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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Ottobre 2007
VERTICE DI LISBONA: È STATO UN GRANDE SUCCESSO PER IL PARLAMENTO EUROPEO.  
 
Strasburgo, 23 ottobre 2007 - Dando inizio ai lavori, il Presidente Pöttering ha sottolineato che l´accordo raggiunto al Vertice di Lisbona tra i capi di Stato e di governo è stato un grande successo per il Parlamento europeo. In particolare perché, sulla base del nuovo trattato, il Parlamento sarà su un piede di parità rispetto al Consiglio nell´ambito dell´attività legislativa. Augurandosi che il processo di ratifica nei 27 Stati membri sia coronato da successo, il Presidente ha ricordato che il nuovo trattato sarà firmato il 13 dicembre a Lisbona. Ha poi voluto sottolineare che il giorno precedente la firma, a Strasburgo, si terrà una seduta solenne in cui - assieme alla Presidenza e alla Commissione - verrà proclamata la Carta dei diritti fondamentali. Rispondendo a una domanda posta da Daniel Cohn-bendit (Verdi/ale, De), ha precisato che, con la nuova composizione del Parlamento, il Presidente manterrà il diritto di voto, contrariamente a talune voci in senso contrario che sono circolate in questi ultimi giorni. Modifiche all´ordine del giorno - L´aula ha accolto la richiesta presentata dal gruppo Verde/ale di adottare una risoluzione al termine del dibattito sulle relazioni Ue-russia. I deputati hanno anche sottoscritto la proposta del gruppo Ppe/de di tenere un dibattito sulla situazione in Pakistan nell´ambito delle "urgenze" trattate il giovedì pomeriggio. I Punti forti della sessione Lunedì 22 ottobre - Il Parlamento esaminerà tre relazioni sul pacchetto legislativo relativo all´utilizzo sostenibile dei pesticidi e alla commercializzazione dei prodotti sanitari, nonché alla pertinente strategia tematica. I deputati, in generale, chiedono norme più rigorose sia in materia di autorizzazioni sia sull´uso dei pesticidi. Soprattutto per tutelare le persone più vulnerabili, come gestanti e bambini (relazioni Klass, Belohorská e Breyer). Una relazione all´esame dell´Aula approva la proposta di ridurre le emissioni di Co2 delle auto entro il 2012, ottenendo tale obiettivo con il solo ricorso a miglioramenti tecnici dei veicoli. Nel chiedere obiettivi a lungo termine più ambiziosi, sollecita un sistema di penali e una migliore pubblicità delle prestazioni ecologiche delle auto, nonché incentivi fiscali e sistemi di rottamazione per rinnovare il parco macchine. Occorre poi agire su stile di guida, biocarburanti e viabilità (relazione Davies). Se la scelta nucleare spetta ai singoli Stati membri, una relazione all´esame dell´Aula ne sottolinea i vantaggi per la diversificazione delle fonti e la lotta ai cambiamenti climatici. Occorre poi sviluppare reattori di Iv generazione, mantenere nell´Ue un elevato livello di competenze e stimolare il dialogo pubblico. Ma le fonti energetiche fossili sono ancora necessarie: privilegiando il gas naturale e le tecnologie per la cattura del carbonio e sviluppando la ricerca su nuove tecnologie (relazione Reul). Martedì 23 ottobre - Lamentando l´eccessiva pressione fiscale nell´Ue, una relazione all´esame dell´Aula chiede un quadro fiscale coordinato per le imposte societarie che sia favorevole alle imprese. I deputati privilegiano l´ampliamento della base imponibile rispetto al rialzo delle tasse, delle aliquote Iva e degli oneri sociali. Occorre poi incentivare fiscalmente le imprese per favorire gli investimenti e la ricerca e creare una base imponibile comune per le società. Ma anche coordinare la lotta all´evasione (relazione Wagenknecht). In presenza del Primo ministro portoghese e del Presidente della Commissione, si terrà un dibattito in Aula sui risultati del Consiglio europeo del 18 e 19 ottobre chiamato, in particolare, ad approvare la riforma dei trattati. Si tratterà anche di verificare se le istanze del Parlamento avranno avuto buon esito. Non è escluso che la questione della ripartizione dei seggi possa essere nuovamente affrontata. Altro tema in discussione è il rilancio della strategia per la crescita e l´occupazione. Due interrogazioni orali alla Commissione apriranno un dibattito in Aula sull´impennata dei prezzi dei generi alimentari che penalizzano i consumatori. Se le misure già prese nel settore dei cereali sono un primo passo, i deputati chiedono se vi è l´intenzione di proporne di nuove nel settore del latte e dei mangimi e per tutelare i bilanci delle famiglie europee. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Una relazione all´esame della Plenaria chiede nuove norme volte a abolire in tutta l´Ue la possibilità di fumare in locali chiusi e a imporre sui produttori la responsabilità per i danni alla salute, nonché ulteriori misure per proteggere i minorenni. Per i deputati occorre anche rendere di forte impatto le avvertenze sui pacchetti di sigarette, bandire gli additivi nocivi e agire sul fronte fiscale. Sono poi necessarie misure di sostegno alla disintossicazione e campagne d´informazione (relazione Florenz). Il Parlamento è chiamato sostenere, sulla base di un compromesso con il Consiglio, l´istituzione di un Quadro europeo delle qualifiche per l´apprendimento permanente che mira a migliorare la trasparenza, la comparabilità e la trasferibilità delle qualifiche nazionali. Ma intende anche consentire alle organizzazioni settoriali internazionali di collegare i propri sistemi di qualifica a un punto di riferimento comune europeo. Sarà così possibile agevolare la mobilità professionale degli europei (relazione Mantovani). Il Parlamento procederà alla prima lettura del Bilancio 2008. Rispetto alle proposte del Consiglio, i deputati chiedono un netto aumento degli stanziamenti per il programma Galileo e per l´Istituto europeo di tecnologia. Aumentano poi i finanziamenti per aiutare Kosovo e Palestina e, pur criticandone l´operato, propongono un rialzo della dotazione di Frontex. (relazioni Virrankosky e Itälä). Mercoledì 24 ottobre - L´aula terrà un dibattito in merito alle relazioni Ue-turchia. Esaminerà anche un progetto di risoluzione che vede con favore le annunciate riforme, ma indica diversi settori in cui vanno realizzati progressi. Condanna inoltre l´uccisione di Padre Santoro e sollecita il rispetto della libertà d´espressione. Chiede poi alla Turchia di non violare il territorio iracheno. La Commissione pubblicherà a inizio novembre la relazione sui progressi della Turchia verso l´adesione. Una relazione all´esame dell´Aula saluta i progressi realizzati dalla Serbia negli ultimi tempi e, ribadendo la prospettiva europea di questo paese, ricorda che la piena collaborazione con il Tribunale penale internazionale è condizione preliminare alla firma dell´Accordo di associazione. Chiede inoltre una migliore protezione delle minoranze, un quadro giuridico per gli sfollati del Kosovo, maggiore impegno nella lotta alla corruzione e garanzie per la libertà di informazione e espressione (relazione Kacin). In vista del Vertice Ue-russia che si terrà a Mafra (Portogallo) il 26 ottobre, si svolgerà un dibattito in Aula in presenza del Consiglio e della Commissione. I deputati avranno così l´occasione di illustrare le loro posizioni nei confronti dell´importante partner, che tuttavia è stato spesso criticato dal Parlamento per le violazioni dei diritti umani fondamentali. Osservando un aumento impressionante della produzione di oppio in Afghanistan, una relazione all´esame della Plenaria raccomanda al Consiglio la definizione di una strategia globale di controllo della produzione che preveda anche la produzione in piccola scala di oppio a fini terapeutici, fondato su un sistema di licenze. Allo stesso tempo, occorre procedere all´estirpazione selettiva dei papaveri, agire contro i principali trafficanti locali e lottare contro la corruzione (relazione Cappato). Il Presidente del Parlamento consegnerà il Premio Lux a uno dei tre film in competizione, prescelto da una giuria composta di tutti i deputati europei. Oltre al trofeo, ispirato alla torre di Babele, il vincitore otterrà un finanziamento per la realizzazione dei sottotitoli in tutte le lingue ufficiali dell´Ue. Attraverso il superamento delle barriere linguistiche, il Premio intende promuovere la diffusione dei film europei e la diversità della cultura del Vecchio Continente. A margine della sessione i presidenti dei gruppi politici del Parlamento (Conferenza dei Presidenti) selezioneranno il vincitore del Premio Sacharov 2007 per la libertà di pensiero. I tre finalisti del sono Salih Mahmoud Osman, Anna Politkovskaya (postumo) nonché Zeng Jinyan e Hu Jia. .  
   
   
CONVEGNO CONCLUSIVO DEL PROGETTO INTERREG IIIA ITALIA - ALBANIA "PER.NA.TUR PERCORSI NATURALISTICI TURISTICI"  
 
 Roma, 23 ottobre 2007 Si svolge oggi presso il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie locali, il convegno conclusivo del progetto Interreg Iiia Italia – Albania “Per. Na. Tur percorsi naturalistici turistici”, giunto al termine dopo un anno di attività. Il progetto ha sviluppato una innovativa azione di comunicazione e marketing territoriale per la destagionalizzazione del flusso turistico nelle aree del Salento e dell’Albania, creando sinergie tra i diversi livelli di governo e implementando dinamiche di cooperazione nei territori coinvolti. Nel corso del convegno saranno presentati i risultati conseguiti e il sito web dedicato www. Pernatur. Org. All’evento saranno presenti l’On. Le Ministro Linda Lanzillotta e il Direttore della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, Dott. Pier Virgilio Dastoli. .  
   
   
UNIONE EUROPEA: UN NUOVO QUADRO NORMATIVO PER LE SOSTANZE CHIMICHE I CONFERENZA NAZIONALE SUL REGOLAMENTO REACH  
 
Roma, 25 ottobre 2007 Roma, 23 ottobre 2007 - L’immissione in commercio delle sostanze chimiche nell’Unione Europea avrà nuove regole che modificheranno radicalmente il precedente quadro normativo comunitario. È prevista la registrazione di tutte le sostanze, prodotte o importate nella Comunità stessa, in quantità annua superiore a 1 tonnellata (ciò riguarda circa 30. 000 sostanze); è richiesta la valutazione dei rischi ambientali e sanitari per quelle considerate prioritarie per quantità e caratteristiche tossicologiche ed ecotossicologiche, mentre per le sostanze più problematiche, come quelle cancerogene e tossiche per la riproduzione, per quelle persistenti e bioaccumulabili è richiesta l’autorizzazione, rilasciabile solo per usi specifici e controllati, in attesa della prevista sostituzione con le alternative che si renderanno disponibili. Tutto ciò è stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1907/2006 – Regolamento Reach, entrato in vigore il primo giugno di quest’anno. L’obiettivo prioritario è quello di garantire un livello più elevato di protezione della salute umana e dell´ambiente, uniformando le disposizioni degli Stati membri, assicurando la libera circolazione delle sostanze chimiche a livello comunitario e rafforzando la competitività e l´innovazione attraverso l’incentivazione di metodi alternativi per la valutazione dei rischi che queste sostanze comportano. Per lo svolgimento dei compiti previsti dal Regolamento, è stata istituita un’apposita Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa), con sede a Helsinki; gli stati membri devono individuare un’Autorità Nazionale. A questi temi sarà dedicata la prima Conferenza Nazionale sull’attuazione del Regolamento Reach, che si terrà il 25 ottobre prossimo a Roma, presso l’Auditorium dell’Apat. Verranno presentate le attività in corso a livello europeo e il piano nazionale per l’attuazione del Regolamento e verrà avviato un confronto tra i soggetti istituzionali e le parti economiche e sociali coinvolte dalla nuova normativa. L’evento è organizzato dalla Commissione Europea e dalle Istituzioni che concorrono a svolgere i compiti nazionali previsti dal Regolamento: i Ministeri della Salute, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dello Sviluppo Economico, l’Istituto Superiore di Sanità e l’Apat. I lavori saranno aperti dal Commissario Straordinario dell’Apat, Giancarlo Viglione. Interverranno il Ministro della Salute, Livia Turco, il Ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, il Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, il Deputato europeo Guido Sacconi. Parteciperanno inoltre alla conferenza Patrick Hennessy, Direttore della Dg Impresa e Industria e Grant Lawrence, Direttore della Dg Ambiente della Commissione Eurepea Le conclusioni della giornata sono affidate al Sottosegretario alla Salute, Gian Paolo Patta. Roma, 25 ottobre 2007, Auditorium Apat - via curtatone 7, 0re 9,00 – 18,00. Per maggiori informazioni sul programma della Conferenza e sul regolamento Reach: http://ec. Europa. Eu/italia http://www. Ministerosalute. It http://www. Minambiente. It http://www. Sviluppoeconomico. Gov. It http://www. Apat. Gov. It http://www. Iss. It Ufficio stampa Apat .  
   
   
NASCE UN NETWORK EUROPEO GUIDATO DAL TRENTINO PER LOTTARE CONTRO L’ESCLUSIONE SOCIALE  
 
Trento, 23 ottobre 2007 - I programmi operativi del Fondo sociale europeo (Fse), in fase di approvazione da parte della Commissione Europea, prevedono lo sviluppo dell’interregionalità e dell’internazionalità, una priorità politica che diventa sfida e opportunità per le regioni e gli stati membri. La finalità ultima di tale obiettivo politico è costruire, a livello europeo, un sistema di relazioni stabili finalizzato a favorire, da un lato, lo sviluppo di politiche formative, del lavoro e dell’inclusione sociale, dall’altro lo scambio di buone pratiche sperimentate nelle varie realtà territoriali europee. Ed è appunto in questa direzione che va l’iniziativa, annunciata oggi a Trento nell’ambito del Forum transnazionale per reti Fse, di costituire un network aperto, di carattere tecnico ed a contenuto dinamico nell’ambito del quale i partner aderenti possano confrontarsi, scambiarsi informazioni e buone pratiche su un tema particolarmente importante quale la lotta all’esclusione e alla discriminazione sociale. Atto ufficiale d’avvio dell’iniziativa sarà la sottoscrizione, il prossimo gennaio a Vienna, di un protocollo d’intesa. E’ prevista la costituzione di un gruppo di coordinamento che sarà condotto in maniera stabile dalla Provincia autonoma di Trento e la cui segreteria sarà affidata a Tecnostrutture delle Regioni per il Fse; la presidenza sarà a rotazione: per il primo semestre la Provincia autonoma di Trento, per il secondo l’Austria. All’incontro di Vienna sarà anche dato conto di un primo programma di interventi per il 2008. Quella di ieri a Trento è stata la conclusione di un Forum che ha toccato, nei giorni scorsi, anche Roma e Firenze, e che ha visto la partecipazione di rappresentanti e referenti istituzionali di Spagna, Finlandia, Austria, Regno Unito, Germania, Repubblica Ceca e Irlanda. Oggetto dei lavori del seminario che si è aperto stamane nella sala stampa del palazzo sede della Provincia autonoma - seminario coordinato da Luciano Galetti direttore dell’Ufficio Fondo sociale europeo ed al quale sono intervenuti Tommi Nordberg del Ministero del Lavoro della Finlandia, Michael Förschner del Ministero del Lavoro dell’Austria e Jana Vánová per la Repubblica Ceca - è la conoscenza della realtà trentina relativamente al comparto istruzione, formazione, lavoro e politiche sociali. Su questi temi la Provincia autonoma di Trento ha assunto un ruolo guida e di riferimento: al Trentino, infatti, è stato affidato il compito di redigere, nell’ambito di una convenzione con Tecnostrutture delle Regioni per il Fse, linee guida per lo sviluppo nelle varie regioni italiane di politiche attive per l’inclusione sociale. Riconoscendo e valorizzando, con ciò, un ruolo storico della nostra provincia, cerniera tra culture e motore per sviluppare, nello spirito europeo, dialogo e cooperazione internazionale. Tale dialogo ha avuto nei mesi scorsi un’accelerazione, in particolare, con Paesi quali l’Austria, la Finlandia e la Repubblica Ceca, ma anche con il Galles, la Germania, la Germania e due regioni spagnole. “Obiettivo condiviso e di reciproco, forte interesse – ha ricordato stamane a Trento Luciano Galetti - è la costruzione di una rete europea per lo scambio delle nostre esperienze”. A tale network hanno già annunciato di voler aderire più di dieci regioni italiane. “Il lavoro fatto finora – ha aggiunto Galetti – è molto positivo e, se ben condotto in futuro, sarà foriero di buoni risultati, in termini di innovazione, per i singoli sistemi regionali”. Una conferma del forte interesse suscitato dalla costituzione della rete è arrivata dalle dichiarazioni dei rappresentanti stranieri presenti all’incontro di oggi a Trento. “Molti dei nostri problemi – ha affermato il rappresentante austriaco – derivano dall’esclusione sociale di ancora troppi cittadini, è importante collaborare su questo piano e vedere se i cambiamenti operati in un Paese possono essere applicati e tradotti anche in altri contesti europei. Le cose non si cambiano dall’oggi al domani ma il confronto tra i decisori politici può certamente favorire una partecipazione più attiva alla società da parte di individui che oggi sono socialmente esclusi”. “Per noi – ha detto il rappresentante finlandese – è un onore poter collaborare con la Provincia autonoma di Trento: abbiamo problemi analoghi e abbiamo verificato che anche le soluzioni proposte sono simili, soprattutto per quanto riguarda la lotta all’esclusione sociale. L’iniziativa del Trentino è particolarmente importante anche in vista del nuovo periodo di programmazione del Fondo sociale europeo”. “Siamo entusiasti – ha concluso la rappresentante della Repubblica Ceca – di poter avviare questa collaborazione, il tema dell’inclusione sociale è fondamentale, credo che possiamo dare un contributo fattivo e sarà assai vantaggioso per noi osservare cosa fanno gli altri”. .  
   
   
EUROPA: L’ITALIANO SAMUELE PII ELETTO PRESIDENTE DEI JEUNES EUROPÉENS FÉDÉRALISTES  
 
Copenaghen, 23 ottobre 2007 - E’ l’italiano, Samuele Pii, il nuovo Presidente della Jef Europe (Jeunes Européens Fédéralistes – Giovani Federalisti Europei). Pii è stato eletto il 21 ottobre dalla maggioranza dei delegati al diciannovesimo Congresso dell’organizzazione giovanile, che si è aperto a Copenaghen il 19 Ottobre. Pii guiderà fino al 2009 il movimento internazionale che vede quasi trentamila iscritti nei trentasette paesi europei dove è presente l’organizzazione. Trentenne, fiorentino, Samuele Pii è stato membro della Convenzione Europea dei Giovani nel 2002 e fino a maggio 2007 Presidente della Gioventù Federalista Europea, la sezione giovanile del Movimento Federalista Europeo fondato nel 1943 da Altiero Spinelli. Dal 2005 Pii collabora con il Centro Studi sul Federalismo di Torino, presieduto da Antonio Padoa-schioppa. Tra i riconoscimenti ottenuti per il suo impegno da federalista europeo, la nomina, nel 2000, a “Giovane europeo dell’anno” da parte della Heinz-schwarzkopf Stiftung di Berlino, la fondazione tedesca che dal 1999 premia un giovane per il suo impegno a favore degli ideali europeistici. “La mia elezione acquisisce un valore simbolico nell’anno in cui si festeggia il Centenario della nascita di Altiero Spinelli – ha affermato Pii - La grande considerazione del lavoro svolto dalla Gfe in questi anni è stata fondamentale per il successo di oggi. ” “Il Trattato di Riforma dell’Unione Europea appena adottato a Lisbona - continua Pii- è il segnale di come nelle stanze dei Governi, l’accordo presto o tardi si trova, soprattutto quando si tratta di rendere il coinvolgimento dei cittadini nullo o comunque marginale. Il nuovo trattato non risolve i problemi dell’Europa: le ragioni per avere una Costituzione federale sono sempre più valide! Se i governi temono le potenzialità di un coinvolgimento più attivo della cittadinanza, noi ci proponiamo di stimolarne il coinvolgimento, con la fiducia e lo slancio propri della generazione cui apparteniamo. ” Spiegando, poi, il messaggio di cui la Jef vuole essere portavoce, Pii osserva come il ruolo di questo movimento, in vista delle elezioni al Parlamento europeo del 2009 “abbia delle enormi potenzialità, soprattutto in vista di un riavvicinamento dei cittadini al progetto europeo, nel tentativo di rilanciare il processo costituente dopo la rinuncia dei governi sulla Costituzione europea”. .  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, NELLA GARA AL RIALZO DELL’EXPORT ITALIANO CONTINUA IL TESTA A TESTA TRA EUROPA E RESTO DEL MONDO  
 
 Roma, 23 ottobre 2007 - Appaiono sincronizzate le velocità di crescita delle nostre esportazioni verso i paesi europei (+12,3%) e verso il resto nel mondo (+12,5%): nel periodo gennaio-agosto 2007 entrambi i valori crescono, con tassi superiori rispetto allo stesso periodo del 2006 (+8,3% per l’Ue, +9,7% il dato complessivo). Se si riduce di oltre del 60% il valore del deficit verso il resto del mondo, appare ancora più significativo il dato relativo agli scambi con l’Europa (il 60% circa del nostro export) dove si registra l’inversione di segno del saldo commerciale che nei primi otto mesi del 2006 era negativo per 615 milioni di euro e nel 2007 ha sfiorato i 5 miliardi di euro. Meccanica: nel mese di agosto 2007 anche l’andamento delle esportazioni complessive del settore meccanico mostra gli effetti del fisiologico calo di vendite del periodo estivo e si attesta intorno ai 5 miliardi di euro, tuttavia non si arresta il trend di crescita settoriale che vede il valore del comparto passare dai 4 miliardi di euro circa del gennaio 2006 al picco di oltre 7 miliardi raggiunto a luglio 2007. Tra i prodotti tipici del Made in Italy spiccano inoltre il calzaturiero (cuoio e prodotti in cuoio) ed i mobili nell’interscambio con i Paesi europei: confrontando i risultati dei primi 8 mesi del 2006 con l’analogo periodo del 2007 in aumento sono sia le esportazioni che i saldi che passano rispettivamente dall’1,4% al 6,3% e da 2,9 a 3,2 miliardi di euro; per i mobili il dato di variazione va da 2,3% ad 8,5% ed il saldo cresce da 2,8 ad oltre 3 miliardi di euro. Appare confermato dai dati il legame preferenziale che lega l’Italia ai suoi partner tradizionali nel periodo gennaio-agosto 2007: l’export verso la Spagna cresce del 15,3% e porta il saldo oltre i 7 miliardi di euro (nello stesso periodo 2006 la variazione rispetto all’anno precedente era del 6,8% ed il saldo circa 6 miliardi); tendenza analoga per il Regno Unito che va dal 2% al 7,4% che permette un incremento del saldo di circa un miliardo di euro. Si infittiscono poi i rapporti commerciali dell’Italia con i Paesi dell’Est e Nord Europa: esportazioni e importazioni in crescita in Lituania, Lettonia, Slovenia, Polonia, Finlandia e Slovacchia. .  
   
   
REPUS: POLYCENTRIC URBAN SYSTEM  
 
 Bologna, 23 ottobre 2007 - Le piccole e medie città appaiono ancora deboli nel contesto dell’Europa Centrale e Orientale e il loro sviluppo urbano passa attraverso una strategia “Dual Track”: da un lato è necessario valorizzare ulteriormente i grandi poli nazionali (capitali), dall’altro bisogna rafforzare in maniera selezionata e sulla base delle potenzialità esistenti, i secondi poli, cioè le altre grandi e medie città. Cruciale è il nodo delle connessioni, cioè dei trasporti fra le capitali dell’Est e dell’Ovest e fra queste e le città di secondo livello. Sono alcune delle conclusioni consegnate da Nomisma alla Conferenza di Budapest, momento finale del Progetto Europeo Interreg Iii B-cadses, dal titolo “La strategia per uno sviluppo urbano policentrico in Europa Centrale ed Orientale”, alias "Repus, Polycentric Urban System", un lavoro destinato a fornire indicazioni importanti ai nuovi Paesi membri. La direzione scientifica del progetto, durato due anni, è stata curata da Roberta Benini dell’area internazionale di Nomisma, per il Lead Partner, il dipartimento di Programmazione Territoriale della Regione Emilia-romagna. Sei i parteners, provenienti da Austria, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovenia. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CCIU, DOTT. ALESSANDRO STRICCA, HA INCONTRATO IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DEL PARLAMENTO PER IL BILANCIO E DI FINANZA NONCHÈ VICEPRESIDENTE DEL FIDESZ, MIHÀLY VARGA, PER DISCUTERE SULLA SITUAZIONE DELL’ECONOMIA UNGHERESE  
 
Milano, 23 ottobre 2007 Il 16 ottobre si è svolto il Business Lunch organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria in cooperazione con la Camera di commercio Svizzero – Ungherese, con la Camera di Commercio Tedesca in Ungheria, la Camera di Commercio Brittanica in Ungheria, la Camera di Commercio Franco – Ungherese, il Dipartimento Commerciale dell’Ambasciata d’Austria e l’Associazione Joint Venture. L’ospite d’onore è stato il Presidente della Commissione del Parlamento per il Bilancio e di Finanza nonchè Vicepresidente di Fidesz-il maggiore partito d’opposizione-, Mihàly Varga. Durante la conferenza stampa Mihàly Varga ha pesantemente criticato la politica economica del governo facendo notare la mancanza di organicità e di un disegno preciso nei provvedimenti del governo. Secondo il Vicepresidente del Fidesz si dovrebbero accorciare i tempi dell’adesione alla zona euro, attualmente prevista per il 2014, e bisognerebbe convincere l’opinione pubblica sull’importanza dell’adesione dell’Ungheria alla zona euro. Visto il peggioramento delle condizioni economiche dell’Ungheria Mihàly Varga ha proposto una riforma fiscale con una riduzione di aliquote mirata e non generalizzata. Al termine dell’incontro il Presidente Stricca ha rilasciato le seguenti dichiarazioni alla stampa in seguito all’intervento del Vicepresidente Varga:” La Cciu propone delle linee articolate che riguardano la riforma dell’economia ungherese che ha come punti cardine la riforma fiscale, la riforma della pubblica amministrazione, le misure per dare più competitività al sistema economico ungherese. Provvedimenti indispensabili per far riguadagnare all’Ungheria la posizione che ha avuto nei primi anni ’90, quando era il paese preferito dagli investitori occidentali che vedevano l’Ungheria come una porta per i mercati dell’Europa Centro – Orientale. ” .  
   
   
JANSA, BUONA LA SITUAZIONE ECONOMICA SLOVENA  
 
Lubiana, 23 ottobre 2007 - L´economia slovena è in buona salute. Lo hanno dichiarato i maggiori manager ed economisti sloveni, riuniti in conferenza al Summit Economico sloveno, cui ha presenziato anche il primo ministro Janez Jansa. Ne dà notizia il sito internet del Governo sloveno. Secondo Jansa, gli ambiziosi obiettivi del Governo appaiono realistici, anche se occorre affrontare diversi ostacoli. La crescita dell´economia slovena negli ultimi anni ha rispettato le previsioni della strategia di sviluppo del Governo, ha detto, realizzando qualche punto percentuale di crescita in più rispetto alla media Ue. "Al tasso attuale di crescita, la Slovenia raggiungerà il livello di sviluppo medio della Ue prima del previsto", ha detto con ottimismo Jansa, notando che il livello di sviluppo medio dell´eurozona è più distante, anche se non irraggiungibile. .  
   
   
IN ROMANIA OK AD ACQUISIZIONE DI CASSA DI RISPARMIO FIRENZE  
 
Bucarest, 23 ottobre 2007 - Il Competition Council romeno ha dato il via libera all´acquisizione di Cassa di Risparmio Firenze Romania da parte di Intesa Sanpaolo attraverso un controllo indiretto: la transazione non produce restrizioni, riduzioni o distorsioni della competizione del mercato. Ne dà notizia "Seeurope". L´authority romena ha analizzato la compatibilità della transazione con un ambiente correttamente competititivo e ha rilevato che la transazione ricade nelle competenze della Competition Law, come scrive un comunicato del Competition Council. Il Gruppo Intesa Sanpaolo nel secondo trimestre dell´anno ha rilevato da Ente Cassa di Risparmio di Firenze (Ecrf) il pacchetto di controllo nella divisione Crf, azionista di maggioranza di C. R. Firenze Romania. .  
   
   
BANCA GENERALI, RACCOLTA NETTA TOTALE A SETTEMBRE: €44 MILIONI, €1.462 MILIONI DALL’INIZIO DELL’ANNO TOTALE MASSE IN GESTIONE: €25,2 MILIARDI  
 
Milano, 23 ottobre 2007 - La raccolta netta totale del gruppo Banca Generali nel mese di settembre è stata pari a €44 milioni, dato che conferma il trend positivo di agosto (€ 106 milioni), nonostante la turbolenza sui mercati finanziari. Dall’inizio dell’anno la raccolta netta totale del Gruppo è stata pari a €1. 462 milioni. In un mese stagionalmente debole, Banca Generali è riuscita con successo ad attrarre nuova raccolta grazie alla forza del modello di business centrato sulla piattaforma bancaria e pertanto in grado di offrire prodotti interessanti per le temporanee esigenze di parcheggio-liquidità della clientela. A settembre, la raccolta netta di risparmio amministrato è stata pari a €225 milioni, per un totale di €981 milioni dall’inizio dell’anno. A fine settembre il totale delle masse in gestione (Aum) del gruppo Banca Generali ha raggiunto €25,2 miliardi, di cui il 71,8% rappresentato da risparmio gestito e assicurativo, in crescita del 6,3% rispetto a €23,7 miliardi a fine dicembre 2006. .  
   
   
AXA E BMPS FINALIZZANO L’ACCORDO DI PARTNERSHIP SUL MERCATO ITALIANO DELLA PROTEZIONE FINANZIARIA  
 
 Milano, 23 Ottobre 2007 - Axa e Bmps hanno chiuso in data 19 ottobre l’accordo di partnership di lungo-periodo in Italia nella bancassicurazione vita e non vita e nel business previdenziale. Secondo i termini dell’accordo di partnership, Axa acquisisce il 50% di Montepaschi Vita (prodotti vita e risparmio) e di Montepaschi Assicurazioni Danni (prodotti non vita), il 50% del business dei fondi pensione aperti di Bmps e gestirà gli attivi delle compagnie assicurative (13 miliardi di euro a fine 2006) e dei fondi pensione aperti (0,3 miliardi di euro a fine 2006). Le nuove denominazioni sociali saranno Axa Mps Assicurazioni Vita, Axa Mps Financial per la controllata irlandese e Axa Mps Assicurazioni Danni. I nuovi Consigli di Amministrazione delle compagnie italiane sono composti da Jean Raymond Abat, Antonio Silvano Andriani, Giancarlo Barbieri, Frédéric de Courtois, Denis Duverne, Massimo Michaud, Andrea Pisaneschi, Nicola Romito. Antonio Silvano Andriani è stato confermato presidente dei Consigli di Amministrazione delle compagnie. Amministratore delegato è Frédéric de Courtois, da circa quindici anni nel gruppo Axa con esperienze in Europa ed Asia, sino a qualche mese fa presidente di Axa Japan Holding. La transazione, annunciata il 23 marzo 2007, ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie ed è stata conclusa. .  
   
   
MERRILL LYNCH E CAPGEMINI PUBBLICANO LA SECONDA EDIZIONE DELL’ASIA-PACIFIC WEALTH REPORT NELL’AREA GEOGRAFICA ASIA-PACIFIC IL NUMERO DI INDIVIDUI CON UNA RICCHEZZA PERSONALE SUPERIORE AL MILIONE DI DOLLARI È SALITO A 2,6 MILIONI  
 
 Milano, 23 ottobre 2007 – La seconda edizione dell’Asia-pacific Wealth Report , presentata ieri da Merrill Lynch e Capgemini, rivela che alla fine del 2006 nell’area geografica Asia–pacific gli “High Net Worth Individuals” (Hnwi), ovvero gli individui con un patrimonio finanziario netto superiore al milione di Dollari, erano 2. 6 milioni (pari al 27,1% degli Hnwi nel mondo) registrando così un incremento dell’8,6% rispetto all’anno precedente. Questo significativo aumento è stata guidato principalmente dalla crescita del Pil e della capitalizzazione di mercato registrate nell’area. Alla fine del 2006 nell’Asia-pacific la ricchezza complessiva degli Hnwi era di 8,4 trilioni di dollari Usa, in crescita del 10,5% rispetto al 2005, e si concentrava prevalentemente in Giappone e Cina che rispettivamente pesavano per il 43,7% e il 20,6% della ricchezza di tutta l’area. A livello mondiale, considerati i dieci Paesi in cui gli Hnwi crescono più rapidamente, ben cinque si trovano nell´area Asia-pacific. Si tratta di Singapore, India, Indonesia, Corea e Hong Kong. In particolare a Singapore, in India e in Indonesia, il numero di Hnwi è cresciuto rispettivamente del 21,2%, 20,5% e 16,0% (la crescita media registrata invece a livello mondiale è pari all’´8,3%). L’ultima edizione dell’Asia-pacific Wealth Report analizza approfonditamente la composizione della popolazione degli Hnwi e il loro comportamento in nove Paesi: Australia, Cina, Hong Kong, India, Indonesia, Giappone, Singapore, Corea del Sud e Taiwan. In questi Paesi risiede complessivamente quasi il 94% dei 2,6 milioni di Hnwi dell’Asia-pacific. 1 Individui con patrimonio finanziario netto superiore a 1 milione di Dollari Usa, esclusa prima casa e beni di consumo. Secondo Gregory Smith, Vice Presidente Wealth Management di Capgemini Australia, “Anche se la grande maggioranza degli Hnwi dell’Asia-pacific dispone di patrimoni finanziari netti compresi fra 1 e 5 milioni di dollari Usa, assistiamo comunque a un forte aumento del numero di Ultra-hnwi2, ossia coloro che dispongono di patrimoni superiori ai 30 milioni di dollari Usa”. Dirk Chanmueller, Vice Presidente di Capgemini China, afferma: “Il fenomeno è particolarmente evidente in Cina, paese in cui la sensazionale crescita economica si rispecchia in una forte concentrazione, pari a oltre il 28%, dei 17. 500 Ultra-hnwi di tutta l’area geografica. ” Secondo Rahul Malhotra, Amministratore Delegato, responsabile dell’area Asia Pacific di Merrill Lynch Global Wealth Management, “I mercati di quest’area geografica sono stati nel complesso interessati da una fortissima crescita. Pur considerando che i comportamenti di investimento degli Hnwi differiscono nei singoli Paesi, i fattori fondamentali che guidano la crescita della ricchezza sono gli stessi per tutta la zona in oggetto; secondo le nostre previsioni, in Asia Pacific il tasso di crescita della ricchezza degli Hnwi rimarrà più alto rispetto al livello mondiale medio. ” I driver della ricchezza La forte crescita del Pil reale e della capitalizzazione dei mercati azionari è stato il fattore principale che ha determinato la ricchezza in Asia Pacific nel 2006. L’area ha registrato infatti tassi di crescita del Pil fra i più alti al mondo, Cina e India in testa con una crescita del Pil reale pari rispettivamente al 10,5% e all’8,8%. Inoltre, i tassi di propensione al risparmio dell’area Asia- Pacific, espressi in percentuale del Pil, sono stati maggiori rispetto a quelli di gran parte dei mercati sviluppati, superando il 40% in Cina, Singapore e Hong Kong. Gli indici azionari di riferimento di Cina, Indonesia, India e Hong Kong hanno sovra-performato quelli della maggioranza dei mercati finanziari più maturi e dei mercati della stessa area con caratteristiche analoghe, registrando rendimenti superiori al 30%. Poiché gli investitori asiatici ricercano tradizionalmente le migliori opportunità di investimento nei mercati domestici, si è inoltre assistito alla diffusione di prodotti di investimento particolarmente innovativi, realizzati dalle istituzioni finanziarie estere interessate a svilupparsi in quest’area geografica a così forte crescita. Ad esempio, gli investimenti immobiliari sono cresciuti grazie alla forte performance registrata nei settori degli immobili commerciali e dei Reit (real estate investment trust, i fondi di investimento immobiliare). Gli investimenti degli Hnwi nell’Asia-pacific - Nell’area, le scelte di investimento si sono fortemente differenziate da un Paese all’altro: ad esempio, gli Hnwi australiani hanno destinato in azioni il 37% dei propri patrimoni, il livello più alto di tutta l’area. Anche in Cina e Indonesia gli investitori si sono ampiamente rivolti al mercato azionario. In Corea del Sud, invece, la maggior parte degli investimenti si è rivolta al settore immobiliare. Si registra inoltre un trend di progressiva internazionalizzazione dei portafogli degli Hnwi dell’Asia-pacific che, nel lungo termine, si stanno orientando sempre più a investimenti alternativi, azionari e a titoli del reddito fisso. In ogni caso, anche se l’esposizione internazionale di questi portafogli è in aumento, è corretto ricordare che l’asset allocation mantiene una forte posizione sugli investimenti dell’area. Un dato può risultare particolarmente interessante in questo senso: poco più della metà dei patrimoni degli Hnwi dell’Asia-pacific sono stati investiti all’interno dell´area, mentre poco più di un quarto è stato destinato al Nord America. La grande sfida del mercato degli Hnwi nell’Asia-pacific - Gli investimento degli Hnwi differiscono nei singoli Paesi in funzione di vari fattori che riguardano, tra gli altri, l’origine della ricchezza, le caratteristiche demografiche, la concentrazione degli Ultra-hnwi e il livello di internazionalizzazione del portafoglio. Ad esempio in Cina e Australia le principali fonti di ricchezza sono rappresentate dalle attività d’impresa e dalle stock option, mentre per gli Hnwi giapponesi sono le eredità familiari e il reddito. In tutti i mercati dell’area la maggioranza degli Hnwi è di sesso maschile; la proporzione più alta, superiore all’80%, si osserva in particolare in India, Australia e Corea del Sud. Nel Report si evidenzia anche che le donne rappresentano il 43% del numero degli Hnwi di Taiwan e oltre il 30% di Cina e Hong Kong. Gregory Smith ha dichiarato: “L’accentuarsi della concorrenza sui clienti Hnwi, la forte crescita della loro ricchezza e del loro numero, la diversa cultura e propensione individuale nei confronti dei prodotti finanziari, sono alla base di una grande sfida per le società finanziarie che intendono operare in questi mercati. In tutta l’area geografica stiamo infatti già assistendo a dinamiche di prezzo più serrate, a una standardizzazione dei prodotti e alla mancanza di consulenza specializzata. ” .  
   
   
NOMISMA: NEL 2007 MEGLIO L’INVESTIMENTO IN ARTE CHE IN CASE USATE O IN BORSA  
 
Bologna, 23 ottobre 2007 - Il 2007 è stato un buon anno per l’arte: prezzi e scambi sono cresciuti e gli operatori sono ottimisti anche per i prossimi mesi, soprattutto per l’arte moderna e contemporanea, in particolare per gli artisti delle cosiddette avanguardie storiche e la fotografia. L’investimento in arte d’altra parte si sta rivelando un buon investimento, migliore, nel 2007, anche dell’investimento in case usate o in Borsa. Merito, in parte, del fatto che l’età media dei nuovi acquirenti sta scendendo (30-45 anni) e che il mercato si sta strutturando. È un mercato che in Italia nel suo complesso (con moderno e antico, pittura, ma anche grafica e oggettistica, importazioni ed esportazioni) ha raggiunto 1,8 miliardi di euro. Una china positiva poiché lo sviluppo della filiera economica dei beni culturali potrebbe caratterizzare “un nuovo rilancio economico”. .  
   
   
DIASORIN S.P.A.: PROCEDE SECONDO LE ATTESE IL PROGETTO “LINKING”PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI REPORTISTICA DI GRUPPO. AGGIORNAMENTO SULLO STATO DI AVANZAMENTO DEL PROGETTO LINKING, COERENTEMENTE CON L’IMPEGNO ASSUNTO DA DIASORIN IN FASE DI AMMISSIONE ALLA QUOTAZIONE IN BORSA.  
 
Saluggia (Vc), 23 ottobre 2007 – Diasorin S. P. A. , nell’ambito del procedimento di ammissione a quotazione sul Mercato Telematico Azionario, Segmento Star, si è assunta l’impegno di realizzare l’integrazione delle modalità di alimentazione della reportistica gestionale e degli schemi di bilancio consolidato civilistico, garantendo la copertura del 75% del fatturato di Gruppo entro sei mesi dall’inizio delle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario, nonché di comunicare trimestralmente lo stato di avanzamento di tali attività. Pertanto, ai sensi del Capitolo 4, Paragrafo 4. 1. 5 del Prospetto Informativo, la Società rende noto che è stato posto in essere uno specifico progetto (“Linking”) per la realizzazione di tale integrazione automatica, e che ad oggi sono in corso le fasi di “Realizzazione” e “Test & Training” dell’applicativo informatico appositamente sviluppato. La Società è pertanto in grado di confermare la tempistica e la copertura del fatturato di Gruppo previsto al termine delle attività. .  
   
   
“IL VENTURE CAPITAL E IL PRIVATE EQUITY – LA FINANZA STRAORDINARIA INCONTRA LE PMI”.  
 
Milano, 23 ottobre 2007 - Asseprim (Associazione Servizi Professionali per le Imprese) ha organizzato per oggi il convegno “Il Venture Capital e il Private equity – La finanza straordinaria incontra le Pmi”. Ad aprire i lavori sarà il presidente di Asseprim Umberto Bellini. Come moderatore, Enzo Argante, direttore de il Tempo Economico. L’evento si terrà dalle 9 alle 12. 30 in corso Venezia, 49 (M1 – Porta Venezia/palestro), Milano. Presso l’Unione Ctsp, sala turismo. La partecipazione è gratuita. In Lombardia, a Milano e in buona parte del Paese il terziario si sta sviluppando in modo significativo ricoprendo spazi e contesti lasciati aperti dal settore manifatturiero e della grande industria. E’ tempo dunque di sostenere la nascita di nuove realtà e lo sviluppo delle imprese del terziario già esistenti, guardando o meglio fruendo della finanza straordinaria, palese alternativa al debito bancario, finalmente più concreta e matura anche per la Pmi. .  
   
   
VENETO-TUNISIA: COOPERAZIONE CON GOVERNATORATO DI SOUSSE  
 
Venezia, 23 ottobre 2007 - Con la firma di un Protocollo formale d’Intesa, avvenuta in Tunisia, la Regione del Veneto ed il Governatorato Tunisino di Sousse, hanno attivato un nuovo rapporto di cooperazione che spazierà dall’economia alla formazione professionale, dalla cultura all’ambiente, dal commercio al turismo. Il documento è stato siglato ieri dall’Assessore alle Politiche Economiche ed Istituzionali Fabio Gava su delega del Presidente Giancarlo Galan, e dal Governatore di Sousse, Abderramen Limam. “Il Veneto – ha sottolineato Gava – guarda con grande attenzione allo sviluppo in atto in questa parte del mondo – ed un rapporto di cooperazione come quello siglato oggi ha per noi un notevole interesse, soprattutto per quanto riguarda i rapporti in materia di economia”. La collaborazione tra Veneto e Sousse riguarderà, in particolare, la promozione e l’interscambio tra Piccole e Medie Imprese, Associazioni ed Enti operanti nei due territori, lo sviluppo di joint venture e servizi finanziari alle imprese, lo scambio di informazioni tra le strutture che operano a loro supporto, la partecipazione alle rispettive fiere, la diffusione dell’innovazione tecnologica nei servizi connessi alle imprese. Verranno inoltre attivati scambi di esperienze in materia di distretti Produttivi e verranno promossi rapporti di collaborazione tra Università e Centri di Ricerca per l’utilizzo di sistemi a tecnologia e servizi avanzati (parchi tecnologici ed aree specifiche di ricerca) a sostegno delle aziende dei due territori. Nell’occasione della firma del Protocollo, Gava ha anche visitato il Polo Tecnologico di Sousse ed incontrato un nutrito gruppo di imprenditori locali ed i dirigenti della Camera di Commercio tunisina. .  
   
   
SOCIETARIA DI FIDI TOSCANA STRATEGICO PER LA REGIONE L’AUMENTO DEL CAPITALE A 87 MLN  
 
Firenze, 23 ottobre 2007 - «Per la Regione Toscana l’opportunità di aumentare a 87. 230. 000 euro il capitale sociale di Fidi Toscana riveste un’importanza e una rilevanza strategica. La stessa da sempre attribuita alla società, il cui compito è quello di sostenere la crescita delle piccole-medie imprese toscane favorendone l’accesso al credito». L’assessore regionale a bilancio e finanze, Giuseppe Bertolucci, ha così voluto sottolineare, nel suo intervento all’odierna assemblea societaria, il ruolo centrale attribuito a Fidi all’interno del sistema regionale delle garanzie «come un importante soggetto a supporto della realizzazione delle politiche regionali di intervento a sostegno delle imprese toscane». La Regione ha espresso secondo Bertolucci in ogni occasione la propria disponibilità alla crescita ed al rafforzamento patrimoniale di Fidi Toscana, fino a mettere a disposizione le risorse necessarie con un apposito stanziamento nel bilancio 2007, pari a circa 6 milioni di euro. Si tratta peraltro di un impegno comune dei principali soci di Fidi Toscana, sottoposto alla valutazione di specifici piani industriali della Società, così come formalizzato nel Protocollo di Intesa sottoscritto tra Regione e banche nell’aprile 2006. «Grazie a questo aumento di capitale, la società avrà le risorse necessarie per consolidare ed ampliare il proprio supporto alle politiche regionali di aiuto alle imprese toscane, mediante la progressiva introduzione della garanzia a prima richiesta, il rafforzamento del ruolo di “consulente” di impresa e, infine, il potenziamento dell’assunzione di capitale di rischio nelle piccole e medie aziende toscane». Fidi Toscana sarà così in grado di affrontare, a giudizio dell’assessore, le sfide descritte nel proprio Piano strategico 2007-2009 che la Regione ha esaminato ed apprezzato per lo sforzo di innovazione e per gli obiettivi di qualità che si prefigge, consentendo alla società di coniugare gli obiettivi di crescita, di solidità patrimoniale e di miglioramento del proprio rating, con la qualità delle prestazioni ed un maggior orientamento al mercato. .  
   
   
RELAZIONE POSITIVA DELLA CORTE DEI CONTI SULLA CAPACITA´ DI GESTIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA.  
 
 Bologna, 23 ottobre 2007 - In vista della votazione da parte dell´Assemblea legislativa del bilancio economico 2006, la sezione regionale della Corte dei Conti ha comunicato l´esito dell´analisi sulla programmazione finanziaria e l´attuazione del bilancio della Regione Emilia-romagna per l´esercizio 2006. Nel documento viene riconosciuta alla Regione Emilia-romagna una positiva capacità di gestione economico-finanziaria, con particolare riferimento al rispetto degli equilibri di bilancio e del patto di stabilità, nonché il basso livello di indebitamento, ben al di sotto dei limiti di legge. Nel suo giudizio positivo la Corte dei Conti segnala come fattori determinanti la capacità di copertura del fabbisogno attraverso entrate proprie, in misura molto superiore alla media nazionale sia in termini di stanziamento che di impegni, il rispetto del vincolo sulle spese di personale, la diminuzione del 3% delle spese per interessi rispetto al 2005 e ancora un positivo aumento della capacità di entrate e di velocità nella riscossione. "E´ una relazione molto positiva, quella che arriva alla vigilia della discussione del bilancio - ha commentato il presidente della Regione, Vasco Errani -. Un giudizio che ci lusinga e ci sprona, confermando la bontà di precise scelte di rigore nella gestione del bilancio e di conseguenti politiche di sviluppo". "Un riconoscimento importante e autorevole per le scelte di programmazione e di bilancio compiute in questi anni dalla Regione Emilia-romagna - sostiene l´assessore alle Finanze e vicepresidente, Flavio Delbono - che ci spinge a proseguire in questa direzione di attento governo della spesa e di rigorose scelte di investimento, convinti che questo continuerà a garantire quella solidità economico finanziaria del nostro bilancio che ci viene riconosciuta anche per il 2006". .  
   
   
TOSCANA, PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: AVANTI NELLO SNELLIMENTO PIÙ AGILE E VELOCE L’AUTORIZZAZIONE IN TEMA DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI  
 
Firenze, 23 ottobre 2007 - Ancora un passo avanti nella direzione della semplificazione amministrativa e dello snellimento della burocrazia. Lo segna il protocollo siglato stamani in Sala Giunta tra Regione Toscana e Cnipa (Centro nazionale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione) dal vicepresidente Federico Gelli e dal presidente del Cnipa Fabio Pistella, alla presenza della senatrice Beatrice Magnolfi, sottosegretario di Stato per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. Il protocollo d’intesa disciplina i rapporti tecnici, economici e giuridici tra il Cnipa e la Regione Toscana, in relazione al progetto di cooperazione tra la rete regionale dei Suap (Sportelli Unici per le Attività Produttive) e l’infrastruttura nazionale di servizi erogati dai Ministeri, Sisimpro. Obiettivo del protocollo, realizzare un’integrazione tra i servizi per la transazione informatica delle domande di prevenzione incendi. Grazie a questo accordo, direttamente dagli sportelli Suap saranno disponibili i servizi relativi alla transazione informatica delle domande di prevenzione incendi: gli sportelli unici potranno erogare direttamente alle imprese e ai professionisti i servizi relativi al rilascio delle autorizzazioni in tema di prevenzione incendi, utilizzando i servizi della Pubblica Amministrazione centrale, erogati attualmente dall’infrastruttura nazionale. “Questo protocollo – ha detto Federico Gelli – rappresenta un ulteriore passo avanti nella semplificazione amministrativa, nell’efficienza del sistema pubblico, nella riduzione dei tempi e dei costi. Temi, questi, che ci stanno molto a cuore e sui quali come Regione ci stiamo già muovendo da tempo. Il risultato sarà positivo per le imprese e i professionisti, che trovano sempre elementi di difficoltà e una farraginosa burocrazia. E’ nostro interesse semplificare il più possibile la vita ai cittadini e alle imprese”. Il servizio di domanda dei prevenzione incendi è solo il primo esempio di una serie di servizi di semplificazione amministrativa realizzati in collaborazione tra i Suap e l’infrastruttura nazionale. Un altro servizio di prossima attivazione sarà quello relativo all’invio al Ministero della salute da parte dei Suap delle pratiche relative alla veterinaria, dopo che la pratica ha completato il proprio iter tra Comune, Azienda sanitaria e Regione Toscana. .  
   
   
ILLY INCONTRA MINISTRO REPUBBLICA CECA SVOBODA  
 
Trieste, 23 ottobre 2007 - Il presidente della Regione Riccardo Illy ha incontrato oggi a Trieste, nella sede della Presidenza, il ministro del Governo della Repubblica Ceca Cyril Svoboda, in questi giorni in Friuli Venezia Giulia in occasione del decimo anniversario dell´apertura del Consolato onorario di Udine ma anche per esplorare la possibilità di incrementare la cooperazione sul piano regionale. Il ministro Svoboda era accompagnato dal console generale della Repubblica Ceca a Milano Karel Beran e dal console onorario per il Friuli Venezia Giulia e il Trentino-alto Adige Paolo Petiziol. Nel corso del colloquio sono stati in particolare approfonditi i temi delle piccole e medie imprese, del turismo, della formazione, delle infrastrutture, dell´energia. La Repubblica Ceca, come ha sottolineato Svoboda, è interessata non solo a intensificare i rapporti economici con il Friuli Venezia Giulia, ma anche a conoscere gli strumenti legislativi che la Regione ha messo a punto per il sostegno allo sviluppo. Il presidente Illy ha illustrato le recenti leggi regionali sulle Piccole e medie imprese, particolarmente diffuse e dinamiche in tutta l´area del Nord Est dell´Italia, e sull´innovazione, con l´obiettivo di favorire il trasferimento delle conoscenze dalle Università e dai centri di ricerca alle aziende, in modo da promuovere l´innovazione. Per quanto riguarda il turismo, il presidente ha parlato della costituzione dell´agenzia per la promozione Turismo Fvg e degli ingenti investimenti che la Regione dedica a questo settore, considerato strategico. Sono state inoltre prese in esame le possibilità di interscambio di studenti, anche nell´ambito delle iniziative dell´Are (Assemblea delle Regioni d´Europa), di cui Illy è presidente, di fronte all´obiettivo della Repubblica Ceca di favorire per i propri giovani un´alta formazione di respiro europeo. Illy e Svoboda hanno concordato anche sulla necessità di completare le interconnessioni autostradali tra i vari Paesi in questa parte dell´Europa, così come sull´importanza del progetto del corridoio ferroviario Adriatico-baltico, fortemente sostenuto dall´Austria ma di interesse anche per il Friuli Venezia Giulia e per la Repubblica Ceca. È stato infine approfondito il tema dell´energia. In Friuli Venezia Giulia, cittadini e imprese pagano l´energia il 25 per cento in più rispetto agli altri Paesi europei mentre la Repubblica Ceca, è stato rilevato nel corso del colloquio, punta a esportare il proprio surplus. Da ciò la possibile collaborazione, che potrebbe estendersi anche al campo della ricerca di nuove fonti e di nuove tecnologie. .  
   
   
GORIZIA: COSTITUZIONE CONFIDI  
 
 Gorizia, 23 ottobre 2007 - "Il passo che state compiendo oggi è molto importante e significativo e va nel senso indicato dalla politica regionale per la razionalizzazione del sistema dei Congafi nel Friuli Venezia Giulia. Questa di Gorizia è la quarta fusione fra Congafi in regione, ma va oltre i singoli settori per assumere valenza provinciale. A voi, quindi, rivolgo l´apprezzamento del Governo regionale". Così si è espresso l´assessore regionale alle Attività produttive, Enrico Bertossi, intervenuto ieri a Gorizia alle assemblee dei Congafi Commercio e Congafi Artigianato, cui seguirà a giorni l´assemblea del Congafi Industria, nelle quali viene decisa la fusione tra i tre organismi per dar vita al "Confidi Gorizia". Secondo Bertossi occorre dare ai Congafi regionali una forma più efficiente per semplificare e risparmiare sui costi di gestione. Già la legge nazionale di riforma prevede la trasformazione dei Congafi in Confidi, ovvero in società cooperativa per azioni; "come Regione - ha affermato - andiamo oltre prevedendo l´aggregazione dei quindici Congafi regionali per arrivare a un unico Confidi. Due sono le strade, entrambe valide e percorribili: o si cerca una fusione per comparto economico - Commercio, Industria, Artigianato - oppure per Confidi provinciali intersettoriali". Intanto vi è stata la fusione dei Congafi Commercio di Udine e Pordenone, del Congafi Artigianato delle stesse province e quella del Congafi Industria di Udine con quello del Prosciutto di San Daniele. Ora arriva questa fusione di Gorizia su base non più intersettoriale ma provinciale. La strada, insomma, è indicata: "l´importante - ha concluso Bertossi - è che si giunga a questa razionalizzazione anche perché la quantità di risorse statali e regionali è sempre più scarsa". .  
   
   
REGIONE PIEMONTE, CONFERMA DEL RATING AA3 DA PARTE DELL’AGENZIA MOODY’S  
 
Torino, 23 ottobre 2007 - “Dopo Fitch anche Moody’s conferma il rating della Regione Piemonte”. Lo ha dichiarato il 19 ottobre il vicepresidente della Giunta regionale, Paolo Peveraro. “questa importante attestazione- continua il vicepresidente- riconosce, ancora una volta, l’affidabilità e l’alto merito di credito della Regione Piemonte, aldilà delle sterili polemiche e del bailame di questi giorni. Gli importanti investimenti a sostegno dell’economia regionale, il ritardo nei trasferimenti dallo Stato, e la necessità di reimpostare ingenti economie degli esercizi precedenti (2mld di euro) hanno, come noto, aumentato il livello complessivo dell’indebitamento. Questo ha portato l’Agenzia di rating a cambiare lo scenario da stabile a negativo. La critica situazione finanziaria che complica la vita di tutte le amministrazioni pubbliche potrà essere risolta solo attraverso un reale federalismo fiscale che potrebbe iniziare, semplicemente, con la possibilità per le regioni di incassare direttamente le proprie imposte. ” .  
   
   
L´AGENZIA MOODY´S CONFERMA UN RATING DI ECCELLENZA (AA2) ALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA.  
 
 Bologna, 23 ottobre 2007 - L´agenzia Moody´s ha confermato il rating Aa2, con prospettive stabili, alla Regione Emilia-romagna. Tale valutazione di eccellenza conferma l´Emilia-romagna come una delle Regioni maggiormente in salute rispetto al bilancio in Italia e in Europa, grazie ad una forte struttura economica, efficienza gestionale e azioni regionali coerenti con una conduzione accorta dei bilanci. Questa gestione, dicono ancora le motivazioni del rating assegnato da Moody´s, ha garantito un´amministrazione con modesti livelli di indebitamento attuale e prospettico e performances soddisfacenti. "Non possiamo che essere soddisfatti per questo riconoscimento - ha commentato il presidente della Regione, Vasco Errani -: Moody´s attesta ancora una volta la capacità dell´Emilia-romagna di conciliare efficacemente una gestione rigorosa del bilancio con politiche attive di sviluppo". "E´ uno stimolo in più, una conferma della bontà delle nostre politiche di bilancio - ha aggiunto il vicepresidente e assessore alle Finanze, Flavio Delbono -, garanzia del livello di eccellenza di un´economia regionale florida, dinamica, che ci colloca ai vertici delle regioni europee". .  
   
   
COMMERCIO,FORMIGONI:GRANDE ALLENZA PER LO SVILUPPO  
 
 Milano, 23 ottobre 2007 - Realizzare un modello di gestione unitaria e programmata del commercio per "distretti" territoriali - con l´attivazione di sinergie e collaborazioni tra grande, media distribuzione ed esercizi di vicinato - in grado di concretizzare ambiziosi obiettivi di sviluppo e di crescita sociale e culturale. Una rinnovata alleanza tra commercio e territorio, dunque, e la nascita di una nuova organizzazione, analogamente a quanto già avviene nell´esperienza di cooperazione dei distretti industriali, con la centralizzazione di servizi come sicurezza, arredo urbano, marketing e promozione. E´ questo il tema discusso ieri nell´Auditorium Gaber del Palazzo della Regione Lombardia, in un convegno organizzato dalla Direzione generale Commercio, Fiere e Mercati, che ha visto confrontarsi studiosi, amministratori e operatori. "L´avvento delle grande distribuzione - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo all´incontro - è stato un passaggio epocale, un processo ormai del tutto completato che, a differenza di altri Paesi non ha portato alla desertificazione dei centri urbani, ma che al contrario può concorrere ad una loro rivitalizzazione come poli di attrazione non solo dal punto di vista commerciale, ma anche economico, sociale e culturale". "Ed è proprio questa logica - ha aggiunto Formigoni - capace di superare la dicotomia tra piccola e grande distribuzione da cui vogliamo partire per dare nuova linfa alla storica alleanza tra commercio e territorio. La proposta di istituire i distretti urbani del commercio nasce da una visione dello stesso non più come rigidamente settoriale, ma orientata a contribuire ad uno sviluppo urbano moderno e sostenibile, centrato sulla vita e sulle esigenze delle persone". "Per questo - ha sottolineato il presidente - serve un grande accordo con tutti gli attori in campo, cittadini, consumatori, imprese, enti locali. Serve un´alleanza, che si basi sulla fiducia nell´iniziativa e nel contributo che ogni soggetto può offrire per far crescere la qualità delle relazioni e delle funzioni sul territorio e sulla libertà e la responsabilità, come risorse primarie per lo sviluppo imprenditoriale e la coesione sociale". In questo quadro di governance sussidiaria, Regione Lombardia è disponibile a riconoscere i distretti urbani del commercio come espressioni auto-organizzate della comunità di imprese, cittadini ed istituzioni, e valuterà anche un intervento di tipo normativo, completando allo stesso tempo il percorso di semplificazione normativa nell´ambito del commercio. Due i fronti su cui la Regione si è impegnata negli ultimi anni: da un lato, una politica di sostegno alle imprese basata su interventi di tipo strutturale di medio e lungo periodo (solo nel biennio 2006/2007 sono stati impegnati oltre 70 milioni di euro per programmi finalizzati allo sviluppo integrato delle reti commerciali e all´innovazione dell´impresa commerciale); dall´altro, con l´approvazione del "Programma di sviluppo del settore commerciale 2006-08", è stata definitivamente abbandonato la logica delle soglie quantitative di programmazione, per passare ad un nuovo modello di programmazione "ad impatto zero", basato sulla valutazione della qualità dell´insediamento commerciale. Il settore del commercio in Lombardia vanta livelli di eccellenza nell´offerta, che lo colloca al primo posto in Italia, al pari delle realtà europee più avanzate: il settore commerciale produce circa il 13,5% del Pil regionale e il 18% dell´occupazione complessiva (pari a circa 650mila occupati). La Lombardia si è dotata di una rete di grandi strutture di vendita molto densa (circa 450 grandi strutture pari a 325 mq. Di superficie di vendita ogni 1000 abitanti), alla pari con le più sviluppate e popolose aree europee. Contemporaneamente l´offerta commerciale è rimasta capillare e molteplice: la Lombardia ha infatti oltre 100mila esercizi commerciali al dettaglio, con una superficie che è complessivamente pari alla somma di quella di tutte le grandi e le medie strutture di vendita. La difesa e lo sviluppo del negozio di vicinato è stata riaffermata dall´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani che, nel suo intervento di apertura, ha ricordato gli atti di governo più significativi tra quelli che sono in atto. Innanzitutto i Pics (Programmi Integrati per la Competitività di Sistema), finanziati per oltre 45 milioni di euro, che sono stati capaci di mettere in moto una mole di altri investimenti pubblici e privati per un totale di 117 milioni. Poi la convenzione realizzata con 19 Comunità Montane, proprio per sostenere quei territori dove la permanenza di strutture commerciali di vicinato è maggiormente a rischio. E ancora i finanziamenti alle imprese attraverso Confidi e gli interventi finalizzati sia alla riduzione dell´inquinamento (per 17 milioni di euro destinati a 1. 000 aziende), sia alla ristrutturazione delle reti informatiche (altri 8,5 milioni di euro). .  
   
   
MINISTERO DEL COMMERCIO E PROVINCIA AUTONOMA INSIEME PER PROMUOVERE IL TRENTINO ALL’ESTERO VERRÀ POTENZIATA LA PROIEZIONE DELLE IMPRESE SUI MERCATI INTERNAZIONALI. IN FORTE CRESCITA L’EXPORT PROVINCIALE NEGLI ULTIMI 10 ANNI.  
 
 Trento, 23 ottobre 2007- Firmato il 19 ottobre dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, e dal Ministro del Commercio Internazionale e per le politiche europee, Emma Bonino, l’Accordo quadro di Programma in materia di internazionalizzazione. L’atto è stato siglato presso l’Eliporto di Trento, dove il ministro è giunto nel pomeriggio anche per partecipare all’assemblea di Confindustria, e apre la strada ad una più forte proiezione internazionale delle imprese trentine. L’accordo si propone di rafforzare la cooperazione tra Governo e Provincia autonoma nel campo della promozione economica internazionale attraverso lo sviluppo di azioni congiunte a favore delle imprese trentine che operano sui mercati esteri. L’obiettivo è quello di favorire il raccordo operativo e programmatico tra i soggetti nazionali e provinciali (tra tutti Trentino Sprint, lo sportello provinciale a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese trentine) impegnati a favore del rafforzamento delle presenza commerciale e produttiva dell’Italia all’estero, e di individuare nuove modalità di sostegno congiunto alla realtà produttiva provinciale. L’accordo introduce pertanto significativi elementi di novità quali lo sviluppo di progetti interregionali utili a rafforzare la massa critica e l’efficacia delle azioni territoriali di proiezione internazionale e il potenziamento dell’azione di Trentino Sprint anche attraverso lo sviluppo e la messa in comune di banche dati a supporto dell’attività promozionale nei principali mercati esteri. L’intesa consente inoltre alla Provincia autonoma di stipulare una specifica convenzione per la partecipazione delle imprese trentine ai progetti di promozione del Made in Italy. “Con la stipula dell’Accordo - ha dichiarato il presidente Dellai - prosegue il nostro impegno a sostegno della competitività internazionale del sistema economico trentino, impegno assunto ad avvio di legislatura con l’approvazione del Programma di Sviluppo provinciale che ha identificato nell’internazionalizzazione una delle sfide principali da affrontare per il rafforzamento della realtà economica e sociale provinciale. ” “L’intesa – ha proseguito il presidente - muove in una logica di continuità rispetto al recente varo del Tavolo Provinciale dell’internazionalizzazione (la sede di confronto e programmazione che vede riuniti i principali attori socio-economici territoriali attivi in campo internazionale). Obiettivo ultimo di queste iniziative è costruire un sistema di cooperazione virtuosa tra pubblico e privato e tra diversi livelli di governo così da sostenere nel miglior modo possibile le imprese trentine sui mercati esteri. Siamo infatti convinti che attraverso un forte lavoro di squadra il processo di ‘inseguimento multinazionale’ avviato dalle imprese trentine sui mercati internazionali possa proseguire ed accelerare”. “Questo protocollo, che sto firmando Regione per Regione, non è l’imposizione di un modello unico – ha sottolineato invece il ministro Bonino – ma il tentativo di essere più efficaci nel proporre il made in Italy all’estero. Oggi la crescita economica è trainata dall’export, e l’Italia sta vivendo un boom straordinario. In quanto alle esportazioni dal Trentino esse prendono per due terzi la strada dell’Europa, soprattutto della Germania. Questo dovrebbe spingervi a diversificare un pò, per non essere dipendenti da un solo paese. So che avete accettato con entusiasmo di fare assieme la missione istituzionale in India che abbiamo previsto per dicembre; mi fa piacere e penso che con la firma di questa convenzione e con la disponibilità di alcune risorse aggiuntive previste in Finanziaria ci siano tutte le premesse per ripartire con uno slancio e un’efficacia maggiori”. Scheda: Alcuni dati sull’export trentino - Le imprese provinciali hanno mostrato di saper sfruttare la straordinaria fase di espansione globale dell’ultimo quinquennio per accrescere significativamente la propria propensione verso i mercati esteri. Lo sviluppo estero del sistema provinciale degli ultimi anni può quindi essere considerato decisamente positivo, sia in termini di commercio internazionale (con un trend di crescita ormai decennale), sia di investimenti diretti all’estero (qui il trend dura da circa un quinquennio). Alcuni numeri: nel decennio 1996-2005, i valori delle vendite all’estero di prodotti trentini sono infatti cresciuti annualmente del 5,1%, un tasso ampiamente superiore alla media nazionale (che è stata pari al 3,9%) e il più dinamico tra quelli registrati dalle province del Nord Est. Anche il 2006 si è confermato come un anno di crescita delle esportazioni trentine, con un incremento del 7% rispetto all’anno precedente, ma questa volta con performance inferiori rispetto alla media nazionale (9%) ed ancor più a quelle dell’Italia Nord orientale (9,6%). Riguardo agli investimenti diretti all’estero nello stesso periodo si è registrato un incremento significativo delle iniziative produttive all’estero delle imprese trentine, arrivando a registrare nel 2005 51 partecipazioni di imprese trentine in aziende estere per 5. 228 dipendenti totali impiegati nelle relative affiliate. Meno dinamica risulta la performance provinciale per quanto concerne la presenza di attività locali partecipate da imprese multinazionali, che risulta ancora sottodimensionata (42 iniziative in tutto nel 2005) e che va quindi sostenuta anche attraverso iniziative quali quelle previste dall’Accordo di Programma fra Ministero del Commercio internazionale e Provincia autonoma di Trento. . .  
   
   
DEL TURCO E SROUR RICEVONO AMBASCIATRICE GIORDANIA LA PRINCIPESSA WIJDAN SARA´ OGGI A PALAZZO CENTI  
 
 L´aquila, 23 ottobre 2007 - Il presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco, e l´assessore con delega ai Rapporti con i Paesi del Mediterraneo, Mimmo Srour, riceveranno oggi la visita della principessa Wijdan Bint Fawwaz Muhana, ambasciatrice in Italia del Regno Hashemita di Giordania. L´incontro, che si terrà alle 11,30 a palazzo Centi, all´Aquila, è stato voluto in virtù dei buoni rapporti tra le due comunità ed in preparazione della settimana dell´Abruzzo in Giordania, iniziativa culturale e commerciale in programma nel prossimo mese di dicembre. Studiosa d´arte ed autrice di numerose pubblicazioni, la principessa è stata la prima donna ad entrare al ministero degli esteri ed ha rappresentato la Giordania all´assemblea delle Nazioni Unite a Ginevra e New York. All´incontro di domattina prenderà parte anche il vice prefetto dell´Aquila, Graziella Patrizi. La principessa si recherà successivamente al Forte spagnolo e, nel pomeriggio, a palazzo Margherita in visita al sindaco, Massimo Cialente. .  
   
   
IL SOGNO DI HERA PIANO DI MARKETING PER LA VALLE DEL SELE  
 
Paestum, 22 ottobre 2007 - Hera, l´immagine evocatrice delle millenarie stratificazioni culturali, la madre, la donna dell´antichità, la divinità femminile cui le popolazioni della Piana del Sele affidarono la fertilità della loro terra - si erge a simbolo di un articolato piano di marketing per questo territorio della Campania che comprende i comuni di Battipaglia, Bellizzi, Capaccio-paestum, Eboli, Pontecagnano-faiano e Serre - per capire oggi, in una chiave di lettura moderna, le autentiche istanze che può esprimere in termini di soggetti attivi e di potenzialità spesso inespresse. Il "Sogno di Hera" è dunque il titolo di una strategia comune che vede coinvolte in un progetto sinergico, istituzioni come l´Unione Europea, la Regione Campania, l´Ente Provinciale del Turismo, la Provincia di Salerno e imprese (Ager. Segno Associati, Grafite), impegnate nella realizzazione dei Pit Piana del Sele, ai quali la Regione Campania, ha destinato risorse significate, per la valorizzazione e lo sviluppo di questo progetto. Da tutto questo, si sviluppa il progetto "Hera Sele Mare", un titolo che esprime tutta la forza comunicativa di un grande impegno. Ne racchiude le caratteristiche peculiari, quasi in una sorta di preservazione: le bellezze naturali incomparabili della Valle del Sele che si intersecano come in un mosaico, nei tasselli di un passato storico, archeologico unico al mondo. Si completa con la stessa intensità, nell´ospitalità e nella buona tavola. "L´obiettivo prioritario che ci siamo posti - sottolinea Rino Avella, Amministratore di Ept Salerno - è stato quello di far convergere, in un unico contenitore, tutti gli aspetti più significativi che, da sempre, qualificano il nostro turismo. Aspetti che richiedevano l´abbandono della tradizionale segmentazione settoriale e la necessaria proiezione in un progetto che potesse trasformarsi in una trasparente vetrina per le nostre ricchezze ambientali, archeologiche, culturali, ma anche per le strutture ricettive d´avanguardia e per i nostri prodotti alimentari, unici ed inimitabili". Il "Sogno di Hera" fa parte di un ricco programma di eventi che dal 23 al 27 ottobre, caratterizzerà la Valle del Sele: Martedi 23 ottobre 2007 ore 13,30-19,00 a Eboli al Palasele, nell´ambito della Iii Mostra Nazionale della bufala mediterranea italiana, si svolgerà il workshop "Dalla Bufala alla Mozzarella", convegno sulla produzione della mozzarella di bufala: dalla materia prima al prodotto finito. Giovedi 25 ottobre 2007 ore 18,00 a Eboli al Museo Archeologico presso il Complesso Monumentale di San Francesco, inaugurazione della mostra "Hera, in principio", itinerario di ricerca al femminile a cura di Cristina Tafuri. Venerdi 26 ottobre 2007 ore 15,00-16,30 a Paestum presso l´Hotel Ariston, serie di incontri: tavola rotonda su "La qualità dei prodotti agricoli, dalla materia prima al piatto finale", workshop "Tesori naturali: dall´antipasto alla pasticceria" convegno su preparare e produrre con materia prima di qualità. Sabato 27 ottobre 2007 ore 9,00 a Paestum presso l´Hotel Ariston, workshop "Arrivederci, la qualità dell´accoglienza dal ricevimento al commiato", convegno sulle tecniche relazionali necessarie nella ricettività del turista. Nella serata conclusiva di "Hera Sele Mare" con Eleonora Brigliadori, ospite d´onore, saranno premiate le donne protagoniste della Piana del Sele che si sono distinte nei settori della cultura del lavoro, dell´agricoltura, dello sport e del turismo. Info: www. Heraselemare. It .  
   
   
IMMIGRAZIONE IN LIGURIA, ASSESSORE VESCO: "ISTITUITA LA CONSULTA REGIONALE PER L’INTEGRAZIONE DEI CITTADINI STRANIERI, TRA LE PRIME REGIONI IN ITALIA"  
 
Genova, 22 ottobre 2007 - La Giunta ha approvato, nella sua seduta del 19 ottobre con decreto del presidente l’istituzione della Consulta Regionale per l’integrazione dei cittadini stranieri immigrati ed ha provveduto alla nomina dei suoi componenti. La costituzione della Consulta Regionale per l’immigrazione è prevista dagli articoli 7 e 8 della Legge Regionale 20 febbraio 2007 "Norme per l’accoglienza e l’integrazione delle cittadine e dei cittadini stranieri immigrati". Si tratta di un organismo chiamato ad esprimere pareri, a formulare proposte in tutti gli ambiti di intervento che coinvolgono l’immigrazione e a elaborare iniziative e strategie sulle problematiche inerenti la presenza degli stranieri nella nostra regione. La Consulta ha sede presso il Dipartimento competente in materia di immigrazione, rimane in carica per la durata della legislatura e ne fanno parte 29 membri di cui 12 in rappresentanza dei cittadini stranieri presenti in Liguria provenienti dalle aree dell’America Latina, dell’Africa, dell’Est Europeo e del mondo arabo oltre che dei territori delle province liguri in cui risiedono. All’interno della Consulta figurano pertanto: l’assessore regionale competente in materia di immigrazione, o un suo delegato, con funzioni di Presidente, un esperto designato dall’Assessore regionale competente, dodici rappresentanti di cittadini stranieri immigrati, cinque rappresentanti designati dagli enti o associazioni di volontariato e promozione sociale che operano nel settore dell’immigrazione, tre rappresentanti designati congiuntamente dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, tre rappresentanti designati dalle organizzazioni dei datori di lavoro maggiormente rappresentative, un rappresentante indicato dall’Unione regionale delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, quattro rappresentanti dei Comuni designati dall’Anci, un rappresentante delle Province designato dall’Urpl, un rappresentante delle Comunità Montane designato dall’Uncem Liguria, un rappresentante esperto in cooperazione internazionale e nelle tematiche dell’accoglienza designato dall’Osservatorio Regionale sul volontariato ed un rappresentante dei medici. "Con l’istituzione della Consulta, tra le prime regioni in Italia, abbiamo voluto – spiega l’assessore regionale Vesco – mettere in relazione il mondo istituzionale con i lavoratori immigrati presenti da anni nella nostra regione e il suo compito sarà quello di affrontare le problematiche più rilevanti degli stranieri sul nostro territorio e prevedere iniziative e azioni per risolverle". La prima riunione della Consulta è prevista entro un mese dalla sua istituzione. .  
   
   
LA SOCIETA’ DEI CONSUMI E LE POLITICHE DI TUTELA DEI CONSUMATORI CARACCIOLO INDICA LE LINEE DELLA REGIONE PIEMONTE  
 
 Torino, 23 ottobre 2007 - La società dei consumi e le politiche di tutela dei consumatori sono state il tema di un convegno, svoltosi questa mattina, al Centro congressi di Torino Incontra. Organizzato dalla Regione e dalla Camera di Commercio di Torino, il convegno ha visto la presenza di numerosi relatori, esponenti del mondo universitario, delle istituzioni, delle associazioni di categoria e dei consumatori. I lavori sono stati introdotti da Alfonso Facco, segretario della Consulta regionale per la difesa e la tutela del consumatore, che ha illustrato le politiche regionali per i consumatori, dalla metà degli anni ’80 ad oggi. “Occorre -ha affermato- un forte investimento in cultura della conoscenza, della trasparenza, della correttezza, del rispetto dei cittadini e dei consumatori. ” Per l’Assessore regionale al Commercio, Giovanni Caracciolo, “il problema della tutela dei consumatori è centrale e lo è per tutti, istituzioni, associazioni, categorie economiche. Esiste un problema di povertà relativa che tende a crescere e a coinvolgere fasce più estese di popolazione. E’ un tema che va affrontato da tutti, non può essere delegato solo al volontariato e a chi si occupa di solidarietà sociale. ” “La Giunta regionale- ha sostenuto Caracciolo- è consapevole che la concorrenza del mercato è la strada maestra per abbattere i prezzi e migliorare la qualità dei servizi. E’ altresì cosciente che, in una società di servizi, il pubblico deve esercitare il controllo. La tutela del consumatore è un compito che spetta in prima istanza alle istituzioni, che si debbono avvalere anche del contributo e del lavoro delle associazioni. Abbiamo preparato una legge che è in fase di limatura e che spero venga approvata entro il termine della legislatura: oltre a recepire le più recenti norme europee e nazionali, essa costruisce delle modalità procedurali per garantire la più ampia oggetttività nella ricerca delle lesioni dei diritti dei consumatori, definendo anche precise tutele. ” Guido Sertorio, dell’Università di Torino, Facoltà di Economia, ha affrontato il tema della trasformazione della società dei consumi: deriva consumistica e controtendenze. “Negli ultimi anni sono nati, soprattutto negli Stati Uniti, numerosi movimenti di critica ai consumi, che in Italia non hanno particolare risonanza. ”- ha evidenziato il docente. Per Maria Cristina Martinengo, sempre della Facoltà di Economia dell’Ateneo torinese, “la transizione delle società moderne industriali verso la postmodernità determina profondi cambiamenti nei consumi e nei consumatori. Alla crescita ed alla differenziazione dei beni e dei servizi corrisponde la trasformazione di ampie fasce di consumatori che, iperstimolati dal mercato e dalla tecnologia, elaborano strategie diverse ed innovative di acquisto e di consumo. ” Dario Romano, dell’Università di Milano Bicocca, direttore di Micro&macro Marketing, ha spiegato le nuove forme di consumo ed i nuovi orientamenti del consumatore, anche rispetto al concetto della privacy e delle sue tutele. Claudio Bosio, docente di psicologia dei consumi e del marketing all’Università Cattolica di Milano, vicepresidente di Gfk Eurisko, ha analizzato il sentiment del cittadino-consumatore: “Ci sono segnali che inducono a prefigurare come imminente una riconfigurazione del ruolo e dell’identità del consumatore, dal terreno strettamente privato dove fin ad ora si è situato, al terreno pubblico e politico. ”- ha sostenuto. Nella seconda parte del convegno sono intervenuti: Giuseppe Bagnolesi, presidente Confesercenti provinciale di Torino, che ha evidenziato la crescita nel periodo 2003-2006 della distribuzione commerciale e la necessità dell’intervento dei poteri pubblici a favore delle classi più deboli, sempre più in difficoltà per l’aumento di prezzi e tariffe. Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom di Torino, che ha ricordato le molte iniziative della sua associazione, anche in collaborazione con la Regione e la Camera di Commercio, sul fronte del contenimento dei prezzi e della trasparenza. Pierluigi Dovis, direttore della Caritas diocesana di Torino, che ha riferito dell’aumento della povertà nel capoluogo e delle politiche di welfare e dei loro risultati. Angela Migliasso, assessore regionale al Welfare, ha sottolineato che “il Piemonte ha il 4% come tasso di disoccupazione ed una crescita molto elevata di occupazione femmnile. Dati positivi che, tuttavia, sono in contraddizione con il fenomeno della povertà. Occorre sviluppare i servizi, con particolare attenzione al settore socio-sanitario. La Regione ha ripristinato il sistema di programmazione, utile strumento per gestire questo periodo di transizione. ” Giorgio Rossetto, segretario regionale della Uil, è intervenuto sul tema dell’inclusione ed esclusione dalla società dei consumi. “L’accesso ai beni primari oggi si intreccia molto di più con i beni secondari. Ciò che un tempo era superfluo, oggi è indispensabile. ” – ha detto. Claudia Savio ha ricordato le iniziative della Camera di Commercio di Torino, in particolare la conciliazione, strumento utile a risolvere le controversie tra le imprese ed i consumatori. Rosario Trefiletti, presidente nazionale di Federconsumatori, ha dichiarato che “le associazioni dei consumatori devono essere autonome, ambivalenti sul piano complessivo e radicali nelle denunce. ” Le conclusioni sono state tracciate da Marco Cavaletto, direttore regionale del Commercio, che ha ribadito l’impegno della Regione rispetto ai temi affrontati nel corso del convegno. .  
   
   
INNOVAZIONE: IMPRESE AD ALTO TASSO DI CONOSCENZA  
 
Trieste, 23 ottobre 2007 - Oggi, in Friuli Venezia Giulia, è possibile integrare il circuito dell´innovazione con quello della promozione e della diffusione dello sviluppo di impresa. Lo si può fare partendo dalle esperienze maturate e dalle reti attive sul territorio, reti da sviluppare con l´inserimento, come già si sta facendo, della finanza innovativa per il sostegno all´avvio e alla promozione sul mercato delle imprese ad alto contenuto di conoscenza e portando gli incubatori d´impresa all´interno del sistema regionale dell´innovazione. L´ha dichiarato 18 ottobre l´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Roberto Cosolini nel suo intervento alla conferenza "Università, imprenditorialità: il nostro futuro" organizzata alla facoltà di Economia di Trieste dall´Ateneo giuliano e da Bic Sviluppo Italia Friuli Venezia Giulia nell´ambito di "Partnership for Growth", programma dell´Ambasciata americana per favorire la crescita dell´imprenditoria italiana illustrato oggi da Richard Boly, consigliere economico e responsabile del progetto. Obiettivo dell´iniziativa, la presentazione in regione della Kauffman Foundation, società statunitense da 2,5 miliardi di dollari, diventata punto di riferimento di Governi e Università per favorire crescita economica, imprenditoria, innovazione e formazione scientifica dei giovani e rappresentata all´odierna conferenza dalla vicepresidente, Lesa Mitchel, responsabile del programma Advancing Innovation. "Per noi, e per lo sforzo che stiamo facendo al fine di creare in regione il cosiddetto ecosistema per l´innovazione, la presenza di Boly e della Mitchel è incoraggiante" ha dichiarato Cosolini, che ha annunciato "la prossima emissione del regolamento attuativo dell´articolo sul capitale umano della legge regionale sul Lavoro, con l´avvio di percorsi formativi di eccellenza che integrino innovazione, managerialità ed imprenditorialità". "Un circuito che contenga istituzioni e imprese, Università, Parchi tecnologici, incubatori d´impresa, finanza innovativa e formazione manageriariale e imprenditoriale potrebbe essere una delle componenti utili a garantire alla regione un elevato tasso di natalità di imprese fortemente innovative e competitive", ha detto l´assessore, auspicando che il processo serva a consolidare la vocazione imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia e che le nuove imprese "prendano il posto di quelle che ormai appartengono alla storia e alla letteratura economica, ma hanno perso nel tempo la loro attualità". .  
   
   
INSERIMENTO SOCIOLAVORATIVO DEI MINORI A RISCHIO GIUNTA REGIONALE UMBRA APPROVA PROGETTO  
 
Perugia, 20 ottobre 2007 – Aiutare i ragazzi nei guai con la giustizia a reintegrarsi a livello sociale e lavorativo. Con questa finalità, la Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Damiano Stufara, ha approvato il progetto “La bussola – Percorsi educativi per l’inserimento sociolavorativo dei minori dell’area penale”, presentato dalla cooperativa sociale “Frontiera Lavoro” di Perugia. Il progetto, di interesse regionale, si propone di “costruire un sistema di rapporti sociali e di collegamento con il mondo delle imprese al fine di creare dei percorsi che, partendo da una fase di orientamento attraverso un’attività di formazione, consentano ai partecipanti un ingresso facilitato nel mondo del lavoro”. Destinatari del progetto sono dieci giovani tra i 15 e i 21 anni, italiani e stranieri, “sottoposti all’istituto della messa alla prova, a misure cautelari, a misure alternative e sostitutive alla detenzione, sottoposti a misure di sicurezza”. Giovani che hanno difficoltà di reinserimento che “sono dovute principalmente – spiegano i promotori del progetto – al basso livello di scolarizzazione, alla carenza di professionalità adeguate alle richieste del mercato del lavoro locale e alla mancanza di significative esperienze lavorative pregresse”. Fattore “ulteriormente discriminante” è l’assenza di una “qualificazione professionale facilmente spendibile”, in quanto “contribuisce ad aumentare la soglia di diffidenza”. Il progetto della cooperativa sociale “Frontiera Lavoro” prevede percorsi individuali programmati, con una fase di orientamento e l’accompagnamento al lavoro. Quest’ultima sarà preceduta da tirocini formativi in aziende del territorio della provincia di Perugia “in grado di offrire ottime garanzie di affidabilità sia dal punto di vista gestionale sia da quello produttivo e dell’organizzazione del lavoro, con particolare attenzione a quelle imprese che sono alla ricerca di personale”. Il giovane sarà affiancato da un “operatore dell’accompagnamento al lavoro” che l’accompagnerà nell’inserimento nell’azienda, per tutto il periodo previsto nel progetto. “La Regione – sottolinea l’assessore regionale Stufara – è da sempre impegnata nella promozione dei diritti dei minori e negli interventi di sostegno per coloro che sono in situazioni di disagio, anche attraverso l’attivazione di percorsi sperimentali di formazione e inserimento lavorativo che contrastino i processi di esclusione. Va in questa direzione il progetto ‘La bussola’ – aggiunge Stufara – che rientra tra le attività e iniziative a sostegno delle politiche sociali rivolte all’area minori, adolescenti e giovani, per la reintegrazione sociolavorativa dei giovani a rischio di devianza”. La Regione Umbria ha approvato inoltre il cofinanziamento del progetto, il cui costo complessivo previsto è di 35mila euro finanziati in parte da “Frontiera Lavoro” e dalla “Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia”, per una somma di 4mila euro. Oltre all’Assessorato regionale alle Politiche sociali, il progetto verrà svolto in partenariato con il Centro Giustizia minorile per l’Umbria e la Toscana del Dipartimento di Giustizia minorile e ai Comuni di Perugia, Foligno, Città di Castello e Spoleto. È prevista la costituzione di una “equipe” tecnico-scientifica per coordinare le varie fasi del progetto, effettuare azioni di monitoraggio e valutazione per verificare l’impatto e l’effettiva ricaduta del progetto sulle politiche locali per lo sviluppo sociale. .  
   
   
ROAD MAP PARI OPPORTUNITÀ PRESENTATA DA TESINI A ROMA  
 
 Roma, 23 ottobre 2007 - Di cosa hanno bisogno e cosa vogliono le donne italiane e, ancor più precisamente, le donne nelle diverse realtà regionali? La risposta è nella road map delle pari opportunità - una mappa completa della situazione in Italia - realizzata da Publicares (del Gruppo Swg) per conto della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome nell´anno europeo delle Pari opportunità: l´iniziativa ha avuto il patrocinio del ministro per le Pari opportunità ed è stata presentata a Roma nella sala stampa della Camera dei deputati. A ragionare sui contenuti, con il coordinatore della Conferenza e presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Alessandro Tesini e il curatore della ricerca Enzo Risso, c´erano l´on. Titti De Simone, presidente del Comitato pari opportunità della Camera e le uniche tre donne che ricoprono la carica di presidente di Assemblea regionale: Maria Antezza della Basilicata, Monica Donini dell´Emilia Romagna e Sandra Lonardo della Campania. L´indagine, a tutto campo, dopo aver interpellato quasi 4000 persone in tutto il territorio nazionale e usando un sistema di valutazione di aspettative e necessità, mette insieme i diversi tasselli del mosaico dando un quadro completo dei diritti realizzati e di quelli da realizzare, superando una trattazione troppo spesso affrontata per compartimenti stagni. Accanto agli aspetti più considerati solitamente del lavoro e della rappresentanza politica, ci sono la sicurezza, i servizi, il tempo, la maternità, l´immagine, i rapporti con la società e il quotidiano. La risposta che le istituzioni regionali cercavano è a 360 gradi e il dato macroscopico è che la società italiana si declina difficilmente al femminile, e le donne bocciano il Paese. Una road map dolente - per Tesini - che considera l´indagine uno strumento per aiutare gli organismi regionali a capire come meglio intervenire, perché le questioni più apparenti non sempre sono le più fondate: uno strumento particolarmente valido perché incardinato su ragionamenti e non solo numeri. Le donne - ha rilevato Tesini - in questi anni sono riuscite a realizzare significativi successi nella realizzazione personale, sociale e professionale, molto meno nella politica e nelle istituzioni, e comprensibilmente sono aumentate le aspettative. La forbice tra attese, risultati e possibilità di progressi si è allargata e ai successi può seguire la frustrazione. Non c´è un´Italia che va bene e una che va male, la situazione è molto mescolata, ma un dato significativo e preoccupante è quello che coglie il disagio delle giovani donne. Fra i profili di donne esaminati, quello delle giovanissime, tra i 18 e i 24 anni, un segmento costituito per lo più da studentesse, che risultano meno sensibili ai temi delle pari opportunità e più pessimiste. Quanto possa fare la politica, è difficile dire - ha sottolineato Tesini. Più che di riforme, secondo il presidente del Consiglio, c´è bisogno di autentiche trasformazioni sociali senza aggiungere burocrazia. Ma in politica, quando non ci sono altri strumenti, ben vengano le quote rosa. Tesini, facendo eco all´on. Titti De Simone, per la quale il tema delle pari opportunità per molte donne va di pari passo con quello della libertà ed è necessario ora mettere a valore i risultati di questo prezioso lavoro anche in termini di sinergia istituzionale, ha sottolineato con soddisfazione il coinvolgimento del Governo sull´iniziativa in questo anno delle pari opportunità. La società italiana, ha poi spiegato Enzo Rizzo, coordinatore della ricerca, non ottiene il voto sufficiente delle donne per nessuno degli aspetti testati secondo tre indici, per valutare le pari opportunità: priorità, grado di soddisfazione e distanza tra quanto atteso e quanto realizzato, che restituisce una scala di urgenze mirata, non astratta, che oltre a una valutazione oggettiva considera anche l´evoluzione della coscienza femminile, mettendo in luce che la crescita delle opportunità non è un fenomeno definito una volte per tutte, ma un processo in movimento che muta con il trasformarsi delle dinamiche della società, dei costumi e della mentalità, e che per questo è definito un processo di rivoluzione permanente, ove un risultato raggiunto apre le porte a nuove frontiere e nuove possibilità. La bocciatura riguarda tanto il mondo del lavoro che quelli delle strutture di sostegno alla gestione della famiglia e dei servizi, con un immobilismo sul piano di una cultura sociale capace di accogliere le istanze del mondo femminile che vedono nella facilitazione a conciliare vita privata e lavorativa e aumento dei servizi pubblici le priorità che accomunano l´intero campione. Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, i dati evidenziano che è una delle regioni dove si registra maggiore soddisfazione per il numero di donne e loro ruolo in politica, ma parallelamente esse sentono maggiormente il problema della sicurezza (con toscane, lombarde e piemontesi) e considerano abbastanza soddisfacente la possibilità di fare carriera. Il Friuli Venezia Giulia è - dopo la Valle d´Aosta, la regione dove risulta più facile entrare nel mondo del lavoro e dove le donne ritengono abbastanza buone le leggi a favore della maternità. .  
   
   
MELTING BOX: ASSEMBLEA DI APERTURA, INAUGURAZIONE  
 
 Torino, 23 ottobre 2007 - “Sradicare il pregiudizio è una sfida possibile”: è questo il messaggio lanciato ieri nella Sala 500 del Lingotto Fiere nel corso dell’Assemblea di apertura di Melting Box. Accolta dalla Presidente della Regione, Mercedes Bresso, dall’Assessore regionale Giuliana Manica, dal Presidente del Consiglio Regionale Davide Gariglio, da rappresentanti della Provincia e del Comune, la Ministra per i diritti e le Pari Opportunità Barbara Pollastrini, ha sottolineato il ruolo di traino del Piemonte: «Sul tema dei Diritti e delle Pari Opportunità si gioca l’idea stessa di Democrazia e di Progresso. Non sono settori e terreni paralleli: Progresso e Pari Opportunità sono la stessa cosa, come dimostra il nesso esistente e oggettivo che è ormai da tutti rilevato tra l’alto tasso di occupazione femminile e le chances di Sviluppo e competitività. Il Piemonte è in prima linea e con Melting Box sta lanciando a tutti un messaggio chiaro: è possibile occuparsi dei tanti problemi della quotidianità senza rinunciare a guardare lontano, a pensare ai contenuti stessi della politica per il futuro». La presidente Bresso ha rilanciato l’impegno regionale per politiche di superamento di disparità e discriminazioni: «Quello delle Pari Opportunità è un princìpio acquisito. La questione aperta, tutta da dibattere, oggi, riguarda le modalità con cui attuare questo valore fondamentale e irrinunciabile. Per questo Melting Box lancia la sfida del dialogo, del confronto, della riflessione a tutto tondo. Per questo si candida a diventare un Laboratorio permanente sul tema del superamento delle discriminazioni. Occorre superare pregiudizi forti, occorre attuare politiche difficili, sostenere con decisione Azioni Positive contro tutte le disparità. E il Piemonte ha le carte in regola per farlo». Per l’assessore alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, Giuliana Manica: «Sradicare il pregiudizio è una sfida possibile. Come c’insegna il grande filosofo piemontese Norberto Bobbio le radici dei preconcetti non sono in natura ma si radicano nelle culture, nella mente delle donne e degli uomini. Melting Box apre ad un confronto costruttivo sui temi più cruciali della coesistenza sociale e della programmazione politica da ricercatasi attraverso il dialogo con tutti e, soprattutto, con le nuove generazioni, convinti che le Pari Opportunità siano non solo questione di giustizia sociale ma elemento di competitività e di progresso». L’intervento delle componenti del Comitato di indirizzo Scientifico ha introdotto i temi della Fiera, su cui per tre giorni si confronteranno, in dialoghi, convegni, seminari oltre 500 relatori di fama nazionale ed internazionale. La sociologa Bianca Beccalli: «C’è oggi la necessità di inviare messaggi netti sulla cultura dei diritti e della Parità per tutti perché in Italia la Cultura delle Pari Opportunità non solo è debole, ma è guardata con sufficienza e ironia. Stiamo attraversando un periodo addirittura avverso alle Pari Opportunità, in virtù di un’alleanza di segno opposto tra un certo femminismo, il pensiero liberista e, ancora, il conservatorismo della Chiesa» Martedì 23 - appuntamenti - Economia e lavoro saranno al centro dei due dialoghi della seconda giornata di Melting Box per approfondire spunti e analisi sull’effetto che le differenze apportano allo sviluppo economico e sociale. Garantire migliori diritti e parità è questione solo di giustizia ed equità ma anche di efficienza e convenienza. Gli esempi arrivano dalle multinazionali americane dove la multiculturalità è sinonimo di maggior crescita ma anche da recentissimi studi: «La Parità conviene – commenta l’economista Daniela Del Boca, moderatrice del Dialogo su “Economia e Diversità” - lo dimostrano recentissimi studi che attestano che nei Paesi dove le Pari Opportunità sono stabilmente entrate nel mondo del lavoro la crescita economica complessiva è più forte. Il sistema produttivo ha tutto da guadagnare dalla Parità: In Italia se l’occupazione femminile raggiungesse gli stessi livelli di quella maschile ne deriverebbe una crescita del Pil del 13%». Secondo tema della giornata il rapporto tra comunicazione e diversità al centro del convegno “Media e disabilità: la convenzione delle Nazioni Unite”. Affronterà la percezione e gli effetti della comunicazione sulle persone con disabilità e la questione dell’accesso alle nuove tecnologie. Parteciperanno al convegno: Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni, Carlo Romeo Direttore Segretariato Sociale Rai, Pietro Vittorio Barbieri, Presidente Fish Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap. Si parlerà inoltre, di seconde generazioni in un confronto europeo, coordinato dal Fieri, con la partecipazione di esperti provenienti da Inghilterra, Ungheria, Germania, alla presenza di Birgit Daiber del Parlamento Europeo. Per l’Italia interviene Stefano Molina della Fondazione Agnelli. In collaborazione con la Provincia Torino due convegni sui Diritti della nuova Europa mentre si concluderà il dibattito avviato, lunedì 22, sul tema “Educare alla diversità” . Nella seconda giornata di Melting Box il tema dei Diritti è fortemente sottolineato dalla visita in Fiera alle 17. 00 di Asha Rose Migiro, Vice Segretario Generale dell’Onu, a Torino per le celebrazioni della Giornata Mondiale Onu, promosse dalla Città di Torino, dalla Provincia di Torino e dalla Regione Piemonte insieme alla Rai e alle Agenzie Onu presenti a Torino (Ilo, Unicri e Unssc). Alle 21. 00 i riflettori si sposteranno all’Auditorium Rai per il "Concerto per l´affermazione dei diritti e delle pari opportunità". Dell´orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta dal maestro Gerd Albrecht. La presenza della conduttrice radiofonica e televisiva Kay Rush animerà la giornata con un intenso programma di interviste presso lo stand della Regione Piemonte con il seguente calendario di appuntamenti: ore 11,30 intervista al gruppo musicale I ladri di carrozzelle, ore 12,30 intervista alla giornalista Giuliana Sgrena, ore 16,30 intervista a Helena Hirata, Sociologa, Direttrice di ricerca, Cnrs Centre National de la Recherche Scientifique, Parigi e Ruth Milkman, Direttrice dell´Institute for Research on Labour and Employment, University of California, Los Angeles ore 17,00 presentazione con Tiziana Nasi del libro "Scusa New York Ma Vado Di Corsa". Sarà presente l´autore Adriano Berton cui sarà assegnato il riconoscimento di Testimone del Dialogo di Melting Box Kay Rush parteciperà inoltre come protagonista alla Biblioteca vivente e collaborerà con il Wie Pie media point per interviste e dirette dalla Fiera. Gli eventi saranno in diretta wipie Spettacoli - Martedì 23 ottobre dalle 20. 00 presso l´Auditorium Lingotto serata Wi-pie talk show condotta da Mao con Madaski e Bunna (Africa Unite), Luca Morino (Mau Mau) e Dario Bruna (3quietmen). Segue " Guarda che Suono", performance musicale per piccolo e grande Ensemble tra Improvvisazione sonora e Scrittura creativa, featuring Mao - Madaski e Bunna, Luca Morino, Dario Bruna Presso l´auditorium Rai, martedì 23 ottobre, concerto dell´Orchestra Sinfonica Nazionale Della Rai in occasione della Giornata Mondiale dell´Onu organizzata da Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Unssc, Unicri, Ilo, Rai. Ingresso a inviti. .  
   
   
DONNE IMPRENDITRICI: TRE CORSI DI FORMAZIONE CAMERA COMMERCIO DI PERUGIA  
 
Perugia, 23 ottobre 2007 – Accrescere le competenze delle donne imprenditrici per far fronte alle sfide del mercato: è la finalità di tre corsi di formazione rivolti a donne già impegnate nel mondo imprenditoriale, organizzati dal “Comitato per l’imprenditorialità femminile” della Camera di Commercio di Perugia, che si terranno con cadenza settimanale tra il 5 novembre e il 3 dicembre. In particolare, le tematiche riguardano “Comunicazione e leadership”, “Amministrazione, controllo e finanza”, “Competitività, innovazione di processo e di prodotto”. Per informazioni più dettagliate, è possibile rivolgersi alla segreteria del “Comitato per l’imprenditorialità femminile” (tel: 075/5997235, email: promocamera@tin. It) o collegarsi al sito della Camera di Commercio di Perugia (www. Pg. Camcom. It). .  
   
   
A BREVE MISSIONE IMPRESE EDILI FVG IN VOJVODINA  
 
Trieste, 23 ottobre 2007 - Entro novembre la Regione organizzerà una missione in Vojvodina per consentire alle imprese del settore delle costruzioni del Friuli Venezia Giulia di entrare in contatto con il sistema delle infrastrutture della provincia serba, un work in progress che prevede la realizzazione di strade comunali e provinciali, di ponti ed altre opere, sostenuto dalla Serbia con 200 milioni di euro nell´anno in corso e, in prospettiva, con un miliardo nel triennio. Una cifra consistente e gestita direttamente dal Governo della Vojvodina. E´ il risultato dell´incontro di ieri tra l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali Franco Iacop ed il presidente della Vojvodina, Bojan Paitic, che ha ringraziato Iacop per il buon lavoro e gli investimenti del Friuli Venezia Giulia nel contesto della cooperazione tra la nostra Regione e la Vojvodina e gli ha espresso la volontà di consolidare ulteriormente il rapporto d´amicizia tra i due territori. Due, secondo quanto evidenziato da Paitic, i settori attraverso cui approfondire la collaborazione: quello agricolo, con particolare riguardo per la coltivazione delle mele, e quello edile appunto, con la partecipazione di aziende del Friuli Venezia Giulia ai bandi di concorso per la realizzazione delle infrastrutture viarie. L´incontro ha anticipato i contenuti della conferenza finale, moderata dal vicepresidente di Informest Ugo Poli, sui risultati del programma comunitario "Iniziative di sviluppo socio economico regionale (Isser)" nella Provincia autonoma della Vojvodina, organizzata oggi a Novi Sad. Iacop, a Novi Sad assieme a Graziano Lorenzon, direttore del servizio regionale della Cooperazione Internazionale, ha sottolineato l´importanza dei programmi di cooperazione per l´avvicinamento dell´Europa Sud Orientale all´Unione europea. "L´europa è stata costruita attraverso mille difficoltà - ha detto Iacop - ed oggi Paesi un tempo antagonisti sono uniti in un percorso fondato su una quantità di obiettivi comuni: un patrimonio importante di relazioni e progetti che deve coinvolgere anche la Serbia in vista, tra l´altro, della sua adesione alla Ue". Iacop ha confermato il sostegno del Friuli Venezia Giulia a questo percorso di integrazione, un impegno iniziato con programmi di cooperazione che possono trovare ulteriori sbocchi grazie agli strumenti che la Commissione europea mette a disposizione delle Nazioni in attesa di adesione. Di particolare importanza in tal senso è il Programma finanziario d´assistenza di pre-adesione (Ipa), con un´allocazione finanziaria indicativa, per la Repubblica di Serbia, pari a 572,4 milioni di euro. Iacop ha proposto quindi il Programma quadro di ricerca e sviluppo come "un altro eccellente strumento di cooperazione tra la Vojvodina e il Friuli Venezia Giulia, a livelli di eccellenza nei settori dell´innovazione e della ricerca". Il programma Isser è stato finanziato mediante i fondi della Legge 84/01 e dalla Regione Friuli Venezia Giulia con la Regione Basilicata e con Sviluppo Italia Basilicata. "Isser" ha portato in Vojvodina gli esperti delle due regioni italiane per scambi di esperienze sui temi della modernizzazione del sistema finanziario, sullo sviluppo rurale e la riconversione delle coltura, sulla valorizzazione del patrimonio storico ed ambientale, sulla promozione della collaborazione tra imprese italiane e serbe. Il programma è servito in particolare a fornire assistenza tecnica a partenariati socio-istituzionali, con l´obiettivo di realizzare piani strategici e programmi operativi di sviluppo socio-economico a livello locale. L´intervento è stato gestito da Informest ed è stato realizzato nelle aree di Backa e di Srem (Vojvodina), in attuazione di uno dei punti fondamentali dei protocolli d´intesa sottoscritti da Friuli Venezia Giulia e Vojvodina nel 2003 e nel 2007. .  
   
   
REAL ESTATE: NOMISMA INDAGA IL DISAGIO ABITATIVO E “SCOPRE” 3,6 MLN DI FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ  
 
 Bologna, 23 ottobre 2007 - Sono 3,6 milioni le famiglie in difficoltà per il caro casa. Ne è convinta Nomisma che ha presentato un’ampia indagine sul tema, dal titolo “La condizione abitativa in Italia: fattori di disagio e strategie d’intervento” in occasione della Conferenza nazionale sulle politiche abitative, promossa dal Ministro Antonio di Pietro. Quasi due milioni di famiglie (1,9 mln), osserva Nomisma, fanno fatica a pagare la rata del mutuo, mentre le restanti 1,7 milioni stentano a mettere assieme i soldi per l’affitto. A rendere più evidente il disagio hanno contribuito in questi anni l’aumento dei canoni e l’incremento dei tassi d’interesse. Le persone più colpite da questi rincari sono i lavoratori a basso reddito o i pensionati, soprattutto quando vivono da soli. .  
   
   
RESIDENZE ESCLUSIVE: RAGGIUNTI CANONI DA CAPOGIRO A MILANO E ROMA  
 
 Bologna, 23 ottobre 2007 - Canoni da capogiro per le case di lusso a Milano e Roma. Il contratto d’affitto più oneroso, siglato nel capoluogo lombardo, ha raggiunto i centomila euro l’anno per un appartamento con terrazza in zona Quadrilatero; mentre a Roma, nel quartiere Parioli, il contratto di locazione più elevato ha toccato i 63 mila euro l’anno. È una delle novità contenute nell’ultimo rapporto dell’Osservatorio immobiliare sulle residenze esclusive Tirelli&partners-nomisma che ha preso in esame il primo semestre 2007. In questo periodo i prezzi delle case di lusso sono saliti ancora (il top pagato a Milano è di 5,2 milioni di euro in zona Brera - Garibaldi; il top a Roma è di 6,2 milioni ai Parioli) e i canoni medi sono rimasti stabili (Roma) o hanno ripreso a marciare dopo due semestri di minore vivacità (+2,3% a Milano). .  
   
   
´BUONI CASA´ E FONDO DI GARANZIA ALLE GIOVANI COPPIE: 25,8 MILIONI PER LA PROVINCIA DI PESARO E URBINO  
 
 Pesaro – Urbino, 23 ottobre 2007 - L´assessore regionale ai Lavori pubblici, Gianluca Carrabs, ha presentato, a Urbino, il Piano regionale di edilizia residenziale pubblica che destina alla provincia di Pesaro e Urbino circa 25,8 milioni di euro, nel triennio 2006-2008. Hanno partecipato all´incontro anche il presedente della Provincia di Pesaro e Urbino, Palmiro Ucchielli e l´assessore provinciale ai Lavori pubblici, Giuseppe Lucarini. Si tratta di un ´piano casa´ che, in maniera innovativa, promuove sempre piu` le funzioni degli enti locali e dei beneficiari. Saranno, infatti le giovani coppie, gli anziani autosufficienti e gli immigrati a beneficiare di questi fondi regionali. ´Il piano prevede i buoni casa ´ ha sottolineato Carrabs - per un importo di 30mila euro a buono per le giovani coppie, perche` abbiamo preferito toccare con mano le esigenze della nostra collettivita`, che ha diritto all´abitazione. Inoltre, abbiamo previsto l´istituzione di un fondo di garanzia per i mutui accesi da giovani coppie con contratti di lavoro precario o atipico. Attraverso il fondo la Regione e la Provincia offrono una sorta di garanzia alle banche per la solvibilita`´. ´Con questo piano - ha proseguito l´assessore - abbattiamo uno stereotipo dell´edilizia residenziale pubblica, perche` punta all´edilizia di qualita`: le abitazioni dovranno essere costruite in base alle tecniche piu` avanzate di bioedilizia. Inoltre, si e` sviluppato il concetto dell´autocostruzione, dove marchigiani e immigrati si possono consorziare attraverso le cooperative per edificare una casa. Altro aspetto fondamentale e` quello dei contributi sugli affitti. Un intervento e un aiuto diretto per sgravare le famiglie dal peso della locazione´. Ucchielli ha precisato che ´le risorse finanziarie e la sinergia propositiva tra Regione, Provincia e Comuni, garantiscono piu` serenita` e sicurezza alle giovani coppie´. Le risorse del Piano complessivamente ammontano a 25,8 milioni di euro, di cui 13,6 milioni per attuare il programma provinciale, mentre gli altri 12,73 milioni provengono dal reinvestimento dei proventi delle dismissioni del patrimonio abitativo pubblico degli Erap/comuni. Inoltre, ulteriori 17,6 milioni di euro, sempre nel triennio 2006-2008, saranno suddivisi su tutto il territorio regionale. Di questi circa, 2,6 milioni di euro verranno utilizzate per un programma di sperimentazione, mentre gli altri 15 milioni serviranno per il fondo di sostegno alla locazione con contributi diretti alle famiglie. I tempi di attuazione prevedono, entro il prossimo 2 dicembre, l´approvazione dei programmi provinciali; entro il 31 gennaio 2008 i Comuni dovranno, invece, emanare i bandi di assegnazione dei contributi regionali. La costruzione degli alloggi dovra` iniziare entro tredici mesi dall´assegnazione dei fondi. .  
   
   
GIORNATA DI APERTURA DELLA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI MUTUO 1° CASA CON IL SISTEMA “A SPORTELLO”  
 
Aosta, 23 ottobre 2007 – L’assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche informa che a conclusione della prima giornata di avvio della presentazione della domanda di mutuo per la prima casa (l. R. 76/1984) secondo la nuova procedura cosiddetta “a sportello” (ammissione a finanziamento delle domande secondo l’ordine cronologico di presentazione), si segnala come l’attività dell’ufficio si sia svolta in maniera ordinata e regolare. Preso atto che alcuni cittadini si sono liberamente presentati davanti all’Assessorato fin dalla sera del 21 ottobre - nonostante le comunicazioni diffuse tese ad evitare il formarsi di inutili code - l’ufficio mutui, al fine di evitare inutili disagi, ha ritenuto di anticipare alle ore 6. 15 (anziché 7. 30, come previsto) l’orario di distribuzione dei biglietti numerati. Grazie a tale anticipazione, alle ore 7 la coda formatasi davanti all’Assessorato si era già completamente esaurita. Durante la giornata, sono poi iniziate le procedure di ritiro della domanda secondo il calendario stilato che prevedeva la consegna della stessa da parte dei primi 84 richiedenti. A fine giornata sono stati distribuiti 290 biglietti numerati per acquisire l’ordine di consegna della domanda. Si evidenzia come nei prossimi giorni l’ufficio competente continuerà a consegnare i biglietti numerati per l’ordine di priorità di accesso e, contemporaneamente, ritirerà 50 domande al mattino e 34 il pomeriggio. Si ricorda nuovamente che la domanda di mutuo potrà avvenire in qualunque giorno, senza più alcun termine di scadenza, e nel caso in cui la pratica sia istruita positivamente la stessa sarà comunque finanziata. .  
   
   
ROMANIA, NUOVI APPALTI PUBBLICI PER 20,5 ML. EURO  
 
 Bucarest, 23 ottobre 2007 - Il Ministero rumeno dello Sviluppo, dei Lavori Pubblici e delle Abitazioni organizzerà delle aste per il rifacimento del centro storico della città di Botosani (Regione Moldova) e per recuperare le fonti di acqua minerale delle province di Harghita e Covasna. Lo comunica l´Ice. Il valore dei progetti ammonta a 20,5 milioni di euro. Il progetto di recupero del centro storico e della zona pedonale di Botosani presuppone il consolidamento, il rifacimento delle facciate e l´allacciamento alle utility per 18 edifici, nonché il rifacimento delle reti idriche e fognarie. Sarà ristrutturata l´illuminazione pubblica, saranno effettuati lavori per asfaltare le strade dell´area pedonale e per creare nuove zone pedonali. Il valore di questo progetto è compreso tra 7 e 9,5 milioni di euro; la scadenza per depositare le offerte è il 20 novembre. Per la seconda gara d´appalto prommossa dal ministero, le offerte possono essere consegnate fino al 19 novembre prossimo ed il valore del progetto per recuperare le fonti di acqua minerale delle province di Harghita e Covasna varia tra i 7,5 e gli 11 milioni di euro. .  
   
   
EDILIZIA PUBBLICA LIGURE, ASSESSORE BERRUTI: "PRESTO DISPONIBILI 479 NUOVI ALLOGGI PUBBLICI GRAZIE AL PROGRAMMA STRAORDINARIO MESSO A PUNTO"  
 
Genova, 23 ottobre 2007 – Ha preso il via ieri il programma straordinario di edilizia residenziale pubblica deciso dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore all´Edilizia, Maria Bianca Berruti, che utilizzerà le risorse stanziate dallo Stato attraverso il cosiddetto ´tesoretto´. La quota che spetta alla Liguria ammonta a € 18. 725. 300 e consentirà di realizzare 479 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, aumentando così il patrimonio degli Enti locali e delle quattro agenzie regionali territoriali per l´edilizia presenti sul territorio. La localizzazione degli interventi beneficia in particolare il Comune di Genova a cui sono destinate oltre il 58% delle risorse disponibili, per un ammontare di € 10. 887. 178. I restanti finanziamenti saranno così distribuiti: all´area spezzina andranno € 2. 717. 050, all´area savonese € 1. 833. 000 a quella imperiese € 3. 068. 070 e 220. 000 euro al Tigullio. "Il programma che abbiamo predisposto - spiega l´assessore Berruti - va a privilegiare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, a cominciare dalla manutenzione straordinaria degli alloggi di edilizia residenziale pubblica oggi inutilizzati, in modo tale da abbreviare il più possibile il tempo di inizio e di realizzazione degli interventi. Questo significa poter disporre degli alloggi finiti nel più breve tempo possibile per poterli concedere in affitto ai numerosi nuclei famigliari oggetto dello sfratto esecutivo o di quelli che attendono un alloggio pubblico nelle graduatorie comunali". Costo medio di recupero per ciascun alloggio è di circa 39 mila euro.
Comune Soggetto attuatore Tipo intervento N. Alloggi Contributo in Euro
Arcola Comune Manutenzione straordinaria 1 6. 300,00
Rapallo Comune Manutenzione straordinaria 15 220. 000,00
Genova Comune Manutenzione straordinaria 200 5. 000. 000,00
Savona e Cairo Montenotte A. R. T. E. Savona Manutenzione straordinaria 53 1. 383. 000,00
Genova A. R. T. E. Genova Manutenzione straordinaria 64 2. 050. 262,62
La Spezia, Arcola, Lerici, S. Stefano Magra A. R. T. E. La Spezia Manutenzione straordinaria 68 2. 710. 750,92
Imperia e Sanremo A. R. T. E. Imperia Manutenzione straordinaria 3 153. 770,00
Taggia A. R. T. E. Imperia Ristrutturazione edilizia 4 214. 300,00
Sanremo A. R. T. E. Imperia Ristrutturazione edilizia 4 247. 130,00
Savona A. R. T. E. Savona Ristrutturazione edilizia 7 450. 000,00
Genova Comune Ristrutturazione edilizia 10 900. 000,00
Ventimiglia A. R. T. E. Imperia Ristrutturazione edilizia 12 1. 151. 517,64
Taggia A. R. T. E. Imperia Ristrutturazione edilizia 2 251. 353,00
Sanremo Comune Ristrutturazione edilizia 8 1. 050. 000,00
Genova Comune Acquisto e recupero 18 2. 500. 000,00
Genova Comune Acquisto e recupero 10 436. 916,82
Totale 479 18. 725. 300,00
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LA CASA TECNOLOGICA DI SETTE PIANI IN GIAPPONE TUTTO PRONTO A MIKI PER I TEST ANTISISMICI  
 
Miki, Giappone, 23 ottobre 2007 - E’ tutto pronto all’Istituto nazionale di ricerca di scienze terrestri e prevenzione disastri di Miki, per il test antisismico a cui sarà sottoposta la casa tecnologica di legno, sviluppata da Ivalsa e Provincia autonoma di Trento. La struttura, di sette piani ed alta oltre 24 metri, è stata montata nelle scorse settimane sulla piattaforma “Monster” di Miki, la più grande al mondo e capace di simulare tutti i tipi di terremoto, sussultorio ed ondulatorio. Il palazzo Made in Italy ha già superato negli scorsi giorni i test preliminari richiesti dall’Istituto di ricerca Giapponese. La struttura sarà sottoposta alla stessa onda sismica – di elevatissima magnitudo - che dodici anni or sono sconvolse la regione, causando la morte di oltre 6 mila persone. La palazzina di legno, come detto, conta 7 piani e 24 metri di altezza ed è costruita interamente in legno, utilizzando oltre 250 metri cubi di legname proveniente dalla foresta di Paneveggio. Tecnicamente, i pannelli di legno massiccio misurano uno spessore tra i 5 e i 30 centimetri incollati a strati incrociati, secondo il sistema costruttivo X-lam, tecnica sperimentata una decina d’anni fa in Germania ma sviluppata e perfezionata in Italia. Ciascun solaio è appesantito da masse aggiuntive che da un lato simulano gli strati di materiale sciolto normalmente presenti nelle costruzioni reali per assicurare un buon isolamento acustico, dall’altro rappresentano il 30% del carico di esercizio, come previsto dai codici Europeo e Italiano per le combinazioni di carico sismiche. Il programma di prove prevede l’applicazione in successione di due accelerogrammi sismici: - terremoto Niigata-chuetsu-oki del luglio 2007: magnitudo 6,8 sulla scala Richter, Pga (accelerazione di picco del terreno) 1g - intensità al 100%. - terremoto Hanshin-awaji del 1995 (noto come terremoto di Kobe): magnitudo 7,2 sulla scala Richter, Pga 0,82 g - intensità al 100%. L’obiettivo è di ottenere, per la prima volta al mondo, la certificazione giapponese della resistenza all’onda d’urto dei terremoti. A Miki è infatti attiva la piattaforma più potente, chiamata Monster per le sue misure - potrebbe tranquillamente ospitare una cattedrale europea - capace di sopportare il peso di un palazzo, garantendo l’affidabilità delle prove sul campo. La piastra è costruita sopra 41 pistoni che, posti in verticale e orizzontale sotto il livello del terreno, sono in grado di simulare un terremoto di tipo ondulatorio. La piattaforma sismica sperimentale più grande al mondo (chiamata E-defence, dove la lettera “E” sta per Earth, terra, http://www. Bosai. Go. Jp/hyogo/ehyogo/index. Html) è stata costruita nel 1999, quattro anni dopo il terremoto di Kobe, ed è in grado di riprodurre qualsiasi tipo di sisma. Complessivamente è costata oltre 4 miliardi di dollari. La tavola, 20 m x 15 m, può sostenere fino a 1200 tonnellate di peso e riesce a riprodurre in modo simultaneo i movimenti sismici reali a tre dimensioni. La velocità massima raggiungibile dalla tavola è di 2 m al secondo, mentre l’energia necessaria per farla funzionare arriva fino a 150. 000 kW all’ora, la stessa di cui ha bisogno una città di circa 150. 000 abitanti. L’eccezionale esperimento di Miki si svolge nel contesto di un programma di ricerca italo-giapponese sul comportamento sismico degli edifici di legno che coinvolge il National Institute for Earth Science and Disaster Prevention di Tsukuba, la Shizuoka University, il Center for Better Living, il Cnr-ivalsa e la Provincia Autonoma di Trento In Giappone è presente una delegazione italiana, guidata dal professor Ario Ceccotti, direttore del Cnr Ivalsa, Gianluca Salvatori ,l’assessore della Provincia autonoma di Trento, Elena Rebecchi Defant, presidente dell’Istituto trentino edilizia abitativa (Itea) e una delegazione di imprenditori. Il test è il risultato finale di studi e ricerche durate 5 anni, che hanno individuato nella combinazione di materiali e connessioni meccaniche del prodotto X-lam la tecnica costruttiva ideale contro i terremoti. Un’ipotesi inconcepibile fino a qualche tempo fa, se si pensa che in zona sismica le costruzioni di legno sono ritenute pericolose e le normative internazionali vietano la costruzione di palazzi di legno sopra i 7,5 metri di altezza. Questo, almeno fino a domani, quando a Miki sarà provato un “grattacielo” alto oltre 20 metri. L’esperimento di Miki rappresenta il punto più avanzato della ricerca sviluppata dal progetto Sofie (Sistema Costruttivo Fiemme), nato in collaborazione tra l’Ivalsa, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e la Provincia Autonoma di Trento, con cui si vuole definitivamente dimostrare l’assoluta affidabilità e sicurezza, oltre al valore aggiunto in termini di comfort abitativo, risparmio energetico e rispetto per l’ambiente, del legno come materiale per l’edilizia: una valida alternativa ai metodi costruttivi tradizionali, in acciaio o cemento armato (e un’alternativa economica, visto che, a parità di costi, le prestazioni e i rendimenti sono migliori). La casa di Legno Ivalsa non è nuova ai primati internazionali. Nel luglio 2006, sempre in Giappone, la sorella minore dell’attuale struttura, una casa di legno a tre piani, ha già superato i severi test giapponesi, arrivando a spostare più in alto la tenuta di una struttura civile ai terremoti. Un risultato che ha stupito scienziati e opinione pubblica giapponese, molto interessata a questo tipo di test: in Giappone si registrano mediamente fino a 7 terremoti al giorno e i paese asiatico è stato quello colpito dai più devastanti terremoti degli ultimi secoli. Un secondo primato, la casa di legno Ivalsa l’ha ottenuto sempre lo scorso anno, superando i test antifuoco: dopo oltre un’ora di incendio la struttura conservava ancora intatte le sue proprietà meccaniche e inalterata la sua struttura. Un test che è servito a ribaltare un pregiudizio storico: ovvero che il legno resiste al fuoco meno del cemento. Sull’esperimento c’è molta attesa. Centinia di giornalisti e testate radiotelevisive sono già accreditate e assisteranno alla prova meccanica. La televisione nazionale giapponese Nhk sta seguendo da oltre due settimane con una propria troupe i lavori della delegazione italiana. .  
   
   
L´UNIVERSITÀ DEL "MATTONE" UNIECO CON POLITECNICO DI MILANO E UNI MO RE PRESENTA AL SAIE I MATERIALI DA COSTRUZIONE INNOVATIVI E MIRATI AL RISPARMIO ENERGETICO  
 
Reggio Emilia, 23 ottobre 2007 Dal ‘quadrel’ datato 1895 ai materiali per l’edilizia più innovativi che sono frutto di investimenti per 6 milioni di euro. Materiali come Eklisse, il frangisole in facciavista, il mattone British o il sistema di costruzione termoisolante Parasystem che sono stati messi a punto in collaborazione con il Politecnico di Milano e con l’Università di Modena e Reggio. E’ questo il biglietto da visita della divisione laterizi di Unieco (la Fornace di Fosdondo nel reggiano) per l’edizione 2007 del Saie che apre mercoledì 24 a Bologna Fiere. “Altri importanti investimenti saranno annunciati nei prossimi mesi e daranno continuità a quelli appena realizzati a Fodsondo, dove abbiamo puntato a un aumento della capacità produttiva – spiega Umberto Magnani, direttore della divisione laterizi di Unieco – che oggi quantifichiamo intorno al 25% e che nel 2008 ci consentirà di arrivare a 200. 000 tonnellate annue sempre puntando su prodotti innovativi”. Eklisse, ad esempio, è brevettato ed è nato dalla collaborazione con un altra azienda reggiana, la Teklever: “In occasione del Saie 2007 é candidato al premio Costruire 2007 e sarà ‘in vetrina’ tra i 30 prodotti innovativi”. .  
   
   
ASM: APPROVATO IL PROGETTO DI FUSIONE IN AEM E LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO STRAORDINARIO DI 11 CENTESIMI DI EURO PER AZIONE. NASCE A2A  
 
Brescia, 23 ottobre 2007 – L’assemblea straordinaria degli azionisti di Asm si è riunita ieri a Brescia e ha approvato il progetto di fusione fra Asm e Aem. L’integrazione prevede l’incorporazione di Asm S. P. A. In Aem S. P. A. Con un rapporto di cambio fissato in 1,60 azioni ordinarie di Aem per ciascuna azione ordinaria di Asm. Come stabilito dall’Assemblea in seduta ordinaria, subordinatamente alla firma dell’atto di fusione, Asm procederà alla distribuzione di un dividendo straordinario a favore dei propri azionisti pari a 11 centesimi di euro per azione; lo stacco della cedola n. 7 è previsto per il 28 dicembre 2007; il dividendo, soggetto a tassazione per l’intero ammontare, verrà pagato il 3 gennaio 2008. La fusione tra Asm e Aem si inquadra nel contesto di un più ampio progetto di aggregazione industriale che vede: la fusione per incorporazione di Amsa in Aem; il trasferimento della sede sociale a Brescia; l’adozione di sistema di amministrazione e controllo di tipo dualistico. Il nuovo gruppo sarà operativo dall’1 gennaio 2008 e si chiamerà A2a. La brevità e la chiarezza del nome rispecchiano la solidità dei valori in cui da sempre si riconoscono Asm e Aem: il radicamento sul territorio e l’attenzione alle aspettative del mercato, che continueranno a essere caratteristiche distintive anche del soggetto post-fusione. A2a sarà uno dei principali gruppi industriali in Italia, sarà presente nell’intera filiera dell’energia e avrà dimensioni di rilevanza europea. Riferendoci ai dati 2006, nella generazione potrà contare da subito su oltre 5 Gw di potenza installata1, nel teleriscaldamento sarà il primo operatore italiano con oltre 1. 500 Gwht e avrà un ruolo di primo piano nei servizi ambientali con quasi 3 milioni di tonnellate di rifiuti trattati all’anno. La presenza nella filiera del gas naturale, nel ciclo idrico e in altri servizi confermano la vocazione di A2a all’approccio multiservizi. L’assemblea ha inoltre deliberato che le operazioni di Asm dall’1 gennaio 2008 vengano imputate al bilancio di A2a che assumerà tutti gli obblighi e i diritti di Asm proseguendo in ogni rapporto della stessa anteriori alla fusione. Non è previsto il diritto di recesso in quanto vi è sostanziale identità di oggetto sociale fra le società partecipanti alla fusione, non sono previste rilevanti modifiche di clausole dello Statuto attinenti il diritto di recesso, non si ha modificazione del tipo di società partecipanti alla fusione, né sussistono altri motivi che attribuiscano il diritto di recesso stesso. La stipula dell’atto di fusione è sospensivamente subordinata all’ottenimento dell’autorizzazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, senza imposizione di vincoli. Renzo Capra, Presidente di Asm ha commentato: “Questa operazione è in linea di continuità con l’evoluzione recente di Asm che, nell’ultimo decennio, ha incrementato il proprio utile netto di quasi otto volte grazie sia al forte sviluppo organico che ad analoghi progetti di crescita per linee esterne: si pensi all’acquisizione del 20% di Endesa Italia o alla più recente integrazione con Bas. Con questa fusione Asm e Aem mostrano di saper raccogliere le sfide poste per il futuro dai mercati dell’energia che sono destinati a una sempre maggiore integrazione a livello internazionale: A2a si propone, infatti, come riferimento per ulteriori aggregazioni finalizzate alla creazione di un importante player italiano di dimensioni europee” . .  
   
   
CONVEGNO: LA CERAMICA PER LE CELLE A COMBUSTIBILE DI NUOVA GENERAZIONE. UN MATERIALE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA PULITA E SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE  
 
Genova, 23 ottobre 2007 - Un convegno della European Science Foundation (Esf) sulla generazione di energia pulita mediante celle a combustibile è stato organizzato dall’Istituto per l’Energetica e le Interfasi (Ieni) del Cnr in collaborazione con l’Università di Genova e avrà luogo a Genova, negli spazi del Museo del Mare, dal 22 al 24 ottobre. Il tema è di stretta attualità e di largo interesse, come dimostrano i sempre più evidenti segni di cambiamenti climatici in atto in tutto il pianeta. La realizzazione di impianti poco costosi per la produzione di energia elettrica che funzionino senza arrecare danno all’ambiente sta diventando uno dei grandi temi da affrontare nei prossimi anni e coinvolge la scienza, la politica e l’economia. Gli oratori, provenienti da Europa e Stati Uniti, presenteranno i più recenti sviluppi nel settore dei materiali ceramici per le celle a combustibile. In questi dispositivi, al contrario dei motori tradizionali, l’energia chimica del combustibile viene convertita direttamente in energia elettrica senza emissione di gas-serra e con elevatissimo rendimento. Per un loro definitivo utilizzo di massa è tuttavia necessario lo sviluppo di materiali che ne consentano l’esercizio a temperature inferiori rispetto agli attuali 800 °C e ne assicurino una maggiore durata nel tempo. Tali obiettivi possono essere raggiunti grazie all’introduzione dei conduttori protonici, materiali che conducono gli ioni idrogeno e nei quali il ciclo di produzione dell’energia elettrica funziona a rovescio rispetto alle celle a combustibile ceramiche convenzionali. Tale nuova concezione è oggetto di recenti studi e ancora verrà sviluppata nell’ambito del 7° Programma Quadro dell’Unione Europea, attraverso progetti di ricerca come Ideal-cell, che vede coinvolto il Cnr e l’industria italiana Turbocare di Torino. .  
   
   
WORKSHOP “L’ENEA INCONTRA L’INDUSTRIA: LA R&S NEL SETTORE FOTOVOLTAICO”  
 
Portici, 23 ottobre 2007 - Per il settore industriale stanno emergendo nuove opportunità di mercato (grazie all’introduzione del “Conto Energia”): a fine 2007 è attesa una crescita dell’installato dell’ordine del 100% ( dai 51 Mw registrati a fine 2006, a oltre 100 Mw). A seguito dell’adozione da parte del Consiglio Europeo del Piano d’Azione “Una politica energetica per l’Europa”, con il cosiddetto “Piano 20-20-20” vengono fissati gli obiettivi in campo energetico al 2020: riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto ai valori di riferimento del 1990; riduzione dei consumi energetici del 20% rispetto ai valori odierni, migliorando l’efficienza energetica dell’intero sistema; impiego delle fonti rinnovabili per un valore del 20% dei consumi totali di fonti primarie; introduzione dei biocarburanti nel settore trasporti per almeno il 10% del totale dei relativi consumi. Questi obiettivi rappresentano una grande sfida per l’Europa, ma in particolare per l’Italia, che ha un assetto energetico caratterizzato da una forte dipendenza dall’importazione di fonti fossili e che presenta ormai scarsi margini di ulteriori miglioramenti dell’efficienza energetica e di contenimento delle emissioni. Il “Position Paper” del Governo Italiano, in corso di approvazione, fissa il potenziale massimo teorico per le rinnovabili al 2020 di 20,97 Mtep, di cui 8,96 per l’energia elettrica. Per il fotovoltaico è stato stimato al 2020 un potenziale di 8500 Mw, di cui 7500 del tipo “integrato negli edifici” e 1000 di “centrali fotovoltaiche”. In tale contesto, le tecnologie solari acquistano una particolare importanza, oltre ad essere una risorsa Co2-free, si basano su una fonte primaria largamente disponibile in Italia, soprattutto nelle regioni meridionali che godono di una maggiore insolazione. Tra queste si guarda sempre con maggiore attenzione alla tecnologia fotovoltaica, il cui sviluppo presenta anche una elevata valenza strategica in termini di innovazione tecnologica e di ricadute in altri settori produttivi. Il fotovoltaico, a fronte dei numerosi vantaggi di carattere tecnico (eco-compatibilità, modularità, versatilità nell’utilizzo, alta affidabilità nell’esercizio, lunga vita operativa) si presenta ancora scarsamente diffuso nel mercato elettrico a causa degli elevati costi di investimento che rendono il costo del kWh prodotto poco competitivo con quello derivante da altre fonti rinnovabili e/o convenzionali. Attualmente il costo di un impianto fotovoltaico dell’ordine delle decine di kW si aggira intorno ai 6 €/W, di cui circa il 50% è dovuto ai moduli fotovoltaici. Nel caso della tecnologia maggiormente diffusa (silicio cristallino), il costo del modulo dipende per il 40% dalle celle, pertanto, una delle voci di costo più significativa è costituita dal materiale attivo per unità di potenza e dalla tecnologia del modulo. Per raggiungere un costo competitivo, stimato in 2 €/W, è necessario un forte impulso nel settore della Ricerca e Sviluppo. In particolare, per quanto riguarda le tecnologie, l’attenzione a livello internazionale è focalizzata su quelle, classificate come emergenti ed innovative, che si propongono come alternative alla tecnologia del silicio cristallino. Per la tecnologia del silicio cristallino, che già domina il mercato per circa il 90%, i miglioramenti prevedibili in termini di efficienza e riduzioni di costo sono molto contenuti. La quota di mercato delle tecnologie a film sottile è ancora molto contenuta (circa 7%), ma appare come la soluzione che offre le maggiori potenzialità nel medio termine per una sostanziale riduzione dei costi, grazie all’esigua quantità di materiale impiegato e alla possibilità di raggiungere elevati livelli di automazione. In alternativa alle tecnologie del silicio cristallino e dei film sottili convenzionali si sta affermando la tecnologia del fotovoltaico a concentrazione, che viene considerata la più promettente. Essa permette di ridurre significativamente l’area del dispositivo con conseguente riduzione del costo e maggiori efficienze di sistema (25-30%) rispetto al fotovoltaico convenzionale. Le strategie di ricerca dell’Enea sono in linea con quelle delineate in sede Europea per raggiungere i seguenti obiettivi: nel breve termine, un efficace trasferimento tecnologico degli improvements ottenuti a livello di laboratorio nel campo della tecnologia del silicio cristallino, nel medio termine, lo sviluppo ed industrializzazione di tecnologie a film sottili e di quella a concentrazione. Nel lungo termine, lo sviluppo di tecnologie innovative, il cosiddetto fotovoltaico di terza generazione, basate sui concetti di basso costo o alta efficienza o su una loro combinazione. .  
   
   
SAIPEM ACQUISISCE QUOTA DI CONTROLLO DELLA FRIGSTAD DISCOVERER  
 
 San Donato Milanese (Mi), 23 ottobre 2007 – Saipem ha acquistato, per un esborso complessivo di 881. 796. 840 corone norvegesi (corrispondenti a circa 115 milioni di euro) 10. 753. 620 azioni, rappresentanti il 50,02% del capitale della Frigstad Discoverer Invest Limited, società quotata alla borsa di Oslo. Seguirà offerta per le azioni residue secondo le modalità ed i tempi previsti dalla normativa locale. Frigstad Discoverer Invest Ltd è una società la cui attività riguarda la costruzione, presso il cantiere cinese Yantai Raffles Shipyard, del D90, semisommergibile di sesta generazione per perforazioni in acque ultra profonde la cui consegna è prevista per il quarto trimestre del 2009. Il D90, attrezzato con un sistema di posizionamento dinamico, sarà capace di perforare fino a 3. 600 metri di profondità d’acqua. L’investimento complessivo, assumendo l’acquisto della totalità delle azioni residue della Frigstad Discoverer Invest Ltd e tenendo conto degli investimenti necessari per il completamento del mezzo di perforazione, si prevede di circa 520 milioni di euro, e si colloca nella strategia Saipem di assicurarsi la disponibilità di mezzi navali di perforazione al fine di cogliere le opportunità di un mercato particolarmente vivace. L’acquisizione non rientra nei parametri di significatività stabiliti da Consob per la redazione del documento informativo, secondo quanto stabilito dal Regolamento Emittenti. .  
   
   
CENTRALE TELERISCALDAMENTO TREPPO CARNICO  
 
Trieste, 23 ottobre 2007 - La centrale di teleriscaldamento a biomasse di Treppo Carnico sarà attiva già alla fine del 2007 e, nell´anno successivo, verranno completati anche gli altri sei impianti avviati in Carnia, compreso quello di Arta Terme, il più grande della regione. Lo ha annunciato Luigi Cortolezzis, sindaco di Treppo Carnico e vice presidente della Comunità montana della Carnia all´assessore regionale alle Risorse agricole e forestali Enzo Marsilio, in occasione del sopralluogo che l´esponente regionale ha svolto oggi all´impianto, per rendersi personalmente conto dello stato di avanzamento dei lavori. Prendendo atto che il programma di realizzazione della centrale rispetta pienamente le previsioni, Marsilio ha sottolineato l´urgenza di attivare le giuste sinergie con le imprese boschive e le segherie della Carnia che, costituendo il fulcro del sistema di approvvigionamento, devono essere da subito coinvolte. "Questo - ha detto l´assessore - ci permetterà di avviare un´efficace filiera foresta-legno-energia che, partendo da Treppo Carnico, potrà poi allargarsi all´intera regione". Nell´incontro si è parlato anche delle centraline idroelettriche che la Comunità montana sta realizzando in Carnia, in particolare di quella in fase di realizzazione a Forni di Sopra e di quella in corso di progettazione a Paularo e si è anche valutato l´impegno della Secab (Società Elettrica Cooperativa Alto But) per un uso accorto delle fonti rinnovabili. Nel sottolineare l´importanza del piano energetico sostenuto dall´ente comprensoriale, Cortolezzis e Marsilio hanno convenuto sulla necessità che lo stesso piano determini positive ricadute economiche per tutte le famiglie della Carnia, riducendo i costi delle bollette per illuminazione e riscaldamento. In questo senso è stato ipotizzato che una quota delle entrate derivanti dal funzionamento degli impianti, sia di teleriscaldamento sia idroelettrici, possa essere destinato proprio all´abbattimento di almeno il 20 per cento dei costi energetici delle famiglie, con priorità per i nuclei familiari che risiedono nei territori più marginali e svantaggiati. .  
   
   
METANODOTTO FOLIGNO-SESTINO ASSESSORE BOTTINI: "INDIVIDUATE DALLA REGIONE SOLUZIONI DI MINOR IMPATTO PER L´AMBIENTE"  
 
 Perugia, 23 ottobre 2007 - "Per il tracciato del tratto umbro del metanodotto Foligno-sestino la Regione Umbria ha individiduato le soluzioni meno alterative per l´ambiente e, in ogni caso, ha imposto il ripristino totale dei luoghi interessati". L´assessore regionale all´Ambiente Lamberto Bottini interviene in merito al progetto della "Snam Rete Gas", ricordando innanzitutto che la "procedura in questione relativa a tale opera infrastrutturale è di competenza del Ministero dell´Ambiente". "La Regione Umbria - spiega Bottini - interviene unicamente per esprimere un parere ambientale in seno alla ´Commissione nazionale di valutazione d´impatto ambientale´, che al suo interno, oltre agli esperti, vede rappresentati tutti i Ministeri competenti. Tale parere - prosegue - è stato espresso dopo aver esaminato i vari aspetti ambientali del progetto, individuando le soluzioni meno alterative e meno impattanti". "L´attività istruttoria è stata svolta attraverso una Conferenza dei Servizi - spiega ancora l´assessore all´Ambiente - In tale Conferenza sono state presentate dalla ´Snam´ varie soluzioni progettuali. In particolare, su una proposta di variante di tracciato la Provincia ha espresso perplessità in merito ai suoi impatti sull´ambiente. La Regione ha quindi respinto l´ultima proposta di variante, con particolare riferimento al territorio dove scorre il torrente Saonda". "In tale area, soprattutto a causa delle criticità individuate - sottolinea Bottini - la Regione, sulla base del parere della Conferenza dei Servizi ha ritenuto, rifiutando l´ultima variante proposta dalla ´Snam´, di individuare una soluzione che prevedesse attraversamenti del torrente in un numero di punti minore rispetto al tracciato inizialmente proposto e che non interessasse assolutamente le zone ´Sic´, cioè i ´siti di interesse comunitario´. In particolare la Regione ha imposto la prescrizione che le alterazioni prodotte dall´interramento del tubo del metanodotto non fossero in alcun modo permanenti, obbligando l´esecuzione di opportuni ripristini". "Anche in altri siti interessati dal metanodotto come quello di Colfiorito - prosegue ancora l´assessore regionale all´Ambiente - dopo numerosi sopralluoghi compiuti con le autorità competenti in materia di tutela ambientale e i rappresentanti degli enti locali, quale ad esempio il Comune di Foligno, sono state individuate le soluzioni meno alterative per l´ambiente, specificando che gli interventi in questione sono comunque relativi all´interramento di una tubazione". "Sul progetto - conclude l´assessore Bottini - la Regione Umbria ha imposto in ogni caso il ripristino totale dei luoghi, specificando tassativamente l´obbligo di non produrre impatti e alterazioni permanenti e irreversibili sul paesaggio e sulle componenti ecosistemiche coinvolte, con particolare riferimento al sito di interesse comunitario ´Boschi di Gubbio´". .  
   
   
SOCOTHERM: INAUGURATA LA NUOVA “MARINE BASE” DI MODICA-POZZALLO, (RAGUSA), SICILIA  
 
Vicenza, 23 Ottobre 2007 – Socotherm S. P. A. Ha inaugurato il nuovo impianto di Modica- Pozzallo, (Ragusa), Sicilia. L’ing. Zeno Soave, Chairman e Ceo del Gruppo Socotherm, ha ufficialmente inaugurato la nuova “Marine Base” (Impianto Rivestimento Tubi a servizio del mercato offshore) di Pozzallo, alla presenza di tutto il Management del Gruppo Socotherm nel mondo, delle autorità locali e degli ospiti arrivati all’evento sia dall’Europa sia dal resto del mondo. Oggi erano infatti presenti le autorità politiche ad amministrative della Provincia di Ragusa, l’Assessore Regionale al Territorio e all’Ambiente D. Ssa Rossana Interlandi, il Presidente di Confindustria Sicilia Dr. Ivanhoe Lo Bello, il Dott. Carlos Saturnino Vice-presidente di Sonangol e Chairman della controllata Socotherm Angola, i rappresentanti di alcune Società clienti, la stampa nazionale e la stampa locale. La nuova “Marine Base”, situata nel porto di Pozzallo (Rg), è un importante snodo per il settore dell’Oil & Gas in Sicilia, al centro del Mediterraneo, al servizio dei futuri progetti programmati nell’area. Comprende un’area coperta di circa 12. 000 mq con impianti di rivestimento anticorrosivo interno ed esterno, isolamento tubi per Deep Water ed un’area scoperta di circa 128. 000 mq con un impianto di appesantimento e, quanto prima, con un impianto di doppio giunto. Il nuovo sito di Pozzallo sarà al servizio, con le più avanzate tecnologie, dell’industria europea di fabbricazione tubi nonché dei vari progetti previsti nell’area del Mediterraneo e del Nord Africa e del mercato degli acquedotti Siciliano. La nuova struttura comprenderà anche un centro avanzato di Ricerca e Sviluppo che si affiancherà ai due già esistenti del Gruppo Socotherm di Adria (Ro) e Escobar a Buenos Aires. Nella realizzazione del nuovo stabilimento è stata data particolare importanza alla Salute, Sicurezza e Ambiente (Hse) sia per quanto riguarda gli impianti realizzati sia durante la fase di realizzazione della Marine Base. Siamo orgogliosi di poter affermare che su un totale di 200. 000 ore lavorative, impiegate nei 16 mesi di lavoro per la realizzazione di questo stabilimento, non abbiamo avuto nessun incidente sul lavoro. In questo sito è stato inoltre installato il primo impianto fotovoltaico in Italia che utilizza, per la vetrata della palazzina uffici, la tecnologia del “see-through”, cioè del doppio vetro sandwich con inserita micropellicola di silicio amorfo, sistema in grado di rendere autosufficiente energicamente la palazzina. L’impianto fotovoltaico installato ha una capacità di 0,75 Mw e rappresenta la prima applicazione della nuova controllata del Gruppo Socovoltaic Systems, nata per progettare ed installare sistemi integrati fotovoltaici per uso civile ed industriale. L´investimento complessivo, compreso anche l’impianto fotovoltaico, si avvicinerà ai 30 milioni di Euro. .  
   
   
OLTRE QUATTROCENTO GIOVANI DA TUTTA ITALIA PER IMMAGINARE E COSTRUIRE UN FUTURO DI QUALITÀ  
 
 Trento, 23 ottobre 2007 - Grande partecipazione ed entusiasmo al seminario “Giovani Energie Rinnovabili concluso a Riva del Garda. La due giorni organizzata di concerto dal Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività sportive e dalla Provincia autonoma di Trento per riflettere su come idee innovative, rivolte verso uno sviluppo “eticamente” sostenibile, possano trovare terreno fertile in Italia, ha richiamato a Riva oltre 400 giovani provenienti da tutta Italia animato da uno spirito costruttivo che è alla base di qualsiasi progetto. I gruppi di lavoro organizzati con grande attenzione per affrontare le tematiche dell´accesso al lavoro, al casa, al sistema creditizio, ad uno sviluppo eco-sostenibile hanno messo a confronto ragazze e ragazzi di un´età compresa fra i 18 e i 30 anni. La ministra Giovanna Melandri e l´assessore Gianluca Salvatori hanno chiuso, stasera, una due giorni che è solo l´inizio di un percorso avviato per rispondere al bisogno di partecipazione dei giovani alla vita sociale, politica economica e civile del nostro Paese. “Abbiamo voluto promuovere questa iniziativa - ha detto la Ministra per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (Pogas) Giovanna Melandri - perché rappresenta l´emblema della costruzione del futuro inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, attraverso la valorizzazione della loro creatività e del loro talento. In questo senso, è fondamentale individuare un canale di collaborazione tra le Istituzioni ed Enti locali per creare un terreno di confronto e sostegno per progetti innovativi e sperimentali”. L´assessore alla Ricerca e Innovazione Gianluca Salvatori ha parlato dell´importanza di questo confronto e ha ribadito la necessità di porsi concretamente e positivamente verso le nuove generazioni per formare una classe dirigente che si impegni per la collettività, per costruire un Paese nuovo. Ha ricordato come “In Trentino stiamo compiendo degli sforzi in questa direzione e ci pare che vengano accolti con interesse dalle giovani generazioni. Con l’aiuto di enti, associazioni e singoli cittadini in tutte le valli di questo territorio sono partiti o stanno partendo i cosiddetti “Piani di zona” cioè tavoli di comunicazione e progettazione rivolti e gestiti da e per i giovani. Un altro campo su cui ho ritenuto, insieme alla giunta provinciale, di dover intervenire, sono le misure di accesso allo studio: abbiamo voluto rinnovare e integrare quello che finora è stato il sostegno al diritto di studio. Con l’istituzione del Fondo valorizzazione giovani, abbiamo voluto dare un segno concreto: 93 milioni di euro in dieci anni dedicati a coloro che voglio seguire le proprie aspirazioni di vita, che vogliono mettere a buon frutto le proprie capacità, che desiderano elevare il proprio percorso di studio e di formazione. Borse di studio e prestiti sull’onore che i giovani che studiano e vivono nel Trentino possono usare per la loro formazione”. Uno degli obiettivi raggiunti dal convegno è senz´altro quello di aver dato fiducia e speranza in un futuro di partecipazione e di qualità della vita per le giovani generazioni. La necessità di valorizzare le loro capacità per essere protagonisti del cambiamento e dell´innovazione del nostro Paese è un fatto concreto ribadito con forza dalla partecipazione entusiastica di quasi cinquecento ragazze e ragazzi. I risultati di questo convegno, e le proposte da presentare alle istituzioni, agli enti territoriali, alle imprese e al sistema creditizio, sono il terreno sul quale cominciare a strutturare una vera e propria “Banca Dati delle Buone Pratiche” che possa divenire un punto fermo per l’inclusione sociale dei giovani. .  
   
   
“GIOVANI RICERCATORI CERCANSI” L’INIZIATIVA NATA PER FAVORIRE I GIOVANI AD APPROFONDIRE GLI STUDI SCIENTIFICI  
 
Trento, 23 ottobre 2007- Alle quattro istituzioni dei territori alpini di Trentino, Alto Adige, Austria e Svizzera si sono aggiunti: il Ministero degli Affari Esteri (che ha concesso il patrocinio), la multinazionale Eli Lilly (che ha proposto un premio di 3. 000,00 euro per il miglior progetto in ambito genetico) e la Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano che si è resa disponibile a coprire il primo premio pari a 4. 000,00 euro. Il Concorso “Giovani ricercatori cercansi” ha come obiettivo l’incoraggiamento e il sostegno dei giovani di età compresa fra i 16 e i 20 anni interessati ad approfondire studi scientifici o a impegnarsi in attività di ricerca. L’intento è quello di stimolare nei ragazzi e ragazze la curiosità verso i quesiti e le sfide della scienza e della tecnologia. L’auspicio è che, questa seconda edizione, abbia lo stesso successo della prima che aveva avuto un’adesione inaspettata. La prima scadenza del concorso il prossimo 30 novembre. Che tutti gli Archimede si facciano avanti: il concorso a loro riservato sta per scadere. Si può riassumere così l’invito che Provincia autonoma di Trento, l’Accademia Europea (Eurac) di Bolzano, l’Università Leopold Franzens di Innsbruck e l’Accademia Engiadina dei Grigioni hanno rivolto ai giovani di età compresa fra i 16 e i 20 anni. Testualmente: “Se dentro di voi si nasconde un Archimede, partecipate al concorso! Si facciano avanti ricercatori, scopritori e inventori!” E’ uno dei modi che l’ente pubblico attiva per favorire, attraverso il confronto a livello internazionale, competenze progettuali e capacità di elaborare idee e conoscenze in modo creativo. Il regolamento del concorso stabilisce due modalità di partecipazione: quella individuale o in piccoli gruppi (massimo 5 giovani per gruppo). E’ possibile presentare studi o progetti originali e innovativi nei campi della biologia, chimica, fisica, geografia, geologia, ecologia, informatica, matematica, discipline scientifico-tecnologiche, tecnologie alimentari, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, storia, filosofia, letteratura, scienze sociali, linguistica, economia, turismo, arte e musica. Tra le proposte pervenute, giurie internazionali di esperti selezioneranno fino a 8 progetti vincitori, cui verranno assegnati premi in denaro nell’ambito di una cerimonia conclusiva che si terrà i primi giorni di aprile 2008, a Innsbruck presso la Facoltà tecnica dell’Università Leopold-franzens. Giurie indipendenti di esperti - a insindacabile giudizio - selezioneranno i progetti vincitori e quelli meritevoli di segnalazione. Saranno premiati i seguenti aspetti: componente innovativa del progetto; originalità della proposta; completezza ed articolazione del materiale presentato; interdisciplinarietà; efficacia dell’esposizione scritta e verbale e della forma allestiva, in coerenza con i contenuti del progetto. Per i progetti vincitori sono in palio premi in denaro da 1. 500,00 a 4. 000,00 euro. Il primo premio di 4. 000,00 euro verrà interamente coperto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, mentre “Eli Lilly Italia, ha proposto un premio speciale di 3. 000,00 euro per il miglior progetto nell’ambito della ricerca genetica e delle mummie. Scadenze: 30/11/2007 Iscrizione presso la segreteria del concorso della regione di appartenenza; 31/01/2008 Consegna della descrizione del progetto (max 20 pagine) con allegata una sintesi in inglese (una pagina) alle segreterie regionali del concorso; 3-4/4/2008 Presentazione orale e visiva dei progetti in uno stand fieristico presso la Facoltà tecnica della “Leopold-franzens-universität Innsbruck” (saranno ammessi max 3 progetti per regione a seguito di una preselezione delle giurie) e premiazione dei progetti vincitori. Il bando di concorso con il relativo modulo d’iscrizione nonché ulteriori informazioni sono disponibili presso le segreterie regionali e sul sito internet www. Explora-science. Net. Segreteria per il Trentino: Provincia autonoma di Trento, Servizio Università e Ricerca Scientifica, Dottoressa Angela Decana, Via Romagnosi 9, I -38100 Trento, tel. +39 0461 493524, e-mail: concorso. Ricerca@provincia. Tn. It .  
   
   
A SCUOLA DI DEVOLUTION, IN REGIONE TOSCANA UNA DELEGAZIONE INGLESE  
 
Firenze, 23 ottobre 2007 - Devolution ed immigrazione. Sono stati questi temi affrontati nel corso dell’incontro tra l’assessore alle riforme istituzionali Agostino Fragai ed una delegazione di parlamentari britannici guidati dall’onorevole laburista Rosemary Mckenna, in città dal 18 ottobre e ricevuta nel pomeriggio a Palazzo Bastogi. Gli inglesi erano interessati all’architettura istituzionale italiana, fatta di Regioni, Province e Comuni, e al processo di federalismo avviato in Italia a partire dal 2000: qualcosa che non esiste in Gran Bretagna, con l’unica eccezione della recente devolution scozzese. Quanto all’immigrazione, di cui in Gran Bretagna sono esperti, i parlamentari inglesi hanno invitato la Regione Toscana a proseguire con fiducia nell’opera e nel lavoro di integrazione. In particolare l’assessore Fragai ha sottolineato la difficoltà a reperire case per gli immigrati e la speculazione che a volte si accompagna. «Proprio per cercare di eliminare ogni speculazione – hanno risposto i parlamentari – e per far sì che la ricerca di una casa diventi più semplice, in Inghilterra il governo ha deciso di stilare un elenco dei proprietari che affittano le case». .  
   
   
UE: IACOP AL MALIGNANI UD PER PROGETTO FORMAZIONE "EXPERO"  
 
Udine, 23 ottobre 2007 - Slovenia, Lituania, Bulgaria, Spagna e Italia sono i Paesi partner del progetto comunitario "Expero" che hanno presentato i loro risultati nel corso della conferenza finale che si è tenuta il 19 ottobre all´Istituto tecnico industriale "Arturo Malignani" di Udine. Il settore di intervento è quello della formazione tecnico superiore e l´attenzione del progetto si concentra su tale offerta formativa, in quanto in tutti i Paesi partner essa è parte di un sistema integrato fra scuola. Impresa e Università. "La formazione costituisce un ponte privilegiato nei confronti del mondo del lavoro, in cui i sistemi di gestione della qualità vantano una tradizione consolidata", ha sottolineato l´assessore regionale per le Relazioni internazionali e comunitarie, Franco Iacop, nel suo discorso di apertura. "In tale ambito - ha aggiunto Iacop - oggi più che mai è indispensabile rafforzare la qualità dei processi formativi a livello comunitario sostenendo tutti gli elementi che caratterizzano le dinamiche del ´glocal´: forte specificità territoriale, presenza di competenze distintive di processo e di settore, creatività delle attività economiche e delle professionalità". Ad illustrare le linee principali del progetto è stato il dirigente del "Malignani", Arturo Campanella, che ha rilevato come dalle analisi preliminari svolte nei Paesi partner del progetto sia emerso che "tra le categorie portatrici di interesse nei confronti della formazione tecnica superiore siano assolutamente da considerare gli studenti, le famiglie, le aziende, gli enti pubblici di riferimento a livello locale, nazionale e sovranazionale, ossia Uffici scolastici regionali, ministeri dell´Istruzione, Ue, le Università e i clienti interni, ossia il personale della scuola, docente e non docente". Tra tutti questi "stakeholders", ossia portatori di interesse del servizio, ha aggiunto Campanella, particolare attenzione va riposta sui soggetti svantaggiati e sugli immigrati, per i quali la scuola professionale è in molti casi una delle ipotesi formative più richieste perché offre loro possibilità di inserimento nella società e nel mondo del lavoro. .  
   
   
AL VIA LE ISCRIZIONI PER LA 4° EDIZIONE DEL MASTER GESAL MASTER IN GESTIONE SOSTENIBILE DELLO SVILUPPO LOCALE  
 
 Milano, 23 ottobre 2007 - Quotidianamente arrivano notizie relative alle scottanti problematiche connesse alla necessità di conciliare sviluppo economico, tutela ambientale e qualità della vita. La possibilità di conciliare questi aspetti è strettamente connessa al tema della sostenibilità dello sviluppo e alla maggiore compatibilità ambientale dei modelli di produzione e consumo che caratterizzano la società. I due motori del cambiamento sono Enti ed Imprese che possono attuare a scala locale azioni ed interventi con ricadute anche a scala globale. Sempre più importante è, quindi, la formazione di esperti in grado di comprendere la complessità dei fenomeni e di sviluppare con creatività e pragmatismo soluzioni adeguate per progettare oggi un domani sostenibile. L’università degli Studi di Milano Bicocca, Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio (Disat), organizza la quarta edizione del Master Gesal in “Gestione sostenibile dello sviluppo locale”. Il Master è il frutto di un’ intensa collaborazione tra il Gruppo di Ricerca sullo Sviluppo Sostenibile(griss) del Disat ed Enti Locali, Associazioni di categoria ed Imprese che hanno sviluppato politiche, strategie, soluzioni per lo sviluppo sostenibile. La didattica è incentrata sulla pianificazione sostenibile del territorio e sulle politiche per l’ecoefficienza e l’innovazione di prodotto e processo. Comunicazione ambientale, Etica e Responsabilità sociale completano il quadro formativo. Da questa edizione il Master è affiancato da seminari specialistici rivolti a professionisti ed esperti, al fine di ampliare il dibattito e il confronto sui temi della sostenibilità. Main sponsor dell’iniziativa sono: Assoscai (Associazioni per lo Sviluppo della Competitività Ambientale di Impresa) e Coop. La durata del Master è di un anno: 480 ore in aula e 320 di stage presso Enti ed aziende partner. Il termine per le iscrizioni è il giorno 5 novembre 2007. Sul sito del master tutte le informazioni sul programma didattico e i seminari in programma http://www. Disat. Unimib. It/gesal/ .  
   
   
ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO VERSO LA COSTRUZIONE DEL SISTEMA REGIONALE UMBRO DI ORIENTAMENTO, OGGI SEMINARIO CON ASSESSORE PRODI  
 
Perugia, 23 ottobre 2007 – Costruire un sistema regionale integrato dell’orientamento, in modo da creare le condizioni per un reale innalzamento della quantità e qualità dell´offerta, per la non dispersione delle esperienze realizzate, per la valorizzazione della professionalità degli orientatori. Gli obiettivi e il programma operativo dei “Cantieri per l’orientamento”, e i servizi disponibili sul sito web dedicato alla “comunità virtuale dell´orientamento” verranno presentati al seminario organizzato dall’Assessorato regionale all’Istruzione e formazione che si terrà domani, martedì 23 ottobre, a Perugia e al quale prenderanno operatori e rappresentanti istituzionali dell´orientamento nei diversi ambiti (istruzione, formazione e lavoro. “Anche in Italia – sottolineano dall’Assessorato all’Istruzione, Formazione e lavoro - si comincia a pensare all´orientamento come ad un processo che deve accompagnare i cittadini lungo l´intero arco della loro vita, sostenendone le scelte e i passaggi nei percorsi di istruzione, formazione e lavoro. Nell´era della flessibilità e della ‘liquidità’, per non smarrirsi di fronte al ‘mare magnum’ delle opportunità o piuttosto non cadere ‘tra un lavoro e l´altro’, è più che mai importante concentrare sforzi, energie e motivazioni intorno ad un proprio progetto e ad un obiettivo sufficientemente definito. E questo riguarda i giovani, come gli adulti, quelli che sono ancora impegnati in un percorso di studi e quelli che lavorano già da tempo”. L´orientamento “soffre tuttavia nel nostro Paese della mancanza di un quadro normativo chiaro e univoco – si rileva dall’Assessorato - L´orientamento viene erogato da strutture diverse che operano in ambiti diversi e facendo riferimento a regole e culture diverse. In questo modo, l´orientamento di cui i cittadini possono beneficiare si trova a rispondere a parametri qualitativi non confrontabili fra di loro; anche per la mancanza di procedure di monitoraggio e di valutazione standardizzate, o, più semplicemente, per la mancanza di codici e di una formazione comune fra gli operatori dei diversi ambiti. Può succedere, quindi, che si finisca con il chiamare con lo stesso nome servizi che sono, di fatto, di contenuto molto diverso”. Con le “Azioni di sistema per lo sviluppo del sistema regionale integrato dell´orientamento”, finalità della Regione Umbria è “quella di promuovere la costruzione di una cornice unitaria, entro la quale sia possibile assicurare continuità nei servizi erogati da diversi soggetti e in diverse fasi del ciclo di vita della persona. Alla fine del percorso, che coinvolgerà rappresentanti e operatori dei diversi sistemi relativi a istruzione, formazione, lavoro, si dovrà giungere alla definizione, condivisa, di un repertorio dell´offerta di servizi di orientamento a livello regionale, avendo definito, per ciascuna tipologia, gli standard di qualità attesi”. “La modalità di lavoro prescelta, quella dei ‘Cantieri per l´orientamento’ – spiegano ancora dall’Assessorato - punta a raggiungere i risultati attesi attraverso il contributo attivo degli operatori e a partire dalla loro esperienza. Il programma di lavoro verrà presentato nel corso del seminario dai rappresentanti delle ‘Associazioni temporanee d’impresa’ che si sono aggiudicate la realizzazione delle due azioni di sistema”. Al seminario di domani verrà inoltre presentato il sito internet ‘Comunità virtuale dell´orientamento’, dedicato agli orientatori e a coloro che, nelle amministrazioni, si occupano di orientamento. “È frutto della collaborazione fra 11 Regioni, fra cui l´Umbria, e la Provincia autonoma di Bolzano, ed è stato concepito in continuità con lo spirito della Carta del Forum di Genova, che, nella prospettiva di creare un ´sistema´ nazionale dell´orientamento, indicava come necessario dare continuità al percorso di confronto e di crescita della comunità degli orientatori e delle istituzioni”. Saranno illustrate le operatività della piattaforma della Comunità virtuale dell´orientamento (www. Com-orientamento. It) con i suoi vari servizi, in particolare i laboratori di approfondimento, gestiti da esperti del settore. A Perugia sarà presente il professor Pier Giovanni Bresciani che coordinerà il laboratorio ‘Dialogo e integrazioni fra i sistemi di orientamento’". Il seminario, che si terrà alla Sala Riunioni al Vi piano del Palazzo Broletto a partire dalle 14, si aprirà con la relazione di Mario Margasini su “Le sinergie tra l’azione di sistema regionale sull’orientamento e la comunità virtuale”. Seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle “Associazioni temporanee d’impresa” per l’azione 1 e 2 sui “Cantieri per l’orientamento” e la presentazione della piattaforma della “Comunità virtuale orientamento” da parte di Stefano Puiatti, del Comitato di gestione del progetto interregionale. I quattro laboratori della “Comunità virtuale”, con una descrizione approfondita del laboratorio dedicato a “Dialogo e integrazioni tra i sistemi di orientamento” verranno presentati dal professor Pier Giovanni Bresciani. Dopo il dibattito, alle 18 sono previste le conclusioni da parte dell’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e lavoro Maria Prodi, che parlerà del “sistema regionale di orientamento”. I lavori saranno coordinati da Antonietta Petetti, responsabile delle “azioni di sistema regionali di orientamento”. .  
   
   
SVILUPPO LOCALE: VENETO ESEMPIO PER INIZIATIVA NAZIONALE “SISTEMA TERRITORIO”. SOTTOSEGRETARIO SCANU A VENEZIA INCONTRA GAVA E RAPPRESENTATI DELLE INTESE PROGRAMMATICHE D’AREA.  
 
Venezia, 23 ottobre 2007 - La realtà dello sviluppo locale e territoriale del Veneto, incentrata sulle Intese Programmatiche d’Area (Ipa), è stata presa ad esempio dal Dipartimento per la Funzione Pubblica del Governo nell’ambito di un’iniziativa nazionale, denominata “Sistema Territorio”, che si propone di favorire la condivisione delle strategie e dei piani di sviluppo tra tutti gli operatori pubblici e privati dei sistemi territoriali italiani. Questo è il motivo che ha portato il 19 ottobre a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, il Sottosegretario per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione Gian Piero Scanu che, con l’Assessore alle Politiche Economiche Fabio Gava, ha incontrato i tecnici della programmazione economica regionale e gli esponenti di quattro significative Intese Programmatiche d’Area per conoscerne il cammino, le scelte e le esperienze. Si tratta dell’Ipa del Camposampierese, che è stata illustrata dal Sindaco di Villanova di Camposampiero Silvia Fattore; dell’Ipa della Castellana, presentata dall’Assessore del Comune di Castelfranco Veneto Roberto Ceron; dell’Ipa Terre Alta Marca Trevigiana rappresentata dal Sindaco di Pieve di Soligo Giustino Moro; e dell’Ipa dell’Alto Bellunese per la quale era presente il Presidente della Comunità Montana Centro Cadore Flaminio Da Deppo. Scanu ha iniziato dal Veneto un “giro di ricognizione” che lo porterà in tutte le Regioni italiane per prendere conoscenza diretta delle diverse realtà in cui si trovano le iniziative di sviluppo locale sul territorio, e che dovrebbe sfociare, entro marzo, nella nascita di una “rete nazionale” chiamata “Sistema Territorio”, nella quale condividere le varie “best practices” e valorizzare il ruolo emergente delle Pubbliche Amministrazioni Locali nei processi di sviluppo dei loro territori. “Il Veneto – ha detto Gava aderendo alla richiesta di Scanu – è pronto ad aderire a questa nuova rete, mettendo a disposizione del Paese la sua esperienza, già attuata su più fronti, a partire dai Patti Territoriali, per arrivare all’evoluzione delle Intese Programmatiche d’Area e ai Distretti Produttivi che, per la loro natura, sono dei veri e proprio Patti di Sviluppo”. “Questo è un settore – ha detto Scanu – nel quale l’Italia può e deve progredire moltissimo, e per farlo occorre il contributo di tutti con un lavoro che vada aldilà degli steccati politici. Non a caso ho scelto il Veneto per iniziare il mio tour: in questa regione c’è infatti un patrimonio di conoscenza e attività così strutturato da poter essere considerato unico in Italia”. Nel biennio 2004-2006, il Veneto ha dedicato allo sviluppo locale, ai patti territoriali e alle Ipa finanziamenti per circa 120 milioni di Euro, parte dal bilancio regionale, parte provenienti dagli Accordi di Programma Quadro con il Governo. I territori che attualmente hanno intrapreso o completato l’iter per comporsi in un’Intesa Programmatica d’Area in Veneto sono 22. “L’obbiettivo ottimale – ha detto Gava – sarebbe quello di arrivare ad un massimo di una trentina di Ipa, che coprano l’intero territorio regionale in modo da creare la più ampia programmazione dal basso possibile da incrociare con quella regionale, ed in particolare con quanto previsto dal Programma Regionale di Sviluppo (Prs)”. .  
   
   
AMBIENTE: PRIME RISULTANZE DA CAMPAGNA MISURAZIONE RADON  
 
Pordenone, 23 ottobre 2007 - Sono la Pedemontana Pordenonese, il Medio Friuli e alcune aree del Carso sia Triestino che Goriziano i territori del Friuli Venezia Giulia a maggior "rischio Radon". È la prima valutazione che emerge dalla campagna di rilevazione sulla presenza di gas radon (un gas naturale, ma altamente cancerogeno) nelle abitazioni del Friuli Venezia Giulia. Le prime risultanze della campagna sono state illustrate ieri nella sede della Regione a Pordenone dal vicepresidente della Giunta regionale e assessore all´Ambiente e alla Protezione civile, Gianfranco Moretton, dal direttore generale di Arpa-fvg, Giuliana Spogliarich, dal direttore della Protezione Civile regionale, Guglielmo Berlasso, e dai dirigenti tecnici dell´Arpa, Claudio Villalta e Concettina Giovani. La campagna di misurazione (effettuata tra settembre 2005 e marzo 2007) ha coinvolto oltre 1. 500 volontari della Protezione Civile regionale ed è stata possibile - è stato sottolineato - grazie al lavoro congiunto tra Protezione civile e Agenzia regionale per la Protezione dell´Ambiente. I volontari - che hanno seguito un corso di formazione - hanno posizionato, in due successivi semestri, oltre 12 mila dosimetri in 2. 500 abitazioni dei 219 comuni del Friuli Venezia Giulia, scelte sulla base di criteri statistici e di rappresentatività. "Il lavoro dell´Arpa, coadiuvato dalla Protezione Civile - ha affermato Moretton - fa seguito a quello analogo di rilevazione condotto negli anni precedenti da Arpa stessa sugli edifici pubblici e su tutte le scuole (asili compresi) della regione. Una volta conclusa - nel giro di qualche mese - la rilevazione sulle abitazioni, avremo a disposizione tutti i dati per la predisposizione di un disegno di legge con la mappa del rischio e le indicazioni ai Comuni delle norme da inserire nei regolamenti edilizi affinché il rischio radon venga eliminato o di molto abbassato. Si tratta, insomma, di rassicurare la popolazione e di adottare accorgimenti abbastanza semplici". Il decreto legislativo 241/2000 prevede che le Regioni definiscano all´interno del proprio territorio le aree a elevata probabilità di alte concentrazioni di radon (Radon Prone Areas). Tuttavia, a livello statale non sono stati ancora definiti i criteri e le modalità di definizione di tali aree, nonché le modalità di misura della concentrazione di radon all´interno delle abitazioni. Pur in assenza di tali disposizioni, l´Arpa del Friuli Venezia Giulia ha predisposto un progetto allo scopo di ottenere una prima indicazione della distribuzione della concentrazione del radon nelle abitazioni sul territorio regionale entro il 2007 e di fornire utili indicazioni per la definizione delle "Radon Prone Areas" entro il 2008. Le misure sono state effettuate per mezzo di rivelatori passivi a tracce (due per ogni abitazione) che sono rimasti esposti per un periodo di 6 mesi, dopodiché sono stati sostituiti da altri 2 rivelatori per i successivi 6 mesi, in modo da poter valutare la media annua della concentrazione di radon all´interno delle abitazioni. Il posizionamento, il cambio e il ritiro dei dosimetri è stato realizzato in contemporanea su tutta la regione e nel più breve tempo possibile. Al termine della campagna di misurazione è iniziata l´analisi dei dati con la predisposizione delle prime mappe per evidenziare le zone a maggior concentrazione di radon, che serviranno come base di lavoro per una determinazione più rigorosa delle Radon Prone Areas. Da una prima parziale analisi, emerge che il 14 per cento dei dosimetri analizzati presentano un valore superiore a 400 bequerel al metro cubo, soglia di "attenzione" prevista dalla legislazione italiana. Mediamente si è evidenziata una maggiore possibilità di trovare alte concentrazioni di "radon indoor" in locali situati al piano terra piuttosto che ai piani superiori, in abitazioni con soletta controterra e con i muri portanti formati da pietra e in edifici costruiti prima del 1976. Ciò conferma come il problema radon non sia da sottovalutare e come sia necessario impostare ulteriori attività di monitoraggio (ad esempio sul suolo o in abitazioni multipiano) oltre a diffondere indicazioni per un corretto risanamento dei locali in cui questo gas è maggiormente presente. .  
   
   
TERMINA AD ADRIA IL VIAGGIO STUDENTI ALLA RISCOPERTA DEL PO IN BICLETTA ADRIA  
 
(Rovigo), 23 ottobre 2007 - È arrivato al traguardo finale il “Viaggio Alla Ricerca del Grande Fiume”, organizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche, dopo 24 tappe che hanno visto impegnati lungo il corso del Po, in bicicletta e in nave, 153 studenti italiani e stranieri. L’itinerario si è concluso ad Adria, in provincia di Rovigo, la tredicesima toccata dal percorso che ha attraversato quattro Regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia-romagna oltre al Veneto) e 82 Comuni. Negli ultimi tre giorni la carovana è giunta in Polesine, dove è stata accolta e seguita dall’assessore regionale al bilancio Isi Coppola. “E’ stata un’occasione particolare – ha sottolineato l’assessore – per puntare i riflettori su quella che è una delle zone umide più belle ed estese d’Europa e che merita di essere valorizzata”. L’iniziativa, nata da un’idea di Carlo Petrini – Presidente di Slow Food Internazionale – nel cinquantenario della trasmissione Tv della Rai firmata da Mario Soldati, Viaggio lungo il Po alla ricerca dei cibi genuini, è stata caratterizzata da molteplici aspetti: quello scientifico, attraverso la ricerca sulla salute del Po, quello didattico, con le lezioni tenute da vari docenti lungo il percorso e quello culturale, con una serie di incontri nelle varie città con giornalisti, scrittori, artisti. L’ultima tappa nel Delta del Po ha portato gli studenti-ciclisti da Porto Tolle ad Adria e qui nella sede dell’Istituto Alberghiero, si è tenuta la cerimonia finale in occasione della quale è stata allestita anche una mostra mercato con i prodotti tipici della provincia di Rovigo ed sono stati degustati i prodotti delle Cooperative dei pescatori polesani. Nei giorni precedenti i giovani universitari avevano potuto visitare aziende e località del territorio dei comuni di Ariano nel Polesine, Taglio di Po, Porto Tolle, Porto Viro e Rosolina. .  
   
   
CRISI IDRICA ROMAGNA: E´ DIMINUITO IL PRELIEVO DI ACQUA DA RIDRACOLI  
 
 Bologna, 23 ottobre 2007 - Negli ultimi giorni il prelievo di acqua dalla Diga di Ridracoli si è ridotto, attestandosi a quota 63 mila metri cubi al giorno. Complici la riduzione della pressione nelle conduttore già attuata dai gestori dalla fine di settembre, l´abbassamento delle temperature che ha contributi a ridurre la domanda, ma , anche la realizzazione e l´operatività di alcune delle opere infrastrutturali previste dal secondo Piano di interventi urgenti approvato il 24 settembre con decreto del Presidente della Regione Errani. Si tratta tra l´altro , dell´interconnesione dell´acquedotto di Cesena, di quella di Covignano e dei lavori realizzati a Torre Pedrera. In questo quadro il Comitato Istituzionale riunitosi il 19 a Bologna per fare il punto sull´emergenza idrica della Romagna, anche sulla scorta del parere del Comitato tecnico, non ha ritenuto necessario adottare nell´immediato misure di riduzione dell´erogazione dell´acqua nelle province di Ravenna, Forlì-cesena e Rimini. Lo ha annunciato l´assessore regionale alla protezione civile e difesa del suolo Marioluigi Bruschini che presiede il Comitato stesso. "La situazione - ha detto Bruschini - resta tuttavia complessa e richiede un monitoraggio attento e costante". Per questo Bruschini ha deciso di convocare il Comitato in seduta permanente e di fissare già per lunedì 29 ottobre il prossimo incontro a Bologna . "In quella riunione - ha detto - valuteremo, sulla base dell´evolvere della situazione, se e quali provvedimenti adottare. " Bruschini ha anche annunciato che la Regione chiederà al Governo la proroga dello stato di emergenza dichiarata lo scorso mese di luglio e che verrà lanciata una campagna di comunicazione "perché i cittadini siano informati e coinvolti. L´acqua è un bene limitato ed è responsabilità di ciascuno di noi contribuire al risparmio" Nell´incontro odierno si è anche deciso di fissare a quota 4 milioni di metri cubi il volume minimo dell´invaso di Ridracoli, che nella giornata odierna, alle ore 9, era di 5 milioni 607 mila metri cubi. Il livello minimo raggiunto risale al 1994 quando venne toccata quota 4 milioni 814 mila metri cubi. Secondo i dati forniti da Romagna Acque l´acquedotto della Romagna nei primi 9 mesi del 2007 ha erogato 33 milioni 660 mila metri cubi di acqua contro i 47 milioni 260 mila messi in rete nello stesso periodo del 2006. Il Piano di interventi urgenti e immediatamente cantierabili varato per fronteggiare la crisi idrica dalla Regione prevede interventi di connessione tra acquedotti, adeguamento di pozzi, impianti di potabilizzazione. Sono previsti tra l´altro 4 potabilizzatori mobili di cui due a Cesena in località Macerone e un terzo a Faenza, per il prelievo delle acque superficiali del Canale Emiliano-ronmagnolo , e un quarto per l´impiego integrativo delle acque ricavate dal ripristino di un pozzo per l´acquedotto di Faenza . Tutti gli interventi previsti saranno conclusi tra la fine di ottobre e la metà di novembre e dovrebbero permettere di superare l´attuale fase emergenziale. .  
   
   
SIGLATO ACCORDO INTERNAZIONALE PER ABBATTIMENTO EMISSIONI ANIDRIDE CARBONICA  
 
Venezia 23 ottobre 2007 - E’ finalizzato a riconoscere i crediti di carbonio come misura per ridurre le emissioni nette di gas serra a livello locale, nazionale ed europeo, l’accordo sottoscritto il 19 ottobre a Lubiana, in Slovenia, dall’Assessore all’Ambiente della Regione del Veneto, Giancarlo Conta e dai rappresentanti delle Regioni del Friuli Venezia Giulia, di Salonicco (Grecia), Zagabria (Croazia), Krapina Zagorje (Croazia) e della Municipalità di Zagabria. L’accordo rientra nel progetto Carbon Pro “Bilancio del carbonio e nuovi strumenti per la gestione delle risorse in accordo con il protocollo di Kyoto” finanziato dall’Unione europea nell’ambito del programma Interreg Iii B Cadses 2000-2006. Prevista sia la promozione dello sviluppo di meccanismi di calcolo dei crediti di carbonio come un’opportunità per incentivare metodologie sostenibili di gestione dei terreni e per dimostrare i risultati delle politiche ambientali, sia la creazione di mercati locali dove sia possibile vendere i crediti di carbonio, in una logica di prassi che potrebbe esercitare maggiore influenza sui sistemi economici locali e incentivare la promozione dello sviluppo sostenibile. Si tratta, in pratica, di uno strumento previsto dal protocollo di Kyoto, che, sfruttando il concetto di bilancio del carbonio tra emissione e aumento della superficie forestale (sink) che assorbe Co2, offre la possibilità di commercializzare i crediti acquisiti con la riduzione delle emissioni di gas serra o l’aumento di sink agroforestali. Alle foreste, quindi, viene riconosciuto un ruolo fondamentale nell’ambito del ciclo biogeochimico del carbonio, per la loro funzione di assorbimento e trattenimento del gas. “Mi auguro – ha precisato l’Assessore Conta dopo la firma dell’Accordo – che questo sia il primo di una lunga serie di programmai transnazionali e transfrontalieri finalizzati alla lotta all’inquinamento. L’ambiente non lo si preserva con sterili interventi locali, ma con progetti e programmi, che necessariamente devono coinvolgere aree vaste, perché il problema non conosce né confini, ne colori politici. Un esempio – ha proseguito Conta – ci viene dalla Pianura Padana, dove se non si interviene in modo coordinato e condiviso da tutte le regioni che ne fanno parte, ben difficilmente si riuscirà a risolvere qualcosa, perché a nulla servono interventi come le targhe alterne o simili, se questi vengono applicati a macchia di leopardo e al di fuori di un progetto più complesso che comprenda altri interventi sulle fonti inquinanti”. Riferendosi poi ai contenuti dell’Accordo l’Assessore Conta ha sottolineato che “nonostante siano stati intrapresi numerosi studi di carattere generale su questo argomento, ad oggi si riscontra una carenza di informazioni quando si intende affrontare la problematica in precisi contesti territoriali. Disporre di dati precisi sulle dinamiche del ciclo del carbonio collegate agli ecosistemi agro-forestali e sulle implicazioni economiche derivanti da variazioni dell’uso delle risorse medesime, diventa quindi di fondamentale importanza per le attività di negoziazione e formulazione delle politiche di compensazione o di riduzione delle emissioni d´anidride carbonica contemplate nel Protocollo di Kyoto. Gli organismi internazionali che controllano la sua applicazione – precisa – hanno assegnato all’Italia la possibilità di scontare 10 milioni di tonnellate di Co2 dalle emissioni totali annue grazie al ruolo di assorbimento delle foreste. Il valore complessivo di tale assorbimento è pari a 140 milioni di euro all’anno, cifra che il sistema industriale non deve sopportare per acquistare sul mercato quote di carbonio. Per quanto riguarda il Veneto – conclude Conta – si può valutare che ogni anno gli oltre 400 mila ettari di foreste assorbano circa 400 mila tonnellate di Co2, per un controvalore di circa 6 milioni di Euro”. .  
   
   
IL PIANO RIFIUTI PRESENTATO ALLE CINQUE PROVINCE LAZIALI  
 
Roma, 23 ottobre 2007 - Il presidente Marrazzo ha presentato ieri ai presidenti delle cinque province del Lazio e ai loro rappresentanti il piano emergenziale per i rifiuti. Alla riunione hanno preso parte Enrico Gasbarra, presidente della Provincia di Roma, Francesco Scalia, presidente della provincia di Frosinone, e gli assessori all’Ambiente delle altre amministrazioni provinciali assieme all’assessore all’ambiente Filiberto Zaratti e al Sub-commissario ai rifiuti Stefano La Porta. Nel corso della riunione si è stabilito di dare vita, nei prossimi giorni e nella prospettiva di una uscita graduale dall’emergenza, a una cabina di regia tra la Regione, l’ufficio commissariale e le cinque province, per gestire e concertare i primi provvedimenti che riporteranno la Regione nell’ amministrazione ordinaria. “Il 2008 sarà l´anno in cui chiuderemo l´emergenza e andremo a definire nel dettaglio tutti gli interventi necessari per centrare gli obiettivi che ci detta la legge, a partire dalla raccolta differenziata – ha detto Marrazzo - Oggi abbiamo consegnato alle amministrazioni provinciali il piano per l´emergenza rifiuti, che diventa uno strumento chiave per operare in questa fase. Ora il Consiglio regionale, su proposta della Giunta, dovrà adottare prima un piano regionale per la raccolta differenziata e poi un piano regionale dei rifiuti ". Il presidente Marrazzo ha poi ricordato che nelle prossime settimane assegnerà la delega per la raccolta differenziata .