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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 09 Giugno 2008 |
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NUOVO VOLO PISA-OLBIA IL NETWORK ALITALIA PER LA STAGIONE SUMMER 2008 SI ARRICCHISCE DI UN NUOVO COLLEGAMENTO, PORTANDO A 84 LE DESTINAZIONI SERVITE COMPLESSIVAMENTE |
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Roma, 9 Giugno 2008 - Il Network Alitalia per la Stagione Summer 2008 si arricchisce di una nuova destinazione. A partire dal 20 giugno e fino al 15 settembre parte infatti il collegamento Pisa-olbia, portando così ad 84 le destinazioni complessivamente servite da Alitalia in tutto il mondo, di cui 25 nazionali, 45 Internazionali e 14 Intercontinentali, per un totale di 630 voli al giorno. Le due città saranno servite 4 volte a settimana (lunedì, venerdì, sabato e domenica) con i seguenti orari: partenza da Pisa alle 20. 20 con arrivo a Olbia alle 21. 15 e partenza da Olbia alle 17. 45 con arrivo a Pisa alle 18. 50. Per il collegamento verrà utilizzato un aeromobile Embraer Rj145 da 48 posti. . |
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AEROPORTI DI ROMA: PRESTITO BEI GARANTITO DA BIIS 80 MILIONI DI EURO PER IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE |
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Roma, 9 giugno 2008 – La Banca Europea per gli Investimenti (Bei) sosterrà con un prestito di 80 milioni di euro la realizzazione del Piano Industriale 2008–2017 di Aeroporti di Roma (Adr). Il prestito è garantito da Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo S. P. A. (Biis, Gruppo Intesa Sanpaolo). Il sistema aeroportuale romano registra il maggior numero di passeggeri in Italia e tra i maggiori in Europa. Il finanziamento, che avrà una durata decennale, si integrerà nel contesto contrattuale del debito preesistente, caratterizzato sin dal 2003 da una struttura mista bancaria e obbligazionaria (quest’ultima attuata tramite Romulus Finance S. R. L. ). Adr, che nel marzo scorso aveva proceduto a rimborsare anticipatamente oltre 99 milioni di euro di debito bancario, chiude questa operazione alle migliori condizioni offerte dal mercato. L’operazione si inquadra nell’ambito del processo di rinegoziazione del proprio indebitamento che Adr sta perseguendo negli ultimi anni. Il prestito, sottoscritto il 27 maggio ed erogato in data odierna, sostituisce parte dell’indebitamento esistente con l’intento di assicurare una struttura finanziaria idonea a sostenere gli investimenti previsti dal Piano Industriale 2008–2017 di Adr, di cui il Molo C è una delle opere in corso di realizzazione. Biis, la Banca del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nel Public Finance, con quest’operazione conferma ancora una volta la sua vocazione di “Banca per il Paese” a sostegno degli enti pubblici e delle aziende per riavviare, attraverso il partenariato pubblico-privato, il processo di crescita infrastrutturale dell’Italia. Durante la fase di strutturazione dell’operazione e dei contratti di finanziamento, le due banche e la società di gestione si sono avvalse della consulenza di studi di comprovata esperienza nel settore, quali: Allen & Overy per Adr, Linklaters per Bei e Clifford Chance per Biis. . |
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AL VIA NUOVO COLLEGAMENTO TRA LATINA E AEROPORTO DI FIUMICINO |
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Roma, 9 giugno 2008 - Da oggi la Cotral attiverà una nuova linea di collegamento tra Latina e l’Aeroporto di Fiumicino, Leonardo da Vinci. In entrambe le direzioni di marcia il collegamento prevede due fermate intermedie: ad Aprilia, davanti la sede della Polizia Stradale, e a Pomezia, davanti all’hotel Selene. Gli autobus extraurbani percorreranno la Strada Statale 148, quindi le complanari necessarie per effettuare le fermate intermedie, e proseguiranno poi sull’Autostrada Roma – Fiumicino per effettuare il capolinea presso gli Arrivi Internazionali dell’Aeroporto. Si tratta di quattro corse: due in partenza da Latina alle ore 8. 00 e alle ore 16. 00; due in partenza dall’Aeroporto di Fiumicino alle ore 10. 30 e alle ore 20. 00. Per utilizzare questo nuovo servizio sarà necessario essere in possesso del biglietto di corsa semplice (costo 4,50 euro per coloro che utilizzano il servizio da Latina; 3,50 euro da Aprilia; 3,10 euro da Pomezia), oppure, in alternativa, del Birg - Biglietto integrato regionale giornaliero (a 5 zone se in partenza da Latina; a 4 zone da Aprilia; a 3 zone da Pomezia). Sarà possibile anche acquistare a bordo del bus il titolo di viaggio per un importo pari ad euro 7,00. Con questo nuovo collegamento Cotral migliora l’offerta dei suoi servizi e continua a perseguire la sua mission nel soddisfare con efficienza il bisogno di trasporto pubblico regionale dei cittadini del Lazio. Tutte le informazioni relative a questo nuovo servizio verranno ampliamente comunicate alla clientela anche presso i nodi di scambio e i capolinea, nonché sugli autobus delle linee interessate. . |
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VOLO DIRETTO "ANCONA-MOSCA" GIA`` OPERATIVO. |
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Ancona, 9 giugno 2008 - "Il volo diretto Ancona ´ Mosca e` operativo dal 3 aprile 2008 e garantisce il collegamento con la capitale russa tutti i giovedi`´. E` la replica dell´assessore regionale alle Infrastrutture, Loredana Pistelli, a Federalberghi che ha criticato la politica turistica della Regione e la mancanza del collegamento diretto con Mosca. ´Il volo e` effettuato dalla compagnia aerea S7 (ex Sibir Airlines), in collaborazione con il tour operator russo Danko Travel Company che da molti anni opera su tutto il bacino italiano. Viene effettuato con lo scalo di Mosca Domodedovo. L´obiettivo e` quello di ampliare l´offerta turistica, motivando i turisti russi a scoprire non solo le localita` balneari, ma anche le citta` d´arte, il turismo enogastronomica e quello termale. La collaborazione e` stata possibile grazie all´impegno assunto da Aerdorica per assecondare le richieste di mercato delle Marche´. La S7 (privatizzata al 75 per cento) e` la principale compagnia interna della Russia e la seconda dopo Aerflot. . |
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AUTOGRILL: AL VIA IL PROCESSO DI COSTITUZIONE DEL PRIMO OPERATORE MONDIALE DEL RETAIL AEROPORTUALE |
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Milano, 9 giugno 2008 – Poche settimane dopo la chiusura delle operazioni che hanno portato Autogrill S. P. A. A completare il controllo di Aldeasa e ad acquisire il 100% di World Duty Free Europe, prende il via il processo di costituzione del primo operatore mondiale del retail aeroportuale. Con World Duty Free e la divisione retail di Alpha Group nel Regno Unito (Alpha Retail Uk), Autogrill è leader nel mercato britannico del travel retail, con ricavi per oltre £ 565 milioni1. I due business costituiranno una sola entità e opereranno sotto la guida di Mark Riches, Amministratore Delegato di World Duty Free. Alpha Group si focalizzerà sulle attività in-flight (Alpha Flight), con l’obiettivo di ottimizzare l’offerta rivolta al mercato britannico e a selezionati mercati internazionali. A José María Palencia, Amministratore Delegato di Aldeasa, è attribuita la responsabilità delle attività retail internazionali di Alpha Group (Alpha Retail Asia e Alpha Retail Us), che contribuiranno a rafforzare ulteriormente la presenza della società nei mercati asiatici e americani e porteranno i ricavi complessivi della divisione a oltre € 880 milioni1. La riorganizzazione di Aldeasa, Alpha Group e World Duty Free, con ricavi complessivi per circa € 1,7 miliardi l’anno, è l’inizio del processo di condivisione e implementazione di best practice fra strutture prima distinte e separate. Sfruttando economie di scala a livello geografico e di settore, Autogrill stima di generare per il 2011 sinergie per circa €40 milioni l’anno, che creeranno significativo valore per gli azionisti. “Le performance di Alpha Retail Uk e World Duty Free sono al momento superiori alle aspettative. Contiamo pertanto di riuscire a conseguire risultati importati, malgrado le difficili condizioni di mercato – ha dichiarato Marck Riches, Amministratore Delegato di World Duty Free. – Inizieremo subito a far leva sui benefici derivanti dal far parte del primo operatore mondiale di retail aeroportuale una volta individuate le opportunità del processo d’integrazione. ” Il processo d’integrazione e gli obiettivi del settore retail verranno illustrati nel corso dell’Investor day, previsto intorno alla metà del prossimo mese luglio. . |
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RENAULT E NISSAN POSANO LA PRIMA PIETRA DEL LORO NUOVO STABILIMENTO DI CHENNAI (INDIA) CHE PRODURRÀ FINO A 400.000 VEICOLI L’ANNO |
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Chennai, 9 giugno 2008 – Renault Nissan Automotive India Private Limited (Rnaipl) ha organizzato il 6 giugno, la cerimonia di posa della prima pietra del suo futuro stabilimento di produzione di veicoli a Chennai, la cui entrata in funzione è prevista nel 2010. Tale sito avrà una capacità produttiva annua di 400. 000 veicoli Renault e Nissan, destinati tanto all’esportazione quanto al mercato locale. Questa joint venture, 50% Renault e 50% Nissan, rappresenta un investimento di almeno 45 miliardi di rupie (ossia 780 milioni d’euro / $1,1 miliardi di Us dollar). « Questo è un giorno importante, qui a Chennai, per Renault, per Nissan, per il personale locale e per tutta la regione », ha dichiarato Shohei Kimura, direttore generale di Rnaipl. « Questo nuovo progetto è il risultato tangibile della forza e della riuscita dell’Alleanza Renault-nissan ed esprime chiaramente in cosa consista la strategia a lungo termine di Rnaipl per questo importante mercato. » Renault prevede di produrre vari modelli sulla piattaforma Logan e su altre piattaforme. Forte del successo di Logan, Renault sta sviluppando una gamma di prodotti che corrisponde ai bisogni, ai gusti e ai sogni dei consumatori indiani. Nissan produrrà una famiglia di modelli basata sulla sua nuova piattaforma A, tra cui la prossima generazione di Micra. L’india figura tra i 5 Paesi più competitivi nell’ambito della produzione di nuovi modelli della piattaforma A. L’elaborazione di una piattaforma A performante è una delle grandi innovazioni commerciali annunciate nell’ambito del nuovo piano quinquennale di Nissan, ossia, il Nissan Gt 2012. Renault è presente in India grazie alla joint-venture 49/51 con Mahindra & Mahindra creata al fine di produrre la Mahindra-renault Logan, distribuita attraverso la rete di Mahindra. In India, dal suo lancio avvenuto a maggio 2007, sono state vendute circa 29. 000 Logan. La stessa, è stata eletta numero uno del suo segmento, da sei sondaggi realizzati presso i clienti che ne hanno elogiato la qualità ed il design. Inoltre, Renault dispone, a Mumbai, di un centro satellite di design, denominato Renault Design India, che rappresenta une prima per un costruttore automobilistico occidentale. In India, Nissan intende commercializzare nove prodotti, tra i quali: l’Ulc, un veicolo compatto, un veicolo commerciale leggero, dei Suv e delle berline alto di gamma. Cinque di tali prodotti saranno fabbricati localmente da qui al 2012. Tre società sono state create in partnership con Ashok Leyland, per la fabbricazione, la produzione di motori e lo sviluppo tecnologico di veicoli commerciali leggeri. Al fine di sviluppare le infrastrutture del mercato automobilistico indiano, Nissan collabora con Hover Automotive India Private Ltd, che si occupa dei servizi in ambito marketing e vendita. . |
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ROMA, SICUREZZA STRADALE: AL VIA LA CONFERENZA CITTADINA |
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Roma, 9 giugno 2008 - Si svolge oggi alle 10. 00, nella sala del Carroccio in Campidoglio, la prima riunione della ‘Conferenza cittadina sulla Sicurezza stradale’, presieduta dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, cui faranno quadrato l’assessore alla Mobilità e Trasporti, Sergio Marchi, l’assessore ai Lavori pubblici e alle Periferie, Fabrizio Ghera, l’assessore alle Politiche sociali, Sveva Belviso, e l’assessore alla Scuola, alla Famiglia e all’Infanzia, Laura Marsilio. L’obiettivo di questo primo incontro è quello di permettere un confronto tra soggetti deputati direttamente all’attuazione di progetti di breve, medio e lungo periodo che assicurino una implementazione del livello della sicurezza stradale a Roma. All’incontro parteciperanno quali rappresentanti degli organi deputati alla sicurezza sulle strade: il Prefetto di Roma, Carlo Mosca; il dirigente generale della Questura di Roma, Marcello Fulvi; il colonnello dei Carabinieri Tsp, Vittorio Tommasone; il generale di brigata della Guardia di Finanza, Andrea De Gennaro; il comandante della Polizia Muncipale, Angelo Giuliani; il primo dirigente della Polizia stradale (sezione di Roma), Roberto Campisi; il direttore regionale della Protezione civile, Maurizio Pucci; il direttore generale dell’Ares 118, Marinella D’innocenzo. È prevista anche la presenza del viceprefetto Franca Tancredi, in rappresentanza del Gabinetto del Ministero degli Interni e di Sergio Dondolini, direttore generale per la sicurezza stradale del dipartimento Trasporti terrestri e trasporti intremodali (Titi) del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Al tavolo di confronto, fra gli altri, sono stati invitati anche il presidente dell’Agenzia comunale per la tossicodipendenza, Ignazio Marcozzi Rozzi, ed il direttore dell’Ufficio speciale emergenze traffico e mobilità del Dipartimento Vii, Daniela Barbato. Per studiare come è articolata la situazione sul territorio della capitale parteciperanno anche i presidenti dei singoli Municipi. . |
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MAURO PESSI AMMINISTRATORE DELEGATO DI BREMBO. |
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Stezzano, 9 giugno 2008 - Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi il 6 giugno sotto la Presidenza dell’ing~Alberto Bombassei, a seguito della risoluzione consensuale del rapporto con l’Amministratore Delegato Stefano Monetini avvenuta il 20 maggio 2008, ha cooptato il dott~ Mauro Pessi all’interno del Consiglio di Amministrazione di Brembo S. P. A. E lo ha successivamente nominato Amministratore Delegato della società attribuendogli i relativi poteri. Mauro Pessi, laureato in economia e commercio all’Universit~ Bocconi, proviene dalla Pirelli Pneumatici dove ha svolto tutta la sua carriera professionale, partendo dal marketing di prodotto, attraverso varie responsabilità come direttore commerciale e marketing aftermarket di varie aree geografiche (Italia, Europa e Stati Uniti). Negli ultimi due anni è stato Ceo di Pirelli Latino America. Il dott. Pessi esce da Pirelli Pneumatici in accordo con i Vertici del Gruppo Pirelli, rientrando in Europa e perseguendo così un nuovo progetto professionale. Alberto Bombassei, Presidente di Brembo S~p~a, ha dichiarato: “Ci attendiamo dal dott~ Pessi un forte contributo al futuro sviluppo dimensionale dell’azienda, che dovr~ essere perseguito sia attraverso una accelerazione della crescita organica sia per linee esterne, individuando nuove opportunità nei mercati in sviluppo ed in aree di business sinergiche con quelle presidiate da Brembo~” . |
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PRECISAZIONI PININFARINA S.P.A. |
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Torino, 9 giugno 2008 – In relazione a quanto comunicato il 5 giugno da Radiocor, la Società precisa che le attività per il raggiungimento di un accordo con Fortis Bank e con tutti gli altri Istituti finanziatori sono ancora in corso. . |
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DAL DIESEL BLUETEC AI VEICOLI ELETTRICI TECNOLOGIE MODULARI PER UN FUTURO SEMPRE PIÙ ECOLOGICO DELLE VETTURE MERCEDES-BENZ |
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Roma, 9 giugno 2008 - Mercedes-benz realizza vetture premium efficienti sul piano dei consumi e sostenibili dal punto di vista ambientale, senza rinunciare alle caratteristiche del marchio con la Stella: sicurezza, confort e raffinato piacere di guida. Questa è la strategia della Casa di Stoccarda. Uno dei punti di forza della strategia di sviluppo è quello delle tecnologie modulari di trasmissione, che potranno essere utilizzate singolarmente o abbinate, in funzione della classe di veicoli, del profilo d´utilizzo e delle esigenze del Cliente. Con il "Road to the Future", Mercedes-benz ha presentato i dettagli sull´attuazione del suo programma su tutta la gamma di vetture. Mercedes-benz offre uno sguardo concreto sul futuro del motore a combustione con l´innovativo motore Diesotto nella sua concept F 700. La popolazione mondiale, e quindi la necessità di mobilità individuale, è destinata a crescere drasticamente nei prossimi decenni. Allo stesso tempo le risorse naturali sono sempre più scarse e quindi più costose per consumatori e aziende automobilistiche. A ciò va ad aggiungersi il fatto che i requisiti normativi di sostenibilità ambientale per gli autoveicoli cambiano sensibilmente da una regione all´altra del mondo. Molte città europee, ad esempio, hanno definito zone ambientali, mentre la California ha stabilito delle quote per autoveicoli ad emissioni zero. Queste tendenze stanno già facendo sentire il loro peso sul comportamento dei consumatori. Assieme a fattori di natura economica, ed in particolare all´aumento dei prezzi del carburante, la sostenibilità ambientale delle automobili è un elemento che sta acquisendo un peso crescente nella decisione di acquisto. Le esigenze dei clienti diventano ogni giorno sempre più differenziate e personalizzate. Coloro che percorrono lunghe distanze su sterrato hanno, ad esempio, esigenze diverse rispetto a chi si muove principalmente o esclusivamente in aree urbane ad alta densità di traffico. Mercedes-benz è convinta che in futuro non vi sarà una sola tecnologia a prevalere nel percorso verso una mobilità sostenibile. A queste sfide così eterogenee la società risponde con soluzioni su misura altrettanto diversificate. I vantaggi delle tecnologie individuali in relazione al consumo ottimale di carburante ed ai valori delle emissioni vengono sfruttate al meglio negli specifici campi di applicazione. L´approccio scelto da Mercedes-benz in quanto produttore premium si basa quindi su concept car con tecnologie modulari di trasmissione, che garantiscono che il Marchio con la Stella ponga sempre al primo posto i vantaggi per il Cliente e la sostenibilità ambientale. La strategia di sviluppo di Mercedes-benz mira a consolidare la posizione di leadership nel segmento dei veicoli premium. A tal proposito, nella roadmap per la mobilità sostenibile sono stati definiti tre principali campi di azione: Ottimizzazione dei veicoli con i più moderni motori a combustione, quali riduzione della cilindrata, iniezione diretta di benzina, turbocompressione e Bluetec, oltre ad iniziative specifiche di ottimizzazione dei veicoli in aree quali aerodinamica, riduzione dei pesi e gestione dell´energia (Blueefficiency). Ulteriori miglioramenti sul fronte dell´efficienza, tramite l´ibridizzazione su misura in una serie di fasi, dalla funzione start/stop sino all´ibrido bimodale con piena capacità di alimentazione elettrica. Propulsione ad emissioni zero con la pila a combustibile e con autoveicoli a batteria. Mercedes-benz lavora, inoltre, allo sviluppo di combustibili puliti ed alternativi, che non presentino una minaccia alle coltivazioni ad uso alimentare. Un esempio concreto è costituito dal Sundiesel, prodotto da biomasse. I tecnici dello sviluppo hanno individuato una serie di pacchetti specifici per ciascun segmento di veicolo. L´obiettivo è individuare la soluzione ottimale per ogni singolo modello. Con l´etichetta Blueefficiency, Mercedes-benz ha sviluppato un pacchetto che comprende diverse misure di risparmio di combustibile, che saranno applicate a tutta la gamma di modelli Mercedes-benz. Si va dall´ottimizzazione di peso ed aerodinamica sino alla riduzione dell´attrito, dalla gestione dell´energia a quella della trasmissione. Un esempio è rappresentato dalla Mercedes-benz C 180 Kompressor, con motore benzina quattro cilindri. La versione tradizionale presenta una cilindrata di 1,8 litri, che nel modello Blueefficiency è stata ridotta a 1,6 litri. Potenza e coppia restano invariate (163 Cv, 230 Nm), mentre i consumi di carburante sono stati ridotti di 0,9 litri, attestandosi così a 6,5 litri per 100 km, oltre ad altre iniziative come il nuovo sistema di sterzo elettrico Eco ed il minore attrito. Le emissioni di Co2 sono state ridotte di oltre 20 grammi per chilometro, passando da 177 a 156 grammi per chilometro. Complessivamente, le versioni Blueefficiency sono in grado di ridurre i consumi di carburante sino al 12%. In Germania la C 180 Kompressor e la C 200 Cdi rappresentano il 25% delle vendite di Classe C. L´obiettivo dichiarato di Mercedes-benz è rendere i motori benzina efficienti come i diesel e realizzare motori diesel puliti come i propulsori benzina. Grazie all´efficiente sistema di trattamento dei gas di scarico Bluetec, Mercedes-benz ha già reso il motore diesel pulito come quello benzina, dimostrando così tutte le future potenzialità del motore ad autoaccensione. Quando si parla di consumi, la tecnologia diesel più recente rappresenta oggi l´opzione tecnologica migliore per le grandi berline ed i Suv, come dimostra il successo della E 320 Bluetec, con la quale nel mese di ottobre 2006 Mercedes-benz ha dato avvio alla rinascita della vetture diesel nel mercato statunitense. Quest´anno saranno tre i Suv Mercedes-benz proposti al mercato con la tecnologia diesel pulita: R 320 Bluetec, Gl 320 Bluetec e Ml 320 Bluetec, che rappresentano un ulteriore passo avanti nell´offensiva diesel sul mercato Usa. Nel mese di marzo 2008, Mercedes-benz è diventata il primo produttore al mondo a ottenere l´approvazione all´omologazione dei propri Suv diesel in tutti e 50 gli stati americani. I metodi privilegiati per migliorare l´efficienza del motore benzina sono rappresentati, ad esempio, da una riduzione della cilindrata - il cosiddetto downsizing - e dalla turbocompressione. Come dimostra la C 180 Kompressor, è possibile ridurre i consumi senza rinunciare alle prestazioni. I consumi di combustibile possono essere ridotti ulteriormente, aumentando la potenza, grazie all´applicazione dell´iniezione diretta di benzina di seconda generazione. La E 350 Cgi consuma 8,7 litri per 100 km, ovvero il 10% in meno rispetto all´identico motore a benzina V6 da 3,5 litri, a iniezione indiretta, malgrado una potenza superiore di 20 Cv. Questa tecnologia sarà gradualmente implementata in tutti i motori benzina. Le tecnologie ibride offrono un ulteriore potenziale per aumentare l´efficienza dei motori a combustione. Entro il prossimo anno, Mercedes-benz lancerà due motori ibridi a benzina. Negli U. S. A. La Ml 450 Bluehybrid sarà il Suv più efficiente sul piano dei consumi, dotato di un motore ibrido bimodale, che potrà essere alimentato anche esclusivamente ad elettricità. Questa variante ibrida è particolarmente adatta per i Suv e consente di risparmiare carburante anche sulle lunghe distanze. Nel 2009 arriverà anche la S 400 Bluehybrid, che andrà a costituire un nuovo standard di riferimento nella classe delle ammiraglie di lusso. Con solo 7,9 litri su ciclo combinato Nedc, S 400 Bluehybrid è la vettura più efficiente della sua classe in termini di consumi. Mercedes-benz offre, al tempo stesso, una soluzione su misura anche per le vetture più piccole. Fondamentali ai fini della scelta del modulo ibrido sono le modalità d´utilizzo reali, e nello specifico l´effetto profilo di guida giornaliero ed il rapporto costo/beneficio. Per questo Mercedes-benz ha deciso di introdurre la pratica funzione Eco start/stop su Classe A e Classe B, un sistema che ha già ampiamente dimostrato le proprie potenzialità su smart fortwo micro hybrid drive. Secondo gli esperti Mercedes-benz, gli ibridi diesel puliti attualmente offrono il maggiore potenziale di risparmio di carburante nel settore dei veicoli più grandi. La tecnologia Bluetec Hybrid rappresenta un sistema di trasmissione estremamente efficiente, che Mercedes-benz utilizzerà nelle sue produzioni di serie. L´ultima concept Mercedes-benz, la Vision Glk Bluetec Hybrid, offre una prospettiva concreta su questa tecnologia. Equipaggiata con il nuovissimo motore diesel Om 651 quattro cilindri abbinato a un modulo ibrido compatto, il gruppo di alimentazione diesel/elettrico presenta una potenza erogata combinata di 165 kW/224 Cv ed una coppia combinata di 560 Nm - un dato in linea con quello dei più potenti motori V8 benzina che si collocano al top del segmento dei Suv compatti. Le elevate prestazioni della Vision Glk Bluetec Hybrid sono accompagnate da consumi estremamente ridotti, pari a 5,9 litri per 100 km. I vantaggi dei motori benzina a basse emissioni ed i vantaggi sul fronte dei consumi dei moderni motori diesel confluiscono nel motore Diesotto sviluppato da Mercedes-benz, che abbina un nuovissimo tipo di iniezione a compressione con altre tecnologie, quali l´iniezione diretta e la turbocompressione. Nella concept F 700 viene integrato un ulteriore modulo ibrido, che le consente di eguagliare le prestazioni di un motore benzina (175 kW/238 Cv più 15 kW/20 Cv) e la coppia superiore di un motore diesel (400 Nm). Eppure la concept consuma solo 5,3 litri di benzina per 100 chilometri, con emissioni di soli 127 grammi di Co2 per chilometro, un valore estremamente ridotto per una vettura di questa classe. Accanto alle concept ibride, Mercedes-benz sta lavorando con impegno anche su soluzioni con alimentazione elettrica esclusiva, grazie alla pila a combustibile e agli autoveicoli a batteria. I motori elettrici sono particolarmente silenziosi, molto efficienti ed a zero emissioni. Dal 1991, Mercedes-benz effettua attività di ricerca nel settore della tecnologia della pila a combustibile e vanta un´ampia esperienza nell´alimentazione elettrica. Queste conoscenze possono essere vantaggiosamente utilizzate anche per lo sviluppo delle vetture a batteria. Dal 2007 la Casa di Stoccarda gestisce una flotta elettrica sperimentale a batteria, composta da 100 smart fortwo a Londra. In quanto veicolo a emissioni zero, il motore elettrico di smart fortwo beneficia di vantaggi fiscali ed è quindi esente da limitazioni locali, quali l´imposta sul traffico in ingresso nella capitale britannica. Ciò rende smart un´alternativa ecocompatibile, soprattutto nelle aree urbane. Ma il successo di questi modelli innovativi è strettamente correlato alla presenza ed alla disponibilità delle infrastrutture necessarie. Si rende quindi necessaria una più stretta collaborazione tra società energetiche, industria del petrolio e mondo politico da una parte e le aziende automobilistiche dall´altra. Mercedes-benz è anche leader nel campo della tecnologia con pila a combustibile. Mercedes-benz vanta la maggiore flotta sperimentale del mondo e nel 2010 inizierà una piccola produzione di serie della Classe B F-cell, con alimentazione a pila a combustibile di nuova generazione. Questa nuova generazione ha una potenza decisamente superiore, pur essendo più compatta. È capace di partenze a freddo anche a temperature di -25° C e ha un´autonomia decisamente maggiore, sino a 400 km, con tempi di ricarica brevi. L´elemento chiave in tutti i veicoli elettrici è rappresentato dall´unità di accumulo dell´energia, dagli ibridi al motore elettrico esclusivo con pila a combustibile, sino ai veicoli a batteria. Rispetto ad altri tipi di batteria, la tecnologia agli ioni di litio offre vantaggi significativi, tra cui dimensioni compatte, maggiore potenza, ciclo duraturo ed elevata affidabilità. In futuro Mercedes-benz utilizzerà le batterie agli ioni di litio anche nei veicoli a batteria ed a pila a combustibile. I tecnici di Mercedes-benz sono all´avanguardia in questo campo grazie a soluzioni tecnologiche brevettate. Nel 2009, Mercedes-benz sarà il primo produttore di automobili al mondo a lanciare sul mercato una vettura con batteria agli ioni di litio, S 400 Bluehybrid. Lo sviluppo di combustibili e trasmissioni è indissolubilmente legato. Combustibili alternativi di alta qualità possono dare un contributo decisivo alla riduzione dei consumi e delle emissioni. Per Daimler l´opzione più promettente tra i combustibili rigenerativi è rappresentata dai biocombustibili di seconda generazione - Btl (Biomass To Liquid), come il Sundiesel. Il Sundiesel è un combustibile estremamente puro, completamente privo di zolfo e di combustibile aromatico, con emissioni molto contenute in fase di combustione e virtualmente privo di Co2. Il combustibile sintetico è prodotto dall´atomizzazione delle biomasse ottenuta da una varietà di ingredienti biogenici e materiali di scarto, non rappresentando così alcuna minaccia per l´agricoltura finalizzata all´alimentazione. Inoltre Sundiesel può essere utilizzato nei motori diesel attuali e futuri, senza alcuna necessità di modifica. Infine, il trasporto e lo stoccaggio di Sundiesel non richiede alcuna modifica alle infrastrutture attualmente utilizzate a tale scopo. All´inizio del 2002, in collaborazione con Choren, Daimler ha iniziato a studiare le possibilità di utilizzare il Btl, oltre che la sua fattibilità economica e al saldo energetico. Dal 2003 la società sta conducendo test con questo tipo di combustibile sui propri veicoli in condizioni di guida ordinarie, che confermano i vantaggi derivanti dal suo utilizzo nei motori diesel. Dal 2006, Daimler Ag detiene una partecipazione in Choren Industries. Mercedes-benz ha già introdotto sul mercato un ampio numero di soluzioni tecnologiche personalizzate, in grado di soddisfare le esigenze del futuro. Gli esempi più recenti sono le versioni Blueefficiency di Classe A e Classe B, con funzione Eco start/stop, e la B 170 Ngt. L´alimentazione modulare mista, che abbina motori a combustione di ultima generazione con il Bluetec o con l´iniezione diretta, con e senza ibridizzazione, a batterie prive di emissioni e veicoli a pila a combustibile, presenta tutti i requisiti per una mobilità a lungo termine, su misura rispetto alle diverse esigenze di mobilità dei Clienti di Mercedes-benz e ai livelli elevati che ci si attendono dal marchio con la Stella. . |
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SEAT IBIZA LA NUOVA PIATTAFORMA SVILUPPATA DAL GRUPPO VOLKSWAGEN PER IL SEGMENTO B MOTORIZZAZIONI DIESEL E BENZINA CON RIDOTTE EMISSIONI DI CO2 |
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Verona, 9 giugno 2008 - La nuova Seat Ibiza ha un aspetto innovativo, giovane e dinamico, pur rimanendo fedele alle proprie origini. Una proposta innovativa in cui qualità, sportività e il nuovo concetto "Arrow Design" si uniscono perfettamente a elevati livelli di sicurezza e comfort, segni tangibili dell´adozione della nuova piattaforma, appositamente sviluppata dal Gruppo Volkswagen per i modelli di questo segmento. Per la nuova generazione della Ibiza, che verrà prodotta esclusivamente nello stabilimento di Martorell, sono state applicate le tecnologie più moderne in tutte le fasi di produzione che hanno consentito di ridurre il tempo di sviluppo di 14 mesi rispetto al modello precedente: ciò grazie all´utilizzo, nella fase iniziale, di modelli di progettazione virtuale in sostituzione dei tradizionali modelli fisici. Questo progresso non si è tradotto soltanto in una riduzione dei tempi e dei costi, ma ha anche inciso direttamente sul valore che la Seat associa ai propri modelli, valore che con la nuova Ibiza ha raggiunto la massima espressione: la qualità. Grazie alla cura meticolosa del dettaglio, negli esterni così come negli interni, la nuova Ibiza vanta diversi elementi caratterizzati da una straordinaria precisione quali, ad esempio, le finiture del cruscotto, il quadro strumenti, le bocchette dell´aria o la consolle centrale che accoglie la radio di nuova concezione, con collegamento Bluetooth gestibile mediante i comandi presenti sul piantone dello sterzo. Per quanto riguarda gli esterni, il nuovo concetto di design denominato "Arrow Design", con i fari anteriori e la griglia del radiatore posizionati più in basso, cattura fortemente l´attenzione. L´aspetto esteriore della nuova Ibiza acquisisce così tratti più arrotondati e sportivi, i quali segnano l´evoluzione della "Linea Dinamica" e, percorrendo tutta la fiancata del veicolo, ne accentuano il carattere. Gli imponenti fianchi della parte posteriore e i muscolosi passaruota completano il design della nuova Ibiza, prima automobile di serie interamente creata da Luc Donckerwolke, Direttore del Design Seat. La nuova piattaforma utilizzata per la Ibiza ha un passo più ampio rispetto alla precedente (7 millimetri) e anche le misure delle carreggiate sono maggiori — +30 mm l´asse anteriore e +33 mm l´asse posteriore — con conseguenti modifiche a livello del piantone dello sterzo, del sottotelaio anteriore, della barra stabilizzatrice, dei bracci trasversali inferiori e dei silent-block di ancoraggio alla scocca. Il maggior interasse e l´impiego di ruote con diametro superiore hanno anch´essi contributo all´ulteriore sviluppo del concetto di "Agile Chbsis", caratteristico della Seat, che influisce conseguentemente sul comportamento delle sospensioni, dello sterzo e dei freni. Come risultato il nuovo modello della Seat offre migliori qualità dinamiche e un maggiore piacere di guida, oltre a una superiore abitabilità e praticità. Inoltre, l´aumento dell´8% del volume del bagagliaio rende quest´auto il modello leader del segmento, con una capacità totale di 292 litri (25 in più rispetto alla Ibiza precedente). Sostenibilità ecologica Riciclabile fino al 95%, la nuova Ibiza si distingue in fatto di ecocompatibilità grazie anche a livelli di emissioni di Co2 molto ridotti in tutte le versioni. In particolare, il livello di emissioni dei motori Diesel è inferiore ai 120 g/km, mentre per i motori a benzina scende al di sotto dei 160 g/km. Molto è stato fatto anche sul fronte della sicurezza, grazie alla realizzazione di simulazioni virtuali molto severe, di crash test e di test di durata per un totale di oltre due milioni di chilometri. L´introduzione di serie del nuovo airbag torace-testa rafforza notevolmente la dotazione di sicurezza della nuova Ibiza e, grazie all´inedito design del cofano e del paraurti anteriore è migliorata anche la protezione dei pedoni. In alcuni mercati come quello spagnolo e tedesco, la nuova Ibiza offre di serie l´Esp (controllo elettronico della stabilizzazione) e l´Hill Hold Control (sistema di assistenza per le partenze in salita, che impedisce alla vettura di arretrare). Offre, inoltre, i fari fendinebbia con funzione Cornering, migliorando notevolmente la visibilità nelle curve, a velocità inferiori ai 40 km/h. Ulteriori novità rispetto al modello precedente sono i fari bi-xeno (bidirezionali adattivi – Afs), i sensori di parcheggio posteriori, il collegamento Bluetooth integrato nella radio e la predisposizione di uno speciale alloggiamento nella zona centrale del cruscotto per i sistemi di navigazione portatili. L´offerta iniziale è composta da tre motori benzina (1. 2 70 Cv; 1. 4 85 Cv; e 1. 6 105 Cv) e da un motore Diesel (1. 9 Tdi 105 Cv) con filtro per il particolato Dpf. Molto presto si aggiungeranno le versioni 1. 4 Tdi 80 Cv e 1. 9 Tdi 90 Cv. Tutti i modelli offrono il cambio manuale a cinque rapporti. La nuova Ibiza sarà disponibile in tre allestimenti: Reference, Stylance e Sport, con un eccellente equipaggiamento di serie già dalla versione base. Nella fase di progettazione della nuova Ibiza sono stati utilizzati modelli virtuali che hanno permesso l´analisi di diverse alternative nell´ottica di operare la scelta migliore. È stato pertanto ridotto il numero di modelli di studio fisici – con una conseguente diminuzione dei tempi e dei costi – che, da mero strumento decisionale, sono diventati uno strumento di verifica. A differenza della precedente Ibiza, il cui sviluppo era basato su due fasi di prototipazione e sperimentazione, per lo sviluppo della nuova è stato adottato un modello virtuale per ogni elemento costitutivo del veicolo, utilizzando strumenti computerizzati e di accertamento creando simulazioni virtuali. Rispetto al modello precedente, per la nuova Ibiza i tempi di sviluppo – dalla fase di approvazione del progetto fino all´inizio della produzione in serie – sono stati notevolmente ridotti. Si è passati infatti da 37 a 23 mesi, ossia 14 mesi in meno grazie all´utilizzo della realtà virtuale, all´ottimizzazione della fase di sperimentazione e all´utilizzo di nuovi processi di lavoro, sia a livello interno sia per quanto riguarda fornitori esterni. L´utilizzo degli strumenti virtuali ha consentito il raggiungimento degli obiettivi tecnici già nei primi stadi di sviluppo e di simulare il comportamento dell´auto in diverse situazioni (crash test, aerodinamica, robustezza, comfort. ). In base ai risultati ottenuti sono stati definiti gli interventi di miglioramento, introdotti poi nel progetto, e infine confermati dai risultati sperimentali nelle prove reali. Grazie a questi strumenti, è stato possibile verificare il 65% dei problemi rilevati in fase di sviluppo ancor prima di costruire il primo prototipo ed è stato possibile garantire un maggiore livello di qualità nelle fasi iniziali del progetto. Già nella fase di pre-serie sono stati, infatti, rilevati i nuovi problemi. Allo stesso modo, in fase di sviluppo del progetto della nuova Ibiza, una volta definito e approvato il design, è stato avviato un nuovo processo di lavoro con i fornitori di tecnologia per le parti più importanti del veicolo (pannelli porte, cruscotto, fari, spie, ecc). Con un bando di gara sono stati assegnati a ogni elemento due fornitori di pre-sviluppo che hanno lavorato con la Seat nella fase di sviluppo dei modelli. All´inizio della fase successiva è stato designato tra i due il fornitore ufficiale di sviluppo e di serie. La qualità caratterizza, senza dubbio, la nuova Ibiza e differenzia questa quarta generazione dalle concorrenti. Con l´adozione del Sistema di Produzione Seat (Sps) sono stati garantiti gli obiettivi di qualità e competitività del Marchio, motivando e incoraggiando il rendimento delle persone così come migliorando costantemente tutti i processi. L´efficienza nei processi di produzione della nuova Ibiza è aumentata del 30% il che significa una riduzione di sei ore nella produzione del nuovo modello della Casa spagnola. Tutto il personale attivo nella produzione della nuova Ibiza è stato formato a livello teorico e pratico fuori dalla catena di montaggio, in un´apposita area, circa il rispetto degli standard di qualità e sui punti chiave del processo produttivo. Nelle fasi di preparazione del Processo di Produzione sono state riprodotte le condizioni ottimali nei seguenti ambiti: attrezzature, disponibilità e fornitura di materiali, sequenza di operazioni, ecc. Inaugurato a luglio del 2005, il Centro di Sviluppo Prototipi, che raggruppa le competenze, il personale e gli strumenti dei reparti Prototipi del Centro Tecnico e dell´Officina pilota in ambito di Ingegneria dei Processi di Martorell, ha contribuito in modo decisivo al successo delle fasi di sviluppo e di industrializzazione della nuova Ibiza. Grazie all´ottimizzazione dei Processi di Ingegneria Simultanea, il Centro ha collaborato attivamente alla riduzione a 23 mesi dei tempi necessari dalla definizione del design fino all´inizio della produzione. Nel Centro di Sviluppo Prototipi, per la prima volta, sono state concentrate le attività relative allo sviluppo dei prototipi nelle fasi virtuali e fisiche, dei veicoli di pre-serie e l´analisi della serie stessa. Nel Centro, su una superficie di 16. 850 metri quadrati lavorano circa 300 ingegneri. Nel processo di produzione della nuova Ibiza è stato introdotto un nuovo concetto logistico per la fornitura di componenti alle catene di montaggio mediante piccoli magazzini per lo stoccaggio dei materiali. Lo scopo è fornire in "tempo reale" i materiali alla catena di produzione in piccole quantità. In questo modo viene ottimizzata la disponibilità dei particolari e lo spazio: si riducono gli stock, le forniture si adattano alle condizioni ergonomiche delle postazioni di lavoro, il flusso dei materiali viene gestito in modo sistematico con conseguente aumento della qualità, evitando errori di montaggio. Con la nuova Ibiza sono state introdotte innovazioni tecnologiche nell´impianto di stampaggio per ottimizzare gli investimenti e ridurre i costi operativi. È stato ridotto il numero di operazioni di impressione dei componenti esterni a cinque, sono stati ridotti i set di matrici necessari in modo che le quattro porte della nuova Ibiza fossero stampate simultaneamente in un unico processo. La Seat è uno dei primi marchi del Gruppo Volkswagen ad aver introdotto impianti standardizzati e flessibili nelle officine di lastratura, ampliando la propria superficie a 12. 600 metri quadrati, dedicati alla produzione della nuova Ibiza. Questi impianti permettono di produrre fino a tre tipi di carrozzerie diverse simultaneamente, passando da un tipo a un altro nella fase di produzione. Grazie alla nuova Ibiza, anche il processo di trasporto di auto finite su rotaia, dall´impianto di Martorell fino al porto di Barcellona, è già una realtà e presenta quattro vantaggi essenziali: decongestionamento del traffico pesante, aumento dell´efficienza e della sicurezza nel trasporto riduzione delle emissioni di Co, e aumento della sicurezza stradale. . |
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LA AUDI IN UNGHERIA: 15 MILIONI DI MOTORI IN 15 ANNI IL SECONDO IMPIANTO PER PRODUZIONE DI MOTORI NEL MONDO INVESTIMENTI PER OLTRE 3,3 MILIARDI DI EURO |
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Verona, 9 giugno 2008 - 15 anni di crescita e di successi continui: la Audi Hungaria, Consociata della Audi Ag, festeggia nel 2008 il 15° anno di attività . Nella primavera del 1993, la Audi Ag acquistava il sito produttivo dalla R ba, costruttore di mezzi pesanti con base a Gy r, dando cos vita alla Audi Hungaria Motor Kft. ; un area di 100. 000 m2 che ha rappresentato la pietra miliare per lo sviluppo della Casa automobilistica in Ungheria. Nel corso degli anni, lo stabilimento si ampliato fino agli attuali 1,6 milioni di m2; 5. 800 dipendenti sono impegnati nella produzione di quasi due milioni di motori e 55. 000 vetture all anno. In totale, per I impianto sono stati finora investiti pi di 3,3 miliardi di Euro. Rispetto agli inizi, quando 800 dipendenti garantivano una produzione quotidiana pari a circa 2. 000 motori, la Audi Hungaria può oggi contare su 5. 800 impiegati, in grado di produrre 7. 000 propulsori e 300 vetture al giorno. "La Audi Hungaria gioca un ruolo importante per la Audi Ag e, pi in generale, per il Gruppo Volkswagen. Inoltre, potendo contare su un gran numero di dipendenti, l´Azienda rappresenta uno dei punti di forza per l´economia ungherese. La rapida crescita registrata dalla Audi in questo territorio negli ultimi 15 anni il frutto della dedizione imprenditoriale, dell´impegno e della grande motivazione di tutti i collaboratori" ha affermato Frank Dreves, Presidente della Commissione di Sorveglianza della Audi Hungaria Motor Kft. E Membro del Consiglio di Amministrazione per la Produzione della Audi Ag. Già nel 1993, anno di fondazione dell´Azienda, presso la Audi Hungaria venivano realizzati i primi motori quattro cilindri a cinque valvole. L´impianto di Gy r ha dato il via alla produzione di serie nel 1994, con una capacità produttiva giornaliera di 500 unità ; attualmente la Audi Hungaria il principale fornitore di propulsori all´interno del Gruppo Audi, e lo stabilimento di Gy r rappresenta il secondo impianto a livello mondiale. Ogni giorno vengono prodotti fino a 7. 000 motori, benzina o Diesel, quattro, sei, otto e dieci cilindri. Lo stabilimento di Gy r fornisce propulsori anche ad altri Marchi del Gruppo Volkswagen. Dalla sua nascita, la Audi Hungaria ha prodotto oltre 15,4 milioni di motori: il numero 15. 000. 000 stato montato su una Audi Tt, donata alla polizia stradale ungherese come auto di servizio. L´attivitàdella Audi Hungaria stata incrementata nel 1998, con l´inizio della produzione di vetture. Da quel momento cominciato l´assemblaggio delle Audi Tt Coup e Roadster, a cui si aggiunta, nel novembre 2007, la A3 Cabriolet; in questi 10 anni di produzione automobilistica sono uscite dallo stabilimento ungherese oltre 400. 000 vetture. Un´ulteriore espansione risale al 2001, con la realizzazione di una sezione dedicata allo sviluppo dei motori, che oggi conta su circa 100 addetti. "Attualmente rappresentiamo un´Azienda a 360 gradi. L´obiettivo quello di incrementare la nostra competitivitáall´interno del Gruppo Volkswagen, in modo da poterci proporre per eventuali progetti futuri. I successi del passato e il nostro team qualificato e motivato ci consentiranno di realizzare i nuovi programmi" dichiara Thomas Faustmann, Direttore Generale di Audi Hungaria Motor Kft. La Casa di Ingolstadt ha investito pi di 3,3 miliardi di Euro per lo stabilimento di Gy r: un dato che consente alla Audi di attestarsi tra i principali investitori stranieri sul territorio ungherese. Con una quota pari a circa il 9% del volume complessivo per quanto riguarda l´export, la Audi Hungaria il secondo maggior esportatore nazionale. . |
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PER GLI AUTOCARRI IL "VEICOLO DA UN LITRO" È ORMAI REALTÀ: IL NUOVO MERCEDES-BENZ ACTROS LO DIMOSTRA CON UN TEST NON-STOP DI 10.000 CHILOMETRI DURANTE IL TEST NON-STOP IL NUOVO ACTROS HA REGISTRATO UN CONSUMO MEDIO DI CIRCA 20 LITRI OGNI 100 KM EMISSIONI DI CO2 PARI A 20 G PER TONNELLATA/CHILOMETRO |
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Roma, 9 giugno 2008 - Con grande impegno, Daimler Ag continua a perseguire l´ambizioso obiettivo di ridurre ulteriormente consumi di carburante ed emissioni dei veicoli industriali. Oggi, anche il nuovo Actros Mercedes-benz con tecnologia diesel Bluetec dimostra sul circuito di prova e collaudo "Prototipo Testing" di Nardò, ciò che la moderna tecnica automobilistica può riuscire a fare in condizioni ideali. Infatti, in un test non-stop di oltre 10. 000 chilometri, percorsi ad una velocità media di 80 km/h, il nuovo Actros ha registrato un consumo medio di circa 20 litri per 100 chilometri ed emissioni di Co2 pari a 20 g per tonnellata/chilometro. Con le dovute proporzioni rispetto alla capacità di trasporto, si può quindi affermare che il "veicolo da un litro" nel settore dei veicoli industriali è ormai una realtà. Grazie a questi risultati, il nuovo Actros Mercedes-benz ribadisce efficacemente il suo ruolo di modello esemplare in termini di consumi ed emissioni. Del resto, un consumo di carburante pari a circa 20 litri per 100 km è inferiore ad un litro di gasolio per ogni tonnellata di carico utile trasportato e, supponendo 25 t per autotreno, corrisponde esattamente a 0,8 l/100 tkm. Al tempo stesso si riscon-trano anche emissioni estremamente ridotte di Co2. Da un consumo di gasolio pari a 20 l/100 km si calcola un livello di emissioni di Co2 di soli 21 g/tkm: un vero record. La dimensione grammo per tonnellata di carico utile e chilometro percorso (g/tkm) rappresenta il valore di riferimento rilevante nell´intero settore dell´autotrasporto merci. La cosiddetta "auto da un litro", fino ad oggi soltanto annunciata, con i suoi 53 g/tkm è in linea con gli autocarri. In altre parole, un attuale "autocarro da 35 litri" emette una concentrazione di Co2 molto inferiore (37 g/tkm) rispetto all´auto da un litro (53 g/tkm). Anche rispetto a vetture ibride introdotte sul mercato, con circa 297 g di Co2 per tkm, l´Actros Mercedes-benz con ben 25 tonnellate di carico utile se la cava egregiamente. I fattori chiave nel traffico quotidiano: infrastrutture, equipaggiamenti, stile di guida I risultati del test effettuato con l´Actros Mercedes-benz di serie dimostrano che nei veicoli industriali moderni si cela un´alta tecnologia in grado di registrare valori record nelle condizioni ideali di una pista di collaudo. Anche durante ulteriori test drive eseguiti, sono stati registrati su alcuni tratti valori minimi che si avvicinano al risultato della prova di Nardò. La differenza di ben il 40% tra il risultato complessivo della prova su strada ed il test di 10. 000 km a Nardò va attribuito ai cosiddetti "fattori di disturbo": infra-struttu-re stradali e mancanza di "intelligenza" nella gestione del traffico, equipaggiamento del veicolo non ponderato, errata manutenzione e stile di guida. Infatti, il traffico stop-and-go può triplicare i consumi, mentre uno stile di guida attento e previdente determina un risparmio di carburante compreso fra il 10% e il 15%. Altri fattori su cui le aziende di trasporto e gli autisti possono influire sono rappresentati dalle condizioni di pneumatici, da compo-nenti aerodinamici e dal loro corretto utilizzo, dalla gestione dei veicoli e dal controllo dell´autoparco. Uno spazio libero dal traffico: le condizioni ideali di Nardò Per le sue condizioni ideali, la pista di prova e collaudo "Prototipo Testing" rappresenta da decenni uno scenario in cui sono stati stabiliti diversi record automobilistici. Perfino il raggio di curvatura del percorso circolare lungo 12,5 km non riesce a turbare la marcia in rettilineo; a questo provvede l´innal-zamento della carreggiata, che assicura una marcia assolutamente libera da forze trasver-sali sulla "corsia per autocarri" ad una velocità di 84 km/h. La decisione dei collaudatori di mantenere comunque un´andatura media di 80 km/h dipende dal limite massimo prescritto dalla legge in molti Paesi europei. L´area di collaudo situata in Puglia non presenta forti pendenze o relative discese, le quali tuttavia rappresentano una parte non irrilevante dei consumi reali di qualsiasi autoveicolo. Solo quando si procede in piano è possibile ottenere con-sumi davvero minimi. Il vento contrario o la pioggia fanno salire il fabbisogno di carburante di un qualsiasi automezzo, così come le strade di montagna. I trasporti urbani e a breve raggio sono i settori più interessati da questo prob-lema. In questi casi, il tipo di impiego del veicolo è caratterizzato da continue frenate e partenze. Il cambio manuale totalmente automatizzato Powershift Mercedes dimostra in questo ambito il suo punto di forza, ovvero sicurezza di esercizio, minore affatica-mento dell´autista, riduzione dell´usura del veicolo. Le code causano danni miliardari Le code, frequenti su strade a scorrimento veloce, si verificano anche in seguito alla carenza di investimenti in infrastrutture e scarsa gestione del traffico; cifre esatte sugli effetti economici in termini di consumi di carburante e tempo causati dalle code non esistono, sono state comunque effettuate alcune stime. Secondo diversi studi scientifici, soltanto in Germania questi danni sono compresi fra 20 e 102 miliardi di Euro all´anno. Perfino in base ai calcoli del Ministero Federale dei Trasporti, le code sulle autostrade tedesche nel 2006 hanno provo-cato danni all´economia nazionale nell´ordine di almeno 10-12 miliardi di Euro. Come afferma il Ministero dei Trasporti, le file sono dovute per il 39% al traffico intenso, per il 35% ai cantieri per lavori stradali e per il 26% ad incidenti. Le code portano alle stelle consumi ed emissioni Pur non spiegando appieno il maggior consumo di un autocarro dovuto alle code, queste cifre dimostrano chiaramente che bisogna intervenire. Il traffico stop-and-go fa sprecare enormi quantità di car-bu-rante, sempre più scarso e costoso, generando inutili emissioni allo scarico. Dai dati della Vda (associazione delle industrie automobilistiche tedesche) emerge che il consumo di un autocarro da 40 tonnellate triplica da 28 a 84 l/100 km se il veicolo si ferma due volte al chilometro, invece di poter procedere ad un´andatura costante di 50 km/h. Questi dati, validi per il settore dei trasporti urbani, si possono trasferire direttamente e senza limitazioni al traffico stop-and-go dovuto alle code nei trasporti di linea. In questo caso, tuttavia, spesso la situazione si complica. Oltre ai maggiori consumi che dipendono fortemente dall´accelerazione del veicolo (gli autotreni devono pur sempre spostare una massa di 40 tonnellate), nelle code si aggiunge anche il consumo di carburante al minimo. Per i moderni motori, come il V6 dell´Actros, questo consumo si aggira oggi su due litri, anziché i tre litri/ora necessari in precedenza. Tuttavia, dato che il percorso compiuto nelle code è minmo, il consumo momentaneo in litri per 100 chilometri sale con estrema rapidità alla fascia a tre cifre. In modo altrettanto spietato, così come il computer di bordo durante una coda visualizza un consumo elevato, anche il tempo medio di un tragitto scende vertiginosamente. Nel complesso, l´autocarro (come naturalmente l´auto) durante la marcia in colonna perde così tanto tempo che, alla fine di una coda nel traffico, non sarà mai più in grado di recuperare. Inoltre, a tutto ciò si aggiunge un ulteriore fattore che influisce sull´aumento di consumi ed emissioni: lo stile di guida. Costretti a seguire piani di marcia cal-colati con tempi ristretti, gli autisti al volante partono alla ricerca della grande rimonta. Con gravi ripercussioni sul consumo di gasolio (l´incremento dei consumi di oltre il 10% dovuto ad un´andatura particolarmente sportiva´ rispetto ad uno stile di guida armoniosamente corretto è stato più volte dimostrato dalla stampa specializzata in veicoli industriali). Le specifiche di Nardò Per la prova di resistenza di 10. 000 chilometri, gli ingegneri Daimler hanno scelto il modello Mercedes-benz Actros 1844 Ls Bluetec 5 con cabina Standard per i trasporti di linea. Si tratta di un modello della nuova gamma Actros già estremamente richiesto in passato. Nelle sue specifiche di base, con il motore Bluetec 5 (11,9 litri di cilindrata, 435 Cv, 2. 100 Nm), l´Actros 1844 già corrisponde alle esigenze di numerosi gestori di flotte che desiderano una sorta di "allrounder" in una vasta gamma di impieghi. Oltre a disporre del collaudato e parsimonioso motore, il nuovo Actros adotta il cambio Mercedes Powershift, oggi di serie e senza sovra-pprezzo (per la prima volta nel ramo dei veicoli industriali) che completa la configurazione complessivamente orientata al conducente ed alla redditività di questo best-seller. L´equipaggiamento mirato aiuta a risparmiare carburante Il veicolo in prova non mostra soluzioni particolari, bensì gli equipaggiamenti attual-mente in commercio che aiutano ad ottimizzare il consumo di carburante. Ad esem-pio, i pneumatici maggiorati Single riducono la resistenza al rotolamento sull´asse motore rispetto alla classica configurazione a ruote gemellate. I rivesti-menti aerodinamici che circondano il parabrezza migliorano il coefficiente di resistenza aerodinamica. E naturalmente il tetto della cabina, i deflettori laterali e lo spazio intermedio tra l´asse anteriore e posteriore con le appendici aerodi-na-miche, sono stati messi a punto attingendo alla lista di equipaggiamenti dalla fabbrica. Per ottenere uno sfruttamento il più possibile efficiente dell´energia, il team di Nardò del 1844 si è affidato al "New Shell Diesel" ed all´olio sintetico "Shell Rimula R6lme". Si tratta di innovazioni della Shell finalizzate a ridurre costi e consumi di carburante, aumentando al tempo stesso la compatibilità ambientale. Il trailer deve contribuire a far risparmiare Per fare in modo che non soltanto il trattore stradale Actros possa soddisfare i migliori presupposti, anche il semirimorchio deve nascondere i suoi spigoli e bordi, soprattutto nel telaio, sotto una carenatura totale che comprenda anche il sottoscocca dell´automezzo. Gli spigoli della sovrastruttura furgonata sono curvati con raggi sufficientemente ampi, senza compromettere volume di carico e dimensioni esterne consentite per legge. A questi dettagli di ottimizzazione, tutti disponibili in commercio, anche per il trailer si aggiungono naturalmente pneumatici con bassa resistenza al rotolamento che, come è dimostrato, riducono i consumi. Dal punto di vista delle qualità di resistenza al rotolamento ed all´aria, l´Actros 1844 di serie destinato al test di Nardò è stato quindi preparato al meglio secondo lo stato attuale della tecnica, con tutto ciò che è oggi disponibile in commercio. Niente di più, ma anche niente di meno. Di conseguenza, sulla lista di equipaggiamenti del veicolo in prova non figurano pezzi da prototipo o componenti da Concept Truck. La quotidianità dei trasporti non conosce condizioni ideali La pratica degli autotrasportatori mette alla prova le scelte dei costruttori. Autocarri appena usciti dalla fabbrica, eventualmente anche dotati di rimorchi altrettanto nuovi, vengono abbinati insieme e devono subito brillare per consumi minimi. Tutto ciò avviene raramente per due motivi. Da un lato, anche allo stato attuale della tecnica di produzione, c´è sempre bisogno di un determinato tempo di marcia affinché il veicolo possa rendere veramente al massimo. Dall´altro i veicoli nuovi vengono spesso "trattati duramente" dal perso-nale che si avvicenda alla guida, semplicemente perché, in qualità di professionisti al volante, si vorrebbe ben presto scoprire da soli se il "nuovo arrivato" è effettivamente migliore del vecchio modello. Giudizi errati sui veicoli nuovi Questo comporta alcune conseguenze sul consumo medio di gasolio nel corso dei primi 2. 000 chilometri di utilizzo del veicolo. Così come il rodaggio di tutti i componenti: dal motore al cambio, dagli assali agli pneumatici. Sul risultato del test di Nardò, tuttavia, queste finezze a lungo termine non hanno avuto alcuna influenza misurabile. La pista di collaudo "Prototipo" nei pressi di Nardò ha un´importante particolarità: consente ad un autocarro come l´Actros 1844 una marcia in rettilineo costante, totalmente libera dalle avversità del traffico reale. Un aiuto dai professionisti In questo ambito, possono essere di aiuto alcuni preziosi consigli su un uso corretto e competente dell´autocarro come mezzo di trasporto, e sul suo impiego coordinato nella rete di trasporti pubblici. Alla Daimler, a tale scopo provvedono da quasi quattro decenni i corsi di formazione per autisti offerti direttamente presso la fabbrica di Worth. Ormai da tempo evoluti dalla forma di puri e semplici seminari sulla tec-nica e sul risparmio di carburante, oggi questi corsi trasmettono ai professionisti dell´autotrasporto anche un comportamento adeguato ad affron-tare il traffico sempre più intenso. Guadagnare tempo anche senza ricorrere ad una guida troppo veloce e snervante rientra sempre tra i temi affrontati da questi corsi, così come il corretto im-piego delle soluzioni tecniche dei veicoli industriali attualmente disponibili, al fine di migliorare le proprie condizioni psicofisiche. Il Tempomat con regolazione della distanza di sicurezza sull´Actros e l´uso professionale di un retarder o del cambio automatico Mercedes Powershift, adesso di serie, sono alcuni esempi. L´armonia del conducente al centro dell´attenzione I trainer professionisti mirano sempre ad un connubio armonioso tra essere umano e tecnica. Infatti, anche la migliore tecnica per i veicoli industriali può essere efficace soltanto nella misura in cui i suoi punti di forza vengano tradotti in comportamenti dai conducenti. Nei corsi di training Economy, l´insegnamento di una guida attenta ai consumi è sempre al primo posto, unito ad un´analisi teorica delle capacità di impiego e ad un approfondimento pratico, adattato al rispettivo target di partecipanti. In effetti, grazie all´ottimizzazione di motori, gruppi ausiliari ed auto-telai, gli autocarri Mercedes-benz già registrano generalmente consumi di car-burante ridotti. Tuttavia esistono ulteriori potenzialità di risparmio dal 10 al 12%, ovvero da 5. 000 fino a 6. 000 Euro all´anno a seconda del tipo di impiego, come dimostra la pluriennale statistica dei corsi di training professionali, che possono emergere se l´autista conduce il suo veicolo seguendo alcune regole di uno stile di guida attento ai consumi e previdente. Sfruttare appieno queste potenzialità di risparmio è il significato e lo scopo dei corsi di training Economy Mercedes-benz. Aiuto a livello decisionale Nel "Centro Clienti di Worth" del gruppo Daimler, l´autista può usufruire dei corsi di formazione e perfezionamento, utili per sé e per l´azien-da di autotrasporti in cui lavora, insieme agli stessi imprenditori ed ai responsabili del parco veicoli i quali possono approfittare dell´ampia scelta di servizi offerti dal centro sul Reno. Nell´ambito della consulenza professionale, ad esempio, vengono trattati svariati temi, focalizzati sul Cliente e non di rado addirittura in sede presso le imprese interessate, che possono andare dalle specifiche tecniche degli auto-mezzi all´utilizzo più conveniente del Fleetboard, lo strumento di manage-ment ed analisi del parco veicoli su base telematica, fino ad arrivare alla gestione del personale in termini di formazione e perfezionamento. La costante presenza di esperti della fabbrica, eventualmente disposti a mettersi di persona al volante per dimostrare al meglio la conoscenza della quoti-dignità nei trasporti, rientra tra le caratteristiche in grado di infondere parti-colare fiducia nei corsi di training professionali Mercedes-benz di Worth che, con circa 25. 000 partecipanti all´anno, sono diventati da tempo una delle più grandi strutture di formazione del mondo. I professionisti conoscono le difficoltà del lavoro quotidiano Gli esperti si occupano molto spesso anche dei reclami provenienti dalla realtà degli autotrasportatori. In questo ambito, il tema dei consumi di carburante è sempre in cima alla lista; un dato di fatto che non sorprendere più nessuno, in considerazione dell´enorme pressione dei costi che grava sul settore dei trasporti. Oltre alla cerchia di problemi già affrontata precedentemente, ovvero il "consumo nei veicoli nuovi" con il suo maggiore dispendio di carburante dovuto al rodaggio, anche l´aerodinamica riveste un particolare significato. Del resto, già soltanto la resistenza aerodinamica alle andature autostradali incide per il 50% sul consumo medio. La resistenza aerodinamica fa aumentare i consumi Uno spoiler sul tetto regolato male, ad esempio, può comportare un aumento dei consumi pari a 0,8 l/100 km. Se nella pratica si rinuncia al pacchetto aerodinamico completo (vedi descri-zione del veicolo in prova), anche se il rimorchio al traino ne abbia necessità, si aggiungono altri 1,8 l per 100 km ad una velocità costante. Le inezie solo apparenti, come teloni tesi male o addirittura "svolazzanti" aumentano progressivamente il consumo di gasolio, decimale dopo decimale. A chi guida un ribaltabile si consiglia di stendere al meglio il telone di copertura anche con la sovrastruttura vuota; e questo almeno nei lunghi tragitti alle andature più elevate. Un altro fattore che incide sui consumi: la resistenza al rotolamento La successiva causa di sprechi può risiedere negli pneumatici, un aspetto già affrontato nell´ambito dell´ampia gamma di negligenze della manutenzione che comportano un aumento dei consumi. In questo ambito si intende soprattutto la marcia con un´insufficiente pressione delle gomme, che costa quasi un litro ogni 100 chilometri, come hanno dimostrato le più recenti misurazioni della stampa specializzata. Quanto sia diffusa la trascuratezza nel gonfiaggio degli pneumatici appare evi-dente dalle ricerche sul campo effettuate da marchi leader del settore. Secondo quanto emerso, circa un quinto di tutti gli autotreni circola con una pressione atmosferica delle gomme inferiore almeno del 20%. Solo un terzo dei veicoli marcia su strada con pneumatici gonfiati correttamente. Niente pause per riprendere fiato I risultati già ottimi raggiunti in termini di emissioni nocive e di consumo di carburante non hanno tuttavia indotto gli ingegneri Daimler a restare con le mani in mano. Anzi, con il sofisticato test a Nardò, la Casa leader mondiale nella produzione di veicoli industriali dimostra che ci sono ancora potenziali risorse da scoprire per un´ulteriore riduzione di emissioni e consumi reali. Il fatto che ogni giorno si continuino a perseguire ulteriori progressi nella tecnica automobilistica, a sviluppare e realizzare sistemi di propulsioni alternativi ed a ricercare fonti energetiche rinnovabili, è comunque ormai noto. Tuttavia, gli esperti sono tutti d´accordo: ancora per alcuni decenni, nel settore dei veicoli industriali pesanti, il motore diesel continuerà a rappresentare la spina dorsale del sistema di propulsione. A conferma di questa affermazione provvedono le capillari infrastrutture mondiali, dal rifornimento di carburante fino all´assistenza, così come l´affidabilità di questo sistema e la sua redditività fino ad oggi senza pari, che risiede anche nei bassi consumi di carburante che, tra l´altro, contribuiscono a preservare le risorse energetiche. La corsa al risparmio prosegue Il motore diesel dimostra le sue grandi potenzialità attra-verso emissioni sempre più basse. In confronto al 1990 i moderni motori diesel di autocarri ed autobus Euro 5 emettono circa il 90 % in meno di particolato e ossidi di azoto (-86% particolato, -98% ossidi di azoto). Oltre a queste sostanze contenute nei gas di scarico, anche le emissioni di ani-dride carbonica sono entrate nel mirino dei ricercatori. Le crescenti emissioni di Co2 vengono annoverate tra i principali responsabili dei mutamenti climatici E queste emissioni sono direttamente correlate ai consumi di carburante. I moderni autocarri registrano valori eccellenti in questo ambito, grazie alla loro efficiente catena cinematica, in rapporto ad ogni tonnellata di carico utile. In questo modo, il consumo medio di carburante di un autocarro europeo per i trasporti di linea da 40 tonnellate di peso complessivo, negli ultimi decenni, è diminuito di quasi un terzo, da 50 a 30-35 l/100 km. Il costante aumento della richiesta di servizi di trasporto è legata all´incremento delle emissioni globali di Co2. I carburanti alternativi riducono le emissioni Le attuali ricerche esigono rapidi progressi nella riduzione di Co2. Anche se oggi gli autotrasporti rappresentano soltanto il 5% delle emissioni antropogene mondiali di anidride carbonica, tutti i soggetti interessati hanno l´obbligo di ridurre queste emissioni. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso una riduzione del consumo di carburant e con l´utilizzo di carburanti alternativi. I combustibili a bilancio neutro di Co2 e sintetici come, ad esempio, il diesel prodotto dalla biomassa (Btl, Biomass to Liquid) rappresentano un passo importante sulla strada verso l´idrogeno. La politica sta sostenendo questo sviluppo: già nel 2010, nell´Unione Europea, biocarburanti e gas metano rappresentaranno una quota del 5,75 % dei combustibili per autotrazione. Secondo l´Unione Europea, tutti i carburanti alternativi entro il 2010 dovrebbero raggiungere una quota di mercato pari al 10%. Il diesel come propulsore high-tech Quando si parla di motori diesel, spesso si pensa ad un propulsore convenzionale. In realtà, a seguito di una continua ottimizzazione, questi propulsori sono dotati di avanzata tecnologia come, ad esempio, gestione altamente sofisticata ed efficiente della catena cinematica. In Europa, la formula per ridurre i consumi si chiama Bluetec: nel biennio 2004/5, Mercedes-benz è stata la prima Casa produttrice di veicoli industriali pesanti ad introdurre l´economica ed ecologica tecnologia Bluetec. Con la sua ottimizzazione della combustione e del sistema di trattamento dei gas di scarico con l´additivo Adblue, questa tecnica è perfettamente adatta alle normative e condizioni europee in termini di emissioni. Considerando una normale percorrenza nel settore degli autotrasporti per veicolo all´anno, l´avveniristica tecnologia Bluetec consente di risparmiare tra i 1. 500 ed i 2. 000 litri circa di gasolio in confronto ad altri sistemi di depurazione dei gas di scarico. Convertendo questo dato su un parco circolante di circa 150. 000 auto-carri con tecnologia Bluetec, questo significa un risparmio di circa 300 milioni di litri di carburante all´anno: l´equivalente del carico di quasi 5. 000 autocisterne. Inoltre, grazie alla combustione ottimizzata, anche le emissioni di particolato e di polveri sottili si riducono significativamente. Tecnica motoristica altamente avanzata, sofisticata catena cinematica Il presupposto fondamentale per ridurre i consumi consiste in una tecnica motoristica altamente avanzata che, tra gli altri, comprende camere di combustione di forma ottimale, tecnica di iniezione con enormi pressioni di esercizio per la finissima polverizzazione del carburante al fine di ottimizzare la combustione, regolazione individuale per singolo cilindro, minima resistenza agli attriti del motore, tecnica di sovralimentazione all´avanguardia, materiali altamente resistenti e gestione totalmente elettronica. Quest´ultima è stata introdotta da Mercedes-benz nel 1996. Una sofisticata messa a punto della catena cinematica, con cambi ed assali motori adeguatamente graduati e dotati di una minima resistenza per attrito, contri-buisce ulteriormente al risparmio di carburante. L´attuale genera-zione del cambio automatizzato Powershift disponibile sugli autocarri Mercedes-benz garantisce consumi estremamente contenuti. Maggiore redditività e compatibilità ambientale grazie al cambio automatico Il cambio completamente automatico Power-shift 2 di serie montato sul nuovo Actros agevola l´impresa garantendo l´abbattimento dei costi di carburante nel trasporto di linea e l´aumento della disponibilità del veicolo grazie ad una minore usura nella catena cinematica. I nuovi cambi Power-shift 2 sono a presa diretta. Essi sostituiranno in tutte le classi di potenza V8, ad eccezione delle versioni 6x4, i cambi overdrive oggi in uso. I cambi a presa diretta si segnalano per un rendi-mento sensibilmente migliore ed una catena cinematica più efficiente rispetto ai cambi overdrive, contribuendo anche ad una notevole riduzione dei consumi. Il cambio completamente automatico Power-shift 2 permette di ridurre consumi ed usura più di quanto sia in grado di fare un conducente medio. Il cambio automatico assicura, infatti, prestazioni costanti durante tutto l´arco della giornata, mentre anche il più abile dei conducenti dopo diverse ore al volante inizia ad accusare i primi sintomi di stanchezza. Tutto questo si riflette positivamente sui consumi e sull´eccessiva usura della catena cinematica causata dall´innesto di una marcia sbagliata. Il conducente può tuttavia intervenire in qualsiasi momento senza poi dover di nuovo passare manualmente alla modalità automatica. Anche quest´ultimo intervento, infatti, viene eseguito automaticamente dal cambio. Il sistema di gestione computerizzato dell´aria compressa E-apu abbatte i consumi di carburante Alla riduzione dei consumi del nuovo trattore stradale Actros con sospensioni pneu-matiche contribuisce anche un´ulteriore evoluzione tecnica: il sistema di gestione elettronico dell´aria compressa E-apu (Electronic Air Processing Unit) di serie, integrato nel bus di dati Can. La pressione accumulata nei circuiti frenanti viene aumentata, il che permette in fase di frenata di mettere a disposizione una pressione supplementare. Grazie alla soppressione del serbatoio dell´aria com-pressa separato nel circuito frenante 3 (circuito di accumulo a molla), il veicolo si alleggerisce di 20 kg a tutto vantaggio del carico utile. Questo sistema permette inoltre di accelerare del 20 % il tempo di sollevamento delle molle pneu-matiche. Integrato nel sistema E-apu si trova anche il controllo intelligente del compressore d´aria, che nel nuovo Actros entra in funzione soprattutto nella fase di rilascio ed in particolare in discesa, quando la sua attivazione incide in misura minore sulle performance dell´Actros. . |
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PISTE CICLABILI IN CAMPANIA, BANDO DELL´ASSESSORATO ALL´URBANISTICA |
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Napoli, 9 giugno 2008 - L´assessorato all´Urbanistica della Regione Campania ha approvato un bando per la concessione di finanziamenti per la costruzione di piste ciclabili sul territorio. Saranno concessi ai Comuni e alle Province, preferibilmente in forma associata, contributi fino al 50% della spesa complessiva per itinerari ciclabili e ciclopedonali. Il finanziamento riguarda sia i progetti relativi ad itinerari urbani conformi ai piani del traffico, sia percorsi ciclabili extraurbani coerenti con la rete regionale di lunga percorrenza. I progetti preliminari devono essere trasmessi all´Assessorato entro 120 giorni. Per ulteriori informazioni, è stato attivato l´indirizzo e-mail pisteciclabili@regione. Campania. It a cui gli interessati possono scrivere. "Con questo provvedimento - sottolinea l´assessore Gabriella Cundari - sosteniamo l´uso delle biciclette come soluzione di trasporto alternativo e non inquinante. La partecipazione espressa dagli enti locali, dalle associazioni e dai singoli cittadini, con le osservazioni fatte pervenire alle Linee Guida ci fa comprendere che questa esigenza è condivisa da tutti. E questo ci fa ben sperare sul buon esito dell’iniziativa". . |
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A PESARO AMMINISTRATORI E OPERATORI DEL SETTORE RIUNITI PER IL CONVEGNO TRASPORTO PUBBLICO. |
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Pesaro, 9 giugno 2008 - Una nuova cultura del trasporto pubblico, per liberare le nostre citta` dall´inquinamento che ha superato i livelli di emergenza in tutti i centri con piu` di diecimila abitanti e per affrontare i problemi posti dall´impennata dei prezzi del carburante che impedisce, di fatto, a molti cittadini, l´accesso alla mobilita`. E` la filosofia che guidera` il nuovo Piano regionale dei trasporti che sara` pronto entro i primi mesi del 2009. Tra le priorita` del provvedimento - nel nome della sicurezza, dell´efficienza e della compatibilita` ambientale ed economica - il completamento del sistema dei nodi di interscambio, l´integrazione modale (diverse tipologie di trasporto coordinate tra loro, in modo che l´utente abbia la percezione di viaggiare su un unico mezzo), l´integrazione tariffaria (introduzione di un sistema unico tariffario regionale) e il sistema di bigliettazione elettronica, in via di sperimentazione nel bacino di Ancona. Di questo si e` parlato, oggi, nel corso del convegno: ´Verso il nuovo Piano dei trasporti´, organizzato dalla Regione al Teatro Rossini di Pesaro, al quale hanno partecipato numerosi amministratori locali e rappresentanti delle aziende di trasporto. ´L´ultimo appuntamento in tema di Trasporto pubblico locale (Tpl) risale al novembre 2006 - ha esordito l´assessore regionale ai Trasporti, Pietro Marcolini - In quella sede era stata inoltre sottolineata la necessita` di procedere alla redazione di un nuovo piano, che introducesse una nuova fase di pianificazione, desse seguito, tra gli altri aspetti, alle esigenze di innovazione e, soprattutto, garantisse a tutti i cittadini marchigiani, dalla costa all´entroterra, il diritto alla mobilita`. In questo contesto l´impegno fondamentale sara` comunque quello di modificare l´atteggiamento culturale del cittadino, in larga parte restio all´uso del mezzo pubblico soprattutto su gomma. Un cambiamento necessario di fronte all´emergenza ambientale, sociale ed economica che la nostra societa` sta vivendo, che va incentivato innanzitutto con servizi efficienti, sicuri, ambientalmente ed economicamente sostenibili. Favoriremo, quindi, progetti a sostegno del trasporto pubblico e progetti deterrenti, per quanto riguarda gli spostamenti con mezzi privati´. Tra i progetti, la realizzazione di metropolitane di superficie, di corsie preferenziali per gli autobus, di piani urbani della mobilita`, sull´esempio di quanto fatto, a Pesaro, con l´ingresso scaglionato negli uffici pubblici per i dipendenti e l´istituzione di altri treni finanziati con fondi regionali, come quello da Ascoli ad Ancona. La redazione del nuovo Piano regionale del trasporto pubblico locale e` stata affidata, con un incarico esterno, al Rti T-bridge e Act. ´Il fine - ha detto ancora Marcolini - e` di fornire importanti elementi di indirizzo per la programmazione e la governance del settore e indicazioni per la redazione del nuovo Programma triennale dei servizi, nonche` per la pianificazione dei Piani di bacino affidati alle Province, nell´ambito del mutato quadro normativo e programmatico che ha portato i gestori da 60 a 5 e delle nuove esigenze di mobilita`. Dal Piano scaturiranno anche indicazioni in tema di ottimizzazione dei bacini trasportistici e per la gestione dell´intero sistema´. La Regione Marche, negli ultimi anni, ha speso nel settore complessivamente circa 100 milioni di euro su base annua, cosi` suddivisi: 61 milioni per il Tpl su gomma, 29 milioni per il Tpl su ferro, circa 3 milioni per la circolazione agevolata, 5 milioni per gli investimenti relativi al rinnovo del parco autobus, oltre a interventi per finanziare il miglioramento della qualita` dei servizi. In piu` sono stati stanziati 10 milioni di euro, tra risorse regionali e comunitarie, per l´elettrificazione della linea ferroviaria San Benedetto del Tronto - Ascoli, 30 milioni per il rinnovo del materiale rotabile e, grazie al coofinanziamento della Regione con Trenitalia e Rfi, 20 milioni per i materiale su ferro. ´Da tempo le Regioni ponevano all´attenzione del Governo - ha proseguito l´assessore - l´esigenza di individuare nuove risorse per rilanciare il trasporto pubblico locale e per accelerare i programmi di realizzazione delle reti infrastrutturali. Con la legge finanziaria 2008, il precedente Governo aveva finalmente reperito risorse strutturali e durature a favore del Tpl. La chiusura anticipata della legislatura ha pero` prodotto due conseguenze: la prima e` che tra i provvedimenti adottati dal nuovo Governo, per finanziare la eliminazione dell´Ici sulla prima casa e per la detassazione degli straordinari, vi e` stata una sottrazione di risorse destinate al Tpl di circa 400 milioni di euro nel triennio 2008´2010, che non va esattamente nella direzione del rafforzamento del ruolo della mobilita` come punto centrale dell´azione governativa. Questo ovviamente preoccupa tutte le amministrazioni locali. E` nostra intenzione raccordarci con le altre Regioni, le Province e i Comuni per cercare d modificare, in sede parlamentare, questo orientamento´. . |
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BIGLIETTO UNICO:CATTANEO:INCONTRO TRA DUE SETTIMANE |
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Milano, 9 giugno 2008 - "Ci sono ancora criticità da risolvere, ne parleremo fra due settimane, questa volta invitando anche le aziende di trasporti". L´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, commenta così la riunione che si è svolta sull´integrazione tariffaria del trasporto pubblico locale, altrimenti nota come "biglietto unico", che servirà ad agevolare gli spostamenti degli utenti del trasporto pubblico, su ferro e su gomma. Alla riunione era presente, oltre a Cattaneo, l´assessore della Provincia di Milano, Paolo Matteucci, mentre era assente l´assessore del Comune di Milano, Edoardo Croci. "Quello di oggi è stato un incontro interlocutorio - sottolinea Cattaneo -. Al prossimo mi auguro si possa fare più chiarezza sulla reale volontà di realizzare una vera integrazione tariffaria da parte di tutti gli interessati: penso in particolare ad Atm, che ha quantificato in oltre 44 milioni di euro la copertura di quelli che stima saranno i mancati introiti". . |
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INFRASTRUTTURE: TONDO E GALAN DA BERLUSCONI, VERSO OK PER A4 |
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Trieste, 9 giugno 2008 - "Berlusconi ha recepito l´esigenza di nominare un commissario straordinario per fronteggiare l´emergenza della terza corsia sull´autostrada A4, un problema che con il governatore del Veneto, Giancarlo Galan, gli abbiamo esposto chiaramente". Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, conferma da Roma che "si va in questa direzione" dopo che il premier Silvio Berlusconi, a margine di un incontro con tutti i presidenti delle Regioni organizzato il 5 giugno a Palazzo Chigi, ha condiviso l´esigenza di affrontare con determinazione, efficacia ed urgenza il problema della viabilità autostradale che collega le due regioni del Nordest e, soprattutto, rappresenta il principale collegamento est-ovest su gomma in una zona nevralgica dell´Italia ma anche della nuova Europa. . |
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ANAS, MOLISE: NOMINATO IL NUOVO CAPO COMPARTIMENTO L’INGEGNERE FABIO ARCOLEO |
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Roma, 9 giugno 2008 - L’ingegnere Fabio Arcoleo è il nuovo capo Compartimento dell’Anas del Molise. È stato nominato dal Presidente dell’Anas Pietro Ciucci. Il Compartimento per la viabilità del Molise gestisce oltre 552 km di strade statali. Sono in corso di realizzazione 4 nuove opere per un importo oltre 129 milioni di euro, tra queste la variante di Venafro che va dal km 16,050 al km 27,500 della strada statale 85 ”Venafrana”, che sarà completata entro luglio 2008, e i lavori di completamento del 2° tronco della strada a scorrimento veloce Isernia-castel di Sangro nel tratto compreso tra lo svincolo con la strada provinciale 11 e lo svincolo con la strada statale 652 “Fondo Valle Sangro”. Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, sono in atto 9 interventi per un investimento complessivo di quasi 21 milioni di euro. I lavori programmati per il piano 2007-2011 prevedono 12 nuove opere per un ammontare di circa 262 milioni di euro. Fabio Arcoleo è nato a Palermo il 21 maggio 1961. Laureato in ingegneria civile-trasporti presso l’Università di Palermo. Ha iniziato la sua carriera nel 1986, collaborando con l’Istituto Costruzioni Stradali dell’Università di Palermo. Lavora all’Anas dal 1989, dove ha ricoperto i ruoli di capo centro di Crema e, dal 1995, di Brescia. Dal 2000 ha ricoperto il ruolo di capo della Sezione staccata di Sondrio. Nel 2002 è stato nominato dirigente tecnico Area nuove costruzioni presso il Compartimento di Napoli. Dal 2004 è il dirigente tecnico Area nuove costruzioni dell’Ufficio speciale per l’Autostrada Salerno-reggio Calabria per la Sezione di Salerno. L’ingegnere Arcoleo subentra all’ingegnere Francesco Caporaso, Capo Compartimento della Campania, che ricopriva ad interim anche l’incarico per il Molise. . |
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FVG A RISCHIO DI PARCHEGGIO CON MOTORE ACCESO |
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Trieste, 9 giugno 2008 - "Senza le adeguate infrastrutture di collegamento, il Friuli Venezia Giulia rischia di diventare un grande parcheggio di automobili e tir a motore acceso". Il monito è lanciato dal presidente della Regione, Renzo Tondo, intervenuto a Trieste all´assemblea generale di Coop Consumatori Nordest. Ricordando l´ingorgo dei giorni scorsi sull´autostrada A4, nel tratto fra Trieste e Venezia, il governatore ha posto l´accento sull´importanza di realizzare le infrastrutture più urgenti in Friuli Venezia Giulia, "perché, considerandone la collocazione strategica, non riguardano solo lo sviluppo della comunità locale ma anche dell´Italia e dell´Europa". "Per troppo tempo l´estremo Nordest è rimasto fuori dalle scelte di sistema - ha concluso l´argomento - ma adesso dobbiamo intervenire subito per il bene di tutti". A questo proposito, Tondo e il presidente del Veneto, Giancarlo Galan, si sono appena fatti promotori della richiesta presentata al premier Silvio Berlusconi, che ne ha condiviso contenuti ed obiettivi, relativamente alla nomina di un commissario straordinario per la terza corsia della A4. . |
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STAZIONE DI VITTORIO VENETO |
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Venezia, 9 giugno 2008 - “Nessuna chiusura della biglietteria della stazione di Vittorio Veneto resterà impunita, a costo di portare Trenitalia in tribunale”. Lo ha assicurato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, rispondendo alle crescenti preoccupazioni manifestate dagli utenti e dai rappresentanti politici locali. “Voglio ringraziare il consigliere comunale Antonio Da Re, per avermi segnalato la questione, rispetto alla quale ho immediatamente chiesto spiegazioni alla società ferroviaria. Il contratto di servizio prevede infatti che la biglietteria sia sempre attiva per 5 giorni alla settimana per almeno 7 ore al giorno. Ci è stato risposto che si trattava di situazioni momentanee determinate da temporanea indisponibilità di risorse umane. Ciò non toglie che le chiusure siano un venir meno degli impegni contrattuali, assunti in seguito alla gara europea di assegnazione del servizio. E’ anche molto allarmante rilevare – ha inoltre affermato Chisso – che la società ferroviaria si trovi sempre più spesso carente di personale, non trovando altra soluzione che sospendere i servizi all’utenza. Si tratta di servizi fondamentali la cui eliminazione, anche temporanea, non è contrattualmente giustificabile”. “Quanto alla proposta di Da Re di assegnare le stazioni ferroviarie ai Comuni, la considero ottima – ha concluso Chisso – e sto lavorando proprio su questa strada con l’intento di arrivare ad una convenzione generale che riguardi tutti i casi di stazioni ferroviarie o di edifici di stazione impresenziati”. . |
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TRASPORTI FVG: DISSENSO A "TAGLI" INTERCITY ANCORA NESSUNA COMUNICAZIONE UFFICIALE DA TRENITALIA |
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Trieste, 9 giugno 2008 - Trenitalia non ha ancora preso alcuna decisione formale, in quanto ad oggi - anzi anche il 5 giugno mattina, allorchè l´assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi ha urgentemente convocato il direttore del Trasporto regionale Fvg della società, Maria Giaconia - risultava ancora aperto un tavolo di trattativa al ministero del Tesoro per l´analisi delle possibili soppressioni di alcuni treni a lunga percorrenza in molte parti d´Italia. Se però lo Stato non interverrà con le sue risorse finanziarie ad "aiutare" Trenitalia su tratte che la società del Gruppo Fs non ritiene più economicamente compatibili, sembra molto probabile che già dal prossimo 15 giugno vengano cancellati quattro treni Intercity da Udine verso Roma e Milano. Una decisione, ad oggi mai comunicata ufficialmente alla Regione, sulla quale l´assessore Riccardi ha espresso il suo "più totale dissenso" nel merito e sul metodo. "Trenitalia avrà forse le sue ragioni - ha commentato Riccardi - ma esistono anche le ragioni degli altri", della Regione in primis, che assieme a Ferrovie dello Stato gestisce una parte del traffico passeggeri in Friuli Venezia Giulia. Secondo la società, ha ancora rilevato l´assessore, esistono alcuni treni "alternativi", a carattere regionale e dunque con interscambio alla stazione di Mestre, in grado di supplire a queste scelte, "che considero comunque inaccettabili: attendiamo però con immediatezza di conoscere da Trenitalia le cifre dell´impatto (i cosiddetti dati di frequentazione, ndr) nel caso di soppressione di queste linee". L´assessore sottolinea che si tratta di una "partita" che non riguarda solo il Friuli Venezia Giulia e pertanto intende attivare un "fronte comune" nei confronti di Trenitalia e del Governo nazionale assieme agli assessori ai Trasporti di altre Regioni, quali Veneto, Lombardia ed Emilia-romagna, cioè le realtà regionali interessate dai treni suscettibili di soppressione. . |
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SISTEMA DI MONITORAGGIO DEL TRAFFICO NAVALE E D’INFORMAZIONE: LA COMMISSIONE EUROPEA INTERVIENE NEI CONFRONTI DELL´ITALIA |
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Bruxelles, 9 giugno 2008 - La Commissione europea ha inviato il 5 giugno un parere motivato all´Italia in quanto lo Stato membro non ha recepito correttamente nel diritto nazionale la legislazione Ue relativa al sistema di monitoraggio del traffico navale nelle acque comunitarie, che ha l´obiettivo di aumentare la sicurezza in mare e di ridurre le conseguenze degli incidenti. L´invio di un parere motivato è l´ultima fase prima del deferimento formale alla Corte di giustizia. La Commissione ha deciso di procedere nei confronti dell´Italia perché lo Stato membro non ha adeguatamente recepito una direttiva[1] finalizzata a incrementare la sicurezza del traffico marittimo, migliorando gli interventi di risposta delle autorità competenti in caso di incidenti e di altre situazioni potenzialmente pericolose in mare e contribuendo in tal modo a rafforzare l’opera di prevenzione e di rilevamento dell’inquinamento causato dalle navi. La direttiva, che è parte integrante del secondo pacchetto marittimo adottato dopo l’incidente della petroliera Erika, istituisce l’obbligo di notifica alle autorità marittime, in particolare per le navi che trasportano merci pericolose o inquinanti. La direttiva prevede anche il monitoraggio delle navi pericolose e l’intervento in caso di incidenti in mare. In questo contesto impone agli Stati membri l’obbligo di predisporre piani per l’assistenza alle navi in difficoltà che si trovano nelle loro acque costiere. Tra le ragioni per le quali la Commissione ritiene che la legislazione italiana non recepisca correttamente la direttiva figura il campo di applicazione ridotto di alcune disposizioni (ad esempio, l´esenzione degli armatori e delle navi di stazza lorda inferiore a 300 tonnellate dagli obblighi della direttiva). La Commissione nutre inoltre dubbi sulle disposizioni della legislazione italiana in materia di "Voyage Data Recorders" (dispositivi di registrazione dei dati di navigazione) e di applicazione. Recentemente le autorità italiane hanno adottato un testo che consente loro di apportare le necessarie misure correttive; dette misure, tuttavia, non sono state ancora notificate alla Commissione. . . |
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ANCONA: L’OSSERVATORIO SUL PORTO SI RINNOVA |
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Ancona, 9 giugno 2008 - Il progetto della Camera di Commercio di Ancona si rafforza con nuovi partner istituzionali. Tra i progetti 2008 anche la creazione di un collegamento intermodale con la sponda tirrenica - Già nel 2002 la Camera di Commercio di Ancona ha promosso la costituzione, in collaborazione con l’Autorità Portuale, di un Osservatorio del Porto, col fondamentale contributo tecnico scientifico dell’ Istao di Ancona per lo svolgimento delle attività di ricerca, analisi e studio; l’intento è stato quello di dare vita a un punto di osservazione sistematico e periodico per operatori economici e autorità pubbliche sulle caratteristiche del traffico mercantile e sulla capacità competitiva del porto dorico nel sistema adriatico, che potesse rappresentare anche un momento condiviso di discussione ed orientamento delle decisioni pubbliche - e non solo - in materia. - In questi anni inoltre sono stati elaborati studi ed analisi legate alle attività portuali, al traffico marittimo e alle politiche infrastrutturali nell’area Adriatica (anche in relazione alle attività del Forum delle Camere dell’Economia dell’Adriatico e dello Ionio) e sono state realizzate pubblicazioni e accompagnati sempre da un significativo riconoscimento a livello locale e nazionale, tanto da diventare un autentico punto di riferimento per molte delle analisi riportate da commentatori e stampa locali. - Oggi le istituzioni locali mostrano un nuovo interesse verso questo strumento di analisi e il suo ruolo nel territorio; in particolare con la prossima firma dell’Accordo di Programma la Regione Marche e l’Autorità Portuale riconosceranno e daranno ulteriore forza alle attività già realizzate dalla Camera di Commercio di Ancona, sempre in collaborazione con l´Istao, nell´ambito dell´Osservatorio sul Porto di Ancona. - Il documento verrà sottoscritto dall’Ente camerale di Ancona, dalla Regione Marche e dalla Autorità Portuale con l’intento di disciplinare la collaborazione tra i partner al fine di sistematizzare l’attività dell’Osservatorio. - L’attività relativa all’Osservatorio coordinata dalla Camera di Commercio di Ancona, si estenderà alla natura e prospettive dei mercati di riferimento del Porto di Ancona, all’impatto economico e sociale del porto, al posizionamento competitivo del porto di Ancona nel sistema Adriatico. - I tre enti hanno già concordato gli obiettivi e le attività per i prossimi mesi del 2008 che vedrà il coinvolgimento attivo del Comune di Ancona che crede nel progetto e ha spinto per la sua ripresa rendendosi disponibile a contribuire anche finanziariamente alla realizzazione delle prossime attività. I primi temi trattati saranno: l’analisi del mercato, la valutazione dei competitors, l’analisi della domanda e dell’offerta del porto dorico, la messa a punto delle linee guida per lo sviluppo del porto di Ancona, lo studio per l’avvio d servizi di tipo intermodale. In particolare si valuterà la creazione di un servizio ferroviario per il trasporto delle merci che colleghi il porto di Ancona ai principali porti del Tirreno, ovvero Civitavecchia, Livorno, Salerno e Napoli. “Ritengo importante che Camera di Commercio, Regione Marche e Autorità Portuale mettano a punto una sinergia su un tema così strategico come quello dello sviluppo dello scalo dorico e ci lusinga essere coordinatori dell’iniziativa” commenta il presidente della Camera di Commercio di Ancona Giampaolo Giampaoli “La forza competitiva assicurata dalla sua posizione geografica strategica permette allo scalo dorico di candidarsi come piattaforma logistica per i traffici dell’area adriatica. Perchè questo sia possibile è necessario un impegno in termini di analisi degli scenari e progettazione degli interventi e pertanto una forte coesione fra i diversi soggetti. Per questo l’ Osservatorio sul Porto (che oggi si arricchisce del prezioso contributo della Regione, del rinnovato coinvolgimento dell’Autorità Portuale e della collaborazione del Comune di Ancona) può costituire uno strumento importante”. . |
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INVESTIMENTI MARITTIMI PERFEZIONA L´ACQUISTO DEL CONTROLLO DI PREMUDA |
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Genova, 9 giugno 2008 - In data 4 giugno Investimenti Marittimi Spa (Im), società per azioni costituita in data 12 maggio 2008 da Navigazione Italiana Spa - che oggi ne detiene il 60% del capitale sociale a seguito della cessione in data odierna del 30% del capitale sociale ad Assicurazioni Generali Spa e del 10% del capitale sociale a Duferco Italia Holding Spa - ha concluso le seguenti operazioni di acquisto sul titolo Premuda: - n. 3. 000 azioni ordinarie pari allo 0,002% del capitale sociale di Premuda sono state acquistate sul mercato ad un prezzo pari ad Euro 1,4330. Tale acquisto - tenuto conto delle n. 42. 228. 015 azioni ordinarie Premuda pari al 29,999% del capitale sociale ordinario detenute dalla controllante Navigazione Italiana Spa – ha comportato il raggiungimento di complessive n. 42. 231. 015 azioni ordinarie pari al 30,001% del capitale sociale ordinario ed in tal senso il superamento della soglia rilevante ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli art. 106 co 1 ed art. 101 bis co 4 lett. B, del D. Lgs. 24. 02. 1998 n. 58 (Tuf) ed il conseguente sorgere dell’obbligo di promuovere una offerta pubblica di acquisto sull’intero capitale sociale di Premuda (l’Offerta); - successivamente Im ha altresì acquistato ad un prezzo pari ad Euro 1,4330 per azione pari al prezzo di mercato corrisposto per l’acquisto delle n. 3. 000 azioni ordinarie Premuda sopraindicato, n. 70. 626. 088 azioni pari al 50,174% del capitale sociale ordinario di Premuda di cui: (i) le predette n. 42. 228. 015 azioni ordinarie, pari al 29,999% del capitale sociale di Premuda da Navigazione Italiana Spa; (ii) n. 21. 205. 573 azioni ordinarie, pari al 15,065% del capitale sociale di Premuda da Assicurazioni Generali Spa; (iii) n. 7. 192. 500 azioni ordinarie, pari al 5,11% del capitale sociale di Premuda da Duferco Italia Holding Spa. In forza di quanto sopra, Im ha acquisito una partecipazione in Premuda pari a n. 70. 629. 088 azioni ordinarie, corrispondente al 50,176% del capitale sociale ordinario di quest´ultima. A seguito delle predette operazioni, Im promuoverà entro venti giorni dalla data odierna ai sensi e per gli effetti dell´art. 106 co 1 del Tuf, un´offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulla quota residua di capitale di Premuda pari al 49,824%, ad un prezzo pari ad Euro 1,4330 per azione, in conformità a quanto disposto dall´art. 106 co 2 del Tuf, che prevede che l´offerta sia promossa ad un prezzo non inferiore al prezzo più elevato pagato dall´offerente per l´acquisto di azioni ordinarie Premuda negli ultimi dodici mesi. Di tale circostanza sarà data comunicazione nei termini di legge. L’offerta è finalizzata a consolidare il controllo di Premuda ed a cogliere le opportunità di creazione di valore derivanti dal piano di investimenti di carattere strategico ed industriale avviato da Premuda in un arco temporale di lungo periodo. Im, ove se ne verifichino i presupposti previsti dalla vigente normativa, intende ottenere la revoca (delisting), delle azioni di Premuda dalla quotazione sul Mercato Telematico Azionario a seguito dell’Offerta. . . |
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