti informativi su fede, arte, cultura, storia, mare e tradizione della Puglia nelle piazze Inferiore San Francesco, del Comune, dell’Unità d’Italia, della Basilica santa Maria degli Angeli, e santa Chiara. .  
   
   
G. R. APPROVA PROGETTO RETE AGROMETEREOLOGICA  
 
 La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato un progetto di manutenzione e sviluppo della rete agrometereologica e deciso di affidarne la gestione alla società 3A-parco Tecnologico agroalimentare. Il costo previsto è di 92mila euro. La rete è finalizzata a mettere a disposizione delle imprese agricole dati a supporto dei trattamenti fitosanitari e delle tecniche di irrigazione. .  
   
   
GLI STUDENTI DELLA "LAIMBURG" ALLA FESTA DELLA ZUCCA IN PIAZZA WALTHER A BOLZANO  
 
Anche quest´anno gli studenti della scuola professionale "Laimburg" partecipano alla Festa della zucca a Bolzano. Particolare attenzione al lato culinario, i visitatori potranno ammirare anche una piramide realizzata interamente con delle zucche. Gli studenti delle due prime classi della scuola professionale "Laimburg" partecipano anche quest´anno alla Festa della zucca, in programma dal 5 al 14 ottobre in piazza Walther a Bolzano. I futuri esperti di giardinaggio della scuola professionale provinciale, settore floricoltura e orticoltura, stanno allestendo nel cuore del capoluogo una serie di composizioni artistiche. In questa edizione uno dei temi centrali riguarderà l´ornamento delle diverse pietanze che si possono preparare con le zucche. Punto centrale della partecipazione della scuola "Laimburg" sarà però la realizzazione di una primade interamente realizzata con le cucurbitacee, che verrà costruità giovedì 4 ottobre, e che potrà essere ammirata per tutti i 10 giorni di svolgimento della manifestazione in Piazza Walther. .  
   
   
MANTOVA EXPO “SALAMI E SALUMI” (DAL 5 AL 7 OTTOBRE) - “GUSTIBUS” (DAL 23 AL 25 NOVEMBRE)  
 
Tradizione e riscoperta del territorio: questi i temi – cornice della Conferenza Stampa organizzata da Mantova Expo lo scorso 18 settembre a Milano, presso Palazzo dei Giureconsulti, in occasione della presentazione di “Salami e salumi” (V edizione - Mantova, dal 5 al 7 ottobre 2007) e di “Gustibus – Viaggiando con gusto” (I edizione - Mantova, dal 23 al 25 novembre 2007). Alla Conferenza Stampa sono intervenuti Aldo Caleffi, Presidente di Mantova Expo, Marco Berchi, Direttore di Quitouring, Gianni Boselli, Presidente della Federazione delle Strade dei Vini e dei Sapori di Lombardia, e Giovanni Pasquali, Vicepresidente del Gal Oglio Po. Nelle sua introduzione, Caleffi ha sottolineato l’importanza della tradizione, che in “Salami e salumi” trova un contesto affermato riguardo ai prodotti della norcineria italiana. Un contesto che è anche occasione di approfondimento degli argomenti più attuali del settore. Durante l’ormai prossima edizione della manifestazione, allestita nel centro storico di Mantova, si svolgeranno infatti convegni e incontri dedicati alla filiera di produzione dei salumi, alle problematiche collegate alla contraffazione, alla necessità di salvaguardia dell’origine e della valorizzazione di uno dei prodotti alimentari italiani più noto nel mondo. Attenzione alla tradizione anche in “Gustibus – Viaggiando con gusto”, novità assoluta nel panorama delle iniziative dedicate alla promozione del turismo italiano: come segnalato da Caleffi in Conferenza Stampa, la finalità di “Gustibus” è quella di valorizzare i territori cosiddetti minori, nella chiave di turismo consapevole e integrato. La manifestazione, che riunirà le realtà operative su tutti i territori d’Italia (Strade dei Vini e dei Sapori, Comunità Montane, Gal, Associazioni, Consorzi ed Enti di promozione culturale e dei prodotti tipici), proporrà ai visitatori e a buyers l’opportunità di conoscere le potenzialità turistiche dell’Italia dei territori, ciascuno con il suo ventaglio di patrimoni ambientali, architettonici, storici ed enogastronomici. Protagonisti saranno i produttori, determinanti attori dell’economia e del turismo nazionali. L’articolata proposta di “Gustibus” – ha sottolineato Caleffi – deriva dall’essenziale collaborazione attuata con Touring Club, partner della manifestazione con Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia. Sarà il Touring a curare l’eccezionale mostra fotografica allestita all’interno di ‘Gustibus’ con materiale selezionato dall’Archivio fotografico Touring, attualmente comprendente più di un milione di immagini dell’Italia di oggi e dell’Italia del passato. Sempre il Touring si occuperà dei corsi di formazione organizzati durante ‘Gustibus’ e dedicati agli operatori del settore” “Gustibs è un format di grande interesse – ha commentato Marco Berchi, Direttore di ‘Quitouring’ -, che ha fatto incontrare un soggetto imprenditoriale con forti elementi di innovazione, Mantova Expo, e Touring Club. Gustibus proporrà la forza dei territori, in risposta alle esigenze attuali della richiesta turistica. L’esperienza del Touring conferma infatti che chi vuol viaggiare e conoscere cerca oggi le destinazioni più piccole, la ricettività curata, il rapporto colloquiale con gli operatori e i produttori, il ristorante che propone le tipicità”. Per Gianni Boselli, Presidente della Federazione delle Strade dei Vini e dei Sapori di Lombardia, importante sarà in “Gustibus” anche il plus valore rappresentato dai buyers stranieri, molti dei quali hanno già confermato la propria partecipazione all’evento. Infine, Giovanni Pasquali, Vicepresidente del Gal Oglio Po, ha illustrato le attività del Gal come esempio dei progetti di valorizzazione e di promozione attuati da parte delle realtà operative nei territori italiani e che saranno presenti a “Gustibus”. Info: Mantova Expo Tel. 0376 225757 info@mantovaexpo. It www. Mantovaexpo. It .  
   
   
XVII FIERA REGIONALE DEI PRODOTTI DELLA MONTAGNA LOMBARDA A MORBEGNO (SO) DALL’ 11 AL 14 OTTOBRE - MOSTRA DEL BITTO E “GUSTOSANDO”  
 
Il Bitto e la sua mostra si raccontano in cento anni, quelli trascorsi dalla prima edizione di una fiera nata per scambiarsi i frutti del lavoro di un’estate, unico sostentamento per gente abituata a nutrirsi col poco che la terra offriva. Cento anni fa il Bitto era il prezioso formaggio figlio di un’arte antica apprezzato dai commercianti della vallata, oggi è diventato il prodotto distintivo di una tradizione agroalimentare. Certo, i tempi sono cambiati, il Bitto è diventato “D. O. P. ”, ma si fa ancora in alpeggio, come allora, e la Mostra autunnale non ha perso la sua connotazione di importante momento di incontro e di confronto per il mondo agricolo. La novità è rappresentata dall’apertura al pubblico e ai consumatori, sempre più partecipi e protagonisti. La Mostra del Bitto accende i riflettori sui valori e le tradizioni del passato, alza il sipario sulla cultura del territorio e apre il palcoscenico ai prodotti tipici più genuini e autentici di questa terra. Quasi come se 100 anni non fossero passati. La storica ricorrenza, che consacra la Mostra del Bitto come una delle manifestazioni più longeve fra quelle dedicate ai formaggi non solo in Lombardia, ma in tutto il panorama nazionale, andrà in scena dall’11 al 14 ottobre 2007 al Polo Fieristico Provinciale di Morbegno, ma, più degli altri anni, animerà anche il borgo in provincia di Sondrio con iniziative dedicate al Re dei Formaggi Valtellinesi. Come sempre il Polo Fieristico sarà una vetrina d’eccezione per le eccellenze valtellinesi: dai vini alla bresaola, dai pizzocheri alle mele e al miele, ambasciatori che hanno reso celebri la Valtellina e le eccellenze enogastronomiche lombarde in tutto il mondo. I visitatori verranno coinvolti in assaggi e degustazioni, rapiti da aromi unici, conquistati da sapori inconfondibili. Potranno vivere esperienze nuove: imparare a mungere mucche e capre, provare a produrre il formaggio, scoprire come si abbinano i sapori della tradizione, come nascono lavorazioni tipiche e artigianali. Un’esposizione dedicata alla storia del Bitto Dop sarà ospitata nell’antico chiostro del complesso di Sant’antonio, in un’atmosfera particolarmente suggestiva. Il racconto dell’antica arte casearia, della vita d’alpeggio, del duro e appassionato lavoro di pastori e casari partirà dalla piazza sede storica della Mostra del Bitto, partita nel borgo antico, ai piedi delle Orobie, e giunta, in anni più recenti, al più moderno e attrezzato Polo Fieristico. Eventi Al Polo Fieristico Provinciale Di Morbegno All’interno del Polo Fieristico i visitatori troveranno espositori di prodotti valtellinesi e valchiavennaschi, botteghe artigianali e tante proposte di “didattica del gusto”: dalle aree vive alla mostra “Scenari divini”. In Dettaglio: - La ricostruzione di borghi e scorci che ospiteranno “piccole trattorie di paese” dove degustare i piatti più tipici di Valtellina e Valchiavenna, gestite dai Centri di Formazione Professionale della Provincia di Sondrio, chef, maître di sala, sommelier e allievi a confronto per solleticare anche i palati più esigenti. - Nella “cucina didattica” verranno elaborate in diretta ricette tra le più rappresentative della cultura gastronomica della provincia di Sondrio, proposte al grande pubblico tra corsi di cucina e assaggi guidati. Non solo il venerdì pomeriggio ci sarà spazio per una “sfida ai fornelli” tra gli allievi delle quattro scuole dei Centri di Formazione Professionale. - Le aree vive presenti in Fiera quest´anno saranno molteplici: ✔ lavorazione del formaggio Bitto Dop, dalla mungitura alla formatura; ✔ la lavorazione del formaggio di capra; ✔ la smielatura; ✔ la lavorazione del pizzocchero; ✔ la lavorazione della bisciola e della tradizionale cupeta; ✔ la rievocazione della tradizionale vendemmia; ✔ i mestieri artigiani; Per i palati più fini non dimentichiamo le degustazioni guidate, vere e proprie officine del gusto, per imparare a riconoscere le note aromatiche di un buon formaggio o i profumi di un buon vino. “Imparare assaggiando” è il nome dell’ambizioso progetto che verrà realizzato in collaborazione con Ersaf, dove i protagonisti indiscussi saranno i prodotti tipici valtellinesi e valchiavennaschi, con al loro fianco le produzioni dop, docg e i più tradizionali prodotti lombardi presentati dagli stessi produttori. - “Alla scoperta dell’agricoltura valtellinese”: saranno proposte varie attività didattiche sul tema delle sei principali filiere agro-alimentari valtellinesi: ✔ la Bresaola della Valtellina Igp; ✔ latte e formaggi Dop; ✔ il miele di Valtellina; ✔ le mele una nuova Dop; ✔ il pizzocchero di Valtellina; ✔ i grandi vini valtellinesi Doc E Docg. Ogni incontro, condotto da un esperto in agrididattica che , alternerà momenti teorici ad attività pratiche (degustazioni guidate, manipolazione delle materie prime, ecc. ). Il luogo di svolgimento saranno le sei “aree esperienziali” e di approfondimento all’interno della tensostruttura interamente dedicata alla didattica. - Per i più piccoli, anche quest’anno “Bimbinfiera” Grandi sorprese nell´area bimbi: animazione emozionale con fiabe e racconti della tradizione della montagna; laboratori per la costruzione di giochi con materiali naturali (paglia, fieno, legnetti …); laboratori ambientali attinenti il tema della montagna; antichi racconti e tradizioni popolari del passato con animazione in Piazza, in collaborazione con le cooperative sociali presenti sul territorio. - E per i più golosi…“Eventi al cioccolato” In collaborazione con l´Associazione Italiana Amatori del Cioccolato proporremo al grande pubblico laboratori alla scoperta del “cibo degli dei”, dalla lavorazione del cacao ai cenni storici per concludere con percorsi di degustazione guidati di diverse tipologie di cioccolato. Per i piccoli amatori l´area Chocogiochi: dama di cioccolato, choco frasi, pittura facciale. - “Mostra del Bitto” in concerto Non mancheranno grandi concerti al fine di rendere coinvolgente l´atmosfera in fiera, spettacoli di folclore locale espressione del nostro territorio, teatro e cabaret a tema. - “Spettacoli equestri” Per grandi e piccini emozionanti spettacoli equestri, dagli show acrobatici alle danze ungheresi, dalla esibizioni di alta scuola ai grandi numeri dei cascatori. Una grande tensostruttura dedicata alla conoscenza di questo stupefacente animale. Durante le pause tra spettacoli mozzafiato, tutti a cavallo. Giri gratuiti per tutti. Eventi A Morbegno, Citta’ Del Bitto… “Morbegno in Cantina” e “Gustosando” nel centro storico di Morbegno Nelle caratteristiche vie e nelle corti della parte più antica della città, i due week end precedenti la fiera, si svolgerà la manifestazione “Morbegno in cantina”, itinerario enogastronomico consolidato tra cantine e produttori di vini. La manifestazione dedicata ai cultori del buon vino proseguirà anche nel week end della mostra con l´itinerario delle corti e cantine di Mello, piccolo paesello affacciato sulla Costiera dei Cech, tra i vigneti delle Alpi Retiche. Durante la Mostra del Bitto si svolgerà invece la golosissima manifestazione “Gustosando”, ovvero passeggiare gustando i piatti tipici della cucina valtellinese, un gustoso itinerario nel centro della cittadella di Morbegno. ✔ Sede Mostra del Bitto: Polo Fieristico Provinciale di Morbegno (So), via Passerini 7/8 ✔ Orari Mostra del Bitto: giov. 18,00-22,00/ ven. E sab. 9,00-23,00/ dom. 9,00-21,00. ✔ Prezzo d’ingresso: 8,00 Euro – bimbi sino ai 6 anni gratuito, dai 7 ai 13 anni 4 Euro ✔ Info Mostra: Eventi Valtellinesi srl - Tel. +39 0342. 615502 - Email: info@eventivaltellinesi. It - Sito: www. Mostradelbitto. It .  
   
   
A FRANCIACORTA IN BIANCO SI PARLA DI LATTE CRUDO  
 
Sabato 6 Ottobre è in programma il Convegno “Un brindisi alla nostra salute” a cura del Consorzio Bevilatte Nell’ambito di Franciacorta in Bianco – rassegna sul latte e derivati in programma dal 5 al 7 ottobre presso il Polo Fieristico in via 2 Giugno a Castegnato (Bs) - sabato 6 ottobre dalle 10. 30 è previsto il Convegno “Un brindisi alla nostra salute” in cui si parlerà di qualità nutrizionali e salutistiche del latte crudo. Interverranno Fausto Cavalli - Coordinatore Consorzio Bevilatte - Brescia Claudio Macca - Responsabile della Ud di Dietetica e Nutrizione Clinica Spedali Civili di Brescia, Alfonso Zecconi - Presidente Mastitis Council Italia – Milano, Roberta Lodi - Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari Cnr Milano, Alessandra Lazzari -Titolare azienda agricola “Cascina degli Alemanni” – Cremona. Conclude i lavori il prof. Corrado Barberis - Presidente Istituto Nazionale Sociologia Rurale Roma, coordina Tommaso Farina - Giornalista esperto di enogastronomia. Alimento naturale per eccellenza, l’unico che la natura offre nei primi mesi di vita dell’uomo. Questo alimento da solo è sufficiente a garantire il fabbisogno nutritivo necessario al primo e più delicato periodo di vita e di crescita. L’importanza del latte continua in seguito anche da adulti: mantiene la struttura ossea e dentaria in buono stato, previene fenomeni di osteoporosi e non fa ingrassare. Una volta era indispensabile pastorizzarlo, oggi, grazie alla tecnologia ed in particolare alle rigorose prassi igieniche durante e dopo la fase di mungitura, è consigliato berlo crudo, cioè così come lo ha fatto la natura. Il latte crudo è un alimento da considerarsi vivo, perché, non avendo subito la pastorizzazione, caratteristica del latte comunemente in commercio,contiene i preziosi fermenti lattici (lattobacilli): rafforzano le difese immunitarie e riordinano la flora batterica intestinale. Hanno inoltre un importante ruolo in particolare nell’inattivazione dei composti cancerogeni e nella prevenzione delle allergie. Un adeguato consumo di latte, in particolare crudo e di conseguenza un’adeguata assunzione di calcio è associata infatti, secondo studi americani, ad un minor rischio di sviluppare un tumore all’intestino. I fermenti lattici presenti nel latte producono anche vitamine e prevengono l’avvelenamento da cibi e le infezioni intestinali. Gli allevatori offrono al consumatore il latte in maniera del tutto originale ed innovativa: venduto direttamente dal produttore appena munto ed attentamente filtrato, sempre fresco di giornata ed a un prezzo del tutto conveniente, il tutto servito da un distributore automatico. L’intento è di riavvicinare i cittadini agli agricoltori, in un rapporto diretto per la riscoperta dei profumi e sapori e delle tradizioni di una volta. .  
   
   
UN PATRIMONIO VIVO: SPECK E VINO DELL’ALTO ADIGE A MILANO  
 
“Sono stato alpinista, ma ora sono contento di parlare da montanaro. Possiedo tre masi piccoli e conosco la cultura del maso chiuso, perché vendiamo tutto quello che è superfluo. La globalizzazione non è un fatto tragico; possiamo reagire con la cultura, i nostri prodotti. Ai miei due figli ho dato questo messaggio: conservate le radici della vostra terra e abbiate le ali per girare il mondo”. Un Reinhold Messner in grande forma, alla presentazione milanese, della rassegna “Aromi da collezione: Vini e Speck Igp Alto Adige” dall’11 al 13 ottobre che prevede degustazioni in alcune enoteche della metropoli lombarda, tra cui Cotti, Ronchi, Vino Vino e la stessa N’ombra de Vin e seminari in due grandi alberghi (giovedì 11 ottobre al Four Seasons ore 18. 00 -19. 00 “Il Pinot Bianco, gli aromatici dell’Alto Adige e lo Speck Alto Adige Igp”, relatore Paolo Massobrio; dalle 19. 30 alle 20. 30 Marco Gatti “I magnifici quattro: Pinot Nero, Santa Maddalena, Schiava, Lagrein e lo Speck Alto Adige Igp”; il giorno successivo al Westin Palace, dalle 18. 00 alle 19. 00, relatore Rossella Romani parlerà dell’abbinamento Speck e Gewürztraminer altoatesini). Alla presentazione nell’elegante enoteca di Via San Marco, nel cuore milanese, accanto a Messner erano presenti Helmuth Zanotti, direttore del dipartimento Agricoltura della Camera di Commercio di Bolzano, Franziskus Haas, produttore vinicolo e Franz Mitterrutzner, amministratore delegato del Consorzio Speck Igp Alto Adige. Stimolati da due giornalisti enogastronomici di chiara fama come Marco Gatti e Paolo Massobrio. Zanotti ha tracciato un bilancio del prodotto vino altoatesino. “Abbiamo una realtà vitivinicola molto limitata il 10% delle aziende ha un fatturato attorno o superiore al milione di euro, il 27% si posiziona sui 100mila € ma puntiamo molto sulla qualità. Il 65% viene consumato in Italia, il 35 esportato all’estero, Germania, Usa, nella vicina Austria solo il 3,3% . Puntiamo soprattutto su Lagrein, Pinot Nero e Gewürztraminer” ha detto, ricordando con soddisfazione la promozione romana degli scorsi anni con l’abbinamento vino speck. Franziskus Haas ha ricordato che la produzione vinicola è un mercato di nicchia con costi che possono sempre lievitare per la posizione pedoclimatica del vigneto. Con orgoglio, si è detto sicuro che i migliori vini altoatesini li berremo tra dieci e quindici anni. Vini che riserveranno grandi sorprese per la loro freschezza e personalità. Franz Mitterrutzner si è soffermato sulla sinergia tra speck, vino e pane di questa terra di montagna e di confine. “Il caldo globale influisce sulla produzione del vino. Ma al riguardo non nutriamo timori eccessivi perché possiamo produrre ad altitudini maggiori. Lo fanno in terre lontane, lo possiamo fare anche noi. E lo speck, quello altoatesino è al secondo posto nella classifica dei prosciutti importati in Germania. ” Gli esperti non nutrono dubbi. E’ proprio l’aria leggera del versante sud delle Alpi a donare all’autentico Speck Alto Adige un gusto più mite, delicato ed equilibrato dei crudi nordici e, nel contempo, più deciso di quelli dolci del Mediterraneo. Va ricordato che l’evento milanese è organizzato dalla Promozione Vini Alto Adige e dal Consorzio Speck in collaborazione con Ais Lombardia e il Club Papillon www. Vinialtoadige. Com .  
   
   
AL VIA LA SETTIMA EDIZIONE DE “I SENTIERI DEL GUSTO” UN GOLOSO PERCORSO ALLA SCOPERTA DEI SAPORI E DELLA CULTURA DELLA VAL GRANDE  
 
Giunge alla Vii edizione la manifestazione culturale e turistica “I Sentieri del gusto”, rassegna enogastronomica promossa da L’ente Parco Nazionale Val Grande che da settembre a novembre animerà i caratteristici paesi della provincia del Verbano-cusio-ossola. Nata con l’obiettivo di riscoprire le antiche ricette degli alpigiani, coinvolgerà i produttori locali ed il Gruppo Culturale “Le Donne del Parco”, un vero e proprio tesoro vivente che custodisce da secoli tradizioni, cultura, usanze e folklore delle genti che hanno abitato ed abitano nel territorio del Parco. Questo straordinario paesaggio rappresenta un soggetto sempre più unico nel panorama delle aree protette italiane grazie al fatto di essere l’area selvaggia più estesa, non soltanto d’Italia, ma di tutte le Alpi. L’attività dell´Ente Parco Nazionale Val Grande si concentra non soltanto sulla tutela di questo affascinante territorio, ma anche sulla valorizzazione dei costumi, delle tradizioni e, ovviamente, dei prodotti locali. Tra questi citiamo il prosciutto della Val Vigezzo, dall’inconfondibile sapore affumicato, gli innumerevoli formaggi, la cui produzione è documentata persino prima dell’anno 1000, il pane nero di Coimo e i prestigiosi vini come il Prunent, di cui si parla già in un documento del 1309. Le ricette tipiche della Val Grande testimoniano l’incongruenza di definire “povera” la cucina della zona: è vero che si tratta di utilizzare prodotti di tutti i giorni, spesso selvatici, che i valligiani potevano reperire con facilità, ma è anche vero che si trattava e si tratta tutt’oggi di prodotti di eccezionale qualità, che la fantasia delle genti ha saputo combinare in decine di modi diversi, a volte con variazioni della stessa ricetta da un paese all’altro. Ecco quindi l’importanza di una rassegna come “I Sentieri del Gusto” e la necessità del carattere itinerante dell’evento: percorrendo questi sentieri si potranno scoprire ogni volta sapori diversi, combinati in maniera differente. I partecipanti ai pranzi e alle cene in calendario esprimeranno i loro voti, che serviranno per stilare la classifica di gradimento. I primi cinque classificati saranno poi chiamati ad una serata speciale, durante la quale prepareranno nuovamente il loro piatto, valutato dalla giuria del concorso che decreterà quindi il vincitore. Quest’anno sono 28 le tappe in calendario. Scopritele sul sito: www. Parcovalgrande. It. .  
   
   
ATTORNO A EUROCHOCOLATE UN ITINERARIO CHE PARLA DI UMBRIA E VINO GRAZIE ALLA PARTNERSHIP CON LA FONDAZIONE LUNGAROTTI.  
 
Cioccolato e vino, il cibo e il nettare degli dei per eccellenza le cui origini si perdono nella storia e nella mitologia, si uniscono in un originale percorso da vivere in occasione di Eurochocolate (dal 13 al 21 ottobre - Perugia) grazie alla partnership con la Fondazione Lungarotti. Si chiama infatti Wineage: dall´anfora alla bottiglia l’itinerario pensato dalla Fondazione che ha sede a Torgiano, cittadina medioevale a pochi chilometri da Perugia, per tutto il periodo della manifestazione più golosa dell’anno. Un percorso che muove dalle antiche anfore per il trasporto vinario, passando per i più stravaganti contenitori da vino e per gli infiniti boccali, bicchieri e bottiglie esposti al Museo del Vino, e si conclude nei suggestivi ambienti della storica cantina umbra Lungarotti, ripercorrendo appunto 5000 anni di storia del “nettare di Bacco”. Ma Eurochocolate è anche un’occasione per immergersi nei colori autunnali che esaltano la bellezza del paesaggio umbro in un luogo dove la qualità della vita è ancora alta e l’ospitalità un valore da onorare con la massima attenzione. I possessori della Chococard potranno infatti usufruire di due vantaggiose proposte firmate Lungarotti: l’offerta Poggio dei Golosi, che consente di soggiornare presso l’agriturismo di charme Poggio alle Vigne e la formula Percorso del gusto, che comprende l’ingresso al Museo del Vino con audioguida, la degustazione del Dulcis, vino liquoroso prodotto dalla Cantina, in abbinamento con i migliori cioccolati e facilitazioni per l’acquisto dei vini Lungarotti presso l’Osteria del Museo. Per chi volesse invece approfittare di questa pausa per un fine settimana deluxe presso il relais a cinque stelle Le Tre Vaselle, una proposta accogliente in un atmosfera elegante e un goloso menù da degustazione tutto a base di cioccolato, dall’antipasto all’immancabile dessert. Una vera e propria delizia di sapori nata dall’estro dello chef Domenico D’imperio e che tra le tante portate contempla una delicata mousse di patate di Colfiorito e caprino con uvetta marinata al Dulcis, mandorle e cioccolato fondente, un risotto al caffè e polvere di cioccolato amaro e una golosissima trilogia di dessert al cioccolato, il tutto innaffiato da una selezione di vini Lungarotti. Per informazioni: Museo del Vino Tel: +39 075 9880200 - museovino@lungarotti. It .  
   
   
CHEESE 2007 “SCOPRE” IL PINOT NERO DELL’OLTREPÒ PAVESE  
 
Nella 4 giorni di Cheese – Edizione 2007 (Bra, dal 21 al 24 settembre), le degustazioni di Pinot nero presso lo stand del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese sono state 1000. Una richiesta talmente imponente da costringere i sommelier Ais, addetti al servizio di mescita, ad esporre già nella serata del secondo giorno di manifestazione un cartello che indicava l’impossibilità a servire altro Pinot nero. Una pausa forzata, in attesa di “rinforzi”, giunti dall’Oltrepò la domenica mattina. Ma le bottiglie di Pinot nero arrivate alla vigilia della chiusura della manifestazione sono state svuotate domenica stessa. Lunedì, altro Pinot nero ha raggiunto Bra dall’Oltrepò Pavese. Il fenomeno Oltrepò Pinot nero ha conosciuto uguale evoluzione in un altro evento, concomitante con Cheese, organizzato a Pizzighettone da As. Co. Vi. Lo. Sabato 22 e domenica 23 settembre: anche in questo caso, il Pinot nero dell’Oltrepò è stato degustato sino all’ultima goccia. Se, da una parte, Cheese ha confermato l’attrattiva di Bonarda e Riesling (le altre tipologie di vino dell’Oltrepò proposte in degustazione), la straordinaria richiesta di Pinot nero è un segnale significativo dei risultati raggiunti da “Oltrepò – un mondo di Pinot nero”, come indica lo slogan che da 4 anni accompagna le attività di valorizzazione attuate dal Consorzio. E proprio nel 2007, il mondo di Pinot nero ha conquistato i suoi primi traguardi, dall’ottenimento della Docg per l’Oltrepò Metodo Classico all’interesse in eventi internazionali quali Cheese. Segnali positivi per il futuro dell’Oltrepò Pinot nero vengono anche dalla vendemmia appena conclusa. Riguardo al Pinot nero per base Oltrepò Metodo Classico, la vendemmia è iniziata il 2 agosto ed è terminata il 26 agosto. A livello quantitativo, si è registrato un calo del 15% nelle uve e del 10 – 20% nella resa uva-mosto. Buona l’intensità colorante, utile per il Rosé. Relativamente al Pinot nero in rosso, la vendemmia è iniziata intorno al 20 agosto e si è conclusa ai primi di settembre. Anche in questo caso, si è verificato un calo del 15-20% nella quantità delle uve. Ottimo il colore, buoni gli zuccheri e buona l’acidità per l’invecchiamento. Il livello qualitativo medio – alto delle uve Pinot nero è la caratteristica di tutte le valli dell’Oltrepò nell’annata 2007 (Val Versa, Valle Scuropasso, Valle Coppa e Valle Staffora), con buon gradiente soprattutto fra i 200 e i 500 metri di altitudine. .  
   
   
VINERIA, FAST FOOD, RISTORANTE: IL RISTORANTE CHIESA DI TRENTO “SI FA IN TRE” E PROPONE UN NUOVO PIATTO DEL BUON RICORDO  
 
Il Ristorante Chiesa di Trento cambia la specialità del Buon Ricordo e adotta un nuovo piatto. Quello che è da tre generazioni uno dei punti di riferimento della ristorazione trentina, “abbandona” il suo piatto storico, e cioè i Talleri di Bernardo Chieso, per le Braciole di maialino da latte al porfido con patate al sale e profumo di corteccia e mela Renetta”. Come è noto, a caratterizzare i ristoranti del Buon Ricordo è una pietanza particolare, simbolo del locale: chi la degusta riceve in omaggio un piatto in ceramica destinato a fissare il “buon ricordo” di un’esperienza gastronomica da non dimenticare. Alto il valore del dono: i piatti, oggetto di appassionato collezionismo, sono infatti decorati a mano dagli esperti artigiani della Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare, località nota per questa sua secolare lavorazione. Ogni cinque anni i ristoratori possono, se credono, cambiare il piatto e proporre una nuova specialità come “emblema” del loro locale: è quello che ha fatto appunto il Ristorante Chiesa di Trento, nel proporre il nuovo piatto. Una portata esemplare, che punta sull’assoluta genuinità e tipicità di ingredienti rappresentativi del territorio: le erbette del Monte Baldo, l’olio extra vergine del Garda e, a guarnire il tutto, una saporita purea di Mela Renetta del Trentino, raffinato ingrediente “di nicchia” che riassume l’originalità del piatto proposto dal Ristorante Chiesa. La nuova ricetta è già raffigurata sul piatto del Buon Ricordo, dove campeggiano un simpatico maialino con una verde mela. Ubicato nel settecentesco palazzo Wolkenstein ai piedi del Castello del Buonconsiglio, simbolo di Trento, il Ristorante Chiesa è affacciato sul verde del giardino San Marco. Dopo una radicale ristrutturazione, il locale si propone oggi in una nuova veste, che coniuga tradizione e innovazione: il patron Alessandro Chiesa, lo chef Peter Brunel e il maitrè Roberto Mansi, assieme a tutto lo staff , offrono proposte stuzzicanti e inconsuete con raffinati prodotti selezionati in tutto il mondo. Il locale unisce in sé tre nuove realtà. La Vineria, per degustare un buon vino e “stuzzicare” al banco; il Fast Food per mangiare, in un contesto elegante ma informale, crudità di pesce, scatolette pregiate, salumi e formaggi selezionati; il Ristorante con due sale, assolutamente diverse fra loro per arredo e per proposta culinaria: la prima, “a vista”, piccola e riservata, si affaccia sul blocco centrale della cucina e consente al cliente più curioso o appassionato gourmet di ammirare il lavoro dello chef e della brigata di cucina assistendo alla preparazione completa dei piatti attraverso una vetrata; la sala “fontana”, invece, è caratterizzata da piatti diversi di forma e dimensione, da sedute colorate con toni orientali e da una volta di fitte luci brillanti. In estate si può mangiare all’aperto, all’ombra di una suggestiva struttura in ferro fumè con vele color panna e poltroncine in vimini. L’unione Ristoranti del Buon Ricordo, alla quale il Ristorante Chiesa è associato da 30 anni, dal 1964 è ambasciatrice della migliore cucina regionale. Da 43 anni, dunque, perpetua un viaggio tra i sapori e i colori del “gusto” italiano grazie alle 123 insegne racchiuse sotto il suo marchio, che rappresentano la migliore espressione delle tante cucine locali del territorio e disegnano la mappa della gastronomia, della professionalità, del garbo e dell’ospitalità Made in Italy. Info@ristorantechiesa. It, info@buonricordo. Com .  
   
   
S.PELLEGRINO E ACQUA PANNA AFFIANCANO LA NEONATA ASSOCIAZIONE DELLA SOMMELLERIE PROFESSIONALE ITALIANA (ASPI) NEL PROMUOVERE UNA MODERNA CULTURA DEL VINO, DELLE BEVANDE E DEL CIBO  
 
S. Pellegrino e Acqua Panna appoggiano come partner l´Associazione della Sommellerie Professionale Italiana (Aspi), neocostituita associazione fondata e presieduta da Giuseppe Vaccarini, Best Sommelier of the World 1978, che si pone l´obiettivo di accreditarsi quale punto di riferimento della più alta espressione della sommellerie contemporanea. Le acque per eccellenza della ristorazione internazionale hanno scelto di affiancare e sostenere l´Aspi condividendone la piattaforma programmatica e, in particolare, la focalizzazione sulla crescita professionale della figura del sommelier, visto non solamente come esperto e consulente del cliente negli abbinamenti tra vini, bevande e cibi, ma anche come autorevole promotore della migliore cultura enogastronomica presso gli appassionati e il grande pubblico. D´altra parte, che il ruolo dei sommelier sia avviato a diventare sempre più strategico nel panorama dell´alta ristorazione, comportando per la categoria la necessità di acquisire competenze enogastronomiche a 360 gradi, è una previsione avvalorata dall´analisi sui trend emergenti a livello internazionale condotta dall´Osservatorio S. Pellegrino e Acqua Panna, il laboratorio di studi e ricerche creato da Sanpellegrino per monitorare le nuove tendenze e gli stili di vita che nascono nei locali più esclusivi del mondo. La partnership con l´Associazione della Sommellerie Professionale Italiana s´iscrive nella politica di condivisione e collaborazione che S. Pellegrino e Acqua Panna hanno avviato da tempo con le realtà più significative della Ristorazione, in Italia e all´estero, e che ha dato vita a importanti iniziative di divulgazione della cultura della tavola. Si deve al contributo di esperienza e professionalità di Giuseppe Vaccarini e dei sommelier dell´Association de la Sommellerie Internationale, infatti, la realizzazione, da parte di S. Pellegrino e Acqua Panna, di un progetto ambizioso come il Water Codex, il primo trattato a definire le regole per la degustazione delle acque minerali e il loro corretto abbinamento a vini (Water Codex I) e a bevande alcoliche e analcoliche (Water Codex Ii). Ancora una volta S. Pellegrino e Acqua Panna confermano e rafforzano il proprio ruolo di acque leader dell’alta ristorazione realizzando un connubio di elevato prestigio e alta qualità. .  
   
   
CONFETTURE BONNE MAMAN PER UNPIENO DI DOLCEZZA E LA SCOPERTA DELLA BRETAGNA  
 
Bonne Maman ha un nome che evoca ricordi ed emozioni dell’infanzia. È un classico delle confetture, un marchio che ottiene continui apprezzamenti grazie alle sue doti di bontà, genuinità, autenticità e anche di innovazione. Negli anni Bonne Maman ha conquistato i consumatori di oltre 80 paesi, diventando leader nel segmento premium nella maggior parte di essi. Il segreto del successo Il fatto che Bonne Maman sia prodotto industriale ma venga percepito come ‘fatto in casa’ la dice lunga sul suo gusto e sulla sua qualità. Ogni confettura è preparata secondo la tradizione, con la giusta proporzione tra frutta e zucchero di canna e nessuna aggiunta di ingredienti chimici o artificiali, solo con frutta raccolta alla giusta maturazione e trasformata con cura per mantenerne intatti sapori e profumo. Bonne Maman vanta una grande varietà di assortimento: 17 gusti, dai più classici ai più innovativi come i Mirtilli selvatici, le Fragoline di bosco, i Tre agrumi. Tutti si distinguono per l’inconfondibile confezione, con capsula vichy rossa e bianca, etichetta scritta a mano, vaso sfaccettato che evoca le confetture fatte in casa. Bonne Maman in Italia Le confetture Bonne Maman hanno avuto un grande successo in Italia negli ultimi anni con un volume d’affare moltiplicato per tre. Per continuare a crescere e allargare la fetta di consumatori, Bonne Maman organizza ogni anno un concorso a premio che mette in palio bellissimi viaggi alla scoperta del patrimonio artistico e culturale del suo paese d’origine: la Francia. È naturalmente che si è sviluppata la partnership con Maison de la France, l’ente di turismo francese in Italia, che ogni anno mette a disposizione dei soggiorni in una regione diversa della Francia, in collaborazione con il comitato per il turismo locale. Anche quest’anno, Bonne Maman ha messo a punto un concorso in linea con i precedenti: augurando “buon relax” a tutti i suoi consumatori, li invita a sfidare la fortuna per vincere una rigenerante e deliziosa vacanza alla scoperta della Bretagna. Il concorso, supportato da investimenti promozionali nel punto vendita, toccherà circa un milione di consumatori, mettendo in palio, oltre ai 5 viaggi per 2 persone in Bretagna, anche 50 pregiate tortiere in rame Ballarini. Un piccolo mondo a sé, ai confini della Francia, regione di marinai e leggende: la Bretagna è tutto questo e molto altro ancora, tutta da scoprire grazie al grande concorso “Bonne Maman , buon relax!”. Fino al 31 marzo 2008, gustando le confetture Bonne Maman, si possono, infatti, vincere 5 soggiorni per 2 persone in Bretagna, una delle zone più suggestive della Francia, con le sue coste che si snodano per chilometri e chilometri, formate da cale, lunghe spiagge e graziosi porticcioli dalle case di granito. I fortunati vincitori giungeranno a Nantes con un volo A/r in partenza da Roma e Milano e sarranno ospitati per 5 giorni in un bellissimo albergo della regione. Avranno inoltre a disposizione per tutta la durata del soggiorno un’auto per girare lungo le coste e nei suggestivi borghi di pescatori. Grazie alla collaborazione con Maison del la France, ai vincitori saranno proposti itinerari per andare alla scoperta di incantevoli luoghi della regione Bretagna, partners dell’operazione. In palio ci sono anche 50 splendide tortiere in rame per la preparazione di gustose ricette, ovviamente a base di confettura. Come si partecipa? Il meccanismo dell’iniziativa è semplice: sul tappo delle confetture Bonne Maman è incollato uno sticker con un codice-gioco che permette di partecipare all’estrazione immediata dei premi. Basta chiamare il numero indicato nello sticker, o collegarsi al sito www. Bonnemaman. It e digitare il codice-gioco per sapere dopo pochi secondi se si ha vinto o no! Naturalmente più vasi si comprano, maggiori sono le probabilità di vincere. Concorso valido dal 15 ottobre 2007 al 31 marzo 2008. Regolamento integrale: www. Bonnemaman. It .  
   
   
LAZZARONI PRESENTA LE DELIZIE LA NUOVA PASTICCERIA ASSORTITA AL CIOCCOLATO  
 
Le Delizie Lazzaroni sono un assortimento di finissimi pasticcini al cioccolato che la Lazzaroni ha realizzato per coloro che desiderano gustare qualcosa di veramente unico e speciale con la sicurezza della qualità Lazzaroni. Gli ingredienti utilizzati per le Delizie Lazzaroni sono italiani e di elevata qualità. La grande esperienza Lazzaroni li ha trasformati in pasticcini unici, golosi e dai gusti raffinati. Le Delizie Lazzaroni sono disponibili in tutti i supermercati italiani nelle eleganti confezioni rosse salva freschezza da 80 grammi. Il marchio Lazzaroni dal 1888 identifica la migliore pasticceria italiana, apprezzata in tutto il mondo. Oggi le sue tradizionali linee di prodotti di pasticceria, nelle belle e caratteristiche scatole e rinomate latte, sono affiancate da una gamma particolarmente completa di biscotti per la prima colazione, che comprende anche linee di biscotti e pasticcini senza zucchero aggiunto e da biscotti e pasticceria funzionali. L’offerta di alta qualità si completa con un’intera gamma di pasticcini assortiti e al cioccolato proposti in più formati tra i quali ricordiamo i comodi pocket. Fanno parte dell’offerta Lazzaroni anche prodotti salati e snack. .  
   
   
SPUMANTI D’ITALIA A FABRIANO: CONSEGNA DEL PREMIO NASTRO D’ORO 2007- FRANCESCO SCACCHI AL VINO SPUMANTE GAVI DOCGBRUT “ D’ANTAN”1995 DELLA AZIENDA SOLDATI LA SCOLCA  
 
Fabriano, nella bella cornice del Loggiato di S. Francesco e dell’Oratorio della Carità, ospita sabato 6 ottobre 2007 dalle ore 17 la manifestazione organizzata insieme al Forum Spumanti d’Italia di Valdobbiadene. Il programma prevede un banco di degustazione dei 14 migliori spumanti d’Italia del 2007 che hanno ognuno vinto il primo premio di categoria e tipologia ( 8 metodo charmat italiano e 6 metodo classico italiano), una tavola rotonda e la consegna dei premi Nastro d’Oro Francesco Scacchi al miglior Spumante d´Italia 2007, Cuoco alle Stelle e miglior Cuoco Emergente 2007. Nell’occasione sarà presentata anche la Guida Oro 2007 Spumanti d’Italia Veronelli Editore. L´iniziativa è realizzata da tre associazioni locali: Gustafabriano, Gruppo Arte Vino & Musica e Associazione Produttori Alta Valle dell’Esino “Magna Come Parli” in collaborazione con il Forum Spumanti d´Italia (www. Forumspumantiditalia) e Fabriano Turismo ed il Patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Fabriano, Regione Veneto, Provincia di Treviso, Comune di Valdobbiadene con la sponsorizzazione della Fondazione e della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Alle ore 18 nella cornice cinquecentesca dell’Oratorio della Carità si svolgerà la tavola rotonda: Spumanti: partita a Scacchi con gli Champagne! Francesco Scacchi una storia iniziata 50 anni prima… Conduce Rosanna Vaudetti, interverranno: Bruno Gambacorta (Giornalista Tg Rai 2) Gianpietro Comolli (Direttore Forum Spumanti d’Italia) Alvise Manni (Storico locale) Paola Cocci Grifoni (produttrice di Spumanti) Arturo Rota (Veronelli Editore) Carlo Valli (Giornalista Scrittore) ed Eugenio Medagliani (Direttore Rivista “Il Cuoco). Fabriano con questo evento vuole rendere omaggio ad un suo cittadino illustre che ha segnato , da illuminato medico e appassionato, in modo importante e pionieristico la storia di un grande prodotto, quale sono i vini Spumanti. .  
   
   
CANTINE NOVELLI: IL TREBBIANO SPOLETINO PREMIATO DA MUNDUSVINI 2007  
 
Anche Mundusvini, la più importante competizione tedesca dedicata al vino, premia il lavoro di Cantine Novelli. La giuria ha infatti assegnato la medaglia d´argento al "Trebbiano Spoletino 2006", un vitigno recuperato grazie ad un ambizioso progetto di ricerca, punta di diamante di Cantina Novelli. E´ questo un risultato davvero importante, se si pensa che tra ben 5. 000 vini di oltre 35 paesi arrivati alla commissione giudicante, Mundusvini assegna un riconoscimento solamente al 30% delle bottiglie presentate. Il giudizio è infatti legato alla valutazione di numerosi elementi: corpo, eleganza e gamma aromatica del vino sono i parametri presi in considerazione dalla giuria. Con questo riconoscimento viene quindi premiato il lavoro di recupero del vitigno attuato da Cantina Novelli, che ha affrontato un investimento di oltre un milione di euro per riportare questo vitigno all’antico splendore e fare conoscere nel mondo l’Umbria dei Grandi Bianchi. "Questo nuovo risultato rappresenta per noi un grande successo" afferma il Presidente del Gruppo Stefano Novelli "Cantina Novelli si propone infatti come una giovane azienda, che si distingue per il gran lavoro di ricerca nel vigneto, di cui il progetto di recupero del Trebbiano Spoletino è il progetto più importante. La medaglia d´argento assegnata al nostro vino, oltre a premiare il nostro impegno, dimostra che la qualità del Trebbiano Spoletino è riconosciuta a livello internazionale. Si tratta inoltre di un ottimo biglietto da visita, che ci permetterà di affrontare l´importante mercato tedesco con una marcia in più. La Germania rappresenta infatti ancor oggi il primo mercato di export del vino italiano. " Il Trebbiano Spoletino Cantina Novelli: il vigneto è situato sulle pendici dei Monti Martani, su terreno argilloso e ricco di scheletro esposto a sud, da cui si scorge la Rocca Albornoziana di Spoleto. Il clima, caratterizzato da estati calde ed inverni molto freddi, consente alla vite di esprimere al meglio le caratteristiche di questo vitigno autoctono. La vendemmia avviene manualmente nella seconda metà di ottobre. La fermentazione alcolica, della durata di 12 giorni, avviene in vasche di acciaio inox ad una temperatura di 18° controllata automaticamente. Resta sui lieviti 5-6 mesi prima di essere messo in bottiglia. Caratteristiche sensoriali Colore giallo paglierino con intense sfumature verdi. All’olfatto discretamente profumato con sentori di erbe aromatiche di gusto morbido, rotondo, fresco, leggermente sapido. Di buona lunghezza, leggermente agrumato e ammandorlato .  
   
   
PRESENTAZIONE ENOTECA CENTRALE DEL TRENTINO  
 
 Trento - Si è svolta 27 settembre a Palazzo Roccabruna la conferenza stampa di presentazione dell’Enoteca provinciale del Trentino, la struttura voluta dalla Camera di Commercio I. A. A. Di Trento, d’intesa con la Provincia autonoma di Trento, come luogo di rappresentanza dei vini trentini e punto di riferimento per la diffusione di una solida cultura di prodotto legata al territorio e alle sue tradizioni. Sono intervenuti all’incontro con la stampa il presidente della Camera di Commercio I. A. A. Di Trento, Adriano Dalpez, l’assessore provinciale all’Agricoltura, al Commercio e Turismo, Tiziano Mellarini e il vice segretario generale della Camera di Commercio I. A. A. Di Trento, Mauro Leveghi. Nelle parole di Adriano Dalpez la soddisfazione e l’orgoglio per l’iniziativa che segna un momento importante nello sviluppo della promozione vitivinicola trentina e che inaugura una nuova fase nell’attività di Palazzo Roccabruna. “L’enoteca – ha esordito il Presidente – rappresenta per Palazzo Roccabruna il completamento del percorso di valorizzazione della produzione enologica locale. Essa nasce come centro propulsivo di una cultura di prodotto saldamente ancorata alle tradizioni del territorio e proiettata verso un approccio moderno ed evoluto al consumo del vino. ” Nelle sale dell’Enoteca trova una sua ideale valorizzazione il presente e il passato della vitivinicoltura trentina: il Presidente ha ricordato il fiore all’occhiello dell’Enoteca, ovvero la Collezione storica, una raccolta di 560 bottiglie che riflettono il cammino di crescita del vino trentino a partire dagli anni Quaranta. Tra i prossimi eventi che vedranno la struttura impegnata a pieno regime egli ha ricordato la manifestazione che Palazzo Roccabruna dedicherà a partire dal mese di novembre allo spumante Trento Doc: “Bollicine su Trento”. Dalpez ha poi concluso sottolineando come la nuova iniziativa “costituisca una conferma dell’impegno della Camera di Commercio di Trento nella promozione dei prodotti tipici e di qualità che dà piena espressione alla solida intesa raggiunta con l’Ente provinciale attraverso l’Accordo di programma. ” L’assessore Tiziano Mellarini ha posto l’accento sull’importanza della promozione come stimolo per il miglioramento qualitativo dei prodotti, unica via per competere autorevolmente sul mercato di oggi: “In questo senso – ha precisato - l’Enoteca è una vetrina eccezionale per la comunicazione del territorio, un valore aggiunto per l’insieme delle attività promozionali messe in atto dagli organi di governo provinciale e un incentivo al miglioramento continuo per le aziende del settore”. Mellarini ha poi ricordato come nel campo del vino gli sforzi di valorizzazione siano concentrati soprattutto sui vitigni autoctoni, in particolare su un prodotto che gode di ampi margini di crescita, lo spumante metodo classico Trento Doc. L’assessore ha anche annunciato la prossima conferenza stampa di presentazione del nuovo marchio Trentodoc, che raccoglie sotto un’unica insegna tutti i maggiori produttori di bollicine trentine e che sarà l’elemento di novità delle future campagne promozionali dedicate al metodo classico trentino. L’enoteca provinciale del Trentino, che si candida ad entrare a far parte della rete delle enoteche istituzionali voluta da Buonitalia Spa, società per la valorizzazione del patrimonio enogastronomico nazionale istituita dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, rappresenta secondo Mellarini “un momento di incontro e di crescita culturale per consumatori, appassionati e produttori, ma soprattutto per la comunità trentina che deve essere la prima protagonista nella valorizzazione dei prodotti della propria terra”. Infine Mauro Leveghi, vice segretario generale della C. C. I. A. A. Di Trento, nonché responsabile di Palazzo Roccabruna, ha illustrato brevemente i punti di forza della nuova struttura: la Collezione storica, la Cantina storica che conserva una selezione di vini trentini destinati ad un lungo invecchiamento, gli appuntamenti di degustazione, tutti i giovedì alle 18. 00, e dal prossimo anno, tutti i sabato pomeriggio, gli ”Incontri con i produttori”, un’occasione unica per incontrare direttamente gli autori dei nostri prodotti enologici; Leveghi ha anche sottolineato che l’Enoteca non svolgerà attività commerciale (vendita di bottiglie), ma solo di degustazione in linea con la filosofia promozionale che ispira l’impegno dell’Ente camerale e ha annunciato che in occasione dell’inaugurazione è stata realizzata una pubblicazione che ripercorre gli ultimi cinquant’anni di storia del vino trentino la cui presentazione al pubblico è prevista per sabato ad ore 11. 00 a Palazzo Roccabruna. Non è mancata una nota di colore finale quando il presidente Dalpez ha ricordato che quasi trent’anni fa, l’Alto Adige del 22 agosto 1981, dedicava una pagina alla nascita di un’enoteca istituzionale del Trentino: la sede ritenuta ideale per la nuova struttura era Palazzo Roccabruna. Domani ad ore 18. 00 avverrà l’inaugurazione al pubblico. .  
   
   
RIMINI,VINI DOC: RINNOVO DEL CONSIGLIO INTERPROFESSIONALE  
 
 Con deliberazione della Giunta Camerale n. 90 è stato rinnovato il Consiglio Interprofessionale della D. O. C. Dei vini “Colli di Rimini”. Nella prima riunione del Consiglio, tenutasi in data 18/09/2007, sono stati nominati Presidente e Vice Presidente. Gli attuali componenti del Consiglio sono: Stefano Romani (Presidente) rappresentante delle Organizzazioni Professionali Agricole, Gaetano Callà (Vice Presidente) - Confcommercio, Conti Stefano - Confesercenti, Casadei Guido - Ceto Medio, Franco Galli - Coldiretti, Davide Bigucci – Confederazione Italiana Agricoltori, Sandro Bacchini - Unione Agricoltori, Marcello Zanni – Assindustria e Marcello Battarra – Lega Cooperative. Il Consiglio Interprofessionale è istituzionalmente preposto alla tutela ed alla valorizzazione dei vini Doc Colli di Rimini ed ha sede presso la Camera di Commercio di Rimini in Viale Vespucci 58. Nell’ambito dell’attività promozionale svolta a favore della Doc e dei produttori vitivinicoli si segnalano, in particolare, l’allestimento dei sito internet www. Collidiriminidoc. Com in tre lingue, la realizzazione di brochure in italiano ed inglese, la registrazione del logo del Consiglio, la partecipazione alla fiera dell’alimentazione Mia ed al Vinitaly e l’acquisto di una pagina promozionale sulla pubblicazione “Reise nach Italien” con diffusione in Germania ed Austria in 20. 000 copie. Il Consiglio è inoltre impegnato da alcuni anni, in collaborazione con la Camera di Commercio e l’Assessorato all’Agricoltura ed alle Attività Produttive della Provincia di Rimini, in relazione ad un progetto di ampliamento del disciplinare della Doc Colli di Rimini per le tipologie Sangiovese e Chardonnay. .