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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Febbraio 2008
SFRUTTAMENTO DEL WEB A FAVORE DELLA GENOMICA  
 
Bruxelles, 25 febbraio 2008 - La «superstrada dell´informazione» ha svolto un ruolo fondamentale nell´unire i diversi interessi commerciali e, negli ultimi anni, li ha fatti avanzare in modo esponenziale. Tuttavia, i benefici offerti da Internet non sono limitati agli interessi commerciali o sociali. Anche il mondo accademico ha sfruttato questo strumento traendone grandi benefici. Un nuovo progetto finanziato dall´Unione europea mira ora a sfruttare il web per raccogliere e unificare le informazioni genetiche che incidono sulla salute e sui processi patologici di un individuo. Il nuovo progetto si propone di creare uno dei cataloghi integrati più grande al mondo per quanto riguarda le variazioni genetiche. Una volta sviluppato, il catalogo offrirà ai ricercatori preziose informazioni per combattere patologie quali il diabete, l´obesità, le cardiopatie e il cancro. Il progetto Gen2phen (Genotype-to-phenotype Databases - Banche dati di genotipi-fenotipi), del valore di 12 Mio Eur, sarà guidato dal professor Anthony Brookes dell´Università di Leicester (Regno Unito). Il progetto coinvolge 17 importanti istituti di ricerca europei e altri due istituti in India e in Sudafrica. Il professor Anthony Brookes spiega che «le tecnologie per l´esplorazione delle variazioni genetiche in malattie comuni quali il diabete, le cardiopatie, l´obesità e le malattie autoimmuni sono state sviluppate di recente e solo ora vengono applicate su larga scala. Di conseguenza, si assiste ora all´arrivo di una mole senza precedenti di importanti, entusiasmanti e preziose osservazioni di ricerca; tuttavia, non esiste ancora un sistema universale disponibile su Internet in grado di ricevere tutti questi dati, di memorizzarli e combinarli, e di renderli disponibili per i ricercatori e i medici, nonché di valutarli e di sfruttarli. » Il progetto Gen2phen intende organizzare la raccolta elettronica e l´uso a livello internazionale dei dati che indicano come le sequenze genetiche contribuiscono a differenziare gli individui nella risposta alle malattie e ai farmaci, nonché altre caratteristiche quali i fenotipi. Questi legami sono considerati essenziali per la futura prognosi, diagnosi e cura delle malattie. Gen2phen metterà a punto una serie di componenti, strumenti e tecnologie per la banca dati che consentiranno di integrare in modo adeguato tutti i risultati della ricerca relativi alle variazioni del genoma e alle malattie, e di renderli immediatamente disponibili per un´analisi olistica attraverso Internet. Il progetto svilupperà un importante portale su Internet, denominato «Gen2phen Knowledge Centre», che porrà in primo piano le soluzioni generate dal progetto, inserendole nel contesto di eccellenti capacità di ricerca dei dati sui genotipi-fenotipi e delle più recenti conoscenze in materia di banche dati sui genotipi-fenotipi. «I vari membri del progetto Gen2phen garantiscono uno stretto collegamento con gli altri pochi progetti internazionali di rilievo realizzati nel settore», ha dichiarato il professor Brookes. «Ciò promette un avanzamento globalmente coordinato nei prossimi anni verso una conoscenza della base genetica dell´esistenza umana di gran lunga più completa, utile e accessibile. I benefici medici e sociali di tutto questo dovrebbero essere immensi. » Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Le. Ac. Uk .  
   
   
TUMORE DEL CERVELLO, IN TRE ANNI QUADRUPLICATA LA SOPRAVVIVENZA UNO STUDIO DELLA DR.SSA BRANDES, DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE SUL JOURNAL OF CLINICAL ONCOLOGY, MOSTRA RISULTATI MAI OTTENUTI PRIMA NELLA CURA DEL GLIOBLASTOMA  
 
Bologna, 25 febbraio 2008 - Il tumore del cervello fa meno paura. Per il glioblastoma, la più aggressiva fra le neoplasie del sistema nervoso centrale, la sopravvivenza dopo due anni dalla diagnosi negli ultimi tre anni è passata dal 10% con il solo trattamento radioterapico al 40% con i nuovi trattamenti combinati. I dati emergono da uno studio condotto su 103 pazienti dalla dr. Ssa Alba Brandes, direttore dell’U. O. Complessa di Oncologia dell’Ospedale Bellaria–maggiore di Bologna - e sono stati presentati il 22 febbraio in occasione del quarto congresso mondiale sui tumori del cervello, ospitato per la prima volta nel capoluogo emiliano. “Il nostro studio è stato condotto con la somministrazione di un chemioterapico per via orale, la temozolomide, in associazione alla radioterapia, e successivamente il solo farmaco in cicli mensili di terapia. Questo trattamento sequenziale è stato prolungato oltre i 6 mesi canonici sino ad almeno 12 mesi o, nei casi fosse presente ancora un dubbio di presenza di malattia anche oltre i 12 mesi. Sono state inoltre valutate le caratteristiche genetiche dei tumori ed in particolare il gene Mgmt, che permette di produrre una proteina capace di riparare i danni indotti dalla chemioterapia sulla cellula tumorale di glioblastoma. L’assenza (metilazione) di questo gene ha quindi permesso di prevedere l’efficacia della temozolomide. Grazie all’integrazione dei dati genetici e delle caratteristiche dei quadri neuroradiologici siamo stati in grado di proseguire il trattamento anche in quei casi dubbi dove un tempo veniva interrotto il trattamento nel sospetto di ricrescita della malattia, con notevoli risultati in termini di aumento della sopravvivenza e qualità di vita dei malati, finora insperati nel trattamento di questa patologia”. Lo studio è di prossima pubblicazione sul Journal of Clinical Oncology una fra le più prestigiose riviste oncologiche internazionali. Al congresso presente anche la ricercatrice svizzera Monika Hegi scopritrice del gene Mgmt. “Il prolungamento della terapia di mantenimento con la temozolomide può impattare positivamente sulla sopravvivenza. Il National Cancer Institute del Canada ha già cambiato le linee guida. Altro dato importante è che questi risultati clinici indicano per la prima volta che la ‘target therapy’ funziona anche per i tumori del cervello, come avviene per altri tipi di cancro, come quello della mammella, del colon, del polmone. Questi dati sono destinati a influenzare le future strategie terapeutiche. ” Il glioblastoma è una patologia altamente aggressiva: rappresenta il 12-15% di tutti i tumori del cervello e il 50-60% di quelli astrocitari, con un’incidenza nel mondo di 175 mila casi e 125 mila decessi. Non vi sono fattori di rischio conosciuti: in rarissimi casi è stata documentata una familiarità ma non una vera e propria ereditarietà. “Si tratta di numeri statisticamente importanti ma che acquistano un significato ancora più rilevante visto il forte impatto sociale di questa patologia – prosegue la dott. Ssa. Brandes -: il glioblastoma infatti può colpire persone giovani, nel pieno della propria lavorativa ed affettiva, che più risentono della perdita di produttività, autosufficienza e ruolo nella famiglia e nella società. Non sono state inoltre rilevate, con questo trattamento prolungato, tossicità rilevanti nella maggioranza dei pazienti”. .  
   
   
A BOLOGNA IL 25 E IL 26 FEBBRAIO, LA PRIMA CONFERENZA NAZIONALE SULLE CURE PRIMARIE  
 
Bologna, 25 febbraio 2008 - Si apre alle ore 9,30 di lunedì 25 febbraio al Palazzo dei Congressi (piazza Costituzione) la prima Conferenza nazionale sulle cure primarie "Lavorare insieme per la salute. Cure primarie e integrazione per riorientare il sistema agli obiettivi di salute" che vede assieme Ministero della salute, Regioni, Enti locali, associazioni di cittadini, esperti nazionali ed internazionali per una riflessione a tutto campo sui servizi di assistenza socio-sanitaria e di cure primarie. "Nel nostro Paese, - si legge nella presentazione del programma della Conferenza promossa dal Ministero della salute e organizzata dalla Regione Emilia-romagna - così come in altri Paesi occidentali, si diffonde sempre più la convinzione che lo sviluppo e l´allargamento delle funzioni dell´assistenza primaria siano fondamentali per garantire servizi sanitari di qualità integrati con il più ampio sistema di welfare. E´ giunto il momento di riflettere sulle esperienze di rinnovamento dell´assistenza sanitaria compiuta nel nostro Paese, di trovare il modo di renderle coerenti con gli interventi di assistenza sociale, affinchè ci sia continuità tra di essi e si potenzino l´un l´altro. Il tempo è anche maturo per discutere di come integrare gli apporti delle diverse professioni coerentemente allo sviluppo che hanno conosciuto in questi anni e che è tuttora in atto". "Il confronto su questi temi, - si legge ancora nella presentazione - che deve coinvolgere cittadini, operatori e professionisti, è fondamentale in una sanità che si voglia partecipata poichè il nostro Servizio sanitario nazionale, di cui quest´anno ricorre il trentennale dalla istituzione, è fondato da sempre sulla partecipazione dei cittadini". I lavori della Conferenza, dopo la sospensione alle ore 13, riprendono alle ore 14 con uno spettacolo "Passi. " che vede protagonisti danzatori abili e diversamente abili (curato da: Centro Let´s dance di Reggio Emilia, Cooperativa sociale "Il piccolo principe" e Centro servizi per adolescenti Ss. Pietro e Matteo), a cui seguono interventi in plenaria (Sala Europa) e discussioni in tre sessioni parallele: "Cure primarie e continuità assistenziale", "Sapere per programmare, lavorare e valutare", "Integrazione socio-sanitaria". Il 26 febbraio i lavori riprendono alle 9,30 nelle tre sessioni. Alle 14, gli intervenuti si ritrovano in plenaria in Sala Europa per una sintesi su quanto emerso dai lavori delle tre sessioni e per due tavole rotonde "Quali strumenti di governo per il futuro delle cure primarie", "Quali politiche per le cure primarie". Per iscriversi alla Conferenza: www. Saluter. It/conferenzacureprimarie .  
   
   
ACCORDO REGIONE SICILIA - MINISTERO DELLA SALUTE PER POTENZIAMENTO TECNOLOGICO  
 
Roma, 25 febbraio 2008 - E’ stato firmato il 22 febbraio, al Ministero della Salute, tra l’Assessore Regionale alla Sanità, Roberto Lagalla e il Ministro alla Salute, Livia Turco l’Accordo di programma stralcio ai sensi dell’art. 5 bis del D. Lgs 502/1992. Si tratta del documento sugli investimenti straordinari per l’ammodernamento strutturale, tecnologico ed organizzativo del servizio sanitario regionale 2007-2009. L’importo totale degli interventi previsti dall’accordo è di € 22. 754. 283,73 ( il 95% a carico delle risorse statali). “Ancora una volta - dichiara l’Assessore alla Sanità, Roberto Lagalla - nell’ottica di leale collaborazione tra il governo nazionale e quello regionale si è realizzato un intervento a vantaggio della sanità siciliana. La regione, infatti, ha programmato atti di intervento importanti, in favore di province ancora carenti sotto il profilo dell’organizzazione sanitaria, ai quali il Ministro della Salute Livia Turco ha aderito”. “Si conferma quindi- continua Lagalla - quella collaborazione e cooperazione virtuosa che ha consentito di raggiungere tutti gli obiettivi del piano di rientro soprattutto quelli economici, ma anche buona parte di quelli organizzativi. A latere del piano di rientro, infine, si concretizza un consistente aspetto di innovazione tecnologica e di miglioramento dei servizi che è il vero obiettivo della rimodulazione complessiva del sistema sanitario. ” Nel dettaglio, gli interventi previsti riguardano l’acquisto di attrezzature Tac ed endoscopia per presidi ospedalieri periferici per un ammontare complessivo di circa un milione e 800 mila euro. Nello specifico, i Pp. Oo. Di Modica/scicli e Comiso/vittoria verranno dotati di due Tac (un milione e 200 mila euro) mentre è previsto l’acquisto di attrezzature per l’U. O. Di gastroenterologia ed endoscopia medica e chirurgica dell’Arnas Civico di Palermo (600 mila euro). “Si tratta di un intervento che – dichiara l’Assessore - da un lato rinnova e diffonde le apparecchiature sul territorio e dall’altro dà un consistente contributo all’abbattimento delle liste d’attesa, problema atavico della nostra Isola”. L’accordo riguarda, inoltre, il finanziamento di 4. 673. 364,23 euro per la ricerca e l’innovazione attraverso la realizzazione di un laboratorio di ricerca biomedica presso il Policlinico Universitario di Palermo. Si tratta della realizzazione di un centro per lo sviluppo ed il potenziamento di programmi di ricerca geotermica e di diagnostica avanzata e dell’acquisizione delle rispettive attrezzature. Previsto un finanziamento pari a 1. 600. 000 euro per l’acquisto di attrezzature per l’emodinamica per l’Azienda Ospedaliera “S. Elia” di Caltanissetta. “Questo intervento – dichiara Lagalla - risolve una criticità dell’area centrale della Sicilia in quanto Caltanissetta ed Enna erano sprovviste del servizio di emodinamica. Si consentirà, così, il trattamento primario dell’infarto senza più essere costretti a ricorrere alle strutture di Agrigento o Palermo”. Previsti interventi per 6. 200. 000 euro da destinare all’Azienda Ospedaliera V. Emanuele di Gela per la realizzazione dei locali della Radioterapia e per le attrezzature da allocarvi, che vanno nella logica di una risposta sanitaria delle criticità oncologiche legate al degrado ambientale. Sempre su Gela sono previsti interventi per 3 milioni e mezzo di euro e in particolare l’adeguamento e la messa a norma dell’ala nord-est del Presidio, compresa l’acquisizione delle dotazioni tecnologiche. Prevista, infine, l’acquisizione di dotazioni tecnologiche ed arredi per il P. O. Di Lentini, in provincia di Siracusa per un ammontare di 5 milioni di euro. “Anche gli interventi nel siracusano – prosegue l’Assessore- sono coerenti con l’esigenza di garantire l’autosufficienza della popolazione di quella provincia, costretta a spostarsi nella vicina provincia di Catania per affrontare terapie oncologiche caratterizzate dalla ciclicità e dalla lunga durata delle cure”. .  
   
   
SANITÀ: "ROAD MAP" PER IL PAGAMENTO DELLE STRUTTURE CONVENZIONATE IN SICILIA  
 
Catania, 25 febbraio 2008 - Un fitto calendario di incontri, a partire da lunedì, a cavallo dell’asse Palermo Catania: è questo il percorso individuato da Nicola Leanza, vice presidente della Regione Siciliana, per trovare soluzione al pagamento degli arretrati alle strutture della sanità privata convenzionate in provincia di Catania. Un lunghissimo faccia a faccia tra i rappresentanti di tutte le sigle sindacali, lo stesso Leanza i rappresentanti della Asl 3 e i dirigenti generali dell’assessorato regionale alla sanità è servito – nella sede della Presidenza a Catania – ad analizzare ogni sfaccettatura della vertenza che oppone i privati alla Regione per il pagamento delle prestazioni arretrate. La riunione è servita comunque a chiarire che i fatturati delle convenzioni – all’interno di budget assegnati – non avranno alcuna riduzione per il 2007; che le somme assegnate dalla Regione alla Asl 3 per il pagamento delle prestazioni sono inferiori alle previsioni solo per un errore materiale che potrà essere corretto già nelle prossime ore. Rimangono da risolvere i problemi legati all’aumento del numero delle prestazioni previsto dagli operatori convenzionati sia per il 2008 che il 2009, che porta con sé il conseguente aumento della previsione di spesa. “Si tratta di una analisi – ha detto Leanza – che abbiamo il dovere di portare avanti, ma che dovrà essere sottoposta alle valutazioni politiche del nuovo governo”. .  
   
   
SOSTEGNO A DISTANZA: FORUM DI BRESCIA IL BIELLESE RAPPRESENTATO DA FLAVIO COMO  
 
Biella, 25 febbraio 2008 - Ci sarà anche la Provincia di Biella alla nona edizione del Forum Sad (Sostegno a distanza), in programma a Brescia nelle giornate del 28 e 29 febbraio e del 1° marzo prossimi. Il forum, al quale il Biellese sarà rappresentato dall’assessore provinciale alle politiche sociali Flavio Como, è organizzato dalle associazioni di sostegno a distanza e dagli enti pubblici e privati che condividono un impegno di solidarietà, sviluppo e cooperazione internazionale. Il programma prevede, nella giornata di giovedì 28, la presentazione di laboratori autogestiti di scuola e formazione per una cultura di pace, solidarietà e cooperazione. Nella giornata di venerdì 29 si terranno presentazioni e interventi sulle forme di comunicazione del sostegno a distanza, norme sulla privacy, cooperazione e volontariato internazionale. Nella giornata di sabato saranno creati dei gruppi di lavoro che discuteranno della costruzione di siti solidali, bilanci e contabilità, metodi e strategie di marketing e di comunicazione per il no profit. A seguire, una tavola rotonda sullo sviluppo e la cooperazione internazionale. Saranno presenti al forum il sindaco di Brescia, Paolo Corsini, il Presidente del Consiglio comunale di Brescia, Laura Castelletti, rappresentanti delle Ong italiane, di Banca Etica e degli Stati Generali della Cooperazione. La Provincia di Biella aderisce dal 2006 al Coordinamento nazionale degli enti locali per il sostegno a distanza (Elsad), che ha sede nella Provincia di Roma ed è composto dai Comuni e dalle Province italiane nel cui territorio siano attivi progetti di sostegno, sia gestiti direttamente sia da associazioni o enti di volontariato. Il sostegno a distanza è una forma di solidarietà che si diffonde sempre più, per portare un aiuto concreto e diretto nei Paesi più poveri e consentendo ai beneficiari di rimanere nella propria terra d’origine. Nel Biellese sono molte le associazioni e le istituzioni attive su questo fronte, che l’amministrazione provinciale ha debitamente censito. Inoltre, a partire da quest’anno l’assessorato alle politiche sociali ha dato vita direttamente a un sostegno a distanza non inteso come un aiuto diretto a un unico beneficiario bensì come progetto di assistenza a un’intera comunità. Attraverso Carlo Maria Zorzi, volontario biellese che opera a livello internazionale in Capo Verde, Ruanda Burundi e Haiti con Avsi (Associazione non governativa che si occupa dal 1972 di progetti di sviluppo) si porterà aiuto con un impegno triennale alla scuola elementare di Citè de Soleil (Haiti), sostenendone le spese di personale e materiale scolastico e didattico. L’associazione Forum Permanente per il Sostegno a Distanza (Forum Sad) é una onlus nata nel 2004 e raccoglie 47 sigle per un totale di circa un milione di sostenitori. I suoi progetti aiutano 2 milioni e mezzo di persone in 110 Paesi del mondo. Il forum si tiene ogni anno ed è il luogo di incontro e confronto sui temi del sostegno a distanza e della cooperazione internazionale. Un forte impegno degli aderenti si focalizza sull’autoregolamentazione, che é la forma più valida di garanzia nei confronti dei sostenitori e dei beneficiari. L’associazione ha infatti realizzato, nel 2000, l’unico Censimento nazionale del settore e, in questi anni,, una Carta dei principi per il sostegno a distanza, un codice etico sottoscritto da 130 organizzazioni e la Carta dei criteri di qualità Sad, un codice di comportamento a garanzia della qualità del sostegno. .  
   
   
LA POSIZIONE DELLA REGIONE SULL´EX OSPEDALE MARINO DI CAGLIARI  
 
Cagliari, 25 Febbraio 2008 - La posizione della Regione sull´intervento dell´ex ospedale Marino di Cagliari è chiara e lineare fin dal primo momento. Lo fa sapere in una nota l´assessore regionale dell´Urbanistica, Gian Valerio Sanna, in risposta ad un servizio pubblicato ieri da un quotidiano regionale. "Il bando che, dopo anni di incuria e di trascuratezza da parte di tutti i soggetti interessati, ha proposto un progetto di restauro e riuso, è la semplice e coerente traduzione di quanto il Piano paesaggistico prevede per questo genere di immobili a carattere storico e culturale - spiega Sanna -. La Sovrintendenza il 19 settembre 2007, dunque successivamente alle procedure di bando, ha inteso apporre un vincolo di interesse culturale, storico e artistico ai sensi del Codice Urbani, ponendosi in contrasto con le gare già avviate il 21 luglio 2006. Si tratta di legittime scelte da parte della Sovrintendenza ancorché intempestive, che nulla tolgono alla legittimità del bando regionale anche in virtù del fatto che nessun provvedimento cautelare era stato assunto su tale immobile". Pertanto, fa sapere l´assessore Sanna, "è intendimento della Regione procedere secondo diritto all´affido dei lavori e si valuterà in sede di attuazione esecutiva il possibile accoglimento delle indicazioni sopravvenute dalla Soprintendenza che, in tal senso, peraltro si era espressa nelle conferenze di servizio preliminari". "Nei prossimi giorni - fa sapere Sanna - ci incontreremo con il nuovo Soprintendente ed esamineremo l´intera materia, alla luce delle rispettive competenze, anche in considerazione delle modifiche del Codice Urbani in corso di definizione al tavolo tecnico Stato-regione con il Ministro Rutelli". .  
   
   
SANITA’: GIUNTA REGIONALE UMBRA APPROVA LINEE GUIDA PER TRATTAMENTO PERSONE AFFETTE DA “SLA”  
 
Perugia, 25 febbraio 20 08 – La Giunta regionale dell’Umbria su iniziativa dell’Assessorato alla sanità, ha approvato un documento in cui sono sintetizzate le linee guida per definire i criteri di trattamento, inclusi i tipi di comunicatori vocali, adatti alle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Lo precisa l’assessorato alla Sanità in risposta ad alcuni articoli pubblicati di recente dalla stampa e che denunciavano ritardi e lungaggini burocratiche nell’assegnazione di apparecchiature, in particolare sintetizzatori vocali, a persone che hanno urgente bisogno dello strumento. “La Regione – è detto in una nota dell’assessorato - ha da tempo recepito le istanze provenienti dalle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica e, per sostanziare questa attenzione, nei mesi scorsi una Commissione di esperti con la partecipazione dell’Associazione italiana ‘Aisla’, ha messo a punto un documento per definire gli standard di trattamento e supporto per la persona con ‘Sla’. Il testo è stato recepito dalla Giunta regionale l’11 febbraio e inviato alle aziende sanitarie per l’applicazione. Inoltre, pur non essendo disponibili i finanziamenti statali, la Regione ha già compiuto gli atti amministrativi che hanno consentito l’acquisto dei comunicatori per le persone che ne hanno urgenza”. In merito al caso segnalato dagli articoli pubblicati, è stato precisato che “la situazione del signor Giuseppe Pulcini è stata seguita con attenzione. La prova dell’apparecchiatura è fissata per il 27 febbraio e, in funzione dell’esito, si deciderà l’assegnazione definitiva oppure le modifiche da apportare per garantirne il giusto utilizzo. Con la messa a regime delle linee guida il procedimento richiederà tempi più brevi, visto che un pool unico individuerà a livello regionale le ditte accreditate e i contratti di base con le stesse. Nel frattempo le aziende procederanno ad assegnare le apparecchiature alle persone per le quali sono già avviate le procedure”. “E’ stato così per alcune persone che ne avevano necessità – continua la nota dell’assessorato – Queste prime esperienze hanno evidenziato che gli strumenti richiedono una personalizzazione rispetto alla diversità delle esigenze, così come è complessa e multidisciplinare la valutazione della situazione delle persone affette dalla malattia. Di conseguenza – precisa l’assessorato – per standardizzare i criteri di valutazione ed individuare le soluzioni più appropriate, la Regione ha messo a punto le linee guida. L’agenzia Umbra Sanità ha il compito di procedere a una contrattazione con le aziende produttrice delle apparecchiature che offrono le soluzioni più adeguate alle varie esigenze. Le richieste delle modifiche e degli adattamenti arriveranno direttamente dalle aziende sanitarie”. .  
   
   
OLTRE 400 MILA EURO PER ODONTOAMBULANZE  
 
Roma, 25 febbraio 2008 - Via libera dalla Giunta regionale del Lazio al finanziamento di 421. 800 euro per il servizio regionale di odontostomatologia domiciliare presso l´ospedale ´G. Eastman´, Asl Roma A. "E´ stata superata la fase sperimentale - ha spiegato l´assessore alla sanità Augusto Battaglia - Oggi abbiamo incardinato nella Asl Roma A e nell´ospedale dell´Eastman uno strumento per garantire salute e prevenzione per le cure dentarie a quelle fasce della popolazione che hanno maggiori difficoltà ad accedere ai servizi sanitari, in particolare disabili e detenuti". .  
   
   
APPROVATA DALLA GIUNTA DEL LAZIO LA CHIUSURA DI DIECI IPAB  
 
Roma, 25 febbraio 2008 - Parte l´operazione estinzione degli Istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza (Ipab). Con la delibera approvata il 22 febbraio dalla giunta, su proposta dell´assessore Daniele Fichera, vengono chiuse le prime 10 Ipab delle 35 per le quali era in corso una istruttoria tecnica. Le dieci Ipab che verranno chiuse nell´ambito del riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza non hanno alcuna proprietà, non svolgono nessuna attività da anni, e non hanno pendenze giuridiche in corso. Sulle altre 25 strutture è in corso la ricostruzione delle proprietà così da poter procedere dopo aver stabilito a chi destinare i beni censiti. Le Ipab ´estinte´ sono: ´Assistenza pernale per la difesa gratuita ai poveri´ di Roma; ´O. P. Nonnini´ di Roma; ´Pio Legato Contessa Giulia di Colloredo ved. Cerasi´ di Roma (conosciuta come ´Legato Cerasi´); ´Congregazione sussidi ecclesiastico´ di Roma; ´O. P. Martini e Valle´ di Roma; ´Opera Pia Wladimiro De Monhreschild´ di Roma (conosciuta come ´O. P. Vladimiro Moreschild´); ´Fondazione Monsignor Serafino e Prof. Angelini´ Roma; ´O. P. Ruffinoni´ di Roma; Asilo infantile ´Elena Gra´ - Tecchiena di Alatri (Fr) e Asilo Infantile ´Umberto I´ di Guarcino (Fr). .  
   
   
MILANO: A PALAZZO REALE I CAPOLAVORI DI CANOVA DALL’ERMITAGE DI SAN PIETROBURGO  
 
Milano, 26 febbraio 2008 - Dal 23 febbraio al 2 giugno a Palazzo Reale, nelle sale dell’ex Museo della Reggia, sarà aperta al pubblico la mostra “Canova Alla Corte Degli Zar. Capolavori dall’Ermitage di San Pietroburgo”, prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con 24Ore Motta Cultura, Artematica e Edison. In mostra una quarantina di opere, provenienti dalle raccolte dell’Ermitage, di artisti neoclassici italiani, quali Finelli, Tenerani, Bienaimé, Bartolini, Thorvalsden e sette capolavori di Antonio Canova tra cui Le tre Grazie, La Danzatrice con le mani sui fianchi, l’Amorino Alato e la Maddalena Penitente. Alla presentazione della mostra sono intervenuti questa mattina il vicepresidente del Consiglio e ministro per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Rutelli, l’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, il vice direttore dell’Ermitage Vladimir Matveev, l’amministratore delegato di Edison Umberto Quadrino, l’amministratore delegato di 24 Ore Motta Cultura Federico Motta e i curatori Sergej Androsov e Fernando Mazzocca. “Siamo compiaciuti – ha detto l’assessore Sgarbi - che la città di Milano s’innalzi al pari delle altre città d’Europa con una proposta culturale di grande valore”. “Le sculture di Antonio Canova e degli artisti neoclassici italiani, provenienti dal Museo dell’Ermitage – ha aggiunto – non potevano trovare migliore collocazione di quella offerta dalle belle stanze di Palazzo Reale, predisposte ad accoglierle nel compiaciuto e consonante allestimento di Roberto Peregalli e Laura Rimini, che ha creato un’assimilazione tra spazio e oggetti”. .  
   
   
"PARIS 1900": OGGI LA PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA DELLA PINACOTECA DE NITTIS DI BARLETTA  
 
Barletta, 25 febbraio 2008 - Sarà l’evento culturale dell’anno. La mostra “Paris 1900 – La collezione del Petit Palais di Parigi”, promossa dall’Assessorato Regionale al Mediterraneo e dal Comune di Barletta in collaborazione con la Direzione Affari Culturali del Comune di Parigi e organizzata da Arthemisia, in programma dall’ 1 Marzo al 20 Luglio 2008 negli spazi della Pinacoteca “G. De Nittis” di Palazzo della Marra a Barletta, verrà presentata alla stampa Lunedi’ 25 Febbraio alle ore 11,30 presso la Presidenza della Regione Puglia – Lungomare Nazario Sauro, 33 Bari. Interverranno il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’Assessore Regionale al Mediterraneo Silvia Godelli, il Sindaco di Barletta Nicola Maffei e la curatrice della mostra Emanuela Angiuli. La collezione del Petit Palais di Parigi, dopo Bruxelles, Rio De Janeiro, Tokyo e il Quebec, approda per la prima volta in Italia, nella Pinacoteca di Barletta che negli anni scorsi ha già ospitato due mostre dedicate all’Ottocento e ai rapporti tra De Nittis e i contemporanei impressionisti di stanza nella capitale francese. L’esposizione di Barletta è il primo passo di un gemellaggio tra la Puglia e Parigi, che anticipa l’evento in programma nella primavera del 2010, quando i saloni del Petit Palais ospiteranno la prima grande mostra dedicata a Giuseppe De Nittis, mai esposto finora nella terra che lo accolse e lo fece un maestro dell’Impressionismo. “Paris 1900” proporrà al pubblico 130 opere provenienti dalla collezione del museo francese, una summa di tutte le espressioni artistiche francesi a cavallo tra fine ‘800 e primi del ‘900, tra cui veri e propri capolavori della pittura dell’800 come il “Ritratto di Sarah Bernhardt” di Georges Clairin e la “Martha con il fiore in testa” di Berthe Morisot, oltre a sculture, vasi, vetri, gioielli e arredi Art Nouveau. .  
   
   
PARIS 1900: LA COLLEZIONE DEL PETIT PALAIS DI PARIGI A BARLETTA ALLA PINACOTECA GIUSEPPE DE NITTIS PALAZZO DELLA MARRA  
 
Barletta, 25 febbraio 2008 - Il Palazzo della Marra di Barletta, splendida struttura barocca, sede della Pinacoteca Giuseppe De Nittis e spazio espositivo allineato ai più alti livelli europei, ospita la sua terza mostra, dopo il successo di “De Nittis e Tissot. Pittori della vita moderna” nel 2006, che ha inaugurato la riapertura del palazzo restaurato, e “Zandomeneghi De Nittis Renoir. I pittori della felicità” inaugurata lo scorso anno, in concomitanza con l’apertura permenente della Pinacoteca. Dopo le due esposizioni dedicate all’Ottocento, ammirate complessivamente da oltre 85. 000 visitatori, arriva dalla capitale francese la mostra “Paris 1900. La collezione del Petit Palais di Parigi”, che rimarrà aperta dal 1 marzo al 20 luglio 2008. Curata da Gilles Chazal, direttore del Petit Palais, la mostra d’innegabile fascino amplifica l’indagine sull’arte d’Oltralpe con opere di artisti contemporanei a De Nittis, allargando lo sguardo sulla città oltre la pittura, attraverso sculture, oggetti d’arte, arredi, gioielli, ceramiche, stampe, fotografie della fine del Xix e l’inizio del Xx secolo. Un nucleo fondamentale di arte francese, frutto di ordinazioni e acquisizioni, che costituisce ancora oggi uno degli assi portanti delle raccolte del Petit Palais, inaugurato l’11 dicembre 1902, in seguito all’Esposizione Universale, diventando il Palais des Beaux-arts della Città di Parigi. L’eposizione approda per la prima volta in Italia, nella Pinacoteca di Barletta, dopo essere stata a Bruxelles, Rio de Janeiro, Tokyo e in Québec allo scopo di far conoscere al mondo il ricco patrimonio del Petit Palais, secondo una politica d’esposizioni definita “Ambasciate del Petit Palais”. L’esposizione di Barletta è il primo passo di un gemellaggio tra la Puglia e Parigi; nella primavera del 2010 il Petit Palais ospiterà infatti, nelle sue meravigliose sale, la prima grande mostra di Giuseppe De Nittis, mai esposto in Francia prima d’ora. L’accordo tra il Petit Palais, Arthemisia e il Comune di Barletta, prevede una forte sinergia operativa e promozionale tra la capitale francese e Barletta, oramai affermatasi quale capitale culturale della Puglia. La raccolta del Petit Palais, nel suo complesso, riunisce tutte le espressioni artistiche francesi degli anni 1880-1914, dalla pittura alla scultura e le arti decorative scaturite dai movimenti artistici più importanti: l’Accademismo (Laurens, Cormon, Bouguereau), il Naturalismo erede del Realismo di Courbet e Daumier (Dalou, Roll, Lhermitte), l’Arte Monumentale (Besnard, Carrière, Baudouin), l’Impressionismo (Monet, Pissarro, Sisley, Rodin), il Simbolismo (Carriès, Redon, Levy-dhurmer ed i maestri Gustave Moreau e Puvis de Chavannes), l’Art Nouveau (Gallé, Daum, Guimard, Lalique), il Japonismo ed i Nabis (Bracquemond, Bonnard, Vuillard, Denis) fino alle esperienze artistiche che annunciano il Fauvismo ed il Cubismo (Gauguin, Cézanne, Bourdelle, Maillol, Jacqueau). A Barletta sono ora esposte 130 opere della collezione del Petit Palais. Moltissimi i capolavori in mostra, come Le Portrait de Sarah Bernhardt (1876) di Georges Clairin e Marthe, la fleur aux cheveux (1893) di Berthe Morisot, le sculture di Aimé-jules Dalou, uno dei più grandi artisti francesi della seconda metà del Xix secolo. Importanti anche i quadri di Fernand Pelez, a lungo sottovalutati ma ad oggi considerati degni di nota per la loro vicinanza alle opere di Seurat o Ensor. Tra le arti applicate, splendono tre magnifici vasi di Emile Gallé, animatore dell’Ecole de Nancy e grande creatore di ceramiche, vetri e arredi in stile Art Nouveau, assieme al paravento “Les quatre saisons” di Eugène Grasset, artista eccezionale nel rendere decorativo un oggetto di uso comune con il suo stile basato sull’assimilazione della figura femminile alla natura. Insieme a Gallé e Grasset, uno dei massimi esponenti dell’Art Nouveau in Francia è Hector Guimard, di cui sono esposte le due Chaise (1909-11), disegnate per la sua dimora parigina. Non mancano inoltre oggetti preziosi e di oreficeria, soprattutto i disegni realizzati per i gioielli, tra i più noti quelli di René Lalique, che costituiscono una delle raccolte più importanti al mondo insieme a quella del Museo delle Arti Decorative di Parigi (al Louvre). Degni di nota infine la documentazione pittorica delle decorazioni pubbliche per edifici parigini come l’Hotel de la Ville, che hanno consentito l’applicazione di un ampio programma decorativo finalizzato a celebrare la vivacià intellettuale di Parigi, città delle scienze, delle lettere e delle arti. Un’occasione unica dunque per visitare ancora una volta a Barletta una mostra di respiro internazionale in grado di affascinare il pubblico con la preziosità e la varietà delle opere a stretto contatto con quelle del grande Giuseppe De Nittis, esposte al piano superiore. Uno spaccato sull’arte e il gusto di un’epoca in cui il dialogo tra cultura italiana e francese era più che mai aperto e fecondo. La mostra a Palazzo della Marra è promossa dall’Assessorato ai Beni Culturali del Comune di Barletta, dalla Ville de Paris Direction des Affaires Culturelles, dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, da sempre attento alle iniziative di qualità nella regione, dall’Assessorato al Turismo della Regione Puglia e dalla Provincia di Bari. Alla realizzazione della mostra contribuiscono anche il Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, la Camera di Commercio di Bari e l’Agenzia del Demanio. La mostra è co-prodotta ed organizzata da Arthemisia, che con la pluriennale esperienza internazionale nel campo delle grandi mostre d’arte, affianca le istituzioni per realizzare importanti progetti di promozione culturale. Fondamentale inoltre il contributo di Exprivia e Banca Carige Catalogo Skira . .  
   
   
CANALETTO E BELLOTTO. L’ARTE DELLA VEDUTA A PALAZZO BRICHERASIO, TORINO  
 
Torino, 25 febbraio 2008 - Per la prima volta a confronto le opere di Antonio Canal, detto il Canaletto e del nipote allievo Bernardo Bellotto nelle sale di Palazzo Bricherasio. Grazie a prestiti provenienti da tutto il mondo, alla curatela di Bożena Anna Kowalczyk, uno dei massimi esperti del vedutismo veneziano, e alla felice intuizione della Fondazione Crt- senza il cui determinante sostegno la mostra non sarebbe stata realizzata - l’esposizione che apre il 14 marzo nelle sale di Palazzo Bricherasio si preannuncia già da ora come una delle più importanti della stagione espositiva italiana. “Un progetto straordinario” - spiega Alberto Alessio, presidente della Fondazione Palazzo Bricherasio – “che si è potuto realizzare solo dopo averne parlato con il Professor Comba, presidente della Fondazione Crt; è solo grazie al loro intervento che il pubblico potrà ammirare i maggiori capolavori dei due più importanti vedutisti veneziani. ” La rassegna è dedicata al rapporto artistico tra i due grandi Maestri, uno dei problemi più affascinanti della storia dell’arte del Settecento. Per la prima volta, le opere di Canaletto e Bellotto saranno esposte le une a fianco delle altre, consentendo un immediato confronto fra stili, tecniche e composizione. La sezione introduttiva è concepita per mostrare quei dipinti di Canaletto che hanno costituito una pietra miliare nell’apprendistato di Bellotto, quali due importanti vedute di Venezia provenienti dalle collezioni reali inglesi, mentre un gruppo di vedute veneziane eseguite dall’Allievo nelle prime fasi della sua carriera rappresenterà lo sviluppo dello stile e delle acquisizioni tecniche del pittore più giovane a Venezia. La maggior parte di questi dipinti è stata tradizionalmente attribuita a Canaletto, mentre solo di recente sono stati riconosciuti come opera di Bellotto. Le tele, che provengono da collezioni europee e americane pubbliche e private, saranno esposte per la prima volta insieme, offrendo un’opportunità eccezionale per studiosi e visitatori. In molti casi sarà possibile confrontare direttamente composizioni simili di Canaletto e Bellotto e apprezzare il talento precoce e l’importanza del ruolo dell’allievo nello studio di Canaletto, messo in particolare evidenza dai disegni preparatori. La serie di vedute romane, opera del Maestro e dell’Allievo, costituisce una sezione importante della mostra, poiché fa risalire l’inizio dell’indipendenza di Bellotto al suo viaggio a Roma nel 1742. Le belle vedute di Firenze e Lucca mostrano il raggiungimento di uno stile proprio, di una tecnica e di una composizione peculiari. Una delle maggiori ambizioni del Bellotto è quella di dipingere composizioni panoramiche. Queste aspirazioni furono realizzate per la prima volta nel 1745, con la commissione di due splendide vedute di Torino da parte di Carlo Emanuele Iii (1701-1773), Duca di Savoia e Re di Sardegna; in mostra sarà presente la Veduta del vecchio ponte sul Po a Torino concessa dalla Galleria Sabauda di Torino. Una serie di dipinti eseguiti nel 1744, immediatamente prima di raggiungere Torino – le vedute di Milano, Gazzada e Vaprio – illustrano il progresso graduale e significativo nell’espressioni artistica del Bellotto. Nel 1746 Canaletto parte per Londra e l’anno successivo Bellotto raggiunge la corte di Dresda. Nel corso dei dieci anni di soggiorno in Inghilterra, Canaletto enfatizza la propria visione raffinata e poetica, sempre più squisitamente decorativa e rococò, mentre Bellotto, in qualità di pittore di corte a Dresda, Vienna, Monaco e Varsavia, esprime appieno la propria tendenza caratteristica verso il realismo e l´interesse per la natura e il paesaggio. Per la mostra è stata selezionata una serie delle opere più significative della maturità dei due artisti. Le origini comuni della pittura vedutista di Canaletto e Bellotto saranno enfatizzate, oltre che dalle diverse interpretazioni degli stessi temi, dalle composizioni panoramiche, dai paesaggi, dalle figure e dall’approccio ai capricci. Proprio a quest’ultimo genere sarà dedicata un’intrigante sezione della mostra, che evidenzierà la profonda relazione tra le composizioni dei due artisti in periodi diversi delle rispettive carriere. La selezione di cinquanta disegni provenienti da collezioni pubbliche europee e americane – molti dei quali legati ai dipinti della mostra – illustreranno i procedimenti utilizzati nello studio di Canaletto, dagli schizzi della prima idea, agli studi delle composizioni o dei dettagli fino alla creazione della vedute finite. La serie completa di acqueforti di Canaletto e otto piccole prove di Bellotto cocludono la sezione grafica della mostra. Il percorso espositivo, infine, sarà completato da una sala allestita con “vedute ottiche”, “mondi niovi” e “camere oscure” appartenenti alle Collezioni del Museo Nazionale del Cinema di Torino. .  
   
   
A RIMINI EXEMPLA LA RINASCITA DELL´ANTICO NELL´ARTE ITALIANA DA FEDERICO II AD ANDREA PISANO  
 
 Rimini, 25 febbraio 2008 - “Exempla”, ovvero modelli. Poiché di modelli, ovvero di precisi riferimenti culturali, oltre che formali, vive la rinascita, o il ritrovamento, del gusto classico nell’arte italiana del Duecento. La mostra che con questo nome propone il Meeting di Rimini in collaborazione con i Musei Vaticani, di “Exempla” ne allinea davvero molti e importanti: a dimostrare come molti capolavori del nostro Medio Evo abbiano, concretamente, alle spalle opere greche o romane ad ispirarli. Opere spesso riscoperte proprio in quei decenni o che in quei decenni sono state studiate e conosciute. Simbolo ideale di questa magnifica, ricchissima rassegna potrebbe essere la formella che un tempo stava sul Campanile di Giotto dove Andrea Pisano pare identificarsi in Fidia intento a scolpire una figura umana, a dire come la nuova arte vivesse dello spirito, dell’”anima” dei grandi classici. Eccezionale questa mostra – ideata e curata da Marco Bona Castellotti e Antonio Giuliano - lo è per molte ragioni: per la qualità delle testimonianze raccolte, per il loro numero (oltre cento), per gli studi che l’hanno preceduta e che hanno portato anche a nuove attribuzioni. In più si pone come mostra d’ enorme fascino, basti pensare alla meraviglia che offrirà il connubio tra il candore dei capolavori della scultura classica e la suggestiva asprezza della Rocca dei Malatesta che li ospiterà dal 20 aprile al 7 settembre. Fu intorno ad un altro castello ed ad una altra corte, quella di Federico Ii e il suo Castel del Monte, che si infiammarono i già vivaci fuochi del magnifico “ritorno all’antica” in epoca duecentesca. Per ragioni d’immagine e strategia politica, certo, ma anche per istanza culturale. Ad interpretare magnificamente queste imperiali istanze fu un artista, Nicola Pisano, che a Castel del Monte trovò la sua formazione. Il classicismo di Nicola Pisano è altra cosa rispetto a quello federiciano, è un classicismo che “evoca” quasi sentimentalmente l’età antica, rifacendosi a modelli romani, e in particolare ai sarcofaghi che poteva ammirare a Pisa. In mostra saranno presenti alcuni splendidi originali di Nicola, come la formella della fontana Maggiore di Perugia, compiuta insieme al figlio Giovanni, con la Lupa e Romolo e Remo. Giovanni Pisano aveva iniziato la sua carriera nella bottega del padre, dove aveva compiuto il tirocinio un altro straordinario scultore: Arnolfo di Cambio. Pur essendo d’ origine toscana, Arnolfo aggiorna il proprio stile in ambiente romano, pervaso di classicità. Il classicismo di Arnolfo si riveste di una particolare sensibilità religiosa, che si incarna nella severità delle espressioni e delle forme. La vediamo nelle due stupende teste di Cristo e dell’Animula della Madonna, già su di una facciata dei Santa Maria del Fiore a Firenze. Il nome di Arnolfo richiama il problema della cultura a Roma, e nella mostra la pittura romana tra Due e Trecento è testimoniata da alcuni meravigliosi dipinti uno dei quali attribuito a Pietro Cavallini da Federico Zeri, cui questa rassegna è dedicata nel decimo anniversario della morte. L’itinerario si conclude con un’opera d’eccezione: la formella di Andrea Pisano con Fidia che scolpisce una scultura, un tempo sul campanile di Giotto. Come si diceva essa è una specie di emblema della mostra stessa, perché ritrae il più grande scultore dell’antichità intento nella sua opera. La rinascita dell’antico nel Duecento non può venire illuminata, senza un confronto ravvicinato con i modelli antichi. Questa è la prima mostra che visualizza tale rapporto presentando sculture e cammei classici, che sono serviti, appunto, da “esempio” agli artisti del Duecento. Catalogo Pacini Editore. . .  
   
   
REALISMO TRASCENDENTALE, L ’ART E DI ADI DA SAMRAJ AL CENACOLO DI OGNISSANTI DI FIRENZE  
 
Firenze, 25 febbraio 2008 - Fino al 22 giugno, dopo il grande successo di critica e pubblico ottenuto alla Biennale di Venezia dall’evento espositivo curato da Achille Bonito Oliva, arriva a Firenze la mostra Realismo Trascendentale: L’arte di Adi Da Samraj, ospitata al Cenacolo di Ognissanti che per la prima volta apre all’arte contemporanea. Da oltre 30 anni Adi Da Samraj è considerato un affermato artista e studioso. Per gran parte dell’ultimo decennio l’artista e guida spirituale, nato a New York e da lungo tempo residente alle isole Fiji, ha esplorato nuove forme di tecnologia digitale, producendo immagini complesse e sofisticate che in sé racchiudono i suoi insegnamenti filosofici e religiosi, le sue predisposizioni narrative e teatrali, la sua spiccata sensibilità estetica Modernista. Dei suoi più recenti lavori fa parte Realismo Trascendentale, una coinvolgente rassegna di immagini monumentali, colorate con audacia e strutturate vigorosamente. Nell’accogliere Adi Da Samraj al Cenacolo, Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale della Città di Firenze, scrive: “le pareti bianche e lunghe del Cenacolo offrono il massimo risalto a queste partiture vibranti: semmai, una tensione dialettica si crea con L’ultima Cena del Ghirlandaio nella parete di fondo, solenne e pacata espressione della pittura sacra rinascimentale. Ma la segreta e sottile amicizia tra due linguaggi artistici fondati sui medesimi principi di armonia e purezza fa di questa tensione un’attrattiva in più, da godere come un esperimento ben riuscito”. La mostra Realismo Trascendentale: L’arte di Adi Da Samraj comprende quattro grandi opere di enorme impatto visivo, lavori realizzati negli ultimi due anni utilizzando una complessa serie di mezzi digitali. Colonna portante della mostra e’ l’imponente opera La Finestra di Alberti I (137 x 1. 419 cm), un riferimento a Leon Battista Alberti, architetto e pensatore fiorentino del Rinascimento, le cui idee sulla prospettiva sono ampiamente presenti nei lavori di Adi Da Samraj. Quest’opera, forse una delle più ambiziose dell’artista, capovolge il paradigma del “dipinto come finestra” di Leon Battista Alberti. Ossia, invece di creare l’illusione della prospettiva, un’illusione che comunque presuppone l’esistenza dello spettatore rafforzando il senso di identità del soggetto individuale, invita chi osserva in un mondo stupefacente e bello, un mondo liberato dalla prospettiva. Sebbene la distorsione drammatica e la riorganizzazione della realtà percettiva di Adi Da Samraj si fondino sui metodi e sulle strategie che facevano parte del linguaggio comune all’avanguardia della prima metà del secolo scorso, egli ha sviluppato una sua propria forte identità artistica. La tradizione, come lui sostiene, e’ una tradizione del nuovo. Il critico e studioso Achille Bonito Oliva, afferma: “Il lavoro di Adi Da mi ha immediatamente riportato ad un termine greco, usato anche in italiano per designare l’apparizione – e cioè, l’epifania. L’immagine in Adi Da è epifanica nel senso che si presenta non in termini oggettivi e nemmeno in termini soggettivi. Non appartiene nè all’universo della ricerca artistica del ventesimo secolo, sulla sperimentazione ottico-percettiva, su tutto un filone che si è sviluppato negli anni ‘50 e ‘60, e nemmeno dall’altra parte ad una creazione espressionista che tende a rappresentare l’identità, la soggettività. ” E’ significativo che i lavori di Adi Da siano esposti nel Cenacolo di Ognissanti, a diretto contatto visivo con il celebre affresco de L’ultima Cena di Domenico Ghirlandaio (1480 ca. ). Adi Da afferma: “L’arte che io creo ha un senso profondo. Per questo può essere vista nella sua interezza solamente in un contesto che supporti le sue finalità. Un tempio , o una chiesa, sono luoghi culturalmente e artisticamente vocati ad aprirsi su un qualcosa che è oltre…uno spazio di trasformazione di vita, allo stesso tempo profondamente protettivo ed esigente. ” La mostra si svolge al Cenacolo di Ognissanti, Borgo Ognissanti, 42 (Piazza Ognissanti) – Firenze. E’ aperta al pubblico, con ingresso gratuito, dalle 9. 00 alle 17. 00 tutti giorni eccetto il mercoledì. Www. Adidabiennale. Org .  
   
   
GOLF - ACCENTURE MATCH PLAY: FINALE TIGER WOODS-STEWART CINK LPGA TOUR: ALLE HAWAII VINCE PAULA CREAMER  
 
 Roma, 25 febbraio 2008 - Tiger Woods e Stewart Cink si disputeranno il titolo del Wgc-accenture Match Play Championship, sul percorso del The Gallery at Dove Mountain di Tucson, in Arizona. Nel doppio turno della penultima giornata Woods ha superato il coreano K. J. Choi per 3/2 nei quarti e lo svedese Henrik Stenson per 2 up in semifinale. Cink ha avuto ragione dell´argentino Angel Cabrera per 3/2 e di Justin Leonard per 4/2. Quest´ultimo (1 up nei quarti su Vijay Singh) e Stenson (2 up su Woody Austin nei quarti) si affronteranno per il terzo posto. Woods è andato subito sotto con Choi, ma ha immediatamente pareggiato, poi dopo le prime nove buche in equilibrio è dilagato nelle seconde. Quasi una partita a scacchi con Stenson, costretto continuamente a inseguire. Vantaggio del numero uno mondiale alla 3ª buca, pari dello svedese alla 7ª, ancora avanti Woods alla 10ª e nuovo recupero alla 16ª di Stenson con un lungo putt. A quel punto, sotto massima tensione, Woods ha messo a segno con naturalezza il putt per il birdie alla 17, poi Stenson è stato costretto a cedergli anche la 18 dopo un terzo colpo del vincitore in bandiera. Sei buche difficili per Stenson contro Austin, poi lo svedese ne ha vinte cinque consecutive a partire dalla 7ª e ha pensato di aver chiuso il match con il 3 up alla 15. Invece Austin ha venduto cara la pelle, portandosi 1 down alla 17, ma nulla ha potuto contro il birdie del rivale alla 18. Cink è apparso in ottima giornata. Contro Cabrera ha preso vantaggio alla 6ª, poi ha praticamente chiuso il conto con il 3 up alla 14. Addirittura straordinario contro Leonard nelle prime otto buche in cui ha messo a segno cinque birdie e un eagle per un 4 up devastante, soprattutto perché il texano aveva giocato bene realizzando tre birdie senza sbavature. Intenso il match tra lo stesso Leonard e Singh, con il figiano che dalla 12 alla 17 ha rimesso in pari la partita risalendo da un 3 down. Ma sulla 18 la sua corsa è finita contro un birdie dello statunitense. Woods, che punta al 16° successo in un torneo del Wgc, e Cink, che il numero uno mondiale ha sofferto qualche volta in passato nel match play, si disputeranno un primo premio di 1. 350. 000 dollari su un totale di otto milioni di dollari. Lpga Tour: Quinto Titolo Per Paula Creamer - Con un gran finale la ventiduenne statunitense Paula Creamer (200 - 66 68 66, sedici sotto par) ha ottenuto il quinto titolo nel Lpga Tour, imponendosi nel Fields Open al Ko Olina Resort di Honolulu nelle Isole Hawaii. Segnando quattro birdie nelle ultime cinque buche ha superato in extremis la coreana Jeong Jang (201 - 64 68 69) che era rimasta in vetta sin dalla partenza. Al terzo posto con 202 Lindsey Wright e al quarto con 204 la svedese Annika Sorenstam, che ha tentato una rimonta molto difficile dopo il 31° posto in avvio e che non ha preso corpo per un inopinato doppio bogey alla buca 10. La svedese, comunque, è in ottima condizione e sembra intenzionata a riprendersi in trono nel golf femminile. Quinte con 205 Karen Stupples e Minea Blomqvist. Bassa classifica per la campionessa uscente Stacy Prammanasudh, 44ª con 213, e 72ª e ultima posizione per Michelle Wie (220 - 69 73 78), che appare come una lontana parente della ragazzina prodigio di un paio d´anni addietro. Nuovamente deludenti Giulia Sergas e Silvia Cavalleri, entrambe uscite al taglio. La triestina, 85ª con 146 (74 72), è rimasta fuori per due colpi, mentre la Cavalleri, 130ª con 152 (78 74), ha terminato quasi in coda. Alla vincitrice sono andati 195. 000 dollari su un montepremi complessivo di 1. 300. 000 dollari. Us Pga Tour: Brian Gay Ipoteca Il Titolo - Con un gran terzo giro in 62 colpi e il punteggio di 195 (66 67 72) Brian Gay ha messo una seria ipoteca sul titolo del Mayakoba Golf Classic, il torneo dell´Us Pga Tour al quale stanno prendendo parte gli esclusi dall´Accenture Match Play e che si conclude a El Camaleon, sulla Riviera Maya in Messico. Gay ha cinque colpi di vantaggio su Steve Marino (200 - 67 69 64) e sei su Matt Kuchar e su John Merrick, leader per due giri. Ha tenuto il cinquantunenne Nick Price, 14° con 206, mentre John Daly, 39° con 210, sta confermando il suo momento negativo. Si gioca per un montepremi di 3. 500. 000 dollari, piuttosto inferiore alla media: il vincitore percepirà 630. 000 dollari. Internazionali Del Portogallo: Andrea Perrino Supera Il Taglio - Andrea Perrino, 28° con 223 colpi (79 71 73), ha superato il taglio nel terzo giro del Portuguese International Amateur Championship all´Estela Golf Club di Pòvoa de Varzim, in Portogallo, e disputerà il giro finale al quale hanno avuto accesso 44 giocatori. Sono rimasti fuori Nino Bertasio 45° con 226 (72 80 74), che aveva iniziato la gara in settima posizione, Leonardo Motta 57° con 228 (75 73 80) e Niccolò Quintarelli 61° con 229 (80 76 73). Il portoghese Pedro Figueiredo, indicato alla vigilia come il grande favorito, ha mantenuto la leadership con 209 copi (70 69 70), seguito con 210 dal francese Edoard Dubois, con 213 dall´inglese Dale Whitnell e con 214 dall´altro inglese Gary Wolstenholme. .  
   
   
PRESENTATE LE DUE TAPPE CUNEESI DEL TOUR DE FRANCE  
 
Cuneo, 25 febbraio 2008 – Il Tour de France quest’anno transiterà in terra italiana e lo farà in Piemonte, in provincia di Cuneo, dal 20 al 22 luglio 2008. Per organizzare la storica “tre giorni” della Grande Boucle, con la maglia gialla e le numerose iniziative collaterali, è stato costituito il Comitato “Granda Tour 2008”. Lo presiede Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo, ispiratore della candidatura, affiancato da Alberto Valmaggia e Pietro Blengini, sindaci dei Comuni di Cuneo e Frabosa Sottana (Prato Nevoso) sedi di partenza e arrivo delle due tappe del Tour. Del Comitato “Granda Tour 2008” fanno parte enti e istituzioni pubbliche e private, tra cui Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Atl del Cuneese e Col Cuneo. La conferma del Tour de France nella Granda era giunta il 25 ottobre 2007 quando, al Palais des Congrès di Parigi, Christian Prudhomme, direttore dell’Aso (Amaury Sport Organisation) società che gestisce il Tour, aveva scoperto la cartina della corsa. “Tornare in Italia dopo 9 anni coincide con il sessantennale del primo arrivo, dal primo passaggio del Tour nel 1948 a Sanremo” aveva detto Prudhomme in quell’occasione, aggiungendo: “Siamo molto contenti di venire a Cuneo. È da parecchi anni che il Tour è atteso. Sappiamo di essere ben accolti, con la possibilità di un arrivo in salita; gli alberghi sono in grado di ospitare tutta la carovana per poi ripartire alla volta della Francia. Due grandi colli da valicare: quello della Lombarda e quello della Bonette (2. 802 metri), definito il Colle d’Europa”. La prima conferenza stampa di presentazione, fuori dal territorio regionale, delle due tappe piemontesi della corsa gialla è avvenuta alla Bit di Milano, giovedì 21 febbraio scorso, giorno dell’inaugurazione, alle ore 17 presso il padiglione 9 nello Spazio Incontri Regione Piemonte, alla presenza di Ferruccio Dardanello presidente di “Granda Tour 2008”, Alberto Valmaggia sindaco di Cuneo, Piero Bonelli di Prato Nevoso Ski, Giuliana Manica assessore al Turismo della Regione Piemonte, Marco Cavaletto direttore del medesimo assessorato e Paolo Bongioanni direttore dell’Atl del Cuneese. La formidabile macchina organizzativa del Tour - che muove complessivamente 4500 persone e 2400 veicoli al giorno, con 9 elicotteri e 4 aerei, 2 per garantire i collegamenti radio/tv e 2 per l’organizzazione - gestisce il terzo evento sportivo mondiale, offrendo un’opportunità unica alla terra di Granda e alla sua regione: un incredibile palcoscenico, una straordinaria “finestra sul mondo” per promuovere le sue numerose peculiarità turistiche, enogastronomiche e culturali, che potranno essere “esportate” grazie ai collegamenti in mondovisione. Tre miliardi di contatti televisivi in Europa, America e Giappone; 642 mass-media che rappresentano 33 paesi presenti alla corsa e 1900 giornalisti e fotografi. Le novità 2008 sono la diretta televisiva negli Emirati Arabi e in Cina (3 ore giornaliere) e la trasmissione televisiva via internet in America, Germania e Francia. La riuscita dell’evento sportivo sarà garantita grazie alla collaborazione tra le parti, attraverso un coordinamento tra le forze francesi e italiane. Ecco la “tre giorni” della maglia gialla, in terra piemontese: 1) domenica 20 luglio, 15ª tappa: Digne-les-bains/prato Nevoso, 216 chilometri. Sul tracciato della tappa, in particolare sulle rampe finali, sono attesi almeno 100 mila spettatori, anche se il numero è destinato ad aumentare. L’arrivo è previsto intorno alle 17,30. La sala stampa, che ospiterà fino a 450 giornalisti, sarà allestita all’interno di una tensostruttura nei pressi dell’arrivo. 2) Lunedì 21 luglio, giorno di riposo; il primo, nella lunga storia del Tour, fuori dal territorio francese. 3) Martedì 22 luglio, 16ª tappa: Cuneo/jausiers, 157 chilometri. In piazza Galimberti - il salotto di Cuneo - verrà allestito il Villaggio partenza. Al Palazzetto dello Sport, la sala stampa. Alle 10,45 scatterà la carovana pubblicitaria: un “serpentone” lungo oltre 24 chilometri, con 200 mezzi; nelle tre settimane di corsa distribuirà 15 milioni di gadget. Piazza Torino sarà il Ppo (Point Passage Obligatoire) punto di smistamento traffico dal quale dovranno transitare - negli orari stabiliti dall’organizzazione - tutti i veicoli accreditati: camion e auto delle squadre, invitati, carovana, giornalisti. La “partenza fittizia” è prevista intorno alle 12,30 dal numero 6 di corso Nizza. Dopo un percorso cittadino ad andatura turistica di 5 chilometri, la “partenza lanciata” appena fuori Cuneo. “Da oggi a luglio, ci prepariamo a vivere un evento che per la Granda è storico, come è storica l’occasione di immagine e popolarità che verrà offerta con collegamenti televisivi in mondovisione e con centinaia di testate giornalistiche impegnate a seguirlo - dichiarano Ferruccio Dardanello, Alberto Valmaggia e Pietro Blengini -. È da quel magico 25 ottobre 2007 a Parigi, quando abbiamo avuto la conferma ufficiale del Tour in Piemonte, che siamo elettrizzati dall’attesa, e come noi tantissimi tifosi. Sarà per tutti un’occasione straordinaria, imperdibile ed emozionante per dimostrare quanto la provincia Granda e la sua regione meritano di essere conosciuta e valorizzata”. Dal mese di marzo, sarà possibile collegarsi al sito www. Grandatour2008. It (e relativa casella di posta elettronica info@grandatour2008. It) dove si potranno ottenere gli aggiornamenti circa l’evento ciclistico in terra piemontese. Per una panoramica sulla Grande Boucle, si può consultare il sito ufficiale del Tour de France www. Letour. Fr. .