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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 31 Marzo 2008 |
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CIELI APERTI TRA UNIONE EUROPEA E STATI UNITI: IL 30 MARZO S´INAUGURA UNA NUOVA ERA PER L´AVIAZIONE TRANSATLANTICA |
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Bruxelles, 31 marzo 2008 – Da domenica 30 marzo è entrato in vigore l´accordo sul trasporto aereo tra Unione europea e Stati Uniti. Per la prima volta le compagnie aeree europee potevano effettuare voli senza restrizioni in partenza da qualsiasi località dell´Ue verso qualsiasi destinazione degli Usa. "È l´inizio di una nuova era per l´aviazione transatlantica. Questo accordo si tradurrà in maggiore concorrenza e voli più economici verso gli Usa," afferma Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione europea e commissario designato ai Trasporti. Si tratta dell´accordo più ambizioso mai negoziato nel campo dei servizi aerei: i due più grandi mercati dell´aviazione, che rappresentano il 60% del traffico mondiale, collaboreranno più strettamente in tutti i settori della politica in materia di trasporto aereo. Nel maggio 2008 la Commissione europea avvierà negoziati di seconda fase con gli Usa. "Il nostro obiettivo" aggiunge il vicepresidente Barrot "deve continuare ad essere la creazione di uno spazio aereo completamente privo di frontiere tra Ue e Usa. Tutte le compagnie aeree dell´Ue possono d´ora innanzi effettuare voli diretti verso gli Stati Uniti a partire da qualsiasi località in Europa e non solo dal loro territorio nazionale. L´accordo sopprime tutte le restrizioni applicate alle rotte, ai prezzi o al numero di voli settimanali. Da domenica, molte compagnie aeree aumenteranno il numero di voli e di destinazioni. I voli tra Londra-heathrow e gli Stati Uniti, ad esempio, aumenteranno quasi del 20% rispetto ad aprile 2007. Tenuto conto dei 50 milioni circa di passeggeri che ogni anno si spostano tra l´Ue e gli Usa, l´accordo investe di gran lunga il più grande mercato del trasporto aereo internazionale. La soppressione di tutte le restrizioni all´accesso al mercato stimolerà la concorrenza, presumibilmente accompagnata da un calo dei prezzi dei voli transatlantici. I vantaggi per i consumatori potrebbero ammontare fino a 12 miliardi di euro nei primi cinque anni. L´accordo potrebbe inoltre comportare la creazione di 80 000 posti di lavoro sulle due sponde dell´Atlantico. Questo accordo, oltre a facilitare le operazioni per le compagnie aeree e gli aeroporti e ridurre i disagi per i passeggeri, sancisce per la prima volta una cooperazione più stretta tra l´Ue e gli Usa, che insieme affronteranno nuove sfide, come la sicurezza o l´ambiente. I frutti di questa cooperazione sono già tangibili, ad esempio nel campo dell´ambiente. L´iniziativa transatlantica Aire (Atlantic Interoperability Initiative to Reduce Emissions) è un progetto comune inteso a limitare l´impatto ambientale dei voli transatlantici, mediante il quale si ridurranno le emissioni a carico di ogni volo grazie a voli transatlantici più puliti. Forte del successo del mercato europeo interno dell´aviazione, questo accordo è un primo passo importante verso la normalizzazione del settore del trasporto aereo internazionale. Obiettivo ultimo dell´Unione europea è la creazione di uno spazio aereo transatlantico senza frontiere: un mercato unico del trasporto aereo tra l´Ue e gli Usa all´interno del quale gli investimenti fluiscano liberamente e i servizi aerei possano essere forniti senza restrizioni, anche nel mercato domestico di ciascuna parte. L´accordo che entrerà in vigore il 30 marzo contiene pertanto un solido meccanismo, con un calendario preciso, per i negoziati di seconda fase, il cui inizio è già previsto per metà maggio 2008. L´accordo, firmato il 30 aprile 2007 al vertice transatlantico Ue-usa tenutosi a Washington, sostituisce i 21 accordi bilaterali tra singoli Stati membri e gli Stati Uniti con le loro restrizioni basate sulla nazionalità. Fino ad oggi le compagnie aeree dell´Unione europea non potevano effettuare voli verso gli Stati Uniti a partire da località situate al di fuori del loro territorio nazionale. . |
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AEROPORTO: TORNA IL COLLEGAMENTO CON "LA GRANDE MELA" PER I VOLI NAZIONALI SI PUNTA SUL VOLO PESCARA-BOLOGNA |
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Pescara, 31 marzo 2008 - Dall´abruzzo si torna a volare per gli Stati Uniti. Per il secondo anno consecutivo, infatti, viene riproposto il volo Pescara-new York, a partire dal 21 maggio prossimo. L´annuncio, questa mattina, in conferenza stampa, è stato dato dal vice Presidente della Giunta regionale ed Assessore al Turismo, che ha espresso grande soddisfazione per i risultati finora ottenuti ed entusiasmo per i progetti futuri. "Avere un volo su New York ha rappresentato, lo scorso anno, una novità eccezionale per il nostro aeroporto - ha subito commentato il vice Presidente - ma quest´anno si tinge di una nota di colore in più, quella della serietà. L´importante flusso di passeggeri, registrato l´anno passato - ha spiegato - ha permesso di riproporre il volo e di puntare sulla stabilità". Ben 3093 passeggeri, infatti, per 26 voli, si sono contati nel 2007, di cui il 46 per cento provenienti dagli Usa ed il 54 per cento in partenza da Pescara. "Un movimento importante - ha dichiarato il Direttore commerciale della Compagnia Eurofly - sperato ed ottenuto, ed il nostro auspicio è che nel 2008 si ragguiungano risultati ancor migliori. Stiamo lavorando in questo senso - ha precisato - ma il grande merito va al vice Presidente della Regione Abruzzo, soprattutto per il supporto concreto dato, che a dispetto della logica della parola, ha dimostrato quanto sia più efficace quella dei fatti". E si riparte con una grande campagna di promozione del volo Pescara New York, con un´offerta speciale a partire da 199 euro, per tratta (tutto incluso). "Puntiamo ad un 2008 esplosivo - ha ripreso il vice Presidente - che ci consenta di porre le basi per un progetto a lunga durata. Con Eurofly, infatti - ha sottolineato - stiamo già ragionando sulla possibilità di dare continuità al volo durante l´intero anno. Un´ambizione che, se sarà realizzabile consentirà all´aeroporto di Pescara e all´intera Regione di acquisire sempre più consensi. E´ bastato lanciare il volo lo scorso anno, giusto per fare un esempio, per far finire l´Abruzzo sulle prime pagine dei giornali americani". E proprio in funzione di un potenziamento il vice Presidente della Saga (società che gestisce l´aeroporto)ha annunciato, in conferenza stampa, migliorie e rafforzamenti di impiani e servizi. "Gestione e accoglienza passeggeri, amplimento sala d´attesa per i voli internaziononali - ha detto - e siamo, inoltre, in attesa di notizie in merito all´utilizzo di nuovi fondi ministeriali per il miglioramento e l´ampliamento della pista. A fine 2009 - ha concluso il vice Presidente della Saga - l´aeroporto sarà all´altezza di sopportare grandi flussi di passeggeri". Il volo Pescara-new York, che avrà cadenza settimanale, con partenza da Pescara il mercoledì (ore 13,20 con arrivo a New york alle 19. 50) e con ritorno dagli Stati Uniti il martedì (ore 20. 05 con arivo a Pescara alle 12. 20), rappresenta per il vice Presidente della Giunta "il più importante esempio di internazionalizzazione del nostro aeroporto". Quanto ai voli nazionali, invece, il vice Presidente ha già annunciato il prossimo obiettivo: Pescara-bologna. "Un prodotto di nicchia - ha dichiarato - rispetto al quale si sta verificando la fattibilità". A concludere la conferenza stampa, il Direttore al Turismo della Regione. "Un lavoro impegnativo, quello svolto finora - ha commentato - ma che non finisce qui. Prosegue, infatti, la nostra attività di marketing e di consolidamento del mercato. Il tutto per confermare l´onda di ritorno. Le premesse ci sono tutte - ha concluso - per ottenere nuovi risultati". . |
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RENAULT-NISSAN E PROJECT BETTER PLACE PROSEGUONO IN DANIMARCA LA PROPRIA STRATEGIA DI VEICOLI AD EMISSIONI ZERO |
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Roma, 31 marzo 2008 - L’alleanza Renault-nissan sostiene attivamente l’iniziativa di Project Better Place che ha annunciato il 27 marzo, la sua seconda fase di sviluppo in Danimarca. Nel 2011, Renault fornirà ai consumatori danesi veicoli 100% elettrici secondo la normativa europea, in grado di assicurare una mobilità a zero emissioni e performance simili ad un propulsore a benzina. Nissan, attraverso una filiale in comune con Nec, ha concepito una batteria agli ioni-litio evoluta che risponde ai bisogni dei veicoli elettrici e assicurerà la sua produzione su larga scala. In Danimarca, le condizioni necessarie al successo della commercializzazione su larga scala dei veicoli elettrici si stanno realizzando. Il governo danese sosterrà gli acquisti attraverso incentivi fiscali, Renault fornirà i veicoli elettrici e Better Place Denmark realizzerà una rete elettrica di ricarica delle batterie sull’intero territorio nazionale. . |
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MILANO, ECOPASS. PROROGATA AL 30 GIUGNO ESENZIONE PER DIESEL EURO 4 |
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Milano, 31 marzo 2008 - “Abbiamo deciso di concedere questa proroga – ha spiegato l’assessore alla Mobilita’, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci – perché finalmente il Ministero dei Trasporti ha emanato un decreto di omologazione dei Fap (filtri antiparticolato) anche per i veicoli diesel leggeri. Il provvedimento, che è stato più volte sollecitato dal Sindaco Moratti e dal Presidente Formigoni, consente la riduzione delle emissioni di Pm10 del parco diesel circolante”. La Giunta comunale ha deliberato il 28 marzo di prorogare sino al 30 giugno 2008 la data di esenzione del pagamento della tariffa di accesso all’Area Ecopass, dei veicoli diesel Euro 4 non muniti di filtro antiparticolato. L’esenzione dei diesel euro 4, inizialmente fissata al 31 marzo, è stata prorogata per consentire l’immissione nel mercato dei filtri antiparticolato e i successivi adeguamenti tecnici. La proroga è stata stabilita dopo l’approvazione, da parte del Ministero dei Trasporti di concerto con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero della Salute, avvenuta lo scorso 17 marzo, del decreto di omologazione dei filtri antiparticolato per i veicoli diesel Euro 4 e per i veicoli trasporto merci inferiori alle 3. 5 tonnellate, che fa seguito ad un analogo decreto del 13 marzo relativo ai veicoli pesanti superiori alle 3. 5 tonnellate. Il decreto stabilisce la procedura in base alla quale potranno essere omologati i dispositivi di abbattimento delle emissioni di Pm10. I possessori di veicoli diesel Euro 4 potranno così provvedere all’installazione del filtro, contribuendo a ridurre le emissioni allo scarico di Pm10 in misura significativa (oltre il 50%). A seconda del tipo di filtro installato, i veicoli diesel Euro 4, ma anche quelli di categorie Euro antecedenti potranno subire un cambio di categoria. In particolare, per quanto riguarda l’Ecopass, gli autoveicoli diesel Euro 4 non provvisti del filtro saranno inseriti nella classe di inquinamento 4, per la quale è previsto il pagamento di una tariffa base giornaliera di 5 euro. Il decreto stabilisce che i cittadini possono richiedere agli uffici della motorizzazione civile una verifica della conformità del sistema installato al tipo omologato e in caso di esito positivo la motorizzazione procederà all’aggiornamento della carta di circolazione mediante l’apposizione della dicitura “Autoveicolo dotato di sistema per la riduzione della massa di articolato, con marchio di omologazione. ” I veicoli diesel euro 4 sprovvisti di Fap immatricolati a Milano sono circa 92 mila, mentre in tutta la provincia sono circa 270 mila. . |
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CASTELLI ROMANI UNA MOBILITÀ PIÙ SOSTENIBILE PER UNA MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA |
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Roma, 31 marzo 2008 - Si è svolto ad Ariccia il forum locale del progetto “Villemizéro” – Castelli romani: una mobilità più efficiente e sostenibile per una migliore qualità della vita, organizzato dalla Regione Lazio, Assessorato alla Mobilità e da Bic Lazio. L’aumento della mobilità nei Paesi dell’Unione Europea rende sempre più difficile mantenere l’emissione dei gas serra al di sotto dei valori stabiliti dal Protocollo di Kyoto. In questa ottica la Regione Lazio, è impegnata nel progetto “Ville Emission Zéro” (Villemizéro), teso a definire strategie corrette per lo sviluppo di una rete di trasporti sostenibile, rispettosa del patrimonio paesaggistico ed ambientale. La Regione Lazio, capofila del progetto, ha individuato come area di studio il territorio dei Castelli romani, particolarmente interessato dal pendolarismo verso la capitale. Il Forum locale è stata l’occasione per presentare le attività realizzate insieme agli amministratori locali e agli Istituti scolastici, a cui sono stati somministrati appositi questionari sullo stato della mobilità con l’obiettivo di acquisire dati e rafforzare le procedure di comunicazione tra autorità locali e Direzione regionale Trasporti. “Si tratta di temi complessi che richiedono soluzioni non certo facili – ha sottolineato l’Assessore alla Mobilità della Regione, Franco Dalia – noi abbiamo deciso di raccogliere la sfida e di impegnarci seriamente per imprimere un deciso cambiamento in tutta la Regione e dunque anche nell’area dei Castelli Romani. Prima di tutto occorre cambiare la mentalità, trasmettere ai più giovani una cultura diversa, la cultura del rispetto dell’ambiente e della mobilità sostenibile. Ma anche i più giovani hanno l’obbligo – ha aggiunto Dalia –di far propri problemi di questo tipo, di essere attenti e di aiutare le istituzioni nella battaglia per il cambiamento”. Nel corso del Forum locale, infine, sono stati esposti gli elaborati degli studenti che, all’interno del progetto, hanno partecipato al Concorso grafico riservato ai ragazzi dell’ultimo anno degli Istituti superiori presenti nell’area dello studio. La classe vincitrice verrà premiata con una bicicletta per ogni studente nel corso dell’Evento conclusivo di Villemizéro che si terrà nel mese di giugno 2008. . |
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LOGISTICA: OK DELLA REGIONE PIEMONTE ALL´INTESA PER LO SCALO DI ALESSANDRIA |
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Alessandria, 31 Marzo 2008 - Via libera della Giunta regionale al Protocollo di Intesa per la realizzazione e la gestione dell´hub intermodale di Alessandria. L´intesa, che sarà firmata nelle prossime settimane, coinvolge diversi soggetti: Regione Piemonte e Liguria, Ferrovie, Province di Alessandria, Genova e Savona, Comuni di Alessandria e Genova, nonché le Autorità portuali di Genova e Savona, la Fondazione Slala e Confindustria Piemonte e Liguria. L´obiettivo è realizzare un grande centro logistico intermodale collegato al sistema portuale ligure, promuovendo in maniera coordinata tutte le attività legate all´efficienza e allo sviluppo dello scalo: miglioramento dei sistemi informatici di gestione, adozione delle necessarie misure di sicurezza e di tutela ambientale, realizzazione delle infrastrutture. Va in questa direzione l´impegno della Regione Piemonte a cofinanziare le opere necessarie alla realizzazione del nuovo hub e i collegamento stradali correlati. Senza dimenticare in questo senso che l´opportunità di utilizzare l´extragettito Iva derivante dall´attività dei porti, prevista dalla Finanziaria e oggetto di una specifica Intesa tra Piemonte e Liguria il mese scorso, riapre la possibilità di realizzare alcune opere chiave per lo sviluppo infrastrutturale e trasportistico dell´intero arco ligure-piemontese. Per sviluppare velocemente un piano di lavoro e coordinare le azioni previste nel Protocollo, è stato istituito un Tavolo di lavoro che, sulla base di riunioni mensili, entro ottobre 2008 dovrà definire il Programma di Sviluppo dello scalo. . |
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MOLISE: L’ANAS CONSEGNA I LAVORI PER IL COMPLETAMENTO DEL 2° TRONCO DELLA STRADA A SCORRIMENTO VELOCE “ISERNIA-CASTEL DI SANGRO” |
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Isernia, 31 marzo 2008 - Avviati, il 28 marzo, i cantieri nel tratto compreso tra lo svincolo con la strada provinciale 11 e lo svincolo con la strada statale 652 “Fondo Valle Sangro” Il 27 marzo presso la Sala Consiliare del Comune di Rionero Sannitico, l’Anas ha consegnato all’impresa esecutrice, il Consorzio Stabile Infrastrutture, i lavori di completamento del 2° tronco della strada a scorrimento veloce “Isernia-castel di Sangro”, nel tratto compreso tra lo svincolo con la strada provinciale 11 e lo svincolo con la strada statale 652 “Fondo Valle Sangro”. All’atto amministrativo, propedeutico all’apertura dei cantieri, erano presenti il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, il Presidente della Regione Molise Michele Angelo Iorio, il Capo Compartimento Anas del Molise Francesco Caporaso e il Sindaco di Rionero Sannitico Orazio Ciummo. “Lo sblocco di questa importante opera – ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – è un altro esempio del forte impegno dell’Anas ad ultimare i lavori fermi da tempo, in accordo con il Ministero delle Infrastrutture. Uno dei compiti principali che si è posto l’attuale management aziendale nei circa 18 mesi di gestione della Società è stato quello di completare gli interventi in corso di costruzione, in modo da non lasciare deperire i cantieri, rendendo utili i tronchi funzionali e valorizzando la rete in esercizio. ”. Il 2° Tronco della Strada a Scorrimento Veloce “Isernia-castel di Sangro”, della lunghezza complessiva di circa 9 km, costituirà una variante alla strada statale 17 “Dell’appennino Abruzzese ed Appulo-sannitico”, dal bivio per Forlì del Sannio allo svincolo con la strada statale 652 “Fondo valle Sangro”, nel territorio del Comune di Rionero Sannitico. I lavori per la realizzazione del 2° tronco erano stati aggiudicati nel 2005 con appalto integrato, per l’importo contrattuale di circa 22,5 milioni di euro, all’Impresa I. R. A. Costruzioni Generali S. R. L. , che non ha eseguito neanche la progettazione esecutiva, a causa di un grave stato di crisi aziendale. La situazione di stallo dei lavori è stata risolta dall’attuale management dell’Anas, che - nelle more della stipula dell’atto aggiuntivo - ha autorizzato il Consorzio Stabile Infrastrutture, che aveva acquisito il ramo d’azienda denominato “opere pubbliche ed infrastrutture” della precedente società esecutrice, a redigere il progetto esecutivo dell’opera, che poi è stato approvato dal Presidente dell’Anas Ciucci il 9 gennaio 2008. L’atto aggiuntivo è stato stipulato il 20 marzo scorso. Il cantiere dei lavori sarà operativo a partire da domani 28 marzo. I nuovi lavori comprendono la realizzazione del tratto stradale compreso tra lo svincolo “Forlì del Sannio” e lo svincolo con la strada statale 652 “Fondo valle Sangro”. Tra le principali opere d’arte figurano lo svincolo per la strada provinciale “Castiglione”, lo svincolo con la strada statale 652 “Fondo valle Sangro”, lo svincolo “Forlì del Sannio”, lo svincolo “Le Vigne” e quello con la strada statale 86. Il progetto definitivo dell’ultimo tronco, il cosiddetto “Lotto 0”, sarà pronto entro la fine dell’anno e subito dopo sarà messo in appalto, mentre i lavori relativi al 1° Tronco, comprendenti il tratto dal bivio per Miranda allo svincolo “Forlì del Sannio”, sono stati già eseguiti e sono attualmente in esercizio. L’intervento complessivo in progetto, metterà in comunicazione tra loro le importanti arterie della Fondo Valle Biferno (tramite la strada statale 17 “Appulo Sannitica”), la Fondo Valle Trigno, nonché la strada statale 85 “Venafrana” con la strada statale 652 Fondo Valle Sangro che costituisce una delle più importanti direttrici viarie di collegamento dell’alto Vastese, del Chietino e del Pescarese alla Provincia di Isernia e, più in generale, alla Regione Molise. . |
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FORMIGONI INAUGURA MALPENSA-BOFFALORA |
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Milano, 31 marzo 2008 - Domenica 30 marzo, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo,insieme al ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, hanno inaugurato, aprendola al traffico, la superstrada Malpensa-boffalora tra il Comune di Lonate Pozzolo e lo svincolo di Magenta dell´ex strada statale 11 "Padana superiore". Erano presenti anche il presidente di Anas, Pietro Ciucci, Eutimio Mucilli, capo compartimento Anas Lombardia e il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati. Il ritrovo è alle ore 10 presso la galleria artificiale 7, svincolo di Vanzaghello. Il taglio del nastro è stato preceduto dalla benedizione di S. E. Mons. Marco Ferrari. Scheda Il 6 settembre 2001 Regione Lombardia annunciava di avere ricevuto il via libera da parte del Governo per la realizzazione della nuova bretella Malpensa Boffalora. Una superstrada a due corsie per ogni senso di marcia lunga 18,6 chilometri. A darne notizia era stato l´allora assessore al Territorio e urbanistica Alessandro Moneta, in sinergia con il ministero per le Infrastrutture e trasporti, a quella data occupato da Pietro Lunardi. Oggi sono il presidente Roberto Formigoni e l´assessore alle infrastrutture e mobilità Raffaele Cattaneo, insieme al presidente di Anas Pietro Ciucci, al ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro, e al presidente della Provincia di Milano Filippo Penati ad aprire al pubblico la superstrada che garantisce una più completa e rapida accessibilità viaria a Malpensa sia per il collegamento con Torino, rendendo più rapida l´accessibilità dal Piemonte all´aeroporto, sia per l´accesso da sud. Attraverso l´autostrada A4 Milano Torino, la nuova bretella costituisce infatti una valida alternativa anche all´utilizzo della A8 Milano Laghi. La Malpensa-boffalora è la terza opera viaria di accessibilità che viene inaugurata dopo la terza corsia dell´autostrada dei laghi e la Ss 336 e dopo una ferroviaria, il Malpensa Express. "Per la realizzazione di simili opere - dichiarava il presidente Formigoni nel 2002, quando anche il consiglio di amministrazione di Anas diede il via libera alla costruzione della superstrada - la Regione si è assunta un ruolo di regia e impulso e continuerà a fare la sua parte e collaborare attentamente con tutti gli Enti coinvolti in modo che ognuno faccia la sua parte e i tempi di realizzazione sia rispettati". Dichiarazioni che si identificano con il "metodo lombardo" utilizzato anche per la fase di progettazione e realizzazione di tutte le altre opere, in primis Brebemi, Tem e Pedemontana. Un rispetto dei tempi che lo stesso assessore Cattaneo si era impegnato a garantire e vuole sottolineare. "Siamo in anticipo di un giorno rispetto ai tempi di consegna, che era prevista per il 31 marzo, data che era stata fissata inderogabilmente dalla stessa Regione Lombardia. Quando abbiamo stabilito questa data - ha sottolineato Cattaneo - non immaginavamo che sarebbe stato un giorno così denso di significato. Mentre da una parte c´è chi taglia i voli, noi rispondiamo con 18 chilometri di bretella autostradale che migliora sensibilmente l´accessibilità all´aeroporto di Malpensa e la viabilità di tutta l´area". Cronologia: 3 marzo 1999: Intesa Istituzionale di Programma tra Governo e Regione Lombardia con l´obiettivo di razionalizzare e riorganizzare la rete della mobilità viaggiatori e merci in Lombardia; 12 aprile 1999: approvazione della legge regionale n. 10 "Piano territoriale d´area Malpensa; 1 settembre 1999: sottoscrizione dell´Accordo di Programma Quadro per la "Realizzazione di un sistema integrato di accessibilità ferroviaria e stradale all´aeroporto di Malpensa 2000"; - ottobre 1999: sottoscrizione da parte di Regione Lombardia, Canton Ticino e Ferrovie dello Stato di una "Dichiarazione d´intesa concernente la realizzazione di un collegamento ferroviario Lugano - Mendrisio - Varese - aeroporto di Malpensa"; 2 novembre 1999: sottoscrizione della Convenzione italo-svizzera per interventi necessari all´aumento della capacità di trasporto degli itinerari di collegamento del Sempione e del Gottardo verso Milano 25 luglio 2000 firma dell´accordo con il Canton Ticino per la realizzazione dell´Arcisate Stabio; 13 febbraio 2001 sottoscrizione del "Protocollo d´intesa per la definizione degli interventi a completamento e adeguamento del sistema dei trasporti su ferro per l´area della Brianza"; 4 luglio 2002 sottoscrizione con Rete Ferroviaria Italiana S. P. A. Del "Protocollo d´intesa per la definizione degli interventi di sviluppo del sistema ferroviario lombardo e della sua integrazione nella rete europea"; 12 novembre 2002 sottoscrizione di un Accordo di Programma Quadro tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Lombardia; 11 aprile 2003 sottoscrizione dell´Intesa Generale Quadro, che comprende opere direttamente riferibili all´accessibilità all´aeroporto (Legge Obiettivo); 3 giugno 2003 sottoscrizione da Anas e Provincia di Varese l´Accordo di Programma Quadro "Riqualificazione e potenziamento della viabilità di valico e dei principali collegamenti viabilistici della Provincia di Varese". L´azione di Regione Lombardia si è infine concretizzata con la sottoscrizione il 26 marzo 2007 di un Protocollo d´Intesa con il Ministero delle Infrastrutture, la Provincia di Varese, Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e Anas per "l´accessibilità ferroviaria e stradale all´aeroporto di Malpensa e il potenziamento della viabilità in provincia di Varese". Le azioni previste nel protocollo prevedono la realizzazione di numerose opere sia sulla rete viaria che su quella ferroviaria, articolate in tre tipologie di intervento: di breve periodo (fino al 2009), medio (fino al 2012) e lungo (fino al 2015). Tutte le opere previste saranno integrate e strettamente connesse con le primarie opere infrastrutturali su cui Regione Lombardia si sta attivamente impegnando: sul fronte stradale, alla realizzazione di Pedemontana, Tangenziale Est Esterna e Brebemi, e su quello ferroviario all´attuazione del sistema ad Alta Capacità Milano-torino, Milano-venezia e Milano-roma. . |
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L’AUTOSTRADA TIRRENICA SI AVVIA VERSO LA FASE FINALE IL TAVOLO RILEVA L’ASSENZA DI ASPETTI PROBLEMATICI SUL TERRITORIO TOSCANO |
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Firenze, 31 marzo 2008 - “Un altro passo in avanti”. Lo ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture e al territorio commentando l’esito dell’ultima seduta del Cipe di giovedì 27 marzo in cui il ministro alle infrastrutture Antonio Di Pietro ha informato sull’esito del tavolo tecnico sull’autostrada tirrenica. “Una seduta positiva – ha proseguito l’assessore - dove, peraltro, ci è stato confermato che dal tavolo non è emerso alcun aspetto problematico relativo al territorio toscano”. Nella seduta del Cipe di giovedì Di Pietro ha informato sul lavoro svolto dal tavolo tecnico istituito il 9 novembre del 2007 per verificare la possibilità di sottoporre allo stesso Cipe il progetto preliminare della Tirrenica che ha superato la valutazione di impatto ambientale e per il quale è stato definito un piano finanziario a costo zero per lo Stato. Il tavolo, come ha evidenziato Di Pietro, ad oggi non ha potuto esprimere una posizione da tutti condivisa perché manca il parere della Regione Lazio. Il rappresentante di quest’ultima giovedì ha chiesto però ulteriore tempo per poter pronunciare un parere che non vuol essere negativo ma solo molto attento e puntuale così da giungere a una soluzione fattibile. Il Cipe ha deciso di tenere conto delle richieste della Regione Lazio e di aspettare il rapido invio del suo parere. . |
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QUADRILATERO, ALTRO PASSO IN AVANTI. IL CIPE STANZIA 536 MILIONI DI EURO: SERVIRANNO PER COMPLETARE LA SS77 |
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Ancona, 31 marzo 2008 - Un ulteriore finanziamento di 536 milioni di euro: e` quanto ha deliberato il Cipe per la Ss77. Lo comunica il presidente Gian Mario Spacca, che sottolinea che con l´approvazione della Conferenza dei Servizi di dicembre per il progetto definitivo Collesentino Ii-foligno e il finanziamento odierno un braccio strategico del Progetto Quadrilatero puo` vedere il completamento. L´infrastruttura comporta una spesa di 1. 098 milioni di euro: 424. 88 erano stati stanziati in sede di appalto, 137 a carico della Quadrilatero spa e provenienti dalle aree Leader e, appunto, 536 milioni stanziati nella giornata odierna. Inoltre, non c´e` stata lievitazione del fabbisogno finanziario: le cifre sono quelle stabilite all´inizio per la realizzazione dell´infrastruttura. Per quanto riguarda la Ss76, lo stanziamento e` gia` stato completato ed ammonta a 503 milioni di euro. La variante a quattro corsie della Ss76 Vallesina e` stata realizzata da Falconara a Serra S. Quirico e da Albacina a Cancelli. Gli ultimi due lotti, Serra S. Quirico-albacina e Cancelli-fossato di Vico rientrano nel maxilotto 2. Per quanto riguarda la Pedemontana, i lavori da realizzare riguardano anche qui due lotti, che rientrano sempre nel maxilotto 2: il tratto che va dalla Ss 76 a Campo dell´Olmo (Fabriano) fino all´abitato di Matelica, che e` stato finanziato dalla Regione per 94 milioni di euro, e il tratto Matelica-muccia, per un importo di 200 milioni di euro che non ha ancora il finanziamento. Il presidente si dice fiducioso che al piu` presto si reperiscano le risorse anche per quest´ultimo tratto, visto che tra progetti e finanziamenti si sta avanzando con una programmazione tra Regione e Societa` Quadrilatero. Nella sostanza il Progetto Quadrilatero, almeno nelle infrastrutture principali potra` dirsi completato, anche se rimane aperto il problema delle cosiddette intervallive. . |
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INAUGURATO SOTTOPASSO FERROVIARIO A MUSILE DI PIAVE |
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Musile di Piave (Venezia), 31 marzo 2008 - Musile di Piave avrà una propria fermata ferroviaria nel contesto del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale; se ne sta completando il progetto preliminare e i cantieri saranno aperti entro il prossimo anno. L’annuncio è stato dato il 29 marzo dallo stesso assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, intervenendo all’inaugurazione del nuovo sottopasso leggero in località Croce del comune veneziano di Musile di Piave. Alla cerimonia inaugurale era presente pressochè tutta la comunità di Croce (il nastro “ufficiale” è stato tagliato da due bambini), con il sindaco, il presidente della provincia di Venezia Davide Zoggia assieme all’assessore provinciale Paolo Gatto, esponenti di Rete Ferroviaria Italiana. Il sottopasso di via Croce è un’opera definibile “minore”: 250 metri di nuova strada, che passa al di sotto della linea ferroviaria, con un’altezza netta di 3,6 metri, con due corsie da 3,5 metri, una per senso di marcia, e una pista ciclopedonale laterale larga un metro, di pendenza inferiore rispetto alla strada stessa. Eppure per la comunità è di fondamentale importanza, perché la unisce in sicurezza al resto del territorio comunale: “Croce è da oggi meno in croce”, ha commentato Don Primo, parroco dell’omonima frazione, al termine della benedizione. Con l’apertura del sottopasso è stato contestualmente chiuso il passaggio a livello, funzionante fino a stamani, al km 29+901 della linea ferroviaria Mestre – Trieste, sostituito dalla nuova opera. L’intervento rientra tra quelli previsti da una serie di accordi di programma sottoscritti tra Regione, Provincia ei Comuni di Quarto d’Altino, Meolo, Musile di Piave, Fossalta di Piave, Fossalta di Portogruaro e Ferrovie dello Stato per l’eliminazione di 15 passaggi a livello pubblici e 4 privati esistenti sulla linea Mestre – Trieste. Sei di questi insistono nel territorio di Musile e la loro eliminazione comporterà una spesa complessiva di circa 8 milioni 130 mila euro, dei quali più di 2 milioni 132 mila a carico della Regione, quasi 4 milioni 378 mila a carico di Rfi, circa un milione 351 mila a carico della Provincia e oltre 256 mila euro a carico dell’amministrazione comunale. Nel novembre scorso è stato inaugurato il sottopasso veicolare e ciclopedonale a servizio di via Fossetta. Sono inoltre in fase di ultimazione gli ultimi due interventi previsti: il sottopasso veicolare leggero di via Bosco, che dovrebbe essere aperto a giugno, e quello a servizio di via Argine S. Marco, con la corrispondente nuova viabilità in variante alla Strada Provinciale n. 50, che sarà pronto per settembre. Insomma, come ha ricordato il sindaco, stanno sparendo divisioni e barriere che finora hanno impedito lo sviluppo del territorio e la sua sicurezza. E’ un risultato – ha ribadito Chisso – frutto anche della collaborazione che si è istaurata tra le istituzioni, impegnate per il raggiungimento degli obiettivi utili alla comunità. Se ci sono ritardi nell’attivazione dell’Sfmr questi sono dovuti al fatto che non sempre - ha ricordato Chisso – c’è stata la medesima sintonia e che in Comune di Venezia, ad esempio, la localizzazione delle nuove stazioni è stata stabilita cinque anni dopo quella della altre fermate del sistema, mentre problematiche analoghe si stanno registrando in Comune di San Michele al Tagliamento, dove non si riesce a realizzare interventi per i quali ci sono da tempo le disponibilità finanziarie. . |
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MORETTI: TRENI PULITI, PUNTUALI E CONTI IN ORDINE. IMPOSSIBILE? VI SPIEGO IO COME SI FA |
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Roma, 31 marzo 2008 - L´ad di Fs intervistato da “Espansione”, fa il punto sul Gruppo. Dopo lungo tempo è il primo "ferroviere" per formazione e storia professionale a essere chiamato, nel settembre del 2006, a dirigere le Ferrovie come amministratore delegato. A un anno e mezzo di distanza l’immagine di un sistema allo sfascio rimane. Quando, e soprattutto come, pensa di ribaltarla? L’immagine dello sfascio non è veritiera. Diciamo che ci sono stati alti e bassi, con momenti felici e altri meno. Certo, il 2005-2006 è stato un biennio decisamente nero, con un rosso che nel 2006 ha raggiunto i 2 miliardi e 120 milioni di euro, il ritardo nelle grandi opere e i clienti pendolari in rivolta. Ho ereditato una situazione a macchia di leopardo: accanto agli indicatori economici negativi, alle situazioni di sofferenza del trasporto locale e delle merci e il percorso tutto in salita di ricostruire una immagine compromessa, c’erano e ci sono aree di eccellenza magari poco pubblicizzate. Di fatto si continua a parlare di treni sporchi e in ritardo e delle ferrovie italiane come fanalino di coda in Europa… Alla stampa piace evidenziare gli aspetti negativi e così i lettori si ricordano dei due miliardi di rosso e non che nel 2007 le perdite sono scese a 420 milioni, con un taglio di 1,8 miliardi in un anno. Non è poco. Il problema dei treni sporchi esiste ed è grave, ma lo stiamo affrontando con decisione. Certe rendite di posizione non sono più ammissibili. O le aziende incaricate delle pulizie si adeguano entro questo fine marzo a offrire livelli soddisfacenti o daremo immediata disdetta dei contratti e indiremo nuove gare. Promessa registrata. E sui ritardi? Se guardiamo ai dati, la situazione è in netto miglioramento: il 95% dei treni Av, il 93% degli Eurostar e il 92% dei treni regionali sono oggi in orario. E poi non è ancora chiaro a tutti quali sono le variabili che determinano i ritardi. La prima è la situazione della rete storica: fin quando non sarà disponibile tutta l’Av, questa deve ospitare il traffico di treni con velocità diverse (locali, merci, interregionali, lunga percorrenza). La seconda variabile sono i collegamenti ad alta frequentazione nelle aree metropolitane. I nostri problemi sono concentrati nel trasporto locale nelle aree metropolitane nelle ore di punta. La causa qui è anche il numero insufficiente di treni, con il conseguente affollamento e quindi i tempi più lunghi per salire a bordo: un minuto in più a fermata fa lievitare il ritardo anche fino a 10-15 minuti. Quali iniziative per migliorare la situazione? Le priorità sono due: risanamento dei conti e sviluppo. Un abbinamento apparentemente inconciliabile e difatti il Piano industriale che all’epoca abbiamo sottoposto fu accolto con perplessità. Ma alla fine i fatti ci hanno dato ragione: il risanamento dei conti è stato avviato con successo e gli obiettivi di sviluppo sono stati centrati in termini di individuazione di nuovi percorsi di business. In quanto alle perdite, i risultati sono stati ottenuti su diversi fronti. Da una parte lo Stato ha onorato i propri impegni sui contratti di servizio, dall’altra come Azienda abbiamo ridotto i costi del lavoro, delle forniture e tagliati gli sprechi (sono stati cancellati 147 milioni di spese inutili). Dopo molti anni abbiamo deciso un aumento delle tariffe dei servizi di alta gamma, circoscritti all’Eurostar, del 15% a inizio 2007 e di un altro 15% a inizio 2008 per adeguarci alle tariffe europee, che comunque restano ancora superiori. E per la lunga percorrenza? Vale il discorso fatto per il trasporto locale. Occorre distinguere quali collegamenti vengono coperti dalla domanda e quali, senza il contributo statale, non stanno in piedi. Quindi, se non si vuole distruggere l’Azienda chiedendole di offrire servizi in perdita, occorre che lo Stato paghi la differenza fra costi e ricavi laddove non c’è mercato e per le aree più periferiche del Paese. Per lo sviluppo c’è un piano di investimenti di 2 miliardi e l’acquisto di nuovi pendolini tipo Etr600 e 50 nuovi treni, in funzione del completamento entro due anni della rete dell’Alta Velocità. Alle attuali tratte (Roma - Napoli, Roma - Firenze, Torino - Novara e Napoli - Salerno che sarà presto inaugurata) si aggiungeranno in dicembre la Milano - Bologna e a dicembre 2009 la Bologna - Firenze e la Novara - Milano. A fine 2008 sarà anche ultimato il raddoppio della Bologna - Verona e il prossimo maggio inizieranno i lavori per il traforo del Brennero (56 km) sul Corridoio I: come si vede non tutti i “localismi” sono uguali. Per il Frejus ci sono stati 10 anni di trattative e non sappiamo quando potranno iniziare i lavori. Per il Brennero siamo partiti 10 anni dopo , ma i lavori stanno già iniziando. C’è chi guarda l’Alta Velocità con diffidenza… E fa male. E’ uno stereotipo quello del “treno per ricchi” che ci portiamo dietro dall’inizio e che non centra niente con l’aumento della capacità della rete. L’alta Velocità libera binari per il trasporto locale e merci e fa concorrenza all’aereo, come richiesto dall’Unione Europea, che è intenzionata a ridurre i voli e le tonnellate di anidride carbonica che questi rilasciano in atmosfera a favore del treno, sicuramente più rispettoso dell’ambiente. Aree di eccellenza delle ferrovie. Quali sono? La sicurezza, su cui abbiamo sempre investito. Siamo il primo Paese al mondo ad avere coperto in 5 anni tutti i 16 mila chilometri della rete con il controllo marcia dei treni, che oggi coinvolge l’85% del materiale rotabile. Il sistema che abbiamo messo a punto con Ansaldo per il controllo della circolazione dell’Alta Velocità è diventato lo standard adottato dall’Unione europea. Per l’ingegneria di rete, come Fs, abbiamo partecipato a gare internazionali nell’area del Mediterraneo e del Medio Oriente, che abbiamo vinto in Algeria, Iran, Iraq, Turchia e Siria. Stiamo concludendo con l´Egitto e guardiamo alla Cina. Punto dolente rimangono le merci, dove avete perso sempre un sacco di soldi con incrementi nulli se non negativi. E’ cambiato qualcosa? Sulle merci c’era la stessa organizzazione di inizio ‘900, quando non esistevano né le autostrade né il trasporto su gomma. Così si sono tenuti aperti oltre 800 punti di raccolta merci su tutta la rete. Oggi abbiamo individuato 12 grandi scali, là dove servono, più una quindicina di scali satellite. I servizi sono effettuati solo per le lunghe percorrenze, abbiamo aumentato del 18% la tariffa media senza nessuno scossone da parte del mercato, contenuto i ritardi entro la mezzora e rivisto alcune condizioni contrattuali. Esempio: nel trasporto dei tabacchi i costi assicurativi, prima a nostro carico, finivano per essere superiori ai ricavi. Risultato? Un decisivo taglio dei costi, e un aumento del traffico del 4% nel 2007 in Italia e del 18% all’estero. In partership con Poste avete appena creato “Italia Logistica”. Cosa vi aspettate? Di essere in grado di competere con le imprese straniere del settore. Il progetto è complesso ed è iniziato da poco. Stiamo costruendo nostre piattaforme di terminali interporto e di porto sia in Italia (con altri partner abbiamo vinto il sesto modulo di Voltri) che in Europa e stiamo trattando per fare accordi con operatori marittimi e con le ferrovie tedesche. Lei ha annunciato una quotazione in borsa entro il 2010. Perché è necessaria? La quotazione, insieme all’opzione di aprire il nostro capitale ad altri attori, rientra nella logica della liberalizzazione del mercato, che ha registrato l’ingresso di nuovi operatori che hanno chiesto e ottenuto le licenze, e nella logica di valorizzare la nostra forma societaria di Spa. E cosa quoterete? Solo le attività redditizie, come l’Alta Velocità passeggeri e alcune tratte Eurostar. Tutto è ancora da valutare. La “quotazione” sarà un modo per verificare il consenso del mercato per le azioni intraprese e in sviluppo. Non teme la concorrenza? No. E’ sempre una opportunità per migliorare i servizi e i clienti ne trarranno vantaggio. Lei ha lavorato con diversi presidenti. Quale è stato più importante per le Ferrovie? Mario Schimberni, chiamato come commissario straordinario. Ha segnato la maggiore discontinuità rispetto al passato, dando una svolta importante. E’ stato quello più dotato di cultura industriale e anche il più inascoltato. Penso alla sua visione di “public company”. Se fosse stata accolta, la storia non felice di grandi aziende avrebbe potuto essere diversa. E poi Lorenzo Necci, che ha saputo tracciare gli scenari della moderna ferrovia in Italia. . |
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MILANO: CONVEGNO DEL GRUPPO FS SULLA GRANDE ARCHITETTURA |
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Milano, 31 marzo 2008 - Le esperienze dei più grandi architetti contemporanei come Duthilleul, Desideri, D’ascia, Eisenman, Fuksas, Nelson, Nouvel, Pelli e Stanghellini e per ricercare un nuovo linguaggio architettonico più aderente alla modernità della città. Questo il filo conduttore del Convegno “Nuove forme dell’architettura contemporanea per le città. Le stazioni e le aree di valore: aspetti urbanistici, architettonici, economici, sociologici” promosso dal Gruppo Fs, in occasione del Congresso Mondiale dell’Architettura,che si terrà a Milano venerdì 18 aprile nei saloni dell’Hotel Gallia. Le forme dell’architettura contemporanea assumono nuovi aspetti con la continua trasformazione di vaste aree urbane. Esempi emblematici di queste metamorfosi sono le stazioni delle grandi città italiane. Veri modelli in corso di realizzazione che prendono forma e che connotano in termini sempre più adeguati il tessuto urbano delle metropoli italiane. Roma Termini prima e ora Milano Centrale realizzano la concezione dell’esistente che viene riqualificato con progetti di menti raffinate dell’architettura mondiale selezionate attraverso concorsi internazionali. È in questo contesto che prende corpo l’idea e la possibilità di trasformare e recuperare anche le aree ferroviarie dismesse. Il cuore della trasformazione urbana sta proprio nel nuovo ruolo delle stazioni e degli scali ferroviari. Avviare processi di riqualificazione fisica e sociale, riconquistare gli spazi degradati e abbandonati rendendoli più vivibili, queste sono le nuove funzioni delle stazioni. Vere e proprie piazze a disposizione non solo di chi viaggia ma anche dei cittadini. Nuove forme di polarità urbana con spazi per la vita associativa, servizi di ogni genere e luoghi d’incontro che permettono la comunicazione tra più linguaggi. Ecco il percorso che vede protagoniste le grandi città italiane. Milano Centrale sarà una nuova porta d’ingresso della città: la maestosità e l’imponenza di una sfinge urbana che si trasforma in innovazione tecnologica. Un nuovo equilibrio che introduce in un contenitore monumentale gli elementi della mobilità cittadina. . |
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FERROVIE LIGURI, ASSESSORE VESCO: "CONFERMATO L´ATTUALE LIVELLO DI SERVIZIO INTERCITY, A GIUGNO PREVISTO COMPLETAMENTO BY PASS MILANO-ROGOREDO" |
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Genova, 31 Marzo 2008 - "Il servizio Intercity di interesse per i pendolari liguri diretti a Milano che riguarda i treni 652, 648 e 661 e 663 verrà mantenuto nella sua attuale configurazione". Lo ha comunicato l´assessore regionale ai Trasporti, Enrico Vesco al termine dell´incontro svoltosi il 28 marzo in Regione con i rappresentanti dei pendolari Intercity della tratta Genova Milano e Trenitalia. Una riunione che è servita a fare il punto sulle principali questioni poste dagli abbonati utenti dei treni Intercity in partenza da Genova Brignole alle 6,35 e da Genova Principe alle 7,19 e da Milano centrale alle 18,10 e alle 19. Dalle garanzie di sicurezza e di intensificazione dei controlli sugli Intercity 661 e 663 alla necessità dei convogli sostitutivi in caso di ritardo maggiore di 30 minuti oltre ad un piano straordinario di manutenzione di porte interne ed esterne, impianti di condizionamento, pulizia delle toilettes, diffusione sonora degli avvisi e ripristino del servizio di carrelli minibar sugli Intercity Iciplus 648, 652, 661 e 663. Trenitalia ha comunicato che il 15 giugno è prevista l´apertura del by pass di Milano Rogoredo, che dovrebbe risolvere il problema del traffico sul nodo di Milano, decongestionando la parte terminale della tratta. Inoltre si è detta disponibile ad offrire agli utenti degli Intercity in questione un´assistenza via sms e via telefono per comunicare tempestivamente agli abbonati la soppressione di convogli ed eventuali ritardi. L´assessore Vesco ha ribadito il suo impegno a monitorare il tavolo regionale del servizio Intercity per i pendolari su Milano e a seguire il tavolo romano per reperire i fondi necessari al mantenimento del servizio regionale e universale per il quale servono contributi dal Governo. A questo proposito Vesco ha auspicato un accordo tra le differenti forze politiche e un impegno ad operare in questa direzione. Sulla questione tariffaria vi è stato l´impegno di Trenitalia al mantenimento delle agevolazioni previste per il Nord Ovest nel 2005 e tutt´ora in vigore e l´assessore regionale ha ribadito "la necessità e l´impegno di lavorare congiuntamente con Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna per mantenerle ridotte". . |
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TRASPORTI MARITTIMI, ASSESSORE VESCO: "CELESTINA RIMARRÀ, STANZIATI UN MILIONE DI EURO NEL BILANCIO 2008" |
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Genova, 31 marzo 2008 - E´ stato approvato il 28 marzo dalla Giunta regionale un disegno di legge che modifica l´attuale quadro normativo del trasporto pubblico locale via mare, adeguandolo alla realtà del trasporto su gomma. Quando la nuova norma verrà ratificata dal consiglio regionale le competenze sul trasporto marittimo verranno trasferite dalla Provincia al Comune di Genova nel territorio di sua competenza, mentre rimarranno affidate alle quatto province nel resto della Liguria. In questo modo il Comune di Genova diventerà l´unico soggetto legittimato a fare una gara per assicurare la prosecuzione del servizio della nave-bus Celestina. "A questo - ha spiegato l´assessore regionale ai Trasporti, Enrico Vesco - va aggiunto lo stanziamento di un milione di euro nel bilancio di previsione 2008 della Regione a favore del trasporto marittimo. Una cifra importante di gran lunga superiore rispetto ai 20. 000 euro del bilancio del 2007, a conferma della volontà della Regione di rispondere alle esigenze degli utenti". "La Giunta - ha concluso Vesco - intende assicurare la continuità del servizio offerto da Celestina e questi fondi, che offriranno un´adeguata copertura economica alla nave-bus di Pegli, lo dimostrano. Credo inoltre che una cifra così ingente potrà offrire risposte anche ad altre esigenze di trasporto marittimo nell´ambito della nostra Regione. " . |
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